Illusione di hola1994 (/viewuser.php?uid=142049)
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** 1 ***
Capitolo 2: *** 2 ***
Capitolo 3: *** 3 ***
Capitolo 1 *** 1 ***
o
1.ARKHAM:
CAMERA 590
Jerome
Valenska dopoché finiscono le indagini sull'omicidio di sua madre
viene portato alla psichiatria Arkham perché non può essere
arrestato! Là ci sono solo criminali. Jerome guarda i grattacieli
di Gotham dalla finestra allegro. In strada c'è traffico perché
piove. La città è una metropoli con 300000 di persone. L'infermiere
entra poi ammanetta il ragazzo per portarlo dallo psichiatra, lo fa
sedere sulla sedia e se ne va.”Sono la dottoressa Quinzel ma puoi
chiamarmi Harleen. Ti seguirò io.”spiega la dottoressa gentile.
Harleen Quinzel ha 27 anni, è magra, atletica, con occhi azzurri e
capelli biondi, lisci, lunghi. Essendo bellissima la sua famiglia
avrebbe voluto che diventasse una modella.”E l'altro dottore perché
non c'è? Sarà fuggito quando gli ho descritto l'omicidio di mia
madre!”dice divertito a quel pensiero, l'adolescente però non si
impressiona del commento fatto da Jerome; perché nonostante sia
giovane è 6 anni che lavora con i serial killer.”Si è dimesso.
Non riusciva più a fare lo psichiatra.”spiega prendendo un
taccuino dalla sua borsa.”Sei sfigata... che ti hanno dato me...
potevi rifiutare...”dice ridendo osservando la pioggia bagnare i
vetri delle finestre.”No. Mi sono offerta io. Voglio aiutarti e
credo che l'unico modo è farti sentire amato.”il ragazzo si sta
divertendo tantissimo a sentire quella povera illusa, intanto Harleen
suona un campanello quindi arriva l'infermiere per portarlo in sala
da pranzo a cenare; siede sulla sedia poi una cuoca appoggia sul
tavolo la ciotola contenente della pastina e se ne va terrificata...
l'adolescente guarda il cucchiaio ridendo.”Mi puoi togliere le
manette? Non riesco a prendere il cucchiaio.”domanda all'infermiere
cercando di prendere la posata che scivola dalla mano cadendo sul
pavimento.”Sì. Stai attento che se fai guai te le rimetto.
Ringrazia la dottoressa.”lo avverte l'uomo togliendogli le manette
e dandogli il cucchiaio sporco raccolto sulle piastrelle.”Mia
sorella Alice è morta. Sono Jervis Tetch ma tutti mi chiamano
Cappellaio Matto...”dice quella strana persona davanti a Jerome
spezzando del pane. Jervis ha 36 anni, capelli ricci, lunghi,
castani, occhi e barba dello stesso colore.”Ti ho visto alla TV. Da
quanto sei qui? Io un anno...”domanda l'adolescente bevendo il
brodo, intanto la cuoca prende le ciotole vuote poi mette gli oggetti
sul carrello.”Io da sei mesi. Vorrei bere del tè...”dice
rimpiangendo quelle tazze di tè che beveva con Alice, arriva
l'infermiere a prendere Jerome.”Rassegnati. Il tè lo bevi solo a
colazione, dopocena se vuoi c'è la camomilla.”si intromette nella
discussione quell'uomo odioso spingendo il ragazzo finché non lo
porta in stanza.”Presto troverò un modo per fuggire da questo
posto. Voi morirete.”dice sorridendo a quell'idea, l'uomo
arrabbiato prende Jerome per un polso giunti nella sala elettrica
stende il ragazzo sul lettino poi gli lega le mani; successivamente
attacca degli elettrodi sulla sua fronte e va ad accendere la
macchina per fargli l'elettroshock.”Sai chi ha inventato questa
macchina? E' stato Edward Nygma. L'Enigmista crede che vi calmi.”dice
allegro schiacciando un pulsante.”E' illegale e fa male... come
potrebbe calmarci?”domanda curioso aspettando la scossa. A Gotham
usare l'elettroshock sui pazienti psichiatrici è illegale da 40
anni, ma non essendoci controlli in quel manicomio viene ancora
fatto! SE QUEI CRIMINALI MORISSERO NESSUNO NE SENTIREBBE LA MANCANZA!
