IL BALLO MALEDETTO di kamy (/viewuser.php?uid=60751)
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Cap.1 Il fratello di Primo ***
Capitolo 2: *** Cap.2 La nuvola e la nebbia di Primo ***
Capitolo 3: *** Cap.3 La tempesta e la pioggia di Primo ***
Capitolo 4: *** Cap.4 Primo e il suo amante ***
Capitolo 5: *** Cap.5 Il fratello maggiore e il fulmine di Primo ***
Capitolo 6: *** Cap.6 Il sole di Primo ***
Capitolo 7: *** Cap.7 La nuvola di Secondo ***
Capitolo 8: *** Cap.8 Il fulmine di Secondo ***
Capitolo 9: *** Cap.9 La tempesta di Secondo ***
Capitolo 10: *** Cap.10 La nebbia di Secondo ***
Capitolo 11: *** Cap.11 La pioggia di Secondo ***
Capitolo 12: *** Cap.12 Il sole di Secondo ***
Capitolo 13: *** Cap.13 Secondo ***
Capitolo 14: *** Cap.14 La pioggia di Terzo ***
Capitolo 15: *** Cap.15 Terzo ***
Capitolo 16: *** Cap.16 La nebbia e lo zio di Terzo ***
Capitolo 17: *** Cap.17 Il fulmine e la moglie di Terzo ***
Capitolo 18: *** Cap.18 La nuvola e il sole di Terzo ***
Capitolo 19: *** Cap.19 La tempesta di Terzo ***
Capitolo 20: *** Cap.20 Quarto ***
Capitolo 21: *** Cap.21 La pioggia di Quarto ***
Capitolo 22: *** Cap.22 La nuvola di Quarto ***
Capitolo 23: *** Cap.23 Il Capitano dei Varia di Quarto ***
Capitolo 24: *** Cap.24 La nebbia e la tempesta di Quarto ***
Capitolo 25: *** Cap.25 I genitori di Quinto ***
Capitolo 26: *** Cap. 26 Quinto Vongola e Sesto Simon ***
Capitolo 27: *** Cap.27 I guardiano di Quinto e il fratello di Sesto Simon ***
Capitolo 28: *** Cap.28 Il padre di Sesto ***
Capitolo 29: *** Cap.29 Sesto Vongola e il suo sole ***
Capitolo 30: *** Cap.30 Il fulmine, la tempesta e la pioggia di Sesto ***
Capitolo 31: *** Cap.31 La moglie e la nuvola di Sesto ***
Capitolo 32: *** Cap.32 I figli e la nebbia di Sesto ***
Capitolo 33: *** Cap.33 La madre e il braccio destro di Settimo ***
Capitolo 34: *** Cap.34 Il sole e la tempesta di Settimo ***
Capitolo 35: *** Cap.35 La pioggia di Settimo ***
Capitolo 36: *** Cap.36 La nuvola e la nebbia di Settimo ***
Capitolo 37: *** Cap.37 Il fulmine di Settimo ***
Capitolo 38: *** Cap.38 Ottava e la sua pioggia ***
Capitolo 39: *** Cap.39 La tempesta di Ottava ***
Capitolo 40: *** Cap.40 Il protettore della nebbia di Ottava ***
Capitolo 41: *** Cap.41 Il figlio minore e il fulmine di Ottava ***
Capitolo 42: *** Cap.42 Il Capitano dei Varia di Nono e il Capo del CEDEF ***
Capitolo 43: *** Cap.43 La tempesta del Nono ***
Capitolo 44: *** Cap.44 Il sole del Nono ***
Capitolo 45: *** Cap.45 La pioggia del Nono ***
Capitolo 46: *** Cap.46 La nebbia e la nuvola del Nono ***
Capitolo 47: *** Cap.47 Il Nono, il suo fulmine e la sua pioggia ***
Capitolo 48: *** Cap.48 La pioggia, il sole, la nuvola e la nebbia di Tsunayoshi ***
Capitolo 49: *** Cap.49 Tsunayoshi e la sua tempesta ***
Capitolo 50: *** Cap.50 Il fulmine di Tsunayoshi ***
Capitolo 51: *** Cap.51 La nebbia di Tsunayoshi ***
Capitolo 52: *** Cap.52 La pioggia e la nuvola di Decimo ***
Capitolo 53: *** Cap.53 Il re e la regina degli Arcobaleno ***
Capitolo 54: *** Cap.54 Il figlio del Decimo ***
Capitolo 55: *** Cap.55 Decimo ***
Capitolo 1 *** Cap.1 Il fratello di Primo ***
Ringrazio anche solo chi legge.
Cap.1 Il fratello di Primo
Dio salvi la
reginetta del ballo.
Skull si nascose dietro un ventaglio,
i boccoli biondi gli
ondeggiavano ai lati del viso.
“Figlia mia, questa
è la tua ultima occasione. Se nemmeno
questa volta troverai un marito, sarai la mia delusione”
disse gelido Pietr.
Skull chinò lo sguardo.
< Peccato che ormai si capisca
che non sono una ragazza e
nessuno mi vorrà mai > pensò, guardando il
padre mangiare dei pop-corn. <
Come sempre anacronistico, figlio d’invenzioni di altri tempi
> pensò.
“Principessa, mi duole
dirvi che l’imperatore del Giappone
ha deciso di non venire” le disse Kozato, ghignando.
“E Giotto?”
chiese Skull.
“Il re non
verrà” rispose Simon.
Una lacrima rigò il viso
di Skull.
[110].
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Capitolo 2 *** Cap.2 La nuvola e la nebbia di Primo ***
Ringrazio anche solo chi legge.
Cap.2 La nuvola e la nebbia di Primo
Sogno ad occhi aperti
degli adolescenti.
“Cosa vuol dire che tra noi
non c’è mai stato niente?! Tutte
quelle notti appartati, tutti quei baci, le carezze, per te non
significano
niente?!” gridò Alaude. I capelli biondi gli
ricadevano scombinati intorno al
viso.
“Dovresti lasciare la
festa. Se mai mio cugino decidesse di
degnarci della sua presenza, lo metteresti in imbarazzo. Sei
ubriaco” disse
Daemon.
“Tu non lo metti in
imbarazzo danzando con un altro uomo? O
Federico ha il diritto d’infrangere le regole?!”
urlò il poliziotto.
“Tu sei un plebeo, il tuo
comandante un nobile. Indovina chi
può e chi non può?” chiese gelido Spade.
“Mi stai abbandonando solo
perché lui ti ha cacciato” ringhiò
Alaude.
[110].
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Capitolo 3 *** Cap.3 La tempesta e la pioggia di Primo ***
Ringrazio anche solo chi legge.
Cap.3 La tempesta e la pioggia di
Primo
Solo un altro
travestimento dal cuore spezzato.
G si portò il bicchiere di
vino alle labbra e ne sorseggiò
il contenuto, socchiuse gli occhi e piegò di lato il capo,
facendo ondeggiare i
corti capelli rossi.
“Tu forse hai
sopravvalutato la nostra relazione. Io
appartengo a Primo” disse.
Asari Ugetsu adagiò il
lungo cappello nero sul tavolo e
assottigliò gli occhi.
“Dimmi che non mi
ami!” gridò.
G si mise la sigaretta in bocca e
l’accese.
“Non posso permettermi di
amare nessuno. Non sono un idiota
come mio fratello, so che nella schiavitù non ci
può essere amore.
E poi darlo a te, che ti sei
divertito a giocare con la
principessa come tutti gli altri?” chiese.
[110].
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Capitolo 4 *** Cap.4 Primo e il suo amante ***
Ringrazio anche solo chi legge.
Cap.4 Primo e il suo amante
Dio salvi la
reginetta del ballo.
“Ti prego, Giotto,
esci” disse Gabriel. Appoggiò la mano
sulla porta e sospirò, la sua pelle diafana era segnata da
dei tatuaggi rosso
fuoco.
“No” gemette
Giotto. Era steso sul letto, il viso nascosto
nel cuscino e le lacrime che gli rigavano il viso.
