Marvelous Spider-Boy (OUT dated)

di BlazingStarR3D
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Qualcosa di meraviglioso ***
Capitolo 2: *** La strade è appena iniziata ***
Capitolo 3: *** Scontro a cinque stelle ***
Capitolo 4: *** Nella tempesta ***
Capitolo 5: *** Artigli ***
Capitolo 6: *** Cattura criminali come se fossero mosche ***
Capitolo 7: *** Forza di famiglia ***
Capitolo 8: *** Nella tana dei serpenti ***
Capitolo 9: *** Lunga vita al re ***
Capitolo 10: *** Come voi (Parte 1) ***
Capitolo 11: *** Come voi (Parte 2) ***
Capitolo 12: *** Senza pietà ***
Capitolo 13: *** Gelido freddo cuore ***
Capitolo 14: *** Il ritorno di Shocker ***
Capitolo 15: *** Capitolo finale ***
Capitolo 16: *** Una dura lezione ***
Capitolo 17: *** SPONSORIZZAZIONE E RINGRAZIAMENTI ***
Capitolo 18: *** La caccia dello Stalker ***
Capitolo 19: *** Scende la neve ***
Capitolo 20: *** Linea d'argento ***
Capitolo 21: *** Forza vera ***
Capitolo 22: *** Sto tornando! ***



Capitolo 1
*** Qualcosa di meraviglioso ***


Museo Storia Naturale di New York.
Una normale gita scolastica al museo mentre una guida parlava ad una classe di alunni sugli aracnidi  un ragazzo biondo col ciuffo e occhi olivastri stava isolato vicino ad una scrivania con la mano poggiata quando ad un trattoun ragno lo morse,
"Ah! Che cavolo!"disse il ragazzo guardando un ragno sul palmo della mano prima che lo scaraventasse via."Un ragno che mi morde, la mia solita fortuna!"disse vedendo ciò che gli aveva lasciato il ragno.
Il ragazzo si chiamava Alessio Marino ed era uno studente alla Midtown High di nazionalità italiana che viveva col nonno e madre. Alessio non era un genio delle scienze nè uno studioso, era un semplice ragazzo niente di
più niente di meno.

"Tutto bene Ale?"chiese un ragazzo coi capelli arancioni con un cappello con la x degli "X-man" agitato per l'amico; il suo nome era Tony Murray ed era il suo migliore amico da quando avevano  cinque anni.
"Un ragno mi ha morso, non sò come sia successo! Speriamo non fosse velenoso! Tony chiama la prof!"disse agitato il biondo
"Piaciuto lo scherzo Marino?"disse un ragazzo castano con la camicia sbottonata al compagno: Adrien De Siat, esso era di famiglia molto ricca e sembrava amare bullizare Alessio fin dalle elementari.
"De Siat! Sei malato amico, davvero malato. E se il ragno è velenoso!"urlò Tony vicino all'amico.
"Beh vedremo... ma non credo o almeno spero."disse grattandosi il mento e sorridendo.
In quel momento la loro professoressa di chimica intervenne notando i ragazzi urlarsi addosso.
"Che stà succedendo qui!"dissela donna con il golfino e i capelli castani legati in una coda di cavallo.
"De Siat l'ha fatto mordere da un ragno professoressa!"disse il rosso puntando il dito al ragazzo.
"COSA!? Sei impazzito! E se fosse velenoso, Marino fatti accompagnare da Murray in infermeria e poi torna a casa invece tu Jean sei sospeso! Non presentarti per una settimana a scuola mi hai capito?"disse la prof bionda guardando fisso il colpevole.
"Ok prof..."disse in maniera triste il ragazzo.

I due ragazzi andarono verso l'infermeria per aiutare il ragazzo morso dall' aracnide.

"Che ca**o ha nella testa Adrien! Davvero, è malato più di Destino!"disse tenendosi la mano morsa ancora dolorante.
"Ho sentito che adesso Destino è Iron Man, non è strano?"disse l'amico mentre entravano in infermieria.

La visita andò bene e sembrava non avere problemi.

"Ok ragazzo, per fortuna il ragno non era velenoso, ma tieniti a riposo per almeno 4 ore"disse il medico tagliando la garza per fasciare la mano del ragazzo.
"Grazie, ci vediamo al 10 Tony."disse il ragazzo al suo amico.

Alessio usciva dal museo tranquillamente quando una voce femminile attirò la sua attenzione, una voce che Alessio conosceva bene.

"Ehy Alessio..."il ragazzo si voltò e vide  una bionda poggiata sulle colonne con occhiali da sole viola, giacchetta di pelle nera e jeans con scarpe basse; il tutto accompagnato da un viso dolce e un sorriso furbo."Dove stai andando?"chiese lei.
"Oddio Catherine "Cathy" Janseen, una delle più carine della scuola mi stà parlando che gli posso dire? Pensa Marino dai pensa a cosa dirle! E non sembrare idota!"pensò il ragazzo italiano guardando la ragazza dalla sua differenza di altezza."Beh, non stò benissmo sono stato morso da un ragno ma non è velenoso per fortuna, tu perchè non sei con gli altri?"disse indicandosi dietro.
"E per cosa? Vedere delle creaturine disgustose con tante zampette e peli che sparano un filo dal sedere, ommiodio che bellezze!"disse con una finta gioia nella voce."No grazie non mi interessano questi animali, preferisco i gatti. E poi è molto più interessante stare qui a parlare con te..."disse avvicinadosi alla faccia del ragazzo leggermante imbarazzato.
"Scusami ma ora devo andare Cathy, ci vediamo domani a scuola..."disse uscendo dal museo.
"Wow, ogni volta che parlo con Cathy mi viene un batticuore incredibile! Ma sono solo un nessuno come faccio a piacerle, di sicuro mi prende in giro..."disse calciando una lattina in giro per central park, la lattina presa un volo che colpì un bidone della spazzatura facendo canestro.

"..."il ragazzo si fermò in maniera stranita, era successo davvero? Aveva sparato una lattina fino al bidone da almeno 5 metri? Urgeva una conferma, si avvicinò verso lo stesso bidone e vide la lattina dentro stranamente era intatta non c'era un' ammacattura su quella lattina!
"Ho tirato un calcio ma non l'ho distrutta ma sono riuscito a scagliara ad almeno 5 metri, fico! E se..."disse prima di mettersi a correre verso un autobus molto più velocemente del solito che l'avrebbe portato al molo per andare al capannone 10 dove passava il tempo con i suoi amici quando un tipo lo infastidiva
Ehy piccolo, cos'hai per me?"disse cercando di mettergli le mani nelle tasche.
"Nulla, trovati un lavoro e poi avrai qualcosa..."disse con le cuffie nelle orecchie.
Pensando che il tipo stesse andando via tornò a guardare il cellulare quando qualcosa l'avvertì immediatamente, il tipo stava mettendo le mani nel suo zaino.
"Ehy! Smettila subito!"disse riprendendosi lo zaino.
"Ok ultimo avviso, dammi ciò che hai dentro lo zaino o ti spacco tutti i denti!"urlava mentre la gente nel bus,conducente incluso, pensava ai fatti propri avendo paura di farsi male.
"Vuoi dei libri così magari impari qualcosa?"disse sorridendo mentre il borseggiatore provava a tirargli un pugno che mancò il bersaglio dato che la stessa senzazione di prima l'aveva avvisato del colpo, che però colpì una sbarra di metallo facendo diventare rossa la mano.
"Piccolo verme!"disse cercando di dargli il pugno con la mano ancora buona colpendo stavolta uno dei sedili.
"Ah! Dio che dolore, ti prendo a calci lurido pezzo di fogna!"urlò cercando di calciarlo prima che Alessio afferò il piede del criminale e lo sbattesse a terra mentre il bus si fermava a destinazione.
Alessio prese il suo zaino con l'icona di un martello cucita sopra e guardò la gente sul bus con aria schifata.
"Grazie di tutto!"urlò scendendo dal bus e camminò vicino ad una porta chiusa di cui solo lui e Tony avevano la chiave.
"Bene, vediamo un pò..."disse mentre prendeva una palla che cercò di lanciare la quale si staccò con fatica tra lo sgomento del ragazzo.
"Sò che sembra stupido...ma proviamo"disse mentre poggiava l'altra mano sulla parete e si sfilava le scarpe sorridendo e poggiando anche i piedi sul muro e ad un tratto quel ragazzo era appicicato al muro come il suo idolo: come Spider-Man.
"Oddio! Sono sul muro, com'è possibile? E' fichissimo, cioè sono diventato una sorta di super eroe."mentre era sul muro il suo cellulare iniziò a squillare il ragazzò cadde sul divano per aver perso la presa sul muro andando verso la felpa per vedere chi lo stesse chiamando.
"Tony!"disse vedendo il numero del migliore amico al telefono.
"Ehy fratello, come và?"chiese l'amico in pensiero. 
"Bene, anzi alla grande! Avete finito la gita?"rispose entusiasta
"Sì, sei già al 10?"domandò.
"Sì e devo farti vedere una cosa fortissima. Rimmarrai a bocca aperta!"lo stuzzicò lui
"Fico! Senti, Rosa e Julia chiedeno se vieni ancora al Wrestling domani, che gli devo dire?"disse con le amiche vicino.
"Non lo sò , parliamone quando sei qui."

Concluse chiudendo il telefono.

"Meraviglioso..."disse soddisfatto

DIECI MINUTI DOPO.

"Ale, sono arrivato, dove sei?"chiese l'irlandese cercando l'amico.
"Guarda sopra di te!"disse il ragazzo biondo all'amico mentre era di caposotto, cosa che fece cadere lo zaino dalle mani di Tony che lo stava mettendo sul divano che avevano nel loro covo"Come và?" chiese alzando il sopraciglio.
"Oh mio Yoda...sei sul soffitto"urlò agitando le braccia.
"Sì!"disse lui sorridendo a testa in giù.
"Ma come!"disse sbalordito e felice il rosso.
"Non ne ho idea! Ma è epico."disse mentre camminnava a testa in giù.
"Sai sparare ragnatele di ogni dimensione?"domanò guardando l'amico scendere dal muro"Spidey lo fà!"disse lui
"No...credo sia una cosa che Spidey fà artificialmente... o l'ha avuto dalla mutazione..."disse domandandosi il biondo mentre si metteva le scarpe."Colpiscimi in testa con questa!"disse dandogli una mazza da baseball.
"Voglio vedere una cosa!"
"Ok, io vado..."disse preparandosi a colpirlo quando prese la mazza e la spaccò al suolo.
"Sembrava che già sapessi che volevi spaccarmela, comunque grazie per averci pensato tanto..."disse guardandolo negli occhi.
"Che ci farai ora con questi poteri?"domandò mentre si sedeva sul divano.
"Avevo una mezza idea..."disse mentre indicava un manifesto sul muro che recitava:
     
 World Wrestling League.

 Premio di 1.000 dollari a chiunque

    batta il nostro campione.

           Fatevi avanti!

"Oh sì..."disse dandogli il cinque.
"Eh già..."disse lui.

Venerdì 26/05/2017 (Casa di Alessio Marino)

Il ragazzo si stava alzando dal letto con le coperte a tema avengers, era entusiasta! Oggi avrebbe guadagnato 1.000 dollari in contanti, avrebbe vinto con la sua forza di ragno, questo era sicuro.
"Alessino, vieni farai tardi per la scuola!"disse una voce femminile, sua madre. 
La signora Nadia Torre aveva cresciuto il piccolo Alessio fino a quando aveva divorziato con suo marito Giuseppe Marino per un brutto incidente avvenuto in casa ed ora viveva con il padre Renzo Torre in un modesto appartamento di long island city nel queens.
"Arrivo Mà!"disse uscendo dalla camera per fiondarsi a salutare il nonno sua unica figura paterna.
"Ciao nonno!"disse abbracciandolo.
"Piano,piano Ale! Non sono più giovane come un tempo!"disse  abbracciando il nipote.
"Scusami!"disse sedendosi a mangiare.
"Sei  felice oggi; quella ragazza, Cathy, ti ha chiesto di uscire?"disse il nonno mentre Alessio arrossiva.
"No nonno, lei non mi piace!"urlò ormai rosso.
"Sicuro, allora non la stavi spiando quando sono venuto a prenderti qualche giorno fà, benissimo..."disse leggendo il giornale.
"Alessio, se ti piace devi dirglielo, non avere paura..."disse la madre sorridendo.
"Ok mamma,Io vado ciao!"disse uscendo per poi salire sul tetto e infilarsi un passamotagna arancione e degli occhiali da piscina verdi.
"Ok, vediamo quanto sono bravo..."disse per poi saltare sul tetto opposto ed iniziare a ridere istericamente facendo i trenta chilometri che lo separavano dalla sua scuola.
"Oh sì!"disse continuando a  saltare.

Intanto una giovane donna  asiatica stava sul tetto del suo appartamento con il costume del suo alter-ego Silk e vide il ragazzo saltare tra i tetti.

"Chiunque sia quel tipo, spero non voglia rapinare banche!"disse oscillando verso di lui notando che era sparito prese il telefono.
"Bobbi, sono Cindy. Avevo visto un ragazzo superumano ma è scappato, sembrava avere poteri ragneschi. Aggiorna Fury..."disse togliendosi la sciarpa che le copriva la bocca.
Intanto il ragazzo era sceso per entrare a scuola, alla MidTown, ex scuola di uno dei suoi idoli : Peter Parker fondatore delle Parker Industries.
"Ecco Adrien, con la limo ovviamente!"disse vedendo che una donna bionda,bellissima e formosa vestita con un vestitino bianco apriva la porta della macchina facendo uscire il ragazzo.
"Grazie Cinthia..."disse uscendo.
"Ehy! Tu sei sospeso, ricordi?"disse avvicinandosi parecchio arrabbiato di rividerlo.
"Mi serve di consegnare un foglio e poi vado, Marino."disse facendosi accompagnare dalla sua segretaria."Non agitarti topo..."disse riferendosi alla differenza economica tra i due.
"L'unica cosa bella di essere lui, sarebbe avere quello schianto di donna sempre vicino."pensò guardando la donna di circa meno di trent'anni. 
"Serve qualcosa?"chiese la donna ad Alessio che la stava fissando.
"No, no graziee!"disse entrando a scuola.
Il ragazzo stave per entrare quando qualcosa lo avvertì che nei corridoi per dirigersi in classe per la solita lezione di letteratura.
"Scusi prof, sono arrivato..."disse prendendo posto al banco vicino al suo amico notando la mancanza del professore di letteratura"Dov'è il professore?"disse indicando la cattedra mentre si sedeva.
"È stato sotituito, oggi arriverà il sostituto."disse il suo migliore amico mentre la porta si apriva ed entrava un uomo dai capelli marroni corti il viso autoritario con gli occhi coperti da degli occhiali da sole neri.
"Buongiorno: sono il professor Philip Coulson, il vostro nuovo docente di letteratura. Ora presentatevi tutti iniziando con l'appello."disse scrivendo alla lavagna il suo nome.
"Ci siete tutti mi sembra tranne De Siat...iniziamo a conoscerci meglio partiamo da...."disse vedendo il regstro.
"Non la M, non la M, fai un'altra lettera ma non la M!"disse il ragazzo cercando di non farsi vedere.
"Marino! Dimmi un pò di te!"disse indicandolo.
"Non c'è molto di me : sono solo un ragazzo del Queens che vive con suo nonno e sua madre..."disse cercando di togliere l'attenzione del prof.
"Sei un fan di Spidey vedo..."disse riferendosi alla magla del suo eroe sotto la felpa grigia.
"Sì, l'ammiro molto..."disse con la testa bassa.
"Quindi usi il bus o vieni a piedi?"disse il prof.
"A piedi..."disse semplicemente.
"Benissimo, ora passiamo a te accanto a lui."disse indicando un ragazzo grosso con una maglia nera: Evan Krady, giocatore nella squadra di football ed uno di quelli che passava il tempo a bullizarlo.

L'ora passò velocemente ed i due ragazzi andarono insieme a prendere una bibita alle macchinette parlando dello spettacolo di lotta di quella sera.

"Allora, come farai?"disse lui cercando di non farsi notare nei corridoi.
"Mi maschererò e vincerò..."disse prendendo la lattina e aprendola mentre vedeva il nuovo prof entrare nella sala dei professori.
"Strano forte quello, secondo te ha come hobby di caricare bambini su un camion con targa e vetri oscurati?"disse facendo ridere il ragazzo.
"Non credo Tony!"disse trattenendo le risate prima di essere preso dalla felpa da un ragazzo con la felpa da football : Danny Cobert il capitano e quarter back della squadra.
"Marino, per colpa tua Adrien è stato sospeso e non potrà venire agli allenamenti e..."disse vendendo interrotto dalla vittima.
"Puoi ficcarmi direttamente dentro il cesso o l''armadietto, così salto la lezione di scienze..."disse lui ironicamente abbrevviando il discorso confondendo il ragazzo.
"Che fai non ti agiti?"chiese lui.
"Ormai sono tre anni che lo fai..."disse senza problemi venendo lasciato dal bullo che lo minacciò.
"Per ora è andata bene, ma dammi fastidio e te ne pentirai amaramente!"disse andando via mentre il ragazzo si rialzava aiutato dal migliore amico.
"Perchè non l'hai picchiato, avresti vinto!"disse lui parlando della forza del ragazzo.
"Non voglio farlo sapere a nessuno..."disse lui quando da dietro Catherine aveva sentito.
"Cosa non vuoi far sapere?"disse guardanodolo.
"Oh  porca!"urlarono i due sorpresi dalla ragazza.
"Oh mio dio! Ehy, Mercoledì Adams, trovati un passatempo che non sia fare apparizioni a sorpresa!"disse Tony.
"Che stò facendo un corso di autodifesa!"disse sorridendo con le mani dietro la testa.
"Davvero anch'io faccio arti marziali, tu quali fai?"disse lei.
"Beh: Judo..."disse cercando una scusa.
"Anch'io! Insieme a : Karate,Tae Kwan Do, Muai Thai, Capoeira, kick boxe e altre ancora."disse sorridendo.
"Sì certo, il massimo che fai sarà sollevare le borse dello shopping fino alla tua limo ed ora ti fai credere una sorta di Iron Fist?"disse l'amico andando verso di lei.
"Mio padre ha pagato per farmi allenare, sò fare ginnastica a livello agonistico e se volessi potrei ricostruirti la faccia a calci..."disse mettendogli il dito sulla punta del naso per poi andarsene.
"Marino, Murray! Muovetevi ad entrare nel laboratorio o giuro vi prendo a calci!"urlò un uomo alto dai capelli neri acconciati malamente con camice bianco e occhialini da laboratorio sulla testa.

I ragazzi entrarono nel laboratorio ascoltando la noiosa lezione del professore tedesco che spesso si fermava per dire quanto la generazione di oggi fosse stupida e non esistano più menti come il suo amico Otto Octavius: il dottor Octopus, uno dei più accerrimi nemici del suo eroe.

"Alessio..."sussurò una ragazza coi capelli neri, che si abbinavano ai suoi vestiti, con un ciuffo tinto di viola."Secondo te è alleato del nazi cap?"chiese sorridendo a sornione:Julia Chen.
"Forse, magari ha una foto del teschio rosso come santino..."disse sorridendo per poi guardare verso Cathy la quale prendeva appunti.
"Fagli una foto, così la potrai usare a casa."disse sussurando.
"Zitti per favore..."disse una ragazza bionda coi capelli a caschetto anche lei intenta a prendere appunti: Rosa Gonzales, la quale aiutava Alessio in scienze essendoci portata.
A fine lezione Rosa e Julia chiesero come mai il ragazzo non sarebbe stato presente allo spetaccolo e così inventò una scusa di sana pianta.
"Devo andare ad aiutare mia madre con il locale, scuasatemi!"disse per poi andarsene in un vicolo cieco per mettersi la "maschera" e salire sul muro per riprovare di nuovo quel brivido che già amava.
"Aiutatemi!"disse guardando dal tetto notando che una ragazza di quinto era presa da due persone: una di colore e obesa con una mohwak viola e l'altra più muscolosa con la barba folta.
"Dai dolcezza, vogliamo solo una lavoratrice in più..."disse afferandola dai capelli mentre il ragazzo osservava ciò che accadeva decidendo di intervenire gettandosi sopra un bidone alle spalle dei due importunatori.
"Lasciatela!"disse mettendosi in piedi e guardandoli negli occhi.
"Ohhhh, che carino un cosplayer? Dimmi una cosa piccolo sai quanto dolore fà questo in pancia?"disse mostrandogli un coltello per poi avvicinarsi prima di essere colpito in faccia dal ragazzo spaccandogli il naso.
"Questo fà male?"chiese ironicamente.
"Piccolo pezzo di m*#/a, io ti ammazo!"disse caricando verso di lui con il coltello sporco e arruginito venedo lanciato contro il muro.
"Bono! Ora ti sgozzo come un cavolo di animale!"disse uscendo un machete e andandogli in carica venedo preso dal braccio e poi gettato a terra con forza.
"Andatevene, non voglio sprecare tempo!"disse dandogli un calcio in pancia.
"Andiamo Jork!"disse Bono alzandosi e uscendo dal vicolo mentre il ragazzo si alzava  per andare verso la ragazza che aveva assistito alla scena ed era stata leggermente tagliata.
"Tu mi hai salvato la vita!"disse porgendogli delle banconote"Tieni, sono tuoi!".
"No grazie non mi serve così poco, mi ascolti: vada da un medico e si faccia vedere e dica che è stata salvata da qualcun'altro."disse per poi saltare su tetto.

Intanto i due criminali erano in un furgone a leccarisi le ferite quando Bono estrasse un cellulare.

"Meglio chiamare il capo, diremo che la ragazza era più forte di quello che sembrava o è arrivato Devil e ci ha massacrati..."disse componendo il numero.
"Che volete?..."disse la voce dal lato opposto.
"Il rapimento non è andato come speravo, dobbiamo parlare col capo."disse prendendo il panino.
"È impegnato, scordatevi del prendere ragazze pensate al debito del tipo del wrestling al Madison, fatelo pentire!"disse chiudendo.
"Dobbiamo far pentire uno al Madison..."disse al suo complice.
"Andiamo dopo la birra..."disse prendendo una birra da un frigo.

Intanto Alessio era su un tetto a pensare a ciò che aveva fatto, una ragazza era salva grazie per lui, era stato un eroe come i suoi idoli.
"Sono bravo, ma non servirò a questa città, ci sono già tanti eroi in giro...uno in più cosa può fare?"pensò mentre si dirigeva allo Square Garden nella sezione dei lottatori con una borsa contenente il suo costume di scena: una felpa arancione con un ragno disegnato alla bene e meglio, dei pantaloni della tuta celesti, occhiali verdi sugli occhi e una maschera alla bocca con le stesse ragnatele.
"Sono qui per iscrivermi..."disse mostrandosi al bancone.
"Sicuro, se è così firma la lberatoria che ci toglie da problemi per le ferite che riceverai sicuramente..."chiese l'impiegato.
"Ok..."disse firmando.
Intanto Tony e le due ragazze stavano aspettando di entrare quando videro che Cathy, appena arrivata, gli passava d'avanti.

"Ehy, gattara! Fai la fila come tutti!"disse Julia guardandola negli occhi.
"Scusa ma papà mi ha regalato uun pass per due, dov'è Alessio? Sai volevo invitarlo..."disse guardando Tony.
"Non c'è..."disse l'irlandese.
"Peccato..."disse quando stavano per presentare un'altro candidato alla sfida.
"Signori e signore! Ora abbiamo lo sfidante più giovane il grande e meraviglioso....-Psst come ti chiami ragazzo-"disse sussurando dietro.
"Non ho un nome, che ne dice di Arachno?..."disse mettendosi gli occhiali da dietro al palco.
"No, che schifo. Faccio io:"disse l'annunciatore in giacca rossa.
"Il meraviglioso Spider-Boy!"urlò mentre Alessio la strada per il ring passando sotto le corde per parlare col presentatore.
"Mille se vinco?"disse con il sopraciglio alzato.
"Sicuro, se ci riesci, Sully spacca chiunque affronti..."disse dandogli un'avvertimento.
"Non si agiti..."disse in tono deciso.
"Che c'è nano, vuoi la mammina? Qui non c'è la mammina col ciuccio o con le sue poppe, qui c'è solo dolore! Scendete la gabbia!"urlò mentre il suo pubblico l'acclamava.
"Siamo sicuri che non dovremo ripulire il tuo sangue dal pavimento?"disse l'arbitro mentre stava per colpire il gong.
"Tranquillo... al massimo pulirite il suo!"disse prendendo un pugno in arrivo e osservando il braccio pieno di tatuaggi.
"Hai braccio di ferro tatuato? Fichissimo!"disse lanciandolo via per poi salire sulle corde. 
"Signori, per la prima volta nella sua carriera Sully"Big Bang"Roler è in difficoltà, cosa succederà adesso?"disse metre il ragazzo afferava dal braccio scaraventandolo sul ring.
"Ti disintegro!"urlò facendogli una Spear che venne evitata con un salto.
"Signori e signore! Il meraviglioso Spider-Boy dà filo da torcere al nostro campione!"disse guardandolo saltare sulla gabbia.
"Ok, finiamola..."disse afferandolo per le mutande e smutandarlo in pubblico.
"Mi arrendo! Fammi scendere, ti prego!"urlò l'omaccione terrorizato dall'altezza mentre il ragazzo saliva su un angolo e si vantava davanti a tutti e lanciando gli occhiali verso Cathy.
"Tieni dolcezza, conservali pure!"disse facendola arrossire per poi andarsene.
"Stà sprecando i suoi poteri così, dovrebbe aiutare la gente..."disse Rosa con un tono di amarezza.
"Esattamente ragazzina..."disse Cindy da dietro cercando di raggiungere il ragazzo nel backstage dove era stato pagato.
"Ragazzo, sei dotato di talento! Se ho bisogno posso chiamarti?"chiese l'uomo mentre dalla porta del direttore usciva un criminale con una maschera da maiale sporco di sangue.
"Fermalo ragazzo!"disse una guardia sanguinante alla testa per via di un colpo indicando il criminale il quale era ormai dentro l'ascensore che lo ringraziava.
"Scusami, ho avuto i soldi e quindi non mi interessa. Ci si vede."disse prendedo le scale prima che un rumore proveniente dall'uscita catturò la sua attenzione

*BLAM*

Il ragazzo corse verso il rumore di spari e vide che un uomo era stato brutalmente ucciso da una palottola nel petto, una persona a lui cara, suo nonno colpito al petto e ormai sulla fine della vita.
"NONNO!"disse togliendosi il cappuccio tenendogli la testa"Tieni duro, chiamo l'ambulanza..."disse con le lacrime agli occhi mentre l'uomo alzò la testa verso di lui e sorrise.
"Ale eccoti qui...ero venuto a cercarti!"disse sorridendo.
"Zitto, vado a chiamare l'ambulanza!"disse cercando di animare il nonno, il quale aveva ormai chiuso gli occhi.
"NO!"urlò tenendo abbracciato il corpo vedendo delle impronte nel terreno di colore rosso."La pagherai!"disse rimettendosi la maschera per poi correre verso il furgone del colpevole
"Ti ammazzo!"disse iniziando a correre verso il mezzo che si dirigeva verso un locale in provincia di Manhattan mentre i due criminali parlavano.
"Perchè hai sparato al vecchio amico?!"urlò il suo collega con una maschera da scimmia al volante.
"Amico, era lì come un cog+*+ne, e così gli ho sparato."disse quando ad un tratto vennero sorpresi da Alessio che atterrò sopra al finestrino incrinandolo.
"Oh dio, è il wrestler del Madison! Che ci fà qui?"disse il conducente alla guida mentre l'altro prendeva la pistola con cui aveva sparato al nonno che venne buttata per strada e di scattò il ragazzo afferò il conducente proprio qualche metro prima del locale
"Amico pietà!"disse terrorizato dal ragazzo che l'afferò dalla giacca sporca.
"E il tuo amico l'ha avuta per quel vecchio nel vicolo? Ha avuto la pietà di non prenderlo a calci? Dimmi!?"disse scuotendolo mentre era ansimante ed il suo amico correva con una mitragliatrice nel locale.
"Era solo lavoro fratello, nient'altro!"disse cercando di giustificare il compagno.
"Solo lavoro? Così definisci l'ammazzare un uomo anziano: lavoro?"disse tirando un pugno a terra sfondando una parte del marcia piede."Dovrei ucciderti, dovrei toglierti la vita come il tuo amico ha fatto con lui! Ma questo mi rederebbe solo come voi due!"disse stordendolo per vedere che dei colpi di arma da fuoco erano stati emessi.
"Ok, ora siete tutti in ostaggio Vieni rossa!"disse afferando la proprietaria.
"L'MJ's! Andrò da lui e lo farò pentire!"disse saltando sul palazzo mentre il telefono squillava.
"Pronto?"disse guardando dal lucernario
"Amico, ho...sentito di quello che è successo, è appena arrivata la polizia...mi dispiace..."disse il suo migliore amico.
"Stò andando a prendere il killer, la pagherà!"disse mentre pensava.
"Sei pazzo?"disse mentre il telefono gli veniva chiuso in faccia vedendo da una finestra del locale il criminale con la donna dai capelli rossi, la quale non era intenzionata a collaborare.
"Tutti a terra, o vi ammazzo tutti!"disse prima che la rossa lo colpì con una gomitata nella pancia
"C*/#o! Che dolore!"disse dolorante.
"Sei morta lurida..."disse prima che un pugno gli fece cadere l'arma, pugno tirato da Alessio."Tu chi sei!?"urlò il criminale
"Il conto..."disse tirandogli un pugno sullo stomaco per poi lanciarlo su un tavolo."Tu vieni con me..."disse avvicinandosi.
"Non ferirmi!"urlò il criminale con ancora la maschera.
"E quel vecchietto invece? Tu cosa gli hai fatto!"disse tirandogli un pugno sulla faccia che spaccò la maschera rivelandone il viso, lo stesso che aveva incontrato prima di entrare allo Square garden.
"Quella faccia?! Io ti conosco..."disse chinandosi e mettendo le mani in testa."Cosa ho fatto? Cosa ho fatto!"urlò il ragazzo mentre il criminale scappava.

Il ragazzo allora corse via dalla porta urlando e correndo verso al molo dove il suo amico provava a contattarlo.

"Ale, mi dispiace..."disse abbracciandolo mentre l'amico piangeva per l'errore commesso.
"Tutta colpa mia, sono stato uno stupido!"disse tirando via la mazzetta di soldi vinta per poi accasciarisi sul divano con le lacrime agli occhi.
"Lo troverò! Scoprirò per chi lavora e lo farò arrestare, lo giuro su mio nonno!"disse alzandosi e tenendosi la maschera.
"Come farai?"disse l'amico sbalordito dalle parole.
"Facendo ciò che mi ha insegnato mio nonno...
Facendo la cosa più giusta per gli altri!"disse guardando l'amico."E tu mi aiuterai!"urlò con le mani sulle sue spalle.
"Come farò?"disse confuso"Non sono stato morso dal ragno come te, e non ho armi per combattere!"urlò ancora più confuso.
"Avrò bisogno di te in altri modi, voglio che tu sia la mia fonte di informazioni..."disse guardandolo negli occhi.
"Potrei essere tipo l'uomo sulla sedia, fico...Da dove comincio?"chiese mettendosi sul suo computer.
"Il criminale aveva un tatuaggio. Una sorta di artiglio viola sul braccio, scopriamo a chi appartiene!"disse mentre chiamava la madre che era già stata avvertita dalla polizia.
"Mamma...vuoi che venga da te?"chiese sentendola singhiozzare.
"No, tranquillo! Luke e Danny mi stanno consolando, dicono che troveranno il colpevole e glie la faranno pagare..."disse continuando a piangere.
"Tranquilla, troverò un modo di aiutarti anch'io mami..."disse sorridendo in maniera malinconica.
"Grazie Ale, ti voglio bene...disse chiudendo la conversazione.
"Ho trovato qualcosa! Sembra che l'artiglio sia simbolo di una nuova gang, due dei loro membri sono molto conosciuti dalla polizia:Carl "Bono" Cortez e Jack "Jork" Marko". Hanno una fedina penale lunga e piena..."disse guardando i documenti.
"Eccolo, lui ha ucciso il nonno! Dove si trova?"chiese con il viso sullo schermo.
"Non ne ho idea, ma qui dice che è solito bere con il suo socio in un locale squallido e spesso bevono assieme a Herman Schultz/ Shocker, il quale dicono che è stato avvistato vicino ad una banca, forse ti potrà dire qualcosa..."disse l'amico mentre il ragazzo usciva rimettendosi la maschera.
"Vado!"disse saltando da tetto a tetto.
"Amo il giorno di paga, sopratutto quando non c'è nessuno schifoso ragno a rompermele!"disse Shocker mentre caricava delle banconote in una borsa da palestra viola.

Alessio era già arrivato a destinazione e colpì il criminale con un calcio alla testa che lo sorprese parecchio.

"Tu chi sei? Non sei di certo il ragno, nè l'altro nero e rosso e di certo non sei Silk!"disse colpendolo con i suoi guantoni.
"No, non sono Silk. Ma comunque non ti lascerò fare questo in città! E poi voglio delle risposte!"urlò mentre saltava i colpi di Shocker.
"Da me non avrai niente moccioso, solo una bella shockata!"urlò colpendo un muro.
""Shockata" davvero, non avevi battute da cattivo migliori, come : "preparati, perchè per te sarà uno shock!"o roba così...comunque voglio sapere altro da te!"disse continuando a schivare i colpi.
"Jork e Bono, sai per chi lavorano?"chiese mentre schivava.
"Non ne ho la più pallida idea, ma comunque non lo direi proprio a te!"disse il criminale prima venisse legato da un filo tessuto da Silk, la nuova donna ragno la quale si mise con mani sui fianchi mentre la gente del quartiere l'assiliva per foto e roba così.
"Scusatemi, ma dovreste ringraziare lui, in fondo io ho solo legato Shocker, lui lo ha stancato..."disse notando che il nuovo eroe era sparito.
"Ehy, dov'è il mio cellulare?"disse Shocker notandone l'assenza.

Alessio era sopra un tetto con in mano il cellulare di Schultz quando trovò il numero che cercava sulla rubrica ma non fece in tempo a chiamare che la sua attenzione venne colsa da una richiesta d'aiuto proveniente da un piccolo negozio di eletronica il quale era stato dato fuoco con il proprietario dentro.
Il ragazzo diede uno sguardo al telefono del criminale e poi al negozio  con sguardo deciso si rimise la maschera pronto ad aiutare il propritario

"Non permetterò che qualcun'altro muoia nonno, è una promessa."disse correndo verso il negozio già in fiamme e con la porta sbarrata mentre arrivavano i pompieri e delle ambulanze.
"Signore! Tenga duro!"urlò tirando un calcio ed entrando nel negozio mentre il fumo usciva e il ragazzo camminava verso un uomo di origini asiatiche di mezza età il quale non  riusciva più a muoversi per via delle fiamme.
"Mi dia la mano!"disse prendendo la mano del negoziante per poi fare un salto contro la finestra portando il signore a dei medici che lo poggiarono sulla barella.
"C'è mia moglie dentro, al piano di sopra!"disse aggrappandosi alla felpa di Alessio che diede uno sguardo al negozio e tornò subito dentro al negozio a salvare l'altra persona la quale era al piano superiore che piangeva pensando già al peggio prima che il ragazzo la prese e la porto subito fuori vicino al marito, il quale porse una mazzetta di banconote al ragazzo in segno di gratitudine.
"No, grazie ma non è per questo che ho i poteri, l'ho capito oggi! Perchè vi hanno dato fuoco?"disse al signore.
"È stata quella gatta nera! Vuole che paghiamo la protezione, ma io mi rifiuto di paghare e allora lei mi voleva bruciare per fare di me l'esempio, ma sei arrivato tu per fortuna!"disse sorridendo.
"Da oggi vi prometto che non pagherete più a nessun criminale, ci penserò io a prottegervi..."disse preparandosi a saltare quando un medico gli fece una domanda.
"Aspetta, chi sei!?" chiese stupito da quel ragazzo che stava per morire per uno sconosciuto.
"Spider-Boy..."disse per poi saltare sui tetti e continuare a correre."Tony, cambio di programmi!"disse facendo parkour sui tetti.
"Cioè?"disse mentre mangiava una pizza riscaldata.
"Seguiremo la gatta nera: ha dato fuoco ad un negozio di eletronica, non voglio che lo faccia al ristorante di mamma o alla ferramenta di tuo padre o alla sartoria di tua madre." disse sempre scalando i vari palazzi.
"Ottimo, ho una frequenza della pula, te la invio."disse mandando l'audio.
"Qui è l'agente Miller, abbiamo avvistato il sospetto noto come Gatta Nera in un magazzino di China town e con lei c'è Urich, come procediamo?"
"Cautela agenti"disse per poi chiudere il contatto.
"Vado a prenderli..."disse iniziando a correre per raggiungere la destinazione.

Intanto nella zona il re goblin e gatta nera stavano aspettando che si presentasse un camion da cui uscirono Jork e Bono con vari lividi e cerotti.

"Che vi è successo?"chiese la gatta.
"Fatti i c@//i tuoi gattaccia!"disse l'uomo di colore con delle casse in mano mentre dal furgone usciva un terzo elemento alto vestito da Punk molto alto.
"Bene signori, quanto offrite per questi giocattolini?disse mostrando delle armi da fuoco.
"Ti dò 600.000 dollari per la mia parte."disse Urich prendendo delle banconote.
"Lo stesso per me..."disse la gatta nera.

Intanto Alessio stave per muoversi verso il magazzino quando venne bloccato al suolo da una ragnatela.

"Vai da qualche parte bimbo ragno?"disse Silk mettendosi davanti a lui.
"Oddio! Silk è davanti a me! Ok Alessio, comportati da fico e forse ti noterà!"disse prima di risponerla con voce roca"Sono venuto qui per fermare dei delinquenti!"
"Che hai alla voce? Prima avevi la voce da ragazza..."disse con la testa inclinata verso il lato.
"Non ho la voce da ragazza!"disse in tono acuto con la sua vera voce.
"Eccola la tua vera voce...dimmi allora: quanti anni hai?"chiese chinandosi per guardarlo negli occhi.
"Settandodici..."disse in tono ironico accennando un sorriso.
"Parlo sul serio, allora dico io : quindici."disse vedendo l'espressione di scandalo da sotto la maschera."E questo lo sappiamo, ora perchè fai questo, hai appena perso tuo nonno, non puoi tornare a casa tua e confortare tua madre? Credo sia meglio che stare qui a farsi pestare..."disse guardandolo negli occhi.
"È stata colpa mia, quel tipo che ha sparato a mio nonno l'avrei potuto arrestare se non fossi stato arrogante, ora credo che sia il minimo che possa fare e aiutare la gente come ho fatto con Shocker o con quel negozio."disse mentre veniva liberato da Silk."Voglio solo essere come Spidey o come te..."disse guardandola.
"Non posso dirti che non è colpa tua, lo sai anche tu, ma hai imparato ciò che mi dice sempre Pe..Spidey: "da un grande potere derivano grandi responsabilità.",meglio che torni a casa, chiamerò lo S.H.I.E.L.D e arresteremo quelli là dentro, tu torna a casa, a consolare tua madre. Fai fare ai professionisti"disse mentre il ragazzo entrava nel magazzino"Quel brutto nano infame!"urlò rimettendosi la maschera e andando ad aiutarlo.
"Ehy assistente ti sei unita alla festa!"disse schiacciando due sgherri di Urich mettendosi davanti al loro boss.
"Appena finisco qui lo vedrai! E non sono la tua assistente, massimo tu sei il mio!"disse colpendo vari criminali
"Tu chi sei? Da quanto sei in strada!"urlò con la  sua spada fiammeggiante in mano.
"Abbastanza da conoscere un fallito come te!"disse tirandogli un pugno in faccia.
"Io vado via, non ci tengo a finire al Raft di nuovo!"disse prendendo  ciò che poteva per poi andarsene mentre Silk lo inseguiva.
"Se vuoi cavartela da solo è il tuo momento!"disse oscillando con la ragnatela.
"Beh, è stato breve ma intenso come team-up, bene miss Hardy, sei pronta a ricevere un paio di bracciali speciali?"disse saltando verso di lei prima di essere colpito da Bono con un pugno.
"Questo è per la mia faccia Adonica, nano!"disse prendendo dal furgone una  mitragliatrice per iniziare a sparare mentre la polizia iniziava ad arrivare sul luogo.
"Sono arrivati gli sbirri..."disse una figura alta quanto Alessio con una sorta di tuta con varie placche difensive viola e degli interni grigi e una maschera che gli copriva la faccia tranne la bocca e mostrava degli occhi simil a quelli di un gatto e dei capelli biondi, mentre usciva dal camion con due bastoni simili a Daredevil.
"E tu chi sei un mercenario del loro capo?"disse tirandogli addosso Bono, che evitò.
"Un mercenario? Ah, questa è buona, IO sono il loro capo!"disse unendo i bastoni e saltando  contro Alessio il quale venne subito avvertito dal suo senso di ragno e schivò i colpi."Mi chiamo  Chat Noir, e tu saresti il ragazzo felpa?"disse sorridendo.
"Ti chiamano così per quelle ridicole orecchie o per gli oh-oh-occhi di gatto?"chiese canticchiando l'ultima frase.
"Per questi!" *SNIKT* disse estraendo degli artigli dalle mani e dando sfuriate al ragazzo che vennero schivate saltando su un ripiano dove erano posizionate varie casse.
"Chat Noir? Sembra il nome di un profumo..."disse con tono contento.
"Non prendo lezioni da te!"disse tagliando i supporti dove si trovava il ragazzo ragno che venne schiacciato da delle casse.
"Uscite con le mani alzate, siete circondati!"urlò un poliziotto da fuori.
"Mi sà che devo andare, ti dò un consiglio molla il costume e non metterti più contro di me. Altrimenti scoprirò chi sei e poi ucciderò te e poi tutto ciò che ami. Addio..."disse salendo sul suo furgone.
"Aspetta, vieni qui e finiscimi! Fai l'uomo o sarò una spina nelò fianco grande quanto tutto il Queens! Sentito belloccio, come il dannatto Queens!"urlava mentre il criminale saliva sul furgone con i suoi scagnozzi e sfondò la porta colpendo delle auto della polizia.
"Fermo, mani in alto!"disse un poliziotto ad Alessio mentre si rialzava.
"Agente, il colpevole è il tipo sul furgone dovete inseguire lui non pensare a me!"urlò cercando di avvicinarsi prima di essere minacciato da un fucile.
"Sdraiati ragazzino, penseremo dopo al tuo complice."disse un uomo in sovrapeso coi capelli rossi corti e occhi azzuri che si avvicinava per arrstare il ragazzo quando una sorta di palla che ricordava la faccia di un gatto entrò nel edificio dal tetto ed iniziò a far uscire uno strano gas.
"Gas velenoso!? Tutti giù!"urlò mentre la stanza si riempiva di gas.

Il ragazzo fece un salto e riuscì a scappare dalla polizia mentre da un tetto una figure lo spiava uscire dal tetto con un sorrisetto.

"Che bravo che è stato, vero Golia?"disse accarezzando un gattino nero il quale miagolò come segno di approvazione

Alessio era tornato al molo dove Tony lo aspettava per un resoconto dettagliato di quello che era accaduto fino alla bomba a gas a forma di gatto.

"Quindi un qualcuno ti ha fatto scappare e quel Chat Noir è l'assino di tuo nonno, bene ma ora dobbiamo prenderlo e sò che sarà difficile. Ma abbiamo bisogno di una felpa nuova o al massimo di un rammendo..."disse tenendo in mano la felpa squarciata dagli artigli di Chat noir mentre l'amico disegnava su una scrivania.
"Sì, ma avevo in mente qualcos'altro..."disse mostrandogli il disegno di un costume simile a quello di Spider-Man.
"Potremmo farlo, mamma ha i materiali, ma dovrei rubargli tutto!"disse mentre l'amico gli mostrava i soldi della vincita."O possiamo fare così, sì facciamo così..."disse guardando i soldi.

I due ragazzi si salutarono per tornare a casa propria, Alessio tornò al "Sups": locale gestito dalla madre, trovando la donna insieme a due dei suoi clienti abituali: Luke Cage aka Power Man e Danny Rand aka Iron Fist, i quali stavano consolando la donna promettendole che avrebbero catturato il responsabile.

"Alessio!"disse abbracciandolo"Almeno ci sei tu con me! Tranquillo, Luke e Danny troveranno i colpevoli."disse continuando a piangere.
"Ne sono sicuro...ora andiamo a dormire, è stata dura per te! Grazie ragazzi!"disse salutando i due eroi a pagamenti e salendo una scala nel locale per portarli nella casa vera e propria dove entrambi entrarono nelle loro stanza.

Alessio si mise a pensare su come questo giorno abbia totalmente cambiato la sua vita.
Due giorni fà era solo un nessuno ed oggi era una sorta di supereroe ma aveva sbagliato a usare i poteri e per causa sua aveva perso l'unica figura paterna che avesse mai avuto.

"Ho sbagliato su tutto, credevo che i poteri mi avrebbero aiutato a diventare una celebrità, ma ho sbagliato e così mio nonno ha pagato per la mia stupidità, da oggi tutto cambia! Diventerò qualcos'altro, qualcun'altro. Sarò come il mio idolo, come Spider-Man, sarò come te."disse il ragazzo guardando un poster del primo eroe che avesse mai conosciuto proprio grazie al nonno: Capitan America, che vedeva un profilo della ex-sentinella della libertà con scritto "Never stop believing."
"Non dico sarà facile...ma ci proverò!"disse mettendo la mano sul poster.

Intanto da qualche parte Jork, Bono ed altri della banda si stavano rilassando nel loro covo con svariate attività come il biliardo o la tv mentre entrava una sinuosa figura da una porta che accolse Chat Noir.
"Ben tornato signorino De Siat, come le è andata la serata?"chiese la donna mentre il ragazzo si sistemava i capelli finti su un manichino.
"Bene, credo che quel ragno idota abbia capito, in caso contrario dovrò ammazzare lui e ciò a cui tiene..."disse mentre si levava la sua tuta per uscire a guardare dalla De Siat Parfume, la fabbrica di profumi un tempo di suo padre.

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Capitolo 2
*** La strade è appena iniziata ***


CASA DI ALESSIO MARINO ORE 7:00
La vita di Alessio Marino era stata stravolta totalmente in solo un giorno, aveva guadagnato dei poteri meravigliosi ma aveva perso suo nonno e sapeva che niente l'avrebbe riportato in vita.
Aveva un colpevole, Chat Noir: un criminale che era vestito da gatto nero dotato di una tuta resistentissima con tanto di artigli affilati sulle mani, ma ora doveva fermarlo! 
Non poteva lasciare che chi avesse ucciso suo nonno rimanesse a piede libero a dare armi ad altri criminali, qualcuno doveva arrestarlo e quel qualcuno era lui.

"Buongiorno Ale, tutto bene?"chiese la madre al figlio già lavato e vestio pronto per andare a scuola.
"Sì mà..."disse prendendo un toast"Io vado ci vediamo..."disse in tono triste uscendo sul pianerottolo e udcendo a piedi.

Sulla strada Alessio incontrò un amico di suo nonno: Stan, il quale gestiva una pizzeria vicino a Broadway.

"Alessio, ho sentito della notizia di tuo nonno...spero che quel tipo finisca in cella per sempre! Se passi dal locale ti offro una pizza!"disse guardandolo dai suoi occhiali mettendo le mani sulle spalle del ragazzo.
"Grazie Stan..."disse sorridendo malinconicamente e proseguendo per la scuola passando vicino ad un negozio dove mostravano le immaggini dello scontro al MJ's con tanto di intervista alla proprietaria.

Il ragazzo raggiunse finalmente la scuola quando vide uscire Adrien dalla sua macchina con una donna, probabilmente sua madre, per dirigersi all'entrata della scuola.
"De Siat!"urlò Alessio aumentando il passo."Tu sei sospeso, quindi vattene subito!"disse davanti a lui.
"Tesoro chi è questo ragazzo!"disse agitata la signora tenendosi il petto mentre l'assistente la reggeva.
"Nessuno mamma!"disse prendendo Alessio in disparte"Vattene Marino, mia madre vuole parlare al preside tutto qui, capito topo di fogna!"disse spazientato.
"Stronzo..."disse entrando a scuola camminando nei corridoi.
 Il ragazzo si avvicinò al suo armadietto facendo la sua solita routine di prender i libri quando una voce attirò la sua attenzione.
"Marino..."disse Danny dietro.
"Non oggi Danny..."disse prendendo i libri senza voltarsi.
"Devo parlarti due minuti..."disse mettendogli la mano sulla spalla prima di essere sollevato e messo sugli armadietti.
"Sò che è morto tuo nonno, volevamo farti le nostre condoglianze."disse indicando la squadra.
"Non mi servono da voi..."disse lasciandolo e andandosene via prima che Rosa e Julia lo raggiungessero.
"Alessio!"disse la bionda"Ci dispiace tanto!"disse abbracciandolo.
"Grazie Rosa e anche grazie a te Julia..."disse ricambiando l'abbraccio.
"Quando sarà il funerale?"chiese la bionda.
"Non serve Rosa...davvero!"disse sorridendo.
"Tranquillo, per me e per Julia sarà un piacere e poi, sei nostro amico."disse per dirigersi in classe di letteratura dove il professore stava già spiegando il poema epico-cavalleresco.
"Ben arrivati Marino,Chen e Gonzales; sedetevi prego..."disse indicando il posto dei ragazzi che sfortunatamente quello di Alessio  era proprio davanti a Adrien il quale era ritornato a scuola ignorando la sua sospensione.
"Vedo che il "parlare" di tua madre corrisponde a farti togliere magicamente la sospensione..."sussurò passandogli vicino.
"Parlami quando tua madre avrà un luogo che non puzzi di piscio di topo o quando non ti vestirai con abiti di un cassonetto..."disse in tono arrogante e con un sorrisetto.
"Parlami quando tua madre ti toglierà la bodyguard oppure era quella che ti allattava?"disse sedendosi.
"Marino! De Siat! Smettetela o vi mando dal preside!"disse il prof ritornando a spiegare.
Alessio si sedette a ascoltare il professore fino a quando non inventò una scusa per uscire dalla classe ed andare sul tetto della scuola per riposarsi e pensare, dopotutto mancavano solo 5 minuti.
"Potrei andare al bagno professore? Non mi sento molto bene..."aggiunse Alessio.
"Dovrei andarci anch'io!"disse Cathy alzando la mano.
"Stà male anche lei signorina Janseen?"domandò incuriosito.
"No sono solo "cose da donna"..."disse alzandosi.
"Andate allora..."dissa dandogli i permessi.
"Stai davvero male?"chiese lei sorridendo.
"E tu hai davvero le "cose da donna?" che dici di avere?"rispose Alessio accennando ad un sorriso.
"Touchè..."disse lei mentre salivano sul tetto.
"Perchè vuoi stare qui con me?"chiese mentre aprivano la porta.
"Veramente sono qui per altre cose ma la tua compagnia non mi spiace..."disse uscendo una scatola di croccantini e una bottiglia di latte dallo zaino riempiendole in una ciotola facendo uscire così vari gatti nascosti sul tetto.
"Quanti gatti ci sono qui?"chiese Alessio sorpreso.
"Quindici in tutto, mi seguono da casa!"disse accarezzandone uno molto grosso in testa.
"Mi spiace per ciò che ti è successo ieri..."disse abbracciandolo di sorpresa.
"Tranquilla, non devi dire così...piuttosto tu sei una popolare, perchè vorresti parlare con uno sfigato come me, non hai paura di rovinarti la reputazione?"chiese incuriosito mentre si sedevano sul pavimento circondati dai gatti.
"Alessio, tu devi capire che..."la ragazza non trovava le parole per esprimersi"La reputazione non mi interesa, tu sei simpatico."disse continuando a grattare un gatto.
"Adrien sembra odiarmi da quando mi ha visto."disse toccando uno dei mici.
"È geloso di te, sua madre ha una fobia di uscire dopo un'incidente ed è molto malata, tua madre invece stà benissimo da quello che sò."disse guardandolo negli occhi.
"Almeno quello..."disse unendo le mani mentre continuava a stare seduto.
"Dov'eri ieri? Non eri al Madison e nemmeno al locale di tua madre quindi che facevi?"chiese continuando a fissarlo facendolo agitare.
"Nulla di che, stavo solo...in giro."disse nervosamente mentre suonava la campanella per l'ora succesiva.
"D-evo andare, tu vieni con me?"chiese indicando la porta.
"Certo..."disse prendendo lo zaino e salutando i suoi animali"Ciao piccoli!"disse andando verso Alessio ed iniziando a scendere le scale dove lo aspettava Rosa e Julia.
"Ehy Ale, come mai stavi con lei?"chiese la corvina vedendola andare via.
"Eravamo entrambi scocciati della lezione forse..."disse andando con gli amici verso francese.
"Sicuro che non ti stesse ordinando di pulirgli il terreno prima che ci mettesse sopra le scarpine di papino?"disse Julia recitando l'ultima parte in falsetto.
"Cathy non parla così!"disse Rosa ridendo.
"Sì che parla così, anche peggio!"disse schiarendosi la gola"Sono Catherine Janseen, cioè, mio padre è ricco, cioè, sono bellissima ammiratemi!"disse continuando la parodia.
"Ci somigli così!"disse Rosa ridendo e applaudendo mentre l'amica si chinava come un'attrice.
"Grazie, grazie mille!"disse sorridendo."L'ora di francese la detesto..."disse prendendo il libro dal suo armadietto.
"Pensavo fossi brava in francese anzi, sembrava ti piacesse!"disse Alessio sorpreso.
"Mi piace per la lingua , la detesto perchè devo stare vicino a Cathy e la sua pronuncia perfetta..."disse chiudendo.
"je suis honorée fille de charbon"disse Cathy mentre passava con le sue amiche.
"Ehy Cat! Muori!"urlò lei mentre Cat la ignorava.

Alessio guardava la scena quando venne colpito alle spalle da Evan e Adrien.

"Colpisci il nerd!"urlarono due travolgendo Alessio.
"Alessio Marino cade ancora!"disse Evan dando il cinque al compagno.
"Non vi pare di esagerare?"chiese un ragazzo brasiliano a Adrien.
"Non dire cavolate Diego, stà benissimo!"disse il capitano trionfante mentre Rosa si avvicinava a lui arrabbiata.
"Scusati subito capito!"urlò indicando Alessio.
"Non dire cavolate è lui che era in mezzo a me!"disse Adrien.
"Tu fai il bullo solo perchè sai che non vuole reagire, ha perso suo nonno e voi lo trattate come immondizia! Dovreste vergognarvi di vivere!"disse andandosene.
"Se muore un topo chi lo nota..."disse Adrien sorridendo mentre Alessio iniziava ad arrabbiarsi.
"Adrien, stavolta no!"disse Danny al compagno di squadra che notava che Alessio aveva il pugno chiuso.
"Faccio io, tranquillo..."disse Julia avvicinandosi ad Arien ed attirando la sua attenzione.
"Che vuoi vampira?"disse prima di ricevere un pugno sul naso.
"Ecco, è stato liberatorio per me e per te."disse sorridendo ad Alessio.
"Julia Chen dal preside subito mentre gli altri in classe!"disse la professoressa di francese chiamata dalle urla.
"Grazie Julia."disse l'italiano.
"Grazie a te per avermi fatto saltare l'ora vicino a Cat."disse sorridendo mentre veniva portata via.
"Muoviti!"disse la prof.
"Ho capito, ho capito!"urlò andando dal preside.
"Ok ragazzi dato che Chen e Murray non ci sono Marino spostati al suo posto e Gonzales vicino a Cobert."disse la prof mentre apriva il libro."Iniziamo con i gallicismi oggi quindi seguitemi."disse prendendo il gesso la donna dai capelli castani.
"Sai, la vampira dovrebbe picchiare più spesso..."disse Cat fingendo di seguire la prof.
"Perchè?"chiese confuso il ragazzo voltandosi.
"Non sò, i banchi mi piacciono di più così..."disse sorridendo.
"Vi ho portato i compiti e sono andati bene quasi tutti tranne uno..."disse consegnando i fogli.
"Il mio...lo sospettavo."disse prendendo il foglio e guardando la prof.
"Hai bisogno di un tutor immediatamente, pensavo a De Siat o alla signorina Janseen."disse indicandola.
"E rischiare che rubi in casa mia? No grazie."disse Adrien sorridendo e facendo ridere quasi tutta la classe.
"De Siat non insultare Marino."
Allora miss Janseen? Và bene per lei?"disse alla ragazza.
"Certo, ci accorderemo domani."disse lanciando un sorrisetto ad Alessio.

La lezione di francese per Alessio fù strana, non riusciva a smettere di pensare a come Cathy sia stata gentile con lui e questo gli faceva battere il cuore.

"Vuole studiare con me, cioè è fantastico ma me lo merito?"pensò guardandola rispondere alle domande quando suonò la campanella per ginnastica dove Alessio si mise la maglietta e i pantaloncini e entrò in palestra.
"Ok ragazzi oggi voglio che facciate venti flessioni e poi esercizi di atletica, tutti qui."disse il coach mentre i ragazzi si mettevano in fila sul campo e si sdraiarono sui tappetini.
"Sai sollevarti o vuoi una mano?"chiese Adrien iniziando i suoi esercizi.
"Tranquillo, faccio da me!"disse iniziando anche lui ad una velocità moderata.
"Bel lavoro Marino, sei in forma oggi."esclamò il coach.
"Grazie coach..."disse continuando a sollevarsi.
"Finite qui e iniziamo con i sollevamenti alla sbarra, Janseen vai prima tu!"disse alla ragazza che si era fatta la coda.
"Certo."disse iniziando a salire sulla sbarra ed iniziare a muoversi con grazia mentre Alessio la guardava sbalordito.
"È magnifica..."disse vedendo che stava a testa in giù sulla sbarra per poi atterare.
"Ehy falle una foto, così la vedrai ogni giorno vestita così, con i pantaloncini. Sò che pensi, si vede dallo sguardo da lupo."disse Julia.
"Com'è andata dal preside?"chiese Rosa in ansia.
"Sinceramente? Non l'ho sentito, ho capito solo: "non devi aiutare un tuo amico da uno stronzino"disse lei.

Le altre ore andarono lisce e  senza problemi ed il ragazzo usc

"Chiamiamo Tony, voglio sapere che stà facendo..."disse facendo il numero del suo amico al telefono il quale stava dormendo sulla scrivania del 10.
"P-pronto?"chiese confuso.
"Amico sono Ale, che stai facendo?"chiese sentendolo russare.
"Ale! L'ho finito, mi ci è voluta una notte intera ed ho dovuto fare una missione alla solid Snake per prendermi i materiali a mia madre. Ma fidati che vale la pena!"disse dando uno sguardo al suo lavoro.
"Aspetta, l'hai cucito tu? Da solo?"disse confuso"Da quando sai cucire!?"disse confuso.
"Quando non hai una ragazza impari a fare molte cose..."disse in tono imbarazzato per poi chiudere.
"Vengo a prendermi il costume..."disse chiudendo la conversazione per correre al porto ed entrare nel loro covo.
"Per finire questo ho fatto un'assenza gratuita, spero ti piaccia!"disse dandogli una busta di carta che prese per andare a cambiarsi ed uscendo con un costume arancione e azzuro con ragnatele nere e le lenti degli occhi di forma ovale di colore verde e il bordo nero.
"Allora, che ne pensi?"chiese sistemandosi la maschera la quale chiuse gli occhi in maniera quasi meccanica."Ehy, non male! Anzi mi piace parecchio!"disse gonfiando il bicipite.
"Aspetta, manca la cintura!"disse dandogli un cinturone con una fibbia tonda con un logo che ricordava la sua maschera, sembrava ricavata da un qualche orologio.
"Premi il bottone rosso..."disse fiero Tony mentre Alessio eseguiva l'ordine, una volta premuto il bottone una luce arancione con due punti verdi uscì come una torcia.
"Che figo! Un ragno segnale tutto mio!"disse spegnendo la cintura."Ora devo trovare Shit noir!"disse per poi uscire dal loro covo.
"Ok iniziamo a vedere dove posso..."disse vedendo che sul tetto c'era una persona in giacca nera e occhiali da solo: il professor Coulson,il quale lo guardava fisso con un sorrisetto.
"Ciao Marino, ti stai divertendo?"chiese prima di essere storidito da un colpo alla nuca.
"Si stà svegliando!"disse una voce di un ragazzo molto più grande di lui.
"Ottimo, mi dispioaceva vederlo a terra è pur sempre un bambino!"disse  una sagoma che si avvicinò a lui mentre la vista si faceva nitida e riusciva a vedere una ragazza sui trenta con i capelli legati in una coda di cavallo.
"Ciao, sei sveglio! Sono Jemma Simmons."disse sorridendo.
"Leo Fitz, piacere di conoscerti ragazzo."disse l'altro porgendogli la mano.
"Che posto è questo?"chiese vedendo che si trovava in una sorta di ospedale.
"Questa è una base Shield situata in un luogo che tu non puoi sapere ma,l'agente Coulson e l'agente May ti hanno portato qui per parlarti."disse l'uomo.
"Dov'è il mio costume?"chiese voltando la testa.
"Il costume stà bene, ma ti abbiamo fatto un regalo!"disse dandogli una valigia con il logo S.H.I.E.L.D che conteneva due bracciali.
"Sono i nostri spara-ragnatele potenziati, nel vero senso della parola. Abbiamo migliorato la formula per renderla due volte migliore!"disse il maschio dandogli le sue "armi".
"Molto gentile...dov'è l'agente/professor Coulson? Gli vorrei parlare con la manina chiusa."disse mentre dalla porta entravano Coulon insieme a Silk senza la sciarpa sulla bocca.
"Ciao Bimbo-ragno..."disse la ragazza sorridendo col suo costume nelle mani"Sai è un bel pigiamino, ti faccio i miei complimenti, mettitelo e seguici."disse mentre Alessio si infilava nella tuta come ordinatogli.
"Scusami il metodo Marino, ma Fury voleva parlarti e noi volevamo sapere di più su di te."disse mentre camminavano nella bassa.
"Mi avete studiato mentre ero nudo!"disse pensando all'accaduto mentre si fermava a guardare una sorta di hoverboard.
"Bimbo-ragno muoviti!"disse Silk o agente Moon come la chiamavano.
"Dato che tu sai che mi chiamo Alessio Marino posso sapere il tuo nome? Sai per rispetto..."disse avvicinandosi alla donna ragno.
"Mi chiamo Cindy Moon ed ora ti devo lasciare ma tranquillo,ci rivedremo..."disse mentre Coulson lo portava in un'ufficio adornato di vari trofei: come una strana testa di goblin.
"Quello è uno Skrull, quei bastardi cambiano forma ma questo non più!"disse un uomo di colore che vestiva con un soprabbito di pelle nera e una benda sull'occhio sinistro che si sedette sulla sedia  della sua scrivania.
"Nicholas Joseph Fury Jr, togliti la maschera Alessio conosco bene il tuo viso, tuo zio mi parla ogni giorno di te!"disse prendendo una sigaretta ed offrendone una al ragazzo.
"Sono quindicenne signore!"urlò"Come conosce mio zio?"continuò.
"Lo saprai ma a tempo debito, adesso fuori e divertiti con i giocattolli che ti ho regalato, l'agente Coulson e l'agente Moon ti terrano d'occhio."disse lui"Sai ultimamente i ragazzini guadagnano superpoteri così a caso...come quel tipo in Italia, hai sentito: Olimpo mi sembra?"disse facendolo uscire dalla porta insieme al suo professore sotto copertura.
"Quindi...lei mi terrà d'occhio insieme a Silk signor Coulson?"chiese prendendo l'ascensore.
"Certo."disse mentre la porta stava per chiudersi"Ultima cosa...buona fortuna là fuori ragazzo."disse sorridendo.
"Ok Marino, andiamo e proviamo"disse mentre l'ascensore lo portò in un vicolo maleodorante.
"Un vicolo?"disse dando un ammusata"Un vicolo ripieno di pipì!"disse schifato per poi salire sopra un palazzo e vedere Time Square in tutto il suo splendore.
"Oh sì! Questo è il luogo dove fare un comingout degno di nota!"urlò saltando verso un cartellone pubblicitario che si crepò per via della forza dell'impatto e facendo attirare l'attenzione dei presenti i quali lo indicavano straniti.
"Quello chi è?"chiese una donna stupita.
"Sarà uno nuovo..."disse uno.
"O forse Spidey ha cambiato costume, lo fanno spesso."aggiunse una donna.
"No è troppo piccolo e magro per essere Spidey, sarà quello dei Champions."si intromise un vecchio.
"Non credo sia lui!"urlò uno.

La folla era davvero stupita dal suo ingresso in scena che non notò dei boomerang che cercavano di colpire la gente tra cui un bambino che stava per essere colpito in pieno.

"Oh no!"disse Alessio gettandosi e prendendo un tombino da usare come scudo.
"Vai via!"disse guardando il bambino che ubbedì."Ehy idiota, che ci fai qui, il raduno criminali ritardati è stato ieri!"urlò gettando il tombino e mettendosi a guardarlo.
"Sei quello che ha gettato Herman al Raft, sei stupido come gli altri ragni...vedi un bimbo che stà per farsi male e devi salvarlo, sei patetico!"disse colpendolo con un boomerang fumogeno per poi uscire con velocità data dai propulsori degli stivali dalla cortina di fumo tirando un pugno ad Alessio.
"Almeno io non sembro un totale idota! Davvero, perchè i boomerang?  Sei stato attaccato da un boomerang nel vicolo di un cinema e questi hanno ucciso i tuoi oppure sei di un pianeta dove il boomerang è la cosa più spaventosa?"disse colpendolo in faccia.
"Stai zitto!"urlò volandogli addosso e mandandolo contro un cartellone per poi piombare su un banchetto di hot dog mentre lo shield guardava.
"Vado ad aiutarlo signore?"chiese Silk.
"No, vediamo come se la cava..."disse l'agente vedendo che Alessio prendeva la bottiglia di Ketchup.
"Tieni questo!"disse spruzzando il condimento negli occhi.
"Io ti sgozzo nano odioso!"disse prendendolo dal collo e allungando la mano sulla maschera.
"No, questa no!"disse dando una ginocchiata nella pancia.
"Sei infame!"urlò dolorante.
"Parecchio, e ora maggiolino rotante!"disse colpendolo con il carretto e mandandolo KO."Sì, Spider-Boy 1- Cattivi 0! La folla è in delirio!"disse iniziando ad esultare e ballare.
"Si muove bene..."disse Coulson mentre Silk si copriva gli occhi per l'imbarazzo.
"Ehy tu! Hai rotto il mio carretto!"urlò il proprietario.
"Scusi, non volevo ma era l'unico modo!"si scusò lui mentre altra gente gli urlava contro.
"Ti porto in tribunale bello!"urlò una donna al ragazzo.
"Meglio andare..."disse scappando su un tetto e prese il cellulare ancora col fiatone."Tony*Anf* è stato epico...ho appena suonato Boomerang come una campana!"urlò sdraiandosi per riprendere fiato.
"No, cioè, troppo fico, peccatto tu non l'abbia ripreso!"disse lui.
"Tranquillo, lo vedremo sul tubo tra poco mi sà..."disse toglendosi la maschera totalmente.
"Cristo..."aggiuse in maniera agitata"devo andare da mamma per aitarla."disse riprendendo la maschera e gettandosi con una ragnatela verso casa sua arrivandoci in dieci minuti, inclusi quelli per cambiarsi.
"Ciao mà, mr Cage, Danny, Jessica e signor avvocato."disse salutando la madre che parlava con i due eroi a pagamento, la detective Jessica Jones e l'avvocato Matt Murdock.
"Ale, mi dai una mano per favore?"disse la madre al bancone.
"Certo lascio lo zaino e arrivo."disse salendo in camera sua e gettando la cartella sotto al letto per poi scendere e mettersi il grembiule e legarsi icapelli biondi.
"Come và la scuola Ale?"chiese Cage al bancone mentre serviva i drink.
"Bene, diciamo che attualmente ci sarebbe un mio compagno che avrebbe dovuto essere sospeso ma è venuta la madre e quindi niente."disse parlando della situazione.
"Che stronzo..."disse la detective prendendo il whiskey da Alessio.
"Jess non parlare così davanti al ragazzo."disse il marito.
"È grande ormai, potresti portarmi un altro bicchierino?"disse indicando il bicchiere già vuoto.
"Signora Jones lei mi manderà al college se continua così..."disse sorridendo.
"Ora quella parola la userei su di te."disse con un ghigno.
"Questo tipo è il classico riccone, vero?"disse l'avvocato.
"Sì, De Siat parfume presente? È lui."disse dando la birra a Luke e Danny.
"La Rand evita conttatti con loro, dicono che mettono così tanti materiali pericolosi e cancerogeni da ucciderti sul colpo ed hanno la fama di collaborare con vari mafiosi ad esempio: Lapide o gatta nera."disse il CEO della Rand.
"Vai a chiedere l'ordine a quella ragazza per favore?"disse la madre mentre il figlio si dirigeva verso il tavolo dove una ragazza dai lunghi capelli lisci ed occhiali che coprivano gli occhi color nocciola molto più grande di lui la quale stava controllando foto di Daredevil che sfidava Bullseye sopra un tetto.
"Cosa li paga a fare Robbie se fanno solo foto sfocate..."disse esasperata.
"Potrei prendere la sua ordinazione signorina?"chiese Alessio con il blocchetto degli appunti.
"Potresti portarmi una cotoletta con insalata di contorno e da bere un'aranciata?"chiese continuando a cercare tra le foto.
"Io c'ero lì, gran bello scontro..."disse indicando le foto.
"Peccato che i fotografi facciano schifo..."disse esasperata.
"Io ho delle foto della lotta se vuole, sono in camera mia devo solo prenderle..."disse Alessio alla giornalista la quale accettò l'idea del giovane che portò subito le foto richieste.
"Sono chiarissime, nemmeno una è sfocata..."disse prendendo il suo ordine."Siediti e parliamo; ono Carly Burel del Daily Bugle e hai mai pensato di fare il fotografo?"chiese mangiando.
"Mi piace la fotografia, ho un sacco di foto di eroi che lottano ma non ci ho mai pensato davvero."disse timidamente.
"Che succede qui?"chiese la madre al figlio.
"Signora, io lavoro per il bugle e suo figlio ha talento per la fotografia ed è quello che cercavamo!"disse mettendo le mani dietro la schiena del ragazzo e mostrando poi il tesserino.
"Posso mà?"chiese lui scongiurandola.
"Che aspettate ancora? Andate!"disse sorridendo e vedendo uscire il figlio con la giornalista ed entrare in un'automobile gialla tipo cinquecento.
"Ragazzi la cena per voi è gratis!"disse sorridendo ai suoi clienti fissi i quali esultarono.

