You are my once upon a time

di Betulini2000
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Finally together ***
Capitolo 2: *** A new once upon a time ***



Capitolo 1
*** Finally together ***


La sua poesia preferita dal libro che gli aveva regalato, quella era una domanda alla quale solo la Sua Spencer avrebbe potuto rispondere. Ed in effetti ascoltare quelle melodiose parole in francese venire fuori dalle sue labbra sottili e perfette riempì il cuore di Toby d’amore e di ricordi. Ne avevano passate tante, tra bugie e baci, si erano amati alla follia. Come aveva potuto non riconoscerla? Come si era fatto ingannare tanto facilmente da Alex? Era stato così stupido, così dannatamente ingenuo, ma il bisogno che aveva di lei, della sua presenza, gli aveva fatto dimenticare ogni dubbio. Era certo di amarla ancora, la sua Spencer. Non avrebbe potuto spiegare altrimenti la morsa allo stomaco che provò quando lei gli si gettò tra le braccia, dopo che la sua folle gemella fu arrestata. La strinse forte a sé e le baciò i capelli più volte, mentre con la mano tracciava dei cerchi invisibili sulla sua schiena.
Quelle di Spencer erano lacrime di paura, sconforto ed insieme di gioia e sollievo. Finalmente era finita, sul serio quella volta.  A.D. non avrebbe più importunato lei e le sue amiche e soprattutto non avrebbe più potuto far loro del male. Stentava ancora a credere di avere una gemella malvagia che aveva cercato di impadronirsi della sua vita. Alex era invidiosa di Spencer, voleva le sue amiche, Emily, Hanna, Alison ed Aria, e soprattutto voleva Toby. Il solo pensiero che la Drake avesse messo le sue mani su Toby la fece rabbrividire: quella ragazza aveva trasformato Wren in un diamante! Chissà cosa avrebbe potuto fare a lui! Si strinse più forte a quello che sei anni prima era il suo ragazzo, quasi gli tolse il respiro, ma non se ne rese conto. Era troppo felice che alla fine Toby l’avesse riconosciuta, a conferma della sincerità dei sentimenti che un tempo aveva provato per lei e che forse giacevano ancora intatti in qualche angolo del suo cuore.
“Grazie, Toby. Per essere venuto a cercarmi, per avermi trovata e salvata.” Disse Spencer con i viso affondato nella camicia di jeans del suo salvatore.
“Non è merito mio. Anzi, non sai quanto mi sento in colpa per non aver smascherato Alex  prima.” Anche il giovane aveva le lacrime agli occhi. La Hastings si staccò da lui per prendergli il viso tra le mani.
“Toby, guardami” l’ex poliziotto alzò lo sguardo verso di lei. Gli occhi di Spencer, scuri e rassicuranti, lo avevano confortato in una marea di occasioni, quando sembrava tutto perduto gli era bastato guardarli per ritrovare la speranza e la voglia di vivere. “Tu non hai colpe. Non sapevi che Alex esistesse, come avresti potuto immaginare che avesse preso il mio posto? Nessuno di voi avrebbe potuto” Spencer gli accarezzò uno zigomo fermando una lacrima che lo solcava con il pollice. Avrebbe tanto voluto farlo con le labbra, ma non era il luogo né il momento adatto.
“Non capisci.”rispose Toby, “Io dovevo capire che i tuoi baci e le tue carezze in realtà non erano i tuoi.” Fece una breve pausa. “ Dannazione, Spencer, tu non ti saresti mai approcciata con me come ha fatto Alex. Non mi avresti in alcun modo chiesto un bacio d’addio sapendo che stavo con Yvonne. Ed invece di collegare questi indizi con la mia testa e subito, ho aspettato che un cavallo e Jenna mi avvisassero di ciò che stava accadendo. Non me lo sarei mai perdonato se A.D. ti avesse fatto del male.”
La ragazza sentì una stretta al cuore . “Ma non è successo. Sto bene, e l’unica cosa che per me è importante è che tu mi abbia riconosciuta. Hai dimostrato di conoscere la mia anima meglio del mio corpo e non credo ci sia dimostrazione d’amore più grande.” Spencer sorrise dolcemente e Toby la seguì a ruota. Si amavano, non c’era altro da aggiungere.
