Addio Kenny il clown

di Kokona
(/viewuser.php?uid=1031386)

Disclaimer: Questo testo proprietà del suo autore e degli aventi diritto. La stampa o il salvataggio del testo dà diritto ad un usufrutto personale a scopo di lettura ed esclude ogni forma di sfruttamento commerciale o altri usi improri.


Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Il sacrificio di Mel ***
Capitolo 2: *** Finalmente la libertà ***
Capitolo 3: *** La cura ***



Capitolo 1
*** Il sacrificio di Mel ***


"Basta" Dissi "Basta con questa schiavitú. Quel clown deve morire!"
"Fratellone" Mi disse mia sorella "anche io non ne posso più. Quel clown è peggio di It!"
A quel punto mi guardai la mano destra:io e altre 17 persone avevamo marchiato a fuoco, sulla mano destra, un numero da 1 a 18, in base alla nostra "bravura" e io avevo il 5 e mia sorella il 17.
"Non voglio morire, Mel" Mi disse Mable, una bambina castana che aveva il 13.
"Nemmeno io" le dissi, poi chiesi a mia sorella:"Lavender, secondo te ci lascerà andare quel pazzo?"
"Non ne ho idea" mi rispose lei "Ma mi piacerebbe davvero tanto, Mel"
"Anche a me, Lave"
A quel punto decidemmo di dormire, sennò non avremmo avuto le forze per affrontare quello che doveva essere un allenamento. 
Il pavimento era freddo come un ghiacciolo e avevamo una sola coperta che dovevamo dividerci in 18, per cui potete immaginarvi il casino che facevamo ogni notte per quella!
La mattina seguente andammo a fare i nostri allenamenti e io dovevo fare il mimo insieme al numero 6, un uomo che sembrava avere una trentina d'anni di nome Dylan mentre Lavender doveva lanciare i coltelli al numero 9, un bambino di nome Danny, il quale era anche il fratello di Mable.
A un certo punto vidi che Lavender smise di lanciargli i coltelli e dalla faccia si vedeva che non ne poteva più. A quel punto le si avvicinò Kenny, questo il nome del clown che ci teneva prigionieri, e le disse:"Allora numero 17? Ti muovi a lanciargli quei cazzo di coltelli si o no?"
Lavender provò a lanciarlo ma finí sul muro. Arrabbiato Kenny prese Lavender e le urlò:"Ma sei scema? Devi mirare alla ruota, non al muro!"
"Mi... Mi dispiace" provó a dirgli ma lui la ignorò e provó a portarla al tavolo dove Kenny frustava chi, secondo lui, si comportava male.
"No, no!!!" Lavender iniziò a piangere e a dimenarsi ma questo faceva arrabbare di più Kenny.
"Lurida puttana, vieni immediatamente qui e non fare storie!" Le urlò.
A quel punto ne ebbi davvero abbastanza e corsi verso Kenny, buttandolo a terra e liberando mia sorella.
"Numero 5!" Mi disse Kenny "Come hai osato, chiedimi scusa immediatamente oppure ti punirò al posto del numero 17!"
Ero stufo di tutto ciò:Ci aveva rubato la vita, la libertà, tutto quanto, così gli risposi con un semplice:"No".
"Va bene, l'hai voluto tu!" E lasciò andare Lavender prendendomi al suo posto. 
"Grazie" mi sussurrò lei. "Prego" le risposi, ovviamente sussurrando.
Kenny poi mi tolse la felpa e la maglia, lasciandomi quindi a petto nudo, mi stese sul tavolo, mi ammanettó le mani alle gambe del tavolo e iniziò a frustrarmi davanti a tutti. "Basta ti prego!" Urlai, tra il dolore e la paura "Basta!"
"Basta? È la tua punizione e io ne ho ben altro per te!"
Lo avevo fatto arrabbiare così tanto? Di solito si limitava alle frustate ma ora aveva ben altro in mentre oltre a questo.
"Ahia! Ahia! Ti prego basta!" Iniziai addirittura a piangere fino a che Kenny smise e mi slegò ma, al posto di farmi tornare con gli altri prigionieri mi portò, sempre a petto nudo, in una stanza isolata da tutte le altre. Al suo interno non c'era niente se non delle catene, alle quali mi incatenó mani, piedi e collo e se ne andò. Non mi portava da mangiare ma solo un po' d'acqua e, chi provava a darmi qualcosa da mangiare, non veniva frustato, ma veniva legato e preso a secchiate d'acqua.
Nonostante tutto questo non mi pento di nulla, anche se mi sentivo un po' in colpa per i miei compagni:Volevo solo proteggere la mia sorellina; Lei ama il circo seppur avesse paura dei clown. Faceva freddo, non c'era nemmeno un fascio di luce e le ferite provocate dalle frustate mi bruciavano ancora. Potevo sentire il mio stomaco brontolate dalla fame e i miei lunghi capelli neri secchi come paglia. Cosa mai avrebbe fatto quel mostro ai miei compagni, ma soprattutto a mia sorella?
Spazio autrice:Ragazzi vi giuro che mi sento un po' in colpa solo a scrivere questo capitolo. Non preoccupatevi:Nel prossimo capitolo quel bastardo di Kenny la pagherà per tutto questo! Ve lo prometto! Forse però ho esagerato con la parte in cui Mel viene incatenato, ma voleva solo proteggere la sorella :(!
M'inventerò qualcosa per fargliela pagare per quello che ha fatto! E ora, al prossimo capitolo gente! :)
P.S. Per il prossimo capitolo cambierò punto di vista per farvi sapere meglio come riescono i protagonisti a scappare e a far arrestare Kenny. Alla prossima! :)

