Le Cronache di una Gemma:La sovrana del multiverso

di Cronos22
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Il figlio dei due mondi ***
Capitolo 2: *** L'emissario dell'oscurità ***
Capitolo 3: *** Un aiuto inaspettato ***
Capitolo 4: *** La decisione di Sapher ***
Capitolo 5: *** La perla nera ***
Capitolo 6: *** La caduta di un impero ***
Capitolo 7: *** Trame oscure nel castello del caduto ***
Capitolo 8: *** Una sorpresa da un'altra dimensione ***
Capitolo 9: *** La tenacia di Serienor ***
Capitolo 10: *** La determinazione delle Crystal Gems ***
Capitolo 11: *** La forza dei Diamanti ***
Capitolo 12: *** Un nuovo universo ***
Capitolo 13: *** Segreti rivelati nel castello del monarca oscuro ***
Capitolo 14: *** Un inatteso alleato ***
Capitolo 15: *** Il terrore di un nuovo conflitto ***
Capitolo 16: *** Il Diamante caduto ***
Capitolo 17: *** La maledizione del diamante oscuro ***
Capitolo 18: *** Il guerriero senza anima ***
Capitolo 19: *** Il padrone dell'albero corrotto ***
Capitolo 20: *** Anime intrappolate nel corpo dei carcerieri ***
Capitolo 21: *** Il flagello di Naya ***
Capitolo 22: *** Il sacrificio dei paladini ***
Capitolo 23: *** La sofferenza dei sopravvissuti ***
Capitolo 24: *** Umani e Gemme:La leggendaria Beach City dell'universo di luce ***
Capitolo 25: *** Un capitano perso nel tempo ***



Capitolo 1
*** Il figlio dei due mondi ***


Il figlio dei due mondi
 
Erano trascorsi dodici anni dalla distruzione del Dorius e dalla sconfitta di Serienor,segnando finalmente un periodo duraturo di pace sia per Homeworld che per la Terra,dove tutti gli esseri dell’universo poterono finalmente trascorrere le loro vite in serena armonia,incluse le Crystal Gems che dopo anni di lotte decisero di ritirarsi dalla vita militare in cui erano state catapultate durante la fatidica lotta contro l’esercito serafico,ritornando nuovamente all’interno della loro casetta di legno sulla spiaggia,dove un’allegra ma pensierosa Garnet osservava con il sorriso sulle labbra un bambino dalla carnagione rosa chiaro,con dei capelli rosso fuoco corti,con un lungo ciuffo verde situato al centro della fronte,che sembrava tagliare in due parti quella folta chioma,con degli occhi azzurri come il cielo mattutino,un naso rivolto leggermente verso l’alto ed un gioiello di forma esagonale grigio situato al centro del petto,vestito solamente con un costume da bagno a pantaloncino,che giocava vivacemente con una palla insieme a Lapis Lazuli e Peridot dentro la superficie marina,mentre la fusione continuava imperterrita ad osservarli,quando dietro di lei apparve una figura alta e snella dai capelli color pesca,che si sedette accanto alla gemma rossa,cominciando anch’ella a guardare da lontano i tre giovani che si divertivano in spiaggia
-Sapher è sempre così felice quando Lapis e Peridot giocano insieme a lui-esclamò Perla sorridendo,rivolgendo lentamente il suo sguardo verso l’amica,che togliendosi dal viso la visiera che gli copriva i suoi tre occhi,mostrò una piccola lacrima scendere timida dal suo occhio centrale e che percorse tutto il suo viso fino a cadere sopra la gamba destra coperta dalla tuta –Perché quella lacrima Garnet?-domandò stupita l’amica poggiandole una mano sopra la guancia
-E’ incredibile che dopo tanti sforzi siamo riusciti finalmente ad ottenere la pace che tanto sognavamo-ritornando ad osservare il bambino che si divertiva spensierato insieme alle sue zie –Spero tanto che Sapher non sperimenti mai tutte le sofferenze che abbiamo dovuto affrontare durante la nostra vita-
-Non è da te un tale sentimentalismo-ribatté la ragazza pallida ridacchiando debolmente –Posso capire che tu voglia bene a mio figlio,ma sembra che a volte tu sia più sua madre che sua zia-cercando di nascondere la sua risata coprendosi la bocca con la mano sinistra
-Mi preoccupo per lui proprio come ho fatto per Steven quando è nato-asciugandosi il viso da quell’unica lacrima che gli rigava il viso –E’ ancora così piccolo ed indifeso…-venendo interrotta dalla perla,che con cura le poggiò una mano sopra la spalla
-Ma è forte proprio come un leone-osservandola con sicurezza mentre pronunciava quelle parole –Ha una volontà difficile da piegare per un esserino della sua età-non notando mentre parlava una figura alta ed imponente con folti capelli ricci corti neri,vestita con una maglietta rossa con una stella gialla al centro,dei jeans azzurri leggermente consumati al livello delle ginocchia e della scarpe da ginnastica nere con striature bianche a forma di fulmine sui lati della stoffa
-Esserino non direi-esclamò Steven attirando l’attenzione delle due gemme davanti a lui –Diciamo che anche io alla sua età avevo lo stesso carattere-incrociando le braccia al petto e scuotendo la testa in segno di autoconvinzione
-Stesso carattere no-esclamò Garnet alzandosi in piedi ed avvicinandosi lentamente verso la porta della casetta di legno,che ne separava l’interno dal mondo esterno –Ma posso ammettere che siete entrambi molto determinati nelle vostre scelte-voltandosi ad osservare con allegria entrambe le gemme dietro di lei –Ma ora basta stare qui dentro ad osservarli-aprendo di scatto la porta con la mano –Andiamo a divertirci con loro,dopotutto è il compleanno di Sapher-avviandosi verso la spiaggia,seguita dai suoi compagni di squadra,che con il sorriso presente sul loro volto,camminarono lentamente in direzione del figlio di Perla,che non appena vide sua madre,smise rapidamente di giocare con Lapis e Peridot,mettendosi a correre verso colei che lo ha cresciuto,lanciandosi verso di lei con tutta la forza che aveva in corpo,travolgendola e facendola cadere sopra la superficie sabbiosa,facendo ridere con il suo gesto tutte le gemme che avevano assistito al gesto del bambino,il quale abbracciò con forza la gemma bianca,che anche se distesa a terra,ricambiò il gesto affettuoso del figlio,sollevando lentamente il busto dalla sabbia e dandogli nel mentre un piccolo bacio sulla fronte,che fece velocemente arrossire il ragazzino.
-Mamma non darmi baci-esclamò completamente rosso in viso,cercando di nascondere il suo evidente cambiamento di colore con le mani –Mi metti in imbarazzo davanti a tutti-lasciandosi sfuggire una piccola risata che non passo inosservata aglio occhi di sua madre,che lentamente cominciò a solleticarlo con dolcezza sul petto
-Se sei così grande allora saprai pure resistere al mio attacco solletico-continuando imperterrita nel suo gesto giocoso,che lasciò totalmente in sua balia il suo figlioletto,che cercava in tutti i modi di resistere al continuo assalto della ragazza bianca,tentando in tutti i modi di trattenere le risate e di rimanere serio anche durante questo gesto giocoso
-LAPIS…PERIDOT…AIUTATEMI!-scoppiando improvvisamente a ridere senza controllo,fino al momento in cui una mano d’acqua non afferrò Perla per la parte posteriore del suo vestito,trascinandola leggermente in aria e poggiandola con dolcezza accanto a Garnet –Ti ringrazio Lapis-esclamò l’ibrido gemmo-serafico mentre eseguiva dei lunghi e profondi respiri
-Nessun problema nipotino mio-uscendo dall’acqua insieme alla sua compagna,fermandosi accanto a lui –Dopotutto è il tuo compleanno ed ogni tua richiesta in questo giorno sarà esaudita-
-Tu me lo stai viziando troppo-esclamò la gemma bianca avvicinandosi con passo deciso a Lapis –Non dovresti essere così accondiscendente con lui-
-Mia cara Perla tu stai sbagliando-aiutando nel frattempo il bambino a rialzarsi da terra –Il giorno del suo compleanno deve essere il più speciale possibile-strofinandogli con delicatezza la chioma rosso fuoco sulla sua testa –E’ una tradizione che io e Lance abbiamo inaugurato il giorno stesso in cui abbiamo incontrato Peridot-donando un veloce ma caldo sorriso alla gemma verde di fianco a lei,la quale arrossì nel vedere quel gesto spontaneo della compagna –Quindi non mi sembrerebbe giusto interromperla proprio ora-
-D’accordo-esclamò la perla bianca visibilmente rassegnata,ma con un grande sorriso sul volto –L’importante è che Sapher riesca ad aspettare fino a stasera-
-Che cosa succede questa sera?-domandò incuriosito il ragazzino,avvicinandosi lentamente a sua madre
-Mi dispiace ma non posso dirtelo-scuotendo la testa in segno di negazione,ricevendo però dal bambino uno sguardo da cucciolo,che la destabilizzò visibilmente davanti a tutti,facendola vacillare nella sua decisione di non rivelare il segreto che Lance gli aveva detto di nascondere gelosamente –Figlio…io non posso dirtelo-
-Ti prego-rimanendo imperterrito nel suo esercitare la sua espressione dolce ed adorabile nei confronti della madre,che sospirando si rassegnò all’idea di dire tutto al suo primogenito
-Io e tuo padre abbiamo organizzato un evento speciale questa sera per il tuo compleanno-disse la gemma,chiudendosi rapidamente la bocca con la mano
–Accontentati di sapere questo e non rovinarti da solo la sorpresa-continuò la fusione,afferrandolo da sotto le ascelle e facendolo sedere sopra le sue spalle –Ricorda che tuo padre sta lavorando molto durante per far sì che tu sia felice il giorno del tuo compleanno-rattristando leggermente il bambino con le sue parole
-Vorrei tanto che fosse qui con noi proprio ora-ricevendo nel mentre una lieve pacca sulla spalla dalla gemma rossa per tranquillizzarlo
-Lui ci raggiungerà presto ne sono sicura-esclamò continuando a sorridere –Dopotutto è pur sempre il tuo compleanno e lui non mancherà mai per te-camminando lentamente verso la casa sulla spiaggia con il sole che lentamente stava cominciando la sua fase calante verso il mare,inconsapevoli che nel frattempo all’interno del santuario di luce e oscurità un Lance indaffarato ed irto di pensieri stava lavorando dentro quella che all’apparenza sembrava una grande fucina,dove stava costruendo o riparando diverse armature ed armi che sono appartenute alla prima era di conflitti sulla Terra,rimanendo fortemente concentrato sulla loro completa rigenerazione,al punto tale da non riuscire a percepire l’entrata di Sapphire e Sky,le quali con passo lento si avvicinavano al serafico,che era intento alla rigenerazione di un’antica lama bianca dal manico nero come l’oblio,con un gioiello blu marino incastonato sull’elsa e con diversi disegni runici incisi sul ferro che lentamente stava riacquisendo il suo normale colore lucente
-E da giorni che ti occupi di quell’arma-esclamò la perla azzurra,affiancandosi lentamente a lui –Non è meglio che tu ti prenda una pausa da questo continuo lavorare-cercando di afferrare le mani del ragazzo,che non riusciva a fermarsi un attimo dal maneggiare quell’arma dal fascino etereo –Dopotutto oggi è il compleanno di tuoi figlio,dovresti stare con lui-
-E’ proprio per lui che non mi sto fermando un attimo-afferrando il martello situato sopra una piccola mensola vicino al suo tavolo di lavoro –Ogni membro serafico ottiene la sua prima arma a dodici anni-spostandosi con velocità verso un’incudine nera come l’oblio,poggiandovi sopra la spada bianca e cominciando a martellarci sopra con forza e decisione –Questo è il momento che segnerà il suo passaggio dalla fanciullezza all’età adulta-
-Non pensi che i tempi siano ormai cambiati da quando sei stato ragazzo tu?-domandò la ragazza leggermente confusa e perplessa nell’udire l’ultima affermazione di suoi figlio –Ormai non esiste più la necessita di addestrarsi al combattimento così giovani-
-Forse non sarà più necessario-esclamò con fermezza senza voltarsi ad osservarla –Ma le tradizioni vanno sempre seguite ed onorate,se non perderemo il nostro retaggio culturale a favore di tempi moderni privi di valori e di onore-poggiando nel mentre una mano sopra l’artefatto,irrorandolo con un aura nera oscura,che donò alla metà sinistra della lama un colorito identico all’energia appena assorbita,materializzando sopra di essa della fiamme nere stilizzate marchiate a fuoco sopra il metallo lucente –E poi questa spada ha un grande significato che voglio tramandare a mio figlio-
-Quella è la spada che in passato apparteneva a tuo padre-esclamò Sapphire affiancandosi all’amica e strofinandosi lentamente la chioma azzurra come il ghiaccio con la mano sinistra –Vuoi donarla a lui per fargli capire che può essere grande proprio come i tuoi predecessori-
-Se non anche di più di me e di quelli che mi hanno preceduto-continuò manifestando un lieve sorriso che lasciò spiazzate entrambe le gemme –Io sono quello che sono solo grazie al dolore ed alla sofferenza patita in cinquemila anni di guerre e di battaglie-sollevando al cielo la spada appena riparata,che sotto la luce artificiale risplendeva sia di luce che di tenebre –Sapher deve essere in grado di trovare la sua forza anche nella bontà e nell’amore e non nella rabbia e nell’odio come me-facendo ruotare velocemente la spada in aria ed afferrandola con maestria con la mano destra,afferrando nel mentre il fodero dorato poggiato accanto all’incudine –Questo regalo deve rappresentare per lui non solo la possibilità di superare ognuno di noi,ma anche che lui è la fusione sia dell’oscurità che della luce-voltandosi verso le sue due compagne di squadra,nonché amiche e confidenti,osservandole con un sorriso deciso,ma che allo stesso presentava una strana malinconia che non passò inosservata all’ex vice-generale di Homeworld,che seguì con lo sguardo il lento camminare di Lance,fino a quando non raggiunse un armadio antico di legno scuro,che conteneva al suo interno una strana armatura verde,con degli stivali lunghi fino al ginocchio ed uno strana lama a forma di anello,dove al suo interno erano posate con cura una serie di fiori dai petali gialli come i raggi solari,che sembravano non appassire mai
-A chi è appartenuta quell’armatura?-domandò Sapphire con curiosità crescente,mentre si avvicinava insieme all’amica fino all’armadio,dove il loro generale stava poggiando con delicatezza un altro fiore del medesimo colore dei precedenti
-E’ appartenuta ad un vecchio amico umano morto cinquecento anni or sono-lasciandosi sfuggire una piccola lacrima dall’occhio sinistro –Purtroppo oggi e anche l’anniversario della sua scomparsa-
-Devi avere tenuto davvero tanto a lui-scrutando negli occhi di lui una crescente malinconia
-Diciamo che eravamo molto simili caratterialmente-mostrando un sorriso forzato,mentre si asciugava con la manica sinistra la lacrima,che rigava lentamente il suo viso –Avevamo quasi lo stesso modo di pensare e di agire-continuò sospirando successivamente per la tristezza –Ma purtroppo i mortali sono destinati a morire e ad essere soltanto delle mere ombre di passaggio nella vita di un immortale-generando una lieve risata forzata che rattristò le due compagne,che al suo fianco gli poggiarono entrambe una mano sopra le spalle per consolarlo
-Possiamo capire che ti manca,ma non ti devi abbattere così-iniziò con tono amorevole ed affettuoso la perla azzurra,che con dolcezza gli massaggiava la schiena con la mano –In questi tuoi anni di vita sulla Terra hai avuto la possibilità di incontrare nuovi amici ed anche vecchi alleati-ridacchiando leggermente,tentando con questo suo gesto di smorzare la malinconia presente all’interno della fucina
-E soprattutto sei riuscito a far ragionare anche quella testa calda di Diamante Giallo-aggiunse Sapphire dandogli una leggera pacca sulla schiena,che lo fece ridere nuovamente,come se si fosse quasi dimenticato della tristezza che in precedenza lo aveva assalito
-Devo darvene atto-esclamò il ragazzo chiudendo leggermente le due ante dell’armadio –Riuscite sempre a risollevarmi il morale anche quando sono completamente a sotto tono
-Per questo noi siamo rimaste qui con te-aggiunse Sky con un grande sorriso sul viso,che mostrava tutti i suoi denti bianchi come l’avorio –Per aiutarti e per consigliarti-
-Siete davvero le migliori voi due-dando loro un rapido abbraccio –Ma ora è meglio tornare a Beach City-separandosi con altrettanta velocità,afferrando nel mentre la spada riposta nel suo fodero –Tra poco inizierà la festa di compleanno di mio figlio e non voglio perdermela per niente al mondo-cominciando a correre con estrema rapidità verso l’uscita della grande sala,venendo rapidamente rincorso da Sapphire e Sky,che prese alla sprovvista cercarono di raggiungere il più in fretta possibile il serafico,prima che prendesse la piattaforma di teletrasporto,lasciandole da sole al castello,incuranti che mentre loro correvano felici e spensierati,una figura nascosta nell’oscurità li stesse osservando con sguardo minaccioso,sparendo improvvisamente e lasciando dietro di se solamente un vento gelido carico che riecheggiava nell’atmosfera che lentamente stava assumendo i colori scuri e freddi che la notte trasporta.
 
Note dell’autore
Io:E con questo capitolo diamo finalmente inizio all’ultimo libro di questa trilogia
Lance:Anche se ci hai impiegato molto tempo prima di pubblicarlo
Io:Se mi avessi dato una mano ci saremo potuti sbrigare in anticipo
Perla:Ricorda che scrivere non è il nostro compito
Lance:A noi tocca solo viverle le avventure
Io:Così io devo fare da solo la parte difficile,mentre voi quella più facile?!
Lance e Perla:Ci sembra logico
Io:Lasciamo perdere…veramente…ora io me ne vado ed uno di voi due chiude subito il capitolo
Lance:Ci penso io…mi sembra il minimo dopotutto
Bene cari lettori e care lettrici ci vediamo al prossimo capitolo di questa nuova fantastica avventura

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Capitolo 2
*** L'emissario dell'oscurità ***


L’emissario dell’oscurià
 
La notte era appena giunta sopra la cittadina balneare di Beach City,il mare aveva assunto una colorazione tendente quasi al nero e privo di onde che ne disturbassero la sua quiete,il cielo completamente libero da nuvole mostrava in tutta la sua vastità una miriade di stelle che brillavano intensamente,fornendo all’atmosfera notturna un’aria più serena e tranquilla,come se la freddezza che si portasse ogni giorno fosse stata sostituita dal calore che gli astri celesti volevano donare in questa particolare giornata di festa,dove un bambino che incarna l’essenza di due mondi lontani,si stava divertendo insieme ai suoi familiari all’interno di una piccola casetta sulla spiaggia situata davanti ad una grande statua usurata dal tempo,che con gioia eseguivano vari giochi ed attività per stare tutti uniti ed affiatare ancora di più il loro legame millenario,quando un raggio di luce azzurro si manifestò sopra la piattaforma del medesimo colore posta dinanzi alla porta del tempio,che manifestò al suo interno il serafico Lance in compagnia delle sue compagne di squadra Sky e Sapphire,con il primo che teneva in mano un pacchetto colorato di grandi dimensioni e dai colori sgargianti come l’arcobaleno
-Papà-urlò Sapher avventandosi con velocità verso il genitore,lanciandosi tra le sue braccia con irruente emozione –Pensavo che non venissi più-
-E’ impossibile che io mi perda un tuo compleanno-abbracciandolo velocemente a se ed affidando nel mentre il pacco alle ragazze accanto a lui –Tu sei la persona più importante della mia vita insieme a tua madre-camminando verso la sua sposa,dandole un veloce bacio sulle labbra –E poi oggi finalmente diventerai secondo la tradizione serafica un uomo a tutti gli effetti-lasciando sconvolta inizialmente Perla,che fulminò con lo sguardo il suo amato,che lentamente rimetteva a terra suo figlio,che con aria confusa osservava il sorriso sul volto del padre
-Pensavo che volevi aspettare il periodo di maggiore età vigente sulla Terra?-domandò la ragazza bianca con un leggero tono sorpreso ed allo stesso tempo un po’ irritato
-Ti ricordo mia cara che lui non è un terrestre come Steven-girandosi ad osservare l’ibrido gemma insieme a sua moglie Connie –Ma è un serafico ed anche una gemma,quindi ho pensato di attenermi all’antica tradizione,invece di seguire delle stupide regole terrestri-riprendendo il grande pacchetto che cominciò a tenere saldamente tra le sue mani
-Sei sicuro di volerlo fare-esclamò Garnet intromettendosi nella discussione –Dopotutto è ancora un bambino-osservando il serafico non scomporsi neanche dopo la sua dichiarazione
-Sicurissimo-ritornando a guardare nuovamente la sua amata che dopo l’iniziale sconcerto,si avvicinò con calma al marito,mettendogli con dolcezza una mano sopra il dorso sinistro,facendolo arrossire improvvisamente e causando una lieve risata di tutti i presenti,che non si aspettavano una reazione così emotiva da parte dell’ex generale,il quale ridacchiando porse il grande pacchetto verso il figlio -Questo rappresenta finalmente il tuo ingresso nell’età adulta-cedendo alle braccia del figlio l’enorme regalo
,invitandolo a spacchettarlo il più in fretta possibile,con il ragazzino che con entrambe le mani distrusse in piccoli pezzi la carta da regalo rivelando al suo interno una spada dritta lunga ad una mano,custodita in un fodero dorato con tante striature verdi e nere,che si estendevano su tutta la superficie –Questo regalo ti sarà molto utile in un futuro lontano-poggiando un mano sopra la spalla di lui –Ma per ora pensiamo a rilasciarci ed a divertirci-vedendo avvicinarsi dietro di lui Sapphire e Sky,che materializzarono,attraverso l’azione combinata delle loro gemme,un pacco ancora più grande di quello del serafico,poggiandolo con delicatezza sopra il pavimento in legno
-Sapher-esclamò la piccola gemma azzurra attirando l’attenzione del bambino,che si voltò di scatto verso di lei,rimanendo stupito nel vedere la grande sorpresa celata dietro quella grande scatola –La spada era solo uno dei tre componenti che ti dovranno essere donati-facendo sparire rapidamente con un vento gelido e tagliente il contenitore il legno e la carta regalo sopra di essa,rivelando un grande armatura scintillante color rosso fuoco intenso,con al centro una placca bianca dov’era situato un simbolo runico rappresentante il marchio del popolo serafico,composto da due fulmini cremisi che s’incrociavano tra di loro dentro un pentagono del medesimo colore
-E’ bellissima-esclamò il piccolino avvicinandosi con cautela verso il grande artefatto metallico –Ma è un po’ troppo grande per me-notando le sue eccessive dimensioni
-Quest’armatura ha il potere di adattarsi alla forma corporea di chi la indossa-intervenne la perla blu avvicinandosi con lentezza al suo nipotino –Nel momento stesso in cui la indosserai si adatterà automaticamente a te-poggiandogli una mano sopra la spalla facendolo sorridere con quel semplice gesto affettuoso
-Ma ovviamente le sorprese non finisco ora-esclamò Steven camminando insieme a Connie,l’uno con le spalle attaccate con quelle dell’altro,cercando di nascondere una grossa sorpresa di forma rotondeggiante,che sporgeva leggermente da dietro i loro fianchi –Questo è l’ultimo dei tre componenti per la tua armatura da guerriero-rivelando da dietro le loro schiene un grande scudo rosa accesso con il simbolo del generale Rosa Quarzo impresso al centro di esso e con dei viticci verdi stilizzati che sembravano avvolgere tutta la sua superficie –Ogni combattente deve avere la possibilità anche di difendersi-lasciando stupefatta Perla del regalo fatto a Sapher dalla persona che colei considerava ormai come un figlio e nonché fratello per il suo piccolino
-Tu eri a conoscenza dell’idea di Lance?-domandò leggermente sconvolta,mentre guardava Steven grattarsi nervosamente la testa,mentre sua moglie sorrideva,cercando di nascondere il disagio che quella domanda aveva creato in quel momento
-Diciamo che me lo aveva appena accennato-ridacchiando nervosamente,lasciando la perla bianca sconfitta nel sapere che tutti erano a conoscenza del piano di suo marito tranne lei
-Quindi eravate tutti d’accordo senza che io sapessi nulla?-domandò sospirando,ma manifestando sul suo viso un piccolo sorriso nel vedere il suo figlioletto rimanere estasiato davanti a quei tre regali di grande valore e significato –Almeno la prossima volta non lasciatemi in disparte-separandosi dalle braccia dell’amato ed avvicinandosi con lentezza verso il bambino,manifestando nel mentre dal suo gioiello una piccola collanina di ferro con al centro un pendente contenente una pietra bianca lucente ed una nera opaca come le tenebre,fermandosi dietro di lui con una piccola lacrima che lentamente gli scendeva dal suo viso,cadendo sopra la spalla del bambino,che richiamato dal contatto di quella semplice goccia si voltò verso la madre,che s’inginocchiò davanti a lui,non riuscendo a ascondere nel frattempo le lacrime che gli rigavano il volto bianco come l’avorio –Questa collana rappresenta l’amore che tuo padre ed io proviamo per te-mettendola al collo del figlio,il quale osservò stupito il gesto della madre –Ricorda sempre che qualunque cosa ti dovesse succedere noi ti staremo sempre accanto-abbracciandolo rapidamente davanti a tutte le gemme presenti,le quali sorridendo andarono a prendere una grande torta al cioccolato al latte con sei strati e con diverse sfumature di panna fantasia,con sopra di essi una candelina per ogni anno trascorso dal giorno in cui il giovane ibrido è venuto al mondo
-Ora se vogliamo dare fine ai sentimentalismi-esclamò Ametista,attirando su di se gli sguardi di tutti,mentre accendeva ogni singola candelina sopra l’enorme dolce –Perché non mangiamo la torta che hanno cucinato Lapis e Garnet con tanta cura-tagliando con un coltello delle grandi fette,che metteva sopra dei piatti di carta azzurra come il cielo del mattino –Ovviamente il primo a mangiare la torta sarà il festeggiato-esclamò ridacchiando,mentre porgeva con delicatezza il dolce al bambino mezzo-serafico e successivamente a tutti gli altri presenti nel salone –Ma prima di cominciare-esclamò lasciando confusi ancora una volta tutti –Facciamo un’altra volta gli auguri al festeggiato!-
-AUGURI!-urlarono in coro,cominciando nel mentre a mangiare con gusto la torta che le due gemme avevano cucinato con amore e fatica,ridendo e scherzando nel frattempo tra di loro,quando improvvisamente udirono all’esterno dell’abitazione una forte esplosione che fece tremare le fondamenta dell’abitazione,causando preoccupazione nell’animo delle gemme presenti,che cominciarono a guardarsi negli occhi con timore nel sapere cosa fosse accaduto alla città,con Lance che senza alcuna paura nel suo animo,tranquillizzò rapidamente il figlio e dirigendosi lentamente seguito al fianco di Perla,che affidò il suo bene più prezioso alle cure di Garnet,verso l’esterno dell’abitazione,scorgendo in lontananza nella spiaggia uno strano essere incappucciato,che immobile lì osservava in piedi con le braccia incrociate al petto e con il dito della mano che indicava un gigantesco buco generato sopra la parete di roccia accanto al tempio
-Non è stato abbastanza difficile attirare l’attenzione dei due protettori dell’universo-esclamò l’entità celata dalla grande cappa nera come l’oblio –E pensare che ci sono voluti dodici anni di preparazione per trovarvi-
-Che cosa vuoi da noi?-domandò con indifferenza Lance,sguainando la sua spada da dietro la schiena
-Non molto per dire la verità-rispose l’essere celato,generando attraverso un’aura grigio scura una lama a forma di lancetta d’orologio –Voglio soltanto la vostra morte-
-Allora dovrai venire a prendertela-aggiunse il serafico con sorriso maligno,liberando da dentro la sua giacca tre piccoli anelli dorati,che cominciarono nel cielo ad allargarsi sempre di più,fino a posizionarsi l’uno sopra l’altro,generando un fascio blu intenso che inizio a ramificarsi fino ad assumere le forme e le dimensioni di un albero,che affondava le sue radici avidamente dentro la sabbia,nascondendo tra i suoi rami dieci altari di colore appartenente allo spettro della luce visibile dagli esseri dell’universo,con Lance che volò rapidamente sopra di esso,irrorando il suo corpo di una luce intensa di mille tonalità,evocando attraverso quell’esplosione di energia tutti e dieci i signori macchina temporali,insieme al signore dell’Eterium Sephylon,che fluttuavano minacciosi dinanzi all’entità oscura,che osservava senza ribattere l’arrivo dei suoi avversari
-Tutto qui quello che avete da offrire-sbadigliando davanti ad i due combattenti,facendo innervosire con il suo comportamento la ragazza bianca,che evocando rapidamente la lancia di selenargento,aprì con un semplice fendete il cielo in due parti,invocando attraverso dei canti runici la fusione dei draghi Dregulos,il sovrano delle mille stelle celesti,che in tutto il suo splendore etereo si ergeva poderoso accanto alle divinità temporali un tempo suoi nemici
-Se questo non ti ha stupito,allora osserva la nostra nuova forza-esclamò manifestando tre ali bianche come il sole,volando davanti al suo drago,inglobandolo rapidamente all’interno di una sfera arcobaleno,che fece sparire i due esseri in un lampo di luce,che con altrettanta rapidità scomparve,rivelando al suo interno Perla rivestita da un’armatura draconica dello stesso colore dell’universo,un enorme teschio di drago dagli occhi rossi a fargli da elmo ed un vistoso mantello osseo a fornirgli copertura dietro la schiena,reggendo in mano un grande tridente,nato dalla combinazione del bidente appartenuto alla guardiana serafica Avacyn con la sua lancia –Io sono Perla guardiana dell’universo e protettrice dei deboli-
-Vedo che qualcuno si è tenuto in forma durante questo periodo di pace-esclamò Lance ridacchiando leggermente –Ma non sei la sola ovviamente ad aver migliorato le proprie capacità-venendo colpito mentre parlava da numerose catene celesti,che lo avvolsero duramente in tutti il corpo,costringendolo ad emettere dal suo corpo un enorme fascio di luce ed ombra,che trasformò il serafico in un essere avvolto in armatura completamente dorata,con un elmo che gli copriva parzialmente il viso,un grande mantello svolazzante contenente uno strano simbolo runico romboidale con varie ondulazioni rossastre poste al centro tessuto,con la sua katana nera,trasformata in uno spadone ad una mano nero come la notte –Io sono Lance sovrano dell’Eterium e protettore dei giusti-tenendo saldamente nella sua mano sinistro uno scudo a specchio che mostrava il viso combinato di tutti i signori temporali,che osservava rabbiosamente il loro avversario,il quale facendo ruotare intorno a se il bastone,rivelando al suo interno una grande lama celata sull’apice destro dell’arma ed una catena lunghissima sull’apice inferiore,che afferrò saldamente con la mano sinistra.
-Ora che avete finito di vantarvi dei vostri nuovi poteri-esclamò l’entità arrestando il movimento rotatorio della sua arma –Diamo inizio al combattimento-lanciandosi contro il serafico con fendente orizzontale della sua falce,che sbatté con violenza contro lo scudo a specchio,venendo respinto e rispedito lontano da loro,lanciando nel frattempo la sua catena contro Perla,che rendendosi conto del suo piano,la scansò facilmente eseguendo un salto all’indietro,che le permise di far affondare la catena sulla sabbia che sulle sue gambe,cominciando a correre rapidamente verso di lui,non appena toccò terra con entrambi i piedi,caricando un affondo con il suo tridente,che riuscì a malapena a sfiorare il torace dell’entità,procurandogli solamente un lieve graffio all’addome,da cui non uscì neanche una goccia di sangue,ma la suo posto una specie di fumo nero che andò a formarsi tutt’intorno al corpo dell’entità
-Non potete ferire un emissario della divinità-iniziando a fluttuare sopra la spiaggia,volando con velocità doppia rispetto a prima contro l’ex generale,che colto alla sprovvista venne colpito da un colpo di falce al petto,che incrinò vistosamente la sua armatura,salvandolo da una ferita mortale e permettendogli di affondare la sua spada nel centro del petto dell’entità,dandogli l’impressione di averlo sconfitto con quel colpo letale che gli aveva trapassato da parte a parte il busto,estraendo rapidamente la spada dal suo corpo ed allontanandosi da lui con passo fulmineo posizionandosi accanto all’amata,osservando l’entità ancora in piedi e con quel fumo nero che continuava a scorrere copioso dal punto in cui l’aveva colpito,scoprendo inorridito che egli rimaneva ancora in piedi senza manifestare alcun segno di cedimento dovuto al colpo subito in precedenza
-Come può rimanere ancora in piedi dopo il colpo che gli ho inferto?-manifestando un leggero fiatone dovuto all’eccessivo uso di potere per mantenere la forma fusa con i signori temporali
-Ha detto di essere un emissario della divinità-esclamò Perla,anch’ella stanca dal mantenimento del nuovo potere –Non pensi che la divinità che ha rianimato Serienor sia la stessa che controlli questo essere-
-Naya è stata imprigionata da guardiani-esclamò con decisione il serafico –Non può essersi liberata dalla…-venendo interrotto dall’entità,che camminando lentamente verso di loro,teneva saldamente tra le sue mani la sua falce a catena
-Liberata ancora no-esclamò ridendo maniacalmente –Ma lo sarà molto presto-scagliandosi nuovamente con forza contro tutti e due i suoi sfidanti,che si ritrovarono in evidente difficoltà contro il loro nuovo nemico,che sembrava riuscire perfettamente a tenere loro testa,anche con l’utilizzo dei loro nuovi poteri,sopraffacendoli attraverso la sua capacità di essere intangibile ai loro fendenti,rendendo ogni loro tentativo di attacco vano ed inutile,facendoli stancare e sprecare solamente energie senza che essi abbiano la possibilità di trovare anche solo un punto debole all’interno della strategia del loro avversario,continuando però imperterriti con i loro attacchi fino a quando un colpo di tridente non strappò in parte il cappuccio dell’entità,rivelando un volto giallo con una grande riga arancione scuro,che attraversava orizzontalmente i suoi occhi,una gemma romboidale del medesimo colore delle sue striature situata al posto del naso,una chioma bianca folta che cominciò a liberarsi dalla stretta morsa che la cappa aveva loro inferto ed un grande sorriso malsano dai denti aguzzi che rivelava tutta la cattiveria e l’odio che quell’essere provava per i due amanti
-Jasper?!-esclamarono in coro indietreggiando lentamente,ma tenendo saldamente tra le loro braccia le armi delle divinità
-Sorpresi di rivedermi-esclamò ridendo la gemma arancione,giocherellando nuovamente con la sua falce a catena,con Lance che guardava come inorridito la sola presenza dell’ex generale della fazione gialla di Homeworld
-Io ti ho uccisa molto tempo fa-esclamò Lance stringendo con violenza l’elsa della sua lama –Perché sei voluta tornare tra i vivi?-
-Per una sola ragione-teletrasportandosi con velocità supersonica dinanzi al serafico,tenendo pronta la sua arma per un fendete verticale –Voglio vendetta-abbassando in fretta la lama contro il ragazzo,che repentinamente riuscì a scappare dall’incursione repentina dell’enorme gioiello,allontanandosi insieme a Perla dall’essere redivivo,osservandola mentre cercava di liberare la punta della falce rimasta incastrata su una roccia nascosta dalla sabbia
-Perla converrai con me che nelle condizioni in cui vessiamo ora,abbiamo solamente un’unica possibilità per poterla sconfiggere-evocando la sua aura oscura come la notte,che lo avvolse completamente lasciando scoperti solo i suoi occhi rosso cremisi
-Purtroppo si-venendo anche lei avvolta dalla sua aura bianca come la neve,che espose unicamente i suoi occhi azzurri come il cielo del mattino –Questo sarà il nostro ultimo attacco-puntando il tridente contro Jasper,che nel frattempo aveva liberato la sua arma dal terreno sabbioso,preparandosi a subire l’attacco che avrebbe decretato la fine dello scontro
-E NON AVREMO ALCUNA PIETA’ PER TE JASPER-esclamarono in coro lanciandosi contro la gemma arancione,unendo mentre volavano con velocità supersonica,le loro energie dando vita ad un drago di dimensioni colossali,color grigio chiaro con due occhi dalle colorazioni opposte,quello sinistro era di un rosso cremisi intenso,mentre quello destro era di un azzurro quasi tendente al blu,con le fauci aperte rivolte verso la gemma,che la avvolsero e la stritolarono con i suoi denti di energia,causando successivamente al primo impatto una violenta esplosione,che avvolse quasi completamente tutta la spiaggia,con le Crystal Gems che uscirono insieme al figlio dei due protettori universali fuori casa per poter osservare più da vicino la situazione ed in caso di pericolo intervenire,rimanendo però stupefatte nel vedere,durante il lento dissipare delle polveri e della luce,Lance con accanto Perla,vestiti con i loro abiti classici,mentre l’albero della vita e Dregulos sparivano lentamente per tornare nella loro dimensione,lasciando dietro di loro la gemma gialla totalmente inerte e priva di iniziativa,cominciando lentamente a camminare verso di loro con aria soddisfatta nel vedere il loro nemico sconfitto,quando all’improvviso il loro busti vennero trafitti da un paio di catene ed avvolti tutto intorno a loro,rimanendo scandalizzati ed allo stesso tempo sorpresi nel vedere che la gemma aveva resistito anche al suo attacco più potente,venendo lentamente bloccati davanti al loro figlio,che non sapendo cosa poter fare per attaccarlo,rimase lì a guardare i suoi genitori maltrattati dal quarzo giallo,che vistosamente ferita generò un vortice nero che cominciò ad assorbire ogni cosa al suo passaggio
-Questa volta non ne morirà solo uno-lanciandosi all’interno del vortice –Non sarò la sola ad andarmene-venendo apparentemente inghiottita e consumato dal quel vuoto informe,che cominciò lentamente trasportare al suo interno Perla e Lance,che dimenandosi come ossessi cercarono in tutti i modi di liberarsi venendo rapidamente raggiunti dalle gemme di Cristallo,che però senza riuscire ad arrivare in tempo a salvarli,videro i due amanti venire risucchiati all’interno del buco nero ed apparentemente consumati dall’oscurità,lasciando dietro di loro solamente le espressioni sconvolte di ogni singola gemma ed il pianto improvviso,rabbioso ed irto di tristezza di Sapher,che urlava al cielo il nome dei suoi genitori sperando che invano ricomparissero per stare ancora una volta accanto a lui durante l’arco della sua vita.
 
Note dell’autore
Io:E neanche il tempo di cominciare che qualcuno già muore
Jasper:Ed ovviamente neanche il tempo di tornare che mi fai morire
Io:Che cosa pretendi?
Jasper:Di durare un po’ più a lungo
Io:Acconteti di questo capitolo e chiudilo invece di lamentarti
Jasper:Sei sempre il solito
Bene cari lettori e care lettrici ci vediamo al prossimo capitolo

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Capitolo 3
*** Un aiuto inaspettato ***


Un aiuto inaspettato
 
La notte trascorreva lentamente con il cielo che lentamente si oscurava e nascondeva dietro le sue nubi le stelle che prima illuminavano con la loro purezza tutta Beach City,con il mare che cominciava ad agitarsi sempre di più,creando onde che andavano a frastagliarsi con violenza contro la spiaggia,deturpata dal precedente scontro dei tre immortali,conclusosi con la morte apparente dei tre e con la tristezza delle gemme,che dentro quella piccola casetta balneare osservavano il bambino gemmo-serafico dormire con le lacrime agli occhi e con il viso segnato dall’agonia nell’assistere alla morte dei propri genitori,guardando impotenti come il figlio dei loro più cari amici fosse ormai da solo e senza più nessuno a sostenerlo ed a guidarlo durante tutta la sua vita,con le originali Crystal Gems che lentamente scendevano ogni gradino di quella piccola scalinata,fino a raggiungere la zona cucina,dove lentamente afferrarono delle sedie e vi si sedettero sopra con estrema pesantezza,poggiando sopra il tavolo entrambi i gomiti,toccandosi con le mani i capelli nervosamente,tentando di elaborare l’accaduto che lì ha visti testimoni della dipartita dei due amanti.
-Com’è potuto accadere?-s’interrogo Steven,attirando su di se l’attenzione delle altre due compagne di squadra e della moglie su di se –Pensavo che dopo aver sconfitto Serienor avremmo finalmente ritrovato la pace che tanto speravamo-poggiando la fronte sopra il legno bianco levigato,lasciandosi andare in un pianto liberatore –Perché doveva succedere proprio a loro?-con Garnet che con dolcezza gli poggiò una mano sulla schiena,strofinandogliela con lentezza,tentando con quel gesto di farlo calmare senza successo,venendo anch’ella coinvolta dai sentimenti che l’ibrido umano provava,facendo cadere da dietro il suo visore una piccola lacrima che andò a frastagliarsi sopra il corpo di lui,creando una piccola macchia sul retro della sua maglietta rossa
-Io non so il perché Steven-mordendosi il labbro inferiore con i denti –Neanche con la mia visione del futuro potenziata sono riuscita a scorgere questo sentiero-voltandosi lentamente ad osservare Sky e Peridot che coccolavano dolcemente il figlio dei due protettori mentre dormiva,scorgendo Lapis e Sapphire che con volto abbattuto si avvicinavano verso di loro –Mi dispiace-
-Non devi dispiacerti-esclamò Ametista osservando l’orologio sopra il frigorifero –Era impossibile prevedere un evento del genere-alzandosi ed afferrando con lentezza la foto della gemma bianca attaccata con un magnete sopra la parete metallica,guardandola con dispiacere e nostalgia –Purtroppo ora bisogna volgere il nostro sguardo al futuro che ci aspetta-attirando l’attenzione di Lapis,che con quest’ultimo commento strinse con forza i pugni,digrignando i denti ed assumendo in viso un’espressione rabbiosa e piena di collera
-Come pensi che si può guardare avanti dopo tutto quello che è accaduto?-domandò con foga rabbiosa,dando con violenza un pugno sopra la parete legnosa della casa –Come pensate di farlo?-eseguendo un secondo colpo ed incrinando leggermente il legno che rivestiva il muro
-Lapis…-esclamò la piccola gemma azzurra,cercando di avvicinarsi a lei con la mano,venendo però respinta da uno schiaffo proprio sul dorso del suo arto,che la fece velocemente allontanare da lei per lo spavento
-Ho già perso mio fratello troppe volte-poggiando entrambi i palmi sulla parete e la fronte su di essa,abbandonandosi completamente in un pianto di tristezza e di sofferenza –Ho sofferto e odiato così tanto quando ero intrappolata in quello specchio,da sola e senza nessuno a consolarmi-accarezzando amaramente il legno con la mano –Non voglio che Sapher provi un odio simile al mio per la perdita dei suoi genitori-
-Non la proverà mai-esclamò Sapphire sorridendo debolmente ed avvicinandosi con cautela accanto alla gemma acquatica –Lui ha pur sempre noi a guidarlo-venendo guardata con stupore da parte dell’amica,che con rapidità la prese per i fianchi abbracciandola di colpo,facendo capire con le sue parole anche alle gemme presenti dentro casa che loro rappresenteranno una famiglia per il piccolo ibrido,aiutandolo sempre in ognuna delle difficoltà che incontrerà durante il suo cammino,risollevando loro parzialmente il morale e premettendogli di superare quella tristezza che velocemente li stava avvolgendo in una spirale infinita di odio e vendetta,con il sole che lentamente cominciava a sorgere nel cielo,dando inizio ad un nuovo giorno pieno di speranza,con le gemme che osservavano rapite quella strana luce,così radiosa e limpida che mai poterono ammirare durante i loro anni di soggiorno sulla Terra,sentendo nel mentre un lieve mugugno provenire dalla vecchia stanza di Steven dove un esausta Sapher sollevava lentamente il capo dal morbido cuscino,osservandosi tristemente intorno e scorgendo accanto lui Peridot e Sky che prima ancora che potesse pronunciare una parola,lo avvolsero dentro un caldo abbraccio che lo fece sentire dopo una notte di incubi causati dalla perdita dei genitori,nuovamente al sicuro e senza più quell’opprimente solitudine che aveva segnato i suoi sogni,con le altre gemme che osservavano sorridenti il semplice atto d’amore eseguito dalle loro compagne,che lentamente si separarono dal bambino,prendendolo per mano e conducendolo con gentilezza fino alla cucina,dove egli trovò ad aspettarlo tutte le sue zie che e zii che lo guardavano con volto radioso e privo apparentemente di tristezza
-Posso capire che state facendo tutto questo per farmi stare meglio-osservando singolarmente tutte le gemme presenti nella stanza –Ma non è necessario che nascondiate la vostra tristezza solo per me-abbassando rapidamente lo sguardo,sospirando pesantemente prima di giungere dinanzi al bancone
-Noi non nascondiamo la nostra tristezza-esclamò Lapis Lazuli inginocchiandosi accanto al bambino,scompigliandoli dolcemente i capelli con la mano –Tu sei la cosa più importante che abbiamo e questo è uno dei motivi per cui noi non cercheremo mai di essere tristi-
-Tu sei il sole che rallegra le nostre giornate-esclamò Steven asciugandosi il viso con un fazzoletto e mostrando un grande sorriso
-Tu sei il loro ultimo dono-continuò Garnet con espressione stoica e quasi impassibile –Noi veglieremo su di te e saremo i tuoi custodi e la tua famiglia fino a quando il tempo ce lo permetterà-sentendo improvvisamente mentre parlava degli strani applausi provenire in un luogo imprecisato dentro la casetta,mettendo rapidamente in allarme tutte le guerriere che ponendosi tutte a cerchio intorno all’ibrido,sguainarono le loro armi pronte a fronteggiare l’ennesima minaccia che si stava nascondendo da loro,ma che li osservava nell’ombra senza che avessero alcuna possibilità di intercettarlo
-Che belle parole-esclamò la voce con sarcasmo –Davvero mi avete commosso tantissimo-continuò mentre un alone verde informe apparì davanti a tutte –Un discorso così carico di emozione non lo udivo da secoli-con l’ombra che si allontanava sempre di più da loro,attraversando la porta d’ingresso,dirigendosi con velocità verso la spiaggia,seguita dalla gemme che armate fino ai denti,erano pronte ad affrontarla
-CHI SEI TU?-domandò Garnet con vigore,causando un ennesima risata scaturire da parte dell’ombra verde smeraldo,che lentamente stava prendendo forma e consistenza,assumendo le sembianze di un uomo anziano dai lunghi capelli bianchi come la neve,il viso deturpato da numerose cicatrici,avvolto da una grande tonaca verde smeraldo che mostrava al centro del petto un buco che faceva risalire dei frammenti gemma chiari come il cristallo incastonati sulla sua pelle rosea
-Quanto tempo che non ci si vede vero?!-esclamò l’entità lasciando stupefatte tutte le Crystal Gems,nel vedere quella strana figura ancora una volta dinanzi a loro e con un grande sorriso sbeffeggiante,che metteva in risalto i suoi denti aguzzi bianchi come l’avorio
-Serienor-pronunciò Lapis il suo nome con disprezzo,indietreggiando lentamente,tenendo ugualmente tra le mani due spade di ghiaccio affilate come lame di rasoio –Come puoi essere ancora vivo dopo il colpo mortale che Lance ti ha inferto durante la guerra?-
-Diciamo che il sacrificio estremo di Krystal mi ha permesso di sopravvivere-toccandosi i frammenti impiantati sul suo petto –E posso notare che anche il sacrificio di Perla e Lance abbia lasciato in eredità qualcosa di più prezioso-camminando lentamente verso il bambino,che venne rapidamente nascosto dietro Peridot e Sky,con Garnet e Lapis che si lanciarono all’assalto del serafico redivivo,il quale senza alcuna difficolta schivò i pugni e le lame,saltando in aria ed atterrando vicino al mare,materializzando il suo grande martello da guerra riforgiato e pronto a dare ancora una volta battaglia contro coloro che lo hanno sconfitto durante la rivolta serafica –Guardate che non sono tornato per combattere contro di voi-
-Noi non crediamo alle tue parole-esclamò rabbiosamente la fusione,lanciandogli contro i suoi pugni razzo che impattarono violentemente il terreno causando un muro ed una coltre sabbiosa che rese quasi impossibile scorgere la figura del loro avversario,che approfittando della mossa avventata della gemma rossa,iniziò a muoversi velocemente attraverso essa,colpendo con piccoli ed innocui colpi di avvertimento ogni singola gemma gli avesse dato battaglia,senza recare loro alcun male o ferita che potesse debilitarle o rispedirle nei loro gioielli,rimanendo successivamente fermo al centro della distesa sabbiosa,mentre il banco nebbioso di sabbia,cominciava lentamente a dissiparsi,lasciando incredule le Crystal Gems che osservavano terrorizzate ed allo stesso tempo confuse l’antico serafico,che giocherellava tranquillo con il suo martello,mentre scrutava divertito i volti di paura delle sue avversarie
-Perché non ci hai fatto del male?-domandò Lapis confusa e stupefatta dalle gesta dell’anziano –Avevi la tua occasione per vendicarti-conficcando con violenza sopra la sabbia la spada di ghiaccio,che lentamente cominciò a sciogliersi in acqua –Perché ci hai solo sfiorate?-
-Io l’avevo detto che non ero venuto per combattervi-riponendo la sua arma dietro le spalle –Sono venuto per offrirvi il mio aiuto-incrociando entrambe le braccia davanti al petto
-E a che cosa ci potrebbe servire il tuo aiuto?-domandò ringhiando Ametista facendo schioccare la sua frusta dinanzi a Serienor,venendo però interrotta da Garnet che frapponendosi tra lei e l’antico combattente,smaterializzò i suoi guanti e la sua visiera,osservando per la prima volta un nemico con tutti e tre i suoi occhi,che lo osservavano con attenta analisi
-Spiegati meglio-esclamò la gemma rossa con decisione,generando un piccolo sorriso sul volto del serafico nel vedere finalmente un po’ di collaborazione da parte dei suoi vecchi nemici
-Secondo voi l’arrivo di Jasper e la dipartita di Lance e Perla sono solo frutto del caso?-domandò con viso beffardo alle ragazze di fronte a lui,che mostrarono i denti senza poter riuscire a fornirgli una valida risposta alla sua domanda –Dalle vostre espressione posso intuire che ho instillato nelle vostre anime il dubbio su questo tragico evento-ridacchiando leggermente
-DIMMI CHE COSA HAI DA RIDERE?!- urlò Sky in un improvviso e repentino scoppio di rabbia
-Purtroppo io non rido di gioia-ribatté spiazzando con quel suo ultimo commento la perla azzurra –Anzi rido nervosamente per la situazione in cui siamo involontariamente entrati a farne parte-barcollando leggermente,materializzando rapidamente un bastone che gli consentisse di rimanere in piedi e di mantenere l’equilibrio –Dietro a questo attacco causato da quella gemma resuscitata vi è la divinità che mi ha riportato in vita millenni or sono…-respirando profondamente cercando di ritrovare nel suo anima la calma necessaria per pronunciare quel nome maledetto –Naya-causando scalpore nei volti delle gemme,che cominciarono a guardarsi tra di loro nervosamente ad eccezione del piccolo Sapher,il quale leggermente incuriosito sgusciò fuori dalla protezione incondizionata delle sue tutrici,ponendosi davanti all’anziano serafico che con sorriso malsano,cominciò a scrutare il giovane ibrido che si era finalmente presentato dinanzi a lui
-Chi sarebbe questa Naya di cui stai parlando?-domandò con decisione il bambino,osservando l’antico essere dritto negli occhi –E perché ce l’aveva tanto con i miei genitori?-
-Vedo che non gli avete raccontato niente-cominciò il guerriero anziano camminando lentamente verso di lui e guardando con aria di rimprovero tutte le ragazze –Per cominciare ragazzino,Naya non ha qualcosa contro i tuoi genitori-fermandosi dinanzi a lui con viso freddo e cinico –Lei voleva sicuramente eliminarli affinché non avesse contro i suoi piani gli esseri più potenti dell’universo,nonché forse gli unici a poterla fermare-impaurendo lentamente con le sue parole in bambino,che venne rapidamente avvolto dalle braccia di Peridot e Steven,i quali cominciarono a rivolgergli sguardi di odio e di rabbia
-Lo trovo alquanto improbabile che Naya possa danneggiare questo universo-esclamò con decisione la fusione incrociando entrambe le braccia –Se non ricordo male era stata imprigionata da Avacyn,Diamond e Ulrich in un luogo da dove non poteva più fuggire-
-Questo potrebbe essere corretto solo in parte-voltandosi verso gli occhi di lei –Il sigillo che la teneva prigioniera con la loro morte si è indebolito molto ed ora ha la possibilità di comunicare con i suoi vecchi alleati nell’oltretomba,riportandoli con parte del suo potere nuovamente alla vita come esseri immortali dal potere quasi infinito-zoppicando lentamente verso la costa –Io stesso sono stato contattato da lei-osservando il cielo del mattino con aria triste e nostalgica –Ma decisi di rimanere in disparte e di aspettare lo svolgersi degli eventi-
-Al punto tale da permettere che due esseri innocenti pagassero con la vita-freddando con quelle parole l’anziano serafico,che barcollando anche con l’ausilio del suo bastone,camminava con passo lento e costante verso di loro,fermandosi dinanzi a Garnet che rimase impassibile dinanzi al suo sorriso forzato
-Pensi davvero che nelle condizioni in cui vesso tutt’ora sarei stato in grado di affrontare ogni singolo sgherro riportato alla vita?-voltandosi successivamente verso il bambino gemmo-serafico –Ho preferito rimanere in vita per addestrare questo ragazzo e debellare quello che vecchi folli come noi non hanno avuto la forza per compiere un tale gesto-
-Non ti permetteremo di allenare nostro nipote-subentrò Lapis,puntandogli contro una seconda lama ghiaccio,che sfiorava la punta del naso dell’anziano
-Dovrai passare sopra i nostri cadaveri-esclamarono in coro Peridot e Sky,seguendo anch’esse l’esempio della gemma acquatica
-Vista la situazione-esclamò il leader delle Crystal Gems sospirando con rassegnazione –Non possiamo non permettere che tu lo alleni,visto che sei l’unico che potrebbe riuscire a sbloccare il suo vero potenziale-materializzando sopra i suoi occhi il visore oscurante,lasciando nel mentre tutte le ragazze sconvolte nell’udire una tale dichiarazione fuoriuscire dalla sua bocca –Ma ovviamente non sarò io a decidere del suo futuro-girandosi verso il bambino,inginocchiandovisi difronte,poggiando con delicatezza entrambi i suoi palmi sopra le spalle –Vuoi allenarti insieme a Serienor e diventare più forte?-
-Se questo significa poter riscattare la morte dei miei genitori vorrei andare con lui-ricevendo con queste sue parole da parte della fusione un sorriso malinconico ed intristito dalla sua necessaria ma dolorosa decisione
-Vedo che il ragazzo ha preso la sua decisione-sbattendo con forza due volte il bastone sulla sabbia,materializzando un portale verde smeraldo alle sue spalle –Andiamo-tendendo una mano verso Sapher,che lentamente si avvicinava a lui con passo tentennante,voltandosi indietro mentre camminava verso le sua famiglia,osservando il viso malinconico di tutte le gemme che lo hanno visto crescere insieme a Lance e Perla,con Garnet che improvvisamente prima,che potesse egli potesse sparire insieme al serafico,prese il braccio di quest’ultimo con forza impedendogli di andarsene
-Anche se rappresenti una risorsa,non pensare che io mi fidi a lasciare mio nipote nelle tue mani da solo-osservando Lapis Lazuli e Peridot con decisione,facendo comprendere loro di seguirlo ovunque vada,con la prima che volo in fretta per la casetta sulla spiaggia,recuperando in fretta gli artefatti che gli furono donati,ritornando con altrettanta velocità,consegnando al tecnico gemma la grande armatura e tenendo saldamente tra le sue mani gli altri due componenti dell’armatura,affiancandosi rapidamente ai due serafici –Tratta bene Sapher,altrimenti Naya sarà l’ultimo dei tuoi problemi-lasciando volontariamente il braccio dell’antico guerriero,il quale toccandoselo leggermente con la mano per il leggero fastidio avvertito durante la trattenuta,si voltò verso i tre esseri che lo stavano attendendo davanti al portale spazio-temporale,avvicinandosi verso di essi con espressione soddisfatta,invitandoli ad entrare all’interno della fenditura,osservando nel mentre ognuno di loro entrare singolarmente nel varco prima di sparire anch’egli,lasciando dietro di se un gruppo di gemme spaventato e confuso per il futuro oscuro che con lentezza inesorabile si stava avvicinando verso di loro e verso ogni essere dell’universo.
 