“Odio tutto questo! Odio
questa vita! Odio i balli! Voglio
andarmene da questo dannatissimo castello!”
sbraitò. Singhiozzò più forte e
strinse il cuscino con entrambe le mani.
“Esci per me,
almeno” lo supplicò Gabriel.
“Vattene”
ordinò Giotto.
< Il mio amore sarà
sempre secondo al mio posto >
pensò Gabriel, massaggiandosi il collo.
“Agli ordini”
esalò.
[100].
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Capitolo 5 *** Cap.5 Il fratello maggiore e il fulmine di Primo ***
Ringrazio anche solo chi legge.
Cap.5 Il fratello maggiore e il
fulmine di Primo
Solo diciottenne.
“Federico, io
però volevo divertirmi alla festa” gemette
Lampo.
Federico lo afferrò per
una manica e lo strattonò, lo fece
andare a sbattere contro la parete.
Lampo mugolò e si
abbandonò contro il muro, scivolando a
terra.
“E cosa dovresti
festeggiare? Il fatto che ti lanci nella
battaglia con uno scolapasta invece di utilizzare la tua armatura? Che
scialacqui i soldi di famiglia con le donne, invece di partecipare a
delle vere
guerre? Sei la vergogna della nostra famiglia”
ringhiò Primo Cavallone.
Lampo sbadigliò.
“Almeno io non gioco con il
cuore di Giotto e quello di
Daemon. Se non fossi già maledetto, gli dei ti punirebbero
per questo” sibilò.
[109].
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Capitolo 6 *** Cap.6 Il sole di Primo ***
Ringrazio anche solo chi legge.
Cap.6 Il sole di Primo
Trasforma le sue
lacrime.
“Alaude!”
chiamò Knuckle.
<
Alaude, sono
qui, guardami, notami! > pensò.
“Non ora, ho da
fare” ringhiò Alaude. Stringeva i tonfa con
entrambe le mani, dalla sua casacca nera ondeggiavano delle manette.
Knuckle lo vide correre via e
sospirò pesantemente.
Una donna gli si avvicinò.
“Voi non
danzante?” gli chiese.
Knuckle si passò una mano
tra i capelli mori, mentre con
l’altra strinse il crocefisso al suo collo.
“Un uomo di chiesa non
può lasciarsi andare a simili
turpitudini. Sono venuto solo per benedire il luogo e ora
tornerò alla mia
preghiera” rispose.
“Un peccato, sei un
così bel ragazzo” disse la nobile.
[103].
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Capitolo 7 *** Cap.7 La nuvola di Secondo ***
Ringrazio anche solo chi legge.
Cap.7 La nuvola di Secondo
In diamanti sulla sua
corona.
Skull si grattò la testa
rasata, al centro di essa c’era una
cresta di capelli blu e la luce delle candele si rifletteva sul
piercing sul
suo labbro.
“Tu al ballo non dovrai
partecipare” ordinò Riccardo.
“Perché mio
re?” domandò Skull.
“Mentre si
svolgerà tu andrai a occuparti di alcuni
traditori. Tutti i boss saranno e qui non potranno nascondere i loro
panni sporchi,
dovremo approfittarne. Ricordati di essere crudele quanto sarei
io” ordinò
Riccardo.
“Certo, Boss. Non ti
deluderò” promise Skull, facendo un
inchino.
“Tanto nessuno avrebbe
voluto ballare con te” disse gelido Secondo.
Socchiuse gli occhi e ghignò.
[100].
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Capitolo 8 *** Cap.8 Il fulmine di Secondo ***
Ringrazio anche solo chi legge.
Cap.8 Il fulmine di Secondo
È in prima
linea alla festa.
“Boss, io non me la
sento” esalò Vanessa. Alcuni fulminelli
verdi vennero emanati dalle sue dita, il suo viso era coperto da un
velo di
pizzo nero.
Riccardo
l’afferrò per un braccio e la trasse a
sé.
“Tu sei mia moglie, non
puoi mettermi in imbarazzo davanti
ai miei uomini” ringhiò.
Vanessa strinse le labbra e
chinò la testa.
“Mio signore, la mia
famiglia è appena stata sterminata ed
io…” sussurrò.
“Il mio è un
ordine!” gridò Riccardo, il viso arrossato.
Afferrò un vaso e lo lanciò contro la parete,
sfondandola.
“Agli ordini,
boss” rispose Estraneo.
“Bene”
ruggì Secondo Vongola.
[100].
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Capitolo 9 *** Cap.9 La tempesta di Secondo ***
Ringrazio anche solo chi legge.
Cap.9 La tempesta di Secondo
È in prima
linea ai club.
Lucifer si passò una
pomata sull’occhio e si deterse il
labbro spaccato con un fazzoletto.
“Come puoi essere fedele a
un violento come quello?” gli
chiese Milady Windsor.
“Oh, ma il suo procurare
dolore è una virtù. Rabbrividisco
di piacere a immaginare le sue crudeli mani macchiate di sangue. Niente
che tu
possa capire.
È davvero fastidioso aver
dovuto sposare una donnetta con la
mente ristretta come la tua” si lamentò Lucifer.
“Questa donnetta
è la regina d’Inghilterra e la futura madre
del figlio che porta in grembo” ringhiò Milady.
“Il fatto che il tuo grembo
sia fertile è l’unico motivo per
cui sei viva. Shishishi”
rispose
Lucifer.
[108].
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Capitolo 10 *** Cap.10 La nebbia di Secondo ***
Ringrazio anche solo chi legge.
Cap.10 La nebbia di Secondo
E ha quel corpo.
“Ancora una volta la mia
lettera è stata rimandata indietro
dalla Cina. Perché non vuoi rispondermi Federico? La tua
devota mogliettina
orientale ti soddisfa così tanto, nonostante i desideri
della tua maledizione?”
si chiese Deamon. Gettò il foglietto di carta tra le fiamme
e digrignò i denti.
“Alla fine anche a te mancava la forza di agire. Sei un
debole, come tutto il
resto della nostra famiglia” ringhiò.
La porta si aprì e ne
entrò Riccardo con passo cadenzato.
“Parlavi di nuovo da solo,
zio?” chiese Secondo.
“Nipote. Cosa ti porta qui,
mio adorato nipotino?” chiese
Spade.
“Sei invitato a una
festa” ringhiò Riccardo.
[104].
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Capitolo 11 *** Cap.11 La pioggia di Secondo ***
Ringrazio anche solo chi legge.
Cap.11 La pioggia di Secondo
Ha sempre chi la
segue.
Ieyasu stava ritto in piedi, i lunghi
capelli azzurri gli
ondeggiavano dietro le spalle. I suoi occhi erano liquidi, mentre
osservava
Riccardo volteggiare al centro della sala abbracciato a Vanessa.
La donna si lasciava condurre, i
movimenti di Riccardo erano
sinuosi, il suo portamento nobile e i lunghi capelli erano raccolti in
una
coda.
Ieyasu avvertì una fitta
al cuore.
< Vorrei essere al suo posto,
boss. Però come potresti tu
mai scegliere di notare una semplice ‘spada’? Per
te non sono altro, non mi hai
voluto nemmeno come fratello.
Hai lasciato persino che mi facessero
sposare contro la mia
volontà > pensò.
[103].
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Capitolo 12 *** Cap.12 Il sole di Secondo ***
Ringrazio anche solo chi legge.
Cap.12 Il sole di Secondo
Tutti quanti la
stanno guardando.
“Duck” disse
Vanessa.
Duchessa si stava fasciando i seni
sodi, si voltò facendo
ondeggiare i lunghi capelli rossi.
“Sì?”
chiese, sporgendo le labbra piene di colore rosso
rubino.
“Come strega non potrai
venire alla festa” spiegò Estraneo.
Le labbra di Duchessa tremarono.
“Ed io che volevo poter
ballare con qualche bella ragazza, o
almeno sfiorare il nostro boss” gemette Duchessa.
“Le voci che il nostro boss
si diletti con la magia oscura
sono già abbastanza diffuse senza che tu ti faccia vedere.
Il Boss sa che sono
voci fondante e questo è un suo ordine.
