_ "Paese" = #
_ La morte di n persone = cell e riprendo tutto
_ Ho dubbi, incertezze sulle guide politiche che abbiamo = #referendumpopolare
_ "mi piacerebbe un mondo migliore" = #noallislam (ma Islam e Isis sono la stessa cosa?
"Boh" la risposta del medio, no, non il dito purtroppo, l'italiano medio #scopare)
_ non parlo politichese = non mi interessa la politica
(però non voglio ci sia Renzi, Berlusconi Grillo, Bersani, Mattarella, Alfano,etc, etc) #opzioninuove?
_ sono di destra = fascista ignorante
_ sono di sinistra = comunista ignorante
_ voto e mi lamento = populista ignorante
_ non voto e mi vanto = tanto non cambia mai niente #alternativoignorante
Con o senza ideologia accettiamo il fatto di essere tacciati d'ignoranza.
_ oh finalmente la nuova politica = tornano D'Alema e Berlusconi
_ se mi succede qualcosa per strada chiamo la polizia/carabinieri = "ma cos'è successo?"
_ siamo il "Paese" in cui Politica = Antipolitica, in cui il Paradosso = falsa libertà condizionata
_ tanto siamo #quellifortunati perché abbiamo un posto in cui stare, un piatto caldo da mangiare
_ siamo il Paese che chiede 2 euro ai cittadini per ricostruire le scuole. No aspetta, lo ripeto.
Siamo il Paese che chiede 2 euro ai cittadini per ricostruire le scuole.
Ancora non riesco a comprendere, #aiutatemiacapire.
_ siamo il Paese dove meno sai = meglio stai 
L'Italia, oggi ,è una Fandonia fondata sull' Ipocrisia di stolti giovani, quali siamo noi,
che non seguono le stoltezze di vegliardi messi a capo di un gregge che non ha né capo né coda, ma sa belare tanto.
_ Siamo #pecore, #caproni, #asini
_ Non mi permetterei mai di giudicarci singolarmente, ma nel complesso
siamo una bella banda di babbuini balbuzienti (se la zia Rowling me la concede).
_ il Paese dove Astuzia e Furbizia valgono più di Impegno e Abnegazione.
_ Siamo il Paese degli Impegni senza impegno, il girotondo di parole che alla fine del giro comincia tutto daccapo
senza mai chiedersi "ehi ma dove stiamo andando?"
_ siamo il Paese delle #Meraviglie, ma mi stupisco del fatto che pur sapendolo tutti, nessuno,
di chi ha il potere per farlo, faccia qualcosa per #Tutelareinostribeni che poi sono beni per tutti.
_ siamo il popolame, non il popolo, che ha solo da lamentarsi (guardate me ad esempio) senza proporre nessuna soluzione,
ma solo nuovi modi di gravare sugli apparati testicolari delle altrui persone.
_ il popolame che vuole comandare senza preoccuparsi delle #responsabilità
_ siamo la critica non costruttiva, volta solo ad offendere.
_ siamo tutti pronti ad afferrare le possibilità senza mai offrirne, ritrovandoci nella classica #scatoladischreodinger 
ma in questo caso entrambe​ le possibilità sono come un dildo d'acciaio su per il #retto,
ed è strano come sia proprio il buco del culo (perdonatemi il francesismo) ad essere l'ultima cosa retta che abbiamo.
_ passare la mano sulla coscienza è la cosa più ardua da fare, ma anche alzarsi ogni mattina
e guardarsi allo specchio senza provare vergogna è qualcosa da non sottovalutare.

E se tu hai da offrire, allora offri.
E se hai tanto da dare, allora dallo.
E se e se ma, non cambiano nulla. E allora #facciamo,
perché come direbbe Joda "fare o non fare, non provare".

Sono debole: 
Non perché mi puoi picchiare.
Non perché puoi prenderti gioco di me.
Non perché tutto questo mi spaventi, ma perché mi preoccupo di tutto questo.

Poni l'uomo nel dubbio è lo vedrai cedere.
Poni l'uomo in una condizione disperata è lo vedrai risollevarsi.

La vera forza dell'uomo è la RINASCITA.

Ho sempre ricercato nei testi lunghi altrui la mia ispirazione.
Ma ho capito che l'ispirazione è una meretrice.
Ti conquista, ti lorda, ti ammalia, ti piega.

E allora?
Allora scrivi, suona, canta, stona, e piega la volontà al tuo desiderio.
La più grande creazione del mondo è il "raccontare".
Da dove veniamo? Dove andiamo? 
E adesso?

La bellezza di internet è "conoscere nuove cose e persone".
La bruttezza sta nel rivelarne il vero valore intrinseco.

