Ladybug e Chat Noir a New York

di Mary Kilary Tenei
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Capitolo 1 ***
Capitolo 2: *** Capitolo 2 ***
Capitolo 3: *** Capitolo 3 ***



Capitolo 1
*** Capitolo 1 ***


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Ladybug e Chat Noir, sono i due eroi di Parigi che combatto contro le persone akumizzate da Le Papillon , il loro nemico numero 1 .
Ma ultimamente il loro nemico non si faceva più vivo, in città c'erano un sacco di persone che potevano essere akumizzate eppure non accadeva niente , ma nonostante tutto ; tra le strade di Parigi c'era una gran confusione , un via vai di pettegolezzi che sembravano non fermarsi mai .
Al Hôtel de Ville , era stata organizzata una videoconferenza con tutti i giornalisti e i curiosi che vollero partecipar ; Ladybug e Chat Noir stavano guardando dietro ad una porta la montagna di gente che iniziavano ad essere ansiosi nel saper cosa stava succedendo e cosa volessero dire di estrema importanza i due eroi di Parigi . Appena sicuri che tutti fossero un po' calmi , Ladybug guardò Chat Noir attendendo una sua conferma , il gatto nero annuì serio ed entrarono dentro sedendosi davanti a un tavolo bianco con due microfoni con le targhette dei loro nomi davanti ad esse , i due eroi si guardarono intorno prendendo vari respiri profondi prima di parlare , non potevano ancora crederci quello che stavano per fare ; avrebbero detto al mondo intero che era il momento per loro di prendersi una lunga pausa .
 
<< Buona sera abitanti di Parigi , dopo una lunga discussione ; io Ladybug e il mio partner Chat Noir , abbiamo deciso che visto i pochi , avvistamenti di Le Papillon . Abbiamo deciso di prenderci una pausa >>  disse la super eroina di Parigi , non appena finì di parlare un susseguirsi di domande ai super eroi iniziarono a partire una dietro l'altra , non si capiva cosa chiedevano ed un momento all'altro le loro teste avrebbero iniziato a pulsare per un forte mal di testa , per loro fortuna c'era Roger Raincomprix , il poliziotto non che uno dei tanti akumizzati << Fate silenzio !! >> esclamò il poliziotto , per fortuna la gente smise di parlare  e di far domande ; Ladybug riuscì finalmente a riprendere a parlare con i presenti ma continuò il suo compagno per lei << quello che stava per dire la mia partner è : anche se non ci vedrete saltare da una parte all'altra , noi ci saremo lo stesso . >> disse Chat mostrando un piccolo e dolce sorriso , Ladybug annuì guardando Chat Noir come per dar conferma in ciò che aveva detto il suo collega , la ragazza volse poi lo sguardo verso i presenti riprendendo a parlare << non vi abbandoneremo , promesso >> disse lei sorridendo dolcemente ; dopo ciò iniziarono a rispondere diverse domande fatte dai giornalisti, fecero qualche autografo a dei fan e dopo se ne andarono via sparendo verso il tramonto .
 
Verso la tarda sera , i due eroi si andarono posare sui cornicioni di ferro della Torre Eiffel , lì dove per la prima volta videro il perfido Le Papillon , lì dove Ladybug fece la sua promessa alla città di Parigi , lì dove tutto era iniziato . I due eroi guardavano la città di Parigi che viveva tranquillamente, seduti in tranquillità con le gambe a penzoloni nel vuoto , stavano lì seduti in silenzio , non c'era bisogno di parlare perché loro si capivano a vicenda ; dopo tutto quel silenzio Chat Noir sospirò << My Lady devo dirti una cosa importante >> fece lui guardando la sua compagna con uno sguardo triste , Ladybug si voltò verso di lui facendogli un piccolo sorriso , un po' sapeva cosa stesse per dire il gatto della distruzione e di certo doveva trovare un modo più gentile per dire che lei amava un'altra persona , che purtroppo non era lui << io domani devo partire >>  disse lui fissando la trave in cui era seduto insieme a lei , Ladybug sgarrò gli occhi sorpresa tornando a guardare Parigi , era rimasta sconvolta perché Chat Noir era il suo miglior amico e il saper che lui sarebbe partito le mise una grossa tristezza addosso , lo era così tanto che per qualche ragione le lacrime iniziarono a rigarle il volto come se la tristezza uscisse insieme a loro , Chat posò un dito sulla sua guancia prendendo una lacrima per poi scacciarla via ; i due si abbracciarono rimanendo per quasi in eterno in quella posizione , ma purtroppo come in cenerentola il tempo per loro era scaduto , Chat la strinse forte e poi la lasciò lentamente andare , Ladybug si alzò asciugandosi l'ennesima lacrima che le rigava il viso << allora , spero di poterti rivedere un giorno >> disse lei sorridendo appena , il gatto nero si alzò a sua volta e annuì sorridendogli dolcemente << contaci my lady >> disse lui prendendogli la mano e posando delicatamente le sue labbra sul dorso della mano della super eroina  << a presto insettina >> disse prima di cadere nel vuoto per atterrare perfettamente in piedi iniziando a correre via , Ladybug lo guardò andar via e poi dopo un grosso respiro profondo lanciò il suo yo-yo e si diresse sulla via di casa prima della scadenza .