Tu e Kong siete banditi dalla
festa” riferì Vanessa.
“Agli ordini”
rispose Duchessa.
[108].
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Capitolo 13 *** Cap.13 Secondo ***
Ringrazio anche solo chi legge.
Cap.13 Secondo
Quando cammina vicino
a lei vuole essere lei.
Riccardo fece un inchino a Vanessa,
la moglie ricambiò e
Riccardo si allontanò, avanzando tra gli altri danzatori.
Percorse il salone e
salì le scale, entrò nello studio di suo padre e
si chiuse la porta alle
spalle. Fece un sospiro pesante e guardò il ritratto di
Giotto alla parete.
“Cos’hai da
guardare? Mi fa una rabbia tale dovermi
comportare come te, come un nobile, perché sono ancora
desideroso di avere il tuo
benestare” ringhiò. Afferrò una sedia e
l’abbatté a terra.
“Oh, ma farò in
modo che l’oro e lo sfarzo affoghino nel
sangue!” sbraitò, dando un calcio a una libreria.
[102].
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Capitolo 14 *** Cap.14 La pioggia di Terzo ***
Ringrazio anche solo chi legge.
Cap.14 La pioggia di Terzo
E il tuo fidanzato fa
finta di non vederla.
“La mia festa
dovrà svolgersi nel più completo rigore
morale. Si canteranno canti gregoriani, si danzerà in ordine
e non ci saranno
sciocche risate” disse Ivan.
“Sì,
boss” rispose il suo Capitano dei Varia.
Ivan gli posò il pugnale
sulla guancia.
“Non
c’è bisogno di dirti che tu ti occuperai di
scortare
Lucrezia. È la figlia del Papa, dovrà vedere che
tutto qui va esattamente come
suo padre si aspetti che vada” ordinò.
< Come se fosse morale che i
Papi abbiano figli >
pensò Rosario, guardando fisso le fiamme del camino.
“Ovviamente. La vostra
futura sposa sarà soddisfatta”
rispose gelido.
[101].
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Capitolo 15 *** Cap.15 Terzo ***
Ringrazio anche solo chi legge.
Cap.15 Terzo
Perché lei
ha quel fuoco.
“La festa è
andata bene, ma quell’idiota di Rosario è
scomparso a metà. È la prima volta che obbedisce
in maniera incompleta a un
ordine” borbottò Ivan.
La porta si spalancò e ne
entrò una donna, era ricoperta di
sangue.
Ivan si alzò dal suo
divano di raso rosso.
“Emma? Cosa
accade?” chiese.
< La moglie di Rosario?
> si domandò.
“Mio marito è
appena stato assassinato” gemette la donna, il
viso rigato di lacrime.
Terzo guardò il pugnale.
“Tieni
questo. Lui è
come me, la lama che ti difenderà sempre” disse
Rosario, porgendo un pugnale ad
Ivan.
Quest’ultimo
lo prese.
[101].
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Capitolo 16 *** Cap.16 La nebbia e lo zio di Terzo ***
Ringrazio anche solo chi legge.
Cap.16 La nebbia e lo zio di Terzo
E non provarci
neanche.
“Zio
Donat…” sussurrò Egor.
“Sì?”
domandò il boss Russo.
Secondo Giglio Nero chinò
il capo e serrò un pugno,
stringendo le labbra.
“A breve ci sarà
un grande ballo nella dimora di mio
fratello Ivan. Mi chiedevo se…”. Iniziò.
“No” rispose
gelido Donat.
“Zio, non vi ho nemmeno
chiesto qualcosa” esalò Egor.
“Tu volevi chiedermi se
potessi andare, la risposta è no. Da
quando tuo fratello ha lasciato perdere sciocchezze come svolazzare in
giro e
aiutare gli altri, si è dato a una vita dal grande rigore
morale. Tu hai troppe
colpe sulla testa per poter andare. Anche quel peccatore del suo
Capitano dei
Varia non parteciperà attivamente” rispose Donat.
[110].
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Capitolo 17 *** Cap.17 Il fulmine e la moglie di Terzo ***
Ringrazio anche solo chi legge.
Cap.17 Il fulmine e la moglie di Terzo
Il suo tesoro ha un
codice di chiusura.
Lucrezia afferrò per il
collo Lango e lo sbatté contro una
parete, lo baciò appassionatamente.
Lango strinse gli occhi, mentre la
donna approfondiva il
bacio e fu scosso da tremiti.
< Essere la figlia segreta di
un uomo importante l’ha
resa convinta di poter ottenere tutto tra inganni e
sotterfugi… e forse è vero
> pensò, avvertendo una fitta al petto.
Lucrezia gli passò la
lingua sulla sua. Si staccò, Lango
respirò a fatica.
“Vi prego, voi siete la
donna del boss” gemette il fulmine.
“Te l’ho detto.
Se mi dirai di no, dirò che sei stato tu a
sedurmi e ti farò giustiziare” lo
minacciò Lucrezia.
[107].
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Capitolo 18 *** Cap.18 La nuvola e il sole di Terzo ***
Ringrazio anche solo chi legge.
Cap.18 La nuvola e il sole di Terzo
E tutti i paesani
s’inchinano.
“Non sono
interessato” disse Hibari.
“Takao, devi ascoltarmi!
Non puoi continuare a ignorarmi
dopo quello che c’è stato tra di noi!”
gridò Carlo. Il suo viso era arrossato e
respirava a fatica. “Ascoltami
all’estremo!” sbraitò.
“Il Boss ha smesso di
parlarti. Non vedo perché dovrei farlo
io. Ora lasciami in pace, devo prepararmi per la festa” disse
Takao, mettendo
il monocolo dalla montatura d’oro davanti
all’occhio sinistro.
“Il Boss non ha perso la
testa nelle sei vie demoniache, ma
l’ha fatto da quando ha perso le ali. Questa casa risuonava
delle rise dei
bambini. Non state facendo niente per aiutarlo”
sibilò Carlo.
“Spostati, o ti
morderò a morte” minacciò Takao.
[110].
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Capitolo 19 *** Cap.19 La tempesta di Terzo ***
Ringrazio anche solo chi legge.
Cap.19 La tempesta di Terzo
Dio salvi la
reginetta del ballo.
Vanko sbadigliò
rumorosamente, chiuse gli occhi e si
massaggiò le palpebre con una mano.
“Takao, sei davvero un tipo
noioso. Te l’hanno mai detto?”
si lamentò.
Takao arrossì e volse lo
sguardo, appoggiando una mano sul
tonfa.
“La mia famiglia si
è votata all’ordine. Non pensi che
dovrei seguirlo? Come braccio destro dovresti
capire…” esalò.
“Io capisco solo che
seguiamo un boss che ha regalato mia
sorella in sposa al suo Capitano dei Varia nemmeno fosse stata un
premio da
vincere. Non che l’altro pretendente, quel Manuele, fosse
meglio” ringhiò
Vanko.
< Io non sono il mio boss
> pensò Takao.
[101].
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Capitolo 20 *** Cap.20 Quarto ***
Ringrazio anche solo chi legge.
Cap.20 Quarto
Sogno ad occhi aperti
degli adolescenti.
Igor aprì
l’orologio dorato e guardò la foto di Domenico,
sospirando pesantemente.
< Fratellone, dovresti esserci
tu qui, al mio posto, come
re. Io non so cosa fare, da quando sono diventato boss la mia vita
è un
inferno. Me ne succede una dietro l’altra! Io volevo fare il
sarto! > pensò.
“Boss, a cosa sta
pensando?” gli chiese una voce femminile.
“Oh, Dalila! Che bello
vedere che sei venuta!” gridò Igor.
Allargò le braccia e rise forte. “Anche se
è un ballo, c’è del cibo se
vuoi!”.
“Grazie, boss. Sono venuta
con mio marito” rispose Dalila.
Il sorriso di Igor tremò.
“Oh, ovvio”
sussurrò Quarto.
[106].
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Capitolo 21 *** Cap.21 La pioggia di Quarto ***
Ringrazio anche solo chi legge.
