All' improvviso mi innamorai di un vampiro

di _everyshy_
(/viewuser.php?uid=830171)

Disclaimer: Questo testo proprietà del suo autore e degli aventi diritto. La stampa o il salvataggio del testo dà diritto ad un usufrutto personale a scopo di lettura ed esclude ogni forma di sfruttamento commerciale o altri usi improri.


Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Un' incontro da brividi ***
Capitolo 2: *** Un' incontro da brividi ***
Capitolo 3: *** Il cugino di Charlie prima parte. ***



Capitolo 1
*** Un' incontro da brividi ***


Prologo

Stanotte ho fatto un sogno davvero strano strano. Ho sognato che avevo passato delle vacanze stupende piene di feste, di shopping cose che nella vita reale non avrei mai fatto. Poi all' improvviso mi sono ritrovata nella mia scuola dove devo iniziare il mio ultimo anno stavo in compagnia del mio ragazzo e della mia migliore amica.

Non lo so s è una cosa normale ma da questo sogno la mia vita ha cominciato a cambiare.

E' non so cosa fare, se rimanere nella mia noiosa vita o fuggire via e partire per una nuova avventura che non ho mai avuto il coraggio di fare.

 

Sono sicura che da stanotte la mia vita è cambiata, e di certo non sarò da sola da affrontarla.

Ritorna all'indice


Capitolo 2
*** Un' incontro da brividi ***


Un' incontro da brividi
 

Stare nel letto nel fine settimana è una cosa bellissima, senza il suono della sveglia che ti suona nelle orecchie per avvisarti che mi devo alzare da sotto il piumone caldo per andare a scuola.

Mi giro nel lato destro del letto dove c' è il comodino con sopra il cellulare, lo prendo e vedo che ore sono.  

Sono appena le 10:00 decido di restare ancora un pò nel letto caldo prima di convincermi di alzarmi. 

Quando all' improvviso sento una voce nella mia stanza che mi chiama, abbasso le coperte per scoprire che quella voce apparteneva a mia madre.

 

" Cristel" urla mia madre nella mia stanza, perchè urla di prima mattina questa cosa non la percepisco.

" Sono sveglia, non c' è bisogno di urlare per svegliare una persona che dorme" dico a mia madre con una mano sulla fronte.

"Sbrigati, c'è Charlotte che ti sta aspettando in cucina"  Di ce mia madre uscendo dalla camera.

 

Come un bradipo esco fuori dal letto, lasciando le calde coperte. Non capisco perchè le persone vanno di fretta anche nel fine settimana, dove ci si può finalmente riposare in pace.

Tra questi pensieri mi metto davanti all' armadio per vedere cosa mettere stamattina, dopo una lunga decisione scelgo di indossare una maglia nera, con dei pantaloni con degli strappi sulle ginocchia neri, con un giubetto di pelle nera. 

Si adoro il nero, è un colore neutro e mi stare bene indossandolo. Mi metto davanti allo specchio facendomi una treccia di lato. Ecco sono pronta. 

Quando sto per uscire fuori dalla camera il mio telefono squilla, lo prendo dal comodino è controllo, c' è un messaggio da parte di Heric.

"Buongiorno tesoro" dice il messaggio.

Heric il mio fidanzato, il ragazzo più dolce che esiste, è anche il più bello della scuola.

Ricambio il suo buongiorno. E finalmente scendo giù in cucina, dove c' è Charlotte ad aspettarmi di sicuro mia madre le starà tartassando la testa di parole.

Ho anche tanta fame, la mattina devo fare sempre colazione, anche perchè è il pasto principale della giornata e non va mai respinta. 

"Buongiorno bella gente" Urlo entrando in cucina.

"Oh eccola finalmente, ti stavamo dando per dispersa" esclama con ironia Charlie.

"Buongiorno figlia" sorride mia madre.

"Cara Cristel a te neanche in una stanza piena di orologi svizzeri servirebbe per farti presentare in anticipo agli appuntamenti, ma sappi che la prossima volta ti abbandono qui" Charlie dice con una voce di rimprovero.

