Sono dipendente da te... non lasciarmi...

di 00Alice Cullen00
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Incontro ***
Capitolo 2: *** Intervista ***
Capitolo 3: *** Confessione ***
Capitolo 4: *** Pensiero ***
Capitolo 5: *** Destino ***
Capitolo 6: *** Dialogo ***
Capitolo 7: *** Illusione ***
Capitolo 8: *** Risveglio ***



Capitolo 1
*** Incontro ***


Sono dipendente da te... non lasciarmi..
Capitolo 1 : Incontro
Amore impossibile..o forse no.. 1 capitolo

Fuori faceva un freddo polare, la notte scorsa era nevicato e tutta la giornata di ieri è stata ricoperta dalla pioggia. Uscire di casa era un rischio per la spina dorsale di ogni persona ormai!

Io uscii di casa verso le 9.00, presi il mio adorabile soprabito beige e mi diressi verso la porta.

In fondo non fa proprio così freddo pensai tra me e me.

La mia direzione era il bar di Via New York, era un piccolo bar sulla passeggiata vicino alla strada, era molto carino e confortevole.

Appena entrato nell’abitacolo salutai la signora alla cassa, si chiamava Elisabeth, di solito era sempre molto graziosa, ma oggi lo era particolarmente. Portava i capelli rilegati con un nastro, un completino rosa antico, e delle scarpe col tacco.

Presi un caffè per cercare di tornare sul pianeta umano, e cercai di non pensare a quello che mi aspettava quel giorno, visita tra la fans.

Dio e chi ne poteva più? Ormai mi seguivano ovunque, non ne potevo davvero più.

Certo essere diventato il bello e spavaldo Edward Cullen era fantastico, ma aveva i suoi prezzi!!

Pagai il caffè e uscii dal Bar. Cavolo com’era fredda quella mattina!!

Mi incamminai verso lo stadio olimpico di Londra, non facevo caso alle persone che mi circondavano, cercavo solo di godermi quel bellissimo cielo azzurro, ma freddo come il ghiaccio, mi sembrava buffo pensare sempre al ghiaccio, mi ricordava i vampiri, haha che fantasie…

Ero immerso nei miei pensieri quando ad un tratto una ragazza scivolò sul ghiaccio e mi cadde letteralmente addosso.

Appena alzò gli occhi verso di me mi fece un sorriso enorme.

Dio era così…così bella…

Quegli occhi dorati mi ipnotizzarono all’istante, non so brillavano, era topazio unico, bellissimi, dolci, delicati eppure molto ingenui.

“Scusa” mi disse con aria innocente, la sua voce, così delicata, sembrava uscita da un sogno, sembrava quella di una principessa.

“N..nulla” mi affrettai a risponderle.

Si alzò in piedi e mi aiutò a rialzarmi, scena piuttosto patetica per me, così fiero ed orgoglioso, farmi aiutare da una ragazza.

Eppure accettai la sua mano senza esitare.

“Scusa davvero, stavo leggendo, non ti ho visto, mi dispiace…” mi disse.

“No niente non ti preoccupare, non mi sono fatto nulla, tu stai bene?”

“Sì, nulla di grave, per fortuna sono caduta sul morbido…” disse con un velo di ironia, “ va be io vado allora, e scusa ancora…”

“Grazie no cioè no nulla non preoccuparti”, quanto era fantastica?

“Ok allora ciao” e così si congedò.

Appena mi svegliai dissi “Ciao” ma lei era già troppo lontana per sentirmi.

“Ciao bella fata dei miei sogni” sussurrai…

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Salve! Ho deciso di iniziare questa soria perchè era da un po' che mi balenava in testa l'idea.... Va be comunque Scrivetemi cosa ne pensate così il prossimo capitolo potrò scriverlo ancora meglio.... Baci a tutti by 00Alice Cullen00

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Capitolo 2
*** Intervista ***


Sono dipendente da te... non lasciarmi.....