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Spencer rivide Toby due giorni dopo, al matrimonio di Aria ed Ezra.                                                        
   Le ore successive all΄arresto di Alex le avevano passate tutti quanti alla stazione di polizia, dove lei ed Ezra avevano dovuto dare la loro versione del rapimento. Toby si era assicurato che la Drake finisse dritta in cella, ma non era passato a trovare Spencer, probabilmente aveva bisogno di stare solo per sbarazzarsi dei sensi di colpa. La Hastings dal canto suo aveva bisogno di stare per un po΄ sola con i suoi pensieri per poter metabolizzare la storia della gemella e le menzogne della madre biologica. Entrambi, inoltre, sentivano la necessità di riflettere sulla natura dei loro sentimenti: sapevano di amarsi ancora, ma cosa avrebbe comportato? Le circostanza erano cambiate, come le loro vite e neanche Spencer e Toby erano gli stessi di sei anni prima. Avrebbe funzionato di nuovo tra loro? O il passato, un nuovo stalker ed un’altra serie di bugie avrebbero rovinato il rapporto? Solo il tempo avrebbe dato una risposta a quella marea di domande.
Per tutta la durata della cerimonia la giovane Hastings non aveva fatto altro che osservare con la coda dell’occhio la figura di Toby, seduto nel bancone dietro al suo. Era affascinante in giacca e cravatta, quasi come in uniforme, e lei si torturava le mani pensando a cosa avrebbe potuto dirgli. Sapeva che il sentimento che provava per il giovane Cavanaugh era ricambiato, ma temeva che il fantasma della povera Yvonne, morta da poco più di un anno, lo tormentasse ancora. Non è facile dire addio a qualcuno di caro, men che meno alla propria moglie, e quasi sicuramente Toby non sarebbe stato pronto per una relazione, almeno non così presto.  Un applauso rimbombò nella piccola chiesa di Rosewood, distraendo la Hastings dai suoi pensieri. Aria ed Ezra splendevano sull’altare, e tutti gli invitati erano entusiasti nel veder coronato il loro sogno d’amore , soprattutto Spencer: chissà magari in futuro anche lei e Toby sarebbero stati così felici.                                                                                                                                                                       
   Dopo lo scambio delle promesse, si diressero tutti verso la vecchia casa di Aria, dove era stato allestito un banchetto in giardino. Tra cibo, chiacchiere e sguardi languidi calò la sera e ad un tratto una dolce musica si levò nell’aria, caricandola di magia. Gli sposi aprirono le danze, seguiti dalle altre coppie presenti alla festa. Toby, da lontano, guardò Spencer per l’ennesima volta, ammirandone la bellezza, e poi finalmente si decise ad avvicinarsi.
“Mi concedi questo ballo?” le chiese porgendole una mano in stile gentiluomo.
“Con immenso piacere”rispose la ragazza, sorridendo.
Si diressero insieme verso un angolo più appartato del giardino ed ondeggiarono a ritmo di musica per un po’, in silenzio. Stare così stretti uno all’altra era più che piacevole, era quasi il paradiso.
“Non hai idea di quanto abbia sognato tutto questo: niente paure, niente segreti né bugie, niente più A …” Spencer alzò la testa dalla spalla del compagno di ballo per ammirare i suoi occhi, che ormai conosceva a memoria eppure non smettevano di sorprenderla. “E te al mio fianco …”
Un turbine di emozioni le vorticava dentro: non aveva mai smesso di amarlo e non lo avrebbe fatto per nessun motivo al mondo. Toby Cavanaugh era il grande amore della sua vita, ne era certa, come che il sole sorge  ogni mattina. 
Anche il cuore del ragazzo prese a battere all’impazzata.
 
