Ringrazio
anche solo chi legge.
Fanfiction
partecipante alla Yuri e Yaoi’s Week
indetta da Fairy Piece.
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Prompt
di Annapis: 33. Fa troppo freddo per
spogliarsi, lo sai vero?
Cap.4
Luce e ombra
“Rogue,
io… senti… devo parlarti. Tu mi piaci, anzi, ti
amo. Noi draghi siamo destinati…”.
Iniziò a dire Sting.
Rogue
lo abbracciò, stringendolo a sé e gli
mordicchiò il collo con i canini.
Sting
sgranò gli occhi, sentendo l’altro lambirgli la
carne con la lingua.
Rogue
si lasciò sfuggire un gemito di piacere, avvertiva delle
dolorose fitte al
basso ventre e il sudore gli scivolava lungo il corpo.
“Ti
voglio, anche io. Cavolo, è imbarazzante, ma ti
desidero” mormorò.
Sting
gli sollevò il capo e gli appoggiò la fronte
sulla tua.
“Rogue,
guardami. Vuoi stare con me?” domandò.
“I-io…
ho paura. Non faccio altro che pensare che ti farò del male
o che mi perderò,
desiderando solo di essere preso da te. Il tuo odore mi fa
impazzire” gemette.
Sting
gli posò dei baci delicati sugli zigomi, sul naso e sulle
labbra.
“Sì
o no? Niente complessi mentali” disse secco.
<
Speriamo che Lector e Flosh non rientrino nella nostra camera proprio
adesso
> pensò.
“S-sì.
Possiamo farcela, insieme” sussurrò Rogue,
prendendogli la mano nella propria.
“Allora,
ti va di farlo, adesso?” chiese Sting. Poggiò le
labbra su quelle dell’altro,
Rogue schiuse le sue con un mugolio di piacere. Sting gli fece
scivolare la
lingua in bocca e accarezzò quella dell’altro,
avvertiva l’odore dell’altro
Dragon Slayer pungergli le narici. Fece aderire Rogue contro la parete
ed
iniziò a spogliarlo.
“Fa
troppo freddo per spogliarsi, lo sai vero? Finiremo per morire
assiderati”
gemette.
Sting
ridacchiò, mostrando i denti candidi e continuò a
spogliarlo.
“Sono
sicuro che i calori dei nostri corpi ci scalderanno. Se continui ad
avere
freddo, puoi aggrapparti a me. Sono così infiammato dal
desiderio, che potrei
riscaldarne cento di freddolosi come te” lo
rassicurò.
Rogue
socchiuse le gambe, le sentiva tremare, mentre le mani
dell’altro gli
scivolavano addosso, continuando a spogliarlo.
“Voglio.
Ti prego, ti voglio” mugolò.
Sting
gli diede degli schiaffetti al viso, Rogue trattenne il respiro e
batté le
palpebre.
“Rimani
in te. Non mi dirai che ti si sono congelati anche i neuroni. Non so se
sono
abbastanza bollente anche per quelli” borbottò
Sting.
“Idiota”
mugolò Rogue, sorridendogli.
******
Rogue
socchiuse gli occhi, era steso sul corpo ignudo dell’altro.
<
È stato così piacevole e gratificante,
ricomincerei da capo. Era come quando i
nostri poteri si uniscono, ma lo sentivo dentro di me. No, devo
controllare i
miei desideri, il mio corpo. Sensei ha fiducia in me >
pensò.
Sting
lo abbracciò, stringendolo forte contro di sé.
“Ti
ho fatto male? Volevo solo prendermi cura di te”
domandò.
Rogue
sbuffò.
“Fai
meno il romantico, non ti si addice” lo punzecchiò.
“Deficiente,
ed io che volevo solo essere gentile. In fondo stiamo insieme,
adesso” disse
Sting, passandogli la mano tra i capelli neri umidi.
“Il
tuo odore adesso si è fatto più dolce, mi sento
in pace” ammise Rogue,
arrossendo.
“Vale
anche per me… per farlo di nuovo dovremo aspettare
domani?” chiese Sting.
“Sarà
meglio, a meno che tu non voglia che lo scopra tutta la
gilda” borbottò Rogue.
“Aspetterò
per non farti del male, la gilda dovrà sapere per chi batte
il mio cuore”
ribatté Sting.
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