The call of the moon

di Newmoon
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** 1.capitolo primo ***
Capitolo 2: *** 2. capitolo secondo ***



Capitolo 1
*** 1.capitolo primo ***


                                              

                   The called of the moon

 

moon.jpg Moon Field image by Rain_Megami

 

 

Mi alzò dal letto con poca grazia.

Mi avviò verso le vetrate del balcone aperto e chiudo gli occhi lasciando che una stupida brezza mi passi tra i capelli.

Lo sento.Il suo sguardo su di me, ma non mi dà fastidio. Ghigno. Il rumore del materasso mi fa capire che probabilmente avrebbe voluto alzarsi e raggiungermi ma c’è una parte di lei che le impone di mantenere la sua dignità.

Appoggio un piede sulla ringhierà e guardo la luna. Se ora avessi ancora la mia adorata coda, probabilmente mi sarei trasformato nel temuto Ozaru ed avrei raso al suolo qegli stupidi ammassi di cemento. Forse non tutti. Senza voltarmi, mi do lo slancio. Sto precipitndo verso il basso ma una forza improvvisa mi riporta din su in volo. Dapprima lentamente, poi accellero, decellero mi fermo. La città è alle mie spalle. Mi sembra tutto così irreale. Davanti a me ci sono solo monti, ma se non fossero così dannatamente rigogliosi , avrei giurato di trovarmi su un pianeta di Freezer. Di aver distrutto migliaia di popolazioni e di essermi concesso l’unico svago che placasse la mia sete di vendetta. Però stavolta è diverso. Non c’è odore di sangue, ne di ferro; di zolfo, né di qualsiasi altro stupido materiale usato per la difesa di un villaggio. Solo la luna mi è familiare. Solo lei mi riporta alle mie origini, ed in quel momento misteriosamente mi blocco. Il cuore inizia a pulsare freneticamente e resto come imbambolato davanti a quella visione. Credo di sapere cosa stia succedendo e mentre i miei tratti passano da quelli di un uomo rude e un po’ scocciato, a quelli di una gigantesca scimmia, le mie labbra si incurvano in un sorriso. Non ho ancora accettato del tutto questa vita. Desidero tornare al mio passato; ora che Freezer è finalmente stato distrutto, sono in grado di dominare la galassia ed essere il padrone indiscusso del mondo.

Ecco, ho perso la ragione, e se anche non l’avessi  persa del tutto, so bene  di stare lasciandomi trasportare dal veloce succedersi dei fatti.

Un  primo pugno e tutto crolla sotto il mio tocco poco delicato, come un castello di carte.

Mi sento bene, mi sento me stesso, il sanguinario principe della razza più mercenaria della galassia. Un urlo, alla luna, al cielo. Un grido di battaglia, di ritrovata potenza  che si mischia ma che sovrasta le migliaia di  voci che giungono dal basso.

 

 

 

Guardo la tenda svolazzare per pochi secondi e dopo ritornare nella posizione iniziale. Se n’è andato. Non ho intenzione di seguirlo, non voglio che pensi che io sia una debole terrestre. Lo sapevo dall’inizio.  Mentre le sue mani bruciavano a contatto con la mia pelle, regalandomi una serie di emozionanti brividi, il mio cuore batteva all’impazzata, sapendo che stavo compiendo solo un grosso errore. Come potevo pretendere che ad un uomo come lui, interessasse la sensibilità di una fanciulletta terrestre.

Stringo tra le mani la coperta, rendendomi conto di essere ancora nuda. La porto al viso e senza che potessi controllarle, limpide lacrime scendono dalle mie iridi vuote.

 

Poi un rumore mi fa sobbalzare. Grida, rumori, mi riportano alla realtà. Mi affaccio alla finestra trascinando l’oggeto che ho in mano ed in lontananza riesco a  vedere quello che sembra un incendio.

Squilla il telfono; afferrò velocemente la cornetta, asciugando le lacrime.

“Bulma!”  una voce familiare

“Goku! Che succede!” domando facendo finta di essere all’oscuro di tutto, anche se una parte di me tenta di sopprimere quel pensiero che lega la telefonata e l’incendio a Vegeta.

