The Hunger Games: Inazuma Eleven Version.

di Ali_Chan23
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Capitolo 1 - Il giorno della mietitura ***
Capitolo 2: *** Capitolo 2 - Via, verso Capitol City! ***
Capitolo 3: *** Capitolo 3 - La parata dei Tributi. ***
Capitolo 4: *** Capitolo 4 - Jordan pensa.. e Jordan dice ***



Capitolo 1
*** Capitolo 1 - Il giorno della mietitura ***


Il Distretto Due era sempre stato stracolmo di pacificatori nelle strade, ma era una cosa inevitabile, dato che nel centro del distretto stava l'Osso, il centro della vita e dell'addestramento di tali persone.

Jordan era sempre stato un ragazzo solare e gentile, poco amante del combattimento, ma era ben addestrato dato che fin da piccolo ha dovuto imparare l'arte dello stare in esercito.

A Jordan si poteva dire qualsiasi cosa, anche la più offensiva, ma non si doveva toccare il tasto "insegnare a Jordan a usare coltelli e arco e frecce" perché lui era il più bravo del suo distretto, nonostante i suoi ventidue anni, e si era sempre impegnato al massimo perché se un giorno fosse andato agli Hunger Games, avrebbe di sicuro avuto le possibilità per vincere.

Ma aveva passato abbondantemente i suoi diciotto anni e non si preoccupava più.

Fino alla 100esima edizione degli Hunger Games.

La quarta edizione della memoria, nonché primo centenario.

Doppia edizione speciale.

"I tributi saranno scelti dall'età minima all'età estrema, quindi dai dodici ai novanta, e i vincitori saranno due ma devono essere di distretti diversi"

Jordan ricordava benissimo le parole del presidente Arialanus Snow, il figlio unigenito del vecchio presidente, oramai deceduto e non gli andava bene. Poteva essere scelto suo nonno, sua sorella, o sua nonna.

E lui non poteva permetterlo, lui aveva solo loro e non poteva lasciarli andare agli Hunger Games.

Ma insomma, i suoi nonni avevano un solo nominativo, quell'anno mentre sua sorella quattro.. non per forza sarebbero usciti loro.

Suo nonno, Jared Greenway aveva quasi novant'anni anni ed era l'uomo più vissuto al mondo, aveva avuto occasione di conoscere due combattenti del distretto.. morti a causa degli Hunger Games.

Sua nonna, Jasmine Greenway ne aveva ottantaquattro ed era la donna più dolce del mondo, sorridente e in cucina non la batteva nessuno.

Sua sorella, Jennifer Greenway era la piccola della famiglia e ne aveva solo sedici, voleva bene al fratello talmente tanto che se fosse stato scelto come tributo di sarebbe offerta volontaria pur di salvarlo. Ma questo lui non lo sapeva.

Al distretto erano conosciuti come le "quattro J della famiglia Greenway" e vivevano in una grande casa, al centro del distretto.

Il giorno della mietitura era giunto, Jordan era seduto su una panchina, in prossimità del cimitero, che stringeva fra le mani un termos colmo di caffè, aveva visitato le tombe di Cato e Clove, due tributi che nel distretto due si sapevano far rispettare ma che entrambi sono stati sacrificati all'Arena, erano loro i combattenti che il nonno aveva avuto l'onore di conoscere.

"Jord, dobbiamo andare" sua sorella lo aveva raggiunto e gli aveva preso la mano.

Arrivarono nella grande piazza e si sedettero davanti al palco sulla quale stava una capitolina completamente gialla.

Era Enodie Loffy e aveva una vocina talmente acuta che avrebbe rotto un bicchiere di cristallo alla prima parola.

"Benvenuti benvenuti!! Felici Hunger Games e che possa la buona sorte essere sempre a vostro favore!!" enunció e subito apparve un ologramma del presidente Arialanus seduto alla scrivania presidenziale.

"Come sempre... Abbiamo il discorso del presidente, poi il sorteggio" e il discorso partì.

Disse le solite cose ovvero delle rivolte, dei giorni bui e del perché degli Hunger Games: Jordan lo aveva imparato a memoria.

