Voci dal passato

di ram
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** parte prima ***
Capitolo 2: *** SECONDA PARTE ***
Capitolo 3: *** TERZA PARTE ***
Capitolo 4: *** QUARTA PARTE ***
Capitolo 5: *** QUINTA PARTE ***
Capitolo 6: *** SESTA PARTE ***
Capitolo 7: *** SETTIMA PARTE ***
Capitolo 8: *** OTTAVO ***
Capitolo 9: *** NONA PARTE ***
Capitolo 10: *** DECIMA PARTE ***
Capitolo 11: *** UNDICESIMA PARTE ***



Capitolo 1
*** parte prima ***


Osservo incantato quella figura piccola e delicata, ritta sul molo intenta a guardare il mare

Osservo incantato quella figura piccola e delicata, ritta sul molo intenta  a guardare il mare. Sembra trarre forza da esso.

I suoi capelli mossi dal vento, mossi e neri, i suoi occhi persi in mille pensieri scrutano l’orizzonte.

Una scena già vista chissà quando nel mio nebuloso passato.

La sua pelle bianca emana un buon profumo. Inspiro forte…

Continuo a guardarla. Cosa darei per poter leggere nella sua mente, un minuto, un istante soltanto…

“ Emmett!Andiamo!”

Distolto dai miei pensieri mi volto, richiamato da quella voce. Là appoggiata sul cofano della macchina c’è la mia Rosalie che mi sorride salutandomi con la mano. Le sorrido e per un attimo mi volto indietro…la ragazza è sempre là ignara della mia presenza.

Se vuoi sapere quello che pensa te lo posso dire io…”

Ed! In effetti sono curioso, è così persa…”

“ La sua mente è assorta da mille pensieri. Sta pensando ad un ragazzo, un amore sognato molte volte. Lontano. Si chiede se mai riuscirà ad incontrarlo”

Mi soffermo ad osservarla ancora per un attimo poi raggiungo gli altri.

Quando dalla macchina mi volto per vederla un’ ultima volta la ragazza è sparita…

 

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Capitolo 2
*** SECONDA PARTE ***


La parte che odio di più della giornata è andare al liceo

La parte che odio di più della giornata è andare al liceo. Odio quel posto con tutte le mie forze.

Sono solo due mesi che quella tortura è iniziata e io non riesco proprio ad adattarmi. Come se non bastasse oggi è una giornata di pioggia e questo non fa altro che peggiorare le cose.

Entro come sempre in classe avvilita quando guardando le altre vittime di quel supplizio mi accorgo che all’ultimo banco c’è un viso sconosciuto. Un bel ragazzo biondo dalla pelle bianchissima e dagli occhi neri come la notte,

Al suo fianco c’è una ragazza minuta, dall’aria sbarazzina. La loro bellezza è sconvolgente, persino sfacciata ai miei occhi.

Li fisso con aria interrogativa. Il professor Fillips fa il suo ingresso in aula, e svela l’arcano. Il ragazzo si chiama Jasper Hale e la strafica Alice Cullen.

Per tutta la lezione di trigonometria il mio sguardo fa la spola tra il libro e il loro banco, spero che non se ne accorgano. Ci farei la figura dell’ impicciona.

Per tutta la lezione le loro mani rimangono intrecciate.

Mi giro ripensando a quel sogno.

Chissà se avrei mai trovato quello che cerco…

A lezione finita mi dirigo all’altro supplizio quotidiano: la mensa scolastica come sempre, affollatissima.

Sola, come di consueto mi avvicino all’ultimo tavolo libero, Ovviamente sporco e appiccicoso, ma ormai ci sono abituata.

Mi guardo intorno…tutti sembrano divertirsi molto più di me…

C’è: il tavolo dei secchioni, quello delle cheerleader, quello della squadra di football, quello degli sfigati, il mio, e quello di quei ragazzi nuovi.

Insieme a quei due ve ne sono altri quattro: un ragazzone tutto muscoli dal sorriso permanente e una biondina stile barbie, una bella ragazza dai capelli scuri e dalla pelle bianchissima e il suo ragazzo dai capelli rossi e dall’aria misteriosa.

Sono tutti nuovi ma almeno sono insieme. Ridono e si prendono in giro.

Sospiro e immergo nuovamente il naso nel grosso tomo che sto leggendo.

Un libro romantico, una storia strappalacrime sulla precarietà dell’amore.

L’amore…un vero mistero per me…D’improvviso una voce alle mie spalle mi sorprende:

“ Ti è caduta la maglia!”- alzo lo sguardo, e devo alzarlo molto, visto che a parlare è il ragazzone tutto muscoli.

Spiazzata, arrossisco come un pomodoro! Viziaccio malefico!

Mi riprendo la maglia:

“ Grazie…”- balbetto mentre sul viso del ragazzo compare un sorriso bellissimo

D’improvviso mi sento stordita. Il suo viso, è del tutto somigliante al ragazzo del mio sogno. Rimango inebetita a fissarlo. Fatico non poco a riprendermi.

 “ Ci vediamo! Ciao!”

“ Ciao…” sussurro quasi dispiaciuta vedendolo andar via

. Poi, come se avesse intuito i miei pensieri, torna sui suoi passi:

“ Ascolta…visto che sei qui sola perché non ti siedi con noi? Almeno non avresti più quel faccino così depresso!”

Lo guardo per un attimo cercando di rielaborare tutto quello che mi ha detto.

“ Ok…”- risposi. Ci dirigiamo al tavolo dove stanno seduti i suoi compagni.

“ Ragazzi ci sono visite!”- annuncia ad alta voce tornando a sedersi vicino alla super barbie.

 I loro occhi indagatori si posano su di me.

“ Ciao…”- sibilai.

Il ragazzone bruno:

“ Beh! Io sono Emmett quello schianto assoluto laggiù è Rose, la mia ragazza…”

Certo…la sua ragazza…come poteva essere altrimenti..’

“…lui è mio fratello Edward, il secchione di turno!”- Ed gli lanciò una patatina addosso sorridendo “…La sua ragazza Bella, per finire Alice la mia piccola sorellina e Jasper il più taciturno dei miei fratelli!”

Sorrido alle sue parole. Emmett è così spontaneo e genuino da non lasciare spazio a nessun sentimento negativo:

“ Io mi chiamo Maya piacere di conoscervi…Ah! Alice, Jasper, noi frequentiamo lo stesso corso di trigonometria non è vero?”

  Sì! Jasper ricordi? La ragazza del 3 banco!”

Annuì.

“ Lieto di conoscerti…”- mi dice il ragazzo esitando, senza porgermi la mano.

“ Il piacere è mio”- cerco di sorridergli. Quel Jasper è un tipo davvero inquietante!

Mi siedo di fronte al mio salvatore e inizio a mangiare. Di nuovo silenzio, ancora una volta mi sento osservata. Tutti i loro sguardi sono rivolti a me.

“ Voi, non mangiate?”- chiedo per distrarli

“ Abbiamo già mangiato in realtà…”- mi risponde la piccola Alice

“ Oh…”- dissi notando i loro piatti pieni.

D’improvviso Emmett mi domanda:

“ Aspetta un attimo…ma noi non ci siamo già visti?”

Il cuore prende a battermi come un martello pneumatico.

“ Io…io…”

Ma sì sei la ragazza che l’altro giorno era sul molo, alla spiaggia di Denver.

Deglutì. Allora mi aveva vista quel giorno… era ignaro del mio sogno…

Lo guardo meglio. In effetti è molto somigliante al mio amante, anche se la sua pelle è più bianca rispetto all’originale. Ma il suo sorriso ed i suoi modi gentili sono gli stessi.

La sua compagna mi fulmina con lo sguardo. In effetti lo sto fissando da un sacco di tempo, non è certo rispettoso nei suoi confronti.

“ Beh! Allora, Maya, che stavi leggendo?”- mi chiede Bella come per rompere il ghiaccio

Alzo il tomo all’altezza del naso mettendo ben in evidenza il titolo:

“ Cime tempestose…”- Lei guarda il suo ragazzo intensamente come se quel testo rievocasse qualcosa

“ Già…”-  dico imbarazzata alzando gli occhi al cielo

“ Ti piacciono i romanzi?”- a parlare era stato Jasper

“ Sì, soprattutto i classici, ma anche il fantasy non mi dispiace…anche se è decisamente surreale; licantropi, vampiri, draghi,,,ci vuole fantasia!”