Internet è un luogo virtuale dove concentriamo sapere e conoscenza, ma vi concentriamo anche ignoranza, razzismo e superficialità.
Non vi sbalordite poi se un posto tanto meraviglioso può essere anche l'inferno. 
Ciò che varia è la predisposizione alle cose.
Siamo noi il virus.

Ad ogni studente che sente di non farcela, ma va avanti.
Ad ogni persona che sa che è difficile, ma inghiotte la bile e continua.
A ognuno di noi, ad ogni attimo buio.
A noi che lottiamo e non smettiamo di lottare.
A noi che mangiamo merda dalla mattina alla sera.
A noi che facciamo ore e ore nei mezzi pubblici per tentare una strada nella vita, sperando che un giorno ne varrà la pena.
A noi che siamo quelli fortunati.
A noi che possiamo e dobbiamo cambiare le cose.
A noi che conosciamo quel buio e la profondità del baratro.
A noi che abbiamo ancora domani per farlo.

"La vita degli altri" nasce dalla necessità di capire il mondo, la psicologia e la realtà secondo più punti di vista.
Cercare di calarsi in persone/luoghi/ambientazioni/emozioni diverse è la cosa più bella e difficile per uno scrittore come me. Non che io sia uno "scrittore" canonico.
In primis non ho un pubblico, e poi scrivo per l'unica persona che sa apprezzare completamente ciò che scrivo. Me stesso.
Può sembrare ridicolo.
Ma in realtà con "La vita degli altri" cerco di capire tutte quelle cose che da me non riesco a capire.

Quando la volontà di cambiare sarà più grande della paura e dell’omertà, allora sarà giunto il momento della rinascita.

Non più guerre, non più dissidi, ma tolleranza e comprensione.

Uno che aiuta l’altro e viceversa.
Il genio che aiuta il medio.
L’incompreso che verrà compreso e non deriso.
Il povero aiutato dal ricco, e il ricco aiutato dal povero.
L'uomo uguale alla donna, la donna uguale all'uomo.

Per vivere "qui" bisogna apparire.
Ma per apparire bisogna avere.
E per avere bisogna essere.

#Siate

La violenza è l'unica risposta quando nasci senza cervello, quando non ti poni domande, se non hai curiosità, se non sei dotato di materia grigia e bianca, e connessioni e rapporti intraneurali.

La violenza è l'unica soddisfazione quando non capisci il gusto del vento, del pane sulla tavola messo su con fatica, delle piaghe sulle mani dei tuoi genitori, del sudore sulla fronte dei tuoi nonni, dei tuoi fratelli.

La violenza non è violenza per chi vive di violenza.
La violenza non è percepita come tale da chi la impone.
La violenza è solo di chi la subisce.
Per cui è inutile fare i moralisti.

Certi piaceri riescono ad evidenziarsi solo quando li vedi nelle vite degli altri.
Certe canzoni sono belle solo se cantate dai loro cantanti.

Ma le emozioni, quelle sono solo tue.
Quelle sono scatenate solo dal tuo vissuto.
Le emozioni le puoi provare per ogni cosa, come dei piccoli soffi di vento in quelle giornate afose e tristi, che ti sollevano l'anima.

Mille azioni positive non ripagano un solo pensiero negativo.

Perché le azioni cambiano l'opinione degli altri nei nostri confronti.
I pensieri ci cambiano dentro radicalmente.

E' inutile fare troppe classificazioni.
L'uomo medio si divide in: "Diciamo" e "Fondamentalmente".

Questi sono i fulcri dell'eterna insicurezza, 
radicati nella consapevolezza della non conoscenza.

Ho dato peso alla leggerezza,
un tocco di malinconia al dolce sapore della libertà.

Mi sono emozionato davanti al compimento di un obiettivo, pianto di gioia dopo aver superato un ostacolo invalicabile.

La verità non fa distinzioni.

Non accontenta il ricco, né sfavorisce il povero.
Non parla di bianco e nero, ma solo di fatti ed evidenze.

La bellezza della vita è nelle piccole cose.
In uno sguardo, in un amico che ti crede.
In un amore vissuto con ardore.

Nascere oggi è dura, ma ce la mettiamo tutta.
Ai tempi dove "era meglio prima" voglio creare qualcosa di "meglio" per quelli che giungeranno dopo di me.

Voglio prendermi la terra arida e renderla terreno fertile.
Voglio costruire, dare al mondo più di quello che il mondo dà a me.

Dobbiamo avere le spalle forti,
caricarci di tutto il peso che possiamo, 
alleviando l'altro.

Essere umani è un dono, ma è anche una responsabilità.
Perché siamo noi che dobbiamo pensare per tutti, sempre.

