BAD BOY 2||C.D.

di DarkkkAngellll
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** LEGGETE!!!! ***
Capitolo 2: *** Cap.69 ***
Capitolo 3: *** Cp.70 ***
Capitolo 4: *** Cap.71 ***
Capitolo 5: *** Cap.72 ***
Capitolo 6: *** Cap.73 ***
Capitolo 7: *** ANSWER TO YOUR QUESTIONS ***
Capitolo 8: *** Cap.74 ***
Capitolo 9: *** Cap.75 ***
Capitolo 10: *** Cap.76 ***
Capitolo 11: *** Cap.77 ***
Capitolo 12: *** Cap.78 ***
Capitolo 13: *** Cap.79 ***
Capitolo 14: *** Cap.80 ***
Capitolo 15: *** Cap.81 ***
Capitolo 16: *** Cap.82 ***
Capitolo 17: *** Cap.83 ***
Capitolo 18: *** Cap.84 ***
Capitolo 19: *** Cap.85 ***
Capitolo 20: *** Cap.86 ***
Capitolo 21: *** Cap.87 ***
Capitolo 22: *** 88.Ti proteggo ***
Capitolo 23: *** 89.Cameron non è quel tipo di ragazzo... ***
Capitolo 24: *** 90. Lydia. ***
Capitolo 25: *** 91.Second Time ***
Capitolo 26: *** 92.Un Incontro Poco Gradito ***
Capitolo 27: *** 93. Ancora Lydia ***
Capitolo 28: *** 94. Migliore amico ***
Capitolo 29: *** 95. Mi manchi ***
Capitolo 30: *** 96.Voti ***
Capitolo 31: *** 97, Canzoni ***
Capitolo 32: *** 98. Con chi vuoi ballare? ***
Capitolo 33: *** 99.Bacio ***
Capitolo 34: *** 100. Voglia di te. ***
Capitolo 35: *** 101. Padri ***
Capitolo 36: *** 102.Kyle ***
Capitolo 37: *** 103. Venticinque febbraio ***
Capitolo 38: *** 104.Martina ***
Capitolo 39: *** 105. ***
Capitolo 40: *** 106. Spiegazioni ***
Capitolo 41: *** 107. Relazione in frantumi ***
Capitolo 42: *** 108. Scomparsa ***
Capitolo 43: *** 109.Eric ***
Capitolo 44: *** 110. Giramenti di testa ***
Capitolo 45: *** 111. Tutto per lei. ***
Capitolo 46: *** 112. Le brutte notizie non finiscono mai. ***
Capitolo 47: *** 113. Non puoi fare nulla. ***
Capitolo 48: *** 114. Sacrifici. ***
Capitolo 49: *** 115. Stranezze. ***
Capitolo 50: *** 116. A che gioco stai giocando? ***
Capitolo 51: *** 117. Le cose si sistemano... o forse no ***
Capitolo 52: *** 118. Nostalgia. ***
Capitolo 53: *** 119. Una serata (quasi) perfetta. ***
Capitolo 54: *** 120. Più niente. ***
Capitolo 55: *** BAD BOY 3 ***



Capitolo 1
*** LEGGETE!!!! ***


Alloraa...

Prima di tutto...

Questo è il sequel di BAD BOY||C.D.

Dovete per forza leggere la prima storia altrimenti non ci capirete nulla.

Ho già preparato il sequel ma penso che inizierà per giugno o per gli ultimi di maggio.

Ripeto: Penso...

 

Spero che questa storia vi piaccia come la precedente e spero di non deludervi.

A presto.

 

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Capitolo 2
*** Cap.69 ***


Sto riguardando tutte le foto di me e Cameron che ho salvate in galleria.
Saranno più di 50 foto,una più bella dell'altra.

"Non ti avevo detto che tu non devi guardare nessun altro ragazzo fuorchè me?"chiede retorico Travis strappandomi il cellulare di mano.
"Cosa fai?Ridammi il cellulare."dico alzandomi dal letto per prendere il cellulare.
"Oh,ma che carini che siete."mi prende in giro mentre cancella la foto.
"Che cazzo fai?!"chiedo spingendolo e ripredendomi il cellulare.

Subito si riavvicina a me spingendomi sul letto e tirandomi uno schiaffo.
"Non rivolgerti mai più così a me,lurida puttana."
"Sei veramente un bastardo!"urlo ignorando le sue parole.
Un altro schiaffo.
"Questi schiaffi sono il minimo, Allison.Tu mi devi rispettare."afferma serio uscendo dalla stanza.

E mi ritrovo di nuovo sola.
Vorrei tanto ci fosse Martina...
Lei sa sempre darti dei consigli ed è sempre pronta ad ascoltarti...
Proprio come Cameron.

Mi fa troppo male stargli lontana.

Non esiste proprio nessun metodo per alleviare tutto il dolore che proviamo?

All'improvviso mi viene in mente una ragazza che viveva a Berlino e che andava nella mia classe.
Lei aveva sempre tanti tagli sulle braccia,ero sempre tentata di chiederle il perchè di essi e un giorno lo feci sul serio.
Lei mi rispose che così facendo il dolore svaniva e non sentivi più nulla.

E se fosse davvero così?

CAMERON'S POV

Torno tardi all'albergo.
Verso le 3 di notte.
Appena entro vedo Allison corrermi incontro.
"Cameron..."esclama sorpresa.
La ignoro iniziando a cambiarmi.
"Ero preoccupata per te...non ti vedevo tornare..."mormora.
"Perchè avresti dovuto essere preoccupata?Non c'era Travis con te?O forse lui non ti soddisfa abbastanza?"dico amaro.
Lei scuote la testa trattenendo a stento le lacrime.
"Perchè sei così stronzo?Cos'è?Sei cambiato tutto d'un tratto?"chiede.
"Ah,ora sarei io lo stronzo?"chiedo ridendo.
"Non mi pare che sia stato io a lasciarti."continuo.
"Tu...non puoi capire."mormora abbassando lo sguardo.
"Cos'è che non posso capire?Avanti.Parla."la incito.
"I-io...Cam non posso..."si giustifica iniziando a piangere.

"La prossima volta trovati una scusa migliore."dico.
"Una scusa migliore?Credi davvero che sia tutta una scusa?Credi che io mi diverta a stare male?"chiede alzando le braccia e in quel momento, dato che è a maniche corte,riesco a notare sulle sue braccia dei tagli.
"Cosa sono quei tagli?"chiedo avvicinandomi a lei.
"Non è nulla."dice indietreggiando.
"Senti,Allison scusami.Ero arrabbiato e ho bevuto un pò...non penso sul serio tutto questo.Scusami."mi scuso io.
"Non fa nulla."dice mordendosi il labbro inferiore per evitare di piangere ancora.
"Chi ti ha fatto quei tagli Allison?"
"Nessuno.Sono caduta."
"Allison non sei così stupida.E poi cadendo non ti procuri dei tagli così.Chi te li ha fatti?"
"Nessuno."continua.
"Allison.È l'ultima volta che te lo chiedo.Chi cazzo I ha fatto quei tagli?"
"Me li sono fatta io,ok?"risponde incrociando i miei occhi.
"T-tu cosa?Ti sei tagliata?"chiedo strabuzzando gli occhi.

Lei abbassa lo sguardo cominciando a piangere.
Senza aggiungere altro mi avvicino a lei e la attiro tra le mie braccia stringendola forte.

The next day...

"Cameron per quanto lei voglia,magari,allontanarti.Tu cerca di rimanerle vicino.Non la conosco benissimo,ma da ciò che mi hai raccontato...lei non è abbastanza forte per sopportare tutto quello che le sta accadendo,qualsiasi esso sia.Non voglio spaventarti,ma sai anche tu che potrebbe mettersi strane idee in testa...i tagli potrebbero essere soltanto l'inizio..."
"Lo so,Josh.Lo so.È da quando l'ho vista così che ci penso.Non ho neanche dormito.Se prima avevo paura di perderla,ora non lo so proprio di cosa ho paura..."mormoro passandomi una mano tra i capelli.
"Non so come aiutarla però...non sapendo neanche il motivo per cui lo fa."dico alzando lo sguardo verso di lui.
"Non so neanche io che dirti.Tu stalle comunque accanto.Può essere anche che prima o poi sia lei stessa a dirtelo..."dice il mio amico.
"Tu pensi comunque che lei mi abbia lasciato perchè non mi amava più?"chiedo.
"Questo non so dirtelo,amico.Potrebbe essere...ma potrebbe essere anche che sia stata ricattata da qualcuno e che sia stata obbligata a lasciarti."scrolla le spalle.

Che situazione di merda!

ALLISON'S POV

Ero in bagno e stavo per inddosare la maglia quando vedo la porta aprirsi di scatto.
"Wow!Ma che bella sorpresa!"dice malizioso Travis.
"Esci subito da questo bagno,Travis.Mi sto cambiando."dico mettendomi le braccia davanti al petto per coprirmi.
"Ero venuto per darti una bella notizia."
"Ovvero?"
"Sai,è da un pò che non me ne vengono fatti più.Quasi non mi ricordo la sensazione che si prova.Perciò mi sono detto che avresti potuto farmelo tu.Il tuo ragazzo non c'è.Ora, senza rivestirti,vai in stanza e aspettami lì."

No.
Non può averlo detto seriamente.
Tralasciando il fatto che non ne ho mai fatto uno e non so come si fa,non lo farò mai a lui.

"Muoviti Allison.Era un ordine.Sai già che succede altrimenti."

Okay,direi che non ho più chance.
Spero solo che Cameron torni presto così da interrompere questo momento.

Appena torno in stanza mi viene un'idea.
Non gli dirò nulla,solo di tornare in albergo.
Lo chiamo due volte ma non mi risponde perciò,quando comincio a sentire i passi di Travis,mi affretto a mandargli un messaggio vocale.

"Ecco.Sono pronto.Inginocchiati forza."dice mettendosi davanti a me con solo i boxer addosso.
Piccole lacrime cominciano a scorrere sulle mie gote.
"Per favore,Travis..."lo supplico.
"Preferisci questo?"chiede tirando fuori la pistola dal suo cassetto.

A malincuore mi inginocchio davanti a lui.
"Brava.Ora apri la bocca."dice avvicinando il mio viso a quel punto.
Chiudo gli occhi per non pensarci mentre le lacrime continuano a scendere numerose.

Finirà mai tutto questo?

Hey!Ecco a voi il primo capitolo del sequel.Come sempre cercherò di aggiornare il prima possibile e di pubblicare almeno due capitoli a settimana.Spero che la storia vi piaccia tanto come la precedente,se non di più.
Cosa succederà nel prossimo capitolo?
Cameron arriverà in tempo?
Come si comporterà Allison e fino a che punto si spingerà Travis?

Alessia♥

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Capitolo 3
*** Cp.70 ***


CAMERON'S POV

Tutto sudato dopo aver fatto due ore di allenamento vado nello spogliatoio per cambiarmi.
Quando finisco prendo il cellulare e lo accendo notando due chiamate perse e un messaggio vocalemda Allison.
Cosa cavolo è successo?
Di che aveva bisogno?

Apro il messaggio vocale e sento dire da una voce sul punto di piangere:

Cam...per favore...appena puoi richiamami e torna in albergo...ho bisogno di te...

Il sangue mi si gela nelle vene.
Le è successo qualcosa?
E ora?
Sta bene?

Senza pormi ulteriori domande esco di fretta dagli spogliatoi scontrandomi con il mio migliore amico che nel frattempo si stava andando a cambiare.
"Hey...dove vai così di corsa?"
"Da Allison."rispondo serio.
"Le è successo qualcosa?"chiede preoccupato.
"Non lo so.Ho visto,però,che avevo due chiamate perse da parte sua e un messaggio vocale in cui mi chiedeva di tornare a casa il prima possibile perchè aveva bisogno di me."
"Oh...sarà meglio che ti sbrighi allora..."

ALLISON'S POV

"Ecco vedi?Sei stata bravissima.Se ti comporti bene potrei fartelo rifare..."dice mentre mi rialzo in piedi scompigliandomi i capelli.
"Wow...che premio..."susssurro alzando gli occhi al cielo.

Mi viene da vomitare se penso a ciò che ho appena fatto.
Aveva un sapore orribile.
È stata la prima volta che l'ho fatto e per di più,proprio a lui...
Non avrei potuto desiderare qualcosa di peggio...
Se continua così,un giorno mi chiederà di venire a letto con lui.
E per quanto io non voglia farlo,lui mi tiene in pugno e so che se non lo faccio ucciderebbe Cameron.

Altre lacrime scendono mentre penso al fatto che avevo sempre sognato di avere la mia prima volta con il ragazzo che amavo.
Con Cameron.
E invece ora mi ritrovo qua,con un ragazzo che non amo e che mi minaccia se non faccio ciò che dice.

Non so se potrei resistere ancora a lungo se continua così...
Quand succedono queste cose a volte mi viene da chiedermi come sarebbe tutto se io non ci fossi.
Di sicuro non sarebbero in tanti a sentire la mia mancanza,anzi...
Cameron,Martina,mio padre,Jorge e forse,probabilmente anche Aaron,Travis,Zac e Alan...

Sicuramente starebbero tutti meglio senza di me.
Perfino Cameron...
Passerebbe alcuni giorni a soffrire,ma durerebbe poco...
Potrebbe trovare presto una ragazza migliore di me che ama e che lo ama...
Di sicuro sarebbe una ragazza che lo merita più di me.
Io non lo merito.
Causo solo problemi e non c'è una volta in cui non combino un guaio...

Non servo a nulla...

CAMERON'S POV

Appena torno in albergo in stanza non trovo nè Allison,nè Travis.
Provo a guardare nel bagno e strabuzzo gli occhi alla scena che mi si pone davanti.
Allison ha una lametta in mano e si sta alzando le maniche della sua maglia.
Prima che possa appoggiare la lama sulla sua pelle, corro verso di lei e gliela tolgo dalle mani con agilità facendo attenzione a non tagliarla.
"Che cazzo fai, Allison?"le chiedo scuotendo la testa.

Lei si morde il labbro inferiore mentre alcune lacrime solcano le sue guancie.
"Perchè ti tagli, Allison?"chiedo passandomi una mano tra i capelli nervoso.

Sto per voltarmi per andare a mettere la lametta lontano da lei quando una sua frase mi fa rigirare di scatto.
"Stareste tutti meglio senza di me."sussurra abbassando la testa.

Non può averlo detto sul serio.
Non sta pensando veramente quello.
Non può alludere a quella cosa sul serio.
Non stava per fare quello che penso io.

"Tanto a che servo?A nulla."si risponde da sola.
"Che cazzo dici Allison?Ma ti stai ascoltando?!"chiedo disperato.
"Sì,so quello che sto dicendo e lo penso veramente."
"Io non starei meglio senza di te,anzi.Perfino ora,nonostante ti veda tutti giorni, non sto più bene come prima...quando stavamo insieme.Figurati passare tutta la vita senza poter sentire più la tua risata,senza vedere il tuo sorriso,i tuoi meravigliosi occhi,senza poterti più vedere,senza poterti baciare,senza averti più al mio fianco..." le dico sincero.

Tutte queste cose le penso davvero ed è la prima volta che penso una cosa simile.

"Questo lo dici ora...troveresti sicuramente una ragazza che ti ama e che ami.Che sia migliore di me e che ti meriti, cosa che non faccio io.Non ti merito.Ti porto solo problemi e combino solo casini."mormora piangendo.
"Tutte cazzate, Allison.Non troverei mai una ragazza migliore di te."
"Comunque sia...io no ce la faccio più...non ce la faccio più a vivere in questo mondo di merda..."sussurra accasciandosi a terra.
"Allison,per favore.Non fare sul serio quello che pensavi di fare.Fallo per me." dico alzandola in piedi dalle braccia.

La domanda che mi affligge da qualche minuto è:

Che sarebbe successo se fossi arrivato qualche minuto dopo?

TRAVIS' POV

La prima.
La prima ragazza che è riuscita a farmi eccitare così tanto.
Seriamente.

Se è cosi brava,non immagino come sia a letto.
Lo scoprirò.
Il prima possibile.

Tanto è facile farsi fare le cose da lei.
Basta che la minacci di uccidere il suo ex e il gioco è fatto.
Si sacrificherebbe per lui e questo gioca a moo favore,perchè da lei posso avere tutto ciò che voglio senza faticare troppo.

Rido al pensiero di lei che mi è scoppiata a piangere davanti quando le ho detto di inginocchiarsi davanti a me.
Era così debole e impaurita che tutto ciò mi fa aumentare la voglia di fare cose che lei non vuole.

JOSH' POV

Quando mi infilo nel letto mando un messaggio a Cameron oer chiedergli di Allison.

La risposta arriva quasi subito.

Ti racconto tutto domattina.

Mi dispiace per il periodo che stanno passando entrambi, anche se di Allison non so esattamente cosa le stia succedendo.
Mi dispiace comunque per Cameron.
È il mio migliore amico e lo conosco sin da quando andavo all'asilo e giuro di non averlo mai visto soffrire così tanto per una ragazza.

Non l'ho mai visto piangere e in questi giorni l'ha fatto due volte.
E per lui è molto.
La prima volta quando è stato lasciato e la seconda quando ha scoperto dei tagli della sua ex.

Anche oggi ad allenamento non ha giocato bene come le altre volte.
Si vedeva che pensava ad altro e sicuramente non al basket.

Almeno io,non posso lamentarmi.
Con Martina ho risolto tutto il giorno prima della partenza e ora tra noi va tutto a meraviglia,ancora meglio di prima.
Ci sentiamo ogni giorno.

È una ragazza meravigliosa.

Due capitoli in un giorno solo per voi!
Amatemi!♥
Allison non ce la fa più di continuare così e ha persino pensato a come sarebbe tutto se lei non ci fosse più.
Cosa sarebbe successo se Cameron fosse arrivato qualche minuto dopo?

Alessia♥

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Capitolo 4
*** Cap.71 ***


CAMERON'S POV
Sono nel mio letto sdraiato con Allison tra le braccia.
Mi ha chiesto se poteva anche se non stavamo più insieme.
Io ovviamente ho accettato e lei si è addormentata praticamente subito mentre io sono ancora sveglio.
Non riesco a prendere sonno in queste notti e non ne so il motivo.

Ad un certo punto la sento agitarsi nel sonno e dire qualcosa.
"Per favore, faccio tutto quello che vuoi."incomincia.
"Non ucciderlo per favore."continua e a quel punto mi irrigidisco.

Non ucciderlo?
A chi si sta rivolgendo?
Chi vuole uccidere chi?

"Hei,hei,hei... Allison..."la richiamo smuovendola un po'.
Lei apre gli occhi di scatto come se fosse stata colpita da un secchio di acqua gelida e subito rivolge lo sguardo al sottoscritto.
"C-Cam..."sussurra.
"Sì.Sono io,piccola.Era tutto un sogno."la tranquillizzo.
Tira un sospiro di sollievo abbassando lo sguardo.

Alza di nuovo lo sguardo verso di me fissando le mie labbra e avvicinandosi,ma ad un tratto si allontana di scatto girandosi su un fianco.
La sento singhiozzare.
Le appoggio una mano sulla spalla per farla voltare verso di me,ma lei oppone resistenza.
"Allison,voltati."le sussurro dolcemente all'orecchio.
Non risponde.
"Allison voltati."ripeto.
Esita un po' ma poi si decide finalmente a girarsi facendo intrecciare i nostri sguardi.

"Cos'è successo stasera?Dopo avermi inviato quel messaggio...?"chiedo dopo averlo osservata per svariati secondi.
"Non è suc-"prova a dire ma viene interrotta dalla porta che si apre di scatto.

Guarda prima Allison e poi me più volte e poi dice.
"Io ti avevo avvertito Allison."dice tirando fuori dalla tasca qualcosa.
Una pistola?!
"Travis...i-io posso spiegarti..."mormora Allison.
"Allison basta.Sono stato fin troppo buono con te."
"Per favore,non ucciderlo..."lo supplica piangendo.
"Non me ne frega niente.Mi sono rotto.Avanti tu.Vieni qui."mi indica davanti a sé puntandomi la pistola contro.

Non mi muovo.
"Sbrigati.O te o lei."mi dice e vedo subito Allison scattare in piedi.
"Io."afferma sicura alzandosi dal letto ma io subito la riafferro per un braccio facendola risedere.
Mi alzo in piedi e vado davanti a Travis senza obbiettare.
In fondo lui ha una pistola.
Io non ho nulla.
E picchiandolo non risolverei nulla.
È comunque in vantaggio.
"Cam non farlo..."mi supplica Allison scoppiando a piangere disperatamente.
Travis posiziona il dito sul grilletto.
"C-Cam..."continua tra i singhiozzi.

"Sicuro?"chiede Travis.
"Dì di no,Cam."
Annuisco.
"Cameron no!"
Le rivolgo un'ultimo sguardo prima di chiudere gli occhi e aspettare che venga colpito.

Aspetto qualche secondo e poi...
Uno sparo.
Riapro gli occhi di scatto e noto di non avere il sangue da nessuna parte.
Che cazzo di miracolo è mai questo?
Sorrido leggermente,senza saperne neanche il motivo,ma il sorriso subito scompare alla vista dell'immagine che mi si pone davanti.

Allison è per terra sdraiata con la maglietta impregnata di sangue e respira ancora a fatica.

JORGE'S POV

Stavo per andare a dormire quando sento il cellulare squillare.
Non è un numero segnato in rubrica.
"Pronto?"
"Jorge?"chiede una voce familiare.
"Sì,sono io.Chi è?"
"Cameron."risponde.
"Oh...che c'è?"chiedo cominciando a preoccuparmi.
Perché dovrebbe chiamarmi.
"Ecco... è successa una cosa terribile."spiega.

"Cosa?!"chiedo.
"Allison è-è-"non riesce a finire la frase che la linea non prende più.

Che cazzo è successo a mia sorella?

Cosa sarà successo ad Allison?
È ancora viva?
Cosa stava per dire Cameron?
Scopritelo nel capitolo 70!

Alessia💖

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Capitolo 5
*** Cap.72 ***


"Cameron calmati!Finirai per avere una una crisi nervosa se continui così.Andrà tutto bene.È una ragazza forte.Calmati."dice poggiandomi una mano sulla spalla che io mi levo subito.
"Calmati un cazzo Josh.Non è la tua ragazza ad essere in ospedale e a combattere tra la vita e la morte."urlo ricominciando a fare avanti e indietro.
"Cazzo amico, non urlare. Ti stanno guardando tutti."
"Che guardino pure. Non me ne frega nulla."rispondo passandomi una mano tra i capelli.

I medici non vogliono dirmi nulla e vogliono che venga qui un familiare, ma cazzo, quando stavo avvertendo il fratello mi hanno fatto spegnere il cellulare dicendomi che altrimenti me ne sarei dovuto andare e ora vogliono che venga un familiare.
Ma la coerenza ce l'hanno nel culo?!

Ora che gli ho detto che i familiari non vivono qui e che sono il suo ragazzo hanno detto che mi faranno sapere dopo.
Lo so, non sono più il suo ragazzo;
Ma non riesco a pensare al fatto che non stiamo più insieme.
Non riesco a definirla la mia ex.
Lei è stata la prima e unica ragazza che io abbia mai amato e non riesco a pensare che ora lei sia la mia ex.
Mi distrugge il solo pensiero.

Tiro un calcio alle sedie della sala d'attesa attirando l'attenzione di alcune persone.
Che cazzo avete da guardare?
Vorrei chiedere ma preferisco stare zitto, sono già troppo arrabbiato di mio, non ho voglia di mettermi a litigare pure con altre persone.

Quel bastardo di Travis è scappato e ora lo stanno cercando.
Nonostante tutto ancora non sono riuscito a capire nulla di questa situazione.
L'unica cosa che continuo a chiedermi da più di due ore è:
Perchè cazzo si è sacrificata per me?!

Non doveva farlo.
Non doveva cazzo!
Avevo preso la mia decisione.
Avevo scelto di morire io al suo posto e invece lei non ha voluto con il risultato che ora si trova in ospedale in condizioni gravi.

Se le succederebbe qualcosa non me lo perdonerei mai e poi mai.
Si è sacrificata per me,cazzo.

"Cam."mi richiama Josh.
"Cosa c'è?"
"Hanno detto che puoi vederla."
"Veramente?"
Annuisce.

Senza farmelo ripetere due volte supero il mio amico incamminandomi verso la stanza di Allison.

E appena apro la porta la vedo.Lì. Su quel lettino bianco.
Con tutte le flebo attaccate alle braccia.
Il busto e il petto da cui ancora esce del sangue ricoperti da fasce e bende.
L'unica cosa che mi hanno detto prima è che sta perdendo molto sangue.

E posso vederlo anch'io.

Giuro di non aver mai pianto in vita mia se non quando ero molto piccolo e ora, che ho 18 anni, sono qui sul punto di scoppiare.
Per una ragazza.
Ma non una ragazza qualunque, la ragazza che amo.
Altra cosa che mai,giuro mai,avevo pensato di fare.
Non avrei mai pensato di potermi innamorare sul serio, ma si sa, le cose accadono quando meno ce lo aspettiamo.

Nonostante tutto respira ancora a fatica e da ciò che si può notare dalla macchina che segna i battiti sono molto deboli.
Il suo petto si alza e si abbassa lentamente.
Per fortuna respira ancora e fino a quando continuerà a farlo, ho ancora un briciolo di speranza.

Mi avvicino a lei e le afferro la mano stringendogliela e, non so se è una mia sensazione, ma riesco a percepire che lei sta ricambiando la stretta.
Alzo subito lo sguardo su di lei ma, sfortunatamente,ha ancora gli occhi chiusi e non si è svegliata.

"L'orario di visita è finito,ragazzo. Deve uscire."mi informa il medico entrando nella stanza.
Rivolgo un ultimo sguardo e le lascio un bacio sulla fronte.
"Guarisci presto piccola."le sussurro a pochi centimetri dal suo viso.

Non posso baciarla perchè ha la mascherina ma mi basta anche solo averla vista per pochi minuti.

Appena esco dalla stanza vedo Josh venirmi incontro con sguardo interrogativo.
"Allora?Come sta?"chiede.
"Sta come prima. Non è cambiato nulla."rispondo.
Annuisce lievemente.
"L'ho detto a Martina."mi dice.
"E-e che ti ha risposto?"chiedo.
"È molto preoccupata.Voleva venire qua, ma gliel'ho impedito. Non mi va che venga fino a Chicago, di notte, da sola."
"No,infatti.Neanche me.La aggiorneremo comunque sulle condizioni di Allison."dico.
"Spero vada tutto bene."continuo pensando a lei.

Resisti Allison.Puoi farcela...

TRAVIS' POV

Cazzo.
Cazzo.
Cazzo.

Non dovevo colpire lei.
Era lui che dovevo uccidere non lei.
Meredith si arrabbierà un casino.
Voleva fosse lei a soffrire non lui

Non so come dirglielo.
Appena la polizia è arrivata sono subito scappato via dalla finestra dato che ci trovavamo ad un piano basso.

Spero solo che non mi troveranno...
Dannata Allison!

Alessia♥

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Capitolo 6
*** Cap.73 ***


"Dallas basta!È l'ennesima volta che risponde e che non sta attento!Fuori, subito!"
Sbuffo uscendo dalla classe.
Sono troppo nervoso, devo calmarmi.

La partita di basket è stata rimandata per l'accaduto e perciò siamo tornati a Manhattan.
Allison è stata trasferita in un ospedale qui a Manhattan e ho raccontato tutto al fratello.

Esco fuori in cortile per prendere una boccata d'aria e mi vado a sedere su una panchina osservando il cancello della scuola.
Mi viene in mente il primo giorno il cui la vidi.
Era bellissima.
Indossava dei jeans aderenti e una t-shirt a maniche corte.
I capelli invece li teneva sciolti.

Ricordo ancora che si guardava in giro per cercare qualcuno a cui chiedere informazioni per trovare la segreteria.
Quando le proposi di accompagnarla,lei mi disse subito che potrva andarci da sola lasciandomi da solo.
La prima.
La prima ragazza che rifiutò la mia compagnia.
E la prima ragazza che riuscì a rubarmi il cuore.

I miei pensieri vengono interrotti da una voce acuta che parla con qualcuno al cellulare.
Mi volto lentamente e vedo Meredith.
La ragazza del fratello di Allison.

"Ma che cazzo hai fatto Trav!Sei un coglione.Non dovevi sparare a lei.Dovevi colpire lui cosicchè lei soffrisse."dice a bassa voce,ma io riesco comunque a sentirla.

Lurida puttana!

"Dove sei ora?"
"Va bene.Appena tornerai avrai comunque la tua ricompensa."

Quindi è ai suoi ordini che stava quel bastardo.
Mi alzo di scatto dalla panchina attirando la sua attenzione e mi avvicino minacciosamente a lei.
Le non sembra intimorirsi e continua a guardarmi con un sorrisetto malizioso.

Appena la raggiungo la afferro per i polsi e la inchiodo al muro in modo che non possa fuggire.
"Lurida puttana. Che cazzo avete architettato tu e Travis contro Allison?"chiedo serio.
"Oh assolutamente nulla."risponde maliziosa attorcigliando le mani attorno al mio collo.
Mi scollo subito da lei levandole le mie mani di dosso.
"Non toccarmi, stronza."
"Oh,e perchè no?Ti senti in colpa per la tua ex?Eppure lei non si è fatta tanti problemi a fare ciò che ha fatto..."
"Cosa intendi?"
"Oh,non te l'ha detto? Sorry...ma dev'essere lei a dirtelo."risponde.
"Dimmi che cazzo ha fatto Allison."scandisco per bene le parole.
"Non preoccuparti,tesoro...lo scoprirai presto..."dice andandosene via lasciandomi solo con mille idee che mi frullano in testa.
Per niente positive.

JORGE'S POV

Una settimana dopo...

Non ce la faccio più.
È una settimana che si trova in questo cazzo di ospedale ed è nelle stesse condizioni del primo giorno.
Giuro che, dovessi mettere sottosopra il mondo,troverò quel bastardo che l'ha ridotta così e gli farò passare l'inferno.

Se perdo anche lei è la fine.
Non potrei farcela.
Già è stata dura superare la morte di mia madre,non riuscirei a sopportare anche quella della mia sorellina.

Non so per quale motivo, mi tornano in mente i giochi che facevamo io e lei quando eravamo molto piccoli.
Uno in particolare.
Io ero il suo principe e lei la mia principessa.
La mia principessa...

Nonostante quegli anni siano ormai passati da tanto tempo non vuol dire che per me lei non rimanga sempre la mia principessa.

Era e lo sarà sempre.

L'unica cosa che sono stati in grado di dirmi in questi giorni è che ci potrebbero volere parecchi giorni prima che si risvegli,se si risveglia, e che è stata abbastanza fortunata perchè se la pallottola fosse andata a colpire qualche centimetro più in alto,per lei non ci sarebbero state più speranze.

Le ha sparato pochi centimetri più in basso del cuore.
Figlio di puttana!

SAMANTHA'S POV

Mi manca.
Mi manca da morire la mia migliore amica.
Mi manca da morire Allison.

So che tutte voi mi direte,ma non potevi svegliarti prima?Sono passati quattro mesi!
Il problema è che io ci sto pensando già da un mese.
Vorrei parlarle e farmi perdonare,ma non sono ancoea riuscita a trovaee il momento adatto per farlo.
Ho troppa paura di un suo rifiuto,che sicuramente sarà così, perchè non potrebbe mai perdonarmi.

Sono stata una stronza.
Lei non si era ancora dimenticata di me e io l'ho trattata come una merda.
Vorrei chiedere al suo ragazzo, che da quanto so ora è il suo ex,qualche consiglio per farmi perdonare ma ho paura che anche lui possa avercela con me.

I miei pensieri vengono interrotti dalla vibrazione del mio cellulare.
È la chat del gruppo della scuola.
È un'immagine.
Un'immagine che mi fa rimanere a dir poco scioccata.

Che bastardi!

Alessia♥

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Capitolo 7
*** ANSWER TO YOUR QUESTIONS ***


 

QUESTE DOMANDE MI SONO STATE FATTE DALLE MIE LETTRICI DI WATTPAD SU ASK E HO DECISO DI POSTARLE ANCHE QUI NEL CASO VOLESTE SAPERE QUALCOSA CHE NON VI E' CHIARO





ASKs FOR CAMERON

Question by @FrancescaPiccoo

-Quanto sei bello?

Answer

Ahaha,grazie mille.Sai vero,che se Allison leggesse questa tua affermazione puoi considerarti morta?Ahah. <3

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Questions by giuliasoccio03(2)

-Quando scoprirai ciò che Allison ha fatto a Travis la perdonerai vero?

Answer

Qualsiasi cosa lei abbia fatto di cui io non sono a conoscenza,dipende dalla gravità della cosa.Sono sicuro comunque che di qualunque cosa sia ci sia una spiegazione dietro tutto ciò,o almeno spero...

**************************************************************************************************

-Perché tratti male Martina?

Answer

Non la tratto male, o comunque se lo faccio non è mia intenzione ferirla. Se ti riferisci all'episodio delle corse, facevo così perché volevo che lei restasse all'oscuro da tutto ciò. E' la mia sorella minore e non voglio che lei abbia nulla a che fare con ciò o con chi frequentavo. Il mio compito principale è proteggerla e mi dispiace se a colte per farlo finisco per trattarla male. Comunque sia le voglio un bene dell'anima e lei, insieme ad Allison, sono le donne più importanti della mia vita.<3

***************************************************************

Question by Foreverendalweys

-Se Allison capitasse incinta di te, rimarresti con lei o l'abbandoneresti? Perchè se per caso lei capita incinta e tu la abbandoni puoi considerarti un uomo morto!
P.S.
Sei bellissimo!

Answer

-Non l'abbandonerei mai. A maggior ragione se lei rimanesse incinta. La amo troppo per abbandonarla.
P.S.
Grazie mille!♥

***************************************************************

Question by Foreverendalweys

-Come sarebbe la tua vita senza Allison?

Answer

-Sarebbe troppo sdolcinato dire che non varrebbe più nulla? Comunque...scherzi a parte, la mia vita senza di lei sarebbe un'inferno. Sarei peggio di come sono da quando Allison è in ospedale...

***************************************************************
ASKs FOR ALLISON

Questions by @FrancescaPiccoo ( 2)

-Ti riprenderai?

Answer

Non posso assicurare nulla, sorry...<3

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-Ti rimetterai con Cameron?

Answer

Non lo so.Prima di tutto dipende dal mio risveglio,se ci sarà.Secondo bisogna anche vedere se Cameron è disposto a perdonarmi per averlo fatto soffrire così tanto, per non avergli raccontato nulla e soprattutto per ciò che ho fatto a Travis. Non nego però che ci spero con tutto il cuore. Lo amo troppo. <3

***************************************************************

Question by Foreverendalweys

-Non è una domanda!
Ti prego quando ti sveglierai dai un bel calcio davanti a Travis e uccidi Meredith?

Answer

-Ahaha, lo farò volentieri. Ma...chi ti dice che io mi sveglierò? <3

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ASKs FOR TRAVIS

Questions by @iamariannaferrarii (2)

-Perché sei così stronzo?

Answer

-Wow,vedo che ho molte fan...

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-Che ti hanno fatto di me Allison e Cameron?

Answer

-Nessuno dei due m'ha fatto nulla.Allison mi è piaciuta dal primo istante in cui l'ho vista e Cameron lo odio perché odio il fatto che lei sia interessata a lui e non a me.Per questo ho fatto questa cosa con Meredith.

****************************************************************************************

Questions by @giuliasoccio03 (2)

-Perchè hai fatto tutto ciò ad allison?

Answer

-L'ho detto.Odio il fatto che nonostante tutti i miei tentativi,lei non mi caghi di striscio e continua ad essere interessata solo a quel coglione del suo ex.Per questo ho fatto tutto ciò

*****************************************************************************************

-Non ti senti in colpa?

Answer

-Solo un po'.Perché in fondo Allison è la ragazza che mi piaceva ed era Cameron che doveva morire,non lei.Ma infondo io ho solo avuto la mia vendetta ed ho solo eseguito gli ordini di qualcun altro.

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Questions by @foreverendalweys (3)

-Lo sai vero che sei uno stronzo di prima categoria?

Answer

-Me lo dicono in molte... ;)

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-lo sai che hai rotto i c.......

Answer

-Ma quanti complimenti sto ricevendo oggi?Mi amano in troppe vedo...

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-sei a conoscenza che ti ucciderò?

Answer

-Non temo nessuno.COmunque sia ti aspetto...sicuramente cadrai ai miei piedi come tutte(tranne Allison...)

***************************************************************

Question by Foreverendalweys

-La smetterai mai di rovinare la vita ad Allison lasciando in pace Cameron e lei?

Answer

-Ho già smesso. Il mio lavoro ormai è finito. Ho ottenuto ciòhe volevo. ;)

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AKSs FOR MEREDITH

Question by @FranescaPiccoo

-Tu devi lasciare Jorge e non ti devi più far vedere in questo libro chiaro?

Answer

-Mi dispiace. a che dico? Nn mi dispiace neanche un po'.Comunque...dov'eravamo rimasti?Ah,si.La mia vendetta è appena iniziata,ahaha...

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Question by giuliasoccio03

-Come cazzo fai ad essere così troia? Che ti ha fatto di male Allison?

Anwer

-Troia?Io?AHAHAH.Mi sembra sia stata Allison a fare un pompino a Travis,non io. E comunque di lei a me da già fastidio il solo fatto che esista,quindi...Comunque,è per colpa sua se Jorge quel giorno mi ha beccato mentre facevo sesso con un altro e mi ha lasciata.Se non fosse stato per lei,probabilmente a quest'ora vivrei in una bellissima villa con la piscina e potrei comprare tutto ciò che voglio con i soldi che si ritrovano gli Harvey.E invece vivo in una piccola casa di merda...per colpa di quella piccola bastarda...

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Question by Foreverendalweys

-Lo sai che se continuera a far del male a Allison e Cameron puoi ritenerti morta per tutte le ragazze che seguono questo libro?
2)Datti da sola una classificazione di quanto sei troia da 1 a 10.
3)Vorresti essere amica di Allison in futuro?

Answer

-Non la smetterò finchè non vedrò Allison soffrire come un cane.
2)Pure tu?Io-non-sono-troia. Quindi...1.
3)Ahahaha, ma anche no. Mai e poi mai. Se mai dovessi avvicinarmi a lei sarebbe solo per convenienza.

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ASKs FOR JORGE

Questions by @giuliasoccio03 (2)

-Perché non ascolti tua sorella?

Answer

-L'amore a volte rende ciechi e non riesci a renderti conto di star sbagliando e io presto mi renderòconto dell'errore che ho fatto a non ascoltarla..

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-Perché stai con quella cagna?

Answer

-Non è colpa mia se me ne sono innamorato. Nessuno decide di chi innamorarsi...

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Question by Foreverendalweys

-Chi preferiresti salvare tra Allison e Meredith se fossero in pericolo di morte e puoi salvare solo una?
Lascerai mai Meredith?

Answer

-Amo Meredith, ma Allison rimarrà sempre la persona più importante per me. Non ci penserei due volte a sceglierla. Riguardo alla seconda domanda non posso spoilerarti nulla,sorry...<3

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ASKs FOR ALLISON'S DAD

Question by giuliasoccio03

-Perché tratti così tua figlia?

Answer

-E' mia figlia e io sono suo padre.Mi dà fastidio il fatto che lei mi abbia ascoltato e da quando sta con quel...ragazzaccio...voglia fare di testa sua.Voglio che lei stia con un ragazzo per bene,per esempio un figlio dei miei colleghi...

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Question by @isabuoncri

-Come la prenderebbe se sua figlia fosse incinta?

Answer

-Partiamo dal presupposto che io odio con tutto il cuore quel Cameron dal primo giorno che l'ho visto che stava per baciare Allison. Quindi se fosse incinta di lui mi incazzerei e parecchio e non so cosa potrei fare a quel ragazzo... Se invece Allison fosse incinta di un ragazzo per bene (ovviamente approvato da me) mi incazzerei comunque, ma almeno so che il figlio/a avrà un padre che lo cresca per bene e lo educhi, cosa che non farebbe uno come il ragazzo di mia figlia. Quei ragazzi come lui sono solo interessati al sesso.

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ASKs FOR SAMANTHA

Question by @FrancescaPiccoo

-Non ti manca neanche un po' la tua amicizia con Allison?

Answer

-Non ne hai idea...

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Question by @giuliasoccio03

-Perché hai trattato così Allison?

Answer

-Ti spiego...In pratica io sin dalle medie ero innamorata di Nash e sapevo che lo era anche Allison. Però decisi di non raccontare nulla perché tanto finite le medie non ci saremmo più visti. Perciò quando sono venuta a sapere che lui si era trasferito nella mia scuola ed era nella mia stessa classe, non puoi capire il mio sollievo nel rivderlo dopo cinque anni. Quando poi sono venuta a scoprire che c'era anche Allison, non vedevo l'ora di passare un po' di tempo con lei ma quando ho scoperto che era fidanzata con Nash. mi sono arrabbiata perché mi dava fastidio il fatto di non poterlo avere e perciò l'ho trattata così Quando però ho capito che l'unica che avrebbe potuto renderlo felice era lei e che non mi amava, ho deciso di farmi da parte. Anche se sono consapevole di essere stata una grandissima stronzoa poiché ho rovinato una bellissima amicizia e in più ho impedito a Nash di essere felice con la ragazza che amava. Ma ormai è troppo tardi perché lei ama un altro e non hai idea di quanto io stia male al pensiero del ragazzo che amo che soffre. Mi sono pentita di tutto ciò che ho fatto e ci ripenso ogni giorno. Per questo voglio farmi perdonare da entrambi ma temo non sarà facile...

***************************************************************

Question by Foreverendalweys

-Spero che tu e Allison torniate amiche.

Answer

-Grazie!Lo spero anch'io...

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ASKs FOR NASH

Question by @iamariannaferrarii

-Amavi veramente Allison?

Answer

-Non puoi neanche immaginare e mi sto pentendo un casino di averla lasciata andare così facilmente...Ma non voglio intromettermi nella sua relazione con Cameron. Vedo com'è felice con Cameron e,per quanto mi faccia stare male, non nego il fatto che non riuscirò mai a renderla felice come fa lui...

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Question by @giuliasoccio03

-Ti hanno mai detto che sei un idiota di prima categoria?

Answer

-Si e non posso negarlo. Ho lasciato che la ragazza che amavo se ne andasse per sempre e non ho neanche lottato  per farla rimanere...

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Question by Foreverendalweys

-Lotterai per riconquistare Allison o la lascierai stare con Cam?
P.S.
Ti adoro e amo i tuoi occhi!

Answer

-La amo veramente ad Allison, ma non penso che lotterò per lei. Non riuscirei mai a renderla felice come fa Cameron e poi lei lo ama ed è felice. Se è felice lei, lo sono anch'io.
P.S.
Finalmente un complimento. Pensavo di essere odiato da tutti,ahaha. Comunque grazie mille!♥

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ASKs FOR AARON

Question by @giuliasoccio03

-Provi qualcosa per Allison?

Answer

-Sarebbe troppo stupido dire che non lo so neanche io? Ammetto che è davvero una bellissima ragazza e che non è come tutte le altre. Ha un qualcosa di speciale anche se non so cosa. Non saprei definire cosa provo per lei...potrebbe solo essere una profonda amicizia ma anche amore...nel caso di quest'ultimo,spero non sia così,perchè non saprei che fare. Non mi permetterei mai di rubare la ragazza a uno dei miei migliori amici, però se fosse stata single potrei averci fatto qualche pensierino...con il tempo riuscirò a definire meglio ciò che provo per lei...spero.

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ASKs FOR ME

Question by @iamariannaferrarii

-Dopo questo libro ci sarà anche il terzo libro?

Answer

-E' troppo presto per dirlo. Anche perché all'inizio BAD BOY doveva essere un libro solo di 20 capitoli circa ed era una cosa che facevo così...vedendo però i vostri commenti e i like che ottenevo mi sono venute in mente tante idee. Per ora non lo so...ma potrebbe essere, chi lo sa...

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Question by @FrancescaPiccoo

-Si rimetteranno insieme Allison e Cameron?

Answer

-Non posso dirvelo e poi come ha detto Allison,sarà Cameron a decidere se perdonare Allison per tutto quanto...

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Question by @giuliasoccio03

-Quanto ti posso amare da 1 ad un milione?

Answer

-Aww, ma grazie! Sei un amore! Questo dovrei dirlo io a te e a tutte quelle che seguono questa storia nonostante non sia delle migliori! <3

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Question by @isabuoncri

-Da quanto scrivi?

Answer

-Ho scaricato Wattpad quest'anno.Intorno a settembre e ho iniziato a scrivere intorno a novembre. All'inizio scrivevo fanfiction su Dolce Flirt (un otome game),ma successivamente le ho eliminate visto che non venivano calcolate da nessuno. Per un po' non scritto più nulla,facevo solo più pubblicità, poi verso gennaio/febbraio mi è tornata la voglia di scrivere e il 14 febbraio ho iscritto il prologo di questa storia.<3

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Question by Foreverendalweys

-Lo sai vero che ti adoro e che amo alla follia questo libro?

Answer

-Awww,ma grazie!Ti adoro anch'io♥

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Se avete altre domande potete ancora farle,le aggiungerò comunque e vi risponderò il prima possibile!

BACI.<3

Alessia.





















 

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Capitolo 8
*** Cap.74 ***


"Oh cazzo."esclamo non appena vedo la foto.

Nell'immagine si può vedere Allison mentre è intenta a fare un pompino a Travis.
O mio dio.
Non riesco neanche a guardarla quest'immagine.
Che schifo.
Ma soprattutto che schifo di gente.

Povera Allison...
Non appena è stato inviato sul gruppo l'hanno letto praticamente tutti e ora sono tutti a deriderla e a prenderla in giro.
Hanno persino stampato delle foto appiccicandole sui muri della scuola o gliel'hanno messa sotto il banco.

Oggi Cameron non c'è, per fortuna.
Avrebbe scatenato un putiferio.
Non so se abbia già visto l'immagine ma non oso immaginare la sua reazione.
Il messaggio è di un numero sconosciuto e non si sa chi fosse stato ad inviarlo.

Anche se prima, in cortile, ho visto Cameron parlare con una ragazza, non di questa scuola,piuttosto arrabbiato incolpandola per ciò che è successo ad Allison.

CAMERON'S POV

Appena esco dall'ospedale accendo subito il cellulare dato che oer tutto questo tempo non ha fatto altro che squillare ogni secondo.
Abbassando la barra delle notifiche noto parecchi messaggi del gruppo della scuola su cui sono scritti vari insulti tipo 'che troia' 'chissà se è brava' 'che puttana', ma prima di tutti questi c'è un'immagine.
Un'immagine che non appena osservo per bene mi fa impallidire di colpo.

È Allison che sta facendo un p-
No.
Non riesco nè a pensarlo nè a dirlo.
E se sono anche andati a letto insieme?
Dietro tutto questo dev'esserci ovviamente una spiegazione o almeno spero...

Sto impazzendo.
Questa storia si sta facendo sempre più grande.
Anche se ciò che mi preoccupa di più e che molto probabilmente quest'immagine avrà già fatto il giro di tutta la scuola e gliene staranno dicendo di tutti i colori dietro.
Cose che neanche sono immaginabili.

Cosa le sta accadendo ad Allison?
Alla mia Allison?
Se già prima si tagliava, cosa farà quando scoprirà tutto questo?
Devo cercare in qualche modo di eliminare quella foto per sempre da tutte le pareti della scuola e di farla sparire completamente.

Anche se non sarà una cosa facile dato che più di mezza scuola quella foto ce l'ha salvata nel cellulare.

***************************************************************

Il giorno dopo...

Appena finisce la lezione esco direttamente dalla classe e noto subito parecchi occhi addosso.
Non dovrei stupirmi dato che gli occhi delle ragazze li hp sempre addosso, ma ora mi stanno guardando ridendo.

Poi un ragazzzo mi si avvicina.
"Non dev'essere bello sapere che la tua ragazza ti fa le corna vero?"chiede con sorriso di scherno.
Lo ignoro.
"Lascialo perdere. A quanto pare gli dà fastidio la verità."dice un altro tra le risate.

