Un'amica speciale

di Kokona
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Il bambino ***
Capitolo 2: *** Una nuova casa per il piccolo Levi ***
Capitolo 3: *** Il passato di Karla ***
Capitolo 4: *** Una giornata perfetta... O quasi ***
Capitolo 5: *** Addio Karla ***



Capitolo 1
*** Il bambino ***


"Devo correre, devo scappare" pensò Karla, correndo "Quelli hanno intenzione di riportarmi in prigione e di giustiziarmi".
"Fermati immediatamente, assassina che non sei altro!" Le urlarono le guardie, inferocite.
A quel punto Karla, dopo una lunga corsa, si nascose in un vicolo cieco per riprendere fiato e ci restò finché non se ne andarono.
"Non voglio morire" si disse tra se e se la ragazza "È meglio che me vada, così sarò al sicuro. Ma prima controlliamo lo zaino". Così se lo tolse dalle spalle e controlló che fosse tutto apposto. Al suo interno c'era un coltello, il quale era la sua arma, del cibo, un po' d'acqua, contenuta in una borraccia, e le chiavi di casa sua.
Senza farsi vedere da nessuno, Karla si avviò verso la sua casa, ovvero una vecchia casetta di legno non molto distante dalla città. Ma quando stava per aprire la porta  sentí qualcuno tirarle la gonna, così si girò e vide un ragazzino tutto pelle e ossa, con i vestiti strappati, i capelli lunghi, neri e spettinati e i piedi scalzi.
"Mi scusi" Le chiese il bambino "Non è che ha del cibo?"
Spazio autrice:All'inizio pensavo di fare una oneshot ma, siccome la storia si è rivelata troppo lunga, ho deciso di dividerla in più capitoli. Ovviamente avete capito chi è il bambino, vero? Bè, alla prossima, ragazzi!

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Capitolo 2
*** Una nuova casa per il piccolo Levi ***


"Si, ma dove sono i tuoi genitori? Ti sei perso, piccolo?"
Quando notò che il bambino stava per piangere, Karla disse:"Tranquillo, non importa. Vuoi venire a stare da me? Ho tanto cibo per te e, ovviamente, anche per me"
Il bambino accettó ed entrambi entrarono in casa.
La ragazza non aveva molto, ma cercò comunque di preparare qualcosa.
Riuscí a fare una minestra di fagioli e zucchine e, dopo aver portato tutto, anche le posate e l'acqua, lei e il bambino cenarono immediatamente.
"Accidenti quanto appetito!" Disse Karla, notando la velocità con cui mangiava il bambino, il quale a un certo punto si fermò e chiese il nome della ragazza.
"Io sono Karla, molto piacere. E tu come ti chiami?"
"Io sono Levi e ho..." A quel punto si mise a contare sulle dita e, una volta smesso, continuò:"6 anni. Tu invece quanti ne hai?"
"Io ne ho 22" Rispose Karla
"Wow, sei grande!"
"Già... Ora però finisci di mangiare, che dopo ti farò un bel bagnetto".
Dopo che Levi finí la sua zuppa, Karla lo portò in bagno, gli tolse i vestiti sporchi, lo mise in vasca e lo lavó ben per bene. Una volta fatto, la ragazza gli mise un grande asciugamano attorno al corpo e gli asciugò i capelli. 
Una volta fatto, gli chiese:"Vuoi che te li tagli, i capelli?" Chiese lei "Sono troppo lunghi e, secondo me, staresti molto meglio, che ne dici?"
"Davvero?" Chiese Levi
"Certo che si!"
"Allora va bene, Karla, vai pure"
"Con piacere" E, dopo averlo fatto sedere su uno sgabello, la ragazza si mise a tagliargli i capelli. In fondo li rasò un po', ma non troppo, e pettinò quelli più in alto.
"Allora?" Chiese Karla, dandogli uno specchietto "Che ne dici, ti piace come gli ho tagliati?"
"Sono bellissimi!" Rispose Levi "Grazie Karla!"
A quel punto la ragazza portò il bambino in camera e gli diede una sua maglietta come pigiama.
"È un po' larga ma è meglio di niente, non trovi?"
"Si".
Dopo aver giocato insieme per qualche ora, Levi e Karla si lavarono i denti e andarono a dormire.
Spazio autrice:Allora, cosa ne pensate di questo nuovo capitolo? E di Karla? Sarà una criminale ma lei è davvero molto premurosa! A presto!