Tutti meritiamo un amore al Crepuscolo.
Un filo rosso indistruttibile, che ci unisca alla persona, che irrimediabilmente, nel bene e nel male, sia quella giusta per noi.

Tutti meritiamo delle note nel libro dell'amore.
Non possiamo decidere chi, né quando, né come, né perché.

Perché un poeta racconta sempre di sé? 
Perché partire da ciò che si conosce è la base per instaurare un rapporto duraturo col proprio interlocutore.

Ma a "chi" scrive un poeta?
Ad una musa? Ad un amico? Ad un amore perduto?

Sotto questa pelle, lo stesso sangue.
Sotto questa pelle, gli stessi sogni.
Sotto questa pella, ossa e tendini, cartilagini e muscoli.

Il pensiero critico smonta ciò che non è valido, valuta ciò che di buono c'è, quando c'è.

Aiuta a ricostruire con basi più solide e forti.

Il pensiero critico è inutile quando è volto ad auto lodarsi e fare polemica gratuita.

Scrivere ti rende potente.

Con la mente puoi essere chi vuoi, dove vuoi e con chi vuoi.

Con la penna si può creare e distruggere.

Non ho un cuore grande, perché non piango per la disfatta altrui.
Non piango perché cadono macerie.
Non piango perché precipitiamo nel buio.

Piango quando la disfatta è irreversibile,
Piango perché le macerie non le allontaniamo mai.
Piango perché non ci rialziamo più una volta caduti.

Quanto meschini si può essere se si ricerca il perdono anche quando non si è fatto nulla di sbagliato?

Le persone cambiano, e tu rimani sempre uguale.
Coerente con la tua meschinità, ti rendi conto che
il tuo lato più oscuro non è poi così oscuro come credevi all'inizio.

Tu non sei sbagliato.
Tu non sei scorretto.

Sei solo... tu.

Nelle storie che leggiamo ci ritroviamo a tifare sempre per i "buoni".

Perché? Perché è giusto farlo? Perché essere paladini vuol dire essere amati e rispettati da tutti gli altri.

In quel caso la perdita è un sacrificio necessario.
In quel caso la sconfitta è solo un altro modo per mettersi alla prova.

Fintanto che 1000 semineranno odio, 1 nascerà per sventarli.

Fintanto che 1000 useranno parole malefiche, 1 li sovvertirà.

Fintanto che 1000, milioni, miliardi di persone si faranno fautori di cattiverie e discriminazioni, 1 si batterà senza timore, rischiando tutto, rischiando del suo, per l'umanità e il giusto.

Quando mi chiedono: "Perché hai scelto biologia?"
Sarà quello spiccato senso di ricerca, quell'attitudine alla follia,
la discutibile eticità, e la dannata voglia di maggiore conoscenza,
ma sono attratto da tutto ciò che si deve ancora conoscere,
sperimentare, trovare, provare.

Le Scienze sono il mondo più duro e difficile.
Ma anche quello più bello e appagante.

Scoprire qualcosa oggi, per cambiare il mondo domani.

E' dal caos che nascono le opportunità.

Non lasciate nulla.

Non perdete le opportunità,
perché ogni lasciata è persa
e ogni attimo e sfuggente.

Talmente fuori da creare i tuoi stessi Binari.
Talmente fuori da uscire dagli Schemi, romperli e ricrearli da capo.

Se non si può sfuggire dalla Giungla, Diventa Giungla.

Siamo in una società in cui l'importante:
- non è stare bene con sé e con gli altri,
               - ma è essere meglio degli altri, a qualsiasi costo.

Se alla base di tutto c'è la competizione fine a sé stessa,
quella che non porta al miglioramento di gruppo,
la competizione non serve a nulla.

Vi siete mai posti la domanda "Come sarebbe se fosse così".

Se aveste il potere di cambiare le cose, come vorreste che fosse il mondo?

Magari un Mondo in cui tutti hanno diritto a dormire, mangiare, vestire tranquillamente senza la preoccupazione di dover morire di freddo, fame, etc.

C'è troppa bellezza su questa terra per lasciarsi andare all'Odio.

C'è troppo da esplorare, conoscere, e cercare,
per abbandonarsi alla rassegnazione.

La nostra vita è una monetina.
Dio è colui che la lancia verso l'alto.
La forza di gravità è la realtà in cui viviamo.
L'attrito è l'insieme delle scelte compiute nell'arco del lancio.
Lo schianto al suolo è la Fine.

Artisti di una vita spericolata,
indossiamo spesso maschere più grandi di noi,
e quando alla fine dello spettacolo il sipario si chiude
cosa rimane a noi teatranti?