“Si tratta di Vegeta..”   Il mio cuore aumenta i battiti. Abbasso lo sguardo e vorrei dare un consenso per incitare Goku a continuare, ma lui mi precede

“Ha perso la ragione! E’ diventato un Ozaru! Tu, Chichi e gli altri dovete mettervi a riparo. Ho mandato Yamcha a prenderti, fa venire anche i tuoi genitori..”    Silenzio. Solo il rumore della linea occupata. Resto immobile. Probabilmente il palazzo delle comunicazioni è crollato anche se spero che sia stato Goku ad accattare, d’altronde lui è sempre così superficiale…

 

“Bulma! Muoviti, dove sono i tuoi??”   Qualcuno mi chiama. “Giù”   rispondo senza voltarmi. So di chi si tratta. Stringo i pugni. Yamcha…

Con un gesto istintivo mi lascio cadere tra le sue braccia ed inizio a singhiozzare.

Il  ragazzo mi fissa sorpreso “Andrà tutto bene, te lo prometto. Sai bene che Goku ci libererà una volta è per tutte di quel sayan..”

NO.

 

 

 

No, lei non aveva paura di quel sayan. Il suo sayan. Sapeva solo che lui era prepotentemente entrato nella sua vita con i suoi modi bruschi, mentre lei per lui non rappresentava altro che un impiccio, o al massimo un posto dove stare, dove allenarsi..

Con uno scatto, Yamcha scende al piano sottostante e dopo aver afferrato i coniugi Brief, che dormivano beatamente all’oscuro di tutto,  vola al massimo delle sue possibilità verso i Monti Paoz.

“Dov’è Goku?” chiede al suo arrivo all’amico dal buffo terzo occhio

“E’ con Crilin e Junior..stanno tentando di fermare quella scimmia..”

 

Bulma  è tra le braccia di Yamcha. Non si muove, lo stringe ancora di più pregando per l’incolumità di quella strana, grossa scimmia.

Ci sono anche Chichi e il piccolo Gohan, che, pur morendo dalla voglia di aiutare il genitore, è stato costretto ad aspettare il suo ritorno lì con la mamma.

Altre esplosioni.

“cosa starà succedendo?” domanda il piccolo Rif.

*************

 

“Vegeta! Fermati! Stai distruggendo tutto!!” Il grido del sayan dalla tuta arancione giunge alle sue orecchie, esile  come il verso di un moscerino, ma lui lo riconosce ugualmente.

“Kakaroth! Ma guarda che combinazione…ho proprio intenzione di darti una bella lezione, tanto per farti pagare tutet le volte che mi hai umiliato con la tua sola presenza...” questi i pensieri del nemico che attacca Goku con una potente onda, facendolo schiantare al suolo.

“Gokuuuu!” Urla  l’amico pelato, mentre Junior tenta di tenere occupato Vegeta con una serie di deboli Ki.

“Crilin! La sua energia è più che triplicata! Devi assolutamente andartene, ci penseremo io e Junior a fermarlo..diventerò un super sayan!”

Con queste parole i suoi capelli si colorano di oro, gli occhi passano dal nero notte ad un verde smeraldo perfetto.

Con un rapido ovimento, libera Junior dalla presa nella quale era imprigionato ed insieme attaccano l’avversario.

“Ma bravo Kakaroth, era ora!”

Attacca. Difendono. Colpisce. Si rialzano.

Sembrano davvero resistenti, ma Vegeta, grazie a quel poco tempo passato sulla terra, ha ormai imparato a riconoscere i punti deboli del suo eterno rivale.

Attacca un edificio, così, mentre  l’altro corre per impedire la morte di innocenti,  viene ferito da un attacco a sorpresa.  In breve tempo anche Junior viene messo al tappeto.

 

 

“Papà!” la voce di Gohan rompe le chicchiere inutili dei suoi amici terrestri.

“Come Gohan?” chiede Chichi

“E’ in pericolo, devo andare!”  urla il piccolo correndo per prendere lo slancio

“Aspetta Gohan! Dove pensi di andare!!!”  la voce di Chichi, ma il piccolo sayan è più che deciso ad affrontare il suo destino

“Gohan, vengo anche io..”

Stavolta è Bulma.