"Bene!! Come da galateo, prima le signore!!" e mise una mano nella boccia a sinistra, il pubblico trattenne il respiro, nessuno osava proferire parola, Jordan aveva il cuore a mille. Se avesse scelto Jennifer? Se Jennifer si fosse offerta? Se la nonna fosse stata sorteggiata? E di nuovo .. se Jennifer si fosse offerta?

Enodie prese il bigliettino con due dita, ma prima che la mano uscisse della boccia, una ragazza gridò fortemente un "MI OFFRO VOLONTARIA COME TRIBUTO!"

Il suo nome era Carrie McCuring, una ragazzina di diciotto anni, molto altezzosa e Jordan l'aveva conosciuta perché gli aveva puntato una spada alla gola per aver fatto più punti di lei a una gara di tiro con l'arco.

"Bene... abbiamo una volontaria!! Ma che piacere!! Bene.. adesso i signori"

E di nuovo, sembrò un deja vu. La folla era silenziosa, nessuno si muoveva di un millimetro ed Enodie prese il biglietto. Deglutí.

"Jared Greenway."

Jordan sgranò gli occhi, Jennifer la bocca e Jasmine iniziò a piangere.

La folla iniziò a mormorare cose come "le 4 J si stanno dividendo" oppure "condoglianze"

Jordan non poteva permetterlo.

Doveva salvare la sua famiglia.

1... 2... 3...

Fece un passo avanti.

...4 ...5 ...6

Mostrò un'espressione seria e combattiva

...7 ...8 ...9

Guardò il nonno che camminava lento verso il palco.

..10.

Alzò la mano. E lo fece.

"MI OFFRO VOLONTARIO COME TRIBUTO"

Gridò, nel silenzio della folla.

Angolo me:
Ciao!! Sono qui di nuovo su questo fandom con una HiroMido😊 Io AMO la HiroMido. E' la mia OTP e questa storia l'ho pubblicata anche su Wattpad. Se avete letto Hunger Games siete già avvantaggiati, altrimenti... DON'T WORRY!! Basta andare su internet e leggere la trama😊 Ho menzionato Cato e Clove perché loro sono i miei personaggi preferiti, in Hunger Games. Spero che questo primo capitolo vi sia piaciuto, datemi un parere e ditemi se volete che continui o meno, qui, su EFP💭

 

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Capitolo 2
*** Capitolo 2 - Via, verso Capitol City! ***


"Jordan!! Come hai potuto offrirti volontario! Se tu muori la nostra famiglia non andrà più avanti!" esclamò la sorella entrando di soppiatto nella stanza del palazzo di giustizia.

"Sei stato forte ragazzo mio!! Ricorda.. come facevano Cato e Clove: prendi armi, al cibo pensaci dopo il bagno di sangue. Rifugiati in uno spazio aperto, in modo che se arrivano eventuali ibridi puoi scappare velocemente. Per la notte stai sopra gli alberi. Uccidi chi ti intralcia e ricordati di allearti con i favoriti. Ricorda. Non amare. Cato e Clove si erano innamorati... e la loro fine è stata crudele" disse il nonno, con uno sguardo cupo.

"Erano i tuoi idoli, nonno?"

"Certo!! Loro erano fantastici!! Io li stimavo moltissimo!"

Jennifer abbracciò il fratello "Jordan torna! Ti prego!!"

"Jenny... tornerò. Prenditi cura di nonna e nonno. Conto su di te"

Jasmine sorrise e gli accarezzò una gota "Jordan... Sei cresciuto, non sei più quel bambino che giocava con la palla la mattina e che tirava i coltelli il pomeriggio, non sei più quel bambino aggressivo che andava contro l'istruttore. Sei cresciuto. Fatti valere tesoro mio"

Un pacificatore irruppe nella stanza e prese Jordan di forza "TEMPO FINITO" gridò e scortò il ragazzo alla stazione, a pochi passi dal palazzo.

"Greenway, ben trovato!" esclamò Carrie, sorridendo sadica.

"Carrie ho una cosa da dirti.. importante" ed era serio, come mai lo era stato.

"Una dichiarazione?"

