Spezzarsi per rinascere

di Irene9696
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** CAP.1 ***
Capitolo 2: *** CAP.2 ***
Capitolo 3: *** CAP.3 ***
Capitolo 4: *** CAP.4 ***
Capitolo 5: *** CAP.5 ***
Capitolo 6: *** CAP.6 ***
Capitolo 7: *** CAP7 ***



Capitolo 1
*** CAP.1 ***


Tutto quello che Jane ricorda al suo risveglio è uno sparo dopo essere caduta a terra nel edificio. Si guarda intorno rendendosi conto di trovarsi in un ospedale e trovando al suo fianco Maura. 

Il primo pensiero che viene in mente a Jane è del suo bambino. "Maura..il mio bambino?" Maura la guarda e con voce rotta "Jane mi dispiace tanto ma non c'è l'ha fatta..mi dispiace tanto".

Jane volta la testa dall'altra parte e con le lacrime agli occhi intima a Maura di uscire dalla stanza e di non voler ricevere nessuna visita. Quest'ultima dopo vani tentativi va via con un grande dolore addosso.

Passano diversi giorni e Jane torna a casa dall'ospedale, per giorni nessuno ha sue notizie, Maura tenta invano di chiamarla ma le sue chiamate non ricevono mai risposta. Angela tenta anche lei un'approccio più tranquillo, volendo rispettare la privacy e il dolore della figlia, ma dopo qualche giorno spazientita si presenta alla porta della figlia.

"Jane apri immediatamente la porta, non puoi andare avanti così", dopo che passano svariati minuti Angela inizia a bussare in modo sempre più insistente finché Jane non è costretta ad aprirle.

Quello che Angela vede dall'altra parte la fa bloccare sull'uscio della porta. Vede sua figlia dimagrita, occhiaie sotto gli occhi e uno sguardo perso nel vuoto. Dopo qualche secondo entra in casa e si siede accanto alla figlia. "Jane tesoro parla con me sono qui per aiutarti", "va via, voglio rimanere da sola". "Jane lascia che ti aiuti, io, Maura tutti vogliamo stare al tuo fianco..so che è una cosa difficile da affrontare ma non devi essere da sola in tutto questo".

Jane a queste parole scoppia in un pianto dirompente e si lascia andare all'abbraccio della madre. 

Dopo diversi minuti "Mamma sto così male, so che volete aiutarmi e io sbaglio allontanandovi tutti, ma non so che fare, non so come reagire a tutto questo. Ho allontanato tutti voi, ho allontanato Maura..oddio Maura, dopo quello che ho fatto non vorrà nemmeno più parlarmi". "Jane cara Maura capisce il tuo stato d'animo vedrai che appena le parlerai si risolverà tutto", "lo spero mamma". 

Dopo aver preparato una cena per la figlia e rincuorandola che le cose cambieranno, Angela lascia la figlia ai suoi pensieri. 

Il primo pensiero di Jane è quello di chiarire con Maura, le deve delle spiegazioni e con questo esce di casa, direzioni Beacon Hill. 

 

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Capitolo 2
*** CAP.2 ***


Jane arriva davanti casa di Maura alle 11.00 di sera, suona il campanello, sperando che Maura sia ancora sveglia. Dopo poco vede scendere Maura che le apre la porta e rimane sorpresa di trovarsi Jane davanti. 

"Posso entrare?" "Certo Jane..puoi sempre entrare lo sai".

Jane entra in casa e si dirigono in cucina, c'è un iniziale disagio tra le due spezzato dalle parole di Jane, " Mi dispiace!" "Come Jane?" "Scusa Maura non doveva uscire così ma è la verità..mi dispiace per tutto, per avverti allontanata, per non averti permesso di aiutarmi, per non aver risposto alle tue chiamate. So che ti ho fatto del male comportandomi così, ma non sapevo nemmeno io che fare".