A quel punto mi volto di scatto e li fisso minaccioso.
"Ma che cazzo volete voi dalla mia vita e da quella di Allison eh? Voi non ce l'avete una vita. Non potreste smetterla di stare sempre a rompere i coglioni? Facile prendersela con i più deboli vero? Facile prendersela con una ragazza che in questo momento non può difendersi perchè non c'è, vero? Credete che io non lo veda che ogni volta che lei passa per i corridoi state sempre tutti lì a guardarla? La verità è che voi siete solo invidiosi. Invidiosi marci. Perchè sapete che voi non potrete mai averla perchè lei non vi degnerà mai neanche di uno sguardo." sputo acido.

E dopo questo mio sfogo tutti tacciono.
Sbuffo una risata e mi volto ricominciando a camminare fino a quando non vengo fermato da qualcuno.
"Samantha?"chiedo.
"Cam...c'è-c'è qualcosa che io possa fare per Allison?"chiede.
"Perchè dovresti aiutarla scusa? Dopo che l'hai trattata di merda..."
"Lo so, ma voglio farmi perdonare. Lei mi manca da morire e mi mancano i tempi in cui eravamo amiche. Voglio fare qualcosa per lei, per farmi perdonare." dice sincera.

"Qualcosa che potresti fare è aiutarmi a far sparire tutte quelle foto dalla scuola. Ma è lei che poi dovrà decidere se perdonarti." le dico.
Annuisce.
"Va bene. E grazie." mi sorride girandosi per andarsene ma successivamente si volta di nuovo verso di me.
"Comunque sei un bravo ragazzo. Si vede che la ami sul serio e Allison merita un ragazzo così che la ami e che la renda felice." continua sincera.
Sorrido.
"Grazie."

***************************************************************

JORGE'S POV

"Posso fermarmi da te per stanotte?"chiede Meredith mentre ci troviamo davanti al cancello di casa mia.
"Certo." rispondo dandole un bacio sulle labbra.
"Grazie." mi sorride circondandomi il collo con le braccia e baciandomi.
Ricambio il bacio e ci baciamo fino a quando non veniamo interrotti da qualcuno alle sue spalle.

"La tua falsità mi stupisce ogni giorno di più Meredith..."mormora qualcuno.
Un qualcuno fin troppo familiare.

Alessia♥

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Capitolo 9
*** Cap.75 ***


CAMERON'S POV

Prima che Samantha se ne andasse ne ho approfittato per chiederle se conosceva Meredith così da fargliela pagare in qualche modo.
Mi ha detto che lei la conosce molto bene perchè i genitori sono amici e perciò a volte sono costrette a passare del tempo assieme.
Non le è mai stata molto simpatica, ma Meredith fidandosi di lei le raccontava sempre tutto ciò che le passava per la testa e ciòche faceva.

Mi ha raccontato un sacco di cose e in più,sono venuto a sapere una cosa che potrebbe giocare a mio favore.
Meredith sta con Jorge solo per i suoi soldi.
Un valido motivo per cui potrebbe essere lasciata da Jorge oltre a quello della foto.

JORGE'S POV

"La tua falsità mi stupisce ogni giorno di più, Meredith..."
"C-Cameron?"chiede lei sorpresa.
"In persona."risponde lui sorridendo falso.
"Perchè sei qui?"chiedo.
"Oh sapessi...Però potrebbe interessarti il fatto che la tua cara Meredith non è per niente innocente come pensi tu..."dice rivolto a me.
"Di che parli?"chiede Meredith.
"Credi che io non sappia che stai con lui solo per i suoi soldi?"
Lei fa una faccia come se fosse appena stata colta in fallo.
"N-non è vero..."balbetta.

"Cameron potresti andartene? La stai infastidendo."intervengo in sua difesa.
"Non sono io a dover andare via,bensì lei. Ah,non te l'ha detto?"chiede lui guardandola mentre lei lo guarda con uno sguardo supplicante.
"Cos'è che dovrebbe dirmi?"chiedo.
"Nulla."risponde immediatamente la mia ragazza.
"Andiamo Meredith...perchè non dici la verità una volta per tutte? Credi io non sappia che sei stata tu ad inviare quella foto?"chiede Cameron inarcando un soppracciglio.

"Di quale foto parli scusa?"chiedo ancora.
"Cameron per favore..."lo supplica lei.
"Per favore Cameron un cazzo. Sei soltanto una troia e meriteresri il doppio di quello che stai facendo passare ad Allison."dice lui avvicinandosi minacciosamente a lei.
"Qualcuno potrebbe spiegarmi di che parlate?"chiedo io.
Meredith sta per aprire bocca ma Cameron la zittisce con uno sguardo.
"Nessun problema.Ti dico io di che parliamo. In pratica questa stronza voleva vendicarsi di tua sorella perchè ritiene sua la colpa di esservi lasciati. Perciò ha deciso, insieme a un ragazzo della nostra scuola, di fare un patto. Lui avrebbe fatto soffrire Allison e in cambio sarebbe potuto andare a letto con lei."
"Veramente?"chiedo rivolto a Meredith.
"Aspetta...non ho ancora finito. Quel ragazzo ha minacciato Allison di lasciarmi e di stare ai suoi ordini e se non l'avesse fatto mi avrebbe ucciso. Allison ha,perciò, accettato e tra queste cose lui le ha ordinato di fargli un pompino. Lei non avendo altra scelta ha accettato e quello stronzo l'ha fotografata proprio nel momento in cui lei glielo stava facendo, ma a questo ci arrivo dopo. In pratica una sera quando tornai a casa vidi Allison con una lametta in mano e se non fosse stato per me, ora lei non ci sarebbe neanche più. Allison cominciò a dire che senza di lei sarebbero stati tutti meglio e che non aveva più un senso la sua vita. Dopo quel suo sfogo venne a dormire nel mio letto e Travis arrivò proprio nel momento in cui i nostri visi erano vicini. Non potendone più,lui mi chiese di scegliere se me o lei. Scelsi me e proprio nel momento in cui stava per colpirmi lei si mise davanti a me venendo colpita al posto mio, per questo si trova in quelle condizioni. Ritornando alla fotografia, ieri la tua fidanzata ha avuto la grandiosa idea di inviare quella foto nel gruppo della scuola e ora tutti hanno visto quella foto, che ora si trova anche attaccata ai muri della scuola. Allora...credi ancora che lei sia così innocente?"racconta il tutto alternando lo sguardo tra me e lei.

"I-io..."inizio "Meredith è vero?"chiedo.
Lei abbassa lo sguardo.
"Meredith è vero?"chiedo alzando il tono di voce.
"Jorge io-"inizia.
"Jorge un cazzo Meredith. È mia sorella cazzo e la colpa è solo tua se ci siamo lasciati e se ora ti ho lasciato."dico serio.
"No.Jorge mi dispiace.Lasciami spiegare per favore..."mi supplica.
"Non me ne frega un cazzo delle tue scusa.Va' via.Non farti più vedere."
Lei rimane qualche secondo a guardarmi ma vedendo che non cambio idea se ne va.
"Comunque lui ha ragione. Non ti ho mai amato. Stavo con te solo per i tuoi soldi."sputa acida prima di andarsene per sempre.

Piccolo spoiler:
Meredith in questo capitolo ha fatto la sua ultima comparsa.Non la vedrete più!<3
Alessia♥

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Capitolo 10
*** Cap.76 ***


"E daii amico!Non ti stai divertendo!" dice Trevor alle mie spalle.
"Non ne ho voglia."rispondo secco.
"Cameron è il tuo compleanno!"insiste Zac.
"Hai rinunciato pure ai regali...almeno divertiti!"mi incita Aaron.
"L'unico regalo che vorrei in questo momento è il risveglio di Allison."mormoro a bassa voce.

Trentadue.
Trentadue fottuti giorni.
Trentadue cazzo di giorni e Allison non si è svegliata.
Non ce la faccio più.
Sto perdendo le speranze.

Non ce la faccio ad andare a trovarla ogni fottuto giorno e trovarla sempre lì distesa su quel lettino con gli occhi chiusi.
Non ce la faccio cazzo.

Mi manca.
Mi manca da morire.
Mi manca baciarla.
Mi manca abbracciarla.
Mi manca vederla sorridere.
Mi manca sentire la sua risata.
Mi manca guardarla negli occhi.
Mi manca parlarle.
Mi mancano le sue scenate di gelosia.
Mi manca farla innervosire.
Mi manca tutto di lei.
Non ce la faccio più.

"Tieni. Bevi almeno." dice Trevor porgendomi un bicchiere.
"Non ho voglia di bere." rispondo rifiutando.
"Senti Cam, abbiamo organizzato una festa per te. Almeno bevi. Non ti chiediamo chissà che. Tra poco è mezzanotte e tu sei ancora qui a fare lo zombie depresso." dice ridachiando.
"Uff. Ti hanno mai detto che sei un rompicazzo?!" chiedo anche se con una risatina.
"Che simpatico" dice ironico.

Le nostre risate vengono interrotte dal trillare del mio cellulare.
"Pronto?"
"Cameron...sono Jorge."risponde estremamente serio.
"Ah...è successo qualcosa?"chiedo.
"Si, Allison..."
(Scoprirete nel prossimo capitolo che cosa gli ha detto, scusatemi. <3)

***************************************************************

MARTINA'S POV

Sono preoccupata per Allison.
È un mese che si trova in quell'ospedale e le sue condizioni sono uguali al primo giorno se non fosse per il fatto che ha smesso di perdere sangue.

Ho paura che possa succederle qualcosa.
È la mia prima vera amica e starei malissimo senza.
È stata la prima ragazza sincera con me ed è stata la prima a non essersi avvicinata a me soltanto per Cameron.
È la prima ragazza ad essere riuscita a cambiare mio fratello e fargli sciogliere quel cuore di ghiaccio che si ritrovava.
Sono contenta di essere entrata nella sua classe per cercare Cam quel giorno.
È stato il nostro primo incontro e già mi stava simpatica.

È speciale.
È unica nel suo genere.
E spero che andrà tutto a buon fine.

"A che pensi?" chiede Josh con la testa sulle mie gambe.
Quando è tornato dal compleanno di mio fratello ha deciso di rimanere da me.
Stiamo guardando un film horror e, vi sembrerà strano, ma non ho paura di guardare questi film.

Anzi.
A volte, di notte, quando mi metto a guardarli.
Da sola.

"A Allison." rispondo.
Annuisce.
"Andrà tutto bene, tranquilla." mi rassicura accarezzandomi una guancia.
Sorrido appoggiando la mia mano sulla sua.
"Cameron?"chiedo.
"Non lo so. Ha detto che sarebbe tornato tardi." risponde.
"Speriamo non stia combinando qualche disastro."dico ad un tratto.
"È cambiato."mi dice.
"Lo so. Ma è molto nervoso da quando lei è in ospedale e si arrabbia per ogni cavolata." spiego.
"Non starà facendo nulla di male, tranquilla."
E mi bacia.

Alessia♥

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Capitolo 11
*** Cap.77 ***


Appena Jorge mi ha avvisato del risveglio di Allison mi sono precipitato subito in ospedale.
Non mi hanno ancora fatto entrare perchè le stanno facendo delle visite.

Mentre aspetto in piedi davanti alla porta mi sento afferrre per le spalle e sbattere contro il muro.
"Tu!"mi punta il dito contro "Che cazzo hai fatto a mia figlia?!"
"Non le ho fatto nulla io."mi difendo "Altrimenti non sarei qua."
"Stai mentendo!Quelli come te sanno solo mentire!"mi accusa ancora.
"Papà!Lascialo!Non è colpa sua.Non ha fatto nulla ad Allison.Anzi,lui ha cercato di evitare che succedesse, anche se senza successo."spiega Jorge allontanando il padre.

"Ah,no?E come fai ad esserne così sicuro?Eh?"chiede.
"Papà. Lo so e basta."risponde fermo.
"Che ci fai qui?"chiede il padre.
"Sono venuto per vederla."rispondo cercando di rimanere calmo.
È pur sempre il padre della mia ragazza.
"Allora tornatene a casa."risponde secco.
"E perchè dovrei?"
"Perchè non voglio che tu la veda.E poi sicuramente lei preferirà vedere suo padre che un semplice amico."
"Il suo ragazzo."preciso.
"Si,vabbè.Non mi importa. Lei vuole vedere me."continua.

Proprio in quel momento esce un medico dalla stanza di Allison.
"Ehm...scusate se vi interrompo. La ragazza ha chiesto di voler vedere un certo...Cartoon mi pare si chiami."
"Cameron."lo correggo.
"Ah...sì giusto.Cameron."

Rivolgo un sorriso vittorioso al padre che nel frattempo sta stringendo i pugni ed è rosso dalla rabbia.
Mi dirigo verso la sua stanza ed entro chiudendo la porta alle mie spalle.
Lei, che nel frattempo stava fissando la parete davanti a sè,si volta verso di me sorridendo.

Finalmente un sorriso dopo un mese.
"Cam..."mormora.
"Hei..."la saluto avvicinandomi a lei.
"Come stai?"continuo.
"Non benissimo,ma me la cavo. Ho solo un pò di dolore nel punto in cui sono stata colpita."spiega.
Annuisco.
"Mi hai fatto preoccupare,sai?"dico involontariamente.
"Non dovevi."continuo.
"Cosa?"chiede.
"Sacrificarti per me.Avevo preso la mia decisione."
"Per favore Cam...non parliamone più.Almeno,non per ora. Voglio dimenticare completamente tutto ciò che è successo."
"Va bene..."
Restiamo in silenzio per qualche secondo guardandoci negli occhi fino a quando il mio sguardo non si sposta sulle sue invitanti labbra.
La guardo qualche secondo e poi dico:
"Scusami,ma non sai quanto ho aspetttato per poterlo rifare." mormoro facendo unire le nostre labbra.

Ci baciamo per svariati secondi fino a quando lei non si stacca poggiandomi una mano sul petto.
"C-Cam aspetta..."
"Che c'è?"chiedo confuso.
"Mi chiedevo...tu..."
"Io?"la incito.
"Tu...saresti disposto a...tornare con me...dopo tutto quello che è successo?"chiede mordendosi il labbro inferiore.

Non rispondo e continuo a fissarla negli occhi.
"Se non vuoi...fa niente..."dice subito ma io la blocco con un bacio.
"Non aspettavo altro che me lo chiedessi."rispondo sorridendo.
"Davvero?"chiede con una scintilla di speranza negli occhi.
"Si,Allison..."rispondo.

Lei senza aggiungere altro mi getta le braccia al collo abbracciandomi ma si stacca pochi secondi dopo tenendosi la mano sulla ferita.
"Mi ero dimenticata della ferita."mormora fissando quel punto.
"Comunque...prima di tornare definitivamente insieme...ho bisogno che tu sappia una cosa...vorrei non dirtelo ma non sarebbe giusto nei tuoi confronti..."dice preoccupata abbassando lo sguardo.
Incomincio a preoccuparmi...
Cosa deve dirmi?
"Non so se l'hai già saputo ma...beh,quando non stavamo più insieme,Travis mi ha praticamente obbligata a..."la interrompo.
"Lo so già."rispondo sospirando.
"E-e chi te l'ha detto?"chiede.
"Ho visto una foto."rispondo e la vedo immediatamente sbiancare.
"Una foto?!"chiede paonazza.
"Si,ti ha fotografata e poi Meredith si è occupata di inviare quella foto a tutta la scuola."
"Meredith?!"chiede.
"Si,era lei che ordinava a Travis cosa doveva fare."rispondo.

Lei si volta dandomi le spalle e la sento tirare su con il naso.
Le poggio una mano dietro la nuca costringendola a guardarmi e la vedo piangere.
"Cos'ho fatto di male per meritare tutto quest'odio?" chiede.
"Non hai fatto assolutamente nulla,Allison. La loro è solo invidia."dico.
"Invidia?Invidiosi di me?"chiede scuotendo la testa.
"Sì. Perchè sanno che non saranno mai come te. "
"Comunque riguardo alla foto io e Samantha stiamo cercando di farle sparire."spiego.
"Samantha?!"chiede voltandosi di scatto.
"Sì,dice che le manchi e le dispiace di essersi svegliata solo ora. Ma vuole farsi perdonare in qualche modo e vuole iniziare da questo."spiego.
La vedo sorridere lievemente.
"Potresti...potresti ringraziarla da parte mia domani a scuola se la vedi?"chiede.
Annuisco.
"E tu?Quand'è che ti dimettono?"chiedo.
"Non lo so. Forse domani..se va tutto bene."
"Spero sia così..."rispondo.
"Lo spero anch'io...comunque Cameron..."mi richiama.
"Dimmi."
"Grazie per avermi perdonato e per esserti rimesso con me dopo ciò che ho combinato."mormora dispiaciuta.
Le alzo il viso dal mento per fissarla negli occhi.
"Ci mancherebbe piccola.Non è stata colpa tua. Ti hanno ricattata. Chiunque avrebbe reagito al tuo stesso modo... " la tranquillizzo.

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Capitolo 12
*** Cap.78 ***


Sono passati due giorni da quando mi hanno dimessa dall'ospedale e ormai sono tornata a scuola.
Inutile dire che vengo derisa in continuazione.
I ragazzo mi volgono più occhiate del solito e le ragazze sparlano di me alle mie spalle.
È un inferno.
Non ce la faccio più.
Non so neanche io dove sto trovando la forza per andare avanti.

Cameron è alle prove di basket mentre io per ora penso che non parteciperò perchè mi fa ancora molto male lo stomaco e la parte sotto il seno e ogni volta che mi chiedo il dolore si sente.
Appena suona la campanella esco velocemente dalla classe e subito mi ritrovo quattro ragazzi che mi si fermano di fronte.
"Ehy,tu sei Allison?Giusto?"chiede uno.
Annuisco lievemente.
"Senti...oggi sei libera?"chiede.
"Perchè?"chiedo.
"Sai,ho visto la foto...vorrei sapere se sei davvero così brava come dicono..."sussurra malizioso.
"Allora?Sei libera?"richiede ridacchiando.

Sto per parlare quando mi sento circondare le spalle e tirare indietro da qualcuno.
"No.Non è libera."risponde Cameron attirandomi a sè.
"Fatti i cazzi tuoi.È con lei che stiamo parlando non con te."
"Sono il suo ragazzo.Perciò sono anche cazzi miei."ribatte il mio ragazzo.
Sbuffa ridacchiando.
"Vabbè.Comunque sei venuta bene in foto."ride seguito da tutti i suoi amici e nel frattempo se ne vanno.

"Non farci caso. Sono stupidi."mi sussurra all'orecchio appogiando le mani sulle mie spalle.
Annuisco voltandomi verso di lui.
"Andiamo?"chiedo.
"Va bene."risponde.

***************************************************************

"Cam finiscila!!" lo supplico dimenandomi come un'anguilla.
"Non se ne parla! Chiedi scusa!" ordina scherzosamente mentre continua a farmi il solletico.
"Mai." rispondo.
"Allora continuo." risponde ovvio ricominciando a farmi il solletico.
"Va bene...va bene. Però lasciami. " dico sospirando.
Appena lui si alza da me, io scendo immediatamente dal letto allontanandomi il più possibile da lui.

Appena realizza ciò che ho appena fatto,sembra risvegliarsi dal suo stato di trans e si alza dal letto, ma non faccio in tempo ad accorgermene che mi ritrovo nuovamente distesa sul letto.
Rimango bloccata dalle sue braccia che si trovano ai lati della mia testa mentre i nostri respiri ansimanti si uniscono.

Dopo qualche secondo il suo sguardo si sposta sulle mie labbra e il mio fa lo stesso.
Il suo viso si avvicina al mio che fa la stessa cosa e in poco tempo si annulla la distanza tra i nostri visi dando via ad un bacio appassionato.

Appena lui mi chiede l'accesso con la sua lingua, glielo concedo subito senza pensarci due secondi.
Mi morde il labbro inferiore facendomi gemere.
Le mie mani finiscono automaticamente sui bottoni della sua camicia che man mano vengono sbottonati e la sua camicia finisce a terra facendomi godere della visione del mio ragazzo a petto nudo.
Dopo qualche secondo le sue labbra si spostano sul mio collo, dove incomincia,dopo un pò,a succhiare.
Sussulto quando sento le sue mani fredde a contatto con i miei fianchi sotto la maglietta.

Gli circondo il collo con le braccia attirandolo maggiormente a me e nel frattempo la mia maglietta si alza lasciando la pancia scoperta.
Mi stacco solo per permettergli di sfilarmi la maglietta e appena lo fa le sue labbra tornano sul mio collo.

Dopodichè si mette in piedi per slacciarsi la cintura e togliersi i jeans.
Arrossisco quando vedo il suo rigonfiamento lì sotto.
Dopotutto è il primo ragazzo a cui faccio venire un'erezione e il fatto che sia proprio lui...beh...
Proprio mentre sta per ritornare sopra di me, si blocca sotto il mio sguardo confuso.
"Allison...ti fidi di me?"chiede timoroso come se avesse paura di una risposta negativa.
"Sì."rispondo sicura.
"Sicura di...di volerlo fare?"chiede.
Annuisco sorridendo lievemente.
"Mai stata più sicura in vita mia."
Mi rivolge un sorriso e poi torna sopra di me.
Mi avvicino al suo viso e lo bacio con passione.
Ricambia il bacio al mio stesso modo e nel mentre porta le dita sul bottone dei miei jeans sbottonandolo.
Passa poco che questi ultimi raggiungono il pavimento.
Sussulto quando sento la sua presa sul mio sedere lasciandomi sfuggire un gemito, durante il quale lui approffitta per far incontrare le nostre lingue.
Passo le dita sui suoi pronunciati pettorali decisa a toccarne oni singolo millimetro.
Mi stacco dal bacio posando le labbra sul suo petto lasciandoci sopra una scia di baci, mentre lui passa la lingua nei miei punti più deboli facendomi gemere.

Sento la sua mano dietro la mia schiena intenta a cercare il gancietto del mio reggiseno, perciò mi appoggio sui gomiti per facilitarli la cosa.
Non ci mette due secondi a slacciarlo e a far scendere le spalline di esso lungo le mie braccia sfilandomelo.
La sua bocca si posa subito sulla parte appena scoperta mentre posa l'altra mano sull'altro seno incominciando a stuzzicarmi un capezzolo.
Gemo.
"Cam..."
Sorride soddisfatto dell'effetto che ha su di me.
"Sei bellissima,piccola."dice dolcemente al mio orecchio.
Arrossii.

Si alza nuovamente sfilandosi i boxer e io stringo gli occhi per evitare di vedere ciò che essi coprivano fino a pochi secondi prima.
Lo so,sono stupida ma mi imbarazza parecchio tutto ciò.
Si mette sotto le coperte,sopra di me reggendo il suo peso suoi suoi gomiti posti al lato della mia testa.
Una mano raggiunge l'orlo delle mie mutandine e presto anch'esse scivolarono via.

Ora non c'è più nulla a dividere i nostri corpi.
Siamo pelle contro pelle.
E per quanto questa cosa mi piaccia,ho comunque paura di non piacergli oppure di ricevere domattina un messaggio in cui mi dice che non gli sono piaciuta e che vuole lasciarmi.
Appena il suo 'coso' sfiora la mia intimità mi irrigidisco.
"Piccola,rimani morbida...non devi essere rigida o è difficile anche per me. La prima volta farà un pò male,va bene? Ma ti prometto che cercherò di fare del mio meglio per non fartene,ok?"sussurra sincero.
"Si."annuisco sorridendo timidamente.

Lo vedo allungarsi per prendere la bustina che contiene il preservativo e la apre estraendone il contenuto.
Non posso crederci.
Non riesco ancora a realizzare tutto ciò.
Sto per avere la mia prima volta con il ragazzo che amo e non potrei che esserne felice.

I miei pensieri vengono interrotti da una presenza estranea all'interno della mia intimità.
Le mie mani raggiungono velocemente il tessuto delle coperte sotto di me stringendole e chiudendo gli occhi cercando di sopportare il dolore che non è così forte ma neanche poco.
"Oh,Allison...ti amo così tanto..."mormora ritornando con le labbra sulle mie.
"Ti...amo...anch'io...Cam..."mormoro tra un bacio e l'altro che riescono a farmi dimenticare del doloce che si trasforma ben presto in piacere.
"Sei così bella che non riesco ancora a credere che sia stato io il primo in tutto."mormora quando si stacca dal bacio.
"E invece è così.Sei stato il primo e l'unico."rispondo sorridendo.
"Il primo,l'unico e l'ultimo." dice sorridendo e lasciandomi un bacio sulla punta del naso.

Ora ho capito.
È lui la mia forza per andare avanti.

PS.È la prima scena di questo genere che scrivo perciò non è scritta benissimo.Ho fatto del mio meglio e spero che vi sia piaciuta comunque!


Baci.<3

Alessia♥

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Capitolo 13
*** Cap.79 ***


Mi sveglio acceccata dalla luce proveniente dalla finestra.
Vorrei alzarmi per chiudere la tenda, ma mi ritrovo intrappolata da due braccia robuste che mi circondano la vita e da una testa appoggiata nell'incavo del mio collo.

Sorrido a questa visione.
È così carino quando dorme.
Sembra un angioletto.
Con quello sguardo così innocente...

È proprio vero che l'apparenza inganna, ma nonostante tutto ciò lo considero il miglior ragazzo che esista.
Solo lui riesce a farmi stare bene in ogni momento.

Non sarà il primo della classe;
Probabilmente non frequenterà il college;
Sarà stato con un sacco do ragazze;
Ha partecipato a molte corse clandestine;
Da quanto so spacciava droga;
Non sarà ricco quanto me;
Non piacerà a mio padre;
Ma per me rimane perfetto.
Non potrei desiderare di meglio.

Gli passo una mano tra i capelli,una delle cose che più adoro di lui.
Non mi spiego come faccia ad averli così morbidi.
Sono semplicemente bellissimi.
Io passo mattinate intere a districarmeli e ciò nonostante non sono mai così morbidi.
Mentre lui che praticamente i capelli la maggior parte i capelli neanche se li pettina, ce li ha così.
Le ingiustizie della vita... -_-

"Non pensavo di avere una ragazza stalker" dice improvvisamente facendomi togliere di scatto le mani dai suoi capelli per lo spavento.
"E tu da quand'è che sei sveglio?"
"Da qualche minuto prima di te. Comunque avevi una faccia da maniaca mentre mi guardavi."ridacchia.
"Non è vero!"ribatto imbronciandomi per finta.
"Oh,si che lo è!"
"Cattivo!"dico girandomi dandogli così le spalle.
"E dai...non fare così."mormora ridendo poggiando una mano sul mio braccio.
Mi scosto.

Si mette seduto sul letto e si avvicina a me, di spalle, e mi lascia un piccolo bacio sul collo.
"Scusami,ok? Non intendevo in senso negativo, stavo scherzando."sussurra dolcemente con le labbra sul mio collo facendomi rabbrividire.
Probabilmente lui se ne accorge perchè ridacchia non appena sente i brividi che mi ha provocato.
"Lo so, anch'io scherzavo."mormoro sorridendo e voltandomi verso di lui per lasciargli un bacio a stampo.
Scuote la testa sorridendo.

Il mio sguardo ricade involontariamente sulla sveglia e appena mi accorgo dell'ora, mi alzo di scatto dal letto.
"Che ti prende?"chiede Cameron.
"Sono le 8:35! Come cavolo ho fatto a dimenticarmi che c'era la scuola?!" mi passo le mani tra i capelli nervosa.
"Ehy,calmati. Se ci muoviamo riusciamo ad entrare per la seconda ora. Meglio di niente."
Annuisco.
"Non ho nulla da mettermi..." dico ad un tratto.
"Prendi quello che vuoi dall'armadio di Martina."
"Sicuro che...?"
"Sicurissimo. E poi, figurati se ti direbbe di no."
"Grazie." sorrido.

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Ho deciso di indossare dei jeans stretti con alcuni strappi e una maglietta che lascia le spalle scoperte con un 'velo' che ricade sul petto


Ho deciso di indossare dei jeans stretti con alcuni strappi e una maglietta che lascia le spalle scoperte con un 'velo' che ricade sul petto.
Beh,non si può dire che Martina non abbia gusto nel vestire, anzi.

Comunque...
Ripensando a ieri sera,finora nessuno ha accennato nulla.
Vorrei solo sapere se almeno gli è piaciuto...
A me è,ovviamente,piaciuto, ma per lui, non essendo la prima, potrebbe averne fatti di migliori...
Ho quasi paura della risposta che potrei ottenere.

Uffa!
Perchè è sempre tutto così complicato?!

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CAMERON'S POV

Mentre chiudo la porta di casa mia, riesco a sentire lo sguardo della mia ragazza su di me.
Non so.
È come se volesse dirmi o chiedermi qualcosa, ma sta cercando di scovare il momento giusto per farlo.
È da quando è uscita dalla stanza di Martina che è così.

"Allison devi dirmi qualcosa?"chiedo mettendo le chiavi nella tasca posteriore dei jeans.
"N-no..." risponde insicura.
"Okay..."dico ma ovviamente non credo alla sua risposta.
Preferisco lasciar perdere per ora, magari non se la sente...

"C-cam posso farti una domanda riguardo a ieri sera?"chiede mordendosi il labbro inferiore.
"Con ieri sera intendi...?"
"Si,quello."risponde arrossendo lievemente.
"Oh,ok.Dimmi pure."affermo fissandola negli occhi,che lei prontamente volge in un altro punto.
"Cam...quello che abbiamo...beh, hai capito...a-a te...è-è piaciuto?"chiede facendo incontrare i suoi occhi azzurri con i miei.

Ovvio che mi è piaciuto.
Perchè questa domanda?

"Certo che sì.Perchè questa domanda?"
"No,così...e-e io? Come sono stata?"
"Sei stata bravissima piccola..."mormoro avvicinandomi a lei e prendendo le sue mani nelle mie.
"Te l'ho chiesto...beh,perchè...per me è stata la mia prima volta,mentre per te..."
"È stata anche per me la mia prima volta."esclamo sincero.

Si lascia scappare una risatina.
"Cam sono seria."
"Anch'io lo sono."rispondo sincero.
"Si,vabbè...e io non mi chiamo Allison..."alza gli occhi al cielo.
"Dico sul serio Allison...ho sempre fatto sesso, ma è la prima volta che a quest'ultimo unisco anche i sentimenti. Che unisco l'amore..."
Lei mi guarda meravigliata da questo discorso che ho appena fatto ma infondo la capisco.
Lo sono perfino io.

"Ti amo."sorride abbracciandomi.
"Ti amo anch'io piccola."

Capitolo di passaggio,perciò un pò noiosetto.
Dai prossimi capitoli comincieranno a venire fuori più cose anche sugli altri personaggi e vi accorgerete che quasi ognuno di loro nasconda un segreto che ovviamente scoprirete nel corso del libro.<3

Alessia♥

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Capitolo 14
*** Cap.80 ***


"Non posso crederci!"urla la mia amica.
Alzo gli occhi al cielo ridacchiando.

È da più di mezz'ora che sta praticamente urlando il fatto che non riesce a credere che io e Cam l'abbiamo fatto sul serio.

"Oh dio, oh dio.Devo calmarmi. Allison sei seria?"mi strattona.
"Marty. Sì. Sono seria. Potresti calmarti."
Appena gliel'ho raccontato lei si alzata di scatto dal tavolo facendo rovesciare questa 'squisita' minestra per terra.

Mi ha sempre fatto schifo la mensa scolastica...

Ad un tratto vedo arrivare in lontananza Cameron,Josh e Aaron e dirigersi verso il nostro tavolo.
Appena incrocio lo sguardo di Cameron mi sorride facendomi l'occhiolino.
Sorrido arrossendo violentemente e Martina se ne accorge perchè si gira di scatto e appena vede il fratello.
"Fratellone mio adorato! Ti ho mai detto quanto ti voglio bene?" dice/urla al fratello che la guarda stranito.

"Ok,che ti prende Martina?"chiede il fratello.
"Sono contentissima per come stanno andando le cose tra te e Allison. Non puoi neanche immaginare quanto tu la stia facendo felice."
Poi vedo che si avvicina a lui e gli sussurra qualcosa all'orecchio.
Cameron volge subito lo sguardo alla sottoscritta sorridendo dolcemente.
Ricambio il sorriso.
Non so cosa gli abbia detto, ma sono quasi sicura che sia qualcosa che riguarda ciò che le ho appena raccontato.

Dopodichè si viene a sedere accanto a me osservando il mio vassoio.
"Non mangi?" chiede guardandomi negli occhi.
Scuoto la testa.
"Non ho più fame." rispondo scrollando le spalle.
Si avvicina a me prendendomi il cucchiaio dalle mani e dopodichè lo immerge in quell'orribile piatto.

Lo guardo confusa.
"Che stai facendo?"chiedo.
Avvicina il cucchiaio alla mia bocca.
"Ecco. Ora mangia bimba."dice ridacchiando seguito da me.
"Scemo."lo prendo in giro scherzosamente.
Lui ripone il cucchiaio nel piatto sospirando.
"Allison sono serio. Mangi pochissimo. Sei sempre più magra..." mormora con preoccupazione negli occhi.
Abbasso lo sguardo non sapendo che dire.
"C'è qualcosa che non va?" chiede alzandomi il mento costringendomi a guardarlo negli occhi.

Adoro quando è così.
Quando si preoccupa così per me.
È una dimostrazione che ci tiene a me.

"No...è tutto apposto..."rispondo sincera.

L'unica cosa che non va è il fatto della foto e le prese in giro.
Passo tutte le notti a piangere e so che non dovrei farlo per non dargliela vinta ma sono fatta così e ogni minima cosa mi ferisce, mi fa stare male.

"Sicura?"chiede.
"Credi che smetteranno un giorno?"chiedo dopo alcuni minuti.
"Chi? E soprattutto di fare cosa?"
"Le prese in giro, i commenti sconci e tutte le cose correlate a quella maledetta foto."
"È questo il problema?"chiede.
"No, ma mi fa stare male comunque..."mormoro.
"Allison loro non meritano le tue lacrime...ignorali totalmente."
"Cameron non è facile ignorarli."
Sospira e in un attimo mi ritrovo stretta fra le sue braccia.
"Almeno provaci." sussurra nel mio orecchio.
Annuisco e chiudo gli occhi beandomi della bellissima sensazione dello stare fra le due braccia.

Dopo alcuni minuti passati in silenzio è lui a interromperlo.
"Comunque non te l'ho ancora detto, ma grazie per esserti fidata di me ieri sera."
Sorrido sul suo collo.

***************************************************************

SAMANTHA'S POV

Da un pò di tempo mi sono accorta di essere innamorata del mio compagno di classe.
Insomma, siamo in classe insieme dal primo anno,ma io me ne sono accorta solo da qualche giorno.
L'ho sempre visto più di un semplice amico ma mai avrei pensato che che quel 'più' fosse amore.

È sempre stato molto gentile e disponibile nei miei confronti,diversamente da come uno potrebbe pensare a prima vista, e l'ho sempre apprezzato.
Mi è stato simpatico dal primo giorno in cui ci siamo parlati.

Devo trovare un buon momento per dichiararmi ad Aaron,spero solo di non ricevere una risposta negativa.

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Capitolo 15
*** Cap.81 ***


 

"In che classe ci mandano?"chiedo.
"Non lo so...non hanno detto nulla..."risponde lui.
Una bidella si avvicina a noi indicandoci la classe in cui dobbiamo andare e appena mi ritrovo dinanzi ad essa,scopro che si tratta della classe di Aaron e Samantha.
"Zac, Alan e Trevor in che classe sono?"chiedo al mio ragazzo.
"In nessuna.Sono più grandi loro,hanno un anno in più di me."
"Perciò 20?"chiedo.
"Esatto."mi sorride.

"Oh,e voi che ci fate qui?"chiede la prof.
"Ehm...noi, manca un professore e ci hanno detto di venire qui."rispondo io.
"Oh,ok. Andatevi a sedere dove volete."ci dice.

Gli unici posti liberi sono quello vicino ad Aaron e Samantha perciò ci andiamo a sedere lui vicino ad Aaron e io vicino a Sam.
"Ciao."mi saluta sorridendo.
Ricambio il sorriso.
"Ciao.Comunque,volevo ringraziarti per quello che avete fatto etu e Cam per me auando ero in ospedale."le sorrido.
"È il minimo. Senti,Allison,mi dispiace davvero per tutto quanto e per come ti ho trattata.Mi manchi molto Allison,mi mancano le nostre risate,i pomeriggi passati l'una a casa dell'altra..." mormora con aria malinconica.
"Ti capisco Sam. Anche tu mi manchi, ma non possiamo tornare migliori amiche così di punto in bianco. Ho bisogno di tempo per capire se posso fidarmi ancora di te."
"Ti darò tutto il tempo che vuoi."risponde.
"Va bene."sorrido.

Per tutto il resto della lezione non parliamo.
L'unica cosa che noto è che lei sta guardando dall'inizio della lezione Aaron sorridendo.
"Ti piace Aaron?"ridacchio.
"Eh?"chiede voltandosi di scatto.
"Ti piace Aaron?"ripeto.
"Si nota così tanto?"chiede mordendosi il labbro inferiore.
"Giusto un pò."
"Tu ami Cameron?"chiede.
"Certo.Perchè?"
"Secondo te,cos'è l'amore?"chiede.

È la prima volta che qualcuno mi fa una domanda del genere e non so proprio cosa rispondere.
Dirò semplicemente ciò che mi succede con Cameron.

" Penso che l'amore sia quando a quella persona ci tieni davvero e ti rendi conto che sei nella merda perché il tuo umore sta iniziando pian piano a dipendere da lui, quando è 24h/24h nella tua mente, anche di giorno quando sei impegnata a fare altro e non dovresti pensarci minimamente, ma invece ci pensi eccome.
È quando stai in compagnia di altre persone però ti accorgi che ti manca, e quindi non stai poi così tanto bene in fondo se quella persona non c'è lì con te.
L'amore sono i piccoli gesti, gli sguardi, un messaggio inaspettato; che poi così inaspettato non è se stai col telefono in mano a guardare la sua chat, una canzone dedicata solo a te che rappresenta te, voi, è quando stai tutto il giorno nella sua compagnia e non ti stufi mai, anzi, il tempo sembra passare così veloce, e quando non c'è più, senti come un vuoto. L'amore è quando hai voglia di fare tutto con quella persona e vederla sempre, condividere ogni momento sia bello che brutto. Quando sei un po' gelosa e hai paura di sbagliare o perderlo.
Quando ti fai piacere ogni cosa, anche i difetti.
Quando calcoli solo lui e te ne freghi se ci sono altre persone che ci provano con te, tu vuoi lui, te ne fotti del resto.
Penso che sia più o meno così l'amore."dico il tutto con estrema calma e la vedo sorpresa parecchio dal mio discorso.
"Wow!"esclama solamente a bocca spalancata.
Rivolge un'ultima occhiata ad Aaron e poi si volta verso di me rossa in viso sorridendo.
"Credo di amare Aaron Scott."

CAMERON'S POV

Appena esco dalla classe vedo la mia ragazza intenta ad aprire il suo armadietto.
Oggi indossa dei leggins neri e una maglietta che le copre metà sedere.
Mi avvicino a lei cautamente e quando sono dietro di lei le tiro una pacca sul sedere facendola sobbalzare.
"Ma sei scemo?"chiede fulminandomi con lo sguardo.
"No,sono Cameron."rispondo ghignando.
Alza gli occhi al cielo scherzosamente.
"Mi aiuti?"chiede riferendosi al su armadietto.
"Certo."rispondo.
Lei si sposta per lasciarmi un pò di spazio e io vado al suo posto.
Non so perchè non si apre e con un pò di forza alla fine ci riesco.
Appena si apre da esso cadono una decina circa di foglietti con allegata una foto.
Si tratta di quella foto lì.
Volgo subito lo sguardo alla mia ragazza che nel frattempo ha già le lacrime che le arrivano sotto al mento.

Prendo gli altri foglietti e noto che su ognuno c'è una scritta.
Tutti insulti ovviamente.
Troia.
Puttana.
E tante altre scritte del genere.
Il mio sguardo ricade automaticamente su di lei che nel frattempo ha assunto uno sguardo smarrito e si portata le mani tra i capelli.
Vedo che barcolla un pò indietreggiando.
"Allison..."la richiamo avvicinandomi a lei.
Lei mi fissa per qualche secondo e poi i suoi occhi si chiudono mentre lei cade fra le mie braccia.

Figli di puttana...
Compresi Travis e Meredith...

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Capitolo 16
*** Cap.82 ***


Appena apro gli occhi mi ritrovo in una stanza che mi sembra familiare ma impiego comunque alcuni secondi a riconoscerne il proprietario.
È la camera di mio fratello.

Appena mi volto lo vedo lì.Accanto a me.
"Jorge..."sussurro.
Lui alza la testa di scatto.
"Allison.Finalmente!"mormora sollevato.
"Che ci faccio qui?"chiedo un pò rintronata.
"So solo che sei svenuta dopo aver letto le lettere che avevano messo nel tuo armadietto."risponde lui.
Annuisco.
"Dov'è Cameron?"chiedo tornando a guardarlo.
"È al piano di sotto. Sta avvertendo la sorella che si trova qui."
"Come stai?"chiede dopo alcuni secondi.
"Sto-sto bene."

"Allison si è sveg-Hey...come ti senti?"chiede sollevato avvicinandosi a me.
"Sto bene,tranquilli."rispondo cercando di fare un sorriso rassicurante.
"Volete vi lasci soli?"chiede Jorge.
"Sì,grazie."gli sorrido.
"Va bene.Notte Ally."dice schioccandomi un bacio sulla fronte.

Appena Jorge chiude la porta della mia stanza Cam apre bocca per iniziare a parlare.
"La smetterai di farmi preoccupare ogni dannata volta?"chiede ridacchiando ma riesco a percepire un pò di serietà nella sua voce.
"Comunque scherzi a parte, giuro che farò di tutto per trovare i bastardi che ti hanno fatto questo."dice totalmente serio.
"Non ce n'è bisogno." rispondo abbassando lo sguardo.
"Come scusa?!"
"Prima o poi la smetteranno, non vale la pena perdere tempo per loro."
"Allison devono pagare per ciò che hanno fatto."

Scuoto la testa mordendomi il labbro.
"Cam,io non ce la faccio più. Vorrei che tutto questo fosse solo un fottuto incubo,ma purtroppo è la realtà. Non so più che fare,ti giuro che sto impazzendo. Non perdere tempo con loro o non la smetteranno più, per favore. Fallo per me."
Le lacrime cominciano a scorrere sulle mie gote.
"Ma Al-"
"Per favore..."lo interrompo.
"Va bene,non farò nulla. Ma lo faccio solo perchè me lo stai chiedendo tu." sospira.
"Grazie..."
"Io ti prometto che non farò nulla,ma tu mi devi promettere che non porterai mai a termine l'azione che stavi per compiere nel bagno di quell'albergo."dice con tono triste.
"V-va bene..."mormoro sincera.
"Promettimelo."
"Te lo prometto."
Lui sorride lievemente e poi si avvicina al mio viso facendo unire le nostre labbra in un dolce bacio.

Poi all'improvviso mi viene in mente una cosa e mi stacco dal bacio.
Lui mi guardo confuso.
"Aspetta,devo darti una cosa."rispondo alzandomi dal letto e andando ad aprire uno dei cassetti del mio comodino.

Tiro fuori ciò che mi interessava e torno da Cameron porgendoglielo.
"Dei biglietti per andare a vedere i NY Knicks?" esclama con un sorriso incredulo rigirandosi i biglietti tra le mani come se non potesse crederci che io glieli abbia comprati veramente.
"Esatto."esclamo sorridente.
"Era il regalo che ti avevo preso per il tuo diciannovesimo compleanno, ma come tu ben sai, quel giorno ero in ospedale e non ho potuto darteli. So di essere un pò in ritardo rispetto al tuo compleanno ma ci tenevo comunque a darteli."
"Wow..."esclama solo a bassa voce.
Sorrido.
"Sei fottutamente fantastica,piccola."
"Ti piacciono?"chiedo riferendomi alla squadra.

Non sapevo se tifava per i Nets o per i NY Knicks perciò ho scelto quello che secondo me era quello giusto.

"Un botto.Grazie, sul serio." mi sorride come un bambino in un negozio di caramelle.
È così adorabile,ma non glielo dirò mai perchè non vuole che gli si affibbino certi aggettivi.
"Come facevi a saperlo? Che ero un loro fan intendo." chiede.
"In realtà non lo sapevo." ridacchio "Ero indecisa tra questi e i Nets."rispondo.
"Sappi che dopo questo ti amo ancora di più."dice stampandomi un bacio sulle labbra.

"Ti saranno costati un casino però..."
"E allora? Era il tuo compleanno. Non potevo certo economizzare e poi tu,sicuramente, con quella collana che mi hai comprato, non avrai speso meno,anzi."
Dopo questa frase lui rivolge in automatico lo sguardo sul mio collo dove vede ancora la sua collana.
"L'hai ancora?"chiede.
"Ovvio. È bellissima."

"Ti porterò con me a vedere la partita."esclama sorridendo.

Sì,ho comprato due biglietti nel caso volesse andarci con qualche amico anche lui tifoso.

"Non vuoi portare un tuo amico?"chiedo.
"Perchè dovrei quando posso andarci con te?!"
"Beh...allora,grazie."dico non sapendo come rispondere.
"Vuoi che resti qui?"chiede.
"Se non ti reca disturbo..."mormoro.
Lui senza neanche farmi finire la frase si toglie la maglietta rimanendo con i jeans e si mette sotto le coperte accanto a me.
"Ma figurati...Nessun disturbo,anzi,mi fa più che piacere."

JORGE'S POV

The day after...

Appena esco dal college mi dirigo verso casa mia passando per il vicolo dietro quest'ultima.
Sento un vocio in lontananza e riesco a riconoscere una delle due voci.
È Becky.
È in compagnia di un uomo sulla quarantina.
E sta piangendo.

"Torna subito a casa!Sono tuo padre e decido io per te."dice con aria minacciosa.
"Ho detto che non ci torno più a casa con te."urla lei disperata.
"Non me ne frega un cazzo di quello che dici.Muoviti!"urla afferrandola per un polso.
"Lasciami!"urla lei ancora.

Mi avvicino a loro con passo deciso.
"Mi sembra abbia detto di voler essere lasciata in pace? O sbaglio?" chiedo inarcando un sopracciglio.
Lei appena sente la mia voce, si volta di scatto sollevata.
"Jorge.." sorride incredula.
"
Le sorrido lievemente per poi tornare a guardare il padre.
"E tu chi cazzo sei?"chiede il padre cercando di intimorirmi.
"Non sono affari che la riguardano. Piuttosto chi è lei per permettersi di comandarla."
"Sono suo padre e se voglio che torna a casa, lei obbedisce."
"Non penso che le persone scappino di casa senza un apparente motivo."dico cercando di mantenere la calma.
"Devi andartene."mi ordina.
"Altrimenti?"
"Altrimen-"
"Sì,si,si. Non mi interessa ciò che dice, lei ora viene con me."esclamo attirando Becky tra le mie braccia e allontanandola il più possibile dal padre portandola a casa mia.

"Grazie."sussurra appena ci troviamo nella mia stanza.
"Figurati. Che voleva da te?"chiedo preoccupato.
Voglio riallacciare i miei rapporti con lei.
È la mia ex e l'ho tradita con Meredith,accorgendomi troppo tardi di aver commesso un grosso errore.
"Non posso raccontartelo."mormora distogliendo lo sguardo.
"Per favore Becky...ti giuro che mi dispiace per quello che ti ho fatto. Mi sono accorto troppo tardi dell'errore che stavo commettendo tradendoti."
"Mi ami ancora?"chiede.
"Sì Becky..."
"Sul serio?"chiede con una scintilla di felicità negli occhi.
Annuisco.
"Però ora mi racconterai tutto?"chiedo scostandole una ciocca ribelle dal viso.
Deglutisce rumorosamente prendendo un respiro profondo pronta per cominciare a raccontare

"Allora..."

Continua...