"Ma certo che no! Che vai a farneticare!! Guardati le spalle. Dovrai essere mia alleata e dovremmo lavorare insieme. I nostri alleati saranno quelli del primo e del quarto. Ricordati una cosa importantissima: chi è il vero nemico."

Ed entrò nel vagone.

"Ehila!!" sentirono una voce, era il loro mentore.

Byron Love.

"Ciao Byron, come te la passi?" salutò Jordan, molto cordialmente.

"Non c'è male. La vita da vincitore è molto spassosa... ho tutte le donne che voglio" disse molto pacato.

"Ma tu.. non sei gay!?" Chiese Carrie

"Certo... infatti non mi faccio nessuna donna. Ho solo detto che potrei avere tutte donne che voglio. Ma non le voglio. Sono fidanzato e felicemente. Quindi va bene"

"Sei fidanzato?" domandò Jordan

"Ovvio no? E sono cinque anni! Con il mentore del primo!! Henry!! Avete visto suo fratello? È così carino!! Sono felice del fatto che suo fratello abbia vinto l'edizione di cinque anni fa, così non deve più preoccuparsi di perderlo, loro sono molto attaccati ed è grazie a lui se stiamo insieme"

"Ok Byron, meno conversazione. Devi dirci che fare"

Byron sbuffò "Uff... E io che volevo parlare con voi.. ok. Dobbiamo guardare le mietitura degli altri distretti" e accese la televisione

Jordan scrutava ogni mietitura, curioso anche se con un po' di timore.

Restó scosso nel vedere il bel ragazzo del distretto uno, con la pelle chiarissima, i capelli rosso sangue e due cristalli al posto degli occhi.

Era proprio un distretto uno, si vedeva.

"Jordan? Stai bene?" chiese Carrie, scuotendolo un po', mentre osservava il ragazzo che fissava il televisore, oramai spento.

"E-eh? O-oh!! Si certamente!!!" esclamò cercando di tornare in sé.

"Allora... Il più pericoloso fra loro è Xavier Foster, distretto uno. Agile come una gazzella, veloce come un ghepardo, intelligente come un delfino. Non a caso il suo mentore è il mio Henry" disse Byron, con un po' di vanto nella voce.

"E così si chiama Xavier Foster eh?" disse fra sé e sé il ragazzo dai capelli colorati pistacchio

"Lo avevi già notato? Carino eh?" domandò la ragazzina

Jordan rizzó la testa, rosso in volto.

"C-Carrie!! Ma cosa dici? Devono essere nostri alleati! E... E poi... Mi sembra pericoloso.. il suo sguardo ha qualcosa di... come dire.. magnetico."

Byron rise "Ragazzi. Regola uno degli Hunger Games. Non innamorarsi, non provare la minima attrazione per qualcuno, altrimenti vi condannate. Sicuramente."

"Ma questa è un'edizione della memoria, primo centenario per giunta. Ci saranno due vincitori" disse Carrie

"Uno di noi due morirà di sicuro, Carrie" disse Jordan, serio, mentre il treno si fermava e le grida dei capitolini arrivava alle loro orecchie.

"Scendete forza!!!" esclamò Enodie, apparsa dal niente, dando leggere pacche sulla spalla ai due.

"E spero di non essere io, a morire per primo o a uccidere te, per primo" disse, in mezzo alle grida dei capitolini, con la testa bassa.

Angolo me:

Jordan ha scoperto l'esistenza di Xavier!!! E abbiamo conosciuto il nostro Byron Love nei panni di mentore!! Siete curiosi di vedere la parata? Siete curiosi di conoscere Xavier Foster e la sua compagna di distretto? Siete curiosi di sapere cosa accadrà? Allora non andatevene e ci vediamo al prossimo capitolo!!!

 

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Capitolo 3
*** Capitolo 3 - La parata dei Tributi. ***


Jordan, dopo aver passato due abbondanti ore nelle grinfie dei preparatori, incontrò la sua stilista, Kanteen ed era una donna troppo normale per essere una capitolina, soprattutto per la sua voce calma e gentile.