Cap.21 La pioggia di Quarto
Solo un altro
travestimento dal cuore spezzato.
“Fabrizio, come mai
così cupo? Questa è una festa, non danzi
con tua moglie?” chiese Igor.
“Ho saputo che non hai
ancora deciso a chi dare il posto di
Capitano dei Varia. Come tuo guardiano della Pioggia, con sangue di
Vongola
minore nelle vene, quel posto mi spetterebbe.
Sono talmente adeguato che posso
già dirti di non essere
interessato a mia moglie. Come sai i Capitani dei Varia non hanno
legami di
nessun tipo…”. Iniziò a enumerare
Fabrizio con voce monotona.
< Piuttosto che farti
diventare il mio capitano dei Varia
mi butto dalla finestra > pensò Quarto.
< Perché non valgo
niente per te? > si chiese
Fabrizio.
[109].
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Capitolo 22 *** Cap.22 La nuvola di Quarto ***
Ringrazio anche solo chi legge.
Cap.22 La nuvola di Quarto
Dio salvi la
reginetta del ballo.
“Non mi avevi detto che era
un ballo per il tuo
fidanzamento” disse Dalila.
“Sempre che tu non mi
voglia sposare” disse Quarto.
“Boss, ti sarò
sempre fedele come guardiana della nuvola, ma
io sono già sposata” disse Dalila.
“Ho deciso che
farò Aku mio Capitano dei Varia. Così
potrà
farmi da paggetto al matrimonio con Elisabetta. Sai, è una
donna forte e tutti
me l’hanno consigliata per rafforzare le alleanze”
rispose Igor.
“Ti va di concedermi almeno
un ballo?” le chiese.
< Proprio perché
anche io ti amo, devo rifiutare persino
questo > pensò Dalila, negando con il capo.
[100].
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Capitolo 23 *** Cap.23 Il Capitano dei Varia di Quarto ***
Ringrazio anche solo chi legge.
Cap.23 Il Capitano dei Varia di Quarto
Solo diciottenne.
“Mio padre era il tuo
guardiano del sole?” chiese Aku.
Igor annuì, allacciandogli
stretta la cintura alla vita, lì
dove era assicurata una spada di legno.
“Sì, si chiamava
Tatsuki, e tua madre Mitsuki, era la mia
guardiana del fulmine. Erano molto fedeli” spiegò.
Aku batté un paio di volte
le palpebre.
“Anche io voglio
proteggerti, come facevano loro” disse.
“Sono sicuro che sarai un
grande spadaccino, crescendo. Sei
così piccolo e già mi dai del filo da
torcere” disse Igor, accarezzandogli la
testa.
“Avrei voluto ballare con
loro. Ora non so con chi ballare”
gemette Aku.
“Ballerai con me”
propose Igor, sorridendogli.
[103].
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Capitolo 24 *** Cap.24 La nebbia e la tempesta di Quarto ***
Ringrazio anche solo chi legge.
Cap.24 La nebbia e la tempesta di
Quarto
Trasforma le sue
lacrime in diamanti sulla sua corona.
Rocco ringhiò.
“Hai avuto fegato a
invitare la famiglia estraneo dopo
quello che voi Vongola gli avete fatto” ringhiò.
“Che stai dicendo? Ti ho
invitato perché sei mio fratello”
disse Igor.
“Pensi che i nostri
rapporti di sangue valgano qualcosa ora
che rappresentiamo famiglie diverse?” domandò
Rocco.
“Non c’interessa
che sei nostro fratello, come non
c’interessa di essere i tuoi guardiani, Vongola. Ora sono il
re di Francia”
disse Enrico, chiudendosi la porta alle spalle.
< È colpa tua se
Domenico è morto, te la faremo pagare
> pensarono in coro Enrico e Rocco.
“Se non volevate
partecipare potevate non venire” disse
Igor.
[103].
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Capitolo 25 *** Cap.25 I genitori di Quinto ***
Ringrazio anche solo chi legge.
Cap.25 I genitori di Quinto
Dai
un’occhiata al futuro.
Skull si soffiò su
entrambe le mani, il fiato gli si condensava
davanti al viso. Era seduto per terra, tremante di freddo.
< Chi avrebbe mai detto che
avrei visto un boss degli
Scoglio fare il boss dei Vongola… peccato che Armand
scoprirà presto che può
anche imitare le feste dei Vongola e il loro modo di regnare, ma Giotto
non lo
accetterà mai nell’anello >
pensò.
“Anche io vorrei tanto
andare al castello a danzare” si
sentì dire. Si voltò e vide una giovane donna.
“Tu non sei la moglie di
Severino il panettiere?” chiese.
La ragazza annuì.
Skull le sorrise e le prese la mano,
facendola volteggiare.
[109].
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Capitolo 26 *** Cap. 26 Quinto Vongola e Sesto Simon ***
Ringrazio anche solo chi legge.
Cap. 26 Quinto Vongola e Sesto Simon
Chissà
cosa ti aspetta.
“Vorrei partecipare anche
io alle danze. Se solo mi
facessero uscire dalla mia camera” gemette Basilicum.
“Mi sorprende che tu abbia
fatto una festa. Pensavo che non
ne avresti più fatte dopo la morte del tuo Capitano dei
Varia” disse
Torikabuto. Gettò una carta davanti a sé, accanto
a delle altre carte.
“Ero molto legato a Yoshi,
ma purtroppo non dipende da me.
Il popolo si aspetta cose del genere dai Vongola. Destabilizzeremmo la
dinastia
o qualcosa del genere” rispose Quinto.
“Quattro assi”
disse, gettando quattro carte.
Torikabuto sorrise e gettò
le sue carte.
“Scala, ho vinto di
nuovo” disse.
[100].
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Capitolo 27 *** Cap.27 I guardiano di Quinto e il fratello di Sesto Simon ***
Ringrazio anche solo chi legge.
Cap.27 I guardiano di Quinto e il
fratello di Sesto Simon
C’è
una casa sulla collina con una piscina al coperto.
Severino osservò la grande
vasca colma d’acqua.
“Voi siete i suoi
guardiani. Siete davvero pronti a farlo?”
chiese.
“I soli vengono sempre
ignorati, odiamo i cieli” disse
Salazar.
“Ho già ucciso
Yoshi. I Vongola hanno bisogno di un boss più
forte. La mia pioggia laverà la sua inettitudine”
disse Ramires.
“Non abbiamo nemmeno la
certezza abbia sangue Vongola visto
che lei stesso ha capito che non può essere suo figlio. Per
l’onore della mia
famiglia, la mia nuvola deve obbedire solo ai Vongola” disse
Hibari Ling.
“Ci farà
ammazzare con le sue idee sui guardiani. Io sono un
fulmine, rischiò il linciaggio” disse Tuono.
“Chiunque fosse
l’uomo con cui ti ha tradito mia sorella
doveva essere un demone o lei non sarebbe morta di parto per dare alla
luce un
bambino così inquietante e debole. Perciò quel
bambino è il figlio di un
demone. Farlo uccidere al mio erede è l’unico modo
per lavare l’onta” disse
Davide.
“Tranquillo, padre. La mia
fiamma della tempesta lo spazzerà
via. Mi sono già occupato di uccidere il suo braccio destro,
Alfred” giurò
Damiano, guardando Davide in viso, quest’ultimo gli sorrise.
“Sta deviando la giovane
mente di mio fratello minore
Torikabuto. Mettere al servizio la mia nebbia è il
minimo” disse Manuel Simon.
[Doubledrabble, 209].
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Capitolo 28 *** Cap.28 Il padre di Sesto ***
Ringrazio anche solo chi legge.
Quello del ricordo è
Secondo Yamamoto.
Cap.28 Il padre di Sesto
E un milionario nel
letto di lei.
Il Boss dei Vongola era intento a
danzare con la sua
promessa sposa, quest’ultima aveva le labbra piegate in un
sorriso. I nobili
danzavano intorno a loro.
La porta venne sfondata da delle
pesanti catene.
Skull impallidì,
riconoscendo il giovane dinnanzi alla
porta.
“Piero?”
domandò.