Intanto i due erano già arrivati alla sede del Daily Bugle e si avvicinarono alla scrivania dove una donna dai capelli castani a caschetto li accolse.

"Ciao Carly, chi è il tuo amico?"chiese guardando Alessio.
"Il nostro nuovo fotografo, dovresti vederlo Betty!"disse mostrandogli le foto scattate.
"Sai, tu somigli a un ragazzo che lavorava qui..."disse stringendogli la mano per poi indicare l'ufficio del capo del giornale: Robbie Robertson.
"Carly! Hai le foto per l'articolo?"disse alzandosi dalla scrivania.
"Sì e non per i nostri fotografi ma per questo ragazzo: Alessio Marino!"disse mostrandolo e poi consegnando le foto
"Dio! le hai fatte tu da solo?"chiese guardandolo.
"Sì signore, amo andare dove gli eroi combattono e fare foto..."spieghò il ragazzo.
"Allora è dentro?"chiese Carly.
"Sei dentro...se, mi porti una foto di quel tipo che ha pestato boomerang a Time square."disse l'uomo di colore.
"Come freelance?"chiese confuso.
"Come fotografo!"disse sorridendo.
"Non la deluderò signore."disse uscendo insieme a Carly.
"Tieni il mio numero, ti potrebbe servire."disse dandogli il foglietto per poi salutarsi.
"Ok, entriamo in azione..."disse entrando in un vicolo ed iniziando a spogliarsi e prendendo il suo costume.
"Ehy!"disse Silk spuntandogli da dietro e sedendosi a gambe incrociate facendo spaventare il neo-eroe.
"Perchè mi stai spiando?"disse riprendendo fiato per mettersi la maschera.
"Roba S.H.I.E.L.D , parlando di altro...che fai?"disse vedendolo uscire con il costume.
"Ho bisogno di un crimine da fermare per farmi qualche foto per ottenere il lavoro al bugle."disse guardandosi in giro.
"Io ne ho uno bello grosso se vuoi."disse Tony da un auricolare sotto la maschera."Sembra che al porto ci sia un'attività intensa."disse l'amico.
"Vado subito!"disse mentre Silk lo seguiva fino alla destinazione."Perchè mi segui?"
"Se vuoi fare l'eroe dovrai pure avure una guida no?"disse continuando a stargli vicino.
"Non mi serve una guida voglio fare da solo..."disse buttandosi sopra una gru che dava la visione sul porto.
"Cristo..."disse Silk spaventata dalla visione.

Il porto era cirocndato da poliziotti che facevano da guardia al porto mentre dei criminali vestiti da pagliaccio stavano girando con delle armi da fuoco mentre delle ragazze in intimo con la faccia truccata venivano messe su un container ed altre, vestite questa volta, che venivano portate e spogliate per farle truccare mentre sopra un container Pagliacci, il trafficante e assasino che si era scontrato contro i Champions, che guardava soddisfatto.

"È una catena di montaggio: le ragazze vengono rapite, poi spogliate, truccate ed in seguito sono vendute o portate su quei camion ma come può essere? Pagliacci è stato colpito da Hulk e sembra fresco come una rosa...
È tutto sospetto, dobbiamo chiamare aiuto e elaborarare un piano d'attacco..."disse ad Alessio che guardava disgustato come gli uomini stesso ridendo di quelle povere ragazze.
"Io ho un piano : attacco!"disse buttandosi contro un criminale che stava spoglaindo le ragazze."Siete dei maiali!"disse prendendo le armi a quell accanto per poi spazzarli via facendo avvertire dei polizzioti i quali provarono a colpirlo facendo solo cilecca.
"Soprattuto voi polizzioti! Dovreste essere l'esempio di tutti ed invece vi fate addomesticare per dei soldi!"disse sbattendoli su dei container per poi legarli.
"Scappate ragazze!"urlò lanciando via una delle due volanti che faceva da barriera per le ragazze e prendendo l'altra come scudo per difendere le ragazze.
"Devi ascoltarmi per una volta hai capito!"disse Silk aiutandolo da dietro con le ragazze.
"Che potevo fare,lasciargli fare!? Non ho neanche messo la camera per quanto sono arrabbiato!"disse lanciando via anche la seconda auto.
"NON DI NUOVO!"urlò Pagliacci prendendo un bazooka vedendo il putiferio.
"Attente!"urlò Spider-Boy usando un container come scudo creando fumo che distrasse Pagliacci che venne subito preso da Spider-Boy e sbattuto violentemente faccia al muro.
"Complimenti topo di fogna! Sei il primo schiavista che catturo lo sai?! Sei disgustoso molte di loro sono minorenni!"urlò mentre arrivava la polizia che catturò gli uomini che riuscì a trovare e Pagliacci stesso che veniva guardato da Alessio con aria di rabbia.
"Ragazzo, hai un secondo?"chiese una figura robusta e anziana: un uomo sula cinquantina coi capelli bianchi col ciuffo, dei baffoni e il viso severo si avvicinò a lui "Sono il nuovo capitano della polizia . Thomas Worringon, ed a nome di tutta la città vi ringraziamo per il vostro servizio alla comunità."disse stringendo entrambe le mani per poi far andare via i due eroi ognuno per conto suo.
"Non ho fatto neanche una foto, devo trovare un altro crimine..."disse notando che la macchinetta era accesa."Venti foto? Non è possibile, vedrò di capire più tardi..."disse mettendo la fotocamera nella cintura per poi oscillare via mentre sotto i media
davano la notizia che Spider-Boy era ufficialmente in città e lo sapevano tutti anche alla De Siat parfume dove il ragazzo stava guardando la TV insieme alla sua gang.

DE SIAT PARFUME ORE 21:30

"Quello scarafaggio ci ha fatto perdere molte ragazze, ci sono arrivate quante?"disse un membro della gang molto più basso anche di Adrien.
"Abbiamo ricevuto trenta ragazze oggi..."disse Cinthia in un vestito nero al giovane boss che guardava la tv con un ghigno.
"Tutto bene boss?"chiese Jork guardandolo in faccia.
"Io l'avevo avvisato..."disse facendo roteare i suoi bastoni tranquillamente"Ma ha fatto l'idota ed io lo dovrò amazzare! Che ne dici Cinthia, vuoi aiutarmi nella disinfestazione?"disse tirando il bastone contro un quadro che mostrava lui sua madre e un uomo elegante con i suoi stessi capelli, il quadro sembrava già disrutto ma solo sul lato dell' uomo.
"Certo signorino."disse la donna facendo un leggero inchino per poi andarsene.

CASA DI ALESSIO MARINO ORE 21:30 Il ragazzo ritornò a casa sua dalla finestra con ancora il costume quando scese giù dal muro e si sfilò la maschera. "Sembra che da oggi sono ufficialmente Spider-Boy."disse sorridendo.

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Capitolo 3
*** Scontro a cinque stelle ***


GIOVEDì
3 OTTOBRE 2017 ORE: 20:30

Il giovane Alessio aveva appena salvato almeno trenta ragazze scomparse da dei trafficanti e si era ritrovato delle foto scattate della sua battaglia al porto senza sapere chi fosse stato. "Devo ringraziare il mio stalker..."disse prendendo il telefono per chiamare Carly

, la giornalista conosciuta giusto oggi. "Pronto?"chiese lei. "Ho le foto dello scontro al porto, le darò subito."disse rimettendosi la maschera per poi uscire di casa dirigendosi immediatamente verso il giornale. "Sei tornato Alessio?"chiese la signora Brant.
 "Sì, con le foto!"disse mostrandole la macchinetta.
"Ottimo, chiamo subito Robbie e ci prepariamo per domani."disse chiamando l'editor dal suo ufficio il quale esaminò le foto in maniera soddisfatta. 
"Alessio, le tue foto sono da prima pagina, benvenuto al bugle!" disse dando una pacca al ragazzo.
 "Grazie signore, vorrei urlare e festeggiare ma probabilmente mi licenzierebbe subito."disse ricambiando il sorriso.
"Tieni questo anticipo e godi telo."disse dandogli cento dollari. "Grazie mille signore!"disse entusiasta per poi uscire e tornare a casa come Alessio per abbracciare la madre. "Hai avuto il lavoro?"chiese la madre
"Sì, con un piccolo anticipo!"disse mostrando la banconota. 
"Ottimo, ora vai a riposare!"disse la donna. Alessio stava steso sul letto e dormì pensando alla sua nuova vita come eroe.

VENERDÌ 4 OTTOBRE ORE 6:30 

 Il giorno dopo Alessio fece colazione, si cambiò in fretta pronto per iniziare la giornata di scuola.
"Ciao mà ci vediamo!"urlò chiudendo la porta e scendendo le scale; lungo la strada Alessio incontrò di nuovo Stan allegro e sorridente come sempre sulla sua bici."Alessio! Cosa mi dici di bello?"disse l'anziano.
"Ho appena avuto un lavoro al Bugle, come fotografo!"disse sorridendo.
"Allora queste sono tue? Ottimo lavoro ragazzo!"disse andandosene ma non prima di dire un'altra cosa al giovane "Ricordati sempre: Excelsior!"urlarono i due in coro per poi ridere. 

"Alessio!"disse una voce molto familiare: Cathy vestita con una giacchetta di pelle nera con leggins e minigonna bianca.

"Cat, che ci fai qui?"chiese mentre i due camminavano assieme. 
"Ti dispiace?"chiese in un tono di finta innocenza. 
"No, se vuoi facciamo la strada assieme...se non hai paura che qualcuno ti veda con me?"disse mentre andavano. 
"Che ne dici se saltiamo la prima ora?"chiese lei con un sorrisetto malizioso prendendolo dalla felpa nera con la doppia D rossa dietro. 
"Non possiamo!"disse lui agitato.
"Per un'oretta non succede nulla, dai!"disse lei tentandolo, tentazione a cui cedette. 
"Ok, ma dopo torniamo a scuola!"disse lui alla ragazza che alzò la mano come se dicesse "lo giuro". 
I due andarono a farsi un giro per il forest hills coffe shop per fare colazione insieme.
"Cosa volete?"chiese il barista. "Due cioccolate calde con panna grazie!"disse passando una dieci dollari"Tenga il resto."aggiunse portando Alessio su un tavolo dal braccio mentre davano la notizia di Spider-Boy alla TV. "Sembra che Silk si sia trovata un nuovo amico: Spider-Boy! Il giovane eroe ha lottato fianco a fianco della donna ragno contro dei trafficanti di esseri umani salvando trenta ragazze scomparse da mesi."disse una bionda alle telecamere. 

"Quella era titubante..."disse la ragazza prendendo la sua cioccolata.
"Davvero?"chiese lui confuso.
."Spider-Boy ha aiutato tante ragazze e lei ha solo bloccato uno o due tizi."disse continuando a bere la bevanda. 
"Oh..."disse annuendo"bene."disse prima di essere chiamato da una voce familiare.
 "Alessio Marino!"disse la detective mostrandosi al ragazzo"Mariniamo la scuola?"chiese vedendolo"Con la ragazza poi..."disse
con un sorrisetto. 
"Come stà la bambina Jess ?"chiese cercando di cambiare discorso.
"Non mi freghi bello..."disse prendendo una terza sedia da un altro tavolo e sedendosi dal lato opposto.
"Ehy! Stavamo per sederci noi!"urlò un ragazzo prima che la donna lo guardò con intensità per poi andarsene.
"Jessica Jones: detective, ex-eroina e moglie di Luke cage; sai mio padre mi ha parlato di te."disse la ragazza osservandola.
"Serio principessa?"disse alzando il sopra ciglio.
"Sì, dice che hai problemi con l'alcol."disse lei con un sorrisetto cattivo. 
"Tanti, molto più di quelli che credi...comunque chi è tuo padre?"disse prendendo un croissant da Alessio. 
"Robert Janseen, lo conosci?"disse lei. 
"Oh sì: il filantropo, beh piccioncini...divertitevi e tu stai buono!"disse indicando Alessio per poi andarsene. 
"La conosci?"chiese al ragazzo
. "Amica di mamma...e per amicaintendo che viene al locale a bere."disse lui finendo la bevanda e alzandosi insieme alla ragazza per continuare il loro giro.
"Allora, oggi è il funerale di tuo nonno?"disse lei al compagno che annuì al pensiero."Spero che trovino chi ti ha fatto questo."disse lei. 
"Ti ringrazio."disse mentre il telefono squillò e rovinò il momento tra due
"Sì pronto?"chiese lui scoprendo che era il suo migliore amico. 
"Ehfratello dove sei, a scuola non vieni?"chiese Tony 
"Tony..."disse prima che la ragazza prese il telefono per poi chiudere la conversazione."
Perchè l'hai fatto!?"chiese confuso mentre lei correva verso una giostra con il suo telefono. "Dai Cat ridammi il telefono..."chiese annoiato.  
"Prima devi salire qui!"disse su una sbarra di ferro della giostra come se fosse la sbarra della palestra di ieri.
della palestra di ieri, iniziando a dondolare le gambe mentre Alessio stava salendo per raggiungerla si mosse verso un'altra sbarra.
"Da questa parte!"disse mostrandogli il telefono e iniziando a vedere la rubrica.
"Non hai il mio numero, dovresti averlo se dobbiamo studiare assieme, fatto aggiunto!"disse sorridendo mentre Alessio cercava di raggiungerla. "Dai ridammi il telefono Cat, dobbiamo andare a scuola!"disse stufo della ragazza la quale continuava a muoversi tra le sbarre. "Vieni a prenderlo, mi sàche ci riesci..."disse lei mentre lui salliva sulle sbarre cercando di non fare troppo il "ragno" e alla fine riuscì a prenderla dal braccio. 
"Presa! Dammi il telefono e andiamo a scuola."disse sorridendo riprendendosi l'apparecchio e iniziando a camminare verso l'istituto dova arrivarono. 
"Fratello! Che è succeso con il cellulare?" disse Tony
 "Ho passato la prima ora con Cat..."disse aprendo l'armadietto. 
"Eri ricattato?"chiese Julia confusa. 
"Non ero ricattato..."disse prendendo il libro di chimica. "Una pistola alla testa?"chiese Tony
. "Quello è comunque ricatto!"disse
guardando l'amico. "E se Cat fosse innamorata di te!"disse Rosa sognante."Non  sarebbe stupendo?" 
"O se ti stesse pianificando uno scherzo."disse Julia mentre entravano in classe.
 "Non è così crudele."disse
Tony"La sua è una cattiveria alla Shocker non alla Tezchio Rozzo! Per quello abbiamoAdrien."spiegò sedendosi vicino al migliore amico. "Allora, oggi che farai? Esci a fare il culo a qualche nazi?"bisbigliò Tony.
 "Non ci sono nazi a New York...o almeno credo."rispose lui"Sarebbe fico picchiare un
nazi..."disse mentre il prof delirava sulla grandezza di Otto Octaviuse della stupidità della generazione odierna, ancora. "Voi ragazzini siete tutti stupidi, questa lezione è basilare! Il mio amico Otto
Octavius era in grado di fare questo e altro alla vostra età! Sono disgustato!"sbraitò l'uomo. L'ora continuò fra sbraiti,insulti e scleri del professore tedesco quando la classe uscì fuori per la lezione del professorCoulsono come lo conosceva Alessio l'agente Coulson dello S.H.I.E.L.D il quale lo doveva tenere d'occhio il ragazzo.
 "È davvero una spia il prof?"chiese Tony guardandolo. 
"Sì Tony l'ho già detto è una spia che lavora per un tipo orbo che somiglia a Samuel L Jackson!"disse alzando la voce. 
"E dice di conoscere tuo zio?"continuò lui"Come fà?"chiese confuso.
 "Non sò..."disse guardando il prof. 
"Oggi voglio parlarvi della definizione di eroe: nella letteratura classica l' eroe era colui che compieva atti di coraggio che spesso comportavano il suo stesso sacrificio. Probabilmente la parola eroe è ricollegabile al verbo servo: questo ci vuole enfatizzare che l'eroe è servodella gente. Qualcuno miriesce a fare un esempio o scelgo io?"domandò guardando la classe. "Signor De Siat, vuole rispondere lei?"chiese indicandolo. 
"Gli eroi sono tutti degli idioti: "se uno ha un dono lo deve tenere persè." Mi diceva sempre questo mio padre..."disse sorridendo. 
"Siamo in un mondo di eroi Adrien:Capitan America,Iron Man,Hulk,Wolverine,Spider-man e molti altri hanno speso la loro vita a proteggere noi tutti."spiegò l'uomo.
 "E infatti possiamo notare che fine hanno fatto...ormai chiunquepotrebbe fare l'eroe,basta avere il pigiamino."rispose lui facendo ridere tutta la classe.
 "Io non sono d'accordo: senza gli eroi la gente soffre e sifàmale! Siamo in un mondo assurdo dove gente come Frank Castle esce di casa armata di mitra e spara anche al più piccolo ladruncolo, senza eroi saremmo persi!"disse Tony alzandosi "Spider-Boy ha salvato trenta ragazze, alcune delle quali di questa scuola, senza il suo intervento avrebbero potuto essere schiave del sesso di quel lardoso simil Jabba di Fisk!"disse alzandosi. 
"Solite cavolate da nerd..." disse senza neanche voltarsi.
 "Se avessero fatto male a una tua amica? Ah già è vero, non hai amici nè maschi nè femmine!"disse sorridendo. 
"Non insultare Adrien!"disse Evan girandosi. "Calmiamoci tutti e sediamoci."disse il prof pacatamente e calmando la situazione. La lezione continuò normalmente per altri quindici minuti per poi uscire per andare in mensa. 
"Fratello: ascolta."disse usando una radiolina. 
"Abbiamo informazioni shoc: la nota mafiosa Felicia Hardy alias la gatta nera ha preso in ostaggio il direttore del The Riz con vari super criminali; la polizia è totalmente bloccata e dentro il palazzo ci sono anche la famiglia del direttore e i vari ospiti e lavoratori del hotel. Vi informeremo appena possibile."disse la voce di TheFact facendo scattare Alessio. 
"Devo andare..."disse vedendo l'amico. 
 "Ti copro le spalle!"disse dandosi il cinque e poi il pugno.
il ragazzo corse verso il tetto incontrando Julia e Rosa. 
 "Ehy Ale, andiamo a pranzo?"disse vedendolo scappare sulle scale per il tetto.
"Dove stà andando?"chiese a Tony. 
"Problemi allo stomaco, gli passeranno."disse coprendo l'amico usando una scusa mentre il supereroe stava salendo su ltetto e cominciando a spogliarsiper rimanere solo col suo costume a cui aggiunse la maschera dentro lo zaino per poi gettarsi verso l'hotel dove la criminale stava con il proprietario legato e picchiato, davanti. "Ti prego Felicia, lascia mio figlio e mia moglie, loro non hanno fatto nulla! Sono io quello che ti deve i soldi!"implorò mentre due criminali lo tenevano.
 "Arold...mi spiace molte, ma è stata colpa tua."disse mentre prendeva un martini
"Mi hai chiesto un prestito e io ti ho dato anche di più e non ho avuto nemmeno uno spicciolo o sbaglio ragazzi?"chiese ai suoi uomini. "No capo, si merita una lezione."disse un con un costume viola e blu: anguilla, il criminale elettrocineta
. "Grizzly, come vanno le cose sotto?"chiese alla radio. "Gli sbirri non entrano boss!"disse un bestione vestito da orso. "Ottimo: portate il bambino e la donna al covo!"ordinò a
Speed Demon e a Blizzard
i quali presero con forza gli ostaggi e li obbligassero a salire mentre Alessio stava raggiungendo la destinazione grazie a un elicottero il quale gli dava un passaggio. 
"Grazie amico di avermi dato uno strappo!"disse lui. "Grazie a te per aver aiutato mia nipote a fuggire da quei porci!"ricambiò mentre Alessio si gettò via dal veicolo e volteggiò verso l'attico sfondando la finestra per atterare davanti alla felina. 
"Sei in arresto!"urlò il ragazzo. 
"Che divertente, ma hai altro a cui pensare tu..."disse con un sorrisetto malefico.
 "Sarebbe a dire?"chiese confuso mentre si metteva a fare scudo a Arold.
 "Me!"urlò una voce che lo colpì con un pugno che diede una forte scossa a Spider-Boy venendo scaraventato sul muro. 
"Come và piccolo pezzo di letame? Non credevi di vedere il vecchio Shocker così in fretta, dico bene!"urlò assestandogli un poderoso montante allo stomaco facendolo andare sul soffitto per poi ricadere a terra"Ed ora di vedere ciò che fanno i miei nuovi guanti!"disse dandogli un pugno verso la schiena che sfondò il pavimento della stanza creando un buco.
 "Wow...mi sento uno schifo..."disse Alessio cercando di riprendersi non facendo attenzione al suo senso di ragno che l'avvertiva di un altro pugno del criminale diretto verso la faccia. 
"Mi hai umiliato la scorsa volta, ma non capiterà di nuovo grazie ai miei guanti nuovi e pensa che è un'idea di un riccone italiano che ha dato degli scarti al riparatore!"disse colpendolo in pancia mandandolo contro il bagno della camera mentre squillava il telefono del ragazzo. 
"Pronto?"disse rispondendo alla sua collega. 
"Alessio, sei ancora a scuola? Ho bisogno di te per le foto. "Chiese la ragazza. "Sono al Ritz
..."disse ancora stordito mentre il criminale gli andava addosso. "Da solo e sei uscito dalla scuola?! Sei matto potevo chiedere un permesso io!"disse
menetre
Alessio schivava i colpi di Schultz
. "Mi spiace ma sono dentro ciao!" urlòchiudendo "SaiShocker, mi chiedo una cosa:perchèvuoi farmi male, insomma Spidey ti batte un giorno sì l'altro pure e non mi sembra che tu lo odi così tanto."disse
sparando ragnatele ai suoi guantoni.
"Ma almeno lui è un adulto! Hai idea di cosa si provi a essere sempre preso in giro per i tuoi fallimenti, sia quando eri giovane che ora?!"disse colpendo la parete e frantumandola."Ogni giorno sentoi
criminali che mi indicano e dicono cose tipo: "Guardate è quello che si fà battere dai bambini con la felpa!"o"Ehy, è l'uomo cialda!". Non sai quanto sia frustante!"urlò prima di essere colpito da un calcio in faccia dal quale si riprese subito per ripartire a colpirlo. "Sò cosa significhi essere derisi, ma non mi metto
a fare male alla gente per divertimento come te!"rispose tirandogli una sedia contro. "È differente!"urlò sparando un fascio di energia cinetica che colpì il ragazzo facendogli sfondare varie pareti delle camere. "Tu dovresti vedere qualche psicologo!"urlò dandogli un pugno sulla faccia mandandolo a terra per un
pò."Devo capire comeSpideylo batteva, pensa Marino,pensa!"pensò il ragazzo ricordandosi come Spider-Man
battevail criminale: il costume! "Ora ricordo! Il costume è l'unica cosa che lo protegge dalle vibrazioni che viaggiano verso di lui!"urlò vedendo il
costumedel criminale che lo raggiungeva dai muri e si incastrò in una maceria e vedendo l'occasione il ragazzo approfittò per tirargli un pugno che strappò la manica del costume.
 "Oh m@!*a, ho perso una manica!"urlò il criminale mentre Alessio iniziava a riempirlo di pugni e calci. "Ora non puoi più usare il guanto ma sopratutto..."disse saltandogli sullo strappo e tirando via verso la schiena.
"Ora ti ho battuto!"disse strappandogli quasi tutto il costume lasciandogli una parte della maschera e i pantaloni per poi essere stordito definitivamente ed essere
privato dei guanti.
"E resta giù!"urlò indicandolo per poi dirigersi verso la camera dove era iniziato il tutto e notando che l'uomo e la gatta erano
scomparsi. "Dove saranno?"disse mentre sentiva delle pale di un elicottero che si avvicinavano"Il tetto..."disse correndo verso la porta del tetto dove l'elicottero era appena arrivato e stavano caricando gli ostaggi sul veicolo. 
"Mi occupo io di lui!"urlò anguilla lanciando scariche elettriche dalle mani per tentare di colpire il ragazzo mentre un elicottero di TheFact sorvolava il palazzo.
 "Come possiamo vedere il vigilante Spider-Boy è sul tetto e stà cercando di salvare il proprietario del hotel dai criminali"disse una reporter vedendo lo scontro.
 "Fermati così ti friggo!"disse il criminale prima di essere spedito verso l'elicottero che venne colpito alle eliche dalle ragnatele che stavano scaricando. 
"Sono a corto di fluido!"disse prendendo una cartuccia e ricaricare il bracciale mentre il criminale velocista cercava di levare la ragnatela rimanendo bloccato da un'altra palla di tela. 
"Ora ci siamo io e te gatta!"urlò andandole contro prima di essere colpito da una frustata e poi un calcio. 
"Non  sono stupida, per ora hai vinto ma la prossima volta ti seppellisco!"urlò fuggendosene via per poi essere presa da una ragnatela sparata da un altro e più conosciuto giustiziere: l'amichevole uomo ragno di quartiere o Spider-Man, l'eroe che aveva ispirato Alessio ad essere Spider-Boy! 
"Scusa Felicia, ma devi stare in galera per un pò..."disse per poi girarsi verso Spider-Boy"Tu sei Spider-Boy, gran bel look e scelta di colori: arancione al posto del rosso e celeste alposto del blu, ottimi!"disse mentre il giovane ammirava il suo idolo che gli faceva i complimenti. "Oh cristo, sono felice dei complimenti: lei è la mia ispirazione, il mio idolo!"urlò guardandolo. "Così vestito non potevi essere fan di Devil."scherzò lui"Vai la pausa pranzo finirà tra: sei minuti..."disse vedendo l'orologio. "Cavolo, devo andare, può pulire lei?"disse per poi andarsene di nuovo verso la scuola a cui rimaneva ancora altre tre ore.
"Tony: sono sul tetto!"disse rivestendosi e scendendo per l'ora di cucina, ora in cui era molto bravo. "Allora come'è stato?!"chiese l'amico mentre si correvano incontro. "Epico è successo..."disse prima d'incontrare
Cat nei corridoi. "Ale, hai scordato questa."disse dandogli la fotocamera. "Grazie Cat, domani possiamo vederci per studiare o hai da fare?"chiese lui.
 "Vediamoci domani pomeriggio a casa mia: mio padre non c'è, sarà a Bari per un viaggio di lavoro tutta la settimana e quindi siamo soli a eccezione dei domestici. L'indirizzo è : 272 E decima strada,Manhattan" disse lei per poi sorridergli. "Ok, ci vediamo domani!"disse mentre si allontanava. 
"Amico,ora la puoi stalkerare!"disse sorridendo. "Zitto Tony!"disse dandogli un pugnetto.
 La scuola finì di nuovo e Alessio venne avvicinato dal professor Coulsonil quale voleva fargli i complimenti per l'ottimo lavoro e offrirgli un passaggio a casa.
 "Ragazzo, sei stato incredibili: grazie a te la gatta non farà del male a nessuno ed hai salvato delle vite. Cosa farai ora eroe?"chiese 
"Devo andare al funerale di mio nonno, è oggi."disse lui con tristezza nella voce. "Capisco...mi spiace."disse continuando la strada. 
"Hai qualche preferenza di musica?"chiese.
 "Gli AC/DC, i Queen ,Fall Out Boy,Kiss e altri..."disse lui. "Bei gusti!"disse sorridendo. "Grazie: mio zio mi
faceva ascoltare la sua musica da piccolo, credo sia così che mi èvenuta la passione."disse sorridendo mentre metteva "Iwas made for love you" dei Kiss. 
"Tuo zio è uno in gamba, un bravissimo uomo!"disse sorridendo. "Lo conosce anche lei?"chiese confuso. "Non dovrei dirtelo ma tu sei un eroe quindi...sì conosco tuo zio, Marco Torre: agente dello SHIELD e ottimo tiratore."disse sorridendo mentre si avvicinavano a casa della madre dove era parcheggiata una Harley Davidson V-Rod nera. 

"Ehy è la moto dello zio!"disse entusiasta per entrare nel locale dove un uomo alto e con
musculatura media con capelli castani e occhi del suo stesso colore. 
"Zio!"urlò il ragazzo. 
"Alessio!"disse vedendo il nipote e abbracciandolo. "È bello rivederti zio! Anche se è in questi casi..."disse triste. 
"Tranquillo,sò cosa provi: lui è stato padre per te come lo è stato con me!"disse al nipote che chiese se poteesse seguirlo in camera sua con una scusa su un problema con una ragazza. "Allora, chi è la fortunata?"disse sorridendo. 
"Non c'è una ragazza, ma devo mostrarti una cosa..."disselevandosi le scarpe e avvicinandosi alla parete per iniziare a scalarla causando lo stupore dello zio.
"Quellodi ieri al porto eri tu!"disse stupito mentre il ragazzo annuiva."Da quanto sei così?"chiese sotto voce.
 "Quattro giorni..."disse il nipote. "Cavolo se ti dai da fare...tua madre non deve saperlo!"disse indicandolo. 
"Ovvio che non lo saprà..."disse lui."Come non saprà del tuo lavoro per Fury."disse sorridendo.
 "Come fai a saperlo?"chiese lui sconvolto.
 "Il calvo mi ha detto di te, tranquillo non dirò nulla!"disse tranquillizandoloper poi uscire.
"Altra cosa: come faccio a sapere se piaccio a una?"chiese prima di aprire.
 "È tutto nello sguardo ragazzo, ricordati."disse uscendo dalla camera per tornare nel salotto dove squillò il telefono del ragazzo. 
"Carly, tutto bene?"chiese lui. "Alessio ti bacerei! Se non fossi un ragazzino ovviamente..."disse specificando. 
"Di che parli?"disse lui confuso. 
"Delle foto che mi hai inviato: Shocker vs Spider-Boy! L'ha pestato di brutto devo dire...ma poco importa perchè noi saremo i primi ad avere queste foto e tutto grazie a te!"disse felice lei per poi chiudere. "Devo capire chi
fa le foto al posto mio e ringraziarlo."disse
mettendo il telefono in tasca per prepararsi al funerale che si svolse al cimitero Saint Jhon dove il prete iniziò la veglia alla quale preseroparte anche gli amici del ragazzo e i clienti abituali del pub della madre tutti che le davano conforto. "Signore accogli il
nostro buon amico Renzo nel regno dei cieli: padre affettuoso,marito devoto, un gran lavoratore e sopratutto una guida per tutti i suoi cari..."disse il prete. Il funerale andò avanti per mezz'ora quando ci fùl'ultimo saluto alla lapide. 

ORE18:30 

Alessio venne consolato dai suoi amici fino alla fine del funerale quando
tornarano
a casa: la madre apriva il locale e il ragazzo usciva dicendo che andava con
Tony ma in realtà andava a cercare lui: Chat Noir, lo stesso che aveva ucciso, anche se indirettamente, suo nonno per evitare che potesse capitare ad altri.
 "Amico ho un informatore!"disse Tony al computer. "Ovvero?"chiese lui fermandosi su un tetto della zona di
Hell's Kitchen. "Si chiamaTurk Barret
: un criminale che si adatta a tutto: un giorno vende droga, l'altro armi e l' altro ancora ti vende una ragazzina..."disse bevendo una bevanda. "Dove lo trovo?"chiese lui. "Un locale squallido del luogo:
Josie's, passa lì tutto il suo tempo di solito."disse lui.
 "Vado a prenderlo!"aggiunse correndo verso il retro del locale dove il trafficante stava uscendo probabilmente per non pagare il conto. Aspettò unpòper poi balzargli come una tigre. 
"Devil, non stò facendo nulla!"disse lui facendosi scudo con le mani per poi notare il ragazzino e iniziare a ridere. "Oh cristo, mi hai fatto prendere un colpo piccoletto!"disse cercando di andarsene prima di essere preso e sbattuto sul muro con forza.
 "Chat Noir, dove lo trovo?"chiese lui. "Chi?"disse senza vederlo negli occhi per poi essere stretto dal collo"Ok, ok, calma!Stà concludendo un'affare al molo 57 vicino l' Hudson ma non sò altro!"urlò mentre la presa si faceva più forte per poi liberarlo. "
Spera per te che ci sia!"disse per poi uscire dal vicolo e dirigersi al molo con la notte da sfondo dove entrò
nel magazzino che non era protetto. 
"È vuoto..."disse Alessio esaminando il luogo prima cheChatNoir entrasse con al seguitoJork, Bono e una misteriosa donna con una sorta di giubba militare giapponese dai lunghi capelli neri e una maschera bianca. 
"Ricordami di ringraziare quel tipo Bono, in fondo ci ha detto dove trovarlo."disse mentre usciva fuori i suoi baton neri.
 "Ti avevo avvertito no?"disse guardando il ragno con un sorrisetto 

CONTINUA...

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Capitolo 4
*** Nella tempesta ***


VENDERì 4 OTTOBRE 20.30 MAGAZZINO MOLO 57

"Chat Noir... sapevo che se avessi aspettato alla fine ti avrei ritrovato. Oggi resti qui e combatti o scappi con un furgone come la scorsa volta?"disse ironizzando.
"Sono qui per mantenere la mia promessa, ho detto chiaramente:  "molla il costume e non metterti più contro di me" ma tu sei qui con un costume nuovo come per prendermi in giro!"disse con i baton.
"Ed io sono qui per metterti in cella insieme ai tuoi sottoposti, ma ti dò io una scelta: lascia il costume e molla la città altrimenti ti darò la caccia..."disse guardandolo.
"Ti devo ringraziare sai perchè? Mercy digli perchè..."disse con un sorriso diabolico.
"Grazie all'azione contro la gatta nera ora le sue zone sono diventate sue arrivando a dominare più di Mister Negativo."disse la donna con una sorta di tablet.
"Quindi ti dò una scelta: spogliati del costume e vai a  casa e giuro che non ti farò fare a fette da Mercy."disse indicando la porta.
"Grazie, ma preferisco questo!"disse colpendolo con un pugno in pancia.
"Sei morto!"urlò colpendolo con i bastoni sulla schiena.
"Noi che facciamo?"disse Jork.
"Sediamoci e guardiamo questo show !"disse Bono sedendosi.

I due iniziarono a colpirsi furiosamente e Alessio usò la ragnatela per bloccarlo ed impedirgli di muoversi e lo colpi con un calcio sulla faccia mandandolo a terra.

"Ti ucciderò!"urlò lanciando il suo baton che uscì una lama affilata che strappò la ragnatela del supereroe il quale atterò su un pneumatico che lanciò contro l'avversario.
"Basta!"urlò Mercy tagliando l'oggetto volante in due metà con una katana."Signore, lasci che intervenga io!"disse la donna mentre metteva la spada davanti.
"Vediamo cosa sai fare!"urlò Alessio cercando di usare un calcio che venne preso da Mercy per poi essere spedito contro un paio di scatole di legno che si distrussero.
"Sei forte per una donna...non è che sei altro?"disse riprendendosi.
"Sono stata cresciuta dalla mano per essere una risorsa ma Chat Noir mi ha resa libera!"disse lei colpendolo in faccia.
"Libera dici? Ma se sembri un cagnolino che aspetta gli ordini!"disse evitando la lama che comunque lacerò il suo costume per poi essere colpito da un bastone di Chat Noir.
"Bene ora siamo io e te!"disse andando avanti e colpendolo con una ginocchiata mentre era a terra."Lasciamelo!"disse alla guardia del corpo mentre Alessio bloccava il pugno del nemico ed iniziava a rispondere ai colpi.
"Sei un codardo! Colpiscimi da solo se vuoi uno scontro!"disse tirandogli dei calci in pancia.
"Gran bella cosa il vibranio e l'adamantio, eh?"disse tenendosi tutti i colpi."Peccato che tu sia vestito come uno straccione!" disse sorridendo per poi iniziare a dare una ginocchiata nella pancia di Alessio molto più forte facendogli molto male.
"Però io posso fare questo!"disse afferando una cassa e tirandogliela sulla schiena."Tu invece?"disse tirandogli un poderoso pugno in faccia.
"ORA BASTA!" *SNIKT!*" VEDIAMO SE ARRIVA QUALCUNO A SALVARTI!"disse mentre lo infilzava con i suoi artigli nella gamba per poi iniziare a prenderlo a calci.
"Ah!"urlò per poi essere colpito in faccia con i baton per essere colpito di nuovo dagli artigli del gatto quando il senso di ragno scattò e fuggì sul tetto con una ragnatela dato che la porta venne sfondata da un cassonetto tirato da qualcuno che uscì dal buco.
"Toc-Toc..."disse un energumeno di colore con camicia gialla e un gilet nero insieme a Daredevil e l'immortale Iron Fist.
"Io prendo il ragazzo e voi distraeteli!"urlò lanciando il suo baton rosso che iniziò a rimbalzare creando panico generale.
""chiese Danny a Mercy in giapponese la quale estrasse la spada.
""disse lei sorridendo.
""chiese lui alzando un sopracciglio.
""disse cercando di colpirlo.
""chiese cercando di dargli un pugno.
""urlò lei.
"Sparaiamo fratello!"disse Jork prendendo un UZI prima di essere presi da Cage dal colletto.
"Sparite allora..."disse lanciandoli fuori mentre il diavolo custode portava via il ragazzo su un tetto mentre sanguinava.
"Devo tornare là Devil..."disse dolorante.
"Tu non torni da nessuna parte Alessio!"disse il Diavolo di Hell's Kitchen.
"Come lo sai?"chiese confuso mentre Devil lo portava in una casa lì vicino entrando dalla finestra dove una donna di origini espaniche venne sorpresa dal suo arrivo ancora con una divisa da infermiera.
"Devil che ci fai qui?"disse vedendo che poggiava il ragazzo sul divano.
"Le domande dopo, ha bisogno di te!"disse indicandolo.
"Subito!"disse mentre toglieva la maschera di Alessio rivelandone il volto da ragazzino.
"Sei ridotto male...perchè lo fai?"disse mentre iniziava a disinfettare le ferite di artigli e i vari lividi.
"Chi è il ragazzo?"disse la donna mentre metteva un cerotto.
"Su questo posso rispnderti io: Alessio Marino!"disse guardandolo negli occhi.
"Avrà 13 anni se siamo fortunati!"disse sconvolta.
"Quindici!"urlò ancora dolorante mentre il diavolo gli si avvicinava.
"Sei un irresponsabile!"gli urlò"Tua madre ha appena seppelito suo padre e ora tu vuoi fare la stessa fine!"continuò con lo stesso tono di voce.
"Non puoi dirmi cosa fare e poi come lo sai chei sono, mi spii!"rispose urlando al diavolo custode il quale si tolse la maschera rivelando il volto di Matt Murdock, amico e confidente del ragazzo durante le ore al ristorante.
"Se non fossimo arrivati noi a quest'ore quella ti aveva già ucciso!"disse indicandolo.
"Tutte due calmi! Se dovete urlarvi contro fatelo in strada non qui!"disse mentre fasciava la schiena di Alessio.
"Tu e io ora finiamo il discorso!"disse sedendosi su una sedia mentre al magazzino, dove la situazione non era cambiata per nulla, arrivò la polizia guidata dall'agente che voleva arrestare Spider-Boy la prima volta: l'agente Duncan Fors.

"Agente: queste persone sono..."disse Luke prima che la polizia aprisse il fuoco...sugli eroi! Facendo scappare il criminale ed i suoi complici.
"Sono agenti corroti!"urlò Danny al suoo amico.
"Grazie mille Danny, sei promosso a Capitan Ovvio!"urlò Luke mentre faceva da scudo a gli altri due.
"Tranquillo!"disse caricando il pugno del drago per poi uscire e tirare un pugno a terra che creò un'onda d'urto che confuse gli agenti.
"Muoviamoci!"urlò Cage insieme a Rand.
"Signore Noir sono andati via!"disse l'agente al capo che stava in un furgone senza maschera e parruca.
"I defenders sono la cosa minore! Voglio Spider-Boy chiunque lo porti da me sarà millionario! Uccidetelo e vi pagherò, portatemelo e darò il doppio!"urlò furioso chiudendo la conversazione.
"Signorino: posso occuparmene io di lui! Sono stata brava e solo che è arrivato l'Iron Fist in sua difesa!"disse la giovane donna mentre lo medicava.
"No! Sarò io a ucciderlo! Hai già fatto troppo!"urlò come un bambino.
"Certo signorino..."disse in tono sottomesso.

In un vicolo di Hell's Kitchen Turk stava girando quando sentì qualcosa che lo seguiva ed estrasse l'arma.
"Chi c'è!?"urlò mentre dal buio uscì un gattino bianco dagli occhi blu."Tutto qui? Oggi sono paranoico."disse rimettendo l'arma in tasca mentre una corda l'afferò portando nel vicolo.

"Alessio tu sei un bravo ragazzo... e non puoi fare come noi! Questa vita che abbiamo scelto noi è pericolosa e tu meriti di meglio!"disse lui spiegando.
"Lei sà che significica perdere qualcuno e sapere che è colpa tua?"chiese lui.
"...sì..."disse l'avvocato.
"Io voglio che Chat Noir la paghi per ciò che ha fatto a mio nonno, anche se il griletto non l'ha premuto lui!"disse chiudendo il pugno.
"Ti capisco, ma non puoi rischiare la vita per questo!"disse lui.
"Tu, il signor Cage,Danny, Jess e molti altri lo fate! Fate la cosa giusta ogni sera: voglio solo essere utile."disse abbassando lo sguardo.
"Puoi piantarla di fare il bambino? Sei quindicenne ed hai una vita per trovarti una ragazza, studiare e avere successo! Noi abbiamo scelto questa vita ma tu ora hai una scelta: essere Spider-Boy e rischiare ogni volta che metterai quel costume di non poter più abbracciare tua madre o essere una  persona che vivrà una vita lunga e senza nemici: niente Chat Noir, Goblin, Kingpin o altri che ucciderebbero te e tutto ciò a cui tieni!"disse vedendo che il ragazzo non rispondeva ma si alzava.
"Scelgo di fare la cosa giusta: scego la vita da eroe come avete fatto voi. Non lo farò per sentirmi meglio ma per far sentire meglio quelli che amo e se morirò nel mentre spero che sarò stato di esempio per tutti i ragazzi che come me hanno poteri ma non li usano. Grazie signor Murdock..."disse rimettendosi la maschera per poi correre verso casa sua dove la madre lo stava aspettando in piedi.

"Dobbiamo parlare: siediti!"ordinò lei.
"Senti mà sono stanco e vorrei dormire..."disse lui mentre la madre toglieva il cappuccio della felpa per mostrare il volto livido di colpi.
"Oggi sei entrato in ritardo a scuola e ora torni massacrato di botte! Cosa stà succedendo?"disse lei mentre il ragazzo aveva gli occhi rivolti verso il pavimento.
"Guardami in faccia!"urlò mentre Alessio alzava lo sguardo guardando la madre.
"Ho visto un tizio che picchiava una donna e l'ho aiutata..."spiegò con tono monotono.
"È questo lo definisci aiutare! Sei pieno di lividi! Ho perso  mio padre e non voglio perdere anche il mio unico figlio, voglio che tu capsica!"disse lei iniziando a piangere mentre il figlio le dava supporto.
"Mi dispiace mamma, stavo cercando di evitare che la uccidesse..."disse lui abbracciando.
"Lo sò, piango per ciò che ti ho detto: non aiutare il prossimo?! Che razza di madre sono se ti dico certe cose?!"disse lei ancora in lacrime mentre il figlio l'abbracciava.
"La migliore del mondo, è ovvio che tu dica certe cose dopo ciò che hai passato..."disse abbracciandola.
"Sei il mio eroe Ale..."disse continuando ad abbracciarlo.
"Grazie..."disse sorridendo per poi andare a letto.

Il ragazzo dormiva tranquillamente quando sentì qualcuno che bussava alla sua finestra: Cindy Moon o Silk.

"Che ci fai qui!"chiese Alessio in pigiama blu con ragnetti neri.
"Sono passata per vedere se eri tutto intero!"disse lei togliendosi la sciarpa alla bocca.
"Sono intero ora vattene!"disse sussurando mentre lei entrava nella camera"Prego accomodati..."disse alzando le mani al cielo.
"Ti ho visto al Riz e mi sono agitata!"disse lei.
"Perchè non sei venuta allora?!"disse bisbigliando.
"Ero occupta in roba segreta ma hai conosciuto Peter almeno!"disse lei.
"Chi è Peter?"disse mentre dalla scala antiincendio usciva Spider-Man.
"Questo idota..."disse mostrando dei capelli castani e occhi azzuri."Mi chiamo Peter Parker e sono stato morso come te da un ragno radioattivo a quindici anni e come te ho perso qualcuno che amavo."disse lui guardando il ragazzo.
"Cristo...sono onorato di incotrarla di nuovo così da vicino!"disse alzando la voce.
"Grazie per essere utile al mio quartiere..."disse lui guardandolo con fiducia"E ricordati: da un grande potere derivano sempre grandi responsabilità!"disse andandosene mentre il ragazzo si stendeva sul letto e si addormentava.

SABATO 5 OTTOBRE 7.30

Alessio uscì come di consueto da casa per andare a farsi un giro con i suoi amici e si fermò a prendere il suo amico Tony da casa.

"Buongiorno signora!"disse Alessio alla madre di Tony che aveva gli stessi capelli del figlio ma molto più lisci.
"Buongiorno Alessio: come và?"chiese la donna.
"Non c'è male, ho un lavoro al bugle come fotografo adesso!"disse mentre l'amico usciva dalla sua stanza vestito per poi chiuderla a chiava e uscire.
"Allora bello sei dispiaciuto che io non sia Cat?"disse sorridendo per abbracciare l'amico e far finta di provare a baciarlo.
"Preferirei baciare il sedere di un mulo che la tua faccia!"esclamò ridendo.
"Ma se avessi i capelli biondi e mi chamassi come un certo animale mi baceresti?"domandò.
"Cresci un pò!"disse continuando a camminare.
"Dai amico stavo scherzando! Piuttosto...com'è andata ieri con Turk?"disse lui.
"Che mi ha indicato Chat ma lui mi ha massacrato!"disse"Comunque lo troverò ma dovrò cavarmela da solo..."disse pensando a ieri.
"Non sei solo finchè c'è il tuo uomo sulla sedia!"disse mettendogli un braccio attorno al collo.
"Grazie Tony!"disse lui mentre si avvicinavano a prendere Julia e Rosa da un bar, le quali stavano facendo colazione.
"Ehy ragazzi come và?"chiese Rosa tenendo un giornale con l'articolo di Spider-Boy mentre Julia leggeva un libro.
"Bene e a voi?"chiese Tony.
"Al solito..."disse la ragazza asiatica"avete sentito di quel criminale Turk?"disse lei.
"Già è stato ritrovato in un vicolo di Hell's Kitchen con tre graffi sulla faccia e legato da una sorta di cavo."disse la bionda parlando.

I due amici si guardarono incuriositi e stupiti dalla notizia.

"Parlando di altro: secondo voi chi è Spider-Boy?"disse Rosa guardando una sua foto"Secondo voi è bello senza la maschera?"disse voltandosi.
"Non credo, secondo me è un nessuno come me o Tony."disse indicando l'amico.
"Non dire così Ale, tu non sei un nessuno!"disse rincuorandolo.
"Ehy se fossi un nessuno come farei a uscire con Julia?"disse mettendogle il braccio attorno.
"Te lo stacco se ci provi di nuovo..."disse leggendo il libro con il titolo:"Storie della morte in occidente".
"Amo il fatto che i ragazzi possano essere eroi: Spider-Boy, Ms Marvel, Nova, lo Spider-Man nero e rosso e anche gli altri. Vorrei essere anch'io come loro."disse speranzosa.
"Magari un giorno lo saremo tutti."disse Alessio all'amica.
"Continua a crederci...i fantastici nerd! Che titolo..."disse Julia sempre leggendo il libro.
"Profumo nuovo Rosa?"disse sentendo un'aroma di cacao e vaniglia con una punta di qualcos'altro di familiare.
"Sì, l'ho creato io in casa!"disse lei fiera.
"Complimenti hai talento miss Parfume, se vuoi diventare una supereroina ti ho anche dato il nome!"disse mentre entravano a Central Park vicino alla giostra dove si teneva un concorso  con sponsor la De Siat Parfume.

                                                                                                                 

"Neanche nel week-end riesco a ribelarmi di lui..."disse accigliato.
"Tranquillo: non lo vedo nè sul palco nè dietro le ragazze contendenti, sarà a casa sua a gustarsi del caviale servito da quella gran donna della sua segretaria...vorrei essere lui avvolte."disse prendendo l'amico.
"Alessio, che ci fai qui?"disse Carly uscendo dalla folla
"Stavo facendo un giro con i miei amici e tu?"disse guardando la collega.
"Devo scrivere un articolo su questo concorso, niente di speciale, non servono nemmeno delle foto!"disse lei al ragazzo.
"Signori le nostre due partecipanti: Kara Robertson e Aurora Mastriani tra pochi secondi sapranno chi è la fortunata vincitrice del nostro concorso!"disse mentre appariva sullo schermo la faccia della vincitrice"Kara Robertson!"urlò mentre la sua avversaria andò via umiliata tornando nel suo loft senza neanche rivolgere la parola al suo domestico gettandosi direttamente sul letto.
"Non è giusto! Sono più bella di lei, ho talento, carisma e sopratutto il mio stile è da regina!"urlò lei lanciando contro la TV il telecomando rompendola.
"Hai ragione sai...dovresti esserci tu al posto suo..."disse un uomo vestito in modo elegante con dei capelli neri tirati indietro.
"Chi sei tu!"urlò la ragazza prendendo un ombrello viola in mano.
"Scusi le maniere signorina: io sono Loki e sono qui per offrirle ciò che più desidera: potere."disse sorridendo malignamente.
"Continua..."disse avvicinandosi.
"Tu sei stata umilata da qualcuno che credono sia migliore di te ma con mio potere farò si che tu possa avere ciò che meriti: un regno di una regina..."disse accarezzandole il viso e asciugando le lacrime.
"Cosa vuoi in cambio?"disse la ragazza.
"Solo vedere quel tuo adorabile viso sorridente. Sono un benefattore io e non pretendo nulla in cambio."disse sorridendo per prendere la mano dello sconosciuto mentre le nuvole iniziavano a ingrigirsi. 
"Io Loki figlio di Laufey re dei giganti di ghiaccio ti dono il potere della tempesta per prendere ciò che è tuo di diritto!" una strana energia iniziò fluire dalle mani del benefattore a quelle delle ragazzina per poi causare un boato.
"Cosa è succeso"disse mentre Loki le passò uno specchio per guardare il suo nuovo aspetto: i capelli un tempo castani ora erano neri pece con un ciuffo di capelli bianchi, i suoi occhi erano circondati da quello che sembrava il mascara ma tutto incrostato e sbavato attorno gli occhi ore color giallo brillante.
"Sono...sono...stupenda!"urlò in maniera gioiosa prendendo lo specchio.
"Ora vai e prendi il tuo regno!"disse sparendo prima che dalla porta entrasse il suo maggiordomo.
"Signorina Aurora, tutto bene!?"urlò prima di essere colpito da una scheggia di ghiaccio nel cuore.
"Aurora è morta! Ora c'è solo Climatrical: nuova regina di New York!"disse lei per poi prendere un rossetto viola per guardarsi allo specchio"Wow ma stò benissimo con questo colore!"disse lei per poi prendere un vestito totalmente viola e dei lunghi guanti bianchi e stivali neri per poi volare verso il parco dove i giornalisti stavano intervistando la vincitrice.
"Cosa le ha portato la vittoria?"chiese Carly.

Mentre la domanda veniva posta il senso di ragno di Alessio scattò e andò via per cambiarsi in caso di pericolo.

"Lascio qui la fotocamera...così per una volta le foto le farò..."disse andando via.
"Credo il mio carisma e il mio..."disse prima di essere congelata in un blocco.
"Sangue freddo!"disse la criminale in volo per poi iniziare a ridere come una pazza per poi scendere al suolo.
"Salve a tutti New Yorkesi! Io sono la vostra regina: Climatrical! Ora se siate così gentili a inginoccharvi..."disse sorridendo metre la gente la guardava male."IN GINOCCHIO, ORA!"disse battendo il suo ombrello a terra creando un fulmine causando lo spavento dei civili.
"Ecco visto?! Non è più semplice quando la gente segue gli ordini? Non è anche più sicuro per voi...e i vostri figli."disse puntando l'ombrello verso un bambino di appena sette anni."Chinate la testa e dite che mi amate!"disse alzando le braccia.
 Tutti i civili fecero come richiesto, tranne uno: Stan; il quale non aveva intenzione di piegarsi alla ragazzina.
"Sei sordo nonno?"chiese lei.
"Non ho intenzione di chinarmi ad una come te!"disse l'uomo.
"Bene..."disse puntando l'uomo con il suo ombrello che venne afferato da una ragnatela per portare sù il proiettile che sparò in cielo.
"Ehy Elsa lascia andare questa gente!"disse scendendo dalla giostra.
"Spider-Boy! Sono felice di vederti, ho una proposta per te!"disse sorridendo.
"Ovvero?"chiese girando leggermente la testa.
"Unisciti a me per diventare il mio cavaliere o aiutarli e morire per loro...che ne dici?"disse con un sorriso a bocca chiusa con l'ombrello tra le mani.
"Dico che la cosa più fulminata qui è il tuo cervello!"disse sparandole una ragnaltela negli occhi."Scappate tutti!"disse lui mentre la criminale si liberava gli occhi che si accesero di fulmini.
"Ti ho dato una scelta ma tu hai scelto male quindi ti ucciderò!"disse sparando una saetta dalle mani che lo centrò.
"Sai: tra poco arriverrano altri eroi qui e ti faremo motl male!"disse lui girandole attorno.
"Vero..."disse in tono perverso per poi alzarsi in cielo"Neve per tutti!"dissse mentre la coltre di neve si faceva più presenta e iniziava a prendere forma umana mentre il parco si chiudeva in una cupola di ghiaccio."Ora siamo solo tu e io..."disse creando delle nuvole che spararono dei chicchi di grandine che si conficcavano nel terreno ma non solo lui era occupato; tutta New York cercava di combattere queste creature di neve che invadevano le strade.
"Sei carina ma passo...preferisco quelle più calme!"disse gettandosi contro di gomito.
"Sei così fastidioso!"disse mandandolo contro la giostra notando che Carly stava dentro a riprendere.
"Perchè sei qui?"urlò lui alla sua collega.
"Sono rimasta chiusa qui mentre la tizia blaterava, ma almeno ho il materiale da pulitzer!"disse riprendendo il supereroe mentre Silk provava ad entrare nella cupola.
"Cindy è inutile, non riusciamo ad entrare!"disse Peter alla donna la quale era in ansia per il giovane amico.
"Quella lì ucciderà Alessio se non la fermiamo!"disse colpendo la barriera.
"Alessio è in gamba troverà un modo per fermarla, la città ha bisogno di noi!"disse mentre la lotta continuava furiosamente.
"Corri insettino, più scappi più sarà bello ucciderti!"disse cercando di colpire il supereroe.
"Tony non è in linea, devo cavarmela da solo."disse vedendo che la criminale creava delle mani di ghiaccio che uscivano dal terreno e iniziavano a stritolarlo.
"Sei così stupido!" disse facendolo sbattere contro il tetto della giostra"Sono molto più potente!"disse facendogli striscare a faccia a terra"Più intelligente!"urlò lanciadolo contro al lago ghiacciato"E anche più..."non riuscì neanche a concludere la frase che Carly iniziò ad attirare l'attenzione della criminale.
"Lascialo subito!"urlò lei mentre continuava a sbatterlo di qua e di là come un bambolotto per poi lasciarlo a terra.
"Come osi metterti contro la regina di New York"disse afferandola dal collo e iniziando a volare per poi lasciare la donna che , anche se erano nella cupola, sarebbe caduta da duecento metri d'altezza.
Il ragazzo alzò gli occhi per vedere la sua amica nei guai e come se avesse il diavolo in corpo si gettò subito a prenderla a volo cadendo contro un chioschetto facendole da scudo.
"Stà bene?"chiese rialzandosi mentre lei annuì.

PUB SUP'S

"Questa è la cosa più strana che io abbia mai prerso a pugni!"urlò Cage mentre lottava contro uno dei mostri di neve.
"Sono troppi! Dobbiamo portarli via dalla gente in qualche modo!"disse il diavolo di Hell's Kitchen colpendone uno con i suoi bastoni.
Alessio al parco si rialzò nonostante il dolore e cercò di colpirla dal cielo con un calcio che venne bloccato da una raffica di vento che iniziava a scardinare la giostra che volo via.
"Ciao, ciao..."disse lanciando un bacio volante ad Alessio che volò verso la città con la giostra.
"Se questa cosa esce dalla cupola morirano centinaia di persone!"disse mentre volava"Devo fermarla!"disse lanciando due ragnatele una a sinistra e l'altra a destra ed iniziò a piantare i piedi per fare frizione riuscendo a bloccarla stancandolo molto.
"Sei ancora vivo? Sai mi stai iniziando a piacere, vediamo se vali la pena senza la maschera..."disse afferandolo dalla maschera.
"NO!"urlò afferandole la mano per poi tirarle un pugno in faccia.
"Mi hai fatto sanguinare il naso! Io ti sottererò nella neve!"disse vedendo che non c'era.
"Ti sei scordata la prima regola cara la mia Climatrical: non distrarsi mai!"disse lui sulla cupola per poi colpirla con un pugno datosi con lo slancio e mandarla KO facendo si che la sua magia sparisse facendo tornare la città come prima e Alessio spariva evitando domande dai media ma assistendo allo SHIELD che arrestava Climatrical con una sorta di camicia isolante e veniva trasferita in prigione.
"Sei stato bravo bimbo-ragno"disse Silk sedendosi accanto al ragazzo livido da come Climatrical l'aveva sbattuto sui muri.
"Eri in ansia?"chiese accenando un sorrsio.
"No...sò che sai cavartela."disse prima che Peter passò da lì con la ragnatela.
"Prendeva a pugni il ghiaccio urlando!"urlò per poi fuggire.
"Peter!"disse lei mentre lo vedeva andare.
"Urlavi per me?"disse sorridendo"Urlavi tipo:"C'è il mio bimbo-ragno lì!" oppure"Non il mio prezioso bimbo-ragno! Uehehe."disse con un sorrisone mentre guardava la donna cha evitava il suo sguardo.
"Niente di ciò..."disse lei."Fury mi ha detto di riferirti che stai andando bene."disse alzandosi.
"E per Fury intendi tu vero?"disse lui alzandosi e rimettendosi la maschera.
"Dove vai?"chiese lei.
"A studiare."disse per oscillare tra i palazzi mentre decideva se chiamare o no Cat per proporle di studiare.
"Se la chiamo potrei sembrare inopportuno, ma se non la chiamo sebrerò un maleducato..."disse vedendo che il numero stava squillando."
"Pronto Cat?"disse Alessio sopra una finestra.
"Alessio, mi chiedevo se hai voglia di venire a studiare: dopo quel casino con la simil Elsa..."disse lei guardando dalla finestra.
"Se tu vuoi micetta, cioè bellezza! Se va bene per te!"disse in maniera agitata.
"Allora vieni pure."disse sorridendo per poi chiudere.
"Che imbranato che sono :"Micetta","Bellezza"  sono così stupido! Dovrebbero impedirmi la parola!"disse prendendo la cartella nascosta in un luogo segreto su un tetto per poi ripartire verso la destinazione.
"Tony, secondo te ho una chance con Cat?"chiese lui al suo amico.
"Una? No! Anche venti!"disse consolando l'amico mentre lavorava a un qualcosa sulla scirvania.
"Sei il migliore amico che un eroe possa avere!"disse lui.
"E tu sei il miglior eroe di questa generazione!" disse  chiudendo il telefono per uscire dal vicolo con i vestiti e provando ad ordinarsi i capelli per poi suonare al citofono.
"Pronto?"disse una voce garbata e composta al citofono.
"Sono un compagno di Cat, dovremmo studiare insieme..."disse il ragazzo.
"La signorina Catherine è nel terzo appartamento, vuole che l'accompagni?"chiese l'uomo.
"Se può..."disse mentre la porta si apriva e dalla porta di un appartamento usciva un uomo sulla cinquantina con degli eleganti baffi a matita e dei capelli a riporto.
"Sono Gerard Mayer: maggiordomo della signorina Janseen e lei è?"chiese guardandolo.
"Alessio Marino: sono qui per studiare francese con Cat."disse lui.
"Da questa parte..."disse conducendolo al ultimo piano del appartamento per poi aprire la porta."Signorina Cat, il suo amico è arrivato!"disse l'uomo.
"Mi stò vestendo! Puoi anche andare Gerard."urlò lei da un'altra stanza facendo arrosire Alessio.
"Vi lascio soli allora."disse guardando Alessio per poi chiudere la porta.
Non passò molto che la padrona di casa si mostrò con un vestito viola e scarpe nere.
"Stai bene..."disse sedendosi al tavolo per iniziare a spiegargli gli argomenti del prossimo test.
"Ora dimmi quali sono i gallicismi, cosa indicano e come li formi."disse lei.
"I gallicismi sono: 
future proche: che indica un'azione che stà per compiersi si forma con il verbo Aller più l'infinito.
present progressif: che indica un'azione che si stà svolgendo in questo momento e si forma con il verbo etre en train de più l'infinito.
e ultimo è il..."disse cercando di ricordarsai.
"Passè recent: che indica un'azione che si è compiuta recetemente e si forma con il verbo venir più de più l'infinito."disse lei spiegandogli la lezione nel dettaglio"Passiamo a qualcos'altro: passé composse"disse lei con il libro in mano.
"Notizia flash: una supercriminale ha fatto oggi il suo debutto ma Spider-Boy è intervenuto tempestivamente per aiutare la città! La battaglia ha danneggiato il parco ma la damage control inizierà domani stesso le riparazioni!"disse la giornalista.
"Forse dovrei andare ad aiutarli...infondo sono stato io a fare tutto quel macello ed è mia responsabilità..."pensò guardando la TV prima che la sua tutor lo pizzicasse.
"Studia!"disse lei indicando i libri.
"Sei crudele!"disse scherzando.
"Lo sò e mi piace..."disse lei ridendo.

I due continuarono a studiare e si diederò appuntamento al giorno seguente ma a casa del ragazzo.
Il ragazzo andò poi al Bugle per vendere le foto della lotta contro la criminale. "Quindi c'è una nuova criminale in città? Come ha detto di chiamarsi: Electra? Fulminosa? Climatika?" chiese Robbie vedendo le foto "Climatrical..."rispose lui. "Ed io ero lì, ed è stato assurdo! C'era un vento pazzesco ma ho caricato il video sul canale YouTube del giornale ed ho iniziato a scrivere l'articolo."disse lei entusiasta. "Voi due siete il mio gruppo di fiducia, se ci sarà bisogno posso contare su di voi?"chiese l'uomo. "Certamente, sia per me che per lui."rispose per entrambi Carly. "Bene, ora andiamo a scrivere una prima pagina!"disse l'uomo spronando i ragazzi.
DE SIAT PARFUME.

Il giovane rampollo stava guardando il ritratto di suo padre in quello che una volta era il suo ufficio girò la sedia e si sedette a guardare ciò che era sulla scrivania quando l'occhio caddè su una vecha lama Tanto sporca e arruginita..

5 ANNI FÀ

"Tesoro ti prego smettila!"urlò la donna mentre l'uomo usava un bastone con il manico di una testa d'aquila d'argento per colpire la donna.
"Non devi disturbarmi mentre stò con le mie colleghe di lavoro capito!? Sono -solo- colleghe!"urlò continuando a colpirla sulla gamba, causando così il problema alla gamba della donna, con una furia animalesca mentre un Adrien di soli dieci anni che era confinato in camera della sua badante : Cinthia.
Il ragazzo non ne poteva più delle urla e afferò una spada Tanto sul muro e corse verso il salone.
"Lasciala!"urlò tenendo la spada con due mani piangendo e tremando.
"Che vuoi fare bimbetta?"disse vedendo che il figlio brandiva l'arma"Siamo sicuri che sia figlio...mio."disse vedendo che la lama l'aveva trapassato per poi cadere mentre il figlio abbracciava la madre piangendo.

PRESENTE

"Credo di esserne sicuro... sono proprio figlio tuo papà."disse guardando il quadro mentre teneva la lama in mano per poi uscire.

CARCERE DI MASSIMA SICUREZZA DELLO S.H.I.E.L.D IL GIORNO DOPO.

Aurora Mastriani, ora Climatrical, era stata portata in una cella speciale dotatata di ogni confort: letto, bagno vero e connessione Wi-Fi. Ma era comunque dotata di un collare che limitava i poteri.
Quando entrò un agente con in mano il giornale con le foto della battaglia tra Spider-Boy e la criminale.
"Tieni principessa delle nevi: colazione e giornale."disse passandogli un vassoio.
"Il Bugle, seriamente? Almeno le foto sono decenti...anzi direi che non sono niente male!"dissessorridendo."Alessio Marino, interessante..."disse con il dito sul mento come incuriosita per prendere il suo cellulare e cercare su Facebook il ragazzo per vedere un paio di sue foto.
"Jackpot..."disse sottovoce per poi tornare a navigare.

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Capitolo 5
*** Artigli ***


GIOVEDì 6 OTTOBRE

PUB SUP'S 5:00

Alessio si alzò presto quel giorno per fare una ronda mattutina per il quartiere ed aiutare la gente a Central Park per pulire i danni causati da lui lottando con Climatrical: pazza che aveva ottenuto i poteri da Loki da quello che scrisse l'agente Coulson con un SMS.
"Ciao mà io vado!"disse dandole un bacio sulla guancia uscendo.
"Dove vai così di corsa?"disse lei leggendo il giornale.
"A fare joggin..."disse sorridendo nervosamente.
"Davvero?"disse alzando il sopracciglio.
"Sicuro mà, rilassati un pò!"disse chiudendo la porta per poi uscire di casa con la cartella.