"Arte dell'esercito ordunque, il distretto due è sempre stato il mio distretto preferito! Ho il vestito che fa a caso tuo" disse dolcemente la donna mostrando a Jordan un bozzetto.

"M-Ma... non ha la maglia!! I-io non.." era un po' agitato, non era mai andato in giro svestito e questa cosa lo metteva a disagio specialmente perché lo avrebbe visto l'intera Capitol City, anzi peggio... l'intera Panem.

"Caro stai tranquillo, non sei il solo. Il centenario vuole che i ragazzi stiano senza maglia e con una catena indosso per ricordare che in cento anni nessuno è mai uscito dalle grinfie del presidente e, benché ci siano state ben due rivolte, i distretti sono proprietà dell'alto. Le ragazze, invece saranno in reggiseno o top per ricordare che le donne non hanno più diritti, quindi più svestite sono, meglio è. Stai tranquillo, tu sei bellissimo e la tua compagna sarà vestita molto simile a te e anche lei sarà bellissima. Farete faville! Vieni qui che ti sistemo i capelli e ti trucco il viso" e lo fece sedere davanti a uno specchio mentre con una spazzola gli tirava indietro i lunghi capelli lasciandoli sciolti sulla schiena; successivamente gli prese il viso e con una matita speciale gli disegnò un tatuaggio attorno all'occhio destro, sull'esterno. "Adesso passiamo al vestito" enunciò lei prendendo il manichino e tirandone fuori un paio di pantaloni aderenti, color argento che Jordan indossò accompagnati da una strana cintura nera.

"Ti stanno perfetti. Saresti un bellissimo modello, Jordan caro.." disse la donna abbassandosi e iniziando a disegnare uno scorpione che andava dalla spalla destra alle costole sinistre e anche sulla spalla sinistra e sull'avambraccio destro con la stessa matita che aveva usato per il volto "Ecco fatto.. metti queste catene attorno alle spalle e al torace e sei pronto!"

Una volta finito, sorrise, alzandosi per fronteggiarlo e consegnandogli una lunga catena argentea che si mise attorno al corpo "Adesso sei perfetto. Ci conviene andare, Carrie ci starà aspettando!!" Jordan annuì e si infilò gli stivali, anch'essi argento, con delle cinghie nere.

Infatti, una volta usciti, Carrie era insieme al suo stilista davanti alla biga che aspettava Jordan abbastanza impaziente.

"Alleluja era l'ora che tu arriv- wow..." si bloccò guardando Jordan "Non sembri nemmeno tu. Complimenti, sei bellissimo!" esclamò la più piccola

Jordan sorrise "Grazie, anche tu non stai male.."

Vicino a loro, con lentezza estenuante, passò una persona in ghingheri, con le spalle completamente coperte  di pelo azzurro, e il torace cinto da una cinta, sempre di pelo, i capelli tirati all'insù e una treccina che scendeva lungo la spalla e non potevano mancare i suoi occhi celestissimi che scrutavano il ragazzo dalla testa ai piedi.

Era riconoscibile ovunque: Xavier del distretto uno.

Fece un sorrisetto e sorpassò il gruppo sotto lo sguardo imbarazzato di Jordan, quello sognante di Carrie e quello compiaciuto degli stilisti.

Poi passò la sua compagna di distretto, vestita esattamente come lui ma con un reggiseno fatto di pelo rosa e azzurro e i capelli raccolti in una strana pettinatura, sempre con trecce incluse: era veramente orripilante quel completo nonostante la ragazza fosse bellissima. 

Li guardò bene e si avvicinò "Bello vero? Bene. Non fatevi strane idee su di lui. Lui è proprietà privata." e se ne andò.

Sentirono le trombe suonare e si misero sul carro: Carrie a destra, Jordan a sinistra e i presero per mano per non cadere "Pronta?" chiese lui

"Pronta." rispose lei

Il carro partì e la folla emise un boato appena entrò il primo carro, poi un altro boato quando entrò il secondo.

Jordan fissava il carro di fronte a lui e non poteva fare a meno di guardare il ragazzo che aveva di fronte che sorrideva al pubblico. Poi, d'improvviso, Xavier girò la testa, incatenando lo sguardo a quello di Jordan e sostenendolo per alcuni secondi, fino a che i carri non si fermarono vicini e fino a che non scesero.