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Capitolo 17
*** Cap.83 ***


"Allora...fin da quando sono piccola , sia io che mia madre,siamo sempre state maltrattate da mio padre. Non era mai a casa e tornava tardi a casa sempre ubriaco marcio. Ecco. Quando tornava, faceva a turno con me e mia madre e ci picchiava. Non ti dico che inferno che ho passato e mi vergognavo un casino ad andare tutti giorni a scuola con i lividi e le cicatrici e ogni danmato giorno dovevo sempre inventarmi scuse del tipo che ero caduta o che ero andata a sbattere da qualche parte. A scuola per questo motivo molti mi deridevano e alle medie venivo anche bullizzata poichè secondo loro ero brutta e troppo timida. L'unica cosa per cui mi parlavano era perchè facessi loro i compii dato che andavo benissimo a scuola. Arrivò un giorno in cui mia madre,non potendone più decise di andarsene e si trasferì in Canada,lasciandomi sola nelle grinfie di quel mostro che non è degno neanche di essere chiamato padre. Mio padre continuò a picchiarmi, anche più spesso di prima,e ,quando crebbi,la smise e iniziò a riempirmi di complimenti e a diventare possessivo. Non voleva che frequentassi altri ragazzi e...u-una sera tornò come al solito ubriaco marcio e-e..."mi interrompo a causa della lacrime.

"E?"mi incita a parlare asciugandomi le lacrime.
"Incomincio a toccarmi riempiendomi di complimenti del tipo che ero bellissima,che con il corpo che mi ritrovavo avrei potuto soddisfare le voglie di qualsiasi uomo e cose del genere. Ecco,quella notte fu la prima,di tante altre che se ne sussuguirono,in cui venni violentata. Mi venne tolta la mia verginità a undici anni,ti rendi conto? Undici! Ero ormai diventata il suo passatempo preferito e faceva così quasi ogni notte. Una volta chiamò persino un suo amico e decise di fare una cosa a tre. Tutta questa storia continuò fino all'anno scorso, anno in cui scappai di casa e andai ad abitare assieme ad una mia amica. Solo che ora quell'amica si trasferirà e io non so dove andare. L'unica chance è quella di tornare da lui..."sussurro singhiozzando.
"Oddio Beck mi dispiace tantissimo. I-io non lo sapevo...Comunque non è l'unica chance. Puoi restare qui da me. Abbiamo tante camere per gli ospiti in questa casa e penso che se ne parlassi con mio padre sarebbe d'accordo. Mi inventerò una scusa per farti rimanere. Non permetterò che tu torni di nuovo in quella casa."mormora passandomi il pollice sotto gli occhi.
"Dici sul serio?"chiedo sollevata.
"Dico sul serio Becky. Ora basta piangere. Sei troppo bella per farlo."

Arrossisco.
"Grazie."
Sorride.
"C'è qualcos'altro che devo sapere? Qualcosa che ti è successo che ti ha fatta soffrire molto?"chiede.
"Beh...sì. In terza superiore c'era un ragazzo della mia classe che mi piaceva. Quando scoprì che anche lui era interessato a me cominciammo a frequentarci. Lo amavo sul serio, ma lui mi usò solo. Lo facemmo. Il giorno dopo quando andai a scuola mi dirissi verso di lui che era in compagnia di alcuni suoi amici e li vidi scoppiare a ridermi in faccia. Ricordo ancora le sue parole 《Credevi davvero che io ti amassi?Perdipiù che amassi una come te?Povera illusa.Ti ho solo usata.Ho fatto una scommessa con i miei amici e questa scomessa consisteva nel portarti a letto.》sputò acido. Il mondo mi crollò addosso. Il ragazzo di cui ero follemente innamorata mi aveva solo usata. Ero solo una stupida scommessa. Da quel giorno mi promisi di non innamorarmi più e tutti i ragazzi con cui stavo ci facevo solo sesso. Mantenni quella promessa fino a quando non ti conobbi. Lì mi fu praticamente impossibile non innamorarmi di te. Sei stato il primo a non essere interessato a me solo per il mio corpo,con i tuoi modi gentili,i tuoi complimenti finì con l'innamorarmi di te. E fidati che anche se non sembra ho sofferto molto per te quando ti vidi baciare Meredith.Ti amo Jorge. Ti amo troppo."

JORGE'S POV

Ci sono dolori che non si possono né evitare né cancellare. Esistono. Possiamo solo affrontarli, e cercare di fare di tutto affinché non ci devastino. Ma talvolta ci vuole tanto tempo. E non basta fare "come se" niente fosse successo perché la vita continui come prima. Perché, spesso, niente può più essere come prima, e si deve pian piano riuscire ad organizzare la propria vita in modo diverso. Come quando perdiamo una persona cara. Talvolta in maniera brusca. Talvolta in modo ingiusto e inaccettabile.Come è successo a me con mia madre. Quando una persona che vogliamo bene se ne va via per sempre, è difficile imparare a vivere con quel vuoto profondo che si spalanca all'improvviso. E non basta semplicemente voltare pagina. Non basta ripetersi che la vita continua e che non serve a nulla piangere. Non basta imporsi di non pensarci... Quel vuoto è lì. Come una ferita profonda. Che pian piano cerchiamo di far cicatrizzare... Anche se alcune ferite non si cicatrizzano mai completamente...

Non basta premere sul tasto "cancella" per cancellare veramente tutti i ricordi che ci legano alle persone care, per distaccarsi da chi non c'è più. Elaborare la perdita è un'operazione psichica lunga e complessa. Si tratta non solo di accettare la realtà, ma anche di riconoscere veramente ciò che si è perduto, compresa la promessa di tutto quello che si sarebbe potuto e voluto vivere con chi non c'è più. Fare l'inventario di tutto quello che era stato investito, progettato, auspicato e sperato, e capire che non sarà più possibile realizzarlo.

Solo poi, si può tornare di nuovo alla vita, nonostante la sofferenza che resta quando si capisce una volta per tutte che i ricordi sono solo ricordi. Solo poi, si può ricominciare. E riprendere a sorridere...

Ed è quello che sta provando a fare anche lei.

Indossa la corazza che si è costruita negli anni, ma sotto l'armatura è più fragile di chiunque altro.

Può sembrare cattiva, stronza, senza cuore, ma è solo quello che vuole mostrare agli altri.

Un tempo era buona, dolce, sempre disponibile e pronta ad aiutare tutti.

Ma la gente è malvagia, la gente se ne approfitta.

La gente ha approfittato  di lei,da allora ha imparato a dire no, a voltare le spalle, a fregarsene del mondo.

Vive nel suo, di mondo. È un posto migliore, riservato a pochi scelti.

Se entri a far parte del suo mondo, sei davvero fortunato.

Ma quando decidi di andartene, allora non puoi più tornare.

Perché ha imparato anche questo: le persone non meritano una seconda possibilità.

Se ti hanno ferito una volta, lo rifaranno di nuovo.

Ha concesso una seconda possibilità solo a me.

Ed è per questo che io non ho più intenzione di ferirla.

"Becky."la richiamo dolcemente.

"Dimmi."

"Potresti dirmi il nome di questo ragazzo?"

"Travis. Travis Walker."pronuncia senza alcuna emozione.

Il sangue mi si gela nelle vene.

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Capitolo 18
*** Cap.84 ***


Mi sveglio sentendo dei singhiozzi che non ho bisogno di metterci tanto per capire che appartengono ad Allison.
Non ho bisogno di ascoltare le sue parole.
So benissimo cosa sta sognando.
Ormai sogna sempre le stesse cose.
Questa volta non voglio svegliarla, non voglio farle perdere il sonno.
La afferro per la vita e la attiro maggiormente a me,stringendola di più, per quanto sia possibile dato che già eravamo praticamente incollati, facendole appoggiare il viso sul mio petto.
Le asciugo le lacrime con il pollice e le lascio un bacio sulla fronte.

Non so più che fare.
Nonostante i miei tentativi,più di tanto non posso fare.
Non posso cancellare dalla mente di tutti gli studenti il ricordo di quell'immagine.
L'unica cosa che posso fare è augurare a Meredith tutto il male che sta provocando alla mia ragazza,se non il doppio.

Volgo lo sguardo alla ragazza di fronte a me.
È così bella e innocente che passerei ore ad osservarla.
Quei suoi lineamenti così perfetti, quel suo sorriso meraviglioso,quella sua risata contagiosa e...quegli occho da cui in questi giorni non vedo che uscire lacrime.

Ogni dannata volta che i suoi occhi si riempiono di lacrime mi sento malissimo.
Non so il motivo perchè infondo non sono io la causa di esse, ma il solo fatto di sapere che è triste e di non poter fare niente per aiutarla, mi fa stare male.

"Non riesci a dormire?"chiede lei sochiudendo gli occhi.
In realtà ero talmente assorto nei miei pensieri da non accorgermi che si era svegliata.
"No, ti ho sentita piangere e mi sono svegliato."
Annuisce raggomitolandosi di più fra le mie braccia.
"Hai freddo?"chiedo visto che sta leggermente tremando.
"Si."risponde solamente.
"Sempre lo stesso sogno?"chiedo dopo alcuni minuti.
"Sì.Ormai sogno sempre lui."risponde con tono triste.

ALLISON'S POV

Quando mi sveglio al mattino trovo davanti a me un cuscino al posto di Cameron.
Mi guardo attorno,ma non lo vedo.
Se n'è andato.
Guardo se ha lasciato qualche post-it, ma nulla.
Decido perciò di controllare il cellulare dove trovo,finalmente un suo messaggio.
Purtroppo non il messaggio che speravo.

Come avrai già capito,sono io, Cameron, il tuo ex.

Il mio ex?

Si,Allison. Proprio così. Allison io e te non possiamo continuare così. Mi dispiace dirtelo per messaggio, ma è da un pò che volevo dirtelo, ma non trovavo mai il momento adatto. Allison, sinceramente, io, dopo quella foto, che sarebbe la prova che l'hai fatto veramente, non ho più intenzione di stare con te. Mi hai tradito.

Tradito?Non stavamo neanche più insieme.

E tu non meriti un ragazzo che lasci passare questo fatto quindi da oggi, quando mi vedrai a scuola,non venire a chiedermi spiegazione, perchè ti ignorerò totalmente. Comportiamoci come due perfetti estranei. Addio.

Cosa?!
Non...non può essere vero.
Non può avermi lasciata.
No,non può.
Non può cazzo.

Mi sveglio di soprassalto con le lacrime agli occhi.
Accanto a me trovo solo un cuscino.
Controllo il telefono e non trovo alcun messaggio da parte sua.
Di post-it non c'è traccia.
Il panico mi assale.

Alcuni minuti dopo lo vedo uscire dal mio bagno e venirmi incontro.
"Buongiorno piccola." esclama sorridente tutto già vestito.
Senza rispondere mi alzo di scatto dal letto e lo vado ad abbracciare.
"Ehy...cos'è tutto quest'affetto stamattina?"chiede ridacchiando.
Alzo lo sguardo verso di lui per guardarlo negli occhi.
"Cam."
"Dimmi."
"Noi-noi due...stiamo ancora insieme?"chiedo.
Lui mi guarda confuso.
"Certo. Perchè questa domanda?"chiede.
"Niente. Solo un incubo." dico staccandomi dall'abbraccio e dirigendomi verso il bagno ma vengo subito afferrata per un braccio da lui.
"Allison,io non ti lascio. Nè ora, nè mai. Chiaro?"chiede dolcemente.
Annuisco sorridendo lievemente e lasciandogli un bacio sulle labbra.

Oggi ho fatto il record.
Due incubi in una notte.
Wow proprio...

CAMERON'S POV

Appena raggiungiamo il piano di sotto sentiamo delle voci provenienti dal giardino di casa sua.
"Cazzo. È mio padre."esclama impallidendo.
Sono in due.
Appena il padre di Allison finisce di parlare, inizia l'altra voce.
"Torniamo in camera."dice lei afferrrandomi la mano ma io non mi muovo.
Questa voce.
Quella dannata voce io la conosco.
È sin troppo familiare.
Ho passato sin troppe avventure con queste persone per non riconoscerne la voce.
Sono passati anni ma la voce io me la ricordo alla perfezione.
"Cam muoviti!"
Vedo la maniglia abbassarsi.
"Cazzo Cam. Se ti vede mio padre mi ammazza."
Ma io continuo a restare lì.
Fermo.
Immobile.
La porta si apre rivelando il padre della mia ragazza in compagnia di un'uomo.
Quell'uomo.
Non può essere lui.
Lui è morto.
Appena mi guarda si irrigidisce di colpo.
È lui.
"Papà?"

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Capitolo 19
*** Cap.85 ***


"Papà?"chiede il mio ragazzo come se avesse appena visto un fantasma.

Quell'uomo é il padre di Cameron?

Ma Martina non aveva detto che erano morti entrambi i genitori?

Probabilmente non sapevano neanche loro che il padre fosse ancora vivo...

"Cameron sei proprio tu?"chiede il padre con gli occhi lucidi.

"E chi sennò?'cambia improvvisamente tono di voce passando da sorpreso a sgarbato.

Che gli prende?

Non è contento?

"Oddio mi sei mancato così tanto..."dice il padre scoppiando a piangere e avvicinandosi a lui a braccia aperte pronto ad abbracciarlo,ma egli prontamente indietreggia.

"Ah...e così ti sono mancato eh?"chiede con un ghigno "Strano...perché a me non sembra che tu abbia cercato o me o Martina."scuote la testa sorridendo amaro.

"Che tu mi creda o no,da quando mi sono svegliato non ho fatto altro che cercarvi invano."dice il padre e pare sincero.

"Ah e quando ti saresti svegliato?Sentiamo..."lo incita.

"Da circa un anno e mezzo."abbassa lo sguardo.

Cam sorride falsamente.

"E tu, in un anno e mezzo, non ci avevi ancora trovato da nessuna parte?Ma per favore..."urla.
Mi avvicino cautamente a lui per cercare di afferrargli la mano giusto per tranquillizzarlo, ma me lo impedisce perchè si passa la mano tra i capelli.

"Cameron cerca di calmarti..." cerco di dire dolcemente.
Lui si volta verso di me osservandomi per alcuni secondi negli occhi, poi fa un sorriso amaro e scuote la testa correndo via da casa mia e superano il padre con una spallata data di proposito.
Sospiro cercando di mantenere la calma.

"Scusa se te lo chiedo,ma...tu saresti?"chiede il padre.
"Io sono Allison e sono la ragazza di Cameron, piacere."mi presento cercando di fare un sorriso.
"Cameron ha una ragazza? Wow,che bella notizia! Comunque mi scuso io da parte sua per il comportamento di mio figlio."

Sembra simpatico e sembra una brava persona.

"Non si preoccupi.Piuttosto,è meglio che io vada a cercarlo prima che commetta qualche stupidaggine."
So che può cavarsele benissimo da solo, ma quando è arrabbiato è molto vulnerabile e perde il controllo assai facilmente.
"Non provarci Allison. Sono le otto di sera e tu non esci a quest'ora. Tantomeno da sola."mi avverte mio padre ma io lo ignoro superandoli e uscendo di casa sotto i richiami di mio padre.
So che è tardi anche se non ci avevo fatto caso, dato che ho passato tutto il pomeriggio con Cameron e il tempo è volato.

Ma come cavolo ha fatto a volatilizzarsi così?
Eppure sono uscita qualche secondo dopo di lui.

Al parco di lui non c'è traccia.
A casa sua neanche.
Nel centro per quello che ho visto non c'è.
Uffa,dove cavolo si sarà cacciato.

Mentre faccio la strada per tornare indietro, decido di passare per la spiaggia.
Amo passeggiare sulla riva del mare con la brezza marina che ti fa alzare i capelli...
Lo trovo assai rilassante.
Non ci vengo spesso perchè è un pò lontano da casa mia e perciò vado sempre al parco.

Mentre passeggio vedo in lontananza una figura, ma non riesco a distinguerla per bene a causa del buio.
Sarà passata un'ora da quando lo sto cercando e il cielo si è fatto più scuro.
E se fosse lui quella figura?
Mi avvicino, anche se con la pelle d'oca,perchè nel caso non fosse lui, non si sa mai chi potrei trovarmi davanti.
Appena mi ritrovo a meno di un chilometro da lui,capisco che si tratta di Cameron dal suo inconfondibile profumo.
Quel profumo che tanto adoro.

Mi siedo accanto a lui.
Non mi ha vista poichè è seduto con la testa tra le gambe e le braccia attorno alla testa, con la faccia rivolta verso il basso.
Avvicino una mano al suo braccio sfiorandolo appena, ma la ritraggo subito quando vedo che alza la testa di colpo.
Appena mi vede sembra tranquillizzarsi.
"Oh,sei tu..."dice con tono stranamente dolce.
Ha gli occhi lucidi come se avesse appena pianto.
Sorrido debolmente.
"Sei venuta fin qui da sola?"chiede con espressione preoccupata.
"Già."
"Non dovevi. Avresti potuto incontrare qualche malintenzionato..."
"Ero in pensiero per te."rispondo abbassando lo sguardo.
"Vieni qui."dice aprendo le braccia per poi chiuderle attorno alla mia vita.
"Stai gelando."afferma.
"Ho freddo."

Lui mi allontana dolcemente da sè per poi togliersi la sua felpa rimanendo con solo una canotta addosso e me la poggoa sulle spalle.
"Cam avrai freddo così."dico provando a togliermi la felpa ma lui mi blocca.
"Non mi importa. Voglio che la tenga tu."dice guardandomi con un'espressione per dirmi di non proferire più parola.
"Grazie." mormoro sistemandomi meglio tra le sue braccia.

"Non ci credo che per tutto questo tempo ci abbia cercato."mormora ad un tratto tra i miei capelli.
"E perchè no? Io penso che non stava mentendo."
"Siamo nel XXI secolo. I cellulari esistono. Sarebbe bastata una telefonata." dice lui.
"Su questo hai ragione, ma...magari voleva vedervi di persona perchè probabilmente non ci avreste creduto se vi avesse telefonato..." ipotizzo.
"Tu non hai idea di quanto io abbia sofferto quando ho saputo della loro morte e di quante notti abbia passato Martina a piangere e a disperarsi."
"Ti capisco. Anche a m-"provo a dire ma vengo interrotta bruscamente da lui.
"Non continuare la frase,Allison."mi dice brusco "Tu non capisci. Tu non puoi capire. Non sei tu ad essere in questa situazione."
Rimango a bocca aperta.
Non si era mai rivolto così a me.

"Ti ricordo che anche mia madre è morta,Cameron."rispondo a tono.
"Ma non sei tu ad aver scoperto che il padre che credevi morto,è invece vivo."
"Su questo hai ragione. Ma credimi, probabilmente all'inizio avrei reagito allo stesso modo tuo ma ora sarei già a casa, avendola già perdonata, a ridere e a scherzare con lei per recuperare il tempo perso."ribatto con gli occhi lucidi.

Mi fa sempre male pensare a mia madre.
"Tra il dire e il fare c'è una bella differenza, Allison."
Mi stacco da lui bruscamente alzandomi in piedi.
"Ero venuta qui perchè ero preoccupata per te e volevo aiutarti, ma a quanto pare puoi cavartela benissimo da solo. Io me ne torno a casa." dico ricominciando a camminare sulla riva senza che lui mi segua.

Dato che si sta facendo sempre più tardi incomincio a correre fino a quando non mi scontro con qualcuno.
Appena alzo il viso per scusarmi capisco subito di chi si tratta.
È uno dei ragazzi che mi avevano preso in giro l'altro giorno a scuola, ma non è solo.
Dietro di lui ci sono altri due ragazzi accompagnati dalla ragazza che da quel che so è la fidanzata del primo.
"Oh,ma guarda,guarda chi c'è. La piccola Harvey...Siamo fortunati stasera...senti...io e i miei amici stiamo andando a mangiare qualcosa."dice con un sorriso strafottente.
"E da me che volete?"chiedo cercando di non mostrarmi debole.
"I soldi. Li abbiamo lasciati a casa, quindi se non ti dispiace..."dice appoggiando una mano sulla mia borsa ma io subito mi allontano.
"No! Non azzardarti a farlo di nuovo! Non ho soldi!"
"Oh, andiamo...ma figurati se una come te non ha dei soldi. Dimmi...perchè sei qui da sola di notte? Hai appena finito il tuo turno di lavoro?"chiede scatenando le risate dei suoi amici.
"Sei proprio uno stronzo, sai?"esclamo tirandogli uno schiaffo in pieno volto.
Appena realizza ciò he ho appena fatto si porta una mano sulla zona appena colpita guardandomi con il peggior sguardo che possa esistere.

"Questo non dovevi farlo! Ho provato a essere gentile con te, ma a quanto pare devo usare le maniere forti." afferma arrabbiato dandomi una spinta così forte che mi fa cadere all'indietro nell'acqua.
Si abbassa su di me prendendomi la borsa dalle mani e la apre ma prima che possa estrarre qualsiasi cosa finisce a terra con il naso sanguinante.
Alzo lo sguardo non capendo e vedo Cam con uno sguardo che è dire poco arrabbiato.
"Sei tu che non dovevi fare ciò che hai appena fatto."dice togliendogli la borsa dalle mani.

Vedo gli altri due ragazzi guardarlo terrorizzati compresa la ragazza.
"Voi smammate se non volete finire nella sua stessa situazione."li minaccia e senza farselo ripetere corrono via e proprio quando sta per farlo anche la ragazza Cam la ferma.
"Oh,no no. Tu resti qui."
Lei si blocca guardandolo negli occhi.
"Spogliati."le ordina.
Ma che cazz...?
Che sta facendo?

"Cosa?No."esclama subito lei.
"Ho detto spogliati! Non costringermi ad usare le maniere forti!"
"No. A lei lasciala in pace."ribatte il suo ragazzo alzandosi in piedi.
"Tu taci se non vuoi un altro pugno! Avanti,sbrigati! Ti ho detto di spogliarti!"
Lei tutta tremante comincia a togliersi la maglietta,per poi passare ai leggins e quando sta per slacciarsi il reggiseno lui la blocca.
"L'intimo puoi tenerlo."dice prendendole i vestiti appena tolti dalle mani.
"E io come ci torno a casa?"chiede lei.
"Ti arrangi. Ora sparite!"
Loro senza ribattere si allontanano sulla spiaggia lasciando me e Cameron da soli.
Mi accorgo di essere ancora in acqua quando vedo Cameron tendermi una mano per aiutarmi ad alzarmi.
La afferro e lui mi aiuta a tirarmi su.
"Indossa questi."mormora calmo.
"No. Resterò con questi."ribatto.
"Allison mettiti questi benedetti vestiti. Non puoi tornare a casa con i vestiti completamente fradici."
"Non metterò quei vestiti."insisto.
"Senti Allison mi dispiace. Sul serio. Non volevo trattarti così."
"Però l'hai fatto."
"Ero arrabbiato e non pensavo sul serio quello che ho detto. Scusami davvero."dice dispiaciuto.

"Non fa niente."sospiro.
"Allison metti questi vestiti o te li metto io."
Sbuffo arrendendomi e finendo per indossare quegli abiti.
"Contento?"chiedo seria ma con un pizzico di divertimento nella voce.
"Sì."sorride.
Scuoto la testa sorridendo.
"Dai, ti riaccompagno a casa..."mi circonda le spalle.

Ora l'unica cosa che ci resta da fare è affrontare i nostri padri...

Alessia♥

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Capitolo 20
*** Cap.86 ***


"Allora come stavo dicendo..."
La prof. sta spiegando algebra da due ore.
Non ce la faccio più, sto per addormentarmi sul banco.

Ieri sera dopo avermi accompagnato a casa, Cam è tornato a casa sua accompagnato dal padre per parlare un pò.
Alla fine è andato tutto bene e Cameron l'ha perdonato per tutto.
Io, in compenso, ho ricevuto un bellissimo rimprovero da mio padre per non averlo ascoltato ed essere uscita di sera per andare a cercare Cameron.
Incontrare un malintenzionato sarebbe stato il minimo dopo tutto ciò che ho passato e tutt'ora sto passando.

"Allison?" mi richiama il mio ragazzo.
"Dimmi."
"È la quinta volta che ti parlo e non rispondi. A che pensi?" chiede preoccupato appoggiando la mano sulla mia coscia.
"Sto bene, tranquillo. Stavo solo ripensando a ieri sera." rispondo appoggiando la mia mano sulla sua.

"Va bene. Comunque all'uscita da scuola vado a casa di mio padre. E anche tu."
"Io?! Che c'entro io?"
"Vuole conoscerti meglio dato che sei la mia ragazza e a me invece deve dire alcune cose importanti. Spero solo siano positive."
"Lo saranno, non preoccuparti." lo tranquillizzo.
"Comunque va bene. Sembra simpatico tuo padre."
"Lo è, nonostante tutto. E lo era anche mia madre." risponde sorridendo lievemente.
Ricambio il sorriso cercando di tirargli un pò su il morale.

"Vieni perciò?" chiede tornando a guardarmi negli occhi.
"Certo che vengo." sorrido.
Mi rivolge un sorriso prima che entrambi torniami a seguire la lezione.

CAMERON'S POV

"Fatto!" esclama Allison venendomi incontro dopo aver sistemato i suoi libri nell'armadietto.
"Perfetto!Andiamo!" dico prima di venire fermato da una ragazza mai vista prima.

"Aspetta!"
Allison la guarda stranita.
"E lei chi è?" chiede.
"Non ne ho idea. Mai vista prima." rispondo.
"I-io ti ho già visto da qualche parte. Ci conosciamo?" chiede.
"Questo dovrei chiederlo io a te. Non so neanche come ti chiami." scrollo le spalle.
"Oh...scusami. Ti avrò confuso con qualcun'altro. Comunque io sono Emma." esclama prima di girarsi per andarsene.

****

Suono al campanello dell'enorme villa di mio padre nella quale abitavo anch'io qualche anno fa.

Dopo che ci è stato comunicato che erano morti, abbiamo deciso di trasferirci per non essere troppo sopraffatti dai ricordi.

Nulla a che fare con la casa dove abitiamo io e mia sorella.

Questa sarà il triplo o addiririttura il quadruplo della nostra.

Non attendiamo molto che mio padre ci viene ad aprire.

"Oh, siete venuti!" ci sorride mio padre.
"Accomodatevi pure."
"L'hai portata alla fine la tua ragazza."
"Sì, gliel'ho chiesto e ha accettato." rispondo andandomi a sedere sul divano in pelle nera di frote a quello dove si è appena seduto lui, mentre Allison si siede accanto a me.
"Grandioso!"

"Comunque...che dovevi dirmi?"
"Ah, si giusto. Se non ti dispiace potresti lasciarci un attimo da soli? È una questione di pochi minuti." si rivolge ad Allison.
"Oh certo. Non c'è problema."

È sempre così buona e gentile con tutti che ancora fatico a credere che esista gente che fa di tutto per rovinarla.
Vorrei davvero proteggerla da tutto e da tutti e averla solo per me.

È un pensiero egoista, lo so, ma lo vorrei sul serio.

"Fa come se fossi a casa tua. Se Cameron te lo permette al piano di sopra c'è la sua vecchia stanza."

Lei rivolge automaticamente lo sguardo a me.

"Certo, fa pure." le sorrido.

"Ok, grazie." annuisce sparendo al piano di sopra.

ALLISON'S POV

Appena entro nella vecchia stanza di Cameron la prima cosa che noto sono delle sue foto da piccolo messe nella libreria.

Mi avvicino a quest'ultima osservando la prima foto che mi si presenta.

È una sua foto da piccolo durante una partita di baseball.

È una sua foto da piccolo durante una partita di baseball

È veramente carinissimo.

Sorrido istintivamente sfiorando la foto con le dita.

La foto successiva è una foto con Zac e questa dev'essere più recente rispetto alla precedente.

La foto successiva è una foto con Zac e questa dev'essere più recente rispetto alla precedente

Penso facessero già il liceo.

Dopo c'è un'altra sua foto da piccolo.

Dopo c'è un'altra sua foto da piccolo

È inutile.

Questo ragazzo è bellissimo sin da piccolo.

A seguire c'è una sua foto a petto nudo con indosso soltanto dei pantaloncini.

A seguire c'è una sua foto a petto nudo con indosso soltanto dei pantaloncini

Potrei morire in questo esatto istante.

Questa foto anche dev'essere una delle più recenti tra quelle che ha

Questa foto anche dev'essere una delle più recenti tra quelle che ha.

Con lo sguardo passo all'ultima foro che mi fa rimanere decisamente a bocca aperta.

Con lo sguardo passo all'ultima foro che mi fa rimanere decisamente a bocca aperta

È una nostra foto.

Ricordo che ci è stata scattata da Aaron un giorno che ero uscira con Cam, Martina e tutto il resto del gruppo di amici del mio ragazzo.

Mi ricordo che ne avevamo fatta una, ma è la prima volta che la vedo poichè era sul cellulare di cam e non sul mio.

L'avrà messa ieri qua, quando è venuto in questa casa per parlare con il padre.

Mai avrei pensato che avrebbe potuto mettere nella sua stanza una foto di noi due.

I miei pensieri vengono interrotti da una voce.
"E tu chi sei?" chiede un ragazzo con i capelli neri e con i lineamenti abbastanza simili al padre di Cam.

"Oh...i-io.."
"Non mi interessa che stavi facendo. Fuori da questa sranza. Nessuno ti ha dato il permesso di entrarci."

"In realtà me l'hanno dato il permesso quindi..." ribatto.
"Quindi niente. Sei a casa mia e non voglio che tu stia qui."
"Hayes calmati. Emily sta dormendo." lo avverte una ragazza sui 15 anni circa con una bambina di circa 4 anni in braccio.

E loro chi sono?"

Alessia♥

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Capitolo 21
*** Cap.87 ***


CAMERON'S POV

"Che cazzo vuol dire che loro sono i tuoi figli?" chiedo passandomi una mano tra i capelli.
"Cameron calmati, per favore...stavo per dirtelo proprio ora,"

Sto impazzendo.
Sto decisamente impazzendo.
Stanno succedendo troppe cose.
I ricatti di Travis con Allison, Allison che finisce in ospedale e resta in coma per un mese, la fotografia che gira a scuola, gli insulti ad Allison, mio padre resuscitato dal nulla, questi presunti suoi figli e probabilmente miei fratellastri.

O mio dio, o mio dio.

"Cameron siediti un attimo per favore. Ti racconro tutto."
Faccio come mi dice solo per evitare di commettere qualche cazzata e di cominciare a dare i numeri.
"Avanti allora. Racconta." lo incito con tono di scherno.
"Quando mi sono svegliato dal coma sono rimasto ancora per qualche tempo in ospedale. A prendersi cura di me c'era un'infermiera. Una bellissima infermiera. Quando uscì dall'ospedale continuammo a sentirci e decidemmo di cominciare a frequentarci. Ci trovavamo bene insieme e ci amavamo perciò passò poco tempo che ci mettemmo insieme. Lei aveva due figli. Hayes ed Emma. Li ha cresciuti da sola. Il padre di essi li ha abbandonati alla nascita. Ci sposammo e un pò di tempo fecimo una figlia. Emily. Ha tre anni ora. È l'unica mia figlia biologica. So che sei arrabbiato con me per essermi rifatto una vita e mi dispiace per tutto. Amavo sul serio tua madre comunque, ma sono sicuro che anche lei ti sarebbe piaciuta." mormora sorridendo tristemente.
"Perchè 'ti sarebbe'?"
"È morta tre mesi fa di cancro ai polmoni." mormora con gli occhi lucidi.

Cazzo.

"I-io...mi dispiace. Non lo sapevo." rispondo abbassando lo sguardo.
"Non fa nulla. Comunque un altro motivo per cui ti volevo qui era per farti una proposta. Vorrei che tu e tua sorella tornaste a vivere con me. In questa casa. Ovviamente solo se volete, ma sappi che mi fareste davvero felici."
Annuisco.
"Ne parlerò con Martina e ti farò sapere, okay?"
"Certo, grazie ancora Cameron per avermi perdonato nonostante tutto."
"Di nulla." sorrido lievemente.

"Papà che cazzo ci fa lei qui? Chi è?" chiede il ragazzo, che da quel che ho capito so chiama Hayes, trascinando Allison giù per le scale tenendola da un braccio.
Mi alzo di scatto dal divano.
"Primo: questa 'lei' ha un nome. Secondo: le ho dato io il permesso di stare in camera mia. Terzo e ultima cosa ma non per importanza: non azzardarti a toccarla."
Lui ridacchia.
"Calmati! È tutta tua." dice lasciando la presa sul braccio della mia ragazza che viene al mio fianco.
"Papà è questo il figlio che hai cercato ovunque?" chiede con un sorrisetto.
"Sì, Hayes. È lui. Cameron, loro sono Hayes, Emma ed Emily." me li presenta indicandomeli.
"Ragazzi, lui è Cameron." mi presenta.
"Aspetta. Tu sei il ragazzo di prima giusto?" chiede Emma.
"Esatto."
"Ecco dove ti ho visto allora. Nelle foto." sorridw.
Ricambio il sorriso non sapendo che altro fare.

"Cameron solo una cosa prima di andartene."
"Sì?"
"Non dire nulla a Martina. Voglio essere io a dirle tutto."
Annuisco.
"Va bene."

****

"Ho visto le tue foto di quando eri piccolo. Eri veramente carinissimo." sorride.
"Grazie."
"Poi...ho visto anche la nostra foto. È bellissima Cam. Non pensavo l'avresti mai messa da qualche parte."
"Come potrei non farlo?! Sei la cosa più preziosa che ho Allison. Ovviamente l'ho messa." rispondo.

Lei mi fissa per qualche secondo e poi si catapulta tra le mie braccia.
"Quando ti ho lasciato, ho pensato che non avremmo mai più passato momenti del genere." mormora e sento la mia maglietta bagnarsi leggermente.
Le asciugo le lacrime.
"Anche io piccola. Ma l'importante è che alla fine non sia andata così."
Annuisce.
"Hai ragione." dice prima di stare per qualche secondo in silenzio.
"Comunque dovresri regalarmi una tua foto da piccolo da mettere in camera mia." ridacchia.
"Te ne procurerò una." sorrido spostandole una ciocca dal viso dietro l'orecchio.

Continua...

Alessia♥

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Capitolo 22
*** 88.Ti proteggo ***


" Ciò permise una produzione in grande quantità e a basso costo. Inoltre un'ulteriore novità fu l'elettricità che divenne la fonte di energia principale. Si svilupparono molto i trasporti e il settore finanziario, quest'ultimo dovuto a un bisogno di investire capitali soprattutto da parte di quelle imprese definite trust; quindi si incentivò il mercato azionario. I lavoratori proletariati diedero vita alle organizzazioni sindacali e ai partiti socialisti, sulla base delle idee marxiste. Nel 1889 nacque la Seconda internazionale dei lavoratori. La Chiesa cattolica agì per aiutare i disagiati sociali e anche il papa Leone XIII pubblicò l'enciclica Rerum Novarum, in cui accettava la proprietà privata, ma usata solo per scopi sociali." spiega la professoressa di storia.
"Allison." mi richiama il mio ragazzo.

Mi volto verso di lui con sguardo interrogativo.
"Stasera sei libera?" mi chiede.
"Ehm...sì perchè?" chiedo.
"Mio padre mi ha chiesto di chiederti se stasera saresti potuta venire a cena da lui, dato che l'altra volta, alla fine, non ha avuto l'occasione di conoscerti. Per te va bene?"
Annuisco.
"Certo. Va benissimo." sorrido.
"Perfetto."
"Solo una cosa." richiamo la sua attenzione.
"Dimmi."
"Come devo venire vestita? Cioè, devo mettere un vestito elegante o...?"
"Vieni vestita come vuoi piccola. Se preferisci puoi venire anche in jeans. Tanto stai bene in qualunque modo." mi fa l'occhiolino.
Arrossisco sorridendo.
Lui ridacchia vedendo la mia reazione e poi torna a seguire la lezione, cosa che faccio anch'io.

****

Cameron mi ha detto che devo essere lì per le 20:00.
Sono le 19:15.

Proprio in questo momento mi sto preparando.
Indosso un vestito che ha il corpetto bianco semplice e una gonna viola a pieghe.
Dopodichè indosso delle décolleté nere con il tacco e sono pronta!
È un outfit molto semplice ma carino.
Non voglio esagerare.

Mi passo un filo di eyeliner sotto gli occhi, applico un pò di mascara sulle ciglia e infine metto un lucidalabbra rosa chiaro.
Mi piastro i capelli ed infine prendo tutto il necessario ed esco si casa in direzione della casa del padre del mio ragazzo.

****

Suono al campanello nell'attesa che arrivi qualcuno e in pochi secondi la porta si apre rivelando Eyes.
Hayes idiota...
O calmati! Può capitare di sbagliare.
Tre nomi devi imparare. Tre nomi!
Mi succede con tutti...
Chissà perchè con Cameron no...
È un'eccezione.
Se, se, vabbè...

"Ciao." mi saluta facendomi entrare. "Accomodati pure lì nel frattempo." mi indica il divano nel salotto.
Mi vado a sedere dove mi è stato detto e nel frattempo riesco a sentire lo sguardo di Hayes su di me.
"Ti sei vestita così per Cameron?" chiede.
"Ehm...sì. Ma anche perchè non mi sembrava il caso di venire qui vestita con jeans e maglietta." ridacchio nervosamente.
"Ok. Stai...stai bene vestita così. Sei carina." sorride.
"Grazie." ricambio il sorriso.
"Allora...intanto che aspetti Cameron ti va di parlare un pò? Giusto per conoscerci meglio."
Annuisco.
"Va bene."
"Su allora. Parlami un pò di te."
"Ehm...non so da dove iniziare a parlare."
"Qualunque cosa. Quanti hanni hai, che scuola frequenti, fratelli o sorelle, programmi per il futuro...."
"Va bene. Allora ho 18 anni, ho un fratello maggiore di nome Jorge che ha 21 anni e frequento la Manhattan International High School."
"Anche tu?"
"Sì. Sono al quinto anno. Tu?"

"Anche io. Non ti ho mai vista. Vai con qualcuno che conosco in classe?"
"Beh...vado in classe con Cameron." rispondo gesticolando nervosamente.
"Oh...e chi altro?" chiede.
"Ehm...Nash Grier, Josh Lee, Becky Allen-" mi interrompe.
"Sì ho capito in che classe sei."
"Tu? Con chi vai?"
"Uhm...Aaron Scott, Samantha Stevenson, Travis-"
"Travis?!" chiedo strabuzzando gli occhi.
"Sì...lo conosci?"
"Ehm...sì."
"Oh e sai perchè ultimamente non viene più a scuola?" chiede.

Di certo non gli dirò il vero motivo perciò impiego alcuni secondi a pensare ad una risposta sensata.
Quando sto per parlare sento due mani poggiarsi sulle mie spalle facendomi voltare di scatto.
"Ehi bellissima!" mi saluta sorridendo con un bacio a stampo.
"Ehi!" ricambio.
"Hayes!" urla una voce femminile dal piano superiore.
"Arrivo!"
"Comunque non hai ancora risposto alla mia domanda. Sai il perchè?" chiede rivolto a me.
Rivolgo uno sguardp supplicante a Cameron.
Lui capisce al volo e chiede: "Sapere cosa?"
"Perchè Travis non viene più a scuola."
"Ah. So che ha dei problemi in famiglia...ma non so di più." inventa.
"Ah, va bene. Ora sarà meglio che vado da mia sorella." dice allontanandosi da noi e salendo le scale che portano al piano di sopra.

Cameron si siede accanto a me sorridendomi dolcemente.
"Sei stupenda, piccola." mormora posandomi una mano sul fianco.
"Grazie." arrossisco.
"Mi dispiace di averci messo tanto. Se fossi sceso prima, avresti evitato la discussione su Travis." dice dispiaciuto.
"Non fa nulla. Non è colpa tua." sorrido per rassicurarlo.
"Stasera, se vuoi, quando ti riaccompagno a casa, resto a dormire da te." dice.
"Per me va benissimo." sorrido.
"Perfetto." mi stampa un bacio sul collo.
"Ora andiamo in cucina. Credo sia pronto da ciò che si può dedurre dall'odore."
Si alza dal divano e dopodichè mi porge una mano per aiutarmi e io la afferro subito.
Dopodichè insieme ci dirigiamo in cucina.

****

"E così frequenti la stessa scuola di mio figlio?" chiede il padre rivolto a me.
Annuisco.
"Sì, anche la stessa classe."
"Oh, grandioso." esclama sorridendo.
"E sai già cosa farai l'anno prossimo?"
"Ehm...a dire il vero non ancora. Sono ancora indecisa tra la Stanford University e la Columbia University, che invece si trova qui a New York."
"La Stanford University ho sentito dire che è un buon college." dice lui.
"Sì, l'ho sentito dire anch'io."
"Anche Hayes va lì." dice dedicando uno sguardo al figlio.
"Ad Emma invece spettano ancora due anni, quindi ha tempo per decidere." spiega.
Annuisco.
"Come...come ti chiami?" chiede una voce infantile.
Mi giro incontrando lo sguardo della piccola Emily.
"Io mi chiamo Allison." sorrido dolcemente.
"Allison, tu sei la moglie di Cameron?" chiede.

Per avere tre anni sa già parlare molto bene.

Ridacchio arrossendo datp che tutti gli sguardi si sono spostati su di me.
Il mio ragazzo invece sta ridendo sotto i baffi tenendo una mano davanti la bocca.
"N-no...n-noi siamo solo fidanzati."
"E quando vi sposate?"
"C'è ancora tempo per pensare a quando ci sposeremo." rispondo ridacchiando.
"Oh...e quando vi sposerete posso essere la vostra damigella."
Sorrido dalla tenerezza di questa bambina.
"Certamente." rispondo.
Cameron si avvicina al mio orecchio sorridendo.
"Questa bambina già la adoro." dice.

Rimaniamo per qualche secondo in silenzio fin quando è il padre di Cameron ad interromperlo iniziando una conversazione con Hayes.
"Hayes è da tanto che Travis non viene più a casa nostra." dice.
"Ah sì. Non sta venendo neanche più a scuola."
"Gli è successo qualcosa?"
"Non lo so. Cameron dice che ha parecchi problemi in famiglia. " scrolla le spalle.
"Oh, mi dispiace. È sempre stato così educato e gentile quando veniva. Mi stava simpatico."

Educato?
Gentile?
Simpatico?
Ma quando? Ma dove?
Dopo tutto quello che mi ha fatto direi che questi aggettivi proprio non lo descrivono affatto.

"I-io vado un attimo in bagno." dico.
Cameron si volta verso di me con sguardo preoccupato.
"Tutto bene Allison?"
"S-sì, stai tranquillo."

****

Appena raggiungo il bagno mi chiudo a chiave dentro e mi dirigo subito verso il lavandino.
Non ce la faccio a sentir parlare di lui.
Mi tornano in mente tutte le cose che mi ha fatto.
Quando mi guardo allo specchio noto che sto piangendo.
Non me n'ero neppure accorta.

Apro il rubinetto e comincio a far scorrere l'acqua.
Dopodichè inizio a sciacquarmi il viso per nascondere gli occhi rossi causati dal pianto.
Mossa sbagliata!
Ora il mascara è colato tutto e sembro un panda.
E non c'è modo di farlo andar via.

Sbuffo frustata.
Vorrei tornare di sotto ma non sono in grado di affrontare una conversazione riguardante Travis.
Mi appoggio al muro del bagno e piano scivolo a terra ricominciando a piangere.

È colpa sua se, ora, ancora ora, sul braccio c'è la cicatrice del taglio che mi son fatta.
È colpa sua, per la prima volta invita mia, pensai a mettere fine alla mia vita.
È colpa sua se lasciai Cameron.
È colpa sua se l'ho fatto soffrire.
È colpa sua se era così preoccupato per me.
È colpa sua se ora a scuola vengo derisa e presa in giro da tutti.
È colpa sua se ora, per molti, sono solamente una 'Troia' o una 'Puttana'.
È colpa sua per tutto.

Sento bussare alla porta, ma decido di ignorare il fatto.
Sento bussare di nuovo, questa volte più forte.
"Allison. Sono io, Cameron. Stai bene?"
Non gli rispondo.
"Allison mi stai facendo preoccupare, apri questa dannata porta." "Se non la apri giuro che la sfondo, e sai che sono capace di farlo." dice.

Mi alzo lentamente e vado ad aprire la porta indietreggiando subito per permettergli di aprire la porta ed entrare.
Sta per aprire bocca ma si blocca appena vede il mio viso.
"Allis-" lo blocco.
"Chiudi la porta, Cam." mormoro.
Lui fa come gli dico e senza dargli il tempo di spiccicare parola mi fiondo tra le sue braccia impregnandogli la maglietta di lacrime.
Lui mi accarezza i capelli in segno di consolazione e un pò ci riesce.

"Mi dispiace piccola. Avrei dovuto fargli cambiare subito discorso."
"Non è colpa tua, Cam. E nemmeno loro, non potevano saperlo. È solo che non riesco a sentir parlare di lui. E soprattutto non in quel modo. Dopo tutto ciò che mi ha fatto, anzi, ci ha fatto passare, direi che gli aggettivi che gli ha affibbiato tuo padre non lo descrivono affatto."
"Hai ragione." dice mentre mi stacco da lui.
"E se tornasse? E se ricominciasse di nuovo tutto quanto?" chiedo terrorrizzata all'idea.
"Non tornerà piccola."
"E se lo facesse?" chiedo.
Se dovesse tornare, ti giuro che non permetterò in alcun modo che ti accada di nuovo tutto ciò che hai passato a causa sua. Farò di tutto per proteggerti, Allison. Te lo prometto." mi lascia un bacio sulla bocca tenendo le mani sulle mie guancie.

Sorrido.
"Grazie."
Ricambia il sorriso e poi togliendo le mani dalle mie guancie dice:
"Arrivo. Aspettami qui, torno subito."
Annuisco.

****

Appena la porta si apre entra Cameron con in mano la mia trousse con i trucchi che mi porto sempre dietro e delle salviette struccanti che erano anch'esse nella mia borsa.

Sorrido a quella visione.
È troppo dolce questo ragazzo.
Ti viene praticamente impossibile non amarlo.

"Te le ho portate per struccarti, dato che assomigli ad un panda con quegli occhi." scherza ridacchiando seguito da me.
"E questi se dopo vuoi ritruccarti almeno un pò dato il colorito del tuo viso che è pallido come non so cosa, senza offesa perchè sei comunque bellissima."
"Grazie." rispondo.
"Se mio padre ti chiede qualcosa digli che sei stata male per qualche minuto e che hai avuto dei giramenti di testa. È la scusa che gli ho rifilato io." mi dice.
Annuisco.
Lui posa la trousse contenente i trucchi sul lavandino e si avvicina a me con una salvietta in mano.
"Siediti lì." mi indica il bordo della vasca.
Faccio come mi dice e subito mi si avvicina con una salvietta in mano.

Mi si inginocchia davanti e inizia a togliere via i residui del trucco dal mio viso.
Sorrido timidamente beandomi del tocco delle sue mani sul mio viso.
"Grazie." dico.
"Basta ringraziarmi piccola. Me l'avrai già detto tipo venti volte in un'ora.
"E continuerò a farlo. Non te lo dirò mai abbastanza."
Lui sorride e mi lascia un bacio sulla punta del naso prima di ricominciare a struccarmi.

Alcuni minuti dopo...

Appena scendiamo al piano di sotto mi sento tutti gli sguardi addosso.
"Tutto bene, Allison?" chiede suo padre.
"Sì, certo. Ho avuto solo dei capogiri, ma ora sto bene."
"Ok. Te l'ho chiesto perchè vedendo che è venuto anche mio figlio a vedere come stavi mi sono preoccupato."
"Fa nulla, non si preoccupi. Ora sto bene."

La cena prosegue per il meglio e quando è ora di tornare a casa, Cameron mi riaccompagna in macchina e rimane a dormire da me.

Alessia♥

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Capitolo 23
*** 89.Cameron non è quel tipo di ragazzo... ***


Driiiinnnn

Finalmente la lezione è finita.
Oggi mi sono annoiata più del solito perchè non c'era neanche Cameron vicino a me.
Era agli allenamenti di basket.

Voglio aspettarlo perciò mi dirigo verso la palestra e aspetto che esca appoggiandomi al muro di fronte agli spogliatoi maschili.
Mentre aspetto noto un poster accanto a me.

Ballo di San Valentino

14 febbraio

Ore 21:00

Questo c'è scritto.
Ho sempre adorato queste cose, peccato che nel mio liceo, a Berlino, non si facevano.
E anche fosse non avevo nessuno con cui andarci.