"Scusami Charlie, mi sono dimenticata di mettere la sveglia ieri" Dico con espressione dispiaciuta.

"OK, vabbene ti perdono anche quasta volta, ma adesso che facciamo?" 

"Semplicissimo, prima facciamo colazione, intanto i magazzini non scappano" dico con un sorriso.

" Simpatica come sempre" Dice Charlie con un' espressione seria.

"Dai sediamoci e mangiamo" mi siedo sulla sedia per versarmi dei cereali nel latte.

" Grazie, Cris ma ho già mangiato" Dice Charlie.

 

Dopo aver finito di mangiare, mi alzo dalla sedia posando la mia tazza nel lavandino,  andai un' attimo in bagno per lavarmi i denti.  Andai da Charlie per uscire, ma quando sentì quello che disse il telegiornale dal salone che stava guardando mia madre, rimasi di stucco, parlavi di un omicidio, Non c' era mai stato alcun omicidio nella mia città. Neville's è sempre stata una città tranquilla, con persone calme. Perciò rimasi allibita.

 

"Sentito Charlie" Dissi con un tono di voce basso.

"Si, Tremendo" Disse come se la cosa non la scandalizzerebbe più di tanto.

 

Eccoci arrivate, al centro commerciale, dove tutte le ragazze vanno matte, per lo shopping sfrenato. Ci sono anche tanti ragazzi, che si trovano lì per un punto d' incontro, perché nella nostra città non ci sono tanti posti per uscire.

 

" Mamma mia, quante persone" esclama Charlie con stupore.

"Con tutta questa folla sarà difficile trovare indumenti che piacciono, e i camerini saranno tutti affollati". dico con un tono di voce ovvio.

" Non ti abbattere Cris, noi abbiamo le migliori armi per affrontare tutto questo, abbiamo un buon umore, soldi e scarpe comode perciò andiamo" Dice Charlie con Ottimismo.

"Tu cosa devi comprare?" chiesi a Charlie.

"Qualche vestito e alcuni jeans, tu cosa compreresti in particolare, dovresti colorare un pò il tuo guardaroba, hai quasi tutti i vestiti di colore nero, ci vuole un pò di colore nel tuo armadio" mi dice con un tono scherzoso.

" A me piace il nero, mi da tranquillità con lo indosso, sto bene con me stessa, e poi oltre il nero mi piace anche il blu, il colore della notte" dico con tono da sognatrice.

 

Entriamo dentro un negozio che ha davvero bei vestiti che abbiamo visto fuori la vetrina, mentre sono immersa alla ricerca di qualcosa che mi piace, mi giro per chiedere a Charlie se ha trovato qualcosa per lei, ma noto che non c' è più, mi guardo in giro per il negozio per vedere dove si è cacciata, ma non c' e neanche l' ombra di Charlie. Cosi decido di chiamarla al telefono, mi sta davvero preoccupando non mi risponde neanche al telefono.

Decido di uscire fuori al negozio, per cercarla, all' improvviso mi sento osservata da lontano, mi giro verso l' entrata del centro commerciale è un ragazzo alto, con i capelli castani molto carino guardarmi. Sono sicura che non lo ho mai visto da queste parti, lo guardo anche io , ma il suo sguardo glaciale mi trasmette paura.  Immersa nel guardare quel ragazzo non sento Charlie chiamarmi.

 

"Cris eccoti" mi chiama 

" Guarda sei tu che sei sparita nel nulla senza neanche avvertirmi che ti allontanavi, ti ho cercata ovunque dov' eri?" Urlo facendole una ramanzina, ed ecco che esce da dentro me la parte di mamma, ma mi ha fatto davvero preoccupare.

" Ehi, calmati, tranquilla ho incontrato mio cugino, non lo vedo da tanto tempo lui abita a Crosvelland, e si è trasferito da poco a Neville's, e ha comprato casa accanto alla mia." Mi dice con tranquillità.