 

 

“Ma che dici sei impazzita?” Chiede sorpreso Yamcha    “Vuoi forse morire così giovane?”

“tanto restando qui, moriremo comunque..Gohan portami con te” e così dicendo sale sulle spalle del bambino che guarda gli altri con aria di dubbio.

Un altro calo di energia. E’ Goku.

“Oh, no, papà!    Bulma tieniti forte!” senza ascoltare repliche schizza in aria ad una velocità di gran lunga maggiore  rispetto a quella del  terrestre.

Arrivano sil posto. E’ tutto distrutto. Crilin e Junior sono a terra feriti e Goku, nonostante abbia perso conoscenza, è attaccato ripetutamente da Vegeta.

Il piccolo Gohan lascia cadere Bulma e con tutte le sue forze libera suo padre,  dagli attacchi nemici.

Poi, con lo sguardo arrabbiato lo adagia a terra, accanto a Junior, controllando anche lo stato di salute dei suoi due amici.

Vegeta lo guarda e sorride. Tutto come allora.. E’ lui il cattivo e gli piace sentirsi tale.

Il moccioso lo attacca, ha una forza superiore al solito, ma d’altronde è così quando si arrabbia.

Aveva imparato a conoscerli tutti vivendo in mezzo a loro. Già convivendo con loro.

Ma anche lui era migliorato parecchio dall’ultima lotta.  Dopo uno scontro abbastanza lungo ha inevitabilmente la meglio ed il povero Gohan cade a terra esausto.

 Poi percepisce una strana energia. Si voltà, è  Goku.

Sta preparando uno dei suoi attacchi migliori. Probabilmente non avrebbe nemmeno voluto fargli male, ma solo stordirlo un po’.

 

Continua... 

 

Piccola fictionn che doveva essere a capitolo unico, ma siccome è venuta lunghetta, ho deciso di spezzarla..Spero vi piaccia, aspetto i commentucci ^^

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Capitolo 2
*** 2. capitolo secondo ***


                   The call of the moon

 

[Sta preparando uno dei suoi attacchi migliori. Probabilmente non avrebbe nemmeno voluto fargli male, ma solo stordirlo un po’...]

 

***************

 

Vegeta si è liberato di Gohan. Non so se esultare o preoccuparmi. Poi vedo Goku. Che ha intenzione di fare? Lo vuole forse uccidere. Mi alzò quasi meccanicamente e gli corro davanti frapponendomi tra  i due. Che faccio? Voglio farmi ammazzare? Eppure, dentro di me, sono consapevole che non mi succederà nulla.

“Goku sei impazzito? Ma che ti salta in mente?” Mi guarda. Alza un sopracciglio per poi riprendere quela rara espressione seria.

“Bulma, spostati, puoi farti male. Quello non è Vegeta…”

***************************************

 

“Che diavolo dice quel fantoccio? Non sono io? E con chi crede di stare combattendo?”  la mia furia sale di istante dopo istante. Passò innanzi a Bulma, stranamente ignorandola, e mi dirigo verso di lui.

Il moccioso pelato, si lancia, la afferra, la porta lontano. Non me ne sarebbe fregato più di tanto.

Attaccò con tutta la rabbia che ho in corpo quell’essere insignificante che ha osato mettere a dura prova la mia pazienza, ma lui ribatte.

Una mini sfera genkidama, più potente dell’ultima, mi si scaglia addosso. Faccio ricorso alle mie energie per respingerla, ma mi investe.

Ora, sono ridotto piuttosto male, ma mantengo la mia forma di scimmione, mentre quell’inietto è già consumato.Altro che super sayan, sarei dovuto diventarlo io, non quel sayan di serie B.

Preparo l’ultimo attacco, sto per lanciarlo quando la faccia odiosa di quell’oca terrestre mi riappare davanti.

“Guarda che vale anche per te!” mi dice senza paura “Quello che ho detto a Goku, intendo..lo sapete che ore sono? E’ tardi, voglio andare a letto e voi la smetterete con i vostri giochini…”

Ma tu guarda. So benissimo che dentro di se ha paura eppure fa la dura. Non la sopporto proprio.