“Ciao, nonnino. Sono venuto
a uccidere il mio caro zietto”
ringhiò Piero. Piegò di lato il capo e
ghignò, mostrando i denti bianchi.
“Che cosa stai
dicendo?” chiese Skull.
“Erano gemelli, non avevano
niente di diverso l’uno
dall’altro, ma mio padre è morto di fatica durante
una missione e lui è boss.
Devo vendicare mio padre” rispose Piero.
Gelaru
ghignò.
“Mi
dispiace zietto,
ma devo vendicare mio padre” disse.
Riccardo
inarcò un
sopracciglio e schioccò la lingua sul palato.
“Quella
feccia mi ha
chiesto di ucciderlo” disse gelido Secondo.
“E
mio fratello? Aveva
chiesto anche lui di morire? Sono stati gli allenamenti a cui
‘tu’ volevi che fosse
sottoposto ad ucciderlo. Mia madre è rimasta sola e mi hai
privato della
possibilità di conoscere mio padre. Lo hai spinto tu a
chiedere la morte!”
gridò Gelaru.
“Skull, porta via tutti
gl’invitati. È inutile aumentare il
numero delle vittime. Se vuole me, avrà soltanto
me” ordinò il boss.
[Doubledrabble, 202].
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Capitolo 29 *** Cap.29 Sesto Vongola e il suo sole ***
Ringrazio anche solo chi legge.
Cap.29 Sesto Vongola e il suo sole
E gli anni passano.
“In Australia amavate
danzare con la vostra sposa ad ogni
ballo. Il valzer era la vostra vita, ma da quando siamo qui, non
ballate mai
alle feste che date.
Vostra moglie è sola nella
sala grande in questo momento.
Non è giusto all’estremo!”
gridò il Capitano dei Varia.
“N-non mi sento bene.
Attenderò di ristabilirmi” esalò
Simora.
“Vooooi
Estremo!
Lo dite ogni volta, ma state sempre peggio! Dovreste tornare in
Australia”
gridò il suo Capitano dei Varia.
“Grant, tu sei sempre stato
molto fedele, ma non hai mai
compreso l’arte di attendere. Ho ottenuto il posto che mi
spettava, non mi
arrenderò per un po’ di malessere”
ribatté Sesto.
[109].
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Capitolo 30 *** Cap.30 Il fulmine, la tempesta e la pioggia di Sesto ***
Ringrazio anche solo chi legge.
Cap.30 Il fulmine, la tempesta e la
pioggia di Sesto
E lei continua a
sognare.
“I-io… io provo
qualcosa per te… insomma, mi piaci”
esalò
Lampa. Aveva le gote arrossate e le sue iridi verde acqua erano liquide.
“Ti rendi conto anche tu
che è assurdo? La mia famiglia fa il
braccio destro da generazione. Ed ora mi è capitato di
essere la tempesta del
boss dei Vongola. L’unione con una famiglia decaduta come la
tua è fuori
discussione” disse Antonio Rosario.
“Almeno potresti concedermi
quest’unico ballo?” gemette la
fulmine.
“No. Danzerò con
Lisanna, l’alleanza con una Scoglio è ben
più vantaggiosa” rispose Antonio.
Lampa corse fuori dalla stanza,
singhiozzando.
< Perché continui a
soffrire per lui? > pensò Usui.
L’anello della pioggia al dito.
[110].
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Capitolo 31 *** Cap.31 La moglie e la nuvola di Sesto ***
Ringrazio anche solo chi legge.
Cap.31 La moglie e la nuvola di Sesto
È la
ragazza più bella nella città.
“Madam Anita, vi sentite
bene? Vi vedo pallida” disse
Martha. Si sedette accanto alla donna vicino alla finestra, il brusio
di voci
della festa risuonava tutt’intorno insieme alla melodia.
“Mio marito non ha trovato
la forza di partecipare nemmeno a
questa festa. Quando eravamo giovani amava così tanto
danzare. La sua compagnia
mi faceva sentire meno nostalgia della mia amata Inghilterra.
Oh, ma non dovrei dirlo a te. Tu sei
la sua guardiana della
nuvola, soffrirai anche più di me.
Lo sanno tutti che voi nuvole siete
le predilette” mormorò
Anita.
“Sì, soffro mia
signora” sussurrò Martha.
< A vedere voi così
> pensò.
[103].
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Capitolo 32 *** Cap.32 I figli e la nebbia di Sesto ***
Ringrazio anche solo chi legge.
Cap.32 I figli e la nebbia di Sesto
Con il trucco pesante.
Linda si alzò sulla punta
delle scarpette e bussò un paio di
volte.
“Zio Jarod, posso
entrare?” chiese la bambina. I lunghi
capelli biondi le ondeggiavano dietro le spalle, una ciocca le era
finita
davanti al viso.
“Oh, qualcuno bussa. Questa
volta sarà reale o no? È un
sogno, un’illusione, un delirio o un disturbatore? Fufufu, che mistero” rispose
una voce all’interno.
“Zio, io volevo ballare con
te” disse la piccola.
“Io odio le fiamme. Portano
la gente alla follia” disse una
voce maschile.
La bambina sorrise riconoscendo il
suo gemello.
“Stefano, aiutami a far
venire zio a ballare” propose la
piccola.
“Sprechi tempo, ormai
è impazzito” ribatté Stefano.
[110].
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Capitolo 33 *** Cap.33 La madre e il braccio destro di Settimo ***
Ringrazio anche solo chi legge.
Cap.33 La madre e il braccio destro
di Settimo
Che indossa da tempo.
“Quella strega della boss
mi ha obbligato a portarle una
trentina di paia di scarpe e ora mi ha ordinato di rimandarle indietro
perché
non la soddisfanno più di colore. Io non la sopporto,
dannata elfa viziata. Se
Giotto la faceva entrare nell’anello, mi eliminavo”
esalò Skull. Si massaggiò
la testa e gemette.
“Quindi non hai intenzione
di partecipare alla festa?” gli
chiese una voce maschile.
Skull arrossì.
“Piccolo Fabio, non volevo
offendere tua madre” biascicò.
“Non importa.
Vieni?” chiese Fabio, raddrizzandosi il
cappello.
“Non posso. Devo aiutare
tuo padre in una missione, sarà per
la prossima volta” disse Skull.
[100].
**********
Salvatore ascoltò
l’altro bambino singhiozzare dall’altra
parte del telefono e sospirò.
“Io volevo davvero tanto
che tu venissi” gemette Fabio.
“Anche io volevo venire, ma
mio padre mi ha impedito di
farlo” sussurrò Salvatore. Un taglio sulla sua
guancia sanguinava copiosa.
“Promettimi che quando
sarai tu il boss degli Scoglio verrai
sempre” disse Fabio.
Salvatore sorrise.
“Te lo giuro e
diventerò anche il tuo braccio destro. Quanto
avrei voluto anche essere la tua tempesta” disse.
“Allora ci sentiamo dopo la
festa. Non farti scoprire da tuo
padre” ribatté Fabio.
“A presto,
Settimo” rispose Salvatore.
“Non sono ancora
boss” borbottò Fabio.
[100].
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Capitolo 34 *** Cap.34 Il sole e la tempesta di Settimo ***
Ringrazio anche solo chi legge.
Cap.34 Il sole e la tempesta di
Settimo
Solo per tenersi un
uomo attorno.
< Non posso dirgli che
l’ho adottato solo perché l’ho
trovato davanti alla mia porta e il boss mi avrebbe ammazzato sapendo
che non
avevo salvato un bambino > pensò Ben.
“Te l’ho detto
centinaia di volte. Non sono obbligato a
rivolgerti la parola. Sei un sole, dovresti cominciare a capire che la
gente
può ignorarti senza bisogno di un motivo”
ringhiò.
Reborn si premette il cappello sul
viso.
“Sono anche una nuvola. Ho
tutto il diritto di venire con te
al ricevimento, Salvatore e Fabio mi aspettano” disse.
< Il giorno in cui
ammezzerò quei due idioti mi
sbarazzerò anche di te, lo giuro > pensò
Ben.