"Aspetta un momento, vuoi dire quel palazzo abbandonato da anni dove si raccontano storie strane a desso sarebbe casa sua" dico spaventata.

"Esatto" dice con nonchalance.

"Wow, sono curiosa di vederlo all' interno, me lo farai conoscere tuo cugino?" Dico esaltata dall' idea.

"Certo, gli farà piacere conoscere nuove persone" dice contenta. "Christian è un' imprenditore di successo nella sua città ha creato tanti posti per ragazzi, è qui vuole fare lo stesso, ha visto che non ci sono stati svaghi per ragazzi perciò vuole avviare un' attività qui" dice fiera del cugino.

"Avevamo proprio bisogno di un' imprenditore bravo come tuo cugino darà un tocco di nuovo a questa città, stupendo" Dico felice

"Avevo pensato di costruire un luna park o una sala giochi, deve ancora decidere, ma alla fine se la caverà bene come al solito"  "Comunque, tornando a noi, hai deciso su cosa comprare?" Chiede Charlie a proposito dello shopping.

"A dire il vero non ho proprio cosi tanta voglia di continuare fare shopping" dico con tono annoiato. "Dovrei chiamare Heric, che non lo sento da stamattina" 

"Oh certo Heric! come ti invidio" Dice con aria assente.

"Dai Charlie, com'è possibile che mi invidi se hai tutta la scuola ai tuoi piedi" Dico schernendola. 

"Ma tu con la tua semplicità hai affascinato il ragazzo più bello e intelligente della scuola" 

"Charlie io non ho affascinato nessuno, è lui che mi ha chiesto di uscire, e poi non riesco a capire con tante ragazze che ci sono a scuola più belle di me abbia scelta me una normalissima ragazza di paese" dico stranita

"Non dire sciocchezze, tu sei bellissima e solo che non lo vedi, dunque dov'è adesso Heric?

"Credo che sia a casa" dico sicura di me.

"Hai molta fiducia di lui?" esclama Charlie

"Si perchè non dovrei averla, mi ha detto che ama solo me" dico con tono da innamorata

"Che carini che siete" Dice ridendo

Stavamo ancora all' interno del centro commerciale, tra la folla di persone, e mi sentivo ancora addosso nonostante sia passato del tempo gli occhi del ragazzo glaciale addosso, non lo so ma quel ragazzo mi è sembrato strano diverso dagli  altri ragazzi, e come se cercasse qualcuno tra la folla.

Immersa nelle mie paranoie decido di chiamare Heric,  gli dico se ci possiamo incontrare nel bar del centro commerciale.

Io e Charlie ci incamminiamo verso il bar, è seduto ad un tavolo c' è lui il mio fantastico ragazzo.

"Ehi belle ragazze" Esclama venendoci incontro.

"Ehi, bel ragazzo" dico abbranciandolo.

Quando ho abbracciato Heric, ho visto il viso di Charlie, è mi è sembrato di vedere che traspariva gelosia dal suo viso, non ho mai preso questa cosa sul serio, non avevo la minima idea su cosa provava Charlie ogni volta che mi vedeva con Heric, ma adesso sto capendo tutto, devo parlarci al più presto.

Nel frattempo prendiamo posto in un tavolino.

"Ti sono mancato mia cara Cristel?" dice  Heric scherzando.

"Al dire il vero si, ma adesso stare anche in compagnia della mia migliore amica" dico guardandolo.

"Oggi avete finito prima di fare shopping, di solito c'è bisogno che passano più di tre ore, finché non avete finito di girare tutto il centro commerciale. Mi avete sorpreso" dice ridendo.

"Oggi c' era tanta gente degli altri giorni, è ho perso l' interesse di fare shopping" .

"La prossima volta vieni direttamente a casa mia, invece di sprecare il tempo a fare shopping" dice guardandomi con uno sguardo ammicante.

"Ehi, scusate l' intrusione ma io qui, sono presente, e ho le orecchie perciò niente effusioni" dice Charlie schifata.