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Capitolo 3
*** Il passato di Karla ***


Levi dormiva come un sasso, ma Karla invece era sveglia e non faceva altro che fissare il soffitto. Non riusciva a dormire. Pensava al suo passato:Aveva perso i genitori a soli 2 anni in un incidente. All'inizio stette nei vicoli più bui della città. Ma un giorno una banda di delinquenti la trovò vicino a un bidone a mangiare rifiuti.
Dopo una piccola discussione, la banda decise di tenersela e di prendersi cura di lei. Oltre a leggere, scrivere, contare e tutto quel che si insegna a ogni bambino, Karla imparò anche a usare i coltelli e a difendere se stessa e gli altri. 
Diventata adolescente, Karla iniziò ad aiutare la banda facendo lavori come rubare o tenere lontana la polizia. Era molto felice con loro. 
A 18 anni perse quella che per lei era come una famiglia, in una lotta tra bande, nella quale fu l'unica sopravvissuta. Da allora fu costretta a vivere come una vagabonda, rubando e, se serviva, uccidendo per mantenersi. Non aveva altra scelta:Karla, da quando era morta la banda che l'ha cresciuta, non poteva più affidarsi a qualcuno, ma doveva cavarsela da sola, anche se sarebbe stato molto difficile. Desiderava una vita normale, ma aveva paura che nessuno avrebbe voluto una ragazza come lei.
Ripensando a tutto ciò, soprattutto alla morte di quella che per lei era una famiglia, Karla si mise a piangere, svegliando Levi.
"Cosa succede?" Chiese il bambino "Ti sei fatta la bua?"
Non sapendo cosa dire, Karla rispose:"Si, e mi fa tanto male"
"Hai bisogno di un cerottino?"
"No, per questo tipo di bua non serve un cerottino, ma un abbraccio" E a quel punto Levi e Karla si abbracciarono affettuosamente. 
"Va meglio ora?" Chiese Levi
"Si, adesso va tutto bene" Rispose Karla e, a quel punto, tornarono a dormire, mentre Levi accarezzava i lunghi capelli castani della sua nuova amica. Erano anni che Levi non riceveva un abbraccio così caloroso e un letto caldo.
Spazio autrice:Che capitolo commovente. Spero vi siate commossi almeno un po', soprattutto per la povera Karla :(
Beh, sono sicura che andrà tutto bene sia per Karla che per Levi.
A presto e al prossimo capitolo, ciao ragazzi!

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Capitolo 4
*** Una giornata perfetta... O quasi ***