"Hei, Allison!" mi saluta Josh uscendo dallo spogliatoio.
"Ehi."
"Aspetti Cameron?"
Annuisco.
"Ha quasi finito."
"Ok."
"Ti ha già invitata Cameron?"
"A-al ballo?"
"Certo, e dove sennò?" ridacchia.
"Ah...no. Non mi ha ancora invitata. Non sapevo manco che ci fosse il ballo. E poi non lo farà. Cameron non è quel tipo di ragazzo che va ai balli scolastici." rispondo scrollando le spalle.
"Lo farà presto, ne sono sicuro. Prima d'ora non è mai venuto a nessun ballo perchè non aveva nessuna da portare. Ora che ha te, sta certa che lo farà. Lo farà presto, anche perchè ha solo 4 giorni per farlo quindi..."
"Perchè quattro giorni?"
"Perchè andiamo a Chicago per la partita di basket, non te l'ha detto?"
"N-no. Non mi ha detto nulla." abbasso lo sguardo.
"Si sarà solo dimenticato, sta tranquilla." dice appoggiando una mano sulla mia spalla.
"Io ora devo andare, sta arrivando Cameron comunque."
"Ok, ciao." lo saluto.

"

Hei piccola." si avvicina a me sorridente e mi dà un bacio a stampo.
Forzo un sorriso.
Il suo sguardo ricade automaticamente sul poster affianco a me, ma dopo pochi secondi torna su di me non facendo alcun accenno a riguardo.
"Qualcosa non va? Ti vedo un pò-" lo interrompo.
"Arrabbiata?" finisco io.
"Beh sì, c'è qualc-" lo interrompo di nuovo.
"Beh, è perchè lo sono. Perchè non mi hai detto nulla riguardo al fatto che dopodomani parti?" chiedo con le lacrime agli occhi e che minacciano di uscire.

È inutile.
Non ci riuscirò mai.
A volte ci provo ad essere una ragazza forte, una ragazza dura che non soffre.
Ci provo davvero.

Ma la verità é che sono sensibile. Sono fragile. Sono debole.

Sono quel genere di ragazza che ci rimane male per le piccole cose, anche per dellle sciocchezze e a volte mi rimprovero io stessa per questo mio atteggiamento.

Sono quel genere di ragazza che ci sta male quando una persona a cui tengo, non risponde ai messaggi o si comporta come se non le importasse affatto.

Crollo davanti a un telefono, piango per il finale di un film drammatico, di notte non dormo perché i miei pensieri non me lo permettono, ascolto canzoni quando mi sento sola.

A volte voglio fingere di non provare emozioni, ma la verità é che mi sciogli in un abbraccio, ho bisogno di continue rassicurazioni, ho paura di essere lasciata sola, e ho bisogno di sentirti protetta.

Quando cammino per strada la maggior parte delle volte tengo sempre la faccia bassa per non farmi notare. Spesso mi blocco, fisso il vuoto e mi sento parte di esso. Ho sempre paura di disturbare, non cerco mai gli altri per paura di dare fastidio. Non chiedo aiuto quando più ne ho bisogno perché sono orgogliosa e gli altri devono pensare che io stia bene, ma non sto bene.

Mi rivolge uno sguardo interrogativo.
"Non fare il finto tonto Cameron. So che dopodomani parti per Chicago. Me l'ha appena detto Josh." rispondo permettendo a una lacrima di solcare il mio viso.
"Allison..." cerca le parole adatte da dire "Io...mi dispiace. Non voglio che tu pensi che io volessi nascondertelo. Me ne ero semplicemente dimenticato. Con tutto quello che sta succedendo in questo periodo non ci ho proprio pensato. Scusami piccola." dice poggiandomi una mano sulla guancia.
"Mi perdoni?" chiede avvicinando il suo viso al mio.
Sospiro.
"Va bene." mormoro.
"Grazie. Tu non verrai vero?"
"A Chicago?"
"Sì. Visto che fai la cheerleader."
"Io...mi dispiace ma non me la sento. Ho passato troppe cose in quella città e non me la sento proprio. Mi dispiace Cam."
"Hei hei hei. Non devo scusarti affatto con me. È tutto apposto. Tranquilla. Ok?"
Annuisco.

"Oggi...vieni da me?" chiedo.
Sospira passandosi una mano tra i capelli e tirando la testa all'indietro.
Quando torna finalmente a guardarmi negli occhi mi risponde.
"Allison...oggi pomeriggio ho da fare. Mi dispiace." risponde.
"Oh...cosa devi fare? Se posso saperlo..."
"Allison non sei tenuta a sapere tutto ciò che faccio. Ti ho detto che devo fare delle cose mie." risponde incamminandosi a passo svelto verso la porta della palestra.

Rimango per qualche secondo ferma dove sono.
Non si era mai rivolto così a me.

****

"Ciao!" mi saluta Aaron quando esco dalla palestra.
"H-hei." ricambio.
"Qualcosa non va?"
"N-no..." rispondo.
"Sicura? Oggi non c'è Cameron con te?"
"N-no...aveva delle cose da fare."
"Ho capito. Avete litigato?" chiede.
Annuisco.
"Cosa doveva fare?"
"Non me l'ha voluto dire." rispondo mentre insieme usciamo insieme dalla scuola dove mi si pone davanti un'immagine che fa iniziare a scendere mille lacrime sul mio viso.

Cameron è in compagnia di una ragazza bionda, per niente male, occhi azzurri, fisico perfetto e molto carina.
Più bella di me sicuramente.
Stanno ridendo di gusto e lei ha una mano sulla spalla del mio ragazzo.

Che cazzo sta succedendo?

Alessia♥

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Capitolo 24
*** 90. Lydia. ***


Senza aspettare due secondi corro verso l'uscita della scuola passando in mezzo al mio ragazzo e alla ragazza che era con lui.
Cameron mi chiama ma io lo ignoro e coninuo a correre.

L'unica cosa che so è che Aaron mi sta rincorrendo, mentre Cameron...beh, lui non so cosa stia facendo e sinceramente non mi interessa...forse.
Anzi, m'interessa ma in questo momento sono arrabbiata con lui.

Quando giungo davanti a casa mia mi dirigo subito verso la porta per entrare ma qualcuno mi ferma.
E questo qualcuno è proprio Aaron.
Mi volto verso di lui che in questo istante ha il fiatone.
"Aaron se mi hai rincorso soltanto per prendere le difese di Cameron...beh, in questo momento non voglio ascoltarti." dico.
"Non sono venuto qua per prendere le difese di Cameron, volevo solo dirti che probabilmente lui non stava facendo ciò he sicuramente tu avrai pensato." dice.
"Aaron so cos'ho visto.".
"Lo so, dico solo che potresti semplicemente esserti sbagliata. Solo questo."
"Non mi sono sbagliata. Hai visto come ridevano di gusto? E poi...anche lei...era così carina..." mormoro l'ultima frase abbassando il tono di voce.

"Allison sai bene che Cameron ti ama e che non ti tradirebbe mai. Perchè devi sempre pensare al peggio in ogni situazione?"
"Sono fatta così: ho sofferto troppo in passato e ho affrontato un sacco di situazioni orribili che non augurerei mai neanche al mio peggior nemico e ora devo immaginare sempre il peggio, per poter sviluppare gli anticorpi con cui affrontarlo qualora si dimostrasse vero."
"Sono sicuro che avrai solamente frainteso."

"E...e si fosse stancato di me?" chiedo.
"Perchè dici questo?"
"Perchè la gente si stanca di persone come me. Troppo complesse, troppo problematiche, troppo complicate. Neppure io amerei una come me. Insomma.. come si può amare un disastro del genere?"
"Non sei un disastro Allison. E non mi sono stancato di te." afferma Cameron sbucando dalle spalle di Aaron ancora affannato.

Aaron si volta verso di lui nello stesso momento in cui lo faccio io e poi torna con lo sguardo su di me con uno sguardo d'intesa.
"Lascialo almeno spiegare, ok?" mi sussurra all'orecchio.
Annuisco mentre lui mi sorride e poi dopo aver salutato Cameron se ne va.
"Cosa vuoi ancora?" chiedo brusca.
"Voglio spiegarti Allison."
"Non c'è nulla da spiegare. So quello che ho visto."
"Allison hai frainteso tutto. Ti giuro che per me quella non è nulla."
"E allora chi è? Di sicuro dev'essere qualcuno di importante se non puoi passare del tempo con la tua ragazza perchè devi passarlo con lei. Eh?"
"Allison è solo una vecchia amica. E se lo stai pensando, no, non ci sono mai andato a letto. Solo un'amica delle medie. Ok?"
"Cameron..." mormoro.
"Dimmi." risponde.
"Promettimi solo che non sarà un'altro dei tanti ostacoli della nostra relazione. Solo questo."
Annuisce.
"Te lo prometto piccola. Non lo è e non lo sarà mai." dice sincero.

Sorrido debolmente.
"Va bene."
"Dai su, apri questa porta." mi incita.
"Ti fermi?"
"Sì." sorride.
"Ma non avev-"
"Posso rimandarlo a domani." mi sorride.
"Sei...sei sicuro? Non è qualcosa di importante?"
"No, tranquilla. Posso farlo anche domani."
Sorrido. "Va bene."

MARTINA'S POV

"Non vedo l'ora che arrivi sabato sera." esclamo prendendo in mano il decimo vestito da provare.
O forse è il dodicesimo.
Anzi no, sarà il quindicesimo.
Vabbè, meglio lasciar perdere.

Fatto sta che sono venuta con Josh in centro a cercare un vestito da indossare sabato sera.
E nel negozio in cui siamo entrati ce ne sono talmente tanti bellissimi che l'unico modo di scegliere quello da comprare è provarli per vedere qual'è quello che mi sta meglio.

"Già. Anche io." risponde "Oddio, Martina basta! Era l'ultimo vero questo?" aggiunge infine esasperato.
"Forse. A meno che non ne trovo un altro altrettanto bel-" mi interrompo quando poso gli occhi su un bellissimo vestito lungo fino al ginocchio, nero, con una profonda scollatura sulla schiena.
Corro subito da esso come se avessi paura che qualcuno lo prendesse prima di me.

"Martina! Ma ti rendi conto che hai preso tipo 30 vestiti da provare?"
"Non sono 30." ribatto mettendomi a contare i vestiti che ho in mano "Sono esattamente 17."
"Ah no? E questi che sono?" chiede con un sopracciglio inarcato accennando al mucchio di vestiti che ha tra le braccia.

Ops.
Forse avevo scordato il fatto che alcuni vestiti li avevo dati a lui perchè non riuscivo più a tenerli da sola.

"Ehm..."
Alza gli occhi al cielo scherzosamente, perchè infatti si lascia sfuggire un risolino e poi aggiunge "Forza. Andiamo a vedere come ti stanno questi vestiti."

E detto questo ci dirigiamo verso i camerini dando inizio all'incubo di Josh.

//ANGOLO AUTRICE//

HEIIIII♥
Capitolo un pò noiosetto, lo so.
Ma spero che vi sia piaciuto comunque almeno un minimo.

Chi sarà la misteriosa ragazza con cui parlava Cameron?
Sarà vero quello che ha detto Cameron?
Era veramente una promessa quella che ha fatto ad Allison?

Bene, scopritelo nei capitoli successivi!
Un bacio<3

Alessia♥

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Capitolo 25
*** 91.Second Time ***


Mi sveglio che è già quasi buio.
Appena mi volto mi accorgo di avere la testa appoggiata sulle gambe del mio ragazzo.
Sorrido quando vedo che mi sta accarezzando i capelli osservando attentamente le sue mosse.
La tv ora è spenta.
Il film dev'essere finito.

Ebbene sì, mi sono addormentata proprio durante il film.
Ero esausta.
Peccato, mi sarebbe piaciuto sapere come finiva.

"Hei." sorrido.
"Hei." sorride anch'egli.
"Non immagini che gran palla è stato quel film." alza gli occhi però sorridendo.
"A me piaceva." ribatto.
"Infatti ho visto che l'hai guardato fino alla fine. Sei crollata dopo neanche mezz'ora di film."
"Non era mia intenzione. Avevo sonno."
"Io invece mi sono dovuto subire l'intero film."
"Potevi toglierlo. Tanto non me ne sarei accorta poichè dormivo."
"Sapevo che quando ti saresti svegliata avresti voluto sapere il finale del film quindi l'ho guardato tutto fino alla film."

"Davvero l'hai fatto?" chiedo alzando la testa dalle sue gambe e sedendomi direttamente sopra ad esse.
Lui mi circonda la vita con un braccio mentre l'altra mano gli ricade sulle mie cosce.
Annuisce.
"Sì. Davvero l'ho fatto."
"Aww, sei fantastico." dico avvolgendo le braccia attorno al suo collo e dandogli un bacio sulla guancia.

"Solo?" chiede.
"Cosa?"
"Solo un bacio sulla guancia? Ho guardato tutta questa palla solo per te." dice facendo gli occhioni dolci.
Ridacchio ma poso comunque le mie labbra sulle sue.
Non perde tempo a ricambiare il bacio.
Mi morde il labbro inferiore facendo fuoriuscire un gemito dalla mia bocca, nel quale lui ne approfitta per ficcarmi la lingua in bocca.

Ci stacchiamo quando la suoneria del suo cellulare interrompe il nostro momento 'magico'.
Sullo schermo appare il nome di una certa 'Lydia.'
"Chi è?" chiedo "È la ragazza di oggi?" chiedo ancora.
Lui annuisce mentre accetta la chiamata.
Sospiro alzandomi da lui e mi avvicino alla finestra guardando la strada fuori mentre aspetto che lui finisca la telefonata.

"Pronto Lydia?" chiede lui.
"Hei Cameron, puoi parlare in questo momento?" chiede lei.
Nonostante non abbia attivato il vivavoce, il volume è abbastanza alto da permettermi di sentire ciò che dice.
"No, non puoi richiamarmi domattina?" chiede lui.

Perchè non può? Che avranno di così segreto da non poterne parlare in mia presenza?
Magari vuole passare un pò di tempo con te piuttosto che parlare con quella ragazza, non credi stupida?
No, non è così. Perchè altrimenti non avrebbe accettato neppure la chiamata.

"Sei con Allison?" chiede lei.
"Sì."
"Oh ok va bene. Allora ti richiamo domattina. Ciao."
"Ciao." dice lui chiudendo la chiamata.

"Finito?" chiedo calma ma sono comunque un po' arrabbiata.

"Sì, ho finito. Dai, vieni qui piccola." mormora andando a sdraiarsi sul mio letto.

"No. Non ne ho voglia." rispondo secca.

"E dai. Scusa, ti prometto che qualsiasi chiamata mi arriverà adesso, non risponderò più, ok?" chiede appoggiando le mani sui miei fianchi e facendomi sussultare poiché non sapevo fosse dietro di me.
"Prima avevi detto che quella ragazza non sar-" dico ma lui mi blocca.
"E non lo sarà Allison. Fidati di me. Scusami se prima ho risposto, non succederà più, ok? Sono perdonato?" chiede con le labbra sul mio collo.

Mi volto verso di lui.
"Sono troppo buona con te, lo sai questo vero?" gli circondo il collo con le braccia.
"E io ti amo più di quanto tu possa immaginare, lo sai questo vero?"
"E io anche." rispondo annullando la distanza tra i nostri visi.

Trasformo subito il bacio da dolce a passionale.
Lui ricambia il bacio e piano piano mi prende per i fianchi e leggermente mi spinge sul letto, continuando a baciarmi.

Sussulto quanso sento le mani del mio ragazzo scivolare lungo i fianchi e sollevare la maglietta che indosso.

Non avendo i pantaloni rimango perciò in intimo.

"Sei bellissima."

Quelle sue parole mi fanno sciogliere,il suo stesso sguardo penetrante mi fa avvampare,poi ritornando alla realtà,lo vedo farsi vicino al mio viso,e prima di catturare ancora una volta le mie labbra, mi sussurra: "Ti amo piccola."
"Ti amo anch'io Cam."

Cameron mi osserva per qualche secondo e poi mi accarezza con un dito il collo, poi lentamente scende sul seni poggiando il palmo su uno di essi e, successivamente, insinuandolo verso la parte posteriore cercando a tentoni l'apertura. Per facilitargli la cosa, inarco il busto in avanti, a quell'atto lui mi bacia la parte centrale del petto, che divide i due seni, gemo, poi sentendo il tic del gancio sbottonato, ritorno a poggiarmi normalmente.

Appena il mio reggiseno vola per terra insieme alle mia maglietta, mi porto instintivamente le mani davanti al petto nell'intento di coprirmi.
Lo sento sorridere, ma non riesco a guardarlo negli occhi, è troppo imbarazzante.

"Hai intenzione di rimanere così?" chiede indietreggiando di poco.

"Spegni la luce." sibilo stringendo le palpebre.

"Allison, andiamo!" protesta divertito.

"Mi vergogno." dico io sottovoce.

È pur sempre la mia seconda volta.

Lo sento sbuffare, poi allontanarsi da me e raggiungere la porta per poi eseguire la mia richiesta.

Quando riapro gli occhi, una luce azzurra penetra dalla finestra illuminata dalla luna e dalle luminarie stradali. Non siamo nel buio più assoluto, ma mi sta bene.

"Va bene così?" chiede, avvicinatosi alle mie spalle e soffiandomi in un orecchio.

Sento dei brividi percorrermi tutta e, avendo la voce impastata dall'emozione, mi limito ad annuire.

Le mie braccia cadono penzoloni lungo i fianchi, mentre le sue mani riprendono a vagare sulla mia pelle, soffermandosi sulle cosce, poi scorrendo nell'entro gamba e sorvolando sulla parte intima ancora coperta dagli slip.

Cameron mi sorride e con un braccio mi avvinghia il busto e senza pudore appoggia il suo membro sui miei glutei.

Getto all'aria un gridolino di piacere mescolato alla sorpresa, non solo nel sentire quella presenza viva, ma anche perché le sue dita impertinenti si sono prese il permesso di varcare la soglia del mio intimo.

Inconsciamente, porto la testa all'indietro, trovandomi a poggiarla sulla sua spalla; con una mano afferro il suo polso indaffarato, mentre con l'altra ghermisco le sue ciocche castane.

L'istinto mi pervade e inizio a muovere le gambe per accontentare quel senso di piacere che sta nascendo dentro di me.

Accorgendosi di quel movimento, Cameron estrae le sue dita per poi girarmi verso di lui.

Preda agli ansimi, il mio ragazzo si libera anche della maglietta e dei jeans e mostra il suo fisico statuario, i miei ormoni salgono alle stelle e esasperata, lo tocco saggiando il suo calore.

Lentamente, mi fa indietreggiare fino a che, toccato il letto con la gamba, vi cado sopra, trascinandolo con me.

"Quanta fretta." esclama lui.

"Che cosa mi hai fatto, Cameron?" chiedo senza neanche un barlume di lucidità.

Lui sorride e comandando ancora le dita, ritorna a stuzzicarmi la parte più pulsante del mio intero corpo, liberandolo dal tessuto.

Divarico le gambe, offrendogli il mio invito.

Sento i suoi fianchi occuparmi e il suo busto sovrastarmi tutta.

"Se dovessi farti male..."

Annuisco comprendendo le sue parole.

Ovviamente mi farà male, è solo la mia seconda volta. Ma non ho intenzione di fermare questo momento solo per un pò di dolore.

Un dolore atroce sfuma i miei pensieri. Mi mordo la lingua per non urlare, non riesco, però, a trattenere dei mugugni.

"Allison, allarga le gambe." mormora facendomi segno di averlo bloccato.

"Okay."

Anche se con titubanza, libero i suoi fianchi e lui, senza perdere tempo, ritorna a spingere, questa volta lentamente, ma il dolore è ancora presente, così, anche se faticosamente, piazzo i piedi sul materasso, indurendo i muscoli e artigliandogli la spalla stringo le palpebre preparandomi a ricevere il prossimo colpo.

Cameron continua a penetrarmi, si ferma per farmi abituare al dolore, e poi ricomincia. Finalmente, dopo un po', riesco a muovermi anch'io, le fitte scompaiono lentamente, lasciando il posto a qualcosa di davvero piacevole.

Accortosi di questo, Cameron dà sfogo a ciò che aspettava da tanto. Spinge più freneticamente tanto che dopo un po' sento quel piacere aumentare a ogni sua spinta fino a raggiungere l'estasi più profonda.

I miei rumorosi gemiti riecheggiano per l'intera stanza, accompagnati dai suoi che giungono pochi istanti dopo.

Sfinita da quella sublime emozione, affondo interamente nel materasso, mentre sento su di me il respiro frenetico del mio ragazzo.

"Ti amo, Allison."bsibila tra gli ansimi.

"Anch'io, Cameron."

Sorridendo chiudo gli occhi per concedermi al sonno.

SAMANTHA'S POV

Quando sto per uscire dall'edificio scolastico, mi sento afferrare dal gomito da qualcuno.

Riconoscerei il suo profumo ovunque.

Aaron.

Mi volto verso di lui.
"Ehi, hai bisogno di qualcosa?" chiedo cercando di non mostrare troppo la mia felicità nel vederlo.
"N-no...beh...ecco io...dovrei...devo chiederti una cosa." balbetta gesticolando nervosamente.

È carinissimo vederlo così impacciato. È raro vederlo così.

"Certo. Dimmi pure."
"Senti...vorrei...cioè...mi piacerebbe...che tu...insomma, lascia stare."
"Scusa Aaron, ma non sto capendo. Chiedi tutto quello che vuoi, non farti problemi."
"Tanto vale essere diretti e basta." mormora a bassa voce più a sè stesso che a me.
"Volevo chiederti se ti andrebbe di venire al ballo con me."

Mi trattengo dal non mettermi a saltellare come Heidi per tutta la scuola per la gioia.
"C-cosa?" mi porto una ciocca di capelli dietro l'orecchio.
"Se non vuoi fa niente."
"N-no certo che no. Sarei molto felice di venire con te al ballo." rispondo sorridendo e facendolo sorridere.
"Grazie."
"Figurati." rispondo.
"Allora...ci vediamo domani a scuola." dico sorridendo.
"Certo, a domani." dice lasciandomi un bacio all'angolo delle labbra e andandosene.

Ditemi che tutto ciò non è un sogno.

//ANGOLO AUTRICE//

Heiii♥
Perdonatemi per l'immenso ritardo.
In questi giorni mi sono dedicata interamente alla revisione dei capitoli di BAD BOY.
Da domani inizierò a correggere quelli di BAD BOY 2.
Spero che questo capitolo vi sia piaciuto!♥
 

Alessia♥

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Capitolo 26
*** 92.Un Incontro Poco Gradito ***


ALLISON'S POV

Accompagno Martina alla porta e ci salutiamo con un abbraccio e un bacio sulla guancia.
Abbiamo deciso di passare la giornata insieme a casa mia, dato che entrambi i nostri fidanzati oggi sarebbero stati impegnati sia mattino che pomeriggio con gli allenamenti.

Quando la mia amica si sta dirigendo verso casa sua, vedo arrivare in lontananza il mio ragazzo.
Sorrido spontaneamente quando ricordo ciò che è successo ieri sera e le sue parole.

Il mio cuore manca un battito quando la sua figura si fa sempre più vicina e riesco a notare la sua maglietta sporca di sangue e le sue nocche anche.
Quando alza il viso, riesco a notare che ha anche un occhio nero e che dal suo labbro inferiore esce sangue.

Chiudo la porta di casa mia e corro verso di lui preccupata e appena mi trovo davanti al suo viso glielo prendo tra le mani osservandolo negli occhi.
"Oddio Cameron che cos'hai fatto?" chiedo.
Non si nota?
Taci per una buona volta.

"Nulla, Allison." risponde scostando le mani dal mio viso e volgendo lo sguardo altrove.
"Con chi ti sei picchiato?" chiedo ancora.
"Nessuno, Allison." risponde ancora sospirando.
"Sono solo preoccupata per te, potresti almeno provare ad essere gent-" mi interrompe alzando una mano.
"Con Travis, ok?"

Mi sento mancare il respiro per qualche secondo.
Solo sentirlo nominare riporta nella mia mente tutti i brutti ricordi.
"C-cosa?" indietreggio involontariamente.
Lui mi si avvicina facendo qualche passo in avanti.
"Sì, con lui. L'ho incontrato per strada qualche minuto fa e inutile dire che mi ha provocato e ripensando a tutto quello che ti ha fatto passare, abbiamo finito per picchiarci."

Flashback (Cameron's Pov)

"Guarda chi si vede!" sento dire dall'altra parte della strada da una voce maschile piuttosto familiare.
Mi volto incontrando il viso di quel bastardo.
Cerco di ignorarlo proseguendo per la mia strada ma con la coda dell'occhio noto che sta attraversando e sta venendo dalla mia parte.

Speriamo che una macchina lo metta sotto...
Ne sarei più che felice.

Quando lo sento picchiettare alla mia spalla mi giro di scatto cercando di mantenere la calma.
"Cosa cazzo vuoi da me?" chiedo prendendolo per il colletto della felpa.

Ok, ok, forse il mio intento di restare calmo non è riuscito alla grande.
E quando mai ci riesci?

"Nulla, nulla. Volevo solo sapere come stava Allison." dice con sorriso strafottente.
"Come se te ne fregasse qualcosa, vero?"
"Beh, hai ragione, non mi fotte un cazzo di quella. Però ammetto che ci sapeva fare. Se non fosse stato per te, quella sera, me la sarei scopata, hai rovinato tutto." ridacchia maligno.

A quel punto lo tiro di più dal colletto e dopodichè lo spingo forte facendolo sbattere contro il muro.
"Non parlare così di lei o giuro che ti faccio fuori una volta per tutte, chiaro?"
"Mi sto già immaginando la scena..." mormora malizioso e gli tiro un pugno sullo zigomo."
Lui si rialza subito in piedi e diamo inizio a una serie di calci, pugni e di tutto e di più.

Fine flashback.

"Vi siete picchiati a causa mia?" chiedo sentendomi in colpa.
"Sì, non riuscivoma sopportare il fatto che parlasse di te in quel modo, come se fossi una troia qualunque e non ci ho visto più dalla rabbia."
Non so che dire.
Abbass lo sguardo mordendomi il labbro inferiore.

Mi sento tremendamente in colpa per il mio ragazzo.
"Ehi, piccola." mi alza il viso "Non devi sentirti in colpa."
"Lo so, ma mi dispiace che ora tu-"

Mi interrompe posando le sue labbra sulle mie.
È un bacio dolce e breve.
"Non è nulla. Domani sarò come nuovo. E forse anche prima."
Sorrido lievemente.
"Lo spero."
"Tranquilla piccola..." mi accarezza una guancia.

"Posso venire da te?" chiede.
Annuisco.
"Certo."

Mentre arriviamo nel giardino di casa mi vengono in mente i motivi per cui Cameron ha fatto a botte con Travis.
I motivi sono il bacio che mi ha dato, quello che mi ha fatto fare, il fatto che mi voleva portare a letto e come mi ha fatto soffrire.
Ripenso a quanto arrabbiato poteva essere il mio ragazzo rivedendolo dopo che ha quasi ucciso la sua ragazza.
"Allison." mi richiama lui.
Mi volto continuando a camminare.
"Sì?"
"Guarda dove stai and-" non riesce a finire la frase che mi trovo a congelare nell'acqua fredda della piscina

Riemergo subito a galla e trovo il mio ragazzo che mi sta osservando quasi serio ma che scoppia subito a ridere dopo neanche due secondi, però poi mi tende una mano per aiutarmi ad uscire.
Io la afferro e lui, mi tira, facendomi uscire dalla piscina.
"Entriamo dentro prima che ti prenda qualcosa." dice mettendomi un braccio intorno alla vita.

****

"E dai, piccola. Resta qui a cambiarti, no?" mi supplica il mio ragazzo.
"Cam ho detto che vado in bagno." ridacchio.
"Ma ti ho vista nuda un sacco di volte e ora non posso vederti in intimo?"
"Solo due volte, non un sacco." ridacchio ancora.
"E beh? Non c'è due senza tre, no?"
Alzo gli occhi al cielo scherzosamente.

"Era un no?" chiede.
"Era un no." confermo dirigendomi verso il mio bagno personale ridacchiando silenziosamente quando sento il mio ragazzo gettarsi a peso morto sul letto sbruffando sonoramente.

Appena chiudo la porta del bagno, mi levo sia la felpa che i jeans.
Involontariamente i miei occhi ricadono sullo specchio più precisamente nel punto dove sono riflesse le mie braccia.
I tagli sono ancora molto evidenti.
Non pensavo si sarebbero visti così tanto, spero solo che prima o poi andranno via, perchè ogni volta che li guardo mi torna in mente Travis.

Per colpa di tutto quello che mi ha fatto passare sono arrivata persino all'idea di suicidarmi.
Se non fosse arrivato Cameron in tempo, molto probabilmente ora non sarei qui, con lui.

In quel momento non ero abbastanza lucida per riflettere ma sono giunta alla conclusione che mi stavo comportando da vera egoista in quel momento, poichè avrei fatto soffrire un casino mio fratello, dopo la perdita di nostra madre non so se sarebbe riuscito a sopportare anche la mia.
Cameron, anch'egli avrebbe sofferto assai. Nonostante sostengo il fatto che potrebbe trovare anche qualcuna migliore di me, ma se mi ama come sostiene, avrebbe sofferto più di quanto si possa immaginare.
Martina anche...e forse anche Aaron...mentre gli altri non sono in grado di capirlo.

E sarebbe stata tutta colpa sua.
Solamente ed unicamente sua.
È incredibile quanto le persone si divertano a farti soffrire.

Neanche se Cameron mi avesse mollato per un'altra avrei escogitato un piano così malvagio.
E riguardo a Meredith, per quanto la odi neanche per vendicarmi di lei l'avrei fatto.

Ho passato l'inferno lì a Chicago e nonostante siano passati quasi due mesi, ogni volta i ricordi tornano a farsi strada nella mia mente e sembra sempre tutto così reale.
Come se fossi di nuovo lì.
A rivivere quelle situazioni.

Sussulto quando sento la porta aprirsi di scatto ed entrare il mio ragazzo.
"Pensavo ti fosse successo qualcosa. È mezz'ora che sei chiusa qui dentro." mormora ridacchiando ma anche un pò preoccupato ma appena mi guarda in viso il divertimento scompare lasciando il posto solo alla preoccupazione.
"Ehi, piccola. Perchè stai piangendo?" chiede.
Non sapevo neanche che stessi piangendo.
"N-nulla." rispondo prendendo la maglia da indossare che avevo lasciato sulla maniglia della porta.
Lui mi toglie la maglia dalle mani riposandola nel posto in cui era prima.

"Che hai Allison?" chiede dolcemente asciugando le lacrime dal mio viso.
Non rispondo e affondo direttamente la faccia nel suo petto e abbracciandolo.
Lui ricambia la stretta.
Restiamo così per qualche minuto, fatta eccezione per lui che ogni tanto mi lascia un bacio sul collo, o sulla nuca, o sulla guancia. Oppure mi asciuga le lacrime.

"Andiamo di là." dice prendendo la felpa da indossare e prendendomi per mano mentre mi riporta in camera mia.
Dopodichè si avvicina a me e mi infila la felpa che mi giunge sino alle ginocchia e poi si siede sul letto facendomi sedere sulle sue gambe.
"Mi dici il motivo per cui piangevi?"
"La settimana passata a Chicago." rispondo.
"È per quello?"
"Sì, mi è tornata in mente vedendo i tagli che ho sulle braccia."
"Si vedono ancora?"
Annuisco alzando le maniche della felpa.
Lui sfiora le cicatrici con le dita e poi torna a guardarmi negli occhi.
"Cazzo..."

"Ho fame. Scendiamo sotto a mangiare qualcosa." dico per sviare la conversazione.
Sospira "Va bene, anch'io ho fame."
Gli rivolgo un lieve sorriso e dopodichè scendiamo entrambi al piano di sotto.

SAMANTHA'S POV

"Vieni al nostro tavolo?" mi chiede Aaron.
Annuisco.
"Va bene." rispondo andandomi a sedere accanto a lui.
Di fronte a me invece c'è Martina che si trova in mezzo a Josh e ad Allison. Mentre accanto ad Aaron dall'altra parte si trova Cameron.
Ci sono ancora due posti liberi. Uno accanto a me e uno accanto ad Allison.

Ad un tratto vedo passarmi Nash accanto e andarsi a sedere ad un tavolo da solo.
A dire il vero, nonostante sia arrivato qui da inizio anno, non ha ancora nessun amico nella sua classe.
Le uniche persone eravamo io ed Allison e io ho rovinato tutto.

Qualche volta lo vedo per i corridoi parlare con qualche ragazzo ma solo perché sono compagni, non perché sono amici.

Mi alzo dal mio tavolo e mi dirigo verso il suo tavolo so to lo sguardo di Allison e di Aaron.

"Ehi." lo saluto attirando la sua attenzione.
"Samantha?"
Sorrido.
"Non viene nessuno a sedersi in questo tavolo con te?"
"Ehm...no. Perché?"
"Vieni al nostro tavolo?"
"Perché?"
"Così. Per stare in compagnia. Non è meglio che  stare da solo?"
"Sicura?"
"Ed Allison è d'accordo?"
"Non lo so, ma sta tranquillo. Non ti dirà nulla."
Sospira "Va bene." cede prendendo il suo vassoio e ci dirigiamo verso il mio tavolo.
Torno a sedermi accanto ad Aaron mentre Nash si siede accanto a me.
"Ciao." lo saluta Allison.

Sorrido nel vedere che, nonostante tutto, Allison si comporta con lui normalmente e non ha fatto storie per farlo andare via.
"Ciao." ricambia lui un po' sorpreso dal fatto che lei l'abbia salutato.
"Ehi, tu sei Nash giusto?" chiede Martina.
"Esatto. E tu Martina?"
"Esatto." sorride lei.
E in quel momento tutti i ragazzi del tavolo, ovvero Josh, Cameron e Aaron, si accorgono della presenza di Nash nel tavolo.

Avevo detto che avrei fatto di tutto per far tornare me, Allison e Nash il gruppo che eravamo alle medie e così sarà.

Alessia♥

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Capitolo 27
*** 93. Ancora Lydia ***


ALLISON'S POV

Appena esco dalla classe, trovo Martina accanto alla porta.
"Ehi, com'è andata?" mi chiede.
"Abbastanza bene, te?"
"Lasciamo perdere. Odio profondamente il prof. di fisica."
"Penso che tutti lo odino."

E in effetti è vero.
È il professore più odiato di tutto l'istituto.

Ridacchia. "Andiamo da Cameron e Josh?"
Annuisco sorridendo.

Sì, anche oggi sono agli allenamenti.
Anche perchè domani partono, perciò non hanno più molto tempo.

Appena arriviamo nella palestra vediamo subito Josh parlare com un suo compagmo di squadra.
Ma di Cameron neanche l'ombra.
Appena il ragazzo della mia migliore amica si accorge di lei le sorride e la saluta con un bacio sulle labbra.

Mi avvicino a Josh.
"Sai dov'è Cameron?" gli chiedo.
Lui si guarda un attimo attorno e poi scuote la testa.
"No, mi dispiace. So solo che si è già cambiato ed è uscito prima di me dallo spogliatoio."
"Va bene, grazie." sorrido lievemente.

Mi faccio strada tra i giocatori della squadra alla ricerca del mio ragazzo e dopo cinque minuti buoni lo trovo in un angolo da solo.
Sorrido e sto per chiamarlo quando noto che è al telefono.
Mi avvicino maggiormente per riuscire a sentire la conversazione.

"Lydia...non posso venire prima. Sono a Chicago fino a venerdì pomeriggio."
Dopodichè inizia a parlare lei anche se non riesco a comprendere ciò che dice poichè il volume è troppo basso.
"Se riesco vengo venerdì sera, ok?"
"Penso di riuscirci. Casomai vengo sabato se ci sei."
"Va bene, poi ti faccio sapere. Ciao."

Ancora Lydia...
Ancora lei.

Senza andarlo a salutare torno da Martina.
"Io vado."
"E Cameron?" chiede lei.
"Non so dove sia. Sarà meglio che vada ora."
"Oh...va bene. Allora ci sentiamo. Ciao."
"Ciao." ricambio e mi affretto ad uscire dall'istituto scolastico per non incontrare il mio ragazzo.

CAMERON'S POV

Appena arrivo da Josh lo trovo in compagnia di mia sorella, mentre parla con Zed.
"Marty." la richiamo attirando la sua attenzione.
"Dimmi."
"Allison è ancora in classe?"
"Perché?"
"Tornavamo a casa insieme almeno."
"Ah...no comunque. Era venuta a cercarti."
"Era venuta a cercarmi?"
"Sì, poi però è tornata dicendo che sarebbe tornata a casa."
"Va bene, grazie."

Allison avrà di sicuro sentito che parlavo con Lydia e avrà nuovamente frainteso.
Ma dopotutto non posso dirle la verità.
Perlomeno non per ora.

Appena esco da scuola mi dirigo subito verso casa sua.
Appena ci giungo dinanzi suono più volte il campanello ma nessuno viene ad aprirmi.
Allora vado a vedere se è in camera sua guardando dalla finestra ma non è neppure lì.

Quando vado a vedere se si trova al parco non la trovo neppure li.
L'ultima speranza è quella di trovarla lì.

****

Appena raggiungo la spiaggia, proprio come pensavo la trovo seduta in riva con le ginocchia al petto e il mento appoggiato sopra quest'ultime. Mentre le sue braccia sono avvolte intorno alle gambe.

Sta fissando il mare.
Mi avvicino a lei cautamente tant'è che non si accorge nemmeno di me quando mi trovo a meno di un metro da lei.
Mi siedo accanto a lei facendola voltare.
"Cameron..." sussurra.
"Ti ho cercata dappertutto." le dico.
Lei non dice nulla e appoggia la testa sulla mia spalla.
"Che mi stai nascondendo Cam?"
"Assolutamente nulla, piccola."
"Perché devi vederti con Lydia venerdì sera?"
"Nulla di cui tu debba preoccuparti."
"Perché non me lo dici allora?"
"Lo scoprirai sabato sera ok?"
"Sabato sera c'è-"
"Sì lo so. C'è il ballo. Ci andiamo insieme no?" chiedo.
"Ci-ci andiamo?" chiede.
"Certo, perché non vuoi?"
"No certo che voglio. Solo non sapevo ci andassimo poiché non mi hai invitata."
"Lo so, scusami. Pensavo fosse scontato dato che stiamo insieme. Non sapevo che tu pensassi che non sarei andato."
Sorride gettandomi le braccia al collo.
"Ti amo."
"Ti amo anch'io." dico lasciandole un bacio sul collo.

"Torniamo a casa?" chiedo io.
"No, voglio restare qui ancora per un pò." dice sistemandosi meglio e riappoggiando la testa sulla mia spalla.
"Domani vai a Chicago, non è vero?"
"Esatto. E torno venerdì pomeriggio."
"Mi mancherai. Anche se non ci vedremo solo per pochi giorni."
"Anche tu mi mancherai principessa. Comunque sia ti chiamerò ogni giorno."
"Va bene." risponde.
"Avrei voluto partecipare come cheerleader. Sarei potuta venire con te tra l'altro. Però non me la sento proprio di tornare lì, in quell'albergo."
"Non ti preoccupare. È normale Allison."
"Mi sarebbe piaciuto almeno poter visitare la città. Ci tenevo così tanto quella mattina, quando me l'hai proposto. Non sai quanto sono stata male per aver rifiutato di uscire con te. E per averti fatto soffrire."
"Ehi, piccola. Sì, ci sono rimasto male anch'io, ma l'importante è che sia tutto finito. Se un giorno ci vuoi andare, anche solo per visitare la città, ti ci porto io e la visitiamo comunque. Non abbiamo bisogno di una partita di basket per andarci."
Sorride.
"Sarebbe bellissimo." dice sorridendo pensierosa. "Sarebbe fantastico poter girare tutte le nostre città preferite insieme." sorride ancora.
"Già."
Dopo questa mia frase si susseguono alcuni minuti di silenzio in cui lei mantiene sempre il sorriso e io resto a guardarla.
"A che pensi?"
"Stavo pensando a dove andremo io e te assieme.
Ma te la immagini, che ne so, una vita assieme?
Qualcosa come svegliarsi uno accanto all'altro, tra le stesse coperte bianche, ogni mattina.
Magari sentire lo stress della vita e le piccole cose che rendono triste e condividerle l'uno con l'altra, senza aver bisogno di messaggi.
Potersi mettere in cucina e riempirsi di farina mentre si cucina un dolce o sedersi a bere una cioccolata calda nelle giornate grigie.
Guardare film su film seduti sul divano a coccolarsi e andare a girare il mondo mano nella mano.
Sconfiggere le difficoltà, perché solo assieme ci si sente completi.
Magari potrei cucinare per te e aspettarti sempre con il cibo caldo e tu potresti farmi il cappuccino le mattine.
E tu mi porteresti a vedere il mare sempre e a visitare le mie città preferite, mentre io ti porterei nei miei posti preferiti.
Ti immagini passare una giornata faticosa e ritrovarsi la sera ad addormentarci uno accanto all'altra?
Quanto sarebbe bello stare talmente tanto assieme da conoscere ogni sfaccettatura del carattere dell'altro? Poter scoprire ogni giorno qualcosa di nuovo.
Non attendere il giorno dopo per consolarsi ma poterlo fare subito.
Pensa, potremmo darci tutti i baci che vogliamo durante la giornata e anche il giorno dopo e tutti quelli che seguono.
Non trovi sia incredibile?" dice con occhi sognanti,
"Già, lo è." sorrido per il suo discorso.
"Magari, a tutto questo, ci arriveremo." dico ancora.
"Lo spero tanto." mormora lei.
"Anche io."

NASH' POV

Sono rimasto assai sorpreso ieri quando Samantha mi ha proposto di andare a mangiare al suo tavolo.
E sono rimasto ancora più sorpreso del fatto che Allison non mi abbia cacciato, ma, anzi, mi ha persino salutato.
Anche se da Allison ho sempre desiderato ben più di una semplice amicizia, spero tanto che un giorno torneremo amici, e insieme a Samantha, torneremo il gruppo di prima.
È la cosa che più desidero.
E spero che lo desiderino anche loro due.

"Ehi, scusa." mi richiama una ragazza da dietro.
Appena mi volto la vedo in viso e devo dire che è piuttosto carina.
Ha i capelli castani, lunghi e gli occhi castani.
"Ehi, hai bisogno di qualcosa?"
"Sì, a dire il vero sto cercando la mia classe, la 5E."
"Oh, certo, ti accompagno."
Mentre la guido verso la sua classe ne approfitto per conoscere il suo nome.
"Saresti?"
"Maggie. Maggie Lindemann."
"Wow, che bel nome."
"Grazie." arrossisce. "E tu invece?"
"Nash. Nash Grier."
"Felice di aver fatto la tua conoscenza, Nash."
"È stato un piacere anche per me, Maggie."
"Ora vado. Ci vediamo." sorride "E grazie."

Alessia♥

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Capitolo 28
*** 94. Migliore amico ***


Cameron è partito stamattina.
Per ora non mi ha ancora scritto, ma non lo biasimo.
In fondo sarà arrivato lì da poco e magari si sta sistemando la roba oppure è agli allenamenti.
Fatto sta che ora sono al tavolo della mensa seduta con Aaron.

Nè Martina nè Samantha ci sono oggi.
Martina so che ha la febbre, mentre Sam non so cos'abbia.
"E così hai invitato Samantha al ballo?" mormoro maliziosa ridacchiando.
"Proprio così."
"Ti piace? Lei intendo."
"Diciamo che...non mi è affatto indifferente. Siamo sempre stati buoni amici, ma ultimamente noto un'inspiegabile attrazione verso di lei."
"Non dovrei dirtelo perchè sono sua amica, ma dato che sono anche amica tua, voglio aiutarti. A Samantha piaci un casino."
"Davvero?" alza gli occhi di scatto dal cibo.

Ridacchio per la sua reazione.
"Sì. Pensava non ricambiassi a dire il vero."
Sta per aprire bocca ma viene interrotto dal trillare del mio cellulare.
Sorrido nel vedere che è il mio ragazzo.
Mi porto il cellulare all'orecchio accettando la chiamata.
Il sorriso mi muore pochi secondi dopo quando lo sento parlare.
"Lydia? Ci sei?"
"Non sono Lydia, Cameron." rispondo.
"Allison?"
"Proprio così."
"Oh. Mi dispiace. Ho sbagliato numero. Ciao." e riattacca.

"Qualcosa non va?" chiede Aaron.
"Beh...ecco...il mio ragazzo non era me che voleva sentire ma una certa Lydia." dico acida.
Non mi piace molto che Cameron la chiami, ma ci sarei potuta passare sopra su questo fatto.
Ma il fatto che Cameron mi chiami per errore e dopo essersene accorto mi chiuda il telefono in faccia senza neanche un saluto o un 'come stai?' o una qualsiasi dimostrazione di interesse nei miei confronti, questo no.
Questo non lo accetto.
Ci sono rimasta malissimo quando ha riattaccato.
"Lydia?!" chiede spalancando gli occhi.
"Sì, la conosci?" chiedo sentendo le lacrime pronte a fuoriuscire.
"Certo. È un'amica mia, di Josh e di Cameron che conosciamo dalle medie. Ha due anni in più di noi ed è la sorella di Alan. Lavora in una gioielleria attualmente."
"Oh...e tu sai se Cameron ha mai dimostrato qualche interesse per lei?" chiedo.
"Mai. A dire il vero, tra i tre, ero io quello interessato a lei. Anche se era solo una cotta passeggera."
"E pensi che a Cameron possa piacere, ora?"
"È questo che ti preoccupa Allison? Cameron non prova nulla per lei. Te lo assicuro. Ti ama molto e si vede. Sta certa che nessun ragazzo, avendoti come ragazza, potrebbe anche solo pensare di tradirti o di interessarsi a qualcun'altra. Sei una ragazza fantastica Allison, non scordarlo mai. E Cameron ti ama. Stai certa che tra un pò ti racconterà tutto. Va bene?"

Annuisco sorridendo lievemente.
"Grazie." lo abbraccio.
Oltre a Nash, Aaron è il primo ragazzo -escludendo Cameron che però è il mio ragazzo- a cui riesco a raccontare di tutto. Tutto ciò che mi tormenta. Tutto ciò che mi preoccupa. Tutto. È il migliore amico che io possa desiderare.
E pensare che la nostra amicizia iniziò in un parco nel quale scappai dopo una litigata con mio fratello.

CAMERON'S POV

Dopo essermi cambiato, torno nella mia stanza e mi getto a peso morto sul letto.
L'ho trattata di merda.
L'ho trattata di merda cazzo.
Non era mia intenzione farlo.
Lydia mi aveva inviato un sms in cui diceva che doveva chiedermi una cosa, perciò ho deciso di chiamarla.

Il problema è che ho chiamato Allison al posto suo e le ho pure riattaccato il telefono in faccia quando me ne sono accorto.
Sono un fottuto coglione cazzo.
Provo a chiamare Allison per scusarmi ma non risponde.
Probabilmente non vorrà parlarmi anche perchè ora dovrebbe già essere tornata a casa.
Improvvisamente mi arriva una chiamata da Aaron.
La accetto.
"Aaron? Che c'è?" chiedo.
"Cameron che cazzo stai facendo con Lydia?"
"Aaron non sto facendo assolutamente nulla."
"Perchè la chiami sempre e vi vedete?"
"Non sono cazzi tuoi Aaron." rispondo scocciato da questa conversazione.
Sarà pure il mio migliore amico ma ora sta rompendo.
"Però tuoi sì, dato che Allison piangeva a causa tua."
"Piangeva?"
"Ma dai. Come volevi che reagisse dopo che le hai riattaccato per andare a telefonare a Lydia?"
"Senti, ora ti spiego ma non dirle nulla per favore."
"Va bene. Avanti, dimmi."
"In pratica..."

ALLISON'S POV

Appena esco dalla classe, sto per dirigermi verso l'uscita quando vengo fermata da qualcuno.
"Hayes...ciao!" lo saluto.
"Ehi, Allison volevo chiederti una cosa."
"Certo, dimmi pure."
"Ehm...io volevo chiederti se ti andava di...venire al ballo con me."
"Oh...io..."

Infondo sono ancora molto arrabbiata con il mio ragazzo e accetterei solo per far un dispetto a lui.