Note dell’autore
Io:E incredibile come non possiamo liberarci di te
Serienor:Ne rimani stupito solo ora della mia persistenza?!
Io:Ma pensavo che con la guerra tu fossi finito
Garnet:Diciamo che era anche quello che pensavamo tutte noi
Serienor:E invece sono ancora qui con voi
Io:Allora fai qualcosa di utile…chiudi il capitolo
Serienor:Ma perché?!
Io e Garnet(uscendo dalla stanza):Perché noi ci secchiamo
Serienor:Vi odio tutti e due
Visto che sono costretto cari lettori e care lettrici spero di rivedervi nel prossimo entusiasmante capitolo

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Capitolo 4
*** La decisione di Sapher ***


La decisione di Sapher
 
In un luogo imprecisato del pianeta Terra,dove il sole non scendeva mai e le nuvole erano soltanto un lontano ricordo,si estendeva un vasto deserto senza vita,con ossa che si ergevano imploranti dalle vaste dune sabbiose e con alberi secchi e morenti che assumevano con il passare del tempo una colorazione grigia come la pietra e con le foglie che crollavano inerti sopra un arido terreno,dove al suo interno era situato una specie di costruzione ovale del medesimo colore del paesaggio,con strutture lunghe e aguzze che delimitavano il cielo sopra di esso,collocati sui quattro punti cardinali terrestri e tenendo viva tra le loro estremità delle piccole fiammelle blu che non si spegnevano mai e che ardevano con vigore sopra questi strani grattacieli informi,con il vento che cercava invano di danneggiarne la vivacità e di spegnere anche quell’ultimo barlume di speranza riposto dagli antichi abitanti di quelle terre.
Dinanzi a questa imponente struttura si materializzò un portale verde come l’erba illuminata dai primi raggi del mattino,dove uscirono dal suo interno Serienor in compagnia di Sapher figlio dei protettori scortato dalla gemma dell’acqua Lapis Lazuli e dal tecnico Peridot,i quali osservavano stupefatti la costruzione imponente davanti a loro,dove all’ingresso erano situate due statue raffiguranti l’immagine di due antichi combattenti che con volto severo scrutavano coloro che nei secoli tentarono di entrare all’interno di quella sacra struttura,con il primo dei due che teneva saldamente tra le sue mani un grande spadone,mentre il secondo stringeva tra i suoi palmi un martello da guerra chiodato,puntando entrambi con le loro armi verso il cielo limpido del deserto.
-Dove siamo?-domandarono in coro le due gemme osservando il serafico incamminarsi lentamente verso l’ingresso della costruzione,zoppicando vistosamente e facendosi fornire supporto dal bastone che teneva con la mano sinistra
-Siamo dinanzi a Verion-facendo cenno agli altri tre di seguirlo –Tempio serafico costruito prima dell’avvento dell’uomo con lo scopo di accogliere e di addestrare i membri della nostra specie nel comprendere se stessi e il mondo che li circonda-alzando lentamente il palmo destro verso il grande portone di pietra giallo ocra chiuso,generando un simbolo runico verdastro che andò a riflettersi sopra la superficie rocciosa,attivando le due statue che con una mano aprirono con lentezza l’ingresso al tempio,riposizionandosi successivamente nelle loro posizioni originali,mentre i tre si incamminavano lentamente attraverso quell’apertura,giungendo all’interno di una grande sala illuminata da torce poste intorno ai muri laterali,dove al suo interno erano posti tre grandi divani in pietra,con una grande tavola rotonda posta al centro ed un grande spazio circolare dove un grande falò ceruleo scoppiettava allegramente circondato da numerose panche lignee,che si erano trasformate nel corso del tempo in pietra morta e senza vitalità,constellata unicamente dai suoi colori ingrigiti e logori del tempo
-Quindi questo sarà il luogo dove lo addestrerai?-esclamò il peridoto guardandosi intorno con aria confusa,nel non vedere la presenza di porte o aperture verso altre possibili sale del costrutto -Non vedo nessun passaggio verso altre stanze o luoghi per allenarsi-
-I luoghi sono celati agli occhi di coloro che non appartengono alla nostra razza-sbattendo con forza il bastone sopra il pavimento di pietra,generando sotto ogni colpo delle piccole linee irregolari azzurro cielo che si diffondevano per tutta la pavimentazione fino a raggiungere le mura della sala,generando cinque passaggi oscuri e privi di luce sul lato nord della stanza –Solo io sono in grado di renderli visibili-incamminandosi verso il ritrovo campestre al coperto,sedendosi con lentezza sopra uno dei ciocchi di legno pietrificati,facendo cenno con la mano alle altre tre gemme dietro di lui di fargli compagnia,mentre estraeva dal mantello un piccolo sacchetto bianco,che conteneva una strana polvere fine bluastra –E di manifestarli a coloro che secondo me ne sono degni-osservando sorridendo i tre esseri che si sedettero pesantemente accanto a lui,scrutandolo con sguardi diffidenti ed irti di rabbia,ad eccezione del bambino che sembrava stranamente affascinato dal comportamento quasi indifferente dell’anziano,che nel frattempo assaggiava un pizzico di quella sostanza sopra la punta delle dita
-Perché stai facendo tutto questo per il figlio di un tuo vecchio nemico?-domandò Lapis Lazuli attirando l’attenzione dell’antico serafico,il quale cominciò a sorridere senza alcuna motivazione apparente che lo animasse a compiere quel gesto normale e privo di malizia
-Fosse stato per me avrei preferito incontrare la morte-afferrando una manciata di quella polvere e sfregandosela intorno alle mani –Ma lei non ha voluto-toccandosi dolcemente i frammenti cristallini impiantati sul petto –Mi ha detto che il mio tempo non era ancora giunto e che dovevo portare a termine la profezia che mi fu rivelata dal sommo re Artorigus molti anni or sono-gettando all’interno della vivida fiamma la sostanza misteriosa che teneva tra le mani,fornendo al contatto con essa una colorazione blu intensa,che generò delle lingue di fuoco che cominciarono a danzare nel cielo,rivelando quelle che all’apparenza sembrava due entità dalle aure opposte,una bianca come la neve ed una altra nera come le tenebre dell’oblio,che rimanevano immobili l’una di fronte all’altro prima di sparire in una coltre di fumo blu,che li sostituì in quella che all’apparenza sembrava l’immagine riflessa di tutto l’universo
-Che genere di profezia?-domandò la gemma verde osservando rapita la dimostrazione olografica generata da quelle semplici fiamme
-E che cosa recitava?-continuò la gemma blu stringendo tra le sue braccia il piccolo Sapher
-Quando l’angelo della luce addestrato da un caduto affronterà l’emissario dell’ombra forgiato dall’odio di un oscuro,la divinità ritornerà in questo universo di sofferenza,regnando sopra coloro che oseranno seguirla e devastando chi invece oserà contrastarla-manipolando nel mentre con le sue mani le lingue di fuoco che danzavano intorno alla proiezione generata dal fumo di quel fuoco rivelatore,sostituendo lentamente l’immagine dell’universo con quella di un giovane se stesso dinanzi al re serafico Artorigus,sconfitto ed ormai deceduto dopo lo scontro con Diamante Giallo che sedeva ugualmente imponente sopra il trono della sua gente –Inizialmente pensavo che queste parole fossero solo il delirio di un pazzo visionario-lasciandosi sfuggire una piccola lacrima dall’occhio sinistro –Ma dopo essere stato resuscitato ho capito il significato di quelle parole…-mordendosi il labbro inferiore con i denti,sorridendo malinconicamente –Ma ero così accecato dal mio senso di vendetta che tralasciai il mio dovere di generale nonché di principe della mia gente-creando degli spiriti di fiamma che rappresentavano ognuno di loro lo spirito di un serafico caduto durante la guerra e che non ha potuto ottenere la pace che meritava,disponendoli ad uno ad uno intorno a loro,mentre un lieve venticello freddo scuoteva i loro corpi composti da materia variabile e gassosa –La vostra diffidenza nei miei confronti è del tutto fondata-girando i suoi occhi verso quelli del peridoto e della gemma acquatica,che rimasero immobili ad osservare lo spettacolo imbastito dal rinnegato –Ma sia per me,per loro e per lei-toccandosi i frammenti incastonati sul petto –Sono pronto a porre rimedio ai miei errori passati,aiutandovi a combattere la minaccia che Naya rappresenta per questo universo-
-Tu stesso sei un resuscitato di Naya-esclamò Lapis giungendo entrambe le dita le delle mani,portandosele sotto il mento –Detto questo potrai comprendere che ci risulta un po’ difficile credere alle tue intenzioni-
-E’ comprensibile-iniziò ridacchiando –Ma è anche altrettanto comprensibile che nessuno di noi è sotto il controllo della divinità-lasciando spiazzata la gemma con questa affermazione –Jasper avrà voluto eliminare Lance e Perla di sua iniziativa-continuò massaggiandosi con la mano la chioma folta bianca dietro la testa –Ed io se avessi seguito gli ordini non avrei mai iniziato una guerra senza pianificare nel dettaglio ogni singolo fattore-materializzando il suo martello da guerra e gettandolo verso i piedi dei tre esseri che lo fissavano senza parole e con gli occhi spalancati –I seguaci di Naya mantengono la loro indipendenza e senza controllo diventano sempre più imprevedibili ed avventati-
-Quindi dici che sono praticamente imbattibili!-sentenziò Peridot alzandosi in piedi ed allargando le braccia per lo sconforto
-Solo i suoi generali-ribatté con indifferenza l’antico serafico –Gli altri soldati semplici non possiedono nessuna abilità donatagli da lei,ma i generali ne possiedono una delle tre-lanciando all’interno delle fiamme blu marine altra polvere del medesimo colore,che fece scomparire tutti i costrutti di fuoco,facendo comparire tre grandi manichini elementali che rimasero immobili dinanzi ai presenti –Il primo potere consiste nello smaterializzare il corpo del possessore oppure di renderlo intangibile temporaneamente al contatto fisico sia semplice che verso qualunque tipo di arma-
-E’ proprio la stessa tecnica che Jasper ha usato contro i miei genitori-esclamò il bambino intervenendo durante la spiegazione di Serienor –Ecco perché non sono riusciti mai a colpirla-lasciandosi sfuggire delle piccole lacrime cristalline dai suoi grandi occhioni intristiti da quel semplice ricordo
-Purtroppo mio caro non è neanche la più pericolosa delle doti che i generali possiedono-osservando una delle figure di fuoco assumere una forma scheletrica e più impostata delle altre due –Il secondo potere consiste nel creare un’armatura scheletrica gigante,una sorta di titano con all’interno il suo evocatore,capace di fronteggiare anche i nemici più grandi e potenti,con una capacità repentina di rigenerazione delle parti danneggiate-osservando l’ultima figura di fuoco svanire e diventare sempre più debole e trasparente –L’ultimo dei tre poteri invece è il più infido e pericoloso,poiché ti permette di cambiare il destino dell’utilizzatore durante la battaglia attraverso il sacrificio di parte della propria forza vitale,ma…-scrutando l’ultima figura scomparire completamente –Una tale forza possiede sempre il prezzo più elevato da pagare-ridacchiando debolmente –Dopo tre utilizzi durante tutto l’arco della propria esistenza,puoi dire definitivamente addio al mondo terreno-spaventando con quelle ultime parole i tre esseri presenti dinanzi a lui,suscitandogli una fragorosa risata che riecheggio per le mura della sala
-Che cosa ci sarebbe di così tanto divertente nel sapere che un potere del genere può non solo annientarci tutte,nonché causare anche la morte di una persona?-domandò il peridoto con sguardo deciso ed iracondo
-Rido soltanto perché io l’ho già usato due volte-alzandosi lentamente in piedi con l’aiuto del suo bastone,camminando lentamente verso i tre divani,giungendo fino ad un mobiletto dove afferrò una piccola cornice con all’interno una foto sbiadita e leggermente rovinata dal tempo di lui insieme a Krystal e Kalimdor che ridevano spensieratamente,osservandola con improvvisa tristezza e malumore –Ed avrei voluto farlo una terza volta per salvare lei-voltandosi verso i suoi ospiti con fredda decisione sul viso –Ricordatevi sempre una cosa,io non vi sto aiutando perché il mio odio verso la vostra razza sia passato-afferrando un’altra manciata di quella polvere e spargendola con noncuranza sul pavimento –Lo faccio unicamente perché questo era il suo ultimo desiderio-voltandosi a guardare anche il piccolo ragazzo che venne rapidamente stretto tra le braccia amorevoli e premurose di Lapis –Ed inoltre è anche un debito che ho nei confronti di Lance e della sua lealtà anche dopo averlo costretto a stare ingiustamente dalla mia parte-
-Sicuro che non si tratti di un’altra delle tue macchinazioni?-stringendolo sempre più vicino al suo corpo azzurro come il mare-
-Niente più piani o macchinazioni contro di voi o verso il vostro popolo-inginocchiandosi dinanzi al bambino,osservandolo profondamente negli occhi –Conosco benissimo la sensazione di smarrimento causata dalla perdita delle persone a cui si tiene di più-prendendogli con innaturale dolcezza le mani di lui,sfregandole con cura e con amore –Anche se ancora esistono persone che ti stanno accanto,la perdita di coloro che costituiscono il nostro intero universo ci può trasformare in modi che nessuno si aspetterebbe mai nella vita-osservando Sapher improvvisamente piangere per le parole appena udite dall’anziano serafico –Io ti posso guidare attraverso il tuo viaggio per la via del guerriero-si rivolse a lui sorridendo –Ti posso insegnare a proteggere le persone a cui tieni-sollevandosi con pesantezza da terra –Devi soltanto dirmi tu cosa vuoi fare-
-Io…Io…-iniziò il ragazzino con titubanza cercando conforto negli occhi delle sue due accompagnatrici,che lo guardarono sorridente e senza nessun timore o paura riflesso nelle loro espressioni –Io vogli diventare forte proprio come i miei genitori-
-Tu lo sarai ancora di più-ribatté il serafico con determinazione nella sua voce e con rinnovata energia nel suo corpo che lo spinse a camminare velocemente verso il centro dei tre divani,dove con il piede destro schiacciò una mattonella i pietra nera,che lentamente si abbassò attivando un meccanismo che cambiò rapidamente la conformazione della sala principale,trasformandola in una sorta di armeria dove al suo interno vi erano tutti i tipi di armi ed armature che siano state forgiate durante l’era serafica sulla Terra –Ora bisognerà scegliere un’armatura e un arma che si adegui alle tue caratteristiche-
-Per questo non ce ne sarà bisogno-esclamarono in coro le due gemme materializzando l’armatura,la spada e lo scudo che gli furono donati con tanta gioia e speranza da parte dei suoi genitori –Lui possiede già il suo equipaggiamento personale-attirando l’attenzione del serafico,che si girò lentamente ridacchiando dinanzi alle due Crystal Gems
-Pensavo che fossero soltanto vecchi artefatti quelli che avevi preso prima di partire-iniziò facendo leggermente innervosire entrambe le gemme con il suo commenti irrispettoso –Una sorta di ricordo di Lance-segnando anche il bambino con le sue parole –Non pensavo fosse l’armatura personale del ragazzino-
-Ogni componente è stato forgiato con la passione e la determinazione di Lance-toccando nel mentre anche lo scudo rosa che rimaneva attaccato al parabraccio sinistro –E dall’amore di Steven per suo nipote-
-Per quanto possa essere toccante questa storia,non è così che vinceremo questa guerra-afferrando uno dei grandi martelli da guerra posti uno sopra ogni scaffale in acciaio rinforzato –Bisogna forgiare il proprio corpo ed il proprio spirito per fermare una minaccia che diventa ogni giorno più potente-puntando la sua arma verso il ragazzino dinanzi a lui –Metti indosso la tua armatura ed impugna le tue armi,perché il momento di combattere è finalmente giunto e tu dovrai essere pronto a tutto per portare la pace sul pianeta Terra-osservando nel mentre il ragazzino indossare con lentezza ogni singolo frammento dell’armatura forgiatagli dal padre,mentre teneva nel braccio sinistro lo scudo regalatogli da Steven e Connie e la spada di Kalimdor donatagli da suo padre e sua madre prima di venire sconfitti da Jasper –Il tuo allenamento inizierà oggi sotto la mia guida e la supervisione delle gemme che sono venute insieme a te per aiutarti a crescere e maturare-facendogli cenno di seguirlo verso il corridoio centrale del tempio –E’ arrivato il momento che tu ti trasformi in un vero serafico-sparendo insieme al bambino e alle due gemme all’interno di quel tunnel oscuro,lasciando dietro di se la sala principale,che lentamente stava riassumendo la sua conformazione originale e con le torce che ad una ad una si stavano spegnendo,trasformando quella sala accogliente in un luogo oscuro e privo di luce dove le tenebre poterono regnare al suo interno sovrane ed indisturbate,mentre all’esterno i terrestri che abitavano il mondo di superficie si godevano tranquillamente i loro giorni sul pianeta,ignari che una nuova minaccia sia pronta a portare nuovo scompiglio e paura nei cuori di tutti gli esseri dell’universo.
 
Note dell’autore
Io:Capitolo un poco lento e monotono,ma necessario affinché si potesse procedere senza creare perplessità
Serienor:Tu ti fai troppi problemi mio caro
Io:Questo potrà anche essere vero,ma tu non sei da meno
Serienor:Non posso contestare la verità,ma posso benissimo ignorarti
Io(allontanandosi):Tanto il capitolo lo chiudi tu
Serienor(Afferrando Lapis e trascinandola al posto suo mentre si allontanava):Invece ci pensa lei
Lapis(osservando i due uscire dalla stanza):Ma…siete davvero incorreggibili
Bene cari lettori e care lettrici ci vediamo al prossimo capitolo

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Capitolo 5
*** La perla nera ***


La perla nera
 
Le gemme seguivano con parecchie remore il serafico che poco tempo prima si era offerto di addestrare personalmente Sapher durante il suo periodo di formazione nell’arte della spada e nella conoscenza di una parte che componeva sia il suo corpo che il suo spirito,attraversando con molte perplessità un lungo corridoio oscuro,privo di illuminazione e che si faceva lentamente sempre più stretto rispetto all’entrata spaziosa che avevano da poco superato,scorgendo però in lontananza mentre camminavano una piccola e flebile luce,che cominciò rapidamente a farsi sempre più forte ed intensa,rimanendone improvvisamente accecati e storditi,ritrovandosi senza che se ne rendessero conto all’interno di una grande sala,quasi simile ad una spiaggia,composta da una vasta distesa sabbiosa fine di un colore dorato che sembrava risplendere dinanzi a quello che all’apparenza sembrava un grande sole giallastro che con i suoi raggi illuminava sia la terra che un’enorme distesa d’acqua simile al mare,che si agitava dolcemente verso quelle calde sabbie che la bagnava in parte con le sue onde,segnando una sorta di confine tra acqua e terra,lasciando nel frattempo le tre gemme stupite nel vedere un tale paradiso rinchiuso dentro una specie di struttura ovale priva di ramificazioni,con Lapis che scrutava il paesaggio sbigottita non riuscendo a comprendere come il mare potesse essere presente all’interno di uno spazio chiuso ed il sole posizionato all’apice del tetto,voltando velocemente il suo sguardo verso Serienor,il quale con volto serio ed incurante del suo sguardo,si incamminò lentamente verso quella che in lontananza era una strana insenatura situata al centro di una grande parete di roccia dello stesso colore del terreno,che riusciva a nascondersi e mimetizzarsi dinanzi ad un occhio poco attento,fermandosi dinanzi a tale spaccatura,sbattendo con fermezza tre volte sopra il terreno sabbioso il bastone,che generò un rapido ed inaspettato suono acuto e stridente,che riecheggiò fin dentro la caverna,dalla quale si sentì udire uno strano verso ed un costante rumore di passi,farsi sempre più forti e pesanti,con un ombra gigantesca che si faceva sempre più lunga dinanzi ai suoi occhi increduli e a quelli della sua compagnia,nonché quelli scioccati di suo nipote,non appena quell’ombra fu sostituita da un essere dalla corporatura alta e snella,un colorito della pelle bianco come il latte,dei capelli corti neri rivolti all’indietro simili a quelli di Perla,un naso a punta rivolta verso avanti,con degli occhi grigi come il crepuscolo,che sembravano scrutare ogni singolo essere le si trovasse dinanzi,vestita con un body del medesimo colore con delle spalline grigie affusolate,il simbolo di diamante bianco posto al centro del petto ed una gemma nera ovale ubicata poco sotto il suo collo
-Per quale motivo mi hai richiamata?-domandò la perla nera digrignando i denti per la rabbia
-Non c’è bisogno che tu acquisisca un tale atteggiamento ogni volta che ti convoco-esclamò il serafico per niente intimorito dal comportamento senza emozioni della gemma –Oggi è una giornata speciale e che ti farà sicuramente star meglio-osservando con la coda dell’occhio i suoi ospiti
-Sarebbero loro la mia sorpresa?!-domando con tono stizzito e disgustato,lanciando un occhiataccia alle gemme di fronte a lei –Non capisco il motivo di tanta eccitazione in un branco di esseri senza scopo-
-Invece fossi in te guarderei con più attenzione-continuò il serafico ridacchiando,posizionandosi al fianco della ragazza e poggiandogli una mano sopra la spalla destra
-Io penso che con il passare del tempo tu stia…-interrompendosi di colpo mentre parlava,concentrando improvvisamente il suo sguardo verso il ragazzino dentro la sfavillante armatura rosso fuoco,sentendo provenire da lui una strana energia oscura ed allo stesso tempo luminosa,che si stava lentamente diffondendo per la sala,facendo sorridere leggermente la gemma nera,che nel frattempo rivolse un’occhiata compiaciuta all’anziano,che rimaneva immobile con in mano il suo bastone,che sorreggeva tutto il suo peso –Questa energia-inspirando con avidità ogni singola goccia di quel profumo celato a tutti,compreso al suo possessore –E’ così simile alla sua-leccandosi le labbra con immenso godimento –Ma allo stesso tempo tanto diversa-chiudendo entrambi gli occhi e materializzando dal suo gioiello una grande spada nera dal manico grigio scuro,che aveva incastonato all’apice dell’elsa una pietra rosso sangue che sembrò risplendere di una luce macabra ed oscura –Chi sei per possedere un aura simile a quella del mio generale-puntando contro il giovane ibrido la sua grande lama con forza e vigore
-Io…io sono Sapher-rispose il ragazzo balbettando,causando una lieve irritazione nell’animo della perla nera,che sbatte con forza l’arma sopra il terreno sabbioso,generando un piccolo fascio nero che trasformò parte della sabbia circostante in vetro
-Non ti conviene mentirmi se non vuoi subirne le conseguenze-stimolando un lieve timore nell’animo del ragazzino,che venne prontamente coperto dalle gemme che lo avevano accompagnato e da Serienor che si frappose velocemente tra lei e i componenti delle Crystal Gems
-Il ragazzo non ti sta mentendo-disse ridacchiando l’antico generale –Quello è il suo vero nome-guardandola nei suoi occhi confusi e pieni di perplessità –Ma non è colui che pensi-
-E allora chi sarebbe?-sollevando dal terreno la sua lama portandosela sopra le spalle,scrutando nel frattempo il ragazzino che intimorito dalla sua ferocia si nascondeva dietro le spalle di Lapis Lazuli
-Lui è il figlio del tuo comandante-scioccando con questa sua rivelazione il gioiello nero,che rapidamente perse tutta la sua spavalderia e determinazione,lasciando il posto all’incredulità mista ad un po’ di paura nel vedere il discendente del suo generale proprio dinanzi a lei
-Lui ha…-deglutendo con forza -Avuto un figlio-cominciando a camminare lentamente verso di loro,trascinandosi con pesantezza la lama sopra le spalle –Non mi sarei mai aspettata che lui potesse avere un discendente-rivolgendo i suoi occhi irti di incertezza verso Serienor
-Sei rimasta relegata nel tempio troppo a lungo per vedere i cambiamenti che il generale Lance ha maturato durante il corso del suo esilio su questo pianeta-iniziò il serafico afferrando con innaturale dolcezza la mano del bambino,spostandolo lentamente davanti a lui ed esponendolo alla gemma nera,che si inginocchiò con calma,posando accanto al suo fianco sinistro la sua grande spada,facendo con quel suo semplice gesto scendere la tensione che si stava espandendo sempre di più nell’animo del bambino
-Forse hai ragione-osservando profondamente coi suoi occhi grigi quelli del ragazzino –E’ un piacere conoscerti figlio dell’oscurità,il mio nome è Noir primo comandante dell’ordine dei paladini oscuri-
-I paladini oscuri?-domandò rapidamente Peridot voltandosi verso l’antico guerriero che torreggiava dinanzi a loro –Non esistono documentazioni nella storia di Homeworld riguardo a questa branca dell’esercito-
-Infatti non devono esistere-rispose la gemma anticipando il serafico –Noi eravamo l’antico ordine creato dal generale Sapher durante il suo periodo di residenza su Homeworld-alzandosi lentamente ed afferrando la sua enorme lama,che poggiò nuovamente sopra le sue spalle –Agivamo nell’ombra ed eravamo sia gli occhi che le armi del nostro signore per mantenere la pace sul pianeta-lasciando scioccata Peridot,ma ancor di più Lapis,che con la bocca semi-aperta guardò rapita la combattente oscura dinanzi a lei
-Stai mentendo!-esclamò la gemma blu digrignando i denti per l’incredulità –Se Lance sotto le spoglie di Sapher avesse costituito un esercito segreto io sarei stata la prima a saperlo-con le lacrime che minacciavano di cadere dai suoi grandi occhioni blu –Noi due non avevamo segreti-abbassando la testa con rammarico e malinconia
-E’ stato un ordine di Diamante Bianco la formazione di questa fazione celata agli occhi corrotti dell’autorità diamante-esclamò la perla materializzando dal suo gioiello un vasto mantello nero con al centro un simbolo blu notte,che rappresentava quattro lame che si incrociavano e penetravano il petto di un drago stilizzato con le fauci aperte che manifestava il suo dolore –Il nostro esercito non doveva essere conosciuto da nessuno ed il personaggio di Sapher è nato appunto per tale scopo-ponendo l’enorme ed ingombrante indumento dietro le spalle –Lui doveva essere il re dei paladini oscuri-lasciando completamente stupiti e senza parole le gemme dinanzi a lei –Di giorno il comandante della fazione bianca-osservando il palmo della sua mano destra -Di notte il re delle ombre-rivolgendo successivamente i suoi occhi verso il palmo sinistro
-Non ti credo-sussurrò stringendo con forza entrambi i pugni,mentre mentalmente cominciava a manipolare le particelle di acqua di quello strano laghetto simile al mare –NON TI CREDO!-creando una grande mano d’acqua che si andò a scagliare con forza contro la perla nera,la quale alzando semplicemente la sua spada,divise con la punta senza alcuna difficoltà l’enorme getto d’acqua,rimanendo impassibile dinanzi ad una Lapis sconvolta,che veniva a malapena contenuta da Peridot,che gli bloccò le braccia cercando di evitare ulteriori screzi con la guerriera dell’ombra
-Lance aveva molti segreti che non ha mai rivelato a nessuno per paura di mettervi in pericolo-iniziò Serienor camminando lentamente tra il gruppo di ragazze –Ma lei è la più pericolosa che sono riuscito a scoprire-abbassando con la mano sinistra la sua lama oscura –E visto che è stata la prima allieva di Lance,posso affermare che sarà un’ottima insegnante per il piccolo Sapher,affinché possa apprendere pienamente le tecniche di spada del padre-
-Mi dispiace ma non posso permettere che un essere privo di emozione come lei lo addestri-cercando di liberarsi dalla presa della gemma verde –Ancora ora mi pento di averti permesso anche solo di sfiorarlo-guardando cagnescamente l’antico guerriero,che divertito non poté fare a meno di lasciarsi sfuggire una debole risata ironica nel vederla così fuori controllo nei suoi confronti
-Mi duole ammetterlo ma non sei stata tu ad affidarlo alle mie cure-ribatté con sarcasmo,sbattendo con violenza il bastone contro il terreno –E’ stata la fusione a darmi il consenso di allenarlo con ogni mezzo a mia disposizione-posizionandosi accanto alla paladina ed avvicinando lentamente le labbra visino al suo orecchio –Trasformalo nel perfetto combattente,perchè avremmo sicuramente bisogno di lui per affrontare Naya-dirigendosi verso un apertura situata al centro del lago –Io intanto cercherò un modo per liberare la piena potenza di un serafico privo colorazione sulle piume delle sue ali-materializzando un portale sotto i suoi piedi,cadendo all’interno di esso e lasciando Noir da sola dinanzi alle due gemme irrequiete ed al ragazzino,che apparentemente spaventato cercava consolazione nella spada che stringeva con forza tra le sue braccia,cercando di trarne una qualche sorta di conforto,creando confusione nell’animo della paladina oscura,la quale non avendo mai visto un tale attaccamento verso un oggetto immateriale e capace soltanto di portare morte,si avvicinò incuriosita verso il ragazzino con sguardo glaciale con portamento calmo ed indifferente
-Io non capisco il tuo affezionamento per quell’arma-osservando intensamente con i suoi occhi grigi quelli spaventati del bambino –E’ il tuo desiderio di vendetta che genera questo sentimento verso quella lama?-
-No-rispose con una strana determinazione provenire dalla sua voce e che lasciò attonita la gemma nel udire una cotale forza dopo aver mostrato solamente paura e terrore –Questa è la spada che i miei genitori mi hanno donato-sguainandola lentamente dal suo fodero ed innalzando al cielo la lama di luce ed oscurità -Voglio che entrambi siano fieri di me e se ciò significa rinnegare la strada che ha percorso mio padre e quella che ha percorso mia madre sono disposto a farlo-interrompendo l’improvviso e reiterato scatto d’ira della gemma blu,che restò basita,fissandolo intensamente e con le lacrime che scendevano senza controllo dai suoi occhi,mentre con la bocca spalancata osservava la scena dinanzi a lei
-Se questa è la tua scelta principe dell’oscurità sarò ben lieta di accettarla-eseguendo un mezzo inchino verso il ragazzino,che repentinamente gli poggiò entrambe le mani sulle spalle,facendole spalancare entrambi gli occhi per la sorpresa di quel gesto semplice,alzando rapidamente lo sguardo verso quello di lui,che aveva assunto una strana colorazione violetta che lentamente cominciò a scomparire lasciando nuovamente posto alla classica tonalità bianca della sclera –Quegli occhi-pensò la gemma osservandolo con stupore,mentre si rialzava lentamente da terra,spostando con dolcezza innaturale le mani del ragazzino dalle sue spalle –L’animo del dittatore oscuro risiede in lui proprio come in Lance-afferrando con forza la spada e portandosela con pesantezza dietro le spalle –Ma è diverso rispetto a quello di suo padre-allontanandosi lentamente da loro,immersa all’interno dei suoi pensieri ed incurante del suo compito d’insegnante,quando improvvisamente un urlo provenire dalla gemma acquatica la risvegliò dal suo torpore mentale,voltandosi con sguardo scocciato ed apparentemente irritato dai continui sproloqui provenire dalla sorella del suo comandante
-Dove pensi di andare?!-domandò Lapis cercando di mantenere il più possibile la calma dinanzi al paladino oscuro,che con sguardo di sufficienza sospirò pesantemente dinanzi a lei
-Dove pensi che stavo andando?-rispose adirata con un’altra domanda –Anzi la vera domanda è perché non mi state seguendo?-voltandosi nuovamente verso l’atrio della caverna da cui era precedentemente uscita dopo essere stata convocata da Serienor,udendo nel mentre dietro di lei i lamenti insistenti della gemma blu,che cercava di sfogarsi con il peridoto,che con diplomazia cercava di calmarla,mentre teneva per mano l’ibrido gemmo-serafico,che cominciò a guardare lo spazio intorno a lui,vedendo scomparire lentamente il sole artificiale all’interno della stanza,non appena entrò all’interno di quella spessa parete rocciosa,ritrovandosi catapultato in un secondo tunnel questa volta illuminato da delle strane torce dalle fiamme nere come le tenebre,che donavano alla struttura una colorazione scura e priva di vitalità,giungendo successivamente in poco tempo dentro quella che sembrava una grande arena con ossa e scheletri incatenati alle pareti,crepe e fratture situate per tutte le mura ed il pavimento con granelli di sabbia che sembravano penetrare all’interno di tale struttura attraverso queste debolezze,numerose armi situate sulle mura,tenute saldamente attraverso dei supporti in ferro,che non permettevano loro di cadere o di cedere anche dopo millenni di inattività
-Questo sarà il luogo dove tu ti allenerai per sbloccare completamente il tuo potenziale di spadaccino-disse con fermezza la perla nera brandendo con sicurezza la sua spada,facendola volteggiare sopra la sua testa e infilandola con forza sopra il terreno,provocando un’altra spaccatura sopra di essa,che fece indietreggiare di qualche passo tutte e tre le gemme,le quali ammiravano con timore la forza emanata da lei –Come puoi vedere in quest’arena molti esseri hanno trovato la loro fine-allargando il braccio sinistro verso le ossa incatenate alle pareti –Fai in modo di non essere un altro di quegli scheletri-osservando con indifferenza il ragazzo,che lentamente poggiava il fodero della sua arma dietro la sua schiena,mentre teneva nella mano destra la spada di luce e oscurità che puntava vigorosamente verso di lei –Il tuo allenamento comincia oggi ed ovviamente farò in modo che si trasformi per te in un inferno-schioccando le dita e chiudendo con quel semplice gesto l’enorme varco dietro di loro con delle grandi sbarre di ferro,intrappolandoli apparentemente all’interno di quell’arena,con Lapis e Peridot che incuranti della situazione si sedettero sopra uno dei tanti posti vuoti situati al di sopra del campo di battaglia,mentre la perla cominciò a mostrare lui alcune tecniche di combattimento,isolandosi completamente dal mondo esterno,incuranti ed inconsapevoli delle vicende che avvenivano sulla Terra,concentrandosi unicamente sulla crescita sia mentale che corporale di Sapher durante i suoi allenamenti con la paladina oscura.
 
Note dell’autore
Io:L’allenamento di Saper con la prima allieva di Lance…che emozione
Perla Nera:Se ne pentirà facilmente
Lapis:Ancora si deve decidere chi morirà prima di…
Perla Nera:Divertente…ma non così tanto
Lapis:Non deve piacere a me,ma agli altri
Io:Invece di battibeccare chi chiude il capitolo?
Perla Nera:Fatti gli affari tuoi!
Lapis:Non vedi che siamo impegnate?!
Io:Se questo era il vostro modo per dirmi che devo chiuderlo io,l’ho faccio
Bene cari lettori e care lettrici ci vediamo al prossimo entusiasmante capitolo

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Capitolo 6
*** La caduta di un impero ***


La caduta di un impero
 
Dopo la guerra serafica Homeworld poté finalmente conoscere un periodo prolungato di pace e prosperità,non esistevano più le distinzioni tra razze e un tempo coloro che erano servi poterono ambire anche a cariche più elevate e più importanti oppure vivere la loro esistenza senza più le oppressioni del sistema che li ha sempre vessati e corrotti,il sistema dell’autorità diamante è stato sostituito da una doppia monarchia e le gerarchie precedentemente prestabilite furono sostituite da una libertà un tempo impensabile,un diritto simile all’ideale che Quarzo Rosa portò con fierezza durante la sua resistenza sul pianeta Terra.
Nessuno più all’interno del pianeta stesso possedeva intorno al suo corpo le lunghe catene della casta intorno alle loro anime,ma un essere continuava ad esserne incatenato,non come simbolo di oppressione o di debolezza,ma come un segno di tristezza e depressione,rimendo fermo sopra un grande trono argenteo,con i suoi lunghi capelli bianchi,che fluivano pesanti sopra il suo volto costantemente rigato dalle lacrime che scorrevano dai suoi due occhi spenti e vitrei,il vestito splendente come le stelle si era ingrigito dalla polvere e dalla sporcizia,il corpo ormai immobile come una statua e privo di alcuna cura si contrapponeva alla gemma biancastra sulla la sua fronte,la sala completamente oscurata dalle tende nere come l’oblio impedivano ai raggi solari dei due soli di penetrare dentro quella stanza,dove al suo interno sembrava ormai solamente far posto alla malinconia ed alla depressione.
-Ho fallito-pronunciò l’entità con voce rotta e spezzata dal pianto perpetuo –Ho fallito-continuò imperterrita nella sua cantilena,facendo riverberare in tutta la sala quelle semplici parole –Io non merito di regnare-alzando lentamente gli occhi ed osservando immobile la figura di Diamante Giallo,guardarla con compassione e tristezza negli occhi
-Non puoi continuare a vivere in questo stato-esclamò la sovrana dorata sospirando pesantemente,mentre camminava con lentezza in direzione di sua sorella –Abbiamo dei doveri da portare a termine in quanto sovrane di questo vasto impero-inginocchiandosi davanti a lei,afferrandogli con dolcezza entrambe le mani con le sue,ricoperte da un lungo guanto nero lucido –Devi andare avanti anche per lui-
-Io non ce la faccio-rivolgendo le sue pupille diamantine sopra l’oscuro e polveroso pavimento –Questa volta non riesco proprio ad andare avanti-
-Cara sorella sono passati ormai sette anni da quando Lance e Perla sono trapassati-lasciandosi sfuggire una piccola lacrima dall’occhio sinistro –Loro al posto nostro non avrebbero smesso di combattere per creare un mondo migliore proprio come noi due-togliendosi il guanto sinistro dal braccio e accarezzando dolcemente la guancia di Diamante Bianco –Bianco…noi li terremo sempre nei nostri cuori,ma devi reagire a questa perdita-
-Io ero sua madre-digrignando i denti per la rabbia –E non sono riuscita mai a proteggerlo-portandosi entrambe le mani sopra il volto,abbandonandosi in un grande pianto liberatorio,che manifestava ogni sensazione di tristezza e malinconia affliggesse l’animo della sovrana lucente –Secondo te che razza di madre lascia suo figlio al suo destino per due volte?-
-Una madre che ha avuto sempre fiducia nell’operato di suo figlio-spostandole lentamente una delle due mani dal viso –Sia nel bene o nel male hai sempre creduto nel suo operato-stringendola improvvisamente in un caldo abbraccio –Non hai mai dubitato di lui neanche per un istante nella tua vita,neanche quando è caduto nelle tenebre hai smesso di credere nella sua bontà-
-Ma l’ho esposto sempre a dei pericoli che spesso si sono rivelati più forti di lui-lasciandosi cullare dalle braccia della sorella,inondando con le lacrime il vestito di lei
-E lui in un modo o nell’altro è sempre riuscito a superarli-accarezzandole la chioma con delicatezza –Sia da solo,che in compagnia dei suoi nuovi compagni-baciandole la gemma per far rasserenare l’animo della sorella,ormai tormentato da anni dal pensiero della morte di Lance
-Vorrei tanto essere stata una madre migliore-alzando i suoi occhi verso quelli della sorella,i quali erano anch’essi vitrei per le lacrime trattenute
-Ed io vorrei tanto essere stata più aperta nei suoi confronti-separandosi lentamente dalla sovrana bianca,asciugandosi lentamente gli occhi con la mano guantata ed aiutando nel frattempo la sua familiare a rialzarsi da quel trono polveroso ed irto di sporcizia –E’ arrivato il momento che tu torni ad occuparti anche del tuo popolo-materializzando dal suo gioiello una lunga spada dritta splendente come milioni di stelle,con incastonato all’apice dell’elsa una piccola pietra pomice nera come la pece –Quando la gettasti per la rabbia di aver perso tuo figlio,io l’ho conservata fino a quando tu non ritornassi nuovamente in forze sia fisiche che mentali per maneggiarla ancora-con il Diamante che guardava con titubanza la sua vecchia arma di battaglia,avvicinando lentamente la sua mano fino ad afferrarne con insicurezza la grande elsa radiante
-Non avrei mai pensato di usarla ancora-esclamò Bianco materializzando il fodero dell’arma dal suo gioiello e riponendola con cura al suo interno -Avrei davvero voluto che accettasse di diventare un membro dell’autorità-sorridendo pacatamente mentre riponeva l’oggetto donatale da Giallo dentro la gemma
-Sarebbe stato un diamante validissimo-prendendole la mano con cura e cominciando a camminare fuori da quel tugurio senza luce ne speranza ed attraversando un lungo corridoio illuminato da luci al plasma e con vari dipinti olografici e statue d’acciaio che ne decoravano le pareti –Forse anche meglio di noi due in tutti i nostri anni di dominio sul pianeta-raggiungendo la sala del trono dove ad attenderle vi erano Rhodocrosite e Topaz in tenuta da battaglia,in piedi mentre discutevano tra di loro riguardo la sicurezza del pianeta
-Rhodocrosite…Topaz-esclamò con stupore la sovrana tecnologica verso i suoi sottoposti nel vederli dentro la loro reggia –Che cosa vi porta dinanzi alla nostra presenza?-
-Volevamo assicurarci della condizione di sua maestà Diamante Bianco-rispose Topaz eseguendo un mezzo inchino di riverenza coadiuvato ad un mezzo sorriso sul suo volto nel vederla davanti ai suoi occhi
-Come puoi constatare mia cara Topaz mi sto leggermente riprendendo-
-Mi fa piacere mio Diamante-rialzando lentamente il busto e rivolgendole uno sguardo irto di gioia,ma che al tempo stesso celava un filo di malinconia –Ammetto che neanche per noi è stato facile comprendere come sia stato possibile un evento del genere,ma cerchiamo ugualmente di andare avanti per la nostra strada-ridacchiando leggermente –Dopotutto è quello che avrebbe voluto che noi facessimo-
-Qualche novità riguardo la ricerca di Naya e dei suoi emissari?-domandò Diamante Giallo con improvvisa serietà,mentre conduceva lentamente la sorella verso il suo trono al centro della sala
-Nessuna novità in questo campo mia signora-rispose il nuovo generale mostrando leggermente i denti per la frustrazione –Sono davvero sfuggenti-
-Non possiamo permettere che continuino ad esistere nell’universo e causare altra devastazione insensata-sedendosi sulla sua postazione di controllo e sbattendo con forza il pugno sopra il bracciolo –Non permetterò che Naya riporti in vita e usi altri esseri forti come Serienor-aprendo la mano e stringendo il pomello in ferro della sedia –Dobbiamo fermarla prima che distrugga tutte noi-osservando fuori dalla grande vetrata la capitale sottostante che circondava con la sua imponenza tutto il castello e la inondava con le sue luci e la sua vitalità –Nessun altro deve pagare per le colpe di una folle-osservando il cielo luminoso di Homeworld,che si stava lentamente inscurendo a causa di numerose nubi grigie che stavano coprendo i due soli ed immergendo in una tetra oscurità tutta la città –Continuate a cercare ed avvertitemi quando avrete in mano indizi concreti-ricevendo dai suoi comandanti un mezzo inchino di riverenza,mentre camminavano lentamente verso l’uscita del palazzo,con il diamante che continuò imperterrita a scrutare le nuvole che emettevano lampi all’interno di loro stesse,inondando tutta la capitale con il suono dei loro tuoni roboanti e fragorosi,che rispecchiavano internamente le emozioni che ella stesse provando durante questa guerra che sembra ormai diventata infinita,tentando di mantenere la calma e la serenità necessaria per affrontare senza indugi il loro nuovo nemico.
Nel frattempo mentre ogni gemma concentrava le proprie forze nella ricerca sia scientifica che militare,due esseri osservavano dall’alto di una grande torre in acciaio gli abitanti del pianeta natale,scrutandoli con attenzione e con cura quasi maniacale,mentre giocherellavano con le loro armi
-Ancora non mi è chiaro il perché della nostra presenza in questo squallido pianeta-esclamò la prima entità,vestita con un abito bianco scintillante,avvolto con un mantello del medesimo colore,che all’interno nascondeva una colorazione blu scura con tanti lustrini,quasi simboleggiasse l’universo con le sue miriadi di stelle,con un grande cilindro bianco sopra il capo ed una maschera nera con un buco per l’occhio sinistro,dove era posizionato un monocolo,legato attraverso una catenina al indumento stesso,mentre con la mano sinistra stringeva un lungo bastone da passeggio nero con un diamante terrestre collocato sull’apice dell’arma
-L’alta sacerdotessa ci ha incaricato di convertire questi miscredenti al culto di Naya-rispose il secondo essere con una voce femminile leggermente acuta,manifestando un corpo alto,snello e tonico ricoperto da un lungo abito rosso da sera,con le braccia avvolte da lunghi guanti neri,con il viso nascosto anch’esso da una maschera che possedeva un apertura sull’occhio destro,con un piccolo cappello con le piume che copriva completamente la sua capigliatura arancio pesca,esposta da qualche piccola ciocca fuoriuscire da esso,mentre teneva tra le mani guantate un semplice bastone bianco,lungo il doppio della sua altezza
-Ed ovviamente non c’erano persone più convincenti di noi-aggiunse sospirando per la rassegnazione –La prossima volta Marchesa dovremmo rifiutarci dal compiere questi compiti di bassa levatura-
-Dopo questo compito,ne avremmo sicuramente un altro più adatto alle nostre caratteristiche mio caro Cenere-sistemandosi con cura il cappello con la punta del bastone –Ma ora dobbiamo portare a termine questa semplice missione-saltando dalla torre in compagnia del suo alleato,atterrando al centro della  piazza centrale causando un piccolo buco di forma sferoidale sotto il loro piedi,con le gemme presenti in quel momento che li guardavano con aria interrogativa e leggermente spaventata nel vedere due esseri dal volto incognito e dalle movenze fredde e glaciali,mentre alcune guardie insospettite si avvicinarono rapidamente con le armi sguainate contro di loro
-Chi siete e come avete fatto ad eludere il sistema di sicurezza del pianeta?-domandò una delle guardia,mentre puntava insistentemente la sua alabarda contro il volto del giovane nobile
-Non sono informazioni che possano interessarvi vista la vostra imminente fine-sparendo improvvisamente e riapparendo alle loro spalle,sbattendo delicatamente la punta del suo bastone sopra il terreno,generando un onda d’urto viola scuro,che taglio a metà ogni singola gemma presente all’interno della piazza,costringendoli a rientrare nei loro gioielli per rigenerarsi e a riacquisire la loro forma fisica completa
-Pensavo fossero più forti i distruttori del popolo serafico-disse sconsolata la nobildonna,camminando lentamente verso il suo compagno di squadra,udendo improvvisamente in lontananza il suono persistente di una sirena,che cominciò a diffondersi per tutta la capitale,mentre un manipolo di soldati capitanati dal comandante Obsidian circondarono rapidamente il perimetro della piazza,in modo tale da impedire ai due aggressori di fuggire oppure solo di pensare di sferrare una qualche sorta di contrattacco
-Non so chi voi due vi crediate di essere per fare quello che volete,ma non continuerete indisturbati-estraendo la sua naginata da dentro il suo gioiello,impugnandola saldamente con entrambe le mani in attesa della prossima mossa dei due esseri mascherati,che rimasero impassibili dinanzi a loro,osservandoli da dietro le loro maschere con sorrisi di derisione e sguardi decisi e convinti delle loro capacità individuali
-Io sono il comandante delle forze di Homeworld Obsidian…-ritrovandosi improvvisamente ad un passo dal volto la combattente nemica che con il palmo materializzò una sfera di energia rosso rubino,che scagliò con violenza contro di lei,decapitandola in pochi istanti e frantumando con il tacco della propria scarpa il gioiello nero in tanti piccoli frammenti
-Fatevi da parte se non volete subire il suo stesso destino-chiudendo lentamente la mano ancora fumante dopo quel colpo al plasma precedentemente eseguito,osservando i soldati infuriati ed animati dalla forza della disperazione caricare senza controllo,innescando rapidamente due lunghe lame situate a vertici opposti del suo bastone,trasformandolo in una doppia falce ed annientando ogni singolo soldato le si parasse davanti alla sua lama,frantumando ogni gemma soldato fino a quando il terreno non fu completamente cosparso dai cocci dei combattenti caduti,guardando soddisfatta il suo operato fino a quando altri soldati questa volta capitanati sia da Amber che da Topaz si fermarono dinanzi a loro circondandoli con numerosi fucili che puntavano verso di loro
-La vostra persistenza è ammirevole,ma allo stesso tempo sconsiderata-disse con stupore Cenere facendo roteare velocemente il suo bastone fra le sue dita –Abbiamo già annientato e frantumato in pochissimo tempo il precedente plotone-puntando il suo diamante verso i due comandanti -Pensate davvero di fare di meglio?!-
-Voi la pagherete per aver frantumato Obsidian-esclamò Topaz digrignando i denti per l’ira,manifestando la sua mazza ferrata e lanciandosi all’attacco verso il nobiluomo,che con il dito indice la fermò a mezz’aria,lasciadola fluttuare dinanzi a lui paralizzata e senza alcuna possibilità di muoversi,con ella che cercava di liberarsi da quella presa mentale,fino a quando con lo stesso dito che fungeva da rete psichica,eseguì un raggio giallo intenso che penetrò in profondità il gioiello dell’antico comandante,facendole perdere istantaneamente tutte le forze e scomparire all’interno di una coltre di fumo dorato,che lasciò solamente dietro di se quattro frammenti identici,cadere a terra insieme al resto dei caduti del primo plotone
-Vuoi essere la prossima vittima del mio potere?-domandò ironicamente l’essere oscuro puntandole il suo bastone in segno di sfida
-Non mi lascio insultare da un essere privo di scrupoli come te-materializzando una carta ed irrorandola con il proprio potere interno,trasformandola in un gigantesco burattino da battaglia,avvolto all’interno di una grande tunica bianca,il volto diviso in due sezioni,uno angelico e puro ed un secondo sfregiato e demoniaco,che teneva tra le sue mani una lunga falce insanguinata,che dalla punta secerneva acido,che corrodeva lentamente ogni cosa si trovasse sotto di esso,dirigendola con forza contro il nobiluomo che leggermente divertito gli permise di eseguire alcuni attacchi,schivandoli senza alcuna difficoltà,mentre la sua compagna di battaglia all’insaputa di entrambi saltò contro la comandante ambrata,impalandola al petto e facendola scomparire con una grande esplosione,che rilasciò solamente il suo gioiello,schiacciato senza alcuna pietà da Marchesa,che visibilmente irritata generò delle sfere d’ombra che distrussero le forme fisiche di ogni soldato e frantumandole successivamente con numerosi dardi d’acciaio provenire dall’estremità superiore del suo bastone,riempiendo quella che una volta un punto di ritrovo per le gemme del pianeta natale,con i cocci dei soldati e dei civili che hanno osato anche solo incrociarli oppure sfidarli e che per la loro insolenza sono morti senza riuscire a scalfirli
-Potevi almeno farmi finire con calma il combattimento con la comandante invece di distruggerla!-obiettò adiratamente Cenere sbattendo con forza il bastone sopra il terreno –Mi stavo divertendo con lei-
-Ricorda che noi non siamo venuti qui per divertirci-puntando con lo sguardo il castello situato al centro della capitale –Ma abbiamo una missione da portare a termine-cominciando a camminare verso l’obiettivo finale del loro compito,seguita da un Cenere seccato e adirato,che sospirava pesantemente per il comportamento serioso e privo di elasticità da parte della sua collega,che si dirigeva senza esitazione verso l’enorme costruzione pesantemente sorvegliata,eliminando senza alcuna difficoltà ogni guardia reale cercasse di fermare la sua traversata,giungendo dinanzi al grande portone in ferro,spalancandolo lentamente con entrambe le mani,ritrovandosi all’interno di un grande sala dove al suo interno vi era solo la presenza del nuovo generale Rhodocrosite con in mano la sua ascia bipenne ed un’aura rossa sangue che si ergeva gigantesca dietro di lei,assumendo lentamente la struttura di un demone dalle lunghe zanne e dagli occhi neri come l’oblio
-Avete causato dal vostro arrivo solo morte e distruzione-stringendo con furia il manico della sua arma,digrignando i denti e lasciandosi sfuggire qualche piccola lacrima dai suoi due occhi colmi di collera –Non posso permettervi di continuare indisturbati-puntando l’ascia verso i due intrusi –Dinanzi a voi avete il generale Rhodocrosite,comandante suprema e prima protettrice del pianeta natale-togliendosi di scatto il mantello da dietro la schiena –Attraverso me subirete la furia e l’ira di tutti coloro che avete brutalmente eliminato-alimentando la sua aura nera di morte con le anime dei soldati caduti –Lo prometto dinanzi a tutti loro-sparendo dinanzi agli occhi increduli dei suoi avversari –Di voi non resterà altro che polvere-apparendo di colpo dinanzi al nobiluomo,che rapidamente riuscì a schivare il pugno della gemma rossa,che distrusse senza controllo l’intera parete della sala,trasportandosi fortunosamente con una serie di balzi al capo opposto del grande salone,insieme alla sua compagna di battaglia,che osservavano con stupore la forza devastante della gemma Homeworld
-La sua forza non può essere solo frutto delle sue capacità-pensò rapidamente il giovane oscuro,guardando con strana eccitazione la sua sfidante,mentre da dietro la sua maschera un sorriso convinto e deciso,sostituiva la sua espressione disgustata ed impassibile dopo lo scontro con i suoi tre predecessori –Ci deve essere qualcosa di più del semplice allenamento-scrutando la gemma che lentamente si rialzava dal precedente colpo sferrato al vuoto,scorgendo una figura umanoide fatta di luce accanto ad ella che sorrideva e che possedeva un aspetto simile al serafico caduto Lance
-L’hai visto pure tu adesso-esclamò la combattente femminile mentre impugnava con decisione la sua doppia falce –Lei non combatte da sola-fissando la guerriera voltarsi lentamente verso di loro e scagliarsi nuovamente come una furia con colpi continui di ascia,schivati con difficoltà da entrambi gli sfidanti,che per metterla in difficoltà si misero a poli opposti del campo di battaglia,parallelamente a Rhodocrosite,l’uno di fronte all’altro,preparandosi a sferrare un attacco in combinata,con Cenere che ruotando di poco la parte superiore del suo bastone,estrasse una spada luminosa come le stelle del cielo e con Marchesa che ritirando le lame del bastone era pronta a sferrare i suoi dardi letali per concludere in fretta il combattimento
-Rimembra che tu non sopravvivrai alla nostra forza combinata-esclamò la signora oscura lanciando una tempesta di dardi,che si dirigevano minacciosamente verso la sua oppositrice,la quale rimanendo immobile ed eseguendo un secco colpo d’ascia al cielo,generò un folata di vento simile ad un ciclone che deviò ogni singolo proiettile verso il muro ancora intatto,non accorgendosi che alle sue spalle l’uomo era ormai in procinto di tagliarle la testa con un semplice fendente,quando all’improvviso la figura eterea generò dal gioiello posto sul braccio della gemma un fioretto,che impedì all’attacco di colpirla,lasciandolo allibito ed indietreggiando repentinamente prima ancora che lo spirito riuscisse anche solo a contrattaccare
-Chi sei tu per intrometterti?-domandò furiosamente il nobiluomo allargando il braccio sinistro per la frustrazione
-Rispondere ad un essere senza onore come te mi disgusta-rispose la figura sputando a terra e sorridendo malignamente –Ma visto che me lo hai chiesto ed io sono un gentiluomo ti fornirò ugualmente una risposta-canalizzando su di se tutta l’aura oscura che avvolgeva il corpo del generale –Io sono solamente un legame d’anima,ma una volta ero conosciuto con il nome di Zero-
-Come può l’anima di un morto essere assorbita e richiamata a proprio piacimento?-s’intromise la combattente facendo qualche passo indietro
-Mi ci sono voluti degli anni per padroneggiare a pieno la maledizione che affliggeva la mia esistenza e trasformarla in un’arma di difesa per coloro a cui tenevo-rispose la comandante stringendo con la mano destra la grande arma,sbattendola con forza sopra il terreno,ma attirando con quelle sue parole l’attenzione dell’uomo dietro di lei,che divertito ed eccitato allo stesso tempo,cominciò a ridere euforicamente senza controllo alcuno,lasciando per la prima volta spaventata la sua collega,che non riusciva a comprendere il suo strano comportamento
-MARCHESA-urlò con voce poderosa,allargando entrambe la braccia al cielo –Voglio combattere da solo contro Rhodocrosite in un onorevole e regolare duello-puntandogli contro la sua lama –Quindi fatti da parte-scagliandosi con una stoccata verso la gemma,che parò senza problemi il colpo con la parte piana della sua ascia,facendo risuonare il colpo in tutta la sala,mentre la donna,rassegnata dall’ostinazione del suo compagno,abbandonava il campo di battaglia,entrando all’interno di un grande corridoio illuminato da pannelli luminosi di un colore giallo intenso,trovando improvvisamente dinanzi alla sua strada una perla con due gioielli incastonati nel petto e nell’ombelico,con una lunga chioma selvaggia colore arancione come il tramonto,vestita con un body da ballerina argenteo con una stella nera posta al centro dell’indumento,una gonna corta bianca che metteva in risalto le sue lunghe gambe,quattro braccia che impugnavano due grandi tridenti e due occhi di ghiaccio che scrutavano la sua avversaria con scrupolosità
-Vedo che tu sarai la mia avversaria prima di arrivare ai Diamanti-estraendo dal suo bastone le due grandi lame ricurve –Una perla come comandante che pensa di fermarmi è davvero il colmo anche per Homeworld-
-Fossi in te la prederei più seriamente questa battaglia-ribatté Starlight Pearl facendo roteare le sue armi con decisione –Non vorrei che te andassi piangendo e con l’onta di essere stata sconfitta da una perla-scagliandosi verso la combattente oscura con ferocia dentro quella porzione di castello,mentre il suo generale Rhodocrosite combatteva una feroce battaglia senza esclusione di colpi contro Cenere,il quale si rivelò dinanzi agli occhi della gemma un avversario ostico e duro da battere,riuscendo ad anticipare ogni sua mossa,con schivate e contrattacchi mirati che dirottavano rapidamente lo scontro in una situazione di stallo,dove nessuno dei due combattenti riusciva a prevalere sull’altro,scambiandosi una serie ripetuta di colpi e di fendenti che distrusse in poco tempo la sala d’ingresso del castello,lasciando dietro di loro solo macerie e devastazione,fermandosi improvvisamente a guardarsi e studiarsi,mentre riprendevano fiato dopo il duro combattimento che sembrava non avere mai fine
-Devo ammetterlo sei un avversaria davvero forte-esclamò il conte ansimando vistosamente
-Neanche tu sei da meno-affossando il fioretto sul terreno,mentre l’anima di zero la aiutava a reggersi in piedi –E’ un vero peccato che tu lavori per Naya-
-Ed io potrei dire lo stesso di te-ribatté ridacchiando –Ma ora basta perderci in chiacchiere-manifestando un gigantesca aura oscura che lo fece lentamente fluttuare in aria –E’ l’ora di dare il via all’atto finale di questa nostra sfida-osservando la gemma rossa venire circondata improvvisamente dalle anime dei comandanti Topaz,Obsidian e Amber,che insieme a Zero si unirono al corpo della sua avversaria,tramutando il colore della sua aura di un colore dorato e splendente come il sole,con scariche elettriche che circondavano tutto il suo corpo,manifestando due gigantesche ali cremisi,che le permisero di volare fino a giungere fino all’altezza delle nuvole,con i suoi occhi che ormai prive di pupille,facevano fuoriuscire dal un energia rossa simili a lacrime,che però evaporavano non appena toccavano il suo viso
-Ho potuto udire con i miei poteri la sofferenza ed il dolore che avete causato mentre trucidavate senza pietà i miei compagni di battaglia-facendo sparire la sua arma e incanalando mentre parlava tutto il potere accumulato in un singolo colpo –Ma loro non mi abbandoneranno mai neanche dopo la loro dipartita-spaccando il cielo con la sua energia,rivelando dei fasci di luce intensi che illuminavano speranzosamente ogni essere ancora rimasto in vita nella capitale –La forza degli spiriti sarà sempre dalla mia parte per difendere le generazioni future di questo pianeta e dell’universo-tramutandosi in una grande meteora del medesimo colore della sua aura -METEOR SOUL BURST-catapultandosi con rapidità verso il nobiluomo con potenza inaudita
-Devo ammetterlo tu sei la combattente più forte che io abbia mai incontrato durante tutta la mia vita-venendo avvolto completamente dalla sua aura oscura –Io Cenere ti dichiaro la più forte dell’universo-trasformandosi anch’egli in una gigantesca sfera di energia con fulmini e saette che si manifestavano tutt’intorno a lui –Mi dispiace che questo combattimento si debba concludere così presto,ma la nostra ora è giunta-caricando le ultime energie in quell’attacco –BLACK METEOR-scagliandosi con violenza verso la gemma rossa con tutte le sue forze,scontrandosi a mezz’aria rimanendo per qualche secondo l’uno di fronte all’altro,prima che le due meteore collassassero su loro stesse,generando una poderosa esplosione che spazzò via tutte le nuvole del cielo,creando una grande cortina di fumo tutta intorno al palazzo dell’autorità diamante dal cui interno caddero stremati e senza forze i due combattenti,che sbatterono con violenza contro il pavimento distrutto di quella che una volta era la sala principale,rimanendo fermi ed immobili sopra il terreno,ansimanti e che cercavano lentamente di rialzarsi,con il nobiluomo che supportato dalla sua spada,riuscì a rimettersi in piedi,osservando dinanzi a se la gemma rossa che con gli occhi spenti lo osservava ringhiando,prima di sparire in una piccola esplosione,che lasciò dietro di se solamente la sua gemma,che risplendeva sotto i raggi solari dei sue soli,mentre l’essere oscuro si avvicinava lentamente verso di essa raccogliendola ed imprigionandola dentro una bolla nera come la pece
-Per il bel combattimento che hai imbastito contro di mei sarai risparmiata-facendola sparire con un semplice tocco delle sue dita verso un luogo sconosciuto,rinfoderando nel frattempo la sua spada dentro il fodero d’acciaio,zoppicando lentamente verso il tunnel dove precedentemente Marchesa era entrata,attraversandolo con difficoltà nel camminare,mentre con gli occhi osservava le varie crepe e macerie che circondavano quel lungo tunnel,udendo delle urla alla fine di quel percorso,fino a giungere all’interno di un’altra stanza,dove vide due perle in fin di vita con la schiena appoggiata al muro,Diamante Bianco a terra che cercava di rialzarsi e Diamante Giallo inginocchio dinanzi a Marchesa,che con il vestito in parte rovinato e lacerato,puntava il gioiello della sovrana con l’apice della sua lama
-Che tu sia maledetta per il resto della tua vita-esclamò rabbiosamente il diamante prima che la sua gemma venisse trapassata e distrutta da un singolo colpo della falce della donna,causando con quel gesto le urla di disperazione di bianco nel vedere sua sorella brutalmente eliminata dinanzi ai suoi occhi,che cercava con uno scatto d’ira di rialzarsi e di continuare a combattere,con la perla gialla che con le ultime forze che aveva in corpo però si intromise e le impedì di compiere un’azione sconsiderata che le sarebbe costata anche a lei la vita,mentre la perla rosa barcollando lentamente si frappose fra loro tre
-Porta Diamante Bianco in un posto sicuro-materializzando un tridente rosa acceso dal suo gioiello –Ormai questo pianeta è perduto-scagliandosi ferocemente contro la donna con tutte le energie che aveva in corpo,lanciandole contro la sua arma,che venne con facilità deviata,ma che le consentì di distrarla al punto tale da riuscire ad aggrapparsi con forza su di lei –Questo è un addio mia cara amica-canalizzando tutte la sua aura verso il suo gioiello,autodistruggendosi e generando una forte esplosione,che permise alle due gemme di fuggire e di rallentare Marchesa,la quale cadde a terra pesantemente danneggiata,con i frammenti del gioiello della sua avversaria che si tramutava lentamente in polvere
-Com’è potuto accadere?-si domandò tossendo,udendo in lontananza un rumore di passi farsi sempre più forti –Come ho potuto perdere contro questi essere inferiori conte Cenere?-voltando a scatti il suo volto verso quello del suo compagno
-Si sono rivelati più forti di quello che dimostravano-rispose ridacchiando e causando nella donna la stessa reazione –Tu rimani qui e riposati-continuando a zoppicare verso un cunicolo situato sotto uno dei troni –Andrò io ad intercettarli-manifestando un portale che tracciò l’energia dei due fuggitivi e che teletrasportò il conte dinanzi agli occhi stupefatti delle due gemme,mentre stavano varcando la soglia della piattaforma interplanetaria,con la perla gialla pronta ad affrontarlo in un duello affinché il diamante potesse fuggire
-Andate prima che cambi idea-osservando i volti attoniti delle due gemme,che senza aspettare neanche un secondo si trasportarono lontani dal pianeta ormai perduto,lasciando dietro di essi la piattaforma incustodita –Questa non ci servirà-sparando una sfera di energia dal palmo della sua mano che ridusse in frantumi il portale universale,materializzando successivamente un portale con i suoi poteri,che lo condusse nuovamente verso il luogo dove aveva lasciato la sua compagna,trovando insieme a lei,che gli stavano fornendo delle cure mediche,un essere incappucciato dalle stesse dimensioni di un diaspro ed una donna minuta dai capelli rosso fuoco e dalle iridi azzurre,avvolta in una lunga tunica nera e con un grande bastone dorato con numerosi anelli collegati sopra una grande circonferenza centrale,che si dirigeva verso l’unico trono rimasto integro,mentre osservava con sguardo di superiorità i tre esseri dinanzi a lei
-Posso constatare che la missione è stato un grande successo-esclamò la ragazza sbattendo delicatamente il bastone sopra il pavimento devastato dalle lotte
-Tutte le gemme sono state piegate e distrutte secondo suo diretto ordine alta sacerdotessa-esclamò il conte eseguendo un mezzo inchino di riverenza –Anche se ho voluto catturare uno dei loro generali per convertirla alla nostra causa,vista l’enorme potenza che ha sprigionato durante il suo combattimento contro di me-alzando lievemente lo sguardo verso quello di lei,la quale con espressione compiaciuta si strofinò con cura il mento con la mano sinistra
-Se pensi che si possa rivelare utile mi fido di te-rivolgendo successivamente il suo sguardo verso l’essere incappucciato che aveva finito di medicare la combattente –Tu vedi di eliminare le ultime cellule di resistenza in questo futile pianeta-sbattendo questa volta con forza il bastone sopra il terreno –Non voglio che uno dei diamanti si nasconda ancora dentro questa miserabile città-ricevendo da egli un rapido inchino,camminando successivamente verso l’uscita della sala,pronto ad eseguire l’ordine datogli dalla sua superiora,con Cenere che dietro alla sua maschera nascondeva il suo volto sorridente ed allo stesso tempo preoccupato,mentre aiutava la sua compagna a rialzarsi,uscendo anch’essi dalla sala del trono,lasciando da sola la sacerdotessa,che stava comodamente seduta sopra il trono una volta appartenuto a Diamante Rosa,incurante che nel frattempo sulla Terra Diamante Bianco e la perla gialla erano appena giunte sopra la torre interplanetaria,con la prima che distrusse con semplice colpo di spada ogni singola piattaforma universale,cadendo successivamente in ginocchio e sparendo in una coltre di fumo bianco che lasciò dietro di se solo il suo gioiello e con la perla gialla che cercò di afferrarlo con cura,sentendo però provenire dal suo corpo dolorante una dolorosa fitta dovuta alle ferite,che la costrinse a ritirarsi anch’ella nel suo gioiello,rimanendo all’apice di quella torre situata al centro del mare in balia delle intemperie,con gli adepti di Naya che nel frattempo stavano costruendo la loro base proprio dove in passate sorgeva il fiero impero universale di Homeworld.
 