“Hai sonno? Va a dormire, nessuno ti disturba, anzi se vuoi ti do una mano..”  mi avvicino con fare minaccioso ma lei ribatte  “Ascolta bene, niente giochetti di parole e doppi sensi, torna normale e metti a posto questo macello!”

Avverto uno spostamento d’aria. E’ arrivato il mollusco, amico di Kakaroth, a cui associano il nome di Yamcha. Non lo degno di uno sguardo e torno al battibecco con Bulma.

“Bulma!!” Le si para davanti  “E Go-ku..?” le chiede. Poi mi guarda, ha paura glielo si legge negli occhi.

Poi fa una cosa che mi fa davvero imbestialire. Afferra Bulma e la stringe a sè.

Resto immobile per un po’. Sento una rabbia immane crescere dentro di me. Lo afferrò, staccandolo da lei e sto per sbatterlo con tutta la potenza di cui sono capace contro una roccia quando sento le forze abbandonarmi.

Piano piano mi rimpicciolisco. Torno ad essere il solito me. E’ stato il nanerottolo ed il suo stupido cerchio rotante, ne sono sicuro.

Vedo la donna avvicinarsi. Sono ancora paralizzato e mi prende tra le braccia.

“b-b..ulma, ma che fai?” le chiedono gli altri. Sento le loro voci e vedo anche lei ma non riesco a muovermi.

Mi sorride è strana.

 

 

********************************

E’ così caruccio, appena finto lo scontro. Ci sono stati momenti in cui l’ho temuto davvero, ma ho sempre saputo che non era in grado di farmi del male. O forse no? Pensavo davvero che non gli importasse nulla di me, ma ci ho rischiato di brutto. Ho visto chiaramente il fuoco nei suoi occhi quando Yamcha mi ha abbracciata, era geloso! E questo non può che farmi piacere.

 

Lo tengo tra le braccia, in modo affettuoso, ma senza farlo sentire a disagio ed appena si riprende gli ordino di alzarsi e di seguirmi.

Certo, anche il suo orgoglio ha la sua parte e se non trovo un buon motivo, non verrà mai.

Iniziò a minacciarlo con la gravity room e il letto, ma stavolta mi risponde in modo più brusco del solito e fa per andarsene.Sono sicura che non lo farà mai, devo solo trovare un motivo più convincente...

"Senti caro, fa quello che vuoi.." mi girò sicura che mi stia ascoltando   "Io torno a casa, a mettere qualcosa sotto i denti..sai ieri sera mia madre ha preparato un tiramisù PERFETTO, solo che si è fatto tardi e si pensava di conservarlo per stamattina..." ecco un tasto dolente..per lui

Inferiamo ancora un pò...  "Poi ho da fare io, sai? devo ancora provarmi quel famoso compltino nero..sai quello che avrei dovuto mettere la notte scorsa sotto la camicia..anche se da sola non penso servirà a molto.."

Mi guarda. "Mi stai tentando, donna?"

"Forse..ti sto sfidando.."   

Tutti i presenti mi guardano esterefatti..alcuni di loro temono il peggio per me, ma contrariamente a quello che probabilmente sarà passato nelle loro menti in quei minuti di silenzio, Vegeta mi afferrà di botto ed inizia a volare verso casa.

Sono in una posizione alquanto scomoda ed inizio a lamentarmi ma quando mi accorgo che si è fermato, alzo lo sguardo per capirne il motivo.

Mi guarda anche lui, poi inizia a ridere.

"Beh, che c'è di così divertente?" gli chiedo tra il sorpreso e l'arrabbiato. Probabilmente gli piace vedermi  in difficoltà. Non risponde ancora. E' snervante quando fa così...

"Allora??" chiedo ormai ai limiti dell'esasperazione

"Stavo pensando...che anche senza completino non è un problema..." non rispondo e non penso nemmeno. Quella frase mi ha sconvolto.

"Sai mi scoccia ogni volta disfarmi di questi stupidi impedimenti terrestri.."

Ma cosa ha capito? Come si permette, dico io

"Ascolta bene: è successo una sola volta, non ogni volta e non si ripeterà.."

"Eppure prima mi sembravi ben disposta.." ha fatto centro. Ero così presa dal fatto che gli impotasse qualcosa di me che mi sono dimenticata della triste realtà.