Sto per rispondere quando Aaron mi interrompe.
"No, lei ci viene già con me." dice Aaron.
"Oh...va bene, fa nulla." risponde imbarazzato e andando via.
"Quand'è che noi avremmo deciso di andarci insieme al ballo?" inarco un sopracciglio.
"Allison non puoi andarci con lui. So che sei arrabbiata con lui, ma non puoi fargli questo. Gli hai promesso di andarci con lui."
"Lo so." sospiro. "Lo so, stavo commettendo una grossa cazzata."
"Già."
"Io vado a casa, ci vediamo Aaron."
"Certo, ci vediamo. E se Cameron ti chiama rispondigli, magari vuole scusarsi."
Annuisco.

Quando prima mi ha chiamata ho rifiutato la chiamata, ma questa volta non lo farò. Voglio almeno delle scuse.

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Capitolo 29
*** 95. Mi manchi ***


Appena torno a casa, e dopo aver salutato mio fratello, vado in camera mia e mi sdraio sul mio letto accendendo il cellulare dove noto un messaggio del mio ragazzo.

È già tardi poiché ho passato l'intero pomeriggio a casa di Martina.

Il messaggio comunque dice:

Allison appena torni a casa chiamami. Per favore. Mi dispiace per prima, sono stato un coglione. Per favore richiamami.

Faccio come mi dice e lo chiamo.
Risponde al primo squillo.
"Allison mi dispiace tanto, te lo giuro. Sono stato un coglione." lo interrompo prima che possa finire di autoinsularsi.
"Cameron me le hai già dette per messaggio queste cose." rispondo. "Io ti ho chiamato perché voglio delle spiegazioni. Sono ancora arrabbiata con te."
"Allison, riguardo Lydia, ti ho già detto che ti spiegherò tutto sabato sera. Per favore, non saltare a conclusioni affrettate. Fidati di me, solo questo. Ok?"
"Ma perché non me lo puoi dire ora?" insisto.
"Allison non posso dirtelo ora." risponde secco.
"Vaffanculo Cameron."
Sto per riattaccare quando lo sento parlare.
"Non riattaccare per favore. Allison ti assicuro che è tutto tranne che qualcosa di negativo, va bene?"

Va bene, cercherò di fidarmi e di pensare che non sia nulla di negativo.
"Va bene."
"Grazie."
"Mi manchi." dico ad un tratto.
"Mi manchi anche tu piccola. Vorrei tanto essere lì per poterti abbracciare e baciare."
Sorrido.
"Menomale che non devi stare lì una settimana come la scorsa volta e che tornerai dopodomani." mormoro.
"Già."
"Sappi che dovrai farti perdonare per oggi." ridacchio leggermente.
"Lo farò piccola. Lo farò. Mi farò perdonare alla grande."
Sorrido istintivamente.
"Non vedo l'ora."
Ridacchia.
"Lo sai vero che è mezz'ora quasi che stiamo parlando?" ridacchia lui.
"Davvero? Non me sono neppure resa conto." dico volgendo lo sguardo verso l'orologio ed effettivamente è proprio come dice lui.
"È già mezzanotte e mezza." dico ancora.
"Già, sei stanca?"
"Per niente. Tu?"
"Neanche. Restiamo a parlare ancora un po' quindi?"
"Certo."

Restiamo a parlare del più e del meno fino alle tre di notte.
Sì, proprio fino alle tre di notte.
Il tempo si è praticamente volatilizzato tant'è che eravamo entrambi stanchi morti verso la fine della conversazione.

Ne è valsa la pena richiamarlo.

Il giorno dopo...

Mentre mi dirigo verso scuola mi sento afferrare per una spalla.
Mi volto ritrovandomi davanti al gruppo di ragazzi di quella notte.
"Ehi, oggi non c'è la tua -mima le virgolette- guardia del corpo?"
"Che volete?"
"Ok, era un no. Visto che quello stronzo del tuo ragazzo ha fatto tornare la mia ragazza a casa in intimo, ora mi darai quello che dovevi darci quella sera."
"Io non vi darò assolutamente nulla." rispondo con voce meno ferma di come doveva uscire.
"Oh io penso proprio di sì invece. Non hai speranze piccola Harvey, questa volta nessuno ti verrà a salvare. Quindi dammi questo fottuto portafoglio e nessuno si farà male."
"Io non vi darò il mio portafoglio." dico superandoli ma lui prontamente mi afferra per una spalla e mi getta a terra facendo cadere anche il mio zaino.

Si abbassa per prendere il mio zaino e ne tira fuori il portafoglio prendendone tutti i soldi che erano al suo interno e poi me lo rilancia addosso andandosene con i suoi amici che rimane lì a fissarmi con un sorrisetto strafottente.
"Se sapevo che cedevi così facilmente, avrei adottato questo metodo per portarti a letto. Vabbè, fa niente. Sarà per la prossima volta." dice lasciando che alcune lacrime solchino le mie gote.

Cazzo, sono fottutamente troppo debole.

Cameron mi manchi.

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Capitolo 30
*** 96.Voti ***


Alla fine delle lezioni mi dirigo verso la mensa dove mi sono data 'appuntamento' con Martina.

Appena arrivo la trovo appoggiata al muro con il cellulare in mano.
"Ehi." la saluto.
"Ehi, Allison. Non ti avevo vista."
"Andiamo a prendere qualcosa alle macchinette? Oggi non ho voglia di andare a mangiare in mensa." dico.
"Certo. Tanto neppure io ne ho voglia."
"Perfetto allora andiamo." sorrido.

Lei si alza dal muro a cui era appoggiata e insieme ci dirigiamo verso le macchinette dove, purtroppo, trovo i ragazzi che stamattina mi hanno rubato il portafoglio.
Uno di loro appena mi vede sorride.
"Eccola. Proprio di te abbiamo bisogno. Senti, non abbiamo abbastanza soldi per comprare qualcosa per tutti. Daccene un po'."
"Dimenticate che me li avete presi tutti voi stamattina." rispondo.

"Fa nulla. Forza, tu, la sorellina di Dallas, dacci i soldi."
"Cosa? No, assolutamente no. Ve lo potete sognare."
"Oh, io invece penso proprio che ce li darai." dice avvicinandosi a lei e prendendola per un braccio.

Io mi dirigo verso di lui e gli scosto la mano dal braccio della mia amica.
"Lasciala stare." dico.
"Ma guardatela.  La piccola Harvey fa la dura. Non ti conviene sai? Oggi non c'è il tuo fidanzatino a proteggerti. Poverino, è così disperato che si è rimesso con te dopo che ti sei scopata Walker."
Istintivamente gli tiro uno schiaffo così  forte da fargli rimanere il segno delle mie cinque dita sulla guancia.

Ops. Ho tirato troppo forte?
Ma sei cogliona? Hai fatto più che bene.
Giusto giusto. Calma eh però.

"Ma che cazzo fai?" chiede un altro avvicinandosi.
"Quello che avrei dovuto fare sin dall'inizio. Ma non vi vergognate? Prendersela con delle ragazze?"

Quello a cui ho tirato lo schiaffo si avvicina pericolosamente a me e alza un braccio ma io lo spingo forte facendolo andare addosso ai suoi amici.

E tutta questa forza da dove è arrivata?

"Ehi, stai esagerando." dice uno avvicinandomisi minacciosamente.
Sto per ribattere ma Aaron mi interrompe.
"Ehi, ragazze. Vi stavo cercando."
"Ehi." lo saluto.
"Ciao Aaron!" lo saluta Marty.

I ragazzi alzano tutti e tre contemporaneamente gli occhi al cielo e poi se ne vanno, mentre noi tre cominciamo a chiacchierare e prendiamo qualcosa da mangiare alle macchinette.

****

Appena torno a casa trovo mio padre sulla soglia di casa che mi guarda in malo modo.
"Ciao papà!" forzo un sorriso.
"Vieni qui Allison. Dobbiamo parlare noi due."
"Di?"
"Ora lo scoprirai."

Annuisco andandomi a sedere nel divano di fronte a lui.
"Allora...di che mi vuoi parlare?"
"I tuoi voti Allison. I tuoi voti! Stanno scendendo."
"Non ho preso nessuna insufficienza quest'anno." mi difendo.
"Ma non hai neanche preso tutti 10."
"Lo so, ma ho comunque preso dei bei voti."
"Un nove e mezzo in storia ti sembra un bel voto Allison? Un 9 in fisica? Un 8 in matematica? Un 7 in storia? Un 9 in geografia? Dimmi Allison, ti sembrano dei bei voti?!"
"Beh...sì."
"È tutta colpa di quel ragazzaccio. È tutta colpa sua. Ti ha portato verso una cattiva strada! Devi lasciarlo Allison!"
"Papà non mi ha portato in alcuna brutta strada. Lui non ha fatto niente. E no. Non lo lascerò solo perché me lo dici tu. No, non lo farò."
"Dirò a suo padre di costringere il figlio a lasciarti. Tanto siamo amici perciò mi darà ascolto."
"Tu non puoi farlo!" urlo.
"Sì che posso. E lo farò."
"Ora devo uscire perciò hai tutto il giorno per stare  a casa a riflettere su ciò che ti ho detto."

****

Sbatto violentemente la porta della mia stanza e mi chiudo a chiave dentro.
Mi arriva una chiamata dal mio ragazzo.
"Ehi piccola, come stai?"
"Ehi, bene. Tu?" rispondo con tono poco vivace.
"OK...non stai bene...comunque io sto bene grazie. Ritornando a te, che hai?"
"Sto bene, davvero Cam. Non preoccuparti."
"Allison so riconoscere quando menti e questo è uno di quei momenti. Come stai Allison? Rispondimi sinceramente."
Sospiro.
"È tutto una merda Cam. Mi manchi troppo. Litigo in continuazione con mio padre. A scuola le frecciatine e le battute non mancano a causa di quella cazzo di foto e, come se non fosse abbastanza, stamattina i ragazzi di quella sera mi hanno fregato il portafoglio." rilascio un sospiro a fine frase dato che ho trattenuto il fiato per tutto il tempo.

"Chi ti ha rubato il portafoglio?" chiede digrignando i denti.
"Non li conosco per nome. Era uno di loro. Ma comunque quando hanno cercato di rubarlo a Martina mi sono difesa. Ok...forse non sono il massimo uno schiaffo e una spinta ma è pur sempre qualcosa." scrollo le spalle.
"Giuro che quando torno li ammazzo." sospira "E per quanto riguarda tuo padre? Perché avete litigato?"
"Dice che i miei voti sono scesi ed è tutta colpa tua. Che mi stai portando in una cattiva strada e che devo lasciarti. E che se non lo farò io, lo farà lui andando a parlare con tuo padre che ti obbligherà a lasciarmi."
"E-e tu mi lascerai?" chiede con voce timorosa.
"Certo che no, Cam. Ti amo e lui non mi impedirà in alcun modo di stare insieme a te."
"Va bene. Ora, vorrei tanto restare a parlare con te, ma devo andare, tra poco inizia la partita."
"Va bene, buona fortuna."
"Grazie, ci vediamo domani. Ti amo."
"Ti amo anch'io, a domani."

//ANGOLO AUTRICE//

Heii♥
Come state?
Spero bene  (no, non sono The Zapper, ahaha).
Questo è il capitolo 96.
Spero vi sia piaciuto.
A domani con il cap. 97.

Alessia♥

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Capitolo 31
*** 97, Canzoni ***


"Eccoci arrivati!" dice mio fratello mentre parcheggia davanti all'aeroporto.
"Possiamo dare un passaggio a Cameron così non si deve portare il borsone e la valigia a piedi fino a casa?" chiedo a mio fratello.
"Va bene."
Scendiamo entrambi dalla macchina e nel frattempo dice:
"Dopo esco con Becky, però dato che è a casa di una sua amica la passo a prendere. A te ti lascio a casa del tuo ragazzo?"
"Sì." sorrido.

Appena entriamo nell'aeroporto vado subito a chiedere a che ora dovrebbe arrivare il prossimo aereo e mi viene detto che sta già arrivando, non a caso pochi minuti dopo vedo arrivaere Cameron con una valigia e un borsone in mano.
Ad un tratto si ferma e tira fuori il cellulare e subito sento trillare il mio.
Sorrido nel constatare che rimango il suo primo pensiero anche appena sceso dall'aereo.

Senza aspettare qualche secondo in più gli corro incontro e quando sono vicina a lui gli getto le braccia al collo e lo bacio.
Lui all'inizio non ricambia cercando di guardare la persona che si trova davanti e appena mi vede comincia a ricambiare il bacio anche lui rendendolo più passionale.
Quando ci stacchiamo rimaniamo a guardarci negli occhi entrambi ansimanti.
"Mi era mancato baciarti, ma più di tutto mi sei mancata tu." sorride seguito da me.
"Sei venuta da sola?" chiede.
"No, mi ha accompagnato mio fratello. A proposito, puoi venire in macchina anche tu così non ti fai dei chilometri a piedi fino a casa con questi borsoni."
"Va bene, grazie." risponde.

****

"Mia sorella non c'è?" chiede il mio ragazzo una volta chiusa la porta di casa sua.
"No. È uscita con Josh."
Annuisce.
"Andiamo nella mia stanza." dice cominciando a dirigersi lì mentre io lo seguo.

Appena entra sistema la valigia e il borsone in un angolo della stanza e si getta a peso morto sul letto.
"È nuovo quel vestito?" chiede fissando il mio vestito blu scuro che giunge sino a metà coscia.
"Sì, l'ho preso il giorno in cui sei partito. Ti piace?"
"È meraviglioso. Poi a te sta d'incanto."
Arrossisco sorridendo.
"Allora -mi siedo sul letto accanto a lui- com'è andata la partita?"
"Abbiamo vinto." sorride.
"Congratulazioni." gli do un bacio a stampo.
"Grazie piccola."

Quando mi avvicino alla sua scrivania, noto un foglietto.
Sorrido quando realizzo di cosa si tratta.
"È la canzone che mi hai cantato al compleanno vero?" chiedo.
"Proprio così." sorride.
"Me la canteresti ora? Se non sei troppo stanco eh." dico.
"Non sono mai stanco per te." dice alzandosi di scatto dal letto e andando a recuperare la sua chitarra.
Mi fa segno di sedermi sul letto di fronte a lui e poi comincia a cantare.
Per tutto il tempo i nostri occhi rimangono come incatenati e mantengo un sorriso da ebete per tutto il tempo.
Quando finisce si avvicina a me schioccandomi un bacio sulla punta del naso.
"Aspetta un attimo."
"Cosa?"
"Ora lo vedi. Un attimo." dice alzandosi dal letto e avvicinandosi alla sua scrivania aprendo tutti i cassetti finchè non trova un foglietto.

Ritorna a sedersi vicino a me e mi porge il foglietto.
"She bad." sussurro leggendo ciò che è scritto in alto.
"Leggila. Dimmi cosa ne pensi." dice lui.
"È una canzone?" chiedo.
"Sì. È sempre dedicata a te." dice e vedo un leggero rossore colorare le sue gote.

Aww♥

"Che ne pensi? Del testo?"
"È bellissima come l'altra. Però mi piacerebbe che la cantassi."
Sorride.
Riprende in mano la chitarra e comincia a cantare questa canzone.

If you with it

Late nights, no dress code
She stay fly like jets go
Don't have no reasons, ain't got no M.O.
See her lifestyle stay bankrolled
But she work like it ain't though
Yeah, she might get ratchet
But she know, she bad though

She know, she bad though
She know, she bad
Monday thru Friday, she off in her zone
Come Friday night then she know that it's on
Call her girls and she rolling up
Hit the party, it's going up

Shake that, work that, move that, yeah
She a good girl, but you know she bad though
One time, two time, she can, oh, yeah
She a good girl, but you know she bad though

Daddy's all delusional
Upscales her usual
Bad chick from the valley
Need cash to be suitable
Yeah, yeah, he keeps her lavish but
He don't know her habits 'cause
She likes to party, yeah
She know she bad

She know, she bad though
She know, she bad
Monday thru Friday, you off in your zone
Come Friday night then you know that it's on
Call your girls and you rolling up
Hit the party, it's going up

Shake that, work that, move that, yeah
She a good girl but you know she bad though
One time, two time, she can, oh, yeah
She a good girl but you know she bad though

Just keep on shaking that thang, yeah
Shaking that thang for me, shaking that thang, yeah
Just keep on shaking that thang for me

If you with it
You can get it
If you with it
Oh, yeah

Going up
Going up

Shake that, work that, move that, yeah
She a good girl but you know she bad though
One time, two time, she can, oh, yeah
She a good girl but you know she bad though

Just keep on shaking that thang, yeah
Shaking that thang for me, shaking that thang, yeah
Just keep on shaking that thang for me

Quando finisce la canzone mi accorgo di avere gli occhi lucidi.
Senza dire nulla, gli getto le braccia al collo e lo stringo forte.
"Ehi...non piangere piccola." ridacchia lui passandomi una mano sulla schiena.
"Tu non puoi capire quanto ti amo." mormoro al suo orecchio.
Sorride.
"Anche io ti amo tanto, Allison."

"Sei bravissimo comunque." sorrido.
"Grazie."
"Hai mai pensato di farlo come lavoro?" chiedo.
"No, e a dire il vero mi piace abbastanza cantare e scrivere canzoni, ma non penso mi piacerebbe farlo come lavoro. Probabilmente sarebbe troppo impegnativo. È solo un hobby per me, se così si può dire."
"Capisco." gli sorrido.

La sera successiva...

Questa sera c'era il ballo di San Valentino.
Beh, diciamo che finora non è andata esattamente come speravo.
È passata già quasi un'ora che io sono qui e Cameron ancora non si è fatto vivo.
Sia Martina che Sam mi hanno chiesto se volessi che restassero a farmi compagnia ma io ho giustamente rifiutato.
Non mi va che si rovinino la serata per me.

Se non arriva entro venti minuti penso proprio che me tornerò a casa.
Non posso stare ad aspettarlo tutta la sera.
All'improvviso mi sento afferrare da una spalla.
Pensando sia Cameron sorrido voltandomi e dico:
"Cameron finalmente! Pensavo non venissi più."
"Non sono Cameron." ridacchia Hayes.
"Oh giusto scusa." sorrido imbarazzata.
"Non sei più con Aaron?"
"No, alla fine è venuto con Samantha." dico una mezza bugia perchè infondo io non sarei mai venuta con Aaron. Era solo una scusa.

"Ah...e con chi sei venuta?"
"Con Cameron ma non è arrivato ancora."
"Ok... ti andrebbe di ballare con me allora?" chiede sorridendo lievemente.

//ANGOLO AUTRICE//

Ciauuuuu♥
Come va?
Scusate per l'immenso ritardo del capitolo!♥
Ho avuto un problemino e in pratica stanotte dovevo pubblicarlo ma si è cancellato tutto perciò ho dovuto riscriverlo.
Spero vi sia piaciuto comunque!
Cosa dirà Allison? Accetterà di ballare con Hayes, fratellastro di Cameron? E Cameron si presenterà al ballo? Perchè non è venuto? E Lydia? Cosa c'entra lei con Cameron?
Queste cose le scoprirete tutte nel prossimo capitolo, il 98.

A presto!♥

Alessia♥

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Capitolo 32
*** 98. Con chi vuoi ballare? ***


"Allora?" chiede dopo alcuni minuti di silenzio "Accetti o no?"
"Hay-" mi interrompo quando mi sento circondare i fianchi.
"Mi dispiace ma lei è già con me. Perciò la risposta è no."
"Non pensi che debba decidere lei con chi ballare?"
"Allora forza Allison. Con chi vuoi ballare?" chiede Cameron.

Volgo uno sguardo dispiaciuto ad Hayes.
"Hayes mi dispiace, ma avevo già deciso di venirci con Cameron." mormoro.
"Allison ti ha lasciata sola per un'ora. Non pensi che dovresti essere almeno arrabbiata con lui?"
"E tu non pensi che magari ho avuto un valido motivo per il mio ritardo?"
"Bah...Allison fa' come vuoi. Pensavo ti facessi rispettare un po' di più." dice e se ne va.

Sospiro tornando a guardare il mio ragazzo che ha ancora il braccio attorno alla mia vita.
"Spero tu abbia una valida motivazione per avermi fatta aspettare un'ora la serata di San Valentino."
"Mi farò perdonare per bene principessa." mi lascia un bacio a fior di labbra e poi mi prende per mano.
"Vieni. Devo darti una cosa." sorride conducendomi in uno sgabuzzino buio.

"Ok, non sarà il luogo più romantico del mondo ma perlomeno siamo soli." sorride.
"Ora mi spiegherai il motivo del tuo ritardo?
Sospira.
"Ero con Lydia." dice e il mio cuore manca un battito.

"C-cosa?"
"Sì, ero con lei."
"Beh allora tornatene da lei." dico ma lui subito mi interrompe.
"Ma era per una buona causa." sorride.
Sbuffo una risata. "E sentiamo? Quale sarebbe?"

Lo vedo mettersi le mani nelle tasche posteriori dei jeans e tirarne fuori due scatolette.
Una più grande e una più piccola.
"Sono per te. Aprile. Prima quella grande possibilmente."

Sorrido lievemente.
"Non ce n'era bisogno Cam." sussurro.
"Sì invece. Aprile per favore."
Prendo in mano la scatolina più grande e sciolgo il fiocco di essa per poi sollevarne il piccolo coperchio.

"I-io..."
Non riesco più a parlare.

È un braccialetto d'argento con un ciondolino a forma di cuore.
Mentre me lo rigiro tra le mani noto che si può aprire il ciondolo.
Aprendolo per poco non scoppio a piangere dall'emozione.

All'interno c'è una nostra foto dove ci stiamo baciando.
"Ti piace?" chiede esitante.
"Un mondo." rispondo.
"Me lo metti?" chiedo.
Annuisce sorridendo.
Mi prende il braccialetto dalle mani e poi mi solleva delicatamente il polso mettendomi il braccialetto.

Lo abbraccio istintivamente.
"Ti amo troppo."
"Ti amo anch'io principessa. Ora apri l'altra scatolina."
"Hai esagerato Cam. Non dovevi spendere tutti questi soldi per me."
"Per te questo ed altro."

Gli rivolgo un timido sorriso e poi gli prendo dalle mani l'altro pacchettino.

Ok...non sono per niente pronta ad aprire questo secondo regalo.
Non so come potrei reagire questa volta.
Rilascio un sospiro e sciolgo il fiocco di questo pacchettino sollevando anche  di esso il coperchio.

Appena ne estraggo il contenuto, senza neanche pensare a ciò che faccio, gli getto le braccia al collo saltandogli in braccio.

Ok forse ho avuto una reazione sin troppo esagerata.

Per poco non cadeva all'indietro.
Mi afferra per le cosce sistemandomi neglio.

Sto per scoppiare a piangere dalla gioia.

Mi ha regalato un anello d'argento con inciso A & C.

Le iniziali dei nostri nomi.

Oddio.

"Oddio non so come ringraziarti." sorrido sul suo collo.
"Non sei obbligata a farlo piccola. Mi basta sapere che ti sono piaciuti i regali."
"Li adoro."
"Sono perdonato?"
"Certo che lo sei. Non c'era neppure bisogno di chiederlo."

"Comunque non te l'ho ancora detto ma sei bellissima stasera."
"Grazie." arrossisco.
"Allison...ritornando a Lydia" comincia a parlare. A dire il vero mi ero anche dimenticata di lei. "Come penso già sai, lei lavora in una gioielleria."
"Li ha fatti lei?" spalanco gli occhi sorpresa.
"Esatto."
"Oddio. Non so come ho fatto a pensare che fosse una minaccia per la nostra relazione. Ti chiedo solo un favore." dico.
"Dimmi."
"Se la rivedrai ringraziarla tantissimo da parte mia." sorrido.
"Lo farò piccola."

Dopo questa frase rimango qualche minuto in silenzio a riflettere su una cosa.
"Cam..."
"Cosa c'è?"
"Io...mi dispiace tanto. Mi sono dimenticata di prenderti qualcosa. Mi dispiace." gli Volgo lo sguardo più dispiaciuto che ho.
Sbuffa una risata.
"Non fa nulla, davvero piccola. A me basti te e soprattutto mi basta che tu sei felice."

Dopo questa frase senza aggiungere altro annullo la distanza tra i nostri visi e lo bacio.

//ANGOLO AUTRICE//

Ciauuu♥
Ecco il capitolo 98.
Due capitoli in un giorno...wow.
Ecco scoperto tutto quello che c'era da scoprire per ora.
Spero che il capitolo vi sia piaciuto e a presto con il capitolo 98!♥

Alessia♥

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Capitolo 33
*** 99.Bacio ***


"O mio dio! Quanto è dolce il tuo ragazzo!" quasi urla Samantha.
"Cazzo se Cameron è diventato romantico. E tutto questo per te. Aww." dice Martina.
Ridacchio.

Ad un certo punto, tutti i posti accanto a noi vengono occupati da Cameron, Josh e Aaron.
Aaron volge un sorriso a Samantha che ricambia distogliendo quasi subito lo sguardo imbarazzata.
Sia io che Martina ci voltiamo di scatto verso di lei.

"Devo dirci qualcosa per caso?" chiedo io inarcando un sopracciglio.
"Ecco...beh...ieri sera a-al ballo ci siamo baciati." si attorciglia una ciocca di capelli con la mano nervosamente.
"Cosa?" chiediamo contemporaneamente io e Martina facendo girare tutti.

Ops.

"Sì, ma forse per lui non ha neanche significato nulla, quindi perchè continuare a parlarne. Magari l'ha fatto solo così, magari neanche gli interesso."
"Io penso che gli piaci e anche tanto." mormora Martina guardando Aaron con la coda dell'occhio e con un sorrisetto sulle labbra.

"Ma come no? Ti ha anche sorriso." esclamo io.
"Come faccio a capire se gli piaccio veramente?" chiede mordendosi il labbro inferiore.
"Semplice. Chiedigli se quello che è successo ieri sera lo rifarebbe. Se ti dice di sì è cotto di te."
Annuisce.

"Gli parlerò dopo le lezioni, quando saremo da soli."
"Vedrai che andrà tutto bene." la rassicura Martina.
"Ehi piccola." mi saluta il mio ragazzo.
"Ehi." sorrido.

Gli sfugge un sorrisino quando il suo sguardo ricade sul braccio dove ho sia il bracciale che l'anello.
"Ti piacciono veramente così tanto i miei regali."
"Li adoro. Come potrei non farlo? Sono meravigliosi."
Sorride.

"A Martina ho regalato due bracciali, uno ad un compleanno e uno a Natale ma non li ha mai messi. Non è tipo da gioielli. Per questo sia al tuo compleanno che ieri ero dubbioso su cosa prenderti. Al compleanno non sapevo se ti potesse piacere. E ieri sera non sapevo se potevo sembrare troppo...non lo so...ripetitivo a regalarti di nuovo dei gioielli."
"Sei il ragazzo migliore del mondo." lo abbraccio sorridendo.

CAMERON'S POV

"Comunque siami amici. Avrei potuto anche regalarteli, lo sai."
"Lo so, Lydia. Grazie ma è la mia ragazza. Dovrò pur spenderli dei soldi, non mi va di farmeli regalare. Inoltre meritavano il loro costo, sei stata bravissima come sempre. Le sono piaciuti un sacco."

"Ne sono contenta. È adorabile Allison. Anche se non la conosco di persona, ma da ciò che mi racconti sembra davvero una ragazza di fantastica."
"Sì, lo è." sorrido pensando a lei.
"Sei proprio innamorato eh?" ridacchia.

"E riguardo al tuo matrimonio? Allora, quando vi sposate?"
"Il mese prossimo." sorride felice.
Il suo ragazzo le ha chiesto ieri sera di sposarla.
Involontariamente penso a quando io ed Allison ci sposeremo.
Se ci sposeremo. Ce n'è sempre una a compromettere la nostra relazione. Ma devo ammettere che l'idea mi alletta assai.

"Ah." comincia attirando la mia attenzione. "Ovviamente sei invitato. Può venire anche Allison se vuole. Mi piacerebbe conoscerla di persona."
"Certo, glielo chiederò."
"Sono agitatissima." dice nervosamente.
Ridacchio mentre continuiamo a parlare ancora per un po'.

SAMANTHA'S POV

"Aaron!" lo richiamo quando vedo che sta per uscire dall'edificio scolastico.
Si gira di scatto e appena mi nota sorride.
"Ehi Sam!"
"Ehi."
"Hai bisogno di qualcosa?"
"N-no...ecco...io...ehm..." mi gratto la nuca imbarazzata.
"Io?" ridacchia divertito dalla situazione.

Se ridi mi metti ancora più in difficoltà sappilo.

"Io volevo parlare di ieri sera."
"Del bacio?" chiede senza troppi giramenti di parole.
"S-sì." abbasso lo sguardo.
"Se vuoi sapere se mi è piaciuto, sì. Mi è piaciuto Sam."
"E-e...ecco lo rifaresti?"

Sbuffa un sorriso e mi alza il viso guardandomi negli occhi e tutto il mondo parve fermarsi.
Imbarazzo.

Un grande imbarazzo.

I nostri visi sono separati da pochissimi millimetri di distanza.
Basta un secondo, un solo secondo perchè il mio 'sogno' si realizzasse e la favola divenisse realtà. Le lingue si esplorano,si cercavano, si coccolano e abbracciano.

È un bacio dolcissimo, romantico, il nostro secondo bacio.
Tutta l'agitazione è vanita...ora provo solo amora, rilassamento..tutte le cose di quel mondo sono racchiuse in che cosa? In un semplice gesto d'amore.

Lui mi accarezza i capelli  e io provo gioia..un immensa gioia.
Non riusciamo più a staccarci...l'attrazione è oramai indomabile. Chiusi gli occhi.

Allora è vero, pensai, i sogni si realizzano a volte.

//ANGOLO AUTRICE//

Heiii♥
Scusate se il capitolo è abbastanza corto, ma sono in viaggio e riesco a scrivere poco. Ora poi che andrò al mare, non avrò molto Internet ma cercherò di fare il possibile per regalarvi i capitoli il prima possibile, anche se corti.
Scusatemi ancora.
Comunque sia spero che il capitolo vi sia piaciuto e che non vi abbia deluso.
A presto con il capitolo 100!!!
Ancora non ci credo che siamo già al capitolo 100♥♥

Alessia♥

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Capitolo 34
*** 100. Voglia di te. ***


"Cam...Cameron fermati." ridacchio mentre Cameron continua a lasciarmi dei baci sul collo e continua continua a tenere le mani sotto la mia maglietta.

Se non si ferma finiremo per farlo qui dentro.
Nel bagno delle ragazze.

Ma lui non mi ascolta e comincia a succhiare.
Quando finisce si stacca con un sorriso soddisfatto.
Mi guardo sullo schermo del cellulare e noto una chiazza violacea sul collo.
"Ma sei pazzo?!" strabuzzo gli occhi. "Lo vedranno tutti. E si accorgeranno che abbiamo fatto qualcosa perché prima non c'è l'avevo."
Lui ridacchia.
"Almeno tutti sapranno che sei mia e non ti si avvicineranno."
Roteo gli occhi scherzosamente.

"Lo sanno già Cam." gli circondo il collo con le braccia e avvicinando il mio viso al suo in modo che i nostri nasi si sfiorino.
"Meglio prevenire." ridacchia poi continua "E dai piccola. Non ci scoprirà nessuno." mi volge gli occhioni dolci.
È davvero difficile resistergli così.

"No, Cam. Siamo a scuola."
"Allora questo vuol dire che se andassimo a casa mia-"
"No." lo blocco ridacchiando.
"A casa tua allora?"
"Neanche."
"Ah, ho capito. Vuoi farlo in spiaggia."
"No Cam." ridacchio lasciandogli un bacio a stampo.
"Ora torniamo in classe prima ch-" vengo interrotta dalla porta di uno dei bagni che sbatte violentemente contro il muro e Becky uscire in lacrime.
Io e Cam ci guardiamo.
Lei rimane qualche secondo a fissarci e poi scappa via.
"Che cos'ha?" chiedo.
"Non lo so. Penso però che a tuo fratello dovresti dirlo. È la sua ragazza in fondo."
"Già." annuisco.
"Avanti, torniamo in classe." dice lasciandomi un ultimo bacio a stampo e prendendomi per mano tornando in classe.

"Allison." mi richiama a bassa voce Josh che si trova davanti a me ed è seduto accanto a Becky.
Gli faccio cenno di continuare.
"Ti conviene coprirti il collo con i capelli se non vuoi far scoprire cosa avete fatto in bagno." ridacchia.
Cameron mi fissa il collo e dopodichè ride anch'egli.
Arrossisco imbarazzata e mi porto i capelli sul punto dove si trova il succhiotto.

Dopodichè Josh rivolge un ultimo sguardo divertito e torna a seguire la lezione, stessa cosa facciamo anche noi.

AARON'S POV

È tutto così nuovo.

Mai, giuro mai, avrei pensato che un giorno mi sarei fidanzato con Samantha.
Sì, siamo sempre stati buoni amici noi due, ma nulla di più.

Okay, l'ho sempre trovata una bella ragazza ma non mi era mai passato per la testa di mettermi con lei.

E dire che mi è sempre piaciuta Allison, sin da quando l'ho conosciuta.
Ma ovviamente, come è giusto che sia, non ci ho mai provato con lei e l'ho sempre considerata soltanto un'amica.

Tra l'altro è la ragazza del mio migliore amico, perciò non mi sarei mai azzardato.

Ritornando a Samantha, soltanto nelle ultime settimane ho capito di provare qualcosa per lei.
E solo la serata di San Valentino ho avuto il coraggio di baciarla.
A dire la verità, avevo paura che mi respingesse o che, peggio ancora, mi tirasse uno schiaffo.

So che Allison mi ha detto che le piacevo e mi fido di lei, ma avevo comunque un po' di paura in quel momento.

Sobbalzo quando sento il mio cellulare vibrare, segno che è arrivato un messaggio.

Sam
Scusa se in caso ti ho svegliato, volevo solo sapere se dormivi di già. Io non ci riesco.

Io
Ehi. Non mi hai svegliato, tranquilla, neanche io riuscivo a dormire.

Sam
Sei già a letto?

Io
Proprio così.

Sam
Allora la festa di domani sera a casa tua è confermata?

Io
Certo. Allison e Cameron hanno già detto che vengono.
Josh e Martina anche. Anche Trevor e Alan. Aspetto solo la conferma di Zac.

Sam
Capito. Ci vediamo domani sera allora?

Io
Anche prima. Se vuoi possiamo uscire insieme domani pomeriggio. No?

Sam
Certo, va benissimo. A domani allora! Notte Aaron♡

Io
Notte Sam ; )

JORGE'S POV

Avevo appena finito di bere la mia tazzina di caffè quando sento la porta di casa aprirsi facendo comparire mia sorella.
"Ehi, ciao!" sorrido.
"Ciao!" si accorge solo in quel momento di me.

Appena entrata aveva uno sguardo pensieroso e rivolto verso il basso.

"Tutto...tutto bene?" chiedo accigliandomi.
"Sì, certo. Ma ti devo parlare di una cosa."
"Devo preoccuparmi?"
"Forse." si morde il labbro inferiore.

"Ok..." rilascio un sospiro. "Cosa devi dirmi?"
"Tu sai se Becky sta passando qualche brutto periodo in questo momento?"
"Ehm...dipende da qual'è quello di cui parli."
"Non lo so. Solo che oggi quando io e Cam-" si interrompe di scatto. "Quando io ero in bagno-" questa volta la interrompo io.
"Tu o tu e Cameron?"
Sospira. "E va bene. Io e Cameron. Ma non stavamo facendo male nulla di male, te lo giuro. Solo baciando, nulla di più. "

Le faccio cenno di continuare.
"E comunque ad un certo abbiamo visto Becky uscire dal bagno in lacrime e...aveva dei lividi sulle braccia. Ho pensato che qualcuno potesse aver-"
"Quel bastardo di suo padre!" digrigno i denti.
"Eh?"
"Suo padre. La picchia e ha abusato di lei più di una volta."
"C-cosa?" strabuzza gli occhi.

ALLISON PC

"Cosa?" strabuzzo gli occhi.
'Proprio cos-" non finisce la frase che si spalanca la porta e vediamo entrare Becky che appena vede mio fratello si catapulta tra le sue braccia.

Sento vibrare il mio cellulare.

Cameron.

Cam♡
Ho bisogno di te, piccola. Ti aspetto a casa di mio padre <3

"Beh...io vado. Ciao Jorge, ciao Becky!" saluto anche se l'unico a ricambiare è mio fratello dato che lei è ancora tra le sue braccia.


//ANGOLO AUTRICE//

Heiii♡
Scusate per l'assenza ma qui al mare ho pochissimo Internet e praticamente giro con il cellulare ovunque poiché uso il  wi-fi dei bar e dei ristoranti e di notte quello dell'albergo.
Spero siate soddisfatte del capitolo!!♡
Cosa sarà successo a Becky?
Perché Cameron ha bisogno di Allison?
Lo scoprirete nel capitolo 101!!!

Alessia♥

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Capitolo 35
*** 101. Padri ***


JORGE'S POV

Dopo alcuni minuti passati senza che nessuno dei due proferisse parola, la allontano delicatamente e le poggio le mani sulle spalle.

"Cos'è successo Beck?" le chiedo dolcemente.
"Sempre lui." risponde asciugandosi le lacrime.

"Quando l'hai visto?"
"Stamattina...prima-prima di andare a scuola. Ero da sola e l'ho incontrato e-e lui mi ha trascinato con la forza a casa sua e mi ha picchiata."

Non so che dire.
Non ho mai conosciuto una persona peggiore di suo padre.
Se solo me lo ritrovassi davanti in questo momento, lo ucciderei con le mie stesse mani.

Come cazzo si fa a trattare così una figlia?
E la cosa peggiore è che non ha neppure un motivo per farlo anche se, anche se ce l'avesse, non giustificherebbe comunque il suo comportamento.

"P-poi si è scusato dicendo che gli dispiaceva di aver rovinato un corpo come il mio, mi tolse la maglietta e...ti lascio immaginare com'è finita."
"Becky lo devi denunciare. Quel pezzo di merda,  che non è neanche degno di essere chiamato padre, non può passarla liscia. Se non fai qualcosa, lui continuerà e non ne uscirai più e scusami se te lo dico in questo modo ma è così."
"N-no. Non voglio denunciarlo. H-ho paura. Se non ci sarebbero prove sufficienti per metterlo dentro oppure se riuscisse ad evadere, sarei finita."
"Ma non può passarla liscia."
"Lo so. Jorge, se troverò il coraggio giuro che lo denuncerò, ma ho bisogno del tuo aiuto e soprattutto ho bisogno di te." dice prendendomi il viso tra le mani e baciandomi.

Ricambio il bacio poggiando le mani sui suoi fianchi e circondadole la vita.

Lei mi circonda il collo con le braccia e mi tira delicatamente i ciuffi di capelli dietro la testa.
"Ti amo Jorge." dice tenendo la fronte incollata alla mia.
"Ti amo Becky."

Ora non resta nulla da fare se non farla pagare a quel pezzo di merda.

ALLISON'S POV

Mentre mi avvio verso casa del padre del mio ragazzo gli mando un sms.

Tutto bene Cam? Di cosa hai bisogno?

Chiedo.

La risposta arriva pochi secondi dopo.

Non preoccuparti piccola. Non è niente di grave. Ti spiego tutto quando arrivi.

Mi dice lui.

Gli mando un 'Okk' e nel frattempo proseguo verso casa sua.

Mentre sono sempre più vicina a casa sua, sento un clacson dietro di me.
Ma che ci fa mio padre qui?

"Dove stai andando? Non starai andando da quello squilibrato del tuo ragazzo, vero?"

Cerco di ignorare il fatto che abbia appena dato dello squilibrato al mio ragazzo e sospiro alzando gli occhi al cielo.
"No, vado da Samantha." dico.
La sua è l'unica casa nei dintorni.
E non posso dirgli che vado da Cameron perché me lo proibirebbe.

"Sicura?"
"Certo."
"Non stai mentendo vero Allison?"
"Certo che no." rispondo.
"Ma che ci fai qui? Mi stavi forse seguendo?"
"No, tornavo dal lavoro e ti ho vista camminare."
"Oh capisco." annuisco e proseguo per la mia strada.

Dopo alcuni minuti giungo finalmente davanti alla casa del padre del mio ragazzo.

Appena suono, lui mi viene subito ad aprire con una bambina in braccio.
Emily.
"Ehi! Menomale che sei arrivata!" sospira sollevato.
"Ciao. Che succede?" chiedo.
"Mio padre mi ha incaricato di occuparmi di Emily fino a stasera, poiché lui è al lavoro, Hayes è agli allenamenti di football ed Emma al corso di canto. Ed ho bisogno del tuo aiuto perché non ci so fare con i bambini. Sto impazzendo."

Ridacchio.
"Certo. Ti aiuterò volentieri. Non sarò la migliore, ma ci so fare almeno un minimo con i bambini." sorrido.
"Grazie." dice andando a chiudere la porta.
"Figurati."
"Ciao." sento dire da una voce infantile.
Mi giro e mi accorgo che a parlare è stata Emily che si è appena svegliata.
"Ciao." le sorrido dolcemente scostandole i capelli dal viso.
"Sei bella!" dice improvvisamente.
"Grazie piccola." sorrido "Anche tu sei bellissima."
Rimane per qualche minuto in silenzio e poi si decide a parlare
"Fame!" si volta poi verso di Cameron facendo il labbruccio.

Quanto può essere tenera questa bambina?

"Cosa vuoi da mangiare?" chiede Cameron dirigendosi in cucina e facendomi segno di seguirlo.

"Pop corn." sorride battendo le mani.
"Di nuovo?" chiede esasperato sbruffando.
"Cameron..." lo richiamo.
"È la terza volta che li vuole Allison."
Mi sfugge una risatina.
"Ci penso io, non preoccuparti." sorrido prendendola in braccio.

Quando ho finito di preparare i pop corn, torno in salotto con la sorellina del mio ragazzo in braccio.
La poso delicatamente sul divano e le porgo i popcorn.

"Guardiamo un cartone?" chiede.
"Va bene. Che vuoi vedere?"
"Cenerentola." ridacchia.

"Vado a prendere io il dvd. " dice il mio ragazzo alzandosi dal divano sul quale era seduto.

Torna pochi minuti dopo con il dvd in mano e me lo porge.
Quando il cartone parte, mi vado a sedere vicino a Cameron che è accanto ad Emily.
Quando mi guarda lo vedo sorridere.
"Cosa c'è?" chiedo.
"Nulla. Saresti una mamma grandiosa." dice circondandomi le spalle con un braccio e attiranndoni a sé facendomi appoggiare la testa sul suo petto.

Sorrido involontariamente.
"Grazie." dico "Anche tu non saresti male." gli lascio un bacio sulla guancia.
"Ti amo piccola."
"Ti amo anch'io Cam." lo bacio questa volta sulle labbra.

"Non guardate?" si gira verso di noi la bambina.

"Sì certo che guardiamo." mi ricompongo subito.

"Tutta colpa tua!" mi incolpa il mio ragazzo.

"Mia?!" ridacchio portandomi una mano sul petto.

"Sì. Mi distrai piccola, sei troppo bella."

Arrossisco e per non farglielo notare mi volto verso la tv cominciando a seguire anch'io il cartone animato.

Quando esso finisce, Cameron si è ormai addormentato e la bambina anche, ed è ormai sera.

In pratica sono l'unica ancora sveglia.

Tra poco dobbiamo andare a casa di Aaron.

Appena sento il campanello suonare corro subito ad aprire la porta ritrovandomi di fronte Emma ed Hayes.
"Oh ciao, Allison." mi saluta Emma.
"Ehi, che ci fai qui?" chiede Hayes sorridendo.

Pensavo ce l'avesse ancora con me per sabato sera.

"Ehi. Nulla, sono venuta qui per aiutare Cameron con Emily."
"Capito. E lui ora dov'è?" chiede sempre Hayes.
"Sul divano, con Emily seduta sulle sue gambe. Stavamo guardando un cartone animato e si sono addormentati entrambi." spiego.

Entrambi annuiscono.
Emma si avvicina e prende Emily, ancora dormiente, tra le braccia.
"La porto nella sua cameretta." spiega lei.
"Va bene, io sveglio Cameron. Dobbiamo andare." mi avvicino a lui.

Appena sto per toccarlo per smuoverlo, lui apre gli occhi tant'è che indietreggiare sorpresa.
"Ehi, dov'è Emily?" chiede.
"Emma l'ha portata nella sua stanza. Stavo per svegliarti perché dobbiamo andare alla festa a casa di Aaron, ricordi?"

"Ah, giusto." dice alzandosi in piedi.

Dopo aver salutato sia Hayes che Emma, ci dirigiamo poi a casa di Aaron.

****

Appena usciamo da casa di Aaron è ormai notte fonda e piove da matti.
Mi passo ripetutamente le mani su e giù per le braccia a causa del freddo.
"Tieni." si avvicina il mio ragazzo porgendomi la felpa.
"Avrai fred-" "Non ti preoccupare. Mettila." dice poggiandomela sulle spalle.
"Grazie." sorrido.

"Ehi, Cam!" lo richiama Josh.
"Josh, qualche problema?"
"Hai due minuti?" chiede.
"Sì...ma non posso lasciarla sola." dice riferendosi a me.
"Non preoccuparti, resterò qui." rispondo.
"Sicura?" annuisco sorridendo.
"Va bene." mi schiocca un bacio sulla fronte e va in un angolo dietro la casa accompagnato da Josh.

Rimango per qualche minuto ferma dove sono fino a quando non sento dei passi dietro di me.
Mi volto e l'unica cosa che vedo è una sagoma irriconoscibile a causa del buio.
L'unica cosa che comprendo è che sta venendo verso di me.

Comincio a camminare mentre lui accelera il passo.
Comincio allora a correre e lui fa lo stesso fino a quando non mi ritrovo in un vicolo chiuso con spalle al muro, faccia a faccia con il tizio che solo alcuni secondi dopo mi accorgo essere...

//ANGOLO AUTRICE//

Heiiiiii♡
Come state?
Stanno andando bene le vacanze? Dove siete andati?
Uff, che capitolo lungo!
Spero comunque vi sia piaciuto.♥

Di cosa deve parlare Josh con Cameron? Hayes ci proverà ancora con Allison? Chi è il tizio che ha inseguito Allison?

Scopritelo continuando a leggere la mia storia♥

A presto con il cap. 102!

Alessia♥

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Capitolo 36
*** 102.Kyle ***


"Cosa vuoi Travis?" chiedo mantenendo una voce ferma anche se in fondo ho paura.

Molta paura.

Mi ritrovo davanti al ragazzo che rovinò la mia relazione.

Il ragazzo che mi ricattò di uccidere il mio ragazzo.

Il ragazzo che quasi mi uccise.

Il ragazzo che mi sta rendendo le giornate scolastiche un inferno.

Il ragazzo che più ho odiato e tutt'ora odio e temo in tutta la mia vita.

"Ti sono mancato?" sorride ghignando.

"Per niente. Cosa vuoi ancora? Non ti basta quello che mi stai facendo ancora passare?" chiedo.

"Tranquilla. Volevo solo parlarti?"

"Di? Di quanto sei stronzo, bastardo e-" mi interrompe.

"Ehi, ehi, basta, principessa. Le principesse non usano questi termini." mi sfiora il viso con una mano e improvvisamente mi torna in mente quella sera.

"Non-non toccarmi!" gli scosto la mano.

"Altrimenti?" mi riposa la mano sulla guancia.

"Altrimenti Cameron te la farà pagare cara." gli levo la mano.

"Ah, siete tornati insieme?"

"Sì." rispondo scocciata da questa conversazione e spaventata da ciò che potrebbe volermi dire.

"Capisco. Deve aver capito dalla foto che ci sai fare a letto e-" viene interrotto da una mano che si posa sulla sua spalla.

Sospiro sollevata vedendo che è Cameron.

La sua espressione subito cambia quando si accorge che si tratta di Travis.

"Che cazzo vuoi ancora?"
Ridacchia.
"Nulla. Volevo parlarle."
"Non hai neppure il diritto di parlarle quindi smamma."
"Oh sì che ce l'ho il diritto e non sarai certo tu a togliermelo."
"È quasi morta per colpa tua, certo che non devi parlarle."
"Non doveva sacrificarsi, semplice. Saresti morto tu al posto suo come doveva essere."