Il ragazzo si infilò in un vicolo cercando di non farsi notare e iniziando a mettere il suo costume.

"Quanto vorrei che questo coso si stringa con un pulsante sul petto!"disse provando a infilarsi le scarpe."Ora corriama a Central Park!"disse iniziando a oscillare verso la zona desiderata dove i lavori stavano iniziando e decise di piazzare la sua fotocamera.
"Scusatemi signori serve  una mano?"disse su un lampione.
"Spider-Boy? Perchè sei qui?"chiese il capo dell'operazione.
"Per aiutarvi, è la mia città questa ed è colpa mia se ho devastato il parco."spiegò scendendo dal palo.
"Grazie mille ragazzo, se anche gli altri super facessero come te avremmo molto meno lavoro da svolgere. Inizia a spostare le macerie e metterle nel rimorchio."disse mentre il ragazzo eseguiva il compito impartitogli.
"Mai visto un Super che pulisce quello che distrugge..."disse mentre il ragazzo rimuoveva un albero.
Intanto anche Silk stava facendo un giro e notò ciò che accadeva e si fermò a guardare e venne raggiunta anche da Spider-Man.
"Stà aiutando a pulire? È davvero...ammirevole, tu l'hai mai fatto?"chiese al ragazzo.
"Mai..."disse guardando mentre aiutava gli operai.
"Ti senti una persona orribile perchè lui stà aiutando a pulire e tu non l'hai mai fatto in più di dieci anni?"disse lei.
"Sì..."disse guardando con che impegno il giovane lavorava per pulire il caos creato in parte da lui.
"Vorrei toglierti la maschera solo per vedere la faccia che fai!"disse ridendo.
"Io avevo tante cose da fare quando avevo la sua età!"cercava di giustifarsi.
"Tipo: non pulire ciò che tu causavi!"disse ridendo"Mio dio amo vedere questo show! Anzi...cheese!"disse facendosi una foto che inquadrava lei, Spidey e il cantiere con l'hashtag #guiltsenseistinglin.
"Andiamo ad aiutarlo..."disse prima di essere bloccata da Silk.
"Facciamolo fare, deve imparare che non ci sarà sempre una mano da gli altri."disse andando via.
"Cin, hai fiducia in lui, di Alessio?"chiese oscillando con la donna.
"Perchè lo chiedi?"disse lei.
"Sembri legata a lui...del tipo che cerchi sempre di sapere cosa stia facendo, lo segui, gli fai i complimenti e lo sgridi; come una mamma!"disse in tono allegro.
"Non è vero!"negò lei.
"Quindi sono il padre!"continuò lui.
"Zitto o giuro che entro e urlo il tuo nome al primo palazzo che trovo!"disse lei.
"Dai non litighiamo e cerchiamo di non farlo vicino al piccolo!"scherzò lui.

Intanto Alessio continuava a fare quello che stava facendo ignaro che i due eroi adulti stavano discutendo di lui lavorando con impegno fino a quado il capo lo lasciò andare.

"Dai ragazzo vai via! Sei stato utilissimo oggi!" disse l'uomo mentre il ragazzo finiva di togliere le macerie"Qui possiamo fare noi."
"Sicuri? Ho ancora tempo, sono solo le 5.40!"disse lui mentre il capo gli diceva di andarsene.
"Ok, ho ancora tempo per andare a scuola e posso fare qualche altra azione..."disse quando il senso di ragno scattò non appena passò un comune furgone."Il senso di  ragno mi ha avvisato di quel furgone...cosa può esserci di strano in un comune furgone dei surgelati."disse seguendo il furgone.

Il ragazzo pedinò il furgone ma nulla sembrava contro la norma: rispettava i semafori, non aumentava la velocità e il conducente sembrava sobrio, ma allora perchè il suo senso di ragno lo avvertiva di pericolo?
Il furgone si fermò poi dentro un magazzino ed  uscirono dal mezzo due uomini sulla trentina: uno americano castano e riccio e l'altro di origini giapponesi con i capelli rossi che aprirono il retro per controllare il carico.

"Non credo che dentro ci siano bastoncini di pesce o patatine...meglio dare un'occhiata!"sussurò seguendoli da fuori osservando grazie ad una finetra; i due tizi aprirono le casse per controllare il carico, che era solo pezzi di metallo, che senso aveva rubare metallo?
"Quelle sono scheggie di metallo, non se ne fanno nulla..."disse vedendo i due che rimettevano a posto la refurtiva e si preparavano a ripartire una volta finita la sigaretta."Anticipiamoli..."disse lui.
I due criminali stavano fumando quando ad un tratto dal furgone la radio iniziò a suonare.
"Andiamo..."disse il rosso prendendo una pistola ed aprire la porta vedendo che dentro c'era il giovane.
"Ehy, non è che hai del branzino per caso?"domandò con le braccia dietro la testa.
"Spider-Boy!?"disse lui sorpreso.
"Già, è questa è mia e questa tua!"disse rubando l'arma e tirandogli un calcio che lo lanciò a terra.
"Tamaki!"urlò il compagno che afferò una pistola dalla tasca prima che gli venne rubata di scatto.
"Quindi niente branzino?"disse mentre il criminale cercava di tirargli un pugno che afferrò."Se non ci sei riuscito con una pistola perchè provi con i pugni?"disse facendo spalluccie e lanciandolo nel mezzo.
"Dai che cosa serve questo metallo?"disse guardandolo mentre provava a prendere la pistola che venne spinta leggermente via dal piede del ragazzo mentre il suo senso vibrava.
"Sorridi per la telecamere!"urlò il giapponese che usò una sorta di granata che lo sbalzò via permettendo la fuga ai criminali.
"Dio che era quello?"disse notando che un pezzo di metallo era caduto dal furgone."Meglio che lo esamini al 10...ora però devo andare a scuola!"disse muovendosi prima che la suonò la campanella riuscendo ad incontrare i suoi amici.
"Come và ragazze?"disse sorprendendo le sue amiche.
"Da dove sbuchi?"disse Rosa sorpresa.
"Ho fatto un favore a mia madre..."disse prima che arrivasse il professor Coulson.
"Marino! Possiamo scambiare due parole?"disse sorridente.
"Certo..."disse avvicinandosi.
"Ottimo lavoro ieri con Aurora."disse sottovoce.
"Grazie, ma dove l'avete portata?"disse il ragazzo.
"In una struttura segreta dello SHIELD, Fury le ha messo tuo zio e la sua squadra da guardia."spiegò.
"Mio zio ha una squadra?"chiese lui un pò eccitato.
"Gli eye's of Fury: la squadra che esegue ogni ordine del direttore."disse lui.
"Mio zio è, insomma è bravo nel suo lavoro?"chiese curioso.
"Ti dico solo che ha combattuto e battuto Bullseye."disse mentre entravano nel corridoio e andava via."Ci vediamo a lezione."disse salutando il ragazzo il quale venne colpito in testa da un pallone da basket.
"Danny..."disse guardando il capitano che rideva con i suoi amici per poi andarsene ignorandoli.
"Ti ha ignorato totalmente..."disse Diego che non rideva ma sembrava dispiaciuto per il ragazzo"Perchè contiunate? Ha perso suo nonno meno di una settimana dategli tregua!"disse in pena per il ragazzo.
"Già hai ragione Diego...non è colpa sua se suo nonno non era a prova di proiettili!"urlò Evan sorridendo.
"ORA BASTA!"disse andandogli in contro e tirandogli un pugno in pancia facendolo cadere a terra"Dì ancora un'altra cosa su mio nonno e giuro che lo dò in faccia! Tu non meriti neanche di nominarlo hai sentito!"disse indicandolo mentre era ancora a terra.
"Io ti ammazzo!"disse rialzandosi e cercando di andare venendo bloccato da Rosa.
"Fermi tutti e due!"disse la docente di francese.
"Ha insultato mio nonno!"disse lui.
"È vero questo?"disse indicando la squadra che ignorò la domanda tranne uno: Diego.
"Sì prof, l'ha insultato dicendogli che non era a prova di proiettili."disse serio.
"Grazie Alvarez, Krady e Marino da domani vi voglio vedere dopo le lezioni per punizione."disse andandosene.
"Questa volta te la sai meritata..."disse Danny aiutandolo.
"Picchia forte!"disse sorpreso il ragazzo mentre Alessio andava verso il suo armadietto per prendere i libri quando Cat lo sorprese da dietro.
"Hai fatto bene..."disse lei guardandolo.
"Se le cercata..."disse chiudendo l'armadietto per andare in classe di Inglese.
"Tony, guarda..."disse mostrando il frammento di metallo preso ai criminali.
"Cos'è?"chiese guardandolo.
"Non lo sò ma dei tizi ne avevano una marea quindi dobbiamo indagare."disse lui cercando di mantenere un basso profilo.
"Appena ho tempo lo esamino..."disse sedendosi vicino al amico mentre la prof stava per spiegare.
"Bene ragazzi oggi voglio parlarvi di"disse la professoressa."Dov'è De Siat?"chiese la donna.
"Stà insieme a sua madre, non si è sentita bene oggi."disse Diego.
"Mi dispiace, iniziamo la lezione."disse iniziando a leggere il libro.
La lezione proseguì normalmente fino al suono della campanella per andare verso il laboratorio di scienze dove Tony iniziò a esaminare la scheggia.
"Questo è vibranio..."disse sbalordito senza farsi sentire.
"Il metallo Wakandiano, ma non si trova solo per l'appunto in Wakanda?"bisbigliò lui.
"Sembra che lo stiano trafficando...
Wow al re T'Challa non piacerà che gli freghino la roba, potrebbe essere sulle tracce dei criminali in questo momento!"disse lui mentre entrava la bidella la quale portava una buona notizia.
"Il professor Fierve è assente quindi oggi avrete un'ora libera!"disse mentre i ragazzi esultavano.
Ghetto di Manhattan.
Un criminale era intento a fumare quando una figure nere lo sorprese sbattendolo a terra con un balzo felino.
"Hai sei secondi per parlare o inizio a colpirti così forte che avrai bisogno di un trapianto di faccia!"disse la figura in nero.
"Cosa cerchi?"chiese terrorizato.
"Il vibranio che avete strappato dalla sua terra!"disse portandolo vicino.
"Tu sei...quello?"disse deglutendo"La pantera!"
"Sì...Pantera Nera: re e prottetore del Wakanda!"disse lanciandolo via.
"Ok! Il carico lo hanno due: Tamaki e Corey! Lo trasportano in un camion dei surgelati ma non sò altro!"disse mentre il vendicatore lo lanciò via e scappo.
"È stato un piacere parlare con te!"disse andando via per proseguire la sua missione.

Intanto Alessio passava le lezioni normalmente a pensare fino all'arrivo dell'ora di pranzo quando tutti gli studenti si sedettero ognuno ad un tavolo.

"Anche oggi mangiamo al tavolo dei perdenti..."disse Julia con un libro in mano.
"Almeno siamo insieme!"disse Rosa ottimista.
"Già ragazze un pò di ottimismo!"disse Tony.
"Avete visto quella Elsa schizzata ieri? Roba da paura..."disse Julia con un panino.
"Non posso credere che eravamo lì davanti quando è arrivato Spider-Boy!"disse Rosa ripensando all'evento.
"Già...tutti tranne Alessio..."disse Julia alzando lo sguardo."Che stavi facendo quando c'era quel casino?"disse lei fissandolo.
"Ero a fare le foto..."disse lui.
"Dove di preciso?"chiese guardandolo.
"Dietro un cespuglio..."disse lui.
"Alessio!"disse Cathy mentre raggiungeva il tavolo.
"Che ci fà qui?"chiese confuso Tony."Scusi signorina: stà bene?"chiese lui ironicamente.
"Benissimo grazie! Ma invece tu con quel cappello?"disse sorridendo parlando del suo cappellino di lana viola.
"Che ha che non và il mio cappello..."disse a Rosa.
"Allora ci vediamo oggi a casa tua? Verso le diciotto."disse lei sedendosi vicino al ragazzo.
"Sì Cat và più che bene...ma perchè siedi qui con noi..."disse nervoso.
"Veramente siedo qui con TE, gli altri non mi interessano."disse iniziando a mangiare.
"Neanche tu sei una mia preocuppazione!"disse Julia.
"Magari che ne dici se ci vediamo prima per prenderci un gelato insieme?"disse lei guardandolo.
"Se non ci sono problemi per te a me và più che bene."disse continuando a mangiare il suo pranzo mentre la gente in mensa borbottava sul perchè fossero insieme.
"Se avete qualcosa da dire allora vi informò che ieri è stato a casa mia!"disse alzandosi sul tavolo per poi risedersi.
"Mi spieghi che fai?!"disse prendendola per un braccio.
"Rilassati! A chi frega se usciamo insieme?"disse lei.
"Ma noi non usciamo insieme!"urlò lui.
"Allora usciamo oggi...dopo la scuola."disse lei sorridendo.
"Devo andare..."disse uscendo per il nervoso."Cat vuole uscire con me! È incredibile, ho bisogno di qualcuno con cui parlare!"disse prendendo il telefono e scorrenendo la rubrica vedendo il numero di Cindy e di Peter, messo probabilmente da lui con qualche aiuto.
"Potrei chiamare il signor Parker, non credo abbia problemi. D'altro canto Cindy è una ragazza e potrebbe capire meglio Cat. Ma forse chiamo lo zio, lui non ha il mondo da salvare."disse scegliendo il numero dello zio.
"Pronto Ale, che ti serve?"chiese lui davanti alla cella di Climatrical.
"Avrei bisogno di un tuo aiuto..."disse lui grattandosi la testa.
"Per cosa..."disse lui.
"Con una ragazza..."disse facendo una oausa."Vedi oggi deve venire a studiare da me e lei è strana con me..."disse confuso.
"Strana come?"chiese girandosi ordinando ad uno dei suoi di sostituirlo come guardia.
"Diciamo che quando è vicina mi sorride in modo quasi simile a Freddy Kruger con le sue vittime."disse lui."Credo mi abbia chiesto d'uscire."disse lui.
"Prima di tutto dimmi lo sguardo,è nello sguardo il segreto. "disse sorridendo.
"Parli con quel bel bocconcino di tuo nipote! Salutamelo!"urlò la detenuta.
"Fatela tacere!"ordinò ad i suoi uomini."Scusa la pazza sembra essersi un pò ossesionata avendo visto le foto che le hai scattate! Tranquillo la terremo qui e non la faremo uscire."disse lui.
"Appena uscirò verro da te mio principe!"disse lei.
"Molesta di nuovo mio nipote e sei morta Elsa!"urlò di nuovo."Allora dicevo: la chiave è nello sguardo, se ti guarda con gli occhi da gatta significa che ci stà!"disse lui entusiasta.
"Grazie zio! Ma sei sicuro che la pazza non uscirà dalla prigione."disse un pò agitato.
"Tranquillo, l'abbiamo sotto tiro giorno e notte. Buona fortuna ragazzo."disse lui chiudendo la conversazione.

Il ragazzo notò che sulle scale c'era Diego con l'aria piuttosto abbattuta e allora gli si avvicinò per sapere cosa avesse.

"Ehy Diego, tutto bene?"disse guardandolo seduto.
"Ehy Mari...Alessio, stò bene, almeno di fiscio..."disse mentre Alessio si sedette accanto.
"Sei in lutto?"chiese l'italiano.
"Non lo sò ancora...vedi mio fratello Hulio manca da tre settimane e sono in pensiero per lui..."disse  trattenendo le lacrime.
"Significa tanto per te?"domandò.
"Tantissimo: è stato il mio unico amico fino a quando non incontrai Adrien."spiegò lui.
"Come è successo?"disse cercando di capire.
"Una sera non è più tornato a casa."
"Poteva avere debiti con qualcuno?"azzardò lui.
"No! Lui odiava il gioco d'azzardo, forse qualche pazzoide l'ha ammazzato ed io dovrò conviverci."disse iniziando a lacrimare.
"Senti io scatto le foto a Spider-Boy e sew hai una sua foto gliela farò vedere così può indagare su tuo fratello..."disse lui prima di essere colto di sorpresa da un abbraccio.
"Sei il migliore Alessio, ancora non capisco come mai Adrien ti odi."disse per poi dargli la foto di un ragazzo con la pelle scura i capelli rasati, occhi verdi e il naso grosso."Eccolo, e ringrazia SB da parte mia!"disse con lo sguardo pieno di speranza andandosene mentre Tony si avvicinò.
"Ho sentito ciò che hai detto, sei il migliore!"disse dandogli una pacca sulla spalla per andare insieme in classe.

Come di consueto la giornata finì ed il ragazzo inizò a tornare a casa da solo cercando di passare per una scorciatoia fin quando non passò in una strada dove c'erano Bono, Jork, Goose e Thick;quattro della banda di Chat Noir, i quali si avvicinarono al ragazzo con fare minaccioso.

"Ciao scolaretto!"disse Bono avvicinandosi.
"Che ci fai qui solo?"chiese il nano che si avvicinava da dietro con una mazza da baseball e un sorriso malefico.
"Forse si è perso..."disse Jork "Ti mostriamo la strada ma tu ci dai un pò di grana, che dici?"disse il criminale con un ghigno.
"Non vi dò nulla, sono senza soldi..."disse calmo il ragazzo.
"Oh davvero...che peccato, ma tranquillo vedremo di prenderci qualcosa da te!"disse Gosse uscendo un coltello prima che qualcuno gli saltò sopra, una ragazza, una bellissma ragazza con un vestito simile ad una maid giapponese, un centrino con orecchie da gatto, occhiali che sembravano degli occhi di gatto ma con il bordo simile a quello di Spider-Man che sembravano essere legate agli occhiali, un collarino bianco, dei collant bianchi e delle scarpe nere.
"Chi è questa?"disse il nano terrorizato.
"Miao a tutti!"disse uscendo degli artigli rossi dai guanti neri."Vi dò una dritta: lasciatelo andare e nessuno farà la fine di Turk, che dite?"disse con un sorrisetto mentre i criminali le andavano incontro."Sembra un no..."disse andando in contro a Jork rubandogli il tubo e colpendolo in pancia per poi saltare contro Thick che venne sbattuto in un cassonetto lasciando solo Bono il quale venne disarmato quando la ragazza gatto graffiò la mano del criminale facendogli cadere il coltello per poi tirargli un calcio in faccia mandandolo KO.
Alessio era stupito dalla ragazza la quale si sistemò i capelli con il dorso della mano come un gatto per poi girare la  testa verso il ragazzo.
"Grazie...c-come ti chiami?"chiese vedendo che la sua eroina gli si avvicinò.
"M chiamo Kitty, Black Kitty e da ora mi devi un favore splendore anzi mi devi due favori!"disse sorridendo.
"Due? È la prima volta che ti vedo bella!"disse nervoso.
"Allora non eri tu quel tipo con la tuta da ginnastica che si faceva ammazzare dai poliziotti, pardon..."disse facendo un saluto con la mano.
"Aspetta: tu sai che io sono..."disse mentre la ragazza gli mise la mano sulla bocca.
"Sì che lo sò..."sussurò lei al suo orecchio per poi saltare sul tetto ed inivare un bacio al ragazzo nel vicolo che tornò a casa  per lasciare la cartella ed uscire immediatamente ma quando aveva ormai raggiunto la porta il signor Murdock o Daredevil come lo conosceva da poco lo avvicinò per parlargli in privato.
"Sei ancora sicuro, puoi buttare il costume quando vuoi."disse lui.
"Te l'ho detto Matt, lo faccio per fare ciò che molti della mia età non vogliono fare: la differenza.
Una notte mi ha fatto capire che ero stato premiato con un dono del quale stavo facendo l'uso sbagliato, mi ci è voluta la morte di una delle persone più care che avevo per farmelo capire! Ora scusi signor Murdock ma ho da fermare dei tizi che trafficano vibranio!"disse cercando di andarsene.
"Sei davvero uno stupido..."disse andando via.
"Tony! Ho appena incontrato una gran bella gatta, se l'avessi vista!"disse saltando un tetto.
"Perchè quelle sexy vengono dietro a te e non a me! Prima Cat, di lei faccio a meno, e poi questa tipa!"disse lamentandosi."Parlando di altro, ho trovato uno dei tuoi contrabbandieri, si chiama Tamaki Fukuwara: si occupa di contrabbandare materiali come, appunto, il vibranio."disse lui guardando il suo fascicolo.
"Dove lo posso trovare?"chiese lui.
"Al "Bad Dragon": è un ristorante che offre cena e...spettacolo. Giorno e notte."disse un pò titubante.
"Perchè hai detto spettacolo così?"chiese confuso.
"Intendi dire il termine che spesso uso riferito alla madre di Adrien vero?"disse lui.
"Proprio quello!"disse mentre stava mangiando una patatina."Vai a prenderlo tigre!"disse lui mentre Spider-Boy iniziava a dirigersi nella zona interessata dove il criminale sembrava già brillo da un pò mentre una ragazza era davanti a lui a fare un ballo.
"Dai piccola mostra di più e *Hic* e ti riempio di denarini!"disse traccanando un'altra birra prima che Spider-Boy entrò dalla cucina.
"Ok bello la festa è finita!"disse tirandolo verso di lui con una ragnatela."Dove hai messo il carico di Vibranio e per chi era?"domandò mentre le guardie del locale estrassero due mitragliatrici prima di essere fermate da un uomo vestito elegantemente che si muoveva con un bastone.
"Buona sera ragazzo, Don Sakura, puoi gentilemente lasciare mio figlio?"domandò cortesemente.
"Voi restituite il vibrano e io lo lascio..."disse tenendolo dalla maglietta.
"Sono spiacente"disse l'uomo togliendosi il cappello"ma non è nostro: un cliente voleva solo che lo consegnassimo, non l'abbiamo rubato noi."disse guardando il ragazzo.
"Ditemi chi è stato."disse guardandolo.
"Perchè vorresti recuperare una cosa che non è tua, è insensato..."disse sorridendo.
"Forse perchè è un ragazzo onesto!"disse una voce che mise KO i due scagnozzi del criminale sbucando come un'ombra: Pantera Nera era arrivato. 
"Buona sera, prego che ora mi diciate dove avete portato il vibranio che mi avete strappato!"disse mentre il criminale dava al monarca il nome del responsabile.
"Eukla Syules, ha un magazzino a China Town...ora prego di andarsene!"disse terrorizato mentre T'Challa usciva dalla porta insieme al ragazzo.
"Grande lavoro  signor Pantera!"disse tenendogli la mano in alto.
"Ti stavi facendo uccidere, se non fossi arrivato probabilmente non respireresti più, quanti anni hai ragazzo?"chiese lui guardandolo.
"Perchè tutti gli adulti vogliono avere il monopolio delle mie azioni come eroe!"disse lamentandosi.
"Non stò dicendo che non puoi fare azioni da eroe, dico solo che devi pensare prima di agire! Ricordati che una strategia ben studiata ti tirerà fuori dai guai in ogni situazione!"disse lui.
"Voglio aiutarti con questi tizi! Sono comunque nella mia città e sai quanto male potrebbero infliggere con quel metallo."disse lui seguendo il sovrano."Chi è questo tizio?"chiese l'italiano.
"Non è altro che Ulysses Klaue ma tu lo conosci come Klaw..."disse parlando della sua nemesi.
"Intendi quel tizio con la parabola sul braccio? Fico..."disse eccitato nel combattere un villain nuovo.
"Una volta incontrato ti sembrerà meno "fico""disse lui mentre procedevano verso il magazzino dove spiarono che il trafficante stava guardando i suoi uomini di mettere il metallo un dei container.
"Mettiamo la fotocamera e gettiamoci nella mischia..."disse Alessio gettandosi contro la finestra mentre Pantera era obbligato a seguirlo.
"Ok bel braccino ora vieni con me!"disse Alessio al capo.
"Pantera! Vedo che ti sei trovato un amico, ma non credo riuscirete a fare qualcosa con la mia nuova mano potenziata!"disse spedendo i due eroi contro uno dei container.
"Wow, quella roba è forte!"disse riprendendosi.
"Questo perchè non hai osservato!"disse lui colpendo gli scagnozzi mentre Spider-Boy cercava di evitare i colpi di Klaw.
"Scappa pure ragazzo! Ma non puoi scappare per sempre dalla mano funesta di Klaw!"disse scagliandolo fuori il magazzino per poi occuparsi del re del Wakanda assordandolo.
"Con questa mano sono invincibile! Appena finto con voi farò si che il Wakanda si chini dinanzi a me!"disse lui trionfante.
Alessio intanto era finito in un bidone dell'immondizia e iniziò a riprendersi.
"Cavolo! Spero che Cat non noti che puzzo di pollo marcio!" disse prima che la micia che l'aveva aiiutato nel vicolo, Black Kitty, lo rialzò.
"E tu che ci fai qui!?"chiese incuriosito.
"Sembravate in difficoltà così ho deciso di aiutarvi..."disse prendendo quello che sembrava un gomitolo di lana per dirigersi sul tetto seguito da Alessio.
"Prima occuppiamoci di mano parabolica!"disse legando la punta con il suo gomitolo.
"Ehy tu, chi sei!"disse mentre i due scendevano.
"Il nome è Black Kitty: amo colpire i ragazzacci come te e soprattuto distuggere le cose..."disse tirandosoelo a sè per graffiare il suo dispositivo.
"Soprattuto se sono un insulto all'estetica come quel coso..."disse lei mentre Klaw guardava il suo braccio a pezzi.
"Tu piccola!"urlò prima che un calcio di Pantera lo mandò a terra.
"Grazie mille ragazzina e Spider-Boy, un piano eccelente bloccare il dispositivo con del vibranio per poi distuggerlo!"disse acclamandone l'intelligenza.
"Che ne farai ora del metallo?"disse Spider-Boy.
"Lo riporterò dove deve stare: Wakanda, grazie anche a te ragazzo e ricordati di pensare prima di agire!"disse mentre arrivava la polizia facendo scattare i due che salirono su un tetto ma non prima che Ale prendesse la sua fotocamera.
"Vedo che hai imparato a fare le foto senza il mio aiuto, sono contenta!"disse lei sorridendo.
"Sei stata tu a farle per me? Grazie, troverò il modo per sdebitarm...*Hmmp*"disse prima che la gattara l'afferasse ed iniziasse a baciarlo.

Alessio era sconvolto: era il suo primo bacio e lo stava dando ad una sconosciuta su un tetto mentre erano con dei costumi! Ma c'era qualcocsa che lo faceva sentire bene, come se avesse gia conosciuto quella ragazza prima, dopo un pò la ragazza lo mollò per fargli prendere fiato.

"Diciamo che sei ufficialmente sdebitato..."disse lei mentre il ragazzo prendeva fiato e lei se ne andava.
"Aspetta, dimmi chi sei! Ti prego..."disse prendendola dal braccio e guardandola negli occhi volendo lasciarla.
"lo scopriarai, prima che tu possa immagginarlo!"disse facendo un saluto per poi andarsene mentre il ragazzo la osservava con ancora la maschera alzata e la bocca sporca di rossetto.
"Non vedo l'ora di dirlo a Tony..."disse sorridendo per poi correre a casa ad aspettare Cat la quale arrivò con puntualità alle 18.00  e studiarono per una buona oretta, fortunatamente la madre era occupata e non riuscì a salire per mettere a disagio il figlio quando Cat iniziò ad avvicinarsi ad Alessio con le labbra facendolo scansare.
"Che ti prende?"chiese Cat un pò offesa.
"Scusa ma io non posso farti questo!"disse lui.
"Fare me?"disse confusa.
"Tu sei piena di amici e hai possibilità migliori che un fallito come!"disse lui."Se stai con me ti rovinerò la reputazione, io vorrei volentieri stare con te ma sò che c'è di meglio per te."disse lui mentre lei sembrava accettare.
"Ok, non vuoi rovinarmi la reputazione e questo lo comprendo. Ci vediamo domani Ale"disse sorridendo come se avesse in mente qualcosa per poi uscire da casa del ragazzo sorridente.

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Capitolo 6
*** Cattura criminali come se fossero mosche ***


VENERDI 7 OTTOBRE 11.00 LICEO MIDTOWN, ORA DI PRANZO.

Alessio ed i suoi amici si stavano dirigendo verso la mensa parlando del più e del meno quando il suo amico Tony lo prese in privato.

"Amico, è vero che ieri stavi per baciare Cat?!"disse sorpreso.
"Sì, si è avvicinata a me con la faccia e stava per farlo..."disse sottovoce.
"E perchè non l'hai fatto razza di super ebete!? La ami, le sbavi dietro da quando avevi 6 anni, lei sembra volerti tantissimo e tu razza di idota non lo fai!"disse l'amico.
"Senti non è così: è CHE NON SONO DEGNO PER LEI!"urlò lui.
"Che è il questo discorso!? Fingi che sia il Mijionir, se ci è riuscita una donna ce la puoi fare anche tu!"disse mentre delle ragazze lo osservano."Che avete da guardare!?"disse lui.
"Ora vai da lei e digli questo: sono un ritardato, mi stavi baciando come sogno ogni notte da quando ho sei anni ed io ho fatto la ragazzina ma communque ora grazie al mio affascinante miglior amico,che è ancora single, ho capito l'errore!"disse entrando.
"Che dovrei fare prenderla e baciarla così!"disse sedendosi a mangiare con le sue amiche.
"Senti zio: mia madre, mia sorella e io vediamo ogni notte delle telenovele spagnole e sò come vanno queste cose..."disse prima di essere interroto
"Tu che fai?"disse lui con una smorfia di confusione.
"Senti è iniziata come cosa a caso ma mi sono appassionato! Mi se nto investito con Ramon che deve impedire al suo fratello malvagio..."disse venendo interrotto dal migliore amico.
"Cioè, tu vedi quella roba? La mia teoria che tu ami Alessio si conferma giorno dopo giorno..."disse Julia vedendo la zuppa."Ale, la tua tutor si stà avvicinando..."disse lei.
"Come stà andando con lei?"chiese Rosa.
"Ha rifiutato di baciarla!"urlò Tony.
"Perchè? Pensavo ti piacesse e anche lei sembra provi qualcosa, provateci!"esortò l'amica.
"Non lo sò, come devo iniziare?"disse lui.
"Inizia con un saluto e un complimento!"disse lei solare come sempre mentre la sua tutor si avvicinava verso il "tavolo dei perdenti" del gruppo.
"Ciao Cat!"disse prima di essere affertato come era successo la sera di ieri con Black Kitty ed essere baciato mentre la mensa rimaneva sbalordita.
"Questo è ciò che si ricava da un semplice saluto?"disse Julia con un soppraciglio alzato"Dovresti salutarle più spesso le ragazze Tony..."disse lei lasciando la zuppa.

Intanto Alessio inizò a rispondere al gesto mettendo le mani sulla schiena della ragazza per poi riposarsi.

"A tutti quelli che vogliono saperlo da oggi è il mio ragazzo!"disse lei indicandolo per poi sedersi  accanto a lui.
"Ruberaii l'oscar quest'anno gattara!"disse Julia complimentandosi pensando che Cat lo stesse illudendo.
"Si vede che il farti tingere i capelli ti ha dato alla testa..."disse lei.
"Mi spieghi perchè l'hai fatto?"chiese Alessio.
"Tu hai detto che non volevi rovinarmi la raputazione così me la sono rovinata da solo, che ne dice se oggi usciamo?"disse lei sorridendo.
"Mi piacerebbe ma sono in punizione, devo rimanere un'ora in più a scuola con Evan."disse guardando il bullo al tavolo.
"Allora ti vengo a prendere dopo la punizione così ci andiamo da tua madre."disse lei sorridendo.
"Quindi io e te ora siamo...una coppia?"disse titubante alla ragazza.
"Certamente!"disse sorridendo.
"Quiiindi... possiamo fare quello che fà un fidanzato con una ragazza? Tipo...posso baciarti io?"disse agitato.
"Capitan Ovvio risolve i problemi!"urlò Julia al suo amico mentre tuttil al guardavano.
"Che c'è? Ti ho dato il nome da supereroe no? Magari tu puoi essere Gatta Pazza la sua mitica assistente come per Bucky..."disse lei mentre tornava a farsi i fatti suoi.
"Congratulazioni Ale! E anche per te Cat, sò che sarete una gran coppia e credo farete grandi cose."disse lei contenta.

La giornata andò avanti e tutti gli alunni uscirono, tranne Alessio e Evan che entrò più tardi nell'aula di punizione dove li aspettava il signor Coulson.

"Buongiorno signor Coulson, fallito..."disse guardandolo male.
"Usa quella bocca per dire qualcosa di intelligente oltre che mangiare e insultare grassone!"disse senza neanche guardalo negli occhi essendo impegnato a leggere.
"Non iniziate a litigare, voglio ricordarvi che siete qui per un litigio appunto, ora sedetevi più vicini"disse indicando il posto alla sinistra di Alessio.
"Non ci tengo, il suo essere schiappa potrebbe essere contagioso!"disse schernendolo.

Alessio era furioso ma, come gli disse ieri Pantera Nera, pensò invece di agire con rabbia.

"Se io sono una schiappa...come mai Cat mi ha baciato e ci siamo fidanzati mentre tu non trovi il tuo pisellino neanche con un cannochiale?"chiese guardandolo con un sorrisetto mentre il ragazzone lo guardò con ira  e stava per alzargli le mani.
"Siediti subito!"urlò indicando la sedia accanto a lui mentre si sedeva sulla sedia alla sinistra di Alessio che alzò la mano."Sì Marino?"
"Ho trovato un nuovo eroe: la sedia che sostiene Evan, non è che fatta d'adamantio?"chiese curioso.
"Professore!"piagnucolò il bullo.
"Che c'è; tu puoi insultare mio nonno morto da sei giorni ed io non posso sfotterti sul tuo grasso?"disse voltandosi.
"Tuo nonno rimarrà dov'è ma io potrò sempre dimagrire!"disse guardandolo mentre Alessio stava per gettarsi sopra di lui interrotti dal professore/ agente,stanco dei litigi.
"Basta per entrambi! Marino chiedigli scusa e Krady lo stesso! Siate maturi e iniziate a fare conoscenza."disse arrabbiato mentre i due si guardavano.
"Scusami...per tutto."disse Marino guardandolo negli occhi.
"E tu scusami se ho insultato tuo nonno, è statp di cattivo gusto..."disse lui borbottando.
"Ora capiamo cosa non vi piace uno del altro: Krady."disse sedendosi.
"Non sopporto di vederti così fortunato: perchè Rosa ti viene dietro?"disse lui.
"E per questo che mi odi? Perchè una mia amica passa più tempo con me che uno che non fà altro che smutandare, pestare, maltrattare, umiliare e insultare tutti quelli che vede, sia tu che la combricola di Adrien! L'altro giorno avete preso Tony e l'avete ficcato nell Water soltanto perchè ha preso un Hamburger dalla mensa!?"disse lui guardandolo.
"Adrien è mio amico e mi aiuta, e poi anche Murray si merita quello che gli faccio!"disse lui.
"Lo fai a chiunque solo perchè sei grosso come un orso: hai rotto un quadro di Ethan per gioco, Diego almeno non si spinge mai a fare questo, anzi non mi ha mai preso in giro! Se solo avessi un pò di fegato faresti qualcosa e impediresti a Adrien di fare il despota..."disse indicandolo mentre il ragazzo lo guardava confuso.
"Mi sà che Evan non sà cosa significhi despota..."disse verso Alessio.
"Significa prepotente in pratica..."disse mentre il bullo capiva.
"Se lo faccio perdo un amico..."disse lui triste.
"Ma almeno ne guadagnerai un centinaio migliori! Se ti mettessi a usare la tua stazza per aiutare invece di tormentare troveresti amici, migliori di Adrien: che per la cronaca non fà altro che credersi superiore a tutti e trattarli come immondizia."disse cercando di persuaderlo a fare qualcosa di migliore.
"Dici davvero?"chiese lui sospettoso.
"Certo, anche Rosa magari ti guarderebbe meglio."disse lui.
"Ottimo ragazzi ora credo che Marino abbia detto di perchè non ti sopporta voglio sperare che smettiate di andarvi contro. Vi lascio soli gli ultimi dieci minuti."disse lui uscendo.
"Certo prof..."dissero all'unisono.

I due si guardarono per un pò e tornarono a sedersi distanti.

"Voglio che tu sappia che per me sei e sempre sarai una zecca..."disse Evan.
"E tu per me resterai sempre uno scagnozzo di Adrien senza personalità e che probabilmente non si fà la doccia...."disse sedendosi per tornare a leggere per altri dieci minuti per poi finalmente uscire dalla scuola dove una Mercury Club nera l'attendeva all'entrata con Cat a fianco della vettura.
"Com'è andata in cella?"chiese lei aprendo la portiera ed entrando insieme al neo fidanzato nella vettura guidata dal fidato Gerard.
"Dove la porto signorina?"chiese lui vedendo dallo specchietto.
"Al pub di sua madre per favore, voglio dargli la notiza!"disse lei abbracciandolo.
"Domanda: come mai sei la gatta? Morsa da un gatto radiotivo?"disse mentre un micietto bianco con gli occhi blu si posava sulle gambe della ragazza per essere coccolato.
"Sono Black Kitty da almeno tre settimane, ma sono sempre stata in sordina: piccoli furti e altri atti di violenza. I gatti mi dicono dove andare ed io li seguo, Gerard mi ha costuito delle armi: un rampino, delle scarpe e dei guant che mi permettono di stare sulle superfici, delle bombe fumogene e altro."disse lei indicando l'autista.
"Davvero? Il maggiordome costruisce dei gadget?"chiese con uno sguardo di stranezza.
"Ho una laurea in eletronnica ed un master in ingegnieria per sua informazione signorino Marino..."disse lui guardandolo dal finestrino.
"Solo Alessio prego...non chiamermi Marino o signorino..."disse lui."E  comunichi con i gatti con qualche gadget o lo fai di tuo?"chiese metre il gatto si avvicinava al ragazzo che posò la mano per dargli una carezza.
"Sono in grado di parlargli come se parlassi con te.
Guarda"disse portando l'animale verso di lei per miagolare un paio di volte mentre il gatto andava verso la cartella per prendere la maschera ad Alessio.
"Visto, gli ho detto: "prendi la maschera dallo zaino e portamela." in gattese."disse lei sorridendo.
"Ho visto che cerchi di metterti contro Chat Noir...dovresti pensare a ciò che fai, lui è più forte allenato di te nonostante i tuoi superpoteri. Ma sò come puoi vincere su di lui."disse lei mentre il micio riposava in mezzo alle gambe della ragazza.
"Cosa sai di lui?"chiese Alessio guardandola negli occhi.
"Non molto: è arrivato qui da due mesi e sembra voler diventare il nuovo Kingpin, la tizia con la spada è nuova per me."disse lei."Se vuoi batterlo dovrai smontare il suo castello piano piano."disse lei .
"Da dove inizio?"chiese lui mentre erano giunti a destinazione e la ragazza lo zitti per entrare nel locale.
"Ciao mamma!"disse lui mentre la madre guardava il figlio con la sua fidanzata.
"Ale, amore mio! Chi è lei: una tua amica?"disse baciando il figlio per guardare la ragazza.
"No...lei è Catherine Janseen, e da oggi è la mia fidanzata..."disse notando che la madre iniziava a sorridere"Ti prego non esagerare..."disse mentre la donna scappava un grido di gioia per abbracciare il figlio.
"Ok non hai esagerato...non più di tanto almeno!"disse guardandola prima che gli arrivasse un SMS."Scusatemi dieci minuti..."disse vedendo chi fosse il mittente."Cindy...."disse guardando il messaggio con scritto.

"Ci servi..."diceva il messaggio.
"Ho da fare."rispose.
"È più importante."rispose immediatamente.
"Di che si tratta?"scrisse lui.
"Lo zoo di coniglia bianca è  al guggenheim museume e stà rubando una corona Wakandiana, vieni subito qui!"recitava il messaggio.
"Cinque minuti..."rispose chiudendo.

"Chi era?"chiese la madre.
"Carly, c'è una rapina al museo e c'è bisogno delle mie foto."disse lui alla genitrice.
"Ma Cat è qui, non essere maleducato!"disse lei.
"Non si agiti, possiamo fare conoscenza; Alessio ha bisogno di fare le foto per aiutarvi e per gestirmi..."disse lei sorridendo mentre il ragazzo la prese per abbracciarla e sussurare grazie nel suo orecchio.

Intanto al museo i due Spider-Man e Silk stavano gestando le situazione evitando i colpi di Hippo e Panda-Mania, i più forti e i vari colpi della coniglia dal suo ombrello.

"Quanto ci mette a venire questo Spider-Boy?!"disse Miles al suo mentore"Questo Happy Hippo è un duro!"disse cercando di accecarlo con una ragnatela venendo colpito da un'onda sismica creata dal gigante.
"Spero arrivi o giuro che...!"disse lei schivando una macchina.
"Lo mandi a letto senza cena?"chiese ironico Spider-Man."Giusto: i genitori devono insegnare ai figli ad essere puntuali."disse evitando i pugni di Hippo.
"Non chiudi mai la bocca?"disse lei.
"Già che parliamo del tuo piccolo Bimbo-ragno come se la cava in lotta?"disse vedendo che un tombino gli volava contro prima che una ragnatela afferasse l'oggeto ed entrò Spider-Boy imitando una volta che Spidey prese lo scudo di Cap."Quella è una delle mie mosse?"chiese vedendolo atterare su un camion della polizia con il tombino
"Ciao a tutti belli,brutti e...mascotte del Happy Hippo..."disse voltandosi verso i presenti e le forze del ordine"Salve...capitano, ciccione che voleva arrestarmi."disse facendo un cenno di saluto al capitano della polizia e all'agente vicino per scendere e avvicinarsi al luogo della lotta per lasciare il tombino mentre sembrava come si fosse bloccato il tempo per il suo arrivo."La prossima volta che mi chiami assicurati che ci siano criminali veri come che ne sò: Dock Ock zombie che fugge su un treno o Lizard che prova a renderci New Reptile City. Ma lo zoo della coniglia bianca?"disse lui guardando la donna ragno.
"Vuoi aiutarci invece di fare la donna lamentosa!"disse lei.
"Spider-Boy, grande fan tuo e di Miss Marvel. Vi shippo un casino!"disse stringendo la mano a Spider-Man.
"Oooook...dai andiamo a prendere a pugni questo circo."disse girandosi notando che Hippo caricava contro di lui.
"VI RENDO PUREA DI RAGNI!"disse caricandogli addosso venendo schivati dagli eroi.
"Ogni giorno mi sorprendo a vedere questi tizi..."disse Spider-Boy sopra una macchina.
"Allora, mostraci che sai fare..."disse Miles vedendo l'eroe in arancione e celeste.
"Ok prima di tutto io prendo Hippo...devo solo effetuare la tattica "più sono grossi", quella che effetua Spidey con Rhino."disse prendendo il bestione dal muso animalesco facendogli una suplex mentre gli altri eroi si occupavano dei cattivi rimasti.
"Lurido moccioso, stavo per abbondonare la vita da criminale se non fossi intervenuto!"urlò afferando un camion dei gelati per lanciarglielo contro.
"Oh tranquillo Rocksteady o era Bebop l'ippopotamo? Fai chiedere."disse saltando verso Spider-Man (Peter)."Bebop era il maiale e Rocksteay l'ippopotamo o sbaglio?"chiese vedendolo schivare i tessuti di Skein.
"Come?"disse confuso.
"Le tartarughe ninja: chi era Rocksteady..."disse andando di nuovo contro Hippo, con in mano un lampione.
"Rocksteady era un rinoceronte!"urlò Silk colpendo Panda-Mania.
"Dovrei fare un re-watch...ci sei per un Re-watch Silk? Spidey nero? Portiamo qualcosa da mangiare o ordiniamo una pizza..."disse lui.
"Logorroico, burlone e agile....mi sà che mi stai simpatico ragazzo!"disse Spidey(Peter) vedendolo muoversi contro il cattivo
"Una curiosità mia: le canotte e i jeans dove le trovi?"chiese prima che il criminale usasse il lampione come una mazza.
"Chiudi la fogna!"disse lui mentre il ragazzo continuava a schivare i colpi."Voglio..."disse cercando di finire la frase.
"Fammi indovinare: schiacciarmi come il piccolo insetto che sono anche se i ragni sono aracnidi?"disse prima di bloccare il palo per poi tirare un calcio al criminale."I cattivi dovrebbero trovare delle battute migliori...sembra che ve le scirva David Goyer!"disse lui vedendolo tornare alla carica.
"Wow...ma non chiude mai, parla da quando è arrivato e sembra essere ancora pronto a parlare, è assurdo!"disse l'altro Spider-Man mettendo Ko la coniglia con un pugno leggero.
"Non dirlo a me, sembra abbia mangiato una radiolina che dà solo stazioni stupide!"disse Silk mettendo KO la sua avversaria per poi legarla.
"Mi ricorda me a quindic'anni, solo che sembra non avere la minima paura e non capira che il gigantesco ippopotamo lo potrebbe schiacciare..."disse legando anche lui il nemico guardando Alessio che si apprestava a finire.
"Ok, ora...ONE PUNCH!"disse tirandogli un pugno solo allo stomaco riprendendosi la refurtiva."Non male come prima roba di famiglia! Allora moma-ragno, andiamo a prendere un gelatino dato che ho fatto il bravo ragnetto?"disse a Silk con gli occhi della maschera allargati.
"Per dire cavolate sei pagato?"disse lei con la mano sul fianco.
"Se avessi un dollaro per ogni cavolata che dico a quest'ora sarei Zio paperone..."disse mentre si preparava ad andare con i suoi amici.
"Perchè sei arrivato in ritardo?"chiese lei mentre iniziavano a girare per la città.
"Perchè vuoi saperlo?"chiese riprendendo la fotocamera.
"Perchè è il mio lavoro, tenerti sott'occhio e impedirti di fare cavolate."disse lei mentre saliva su un palazzo insieme al ragazzo.
"Perchè mi vuoi bene..."disse sotto voce mentre si dirigevano al Bugle dove dove vendere delle foto.
"Ehy! Ti ho sentita e per la cronaca voglio bene a te come posso voler bene ad un ratata!"urlò mentre il ragazzo entrava nel quotidiano dove Betty Brant lo attendeva.
"Che hai per me oggi?"disse mostrando la macchina fotografica.
"Lo zoo, che è un nome stupidissimo e non capisco come mai l'abbiano scelto. contro la ragno squadra. Spider-Boy ne fà da padrone in quelle foto, Silk è un pò blanda ma potrebbe imparare..."disse lui posando la mano sulla scrivania.
"Ottimo...sai, tu mi ricordi uno dei miei ex: Peter Parker. Sei molto simile a lui."disse la donna sorridendo.
"Più di quanto tu possa credere..."disse sorridendo sotto sotto mentre si preparava a ricevere i soldi.
"Carly c'è?"chiese vedendo la sua scrivania vuota.
"No, è alla Achemax per un servizio su una nuova tecnologia."disse lei dando i 150 dollari al ragazzo.
"La raggiungo se vuoi..."disse lui indicando l'uscita.
"Tranquillo è con un nostro fotografo, è il migliore che abbiamo con te. E poi dovrebbe tornare tra pochissimo"disse mentre la ragazza entrava con un energumeno biondo con il fisico da culturista.
"Eddie, questo è il ragazzo di cui ti parlavo, Alessio ti presento Eddie."disse mostrando l'uomo che avanzò la mano.
"Eddward Brock, è un piacere ragazzo."disse l'uomo stringendogli la mano.
"Alessio Marino."disse ricambiando la stretta.
"Carly mi parla spesso di te."disse l'uomo tornando alla sua scrivania.
"Quello è enorme!"esclamò il ragazzino vedendolo da dietro"Sicure che non sia parente o solo conoscente di Hulk, no perchè si spiegherebbero tante cose!"aggiunse.
"Fà molta palestra..."disse Carly.
"Non avete bisogno di altro? Sai mi sono fidanzato da poco e vorrei provarla a portarla a cena in un qualche luogo e farle un regaloo."disse il ragazzo.
"Tranquillo, se avremo bisogno ti chiameremo noi."disse la segretaria sorridente.
"Grazie, ci vediamo ragazze!"disse uscendo per poi tornare il meraviglioso Spider-Boy salendo sul tetto del palazzo dove l'aspetta va Silk.
"Ti sono mancato mamma?"chiese ironicamente.
"Chiamami mamma e giuro che ti stacco i denti a pugni..."disse con un tono quasi contento.
"Posso farti delle domande? Chi è Cindy Moon? Tu sai di me ma io non sò nulla di te, come sei diventata super? Come mai sei più agile del signor Parker? Hai una famiglia? E soprattuto loro erano eroi come te? Come mai sei stata con la gatta, eri uno di quei cosi mutaforma?"disse mitragliando la donna di domande mentre erano sotto la pizzeria di Stan.
"Se vuoi che risponda mi devi almeno offrire la cena..."disse lei sorridendo indicando il locale.
"Tanto ho una pizza in omaggio da lui!"disse gettandosi a prendere una pizza"La prendiamo al salame o vuoi altro?"chiese lui.
"Và bene tutto..."disse aspettando il ragazzo che scese nei panni civili.
"Alessio! Sei venuto per quella pizza che ti ho offerto?"chiesse il sorridente al giovane.
"Sì. Una salame e funghi per favore!"disse lui.
"Ti dò due bibite in omaggio incluse ragazzo!"disse lui mentre preparava la pizza che dopo aver cotto consegnò al ragazzo che risalì dalla sua amica.
"Bene, ora inizia a raccontare..."disse prendendo una fetta e sedendosi sul cornicione.
"Ok...
Sono diventata quello che sono adesso per via dello stesso ragno che ha morso Peter, ma prima ero solo Cindy: una ragazza normale con un amore per l'hockey e il pattinaggio, poi mia madre un giorno mi obbliga ad andare a questa mostra scentifica dove vengo morsa da questo stupido ragno e così persi tutto: famiglia, amici, il mio ragazzo e tutto il resto.
Un uomo,Ezekiel, mi avvertì che ero in pericolo, un pericolo gravissimo: Morlun, un vampiro che si nutriva di ragni di dimensione in dimensione era in giro ed io rischiavo la vita e così decisi di chiudermi in un bunker in cui passai quindici anni e da lì soffro di claustrofobia..."disse lei in tono serio e depresso venendo interroto da Ale.
"Hohoho!"disse lui guardandola.
"Che fai?"disse confusa con quello che sembrava una sorta di sorriso che si stava formando.
"Hai la paura di Santa Clause no?"disse venendo colpito sul braccio.
"Ero piena di cibo ma nemmeno una finestra ed ero sola, come se fossi stata cancellata dal mondo ma imparai a domare le mie abilità fin quando Peter mi trovò e mi liberò da quel bunker e divenni Silk...questo è quanto..."disse lei mentre continuavano a mangiare la pizza.
"La mia storia la conosci, quindi direi che sappiamo abbastanza l'uno dell'altra..."disse rispondendo al telefono che squillava.
"Ehy Cat,sì, stò arrivando mi dispiace ma è stata dura...anch'io Cat."disse chiudendo."Ci vediamo domani Cindy, devo portare Cat a casa."disse gettandosi dal palazzo per dirigersi verso casa sua che raggiunse in dieci minuti.
"Forse non sei come un Ratata..."disse lei guardandolo andare via.
"Ehy Cat, scusami ma il servizio è stato impegnativo!"disse lui ansimando venendo baciato sulla guancia.
"Oggi ti perdono, ma solo se mi accompagni a casa però!"disse lei indicandolo.
 "E Gerard?"chiese lui.
"È dovuto tornare a casa, e così siamo solo noi."disse sorridendo uscendo al ragazzo mentre la madre guardava sorridendo.
"Stai facendo un ottimo lavoro con lui Nadia."disse Luke al bancone.
"Grazie Luke, merito degli esempi di voi super, siete d'aiuto a tutti noi."disse lei posando una birra.
"Non l'avevo ordinata..."disse il paladino di Harlem.
"Omaggio per gli eroi."disse sorridendo mentre portav a un altro ordine ad un tavolo.
Intanto i due fidanzati si stavano dirigendo verso casa della ragazza mentre il sole iniziava a tramontare.
"Hai il costume?"chiese lei guardandosi in giro.
"Sì, perchè?"disse lui confuso.
"Nelle fogne sembra ci siano dei criminali che portano strane casse, dobbiamo vedere cosa c'è sotto."disse lei."Ed ultimamente molti bambini degli orfanotrofi spariscono..."disse controllando il suo telefono.
"Centra Chat Noir?"disse lui.
"No, non è il suo stile, sono brasiliani e sembrano aggueriti: fucili che non avevo mai visto prima."disse lei sbalordita.
"Seguimi..."disse Alessio vedendo che arrivava un bus che li portò al 10, il ritrovo di Tony e Alessio.
"Ehy Tony, sono io e ho portato una cosa..."disse lui temendo la reazione del suo amico il quale aprì la porta e si ritrovò Cat insieme al suo amico.
"Perchè lei è..."disse lui indicandola.
"Sà della mia identità, sà che mi aiuti e sà tanto di vari criminali come Chat Noir."rispose lui"Ed è la gatta che mi ha salvato ed ha fatto molte foto per me, quindi sarebbe un pochino da ingrati cacciarla..."disse lui.
"....Entra...."disse mentre la ragazza entrava nel loro nascondiglio.
"Wow, è grande, anche se igene e arredamento lasciano a desiderare...perchè il nasto della polizia sulle scale?"chiese lei vedendo il nastro giallo.
"C'è un topo grosso come topolino su raggi gamma! Ho provato a usare una mazza ma l'ha spaccata!"disse lui mostrando la mazza rotta."Poi che ti aspettavi, mio nonno lo usava per tenerci le ferraglie che trovava ma ha deciso che potevo averlo, i mobili li abbiamo presi facendo servizi a negozi del usato; ora parlando delle cose importanti: ho informazioni su Hulio Alvarez, vieni a controllare..."disse mostrando vari documenti"Prima di sparire aveva cercato lavoro in tre aziende diverse: Alchemax, Parker Industries e Stark...non serve dirti che era un genio il nostro Hulio, laureato al NYIT con il massimo dei voti, uno Stark brasiliano insomma..."disse facendo notare il suo curriculum.
"Quindi dici che potrebbe essere stato rapito da qualcuno, ma chi?"disse Alessio vedendo la foto.
"La lista è lunga : Kingpin, Gnucci , Re Goblin, Testa di Martello, Negativo,Silvermane, Black Mariah e la lista può andare avanti, persino Shit Noir vorrebbe questo tizio per crearsi armi di distruzione!"disse l'amico mentre Cathy vedeva una scrivania con quello che sembrava una sorta di cartuccia.
"Cos'è?"chiese prendendodola in mano.
"NO! NON TOCCARLA!"disse rimettendo cautamente la cartuccia a posto per poi sospirare"È un'arma segreta che puoi usare una sola volta, solo una! Non ho avuto il tempo di farne altre, tienila non si sà mai..."disse dandola al biondo che mise cautamente nella cintura per poi andare insieme a Kitty in un tombino nel quale secondo Tony c'erano delle attività strane.
"DIO! Questo odore è quasi peggio di Evan!"disse Alessio con il tombino in mano mentre Cat scendeva."È buio qui, vuoi una mano?"chiese lui alla sua ragazza.
"Tranquillo, ho i miei sistemi..."disse premendo una rotellina sui suoi occhiali che diventarono da blu a verdi."Ora vedo al buio! Un piccolo congengo di Edgar, con questi posso anche fare molto altro..."disse lei.
"Fico, adesso in silenzio..."disse mentre si dirigevano verso una luce.
"Chissà cosa staranno facendo."chiese Kitty mentre si affaciavano.
"Oh me*#!..."disse Alessio stupito da ciò che aveva appena visto.

CONTINUA

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Capitolo 7
*** Forza di famiglia ***


 VENERDì 7 OTTOBRE 20.30
Alessio e Cathy erano nelle fogne della città per impedire a dei trafficanti di portare la loro merce in città, ma non credeva di vedere uno spettacolo come questo.
In quel luogo un gruppo di persone stava creando una sorta di veleno o droga di colore rossa che veniva stampata in quelli che sembravano cerotti medici e che uno della gang si mise uno dei cerotti.

"Cos'è quella roba?"chiese Kitty sbalordita.
"Vorrei saperlo..."disse prima che il suo senso di ragno scattò sentendo un pericolo decise di spostare Kitty per prendersi una mano lo afferò per scagliarlo contro un muro che si crepò.
"Voi non dovreste essere qui!"urlò l'uomo in cannotta nera con testa rasata e barba incolta il quale aveva uno di quei cerotti  sulla spalla e i suoi caricavano le armi"No! Voglio uccidere io questi impiccioni, con le mie mani!"disse sorridendo maniacalmente per poi colpire i suoi uomini con una sbarra di ferro.
"Come stai?"chiese Kitty rialzando Spider-Boy.
"Come se un Hulk mi avesse preso la testa...quello è uno steroideo potente!"disse togòiendosi i calcinacci dal costume.
"Vediamo quanto sei duro!"disse tirandogli un pugno che lo scagliò contro una cassa che sfasciò rivelando alti cerotti che applicò in varie zone."SONO UNA ROCCIA!"urlò per poi gettarsi contro Kitty che balzò dietro di lui ed estrasse una sorta di frusta che taglio lievemente la pelle che iniziava subito a chiudersi."IO SONO INVINCIBILE!"disse prendendo il cavo per poi lanciare Kitty via che atterò in piedi.
"Se sei una roccia allora vediamo quanto resisti!"urlò Ale iniziando a colpire l'uomo in faccia con una serie ripetuta di pugni i quali facevano solamente il solletico al gigante il quale tirò un pugno ad Alessio con parecchia forza per poi iniziare a mettersi una mano sul petto e gridare dato che Kitty si era appesa sulla sua schiena con le unghie nella carne.
"TI SPAPPOLO!"urlò caricando di schiena contro un muro prima che Kitty si getò via venendo ferito lievemente per essere chiuso in un bozzolo da Alessio.
"Allora ti arrendi?"chiese Alessio.
"NON CI SI ARRENDE MAI!"disse strappando le ragnatele e iniziando ad applicarsi altri cerotti sulle gambe che pomparono il suo corpo per poi prendere un tubo ed iniziare a usarlo come una mazza."SEI MORTO MOCCIOSO!"urlò avendolo messo al angolo poco prima che il suo corpo iniziasse ad avere convulsioni per poi svenire.

Kitty mise due dita sul collo, non c'era niente, la ragazza era sconvolta.

"È morto, sembra abbia sforzato il suo corpo con questa sostanza...meglio prenderne un campione e analizzarlo..."disse vedendo che Alessio aveva il telefono."Chi chiami?"disse lei.
"Il professor Coulson: è uno dei migliori agenti dello SHIELD..."disse mentre il telefono si aprì la comunicazione.
"Marino, cosa devo la chiamata?"chise lui sorridendo mentre era nel suo eliveivolo.
"È assurdo e complicato..."disse continuando a guardare il cadavere del tipo.

Una squadra di agenti arrivò in poco tempo ed iniziò ad esaminere il tutto, c'erano anche Fitz e Simmons.

"Interessante...quest'uomo sembra essere stato colto da multipli infarti... le vene sono gonfie e i capillari esplosi."disse notando i cerotti."Qualunque cosa si sia preso era forte!"disse Simmons togliendosi i guanti mentre Alessio si avvicinava a lei.
"Che sostanza è?"chiese lui curioso.
"Non ne abbiamo idea e tu sei sospeso da questo caso..."disse Coulson.
"Sospeso! Io e Kitty abbiamo trovato questo tizio!"urlò il ragazzo.
"E avete fatto fuggire gli alti...parlando di lei: chi è?"chiese indicandola.
"Non lo sò nemmeno io..."disse guardandola.
"Vuoi che facciamo un test al poligrafo?"disse notando che i due stavano andando via verso i tunnel.
"Li seguiamo signore?"chiese un agente al quale venne fatto un cenno di negazione e tornò a lavoro.
"Dove vai Kitty?"chiese Alessio sopra al muro.
"Ho visto qualcosa di familiare..."disse mentre girava l'angolo delle fogne dove li attendeva una sorta di ragno, uno Spiderbot!
"Questi così li ricordo: quando Spider-Man sembrava impazzito li aveva piazzati ovunque come il frande fratello! Cosa ci farà qui nelle fogne?"disse Alessio avvicinandosi.
"Seguitemi..."disse per poi zampettare verso una sorta di parete blindata arrugginita.
"È chiuso, che vuoi fare adesso?"disse Kitty allo Spiderbot che estrasse una sorta di Jack che riuscì ad aprire la porta.
"Dove ci ha portato?"domandò Alessio vedendo quello che sembrava un salotto neanche troppo sciatto anzi, era elegante il divano zebrato, il tavolino di legno rosso con il sopra in vetro e vari quadri.
"Sembra una casa..."disse notando che lo Spidernot corse verso una stanza più buia, la quale era molto più strana: progetti, prototipi e altre cose assurde erano qui e lì.
"Benvenuti..."disse una figura che quardava degli schermi su numerose strade di New York"Alessio Marino e Catherine Janseen o vi chiamo Spider-Boy e Black Kitty?"chiese una figura che indossa un giaccone in pelle e una maschera da saldatore che levo rivelandone la sua faccia, quella di Hulio Avarez.
"Sò cosa stai pensando...come sò il tuo nome e quello della tua amichetta? Non è così difficile per me! Ho passato tre settimane qui e ho imparato a osservare, quasi tutta la città è sotto il mio controllo."disse lui.
"Tornatene a casa, tuo fratello soffre molto della tua assenza!"disse Kitty guardandolo.
"Magari fosse così facile, devo rimanere qui fin quando non si calmano le acque e loro non si dimenticano di me..."disse lui.
"Loro chi?"chiese Alessio.
"I Garcia: una famiglia di criminali brasiliani, mostri senza cuore che uccidono donne, rapiscono bambini e soprattuto amano ciò che fanno, lo fanno con un sorriso sulle labbra...venite a vedere!"disse mangiando una barretta di cioccolato per sedersi sul suo computer il quale era pieno di carte di dolci e altre schifezze.
"Mangi parecchi zuccheri..."disse Kitty prendendo una carta.
"Mi aiutano a pensare, più zucchero ho più sveglio stò e più cose faccio! Lo zucchero accellera il mio pensare, certo non è salutare ma ho solo questo metodo..."disse lui."I Garcia sono 5:
Argo il fratello maggiore pluriomicida, Adamo il secondo, Eva sorella che ama vedere la gente soffirere, bambini in primis e David il più piccolo mangia carne cruda, non di animali..."disse guardando disgustato per poi mostrare la foto di un uomo anziano"Ed ecco Ian, il capo della banda...tutti loro si potenziano con uno steroide potentissimo, sangue di Idra, creato dall'Hydra il quale rende un uomo capace di compiere cose incredibili ed aumentarne ogni capacità fisica a livelli esponenziali."disse lui.
"Gli devi soldi, ecco perchè sei scappato vero?"disse Spider-Boy.
"Sì e no, è iniziato tutto tre settimane fà in un bar del Bronx...ero disperato non trovando lavoro e a un tratto questa donna mi si avvicina e mi propone un lavoro, io accetto per disperazione e mi porta in questo posto dove inizio ad assemblare questo strano macchinario e da allora decidono di usarmi per creare armi da scarti di tecnologia aliena che qualche idota italiano con troppi soldi ha gettato manco foss un fazzoletto sporco."dise lui.
"Li fermerò io..."disse Alessio mentre Kitty lo interompeva.
"Tu? Volevi dire "noi", giusto?"disse lei guardandolo.
"È troppo pericoloso per te, se ti uccidessero? Io non voglio perderti così presto."disse guardandola negli occhi per ssere baciato una volta tolta la maschera..
"Tranquillo, non sono la classica donzella bisognosa e mai lo sarò...allora Sewer Watcher, dove si trovano questi tizi?"chiee Cathy mentre Hulio mangiava una barretta di cioccolato.
"In un hangar di Manhattan, Adamo è lì con le armi per una gang..."disse mentre la gang di Chat Noir sembrava interessata alle armi dei Brasiliani.
"Chat Noir! Muoviamoci Kitty, dobbiamo essere lì per impedire che quella roba venga presa da uno instabile come Daffy Ducke e Picchiarello fusi insieme!"disse rimettendosi la maschera per uscire da un tombino che venne aperto a distanza da Hulio.
Intanto nel vecchio hangar un uomo sulla ventina con capelli ricci e costituzione muscolosa ma non troppo stava mostrando le armi con fierezza ai criminalio mentre Bobon si occupava della trattativa.
"Allora, che ne pensi?"disse con un sorrisetto in volto.
"Non male...sai amico non è che avete qualch...cerottino per caso?"disse lui sistemandosi gli occhiali.
"Certamente, ma ti avviso che spenderai più per un pò di questi che per le armi..."avvisò il contabbandiere al suo cliente.
"Tranquillo, i soldi li abbiamo."disse mentre uno dei criminali prendeva una scatola con i cerotti rossi.
"Amico! Quella roba è pericolosa, fidati se la usi ti uccidi il corpo!"avvisò Jork con una sorta di fucile in mano.
"Tranquillo, non è per me! Il capo dice che ne vuole un pò per "persone indesiderate"disse facendo le virgolette e cercando di prendere la scatola che venne presa da una ragnatela.
"Bobon, ormai credevo che fossimo amici, quindi chiamami pure per nome!"disse Alessio con gli occhi della maschera larghi, simbolo della sua allegria.
"Il fo**uto ragnetto!"disse lui indicandolo mentre Alessio metteva i cerotti al sicuro e si gettava contro Kitty all'attaco.
"Tranquillo amico, quest'arma lo seccherà..."disse premendo il grilletto del fucile alieno che non fece nulla"...almeno credo..."disse lui guardando.
"Idiota servono i colpi! Tieni, seccatelo!"disse Adam mentre entrava nel suo furgone e i suoi uomini provavano a sparare a i due eroi.
"Ragazzi è la gatta di ieri, e sembra arrabbiata con noi!"urlò Thick mentre vedeva Goose pestato da Kitty.
"Ok Spider-Boy, ora è carica! Saluta il mio amichetto!"disse facendo una strana voce e sparando contro Alessio che evitò il colpo per poi levargli l'arma dalle mani e smutandarlo rivelando dei boxer con il logo di Spider-Man.
"Però...ti stanno piuttosto bene!"disse guardadnolo mentre Kitty aveva messo KO  gli altri tranne Bobon il quale tentava la fuga prima di essere preso da una tela e inchiodatao al muro."Manca solo Adam."disse quando il suo senso di ragno iniziò a vibrare"Giù!"disse spingendo Kitty dato che un colpo di fucile a pompa colpì nella sua direzione.
"Avvolte non puoi fidarti della tecnologia...ecco perchè amo il buon veccho piombo!"disse sorridendo ed iniziando a bersagliare Spider-Boy che si mise su una colonna di ferro che venne subito colpita.
"Sai, se fossi bravo a sparare avresti i miei complimenti ma non lo sei quindi..."disse prima che un colpo lo sfiorò.
"Ecco la differenza tra noi e te moccioso! Noi Garcia non ci distriamo per sciocchezze del genere!"disse prendendo due cerotti e mettendoseli sotto gli occhi i quali gonfiarono le vene della sua faccia"Credo che ora siamo pari!"disse prendedno un altro fucile a popa a due canne e sparando colpi che sembravano anticipare il senso di ragno di Alessio.
"Amico fermati! Quella roba è tossica, se lo fai morirai!"disse mentre il criminali continuava a colpire.
"Io non ho problemi con questa roba! Gli altri sì ma noi Garcia siamo immuni dagli effetti tossci!"disse smettendo di sparare.
Intanto Kitty era salita sul mezzo al posto di guida e iniziò a premere sull'accelerazione contro un muro per poi saltare immediatamente via provando a far cadere il criminale il quale prese controllo del mezzo e scappò.
"Vorrei avere delle ragno spie in questo momento!"disse vedendolo scappare per gettarsi con Kitty al inseguimento."Grazie Kitty! Mi hai salvato la vita!"disse seguendolo da debita distanza con Kitty che usava il suo "gomitolo" per oscillare da un tetto al'altro.
"Mi ringrazierai dopo...in privato magari"disse con punta di malizia.
"Tony, ci senti?"chiese Alessio oscillando.
"Sì che è successo?"disse mentre Ale gli riassunse tutto"Ora lo state seguendo?"disse lui in tono un pò depresso.
"Sì! Tutto bene? Sembri triste..."domandò agitato.
"No, pensa a quel tipo, io mi rilasserò un pò..."disse chiudendo la comunicazione per poi andare sul divanetto dove era poggiata la vecchia felpa di Alessio e un manganello distanziatoe che usava per divertirsi e sentirsi "Fico".
"...."il ragazzo guardò per un attimo la felpa e poi l'arma"Che stavo pensando..."disse per poi notare che c'era una sorta di scheggia viola.
"Cos'è questo?"disse mettendolo al telescopio"Sembra vibranio, almeno è simile...ma non lo è!"disse vedendo il tutto"Aspetta un momento, ricordo una visita ad un laboratorio...Horizon Labs certo! Ricordo che c'era questa tizia che creava un vibranio in casa: Reverbium! Devo solo cercare il suo nome su iternet..."disse digitando su internet "vibranio artificiale"per avere subito la risposta.
"Sajani Jeffrey, licenziata dalla Parker Industries recentemente...ma chi l'ha assunta?"disse mentre investigava.
Ale e Cathy intanto avevano già raggiunto il luogo dove si nascondevano i Garcia: una villa sperduta ma non diroccata ma degna di una stella del cinema! Il criminale uscì di corsa dal veicolo e corse verso il retro agitato dove una ragazza anche lei sulla ventina stava al bordo di una piscina, appena uscita dall'acqua.
"Allora quanto abbiamo fatto?"disse sorridente.
"Nulla, vestiti subito dobbiamo andare! Argo, David, nonno!"disse mentre un ragazzo di circa dieci anni più grande e molto più massiccio con una capegliatura dred.
"Che c'è Adam!?"disse un bambino di circa 12 anni ricurvo vestito con una giacchetta verde e jeans strappati.
"Spider-Boy mi ha fo*!uto l'affare e sono dovuto scappare! Nonno! Nonno!"urlò salendo le scale per entrare in una camera da letto dove un signore anziano in vestito bianco e camicia nera con cravatta nera veniva aiutato da due infermiere.
"Non urlare Adam...ho ottant'anni ma non sono sordo..."disse alzandosi dalla sedia tremando un pò.
"Mi stai ascoltando nonno? Spider-Boy mi ha in?!*ato, non ho i soldi dell'affare!"urlò guardando l'uomo il quale prese dal collo il nipote.
"Modera quella lingua! Ti chiami Adamo, come il primo uomo e non voglio che sentirti dire certe cose!"disse per poi lasciarlo e afferare il suo bastone per poi avvicinarsi a uno scagozzo.
"Prendi i bambini e caricali sul camion, tu prendi i cerotti e tu le armi! Muovetevi!"urlò l'uomo mentre il primo nipote si avvicinò.
"Nonno, non dobbiamo scappare, se verà qui lo spaccherò io in due!"disse tirando un pugno al piano di marmo della cucina.
"Già e magari io potrei avere un pezzetto!"disse il più piccolo muovendosi come una scimmia.
"No, potreste rischiare la vita...anche col sangue di Idra e meglio andare in messico per un pò..."disse prima che Spider-Boy sfondasse la finestra atterando sul tavolo con gli occhi molto chiusi.
"Siete in arresto...."disse lui alzando la testa.
"Muori ragno!"urlò Argo tirando un pugno verso di lui che frantumò il tavolo in mille pezzi."Tu puoi continuare a schivare ma al contrario di molti noi abbiamo il sangue d'Idra direttamente nel corpo!"disse afferandolo dal piede e iniziando a rotearlo come una bambola per poi tirarlo contro al muro sporcandolo di gesso e altri materiali.
"Oh cristo...questo è una bestia! Devo affrontarlo in maniera più tattica..."disse venendo avvisato dal suo senso di ragno che il criminale aveva preso una lancia e l'aveva appena tirata verso di lui ma non riuscì a prenderlo dato che saltò.
"Ehy gigante, sei sicuro che la mammina non mettesse un concentrato di steroidi nei tuoi omogenizzati?"chiese prima di essere preso dalle gambe ed essere sbattuto nel salone a destra e sinistra.
"Chiudi la bocco e lotta! lotta!"urlò prima che Alessio si liberò ed iniziò a tirargli ina scarica di pugni in pancia facendolo cadere per poi iniziare a colpirlo in faccia."Tutto qui?"chiese prima che usasse il suo braccio per gettarlo in un'altra stanza, la palestra.
<È l'avversario più forte che io abbia mai affrontato...> pensò prima di essere colpito da un bilanciere volante per poi essere strangolato dalle manone del criminale.
"Ed ora muori!"urlò lui prima che Alessio prese un attrezzo e lo colpì dietro facendo allentare la presa abbastanza da liberarsi dalla presa e gettare a terra il criminale.
Intanto la sorella stava caricando i bambini malnutriti e lividi su un camion che parti con lei e il resto della famiglia a bordo.
"Nonno, che facciamo con Argo?"chiese la ragazza.
"Ci raggiungerà una volta finito con Spider-Boy..."disse prima che il rimorchio con i bambini si staccò dal camion."Cosa è stato?"disse sentendo le grida del nipote più piccolo e del secondo."Vai a vedere..."disse lui alla nipote che prese una pistola per difesa.