"Scusa, ma non ho detto niente di male" Si scusa Heric.

"Heric sai quel palazzo abbandonato, accanto casa mia, ebbene, si è trasferito da poco mio cugino Christian, e Cris ha chiesto di andarlo a trovare" Dice Charlie orgogliosa. 

Guardo Charlie con uno sguardo assassino, perchè lo ha fatto, dovevo dirglielo io, che volevo conoscere suo cugino. Non me la aspettavo che agiva in quest modi.

"Si Heric stava appunto per dirtelo" dico sulla difesa " Adesso che Charlie lo ha detto, un giorno ci andiamo insieme" continuo sperando che non se la prende.

"Stai dicendo, che se Charlie non lo avesse detto, voi sareste andate da sole?" Domanda stupito

"Non essere geloso Heric, mio cugino è più grande di noi, non ti devi preoccupare di nulla" Dice Charlie per rimediare al casino che ha fatto..

"D' accordo, ma io sono tranquillo, so per certo che la mia ragazza mi ama" Mi dice il mio splendido ragazzo.

"Ecco, il mio fantastico ragazzo" dico  con gli occhi a cuore.

"Siete cosi coccolosi, sentite coppietta vogliamo farci un selfie?". dice Charlie tirando fuori il suo cellulare.

"Certo che si" dice sorridendo Heric.

"Sei bellissimo" Dico guardando Heric. davvero ne sono innamorata, non ho mai avuto questo sentimento nei confronti di nessuno, questa è la prima volta che lo provo, ed una cosa magnifica, ti rende speciale, e spero che duri per sempre.

 

Ci mettiamo tutte e tre in posa per farci il selfie.

"La foto è venuta stupenda, la metto su facebook" Dice contenta Charlie.

"Ovvio, devono vederla tutti, quanto siamo belli noi tre insieme" Dice Heric scherzando.

"Hei ragazzi, stasera dove andiamo" Chiedo alla mia amica e al mio ragazzo.

"Non lo so, Heric hai qualche idea?" Chiede Charlie

"Scusatemi ma stasera non ci sono, ho promesso a mio padre che andavo a una cena con lui stasera" Dice Heric con tono annoiato.

"Già devi andare via, sei stato poco qui con me, resta ancora un pò" dico con tono triste.

"Non posso piccola, devo andare a casa a prepararmi per quella stupida cena, mi dispiace" dice sconsolato.

Si alza per andare via, è per un momento ho pensato che se ne sarebbe andato senza neanche salutare, ma mi sbagliavo di grosso si avvicina a me labbra contro labbra, mi posa un bacio unico sulla bocca. Non voglio che se ne vada.

Si stacca da me, si gira verso Charlie per salutarla. Andato via Heric io Charlie rimaniamo in silenzio inquietante mai successo prima di ora. Ora sono più sicura di prima che entrambi siamo innamorate di Heric.

Devo parlare adesso con lei, devo togliermi ogni mio dubbio.

"Charlie, voglio che tu con me sia sincera" dico decisa

"Spara, cosa vuoi domandarmi?" Dice 

"Ti sei innamorata di Heric" dico sicura di me

"Ma cosa vai a pensare, Cris posso mai essermi innamorata del tuo ragazzo?" dice con un tono deludo e arrabbiato.

"Ho visto come ci guardi ogni volta che ci abbracciamo o ci baciamo, e ho visto gelosia nei tuoi occhi , perciò mi è nato il dubbio" 

"IO non sono innamorata di Heric, anche se onestamente devo ammettere che è molto attraente, ma non posso mai essere gelosa di te, della mia migliore amica" dice sconsolata.

"Grazie per essere sempre leale con me" dico guardandola

"Sei arrabbiata con me?" dice preoccupata.

"No, tranquilla non sono arrabbiata con te, anche perchè sei stata onesta con me" dico sorridendole.

" Che sollievo!, allora amiche come prima?" domanda

"Certo amiche come prima" dico abbracciandola.