"Jane sono stata così in pensiero per te, sto male per quello che è successo e soprattutto mi fa star male sapere che provi così tanto dolore". Jane nota gli occhi lucidi di Maura, si avvicina velocemente all'amica e l'abbraccia. Un'abbraccio che sa di vero, di affetto, uno di quelli che non sai di aver bisogno finché non c'è L hai. Entrambe non sanno quanto tempo sia passato quando si staccano, ma entrambe sanno che ne avevano bisogno, e dopo questo non hanno più bisogno di parole. Decidono di andare sul divano a guardare un po' di TV e come succede spesso si addormentano una tra le braccia dell'altra. 

Il mattino seguente la prima a svegliarsi è Maura che guarda Jane dormire, pensa subito quanto sia importante per lei Jane e quanto odia vederla soffrire. La sera prima avrebbe voluto dire tanto a Jane che anche lei soffre, perché sperava tanto che quel bambino potessero crescerlo insieme, si perché Maura ormai sa di provare di più per Jane che una semplice amicizia. Quando Jane le ha comunicato che era incinta del figlio di Casey, avrebbe voluto sparire, ha sentito un dolore tanto forte da voler solo scappare via. Quando poi la stessa Jane ha detto che non lo avrebbe cresciuto con lui ma da sola, si è sentita rinascere e in quel momento ha capito che avrebbe tanto voluto che quel bambino crescesse con Jane e lei. Non ha mai avuto il coraggio di confessare i suoi sentimenti a Jane, perché crede fermamente che questa non ricambi e anzi possa anche aver paura di un'eventuale relazione con una donna. 

Mentre attende il suo risveglio, Maura prepara la colazione e tra i fornelli le viene in mente un idea, una cosa di cui entrambe hanno bisogno in questo momento e decide subito di agire. Chiama il BPD e chiede 2 settimane di permesso per lei e Jane, ha intenzione di andare via per un po', per riuscire insieme a riprendersi da tutto questo. Adesso non resta altro che vedere come reagirà Jane alla notizia.

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Capitolo 3
*** CAP.3 ***


Tutto è pronto per la partenza la destinazione è ignota a Jane che tenta in tutte le maniere di estorcere informazioni a Maura. 

Dopo molte ore finalmente l'aereo atterra, recuperati i bagagli, usciti dall'aereoporto Jane si rende conto di dove sono, "Maura l'Italia davvero??" "Si Jane, sei contenta?" "si Maura non potevi farmi regalo migliore" risponde un'entusiasta Jane. 

Prendono un taxi che le porta nel centro di Milano, dove la famiglia Isles ha un attico proprio davanti al Duomo, con una vista spettacolare sulla piazza. 

"Jane cosa ne pensi se ci riposiamo un po'? Stasera ho una sorpresa per te, devi essere in forma?", "Maura davvero?? Cosa cosa cosa..??" 

"È inutile Jane non ti dirò niente" e con questo Maura si chiude in bagno. 

Le ragazze si svegliano qualche ora dopo decidendo di andare a mangiare prima di scoprire la sorpresa di Maura. Si fermano in un ristorante del centro, ordinando una classica cotoletta milanese e patatine. 

Dopo una mezz'ora di macchina le due pagano il taxi e Jane capisce di trovarsi di fronte a uno degli stadi più famosi al mondo, San Siro. Contenta si gira e abbraccia Maura "Jane speravo ti avrebbe fatto piacere, mi sono informata e ho saputo che stasera ci sarà una delle più belle partite, Inter-Milan, lo chiamano il derby della Madonnina", "sisi Maura sono contentissima, sai che amo il calcio e ho una simpatia per l'Inter in Italia".

Le due si fermano a prendere una sciarpa nerazzurra per uno e si dirigono all'interno, dove Maura ha preso due posti in tribuna d'onore.

La partita inizia e alla fine del primo tempo le squadre stanno ancora sullo 0-0. Inizia la ripresa è dopo pochi minuti l'Inter passa in vantaggio, borja Valero in verticale per Icardi, che si gira e batte Donnarumma. Lo stadio esplode di gioia e Jane salta dall'euforia e nella gioia del momento si gira verso Maura L'abbraccia e le lascia un bacio sulle labbra. Maura rimane pietrificata da tutto ciò e Jane prova subito a scusarsi "Scusami Maura non so cosa mi sia preso, mi dispiace" "Si Jane va bene..guardiamo la partita". La partita finisce con una vittoria per l'Inter, le ragazze escono dallo stadio e tornano a casa con un taxi senza nemmeno scambiarsi una parola.