“Non mi fraintendere, non voglio correre troppo. La ferita di Yvonne è ancora fresca, ne sono consapevole. Ma sappi solo che ti aspetterò” chiarì la ragazza.
 
“Spencer, sarò sincero con te” iniziò lui. “Yvonne  l’ho amata. Mi manca, ed ogni giorno mi tocca convivere con la sua assenza ed il senso di colpa. Ma mi sono reso conto che senza di te non riuscirei a resistere. Ho bisogno di averti al mio fianco per superare tutto. Se lo vuoi anche tu, ovviamente” fece un respiro profondo, che gli diede la spinta per continuare a parlare.
 
"Spence, hai il mio cuore nelle tue mani. Puoi farne ciò che vuoi" Toby prese le mani di Spencer tra le sue e se le posò sul petto muscoloso, all’altezza del cuore.                                                     
    Negli occhi del suo ragazzo, Spencer aveva sempre letto una sincerità disarmante, quella volta non era da meno. Le sembrava tanto fragile mentre le dichiarava il suo amore incondizionato, eppure era così forte. Prese il volto di lui tra le mani e lo costrinse a guardarla negli occhi, entrambi li avevano lucidi per la troppa intensità del momento.
 
"Toby" disse la mora. "Non farò altro che proteggerlo, così come sono certa che tu farai con il mio" . I loro nasi si sfiorarono, erano sei lunghissimi anni che le loro labbra non si toccavano, quindi il bacio che seguì  ridiede ad entrambi il respiro, fu come rendersi conto di aver vissuto in apnea fino ad allora. Iniziò come un bacio delicato, a fior di labbra, per poi farsi più intenso e deciso. Spencer aveva sempre amato il modo in cui Toby la baciava, lentamente e con trasporto. La faceva sentire speciale.  Era un momento perfetto in un’esistenza imperfetta. A Spencer e Toby non importava che la loro vita fino a quell'istante fosse stata un caos e sapevano che in futuro lo sarebbe stata ugualmente, l'unica cosa che davvero contava era poterla affrontare insieme. Questa volta niente e nessuno avrebbe potuto separarli.
 

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Capitolo 2
*** A new once upon a time ***


