New rules

di Saretta__
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Introduzione ***
Capitolo 2: *** Il pub Yoake ***
Capitolo 3: *** Hai sentito di Sakura? ***



Capitolo 1
*** Introduzione ***


1. Introduzione

Ormai erano passati alcuni mesi dalla fine della quarta guerra ninja e della distruzione di Konoha. Il team 7 composto dai nuovamente riuniti Sasuke, Sakura, Naruto ed il sensei Kakashi era stato acclamato dalla folla dopo la sua vittoria contro Kaguya. Nonostante i non pochi problemi e lo stress causati dalla ricostruzione e dalla stipulazione delle nuove alleanze, vigeva un clima di serenità e cooperazione. Sia i vecchi nemici che gli amici di sempre collaboravano per costituire un nuovo villaggio della foglia, avevano l’opportunità di partire da zero e si sostenevano l’un l’altro come in una grande famiglia. I nuovi ninja leggendari d’altro canto facevano del loro meglio per rispettare le aspettative che il mondo degli shinobi aveva riposto in loro.

Naruto Uzumaki si impegnava al fianco dell’Hokage Kakashi: il suo intervento era provvidenziale in quanto amico dei Kage delle altre nazioni, mentre le sue mille copie velocizzavano la riedificazione. Inutile dire che la prima cosa che ricostruì il biondo fu l’amato Ichiraku Ramen. In più nel cuore del ragazzo aveva preso posto una timida mora dai potenti occhi di ghiaccio: Hinata Hyuga.

Sakura Haruno, che aveva sorpassato di molto in abilità e tecnica la sua insegnante Tsunade, affiancava Shizune nella gestione dell’ospedale, nella cura dei feriti e si impegnava a fondo nella ricerca e nello studio delle cellule di Hashirama.

Sasuke invece… bhè. Diciamocelo, Sasuke non faceva granché. Ovviamente si dava da fare e si era dimostrato molto collaborativo, ma non aveva più alcun obiettivo da realizzare come i suoi compagni di squadra. Aveva scelto il percorso della vendetta e una volta dopo averla esaurita gli erano rimaste solo amarezza e malinconia per i ricordi passati. Occupava il tempo allenandosi, andando in qualche missione di poca importanza per l’Hokage (dopotutto, era pur sempre un ninja traditore) e ricostruendo, come tutti.


 
Nda: Grazie per aver letto fino a questo punto la mia primissima fan fiction! Il primo capitolo è cortissimo e un po’ noioso, ma l’ho scritto per avere dei chiari riferimenti nella storia e fare una "prova" con i codici e la sistemazione del testo. Spero di non deludervi con quelli seguenti! Per favore siate sinceri e gentili con le recensioni, già aver trovato il coraggio di pubblicarla vuol dire molto per me. Ci vediamo al prossimo capitolo, dove inizia la storia!

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Capitolo 2
*** Il pub Yoake ***


2. Il pub Yoake

Da quando il pub Yoake di Temari aveva aperto, l’ex team 7 aveva definitivamente piazzato le tende. Alcune volte a settimana infatti i nuovi ninja leggendari si riunivano lì per bere e mangiare qualcosa. Temari non poteva essere più felice di aver aperto quel locale: da quando aveva lasciato il proprio lavoro di guardia del corpo del Kazekage e si era trasferita a Konoha per convivere con lo svogliato Shikamaru, sentiva che mancava una parte di lei. Così non potendo fare altrimenti aveva portato una parte di Suna dentro il villaggio della foglia: decise di aprire un pub arredato secondo lo stile caldo e sensuale del villaggio della sabbia, creando un focale punto di ritrovo per tutti i forestieri di quello che diventerà il multiculturale Paese del Fuoco. Il clima era familiare, ma non soffocante. Intimo, ma adatto anche alle compagnie. Insomma, la ragazza con il ventaglio aveva giocato un'ottima mossa nella rinascente Konoha.