[108].
*******
“Zio Nathan,
perché il Punitore si mette tutto quel trucco
addosso?” chiese Reborn.
“Umh,
anche tu non
sei potuto andare alla festa vedo” disse Nathan.
Reborn scrollò le spalle.
“Non ci tenevo
più di tanto. Tu perché non sei stato
invitato?” chiese.
“Oh. Mi avevano invitato,
ma andarci sarebbe una follia.
Sono la tempesta di un uomo che può contare su Salvatore, la
tempesta perfetta.
Mi prenderebbero tutti in giro.
Il Punitore dici? Beh, si dice che lo
faccia per sedurre le
sue tante donne. Quello semina figli” rispose Nathan.
“A me sembra parecchio
solo” borbottò Reborn, abbassando lo
sguardo.
[100].
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Capitolo 35 *** Cap.35 La pioggia di Settimo ***
Ringrazio anche solo chi legge.
Cap.35 La pioggia di Settimo
Dio salvi la
reginetta del ballo.
“Oggi alla festa non ti ho
visto” disse Fabio. Si arricciò
l’indice intorno al baffo e inarcò un sopracciglio.
Tyl giocherellò con la
coda di procione che teneva tra i
capelli e abbassò lo sguardo.
“I-io… vi ho
visto danzare con le vostre amanti e non volevo
disturbarvi” gemette.
Fabio sgranò gli occhi,
impallidendo.
“Ti ho fatto sentire
trascurato?” domandò.
“So che siete impegnato. E
poi eravate con Salvatore a
occuparvi degli altri boss e…” balbettò
Tyl.
Fabio si tolse la rosa rossa dalla
tasca della giacca e
gliela porse.
“Perdonami” disse.
“Grazie, Settimo”
disse Tyl, prendendo la rosa con mano
tremante.
[102].
|
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Capitolo 36 *** Cap.36 La nuvola e la nebbia di Settimo ***
Ringrazio anche solo chi legge.
Cap.36 La nuvola e la nebbia di
Settimo
Sogno ad occhi
aperti degli adolescenti.
Zuko afferrò per una mano
Francesca e le mise l’altra sul
fianco, e la trasse a sé, facendola volteggiare.
“È vero che sei
fidanzata di Tyl?” le chiese.
“Sì, io lo
amo” rispose Francesca, guardandolo negli occhi.
I lunghi capelli argentati le ondeggiavano dietro le spalle.
“Lo sanno tutti che lui ama
solo il boss” ringhiò Zuko.
“Il boss viene prima anche
per me. La fedeltà impregna il
nostro amore, ma non per questo è meno forte.
Dovrebbe valere anche per te. Sei il
suo guardiano della
nuvola” ribatté Francesca.
“Stai sbagliando, Tyl non
ha spina dorsale. Sei una nebbia
potente, meriti di meglio” disse Zuko.
[106].
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Capitolo 37 *** Cap.37 Il fulmine di Settimo ***
Ringrazio anche solo chi legge.
Cap.37 Il fulmine di Settimo
Solo un altro
travestimento dal cuore spezzato.
Il piccolo Verde chinò il
capo e sospirò, premendosi gli
occhiali contro il viso.
“Quindi Roberto non
parteciperà alla festa?” chiese.
“Non l’ho visto.
Nel caso dovessi beccarlo glielo farò
sapere” disse Iemitsu.
< Speraci, Roberto
è mio. Farò di tutto per impedire a
chiunque di corteggiarlo al posto mio > pensò.
Verde si massaggiò la
spalla.
“Sono il guardiano
più giovane di Fabio. Forse non ero
pronto per essere il suo fulmine” mormorò.
“Oh, ma tu hai un grande
cervello. Ed è normale per
gl’Hitman avere cieli d’età molto
diversa. Lasciati guidare da me e il tuo
genio sarà essenziale per Fabio” disse Iemitsu.
[105].
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Capitolo 38 *** Cap.38 Ottava e la sua pioggia ***
Ringrazio anche solo chi legge.
Cap.38 Ottava e la sua pioggia
Dio salvi la
reginetta del ballo.
“Mio marito Frederic non
avrebbe voluto vedervi qui, seduta
in un angolo a deprimervi, boss.
Guardate, la festa è
meravigliosa. Vostro figlio più piccolo
non è riuscito nemmeno a distruggerla, è
più di quanto potessimo sperare” disse
la Capitana dei Varia.
Danila sospirò e
negò con il capo.
“Zaiva non ho nessuno con
cui danzare. Non potevo certo
invitare ufficialmente il mio amante, lo avrei messo in una situazione
sgradevole con sua moglie” mormorò.
“Vi va di danzare con me?
Siamo entrambe sole e tristi.
Dovrei riuscirci, in fondo sono la vostra guardiana della
pioggia” disse Zaiva.
“Accetto” disse
Danila.
[100].
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Capitolo 39 *** Cap.39 La tempesta di Ottava ***
Ringrazio anche solo chi legge.
Cap.39 La tempesta di Ottava
Solo diciottenne.
“La seconda moglie di
Frederic non ce la fa da sola a
crescere tre figli. È malata terminale e ora si è
convinta di aver perso un
quarto figlio, rapito nella notte. Ora, se fosse rimasta incinta lo
avremmo
saputo, no? Perciò penso che la follia si stia impadronendo
di lei. Vi chiedo
di potermene occupare io” disse Arcibald.
Daniela annuì.
“La volete come seconda
sposa, mia tempesta?” disse.
“Esattamente. Non per
questo verrò meno ai miei compiti con
Kurosawa. In fondo è la vostra guardiana della
nuvola” rispose Arcibald.
< Ha ragione Salvatore, vuole
solo più potere.
Fortunatamente zio mi fa da braccio destro > pensò
Daniela.
[108].
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Capitolo 40 *** Cap.40 Il protettore della nebbia di Ottava ***
Ringrazio anche solo chi legge.
Cap.40 Il protettore della nebbia di
Ottava
Trasforma le sue
lacrime.
“Non sei troppo piccolo per
essere il guardiano della nebbia
della boss?” chiese Reborn. Incrociò le braccia al
petto e guardò il bambino
davanti a sé.
“Kukuku.
Io trovo
questo un posto decisamente divertente. Laggiù, mentre tutti
danzano, la follia
dilaga. La boss sta perdendo la testa e non si rende conto che i nemici
sono
dentro e fuori il castello. Non potevo certo fa venire la mia
Vyper” sussurrò
Dokuro.
“Parli come un
traditore” disse Reborn, accarezzando il
calcio della pistola.
“Oh, ma io non voglio
tradire nessuno. I traditori ti sono molto
più vicini di quanto tu creda, migliore amico di
Iemitsu”. Estraneo cantilenò
le parole lentamente.
[109].
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Capitolo 41 *** Cap.41 Il figlio minore e il fulmine di Ottava ***
Ringrazio anche solo chi legge.
Cap.41 Il figlio minore e il fulmine
di Ottava
In diamanti sulla sua
corona.
“Io devo stare qui a
controllare che tu non possa scappare
dalla torre quando potrei essere lì a godermi la
festa” si lamentò Link.
< Chi voglio prendere in giro?
Kurosawa non avrebbe mai
danzato con me. Ha occhi solo per suo marito. Quel tipo si sente
superiore solo
perché lui è una tempesta e io un semplice
fulmine > pensò.
“Il dr. Gerome
c’è?” chiese il piccolo Tsuyoshi
dall’altra
parte della porta.
“No. Da quando suo figlio
Shamal è entrato in collegio e sua
moglie Daisy è morta, sembra essersi dimenticato dei suoi
doveri come guardiano
del sole.
Io non lo capisco. Lui
avrà perso anche una sposa, ma la
boss così perde un guardiano…”.
Continuò a lamentarsi Link.
Tsuyoshi ghignò,
all’interno della camera. Si guardò intorno
e mise al centro della stanza tutte le sue lenzuola e le tende,
iniziò a
legarle tra loro. Diede vita a una corda, un capo lo legò
intorno al piede del
letto e l’altro lo gettò dalla finestra.