Spencer indossò la maglietta di Toby. Adorava farlo, fin da quella notte al motel con cui si erano divisi il pigiama. Portare addosso la roba del suo ragazzo la faceva sentire  protetta, al sicuro da ogni male. Non l'avrebbe ammesso apertamente, ma, dopo che si erano lasciati, per giorni aveva dormito con una maglia che Toby aveva involontariamente lasciato nel cassetto del suo comodino al dormitorio. Inebriarsi del suo profumo era stata l'unica cosa che le aveva permesso di andare avanti e superare la fine della loro storia. Il vero amore, però, una volta sbocciato non si può distruggere, così erano di nuovo insieme. Spencer Hastings tornò ad accoccolarsi contro il petto dell'unica persona che avesse mai amato davvero e che la amava incondizionatamente. Circondò la vita di Toby con le braccia e poggiò il viso nell’incavo del suo collo. Lui intanto le accarezzava i capelli silenziosamente. Dalla finestra socchiusa a destra del letto filtravano i primi raggi del sole ed i clacson delle auto iniziarono a riecheggiare nella tranquillità del mattino. L’aria pungente di Philadelphia riempiva i polmoni dei due amanti, facendoli sentire ancora più vivi.
Era passato già un anno dal matrimonio di Ezra ed Aria, ed erano stati dodici mesi meravigliosi in cui avevano riscoperto la voglia di vivere. Toby si era dedicato ad aiutare il prossimo, costruendo con Jason, il fratello di Alison, case per i più bisognosi; Spencer, invece aveva conseguito la laurea in giurisprudenza, seguendo le orme della madre. Una volta chiuso il cantiere, l’ex poliziotto aveva deciso che era giunto il momento di tornare al suo vecchio lavoro, così aveva accettato al volo la proposta della centrale di polizia di Philadephia, dove ormai risiedeva in pianta stabile. Spencer invece si era allontanata dalla politica ed aveva preso a lavorare presso un famoso centro legale,a pochi passi dall’appartamento che lei e Toby condividevano. Finalmente erano riusciti ad allontanarsi da Rosewood, che in passato avevano considerato come una specie di trappola o prigione dalla quale era impossibile scappare. I due, però, avevano parlato a lungo del futuro ed avevano pianificato di trasferirsi in un piccolo ed accogliente paesino vicino Washington, così entrambi sarebbero stati soddisfatti: avrebbero vissuto in un tranquillo paese come piaceva a Toby e Spencer avrebbe avuto a pochi minuti di auto una delle più importanti città degli Stati Uniti, dove avrebbe debuttato come avvocato.  Era già tutto programmato, serviva solo una buona motivazione che spingesse i due a mettere in atto il loro progetto, e Spencer ne aveva una in grembo da qualche settimana. Non aveva detto nulla al suo ragazzo perché non era del tutto certa della gravidanza, ma il pomeriggio prima il ginecologo e aveva dato la conferma di cui aveva bisogno. Moriva dall’impazienza di dirlo a Toby, tuttavia pensava che sarebbe stato perfetto farlo durante una cena romantica, quella sera stessa. La Hastings era così eccitata all’idea di diventare madre, e pensare che qualche anno prima la storia con Toby era finita proprio per un falso allarme gravidanza: lui ne sarebbe stato felice anche allora, ma lei non sarebbe stata pronta come lo era adesso. Ora sentiva di non desiderare altro che una famiglia tutta sua, sua e del meraviglioso ragazzo che la teneva stretta a sé. Con i polpastrelli tracciò la linea dei suoi addominali scolpiti e gli lasciò qualche bacio sul collo, mentre lui le accarezzava con dolcezza una guancia.
Se qualcuno avesse detto al Toby Cavanaugh di dieci anni prima che sarebbe stato tanto felice, gli avrebbe riso in faccia. Quel ragazzo era un emarginato, accusato di crimini che non aveva commesso, vittima di prese in giro e senza un vero motivo per vivere. Poi Spencer Hastings lo aveva preso per mano ed aveva mostrato al mondo la sua vera natura, cambiandogli la vita per sempre. Non avrebbe mai immaginato che quella ragazzina perfezionista, diffidente e sospettosa nei suoi confronti si sarebbe innamorata di lui, né tantomeno che il loro amore sarebbe stato tanto forte da resistere alle difficoltà, alle bugie, al tempo. Eppure tutto ciò era successo veramente, si sentiva l’uomo più fortunato del mondo.
“Amore, mi uccide il solo pensiero di separarmi da te, ma credo che tu adesso debba prepararti per andare a lavoro” affermò Spencer con rammarico.
“Hai ragione, piccola. Però prima avrò bisogno di due o tre litri di caffè visto che questa notte non ho chiuso occhio.” Le rivolse un sorriso ed uno sguardo poco casti.
“In realtà, tra noi,quella ad avere una relazione seria con la caffeina sono io. Sai? Sto pensando di chiedere alla mia caffettiera preferita di sposarmi.” Scherzò Spencer, al che Toby rise, alzando gli occhi al cielo. “Quindi ora, se permetti, vado a tradirti con lei. E forse, ma questa è solo una remota possibilità, porterò una tazza di caffè anche a te.” Rise come una ragazzina e lasciò la camera da letto sparendo in cucina.