Emmett irrompe in un risolino isterico. Certo che questa è proprio gente strana…

“ Leggi molto, allora…”

“ Diciamo che non sono una ragazza con una vita sociale affollata, perciò ho parecchio tempo libero!”

In effetti te ne stavi per conto tuo. Che c’è non ti piacciono i tuoi compagni?”- mi chiede Edward

“ Beh! Diciamo che a loro non piaccio io., anche se ancora devo capire perché…forse non sono quella bella persona che credevo di essere”

O magari sono tutti degli stupidi…no?”- Capisco che Bella è la classica persona che ha il potere di sollevarti il morale. Mi piace proprio. Sembra più accessibile confronto agli altri. Le sorrido grata.

“ Sapete che ho scoperto? Il ballo sarà diverso da tutti gli altri. Alternativo, soprattutto per la scelta della musica…io non so ancora che mettere…tu vai alla festa Maya?”- chiede Alice curiosa.

“ No…non amo granché ballare e poi non ho un cavaliere!quindi…”- di nuovo un silenzio imbarazzante. Guardo l’orologio e:

“ Beh! ora scappo, biologia mi attende! Grazie per l’ospitalità! Ciao!”- Scappo in classe per la prima volta sollevata di rivedere la professoressa Darril.

 

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Capitolo 3
*** TERZA PARTE ***


Una scia di profumo si diffonde nell’aria:

Una scia di profumo si diffonde nell’aria:

“ Ha un odore buonissimo, bisogna ammetterlo!”- dice Bella ispirando a fondo.

Alice se ne sta seduta con la testa fra le mani:

“ Alice che c’è? Che hai visto?”- le domanda Jasper allarmato

Edward sospira preoccupato:

“ Oh…”

Che succede? Volete dirlo anche a noi?”- la voce della mia Rose era davvero carica di rabbia

“ E’ meglio che questa ragazza stia fuori dalla nostra esistenza, sarebbe un vero e proprio disastro per la nostra famiglia…”

“ A me sembra una ragazza a posto, non vedo come ci potrebbe riguardare!”

“ Ti assicuro, Emm, che se continueremo a darle confidenza i nostri legami si sfasceranno! Per cui tienila a distanza!”

“ Va bene…ma secondo me fate un errore…”- ribadisco serio.

Non mi va di essere crudele con quella ragazza per le visioni di Alice.

C’è tuttavia qualcosa che non va, soprattutto per il fatto che continuo a pensare a lei. E’come se il suo viso così delicato mi ricordasse qualcosa.

Non mi sono mai interessato ad un essere umano prima. Per me esiste solo Rose.

Eppure il pensiero di quella ragazza non mi abbandonò un attimo per tutto il resto delle lezioni.

La giornata è finalmente finita.

 Ci incamminiamo alla macchina poi i miei occhi acuti la vedono. Maya se ne sta in attesa di qualcuno.

Mi sto per avvicinare a lei quando Alice mi squadra con occhi severi e capisco…devo lasciarla stare.

Chiaramente qualcun altro le offre un passaggio, Andrew Sallivan.

Un ragazzetto belloccio di 17 anni. Un tipo abbastanza insignificante. Inspiegabilmente mi  sento ribollire dalla rabbia quando la vedo salire sulla sua moto e sparire lungo il viale.

Entro nella jeep nera sbattendo la portiera e mi chiudo in un glaciale silenzio.

Quando arriviamo a casa Ed si avvicina a me:

“ Possiamo parlare un attimo?”

“ Ok…”

“ Ascolta sai oggi a mensa, ho letto i suoi pensieri”

“ Cazzo Ed! Poverina!”

Poi dopo un momento di esitazione:

Che hai scoperto?”- chiedo curioso. Mio ‘fratello’ mi sorride:

“ Beh! Lei voleva a tutti i costi sapere il tuo nome.

“ Lo so, sono irresistibile!”

“ Smettila di dire cazzate! Sai quel ragazzo del sogno a cui lei pensa sempre? Ti somiglia e lei ha iniziato a pensare che fossi tu!”

Rimango un secondo incerto:

“ Ah…Comunque non vedo il perché di tutto questo allarmismo! Non mi piace fare lo stronzo con le ragazze!”

 “ Lo so, ma cerca di capire. Di solito le visioni di Alice non  sbagliano. E’ solo preoccupata…”- insiste Ed dandomi una pacca sulla schiena.

Rimango solo a riflettere…

 

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Capitolo 4
*** QUARTA PARTE ***


Questo ragazzo è quanto di più noioso esista sulla faccia del pianeta ma, almeno, sono arrivata a casa presto

Questo ragazzo è quanto di più noioso esista sulla faccia del pianeta ma, almeno, sono arrivata a casa presto.

Se avessi aspettato l’autobus sarei ancora là.

Per il passaggio gli ho dovuto promettere che una sera saremmo usciti…aspetta e spera Andrew Sallivan!

Ovviamente mia madre non c’è chiaro! Sarà con il suo fidanzato, incredibile come tutto sia cambiato.

Quando stavamo in California le cose erano diverse. Quando c’era ancora mio padre…E’ passato appena un anno e sembra un’ eternità.

La nostra famiglia…

I miei amici…la mia vita…

L’unica persona che sino ad ora si è dimostrata gentile e disinteressata è quel ragazzo Emmett Cullen. Emmett il ragazzo del mio sogno…

Domani lo rivedrò e chissà magari pranzeremo di nuovo assieme.

Il problema è Rose la sua ragazza. Un vero schianto! Ovvio che lui sia disinteressato!

Penso che uscirò a far due passi. Sono davvero stufa di stare chiusa in casa a rimuginare.

Le strade qui sono semi deserte.

D’improvviso sbatto contro qualcosa. Cado a terra con un botto sonoro. Ho l’impressione di essermi rotta qualcosa!

“ Ti sei fatta male? Scusa…è che sovrapensiero e non ti ho vista!”- riapro gli occhi risvegliata da quella voce. Davanti a me un ragazzo dalla pelle abbronzata e dal fisico imponete. I capelli neri lunghi ondeggiano sul suo viso preoccupato.

D’improvviso realizzo, altro che palo! Sono andata a sbattere contro di lui!

Mi aiuta ad alzarmi e lo vedo in tutta la sua altezza. Circa due metri!

“ Allora…stai bene?”

“ Cosa?”- rispondo stordita

“ Voglio sapere se stai bene?”

“ Sì…credo…di…sì”

“ Bene…anche se mi sembri un po’ confusa…”

“ No…no sto bene.”

“ Hai fatto una bella caduta eh?”- Mi sorride. Un sorriso bellissimo con denti bianchissimi e perfetti stile pubblicità del dentifricio

Ricambio il sorriso…

“ Io sono Jacob Black”

“ Maya Tompson…piacere…”- mi stringe la mano, una presa salda. Il calore della sua mano è intenso. Brucia persino.

Rimaniamo un secondo in silenzio.

“ Allora, sei sicura di star bene…”

“ Sì davvero sta tranquill…Ahi!”- dico toccandomi il braccio sinistro. Fa malissimo!

“ Bene non direi proprio…dai ti accompagno da un medico!”

“ No! Ho sempre odiato i dottori…sto benissimo davvero…ora vado a casa e…”

“ Non se ne parla!”- mi prende in braccio con una facilità incredibile, il mio cuore martella come una band di heavy metal. Mi siede sulla sua moto rossa fiammante e mette in moto e via.

Andava velocissimo:

“ Hai paura?”

“ D…d…dovrei?”-chiedo aggrappandomi a lui

Sorride di nuovo e non risponde.

In un attimo arriviamo in una grande casa ultramoderna…

Ci fermiamo. A fatica scendo dalla moto:

“ Ma non siamo in un ospedale…”- osservo stupita

Sei perspicace vedo…No…questa è la casa del dottor Cullen. E’ un bravo medico e saprà che fare.”

Cullen…non sarà…?

Apre la porta:

“ Abiti qui?”

“ Diciamo di sì!”- esclama con un enorme sorriso.

Quando entriamo una giovane donna ci viene incontro. Era pallidissima ma come tutti, in quella famiglia, di una bellezza esagerata. Ma è possibile che siano tutti così perfetti? Per una che ha così poca autostima come me è devastante!