 
- a dispetto ai tempi ed alla distanza , l'amore vince sempre -

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Capitolo 2
*** Capitolo 2 ***


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Come la sveglia suonò , Marinette si alzò dal suo amato letto scendendo le scalette che la portavano sotto il suo letto a soppalco , si mise difronte al suo lavabo personale e si fissò allo specchio , non aveva una bella cera sotto i suoi occhi si erano formate le occhiaie , segno che quella prima notte da non più da supereroe l'aveva passata in bianco .
 
Si passò un po' d'acqua fredda sul viso e poi iniziò a preparasi per andare a scuola ; stranamente quel giorno arrivo in orario , persino Alya si sorprese nel vederla già davanti alla scuola in perfetto orario , si domandò se non fosse per il fatto che avesse avuto quella brutta notizia ma sperava che il motivo fosse un altro << ehy Marinette vedo che sei riuscita a scendere dal letto prima del previsto >> disse Alya accennando un piccolo sorriso, Marinette guardò l'amica sorridendole a sua volta iniziando a guardarsi intorno in cerca dell'amore della sua vita Adrian Agreste , il modello più giovane e più famoso di tutta la Francia << già , oggi non ho dormito molto ad essere sincera >> disse lei un stanca , guardò la sua miglior amica << ho saputo che Ladybug e Chat Noir si sono presi una vacanza >> disse lei facendo innervosire la sua amica che iniziò a blaterare a vanvera su come fosse ingiusto che Ladybug fosse andata via così , che non potesse più filmarla mentre faceva le sue imprese eroiche eccetera ; vedere la sua amica così la faceva mettere un po' il buon umore , ma sicuramente sarebbe stata al settimo cielo appena avrebbe visto Adrian che sembrava non arrivare mai << senti Alya , hai visto Adrian ? >> domanda Marinette , Alya si morse il labbro a quella domanda e abbassò la testa << Alya ? >> la chiamò Marinette guardandola leggermente confusa << Marinette devi sapere che …. >> iniziò a dire dispiaciuta , ma non finì di parlare che la campanella suonò e le due furono costrette ad andare in classe ; Marinette rimase ore ed ore a pensare che fine avesse fatto Adrian perché per tutta l'intera mattinata il ragazzo non si presentò in classe . Aspettò ore il suo arrivo ed alla fine delle lezioni capì perché Adrian Agreste quel giorno era assente e lo sarebbe stato nei giorni avvenire , perché lui era partito . Andato via e forse per sempre .
 
 
Marinette subito dopo la scuola corse a casa , ai suoi genitori si mostro solo come una ragazza stanca dopo una mattinata di scuola , ma in realtà aveva voglia di piangere e appena mise piede in camera si buttò sul divanetto della camera e scoppiò in un pianto silenzioso , cercò di trattenere i singhiozzi per non far preoccupare i suoi genitori mentre Tikki la sua Kwami le si affiancò posando la sua piccola zampetta sulla testa della sua padrona del miraculous della coccinella, aveva perso il suo partner il miglior amico del mondo , poi il suo grande amore . Era piena d'amici eppure si sentiva così tanto sola , aveva bisogno di parlare con qualcuno ma allo stesso tempo non voleva dir nulla a nessuno , anzi non voleva vedere nessuno .
 
Si alzò dal divanetto asciugandosi gli occhi con il dorso della propria mano , fissò il pavimento e poi con decisione disse << TIKKI TRASFORMAMI !! >> e iniziò a volare per le strade di Parigi cercando di non farsi vedere da nessuno , cercando di esse solo un'ombra che naviga nella notte . Come un Ninja .
 