La mattina seguente Karla e Levi si svegliarono e andarono a fare colazione con pane e marmellata di more.
"Buongiorno Karla" La salutò lui
"Buongiorno Levi" Rispose lei
"Allora, Levi" Cominciò Karla "Cosa vuoi fare oggi?"
"Giochiamo?" Chiese il bambino
"Certo che si! Facciamo colazione, laviamoci i denti, vestiamoci e poi andiamo!"
"Ma i miei vestiti?"
"Mentre giocavi li ho lavati e sistemati. Ora dovrebbero essere asciutti. Su forza, ora finiamo, così avremo più tempo per giocare!"
"Si" E finirono tutto.
Dopo essersi vestiti, pettinati e tutto il resto, Levi e Karla andarono in giardino e giocarono a tantissimi giochi, come nascondino e acchiappino. 
Nel giocare Karla vide la gioia e la felicità negli occhi di Levi, che le ricordarono quando giocava da piccola. Spesso la banda, di cui i membri si chiamavano Tony, Murry, Hideo e Mateo, la portavano a giocare al parco, dove incontrava le sue amiche Lori, Trina e Hotaru.
Non aveva mai avuto molti amici per via del suo carattere timido e riservato ma loro tre erano le migliori amiche che lei abbia mai avuto. Purtroppo presero strade diverse e si separarono. Ma nonostante ciò, si scrivevano spesso per stare in contatto tutte insieme.
Tornando al presente, Karla e Levi si sdraiarono sul prato per riposarsi dopo aver giocato tanto.
"Grazie, Karla" Disse Levi
"Per cosa?" Chiese la ragazza
"Per avermi accolto in casa tua ed esserti presa cura di me; Stavo per morire di fame e freddo, ma tu mi hai salvato, grazie ancora!"
"Ma prego, Levi. Anzi, grazie anche a te:Mi sentivo tanto sola qui. Ma poi sei arrivato fin qui e mi hai tenuto compagnia."
"Prego, Karla"
La ragazza si accorse di aver dimenticato di dare delle scarpe a Levi, così andarono in città a comprarle, insieme a dei vestiti nuovi. Per una volta Karla non rubó, ma compró con i soldi, presi dopo aver rotto il suo salvadanaio. Li teneva sempre per una vera emergenza come questa. Non voleva dirgli nulla della sua vita da criminale. Aveva paura che Levi non le volesse più bene, per cui decise di nascondergli tutto e di rubare solo quando lui dormiva.
Il pomeriggio, dopo aver pranzato, decisero di fare una passeggiata nella campagna in cui vivevano che, tra l'altro, permetteva a Karla di nascondersi dalla polizia e vivere tranquilla in mezzo alla natura.
Durante la passeggiata, Levi e Karla decisero fermarsi a uno stagno, dove Levi prese un bastoncino e si mise a giocare con esso vicino allo stagno, mentre Karla si riposò seduta con la schiena su un albero.
A un certo punto spuntó Levi, il quale sembrava preoccupato per qualcosa. "Karla puoi seguirmi un attimo?" La ragazza acconsentí e lo seguí fino all'altra sponda dello stagno, dove trovarono una rana morta.
"Perché questa rana non si sveglia?" Chiese Levi, toccandola con il bastoncino per far vedere che era morta. Karla non sapeva cosa rispondere:Non sapeva come spiegargli la morte, soprattutto perché Levi aveva solo 6 anni, ma ci provò comunque. "Vedi, Levi" Cominciò la ragazza, tentando di essere delicata "A un certo punto per gli esseri viventi come animali, persone e piante, arriva il momento che si spengano e a quel punto iniziano a dormire. Mi capisci, vero?"
"Si" Rispose Levi "Ma si svegliano, prima o poi?"
Karla pensò un attimo cosa rispondergli, poi disse:"No, purtroppo non si risvegliano più, ma diventano una stella e luccicano nel cielo"
"Davvero?" Chiese il bambino
"Si" Rispose Karla. A un certo punto si sentì sorvegliata, così decise di andare, insieme a Levi, a fare un giro in città e a comprare qualcosa per merenda. Riuscí a passare inosservata grazie soprattutto al cappello di paglia che si era messa prima di uscire. 
Si sentì osservata per tutto il tempo.
Quando iniziò a fare buio, Karla e Levi si diressero verso casa.
"Che bello" Pensò Karla durante il tragitto "Avrò una vita normale grazie a Levi. Diventerò una ragazza, anzi una donna normale. Ma come posso esserlo se la polizia continua a cercarmi?"
Continuarono a camminare fino ad arrivare a casa, dove cenarono con piselli e carote. 
Una volta finito, Karla sparecchiò, lavó i piatti e uscí, insieme a Levi, a vedere le lucciole.
"Che cosa sono queste splendide creature luminose? Sono bellissime!" Chiese Levi
"Queste sono lucciole. Sono insetti meravigliosi e illuminano la notte, mentre il giorno tornano a casa loro" Spiegò Karla. Non era una scienziata ma cercò comunque di descrivergli le lucciole.
"Ho capito. Ma anche loro si spengono senza svegliarsi più?"
"Si, ma non ti devi preoccupare:Anche loro diventano stelle e brillano nel cielo quando si spengono per sempre, come ti ho già spiegato questo pomeriggio"
E restarono finché non ebbero sonno e andarono a letto.
"Buonanotte Levi"
"Buonanotte Karla" E andarono a dormire.
A un certo punto qualcuno, da fuori, bussò molto violentemente dalla porta, e urlò:"Sappiamo che ti trovi qui, Karla Nozu, per cui esci immediatamente con le mani in alto entro 10 secondi, altrimenti saremo costretti a irrompere a casa tua!"
"Oh, merda" Pensò Karla, svegliandosi di soprassalto
Spazio autrice:Quanta suspense, accidenti! Ho deciso di interrompere a questo punto perché avevo intenzione di lasciare il finale per dopo. Cosa faranno Karla e Levi? Lo scopriremo nel prossimo e ultimo capitolo, ciao ragazzi!
P.S. Murry è, anzi era, visto che poi è morta, una femmina, se non lo avevate capito. 