La notte nel letto Jane non riesce a prendere sonno, è dispiaciuta che Maura sia diventata taciturna e non abbia detto nulla. Lei non sa cosa le sia preso nel momento, ma si rende conto di come le labbra di Maura erano morbide e le passa per la testa il pensiero di volerlo rifare. Poi però subentra in lei la consapevolezza di essere etero e che questo non è possibile. Dopo vari tormenti Jane riesce finalmente a prendere sonno.

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Capitolo 4
*** CAP.4 ***


Le due si svegliano la mattina ancora con gli strascichi della sera precedente, scambiandosi a malapena un buongiorno. Se da parte di Jane sono i dubbi il problema, Maura invece non ha nessun dubbio adesso che ha assaggiato le labbra di Jane sa di non poterne farne a meno, ma ha visto dallo sguardo di Jane il dubbio e si è arresa all'idea che non avrà mai ciò che desidera.

Le due passano la giornata girando per le strade di Milano e decidono di cenare in un ristorante rinomato. 

Dopo cena si ritrovano in un bar, ma nessuna delle due è a conoscenza che si tratta di un bar lesbo. 

"Vado a prendere una birra, te cosa vuoi?"

"Un bicchiere di vino andrà bene".

Mentre Jane torna al tavolo con le loro ordinazioni, arriva una barista che consegna un mojito a Maura. "No guardi io non l'ho ordinato, deve essersi sbagliata".

"No lo manda quella ragazza la", "Ah ok la ringrazio".

"Da dove spunta questa?" Chiede Jane, Maura le indica la ragazza seduta al bar. "Me l'ha offerta quella ragazza, direi che andrò a ringraziarla" con questo si alza e si dirige al bancone del bar.

"Ehi volevo ringraziarti per il drink".

"Non devi ringraziarmi di nulla, è un piacere offrire da bere a una bella donna come te..piacere Francesca".

"Piacere Maura, ti ringrazio per il complimento".

"Ti andrebbe di ballare Maura?". 

Maura si gira in direzione di Jane titubante se accettare o meno, poi le viene in mente che questa potrebbe essere una possibilità per far ingelosire Jane. "Si certo mi andrebbe di ballare".

Sulla pista da ballo Maura nota come Jane non le stacchi gli occhi di dosso e inizia a notare dallo sguardo di Jane una certa gelosia. 

Dopo diversi balli torna al tavolo "tutto bene?"

"Si certo ma sono stanca torniamo in hotel?".

"Veramente Jane io preferirei rimanere ancora, tu vai pure poi ti raggiungo".

"Ah certo va bene, divertiti".

Jane arrivata in hotel si butta nel letto e inizia a pensare a cosa starà facendo adesso Maura con quella ragazza, a come le due ballavano vicine e non può non provare un forte senso di gelosia.

Maura nel frattempo torna a parlare con Francesca , che le chiede subito "ma la ragazza che era con te è la tua fidanzata?..non voglio mettermi in mezzo a niente".

"No è la mia migliore amica".

"Non mi pare ti guardasse come si guarda un'amica, ma anzi non ti ha mai staccato gli occhi di dosso mentre ballavamo e nemmeno tu da lei. Senti Maura sei una donna molto interessante ma non voglio immischiarmi tra di voi, sicuramente c'è qualcosa."

"Scusa Francesca hai ragione, io sono innamorata di Jane ma lei non credo voglia avere una storia con me, ed io ho paura di aprirmi del tutto a lei".

"Guarda Maura io non ti conosco e non conosco lei, ma voglio darti un consiglio, ho visto come ti guardava e certamente quello non è uno sguardo da amica, fidati di me apriti a lei e vedrai che sarai contenta di come andrà".