Scende su una pianura dove scorre un fiume dalle limpidissime acque e mi stende poco lontano dalla riva.

Chiudo gli occhi. Non voglio che succeda ancora, potrei pentirmene. I minuti sembrano non passare mai ed effettivamente mi rendo conto che non è successo niente. Mi alzo e mi guardo intorno cercando di capire dove possa essersi cacciato l'oggetto delle mie paure. Poi lo vedo seduto sulla riva. Mi avvicino e sedendomi accanto a lui, lo guardo curiosa.  Sta ancora fissando la luna. Nei suoi occhi, però, traspare un velo di malinconia. Resto anche io come incantata, ma su di lui, e mi ritrovo a pensare per la prima volta al triste destino al quale è dovuto sopravvivere.

"Cos'hai da guardare?" rompe quel magico silenzio 

"Beh, ecco...bella, vero?" mi riferisco alla luna, cercando di non dare a vedere il mio imbarazzo.

"Tra meno di un ora non sarà più visibile.." mi risponde. Guardo all'orizzonte e mi accorgo che tra un pò sarà l'alba.

Lui si alza e lievitando leggermente mi ricorda "Donna, per quel tirmisù..?"     

Le mie labbra si incurvano in un lieve sorriso    "Ti conviene sperare che non sia finito.."

"Fi-fi..finito?"

"Beh, sai, mia madre si alza presto la mattina, per innaffiare le piante, e sai bene che anche lei va matta per i dolci..per non parlare di mio padre, del gatto, della scimmia..."

Vedo ora nei suoi occhi una seria preoccupazione.

Si vede che non conosce ancora bene mia madre, sicuramente non avrà permesso a nessuno di toccare il dolce, senza averlo fatto innaugurare al suo adorato Vegeta.

Mi acchiappa per la camicia da notte, a rischio di farmi cadere, e vola a tutta potenza verso la Capsule Corporation sotto le mie risatine nascoste.

Arrivati, mi lascia cadere bruscamente sull'erba umida di notte e sbattendo la porta corre verso la cucina minacciando chiunque avesse osato toccare il dolce.

Mi alzo massaggiandomi il fondoschiena e mi avvio verso l'entrata. Prima di chiudere la porta alle mie spalle, do un'ultima occhiata al cielo. La luna non c'è più.

 

 

Ringrazio chi ha commentato il primo capitolo:

 

Phantasia: Beh, prima di tutto grazie per il commento ^.^ Poi, io di solito uso sempre il metodo del "narratore imemrso", ma stavolta avevo deciso di cambiare un pò, anche perchè mi da un senso di distacco, mentre i racconti in prima persona ti danno l'idea di essere più immerso nel racconto..Per il titolo, scusa, forse hai ragione, sono una frana...T.T  (e ti parla una del terzo liceo che ha 8 in inglese..), comunque sono felice che tu abbia apprezzato almeno alcuen parti e spero di non averti deluso con il finale. Ci scriviamo su qualche altra storia, ciau=)

Ka93: Beh, effettivamente si somigliano molto..avevo deciso di fare qualcosa di romantico ma di un pò più movimentato del solito, per questo ho inserito anche Goku, i suoi amici, e lo scontro..spero che ti piaccia anche il secondo pezzo, grazie per il commento, ciau =P

rikima: mi fa piacere che i miei racconti abbiamo FAMA internazionale *.* No, dai scherzo..comunque mi dicono che l'italiano è difficile (io non posso saperlo perchè lo parlo con naturalezza), ma tu non scoraggiarti ^.^ Comuque a Vegeta la coda è cresciuta all'improvviso, un pò come a Gohan e a Goku bambino nel cartone; dopo molto che l'hai tagliata dovrebbe ricrescere da sola e ho pensato che dall'ultima sfida con Goku a dopo la morte di Freezer, fosse passato abbastanza tempo...Grazie per il commento, per curiosità, mi dici di che nazionalità sei??  ^^

 

BulmaMiky: Grazie anche a te per il commento, sono commossa *.* Spero che questo capitolo ti sia piaciuto lo stesso..so che non sono un genio a scrivere, però mi piace ^^

 

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