“ Jake…hai portato un’ospite?”- dice cortese

“ Veramente Esme, lei ed io abbiamo avuto uno scontro. Penso che il braccio sia rotto!”

La donna mi osserva stranita poi andò via:

“ Come va?”- mi sussurra Jacob.

Fa malissimo…sembri fatto di roccia!”

“ Scusa…”

“ Buongiorno a voi”- saluta una voce dolce

“ Carlile lei è Maya. Ci siamo scontrati circa cinque minuti fa e penso si sia rotta il braccio…”

Rimango impietrita a guardare quell’uomo. Sembra non avere ancora 30 anni. I capelli biondi incorniciano il pallido viso i cui lineamenti sono a dir poco perfetti.

La sua mano mi prende delicatamente il braccio è gelata. Sussulto.

Lo osserva attentamente:

“ Penso sia solo slogato”

 Prende una fascia elastica e l’avvolge attorno al mio arto con una stretta decisa ma senza forzare troppo.

“ Tieni questa fascia vedrai che tra una ventina di giorni andrà meglio…”sorride gentile.

 “ Grazie dottore… non ho soldi con me ma prometto che la pagherò!”

“ Non ce né bisogno. E’ stato un piacere…”

.Sembra uno di quei modelli delle pubblicità.

 “ Tesoro vuoi una tazza di tea?”- mi chiede Esme gentilmente

“ No grazie signora…io ora vado via…arrivederci…”

“ Ti accompagno”- mi dice Jake aprendomi la porta e davanti a noi Emmett e i suoi fratelli.

“ Ciao…”- sussurro nuovamente incantata da quegli occhi color miele

“ Ciao…che fai qui?”- mi chiede sospettoso.

“ Ci siamo scontrati e si è slogata il polso l’ho portata da Carlile perché lei odia gli ospedali”- risponde secco Jake

“ Capisco…”

Dai andiamo…”

“ Sì …salve dottore…grazie ancora…”

“ L’accompagno io!”- si offre Emmett

“ Non ci pensare nemmeno!”- urla una voce…Rosalie.

 Devo starle davvero sullo stomaco.

Raggiungiamo la moto e Jake mi riaccompagna nel punto dell’ “incidente”.

“ Dove abiti esattamente?”- mi chiede

“ Non ti preoccupare tanto è vicino vado da sola…”

“ Allora mi vuoi proprio mi vuoi proprio far sentire in colpa eh? Dai che ti ci accompagno!”

Alzo gli occhi al cielo. Falsamente scocciata. Adoro essere scarrozzata in giro e tra il dolore al braccio e i giramenti di testa preferisco essere accompagnata. Gli indico la strada per casa mia. Arriviamo in un lampo.

 “ Beh…allora grazie e ci vediamo ok?”- dico sorridendogli

“ Aspetta! Ti volevo chiedere scusa…”- mi dice guardandomi con un’ aria decisamente dispiaciuta. Stile cuccioletto abbandonato.

 “ Non ce n’è bisogno è stato solo un incidente…”.

Eccolo regalarmi di nuovo uno stupendo sorriso.

 

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Capitolo 5
*** QUINTA PARTE ***


Bel modo di iniziare il stai lontano da lei

Bel modo di iniziare il stai lontano da lei!

Dai Emm, Jake non ne sapeva nulla…”

Ed quando la pianterai di intrufolarti nei miei pensieri senza chiedermi il permesso?”- dico scontroso.

Quello che ora chiamo fratello scoppia in una risata per poi andar via.

Jake è tornato.

Non ha fatto in tempo a mettere il piede in casa che subito Rose gli ha fatto il terzo grado!

Che ci facevi con lei? E poi scusa, dovevi portarla proprio qui?”

“ Calmati barbie o ti si rovina il trucco!”

“ Bastardo rognoso!”

Jake e Rose non hanno mai avuto un gran rapporto, ma come sempre quel ragazzo riesce ad uscirne vincente, facendo l’unica cosa che a Rose tappa la bocca: la ignora.

Ovviamente alla mia egocentrica moglie non piace per niente non essere considerata, la sua furia è arrivata a livelli stellari, menomale che c’è Ed che con la sua solita flemma cerca di spiegare la situazione:

“ Quello che Rose con la sua solita delicatezza ha cercato di dirti è che è meglio per tutti tagliare con quella ragazza. Alice pensa che sarà la rovina di questa famiglia.

“ A me sembra una sciocchezza”-commento scocciato

“ Concordo! Sembra una brava ragazza. Non vedo proprio che problema ci sia! Comunque se decidete di tagliare con lei sono affari vostri no?”

“ E a Reneesme non pensi?Anche se ora è lontana non per questo devi fare lo scemo con le altre!”

“ Sei la solita bionda senza cervello! Non mi importa di Maya ma non mi piacciono i complotti. Perciò se non volete che la porti qui mi sta bene, ma se mi andrà di parlarci lo farò! Ora buonanotte, almeno per me!”

Sale in stanza.

Ha ragione…

“ Scusatemi…”- dico alzandomi in piedi e dirigendomi verso camera mia.

Non capisco.

Cos’è che mi sfugge…

Quegli occhi, non riesco a togliermeli dalla testa.

“ Scimmione! Che fai al buio! Mi pensavi forse?”- dice Rose distogliendomi dai miei pensieri e sedendosi in braccio a me.

Simulo un sorriso…

“ Certo tesoro!”- non mi piace mentirle…

Rose mi bacia intensamente e prendiamo a fare l’amore con una foga e una passione tali da farci sentire per chilometri.

Fare sesso con lei mi piace anche se ormai i sentimenti che nutro per Rose sono cambiati. L’amore ha lasciato il posto all’affetto. L’unica cosa restata immutata è l’intesa sessuale.

In fondo la bellezza della mia compagna è devastante come potrei non eccitarmi.

Tuttavia neanche in questo momento riesco a distogliere l’attenzione su quegli occhi:

Poi una voce mi rimbomba nelle orecchie: Ho paura…paura di perderti…’.

“ Hai detto qualcosa?”- chiedo allarmato

“ Io…solo che ti amo…”- mi sorride Rose.

Mi sforzo di non pensarci ma d’improvviso sento di nuovo quella voce:

Perché mi hai dimenticata Emmett…’- d’improvviso mi stacco da Rosalie

Ma che ti prende Emm?”

Scusa ma non mi va più”- le rispondo sconcertato

Cosa?”

“ Scusami…”- mi alzo lasciandola seduta a fissarmi.

Mi rivesto ed esco a fare due passi.

Corro a quel molo, spero di trovarla lì.

Ho bisogno di risposte.

Questa ossessione è sbagliata, quelle parole nella mia mente assurde.

Ma lei non c’è…

Mi siedo deluso e fisso l’oceano…

D’improvviso un profumo inonda l’aria. Tra l’odore della salsedine e dell’acqua riconosco un profumo familiare. E’ lei…

Mi volto e la vedo.

 

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Capitolo 6
*** SESTA PARTE ***


Mi sorprendo nel vederlo…

Mi sorprendo nel vederlo…

I suoi occhi brillano al buio come fari nella notte.

Gli vado incontro…

Mi guarda fisso, sembra confuso.

Che ci fai qui? Sei venuto anche tu a vedere il mare?”

“ No, speravo di trovarti ho bisogno di risposte…”

E le vuoi da me? Io sono una fonte di domande inespresse ma le risposte non le ho mai trovate”

D’improvviso le sue mani fredde come quelle del padre mi stringono le braccia.

“ Ho bisogno di sapere…Oggi quando ero con Rose non facevo che pensare a te, ai tuoi occhi. Ho udito la tua voce sussurrarmi parole strane. Lontane…”

“ Io ti avrei parlato? Quando? Non è possibile”

“ Quelle parole…mi dicevi che avevi paura di perdermi e mi chiedevi perché ti avessi dimenticata…ma chi sei tu?”

Sospiro incredula. Quelle erano le stesse esatte parole del mio sogno.

 La sua stretta è troppo forte, mi provoca un dolore insopportabile, cerco di divincolarmi ma la sua presa si fa più salda.

“ Lasciami…mi fai male…”- dico iniziando a piangere. Il braccio destro mi fa malissimo, il respiro mi di mozza in gola.