Ritorna all'indice


Capitolo 2
*** Finalmente la libertà ***


Era una tranquilla giornata alla stazione di polizia e mi trovavo nel mio ufficio a lavorare sul caso di Kenny il clown, un pagliaccio sociopatico ricercato in molti stati. Era un caso molto complicato ma io, Melanie Maker, avevo fatto arrestare ben altri criminali e perciò  non avevo nessuna intenzione di arrendermi.
A un certo punto un ragazzo biondo irruppe nel mio ufficio e mi disse, col fiatone:"Agente... La prego, mi aiuti... C'è un clown che... Che m'insegue e..." Non finí la frase che spuntò all'improvviso un clown armato di pistola che riconobbi immediatamente:Lui era Kenny il clown, il quale cercò di acchiappare il ragazzo ma, prima che potesse farlo, bloccai quel maledetto pagliaccio, lo disarmai e riuscí ad ammanettarlo.
"Ottimo lavoro ragazzo" Gli dissi "Ma come hai fatto a scappare? E dove si trovano i tuoi compagni?"
Il ragazzo era parecchio sconvolto ma nonostante ciò, riuscí a raccontarmi quel che volevo sapere.
"Ecco..." Mi rispose "Ci concede un'ora di libertà al giorno e ci porta fuori mentre lui ci sorveglia, così ho deciso di provare a scappare mentre era distratto ma venni beccato, così prese la sua pistola e iniziò a inseguirmi finché non sono arrivato qui. Per l'altra domanda, beh, si trova vicino a un bosco ed è una fabbrica abbandonata di cui non mi ricordo il nome con precisione. Se non sbaglio era tipo "Zucchero e zuccherino" o "Zuccherino e zucchero". Non mi ricordo molto bene".
Avevo già capito il luogo:Ci lavorava mia sorella Melissa prima che la fabbrica andasse in bancarotta. Sapevo dov'era perché, quando potevo, l'andavo a prendere dopo il lavoro, così dissi al ragazzo:"Non preoccuparti, ho già capito dove si trova" Così mandai una pattuglia e, insieme a loro, mi diressi col ragazzo mentre Kenny venne portato in una prigione di massima sicurezza.
Una volta arrivata imsieme alla mia pattuglia e al ragazzo, entrammo nella fabbrica e vidimo altre 16 persone, tra cui 6 bambini, i quali corsero ad abbracciare me e la mia squadra. Poveri bambini, avevano subito una bruttissima esperienza ed erano grati per averli salvati da quel pazzo. 
Esattamente come il ragazzo che era venuto da noi, avevano tutti dei numeri, marchiati a fuoco probabilmente, sulla mano destra.
"Ci siete tutti o manca qualcuno?" Domandai agli ex schiavi, tutti sconvolti per via della loro prigionia.
"No, manca mio fratello" Mi disse una ragazza mora e con i capelli lunghi e rovinati "Seguitemi, per favore" E ci portò fino a una porta isolata da tutte le altre. Era chiusa a chiave ma fortunatamente uno degli ex schiavi aveva preso le chiavi e me le passò.