Note dell’autore
Io:C’è voluto un po’ di tempo per scriverlo,ma secondo me questo capitolo non vi farà rimpiangere l’attesa
Cenere:Secondo me ti uccideranno
Marchesa:Lo credo anche io
Io:Per quale arcane motivo state supponendo questa ipotesi sventurata?
Cenere:Non so forse la morte di quasi tutti i vecchi alleati di Lance potrebbe essere uno dei tanti motivi
Marchesa:Oppure il tempo che li hai fatti attendere
Cenere:Oppure tutte e due
Io:Vi giuro,siete appena entrati in scena e già mi fate la paternale?!
Marchesa:Che cosa pretendi di più da noi?
Io:Niente lasciate perdere
Marchesa:Meglio
Io:Chiudo io il capitolo questa volta perché tanto è inutile chiederlo a voi due
Bene cari lettori e care lettrici auguro a tutte voi un felice ultimo giorno dell’anno e ci vediamo con il prossimo entusiasmante capitolo

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Capitolo 7
*** Trame oscure nel castello del caduto ***


Trame oscure nel castello del caduto
 
Sulla Terra,molto tempo dopo l’assalto di Homeworld ad opera di Naya e dei suoi seguaci,Sapher continuava imperterrito ad allenarsi all’interno del Verion insieme a Noir,eseguendo diverse tecniche di attacco con la spada insegnatagli dalla gemma nera su di un manichino d’acciaio,che sembrava piegarsi dopo ogni colpo,continuando imperterrito nel suo addestramento dinanzi agli occhi costantemente preoccupati,ma allo stesso tempo orgogliosi di Lapis e Peridot,che osservavano con fierezza il lento ma costante rafforzarsi del ragazzo,che rispetto al passato ora possedeva una struttura simile a quella di suo padre,con i capelli lunghi di un colorito rosso-verde che percorrevano tutta la sua schiena,un paio di occhiali rettangolari neri leggeri ed indistruttibili composti da una lega metallica serafica infrangibile,il naso simile a quello di sua madre,ma più piccolo e con la punta rivolta verso l’alto,rivestito dall’armatura familiare rosso fuoco scintillante,con al centro del petto una placca nera dove era situato il simbolo dei paladini oscuri ed alle spalle un vasto mantello nero simile a quella della guerriera,ma di un colore blu notte,che al suo interno nascondeva il fodero della spada e lo scudo rosa intenso donatogli da Steven
-Per oggi abbiamo finito-esclamò con decisione la guerriera oscura,guardando il figlio del suo ex comandante riporre con cura l’arma all’interno del fodero dietro la sua schiena –In questi ultimi nove anni posso affermare che hai raggiunto un livello davvero impressionante-continuò con orgoglio nella sua voce
-Si vede che ho una brava insegnante-aggiustandosi con le dita gli occhiali,mostrando un piccolo sorriso,che culminò in una lieve risata,che fece sorridere la sua insegnante per la felicità
-Ed io ho avuto un bravo allievo che ha saputo comprendermi-poggiando entrambe le mani sopra l’elsa del suo spadone,che le fungeva temporaneamente da bastone –Peccato che tra poco il nostro tempo insieme finirà-continuò sospirando –Mi sarebbe piaciuto continuare ad essere la tua maestra-strofinandosi il retro del capo con la mano con sconsolatezza
-Allora facciamo in modo che queste ultime ore siano le migliori-ribatté il ragazzo estraendo la sua spada dal fodero ed impugnando il suo scudo con il braccio sinistro –Io Sapher ti sfido in un duello per decidere chi di noi due è il più forte paladino esistente-
-Ed io Noir comandante in capo dei paladini oscuri accetto la tua sfida-impugnando con entrambe le braccia il grande spadone nero,rimanendo immobile dinanzi al suo studente,che nel frattempo la stava attentamente scrutando con lo sguardo,osservando con attenzione ogni suo movimento corporeo,lanciandosi improvvisamente all’attacco con un fendente orizzontale facilmente parato dalla lama della guerriera,che guardò delusa il suo allievo mentre le loro due lame si incontravano –Mi aspettavo di meglio come primo assalto-dando un colpo di spada che fece allontanare il giovane combattente –Forse questi nove anni non sono bastati-continuò ridacchiando e schernendolo con le sue parole –Non sei all’altezza di quanto mi aspettassi-
-In passato le tue parole mi avrebbero ferito e condotto verso uno scatto furente-materializzando le sue tre ali bianche come le stelle,librandosi lentamente nel cielo –Ed è quello che tu volevi ottenere-posizionando parallelamente la lama al petto –Una tattica psicologica poco convincente mia cara maestra-scendendo in picchiata verso di lei,eseguendo un affondo schivato con difficoltà,con la lama che si incastonò all’interno del terreno creando numerose crepe intorno al punto d’impatto,causando una difficoltà di movimento al serafico,che si ritrovò inizialmente impossibilitato ad estrarre la sua arma,con la guerriera oscura che notando tale difficoltà cominciò a correre contro di lui,caricando dall’alto un colpo verticale che sbatté fragorosamente sopra lo scudo del ragazzo,che creò una lieve onda d’urto che fece indietreggiare la sua avversaria e che allo stesso tempo indebolì la struttura del pavimento permettendogli di estrarre la spada dalla ruvida pietra
-Non è facile cogliermi alla sprovvista-voltandosi verso la sua avversaria con occhio deciso –Lo dovresti sapere bene dopo nove anni di addestramento insieme-scomparendo improvvisamente dinanzi agli occhi della gemma e riapparendo alle sue spalle con la punta dell’arma ad un passo dal penetrare la sua schiena,sbattendo con fragore sopra la pelle levigata della gemma,emettendo un fragoroso tintinnio metallico che riecheggiò per tutta l’arena,che lasciò inizialmente sconvolto il giovane serafico,che si allontanò rapidamente dalla sua maestra prima che ella potesse imbastire un contrattacco,rimanendo alle sue spalle e scorgendo sopra il suo abito nero da ballerina una placca metallica,che rivestiva la sua schiena e che lentamente rientrava all’interno del suo corpo
-Esiste un motivo se ero il braccio destro di tuo padre all’interno dell’ordine-tramutando il suo braccio destro in un gigantesco arto demoniaco infuso con l’acciaio,con artigli al posto delle dita e con spuntoni che avvolgevano tutto il suo braccio –Le perle nere sono molto rare ed allo stesso tempo molto pericolose-sbattendo con forza il pugno sul terreno,scatenando un onda d’urto energetica che si avventava con forza verso Sapher,che riuscì a schivarla con difficoltà librandosi rapidamente in cielo –Su Homeworld venivamo catalogate come difetti perenni data la nostra forza equivalente a quella di un quarzo ben addestrato-estendendo il palmo della sua mano verso di lui materializzando una sfera rosso sangue,che lanciò con spietata freddezza e che si ingrandiva sempre più e che si dirigeva minacciosamente verso il ragazzo,che per niente intimorito dalla colpo energetico lanciatogli dalla ragazza,si preparò con prontezza a respingerlo con lo scudo,quando improvvisamente tra di loro si intromise Serienor,che apparendo da dentro un portale grigio scuro come le nubi,fece sparire con un semplice schiocco delle dita la gigantesca sfera energetica,osservando con volto deluso entrambi i combattenti situati ai suoi lati,levitando lentamente verso il pavimento con dolcezza,poggiando con leggiadria entrambi i suoi piedi sopra il terreno ormai distrutto e logorato dalla precedente battaglia,rimanendo immobile al centro dell’arena con entrambe le mani sopra il manico del suo bastone,che osservava entrambi i combattenti riporre le loro armi ed i loro poteri dopo il suo arrivo
-Comprendo il vostro desiderio di sfida dopo tutto questo allenamento-sbattendo con violenza la punta del bastone sul pavimento –Ma non dobbiamo dimenticarci che siamo in guerra e non dobbiamo perdere tempo in inutilità come il decidere chi è il più forte dei paladini oscuri-girando lentamente il suo sguardo verso Noir con volto contrariato e con espressione irritata –Ci siamo intesi?!-con la gemma che nera che non alzò neanche lo sguardo per ribattere alle parole forti emesse dall’antico guerriero
-Non è stata colpa sua tutto questo-si intromise Sapher attirando l’attenzione dell’anziano –Maestro sono stato io a chiederle di combattere-portandosi una mano sul petto ed abbassando leggermente la testa verso il basso –Non deve punire lei per un mio errore-
-Io non avevo proprio intenzione di punire nessuno-sorridendo e lasciando spiazzate tutti i presenti all’interno dell’arena –Diciamo che mi ero un po’ preoccupato per la vostra incolumità-sbattendo il bastone due volte sul terreno –Forse mi sono affezionato un po’ troppo a voi due-sospirando e grattandosi la testa per la rassegnazione
-Dopotutto Serienor-esclamò Lapis scendendo lentamente dagli spalti insieme alla sua compagna –Non possiamo rinnegare per sempre la nostra umanità-camminando lentamente verso di loro ed abbracciando con forza suo nipote per la gioia
-Hai ragione Lapis-sbattendo con forza il bastone due volte sopra il pavimento,generando un portale alle loro spalle –Ma ora basta con le tenerezze-osservando con le lacrime agli occhi il suo allievo che con tanta cura insieme a Noir ha avuto la possibilità di crescere ed addestrare –E’ arrivato il momento di salutarci-allontanandosi dal portale,dirigendosi lentamente verso la paladina oscura,che anch’ella con le lacrime che le scendevano copiose dagli occhi non riusciva a contenere la sua tristezza nel dover salutare il suo compagno e allievo
-Stammi bene principe Sapher-eseguendo un mezzo inchino con il viso rivolto verso il basso –Che gli spiriti dei paladini caduti possano vegliare su di te durante l’arco della tua vita-digrignando i denti mentre parlava per la malinconia,manifestando però un sorriso contrastante con il suo stato d’animo,che non passo inosservato dinanzi gli occhi dell’ibrido serafico,che camminando verso di lei,la avvolse in un lungo e caldo abbraccio,con la gemma nera che si abbandonò a lui in un pianto liberatore all’interno delle sue braccia,macchiando con le sue lacrime la scintillante armatura rosso fuoco
-Noir questo non è un addio-cercando di consolarla con le sue parole,mentre gli strofinava con dolcezza la mano sulla chioma nera come la pece –Tornerò altre volte a trovarvi entrambi-separandosi lentamente da lei,mostrandole un rassicurante e raggiante sorriso –E’ una promessa-voltandosi successivamente verso l’antico guerriero,che con volto nuovamente serio lo osservò con attenzione prima di dargli l’ultimo saluto –Maestro Serienor-rivolgendosi con riverenza verso il serafico anziano –Lei mi ha aiutato nel momento del bisogno e non posso far altro che ringraziarla per tutto quello che ha fatto per me-
-In realtà non devi essere tu a ringraziare me-spiazzando il giovane che lo fissava con stupore –Sono io che devo ringraziare te per avermi salvato dall’oscurità del mio animo perduto-rivolgendogli mentre parlava la mano in segno di amicizia –Questo è un arrivederci mio caro Sapher-portandosi l’altra mano al petto al livello del cuore –Che le nostri strade si incrocino ancora in futuro-
-E che i nostri cuori battano all’unisono sotto l’insegna maestosa del popolo serafico-concluse il ragazzo stringendogli la mano con decisione,prima di voltarsi e di fare cenno alle due ragazze di seguirlo all’interno del portale,varcandone lentamente la soglia,non prima di dare un ultimo sguardo alle persone che lo hanno guidato durante i suoi anni difficili,sparendo insieme alle sue zie dentro di esso,riapparendo all’interno della grande sala del castello di suo padre dov’era nato e cresciuto prima che Jasper rovinasse la sua vita con la sua campagna di vendetta verso i suoi genitori,scrutando con gli occhi ogni singolo angolo di quella sala maestosa e notando che ogni zona di quella sala era rimasta pulita e priva di erosioni,come se qualcuno avesse provveduto direttamente al suo mantenimento durante i suoi lunghi anni di assenza
-E come se il tempo dentro questo luogo si fosse fermato-esclamò Peridot avvicinandosi lentamente al trono in pietra situato al centro della sala –Ogni cosa dopo la nostra assenza sembra essere rimasta al suo posto e trattata con estrema cura-toccando con la mano il bracciolo dell’artefatto di pietra
-E’ come se questo luogo non sia stato mai abbandonato-continuò Lapis udendo in lontananza uno strano scricchiolio provenire da dentro il corridoio situato dietro l’enorme mobilio in pietra –Come se fosse stato abitato-dirigendosi con lentezza verso l’apertura con passo lento ed impercettibile all’orecchio
-Chi potrebbe mai entrare senza avere la possibilità di aprire l’entrata sigillata con lo stemma magico di mio padre?-sentendo anch’egli un lieve brusio di voci provenire da dentro i meandri della costruzione
-Non importa come o perché-rispose con secchezza la gemma blu manifesta dal suo gioiello dell’acqua che trasformo con rapidità in una spada di ghiaccio –Qualcuno è entrato all’interno del castello è sta a noi scoprire chi-addentrandosi dentro il lungo tunnel scarsamente illuminato insieme a suo nipote ed alla sua compagna di squadra,camminando lentamente al suo interno con passo felino in direzione della fonte sonora,che si faceva sempre più forte ed intensa fino a giungere davanti ad una grande scalinata,che li condusse dinanzi ad un grande hangar illuminato artificialmente,dove al suo interno era collocata tra varie assi di ferro che la tenevano ancorata al suolo,la nave spaziale usata da Lance durante la sua spedizione su Homeworld durante la guerra contro Nekroz e la sua armata di gemme corrotte e con due figure indistinte che discutevano tra di loro dinanzi all’astronave.
-Chi sono quei due?-si domandò Lapis Lazuli entrando all’interno della stanza,nascondendosi dietro una grande cassa di legno e facendo segnale agli altri due raggiungerla,mentre con lo sguardo scrutava i due esseri davanti a lei,osservando il primo di loro due vestito con un abito antico dell’ottocento,con un enorme mantello bianco che gli copriva parte del busto,con una maschera che gli celava completamente il volto e un bastone nero con un diamante incastonato sull’apice,che sembrava fungergli da supporto
-Guarda che io mi fido solo di te per questa missione-esclamò l’antico poggiando entrambe le mani sul supporto in metallo
-Conte Cenere può star sicuro che con me è in buone mani-esclamò il secondo essere completamente celato dentro una cappa verde speranza,che celava tutto il suo corpo ed il suo viso e con un anello metallico da combattimento situato tutt’intorno al suo corpo,tenuto saldamente attraverso i due manici in pelle ai lati opposti dell’arma –Non ho mai fallito una missione da quando sono stato rianimato-
-Ricorda mio caro che questa missione non proviene dall’alta sacerdotessa o dalla divinità-lo avvertì il guerriero sbattendo con decisione il bastone sopra il pavimento –Nessuno deve sapere del nostro incontro e del piano che ti ho illustrato-con Lapis che impugnando la sua arma li ascoltava con cura maniacale per i dettagli,pronta in qualunque momento a sferrare un offensiva contro gli intrusi che avevano profanato la dimora di suo fratello,quando improvvisamente alle spalle apparve Garnet,che gli mise una mano sulla spalla,facendole cenno con il dito di non parlare e di non muoversi,rimanendo anch’ella ad osservare i due esseri che si voltarono verso la nave spaziale,scrutandola con attenzione e con cura prima che Cenere generò dietro di lui un portale bianco e argento che emetteva delle scariche elettriche colpivano violentemente il pavimento circostante
-Ricorda che l’arca è la chiave che alimenta il nostro piano-sparendo dentro di esso,lasciando solo l’entità incappucciata che con un semplice schiocco delle dita scomparve in una coltre di fumo verde,lasciandoli da soli all’interno di quel grande hangar,avvolti da mille domande che attanagliavano la loro mente
-Che cosa volevano quei due?-domandò Lapis uscendo allo scoperto ed osservando la grande nave dinanzi ai suoi occhi –E perché l’Arca Onore Silente sarebbe la chiave del loro piano?-grattandosi il mento con la mano destra,quando repentinamente i suoi pensieri si rivolsero verso l’altro essere in compagnia del nobiluomo,cominciando improvvisamente a correre verso le scale inseguita rapidamente dalle altre tre gemme,che cercavano di tenere il passo con lei,seguendola per tutto il castello fino a giungere dentro una grande sala,dove al suo interno vi erano riposte sopra vari scaffali vari tipologie di armi ed armature ed al centro della stanza vi era un grande armadio in legno nero semi aperto e con l’anta sinistra che cigolava lievemente,con la gemma blu che si avvicinava lentamente ad esso aprendo di scatto la porta in legno e scoprendo che al suo intero non vi era altro che un mezzo busto in acciaio spoglio e senza armi o armature sopra di esso–L’hanno rubata!-sbattendo con forza l’anta dell’armadio –Hanno rubata l’arma e l’armatura che Lance custodiva con cura da questo armadio-voltandosi verso le tre gemme dietro di lei –Dobbiamo rintracciarli immediatamente e recuperare quegli oggetti-camminando come una furia verso l’uscita della stanza,venendo rapidamente afferrata per un braccio da Garnet,che le impedì di lasciarle e di fare un qualunque gesto sconsiderato
-Non è il momento di compiere delle follie-tenendola stretta per il braccio destro –La situazione in questo momento è più grave di quello che possa all’apparenza sembrare-
-Più grave di due esseri che profanano il castello di mio fratello e di sua moglie?!-liberandosi dalla presa della fusione –Non esiste niente di più…-venendo improvvisamente interrotta da un urlo della gemma rossa,che perse improvvisamente la calma,facendo spaventare con questo sue gesto i tre accanto a lei
-Homeworld è caduta!-esclamò con decisione lasciando scioccati tutti e tre nell’udire una tale frase dal capo delle Crystal Gems –Quell’uomo…Cenere è colui che insieme ad un’altra donna è riuscito a piegare un pianeta intero senza l’ausilio di un esercito-portandosi una mano sopra la fronte e cercando di calmarsi –Lui è un emissario di Naya nonché uno dei suoi generali più forti-
-Come fai ad essere certa che il pianeta madre è caduto?-domandò leggermente impaurita la gemma verde,distogliendo lo sguardo dalla fusione
-Noi abbiamo trovato la gemma di Diamante Bianco e di Perla Gialla sopra la torre di cristallo marino accanto alla piattaforma interplanetaria distrutta-massaggiandosi le tempi,cercando di trattenere la rabbia -Dopo tre giorni che l’abbiamo trovate si sono rigenerate e ci hanno raccontato tutte quello che è accaduto due anni prima al pianeta-estraendo una carta all’interno della sua tuta,lanciandola contro un muro e manifestando un portale nero come le tenebre –Ora però non è il tempo delle domande-camminando lentamente verso l’apertura spazio-temporale –Seguitemi e avrete dal diamante tutte le risposte alle vostre domande-sparendo dentro al fenditura seguita dalle altre tre gemme,che attanagliate dal dolore,causato dalla probabile perdita dei loro amici più cari su Homeworld,e dai dubbi che attanagliavano il loro animo riguardo l’imminente guerra in cui erano stati involontariamente catapultati dopo anni di pace apparente e in un nuovo conflitto che li vede contrapporsi al potere ad una divinità ed al suo esercito di risvegliati.
 
Note dell’autore
Io:Cenere insieme ad un losco figuro incappucciato
Lapis:Un mistero dietro l’altro
Sapher:Come se di misteri non ne mettessi già troppi?!
Io:Non fa mai male una goccia di mistero
Lapis:Ma esagerare a volte è pesante,soprattutto per noi
Io:Siete voi che dovete risolverli non io
Sapher(Uscendo dalla stanza):Lo sai che ti dico pensaci tu
Lapis(seguendolo):Lo stesso vale per me
Io:E come al solito sono il solito a chiudere il capitolo
Bene cari lettori e care lettrici ci vediamo al prossimo capitolo

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Capitolo 8
*** Una sorpresa da un'altra dimensione ***


Una sorpresa da un’altra dimensione
 
In tutta Beach city il manto oscuro e raggelante della notte aveva coperto ogni singola abitazione ed ogni essere presente in quella piccola cittadina balneare,con il cielo blu ricoperto da piccole nuvole che coprivano parzialmente la luna,che irrorava con la sua flebile luce il mare,che sembrava luccicare come tanti piccoli cristalli,mentre con movimenti calmi e rilassati si frastagliava con dolcezza sopra la distesa sabbiosa dinanzi al tempio di cristallo,dove una tesa Diamante Bianco osservava sospirando il paesaggio apparentemente tranquillo e senza ombra di violenza o guerra,avvolto da uno strano dia una pace che sembrò inizialmente far dimenticare la perdita che ha dovuto subire a causa degli emissari di Naya,chiudendo lentamente entrambe le palpebre per rilassarsi,venendo però rapidamente bersagliata dalle immagini e dai ricordi che aveva insieme ai suoi vecchi amici e sottoposti eliminati dalla furia omicida di quei due folli,che senza pietà attaccarono il suo pianeta senza alcun motivo,lasciandosi sfuggire dinanzi a quel doloroso ricordo delle lacrime bianche,che attraversarono con pesantezza tutto il suo viso fino a cadere sopra il pavimento di legno della piccola piattaforma sopraelevata dinanzi alla porta d’ingresso,stringendo entrambe le mani con forza sopra la ringhiera,digrignando i denti e singhiozzando fortemente,non accorgendosi che alle sue spalle vi era Sapphire,che con le mani guantate,poggiate l’una sopra l’altra,osservava il diamante crucciarsi e disperarsi per la perdita di tutto quello che aveva,avvicinandosi lentamente a lei con passo deciso,posizionandosi al suo fianco con i suoi occhi che scrutavano il cielo nella sua interezza,osservando ogni stella ed ogni corpo celeste riflesso da quel cielo blu come le profondità marine più oscure,mettendone in risalto la loro luce eterea e priva di forma
-Diamante Bianco-esclamò la gemma voltandosi lentamente verso la sovrana -Posso comprendere il tuo dolore-toccandosi il petto con la mano sinistra –Capisco perfettamente cosa significa perdere ogni cosa e ritrovarsi senza più nessuno ad aiutarti-voltandosi nuovamente ad osservare la luna splendente in alto nel cielo –Ma a volte è proprio nei momenti più bui dove noi possiamo trovare luce e riuscire a trovare una nuova forza capace di spingerci oltre i nostri limiti-
-Per quanto mi sforzi a rimanere forte-voltandosi con tristezza verso il piccolo gioiello azzurro –Io non riesco a vedere la luce in tutto questo caos-asciugandosi le lacrime con la mano destra –Non vedo una soluzione che mi possa ridare i miei amici e mia sorella oppure mio figlio-dandole di colpo le spalle,girandosi in direzione della porta d’ingresso –Il mio destino è quello di vagare da sola nell’universo senza nessuno capace di aiutarmi-cominciando a camminare con la testa bassa e gli occhi chiusi verso la porta d’ingresso della casetta di legno,venendo però rapidamente fermata dalla gemma azzurra che le afferrò con determinazione il braccio,arrestando la sua traversata verso l’interno della piccola costruzione,impendendole di girare anche solo per un’istante il pomello color oro dell’ingresso
-Non ti puoi arrendere così facilmente alle avversità-stringendola con forza e determinazione –Sei pur sempre un diamante e fiera protettrice del tuo popolo-ritirando lentamente la mano e liberando la donna dalla sua presa –Tu devi reagire non puoi considerarti già sconfitta-stringendo entrambi i pugni per la rabbia nel vedere la sua sovrana ridotta in quello stato pietoso –Mostraci il perché molti di noi hanno riposto in te la loro fiducia come governante planetaria-
-Avete riposto malamente la vostra fiducia in me-voltando il suo sguardo spento verso di lei,mostrando un’espressione vuota ed indifferente,ormai consumata dalle emozioni negative –Sono diventata troppo debole per soddisfare le vostre aspettative-notando in lontananza una figura oscura sparire da dietro le rocce,attirando rapidamente la sua attenzione e cominciando un lenta camminata verso quella strana ombra,ignorando le parole rivolte a lei da parte del piccolo gioiello azzurro,che nel frattempo la seguiva cercando in tutti i modi di farla ragionare,senza riuscirci e venendo però costretta dalla sua immensa preoccupazione per la sovrana a correrle dietro verso la parte opposta della scogliera,dove dinanzi a loro trovarono un portale arancione,che rifletteva l’immagine di una fitta foresta lontana dalla città
-Mia sovrana penso che…-esclamò Sapphire interrompendosi rapidamente nel vedere il diamante entrare dentro il varco dimensionale senza alcuna esitazione,raggiungendola rapidamente,ritrovandosi dentro quella fitta ed oscura boscaglia,che con le fronde estese dei suoi alberi impediva ai raggi solari di penetrare al suo interno,con il vento che si agitava prepotentemente facendo agitare le foglie che si muovevano nella sua stessa direzione e che nel frattempo cadevano a terra,creando una sorta di tappeto multicolore che ricopriva tutta l’erba sottostante
-Non ho mai visto un luogo così bello durante i miei viaggi nell’universo-disse Diamante Bianco osservando il paesaggio surreale intorno a lei,udendo nel mentre in lontananza un rumore di foglie che si spezzavano,voltando rapidamente la testa in direzione del rumore,iniziando a percorrere quella lunga scia di foglie in parte spezzate e logorate,addentrandosi sempre di più all’interno della foresta,fino ad arrivare vicino ad un grande spiazzale soleggiato,con un solo albero posto al centro che con la sua maestosità e grandezza comandava sugli altri,con due strani individui che parlavano tra di loro dinanzi ad un altro portale questa volta di un colore nero come l’oblio
-Diamante Nero ho sentito che in questa dimensione ci sono dei combattenti che possono aiutarci nella nostra causa-esclamò la prima entità dalla corporature esile come quella di una perla,dalla carnagione arancione chiara con una striscia rosso scura nella metà superiore del volto,una capigliatura bianca corta e selvaggia,vestita con un’uniforme nera che lasciava trasparire soltanto un gioiello del medesimo colore della sua pelle di forma ovoidale,con degli stivali grigio scuri ed il simbolo dei paladini oscuri situato al centro del petto –Le chiedo il permesso di restare e di indagare sul loro conto-portandosi il braccio sinistro dinanzi al petto,eseguendo un mezzo inchino verso colui che le stava di fronte
-Comandante Skinny ricorda che il nostro tempo non è molto-aggiunse il secondo essere avvolto da una lunga cappa nera,che nascondeva al suo interno una sorta di cella di energia e dei cavi metallici collegati sulle sue braccia e sulle gambe,una maschera nera con un taglio obliquo rosso cremisi che ne celava il volto ed un bastone lungo bianco con un cerchio all’apice tagliato verticalmente da un’asta nera,dove al suo interno era situato un piccolo frammento di metallo bianco luccicante –Trova un modo per tornare il più velocemente possibile dopo che hai portato a termine la missione-posizionandosi dinanzi al portale –Aspetterò il tuo ritorno sperando in buone notizie-sparendo all’interno del varco dimensionale,lasciando la gemma da sola dentro quello spiazzale erboso,mentre osservava rapita l’ambiente intorno a lei,inconsapevole che Bianco e Sapphire la stessero osservando da dietro i trochi degli alberi,sedendosi al centro della piccola radura e lasciandosi irrorare dolcemente dai caldi raggi solari che quel piccolo angolo terrestre le poteva concedere,venendo cullata dal vento che le scompigliava dolcemente i capelli,fino a quando non senti dei passi avvicinarsi lentamente a lei,mettendola rapidamente in allarme e rialzandosi rapidamente da terra sfoderò un tridente ambrato dal suo gioiello,puntandolo verso gli intrusi che le stavano davanti
-E’ davvero una bella coincidenza-esclamò la gemma arancione puntandole verso il viso la sua arma,lasciando inizialmente scioccata la gemma bianca che guardò con paura la sua oppositrice –Non pensavo che in questa dimensione esistessero ancora dei diamanti a capo di Homeworld-lanciandosi di scatto verso di lei pronta ad infilzarla con il suo tridente –Sarà un piacere per me estirpare la minaccia che voi rappresentate per gli universi con le mie stesse mani-pronta ad eseguire un affondo diretto verso la gemma del diamante,quando all’improvviso tra di loro apparì un portale rosso scarlatto,dove uscì Sapher con in mano la sua spada che intercettò il colpo della guerriera gemma,facendola velocemente indietreggiare,mentre Sapphire velocemente creò un manto di ghiaccio sul terreno dal quale uscirono delle stalagmiti,imprigionando in una sorta di gabbia la guerriera arancione,la quale con una semplice stoccata eseguita dalla sua arma,riuscì rapidamente a liberarsi,continuando ad osservare con rabbia il diamante,che con timore rivolse il suo sguardo verso il ragazzo dai capelli lunghi che l’aveva salvata da morte sicura
-Nessuno tocca mia nonna senza passare prima per il mio cadavere-esclamò l’ibrido gemmo-serafico,puntando contro la sua spada bicolore verso la sua avversaria
-Sapher-esclamò Bianco con le lacrime che minacciavano di uscire dai suoi occhi –Sono così felice di rivederti-abbracciandolo rapidamente da dietro,lasciando sconcertata la guerriera dinanzi a loro,la quale ritrasse rapidamente la sua arma,rimanendo ferma ad osservare il tenero gesto affettivo che la sovrana di Homeworld rivolgeva al ragazzo,il quale notando la sua oppositrice riporre l’arma,posò anch’egli la sua all’interno del fodero,ricambiando il gesto affettuoso che sua nonna gli stava donando  –E’ una gioia rivederti nuovamente dopo tutti questi anni di lontananza-osservando i cambiamenti che il ragazzo aveva avuto durante il corso di questi nove anni di intensivo allenamento –Sei così simile a tuo padre nel fisico-toccando nel mentre quella lunga e fluente chioma che gli copriva la maggior parte della schiena –Ammetto che questi capelli così lunghi invece sono un qualcosa di nuovo-ridacchiando con gioia,facendo arrossire leggermente il nipote,che lentamente si separava dalle sue braccia
-Diciamo che non ho avuto tempo di tagliarli-camminando verso Sapphire ed inginocchiandosi dinanzi a lei,prendendole con dolcezza entrambe le mani –Ti ringrazio per essere stata paziente con lei-lasciandola inizialmente spiazzata da questa sua affermazione –Posso sentire la sua tristezza ed il suo senso di disagio farsi strada sempre di più nel suo animo-rialzandosi nuovamente ed indirizzando velocemente le sue attenzioni verso la guerriera arancione –Dopo che avrò finito con lei ti aiuterò a risollevare l’animo di Bianco e Perla Gialla-prendendo con entrambe le braccia la sua spada gettandola dietro di lui con sicurezza,dirigendosi con passo lento verso la ragazza arancione,scrutandola con attenzione mentre si avvicinava,osservando la sua forma esile e sinuosa accentuata dalla tuta nera che aveva indosso,i suoi capelli bianchi che si muovevano fluenti insieme al vento ed i suoi occhi arancione scuri,che lo attiravano al loro interno,facendolo distrarre dalla sua intenzione iniziale,ritrovandosi improvvisamente a pochi passi dalla gemma soldato,che rimaneva anch’ella basita ad osservarlo con la bocca lievemente spalancata e con i suoi occhi che si perdevano in quelli del ragazzo,lasciandosi trasportare dalla stessa strana sensazione che stava pervadendo il corpo e la mente del suo avversario,mentre avvicinava lentamente il palmo della sua mano sinistra verso Sapher,il quale la imitò con la mano destra poggiandola sopra quella di lei e rimanendo in quella posizione immobili e senza alcuna reazione da parte di nessuno di loro
-Non ho mai incontrato qualcuno capace di farmi sentire così impotente e confusa-esclamò la ragazza guardandolo con strana passione negli occhi –Tu sei il primo che mi fa sentire così strana-
-E lo stesso effetto che tu stai provocando in me in questo istante-esclamò il ragazzo separando lentamente la sua mano da quella di lei,scuotendo velocemente la testa,cercando di riassestarsi e di ritornare in controllo dei suoi sensi –Posso sapere con gentilezza il tuo nome bellissima creatura?-
-Il mio nome originale è Diaspro sfaccettatura 6XT9 taglio 5FT-arrossendo vistosamente a causa del complimento rivoltole dal ragazzo contenuto all’interno della sua domanda –Ma tutti mi chiamano Skinny vista la mia struttura quasi simile ad una perla-deviando rapidamente lo sguardo dagli occhi dell’ibrido
-E’ davvero un bel nome che ti si addice-cominciando lentamente a tremare,mentre gli poggiava lentamente una mano sopra la guancia –Io sono Sapher un ibrido gemmo-serafico nato e cresciuto sulla Terra-attirando sia con il suo gesto che con le sue parole nuovamente gli occhi brillanti della ragazza,che celavano al loro interno un piccolo accenno di confusione che non passò inosservato allo sguardo attento del gemmo-serafico,che sorrise nervosamente dinanzi alla guerriera
-Com’è possibile la creazione di un ibrido?-domandò basita poggiando sopra la mano del ragazzo anche una delle sue –Non pensavo che in questo universo fossero capaci di concepire una tale progenie-
-Universo?-accarezzandole dolcemente il viso –Quindi tu non sei originaria della nostra dimensione-guardando la gemma fare un cenno negativo con la testa –Quindi ora mi è chiaro il perché tu manifesti una bellezza per niente paragonabile a nessun essere che ho avuto l’onore di incontrare-lasciando scorrere la mano dalla sua guancia,attraverso il collo fino a giungere alla zona delle spalle –Tu sei unica nel tuo genere-poggiandole anche l’altra mano sulla spalla opposta,avvcinando lentamente le sue labbra verso quelle di Skinny,la quale senza opporre resistenza si lasciò trasportare dentro quel semplice atto affettivo pieno di mille emozioni,che un semplice bacio le stava donando ogni secondo che passava,con le sue labbra che si incrociavano con quelle del ragazzo senza opporsi ed assecondando invece i suoi movimenti,con le due gemme dietro di loro che osservavano sconcertate e basite il comportamento dei due ragazzi,con Diamante Bianco che rimaneva con gli occhi fissi e la bocca  spalancata,con il corpo completamente immobile ed incapace di reagire o di opporsi a questa effusione affettiva,mentre Sapphire sorrideva con gioia nel vedere il ragazzo apparentemente felice e spensierato
-Come per Lance anche per Sapher è stato un amore sbocciato da un colpo di fulmine-pensò la gemma azzurra giungendo entrambe le mani al petto –Posso solo sperare che il sentimento che stanno provando entrambi sia duraturo ed eterno-alzando il suo sguardo verso la sovrana di Homeworld,toccandole la manica del braccio ed attirando le sue attenzioni –Anche se non ho le visioni del futuro posso affermare con certezza che loro due sono fatti per stare insieme-sussurrò l’ex comandante incrociando le braccia al petto ed eseguendo un cenno affermativo con la testa
-Ma come puoi presupporre che loro avranno una storia insieme attraverso un semplice atto superficiale?-le domandò con aria interrogativa,non riuscendo nel mentre a staccare gli occhi dai due amanti –Neanche si conoscono e già si baciano!-estendendo in bracco,indicandoli entrambi –Non posso permettere che mio nipote faccia lo sbaglia di stare con una gemma che non conosce-venendo fermata prima ancora che potesse muoversi dal gioiello azzurro,che con i suoi poteri congelò l’erba sotto i suoi piedi
-Mi dispiace ma non ti posso permettere di rovinare la loro felicità-ribatté sbattendo con forza il piede contro il terreno semi-congelato –Ti ricordo che quando Lance si innamorò di perdutamente di Perla tu non ti opponesti e gli permettesti di provarci pur sapendo che avrebbe potuto tranquillamente fallire-
-E tu come fai a sapere questa cosa?-eseguendo un piccolo passo all’indietro,liberandosi dalla morsa congelante dell’amica
-Diciamo che Lance non era un tipo capace di mantenere segreti certi aspetti della sua vita-cominciando vistosamente a ridacchiare,facendo sospirare il diamante dinanzi a lei,la quale si lasciò rapidamente trasportare dall’allegria del suo ex comandante,iniziando anch’ella a ridere,non accorgendosi però che dinanzi a loro vi erano i due ragazzi,che le osservavano con sguardi interrogativi
-Io non so cosa ci sia da ridere?-domandò con sarcasmo il ragazzo avvicinandosi lentamente alle due –Ma vorrei portare Skinny a conoscere le altre,in modo tale che spieghi loro anche la sua situazione-guardandole con occhio imperativo e categorico che fece inizialmente spaventare le due gemme –Quindi è arrivato il momento di tornare-materializzando un portale bianco avorio alle sue spalle,con uno sfondo che rispecchiava in parte il salotto della casetta sulla spiaggia –Ci vediamo dall’altra parte-lanciandosi al suo interno,mentre teneva Skinny per mano,venendo seguito successivamente senza esitazione da Sapphire e per ultimo da una riluttante Diamante Bianco nei confronti della nuova arrivata,che le facevano presagire un futuro irto di oscurità e sofferenza,dando un’ultima occhiata al meraviglioso paesaggio boschivo,prima di sparire dentro quel vasto portale,abbandonando ogni singolo angolo di natura e ripensando mentre viaggiava alla pericolosità che Naya rappresenta per i loro mondi e per tutti gli esseri viventi che vi abitano.
 
Note dell’autore
Io:Un capitolo molto sdolcinato,mi hai illuso con un finto combattimento
Sapher:Io non ho illuso nessuno
Skinny:Non c’era voglia di combattere da parte di nessuno dei due
Io:La prossima volta fatelo almeno un combattimento
Sapher:D’accordo la prossima volta ti accontenteremo
Io.Ti ringrazio,ma ora per celebrare l’ingresso di Skinny all’interno della storia,sarà lei a chiudere il capitolo
Skinny:Perché proprio io?
Sapher:Perché essendo una nuova entrata ti tocca farlo
Skinny:E va bene
Allora cari lettori e care lettrici ci vediamo al prossimo capitolo

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Capitolo 9
*** La tenacia di Serienor ***


La tenacia di Serienor
 
Nella vaste pianure desertiche dentro l’antico tempio serafico,Serienor studiava con cura ogni manoscritto o libro riuscisse a trovare sulle divinità creatrici dell’universo,focalizzando la sua attenzione verso le sezioni che descrivevano il comportamento di Naya,rinchiudendosi dentro la sua libreria privata immerso nella più profonda oscurità,con la scrivania debolmente illuminata da una piccola candela e con uno strano vento gelido che ne muoveva delicatamente la fiamma e che si insinuava lentamente all’interno delle sue ossa,facendolo tremare mentre rimaneva seduto immobile sopra una semplice sedia di legno usurata dal tempo,intento ad esaminare una pergamena redatta in lingua serafica in compagnia delle ombre che gli scaffali e libri generavano da quella piccola fiammella,con il suo lento sospirare a fargli da sottofondo ed un lieve rumore di passi farsi sempre più vicino a lui.
-Non dovresti stare rinchiuso in questa libreria per tutto il giorno-esclamò Noir manifestandosi da dentro quell’oscurità –Non fa bene alla tua salute precaria-
-Sono già morto una volta ed ho rischiato di morire ancora dopo la guerra con Homeworld-continuando a sfogliare quell’antica pergamena,strofinandosi lentamente gli occhi per la stanchezza –Non m’importa della mia salute-alzandosi lentamente dalla sedia,afferrando la piccola candela con la mano sinistra ed avventurandosi all’interno di quella vasta biblioteca inseguito dalla paladina oscura –L’unico obiettivo che mi preme tutt’ora è sconfiggere colei che mi ha riportato alla vita-
-Ma non può diventare una malattia tutto questo-osservandolo camminare dentro quel grande labirinto di libri e pergamene –E’ passata solo qualche ora da quando Sapher se né andato e tu torni nuovamente ad isolarti in questa polverosa libreria!-sbattendo il pugno sopra uno scaffale
-Tu non puoi capire quello che sto provando in questo momento-fermandosi di spalle alla gemma nera –Non puoi comprendere cosa si prova ad essere un resuscitato di Naya-girandosi rapidamente verso di lei,mostrando i frammenti incastonati sul suo petto –Significa perdere tutto e non affezionarsi a nessuno-tentando di trattenere le lacrime dai suoi occhi –E tutt’ora mi maledico per essermi affezionato a quel ragazzino ingenuo-stringendo con forza il bastone nella sua mano sinistra
-Non posso credere a queste parole-ribatté la gemma scuotendo la testa in segno di dissenso –Anche se sei stato un sottoposto di Naya non significa che tu non possa riscattarti-avvicinandosi lentamente a lui,prendendogli con dolcezza dalla mano destra la candela,ponendola vicino al petto –Oppure provare affetto per qualcuno-
-Non è così facile come credi dopo aver passato la propria vita tormentare i vari esseri viventi e non-viventi con le mie stregonerie-abbassando lentamente lo sguardo a terra per la vergogna –Come comandante della mia razza passavo le mie giornate ad aiutare il mio popolo-stringendo con forza i pugni e deglutendo con violenza –Come discepolo di Naya ho causato solo sofferenza nei vari universi-
-Ma ora ti sei ravveduto ed è questo quello che conta di più ora-poggiandogli una mano sulla spalla con dolcezza –Sei diventato il maestro di un ragazzino che aveva perso i suoi punti di riferimento e lo hai trasformato in un fiero guerriero-Vedendo qualche lacrima percorrere il suo viso segnato dai segni delle varie battaglie che ha combattuto durante il corso della vita –Devi essere fiero dei suoi progressi e della guida che gli hai fornito in un momento difficile-
-E’ stato l’unico a trattarmi con rispetto anche dopo avergli rivelato tutto quello che ho fatto a suo padre e sua madre-portandosi il braccio davanti agli occhi,cercando di coprire le iridi luccicanti dalle lacrime –E’ stato l’unico a scalfire questo cuore di pietra-lasciando scioccata la gemma nera nel vedere per la prima volta l’antico serafico aprire il suo animo e rivelarle tutto quello che celava al suo interno –Da quando Sapher è entrato nelle nostre vite non ho fatto altro che ripensare ad ogni singolo istante in cui Krystal ha cercato di farmi desistere dall’ottenere la mia vendetta-camminando lentamente verso la scrivania e sedendosi con pesantezza sopra la sedia usurata dai secoli –Sono stato così cieco in tutti questi anni che non voglio più commettere lo stesso sbaglio-osservandola con intensità negli occhi grigi come le nuvole –Sappiamo entrambi che non ho più molto tempo in questo mondo-voltando lentamente il suo sguardo verso uno strano orologio in pietra flebilmente illuminato da due fiammelle,con le lancette che invece di muoversi in senso orario si spostavano nel verso opposto,segnando un numero a due cifre al centro del quadro di controllo –Poco meno di dieci giorni e potrò finalmente addentrarmi nei meandri del sonno eterno-esclamò con un sorriso amaro decorargli il viso
-Allora questo è un motivo valido per passare un po’ di tempo con lui prima di andartene-ribatté la gemma oscura incrociando entrambe le braccia al petto
-Per quanto io voglia,non posso farlo-toccandosi con la mano la lunga chioma bianca –Se voglio aiutarlo devo scoprire cosa ha in mente Naya-osservando con gli occhi tutte le pergamene ed i libri situati sopra ogni scaffale –Ancora oggi non ho scoperto molto sul suo piano e di certo non posso andarmene senza avergli lasciato almeno un indizio-
-E’ comprensibile-esclamò la gemma poggiandogli la mano sopra il dorso di quella dell’anziano –Ma in questo modo non riuscirai mai a trovare una risposta-tirandolo lentamente da quella polverosa sedia –Riposarsi anche solo per qualche ora aiuta sempre a ridarci la carica necessaria per continuare a pieno il nostro lavoro-tirandoselo con forza verso l’uscita della biblioteca,ma venendo ostacolata dal serafico che con forza infilzò il suo bastone all’interno del pavimento,impedendole di continuare a proseguire verso la porta e di portarlo fuori dall’oscurità
-Se mi lasci la mano e la smetti di trattarmi come un bambino allora di seguirò-ritraendo lentamente la mano e manifestando un candido sorriso,che rassicurò rapidamente la guerriera oscura,la quale camminò insieme al serafico fuori da quella stanza tetra e colma di sapere,avventurandosi insieme dentro un grande e vasto corridoio il pietra illuminato da torce con fiamme rosso fuoco vivide come il sole,dirigendosi con lentezza verso la stanza principale del tempio,dove al suo interno erano situate diverse statue di pietra rappresentanti i più alti esponenti del popolo serafico e al centro di esse,vi era collocato un piedistallo con un amuleto dorato con dieci pietre dai colori dell’arcobaleno situati all’interno di tre anelli,che intersecandosi tra di loro formavano una struttura piramidale -Noir devi conservare questo nella tua gemma-esclamò il serafico prendendo con lentezza l’antico manufatto con entrambe le mani e donandolo alla ragazza oscura –Quando sarà il momento dovrai darglielo e rivelargli i segreti che si celano al suo interno-ricevendo un cenno affermativo da parte di lei,che nel frattempo prese con cure l’artefatto dalle mani dell’antico guerriero ed incanalandolo attraverso un fascio di luce dentro il suo gioiello –Ti ringrazio per…-interrompendosi istantaneamente dal parlare,udendo in lontananza uno strano applauso solitario che si faceva sempre più forte e persistente,voltando il suo sguardo verso il grande varco da cui erano entrati e trovando dinanzi ad esso una grande e snella figura incappucciata,che teneva tra le sue mani un grande spadone rosa splendente e scintillante
-E così bello vedere come il grande comandante Serienor si sia ridotto a fare il sentimentale-esclamò lo strano essere cominciando a ridacchiare malignamente
-Come hai fatto ad entrare all’interno di questo luogo sacro?-domandò Noir manifestando rapidamente lo spadone nero dal suo gioiello,puntandolo con decisione verso il viso nascosto dalla cappa nera dell’entità
-E come osa un difetto come te farmi delle domande?!-rispondendo con rabbia con altra domanda alle gemma nera,che completamente avvolta dalla furia si avventò con forza verso l’entità incappucciata con una serie di fendenti,che sbatterono con violenza sopra la lama dell’emissario oscuro,generando delle violenti onde d’urto che incrinarono le statue e le pareti della stanza,lasciando apparentemente impassibile Serienor,che da lontano osservava la gemma abbattersi con furia verso il misterioso invasore,senza però riuscire a scalfirlo neanche con la punta della sua lama
-E questa è tutta la forza che il braccio destro del Dittatore Oscuro possiede-eseguendo un fendente che spazzò lontano da lei la perla nera –Sei così patetica ed insignificante-puntandole da lontano la sua lama verso il petto,generando sulla punta in metallo una strana sfera rosa scura elettrica –Sarà un piacere per me eliminarti da questo mondo-lanciandogli un raggio laser di immane velocità,che venne però facilmente schivato dalla paladina oscura,che assunse rapidamente la sua forma demoniaca ed il massimo del suo potere che risiedeva dentro la sua gemma
-Non sono così facile da battere come credevi-rivelando due iridi blu notte,che secernevano uno strano liquido nerastro che percorreva il suo viso rigato da strane vene d’acciaio,un dente aguzzo che fuoriusciva dalla sua bocca e un braccio scheletrico metallico con degli artigli affilati come lame di rasoio –Potrai pur essere stata superiore quando ero nella mia forma precedente-gesticolando con il suo braccio trasformato,cercando di prenderne rapidamente confidenza –Ma ora sono molto più forte rispetto a prima-
-Questo lascialo giudicare a me-sparendo rapidamente dinanzi agli occhi indifferenti della gemma,riapparendo alle sue spalle ed eseguendo un fendente orizzontale verso di lei,che non riuscì neanche a penetrare la sua carne di luce,riuscendo solamente a tagliarle in parte il vestito ed a rivelare sotto di esso una striscia metallica che impediva alla lama di entrare –Ma cosa?!-si domandò stupefatto l’entità allontanandosi rapidamente dalla sua avversaria
-Come ti ho detto prima non sarà come all’inizio-scattando verso il suo oppositore con immensa velocità,alzando al cielo il braccio sinistro cercando dargli un’artigliata,venendo fermata dalla spada dell’entità,che però non poté arrestare un fendente verticale caricato dal basso da parte dello spadone impugnato dal braccio destro della guerriera nera,che le taglio parte della cappa ed il corpo nascosto al suo interno,osservando lentamente l’entità dividersi in due e cadere al suolo separato e morente dinanzi ai suoi occhi,quando improvvisamente il corpo dell’essere misterioso svanì e riapparì davanti a lei ancora integro e pieno di vitalità,mentre il suo corpo si ritrovò di colpo fortemente debilitato e pieno di ferite gravi inflittale da numerosi fendenti,che non aveva mai visto seguire all’entità dinanzi a lei,abbandonando rapidamente la forma demoniaca ed accasciandosi lentamente a terra per il dolore e senza più la forza di continuare il duello contro il suo avversario,che nel frattempo si avvicinava a lei e rideva senza controllo
-Ci sei andata quasi vicino dall’eliminarmi-puntandole contro il viso la punta della sua spada –Mi dispiace doverti eliminare,ma non vedo altro modo affinché tu possa espiare la colpa di essere un tale difetto-abbassando rapidamente verso il viso della gemma nera,venendo però rapidamente fermata da un colpo di martello da guerra da parte di Serienor,che situato davanti alla sua compagna guardava cagnescamente l’entità davanti a loro,mentre teneva tra le mani la sua gigantesca arma ed aiutava Noir tramite l’ausilio di due statue semoventi,che le permettevano lentamente di rialzarsi
-Noir ti consiglio di stare indietro da questo momento in poi e di non interferire-materializzando attraverso i suoi poteri la sua armatura da guerra logorata ed usurata dal tempo –E’ arrivato il mio momento di combattere contro questo emissario di Naya-
-Quanto tempo che non si ci vede mio caro Serienor?-domandò l’entità incappucciata ridacchiando e con un po’ di ironia decorare le sue parole
-Molto tempo mia cara Diamante Rosa-rispose l’antico guerriero,facendo gesto alla sua sfidante di rivelare il suo viso,con l’emissario della divinità che lentamente si portò due mani sopra il cappuccio,portandoselo dietro la testa e rivelando un candido viso rosa acceso,con dei capelli lisci e fluenti ancor più scuri della sua carnagione,che si nascondevano all’interno della grande veste nera come l’oblio –Posso ben vedere che ti sei alleata con Naya per poter finalmente ottenere la tua vendetta contro di me dopo quella clamorosa sconfitta su Star Seraph-continuò con ironia il serafico,osservandola con aria di superiorità,mentre poggiava pesantemente il martello da guerra sulle sue spalle
-Quando sono stata resuscita ero a conoscenza del fatto che tu fossi stato richiamato alla vita-stringendo con forza l’elsa della sua lama per la rabbia –Il semplice fatto di stare dalla stessa parte mi disgustava con tutta me stessa-digrignando i denti –Ma la fortuna qualche volta è anche dalla mia parte-ridacchiando debolmente,portandosi una mano sopra la fronte,cercando invano di contenersi –Il tuo rifiutare la convocazione ti ha reso un ricercato agli occhi della dea ed io ne ho approfittato per avere l’incarico di eliminarti personalmente-puntandogli contro la spada con sicurezza -Questa volta sarò io a prevalere-
-Il tuo difetto è sempre stato quello di parlare troppo-cominciando a correre verso il diamante rianimato,caricando un martellata verticale che sbatte con violenza sopra il pavimento,con la gemma che schivò in fretta il colpo eseguito dal serafico,preparandosi ad effettuare un affondo,che venne anticipato dal suo oppositore che lanciò due micro-bombe,che esplosero causando una cortina fumogena spessa,che nascose al suo interno le movenze dell’anziano,il quale cominciò a camminare con passo felpato al suo interno,avvicinandosi nuovamente il più possibile alla gemma,estraendo un pugnale da dentro la manica,tentando di infilzarla alle spalle al livello del gioiello,venendo fermato mentre colpiva dalla mano dell’avversaria,che gli strinse con forza il braccio mentre lentamente si voltava rivelando due occhi rossi intensi che riuscivano a penetrare quella fitta nebbia oscura
-Non penserai che io mi faccia battere da un trucco così banale-stringendogli braccio al punto tale da fargli perdere la presa sul pugnale –Sei diventato vecchio e patetico mio caro Serienor-lanciandolo con violenza verso una delle pareti della stanza,distruggendo nel volo alcune statue,che al loro interno rivelarono degli scheletri in perfetto stato e senza i segni del tempo a deteriorarne lo splendore
-Sarò anche vecchio-rialzandosi a fatica,tenendo saldo tra le sue mani il martello da guerra –Ma ti ricordo che i miei poteri si estendono anche oltre la vita stessa-materializzando le sue ali verdi incandescenti,lasciandosi avvolgere da un aura del medesimo colore,che gli lascio scoperti solamente gli occhi ora colorati da un blu acceso,dai quali fuoriuscirono piccoli raggi di energia che colpirono le ossa all’interno delle statue,rianimandole e preparandole alla battaglia contro il diamante,che osservava compiaciuta la tenacia di Serienor nel voler continuare inutilmente a combattere,guardando i non-morti circondarla e caricare verso di lei con audacia,venendo però facilmente spazzati via da un fendete circolare che distrusse con un solo colpo la loro struttura debole e fragile,lasciandola da sola dinanzi al suo oppositore,che rimaneva immobile a fissarla in attesa di una sua mossa
-Dimmi Serienor-esclamò la gemma rosa ridacchiando –Cosa ti spinge a voler combattere contro di noi?-allontanandosi lentamente da lui e dirigendosi verso Noir,che rimaneva a terra di schiena senza forze e senza alcuna possibilità di reagire –Cosa ti spinge a voler fare per forza la cosa giusta?-ruotandola con il petto rivolto verso l’alto,dandole un calcio e puntando la lama verso la sua gemma nera lievemente incrinata ed allo stesso tempo incandescente –Io proprio non lo capisco-abbassando repentinamente la lama verso il gioiello,mentre un sorriso sadico si manifestava sul suo viso,venendo però rapidamente sostituito dallo stupore,nel vedere il corpo della gemma sparire da sotto la sua lama,senza lasciare alcuna treccia,voltandosi con furia verso Serienor e scorgendo la gemma nera semi-incosciente tra le sue braccia
-E’ la speranza in un universo privo di guerra a darmi la forza-mentì il serafico nascondendo le sue vere intenzioni ed intenzionalità
-Non esisterà più alcun universo intriso dalla guerra non appena recupereremo i quattro frammenti dell’Oblivion-strofinandosi con lentezza i capelli con la mano –L’alta sacerdotessa ci ha promesso di ricreare i tre universi sotto il controllo della dea-
-Creerà un mondo senza guerre o conflitti-poggiando nel mentre una mano sopra il gioiello della gemma,irrorandola con uno strano fumo grigiastro che penetrava lentamente al suo interno –Ed anche senza libertà-aprendo dietro di se un portale nero con delle scariche elettriche rosse tutte intorno –Noir tu sei l’ultima speranza per portare il mio messaggio-gettando la gemma incosciente dentro il varco dimensionale e rimanendo da solo dinanzi alla gemma rosa,che visibilmente seccata dall’insistenza del serafico,si lanciò alla carica,eseguendo un affondo che penetrò in profondità le carni dell’anziano ,che cominciò a sputare sangue dalla bocca e con l’aura che velocemente cominciò a dissolversi,lasciandolo scoperto e senza più alcuna protezione,quando improvvisamente la situazione si capovolse ed al posto di Serienor vi era invece Diamante Rosa con un pugnale che penetrava con forza dentro la sua gemma posta sull’ombelico e con il serafico che lentamente lasciava la presa sul manico,indietreggiando con passo barcollante dalla sua avversaria,cadendo all’indietro e rimanendo con la schiena poggiata al muro,guardando il diamante estrarre il pugnale dal suo stomaco e rimarginare le sue ferite come se il colpo subito non fosse mai avvenuto,voltandosi con rabbia verso di lui,cominciando nel frattempo però a ridere come un’ossessa nel vederlo ridotto ormai in quello stato pietoso e senza più la possibilità di muoversi
-Hai già utilizzato il tuo terzo ed ultimo tentativo-esclamò ridendo di gusto nel vedere il suo acerrimo nemico morire davanti ai suoi occhi –Sei stato uno sciocco a pensare di battermi nello stato pietoso in cui vessavi prima del combattimento-
-Io sapevo benissimo di non poterti battere-iniziò l’antico guerriero ridendo mentre del sangue colava copioso dalla sua bocca –Ma ti ho costretto ugualmente ad usare una seconda volta il potere di cambiare il destino-continuò ridendo –Ed in più mi hai rivelato il piano che Naya ha ideato-tossendo sangue e piegandosi in avanti su se stesso -Ora Noir possiede incamerata nella sua gemma sia le tue parole che le mie conoscenze-continuando a tossire sempre più pesantemente –Ho vinto ugualmente anche se la mia vita è arrivata alla fine-
-Maledetto-avventandosi con furia verso il suo avversario,affondando rapidamente la sua spada nel petto di lui,notando con sgomento che il corpo di Serienor era diventato etereo e sempre più evanescente,con sfere di luce verde che cominciavano lentamente a salire verso il cielo,rendendolo sempre più trasparente dinanzi ai suoi occhi
-Sapher ti sconfiggerà e ti relegherà nel posto in cui meriti di stare-venendo avvolto dopo queste ultime parole da un fascio di luce che lo fece scomparire,lasciando dietro di se solamente il suo martello da guerra,ormai senza più un padrone a maneggiarlo e Diamante Rosa,che digrignando i denti si disperava per la rabbia che provava nell’essere stata ancora una volta imbrogliata dal suo antico nemico,eseguendo numerosi e forti pugno contro la parete in pietra,che sembrava cedere dopo ogni colpo subito,venendo sempre di più incrinata e danneggiata da quella scarica infinita,quando improvvisamente i pugni cessarono e la rabbia che la gemma provava furono sostituiti da uno strano ghigno malefico,che nascondeva al suo interno l’ira nel non essere riuscita a dare all’antico guerriero il colpo di grazia con le sue mani
-Mio caro Serienor con le tue ultime parole ti sei tradito-esclamò ridendo e dirigendosi verso l’uscita del tempio –Chiunque sia questo Sapher sarò ben lieta di eliminarlo per annientare anche la tua ultima speranza-camminando con passo lento e deciso verso l’esterno della sala,giungendo velocemente all’esterno della struttura,osservando la luna ergersi alta nel cielo e con il freddo che faceva da padrona alla landa desertica,indossando rapidamente la sua cappa nera come le ombre,dirigendosi con immane ostinazione verso il luogo dove il giovane ibrido risiedeva,focalizzando la sua mente sulle varie torture che ella avrebbe potuto eseguire su di lui e su tutte le altre creature organiche dell’universo.
 