Ma tornando alla storia, iniziò tutto in quella sera di primavera e in quel fantastico pub dalla bellezza esotica. Sasuke e Sakura si ritrovarono all'Yoake senza Naruto, che aveva dovuto esaminare attentamente con l’Hokage delle scartoffie. La situazione era già imbarazzante di suo, la rosa - povera illusa - pensava che appena finita la guerra l’Uchiha si sarebbe dichiarato. Invece così non fu, anzi venne a crearsi una sorta di congelamento tra i due, nessuno voleva affrontare quell’argomento. Ma Sakura continuava a pensare che quel ghiaccio dovesse essere rotto una volta per tutte, era giovane e voleva vivere in modo pieno i suoi sentimenti, non ne poteva più di quell'amore a senso unico. Con o senza Sasuke avrebbe realizzato questo sogno.

Nonostante tutte queste premesse la serata proseguì con tranquillità, tra l’Haruno che non la smetteva di parlare e il moro che rispondeva con “mh,” “mpf” e “tsk” per esprimere assenso, negazione o sdegno. Tutto nella norma, insomma. Però la ninja medico iniziò a pensare che quella sarebbe stata l'occasione ideale per parlare con lui, non aveva nessuno tra i piedi e Sasuke sembrava stranamente in pace con il mondo.

“Senti Sas’ke” iniziò d’un tratto la rosa dopo aver bevuto un bel sorso di saké per farsi coraggio. “Anche dopo tutto ciò che ho detto, ho deciso di lasciarti stare. Se le cose tra noi non sono andate fino ad ora, vuol dire che non funzioneranno mai. Andrò avanti con la mia vita e spero che troverai qualcuno in grado di renderti felice”. Il moro alzò solo lo sguardo e la fissò intensamente negli occhi, senza dire nulla. Sakura si sentiva perforare da quello sguardo, l’espressione di lui invece non tradiva alcuna emozione. Poi si alzò, disse un semplice “Mh. Sei noiosa” e se ne andò.

Si sentì un bel po’ stupida per avergli parlato così apertamente dei suoi sentimenti. Cosa pensava che sarebbe successo? Che lui le avrebbe chiesto di non farlo? Che avrebbe messo da parte l’orgoglio per lei? Era ovvio che erano solo amici, quello della rosa era un amore a senso unico. Lui non aveva mai accennato ad altro, lei aveva fatto la figura della noiosa ed infine era stata trattata come una ragazzina. “Non penso proprio di meritare questo. Al diavolo quel ghiacciolo umano, stasera si sboccia!” pensò Sakura. Avvicinandosi al bancone e rivolgendosi a Temari, urlò “Una serie di shots per favore! Su i bicchieri, giù i pensieri!”.

Intanto dall’altra parte della città, un solitario Sasuke camminava nelle vie buie. Non aveva uno scopo, non aveva sogni, non aveva niente. E a quanto pare anche Sakura si sarebbe allontanata da lui, lasciandolo sprofondare ancora nell’oscurità.

 

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Capitolo 3
*** Hai sentito di Sakura? ***


3. Hai sentito di Sakura?

Il giorno dopo la nostra Sakura si svegliò in un posto che non riconobbe, con un mal di testa lancinante, il trucco sbavato, il pantalone strappato su una chiappa e solo una scarpa ai piedi. Dopo che Sasuke l’aveva lasciata da sola al pub, aveva iniziato a bere più del dovuto e tenendo conto del fatto che aveva preso dalla sua sensei, già dopo il primo bicchierino era diversamente sobria. Tempo un nanosecondo e riaffiorarono nella sua mente i ricordi della serata passata: lei che biascicava qualche insulto sull'Uchiha, Temari accondiscendente che le versava altro alcool, lei che aveva mostrato le tette - non pervenute - ad uno sbalordito Kankuro appena arrivato da Suna, quest'ultimo che la inseguiva mentre lei piangendo correva e abbracciava i pali della luce urlando "Sas'ke perché?" in mezzo alla strada, lui che la portava in braccio in camera sua e… “OH PER TUTTI I KAMI!”. Si girò e vide Kankuro che dormiva beatamente di fianco a lei. Un brivido di terrore le corse lungo la schiena. "Oddio. Oddio. ODDIO. Ma che ho combinato?".

La prima cosa che le venne spontaneo fare fu precipitarsi fuori dalla finestra, abbandonando il marionettista che era ancora nel mondo dei sogni. Sfiga vuole che fosse giorno di mercato e che la finestra si affacciasse proprio sulla via principale, ergo: mezza Konoha la vide saltare fuori da un appartamento in quello stato pietoso e cadere molto poco delicatamente sul cassone di una povera bancarella. Dopo essersi rialzata e scusata con il proprietario, si dileguò il più velocemente possibile. "Sigh. Pettegolezzi su pettegolezzi per almeno due settimane".