Xavier si avvicinò e lo scrutò "Sei più alto che in televisione! E anche più bello! Piacere, sono Xavier Foster, ho ventitré anni e mi sono offerto volontario perché devo vincere questa edizione della memoria. Sono davvero molto curioso di vedere chi sarà il vincitore, oltre a me ovviamente. Con chi ho il piacere di parlare e soprattutto con chi ho il piacere di passare questi prossimi quattro giorni prima dell'arena?" disse allungandogli la mano.

Jordan era scioccato, non si immaginava minimamente che Xavier Foster fosse così!

"Ehm... sono Jordan, Jordan Greenway. Ho ventidue anni e mi sono offerto per motivi ovvi. E.. levati quel ghigno dalla faccia, sembri uno stupratore."

Xavier rise "Sei anche molto simpatico, strano per uno del secondo distretto.. chissà che noia..."

Jordan corrugò la fronte "Pf! Parla quello che vive nel lusso e non fa una minchia dalla mattina alla sera eh?"

Xavier continuò a ridere "Il bimbo tiene testa eh... mi piaci Jordan Greenway, se vincerò vorrei che tu vincessi con me, magari ti porto nel mio distretto e ti faccio vedere chi non fa una beata minchia"

Questa volta fu Jordan a ridere "Credici. Addio Foster, ci si vede agli allenamenti. E' stato un piacere parlare con te" e si girò, iniziando ad arrossire.

"Ti ho visto" sentì la voce calda di Xavier sul suo collo e si girò, non trovandolo più.

"Ti odio, Xavier Foster."

Angolo me:

Eccoci qui! Abbiamo conosciuto i due tipi del distretto primo! Xavier è un tale idiota, però Isabelle in questa storia mi sta simpy.

Questo capitolo è lunghissimo. E conta più di 1000 parole.

😁🔫

Adesso ho una sorpresina per voi: I VESTITI DELLA PARATA!!

DIRETTAMENTE DAL DISTRETTO UNO ABBIAMO XAVIER FOSTER E ISABELLE TRICK CON DEI VESTITI SFAVILLANTI E PELOSONI! Chissà quanto sono morbidi!

Povero​ Xavier..

Sembrano confetti

Sembrano confetti

E... DIRETTAMENTE DAL DISTRETTO 2 ECCO A VOI JORDAN GREENWAY E CARRIE MCCURING CON ABITI DAI COLORI MENO SFAVILLANTI E APPARISCENTI, MA CON TATUAGGI E ACCONCIATURE DI MOLTO EFFETTO!!

A.D.O.R.O!

Sarà che il distretto 2 è il mio distretto preferito, ma io adoro senza dubbio Jordan e Carrie

Sarà che il distretto 2 è il mio distretto preferito, ma io adoro senza dubbio Jordan e Carrie.

Spero che il capitolo vi sia piaciuto, alla prossima amici!!

PS: "Kanteen" si legge Kantín, con l'accento sulla I

 

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Capitolo 4
*** Capitolo 4 - Jordan pensa.. e Jordan dice ***


Enodie e Byron scortarono Carrie e Jordan presso l'ascensore che avrebbe portato il gruppetto nel loro appartamento.

L'ascensore, posto all'esterno del palazzo, era di vetro e si vedeva tutta Capitol City da lì.

"Enodie aspetta!!" a parlare era stato Cressiol, l'accompagnatore del distretto uno, seguito da Henry il mentore e dai due tributi, ancora in ghingheri.

"Che piacere incontrarti, Cressiol!!" esclamò la donna sorridendo

Xavier teneva lo sguardo fisso su Jordan e il pistacchio se ne era accorto. Infatti aveva alzato gli occhi e lo stava guardando.

Anche Isabelle, la compagna di distretto del ragazzo dai capelli rossi se ne era accorta. Doveva trovare un diversivo.

"Uhm.. questo reggiseno mi stringe. Xavy mi potresti riallacciare il fiocco?" gli chiese lei dandogli la schiena e sciogliendosi il laccio, tenendosi le coppe per non lasciarlo cadere a terra.