La donna notò che i suoi uomini erano a terra graffiati.

"Chi ti ha ridotto così?"chiese lei prima di essere colpita da un calcio di Kitty.
"Come puoi rendere dei bambini in questo stato? Sei un mostro!"disse tirandole un calcio in faccia.
"Non dirmi ciò che devo fare!"disse provando a spararle."Al contrario del ragno tu non sei forte, sei una ragazzina normalissima, quindi un colpo e ti uccido!"urlò mentre la cercava in mezzo alle casse d'armi.
"Sì...non sono proprio super ma ho una cosa che tu non hai."disse lei schernendola.
"Ovvero?"chiese girando la testa.
"Un cervello."disse tirandole una cassa che urtò contro il braccio.
"Mi hai rotto un braccio razza di pazza!"urlò la tizia.
"E tu quante ossa hai rotto a quei bambini!"disse facendo una spazzata per poi  graffiarle il naso.
"Io ero come una madre per loro, mio fratello li avrebbe uccisi se non fosse stato per me!"disse prendendo una mitragliatrice per cercare di spararle.
"Sei davvero generosa..."disse lanciando una bombetta che creò un fumo."Anch'io lo sarò con te!"disse uscendo dal fumo per poi tirarle un calcio e mandarla con i fratelli.

Il boss intanto si alzò per controllare la situazione e notò che Kittylo stava salutando e con una mossa tagliò il collegamento.

"Andiamo a riprenderli signore?"chiese l'uomo alla guida.
"No...portami a un indirizzo, sarò io a vendicarmi..."disse l'uomo serio mentre prese il suo respiratore dalla bombola.
Alessio intanto era ancora impegnato nello scontro che si stava disputendo nella cantina dei vini.
"C'è una possibilità che io e te ne parlassimo davanti a un bel rosato?"chiese evitando i colpi.
"GRAH!"urlò tirando un maglio al terreno.
"Mi sà di no...ehy credibile Hulk, come ci si sente ad essere un perdente?"chiese lui  entrando dentro la cantina mentre era accecato da una ragnatela.
"Perdente, io! Tu sei quello che si nasconde tra noi!"urlò prendendo un armadio porta bottigle della cantina per cercare il ragazzo.
"Sei grosso e senza cervello. La tua famiglia minaccia, aggredisce e pensa piani e tu sei solo il picchiatore, ti dirò dove sono: sono sempre dritto davanti a te, alla fine della cantina."disse lui prima che il criminalie iniziò una carica animalesca contro il ragazzo.
"Dove sei, pensavo volessi fare l'uomo e affrontarmi!"disse prima di essere colpito da un barile pieno di vino che lo fece cadere.
"Se vuoi ora siamo io e te Bacco..."disse mettendosi davanti al criminale zuppo di vino che lo guardava con rabbia.
"Non si umilia un Garcia!"urlò iniziando a lanciare una scarica di colpi alla cieca.
pensò mentre si avvicinavano al generatore elettrico dove venne tirato un pugno che gli diede una scossa.
"Sì, ho notato da subito che eri resistente, quindi questo ti manderà a nanna per un pò!"urlò Alessio mentre il criminale si accasciava al suolo per poi essere portato da Spider-Boy fuori la casa.
"Kitty, dove sei? Non eri in casa...."disse prima di essere sorpreso dalla ragazza che teneva i tre fratelli minori legati con il suo cavo."Ottimo lavoro. Ma fai una cosa così stupida e avventata e giuro che mi vedrai arrabbiato..."disse guardandola.
"Mi dispiace, sono una mica cattiva."disse prima che arrivò la polizia ed il capitano che uscì da una macchina insieme al suo secondo.
"Sapevo che eri tu! Perchè non smetti di fare questo ragazzino e ti dedichi ad altro, abbiamo già troppi idioti che ci rubano lo stipendio!"urlò prendendolo dal costume per poi essere preso dal braccio dal capitano.
"Smettila! Vi ringrazio di aver preso i Garcia, fermato le armi ,liberato i bambini e sopratutto preso quella roba."disse il capitano per poi prenderli in privato"Accertati che questa immondizia vada dove deve stare!"urlò lui.
"Vi ringrazio molte ragazzi, se avrò bisogno di voi..."disse dando un telefono cellulare.
"Grazie capitano, ma non abbiamo finito. Manca il nonno e credo che non abbia intenzione di andarsene senza i nipoti...sia pronto a rispondere."disse Spider-Boy al capitano.
"Ahm-Ahm?"disse Kitty tossendo.
"Oh, capitano lei è Black kitty, mi ha aiutato a prenderli!"disse presentando la ragazza.
"Ottimo, grazie infinite ragazzi, se vedete il nonno chiamateci immediatamente."disse notando l'assenza dei ragazzi in costume."Spero non sia un'abitudine..."disse andando verso la macchina.
"Ok Cat, io vado a prendere Diego e tu vai da Hulio e lo avvisi che è finita!"disse muovendosi verso i palazzi.
"Sei sicuro che sia finita con i Garcia?"chiese lei mentre saliva su un palazzo.
"Cosa può fare un uomo di più di settant'anni?"chiese Ale per poi separarsi ed andare verso casa di Diego il quale era fuori sulla scala anti incendio prima che Alessio atterò spaentandolo.
"Spider-Boy! Alessio Marino ti ha detto di mio fratello?"chiese aggiustandosi gli occhiali.
"Sì, l'ha fatto e volevo avvisarti che stà bene e se vuoi possiamo venire trovarlo anche ora..."disse lui.
"Certo, dov'è?"chiese lui.
"Aggrappati a me e lo vedrai."disse mentre il ragazzo lo afferava dal collo per dirigersi al covo del genio.
"Sono così felice, finalmente mi sono liberato dei Garcia! Potrò tornare a casa mia e sopratutto potrò trovarmi un lavoro vero!"disse entusiasta abbracciando la ragazzina"Vorrei tanto andare dai Garcia e ridere di loro!"disse prima che dalla porta entrasse il fratello minore.
"Diego!"disse correndo verso di lui e abbracciandolo.
"Hulio, sono così contento di vederti sano e salvo!"disse abbracciandolo"Che è successo?"
"Vieni ti racconterò tutto."disse mentre entravano nel laboratorio e Kitty e Spider-Boy aspettavano nel salone.
"Sono contento che Diego e Hulio si siano ritrovati...sò che significa perdere la persona più cara che hai..."disse Alessio senza maschera mentre Kitty medicava le ferite del fidanzato"Ahu! Quel tipo mi ha usato per lustrargli i pavimenti! Speriamo solo che se davvero il nonno verrà porterà scagnozzi meno resistenti...*SNIF-SNIF* e dovrei dargli una lavata magari..."disse annusando il costume.
"Tranquillo, ci pensiamo domani se vieni a casa mia alle 7 e sarà pronto."disse avvicinandosi alla faccia per provare a baciarlo."Sì, hai decisamente bisogno anche tu di una bella doccia..."disse scansandosi.
D'un tratto il senso di ragno di Alessio iniziò a scoppiare e si infilò la maschera e   gettò Cat a terra dato che subito dopo la porta blindata scoppiò per una bomba.
"Due piccioni con una fava...Spider-Boy e quel traditore di Hulio nello stesso luogo, devo ringraziare questo piccolo congegno che ho dato a Hulio...mi è stato molto utile."disse l'uomo con la maschera per l'ossigeno.
"Lascialo in pace o giuro che ti farò male!"disse indicandolo.
"Tu credi che io sia qui solo con i miei medici? Il rinforzo sono io!"disse mentre si toglieva la giacca e la camicia mostrando il fisico nudo di un uomo anziano.
"Ugh...rimettitela, c'è una ragazza qui, ma ache a me fà parecchio schifo..., senti un pò: io non ti massacro ma tu lasci in pace Hulio e la sua famiglia che ne dici?"disse lui.
"Quando avrò finito con te ti smaschererò e poi troverò chi ami e gli mostrerò con gioia il tuo corpo fatto a pezzi..."disse mentre i medici gli mettevano un barile collegato al tubo d'ossigeno ed iniziò a pompargli un litro dello steroideo rendendo l'anziano di dimensioni titanchi, sui tre metri, deformando gli arti rendendo il destro molto più grosso del sinistro e rendendo i piedi delle dimensioni di Hippo."Ora siamo io e te!"disse andandogli adosso per prenderlo dalla caviglia mentre Kitty andava ad avvisare Hulio.
"Sai come ho avuto questa forza?"disse tirandolo su un muro per poi tirargli un pugno sullo stomaco"Vivevo a Rio nelle favelas, mia figlia ha avuto quattro figli da varie persone, lei provava a guadagnare come poteva..."disse mentre Spider-Boy provava a tirargli un pugno che non sortì il minimo effetto.
"Quando è morta è toccato a me badare ai nipoti! Lavorammo ad un circo ma ci rapirono e usarono per degli esperimenti su questo steroideo...pensavano io fossi morto ma alla fine il siero aveva funzionato a più livelli!"disse scagliandolo verso le fogne.
"Ok ora sò la tua storia che dovrei fare: piangere?"chiese lui mentre il criminale provava a muvoersi nei condotti fognareri.
"Dobbiamo aiutarlo!"urlò Diego al fratello.
"No! Restiamo qui, è più sicuro..."disse vedendo che il fratello e Kitty erano scappati con un prototipo di guanto."Ca**o!"disse iniziando a seguirlo.
Alessio era ormai arrivato a un vicolo cieco quando e pensava che fosse la fine quando un repulsore colpì il mafioso ripetute volte al contenitore di steroide.
"Vattene di qui Die...ragazzo!"urlò lanciando una ragnatela su gli occhi del criminale e tenendolo come un toro.
"No, posso aiutarti!"disse continuando a sparare al viso.
"Vi sgozzerò come maiali! Iniziando da te Iron-Boy!"urlò andando verso Diego che riusci a difendersi con una sorta di scudo ologramattico che reggeva i colpi del bestione.
"NON IMPORTA QUANTO SIA RESISTENTE LO SCUDO, NEL NOME DI DIO IO LO ROMPERÒ!"urlò prima che Kitty lo sorprese con un calcio volante che lo mandò al muro.
"Smettila di resistere e arrenditi!"urlò Spider-Boy prima di essere preso e usato per sfondare un muro che portava a una fermata della metro.
"Ok Tony...qualunque sia la tua arma segreta e ora di sperimentarla!"disse mettendo la cartuccia nel dispositivo.
"Ora sei finito!"disse Alessio premendo il grilletto e creando una strano liquido rosso che entrò negli occhi nel criminale rendendolo cieco e causandone una furia distruttiva.
"NON CI VEDO! SONO CIECO!"urlò agitando il pugno e finendo nelle rotaie con Alessio."IO TI AMMAZZO!"urlò lui.
"Scusami BrazilHulk, ma è la mia fermata."disse scansando il treno che colpì il criminale in pieno mandandolo KO, Alessio lo portò fuori dalla metropolitana mentre iniziava a spomparsi.

La polizia arrivò e arrestò il criminale privandolo della sua sostanza e mandandolo in cella mentre Alessio metteva la mano sulla spalla di Diego, il quale aveva ancora il guanto sul braccio.

"Grazie ragazzo, anche se sei stato totalmente folle a fare quello che hai fatto!"disse guardandolo.
"Ma se abbiamo la stessa età!"disse venendo raggiunto dal fratello.
"Grazie a Dio sei salvo! Dai torniamo a casa..."disse prima che Kitty lo fermasse.
"Hulio, tu hai talento per creare attrezzature, allora perchè non le metti al servizio del bene! Sii il riparatore dei buoni, prenditi soldi ma aiuta gli eroi che hanno bisogno di un equipaggiamento avanzato."disse lei.
"Ci stavo pensando, che ne dite di Fixer come nome?"disse lui sorridendo.
"Basta che mi fai lo sconto!"disse andando via con Kitty.
"Bene Diego, mettiamoci a lavoro per quello."disse indicando il guanto.
"Come?"disse lui.
"Hai sentito bene."disse sorridendo e avviandosi verso casa dei genitori.

MOLO 10

Il migliore amico di Alessio aveva navigato su internet per ore ma finalmente era riuscito a trovare la risposta su chi avesse assunto Sajani Jeffrey:

"Adiren De Siat lancia la nuova impresa: SiaTech industries mettendo a capo della divisione bellica una ex dipendente di Max Modell dei Horizon Labs: Sajani Jeffrey. 
Il giovane afferma che:"Tizi come Parker hanno una mente ristretta per cacciare una persona come misss Jeffrey, ma io ho grandi cose per lei."lesse il ragazzo vedendo la scheggia di metallo artificiale. 

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Capitolo 8
*** Nella tana dei serpenti ***


SABATO 8 OTTOBRE ORE 0.00 DeSiat Parfume.
Cinthia, la guardia del corpo di Adrien, stava svestita seduta in ginocchio con la spada avanti e una flebile candele che illuminava mentre nella sua mente il suo passato.
12 ANNI FA TEMPIO SULL'HIMALAYA.
Un monaco stava guardando in maniera aggressiva un gruppo di bambini girati di schiena per poi fermarsi davanti a una bambina bionda la quale era terrorizata da ciò che sapeva ssarebbe arrivato.
""disse l'uomo sbattendo il suo bastone per terra.
""urlò mentre lacrimava.
""urlo mentre la bambina si chinava per ricevere la sua punizione"" disse per poi iniziarla a colpirla con furia dietro la schiena sempre più forte.

PRESENTE.

"Non sarò debole..."disse lei alzandosi per poi rivestirsi con la camicietta mentre la madre l'osservava.
"Sei in ancora in piedi?"disse lei guardandola.
"Sì signora, l'ultima volta sono stata battuta ed ho deciso che stanerò definitivamente Spider-Boy e lo ucciderò per il signorino!"disse lei determinata.
La donna si avvininò e prese il mento della ragazza.
"Cinthia, sei stata cresciuta da noi come una figlia ogni cosa che farai non riuscirai mai a deludermi...ma se lo farai te ne farò pentire. Ora andiamo a dormire, domani è un giorno importante"disse lei sorridendo e abbracciandola come una madre nonostante la minaccia.
"Non la deluderò signora...lo giuro che Spider-Boy morirà!"disse lei in tono deciso per poi andare a dormire.

MOLO 10 SABATO 8 OTTOBRE ORE 9:00.

"Ehy Tony, come và?"chiese Alessio entrando nella porta.
"Vieni! Ho capito una cosa su Chat Noir, ieri ho trovato la tua felpa, ed è uscito questo pezzo di metallo: Reverbium."disse lui al suo amico.
"Ovvero?"chiese lui.
"Un vibranio artificiale che ha una caratteristica inversa, non assorbe le vibrazioni ma le respinge diventando pericoloso!"disse lui."Lo fabbricavano ai laboratori Horizon, lo creava una certa Sajani Jeffrey che è stata assunta per la SiaTech."disse lui.
"SiaTech?"disse confuso.
"La divisione tecnologica di Adrien, apre oggi!"disse lui.
"Credi che centrino qualcosa?"disse lui.
"Forse...dobbiamo controllare, io parlerò con Adrien e tu con Sajani!"disse lui alzandosi dalla sedia.
"Ok, vediamoci chiaro riguardo questa storia."disse Alessio mentre si dirigevano a Times Square dove Adrien era su un palco davanti a una torre che una volta era di Tony di Osborn.
"Signori e Signore, il giovane rampollo delle profumerie De Siat ha deciso di puntare in alto con un nuovo progetto: SiaTech, industria che finanzierà la robotica e altri campi!"disse una giornalista mentre il ragazzo iniziava il suo discorso.
"Norman Osborn, Tony Stark e Peter Parker: chi mi sà dire cos'hanno in comune queste persone?"chiese lui"Hanno fallito, ma io non sarò così! Le SiaTech saranno superiori a qualunque impresa!"disse lui"Grazie alla mia nuova collaboratrice Sajani Jeffrey creremo un'azienda che proteggerà il nostro paese da minaccie di ogni tipo! Grazie al Reverbiurm"disse lui mostrando la sua socia.

Alessio guardava e faceva foto al suo compagno che sembrava professarisi messia del mondo con alla sua destra Carly, la quale faceva domande sui suoi obbiettivi e se avesse solo intenti di lucro o volesse davvero proteggere la gente del paese.
La conferenza durò un'oretta buona e tutti andarono via mentre il giovane veniva raggiunto da Tony.

"Congratulazioni De Siat..."disse lui guardandolo.
"Grazie Murray, ora perchè sei qui?"disse lui togliedosi la giacca.
"Per avvisarti, il reverbiurm è pericoloso nelle mani sbagliate...ha quasi fatto esplodere la città una volta!"disse Tonny mettandogli una mano sulla spalla.
"Levati!"disse schifato mentre si spolverava."Non sono un pazzo, non farei cavolate simili..."disse lui.
"Quel metallo può fare proiettili letali! Quel metallo poi l'hai solo tu..."disse lui.
"Solo perchè il nonno di Alessio è stato perforato da un proiettile non vuol dire che sia stato io a dare il metallo."disse prendendo una bottiglia d'acqua.
"Giusto...ma nessuno sapeva di cosa era fatto il proiettile, si è disintegrato..."disse facendo sfondare la bottiglia d'acqua al compagno per la forza impressa.
"Signorino vada da sua madre! Ci penso io qui!"disse la sua assistente mandando via il ragazzo per mettersi davanti al irlandese.
"Smetta di importunare il signorino De Siat la prego, lei non sà ciò che ha dovuto passare!"disse lei guardandolo negli occhi.
"Non lo sò e non mi importa, sò solo che quella mi sebrava un "ho sparato io a suo nonno!"e giuro su Dio che lo farò confessare!"disse lui.
"Sei un bambino..."disse voltandosi prima di essere assalito da dietro dal ragazzo che riuscì a far perdere la borsa con il programma del signorino, tutto in un tablet.
"Quali problemi hai?"disse lei spingendolo a terra.
"Quanti quelli di Adrien, o forse meno..."disse andandosene con la borsa sotto alla giubbotto.

La donna tornò dal suo capo il quale era nelle braccia della madre come un bambino per calmarlo.

"Non si agiti signora, lo mandato via."disse lei prendendo posto sulla macchina.
Tony intanto corse via dal palco con il congegno tecnologico ancora nascosto sotto il giaccone mentre il suo amico lo raggiunse.
"Tutto bene Tony?"chiese il biondo con Cat accanto.
"Non mi sento molto bene, scusate ma devo andare..."disse rimanendo vago per poi scappare.
"Il tuo amico è strano forte..."disse la sua ragazza.
"Cat..."disse lui seccato per la ragazza che lo baciò per farsi perdonare.

Intanto Cinthia uscì per trovare qualcosa da mangiare per il suo capo quando si accorse che le mancava la sua borsa e quindi il suo tablet.

"Mi sarà caduto quando quel ragazzino mi è saltato addosso...devo trovarlo, la signora si arrabbierà sicuramente!"disse lei iniziando ad ansimare per l'ansia mentre era sul palco dove avvenne la collutazione dove trovò la borsa"È sparito! Deve avermelo rubato lui!"disse cercandolo in mezzo alla folla e vedendolo che fuggiva come un ladro.
"Eccoti..."disse correndo verso di lui anche se aveva dei tacchi lo raggiunse e l'afferò il braccio."Dammi subito quello che è mio!"disse afferandolo dal giaccone.
"Aiuto, questa maniaca mi sta aggredendo! Mi vuole rapire! AccalappiaBimbi! May day, una pedofila!"urlò Tony attirando l'attenzione della gente chhe andò vicino alla donna mentre il ragazzo scappò con un cenno di saluto.
"Fatemi passare, quel tipo mi ha rubato il tablet!"disse spingendo la gente per seguirlo in un vicolo dove era sparito.
"Anni di essere inseguito dai bulli mi ha un Ninja , farei impallidire Naruto se sapesse i luoghi dove riesco a nascondermi..."disse uscendo da un cassone con una buccia di banana sulla maglia."Torno a casa e mi occupo del tablet, magari una piccola doccia e poi il tablet..."disse sentando il suo odore.
Il ragazzo corse verso il suo condomio e andò per le scale verso il quarto piano ed aprì la porta di casa sua.
"Chi è?"urlò una voce femminile dalla cucina.
"Sono io Melanie, sono tornato prima!"urlò alla sorella già dicianovenne.
"Non puoi trovati un lavoro? Quel ragazzino, De Siat, ha due aziende e tu non hai niente!"disse lei dalla cucina.
"Sei tu quella dicianovenne! Il lavoro lo devi trovare tu che vivi qui!"disse lui.
"Chiudi quel water nano, e vatti a fare una doccia!"urlò mentre il ragazzo andava nel bagno e si mise nella doccia per poi provare a sbloccare il tablet di Cinthia.
"Ok, vediamo cosa nasconde madame Hydra bionda..."disse lui provando ad aggirare il blocco della password.
"Sono dentro!"urlò entusiasta lui vedendo un file col nome "consegne" sul quale cliccò.

Intanto Alessio e Cathy erano in giro a divertirsi per la città e si presero un gelato.

"Sai Alessio, ci frequentiamo da un pò ma ancora non siamo usciti insieme, e non intendo vestiti da gatta o ragno ma noi due come ragazzi."disse lei prendendo il cono.
"Possiamo fare domani se vuoi."disse lui leccando il gelato.
"Mi piacerebbe molto!"disse prima che vedesse una notizia flash alla TV.
"La nota criminale Ophelia Sarkissian conosciuta anche come Madame Hydra è stata catturata e verrà trasferita in un carcere di sicurezza dallo SHIELD con un convoglio armato tra un'ora precisa, si raccomanda di evitare di uscire fino a fine operazione."disse il giornalista chiudendo la notizia.
disse lui prima di ricevere una chiamata da suo zio.
"Ehy ragazzo...senti: siamo portando miss verde in una casetta nuova nuova, saluta Viper o ora sei madame Hydra? Sai prima Ms Marvel è biondo poi diventa bruna, poi Spider-Man è nero poi bianco...è un bel casino con le identità segrete."disse l'uomo mentre i suoi uomini preparava a mettere la criminale nel furgone.
"Hai bisogno di me?"chiese lui al telefono.
"No tranquillo, abbiamo tutto sotto controllo!"disse sorridendo per  andare in privato"In realtà Coulson non vorrebbe ma sì, vorrei che dessi una mano, non vorrei che un certo ex-capitano provi a liberarla."disse lui.
"Tranquillo zio, lo farò!"disse lui chiudendo la conversazione mentre vagava con la ragazza per la strada.
"Tuo zio vuole una mano?"chiese lei.
"Sì, ti porto a casa e raggiungo il luogo dove parte il camion..."disse lui accompagnando la fidanzata a casa per poi andare dietro un bidone e mettersi il costume.
"Il camion partirà dal ponte di Brooklyn e si fermerà al molo 45, in quel tragitto può succeddere di tutto!"disse volteggiando tra i palazzi."Ma se succeddese una cosa tipo un paio di soldati Hydra gli Avengers mi potrebbero considerare come membro, e mi piacerebbe essere un Avengers! Spider-Boy il vendicatore, The avenging Spider-Boy, insomma ci starebbe..."disse lui mentre raggiungeva il luogo, con la videocamera del cellulare accesa ,dove la criminale stava passando da un elicottero ad un furgone blindato.
"Sono qui! Gli Avengers sono qui! C'è il signor Parker, Capitan Falcon, Ercole, Thor femmina, Visione...oh ma quella è la nuova Wasp, che gran costume! Ah l'hanno caricata! Tocca a me!Tocca a me!"disse tirando una ragnatela allo scudo di Cap dietro la schiena e prendendolo per atterrare sul tetto del blindato e fare un saluto militare.
"Ciao a tutti: Spider-Avenger, no scusate era Avenging-Boy...me**a..."disse con la testa in basso mentre tutti lo guardavano stranito.
"Ho sentito che trasferivate una gran bella nazi pollastra e così mi sono detto:"Potrei dargli la mia presenza, sembrano disperati..."capitano, il suo scudo..."disse scendendo dal blindato per avviccinarsi a Wasp"Grande fan...ti dispiace se ci facciamo un selfie e magari saluti il mio amico Tony? Sono anche van di voi, cioè dei voi originali non di questi voi, ma non che voi voi non siate forti ma che i voi di un tempo come il Thor maschio e il Cap biondo erano fighissimi, ho portato il cosplay di Cap una volta, ehy ma tu Ercole, sei una forza! Perchè non chiudo la bocca..."disse lui.
"Vattene ragazzo..."disse l'androide.
"Cosa!? Sono appena arrivato qui!"disse lui aprendo le braccia.
"Non abbiamo bisogno di aiuto per questo trasporto, bastiamo noi... Torna pure a casa."disse freddamente il sintezoide.
"Io darei al mortale magrolino una chance, in fondo vuole darci una mano perchè non accettarla?"disse il figlio di Zeus.
"No! Torna a casa subito!"disse l'ex Falcon indicandolo.
"Capitano! Il giovane Midgardiano sembra essere in buona fede, anche se la sua lingua e troppo lesta si merita una possibilità!"disse la dea del tuono al capitano che grugni e indico il retro dove veniva trasportata la criminale.
"Grazie ragazzi! Visto signor Spider-Man, sono un Avengers!"disse lui a Spidey per poi sedersi dentro al retro furgone con alla destra lo zio, armato di fucile, Ercole a sinisistra e la criminale davanti a lui.

Intanto al Pub Sup's Cindy Moon si stava godendo una pausa con le sue amiche,andate al bago, quando vise il "Bimbo-Ragno" insieme ai vendicatori e per poco non si soffocava con un panino.

"Davvero Pete!?"pensò lei ma avrebbe voluto urlare la sua rabbia"Davvero la fai stare con la  nazi?"
Il convoglio partì e il furgone era silenzioso quando Alessio prese fiato e si voltò al eroe greco.
"Che ne pensi di Ercole della Disney? Ti piace o non è fedele alla tua vita?"chiese rompendo il silenzio mentre la criminale guardava confusa.
"Che razza di eroe sei?"chiese lei.
"Zitta Lamù!"disse riferendosi al anime Lamù la ragazza spaziale.
"Non è fedele al mio racconto per niente, ma mi sono piaciute le canzoni ,erano carine, e mio zio era piuttosto fedele..."disse lui al ragazzo.
"Pensi mai di fare causa alla Disney per questo?Sai ha incassato 253 millioni di dollari e tu non credo abbia visto un centesimo...se poi a  te và bene io non dico nulla..."disse lui.
"I soldi non mi interessano..."rispose l'uomo.
"Sei un piccolo e insulso moccioso..."disse la donna guardandolo"Fareste davvero entrare uno così nei più potenti eroi della terra?"chiese guardando il semi-dio.
"Chiudi la bocca o la chiuderò io con questo..."disse mostrandogli l'arma."Ehy Hog, perchè ti sei fermato!"disse lui ad un suo uomo molto grosso di fisico e calvo.
"Perchè l'hanno fatto anche gli altri signore."disse indicando il condoglio fermo.
"Qui è Tower, che fate?"disse lui alla radiolina.
"L'energia è calata signore, non riusciamo a muoverci!"disse lui.
Intanto il senso di ragno di Alessio scattò immediatamente prima che le porte del camion vennerò strappate dalla criminale Anaconda e le sue braccia estendibili.
"Oh ca+@o!"disse lo zio per poi iniziare a sparare la criminale con ancore le portiere in mano"Occhi di Fury entriamo in azione!"urlò alla sua squadra che uscirono con le armi per combattere la criminale.
"Spider-Boy aiuta Hog!"disse indicando l'amico alla guida.
"Certo!"disse lui mentre il soldato usciva con un fucile a doppia canna.
"Andiamo ad aiutare Coyote e Rat!"disse lui indicando uno magrolino e l'altro della stessa dimensione dello zio.
"Aiutate prima voi stessi!"urlò un tizio che sembrava avere una sorta di cobra: King Cobra.
"Io odio i serpenti!"urlò Alessio ti rando un calcio al criminale.
"Sembra che la mia gente mi stia aiutando..."disse la donna con un sorriso al capo dell'operazione.
"Coyote, aiutami a scortarla via di qui!"disse mentre gli Avengers si davano da fare contro la socità dei serpenti.
Alessio stava schivando i pugni estendibili di Anaconda.
"Vieni qui vermiciattolo!"urlò la donna cercando di prenderlo.
"No grazie!"urlò mentre attaccava la criminale con un calcio in faccia per saltare vicino a Spider-Man.
"Gran bella domenica oggi..."disse sarcastico lui.
"Già!"disse Alessio poco prima che i loro sensi di ragno scattasserò"L'hai sentito anche tu?"
"Sì, siamo nei guai..."disse Peter mentre la strada sotto di loro crollava sotto i condotti della metro.
"Che-che è successo?"chiese Alessio massaggiandosi la testa.
"Sei svenuto dopo l'impatto, ti sei ripreso ora..."disse "Coyote"al ragazzo.
"E dov'è Spider-Man?"chiese lui alazandosi.
"Eccomi, stavo aiutando l'agente Tower a riprendersi."disse con dietro lo zio di Alessio che teneva la criminale da un braccio.
"Forza, muoviamoci prima che ci siano altri crolli!"urlò l'uomo.
"Aspettate: Spider-Boy luce!"disse usando la luce della cintura"Sapevo che sarebbe tornata utile!"disse procedendo sopra un muro.
"È bello vedere che ragazzi del genere diventano eroi...così sarà più facile schiacciarvi!"disse lei prima che Alessio sparò una ragnatela alla bocca.
"Spero che non vi arrabbierete per ciò che ho fatto..."disse lui per poi tornare a camminare.
"Coyote, prendi la prigioniera e procedi con Spider-Man, io e il ragazzo dobbiamo parlare in privato."disse lui mentre il suo sottoposto eseguiva.
"Cosa volevi dirmi zio?"chiese lui.
"Che temo che tra poco avremo compagnia, molta compagnia."disse lui.
"Come lo credi?"chiese lui.
"Gli Avengers hanno detto che i serpenti si ritiravano, quindi sicuramente verranno qui, dobbiamo stare attenti."disse lui mettendo una mano sulla spalla del ragazzo il quale annuì per poi tornare dal resto del gruppo che si era fermato per via di un vagone con ancora dei passeggeri a bordo.
"Signori e signore, seguiteci prego; l'uscità dovrebbe essere tra un Kilometro da qui."disse lui ai civili i quali erano per lo più uomini e alcune donne una sola con un bambino di cinque anni.
"Mamma, quella è la signora cattiva che si vede alla TV!"disse mentre la donna, alla quale era stata tolta la ragnatela alla bocca, lo guardò in maniera perfida.
"Cammina subito!"urlò Alessio alla donna"O la ragnatela la sparo NELLA bocca!"disse mentre proseguiva."Non agitatevi ci siamo noi qui..."disse prima di essere preso da una sorta di tentacolo che lo lanciò contro un muro.
"Abbiamo compagnia!"urlò lo zio di Alessio mentre spuntavano : Black Mamba, Constrictor, Anaconda, King Cobra, Bushmaster, Cottonmouth e Rattler, la società dei serpenti.
"Consegnatela a noi, o Spider-Boy sarà fritto dai miei tentacoli!"disse sorridendo Constrictor.
"Non ascoltarlo, posso farcela!"urlò mentre Peter guardava il ragazzo che veniva stretto.
"Dobbiamo consegnarla! Spider-Boy non resisterà a quella scossa."urlò Peter al comandante che si stava avvicinando alla donna.
"NO!"disse Spider-Boy riuscendo ad uscire dalla stretta per poi iniziare a colpire i criminali.
"Andiamo!"disse Spider-Man sparando una ragnatela su Viper poi poi dargli man forte.
"Coyote fai la guardia, io vado ad aiutarli!"disse gettandosi a colpire Cottonmouth a mani nude.
"Sei solo un uomo!"disse il criminale mentre iniziavano a combattere.
"Chiudi la bocca e lotta!"urlo mentre schivava i colpi del criminale e dava una ginocchiata nello stomaco.
"Stia lontanto agente che .ovviamente, non conosco!"disse Alessio mentre andava da lui.
"Solo perchè non sollevo una macchina non significa che io non sia pronto a combattere questa gente!"disse mentre tirava un calcio rotante a Rattler.
"Ora ti credo..."disse Spider-Boy sorpreso dalla forza dello zio.
"Adesso andiamo!"disse Coyote sparando alla coda di Rattler e proteggendo i civili.
Intanto i due ragni si stavano occuppando degli altri criminali cercando di lottare con tutte le loro forze anche se Alessio stava per essere strangolato da Anaconda, la quale sbatteva il ragazzo a destra e sinistra.
"Odio! Questo! Lavoro!"disse lui mentre cercava di liberarsi dalle braccia che stringevano più forte.
"Ti piacce l'abbraccio della mamma!?"chiese la criminale sorridente.
"Aspetta...sei una donna!?"disse lui con gli occhi della maschera allargati.
"Come osi!"disse lanciandolo verso il treno sfasciando la locomotiva.
"Ok...devo imparare a chiudere la bocca!"disse prima che anche Spider-Man lo raggiunse.
"Siamo in due amico..."disse il vendicatore rialzandosi.

Intanto l'agente continuava a tenere testa ai suoi avversari anche se mostrava già del cedimento essendo accerchiato da persone dotate di superpoteri.

"Che fai eroe? Non cedi?"chiese Cottomouth mentra provava a ingoiarlo con le sue fauci modificate per poi essere colpito dalla coda di Rattler e sbattuto contro un muro molto forte e iniziando a sanguinare.
"Ora...il colpo di grazia..."disse King Cobra uscendo i suoi artigli con un sorriso sadico.
"Lasciatelo stare subito!"urlò Alessio mentre si gettava sul criminale ed iniziava a colpirlo sulla faccia mentre gli altri criminali cercavano di colpirlo ma colpendo solo il loro alleto con tutti i loro poteri.
"Smmettete di colpirlo, mi stà usando come scudo! Scollamelo con le braccia Anaconda!"disse mentre la criminale allungava le braccia per tirargli due pugni che colpirono la faccia di Rattler mandandolo KO per poi lanciarlo contro i suoi colleghi meno uno: la prigioniera, la quale aveva il bambino in lacrime come ostaggio.
"Ora ascoltatemi bene agenti di Fury e ragni..."disse sparando alla spalla dello zio che urlò di dolore per poi puntare alla testa del bambino."Se solo uno di voi ci prova il bambino muore...e io non scherzo!"disse mentre Coyote bloccava la madre.
"Uccideresti un bambino!?"urlò Alessio.
"Ucciderei chiunque pur di arrivare a soddifsfare l'Hydra..."disse mentre andavano via."Non seguiteci!"disse andando via.

Alessio intanto guardava la criminale correre con un bambino innocente e sapeva cosa fare, doveva prenderla! 
Il ragazzo si giro verso Coyote e disse di medicare immediatemente lo zio mentre legava i membri della società del serpente per poi lanciarsi all'inseguimento della criminale.

"Devo prenderla! Come posso sapere che il bambino non verrà ucciso dopo questo!?"disse Alessio mentre ricordava la mappa che aveva visto, ricordava che poteva cogliere di sorpresa la criminale ma doveva essere veloce e il signor Parker non poteva aiutarlo!

Si gettò immediatamente con uno scatto in un condotto e corse come se fosse la sua vita in pericolo, come se quel bambino fosse lui e subito dopo eccola lì che  stava arrivando di corse anche se dovette prendere fiato e quello fù il momento, il bambino morse la donna e lei punto l'arma.

"Ehy non lo vuoi un bel palloncino colorato!?"urlò Alessio distraendo Madame Hydra che alzò la testa vedendo il ragno cadergli con furia sopra.
"Tu?!"disse lei mentre provava a raggiungere l'arma.
"Sì io: SpideyWise il ragno danzante!"disse sparando una ragnatela alla mano. 
"Avevo detto di non seguirmi!"disse lei mentre si dimenava per scrollarsi di dosso il ragazzo ragno.
"Sì, ma mi sono ricordato che sono molto veloce e tu non mi hai notato qunidi...Hail 'Merica!"disse sparando una ragnatela che la coprì totalmente come un bozzolo.

Il bambino e l'eroe andarono così dal resto del gruppo e la madre abbraciò il figlio ringraziando l'eroe.
Il soffitto iniziò a spaccarsi, anzi venne spaccato da una martellata che non fece rimanere nulla di detriti.

"Spider-Man state bene?"chiese Ercole mentre Wasp, Visione e Cap portavano i civili in salvo.
"Mi ha salvato lui!"indico il piccolo tenuto in braccio da Wasp.
"Davvero?"chiese Falcon serio.
"Sì...problemi capitano?"chiese guardandolo negli occhi.
"Certo che no...bel lavoro."disse mentre Alessio vedeva che suo zio veniva medicato con attorno la sua squadra.
"Agente Marino!"disse lui con una sorta di voce cavernosa per non farsi scoprire.
"Tranquillo...Spider-Boy, stò bene! Tu un pò meno però..."disse sorridendo per poi indicare un palazzo dalla quale si vedeva una figura femminile che sembrava lo fissase.
"Oh me!@a..."disse vedendola e sapendo dell'imminente ramanzina.

Alessio salì sul tetto dove Cindy lo guardava arrabbiata e si tolsero la maschera.

"Ciao..."disse sorridendo Alessio prima di essere  schiaffeggiato.
"SEI SCEMO O COSA?!"disse lei guardandolo"Ti volevi far uccidere per caso?"disse lei indicandolo.
"Ho aiutato la gente!"urlò indicando a terra.
"Ma ti sei quasi fatto ammazzare dalla congreca dei serpenti!"urlò mettendogli il dito sul petto.
"Veramente è la società..."disse guardandola."Poi perchè ti interessa così tanto?"disse lui.
"Perchè non puoi fare quello che vuoi e quando vuoi, devi segure delle regole! Non puoi diventare un Avengers!"urlò lei.
"Perchè, perchè non posso essere un Avengers? Sono pronto l'hai visto anche tu no!"
"Cos'è un videogioco per te? Sei un vigilante da otto giorni e poi decidi di essere un vendicatore? Beh ti rovino il sogno in partenza: non puoi esserlo! Fatti le ossa e poi si parla di un gruppo, ma ora sei solo un bambino..."disse guardandolo per poi rimettersi la sciarpa alla bocca e andarsene.
"Perchè ogni cosa che faccio la rovino?"chiese lui guardando in basso abbattuto dal evento per poi andare ad aiutare la Damage control e farsi delle foto per il Bugle.
"Non ci sarai andato troppo pesante con lui?"chiese Peter.
"Meglio, così gli servirà di lezione..."disse lei mentre andava via.

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Capitolo 9
*** Lunga vita al re ***


DOMENICA 9 OTTOBRE. ORE 8:00 A.M

"La parte migliore di essere un super eroe di domenica? Avere la città libera senza scuola. "pensò Alessio "La parte peggiore? Che i criminali attaccano anche la domenica!"disse venendo gettato contro una panchina.
"Tu ragazzino non fermerai Grizzly!"urlò il criminale"Mi hai tolto dalla gatta nera, ho perso un sacco di grana per il tuo fare l'eroe!"disse il criminale indicandolo.
"Scusami Winnie, ma Duchessa è andata a Timbotu! Capita, Winnie e Duchessa, sono due personaggi della Disney!"disse schivando una zampata."Domandina veloce: perchè vi travestite da animali e non vi create delle corazze come quelle dei film!"disse prima che andasse contro una panchina.
"Ok, basta mr bravo ragno!"disse gettandosi contro il criminale per buttarlo in una fontana ma per essere gettato contro un albero.
"Amico qui potrebbe esserci Squirrel Girl, un pò di rispetto!"disse mentre degli scoiattoli uscivano dal tronco.
"Non chiudi mai?"disse prendendo un palo per preparasi a colpirlo.
"Gentile messere lei non è il primo e non sarà l'ultimo a farmi questa domanda..."disse schivando con una capriola per poi ragnaterale le braccia del bestione."Bubu colpisce all'infama Yogi!"disse mandandolo KO per mettersi sul suo stomaco."Sorridi!"disse mentre si scattavano le foto per il giornale."Grazie mille agenti, è tutto vostro!"disse per poi andarsene.
"Pronto?"chiese Alessio rispondendo al cellulare.
"Ehy Alessio, sono io Carly..."disse la ragazza mentre si preparava il caffè.
"Ehy Carly, tutto bene?"
"Sì, mi chiedevo se avessi voglia di accompagnarmi per fare un servizio dentro la SiaTech e Eddie è impegnato, che dici?"chiese lei al ragazzo.
"Certo, per che ora?"disse sparando una ragnatela contro un criminale che stava cercando di entrare in una casa."Aspetta...ho un'altra chiamata...Rosa che succede?"chiese lui saltando su un tetto.
"Volevo chiederti se oggi è confermato per aiutarmi nel progetto di scienze..."disse lei mentre Ale si colpiva la testa con una mano come se si fosse dimenticato."Non te lo sei dimenticato vero?"
"No tranquilla ma sai com'è ero impegnato con Cat ma oggi ti aiuto tranquilla!"disse lui prima di essere dal senso di ragno.
"Vediamo un pò..."disse guardando in giro per sentire una rapina in una gioielleria."È ora di passare all'azione!"disse beffardamente per gettarsi sul tetto dove uscivano due criminali già noti : Bobon e Jork.
"Saltiamo qui e  poi ci attende il blindato mandato dal capo!"disse il ladro di colore al suo amico.
"Però non mi piace l'idea di collaborare con degli sbirri, anche se corrotti."rispose lui prima di essere sorpresi da una luce che sembrava illuminare il tetto come se fosse notte.
"Non di nuovo!"urlò Bobon guardando Alessio che era dietero di lui.
"Oh sì invece!"disse lui legando con la ragnatela il collega per poi gettarsi contro il criminale il quale estrasse un pugnale.
"Perchè ogni volta che faccio il mio colpo grosso tu devi arrivare!"disse provando a pugnalarlo alla schiena.
"Forse perchè sei un criminale? O perchè lavori con un tizio che è vestito da gatto...che poi stò notando che tutti i criminali o eroi scelgono l gatto come animale, c'è qualche motivo per Chatty o è solo perchè si sente figo a farsi chiamare come un profumo di valore?"disse per poi tirargli un calcio in schiena  per poi disarmarlo e legarlo.
"Faccio una chiamata alla polizia e sarete subito dentro ma tranquillo che con i pasti che vi daranno sarete in forma per la prova costume!"disse per poi gettarsi a  trovare qualcos'altro da fare.
"Ehy capo: ho preso Bobon e Jork sono su "Shiny Gift" venite a prenderli prima che la ragnatela si sciolga..."disse lui con il cellualre datogli dal capitano.
"Ora che faccio..."disse guardandosi attorno per poi andare verso una donna  che sembrava si fosse persa, la donna sembrava parlare la sua lingua ma altra gente non la capiva e continuava ad andare avanti ignorandola"Questo mi sembra un compito!"disse gettandosi a terra per poi correre verso di lei.
"Scusi signora...ha per caso bisogno di una mano?"disse parlando la sua lingua.
"Oh grazie giovanotto! Avrei bisogno di andare alla paninoteca di mio nipote: "NiceAndCrispy" tu sai dov'è?"disse la donna con un foglietto in mano.
"Certamente! Vada sempre dritto, poi svolti a destra al semaforo, prosegua sempre diritto."disse lui dando indicazioni alla signora la quale lo ringraziò e proseguì per la sua strada.

Il ragazzo era in giro per la città quando vide un'altra rapine in corso ad un furgone di un negozio eletronico.

"Ok chiuderò un occhio se fra questa roba c'è una Play Station 4 e Crash Bandicoot per corrompermi altrimenti i vostri culi saranno pieni di ragnatela!"disse gettandoasi su quello che stava scaricando la refurtiva."No...stò scherzando! Anche se avete la PS vi meno lo stesso, no problemo!"disse iniziando a colpire i criminali.
"Spara in testa a questo morto di fame!"urlò uno di loro.
"Ehy tu! Ti sembra il modo di parlare, per te io sono il SIGNOR morto di fame!"disse tirandogli un gancio e stendendo l'ultimo.
In quel momento il telefono del ragazzo suonò, a chiamarlo era Tony con varie notizie.
"Fratello sei libero?"chiese girando per la stanza.
"Che è succeso?"chiese sparando alla cieca una ragnatela ad un manigoldo che stava tentando la fuga.
"Vieni a casa mia, ho notizie importanti."disse chiudendo la conversazione.
"Andiamo da Tony..."disse alzandosi con la ragnatela per correre verso casa del migliore amico che distava qualche kilometro da lì che raggiunse in fretta oscillando tra i tetti per cambiarsi e entrare in casa dove mancavano genitori e sorella maggiore.
"Allora che mi devi dire?"
"Ieri ho parlato con Adrien, ma la sua sexy segretaria mi ha mandato male e allora le sono saltato sopra..."spiegò venendo interroto.
"Che hai fatto?"
"E le ho rubato il tablet con tutta l'agenda di Adrien..."disse guardando l'amico il quale sembrava agitato.
"Perchè, per tutto quello che è più logico del mondo, l'hai fatto?!"urlò lui.
"Perchè ho scoperto la cartella segreta, e ho un sospetto, un sospetto che sembra essere fondato! Adrien è Shit Noir!"disse mostrando i file.
"Questo è assurdo..."disse scosso.
"Quando ho detto che il reverbium può essere usato per dei proiettili ha detto qualcosa su tuo nonno! Come lo sapeva? A meno che il proiettile a Bono non l'abbia fatto lui stesso?"disse mostrando tutto.
"Dobbiamo andare dalla polizia!"disse con il dispositivo.
"Rifletti Ale, questo l'ho rubato! E qui dice che praticamente la maggior parte dei poliziotti lavora per lui! Dobbiamo essere più furbi di lui se vogliamo incastrarlo!"disse prima che Alessio venisse distratto dal suo sesto senso."Che hai?"chiese lui.
"Andiamo via dalla stanza...ora!"disse andando via nel corridoio.
"Hai sentito qualcosa?"disse l'irlandese.
"Non lo sò...il senso di ragno non è chiarissimo, resta qui! Vado a controllare fuori."disse salendo sul tetto e cambiandosi in Spider-Boy tenendosi in contatto con Tony.
"Non vedo nulla..."disse prima di essere sorpreso da delle bombe a forma di zucca e una risata sinistra e malefica alle sue spalle.
"AHAHAHAHAHAHA! Guarda chi c'è qui, Spider-Boy! Vedo che hai cambiato costume, devo dire che è meglio della tua felpona da ginnastica!"disse da dietro Phil Urich detto il Re Goblin.
"Che ci fai qui? Cercavi una maschera per coprire quel brutto muso?"chiese andandogli contro per tirargli un pugno.
"Veramente qui c'è qualcuno che mi deve protezione, e pensava di rapire la loro figlioletta per avere ciò che è mio, quindi sii gentile..."disse caricandogli con l'aliente che uscì una lama dalla bocca" MUORI!" urlò ad Alessio il quale schivò l'aliante e gli saltò dietro la schiena e iniziò a colpirlo in faccia.
"Nessuno ti deve nulla Urich, non fin quando respirerò!"disse destabilizzando il volo del lunatico"E se vuoi ciò che è tuo l'avrai!"disse sparangoli una ragnatela in bocca per evitare la sua "risata lunatica" "Non ridi più Hobby Gobby?"disse prima di essere tirato contro un tetto dal criminale il quale si tolse la ragnatela dalla bocca"Per te piccolo verme sono Re Goblin!"urlò sparando delle scintille dalle mani che centrarono il bersaglio e mandarono KO Alessio mentre il criminale sfondava la finestra della casa di Tony.
"Cu-cù settete!"disse vedendo solo il ragazzo e il suo cane Roy che abbaiava al pazzo."A cuccia botolo!"disse sparando una scarica che stordì l'animale"Sembra che dovrò accontentarmi di te ragazzino..."disse prima che Alessio gli tirò un calcio in faccia con tutti e due i piedi sfondando il muro della sala da bagno.
"Lascialo stare schizzato! Veditela con me!"disse mentre si rialzava e chiamava l'aliante per provare a traffigerlo.
"Io ti ammazzerò lurido moccioso! Insegnerò a te e a questo fetido quartiere che nessuno pesta i piedi a Re Goblin!"disse estraendo la spada di plasma.
Tony intanto stava guardando lo scontro e si accorse che un paio di bombe zucca erano cadute dalla tasca del criminale.
"Questo è per il bagno di casa mia str*?@o!"disse lui tirando una bomba verso il criminale.
"Adesso basta!"disse prendendo Alessio dal collo per volare via contro dei palazzi."Per colpa del tuo fidanzatino ora ti sbatterò contro ogni edificio di questa città!"disse volanda contro dei palazzi prima che Alessio iniziasse a manovrare i comandi e mandare Urich contro una parete per poi lanciarsi sulla finestra di un ufficio della De Siat Parfume.
"Il piccolo ragnetto si arrampicò... poi il Re Goblin lo  spiaccicò!"disse correndogli in contro per sfondare la vetrata davanti al giovane CEO compagno di classe il quale sembrava sorridere nel vedere Spider-Boy sanguinante."Sei la delusione degli Spider...ho combattuto lo Spider-Man originale, quello nero e rosso, la donna ragno e perfino la tua amichetta con gli occhi a mandorla; ma tu sei l'avversario più deludente che io abbia mai visto, guardati ora: sanguinante davanti a me...mi fai pena!"disse frantumandogli una brocca d'acqua in testa.
"Anche tu...."disse ansimando bagnato di sangue e acqua"Sei la delusione della dinastia dei goblin!"disse guardandolo dal basso.
"Come!?"disse tirandogli un calcio in faccia.
"Sei stato Hobgoblin e le prendevi; sei stato Cavaliere Goblin e anche lì facevi schifo ed ora sei Re Goblin e riesci a vincere contro un quindicenne...neanche più di tanto!"disse ridendo prima di essere preso dal collo mentre Adrien guardava con gioia sadica vedere l'avversario ridotto in sangue e acqua.
"Io ti mostrerò la morte!"disse chiamando l'aliante per poi andare verso una villa abbandonata scagliandola verso la finestra per essere colpito da una bomba che esplose mandandolo contro un muro di legno.
"Ora siamo solo io e te..."disse scendendo dal mezzo di trasporto e tirargli un calcio in faccia."Mi hai preso in giro troppo ed ora appena ti leverò quella maschera ti ucciderò, poi cercherò chi ami e lo ucciderò! E se mi arresteranno aspetterò anche vent'anni per uccidere il prossimo!"disse schiacciando la mano del ragazzo che voleva colpirlo con una ragnatela"Hai finito di tessere moccioso! Mi sà che l'ultima persona che ucciderò sarà proprio la micetta: la porterò qui e mostrerò il tuo corpo
decomposto e trarrò gioia delle sue urla!"disse prima che Alessio lo facesse scivolare a terra e lo colpì con un lampadario che lo schiacciò causandone un polverone.

Alessio sapeva che non l'aveva ucciso, aspettava che il criminale uscisse dal luminario, anche se il suo costume era tutto lacerato e lasciava vedere un pezzo della faccia con l'occhio livido.

"Allora..Urich, altro da dire!"
"Basta! Mi arrendo hai vinto!"urlò uscendo disturtto dal colpo subito mentre veniva tolto dal suo equipaggiamento che venne preso velocemente da qualcuno che aveva seguito i due fino al posto della lotta una volta che Alessio era andato via a portare il criminale alla polizia.

Alessio era su un tetto quando ricevette una chiamata, era la sua collega Carly.
Aveva già ricevuto un messaggio dalla sua amica Rosa e sapeva che aveva deluso anche lei, era distrutto.

"Pronto?"
"Dove sei stato? Sono le 19 e tu dovevi essere qui alle 16.30!"urlò lei al giovane.
"Scusa...e successo un casino da mia madre..."
"L'ho chiamata ed ha detto che non sei venuto neanche a pranzo..."
"Mi dispiace, possiamo fare domani?" domandò lui.
"Tranquillo, ho avuto la mia intervista ed un paio di foto, ma tenevo a stare con te, come una squadra."spiegò lei."Hai delle foto di Goblin contro Spider-Boy?"
"...No...non sono riuscito ad avere nulla mi dispiace."disse lui vedendo che il pazzo veniva messo nella volante e portato via.
"Senti, capisco che la tua fase di vita è dura; ma devi cercare di unire scuola e lavoro! Sò ciò che stai passando!"provò lei a rincuorare l'amico.
"Non credo..."
"Senti, dopodomani ci sarà il processo alla pazza del meteo di qualche tempo fà, vengo a prenderti alle 15 precise al locale di tua madre, ok?"
"Certo!"disse sicuro"Grazie Carly, sei una brava amica..."disse sorridendo per poi chiudere.
"È bello avere degli amici così fedeli, vero?"
"Già signor Coulson...aspetti, come mai è qui!?"disse vedendolo.
"Visto il tuo costume è una fortuna che io sia qui..."disse premendo un bottone che fece diventare visibile una sorta di elicottero con il logo SHIELD sulla fiancata ed invitando il ragazzo a salire."Togliti il costume...e mettiti questi vestiti..."disse allungandogli una maglietta e pantaloni di un pigiama.
"Simmons, medica Marino; Fritz occuppati del costume."disse mentre la giovane donna si metteva a disinfettare i graffi ricevuti.
"Signor Coulson, sà per caso dov'è Silk? Non la sento da..."
"Dalla vostra litigata mamma e figlio? Tranquillo, l'agente Moon si stà divertendo con le sue amiche al MJ's, non agitarti!"disse lui mentre veniva medicato.
"Il tuo costume è ridotto malissimo, per fortuna nè abbiamo uno di riserva!"disse lo scienziato mentre passava il costume in una scatola.
"È uguale al primo insieme a lancia ragnatele migliorati."disse lui mostrandogli il costume che venne indossato subito.
"Grazie..."disse uscendo dal veicolo per iniziare poi a oscillare tra i grattaceli e iniziare a rimuginare.
"Sono ridotto uno schifo...e ho deluso sia Carly che Rosa oggi, e tra un pò tornerò da mamma che farà sicuro una scenata vedendomi conciato così..."disse fermandosi sul tetto della discoteca MJ's.
"E Adrien potrebbe aver ucciso mio nonno..."disse togliendosi la maschera"Forse dovrei mollare? Insomma...faccio più danni che altro, la città non mi considera una minaccia, ma sbaglio anche nelle cose più semplici..."disse sentendo che la porta dietro di lui si aprivà e usciva una rossa, quella che salvò quando ancora indossava la tutta da ginnastica.
"Ehy..." 
"Salve!"disse con una voce grossa per non farsi riconoscere.
"Sei depresso ragazzo?"
"Un pò...come l'hai capito con la maschera?"
"Mi sono abituata dati i miei precedenti..."disse accennando un sorriso"Chi è stato?"
"Re Goblin, mi ha massacrato...e sopratutto ho fatto perdere la fiducia a due mie amiche..."disse lui.
"Sei molto simile a Spidey..."
"Forse un pò troppo..."
"Tranquillo, troverai anche tu la tua strada..."disse sorridendo per poi vedere il ragazzo alzarsi.
"Grazie signora! Anche se sbaglio ora capisco, non devo arrendermi altrimenti la perdita di mio nonno sarebbe stata inutile! Le prometto che lei sarà punto fisso nella mia ronda!"disse andando via per tornare a casa dove la madre stava lavorando al locale, il ragazzo salì e trovò ad aspettarlo Cathy, seduta sul suo letto.
"Cat...scusa se oggi non siamo potuti uscire..."disse prima di essere baciato dalla sua fidanzata.
"La cosa importante è vederti vivo! L'uscire viene dopo..."disse abbracciandolo.
"Sono stupido?"
"Sei il mio stupido..."disse baciandolo con passione.

CASA DI TONY MURRAY.

"Ho quasi ultimato...qualche altro punto di cuciture e sarà perfetta!"disse il ragazzo lavorando un tessuto prima che la porta di camera sua si aprisse.
"Mamma dice che la cena è pronta..."disse la sorella.
"Subito Mel, cinque minuti e arrivo...come stà papà?"
"Dice che la controllo danni arriverà domani per riparare il casino di quei due tipi e pagheranno loro."disse lei.
"Ottimo, vengo a mangiare..."disse lui mentre la ragazza chiudeva la porta.
"Tra poco non sarò più solo quello della sedia..."disse vedendo una maschera da folletto con un ghigno malefico mentre rimeteva la maschera nella scatola con gli attrezzi di Urich.

CARCERE SOTOMARINO DELLO SHIELD 

"Così mi hai umiliato Spider-Boy! O hai fatto una cosa davvero stupida a non uccidermi, perchè io sò la persona che per te è davvero speciale, oh sì che la conosco..."disse il criminale mentre guardava la copia di un giornale più vecchio con Silk e Spider-Boy in copertina.
"E ora per te soffrirà!"disse per poi iniziare a ridere maniacalmente.
 

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Capitolo 10
*** Come voi (Parte 1) ***




LUNEDì 11 OTTOBRE ORA 7.00

"Tutti pensano che fare il supereroe sia come nei film..."disse Alessio allo speccho del suo bagno mentre si disinfettava una ferita.
"Missioni contro criminali pittoreschi, viaggi per il mondo, indossare il costume, andare a salvare una bella donna in un taxi appeso su un cantiere..."disse levandosi un cerotto vecchio per mettersi una pomata"Ma nessuno ti avverte degli effetti collaterali: i lividi che ottieni dopo una lotta..."disse guardandosi in faccia.
pensò prendendo la cartella per uscire e andare a scuola ma trovò la madre ad aspettarlo all'uscita della porta.
"Io non posso passare?"disse facendo una voce un pò da vecchio"è in arrivo la super ramanzina dell'infinito?"chiese mentre si sedevano.
"Alessio Marino..."disse lei guardandolo.
"Hai detto il nome completo, iniziamo male!"disse lui guardandola.
"Come ti giustifichi per ieri? Sei stato fuori tutto il giorno! Nemmeno Carly sapeva dov'eri! Tu ringrazia che al tuo ritorno c'era Cathy altrimenti ti levavo la vita con la stessa facilità con cui te l'ho data!"urlò lei.
"Senti ero a casa di Tony e ad un tratto è entrato Goblin che voleva rapirlo! Ho provato ad aiutarlo, tutto qui..."disse lui.
"Sò che vorresti essere anche tu come Spider-Man, ma non lo sei..."disse guardandolo.
"Lo sò..."disse quasi tentato di dirgli la verità"Ma se fossi un supereroe potrei procurarti il numero di Thor..."disse sorridendo.
"Preferirei Doctor Strange veramente!"disse lei sorridendo essendo rincuorata.

Il ragazzo uscì dalla porta decidendo di fare la strada a piedi: niente scalate, niente salti e zero ragnatele; solo i suoi piedi. Al portone incontrò il vecchio Stan, sorridente come al solito, felice e pronto per una giornata di lavoro.

"Ehy Stan!"
"Alessio!"disse per notare le ferite"Dio chi ti ha ridotto così? Vuoi che il vecchio Stan venga a dargli un bel destro?"disse mettendosi in posa da pugile.
"Nah tranquillo! Ritira gli artigli tigre!"disse mentre il vecchi pedalava al suo fianco.
"Ehy Stan, una domanda: ti piace vivere qui? Cioè con Alieni e dei?"
"Ragazzo, sono nato in questa città, l'ho vista cambiare in meglio e in peggio; ho visto dei invaderci, alieni che facevano gli eroi, robot che cacciavano persone diverse, teschi parlanti e giganti mangia pianeti...ma sì, mi piace essere di qui, così sò che alle meraviglie non c'è limite..."disse sorridendo per poi bloccarsi notando un posto di blocco della polizia."Che è succeso agenti?"
"Questo poverino si è gettato dal 50 esimo piano, non è un o spettacolo per i deboli signore..."disse una ragazza al vecchio.
"Dio..."disse lui
"Siete sicuri sia un suicidio? Potrebbe essere stato spinto forse..."disse il giovane titubante.
"Ragazzo...siamo sicuri del nostro lavoro!"disse il collega di colore.
"Scusi, ma noi per passare?"
"Ci dispiace, dovrete trovare un percorso diverso..."
"Oh beh sembra che ci dobbiamo dividere Alessio, buona giornata e ricordati sempre..."
"EXCELSIOR!"urlarono insieme per poi andarsene uno a destra e l'altro a sinistra.
disse prima di essere quasi investito da una macchina, la limo di Adrien.
"Guarda chi c'è Marino! Pensavo fosse una bella giornata per me a scuola..."disse guardandolo.
"Lo speravo anch'io, ma poi mi sei capitato tu De Shit..."disse cercando di andare avanti prima che avanzasse un pò"Mi prendi per il culo?"chiese guardando Cinthia che sembrava mortificata e ferita, infatti aveva un occhio nero.
"Sai...ho saputo che tu e Janseen vi siete messi inseme, quanto le hai dato per stare con te? Una fornitura di pizza in quella bettola?"disse lui  ridendo per poi accellerare.
"Io odio quel tizio, ed ora che sò che sicuramente lui ha ucciso il nonno mi fà venire voglia di strozzarlo con le mie mani..."disse guardando la macchina mentre aveva quasi raggiunto la scuola dove l'aspettavano i suoi amici.
"Ehy Rosa, tutto bene?"chiese lui alla ragazza.
"Tranquillo Ale, non sono arrabbiata con te..."disse evitando lo sguardo.
"Lo sembri però..."
"E solo che papà stà avendo problemi a lavoro e si ritira tardi, tutto qui..."
"Tuo padre lavora ancora per De Shit?"chiese Tony.
"Sì, si occupa dei profumi da più di vent'anni, da quando la gestiva il padre di Adrien."disse lei.
"Ecco perchè sei così brava in scienze..."disse Julia leggendo un libro.
"Già! Parlando di scienze dicono che il prof è ancora a casa malato."disse Tony quasi felice.
"Bene, niente nazi fuori di testa che ci dirà quanto siamo stupidi..."disse in tono ironico l'amica.
I ragazzi raggiunsero i loro armadietti,tutti nella stessa zona,e si prepararono per l'ora del professor Coulson.
"Giorno ragazzi!"disse entusiasta.
"Giorno professor Coulson!"dissero in coro i ragazzi.
"Iniziamo la lezione, abbiamo una lunga giornata d'avanti a noi!"disse prima che qualcosa distogliesse la sua attenzione.
"Tutto bene prof?"chiese Danny al docente che guardava dalla finestra.
"Sì, torniamo a occuparci della lezione!"disse sorridendo.

Alessio stette lì per mezz'ora quando qualcosa fece scattare il senso di ragno e guardò dalla finestra notando che qualcosa stava andando verso di loro.

"Allontanatevi!"urlò Alessio prendendo dal braccio Cathy,che era accanto a lui, prima che qualcosa sfondò la finestra anzi, qualcuno!
"Coulson..."disse il tizio vestito con un enorme armatura da uccello rossa e ali gigantesche.
"Cosa vuoi, chi sei?"disse lui prima di essere
preso dal collo per poi girarsi verso Alessio.
"La lezione è finita biondino...si esce prima!"disse con la voce che sembrava quella di Darth Vader.