"Cambiando discorso vediamo se su internet ci sono novità sull' omicidio di ieri?" dico 

"Certo. me n' ero dimenticata, speriamo che vittima non sia una persona che conosciamo" dice Charlie

"Allora, la povera vittima è un' uomo dal quale l' indentità non è stata ancora resa nota" dico leggendo sul telefono.

Leggendo ancora scopro una cosa orrenda.

"Charlie senti, la vittima è morta con una perdita di sangue" dico dalla paura

"Veramente, allora non è stato un ' omicidio, ma un incidente?" chiede Charlie sorpresa.

"La scena del delitto sta ancora sotto indagine, dice la scientifica , che non c' erano testimoni,e né armi da fuoco" Dico leggendo ancora.

"Basta abbiamo scoperto abbastanza per oggi" dice Charlie 

"D' accordo. In ogni modo scopriremo di più a scuola" dico.

 

Siamo rimaste ancora un pò nel bar del centro commerciale, a parlare di scuola, ragazzi, nostro futuro, di cosa ci succederà una volta finita la scuola che strade prenderemmo.

Guardo fuori alla finestra del bar è vedo che il cielo di è oscurato è che il vento tira forte. 

"Si è fatto buio fuori vogliamo andare a casa?" dico a Charlie.

"Certo" dice alzandosi dalla sedia.

Andiamo fuori dal bar, ci salutiamo con un bacio sulla guancia, E' ognuna prende la strada per andare a casa.

 

 

 

Ritorna all'indice


Capitolo 3
*** Il cugino di Charlie prima parte. ***


Il cugino di Charlie (prima parte) 

 

Ormai la storia dell' omicidio trasmesso nel telegiornale, due giorni fa, scombussolò l' intera città, gli abitanti dopo quella storia avevano paura di uscire di casa in tarda serata, avevano deciso di fare un coprifuoco, per non fare più nessuna vittima. finchè la polizia non aveva identificato l' assassino di quel' uomo, gli abitanti non si davano pace.

 

A scuola tra noi ragazzi non si parlava altro che di questo omicidio, ormai era l' argomento principale. Ognuno di noi diceva la propria sull' accaduto. Alcuni sospettavano addirittura che sia stato un vampiro ad uccidere quella povera vittima. Ma la cosa più stramba che sentì fu un commento di una ragazza che disse, che potevano essere stati gli alieni. Ne avevo sentite di tutti i colori.

Ma ad un certo Punto Heric dice una cosa che fa rabbrividire tutti.

"Ehi, gente basta parlare di questo omicidio" Dice Charlie spazientita di sentire parlare sempre dello stesso argomento.

"Charlie, hai ragione, ma dobbiamo scoprire di più su questo omicidio,non  hai paura che possa accadere di nuovo" Dissi con terrore nella voce.

"No, non ho paura che possa succedere di nuovo, perchè non credo che succederà ancora una volta, ormai l' assassino sa che sta nei guai e non lo rifarà più. Adesso scusatemi l' arroganza ma me ne vado, non voglio ascoltare sempre le solite cose." Dice con rabbia Charlie.

"Dai Charlie, rimani questa cosa interessa anche te, non puoi far finta di niente, la prossima volta può succedere ad uno di noi" Dico spaventata.

"Grazie, Cristel mi hai davvero rassicurata adesso davvero" Dice andando via.

"Cris, che succede tra voi, c'è qualcosa che non va" Esclama Heric sorpreso nel vederci cosi distaccate.

"Niente Heric avrà la luna storta stamattina" Dico non capendo l' atteggiamento di Charlie.

"Comunque, Cristel sai che mio padre fa il poliziotto, la notte scorsa ho sentito parlare i miei dell' accaduto, e origliando ho sentito, che la vittima aveva segni di morsi sul collo" Dice Heric 

"Davvero, ne sei sicuro si aver ascoltato bene Heric?" domando

"Certo, è hanno intenzione di non dirlo a nessuno, per non far allarmare la città" dice, " E' poi ne nessuno crederebbe a una cosa del genere" Dice sicuro Heric.