Dopo questa frase Cameron gli sferra un pugno sul viso che però Travis evita per un pelo.
Mi avvicino a Cameron prendendolo per un braccio nel tentativo di calmarlo.
Non voglio che si picchino, poichè Travis potrebbe aver con sè anche questa volta una pistola e in tal caso il litigio si concluderà nel peggiore dei modi.
"Calmati Cam." mormoro.
Lui prova a dimenarsi, ma fortunatamente riesco a tenerlo fermo.
"Lasciami Allison." pronuncia serio.
"Cameron lascialo stare. Hai visto di cosa è capace." ribatto al suo stesso modo.
"Ho detto lasciami, Allison." continua serio senza ascoltarmi.
"Vattene via, Travis." mi volto verso il diretto interessato.
"Altrimenti?" alza un sopracciglio.

"Travis per favore vattene e non farti più vedere." continuo mentre il mio ragazzo tenta ancora di dimenarsi.
"Va bene, va bene, me ne vado." dice passandomi accanto e nel frattempo si avvicina al mio orecchio "Tieni il cellulare acceso in questi giorni, piccola. Potresti ricevere un mio messaggio." è l'ultima cosa che dice prima di andarsene.

"Che cazzo fai?" si dimena di scatto, questa volta riuscendoci.
"Evito che ti accada qualcosa di brutto." rispondo.
"Non è la prima volta che picchio qualcuno e finora non mi è mai successo nulla di brutto."
"Cameron è un pazzo. Poteva avere anche questa volta la pistola dietro. Tanto non avrà mai quello che vuole perciò lascialo perdere."
"È te che vuole." ribatte cominciando ad innervosirsi.
"Lo so bene, Cam. E non mi avrà mai, te lo prometto." dico prendendogli il viso tra le mani per far sì che mi guardi.

Mi fissa per qualche secondo negli occhi alternando lo sguardo con le mie labbra e poi si avventa su quest'ultime.
"Ti dispiace se rimaniamo a dormire da Aaron? Devo parlargli di una cosa."
"Non c'è problema. Almeno ci risparmiamo il tragitto verso casa sotto la pioggia dato che siamo a piedi."
"Perfetto, allora vieni." dice afferrandomi la mano e tornando in direzione della casa di Aaron.

****

Cameron suona per la seconda volta il campanello.
"Arrivo." sentiamo la voce scocciata di Aaron.
"Chi cazzo è a quest'or- Oh siete voi. Scusate, ma stavo per addormentarmi." dice spalancando la porta.

"Aaron devo parlarti. Possiamo entrare?" chiede il mio ragazzo.
"Oh sì certo. Allison?"
"Ah, sì. Ho un'altra cosa da chiederti. Possiamo fermarci a dormire qua? Casa tua è lontana dalle nostre e piove da matti fuori. E per di più siamo a piedi."
"Certo, va benissimo. Entrate pure." dice spostandosi su un lato per farci passare.
"Allison può dormire nella stanza che uso io quando vengo da te."
"Va bene. L'accompagno." dice Aaron facendomi segno di seguirlo e mi porta al piano superiore mostrandomi successivamente la mia camera.

"Puoi dormire qua Allison."
"Va bene, grazie." sorrido.
"Figurati. Se hai bisogno di qualcosa noi siamo al piano di sotto."
Annuisco.

****

CAMERON'S POV

"Fatto." esclama Aaron scendendo le scale e venendo a sedersi nel divano di fronte a me.
"Allora, di che devi parlarmi?"
"Di tuo cugino."
"Kyle?" chiede.
"Esatto."
"Oh...e che devo sapere su di lui?"
"Quando siamo usciti da casa tua Josh ha detto che doveva parlarmi. E mi ha, appunto, detto se sapevo se ci fosse la probabilità che Martina provasse qualcosa per lui poiché essendo anche in classe assieme, ultimamente passano parecchio tempo insieme."
"Non capisco perché lo stai dicendo a me." dice lui confuso.
"Te lo sto dicendo perché Kyle ci prova in continuazione con mia sorella e dà fastidio sia a me che a Josh questa cosa. So che non andate d'accordo ma prova almeno a parlarci."

"Posso anche parlargli io ma se tua sorella continua a parlarci e a dargli confidenza non servirebbe a molto."
"Mia sorella lo considera soltanto un amico e lo dice sempre anche a casa. Quando parla di lui dice sempre che è un bravo amico e ogni volta che gli fa dei complimenti lo paragona poi sempre a Josh."

"Vedrò di fare qualcosa ok?"
"Ok, grazie."

Non so perché ma ho la sensazione che questo Kyle porterà non pochi problemi...

NASH' POV

Quando esco della classe mi dirigo verso il mio armadietto non accorgendoni che davanti ad esso c'era qualcuno e proprio per questo mi ci scontro.
Quando mi rialzo vedo Maggie a terra insieme a tutti i suoi libri.

"Scusami non ti avevo visto." mi scuso tendendole la mano per aiutarla ad alzarsi.
"Non fa niente." dice afferrando la mia mano mentre la tiro su con troppa forza forse dato che me la ritrovo letteralmente spiaccicata addosso a me con le mani sul mio petto.
Ci guardiamo per qualche secondo negli occhi fino a quando a staccarsi è lei mentre ridacchia nervosamente.

Mi abbasso per raccoglierle i libri che le ho fatto cadere e glieli porgo.
"Ecco."
"Grazie mille." dice prendendoli dalle mie mani.

Nel frattempo ci di dirigiamo verso l'uscita della scuola.
"Dove abiti te?" chiede curiosa.
"Alla fine di quella stradina." gliela indico con la mano.
"Anche tu?" chiede sorpresa. "Io abito in quella esattamente dietro alla tua. Siamo vicini."
"Fantastico." sorrido.
"Facciamo la strada insieme allora, no?" chiede con una scia di speranza che le attraversa gli occhi color nocciola.
"Va benissimo." rispondo io.

//ANGOLO AUTRICE//

Heii♡
Come va?
Vi è piaciuto il capitolo?
Spero di sì.
Travis è tornato.
Vuole ancora qualcosa da Allison? Ricomincerà di nuovo tutto? Oppure vuole solo parlarle? Hayes si sarà arreso all'idea di provarci con Allison? Kyle porterà scompigli tra i Jashina?

Scopritelo nei prossimi capitoli ♡

Alessia♥

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Capitolo 37
*** 103. Venticinque febbraio ***


Appena mi sveglio, mi accorgo di trovarmi sola nel letto.

Dov'è Cameron?

Mi alzo dal letto e scendo al piano di sotto.

Nel mentre mi accorgo che la porta della stanza di Aaron è ancora chiusa, probabilmente dorme ancora.

Vado in cucina per vedere se il mio ragazzo sta facendo colazione ma non c'è.

Lo trovo invece nel salotto, seduto su un divano a guardare la televisione.
"Ehi." mi avvicino a lui sorridendo.

Non risponde.
"Cam?" lo richiamo appoggiando una mano sulla sua spalla facendolo sussultare.
Si volta di scatto.
"Buongiorno piccola." mostra un sorriso forzato.
"Buongiorno Cam... tutto bene?" chiedo.
"Alla grande." risponde ma subito capisco che sta mentendo. "Tu come stai?"
"Tutto bene." rispondo andandomi a sedere accanto a lui.

"Stai mentendo." dico appoggiando la testa sulla sua spalla.
"Eh?"
"Stai mentendo. Non stai bene, te lo si legge in faccia. Non c'è bisogno che tu me lo dica."
"E allora perché me l'hai chiesto?"

Scrollo le spalle.
"Volevo una conferma."
Annuisce. "Comunque sto bene, davvero Allison." dice circondandomi la vita con un braccio.
"Fingerò di crederci."
"Davvero piccola. Sto bene, non preoccuparti."
"Ok." rispondo anche se continuo a non credergli.

****

"Io vado in classe." risponde Cameron alcuni minuti dopo che siamo rimasti a parlare con Aaron e Josh.

"Ma che ha?" chiedo una volta che sono sicura che non possa sentirmi.
"Diciamo che per lui, oggi non è proprio un bel giorno. Tu cerca solo di aiutarlo." risponde Aaron.
"Ma come faccio ad aiutarlo se non so neppure cos'ha?"

"Dev'essere lui a dirtelo. Per il momento tu cerca di aiutarlo cercando di non chiedergli in continuazione cos'ha altrimenti gli rende tutto più difficile. Non avercela con lui, non lo fa apposta, è solo un brutto giorno per lui." spiega Josh.
Annuisco.

Sentiamo la campanella suonare, segno che è ora di andare in classe.
"Andiamo?" chiedo a Josh.
Lui annuisce.
"A dopo Aaron." lo saluto.
"A dopo." ricambia sorridendo lievemente e dirigendosi verso la sua classe.

"Dimmi soltanto una cosa." dico a Josh "In questo giorno a Cameron è successo qualcosa?"
Sospira.
"Diciamo di sì."
"Qualcosa di molto brutto? E grave?"

"Molto."

Oh...

"Pensi che me ne parlerà."

"Se non sarai troppo insistente e non te la prenderai con lui per il suo comportamento penso di sì." risponde.

"Lo spero. Sono preoccupata per lui." mormoro a bassa voce dato che mi sto avvicinando al mio banco.

Mi siedo accanto a lui e nel mentre sbatto involontariamente il piede contro il banco facendo voltare Cameron.
"Ehi, pensavo non rientraste più." mormora guardandomi più volte dall'alto al basso con sguardo malizioso.
"Non ci abbiamo messo così tanto tempo."
"Esattamente dieci minuti." fa un sorriso.

Almeno ha sorriso.

"Non me n'ero accorta." dico sedendomi.
"Preferivo quando stavi in piedi." sorride ancora ma questa volta maliziosamente.

A dire il vero non ho fatto caso a ciò che indossavo stamattina.

Ho indossato dei leggins neri e una felpa bordeaux che arriva fino a metà sedere e le vans nere.

Scuoto la testa sorridendo.
"Pervertito." esclamo dandogli uno schiaffetto sul braccio.
"Però mi ami." ridacchia.
"E chi ti dice che sia così?" lo provoco.
"Tranquilla, non ho bisogno di conferme. Lo capisco da solo." dice lasciandomi un bacio sul collo.
"Potresti sbagliarti sai?"
"Io non sbaglio mai piccola." mi lascia un altro bacio all'angolo della bocca.
Sorrido.
"Mai dire mai. Non te l'hanno mai detto?"
"Lo sai anche tu che ho ragione."
"Va bene, mi arrendo. Non so più come ribattere." ridacchio annullando la distanza tra i nostri visi.

Schiudo leggermente le labbra, mentre lui mi imita, permettendo alle nostre lingue di incontrarsi.

Ci stacchiamo alcuni secondi entrambi ansimanti.
"Ho un fottuto bisogno di te, piccola. Cioè, ne ho sempre, ma in questo momento più che mai." dice lasciandomi un ultimo bacio a stampo.
"Se hai bisogno di qualcosa, io sono totalmente a disposizione."
"Cosa intendi?"
"Sai cosa intendo." lo fisso con uno sguardo d'intesa.
Scuote la testa.
"Non posso. Non voglio che pensi che ti usi come sfogo personale."
"Non lo penso affatto, Cameron. Non so cosa sia successo ma per qualsiasi cosa io sono qui."

"In questo giorno è morta mia madre. Oggi sono passati esattamente quattro anni da quel giorno." confessa malinconico.
Spalanco la bocca sorpresa.
"I-io... mi dispiace molto. Non so che dire."
Ed è vero.
Mi ha letteralmente lasciato a bocca aperta la sua confessione, senza parole.
Sorride tristemente.
"Sei una delle poche persone che lo dice con sincerità."
"Non capisco di che parli." rispondo.
"Intendo dire che quando c'è stato il suo funerale, tutti venivano a dirmi che gli dispiaceva per l'accaduto e tutte le persone che sono venute a sapere della sua morte dicevano la stessa cosa. Ma si capiva lontanamente che lo dicevano perché non sapevano che altro dire e non perché gli dispiaceva sul serio. Tu invece sei sincera. Ti dispiace sul serio e non lo dici tanto per dire qualcosa."

"Vieni con me al cimitero oggi pomeriggio?"
"Con piacere." forzo un sorriso.

****

"Ecco. Quella è la foto di mia madre." mi indica la foto attaccata alla lapide.

Jessica Collins

14 - 3 - 76 • 25 - 2 - 13

"Era molto bella."  mormoro osservando la donna bionda ritratta nella foto.
I lineamenti sono identici a quelli di Cameron mentre il colore della carnagione e dei capelli sono uguali a quella di Martina.
"Già...lo era." mormora.
"Se posso saperlo...come è morta?" chiedo.
"Mio padre e mia madre stavano partendo per una vacanza da soli a Miami e l'aereo su cui viaggiavano è precipitato."

Spalanco la bocca sorpresa.
"Oddio..."
Continua a fissare la foto di sua madre per qualche minuto e vedo i suoi occhi diventare lucidi.
S

enza aspettare di più, mi avvicino a lui e lo abbraccio nel tentativo di dargli un po' di conforto e di fargli capire che io ci sono.

Lui mi stringe più forte a sé mentre affonda il viso tra i miei capelli.
"Se non esistessi, dovrebbero inventarti." sorride lievemente sulla mia testa prima di baciarmi.

****

Appena giungiamo in camera mia ci stacchiamo dal bacio.
"Sei sicura che per te non ci sono problemi?"
"Sicurissima Cam. Tranquillo. Sono qui per te."

Lui mi lascia un bacio sulla punta del naso prima di sollevare la mia maglietta e lanciarla sul pavimento.

//ANGOLO AUTRICE//

Heiii♡
Non uccidetemi se non ho finito di scrivere la parte ma il libro mi è già stata segnalata la storia  per le due scene di sesso presenti, perciò non voglio che venga ancora segnalata.
Ciò non significa che non c'è ne saranno più ma di certo non c'è ne saranno una ogni due capitoli♡
Spero che il capitolo vi sia piaciuto e a presto con  il capitolo 104♥

Alessia♥

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Capitolo 38
*** 104.Martina ***


Vengo svegliato dalla suoneria del mio cellulare.

Mi dimentico sempre di spegnerlo.

Tra l'altro l'avevo scordato a casa sua quindi mi ero anche dimenticato fosse acceso.

Sbruffo sonoramente mentre prendo il cellulare.
Josh.

Ma che cazzo vuole alle due di notte?!

"Pronto?"
"Cameron ma che cazzo! È da oggi pomeriggio che ti chiamo! Ma che cazzo ce l'hai a fare il cellulare?!"
"Ehi ehi calmati!"
"Calmarmi un cazzo! Tua sorella è in ospedale, Cameron!"
"C-Cosa?!" strabuzzo gli occhi.

Oddio... che le è successo?

"Che è successo?"
"È-è stata investita. È tutta colpa mia Cameron!"
"L'hai investita tu?!"
"No, certo che no! Vieni in ospedale e ti spiego tutto."
"Va bene, arrivo."

Mi rimetto in fretta i jeans e la felpa e prendo il mio cellulare.
Mi avvicino alla mia ragazza, che è ancora in intimo e sorrido lievemente al ricordo di ciò che abbiamo appena fatto.
Accorgendomi che sta tremando la ricopro con il lenzuolo e le lascio un bacio sulla fronte prima di uscire dalla stanza.

Cerco di non fare troppo casino mentre esco da casa sua per evitare che, nel caso suo padre fosse a casa, si accorgesse di me ed Allison finirebbe in guai seri.

Mentre appoggio la mano sulla maniglia per aprire la porta, quest'ultima si spalanca di scatto facendomi indietreggiare di colpo.

Vedo entrare il fratello di Allison che spalanca gli occhi di scatto vedendomi.
"Cazzo, mi sono preso un colpo! Ma cosa ci fai qui alle due di notte?! A casa mia?! E perché stai uscendo?!"
"Ero con Allison. Lei sta dormendo, non sa che sto uscendo. Sto andando in ospedale, da mia sorella. Ha avuto un incidente."
"Oh... tua sorella è la migliore amica di Allison, giusto?"
"Sì."
"Oh... mi dispiace."

Cosa?
Mi dispiace?
Il fratello di Allison mi ha appena detto 'mi dispiace'?
Devo essermelo per forza sognato.

"Puoi dirlo a tua sorella domani mattina, se mi cerca?"
"Va bene." annuisce.
Faccio un lieve sorriso come ringraziamento e dopo esco di casa prendendo la mia macchina che è parcheggiata davanti casa mia e mi dirigo verso l'ospedale.

****

ALLISON' S POV

Scendo in cucina per vedere se Cameron si trova qui ma di lui neanche l'ombra.

Sbruffo sonoramente.

Mi sono svegliata pochi minuti fa e Cameron non era più nel letto.

Vedo mio fratello entrare in cucina con il cellulare in mano.
"Buongiorno Allison." sorride.
"Buongiorno." rispondo con un tono meno vivace rispetto a lui.
"Cerchi Cameron?"
"Sì... ne sai qualcosa?" chiedo sospettosa.
"L'ho visto stanotte mentre usciva di casa. Andava in ospedale, ha detto."
"I-in ospedale?! E perché?"
"Sua sorella ha avuto un incidente."
"M-martina h-ha avuto un incidente?"
Annuisce.
"Oddio... devo andare in ospedale. Ora."
"Ti accompagno io, ho già fatto colazione tanto."
"Okay grazie." rispondo.

Martina ha avuto un incidente...
Che le sarà successo?
E ora?
Come sta?

Ieri era proprio un brutto giorno per Cameron.
Sua madre è morta quel giorno e sua sorella ha avuto un incidente lo stesso giorno.

Sussulto quando sento la mano di mio fratello appoggiarsi sulla mia spalla.
"Ehi Allison, sta tranquilla. Andrà tutto bene, rilassati. O finirai per svenire da un momento all'altro." mi guarda negli occhi per tutto il tempo.

Annuisco cominciando ad incamminarmi verso la porta di casa.

SAMANTHA'S POV

"Non lo so, Aaron. È da ieri pomeriggio che non le vedo più. Mia madre era uscita con mia sorella per andare a prenderle un gelato e non sono più tornate. Sono preoccupata. Non rispondono neppure alle chiamate e agli sms."
"Sicura che non ti ha detto altro oltre al fatto che andavano a prendere un gelato?"
Annuisco.
"Certo. Cos'altro avrebbero potuto fare altrimenti?"
"Non lo so..."
"E se non tornassero più? O se, peggio ancora, fosse successo qualcosa?"
"Ehi Samantha, calmati. Sono sicuro che non è successo nulla di grave. Vedrai che oggi o domani le vedrai tornare a casa." cerca di rassicurarmi.
"Lo spero. Se perdo anche loro è la fine. Non ho più nessuno. Mio padre è morto quando avevo 3 anni e loro...beh...loro devo ancora scoprirlo."

Lui senza rispondere mi attira tra le sue braccia.
"Hai me, Samantha. Io ci sarò sempre per te, te lo prometto."
Senza dire altro gli prendo il viso tra le mani e lo bacio.

NASH' POV

"Signorino Grier, a lei va bene?" mi chiede il prof.

Il prof sta cercando qualcuno che possa aiutare Maggie per i primi giorni a restare al passo con la classe e che le presti i suoi appunti.
Finora tutti hanno rifiutato dicendo che avevano da fare o che non avevano voglia.

A me non dispiacerebbe affatto aiutarla. È un'ottima occasione per conoscerla meglio.

"Certo. Certo, per me va benissimo." e nel frattempo mi volto verso Maggie che sta sorridendo.

****

Appena esco dall'aula mi sento tirare da un braccio.
"Ehi." esclama Maggie.
"Ciao."
"Volevo...volevo ringraziarti per aver accettato. Inoltre è un'ottima occasione per conoscerci meglio, non credi?"
L'ho pensato anch'io.
"Esatto, ho pensato la stessa cosa."
"Perfetto. Quando iniziamo? Per me va bene qualsiasi giorno, decidi te."

Ci rifletto qualche secondo.
"Va bene dopodomani alle 15 a casa tua?"
"Certo, va benissimo." sorride.

//ANGOLO AUTRICE//

Heiii♥
Come state?
Allora oggi ho un paio di cosette da dirvi.
Innanzitutto mi scuso per il capitolo corto. Cercherò di farmi perdonare con il prossimo.
Poi vi avviso che manca molto poco alla fine di BAD BOY 2.
Penso manchino ancora tipo 20 capitoli o forse qualcuno in più alla fine.
Poi, mi sembra di averlo già detto ma lo ridico comunque, ci sarà un terzo libro di BAD BOY.
È una trilogia perciò questo sarà l'ultimo a meno che non mi venga in mente di fare dei missing moments di BAD BOY in cui racconto le scene che non sono state descritte.
Oppure che mi venga in mente di fare un libro per raccontare la storia di uno dei personaggi di BAD BOY, tipo Josh e Martina, oppure Aaron e Samantha, Jorge e Becky...
Ma nulla è sicuro per ora, tranne il fatto che ci sarà un terzo libro per BAD BOY.
Questi ultimi capitoli saranno ricchi di colpi di scena e sarà raro vederne uno in cui tutto fila liscio.

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Capitolo 39
*** 105. ***


Appena vedo Cameron in fondo al corridoio gli corro incontro.
"Cam." appoggio la mano sulla sua spalla.
Si volta di scatto.
"Allison..."
"Che è successo?"
"Mia sorella, Martina, ha avuto un incidente. È stata investita."
"C-Cosa? Oddio..."
"Come...come sta ora?"
"È in coma per ora. Non è molto grave l'incidente, nel senso che non ha alcuna cosa danneggiata, ma dicono che potrebbero volerci comunque dei giorni finché si svegli. L'unica cosa che so è che nell'incidente sono state coinvolte altre due persone. Una madre e una bambina, che sono però in condizioni molto più gravi rispetto a lei. La madre aveva la bambina in braccio e ha tentato di salvare Martina ma era troppo tardi per entrambe."

"Oddio... è molto peggiore rispetto a quella di Martina la loro situazione?"
"Da quel che so, sì, ma non lo so."

Sto per aprire bocca quando il mio cellulare lo interrompe.

Travis

Buongiorno principessa. ;-)
Ti aspetto domani pomeriggio a casa mia. *indirizzo*
Se vuoi delle spiegazioni per qualsiasi cosa te le fornirò.
Ti aspetto ;-)
A domani.

"Qualcosa non va Allison?"
"No, è tutto apposto, perché?"
"Se sbiancata appena hai letto il messaggio. Chi ti ha scritto?"
"Nessuno." rispondo provando a mettere il telefono in tasca ma lui mi blocca per il polso.
"Dammi quel telefono, Allison."
"Tu non mi dai ordini." ribatto.
"Allison non fare la bambina e dammi quel cazzo di telefono."
Sto per ribattere ma lui mi sfila il cellulare dalle mani.

Spalanca gli occhi.
"Ci vado io a casa sua. A rompergli la faccia però."
"Cameron per favore, non fare nulla. Almeno per ora."
"Allison se stai pensando di andarci, scordatelo."
"Cameron non sei nessuno per darmi ordini. Non ne hai il diritto."
"Nessuno? Nessuno Allison? Sono il tuo ragazzo e lui quello che ti ha reso la scuola e tutto il resto un inferno. Ne ho eccome il diritto."
"Cameron... per favore." lo supplico.
"Voglio delle spiegazioni almeno."
"Allison quello vuole solo portarti a letto. È tutta una trappola. Lo dico per te."
"Lo so. Ma voglio avere almeno delle spiegazioni. Per favore."

Sospira passandosi una mano tra i capelli.
"Stai attenta per favore. Non voglio che ti succeda qualcosa."
"Non mi succederà nulla. Tranquillo." gli circonda il collo con le braccia lasciandogli un bacio a stampo.
"Se succede qualcosa chiamami immediatamente o scrivimi un messaggio, ok?" chiede serio.
Annuisco.
"Certo. Stai tranquillo, andrà tutto bene." sorrido nel tentativo di rassicurarlo.
"Comunque... tornando a Martina... cos'è successo?"

Lui mi guarda un attimo negli occhi e poi scuote la testa ridacchiando amaramente.
"È tutta colpa di quel coglione di Kyle."
"Chi è Kyle?" chiedo.
"Il cugino di Aaron. Che ultimamente non sta facendo altro che provarci con mia sorella." dice stringendo i pugni.
"Che ha fatto?"
"Ha baciato Martina davanti a Josh, proprio mentre lui stava arrivando." si ferma imprecando sotto voce e poi  continua "Quando Josh li ha visti, voleva picchiare Kyle ma lui è subito scappato perciò si è arrabbiato con Martina. Preso dalla rabbia e dalla gelosia di quel momento, ha detto che loro due avevano chiuso. Mia sorella ha provato a spiegare ma Josh non ha voluto saperne, allora lei è scappata ed essendo ancora scossa dalla rottura con Josh, ha attraversato la strada senza guardare e una macchina che andava a tutta velocità non si è fermata in tempo e l'ha investita, investendo anche le persone che la volevano aiutare evitando però Josh che anche lui stava andando ad aiutare mia sorella." si ferma per prendere fiato dato che l'ha trattenuto per tutto il tempo "Ora Josh è incazzato con sé stesso perché reputa sua la colpa dell'incidente perciò volevo lasciarlo un po' da solo."

SAMANTHA'S POV

Aaron mi toglie il cellulare dalle mani prima che possa scaraventato verso il muro della mia stanza.

"Calmati. Non risolvi nulla facendo così."
"Calmarmi Aaron? È il quarto giorno che continuo a chiamare e non risponde mai nessuno. Sto impazzendo."
Sta per aprire bocca quando sento il mio cellulare cominciare a suonare.

"Pronto?"
"Signorina Stevenson?"
"Ehm... sì sono io. Perché?"

Appena la sua voce mi giunge all'orecchio le gambe mi cedono e Aaron mi prende in tempo evitando di farmi cadere a terra.

HAILEE'S POV

"Eric cosa vuol dire che non mi aiuterai? Il fatto che Meredith non voglia più fare nulla, non vuol dire che io sia ancora decisa a dividere i due. Cameron dev'essere mio. E lo sarà. E tu avrai Allison."
"Hailee ma non ti stanchi mai? Non ti stanchi mai di fare del male alla gente? Non sarò la perso a più adatta a dirti ste cose ma mi sono stufato di comportarmi così. Si amano. Perché dobbiamo dividerli? Sai bene che anche se riusciresti a dividerli, Cameron non si interesserebbe mai a te. È troppo innamorato di Allison. E per lei vale lo stesso."
"Fidati che dopo una settimana dalla rottura, Cameron correrebbe tra le mie braccia. Mi ama, solo non deve ancora capirlo."

Eric scoppia a ridere.
"Ma ti stai ascoltando? Cameron innamorato di te?! Hailee ti sei fumata qualcosa stamattina?"

Mi trattengo dal non tirargli uno schiaffo.
"Per favore." sospiro. "Ho bisogno del tuo aiuto Eric."
"Hailee parlo una volta sola e cambio idea raramente. Ho detto di no e no rimane."
"Va bene. Allora farò tutto da sola. Ma poi non lamentarti quando mi vedrai felicemente fidanzata con Cameron." dico rivolgendosi un'occhiata e voltandomi per andare via.

Riuscirò nel mio intento.
Eccome se ci riuscirò.

// ANGOLO AUTRICE //

Heiii ♡
Come state?
Questo capitolo è molto ricco di colpi di scena e sorprese.
Cosa ne pensate?
Vi è piaciuto?
Questa volta non mi dilungo molto a parlare perché sto preparando le valigie perché tra poco parto.
A presto con il capitolo 106!!

Alessia♥

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Capitolo 40
*** 106. Spiegazioni ***


Quando finisco di vestirmi mi vado a guardare allo specchio della mia stanza.
Direi che può andare.

Ho indossato un jeans nero e una semplicissima t-shirt a maniche corte.

Dato che è a casa di Travis che devo andare preferisco non indossare roba troppo corta o che possa fargli venire in mente intenzioni sbagliate.

Spero solo che, in ogni caso, Travis non si approfitti del fatto che io sia a casa sua senza nessun'altro e che mi dia solo delle spiegazioni per poi lasciarmi andare.

Anche se, sfigata come sono, sono quasi sicura che non sarà affatto così.

Giungo pochi minuti dopo a casa di Travis.
Dopo aver rilasciato un profondo respiro suono al campanello e devo metterci tutta me stessa per non andarmene prima che venga ad aprire.

La porta, per mia sfortuna, si apre quasi subito rivelando Travis con un sorrisetto sulle labbra.
"Non pensavo saresti venuta. Entra pure." dice posandomi una mano sul fianco spingendomi dentro casa ma io subito mi dimeno.

Non voglio essere toccata da lui.
In realtà da nessuno, sono fidanzata perciò solo da Cameron.
Ma lui è quello che ne ha meno il diritto.

Mentre lui si va a sedere sul divano io mi appoggio al muro dall'altra parte della stanza.

"Non ti mangio mica, al massimo ti bacio, puoi sederti eh."
"Dovrebbe essere rassicurante?"
Scrolla le spalle.
"Se non ti siedi non parlo." sbuffa iniziando a spazientirsi.

Anche se svogliata vado a sedermi nel divano di fronte a lui.
"Allora, che vuoi sapere?" chiede mentre si dirige in cucina e prende una bottiglia di vino.

Mi porge un bicchiere mentre lui inizia a sorseggiare il suo.
Scuoto la testa.
"No grazie. Non bevo."
O almeno, lo faccio, ma solo in occasioni speciali.

"E dai. Un bicchiere non fa male."
"Non sono venuta per bere. Ma per avere delle spiegazioni."
Sospira.
"E va bene. Che vuoi sapere?"
"Tutto. Perché l'hai fatto, perché ti divertivi così tanto a vedermi soffrire, cos'ha fatto di male per meritarmi tutto quest'odio, perché ti sei alleato con Meredith. Tutto."

"Va bene. Allora è iniziato tutto con un messaggio da parte di Meredith. Voleva farmi una proposta. Io ti avrei dovuto dividere da Cameron per farti soffrire e in cambio lei sarebbe venuta a letto con me. Accettai subito quell'allettante proposta e da quel giorno in palestra diedi inizio al mio piano. Mi eri sempre piaciuta e in più, il fatto che tu fossi fidanzata con Cameron che io odio, giocava a mio favore perché avrebbe sofferto anche lui. Non ho seguito esattamente le regole del contratto, se così si può chiamare, poiché dopo che tu avevi lasciato Cameron avrei dovuto lasciarti perdere, invece ho continuato a starti dietro perché ero deciso comunque ad averti. Ecco le risposte alle tue domande. Comunque non ti odio Allison. Anzi, mi piaci parecchio." dice venendo sedersi accanto a me.

"Tutto qui?"
"Tutto qui." risponde.
"Perfetto, allora io dovrei andare." dico alzandomi dal divano ma lui prontamente mi afferra per il polso e mi getta sul divano bloccandomi i lati della testa con i gomiti in modo che non possa scappare.

"Lasciami andare Travis." dico seria.
"Non pensi che io mi meriti almeno un bacio o qualcosa di più come ricompensa? Ti ho dato tutte le risposte che volevi."
"Scordatelo. Me le dovevi le spiegazioni. Io invece non ti devo alcun bacio." esclamo seria ma non riesco a finire la frase che le sue labbra si incontrano con le mie con prepotenza.
Mi schiude le labbra con la forza e mi ficca la lingua in bocca.
Provo a dimenarmi ma è troppo forte e nel frattempo sento le sue mani sulla mia pancia sotto la maglietta.

Con tutta la forza che ho in corpo riesco a liberare una gamba e gli tiro un calcio la dove non batte il sole.

Lui geme di dolore ma rimane comunque sopra di me anche se le sue labbra ora non sono più sulle mie.

Nel frattempo la porta di casa si apre rivelando Emma.
"Travis hai lasciato la porta aperta un'altra volta. Sono venuta perché volevo farti una sorpr-" si blocca all'immagine che le si pone davanti e le lacrime cominciano a scorrere sulle sue guance.

SAMANTHA'S POV

Sua madre è morta...
Purtroppo non ce l'ha fatta...
È finita in ospedale per aver provato ad evitare che una ragazza venisse investita...

Le lacrime non riescono a smettere di fuoriuscire e io non riesco a staccarmi dalle braccia del mio ragazzo.
"Perché pure lei? E se non ce la facesse neanche mia sorella? Perché non poteva succedere a me? Perché devo sempre perdere tutti?" continuo a chiedere da ormai diversi minuti.

Lui non risponde e continua ad accarezzarmi la schiena e a lasciarmi ogni tanto dei baci sulla nuca.

Perché deve sempre andare tutto per il verso sbagliato? Perché quando pensi che vada tutto bene, arriva sempre qualcosa o qualcuno che ti fa ricredere?

// ANGOLO AUTRICE //

Heiii♥
I colpi di scena non mancano mai e ne vedrete sempre di più man mano.
A presto con il capitolo 107!♥

Alessia♥

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Capitolo 41
*** 107. Relazione in frantumi ***


ALLISON'S POV

Emma si avvicina a noi, mentre Travis si alza da me, e tira un forte schiaffo a quest'ultimo.
"Sei un bastardo Travis! Pensavo mi amassi sul serio!"
Lui sorride maligno.
"Io non ti ho mai amato Emma. Facevi solo parte di una stupida scommessa organizzata dai miei amici. Sai, c'erano tanti soldi in palio se fossi riuscito a portarti a letto. Se vuoi sapere di più, mentre stavo con te sono andato a letto con molte altre. Di te non mi è mai fregato un cazzo, come neanche di tuo fratello. Mi sono avvicinato a lui solo per avere te. Nulla di più."
Lei strabuzza gli occhi mentre le lacrime continuano a scendere ininterrottamente.

Sono sempre più sconvolta dalla malvagità e crudeltà dell'essere umano, in questo caso di Travis.
È già abbastanza il fatto che tu abbia tradito la tua ragazza, tralasciando il fatto che faceva soltanto parte di una scommessa.
Non oso immaginare come possa essere brutto quando ti vengono sbattute in faccia tutte le volte che sei stata tradita.

Mi sento male per Emma, figurati come possa stare lei, dato che, da come ho appena capito, era la sua ragazza.

"Pure tu Allison! Cazzo! Sei fidanzata! Stai con Cameron e lo tradisci così? Con un ragazzo per di più fidanzato anch'egli. Ci sono ragazze che darebbero qualunque cosa per avere un ragazzo come lui che ti ama in quel modo e...e tu che ce l'hai lo tradisci in modo così spudorato."
La fermo alzando una mano verso di lei.
"Emma stai fraintendendo tutto. Io non sto tradendo Cameron, non so se ciò che ho appena fatto si possa considerare tradimento ma se lo è, è di certo involontario. Non lo tradirei per alcuna ragione al mondo. Per di più con un bastare del genere."

"E allora che facevi qui?" chiede asciugandosi alcune lacrime da sotto gli occhi.
Le faccio cenno con la testa di andarne a parlare fuori e lei senza dire altro esce di casa.
La seguo ma quando mi ritrovo ad aprire la porta, Travis mi blocca il polso.
"Cosa vuoi ancora?"
"Non ci vedremo più vero? Escludendo le volte in cui magari ci incontreremo nei corridoi scolastici vero?"
"Mi sembra scontata la risposta. Spero di non incontrarti mai neanche nei corridoi." rispondo uscendo definitivamente da casa sua.

Piove da matti e casa mia è anche lontana da qui.

Nel frattempo cerco Emma con lo sguardo e la trovo nel marciapiede opposto al mio.

Appena mi ritrovo davanti a lei, la vedo immersa nei suoi pensieri con aria nostalgica e malinconica.
"Ehi..." la richiamo dolcemente.
Alza la testa di scatto.
"Allison... per favore spiegami tutto quello che sai su Travis e di ciò che è successo tra te e lui."
Annuisco.
"Va bene, ti racconterò tutto ora." dico cominciando a raccontare tutto ciò che ho passato con Travis e tutto quello che ha fatto.
Alla fine del mio racconto, lei si morde il labbro inferiore per evitare di continuare a piangere.
"Non ci posso credere. Da lui non me lo sarei mai aspettato. Nè io nè mio fratello ci eravamo mai accorti di nulla. I-io... pensavo mi amasse veramente."
Non sapendo che altro dire, la abbraccio nel tentativo di regalarle un po' di conforto.
"Non oso immaginare come sia stata tu in quei mesi."
Sta per continuare a parlare quando un clacson la interrompe.
Ci voltiamo entrambe nello stesso istante vedendo un'auto nera sportiva e al suo interno il mio ragazzo.

Sorrido istintivamente ma il sorriso mi scompare appena mi ricordo che Cameron vorrà sicuramente sapere cos'è successo a casa sua e dovrò di sicuro dirgli anche del bacio.

Glielo dico o no?
Per il momento forse è meglio di no.

"Vieni anche tu. Non è il caso di tornare a piedi data la pioggia."
"Sicura che...?"
"Sicurissima."
Entrambe ci dirigiamo verso l'auto ed entriamo all'interno di quest'ultima.

"Emma." esclama lui voltandosi verso Emma che è seduta nei sedili posteriori. "Che facevi lì?"
"È-è una lunga storia." risponde lei.
Cameron mi volge uno sguardo interrogativo.
"Ti spiego dopo." gli mimo con le labbra.
Annuisce capendo che non è il caso di chiedere altro e mette in moto l'auto.
"Ti porto a casa Emma, vero?"
"S-sì grazie." risponde forzando un sorriso.

****

Abbiamo appena accompagnato Emma a casa sua e ora mi ritrovo sola con Cameron.

"Allora." si volta verso di me. "Che è successo a casa di quel bastardo e che ti ha detto."
Sospiro comincianso a raccontare tutto quanto quello che è successo omettendo la parte del bacio e di Emma.
"Ok... ed Emma?" chiede cercando di mantenere un tono di voce tranquillo ma si vede che è incazzato e non voglio immaginare come sarà quando gli dirò del bacio.

Gli racconto allora della relazione di Emma con Travis.
Alla fine del mio discorso lui mi fissa ancora un po' confuso.
"Non ho ancora capito una cosa. Perché Travis ha raccontato tutto ciò ad Emma proprio mentre c'eri tu a casa sua?"

Ok... ora non posso più evitare di dirglielo.
Devo dirglielo.
Tra l'altro non posso mentirgli dicendo che abbiamo solo parlato.
Se lui mi nascondesse una cosa del genere io mi arrabbierei parecchio.
Poi ci siamo promessi di dirci sempre tutto.

"Ecco... Emma è entrata proprio mentre io e Travis c-"
"Tu e Travis?!" chiede alzando il tono della voce.
"Mentre i-io e Travis ci stavamo baciando."
Si irrigidisce di colpo mentre affonda le sue iridi marroni nelle mie.

"Che cazzo stavate facendo voi due?" chiede alterandosi e aumentando la presa sul volante.
"Mi correggo. Lui mi ha baciata. Ho provato a respingerlo Cameron, ti giuro ma mi aveva bloccata. Te lo giuro Cameron." provo a calmarlo poggiando una mano sul suo braccio ma la sua rabbia non si placa.

"Cazzo Allison, non potevi dirmelo prima che eravamo davanti a casa sua?!" dice mettendo in moto l'auto e partendo a tutta velocità.
"Dov-dove stiamo andando?" chiedo anche se sono quasi sicura di sapere quale sia la risposta.
Non risponde.

"Cameron rallenta. Stiamo andando troppo veloci. Rischi una multa e soprattutto rischiamo di fare un incidente." dico ma lui ignora la mia frase.
"Me ne frego della multa." risponde senza rallentare.

"A me invece importa. Poi non voglio fare un incidente."
Di solito riuscivo a calmarlo, ma ora mi sta riuscendo davvero difficile farlo.

"Cameron calmati per favore. Capisco che sei arrabbiato ma non puoi sempre incazzarti così tanto."
"Se volevi un ragazzo più tranquillo te ne trovavi un altro e non ti mettevi con me." dice continuando a fissare davanti a sé.
Sto per aprire bocca ma la richiudo quando sento quello che dice.

Non può averlo detto sul serio.

Mentre torno con lo sguardo sulla strada tiro mentalmente un sospiro di sollievo vedendo che c'è un semaforo rosso e che finalmente ci fermeremo ma spalanco gli occhi vedendo che non si ferma e continuare ad andare ad una velocità elevata e che, se non se ne fosse accorta in tempo e si fosse fermata, una moto ci sarebbe venuta addosso.

"Cameron fermati." alzo il tono della voce.
Continua ad ignorarmi proseguendo dritto verso casa di Travis.
"Cameron cazzo fermati." gli poso una mano sul braccio. "Voglio scendere."
"Piove." risponde solamente.
"Almeno a casa ci torno viva." rispondo mentre lui passa di nuovo con il rosso e parecchie auto ci suonano.

"Cameron mi stai facendo paura in questo momento." confesso abbassando il tono di voce.
Ed è vero.
Mi sta facendo paura.
Non l'ho mai visto così tanto arrabbiato e ho paura di quello che potrebbe combinare.

Lui rallenta di colpo fermandosi nel primo parcheggio libero che trova.
"Fantastico." sbuffa una risata amara. "Ora la mia ragazza ha anche paura di me." dice facendomi voltare verso di lui.
"Non ho paura di te, Cameron." rispondo.
"Sì, invece. L'hai appena ammesso."
"Mi stava facendo paura il tuo comportamento. Non ho paura di te. So che non mi faresti mai nulla di male."
Lo vedo accennare un lieve sorriso alla mia ultima frase, ma gli scompare quasi subito.

"Ora puoi scendere." dice.
"N-non voglio scendere. Cercavo solo un modo per farti rallentare."
Si volta verso di me rimanendo in silenzio.
"Scusami." sussurra.
"Perdonami piccola. Non penso sul serio tutto quello che ti ho detto. Non voglio che tu ti trova un altro ragazzo. Ero troppo acceccato dalla rabbia per trovare la lucidità per ragionare su quello che dicevo. E scusami per essere andato così veloce. Ti ho messa in pericolo e ti assicuro che è l'ultima cosa al mondo che vorrei fare nonostante io l'abbia appena fatto."

"Non ti preoccupare. È tutto a posto." dico perchè non voglio dire qualcosa che possa farlo alterare dato che si è appena rilassato nonostante la sua espressione ancora accigliata.
Decido di abbracciarlo e lo faccio affondando la testa nel suo collo.
Lui ricambia la stretta dandomi un bacio sulla fronte.
"Ti amo." sussurra tra i miei capelli.

HAYES' POV

Non riesco a credere a quello che ha appena raccontato mia sorella.
Mi fidavo di lui.
Eravamo migliori amici da anni.
E ora vengo a sapere che ha letteralmente soltanto usato mia sorella.
Vorrei avercelo tra le mani solo per ridurlo in frantumi e fargli passare il doppio di quello che sta facendo passare ad Emma.

È appena andata a dormire ora, ma quando è tornata a casa in lacrime ho subito capito che era successo qualcosa con Travis dato che mi aveva avvertito che sarebbe andata a casa sua.

Come ho fatto a non notare mai nulla?
Come ho fatto a non essermi mai accorto di qaunto falso e cattivo potesse essere in fondo?

// ANGOLO AUTRICE //

Heiii♡
Come va?
Finalmente stasera sono riuscita a pubblicare il capitolo 107!♥
Per farmi perdonare del ritardo tra poco pubblicherò anche il capitolo 108! Contente?
Ora vi lascio così vado a scriverlo♡

Alessia♥

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Capitolo 42
*** 108. Scomparsa ***


SCUSATE IL CAPITOLO CORTO MA VOLEVO COMUNQUE FARVI AVERE IL CAPITOLO IN QUALCHE MODO, ANCHE SE CORTO, CERCHERÒ COMUNQUE DI AGGIORNARE IL PIÙ PRESTO POSSIBILE. BACI♥

"Alla fine hai deciso in che college andare?"chiede mio fratello.

Cameron se n'è appena andato. Perciò ho deciso di parlare un pò con mio fratello del college dato che lui già lo frequenta e ha amici anche in altri college quindi se ne intende sicuramente più di me.

Scuoto la testa.
"Sono sempre indecisa tra quei due. Poi se vado alla Stanford University dovrò trasferirmi. E mi manchereste un sacco sia tu che Cameron che tutti gli altri miei amici."
"Allison, riguardo Cameron se è vero amore non sarà di sicuro la distanza a dividervi. Fidati. Ti ricordi di Alec?"

Alec è un suo vecchio amico delle medie e delle superiori.
Sono sempre stata in buoni rapporti con lui nonostante avessimo avuto davvero pochi dialoghi insieme.

"Sì."
"Beh, ecco lui è fidanzato con una ragazza da quando aveva 18 anni. Ora va alla Washington University a Seattle. Eppure la loro relazione rimasta tale e quale a quando abitavano nella stessa città."

"Spero sia come dici tu." sospiro.
"Se vuoi andare alla Stanford University vacci. Fidati che è la stessa cosa che ti consiglierebbe di fare lui. A proposito, gliel'hai detto?"
"No. So che lui andrà all'Hunter College qui a Manhattan ma non ho mai parlato con lui di dove vorrei andare."
"Hai già inviato le lettere comunque?"
"Sì, quelle sì. Sia alla Stamford University sia all'università qui a New York. Adesso non mi rimane che aspettare di sapere se verrò accettata e dopo decidere dove andare."
"Verrai accettata sicuramente Allison. Hai ottimi voti a scuola tra l'altro."

Sto per ringraziarlo quando il trillare del suo IPhone S7 Plus mi blocca.
Sullo schermo appare il nome di Becky.
"Pronto?" risponde lui.
"Tutto bene?" chiede cominciando a preoccuparsi.
"Senti torna a casa nel frattempo. Ne parliamo a casa, preferisco."
"Figurati. A dopo." la saluta sorridendo.

****

BECKY'S POV

Suono al campanello della casa del mio ragazzo in attesa che venga ad aprirmi.
"Hei, sei arrivata?"
"Già." rispondo forzando un sorriso.
"Avanti. Parlami di quello che ti ha detto."
"Mi ha detto di andare a casa sua oggi pomeriggio. Dice che mi fornirà un replay di ciò che accadeva l'anno scorso se non andavo da lui e in più succederà qualcosa di non molto piacevole a qualcuno a cui tengo."
"Quel figlio di puttana..."

Non appena finisce di parlare, il mio telefono comincia a squillare.
"È mio padre."
"Non rispondere." mi consiglia lui.
Faccio come mi dice e alcuni minui dopo il cellulare smette di squillare e incominciano ad arrivare dei messaggi.

Ho cambiato idea.
Se vieni tra mezz'ora non farò nulla.

Rispondi Becky.

Becky rispondimi cazzo!

Questi sono i messaggi che mi ha inviato.
"Ti ha scritto?"
Annuisco.
"Fa vedere."
Gli porgo il cellulare e appena legge i messaggi sbianca.
"Cazzo quanto vorrei prenderlo a pugni." digrigna i denti.
"Che faccio?"
"Non rispondere per ora." risponde lui passandosi una mano tra i capelli dal nervosismo.

ALLISON'S POV

Stavo per andare in camera mia quando sento il campanello suonare.
'Vado io!" urlo per farmi sentire da mio fratello.
"Va bene." risponde di rimando.
Il campanello suona di nuovo.
"Arrivo!"
Scendo le scale correndo per non far attendere troppo la persona che ha appena suonato.
Quando apro la porta non mi trovo nessuno davanti.
Mi sporgo con la testa per vedere se è Cameron o qualcun'altro dei miei amici che mi sta facendo uno scherzo, ma non vedo nessuno.

Alzo le spalle voltandomi per rientrare in casa ma vengo bloccata da qualcuno che mi afferra per le spalle e mi tappa la bocca con un fazzoletto impedendomi di urlare.
Vedo qualcuno passarmi davanti e chiudere la porta, per poi avvicinarsi a me e dire qualcosa alla persona che mi ha appena bloccata.
Provo a dimenarmi ma l'unica cosa che ottengo è l'aumento della presa sulla mia bocca.
Mi sento tirare i capelli e dopodichè il rumore di una portiera venire aperta per poi farmi avvicinare a quest'ultima e venire sbattuta violentemente all'interno.

****

CAMERON'S POV

Mentre sono intento a parlare con i miei amici sento il mio cellulare squillare.
Tuti si voltano verso di me.
"Chi è?" chiede Zac.
"Il fratello di Allison..." rispondo confuso.

Perchè dovrebbe chiamarmi?

"Il fratello di Allison? E che vuole da te?" chiede Trevor.

Me lo chiedo anch'io...