Note dell’autore
Io:Un altro membro del vecchio team ci ha lasciati
Diamante Rosa:Meglio così…almeno ho più spazio
Serienor:Non credo proprio
Diamante Rosa:Come fai ad essere ancora vivo?!
Serienor:Siamo fuori dalla storia,in questa dimensione siamo tutti vivi
Io:Ed allo stesso tempo soggetti a me,quindi chiudete in fretta il capitolo
Serienor:D’accordo…basta che stai calmo e ci penso io
Bene cari lettori e care lettrici ci vediamo al prossimo capitolo

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Capitolo 10
*** La determinazione delle Crystal Gems ***


La determinazione delle Crystal Gems
 
Dinanzi ad una piccola casetta di legno il sole calava lentamente dal grande cielo terrestre illuminato di un intenso arancione,che diventava sempre più scuro,assumendo con il passare del tempo una colorazione simile a quella delle profondità marine,con le stelle che lentamente si destavano dal loro torpore e si mostravano poderose all’interno di quel quadro infinito che solo la terra con la sua atmosfera poteva fornire agli esseri organici che vi abitavano,con il mare che si frastagliava con dolcezza sopra le bianche coste di Beach City,accompagnando con i suoi suoni soavi il paesaggio che in tutto il suo splendore si mostrava davanti agli occhi di un’attonita Perla Gialla,che da dietro la finestra della casetta,ammirava ogni singola zona di quel piccolo angolo terrestre,rimanendone come incantata ed impossibilitata ad allontanare anche solo per un instante i suoi occhi dal mare,mentre dietro di lei seduta sopra uno sgabello in legno vi era Sky,che osservava la gemma esile con particolare cura ed attenzione,sospirando e rattristandosi nel vederla persa in quello che sembrava il vuoto senza fine che attanagliava la sua anima immortale,incrociando lentamente le dita tra di loro e portandosi entrambe le mani sotto il mento,chiudendo gli occhi ed abbassando la testa,in attesa che anche una singola parola o squittio uscisse dalla bocca della sua amica.
-Gialla non puoi rimare in eterno dinanzi a quella finestra-esclamò con decisione la perla azzurra,alzando nuovamente il suo sguardo verso di lei,senza però ricevere alcuna risposta –Posso comprendere la tua sofferenza-venendo interrotta dalla perla,che sbatté con forza il pugno destro sopra il muro della casa
-Tu non puoi capire-sussurrò con voce flebile ma udibile visto il silenzio che regnava in quella piccola casetta sul mare –Nessuno può comprendere l’odio che sto provando-lasciando cadere dai suoi grandi occhioni una scia di lacrime che gli attraversava prepotente il volto –Nessuno può aiutarmi-
-Il tuo odio non è difficile da capire per una gemma che come me ha vissuto a stretto contatto con la morte-alzandosi dallo sgabello,cercando di avvicinarsi alla gemma gialla,che con scatto improvviso si girò verso di lei,dandole un pugno sul viso,facendola barcollare e cadere all’indietro,toccandosi con la mano la guancia dolorante,rivolgendole uno sguardo rabbioso,ma che velocemente si trasformò in uno di compassione,non appena vide l’atteggiamento e l’espressione persa del gioiello di Homeworld
-Tu non sai proprio niente-mordendosi il labbro inferiore con i denti –Tu non hai visto tutte quelle gemme morire-abbassando i suoi occhi rossi per le lacrime,verso le sue mani fredde e tremanti –Non hai visto la tua compagna di fusione saltare in aria per fermare invano un nemico-portandosi le mani sopra i capelli,scuotendo la testa con violenza  -Ed infine sopravvivere per pietà di un nemico che voleva soltanto farci annegare nella nostra stessa disperazione-con una lugubre risata che riecheggiava con persistenza nella sua mente –E vederlo nei miei ricordi prendersi costantemente gioco di me a torturarmi mi sta lentamente distruggendo-
-Se tu permetti che tali sentimenti e visioni si impossessino di te-rialzandosi lentamente dal suolo –Allora non sarai mai in grado di ottenere la tua rivincita verso di loro-materializzando la sua falce da dentro il suo gioiello –E la corruzione avanzerà sempre di più verso il nucleo annientando quello che resta di te-
-La corruzione era un’arma creata da Diamante Giallo durante la fine della guerra-ribatté la gemma gialla con decisione –Non può avvenire spontaneamente-
-Ne sei proprio sicura?!-indicando il gioiello dell’amica con la punta della sua arma,ed evidenziando un piccolo puntino nero situato al centro di esso che si stava lentamente facendo sempre più grande –Io ho visto molte gemme cadere sotto i colpi sferzanti della loro mente malata-camminando lentamente verso di lei con passo lento e deciso –Ma non permetterò che proprio tu cada sotto l’influsso azzerante della corruzione-con la ragazza gialla che osservava spaventata la gemma azzurra avvicinarsi minacciosamente con la sua falce gigantesca verso di lei –Tu devi obbligatoriamente combattere i tuoi fantasmi-
-E se invece volessi cadere e dimenticare?!-ribatté la perla gialla spiazzando la ragazza davanti a lei,che strinse con ancor più forza l’arma che brandiva
-Sarebbe soltanto un insulto a coloro che ti hanno voluto bene-poggiando con lentezza la punta della falce sopra quel piccolo punto nero come la pece –Il motivo per cui riusciamo a sopravvivere in determinate situazioni-lasciandosi sfuggire una lacrima da sotto quella frangia blu che le copriva entrambi gli occhi –E’ per dare in futuro pace a quelle povere anime che si sono sacrificate per un bene più alto-
-E solo combattendo anche per loro riusciremo a dargli la pace che meritano-aggiunse Garnet uscendo da dentro la porta del tempio in compagnia di Lapis,Peridot,Ametista,Steven e Connie,con quest’ultima che teneva in braccio un neonato da capelli neri riccioluti e dalla carnagione leggermente scura come la madre,che riposava all’interno di un fagotto costituito da un piccolo lenzuolo avvolto tutt’intorno a lui –E ad assicurare un future alle generazioni che verranno-osservando con la coda dell’occhio il bambino dormiente tra le braccia della donna
-Riesci finalmente a comprendere che ancora niente è perduto?-ribatté con forza la gemma azzurra,mentre guardava con fermezza il gioiello giallo girare il suo sguardo per tutta la stanza,continuando a piangere come una fontana e tramutando lentamente la sua espressione abbattuta in una sorridente ed irta di gioia,con quella piccola sfumatura ombrosa che iniziò rapidamente a dissiparsi,facendo fuoriuscire dalla gemma della ragazza un piccolo fumo nero che si diradò velocemente a contatto con l’aria,lasciando finalmente libero e privo di impurità la sua pietra preziosa,che cominciò improvvisamente a brillare lasciando tutti stupefatti nel vedere un tale ed intenso bagliore,dal cui interno fuoriuscì una spada di ferro in acciaio temprato,dalla lama bianca come la luce ed affilata al punto tale da riuscire a tagliare anche l’essenza stessa di un essere vivente
-Ora posso capire le tue parole mia cara Sky-afferrando determinazione la lama lucente che aveva creato attraverso il suo turbinio di emozioni –Noi non possiamo ancora arrenderci-sentendosi come toccare la spalla mentre parlava,voltando rapidamente lo sguardo verso la zona interessata,non vedendo però nessuno dietro di lei,ma riuscendo ugualmente ad udire un lieve suono soffocato ma soave che le diede ulteriore forza e coraggio –Combatterò anche per te Rosa-pensò mentre osserva con ardore la lama della sua spada,vedendo riflesso sopra di esso l’apertura improvvisa di un portale alle loro spalle,dal cui interno apparvero Sapher in compagnia di Diamante Bianco,Sapphire e di uno strano quarzo esile ed elegante nelle forme del corpo,la quale osservò con rapide occhiate ogni singola gemma o umano si trovasse al suo interno,incurante degli sguardi scioccati e stupefatti che tutte loro stavano rivolgendo al piccolo gruppo capitanato dall’ibrido
-Un semplice bentornato sarebbe stato più bello in confronto a questi sguardi così inquietanti-esclamò il ragazzo ridendo cercando di smorzare l’atmosfera tesa all’interno del salotto
-Lapis e Peridot ci avevano avvisate del tuo ritorno-esclamò Garnet camminando lentamente verso l’ibrido gemmo-serafico con espressione stoica –Ma vederti dinanzi ai nostri occhi ci dà una gioia che è impossibile descrivere-abbracciandolo di colpo e stritolandolo all’interno delle sue braccia forti,venendo raggiunta da tutte le altre gemme,le quali si unirono a lei in quel semplice atto d’affetto,creando un grande abbraccio collettivo,che lasciò inizialmente confusa la gemma arancione,che in compagnia della sovrana di Homeworld e dell'ex comandante non riusciva a comprendere inizialmente il motivo di un tale festeggiamento,rimanendo immobile ad osservarli fino a quando ognuno di loro con lentezza si separava dal ragazzo,lasciandolo finalmente libero di muoversi e di sedersi sopra uno sgabello situato accanto al bancone della cucina
-Posso solo dire dopo questa grande abbraccio che mi siete mancati davvero tutti quanti-osservando tutte le gemme davanti a lui –E con mia grande sorpresa fere la conoscenza anche di qualche nuova aggiunta alla famiglia-focalizzando i suoi occhi verso quel piccolo fagottino che Connie teneva con tanata cura tra le sue braccia –Ma purtroppo sono venuto a conoscenza del triste destino che è toccato ad Homeworld-toccandosi con la mano la folta chioma che gli copriva la maggior parte della schiena –Con gli stessi nemici che hanno eliminato i miei genitori annientare ogni singolo amico noi avessimo in quel pianeta-sospirando pesantemente ed abbassando lo sguardo verso il pavimento –La pace che avete con tanta fatica costruito è andata distrutta e le nostre forze sono poche per poter affrontare un tale esercito-venendo raggiunto con decisione dalla gemma arancione,che gli poggiò una mano sopra la spalla,attirando la sua attenzione e lasciandogli sfuggire un piccolo sorriso malinconico –Presento ad ognuno di voi la mia nuova amica Skinny,proveniente da una dimensione alternativa alla nostra-lasciando tutti esterrefatti nell’udire una tale notizia fuoriuscire dalla bocca del mezzo-serafico
-Un’altra dimensione?!-domandò con estrema curiosità Peridot,osservando il diaspro dinanzi ai suoi occhi –Ho sempre pensato che la teoria del multiverso fosse irrealistica-
-Invece esistono molte più dimensioni di quanto voi possiate immaginare-esclamò la gemma arancione osservando ognuno di loro con decisione -Il mio vero nome è Diaspro sfaccettatura 6XT9 taglio 5FT,ma come ha detto prima Sapher potete chiamarmi Skinny-eseguendo un mezzo inchino dinanzi ai presenti –La mia missione consiste nel trovare alleati per fronteggiare le armate di Naya-
-Quindi possiamo constatare che Naya ha anche degli obiettivi nel vostro universo-disse Lapis Lazuli,grattandosi il mento con la mano
-Il vero problema non è sapere se ha degli obiettivi-si intromise Peridot ponendosi al centro del gruppo –E’ sapere che tipo di obiettivi-strofinandosi delicatamente i capelli con la mano in segno di nervosismo
-Chissà cosa sta cercando nei nostri universi per causare così tanto trambusto-aggiunse Sapphire sedendosi sopra il divano,sospirando ed incrociando entrambe le braccia al petto,tentando di trovare una risposta a quell’interrogativo che le stava fortemente attanagliando,quando all’improvviso dinanzi alla porta del tempio apparve un portale deforme ed instabile dal cui interno apparve malconcia e ferita Noir che cercava in vano di rialzarsi e di trovare le forze,con il giovane serafico che scattò rapidamente dalla sedia,inginocchiandosi ed afferrando lentamente il corpo della paladina oscura con entrambe le braccia,notando con orrore tutte le ferite che affliggevano il suo corpo,osservandola mentre tentava di aprire lentamente gli occhi e portare con fatica la sua mano destra sopra il gioiello,che si illuminò di una debole luce,materializzando un piccolo gioiello dorato con sfere dai mille colori
-Questo è l’ultimo dono di Serienor-sussurrò tossendo,mentre gli porgeva l’antico manufatto –Lei è qui per eliminare te-svanendo una piccola esplosione dal fumo grigiastro che lasciò dietro di se solamente la gemma sferica di colore nero appartenente alla guerriera,che cadde sopra il freddo pavimento in legno,con il ragazzo che la raccolse le delicatamente e con altrettanta cura la poggiò sopra il tavolo di legno,avvolgendola all’interno di un panno rosso fuoco che estrasse da dentro la sua armatura,rimanendo immobile dinanzi ad un gruppo di gemme attonite a fissare quello strano gioiello che gli era stato donato poco prima di scomparire dall’amica
-Io riconosco quella collana-esclamò Diamante Bianco camminando lentamente verso il nipote,attirando involontariamente la sua attenzione –Con questa durante la guerra Serienor era capace di invocare i Signori Macchina Temporali anche senza avere i tre frammenti dell’albero della vita-toccandola con la punta delle dita –Ti ha fatto un dono davvero pericoloso e potente-con il ragazzo che con le lacrime agli occhi cercava di non pensare alle parole della paladina oscura,si voltò rapidamente verso Garnet,che da dietro il suo visore tentava di nascondere tutto il suo disagio nel dover comunicare a lui la triste notizia che aveva visto con le sue visioni future
-Serienor è riuscito a sopravvivere?-domandò con paura nella sua voce,mentre gli tremava inconsciamente la mano sinistra,che teneva saldamente la collana dorata all’interno del palmo
-Mi dispiace Sapher-esclamò la gemma rossa sospirando –Ma non ho visto alcun futuro in cui Serienor sarebbe sopravvissuto-lasciando sconcertato il ragazzo che si abbandono ad un pianto silenzioso ed irto di sofferenza –Tu però devi andartene via da qui-avvicinandosi con fermezza davanti al ragazzo –Il nemico che sta per giungere non è alla tua portata-con gli occhi dell’ibrido che si spalancarono di colpo non appena udirono quelle parole fuoriuscire dalla bocca della fusione
-Io non intendo scappare-ribatté con decisione,sbattendo con forza il pugno sulla parete –Se un emissario di Naya vuole la mia vita che venga pure a prendersela-sguainando la spada dalle sue spalle infilzandola con violenza sul pavimento –Mio padre,mia madre e Serienor non hanno mai abbandonato il campo di battaglia durante una guerra-osservando tutte le gemme con determinazione e rabbia animare il suo spirito –Sia nel bene che nel male loro hanno combattuto per i loro ideali ed io non sarò da meno-venendo affiancato da Skinny che gli poggiò una mano sopra la spalla,mostrando un caldo sorriso sul volto
-Di certo non ti lascerò rischiare la vita da solo e senza alcun aiuto-manifestando il suo tridente ed impugnandolo con fermezza –Ed in più sarà sempre bello fare fuori un altro emissario della divinità-
-Voi due siete due testardi-esclamò Lapis toccandosi la fronte con rassegnazione –Ed è per questo motivo che verrò con voi-avvicinandosi con leggiadria verso di loro,manifestando nel mentre la sua lama di ghiaccio e le sue ali acquatiche –Ci vuole qualcuno che vi controlli-ridacchiando vistosamente
-Voi invece rimarrete qui dentro per proteggere il bambino-esclamò Diamante Bianco camminando lentamente verso Sapher,sguainando con violenza la spada lucente che gli fu donata da sua sorella prima della sua dipartita –La nuova generazione è più importante di vecchi folli come noi che hanno tentato invano di cambiare l’universo-sorridendo con strana determinazione avvolgerle lo spirito –E poi potrò anche scaricare la mia rabbia verso qualche sgherro privo di spina dorsale-
-Garnet-attirando rapidamente le attenzioni della fusione –Quando arriverà il nostro nemico?-aprendo la porta d’ingresso e rimanendo immobile dinanzi alla linea che separava l’esterno dall’interno
-Poco meno di una trentina di minuti-sistemandosi con l’indice destro il visore sul viso
-Allora sarò fuori ad aspettarlo-rispose sorridendo malignamente,varcando nel frattempo la soglia della casa sulla spiaggia,che portava all’interno di una vasta distesa sabbiosa illuminata dalla luce bianca della luna,scendendo lentamente le scale in legno in compagnia delle tre gemme sue alleate,fermandosi di spalle dinanzi alla grande statua,in attesa dell’arrivo del loro nemico,con il vento che scompigliava le loro chiome fluenti e con la voglia di rivalsa ad alimentare i loro spiriti indomiti.
 
Note dell’autore
Io:Finalmente potremmo vedere uno scontro memorabile
Sapher:Oppure una clamorosa sorpresa
Io:No…basta sorprese è arrivato il momento di combattere
Sapher:Tranquillo…stavo scherzando
Skinny:Questa volta ci sarà una battaglia in piena regola
Sapher:E vedremo chi vincerà se noi o lui
Io:Quindi si prospetta uno scontro interessante
Sapher:Mi sembra ovvio
Io:Allora stavolta ci penso io a chiudere il capitolo
Bene cari lettori e care lettrici ci vediamo al prossimo entusiasmante capitolo

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Capitolo 11
*** La forza dei Diamanti ***


La forza dei Diamanti
 
La luna si ergeva immensa al centro di un cielo blu pieno di stelle,che venivano riflesse dalla superficie di un oceano stranamente irrequieto e movimentato,con le onde che si frastagliavano con forza sulla costa sabbiosa e con un vento freddo avvolgere l’intera zona marittima,penetrando con lentezza l’interno delle carni delle quattro gemme che con decisione aspettavano l’imminente arrivo del loro avversario,con le armi sguainate e con la furia espressa dai loro sguardi decisi e privi di paura,osservando con i loro occhi la città ormai dormiente e priva di vita,con le luci dei lampioni che fornivano quella luce necessaria affinché potessero scrutare l’ingresso della spiaggia con attenzione,con Sapher che nel mentre tentava di mantenere il pieno controllo dei suoi sensi e del suo spirito,cercando di non cadere all’interno della spirale di odio e di follia che si stava lentamente formando nel suo animo inquieto dopo aver visto la sua mentore ritirarsi nel suo gioiello dinanzi ai suoi occhi,indossando con lentezza l’antico manufatto dorato dalle pietre multicolore intorno al collo,sospirando pesantemente e notando in lontananza una strana figura avvicinarsi lentamente a loro con in mano una spada di un colore rosa scintillante,avvolta completamente da una cappa nera come le ombre che celava al suo interno la sua identità,arrestando la sua avanzata non appena vide i quattro guerrieri aspettarlo armati e pronti a fronteggiarlo.
-Pensavo che solo Serienor fosse stato così folle da affrontarmi-esclamò l’incappucciato ridendo –Non avrei mai pensato che quello scarto di una perla arrivasse a dirvi della mia presenza-
-Lei non è uno scarto-esclamò con fermezza l’ibrido gemmo-serafico mettendosi in testa al gruppo,osservando con ira il loro nemico,che non smetteva di ridere –Vale sicuramente più di quanto tu sia valso nella tua vita-
-Ti stai sbagliando mio caro ragazzo-portandosi la mano sinistra sopra l’orlo del cappuccio,tirandolo lentamente all’indietro e rivelando il suo volto dinanzi a tutti –Un membro dell’autorità diamante è superiore ad ogni essere dell’universo-osservando nel mentre con i suoi occhi una Diamante Bianco scioccata ed allibita,che cercava invano di nascondere la sua paura –Non è vero mia cara sorella?-
-Diamante Rosa-esclamò la sovrana di Homeworld,tremando non più per la paura,ma per la rabbia,digrignando i denti con forza e stringendo con furia l’elsa della sua spada –Come ti sei potuta alleare con colei che ha distrutto la nostra casa?-le domandò puntandole contro il viso la punta della sua spada
-Si tratta solo di una questione di potere mi cara sorella-togliendosi l’enorme cappa nera e rivelando sotto di esso un’armatura del medesimo colore della sua spada,con un buco a forma di diamante nella zona dell’ombelico dove era situato il suo gioiello scuro e dal colore rosso sangue –L’unico modo per comandare è quello di ottenere sempre maggior potere-generando una fiamma azzurra sulla sua mano sinistra –Con il potere si possono tenere sotto la propria influenza ogni essere vivente dell’universo-
-Ti sbagli-ribatté Skinny intervenendo nella conversazione tra le due sovrane –Solo compassione e gentilezza possono portare ad una vera armonia nell’universo-sbattendo il tridente contro la sabbia
-Come osa un quarzo difettoso dirmi come funziona l’universo?!-esclamò leggermente adirata l’ex sovrana,mentre osservava con cura il simbolo che la gemma arancione portava sulla sua tuta –E soprattutto un gioiello sottoposto a Diamante Nero non può parlarmi di compassione-spiazzando la paladina oscura con quelle sue parole al veleno –Ho affrontato il vostro sovrano una volta è posso confermare che è un vero demone-mostrando un piccolo sorriso malvagio,leggermente nascosto dalla sua mano – Forse anche peggio di me-causando una lieve irritazione nel diaspro,che si stava per lanciare all’attacco,venendo però fermata da Lapis Lazuli,che si frappose tra le due,invocando nel mentre due gigantesche mani acquatiche che minacciose puntavano verso il diamante,la quale perdendo rapidamente il suo sorriso,guardò il gioiello blu con serietà mentre infilzava la sua spada nella sabbia
-Io non ti posso permettere di continuare con questa tua follia-disse Lapis con fermezza,lanciando verso di lei le braccia acquatiche che sbatterono con violenza sopra la sabbia,non colpendo la gemma rosa che afferrando la spada velocemente,riuscì a schivare il colpo e ad allontanarsi da loro e dalla zona acquosa che le stava di fronte,posizionandosi davanti ad una grande parete rocciosa,che le impediva apparentemente di ritirarsi –Mia madre mi ha raccontato in passato del tuo senso di giustizia-generando delle sfere di acqua,che rapidamente si tramutarono in kunai di ghiaccio affilati –Non posso credere che ora tu ti sia ridotta ad essere una schiava di Naya-lanciandoli con il potere della mente ed infilzando solamente la parete rocciosa,senza mai riuscire a colpirla ed a ferirla
-Giustizia,onore ed integrità-esclamò il diamante scandendo ogni singola lettera di quelle tre parole –Sono soltanto dei mezzucci per gente debole per sentirsi forte-scaraventandosi verso la gemma blu con la sua spada,tentando di infilzarla al petto,ma venendo bloccata dallo scudo di Sapher,il quale mettendosi al centro tra le due,tentò anche di colpirla al volto con un fendente orizzontale,con il diamante che schivò con rapidità felina il contrattacco del serafico,allontanandosi da loro con velocità e rimanendo ad osservarli con disgusto,mentre puliva la sua spada con un panno bianco leggermente insanguinato –Devo ammettere che non siete così deboli come pensavo-continuò ridacchiando lievemente –Non come l’uomo a cui ho strappato questo pezzo di stoffa-lanciandolo in aria e bruciandolo con un semplice schiocco delle dita,facendo innervosire con quel suo gesto il giovane ibrido,che venne rapidamente controllato da Diamante Bianco con il braccio,facendogli comprendere di doversi fare da parte,mentre cominciò lentamente a camminare verso quella che una volta era sua sorella
-Dopo la prima guerra serafica non avrei mai pensato di rincontrarti ancora una volta nel mondo dei vivi-esclamò la sovrana venendo avvolta da un’aura bianca come la polvere stellare,con la guerriera rosea che la guardava con stupore –Ero inizialmente felice di averti rivista ancora una volta-manifestando delle catene bianche delle maniche della sua armatura e dietro la sua schiena,le quali puntavano minacciose la gemma dinanzi a lei –Ma ora dopo aver visto quello che sei diventata voglio solo frantumarti-lanciandole contro tutte le catene in una sorta di tempesta di ferro,che cercava invano di infilzarla e di ucciderla,riuscendo unicamente a colpire il terreno sabbioso un momento dopo che la gemma si spostava dal luogo dell’impatto –Questa volta non sarò io a piangere la tua morte-sparendo da davanti gli occhi attoniti della guerriera rianimata –Ma sarai tu a pregare di non morire-riapparendo alle sue spalle con la spada puntata sulla schiena di lei affondandola con violenza dentro il suo petto,facendole emettere un piccolo rantolo sofferto,ma che non riuscì ad abbattere completamente la sua avversaria,la quale subito dopo il colpo subito cominciò a ridere senza controllo,afferrando con la mano sinistra la lama della gemma bianca,tirandola sempre di più all’interno del suo petto e spezzandola con la forza impressa dalla pressione della mano sul ferro,respingendo nel mentre con un calcio il diamante,che cadde all’indietro,ma che riuscì a sollevarsi rapidamente con le sue catene
-Questo non avresti mai dovuto farlo sorella-voltandosi lentamente verso di lei con sguardo iracondo e pieno di odio,stringendo con forza la presa sopra l’elsa della sua arma –Non esiste tradimento peggiore quando viene condotto dalla tua stessa famiglia-lanciandosi all’assalto della gemma bianca,eseguendo numerosi fendenti orizzontali,che sbattevano con potenza sopra le catene,che fungevano da scudo per la sovrana,che indietreggiava lentamente dopo ogni colpo subito,fino a toccare con la schiena la parete rocciosa che circondava tutta la costa di Beach City,rimanendo immobile a subire ogni singolo colpo di Diamante Rosa,che sembrava divertirsi nel vederla apparentemente sofferente sotto i suoi incessanti colpi di lama,che creavano scintille non appena si incrociava con il metallo bianco delle catene,con Sapher che guardava in lontananza insieme alle altre gemme lo scontro tra sua nonna ed il servitore di Naya,con la rabbia che alimentava il suo spirito e la voglia di rivalsa per vendicare la morte di Serienor farsi strada sempre più in profondità nel suo animo,che lo spinse improvvisamente a correre verso entrambe le gemme,quando improvvisamente un urlo provenire dalla gemma bianca arrestò la sua avanzata
-NON DEVI INTERVENIRE!-urlò il diamante,aprendo le sue difese ed allontanando con un colpo rapido e veloce la sua avversaria –Questa è la mia battaglia e nessun altro deve intervenire-ribatté con decisione,mentre si avvicinava minacciosa con le sue catene verso la gemma rosa,la quale ansimando per la stanchezza alla quale era stata sottoposta in meno di una giornata,cominciò a mostrare vari segni di cedimento,infilzando la spada sopra il terreno come sostegno,osservando per la prima volta con timore la sua avversaria,la quale si fermò dinanzi a lei con occhio indifferente ed impassibile
-Non deve per forza concludersi con la tua morte mia cara sorella-esclamò Bianco ritraendo lentamente le sue armi –Possiamo trovare una soluzione ed essere di nuovo unite-tendendole una mano in segno di pace,osservando la gemma rosa sorridere ed avvicinarsi lentamente a lei,nascondendo dietro le sue spalle un pugnale con cui era pronta a trafiggerla e frantumare il suo gioiello,quando all’improvviso un anello da battaglia venne lanciato dall’alto,causando un’enorme esplosione non appena tocco la superficie sabbiosa,creando un enorme muro di vetro che separò le due gemme,con entrambe che guardarono sopra tale costruzione,notando la presenza di uno strano essere incappucciato,che afferrò l’anello volare verso di lui,ponendolo intorno al suo corpo,mentre lo teneva con entrambe le mani,fissando da dietro il suo vestito lungo nero il diamante resuscitato impaurito dalla sua presenza,saltando dalla cima di quel muro,che andò lentamente a sgretolarsi,atterrando dinanzi all’ex sovrana che cadendo all’indietro,lasciando cadere il suo pugnale dalle mani,cercò lentamente di indietreggiare,tentando di sfuggire al suo inquisitore
-Qualcosa non va Diamante Rosa?-domandò l’essere mascherato con freddezza,mentre si sfilava nuovamente l’anello attorno al corpo e lo tramutava in due lame ricurve,che si unirono alle sue braccia –Riesco a percepire per la prima volta paura e terrore nei confronti di un tuo compagno di squadra-
-La tua presenza non è mai un buon presagio stratega dell’est-ribatté nervosamente il diamante sollevandosi da terra con lentezza –Soprattutto quando interrompi un combattimento-
-Non lo avrei mai interrotto se tu non stessi compiendo un atto così poco onorevole-indicando con la mano sinistra il pugnale caduto alla sinistra di lei –Dopotutto si trattava di tua sorella e non volevi neanche annientarla con dignità dopo i millenni che presumibilmente avete trascorso insieme-continuò sospirando pesantemente,cercando di contenere il dissenso verso le metodologie di combattimento della sua alleata
-Tu non sei nessuno per mettere in discussione i miei metodi-rievocando la sua spada dal suo gioiello,lanciandosi con foga verso l’entità mascherata,che schivò rapidamente il suo attacco,venendo rapidamente sostituito nel combattimento da Diamante Bianco,la quale ancor più adirata nel vedere la sorella tentare di ucciderla alle spalle con un pugnale,non esitò a rilasciare le sue catene contro di lei,trafiggendola in più parti sul suo corpo e soprattutto sul suo gioiello,che venne perforato e spezzato in due metà,con l’ex sovrana che guardò con stupore Bianco prima di sparire in una coltre di fumo nero che lasciò dietro di se i frammenti del suo gioiello,che cominciarono lentamente a trasformarsi in polvere e venire spazzati via con il vento insieme alla sabbia,lasciando dietro di lei solamente il ricordo della sua perfidia durante lo scontro
-Questo è il prezzo dei tuoi crimini mia cara sorella-esclamò con rabbia,venendo improvvisamente colta da un senso di stanchezza e spossatezza che avvolse tutto il suo corpo facendola cedere sulle sue gionocchia,crollando sopra la sabbia,con Sapher,Lapis e Skinny sopraggiungere il più fretta possibile per aiutarla e prestarle soccorso,mentre la figura incappucciata osservava con le spalle poggiate sopra la parete rocciosa,la scena toccante dinanzi ai suoi occhi celati dal cappuccio,cominciando stranamente a ridere ed attirando le attenzioni del giovane ibrido e della paladina oscura,i quali tenendo saldamente le armi tra le loro mani,le puntarono rapidamente verso il secondo sottoposto di Naya,il quale ritrasformò con noncuranza la sua arma nuovamente in un anello
-Non c’è bisogno di continuare a combattere-esclamò con decisione l’incappucciato,tenendo nel frattempo tra le sue mani l’anello che gli circondava il corpo –Non sono venuto qui per causare problemi-fermandosi dinanzi ad un Sapher incuriosito e da una Skinny iraconda,che premeva con forza i palmi sopra l’asta del suo tridente ambrato –Anzi sono venuto per darvi un aiuto-
-Noi non possiamo credere ad un emissario di Naya-venendo rapidamente fermata dal ragazzo che con un braccio,le impedì di lanciarsi verso l’essere incappucciato –Ma…Sapher-osservandolo con espressione stupefatta e scioccata nell’essere fermata proprio da colui che pensava riuscisse a comprenderla più di tutti
-Ti ho visto nel castello di mio padre insieme ad un altro che discutevate riguardo all’arca-avvicinandosi all’entità con passo deciso,mentre lo scrutava attentamente con lo sguardo,tentando di comprendere ogni singola mossa del suo interlocutore –Parlavate di come la nave fosse importante per i fini di un piano più alto-infilzando con violenza la spada all’interno della superficie sabbiosa –E ciò mi porta a chiederti che cosa volete fare tu e lui per distruggere questo mondo?-
-Non proprio distruggere…ma salvare-ribatté l’entità con voce solenne –L’arca ha una funzione che tuo padre non sospettava minimamente mentre la stava costruendo-voltando lentamente il volto celato verso la casetta in legno,scorgendo uscire da essa Garnet accompagnata da Peridot,mentre inseguivano una rivitalizzata Noir,che correva con in mano il suo spadone verso l’uomo incappucciato,che senza spostarsi era pronto a subire il colpo della gemma nera,venendo rapidamente fermata da Sapher che sguainando con velocità la spada dal terreno,bloccò con difficoltà il fendente della sua mentore,lasciandola apparentemente turbata ed allibita nel vederlo proteggere un servitore della divinità
-Sapher che cosa stai facendo?-domandò con gli occhi spalancati,ritirando con estrema velocità la lama da quella superficie di quella dell’ibrido,ma tenendo in posizione pronta ad eseguire un altro attacco –Lei è il nemico che ha eliminato Serienor-
-Lui non è Diamante Rosa-rispose con freddezza lasciando attonita la gemma davanti a lui –Lei è stata frantumata da Diamante Bianco-voltandosi verso suo nonna,che lentamente con le cure idrocinetiche di Lapis riusciva a riprendere le forze e a rialzarsi
-Allora lui chi sarebbe per meritarsi la tua protezione?-domandò con rabbia la gemma nera,facendo sparire il suo spadone,ma osservando con eguale ira l’essere dinanzi ai suoi occhi grigi come le nubi di tempesta
-Lui è un nostro vecchio nemico-rispose Garnet incrociando le braccia al petto –Ma un in passato fu anche un alleato di Lance-con tutte le gemme che osservavano con attenzione il guerriero resuscitato di Naya,mentre la fusione esponeva a tutti loro la sua vera identità –Dico bene…Motonari-
-E’ incredibile come tu ancora ti ricordi di me dopo cinquecento anni di distanza dal nostro ultimo incontro a Sekigahara-esclamò l’essere cominciando a ridere,mentre nel frattempo si sfilava la lunga veste nera,il suo abbigliamento tendente alle più svariate tonalità di verde,con giacca verde con le maniche di forma rettangolare,rinforzate in metallo come scudo alle sue braccia coperte da due guanti neri,dei pantaloni in seta di uno colorito verde acqua,situato dal ginocchio in giù all’interno di due paia di stivali lunghi del medesimo colore dei guanti ed estraendo da dentro la manta che prima lo copriva un cappello lungo dello stesso colore della sua giacca ma rincurvo sull’estremità,collocandolo sopra la sua testa,nascondendo i suoi capelli lievemente lunghi e fluenti di un marrone intenso ed adombrando leggermente con l’ombra dovuta al copricapo i suoi due occhi dipinti dello stesso colore dei suoi capelli,i quali osservavano divertito ed allo stesso tempo intrigato la fusione davanti a lui,che impassibile lo scrutava da dietro il suo visore –Dopo tutto cosa mi potevo aspettare dallo stratega delle Crystal Gems di Quarzo Rosa-
-Che cosa ti ha spinto a ritornare nel mondo dei vivi sotto il servizio di Naya?-
-Diciamo che ho i miei interessi per essere tornato-voltandosi nuovamente verso l’ibrido gemmo-serafico che osservava confuso entrambi gli esseri –Visto che tu sei il diretto discendente di Lance mi sembra il minimo rivelarti la mia identità-esclamò ridacchiando –Il mio nome è Motonari Mori capoclan del clan Mori e Daimyo del Chugoku,nonché stratega delle armate dell’ovest ed alleato di tuo padre –
-Tu sei l’unico umano resuscitato da Naya durante il suo reclutamento?-domandò Sapher rinfoderando la spada nel fodero posizionato dietro la sua schiena
-C’è ne sono altri della specie umana che sono resuscitati sotto gli ordini di Naya-rispose lo stratega con strana serietà sostituire i sorrisi e le risate precedenti –E tutti ugualmente pericolosi e forti come un diamante-sospirando pesantemente –Ma con queste domande egualmente giuste ci stiamo però allontanando dal vero motivo per cui sono venuto fino a voi-guardandolo dritto negli occhi –L’arca ha la capacità di viaggiare tra i vari universi e di fungere da ponte verso il luogo dove tutto ha avuto origine-vedendo arrivare con la coda dell’occhio anche le altre gemme –Naya vuole riunire i quattro frammenti dell’Archenius,per poter finalmente uscire dalla prigionia che i suoi guardiani le hanno costruito e creare ancora una volta dolore e morte in tutte le dimensioni conosciute-
-Quindi stai dicendo che dovremmo viaggiare tra le dimensioni per recuperare questi frammenti e distruggerli?-domandò Lapis aiutando nel frattempo il diamante a camminare per la stanchezza
-Questo è l’unico modo-rispose con rassegnazione
-Allora che cosa stiamo aspettando-esclamò con foga Ametista,facendosi strada tra tutte le gemme –Diamo una bella lezione a questa divinità che vuole causarci tutti questi problemi-
-Per la prima volta mi trovo d’accordo con una di voi-schioccando le dita e materializzando un portale alle sue spalle –Allora sarà meglio muoversi-osservando Sapher che lentamente si voltò verso Steven e Connie che erano sopraggiunti insieme all’ultimo gruppo di gemme che si era aggregato alla discussione
-MI dispiace ma vi devo chiedere di rimanere su questo pianeta-esclamò lasciando scioccate le gemme intorno a lui –Non voglio che le vostre vite siano messe in pericolo-guardando il piccolino tra le braccia della donna –Non vorrei che anche lui provasse quello che ho dovuto passare con la morte dei miei genitori-accarezzandogli dolcemente la testa –E poi ci serve qualcuno che difenda il pianeta in nostra assenza-rivolgendo loro un caldo sorriso,che gli fece rapidamente capire il perché delle sue parole,ricevendo da essi un cenno affermativo di risposta ed osservando lentamente ognuna delle gemme sparire all’interno del portale,seguite dal nuovo alleato e da Sapher,che prima di sparire si voltò un’ultima volta verso di loro.
-Riusciremo a tornare tutti quanti vivi-entrando all’interno dell’apertura spaziale,lasciando dietro di lui sposi in compagnia della loro progenie,che osservavano speranzosi la luna sopra le loro teste,augurandosi e pregando di riabbracciare ognuno di loro nuovamente dopo questa lunga avventura e di riportare nuovamente la pace sia nel loro che nei vari universi.
 
Note dell’autore
Io:Un nuovo alleato e nuove avventure aspettano il nostro gruppo di gemme
Garnet:Come se già quelle precedenti non ci sono bastate
Lapis:Almeno sarà qualcosa di totalmente nuovo
Sapher:Speriamo che siano almeno intriganti+
Sky:O almeno belle da leggere
Io:Da quando tutto questo scetticismo nei miei confronti
Lapis:Mai avuto,sono soltanto della considerazioni
Io:Allora visto che siete in vena di considerazione,perché non chiudi il capitolo
Lapis:Nessun problema
Allora cari lettori e care lettrici ci vediamo al prossimo capitolo

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Capitolo 12
*** Un nuovo universo ***


Un nuovo universo
 
Nel castello dell’immortale caduto ragnatele e polvere ormai decoravano le pareti e le varie decorazioni situate al suo interno,il decadimento che il tempo stava portando con se dentro quel luogo sacro e pieno di ricordi stava cancellando ogni singola traccia del passaggio di coloro che ne avevano varcato la soglia,con spiragli di vento che penetravano quelle fredde mura una volta curate ed ora malridotte ed irte di crepe,con nessuno a sistemarle o a prendersene cura,lasciando l’intero castello da solo ad essere consumato dai vari millenni che sarebbero susseguiti sul pianeta Terra,fino a quando un portale non si aprì al suo interno,rivelando le Crystal Gems varcarne la soglia e rimanere scioccate nel vedere le condizioni pietose in cui il castello vessava,con Lapis e Peridot che cercavano di comprendere il motivo per cui si fosse ridotto in quello stato dopo aver resistito fin dall’inizio della guerra di ribellione,camminando lentamente verso il trono in pietra con lo schienale ora spezzato e deforme e con un pugnale rosa infilzato con violenza sopra il bracciolo sinistro semi-spaccato
-Diamante Rosa deve essere giunta in questo luogo prima di arrivare da noi-esclamò sconsolata la gemma blu,accarezzando la ruvida pietra prima di giungere al pugnale ed estrarlo con forza,buttandolo successivamente lontano da loro –Come ha potuto danneggiare questo luogo senza sapere a chi appartenesse?!-stringendo con forza entrambi i pugni per la rabbia,tentando di controllare i suoi istinti feroci e primordiali
-Potrà anche non averlo conosciuto in vita-esclamò Motonari,allontanandosi dal gruppo ed osservando il castello che dopo millenni finalmente poté ammirare con i suoi stessi occhi –Ma noi morti non smettiamo nell’oltremondo di osservare le gesta e le imprese dei vivi-avvicinandosi con cautela verso la sorella del suo amico defunto –Diamante Rosa sapeva sicuramente che cosa stava facendo e perché-poggiandole con timore una mano sulla spalla –Bisogna solo sperare che non abbia distrutto il motivo per cui siamo venuti fino a qui-voltandosi rapidamente verso il corridoio centrale del castello,con Lapis che sospirando,si voltò con sguardo triste e dismesso verso l’antico guerriero umano,che nel frattempo aveva cominciato lentamente la sua traversata verso il grande corridoio,seguito dalle altre gemme che guardavano inorridite lo stato in cui la nemica precedentemente sconfitta aveva ridotto quell’oasi dove le gemme potevano trovare ristoro e conforto,venendo raggiunte in fretta dalla gemma acquatica,che camminava con lo sguardo basso e con la sua forza interna di volontà spezzata nel osservare la dimora del suo amato fratello devastata dalla guerra contro la divinità,scendendo con lentezza senza che se ne accorgesse una lunga scalinata anch’essa in parte danneggiata,che condusse tutte loro all’interno di un hangar sotterraneo,stranamente integro e senza alcun danno strutturale,dove al suo interno giaceva inutilizzata e splendente l’arca usata da Lance per i suoi viaggi nell’universo.
-Fortunatamente è ancora integra-esclamò sorridendo l’umano mentre si avvicinava con lentezza verso la grande astronave,aprendo il palmo dinanzi ad ella,manifestando un simbolo runico serafico che permise l’apertura del portello principale,che diagonalmente formava un ponte verso l’interno del costrutto metallico,entrandovi al suo interno,seguito senza ricevere alcuna forma di protesta da parte di nessuna delle gemme e giungendo dinanzi ad una sala di comando finemente attrezzata con numerosi apparecchiature poste ai lati ed una grande sedia di comando posta al centro della stanza,dove erano collocate due leve di pilotaggio in acciaio –Proprio come me la ricordavo dopo la mia ultima visita-sistemando con la mano il copricapo sulla sua testa,prima di voltarsi verso il gruppo di guerrieri dietro di lui,che immobili attendevano spiegazioni riguardo al piano stabilito per fermare le folli ambizioni di Naya –Il nostro primo obiettivo è raggiungere l’universo beta per sugellare l’alleanza con Diamante Nero-osservando con intensità Skinny,che improvvisamente divenne nervosa e strinse per paura la mano di Sapher in cerca di conforto –So benissimo che la tua missione era quella di reclutare guerrieri di questa dimensione per fronteggiare l’esercito dell’alta sacerdotessa-eseguendo un mezzo inchino,allontanandosi dalla postazione di comando –Quindi ti chiedo di comandare la nave e di portarci nel tuo mondo-con la gemma arancione che guardava stranita l’ibrido gemmo-serafico,che con un semplice cenno della testa e con un sorriso sul suo volto,le fece prendere coraggio e le consentì di camminare con decisione fino al centro di comando –Sono sicuro che sarai all’altezza del compito che ti ho assegnato-concluse lo stratega sorridendo,mentre osservava la gemma accendere i motori della nave e posizionare entrambe le mani sopra i comandi di guida
-Lapis…Peridot…Sapphire…Sky-esclamò Garnet dalle retrovie,rivolgendosi con fermezza alle quattro gemme,che si voltarono con decisione verso il loro comandante –Posizionatevi nelle postazioni laterali e cercate di fornire tutto il supporto possibile al capitano Skinny-ricevendo un rapido cenno affermativo dalle quattro,che in fretta corsero verso i computer laterali,impostando velocemente ogni comando potesse permettere alla paladina oscura di pilotare con più facilità l’Arca Onore Silente,che nel mentre veniva lentamente sollevata da una serie di pistoni mobili che la portavano lentamente in superficie,con l’apertura nel frattempo del tetto dell’hangar che li trasportò all’interno della valle,osservando dietro di loro il castello in rovina,mentre lentamente si sollevavano dal suolo
-Coordinate impostate-esclamò la gemma verde premendo furiosamente ogni singolo tasto della tastiera del computer di bordo –Siamo pronti per l’accensione del portale inter-dimensionale-sparando attraverso i cannoni della nave dei fasci di luce multicolore,che generarono all’interno del cielo un portale bianco splendente,che sembrava squarciare l’intera atmosfera planetaria con la sua imponenza
-Tenetevi forte-esclamò Skinny stringendo con forza entrambi comandi –Sarà un viaggio un po’ movimentato-attivando i propulsori della nave,che li spedirono ad lata velocità fino al portale,varcandone rapidamente la soglia,trovandosi all’interno di un lungo tunnel multicolore,privo di forma e di consistenza,con la possibilità di poter scorgere tra le sue pareti,alcuni frammenti di vite appartenenti ad altri universi oltre il loro,osservando con incredulità l’ambiente intorno a loro,che sembrò farsi sempre più luminoso e radioso,fino a quando un enorme lampo di luce non li accecò completamente,ritrovandosi improvvisamente nello spazio profondo dinanzi a quello che appariva essere il pianeta natale delle gemme,navigando il più velocemente possibile verso di esso,varcandone con destrezza l’atmosfera nuvolosa ed atterrando all’interno di quello che sembrava un porto spaziale pieno di navi,dove un manipolo di soldati li circondarono armati e pronti ad attaccarli,con in testa al gruppo quello che all’apparenza sembrava un umano avvolto in un’armatura nera come la pece,con il simbolo dei paladini ombra impresso sul petto,un lungo mantello sulle sue spalle,che copriva parzialmente le sue braccia e le sue mani,che tenevano saldamente sotto di esso uno spadone dalla lama viola scuro e con un elmo che gli copriva parte del volto,mostrando unicamente due occhi verdi scintillanti che scrutavano con attenzione la nave che era appena atterrata
-Sono il comandante Alister-esclamò con fierezza il guerriero,allargando il braccio sinistro e portandosi il mantello dietro le sue spalle –Comunicateci chi siete e le vostre intenzioni,altrimenti saremo costretti ad eliminarvi-sbattendo con forza la lama sopra il terreno metallico,osservando nel mentre la nave aprire il portello e scorgere in lontananza la figura esile di Skinny accompagnata da un gruppo di guerrieri gemma
-Distruttore oscuro è un piacere rivedervi dopo tanto tempo-esclamò con un po’ di ironia la gemma arancione,manifestando il suo tridente ambrato –Ci sono state novità durante la mia assenza?-domandò la paladina osservando la città dinanzi a lei con sguardo interrogativo e pieno di preoccupazione
-Nessuna che abbia un’importanza tale da essere ricordata-osservando le gemme dinanzi a lui,notando in lontananza una perla nera che discuteva pacatamente con quello che all’apparenza sembrava Diamante di colore bianco,che fece improvvisamente mettere sulla difensiva il combattente oscuro,che puntò verso la sovrana il suo grande spadone nero –Pensavo che tutti i diamanti fossero stati eliminati da Diamante Nero?-tenendo saldamente la sua arma verso la sovrana bianca che per niente spaventata tentò rapidamente di materializzare la sua arma,venendo rapidamente arrestata da Noir che le fece un rapido cenno negativo,prima di rivolgere nuovamente il suo sguardo verso Alister che sembrava stranamente impaurito nel vederla
-Loro sono dei guerrieri di un'altra dimensione venuti qui per aiutarci-disse Skinny mettendosi dinanzi ad un Alister scosso e confuso –Per ordine diretto di Diamante Nero sono giunta fino all’altra dimensione per reclutarli ed ora non ti farò rovinare tutto solo perché tra loro c’è un diamante-sbattendo con forza la base del tridente sul terreno –Ora se non ti è di troppo disturbo mio caro Alister-spostandolo con violenza e venendo seguita rapidamente dalle altre gemme –Devo fare rapporto al nostro diamante-camminando con decisione verso l’ingresso della città,lasciando dietro di se un allibito comandante,che sospirando cercava di ricomporsi,mentre dava ordini al suo plotone di riprendere le posizioni e di tornare in servizio
-Ammetto che mi hai fatto quasi paura-esclamò Sapher portandosi alla testa del gruppo ed avvicinandosi a Skinny,mentre varcavano lentamente la soglia dell’ingresso principale della capitale,ritrovandosi all’interno della grande via principale dove vi erano tante bancarelle e negozi dove le gemme potevano scambiare o acquistare prodotti di prima necessita o oggetti vari –Non ti ho mai visto in quello stato da quando ti conosco-ignorando l’ambiente circostante e focalizzandosi unicamente sul diaspro arancione
-Non amo rapportarmi in questo modo verso i miei commilitoni-rispose leggermente imbarazzata e con un po’ di rossore estendersi per la guance –Ma a volte quando fanno in quel modo non ho altra scelta-continuò sospirando,mentre guardava con felicità ed orgoglio ogni singola gemma che viveva in pace ed in armonia –Non voglio sembrare dura-salutando mentre passava ogni mercante o cittadino che la vedeva .
-Ma se per svolgere al meglio il mio compito lo devo diventare,sono disposta a farlo-lasciando visibilmente sorpreso l’ibrido gemmo-serafico nell’udire tali parole irte di ardore e passione dalla sua amata
-Posso solamente immaginare la devozione che provi verso il tuo popolo-osservando le gemme che in totale libertà interloquivano e ridevano indifferentemente dalla loro classe sociale –Devi essere molto fiera di essere una paladina oscura-osservando una lacrima scendere e venire rapidamente asciugata da una mano della gemma
-Sono molto fiera di quello che sono diventata-esclamò giungendo dinanzi all’ingresso del castello oscuro,dimora e centro del potere di Diamante Nero –Ma presto comprenderai che molti di noi possiedono un rimpianto che li accomuna-salendo con lentezza ogni singolo gradino opaco e pieno di crepe,superando due guardie,le quali si posizionarono di lato all’entrata,permettendo loro di varcarne la soglia e di penetrare dentro la sacra magione,ritrovandosi al centro di una grande sala flebilmente illuminata da varie torce dalle fiamme blu,con venti soldati situati al suo interno con le lance che puntavano il cielo,sorvegliando zelantemente il contenuto della sala del trono,rivestita con numerosi arazzi neri con il simbolo dei paladini oscuri impresso di un blu notte intenso,un gigantesco dipinto appeso sopra la parete dinanzi all’ingresso,rappresentante il generale Sapher ergersi dalle fiamme e tenere tra le sue mani i cocci dei diamanti caduti e sotto tale raffigurazione un trono d’acciaio oscuro,dove era situato il monarca del pianeta,avvolto da una abito elegante nero logorato dal tempo,il viso celato da una maschera tagliata a metà obliquamente da una cicatrice nera,con le braccia e la schiena collegate tramite dei fili e dei tubi metallici all’artefatto stesso e accanto a lui due figure esili totalmente opposte l’una dall’altra per il colore della loro gemma,alla sua destra una perla bianca ed esile dallo sguardo perso nel vuoto,con i capelli color pesca e dalla carnagione spettrale,vestita da un abito azzurro da ballerina con un diamante nero sul petto,ed alla sua sinistra un’altra perla questa volta nera dallo sguardo grigio come le nuvole che osservava i presenti con sguardo glaciale,completamente avvolta da un’armatura in maglia bianca che metteva in risalto il suo gioiello oscuro sul petto,avvolta da un mantello nero che esponeva il simbolo dell’ordine dei cavalieri,mentre sorreggeva il suo peso con entrambe le mani poggiate sopra l’elsa dello spadone spettrale.
-Vedo che hai portato a compimento la missione che abbiamo iniziato-esclamò il sovrano ansimando e respirando a fatica,mentre con entrambe le mani cercava di alzarsi dal suo trono –Sapevo di poter affidare questa missione a te-alzandosi in piedi ed afferrando nel mentre il bastone accanto a lui,usandolo come sostegno,mentre i cavi dietro di lui si allungavano mentre si avvicinava zoppicando verso la sua fidata e umile cavaliera,osservando nel mentre il gruppo alle spalle di lei
-Mio Diamante…-venendo rapidamente interrotta dal suo superiore,che tossì vistosamente facendo preoccupare le tre gemme –Dovrebbe riposarsi sul trono e non tentare di camminare viste le sue condizioni precarie-
-Non ti devi preoccupare di me Skinny-ribatté il sovrano fermandosi dinanzi a lei ed osservandola da dietro la sua maschera con occhio attento e indifferente –Ricorda che io sono solo di passaggio in questo universo infinito e privo di tempo-voltandosi successivamente verso il manipolo di gemme –Non mi sarei mai aspettato di vedere così tante gemme che non sono stato in grado di salvare nel mio universo-mettendosi a ridacchiare in modo sinistro –Si vede che il Lance di quell’universo ha fatto un ottimo lavoro-osservando prima Lapis Lazuli e Peridot osservarlo con disprezzo e successivamente Sky,che sembrava stranamente confusa e combattuta all’interno della sua mente –Ma ora non importa-avvicinandosi lentamente verso l’ibrido gemmo-serafico con curiosità –La vera incognita di tutto questo sei tu-allungando lentamente la mano guantata e scheletrica verso il ragazzo,che con le pupille osservava quell’arto farsi sempre più vicino,fino a quando Diamante Bianco con la sua imponenza non diede uno schiaffo all’arto del sovrano oscuro,facendolo ritrarre velocemente ed irritando con quel suo gesto il diamante,il quale alzò rapidamente lo sguardo verso l’ex sovrana con ira e collera pervadere il suo animo
-Non osare avvicinarti a lui neanche di un centimetro-esclamò con voce solenne il diamante materializzando la sua spada dal gioiello sul petto –Oppure preparati a subirne le conseguenze-
-Tutti i soldati ad eccezione delle due perle escano immediatamente dalla sala del trono-ordinò con voce imponente ai suoi sottoposti,che senza protestare lasciarono le loro posizioni incustodite,varcando velocemente l’ingresso dei quattro corridoi del castello,chiudendo dietro di essi le porte ed isolando la sala del trono dal resto delle stanze e dal mondo esterno –Un diamante caduto che cerca di dare ordini al dittatore di Homeworld?!-staccando con violenza i tubi metallici dalla sua pelle –Siete soltanto una piaga che ha afflitto l’universo per millenni-evocando delle catene dalla sua schiena che lo sollevarono lentamente da terra –Siete false e doppiogiochiste e per questo meritate l’esecuzione immediata-lanciando all’assalto e sue catene,che si arrestarono per sua volontà non appena udì un urlo provenire dalle retrovie
-FERMATI!-urlò Sky avanzando lentamente tra il Diamante ed il sovrano –So benissimo chi si cela dietro quella maschera e non ti permetterò di macchiarti di un atto così grave come la frantumazione-
-Pensi davvero di sapere chi si cela qui dentro?-domandò con voce tetra e profonda,piena di odio e rancore –Pensi di rivedere lo stesso sguardo pieno di amore e compassione?-afferrando con vigore la maschera sopra il suo viso,tirandosela con violenza e rivelando il suo volto pieno di cicatrici e sfregiato dalla presenza di un occhio bionico,collegato attraverso una vasta placca metallica che ricopriva parte del lato sinistro del viso e una buona zona della sua testa –Io non sono come il Lance che avete conosciuto nel vostro mondo-irrorando il suo pugno destro con le fiamme nere della morte –Io sono stato forgiato dall’odio e dalla collera nell’annientare Quarzo Rosa e la sua ribellione e successivamente deporre e frantumare tutti i diamanti del pianeta per ottenerne il controllo-richiamando mentre parlava le catene che fuoriuscivano dal suo corpo –E creare la pace e l’egualità che con tutte le mie forze ho ricercato-dandogli le spalle e zoppicando lentamente verso il suo trono –Per questa volta vista la mia benevolenza sarete perdonati e scortati da Perla verso le vostre stanze-facendo cenno alla ragazza bianca di avvicinarsi a loro –Per oggi non voglio più vedere i vostri volti o sentire le vostre voci-aprendo con un cenno della mano attraverso i suoi poteri la porta situata alla sua destra,con Perla che con la mano destra fece cenno loro di seguirla,con Sapher e le altre che volevano intervenire per avere delle risposte,con Skinny che voltandosi rapidamente verso di loro gli fece comprendere solamente con lo sguardo di non insistere e di seguire la perla bianca che nel frattempo aveva varcato la soglia del corridoio e che camminava seguita dai loro ospiti verso le zone più interne del castello,lasciando dietro di loro un adirato Diamante Nero,che con le braccia sotto il mento non smetteva di fissarle con collera e rabbia,prima di vederle svanire all’interno del grande tunnel interno,riattaccandosi con dolore ogni singolo tubo metallico che si era strappato,in attesa di stabilire un nuovo incontro con i suoi futuri alleati e di porre finalmente un limite all’avanzata dell’esercito di Naya.
 