"Mi stai dicendo che tu credi nella storia del vampiro" 

"Non è che ci credo e solo che gli indizi portano a quello, quale essere umano può far morire con un morso un' uomo" Afferma Heric.

"Si, ma non possiamo stare in silenzio, una persona innocente è morta è dobbiamo fare qualcosa" Dico

"Cris, ti prego non parlarne con nessuno, perchè si spargerebbe in giro, è le persone andranno in panico, è poi andrebbe mio padre di mezzo" Heric dice alterato.

"Hai ragione, ma che possiamo fare se succede di nuovo, se il "vampiro" attaccasse di nuovo, farebbe un' altra vittima, è non va affatto bene" 

"Anche se lo dicessi in giro, chi credi che mi crederebbe, sono solo un ragazzo spaventato dall' omicidio, e mi prenderebbero anche per matto" 

"OK, probabilmente nessuno ti crederebbe ma dobbiamo almeno provarci" dico speranzosa.

"Ma non ci pensi cosa causerebbe tra le persone, andrebbero in shock, in panico, non riuscirebbero a fare niente, penserebbero solo a quello, e si chiuderanno in casa, è non possiamo permettere una cosa del genere"

"Allora ci faremmo ammazzare tutti dal vampiro" Dico furiosa

"Cris, abbassa la voce, e poi cosa pensi anche io ho paura che possa succedere qualcosa, a qualcuno a cui voglio bene, specialmente a te se ti succederebbe qualcosa non me lo perdonerei mai, ma non possiamo farci nulla, credimi se potevo fare qualcosa la avrei già fatta, ma non adesso non posso fare. perciò dobbiamo solo aspettare.

 

Dopo la discussione con Heric avevo capito che la situazione era più difficile di quello che pensavo, è forse aveva ragione lui se lo sapevano gli altri forse era a anche peggio. Mi appoggiai a lui con la testa sulla sua spalla, lo guardai è mi sorrise.

 

"Cristel" mi chiamò Heric, "Lo so che è una domanda stupida, ma è importante per me, non mi hai mai detto di che tipo di ragazzo ti piace?

"Heric l' aspetto non è importante per me, io mi baso sulle cose più concrete, sulle cose che mi fanno innamorare di una persona, mi baso sul carattere della persona, secondo te come mi sono innamorata di te, grazie alla tua simpatia, alla tua dolcezza." Dissi guardandolo.

 

Ma il suono della campanella della scuola ci fece ritornare alla realtà, di controvoglia mi staccai dalle braccia di Heric, e mi alzai per andare al mio posto: quando con il piede toccai qualcosa per terra abbassai il viso per vedere cosa fosse è mi accorsi che era un diario. MI chinai per prenderlo lo aprì per vedere chi fosse il proprietario, è scoprì che il proprietario e Charlie.

 

"Heric ho trovato il diario di Charlie per terra" Dissi con il diario tra le dita. 

"Per fortuna lo hai trovato tu" Disse Heric.

Misi il diario nella borsa, quando la rivedrò domani glielo consegnerò. 

"Mi raccomando Cris non essere curiosa di leggerlo" Disse Heric all' improvviso. 

"Non lo farei mai è il diario della mia migliore amica, per chi mi hai preso Heric" Dissi arrabbiata e andandomene.

 

22 Marzo alle 22:00

 

Ero sdraiata sul mio letto, e guardando verso la mia finestra mi accorsi che si era fatto buoi senza neanche accorgermene. Penso che il tempo passa velocemente e noi non ci facciamo più caso perchè più il tempo avanza più andiamo avanti. Il vento fresco di Marzo entrava nella mia stanza portando aria buona all' interno. Mi alzai dal mio comodo letto per andare a chiudere la finestra, e mi incantai a guardare la strada buia della notte, è pensai quanto può la notte essere spaventosa e stupenda nello stesso momento, il mio sguardo andò a finire su una persona dall' altra parte della strada e mi accorsi che guardava verso la mia direzione. Subito chiusi la finestra e andai verso il mio letto, una volta sopra pensai che adesso mi era difficile addormentarmi.