“ Chi sei?”- mi urla ancora

“ Io non so niente di questa storia! Non ti conosco nemmeno! So solo che da mesi faccio un sogno, lo stesso sogno ogni notte. Ci siamo noi due su questo molo. E ci sussurriamo parole d’amore…Non so dare una spiegazione a tutto questo…so solo che è così…Ecco perché volevo sapere il tuo nome a scuola! Il tuo viso è lo stesso anche se la tua pelle è decisamente diversa, era calda e abbronzata, invece ora è così pallida e fredda, ma sei indiscutibilmente tu, non ci sono dubbi, il tuo sguardo e il tuo sorriso sono gli stessi…”

Emmett mi lascia andare incredulo…

Corre via veloce, lasciandomi sola a piangere su quel molo…

 

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Capitolo 7
*** SETTIMA PARTE ***


Non mi ha parlato per tutto il tempo…

Era mattina un altro giorno in quella fottutissima scuola. Volsi lo sguardo a cercarla. Dovevo vederla ancora. Non potevo più fare a meno di lei, del suo profumo, del suo sguardo.

Era come un maledetto tarlo che mi aveva invaso il cervello.

Lei è lì, in sala mensa.

Ha profonde occhiaie, e lo sguardo corrucciato.

Nonostante faccia un caldo quasi insopportabile porta una maglia a maniche lunghe, devo averle fatto molto male ieri.

Non so che mi sia preso, sono stato uno stupido a trattarla in quel modo ma ero accecato dalla rabbia…idiota.

Voglio parlarle ma ho paura.

Paura di non riuscire a contenermi, paura di farle del male…di nuovo.

Così me ne sto qui seduto a mio posto a fissarla.

Lei evita goffamente il mio sguardo.

La mia attenzione è catturata da un particolare. Un ciondolo attaccato ad un cordoncino di cuoio. Una pietra rosa.

‘Emm coraggio ci sei quasi, ricordati di me…’- quella voce…

No…non può essere lei…non può essere…

“ Ragazzi oggi non mi va di star qui torno a casa!”

Cosa? E perché?”- chiede Alice preoccupata

“ Emm sei strano da un po’ di tempo! Che ti prende?”- insiste Jasper

Visto l’allarmismo dei miei fratelli decido di restare.

Anche se il mio buon senso mi dice che sarebbe meglio evitare di starle vicino!

 

Non mi ha parlato per tutto il tempo…

Anche io l’ho evitato.

Risveglia in me troppe emozioni…

La lezione di trigonometria è come al solito noiosissima.

Sento che qualcuno mi guarda. Mi volto e vedo Jasper con lo sguardo fisso su di me.

Mi volto di scatto. Vedere lui è come vedere Emmett. Il mio cuore batte all’impazzata.

 

Piccola Maya, il tuo cuore batte forte, sei nervosa. Tento di calmarti ma inaspettatamente il mio potere non funziona. Non capisco…

Ci riprovo, ma nulla.

Ho deciso, voglio vederci chiaro in questa faccenda. Non puoi essere immune al mio potere. Sì anche Bella era immune ad Edward…ma al mio potere non si resiste.

Devo parlarti.

A fine lezione lascio Alice per andare da lei.

“ Ascolta Maya, potresti per favore venire con me?”

Tu mi guardi spaurita. Il tuo profumo mi si infila prepotentemente nel naso.

E’ buonissimo…ma no…devo resistere.

“ Jasper! Io…veramente…preferirei…”

“ E’ importante. Non te lo chiederei se non lo fosse”- dì di sì…avanti…

“ D’accordo…”

Vieni…andiamo via…”

Ti prendo per mano e insieme usciamo dalla classe.

Io non mi sono mai separato dalla mia compagna, anche perché se la sete dovesse cogliermi non penso che riuscirei a resistere. Sono ancora troppo vampiro.

Quindi, ora che sono solo con te piccola creatura ho una dannata paura di farti del male.

Tenerti così e sentire il tuo calore mi intriga moltissimo.

Sei subito arrossita alla mia presa…il tuo cuore ha aumentato il battito.

“ Dove stiamo andando?”-mi chiedi preoccupata

“ In un posto…Sali in macchina dai”

O.. ok…”- esiti

E fidati dai! Non guido così male e poi non sono mica il lupo cattivo no?”- dico esibendo uno dei miei più convincenti sorrisi. L’ avere un viso angelico mi ha sempre aiutato molto con le mie vittime, quasi tutte donne. Le ha sempre portate a fidarsi di me, e tu, questa volta, non fai eccezione.

Se solo sapessi chi siamo veramente. Non staresti certo qui con me.

Non so esattamente cosa ti dirò ma voglio capire chi sei!

Perché sconvolgi le nostre vite in questo modo.

Ti porto a quella spiaggia.

Scendo dalla macchina e ti apro la portiera. Forse ormai non si usa più, ma io sono e rimango un gentiluomo.

Ti prendo per mano e facciamo una passeggiata:

“ Ho bisogno di sapere di più di te…Che c’entri tu con Emmett?”

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Mi apri la portiera della macchina e mi aiuti a scendere, gesti che ormai non si fanno più. Sorrido sino a quando non mi prendi la mano. E’ la seconda volta che la tua mano di ghiaccio afferra la mia.

Mi batte il cuore. E’ imbarazzante star così con te.

“ Ho bisogno di sapere di più di te…Che c’entri tu con Emmett?”- ecco la domanda che mi aspettavo.

Purtroppo non so che risponderti. Come faccio a spiegare qualcosa che non capisco neanche io?

“ E’ complicato…”

“ Provaci…”- dicendo questo ti levi la giacca e la stendi sulla sabbia umida poi mi inviti a sedermi. Sembri un gentiluomo dei tempi antichi.

Mi siedo cercando di non pesare troppo sulla tua giacca per non sgualcirla.

“ Non so che mi lega a lui…So solo che lo sogno ogni notte, lo sognavo ancora prima di incontrarlo la prima volta. Quando l’altra sera ci siamo incontrati, a voluto che gli spiegassi …poi d’improvviso è sbiancato ed è scappato via…

Ora non ci parliamo più…”

Scoppio a piangere. Un pianto liberatorio, fatto con l’unica persona inaspettata.

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“ Dai non fare così…E’ che sono uno sciocco! Non ho molta esperienza con i sentimenti. Scusa…”

“ No…figurati, scusa tu, ma è che sono confusa. Non conosco Emmett, non so nulla di lui…eppure mi tormenta!”

Tento di consolarla. Non voglio avvicinarmi troppo. Sono ancora così fragile, ma lei ignara si butta tra le mie braccia.

D’improvviso, quel profumo, ancora quel dannato profumo…Non voglio cadere. Devo resistere. Qualcosa mi trattiene.

Quella donna riesce a confondere anche me…

Alza quegli occhi pieni di lacrime e io non posso far altro che ammirare la sua bellezza.

Se avessi un cuore pulsante, batterebbe per lei…

Ma che mi prende…

Devo controllarmi.

“ Ascolta, ti racconterò una storia…Una storia vera…ti va di sentirla?”

Annuisci senza staccarti dal mio abbraccio.

Deglutisco. Cerco di trattenermi dal respirare e comincio:

“ Quando avevo circa dieci anni mi innamorai per la prima volta…Lei si chiamava Janet ed era una ballerina. Aveva vent’anni. Sì certo era un amore impossibile, ma io l’amavo davvero. Ogni sera andavo nel suo camerino e mi sedevo accanto a lei. Janet mi prendeva abbracciava e mi raccontava migliaia di storie…

Mi addormentavo sempre tra il calore delle sue braccia…

Purtroppo il genere di lavoro di Janet non consisteva solo nel ballare. Doveva intrattenere i clienti, e ogni volta che stava con un uomo la vedevo tornare in camera con uno sguardo triste…Nonostante questo mi sorrideva sempre dolce.

Janet era bellissima…la ricordo benissimo.

Aveva stupendi capelli biondi lunghissimi, un viso delicato e due grandi occhi celesti, con qualche pagliuzza verde.

La sua pelle sembrava porcellana.

Un giorno spiai dalla serratura e la vidi con un uomo. Il suo corpo nudo era qualcosa di meraviglioso, i suoi capelli ondeggiavano lungo quel fisico esile.