Dopo aver aperto la porta mi trovai davanti ai miei occhi un orribile spettacolo:C'era un ragazzo incatenato alle mani, ai piedi e addirittura anche al collo, aveva i capelli lunghi neri e spettinati e dall'aspetto intuí che non mangiava da giorni. Era a petto nudo e indossava solo un paio di pantaloni e un paio di scarpe tutte rovinate. Era seduto in modo da abbracciare le gambe e non faceva altro che piangere. Potevo sentire i sui pantaloni bagnati e puzzolenti. Quell'animale non lo lasciava neanche andare in bagno.
Appena mi avvicinai sentí il ragazzo sussurrare, tra le lacrime e i singhiozzi:"Sorellina, cosa ti fa quel pazzo? Ho fame, ho paura, ho freddo, aiutatemi, vi prego".
Mi avvicinai al ragazzo e gli dissi:"Coraggio, è tutto finito, non piangere più, sei libero adesso" E, appena lo liberai, corse immediatamente ad abbracciare la sorella, ancora piangendo e singhiozzando. A quel punto vidi delle ferite lungo la schiena del ragazzo, così chiesi alla sorella cosa fosse successo e lei mi rispose:"È successo tutto 3 giorni fa..." E mi raccontò l'accaduto.
"Sei un grande ragazzo, anzi, Mel. Ti sei fatto ridurre così pur di difendere tua sorella, sono davvero fiera di te. Ora però andiamo, non vorrai rimanere in quest' inferno, giusto?"
E a quel punto, siccome avevamo 9 macchine, decidemmo di portare 2 persone per auto per cui presi Mel e la sorella, che mi ha detto di chiamarsi Lavender.
"Che ne sarà di Kenny?" Chiese lei. Mel non parlava, era traumatizzato e non riusciva a dire una parola.
"Non preoccuparti, quello psicopatico ora si trova in carcere e presto sarà sulla sedia elettrica, ve lo prometto!"
"Evviva!" Mi rispose, tra la felicità e lo shock provocato da Kenny.
"Dove ci sta portando?" Chiese Mel, ancora traumatizzato. Finalmente iniziava a dire qualcosa.
"In ospedale. Innanzitutto dobbiamo curare te e i tuoi compagni poi dobbiamo chiamare il giornale per annunciare l'arresto di Kenny. Capito?"
"Si, signora" Mi rispose lui.
Spazio autrice:Salve ragazzi come va? Spero bene perché tra un po' ricomincerà la scuola e io devo tornare il 15. Che tristezza :(
Vabbè, apparte questo la storia non è finita, infatti racconterò le condizioni di Mel dopo la sua prigionia nel prossimo capitolo, che forse è anche l'ultimo. Cambierò nuovamente punto di vista e credo proprio che il prossimo capitolo sarà raccontato da Lavender. Non vi dico nient'altro sennò rovinerei la sorpresa, giusto? Beh, apparte questo, buonanotte a tutti e vi auguro buona fortuna per il ritorno a scuola. Al prossimo capitolo! :)