Quando Spencer tornò, lui si era alzato ed indossava già la divisa della polizia di Philadelphia: di lì a mezz’ora sarebbe iniziato il suo turno in centrale. Si girò verso la sua ragazza, che reggeva con entrambe le mani una tazza fumante. L’unico indumento che portava era la maglia di Toby,  talmente grande da arrivarle a metà coscia, e la rendeva ancora più attraente agli occhi del giovane. Splendida, era semplicemente favolosa ed il biondo non aspettava altro che il momento giusto per svelare la sorpresa che aveva in serbo per lei.
Dopo aver bevuto il caffè, Toby diede una rapida occhiata all’orologio da taschino per accertarsi di non essere in ritardo. Spence lo osservò con un sorriso stampato sulle labbra.
“Ancora non riesco a credere che tu lo abbia conservato per tutti questi anni” disse la futura mamma alludendo al regalo che gli aveva fatto quando ancora era al liceo.
“Come avrei potuto sbarazzarmene? Ogni volta che leggo quella frase, percepisco la forza del sentimento che provi per me, ed è meraviglioso”dichiarò lui alludendo al’incisione sul piccolo oggetto.
“Su quell’orologio avrei potuto far incidere mille altre cose, -sei il mio lieto fine- magari, ma ho scelto proprio -tu sei il mio c’era una volta- perché la nostra era ed è ancora una favola da raccontare. A chi importa di un banale- e vissero tutti felici e contenti-  se la vera felicità può essere vissuta ogni giorno tanto intensamente da perdere il respiro? “ammise Spencer, tutto d’un fiato, rispondendo alla domanda che vagava nella mente dell’altro. Aveva capito che Toby desiderava sapere il perché di quell’incisione.
“Non credi nei lieto fine allora” , chiese l’affascinante poliziotto, sorpreso.
“No” ribattè la mora. “Ma credo nei nuovi inizi. E sono pronta a vivere la mia nuova vita con te. Accada quel che accada.” Guardò i suo ragazzo dritto negli occhi cerulei.
“Sono pronto ad essere la tua certezza nell’incertezza del mondo”disse di getto il biondo.
“Nonostante tutto lo sei sempre stato.” Chiarì lei. In passato Toby era stato il motivo per cui piangere e la spalla su cui farlo, l’ancora che la teneva ferma in un porto sicuro, infatti quando l’aveva perso era andata alla deriva.
“Mi sono sempre chiesto come potessi amarti così intensamente. Ed ora so che non c’è una spiegazione, è così e basta. Ti amo.” Si avvicinò a lei e posò un lieve bacio sulla sua fronte.
“Ti amo anch’io”
“Ed allora sposami, Spencer.” La Hastings non riusciva a credere alle sue orecchie. Aveva capito male, o le stava facendo la proposta? Era una domanda retorica, sapeva bene il significato delle parole che le aveva detto. 
“Sii mia moglie, se lo vuoi. Mi renderesti l’uomo più felice sulla faccia della terra”  La guardò negli occhi emozionato e tirò fuori dalla tasca interna della giacca una scatoletta blu. Toby aveva pianificato di farle quella fatidica proposta in un modo decisamente più romantico, ma sentiva che quel momento era perfetto. Aspettare non sarebbe servito a nulla. Prima che potesse aprirla ed inginocchiarsi come di rito, Spencer gli prese il volto tra le mani e si perse nell’azzurro limpido e puro dei suoi occhi.
“Non desidero altro”, disse. Le labbra  di entrambi si curvarono in un sorriso e poi si sfiorarono. Il paradiso non era mai sembrato così vicino.
“Non tornerò ad amarti come se dovessi perderti.” Toby aprì finalmente la scatoletta di velluto e  ne estrasse un semplice ed elegante anello. “Mi godrò ogni giorno, non sminuirò neanche un secondo, assaporerò ogni bacio” continuò infilando lentamente il cerchietto d’oro al dito della fidanzata.“Ma non più per paura che sia l’ultimo,semplicemente perché la vita è più bella se sei al mio fianco.” Gli occhi di entrambi erano ormai colmi di lacrime di gioia.
“Avevo pensato di farlo, magari questa sera a cena, ma anche io ho qualcosa da dirti, Toby. Credo che non ci sia momento migliore di questo per darti la notizia” il giovane alzò un sopracciglio, curioso.  “Aspetto un bambino”, finì Spencer. Il fidanzato, dapprima sbalordito, reagì con un entusiasmo adorabile alla novità. La prese tra le braccia e la fece volteggiare più volte, come una trottola.
“Non hai idea di quanto sono felice in questo istante, piccola.” Le dedicò un sorriso a trentadue denti e poi iniziò a lasciarle teneri baci su tutto il volto.
“Si invece, so perfettamente come ti senti, perché è lo stesso che provo io”lo guardò negli occhi e sorrise. Toby era sempre stato il fidanzato perfetto, come marito era certa che non sarebbe stato da meno, ed i panni di padre li avrebbe indossati divinamente.  Il loro bambino sarebbe cresciuto con un papà meraviglioso, una mamma devota e circondato da tanto amore: sarebbe stato un bimbo felice.
I futuri sposi si baciarono con passione, bisognosi l’uno dell’altra.
“Non dovresti andare a lavoro adesso?” chiese lei, preoccupata.
“È presto, abbiamo ancora venti minuti” rispose il poliziotto, togliendosi la giacca e rimettendo l’orologio nel taschino interno. Poi si buttò sulle labbra della futura moglie. Nessuno dei due riusciva a smettere di sorridere.
Finalmente non c’erano più segreti, né bugie. L’aria era satura di promesse e speranze.
Un nuovo capitolo della storia di Spencer e Toby era appena iniziato e toccava a loro scriverlo, insieme.

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