Bloccò il letto con l’armadio, si mise
uno zaino in spalla e una spada alla cintola. Uscì dalla
finestra, scendendo
per la corda, raggiunto il giardino balzò e corse via. I
capelli rossi gli
sferzavano il viso.
[203 doubledrabble].
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Capitolo 42 *** Cap.42 Il Capitano dei Varia di Nono e il Capo del CEDEF ***
Ringrazio anche solo chi legge.
Cap.42 Il Capitano dei Varia di Nono
e il Capo del CEDEF
Diamanti nella sua
corona.
Madama Rossa impallidì
vedendo Manuel danzare con Yuki. I
lunghi capelli castani della giovane ondeggiavano intorno al suo viso
ogni
volta che Manuel la faceva volteggiare.
Il gigante stava piegato in avanti,
le labbra curvate in un
sorriso e i suoi occhi brillavano guardando la giovane.
“Si vede che stanno per
sposarsi. Sono davvero una coppia
stupenda, non trovi?” chiese Iemitsu alla Madama Rossa.
Tsuyoshi nascose il viso dietro il
ventaglio.
“Sì, proprio
stupendi” mormorò.
Danilo Scoglio, Leviathan e Ubbirow
fissavano la madama in
rosso, sospirando rumorosamente.
“Ti amo” disse
Manuel e Yuki gli accarezzò il viso.
Tsuyoshi si alzò in piedi.
“Scusate, penso che
andrò” disse, allontanandosi.
[106].
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Capitolo 43 *** Cap.43 La tempesta del Nono ***
Ringrazio anche solo chi legge.
Cap.43 La tempesta del Nono
E lei vive i suoi
sogni attraverso le riviste.
Levi si guardò allo
specchio, digrignò i denti, lo afferrò e
lo lanciò per terra, mandandolo in frammenti.
“Cosa ti
preoccupa?” si sentì domandare.
Michela danzava al centro della
camera, teneva un bicchiere
colmo di vino con una mano e con l’altra mano si stringeva il
vestito.
“Il boss riposa. Non
dovresti fare tutto questo chiasso”
sibilò Levi.
“Il figlio del boss
sarà il Decimo Boss dei Vongola. E
arriverà il giorno in cui danzerà con la sua
regina. Come il Nono fece davanti
a me, spezzandomi l’anima per sempre. Tutto si
ripeterà e Xanxus prenderà il
suo posto” rispose Michela.
[101].
|
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Capitolo 44 *** Cap.44 Il sole del Nono ***
Ringrazio anche solo chi legge.
Cap.44 Il sole del Nono
E suo padre
è morto e lei ha bisogno di qualcuno.
“Nostro padre era un grande
uomo. Tu non vali la metà di
lui!” gridò Esmeralda. Diede un calcio a un tavolo
e lo mandò in frantumi, con
il tacco dello stivale ne schiacciò alcuni frammenti.
“Vooooi!”
urlò con accento francese.
“Pensi che essere il sole
del Nono ti dia il diritto di
rivolgerti così a me? Sono io il figlio maschio e
l’erede di nostro padre!”
gridò Danilo. Il viso in ombra sotto il cappello.
“Non lascerò
decidere a te quello che devo fare della mia
vita” disse Esmeralda. Uscì a passo di carica
dalla stanza, raggiunse Madama
Rossa e l’afferrò per un braccio.
“Tu ballerai con
me” disse secca.
[110].
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Capitolo 45 *** Cap.45 La pioggia del Nono ***
Ringrazio anche solo chi legge.
Cap.45 La pioggia del Nono
E lei fa quello
sguardo.
Lavina appoggiò le mani
sul davanzale della finestra e
sospirò, piegò in avanti il capo facendo
ondeggiare i capelli grigi.
< So che mia sorella non mi fa
andare al ballo perché non
vuole che tutti quegli uomini si facciano strane idee su di me. Sono
mafiosi
convinti di poter padroneggiare il mondo ed è lei quella che
sa cavarsela, ma
vorrei tanto andare anche io al ballo > pensò,
stringendo le labbra fino a
farle sbiancare.
Un pianoforte risuonò da
oltre lo specchio.
Lavina batté un paio di
volte le palpebre e si diresse in
quella direzione. Rabbrividì vedendo Dokuro, seduto a un
pianoforte, oltre il
vetro.
[108].
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Capitolo 46 *** Cap.46 La nebbia e la nuvola del Nono ***
Ringrazio anche solo chi legge.
Cap.46 La nebbia e la nuvola del Nono
E il ragazzo abbocca.
“Tsuyoshi ha occhi solo per
Manuel. Non ci si può fidare di
lui” disse Reborn, calandosi il cappello davanti al viso.
“Come non ci si
può fidare di Madama Rossa” disse Iemitsu,
ridacchiando.
“Dovreste tornare di
là nella sala del ballo, invece di
sparlare. È ovvio che la fedeltà del Capitano dei
Varia vada al mio boss” disse
Lee.
“Tu parli solo
perché da te corre sempre” disse Nono
Cavallone.
“Come sa Manuel gli desse
attenzione. Ha occhi solo per la
sua dama. Kukuku”. La
voce di Dokuro
risuonò.
“Sembrate delle comari di
paese. Fufufu”.
Risuonò anche la voce di Maria.
[100].
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Capitolo 47 *** Cap.47 Il Nono, il suo fulmine e la sua pioggia ***
Ringrazio anche solo chi legge.
Cap.47 Il Nono, il suo fulmine e la
sua pioggia
Ma lei
scambierà tutto per un cuore vuoto.
Tsuyoshi accese la radio, la musica
risuonò nel locale,
raggiunse Lavanda e le porse la mano.
“Ti va di danzare con
me?” le chiese.
Lavanda guardò la mano.
“Il
boss non fa altro
che danzare con Yuki. Quei due sembrano una favola” si
lamentò Linda. Incrociò
le braccia sotto il petto prosperoso, mentre degli ombrelli neri le
vorticavano
sulla testa, emanando fulminelli verdi.
“Il
boss ha
atteggiamenti meccanici. È come se la sua
felicità fosse finta e il suo cuore
vuoto” penso Lavanda.
“Scusa amore, ma non mi va
di ballare” rispose Lavanda.
Tsuyoshi lasciò ricadere
la mano.
“Nessun
problema”.
[100].
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Capitolo 48 *** Cap.48 La pioggia, il sole, la nuvola e la nebbia di Tsunayoshi ***
Ringrazio anche solo chi legge.
Cap.48 La pioggia, il sole, la nuvola
e la nebbia di
Tsunayoshi
Dio salvi la
reginetta del ballo.
Kyoko fece un occhiolino allo schermo
del cellulare e si
scattò una foto.
“Sono felice di poter
ballare con te. Non capita tutti i
giorni di essere scelte come reginette del ballo” disse.
“Non capita tutti i giorni
di essere invitati a un ballo” le
rispose Takeshi. Le prese la mano nella propria e le baciò
il dorso. Guardò la
porta con la coda nell’occhio e trattenne un sospiro.
< Tsuna non è
ancora venuto, io volevo ballare col boss
> pensò.
Kyoya li guardò e
digrignò i denti.
< Cosa ci vede Yamamoto in
quella bambina? Dannazione,
vorrei morderlo a morte, ma sarebbe disonorevole farlo solo
perché sono geloso
> rifletté.
Ryohei digrignò i denti.
“Quello non è il
ragazzo giusto per la mia sorellina” si
lamentò. Raggiunse i bicchieri di plastica, ne prese uno e
sorseggiò il
contenuto.
“Lo sai che quello
è analcolico? Ammettilo, il problema è
che Hibari ti ha piantato per sbavare dietro al mio boss” lo
derise Mochida.
Ryohei digrignò i denti.
Mukuro apparve alle spalle di Kyoya.
“Oh, geloso Hibari Kyoya? Fufufu” gli chiese.
Kyoya cercò di colpirlo
con un tonfa.
“Soffriresti meno se
ballassi con me, ma questo ti renderà
forte” gli disse Mukuro.
[202].