Tornò a casa rassegnata, aveva solo un pensiero in testa "Sas'ke non deve saperlo. Già ieri sera è andata da schifo, se lo venisse a sapere mi darebbe dell'immatura per aver reagito in quel modo". Senza contare che avrebbe anche dovuto affrontare Kankuro, voleva capire di più di quella storia. Realizzò di aver fatto male a scappare, si era resa ancora più ridicola. Con troppi dubbi e non essendo in condizioni adeguate per sostenere il suo turno in ospedale e affrontare il mondo, l’Haruno prese un giorno di ferie e passò la giornata ad oziare e rilassarsi, del resto aveva ancora un bel post sbornia da smaltire. Decise giusto di spedire un messaggio a Kankuro, chiedendogli di vedersi da lei quella sera per chiarire la situazione al più presto.

~

L'Uchiha continuava a pensare alla nottata precedente. Infatti dopo una passeggiata per schiarirsi le idee aveva deciso di tornare al pub Yoake. Aveva intenzione di far capire alla ragazza che non doveva arrendersi, voleva dimostrare che lui non era totalmente disinteressato - del resto da quando si erano riuniti non aveva fatto altro che pensare a lei e non era raro che si mettesse a fantasticare sul corpo tonico e candido della ex compagna di squadra - ma senza esporsi troppo. Appena varcato l'ingresso del locale però non vide alcuna chioma rosa. Camminò svelto verso il bancone e chiese a Temari con voce allarmata "Dov'è Sakura?". Alla risposta di una stupita ninja della sabbia "Kankuro la sta riaccompagnando a casa", corse subito fuori dal pub. Non ci volle molto a trovarla, ma ciò che vide lo lasciò con l'amaro in bocca: la sua Haruno stava allegramente in braccio al marionettista, intento ad aprire il portone dell'albergo dove soggiornava.

Non riusciva a togliersi dalla mente quell'immagine, gli dava fastidio. Kankuro era insulso, amorfo. Non era all'altezza di una ninja normale, figuriamoci della sua ninja leggendaria. Molto frustrato decise di andare ad allenarsi per scaricare la rabbia, ma non fece neanche in tempo ad entrare nel suo dojo personale, che sentì una voce fin troppo familiare starnazzare il suo nome.  

L’Uchiha fece appena in tempo ad aprire la porta del suo gigantesco appartamento, che Naruto entrò in casa. Senza permesso né altro, si buttò sul comodo divano del moro e domandò a bruciapelo “Hai sentito di Sakura? Ino mi ha detto che la sorella di Kiba l'ha vista al mercato. È uscita da una finestra ed è caduta sulla bancarella di un cugino di secondo grado di Ebisu” Il moro lo fulminò con lo sguardo "Non mi interessa". Quella zabetta dell'Uzumaki però continuò a raccontargli di fatti di cui non gli importava - o meglio, gli importava, ma non voleva darlo a vedere - "Ma non sai cos'è successo dopo! Hanno visto Kankuro affacciarsi alla finestra, ti rendi conto? Poi con il succhiotto che aveva lei sul coll...". L'espressione omicida sul volto di Sasuke lo interruppe, ma dopo una breve pausa il biondo aggiunse con un ghigno malizioso "Bhè, la capisco. Ad aspettare un certo teme leggendario si sarà anche stancata". L'Uchiha lo buttò fuori casa a tempo record. Gli prudevano le mani e non poco.

Era davvero infastidito. Quella ragazza gli andava dietro da anni, gli aveva fatto promesse su promesse, aveva creato in lui delle aspettative e ora si andava a divertire con ninja a caso di scarso livello dopo avergli detto che voleva solo amicizia? Lei era solo sua e nessuno doveva azzardarsi a toccarla. Avrebbe sicuramente indagato di più sulla faccenda, per questo quella sera andò a casa di Sakura.



Nda: Grazie a tutte le persone che hanno letto i primi due capitoli e mi hanno aggiunta tra le storie seguite. Mi avete resa davvero felice, spero che continuerete a leggere la storia. Un ringraziamento speciale anche alla prima recensione che ho ricevuto! Poco alla volta la storia sta iniziando a prendere forma, spero di non deludervi!

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