Tutti i ragazzi uscirono dalla classe urlando spaventati mentre Alessio correva a cambiarsi sul tetto lasciando i suoi vestiti sul tetto per mettersi subito la maschera e gettarsi a sfondare la finestra colpendo con un calcio il suo avverssario scagliandolo contro il corridoio della scuola.

"Sei fan di Toomes per caso?"chiese guardando il suo avversario"Sai sempri un gigantesco piccione..."
"Spider-Boy...sapevo che ssaresti arrivato a salvare il tuo paparino..."disse alzandosi per poi scardinare un intero  armadietto e tirarlo contro Alessio il quale prese l'agente e lo portò fuori per poi iniziare a combattere contro l'enorme uomo volatile.
"Sono sul set di Birdman 2 per caso? Allora tu sei Keaton!" urlò prima che il killer provase a usare le sue ali per trafiggerlo come se usasse un'ascia, tagliando parti della scuola e avanzando minacciosamente mettendolo alle spalle al muro.
"No, è una tomba: la tua!"disse mentre era ormai in un vicolo cieco e le ali impedivano ogni via di fuga.
"Ehy tu!"disse Danny lanciando un pallone da football al criminale il quale girò lo sguardo verso di lui"Se ti metti contro SB ti metti anche contro di me!"urlò difendendolo.
"Fo@#uto idiota..."disse girandosi e notando la scomparsa del ragno"Dove è andato?"disse stranito per poi essere colpito da dietro dove si collegavano le ali.
"Grazie amico!"disse Alessio facendogli cenno.
"Grazie a te!"disse lui prima che il volatile si alzasse in volo passandogli sopra.
"Non ho tempo per te ora! Mi occuperò di Coulson e infine se avrò voglia di te..."disse mentre cercava l'uomo in giro e Alessio lo seguiva da dietro.
"Sei in svantaggio in questo luogo uccellaccio!"urlò lui attaccato al retro delle sue ali.
"Hai ragione..."disse andando verso l'alto e rompendo la finestra"Ora siamo nel mio elemento!"disse mentre Alessio provava a salire dietro allo zaino.
"Cosa vuoi da Coulson?"disse afferrandolo da dietro.
"Non sono cose per mocciosi!"disse lui provando a usare gli artigli per graffiarlo dietro la schiena.
"Eccolo..."disse vedendo la sua preda che faceva uscire gli alunni dalla scuola"Sei mio vecchio verme!"disse gettandosi in picchiata  verso il persaglio.
"Non ci provare uccellaccio!"disse piegandogli l'ala per mandarlo dalla direzione opposta.
"Scendi subito!"
"No!"
"Allora..."disse andando contro l'asfalto"dovrò usare le maniere forti!"disse lui.
"Non credo proprio..."disse vedendo che una delle ali sembrava danneggiata.
"Sei salvo Coulson, ma la prossima volta vedrai!"disse scappando velocemente senza nemmeno dare il tempo a Spider-Boy di provare a prenderlo.
"State tutti bene?"chiese Alessio guardandosi intorno"Non vi siete feriti vero?"
"Non grazie a te!"disse Adrien avvicinandosi a lui.
"Scusami?"disse mentre gli occhi della maschera si  stringevano.
"Hai distrutto la scuola, combinato danni per miglialia di dollari e non l'hai nemmeno catturato, sei patetico!"disse sorridendo.
"Ci ha salvato!"disse Rosa.
"Oh forse era un caso..."
"Sei un vero ingrato! Ti salva il culo e tu lo insulti..."disse Julia vedendolo male.
"Quasi quasi denuncio il professore e la scuola per 2avermi messo in pericolo..." disse venendo coperto a una ragnetela da Alessio che uscì di scena con un balzo tra le risate dei compagni mentre l'italiano entrava a prendere la fotocamera e si cambiava per scendere.
"È finita ragazzi?"
"Dov'eri finito?"disse Evan confuso.
"Ero a fare le foto per il Bugle, quei due si stavano massacrando lì dentro!"disse mentre arrivava la polizia che parlava con il preside.
"Siamo usciti prima! Ringraziamo l'uccello gigante per questo!"disse Tony camminando con Alessio e Cathy mentre Adrien veniva prelevato da Cinthia che lo aiuto a scollarsi la ragnatela dalla bocca.
"Stia fermo signorino, ho quasi fatto..."disse strappando definitivamente la tela mentre il ragazzo avevo lo sguardo di rabbia.
"Lo voglio morto definitivamente! Attivati per ucciderlo oggi stesso!"disse mentre la donna annuì.

Intanto i tre ragazzi, che avevano incontrato Diego, andarono nel negozio di riparazioni del fratelo di quest'ultimo "Fix&Go", negozio sia per le persone normali, ma con un segreto: un'area segreta in cui riparavano gli attrezzi di qualunque eroe, se avessero avuto il denaro ovviamente.

"È bello vedere che Hulio ha trovato il modo di fare soldi e aiutare i super."disse Tony uscendo dal negozio insieme ai due fidanzati."Beh ragazzi, ci vediamo più tardi..."
"Aspetta, non mi aiuti a trovare BirdMan?"
"No, puoi farcela da solo, ormai non hai più bisogno di uno sulla sedia!"disse lui sorridendo per poi andare via.
"Ttanquillo Alessio, Tony stà bene, è solo un pò geloso di non essere più molto utile."disse Cathy.
"Mi dispiace per lui, tutto qui..."disse un pò triste.
"Tranquillo, ora parlliamo di altro; mio padre è tornato da Bari oggi e gli ho detto di te già in precedenza..."
"E lui che ha detto?"chiese deglutendo.
"Che non vede l'ora di conoscerti, andiamo allora?"disse lei prendendolo dal braccio.
"Certo, ma non tirarmi!"disse sorridendo mentre andavano verso la casa della ragazza tramite un bus.
< Chi sà chi era l'uccello gigante, finito qui vado da Coulson e gli faccio due domande su chi mai lo voglia morto, certo la lista potrebbe essere lunga... >pensò mentre Cathy aveva la testa poggiata sulla sua spalla.
Che cosa stai pensando?"chiese la ragazza.
"A cosa dovrei pensare per te?"chiese con un sorriso sbruffone.
"Al mega uccello che ha sfondato la scuola proprio oggi...ti chiedi chi è vero?"disse contiuando a stare accanto a lui.
"Ho paura che possa fare del male a altra gente..."
"Tipo me? Ho visto come mi hai presa appena hai sentito il pericolo..."
"Era ovvio, sei la mia fidanzata! Che avrei dovuto fare?"disse mentre il bus aveva raggiunto la loro fermata e i due ragazzi uscivano.
"Stò solo dicendo che mi ha fatto piacere, tutto qua..."disse lei suonando al campanello del suo appartamento al quale rispose Gerard.
"Signorina Cat, sig...cioè Ale, suo padre l'aspetta con ansia nello studio."disse prendendo la giacca della ragazza e del ragazzo.
"Piacerò a tuo padre?"chiese Alessio agitato.
"Certo che gli piacerai, rilassati!"disse fermandosi a dare una carezza ad uno dei suoi numerosi gatti per poi entrare nello studio.
"Papino!"disse lei entrando per poi abbracciare il padre.
"La mia micietta!"disse l'uomo sui quaranta, con i capelli neri all'indietro e vestito con un completo nero."Come stai?"chiese lui.
"Benissimo pà, ti presento Alessio: il mio fidanzato!"disse fieramente lei.
"Ciao ragazzo..."disse stringendogli la mano"Wow, che stretta decisa! Mi piace in un uomo! Posso farti delle domande?"chiese guardandolo.
"Papà!"urlò la figlia in imbarazzo.
"Ci vorranno due secondi...ti andrebbe un whiskey, cognac o da bere in generale?"chiese lui versandosi da bere.
"H-ho soli quindic'anni signor Janseen..."disse confuso.
"Risposta esatta!"disse lui indicandolo."Ora: se mia figlia venisse importunata tu che faresti?"
"La difenderei signore, anche se mi dovessi  ferire io..."rispose immediatamente.
"Benissimo! Ora l'ultima domanda...: carne o pesce?"chiese lui.
"Carne...?"disse confuso.
"Mi piaci ragazzo, micina hai trovato un gran fidanzato! Cat mi ha detto che lavori, cosa fai?"chiese lui.
"Faccio le foto per il Bugle, sopratutto agli scontri di Spider-Boy."spiegò lui.
"Spider-Boy, sai a Bari hanno un eroe pure loro...ma è tutt'altro che un ragazzo che oscilla su un filo, direi che sembra più Visone, l'Avengers."
"Visione pà..."disse lei.
"Vero, Visione! Che ne dici se oggi ti porto a Coney Island Cathy? Puoi venire anche tu Al, ti spiace se ti chiamo Al?"disse lui.
"Se non ci saranno problemi a lavoro ci sarò volentieri signore."disse lui.
"Prima il dovere, mi piace questo ragazzo."disse soddisfatto alla figlia.
"Io e Ale usciamo, va bene per te pà?"chiese lei.
"Sicuro, ci vediamo micina..."disse abbracciandola e baciandole la fronte.

I giovani entrarono prima nella camera di Cat dove, tra tante cose, c'erano ancora i suoi occhialoni che usò per quel match che cambiò la sua vita.

"Li tieni ancora qui?"chiese lui.
"Sono qui da quel giorno, sono legata a questi occhialoni..."disse prendendoli

I due ragazzi uscirono dal palazzo e si divisero.

"Tu vai a giocare al detective con il prof ed io vado a fare altro..."disse dandogli un bacio sulla guancia.
"Dove vai?"disse lui alla ragazza che fece solo il "shh"con il dito.
"Ok...Alessio fuori..."disse entrando òanciando lo zaino in un vicolo per metterlo sul muro con la ragnatela e prepararsi con il costume."Entra Spider-Boy!"urlò gettandosi in aria e per raggiungere il quartiere dello shield dove ottene i lancia ragnatele.
"Se non sbaglio era qui...vediamo cosa mi dice Coulson su BirdMan..."disse gettandosi nel vicolo.
"Riconoscimento prego..."
"Tony Stark..."ironizò lui.
"Nome errato..."
"Chi posso essere con questo costume!"disse lui al muro.
"Accesso consentito al allievo dell'agente Cindy Moon/Silk, benvenuto Spider-Boy!"disse la voce mentre l'accoglieva nella cabina dell'ascensore.
"Dovrei andare all'ultimo piano, devo vedere l'agente Coulson signora voce."disse guardando nella telecamera.
"Chiamami Karen Alessio."disse lei.
"Ok Karen, quanto ci metteremo a scendere?"
"Dieci minuti, perchè?"
"Chiedevo solo...allora com'è essere una voce dello SHIELD?"
"Non si fà molta comunicazione di solito..."disse la voce.
"Vuoi che la smetta Lady ascensore?"chiese lui.
"Anzi la tua voce mi piace...sai puoi anche toglierti la maschera se vuoi, non devi avere paura, sò chi sei."disse la voce.
"Ok."disse levandosi la maschera arancione"Avevo dimenticato che mi hai chiamato per nome cinque secondi fà..."disse lui.
"Stiamo arrivando alla posizione del signor Coulson, ci siamo fermati prima."disse aprendo le porte in un hangar.
"Grazie Karen!"disse Alessio uscendo."Signor Coulson!"disse Alessio correndo verso di lui.
"Ehy Alessio, tutto bene?"disse come se non fosse successo nulla quest'oggi.
"Lei, sà chi era quello?"
"No, ma sò che stà mirando agli agenti dello SHIELD. ne ha presi due."disse mostrando due file, uno era del cadavere visto questa mattina.
"Questo tizio stà mirando anche a lei! Deve nascondersi subito!"urlò lui.
"Sò cavarmela Marino, grazie del pensiero comunque..."disse proseguendo verso una sorta di aereo"Come vanno i Test?"disse ad una ragazza con un casco.
"Ottimamente Mr. Coulson, siamo quasi alla fine del progetto, i prototipi sono ottimi. Il direttore sarà felice."
"Marino lei è Sarah Roten, la nostra giovane esperta di aviazione! Come stà tua padre?"chiese lei.
"Bene, si stà godendo la sua pensione."disse tornando a mettere le mani al veicolo mentre i due se ne andavano.
"Però abbiamo una mezza idea su chi possa aiutarlo: Red Primerose, una delle spie peggiori della storia, nessuno sà come sia fatto, un vero mistero."disse lui.
"Posso aiutarvi?"disse lui prima che arrivasse Cindy.
"Assolutamente no, visto è stato facile! Ora devi andare, tua madre sarà in pensiero..."disse guardandolo.
"Posso farcela! L'ho quasi battuto! Ha visto agente, l'ho salvata!"disse lui.
"L'agente Moon è il tuo tutor e sà ciò che è meglio per te, ascoltala."disse lui.
"Perchè mi trattate come un bambino?"disse mentre stavano andando via facendo tornare Cindy sui suoi passi e mettendosi faccia a faccia.
"Perchè lo sei, hai solo quindici anni e  non sai cosa quel tipo ti farebbe, io non lo sò. Ascoltami: devi lasciare perdere, ci siamo noi a pensare a lui, tu pensa ad essere lo Spider-Boy di quartiere, ok?"disse lei guardandolo negli occhi.
"Certo..."disse sorridendo per poi andare via a casa per mangiare.
"Sai che non potrai difenderlo per sempre vero?"disse l'agente Coulson.
"Lo sò, ma per ora posso no?"disse lei rimettendosi la sciarpa alla bocca.

Alessio tornò a casa sempre con il muso lungo, cosa che venne notata subito dalla madre.

"Cosa succede Ale? Di nuovo quel De Siat vero? O questa volta sono i suoi amici della squadra? Se ti dà fastidio dimmelo che lo faccio sospendere!"chise lei.
"No...siamo stati poco a scuola oggi, sai roba tipo un tizio vestito come Micheal Keaton che sfonda i vetri...il problema è che c'è questo tutor, a cui voglio dimostrare che sò fare, lei mi dice che non sono pronto ma io sò che posso farcela!"disse Alessio.
"Cosa ti dice?"
"Che devo rimanere con i piedi per terra e rimanere basso..."
"Forse ha paura che tu prenda un brutto voto, sai molte volte la gente più grande lo fà. Il nonno mi diceva che dovevo tornare subito a casa perchè non sapevo ,e sapeva, cosa certa gente poteva farmi...tiene a te, ecco qui."disse lei tornando a mangiare la lasagna."Anche se non serve dimostrare quanto tu valga, lei lo sà già sicuramente..."disse sorridendo per poi dargli una carzza scompigliandogli i capelli.
"Grazie mamma."disse finendo di mangiare.
"Vuoi aiutarmi giù al locale?"chiese lei.
"No, devo fare delle foto per Carly, le ho promesso che l'avrei aiutata..."disse baciando la guancia della madre per uscire di casa e mettersi a correre per andare  a consegnare le foto della lotta nella scuola di oggi alla sua collega.
"Visto Alessio, sei stato bravissimo!"disse stringendolo col braccio.
"Grazie Carly!"disse sorridendo prima che scattò il sesto senso del ragazzo il quale vide un bicchiere d'acqua tremare su una scrivania.
"Cos'è un terremoto?"chiese lei prima di essere messa sotto alla scrivania da Alessio per evitare che i vetri, che scoppiarono, la colpissero.
"Quello sembrava l'uccello gigante delle foto, almeno ciò che sono riuscita a vedere!"disse notando che il ragazzo era per strada a inseguirlo.
"Ma porca pu@#ana!"urlò lei prendendo le chiavi della macchina per andargli dietro"Robbie vado a prendere Alessio che sembra si voglia suicidare!"urlò lei salendo sul suo maggiolino giallo.
Intanto Alessio seguì il criminale verso Staten island dove stava passando il solito traghetto delle 14.
"Che ci fà qui?"disse vedendo che si dirigeva verso il traghetto e lo sorvolava come se cercasse qualcosa.
"Eccolo qui..."disse notando una figura elegante che parlava al cellulare."Vieni qui!"disse provando a prenderlo con le unghie dei piedi prima di essere colpito da Alessio con un pugno.
"Levati dalla mia vista Marino..."disse l'essere chiamandolo per nome, cosa che fece venire un brivido ad Alessio.
"Cosa?"disse prima di essere colpito da l'ala d'accaio e essere sbattuto sul muro del traghetto.
"Coma sà come mi chiamo!"disse correndo verso  il tizio che aveva preso dalle spalle la sua preda e si stava preparando a portarla più in alto venendo bloccata da una ragnatela.
"Scusami angry birds ma il tuo maialino và via!"urlò tenendolo fermo.
"Sei davvero stupido..."disse mollando l'ostaggio per prendere dal collo Alessio e portarlo dove eranop parcheggiate le auto per iniziare a spararlo con un cannone che sembrava laser.
"Grazie! Ho sempre voluto un come cavolo si chiama questo!"disse Alessio prima di notare che l'arma continuava a colpire."Nonononononono...."disse provando a creare uno scudo di ragnatela che peggiorò la situazione facendo esplodere l'arma che tranciò in due la nave.
"Oh no! Non scaricatevi ora! "disse ricaricando le ragnatele per iniziare a oscillare tra i due lati e provare a incollarla.
"Forza Spider-Boy!"urlò un uomo per incoraggiare il giovane che sembrò riuscire nell'impresa.
"Sembra ci sia una pecca qui..."disse tagliando la ragnatela per poi afferare la preda e andarsene."Scegli: uno o mille!"disse lui con un sadismo evidente nonostante il casco.
"Devo farcela!"disse sparando un filo a destra e l'altro a sinistra per iniziare a tirare con tutta la forza che aveva."Posso farcela...."urlò provandoci sentendo le braccia che sembravano staccarsi"Devo
farcela!"urlò mentre un elicottero riprendeva il suo sforzo.

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"Il vigilante noto come Spider-Boy stà cercando di tenere insieme il traghetto di Staten Islands, ma non sappiamo gli esiti! Il giovane sembra esausto!"disse la giornalista guardandolo mentre Danny Rand, Matt Murdock e Luke Cage si guardavano agitati.
"Non ci riesco!"urlò quasi piangendo Alessio prima che dei missili si attacarono alla nave e aiutarono il ragazzo.
"Come?"disse sentendo una ragnatela che veniva sparata sotto di lui.
"Silk!"disse seguendola mentre riuniva la nave con la ragnatela molto più potente di quella artificiale del ragazzo.
"Stai fermo!"urlò infuriata lei prima che arrivasse anche Spider-Man molto più stoico e serio del solito.
"Vi posso aiutare!"urlò salendo sul punto alto del traghetto prima di essere incollato.
"Hai fatto anche troppo..."disse Silk per continuare a incollare il traghetto che venne portato al porto dallo SHIELD.
"Signor Parker sò che è arrabbiato ma il tipo sà chi sono e..."
"Ora stai zitto! Parlano gli adulti tu senti!"urlò indicandolo."Aveva detto che è pericoloso andare contro quel tipo ma tu l'hai fatto lo stesso, sei stupido o cosa?"
"Mi dispiace mi farò perdonare..."
"Il costume e lancia ragnatele, li rivoglio..."disse Peter.
"Questo è di Tony!"disse lui.
"Se non lo sai usare non dovresti indossarlo!"urlò Cindy"Io mi fidavo di te!"disse guardandolo per poi rimuoversi la maschera  alla bocca.
"Senza non sono nulla!"urlò guardandola andare.
"Cosa avevi nel cervello?"
"Volevo solo essere come voi..."disse iniziando a lacrimare.
"Non lo sei..."disse rimettendo la sciarpa"Andiamo Peter..."disse andandosene.
"Spero tu capisca i tuoi errori..."disse Peter a Alessio prima di essere fermato da una frase.
"Ache lei ha sbagliato!"urlò"Ha fatto errori come quello di Goblin, o Venom o altri ancora!"disse vedendolo andare
"Io volevo che tu fossi migliore di me..."

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Capitolo 11
*** Come voi (Parte 2) ***


LUNDEDì 10 OTTOBRE 19.00

"Tu dovevi essere migliore...".

Queste erano le ultime parole di Spider-Man verso Alessio, nonostante i suoi sforzi per salvare migliaia di persone da un traghetto, era senza cosume, spara ragnatele e cintura; non aveva più nulla, non era più nulla, poteva solo tornare a casa.

"Alessio!"urlò Carly abbracciandolo"Perchè sei corso via?"chiese guardandolo.
"Volevo fare delle foto in più per il bugle, tutto qui..."disse con tono triste"Per sdebitarmi di ciò che ho fatto per la SiaTech."
"Io non sono arrabbiata con te, sò che ci conosciamo da poco ma voglio che tu capisca che mi agito a vederti correre dietro quel tipo! Non sai ciò che poteva farti e non lo sapevo io!"disse lei lasciando l'abbraccio.
"Vieni ti accompagno a casa..."disse portandolo verso la macchina.
"Grazie Carly..."disse lui sorridendo.
"Certamente!"disse lei portandolo verso casa."Sò che è maleducato ma come si chiama la tua ragazza?"disse curiosa.
"Catherine..."disse sorpreso.
"Deve essere fortunata per essere la tua ragazza, se avessi avuto la tua età saresti stato un sogno per me!"disse sorridendo"Scusa, sono stata un pò ficcanaso..."disse lei tornando a guidare verso il porto.
"Posso farti una domanda io?"chiese il ragazzo.
"Vai!"
"Secondo te un eroe può essere tale anche senza il costume, cioè senza maschera?"
"Ok...secondo me l'eroe vero è quello che non cerca adulazioni dalla gente, non importa se ha un costume figo o gadget all'avanguardia, la maschera non fà l'eroe ma il contrario..."disse lei sorridendo mentre erano arrivati al ristorante.
"Grazie Carly."disse sorridendo e uscendo mentre la ragazza andava via.

Alessio non entrò ancora nel ristorante e sette seduto sul marciapiede mentre la madre e l'amica Jessica lo guardavano.

"Dovrei andare a parlarci..."disse la madre andando verso di lui.
"Tranquilla Nadia, ci vado io."disse alzandosi e uscendo con in mano una lattina di birra.
"C'è posto per me o la tua depressione occupa?"chiese lei sorridendo e con il sopraciglio alzato per poi mettersi seduto."Allora...che è succeso al porto?"chiese aprendo la lattina.
"Ho provato a fermare quel tipo, ma ho fallito."disse lui.
"Riprovaci..."disse dando un sorso alla birra.
"Spider-Man e Silk mi hanno tolto il costume e il lancia ragnatele, non posso fare più nulla ora."disse lui.
"Stron@#te..."disse bevendo dalla lattina"Il costume non fà di te Spider-Boy...tu sei un ero con o senza costume...".
"In che senso?"
"Se vuoi davvero essere un eroe devi capire che ci sarà sempre un qualcuno che ti spingerà, che sia il toglierti il costume o...fare altro, ma bisogna andare avanti."
"Sà chi sono!"urlò lui agitato.
"Un motivo in più per fare qualcosa: non importa come ma se vuoi davvero bene a tua madre devi fermarlo, costume o non costume."disse venendo abbracciata.
"Ti voglio bene Jessica! C'è qualcosa che posso fare?"
"Scollarti subito!"disse lei.
"Ok..."disse per poi correre in casa mentre la detective entrava.
"Cosa aveva?"chiese la donna
"Problemi...da maschio con la ragazza, sai no?"disse ammiccando.

Alessio corse verso camera sua cercando una cosa specifica nel suo cassetto delle mutande e trovò una vecchia maschera rossa scuro  con degli occhi bianchi rattoppati malamente, quello era il suo primo esperimento per farsi una maschera di un costume da wrestler, gli servivano solo una maglia aderente da joggin rossa, una vecchia felpa griga a cui disegno un ragno e un paio di Jeans con delle ginocchiere.

"Non è proprio perfetto, ma servirà al suo scopo..."disse lui indossandolo per poi saltare velocemente verso il tetto di fronte al locale e correre al negozio di riparazioni di Hulio passando dal retro e aspettando che finisse con il cliente.
"Ehy Hulio..."
"Alessio? Che razza di roba hai addosso?"chiese guardando il suo costume fatto in casa.
Alessio spiegò la situazione e spiegò l'urgenza di un paio di spara ragnatele, anche rudimentali.
"Se vuoi posso provarci, ma non avendo un prototipo non ti posso promettere che usciranno bene..."disse lui guardandolo.
"Và bene ogni cosa, mi arrangerò."disse lui vedendo che metteva il cartello "Torniamo presto" alla finestra.
"Vediamo che posso farti..."disse Hulio mettendosi ad armeggiare menetre Tony chiamò l'amico.
"Tony?"
"Amico ho visto il TG, sei stato fantastico! Hai tenuto in piedi una nave intera con solo la tua forza!"disse entusiasta.
"Grazie, stò arrivando da te, ci sentiamo dopo."disse chiudendo mentre Hulio lavorava.
"Finito..."disse dieci minui dopo mostrando due bracciali molto più rudimentali e grezzi di quelli del suo costume originale."Ho fatto del mio meglio..."disse lui dandogli le armi.
"Grazie Hulio...vado al molo."disse lui uscendo dal retro per testare il gadget che faceva il suo dovere egregiamente.
"Almeno posso muovermi in fretta..."devo muovermi a spiegare a Tony tutto il fatto, magari riesce a rintracciare il tipo" disse oscillando verso l'entrata del tetto.
"Ale? Sei tu sotto quella maschera?"disse coprendo qualcosa con un telo mentre l'amico entrava.
"Sì, è una lunga storia, siediti e la racconto."disse lui prendendo la maschera per spiegare la situazione.
"Non ci credo...Silk è una crudele meretrice..."disse lui.
"E quello che peggio è che il tipo conosce la mia identità segreta! Devo fermarlo immediatamente, è un pericolo per mamma!"
"Ti aiuterò a trovarlo...dobbiamo solo capire dove è andato!"disse lui sedendosi al computer.
"Con il tablet di Adrien come và?"chiese lui.
"Una cosa alla volta, prima pensiamo a questo problema..."disse provando a capire dove potesse essere mentre squillava il telefono di Alessio.
"Pronto?"chiese Alessio.
"Ciao biondino..."
"Tu!"disse Alessio al telefono"Come hai trovato il mio numero?"
"Tranquillo biondino, non ti farò nulla! Non mi frega minimamente di te o dei tuoi cari, anzi voglio parlarti: vediamoci ai vecchi magazzini di rifornimenti edili per parlare..."disse lui chiudendo.
"Chi era?"disse Tony sulla sedia.
"L'uomo uccello...devo andare a prenderlo!"disse lui correndo per andare prima verso la casa della sua ragazza la quale era in camera sua dove diede un colpetto alla finestra.
"Cosa?"disse lei aprendo mentre Alessio entrava subito.
"Scusa se entro così senza avvisare ma dovevo vederti..."
"Perchè, sei così agitato?"
"Potrei non tornare e se fosse così voglio dirti grazie per questi giorni e per avermi amato!"disse per poi baciarla con passione e poi andare via al magazzino cercando di non farsi notare per calarsi e andare verso una lucina.
"Buona sera biondino..."disse la voce con tono contento.
"Sei in arresto! Ti ho beccato!"urlò lui guardandolo mentre si toglieva il casco rivelando il volto della scienziata dello SHIELD Sarah Roten.
"Tu-tu sei la scienziata dello SHIELD? Ma tu sei dei buoni!"urlò lui.
"Sì...vedi mio padre era uno scienziato dello SHIELD come me, è stato lui a farmi venire la passione per gli aerei..."disse prendendo un modellino giocattolo dalla scrivania."Ha fatto un errore solo nella sua vita e Fury lo ripaga cacciandolo..."
"Si può andare avanti senza lavoro e poi perchè vuoi vendicarlo tu?"
"Perchè mio padre è morto...esattamente due giorni dopo la notizia non ha retto la tristezza e si è suicidato con un colpo in testa...e cosa fà lo SHIELD? Mi invia uno schifoso bigliettino con la firma :"Philip Coulson" e allora ho capito Alessio..."disse guardandolo con un sorrisetto.
"Cosa hai capito esattamente?"disse confuso.
"A quelli come Coulson non interessa nè me nè di te!
Certo ora per te è una figura patertna, ti aiuta, consiglia cosa fare e dice robe come:"puoi farcela!"o"Sei il migliore!"e altre cavolate simili ma appena potrà ti getterà via!"spiegò lei al ragazzo.
"Il signor Coulson crede in me!"
"Allora parliamo della tua tutor, l'agente Moon! Ti ha tolto il TUO costume, non credeva in te per fermarmi e sulla nave ti ha dato una bella strigliata...tu le vuoi bene ma lei non ne è capace, la poverina è stata in un bunker tutto questo tempo e cosa trova appena esce? Nulla!
Amici? Andati! Ragazzo? Ciao ciao! Famiglia? Nemmeno l'ombra!"disse per poi guardarlo"Aveva te ma non eri che un compito da eseguire per avere una promozione!"disse mentre Alessio la continuava a guardare.
"Ti sbagli! Anche lei tiene a me!"urlò lui.
"Allora perchè non ti aiuta con me?"disse prima di essere quasi colpita da un tubo che afferò al volo"Brutto birbantello volevi distrarmi? Non sei l'unico con un sesto senso sai?"disse mostrando un chip.
"Ora scusami..."disse tirando un colpo d'ala che lo sbattè contro al muro."Prima prenderò la tua amichetta e poi mi occuperò di Fury..."disse volando via.
"NO!"disse vedendola scappare."Devo seguirla subito..."disse uscendo e dandosi all'inseguimento sui tetti.
"Non molla allora?"disse accellerando prima di essere afferata da una ragnatela dietro la schiena.
Alessio venne lanciato contro un palazzo sfasciando la finestra dove una donna stava nella vasca.
"OHDIO!"urlò la donna coprendosi.
"Mi dispiace!"disse lui per poi uscire e andare a prendere il nemico il quale era vicino ad un bar dove uscì Cindy con le sue amiche per essere afferrata e portata in alto.
"Hai una scelta ora Moon: ti salvi e la tua copertura và a benedirsi o lasci che io ti spiaccichi come l'insetto che sei sul marciapiede..."urlò mentre raggiungevano i duecento metri d'altezza per poi prepararsi a mollare la presa.
"Stà cadendo..."disse vedendola cadere dal cielo e iniziando a creare una fionda.
"Che stai facendo?"urlò una delle due ragazze.
"Stò appliccando la legge di Willie il coyote, ovvero..."disse mentre si tirava e prendeva la mira"La catapultaaaaaa!"urlò gettandosi verso la sua tutor per prenderla al volo e gettarsi contro una vetrata  difendendola dai cocci.
"Stai bene?"chiese Alessio.
"Sei tu? Come?"disse mentre vedeva Sarah andarsene seguita da Alessio.
"Tutto bene signorina?"chiese un uomo.
"Sì, stò bene..."disse vedendolo andare.
Alessio intanta si era attaccato al retro del suo nemico, la quale non sospettava niente credendo che avesse ucciso Silk e il ragazzo fosse ormai sconfortato si posò ad aspettare su un cartellone l'arrivo di un aereo.
"Eccolo..."disse gettandosi a prenderlo mentre Alessio rimaneva dietro di lei mentre si posava sopra e Alessio si attaccava sotto al volo.

Sarah usò le ali per fare un buco nel volo causando il terrore dei passeggeri mentre Alesio provava a scalare il lato del aereo.

"Una serata normalissima! A bordo di un volo di linea...combattendo una tizia in tuta da uccello! Che prova a uccidermi! Perchè non ho continuato con il wrestling!"disse mentre il senso di ragno l'avvertiva che Sarah stava arrivando per usare le ali sul fianco provando a ucciderlo.
"Pensavo che la morte della tua amichetta ti avesse depresso, ma sei ostico!"urlò posandosi al lato.
"Non è morta!"
"Allora significa che le dovrò fare una visitina...ma prima farò schiantare questo aereo!"urlò mentre l'aereo si dirigeva verso un centro abitato Alessio tirò un calcio alle ali destabilizzando.
"Ok...un piccolo sforzo."disse provando a coprire il buco con la ragnatela.

Intanto l'arpia sotto iniziò a strappare i motori per far cadere definitivamente l'aereo.

"Dio..."disse lui vedendo che iniziava a cadere"Ok...devo tentare!"disse prendendo le ali con una ragnatela per far virare verso una spiaggia che fortunatamente era deserta dove l'aereo si schiantò lanciando Alessio contro un motore che scoppiò assordandolo.
"Wow...i passeggieri!"urlò andando verso il portellone e strappandolo con le mani per vedere le condizioni"State bene?"urlò lui vedendo i passeggieri prima di essere preso da un calcio che lo mandò contro la torre del bagnino.
"Hai fatto il tuo ultimo gesto da eroe..."disse lei con il casco rotto e le ali molto danneggiate che lo afferarrono dal cappuccio della felpa e lo alzarono con l'ala sinistra mentre la destra puntava verso il petto.
"Lascialo andare!"urlò da dietro un uomo uscito dal aereo.
"Fury...hai trovato le palle per mostrarti, pensavo di dover sgozzare il bambino per farti uscire..."disse lasciando Alessio.
"Vuoi farmi male allora fallo! Ma lascia stare il ragazzo..."disse guardandolo negli occhi mentre le sue ali si alzavano minacciosamente.

Alessio era con la testa nella sabbia e stava guardando la scena decise di alzarsi e buttarsi contro di lei prima di essere afferrata dalle ali e colpita da un pugno che fece volare via il casco.

"Buona notte uccellona!"urlò il direttore dello SHIELD  tirando un pugno sulla faccia della giovane donna.
"Spero che la chiuda per sempre in una gabbia resistente..."disse lui togliendo il chip che causo una piccola scarica.
"Grazie Spider-Boy..."disse Fury.
"Di nulla Nick...non dica a nessuno che sono stato io."disse lui andando via mentre arriva sul luogo la polizia e la sua collega.
"Mamma!"urlò gettandosi contro una donna e abbracciandola.
"Oh Carly ero così agitata!"urlò lei.
"Grazie Spider-Boy!"disse andando verso di lui.
Lì Alessio ebbe un dilemma: doveva dire alla sua amica la verità o doveva stare zitto?
Il ragazzo la guardava e decise di stare zitto facendo solo un sorriso per poi andare via.   

MARTEDì 11 OTTOBRE 8.00 TORRE DEGLI AVENGERS.

Alessio era stato contattato da il signor Parker alla torre degli Avengers, la scuola era chiusa per lavori dato lo scontro di ieri.

"Alessio, grazie di essere venuto, volevo dirti che mi dispiace per come ti ho trattato..."disse mettendo il braccio sulla spalla entrando dentro l'ascensore per arrivare all'ultimo piano della torre.
"Hai salvato Cindy e soprattuto Fury, quindi mi sà che te lo sei meritato..."disse lui mostrando una valigetta che una volta aperta rivelò il suo vero costume"Mi ero scordato cose significasse essere giovane: hai poteri fighissimi, sollevi una macchina sulla testa, aderire alle pareti. È bello se lo vedi come adulto ma da giovane è tutto più meraviglioso...."disse voltandosi e notando che Alessio non c'era più, erano rimasti solo i suoi vestiti per terra.
"Grazie signor Parker, scusa se vado via così ma ho del lavoro da recuperare!"urlò per poi gettarsi nel vuoto e oscillare per la città.

FINE

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Capitolo 12
*** Senza pietà ***


MARTEDÌ 11 OTTOBRE 00.00.

"Devo recuperarlo immediatamente..."disse affilando la sua spada"più quel ragazzo tiene il tablet più potrebbe capire cosa contiene davvero..."disse lei agitata prima che in camera entrarono Bono e Jork.
"Ehy bionda! Ti siamo mancati?"chiese l'afroamericano.
"Che volete?"disse arrabbiata.
"Nulla calma! Volevamo solo sapere se il boss avesse voglia di una mano per qualche altra cosa, ci stiamo annoiando qui!"disse l'altro.
"Andate via, avete giornata libera, la signora non stà bene e il signorino deve starle vicino..."disse dando delle banconote ai due per divertirsi.
"Si và allo strip club!"urlò alzando le banconote soddisfatto per uscire mentre la donna lo segava sul suo altro tablet.

CAMERA DI TONY MURRAY 00.00.

"Ha appena dato 8000 dollari a scemo 1 e scemo 2, mani bucata la tipa...."disse mentre lavorava ad un guanto che sembrava verde e scaglioso come quello di una sorta di folletto che indossò.
"Zap!"disse sparando una scintilla sul letto bruciando le lenzuola"Sì! Funziona!"urlò lui entusiasta"Se dessi ad Hulio il guanto potrei accellerare il processo e darmi altro equipaggiamento, ma non ho i soldi per permettermelo..."disse lui con il guanto e la maschera che sorrideva maleficamente.
"Grazie alla roba che ho rubato a Urich mi sono costruito questo guanto elettrico non letale e la maschera con un urlo sonico ma devo fare di più, le ali ad esempio possono migliorare parecchio..."disse vedendo sul tablet spostamenti di materiale facendogli balzare un pensiero.
"Se rubassi qualche materiale, in fondo Chat Noir ha già rubato quella roba...e poi sarebbe per una buona causa in fondo."disse aprendo la lista dei container contenenti materiali illegale per poi fiondarsi fuori alla zona dei container.
"Perchè non ho indossato un maglione...."disse congelando mentre apriva con gli artigli del guanto il container e con l'altra controllava ciò che c'era.
"Vibranio preso dal Wakanda...sono certo che Chat me lo presterà volentieri..."disse mettendolo in un carrello.
"Fermo!"urlò un poliziotto dietro di lui.
"Oh ca##o..."disse voltandosi"Agente, posso spiegare!"disse mentre si avvicinava.
"Fermo lì!"disse avvicinandosi"Chi sei?"disse lui.
"Sono un paladino del popolo!"urlò Tony con ancora la maschera sopra mentre si avvicinava per toglierla."Scusi!"urlò prendendolo e stordendolo con una lieve scarica per tornare a prendere ciò che poteva e correre verso il dieci, ma non prima di aver lasciato un messaggio a Chat.
Tony tornò al nascondiglio per mettere la roba al piano di sopra appena pulito e si stese sul divano ancora agitato.
"Oh cavolo...ho appena mandato KO un polizziotto, ma ho il materiale, se lo passo a Hulio..."disse lui guardandolo"NO! Potrebbero dare a lui la colpa e io mi sentirei immondizia!"disse lui mentre lasciava la maschera.

8 ORE DOPO, PORTO.

"Lei lavora per la De Siat Tech?"chiese l'agente in sovrapeso a Cinthia.
"Sono la segretaria, cosa è successo?"chiese lei mentre l'agente indicava il container squarciato con dentro una scritta a bomboletta che recitava.
                                                                                NON ERA ROBA TUA!!!
"Chiunque sia stato ha preso poca roba comunque..."
"Comunque abbiamo ricevuto un furto!"disse lei"Metterò delle guardie di sicurezza ad ogni container."disse lei per tornare in macchina dove si gettò quasi in lacrime.
"Se il signorino lo scopre sarà colpa mia!"disse lei"È colpa di quel ragazzino, Tony Murray; ma oggi basta!"disse aprendo lo scomparto con la sua divisa per poi dirigersi verso casa sua.

Intanto Alessio era al settimo cielo: aveva il suo costume e aveva aiutato il direttore dello S.H.I.E.L.D in persona Nick Fury, si fermò su un palazza per respirare l'aria mattutina.

"Siamo mattinieri oggi Spider-Boy..."disse Kitty scendendo da un cartellone per essere presa da Alessio"Bella presa..."disse per poi scendere.
"Anche tu sei mattiniera oggi..."disse prima di ricevere uno schiaffo"Per cos'era?"
"Perchè non mi hai detto che andavi a sollevare un intero aereo ecco perchè!"disse lei posando il dito sul petto.
"Dai Kitty, non fare così, la prossima volta ti dirò di più!"disse lui cercando di farsi perdonare dalla ragazza parecchio offesa.
"Sai, se questa sera uscissimo POTREI perdonarti..."disse lei voltando il viso leggermente.
"POTRESTI?"disse lui sorridendo da sotto la maschera"E se diventasse un "ti perdono?", così siamo tutti più felici?"disse lui mentre scendevano in strada dove stavano Bono e la banda ad una fermata.
"Ehy!"urlò Alessio"Io non avevo sbattuto te e i tuoi amici in galera?"chiese lui.
"Tu?"chiese Kitty guardandolo.
"Noi...comunque perchè siete liberi?"disse afferando la giacca.
"Lasciami prima che chiami la polizia e ti denunci! Siamo liberi per la cauzione, cìè gente che tiene a noi là fuori!"disse mentre Alessio andava via insieme a Cathy mentre i criminali ridevano alle loro spalle.
"Lasciali perdere Ale, vuoi che gli dia dei pugni in faccia io?"chiese lei.
"No, non voglio che la gente ti dia contro ai media..."disse mentre andavano a prendere la colazione ad un bar.
"Non mi è mai interessato dei giornali, scrivono di me poco. La prima pagina è sempre di un nerd con il costume da ragno e un visino bellissimo..."disse lei togliendo la maschera.
"Lo posso conoscere, sembra sexy!"urlò lui mentre squllava il cellulare.
"Pronto?"chiese lui.
"Ehy Ale, sono Julia...mi potresti aiutare con gli strumenti per il concerto al locale di tua madre, ho provato a chiedere a Rosa ma non risponde e tu hai un poco più di muscoli di Tony, anche se non c'è differenza tra te e lei."disse sorridendo.
"Arrivo subito!"disse chiudendo il telefono"Julia ha bisogno di aiuto con le casse e gli strumenti per un concerto al locale di mamma."disse lui alla ragazza.
"Ti accompagno, non ho nulla da fare..."
"Com'è andata ieri con tuo padre?"
"Non ci siamo andati, sai gli aerei hanno iniziato a cadere in spiaggia."disse sorridendo mentre si muovevano verso il locale.
"Sai, ho cercato di non farlo cadere in testa a delle persone."disse mentre si mettevano su un tetto prima di essere chiamato da una voce.
"Bimbo-ragno!"urlò la voce che atterò dietro di loro.
"Ciao Silk."disse Alessio"Lei è..."disse venendo interrotto.
"Black Kitty: vigilante, violenta, agile e soprattuto è una figlia di papà...ciao!"disse sorridendo.
"Violenta? Non mi risulta..."disse controllandosi le unghie.
"Graffi la gente in faccia con adamantio."
"Lo SHIELD mi ha tenuto d'occhio vero? Per essere gestita da uno con uno solo di occhio è bravo a ficcanasare..."disse lei sistemandosi le lenti.
"Questa è la tua ragazza?"disse indicandola.
"Questa è la Cindy che ti fà da tutor? Mi dispiace molto per te Al..."disse mettendogli le braccia attorno"Andiamo, abbiamo da fare."disse saltando via lasciando solo i due ragni.
"È simpatica se la conosci..."disse lui allargando gli occhi della maschera.
"Immaggino...senti Alessio, credo che io debba dirti grazie e rimproverarti allo stesso tempo per ieri. Sai, mi hai salvato ma mi hai comunque disobbedito andando a combattere quindi diciamo che siamo pari?"disse lei facendo spalluccie.
"Sì...credo?"disse per poi andare via verso il ristorante della madre e cambiarsi di nascosto.
"Tu vai, io devo cambiarmi..."disse lei.
"Eccomi Julia!"disse Alessio affannato.
"Dov'eri? Non ti ho visto arrivare..."disse confusa mentre arrivava Cat"Sei qui con Cat, bene..."disse guardandola.
"Problemi miss Dracula?"disse abbracciando Alessio da dietro.
"Mai quanto i tuoi gattara..."disse entrando nel locale.
"Julia! Grazie per aver accettato di suonare qui,"urlò la donna.
"Grazie a lei per avermi permesso di suonare."disse lei.
"Sai anche Alessio poteva aiutarti, ha una così bella voce! Potreste fare un duetto!"urlò andando verso il figlio.
"MAMMA!"urlò Alessio.
"Davvero? Tu canti; sentiamo!"urlò Julia.
"No, era quando ero piccolino."disse lui.
"Io voglio sentire..."disse Cathy sorridendo.
"No grazie..."disse lui imbarazzato.
"Dai ugola d'oro fai sentirci la canzone!"urlò Julia.
"Prima le casse poi mi chiudo in camera..."disse Alessio. 
"Ti dò una mano ugola d'ora."disse lei preparandosi"Al tre la solleviamo...1...2...3!"disse notando che Alessio alzò l'amplificatore senza il minimo sforzo sorprendendola.
"Che c'è?"disse lui.
"Hai preso a doparti? Stai sollevando una cassa senza di me!"disse lei.
"Non pesa molto...e poi faccio joggin la mattina."spiegò lui.
"ok..."disse lei.

Intanto Tony era a casa sua, i genitori e la sorellla erano fuori mentre lui giocava ai videogiochi sul tablet rubato.

"Livello bonus!"urlò lui prima di sentire un rumore dal salone e alzarsi per non trovare nessuno.
"Che strano mi era parso di sentire un rumore...boh!"disse prima di trovarsi davanti Mercy con la katana in mano"Salve... credo che lei sia qui per..."disse tirandole un vaso in testa e scappare verso la porta per fuggire in ascensore mentre la donna si buttava dal quinto piano su una macchina atterando illesa davanti al ragazzo.
"Ma di che sei fatta!?"urlò lui spaventato.
"Ora vedrò quello di cui tu sei fatto!"disse lei avvicinandosi con la spada prima che Tony spinse un uomo dalla bici per scappare.
"Mi dispiace signor Steranko, ma è per una buona causa!"urlò infilandosi nei vicoli per chiamare il suo amico"Rispondi ti prego!"urlò mentre squillava.
"Pronto? Tony come và?"disse lui.
"Mi stà seguendo! La sexy bionda è anche una ninja e attualmente vuole spellarmi il culo per farci un cappello!"urlò
"Dove ti trovi?!"disse andando in privato.
"Stò per passare vero la Alchemax, porta il tuo spandex qui per la miseria!"disse vedendo che un proiettile colpì vicinissimo a lui"Per favore!"disse accellerando e andando in strada.

Alessio corse fuori dal ristorante e si gettò a cambiarsi per salvare il suo amico e iniziando a oscillare verso la compagnia di Liz Allen nota una volta come OsCorp riuscendo a vedere Mercy con una pistola.

"Ehy Mercy! Sono giorni che non ci vediamo, come stà Shit Noir?"disse tirandole un calcio.
"Stai proteggendo un vile ladro!"
"Beh sempre meglio di proteggere un pazzo omicida come fai tu! Perchè dai la caccia al ragazzo, cerchi un fidanzato e sei per i giovani?"disse evitando un colpo di pistola"Pensavo che tu fossi una sorta di ninja..."disse a testa in giù sulla scala.
"Infatti, la conservavo per te!"urlò provando a usare un coltello per colpirlo.
"Sai, ho sempre pensato che tu non fossi cattiva, solo stupida!"disse lui scendendo e aderendo al muro d'avanti a lei.
"Chiudi la bocca!"disse tirando vari Kunai.
"Non sei Bullseye!"urlò Alessio"Che ripensandoci ricorda molto il cavallo di Woody da Toy Story...presente?"disse lui vedendo un coltello volare che schivò saltando"Ah...sei fan Dreamworks, capisco."disse lui ironizzando.
"Zitto!"urlò gettandosi dalla scala per andare contro Tony.
"Oh no non lo fai!"urlò provando a legarle le gambe prima che balzò verso il ragazzo che era in un vicolo cieco.
"Ultima occasione dammi il tablet e la tua famiglia potrà riconoscere il tuo cadavere..."disse lei avvicinandosi.
"No!"
"Ok."disse andandogli vicino prima che una sfera di tela
"Sei forte a prendertela con un ragazzino...lascialo!"urlò 
"Costringimi!"urlò avventandosi contro di lui mentre Alessio saltava all'indietro.
<(Aspetta...tra poco Carly dovrebbe venirmi a prendere per il processo! Non posso deluderla ancora, devo occuparmi di questa stupida in fretta)>pensò Alessio colpendola allo stomaco prima che suonasse un telefonino.
"Davvero? Non metti neanche la vibrazione? Sei maleducata..."disse lui mentre  la donna rispondeva.
"VATTENE SUBITO! STAI CAUSANDO DANNI ALLA CITTÀ E  TI STANNO BECCANDO E SE BECCANO TE POI TROVANO ME!"urlò Adrien guardando la tv che riprendeva con un elicottero lo scontro.

La donna creò una cortina di fumo per poi scappare via verso casa sua mentre Tony guardava Alessio.

"Che altro hai preso oltre al tablet?"chiese lui.
"Nulla!"disse l'amico.
"Davvero? Quella è passata dal cercarti a volerti uccidere, non succede dal nulla questo!"urlò lui.
"Parliamone dopo, ora vai!"disse prima che Alessio corse via in maniera scattante verso il tribunale dove estrasse il telefono.
"Carly, io sono al ristorante, tu dove sei?"
"Stò per girare l'angolo, mi piace vedere che hai chiamato tu, significa che hai avuto memoria!"disse lei mentre Alessio si cambiava di fretta e si gettava per mettersi d'avanti proprio prima che l'auto si fermasse.
"Allora andiamo?"disse il ragazzo.
"Sei sicura che non corra pericoli?"chiese Carly mentre nel locale Julia suonava la chitarra.
"Tranquilla signora, lo terrò al sicuro io; se Climacritical si avvicina mi metto a scudo."disse lei sorridendo.
"Hai la mia fiducia Carly. Ciao Alessio comportati bene!"disse mentre la ragazza saliva in macchina per iniziare ad andare al tribunale dove molti giornalisti erano occupat a provare a fare foto ad una macchina in cui uscì la supercriminale quasi come se fosse una stella del cinema.
"Quella tipa è egocentrica da far paura, secondo te i genitori le hanno mai dato una sberla?"chiese mentre la ragazzina si voltò verso e Alessio e sorrise facendo l'occhiolino facendo gelare il sangue del ragazzo.
"Mi sà che si è presa una cotta per te..."disse lei"Hai paura?"
"Per ciò che le farà Cathy se lo scopre!"disse lui facendole una foto.

DE SIAT PARFUME

"SEI STATA VISTA! GUARDA, GUARDA QUI!"urlò il ragazzo mentre aveva il telecomando.
"Io...sono dispiaciuta!"urlò prima di ricevere un colpo in faccia che la mandò a terra.
"Dovrei...ucciderti, ma non ho voglia di liberarmi di un corpo...quindi ti dò una possibilità: vattene, sei licenziata."disse lui.
"La prego signora, sono sempre stata fedele alla sua famiglia!"disse lei piangendo alla madre.
"Vattene, subito Cinthia...non sai fare nulla, hai fatto solo danni a catturare Spider-Boy."disse lei levandole le mani mentre la giovane andava via.
"Ah ovviamente se dirai qualcosa ti ucciderò..."disse la donna mentre la bionda entrava dentro l'ascensore.
A.U: Questo capitolo non è molto lungo, ma era essenziale farlo così. Prometto che i prossimi saranno più lunghi

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Capitolo 13
*** Gelido freddo cuore ***


GIOVEDÌ 13  OTTOBRE 20.30 PUB BLACK JAGUAR.

Il meraviglio Spider-Boy di quartiere si dirigeva oscillando tra i palazzi con una sacca per raggiungere un locale con il cellulare in mano.

"Ehy Cathy...stò arrivando!"disse lui sorridendo sotto la maschera.
"Ottimo, ora sei perdonato..."disse sorridendo lei.
"Bene, sono felice come un bambino..."disse lui mentre si gettava in un vicolo per cambiarsi con dei jeans neri e la camicia verde scura e sistemarsi un pò i capelli biondi per raggiungere Cat vestita con un vestita con ua giacca viola con pellicciotto, una maglia nera e una gonna bianca.
"Oggi sei uno schianto...sai il verde è il tuo colore!"disse lei abbracciandolo.
"E tu stai...bene."disse deglutendo per il nervoso di vedere la sua ragazza vestita così.
"Andiamo a fare due salti o ne hai fatti troppi per arrivare fin qui?"chiese sarcastica mentre entravano nel locale con la musica al massimo.
"Oggi è stato impegnativo?"
"Non tanto, è stato abbastanza facile..."disse lui alla ragazza mentre ballavano.
"Porta più spesso i criminali a scuola, così resterà chiusa sempre..."disse sorridendo.
"Siamo svogliate oggi?"disse lui.
"Ma se i miei voti sono più alti dei tuoi, eccetto francese dato che ti ho aiutato io..."disse ammiccando mentre continuavano a ballare per almeno un'ora prima che Cat ricevesse una telefonata da suo padre che la rivoleva a casa avendo mandato il maggiordomo a prenderla i due ragazzi si scambiarono i saluti.
"Scusami Alessio, è stato bellissimo...ci vediamo domani."disse salendo in macchina per partire mentre Alessio andava a cambiarsi in un vicolo per fare una pattuglia serale prima di  tornare a casa.
pensò mentre il senso di ragno rivelò un problema in una gioielleria con la sala cinesca aperta"Mi riscalderò con un pò di esercizio..."disse gettandosi subito a fermare il, o i, responsabili.
disse entrando nella gioielleria dove una sola persona, molto in carne, metteva in uno zaino quanti più preziosi poteva, mentre Alessio lo raggiungeva da dietro.
"Hai disattivato l'allarme vero?"chiese lui.
"Oh sì, è stato facile!"disse lui fiero del lavoro"Sono un professionista io!"disse ridendo.
"Ti faccio i miei complimenti professionista!"disse lui.
"Grazie ragazzino! Aspetta!"disse voltandosi e vedendo il ragazzo"Tu, che ci fai qui!?"disse lui.
"Dovrei essere io a dirtelo qui, insomma sei tu quello che stà facendo una rapina; per chi lavori?"
"Solo per me stesso!"disse usando il piede di porco per provare a colpirlo"A che mi serve un capo se posso prendere tutto per me?"
"Non fà una piega amico...sai io non ho un capo, solo soci d'affari eroici...tu hai soci d'affari ladreschi o sei solo soletto?"chiese schivando i colpi.
"Qualche socio avvolte, ma nulla è meglio di stare solo, lo capisci anche tu!"disse lui provando a colpirlo.
"Facciamo così io conto fino a...UNO!"disse tirandogli un calcio per poi legarlo con la sua ragnatela per poi chiamare la polizia e andarsene lasciando un bigliettino per il capitano Worringon.
"Bene, stammi bene tizio, e non fare il cattivo in galera!"disse per oscillare in giro mentre il freddo si faceva intenso.
"Ed un babbeo è sistemato, ora che posso fare per un'altra ora..."disse lui aspettando prima di sentire una donna urlare"Vado!"urlò oscillando verso un parco per bambini dove tre criminali stavano bloccando una donna  prima di essere colpiti da una ragnatela.
"Questo parco è per bambini brutti maniaci, lasciatela e non sarò così aggressivo!"urlò sopra una giostra.
"Ok amico calma, ora andiamo via, và bene?"disse uno prima di essere tirato via da Spider-Boy.
"No, non và bene! Violentate una signora e credete di andarvene come se aveste rubato una caramella? Non nel mio quartiere!"disse gettandosi contro gli altri due per legarli a terra"Ora voi siete in minoranza, mentale, ma sempre in minoranza rispetto a me..."disse mentre andava verso la vittima"Tutto bene?"disse lui.
"Sì, grazie..."disse mostrando che non era altri che Cinthia, la segretaria di Adrien che due giorni fà aveva provato a uccidere il suo amico Tony.
"Tutto ok?"chiese guardandolo.
"Sì, devo andare..."disse correndo a casa per dormire e svegliarsi la mattina dopo con il TG che dava una notizia.
"Spider-Boy p anche detto"il porta bandiera di una nuova generazione", infatti questo eroe è qui da poco ma grazie ai suoi interventi il numero di giovani eroi è aumentato, ecco alcuni esempi di New York..."disse passando a una collega con affianco una ragazza vestita con una strana tuta verde e occhialoni in testa che la facevano sembrare una ranocchia.
"Quale hai detto che è il tuo nome da eroe?"
"Frog Girl: ho i poteri di una rana ma li ho sempre nascosti per paura di essere vista come un mostro ma da quando Spider-Boy ha deciso di uscire allo scoperto ho deciso di aiutare la gente anch'io!"disse la ragazza che sembrava della sua stessa età.
"E non solo da noi della grande mela ma anche in Canada dove a Toronto sono protetti da Sport Master vigilante con un variopinto arsenale formato di attrezzi da sport"
"Vado in giro di notte a proteggere la gente da un mese ma da quando Spider-Boy è uscito fuori ho deciso di farmi un vero e proprio costume e andare a menare i cattivi!"
"Il messaggio e chiaro quindi signori! Gli eroi si sono fatti giovani e siamo entrati nella "New Generations"!"disse sorridendo.
"Che ne pensi?"disse la madre.
"Di cosa?"
"Di questa nuova generazione, c'era bisogno di una svecchiata, anche se Doctor Strange resterà sempre il numero uno!"disse lei alle allegra.
"Ci credo lo adori per la somiglianza a Benedict Chumberbatch!"disse sorridendo per poi lavarsi e uscire di casa per ritirare i soldi al Bugle decidendo di fare la strada a piedi per poi andare in seguito da Tony.
"Ciao Betty, come và?"disse lui.
"Alessio, scommetto che non andare a scuola per te è una pacchia vero?"disse lei.
"Diciamo di sì...che si dice qui dentro?"chiese aspettando i soldi prima che arrivasse il signor Robertson che radunò tutti i giornalisti.
"Tutti qui devo fare un discorso..."disse mentre i giornalisti si avvicinavano.
"Che succede capo?"chiese il fotografo Eddie Brock.
"Nulla di grave, ma voglio che alcuni di voi vadano a intervistare Aurora Mastroiani, è stata dichiarata innocente ed ora è a casa sua e vuole un'intervista e un fotografo: chi si offre?"chiese lui causando il silenzio che venne spezzato da una voce.
"Io!"disse Carly facendosi avanti"E ovviamente anche Alessio come fotografo!"disse lei prendendolo col braccio.
pensò lui mentre salivano in macchina per raggiungere il palazzo dove la ragazza era seduta davanti a uno specchio mentre si spazzolava.
"Allora signorina, lei è davvero innocente?"
"Ovvio! Ho solo avuto un piccolo esaurimento nervoso causato dalla sconfitta, ma ora sono pronta e ritornare nella società come una normale ragazza della mia età! E magari potrei trovarmi anche qualcuno che mi possa amare..."disse notando Alessio che le faceva le foto.
"Mi pare difficile..."sussurò lei per poi fare una nuova domanda"Le sono rimasti ancora poteri secondo i medici, ma sono ancora instabili; come li userà?"
"Non li userò, per me sarà come non averli..."disse lei.
"La sua faccia tornerà mai normale?"
"Normale? Ma è normale, questa è la mia faccia e mi ci è voluto quello splendido uomo per far uscire la vera me!"disse sorridendo in maniera inquietante"Altre domande?"disse lei.
"Solo una: Cosa mi dice di Spider-Boy? Ha ancora del rancore?"disse guardando la ragazza che spaccò la spazzola per la rabbia e gli occhi si  illuminavano di fulmini.
"Spider-Boy dice? Certo che lo odio! SONO STATA CHIUSA IN UNO SCHIFOSO BUCO PER COLPA SUA!"urlò lei per poi calmarsi e sorridere dolcemente verso Alessio"Finito? Perchè vorrei parlare con il fotografo adesso..."disse avvicinandosi a lui.
"Scusami..."
"Sei Alessio giusto? Anch'io sono Italiana: tu di dove sei?"
"Roma..."disse deglutendo mentre il suo sesto senso scoppiava.
"Oh magnifico, si vede dal tuo aspetto virile! Io sono di Milano, ma credo tu l'abbia potuto capire dal mio stile incredibile!"disse vantandosi e mostrandosi.
"Sì, era evidente..."disse lui vedendo che si faceva più vicina"Ma io sono già fidanzato quindi non credo potrebbe funzionare tra noi..."disse andando via vicino a Carly per poi uscire.
"Oh....ok allora, spero di rivederti allora!"disse vedendoli uscire"Papà! Voglio che tu mi isciriva nella sua scuola, nella stessa classe e lo voglio accanto a me! Chiaro?"disse prendendo l'uomo dalla giacca per minacciarlo.
"Vedrò di riuscirci piccola mia, ma calmati!"urlò l'uomo vedendo la figlia che stava impazzendo.
"Ok..."disse tornando calma"Ma voglio ricordarti che è succeso al tuo vecchio maggiordomo? No non credo quindi muoviti; per favore!"disse lasciandolo mentre il padre correva come un coniglio a realizzare ciò che la figlia voleva.

Intanto Alessio e Carly erano in macchina per tornare in ufficio.

"Quindi...hai un'aspetto virile?"disse lei sorridendo.
"Tu scherzi ma il mio senso d...."disse accorgendosi di ciò che stava per dire"del pericolo era alle stelle."
"Cosa mai potrà farti in fondo!"disse lei fermandosi ad un semaforo.

SALT AND SPICE, SALA GIOCO MALFAMATA DEL QUEENS.

"Come si fà a perdere territori contro uno che nemmeno si fà vedere in faccia!"urlò il boss Hammerhead a i suoi uomini mentre mandava la palla da billiardo nera nel buco.
"Questo tizio nuovo è qui da mesi ma ha già molto della città, potremmo provare a negoziare se non fossi così stupido!"disse uno dei suoi prima che il boss si avicinò e diede una testata in fronte uccidendolo.
"Date una pulita, mi disturba mentre gioco..."disse lui preparandosi a colpire di nuovo prima che una zucca sfondò la finestra e emanasse un gas verde e una risata assordante che impedì ai mafiosi di sentire qualcuno che aprì la porta e picchiava  o folgorava i criminali al servizio del boss.
"Boss, Osborn non era andato?"
"È più intelligente di Osborn, più astuto...Fatti vedere e fai l'uomo!"urlò buttando via la pistola mentre il fumo si diminuiva e anche il numero di uomini in piedi.
"Eccoti qui bella fronte!"disse uscendo il responabile con la maschera da folletto ghignante rivelandosi un ragazzino facendo scoppiare dal ridere il mafioso.
"Ma davvero!"disse lui ridendo"Quanti anni hai tredici?"disse lui.
"Quindici!"
"Sei giovane e quindi passi, se ti levi quella roba ti farò tornare a casa...intero e non in una busta."minacciò lui mentre prendeva la stecca da bigliardo che lasciò per via di un colpo elettrico sparato dal guanto di Tony.
"Arrenditi e consegnati alla polizia capito?"urlò lui.
"Nessuno mi dà ordini..."disse andnadogli contro come un'ariete"Sopratutto un cretino come te!"urlò lui colpendolo in pancia e scagliandolo dietro al bancone del bar.
"Ok, spero tu abbia sete!"urlò colpendolo in testa con una bottiglia per affere la manica e stordirlo con una scossa"Ha funzionato davvero...chiamo la polizia!"urlò lui facendo la chiamate per poi andarsene.

ASCENSORE BASE SHIELD.

"Bentornato Alessio, tutto bene?"rispose Karen, la voce robotica.
"Insomma...Climatrical o Climacritical non sò nemmeno io come chiamarla sembra sia innamorata di me!"
"E questo non và bene, perchè hai già qualcuno a cui vuoi bene"
"E lei è una criminale psicopatica, dimenticavi quel dettaglio Karen."disse lui.
"Vero anche quello."
"Ti annoi mai qui? Cioè sei sempre ferma..."
"Quando sei una voce dentro un'ascensore non hai molti hobby."
"Ah già...non volevo offendere!"
"Non posso offendermi; siamo arrivati."disse aprendo le porte all' Hangar dove lo zio e l'agente Coulson controllavano ogni mossa di Aurora che era fuori per negozi.
"Date il permesso alla mia squadra e giuro che non capirà nemmeno che ci siamo, non mi fido con lei a piede libero!"urlò l'agente a Coulson che osservava lo schermo seduto mentre il capo della Eye of Fury era alla sua destra.
"No, non ha ancora fatto nulla...sò che ha precedenti ma ha vinto il processo lealmente, non puoi farci nulla..."disse l'uomo allo zio di Alessio.
"Vi disturbo?"chiese Alessio spuntando.
"No tranquillo Ale: io e Phil parlavamo della pazza del meteo..."
"Di cosa precisamente?"
"Io volevo metterla sotto sorveglianza ma Phil non  ha intenzione perchè crede che possa essere cambiata davvero...quando Hog le ha chiesto se avesse dispiacere per ciò che ha fatto al parco e per i feriti causati la pazza ha risposto ridendo come una iena!"
"Agente Torre, Aurora Mastroiani è sotto controllo già dalla polizia, non abbiamo problemi attualmente..."spegò calmamente causando un pò di impazienza nel militare.
"La polizia spesso è corrotta, non ci possiamo fidare di loro, dovremmo dare il compito a degli agenti S.H.I.E.L.D specializzati!"disse lui.
"Io darei ragione allo zio agente Coulson...io e Carly l'abbiamo intervistata ed ha mostrato chiaro squilibrio mentale...e ha provato a baciarmi!"disse avendo lo zio che lo sosteneva.
"Prometto che la monitoreremo, ora riposati Alessio."disse lui.

CASA DI AURORA MASTROIANI.

"Come sarebbe a dire che non mi posso iscrivere a quella scuola!"disse la ragazza prendendo dal collo il padre.
"Dicono che sei bandita da tutte le scuole della città, hanno paura che tu...impazzisca"
"Impazzisca? Io! Ora ascoltami idoita di un genitore io non sono impazzita quella volta, ma oggi forse sono sul via!"disse tirandolo via su un muro.
"Aurora calmati!"disse pieno di paura.
"Aurora è andata! Ora sono solo Climatrical!"disse sfondando la finestra e prendendo un ombrello mentre il tempo si annuvolava e si alzava il vento"Con questi poteri posso avere tutto ciò che voglio: città, gioielli e sopratutto...fotografi!"disse sorridendo dirigendosi agli studi televisivi di TheFact sfondando la porta per entrare degli studi e fare una diretta mostrandosi a tutte le TV della città.
"Buona sera New York! Sono io: Climatrical, la dea del tempo, splendida regina delle nevi e molto altro!"disse lei sorridendo"Voglio annunciarvi che da oggi siete confinati in casa!"urlò mentre il freddo congelava la città.
PUB SUP'S
"Siamo bloccati qui!"disse la proprietà provando a sfondare la porta.
"Fammi provare Nadia..."disse tirando un calcio alla porta che non si sfondava"Allora proviamo..."disse tornando indietro e provando a dare una spallata per sfondare la porta causando una caduta contro un tavolo.
"Tutto bene Jess?"chiese la madre di Alessio aiutandola.
"Sì...almeno credo."disse rialzandosi"Il ghiaccio è troppo duro per me, e la temperatura è in aumento...non resisteremo meno di due ore..."spiegò lei togliendosi la giacca di pelle.
"Che fai, perchè ti togli la giacca?"
"Serve più a te che a me, tienitela addosso..."disse provando a chiamare suo marito"Luke, sono chiusa dentro al Pub di Nadia, come stà Danielle?"
"Stà bene, siamo in casa con il riscaldamento ma non possiamo uscire, il ghiaccio è troppo resistente e non solo da me! Danny, Peter, Matt e lo Spider-Man nero sono tutti bloccati!"disse lui prendendo la figlia in braccio.
"Alessio...lui non è nel pub, dev'essere fuori se ha con se il costume c'è una minima possibilità!"disse lei cercando di non farsi sentire.
"Speriamo in bene..."disse l'uomo con gli occhi sochiusi.
Intanto Alessio era in giro per la città in costume quando aveva notata l'annuncio di Climatrical alla TV e decise di andare verso di lei prima di essere preso da una raffica di vento che lo portò in strada dove la neve prese forme umanoidi.
"Sembra che voglia fare un pupazzo insieme..."disse vedendo i mostri che avanzavano.
"Almeno fatemi fare un pò di soldini..."disse posizionando la telecamera

OFFICINA DI HULIO ALVAREZ.