Cosa avrei dato per essere come quegli uomini, per poter stare con lei, anche per baciarla solamente, per sussurrarle ti amo…Oh Janet…

Una sera mi disse che sarebbe andata via da quel posto l’indomani mattina. Mi sentì morire. Piansi come mai avevo fatto. Allora la mia dolce ragazza mi salutò posandomi un bacio a fior di labbra…dopo quella sera non la vidi più…”

Mi sentivo emozionato dal ricordo della mia piccola Janet.

Sorrido…

                                               --------------------------------------------------------

 

Tornai a casa con il ricordo delle parole di Jasper. Quel ragazzo misterioso e apparentemente freddo, mi aveva fatto riflettere.

Avevo bisogno di parlare a Emmett. L’avrei fatto l’indomani.

 

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Capitolo 8
*** OTTAVO ***


Corro a scuola come sempre in ritardo

 

Corro a scuola come sempre in ritardo. Non so perché mi ostino a mettere la sveglia tanto non la sento mai!

Non appena arrivo intravedo Emmett e la sua famiglia, li  saluto con un cenno ed entro a scuola.

Più tardi ho deciso di parlargli.

D’improvviso davanti a me appare Rosalie, la ragazza di Emmett. Questa è davvero una pessima giornata.

La saluto cercando di andarmene veloce ma non me ne da il tempo.

“ Dobbiamo parlare!”

“ Veramente io dovrei andare in classe, sono già in ritardo!”

Come se non mi avesse sentito mi spinge verso l’uscita.

“ Ok, vengo…in fondo non sono poi così in ritardo…”- dico intimorita.

 Chissà perché questa ragazza mi mette angoscia.

Una volta fuori mi accorgo di essere sola…sola con lei.

La guardo sollevando il viso, tra la sua altezza e il tacco dodici, mi supera di molto.

I suoi occhi sono di fuoco.

Deglutisco.

“ Tu sai perché sono qui vero?”

“ Veramente no…”- in realtà posso ben immaginare cosa l’ha spinta ad uscire fuori dal suo gruppo ma la lascio parlare.

“ Ragazzina forse non hai capito con chi hai a che fare. Vedi di stare lontana da noi e soprattutto da Emmett hai capito?”- dice feroce, sui suoi occhi cala il buio.

Forse ho le travecole ma mi è sempre sembrato che il colore delle sue iridi fosse un castano giallastro…ora sono neri.

C’è qualcosa che non va in questa gente…

“ Aspetta un secondo. Io ed Emmett siamo solo amici, niente più di questo!”

“ Tu non puoi essere amica con noi…Sei solo una sciocca, tu non puoi essere amica con nessuno di noi…”

Perché? Io non capisco, che c’è che ti rode tanto? Hai paura che ti porti via Emm?”

A quel punto Rose fa cambia espressione. I suoi denti apparentemente normali sporgono in fuori lasciando intravedere due canini appuntiti. Penso che tra poco sverrò. Il respiro mi si ferma.

Sono totalmente paralizzata dalla paura.

Mi si avvicina, mi guardo attorno sperando di vedere qualcuno ma nulla…

Che cosa…cosa sei?”

“ Tu non puoi essere nostra amica perché noi siamo diversi…Non ti sei mai chiesta piccola sciocca perché siamo freddi e pallidi, oppure perché nel nostro petto non c’è battito?”- mi si avvicina ancora, come un animale in gabbia non so che fare. Inspira forte.

Che cosa sei?”

Cosa siamo…prova ad indovinare…”- dice sfiorandomi il viso con la mano ghiacciata.

Vampiri…

“ Avanti…dillo…so che ci sei arrivata ma voglio sentirtelo dire…”

Va…vampiri…Non è possibile! I vampiri non esistono!”

“ Vuoi scommettere?”

Dai suoi denti escono gocce di saliva…almeno credo sia saliva…

Mi sembra di essere immersa in una delle  mie storie fantasy. Non leggerò più quei libri in vita mia se solo riesco a scappare da questa situazione.

“ Lasciami stare… Ti prego…”- lacrime escono dai miei occhi.

Rose mi sorride diabolica. I suoi denti rientrano nella sua bocca che ora ha una parvenza umana.

Tira uno schiaffo nel muro accanto a me e lo perfora. Strabuzzo gli occhi incredula.

Mi lascia lì in preda al terrore e torna a scuola.

Crollo a terra, quello che ho visto è pazzesco ma il mio cervello ancora non si spiega come questo possa essere reale…

 

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Capitolo 9
*** NONA PARTE ***


Rientro in classe a lezione iniziata

Rientro in classe a lezione iniziata. La professoressa Darril mi guarda severa, ma dopo un attimo si raddolcisce:

“ Maya, sei pallidissima, sei sicura di star bene?”

Annuisco andando al mio posto, evitando gli sguardi indagatori dei miei compagni. Prendo il libro con le mani tremanti. Il  volume mi cade a terra.

Cerca di controllarti…mi dico.

Per tutta la lezione non dico una parola neanche al mio compagno di banco che mi fissa sorpreso.

Alla fina della lezione vado in bagno a lavarmi la faccia. Devo calmarmi.

Ecco…

Respira

Cerco di riprendere il controllo di me stessa.

Alla fine delle lezioni della mattinata mi dirigo in sala mensa. Non ho nessuna voglia di mangiare, ma ho bisogno di calmarmi perciò qualcosa devo mandar giù. Stavolta scelgo il posto più lontano dai Cullen che posso.

Emmett mi guarda e mi sorride, lo stesso fanno Bella e Jasper.

Resto immobile.

Non so che fare…

Abbasso gli occhi e mi alzo scappando dalla sala senza toccare il mio pranzo.

Voglio tornare a casa. Per oggi ne ho avuto abbastanza di questo posto.

Mi incammino veloce, senza voltarmi indietro.

Poi una voce mi blocca:

“ Piccoletta, non dovresti essere a scuola?”

Jake è fermo sulla sua moto e mi guarda sorridente come sempre.

A vederlo bene, solo ora mi accorgo che lui con quella famiglia non ha nulla a che fare.

Il suo colorito è dorato, e il suo viso è meno tirato del loro.

Certo è un bel ragazzo ma non si può dire certo perfetto come loro.

“ Qualcosa non va? Sembri sconvolta”

Bastano quelle poche parole a farmi crollare. Inizio a piangere a dirotto.

Scende e mi viene incontro.

Mi prende tra le sue braccia. Il calore che emana è fortissimo. No non è come loro…

“ Calmati…Mi vuoi dire che è successo?”

 

La vedo camminare spedita, gli occhi sbarrati si voltano indietro guardinghi.

Non sembra la stessa ragazza serena e sorridente degli altri giorni.

Quando la fermo, i guarda fisso restando immobile. Quel bel viso solitamente colorato oggi è pallido e stanco.

“ Qualcosa non va? Sembri sconvolta?”- le chiedo.

I suoi begli occhi azzurri si riempiono di lacrime. Mi viene spontaneo abbracciarla.

Si lascia completamente andare al pianto.

“ Calmati…”

Che posso fare per lei…

“ Ora respira…dai…”- le dico senza ottenere nessun risultato. Così senza più parlare l’accompagno alla mia moto e parto.

Continua a piangere senza sosta. Posso sentire le sue lacrime bagnarmi la schiena. Accelero. In un lampo arriviamo alla baia.

L’aiuto a salire sugli scogli e lì ci sediamo a guardare le onde infrangersi e la schiuma friggere bianca e leggera.

Maya inspira forte. Sembra che quello sia l’unico posto in cui si sente tranquilla.

“ Ora: mi vuoi spiegare che ti né successo?”

 

Come faccio a spiegarti. E’assurdo. Tutta questa faccenda è assurda. Ma tu devi sapere, poiché vivi con loro.

“ Ho parlato con Rosalie”- solo pronunciare quel nome mi provoca un brivido

“Ah…”- commenta come se avesse già capito tutto

“ Lei…insomma.. lei…non è stata molto gentile…lei…mi ha detto…che…”

“ Immagino già cosa ti può aver detto. Ti ha svelato tutto vero? Ora sai cosa sono loro…”

Annuisco incredula.

Jake mi stringe la mano nella sua. La sua presenza mi rassicura.

“ Tu sai, eppure stai con loro. Come fai? Tu sei diverso!”