Note dell’autore
Io:Questo Lance è davvero simpatico
Lapis:Ti fa venire voglia di tornare nel proprio universo
Peridot:E senza voglia di tornare più a trovarlo
Io:Non sembrava poi così male
Diamante Bianco:Si vede che non sei obiettivo
Io:Invece lo sono
Sapher:Se lo dici tu
Io:Ovvio che sono io a dirlo,ma ora chiudi il capitolo che sono un po’ stanco di sentirvi sempre lamentare
Sapher:Basta che la prossima volta scrivi qualcosa di meno aggressivo
Io:Affare fatto
Sapher:Allora chiudo immediatamente
Bene cari lettori e care lettrici ci vediamo al prossimo capitolo

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Capitolo 13
*** Segreti rivelati nel castello del monarca oscuro ***


Segreti rivelati nel castello del monarca oscuro
 
Le Crystal Gems seguivano senza esitazione la perla bianca dentro il tetro corridoio adornato da qualche torcia dalle fiamme blu come la notte,con molti quadri rappresentanti unicamente la storia di Homeworld fino al dominio incontrastato di Diamante Nero e con qualche piccolo soprammobile impolverato di metallo situato al suo interno,con la serva che smistava con ordine ogni coppia di gemme all’interno delle loro rispettive stanze,con Sapher e Skinny gli unici rimasti durante quella lunga traversata all’interno dell’ala antica del castello,fino al raggiungimento di una piccola porta in legno leggermente usurata dal tempo e nascosta lievemente da una piccola tenda che ne celava parte della superficie,con la perla servitrice che velocemente poggiò la mano sopra l’usurato e rugginoso pomello una volta dorato,girandola verso destra e spingendo con delicatezza la porta cigolante fece cenno loro di entrare,i quali varcarono con titubanza la soglia del loro alloggio,udendo dietro di loro nel mentre la ragazza chiudere la porta,isolandoli all’interno di quella che sembrava una vecchia camera da letto,con un letto a baldacchino dalle coperte bianche di seta e da un telo nero come le tenebre,una gigantesca scrivania in legno con due sedie poste di fianco ad essa,con sopra un alambicco e vari strumenti di alchimia,un manichino in legno con un’armatura dorata su di essa e uno scudo d’argento sopra l’ampia apertura che portava ad un balcone di grandi dimensioni,che forniva una visuale completa della capitale in tutto il suo splendore
-Benvenuto nel mio piccolo angolo di paradiso-esclamò la gemma arancione sorridendo cercando di smorzare lo stato d’animo ingrigito del ragazzo dopo il suo incontro con Diamante Nero –Mettiti pure comodo e cerca di rilassarti prima di incontrare nuovamente il nostro sovrano-dirigendosi verso il letto e distendendosi su di esso con pesantezza e stanchezza
-Io non voglio incontrare di nuovo un essere come quello-esclamò con rabbia il ragazzo camminando verso la grande balconata,osservando con indifferenza nel mentre la strada principale della città sotto i suoi occhi e la vita che fluiva al suo interno –Un uomo che nel suo cuore ha solo rabbia e odio non è degno di considerazione-lasciando completamente scioccata la gemma dietro di lui,la quale alzò rapidamente il busto e con la testa voltò il suo sguardo incredulo e leggermente irritato verso di lui –Non capisco proprio come fate a considerarlo il vostro re-
-Lui ha donato a tutte noi la libertà e la pace che stai vedendo ora dinanzi ai tuoi occhi oscurati dai pregiudizi-scorgendo il ragazzo girarsi con lentezza verso di lei,esponendo uno sguardo malvagio ed irto di odio che esponeva all’interno delle sue iridi un alone violaceo che sembrava avvolgergli tutto l’occhio
-Io non posso accettare questa versione di mio padre-facendo spaventare la gemma nel vedere quell’espressione che le ricordava il suo diamante durante i suoi momenti di ira funesta e parzialmente incontrollata –Il Lance che ho imparato a conoscere nei miei primi dodici anni di vita era buono e compassionevole-digrignando con forza i denti –Non questa ombra incapace di provare un qualunque sentimento umano-toccandosi la fronte con la mano destra,perdendo leggermente l’equilibrio,poggiando la mano sopra il tavolo alchemico tentando di assestarsi sia fisicamente,che mentalmente visto il forte dolore cranico assalirlo improvvisamente e debilitarlo
-Quindi lui nel tuo universo era tuo padre-esclamò la gemma calmandosi,porgendogli la sua mano in amicizia –Perché non mi racconti un po’ di com’era in vita?-le gli domandò sorridendo,con Sapher che accettò con freddezza l’aiuto della compagna,varcando la soglia di quelle tende nere come l’oblio e rimanendo apparentemente da solo con il quarzo arancione che cercava con la sua dolce espressione di calmarlo e di rasserenarlo dopo quella breve ma intensa esplosione di rabbia
-Purtroppo non so molto sul suo passato-esclamò con un po’ di tristezza e di malinconia avvolgergli l’animo in una stretta morsa opprimente –Ma in quel poco tempo in cui ho avuto la possibilità di conoscerlo e si è sempre dimostrato gentile e calmo verso tutti coloro che gli chiedevano aiuto-lasciandosi sfuggire una piccola lacrima scendergli dall’occhio destro –Insieme a mia madre hanno difeso l’universo con tutte le loro forze tentando di mantenere inalterato l’equilibrio-stringendo con forza i pugni sopra le lenzuola –Mi fa rabbia vedere in che stato si è ridotto in questo universo-
-Posso capire a pieno il tuo stato d’animo mio adorato Sapher-afferrando con dolcezza entrambe le mani chiuse,che esprimevano soltanto con la loro durezza e il loro tremolio tutti i sentimenti negativi che il ragazzo provava in quell’instante –Le persone nascono in un modo,ma gli eventi spesso li tramutano in altro-confondendo con quelle parole il suo ospite –Posso comprendere che Diamante Nero ti possa sembrare duro e perfido,ma in passato prima ancora che Naya ci attaccasse per la prima volta lui era sempre per strada ad aiutare e parlare direttamente con il suo popolo-sorridendo nel rimembrare quel periodo dorato della sua esistenza –Anche se celava la sua identità era sempre in prima linea per ognuno di noi-mordendosi il labbro per la tristezza –Ma dopo essere stato ferito quasi a morte per difendere il pianeta si è trasformato in quello che hai avuto la possibilità di vedere ed ascoltare-chiudendo gli occhi e sospirando pesantemente
-Ci tieni molto a lui?-le domandò con dolcezza,poggiandole una mano sopra la guancia,dandole una lieve carezza che la fece malinconicamente sorridere
-E’ stato colui che mi ha dato la facoltà di vivere e di pensare come gemma indipendente dai diamanti-riaprendo le palpebre e guardandolo con uno strano ardore provenirle da dentro l’animo e riflesso dai suoi occhi –Colui che mi ha dato la libertà e la possibilità di incontrare chiunque il mio cuore desiderasse-avvicinando lentamente le sue mani sopra il viso di lui,dirigendo nel mentre con lentezza le sue labbra verso quelle candide e morbide del ragazzo,baciandolo con passione,lasciandosi trasportare da un turbinio di emozioni che le pervadevano tutto il corpo e che stava risucchiando dentro di questa spirale anche l’ibrido gemmo-serafico,il quale perdendo rapidamente l’obiettivo del suo discorso si lasciò trascinare in quel semplice atto d’amore,portando nel mentre il suo busto più vicino a quello della guerriera,mentre lentamente le sue mani scendevano sul corpo di lei,poggiandola nel mentre con dolcezza sopra il materasso,separando le sue labbra da quelle della paladina,rimanendo immobile ad osservare suoi grandi occhi arancioni,che rimanevano come ipnotizzati dallo sguardo del ragazzo,che si avvicinava nuovamente a lei,quando improvvisamente la ragazza strabuzzando gli occhi scosse leggermente la testa,facendogli comprendere di voler finire in quel momento la loro manifestazione amorosa,con Sapher che un po’ deluso dalla reazione della sua compagna,manifestò un piccolo sorriso di comprensione,tentando di nascondere la sua perplessità,distendendosi successivamente accanto alla gemma,poggiando la testa sopra il cuscino e sospirando,mentre guardava il tetto nero del letto a baldacchino
-Tu sei una delle poche cose belle uscite da questo universo dominato dall’oscurità-esclamò il ragazzo sospirando lievemente ed abbozzando un piccolo sorriso sul volto –E non voglio che anche tu venga corrotta da questo regno di tenebra-lasciandosi sfuggire una piccola lacrima dall’occhio sinistro
-Non potrò mai diventare diffidente,iraconda o malvagia-ribatté la gemma girandosi verso di lui,asciugandogli con il dito la lacrima che scendeva lentamente sulla sua guancia –Non finché ci sarai tu al mio fianco-dandogli un rapido bacio sulla guancia,che lo fece stranamente ridere,lasciandola apparentemente confusa da quella reazione inusuale e priva di logica –Cosa c’è di così divertente nel bacio che ti ho dato?-domandò leggermente irritata e stizzita dal comportamento tenuto dal suo ragazzo
-Non c’è niente di divertente-esclamò il ragazzo scendendo dal letto –E solo che mi rende felice avere qualcuno che tiene a me allo stesso modo in cui io tengo a lei-camminando verso l’apertura che portava sull’ampia balconata,varcandone la soglia e fermandosi ad ammirare la capitale sotto i suoi occhi,che con le sue luci sembrava diradare quella giornata nuvolosa piena di ombre
-Ora riesci finalmente a vedere il motivo per cui combatto-esclamò la gemma avvicinandosi con dolcezza dietro di lui,poggiando la testa sopra la sua spalla ed accarezzandogli con morbidezza la schiena con la mano destra,mentre venivano illuminati da un piccolo raggio di luce provenire da una piccola lampadina situata al di sopra dell’apertura
-Ora riesco a vederlo-osservando l’intero panorama davanti ai suoi occhi –Ora riesco parzialmente a capire il perché tu ti stia sacrificando-voltandosi da quel maestoso panorama e dirigendosi con lentezza verso la porta in legno leggermente usurata –Tu rimani qui e riposati-girando lentamente la manopola dorata verso il basso –Io intendo farmi qualche giro per la via principale e vedere cosa questo mondo mi può offrire-chiudendosi la spalle e donando alla sua compagna il meritato riposo che merita dopo le lunghe traversate che lei ha dovuto subire prima che lo incontrasse,camminando per quel lungo corridoio dove prima era stato scortato dalla gemma bianca,ripensando a tutto quello che era accaduto da quando aveva lasciato Serienor e l’antico tempio serafico sede dei suoi allenamenti,sospirando mentre ammirava con tristezza ogni quadro esposto,rimanendo improvvisamente stranito nel vederne uno all’interno di una cornice dorata,invece che in una nera opaca e con dei segni blu suri come cicatrici a deturparne l’oscurità che emettevano,dove era raffigurato suo padre avvolto in una scintillate armatura bianca simile strutturalmente alla sua,mentre teneva sotto le sue mani come una sorta di bastone una spada dritta bianca luminescente e con il suo sguardo non coperto dalla maschera che sembrava osservarlo e scrutare fin dentro il suo animo,rimanendo come rapito da quello strano dipinto,quando alle sue spalle senti un tocco leggero e delicato,che lo fece sobbalzare per lo spavento,voltandosi rapidamente con la mano che teneva saldamente l’elsa della sua spada ancora dentro il suo fodero,trovando dietro di se la stessa la perla che poco prima li aveva scortati,che con uno sguardo quasi impassibile ed incurante del fatto di essere quasi stata minacciata involontariamente da lui,rimaneva immobile senza accennare ad alcun segno di reazione da parte della sua azione avventata
-Vedo che ti ho fatto spaventare-inclinando lievemente la testa verso destra,mentre guardava il ragazzo sospirare e lasciare la presa sull’elsa della sua arma –Non era mia intenzione-eseguendo un mezzo inchino
-Non c’è bisogno che ti inchini per scusarti-poggiandole entrambe le mani sopra le spalle –Cerca di essere il più naturale possibile visto che non c’è Diamante Nero-manifestando un piccolo sorriso sul volto,con la gemma che lo guardò con atteggiamento stranito e confuso dalle sue parole
-Io…non sarei naturale?-domandò la ragazza girando la testa a scatti verso le sue due spalle e poi nuovamente verso il viso dell’ibrido –Io…sono…sempre stata…-continuò a scatti,instaurando una lieve preoccupazione nell’animo del suo interlocutore,che nel mentre si separò da lei,osservandola con cura ed attenzione nel notare uno strano simbolo rosso runico comparire sulla superficie del gioiello della ragazza,che diventava sempre più luminoso ed incandescente,generando delle piccole venature rosse che si diffondevano per tutto il suo corpo,facendola genere per il dolore,con Sapher che rapidamente poggiò una mano sopra la gemma che apparteneva alla serva del diamante,recitando una formula serafica in lingua antica che manifestò un forte bagliore bianco come le stelle,che risucchio al suo interno ogni vena e distrusse il sigillo applicatole,facendola cadere successivamente a terra senza forze e con il guerriero che le si inginocchiò di lato,afferrandola con dolcezza tra le sue braccia e portandola con se fino per tutto il tragitto del corridoio,giungendo senza accorgersene all’interno di un giardino interno poco curato e con piante morenti tutte intorno a rendere cupa e deprimente l’atmosfera,dirigendosi con lentezza verso quella che a suo avviso sembrava una panchina di pietra danneggiata ed usurata dal tempo,poggiandola sopra quella superficie ruvida,guardandola con strana cura ed apprensione nel vederla lentamente riaprire gli occhi e respirare affannosamente,mentre con una mano cercava di alzare il busto e di poggiarlo sullo schienale della panchina,tenendo però i suoi occhi puntati verso il ragazzo che le si sedette anch’egli accanto poggiando di lato la spada che teneva dietro la schiena
-Tu...tu mi hai liberata-esclamò la ragazza assalita dalla gioia e dalla felicità con le lacrime che scendevano copiose dai suoi occhi azzurri come il cielo –Come potrò mai sdebitarmi con te?-
-Se vuoi davvero ripagarmi-afferrandole con dolcezza entrambe le mani –Dimmi il perché eri sotto l’influsso di quella magia di controllo?-
-E’ stato Diamante Nero ad applicarmi quel sigillo-digrignando con rabbia i denti,cominciando vistosamente a tremare –Dopo la guerra di ribellione persa per difendere la Terra e la frantumazione di Quarzo Rosa,fui catturata da Sapher e riprogrammata affinché lo servissi come una schiava fedele che non si poteva opporre al suo dominio-avvicinandosi velocemente le mani sul volto,cercando di nasconderlo per la vergogna,mentre il ragazzo la avvolse in un abbraccio cercando di consolarla –Tentai di oppormi al potere della sua magia,ma non ci riuscì mai e fui costretta ad osservarlo mentre frantumava tutti i componenti della ribellione dinanzi ai miei occhi incapaci di piangere,ma con la mia anima che lentamente si strappava dinanzi ad ogni morte-abbandonandosi tra le braccia del ragazzo –Ora che sono libera anche se potessi avere la mia vendetta non potrei mai riabbracciare i miei amici-udendo in lontananza un rumore di passi seguito da un strascichio metallico pesante,seguito dal rumore di un bastone che sbatteva con violenza sopra il pavimento,con i due ragazzi che voltarono rapidamente i loro sguardi verso l’ingresso del giardino,scorgendo la figura del diamante avvolto da una lunga cappa nera,che nascondeva il suo dispositivo di sostentamento mobile,che li osservava iracondo da dietro la sua maschera nera come le tenebre,mentre stringeva con forza con la mano destra l’asta del bastone con cui camminava
-Sapevo che la tua presenza avrebbe causato solo disordini-sbattendo delicatamente il bastone sopra il terreno morente,generando un cerchio nero con delle raffiche di energia che lo avvolsero e lo fecero fluttuare in aria,mentre dal suo corpo uscivano numerose catene che si infiltravano con violenza nel terreno del giardino,che gli impedivano di muoversi e di attaccare a distanza ravvicinata –Restituiscimi subito quella perla e per questa volta sarò magnanimo risparmiando la tua vita-estendendo lentamente il braccio verso il ragazzo,con il palmo aperto e rivolto verso l’alto,venendo rapidamente schiaffeggiato in risposta dall’ibrido,che sguainò rapidamente la sua spada ed afferrò il suo scudo preparandosi sia mentalmente sia fisicamente ad affrontare il sovrano di quella dimensione –Se questa è la tua decisione allora non sarò di certo io ad oppormi-facendo ruotare il bastone in senso orario,materializzando dodici simboli runici disposti l’uno accanto all’altro –Dagli abissi del regno oscuro-irrorando di energia oscura l’area delimitata dai simboli –Dalle profondità dell’abisso maledetto-creando un portale rosso cremisi attraverso quelle incisioni energetiche –Io ti invoco fusione rinnegata,Garnet oscura!-invocando una versione rianimata della fusione delle Crystal Gems,che varcò lentamente quell’apertura verso il mondo dei morti,completamente invasa da un aura nera come le tenebre,vestita da un’armatura nera con strisce sottili energetiche che percorrevano tutta la cotta di ferro,i suoi due guanti da combattimento già evocati,che venivano stretti con forza attraverso una rabbia incontrollata e furente espressa anche dal suo volto iracondo ed allo stesso tempo vuoto,che esponeva i suoi denti aguzzi come lame di rasoio e i tre occhi completamente neri come la pece non mostravano alcun segno di sanità mentale o di coscienza residua della sua vecchia vita –Cerca di non giocare troppo con loro ed eliminali in fretta-osservando la rediviva emettere un grido ferale,prima di lanciarsi con forza verso Sapher caricando il pugno destro che sbatté con violenza sullo scudo di lui,emettendo una forte onda sonora che sembrò quasi destabilizzare la forma fisica delle due gemme presenti nel giardino con la rianimata che continuò imperterrita e senza alcun controllo ad attaccarlo,senza riflettere su una strategia da attuare e continuando a sbattere i suoi guanti sopra quello scudo apparentemente indistruttibile,con l’ibrido che rimase in posizione difensiva senza avere la possibilità di reagire,con la perla bianca dietro di lui che invasa completamente dalla paura ed il terrore nel dover affrontare il suo esecutore,indietreggiò lentamente fino a sbattere le spalle contro il muro,lasciandosi scivolare lentamente a terra,rinchiudendosi in posizione fetale mentre la sua mente viaggiava in uno stato confusionale e distorto che le impediva di compiere alcuna azione,con il sovrano che osservava divertito la gemma bianca ridotta in quello stato pietoso e privo di alcuna dignità
-Io…io…non posso combattere ancora-tremando come una foglia e tenendosi la testa con entrambe le mani –Non posso affrontarla…non posso-alzando lo sguardo verso la sua amica incatenata dal potere del diamante,che veniva prontamente respinta dal giovane guerriero
-Ti vuoi arrendere ora ragazzo?-domandò ridacchiando il sovrano,richiamando lentamente a se tutte le catene che fuoriuscivano dal suo corpo –Tu non puoi competere con me-continuò ansimando,tossendo ed espellendo sangue da dentro la sua maschera,che dalle aperture si spargeva copiosamente sopra il terreno incolto e morente –Non fai altro che difenderti senza attaccare-togliendosi la maschera con la mano sinistra,rivelando il suo viso leggermente insanguinato e sofferente –Tu…-venendo interrotto da un urlo provenire dall’alto che attirò la sua attenzione,ma che poco prima di voltarsi ad osservare la fonte di quell’espressione vocale venne colpito alla schiena da quella che sembrava una lancia,causando una forte esplosione,che scaraventò verso il muro opposto il regnante,che senza la sua cappa nera a coprirlo,rivelava un fisico snello e asciutto,ricoperto da un vestito elegante bianco dalle linee fulminee gialle come il sole,con dietro la sua schiena un modulo meccanico di sostentamento distrutto dal colpo ricevuto,staccandosi con ira ogni singolo cavo metallico fosse collegato con il suo corpo,rivelando mentre se li estraeva il braccio sinistro completamente meccanizzato,rialzandosi successivamente da terra e voltandosi alle sue spalle,vide Skinny con in mano il suo tridente fumante per il calore,che veniva puntato con violenza verso di lui
-Questa follia deve finire Diamante Nero!-tenendo stretto con entrambe le mani l’asta dell’arma –Perché vuoi a tutti i costi eliminare Sapher?!-gli domandò esasperata,mentre osservava il sovrano sbattere con violenza il bastone e richiamare a se con quel suo gesto la guardiana resuscitata,che improvvisamente scomparve lasciando dietro di se l’uomo completamente indifeso e con gli occhi totalmente bianchi,che cadde di colpo a terra sputando altro sangue e cercando inutilmente di rialzarsi ancora,con i due ragazzi che lentamente si avvicinavano a lui con le armi pronte a finirlo
-Se volete uccidermi questo è il momento giusto per farlo-esclamò senza paura continuando a tossire –Ho vissuto abbastanza per vedere tutta la sofferenza che questo universo aveva da offrire-afferrando il bastone al suo fianco,cercando di utilizzarlo come fonte di appoggio mentre cercava di sollevarsi –Tanto posso affermare con certezza che non saranno degli idealisti come voi a portare la pace nei vari universi-tenendosi saldamente con il suo bastone,mentre guardava entrambi i ragazzi negli occhi
-In tal caso allora moriremo provandoci-ribatté Sapher rinfoderando la spada dentro il fodero dietro la sua schiena –E non saranno dei vecchi pazzi incapaci di reagire come te a fermarci-dandogli le spalle ed avvicinandosi lentamente verso la perla bianca,abbassandosi con calma e coccolandola per tranquillizzarla dopo lo scontro e l’incontro con il cadavere rianimato della sua ex compagna di battaglia
-Mio Diamante-esclamò Skinny guardandolo con apprensione e con angoscia nel vederlo nuovamente ridotto in uno stato pietoso e privo di difese,mentre continuava a tossire e barcollare da fermo –Io…-venendo interrotta dal suo sovrano che alzò il braccio sinistro meccanico per indurla a fermare la sua voce e le sue parole
-Non c’è bisogno che tu mi porgi le tue scuse-zoppicando lentamente verso la perla che una volta gli apparteneva –Hai compiuto il tuo dovere in nome di quello che credevi giusto-ansimando dopo ogni parola e dopo ogni passo fatto –Come hai potuto vedere ormai sono completamente consumato nel mio stesso odio-fermandosi davanti alla ragazza che lo guardava con sguardo impaurito –Ed è giusto che adesso sconti la mia pena per tutto il male che ho portato-materializzando una daga in ferro lucente sulla sua mano sinistra,porgendola con lentezza verso la ragazza bianca,che lo guardò confusa e spaventata nel vedere un simile gesto da parte del suo carceriere –Hai la possibilità di vendicarti di me-lasciando cadere il bastone dalla mano destra,afferrando con quello stesso arto quello della gemma,facendole impugnare forzatamente l’arma appena materializzata –Hai la possibilità di riscattare l’onore dei tuoi compagni caduti sotto la mia lama-avvicinandosi con il petto verso la punta affilata –L’unica cosa che posso dire prima che mi darai il colpo definitivo-guardandola negli occhi con tristezza,mentre delle lacrime scendevano copiose dal suo viso –E’ che mi dispiace averti fatto soffrire così tanto invece di averti protetta come mi ero ripromesso-deviando leggermente il suo sguardo da quello di Perla,la quale lo guardo scioccata ed in preda unicamente ad una strana sensazione che le stava pervadendo l’animo non appena ha impugnato quell’arma,rimanendo con il braccio tremante a puntarla in direzione del suo cuore,digrignando i denti per la rabbia,gettando improvvisamente lontano da loro quell’artefatto antico,lasciando sconcertato il giovane ibrido ed allo stesso tempo sia la soldatessa sia il diamante,il quale ormai vista la sua sconfitta si aspetta di lasciare questo mondo per mano della persona che un tempo ha amato
-Io non posso ucciderti-separandosi lentamente dalle braccia del giovane serafico ed alzandosi in piedi –Anche se mi hai tenuto prigioniera,non posso non ammettere la bontà e l’equità che hai mostrato nel governare il nostro popolo-chinandosi a raccogliere il bastone che il ragazzo precedentemente aveva lasciato cadere –Anche se le morti che hai causato rimarranno impresse nella mia mente-offrendoglielo nuovamente in segno di amicizia –Non posso non rispettare colui che ha che ha applicato gli insegnamenti di Quarzo Rosa verso tutto l’impero-con il serafico che lentamente afferrò la mano della ragazza,riprendendo nuovamente l’antico artefatto tra le sue mani
-Ho finalmente trovato colei che un giorno prenderà il mio posto alla guida dell’impero-esclamò sorridendo,pulendosi il mento con la mano dal sangue che espulse in precedenza dalla sua bocca –Non avrei mai immaginato che un giorno una mia vecchia nemica mi avrebbe fatto aprire gli occhi-continuò ridacchiando,mentre si avvicinava zoppicando verso l’uscita di quel giardino morente,osservando durante la sua camminata con la coda dell’occhio il giovane ibrido,che si era avvicinato alla guerriera arancione –Ricorda di non farla soffrire mio caro ragazzo-fermandosi dinanzi all’uscio della porta che separava l’interno con l’esterno –E’ una gemma molto rara e preziosa e sarei davvero contrariato se dovessi scoprire che tu le abbia fatto del male-varcando la soglia del castello lasciando le tre gemme all’interno del piccolo giardino,che all’improvviso cominciò a prendere vita,con fiori e piante che ripresero vigore e forza,spuntando da quel terreno incolto e privo di fertilità,trasformando quell’angolo di morte in un paradiso fiorito,che sanciva la fine delle ostilità e l’inizio di un nuovo percorso luminoso non solo per Homeworld,ma anche per coloro che vi abitano e lo governano.
 
Note dell’autore
Io:Un diamante non può cambiare rapidamente il proprio carattere
Sapher:Si vede che quello non era il suo atteggiamento originale
Skinny:Infatti non lo era
Sapher:Allora possiamo dire che è cambiato?
Skinny:Io direi ancora di no
Sapher:Peccato pensavo che una sfuriata bastasse
Skinny:Ci vuole ancora del tempo affinché torni quello di una volta
Sapher:Nel frattempo rimanete con noi a scoprire le nuove trame del prossimo capitolo
 
Excursus dell’autore
Mi scuso infinitamente per i continui ritardi che voi lettori state subendo,costringendovi ad attendere ogni capitolo forse anche più del tempo necessario che già di solito vi faccio passare,ma purtroppo tra problemi di salute e di studio in questi ultimi tempi si è rivelato un po’ difficile mantenere stabile la cadenza di ogni singolo capitolo,posso sperare soltanto che questi tempi irregolari non vi abbiano fatto passare la voglia di continuare a leggere questa storia e l’unica cosa che posso dire per concludere questo piccolo excursus è quello di rivedervi nuovamente nel prossimo capitolo

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Capitolo 14
*** Un inatteso alleato ***


Un inatteso alleato
 
Diamante Nero camminava lentamente per il lungo corridoio oltre il piccolo giardino interno del castello,ripensando continuamente alle parole della perla liberata che lo aveva indirizzato verso un nuovo modo di pensare e di concepire ogni singolo avvenimento della sua vita,cominciando lentamente a zoppicare aiutandosi con il suo bastone,togliendosi nel mentre da dietro la schiena il rottame del suo modulo di sopravvivenza,abbandonandolo alle sue spalle,mentre proseguiva imperterrito verso una piccola rientranza celata dietro una piccola tenda nera opaca,che nascondeva una piccola porta in acciaio con una sorta di sistema di riconoscimento digitale posto al lato della maniglia,appoggiandovi lentamente sopra la superficie del dispositivo il pollice sinistro,che venne rapidamente scansionato e che aprì con uno scatto la porta davanti a lui,ritrovandosi all’interno di un laboratorio dove vi era il comandante Noir da sola che osservava otto teche di vetro sigillate,con all’interno otto differenti tipologie di gemme all’apparenza spezzate e rinsaldate attraverso un materiale mucillagginoso di colore verde che sembra lentamente rinsaldare ogni singolo frammento,lasciando unicamente la presenza dei solchi di unione che rimanevano come cicatrici indelebili sopra la superficie di quelle gemme,che sembravano fluttuare indisturbate all’interno delle loro teche,con la comandante oscura che nel guardarli si lasciò sfuggire una piccola lacrima che le rigò velocemente il viso,incurante nel mentre che il suo sovrano era entrato all’interno della stanza
-Posso comprendere il tuo dolore-esclamò il diamante ansimando e zoppicando lentamente verso di lei –Abbiamo perso i migliori elementi del nostro esercito-osservando ognuno di loro singolarmente mentre parlava –Amber,Topaz,Obsidian,Rhodocrosite,Lapis,Peridot,Sapphire e Sky sono stati dei validi alleati e dei grandi amici per tutti noi-avvicinandosi prevalentemente alla teca contente il gioiello della sua amata sorella ed accarezzando il vetro con mano tremante –Ma purtroppo anche se siamo riusciti a salvarli dalla morte-sospirando pesantemente –Un loro ritorno in forma corporea sarebbe temporaneo prima che lo sforzo energetico distrugga completamente le loro gemme-appoggiando lentamente la fronte sopra la teca,rimanendo quasi impassibile dinanzi ai suoi stessi amici rinchiusi in uno stato di vita forzata
-Io avrei voluto soltanto che questa guerra non fosse mai scoppiata-esclamò stranamente sofferente Noir,coprendosi il viso con entrambe le mani,abbandonandosi in un pianto sofferente e malinconico,che riuscì anche a toccare l’animo del diamante,che all’interno della sua apparente impassibilità,il suo cuore soffriva ed il suo animo piangeva nel vedere la situazione in cui erano stati condotti dalle corde intrinseche e corrotte del destino –Dopo aver deposto i diamanti con tanta fatica,avrei tanto voluto un futuro migliore per ognuno di noi-asciugandosi le lacrime con le mani –Io…io…-tentando di riassestarsi e trovare nuovamente quella pace mentale che era riuscita a tenerla aggrappata ai suoi ideali durante i suoi millenni di servizio –Mi dispiace essermi ridotta in questo stato per degli inutili ricordi-
-Non ti devi dispiacere-guardandola intensamente negli occhi con il suo unico occhio biologico –Tutti i ricordi che noi incameriamo nella nostra mente,sia quelli positivi che quelli negativi,non sono inutili-zoppicando verso una sedia posta in un angolo vicino ad un tavolo operatorio in metallo –Fino al giorno in cui le nostre anime vengono reclamate nell’oltremondo,noi dobbiamo tenerci stretto ogni nostra memoria-cominciando vistosamente a tossire e ad espellere ancora sangue dalla bocca
-Mio Diamante!-esclamò preoccupata la gemma nera,avvicinandosi a lui e notando l’assenza del dispositivo di sostentamento attaccato al corpo di lui –Lei non può sopravvivere in questo stato-correndo velocemente verso un piccolo armadio in ferro posto al lato opposto della piccola stanzetta,venendo però rapidamente richiamata da un piccolo cigolio,provenire dalla porta alle loro spalle,notando che stava varcando la soglia del laboratorio uno dei combattenti dell’altra dimensione,nonché l’unico umano della compagnia,che mentre teneva intorno al suo corpo il suo anello da combattimento,osservava indifferentemente il sovrano che lo scrutava e lo analizzava con lo sguardo,mentre la comandante pietrificata,rimase senza parole e senza alcuna volontà di reagire,dopo aver visto un intruso varcare stranamente il laboratorio del diamante
-Sapevo che eri tu dal primo momento in cui ti ho visto-alzando lentamente lo sguardo verso il loro ospite –Sei venuto a concludere il lavoro che avete cominciato duecento anni fa?-incrociando le braccia al petto,voltandosi con lentezza verso il loro nemico
-Questa volta non sono venuto per conto della divinità-avvicinandosi lentamente verso il sovrano del pianeta natale,osservando con la coda dell’occhio la comandante oscura materializzare il suo spadone nero da battaglia –Sono qui come vostro alleato per merito del ragazzo che poco prima hai sfidato-separando il suo anello,porgendo entrambe le estremità verso la gemma nera in segno di fiducia,la quale afferrò lentamente l’arma del suo ex nemico,portandogliela via e poggiandola sul muro situato alle sue spalle
-Ti conosco Motonari-continuando nel mentre a tossire sempre più pesantemente –Il tuo essere subdolo e meschino ti ha reso il più grande stratega dell’altro universo-toccandosi il petto con pesantezza,quasi stesse venendo intrappolato all’interno di una morsa,che gli stringeva con violenza il cuore –Quindi ora smettila di giocare e rivelaci il motivo per cui stai sfruttando quel ragazzo?!-indietreggiando lentamente e cadendo sopra una sedia posta alle spalle del tavolo da lavoro
-Il motivo per cui lo aiuto è per saldare un vecchio debito verso un amico scomparso-osservando il sovrano diventare sempre più pallido e senza più le forze per tenere il bastone,il quale cadde velocemente a terra,facendo preoccupare la guerriera oscura che smaterializzando rapidamente la sua arma si avvicino al suo re,oramai ansimante e quasi priva di forza vitale –Senza il tuo modulo non puoi sopravvivere-constatò lo stratega ridacchiando lievemente,mentre si chinava a raccogliere il bastone,strappando l’apice composto da una circonferenza tagliata da un asta completamente dorata –Perciò se accetti il mio aiuto tu potrai continuare a vivere e combattere Naya per ottenere finalmente giustizia per il tuo popolo-avvicinandogli lentamente il frammento davanti agli occhi
-So benissimo che non fai niente per niente-cercando di trovare le forze per continuare a parlare –Che cosa vuoi in cambio del tuo aiuto?-guardandolo fisso negli occhi
-Voglio il Figlio dell’Irlanda-lasciando scioccato il sovrano e la comandante che lo guardarono con occhi spaventati ed allo stesso tempo impauriti da questa apparente semplice richiesta
-Accettiamo-esclamò Noir anticipando il suo superiore,il quale la guardò con stupore nel vedere tanta determinazione nella sua subordinata –Salvalo prima che sia troppo tardi-
-Come desideri mia cara Noir-rimettendosi a ridacchiare di gioia ed appoggiando nel mentre il frammento sopra il petto del serafico –Ammetto che impiantare un frammento dell’oblivion nel tuo corpo sarà un po’ doloroso-generando dalla sua mano un fascio luminoso giallastra,che emetteva delle scariche elettriche,che fecero urlare il sovrano con tutte le sue forze,mentre l’artefatto penetrava con lentezza all’interno delle sue carni,insinuandosi sempre di più tra i suoi muscoli,giungendo fino al cuore legandosi ad esso in modo indissolubile,materializzando delle catene di luce che lo fusero permanentemente a lui,irrorando il suo intero corpo con un energia tale da permettergli di riacquisire la sua carnagione naturale,la sua pelle ritornare nuovamente liscia e senza più le cicatrici della precedente guerra a vessare il suo corpo,mantenendo solamente il suo sensore bionico al posto dell’occhio sinistro ed il braccio robotico,che sembravano come fondersi a lui,quasi fossero sempre appartenuti al suo corpo
-Posso finalmente respirare senza soffire-esclamò Lance mettendosi a ridere in maniera incontrollata,strappando dalle mani dell’umano il bastone magico,che al posto dell’artefatto,materializzò al invece una pietra runica nera che risplendeva di luce oscura –Posso muovermi con fluidità-facendo roteare il suo bastone intorno alle sue dita –Sono giovane ancora una volta-sbattendo con violenza il bastone sopra il pavimento,generando una lieve scossa che si diffuse per le mura del castello
-Visto che se nuovamente nel pieno delle tue capacità fisiche-iniziò Motonari guardandolo con indifferente freddezza –Devi mantenere la parola datami in precedenza-incrociando le braccia al petto in attesa che il sovrano onori il suo accordo
-Anche se a malincuore-emettendo un sospiro pesante e forzato,mentre si avvicinava lentamente alla parete dietro gli otto contenitori cilindrici –Devo rispettare la mia promessa-poggiando una mano sopra un pannello situato installato sopra la parete,che le fece improvvisamente cambiare conformazione,fino a ritirare ogni singolo componente dalla struttura,rivelando una lunga rampa di scale rettilinea che portava verso l’antro inferiore del castello,con Lance che osservando con la coda dell’occhio i due esseri alle sue spalle,cominciò a scendere senza proferire una parola,venendo rapidamente raggiunto e seguito dallo stratega e dalla comandante,che con sguardo perplesso e confuso si ritrovarono in poco tempo dinanzi ad un piccolo portone in legno con una piccola finestrella rettangolare posta al centro di essa,dov’erano collocate anche delle piccole sbarre di ferro,che permettevano unicamente la visione di quello che all’apparenza sembrava un uomo incatenato e senza più la forza per una misera evasione –Spero solo che dopo duecento anni di prigionia non sia morto-estraendo da dentro la giacca del suo vestito bianco una piccola chiave vecchia ed arrugginita,che infilò con cautela all’interno della serratura,girandola con lentezza verso destra,sbloccando il meccanismo che teneva saldamente il portone bloccato con il suo stesso stipite,spingendolo con rapidità in avanti ed avvicinandosi a quello che sembrava un umano dai capelli lunghi e dalla colorazione blu come la notte,avvolto da una tonaca blu in parte lacerata ed avvolta da enormi catene nere che si infiltrava prepotenti all’interno del muro in ferro,il viso deperito e deturpato dovuto agli anni in cui era stato tenuto prigioniero,lo rendevano un essere all’apparenza quasi scheletrico,con i piedi e la mani ridotte fino all’osso e con un’espressione in parte divertita nel vedere il suo carceriere dinanzi a lui dopo essere stato rinchiuso
-Sapher sei venuto a concludere il lavoro che hai cominciato durante la guerra?-gli domandò con ironia l’uomo ridendo,facendo leggermente adirare il sovrano che non riusciva a comprendere come il suo prigioniero potesse ancora dopo tutte le torture eseguite comportarsi ancora in modo così temerario ed irriguardonso dinanzi a lui –Oppure mi vuoi infliggere un’altra terribile punizione?-continuando imperterrito a ridere
-Per quanto mi piacerebbe eliminarti figlio dell’Irlanda-esclamò il sovrano,sospirando per la delusione –Questa volta ti lascerò alle attenzioni di un altro ospite-facendo cenno con la mano allo stratega di avvicinarsi,il quale avanzando lentamente verso il prigioniero,osservò incurante l’espressione sempre più stranita e sconvolta dell’umano,che cercava in tutti i modi improvvisamente di liberarsi,perdendo in poco tempo tutta la sua spavalderia ed il suo temperamento temerario
-Pensavo che la tua volontà fosse più forte-esclamò con delusione Motonari,incrociando le braccia al petto –E invece ti ritrovi ancora legato alle catene di colei che ti ha resuscitato figlio dell’Irlanda Cuchulainn-inginocchiandosi davanti a lui,poggiando entrambe le mani sopra le ginocchia,guardandolo con attenzione il suo sguardo perso nel vuoto,mentre attendeva con ansia una risposta da parte del suo vecchio alleato
-Credi davvero che io sia così fedele a Naya dopo aver passato duecento anni rinchiuso in questa gabbia,senza qualcuno che venisse a liberarmi o almeno a provare a farlo?!-diventando improvvisamente rabbioso e pieno di collera nell’anima –Se potessi ora eliminerei quella sacerdotessa altezzosa con il mio bastone magico se avessi ancora forze sufficenti-
-Allora alleati con noi se vuoi avere la tua rivincita-esclamò tendendogli una mano in amicizia –insieme riusciremo a fermare la follia che quegli esseri stanno compiendo nei vari universi-poggiando lentamente la mano sopra le catene –E in più potresti anche avere la tua vendetta-
-E’ una proposta così allettante ed allo stesso tempo rischiosa che è difficile da rifiutare-manifestando un sorriso determinato,che convinse rapidamente lo stratega dell’est,che con entrambe le mani emise un impulso di energia che distrusse le catene,che tenevano prigioniero l’umano davanti a lui,rigenerando nel frattempo con i suoi poteri anche la sua energia vitale,facendogli riassumere nuovamente un fisico snello e parzialmente muscolo,aiutandolo nel mentre a rialzarsi con sovrano serafico che nel mentre materializzò con i suoi poteri un bastone di legno antico di quercia,con l’apice che possedeva una struttura secondaria rettangolare a forma di martello,con la parte sinistra quadrata e con gli angoli leggermente arrotondati e il lato destra che si andava ad unire fino a formare una sorta di paletto di legno,con numerosi simboli runici sparsi tutt’intorno alla superficie
-Questa volta spero che userai le tue arti magiche per uno scopo giusto invece che per la distruzione-porgendoglielo con qualche piccolo dubbio pervadergli l’animo –Sperando di non essermi sbagliato e di dovermene pentire in futuro-
-Questa volta puoi stare sicuro che intendo eliminare coloro che mi hanno tradito-afferrando il bastone magico,venendo nel mentre irrorato da un’aura bianca e blu che si estendeva fino al tetto della struttura –Conosceranno…-venendo interrotto da un suono acuto provenire dall’interno del castello e diffondersi per tutta la città,con il braccio meccanico del sovrano che cominciò ad illuminarsi,generando dal suo polso un fascio di luce che si trasformò in un visore olografico dove vi era il comandante Alister in compagnia di una squadra d’assalto che si stava rapidamente preparando per quella che sembrava una battaglia
-Mio Diamante i nostri sensori hanno rilevato l’avvicinamento di una nave di Naya che attraverserà il nostro spazio aereo tramite una fenditura spazio-dimensionale che si aprirà tra non meno di un giorno-esclamò il distruttore oscuro eseguendo un mezzo inchino,ma tenendo nel mentre lo sguardo alto in direzione della telecamera di trasmissione –Si stima una flotta contenente duemila soldati,ma noi non abbiamo un tale numero da quando la prima guerra è scoppiata sul nostro mondo-
-Alister tu prepara i tuoi soldati al meglio prima della battaglia-ribatté il sovrano osservando i guerrieri davanti a lui –Lascia a me il compito di rinforzare i nostri ranghi con elementi di alto profilo combattivo-
-Come desidera mio Diamante-eseguendo un altro mezzo inchino e chiudendo rapidamente il collegamento
-Come avete potuto sentire anche voi tre ora siamo ritornati nuovamente in guerra-ridacchiando leggermente,lasciando inizialmente perplessi i due esseri immortali,ad eccezione di Cuchulainn che aveva assunto la stessa espressione del sovrano,i quali non comprendevano il perché di una tale gioia nel udire una pessima notizia –Questa è finalmente la nostra occasione per fermare tutto questo odio insensato-camminando lentamente verso la scalinata,sbattendo con violenza dopo ogni passo il bastone sopra il pavimento –E’ arrivato il momento di portare a termine la guerra scoppiata duecento anni fa e di porre fine al dominio di Naya e dei suoi sottoposti all’interno di ogni universo conosciuto-venendo raggiunto dai tre guerrieri che che impugnando con fermezza e determinazione le loro armi,salivano lentamente le scale per incontrarsi con i loro nuovi e vecchi alleati per fronteggiare insieme la minaccia che la dea rappresentava per tutti coloro che volevano vivere in pace e senza più essere deturpati e devastati dalle spiarli di odio e rancore che nel frattempo tessevano le loro fila nel cuore di molti o che erano state sostituite dalla rassegnazione in quello di coloro che aveva smesso di credere nella luce.
 
Note dell’autore
Io:Anche questo nuovo universo sarà nuovamente bersagliato dalle lunghe grinfie di Naya
Lance:Ma noi saremo pronti a fronteggiarla e sconfiggerla
Cuchulainn:Ed in più potremmo avere la nostra vendetta per quello che ci ha fatto patire
Motonari:Quindi non possiamo fallire
Noir:Perché se falliamo Lance non ci fa tornare vivi a casa
Lance:Non sarete voi a pagare,ma sarà il nostro caro autore a subirne le conseguenze se falliremo
Io:Ma perché devo centrarci sempre io?!
Lance:Perché stavolta te lo meriti,quindi chiudi il capitolo senza protestare
Io:Vi odio quando fate in questo modo
Bene cari lettori e care lettrici scusate il ritardo ma vi aspetto alla pubblicazione del prossimo capitolo

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Capitolo 15
*** Il terrore di un nuovo conflitto ***


Il terrore di un nuovo conflitto
 
La capitale con il perpetuo suono dell’allarme di emergenza era entrata in uno stato di subbuglio e caos,dove le varie gemme scappavano all’interno delle loro case e pochi di essi invece impugnavano le armi,seguendo,con molti timori e paure ad attanagliare le loro menti,il comandante Alister che cercava con tutte le sue forze di reclutare molti dei vecchi soldati,che parteciparono alla prima guerra,o civili che volessero unirsi alla causa nobile della difesa interplanetaria,con Skinny che guardava da sopra il suo terrazzo,con espressione leggermente spaventata,la scena sotto i suoi occhi lucidi e con una lacrima che si formò quasi come un cristallo sull’apice del sinistro,impugnando con forza il manico del suo tridente,mentre entrava all’interno della sua stanza dove vi erano Lance e Perla,seduti sopra il letto mentre tentavano di riflettere,ma venendo continuamente disturbati dal rumore assordante dell’allarme,che sembrava insinuarsi sempre di più all’interno della loro testa come un ago,tentando di tapparsi le orecchie con le mani per cercare di dimezzare il rumore percepito,con la gemma arancione dietro di loro che anch’ella infastidita da quel frastuono,chiuse la porta finestra dietro di lei e con uno schiocco delle dita riuscì a disattivare il dispositivo interno da camera,lasciando finalmente sollevati i due ragazzi che la guardavano con curiosità e con attenzione,mentre si dirigeva lentamente verso una sedia,sedendosi sopra di essa e massaggiandosi con cura la fronte,tentando di far sparire la sua tensione e la sua ansia
-Avrei tanto sperato di non sentire più quel suono-poggiandosi entrambe le mani dietro la testa con aria sconsolata –Ma si vede che non si può avere tutto dalla vita-concluse ridacchiando,mentre osservava con occhio perso il pavimento –Il destino ha voluto che la guerra tornasse ancora una volta da noi-alzando lentamente il capo in direzione dei due ragazzi di fronte a lei –Proprio ora che non abbiamo le forze per contrastarla-
-Quindi era per questo motivo per cui voi stavate cercando alleati in altre dimensione-ribatté il giovane ibrido incrociando le braccia e distendendo la schiena sopra il morbido cuscino –Da quello che ho potuto osservare siete completamente indifesi e senza un esercito abbastanza numeroso e capace di difendere la vostra razza-osservando con la coda dell’occhio la perla bianca accanto a lui,che materializzò la sua lancia lucente,tenendola saldamente tra le sue mani
-Il primo scontro ha distrutto una buona parte dell’esercito reale e annientato otto dei dieci paladini oscuri scelti dal sovrano in persona per difendere il pianeta-iniziò Perla,mentre si alzava lentamente dal materasso,dirigendo nel mentre il suo sguardo vero la lama lucente della sua arma –Anche se imprigionata all’interno di un involucro di indifferenza e di schiavitù,riuscivo a vedere i volti spaventati e consumati dei soldati sopravvissuti durante e dopo la guerra-camminando lentamente verso l’ingresso della porta-finestra,senza aprirla e poggiando sopra il vetro trasparente e luccicante la mano destra sopra la superficie,sospirando ed osservando con perplessità la capitale davanti ad i suoi occhi –Molti si ritirarono decidendo di non impugnare più un arma,mentre altri-voltando leggermente la testa in direzione di Skinny –Decisero di continuare a combattere pur sapendo che le catene della paura si sarebbero potute ripresentare a tormentare il loro animo-sbattendo con forza la lancia sopra il pavimento,facendo sobbalzare la gemma arancione per lo spavento,osservandola con strana calma ed apparente indifferenza,quando improvvisamente la porta alle loro spalle si aprì di scatto,rivelando dietro di essa un piccolo rubino,avvolto in un armatura nera che entrava apparentemente in contrasto con la sua carnagione rossa intensa,che guardava da dentro il suo elmo le tre gemme dinanzi a lui,varcando leggermente titubante la soglia di quella stanza,nel vedere la comandante Skinny seduta che lo fissava con stupore
-Mio comandante-esclamò balbettando ed eseguendo frettolosamente un mezzo inchino –Diamante Nero vi convoca tutti con urgenza nella sala del trono-alzando rapidamente gli occhi con apparente imbarazzo
-Comunica a Diamante Nero che stiamo per arrivare-rispose la perla bianca anticipando Skinny nella risposta –Come diretta servitrice mi prendo la piena responsabilità di un eventuale ritardo-
-D’accordo mia signora-eseguendo un altro rapido mezzo inchino,prima di correre e di allontanarsi il più in fretta dalla stanza della comandante oscura,dirigendosi con velocità verso la sala del trono dove Lance,rimaneva in attesa di eventuali notizie provenire dal suo messaggero
-Vedo che ti trattano con rispetto anche se eri una serva alle dipendenze del sovrano-constatò Sapher,rimanendo parzialmente sorpreso dai modi garbati e rispettosi che il soldato semplice aveva mostrato nei confronti della gemma bianca –Diciamo che non rimango molto sorpreso-ridacchiò Sapher ripensando ai suoi genitori
-Questo almeno era uno dei piccoli vantaggi che avevo ad essere una schiava con la volontà bloccata dal sigillo-esclamò con nonchalance la gemma,cominciando lentamente a camminare verso l’ingresso per il corridoio del castello,fermandosi dinanzi alla soglia,voltandosi verso i due ragazzi che immobilizzati dallo stupore la osservavano perplessi ed irti di dubbi sulla vera natura della gemma dinanzi a loro –Perché state fermi ad osservarmi invece di raggiungere la sala del trono?-
-Perché vuoi rispondere alla convocazione di colui che ti ha tenuta prigioniera e ti ha usata come una schiava?-domandò l’ibrido avvicinandosi lentamente a lei,afferrandole con dolcezza il braccio che impugnava la sua lancia –Sai che una persona non cambia radicalmente in poco tempo-guardandola dritta negli occhi con crescente apprensione farsi strada nel suo animo
-Non posso non essere d’accordo con Sapher questa volta-aggiunse il diaspro incrociando le braccia –Diamante Nero è una persona fredda e calcolatrice a volte,che non lascia mai che niente gli sfugga di mano-camminando verso i due ragazzi –Secondo me tu dovresti stare in disparte e lasciare a noi il compito di combattere per il regno-rimanendo parzialmente confusa nel vedere la gemma bianca cominciare a ridacchiare con malizia
-Io non intendo combattere per la gloria di Sapher o del vostro ordine-dando loro le spalle e stringendo con forza con la mano il manico della lancia –Quarzo Rosa teneva alla vita di ogni singolo essere vivente-sbattendo con forza l’arma ancora una volta sopra il pavimento –Se per rispettare il suo ideale devo combattere per quelli che una volta erano i miei nemici sarò disposta a farlo-
-Se questo è il tuo desiderio-disse Sapher poggiandole una mano sulla spalla destra,manifestando un sorriso determinato e pronto alla battaglia
-Allora chi siamo noi per importi la nostra volontà-aggiunse Skinny poggiandole anch’ella una mano,ma questa volta sulla spalla sinistra,mentre teneva saldamente il suo tridente,con la perla che nel frattempo guardava entrambi i ragazzi con atteggiamento sorpreso,mostrando rapidamente un rapido sorriso di gioia e felicità nel vedere finalmente qualcuno che credeva in lei,iniziando lentamente la sua marcia per quel lungo corridoio,con alle sue spalle i due ragazzi che chiusero insieme la porta della stanza alle loro spalle,seguendo la loro nuova amica mentre si tenevano per mano,consapevoli che questa guerra potrebbe anche essere il loro ultimo atto come esseri mortali,camminando lentamente verso quel tunnel quasi infinito che collegava l’ala più antica del castello alla sala del trono,dove videro al suo interno tutte le gemme che avevano seguito l’ibrido gemmo-serafico in questa campagna contro la divinità,che discutevano sullo stato di emergenza della capitale di questo universo,quando improvvisamente un rumore di passi si faceva sempre più forte,proveniente dal corridoio situato nella zona occidentale della struttura,dal cui interno fuoriuscì apparentemente ringiovanito e senza più tutte quelle cicatrici a deturparne il volto,Sapher in compagnia di Noir e Motonari,che impugnavano con forza le loro armi,mentre osservavano con indifferenza un secondo essere umano leggermente deperito,dai capelli lunghi di un colore blu intenso,avvolto da una tonaca azzurro marina in parte lacerata,mentre teneva con il braccio sinistro un bastone di legno con numerosi simboli runici sparsi intorno alla superficie,con l’apice che sembrava un enorme paletto da bordi smussati ed arrotondati,
-Posso bene vedere che avete risposto tutti alla mia chiamata-esclamò con un lieve tono di sarcasmo decorargli la voce,mentre camminava lentamente verso il centro della sala,dove era situato il trono nero metallico di sua appartenenza,sedendosi sopra di esso,mentre evocava una tastiera olografica dal bracciolo destro,che tramite l’esecuzione di alcuni comandi,creò un proiettore olografico dell’intero pianeta,focalizzandosi successivamente sulla capitale,mostrando ogni singola via o passaggio dell’intera città –Data la precedente esperienza contro l’esercito divino,Meitar sarà il nostro campo di battaglia-continuando ad inserire dei comandi sulla tastiera,facendo materializzare dei piccoli puntini verdi sull’intera mappa –In questo momento sto attivando il comando universale di sblocco degli armamenti pesanti,purtroppo non ci possiamo permettere di sbagliare ancora una volta e di sottovalutarli come duecento anni fa-guardando nel mentre con la coda dell’occhio Noir,che comprendendo rapidamente i pensieri del suo re,eseguì un lieve cenno con la testa prima di correre il più velocemente possibile verso l’uscita principale del castello,lasciando tutte le gemme spiazzate da quello strano comportamento ed allo stesso tempo stizzite nel vedere una tale segretezza nel rivelare loro i suoi piani
-Mio Diamante-esclamò Skinny con tono adirato e poco rispettoso,che destò lievemente l’interesse del sovrano oscuro –Perché ci hai convocato se non avevi nulla da riferirci?!-sbattendo con forza il tridente sopra il pavimento,creando una piccola scintilla arancione che si spense in brevissimo tempo,ma che non lasciò indifferente il nuovo alleato del diamante,che con passo pesante camminò lentamente verso la guerriera,superando il trono e ponendosi a metà strada tra i due esseri immortali,scrutò con i suoi occhi rossi quelli arancioni della gemma,che lo fissavano intensamente con rancore e odio e odio,mentre il mago umano si divertiva nel vedere una tale espressione sul viso della sua nuova alleata
-In duecento anni il tuo atteggiamento non è cambiato-esclamò ridendo,guardandola dall’alto in basso –Anche dopo che ti ho reciso il braccio sinistro resti ancora la solita impulsiva-osservando divertito la gemma toccarsi il braccio menzionato con la mano destra –Ammetto che quella protesi sembra quasi simile all’originale-avanzando lentamente verso i presenti in sala,focalizzando le sue attenzioni verso il giovane ibrido che sconvolto cercava di elaborare pienamente l’informazione che aveva appena recepito dall’umano –Per avere una tale reazione posso giungere alla conclusione che tu sia il suo ragazzo-alzando lentamente il bastone fino a poggiarlo con delicatezza sotto il mento del giovane –Diciamo che è un po’ strano il fatto che lei non ti abbia detto un dettaglio così importante-avvicinando lentamente il viso al suo orecchio,ridacchiando pacatamente –Quasi come se non si fidasse di te-gli sussurrò malevolmente,mantenendo quel suo sorriso beffardo nei confronti dei due ragazzi,mentre tirava indietro lentamente la testa,con Lapis che osserva adirata il comportamento dell’umano,venendo fermata da un altrettanto arrabbiata Diamante Bianco e da una sconvolta Peridot,che cercavano in tutti i modi di calmarsi grazie anche all’aiuto di Sky e Sapphire,che nel mentre per cercare di provocare ulteriori scompigli all’interno della sala,fecero cenno a Garnet e Ametista di intercedere per i loro compagni di squadra,quando improvvisamente dinanzi agli occhi di tutti una catena nera acuminata sfiorò violentemente il viso del mago,lasciandogli una ferita lineare sulla guancia destra dalla quale sgorgò qualche goccia di sangue,lasciando tutti quanti sorpresi e spaventati nel vedere il sovrano di Homeworld alzarsi lentamente dal suo trono con il braccio rivolto il direzione dell’uomo,dal cui interno proveniva l’origine dell’artefatto da battaglia
-Cùchulainn ti consiglio di non sfidare ulteriormente la mia pazienza-richiamando mentre parlava quella lunga catena nuovamente all’interno del suo braccio –Non accetterò un’altra provocazione nei confronti dei miei protetti-risiedendosi nuovamente con calma apparente dinanzi alla console di comando –Spero soltanto di non dovermi di nuovo scomodare per farti comprendere nuovamente qual è la tua posizione nel mio scacchiere-rivolgendogli uno sguardo truce,che sembrò fare ugualmente effetto anche se il resuscitato era rivolto di spalle,che senza rispondere indietreggiò cautamente riposizionandosi nuovamente al fianco di Motonari,che non riuscì a non farsi sfuggire una piccola risatina divertita che fece adirare il figlio dell’Irlanda,il quale gli rivolse uno sguardo fulmineo intimidatorio,che però non fece spaventare o intimorire il suo alleato posto alla sua destra –Il vero motivo per cui io vi ho convocati in questa sala-iniziò il sovrano sospirando pesantemente mentre,disattivava il pannello di controllo del suo trono –Era solo per avvertirvi che la guerra che staremo per affrontare sarà cruenta e letale per molti di noi-alzandosi lentamente in piedi e cominciando a camminare verso il centro della sala,materializzando il suo bastone magico a fargli da sostegno –Tutti noi sappiamo il perché di questa loro crociata tra gli universi-toccandosi il petto con la mano –Vogliono a tutti i costi riunire i frammenti dell’oblivion per ricostruire tutti gli universi sotto le direttive della dea-osservando ognuno dei presenti con sguardo deciso –E questo dobbiamo impedirglielo ad ogni costo-
-Le tue sono parole incoraggianti ed irte di motivazione come quelle del nostro defunto Lance-esclamò Garnet ponendosi davanti alla sua squadra con atteggiamento freddo e stoico –Ma affinché Naya attacchi questo universo voi dovete avere qualcosa che le interessa-sistemandosi il visore con l’indice della mano destra,guardando il petto coperto dal vestito bianco
-Questa affermazione può solo constatare il semplice fatto che tu sei a conoscenza che noi possediamo un frammento dell’oblivion-ridacchiando nervosamente,portandosi una mano sopra la fronte,massaggiandosela con cura,tentando di far scendere quell’improvviso nervosismo che sembrava travolgerlo –E sai anche che me lo sono impiantato nel corpo affinché potessi ritornare nuovamente al massimo delle mie forze-lasciando scioccata Skinny da quella rivelazione,la quale guardò sconvolta il suo sovrano che sembrava sorridere malinconicamente verso la fusione –Almeno se vorranno riconquistarlo dovranno strapparmi prima il cuore-continuando a sorridere,lasciando apparentemente soddisfatta la fusione nel vedere una tale fiducia e preoccupazione da parte del dittatore oscuro,dandogli lentamente le spalle,riunendosi nuovamente con le sue compagne,quando all’improvviso un urlo provenire dalla gemma arancione,attirò l’attenzione di tutti soprattutto quella di Sapher,il quale si avvicinò lentamente verso di lei,venendo respinto ed allontanato dal tridente della gemma,che puntava con rabbia contro il suo petto
-PERCHE’ HA ESEGUITO QUESTO GESTO SCONSIDERATO?!-urlò il diaspro al suo sovrano,che rimaneva immobile senza rispondere ad osservarla –SA BENISSIMO I RISCHI CHE SI CORRONO NEL TRAPIANTARE UN FRAMMENTO DI QUELL’ARTEFATO MALEDETTO NEL PROPRIO CORPO-mordendosi il labbro inferiore con i denti –EPPURE…-
-Eppure l’ho fatto comunque per proteggere il mio popolo-guardando con tristezza il gioiello dinanzi ai suoi occhi,la quale per la rabbia e la delusione si voltò di scatto,cominciando a correre verso la zone orientale del castello,sparendo all’interno del grande corridoio scarsamente illuminato,lasciando ditero di se soltanto interrogativi e dubbi,con Sapher animato solamente dall’amore per Skinny,cominciò a correrle dietro,insinuandosi anch’egli in quella lugubre rientranza del castello alla ricerca disperata del suo amore,mentre Lance con una piccola lacrima cadergli dopo millenni dal suo viso,osservò le gemme rimaste dietro di lui,che lentamente si disperdevano nuovamente verso le ali della struttura,preparandosi per l’imminente battaglia,lasciando nuovamente il monarca oscuro in compagnia dei due resuscitati ad ultimare i preparativi per l’imminte scontro con l’esercito di Naya.
 