"Fratello, sei sicuro che non vuoi che intervenga? Ormai l'armatura la padroneggio bene...e gli servirebbe una mano..."disse Diego guardandò la TV con il giaccone.
"No, la tuta non è pronta per temperature estreme, e poi non ha la vernice, pensavo a un giallo e verde che dici?"disse lui parlando con Black Kitty.
"Posso sapere se hai finito o no la tuta nuova?"
"Ah quella? No, per niente. Zero. Nulla .Nada."disse lui tranquillamente mentre lavorava ad altro.
"E perchè mi hai chiamato allora? Vuoi un ritocchino alla faccia "Fixer" o è importante?"
"Perdere tempo è perdere denaro ed io non perdo mai denaro; volevo mostrati questi nuovi guanti di Vibranio artico, uguali a quelli di sua maestà felina..."disse mostrando dei guanti che fecero uscire degli artigli più lunghi di quelli che aveva attualmente.
"Bene, hai avuto i soldi ma io volevo un costume non dei guanti..."disse lei accigliata.
"Il costume è quasi finto, mi mancano due o tre cosette e sarà pronto, potrai girare con dei veri pantaloni!"disse sorridendo.
"Speriamo siano efficaci contro il ghiaccio..."disse tagliando la porta in due per poi vedere soddisfatta i nuovi guanti"mettilo sul mio conto!"disse correndo verso il luogo dove Alessio stava combattendo contro i mostri di neve.
"Non pensavo che Olaf potesse essere così violento!"disse tirando un calcio in faccia a un mostro che lo lanciò contro al palazzo.
"Sono fatti di quel ghiaccio di Climatrical non c'è modo che possa distruggerli!"disse prima che Kitty divise due degli esseri.
"Ti sono mancata?"disse saltando verso di lui.
"Oh sì *ETCIÙ!*"disse per starnutire causando una smorfia"Scusa..."
"Mi sà che sei raffredato."
"Ora non ho tempo, puoi occuparti tu degli Olaf sotto steroidi mentre io prendo Elsa malata di mente?"disse lui mentre si lanciava via.
"Sicuro, per me sarà facile..."disse lei tagliando i mostri con agilità mentre Alessio andava verso gli studi televisivi dove la criminale era dove di solito i meteorologi.
"Guarda chi c'è Spider-Boy...sei venuto a chinarti e chiedermi scusa per avermi mandato in galare?"
"Non proprio Elsa ma sono qui per giocare con la neve!"disse sparando delle palle di ragnatela che vennero congelate e si sbriciolarono.
"Oh che trucchetto carino..."disse mettendosi la mando davanti alla bocca"Ora tocca a me!"disse causando una folata di vento che lanciò contro Alessio tutto l'arredamento.
"Vedo che ora controlli meglio i tuoi poteri, ma non basterà!"disse provando a colpirla da dietro prima che si difendesse con uno scudo di ghiaccio.
"No, ho solo capito ciò che voglio davvero: che questa città riconosca il mio talento e la mia bellezza ed anche il tuo fotografo..."disse lei mordendosi le labbra.
"Se intendi Marino è lì!"uurlò indicando un punto facendola girare per essere poi colpita da una sedia volante."Che c'è sei tu che sei stata fessa e ci sei cascata!"si giustificò lui prima di essere colpito da una bufera.
"Ti congelerò le gambe!"
"Sai questa è davvero una cosa da BRIVIDI!"urlò schivando una saetta"Ehy ho scritto una canzone per te Climatircal!"
"Zitto! Muori!"urlò lei.

"I fulmini che tiri sopra di me brucian tutto nello studio. In questa strana città l'eroe, sono io." disse scansando i colpi.
Ormai la tempesta nel tuo cuore irrompe già, non la fermerà la mia telahhhh."disse colpendola in faccia con una tela
" Ho conservato ogni cartuccia,
per il mondo la responsabilità è solo mia
Così non và non sentirò un altro rimrpoverò! " disse saltando sul tetto.
"Chiudi quel becco!"urlò tirando saette ovunque.
"Ma non è finita!"disse per tornare a cantare.
"D'ora in poi thwipperò ancora un pò!
Ricorderò ciò che sò e anche oggi ti batterò!
Resta qui , non scapperai via! Siamo soli ormai, da oggi la prigione è casa tua!"

Disse lui tirando ragnatele ovunque alla criminale mentre le telecamere lo riprendevano e facevano assistere a tutta la città al suo show.

"A volte anch'io vorrei riposarmi un pò
Può semprare una cosa enorme ma io ci spererò
Hai un difetto e non una virtù e la fermerò quaggiù!
Non mi Ostacoli a me perchè!"disse tirandole un calico.
"D'ora in poi ti fermerò anche a ogni età!
E vincerò, sì vincerò per sempre su di te!
La galera, è il posto tuo ed io lo sò!
Il tuo potere si diffonde intorno a me!"disse vedendo che il ghiaccio ricopriva lo studio
"Il ghiaccio aumenta e copre ogni cosa attorno a me
Un mio "twhip" ti bloccherà!
il resto è facile e ormai questo già si sà!"disse stordendola con un pugno in faccia.
"Io lo sò, sì lo sò, contro te vincerò
Perchè poi, perche poi all'alba ti arresterò!
Ecco che la tempesta che si ferma già!
Da oggi siamo 2 a 0 per me."disse concludendo la canzone mentre la città si scioglieva dal ghiaccio e lo SHIELD portava via la criminale guidati da suo zio e da Coulson.

"Ottimo lavoro Spider-Boy, ma potevi risparmiarti la canzone..."disse mettendogli la mano sulla spalla.
"Che c'è di male se voglio mostrare il mio talento canoro?"disse ironico per poi starnutire"Mi sà che ho preso il raffredore...diamine!"disse andando verso Kitty la quale aveva appena finito di combattere contro i mostri.
"Bene, manca poco a l'ora di cena ed io ti ho sentito cantare, la giornata và bene..."disse sorridendo.
"Meglio che stai lontana, sono pieno di germi!"disse tirando il naso.
"Che schifo...comunque ci vediamo domani!"disse saltando via mentre Alessio prendeva la fotocamera e la portava via.
"Carly ho le foto di Climatical ma non ho un video di Spider-Boy canterino se ti chiedi."disse lui cambiandosi.
"Tranquillo, quello ci è inutile, l'importante è che hai le foto."disse lei provando a riscaldarsi.
"Ottimo, ci sentiamo!"disse passando per il parco vicino casa sua dove vedeva che il freddo si sentiva molto ed erano rimasti cumoli di neve mentre sulla panchina Cinthia provava a riscaldarsi.

Lì il ragazzo ebbe un dubbio: invitarla in casa per la notte o lasciarla dov'era? La donna aveva provato a ucciderlo molte volte ma non riusciva a vedere la poverina che era praticamente senza vestiti se non per un maglione neanche tanto pesante e una gonna corta.

"Ehy! Scusa se ti disturbo, ma tu sei Cinthia, la segretaria di Adrien; sono Alessio Marino, non sò se ricoridi..."disse lui.
"Sì, mi ricordo di te..."disse lei guardandolo sospettosa.
"Senti...volevo chiederti se sei stata..."disse gesticolando.
"Licenziata? Hai indovinato..."disse lei.
"Ti andrebbe di venire a dormire in casa mia, mia madre cucina troppo e di solito avanza molto cibo, oggi abbiamo lasagne. E poi questo parco di notte è orribile, lo dico per la tua sicurezza."disse sorridendo alla donna la quale accettò l'offerta e si dirisse insieme al ragazzo verso il pub.
"Grazie..."rispose un pò stranita.

CARCERE DI MASSIMA SICUREZZA.

Due guardie della prigione stavano portando con loro il carrello con la cena per i prignionieri quando si fermarono sulla cella con la scritta "SM46" e bussarono forte.
"Ehy Schultz! È l'ora della cena, aprici ora!"disse la guardia di colore mentre l'altra si preparava.
"Bussate!"urlò la voce dello Shocker.
"Come?"
"Bussate!"disse lui con tono felice mentre le guardie si guardavano.
"L'abbiamo fatto!"urlò l'altro.
"Allora faccio io!"urlò colpendo la porta con due guanti rudimentali che tranciarono la porta e fecero saltare l'allarme mentre il criminale si dirigeva verso l'uscita tranquillamente colpendo polizzioti che non riuscivano a colpirlo.
"Stò venendo a prenderti piccolo stronzetto..."disse lui uscendo dal portone con una foto di Spider-Boy da un giornale pronto a vendicarsi.

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Capitolo 14
*** Il ritorno di Shocker ***


Alessio e Cinthia entrarono nel Pub dove la madre aveva ormai chiuso tutto e si preparava per cenare con il figlio.
"Scusi signora, siamo chiusi!"disse con un sorriso in volto.
"No mà, lei è Cinthia: diciamo che la conosco, era qui fuori al parco senza casa...può fermarsi qui a mangiare?"chiese lui.
"Giuro che andrò via subito signora..."disse la giovane guardandola.
"Tranquilla ragazza, puoi stare qui pure per la notte se vuoi, il parco è pieno di malintenzionati la notte."disse lei mentre apparecchiava la tavola per iniziare a mangiare e poi andare a dormire di sopra.

SABATO 15 OTTOBRE 03:00 OFFICINA DI PHINEAS MASON. NASCONDIGLIO SEGRETO.


Il riparatore o Phineas Mason era occupato a lavorare per un suo cliente con la musica classica di Mozart in sottofondo e gli occhialini per proteggersi dalla fiamma ossidirca non notando che qualcuno era entrato dentro il suo laboratorio segreto.

"Seratona oggi?"disse l'iinfiltrato che si rivelò Shocker o Herman Shultz appena uscito di prigione con ancora la divisa da carcerato e i suoi guantoni di scarto.
"Schultz! Che ci fai qui, sei evaso!"urlò lui tenendosi il cuore per lo spavanto.
"Tranquillo...ho solo bisogno di una riparazione e di un equipaggiamento nuovo e poi vado..."disse tenendo il giornale di ieri con Spider-Boy in copertina"Il pezzetto di merda si è dato da fare vedo..."disse lui guardando la foto e stringendo il giornale.
"Ah sì, si stà facendo un nome qui! Ora alcuni ragazzi lo imitano, la chiamano la New Generations...come se quella vecchia non bastasse..."disse l'anziano mentre leggeva l'articolo e notava le scritte sotto la foto.
"Foto di Alessio Marino..."mormorò con uno sguardo di rabbia"Sai dove posso trovare questo tizio?"
"No, cercalo su internet..."disse levandosi dal computer mentre Schultz controllava sulla rete "Alessio Marino" finendo sulla pagina Facebook del ragazzino.
"Ma questo ha ancora il pisello liscio...cioè avrà solo 13 anni! Massimo 15!"disse guardando le sue foto tra cui una con Carly che recava scritto "COLLEGHI DI LAVORO!" mentre passava poi dal suo profilo a quello della ragazza"Quindi ci tieni a questa tipa...vediamo a chi altro vuoi bene..."
Il criminale fece una lunga ricerca sul ragazzo: amici, famiglia e anche molto altro quando il riparatore lo chiamò per mostrargli il nuovo costume arrivato stamattina di Shocker con tanto di guanti.

AUTORE: non caricava l'mmagine quindi vi lascio il link: https://mulpix.com/post/1561412233203172320.html

"Ora che fai: banca, gioielleria o camion?"chiese lui al criminale che sorrideva.
"Prima mi vendicherò, poi penserò ad altro..."disse cambiandosi i vestiti per poi uscire dal palazzo pronto per vendicarsi.

4 ORE DOPO.
 
Alessio Marino si svegliò di mattina presto per aiutare gli agenti della Damage Control  per lo scontro contro Climatrical.

"Grazie ragazzo per aiutarci ma non sei tenuto a farlo..."disse il capo mentre l'eroe portava dei detriti nel cestino e starnutiva.
"Tranquillo amico, è colpa mia quindi riparo io!"sorrise lui.
"Perchè gli eroi della Old Generations non sono come voi della New?"chiese lui.
"Chi altri vi aiuta?"
"La tua fidanzata, la rana, lo Spider-Man nero, Ms Marvel e altri tizi...bravi ragazzi devo dire!"disse lui mentre Alessio aveva ormai finito e si gettò via ad oscillare per osservare la città ancora assonnata vedendo una cosa singolare: Frog Girl che era intenta a aiutare un gruppo di senza tetto con una borsa piena di cibo in scatola e altri viveri ma anche coperte mentre lei andava via su un tetto salutando.
"Wow, è davvero gentile...per lei aiutare delle persone povere è un gesto di eroismo..."disse lui guardandola per andare verso di lei che era su un tetto.
"Ciao..."disse Spider-Boy sorprendendola.

La ragazza anfibia era sorpresissima, guardava il bimbo ragno come una ragazzina guardava la sua star preferita.

"C-ciao!"disse la ragazza alzando la mano in ansia.
"Io sono Spider-Boy, ma credo tu lo sappia già...sai quello che fai è magnifico! Posso sapere qualcosa su di te; che poteri hai?"chiese gentilmente.
"S-salto in alto, mi aderisco alle pareti , ho un gracchio potente e...."disse provando a non dire nulla del potere più imbarazzante.
"E poi?"chiese gentilmente.
"Meglio che tu non lo sappia...ti farei schifo."disse lei.
"Tranquilla, non ti prenderei mai in giro ragazza! È vero che non ci conosciamo ma siamo comunque colleghi no?"
"Ok lo dico: la mia lingua è lunga 15 metri!"disse lei con un pò di vergogna.
"Quindi la tua lingua è molto lunga eh? Tranquilla, ho visto cose più strane."disse lui sorridendo da sotto la maschera facendola arrossire mentre veniva guardato dalla ragazza.
"Grazie!"urlò abbracciandolo per poi andarsene entusiasta mentre Alessio sembrava felice del nuovo incontro fatto e andò via.

APPARTAMENTO DI CARLY BRUEL UPPER WEST SIDE 12.00.

La collega di Alessio si era svegliata alle cinque nel suo mono locale dove si era preaparata un Tè e ora stava finendo l'artico per il giornale quando la porta sbattè.

 "Flur, sei tu?"chiese chiamando il gatto per poi alzarsi a vedere prima di essere pressa dalla bocca da Shocker.
"Zitta! Tu conosci Alessio Marino, vero?"disse lui chiedendolo"Rispondi sinceramente."disse lui.
"Cosa vuoi da lui?"chiese la ragazza che aveva perso gli occhiali.
"Nulla, da lui, ma voglio che mi porti da Spider-Boy!"disse lui con il guantone pronto a dare una scarica.
"Sei un verme se te la prendi con un ragazzino!"disse prima di essere stordita per essere caricata in una macchina.
"Dove mi porti!"
"A farci un panino quattr'occhi, conosci il Sup's?"chiese lui guidando verso il locale ancora chiuso mentre la madre del ragazzo stava sistemando le sedie.
"Siamo chiusi, mi dispiace"disse girandosi e notando il guantone.
"Dove suo figlio?"chiese con un  sorriso.
"Cosa vuoi da lui?"disse guardandolo.
"Voglio Spider-Boy, non mi interessa di lui, dimmi il suo numero e non ti farò male, va bene?"disse lui prima di essere colpito da un calcio in fondo dalla donna.
"Lurida tr#@a!"disse lui inseguendola per le scale mentre la donna tirava un vaso contro che venne distrutto da un colpo sonico per chiudersi in casa.
"Che succede?"chiese Cinthia.
"Chiuditi in bagno e chiama la polizia!"disse prima che la porta volasse via e Shocker entrasse.
"Toc Toc..."disse avvicinandosi alla donna per afferarla prima che Cinthia lo colpisse in testa con una mazza e si difendesse tirandogli dei colpi di arti marziali prima di essere colpita da i guantoni di Shocker per essere stordita.
"Sei un fallito! Solo con le ragazze o i bambini ti puoi mettere!"disse la madre con un coltello in mano prima di essere colpita e mandata KO.

Il supercriminale portò le donne nella macchina dove alcune persone avevano visto tutto ma andarono via, tutte tranne il vecchio Stan il quale corse incontro e lo colpì con il bastone.

"Ed ora, che vuoi fare? Ucciderci?"disse Carly gua"Lasciale!"urlò colpendole prima che Shocker corse nella macchina per poi andarsene con il telefono della madre in mano.
"Sei patetico, se vuoi Spider-Boy perchè attachi Alessio? Lui fà solo le foto a Spider-Boy, non è mica coinvolto in Spider-Boy; tutto questo è senza senso!"urlò Carly prima che Herman fermasse la macchina e si tolse la maschera guardandola.
"Sai cosa si prova? A essere vessato da quando ero piccolo? Avevo anch'io dei progetti per la mia vita, volevo anch'io essere di più, volevo andare a Oxford, essere qualcuno! Non  sono così perchè mi piace rubare o tendere a delinquere! Andavo a scuola e prendevo tutte A, ma quando andavo fuori tutti contro di me! I bambini mi massacravano di botte e quando tornava mio padre aveva la cinghia pronta per me per calmarsi! A 17 anni ho dovuto badare a mio fratello più piccolo dopo la morte dei miei, cosa avrei dovuto fare?! Pulire i cessi in una stazione, ho preso la vita per le corna!"urlò lui mentre guidava"E anche quando sono entrato nel crimine la storia non cambiava! Ero sempre colpito da chiunque, ero il leccapiedi della gente: Hammerhead, Kingpin e ora Gatta nera! Ma io ho deciso che mostrerò a tutti ciò che sono!"urlò lui andando avanti con la macchina fino ad un capanno abbandonato.
rdandolo.
"No, ora viene il vostro scopo"disse prendendo il telefono della madre per trovare il nome del figlio"Alessiuccio la patatina...che carino! Videochiamata in arrivo..."disse il criminale.
Intanto il ragazzo era in giro per la città quando ricevette la videochiamata di Shocker credendolo la madre si levò la maschera e rispose.
"Ciao Mà!"disse girato.
"Ciao Alessiuccio..."disse il criminale serio senza maschera.
"Schultz...che ci fai fuori di prigione e perchè hai il telefono di mia madre!"urlò lui.
"Quante domande a cui darò risposta: sono evaso ieri sera e per la seconda..."disse mostrando le donne legate"Ho il suo telefono perchè ho lei e anche tua sorella e la tua amica; se vuoi rivederle intere farai ciò che ti dico, chiaro?"disse lui.
"Cosa vuoi?!"urlò.
"Prima di tutto: non chiamare la polizia, se vedo un solo polizziotto giuro che le uccido tutte e tre iniziando dalla mammina! 
Seconda cosa: voglio che Spider-Boy si presenti al porto alle 17.00 per uno scontro leale, io e lui soltanto: niente Silk, Spider-Men o altri amici...farò si che il tuo amichetto paghi per ciò che mi ha fatto! Digli di non fare tardi, per loro sarà meglio!"disse spegnendo per poi andare verso un frigo a farsi una birra.
"Sei un uomo senza onore..."disse Cinthia.
"Cosa? Ripeti non ho capito..."disse lui.
"Se tu fossi un vero uomo avresti il fegato di andare tu contro Spider-Boy e non il contrario...ma dovevo aspettarmelo dal criminale barzelletta di New York."disse sorridendo prima di ricevere un pugno in faccia da Shocker, senza i guantoni, e eesere presa dai capelli.
"Ascoltami bene zuccherino, non mi interessa l'onore! Spider-Boy mi ha umiliato davanti a millioni di persone, un ragazzino! MA OGGI IO LO SCONFIGGERÒ E LO SMASCHERERÒ! E poi sarà lui quello umiliato, capiranno che è quello degno di essere al TOP!" urlò lasciandola per poi rovesciare il tavolo.

MOLO 10.

Alessio piombò subito nel suo covo e si levò la maschera in maniera furente e si avvicinò a Tony.

"Quel figlio di p******* di Shocker ha rapito mia madre, Cinthia e  Carly!"
"Calmati!"
"Tu non sai cosa significa avere paura per tua madre, non sai che significa quando un criminale la rapisce! Tu sei solo Tony, a te è andata bene!"urlò andando verso di lui.
"Ero vicino a saperlo però!  Ricordi Urich, quello che hai menato di brutto in una casa abbandonata? Era lì per mio padre, non per tua madre!"urlò indicandolo"E sì sono solo Tony Murray: migliore amico di un idiota di nome Alessio Giuseppe Marino da quando avevamo 6 anni, da quando si prese bastonate in faccia per me da Evan! Vorrei essere come te, avrei voluto che Adrien lanciasse su di me quello stupido ragno così avrei potuto essere io un eroe come lo sei tu, così sarei stato io ad aiutare te più volte, ma sono solo un umano dopo tutto..."disse lui guardandolo e causando un silenzio tra i due  facendo cadere Alessio a terra nello sconforto su un muro.
"Sono uno stupdio presuntuoso... sono super da due settimane e mi comporto da diva con l'unica persona che mi abbia aiutato in questa mia campagna per la vendetta..."disse quasi lacrimando"Avevi ragione Tony, lo meritavi tu il morso non io..."disse guardando la maschera.
"Senti Ale, sò che passi adesso, ma devi calmarti ed andare a prendere Schultz, lui ha tua madre! Chiama Silk, Spider-Man nero e bianco se serve! Vai, affronta il problema, lotta e vinci!"urlò lui.
"Cindy è partita per un paio di giorni così come il signor Parker, l'altro Spider-Man non lo conosco nemmeno; dovrò fare da solo...anzi dobbiamo fare da soli..."disse dando il cinque a  Tony per prepararsi alla battaglia contro Shocker.

PORTO DI NEW YORK ZONA DI SCARICO 17.00
 

Shocker stava aspettando tranquillamente seduto su una sedia che arrivasse Spider-Boy quando Carly , che aveva perso gli occhiali lo chiamò.

"Che farai una volta ucciso, credi che sarai in cima alla criminalità per aver ucciso un ragazzino?"
"Zitta..."disse lui aspettando e controllando l'orologio"Forse suo figlio si è scordato di dirlo a Spider-Boy...non sembrava sveglio sà!"disse lui alla madre.
"Sicuramente è più sveglio di uno che sembra indossare waffle, non devi avere grande senso estatico Viber."disse lei sorridendo.
"Io sono Shocker!"urlò lui.
"Il tuo nome è insensato, tu usi onde soniche non  elettricità, quindi sai com'è stò solo suppondendo, quello stupido sei tu."disse Cinthia sorridendo vedendo che il criminale si avvicinava a lui.
"Ok... inizio con  te!"disse caricando il pugno prima che un rumore, una sorta di atterraggio attirò la sua attenzione.
"Lasciale andare Schocker, sono io quello che cerchi no?"disse lui guardandolo dal basso essendo il criminale su una pila di container vicino ad una gru.
"Spider-Boy! Come stai, ti vedo bene!"
"Lasciale!"
"Questi? O sono solo un piccolo regalo di un mio amico, belli no? Sono sempre Made in Italy, roba da re insomma!"
"Muoviti Schultz!"disse lui impaziente.
"In galera ci ho pensato molto a vendicarmi su di te ma non avevo il permesso di entrare nei laboratori, sai com'è quando evadi sei volte con gli stessi metodi sono diffidenti! Poi gradualmente mi arriva roba per costruirmi dei guantoni e qualcuno mi dice che avrò 100.000 dollari se ti ammazzo! Insomma agli inizi non ero sicuro di questo ma adesso...cavolo se ci stò!"urlò lui mettendosi la maschera e attivando i nuovi guanti per poi gettarsi  dai container e colpire il terreno con una scossa sismica.

Il ragazzo si rialzò per poi notare che ora i suoi guanti erando davvero più potenti che mai, aveva sentito un terremoto vero e proprio da quei cosi, Alessio si nascose in mezzo ai container provando a colpiro di sorpresa ma quando era ormai dietro di lui una spia lampeggiò sui suoi guanti avvertendo il nemico che si girò e lo colpì con cazzotto così potente che lo gettò contro ad un container ammaccandolo.

"Sembra che il mio senso di Shocker abbia funzionato!"disse soddisfatto della sua nuova arma.
"Senso di Shocker, davvero? Che schifo di nome amico!"urlò lui a terra per poi rialzarsi e tirare un calcio alla mascella per poi sparire tra i container e mettersi a capire come era strutturata la zona di combattimento"Tony usa il drone ho bisogno di vedere di aiuto!"urlò contattando Tony, non molto distante, che attivò un drone radiocomandato che portò fino al porto per osservare la zona.
"Shocker si stà muovendo verso di te, vai a destra!"urlò lui al microfono.
"Ok!"disse muovendosi verso destra prima che il container su cui era appoggiato colpì contro un contanier accanto"Ora che fà?"disse prima che il suo senso di ragno l'avvertì che anche quel container avrebbe provato a schiacciarlo.
"Non lo farai!"disse Tony sparando pallini a vernice contro Shocker che notò il drone.
"Ma ora hai anche un drone!"urlò provando a distruggerlo con i suoi colpi sonici ma il drone evitava tutto.

Alessio notò che Shocker era distratto da Tony e tentò di andare al liberare sua madre ma sfortunatamente Schultz se ne accorse e si precipitò a colpirlo con un colpo sonico che lo lancio via dietro un container.
 
"Devo trovare un modo per batterlo..."disse Alessio prima di essere colpito da un bidone volante che lo colpì in faccia.
"Ora come la mettiamo..."disse avanzando con i guanti per tirare un colpo ad un container che lo colpì in pieno e lo colpì"Mi gusterò ogni singolo momento!"disse afferandolo dal collo per tirargli un montante potenziate e spedirlo in aria per poi aspettare che cadesse sul terreno rovinosamente.
Mentre Shocker e Alessio stavano combattendo Tony, con la sua maschera e equipaggiamento, salì dove erano tenuti gli ostaggi causando le grida di Carly.
"Calma sorella! Sono con voi, ok? B uona..."disse tagliando le corde e aiutando le ragazze a scendere.
"Ti sei scordato di me!"urlò Alessio colpendolo in faccia"Che c'è? Pensavo volessi fare uno scontro leale!"disse lui.
"Appunto!"disse  tirando un colpo che spedì Alessio contro un mucchio di container lasciandolo incastrato lì mentre Shocker si avvicinava.
"Un ultimo a corto raggio e sei finito..."disse prima di essere colpito da una mazza da baseball tirata da Tony "Benvenuto nel culto della mazza di legno!"urlò lui indicandolo mentre Alessio levava i guantoni con una ragnatela e li impacchettava a terra lasciando Shocker davanti a lui.
"Non di nuovo!"urlò Shocker prima di ricevere un colpo che lo mandò a terra per essere poi anche lui legato a terra.
"Oh sì invece! Spero che questa volta ci starai per tanto in galera amico!"disse vedendo la volante della polizia che caricava il criminale.
"Ricordati Spider-Boy questo giorno! Perchè tornerò e vincerò su di te!"urlò lui mentre la polizia voleva prendere i guanti che vennero presi da Alessio di scatto.
"Ehy ragazzino, quella è una prova!"disse il capitano al ragazzo.
"Mi dispiace capitano ma come posso fidarmi quando lui è riuscito ad evadere da un carcere di massima sicurezza? La porterò in un luogo sicuro lo prometto..."disse lui prima di essere puntato in testa dall'agente Duncan Fors, uno dei primi sul libro paga di Chat Noir.
"Lascia subito la prova mi hai sentito!"urlò lui facendo una voce grosse mentre era visibilmente nervoso prima che Alessio corse via tirando uno spintone al polizzioto.
"Ragazzo! Se scappi...sarai ufficialmente braccato dalla polizia!"urlò l'uomo prima di vederlo sparire tra i tetti per raggiungere il laboratorio di Hulio, almeno avrebbe potuto trovare un modo migliore per usare i guanti di usi criminali, fatta la consegna Alessio tornò immediatamente dalle donne rapite, stavolta come civile, per abbracciarle e assicurarsi che fossero intatte.
"Tutto bene mamma?"disse lui guardandola negli occhi.
"Sì, tranquillo Ale, io e Carly stiamo bene! Cinthia credo debba andare in ospedale! Quel bastardo le ha tirato un pugno in faccia; stai bene cara?"chiese voltandosi come se fosse sua madre e guardandola con uno sguardo pieno di affetto.
"Non mi sono fatta nulla signora...grazie per il pensiero."disse quasi meccanica, quello era stato il suo primo vero gesto di affetto che non era seguito da una minaccia in 24 anni di vita.
"Sù ragazzi andiamo a casa..."disse la madre.
"Anch'io?"chiese Cinthia fissa dov'era.
"Ovvio, sentiti libera di stare fin quando vuoi ragazza, non ti metto fretta."disse sorridendo amorevolmente.

DE SIAT TOWER UFFICIO PRINCIPALE​ 

Bono e Jork stavano guardando il loro capo che sembrava impassibile alla notizia della sconfitta di Shocker, anzi sembrava quasi felice! Allora il criminale di colore azzardò a chiedere.

"Ehm boss...non dà di matto? Spider-Boy ha battuto Shocker!"disse lui"Ed ha anche preso in ostaggio la madre del suo compagno di classe, non è esagerato per una vendetta?"chiese lui.
"Sinceramente di Marino non può fregarmene di meno, tantomeno di quella scrofa che l'ha generato...ma sapete come si dice..."disse premendo dun bottone dicendo di far entrare nel suo ufficio i suoi ospiti.
"Se vuoi fare qualcosa la devi fare con le tue mani e magari qualche aiuto in più..."disse lui mentre entravano cinque ragazzi:
 Un tizio con una camicia nera e fiamme rosse, pantaloncini rossi ,degli occhiali da sole e capelli biondi; 
Una ragazza enorme con un fisico possente,capelli neri e una sorta di corazza argentata e parti nere;
Una ragazza con una tuta nera, guanti viola, il lato destro della testa rasati e delle bretelle;
Una ragazza afroamericana molto più grassa con un abito nero e capelli lunghi;
Ed infina una ragazza punk con pantaloncini in jeans, maglietta nera strappata, un giacca jeans e dei capelli blu.

"Allora, lei dev'essere Might..."disse Adrien sorridendo e presentandosi.
"Sì, loro sono: Cursed Cass la emo, Hotness quello con la camicia nera, quella con i guanti è Crush e lei è Panic: siamo i Freelancers!"
"Ottimo, spero abbiate ricevuto il mio messaggio..."disse prendendo una mela e mordendola.
"Perchè vuoi che fermiamo Spider-Boy?"chiese Hotness.
"Non fermare!"puntò lui sorridendo"Lo voglio morto, così come ogni suo amico e familiare...è un problema per voi? Perchè Taskmaster era ansioso di cominciare..."disse lui.
"Non abbiamo alcun problema...ma la paga?"chiese Panic sospettosa
"In contanti...allora ci state?"disse lui tendendo la mano.
"Certo che ci stiamo..."disse Cursed Cass con un sorriso quasi satanico.

In quel momento Alessio Marino non poteva saperlo, era troppo occupato a aiutare sua madre a casa dopo l'incontro contro Shocker e non immagginava nemmeno lontanamente che il suo nemico aveva chiamato degli spietati mercenari già conoscenze dei Champion: i Freelancers, quello sarebbe stato il suo: 
                                                     
                                            
CAPITOLO FINALE!



 

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Capitolo 15
*** Capitolo finale ***


span style="font-size:22px">DOMENICA 16 OTTOBRE CAMERA DI ALESSIO MARINO.

Il sole entrava dalla finestra della camera del ragazzo in maniera brillante risplendendo sulla stanza del giovane eroe.

disse alzandosi dal letto e notando l'assenza di Cinthia, la quale era stata ospitata nella sua c camera intanto che quella degli ospiti veniva sistemata a dovere.

"Cinthia? Mamma? Siete state rapite di nuovo?"chi.ese lui  entrando in cucina notandole occupate a cucinare la colazione.
"Buongiorno bella e mamma anziana..."disse sorridendo alle due.
"Cosa hai in mente di fare oggi Alessio?"chiese la madre
"Rimarrò  qui a rilassarmi un pò e magari studierò..."disse lui alla madre.
"Che ne dici Cinthia se io e te oggi andiamo a fare la spesa per le scorte? Mi servirebbe una mano per portare le buste."
"Và bene signora, ma voglio prima pulirle la casa, per sdebitarmi della sua gentilezza."disse facendo un leggero inchino.
"Non serve e non darmi del lei ma del tu! Anzi puoi chiamarmi Nadia se vuoi, va bene?"
"Ok, se proprio insiste...cioè insisti!"disse lei sorridendo leggermente.

Le due donne uscirono di casa lasciando il ragazzo da solo il quale iniziò a giocare ai videogame in camera sua fin quando qualcuno non entrò nella stanza: era Silk, tornata dalla sua missione dello S.H.I.E.L.D.

"Guess who's back?"chiese lei al ragazza cantando una strofa di "Without me" di Eminem.
"Che ci fai qui!?"chiese nervoso Alessio vedendola in casa sua.
"Pensavo ti mancassi, sei stato solo senza di noi per così tanto tempo"disse per poi notare il suo pigiama a tema Hulk"Oh che carino come pigiama!"disse sorridendo.
"Erano solo due giorni! Ora vattene che voglio riposarmi!"urlò provando a cacciarla da casa.
"Tu non dovresti pattugliare la zona, sei malato per caso?"chiese lei.
"È stata una settimana dura per me e voglio riposarmi un pò, ne ho il diritto!"spiegò mentre la donna-ragno esplorava la stanza.
"Pensavo avessi fatto una promessa a Peter no? Da grandi poteri..."disse lei
"Derivano grandi responsabilità! Lo sò ,lo sò! Ma se manco un giorno cosa può succedere di male!"
"Le vite di tutti noi sono cambiate in un giorno: la tua, la mia e quella di altra gente."disse lei mentre il ragazzo si muoveva a prendere il costume per chiudersi in bagno a cambiarsi dopo poco e uscire insieme a Silk.
"Non è bello essere di nuovo io e te? Tutor e studente?  Stan e Olio? Ash con Pikachu?"chiese lei  mentre giravano la città per trovare qualcuno da aiutare.
"Insomma...con questo freddo preferirei essere a casa con una cioccolata calda e pigiama"i lamentò Alessio.
"Attiva il riscaldamento allora?"disse lei facendo voltare Alessio verso di lei"Che c'è?"
"HO UN RISCALDAMENTO!? Da quando?"urlò lui appiccicato su un cartellone.
"Da quando l'ha preso lo S.H.I.E.L.D, non ti è stato detto?"disse lei.
"No, non mi è stato detto! Vorrei me l'aveste detto! Sai che significa girare d'Ottobre con solo una tuta?"urlò lui"Come l'attivo?"
"Tocca il ragno sul petto."disse mentre Alessio eseguiva l'azione attivando la tuta.
"Ah...molto meglio!"disse lui facendo un'espressione che fece allargare gli occhi dalla felicità per poi riprendere il loro giro.
"Al ladro!"gridò il vecchio Stan a cui era stata rubata la bici, in quel momento Alessio piombò d'avanti al ladro che frenò bruscamente.
"Seriamente amico perchè rubi una bicicletta? Non hai qualcosa di meglio da rubare?"chiese per poi sparare una ragnatela contro il criminale che venne sbattuto su una vetrina di un negozio mentre il ragazzo restituiva la bici al signore"Ecco a lei!"disse sorridendo.
"Grazie ragazzo, sei un vero eroe!"disse riprendendo il mezzo mentre dei poliziotti accerchiavano il ragazzo puntandogli le armi contro.
"Ehy! Che ho fatto di male!"urlò lui agitato e confuso.
"Sdraiati a terra subito! Sei in arresto per aver confiscato una prova!"
"Sul serio? L'ho portata al sicuro!"
"Sdraiati!"
"Ok...mi sdraio qui?"
"Sì!"urlò l'agente
"Ok..."disse dando una pulita a terra"Che schifo questo marciapiede..."disse lui.
"Bravo ora stai fermo..."disse un poliziotto prendendo le manette prima di essere colpito in faccia da una ragnatela da Spider-Boy che scappò verso i palazzi.
"Vedo che ora la polizia non ti ama molto, che è successo?"chiese Silk.
"Una storia lunga e patetica, fidati non vuoi saperla!"disse lui prendendo il telefonino e rispondendo"Ciao mamma!"
"Amore noi siamo ancora a fare la spesa, tutto bene a casa?"
"Sì mà tutto bene ma sono uscito di recente, mi stavo annoiando, mi sentivo quasi OBBLIGATO ad uscire!"disse voltandosi verso Silk"Voi state bene?"
"Sì, siamo quasi a metà dell'opera, Cinthia è più forte di come non sembri!"disse lei stupita.
"Lo immagino mamma, beh divertitevi e ci vediamo a pranzo!"disse chiudendo.
"Quindi hai invitato la tizia che voleva ucciderti a casa? Sai ci sono tante buone ragioni per cui è sbagliato come cosa!"disse lei tenendosi al suo filo.
"Ho avuto pietà! L'avrei dovuta lasciare al freddo per caso?"
"Dico solo che è pericoloso, tutto qui..."
"Il mio senso di ragno non ha suonato nemmeno una volta da quando è stata accolta in casa, quindi non c'è pericolo!"spiegò lui.
"Sarà, ma io terrò d'occhio casa tua e in modo particolare lei."disse Cindy rimettendosi la sciarpa per poi tornare a oscillare con il suo pupillo.

FIX&GO (OFFICINA DI HULIO ALVAREZ) 09:00 A.M.

Una "misteriosa"figura in ombra era d'avanti ad Hulio(In realtà era Tony che provava a mascherarsi).
"Belle armi ragazzino, sai hai talento!"disse complimentandosi.
"Non sono un ragazzino! Sono un adulto!"disse con voce resa roca da un dispositivo nella maschera da Goblin.
"Piantala Tony Murray...sò che stai facendo con l'arsenale di Urich! Ricordati che osservo la città da tanto tempo, rifugio segreto incluso!"disse lui sorridendo.
"Almeno ci ho provato!"disse levandosi la maschera.
"Sei quello del porto e che ha messo a terra Hammerhead, ho letto di te: Goblin Jr?  Goblin Boy? Goblerino?"chiese lui volendo sapera il suo alias.
"Non ho un alter ego...ma non credo nemmeno io possa averlo, ho bisogno del tuo aiuto!"disse lui.
"Si vede, hai bisogno di me...ma devo dirtelo ragazzo io non faccio  complimeti a destra e manca ma questo guanto taser è un portento, l'hai fatto da solo?"chiese lui esaminadolo.
"S-sì! Insieme alla maschera urlatrice e la cintura di Alessio...e il costume con la maschera! L'ho fatto io!"disse contento.
"Sei bravo...facciamo un patto, ci stai?"chiese lui.
"Che patto?"disse lui.
"Io costruisco per te una tuta decente con gadget inclusi; totalmente GRATIS...dio che dolore dirlo! Ma tu lavori per me!"disse lui.
"Certo! Quando vuoi cominciare!?"chiese felice.
"Ora..."disse lanciandogli la maglietta col logo del negozio"Credo sia della tua taglia, Diego ha il tuo stesso fisico almeno!"disse lui per prendere una valigetta"Ora devi farmi una consegna a domicilio, ecco l'indirizzo!"
"Ma a chi dovrò suonare al citofono?"
"Abita solo il cliente in quel posto..."
"È Devil?"chiese sorridendo.
"No, ma fidati che sarai sorpreso!"disse aprendo la porta e facendolo uscire con una bici che lo portò in una zona di Manhattan.
"Ecco qui! 272 E decima strada. Andiamo e consegnamo!"disse suonando il citofono non notando nemmeno il nome scritto.
"Chi è?"
"Fix&Go! Ho una consegna per questo indirizzo!"
"Secondo piano."
"Grazie!"disse entrando a andando al secondo piano per suonare il campanello alla quale aprì la porta Cat"Ecco la sorpresa di cui parlava Hulio..."disse lui deluso.
"Oh che bella maglia che abbiamo Tony...si intona ai tuoi occhi!"disse posandosi sulla porta.
"Ecco la tua ordinazione..."disse dandogli la valigetta seccato.
"Aspetta un attimo, che servizio è? Niente sorriso? Potrei dirlo al tuo capo sai?"disse schernendolo"Su splendore, sorridi!"disse lei mentre Tony iniziò a sorridere a trentadue denti in maniera forzata"Puoi andare, ci vediamo domani a scuola!"disse salutandolo.
"Ti odio..."disse andandosene via mentre la ragazza entrava in camera usa per vedre la nuova tuta e provarla.
"Hmmm..."disse guardandosi allo specchio con solo la tuta nera con parti grigie e la cintura"Mi sembra che manchi qualcosa..."disse vedendo nel suo armadio e trovando un giubbotto nero in simil pelle con attorno al cappuccuio e le  maniche un pellicciotto bianco e uun paio di stivali neri da sci con lo stesso materiale al bordo"Direi che ci siamo quasi..."disse sistemandosi la parruca in una coda  con qualche ciuffo vicino agli occhi"Ecco, ora è perfetto!"disse lei guardandosi allo specchio"Preparati mondo! Ecco a voi Black Kitty 2.0!"disse per poi cambiarsi di nuovo volendo tenere il costume come sorpresa.
Intanto Alessio e Silk si erano separati per continuare il loro giro di pattuglia da soli, ma Alessio decise di fermarsi a casa di Cat per riposare un pò e si fermò a bussare alla porta della ragazza con i suoi vestiti normali mentre la ragazza nascondeva in nuovo costume.
"Ehy Cat, sono io Ale! Posso entrare?"
"Sì, ma aspetta in salone! Sono appena uscita dalla doccia!"urlò lei.
"Certo!"rispose lui sedendosi sul divano.
"Alessio! Che sorpresa vederti qui!"disse il padre della ragazza uscendo dal suo ufficio e stringendogli la mano."Come stai?"
"Bene signore...è stata una settimana impegnativa e sono molto stanco..."disse lui cambiando la stretta.
"Capisco, anche per me è stata una settimana assurda e sono tornata qualche giorno fà! Posso farti delle domande?"chiese lui.
"Di che tipo?"
"Che ne pensi dei supereroi di questo tempo? Vorrei capire cosa li crea e sopratutto cosa li faccia uscire allo scoperto."
"Beh...forse un incidente li crea, come quello che colpì il Dottor Bruce Banner tempo fà..."
"Non intendevo come ottengono i poteri ma cosa li spinge a usarli a fin di bene. Mettiamo ad esempio Spider-Boy: lui è un ragazzino normalissimo che si ritrova con dei poteri incredibili come lo scalare un muro; ma cosa lo spinge a usarli per impedire che gente come lui faccia male ad altra gente? Bontà d'animo o senso di colpa? È un quesito interessante no?"
"Effetivamente sì signor Janseen...Ma io credo che chiunque possa essere un eroe, che i poteri sono solo uno strumento che permette di aiutare la gente, tutto qui."disse lui mentre Cat usciva dalla stanza.
"Ok Papi basta fargli il quarto grado!"disse andando verso Alessio per poi chiudersi in stanza per stare un pò insieme.
"Vai e dammi dei nipoti Alessio!"urlò felice l'uomo mentre i due si chiudevano in camera per poi seedersi sul letto mentre era visibilmente imbarazzata dalla faccenda.
"Mio padre è davvero imbarazzante...mi dispiace Alessio!"disse sorridendogli.
"No tranquilla, anzi tuo padre è simpatico sai?"
"Davvero? Ho da chiederti una cosa Ale: com'era tuo padre? Perchè non vive con voi ma lo vedo sempre nelle foto di famiglia? È morto recentemente?"chiese lei.

Alessio pensò alla domanda e sospirò ripendando al genitore, non era un pensiero felice il suo anzi sembrava come ansioso nello sguardo.

"Mio padre...beh io non- non ho molta voglia di parlare di lui Cat, è passato tanto tempo..."
"Ok, era una domanda che non avrei dovuto farti, mi dispiace Alessio..."disse stringendolo.
"Tranquilla Cat non è colpa tua, e che è una cosa che mi è difficile parlarne..."disse lui guardandola negli occhi per poi sedersi a guardare un film in pace,essendo il padre uscito per una faccenda di lavoro, fin quando una auto pompa dei pompieri a sirene spiegate.
"Un incendio! Vieni con me?" chiese Alessio togliendosi la maglietta e mostrando il costume.
"No, ti rallenterei tu vai!"disse per poi baciarlo"E torna vivo..."disse sorridendogli mentre si infilava la maschera e si gettava al inseguimento del camion che lo portò davanti ad un palazzo in fiamme dove già un'altra squadra era impegnata a spegnere l'incendio.
"Spider-Boy!"disse il capo dei pompieri"Sei un ricercato e tecnicamente dovrei sbatterti a terra per farti arrestare...ma sò bene che sei un bravo ragazzo e se fai qualcosa hai i tuoi buoni motivi e sei il solo che può entrare lì dentro!"
"Grazie, com'è la situazione?"
"Sembra che un uomo sia ancora chiuso dentro il palazzo, ma non possiamo entrare, le fiamme sono troppo forti!"
"Vado io..."disse prendendo la maschera anti-gas per poi gettarsi a prendere un'ascia per facilitarsi il lavoro ed entrare nel palazzo al ultimo piano dove sentiva dei rumori.
"Ehy amico! Resisti, stò arrivando!"disse colpendo la porta e ritrovando un uomo totalmente ustionato il quale provava a esprimersi a fatica; Alessio prese l'uomo e lo portò via."Tranquillo, ce la faremo...come ti chiami?"chiese provando a dare sicurezza allo sventurato.
"W...ade..."rantolò lui al ragazzo che evitava dei detriti fino a una finestra per poi uscire e posare l'uomo sulla barella dove era presente come infermiera Claire Temple la donna che l'aveva aiutato con le ferite in uno scontro contro Chat Noir.

Wade provò a sorridere al suo salvatore provando anche a ringraziarlo ma il corpo pieno d'ustioni lo rendeva impossibilie.
Alessio iniziò a oscillare per la città pieno di pensieri su quel incendio
pensò lui andando via non dando peso al senso di ragno che l'avvertiva che una palla di fuoco che volava verso di lui per farlo cadere in un vicolo.

"Chi è stato! Fatti vedere così ti metto in riga!"disse lui cercando il responsabile che uscì dai vicoli: Hotness dei Freelancers.
"Sei caloroso vedo..."disse guardandolo"Mi piace!"disse per poi accendersi le mani con le fiamme.
"Davvero bella camicietta! Hai rubato il guardaroba di Guy Fien*? Perchè dovresti restituirlo."
A.A(*Un conduttore di show culinari che spesso vanno in onda su DMAX.)
"Ti credi un comico?"
"Certo Disco d'inferno, quindi sei tu ad aver bruciato il palazzo vedo, allora fiammifero?"
"Il nome è Hotness dei Freelancers! E tra poco non esisterai più, ringrazici dopo!"disse sorridendo prima che un macigno volò verso l'eroe quasi schiacciandolo.
"Oddio...anche un dominatore della terra oltre a uno della nazione del fuoco, l'Avatar dev'essere vicino!"disse lui in tono allegro.
"Questo è quello che dovremmo uccidere? Oddio è un Nerd!"disse Crush guardandolo.
"Un gran bel Nerd per voi! Mi spiace che non potete vedere che bel bocconcino c'è dietro questa maschera ma sapete com'è...identità segreta e robe così!"disse lui sparando una ragnatela sulla roccia per provare a tirarla via ma un cassonetto che lo stava per schiacciare"Invece di fare numero uno, numero due e così via potete uscire tutti, mi sarebbe molto più facile così!"disse lui.
"Ok, se proprio insisti, comunque morirai presto o tardi."disse mentre Cursed Cass e Panic uscivano per sparare con dei fucili.
"Vi ho visti in TV contro i Champions, siete quei mercenari della Roxxon: Freelancers mi pare...che ci fate qui a dare la caccia al più affascinante ero di New York? Non avete delle persone innocenti da menare?"disse schivando i colpi per poi tirare un calcio a Panic e Cursed Cass che però rimaneva lì essendo invulnerabile.
"Wow...di che sei fatta?"ddisse per poi ricevere un colpo da Crush che provò a stritolarlo con delle roccie.
disse lui saltando via sui palazzi per poi sparare silenziosamente una ragno-spia di Hulio fatta per rispondere al suo senso di ragno e di nessun altro mentre la polizia si avvicinava con le sirene spiegate.
"Andiamocene!"urlò Might facendo scappare i suoi colleghi verso la De Siat Tower.

CAMERA DI ALESSIO MARINO 12:50

Il giovane eroe tornò in casa quatto quatto con il costume ancora indosso e spiò che in camera sua non ci fosse nè sua madre nè Cinthia, fortunatamente la via era libera così entrò piano e chiuse la finestra con l'aiuto del piede per poi chiudere la stanza delicatamente per poi spogliarsi e nascondere il suo costume sotto l'asse mobile che usava come nascondiglio per varie cose di quand'era piccolo.
Alessio notò il corpo pieno di ferite e lividi ma anche qualche ustione minore provocata da Hotness.

"Dio...gran figlio di Zuko!*"disse alzando leggermente la voce.
*Personaggio di Avatar: la leggenda di Aang.
In quel momento la madre sentì il rumore e chiamò il figlio "Alessio, sei di nuovo salito con la scala anti-iincendio? Lo sai che è pericoloso, non voglio che tu lo faccia più o ti metterò in punizione!"urlò da dietro la porta mentre Alessio si cambiava.
"Mi spiace mà, non lo farò più..."disse mettendosi i pantaloni"Ti saluta Cathy comunque!"urlò togliendosi una scheggia di roccia dalla gamba per soffocare un'imprecazione per poi disinfettarsi la ferita con il cotton fioc e fasciarsi la gamba e mettersi in fine i pantaloni per andare in salotto.
"Come và Alessio?"chiese la madre preparando una frittata.
"Bene...nulla da raccontare."mentì lui per sedersi al tavolo mentre Cinthia provava ad aiutare la donna.
"Ha bisogno di una mano signora?"chiese la giovane garbatamente.
"No e no darmi più della signora, o ti sbatto fuori!"disse lei, ovviamente scherzando, ma causando la paura della giovane donna che iniziò a piangere per gettarsi in ginocchio e supplicare perdono, era come se vedesse tutto ciò che aveva subito da ventisei anni.
"Calmati Cinthia, mamma stava scherzando! Era solo una battuta."disse Alessio tirandola sù dal pavimento.
"Non ti caccierei mai con questo freddo, nessuna persona potrebbe essere così senza cuore..."disse dandole conforto.
"De Siat ecco chi, lui e quella gran..."provò a dire Alessio prima di essere fermato dalla madre.
"Modera il linguaggio e sopratutto non mettere in mezzo le madri, non ti ho cresciuto così!"disse lei mentre si sedevano a tavola per mangiare.
"Questo De Siat, si credo un duro non è così?"
"Sì, avvolte vorrei prenderlo a pugni su quei bei dentini...mi chiama sempre "Topo"e si diverte a prendere in giro il locale solo perchè non è un'azienda multi milliardaria..."
"Lascialo perdere, è solo un bullo, non abbassarti mai al suo livello! Chissà come l'hanno cresciuto i genitori..."disse iniziando a servire i due.
"Io...ho paura, mi ha detto che dovevo stare zitta che mi avrebbe uccisa se avessi parlato di lui a qualcuno!"disse lei iniziando ad ansimare.
"Tranquilla, nessuno ti farà del male, è una promessa!"disse stringendole la mano.
"Sì, con noi sei a casa..."disse Alessio sorridendole.

DE SIAT TOWER

Il giovane mafioso era nel suo ufficio davanti ai suoi  mercenari con un'aria stufata.

"Quindi...voi siete in grado di combattere contro: L'uomo secchio dello spazio, Visione Jr, Miss Marvel scura, lo Spidey nero, Ciclope e un Hulk asiatico, MA,  un ragazzino con leggins celesti vi dà problemi? E dire che vi ho anche pagati bene...non è che Spider-Boy! Sapete, Taskmaster è ancora disponibile se avete bisogno di una mano..."disse lui sarcastico prima che Hotness borbottò a Cursed Cass.
"Se è così facile perchè non lo fà lui da solo..."disse mentre Adrien si avvicinava a lui sorridendo e mettendogli il braccio attorno.
"Sei un comico! Cazzo se sei divertente! Non è divertente ragazzi?"chiese lui ai suoi scagnozzi i quali sorrisero come degli idioti mentre si univa anche Hotness prima di ricevere un pugno in pancia che lo mandò a terra."Dovrei proprio sporcarmi le mani, che c'è, fà male?"disse lui chinandosi per notare la ragno spia"Che hai sulla camicia?"disse togliendo il congegno e analizzandolo"Vi ha tracciati..."disse lui per poi sorridere
"Quel bastardello in leggins..."disse Panic guardando il congegno per poi cercare di romperlo.
"Fermati un pò curvy, penso che sia ora di uscire...metti in piedi tu!"disse Adrien a Hotness.

4 ORE DOPO STRADE DEL QUEENS.

Alessio era uscito per fare una ronda e sopratutto cercare i Freelancers per portarli alla giustizia per ciò che avevano fatto a quella persona nella palazzina quando il suo senso di ragno lo portò verso un vecchio magazzino verso la fine di Long Island dove sembrava venisse il segnale.
"Dove siete Freelancers! Vi porto dentro oggi!"disse lui vedendo una bara su un tavolo con un foglio sopra scritto:
                       QUI GIACE
      SPIDER-BOY 2017-2017

Finito il biglietto Alessio notò un baton volargli contro che fortunamente schivò, mandandola ad incastrare contro la bara.

"Chat Noir, mi chiedevo quando saresti uscito dalla tua tana e saresti venuto ad affrontarmi faccia a faccia..."disse lui guardandolo mentre il criminale era con i suoi mercenari.
"Che bravo, sei meno stupido di quanto pensassi..."disse sorridendo.
"Perchè fai tutto questo? Che hai contro questa città, contro di me, contro il mondo?"disse lui guardandolo male."Sei un altro criminale schizzato che si diverte a far soffrire la gente?"
"Io amo questa città,voglio proteggerla...da quelli come te! I così detti "Super"non fanno altro che peggiorare la città, distruggendola e mietendo millioni di vittime! Mutanti, Inumani e altri mostri la infettano con il loro aspetto grottesco mentre le persone normali devono convivere con mostri ubriachi di potere e di Rum; grazie a me New York ripartirà da zero, come Nerone: brucerà tutto! Poi ricostruiro la città dalle ceneri..." spiegò lui come se stesse parlando di niente.
"Tu sei malato, non ti lascerò fare nulla di tutto ciò!"urlò Alessio guardandolo.
"E chi dice che tu sarai qui?"disse lui prima che Panic lo afferò da dietro per utilizzare i suoi poteri e fargli vedere le sue più grandi paure.
"Che c'è,paura?!"disse per colpirlo col suo bastone"Il bello della paura però, è che và affrontata presto o tardi!"disse lui passandolo verso Might il quale l'afferò dal collo come una bambola di pezza mentre lui era inerme a combattere le sue paure.
""Il meraviglioso Spider-Boy?"Tsk, credo ci fosse più lavoro da fare, ma comunque il denaro l'abbiamo intascato!"disse tirandogli un pugno per poi lanciarlo via contro Crush la quale creò delle lastre di pietra per iniziare a compattarlo come un mucchio di rifiuti.
"Poverino, hai bisogno di una pausa..."chiese Crush chinandosi e sorridendo"Tranquillo, tra poco avrai tutto il tempo per riposarti..."disse facendogli l'occhiolino per lasciarlo a terra inconscio.
"Addio Spider-Boy! Sai pensavo di aver trovato un avversario alla mia altezza...peccato! Magari la tua amichetta potrebbe unirsi a me, che dici? Sai, volevo sapere chi ci fosse dietro quel tovagliolo da un pò, ma ora sei morto e quindi che serve?"disse notando che non rispondeva"Ah beh...Crush dato che usciamo dagli il colpo di grazia!"disse lui mentre uscivano e la ragazza iniziò a usare i suoi poter per far crollare il capannone che iniziò ad accartocciarsi come un foglio di carta con Alessio ancora dentro che venne schiacciato da una passerella di ferro.

I criminali intanto erano su una Limo pronti per andare via"Sapete, la casetta degli X-Men è stata trasferita a Central Park, volete aumentare i soldi?"disse lui contento.
Mezz'ora passò e Alessio era ancora lì sotto le macerie e riprese conoscenza notando dov'era provò a spostare la passerella che non si spostava.

"No...nonono! NO!"urlò lui cercando ancora di togliere il peso sulla schiena per poi provare a chiamare aiuto"AIUTO! Aiutatemi vi prego! Cindy! Ti prego, chiunque...ho bisogno di una mano!"disse iniziando a piangere e continuando a provare a spostare l'enorme peso"Morirò qui...morirò qui! Chat ha vinto..."disse dandosi per vinto e abbandonandosi al tempo levandosi la maschera mostrando il viso in lacrime"Mi dispiace nonno, ti ho deluso."disse per poi essere  chiamato proprio dal NONNO!
"Ragazzo...non devi scusarti di nulla, sai cosa ho sempre pensato? Che nella vita il più grande dono fosse quello di fare la differenza per gli altri, aiutarli davvero almeno una volta. Tu l'hai fatto più di una volta, abbastanza per dieci vite! Se ora rimani qui, farai vincere Chat Noir e pensa a tua madre, a Cat, a Tony e tutti quelli che vuoi bene, li lasci così? Senza aver fatto tutto ciò che volevi?"chiese l'uomo continuando a guardarlo.
"Non sono abbastanza forte, non sono come Spider-Man!"urlò provando a togliere il peso mentre suo nonno si voltò e iniziò a scomparire.
"Hai ragione...tu sei più forte...Puoi farcela Alessio, credo in te e ti voglio bene."disse lui andando via in una luce e lasciando ad Alessio vari dubbi e una sola certezza, si sarebbe dovuto liberare ad ogni costo!

Inizò a muoversi ed agitarsi facendo spostare dei detriti ma la passerella rimaneva lì, allora Alessio l'afferò ed iniziò a provare a sollevarla.

"Forza Alessio....Forza Alessio...Puoi farcela Alessio!"disse lacrimando mentre il peso stava per ricadergli addosso prima di avere un ultimo slancio.
"FORZA SPIDER-BOY!"disse finalmente liberandosi "Sono libero, ci sono riuscito!"disse lacrimando per la gioia per poi rimettersi la maschera e vedere dove andare a prendere i criminali capendo dalle NEWS in diretta che i Freelancers e una pattuglia speciale della polizia erano occupati a  far "sloggiare" gli X-MEN da Central Park con una folla di attivisti Anti mutanti che tiravano oggetti alla casa e varie ruspe pronte a fare il loro lavoro.

Nello stesso edificio Kitty Pryde guardava insieme a Ororo Munroe/ Tempesta, ciò che stava per accadere.

"Cosa faciamo ora micietta? Se andiamo via tutto quello per cui Charles ha lottato verrà distutto."
"Lo sò, ma non possiamo nemmeno rispondere, la pioggia che hai mandato non li ha sminuiti, anzi, sembrano ancora più arrabbiati."disse la leader guardando la situazione e che Cursed Cass stava per dare il via con bazooka ai lavori.
"Fai fuoco..."disse Might guardando la porta.
"Bye Bye mutanti..."disse quasi soddisfatta di premere il griletto prima che un tombino volante colpì il bazooka facendolo esplodere in faccia alla ragazza invulnerabile la quale laciò un'imprecazione.
"Non è possibile..."disse Might guardando su un palo della luce Spider-Boy, vivo e vegeto  ma con un costume logoro che si buttava poi proprio davanti alla porta della casa degli eroi.
"Cosa dobbiamo farti cadere sopra per fermarti? Ti sei meritato una morte lenta e dolorosa..."disse Might sorridendo.
"Lasciate questo posto o vi farete male..."disse Alessio guardando Might.
"Sei così morto..."disse Might schioccandosi le nocche per poi gettarsi contro Alessio insieme ai suoi colleghi mentre Alessio si gettava contro Hotness afferandogli le mani che si accesero in fiamme.
"Spero ti piaccia il barbeque, perchè è quello che sarai tra poco!"disse sorridendo mentre guardava il ragazzo che teneva testa e ignorava il dolore delle fiamme.
"Sei davvero tosto sai bimbetto, ma andrai giù, brucerai come quel cretino nella palazzina!"disse ridendo.
"IO....DICO....NO!"urlò stringendo le mani roventi del nemico che si spaccarono con un *CRAC* facendo piangere dal dolore il ragazzo con una parte del costume mancante per poi gettarsi contro Crush la quale provava a schiacciare Alessio con due lastre di pietra.
"Spero non ti causi qualche problema..."disse Alessio che iniziava a colpire la cupola di pietra resistente che si spaccò con solo due pugni"Ma ho una regola: non stare con le ragazze psicopatiche!"disse uscendo per gettarsi a tirarle un solo pugno che la mandò KO.
Panic l'afferò ed usò i suoi poteri contro il ragazzo.
"Hai paura...chi ami stà morendo!"disse la ragazza provando a spaventarlo prima di vedere che il ragazzo la stava raggiungendo come inpassibile.
"Sì, ho paura di questo è vero, ma se oggi ho capito una cosa è che  quando la paura di colpisce, ti schiaccia...TU DEVI LOTTARE! Non importa quanto  la situazione sia difficile lotta sempre senza arrenderti!"disse dando l'ultimo colpo alla ragazza curvy che sanguinò dal naso per poi andare da Cass la quale sembrava sicura della sua invulnerabilità ancora prima che Alessio l'afferò e le tirò un pugno sul braccio che si spezzò per la forza impressa dal ragazzo che sembrava forte più del suo mentore, una forza quasi da Hulk.
"MI-MI HAI SPACCATO UN BRACCIO! NON È POSSIBILE, TU MI HAI ROTTO UN BRACCIO DANNATISSIMO FIGLIO DI..."disse lei per poi ricevere un calcio in faccia per poi essere assalito dai poliziotti che l'avevano  bloccato e quasi immobilizzato dai tutori della legge che però vennero sbaragliati e tirati via da Alessio che si gettò a lottare l'ultimo dei Freelancers.
"Sei morto insetto, ti ucciderò di fronte a tutta questa gente, ti leverò quella mascherina e poi passerò ai tuoi genitori, la scuola, il tuo lavoro magari e ogni persona che ami avrà la schiena rotta..."disse lei indicandolo "Siamo io e te capito? E tu sei pieno di pugni e danni, lascia perdere e arrenditi... o ti renderò croccante come quel tizio."disse lei.
Alessio strinse il pugno in rabbia per poi tirare un pugno sulla faccia della criminale che l'afferò e lo tirò via venendo presa da una ragnatela dalla schiena per andarle dietro e cercare di restare saldo.
"Sei patetico..."disse tirando un pugno in faccia al ragazzo per poi prenderlo e tirarlo contro un albero e schiacciarlo con un cassonetto e il tronco schiacciato"Sei stanco? Ti arrendi sì o no?"disse prima che il tronco la colpisse in faccia.
"MAI!"urlò lanciandosi in un furente attacco contro la mercenaria che continuava  a resistere i pugni e sembrare intatta.
"Il problema con voi "eroi"è sempre lo stesso...vi credete migliori, vi credete forti ma non siete nulla, solo coglioni che si divertono con un costumino colorato e un nome fantasioso..."New generations"?
Che cosa stupida...non c'è bisogno di idoti come te! Noi Freelancers  non abbiamo bisogno di mascherarci per essere migliori degli uomini comuni noi siamo fieri di essere così, di farci pagare per questo, tu invece sei un buon samaritano che continua a prendere pugni  senza nulla in cambio ora però muori!"disse tirando un ultimo colpo al ragazzo sul petto e spedendolo contro una ruspa la quale si ammaccò e Alessio caddè a terra esamine tutto mentre Silk aveva raggiunto il luogo dello scontro.

Intanto Tony a lavoro e Cat a casa sua guardavano lo scontro e entrambi ebbero una reazione simile.
"Alessio...non puoi morire!"urlò il migliore amico nel retro bloccandosi dal riparare un bastone"Alzati, ti prego!"

Cat invece iniziò a piangere nel guardare il suo ragazzo senza vita.
"No...non può succedere..."disse Silk guardandolo a terra per poi iniziare a piangere e tirare un pugno al tetto del palazzo dov'era appena arrivata.
"Quel ragazzo...è morto per aiutarci..."disse Kitty  a Tempesta.
"Come può essere così crudele?"disse lei vedendo che  la criminale prese un'altra ruspa e si preparava a tirarla contro prima di sentire un rumore dietro di lei.
"Questo è uno scherzo? Come hai fatto!"urlò guardando Alessio in piedi che comunque si reggeva a malapena.
"Questa è la mia città!*ANF-ANF*"disse per poi gettarsi in faccia alla criminale e colpirla con rabbia inaudita"La mia famiglia!"urlò continuando a colpire più forte mentre la pelle era visibile dal suo cotume"E se sarà la mia morte queasta voglio assicurarmi che gente come te non faccia del male a persone per bene! Non MUTANTI nè MOSTRI DA CIRCO! Persone come me e te!"urlò tirando pugni alla criminale per poi tirare un ultimo potente pugno che si scontrò con quello della criminale, la quale sembrava spaventata, per poi essere messa KO in maniera totale.
"È VIVO! SPIDER-BOY CE L'HA FATTA!"urlò il suo compagno di scuola Danny con la sorellina accanto a tifare per lui come e fosse un suo fan facendo così che la gente si unì al ragazzo a incitarlo come una star.

In quel momento le porte della X-Mansion si aprirono per far entrare il ragazzo che venne guarito dagli altri eroi.
"Cos...dove sono?"chiese Alessio vedendo che un essere blu e peloso stava guardando degli schermi per poi avvicinarsi in maniera scimmiesca.
"Ben svegliato ragazzo: Hank McCoy o Bestia se ti fà più piacere..."disse sorridendo.
"Grazie...aspetta, sono svenuto da quanto?"
"Un'ora precisa, devo dire che sai incassare bene...anche tu hai poteri ragnesch vedo ma sembrano davvero diversi da quelli che conosciamo..."disse lui mentre Alessio si alzava"Lo sconsiglio, sarai stanco suppongo?"disse guardandolo alzarsi.
"Sì, ma devo tornare a casa e farmi licenziare dal giornale perchè sono senza foto di me che mi faccio pestare..."disse triste lui prima di ricevere una USB da un guanto giallo, la leader dei mutanti guardava il ragazzo fisso negli occhi.
"Tieni, sò che ciò che hai fatto lì fuori non potrà mai essere ripagato, ma volevamo ringraziarti comunque...è un video delle telecamere, speriamo che piacerà al tuo capo al Bugle..."
"Come sapete per quale giornale lavoro?"domandò confuso
"L'ho detto io..." disse Silk entrando dalla porta del ospedale per sedersi sul letto"Petete lasciarci soli per favore?"chiese lei mentre gli X-Men andavano fuori chiudendo la porta.
"Sai vero che hai fatto una cosa stupida?"
"Sì..."disse in tono triste
"E non c'è bisogno che urli o faccia altro per farti capire che hai fatto un'enorme cavolata andandocontro cinque persone senza aiuti..."
"Ma il signor Parker lo faceva sempre al inizio della sua carriera, i sinistri sei di Octopus."
"Ma oggi devo ammettere che quello che hai fatto là fuori è stato davvero eroico, sono fiera di te."disse mettendogli la mano sinistra sulla spalla.
"Sà, stavo per morire oggi, più di una volta! Ora capisco cosa significa essere Spider-Man, sò cosa significa la frase che ripete sempre...puoi accompagnarmi fino al Bugle e poi a casa?"
"Finite le cartucce?"chiese lei
"No ho le ossa distrutte..."disse toccandosi il braccio per poi muoverlo"Dio..."

UFFICI DEL BUGLE 17.30

Alessio entrò negli uffici con la USB in mano trovando anche il suo collega fotografo Eddie Brock il quale aveva finito un servizio su dei traffici di droga.