Xavier distolse lo sguardo da Jordan per eseguire ciò che gli era stato chiesto.

"Non pensate che i vostri colori siano un po' spenti?" chiese Xavier ai due del distretto due con un sorrisetto in volto, guardando poi Jordan "Tu Jordan hai dei bei tatuaggi. Mai sei molto più spento della tua compagna di distretto"

"Bah .. tu sembri un orso finocchio, quindi zitto." disse solo.

Xavier ridacchiò "Che scontroso che sei..."

"Xavy siamo arrivati" disse Isabelle, mentre gli afferrava un braccio e lo portava fuori dall'ascensore.

Henry salutò Byron, sussurrandogli qualcosa nell'orecchio e dopodiché uscì anche lui.

L'ascensore continuò a salire.

"Jordan, fra te e il roscio c'è un certo feeling, neh?" chiese Byron con un sorrisetto malizioso.

Jordan rizzó la testa e lo guardò torvo "Byron ma che vai a farneticare!! Siamo agli Hunger Games eh!!"

Byron ridacchiò "Non ci vedo niente di male eh..."

Jordan sbuffò e, nel tempo che le porte si aprissero, si precipitò fuori entrando nell'appartamento riservato al distretto .

Enodie scortò i due nelle loro stanze, adiacenti di esattamente due metri l'una dall'altra e identiche, salvo il colore delle coperte.

Jordan entrò nella sua stanza, fece una doccia di due ore abbondanti e, uscito dal box, si asciugò i capelli lunghi che gocciolavano sul pavimento quasi fosse una pioggia.

Raccolse la sua chioma verde in una coda di cavallo e si guardò allo specchio "Felici Hunger Games Jordan... e spera che Xavier non ti ammazzi bel bagno di sangue."

Fece mente locale di cio che aveva detto e sgranò gli occhi. Perché stava pensando a Xavier?

Uscì dal bagno con l'intimo già addosso, dandosi un paio di schiaffi e trovò sul letto uniforme nera, smisuratamente attillata.

"Mi chiedo.. perché è tutto una cosa da frocetti qui!?" si chiese.

"Perché, tu non lo sei forse?" sentí la voce di Carrie, venire dalla porta.

Jordan mise i pantaloni e successivamente la maglietta "Per quanto né sappia io... no, non lo sono"

Carrie ridacchiò "Beh .. vorrei vedere come la penserai dopo l'intervista, prima di entrare in arena"

Jordan sbuffò "Comunque.. quell'uniforme ti fa sembrare più guerriera di quanto non sei"

Questa volta fu Carrie a sbuffare "E a te fa sembrare più gay di quanto dici di non essere"

Jordan scoppiò a ridere e andò verso la porta, ma Carrie urlò "NO JORDAN FERMO!"

Jordan la guardò spaventato e allarmato "C-che cosa.."

"NON DEVI TOCCARE LE FUGHE DEL PAVIMENTO! E' PERICOLOSO, POTRESTI RISCHIARE FRATTURE O PEGGIO, LE CONVULSIONI!" gridò lei

"C-Carrie!?"

Carrie entrò nella stanza e sgranò gli occhi vedendo l'armadio "MA COME HAI MESSO QUESTI VESTITI!? VANNO MESSI IN ORDINE DI GRADUAZIONE E P-"  ma non finì la frase che cadde a terra, svenuta.

"B-Byron?"

Byron le aveva beccato un nervo "Sì, proprio io. Carrie ha un disturbo ossessivo compulsivo. Carrie è pazza"

"P-Pazza?" chiese il pistacchietto

"Pazza. Si è offerta volontaria non sa neanche lei per cosa. Ha avuto l'illuminazione e si è offerta volontaria.."

Carrie si svegliò "VOGLIO ANDARE A CASA!" gridò

Spazio me:

Carrie è pazza. Ok.

Xavier è.. Xavier. Ok.

E io ho l'ansia perché fra due giorni ho gli esami. Ok.

E .. d'ora in poi la storia si svilupperà in modo molto strano ..

Spero che vi sia piaciuto, alla prossima!!

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