Ritorna all'indice


Capitolo 3
*** La cura ***


Le mie ferite non erano molto gravi, per fortuna. Certo, avevo il polso un po' rotto per via di quando Kenny mi aveva afferrata, prima che Mel mi salvasse ma per il resto era tutto apposto. Cavoli, non immaginavo che Kenny fosse così forzuto da rompermi quasi del tutto il polso!
Ma tornando a noi, stavo più o meno bene, per cui andai da mio fratello, il quale si trovava in una stanza insieme ad altri nostri ex compagni ridotti maluccio, ma non peggio di lui.
Appena arrivata, presi una sedia e mi sedetti accanto a lui. 
Aveva la schiena fasciata e i segni delle catene iniziavano a scomparire, anche se non del tutto. Aveva addosso anche un nuovo pigiama comprato dall'agente che ci aveva accompagnati fino a qui. 
"Come stai, fratellone?" Gli chiesi.
"Va tutto bene" Mi disse con una strana voce. Era ancora traumatizzato, ma io sapevo bene cosa fare, così gli diedi una cosa che avevo preso al bar al piano di sotto:Un piatto con una fetta di cheesecake alle fragole, la sua torta preferita, con una forchetta, accompagnato da un succo d'arancia, il suo gusto preferito si divorò tutto quanto. 
Si vedeva che non mangiava da giorni dalla velocità con cui la finí, ovvero pochissimi minuti.
"Grazie, grazie davvero sorellina" Mi disse grato. Evidentemente ero riuscita a fargli tornare il sorriso dopo chissà quanto tempo!
"Il dottore mi ha detto che ti rimetterai in forma molto presto, sono davvero contenta per te, Mel!"
"Grazie Lave, sono felice che tu ti sia preoccupata per me. Ma cosa è successo mentre ero incatenato?"
"Avevamo provato a darti qualcosa da mangiare, ma Kenny ci puniva con secchiate d'acqua se lo facevamo, così molti di noi hanno rinunciato a farlo. Poi Micheal è scappato e ha avvertito la polizia, la quale è venuta da noi, ti ha liberato e... Il resto lo sai. Durante gli ultimi giorni di prigionia non è successo niente di nuovo, apparte che Kenny puniva chi provava a portarti da mangiare"
"Ho capito. Io invece ho trascorso 3 giorni in catene, al freddo e senza cibo. Credevo che Kenny si limitasse alle frustate ma mi sbagliavo:È proprio una persona senza cuore quel clown!"
"Hai pienamente ragione, fatellone!"
Il tempo passava e Mel, io e i nostri ex compagni guarimmo dalle ferite, in modo da rimetterci in sesto e tornare a casa. 
Mio fratello e io andammo a trovare i nostri genitori per dirgli loro che stiamo bene e, per festeggiare, andammo in una pizzeria tutti e 4 insieme. 
Mel era ancora sconvolto, ma non quanto prima, e non riusciva a divertirsi più di tanto. Ma nonostante ciò era contento di rivedere mamma e papà. Mi dispiaceva tanto per lui, così tutti e 4 decidemmo che mio fratello si trasferisse a casa mia, almeno finché non si tranquillizzava abbastanza da tornare alla sua vecchia vita. La proposta fu accetata e mio fratello stette da me per un po'.
Il tempo passava e Mel, grazie soprattutto al mio aiuto, iniziò a stare molto meglio e tornò a casa sua dopo quasi 2 mesi. Ci è voluto un bel po' di tempo ma alla fine ce l'ha fatta.
Dicevo:Il tempo passava e una mattina lessi una notizia fantastica:Kenny è morto sulla sedia elettrica dopo tanto tempo, finalmente! 
Sono passati tre anni da quest'orribile esperienza e io, Lavender Town (Si, Town è il cognome mio e, ovviamente, anche di Mel), mi ricordo tutto come se fosse ieri, soprattutto per quel che ha fatto mio fratello per salvarmi dalle frustate di quel pazzo di un clown schiavista.
Ho ancora la cicatrice del marchio di quel pazzo di Kenny.
Non auguro a nessuno di voi questa terribile esperienza; La schiavitú è una cosa orribile e disumana e purtroppo esiste ancora oggi. Detto tutto questo vi saluto, vi lascio un bell'abbraccione e me ne vado. A presto!
Spazio autrice:Ecco, penso che lei abbia detto tutto, apparte il fatto che questa è l'ultima storia con Kenny il clown e spero vi sia piaciuta. Vi ringrazio per aver seguito entrambe le storie, soprattutto Fede883 e Charly28(che, tra l'altro mi ha fatto notare che non avevo messo l'html nella prima storia, quindi grazie mille, cara)che hanno seguito e recensito(si dice così?)entrambe le storie di Kenny per tutto questo tempo. 
Detto questo, se volete passate pure nel mio account a leggere le mie altre storie e, adesso, buonanotte a tutti voi, ragazzi! :)

Ritorna all'indice


Questa storia è archiviata su: EFP

/viewstory.php?sid=3700174