"Ok ragazzi: cosa avete per me?"chiese l'uomo ai due fotografi.
"Spider-Boy combatte contro i Freelancers per impedirgli di distruggere la X-Mansion."disse dandogli la USB"Questo è per la pagina You Tube..."
"Grazie Alessio, tu Brock che hai?"
"Dei criminali erano intenti a trafficare tecnologia, i furgoni riportano il logo di SiaTech, sapevo che quel bimbo era instabile come suo padre, queste sono le prove Robbie!"disse mostrando le foto con anche Bono e Jork.
"Questo è da vedere...ma la prima pagina se la merita. Buon lavoro ad entrambi, ora andate!"
"Grazie!"dissero all'unisono per uscire.
"Signor Brock, posso farle una domanda?"
"Certo e chiamami Eddie Alessio, siamo colleghi no?"
"Cosa intedeva per "Come suo padre"?"
"De Siat dici? Beh prima di lavorare qui feci un grosso scoop al Globe: Parlava di come Gianluk De Siat aggiungeva agenti tossici ai suoi profumi, corrodendo la pelle di chiunque usasse i loro prodotti per risparmiare. Gente dice che lui e Wilson Fisk, conosci Fisk vero?"
"Quello che si faceva chiamare KingPin se non sbaglio."
"Proprio lui! Lui e Fisk erano amici, ed era Fisk stesso a dare alla De Siat Parfume gli scarti chimici."Perchè l'hai chiesto?"
"Io vado in classe con Adrien De Siat...volevo capire il senso della frase che hai detto..."
"In sintesi...i De Siat sono pericolosi e senza scrupoli, sono dei mostri..."disse lui.
"Grazie Eddie, buona serata."disse andando via insiema a Cindy su una macchina dello S.H.I.E.L.D che guidava da sola fino a casa del ragazzo il quale entrò cercando di non farsi notare.
"Alessio! Ti posso parlare? chiese Matt al ragazzo.
"Ehy signor Murdock..."
"Sai perchè ti ho chiamato, no?"
"Sei stato davvero, davvero stupido...ma questo già lo sia...."
"No, non voglio mollare la maschera!"disse lui deciso.
"Non era per questo, ho bisogno di te...Devil ha bisogno di Spider-Boy, ma non domani."
"Quando?"
"Lo saprai..."disse per poi tornare a sedersi con i suoi amici e colleghi mentre Alessio saliva in camera per riposarsi.

Presbyterian Hospital

Wade Halen era nel suo letto d'ospedale rantolando e provando a respirare mentre i medici andavano e venivano,ricordava che si era gettato nella casa per salvare quella bambina che stava morendo e poi una nebbia uscì dalla casa inseme a Spider-Boy, l'uomo era pieno di dolore quando dalle sue mani una vampa di fuoco uscì dalle mani ed ignorò il calore come se non ci fosse nulla.
"AIUTO! INFERMIERA, DOTTORI! Vado a fuoco, aiutatemi!"disse lui piangendo"Che succede, vi prego! Aiutatemi..."disse piangendo mentre le lacrime evaporano. AUTORE: No, non è la fine ma volevo citare appunto la storia omonima pubblicata su "Amazing Spider-man #33" che vedeva Spider-Man nella situazione simile del nostro eroe, spero vi sia piaciuto come capitolo!

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Capitolo 16
*** Una dura lezione ***


LUNEDÌ 17 OTTOBRE 8.00 MIDTOWN HIGH

Alessio e Tony erano in giro nei corridoi e nonostante Alessio fosse stato ridotto a pezzi dallo scontro di ieri contro i Freelancers era tornato a scuola per passare del tempo con i suoi amici.

"Quindi sei stato assunto da Hulio, che fai di preciso?"chiese Alessio.
"Nulla di che sai no:spazzo a terra, porto il cafè e aiuto Hulio nelle riparazioni..."disse lui per dare una pacca sulla spalla facendo urlare di dolore Alessio.
"Oh! Tony vai pieno per favore..."disse evitando di urlare.
"Scusa...ieri è stato assurdo! Che fine hanno fatto quei tipi?"chiese lui prima che una notifica interruppe il dialogo tra i due.
"Sono Peter, incontriamoci sul tetto per parlare"lesse Alessio normalmente mentre si avvicinavano a Rosa e Julia, la prima piangeva e urlava.
"Rosa, che succede?"chiese Alessio.
"Ieri Adrien ha licenziato suo padre, non aveva nemmeno un motivo valido da quello che ho capito..."disse lei continuando a dare conforto all'amica.
"Io lo uccido, quel figlio di puttana!"disse lei ancora piangendo.
"Ok Rosa...calmati e non piangere!"disse Alessio prima di ricevere un pugno dalla sua amica.
"Cosa centri tu!? Ti interessa ancora di me, dato che ti provo a contattare da tempo ma non ci sei mai per me! Per la tua migliore amica! Ma per Cat ovviamente sei presene: ora siamo solo la ruota di scorta per te!"urlò tirando un pugno per poi scappare via mentre il giovane mafioso si avvicinava ad Alessio sorridente.
"Brutta giornato oggi Marino?"disse prima di ricevere un pugno nello stomaco da Alessio che fece piegare dal dolore"Io ti uccido lurido topo!"urlò saltandogli sopra e iniziare a picchiarlo.
"Adrien smettila! Ti farai cacciare così!"urlò Danny insiema a Evan che provavano a dividere i due che continuavano a picchiarsi prima che una voce possente fermasse il caos del corridoio, la voce era del preside della scuola: Albert Lancer; uomo di costituzione imponente, calvo e col pizzetto nero il quale era adirato per il caos combinato dai due studenti.
"Che succede qui!"disse vedendoli azzuffarsi per poi prenderli dal colletto della camicia e il capppuccio della felpa"Tutti in classe tranne per voi due signorini pugili! Vi farò vedere che non si gioca a Rocky Balboa nel MIO corridoio!"disse trascinandoli nel suo ufficio dove iniziò ad osservarli in silenzio.
"Ora...chi inizia a raccontare?"
"Marino è un pazzo incontrollabile! Mi ha aggreddito con ferocia nel corridoio per le scelte della mia azienda! Lo deve sospendere adesso!"
"Te lo sei meritato figlio di una mangia baguette, sei l'essere peggiore della terra, tua madre ti ha cresciuto come un animale!"urlò Alessio.
"Non provare a nominare mia madre! Lei è una signora al contrario di quella scrofa!"
"Zitti entrambi!"urlò sbattendo il pugno sulla scrivania.
"Sà come la scuola è in piedi? Per me e mia madre, senza di noi avrebbe buchi per colpa di quello Spider-Boy, quindi mi deve rispetto!"disse lui.
"Sai una cosa De Siat...vai via! Con te è impossibile parlare!"disse lui mentre il ragazzo usciva sorridente"Quanto ca**o lo odio quello..."disse lui reggendosi il naso in segno di disperazione.
"Lo lascia andare così? Io invece? Sospeso..."
"Alessio, sono uscito con tua madre per tre anni, mi sono affezzionato a tuo nonno e ovviamente anche a te e ti sono vicino in un momento in cui stai cambiando...ti dico solo che quelli ricchi come Adrien, sono quelli che hanno già tutto e non lotteranno mai per nulla! Ma tu hai talento, sei destinato ad essere un grande uomo lo so, ignoralo e vai avanti a quella ragazzina petulante! L'ho mandato via perchè con lui è una causa persa a differenza tua! Mostragli che sei migliore di lui non dal portafoglio ma dal cervello!"disse lui per poi mandarlo via"Comunque chiamerò i vostri genitori..."disse mentre Alessio lo salutava per andare nel corridoio della scuola ormai vuoto.
*TWIPH!* fece il cellulare di Ale, segno di un messaggio dalla sua Tutor.
"Siamo sul tetto, vieni."disse leggendo e iniziando a salire trovando Peter e Cindy che aspettavano il ragazzo.
"Ciao ragazzi..."disse sorridendo.
"Alessio, stai bene?"chiese Peter agitato e notando i lividi della zuffa"Sono freschi o sono di ieri?"
"Ho avuto un problema a scuola, nulla di grave..."
"A me sembra grave! Non bastano i criminali ma anche i bulli! Devi farti rispettare!"urlò Cindy.
"O farsi sospendere, picchiarlo non risolve nulla Alessio fidati..."aggiunse Spidey.
"Beh...dovevi dirmelo prima di picchiarlo allora."disse sorridendo leggermente mentre Cindy annuiva.
"Ora sei sospeso?"
"No, il preside ha...beh ha avuto un...rapporto con mia madre e quindi ha chiuso un occhio."disse lui.
"Dio...dev'essere strano parlare con il preside/quasi padre...."disse Cindy.
"Un pochino in effetti...."disse lui pensandoci.
"Alessio, per favore evita di azzuffarti, non essere come loro."
"Io direi che se si trattiene e non gli fà saltare la testa non ci sono problemi..."disse la donna giustificando il suo protetto.
"Scusate ma devo andare a lezione di francese."disse andando via.
"Davvero gli hai detto questo Cindy?! È un ragazzino, non dovrebbe picchiare i compagni, io non l'ho mai fatto alla sua età!"
"Beh tu non sei lui Peter, credo sia evidente o sbaglio?"disse lei.
"Quindi: lasciamo crescere un piccolo criminale? Guarda che non è così che si fà in famiglia! Dovresti passare più tempo con lui sai, insomma sembra che stia facendo da tutor che non c'è!"
"In effetti hai ragione...devo passare più tempo con Alessio, sono la sua tutor..."
"E mamma, non scordarti quello..."

Alessio intanto corse nella classe di Francese per non fare ritardo di nuovo

"Mi scusi il ritardo professoressa, sono stato dal preside..."disse lui entrando.
"Siediti Marino e apri il libro..."disse lei indicando un banco tra la fidanzata e l'amico.
"Allora...com'è andata dal preside?"chiese Tony sotto sotto.
"Lunga storia, ma sono salvo..."disse lui sintetizzando"Comunque quel bastardo di Adrien non la passerà liscia..."disse guardando verso di lui.
"Invece di ragionare con le mani perchè non usi la testa, battilo al suo gioco...oggi ci saranno selezioni della squadra di calcio e sai quanto potrebbe fargli male!"disse Cat sorridendo.
"Ha ragione! Adrien darebbe di matto: detesta te e detesta perdere...se unisci le due cose hai una mistura letale!"urlò Tony facendo andare l'attenzione verso i tre.
"Avete finito il vostro salotto o vi porto un caffè?"
"Ci scusi!"urlarono in coro per tornare a studiare fino a fine delle lezioni per andare al campo fuori alla scuola dove il coach, grosso e robusto, esaminava i candidati insieme a Danny, capitano della squadra.
"Che ci fai qui Marino, questa sono le selezioni di calcio..."
"Oh...scusami, pensavo fosse il club di teatro, chiedo venia buon uomo!"disse sorridendo.
"Sei sicuro? Adrien è ancora arrabbiato con te, avviso..."disse lui.
"Lo terrò a mente..."disse annuendo mentre il coach fischiò nel fisichietto per dare il via alle selezioni mentre Tony e Cat guardavano il ragazzo per poi iniziare a parlare.
"Allora...di suo padre, cosa sai?"chiese la bionda al ragazzo Irlandese.
"Molto, ma è meglio che TU non lo sappia...sono l'unico a cui l'abbia detto..."disse guardando l'amico giocare"Vai Ale! Vai!"urlò incitando l'amico.
"Dillo a me allora, sono la sua ragazza in fondo! Ti prego Tony...sò che abbiama avuto  dei trascorsi, ma entreambi teniamo ad Alessio."disse lei.
"Quindi, ora mi chiami Tony? Non Murray o roba simile? L'amore cambia davvero la gente..."disse sorridendo mentre Ale raggiungeva l'area del portiere prima di essere fatto cadere da Adrien.
"Rigore!"urlò il coach.
"Cosa?! Non l'ho nemmeno sfiorato!"
"Marino tira!"disse mettendo la palla al centro e dando il via ad Alessio il quale si preparava  a tirare e calava il silenzio, dopo il fischio Ale prende la rincorsa e...colpisce la traversa ed è in rete!
"IN SQUADRA! IN SQUADRA! SEI IN SQUADRA!"urlò l'uomo in estasi" Non sò dove li tenevi nascosti i muscoli ma non mi frega sei dentro la squadra!"urlò stringendolo tra le braccia.
"Nulla di speciale prof!"disse andando via per essere raggiunto da Danny.
"Benvenuto in squadra Marino..."disse dandogli la divisa della squadra.
"G-grazie Danny, non sei stronzo come pensavo  sai..."disse sorridendo.
"Grazie, credo...ci vediamo agli allenamenti."disse lui sorridendo.
Alessio salì sugli spalti sorridente e felice come non mai, era al settimo cielo e corse ad abbracciare la sua fidanzata e dare un cinque al suo migliore amico.
"Sei grande amico! Io ti adoro! L'hai zittito! Abbiamo vinto! De Siat!"urlò lui al Francese "Vaffanculo!" cantò lui mostrando il dito medio.
"La smetti! Poi se ti pesta?!"disse Julia agitata
"Oh tranquilla, non lo farà...Julia in coro!"disse lui sorridente alla sua amica la quale si unì al coro.
"Ti abbiamo sconfitto! Ti abbiamo sconfitto!"urlarono i due mentre Adrien andava via arrabbiato.
"Credo non lo sentiremo parlare per un pò..."disse Cathy sorridente ma poi Alessio ebbe uno scoppio al suo sesto senso, un pericolo era in agguato, poi una persona vestita in nero arrivò, il suo professore di scienze finalmente tornato in forma.
"Buon giorno ragazzi! Sono tornato dopo la mia assenza, spero siate pronti per essere stupiti!"disse sorridendo per poi andarsene.
"Perchè era vestito come un Men in Black...."domandò Tony guardadolo andare via mentre suonava la campanella per l'ora di pranzo"Comunque fratello ho una sorpresa per te!"
"Anch'io e la mia ti piacerà molto, riguarda il mio costume..."disse Cathy sedendosi al tavolo dei perdenti mentre Alessio notava la mancanza di Rosa al tavolo con uno sguardo davvero triste.
"Julia, sai dov'è Rosa...non la vedo da un pò."disse lui.
"Si è chiusa nel bagno, non c'è modo di farla uscire...piange da ore ormai..."disse lei al biondo.
"Vado a prenderla, aspettatemi..."disse alzandosi.
"Sai che dovrai andare in quello delle ragazze vero?"disse lui.

Alessio andò nel bagno dove veniva osservato dalle ragazze della scuola come fosse un manioco per bussare alla porta dove si sentivano i singhiozzi della ragazza.

"Rosa...sei già sveglia o pure dormi?"chiese sorridendo facendo uscire un risolino dalla ragazza.
"Vai via!"urlò lei per tornare a piangere nel bagno mentre Alessio si sedette sul pavimento.
"Menomale che qui è tutto pulito, fossimo stati nel bagno dei maschi avrei dovuto metterci un telo di plastica per evitare le macchie di fluidi..."il ragazzo pensò e poi sospirò"Rosa...volevo dirti che mi dispiace...sono stato un beh, indescrivibile...idiota, orribile, egoista e molto altro...ultimamente la mia vita è stata un ca**o di giro sulle montagne russe: mio nonno muore, trovo lavoro, mia madre ha avuto bisogno di me, mi fidanzo con Cat, deludo voi...te sopratutto...ho perso di vista le cose importanti ma giuro che mi farò perdonare..."disse sorridendo e aspettando prima che l'amica uscisse per abbracciarlo.
"Mi...mi dispiace Alessio, sono stata stupida e ti ho anche colpito"
"Tranquilla, andiamo in classe ora, poi ti offro il pranzo da mamma"disse andando verso la classe del professor Wagner che aspettava tutti gli alunni per iniziare la sua lezione.
"Ora che tutti sono presenti perchè non iniziamo la lezione..."disse sorridendo"Vi voglio mostrare il mio capolavoro, la più grande invenzione che abbia mai fatto!"disse ansimando e sorridendo e il giaccono si forava mostrando quattro braccia metalliche ugali a quelle del Dottor Octopus, ovvero uno dei più famosi avversari di Spider-Man, queste braccia fecerò scattare il sesto senso del ragazzo.
pensò Alessio vedendo le braccia sollevare la cattedra senza problemi
"Professore, quelli sono i tentacoli di Octopus!"disse Danny agitato per quei tentacoli.
"Octavius razza du micro cefalo! Il suo nome è Octavius! Otto Gunther Octavius, non "Dottor Octopus"o "Doc Ock"! Lui era un genio incompreso da un mondo di idioti come voi!"urlò lui"Osservate come queste braccia sollevano senza problemi e i minimo sforzo!"disse sorridendo mentre Alessio chiese il permesso per uscire e andare in bagno.
"Cosa vorrà adesso..."disse vedendo il messaggio sul cellulare per poi salire sul tetto e chiudere la porta con una ragnatela dove sul tetto l'aspettava Cindy.
"Spider-Boy..."disse Silk guardandolo.
"Silk...grazie di essere venuta qui."disse lui"Così mi fai saltare scienze che credo sfocerà in una roba assurda quindi...rimani in giro, ok?"disse lui.
"Scusa se non sono arrivata in tempo contro i Freelancers, vorrei essere arrivata in tempo, quando ti ho visto lì a terra senza vita io...avevo paura che ti avessero ucciso e mi sento in colpa di ciò, ma ti prometto che ti farò da guardiana da domani!"
"Come da domani!? Perchè non oggi?"
"Avrei un impegno, mi dispiace ma cosa può succedere in un giorno di liceo?"disse sorridendo per poi andarsene.
"Ahhh...beh dai posso farcela per un giorno..."disse lui per poi scendere e tornare in classe dove il prof continuava a mostrare le braccia meccaniche.
"Che mi sono perso?"chiese Ale a Tony.
"Solo picchiarello che mostrava la lunghezza delle braccia, che è successo sul tetto?"chiese come se sapesse tutto.
"Niente di che..."disse sorridente sedendosi ma Rosa si alzò dal banco.
"Professore, lei è sicuro di quelle braccia, sà bene il potere che hanno e l'uso sconsiderato con cui possano essere usate..."disse la ragazza.
"Gonzales...sono un genio ed è ovvio che saprò gesitre questo potere."disse lui sorridendo.
"Lei non lo sà con sicurezza! La scienza è basata su comprensione sicura, certa, immutabile, basata sulla ragione! E non sul proprio egocentrismo che la porta e credersi superiore!"contestò la donna.
"Sei una donna...OVVIO che non capisci ciò che stò dicendo. Altre domande?"chiese con aria snob.
"Lei è un COGLIONE! Uno stupido idiota sessista con un cervello piccolo e insulso che non è riuscito a insegnare nulla! Un inetto e megalomane che idolatra uno psicopatico!"urlò la ragazza che perse la calma per la prima volta da quando andava in quella scuola.
"Zitta! IO SONO UN GENIO!"urlò tirando la cattedra contro al muro sfondandolo proprio d'avanti  al preside il quale entrarò nella clase notando i tentacoli.
"Oh...dio...ragazzi, tutti fuori! Io e il professore dobbiamo parlare."disse mentre la classe si svuotava.
"Tu...hai portato qui quelle cose...nella mia scuola! Con i miei ragazzi! Li avresti potuti uccidere!"urlò l'uomo.
"Avevo tutto sotto controllo!"
"Nel mio ufficio! La finamo lì!"disse andando con lui verso l'ufficio.
"Bene...cosa si fà adesso?"disse Tony ai suoi amici oprima di essere preso da Cathy e portato sul tetto.
"Ora mi parli del padre di Alessio! L'avevi promesso!"disse lei.
"Ca**o...va bene hai vinto,ma io non ho detto nulla:

Dieci anni fà Alessio viveva a Roma con sua madre e suo padre Renzo...il nonno materno però viveva qui a New York e invitò la famiglia a passare un mesetto estivo qui, madre e figlio partirono ma il padre restò qui per "lavoro"..."disse prima di essere interroto da Cat.

"Ma era tutto tranne lavoro vero?"
"Esatto...quel bastardo lo faceva con la moglie del proprio migliore amico e del suo capo, inutile dire che quando quest'ultimo lo scoprì e ovviamente lo licenziò oltre che menò malissimo...la mamma di Ale lo scoprì e quando i due iniziarono a litigare l'uomo colpisce con violenza la donna...tanta violenza di fronte a Alessio che vedeva la madre malmenata e suo fratello ucciso nel grembo...."disse Tony quasi scoppiando in lacrime.
"Quanti mesi aveva?"chiese lei lacrimando.
"Sei...solamente sei..sei stata tu a chiedermi di raccontarti questa storia..."disse Tony asciugando le lacrime e essere abbracciato da Cat.
"Ti chiedo una cosa Tony, smettiamo di litigare per Alessio, ok?"disse lei ricevendo una segno di affermazione da Tony per poi scendere dai suoi amici.
"Perchè siete saliti? Cat voleva limonare?"disse Julia sorridendo.
"No...sono tutto per te bella!"disse Tony sorridendo e Julia fece una smorfia di disgusto.
"Guarda chi c'è...la spazzatura della scuola...Guarda un pò che hai fatto Gonzales, hai fatto licenziare un poveretto...sei come tuo padre, inutile..."disse sorridendo facendo incazzare Tony.
"Ok De Siat hai rotto! Hai rotto con il tuo carattere da snob che crede di sapere tutto! Hai rotto con il tuo chiamarci "topi di fogna" e sopratutto hanno rotto i tuoi capelli da ragazzina!"disse lui.
"Murray...tu non puoi nemmeno parlarmi...la tua famiglia è formaa da: un barbone che raccatta dei rottami, una sarta e uno che vende ferramenta, capito? Dei nessuno!"
"Mia madre dal letto si può alzare comunque...la tua?"disse Tony.
"Oh...io ti uccido..."disse afferrandolo prima che Diego lo fermasse.
"No! Lascialo andare Adrien..."disse Diego.
"Come?"chiese.
"Loro sono stati vicini a me, tu no..."
"IO gestisco un'azienda! Non avevo tempo!"
"Addio Adrien..."disse lui.
"Senza di me sarai solo! Non hai altri amici!"
"Ehy Diego, che ne dici se vieni con noi, ci piacerebbe averti con noi!"diss Alessio sorridente.
"Ovvio..."disse andando dal gruppo.
"Fanculo! Non mi servivi, eri solo un peso!"urlò lui andandosene.
"Benvenuto nel gruppo Diego..."disse Tony.
"Grazie...a tutti voi."disse stringendo le mani ad Alessio

Intanto il professore di scienze era di fronte al preside il quale era pieno di rabbia per aver messo in pericolo la vita dei suoi studenti con delle braccia di uno psicopatico.

"È inamissibile! Ha introdotto qui nella mia scuola uno strumento di uno psicopatico...lei è licenziato!"urlò il preside.
"Voi non potete licenziarmi capito! IO SONO UN GENIO! AVETE CAPITO!? UN GENIO!!!"urlò lui al preside
"Ok certo può andare...aspetta, no devo chiamare la polizia, che sbadato!"disse lui ironico.
"Come, no! Non osi!"urlò lui prendendolo con i tentacoli per poi lanciarlo via su un muro e premere il bottone anti-panico che chiuse le serrande blindate della scuola.
"Cosa succede!?" Disse Rosa agitata e stirgendo la mano di Alessio per poi correre in un laboratorio e chiudere il gruppo dentro"Che fai!"urlò lei.
"Scusami Rosa ma devi rimanire qui! Tutti voi dovete stare qui! Io devo stare a fare le foto ma voi rimanete qui, tornerò subito...lo prometto."disse lui correndo via.
"Ragazzi...dov'è andata Cat?"disse Julia confusa.
"Era dietro di me! È scomparsa come BatMan! Come ha fatto??"urlò Diego.
Intanto Alessio corse verso al bagno per cambiarsi in Spider-Boy; iniziò a spogliarsi velocemente per mettersi lancia ragnatele, guanti e maschera così ultimando il cambio d'abiti per poi uscire dal bagno e correre nel corridoio.
"Sapevo io che erano pericolosi quei tentacoli! Davvero devo dare retta al mio senso di ragno!"disse lui cercando di trovare il professore"Dove sarà il professore! Dev'essere dal preside ma il suo ufficio dov'era!?"urlò lui vedendosi arrivare Kitty nel suo nuovo costume creato da Hulio.
"C...Kitty!? Perchè sei qui, come mai sei qui?"urlò lui arrabbiato.
"Grazie mille di aver notato il mio costume eh?"disse offesa andando avanti correndo"Pensavo ti sarebbe piaciuto..."
"Non dico che non mi piace, ma tu devi stare lontana da queste cose!"
"Oh...sei così dolce, ma non sono e mai sarò la ragazzina che dev'essere salvata..."disse sorridendo per poi correre e trovarsi l'agente Coulson che puntava una pistola ai due.
"Marino, Janseen...vedo che siate già in movimento...bel costume Janseen, ti donano i capelli in coda..."disse lui prima che la pistola venne tirata sul soffitto da una ragnatela.
"Spero non enesse troppo a quella pistola..."disse Cat"Aspetti un'ora e la potrà riavere."aggiunse seguondo il ragazzo davanti alla porta del preside dove il professore voleva chiedere un riscatto alla polizia per la salvezza della scuola.
"Pronta?"chiese Alessio guardandola.
"Dopo di te..."disse sorridendo per poi gettarsi con il ragazzo a colpire il professore che finì di faccia contro a un muro.
"Wow...allora è vero che anche i vecchi fanno cosplay!"disse sorridente.
"Sai Prof Ock, credo che sia finita la lezione..."disse prendendo il preside dal braccio aiutandolo a rialzarlo.
"Prof Ock? Cosa vai blaterando, insulso ragazzino?"urlò tentando di colpire il ragazzo.
"Wow...sei davvero vecchio..."disse Cat provando a colpirlo per subire un colpo di tentacolo che la mandò contro una porta.
"Vecchio polpo, lascia stare Kitty!" disse afferrando il tentacolo che si trasformò in una sega elettrica che tagliò il filo con facilità confondendo il ragazzo"Cos'è hai fatto shopping al catalogo super criminali di IKEA?"chiese lui per poi vedere Cat rialzarsi sorridente e asciugarsi un rigolo di sangue dalla bocca e tirarar un fumogeno nella stanza dando ad Alessio l'occasione di colpire il criminale mentre Cat portava via il preside.
"Stà bene?"chiese lei.
"Sì...ma voi come siete entrati qui?"disse confuso prima che un tentacolo sfondò il muro.
"Questo fumo non mi impedirà di trovare Lancer!"disse mentre Alessio era intento a colprilo.
"Andiamo! Troviamo degli studenti e portiamoli al sicuro!"disse lei al preside notando una scheggia del tentacolo che mise nelle tasche del gillet.
Intanto Prof Ock aveva preso dal collo Alessio bloccando i suoi salti.
"Sai sei una curiosa creaturina...potrei vivisezionarti."disse sorridendo mentre Alessio veniva preso dalla gola con la mano.
"Ghh...."disse mentre la gola veniva stretta dalla mano guantata del professore.
"Cosa vuoi?"chiese confuso
"Ho detto: vivisezionami questo!"disse tirandogli una ginocchiata nello stomaco facendo perdere la presa.
"Insulso moccioso!"disse provando a colpirlo prima che Alessio iniziò a schivare le braccia come fossero proiettili.
"Trinity!"urlò schivando le appendici per atterrare sul soffitto"È una citazione a matrix, è un film..."disse lui.
"Come puoi essere così fastidioso!?"disse usando due lame uscite dai tentacoli che provarono a tagliarlo.
"Morso da un Sinbadh radioattivo! Sai quello di "una promessa è una promessa" con Arnold Schwarzenegger e Jake Lloyd...capito?"
"Zitto! Devi stare  zitto ho detto!"urlo tagliando delle file di armadietti.
"Scusa quando l'hai detto? Non ricordo che l'hai detto..."disse mentre Kitty aveva già radunato un gruppo di studenti e si dirigeva al sicuro.
disse vedendo l'aula in cui erano tenuti i suoi amici che provavano a uscire prima che entrasse Kitty.
"Ehy tu sei la gatta che compra da mio fratello! Gran costume, Hulio ci sà fare!"disse Diego.
"Tuo fratello crea tute per i supereroi? Chi è: Edna Mode?!"disse Julia.
"Biondina...ho bisogno di te, sei brava in scienze vero?"disse indicando Rosa la quale annuì"Che metallo è questo?"chiese lanciando la scheggia.
"Vediamo adesso..."disse andando verso un microscopio.
Alessio intanto continuava combattere il professore che aveva creato due motoseghe dai tentacoli per provare a ucciderlo distuggendo gli armadietti attorno usando le appendici ancora più letali di quelle di Octavius essendo dotate di strumenti come bisturi, coltelli, taser e seghe elettriche.
"Ti tagliuzzerò tutto piccolo moccioso!"urlò provando a colpirlo.
"Voi megalomani avete tanti di quei problemi, perchè minacciate a ruota libera?Datti una calmata bello!" disse lui per andare in un vicolo cieco.
"Oh dai quanti vicoli ciechi ci sono in questa scuola!"urlò Alessio prima che il professore venne colpito da una pallonata in faccia per essere colpito da vari oggetti e ricevere un pugno in faccia da Alessio.
"Ora ti schiaccio come l'insetto che sei!"urlò il maniaco al ragazzo che rimase come sconvolto.
"Wow...cioè io sono senza parole...davvero senza parole..."
"Cosa!?"disse lui
"Mi hai chiamato insetto...ma i ragni sono aracnidi, sei un professore di scienze...dovresti saperlo..."disse lui schivando.
"Ehy vediamo se mi prendi!"disse andando verso la teca dei trofei e iniziare a tirare i trofei al prof per poi fermarsi"Trofeo di morra cinese? Davvero?!"disse lui per poi colpirlo.
Nel laboratorio Rosa aveva finalmente capito come i tentacoli erano composti e aveva trovato come fermarli.
"Ok...acido perclorico, aggiungo del cobalto e poi il perossido di idrogeno..."disse lei usando varie provette per prendere una fiamma ossidrica e iniziare a riscaldare il composto indossando delle protezioni"Ecco a te...questo scioglierà le braccia..."disse per metterlo in uno spruzzino.
"Grazie bocciolo di rosa!"disse uscendo e andando a salvare il ragazzo contattandolo"Ehy baby stò arrivando con una soluzione al nostro problema!"
"Non ci provare ad avvicinarti Kitty! È troppo pericoloso!"disse per poi sentire il *BIP*"Donne...dico bene?"disse per poi essere tirato sul muro ma atterrando senza problemi sfondandolo.
"Spider-Boy! Sono qui!"disse lei vedendo Alessio che veniva tirato dalle gambe e dalle braccia.
"Ma tranquilla, mi stò facendo fare un massaggio!"urlò ironico.
"Professore!"urlò Rosa facendo lasciare Alessio dal prof"Si ricorda di me? L'ho fatta licenziare io!"urlò vedendo che si avvicinava.
"Piccola mocciosa! Io ti spezzetterò come tritato lurida bimba!"urlò mentre un tentacolo diventava una sega che stava per colpirla per poi essere colpito dal composto"Eheheheh che roba adorabile! Che farà? Profumarmi di fiorellini!"disse per poi tornare a provare a ucciderla.
"No... sciogliere il tentacolo..."disse lei mentre il tentacolo si scioglieva lentamente.
"Come hai fatto!?"disse lui.
"La femmina è più intelligente di quanto  tu creda amico!"disse bloccando due tentacoli con due fili mentre Kitty sparava altro profumo dando problemi ai tentacoli.
"Smettetela! Mi rovinate le braccia!"urlò lui.
"Scusami tanto..."disse Cat con finta innocenza per poi strappargli un'altro braccio.
"ANIMALI! SIETE ANIMALI! IO SONO UN GENIO!"urlò prima che Alessio gli tirasse un pugno mandandolo KO per poi legarlo e aspettare la polizia che lo portò via.
"Grazie ragazzina, ma sei stata incosciente..."disse lui"Perchè l'hai fatto?"chiese.
"Volevo...aiutare il mio amico Alessio...il tuo fotografo..."disse lei.
"Ci tieni a lui, vero?"
"Io...sì, gli voglio bene e ultimamente sembrava un pò distante da me...ma io gli voglio ancora bene, ed anche se ormai lui si è fidanzato con una ragazza che ha sempre amato...i miei sentimenti sono gli stessi...lo amo ancora...ma sarò solo una amica per lui..."disse lei abbassando lo sguardo"Non dirgli nulla ti prego!"disse lei mentre Alessio annuì e corse via con Cat su un tetto.
"Tutto bene Ale..."chiese lei.
"Sì...perchè mi succedono sempre queste cose..."disse in tono triste guardando la ragazza che l'abbracciò.
"Alla Midtown Highschool è stato panico totale quando un professore ha utilizzato delle braccia meccaniche simili a quelle del Dottor Octopus ma fortunatamente Spider-Boy è intervenuto insieme a Black Kitty..."disse una giornalista mentre il professore veniva messo nella macchina.
"Spider-Boy, davvero un esemplare interessante, non c'è che dire..."disse sorridendo mentre veniva portato in carcere.

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Capitolo 17
*** SPONSORIZZAZIONE E RINGRAZIAMENTI ***


Ciao ragazzi, volevo ringrazia tutti voi per aver letto la mia storia e volevo anche cogliere l'occasione per sponsorizare questa storia scritta da uno di voi, eccola qui e godetevela.

Link: https://efpfanfic.net/viewstory.php?sid=3725776&i=1

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Capitolo 18
*** La caccia dello Stalker ***


DOMENICA 16 OTTOBRE DA QUALCHE PARTE IN AUSTRALIA.

Una possente figura con un fisico massicio, cresta e pizzetto celeste stava poggiata sul suo camino e guardare il fuoco con una faccia imbronciata, depresso.
Al muro della dimora vi erano trofei di caccia di ogni tipo, da pelli a artigli fino ad a rrivare a vere e proprie bestie imbalsamate, il nome della figura era Stalker, almeno il nome d'arte, e conduceva uno show chiamato "Caccia X-trema" ma ultimamente la caccia, e così pure la sua vita, sembravano finite.
Aveva dato la caccia ad ogni tipo di animale: dal più piccolo roditore fino al più grande mammiffero e non aveva trovato nessuno che l'avesse messo in difficoltà, fino a quel giorno almeno.

"Ehy Stalker! Ragazzo mio!"disse un uomo biondo con un brillantino sul lobo sinistro.
"Lasciami solo Francis...ti ho detto che non cambio idea..."disse lui versandosi da bere del Whiskey.
"Ma così perdiamo tutto! Hai bisogno dello show!"
"No...tu ne hai bisogno...io ho bisogno solo di trovare un senso a...tutto questo schifo..."disse finendo subito l'alcolico.
"Vai a caccia di qualche cinghiale magari!"disse lui.
"L'hanno già visto...e anche io, decine e decine di volte..."disse mentre accendeva la TV per trovarsi un TG con uno scontro tra Might, dei Freelancers e Spider-Boy.
"Ma se non..."disse prima di essere interrotto dal cliente.
"ZITTO!"disse interessato.
"Il vigilante New Yorchese chiamato Spider-Boy ha appena mandato salvato la famosa X-Mansion, dimora degli X-Men, da degli operai mettendosi comunque contro molti abitanti della città dopo che ha massacrato un gruppo chiamato i Freelancers"disse la donna.
"Che forza...che rabbia...che agilità..."disse l'uomo guardando il ragazzo fronteggiare i suoi avversari"Una forza mai vista prima in nessun'altro esemplare, sopratutto così giovane..."meditò lui.
"Spider-Boy? È solo un ragazzino che gioca a fare l'eroe, niente di che!"disse l'uomo.
"Prepara l'attrezzatura..."disse alzandosi dalla poltrona.
"Come?"disse stranito.
"Torniamo a fare lo show...dì ai tuoi superiori che Stalker darà la caccia a una preda unica...Spider-Boy!"disse andando via

MARTEDÌ 25 OTTOBRE 8:50 Sede del Daily Bugle.

"L'avete visto  cacciare alligatori,lottare in una palude con dei serpenti e andare a pesca di squali NUDO!"disse una voce alla TV "Ma ora Stalker il cacciatore estremo stà per arrivare in un nuovo territorio: NEW YORK CITY!"disse il conduttore per poi inquadrare il protagonista dello show.
"Salve a tutti...sì signori non avete le travegole sono tornato dopo una breve pausa proprio qui nella grande mela per dare la caccia al più grade esemplare che io abbia mai visto...Spider-Boy spero tu sia pronto..."disse indicando lo schermo proprio quando Alessio stava guardando la TV con una barretta di cioccolato in mano.
si domandò il giovane  con una sorta di sorriso finto mentre la sua collega Carly Burel che lo colse di sorpresa
"Ehy! Cosa non si fà per quei quindici minuti di fama eh?"domandò con una tazza di caffè.
"Tu stronzate...quel tipo è famoso a livelli mondiale, il suo show attira l'attenzione di molta gente quando ha annunciato la chiusura, ciò che lui vuole è solo Spider-Boy, sà che ha finalmente trovato un scopo che aveva perso dopo la fine del programma..."disse lui finendo il caffè.
"Davvero?"chiese Alessio.
"Verissimo, posso dirtelo come esperienza..."disse lui.
"Alessio, Spider-Boy ha dato qualche notizia?"chiese Carly.
"Beh no, sembra che i crimini nel Queens si siano abbassati comunque, il tasso criminale è sceso del 40% da quando Spider-Boy è arrivato tre settimane fà e tanti eroi giovani si sono fatti vedere sia qui che in giro per il mondo, il più notabile è Olimpus che ha sgominato uno dei più grandi traffici d'armi della città di Bari."disse lui fiero di se stesso come se stesse facendo la cosa giusta per poi uscire a trovare il suo migliore amico Tony stava lavorando ad un ventilatore.
"Ehy T..."disse entrando il biondo
"Oh hey! Sei qui con la pelle ancora addosso, bene!"disse sarcastico per poi dargli un cinque"Mi fà piacere che sei passato...ho tante cose per te..."disse mettendo un codice su un telefono che aprì un muro rivelando uno scomparto segreto "La nuova ragnatela Rosa..."disse mostrando una fialetta di formula ma invece di essere grigia era un rosa acceso.
"Cos'è questo..."chiese lui.
"Mi è venuta l'idea da Rosa! Con questa ragnatela sciogli il metallo e sei in grado di "ammorbidire" il reverbium di Shit Noir..."disse lui mostrando gli un pezzo di metallo che era più facile da colpire.
"Grandioso...sei assurdo Tony!"disse lui"Che altro c'è?"
"Io e Hulio stiamo lavorando a un sistema di annullamento gravitazionale..."disse lui.
"...Io no parla tu lingua..."disse Alessio confuso.
"Una sorta di volo....o caduta con stile, scegli tu..."spiegò il rosso mostrando delle strane ragnatele"Volevamo ti dessero un tocco tuo ma anche un qualcosa del passato di Spidey, ricordi che al suo debutto aveva ragnatele ascellari?"chiese lui.
"Certo e aveva gli occhi stretti..."ricordò il giovane che si ricordava ogni, OGNI, costume del suo eroe"Posso provarle?"
"Non ancora...ci stiamo lavorando...ma le lenti, ecco qua le nuove lenti, le abbiamo rese più simili agli occhiali di Cathy..."disse  fiero.
"Grandioso, non vedo l'ora di provare le nuove 
attrezzature!"disse totalmente euforico.
"Vorrei fare più in fretta fratello ma sono sommersso dal lavoro..."disse mostrandogli la montagna di lavoro da fare mentre i Champions, il famoso gruppo giovane, era in TV"Che avranno quelli di così speciale..."disse lui finendo di lucidare il ventilatore per portarlo al cliente.
"Non ti piacciono i Champions?"chiese Alessio al suo migliore amico.
"Tu sei migliore di loro secondo me...dovrebbero proporti un posto in squadra, anzi tu, io e Cat formiamo una squadra! All New All Different Young Avengers! ANADYA per abbreviare!"disse lui
"Sembra una bestemmia turca..."commentò il biondo mentre Hulio entrò nello studio.
"Ehy Ale! Tony ti ha spoilerato gli Upgrade che volevo darti?"disse lui.
"Alcuni! Grazie amico, mi spiace non poterteli pagare..."
"Ehy, tu mi hai salvato amico, da quei pazzi figli di gran brasiliana dei Garcia, ti devo la vita."disse lui sorridendo.
"Beh io vado a fare una ronda, ci vediamo!"disse lui andando sul retro per poi cambiarsi.
"Ora... finisco il mio lavoro..."disse Tony aprendo una porta con varie armi: Shuriken pipistrelli, zucche, e ali da pipistrello"Alcune piccole modifiche e sarò pronto per la prova sul campo Hulio!"
"Certo, ma perchè non l'hai detto ad Alessio?"
"Voglio mostrargli da finito! Chissà che faccia farà Ale quando vedrà il mio Alias!"
"Quella di tutta New York, che si può riassumere con :"Ehy quel tipo è amico di Osborn!" e poi, perchè un Goblin?"chiese ironico.
"Beh mio nonno mi ha raccontato più volte di questa storia del folletto pipistrello che cacciò i nemici del nostro Clan secoli fà con un ghigno in volto e una sinistra risata...quindi ho pensato: facciamo rivivere il nome del mio clan!"
"Oh quindi, è una cosa di far vivere una leggenda...mi spiego la maschera..."disse lui.
"Dov'è Diego, non l'ho visto oggi."
"Ah, ha avuto da fare...di meglio"disse lui finendo il caffè.

Alessio girava per la città tranquillamente oscillando tra i grattacieli cercando qualcosa da fare, ma oggi sembrava davvero traquilla come giornata quindi creò un'amaca di ragnatela e si distese sopra venendo dondolato dal vento.
"Ah...questa sì che è vita, mi ci potrei abiutuare ad una tranquillità del genere...devo ringraziare il signor Parker per avermi insegnato a fare questo trucco..."disse chiudendo gli occhi e canticchiando un motivetto.
 
"Livin' on the edge
Figthing crime
Spinning webs
Swinging from the highest ledge
I can leap above their heads
 
Ahhh ahh ahhh ah ahhh
Ahhh ahh ahhh ah ahhh ah
 
Villians on the rise
And the city's victimized
Looking up with no surprise
I arrive in the speed of time
 
Ahhh ahh ahhh ah ahhh
Ahhh ahh ahhh ah ahhh ah"
 
Spectacular, Spectacular, Spider-Boy 
Spectacular!
 
Crawling through the night
Facing evil in my might
I'm a hero in their eyes
See the headlights every time
 
Ahhh ahh ahhh ah ahhh
Ahhh ahh ahhh ah ahhh ah

"Ehy...non sono un malaccio come cantante...potrei provarci...."disse lui prima che un rumore attirò la sua attenzione dalle strade, un elefante stava causando caos per le strade!
"Ok...l'X-Factor potrà aspettare! Devo intervenire!"disse lui gettandosi dal palazzo con una ragnatela per atterare sopra un bambino che stava per essere colpito dalla carica per essere preso dal ragazzo e portato via dalla traiettoria.
"Mi spiace piccolo ma non puoi giocare qui, transito di elefanti!"disse luipensò per andare contro il pachiderma e provare a fermarlo dalle zanne sforzandosi per essere colpito e mandato contro un guardiano dello zoo.
"Spider-Boy, grazie di essere qui! Devi aiutarmi a fermare Buck!"urlò l'uomo.
"Intendi l'elefante che per poco non mi uccideva?"disse il ragazzo.
"Di solito è un pezzo di pane! Non sò cosa gli sia preso!"
"Proverò a fermarlo!"disse lui gettandosi sul suo dorso notando un dischetto blu che sembrava pulsare.
"Questo disco credo non sia parte di te! Faccio schifo in zoologia...e in tante altre materie, ma sò com'è fatto un elefante!"disse afferrando il congegno e per iniziare a tirarlo via dando scariche di eletriccità"RAHHHH UN PICCOLO SFORZO BELLO!"urlò lui mentre l'animale si dimenava"FATTO!"urlò togliendolo il congegno ed improviso il pachiderma si fermò diventando mansueto come un coniglietto"Bravo bello..."disse accarezzandolo.
"Grazie mille Spider-Boy!"disse il guardiano riprendendo l'animale e portandolo a casa sua.
"Chissà cos'è questo coso..."disse vedendo il congegno che avava tolto dalla schiena del elefante per poi salire su un palazzo"Ora devo trovare qualcosa per guadagnare dei soldi..."disse guardando intorno per trovare qualche criminale.
"No, niente da fare..."disse lui prima di essere avvisato dal sesto senso di uno strano proiettile blu"MA CHE CAZ?"urlò vedendo il proiettile gommoso per poi sentire un urlo.
"Ciao Spider-Boy..."disse Stalker sorridente sul un veivolo volante simile a un disco"Benvenuto alla mia caccia e tu sei la preda!"disse indicandolo.
"Ehy, tu sei uno della TV...Stalker mi sembra, mi hai sparato del muco di puffo?"chiese lui.
"Se mi conosci dovresti sapere che questa miscela l'ho creata io, e può bloccare un rinoceronte in carica."rispose caricando il fucile.
"Non ti seguo veramente...preferisco programmi diversi, quelli sai un pò più intelligenti o che abbiano persone intelligenti a scriverli almeno..."disse ironico slab squattando per poi schivare i colpi del fucile del cacciatore e attacò la fotocamera su un cartellone per poi saltargli cotro e atterrare sul petto del uomo provando a tirargli un calcio.
"Cosa dovrebbe farmi questo?"chiese un pò deluso dal colpo ricevuto.
"Male?"chiese inbarazzato e spaventato per poi ricevere un pugno in pieno viso dalla mano sinistra che si rivelò un'avanzata protesi meccanica che spedì il giovane su un tetto"Davvero, di questi tempi hanno tutti un'appedice o arto meccanico...perchè non c'è l'ho anch'io?"domandò lui.
"Se solo sapessi come mi so procurato questa saresti meno euforico nell'idea...ho sofferto molto, più di quanto tu abbia mai sofferto nella tua giovane vita..."disse lui.
"Hmm...furbo il ragazzo...sarà divertente, la migliore caccia della mia vita!"disse andando a cercarlo in giro con il suo veicolo ignaro che Alessio si stava cambiando per correre a casa un pò spaventato da ciò che era appena successo.
"Sono a casa!"urlò Alessio entrando nel ristorante sudato.
"Ehy Ale!Perchè sei sudato?"chiese indicandolo la madre.
"Ehm...ho perso il bus, ho corso..."si giustificò lui.
"Vai a riposarti allora, Cinthia riesce a fare un ottimo lavoro con i clienti, è anche meglio di te"disse sorridente osservando la giovane ragazza servire i clienti con un sorriso smagliante.
"No tranquilla...devo solo, farmi il codino e vi aiuto..."disse tremante mentre si sistemava i capelli biondi.
"Perfetto...parmigiana a quella ragazza coi capelli neri in fondo, veloce."disse lei mentre il figlio prendeva il piatto e portava alla donna.
"Grazie..."disse una voce ben troppo conosciuta dal ragazzo, la voce di Cindy Moon!
"MA ALLORA È UN VIZIO!"urlarono i due insieme"SMETTILA! NON IO TU!"continuarono insieme.
"Lavori qui?!"chiese Cindy
"È di mia madre il posto!"rispose lui.
"Coulson mi aveva detto che aveva un locale..."disse lei stupita"Il destino mi odia...una volta che non volevo vederti..."disse esasperata.
"Ehy, che succede qui, cos'è questo gridare?"chiese la madre ai due.
"Oh...lei è Cindy, la mia tutor di Spagnolo...te ne parlai ricodi?"chiese lui alla madre.
"Vero! Ora ricordo, la tutor su cui volevi fare colpo! Grazie mille signorina per aiutare il mio Alessiuccio bello! È bravo ma non vuole mettersi di impegno! Che asinello!"disse pizziccandogli la guancia ormai rossa.
"Mamma...mi imbarazzi, basta."disse ormai rosso"Vado a cucinare..."disse lui andando via verso la cucina per nascondersi e guardare la TV senza problemi dove a essere in TV era proprio Stalker che vagava in cerca di Alessio o meglio Spider-Boy.
"Spider-Boy, pero tu non sia nelle strade, perchè giuro che ti troverò!"disse mentre cresta e pizzetto volavano al vento essendo sul suo veicolo rendendo nervoso Alessio che tagliava le cipolle dosando la sua forza.
"Psicotico...vuole appendermi al muro come un trofeo...devo fermarlo appena finisco qui lo vado a cercare..."disse lui continuando"Scommetto che a Peter non succedono cose del genere..."disse lui un pò giù di tono.
Per un paio d'ore Alessio continuò a cucinare quando la madre, che dato non lo sentiva da un pò, entrò in cucina.
"Ale, sembri triste, tutto apposto?"chiese la madre curiosa.
"No mamma stò bene è solo che.. Ho problemi, diciamo, intimi"disse lui.
"Oh capisco...la pubertà?"chiese lei.
"COSA!?"urlò facendo cadere il coltello dalle mani.
"La prima fidanzatina, i primi peletti sul corpo, sudi tanto e ogni ragazza che vedi ti fà sentire strano..."iniziò a parlare lei facendo arrossire il giovane.
"Mamma, ti prego di non fare più questo discorso, mai."disse il giovane in imbarazzo.
"Oh...mi dispiace, sai è una roba da maschie ed io...beh non l'ho mai passata, ma puoi provare a chiedere a tuo zio."consigliò lei.
"Sì, è meglio"dusse il ragazzo in enorme imbarazzo salendo in camera sua mentre la sua mentore aveva finito di pranzare pagò il contò e poi andò su un tetto dove aspettava di trovare qualcuno bisognoso d'aiuto prima che il suo senso di ragno l'avissasse di un proitettile sparato da Stalker il quale sorrise.
"Buongiorno signora...Stalker, forse mi hai visto in TV, forse no...ma ho bisogno di lei come ospite nel mio Show..."disse ricaricando l'arma mentre Silk provava a colpire l'energumeno.
"Sì, ho visto il tuo programma...è spazzatura senza cervello."commentò lei.
"Sò bene ciò che è, nemmeno io amo il mio Show...lo detesto con tutto me e ogni volta che ricordo che il buffone nello schermo sono io mi disgusto..."disse lui  prendendo due pistole e iniziando a sparare alla donna ragno.
"Sei a caccia di me?"chiese lei prendendo una pistola con la sua ragnatela.
"No...non tua signora, di Spider-Boy..."disse per poi prendere una lancia elettrica e colpirla dandole una scarica che la mandò a terra.
"Come? Perchè Spider-Boy, non ti sai mettere con i più grandi?"chiese lei.
"Oh ma lui è più forte,più agile e più aggressivo di te e di Spider-Man...come i piccoli di serpente a sonagli, il cucciolo non sà dosare il veleno, Spider-Boy non sà dosare la propria forza."disse piegandosi per poi spararle un sedativo mandandola KO.

Alessio intanto era al suo PC a cercare informazioni sul suo inseguitore, e la ricerca ebbe più che successo.
Jacob Nguyen era un colonello con tanto di medaglia al valore delle forze speciali Australiane ritiratosi poi a vita privata dove divenne un famoso cacciatore, perdendo addirittura la propria mano contro un alligatore che saltò sulla barca tranciandola.

"Quindi è così che ha perso quella mano..."mormorò Alessio davvero perplesso mentre Tony aveva raggiunto il Pub dove Cinthia era piegata a prendere dei piatti e mostrava il fondoschiena che fu esaminato da Tony.
"Non male...davvero complimenti."disse sottovoce mentre la ragazza si alzava e mostrava il volot e riconoscendo il ragazzo, così come lui riconobbe lei formando un silenzio.
"Merda..."disse guardandola negli occhi e cambiando il suo sguardo ricordandosi di quando la donna l'iseguì armata di Katana per il suo quartier in modo di recuperare il tablet che conteneva l'intero programma di Chat Noir.
"Tony! Come mai qui?"chiese la madre del migliore amico del eroe.
"Io e Ale volevamo...g-giocare, è qui?"chiese lui.
"Sì, è di sopra in camera sua."disse sorridendo mentre l'irlandese saliva sopra di fretta nella camera di Alessio il quale era al PC.
"ALE, DOBBIAMO PARLARE!"urlò lui sbattendo la porta.
"Ehy Tony...come và?"chiese lui al pc.
"Lavora qui?! LEI! Davvero, come mai vive qui?! Per l'amore del signore ti ricordi che ha cercato di uccidere me e te! Con una Katana!"urlò lui.
"Abbassa la voce! Cinthy non è cattiva, era praticamente costretta! La sua vita è stata una serie di incidenti ferroviari con neanche una pausa felice!"spiegò Alessio al suo amico.
"Ma sei scemo!? È la ospiti qui in casa tua, sai è un tantino tantino da idioti!"urlò lui.
"Zitto! Sò che ha fatto, ma tutti si meritiano una seconda opzione, una possibilità di riscatto..."disse lui.
"Facciamo così, andiamo al Bugle per ritirare la paga e poi, si vedrà..."disse lui insiema al migliore amico mentre uscivano dal palazzo e si dirigevano verso la sede del giornale dove la Betty era occupata a parlare con Stalker il quale pretendeva di parlare con il direttore.
"Sigore deve aspettare che il signor Robertson sia libero!"disse lei mentre il cacciatore la guardava aggressivo come una bestia con un giornale in mano.
"Voglio sapere chi è questo Alessio Marino, ho bisogno di lui perchè deve consegnare un messaggio a Spider-Boy!"urlò sbattendò il pugno.
"E IO LE HO DETTO CHE DEVE ASPETTARE!"Urlò la segretaria.
"Dimmi dov'è Marino! Non voglio fargli male ma solo parlare con lui! Capito donna!"continuò lui preparandosi a estrarre un machete.
"FERMO!"urlò Alessio afferandogli la mano"Sono io Marino, stai cercando me!? Beh, eccomi!"disse lui che prima lanciò sguardi a Alessio poi alla segretaria e poi iniziò a ridere.
"Ahahahahah! Serio?! Davvero, tu sei il fotografo di Spider-Boy! Ma tu...oddio ahahahaha sei un bambino!!!"disse scompigliando i capelli.
"Cosa vuoi da Spider-Boy?"chiese infastidito dal gesto del cacciatore che continuava a ridere e si sedette pure per darsi un pò di riposo.
"Ok...dì al tuo amichetto che l'aspetto al ponte di Brooklyn per regolare i nostri affari, se vuoi puoi fare le foto della mia vittoria."si vanto sorridendo per poi andarsene riprendendosi il coltello dalla scrivania di Betty"Mi mandi il conto per la scrivania..."disse uscendo.
"Wow...succede spesso al Bugle?"chiese Tony.
"Molto e tu sei un incosciente Alessio ti avrebbe potuto uccidere!"
"Sò cavarmela da solo...ho quindici anni dopo tutto."spiegò Ale guardando la segretaria.
"Comunque, che ci fai qui?"
"Oh beh volevo sapere se c'è un qualche servizio che possa darmi soldi, ma credo che andrò dal tipo palestrato al ponte di Brooklyn."disse lui iniziando ad uscire con Tony.
"Hai il costume?"chiese Tony al migliore amico.
"Certo che ho il costume, cresta blu adesso finirà in galera!"disse lui mettendosi a correre seguito dal suo amico che l'osservava togliersi la giacca e mettersi la maschera per poi uscire dal tunnel con una ragnatela cercando di inseguire Stalker ma senza che se ne accorgesse una trappola su un cartellone partì e iniziò a sparare missili.
"Cosa?! Dei missili, sono a ricerca di calore, non posso scendere o colpiranno degli innocenti!"disse oscillando contro lo stesso cartellone che attivò una seconda trappola stavolta con delle punte paralizzanti"Me*da! Dammi un pò di tregua!"esclamò schivando i colpi.

Intanto sul ponte Stalker aspettava pazientemente con Silk al suo fianco ancora svenuta e legata a un pilone del ponte.

"Oh, ti prego...mi hai legata ad un ponte? Questo non è DeviantArt, non puoi legarmi e imbavagliarmi così facilmente lo sai questo vero?"chiese lei ironica.
"Tranquilla, sento il suo odore..."disse sorridendo"È vicino, molto vicino."concluse per poi trovarsi Spider-Boy dietro di lui.
"Silk legata ad un palo inerme...chissà perchè mi ricorda le mie ricerche su Google..."scherzò Alessio.
"Spider-Boy...sei arrivato e per questo che hai meritato una morte da guerriero..."disse prendendo una lancia e iniziando a combattere contro Alessio che schivava i colpi per poi essere sbattuto a terra"Reagisci! Forza, colpiscimi!"chiese lui.
"L'hai chiesto tu!"disse prendendolo dal pizzetto per poi tirargli un pugno in faccia.
"AH LA BARBA NO, PICCOLO FIGLIO DI...."disse lui per tirargli un pugno e mandarlo sul pilone per arrampicarsi a liberare Silk.
"Quali ricerche facevi su di me?!"chiese Silk.
"Ora non c'è tempo..."disse liberandola e andare insieme sul tetto per affrontare Stalker.
"Ho chiesto di invitare la mamma alla festa?"chiese prendendo due pistole e iniziando a sparare contro i due ragni che afferarrono con le loro ragnatele, uno a destra l'altro a sinistra per gettarle via.
"Questa storia della mamma stà iniziando a irritarmi sai..."disse Silk
"Effettivamente sì...non mi fà più ridere!"disse lanciandosi a colpirlo con un pugno che Stalker afferrò e strinse la mano del ragazzo.
"Beh, allora meglio per me, avrò due nuove prede alla mia collezione!"disse prendendo due coltelli e continuare a combattere tenendo testa ai due superumani con la sua stazza e i suoi sensi super sviluppati.
"Sei davvero tosto, ma non vedo la rabbia!"disse colpendolo in faccia"Mostrami la furia animalesca che hai mostrato al telegiornale!"disse mentre Alessio afferò il coltello che stava per essere ficcato nel collo di Alessio.
"Quale specificamente? Sono molto famoso sai..."chiese Alessio.
"Freelancers verso Spider-Boy, hai sconfitto un gruppo di persone che erano più potenti di te, ma tu hai mostrato la tua forza e sei riuscito a sconfiggerli, ferendoli come una bestia! Io voglio quello Spider-Boy!"disse prendendo una spada.
"Siamo spiacenti ma "Quello Spider-Boy!!!" non è attualmente disponibile o non desidera parlare con maniaci dalla cresta di colore improponibile, la invitiamo a non provare a chiamare mai più!"disse colpendolo in faccia.
"Sì, lo penso anch'io sai, sei in difficoltà con una recluta, nemmeno una nella nostra top 10."puntualizzò Cindy.
Sentendo questo Alessio girò la testa di scatto e guardò la sua tutor strizzando gli occhi.
"Aspetta, non sono nemmeno nelle prime dieci?!? Com'è possibile, non ho visto nemmeno un'altra recluta da quando sono allo SHIELD e ora non sono nemmeno tra i primi dieci ma che ca**o mi dici!"disse prima di essere colpito dal cacciatore che però venne subito colpito da Silk.
"Possiamo parlarne dopo!"urlò lei.
"Possiamo ma preferirei ora!"disse andando verso Stalker e colpirlo in faccia facendogli saltare un dente.
"Hmmm, interessante..."disse notando il dente e massaggiandosi la mascella per poi reagire prendendo Alessio e colpirlo in faccia"Non mi hai fatto nulla ma quel dente mi ha fatto riflettere, forse devo spronarti un pò per farti arrabbiare..."disse per poi lasciarlo al suolo e dirigersi verso Silk e tirarle un pugno in faccia"Se ferisco la tua amica forse raggiungerò quello che voglio..."disse dandole un pugno in faccia e facendola sanguinare per poi sbatterla a terra e estrarre un coltello.
"Lasciala stare!"urlò Alessio cercando di colpirla ma ricevendo un pugno sulla faccia.
"Mi sà...che questo ti spronerà"disse infilzando un coltello nel ventre di Silk che urlò dal dolore per poi voltarsi verso Spider-Boy"Allora,spronato?"disse prima che Spider-Boy lo colpisse nei denti facendo uscire sangue.
"LASCIA STARE SILK BASTARDO!"disse afferrandolo dal pizzetto molto più forte e senza intnezione di scherzare iniziò a colpirlo senza pietà sulla faccia.
"Sì!Bene!Ancora!"urlò lui sorridendo per poi saltargli contro e iniziare a strangolarlo"Questo è ciò che volevo! Una preda che finalmente potesse darmi emozioni, brivido! Questo è il ritorno a caccia di Stalker!"disse non notando che Alessio si sollevò e corse verso il bordo del ponte cadendo sorpra ad una macchina non facendo niente nè a Alessio nè a Stalker che continuavano a picchiarsi mentre degli elicotteri scendevano e calavano scale che fecero scendere agenti dello SHIELD che puntavano delle armi al cacciatore.
"MOLLA IL RAGAZZO!"intimò il caposquadra e allora Stalker si alzò e mise le mani dietro la nuca e chinarsi con un sorriso mentre una squadra medica portava Cindy sopra l'elicottero per farla medicare dalla ferita inferta.
"A...lessio, come-come stà? È vivo?"chiese lei al medico.
"Spider-Boy? Sì, tranquilla e risparmia il fiato per favore..."disse mettendole una maschera con un qualche medicina speciale.
Stalker intanto venne ammanettato e portato su un elicottero ma arrivò il capitano Worringon.
"Scusatemi, ma lui verrà con noi prima, poi è tutto vostro"disse parlando al capo squadra che, ovviamente, era lo zio di Alessio ma proteggeva la sua identità al pubblico con un casco.
"Senta signore quel uomo ha appena ferito una eroina dello Shield quindi col cavolo che verrà nella vostra gabbietta, chiaro?"
"Che diritto ha lei?"disse stando in fronte al agente.
"Quello datomi da Fury, Nick Fury. Spero che abbiama capito...caricatelo ragazzi!"urlò prima che un uomo in giacca viola, capelli biondi ingellati e sistemati in sù arrivò da una macchina di lusso.
"Veramente signori lui stava solo lavorando, come potete vedere da qui..."disse mostrando un contratto"Liberate il mio cliente prego..."
disse l'agente indicando il cacciatore che venne liberato dalle manette.
"Grazie Francis..."disse sorridendo e salendo sulla macchina e sorridendo ad Alessio"Ci si vede ragazzo, la prossima stagione sarà tutta per te!"disse per poi andare via ridendo trionfalmente.

Dopo un'ora Alessio era sulla cima del Empire State Building sperando di ricevere notizie da parte di Silk.

"Aspetti notizie di qualcuno?"chiese lei sorridendo senza maschera sedendosi accanto a lui.
"Cindy!"disse abbracciandola"Stai bene?!"
"Sì, la ferita era superficiale per lo SHIELD, cinque minuti ed ero già in forma, grazie comunque per avermi protetta, ma quel tipo è ancora libero."puntò Silk vedendo il cielo colorarsi di rosso.
"Ho sbagliato..."disse Alessio con lo sguardo basso"Mi sà che non potrò mai fare parte degli Avengers..."
"Già,infatti tu li guiderai..."disse lei per ricambiare la stretta.

Intanto Stalker era tornato nella sua villa a New York dove guardava una parete di foto di Spider-Boy con in mano un coltello da caccia prima che arrivò il suo agente.

"Ottime notizie! Il pubblico ha amato Spider-Boy nella tuo Show! Ne vuole di più!"disse prima di vedersi volare una lancia vicino.
"Non lo faccio per loro Francis, lo faccio per me...lo faccio per il brivido."disse per piantare il coltello nella fronte di un pupazzo Spider-Boy.
"Il brivido della caccia..."aggiuse sorridendo.

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Capitolo 19
*** Scende la neve ***


1 NOVEMBRE 2017 CAMERA DI ALESSIO.

Il primo giorno di Novembre, la città di New York era ormai coperta da un manto di neve, Alessio aprì gli occhi e guardò fuori dalla finestra e saltò di gioia attaccandosi al soffitto.
"C'È LA NEVE, LA NEVE! NIENTE SCUOLA!"urlò svegliando Cintha che ormai si era trasferita nella camera degli ospiti.
"Tutto apposto Alessio?"chiese la ragazza dalla porta.
"Sì..."disse scendendo prima che aprisse la porta e vedere il ragazzo sudato e ansimante.
"Stai sudando?"chiese lei.
"Sì, stavo facendo ginnastica..."rispose lui.
"In camera tua?"aggiunse confusa con il sopracciglio alzato.
"Beh...bisogna inziare subito no?"sorrise mentre usciva dalla stanza per fare colazione cucinata dalla madre.
"Buongiorno Alessio, come mai sveglio così presto oggi?"chiese lei sorridente mentre metteva uova e pancetta su un piatto.
"Oh bene, stavo facendo ginnastica..."sorrise iniziando a mangiare la colazione.
"Ok...ma tu non hai mai fatto ginnastica in quindici anni..."puntualizzò lei.
"Beh ho iniziato oggi, sai Cathy vorrebbe che mettessi sù dei muscoli, sai come sono le fidanzate..."
"Oh beh basta solo che non ti fai male, saltare di qua e di là ti potrebbe fare male."disse lei sedendosi al tavolo.
"Prenderò nota..."annuì il ragazzopensò Alessio sorridente mangiando la colazione.
"Avete sentito, sembra che ha Jersey City ci sia stato un furto di varie armi e materiali pericolosi di super-criminali, Ms Marvel era assente quindi i ladri sono riusciti a portare via il carico senza problemi..."informò Cinthia.
"Oh cielo, sanno chi è stato?"
"No...sembra che siano senza indizi..."rispose la ragazza sorseggiando il caffè.
"Speriamo che Spider-man, Silk o chinque li prenda, non voglio che armi pericolose girino per il quartiere..."aggiunse la madre di Alessio che aveva già finito la colazione e si dirigeva in camera prima di ricevere una chiamata da Tony.
"Fratello, abbiamo bisogno di te!"urlò Tony.
"Che succede?!"urlò lui"Chat? Stalker? I Garcia?!"chiese Alessio facendo un elenco dei suoi peggiori nemici.
"No, partita a palle di neve al parco: io, te e Diego contro Cathy, Julia e Rosa; non fare tardi."disse per poi chiudere la conversazione.
"Tony...sei un cretino, ma ti voglio bene come un fratello..."disse per poi gettarsi a cambiare e uscire dalla porta principale e dirigersi al parco dove era già pronto il campo di battaglia.
"Ok: noi saremo la squadra Revengers e voi sarete la Gattara e le sue socie, credo vada bene come nome no?"disse prima di ricevere una palla di neve in faccia"Sei il male in un giubbottino da 100 dollari..."ironizzò lui sul giubbotto di lei.
"Oh ti prego, cento dollari sono solo cappello e guanti, il giubotto ne vale cinquecento."sorrise Cathy.
"Il giubbotto ne vale cinquecento..."disse parlando in farsetto per prenderla in giro"Coraggio, inziamo!"urlò Tony mettendosi dietro la trincea.
"Tony, perchè tu e Cat vi punzecchiate sempre?"chiese Alessio prendendo una palla di neve.
"ZITTO!"tappò la bocca con le mani"Ho bisogno di queste"disse toccandogli le braccia super sviluppate"Non di questa."toccò poi la bocca per poi lanciare la prima palla di neve.
"Bel lancio Tony!"urlò Julia"Si vede che sei un fan dell soap opere, sei più femminile di me!"
"Lo vedremo Julia!"urlò per poi bisbigliare a Diego"Vai a prendere la bandiera noi le distriamo..."disse per poi tirare altre palle insieme a Alessio colpendo Rosa.
"Ehy, che ho fatto io!"urlò la bionda.
"LA GUERRA È GUERRA, MI DISPIACE ROSA!"urlò Tony.
"Non ti sembra di prenderla un pò troppo sul serio, stiamo solo giocando!"urlò Alessio al migliore amico.
"Usa la tua forza di ragno e colpisci Cathy, falle saltare gli occhiale, una volta battuta lei le atre sono scarse!"
"Non colpirò Cathy con la mia forza, potrei farle male!"disse Alessio per poi essere colpito proprio da Cathy"Te la sei cercata Cat!"rise tirando due proiettili contro la fidanzata colpendola.

Nella trincea delle ragazze intanto Cathy esaminò la situazione e chiamò a se Rosa.