Note dell’autore
Io:Spero tanto che la situazione tra Skinny e Sapher torni quella di prima
Lance:Lo spero anche io,stanno così bene insieme
Io:Da quello che ho potuto comprendere la prima guerra ha lasciato molti danni psicologici
Lance:Più di quelli che puoi immaginare
Io:Allora cerchiamo di essere il più brevi possibili e per la prima volta chiudiamolo insieme senza litigare
Lance:Scrittore e personaggio insieme?
Io:Tanto per variare un po’
Lance(ridendo):Si potrebbe fare
Io:Allora che stiamo aspettando
Io e Lance:Bene cari lettori e care lettrici ci vediamo al prossimo entusiasmante capitolo

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Capitolo 16
*** Il Diamante caduto ***


Il Diamante caduto
 
All’interno di un’ala apparentemente in disuso del castello,dove le ragnatele e la polvere dominavano su tutte le strutture che un tempo decoravano quella zona,con il decadimento che lentamente si faceva sempre più evidente,mostrando numerose crepe sui muri e frammenti di soffitto sparsi per tutto il corridoio coperto da un tappeto rosso logoro dal tempo,i vari filamenti dorati che formavano delle lunghe corde ai bordi del tessuto in seta si erano completamente sfilacciati,con del sangue ormai totalmente rinsecchito a macchiarne la beltà eterea che il tessuto cercava ancora di emanare,mentre Sapher correva sopra di esso alla disperata ricerca di Skinny,che sembrava essersi dileguata all’interno delle infinite ramificazioni che quella zona oscura sembrava riservargli,camminando perso tra le rovine ed osservando nel mentre il paesaggio in rovina che lo circondava,guardando con una piccola nota di terrore farsi strada nel suo animo,le statue semi distrutte e i dipinti che raffiguravano i quattro diamanti,completamente sfregiati da colpi di lama e di armi da fuoco,intristendo ancor di più il cuore dell’ibrido nel vedere anche il dipinto di Diamante Bianco ridotto in quello stato pietoso e privo di rispetto,distogliendo i suoi occhi da tale orrore,continuando imperterrito nella sua traversata alla ricerca della paladina oscura,udendo improvvisamente dei singhiozzii soffocati e perpetui provenire dai meandri oscuri dell’ala antica,mettendosi nuovamente a correre per quel corridoio dalla luce soffusa e quasi inesistente,fino a giungere dinanzi ad un portone di legno scheggiato ed usurato con due enormi sbarre di ferro a tenerlo ancora parzialmente integro,poggiando delicatamente una mano sopra la superficie e aprendo lentamente e con numerosi scricchioli l’ingresso di quella antica sala,trovando al suo interno il quarzo arancione seduta dinanzi ad un macchinario arrugginito simile ad un tavolo operatorio,con numerose lame e strumenti di tortura collegate a quattro braccia meccaniche semi-distrutti,infilzati all’interno delle pareti bianche intense,creando delle crepe che sembravano delle spaccature all’interno di quello che sembrava un universo pieno di infinito dolore e risentimento,con il giovane ibrido che lentamente si avvicinava a lei con passo cauto e leggero,fermandosi al suo fianco ed inginocchiandosi,in attesa di una qualche reazione da parte della compagna,che sembrò non arrivare a causa del dolore che sembrava pervadere il cuore della gemma guerriera
-Posso comprendere i sentimenti che in questo momento stai provando-esclamò poggiandole con dolcezza una mano sopra la spalla –Non capisco solamente il perché tu ti sia voluta rifugiare in un luogo così tetro ed infido per pensare e per sfogarti-rimanendo ad osservare la parete bianca che sembrava emanare una qualche sorta di atmosfera di morte in tutta la stanza
-Avevo bisogno di capire-disse con voce fioca ed enigmatica,senza sollevare la testa dalle sue braccia,che le facevano da cuscino sulle ginocchia,nascondendo completamente il suo volto,anche grazie alla capigliatura folta biancastra che sembrava fornirle un’ulteriore copertura
-Che cosa devi comprendere?-le domandò con calma,assumendo nel mentre un’espressione intristita ed in parte scioccata nel vedere una tale malinconia farsi strada verso la sua gemma del cuore –Pensavo che fossi decisa a combattere per difendere il tuo pianeta-accarezzando lentamente la spalla e successivamente la chioma folta bianca della guerriera
-Io non combatto per questo pianeta che ci ha sempre disprezzato-sollevando lentamente il capo dalle sue braccia,rivelando un viso totalmente arrossato,con due occhi gonfi e con le lacrime che ancora rigavano il suo volto stranamente segnato dalla fatica –Ho sempre combattuto per la gloria di Diamante Nero-osservando nel mentre il tavolo da tortura posto dinanzi a lei –Combatto solo per riuscire un giorno a saldare il debito di vita che ho con lui-
-Debito di Vita?-domandò con stupore manifestarsi sul suo viso,mentre la gemma continuava a fissare malinconica quel tavolo semi distrutto dal tempo
-Tutte le gemme non conformi allo standard imposto dalle precedenti sovrane,venivano condotte in questo luogo per essere frantumate e riciclate-spaventando con queste sue parole il giovane al suo fianco –Anche io ero stata scelta per essere distrutta,ma Diamante Nero prima della mia esecuzione comparve da dietro quella stessa porta dove tu sei entrato-strofinando con la mano sinistra la base di quel oggetto di metallo in parte arrugginito –Mi slegò i polsi dalle catene e mi portò via con se eliminando i miei esecutori-alzando lo sguardo verso il soffitto,chiudendo e riaprendo gli occhi,sospirando al solo pensiero di quel ricordo –Ancora oggi non ho mai capito perché la mia vita fosse valsa di più rispetto ad altre gemme-
-Forse non saprò il perché del suo gesto-esclamò Sapher,abbracciando la gemma arancione al suo fianco –Ma dal suo comportamento verso di te ho capito soltanto che sei come una figlia per lui-facendole spalancare gli occhi per la sorpresa con questa sua affermazione –Lui tiene molto a te-
-Se davvero quello che dici fosse vero-ribatté con voce rotta e spezzata per le lacrime,che cercava invano di trattenere,ma che lentamente si facevano nuovamente strada nel suo viso candido ed arrossato –Perché starebbe rischiando la vita invece di tentare di restare con me?-affossando la testa nel petto del ragazzo,che continuava senza fermarsi ad accarezzarla con dolcezza nella sua chioma folta bianca,spettinata e leggermente arruffata a causa della tensione
-Come sovrano non ha solo il compito di proteggere te-stringendola sempre di più a se –Ha il dovere di proteggere tutti con ogni mezzo a sua disposizione-dandole un bacio sulla fronte tentando di tranquillizzarla e di farle riacquisire la fiducia espressa dal suo animo indomito
-Lo preferivo quando era freddo e calcolatore-manifestando un piccolo sorriso accennato
-Io sinceramente lo preferisco ora che finalmente si sta riaprendo nuovamente alla vita-guardandola intensamente nei suoi due occhi arancioni come il tramonto –E’ più deciso e meno indisponente rispetto a quando l’ho incontrato-ridacchiando leggermente e facendo sorridere con quel suo semplice gesto,la gemma tra le sue braccia,che sembrò quasi abbandonarsi a lui,rilassando rapidamente i suoi muscoli,lasciandosi coccolare da quel semplice abbraccio che li univa
-Vorrei tanto che questo momento durasse per sempre-sussurrò,chiudendo gli occhi,mentre la sua gemma cominciava lentamente ad illuminarsi di una debole luce,che si faceva sempre più intensa
-Lo vorrei tanto anche io-aggiunse l’ibrido gemmo-serafico sospirando pesantemente,con la sua gemma che come quella della sua compagna,cominciò ad illuminarsi di una luce forte e intensa di colore grigio chiaro,che insieme a quella generata dal gioiello di Skinny,irroravano tutta la stanza con una luce eterea ed accecante,che trasformò i loro corpi in due spettri di luce,che si unirono in un agglomerato luminoso,che lentamente prendeva la forma di un ragazzo dalle dimensioni simili alla fusione dei suoi genitori,dai lunghi e selvaggi capelli rosso fiamma,che giungevano fino alle sue caviglie,due occhi verdi come uno smeraldo,che brillavano di una strana luce provenire dalle sue iridi,un naso leggermente accentuato e rivoltò con la punta verso l’alto,avvolto da un armatura rosso e nera,con una placca bianca posta al centro che del torace che mostrava in tutto il suo splendore il simbolo dei paladini oscuri,con le spalle avvolte da un mantello blu notte che celava al suo interno le armi appartenute a Sapher,il quale cominciando a guardarsi intorno,si alzò lentamente da terra confuso e disorientato,camminando lentamente per la stanza fino a raggiungere il tavolo delle torture,che vista la sua composizione fisica,fungeva anche da specchio per la fusione,che rimase inizialmente scioccato nel vedere la sua struttura,toccandosi con paura il viso e il corpo con le mani,massaggiandosi successivamente la testa con la mano,cercando di realizzare quello che era appena accaduto tra le due gemme,mettendosi stranamente a sorridere
-Non ci avrei mai creduto che Skinny e Sapher si sarebbero fusi per dare vita a me-ridendo per l’incredulità,ricominciando lentamente a camminare nuovamente per la stanza –Io sono Hariandil,manifestazione dei sentimenti reciproci di questi baldi giovani incerti che ancora devono scoprire il loro destino-appoggiando la mano al muro,tentando di non cadere,mentre cercava di abituarsi alla sua nuova forma ed alla sua nuova potenza,quando improvvisamente la mano destra,poggiò sopra un pannello di riconoscimento,celato sotto la vernice bianca della sala di tortura,bloccando la mano della fusione,scansionandola interamente con un laser di colore verde lime,liberandola successivamente dal campo magnetico generato e aprendo,tramite un meccanismo celato,una porta scorrevole nascosta dalla pittura,dove al suo interno vi erano molte bolle contenenti i frammenti delle gemme che hanno combattuto durante la rivoluzione gemmica
-Non avrei mai pensato di trovare un posto simile-esclamò Skinny attraverso le labbra della fusione –Ma non avrei mai neanche pensato che mi sarei fusa con te-ridacchiando debolmente
-Forse quello che proviamo l’uno per l’altro non è poi così insignificante-aggiunse Sapher ridacchiando vistosamente –E’ un qualcosa di meraviglioso che non riesco neanche a comprendere a pieno-
-La felicità che sto provando anche io in questo momento è un qualcosa di indescrivibile mio amato Sapher-lasciando scorrere una lacrima,che rigava il viso paralizzato della fusione –Essere fusi con te mi fa sentire più forte e più sicura di quanto non fossi stata da sola-
-Lo stesso vale anche per me-aggiunse sorridendo –Ma ora è meglio dare un po’ di spazio anche alla volontà unica della fusione-lasciando fluire nuovamente la volontà del nuovo essere,che lentamente entrava all’interno della stanza,esaminando ogni singola bolla nera,che conteneva frammenti appartenenti ai fedeli dei diamanti,avanzando lentamente fino a giungere dinanzi a tre grandi bolle,costituite da più strati dove erano contenuti i frammenti di Diamante Giallo,Diamante Bianco e Diamante Blu,con quest’ultima che a differenza delle altre due sembrava integra e senza alcun graffio o frattura
-Come è possibile?-esclamò il ragazzo avvicinando lentamente la mano verso la prigione di Diamante Blu,avvicinandola lentamente a se ed osservando con attenzione la struttura della gemma al suo interno,notando che non era stata distrutta come le altre presenti in quella camera nascosta –Non capisco come sia potuta sopravvivere a Lance dopo la guerra-cominciando lentamente a camminare verso l’uscita con la bolla tra le mani,inciampando accidentalmente e lasciando cadere il delicato oggetto,che perse per la botta con il terreno tutti i suoi strati protettivi,lasciando il diamante blu per terra,che lentamente si stava illuminando con una luce fioca e debole,fluttuando sopra il terreno,materializzando una forma femminile avvolta in un lungo vestito blu marino,con dei capelli azzurri come il ghiaccio che coprivano anche parte del suo petto,ma che circondavano il gioiello posto leggermente sotto il collo,gli occhi blu dell’ex sovrana visibilmente spaventata,giravano vorticosamente alla ricerca di un qualcosa di incomprensibile,fino a quando non si fermarono dinanzi alla fusione posta davanti a lei,che nel mentre aveva materializzato il suo tridende,puntandolo con violenza verso la sovrana,tenendolo saldamente con entrambe le mani e con una strana espressione confusa ed allo stesso tempo iraconda sul viso
-Come può essere che tu sia ancora viva dopo il colpo di stato di Diamante Nero?-calmando lentamente il suo nervosismo e la sua ferocia,sospirando e riponendo lentamente il tridente all’interno della gemma posta sul suo ombelico –Pensavo che tutti i diamanti fossero stati distrutti dalle fiamme della purificazione-
-Ed è quello che accadde-rispose il diamante tremando,mentre la sua mente ripercorreva il ricordo di quella strage –Io stessa non so il perché mi ritrovo ancora viva in questo mondo-camminando lentamente verso le prigioni che rinchiudevano le sue sorelle distrutte –Ma è una punizione peggiore della morte continuare a vivere sapendo di essere rimasta l’ultimo membro dell’Autorità Diamante-voltandosi nuovamente verso il suo inquisitore,osservandolo con occhi lucidi e minacciati da un nuovo afflusso di lacrime
-Essere consapevoli dei propri peccati,non è un comportamento che si addice ad essere sadico come lo eravate voi durante il vostro dominio su questo pianeta-esclamò la fusione con tono denigratorio,massaggiandosi il mento con le dita –Mi aspettavo che mi avresti attaccato e tentato la fuga-
-Non avrei motivo di scappare dinanzi ad una fusione tra un serafico ed una gemma-scioccando lievemente il suo interlocutore nello scoprire che la sovrana era a conoscenza della sua natura –Non solo nelle mie condizioni non avrei la possibilità di affrontarti-camminando lentamente verso di lui –Ma non ho alcun motivo per combattere-sedendosi per terra,continuando ad osservarlo con attenzione –Il mio unico interesse è sapere il tuo nome-
-Il mio nome-ripeté la fusione,strofinandosi lentamente i capelli con la mano –Il mio nome è Hariandil,simbolo della passione e della forza di Sapher e Skinny-eseguendo stranamente un mezzo inchino rivolto al diamante,che rimase scioccata nel vedere un tale gesto provenire dal giovane –E’ un onore incontrare colei che salvò Lance dal suo destino di morte certa-rialzando lentamente il busto,osservando nel mentre la sovrana mettersi ancora una volta a piangere
-Se le altre mie sorelle avessero capito invece di opprimere il nostro popolo-accarezzando la guancia della fusione –Se avessero compreso gli errori del nostro passato-abbassando lo sguardo per la vergogna
-Avrebbero sicuramente compreso che il popolo va rispettato e non oppresso-esclamò Diamante Bianco apparendo da dietro la porta della stanza,avanzando lentamente verso i due esseri,che la guardavano stupiti nel vederla dinanzi a loro in un angolo remoto del castello
-Nonna!-esclamò rapidamente la fusione,rimanendo come paralizzato dalla presenza del diamante –Come…-venendo interrotto dalla matriarca gemma,la quale gli accarezzo i lunghi capelli arruffati con la mano destra
-Ricordati che sono sempre un diamante e posso percepire le variazione di potere nell’ambiente che mi circonda-sorridendogli candidamente –E posso ammettere con franchezza che non mi aspettavo una fusione fra voi due-abbracciandola di scatto,sollevandole leggermente da terra e scuotendola in aria tra le sue braccia –E’ una bella sorpresa vederti-rilasciandolo delicatamente sopra il suolo –Espressione dell’amore di Skinny e Sapher-dandogli una lenta carezza,prima di voltarsi verso il Diamante alle sue spalle,che piangeva senza controllo –Ed anche se non sei la mia Blu-asciugandogli con il dito le lacrime sul suo viso –E’ bello vedere che stai bene mia adorata sorella-sorridendole con naturalezza,cercando di calmarla e di farla rallegrare
-Anche se non sei davvero mia sorella-abbracciando repentinamente Diamante Bianco –E’ meraviglioso sentire nuovamente la tua voce-sfogandosi tra le braccia del diamante,che nel mentre cercava di consolarla e di farla stare meglio,accarezzandole dolcemente la schiena tremante per i continui singhiozzii,recitandole alcune parole dolci,che la fece lentamente smettere di piangere e separarsi dalle braccia del diamante dell’universo alternativo
-Posso capire il perché di tanto dolore-cominciò Bianco osservando tutte le bolle presenti nella sala nascosta,focalizzandosi prevalentemente a quella appartenuta alla sua controparte –Ma purtroppo mi duole dirti che tutti i nostri universi sono minacciati da un entità divinità che minaccia di distruggerci-lasciando scioccata il diamante,che per la paura fece un passo indietro verso la fusione –Posso comprendere se tu non voglia aiutarci,vista la tua esperienza negativa con Diamante Nero ed i suoi metodi di giustizia poco ortodossi-sospirando ed incrociando le braccia al petto –Ma…-venendo interrotta dal diamante Blu,la quale materializzò la sua alabarda dalla lama blu come il mare
-Sono disposta ad aiutarvi se questo significa proteggere quello che una volta era il mio popolo-stringendo con forza il manico dell’arma –Ma dopo-osservando la gemma dritta nei suoi occhi bianchi –Quando tutto questo sarà finito,voglio essere frantumata ed essere sepolta insieme alle mie sorelle in un luogo onorevole,dinanzi agli occhi di tutto il popolo e da Diamante Nero in persona-lasciando sorpresa la fusione nell’udire una tale e folle richiesta provenire dall’ex sovrana di Homeworld,cercando di intervenire e di farla ragionare,venendo però fermato da Bianco,che con un gesto della mano,gli fece capire di non obiettare ad una tale follia
-La tua richiesta non appena la guerra finirà…sarà rispettata-udendo una violenta esplosione che sembrò distruggere le stesse fondamenta del castello oscuro,con le tre gemme che evocando rapidamente le loro armi dai loro gioielli,corsero verso l’atrio del castello,per riunirsi con Diamante Nero e con tutte le gemme che presto le avrebbero raggiunte,per fronteggiare l’esercito che la dea rinnegata aveva loro sguinzagliato,affinché distruggessero le loro speranze e la loro volontà di rivalsa verso tutti coloro che hanno perso la vita all’interno della follia che la guerra stava portando con se.
 
Note dell’autore
Io:Posso comprendere che molti di voi si siano arrabbiati per questo ritardo
Hariandil:Io tantissimo,visto che hai aspettato tutto questo tempo per pubblicare il capitolo e farmi entrare in scena
Io:Ma purtroppo tra impegni fitti e salute abbastanza precaria è il massimo che sono riuscito a fare
Diamante Bianco:Cerca di rimetterti e di ritornare a pubblicare con la solita cadenza
Io:Ti ringrazio Bianco per la comprensione
Hariandil:Io non ti comprendo invece
Io:Allora chiudi il capitolo e non parlare più
Hariandil:Lo faccio solo perché sono io a deciderlo
Bene cari lettori e care lettrici,spero sempre accora appasionati,ci vediamo al prossimo capitolo

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Capitolo 17
*** La maledizione del diamante oscuro ***


La maledizione del diamante oscuro
 
Mentre le due gemme correvano per quel lungo corridoio che li separava dal sala centrale dove Diamante Nero presumibilmente li attendeva,una serie di forti esplosioni sembravano squarciare con la loro potenza le mura del castello,creando numerose crepe e piccoli frammenti in pietra cadere sopra il tappeto rosso fiammeggiante,lasciando evidenti segni su tutta la struttura interna,che misero rapidamente in allarme la fusione,la quale cominciò a correre il più velocemente possibile,affinché potesse raggiungere la sala del trono,prima di venire interrotta nella sua traversata da una seconda esplosione che colpì in pieno l’ala del castello in cui stavano risiedendo,spazzando il muro spesso di pietra posto alla loro destra,generando nel mentre un’onda d’urto che sbalzò violentemente le due gemme contro la parete opposta,facendo loro sbattere la schiena e cadere rovinosamente sopra il pavimento,rialzandosi lentamente e volgendo il loro sguardo verso il cielo dove un’astronave a forma di braccio sparava laser dalla punta delle sue dita,venendo colpita nel mentre dai cannoni planetari,che riuscirono lentamente a danneggiarla e a costringerla ad atterrare all’interno della città,dove un manipolo di gemme guerriere rimaneva immobile con le armi puntate verso il misterioso oggetto volante alieno.
-Dannazione-esclamò Hariandil con un tono rabbioso ed allo stesso tempo seccato,ricominciando nel mentre a correre,seguito da con altrettanta rapidità dal Diamante –Naya è sopraggiunta prima ancora che riuscissimo ad organizzare una difesa-aprendo di scatto una porta di legno dinanzi a lui,varcandone con rapidità la soglia,trovando dinanzi a se Diamante Nero che rideva follemente mentre teneva il suo bastone nella sua mano sinistra,con Motonari,Chuculainn e Perla che lo osservavano con indifferenza mentre insieme cercavano di analizzare una mappa della città posta su un tavolo di legno improvvisato.
–Dove sono le altre?-esclamò spazientita la fusione irrompendo con forza,rivolgendosi al Diamante stranamente sorridente
-Stanno fornendo supporto alle truppe dinanzi all’astronave-cercando di riassumere la sua solita compostezza,non riuscendo nel mentre a far sparire quel ghigno dal suo viso –E’ meglio che le raggiungi in fretta prima che le truppe di Naya escano dal costrutto volante-ricevendo un cenno rapido e affermativo dalla fusione,che con un balzo rapido saltò dalla grande vetrata in frantumi,continuando a correre verso il campo di battaglia,senza paura e con la sola determinazione e coraggio ad animare lo spirito di coloro che lo componevano,con Diamante Blu che stava per raggiungerlo,prima che una catena provenire dal pavimento non bloccasse il suo braccio destro impedendole di unirsi anche lei alla battaglia
-Tu non ti unirai alla battaglia-esclamò il sovrano oscuro assumendo un’espressione improvvisamente seria e corrucciata –Non mi posso fidare di te,neanche se hai dato la tua parola d’onore a loro due-
-Come fai a sapere della nostra conversazione?-domandò scioccata l’ex sovrana,voltandosi verso il sovrano seduto sul suo trono –
-Io sono parte integrante di questo castello-alzandosi lentamente dal trono e rivelando dietro di lui,numerosi cavi elettrici collegati alla sua schiena e alle sua braccia –Tutto quello che succede dentro queste mura è come se succedesse all’interno della mia mente-camminando lentamente verso il diamante con passo lento,mentre i cavi lentamente si separavano lentamente dal suo corpo e si ritraevano dentro il trono il trono di ferro oscuro –Niente in quello che una volta era la vostra residenza mi può sfuggire-
-Allora saprai anche cosa ho chiesto alla fine della conversazione?-mostrando i denti in segno di rabbia e di odio verso il dittatore oscuro
-Sarò io personalmente a frantumarti dopo la guerra-liberandola dalle sue catene –Per quanto volessi veramente trattenerti qui prigioniera-portandosi con la mano i capelli leggermente all’indietro –In questo scontro ci serve tutto l’aiuto possibile per affrontare la divinità che minaccia il mio pianeta-con il bastone che lentamente si illuminava di una luce oscura ed inquietante,mentre la gemma guerriera osservando per un breve istante l’atteggiamento del suo interlocutore,decise di scattare con rapidità verso il luogo in cui si era diretto il suo liberatore,materializzando il suo tridente e tenendolo mentre correva con la sua mano sinistra,mentre attraversava dinanzi agli occhi increduli del ragazzo la piazza centrale della città –Non importa cosa faremo per espiare le nostre colpe-sussurrò manifestando un piccolo sorriso malinconico –L’ora del nostro giudizio giungerà prima di quando noi ci aspetteremo-rimanendo fermo ad osservare il piccolo esercito dinanzi all’imponente astronave –Ma anche se un giorno sarò uno di loro-sbattendo con forza il bastone sopra il pavimento –Oggi i morti dovranno obbedirmi e rispettarmi come colui che li ha risvegliati dall’oblio-avvicinandosi verso il trono e distruggendolo con un solo colpo,rivelando una scalinata celata sotto di esso –Motonari,Chuculainn,Perla-richiamando l’attenzione di ognuno di loro,senza voltarsi e scendendo lentamente quel piccolo varco oscuro e senza luce –Sapete esattamente cosa fare in mia assenza-sparendo dinanzi agli occhi decisi dei tre strateghi,i quali impugnando le loro armi decisero di gettarsi all’interno della battaglia,saltando anch’essi dalla vetrata centrale in frantumi,raggiungendo in pochi istanti il porto cittadino interstellare dove la nave nemica era atterrata,osservando dinanzi a loro Alister e Noir puntare le loro spade verso i loro nemici,che rimanevano stranamente rinchiusi all’interno della navicella senza mostrare neanche un cenno di attacco o di difesa,quando improvvisamente il portello inferiore si aprì lentamente,rivelando al suo interno una donna dalla carnagione bianca,vestita con abiti ottocenteschi,che indossava una maschera che le copriva completamente il viso e che mostrava solamente il suo occhio rosso come il fuoco,mentre teneva saldamente nella sua mano destra un bastone bianco lungo il doppio della sua statura
-Per quanto detesti l’idea di parlare dinanzi a voi-iniziò la comandante con tono di disgusto e disprezzo verso i suoi avversari –Noi siamo venuti solamente per riprenderci il frammento dell’oblivion senza combattere e causare altre morti-estendendo la mano verso le gemme che stavano dinanzi a lei –Quindi con gentilezza vi chiedo di consegnarcelo-
-Non ve lo daremo mai-esclamò rabbiosamente la perla nera dell’universo originale –Non vi permetterò che il sacrificio di Serienor diventi inutile e privo di valore-
-Quindi farete bene ad andarvene se non volete ricevere una sonora lezione-aggiunse Lapis invocando due lame di ghiaccio affilate –Perché oggi sarà il giorno in cui voi pagherete per quello che ci avete causato nella nostra dimensione-rivendo sguardi decisi da parte di tutto il gruppo di gemme guerriere proveniente dalla dimensione originale ed anche da parte dell’esercito appartenente a Diamante Nero,che strinsero con ancor più forza le loro armi e i loro scudi
-Speravo in una risposta del genere-alzando la mano sinistra al cielo e schioccando le dita,invocando con quel semplice suono una serie di soldati mascherati che convogliarono ferocemente verso la resistenza di Homeworld –Ovviamente non vogliamo lasciare che siano soltanto inostri soldati a divertirsi-continuò ridendo mentre Cenere e Jasper si avvicinavano verso di lei,con il primo che apparentemente stizzito materializzò il suo bastone con al suo apice un diamante trasparente luccicante,mentre la seconda apparentemente divertita nel vedere in quel campo di battaglia ancora una volta la fusione che in passato l’aveva sconfitta,materializzò il suo casco da battaglia,leccandosi le labbra per la ghiotta occasione che le si parava ancora una volta davanti a lei
-Anni or sono ho eliminato Lance-esclamò ridacchiando la gemma arancione –Ora mi si presenta l’occasione anche di eliminare quella schifosa fusione-massaggiandosi la fronte per l’emozione che stava pervadendo il suo animo –Sembra che il destino dopo anni di sofferenza voglia finalmente premiarmi per le mie fatiche-incrociando le braccia al petto ed emettendo una fragorosa risata,che infastidì il suo compagno di squadra,il quale scosse la testa in segno di disappunto verso una tale reazione di esagerata felicità
-Era davvero necessario causare un’altra guerra per quello stupido frammento?-domandò Cenere poggiando entrambe le mani,osservando sconsolato la battaglia dinanzi ai suoi occhi –Non potevamo semplicemente interagire con onore e rispetto?-
-E’ la prima volta che ti sento parlare di rispetto e onore mio caro Cenere-esclamò stupefatta Marchesa voltandosi verso il suo fidato alleato di tante battaglie –Non dirmi che dopo aver devastato l’universo alfa tu ti sia ammorbidito?-manifestando un piccolo sorriso sotto maschera nell’osservare il suo alleato uscire da dentro la sua giacca una doppietta nera come l’oblio e sparare improvvisamente ad un soldato nemico che si era catapultato con violenza verso di lui
-Non mi sono ammorbidito-guardandola con il suo unico occhio scoperto impassibile e privo di emozioni –Avrei soltanto preferito che stavolta non mi sarei dovuto sporcare le mani-riponendo nuovamente la sua arma da fuoco nuovamente all’interno della giacca –Ma si vede che non si può ottenere tutto dalla vita-
-Tu parla per te-esclamò Jasper eseguendo un lungo salto verso il campo di battaglia –Io ho ricevuto tutto quello che si può desiderare-continuò mentre era in volo,atterrando rovinosamente sopra due gemme nemiche,fratumandole sul colpo e cominciando rapidamente ad eliminare ogni singola gemma le si parasse davanti,distruggendo i loro gioielli senza pietà e compassione,fino a quando non giunse dinanzi a Garnet,che prima di voltarsi sconfisse due soldati contemporaneamente con un solo pugno,osservando la gemma titanica davanti a lei con espressione in parte rabbiosa ed in parte divertita,lasciando apparentemente confusa la sua oppositrice,la quale le rivolse uno sguardo perplesso ma l tempo stesso deciso ad ottenere la sua vendetta
-E’ una fortuna averti qui davanti a me da sola senza l’intervento di altri componenti del mio gruppo-esclamò Garnet scrocchiandosi le nocche delle mani ricoperte dai suoi due guanti da battaglia –Almeno potrò avere finalmente la mia vendetta per quello che hai fatto a Perla e Lance-scagliandosi con furia verso il diaspro arancione,prima ancora che quest’ultima avesse la possibilità di ribattere verbalmente,colpendola con forza sul mento,scagliandola il aria ed inseguendola tramite un poderoso balzo in aria,eseguì un ulteriore colpo concatenato verso il basso,che fece sprofondare il quarzo all’interno del terreno,generando una voragine intorno ad ella,coinvolgendo nel mentre sia gemme alleate che nemiche durante l’impatto,lasciando la gemma arancione leggermente intontita per la velocità con cui la sua avversaria aveva condotto l’assalto,ma allo stesso tempo la divertiva nel vedere una grande tenacia combattiva nella sua storica nemica
-Non mi sarei mai aspettata che tu potessi migliorare ancor di più il tuo livello di combattimento-alzandosi lentamente da terra e scuotendo nel mentre collo e spalle,che emettevano suoni strani,come di ossa che scricchiolavano –Ma non pensare che sarà facile contro di me-sparendo all’interno di un varco oscuro materializzato sotto i suoi piedi –Perché anche io sono migliorata da quando sono ritornata alla vita-riapparendo sopra la testa della fusione,tentando di colpirla con un pugno,ma venendo prontamente contrastata dalle braccia della gemma rossa,che funsero da scudo,ma che la fecero sprofondare parzialmente sotto il terreno,bloccandole la parte inferiore all’interno dell’asfalto ed impedendole di muoversi per fermare un ulteriore assalto della gemma arancione che divertita osservava la situazione precaria della sua avversaria –Non mi aspettavo una tale brevità nel nostro duello-materializzando una daga nera parzialmente ricurva e con l’elsa usurata –Pensavo di potermi divertire di più-guardando l’espressione rabbiosa del suo viso,mentre cercava di divincolarsi dalla morsa della dura pietra che le impediva di compiere alcun movimento con le gambe –Ma si vede che sono diventata troppo forte per te e per il tuo gruppo di gemme inutili ed infedeli-afferrandole il braccio sinistro,distruggendo il guanto che la ricopriva e puntando la punta dell’arma verso la gemma di Rubino –Mi dispiace soltanto che un terreno così inadatto per lo scontro ti abbia impedito di esprimerti al meglio-abbassando repentinamente l’arma verso la gemma rossa situata sulla mano della fusione,venendo interrotta da una catena di ferro che avvolse rapidamente il braccio di Jasper,impedendole di consacrare la sua vittoria finale contro le leader delle Gemme di Cristallo
-Vedere il proprio avversario intrappolato all’interno del terreno di sfida e decidere di eliminarlo senza pietà invece di affrontarlo onorevolmente-esclamò con foga Diamante Bianco tirandola con violenza verso di se attraverso le catene che aveva invocato dal suo braccio destro –E’ DAVVERO UN ATTO DEPLOREVOLE!-dandole un poderoso pugno nello stomaco,che la fece ritorcere su stessa per il dolore,avvicinandosi rapidamente verso la fusione,afferrandola velocemente per il braccio,tirandola fuori da quella trappola di cemento e ferro con un solo colpo –Non possiamo fare niente da sole-disse sorridendo con decisione la gemma,mentre con la coda dell’occhio osservava la guerriera gemma resuscitata rialzarsi lentamente –Solo se combattiamo insieme senza farci pervadere dal nostro senso di vendetta potremmo vincere questa guerra-materializzando la sua spada dal suo gioiello,pronta ad affrontare il quarzo in battaglia,ricevendo nel mentre dalla fusione un sorrisetto affermativo ed anch’esso irto di combattività,mentre materializzava il guanto in precedenza distrutto dal braccio della guerriera sua avversaria
-Un diamante che combatte insieme ad una ribelle-sputando sul terreno per il disgusto –A che livello l’autorità diamante ha deciso di abbassarsi per permettere che degli assassini continuino a vivere-gettandosi ancora una volta all’assalto dei suoi avversari con tutte le energie che aveva in corpo,generando un’aura dorata,pervasa da accenni di fiamme nere e con lunghe vene del medesimo colore che le coprirono totalmente il corpo ed il volto,tramutando i suoi due occhi arancioni in due ferini dalle pupille artigliate rosso cremisi e dalle sclere nere come la pece,dal cui interno fuoriuscivano lacrime nere che le corrodevano la sua struttura di luce e il terreno sotto di lei,colpendo con violenta rapidità le due gemme che spiazzate dalla trasformazione improvvisa e dall’aumento di forza della loro avversaria,vennero colpite rapidamente entrambe al petto,venendo scaraventate contro due edifici della città,abbattendone le pareti e venendo seppellite sotto le macerie generate dall’impatto,mentre la gemma arancione pervasa da una rabbia incontrollata s’incamminava minacciosamente verso il punto dove le due gemme erano state sbalzate,uccidendo e frantumando ogni singolo alleato o nemico si trovasse dinanzi alla sua strada,quando improvvisamente il distruttore oscuro Alister si fermò davanti a lei con la spada sguainata con la fierezza del suo animo ad animare la sua voglia di combattere
-Tu infima resuscitata come le altre del tue genere io ti eliminerò in nome di Diamante Nero-correndo verso la gemma arancione,eseguendo un affondo che penetrò con forza il torace della gemma,la quale rimanendo come pietrificata osservò il guerriero dinanzi a se con sguardo feroce,afferrandolo rapidamente per l’elmo e materializzando nuovamente la sua daga,pugnalò dieci volte il petto del comandante,uccidendolo e lasciandolo morto alle sue spalle con il sangue che colava velocemente dalle sue ferite,dinanzi agli occhi increduli di Garnet,che nel mentre era riuscita a liberarsi dalle macerie insieme al diamante,la quale impaurita osservò la spietatezza mai dimostrata in passato dell’ex primo comandante di Homeworld,che avanzava senza più alcun controllo mentale sul suo corpo verso di loro con espressione bestiale e con il suo corpo che lentamente stava assumendo sempre le fattezze di una bestia corrotta,con artigli al posto delle sita e numerosi spuntoni fuoriuscirle dalle braccia e dalle gambe
-Non devi mai mostrare la tua paura in battaglia-esclamò il diamante mettendosi dinanzi a Garnet per coprirla e proteggerla dal successivo attacco di Jasper –Ricorda che noi siamo valorose guerriere che hanno combattuto contro Serienor ed il suo esercito di non-morti-continuò la sovrana di Homeworld,assumendo una posizione difensiva
-Pensate davvero di riuscire ancora a fronteggiarmi?!-ridendo maniacalmente mentre barcollava senza controllo verso di loro,venendo intercettata da Motonari che si frappose tra i tre combattenti –Ed ecco anche il traditore che vuole subire anche lui la giusta morte che ho preparato-
-Sinceramente io non sono venuto per morire in un posto come questo-indicando con il dito le spalle della gemma arancione –Io fossi in te starei attento a chi mi lasciò dietro le spalle-cominciando stranamente a ridere e lasciando perplessa la guerriera corrotta,che si voltò lentamente ad osservare il corpo del distruttore oscuro venire avvolto da un alone nero come l’oblio –Ti ricordo che siamo all’interno del pianeta di Diamante Nero e la sua magia pervade ogni singolo essere vivente che vi è al suo interno-guardando Alister rialzarsi lentamente da terra,con un’espressione persa nel vuoto ed ansimando come una bestia emise improvvisamente un urlo gutturale che spaventò sia Garnet che Diamante Bianco,le quali rimanevano fissare il guerriero ritornato stranamente alla vita che caricò rapidamente verso il diaspro,avventandosi contro di lei come una furia con la sua spada,eseguendo una serie di fendenti rapidi e veloci che debilitarono il corpo della guerriera arancione,prima di venire trafitta direttamente nel suo gioiello spezzandolo con un solo colpo e distruggendolo in due metà
-Non è possibile-esclamò Jasper con un filo di voce,mentre il suo corpo emetteva delle strane scariche elettrostatiche che destabilizzavano il suo corpo –Ero così vicina dall’ottenere la mia vendetta verso coloro che mi avevano sconfitto-allungando lentamente il braccio verso i suoi oppositori –E invece mi tocca nuovamente abbracciare la morte-implodendo su se stessa,lasciando dietro di se solamente i frammenti del suo gioiello,che venivano calpestati con rabbia dal comandante che senza controllo si avventò come un animale verso un manipolo di soldati nemici,sparendo all’interno del campo di battaglia,lasciando la fusione ed il Diamante in parte feriti sia fisicamente che mentalmente a Motonari,il quale voltandosi verso di loro gli lanciò due fiale contenenti un liquido violaceo fluorescente con una strana scritta in serafico incisa sulla boccetta
-E’ meglio che vi abituiate a questo spettacolo-esclamò lo stratega allontanandosi lentamente da loro –La magia di Diamante Nero impedisce ai morti di abbandonare questo mondo prima che la guerra abbia concluso i suoi atti-osservandoli con la coda dell’occhio –Quindi cercate di non morire-rientrando nuovamente all’interno del campo di battaglia,lasciando dietro di lui,le due gemmw che con più interrogativi che certezza ad animare il loro animo,bevvero la pozione fornitagli dall’umano,curando rapidamente le loro ferite e continuando anch’elle a combattere affinché il pianeta non cada nelle mani dei servi di Naya e dei loro alleati.
 
Note dell’autore
Io:Un primo assaggio di questa guerra a mio avviso sanguinosa
Alister:Dove neanche i morti possono riposare dopo essere stati brutalmente ammazzati
Io:Almeno ti sei vendicato
Alister:L’unica soddisfazione all’interno di un capitolo che mi fa già passare a miglior vita
Garnet:Almeno tu hai fatto qualcosa di utile
Diamante Bianco:Noi abbiamo fatto la figura delle sprovvedute
Io:Allora cercherete di riscattarvi durante questa guerra,ma per il momento Alister chiuderà il capitolo
Alister:Perché proprio io?!
Io:Solo perché sei morto
Alister:Una scusa che non regge neanche se cerchi sorreggerla con entrambe le braccia,ma tanto è inutile discutere con te
Bene cari lettori e care lettrici ci vediamo al prossimo capitolo

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Capitolo 18
*** Il guerriero senza anima ***


Il guerriero senza anima
 
Mentre la battaglia infuriava e mieteva le sue vittime nella grande capitale di Homeworld,dove le forze di difesa interplanetarie cercavano di respingere gli invasori provenienti da un altro mondo,all’interno del castello oscuro il dittatore oscuro era intento a percorrere una ripida scalinata che lo stava lentamente conducendo nei meandri più tenebrosi dell’edificio,avendo come unico supporto luminoso delle piccole torce antiche,che con le loro fiamme apparentemente inestinguibili,anche se fioche,mostravano il cammino al sovrano,che dopo ogni passo sbatteva con forza il bastone sopra il pavimento in marmo,incrinandolo lentamente dopo ogni colpo e dopo ogni scossa proveniente dall’esterno che sembrava stesse facendo implodere su se stesse le mura del corridoio,con il regnante che quasi avulso dall’ambiente che lo circondava,raggiunse senza esitazione un’area sottostante al castello,che conteneva al suo interno otto piedistalli neri come la pece ed uno bianco centrale apparentemente vuoti e senza nessun oggetto sopra di essi,con l’oscurità di quel luogo celato dalla violenza della guerra in corso sul pianeta,che emanava una fredda ed infima atmosfera che riuscì a risvegliare Lance dal suo stato apatico e privo di emozioni,il quale avventurandovisi con cautela,toccò singolarmente ognuno dei piedistalli,materializzando sopra di essi le gemme degli otto paladini caduti ed il gioiello di Quarzo Rosa in frantumi,chiuso all’interno di una bolla nera come la pece posizionato sopra quella colonna bianca che si contrapponeva all’atmosfera cupa e tetra della stanza,mentre le scosse di terremoto dovute allo scontro continuavano imperterrite a turbare la quiete di quel luogo celato al resto del pianeta.
-Devo ammettere che a volte il sapore malsano ed inebriante della guerra mi crea nostalgia della nostra ultima battaglia mia cara Quarzo Rosa-esclamò il sovrano sogghignando,mentre osservava le schegge dinanzi a lui,accarezzando con strana delicatezza la bolla dove erano rinchiuse –E’ un peccato non poter combattere nuovamente con te,ma purtroppo un dovere più alto mi sta chiamando-girando velocemente i suoi occhi verso le altre gemme intorno a lui –Ma anche loro come me sono state convocate per l’ultimo atto della nostra esistenza-cominciando lentamente a girare verso ogni piedistallo,rompendo con il suo bastone la gabbia di vetro che le teneva rinchiuse,facendo fuoriuscire dal suo interno il liquido che le teneva prigioniere,riversandolo sopra il pavimento e con una luce provenire da ognuna delle gemme,che sembrava illuminare l’intera sala con i colori dell’arcobaleno,materializzando le loro forme fisiche e ritrovandosi intorno al sovrano con occhi decisi e stranamente determinati,mentre tenevano le braccia incrociate al petto e tutte avvolte da un armatura nera come la pece,con un mantello rosso ed il simbolo dei paladini oscuri impresso in blu sulla tela,che sembrava risplendere di una rinnovata luce e di un vigore di cui Lance sembrava essere inebriato e compiaciuto,nel vedere i suoi compagni ed i suoi amici ancora una volta con lui a combattere per difendere il pianeta
-Mio Re-esclamò Amber,avanzando di un passo ed eseguendo un mezzo inchino in segno di rispetto verso il suo superiore –Perché ci ha convocati ancora una volta al suo cospetto?-
-Mi dispiace dovervi condannare a morte risvegliandovi dal vostro sonno forzato-disse il sovrano con tono leggermente dismesso e malinconico –Ma purtroppo l’esercito di Naya e tornato e sta devastando l’intero pianeta pur di ottenere la reliquia in nostro possesso-toccandosi il petto con la mano sinistra –E vista la nostra inferiorità sia numerica che di forza sono stato costretto a risvegliarvi dal vostro lungo sonno per tornare ancora una volta a combattere questa volta non per me-formando un pugno con la mano poggiata sul suo addome –Ma con me-osservando ognuno di loro dritto negli occhi,non riuscendo a non lasciarsi sfuggire una lacrima,che riuscì a smuovere l’animo di Lapis,la quale distolse lentamente lo sguardo dal suo sovrano,nonché da suo fratello,tentando di nascondere il suo disagio e la sua tristezza –Questa potrebbe essere per ognuno di noi l’ultima battaglia prima di svanire per sempre da questo universo-stringendo con forza il bastone con la mano destra,non riuscendo però a nascondere il tremore del suo corpo dovuto alla paura ed al terrore di morire –Io stesso come voi ho paura di morire,ma se serve per dare un contributo alle prossime generazioni di gemme che verranno,allora sarò felice di aver dato tutto quello che ho a disposizione per assicurare loro un futuro-
-Lance-esclamò con le lacrime la gemma azzurra,mentre generò dell’acqua che trasformò in una lunga spada di ghiaccio –Se questo sarà davvero il nostro ultimo incontro,posso soltanto dirti che per me è stato un onore stare al tuo fianco-
-Come membri dei paladini oscuri-aggiunse Topaz avanzando di un passo verso il sovrano –E come tuoi amici,possiamo solo esserti grati per aver creato un mondo senza più distinzioni sociali e disprezzo tra gemme-inclinando leggermente la testa in avanti mentre materializzò la sua mazza dal suo gioiello
-Ci dispiace soltanto non esserti stati accanto per questi ultimi anni-continuò Sky strofinandosi i capelli per la vergogna –Speriamo solo che in questo modo potremmo nuovamente essere uniti ancora una volta sotto lo stesso ideale che ci ha spinto a ribellarci contro i diamanti-
-Solo che questa volta saremo uniti per affrontare una divinità invece che un manipolo di sprovvedute-disse ridacchiando Amber materializzando i suoi burattini da guerra,che teneva saldamente attraverso dei fili di energia che fluivano attraverso le sue dita
-Allora cosa stiamo aspettando?!-s’intromise Obsidian mentre faceva roteare la sua naginata con estrema maestria e sicurezza –Che i nostri gioielli si spezzino per l’eccessivo sforzo invece che combattendo?!-con il sovrano che nel mentre osservava divertito la sua guardia di gemme d’elite,nonché i suoi più fidati consiglieri ed alleati,lasciando trasparire una lieve espressione malinconica nel vedersi nuovamente riuniti solamente per affrontare un nemico per il pianeta natale,camminando lentamente dinanzi agli occhi dei suoi subordinati verso i frammenti del generale dei ribelli,scoppiando con una mano la bolla in cui essi erano contenuti,generando un fascio di luce oscure che privò totalmente l’energia ed il colorito ai frammenti che diventarono di un colore grigio scuro simili alle pietre,frantumandosi e polverizzandosi in un istante,lasciando al suo posto una massa polverosa che cadeva lentamente sul pavimento
-Purtroppo in tempi di guerra non si può avere più neanche il rispetto per i morti-esclamò Lance manifestando un sorriso satanico sul viso,mentre un fascio di energia rosa,che lentamente stava assumendo una colorazione rossa come il sangue,scorreva intorno al suo corpo,venendo lentamente incanalata verso l’apice del bastone dove era contenuta una pietra nera,la quale brillava sempre di più mentre assorbiva il potere una volta contenuto nei frammenti –Infatti saranno proprio i morti stessi a darci una mano contro l’esercito divino-sbattendo con forza il bastone sul pavimento facendo inizialmente spaventare le gemme dinanzi a lui –Dagli abissi del regno oscuro-emettendo delle scariche elettriche viole che si diffusero per il pavimento e per le pareti della stanza segreta –Dalle profondità dell’abisso maledetto-creando delle piccole scosse che fecero tremare l’ambiente intorno a loro –Io convoco l’intero esercito rinnegato a combattere ancora una volta sotto il mio comando e la mia guida-con il bagliore che con la stessa rapidità con cui apparì,scomparve da dinanzi agli occhi increduli delle gemme soldato,che osservavano il loro sovrano con aria interrogativa e piena di dubbi
-Non è successo niente-esclamò stupefatta Sapphire guardando l’interno della stanza,trovando solamente al suo interno le stesse gemme e gli stessi esseri presenti sin dall’inizio dell’incontro –Forse i poteri di Quarzo Rosa non sono stati sufficienti ad alimentare un evocazione di grande portata-
-Non farti troppe domande mia cara Sapphire-esclamò il sovrano avvicinandosi a lei,strofinandole con dolcezza la testa –Nessuno ha ancora detto che la mia evocazione è fallita-continuò a ridacchiare,mentre si avvicinava lentamente all’ingresso della sala segreta –Ed il nostro tempo ancora non è giunto al termine-fermandosi dianzi alla soglia,mentre dava loro le spalle –Ancora prima di giungere al capolinea delle nostre vite abbiamo ancora tanto da dimostrare-ricominciando la sua traversata verso la rampa di scale da cui era sopraggiunto,seguito dagli otto cavalieri risvegliati,determinati a proteggere il regno insieme al loro sovrano e fornire un futuro alle generazioni successive di gemme del pianeta.
Nel frattempo sul campo di battaglia Cenere e Marchesa osservavano a debita distanza lo scontro tra i loro soldati e l’esercito di Homeworld,rimanendo dinanzi all’apertura della loro navicella,immobili con le loro armi sguainate tra le mani e con le urla e ed il dolore provocato dal conflitto a fungere da sottofondo ai loro pensieri ed alle loro parole
-Che peccato che Jasper ci abbia lasciati così in fretta-esclamò Cenere sbadigliando,cercando di mantenere la lucidità necessaria per combattere,tentando di non farsi assalire dai lampi di sonno che sembravano farsi strada nel suo fisico ancora provato dopo anni dallo scontro con Rhodocrosite –Sarà una preoccupazione in meno per le prossime battaglie-
-La stanchezza ti gioca brutti scherzi mio caro Cenere-ribatté ridacchiando le donna mascherata,puntando con la sua arma i frammenti della gemma caduta,che si sollevavano lentamente dal terreno e fluttuavano velocemente verso la navicella,entrando al suo interno e sparendo dal campo di battaglia –Ti ricordo che se Naya non ci libera noi non possiamo lasciarci cullare dal dolce abbraccio che la morte ci può offrire-sistemandosi il cappello sopra la testa con cura mentre parlava,udendo nel mentre un lieve sospiro rassegnato dal parte del suo compagno di squadra,che appoggiò con pesantezza la schiena sulla parete dell’astronave,osservando con un lieve rammarico la guerra dinanzi a lui
-Tutto questo non ha senso Marchesa-tenendo poggiato al terreno come ultimo supporto il suo bastone –Non ha senso ricreare gli universi solo per un proprio piacere personale-osservando le varie entità sia gemme che rianimate combattere un’aspra battaglia senza una ideologia a farne da padrone –Il semplice pensiero che dobbiamo sottostare a lei mi fa crescere un senso di rabbia che non riesco a descrivere-venendo sfiorato mentre parlava da un proiettile che sbatté con forza nella parete della navicella,causando un foro all’interno della carenatura ed attirando nel mentre l’attenzione del guerriero mascherato,che rivolse il suo sguardo verso il suo aggressore,che teneva tra le sue mani due doppiette ancora fumanti e pronte ad ingaggiare un combattimento
-Tu non sei la Peridot che ha combattuto al fianco di Lance contro Serienor?-domandò incuriosito il combattente,scrutando da dietro la sua maschera l’intera struttura fisica della gemma verde posta dinanzi a lui con sguardo rabbioso e vendicativo
-Perché questa domanda mentre stiamo combattendo?-rispose con un’altra domanda il peridoto puntando entrambe le canne delle sue armi da fuoco verso il nobiluomo –Non è che ti vuoi arrendere e consegnarti a noi?-con il suo avversario che rimaneva impassibile dinanzi alle sue provocazioni
-In realtà questa domanda te lo posta solo perché io non mi voglio sporcare le mani contro di te-sbattendo tre volte con forza il bastone sopra la carrozzeria della navicella spaziale,udendo dal suo interno un forte ruggito ferale che riecheggiò per tutta la zona di guerra,con dei passi pesanti sbattere con violenza sopra il pavimento della nave,dei respiri ansimanti ed incontrollati farsi sempre più vicini e minacciosi,fino a quando un guerriero avvolto all’interno di una armatura medievale nera come la pece,zoppicava ed ansimava con atteggiamento ferale verso il peridoto,che osservava incredula la creatura dinanzi ai suoi occhi,che teneva in mano una spada rossa incandescente,che espelleva un liquido dal colorito simile alla lava,che a contatto con il terreno corrodeva tutta la zona circostante fino a lasciare buchi e crepe dopo ogni goccia che sgorgava dalla lama
-Che cos’è quell’essere?-domandò leggermente intimorita la gemma verde indietreggiando lentamente dal cavaliere nero,che cominciò lentamente a ringhiare e ad avvicinarsi a lei
-Questo essere come lo chiami tu è l’ultima evocazione della nostra divinità-esclamò ridacchiando Marchesa –Invece di richiamare i morti possiamo anche manipolare la mente dei nostri prigionieri ed azzerarne la volontà-con i ringhi del guerriero che si facevano sempre più forti –Rendendolo quello che noi definiamo un Berserker,un combattente privo di capacità fisiche e mentali,ma con una forza bruta superiore alla norma-schioccando improvvisamente le dita della mano,liberando la bestia dai suoi vincoli mentali con i suoi carcerieri,rendendola ora capace di attaccare la gemma dinanzi ai suoi occhi celati dall’elmo,con numerosi fendenti rapidi ed imprecisi,che sfioravano o non riuscivano a colpire Peridot,la quale con rapidità e con maestria bersagliava i punti di giunzione dell’armatura con colpi precisi ed accurati,non riuscendo però a scalfire la corazza del suo sfidante,il quale sembra non risentire minimamente dei colpi eseguiti dal tecnico gemma,continuando imperterrito la sua carica verso di lei,uccidendo nel mentre numerosi soldati nemici,che si frapponevano tra lui ed il suo obiettivo,fino a quando Lapis volando rapidamente ne cielo,sbatté con forza le sue due lame di ghiaccio contro quelle del berserker,il quale le stava rapidamente corrodendo,spezzandole con i suoi fluidi,costringendola ad arretrare fino a giungere accanto al Peridoto,rivolgendole uno sguardo deciso ed uno strano sorriso determinato,mentre le porgeva con strana dolcezza la mano sinistra con il palmo rivolto verso l’alto.
-Separate cadremo-guardandola con la coda dell’occhio –Ma insieme usciremo vincitrici-ricevendo dopo queste parole un cenno affermativo con il capo da parte della compagna di squadra,che afferrando con passione la mano della gemma acquatica,eseguirono un veloce balletto,che portò alla formazione della fusione Lapidot che teneva tra le sue quattro mani quattro fucili pronti a sparare ancora una volta contro il demone senza volontà,che ricominciò a caricare verso di loro questa volta con numerose catene nere fuoriuscire dalla sua armatura e sbattere con forza sul terreno,colpendo nel mentre alleati e nemici none seguendo al cuna distinzione tra le due fazione,con la fusione che nel mentre sparava con rapidità numerosi colpi a raffica,che lo colpirono sull’elmo spezzandolo in due parti e rivelando il volto dell’ex generale Rhodocrosite,avvolto con numerose vene nere,gli occhi totalmente bianchi come la neve,i denti aguzzi e bianchi come l’avorio,con della pece nera fuoriuscirgli dalla bocca e colare su tutta la sua armatura,con la fusione che guardava incredula la vera identità del suo sfidante,cominciando a tremare vistosamente come una foglia,perdendo quasi istantaneamente la voglia di combattere e di reagire
-Alleati e nemici in questo caso sono un concetto fittizio e privo di alcun significato-eseguendo un lungo balzo fino a raggiungere le due combattenti –Voi non sapete chi abbiamo richiamato per combattere al nostro fianco-poggiando una mano sopra la chioma folta ed arruffata del berserker –Quindi non siete per niente al sicuro durante le vostre battaglie-sguinzagliando nuovamente il suo combattente ferale contro la fusione,che cercò rapidamente di ricomporsi,venendo rapidamente tagliata a metà da un rapido fendente che interruppe la fusione tra le due,lasciandole entrambe a terra doloranti e senza forza di contrattaccare le due combattenti dinanzi a loro
-Questa volta è la fine per voi-esclamò Marchesa tenendo con entrambe le mani la sua arma,pronta a dar loro due il colpo di grazia,quando improvvisamente una serie di portali si aprirono intorno al campo di battaglia,facendo fuoriuscire dal suo interno tutti componenti una volta appartenuti alle Crystal Gems della prima guerra,che con occhi persi nel vuoto e con passo zoppicante,circondarono tutto il campo di battaglia,tenendo tra le loro armi tutte le rispettive armi che appartenevano loro,fornendo un rapido supporto all’esercito alleato,che ritrovandosi in superiorità numerica cominciò rapidamente a schiacciare l’esercito di risvegliati capitanato da Cenere e Marchesa,schiacciandoli lentamente verso l’astronave,mentre un manipolo di soldati capitanato dalle gemme terrestri giunse rapidamente a dar supporto alle due gemme,le quali alzandosi rapidamente in piedi rievocarono ancora una volta le loro doppiette,puntandole questa volta con decisione verso Rhodocrosite e Marchesa,con quest’ultima che con occhio incredulo cercava di pensare ad una strategia alternativa all’attacco frontale,usata in precedenza,osservandosi intorno fino a che il suo occhio non si posò verso Cenere,il quale con lentezza si avvicinava verso di loro con passo lento ed indifferente,attraversando quel campo di battaglia irto di morti e dolore senza battere ciglio,fino a fermarsi accanto alla sua compagna di battaglia,osservando la fusione e la gemma arancione con occhio stranamente calmo e pacato,mentre liberava dal loro controllo il berserker che cominciò ad eliminare più gemme possibili intorno a loro,lasciando da soli i due combattenti millenari contro le due gemme,mentre un vento freddo si manifestava in tutto il campo di battaglia,dando l’inizio ad una nuova fase di battaglia dove si sarebbe deciso il destino del pianeta e di tutti gli universi conosciuti.
 
Note dell’autore
Io:Scusate l’immenso ritardo ma purtroppo i problemi di salute fisici e mentali,ancora non mi hanno del tutto abbandonato,ma non vi allarmate sono sempre qua a scrivere
Lapis:Almeno sei sempre qua a spaccarti la schiena
Io:Almeno faccio qualcosa a differenza tua
Lapis:Al massimo tu ozi mentre io combatto
Io:Io cerco di narrare le vostre storie il più accuratamente possibile e non è facile
Lapis:Si come no ed io sono l'attrice principale
Io:Allora visto che sei così spiritosa perché non chiudi il capito
Lapis:Perché dovrei farlo?
Io:Perché se no moriresti per mano mia
Lapis:TI odio quando sei così,ma almeno è divertente
Bene cari lettori e care lettrici ci vediamo al prossimo entusiasmante capitolo

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Capitolo 19
*** Il padrone dell'albero corrotto ***


Il padrone dell’albero corrotto
 
Cenere rimaneva immobile dinanzi alle sue due sfidanti,ancora spaventate ma allo stesso tempo sollevate nell’essere state salvate da quel tempestino arrivo di quella che sembravano un’orda di resuscitati,che combattevano al loro fianco per proteggere il pianeta dagli invasori,rimanendo impassibile nel vedere le loro armate indietreggiare dinanzi ai supporti dell’oltretomba comparsi attraverso quei portali rosso cremisi,che lentamente si stavano dissipando dal campo di battaglia,creando delle piccole particelle rosso sangue che fluttuavano intorno all’intera zona di guerra,con il combattente oscuro che nel frattempo con la mano cercava di afferrarli e di toccarli,quasi incuriosito da quello strano fenomeno verificatosi dopo la chiusura dei varchi inter-dimensionali,con Marchesa che nel mentre lo guardava stranita e confusa nel vedere per la prima volta il suo compagno di squadra perso nei suoi pensieri durante una lotta sanguinosa,dandogli un rapido pugno sul braccio sinistro,che non riuscì apparentemente a smuoverlo dalla sua condizione,tentando di dargli un secondo colpo,ma venendo improvvisamente fermata dall’aristocratico,che con la mano afferrò con forza il braccio della guerriera nella zona del polso,stringendolo con violenza,facendo emettere con questo gesto delle piccole urla di dolore alla nobildonna,che cercava di divincolarsi dalla presa ferrea del conte
-Non tentare mai più di disturbarmi-lasciando rapidamente il braccio della compagna –La prossima volta non mi limiterò solo a stringere il tuo braccio-dandole con il suo unico occhio scoperto uno sguardo raggelante e terrificante,che la fece istantaneamente tremare dinanzi alle loro sfidanti,che osservavano con un lieve timore,quell’essere che fino a pochi istanti prima si atteggiava con pacatezza e distacco verso gli eventi che lo circondavano
-Non lo farò mai più-ribatté con voce tremante e poco dismessa,dopo il gesto del compagno –Ma ti prego di rimanere concentrato durante questa guerra-voltandosi ad osservare le due gemme dinanzi a lei –Una nostra distrazione potrebbe compromettere quelle poche possibilità che abbiamo di vincere-
-Vincere o perdere sono due concetti così limitativi che noi stessi ci imponiamo-aggiunse il guerriero oscuro introducendo una mano all’interno della tasca sinistra,rivelando tre piccoli anelli neri avvolti da un alone del medesimo colore –Se noi stessi siamo costretti a perire per la ricostruzione degli universi-lasciandoli liberi di fluttuare intorno a lui,mentre cominciavano lentamente ad ingrandirsi ed a sopra elevarsi dal campo di battaglia –Ma tanto tutto questo non m’importa-sollevando lo sguardo verso gli anelli,che si ponevano l’uno sopra l’altro,mentre un sfera rossa generata al centro delle tre circonferenze ombrose,che cominciava velocemente a fuoriuscire e ad assumere lentamente le forme di quello che sembrava un albero dalle fronde insanguinate,con degli altari logori e con i loro colori deturpati dal sangue che sembrava corrodere l’intera struttura –Convoco il supremo albero della morte e della perdizione,il corrotto Ain Soph Aur-dando improvvisamente le spalle ai suoi avversari –Dalle celle della dimensione oscura-cominciò a pronunciare la formula di evocazione mentre il diamante sul suo bastone diventava sempre più opaco ed oscuro –Dalle catene del tempo che ci opprime e ci consuma-innalzando al cielo entrambe le mani –Io invoco il potere del signore temporale corrotto Sandaion-con l’albero che concentrò tutte le sue fronde di sangue verso l’altare dorato,ora devastato da graffi e tagli e dalla superficie deturpata da segno oscuri e profondi,dal cui interno si generò un portale da dove uscì il signore temporale una volta apprtenuto a Lance,in una forma nuova ed oscura,con la sua armatura ora nera e con varie striature rosse a sostituire il suo precedente colorito dorato,con lo specchio al centro del petto che manifestava una luce oscura dove non si vedeva più il volto del saggio una volta presente al suo interno,ma stavolta erano visibili solo due occhi rossi senza pupille con un sorriso malefico e dai denti aguzzi,che sembravano fuoriuscire da quella che all’apparenza sembrava una nebbia viola di gas tossici rinchiusa nello specchio
-Non può davvero averlo fatto-esclamò Lapis con ribrezzo e con una crescente rabbia farsi strada nel suo animo –Non può davvero aver rubato e corrotto le sue fidate evocazioni-stringendo entrambi i pugni,tentando di eseguire un assalto folle ed insensato verso il conte,che creò una barriera oscuro che lo separava dalla sua avversaria,generando una serie di scariche elettriche che la folgorarono e la catapultarono con violenza verso Peridot,che l’afferrò con rapidità,prima che la gemma sbattesse sul terreno irto di pietre e varie macerie acuminate
-Non esiste alcuna speranza per voi di vincere e di cambiare il vostro destino-aprendo lentamente il palmo della sua mano,materializzando una sfera di energia rosso cremisi,che diventava sempre più grande e con numerose folgori che ruotavano intorno al suo braccio,che si scagliavano nel mentre contro il terreno,distruggendo e disintegrando ogni ostacolo si trovasse intorno a lui –Se siamo tutti destinati a morire dobbiamo solo accettarlo-scagliando il colpo mortale verso le due gemme,che osservavano senza paura la loro imminente fine,quando improvvisamente il colpo venne deviato all’ultimo istante e scagliato nel cielo,dove esplose fragorosamente,da un fendente provenire da un essere dai lunghi capelli rosso fiamma,che osservava attraverso i suoi occhi verde speranza i due combattenti e la gigantesca evocazione seguita dal conte,la quale rimaneva immobile dinanzi a loro e senza capacità apparente di combattere e di interagire con il mondo in cui era stato convocato
-State bene voi due?-domandò Hariandil con una lieve apprensione farsi strada nella sua voce,osservandole con la coda dell’occhio destro,non perdendo di vista però il suo oppositore,che cominciò lentamente a fluttuare fino a poggiare entrambi i piedi sopra la spalla del signore temporale
-Potrebbe andare meglio-esclamò con un leggero fastidio Peridot,mentre aiutava Lapis a rialzarsi
-Ma comunque tu chi saresti?-domandò la gemma acquatica osservandolo con strana e morbosa curiosità,venendo assalita dalla sensazione di aver già incontrato quell’essere in un passato lontano
-Chi sono io ora non ha importanza-esclamò con estrema franchezza la fusione,materializzando la spada rosa di Sapher ed il tridente di Skinny –L’unico obiettivo importante ora e annientare questi due invasori-rivolgendo il suo sguardo a Cenere,che impassibile osservava il campo di battaglia sottostante con il suo occhio freddo ed insensibile
-Marchesa-esclamò il conte attirando l’attenzione della sua alleata,che si voltò con atteggiamento leggermente intimorito dalla presenza del nuovo avversario –Torna alla nave e libera i rinforzi dalle loro catene-poggiando entrambe le mani sul bastone mentre parlava –Io cercherò di guadagnare tempo-ricevendo un breve cenno affermativo,che i tramutò rapidamente in una corsa verso l’astronave da cui erano giunti sul pianeta,con Peridot che cercò con la sua doppietta di colpirla a distanza,venendo fermata da una barriera che sembrava proteggere la guerriera antica da ogni colpo fisico le venisse inferto durante la sua fuga.
-Lapis,Peridot voi restate in disparte durante questa lotta-esclamò la fusione tenendo in mano entrambe le armi appartenute agli esseri che lo componevano –Se questo essere usa le evocazioni di mio padre,dovrà pagare amaramente questo affronto-lasciando senza parole le due gemme,le quali dopo questa frase compresero una parte dell’identità del guerriero dinanzi a loro,indietreggiando lentamente dal ragazzo,dandogli le spalle cominciando a fronteggiare lentamente ogni singolo guerriero osasse avvicinarsi al loro alleato durante il suo scontro con Cenere
-Sono parole forti per un ragazzino senza esperienza come te-ribatté il guerriero,osservando con la coda dell’occhio l’albero alle sue spalle,che con le radici cercava di intrufolarsi all’interno della crosta del pianeta,cercando di corromperlo con la sua aura di morte e disperazione –Soprattutto per una fusione composta da un difetto e da uno scherzo della natura-ridacchiando leggermente,mentre sguainava la spada da dentro il suo bastone,continuando nel mentre a fissare il ragazzo dinanzi ai suoi occhi,che esponendo i denti per la rabbia,fuse le sue due armi,creando una sorta di tridente a cinque lame,puntandolo con decisione verso il signore temporale corrotto –Che pensa di potermi fronteggiare da solo e senza alcuna capacità di evocare niente per contrastare il mio signore temporale-materializzando una sfera oscura sul suo braccio sinistro,scagliandola con velocità verso il ragazzo,che con fendente della sua nuova arma tagliò a metà il colpo energetico,il quale dividendosi continuò la sua corsa fino ad esplodere alle spalle del ragazzo,che continuò ad osservarlo con sguardo rancoroso e pieno di odio verso il suo avversario
-Non so chi si celi dietro la maschera-esclamò il ragazzo respirando pesantemente,tentando di contenere la sua crescente rabbia nel vedere Sandaion ridotto ad un guscio vuoto,riempito solo dalle tenebre –Ma puoi stare certo che dopo che ti avrò sconfitto lo scoprirò-materializzando le sue tre ali,cominciando a volare verso il nobiluomo,che preparatosi ad affrontare il giovane,aveva assunto una posizione di difesa,con entrambe le mani che impugnavano con forza l’elsa della spada celata,ma prima che Hariandil potesse anche solo sfiorarlo,il signore temporale corrotto caricò il suo braccio pronto a spazzarlo via come una mosca,generando una scarica di vento che lo scaraventò lontano nel cielo,fino a colpire con la schiena uno dei vari grattacieli,che dopo l’impatto si sgretolò su se stesso,con le macerie che cadevano sopra i soldati che combattevano nel terreno sottostante,schiacciandoli e suscitando una strana emozione di piacere nell’animo del nobiluomo che sembrava gustarsi quello spettacolo di sofferenza sotto di lui,distraendosi dalla battaglia stessa,incurante che nel frattempo la fusione si era liberata con facilità dalle macerie e si stava nuovamente abbattendo contro di lui con un affondo poderoso,con Sandaion che respinse ancora una volta la giovane fusione,scaraventandola contro il tronco dell’albero della morte,che cominciò rapidamente,prima ancora che Hariandil potesse nuovamente tornare alla carica,ad avvolgerlo con dei tentacoli legnosi,provando ad assorbirlo al suo interno per canalizzare la forza vitale del ibrido gemmo-serafico,il quale cercava di divincolarsi senza successo dalla presa dell’albero,con Lapis che volò,non appena lo vide in quella situazione disperata,rapidamente da lui,tentando con le sue braccia di spezzare i rami simili a tentacoli,non riuscendo nel mentre nemmeno a concentrarsi per manipolare l’acqua che risiedeva all’interno della struttura arborea,urlando disperatamente mentre cercava di liberarlo
-Vattene via da qui!-esclamò con decisione la fusione mentre veniva sempre più facilmente stritolato dalla massa legnosa –Io me la caverò-guardandola fissa nei suoi occhi blu come l’oceano –Ricorda che una vita non vale quanto quella di molti-
-INVECE SI!-urlò la gemma acquatica,dando pugni poderosi contro la corteccia appassita e dura come la pietra dell’albero corrotto-TU SEI L’ULTIMO FRAMMENTO DELLA MIA FAMIGLIA E NON TI PERMETTERO’ DI ARRENDERTI COSI’ FACILMENTE!-con la fusione che la guardava con occhi vitrei e pieni di lacrime,che cercavano invano di uscire,con il ciondolo intorno al suo collo donatogli da Serienor,che cominciò a brillare di una luce rossa intensa,che sembrava risuonare all’unisono con l’albero della morte,che emise nel mentre un fascio di luce azzurra,che si riversò verso un altare situato sulle sue fronde orientali di colore rosso scarlatto,che sembrava risanarsi dalla corruzione,assumendo un aspetto puro e privo di degrado,dal cui interno apparve una piccola sfera di luce rossastra che si innalzò nel cielo,aprendo un portale gigantesco del medesimo colore,dal cui interno fuoriuscì un essere divino dall’armatura rossa come il fuoco e con uno specchio situato anch’egli nel petto,dove vi era l’immagine riflessa del volto di una giovane che osservava i presenti dinanzi a lui,focalizzandosi sulla fusione,liberandolo facilmente con la mano dalla sue prigioni fatte di radici
-Il tuo richiamo disperato è stato capace di liberarmi dalla prigione corrotta che Ain Soph Aur stava causando nel mio spirito o giovane maestro-iniziò la fusione con voce grave e solenne –Io sono Metaion divinità della benevolenza ed ora tuo umile aiutante fino a quando il mio compito in questo mondo non sarà giunto al termine-porgendo la sua mano sotto i suoi piedi,fungendo da supporto per le membra stanche e provate della fusione,che si inginocchiò quasi privo di forza sopra il palmo della divinità
-Io ho bisogno del tuo aiuto Metaion-esclamò con un filo di voce la fusione,tentando di rimanere unito e di non separarsi a causa dello sforzo fisico e mentale usato per invocarlo –Io voglio la mia vendetta verso questi esseri privi di coscienza-guardandolo con intensità e rabbia crescente –Li voglio annientare con tutto quello che abbiamo a disposizione-sbattendo con forza il pugno sopra il palmo metallico del signore temporale,che lo osservava con sguardo di disgusto e di contraddizione
-Anche se hanno causato gravi danni a te ed alla tua gente-voltandosi ad osservare il suo fratello caduto sopra le grinfie dell’oscurità –Non possiamo permettere che anche noi cadiamo sotto i colpi sferzanti della corruzione-voltandosi lentamente verso la gemma acquatica che volava accanto a lui –Quindi è per questo che chiedo anche il tuo aiuto angelo dell’acqua-porgendogli la giovane fusione,che a fatica riusciva a restare in piedi –Portalo via da questo luogo-voltandosi nuovamente verso Sandaion con sguardo combattivo e deciso –A loro penserò io-con Lapis Lazuli che afferrò con decisione il ragazzo,che cercava di divincolarsi dalla presa della gemma,che nel mentre lo trasportò lontano dal campo di battaglia,lasciando da sola la divinità contro il suo fratello corrotto e l’essere oscuro che lo controllava
-Perché una divinità dovrebbe preoccuparsi della sorte di un misero essere vivente-esclamò Cenere rimanendo leggermente confuso dal comportamento inusuale di Metaion –Per quanto possa aver compreso durante i miei anni di vita,le divinità non sono altro che esseri egoisti che pensano solo ai propri benefici personali-cominciando lentamente a fluttuare verso il signore cremisi –Perché sei così diverso dagli altri dopotutto non m’importa-generando un portale alle sue spalle –Ma di certo non starò qui,mentre il tuo evocatore viene portato al riparo e protetto dalle mie grinfie-suscitando rabbia nella divinità che con uno scatto repentino cercò di afferrare il nobiluomo,con quest’ultimo che prima di venire acciuffato dalla mano della divinità,sparì rapidamente all’interno del varco da lui creato,lasciandolo in balia di Sandaion che cominciò ad attaccarlo e ad imbastire una offensiva,che cominciò lentamente a devastare i cieli di Homeworld,mentre Cenere si ritrovò catapultato dentro un vicolo della città,lontano dalla furia della guerra che attanagliava quel mondo distorto e privo di luce,camminando lentamente attraverso quella via buia e poco illuminata dove al suo interno sentì delle grida e delle lacrime,che si facevano sempre più forti ed intense,causando in lui un senso di fastidio e di dolore che si stavano insinuando sempre di più nel suo animo,correndo improvvisamente in direzione del rumore,che lo portò dinanzi ad un cumulo di sporcizia dove al centro era situato un bambino con una piccola gemma azzurra rotonda incastonata al posto dell’occhio destro,che non smetteva di piangere e di gridare
-Non mi sarei mai immaginato che in questo mondo potessero esistere gemme neonate-esclamò con stupore il conte avvicinandosi con cautela verso il piccolo,porgendogli con strana dolcezza una mano sopra il capo,facendolo con quel suo semplice gesto smettere di urlare,calmandolo ed afferrandolo con entrambe,lo portò con delicatezza vicino al suo petto,osservandolo con quel suo unico occhio che dopo molti millenni riusciva nuovamente a provare un emozione
-Ora comprendi il perché ho sempre difeso il mio universo ed il mio pianeta anche a costo della vita?-esclamò una voce provenire dai meandri oscuri della sua mente –Tutti meritano di poter vedere e di assaporare il proprio futuro-con il guerriero oscuro che lentamente si accarezzò i capelli con la mano,mentre da dietro la sua testa senti uno strano sfregamento metallico,che minaccioso rimaneva dietro di lui quasi fosse in trappola
-Lascia andare immediatamente quel bambino!-esclamò Noir con decisione,venendo però facilmente disarmata e tramortita dall’emissario di Naya,cadendo a terra priva di conoscenza,mentre Cenere poggiava con delicatezza il pargolo accanto alla gemma svenuta,voltandosi verso l’uscita del vicolo con atteggiamento in parte dismesso ed irto di dubbi
-Purtroppo non possiamo scegliere con chi stare-esclamò sospirando –Siamo vincolati ad essere degli assassini per il volere di Naya-ricominciando la sua traversata alla ricerca della fusione gemmo-serafica,che si nascondeva dalle grinfie del nobiluomo,protetto da Lapis che vegliava quasi fosse una madre sulle sue condizioni di saluto,incurante che il guerriero oscuro avesse cominciato a cercarli per portare a termine il suo piano di distruzione e conquista,per sottomettere i regnanti di Homeworld al volere di Naya.
 