A chi interesserebbero? Ai cittadini no.”L'elettricità ti entra
nel cervellino guarendoti dalla pazzia...”spiega l'uomo aumentando
la potenza delle scosse, l'elettricità lo fa contorcere dal
male.”Non ci credo che lo... fai... per... noi...”ghigna
dolorante l'adolescente.”Sai che nella tua stanza c'era uno peggio
di te? Si chiamava Jason...”lo interrompe curioso.”E perché non
c'è più? L'avete rilasciato?”domanda osservando l'orologio appeso
al muro.”E' stato ucciso dall'elettricità.”spiega aumentando
ulteriormente la potenza delle scosse Jerome sviene; l'infermiere gli
da degli schiaffi per farlo rinvenire ma vedendo che è inutile
prende un tovagliolo dal carrello e asciuga le gocce di saliva scese
sul suo collo. Jerome non avendo più quel ghigno terrificante fa
meno paura. Mette l'adolescente in spalla per portarlo nella sua
camera. Stende Jerome sul letto e se ne va. L'adolescente la mattina
seguente si sveglia presto infatti dalla finestrella della porta vede
che le luci biancastre dei neon sono spente.
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Capitolo 2 *** 2 ***
uè
2.JOKER
Sono
passati 10 anni da quando Jerome è rinchiuso ad Arkham. Un uomo sei
piani più su schiaccia dei tasti sulla tastiera e la donna ibernata
si scongela risvegliandosi. È Harleen Quinzel! Guarda in giro
confusa. L'hanno congelata quindi non è invecchiata. Cade sul
pavimento.”Perché sono qui? Mi sento stanca e confusa. L'ultimo
ricordo: stavo parlando con Jerome.”domanda incerta rialzandosi,
prendendo il bicchiere del caffè appoggiato sulla scrivania.”Ti ho
clonato quindi nessuno verrà a cercarti, il clone lavora e vive la
tua vita. Quand...”spiega tranquillo alla ragazza che arrabbiata lo
interrompe sedendo sul letto.”E PERCHÉ MI AVETE CLONATO?! IO VIVO
PER IL MIO LAVORO!”domanda isterica bevendo il caffè quando
finisce fa cadere l'oggetto sulle piastrelle e corre a prendere la
mazza appoggiata al muro.”Per ibernarti e iniettarti tutti i veleni
esistenti cosicché tu non possa essere avvelenata. Il tuo nome è
Harley Quinn.”spiega aprendo un cassetto della scrivania. Harley è
ancora sospettosa. L'uomo le mostra i suoi documenti lei dopoché; li
guarda lo uccide rompendogli la testa con quella mazza e dalla ferita
il sangue schizza ovunque! Harley ride allegra. Infila i guanti poi
ruba una borsa. Apre l'oggetto per svuotarlo e nasconderci la mazza.
Sfila i guanti. Va a lavarsi le mani. Ruba i documenti e li infila
nella borsa che per fortuna non si sono macchiati poi corre fuori dal
manicomio. Giunta all'esterno cerca la sua auto ma non trovandola
l'uomo della portineria va dalla ragazza.”Mi scusi dove posso
trovare la mia auto? È stata una giornata faticosa! Sono
stanca...”dice sperando che il clone abbia quella voce, essendo al
buio lui non vede quindi ci crede.”Dottoressa se cerca la sua auto
è là. Venga...”la accompagna davanti l'auto e se ne va. Sale dopo
toglie il giubbotto successivamente accende il motore. Guida fino a
un negozio di vestiti poi entra. Il commesso fissa Harley
spazientito. Cerca un giubbotto in pelle rossa, braccialetti
borchiati, scarpe bianche, guanti neri ed elastici azzurri per
capelli.”Ragazza è tardi! Sono le 19.50! Voglio chiudere e andare
a casa!”ordina andando da lei.”Il cartello dice che chiudete alle
20.00, comunque ho quasi finito...”dice leggendo il cartello.”Ok...
paga e vattene! Voglio chiudere!”ordina rassegnato tornando alla
cassa, mette gli acquisti sul bancone e sorride.”Non ho soldi. Me
li regali?”domanda ridendo, lui quindi si arrabbia.”Questo è un
negozio! Non faccio carità o regali!”l'adolescente salta vicino al
commesso successivamente lo spinge contro alla parete facendolo
svenire. Harley cerca una pistola infine veloce cambia i vestiti.