"Non lo so." dico accettando la chiamata.
"So che è tardi per chiamarti ma per caso Allison è con te?" chiede con preoccupazione nella voce.
"Ehm...no. Perchè?" chiedo cominciando ad allarmarmi.
"Quindi...vuoi dirmi che non eri tu quello che ha suonato qualche minuto fa a casa nostra?"
"No." rispondo ancora.

"Dici che può essere stato qualcuno degli amici che frequenti tu oppure qua

lche sua amica?"
"Impossibile. I miei amici sono ora qui con me e le sue amiche sono entrambe in ospedale." rispondo passandomi una mano rra i capelli.

"Non è a casa?" chiedo.
"No. Prima è venuto a suonarci qualcuno e dopo che lei è andata ad aprire non l'ho più vista."
"Cazzo." esclamo a bassa voce. "Se riesco a contattarla in qualche modo ti dico, ok?"
"Okay, grazie." dice prima si riattaccare.

Non ne posso più.

"Porca puttana. Avremo mai un pò di pace?" chiedo più a me stesso tirando un pugno sul cofano dell'auto.

Alessia♥

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Capitolo 43
*** 109.Eric ***


Mi sveglio in una stanzina buia, vuota e con uno spiraglio di luce che irrompe dalla piccolissima finestra che c'è.

Dove mi trovo?
E sopratutto, chi sono i miei rapitori?
Perchè sono qui?
Cosa c'entro io?

Non soffro di claustrofobia ma questo stanzino è davvero piccolissimo e mi sento mancare il respiro.

Quando porto lo sguardo sui miei piedi mi accorgo soltanto in questo momento di essere immobilizzata su una sedia.
Le mani sono legate dietro lo schienale della sedia e le caviglie alle gambe della sedia.

Cazzo.

Alzo lo sguardo notando che la porta sta per essere aperta e sussulto incontrando lo sguardo maligno del padre di Becky.

Cosa? Non può essere.
Non vorrà fare anche a me quello che ha fatto alla figlia vero?

La paura comincia ad aumentare e nel frattempo il padre di Becky si chiude la porta alle spalle e si avvicina a me con uno sguardo per metà malizioso e per metà malvagio.
"Finalmente ti sei svegliata! È passato quasi un giorno e ancora non davi segni di vita."
"Che vuole da me?" chiedo.
"Oh, nulla tesoro. Solo mia figlia." dice accarezzandomi il viso con le nocche delle dita.
"E che vuole da me? Io non c'entro nulla." chiedo ancora.
"So benissimo che mia figlia si è trasferita a casa tua. Per colpa di quel bastardo di tuo fratello."

"Mio fratello non è un bastardo, ha solo fatto ciò che andava fatto. Lei è un bastardo. Se avesse avuto un cuore e si fosse ritrovato nei panni di mio fratello avrebbe fatto la stessa cosa, ma visto che lei un cuore non ce l'h-" non faccio in tempo a finire la frase che un sonoro schiaffo va a colpire la mia guancia.

Non posso vedermi ma sono certa di avere l'impronta delle sue cinque dita sulla mia guancia in questo momento.
"Non rivolgerti così a me, puttanella da quattro soldi." dice tirandomi un altro schiaffo, anche se meno forte rispetto al precedente.

Non ho mai desiderato così tanto essere a casa mia.
Spero finisca presto tutto ciò, anche se qualcosa mi dice che questo è solo l'inizio.

CAMERON'S POV

"Il suo telefono era nel giardino. Dev'esserle caduto mentre la rapivano."
"Probabile." dice il fratello passandosi una mano tra i capelli.
"Cazzo, è tutta colpa mia. Non avrei dovuto permetterle di andare ad aprire la porta di casa a quell'ora, nella notte. Avremmo evitato tutto ciò se ci fossi andato io."
"Sarebbe successo ugualmente. Se volevano rapirla, avrebbero trovato comunque un altro momento per farlo, per esempio, mentre percorreva il tragitto per andare a scuola o in qualsiasi altro momento in cui si sarebbe trovata sola in casa o per strada."
"Se le dovesse succederle qualcosa, non me lo perdonerei mai."

"Per adesso non pensiamo subito al lato negativo della situazione. Pensiamo piuttosto a dove si possa trovare e chi potrebbe essere il suo rapitore."
"Non ne ho idea cazzo. Tu conosci qualcuno che ce l'ha con mia sorella o qualcuno con cui possa aver litigato pesantemente nell'ultimo periodo?"
Scuoto la testa.
"Apparte Travis, ma non penso sia stato lui. Si sono visti ieri pomeriggio e poi, tra l'altro, finora, anche quando stavamo insieme tempo fa, prima di lasciarci, ha sempre trovato un modo per parlare con lei o avere del tempo a disposizione con Allison. Non vedo perchè dovrebbe rapirla. Infondo potrebbe benissimo passare nuovamente alle minacce quindi non ne vedo il motivo. Nick ormai è acqua passata. Meredith non penso proprio, poichè ho saputo da Samantha che è partita per Seattle. Per il resto, non conosco nessuno che possa avercela con lei in qualche modo."

Sospira scocciato e nel frattempo gli squilla il telefono.
"È un'emai, il cui mittente è anonimo. C'è un video allegato ad essa." dice andando a sedersi sul divano.
Lo seguo per vedere di cosa si tratta.
"Ma...ma è Allison!" esclamo indicando lo schermo dell'IPhone 7 Plus.
"Già. È-è legata... e la persona davanti a lei, è ripresa da dietro per cui non possiamo capire di chi si tratta."

Strabuzzo gli occhi quando vedo che Allison riceve uno schiaffo, tanto forte da farle voltare la testa dall'altra parte.
Si dicono qualcosa ma l'audio è assente per cui non siamo in grado di capire nulla.
Un altro schiaffo.
"Giuro che lo ammazzo." dico tirando un pugno contro il muro.
"Ehi, è casa mia eh. Calmati. Anch'io vorrei spaccare la faccia a quel pezzo di merda che ha appena osato toccare mia sorella, ma non è tirando pugni che troveremo Allison." dice ricevendo un altro messaggio.
"Il numero è privato." dice.

Carina la tua sorellina, non quanto mia figlia, ma secondo me ha tutto ciò che le serve per essere quasi uguale a lei. Quasi quasi, in assenza di mia figlia, potrei accontentarmi di usare questa bella bambolina. Che ne dici?

"È-è il padre di Becky." sentenzio sorpreso quanto lui.
"Già."
"Se torce anche solo un capello ad Allison, oltre a quello che le ha già fatto, giuro che appena lo vedo gli farò passare le pene dell'inferno." mormoro digrignando i denti.

Nel frattempo sentiamo dei passi che scendono le scale.
Ci giriamo entrambi nello stesso istante e vediamo che si tratta proprio di Becky.
"È... successo qualcosa?" chiede sentendosi i nostri sguardi addosso.
"Tuo padre." risponde il suo ragazzo.

"Mio padre cosa?" chiede anche se sembra aver già capito di cosa parla Jorge.
"È stato lui a rapire Allison."
"Cosa?" chiede appoggiandosi al mancorrente della scala.
"J-Jorge... i-io... mi dispiace. Sarei dovuta andare a casa sua ieri, mi aveva avvisato che sarebbe successo qualcosa altrimenti. È tutta colpa mia." dice appoggiando la schiena al muro.

Jorge si alza dal divano e le va vicino.
"Becky non è colpa tua. Tu non dovevi assolutamente andarci a casa sua, non potevi sapere che sarebbe successo. L'importante è che troviamo Allison prima che tuo padre possa farle qualcosa. E smettila di incolparti, non è colpa tua Becky, non potevi farci nulla." le dice.
Becky annuisce lievemente.

"Potrebbe averla portata nella sua seconda casa. Mi ci ha portata una volta. Quando ero piccola, ma credo di ricordare dove si trovi. Di sicuro non l'ha portata a casa sua, perchè sarebbe troppo scontato. Potrebbe però averla portata nell'altra casa, dato che sono a conoscenza solo io dell'esistenza di essa."
"Possiamo provare ad andarci allora." dico io.
Jorge annuisce.
"Sì, tentar non nuoce."

HAILEE'S POV

"Per favore Travis. Sei l'unica persona rimasta a cui posso chiedere. Per favore."
"Sinceramente mi sono rotto di questa situazione. Non voglio più avere a che fare con Allison e Cameron. E dovresti fare lo stesso anhe tu."
"Travis. Per favore. Ci guadagni anche te in tutto ciò. Potrai finalmente avere Allison. E io Cameron."
"Hailee no. Non voglio più avere a che fare con Allison. Ho fatto di tutto per averla e non mi ha voluto, perciò mi arrendo e questa volta sul serio. E per Cameron vale lo stesso."

Sbuffo.
"Sai che ti dico? Andatevene tutti a fanculo. Quando otterrò ciò che voglio tornerete da me rosicando." dico dedicandogli un ultimo sguardo strafottente prima di andarmene.

ALLISON'S POV

Ha appena tentato di violentarmi.
Mi ha levato soltanto la maglietta ma stava già passando ai miei jeans e io non potevo neppure fare qualcosa poichè, anche avendomi liberata, ero comunque chiusa in questa piccola stanza.
Se non fosse per il fatto che qualcuno l'ha chiamato, interrompendo tutto, a quest'ora mi avrebbe già stuprata.
Appena mi rimetto la maglietta, vedo la porta aprirsi.

Spalanco gli occhi quando incrocio gli occhi di Eric.
"E-Eric? Che ci fai qui?"
"Ti ho portato la cena, si fa per dire." dice porgendomi un bicchiere d'acqua e un panino con una fetta di prosciutto all'interno.
Wow... che cena... nulla a che fare con ciò che mangio a casa ma devo accontentarmi.

Sta per uscire dalla porta quando lo richiamo facendolo voltare di scatto.
"Cosa c'è?" mi chiede.
"Eric perchè sei qui?"
"Non ti deve interessare Allison. Comunque cercherò di contattare Cameron per dirgli dove ti trovi, va bene?" dice.
"Va bene, grazie." rispondo mentre lui esce dalla porta.

Perchè si trova qui?
Ha qualcosa a che fare con il padre di Becky?
Lavora, in un certo senso, per lui?
Diventa sempre tutto più complicato.

// ANGOLO AUTRICE //

Heiii
Come state?
Sono riuscita finalmente ad aggiornare.
So che i capitoli non sono dei più lunghi ma purtroppo se scrivessi di più durerebbe molto di meno anche il libro perchè tutto si svelerebbe in meno tempo.
A presto con il capitolo 110!

Alessia♥

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Capitolo 44
*** 110. Giramenti di testa ***


"È... questa?" chiedo vedendo un'enorme casa davanti a me.
"Esatto. Beh, diciamo che i soldi non gli sono mai mancati." scrolla le spalle.
"Come facciamo ad entrare?" chiede Jorge.
E in effetti, ora che ci penso, non penso sia facile entrare in casa senza che nessuno se ne accorga.

"Ehm... so che c'è una porta sul retro della casa che non usa quasi mai, ma non so quanto possa essere sicuro."

ALLISON'S POV

Non so cosa mi abbia appena dato da bere, fatto sta che mi gira la testa in un modo allucinante.
"Cosa c'era in quell'acqua?" chiedo come se lui me lo venisse a dire...
"Nulla, tranquilla. Solo qualcosa per tenerti brava." dice scompigliandomi i capelli con un ghigno malefico.

Mi poggia una mano sulla guancia e sta per riaprire bocca quando la porta si apre di scatto.
Sbarro gli occhi quando vedo entrare mio fratello seguito da Cameron.
Mio fratello sposta immediatamente la mano del padre di Becky dalla mia guancia e nel frattempo lo spinge facendolo finire con le spalle al muro.

Riporto lo sguardo sul mio ragazzo che si sta avvicinando a me preoccupato.
"Stai bene?" dice poggiandomi una mano sulla guancia.
"Penso di sì."
Lui mi lascia un bacio sulla fronte e si mette dietro di me per slegarmi le mani e successivamente le caviglie.

Finalmente mi alzo ma vengo immediatamente colta da un giramento di testa e subito cerco qualcosa con cui sostenermi e mi appoggio al braccio di Cam.
"Ehi, che hai?" mi chiede poggiandomi le mani sulle spalle.
"Non lo so." mi porto una mano sulla fronte portandomi i capelli all'indietro. "So solo che mi ha quando mi ha dato un bicchiere d'acqua, non sono sicurissima che lì dentro ci fosse solo acqua." rispondo.

Mi volto quando sento una mano appoggiarsi sulla mia schiena e vedo mio fratello molto preoccupato mentre il padre di Becky è a terra con il viso sanguinante.
"Ehi, come stai?"
"Ho solo dei giramenti di testa, ma per il resto penso di stare bene." rispondo forzando un sorriso.
Mio fratello volge un ultimo sguardo al padre della sua ragazza e dopodichè, sempre con la mano sulla mia schiena, mi spinge delicatamente verso l'uscita.
"Andiamo, c'è la macchina fuori."
"Becky è rimasta in macchina?" chiede il mio ragazzo.

C'è anche lei?

"Sì." risponde soltanto mio fratello.

****

Quando mi sveglio i miei occhi incontrano subito i muri della mia stanza e, successivamente, gli occhi color nocciola di Cameron.
"Cameron... che ci faccio qui? Nel mio letto intendo."
"Sei svenuta poco prima di salire in macchina. Dentro quell'acqua che hai bevuto c'era di sicuro qualche sostanza ma non so specificamente di cosa si tratta." risponde lui.
"Che ore sono?"
"Sono le undici e mezza di sera."
Annuisco.

"Ti abbiamo trovata grazie a Becky. È lei che ha proposto di cercare nella seconda casa di suo padre."
Gli faccio cenno di continuare.
"Una volta arrivata a casa di quel bastardo è stato, invece, Eric a dirci la 'stanza' in cui ti trovavi dato che lì c'erano veramente troppe stanze e non ti avremmo mai trovata prima che ti fosse successo qualcosa."
"Vi ha aiutato anche Eric?"
Lui annuisce.
"Li ringrazierò appena li vedo." sorrido lievemente.

"Che ti ha fatto in questi giorni?" chiede Cameron.
"Apparte qualche schiaffo quando gli rispondevo o disubbidivo, ha tentato due volte di stuprarmi ma veniva sempre interrotto, fortunatamente, da qualcosa e poi un'altra volta, in cui però è stato interrotto da voi."

"Non volevo crederci quando tuo fratello mi ha chiamato per dirti che eri scomparsa. Anche perchè, la maggior parte delle volte, i rapimenti non vanno mai a buon fine." risponde tenendo lo sguardo fisso sul muro di fronte a lui e spostandolo, solo dopo aver finito la frase, nei miei occhi.
Senza saper cosa dire, decido di abbracciarlo soltanto.
Lui ricambia immediatamente la stretta e dopo poco mi stacca delicatamente da lui annullando la distanza tra i nostri visi.
"Ti amo." si stacca per qualche secondo dalle mie labbra.
"Ti amo anch'io." rispondo e lui si fionda nuovamente sulle mie labbra, che dopo poco socchiudo permettendo alla sua lingua di penetrare nella mia bocca, esplorandola in tutti gli angoli. Le nostre lingue si intrecciano in una dolce e appassionata danza.
Ci stacchiamo in cerca di ossigeno e in questo momento sorrido lasciandogli un ultimo bacio a stampo.
"Ti fermi qua a dormire?" chiedo.
"Certo piccola." sorrido ancora una volta.

Ad un certo punto, mentre stava per spegnere il suo cellulare, quest'ultimo squilla.
"È un messaggio da Josh." risponde.
Dopo poco vedo aleggiare sul suo viso un sorriso.
"Martina si è svegliata."

****

Il giorno seguente...

MARTINA'S POV

"Se tutto procede per il meglio, domani sera potrai andartene, ok?"
Annuisco.
"Sì, grazie."
"Ora sarà meglio che me me vada. C'è un ragazzo fuori che sta aspettando di vederti da quando ieri sera ha saputo che ti sei svegliata." ridacchia il medico.

Rabbrividisco al ricordo di Josh fuori dalla porta.
Sia Cameron, che Allison, che Aaron e perfino mio padre mi avevano detto che c'era fuori Josh ad aspettarmi ma non voleva entrare perchè temeva fossi arrabbiata con lui e che lo ritenessi colpevole di tutto ciò che è successo.
"Lo faccia entrare." rispondo facendo una risatina.
"Senz'altro." dice uscendo dalla porta.
Josh non esita ad entrare e in poco tempo me lo ritrovo seduto sul lettino accanto a me.

"Hei." sorrido.
"Hei. Come stai?" sorride anche lui.
"Diciamo che potrebbe andare meglio, ma sto bene tuttosommato."
"Sono felice di sentirtelo dire. Mi dispiace per ciò che ti è successo. La colpa è solo m-" lo interrompo prima che possa continuare.
"Shh, non è colpa tua Josh." ma lui mi interrompe a sua volta.
"Si che lo è Marty e fammi finire per favore."
"Va bene, parla." dico.
"Stavo dicendo che mi dispiace un casino per ciò che ti è successo e tutto ciò che hai passato avrei dovuto passarlo io perchè è soltanto colpa mia se è accaduto. Quando ti ho visto baciare Kyle io non ci ho visto più dalla rabbia e, preso dalla gelosia, ho deciso di lasciarti. Ti giuro Martina, mi dispiace moltissimo. Perdonami per favore. Io voglio tornare con te. Ti amo Martina e mi dispiace per tutto."

Sorrido lievemente sfiorandogli la guancia con le dita.
"Io ti ho già perdonato Josh."
"Sul serio?" chiede lui incredulo.
Annuisco.
"Sul serio."
"Quindi...questo vuol dire che stiamo di nuovo insieme?" chiede timoroso della mia risposta.
"Per quanto mi riguarda non ci siamo mai lasciati." affermo facendo spuntare un grosso sorriso sul viso del mio ragazzo.
E che sorriso...

Mi mette una mano dietro al collo avvicinando il suo viso al mio e annulla la distanza tra i nostri visi dando via a un bacio lento e dolce che ben presto si trasforma in uno voglioso e appassionato.

SAMANTHA'S POV

Non ce l'ha fatta...

Non ce l'ha fatta...

Non ce l'ha fatta...

Queste sono le parole che mi rimbombano nella mente da ormai 10 minuti buoni.

Non posso aver perso anche la mia sorellina.
Non posso aver perso anche lei.
No.
Non posso.

Ora non ho più nessuno.
Sono sola.
Completamente sola.

"Sono sola. Completamente sola." ripeto a bassa voce.
"Non è vero. Non sei sola piccola." mormora Aaron asciugandomi le lacrime. "Ci sono io. C'è Allison. E ci sono tutti gli altri tuoi amici. Fidati Sam. Non sei sola." sussurra al mio orecchio.
"Perchè Aaron?! Perchè?!" chiedo disperata appoggiando la testa al suo petto perchè all'improvviso non mi sento più le gambe perciò gli getto anche le braccia al collo.
Lui mi circonda la vita stringendomi maggiormente a lui.

La testa mi gira in un modo incredibile.
Le gambe sembrano all'improvviso non esserci più.
E l'unico motivo per cui sono ancora in piedi, è perchè sono aggrappata al mio ragazzo.

// ANGOLO AUTRICE //

Heiii♥
Come state?
Questo era il capitolo 110.
Cosa ne pensate? Vi è piaciuto?

Allison è stata ritrovata, Martina si è svegliata e Samantha è venuta a sapere che neppure la sua sorellina, sfortunatamente, si è salvata.

A presto con il capitolo 111!♥

Alessia♥

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Capitolo 45
*** 111. Tutto per lei. ***


"E tu invece? Deciso dove andare?" mi chiede Cameron.

Stiamo affrontando l'argomento del college da ormai 10 minuti buoni e finora abbiamo parlato soltanto del college in cui andrà lui perciò ora tocca a me.

"Alla Columbia University." rispondo un po' esitante.
"Non vuoi più andare alla Stanford University?" chiede lui.
"No, non voglio stare lontana da te, da mio fratello e da tutti i miei amici."
"Scherzi Allison? Tu devi andarci. Passeranno anche tre anni ma alla fine, quando tornerai a Manhattan, saremo di nuovo tutti quanti qui."
"Lo so, ma tu? Non posso passare un anno o addirittura tre senza di te."
"Ci sentiremo al cellulare ogni giorno, sia per videohiamata, che per telefono, che tramite messaggi."

Sarebbe un'idea ma no.
Io voglio vederlo di persona, non tramite uno stupido cellulare.

Scuoto la testa lievemente.

CAMERON'S POV

"No, andrò alla Columbia University. Tanto un college vale l'altro no?"
"Non puoi rinunciare al tuo sogno, Allison."
"Preferisco rinunciare al mio sogno che rinunciare a te." risponde lei e non posso fare a meno di sorridere e baciarla nonostante non dovrei.

Non ti lascerò rinunciare al tuo sogno per me, Allison.
Fidati.
Sono disposto a tutto pur di non farti rinunciare a qualcosa per me.
E con tutto, intento proprio tutto.

JOSH' POV

Mi stavo dirigendo verso la classe di Martina per aspettare che esca dalla sua classe quando sento delle voci provenire dal fondo del corridoio.
"Kyle lasciami stare. Non pensi di avermi causato già un sacco di problemi che comprendono sia il mio incidente che Josh. Lasciami stare per favore. Ero disposta ad essere tua amica e tu hai rovinato tutto. E no, per il momento non ti darò una seconda possibilità Kyle. E più mi girerai attorno, più la risposta rimarrà sempre e solo no."

Al termine di questa frase lei lo supera ma lui la riafferra per il polso facendola voltare.
"Martina per favore." insiste lui.
"Kyle ho detto di no." dice lei provando a divincolarsi ma lui continua a mantenere la presa salda.
A quel punto decido di intervenire.
"Kyle lasciale subito il polso." dico e lui indietreggia di scatto mollando la presa.

Essendo ora più vicino a lui riesco ancora a notare la ferita sul labbro inferiore e lo zigomo leggermente violaceo a causa della rissa avvenuta tra noi due per Martina.
Vedendo che Kyle non parla nè reagisce prendo Martina per mano e la trascino verso l'uscita della scuola.
"Sei... arrabbiato?" chiede lei esitante.
Sbuffo portandomi all'indietro i ciuffi di capelli che ricadevano sulla fronte.
"No, non sono arrabbiato Martina. O almeno, non con te. Mi dispiace di averti trascinata così fuori da scuola. Non dovevo."
"Non fa null-" risponde ma viene interrotta dal fratello che viene verso di noi, questa volta, stranamente, senza Allison.
"Josh posso parlarti?" chiede.
"Sì, qualche problema?" chiedo.

"Più o meno. Ho bisogno di parlare con te e gli altri."
"Chi altro c'è?"
"Tutti. Aaron, Zac, Alan e Trevor."
"Va bene." annuisco. "Martina ti dispiace se vado?"
"No, assolutamente." sorride. "Aspetterò che escano Allison e Samantha così usciamo insieme."
"Va bene." la bacio. "Ci sentiamo stasera." le faccio l'occhiolino sorridendo e poi seguo Cameron che nel frattempo ci stava osservando.

ALLISON'S POV

Non mi ha neppure aspettato oggi.
Neanche un semplice ' Ciao piccola '.

A lezione non ha parlato quasi per niente, sembrava anzi perso nei suoi pensieri.
Quando cercavo di avviare una conversazione con lui, a malapena rispondeva e se lo faceva dava sempre risposte molto brevi, fatta eccezione per le volte in cui rispondeva annuendo o scuotendo la testa a seconda della domanda.

È... non lo so... strano.
Già, strano è la parola giusta.

Appena uscito dalla classe, l'ho visto dirigersi verso Josh e dopo avergli detto qualcosa sono spariti insieme.
"Ehi Allison." mi richiama Martina.
"Oh... scusa non stavo ascoltando, che avete detto?"
"Ho appena proposto di fare una serata tra ragazze questa sera. Che ne dici? Potrebbe essere una buona idea per tirare un pò su il morale a Samantha e per farle pensare a qualcos'altro, no?" dice l'ultima frase abbassando la voce per non farsi sentire da Samantha.
"Certo, va benissimo. Da chi facciamo?"
"A casa mia, che ne dici?" propone sempre Martina.
"Va benissimo." esclamiamo in coro io e Samantha e ci scappa una risata a causa di questo fatto.

****

Suono al campanello della casa di Martina e di Cameron una volta che mi ci trovo davanti.
Alla fine ci siamo date 'appuntamento' a casa sua per le 21:10 e ora è esattamente quest'ora.

21:10.

Mi viene ad aprire dopo pochi secondi Cameron.
Il suo sguardo si trasforma subito in curioso.
"Allison... che ci fai qui?" chiede sorridendo ma rimanendo comunque con lo sguardo curioso.
"Ehi." sorrido lievemente. "Ero venuta per passare una serata con tua sorella e Samantha."

Lui annuisce.
"Pensavo fossi venuta per me." dice sorridendo tristemente e con uno sguardo deluso.
Non so che rispondere.
"Ehi." mi alza il viso prendendomi il mento tra l'indice e il pollice facendosi scappare una risatina. "Scherzavo. Sapevo già della vostra serata tra ragazze."

Ricambio il sorriso anch'io e poi mi decido a fargli la domanda che sto aspettando di fare da stamattina.
"Perché oggi non mi hai salutata? E a lezione quasi non mi hai calcolata?" chiedo.
Lui resta resta fissarmi per qualche secondo passandosi di continuo la mano fra i capelli.

"Le ultime verifiche che abbiamo fatto questa settimana sono andate tutte di merda e i professori hanno deciso di fare delle verifiche di recupero per tutti quelli che non sono andati bene in queste dando così una seconda possibilità a tutti. E se non supero queste mi faranno ripetere l'anno."

Ah era questo allora...
Io stavo già pensando al peggio anche se quello che mi ha appena detto non è da meno.
"Quanto hai preso?" chiedo.
"In tutte 4, tranne geografia in cui ho preso 6 e storia in cui ho preso 5." spiega. "Le tue sono andate bene?" chiede.
"Tutti 9, tranne geografia e matematica in cui ho preso 10." rispondo.

Lui sorride scompigliandomi i capelli con una mano per poi stringermi tra le sue braccia.
"E brava la mia principessa." dice facendomi sorridere.

Poi mi allontana leggermente per lasciarmi un bacio a stampo.
"Diventi sempre più brava." ridacchia.
Rimaniamo qualche secondo in silenzio finché non sono io ad interromperlo.
"Non avevi studiato vero? Per le verifiche intendo."
Abbassa lo sguardo per qualche secondo e poi torna a guardarmi negli occhi.
"No. A dire il vero mi ero anche scordato che ci fossero delle verifiche in quei giorni."
Scuoto la testa sorridendo.
"Quando saranno le verifiche di recupero?" chiedo.
"Tra due settimane." risponde.
"Ti aiuterò io. Ti presterò i miei appunti e poi ti aiuterò io a studiarli."

Ci riflette un attimo ma poi scuote la testa.
"Grazie ma no. Sei già abbastanza impegnata di tuo con lo studio e con tutto il resto. Non voglio farti perdere del tempo con me piccola."
"Questa settimana non ho nulla da studiare e la prossima nemmeno. Ho già studiato tutto. Perciò posso aiutarti e poi non mi farai perdere tempo. Mi fa piacere anzi." sorrido.
"Sicura?"
"Certo. Domani ti porto gli appunti."
"Va bene. Grazie."
"Figurati." rispondo e nel frattempo vedo uscire Martina dalla sua stanza.

"Oh Allison. Scusami non ti avevo sentita. Samantha è già arrivata. Vieni?"
Annuisco volgendo un ultimo sorriso al mio ragazzo e seguendo Martina in camera sua.

// ANGOLO AUTRICE //

Ciauuu
Come state?
Questo era il capitolo 111.
Vi è piaciuto?
Spero di sì.
Cosa farà Cameron? Come andrà a finire la loro relazione?
Vi avviso inoltre che mancano ufficialmente circa 15 capitoli alla fine del libro che sarà seguito da un sequel.

A presto con il capitolo 112!

Alessia ♥

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Capitolo 46
*** 112. Le brutte notizie non finiscono mai. ***


SCUSATE SE NON STO AGGIORNANDO SPESSO E SE I CAPITOLI SONO ABBASTANZA CORTINI MA SONO STRAPIENA DI COMPITI E DI LIBRI DA LEGGERE SEMPRE PER LA SCUOLA E PER DI PIÙ CI STIAMO AVVICINANDO SEMPRE DI PIÙ ALLA FINE DEL LIBRO. MANCANO TIPO 10 CAPITOLI SE NON SBAGLIO. DETTO QUESTO... BUONA LETTURA!!!♥

ALLISON'S POV

"Quanto avete preso nelle verifiche di fine anno voi?" chiedo.

Martina che nel frattempo si sta mettendo lo smalto alle unghie delle mani, risponde:

"Io ho preso quasi tutti 8. Non è il massimo, ma mi accontento." scrolla le spalle alzando un attimo lo sguardo per guardarmi e poi torna a posare lo sguardo sulle sue unghie smaltate.

"Io anche, fatta eccezione per fisica in cui ho preso 9 e chimica in cui ho preso 7." risponde lei cominciando ad indossare il pigiama.

"9 in fisica? Wow, bravissima."

"Parla colei che ha tutti 9 e 10." rispondono all'unisono e a causa di ciò scoppiano a ridere e io mi unisco a loro.

Finito di indossare il pigiama, Samantha interrompe le nostre risate.

"Comunque, dove andrete l'anno prossimo? O meglio, dove andrai Allison? Dato che a te manca ancora un anno." dice riferendosi a Martina per l'ultima frase.

"Non lo so, ho fatto richiesta sia per la Columbia University sia per la Stanford University. Poi deciderò." rispondo.

"Capito. Io invece andrò alla Washington University. Cameron sai dove andrà invece?" chiede sempre Samantha.

"Sì, andrà all' Hunter College, è qui a Manhattan mi pare."
"Ah sì, è lo stesso dove andrà Aaron."

"Anche Josh andrà alla Washington University." esclama Martina.

"In poche parole sono l'unica che andrà in un college dove non va nessuno." ridacchio.

"Proprio così." risponde Samantha.

"Secondo me dovresti andare alla Stanford University." mormora Martina.

"Lo so ma... è troppo lontana da qui. Per di più non ci potremo neppure vedere perché ci vogliono due giorni per andare dalla California a New York." rispondo.

"È la relazione con mio fratello che ti preoccupa vero?"

Mi mordo il labbro inferiore.

"S-sì."

"Non preoccuparti Allison. Ci penserò io a tenerlo d'occhio." ridacchia. "Allison ti ama. Veramente. E tu anche. Neppure la distanza riuscirà a separarvi. Fidati."

Beh, questo è vero.

E se non dovessi trovarmi bene potrei sempre cambiare college.

"Allora? Ti ho convinta?"

Ci rifletto un attimo.

"E va bene. Mi hai convinta." sorrido.

Sia Samantha che Martina si scambiano uno sguardo complice e poi Martina dice:

"Io vado a prendere qualcosa da mangiare, ho fame. Volete qualcosa?"

Annuiamo entrambe.

"Patatine?" chiede ancora.

"E vada per le patatine." rispondo sorridendo e Samantha lo stesso.

Quando esce dalla stanza però, potrebbe anche essere soltanto una mia impressione, ma mi sembra di averla vista dirigersi in stanza del mio ragazzo.

CAMERON'S POV

"Allora? L'avete convinta?" chiedo a mia sorella.

Lei annuisce sorridendo.

"Sì. Come ti avevo detto l'unica cosa che la preoccupava era la vostra relazione perciò le ho promesso che ti avrei tenuto d'occhio."

"Perciò da quando inizio il college dovrai starmi a controllare tutto il tempo?" ridacchio.

"Certo che no. Lo dicevo solo così. So che non farai nulla che la farà soffrire. O almeno, lo spero per te."

"Ringrazia anche Samantha per l'aiuto comunque. Almeno ora non devo più lasciarla... spero."

"Non penso ci sarà qualcos'altro a dividervi, le avete già avute tutte." ridacchia lei.

"Penso anch'io." mento perché in realtà questa sua ultima frase non mi convince per nulla e mi fa pensare che ci sarà ancora qualcosa ad interferire nella nostra relazione...

ALLISON'S POV

"Ecco qua." sorride Martina rientrando in stanza con due ciotole di patatine.

Restiamo a parlare fino alle 3/4 di notte poiché ad un certo punto i nostri occhi si chiudevano da soli tanto eravamo stanche e perciò ci mettiamo a dormire.

Il giorno dopo...

Appena arrivo a scuola mi arriva subito un messaggio da parte di mio padre.

Allison, dovevo farlo stamattina ma me ne sono dimenticato. Quanto torni a casa devo parlarti.

Gli rispondo con un Okay e poi spengo il telefono rimettendolo in tasca.

Sussulto sentendo delle mani posarsi sui miei fianchi.

Riconosco subito il profumo del mio ragazzo.

"Mi hai fatta spaventare, pensavo fossi già in classe."

"Ciao anche a te amore. Io sto bene, grazie per avermelo chiesto."

Sorrido lievemente per il nomignolo da lui usato e poi gli tiro uno schiaffetto sul braccio.

"Scemo." dico alzando scherzosamente gli occhi al cielo ma gli circondo comunque il collo con le braccia.

Lui non perde tempo a far unire le nostre labbra facendo incontrare le nostre lingue.

Ci stacchiamo entrambi ansimanti.

"Devi davvero smetterla di indossare questi leggins quando sei a scuola." mormora con voce roca dandomi un piccolo schiaffo sul sedere.

"Sta' fermo." lo rimprovero anche se ridendo. "Non siamo a casa, qui c'è gente."

"Possiamo ancora rimediare." mormora con voce maliziosa mordendosi il labbro inferiore.

Sto per ribattere quando decido che è meglio finire subito questa discussione imbarazzante.

"Dovremmo andare in classe, non credi?"

"Hai ragione, andiamo." sorride circondandomi le spalle con un braccio stringendomi a sè.

Quando giungiamo in classe, gli unici a trovarsi in quest'ultima sono Josh e... Hailee.

Josh sembra intento a ripassare qualcosa sul suo libro di storia e lei invece sembra intenta a scrivere un messaggio con qualcuno.

Appena entriamo, lei alza subito lo sguardo dal suo cellulare e guarda Cameron con un piccolo sorrisetto.

Il mio ragazzo fortunatamente non la sta guardando ma si sta dirigendo verso Josh per dirgli qualcosa e poi si va a sedere al suo posto, ovvero accanto a me.

Il resto della giornata scorre abbastanza velocemente e alla fine arriva anche il momento di tornare a casa.

"Hai da fare oggi?" chiede il mio ragazzo una volta arrivati di fronte a casa mia.

"Mio padre deve parlarmi, ma se vuoi quando ho finito ti chiamo per avvisarti e... se vuoi posso iniziare a darti 'ripetizioni'. Che ne dici?"

"Va benissimo. Dimmi anche come va con tuo padre poi." mi fa l'occhiolino lasciandomi un bacio a stampo e sussulto quando sento la porta di casa mia aprirsi improvvisanente facendo uscire mio padre.

Mi stacco bruscamente da Cameron.

"Ci - ci vediamo dopo." sorrido lievemente.

"Va bene." annuisce ricambiando il sorriso.

Quando Cameron si fa lontanto, mio padre inizia a parlare.

"Ancora con lui eh?" mi rivolge uno sguardo come per dirmi di rientrare in casa.

"Mi hai scritto che dovevamo parlare." comincio.

"Sì, l'ho scritto." risponde scrollando le spalle.

"Cosa devi dirmi?" chiedo attendendo una sua risposta.

Ci mette un pò a parlare ma alla fine si decide e ciò che giunge alle mie orecchie è peggio di una pugnalata al cuore.

// ANGOLO AUTRICE //

Heiii♥
Scusate il capitolo estremamente corto ma si sta avvicinando la scuola e sono molto piena di compiti perciò non ho moltissimo tempo per scrvere ma cerco comunque di farlo ogni qualvolta mi è possibile.
Detto questo, spero di farvi avere presto anche il capitolo 113.
A presto!

Alessia♥

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Capitolo 47
*** 113. Non puoi fare nulla. ***


Appena torno nella mia stanza, ancora scioccata da ciò che mi ha appena detto, decido di telefonare al mio ragazzo.

Non posso dirgli nulla.

Non devo dirgli nulla.

Risponde al primo squillo.

"Ehi piccola. Finito?"

"Ehi Cam, sì ho finito di parlare con mio padre." dico cominciando nel frattempo a cercare i miei appunti rovistando in tutta la mia stanza.

"Com'è andata?" chiede.

"B-bene." rispondo portandomi dietro l'orecchio una ciocca di capelli che mi era finita davanti gli occhi.

"Sicura? Che ti ha detto?"

"A-assolutamente nulla. Mi ha solo chiesto se avevo deciso per il college." mento.

"Ok..." sospira prendendosi una pausa. "Vieni?"

"Certo, sto prendendo i miei appunti."

"Va bene, ti aspetto." mormora riattaccando.

Sospiro raccogliendo tutti gli appunti in un quadernone ad anelli per evitare di perderli.

****

"Ehi. È successo qualcosa? Hai un'espressione..." mormora.
"Non è successo nulla, tranquillo. Semplicemente non riuscivo a trovare i miei appunti e ho dovuto mettere sottosopra tutta la mia stanza." rispondo forzando un sorriso ed entrando in casa sua.

Ci dirigiamo direttamente verso la sua camera da letto e dopodichè mi siedo sul suo letto posandoci anche il mio quaderno e il mio cellulare.

"Bene, cominciamo?" chiedo.
"Non finchè non mi dici cos'è successo. Lo vedo che sei triste per qualcosa."
"Davvero Cameron, non è nulla. Te lo direi se non fosse così, fidati."
"E va bene." si arrende sedendosi difronte a me.

Questa è l'ultima frase che dice prima di iniziare a studiare.

****

Quando finisce di ripetere la lezione, si avvicina a me improvvisamente e mi toglie il quaderno con gli appunti dalle mani e li poggia sul suo comodino.
Con le mani mi alza il viso in modo che io possa guardarlo negli occhi.

"Allison lo sai che puoi fidarti di me, vero?" chiede lui.

"C-certo che lo so. Io mi fido di te Cameron." rispondo sincera.

"E allora dimmi che ti succede. Lo vedo da solo, non c'è bisogno che tu mi dica che non stai bene. Dimmi cos'hai. Io posso aiutarti per qualsiasi cosa, basta che tu me lo dica."

Lo so Cameron... lo so... ma questa volta non penso che tu possa fare nulla...
O meglio, potresti ma non voglio.

"Niente. Non ho assolutamente nulla."

"Non ti credo." risponde fermo.

"Vuoi la verità?" chiedo mordendomi il labbro.

"Certo che la voglio."

Sospiro portandomi una ciocca ribelle dietro l'orecchio.

"S-sono preoccupata per l'ammissione all'università. Potrei non essere accettata e la cosa mi preoccupa alquanto."

Mi fissa per qualche secondo restando in silenzio.

"È questo?" chiede quando decide di rispondere.

Annuisco.

"Sì, è questo." rispondo decisa.

"Non devi preoccuparti, ti accetteranno. Dovrei essere io quello preoccupato non tu." ridacchia cercando di smorzare un po' la situazione.

Mi faccio uscire una risatina.

Non so se mi ha creduto o no.
Fatto sta che per il momento va bene così.

NASH' POV

"Mi ha fatto piacere uscire con te." sorride Maggie quando arriviamo davanti alla porta di casa sua.

"Anche a me. È da un po' che non mi divertiv così tanto." ammetto.

"Vale lo stesso per me." sorride.

"Perciò... ci vediamo domani mattina a scuola?" chiedo non sapendo cos'altro dire.

"Certo. Ci vediamo domani." sorride ancora, questa volta però, avvicinandosi al mio viso e lasciandomi un bacio vicino alle labbra.

Vengo percosso da una serie di brividi.

"A domani Nash."

"A domani Mag."

Mentre percorro la strada per tornare a casa mia ripenso a Maggie.

È la prima volta che usciamo insieme... la prima volta che esco con una ragazza dopo di Allison...

Soltanto da quando conosco a Maggie riesco ad evitare di pensare ad Allison ogni santo istante.

Non so se questo sia un bene o un male, ma mi piace questa cosa.

CAMERON'S POV

Poco dopo aver continuato a parlare con la mia ragazza sono uscito con Josh e Alan.

Allison invece è rimasta a casa mia con Martina.

In questo momento sono appena tornato a casa e la prima cosa che noto è che la porta della camera di mia sorella è socchiusa.

Mi avvicino alla porta per avvisarle che sono tornato a casa ma mi fermo quando sento le parole di Allison.

È questo che la tormentava? Che la preoccupava?
È questo ciò di cui ha parlato con suo padre?
Veramente suo padre le ha detto una cosa del genere?

Non ci posso credere.
Non ci voglio credere.

// ANGOLO AUTRICE //

Ehiii♥
No, non sono morta, sono ancora viva ahaha.
So che è tanto che non aggiorno ma come ho già spiegato sono impegnata con lo studio e tra l'altro non è affatto un periodo facile.
Sto passando davvero un brutto momento e non lo sto dicendo per trovare una scusa per i ritardi degli aggiornamenti, è sul serio un brutto periodo. Non riesco neanche molto a scrivere perchè non ho proprio testa per farlo ora come ora, nonostante adori farlo.
So che i capitoli sono corti e che non sono granchè ma ci provo lo stesso a scriverli e a cercare di darveli il prima possibile, cercando di accontentarvi.
Detto questo cercherò di darvi il prima possibile il capitolo 114.
A presto! <3

P.s. Poco bello mi dicono...

Alessia♥

 

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Capitolo 48
*** 114. Sacrifici. ***


Flashback

"Beh... mio padre mi ha detto che se non lascio Cameron, non mi pagherà gli studi al college. Dice che è l'unica soluzione per separarmi da lui" esclama Allison.

"Cosa?! Non puo' farlo Allison" esclama Martina restando a bocca aperta.

"Lo so, ma l'ha fatto. Pensavo che un giorno si sarebbe abituato all'idea di noi due e ci avrebbe lasciato in pace. Un po' come ha fatto Jorge, ma evidentemente mi sbagliavo"

"Quindi... lascerai mio fratello?"

Allison alza il volto di scatto e per un attimo temo che possa vedermi.

"No!" risponde decisa quasi urlando, ma essendosene accorta lo abbassa "No, certo che no. Mi manterrò da sola lì a Stanford. Cercherò un lavoro come cameriera in qualche ristorante o bar oppure come barista in qualche locale. Mi arrangierò in qualche modo" scrolla le spalle.

"Sicura? Potrei chiedere a mio padre di aiutarti con i soldi se vuoi. Oppure potrei chiedergli di provare a convincere tuo padre"

La mia ragazza scuote la testa.

"No, non fare nulla. Mi arrangierò da sola. E poi sono sicura che se tuo padre venisse a scoprire che il mio non vuole che io frequenti suo figlio creerei qualche conflitto tra loro due e preferisco evitare sinceramente"

Martina sospira.

"Mi dispiace ma io non sono in grado di dirti se la decisione che stai prendendo è giusta o sbagliata. Ma se è questo che ti senti di fare, fallo. Infondo sei tu che devi decidere per te e nessun'altro"

"Sì, sono sicura della mia scelta. Questo e altro per Cameron" risponde lei facendo un lieve sorriso.

Fine flashback

È incredibile quello che farebbe questa ragazza per me.

Si riduce addirittura a lavorare come cameriera in un ristorante.

Insomma... per una persona ai livelli degli Harvey, è davvero molto.

Neanche io voglio lasciarla ma non posso permettere che faccia tutto ciò solamente per me.

La farei soffrire, questo sì, ma sarebbe una cosa che potrebbe durare massimo qualche mese.

Poi conoscerebbe gente nuova lì a Stanford e finirà per soffrire sempre di meno fino a quando mi avrà totalmente dimenticato.

Devo solo trovare il momento giusto per farlo, ma voglio farlo almeno qualche giorno dopo il ballo di fine anno, non voglio rovinarle anche questo.

Non manca molto a quest'ultimo.

15 giorni.

Gli ultimi 15 giorni che passeremo da fidanzati.

Sarà dura ma almeno potrà avere tutti gli studi pagati dal padre.

ALLISON'S POV

Il mattino dopo...

Appena esco fuori da casa mia vedo subito Martina fare la stessa cosa, perciò le vado incontro.

"Ehi" la saluto sorridendo.

Lei si volta di scatto.

"Allison!" mi saluta "Come stai?" chiede comiciando a camminare, insieme a me, in direzione della scuola.

"Abbastanza bene, tu?" le chiedo di rimando.

"Bene" sorride.

"A proposito, Cameron?"

"È già andato a scuola... o almeno penso che sia andato lì. Stamattina non l'ho visto, ho solo sentito che usciva di casa"

"Capisco" rispondo pensierosa.

Perchè stamattina se n'è andato così presto?

****

"Ci vediamo in mensa allora" saluto la mia amica dopo essere arrivate a scuola.

"Certo!" sorride "A dopo!"

Le rivolgo un ultimo sorriso e poi mi dirigo verso la mia classe, sperando di trovarci il mio ragazzo.

Per una volta i miei desideri vengono esauditi e lo trovo seduto al suo banco mentre Josh si trova accanto a lui... seduto al mio posto.

Stanno parlando ma si interrompono non appena si accorgono della mia presenza.

Josh rivolge un ultimo sguardo a Cameron e poi rivolge un sorriso a me come saluto prima di tornare a sedersi al suo banco.

"H-hey" mi rivolgo al mio ragazzo.

"Ehi" mi volge un lieve sorriso.

"Tutto bene?" chiedo.

Annuisce. "Certo, benissimo. Tu come stai?" chiede.

Non sono molto convinta ma vabbè.

"B-bene" balbetto come una scema non appena mi tornano in mente le parole di mio padre.

Nel frattempo la classe comincia a riempirsi mentre il professore arriva dieci minuti in ritardo come sempre.

Un solito del professore di fisica.

Ripensandoci, Cameron stamattina, quando m'ha vista, non mi ha neppure baciata.

Non che debba obbligatoriamente farlo sempre, ma è ormai un suo classico.

Se non lo fa c'è sempre un motivo dietro.

Spero soltanto nulla di brutto...

// ANGOLO AUTRICE //

Ehiiiii♡

Stavolta non sono in ritardo con l'aggiornamento ahaha.

Anche questo capitolo è abbastanza corto, ma prometto di aggiornare o domani o dopodomani.

Mancano 6 capitoli alla fine del libro, massimo 2 in più ma non di più.

Perciò manca davvero poco.

Come pensate che finirà?

Alessia♥

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Capitolo 49
*** 115. Stranezze. ***


-5 alla fine ♡

Manca sempre di meno al ballo di fine anno e non sto più nella pelle.
Esattamente 3 giorni.
Anche se sono consapevole che quello sarà l'ultimo momento che probabilmente condividerò con il mio ragazzo prima di partire.

Ritornando al discorso del ballo, io e Martina siamo già andate a comprarlo anche se non sono stata attenta più di tanto.
La scelta è stata più di Martina poichè io non ho staccato gli occhi dal cellulare neppure per un secondo nell'attesa di un sms o di una chiamata da parte di Cameron.

In questo week-end non si è fatto sentire neppure una volta.

Ho provato a scrivergli una volta ma non mi ha ancora risposto, mentre lunedì e martedì non era neppure a scuola.

Non so che gli prende.

È cambiato palesemente e si vede.

Anche con me lo è.

Spero solo che non lo siano anche i suoi sentimenti.

Camminando a testa bassa e non guardando dove vado finisco per andare a sbattere contro qualcuno e per poco non mi spiaccico a terra.

Mi si illuminano gli occhi non appena vedo la persona di fronte a me.

Istintivamente lo abbraccio e lui ricambia la stretta.

Quando mi stacco rimango a fissarlo negli occhi per qualche secondo.

"Perchè non ti sei fatto sentire nemmeno una volta? E perchè non hai neppure risposto ai miei messaggi?" chiedo.

Continua a non rispondermi e l'unica cosa che fa è passarsi una mano tra i capelli.

"Rispondimi"

Sospira tornando con lo sguardo nei miei occhi.

"Scusami Allison" mormora a bassa voce. "Scusami non l'ho fatto volontariamente. H-ho solo dato una revisionata a tutti i tuoi appunti per ripassarli. Sul serio."