“ In un certo senso…Ma anche io nascondo dei segreti”

“ Non mi dirai che anche tu non sei un ragazzo come tanti perché non ci credo. Sei dolce, gentile, e in tua compagnia mi sento tranquilla…”

Abbozza un sorriso.

“ Diciamo che anche io sono come dire, speciale! Affrontare l’argomento è difficile. Non saprei da dove iniziare…Nella mia tribù ci sono delle leggende. Si dice che i Quaiuttes discendano direttamente dai lupi. Io l’ho sempre pensata una assurda superstizione ma al compimento del mio quindicesimo compleanno ho subito un cambiamento.”

“ Licantropo…”- il suono di questa parola appare più assurdo che mai!

“sì…ma ora cera di non spaventarti. Non sono un mostro. Io sono sempre io, con o senza pelliccia!”- scoppia in una risata forzata.

Mi prendo la testa fra le mani sono confusa:

“ Ammettiamo per un attimo che tu sia quello che dici: che c’entri tu con loro?”

“ Ognuno di noi subisce un imprinting”

“ Come gli animali?”

“ Sì diciamo che troviamo la nostra compagna e non ce ne separiamo per tutta la vita. Io l’ho trovata in Reneesme”

Lo guardo interrogativa.

“ Edward e Bella hanno una figlia. Il suo nome è Reneesme. Ora è in Alaska da una sua cugina. Ha voluto andar via per un po’. Stare senza di lei non mi è certo facile. Ma rispetto la sua decisione

Comunque se ti può rincuorare, sappi che la famiglia di Emmett non è come tutti gli altri. Carlile ha insegnato loro a nutrirsi solo di sangue animale. Ecco perché stanno tranquillamente in mezzo a tutti voi.

 

Alzo lo sguardo, Maya sembra ancora più in crisi e pensare che volevo solo aiutarla, invece ho solo peggiorato le cose.

Inoltre Parlare di Reneesme mi è difficile.

“ Per risollevarti il morale ti propongo un bel gelato! Dai ora basta piangere!”

Mi guardi come se fossi pazzo. Poi ti lasci prendere la mano e condurre via. Forse sei troppo stanca anche per obbiettare.

“ Corri dai!”- inizio a correre veloce, seguire il mio passo è un po’ complicato ma arrancando mi segui.

“ Ah! Ma sei proprio una lumaca eh?”- dico prendendoti in braccio. Sei leggerissima.

 

Jake sa sempre come sollevarmi il morale.

E’ strano, nonostante mi abbia svelato il suo segreto non ho paura di lui.

Adoro la sua compagnia. Sembra che la sua sola presenza annulli le mie preoccupazioni.

“ Ah! Ma sei proprio una lumaca eh?”- dice prendendomi in braccio. Per lui devo essere una piuma.

Arrivati alla gelateria dopo essermi presa il cono gelato più grosso della storia gli sorrido. Non pensavo davvero di poterlo fare oggi.

“ Ah! Allora il gelato è l’arma  segreta! Vedi è bastato questo per calmarti! Aspetta hai una cosa sul naso”- dice toccandomi con il suo indice sporco di panna la punta del naso.

“ No! Dai! Allora vuoi la guerra!”- ribatto sporcandogli il viso di cioccolata e scappando via.

 

 

Vederti sorridere è la gioia più grande.

Sei una persona speciale. Così fragile, così piccola.

Proteggerti mi viene naturale.

Maledizione a Rose! Quando arrivo a casa è l’ora che le prende davvero!

Passiamo un pomeriggio bellissimo insieme. Come sempre faccio il buffone, e direi che mi riesce perfettamente, in quello sono sempre il buon vecchio Jacob Black!

Ti riaccompagno a casa.

“ Allora, ci vediamo Maya!”

“ Grazie…”- mi sussurri abbracciandomi grata.

Questa è davvero l’inizio di un’amicizia…

 

Corro veloce come un fulmine in quella maledettissima casa. Entro rosso di rabbia. La sul divano abbracciata ad Emmett, c’è Rose, è tranquilla come se nulla fosse accaduto.

“ Ora mi hai davvero stancato barbie!”

“ Ohi! Jake! Che ti prende?”- mi chiede Emm. Lo ignoro fissando quella donna che apparentemente stupita ricambia il mio sguardo.

Che hai cagnaccio?”

“ Smettila con il solito siparietto. Hai passato il limite oggi! Hai detto a lui che hai fatto a Maya?”

Centro! I suoi occhi sbarrati mi inceneriscono.

Emmett si gira di scatto:

Che cosa hai fatto Rose?”

“ Avanti…diglielo! Sei così orgogliosa delle tue azioni vero?”

“ Rose!”

Sei con le spalle al muro. Tutta la famiglia ti guarda in attesa di risposte…

“ Le ho solo detto la verità! Dovevo farlo! Si era spinta troppo oltre!”

“ Le ha detto la verità dandole una piccola dimostrazione vero?”

 

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Capitolo 10
*** DECIMA PARTE ***


Guardo Rose incredulo

Guardo Rose incredulo. Se c’era qualche speranza di parlare a Maya ora era svanita.

La fulmino con lo sguardo ed esco di corsa di casa. Non mi importa di quello che è successo. Devo parlarle.

Corro da lei.

Mi arrampico sino alla finestra della sua stanza.

Lei dorme profondamente…

Vorrei svegliarla, urlarle che ho capito! Ma vederla così tranquilla mi spiazza.

Le siedo accanto.

E’ bellissima…

“ Maya…”-la mia voce è un sussurro…

Lei ignara continua a dormire. Se solo potessi sognare anche io magari…

Dai suoi occhi vedo cadere delle lacrime. Improvvisamente si sveglia di soprassalto

“ Emmett no!”

L’abbraccio…

“ Ssstt…sono qui…piccola…sono con te…”

“ Emmett... Stammi lontano! Che fai qui? Come hai fatto ad entrare?”

“ Ti prego ascoltami”

“ No! Va via!”-dice poco convinta

“ Ti prego…non devi avere paura di me. Non ti farei mai del male…”

 

                                   ----------------------------------------------------------

Emmett è qui. Vederlo mi dovrebbe terrorizzare ma chissà perché anche con lui, come con Jake non provo alcun timore.

Cerca di avvicinarsi ma è incerto.

Penso che sia rimasto sconvolto da quello che è accaduto oggi, Jake deve averglielo detto.

 Cosa fai qui? Come sei entrato?”

“ Dalla finestra…”

Ma è altissimo lì fuori! Sei forse impazzito?”

“ Ho bisogno di parlarti. Devo raccontarti tutta la verità.

“ Ne ho avuto abbastanza per oggi, non pensi?”

“ Dovrai ascoltare ancora questo. Ti prego, è importante.

“ D’accordo…”

“ Nacqui nel 1915, nel Tennessee. La mia famiglia era di semplici allevatori. Un giorno incontrai una ragazza. Era ricca e molto attraente. Ci innamorammo subito l’uno dell’altra. Mi sentivo importante con lei. Ovviamente eravamo coscienti che la sua famiglia non mi avrebbe mai accettato così escogitammo di fuggire. Purtroppo il giorno dopo durante una battuta di caccia un orso mi ferì a morte. Fu Rose a salvarmi e a farmi diventare quel che sono ora.

Mi dimenticai completamente del mio passato umano, e della mia fragile ragazza.

Ma quando ti ho visto, quel giorno al molo ho iniziato a ricordare. Tu le assomigli moltissimo, hai gli stessi occhi e lo stesso sorriso ed inoltre hai questo…”

 “Il mio ciondolo?”

Emmett lo sfiora con la mano tremante.

“ L’ho regalato io a Nadin tempo fa. L’avevo raccolto sulla riva del fiume dove ci incontravamo di nascosto ogni giorno”

“ Hai detto Nadin?”

“ Sì…”

“ Questo era di mia nonna. Il suo nome era Nadin. Lei era solita dire che questa pietra racchiudeva il suo cuore”

 

Chiusi gli occhi e subito mi tornò tutto alla mente:

Emmett, i miei genitori hanno deciso di farmi sposare al socio di mio padre. Mi dovrò trasferire lontano…in Europa…”

‘ Europa? No…’

“ Non voglio! Quell’uomo è rivoltante! Non voglio andare con lui. Aiutami!”