Nasconde l'arma nella tasca del pantalone. Va davanti allo specchio
per farsi i codini. Ruba 100 dollari all'uomo e cammina verso il
negozio che vende trucchi. Le commesse la guardano invidiose. Compra
lo smalto nero e il fondotinta bianco. Uscita dal negozio sale in
auto e guida fino a una pizzeria, dopocena torna al manicomio. Prende
l'ascensore quando giunge nel corridoio cerca la stanza di Jerome. Il
ragazzo è cresciuto... si innamora di lui appena vede quegli occhi
eccitati.”Jerome... Joker... amore svegliati ti sto facendo
evadere...”sussurra dolce svegliandolo avendolo ritrovato lo bacia
teneramente.”Prima di evadere dobbiamo uccidere il clone! È nel
suo studio...”dice alla ragazza allegro alzandosi. Apre l'anta
dell'armadio. Indossa camicia bianca, giacca verde, pantaloni viola e
scarpe nere. Usciti dalla camera incontrano il clone.”Dottoressa...
sei morta.”dice contenta estraendo l'arma per spararle nella
schiena, dopo un po' muore perché ha un'emorragia! Gli infermieri
sentendo lo sparo corrono in corridoio, ma loro sono già nel
parcheggio quindi svelti salgono sull'auto e partono
sgommando.”Sapevo che saresti tornata! Domani andiamo a rapinare
una banca?”domanda lui euforico guardandola: vestita così è sexy
risponde annuendo. Harley guida fino al sex shop.”Torno subito. Ho
un regalo per te. Aspettami... ok?”dice scendendo dall'auto. Torna
dopo 10 minuti con un sacchetto. Guida fino a casa sua. Scesi
dall'auto entrano.”Buonasera signorina Quinzel avete dimenticato la
chiave?”li saluta l'uomo della portineria.”Sì. In questi giorni
lavorando di notte sono stanca!”spiega mentre salgono la scala fino
al terzo piano. Arrivati su il portinaio gli apre e se ne va.
Richiusa la porta Harley prende i vestiti dal sacchetto per
appenderli nell'armadio. Joker intanto mangia dei biscotti.
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Capitolo 3 *** 3 ***
U
3.RAPINA
Harley
indossa un vestito rosso, giacca viola, calzamaglia nera e stivali
verdi. Vuole fare del sesso estremo. Prende le manette e la frusta
dal sacchetto poi li appoggia sul letto. Svuota l'armadio per cercare
una borsetta. Va a prendere un sacco in cucina. Svuota la borsa
rubata sul letto. Infila i documenti nella borsetta. Prende la frusta
poi va da Joker.”Voglio fare del sesso estremo! Dai! Vieni in
camera!”ordina suadente baciandolo, così vicina lui guardando
sotto al vestito nota il reggiseno di pizzo nero.”Ok... andiamo!