"Ho capito però potevi perlomeno dare qualche segno di vita. In fondo ti avevo aiutato già io a studiarli" rispondo.

"Lo so, infatti mi sei stata di grande aiuto piccola. Molto più di quanto credi. Ti prometto che non succederà più." mi rivolge un sorriso come scuse.

Sto per parlare ma vengo interrotta dal suono della campanella per avvertire che sono iniziate le lezioni.

"Sarà meglio che entriamo" dice prendendomi per mano e trascinandomi verso la nostra classe.

****

"Ragazzi, dato che questi sono gli ultimi giorni di scuola, vi concedo di sedervi accanto a chi volete voi"

Sussulto quando sento la mano di Cameron posarsi sulla mia coscia.

"Ti dispiace se mi siedo accanto a Josh?" mi chiede lui.

Esito qualche secondo ma poi rispondo:
"N-no, va bene" rispondo.

Mi volge un lieve sorriso e poi va a sedersi accanto al migliore amico nell'ultima fila.

Io, non sapendo, con chi sedermi decido di rimanere al mio posto.

ERIC'S POV

A causa della mia cazzo di sveglia, mi ritrovo ad entrare in classe mezz'ora dopo.

Fanculo.

Appena entro, il professore comincia a farmi la solita ramanzina sul ritardo e poi dice:
"Come ho già detto agli altri, dato che sono gli ultimi giorni di scuola, vi lascio sedere con chi volete voi"

Volgo lo sguardo alla classe per decidere accanto a chi sedermi e incontro subito lo sguardo di Hailee, seduta davanti a Cameron, che allude a qualcosa.

Capisco quasi subito cosa riguarda, quando vedo Allison seduta da sola, in un angolo in fondo alla classe.

Per una volta decido di ascoltarla e mi vado a sedere vicino ad Allison.

"Posso sedermi qui?" le chiedo volgendole un sorriso.

Cogliendola di sorpresa esita un pò a rispondere ma alla fine annuisce ricambiando il sorriso.

ALLISON'S POV

Appena Eric si viene a sedere accanto a me, noto subito Cameron fulminarlo con lo sguardo, poi volgermi un fugace sguardo e tornare a guardaee davanti a sè.

Dovrei forse rimanere da sola?

Non penso proprio, non ne ho proprio voglia.

Decido di non pensarci e comincio a parlare con il mio compagno di banco.

****

Alla fine dell'ora mi dirigo fuori dalla classe, aspettando che esca il mio ragazzo.

Lo vedo uscire dopo alcuni minuti.

"Ce ne hai messo di tempo" dico scherzando.

"Perchè l'hai fatto sedere accanto a te?" chiede subito ignorando la mia battuta.

Okay, forse non è dell'umore giusto...

"Parli di Eric?"

"E chi altro sennò?"

"Cameron la smetti di essere così geloso?! Non ho fatto nulla di male" ribatto.

"Ah, quindi non dovrei essere geloso della mia ragazza?" chiede retorico "E sentiamo, tu non saresti gelosa? Se mi si fosse seduta accanto Hailee ti saresti comportata come me. O sbaglio?"

"Non è la stessa cosa"
"Sì che lo è, Allison"

"No Cameron, non lo è. Lei ci prova con te in continuazione, Eric-"
"Eric fa lo stesso. E non contraddirmi perchè sai anche tu che è la verità"

"Sai cosa ti dico? Vaffanculo Cameron" dico superandolo e uscendo il più in fretta possibile dalla scuola.

****

Appena torno a casa mia, mi affretto ad andare in camera mia, ma incontro mio fratello al piano.
"Ciao" mi saluta.

Non rispondo.
"Qualcosa non va?" chiede.
Continuo a non rispondere e mi dirigo nella mia stanza sbattendo la porta.

Rimango per qualche secondo a riflettere sulla relazione mia e di Cam, sulla nostra relazione.

Come ho già detto, qualcosa è cambiato.
Stiami litigando, se così si può dire, con più frequenza rispetto al solito e lui è molto più freddo con me...

Non so se stia passando un brutto periodo, ma anche fosse non me lo direbbe mai per non farmi preoccupare, ma lui non capisce che facendo così mi fa preoccupare soltanto di più.

Spero solo che tutto ciò si risolva presto...

// ANGOLO AUTRICE //

Ehii♥
Come state?
-5 alla fine di BAD BOY.
Cercherò di scrivere al più presto il capitolo 116.
Spero comunque che vi sia piaciuto anche questo.
Baci.

Alessia♥

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Capitolo 50
*** 116. A che gioco stai giocando? ***


4

Ancora immersa nei miei pensieri, non mi accorgo che mio fratello è appena entrato nella mia stanza.

"Che è successo?" mi chiede.

"Nulla" rispondo atona.

"Sai che puoi fidarti di me, Allison"

"So che andrai da lui se te lo dico" rispondo sospirando.

"Dipende da cosa ha fatto" scrolla le spalle.

"Te lo dico solo se mi prometti che anche se tu reputi questa cosa grave, non farai nulla" lo guardo negli occhi.

Ci riflette un po' ma alla fine annuisce.

"Va bene, racconta"

"Sento che qualcosa è cambiato tra me e Cameron. Non è più lo stesso, è molto più freddo con me. È così da quasi una settimana, nel week-end non si è fatto sentire per niente e non rispondeva neanche ai messaggi dicendo poi di essere stato occupato a studiare anche se non ci credo molto. E comunque anche fosse avrebbe trovato qualche secondo per rispondermi" sto per continuare a parlare ma lui mi interrompe.

"Non ha mai fatto così?" chiede.

"No, solo prima di San Valentino, ma lì c'era una motivazione"

"Beh, magari ce n'è una anche qui, non credi?"

"Non lo so, se continuiamo così, mi sa tanto che la nostra relazione non durerà a lungo"

CAMERON'S POV

Allison se n'è appena andata lasciandomi qui, da solo davanti all'aula come un imbecille.

Appena vedo Eric, tutto tranquillo e spensierato, uscire dalla classe con lo zaino sulle spalle, non esito due secondi a fiondarmi su di lui facendolo cadere a terra, essendo colto di sorpresa.

Gli sferro subito un pugno.
"Quand'è che capirai che con lei non hai chance?!" chiedo retorico.

"Non mi sembra che io le dispiaccia" scrolla le spalle come se nulla fosse successo.

"Lei - è - mia! Perciò stalle alla larga"

"Se è tua, allora perchè non ti sei andato a sedere vicino a lei?"

"E tu se sai che sta con me, perchè non ti levi dai coglioni?"

Intanto attorno a noi si è creata un pò di folla, tutti intenti a guardarci.

"Tanto non mi interessa ciò che dici" fa un sorrisetto strafottente.

Gli sferro un altro pugno e gliene avrei tirato ancora uno se Aaron non mi avesse fermato.

"Smettila Cameron, vuoi essere sospeso il terzultimo giorno di scuola?"

Ignoro le sue parole liberandomi dalla sua presa e comincio a dirigermi verso l'uscita di questa maledetta scuola.

Sento dei passi dietro di me.

Mi sta seguendo sicuramente.

Appena mi raggiunge mi afferra per una spalla.

"Mi spieghi cosa cazzo è successo?"

"Succede che oggi a lezione si è seduto accanto ad Allison e ci prova con lei in continuazione"

"Sai bene che non puoi fare più di tanto, tra un po' non starete più neppure insieme e non puoi decidere tu per la vita di una persona che non ti appartiene più"

"Lo so, non ricordarmelo cazzo" mi scompiglio i capelli.

"Quando glielo dirai?" chiede mettendosi le mani in tasca.

"Non lo so, non prima del ballo comunque, non voglio rovinarglielo"

"Ci andrete insieme vero?"

"Ovvio" rispondo io.

È ovvio che ci andremo insieme.

****

Sto per rientrare in casa e per chiudere la porta quando quest'ultima viene bloccata dal piede di qualcuno.

Sospiro.

"Cosa vuoi?"

"A che gioco stai giocando con Allison?" chiede incrociando le braccia e appoggiandosi allo stipite della porta.

Sbruffo.

"Entra" rispondo.

Fa come gli dico mentre io chiudo la porta di casa mia.

Ma poi dico, sono le 23:35 cazzo, non poteva venire domani pomeriggio?!

"Allora? Che stai facendo? Non eri tu quello che diceva che non l'avrebbe fatta soffrire?"

"Non è mia intenzione farlo, sono obbligato però, lo faccio per lei"

"Sì, certo, anche io ora ti prendo a pugni, però  non è mia intenzione, lo faccio per te. Che ne dici?"

"Non è come pensi."

"Allora com'è? Avanti, spiega"

// ANGOLO AUTRICE //

Ehiiii♥
Wow, due capitoli in un giorno ahaha.
Che ne pensate di questo capitolo?
Vi è piaciuto?
Spero proprio di sì.
A presto con il 117.

Alessia♥

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Capitolo 51
*** 117. Le cose si sistemano... o forse no ***


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BUONA LETTURA!♡
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"E se non andasse così? E se fosse così distrutta dal non voler neppure partire?"

"Non penso, ci tiene un sacco ad andarci" rispondo ovvio.

"Tiene molto anche a te" risponde come se fosse forzato "Forse anche di più" scrolla le spalle "Anzi, meglio eliminare quel 'forse'"

"Ci andrà sicuramente a Stanford. Uno dei motivi sarà anche per riuscire a dimenticarmi più in fretta" ipotizzo.

"Sì, probabile. Spero solo che vada tutto per il verso giusto e che non soffra troppo" sbruffa.

"Quello è inevitabile" mormoro.

Ed è vero.

Purtroppo è così.

"Lo so, ma ogni persona reagisce a modo suo e soffre di più o di meno" sospira "Conoscendola sarà la prima opzione"

Che situazione di merda!

"Ti chiedo solo una cosa" dice avvicinandosi alla porta.

"Cosa?" chiedo distogliendomi dai miei pensieri.

"Non rovinarle il ballo di fine anno almeno. Ci tiene tanto ad andarci e in questi giorni non fa altro che parlare di sabato, perciò diglielo qualche giorno dopo il ballo"

"Era mia intenzione"

"Perfetto" risponde. "E cerca di sistemare le cose con lei, fino a quel giorno"

ALLISON'S POV

Indovinate un po'?

Intelligente come sono, ho impostato la sveglia un'ora prima e pensando di essere in ritardo sono arrivata qui troppo in anticipo.

Esattamente di 40 minuti.

Fantastico... sul serio.

Ora sono qui seduta al banco da sola e sto pure per addormentarmi tanto ho sonno.

Ad un certo punto vedo entrare Cameron in classe alquanto sorpreso di trovarmi già qui.

"Ehi" mi saluta.

"Ciao" ricambio alzando la testa dal banco.

Sorrido timidamente quando noto che si viene a sedere accanto a me, ovvero al suo solito posto.

"Come mai così presto?"

"Ho impostato la sveglia un'ora prima per errore"

Scoppia a ridere.

"Sul serio?" chiede divertito.

"Sì"

Mantiene il sorriso ancora per qualche secondo fino a che non torna serio.

"Allison, comunque, volevo dirti che per ieri mi dispiace. Ho sbagliato e non volevo litigare con te"

"Non fa nulla, sono stata io a sbagliare. Avevi ragione. Io avrei reagito al tuo stesso modo se non peggio" sto per continuare ma lui mi poggia un dito sulle labbra zittendomi.

"È tutto a posto ora, l'importante è questo. Abbiamo sbagliato entrambi, ma non fa nulla. Tutti sbagliano, l'importante è saper rimediare"

Sorrido timidamente.

Nel frattempo la maggior parte degli alunni entrano in classe e non ci troviamo più soli ormai.

"Pronta per domani?" mi chiede.

Mi ero scordata, a dire il vero, del fatto che domani ci sarebbe stata la partita di basket, l'ultima dell'anno e facendo parte delle cheerleader, ci sarò anch'io.

Ho ripreso a farne parte già da qualche giorno dopo il ritorno di Cameron da Chicago.

"Abbastanza, tu?"

"Sì, anche se devo ammettere che la squarda avversaria è abbastanza forte, anche di più di quella dove gioca Travis" incrocia le braccia.

"Vincerete. Con te come capitano poi..." sorrido ridacchiando.

Lui si volta verso di me regalandomi un sorriso a 32 denti.

"Anche te non sei per niente male come cheerleader... anzi" mi sussurra all'orecchio con voce seducente.

Arrossisco di colpo fulminandolo con lo sguardo.

"Cameron!" lo rimprovero ormai del tutto rossa in viso.

"Che c'è? Mi è solo stato insegnato a dire sempre la verità e a dire sempre quello che penso, a te no?"

Roteo gli occhi scherzosamente per poi tornare a guardarlo negli occhi.

"Poi con quella divisa attillatta e quella minigonna..." mormora mordendosi il labbro inferiore.

"Cameron smettila!" inavvertitamente urlo e proprio in quel momento nella classe cala il silenzio ed entra il professore.

Tutti si voltano verso di me mentre Cameron cerca di trattenere a stento le risate.

Divento ancora più rossa di prima, sempre se è possibile.

"Signorina Harvey, ha qualcosa da dire?" mi rimprovera il professore con sguardo severo.

"I-io... n-no, mi scusi" mormoro imbarazzata.

"Meglio così" risponde sedendosi alla cattedra. "Ora possiamo cominciare la lezione" dice prendendo il libro di fisica dalla sua borsa "Ah, dimenticavo. C'è una cosa che devo dire prima di iniziare a spiegare. Signorino Dallas, il preside vuole parlare con lei. Subito"

Mi volto di scatto verso il mio ragazzo.
"Che hai fatto?" chiedo.
"Niente" risponde alzandosi dalla sedia e dirigendosi verso la porta dell'aula.

Perchè il professore vuole parlare con lui? È successo qualcosa quando me ne sono andata a casa?

Spero non sia nulla di grave e nulla che metta a rischio la sua condotta in pagella.

"Vi annuncio già che quando avrò finito di spiegare, verranno interrogati le signorine Allen e Harvey"

Wow, perfetto...

Mi giro verso Becky per vedere la sua reazione e vedo che si nasconde il viso tra le mani disperata.

****

"Molto bene Harvey, si vede che ha studiat-" il professore viene interrotto dalla porta dell'aula che si apre di scatto rivelando il mio ragazzo, il preside e... Eric?!

Che ci fa con loro?

Non avevo fatto caso al fatto che non fosse presente in classe.

"E ripeto per l'ennesima volta che non voglio che accada una cosa del genere in questo istituto, è chiaro Cameron?"

Deve aver avuto a che fare con Cameron tante di quelle volte da chiamarlo ormai per nome.

Nel frattempo Cameron sta ancora guardando male Eric e appena il preside gli dà il consenso viene a sedersi accanto a me superando Eric con una spallata ma fortunatamente nessuno ci fa caso.

Il preside rivolge un ultimo sguardo d'intesa al mio ragazzo e poi se ne va, mentre il professore finisce il discorso che mi stava facendo prima.

****

Driiiiiinnnnnn

Appena suona la campanella vedo il mio ragazzo guardarsi intorno e poi prendere il suo zaino catapultandosi fuori dall'aula.

Ma che cavolo...?

Decido di sbrigarmi a mettere tutto nello zaino e di seguirlo.

All'inizio mi viene un po' difficile raggiungerlo ma dopo un po' riesco finalmente ad arrivare da lui e vedo che si sta dirigendo verso Eric.

Oh, cazzo, qua le cose si mettono male.

Eric proprio in quel momento si gira verso di noi.

"Tu!" lo indica Cameron "Brutto pezzo di merda! Ma che cazzo ti salta in mente? Mi hai fatto rischiare la sospensione. Giuro che se mi ritroverò la condotta rovinata a causa tua, sei morto eh. Ma dove sei? Alle elementari che ti vai a lamentare dal preside? Eh?" si ferma due secondi per riprendere fiato "Rispondi"

"Di che state parlando?" chiedo intromettendomi nella discussione.

"Il tuo ragazzo ieri mi ha picchiato fuori dall'aula soltanto perchè mi sono seduto accanto a te"

"Sul serio Cameron?" mi volgo verso di lui con sguardo di rimprovero.

Non l'ha fatto sul serio, vero?

L'ha picchiato veramente?

"Ehi, ehi, Allison. Non fare tanto la santarellina pure tu. Tanto se mi ha picchiato la colpa è solamente tua. Chissà che gli avrai raccontato..." sbuffa una risata avvicinandosi a me "La verità è che sei soltanto una cazzo di falsa. Prima ridi e scherzi con me, poi vai a raccontare a 'sto deficiente che ci ho provato con te. Ma sei forse scema?"

"Ehi, le parole. Tu così, non ti rivolgi a lei, è chiaro?"

Sto per parlare anch'io ma Eric alza una mano interropendomi.

"È soltanto la verità" poi si avvicina ancora di più a me "Ti pensavo migliore Allison, lo sai? Ma mi sono ricreduto assai ieri pomeriggio"

Dopodichè si volta per andarsene.

"E-eric ti assicuro che-"
Lo afferro per un braccio in modo da fermarlo ma l'unica cosa che ottengo da parte sua è una spinta.

"Non toccarmi Allison, lasciami stare. Sparisci dalla mia vita" e dopodichè se ne va, questa volta per davvero e io non lo fermo.

"Stai bene?" mi chiede Cameron.

"S-sì" rispondo atona.

Non ho voglia di parlare con lui in questo momento.

"Allison-" lo interrompo alzando una mano in aria.

"Cameron, non ho voglia di parlare ora, lasciami stare. Ci vediamo domani" rispondo liberandomi dalla sua presa e lasciandolo da solo in mezzo al cortile della scuola.

Sta degenerando tutto, tutto!

// ANGOLO AUTRICE //

Ehiii♥
Come state?
Questo era il capitolo 117.
-3 capitoli alla fine!
Ci vediamo presto con il capitolo 118!♥

Alessia♥

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Capitolo 52
*** 118. Nostalgia. ***


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BUONA LETTURA!♡
~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~

Mi sto divertendo un mondo.

Sono seduta sul divano di casa mia a guardare la televisione, mentre mio fratello e Becky sono seduti dall'altra parte del divano a scambiarsi di continuo frasi all'orecchio e risatine.

Spero abbiate capito che la prima frase era del tutto sarcastica.

Con Cameron non ho ancora sistemato nulla.

Ora è buio, nonostante siano ancora quasi le 6 del pomeriggio, e fuori piove da matti.

Ritornando a Cameron, non ci siamo più parlati da oggi pomeriggio e penso proprio che si ripeterà di nuovo come oggi, domani.

Ovvero che sistemeremo tutto in classe.

Ripensandoci domani è anche l'ultimo giorno di scuola, incredibile, mi sembra ieri che ho rimesso piedi qui a Manhattan dopo 7 anni.

E invece ora mi ritrovo alla fine di quest'anno scolastico e tra pochissimo tempo dovrò partire per la California per intraprendere i miei studi universitari.

Ad un certo punto sento suonare il campanello di casa mia.

Mio fratello si alza immediatamente dal divano dirigendosi verso la porta.
"Vado io" dice prima di compiere codesta azione.

"Va bene" gli mimo con le labbra.

Mio fratello ancora non riesce ancora a dimenticare quello spiacevole episodio accaduto a me quando sono stata rapita.

Non a caso infatti, ogni volta che ci vengono a suonare quando è già sera, o comunque tardi, non mi permette mai di andare ad aprire.

Non appena mio fratello va ad aprire la porta, mi volto per vedere di che si tratta e un involontario sorriso da ebete spunta sul mio viso.

Corro verso di lui prendendogli dalle mani il vassoio di pasticcini  e portandolo in cucina, dopodichè torno in salotto e corro da lui andandolo ad abbracciare.

Lui ricambia la stretta e la prima cosa che noto è che è fradicio.
Mi stacco da lui.
"Entra dentro" rispondo indietreggiando per fargli spazio.

Lui fa come gli dico e nel frattempo mio fratello si accinge a chiudere la porta per poi dirigersi verso la sua ragazza.

"Andiamo in camera mia?" chiede mio fratello.

Lei annuisce e si alza dal divano andando verso le scale.

Quando non si trovano più nei dintorni mi volto verso il mio ragazzo.

"Non pensavo saresti venuto" sorrido lievemente.

Lui ricambia il sorriso.

"Volevo farti una sorpresa" dice spostandomi una ciocca ribelle dietro l'orecchio.

"Ci sei riuscito alla grande" rispondo "E quei pasticcini? Per cos'erano?"

"Nel caso non fossi ancora perdonato. Era una specie di ruota di scorta, se così si puo' dire" ridacchia "Ma visto che sono già perdonato direi che quei pasticcini posso riportarli indietro" mormora tutto tranquillo.

"Non ho mai detto di averti perdonato" rispondo in fretta facendolo scoppiare a ridere.

****

"Ti fermi da me stanotte?" gli chiedo appoggiata al suo petto.

"Se ti va bene sì" risponde lui distogliendo lo sguardo dalla televisione per qualche secondo.

"E me lo chiedi pure?" sorrido "Ovvio che mi va bene, altrimenti non te lo avrei chiesto"

"Ti amo" dice schioccandomi un bacio tra i capelli.

"Ti amo" sorrido spontaneamente.

"Vuoi tu l'ultimo?" chiede prendendo l'ultimo pasticcino presente sul vassoio.

Annuisco sorridente.

Vi giuro che dopo stasera amo ancora di più questo ragazzo.

Me lo sta per porgere quando ad un certo punto il pasticcino non si trova più nella sua mano, bensì penso che tra poco si ritroverà nel suo stomaco.

Rimango a bocca spalancata, fino a quando non realizzo ciò che realmente è successo.

"Ma sei un bastardo!" quasi urlo.

Lui scoppia a ridere come un matto.

"Sei assai deludente Cameron. Io mi fidavo di te" fingo l'offesa dandogli le spalle.

Lui intanto continua a sbellicarsi dalle risate.

"Avrei dovuto fotografare la tua faccia quando l'ho fatto" continua ridendo.

Beh, vi lascio immaginare che bella cosa è vederlo ridere, nonostante non glielo dirò perchè in questo momento sono 'arrabbiata' con lui.

"Okay, va bene la smetto" dice asciugndosi una lacrima.

Sorrido involontariamente guardandolo.

"Ti ho già detto che sei bellissima quando sorridi?"

Sapessi tu, Cameron... sapessi tu quanto sei bello...

"Se lo stai dicendo per farti perdonare, sappi che non sei ancora perdonato" ridacchio.

"Affatto. Non lo dicevo per quello, mi andava solo di dirtelo perchè è la verità"

Arrossisco abbassando lo sguardo per non farglielo notare.

"Grazie"

CAMERON'S POV

Non riesco a pensare al fatto che questa possa essere una delle ultime serate che passeremo insieme.

Una delle ultime volte in cui potrò ancora baciarla, abbracciarla e tutte quelle cose che si fanno tra fidanzati.

Una delle ultime volte in cui ancora potrò dirle 'ti amo'.

Una delle ultime volte in cui, probabilmente, la vedrò sorridere così a casa mia.

Una delle ultime volte in cui vedrò le sue guance diventare rosse a causa delle mie parole.

Gli ultimi giorni della nostra relazione.

Ormai non ho più molto tempo, domani sarà l'ultimo giorno di scuola e dopodomani c'è il ballo di fine anno.

Dopodichè potrò aspettare massimo 2 giorni per dirglielo, non di più.

Provo nostalgia per quei tempi in cui continuavamo la nostra relazione spensierati e senza l'idea che tra non poco quest'ultima sarebbe finita.

Provo nostalgia di tutti quei momenti stupendi passati assieme.

"Sei troppo sexy con quella maglietta" mi mordo il labbro inferiore quando la vedo entrare in stanza indossando soltanto una maglietta che le giunge a mezza coscia.

Per la precisione, una mia maglietta.

O meglio, la maglietta che avevo addosso fino a pochi minuti fa.

Lei ignora la mia frase e si viene a sdraiare sul letto accanto a me.

Mi posiziono sopra di lei reggendomi sui gomiti, posti ai lati della sua testa, per evitare di schiacciarla con il mio peso e comincio a lasciarle dei baci partendo dalla mascella fino al collo.

Sento il suo respiro accelerare quando le alzo la maglietta posando una mano sul bordo delle sue mutandine.

"C-cameron..." mi allontana delicatamente "C'è mio fratello, non possiamo" risponde.

"Se non ti metterai a strillare, sta' tranquilla che non ci farà neppure caso. E poi, pensi che non si stiano dando da fare anche loro?" ridacchio.

Lei fa la stessa cosa e arrossisce allo stesso tempo a causa della mia prima frase.

Torno a fare ciò che stavo facendo prima che mi interrompesse e questa volta Allison mi prende il viso tra le mani portando le mie labbra sulle sue e circondandomi successivamente il collo con le sue braccia.

Socchiude le labbra permettendo alle nostre lingue di incontrarsi, mentre piano piano le mie mani salgono sempre di più raggiungendo il seno.

Glieli stringo leggermente facendola gemere di piacere.

Si capisce che è eccitata e la capisco.

Lo sono anch'io, forse anche più di lei e il mio amichetto là sotto può confermare il tutto,

Mi stacco dalle sue labbra, in modo da poterle sfilare la t-shirt e lei subito solleva le braccia permettendomi di compiere il gesto.

Torno subito sulle sue labbra e sento le sue dita posarsi sul bottone del mio jeans nero cercando impacciatamente di aprirlo.

Decido di aiutarla, togliendo delicatamente le sue mani e facendo il tutto da solo per poi sfilarmi del tutto il jeans.

Mi stacco qualche secondo, giusto il tempo di ammirarla, e, cazzo, è bellissima.

Non che me ne fossi accorto ora, ma diventa sempre più bella ogni giorno che passa.

Non riuscendo ad aspettare ancora porto le mani sul gancetto del suo reggiseno e in pochi secondi lo apro sfilandole lentamente le spalline e facendole scivolare giù per le sue esili braccia.

Comincio a baciarle la parte centrale del petto per poi spostarmi su uno dei suoi seni, quello di destra, mentre prendo l'altro nella mano torturandole il capezzolo con le dita.

Inizio a succhiare il capezzolo dell'altro facendola impazzire di piacere e, mentre continuo a stuzzicare l'altro seno con le dita, abbasso la mano libera all'altezza del bacino, prendendo i due lembi delle sue mutandine e sfilandole piano.

Inizio a scendere sempre di più, finché il mio viso non si trova all'altezza della sua intimità. Avvicino la mia bocca, iniziando a baciarla in quel sensibile punto facendola gemere di nuovo di piacere.

Voglio farla impazzire e direi che ci sto riuscendo dato che dopo pochi istanti poggia la sua mano sulla mia testa spingendola sempre di più verso di sé.

Dato che vuole sentire di più prendo a leccarla mentre lei geme sussurrando il mio nome.
All'inizio lo faccio con lentezza, ma piano piano aumento sempre di più la velocità dei movimeni della mia lingua e la cosa pare farle parecchio piacere.

Quando mi stacco, mi alzo dal letto per sfilarmi i boxer e quando finisco torno su di lei tornando alla posizione iniziale, ovvero con i gomiti posti ai lati della sua nuca.

Le lascio un dolce bacio sulle labbra prima di iniziare.

Mi avvicino facendo pressione sulla sua intimità e pian piano entro dentro di lei.

Quando siamo ormai esausti ci sdraiamo uno di fianco all'altro e la sento subito appoggiare la testa sul mio petto mentre io mi allungai leggermente per prendere il lenzuolo per coprirci.

"Ti amo" mormora con l'affanno socchiudendo gli occhi.

Sorrido.

"Ti amo anch'io" rispondo.

E sempre lo farò, nonostante tutto.

// ANGOLO AUTRICE //

Ehiii♥
Come state?
Questo era il capitolo 118.
Capitolo un po' piccante, ahaha!
Spero vi sia piaciuto!
-2 capitoli alla fine!
Ci vediamo presto con il capitolo 119!♥

 
 

Alessia♥
 

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Capitolo 53
*** 119. Una serata (quasi) perfetta. ***


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BUONA LETTURA!♡
~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~

"Pronta per il tuo ultimo giorno di scuola?" chiede mio fratello appoggiandosi allo stipite della porta della mia stanza.

"Abbastanza" rispondo mentre finisco di allacciarmi le scarpe "Anche se mi mancherà tutto questo l'anno prossimo"

"Beh, una volta finiti gli studi potrai sempre tornare qui" risponde "È casa tua, puoi tornarci quando vuoi"

"Lo so, ma intanto ho ancora 3 anni davanti a me"

"Non pensarci ora, tanto partirai a settembre no? Hai ancora tutta l'estate davanti"

"Hai ragione"

"A proposito, vuoi un passaggio fino a scuola? Dato che ci sono, perchè accompagno anche Becky"

"No, grazie comunque. Mi accompagna Cameron" rispondo sorridendo mentre prendo il cellulare.

"Va bene, non preoccuparti" mi sorride.

"Ci vediamo oggi pomeriggio" rispondo lasciandogli un bacio sulla guancia ed uscendo dalla mia stanza.

"Buona giornata"

"Anche a te" rispondo di rimando prima di uscire di casa.

Non appena lo faccio, trovo subito il mio ragazzo appoggiato alla sua moto con le mani nelle tasche dei suoi jeans.

"Ehi bellissima" risponde sorridendo mentre nel frattempo osserva il mio abbigliamento.

Accenna un sorriso quando vede che ho indossato i leggins neri.

"Ehi" lo saluto avvicinandomi a lui, che subito mi prende il viso avvicinandolo al suo e facendo scontrare le nostre labbra.

Non ne avrò mai abbastanza dei suoi baci.

Quando ci stacchiamo, si solleva dalla sua moto per permettermi di salirci sopra.

Dopodichè sale anche lui e mette in moto la moto sfrecciando a tutta velocità, forse troppa, verso la scuola.

****

Alla fine delle lezioni, aspetto Cameron davanti alla classe per dirigerci insieme verso la palestra.

Mentre lo faccio, vedo passarmi davanti un viso familiare.

Subito raggelo.

Travis.

Fortunatamente non mi nota e prosegue il suo percorso verso la palestra.

Sussulto quando sento delle mani poggiarsi sulle mie spalle.

"Allison, tutto bene?" chiede preoccupato.

"Sì sì" rispondo frettolosamente.

Lui segue la direzione del mio sguardo vedendo Travis, ormai lontano da noi.

"Che ti ha fatto?" chiede subito.

"Non mi ha fatto nulla" rispondo subito.

"Ti ha detto qualcosa?" chiede.

"N-no, non mi ha neanche notata fortunatamente" rispondo.

"Sicura?"

"Certo, non preoccuparti" mormoro lasciandogli un bacio a stampo.

"Perfetto" dice rivelando un piccolo sorriso "Andiamo allora" continua tirandomi una pacca sul sedere.

Mi volto immediatamente guardandolo male, mentre lui continua a ridacchiare.

****

Appena esco dallo spogliatoio, dopo essermi cambiata e aver indossato la mia divisa, mi appoggio al muro accanto alla porta nell'attesa dell'inizio della partita e nello stesso momento vedo uscire un ragazzo dai capelli castani, con qualche riflesso biondo, uscire dallo spogliatoio maschile.

Deve essere un compagno di squadra di Cameron dato che indossano la stessa maglia.

I suoi occhi sono castani e ha una carnagione olivastra, quasi come quella di Cameron.

"Carino, vero? Si chiama Isaac" dice Irina, una mia compagna di squadra, uscendo dallo spogliatoio.

"Non è male, nulla di che però" rispondo continuando a fissarlo.

È vero, non è un brutto ragazzo, anzi è molto carino ma non può assolutamente competere con Cameron.

"Scherzi vero? È un figo da paura" quasi urla ma fortunatamente Isaac non se ne accorge, o almeno penso.

L'unico motivo per cui preferisco Irina alle altre è per il semplice fatto che è l'unica a non essere stata con Cameron.

Ad un certo punto Isaac si volta verso di noi e quando incrocia il mio sguardo mi rivolge un sorriso.

Per educazione decido di ricambiare sorridendo anch'io.

"Oh! Hai visto come ti ha sorriso? Gli piaci Allison, oddio, ad Isaac piace Allison, oddio, oddio. Non sai quanto sei fortunata"

"Irina ti ricordo che sono fidanz-" la mia frase viene interrotta da una voce alle spalle della ragazza davanti a me.

"A chi è che piace chi?"

"Ad Isaac piace Allison, le ha sorriso prima. Ed Allison ha ricambiato quindi forse anche a lei piace" dice felice Irina ma appena si volta ed incontra lo sguardo del mio ragazzo si irrigidisce "Cioè, volevo dire che-"

"Ho capito cosa volevi dire" risponde "E ti consiglio di riflettere la prossima volta, prima di sparare stronzate" finisce la frase avvicinandosi a me e prendendomi per mano allontanandomi dalla mia compagna.

"Cos'è questa storia di Isaac e tu?" chiede irritato.

"Nulla, ha fatto tutto Irina. Isaac mi ha sorriso, io non sapevo neanche chi fosse e se non avessi visto la sua divisa non sarei neanche a conoscenza del fatto che è un tuo compagno di squadra, e a me mi è soltanto sembrato giusto ricambiare per educazione. Nulla di più"

Cameron sta per continuare il suo discorso quando veniamo interrotti dalla voce del coach che ci avverte che la partita sta per iniziare.

****

"Dai Cameron..." mi mordo il labbro per l'agitazione.

Mancano ormai pochissimi secondi alla fine della partita e le due squadre sono a punteggio pari.

Cameron si sta dirigendo verso il canestro e avrebbe fatto l'ultimo punto già da un po' se non fosse circondato da quasi tutta l'altra squadra.

"Dai..." continuo a bassa voce.

"Sì!" urlo felice per lui quando vedo che c'entra il canestro proprio all'ultimo secondo.

Corro verso di lui sprizzante di gioia andandolo ad abbaracciare da dietro.

Lo vedo un po' sorpreso dal mio gesto ma quasi subito mi stacca delicatamente da lui per voltarsi verso di me e dopodichè mi stringe di nuovo fra le sue braccia.

"Congratulazioni!" esclamo circondandogli il collo con le mie braccia.

"Grazie piccola!" risponde schioccandomi un bacio sulla fronte.

Ci stacchiamo poi quando vediamo arrivare i compagni di squadra del mio ragazzo dirigersi verso di noi per congratularsi con lui per la vittoria.

****

La sera successiva...

"Ti sta benissimo questo vestito Allison. Sembra l'abbiano cucito apposta per te" sorride Martina osservando il mio abito per il ballo.

È un vestitino blu notte che giunge fin sopra il ginocchio, con una cinturina nera legata in vita e con una profonda scollatura sulla schiena, mentre la scollatura sul seno è a forma di cuore ed è ricucita in pizzo e ai piedi delle semplicissime décolleté nere.

Lo trovo veramente bellissimo.

Mi è piaciuto sin dal primo istante.

È semplice e per nulla volgare.

Riguardo l'acconciatura ho raccolto i miei capelli biondi in uno chignon lasciando due ciocche ricadenti sul viso, a cui ho fatto anche i boccoli.

Con il trucco invece ho voluto osare un po' di più rispetto al solito ma non troppo comunque.

Ho semplicemente messo della matita nera sotto gli occhi, l'eyeliner, il mascara sulle ciglia, un pò di cipria e fondotinta, che ne ho messo davvero poco, e per la prima volta ho usato un rossetto rosso scuro.

Non ho mai osato così tanto, non mi piace truccarmi tanto nonostante ne avrei bisogno.

Non sono una ragazza proprio messa male ma almeno un po' di trucco mi ci vuole comunque.

"Grazie" rispondo sorridendo di rimando "Anche te sei bellissima"

Martina ha deciso di lasciare i suoi biondi capelli lunghi sciolti e li ha semplicemente piastrati, anche se non ne vedo il motivo dato che sono già lisci di loro,

Si è truccata allo stesso modo mio dato che abbiamo utilizzato gli stessi trucchi.

Riguardo il vestito, lei indossa un vestitino bianco che giunge fino al ginocchio con degli strass sulla parte superiore del vestito, mentre la parte di sotto, ovvero la gonna, è a pieghe e ai piedi indossa anche lei delle décolleté nere.

Trovo che il suo vestito sia molto più fine rispetto al mio, penso che infondo rispecchi anche il suo carattere.

"Allora, sei pronta?" chiede lei.

Annuisco.

"Bene, allora scendiamo che ci aspettano" sorride eccitata.

****

Appena usciamo dalla porta di casa vediamo subito l'auto nera sportiva di Cameron parcheggiata davanti a quest'ultima, mentre ci sono il proprietario e il suo amico appoggiati ad essa.

Josh appena vede la sua ragazza fa un fischio mentre il mio ragazzo si limita a rivolgermi un sorriso.

"Siete bellissime" esclama Cameron.

Io e Martina ci scambiamo uno sguardo.

"Grazie" risponde lei, mentre io decido di ringraziarlo a modo mio, ovvero con un bacio.

Qualche ora dopo...

Stiamo ballando da ormai parecchio tempo e tra una canzone e l'altra alterniamo anche qualche bicchiere di vodka e giuro di aver bevuto davvero troppo perchè me la sto facendo sotto.

"Scusami, vado un attimo al bagno" mormoro nell'orecchio di Cameron staccandomi da lui.

"Va bene, sta' attenta" dice lasciandomi un bacio sulla bocca.

Gli sorrido un'ultima volta e mi dirigo verso il bagno.

Un altro motivo per cui sono andata in bagno è perchè ho un mal di testa terribile ed è da quando mi sono svegliata che ho nausea tant'è che ad un certo punto ho quasi pensato che potessi vomitare proprio in quell'istante.

Non so, potrebbe essere una semplice influenza intestinale o solo un po' di febbre...

Una volta finito di fare ciò per cui ero venuta in bagno torno nella sala e quando mi avvicino a Cameron, girato di spalle, lo trovo a parlare con Aaron e Josh di qualcosa di cui non riesco a capire nulla a causa della musica troppo alta.

Decido perciò di avvicinarmi maggiormente a loro e riesco fortunatamente, nonostante forse non è il caso di dire così, qualcosa, anche se forse avrei preferito non aver mai sentito quelle parole.

Non posso credere che sia tutto vero.

// ANGOLO AUTRICE //

Ehiiii♥
Come state?
Questo era il capitolo 119!
Scusate se era un po' corto e scritto un po' troppi frettolosamente.
Spero di avervi messo addosso un po' di suspance ahahah♥
-1 capitolo alla fine!
Ci vediamo presto con il capitolo 120!♥

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Capitolo 54
*** 120. Più niente. ***


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BUONA LETTURA!♡
~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~

CAMERON' S POV

"Cameron sai anche tu che devi dirglielo al più presto" insiste Josh.

"No, non glielo dirò stasera. Ho promesso a suo fratello di non rovinarle almeno il ballo"

"Tanto anche una volta finito il ballo continuerai sempre a rimandare. Amico lo stai facendo per lei cazzo"

"Se glielo dicessi stasera o domani, non saprei che dirle. Non posso certo andare lì da lei e dire 'Ehi Allison, sai, penso che dovremmo lasciarci perchè non ti amo più'. Certo che no"

"Una volta che sarai davanti a lei, ti verrà automatico dirglielo"

"Facile dirlo quando non sei tu a trovarti in situazioni del genere"

"Cameron..." mi richiama Aaron ma decido di ignorarlo.

"Ok, hai ragione. Ma non puoi continuare a rimandare sempre" continua Josh.

"Cameron..." mi richiama di nuovo Aaron.

"Cosa c'è Aaron?" gli chiedo esasperato.

"Ehm... Allison..."

Appena lo dice mi volto di scatto incontrando subito gli occhi lucidi della mia ragazza che ha uno sguardo deluso in questo momento.

Appena sto per aprire bocca, comincia a correre dirigendosi verso l'uscita della sala.

Mi volto verso i miei due amici che mi mimano con le labbra di seguirla e lo faccio, nonostante avessi già intenzione di farlo di mio.

Appena mi volto nuovamente non la vedo già più.

Cazzo si è volatilizzata.

****

ALLISON' S POV

Non può aver finto tutto anche l'altra sera.

Non può averlo fatto suo serio.

Non può aver finto per tutto il tempo.

Non può essere tutto finito.

Sono accovacciata contro il muro del retro della scuola a piangere.

E anche se non dovrei farlo, in questo momento piangere è l'unica cosa che riesco a fare.

Avevo deciso persino di trovarmi io stessa un lavoro, una volta in California, per pagarmi gli studi senza rinunciare a lui.

Involontariamente mi porto le mani sul ciondolo della mia collana, proprio sulla parte in cui il mio ragazzo, ormai ex, ha fatto incidere quella frase.

I'll never leave your side

Aveva ragione mio fratello, quando all'inizio della nostra relazione diceva che ero una stupida a pensare che sarebbe durata per sempre.

Sono stata una grandissima stupida, ma nonostante tutto non riesco ad essere arrabbiata con lui. vorrei solo che tutto ciò fosse un fottutissimo scherzo. Oppure un sogno.

Non può essere vero!

Comunque sto letteralmente gelando considerando che è quasi notte e il mio vestito è fatto a mo' di canotta, perciò non ho neppure le braccia coperte.

Ad un certo punto sento un suono, come se qualcuno avesse tirato un pugno a qualcuno facendolo cadere a terra, e così è appena successo.

Appena mi volto vedo a terra, accanto a me un signore di mezza età con un po' di barba e una bottiglia di birra in mano.

Sarà ubriaco.

Talmente ero assorta nei miei pensieri che non mi ero accorta di lui.

Alzando lo sguardo, incontro gli occhi del ragazzo che amo più di ogni cosa al mondo.

Mi alzo decisa ad andarmene, ma vengo afferrata delicatamente per il gomito da Cameron.

"Lasciami" sussurro senza voltarmi mentre le lacrime ricominciano a prendere il sopravvento,

"Allison per favore fammi parlare. Solo questo. Non me la sento di lasciarti andare in questo modo"

A quel punto mi volto.
"Da quanto tempo andava così?" chiedo guardandolo negli occhi.

"Q-qualche settimana" risponde lui.

"Qualche settimana Cameron?! E perchè non me l'hai detto?!" chiedo alzando la voce "Non puoi avermi fatto questo, Cameron. Cazzo, non dopo tutti i momenti che abbiamo passato insieme. Sopratutto l'altra sera, è stata una delle sere più belle di tutta la mia vita e tutte le parole dolci che mi dicevi e tutti i 'ti amo' sembravano così sinceri e invece ora vengo a scoprire che era tutto una farsa. Mi sento ridicola, anche solo per averci sperato" sospiro "Perchè sei venuto a letto con me se non mi amavi più?"

"Mi dispiace Allison"

"Mi dispiace un cazzo Cameron. Perchè l'hai fatto?! Per prenderti gioco di me? Tu sai quanto io dia importanza anche alle cose che possano sembrare più banali, perciò dò molta più importanza a cose come quelle dell'altra sera e sentire che per l'altra persona, tutto quanto non ha avuto la stessa importanza che ha avuto per me mi distugge. So che ti sembrerò troppo melodrammatica, ma è così Cameron"

"Mi dispiace. Non so che altro dirti. Posso solo dirti che anche se non ti amo più per me rimarrai sempre importante e rimarrai sempre la prima ragazza che ho amato, anche se solo per un periodo di tempo"

"Voglio andarmene a casa" dico superandolo mentre le lacrime continuano a scendere sulle mie gote.

"Aspetta, ti accompagno. È tardi ed è pericoloso" dice lui prendendo dalla tasca le chiavi della macchina.

Non obietto ulteriormente.

Infondo ha ragione.

E poi voglio tornare a casa il prima possibile.

****

Appena mi ritrovo davanti alla porta di casa mia, mi affretto ad aprire e trovo le luci del salotto accese mentre ci sono mio padre e mio fratello seduti a parlare sul divano.

Mio fratello appena mi vede si precipita da me.

"Ehi, che succede?" chiede preoccupato.

Sto per parlare ma mio padre mi interrompe.

"Ti avevo detto di rientrare prima" dice solamente.

Incredibile.

"Solo di questo ti importa. Neanche un 'cos'è successo Allison?'. Bene, vedo che ti importa molto di me. Spero che almeno sarai felice del fatto che io e Cameron non stiamo più insieme. Almeno adesso non dovrai più progettare alcun piano per separarci e mi manderai al college" sputo acida.

"Bene, sono contento" risponde con un sorriso soddisfatto "Ma per evitare qualsiasi tipo di ripensamento, partirai la prossima settimana, altrimenti non ti pagherò gli studi"

Sia io che mio fratello rimaniamo sorpresi dalla sua affermazione.

"Ti odio" urlo correndo in camera mia.

****

CAMERON' S POV

La settimana successiva...

So benissimo che non sarei dovuto venire a salutarla prima di partire, ma suo fratello ha insistito dicendo che era il minimo dopo tutto quello che è successo.

Si è arrabbiato parecchio con me quando ha scoperto che Allison ha saputo tutto prima della fine del ballo, ma dopo avergli spiegato che l'ha scoperto involontariamente si è calmato un po'.

Zac, Alan, Trevor, Martina, Josh, Aaron e Samantha sono già passati a salutarla.
Manco solo io.

Appena Allison si volta verso di me, ha un lieve sussulto, ma si dirige comunque verso di me con lo sguardo del fratello addosso.

"Ciao" mormora.

"Ciao, sono passato soltanto a salutarti" rispondo.

Lei abbassa lo sguardo fissando le sue scarpe come se fossero diventate di colpo interessanti e poi torna a guardarmi negli occhi.

"Sono felice che tu sia venuto. Avrei voluto vederti almeno un'ultima volta"

Quanto mi costa sentire queste parole.

Ricordo ancora le parole di suo fratello quando le ho raccontato l'accaduto.

Flashback

"Allison... volevo solo dirti che mi dispiace che sia andato a finire tutto così."

"Va tutto bene, Cameron" dice forzando un sorriso anche se lo si legge chiaro e tondo che non è così.

E dopo questa frase esce dalla macchina dirigendosi verso casa sua.

Fine Flashback

Quando gli avevo detto della parte in cui Allison mi disse che andava tutto bene.

Ovviamente lei ti ha detto che va tutto bene e ti ha mostrato il suo famosissimo sorriso, ma guardala bene negli occhi: l'hai distrutta.

Ed è vero.

Per quanto sia triste da ammettere è vero.

"Posso chiederti soltanto una cosa prima di non rivederci mai più?" chiede speranzosa.

"Certo, cosa?" chiedo deglutendo faticosamente.

"Un bacio. Un ultimo bacio, per favore"

Ti bacerei per il resto della mia vita Allison, credimi, solo che non ne ho la possibilità.

"Certo" rispondo e lei non esita due secondi ad annullare la distanza tra i nostri visi baciandomi dolcemente.

Quando si stacca ha le lacrime agli occhi.
"Addio Cameron" sussurra facendo scivolare una lacrima sulla sua guancia.

Non ridico le sue parole soltanto perchè non ci riesco e perchè in fondo spero tanto che questo non sia un addio, nonostante mi sbaglio alla grande.

"Buon viaggio, Allison" mi limito a dirle sorridendo lievemente.

Ricambia il sorriso e dopodichè si volta dandomi le spalle.

Quanta forza ci vuole a lasciar andare qualcuno che vorresti avere con te ogni minuto della tua vita?

Vorrei avere la forza di urlarle di non andare;
Vorrei avere la possibilità di prenderla per mano e scappare, via da tutto, da tutti.
Vorrei poter avere l'occasione di dirle che non è vero che non provo più nulla per lei e che la amo più della mia stessa vita;
Vorrei tanto, ma se mi giro, vedo solo un taxi che va via e di tanto non rimane più nulla.

Per quanto l'amassi, era arrivato il momento di lasciarla andare.

// ANGOLO AUTRICE //

Ehiii
Non ammazzatemi per il finale per favore♡
Lo so che non era ciò che speravate, ma era così che era destinato a finire il secondo libro ahaha♡
Questo era l'ultimo capitolo del secondo libro, ovviamente ci sarà un sequel che già trovate sul mio profilo e che aggiornerò a breve.
Grazie di tutto♥
Vi amo♥

Alessia♥

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Capitolo 55
*** BAD BOY 3 ***


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BUONA LETTURA!♡
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Trovate il sequel di Bad Boy, Bad Boy 3, sul mio profilo!♥

Grazie ancora♥

Alessia♥

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