“ Non ci andrai! Scapperemo! Lo faremo domani sera. Andremo via insieme! Non so dove, ma ho messo via qualche risparmio. Ci basterà almeno per il viaggio poi si vedrà…”

“Dici sul serio?”

“ Certo. Non lascerei mai che ti portassero via da me!...Aspetta… Questo è per te…’

 Cosa?’

 L’ho trovata qui, sulla nostra riva…Così ho fatto questa per te. Come pegno del mio amore…So che non è bella come i gioielli che porti tu di solito ma..’

Non mi importa di quegli stupidi oggetti, l’adoro! E’ bellissima…’

Nadin amore mio…’

“ Emm stai bene?”

“ Certo”- rispondo poco convinto

“ Aspetta! Ti faccio vedere una cosa”

Mi porge una foto scolorita, ed ecco che il respiro mi si mozza in gola.

Impressa in quella immagine c’è lei…Nadin…Sembra una vera signora con quel vestito elegante. Tiene in braccio a se un neonato. Così alla fine si era sposata…

Mia nonna non amava molto parlare del suo passato. Lei diceva sempre che non aveva mai amato davvero mio nonno ma che nonostante questo lei il vero amore l’aveva conosciuto molto tempo prima. E lo aveva perduto…Questo le aveva causato un dolore enorme.

Certo aveva dato a mio nonno cinque figli ma era infelice con lui.

Morì qualche anno fa stroncata da un tumore. Pochi giorni prima della sua morte mi diede questo. Dicendomi che l’avrei dovuto sempre portare con me. Che mi avrebbe aiutato ad averla sempre al mio fianco.

Da quel giorno  non ho fatto che fare quel sogno”

 

Mi alzo stordito. Il destino è strano. Mi aveva fatto rincontrare proprio la nipote del mio grande amore Nadin.

Sorrido a questo pensiero.

“ Beh! Ora basta…è meglio che vada via”

“ Aspetta! Non andartene! Resta con me stanotte…ti prego…”

“ E’ meglio di no”

Avanzo verso la finestra ma la sua mano afferra la mia.

“ Non ho paura di te…”

Cosa? E dove sono finite le vecchie fanciulle urlanti spaventate da Dracula eh?”

Smettila dai! Resta…”

I Suoi occhi mi disarmano.

Mi sdraio accanto a lei, e Maya si accoccola tra le mie fredde braccia.

Sentire il suo calore addosso è meraviglioso.

Le accarezzo il volto, il suo viso è ormai molto vicino al mio. Cosa darei per un solo piccolo bacio…in fondo…che male può farle un bacio? Le mie labbra cercano le sue, che si lasciano baciare senza opporre resistenza.

Il suo profumo i avvolge, ma non ne sono attratto, non ho sete del suo sangue ma delle sue labbra, del suo corpo, del suo cuore.

Con lei torno ad essere il semplice ragazzino di un tempo.

La passione cresce, come vorrei averla…per una notte…una sola…

Ma no, mi devo controllare. Non voglio che accada a lei quello che è successo a Bella. Lo stesso dolore, lo stesso destino. Maya dovrà vivere serenamente la sua vita anche se questo significherà dirle addio.

Mi stacco da lei prima che sia troppo tardi per farlo,

Lei mi guarda delusa:

Che succede? Ho fatto qualcosa di male?”

“ No, solo è meglio smettere. Potrei non sapermi controllare e farti del male”

“ Non lo faresti mai…”

“ Lo so…ma è meglio così fidati…”

La sua bocca però mi bacia ancora. Sento un sentimento strano nel mio silenzioso cuore…che sia…amore?

 

Sfioro i suoi pettorali freddi e forti. Lo voglio…Ed è la prima volta che desidero così un uomo.

Il mio respiro accelera ad ogni suo tocco.

Chiudo gli occhi e d’improvviso mi sento cambiare ora sono lei…Sono Nadin.

Lei è dentro di me. Lei è con lui ora.

 

Non posso…non devo

 

Le mie mani inesperte gli slacciano la camicia. Gliela sfilo e ammiro il suo petto scolpito.

Il suo viso è spaventato.

Forse non dovrei ma…

 

E’ tutto sbagliato, tutto…

Non dovrei nemmeno essere qui…

Ma la desidero…

Poi lei dice una cosa che mi sconvolge:

“ Emm…sono io…sono Nadin!”

“ Non può essere….non puoi essere tu…”

I suoi capelli castani assumono un colore dorato il suo esile corpo di adolescente si fa un po’ più formoso.

Sento di nuovo il mio cuore battere, è tutto così assurdo…

Mi accorgo di respirare…

“ Nadin…”- ed ecco che dai miei occhi sgorgano lacrime.

Lei mi bacia piangendo.

Le mie mani le tolgono la veste e la vedo. Il suo corpo è così diverso da quello di Rose, così piccolo, così tenero.

Le sciolgo i capelli che le ricadono sulle spalle nude.

Alla luce della luna è bellissima…

 

Continuiamo a baciarci per un tempo che sembra interminabile. Poi le nostre mani si intrecciano.

Lui si sdraia su di me. Il suo peso è fortissimo, ma non mi importa, non ora che sono così vicina ad essere sua.

Il destino ha voluto regalarci un solo attimo di gioia…

 

“Nadin…Oh… Nadin…Quanto tempo ti ho desiderata. Per quanto tempo. E ora sei qui, sei con me…Tra le mie braccia.

Ti guardo ancora incredulo a quello che vedo. Tu sei lì…Bellissima…

Iniziamo a fare l’amore e mi accorgo che ora  sono solo il giovane che avevi conosciuto molti anni fa sulla riva di quel fiume.

E’ una notte d’amore…

Ci addormentiamo abbracciati. Non dormivo più da molto tempo.

 

Mi sveglio e lo vedo. E’ accanto a me. Dorme beato.

“ Emmett…Emm…svegliati…”

Apre gli occhi e mi guarda perso.

“ Sono io…Nadin…”

“Sei tu davvero! Allora non è stato un sogno!”

“ No…è accaduto davvero…”

Ci rivestiamo e abbracciati raggiungiamo il molo.

Da quanto tempo non provavo la felicità.

“ Sono così felice!”

“ Il fiume ha voluto esaudire la mia ultima preghiera. Gli avevo chiesto di farci rincontrare un ultima volta…”

“ Questo vuol dire che ora…”

“ Ora dobbiamo dirci addio…purtroppo”

“ No! Non può succedere ancora! Io e te ci siamo appena ritrovati!”

“ Mi dispiace Emm...”- la sua figura si dissolve…

Mi sento mancare le forze:

“ Nadin! Nadin!No!”- dai miei occhi non escono lacrime e la mia pelle si fa di nuovo dura e fredda.

Il mio cuore torna ed essere silenzioso.

Maya crolla a terra come priva di sensi.

Faccio appena in tempo a tenerla.

Ora la rivedo per quella che è, una stupenda adolescente del ventunesimo secolo.

E’ addormentata.

La porto in camera sua e la stendo sul letto. Poi torno a casa.

 

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Capitolo 11
*** UNDICESIMA PARTE ***


Ho sempre detestato il ballo di fine anno ma questa volta è tutto diverso

Ho sempre detestato il ballo di fine anno ma questa volta è tutto diverso.

Scendo dalle scale con il mio abitino rosa antico. Semplice, dritto, di seta.

I miei capelli sono raccolti dai lati da due forcine argentate.

Mi sento come una principessa.

Mia madre ci ha messo ore per truccarmi e prepararmi. A suo dire dovevo essere perfetta per il mio cavaliere.

Lui…

Già…lui…

E’ sotto la scala che mi aspetta.

Quando lo vedo mi tremano le gambe. E’ ancora più bello del solito con quell’abito.

Sorridendo dolce come sempre mi porge la mano.

“ Andiamo?”

Annuisco felice.

Ma Claire non è della stessa opinione.

“ Aspettate! Una foto!”

Il mio cavaliere mi guarda scoppiando a ridere e io alzo gli occhi al cielo.

Ci abbracciamo e dopo il clic la foto è fatta.

Salgo sulla sua macchina ed arriviamo al ballo.

Ci sono proprio tutti.

Vederli senza quelle facce cupe per le lezioni di scuola mi stupisce. Oggi non c’è spazio alla malinconia! Oggi siamo tutti felici.