"Non lo so, qualche giorno fa c'è stato un bacio casuale, ma lei ha subito messo le distanze".

"Maura lei ha solo paura, ha bisogno che sia tu la prima ad aprirsi, prova e vedrai..su corri va da lei che ci fai ancora qua".

Maura si alza ed esce di corsa dal locale e inizia a correre verso L'hotel.

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Capitolo 5
*** CAP.5 ***


Jane guarda l'orologio è passata più di un'ora e Maura non è ancora tornata. Si gira a guardare la luna alla finestra finché sente alle sue spalle la porta che si apre. 

"Jane.."

"Che c'è Maura?" risponde con una voce dura Jane.

"Girati e guardami", nel momento in cui si gira Maura vede come lo sguardo di Jane sia duro, arrabbiato. "Ti sei divertita là fuori con quella ragazza?".

"Si abbiamo iniziato a parlare..", senza aver la possibilità di continuare Jane la interrompe subito" sai una cosa non mi interessa, vado a letto buonanotte".

Maura raggiunge Jane nel letto, spegne la luce e si sdraia con la faccia rivolta al soffitto. Dopo interminabili minuti di silenzio "Jane so che sei sveglia, perché fai così?", le prende il braccio per farla girare.

"Jane.."

"Lasciami Maura, non voglio ascoltarti, cosa vuoi da me?"

"Jane non capisco il tuo atteggiamento, tu sei voluta andartene e io volevo rimanere. Ho parlato un po' con quella donna e poi sono tornata in hotel. Qual'è il problema?"

"Nessuno, non c'è nessun problema ".

"Smettila Jane, ti comporti in questo modo senza nessun motivo".

"Certo Maura siamo venute qua dopo quello che è successo a Boston e te pensi di spassartela con qualcuno, una ragazza per di più".

"Ah quindi il tuo problema è che mi sia messa a parlare con una donna, se era un uomo andava bene? Oppure pensi che ti stia trascurando e stia trascurando il dolore che provi? Che hai provato?".

"No e no".

"Cosa vuol dire?".

"No non è una problema che sia una donna, il fatto è che non mi va di vederti a flirtare con qualcuno".

"Perché Jane? Non posso?" Maura rimane con il fiato sospeso dopo questa domanda, da tanto tempo vuole arrivare a questo punto adesso spera solo che Jane gli dia la risposta che si aspetta. 

"Certo che puoi farlo, ma non con uno sconosciuto".

"E con chi dovrei?".

Jane a questo punto si gira, si avvicina a Maura e la bacia. Un bacio che inizia timido, ma Maura prosegue con audacia. Il bacio si riscalda fin quando è Jane la prima a staccarsi.

"Maura non so bene cosa sento, so solo che non voglio che tu veda o parla con altre persone e ho voglia di baciarti continuamente. So che non è molto adesso.."

"No Jane è molto di più di quello che mi aspettassi. Senti Jane è da molto tempo che provo qualcosa oltre l'amicizia per te e non ho mai avuto il coraggio di dirtelo, mi rammarico per questo. Quindi vorrei prendere le cose con calma e se sei d'accordo, scoprire questa nuova "relazione"".

"Si Maura non vorrei altro, questa è la prima luce dopo tempo. Voglio scoprire insieme a te e ho molta paura, ma so che con te posso attraversare le paure. Buonanotte Maur".

Le due si scambiano un bacio e si abbracciano nel letto. "Ah Maura so che cercavi di farmi ingelosire prima..non farlo più però". Maura sorride "notte Jane".

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Capitolo 6
*** CAP.6 ***


Le due si risvegliano al mattino una tra le braccia dell'altra. Maura si gira e si perde in quegli occhi che tanto ama, "Buongiorno Jane". È un po' indecisa se baciare o meno Jane, non sa se magari si sia pentita delle cose affermate la sera precedente. Jane guardandola vede un po' di titubanza in Maura e ne capisce subito i motivi, così si avvicina a lei e la bacia, un bacio pieno d'amore. "Mmm..buongiorno Maur". 