"Ok Rosa, tu che sei piccola vai e prendi la bandiera."
"Perchè io?"
"L'ho appena detto, sei piccola e più veloce di noi due, insomma perfetta per questo lavoro."sorrise furbamente"Julia, io e te puntiamo contro Alessio e Tony, distraendoli abbiamo uno dei loro, vero Diego?"sorrise vedendo un cumolo di neve.
"Come hai fatto?"chiese lui frustrato per poi essere catturato.
Al insaputa di Alessio Peter Parke/Spider-Man guardava il giovane divertisi con i suoi amici e sorrise da sotto la maschera.
"Bravo ragazzo, goditi la tua vita...pensa a divertirti."sorrise l'ero vedendo i ragazzi divertirsi mentre il senso di ragno di Alessio scoppiò facendogli venire mal di testa.
"Gahh..."urlò Alessio facendo fermare i ragazzi"Rosa, spostati!"urlò vedendo un camion arrivare contro di loro.
"Sapevo che un bel momento non poteva durare, non dura mai a New York!"disse Peter per oscillare contro Rosa e salvarla dal camion"Scusami ragazza, ma devi guardare prima di attraversare!"
"Spider-Man!"urlò Rosa guardando il supereroe
"Questo è quello che ho scritto sulla mia biancheria..."ironizzò per poi posarla.
"Oh Dio Spider-Man! Sei stato grande!"urlò Diego"Ehy, avete visto Alessio?"aggiunse notando l'assenza del biondo che era già andato a cambiarsi in un vicolo per inseguire il camion, guidato da due criminali che conosceva bene: Bono e Jork.
"Rallenta Bono, siamo sulla neve ricordi!?"urlò l'irlandese barbuto al suo socio afroamericano.
"Fors ha detto che al momento non c'è nemmeno una pattuglia in giro e nessuno può romperci le palle da qui a Jersey City!"urlò mentre sbatteva contro un palo della luce.
"E se ci avesse seguito Ms Marvel!? Quella si rimpiciollisce ricordi?! Si potrebbe essere nascosta sul camion! E se ci prende finiamo al Raft! IO NON CI VADO AL RAFT!"urlò isterico Jork.
"Non finiremo al Raft, stai calmo idiota, Ms Marvel non era in città, era con i suoi amichetti: i Campioni, quindi non abbiamo problemi!"ghignò lui prima di sentire  qualcosa sul rimorchio"Cos'è stato?"
"Here comes Spidey Boy!"urlò Alessio spuntando dal vetro e spaventado i due criminali che si ritrovarono a combattere contro Alessio nel camion provando a sparargli"Bono, Jork; vi sembra il modo di trattarmi così dopo tempo!"disse prendendo un pugno"Non scrivete mai, non mi telefonate! Non è che avete trovato qualcun'altro eroe che vi pesta?"disse colpendo Jork ai genitali facendolo piagnucolare.
"Sei un pezzo di mer*a infame!"urlò piegandosi e urtando contro la macchina.
"Ora mi portate da Chatty!"urlò prima che Bono fece una curva spedendo Alessio fuori il veivolo a cui Alessio attacò una delle sue ragno spie per iniziare a seguire il furgone fino ad un vicolo di china town.
"Siete tornati...avete fatto un buon viaggio?"sorrise Chat Noir insieme a una ragazza coreana: il Doctor Tramma, colei che creò la seconda armatura di Rhino per conto della famiglia Kravinoff e l'agente
Duncan Fors sporco di cibo sulla bocca.

Jork indicò la donna e la guardò"Sei tu il genio?"chiese  indicandola.

"Genio è riduttivo, direi più mente superiore..."sorrise la donna aprendo il retro del furgone mentre Alessio era attaccato sul muro e iniziò a fare delle foto che incriminavano il criminale il compagnia del poliziotto,
"Allora dottore, cosa ne pensa di questi nuovi giocattoli?"sorrise Chat.
"Direi che abbiamo tanto con cui lavorare"rispose osservando varie armi di supercriminali.

Ma nè il giustiziere mascherato nè il criminale sospettavano che Rosa, la loro compagna di classe, li avesse seguit e trovati e osservava la scenda da dietro dei bidoni della spazzatura"Quelli chi sono? Quel tipo con la tuta nera sembra un criminale..."disse sporgendosi troppo e inciampando contro i bidoni attirando l'attenzione dei criminali e Spider-Boy, ma i primi corsero e la presero dalle braccia tappandole la bocca e portandola nel furgone.

"ROSA!? DIO, ORA BASTA!"urlò Ale gettandosi contro il camion che iniziò a riprendere la sua corsa
"Che facciamo di lei capo?"chiese Bono.
"È una ragazza in più...portiamola al magazzino."disse esaminando la situazione prima di sentire il parabrezza del furgone rompersi"Jork che stai combinando?!"urlò prima di sentire le urla del suo tirapiedi che venne preso e appeso a un palo della luce.
"OK CHAT NOIR CONSEGNA LA RAGAZZA E IL CAMION E SOLAMENTE TU TI FARAI MALE!"urlò tirando un micidiale destro alla dottoressa per poi lanciarsi contro De Siat e prendendolo dal collo.
"Che fai, niente nomignoli?!"disse prima che Bono provò a colpirlo con una pistola ritrovandosi il braccio rotto dando tempo a Chat di tirare il suo bastone come fosse una lancia.
"Non ti meriti nulla! Ho deciso di finire tutto questo..."disse afferando l'arma e spaccarla con il ginocchio per poi spedire Chat Noir sulla parete del camion con un pugno facendo brillare il costume.
"Ora basta!"urlò Chat mandando un'onda di energia cinetica dalle mani"Sarò io a finire te! Ti dò una occassione per andartene Spider-Boy, altrimenti farò si che nessuno si ricordi di..."il criminale non finì nemmeno di parlare che il poliziotto sparò dei colpi di pistola a Alessio facendolo cadere dal camion presubilmente morto.
"Credo di meritarmi un piccolo aumento no!"sorrise il poliziotto al boss.
"Cos'hai fatto!? Era mio!"
"Ora credo che non lo vedrà più, si rilassi!"disse rimettendo la pistola nella fondina lasciando Alessio in strada immobile.
"R-Rosa..."urlò provando a striscare e alzarsi"Mi ha...sparato al petto...devo togliermi il proiettile..."disse lui.

Intanto Cathy ricevette una notifica dal suo cellulare che suonò con un miagolio.
'ALESSIO È IN PERICOLO!' 
Recitava una scritta rossa che aprì l'applicazione della mappa mostrando con precisione dove si trovava il suo ragazzo facendolo che la fece sospirare di ansia, Cathy corse ed iniziò a togliere i suoi vestiti lanciandoli per aria in un vicolo e si cambiò immediatamente per andare da Alessio usando il suo rampino per raggingerlo.
pensò gettandosi su un tetto e consultando il telefono con aria disperata.
Alessio intanto iniziò a aprire gli occhi e notò che era su un divano, senza la maglia del costume ma con ancora la maschera su di lui.

"Dove sono..."si domandò confuso guardandosi in giro e notando l'arredamento, sembrava la casa di una persona anziana.
"Sei sveglio."disse un uomo sulla settantina con in mano una tazza di cioccolata calda porgendola al ragazzo"Mi chiamo John Marsh, questo qui sono i miei nipoti: Neal e Miranda..."disse indicando un ragazzino di otto anni e una ragazza sui 18 anni.
"Perchè ho ancora la maschera in faccia?"chiese il ragazzo.
"Perchè a noi non interessa chi c'è dietro quella maschera...aiuti ogni giorno le persone senza nemmeno chiedere nulla in cambio, ti abbiamo trovato e medicato...e per questo ti rispettiamo moltissimo."disse l'uomo al ragazzo mentre il bambino mostrava una maschera che, molto probabilmente, era una maschera giocattolo di Spider-man dipinta di arancione in maniera grossolana e visibilmente infantile.
"L'hai, l'hai fatta tu?"chiese Ale mentre il bambino annuiva alla domanda"È bellissima, complimenti!"sorrise Alessio.
"Quelli che ti hanno sparato credevano di averti ucciso, ma ora che farai?"chiese l'anziano.
"Devo andare a prenderli, hanno rapito una ragazza che conosco...a cui sono molto legato..."disse chinando la testa.
"Ed ora come li troverai?"disse Alessio prima che una voce molto familiare si intromise
"Basta chiedere a chi ha i mezzi giusti..."
Mentre Alessio era in convalescienza il furgone che trasportava Rosa si fermò in un vecchio peschereccio a China Town e la porta si aprì, l'agente Fors afferrò la ragazzina dal braccio con forza e iniziò a trascinarla con fare superiore e barbaro.
"VI PREGO! VI GIURO CHE NON ELIMINERÒ LA FOTO, VOGLIO SOLO ANDARE A CASA!"Pianse la ragazzina implorando di essere liberata per poi essere presa da uno schiaffo del poliziotto.
"ZITTA! NON FIATARE E SPOGLIATI!"urlò con il manganello in mano obbligando Rosa a togliersi gli indumenti continuando a piangere fin quando non rimase solamente in intimo tremando per il freddo invernale e essere gettato in una gabbia insieme a altre sedici ragazze nelle sue stesse condizioni se non peggiori.
"Cosa volete da noi! Che cosa ci farete!"urlò sporgendosi alle sbarre prima di essere spruzzata da un idrante con getto potente.
"PARLA E GIURO CHE NON MANGI! SONO IO IL CAPO QUI, AVETE CAPITO!?"urlò lui.
Alessio intanto si trovò Cathy nel luogo dov'era stato curato, la ragazza era entrata dalla finestra del casa.
"Kitty! Che ci fai qui, come mi hai trovato!?"disse Alessio alla ragazza che mostrò uno schermo sul display del suo telefono con il simbolo di Spider-Boy e una mappa della città.
"Ho chiesto di installare un tracciatore nel costume, un tracciatore che solo io e quell'altra persona che conosciamo possiamo usare..."disse lei al ragazzo.
"Ottimo, vieni! Dobbiamo andare a prendere Chat Noir! E sò qualcuno che ci può dare delle informazioni...volente o no!"disse Alessio gettandosi dal palazzo insieme a Kitty per poi chiamare Tony"Tony, Chat ha preso Rosa, avvisa i suoi genitori! Sono già sul caso, questa volta Chat Noir non la passerà liscia!"disse Alessio chiudendo la conversazione.
"Julia! Rosa è stata rapita, vai a casa sua e avvisa i suoi genitori, Alessio ha contattao Spider-Boy che si è già messo sul caso!"urlò Tony prendendo la sua bici.
"Aspetta...aspetta! Come, spiegami!?"chiese Julia spaventata.
"Non c'è tempo! Ho da fare una cosa..."disse muovendosi per la strada congelata raggiungendo il negozio dove lavorava e aprire la porta"Hulio! È il momento di fare la prova sul campo!"urlò per aprire una porta nescosta dietro un conturbante poster di She-Hulk rivelando un'armeria nascosta .
"Vado ad aiutare..."disse guardando l'armeria mentre Cathy e Alessio avevano raggiunto il retro del "Josi's" dove il criminale Turk Barret, amico di Bono, era appena uscito dal retro mezzo ubriaco e si dirigeva verso la sua macchian prima che una ragnatela lo prese per sbatterlo di faccia contro il tettuccio.
"Spider-Boy!? Che ho fatto questa volta!?"chiese toccandosi il naso sanguinante mentre Kitty e Spider-Boy avevano bloccato la fuga del criminale.
"Le ragazze, dove le nasconde Chat Noir!?"urlò Alessio afferrando il collo di Turk.
"Amico io non sò di che parli!"urlò prima di essere portato in cima ad un palazzo e essere minacciato.
"DIMMELO! O giuro che lascio la presa..."disse Alessio con una rabbia nella voce indescrivibile.
"Non lo farai..."scosse la testa il criminale.
"Lo farà fidati..."disse Kitty"È la prima volta che lo vedo così arrabbiato, e per quanto io lo trovi figo non ti suggerisco di fargli perdere la pazienza..."aggiunse lei guardandolo negli occhi mentre Alessio allentava la presa sulla giacca.
"No...no..."disse iniziando a cadere"CHINA TOWN! LE TIENE A CHINA TOWN IN UN VECCHIO PESCHERECCIO! MA PER DIO TI PREGO ORA TIRAMI INDIETRO!"pianse l'uomo in preda al terrore per essere poi riportato sul tetto incolume dal eroe "Su...Franklin St..."aggiunse per vedere gli eroi andare via verso il luogo dove Chat stava parlando con la madre al telefono.
"Sì mamma, è una mia compagna di classe...ora non sò cosa farne...La lascio andare o la spavento? I genitori noteranno la sua assenza..."disse senza maschera nè parrucca alla madre.
"Uccidila,e poi dai la colpa a Spider-Boy...così ti sarai liberato di due problemi."disse in maniera fredda"Trova un modo per ucciderla con qualcosa che ricoridi la sua ragnatela e strozzala."aggiunse al figlio.
"Mamma non posso farlo..."disse lui quasi spaventato.
"I deboli sono spaventati, e tu Adri non sei un debole vero?"chiese la donna al figlio.
"N-no mamma, non sono un debole, finirò il lavoro..."disse chiudendo la conversazione prima che la luce si spense e prese una radio"Goose...Goose ci sei? Che succede al generatore!"chiese non ricevendo risposta...Goose era nella neve a terra privo di sensi"Non può essere lui...l'ho visto prendersi un proiettile non può essere lui, non DEVE essere lui!"disse esasperato Chat prima che nel buio la scrivania della stanza volò contro la porta sbarrandola.
"Oh sì che sono io..."disse prendendo il braccio del criminale"Credevi che fosse facile buttarmi giù Chat Noir?"disse Alessio stringendo il polso della nemesi.
"IO TI HO VISTO ESSERE SPARATO!"
"Hai visto male...e poi sono un supereroe sarei tornato tre mesi dopo con un costume nuovo...o un sesso nuovo; Thor dice nulla?"chiese Alessio scherzando.
"IO TI ODIO COSÌ TANTO! SEI IL MALE DI...."disse lui venendo interroto da un pugno che lo spedì contro una vetrata"ORA BASTA!"urlò prendendo un telefono"FORS UCCIDILE TUTTE!"urlò ricevendo risposta subito dopo da un'altra voce.
"Mi dispiace ma Fors ha avuto da fare..."disse Kitty seduta sulla scrivania con le chiavi in una mano.
"Ok...cambio di piani. Ti uccido con le mie mani!"urlò saltandogli contro e strozzando Spider-Boy ficcando gli artigli nella carne.
"Ci credi proprio!?"disse rispedendolo una seconda volta contro la vetrata che si frantumò facendo uscire del sangue al criminale.
"Ti credi tosto!?"disse prendendo un bastone nuovo dalla cintura.
"E tu invece!? Sei un ragazzino che si diverte a giocare al Kingpin e dai a me del mostro! Hai idea di quante persone hai sulla coscienza?! Quante vite hai tolto per il tuo bene più grande!?"urlò iniziando un inseguimento sui tetti della città ricoperti di neve.
"Non mi interessa! La città mi ringrazierà un giorno!"urlò lanciando il bastone per fuggire usandolo come un rampino mentre Alessio era dietro di lui oscillando con le ragnatele portandolo su un tetto dove Chat era sparito.
"Okay Miraculous Chat Merd, basta nascondersi e fai l'uomo mostrando il minimo di virilità che il tuo costume non dà a vedere!"urlò mentre il nemico trasformò il suo bastone in una spada la cui lama era circondata da energia viola.
"Lo sai Spider-Tonto...ho imparato molto su di te...."disse muovendosi piano piano.
"Ah sì...e cosa esattamente?"chiese Alessio cercandolo.
"Che il tuo senso di ragno e facilmente contrastabbile da un pò di scienza...e senza sesto senso"disse mentre era ormai dietro di lui"Sei più facile da...UCCIDERE!"urlò prima che qualcosa fece cadere  la spada dalle mani di Chat Noir: una bomba a forma di zucca!"Goblin...perfetto, Urich ti odia quasi quanto ti odio io..."sorrise il criminale prima che un fumo verde uscì dalla zucca e Chat recuperò la spada per provare a infilzare di nuovo Ale, solo che questa volta la lama venne bloccata da una seconda lama proveniente da un'elsa a forma di pipistrello.
"Bello il coltello di Vibranio dal discount!"disse una voce gracchiante per poi ridere istericamente.
"CHI SEI?!" dissero i due notando un paio di occhi gialli nel fumo che avanzavano per mostrare un folletto diverso da quelli che erano conosciuti.

La testa era coperta da un cappuccio viola che mostrava un paio di orecchie su una maschera con degli occhi molto inarcati coperti da un paio di occhialetti tondi che portavano a una sorta di canotta viola con una bandoliera a "X" alla quali erano appese varie bombe zucche, le braccia erano scoperte mostrando una pella verde, l'avambraccio era coperta da due pezzi d'armature con sopra dei cannoni simili a quelli che avrebbe avuto l'armatura di Iron Man.
Scendendo alla vita si trovava una cintura con una fibbia a forma di zucca con varie tasche di varie dimensioni e forme e infine i pantaloni erano larghi e viola con due pezzi d'armatura dalle ginocchia in giù per poi terminare in due scarpe tipiche da folletto.
Ultima chicca era uno zaino  che sembrava un gargoyle.

"Oh io? Solo il tuo amichevole folletto di quartiere con una buona novella...sono tutto tranne che contro Spider-Boy!"disse agitando la sua lama che sprigionava scintille al contrario di quella di Urich al plasma.
"E perchè dovrebbe essere buona per me!?"disse Chat partendo alla carica e iniziare un duello di spada.
"Mai detto buona per te zuccone!"disse per poi lanciare due zucche ai piedi di Chat che si sciolsero in una poltiglia che incollò il felino.
"Ehy scusa se lo chiedo ma chiunque tu sia ti ringrazio!"disse Spider-Boy.
"Tranquillo! Ma ora pensiamo a questo animale!"disse pensando fosse finita la lotta ma Chat usò un'altra onda cinetica liberandosi"Oh beh mi sà che ci sarà da fare molto..."disse rinfoderando la spada e iniziare a tirare saette dalle dita come  faceva il Green Goblin originale per colpira un paio di volte Chat dando l'occassione a Spider-Boy di colpirlo alla faccia.
"BASTA!"urlò il criminale creando un'onda molto più potente delle precedenti che scagliò via Spider-Boy rompendo i suoi lancia ragnatela.
"Tranquillo, ci penso io a te Spider-Boy!" disse facendo staccare il suo zaino che si trasformò in una sorta di hoverboard salvando Alessio ma distraendo la vista da Chat Noir che era fuggito.
"Chat è fuggito!"urlò Ale furioso.
"Tranquillo, era senza armi...lo scontro la distrutto più di quanto tu possa immaginare!"disse lui ghignante.
"Grazie amico...ma come hai detto che ti chiami?"disse Spider-Boy sulla tavola.
"Torniamo da Kitty, parliamone con più calma."disse prendendo Alessio e trasportandolo dove la polizia era ormai arrivata a arrestare il complice di Chat, mentre il capitano lo vedeva portato via in manette.
"Fors è sempre stato un uomo con il suo metodo...ma aiutare dei criminali, questo mi disgusta."disse togliendosi gli occhiali per girarsi verso il trio"Grazie mille Spider-Boy, Kitty e...Goblin Boy?"domandò l'uomo.
"Oh no...io sono : Goblindbergh "
           
Sorrise il vigilante verde al poliziotto.
"Beh grazie di nuovo...io vedrò di chiamare i genitori di queste ragazze, sarà una lunga notte ragazzi..."disse lui.
"Veramente capitano posso facilitarle il lavoro..."disse il folletto mentre un pullman arrivò con i genitori delle vittime tutti ormai rassicurati dal rivedere le ragazze malnutrite ma vive.
"Come hai..."disse l'uomo stupito.
"Lo spiegherei volentieri ma non credo voglia sentire tutto lo spiegone tecnologico...."disse gesticolando con falsa modesita mentre Rosa notava che i suoi genitori erano gli unici non presenti.
"E lei?"puntò il poliziotto.
"Di lei mi occupo io..."disse Spider-Boy andando verso di lei e per offrirle la mano"Posso accompagnarla a casa?"chiese il giovane.
"Sì...grazie mille"disse lei abbracciando Alessio che iniziò a saltare di tetto in tetto non avendo più le sue ragnatele fino a portarla sul tetto di casa sua"Ora devo chiamare i miei amici...e informarli che sono salva."disse ancora scossa.
"Rosa..."disse Alessio ancora mascherato.
"Come sai il mio nome..."esclamò stupita mentre Spider-Boy levò la maschera davanti alla ragazza.
"Sono io Rosa..."disse Ale guardandola negli occhi"E mi dispiace per tutte le bugie che ti ho raccontato erano per...evitare robe del genere..."disse chinando la testa prima di essere abbracciato dalla ragazza.
"Sei uno stupido Alessio...uno stupido!"disse piangendo mentre Alessio lasciò l'abbraccio.
"Domani ne parleremo meglio...buona notte"disse Ale per baciarla sulla fronte e andare via prendendo il telefono e chiamare la sua collega Carly la quale si era addormentata sul divano .
"Alessio..."disse strofinandosi gli occhi"Stavo...lavorando, che succede?"chiese la ragazza.
"Ho uno scoop enorme! Non può aspettare!"urlò Alessio muovendosi.
"Che tipo di Scoop?"disse alzandosi.
"Sono quasi a casa tua, vedrai!"disse lui saltando sul tetto dove trovò Goblindbergh"Ehy...che ci fai tu qui?"disse Alessio guardnadolo prima di rivevere una scheda SD.
"Il nostro scontro contro Chatty...credo che a Carly interessi vedere di più!"disse lui.
"Come sai con chi lavoro?!" disse mettendosi sulla difensiva prima che il goblin si prese la maschera dalla faccia e la tolse rivelando di essere Tony Murray, il suo migliore amico"TONY!"urlò lui sorridendo e togliendosi la maschera.
"Sorpresa!"urlò lui"Che ne dici del mio costume amico?"disse mostrandosi completamente.
"SPAZIALE!"disse lui per poi ricevere un paio di vestiti civili"Vai e cambiati, non puoi farti vedere così..."disse lui mentre Alessio correva verso l'appartamento di Carly e iniziò a bussare.
"Allora...cos'è questo scoop?"disse lei per poi ricevere la micro SD che venne esaminata nei seguenti minuti.
Alla fine del video Alessio era accanto a Carly con un sorriso sbruffone e alzando un soppraciglio chiese alla collega.
"Allora che ne dici?"
"CHE L'ADORO!"disse abbracciando il ragazzo"Quindi è lui il nuovo boss che opera in segreto...sei stato grande! Chiamo Robbie per dirgli di preparare la prima pagina per domani!"disse afferrando il telefono"Sei un grande Ale!"disse baciandolo sulla guancia.
""pensò Alessio mentre veniva abbracciato dalla collega.

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Capitolo 20
*** Linea d'argento ***


CENTRAL PARK, THE MALL 

"Sia messo agli atti che le parole che vado a pronunciare non sono rivolte a tutte gli individui dotati di poteri ma solamente riguardo al soggetto noto come Spider-Boy..."annunciò una voce femminile alla folla radunata a Central Park con vari media il quale fotografavano e  filmavano la persona sul palco mentre la città era innevata"Il mio nome è Martha Demea De Siat ed io dico basta a Spider-Boy e al suo vigilantismo violento..."urlò riprendendo un pò il fiato"Spider-Boy non è altro che un criminale, peggio del veccho Spider-Man, e non lo definirei una minaccia ma un vero e proprio criminale, un terrorista che si occupa di fermare criminali i quali sono solo persone con gravi problemi, ai quali possiamo fornire loro cure necessarie per i loro problemi! Ma no, lui preferisce la violenza e proclamandosi giudice,giuria e boia facendo da leader ad altri due criminali come Black Kitty e Goblin Boy; da oggi farò sì che Spider-Boy venga braccato dalla Task Force comandata dalla Sable International, la quale avrà ogni mezzo necessario"disse mentre la mercenaria dalla chioma argentea si faceva avanti con capelli più corti e una soprabito bianco con le braccia dietro la schiena"Domande?"chiese la donna mentre la folla iniziava a proporle le domande.
"Io: Carly Burel del Daily Bugle, cosa la porta ad assumere una Task Force che si occupa di fermare o in altri casi, creare, delle rivolte o colpi di stato? E cosa la porta a vedere un vigilante come Spider-Boy, il quale ricordiamo pulisce e aiuta a riparare i danni di dove combatte, come un criminale di cui chiedere l'arresto?"domandò guardando Sable negli occhi.
"Beh signorina...Spider-Boy farà pur vendere il vostro quotidiano ma ricordiamoci tutti che lui è quello che distrugge posti per provare a fare l'eroe."rispose lei"E riguardo la signora Sabilnova, posso assicurarle che lei deve solo catturare Spider-Boy e consegnarlo alla giustizia, credo io abbia chiarito le sue domande"
"Certamente..."sorrise Carly mentre Alessio continuava a fare foto"Vieni Al, andiamocene...se ascolto ancora quella divento matta."aggiuse prendendo le chiavi della macchina.
"Beh siamo in due...la Sable contro Spider-Boy, ora il mio lavoro sarà davvero difficile..."commentò lui a denti stretti.
"Troverai un modo, lo fai sempre dopo tutto no?"
"Solo fortuna..."rispose con un sorrisetto beffardo il ragazzo.

Ad un tratto il telefono di Alessio iniziò a squillare mostrando la notifica di un messaggio da Rosa.

<"Ho bisogno di parlarti...vediamoci a casa mia.">lesse lui per poi guardare Carly"Lasciami qui, devo andare da una mia amica per fare i compiti."disse puntando il marciapiede e uscire dalla macchina
"Ciao Ale! Salutami tua madre!"urlò lei per poi tornare nel traffico salutata dal ragazzo.
<"Ok...devo solo arrivare da Rosa senza farmi vedere dalla polizia, semplice no?">pensò lui per andare a cambiarsi in un vicolo dove sentì dei rumori, due uomini in tuta sportiva stavano fermando una donna.
"Dacci quello che vogliamo e FORSE non ti farai del male"disse uno con il coltello sul petto della donna
"Vi prego ho dei bambini!"implorò lei.
"Ah, beh io ho un cane ma questo non mi ferma nel fare questo!"disse il secondo prima che una ragnatela l'afferò per poi ricevere un calcio da Alessio.
"Sapete, rapinare una donna è orribile ma addiritura fare battute così stupide?"affermò Alessio prendendo il coltello e tirandolo via per poi portare il criminale ancora in piedi e portarlo sul muro e appenderlo riprendendo la borsetta"Ecco a lei signorina!"sorrise da sotto la maschera per poi andare via con il suo zaino e iniziare a saltare verso casa di Rosa per bussare alla finestra.
"Sei arrivato, grazie..."disse lei.
"Perchè volevi vedermi?"chiese sussurando.
"Voglio chiederti scusa...non avrei immaginato che tu e Spider-Boy foste la stessa persona...da quanto tempo è così?"
"Circa un mese...è successo al museo... De Siat mi fece quello scherzo del ragno e ora...beh puoi vederlo tu stessa no? Il meraviglioso Bimbo Ragno."spiegò lui levandosi la maschera dal volto.
"Perchè non me l'hai mai detto...non ti fidavi di me?"domandò lei.
"Non, non mi fidavo di me stesso...tutto ciò che faccio mi porta a combattere persone che sicuramente ti avrebbero usato per arrivare a me, e non voglio che tu debba preocupparti per me...già in troppi lo fanno."disse in maniera sofferta il ragazzo.
"Tu ti puoi fidare di me...come io mi sono sempre fidate di te..."sorrise lei stringendogli la mano del suo amico il quale sorrise.
"Grazie Rosa..."sorrise lui prima di ricevere un messaggio"Devo andare..."disse rimettendosi la maschera per poi saltare via e inziando a fare Parkour fra i tetti delle auto.
"Centrale abbiamo un furto di diamanti su Union Square, usare cautela!"comunicò la radio della polizia dalla maschera di Alessio.

Intanto nel laboratorio di Hulio Alvarez, il genio della meccanica che ha creato gli armamenti di Spider-Boy, Goblindbergh e Black Kitty, il suo assistente Tony Murray stava controllando vari monitor mentre il proprietario si occupava del negozio di riparazioni "normali".

"Curioso...l'energia elettrica nella zona è davvero intensa...come si dovesse abbattere una tempesta...il meteo è grigio ma non sembra da temporale, forse qualcuno stà generando tutta questa energia, ma chi può essere?"si domandò lui curiosamente mentre Alessio aveva ormai raggiunto il quartiere dove elicotteri sorvolavano la zona dando la caccia al noto criminale Batroc il saltatore: nemico degli Avengers; il quale saltava con in mano una valigetta argentata in mano.
"Sciocchi! Nessuno può stare dietro a me! Il grande Batroc!"gongolò il Francese prima di essere colpito in faccia da Spider-Boy che si era dato lo slancio con la ragnatela che lo mandò a terra momentaneamente.
"Spider-Boy...finalmente ci vediamo faccia a faccia..."disse il criminale arricciandosi i baffi con un ghigno per poi ricevere un calcio in faccia"Ma sei pazzo! Non avevo finito insolente di un bambino!"urlò lui prima che una ragnatela lo colpisse in bocca coprendola.
"Tagliamo corto ok? Sai avrei ben altro da fare che dare la caccia ad uno come te per la città quindi per farla breve io di lego e la polizia ti porta dove deve portarti e io torno a farmi la mia vita, sai sono ricercato quindi..."disse Alessio legandolo per poi portarselo vicino e mandarlo K.O con un pugno e recuperare la valigia contenente la refurtiva mentre un elicottero della polizia lo puntava Alessio sollevò la valigetta.
"Ci ho pensato io! Vai tranquì!"urlò lui sorridente prima di essere quasi sparato , solo un colpo d'avvertimento"Oh cavolo..."
"Sdraiati e lascia la refurtiva!"urlò un poliziotto dal veivolo.
"Ma io sono dalla vostra parte!"urlò lui per poi sdraiarsi a terra mentre degli agenti scendevano dal veivolo, il loro aspetto era diverso, erano dotati di una corazza bianca con una 'S' argentata sul petto"Cosa siete degli Stormtrooper in esilio su questo pianeta?"domandò lui.
"Silenzio, ispezionatelo!"ordinò indicandolo.
"Per favore sii delicato...sono sensibile sul mio intimo..."disse in falsetto per poi usare le braccia per portarsi sopra di loro e legargli le mani con le ragnatele"Spider-Boy vince, BYE!"urlò lanciandosi via.
"Comando, il bersaglio SB 01 è fuggitto alla cattura...è più furbo di quanto sembri."comunicò il soldato al quartier generale"Iniziamo l'inseguimento!"urlò premendo un bottone sul braccio che attivò uno zaino Jet e insegure il ragazzo.
"Oh mamma."esclamò lui guardando che gli erano alle calcagne"Sicuri che non avete sbagliato bersaglio con il ragno del New Jersey? Sai ci somigliamo tutti e sapete no..."gesticolò lui su un palo della luce.
"Fermo dove sei e fatti catturare vivo!"urlò puntando un cannone sul avambraccio.
"Mhh sai è un punto di vista valido ma io ne ho uno migliore: io scappo e voi mi lasciate in pace!"urlò correndo sul muro a gran velocità venendo inseguito dagli agenti.
"Wow  quei cosi sono una forza, appena vi stendo me ne frego uno, deciso!"sorrise lui per poi aumentare la velocità e poi una volta raggiunta la cima scendere in picchiata contro il suolo mentre dal comando Silver Sable guardava il ragazzo precipitarsi
"Salvatelo! Ora!"ordinò lei mentre i soldati si gettavano a prenderlo credendo avesse perso i sensi.
"Portiamolo a terra!"urlò il comandante prima che Spider-Boy l'afferasse e aprisse gli occhi.
"Scherzetto!"urlo per poi sparare una ragnatela al Jet Pack e appenderlo ai vetri di un palazzo e avvicinarsi al casco che aveva una ricetrasmitente interna"Permetti..."disse lui prendendogli il congegno e metterselo sotto la maschera e iniziare la corsa.
"Ciao, qui Spider- Boy con chi parlo?"chiese lui per poi ricevere la risposta di una voce femminile: calda, lieve ma autoritaria con uno spiccato accento europeo.
"Lascia quel congegno...ORA!"disse la mercenaria.
"Wow bambola hai una gran voce!"esclamò schivando un proiettile.
"Ascoltami ragazzo, sei ancora piccolo e quindi non voglio farti male, ma se continui a trattarmi così allora sono guai per te, arrenditi..."intimò lei.
"Wow, senti bella stò solo facendo il mio lavoro non pagato come ogni New Yorkese che si rispetti! Chiedo troppo forse!"urlò con una voce ironica.
"Ok..."disse tagliando la comunicazione.
"Che simpaticona..."commentò lui per poi schivare una bomba simile a una granata di goblin ma più tencologica.
"Sei nostro!"urlarono lanciando delle granate che lo inseguivano come se fossero dei missili a ricerca termica.
"Sai...sono davvero lusingato di tutti questi sforzi solo per me ma così andiamo nello stalking!"commentò cercando di calmare la tensionepensò lui mentre aumentava la velocità delle ragnatele portandosi su un palazzo in costruzione sopra una gru guardandosi intorno le bombe continuavano a seguirlo.
"Ok, sono morto a meno che non mi crescano le ali..."sospirò lui per poi iniziare a prepare un salto reggendosi alla cima della gru"Ah beh morirò..."sussurò lui per poi spiccare un salto enorme, almeno 90 mentri in più dalla gru con un totale di 140 metri di distanza dal suolo mentre le bombe esplosero.
"Il bersaglio è in cielo! Ripeto il  bersaglio è in cielo!"urlò il comandante della squadra Sable
"Come sarebbe a dire in cielo!? Sà volare!?"urlò la mercenaria al suo uomo.
"No ma salta tanto in alto e stà per cadere!"rispose il soldato.
Alessio era in caduta libera verso il terreno, andava più veloce di quanto avesse potuto pensare.
"Ripensandoci non è stato molto furbo come scelta..."disse lui"Se sparo una ragnatela mi spezzo un braccio sicuro, beh sembra che sia finita..."ammise lui guardando il suolo che si avvicinava per poi essere preso da Silk la quale, dondolando,era riuscita a prendere il ragazzo.
"Silk! MIO EROE!" urlò lui guardandola"Ma allora è vero che mi vuoi bene!"esclamò.
"Non ti ci abituare troppo."sorrise lei per poi poggiare il ragazzo su un tetto venendo raggiunti dalla Sable international i quali accerchiarono i due eroi.
"Donna lascia il perimetro o saremo costretti ad aprire il fuoco anche su di te!"urlò uno degli agenti.

Silk guardò gli agenti e urlò

"Non provateci nemmeno! Questo qui è il mio pupillo, toccate lui e lo SHIELD vi caccia dalla città!"esclamò lei.
"Levati!"urlò l'agente Sable prima di ritrovarsi Spider-Boy sulla testa che si mise a fuggire da loro per difendere Silk
"Ehy SturmTruppa! Volete farmi la grana, beh io sono qui!"provocò lui su un palo della luce per poi partire via tra i palazzi.
"Prendetelo! Che non ci sfugga di nuovo!"ordinò il loro capo mettendosi alle costole di Spider-Boy e sparandogli con i loro fucili.
"Non solo vi vestite come gli StormTrooper..."disse saltando via"Ma avete la stessa mira orrida...c'è per caso un corso per scagnozzi sena talento che si frequenta?"domandò appeso a una vetrata mentre Silk si era gettata dietro la Sable per afferarli e appenderli al muro facendo rimanere solo uno di loro in piedi.
"Sai, credo che se non foste occupati a darmi la caccia io e voi potremmo essere amici, ma visto che mi date la caccia..."disse per poi gettarsi e sbatterlo a terra e rubargli il casco"Che figata! Ti spiace se lo prendo amico?"chiese al sergente appicicato al terreno.
"Ridammelo! Non è un giocattolo, è un'attrezzatura delicata!"urlò prima di essere fermato da una ragnatela in bocca di Alessio che saltò su una trave per provarsi il casco il quale attivò una schermata"Chiamata Q.G?"chiese curioso per poi attivare un ologramma di Sable.
"Così ha sconfitto i miei uomini..."disse guardandolo provare il casco come un giocattolo.
"Beh sì non è stato difficile..."si vantò lui felice con gli occhi che mostravano allegria"Posso tenermi il casco da Trooper?"chiese guardandola.
"Casco da che?"urlò confusa.
"Da trooper...Storm Trooper...presente? Star Wars, la saga di fantascienza più famosa di sempre..."spiegò ricevendo solo uno sguardo freddo"Sei una lagna..."commentò lui.
"Sono una guerriera, e sappi che stai giocando ad un..."stava per finire ma Alessio la fermò anticipandola.
"Gioco pericoloso? Beh sì è quello che faccio come Spider-Tipo...ma comunque te lo restituisco...tranquilla!"sorrise lui.
"Sei un piccolo e irritante..."
"Kzz! Kzz!"iniziò a fare rumori con la bocca"Cacchio la linea è davvero uno schfo qui Saby...non riesco a...kzzz...sentirti!"sorrise lui"Parla...kzz...più forte!"chiese lui.
"Se ti farai male sarà solo colpa tua..."minacciò lei chiudendo la comunicazione mentre Alessio lanciò via l'elmetto del soldato.
"Oh che personcina amabile..."commentò lui per poi oscillare verso casa di Cathy e cambiarsi scendendo.
"Ehy Ale, come stai!?"urlò agitata per la sua salute
"Beh al solito, sono stato quasi ucciso, di nuovo, e non sono neanche le 18.00 quindi...tutto bene dai!"sorrise lui"Sembra che la Sable stia cercando non solo me ma voi..."spiegò lui.
"Tranquillo..."la ragazza poggiò la mano sulla sua spalla"Hai combattuto di peggio...I Garcia, Shocker,Klaw e altra gente anche peggiore! Tu sei meglio di lei, ed io sarò in grado di cavarmela, per Tony...beh diciamo che vedrò di stargli vicino...molto vicino"commentò l'inesperienza del ragazzo.
"Cat, cosa farei senza di te?"chiese lui sorridendo.
"Niente di niente!"ghignò lei baciandogli la guancia.
 
LABORATORI DE SIAT TECH.

"Allora Miss Jafrey...siamo pronti?"domandò Adrien levandosi la maglietta mentre la scienziata Sajani Jeffrey mentre analizzava dei dati.
"Credo di sì, ma suggerisco altri test..."disse lei prima di essere interrotta dalla Dottoressa Tramma.
"Non le dia retta...siamo pronti, grazie alla formula del incrementatore di potenzialità creata da suo padre e alcuni degli appunti originali del Green Goblin sono sicura che il mio esperimento andrà perfettamente..."sorrise mentre una capsula si apriva e una barella uscì fuori.
"Bene..."aggiunse Chat stendendosi sulla barella per essere legato e preparato a entrare nella cabina"Ha inizio la nuova fase della specie umana...come volevi tu padre...ma io sarò migliore...sarò superiore"pensò mentre la cabina iniziava a riempirsi di due gas: uno nero/viola e l'altro verde.
"Siamo certi che sopravviverà...ricordiamoci che è lui che paga gli assegni..."domandò più preoccupata per i soldi che per la vita del ragazzo.
"Funzionerà..."sorrise lei per poi vedere De Siat contorcersi nella cabina e urlare per poi smettere mentre i filtri pulivano l'aria della cabina.
"L'abbiamo ucciso...ca**o!Ca**o!" commentò la ragazza Indiana per poi vedere che il ragazzo iniziò a muoversi e liberarsi dalla barella rompendo le cinghie metalliche.
"Bene...mi sento molto meglio adesso...credo che adesso siamo pari Spider-Boy"commentò per poi tirare un pugno ad un muro che si distrusse,

(FINALMENTE! Sono tornato, ho avuto vari problemi...ma adesso sono tornato e sarò più costante.
Il capitolo è un pò corto ma tranquilli, il prossimo prometto che non deluderà...almeno spero!)

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Capitolo 21
*** Forza vera ***


 "Non posso farcela!"urlò Alessio il quale saltava da tetto a tetto ansimando"Devo riuscirci!"urlò determinato lui prima di gettarsi e afferare la sua preda per atterrare con una capriola"Preso!"urlò per mostrare un piccione bianco ad una coppia e una bambina.
"Grazie Spider-Boy! Amalia ama Howard non saprebbe cosa fare senza lui! Ogni persona che dice che la De Siat ha ragione è un idiota!"disse l'uomo grasso e calvo.
"Di nulla signor Cyrus ho solo fatto il mio dovere, buona gionata!"disse per poi oscillare via sulla Upper East Side e afferrando il suo zaino da un palo essendo la scuola iniziata da mezz'ora.
"Non è una giornata di Alessio Marino se non si fà tardi a scuola...perfetto!"sospirò lui per poi saltare su un treno in corsa"La Sable mi vuole, la città mi vede come la reincarnazione di Attila e il lavoro al Bugle è diventato difficile essendo le persone spaventate da me...cioè non tutte ovviamente."disse tra sè e sè notando la famiglia per poi gettarsi vicino ad un vicolo tra una rosticceria e una ferramenta e cambiarsi d'abito nei panni di Alessio per entrare  dal tetto furtivo.
"Ce l'hai un pass per il corridoio biondino~"chiese Cat appoggiata agli armadietti sorprendendo Alessio.
"Sei davvero astuta come un gatto vedo..."rispose con un sorrisetto Alessio.
"E tu sei davvero furtivo come un ragno."rise lei guardando il ragazzo"Com'è andata con la caccia al piccione oggi?"domandò mentre andavano verso la prossima classe: di scienze, essendo la scuola riuscita a trovare un sostituto.
"Beh hanno provato a spararmi due o tre volte...stanno allestendo degli avamposti, sembra un campo di battaglia là fuori..."bisbigliò Ale alla ragazza.
"L'ho notato... mi hanno bloccata mentre venivo qui."disse lei.
"Hanno trovato il costume!?"esclamò Alessio.
"No...oggi per fortuna non l'avevo portato con me..."rispose prima che arrivasse Tony, Julia, Rosa e Diego.
"Cavolo! Questi Sable sono una rottura! Mi hanno preso il mio cappello nuovo..."disse lamentandosi.
"A me invece la maglietta tema Spider-Boy..."aggiunse Rosa timidamente.
"A me invece hanno preso un videogioco con Spider-Boy! Che stron*i quei teste di secchio...hanno messo delle guardie agli ingressi."grignò Julia
"Perchè mai dovrebbero farlo?"chiese Alessio.
"La Sable crede che Spider-Boy, Goblinbergh e Kitty siano degli studenti della scuola...La Sablnova vuole che ogni studente venga sottoposto ad una  perquisizione e chiunque verrà sorpreso con merce raffigurante 'il nemico' verrà sequestrata...dice che è l'unico modo per promuovere la libertà e la sicurezza..."spiegò Tony al suo migliore amico .
"Libertà dici..."osservò Alessio vedendo gli studenti che dovevano essere perquisiti dagli Agenti Sable"Questa non è libertà Tony...questa è paura."disse Ale.
"Noi non possiamo farci nulla..."disse Julia"Fin quando non avranno chi cercano andrà così...sù andiamo in classe."aggiunse mentre si dirigevano nella classe.
"Dicono che questo professore è un genio vero e proprio, ex impiegato Stark!"squittì Rosa felicissima di riprendere a fare scienze, materia che amava.
"Beh spero sia intelligente..."commentò Alessio mentre si sedeva sul banco.
"Beh questo dovete dirlo voi ragazzi!"sorrise un uomo entrando dalla porta un uomo con capelli ricci e castani e una barbetta sul mento, sul naso aveva un paio di occhiali rossi spessi"Mi presento ragazzi...il mio nome è: Johnatan Davis e sarò lieto di essere il vostro professore di Scienze e lasciate che vi introduca una nuova alunna...Melissa Davids: mia figlia!"sorrise mentre una ragazza con capelli castani chiari degli occhiali rossi come il padre ma tondi di montatura, vestita con un gilet rosso , un paio di pantaloni bianchi e scarpe marroni era molto bella. tutti i maschi la notarono, Tony sopratutto.
urlò nella sua mente mentre la ragazza sorrideva timidamente
"Salve a tutti...mi chiamo Melissa e spero che diventeremo amici!" sorrise lei.
"Bene tesoro, siediti vicino a quel ragazzo dai capelli rossi laggiù..."disse lui indicando Tony il quale si alzò urlando.
"VAÌ!!!!"urlò alzando le braccia per poi risedersi"Volevo dire...siediti pure qui...."commentò arrossendo mentre la classe rideva e la ragazza si sedeva vicino a lui.
"Piacere Tony Walsh Murray,perchè ho detto il mio secondo nome..."si presentò lui facendo ridere la ragazza che si calmò per poi rispondere.
"Credo tu conosca già il mio nome..."disse lei.
"Spero ti troverai bene..."
"Anch'io, sopratutto se sono tutti divertenti come te!"sorrise lei"Senti...è normale che i corrridoi siano sorvegliati da soldati?"domandò
"Beh sono alla ricerca di un gruppo di eroi: Spider-Boy, Black Kitty e il loro leader Goblindbergh..."spiegava Tony mentre Alessio e Cat si guardavano dal loro banco, dietro quello di Tony.
"Leader? Lui..."sussurò Cat
"Poi non abbiamo un gruppo, non credo lo avremo mai..."disse sottovoce.

Intanto Melissa sorrideva parlando con Tony, i due stavano legando.

"Wow, dev'essere bello vivere in una città di eroi...e immagina essere uno di loro, volare, oscillare, saltare di tetto in tetto e aiutare le persone..."sorrise sognante.
"Già...dev'essere bello...."
"Su ragazzi, iniziamo la lezione!"disse l'uomo"Sapete qual'è il bello della scienza...infinite possibilità, come ci ha mostrato Stark o Banner...la scienza può aiutarci a salvare delle vite...che noi lo vogliamo o no...come, appunto, nel caso del Dottor Banner che adesso conoscerete come Hulk...quindi in sintesi: ogni eroe è uno scienziato in un certo senso...che lo voglia o no, a meno che non sia un dio nordico di due mentri o più con un martello magico! Ma del resto avete capito no?"sorrise lui"Portate un temo sul vostro eroe preferito e spiegatelo scientificamente magari! Due settimane di tempo e ora iniziamo la lezione, aprite il libro pagina 105 e 106..."disse lui iniziando la lezione.
Ore dopo a mensa Alessio era insieme ai suoi amici sedendosi al solito tavolo, ma stavolta delle guardie Sable erano in giro a controllare i ragazzi.
"Se ci vogliono costirngere a mangiare il cibo della pensa credo abbiano raggiunto il loro obbiettivo...Dio questi tizi sono inquetanti, stanno lì a osservarci mangiare con armi puntate...ma è legale tutto questo?"chiese Julia con la forchetta in mano.
"Purtroppo sì, la madre di De Siat li ha pagati per rendere la scuola sicura per suo figlio...nonostante non bvenga da settimane quello..."rispose Tony.
"E hanno anche chiuso il campo da calcio...il coach darà di matto..."aggiunse Diego prima di sentire delle urla da parte di Danny Cobert il quale era stato bloccato da degli agenti Sable avendo una maglia con il simbolo di Spider-Boy.
"Togliti quella maglietta...non è permesso portare quel logo qui!"ordinò il soldato.
"Non ci penso proprio amico! È l'unica che ho poi, volete che vada a torso nudo?!"urlò lui avvicinadosi.
"Fermo dove sei o siamo obbligati a usare i taser moccioso..."intimò l'agente.
"Fascisa del ca**o! Io la maglia non la tolgo capito!? Questo è il simbolo di un VERO eroe al contrario di quella che vi dà gli ordini!"disse spingendolo provocando l'ira dell'agente Sable il quale provò a colpirlo con il taser prima di ricevere un pugno in faccia dal ragazzo che gli ruppe leggermente il casco.
"Piccolo bastardo!"urlò prendendolo dalla maglietta prima che il preside Lancer entrò e spinse il Sable via dal ragazzo.
"NON nella MIA scuola! Capito idioti? Non mi interessa quanto la signora De Siat vi paghi, questa scuola è mia e non tollero che si minacci uno dei miei ragazzi!"indicò lui.
"Noi siamo qui per ordini!"urlò lui.
"Non più!"urlò il preside agli agenti.
I ragazzi si diressero verso l'ultima ora, l'ora del professor Coulson, l'agente dello Shield che osservava i ragazzi a scuola, Alessio doveva prendere i libri quando si ritrovò l'armadietto ricoperto di vernice con scirtto.
 
     NON MERITI NIENTE!!!

Alessio sbuffò all'inizio e alzò gli occhi al cielo.

"Wow...qualcuno ha usato davvero tanta vernice qui..."commentò Tony"Chi sarà il beot, cioè molti potrebbero esserlo ma chi?"chiese lui
"Vado a prendere un secchio, vai in classe Tony..."disse dirigendosi verso il magazzino del bidello pulire il macello e correre in classe dove il prof lo guardò in faccia appena entrato.
"Benvenuto Marino, gentile vedere che sei passato a trovarci..."
"Scusi prof ma ho dovuto pulire il mio armadietto...mi dispiace molte..."si scusò lui.
"Non ti agitare, basta solo che mi consegni il tema..."disse posando il libro.
"Tema...certo il tema che dovevo portare, quel tema..."sorrise Alessio"Quale tema?"
"Il significato del eroismo, il tema che diedi la settimana scorsa; non se lo è dimenticato vero?"chiese il prof al ragazzo.
"Beh potrei dire così ma non amo mentire quindi le dico la verità: non sapevo nemmeno esistesse se la fà sentire meglio..."si scusò lui.
"Che spiritoso...due giorni o chiamerò sua madre..."intimò lui al ragazzo.
"Come hai fatto a scordarlo...era di una settimana fà!"sorrise Julia
"Ho avuto da fare ultimamente..."
"Cat e Ale sotto il pino.."canticchiò lei.
"No! Zitta Julia ti prego..."arrossì lui per poi guardare avanti"Ho avuto da lavorare..."
"La tua vita sembra una seria di incidenti ferroviari...orribile ma allo stesso tempo impossibile da guardare..."commentò lei.
Alessio trascorse l'ora normalmente, ma era stanco e decise di lasciare Tony, il quale andava verso il 10: il molo "segreto" in cui lui e Ale passavano il tempo insieme.
"Scusami fratello...sono esausto oggi...e devo recuperare quel tema in due giorni..."disse lui con tono stanco mentre si muoveva verso la fermata del Bus e Tony andava in skate verso il porto prima che qualcosa attirasse la sua attenzione facendolo frenare immediatamente.
"Che cosa succede...Sable qui, al porto..."sussurò lui per prendere il celluare e iniziare a filmare la zona; erano almeno una decina di agenti, varie casse con il logo di De Siat,la Dottoressa Tramma, la Sablinova e ovviamente la signora De Siat in persona.
"Fate piano voi idioti, questa attrezzatura vale molto più di voi..."criticò la dottoressa con sguardo serio mentre gli agenti lavoravano sotto gli occhi del loro capo la quale sentì un rumore sospetto dietro varie casse, era Tony che aveva fatto cadere varie attrezzature e soffocava le urla.
"Cos'è stato..."disse girandosi.
"Sarà un topo..."rispose la criminale coreana.
"Un topo..."disse caricando la pistola e andando verso la fonte del rumore"Continuate...vado a vedere cos'è stato."ordinò mentre Tony sentiva i suoi passi.
deglutì pensando e poi iniziare e sentire che stava ormai dietro l'angolo di un container.
"ESCI FUORI O APRO IL FUOCO!"intimò lei mentre dal ombra uscì Tony con in mano lo skate.
"SCUSI! Mi eraNO...scivolate le chiabi...e dovevo riprenderle..."disse sudando innervositò dalle pistole della donna che continuava a tenerlo sotto tiro.
"Come ti chiami..."chiese lei.
"T-Tony...Tony Murray signora...senta mi dispiace ma dovevo solo prendere le chiavi..."disse prima che la pistola fosse DAVVERO vicina al lui.
"Zitto..."disse avvicinadosi"Vattene...a...casa. Ci siamo intesi ragazzo...annuiscì se hai capito..."domandò mentre il ragazzo scosse la testa terrorizato"Bene...e se rivedo la tua faccia stai certo che me la ricorderò...e sai perchè?"
"P-Perchè lei ha buon gusto..."sorrise nervosamente
"Perchè io mi ricordo bene di un codardo...ora a casa..."intimò lei mentre Tony corse via e andò quatto quatto verso il dieci.
"OHCA**O!OHDIO! Quella...ha problemi seri!"urlò lui tremando mentre prendeva ciò che pareva un pipistrello e un tablet a cui era stata applicata una zucca di Halloween"Ok...vediamo se funziona il nuovo gadget..."disse mentre dallo zaino uscì una sorta di pipistrello robotico"Bene GobDron online...andiamo a vedere meglio..."disse telecomandado il robot verso la zona precedente e notare una nave che veniva caricata"Ora,,,che cosa ha dentro quelle casse la Sable.."disse attivando la visione a raggi X"Hmm...che cosa sono...armi... e altra roba...devo capire che faranno..."

Tony osservava mentre la De Siat guardò la nave pronta a partire verso un edificio in mare aperto, il RAFT, la prigione di massima sicurezza di  tutti i supercriminali peggiori mai affrontati dai super eroi.

"Raft...non posso segurli con il drone, ha una portata minore...ma devo avvertire Alessio...potrebbe organizzare un'evasione, ma a che scopo..."pensò lui mentre la nave partiva verso il carcere.

POCHI MINUTI DOPO IN UNA CELLA DI RYKER.

"Mi hai umiliato...mi hai fatto perdere ogni cosa! IL MIO LAVORO, LA MIA FAMIGLIA E TUTTI I SOLDI CHE ERO RIUSCITO A GUADAGNARE CON IL LAVORO DI UNA VITA!"urlò una figura che tirava sù dei pesi nella sua cella, il puro era con varie ammaccature dovute dai pugni tirati e sul pavimento vari giornali con Spider-Boy in copertina.
"ORA LORO PAGANO PER LE TUE COLPE DANNATO MOCCIOSO!"urlò lui alzandosi dalla sbarra per strappare il giornale in pezzi, era una figura muscolosa, piena di graffi e dei capelli rossicci in testa, l'agente Duncan Fors! Era in collaborazione con Chat Noir prima che Spider-Boy e Black Kitty lo fermassero bloccando il giro di giovani ragazze desitnate alla prostituzione tra cui era finita Rosa che doveva essere "Preparata" alle strade.
"Ma giuro che ti ucciderò ragnaccio! E sarai solo un ricordo per me e per la mia famiglia, dovessi metterci tutta la vita!"urlò l'uomo prima che la cella venne aperta da un poliziotto.
"Fors, seguimi con le buone, sei libero..." lo informò lui prima che Fors uscisse"Seguimi!"ordinò per portarlo verso l'ascensore, in un vecchio Tunnel che collegava la città alla prigione, era stato pensato come modo per portare i viveri ma ormai era in disuso.
"Dove siamo..."grugnì l'ex poliziotto sospettoso.
"In uno dei vecchi Tunnel che collega Ryker alla città...ma adesso diciamo che è più che altro un laboratorio per degli esperimenti..."disse una voce da un microfono.
"Uhh...esperimenti"disse incuriosito questa volta.
"Sì, salve signor Fors..."Sorrise la signora De Siat"Credo che lei sappia chi sia io, saltiamo i convenevoli...Ho bisogno di lei."chiese lei"Per una missione speciale contro il suo nemico: Spider-Boy, colui che la umiliò..."
"Continui signora..."disse interessato.
"Io le darò la libertà e i mezzi, e lei ucciderà Spider-Boy per me."
"Mezzi, quali mezzi..."chiese avvicinandosi.
"Lasci che la mia collega le spieghi mentre entriamo nel laboratorio..."disse aprendo una porta con una sorta di schermata protettiva da un lato, dove entrò la donna "Entrì dentro quella cabina per favore..."
"La tuta che le daremo sarà in grado di rendere il suo corpo più grosso, più massiccio, resistente e aumenteremo la sua forza così sarà in grado di sollevare ben quarante tonnelate la potenzieremo grazie al nuovo sangue di Hydra per darle questa forza, ma l'avvisò una volta che la tuta sarà inserita non potremmo più toglierla dal suo corpo ma sarà in grado di riportarla alle sue dimenzioni standard..."Spiegò la dottoressa mentre una scudo si erigeva nella cabina la Sable era sciettica.
"Sono stati fatti abbastanza Test..."chiese lei
"È questo il test signora Sable...proceda Tramma."ordinò mentre la scienziata attivò un macchinario che iniziò a rendere l'eletriccità instabile nel penitenziario.
"AHHHH!!!"urlava Fors mentre al suo corpo veniva fusa una corazza che semprava una tuta aderente grigia"CONTINUATE!!!!!!!! DI PIÙÙÙ!!!!!"urlava in maniera animalesca mentre la corazza si univa al corpo e il dispositivo di stoccaggio per lo steroide venva impiantato nel braccio.
"Perchè il suo aspetto mi è familiare..."commentò la mercenaria.
"Beh credevo che servisse un potenziamento, i primi due modelli erano...difettosi. Questo non dovrebbe avere problemi..."sorrise mentre le luci ritornarono a funzionare e la camera del Test era di nuovo visibile.
"Signor Fors...si sente bene?"chiese la De Siat entrando nella camera dove ormai il poliziotto era totalmente cambiato: la sua altezza e ampiezza erano aumentate in maniera considerevole, era almeno due metri e cinquanta di altezza, la musculatura era diventata disumana ad ogni livello, umano e non, ma ciò che lo rendeva diverso era un'armatura enorme modellata come una bestia, come un rinoceronte.
Gli occhi del casco erano rossi luminosi e il corno era grosso e appuntito , pronto per uccidere.
"Mai sentito meglio signora..."disse vedendosi allo speccio"Ma Duncan Fors è morto...sì Spider-Boy l'ha ucciso tempo fà. ORA C'É SOLO RHINO!!! IL NUOVO RHINO!" urlò  uscendo dalla camera del test con un colpo di testa.
"Bene...ora si ricordi che vogliamo che Spider-Boy sia preso dalla Sable in maniera pulita quindi non deve..."
"ZITTA! NESSUNO MI DARÀ PIÙ ORDINI!"urlò "Non sono più uno sbirro e non sarò un burattinio, da oggi farò ciò che voglio. Ad iniziare da Spider-Boy!"Urlò caricando verso il tunnel che lo avrebbe portato in città, alla sua velocità disumana non ci avrebbe messo più di 5 minuti
"Non ha accennato alla micro capsula che mi ha fatto mettere nel collo in caso non ci serva?"chiese la scienziata.
"Perchè rovinare la sorpresa. Quando non mi servirà più me ne libererò..."spiegò lei fredda mentre il bestione si dirigeva verso l'altra parte del tunnel, che era collegata esattamente ad un cantiere navale, la botola era ora coperta con dei tubi molto pesanti ma non troppo per il nuovo Rhino infatti liberò l'entrata con un pugno per poi uscire dalla botola.
"DATEMI SPIDER-BOY!!!!"urlò lanciando una cassa contro degli operai.
"Cos'è quello!?"urlò il capo dei lavori.
"Ho detto...CHE VOGLIO SPIDER-BOY!!!"urlò tirando un pugno a terra e iniziare a caricare verso le persone nella zona colpendo container e attrezzi.

Intanto Alessio era impegnato a servire i tavoli del ristorante di sua madre quando un boato e un terremoto iniziarono a far scuotere la terra.

"Un terremoto..."disse Ale impedendo che un pezzo di intonaco colpisse una donna in cinta.
"GRAZIE! GRAZIE RAGAZZO!"disse spaventata mentre sua madre era confusa.
"Che succede qui!"esclamò prima che Chintia la portò sotto ad un tavolo ma le scosse si fermarono e la TV riprese a funzionare per trasmettere un servizio del Bugle con Carly vicino al cantiere.
"Qui è Carly Burel del Daily Bugle! Mi trovo in un cantiere navale vicino al porto dove quello che possiamo definire come un nuovo Rhino stà causando il caos in città! Il criminale ha urlato che vuole Spider-Boy e unicamente Spider-Boy e ucciderà gli ostaggi se ogni altro eroe o agente federale si presenterà qui, il conto alla rovescia è di...!!"urlò prima che una cassa venne tirata vicino a lei"OHDIO!!!"urlò scansandosi  all'ultimo secondo.
"CINQUE MINUTI!!! Vieni o la prima a morire sotto il mio piede sarà prorpio la giornalista quattr'occhi!Tick Toc Tick Toc insetto..."intimò afferrando la telecamera per poi spaccarla con le mani nude, Alessio guardava la TV e appena sentita la notizia corse in camera sua per cambiarsi nel costume non curante della pioggia o del fatto che qualcuno lo potesse scoprire.
"Rhino è qui! Ha rapito Carly! Ma perchè vuole me e non Spider-Man, io non l'ho mai visto Rhino! Bah non importa! Devo fermarlo subito!"pensava ad alta voce saltando dai tetti mentre la pioggia cadeva sul costume e bagnava il ragazzo che aumentava la velocità per raggiungere la strada vicino al cantiere dove trovò gli occhiali di Carly ammaccati e la zona ridotta a pezzi: pali della luce storti, macchine a pezzie e altre macerie.
"Mio dio..."esclamò guardano verso il cantiere"Resisisti Carly, stò arrivando..."disse mettendo gli occhiali in tasca per poi oscilalre verso una gru dove gli ostaggi erano legati a un palo della luce che era stato usato come catena.
"Quindi...chi sei tu in realtà...sicuramente non Sytsevich sei americano vero?"chiese Carly con gli occhi verdi in mostra per via della mancanza degli occhiali, aveva ricevuto vari colpi ma era ancora viva.
"Stai zitta...o ti stacco quella testa."grugnì lui sedendosi su un container e aspettando.
"Hai problemi con un ragazzino, che virilità i cattivi della città..."commentò sarcastica mandando in bestia Fors il quale si avvicinò agli ostaggi con un camion che portava in mano.
"Hai finito di parlare ragazzina!"urlò prima di ricevere un tubo di cemento in faccia.
Spider-Boy scese dalla gru e si pose dietro il bestione con aria eroica e pronto a combattere il nemico.
"Perchè non ti metti contro uno della tua taglia bestione!?"chiese lui dando l'occassione agli ostaggi di fuggire essendo stato mandato a terra momentaneamente dalla botto subito per via di Alessio, ma Fors si rialzò togliendosi di dosso i resti.
"Non esiste nulla della mia taglia teppista!"urlò guardandolo faccia a faccia essendo rannichiato.
"Beh allora Alexy, perchè mi vuoi!"chiese prima di essere preso dalla testa e lanciato via.
"Quel Russo idiota! No lurido teppista non credo proprio..."disse lui mentre Alessio si riprendeva dalla botta.
"Quella voce...Fors, ma come?"disse ancora intontito dalla botta"Sei stato chiuso una settimana fà al Raft, come mai fuori...e che cos'è quel cambio di look!"disse schivando una serie di pugni per iniziare a sparare delle ragnatele per tentare di bloccarlo.
"Tu, e tutta colpa tua teppista! Guarda a cosa mi hai costretto a fare solo per ucciderti e avere la mia vendetta!"urlò strappando le ragnatele e lanciare dei barili contro il ragazzo che manteneva distanze.
"Perchè il rinoceronte...il toro era già preso, o forse avevano finito il cerbiatto? Ah capito! Volevi l'elefante per dare un senso a quella pancia che, se posso dire, è andata giù!"commentò provando a mostrare spavalderia  e continuando a legarlo.
"Scherza pure teppista..."disse mentre i fili si laceravano"Ma questa tuta mi rende forte, e questa corazza mi rende resistente! Sono quattro volte ciò che era il primo Rhino e presto ti pentirai di avermi tolto di mezzo dai miei affari!"disse afferrandogli la caviglia e lanciarlo su un container di faccia danneggiando il costume"E se non sarò io o i miei pugni stai pur certo che il mio nuovo corno ti renderà un colabrodo!"urlò tirandolo in aria per poi provare a infilzarlo in pancia ma colpendolo alla caviglia.
"Qual'è il motivo di tutto questo! In fondo hai avuto ciò che meritavi !"urlò Alessio tirandogli un calcio in faccia"Eri un poliziotto!AVEVI GIURATO DI PROTEGGERE E SERVIRE!"continuò gettandosi contro la faccia.
"Sì...proteggere e serivre i MIEI interessi, e Chat Noir mi fece una bella offerta ai tempi, ma ora credo che io possa lavorare per chiunque in questo cesso di città!"sorrise iniziando a stringerlo in una morsa, Alessio aveva la visuale sul tubo del Sangue di Hydra e fece due più due.
"Aspetta...ecco il motivo della forza inumana! Fors! Quella roba è tossica! Ti ucciderà se non la smetti!"urlò provando a aiutarlo.
"Stai scherzando!? Questa roba è magnifica, per una volta mi sento davvero vivo!"urlò iniziando a sbatterlo come un bambolotto di pezza su ogni superfice disponibile attorno a lui.
"Non è uno scherzo! Ti verrà un infarto se lo usi! Pensa a ciò che fai!"urlò colpendogli il casco della corazza"Non puoi essere così malato!"continuò lui.
"Quello malato qui sei tu, ma tranquillo ho una cura...LA MORTE!"urlò iniziando a calpestarlo"Come uno scarafaggio!"rise lui continuando.
"Allora...non ho...altra scelta!"urlò afferrando il piede e ribaltarlo di schiena. Alessio era pieno di lividi e sangue ma comunque decise di andare avanti nel combattimento per poi iniziare a tirargli un pugno sulla testa che ammaccò la corazza e dopo un terzo colpo il casco volò facendo vedere il volto del ex poliziotto; il tutto mentre la pioggia si faceva intensa.
"Che...come!?"urlò confuso per poi ricevere un  pugno sulla guancia e poi sui denti per essere poi legato da una ragnatela ai polsi"Non puoi essere così forte! SONO IO IL NUMERO UNO QUI! NON TU!"piagnucolò ricevendo vari colpì prima che Ale afferò il sistema di stoccaggio dello steroide e iniziò a strappare i tubi.
"NON TI FARÒ VINCERE!!!"urlò saltandogli sul collo e strappare a mani nude la corazza mentre lentamente il bestione diminuiva di dimensioni.
"Scollati...*ANF* Subito! Stupido..." disse iniziando a sbandare come fosse ubriaco provprovando a liberarsi del ragazzo.
"Cosa c'è Fors...sei stanco non è vero...beh lo sapevo, quella roba ti rende davvero debole alla fine...ma tranquillo non ho nemmeno finito con te!"urlò colpendogli il naso che iniziò a sanguinare mentre il passo di Fors era ormai instabile per poi cadere a terra.
"Beh...peccatto, attiviamo la capsula..."ordinò prima che il segnale della capsula si interruppè di colpo"Ha tolto l'esplosivo...Sable andate..."ordinò dando il via agli agenti della Task Force che iniziarono a circondare Alessio il quale aveva la testa mezza scoperta.
"ALLORA...DEVO FARE IL BIS!?"urlò Ale guardando gli agenti dove la Sable osservava dal suo elicottero"IO SONO QUI SE VOI VOLETE!!!"urlò guardando la Sable negli occhi la quale scese dal suo elicotter puntando le armi al ragazzo ma nemmeno il tempo di toccare quei grilletti che le armi cadderò dalle sue mani.
"Fermi immediatamente! O apriamo il fuoco!"urlò uno degli agenti SHIELD con un fucile in mano"Capito Saby...sono gli ordini di Nick Fury in persona, via dai piedi!"ordinò l'agente che altri non era che lo zio di Alessio con un casco in testa"E.O.F!"urlò facendo uscire dagli angoli gli agenti della Eyes of Fury: squadra guidata dallo zio di Ale.
"Ho ordini di portartlo in cella..."disse lei.
"No...no non hai nulla signorina, vedi io ho ordini dall'alto, mooooolto in alto fidati!"sorrise da sotto il casco.
"Dategli il ragazzo, portate il bestione con..."
"Nah nah...lui viene con noi, credo sia megli no Saby?"chiese ironico.
"ANDIAMO!"urlò la Sable nera di rabbia salendo su un APC e sgommando via.
"Bye bye Saby!"urlò lanciandole un bacio per togliere la maschera e prendere il ragazzo"Ehy bello sono io, sei un grande, lo hai battuto quello stron*o!"sorrise per poi essere portato via da degli elicotteri Shield mentre Carly osserva il tutto.
"Zio...mi sento davvero uno schifo...ma almeno ho fatto qualcosa di buono..."
"Come sempre ragazzo mio...come sempre!"sorrise mentre lo zio lo seguiva dentro il furgone medico metre lo zio lo confortava, fiero di suo nipote che aveva mostrato la sua forza, quella vera.

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Capitolo 22
*** Sto tornando! ***


FINALMENTE! Presto tornerò e con nuove storie, in anticipo vi dirò che proverò a continuare quelle vecchie e aggiungere una nuova Storia a tema Marvel

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