Sei molto sexy! Ti amo con quella frusta!”giunti in camera mentre
l'uomo toglie i vestiti si ammanetta alla testiera del letto e lei lo
frusta.”Ahaha! Io mi sto divertendo e tu?”domanda ridendo a
Joker.”Certo... Infermiera Sexy... vai a prendere del cioccolato e
spalmatelo.”va in cucina a cercare un barattolo della cioccolata,
dopoché si sveste se la spalma ovunque macchiando il pavimento al
suo passaggio.”Sono caduta dentro al barattolo della cioccolata
proprio come volevi! Se vuoi assaggiarmi prendimi...”ordina dolce
slegandolo dopodiché l'uomo le lecca un braccio gustando quella
crema amara, successivamente noncuranti di essere sporchi fanno
sesso; quando finiscono mentre Joker cucina del pesce lei mette in
lavatrice il lenzuolo e la coperta. Va a lavarsi. La ragazza avendo
dimenticato di accendere l'oggetto lo fa ora. Va in cucina a cenare
con lui.”Prima di rapinare la banca mentre tu sarai dal meccanico a
rinforzare l'auto io comprerò un autobus.”spiega tagliando il
pesce.”Ok. A cosa ci serve l'autobus? Non capisco.”domanda
confusa bevendo l'acqua.”Dopo la rapina saremo ricercati. Non
potremo più vivere qui.”dice mettendo i piatti nel lavandino.”Ho
dei fucili e sei scatole di cartucce. Mio zio era un
cacciatore.”spiega allegra rifacendo il letto.”Ti ha insegnato
lui a sparare? È stato bravo.”annuisce poi butta i vestiti nel
sacco; le uniche cose che tiene sono una maglietta corta bianca,
borsetta nera, scarpe rosse con tacchi, cintura viola, mutande blu,
reggiseno di pizzo verde, cappotto rosa, costume blu, sciarpa azzurra
e pantaloncini grigi.”Allora vado a portare gli scatoloni sulla
jeep.”dice riempendo gli scatoloni di vestiti, l'uomo cerca i
fucili. Porta giù gli scatoloni successivamente torna su e aiuta
Joker a mettere le armi nel sacco, dopoché finiscono Harley si
stende per dormire; invece lui va in bagno per truccarsi. Mette
fondotinta bianco e rossetto. Va a dormire. Il mattino dopo
l'adolescente assonnata cammina verso la cucina per fare colazione:
mangia una brioche al cioccolato, caffè, cereali, torta alla mela e
yogurt. Va a cambiarsi i vestiti in bagno quando anche Joker è
pronto escono dalla casa per salire sulla jeep. L'uomo accende il
motore e guida fino all'officina. Arrivati scendono dall'auto poi
Joker prende la metro per andare a comprare un autobus.”Buongiorno!
Mi potete rinforzare l'auto? Sa io e il mio ragazzo vorremmo girare
il deserto.”domanda al meccanico.”Sì. Se vuole può tornare tra
due ore... è un lavoro lungo.”spiega mentre sale sulla jeep per
guidarla nella sala riparazioni.”Potete anche darmi una tanica di
benzina?ӏ nauseata dall'odore della benzina quindi, senza sentire
la risposta va a comprare al supermercato dei guanti neri, un mazzo
di carte e una coperta gialla. Passate le ore torna là. Guarda
l'autobus curiosa: ha tre piani, è bianco e due entrate.”Potete
smontare tutti i sedili tranne quei quattro davanti e mettere al
secondo piano 3 letti nel primo un tavolo?”domanda spazientito
guardando l'orologio poiché l'uomo annuisce gli da la chiave.”Siete
fortunati che è agosto quindi ho poco lavoro. Volete altro? Domani
sarà pronto.”quando finisce di descrivere cosa vuole sull'autobus
i fidanzati saliti sulla jeep riordinano lo scatolone dei vestiti poi
acceso il motore Joker guida fino alla banca.”Prendiamo i soldi e
scappiamo. Hai capito tutto?”dice caricando i fucili, intanto lei
prende la carta del giullare per metterla nella tasca dei
pantaloncini.”Ho capito! Joker stavi dimenticando il sacco dei
soldi!”risponde allegra dandogli il sacco. Prese le armi entrano
successivamente si guardano intorno: i banchieri aiutano la gente
agli sportelli, ha muri gialli, pavimenti di marmo bianco e lampadari
azzurri.”HARLEY QUINN E JOKER VOGLIONO SAPERE DOVE SI ROVA LA
CASSAFORTE!”grida l'adolescente andando da un uomo, poiché mira
l'arma su di lui svelto prende una chiave e accompagna Harley nella
cassaforte a prendere i soldi. Joker intanto li controlla.
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