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Le ultime gocce di pioggia cadevano timidamente e
bagnavano il vetro della finestra alla quale era affacciata. Contro quel vetro,
lei si specchiava. Vedeva il proprio volto, triste. Vedeva le lacrime scendere da
quegli occhi azzurri, freddi come il ghiaccio. Più si vedeva in quello stato e
più lacrime calde scendevano abbondanti dal suo viso. Decise di prendere una
boccata d'aria, ma quando aprì la finestra, una folata di vento gelido le
scompigliò i capelli, rossi come il fuoco. Rabbrividì, poi la richiuse. In quel
momento si rivide. Era lei, era semplicemente Cody Myers.
DM: Cody, 6 pronta?
Suo padre entrò nella stanza, poi la vide:gli occhi rossi e gonfi, le mani
tremanti, il viso bagnato dalle lacrime.
DM: tesoro mio, chi hai?
CO: niente papà... solo un po' di tristezza.
DM: e come mai piccola mia?
CO: è perché... lasciare questo posto, lasciare il mio passato, i miei ricordi,
i miei amici...
DM: te ne farai altri...
CO: sì, certo... in una scuola di tennis! io odio il tennis... odio tutti
quelli che nel loro futuro vedono solo una stupida pallina gialla ribalzare da
una parte all'altra di un campo... e poi non mi accetterebbero mai... io non faccio
parte del loro mondo!
DM: quale mondo?
CO: quello degli sportivi!
detto questo uscì dalla stanza, si mise la giacca, prese le valige, un ombrello
e si avviò verso la porta.
tutto era cominciato pochi mesi prima: i genitori si erano separati e lei era
andata a vivere con suo padre, uno psicologo. poco dopo il dottor Myers aveva
ricevuto una promettente offerta di lavoro alla " Cascadia tennis Academy",
in Canada. e così stavano partendo.
il Dottor Myers guardò sconsolato sua figlia, poi, insieme, uscirono. Cody
ancora non sapeva che quel trasferimento avrebbe cambiato la sua vita.
Ormai era passata una settimana e in quella
"scuola" ( se così si può chiamare ) nessuno aveva ancora notato
Cody. Un giorno, correndo per il giardino, si scontrò con qualcuno.
SQ: ahi!
CO: ahi! oh, scusa, mi dispiace!
SQ: no, è stata colpa mia...
CO: ti 6 fatto male?
SQ: no, ma... tu... 6 nuova? non ti ho mai vista qui!
CO: finalmente qualcuno si è accorto che esisto!
SQ:... comunque io sono Gary Furlong, ma tu chiamami Squib!
CO: ok... Squib... io sono Cody, Cody Myers.
SQ: aspetta un momento... hai detto Myers? ma allora tuo padre è...
CO: sì, è lo psicologo della scuola.
SQ: sì, ehm... ti va... ti va di fare due tiri?
Ecco, l'aveva chiesto. e ora? Cody non sapeva che fare. mentire e fare una
figuraccia o dire la verità? optò per la seconda. le sembrava la cosa migliore.
CO: beh... vedi... io non gioco a tennis!
SQ: davvero?
CO: già... lo sport non fa per me.
SQ: allora cosa fa per te? io sono un tennista... mentre tu... a te cosa piace?
CO: a me piace.... scattare fotografie!
SQ: 6 una fotografa allora!
CO: diciamo di sì...
SQ: beh... ora devo andare... ci vediamo in classe.
CO: ok... ciao Squib!
SQ: a dopo Cody... e... benvenuta!
Benvenuta? impossibile... Cody non ci credeva... aveva fatto amicizia con un
sportivo! e per di più con un tennista! poi ripensò a Squib. Le era stato
subito simpatico. poi sorridendo, si allontanò.