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Capitolo 5
*** Addio Karla ***


"Karla, perché quei brutti uomini vogliono portarti via?" Chiese Levi, svegliandosi all'improvviso, spaventato.
"Dobbiamo andarcene da qui" Disse Karla "Vieni, Levi" 
E lo portò in cucina, dove prese il suo zaino mettendoci cibo, acqua, fazzoletti, vestiti, un ombrellino e il suo coltello. Erano tutti per Levi:Karla ormai aveva capito che non poteva scappare per sempre e non voleva far finire nei guai anche Levi. 
Una volta chiuso lo zaino, lei ordinò a Levi di mettersi le scarpe e di uscire dalla finestra, anche se erano in pigiama.
Una volta usciti, Karla e Levi corsero via e, dopo qualche chilometro, andarono dietro una roccia grande abbastanza da nascondere tutti e due.
"Dimmi cosa succede, Karla, perché vogliono portarti via?" Chiese Levi, deciso a sapere la verità.
La ragazza sospirò e ammise la verità, dicendogli che aveva fatto cose brutte e per questo motivo volevano portarla via.
"Perché non me l'hai mai detto?" Chiese Levi, arrabbiato e con le lacrime agli occhi per la paura.
"Perché..." Rispose Karla, triste "Perchè avevo paura che tu non mi volessi più bene per quello che ho fatto. Mi dispiace, Levi. Se non vuoi perdonami, fallo pure".
Al contrario di quel che si aspettava, Levi la abbracciò e le disse:"E perché non dovrei farlo? Sei stata molto sincera con me, anche se lo hai ammesso solo adesso, e ti sei anche presa cura di me per tutto questo tempo. Non importa cosa hai fatto o come sei veramente, io ti vorrò sempre bene!"
Karla capí che Levi non mentiva, così lo ringrazió.
"Prego. Ma ora cosa facciamo? E dove andiamo?" Chiese lui.
Karla sentì i passi venire da lontano, così disse:"Adesso ascoltami bene, Levi:Appena arrivano, io andrò da loro. Ma tu resta qui finche non se ne vanno. Ah, e prendi il mio zaino" E Karla se lo tolse dalle spalle e lo diede a Levi. 
"Ma... Karla... Io pensavo che..."
"Ascoltami Levi, io ho sempre cercato di avere una vita normale, ma non ci sono mai riuscita perché, apparte rubare e altre cose brutte, non riesco a fare nient'altro. Non ho mai avuto molte amiche, e nemmeno una vera famiglia. Non ho più speranze, ormai, ma tu invece si. Sono sicura che non diventerai un criminale come me, ma avrai una vita normale, quindi ti prego, lasciami andare con loro"
Levi non voleva lasciare Karla, ma voleva che lei fosse felice, così le disse, molto triste e con un nodo alla gola:"Allora, ok, va bene. Addio Karla"
"Addio Levi" E gli diede un ultimo bacio sulla fronte. Poi Karla uscí e si consegnò alle guardie con le mani alzate.
"Ma guardate un po' che sorpresa" Disse una delle guardie che, tra l'altro, era anche il capo "Non credevo ti arrendessi così facilmente, Nozu!"
"Se volete uccidermi, fatelo pure ora, tanto ormai non ho più nulla da perdere"
"Come preferisci"
Voleva salvare Levi a tutti i costi. Non voleva che lo prendessero insieme a lei, per cui decise di farla finita immediatamente, venendo fucilata davanti agli occhi di Levi.