 
Un ninja che correva nella notte , proteggendo la sua amata New York . Proteggendo tutti i cittadini da ogni pericolo , nonostante appena questi incrociavano il loro sguardo anziché ringraziare , scappavano via urlando a squarcia gola oppure gli lanciavano addosso le cose prime cose che trovavano vicino urlando in continuazione , dando a loro dei mostri per poi scappare via . Una persona qualunque avrebbe pensato : - perché combattere contro il crimine e salvare le persone in difficoltà quando quest'ultimi ti offendevano senza mai ringraziare per aver quasi sacrificato la propria vita per proteggere quella di una persona che poi ti tratta male ?- . Nessuno l'ha mai capito , forse era questione di karma oppure perchè era una cosa che non riuscivano a farne a meno , un gesto spontaneo aiutare le persone perfettamente sconosciute come Ladybug e Chat Noir , loro lo facevano perchè si sentivano in dover farlo , come se la loro esistenza fosse creata per far quello che per loro due e per le quattro ombre riuscivano a far meglio ; aiutare il prossimo .
 
 
 
-  Dicono che le persone forti siano quelli che dopo una caduta si rialzano .
 
Ma molte volte le persone forti sono quelle che nascondono dietro ad una maschera la sofferenza. #mary kilary tenei* -

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Capitolo 3
*** Capitolo 3 ***


 
Dopo tanto tempo , Parigi era tornata ad essere una delle città più tranquille del mondo , la gente passeggiava tranquillamente per le vie parigine ridendo, scherzando ; tutti erano felici . Tutti tranne lei, Marinette stava sulla terrazza a fissare ogni passante , sperando che magari tra di loro ci fosse il suo  amato Adrian fosse tra loro oppure si metteva a fissare i tetti magari nel vedere il solito gatto nero che salta da un tetto all'altro , Marinette appoggiò la testa sulle braccia che erano appoggiate alla ringhiera della sua terrazza continuando a pensare ai due ragazzi più importanti della sua vita , Chat Noir e Adrian , non avrebbe mai smesso di pensare a loro due , non avrebbe mai smesso di ricordarli , non avrebbe mai smesso di amarli .
Entrò nella sua stanza chiudendo la finestra e dirigendosi verso la sua scrivania iniziando a disegnare qualche abbigliamento , ma ogni volta che finiva ci scarabocchiava sopra e lo buttava via , non riusciva a pensare ad altro , non riusciva a non essere triste ogni volta che stava rinchiusa nella sua stanza con la speranza che il giorno successivo una volta sveglia , tutto quello che era successo: la scomparsa di Le Papillion, la partenza di Adrian, quella di Chat Noir fosse un sogno e che il giorno successivo si sarebbe svegliata e a scuola avrebbe rivisto il modello e che a causa di Cloé o di qualche altra persona venisse akumizzata e poter rivedere Chat Noir ritornando a lavorare insieme a lui e i suoi vari tentativi di flirtare con lei . Dio quando le mancava quelle giornate.
 