Note dell’autore
Io:Un inizio di guerra apparentemente promettente
Sapher:Anche se a mio avviso è un po’ troppo lento
Lapis:Ma alla fine anche piacevole da leggere
Io:Sempre se poi le parti cruente non te lo renderanno indigesto
Lapis:Spiritoso
Io:Comunque chi chiude oggi il capitolo?
Lapis:Questa volta ci penso io,che è molto tempo che non lo faccio
Bene cari lettori e care lettrici,ci vediamo al prossimo capitolo

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Capitolo 20
*** Anime intrappolate nel corpo dei carcerieri ***


Anime intrappolate nel corpo dei carcerieri
 
Mentre nel cielo di Homeworld i due signori temporali si davano battaglia tra le nubi nere e disturbanti create dall’albero della morte,i guerrieri delle due fazioni continuavano senza sosta a darsi battaglia al centro della piazza di Meitar,con macerie e morti a decorare quello scenario di distruzione che gli invasori avevano portato con loro durante il loro arrivo,ma lontano dagli scontri,il conte delle tenebre vagava alla ricerca della fusione ibrida che era riuscita a sfuggire dalle sue grinfie,usando il suo bastone come supporto ed emettendo un rumore costante e forte,che si disperdeva su tutta l’area su cui stava camminando,facendo in modo che ogni essere vivente nascosto in tutta la zona circostante lo sentisse e cominciasse a tremare dinanzi alla sua presenza,con il suo animo che a differenza delle sue azioni soffriva dopo ogni colpo,con una voce che nel mentre si faceva sempre più intensa ed insistente,che gli stava lentamente impedendo di svolgere il volere della divinità che nel corso dei millenni ha sempre servito senza alcuna esitazione,creando in lui dubbi e perplessità riguardo le intenzioni della sua padrona e verso la promessa che fece lui ed alla sua amata la prima che la incontrarono.
-Abbiamo combattuto come leggende durante il nostro tempo-pensò il resuscitato,sospirando e continuando imperterrito nella sua ricerca –Ma ciò che abbiamo ottenuto ed essere degli schiavi senza volontà-udendo delle voci provenire in lontananza e diventare sempre più deboli fino a trasformarsi in poco più che in qualche sussurro incomprensibile,che attirò rapidamente l’attenzione del guerriero oscuro,che con improvviso passo felpato cominciò a correre,fino a giungere alla fine della via in cui stava vangando,nascondendosi dietro uno dei muri laterali,riuscendo con la coda dell’occhio ad osservare i due esseri che sembravano zoppicare lentamente verso il castello,scorgendo con nitidezza la strega acquatica Lapis Lazuli,mentre trascinava a fatica la fusione Hariandil tenendolo per un braccio poggiato sulle sue spalle,con quest’ultimo che con le forze residue che gli rimanevano barcollava e perdeva spesso l’equilibrio,facendo intristire il conte che non si aspettava una tale arrendevolezza da parte del suo sfidante,che con tutte le sue forze desiderava vendetta verso di loro,ma che in quel momento sembrava fuggire come un coniglio spaventato da lui,cercando di trovare riparo all’interno delle porte sigillate del castello,che non osavano aprirsi neanche dopo lo scoppio dell’ultima guerra di sopravvivenza interplanetaria
-Un ultimo sforzo-esclamò la strega dell’acqua a piena voce,mentre trascinava a fatica il suo protetto,inconsapevole che il comandante oscuro li seguiva nascosto nelle ombre e nelle macerie –Manca poco e poi potrai riprenderti e continuare a lottare-salendo lentamente le scale del castello,poggiando il braccio sopra la superficie ferrosa,spingendo con tutte le sue forze,notando con terrore che il grande portone non si apriva,rivelando un strana barriera magica crepuscolare a schermava l’intera struttura –Maledetto-sussurrò sottovoce sbattendo con forza il pugno sulla barriera,venendo però spiazzata da un semplice ripetitivo battito di mani dietro le loro spalle,che si faceva sempre più forte,voltandosi ed osservando con sorpresa il conte oscuro avvicinarsi lentamente verso di loro con passo deciso e stranamente calmo e tranquillo
-Vedo che il re di questo universo vi ha abbandonato-esclamò ridacchiando il guerriero mentre sguainava lentamente la sua spada dal bastone –E’ un vero peccato-continuò sospirando per la delusione –Mi avevano detto che in passato era un combattente formidabile e dagli invincibili poteri-giocherellando con la sua arma –Peccato che si sia ridotto ad uno spettro che ha paura di combattere-poggiando la lama a terra,e ponendo sopra l’elsa entrambe le sue mani quasi fosse ancora un bastone
-Non importa se siamo stati lasciati al nostro destino-esclamò Lapis poggiando delicatamente accanto alla scalinata la fusione,che riusciva a malapena a rimanere cosciente,manipolando con i suoi poteri l’umidità intorno alla capitale,creando dal nulla due lame di ghiaccio che puntavano minacciosamente verso il conte,che cominciò stranamente a ridacchiare per la sorpresa,lasciandosi sfuggire una lacrima involontaria,che scivolò leggiadra sul suo viso fino a riversarsi a terra,fuoriuscendo timidamente da dentro la sua maschera e lasciando indifferente la gemma acquatica,la quale osservava con rabbia il suo avversario,ad eccezione di Hariandil che provava una strana sensazione di tristezza improvvisa farsi strada nel suo animo,non appena vide quella semplice lacrime fuoriuscire dal volto celato del combattente di Naya –Ma non posso permetterti di toccarlo e di fargli del male-lanciandosi alla carica del combattente oscuro che senza neanche sollevare la lama da terra,diede un colpo rapido e preciso con la mano al collo della gemma azzurra,che le fece perdere istantaneamente le forze e che la lasciò a terra inerte e senza più alcuna possibilità di reagire
-Mi dispiace-esclamò con un minimo di risentimento farsi strada nel suo animo –Ma il mio tempo non è più longevo come una volta-cominciando ad incamminarsi verso l’ibrida fusione,che sembrava guardare senza paura il suo carnefice,che si avvinava con la spada poggiata sopra la spalle corazzate,fermandosi all’improvviso dinanzi al suo volto,puntandola senza passione o voglia di combattere la lama prima di ucciderlo e di distruggere il suo spirito
-Che cosa avresti concluso eliminandomi?-domandò con le ultime forze che aveva in corpo la fusione di amore e bontà,osservando con strana determinazione il suo avversario,che si ritrovò stranamente intimorito nel vederlo senza paura o voglia di scappare
-Gli ordini sono…-sentendo un forte tremolio provenire da dentro il castello,dove fuoriuscì una creatura a gigantesca a otto braccia,che con un pugno distrusse la facciata dell’edificio,lasciandola fuoriuscire e mostrando un armatura bianca scintillante,in parte nascosta dai lunghi capelli azzurri e verdi,i quattro occhi sul viso che scrutavano l’orizzonte della capitale,mentre teneva saldamente tra le sue mani un frammento di roccia,che gettò con non curanza verso il campo di battaglia eliminando sia nemici ed alleati,concentrandosi sugli esseri che stavano sotto di lui,focalizzando la sua attenzione verso il nobiluomo oscuro che osservava come terrorizzato la mastodontica fusione dinanzi al suo unico occhio visibile,il quale con un rapido scatto indietreggiò e si trasportò a distanza dal costrutto di luce che con altrettanta rapidità si divise nuovamente nei suoi otto componenti primari,con in testa il re oscuro che teneva tra le sue mani il suo bastone magico,che brillava di luce nera come la pece
-Non abbiamo più la stessa forza per tenere insieme Tanatos per più di un attacco-disse Lance sbattendo la base dell’arma contro il terreno semi-distrutto,generando una gigantesca runa energetica intorno a loro,che brillava nel cielo e nella terra quasi fosse riflessa affinché gli dei stessi riuscissero a vedere il suo operato –Ma di certo non mi arrenderò dinanzi ad uno sgherro di Naya-materializzando un portale azzurro alle sue spalle,dal quale uscì un cavallo d’ossa,che si avvicinò lentamente a lui,con il sovrano che velocemente vi salì in groppa,trasformando nel mentre il suo bastone in una falce nera affilata che puntava pericolosamente verso il nemico dinanzi a lui
-Il leggendario re oscuro che si offre di affrontare un misero guerriero che minaccia di distruggere il suo mondo-esclamò ridacchiando,mentre si avvicinava lentamente a loro,fermandosi davanti alla lunga e grande scalinata che separava il castello dalle strade della capitale –Pensavo che ti saresti limitato ad osservare la battaglia dal tuo trono-portandosi la spada sopra le spalle,udendo nel mentre in lontananza un rumore di tacchi che sbattevano con potenza sopra il terreno incrinato dalla battaglia
-Eppure è sceso sul campo di battaglia per difendere il suo popolo-aggiunse Marchesa sbucando da dietro uno dei tanti vicoli che circondavano la piazza centrale,tenendo e giocherellando con un gioiello nero tra le mani –Comunque non sarà capace di salvare tutti-stringendo improvvisamente la perla tra le sue mani e distruggendola con facilità,lasciando cadere i frammenti che stridevano e rimbalzavano non appena prendevano contatto con la superficie metallica
-Noir-pensò il sovrano tentando di mantenere la calma,ma stringendo con rabbia il manico della sua arma che sembrava piegarsi dall’immensa forza esercitata dalle sue mani –Uccidere un gioiello che non era capace di difendersi è stato molto facile lurida burattina-disse velenosamente Lance,ricevendo uno sguardo di empatico da parte del suo nemico,che cominciò ad osservare con strano disprezzo la sua stessa compagna di squadra
-Non tanto-rispose ridacchiando,venendo interrotta da un pugno al petto da parte del conte che la fece volare verso la parete ancora integra del castello,che dopo l’impatto implose sopra la guerriera,che riuscì a malapena a sfuggire al crollo,ansimando e toccandosi l’addome con dolore mentre scrutava con confusione il suo alleato che la stava fulminando con lo sguardo –PERCHE’?-gli urlò contro,ricevendo sguardi stupefatti da parte di tutti i presenti ad eccezione del sovrano,che osservava particolarmente soddisfatto la reazione di Cenere verso la mancanza di onore dimostrata dalla sua alleata
-Sono stati già uccisi troppi esseri viventi in questa ricerca per l’artefatto antico che vuole la nostra sacerdotessa-sbattendo con forza la lama sul terreno,generando un impulso di luce bianca che si dirigeva verso la donna,che con uno scatto repentino riuscì a schivare il colpo energetico che distrusse quello che restava ancora integro della facciata del castello –E tu continui ad eliminare esseri viventi senza la necessita di doverlo fare!-continuando con questa sua serie di colpi a distanza che sfiancavano lentamente la ragazza,che si ritrovò improvvisamente con le spalle al muro e con il conte che rimaneva dinanzi a lei con la spada puntata verso il suo viso terrorizzato –Il dolore che ora sento è un terribile tormento che distrugge lentamente la mia anima dopo ogni vita spezzata-sospirando e voltandosi verso il sovrano oscuro,che in groppa al suo cavallo teneva saldamente la sua arma tra le sue mani –Ma anche se vorrei tanto fermarmi il mio giuramento me lo impedisce-lanciandosi all’improvviso verso il monarca con un fendente verticale,che venne facilmente bloccato dal ragazzo,che osservava con sguardo perplesso e stranamente compassionevole il suo oppositore,che nel mentre emetteva delle smorfie di dolore che si facevano sempre più frequenti e continue,anche dopo non essere neanche stato scalfito da uno solo degli attacchi di Lance
-Cerca di combattere con onore!-esclamò con rabbia il monarca digrignando i denti per la rabbia e generando una serie di sfere energetiche dietro di lui,tramite il semplice roteare della sua falce
-Io…io…-venendo raggiunto da Marchesa,che cercava di tenerlo in piedi,ma senza riuscirci,lasciandolo senza volerlo cadere a terra,tra le convulsioni e le urla che si facevano sempre più forti,con il suo petto che si distorceva e si spaccava,materializzando al centro una fenditura energetica rosso cremisi,dove dal suo interno cercava di fuggire,un essere energetico informe dagli occhi rossi come il fuoco,che tramite un ruggito gutturale,cercava di far spaventare la guerriera,che invece rimaneva impassibile al suo fianco,stringendo con forza il bastone che aveva tra le mani
-Dannazione-sussurrò tra se e se –Non riesce più a controllarlo-rendendo con i suoi poteri incandescente la punta della sua arma –Si è fatto coinvolgere troppo dai sentimenti del corpo ospite-appoggiando la punta sul petto,tentando di suturare la ferita spirituale,venendo però interrotta da un uomo mascherato,che di spalle diede lei un colpo alla schiena che la respinse lontano dal nobiluomo che continuava a soffrire e dimenarsi,mentre i cavalieri oscuri lo circondavano timorosi di un possibile contrattacco da parte dell’entità energetica
-Non così in fretta mia cara-esclamò Cu Chulainn togliendosi il cappuccio azzurro,rivelando il suo viso determinato e colmo di rabbia celata verso l’esercito che duecento anni prima lo aveva tradito –Non ti permetterò di lasciare che un virus del passato rimanga dentro quel corpo-sbattendo il suo bastone sul terreno una volta,creando un muro di fuoco che avvolse la nobildonna e da sotto i suoi piedi fuoriuscì un gigante di legno parzialmente in fiamme,con il torace che era una grossa gabbia con le sbarre della porta di ferro incandescente,che cercò di prenderla con il braccio,con la donna che riuscì inizialmente a schivare l’attacco dell’invocazione,con il secondo braccio che però la prese alla sprovvista e la gettò senza pietà al suo interno,lasciandosi cadere senza controllo sopra il muro ardente ed esplodendo al semplice contatto con esso,tralasciando dietro di se un muro di fumo che coprì l’intera zona,impedendo a tutti presenti di riuscire a capire se lui era riuscito ad abbatterli e finalmente liberare l’universo da due dei servi più forti della divinità caduta
-Finalmente hanno capito con chi devono combattere-esclamò leggermente fiduciosa Lapis,rialzandosi da terra e riavvicinandosi alla fusione di suo nipote ancora ferita,ma stranamente ancora intera e senza alcun segno di stanchezza dopo essersi fusi per tanto tempo –Ora non…-udendo un leggero tossire provenire dalla coltre di fumo,che lentamente si stava diradando,rivelando al suo interno la guerriera oscura leggermente malconcia e debilitata,tra le braccia del conte,mentre ancora lo spirito tentava di uscire prepotentemente dal suo corpo,rimanendo a stento in piedi e con le gambe tremanti che rischiavano di cedere da un momento all’altro,sembrava rimanere stoico ed impassibile dinanzi ai suoi avversari e senza alcuna paura farsi strada nel suo animo
-Anime vedrai tra mille lacrime-cominciò a cantare con forza,lasciando impressionati i combattenti nel vedere una tale resistenza da parte di Cenere –Non ti culli in questo mondo di corruzione-con la donna che cominciò a canticchiare insieme a lui,venendo avvolti da un’aura bianca lucente,che causò nel monarca oscuro un senso di nausea e di disturbo,toccandosi il petto con forza con la mano libera –Scoprirai quanto è forte la nostra anima aprendo le porte verso la libertà-udendo una serie di urla sofferenti provenire dal campo di battaglia lontano da loro,mentre un portale dorato si ergeva gigantesco sopra la capitale,mentre una serie di anime incatenate salivano attirate dalla luce del mondo ultra terreno,spezzando le loro catene e sparendo definitivamente dall’universo oscuro in cui erano state fatte prigioniere,mentre dal monarca oscuro fuoriusciva del fumo viola che lo stava lentamente corrodendo,con il cavallo scheletrico,che si frantumò su se stesso e con l’anima rosso cremisi che rientrava forzatamente dentro il corpo del conte,lasciando dietro di se solamente una lunga cicatrice ancora incandescente per tutto il suo petto
-Mio re!-esclamò Amber correndo verso Lance che lentamente si stava rialzando con l’aiuto della sua falce,venendo bruscamente fermata da un cenno negativo della mano da parte di lui,tenendola lontano mentre osservava cagnescamente i due combattenti davanti a lui
-Il mio esercito-esclamò ansimando –Come avete osato recitare l’inno di liberazione?!-cadendo sul ginocchio sinistro per l’eccessivo sforzo,udendo mentre parlava un fulmine a ciel sereno colpire violentemente entrambi i signori macchina temporali che combattevano nel cielo,facendoli ritirare all’interno della loro dimensione natia –Che cosa è stato?!-si domandò con preoccupazione mentre un secondo fulmine colpì l’albero corrotto,recidendo i suoi legami con questo universo
-I rinforzi sono appena arrivati-esclamò ridacchiando Marchesa,tossendo nel mentre per la fatica –La nostra sacerdotessa non sarà facile da battere come il resto di noi-continuò a ridere senza controllo,mentre una serie di fulmini devastava la capitale,lasciando i guerrieri dell’universo oscuro in balia delle intemperie della guerra e della ferocia dei combattenti resuscitati,che continuavano a combattere contro un esercito dimezzato e privo aiuti,che veniva respinto sempre di più dalla rabbia di coloro che volevano la fine di tutti i mondi conosciuti.
 
Note dell’autore
Io:Un nuovo livello di crudeltà si raggiungerà nel prossimo capitolo
Lance:Ed ovviamente non saranno cose positive per noi
Amber:Ci aspetta un combattimento molto duro
Lapis:Ed anche sanguinoso
Io:Ma comunque non sarò molto impegnativo per voi
Lapis:Questo lo vedremo,comunque visto l’orario chiuderò io il capitolo per evitare qualunque problema
Bene cari lettori e care lettrici ci vediamo al prossimo capitolo

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Capitolo 21
*** Il flagello di Naya ***


Il flagello di Naya
 
I fulmini imperversavano nel cielo di Homeworld,abbattendosi sopra una capitale devastata dai conflitti e dalle lotte tra i due eserciti,che si bloccarono improvvisamente nel vedere i due signori temporali venire spazzati via come due semplici foglie e l’albero della morte sradicato e eliminato dal mondo fisico come un fuscello,osservando il cielo rapiti nel vedere una figura minuta avvolta in una lussureggiante tonaca bianca,nascondendo dietro un largo cappuccio il suo viso,mentre teneva con entrambe le mani un lungo bastone nero con numerosi anelli rigidi collegati tra di loro sopra l’apice dell’arma,fluttuando lentamente verso il terreno,mentre i fulmini ora neri come le tenebre continuavano a scagliarsi contro il pianeta.
-La mia presenza è solo presagio di morte-esclamò la sacerdotessa ridacchiando ed innalzando il bastone al cielo –Miei soldati riprendete questo massacro in nome della dea-ridendo a squarcia gola,mentre i guerrieri ricominciarono a combattere con ancora più forza di prima,incuranti che la loro sacerdotessa avesse toccato il terreno con i suoi piedi nudi,camminando incurante dentro alla battaglia,non venendo ostacolata da nessuno,quando all’improvviso Ametista e Perla Gialla le si frapposero davanti con le loro armi sguainate e puntate con violenza verso di lei
-Tu non andrai oltre!-esclamarono in coro le due gemme,causando con quelle loro parole un’altra fragorosa risata provenire dalla donna,che sbatteva la base del bastone sul terreno metallico,generando dopo ogni colpo un fulmine che colpiva una zona casuale circostante al perimetro della battaglia
-Voi pensate davvero di riuscire ad ostacolare il diretto intermediario della divinità?!-materializzando una serie di portali rosso cremisi alle sue spalle,dove dal loro interno fuoriuscivano diverse punte di lancia di materiali e tipologie diverse –Io penso proprio che non ce la farete-sbattendo un ultima volta il suo bastone,facendo scattare come proiettili con quel suo semplice gesto una serie di armi acuminate pronte ad annientarle,quando uno scudo in pietra comparì da sotto terra,proteggendole e salvandole da morte certa,dissolvendosi e disgregandosi rapidamente dopo quel breve ma intenso assalto,rivelando dietro di esso non solo le due gemme spaventate ed allo stesso tempo scioccate dalla spietatezza della sacerdotessa,ma al centro tra di loro vi era la perla bianca della dimensione oscura,che attraverso dei fasci di luce provenire dalle sue mani sembrava controllare i materiali e i minerali presenti sul pianeta,sollevando nel mentre una serie di schegge di pietra e metallo,che fluttuavano alle sue spalle,come munizioni pronte a colpire e a distruggere la sua nemica
-Nessuno si può avvicinare al mio pianeta senza essere punito per un tale affronto-scagliando con un semplice gesto del dito indice quella serie di scorie dovute agli scontri,che venivano neutralizzati da una barriera creata con un semplice schiocco delle dita da parte della sacerdotessa,che avvolta da quello scudo protettivo,rimaneva ad osservare con un lieve risolino farsi spazio nel suo viso,i disperati tentativi della gemma bianca di penetrare verso le sue difese,quando all’improvviso dietro di lei un colpo energetico la colpì in pieno oltrepassando la sua coltre protettiva,bruciandole parte del cappuccio e rivelando il suo viso grigio chiaro come le nuvole nei giorni di tempesta,due denti aguzzi fuoriuscire timidamente dalla sua bocca,un paio di occhi rossi come il fuoco e capelli corti arancioni come il tramonto si distendevano fluenti intorno al suo collo,con un ciuffo lungo ribelle che sembrava dividere in due parti il volto della ragazza
-Solo un guerriero è capace di penetrare le mi difese-voltando lentamente la testa in direzione del colpo,indirizzando i suoi occhi indispettiti per l’attacco subito verso l’artefice di tale affronto –Motonari Mori-con lo stratega umano resuscitato che con la sua lama circolare intorno al busto rimaneva immobile dinanzi all’alta sacerdotessa di Naya –Hai finalmente deciso di voltarmi le spalle e di stare insieme a questi esseri ormai prossimi alla morte?!-
-Il vostro modo di agire non è mai stato incline e concorde con il mio modo di agire-separando la sua arma in due lame ricurve con la doppia funzione di protezione ed attacco –Ho solo colto l’occasione giusta per potermene andare-mostrando un piccolo sorrisetto derisorio che fece infuriare la sacerdotessa,che era pronta ad eliminarlo da tutti gli universi conosciuti,ma era costantemente interrotta dall’assalto senza fine della perla bianca che continuava imperterrita nel suo futile attacco,con l’unico risultato di riuscire solamente a far adirare ancor di più la donna,che con un movimento ampio delle braccia spezzò la sua barriera,trasformando con i suoi poteri tutti i proiettili che le venivano contro in sabbia,rendendo innocuo l’assalto di Perla,che si ritrovò spiazzata da una tale forza provenire dalla sacerdotessa,il qual sbattendo con vigore due volte il bastone sopra il terreno,causò un piccolo terremoto che spaccò il terreno accanto a lei,facendo fuoriuscire dalle buche due costrutti in pietra magica,che si posizionarono alle sue spalle,preparati a proteggerla dalla perla,con l’ametista e la perla gialla che ripresosi dalla paralisi iniziale dovuto al terrore,si avvicinarono alle gemma pronte ad imbastire anch’elle uno scontro contro quei costrutti appena evocati e che si ergevano imponenti dinanzi a loro
-Non ho il tempo di occuparmi anche di voi-disse con leggero dispiacere misto a derisione –Ma i miei due compagni provvederanno a voi,cercando di lasciarmi almeno qualcuno di voi ancora in vita per potermi divertire-schioccando ancora una volta le dita,aizzando contro le tre gemme i due costrutti in pietra,capaci di controllare anche gli elementi,grazie alla loro componente magica presente nel corpo,lasciando finalmente da sola la sacerdotessa ad affrontare il traditore che lei stessa aveva richiamato dal mondo dei morti –Ribellarti a me sarà il più grande sbaglio che tu abbia mai fatto in vita tua-con lo stratega che sparì improvvisamente dinanzi alla sua vista,riapparendo alle sue spalle con le due lame al cielo che minacciavano di colpirla
-Invece sarà la mia più grande liberazione-esclamò con rabbia,mentre tentò di colpire con due fendenti la sacerdotessa,la quale senza scomporsi e senza perdere la calma usò il suo bastone per intercettare entrambe le lame,spazzandolo via con un semplice movimento rotatorio dell’arma,dissipando la sua aura protettiva,inutile contro il suo oppositore,manifestando due aure energetiche dalle sue mani,che incantavano nel mentre il bastone di un’aura rossa come il sangue e che sembrava corrodere l’aria circostante con un fetore di morte e putrefazione,che sembrava corrompere ogni singolo essere né entrasse a contatto
-Pensi davvero che tu sia abbastanza forte da potermi fermare-sbattendo ancora una volta il suo bastone a terra,creando una sorta di vortice del medesimo colore della sua aura,tutto intorno a lei,con il cielo che si oscurò improvvisamente di nuvole rosse,con fulmini neri che si scagliavano verso Motonari con forza e precisione,venendo evitati con movimenti rapidi e precisi da parte dell’umano,che cercava di avvicinarsi nel mentre il più possibile alla sacerdotessa,che con il suo potere orchestrava l’atmosfera del pianeta a suo piacimento,concentrando tutte le forze naturali verso il suo avversario,incurante che lo stratega fosse riuscito a giungere vicino a lei,con le due lame sollevate pericolosamente sopra la sua testa e che si abbassavano velocemente per eliminarla definitivamente dalla faccia degli universi,venendo però arrestato da delle lunghe catene fuoriuscirle dal corpo,che gli afferrarono entrambe le braccia,gettandolo con violenza il più lontano possibile,mentre con passo lento si avvicinava lentamente a lui,con fare minaccioso ed inquietante –Hai fatto del tuo meglio-esclamò con un sorriso satanico,mentre osservava il guerriero rimettersi in piedi per continuare la sua battaglia –Ma comunque anche se non hai mostrato il massimo dei tuoi poteri-materializzando un piccolo portale rosso alle sue spalle –Non ti permetterò di usarli-lanciando ad alta velocità una spada rossa,che puntava in direzione di Motonari,con quest’ultimo che prese alla sprovvista e non sapendo cosa fare per fuggire da quella situazione disperata,quando si frappose tra lui e l’arma la figura di Garnet,che con il suo corpo fece da scudo per l’umano,venendo infilzata con violenza al petto,dinanzi agli occhi increduli dello stratega,che vide lentamente la gemma portare la mano sopra l’elsa ed estrarla lentamente per poi buttarla di fianco a lei e poggiarsi una mano sopra la ferita,ansimando e cercando di mantenere una sorta di posizione di battaglia per poter continuare a combattere
-E’ stata una follia il tuo gesto-esclamò l’umano rialzandosi lentamente in piedi,mentre teneva strette le due armi intorno alle sue braccia –Non avresti dovuto rischiare tanto solo per me-
-Non l’ho fatto per te-osservandolo con la coda dell’occhio –Ho solo cercato di non compromettere le nostre speranze di vittoria-manifestando un piccolo sorrisetto sul viso,puntando uno dei suoi guanti contro la sacerdotessa –E poi avevo voglia di levarmi una piccola soddisfazione-innescando un pugno razzo,che tentò di colpire in pieno viso la ragazza,la quale con un semplice schiaffo deviò l’attacco della fusione,che esplose alle sue spalle,creando dietro di lei un muro di fuoco che la separava apparentemente dal resto del campo di battaglia
-Una gemma che ha ottenuto il potere dai tre guardiani non può essere così debole-generando una serie di piccoli portali rosso cremisi,dal cui interno fuoriuscirono delle lance pronte a colpire il bersaglio dinanzi ai suoi occhi –Eppure esistono pur sempre delle eccezioni poco gradite-sospirando e massaggiandosi la testa per il disappunto –Spero solo che la tua anima venga ugualmente accolta dalla dea-schioccando le dita e dando il via al lancio di una serie di lance,che come una tempesta si stavano per abbattere senza pietà su di loro
-Non ti permetterò di eliminarci con questo attacco debole-esclamò Motonari,venendo irrorato da un’aura verde speranza,che generò tutt’intorno a lui una serie di ossa giganti,simili a delle costole,che coprì loro tenendoli al sicuro da quella tempesta infernale,che si abbatté senza sosta su quel macabro scudo,che finì per incrinarsi e cedere leggermente ai continui attacchi,ma riuscendo ugualmente a resistere fino alla fine,con la sacerdotessa,che leggermente irritata da un tale contrattempo,sbatté con violenza il piede sinistro a terra,lasciandosi consumare lentamente dalla rabbia,canalizzando ancora una volta i suoi poteri tra le sue mani,questa volta però irrorate da un’aura viola scuro incandescente,che si stava diffondendo lentamente per tutte e due le sue braccia,esponendo una serie di vene nere celate dal grande vestito bianco,che sembra lentamente disgregarsi fino al livello dei gomiti,provocandosi da sola diverse ferite superficiali,facendo fuoriuscire dal sangue che veniva corrotto dal potere che ella stessa stava esercitando,lasciandolo cadere tutt’intorno a lei,disegnando con i suoi stessi fluidi un simbolo runico arcaico,che sembrava pulsare sotto i suoi piedi,illuminandosi e spegnendosi,mentre lentamente le difese dello stratega lentamente si dissipavano lasciando i due guerrieri increduli nel vedere,la donna loro nemica,con gli occhi bianchi vitrei mentre sorrideva malignamente e rideva a squarcia gola
-La vostra fine ormai è segnata-poggiando entrambe le mani sul terreno,che sembrava squarciarsi per l’immenso potere manifestato dalla divinità,che si espandeva su tutto il suolo del pianeta,spezzando in frammenti la zona delimitata dal sigillo,facendo fuoriuscire da sotto di esso una sorta di bambola spettrale,vestita con un lungo abito azzurro,le braccia scoperte che rivolgeva le sue dita verso i guerrieri sotto di lei,il viso angelico e quasi puro sembrava essere privo di malizia,con i due occhi verdi speranza ed i capelli corti a caschetto gialli come il sole,che sembravano fornire una nuova luce a quel mondo di tenebra,quando all’improvviso apparì sulla fronte della bambola gigante un simbolo rosso di origine serafica,che sembrò quasi azzerare completamente la volontà del costrutto semovente,lasciandola in balia dell’emissaria di Naya,che con un grande e poderoso balzo riuscì a giungere fino all’apice della testa,dove creò dei fili manipolatori rossi,che si legarono presso tutto il corpo del marionetta –Non potete nulla dinanzi ad Alis la bambola degl’incubi-cominciando a manovrarla verso i suoi avversari con fare minaccioso,caricando un pugno dall’alto che sbatté con violenza a terra,facendoli volare in aria per l’onda d’urto generata dall’impatto,afferrando con rapidità la fusione rossa,che tentava invano di liberarsi dalla presa della bambola,che stringeva sempre di più la presa su di lei,mentre Motonari cadeva quasi privo di energie,osservando nel mentre la fusione essere succube della sacerdotessa,che sembrava divertirsi ed assaporare quel momento in tutto il suo splendore,leccandosi le labbra per la gioia nel vedere sempre più sottomessa Garnet che cercava in ogni modo di liberarsi –Il tuo tempo è ormai giunto al termine-stringendo sempre più la presa fino a quando non sentì un rumore di vetri in frantumi,con la fusione che perse improvvisamente la voglia di combattere,con il visore che le cadde dagli occhi e rivelando due occhi bianchi ed il terzo viola che guardava il cielo oscuro,mentre un piccolo sorriso si manifestò sul suo viso ed una lacrima caderle lentamente dal volto,che lentamente si riversò sopra l’indice della bambola –Mi dispiace Steven non ci sarò quando Perla e Lance torneranno a casa-venendo liberata dalla morsa ferrea e lasciata cadere senza controllo,venendo avvolta da una luce violacea incandescente che fece sparire completamente il suo corpo,lasciando solamente i frammenti di Rubino e Zaffiro cadere e dissolversi in tante particelle di luce prima che riuscissero anche solo a toccare il suolo,con l’umano che rimase incredulo nel vedere Garnet cadere per mano di un costrutto della sacerdotessa,cercando di rialzarsi,ma venendo fermato da una dolore lancinante alla gamba destra,che girando velocemente lo sguardo verso la zona dolorante,notando che l’arto era stato infilzato da un tubo di ferro che trapassava in pieno la coscia e da cui fuoriusciva molto sangue
-Dannazione-esclamò sottovoce lo stratega,infilzando entrambe le lame sul terreno,alzandosi a fatica e trattenendo le urla per il dolore lancinante che proveniva dalla sua gamba –Non posso arrendermi proprio ora-zoppicando verso la bambola dell’incubo,ansimando e cercando di mantenere la concentrazione necessaria per rimanere ancora cosciente –Non posso lasciare impunita la morte di…-crollando a terra senza più energie,con la sacerdotessa che osservava soddisfatta il suo ex alleato arrendersi dinanzi a lei
-Non ti eliminerò mio caro Motonari-girando lentamente il costrutto verso le tre gemme che combattevano i suoi sgherri di pietra –Ti lascerò vivere solo per il gusto di farti vedere questo mondo devastato dalla mia furia-avvicinandosi lentamente verso le sue nuove prede,distruggendo nel mentre con i piedi della bambola uno dei due soldati di pietra,caricando un altro pugno in direzione di Ametista,con la gemma viola che accorgendosi in ritardo del colpo del burattino infernale,tentò di contrattaccare con la sua frusta il colpo diretto,non riuscendo a scalfire lo spesso rivestimento del costrutto,venendo improvvisamente spinta dalla Perla Gialla,che rapidamente si lanciò su di lei spostandola dalla zona d’impatto,venendo colpita in pieno e fatta ritirare rapidamente all’interno della sua gemma,che rimbalzò velocemente vicino alla gemma viola e alla perla che scioccate dall’immenso potere manifestato dalla loro avversaria,presero con rapidità il gioiello dell’amica e senza voltarsi ad osservare il burattino,corsero il più velocemente possibile verso la retroguardia per cercare dei rinforzi e per sfuggire nel mentre alla loro esecutrice,che rimase impassibile ed immobile nel vedere un tale atto di codardia da parte di un membro delle Crystal gems,toccandosi con nervosismo il ciuffo ribelle che poggiava sulla sua fronte,mentre osservava la città in fiamme e cadente dinanzi a lei –Questa volta farò in modo che paghino tutti per il mio dolore-esclamò con strano odio fuoriuscirle dall’animo,continuando nel mentre a manovrare il suo costrutto magico verso il campo di battaglia,dove i soldati dell’esercito alleato e rinnegati della divinità si affrontavano senza esclusione di colpi,riempiendo il suolo della capitale con corpi morti,cocci di gemme e un odore di morte che velocemente si stava propagando per tutte le strade,fino a riuscire a contaminare anche il cuore di quei pochi esseri che cercano ancora la pace per tutti gli esseri presenti negli universi.
 
Note dell’autore
Io:Mi scuso per l’eccessivo ritardi degli ultimi capitolo ma tra esami e tutto i problemi sorti durante questo arco di tempo mi hanno reso incostante e privo di professionalità
Perla:Ed anche meno preciso a volte nell’esplicitazione degli avvenimenti nei vari capitoli
Io(sarcasticamente):Ti ringrazio per questo ulteriore appunto
Ametista:Siamo qui per fartelo notare
Io(Sarcasticamente):Ragazze veramente siete una gioia per il cuore
Garnet:Comunque anche dopo questi contrattempi speriamo tutte noi di rivedervi tutti e tutte al prossimo capitolo della saga

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Capitolo 22
*** Il sacrificio dei paladini ***


Il sacrifico dei paladini
 
Dinanzi alle mura del castello ormai in rovina il re oscuro osservava con rabbia il costrutto magico invocato dalla sacerdotessa,che si avvicinava minacciosamente verso di loro,calpestando ogni singolo essere si trovasse dinanzi alla sua strada,con le urla e l’angoscia di ogni soldato che cercava di fuggire da un tale abominio meccanico,con le risate della sacerdotessa che riecheggiavano in tutta la città,che simboleggiavano il suo imminente dominio anche nella dimensione di tenebra,con le nuvole che sembravano piegarsi dinanzi al suo passaggio,creando una scia luminosa che rendeva brillante ed etera la bambola diabolica che con il suo sguardo vitreo,osservava i soldati fuggire sotto i suoi piedi,quasi possedesse una volontà propria indipendente dal controllo della donna sopra la sua testa
-Mio re!-esclamò con foga Amber,rivolgendo a lui il suo sguardo perplesso e preoccupato-andando avanti di questo passo la città cadrà sicuramente-stringendo con forza entrambe le mani per la rabbia –Dobbiamo trovare un modo per abbattere quel gigante prima che altri esseri viventi perdano la vita-continuando a tenere gli occhi fissi verso l’uomo,che lentamente si rialzava da terra,con l’aiuto del suo bastone,cominciando lentamente a camminare verso la fusione ancora distesa e priva di energie per combattere,che veniva supportata da Lapis Lazuli che lo teneva stretto a se,impedendogli di compiere qualsiasi azione sconsiderata e priva di logica
-Prenditi cura di loro-esclamò con voce calma e quasi priva di sentimenti –Manca poco prima che il legame fisico che li unisce si sciolga-voltandosi verso i due servi di Naya,che rimanevano immobili e malconci dal precedente scontro –Ma prima che ciò avvenga questa guerra sarà già finita-tramutando il suo bastone in una falce,facendo fuoriuscire da dentro l’asta una lunga lama celata ricurva lucente,che puntava minacciosamente verso i due guerrieri mascherati,che non sembravano per niente intimoriti dal gesto intimidatorio del re oscuro,come se stessero accettando il loro destino,quando improvvisamente tra loro si frappose lo stregone Cu Chulainn,che sbatté con forza il bastone a terra,generando una piccola fenditura che arrestò l’avanzata del sovrano oscuro,il quale lanciò un’occhiataccia verso l’umano,che impassibile bloccava la strada al suo alleato
-Lance non abbiamo tempo da perdere con loro ora che Naya è in questo mondo-osservando il costrutto seminare morte e distruzione davanti ai suoi occhi apparentemente impassibili,ma che celavano una grande preoccupazione ed angoscia farsi strada fin dentro al suo animo –I tuoi uomini stanno perendo sotto i colpi di quella bambola,non possiamo permetterci di concentrarci in vendette personali-stringendo con più forza il bastone magico con la sua mano sinistra
-A tutti i paladini oscuri presenti-esclamò sospirando,senza voltarsi e mantenendo i suoi occhi fissi verso quelli dell’umano,mentre il vento faceva svolazzare quasi fosse una bandiera il mantello alle sue spalle –Questo è l’ultimo ordine che posso darvi come re-lasciando cadere dalle sue mani il bastone che lo ha sempre accompagnato,sfilandosi il mantello da dietro alle sue spalle ed estraendo da dentro la sua giacca nera,un piccolo lembo di stoffa ripiegato più volte su se stesso,aprendolo rapidamente,rivelando dinanzi a tutti i presenti il suo antico mantello da generale di Diamante Bianco,sostituendolo al precedente ed invocando la sua katana nera come l’oblio,si voltò con decisione verso i suoi sottoposti,osservandoli singolarmente,con una lacrima che minacciava lentamente di scendere dal suo occhio sinistro –Poiché intendo chiudere la mia vita come Generale insieme a voi e non rimanere ad osservare la fine dalle retrovie-camminando lentamente verso di loro,ma tenendo ugualmente gli occhi fissi verso la bambola dell’incubo,che si ergeva dinanzi a loro con forza e potenza sovrumana –Oggi cercheremo di salvare il più possibile,non importa quanto ci verrà a costare-chiudendo e riaprendo gli occhi di scatto –Perché ad attenderci dall’altra parte ci sono i nostri amici che ci aspettano per festeggiare con noi la nostra vittoria-cominciando improvvisamente a correre con l’arma stretta tra le sue mani,con le altre gemme che sorridenti lo seguivano con estrema determinazione nei loro visi,con una grande forza d’anime farsi strada dentro i loro cuori e con la consapevolezza di riuscire dove in passato avevano fallito,allontanandosi sempre più dinanzi allo sguardo stupito di Cenere,che mentre teneva tra le sue braccia la sua sposa,nonché compagna di squadra,si lasciò sfuggire un piccolo sorriso celato dalla maschera,privo di malizia e di cattiveria,alimentato anch’egli da quella stessa sensazione di coraggio e giustizia che il sovrano era riuscito ad instillare nel cuore dei suoi comandanti
-Spero davvero che riusciate nell’impresa-sussurrò una voce provenire da dentro il guerriero oscuro –Io sarò qui ad attendere il vostro ritorno,in un modo o nell’altro-con il conte che cadde sulle ginocchia,perdendo ormai anche quell’ultima briciola di energia che lo stava tenendo in piedi,con le sole forze rimanenti per guardare il manipolo di soldati avanzare verso la sacerdotessa in un ultimo grande assalto finale,che avrebbe deciso il destino del pianeta e dell’universo
Nel frattempo le due gemme continuavano a correre,cercando di allontanarsi sempre di più dalla bambola che sembrava correre ed inseguirle durante la loro fuga,non riuscendo a seminarla e a trovare un posto sicuro per riprendere fiato ed imbastire un nuovo assalto,con i soldati alleati che per dare loro un po’ di tempo si lanciavano verso Alis sicuri che quella sarebbe stata una carica suicida,infatti con movimenti ampi di braccia simili a quelli di un pendolo spazzava via ogni singola anima vivente dinanzi al suo cammino
-NON POSSIAMO CONTINUARE A SCAPPARE!-urlò in preda al panico la perla bianca,osservando con la coda dell’occhio Ametista,che stringeva tra le sue mani il gioiello di Perla Gialla nella mano sinistra e teneva saldamente il manico della frusta nella destra,fermandosi improvvisamente e voltandosi verso il gigante meccanico,guardandola con odio e rancore crescerle sempre di più nel petto,con i denti bianchi che venivano esposti per la rabbia,rivelando due piccole zanne nascoste alla fine dell’arcata superiore,digrignando leggermente i denti e respirando affannosamente,girò il suo viso sconvolto verso la gemma che l’aveva accompagnata durante la battaglia
-Tu vai-lanciandole la gemma della compagna,afferrandola al volo e rimanendo basita dal comportamento dell’ametista,che non riusciva più a contenere la rabbia –Ti farò guadagnare tempo-smaterializzando la sua arma,lasciandosi irrorare da una luce violacea,che fece crescere in dimensione il suo corpo,diventando grande quanto la bambola infernale,che nel vederla dinanzi ai suoi occhi arrestò i suoi attacchi,rimanendo immobile dinanzi alle gemma combattente che stringeva entrambi i pugni in segno di sfida
-Voi Crystal Gems non vi arrendente mai?!-domandò leggermente infastidita la sacerdotessa,mentre con le dita controllava attraverso i suoi fili di energia il costrutto sotto i suoi piedi –Non sapete quando dovete arrendervi e piegarvi ad un nemico più forte di voi?!-guardando beffardamente la gemma viola,che cominciò a correre verso Alis,preparandosi ad eseguire un pugno che venne fermato dal palmo dell’avversaria e rinchiuso tra le sue dita,ma Ametista con ostinazione e rabbia pervaderle il corpo eseguì un secondo pugno,che venne ugualmente bloccato dal costrutto,che lentamente stringeva sempre più la presa su di essi,facendo soffrire la gemma dal dolore,la quale però pur di non arrendersi diede una testata sulla fronte della nemica,liberando con il suo gesto entrambe le sue mani,incrinando con il suo assalto disperato la superficie liscia che costituiva il viso della bambola,che per il colpo subito indietreggiò di qualche passo,tentando di mantenere l’equilibrio dopo la botta subita –Maledetta-sussurrò la sacerdotessa,mentre riprendeva le redini del suo gigante –Nessuno ha mai osato tanto-caricando un pugno rapido e veloce che colpì in pieno viso la gemma viola,che cadde a terra intontita e con la testa dolorante,cercando di rialzarsi,ma venendo fermata dalla bambola gigante,che calpestò la sua mano destra,impedendole di muoversi,cominciando a sferrare una serie di colpi a ripetizione contro il volto ed il petto dove era situato il suo gioiello,non dandole la possibilità di reagire,lasciandola succube dei suoi pugni,mentre incrinava debolmente dopo ogni colpo la gemma che iniziò lentamente a perdere luminosità ed energia dopo ogni colpo subito
-AMETISTA!-urlò Perla dal basso,attirando l’attenzione della donna,che con un ghigno satanico sul viso e con uno sguardo iniettato di sangue,scrutò la figura della gemma bianca tra i tanti cadaveri e macerie che circondavano la loro area di combattimento –LASCIALA STARE!-puntandole contro la sua arma con timore e paura,con entrambe le braccia che le tremavano vistosamente,dopo aver potuto osservare la crudeltà del loro nuovo nemico
-Come vuoi tu mia cara gemmetta-disse con tono ironico.comandando attraverso i suoi fili il costrutto,che lentamente alzò la mano sinistra,facendo fuoriuscire dal centro del palmo una lama di ferro lucente che puntava pericolosamente sopra il gioiello della ragazza –Prima però permettimi di darle l’estremo saluto-abbassando di scatto il braccio verso la sua nemica sconfitta,con le urla della gemma bianca a fare da sottofondo al suo gesto spietato e privo di scrupoli,godendo di ogni suo singolo secondo di agonia,quando improvvisamente un colpo energetico provenire in lontananza colpì la mano prima ancora che la lama penetrasse la roccia,generando un’esplosione che distrusse la lama e parte della mano,facendo sobbalzare all’indietro il costrutto,che cadde di schiena,permettendo nel mentre ad Ametista di riacquisire nuovamente le sue dimensioni originali,venendo rapidamente soccorsa dalla perla bianca,che caricandosela sulle spalle,scrutò versò la direzione da cui era provenuta la sfera,osservando in lontananza i cavalieri comandati dal re oscuro avanzare con estrema rapidità verso il campo di battaglia,eliminando mentre si avvicinava ogni nemico si parasse tra loro ed il costrutto diabolico
-Chi ha osato colpirmi?!-domandò la sacerdotessa infuriata,mentre cercava con la sua energia spirituale di comandare ancora una volta la bambola dell’incubo,che faceva fatica a rialzarsi dopo l’impatto appena subito,osservando in lontananza i guerrieri caricare con disperazione e tenacia verso di lei,provocandole una risata isterica,fragorosa e lancinante,che riecheggiava in tutta la capitale –Il re oscuro e i suoi fedeli soldati finalmente hanno avuto il coraggio di combattermi-caricando con fasci di energia rossi il costrutto da lei evocato,dalle cui braccia e petto si aprirono dei piccolo sportelli,dove uscirono imponenti una serie di cannoni bianchi con striature dorate,che puntavano tutti verso il rinforzo nemico –Questa volta non esisteranno superstiti-immettendo un quantitativo di energia tale,da far illuminare di luce cremisi l’intera bambola meccanica,la quale quasi fosse affetta da quel aura diabolica,manifestò un sorriso malefico con denti aguzzi come sciabole,mentre attivò tutti i cannoni che spararono così tante sfere energetiche da riempire l’intero cielo,che sembrava costellato da milioni di stelle infuocate,che cadevano verso di loro come un milione di stelle cadenti,con Amber,Obsidian e Topaz che si fusero rapidamente creando la gigantessa Gandora,che con il suo corpo funse da scudo per tutte le gemme,venendo assalita dalle numerose sfere di fuoco,che esplodeva al contatto con la sua armatura,generando numerose esplosioni che distrussero totalmente il suo rivestimento esterno e ed i gioielli che la componevano,cadendo lentamente a terra sulle ginocchia,mentre guardava cagnescamente un’ultima volta la sacerdotessa dinanzi ai suoi occhi
-Che cosa pensi di avere ottenuto con il tuo gesto?!-le disse con rabbia la donna,mentre con la mano della bambola le puntava una lama celata fuoriuscire dal braccio ancora integro
-Visto che i miei gioielli erano già danneggiati-esclamò la fusione con un ghigno sul viso,diventando sempre più evanescente –Diciamo che sono stata una perfetta distrazione-dissolvendosi in tante particelle di luce,mentre dietro di lei Peridot e Rhodocrosite volavano tramite attraverso la concentrazione delle loro energie residue intorno al loro corpo,lanciandosi ed esplodendo come delle bombe contro il braccio del costrutto,tranciandolo e privandolo di una delle sue fonti di attacco,mentre alle sue spalle Sapphire con le sue braccia poggiate sulla schiena di Alis cominciò a congelarla,rendendo impossibile ogni tipo di spostamento,lasciando libera solamente la testa,che guardava ognuno dei guerrieri che caricava verso di lei con indifferenza,aprendo lentamente le sue fauci e materializzando un cannone energetico gigantesco,che puntava pericolosamente verso gli ultimi residui dei rinforzi nemici,sparando un raggio nero con scariche elettriche blu scuro,che ruotavano intorno al fascio energetico,con Sky che si lanciò rapidamente in volo,anch’ella con la sua aura ad aumentare temporaneamente i suoi poteri,colpendo la sua falce il colpo energetico del cannone,rimanendo sotto di esso mentre veniva lentamente sopraffatta,con Sapphire che intervenendo rapidamente,si unì al gesto disperato dell’amica,fornendo in quell’attacco anche la sua energia,che permise loro di avanzare verso la bocca della bambola dell’incubo,rimandando indietro il colpo di cannone,esplodendo insieme alla bambola dell’incubo,causando una coltra di nebbia,costituita da polveri e macerie,che rendeva difficoltosa la visuale per Sapher e Lapis,gli unici superstiti di quella carica disperata,i quali arrestarono la loro corsa in attesa di scoprire se la loro nemica era stata finalmente sconfitta oppure era ancora in vita e pronta a sferrare un attacco contro di loro
-Pensi che sia stata definitivamente sconfitta?-domandò Lapis Lazuli,guardando quella coltre di nubi con estrema attenzione,mentre stringeva due spade di ghiaccio appena formate,tramite le particelle di acqua presenti nell’aria
-Ne dubito-guardando con la coda dell’occhio la perla bianca che usciva da dietro un edificio in rovina,mentre teneva sulle sue spalle Ametista fortemente debilitata ed il gioiello della perla gialla sulla sua mano destra –Comunque è meglio che voi vi ritiriate nel castello-rivolgendosi alle due gemme,che osservavano perplesse il sovrano oscuro,mentre dall’interno di quella coltre di nuvole fuoriuscì una spada cremisi che si dirigeva rapidamente verso il monarca oscuro,il quale riuscì solamente a vedere l’arrivo dell’arma senza riuscire ad evitarla o deviarla,ma prima che la punta penetrasse nelle sue carni,una seconda spada questa volta bianca come l’avorio ed un’alabarda blu come il mare,colpì in pieno la lama di sangue,spezzandola e mandandola in frantumi prima che potesse colpirlo,con lance che osservò rapidamente alla sua sinistra notando Diamante Bianco e Diamante Blu saltare ed atterrare di fianco a lui,con uno sguardo rabbioso rivolto verso la coltre nebbiosa,che lentamente si stava diradando,rivelando al suo interno la sacerdotessa ancora viva ed integra dopo l’esplosione,con il suo vestito leggermente rovinato e macchiato di cenere e con un piccolo portale alle sue spalle,che lentamente si stava richiudendo su se stesso,mentre teneva ancora alzata la mano sinistra,dove sul palmo era disegnato un simbolo runico con il sangue,che continuava a sgorgare dalle linee dove era inciso il sigillo magico
-Avete provato a distruggermi e non ci siete riuscite-rimanendo immobile ad osservare ile gemme dinanzi a lei con occhio divertito,mentre stringeva debolmente la mano ferita dal sigillo di sangue –In compenso avete perso la maggior parte dei vostri elementi migliori-notando in lontananza l’avvicinarsi rapido e feroce del berserker alle spalle dei suoi nemici,che distratti da lei non avevano percepito la presenza del suo guerriero –Peccato che un’offesa del genere deve essere lavata con altro sangue-con l’urlo ferale della guerriera che riecheggiò improvvisamente alle spalle dei suoi nemici,lanciandosi per colpire alle spalle il re oscuro,che senza voltarsi ed osservando solamente con la coda dell’occhio i movimenti della gemma corrotta,infilzò con violenza la sua spada nel petto di lei,emettendo una scarica oscura che la fece ritirare nel suo gioiello,il quale cadde a terra,venendo raccolto con dolcezza da Diamante Bianco,che la imbollò,tenendola fluttuate vicino alla sua spalla sinistra
-Il tuo piccolo stratagemma per farci attaccare dalla tua bestia non ha funzionato-disse Bianco con giocherellando con la bolla –Non pensare che contro tutte noi tu avrai speranza-evocando una seconda spada e puntandola con decisione verso la donna,che cominciò a ridacchiare follemente e senza alcun controllo sulle sue reazioni
-Per quanto mi divertirebbe eliminarvi tutte-schioccando le dita della mano destra,facendo cadere dal cielo quattro pilastri di roccia romboidali,che si schiantarono al suolo con forza,generando un campo energetico che spazzò via dal suo interno tutte le gemme ad eccezione di Lapis e di Sapher che si ritrovarono da soli dinanzi alla guerriera,che immobile e con le braccia incrociata scrutava i suoi oppositori con uno strano sguardo sul viso e con un sorriso perpetuo che sembrava non scomparire,neanche dopo aver perso il suo costrutto meccanico –Voglio solo loro due da affrontare-con le altre gemme che battevano sulla superficie energetica che cercando di sfondarla senza riuscirci
-La nostra ultima battaglia mia cara sorella-evocando un ultima volta il suo bastone magico,invocando nuovamente il suo cavallo scheletrico,che nitriva ferocemente,mentre il sovrano saliva sopra di lui,tenendo tra le sue mani la spada oscura,con il mantello che sventolava debolmente per il vento e la folta chioma spettinata copriva parzialmente l’occhio meccanico –Dobbiamo combattere ancora un’ultima volta-girando lentamente lo sguardo verso Lapis che invocava le sue ali d’acqua e le sue due lame di ghiaccio,sorridendogli e facendogli l’occhiolino per rassicurarlo durante questa loro sfida impossibile
-LANCE!-urlarono due voci in lontananza il nome del re oscuro,attirando la sua attenzione e quella della sua paladina,che si girarono verso la fonte di quell’urlo,scorgendo le figure di Skinny e Sapher che correvano verso di loro con le forze che erano riusciti ad accumulare durante il loro periodo di riposo forzato dopo lo scontro con Cenere e Marchesa –LANCE!-continuarono i due ragazzi fermandosi dinanzi alla barriera,cominciando a sbattere i pugni con forza,tentando di far desistere con il loro gesto disperato i due combattenti dall’affrontare da soli la sacerdotessa
-Mio re lei non deve sacrificarsi per questo mondo!-disse Skinny con foga mentre le lacrime gli sgorgavano dagli occhi e i pugni colpivano sempre più forte la barriera –E’ davvero così importante per lei quel frammento dell’oblivion?!-
-Mie cari ragazzi io non combatto per il frammento-stringendo con più forza la spada e girando gli occhi verso la sacerdotessa che aspettava imperterrita il loro attacco –Noi paladini non possiamo permettere che degli esseri crudeli come lei continuino ad esistere nell’universo-sospirando lentamente –Il nostro ruolo è quello di servire e proteggere non solo Homeworld,ma anche tutti gli esseri di questo mondo-rivolgendo il suo sguardo all’ambiente circostante –Ed in questo siete inclusi pure voi-lasciandosi sfuggire una lacrima dal viso,mentre con la coda dell’occhio osservava i due ragazzi,che cadeva in ginocchio senza forza e devastati dalla disperazione di non poter riuscire a farli desistere –Voi siete stati la luce che hanno riacceso il mio cuore e la speranza di salvare gli universi-chiudendo gli occhi cercando di canalizzare le ultime forze che gli pervadevano il corpo e lo spirito –Forza è arrivato il momento di combattere Lapis-dando un colpo deciso al cavallo,cominciando velocemente a galoppare verso la sacerdotessa con accanto la gemma acquatica che volava accanto a lui determinata nel suo ultimo compito prima di incontrare la fine della sua esistenza –Osservate-pensò il sovrano mentre si avvicinava lentamente verso il suo destino –Osservate l’ardore che vi voglio donare-continuò a pensare,mentre urlava verso la sacerdotessa,che nel mentre aveva invocato con il suo sigillo una serie di portali cremisi,dal cui interno fuoriuscivano una tempesta di armi,che si scagliavano con forza verso i due guerrieri,che con le loro lame respingevano la maggior parte di esse,continuando ad avanzare verso il loro obiettivo comune,quando improvvisamente una serie di spade apparirono dinanzi a Lance,tentando di colpirlo in pieno petto,venendo però protetto dalla gemma blu,che con il suo corpo gli fece da scudo,venendo infilzata da dieci spade,cadendo a terra morente e con il corpo che lentamente si dissolveva
-FRATELLO IO CREDO IN TE!-urlò prima di dissolversi in tante particelle di luce,lasciando dietro di se solamente frammenti del suo gioiello,con il sovrano oscuro che trattenendo le emozioni per la perdita della sorella,continuò ad avanzare,colpendo e deviando ogni singola lama gli si parasse davanti,quando una di esse colpì il suo cavallo d’ossa alle gambe,facendolo cadere da sopra di esso,rialzandosi velocemente,continuando a correre caparbiamente verso la sacerdotessa,che invocando il suo bastone rituale rimaneva in attesa dell’arrivo del suo avversario,il quale veniva colpito nel mentre da una spada sul petto e della una lancia sulla gamba destra,continuando però a correre senza fermarsi fino a quando non giunse dinanzi alla donna,alzando in corsa la katana al cielo,abbassandola rapidamente per eseguire un fendente verticale che avrebbe dovuto dividere in due parti il corpo della guerriera oscura,venendo però fermato da quattro lunghe catene che fermarono le sue gambe,il suo braccio e tenevano intrappolato il corpo per evitare ogni singolo movimento improvviso o repentino
-Incredibile-esclamò il sovrano digrignando i denti per la rabbia,mantenendo però uno strano sorriso –Non posso credere di essere caduto in una tale trappola…-con la sacerdotessa che infilzò la sua mano come una lancia all’interno del petto di Lance,mentre del sangue sgorgava dalla sua bocca copioso e denso
-Spero che tu ti sia finalmente svegliato dal tuo sogno di grandezza-afferrando il frammento dal cuore del sovrano,tirandolo con forza all’esterno,facendo fuoriuscire dal buco generato una cascata di sangue,che si riversava al suolo,creando una pozza di sangue che si estendeva sempre di più sotto i piedi del sovrano –Perché il tuo tempo finisce oggi-sollevando al cielo il frammento in segno di vittoria,schioccando le dita e facendo sparire ogni singolo soldato fosse giunto sul pianeta,invocando con quel suo semplice gesto al suo fianco il conte Cenere e Marchesa,che fortemente debilitati osservavano il sovrano caduto,che continuava a sorridere anche dopo la sua sconfitta,causando nell’animo nel guerriero un sentimento di tristezza assente nella sua compagna che teneva tra le sue braccia e nella sua evocatrice,che non provavano altro che disgusto verso quell’uomo che con tutto se stesso a cercato di donare un futuro al suo popolo,lasciandosi sfuggire un piccolo singhiozzo sofferto ed una lacrima,che cadde da sotto la sua maschera sul corpo dell’alleata,che alzò lentamente gli occhi verso di lui con aria interrogativa,cercando di scrutare i veri sentimenti che si annidavano nel suo animo
-Ora basta perdere altro tempo in questo insignificante pianeta-evocando alle sue spalle un portale cremisi incandescente –Abbiamo ancora altri tre frammenti da recuperare-voltandosi di scatto e sparendo all’interno del varco spazio-temporale,con i due soldati rimanenti che guardavano i ragazzi all’esterno della barriera disperarsi e piangere
-E’ inutile continuare a restare qui-scendendo lentamente dalle braccia dell’amato,zoppicando verso il portale –Il nostro compito finisce qui-entrandovi all’interno,lasciando da solo il conte,che sospirando invocò il suo bastone come fonte di supporto,per rimanere ancora in piedi,avvicinandosi lentamente verso il monarca oscuro,chiandosi verso di lui con delicatezza,liberandolo dalle catene che lo tenevano ancora prigioniero
-Mi dispiace per tutto-esclamò con voce rotta e spezzata,mentre lo aiutava lentamente a distendersi sul terreno insaguinato,facendogli poggiare il busto e la testa sopra un cumulo di macerie –Non ho mai voluto tutto questo-spezzando la barriera con i suoi poteri,lanciandosi successivamente di scatto all’interno del portale,chiudendolo rapidamente e senza permettere a nessuno delle gemme di seguirlo,con Skinny che nel mentre correva affiancata da Sapher verso il sovrano,il quale con respiro affannoso sembrava guardare il cielo che lentamente si stava diradando lasciando filtrare alcuni raggi lunari,che lo colpivano leggermente in viso,causandogli una lieve e roca risata,che lo costrinse successivamente a tossire sangue a causa del colpo mortale subito dalla sacerdotessa
-LANCE!-urlò la gemma arancione,correndo selvaggiamente verso di lui,rimanendo improvvisamente paralizzata non appena gli giunse accanto,quasi fosse terrorizzata dalla vista di tutto quel sangue e dallo stato pietoso in cui vessava il suo re,che ancora continuava a sorridere nonostante fosse prossimo alla morte –Tu non puoi andartene-con le braccia che le tremavano vistosamente –Non puoi andartene-con le lacrime che le scendevano copiose dagli occhi,cadendo sulle sue ginocchia per la disperazione,coprendosi il volto con le mani,mentre iniziò ad urlare senza controllo per il dolore accumulato
-Ho…sempre saputo…di perdere-ridendo affannosamente,con la gemma arancione che stava ignorando le sue parole a causa della sofferenza che provava –Tutti noi cavalieri eravamo a conoscenza del nostro destino quando siamo scesi in campo-estendendo il braccio sinistro sopra la chioma folta bianca della gemma,che sembrò calmarsi,facendosi lentamente coccolare da quel semplice gesto,mentre il destro puntava in direzione del ragazzo che tratteneva le lacrime,solamente per dimostrare forza e determinazione –Ora devi soltanto continuare quello che noi abbiamo iniziato-stordendolo inizialmente con quella sua frase –Afferra la mia mano e la nostra conoscenza sarà tua-con il ragazzo che inconsciamente stava si stava avvicinando al serafico con lentezza,con la sua mano destra che stava per raggiungere timorosamente quella del sovrano,afferrandola con decisione e stringendola con cura,mentre si mordeva il labbro inferiore cercando di nascondere il suo dolore –Addio giovane guerriero e prenditi cura di Skinny al posto mio-focalizzando le sue ultime energie in una scarica oscura che trasformò il suo corpo rapidamente in tante piccole particelle nere,che si fusero rapidamente con il corpo del ragazzo,irrorandolo con una perpetua energia oscura,che fece diventare inizialmente dorate le sue iridi,ma che ritornarono nuovamente al loro colore originale non appena il manto oscuro si dissipò,lasciandolo inizialmente confuso e stordito,mentre guardava la pozza di sangue ora vuota e senza più un corpo sopra di esso,con Skinny che piangendo si volto verso il suo amato,stringendolo con tutte le sue forze,con quest’ultimo che avvolse anche le sue braccia sul corpo della amata,cercando tranquillizzarla e di rasserenarla,mentre il mondo intorno a lui cercava ancora di risvegliarsi da quel brutto incubo che la guerra aveva portato con se e che aveva lasciato un vuoto incolmabile all’interno del pianeta e nel cuore della sua gente.
 