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Capitolo 49 *** Cap.49 Tsunayoshi e la sua tempesta ***
Ringrazio anche solo chi legge.
Cap.49 Tsunayoshi e la sua tempesta
Dio salvi la
reginetta del ballo.
“D-Decimo… voi
avete mai partecipato a un ballo?” chiese
Gokudera con voce tremante.
“Alle elementari
c’è stata una festa come quella. Ammetto
che ci volevo andare con Kyoko, ma lei ci andava con
Yamamoto” rispose Tsuna.
“Oh, capito. Io sono andato
solo a feste classiche, senza
balli. In uno di questi ho assistito al primo incontro tra Xanxus e
Squalo. Il
boss dei Varia mi stava proteggendo dai calci di un cuoco pazzo. Squalo
lo ha
sfidato” rispose Hayato.
< Non troverò mai
il coraggio d’invitarlo. Probabilmente
anche se non volesse più andarci con Kyoko, vorrebbe
l’invito del maniaco del
baseball > pensò.
< Hayato non
m’inviterebbe > rifletté Tsuna.
[110].
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Capitolo 50 *** Cap.50 Il fulmine di Tsunayoshi ***
Ringrazio anche solo chi legge.
Cap.50 Il fulmine di Tsunayoshi
Dio salvi la
reginetta del ballo.
Haru si avvicinò a Lambo,
il bambino singhiozzava.
“Cosa
c’è, piccolo mio?” chiese la giovane.
Lambo strinse gli occhi e si
passò le manine paffutelle
sulle guance rigate di lacrime.
“I-pin guarda solo Hibari.
A me lei piace, però lei dice che
è suo dovere sposare un Hibari o un altro parente del suo sensei. Io non sono un cinese, ma mi
piace davvero” gemette.
Haru lo prese tra le braccia e
sospirò.
“Ti capisco. Alle volte per
amore si soffre, ma non devi
perdere la speranza. Andrà tutto bene” lo
rassicurò.
< Parlo io che non ho il
coraggio d’invitare Tsuna-sama
al ballo della mia scuola > pensò.
[109].
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Capitolo 51 *** Cap.51 La nebbia di Tsunayoshi ***
Ringrazio anche solo chi legge.
Cap.51 La nebbia di Tsunayoshi
Sogno ad occhi aperti
degli adolescenti.
“Io penso che dovresti
metterti quello che ti piace, non
quello che piace a Mukuro-sama. Gli sono fedele, ma tu sei deboluccia.
Poi
finisci per piagnucolare. Non lo dico di certo perché tengo
a te!” le disse
Ken. L’ultima parte la gridò, mostrando i denti
aguzzi. La polvere si era
posata anche sui suoi capelli biondi e sulle tante forcine che gli
tenevano le
ciocche.
“Io voglio che a
Mukuro-sama piacciano i miei vestiti” disse
Chrome.
“Ken, lasciata stare quella
sgualdrina. Mukuro-chan sarà
solo mio, questo ballo è stato un caso”
ringhiò M. M..
Ken ruggì piano.
“Lascia stare la
principessina. O sempai te la
farà pagare” disse Fran. Ridacchiò.
[110].
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Capitolo 52 *** Cap.52 La pioggia e la nuvola di Decimo ***
Ringrazio anche solo chi legge.
Nella mia saga il Decimo è
Xanxus, ma ho inserito anche
Tsuna perché comunque nella versione
‘alternativa’ dei 10 anni nel futuro era
lui Decimo.
Cap.52 La pioggia e la nuvola di
Decimo
Solo un altro
travestimento dal cuore spezzato.
Squalo deglutì
rumorosamente, passandosi la mano tra i corti
capelli color argento.
Osservò la giovane davanti
a lui, le labbra piene e rosse, i
lunghi capelli mori che le ricadevano sui seni sodi e le spalle
abbronzate.
La ragazza era intenta a scrivere un
messaggio al cellulare,
davanti alla finestra. Le luce del sole le faceva brillare le sue iridi
color
tramonto di riflessi color rubino.
“Ma-Maria…”
chiamò.
< Finalmente non è
circondata dalle sue amiche. Posso
chiederle di venire al ballo con me > pensò.
“Oh, Squalo. Stavo proprio
dicendo a Riccardo di passarmi a
prendere alle nove. Mi ha invitata al ballo di fine anno”
spiegò la giovane.
[110].
*****
“Dov’eri ieri? Ti
ho aspettato al ballo e non ti sei
presentato” ringhiò Dino.
“Non avevo nessuno da
invitare. La reginetta del ballo era
già impegnata e andarci con un’altra mi avrebbe
rovinato la nomina” rispose
Squalo.
“Da quando ti vedi con il
figlio del Nono Boss dei Vongola
sei cambiato. Non t’interessa nemmeno degli amici! Pensavo ci
saresti venuto
con me!” sbraitò Cavallone.
Squalo indietreggiò.
“Se fossi venuto avresti
saputo che Bianchi ha ucciso il suo
fidanzato Romeo. Lui c’è andato con
un’altra e lei lo ha avvelenato per
gelosia. Ho perso il mio migliore amico perché
l’altro mi ha tradito” ringhiò
Dino.
[104].
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Capitolo 53 *** Cap.53 Il re e la regina degli Arcobaleno ***
Ringrazio anche solo chi legge.
Cap.53 Il re e la regina degli
Arcobaleno
Dio salvi la
reginetta del ballo.
Skull sorseggiò una
bottiglia di whiskey e socchiuse gli
occhi. Digrignò i denti guardando Reborn volteggiare al
centro della sala,
stringendo tra le braccia Luce.
“Il re e la regina degli
Arcobaleno. Sembrano brillare di
luce propria, lì, al centro della pista” disse
Fong.
“Se ci fosse qui mio
marito, anche io danzerei” borbottò
Vyper.
“Non è il primo
amore di Reborn, ma di certo è quello che lo
ha cambiato di più” mormorò Verde.
< Tutto questo mi fa
ringraziare che Colonnello non sia
qui. Steven non riesce a capire che sono troppo vecchia per lui
> pensò Lal.
“Umphf.
Sono
identici a tutti gli altri ‘re’”
ringhiò Skull.
[110].
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Capitolo 54 *** Cap.54 Il figlio del Decimo ***
Ringrazio anche solo chi legge.
Figlio inteso nel senso di adottivo,
non di sangue.
Cap.54 Il figlio del Decimo
Solo diciottenne.
“Sempai,
ho visto
che avete organizzato un ballo per Chrome e Mukuro. Perché
voi non avete
danzato?” chiese Fran.
“È qualcosa da
principesse, valletto. Io sono un principe,
queste cose non sono per me. Al massimo potrei danzare con Rasiel, ma
al
momento non è disponibile” disse Belphegor.
“Non
c’è possibilità che tu danzi con un
plebeo come me,
vero?” domandò Fran.
“Tu sei un francese. Non
posso ballare con te” borbottò
Belphegor, arrossendo.
< Non sarò mai il
suo adorato Tony o il suo boss. Non mi
noterà > pensò Fran.
“Meglio così, mi
sarei stancato a danzare con te”.
[101].
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Capitolo 55 *** Cap.55 Decimo ***
Ringrazio anche solo chi legge.
Cap.55 Decimo
Trasforma le sue
lacrime in diamanti sulla sua corona.
Skull inarcò un
sopracciglio vedendo la luce all’interno
della stanza della torre. Si affacciò, guardando
all’interno attraverso la
porta socchiusa.
“Finalmente sei arrivato,
feccia. Ti aspettavo” disse
Xanxus.
“Tu non sei andato al
ballo, boss?! Voooooi! Sei troppo
un bakaboss!”
gridò Squalo.
Xanxus schioccò la lingua
sul palato.
“L’importante
è che tu non ci vada con nessuno, feccia”.
Afferrò
una ciocca di capelli di Squalo e lo attirò a sé.
Squalo lo baciò e Xanxus
ricambiò con foga.
< È la prima volta
che vedo un boss provarci con un
Capitano dei Varia e non lasciarlo solo a soffrire durante un ballo
> pensò
Skull.
[105].
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