Una volta che le guardie se ne andarono, Levi uscí, portandosi dietro lo zaino, e andò dal cadavere di Karla.
"Karla, Karla, svegliati, ti prego!" Disse Levi muovendole il petto "Ti prego, alzati!"
Improvvisamente si trovò le mani sporche di sangue e a quel punto capí che Karla non poteva svegliarsi mai più. Ormai non poteva più fare nulla, se non piangere abbracciando il cadavere della sua amica, ormai morta, e rimettersi in cammino quando ne aveva la forza, portandosi con sé lo zaino che una volta apparteneva a Karla, ormai sdraiata sul prato con il petto e la camicia da notte azzurra e bianca sanguinanti.
Saranno passati almeno vent'anni da allora, e Levi non si è mai dimenticato di Karla. Aveva perso lo zaino, ma possedeva ancora il coltello, il quale teneva al sicuro nel cassetto del suo comodino. Una notte, mentre guardava le stelle dalla finestra, ripensò a Karla e alla sua triste storia, mettendosi a piangere, così decise di andare da Hanji a sfogarsi con lei, raccontandole il suo disagio, mettendosi pure a piangere.
Sapeva di potersi fidare di lei, essendo la sua migliore amica.
"Mi dispiace davvero tanto per te" gli disse Hanji, mentre Levi la abbracciava piangendo.
"Lei... Lei mi manca" Disse Levi, piangendo
"È morta per salvarti, Levi. Aveva paura che ti portassero via insieme a lei, così ha deciso di sacrificarsi per salvarti. Ora è diventata una stella. Una stella che non si spegnerà mai e che vivrà per sempre nel tuo cuore. E poi ci siamo io, Eren, Mikasa, Armin e tutti gli altri nostri amici, non trovi, Levi?" Hanji era rimasta davvero commossa per la storia di Karla.
"F-forse hai ragione, Hanji"
"Non forse, ho ragione"
"Già. Ho ancora il suo coltello e lo mantengo sempre pulito. Vuoi vederlo?"
"Certo" E andarono a vederlo, in camera di Levi.
Dopo averglielo mostrato, Levi chiese ad Hanji se poteva dormire con lei perché voleva avere un po' di affetto, come Karla quando dormiva insieme a lui. Dopo che Hanji accettó, dormirono insieme. Siccome i loro letti erano troppo piccoli per tenerli tutti e due, decisero di usare dei sacchi a pelo per dormire. 
"Buonanotte Hanji"
"Buonanotte Levi" Si dissero prima di dormire, così Levi avrebbe avuto le forze per combattere i giganti il giorno dopo.
Spazio autrice:Credo che questo sia il capitolo più triste di tutta la storia. Poveri Karla e Levi :'( Comunque l'idea non è tutta mia, ma di una fanfiction simile a questa che ho trovato su deviantart e che ho modificato. Non ho plagiato nessuno, ho solamente preso l'idea e ho interamente modificato la trama, tranne alcune parti, come quella della morte di Karla o l'inizio. Vabbè, detto questo vado a letto che sono troppo stanca. Buonanotte a tutti e buona fortuna per il ritorno a scuola! ;)
P.S. Vi siete commossi, almeno un pochino in questo capitolo?

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