Note dell’autore
Io:La guerra per il dominio del primo frammento si è conclusa con la vittoria dell’esercito divino
Lance:Spero solo che le prossime siano a favore di Sapher,Skinny e dei loro alleati
Diamante Bianco:Faremo tutto il possibile affinché gli altri pezzi non cadano nelle mani della sacerdotessa
Io:Sempre se non pensiate di tradire e di passare dalla parte vincente
Lapis:Questo non accadrà mai
Peridot:Ed il motivo è perché noi siamo una famiglia che si sostiene l’un l’altro
Ametista:Quindi continueremo a combattere anche quando le situazione saranno avverse e contro di noi
Io:Allora che ne dite che una di voi chiuda il capitolo e sfidare questa avversità
Tutte le gemme (Sparite):…
Io(Sospirando):Come mi aspettavo,lo chiudo io
Bene cari lettori e care lettrici ci vediamo al prossimo entusiasmante capitolo

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Capitolo 23
*** La sofferenza dei sopravvissuti ***


La sofferenza dei sopravvissuti
 
Il vento soffiava lentamente su tutta la città ormai in rovina,i fumi provenienti dai vari piccoli incendi diffusi in quasi ogni edificio della capitale,si stavano lentamente affievolendo insieme alle fiamme che le alimentavano,lasciando dietro di loro solamente detriti e ceneri,che cercavano di nascondere i cadaveri e le schegge dei soldati sia nemici che alleati caduti per mano di una guerra per il controllo di un frammento dell’oblivion,con i sopravvissuti che tentavano disperatamente di salvare il salvabile e di assicurare un minimo di dignità alle loro esistenze oramai scosse e turbate dalla battaglia appena trascorsa.
Nel mezzo di tanta desolazione un uomo giaceva svenuto tra le macerie,i suoi capelli venivano cullati dal vento ed il suo cappello verde lungo e leggermente ricurvo all’indietro ormai in parte danneggiato,rimaneva bloccato in parte sotto un piccolo detrito posto alla sua destra,mentre i raggi del sole colpivano dolcemente il suo viso costringendolo a ridestarsi dal suo sonno ed a rialzarsi dalla sua condizione di stasi cui stava vessando,toccandosi con la mano destra il viso in parte malconcio e deturpato,mentre con la sinistra sollevava il busto e richiamava verso di se le sue gambe,venendo nel mentre colpito da un dolore lancinante proveniente dalla destra,che gli fece spalancare di scatto gli occhi,permettendogli di notare il tubo di ferro che trafiggeva le sue carni martoriate e consumate dal conflitto.
-Non avrei mai pensato di sopravvivere-esclamò Motonari,cercando intorno a lui le sue lame circolari,che venivano in parte oscurate dalle ceneri dei soldati caduti –Avrei pensato che quella donna mi avrebbe eliminato-continuò ridacchiando mentre cercava lentamente di rialzarsi,tentando di ignorare le fitte lancinanti alla gamba destra,causate dal tubo di ferro che ancora penetrava la sua coscia –Eppure mi ha lasciato vivere-zoppicando lentamente per la zona circostante alla ricerca delle sue armi,mentre ridacchiava compulsivamente,quasi fosse posseduto da uno strano isterismo che gli faceva perdere la sua compostezza e la sua solita calma,proseguendo nel mentre da solo nella sua ricerca delle sue fidate lame,che giacevano seppellite sotto una coltre di polvere color arcobaleno appartenente a molte gemme cadute in battaglia,chinandosi lentamente a raccoglierle,afferrandone delicatamente i due manici in pelle usurati e riunendole nuovamente a formare un anello da guerra,che posizionò dietro le sue spalle,collegate al suo vestito tramite un laccio in pelle verde,camminando nel mentre alla ricerca di sopravvissuti a quella guerra,che li ha visti cadere dinanzi i colpi sferzanti della sacerdotessa,la quale senza alcuno scrupolo uccideva sia alleati che nemici con una furia incontrollata tramite l’ausilio del suo costrutto magico.
Motonari al solo ricordo della sacerdotessa di Naya,cominciò lentamente a tremare per la paura che lei è riuscita ad esercitare nel suo e nel cuori dei suoi alleati,guardandosi nel mentre intorno ad osservare il paesaggio distrutto e ridotto al degrado più totale,con macerie e cadaveri sparsi per tutta la capitale,i palazzi una volta tecnologici ed all’avanguardia ora ridotti in frantumi,le statue ed i monumenti storici polverizzati o vandalizzati durante il conflitto e le gemme che sul pianeta in fuga o nascosti come topi in qualche meandro oscuro della città,in attesa che qualcuno venga ad aiutarli,con lo stratega resuscitato che sospirava pesantemente mentre questi pensieri scorrevano lentamente nella sua mente,facendolo stare male per l’esito negativo della guerra,creando dentro di lui una sorta di dubbio sulle sue capacità di stratega e di combattente,mentre alle sue spalle un’ombra lo stava seguendo,avvicinando con passo svelto alle spalle dell’umano che senza voltarsi,fermò il suo lento girovagare,voltandosi lievemente verso l’individuo alle sue spalle,sorridendo malinconicamente nel vedere Cu Chulainn in parte malconcio,ma ancora in grado di camminare e di correre,scorgendo solamente alcuni graffi superficiale e qualche lieve ferita sulla mano sinistra,che teneva saldamente il bastone,parzialmente illuminato da alcuni simboli runici incandescenti di un color rosso carminio
-Vedo che Naya ti ha ridotto ad uno straccio-commentò sarcasticamente il giovane stregone dai capelli blu,indicando con l’indice della mano destra la coscia dell’uomo che perdeva lentamente sangue
-Sempre meglio che morire per mano sua-afferrando improvvisamente il tubo che perforava la sua coscia,estraendolo con un colpo solo e gettandolo verso il ragazzo,che nel mentre fissava il buco provocato dall’oggetto appena estratto ed il sangue che fuoriusciva stranamente lento dalla sue arterie e vene spezzate –E poi ti ricordo che ancora abbiamo del lavoro da fare,continuò tentando di mantenere il suo solito atteggiamento impassibile ed inflessibile dinanzi al suo interlocutore –Abbiamo perso solamente una battaglia,ma non ancora la guerra per salvare i vari universi-rimettendosi a camminare con gli occhi chiusi verso le rovine del castello,venendo rapidamente fermato dalla mano del figlio dell’Irlanda,che gli si poggio ruvidamente sulla spalla,stringendola con forza
-Smettila di comportarti come se nulla di grave fosse accaduto!-fulminandolo con lo sguardo,pur sapendo che il suo alleato continuava a dargli le spalle –Non si può sempre essere superiori anche dinanzi alle avversità e alle sconfitte subite-con lo stratega che lo guardava con la coda dell’occhio infastidito e scocciato dalle dichiarazione del suo alleato
-Io non faccio il superiore come tu stai pensando-scansando con un colpo di mano quella del compagno di squadra –Ci vuole qualcuno che tenga le redini del carro senza che venga influenzato dalle perdite subite-cercando di reprimere nel mentre tutte le sue emozioni negative –Che rimanga inerme dinanzi alla morte e continui a combattere per una causa più grande-continuando a camminare verso il castello,venendo seguito da Cu Chulainn che senza più riuscire a controbattere alle parole di Motonari lo seguì in silenzio verso il luogo dove avevano sconfitto i due guerrieri oscuri di Naya,trovando dinanzi a loro Lapis lazuli,che cercava di fornire supporto e aiuti alle gemme sopravvissute alla guerra insieme ad un manipolo di soldati,che lentamente scortavano i civili all’interno delle rovine del castello,smistandoli tra le stanze ancora integre e disponibile in attesa che la città o gran parte di essa venga ricostruita e pronta nuovamente a svolgere le sue normali funzioni
-Cu Chulainn-esclamò la gemma acquatica correndo verso di loro con espressione preoccupata –Hai ricevuto notizie riguardo Sapher?-giungendo entrambe le mani al petto,osservandolo con trepidazione in attesa di notizie positive
-Nessuna notizia sul su destino-scuotendo la testa a destra e a sinistra in segno negativo –L’unica cosa che ti posso dire è che questo folle è ancora vivo e vegeto-osservando con la coda dell’occhio Motonari camminare lentamente verso le macerie del castello,luogo dove i sopravvissuti della guerra cercavano un riparo e un alloggio temporaneo per ricominciare le loro vite –Possiamo solo sperare che sia ancora vivo e pronto a combattere anche dopo questa sonora sconfitta-
-E’ incredibile quanto il vostro egoismo sia grande-esclamò velenosamente lo stratega digrignando i denti per la rabbia –Pensate solo alla salute di un solo essere quando dovreste preoccuparvi di cercare anche tutti gli altri per soccorrerli in caso di bisogno-chinandosi lentamente verso il suolo,toccandolo con la punta delle dita,rivolgendo nel mentre il suo sguardo al cielo stellato della capitale –Abbiamo perso così tante vite in questo conflitto e a voi due sembra non importarvene-sentendo provenire in lontananza un rumore di passi multipli,che si facevano sempre più forti più si avvicinavano a loro,osservando senza voltarsi i volti dei due combattenti che si illuminarono di una strana luce,mostrando un grande sorriso ed uno scintillio negli occhi che causò un’ulteriore rabbia crescere nell’animo dell’umano,che iniziò a respirare a ritmi irregolari,chiudendo gli occhi tentando di ritrovare la sua solita calma
-SAPHER!-urlò la gemma acquatica lanciandosi verso di lui con velocità abbracciandolo di scatto,coccolandolo con tutte le sue forze facendolo diventare improvvisamente rosso dinanzi a tutte le gemme che lo guardava in parte sorridenti,ma in parte intristite a causa degli eventi della guerra
-Lapis non c’è bisogno che mi stritoli così tanto-tentando di liberarsi con delicatezza dall’abbraccio della zia –Se non è riuscita ad eliminarmi Naya,sicuramente c’è la stai per fare tu-ridacchiando leggermente,mentre osservava la gemma piangere e stringerlo sempre di più tra le sue braccia
-Dov’è il re oscuro?-domandò lo stratega voltandosi di scatto con espressione seria ed in parte iraconda
-I paladini ed il re hanno fatto il possibile per fermare Naya-iniziò la perla bianca strofinandosi il braccio sinistro nervosamente –Ha eliminato i nostri migliori combattenti senza sforzo ed è riuscita ad ottenere il frammento dell’Oblivion dopo un assalto disperato fallito di Lance-guardandolo dritto negli occhi
-Quindi oltre ad aver perso Garnet e tutti paladini oscuri non siamo riusciti neanche a proteggere il frammento-strofinandosi la fronte,tentando in tutti i modi di mantenere un atteggiamento indifferente
-Motonari abbiamo cercato di fare il possibile-avvicinando lentamente una mano sulla spalla dello stratega,che facendosi consumare dalla rabbia,le diede un forte schiaffo,che le fece ritrarre velocemente l’arto,facendole fare qualche piccolo passo all’indietro fino a fiancheggiare i due diamanti,che rimanevano immobili e stranamente neutrali dinanzi allo scatto d’ira dell’uomo
-Tutti voi festeggiate il fatto di essere sopravvissuti,quando in realtà molti di noi hanno fatto una brutta fine per mano di quella pazza che vuole distruggerci tutti?!-domandò sarcasticamente lo stratega osservando il castello devastato dinanzi a lui –Abbiamo perso un frammento e con esso rimandato la possibilità di poter fermare il piano della sacerdotessa-voltandosi di scatto,mentre stringeva ancor più forte entrambe le mani,dove dai palmi fuoriuscivano delle strisce di sangue,dovute alla troppa forza esercitata su di esse –Mi dispiace ma non intendo rimanere in questo luogo un altro secondo in più-allontanandosi da loro e dirigendosi verso il porto,che in lontananza sembrava ancora integro anche dopo la guerra –Chi vuole venire con me è il benvenuto,chi non vuole può tornare tranquillamente nella sua dimensione-venendo osservato da sguardi sconvolti e confusi dal suo atteggiamento irruento ed aggressivo,mentre si dirigeva senza remore verso il porto dove la navicella spaziale stazionava in attesa di un nuovo viaggio
-Andate con lui-esclamò Diamante Blu sorridendo tristemente,dando loro le spalle mentre osservava un piccolo amuleto annerito ed arrugginito dal tempo nella sua mano sinistra –Fate in modo che altre dimensioni non sperimentino la sofferenza e l’angoscia che questa ha dovuto affrontare a causa loro-guardando con la coda dell’occhio il ragazzo gemmo-serafico che la guardava con un’espressione delusa,ma al tempo stesso determinata affinché possano riuscire nella loro missione,stringendo però nel mentre entrambi i pugni per la rabbia nel non essere riuscito ad essere stato utile nella guerra e nel dover fuggire senza aiutare le gemme che stanno ancora soffrendo anche per causa loro
-Riesco a comprendere quello che stai provando-s’intromise Perla avanzando verso di lui,afferrandogli con delicatezza entrambe le mani rigide dall’odio che stava provando sia per i seguaci di Naya che per se stesso –Esistono azioni che possiamo compiere e che possiamo portare a termine anche dopo grandi sacrifici-massaggiandogli con le dita quelle del ragazzo che lentamente diventavano meno tese,ammorbidendosi sempre –Ed esistono azioni che anche a causa della nostra debolezza non possiamo portare mai a termine-poggiandogli dolcemente il gioiello bianco sulla sua fronte su quella del ragazzo –Ci crucciamo e ci avveleniamo per quello che non siamo riusciti a fare-stringendolo improvvisamente in un abbraccio forte e deciso –Dimenticandoci spesso delle persone più importanti della nostra vita-con il ragazzo che dopo quella frase,spalancò i suoi occhi per lo stupore,osservando ogni singolo componente della sua famiglia,notando l’apprensione di Lapis,la tristezza di Ametista,l’essere determinata di Peridot,la voglia di rivincita di Sky e Sapphire e l’amore che Skinny provava per lui anche dopo aver perso il suo mentore,tutte emozioni che a causa della sua chiusura non era più riuscito a percepire,la perdita di Garnet e le vite distrutte in questa guerra erano riuscite a farlo diventare freddo anche fin dentro la sua anima,ignorando le emozioni dei suoi familiari e dei suoi alleati,riuscendo finalmente a percepire anche la forza d’animo di Cu Chulainn e lo strappo interiore che Motonari stava provando in quel momento,mentre si stava allontanando da loro con passo lento e ciondolante e con lo sguardo rivolto verso il suolo
-Noi qui cercheremo di ricostruire e di ridare una vita a queste gemme-aggiunse Diamante Blu,poggiando una mano sopra la spalla della perla,che lentamente si separò dal ragazzo,il quale indietreggiò lentamente verso i suoi alleati,senza mai spostare i suoi occhi da quelli della perla,che nel mentre sorrideva nel vederlo nuovamente rifornito di una nuova linfa combattiva –Raggiungetelo e fermate questa follia,prima che altri soffrano a causa loro-ricevendo un semplice cenno affermativo da parte del ragazzo,il quale girandosi rapidamente,cominciò a correre venendo seguito dalle altre gemme e da Cu Cuchulainn,che nel mentre diede un ultima occhiata ai due gioielli,prima di scattare anche lui verso Motonari,con quest’ultimo che trovandosi dinanzi all’arca spaziale eseguì un lieve sospiro prima di aprirla,poggiando la mano sopra il dispositivo di riconoscimento,il quale abbasso lentamente il ponte d’ingresso,con lo stratega che iniziò lentamente a salirvi,quando dietro di lui comparirono all’improvviso Sapher e le altre gemme,che sorridenti e decise lo fiancheggiavano,lasciandolo apparentemente sorpreso,mentre lentamente entravano tutti insieme all’interno della nave,raggiungendo la sala di controllo dove ognuno di loro senza proferire parola si sedeva alle loro postazioni,con il figlio dell’Irlanda che prese il posto di Garnet alla supervisione dei motori laterali,con lo stratega che rimaneva fermo ed immobile con ognuno dei suoi alleati che lo fissavano in attesa di ricevere l’ordine di raggiungere la dimensione in cui era situato il prossimo frammento dell’Oblivion
-Abbiamo perso una battaglia,ma ancora non abbiamo perso la guerra -esclamò Motonari superando l’iniziale sorpresa mista ad imbarazzo,mostrando un grande sorriso determinato e deciso,mentre in piedi osservava per l’ultima volta la capitale delle gemme dell’universo oscuro da dietro il vetro protettivo della navicella –Impostate le coordinate dimensionali 867-d2-sedendosi sulla sedia del capitano,prendendo in consegna il timone –Questa volta non falliremo e nessun’altra vita sarà sacrificata per i nostri errori-accendendo i motori della navicella,la quale lentamente cominciò a sollevarsi da terra,andando sempre più in alto nel cielo,squarciando con un raggio il tessuto stesso delle dimensione,catapultandosi al suo interno,lasciando dietro di se solamente la luce della luna che irrorava la capitale danneggiata dalla guerra e con le tante anime viventi che osservava fiduciosi gli atri celesti in attesa che la pace possa nuovamente regnare in tutti gli universi.
 
Note dell’autore
Io:Scusate l’attesa ma sono dovuto partire in vacanza con i miei genitori e non sono riuscito ad aggiornare in tempo la fanfiction,data anche l’assenza di internet nel luogo in cui mi sono recato,comunque spero solo che il capitolo vi possa piacere anche dopo tutta questa attesa
Lapis:Un attesa a dir poco snervante
Peridot:Ed anche poco professionale
Io:Comunque anche se molti di voi non saranno contenti dell’attesa,spero solo che continuiate anche dopo queste mie pubblicazioni irregolari di rivederci al prossimo capitolo
 

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Capitolo 24
*** Umani e Gemme:La leggendaria Beach City dell'universo di luce ***


Umani e Gemme unite:La leggendaria Beach City dell’universo di luce
 
La nave spaziale viaggiava incessante all’interno del flusso dimensionale,con luci e ombre che sembravano alternarsi in un gioco vorticoso di colori che sembrava confondere totalmente l’esistenza stessa delle varie realtà,con il gruppo di soldati all’interno dell’arca che cercavano di rimanere coscienti e di non cedere dinanzi alle varie insidie che i viaggi tra i vari universi causava loro,scrutando tramite quel distorto flusso di colori,avvenimenti del passato e del presenti di mondi a loro ignoti,inconsapevoli se al loro interno vi risiedeva la bontà o la malvagità,limitandosi unicamente a seguire le coordinate che loro avevano inserito nel computer centrale,seguendo quello che all’apparenza sembrava un flusso verde speranza,che li stava portando verso una piccola apertura,dove a malapena l’astronave riuscì ad entrare,venendo inghiottiti inizialmente dalle tenebre e successivamente essere inondati da una forte luce che tolse loro per pochi secondi la vista,tentando di riabituarsi velocemente alle nuove condizioni luminose,scrutarono da dietro lo schermo protettivo dell’arca un cielo azzurro ed incontaminato,con delle piccole nuvole bianche che volavano leggiadre su di esso e sotto di loro una grande città tecnologicamente avanzata,con alti grattacieli,macchine volanti e numerosi monumenti fluttuanti facevano in modo che quella città agli occhi increduli del gruppo capitanato da Motonari,fosse un ibrido tra una capitale terrena ed una dei cieli.
-Non ho mai visto niente di così armonico e pacifico-esclamò Sapher,osservando da dietro lo schermo protettivo la città sottostante –Non avrei mai creduto che potesse esistere un luogo del genere-
-Non ci distraiamo in futilità come questa-lo richiamò con tono leggermente irritato Motonari armeggiando con il computer centrale della navicella spaziale –Cerchiamo di trovare un luogo dove poter atterrare e cerchiamo immediatamente il secondo frammento dell’Oblivion-poggiando lentamente la schiena sulla sedia,attivando i comandi manuali e dirigendo la navicella spaziale verso una foresta fitta posta in lontananza,atterrando al centro di essa,spegnendo velocemente i motori per non attirare l’attenzione di eventuali visitatori o ricercatori -Spero soltanto che questa volta riusciremo dove abbiamo fallito-sospirò lo stratega alzandosi lentamente dalla postazione di comando,chiamando a raccolta con un semplice gesto della mano tutti i componenti della compagnia,che lo seguirono rapidamente verso l’esterno della navicella,con il veicolo che rapidamente si camuffò con l’ambiente circostante,sparendo dal campo visivo di ogni essere vivente,lasciando sorpreso sia Sapher che Skinny,i quali non si aspettavano un tale abilità dall’arca spaziale
-Cerchiamo di recarci al centro abitato che abbiamo visto poco prima-esclamò sorridendo Diamante Bianco,cominciando lentamente a camminare verso l’interno della foresta,venendo però fermata da Peridot,che le afferrò con delicatezza il braccio sinistro fermando la sua avanzata
-Non pensi che dovremmo prima analizzare il luogo invece di recarci subito lì?-domandò leggermente timorosa la gemma verde,guardando nel mentre anche lo stratega per trovare un po’ di supporto alla sua idea esplorativa
-Non c’è né bisogno-rispose Motonari eseguendo un mezzo sorriso,sgranchiendosi velocemente la schiena dopo i lunghi e scomodi momenti di viaggio nel flusso dimensionale –Il luogo dove ci troviamo ora è la Terra-lasciando stupefatte tutte le gemme nell’udire una tale rivelazione da parte del loro comandante –Con esattezza siamo a Beach City,in un universo dove non è mai esistita una guerra civile tra gemme e dove i diamanti ed il popolo terrestre cooperano come alleati nel prosperare e crescere-
-Uno scenario davvero insolito-esclamò il diamante ridacchiando leggermente,quando improvvisamente un luce gialla dall’interno della sua armatura cominciò a crescere sempre di più,con il gioiello della perla gialla che fluttuò velocemente verso l’esterno,ricreando nuovamente il suo corpo e cadendo a terra leggermente spaventata,cominciando a guardarsi intorno fino a quando non scorse le figure dei suoi alleati,che altrettanto confusi la guardavano mentre si rialzava lentamente,tentando di nascondere il viso arrossato per l’imbarazzo
-Penso di essermi riformata in un momento sbagliato-esclamò la gemma ridacchiando nervosamente,mentre nascondeva il suo viso dietro le mani,provando ad ignorare gli sguardi delle sue compagne di missione
-Ma che stai dicendo!-ribatté Skinny dandole una pacca sulle spalle,che le fece quasi perdere l’equilibrio –Anzi sei proprio tornata al momento giusto-scioccando la gemma gialla con le sue parole piene di determinazione –Stiamo per andare in missione in questo nuovo universo e la tua presenza ci darà ancora più forza combattiva per affrontare il viaggio-facendo sorridere la perla con quelle sue parole
-E poi senza la perla di mia sorella non andrei da nessuna parte-aggiunse Bianco accarezzando dolcemente la testa della ragazza,che continuò velocemente ad arrossire sempre di più,facendo sorridere in lontananza i restanti membri della compagnia,ad eccezione dello stratega resuscitato che sospirava nel vedere una tale perdita di tempo dinanzi ai suoi occhi,rimpiangendo il tempo in cui era Garnet a prendere le decisioni e lui solamente ad escogitare piani
-Visto che adesso siamo nuovamente tutti-esclamò Cu Chulainn sbattendo il bastone a terra per l’eccitazione –Dirigiamoci verso questa città ricca di meraviglie e nuove avventure-cominciando velocemente a correre senza preavviso,venendo inseguito dal gruppo di gemme,che faceva fatica a stare al suo passo,ad eccezione di Sapphire che riusciva a tenere il suo ritmo,creando una vera e propria gara virtuale tra i due che si concluse con un pareggio non appena arrivarono dinanzi alle porte della città balneare,con il resto del gruppo che li raggiunse con il fiato corto e con la stanchezza che sembrava averli afferrati nella sua morsa,quando improvvisamente i loro sguardi furono catturati dalla bellezza futuristica di questa nuova-vecchia città che attirò rapidamente i loro occhi verso uno scenario che sembrava apparentemente surreale rispetto all’universo dal quale provenivano,gemme e umani che passeggiavano tranquillamente senza farsi la guerra,con famiglie multi-specie composte da un umano ed una gemma,che passeggiavano tranquillamente per la via principale,costellata da negozi alimentari e di una tipologia vestiario innovativo,con numerosi cartelloni pubblicitari e robot pulitori sparsi per tutta la città.
Il gruppo vi entrò al suo interno alla ricerca di qualche informazione su dove trovare il frammento dell’Oblivion,scrutando in lungo ed in largo un segno su dove quel misterioso artefatto si potesse trovare,quando all’improvviso l’occhio di Sky cadde su un cartellone sopraelevato,che attirò la sua attenzione,lasciandola immobile dinanzi ad esso mentre gli altri membri della compagni si fermarono anch’essi nel vederla paralizzata davanti a quella insegna
-Perla-esclamò la gemma indicando l’immagine ritratta sopra di esso –E lei il sindaco di questa città ora-con Sapher che alzò velocemente lo sguardo nel vedere sua madre ritratta con uno smoking nero attillato ed un cilindro sulla testa del medesimo colore,con un fiocco bianco intorno alla base,con alle spalle quello che all’apparenza era l’interno di un museo,dove era custodito quello che sembrava un misterioso oggetto di forma ovale con delle strane linee azzurre incise su di esso
-Il secondo frammento!-esclamò Cu Chuluainn alzando anch’egli lo sguardo verso il poster,puntando l’immagine con il suo bastone
-Allora non dobbiamo fare altro che informarci su dove si trova questo posto ed impossessarci del frammento prima che lo facciano i servi di Naya-esclamò Motonari con gli occhi chiusi,cominciando lentamente a camminare per strada,sbattendo rapidamente contro un passante davanti a lui,cadendo a terra e toccandosi la schiena dolorante,venendo subito aiutato dai suoi compagni che lentamente lo aiutavano a rialzarsi
-Dovresti stare più attento quando cammini…Motonari-disse l’uomo con voce decisa,lasciando lo stratega intimorito nel sentire quella voce dopo aver abbandonato le forze di Naya per unirsi a quella di Garnet,il quale alzò rapidamente lo sguardo osservando dinanzi a lui un uomo alto e muscoloso,dai capelli e dalla barba rossa,dalla carnagione abbronzata e vestito con una maglietta bianca con un disegno di una mappa del mondo conosciuto,un paio di jeans e della scarpe da ginnastica del medesimo colore della maglietta
-Iskandar-esclamò lo stratega sorridendo nervosamente afferrando con la mano destra l’anello alle sue spalle –Se pensi davvero che permetterò ad un servo di Naya di appropriarsi del frammento dell’Oblivion ti sbagli di grosso-mettendo in allarme le altre gemme,che prima di afferrare le loro armi si sistemarono ognuno in una posizione da battaglia pronta a fronteggiare il colosso servo della divinità
-Per essere uno stratega salti molto spesso a conclusioni affrettate-incrociando le braccia al petto e scuotendo la testa a destra ed a sinistra in segno di disappunto –Ho disertato molto tempo fa l’esercito di Naya per la sua crudeltà e la voglia di distruggere i vari universi-lasciando confuso lo stratega dalle sue parole stranamente sincere e priva di malizia –Per cui ho deciso di vivere qui in questo paradiso dove posso allenarmi e gustare le varie prelibatezze del posto-mettendosi a ridere fragorosamente,attirando su di se l’attenzione dei passanti,che mentre passeggiavano lo guardavano con occhio stranito
-Pensi davvero che io ti possa credere?-stringendo con ancor più forza i manici della sua arma
-Se davvero fossi ancora un servo di Naya non pensi che già avrei sfoderato il mio arsenale da guerra per fronteggiarvi?-domandò al resuscitato,il quale riuscì parzialmente a comprendere la domanda retorica del suo avversario –E poi non ho alcun motivo per distruggervi-mettendosi nuovamente a ridere,mentre Motonari riponeva lentamente il suo anello da guerra nella fodera alle sue spalle
-Sei sempre il solito Iskandar-esclamò sospirando l’umano scuotendo la testa in segno di disappunto,venendo colpito in modo energico dal re dei conquistatori alle spalle,facendogli quasi perdere l’equilibrio,barcollando in avanti e venendo afferrato in fretta da Cu Chulainn per dargli un po’ di supporto fisico dopo la lieve botta subita
-Comunque da quello che ho capito stavate cercando il frammento dell’Oblivion che viene conservato nel museo cittadino-incrociò le braccia l’uomo colossale sorridendo,mostrando nel frattempo i denti scintillanti –Vi ci posso accompagnare io visto che vi serve una guida-continuò l’uomo continuando ridere fragorosamente,lasciando apparentemente confusi il gruppo di gemme che non riusciva a comprendere tanta spontaneità da un essere resuscitato che aveva appena affermato di essere stato un servo della divinità corruttrice
-Ti ringrazio…Iskandar-disse Sapher tendendogli una mano in segno di rispetto e di saluto,avanzando lentamente verso di lui tremando leggermente e con espressione intimorita dal re di Macedonia,con quest’ultimo che rimase particolarmente colpito dal ragazzo,venendo pervaso da una strana sensazione che non riusciva a spiegarsi,ma che decise volontariamente di ignorare,mantenendo il suo atteggiamento spavaldo,afferrando saldamente la mano di colui che gliela stava offrendo,scuotendola con determinazione,guardandolo intensamente negli occhi,cercando di scrutare qualcosa nell’anima del ragazzo,una sorta di scintilla che si ergeva flebile nei suoi occhi,ma che era spesso offuscata ed indebolita dai suoi innumerevoli dubbi
-Questo ragazzo potrebbe avere un grande potenziale ed un maestoso futuro se solo lo volesse-pensò il re mentre lasciava lentamente la mano del giovane guerriero –Deve solo imparare a conoscere di più il suo se interiore-sorridendo leggermente,dando rapidamente la spalle all’intero gruppo –Dobbiamo muoverci prima che il museo chiuda e diventi inaccessibile fino a domani-cominciando a camminare per la strada principale seguito dal manipolo di gemme che stava dietro la sua struttura colossale,con solo Sapher accompagnato da Skinny,che stava al suo fianco,ammirando nel mentre tutte le persone che passavano gioiose le loro giornate i compagnia della loro famiglia,causando all’interno del suo animo un piccolo senso di disagio ed egoismo nel vedere tanta felicità intorno a lui e non poterne godere con le persone che lui voleva di più al mondo,ripensando ai suoi genitori scomparsi,lasciandosi sfuggire una piccola lacrima dal suo viso che non passò inosservata né alla gemma arancione,che dolcemente con il dito asciugò il viso dell’amato dandogli un veloce bacio sulla guancia,né a Iskandar che divenne improvvisamente serio in viso,osservandolo con la coda dell’occhio,mentre rifletteva internamente sui suoi obiettivi primari e su quella strana sensazione che ancora lo colpiva violentemente nel petto mentre continuava d osservare incuriosito il ragazzo accanto a lui,non rendendosi inizialmente conto di essere appena arrivato dinanzi al museo,venendo rapidamente riportato alla realtà da Cu Chulainn che dietro di lui gli diede un colpo di bastone sulla testa
-Siamo appena arrivati e non te ne accorgi?!-domandò stupito il figlio dell’Irlanda,avanzando verso la porta d’ingresso dove una guardia stava controllando i biglietti dei passanti –Comunque come pensi di entrare in questo posto senza questo strano pezzetto di carta che tutti stanno usando?-guardandolo con leggera diffidenza e scetticismo
-Su questo non ti devi preoccupare-avanzando lentamente verso la guardia,rivolgendogli un saluto amichevole,che venne rapidamente ricambiato dall’uomo che cominciò rapidamente a parlare con il re dinanzi a lui,mettendosi inizialmente a scherzare ed a scambiare alcune battute all’apparenza divertenti per il gruppo di gemme dietro di lui,visto che continuavano a ridere di gusto,quando all’improvviso il monarca si avvicinò nuovamente a loro mostrando un grande sorriso sul viso –Possiamo entrare tranquillamente anche senza biglietto d’ingresso-facendo loro cenno di seguirlo –La guardia giurata è un mio vecchio amico da quando mi sono trasferito in questa dimensione e per questa volta mi può concedere questo piccolo favore-entrando all’interno della gigantesca struttura dove erano presenti numerosi reperti archeologici di valore inestimabile,dalle ossa di dinosauro e di draghi fino alle antiche armature medievali,tutte erano rinchiuse in quell’enorme sala circolare al cui centro vi era un piedistallo con un piccolo artefatto di forma ovale nero come la pece che veniva fatto risplendere sotto l’influsso di una luce gialla artificiale,rinchiuso dentro una teca di vetro e circondato da diverse palizzate collegate da una corda rosso carminio
-Il frammento-esclamò Motonari avvicinandosi velocemente verso di esso,quando improvvisamente l’allarme del museo si avviò all’improvviso,prima ancora che lo stratega avesse la possibilità di avvicinarsi,udendo dall’esterno alcune esplosione che si facevano sempre più forti,fino a quando il tetto dell’edificio non venne colpito da quella che sembrava una palla di cannone,che creò un buco nel tetto dal quale entrò un uomo dai capelli leggermente lunghi e brizzolati di un colore verde menta,parzialmente nascosti da un cappello nero con un teschio inciso,una giacca nera aperta,che metteva in risalto una camicia bianca,con il coletto coperto da una sorta fazzoletto bianco ripiegato su se stesso,dei pantaloni eleganti del medesimo colore,che nascondevano la parte superiore di un paio di stivali leggermente usurati dal tempo,tenendo nel frattempo con la mano destra una sciabola luccicante e con la sinistra un bastone con un teschio d’argento sul manico
-Mi dispiace dover interrompere la vostra giornata qui al museo-esclamò ridendo fragorosamente il capitano pirata eseguendo un mezzo inchino –Ma intendo impadronirmi di quel prezioso frammento che state mettendo in mostra,per aggiungerlo alla mai collezione personale-con una serie di ganci metallici meccanizzati che avvolsero le basi del pilastri,sradicandolo lentamente dal terreno con l’uomo,che con un piccolo si sedette sopra la teca di vetro rinforzato,osservava divertito i presenti guardarlo basito mentre se ne andava con il manufatto,quando improvvisamente Skinny cominciò a correre per cercare di impedirgli di commettere il furto,saltando poderosamente ed afferrando un tubo di ferro che pendeva alle estremità,tentando di tenersi saldamente ad esso,con Sapher che rapidamente convocò le sue ali tentando di raggiungerla volando,venendo però fermato da una piccola granata lanciata dal capitano,che si aprì improvvisamente in una grande ed opprimente rete rinforzata con una particolare lega ferrosa,che lo fece precipitare a terra,mentre osservava impotente quella che sembrava una grande nave pirata volante,la quale incamerava nella stiva il carico rubato,insieme al suo comandante ed alla sua fidanzata,volando nei cieli ed allontanandosi sempre di più dal luogo del reato e dalla nuova città balneare,mentre si sentiva udire la risata fragorosa dell’uomo che riecheggiava per il cielo e si insinuava nel cuore di coloro che l’avevano udita causando una crescente paura nel loro animo.
 
Note dell’autore
Capitano:Ancora non è stato introdotto il mio nome,ma già ho un ostaggio
Skinny:Bisogna vedere chi dei due è l’ostaggio?
Capitano:Spavalda la ragazza,ma comunque non sarai difficile da piegare
Skinny:Questo lo vedremo
Io:Comunque ragazzi è meglio che vi risparmiate per il prossimo capitolo
Skinny:Sono concorde,però deve chiuderlo il nuovo arrivato il capitolo
Capitano:Non è giusto,però per questa volta te lo posso concedere
Bene cari lettori e care lettrici ci vediamo al prossimo capitolo

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Capitolo 25
*** Un capitano perso nel tempo ***


Un capitano perso nel tempo
 
La nave pirata solcava il cielo azzurro privo di nuvole come fosse un secondo mare per lei,con le vele spiegate che venivano alimentate da una leggera brezza estiva,quasi come se fossero loro a far viaggiare il vascello e non i due propulsori meccanici situati vicino alla base inferiore della nave,dove era situato il timone in legno rinforzato da alcune placche metalliche in parte arrugginite dall’acqua salata del mare,con la bandiera nera che teneva raffigurato su di essa una teschio bianco,che aveva tatuato sulla fronte un drago rosso cremisi stilizzato e con due sciabole incrociate sotto la mandibola e con il resto della nave costruita in parte di legno e rinforzata in acciaio che con tutta la sua maestosità metteva in mostra una polena raffigurante uno scheletro,che con il braccio destro cerca di dare un’artigliata al nemico che avesse la sfortuna di scagliarsi contro di lui,con numerosi pirati sul ponte si occupavano della sua manutenzione,mentre alcuni di loro pulivano o sistemavano le varie corde che tenevano saldi i pennoni alla base,tutti collaboravano affinché la nave rimanesse sempre splendente e pronta ad un assalto o ad un eventuale attacco contro di loro,ogni membro dell’equipaggio lavorava ad eccezione del capitano che rimaneva all’interno della sua cabina,comodamente seduto su di un trono dorato foderato alla base e sullo schienale da una imbottitura di piume d’oca avvolte in un tessuto nero opaco,cucito ed incastonato sullo strumento,tenendo nella sua mano destra un calice di cristallo contenente del vino rosso,sorseggiandolo delicatamente e con uno strano e persistente sorriso sul viso,che sembra non scomparirgli mai,mentre osservava divertito il frammento,ancora chiuso nella teca,che aveva avuto il piacere di rubare dal museo
-Mi dispiace mia cara Perla-posando il bicchiere sopra il tavolo ottocentesco di mogano,rivestito da un telo bianco,con dei piccoli disegni ricamati sopra di esso,rappresentanti alcune creature appartenenti ai miti del passato,leggermente usurato e degradato dal tempo –Ma io sono sempre un passo davanti a te-afferrando il suo bastone situato alla sua destra,alzandosi dal suo luogo di riposo,avvicinandosi lentamente dal manufatto quasi ne fosse attirato come un magnete,quando improvvisamente la sua attenzione dall’oggetto fu distolta dall’apertura della porta della sua cabina,dove entrò una donna dalla carnagione leggermente azzurrina e dai lunghi capelli viola coperti in parte da una lunga bandana a righe rossa e bianca,che indossava un top scollato viola rivestito e sorretto dalle ossa facciali di un defunto,dei polsini bianchi e rossi sui polsi,dei pantaloni del medesimo colore del top,rivestite da delle mandibole ossee e con una grande cintura in pelle,cui erano situate una sciabola affilata ed una pistola antica risalente alla prima epoca della pirateria e dei lunghi stivali in tinta con i pantaloni.
-Mio capitano abbiamo un problema-ridacchiò leggermente,nascondendosi la bocca con la mano destra per evitare di farsi notare dal suo comandante
-Ho sempre odiato il modo in cui tu entri nella mia cabina senza bussare-sospirando pesantemente,portandosi le punte dell’indice e del medio della mano sinistra sulla fronte,chiudendo gli occhi cercando di passare oltre all’atteggiamento derisorio della piratessa nei suoi confronti –Comunque che tipo di problemi ci sarebbero all’interno della mia nave…Risky Boots?-guardandola con espressione truce,che non riuscì nemmeno a spaventare la sua sottoposta,la quale continuò a ridere senza ritegno davanti al suo capitano,zittendosi rapidamente quando quest’ultimo sbatte con forza il bastone sopra il pavimento di legno,facendola leggermente trasalire per lo spavento di quell’atto repentino ed inaspettato
-Riguarda la nostra prigioniera-tossendo leggermente,cercando di mostrare una strana compostezza e rispetto che prima non aveva nei confronti dell’uomo,che stava immobile dinanzi a lei mentre si grattava perplesso il mento –Diciamo che è restìa alle nostre cure-grattandosi nervosamente il retro della testa nel dire quelle parole
-Stiamo pur sempre parlando di una gemma-sistemandosi con delicatezza un ciuffo di capelli che era caduto sopra il suo occhio sinistro –Sono esseri difficili con cui interagire e con cui discutere-camminando lentamente verso l’uscita della sua cabina personale seguito dalla piratessa al suo fianco,mentre si incamminava lentamente verso il lato opposto della nave,dove vi era una piccola scala in legno che conduceva lentamente verso il luogo dove i suoi uomini riposavano –Mi occuperò io personalmente di lei,tu nel frattempo rimani qui fai in modo che nessuno scenda al piano di sotto verso le prigioni-ricevendo un cenno affermativo con il capo da parte di Risky,che rimase ferma davanti alla scalinata,mentre il suo capitano scendeva verso le prigioni,illuminate il più possibile da delle torce che rischiaravano l’oscurità che regnava in quel luogo di tortura,camminando lentamente al centro del corridoio,dove alla sua destra ed alla sua sinistra erano ubicate delle celle vuote e pulite,giungendo successivamente dinanzi ad una porta in legno leggermente usurata e con delle sbarre situate alla stessa altezza del suo viso,estraendo dall’interno della sua giacca un mazzo di chiavi dorate scintillanti,inserendone una dentro la serratura,facendo scattare il meccanismo di apertura della porta,aprendola lentamente e varcandone con passo cauto la soglia,notò la gemma con le gambe incatenate al muro,che non aveva toccato nessuno dei piatti prelibati cucinati dal suo cuoco di bordo,pietanze che variavano dal pollo arrosto a pasta alla carbonare in stile marinara,ma che invece lo guardava con espressione furiosa e rancorosa,alzandosi rapidamente,tentando di correre verso di lui,ma cadendo rapidamente di faccia al suolo a causa delle catene che ne limitava i movimenti
-Non dovresti tentare di attaccarmi-esclamò con pacatezza il capitano pirata sedendosi davanti a lei,staccando nel mentre una coscia di pollo,cominciando mangiare dinanzi alla sua prigioniera,che si rialzò da etrra,sedendosi successivamente davanti a lui senza però guardarlo negli occhi –Devi considerare che non era nei miei programmi avere una prigioniera-afferrando una bottiglia d’acqua vicino alla pietanza presa in precedenza,stappandola con forza cominciando a berne il contenuto e subito dopo posarlo a terra con violenza
-Però mi hai rapita ugualmente–ribatté la gemma digrignando i denti,ricevendo uno sguardo di dissenso dal pirata,che rise divertito dalle parole della sua interlocutrice
-Sei tu che sei saltata all’interno della mia nave per recuperare il frammento che ho rubato con grande maestria-facendo dei mezzi inchini per auto congratularsi della sua precedente opera –Quindi possiamo presumere con tranquillità che sei stata tu stessa a cacciarti in questa spiacevole situazione-evidenziando le catene che la tenevano intrappolata all’interno della nave,poggiando entrambe le mani sotto il mento mentre continuava a guardarla con interesse –Ma non è per parlare della tua incursione contro di me per cui sono sceso a farti visita-lasciandola leggermente confusa dalle sue parole,che sembravano ora leggermente dismesse e stranamente intristite,come se qualcosa dopo quella semplice domanda si fosse rotto all’interno del capitano,che prima era freddo e spavaldo ed ora sembrava come dubitare di qualcosa,che lentamente gli stava corrodendo il suo spirito indomito –Quel ragazzo prima ha cercato di salvarti,incosciente del pericolo a cui stava andando incontro –Togliendosi il cappello da sopra la testa rivelando la sua chioma folta verde menta ed una cicatrice orizzontale sopra la fronte che gli deturpava il candido viso che sembrava riluccicare sopra quei pochi e flebili raggi di sole che passavano dal piccolo oblò alla loro sinistra –Non ha esitato ad affrontarmi anche se non sapeva niente su come combattevo-estraendo una bandana di un bianco perlaceo che avvolse con cura sopra la ferita e su parte dei capelli,riafferrando nuovamente il cappello nero con il teschio,riposizionandolo nuovamente sopra il capo
-Ed io vorrei sapere perché?-con il quarzo che lo fissava con stupore,non capendo come il pirata non facesse a comprendere le reali motivazioni del gesto del giovane Sapher,allungando lentamente una mano verso il petto dell’uomo,il quale non capì inizialmente il gesto che stava eseguendo la gemma dinanzi ai suoi occhi,fino a quando non gli poggiò con delicatezza una mano sopra il torace,nel luogo esatto dove si trovava il suo cuore,sospirando lentamente mentre la gemma con gli occhi chiusi,rimaneva immobile,con solo le punte delle dita che premevano con leggera forza sopra la superficie in seta del vestito,toccando con decisione e dolcezza al tempo stesso il corpo dell’uomo come se non esistesse alcuna barriera a separare la sua mano dalla pelle di lui
-Purtroppo anche se te lo spiegassi non potrai capire-ritirando lentamente il braccio verso di se,con il capitano pirata,che la guardò con leggera rabbia nei suoi occhi fissi,mentre stringeva il pugno sinistro con forza –Perché tu non riesci non riesci a ricordare te stesso-riaprendo gli occhi che questa volta mostravano un piccolo bagliore arancione,che svanì rapidamente non appena la sua mano toccò il suolo –Tu hai dimenticato chi eri e per questa ragione non potrai capire mai cosa ha animato il gesto del ragazzo che ha cercato di attaccarti-guardando il pirata alzarsi rapidamente dal suolo,osservandola con ira sul suo viso dall’alto verso il basso,mostrando i denti bianchi come perle,mettendo in risalto un canino leggermente più aguzzo degli altri
-Io so benissimo chi sono-fulminandola con lo sguardo,non riuscendo però ad incutere timore nell’animo della gemma,che con uno sguardo di compassione e tristezza sul volto,lo guardò girarsi e camminare lentamente fino alla porta d’uscita,aprendola di scatto,ma fermandosi vicino alla soglia,venendo osservata con la coda del suo occhio sinistro,mentre strinse con forza il bastone che teneva sulla mano destra –Sono il capitano Alister Darkness-sbattendo la porta alle sue spalle,allontanandosi sempre più da Skinny,la quale appoggiando con delicatezza la schiena sopra il ruvido legno,fissava come persa nei suoi pensieri il soffitto leggermente incrinato e malconcio,mentre quei pochi raggi del sole che prima entravano all’interno della cella,scomparirono improvvisamente,lasciandola da sola e con la luce artificiale della torce a farle compagnia,rischirando leggermente la sua vista leggermente sfocata dalla stanchezza
-Tu non sei chi dici di essere capitano-lasciandosi sfuggire una piccola lacrima dal viso che si frastagliò violentemente con il pavimento,con il suo debole ma assordante suono che si propagò per tutta la stanza,quasi come un eco dell’anima tormentata del suo carceriere –Tu sei solo il dolce Lance,che cerca di sfuggire dalla sua prigione fatta di menzogne e bugie-chiudendo nuovamente gli occhi e lasciandosi cadere in un improvviso torpore che la costrinse ad addormentarsi e ad abbandonare temporaneamente la realtà tetra che la prigione emanava.
Nel mentre il capitano pirata si allontanava nervoso dopo il suo incontro con la prigioniera,rivelatosi infruttuoso e privo di risposte alle sue domande che ancora continuavano a tormentare la sua mente,con le parole che riecheggiavano con tuoni nella sua mente,facendogli porre ulteriori domande sulla sua esistenza che misero stranamente in dubbio il suo ruolo in quel mondo che lui stesso aveva costruito,salendo con passo pesante la lunga scalinata superando la piratessa dai capelli viola,che rimase visibilmente scossa nel vederlo con un’espressione spenta e priva di vitalità,venendo ignorata dal suo superiore,il quale continuò la sua lenta marcia,incurante che la piratessa lo stesse seguendo fino all’interno della sua cabina di comando,dove si sedette pesantemente sopra il suo trono dorato,aprendo con cautela un piccolo cassetto alla sua sinistra,dal cui interno afferrò un pugnale arrugginito,con la punta mancante e con del sangue secco sopra la lama e sul manico in pelle sgualcito ed usurato in pelle nera,sospirando mentre lo guardava perso nei suoi pensieri,con la piratessa che si la sciò sfuggire un piccolo verso di disappunto,che passò inosservato dinanzi ad Alister,che rimaneva fisso verso quella strana arma che aveva riesumato dopo anni di inutilizzo e di abbandono
-Perché ti ostini a conservare quel pezzo di ferraglia?-gli domandò rabbiosamente Risky,sbattendo con violenza il piede destro sopra il pavimento –Quell’affare ti ha causato solo dolore eppure continui a conservarlo come se fosse la più importante delle tue reliquie-posizionandosi lentamente al suo fianco,poggiandogli con dolcezza la testa sopra la sua,mentre con delicatezza gli massaggiava il dorso della mano,che teneva in pugno il manico di quell’arma maledetta
-La tengo solo perché è l’unica cosa che mi lega ancora al mio passato-chiudendo gli occhi lentamente,lasciandosi nuovamente avvolgere da immagini risalenti ad un pianeta lontano,dove due figure femminili dall’aspetto sconosciuto lo stavano aspettando,ma che lentamente si facevano più lontane e sfocate,fino a sparire dalla sua vista,venendo successivamente catapultato all’interno di un luogo in fiamme dove un'altra figura con in mano lo stesso pugnale che teneva tra le mani,gli causava quella cicatrice sulla fronte,sentendo nel suo animo tutto il dolore e la sofferenza di quel ricordo,spalancando nuovamente gli occhi per la paura di rivivere quell’esperienza,mentre una lacrima gli scendeva dal viso e cadeva sopra il pugnale,lasciato rapidamente andare dal capitano,che si portò una mano sopra la fronte,cercando di rasserenarsi e di ritrovare nuovamente la calma perduta –Purtroppo è l’unico oggetto che mi fa rivivere alcuni momenti del mio passato perduto mia dolce Risky-lasciando la piratessa sorpresa nel sentirsi chiamata in quel modo da Alister –L’unico punto di partenza per riscoprire chi ero-ripensando ancora una volta alle parole della gemma sua prigioniera,con le lacrime che minacciavano nuovamente di scendere dai suoi occhi rossi come il fuoco,quando all’improvviso la piratessa,la avvolse in un abbraccio caloroso,mentre teneva sul viso un’espressione leggermente combattuta per il gesto che stava compiendo,cercando di sorridere mentre lo stringeva a se per tentare con il suo atto di farlo ritornare nuovamente il capitano fiducioso e spavaldo che fino a qualche momento prima era
-Ricorda mio caro Alister-accarezzandogli con dolcezza il viso –Insieme cercheremo di farti capire chi eri-levandogli con la mano il cappello sulla testa,dandogli un bacio sulla fronte coperta dalla bandana –Insieme scopriremo il tuo passato ed il tuo ruolo in questo mondo-separandosi lentamente da lui,riposando con lentezza il pugnale all’interno del cassetto –Però ritorna ad essere nuovamente il solito ed allegro Alister Darkness che tutti noi conosciamo-sorridendo debolmente,ricevendo un piccolo sorriso da parte del capitano,che lentamente si voltò ad ammirare il quadro alle sue spalle,con la piratessa che si allontanava sempre di più da lui,fino a giungere davanti la porta d’ingresso mostrando un sorriso malinconico ed uno sguardo dismesso,mentre con la mano destra afferrava con lentezza il pomello della porta,girandolo lentamente ed uscendo all’esterno,lasciando che i dubbi e le paure di entrambi li consumassero lentamente dall’interno facendoli riflettere sulle azioni che hanno commesso e che li hanno condotti fino ad adesso.
 
Note dell’autore
Alister:Non pensavo che i prigionieri causassero tanti danni
Skinny:Sinceramente io non ho fatto niente
Alister:Non mangiare il buon cibo del mio cuoco già è un danno
Skinny:E che tipo di danno sarebbe?
Alister:Morale
Skinny:Non ha senso lo sai?!
Alister non tutto quello che dico deve avere senso,ma per il resto chiudi il capitolo che sinceramente mi sono seccato di stare qui
Skinny.Lo faccio solo per non sentirti più
Bene cari lettori e care lettrici ci vediamo al prossimo capitolo 

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