Quel pomeriggio ,Marinette decise di aiutare la sua famiglia con il negozio sistemando i dolcetti in vetrina e spazzando a terra  ; poco dopo arrivò il postino che veniva spesso lì di mattina presto per prendere una brioche per la sua colazione, prima di iniziare la sua giornata << Buongiorno >> li salutò il postino con un caloroso sorriso , Marinette sorrise a sua volta all'uomo << buongiorno signore , è venuto per prendere qualcosa ? >> domanda lei un po' curiosa , il postino gli mise la mano sulla nuca tirando fuori una busta marroncino chiaro con un francobollo made in USA indirizzata a lei con il logo della Tumbler una marca di abiti firmati famosissima negli USA ,  , Marintte posò delicatamente la scopa contro il bancone prendendo la busta dalle mani del postino << su Marinette che aspetti ad aprila ? >> domandò la madre euforica , la ragazza aprì velocemente la busta trovando al suo intero un foglio bianco piegato a tre , delicatamente l'apri iniziando a leggere il contenuto della lettera che la lasciò senza parole << Marinette dicci cosa c'è scritto non lasciarci sulle farine >> disse il padre facendo ridacchiare i tre , allora la figlia con un grosso sorriso si schiarì la voce iniziando a leggere ad alta voce << c'è scritto : Carissima signorina Dupain-Cheng, la informiamo che lei è la vincitrice di una borsa di studio , per frequentare i nostri corsi pomeridiani di moda all'agenzia della Tumbler . I corsi iniziano il 20 ottobre alle 15.30 a New York, in via Street 37 vicino alla scuola Roosevelt High School dove frequenterà le lezioni mattiniere normalmente . Ci auguriamo di aver la sua conferma e dei suoi genitori . Cordiali saluti Madam Catter >> appena finì di leggere guardò subito i genitori guardandoli supplichevoli << tu che dici caro ? >> domandò la madre un po' preoccupata, il padre guardò prima la moglie e poi la figlia , aveva gli occhi supplichevoli come quelli di un cucciolo , non poteva dire di no era il sogno di sua figlia e quando la tua occasione di realizzare il tuo sogno, bussa alla tua porta bisogna accoglierla subito e non lasciarla scappare via per nessuna ragione al mondo e poi sapeva che a Marinette avrebbe fatto bene cambiare aria << d'accordo >> disse lui abbassando la testa sorridendo un po' , Marinette iniziò a saltare contenta come una pasqua della notizia andando ad abbracciare i suoi genitori ; ben presto sarebbe partita per una nuova avventura oltre oceano , a New york. E con lei anche Ladybug.
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I giorni passarono e dopo aver festeggiato con tutta la famiglia e i suoi amici , Marinette era pronta a partire per una nuova vita a New York . Doveva ammettere che era indecisa se andare o meno , non solo perché sarebbe stata lontana da casa ma , aveva paura che andando via Le Papillon avrebbe ricominciato ad akumizzare la gente , ma Tikki l'aveva assicurata che il Miraculous di le Papillon non era più nelle vicinanze, così la giovane si rilassò gustandosi il volo da Parigi a New York ; il tempo lo passò a disegnare modelli a parlare con Tikki - ovviamente stando sempre attenta che nessuno la vedesse -. Appena arrivata , dovette cercare con lo sguardo la donna che sarebbe dovuta venirla a prendere , sua zia Agatha nonché la sorella più piccola di suo padre ; per sua (s)fortuna la trovò ,praticamente quasi subito perché era l'unica donna che con: i suoi  capelli rosa molto lunghi che le arrivano alle ginocchia e gli occhi rosa abbinati. La sua acconciatura  piuttosto singolare, la sua frangia  stilizzata di lato e appaiono ricci alle estremità, e i suoi capelli appaiono arricciati dietro la sua tiara e le estremità sono tenute in una treccia con due grandi nastri blu scuro. Il vestito delle fiabe di una fata madrina ,era impossibile non notarla neanche a chilometri di distanza << Tesoro mio ! Ben arrivata a New York >> disse lei euforica saltellando come una bambina che gli e appena stato regalato un giocattolo che tanto voleva – e pensare che fa la dentista - , Marinette le sorrise e subito venne travolta dall'abbraccio soffocante della zia fatina .
-Notizia del secolo , Ladybug muore per soffocamento dell'abbraccio un po' troppo eccessivo della zia di New York  RIP -
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Recuperate le sue valigie , le due si diressero verso la cosa della donna che abitava di fronte ad un ristorante con l'insegna scritto in giapponese dove sopra c'erano degli appartamenti , dove sicuramente viveva il proprietario e fuori vicino all'entrata c'era una macchinetta simile a quella degli distributori automatici << quello è il ristorante giapponese più buono di New York >> disse sua zia notandola che si era fermata a fissare il ristorante << se vuoi posiamo le valigie e andiamo a mangiare da lui ti va ? >> chiese la zia aprendo il portoncino del condominio iniziando a mettere le valigie all'interno del piccolo ascensore per poi entrare con sua nipote e raggiungere in fretta il suo appartamento , appena Marinette ci mise piede rimase a bocca aperta nel vedere la casa di sua zia , l'avrebbe immaginata un po' strana e invece si dovette ricredersi << la tua camera è di qua tesoro >> fece lei accompagnandola in camera , di certo non era come casa sua ma era bellissima e alla sua porta c'era persino scritto il suo nome tutto glittato ;doveva ammetterlo , sua zia aveva gusto nell'arredamento << io non so com'è camera tua ma spero ti piaccia >> disse un po' imbarazzata la donna che si grattò la nuca , Marinette si voltò verso lei e l'abbracciò<< grazie zia è stupenda >> affermò Marinette dandogli un piccolo bacio sulla guancia andando subito a sistemare le sue cose nella nuova camera . La sua avventura a New York era solo all'inizio.

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