"Vieni qui, so cosa ti stava frullando in quella testa da genietto, non ho cambiato idea e ora guardandoti sono sempre più convinta".

"Scusa Jane è solo che mi sembra così bello e così irrealistico allo stesso tempo..scusami sono solo stupide paure".

"No Maura non sono stupide e parlami di ogni tuo dubbio, sono qui per te". Maura si gira e la bacia, non c'è bisogno di altre parole.

Le due passano la giornata in giro per monumenti e negozi, per la gioia di Maura. Decidono di cenare in un pub.

"Per me un hamburger e patatine".

"Jane non è salutare, prendi un po' di verdura".

"Si hai ragione, un hamburger con più insalata dentro", con questo fa un occhiolino a Maura, che ruota gli occhi al cielo ormai sa che è una causa persa. 

Nel proseguo della serata al tavolo arriva un drink per Maura con una nota e un numero "chiamami se ti va", "lo manda quel signore seduto la al bancone" dice la cameriera.

Maura guarda Jane e risponde" no grazie non posso accettare, lo ringrazi" con questo la cameriera torna al bancone, ma si rivede comparire al tavolo dopo un paio di minuti.

"Mi scusi signorina, ma il signore insiste".

"Sente gli dica che è impegnata, è la mia ragazza e gli dica di smetterla se non vuole che finisca male, sono una detective della omicidi è meglio che la smetta".

"Certo riferirò, buona serata". 

Maura si gira con un sorriso verso Jane, che le chiede coma mai sorridi? "Mi hai chiamato la tua ragazza".

"Certo da adesso lo devono sapere tutti che sei mia", si alza e le dà un bacio per sondare il territorio. Maura sa adesso che le paure di questa mattina sono infondate.

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Capitolo 7
*** CAP7 ***


I giorni passano sempre più veloci e più sereni, scoprendo insieme questa nuova relazione, sempre a piccoli passi, ancora non lasciandosi trasportare nel grande passo.

Durante una passeggiata in un centro commerciale, Jane si ritrova davanti ad un negozio per bambini. Inizia a sentire un senso di vuoto interno e di impotenza, si gira verso Maura, distratta e le dice "Io devo andare via", e se ne va. Maura rimane un momento dubbiosa e poi girandosi verso il negozio, ne comprende il motivo e inizia a correre dietro Jane. Non riesce a trovarla e dopo un'ora torna in hotel ad aspettarla. 

Jane torna in hotel a notte fonda, si fionda su di le iniziando a prendendole a pugni il petto "Non lo fare mai più!! Sono stata un ansia fino ad ora".

"Scusa Maura, avevo bisogno di stare un po' da sola".

"Pensi che non lo sappia? Ma non puoi pensare di prendertene e andartene, non rispondendo al telefono senza dare tue notizie".

"Si Maura, hai ragione ho pensato solo a me stessa. Ma è stato più forte di me non ce la facevo, dovevo andare via".

"Jane adesso stiamo insieme, le affrontiamo insieme, hai sempre potuto fidarti di me a maggior ragione adesso".

"Lo so Maur, ma sai come sono fatta affronto le cose a modo mio. Vedere quel negozio e pensare a tutto quello che potrebbe essere stato e invece non sarà più". Si gira guardando fuori. Maura nota subito le spalle tese e sa che c'è dell'altro che turba Jane.

"Cosa c'è Jane, lo so che non mi stai dicendo tutto. Parlami."

"Sai quando ho perso il bambino stavo malissimo, volevo chiudere quel capitolo della mia vita. Ormai la mia occasione era andata, non avere bambini. Ma con te sto iniziando a pensare di volerlo un figlio, tu saresti una madre fantastica un po' strana ma fantastica ed ho paura di questo".

"Oh Jane, anche io mi immagino con te e una famiglia, è bellissimo quello che hai detto. Non devi aver paura, insieme questa volta ce la faremo."

Si baciano, un bacio pieno di amore, un bacio che rappresenta le paure che insieme potranno superare.

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