 

Nella quiete della mia stanza all' improvviso sentì un rumore, e sobbalzai dalla paura, mi accorsi che il rumore venne dalla finestra. Con  il passare del tempo il rumore divenne più forte e mi nascosi sotto alle lenzuola dalla paura. Il rumore finalmente cessò, e mi tranquillizzai, non sapevo cosa era stato quel rumore ma l' importante e che è finito.

 

Dopo una settimana.

 

Non vedevo Charlie, da una settimana, non avevo sue notizie da quando abbiamo discusso per colpa dell' assassinio di quel povero uomo, non avevo avuto più sue notizie, è mi stava preoccupando davvero tanto. I professori ci dissero che Charlie aveva preso l' influenza è per questo motivo non poteva venire a scuola. E' che il cugino si era scusato della sua assenza.

Sono preoccupata per lei, io e Charlie siamo migliori amiche da sempre, è mi sembrava strano del perchè non mi avesse detto che era ammalata, decisi di andarla a trovare dopo la scuola. In quello stesso momento mi ricordai di avere ancora il suo diario nella mia borsa, lo presi e presa dalla curiosità lo aprì, e lessi la prima pagina, in cui stava scritto:

Non riesco a combattere i miei sentimenti per te, lo so è sbagliato quello che provo verso di te, anche perchè sei fidanzato, ma non è più forte di me ogni volta che ti incontro mi batte forte il cuore che per poco non esce fuori dal mio petto, sono egoista pensando queste cose ma non purtroppo non ci posso fare nulla.

 

Rimango esterrefatta leggendo queste parole, leggo e rileggo questa pagina è più mi sento male, spero solo che non si riferisce ad Heric. Ne avevamo parlato di questo al bar e lei mi aveva detto che non le piaceva, e che non avrebbe mai potuto fare una cosa del genere alla sua migliore amica.

Affranta da questa cosa decisi di chiamare Heric.

"Hey tesoro mio, come va" Risponde Heric al telefono.

" Sto male Heric, ho scoperto una cosa che non avrei mai voluto scoprire" Dissi sull' orlo di piangere.

"Ehi, piccola cosa è successo?" Disse Heric preoccupato.

"Per pura curiosità ho letto il diario di Charlie, e avrei voluto non averlo mai aperto, nella prima pagina ho letto che Charlie è innamorata del mio ragazzo."  Dissi non trattenendo le lacrime.

Mi sentivo cosi male non poteva capacitarmi che la mia migliore amica si era presa una cotta per Heric, con tutti i ragazzi perchè proprio di lui.

"Cristel, piccola, ascoltami la sua sarà una cotta passeggera io amo solo te e basta" Disse Heric con tono convinto.

"Anche io ti amo, ma adesso devo andare da lei per avere delle spiegazioni, ci sentiamo dopo" Dissi.

"Vabbene, ma Cristel fa che questa cosa non comporta niente nella nostra relazione ti prego qualunque cosa ti dica non prenderla come una freccia contro di noi" Disse Heric triste.

"Non lo so Heric, adesso devo andare ciao." Riattaccai senza neanche sentire il suo saluto.

Dovevo sapere la verità. 

Camminai a passo veloce per la strada mettendo insieme tutti i pensieri che avevo per la testa , senza neanche accorgermene arrivai a casa sua, alzai la testa per guardare nella sua finestra della sua cameretta, e mi accorsi che era chiusa, suonai il campanello di casa sperando che mi aprisse. Dopo qualche secondo la porta si aprì e dietro di essa comparì Charlie, con una sciarpa al collo, e aveva la faccia pallida.

 

Questa è la prima parte. La seconda la metterò domani o più se ci riesco. Spero che vi piaccia.

Ritorna all'indice


Questa storia è archiviata su: EFP

/viewstory.php?sid=3700497