Ecco Ed e Bella, ci salutano sorridenti. Lei è bellissima in quel vestito di tulle blu.

Poi ecco Jasper ed Alice, quest’ultima nel suo abito superaderente color grigio perla è a dir poco stupenda.

“Finalmente temevamo non sareste arrivati più! Come sei carina con questo abito e che ne dici del mio?”

“ Sei bellissima Alice!”- Jasper mi guarda sorridendo malizioso. La vanità di quella ragazza in queste occasioni è alle stelle!

“ Sei raggiante! Finalmente quel musetto triste ha lasciato il posto al tuo bel sorriso!”- mi sussurra Jasper gentile.

“Eh…Sì!Ho deciso basta lacrime e tristezza! Aprirò il mio cuore solo alla gioia!”

“ Brava!”- commenta una voce. Mi volto e lo vedo, bellissimo come sempre nel suo abito bianco.

I nostri occhi si incontrano per un momento e ci fermiamo l’uno davanti all’altra.

Non so cosa dire. Provo solo un gran imbarazzo ora che sei qui davanti a me.

Accanto a te lei…

“ Ciao Emm, Rose…”

“ Barbie! Sei davvero carina stasera! Sembri quasi una fanciulla dolce e delicata!”

In effetti ora che la guardo bene Rosalie è bellissima stasera con il suo abito rosso. I capelli morbidi e biondi sono raccolti da una morbida acconciatura. E’ davvero meravigliosa.

“ Dai piantala Jake! Non stuzzicarla almeno per stasera!”- dice Emmett al mio cavaliere.

“ Pensi che mi concederai un ballo stasera?”- mi chiede Emm gentilmente.

Mi guardo intorno cercando l’approvazione di Jacob che mi annuisce comprensivo

“ Vorrà dire che io e te balleremo insieme eh Barbie?”

“ Certo! Mi toccherà solo tapparmi il naso per evitare la tua puzza cagnaccio rognoso!”

 

Ti porto al centro della pista. Tenerti di nuovo tra le braccia è bellissimo.

Avrei voluto portarti io al ballo stasera ma non sarebbe stato giusto nei confronti di Rose e poi Jacob si è letteralmente precipitato ad invitarti quando ha saputo che non l’avrei fatto io.

Credo che tu gli piaccia. E poi…perché non dovresti interessargli sei davvero bellissima con quel tuo abitino rosa.

Buffo! Nadin portava un abito molto simile a questo quando ci siamo conosciuti. Ma ormai lei è il mio passato. Un passato che dovrò mettere a tacere nel mio cuore silenzioso. Ora con me c’è Rose. La mia sposa.

 

Volteggio tra le tue braccia sentendomi quasi all’altezza di Ginger Rogers!

Poi indecisa dico:

Sai, mia madre ha deciso di andar via di qui. Partiremo tra un paio di giorni”

“ Andate via?”

“ Sì, il suo esperimento con Jim è andato male perciò…ci trasferiamo, di nuovo!”

“ Vuoi dire che te ne andrai? Dove?”

“ Florida. Ameno lì c’è il mare! Questo è un lato positivo no?”

“ Già…”- resta un attimo in silenzio poi continua- “ Maya per quello che è successo quella sera io…”

“ Ssstt…zitto. Non dir nulla…Piuttosto vieni un attimo fuori devo darti una cosa”

 

Mi prendi per mano e usciamo.

La luna risplende nel cielo argentata e luminosa come sempre.

Dalla piccola borsetta rosa estrai un pacchetto

“ Questo è per te. Avanti aprilo!”

Inizio a scartare quel pacchettino e apro la piccola scatola.

Al suo interno c’è il ciondolo rosa.

Guardo Maya incredulo:

“ Non posso tenerlo…è tuo…”

“ No, è giusto lo abbia tu…e poi guarda questo foglio. L’ho trovato rovistando tra le cose di mia nonna qualche sera fa”

Che cos’è?”

“ Una lettera. L’ha scritta lei. Era dentro a questo vestito”

“ Allora non mi ero sbagliato…questo è…”

“ Sì era suo, l’ho dovuto un po’ modificare, lei era un po’ più formosa di me…”- dico arrossendo.

Inizio a leggere ansioso:

Caro Emm,

ti scrivo questa lettera sapendo purtroppo che non la leggerai mai…

La metterò nel mio abito rosa, quello che indossavo quel giorno in riva al fiume, lo stesso giorno in cui il mio destino si è legato per sempre al tuo.

Quando ho saputo della tua morte ho sofferto come mai nella mia vita. Il cuore mi si è spezzato…

Avrei voluto farla finita. Quanto avrei voluto ma la mia codardia me lo ha impedito...

Ora mi avvio all’altare. Sposerò quell uomo facendo il volere dei miei genitori.

Ma non sarò mai sua né di nessun altro uomo.

Io sono morta con te quel  giorno, per cui non mi importa nulla del mio futuro.

La tua piccola Nadin ora non esiste più.

Non amerò più nessuno…

A nessuno regalerò più i miei sorrisi, né il mio cuore, quelli saranno tuoi per sempre.

Ti amo Emmett, e lo farò per l’eternità…

Ho lanciato una preghiera al fiume. Gli ho chiesto di riabbracciarti ancora una volta e chissà se mai questo accadrà.

Arrivederci amore mio…

Non dimenticarmi…

Io non lo farò…

Tua per sempre…

Nadin…

Rimango a fissare quel foglio interdetto.

Alzo gli occhi su Maya.

“ Grazie…”

La ragazza mi abbraccia e mi guarda sorridendomi gentile.

La bacio dicendo addio al mio amore perduto.

Dai miei occhi aridi cade un'unica lacrima…

“ Ora basta piangere. Torniamo dentro o si chiederanno dove siamo finiti e poi il tuo cavaliere ti aspetta”- le dico riprendendo il controllo.

Entriamo e vedo Rose in attesa di sapere la mia decisione.

Le prendo la mano e la porto alla macchina:

“ Emm…che fai?”

Dai Rose vieni con me! Andiamo in un posto!”

 

Jake è lì ad aspettarmi il suo sguardo è dolce.

“ Sei stata via per tanto tempo…troppo…”

“ Come posso farmi perdonare?”

“ Vediamo…portandomi con te?”

“ In Florida?”

Perché no!”

E la tua ragazza?”

“ E’ volata via…”

“ D’accordo Jacob Black! Verrai con me! Ma attento a non trasformarti in un lupaccio cattivo eh? E poi…credo che acida come sono avrei un pessimo sapore!”- scoppiamo a ridere e iniziamo a ballare e ora capisco che tu sei il mio futuro Jake.

 

Arriviamo davanti al mare che calmo e pacifico ci osserva maestoso.

“ Che ci facciamo qui?”- mi chiedi nervosa

“ Rose io ti amo…”- dico tutto d’un fiato

Mi guardi interdetta:

“ Ti amo anche io Emm…ma pensavo che ormai tu avessi scelto…”

Con un bacio ti zittisco.

Ora so quello che voglio.

Amerò sempre Nadin, in fondo lei è stato il regalo più bello che la vita potesse farmi ma Rose…è il mio presente. Lei è sempre stata accanto a me, senza mai abbandonarmi, neanche nei momenti difficili.

“Sì ti amo Rosalie e lo farò per sempre”- dico mentre la lettera vola lontano verso il mare.

 

Così finisce la nostra storia il futuro vince sul passato, ma laggiù davanti a quel fiume due anime vivranno unite per sempre quella della giovane ragazzo e della fanciulla che l’aveva fatto sognare.

 

E’ FINITA FINALMENTE PER VOI EH? BEH! SPERO VI SIA PIACIUTA.

ADORO EMMETT UN PO’ MENO ROSE, MA ALLA FINE PENSO CHE IL LORO E’ UN AMORE FORTE QUINDI PERCHE’ SEPARARLI, ANCHE SE FAR FRIGGERE UN PO’ QUELLA VVAMPIRETTA ARROGANTE MI HA DATO UNA LEGGERA SODDISFAZIONE!EHEHEEH!

RINGRAZIO TUTTI PER IL VOSTRO SOSTEGNO ED I VOSTRI COMMENTI!

ALLA PROSSIMA!

KISSSSSSSSSSSSSSSSSSSSSSSSSSSSSSSSSSSSSS

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