Capitolo 2 : Intervista

 

 

Mi girai, cercando di tornare lucido, ma nulla, riuscivo solo a pensare a lei, al suo viso, ai suoi occhi color topazio, alla sua melodiosa voce, al suo sorriso, a tutto quello che sapevo di lei…

Continuavo ad avere la sua immagine fissa nella mente quando, ad un certo punto, guardai il mio orologio… Le 9.45, Dio era tardissimooooo

Di fretta e furia fermai un taxi e ci salii sopra, destinazione Stadio Olimpico.

Sapevo che non sarei mai riuscito ad arrivare in orario, ma sinceramente avrei preferito arrivare tardi ad ogni intervista o appuntamento, pur di incontrare quella creatura così bella… così… così…magica?

“Ok devo togliermela dalla mente, anche se è difficile, devo farlo devo riuscirci” e così cercavo miseramente di imbrogliare me stesso, sapevo che non sarei riuscita a togliermela dalla testa così velocemente.

Lei era diversa, era unica, irresistibile… “O basta, basta, non devo più pensare a lei, basta”.

Ero quasi arrivato, e percossi gli ultimi minuti di taxi concentrandomi su quello che vedevo fuori dal finestrino.

Appena arrivato pagai il taxi e feci un autografo per la figlia del taxista (il primo di non so quanti della giornata).

Mi affrettai subito ad entrare dalla porta di servizio.

Appena dentro fui travolto da persone, tutte mi iniziarono a chiedere il motivo del mio ritardo; il quel momento arrivò Lorelay, la mia assistente a salvarmi, mi trascinò nel camerino, e chiuse tutti fuori.

“Ciao come stai?” mi disse, era piuttosto tesa.

“Bene grazie… perché?”

“Perché voglio sentire un solo motivo per il quale tu sei arrivato in ritardo dovevi essere qui trenta minuti fa” mi accanì.

“Be la sveglia… sono caduto poi il traffico…”

“ Va bene va bene, non c’è tempo ora, mi spiegherai tutto più tardi” e così dicendo mi trascinò fuori, pronto per una mega intervista tra le fans.

Fui costretto ad un lungo “interrogatorio”, dove mi fecero miliardi di domande, ad un certo punto una ragazza mi chiese se ero innamorato.

“Scusa, ma tu ami qual’cuno?” Subito mi tornò in mente l’angelo che mi era scivolato addosso.

“Forse” dissi con tono ironico, così avrei sviato tutti i sospetti…

“Forse è una risposta un po’ troppo vaga non trova?” Quella voce, l’avrei riconosciuta tra mille altre, era lei, la mia misteriosa ragazza, quell’essere così dolce e così, così… indescrivibile.

“Forse, mmm, chissà, magari è solo un metodo per lasciare le persone nel dubbio…”

“E questo non è mentire?” chiese con un sorrisetto nascosto.

“Be… lo definirei più legittima difesa…”

Ora si era messa a ridere, era così dolce, anche quando rideva.

Continuai la mia intervista tenendo però puntati gli occhi su lei.

Ad un certo punto la vidi, se ne stava andando, non potevo riperderla, non così; cercai di inseguirla, ma subito miliardi di ragazze mi inseguirono, era impossibile uscire.

La ricercai con lo sguardo verso la porta, rassegnandomi ad essere stato bloccato, ma non vi era null’altro che le ante che sbattevano per il passaggio di qual’cuno.

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Ciao a tutti,

Volevo solo ringraziare Luna95 per aver commentato, e dirle che la ragazza è... è....be non posso rovinarti la sorpresa!!! 

Mi raccomando ragazzi, è la mia seconda storia, se mi lasciate una piccola recensione sarei felicissima!!!

Baci Baci by 00Alice Cullen00

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Capitolo 3
*** Confessione ***


Sono dipendente da te... non lasciarmi.....

Capitolo 3 : Confessione

Cavolo se ne era andata, Dio mi aveva dato un’altra possibilità ed io l’ho buttata via così, come se niente fosse.

Ma poi perché se è una mia fan non mi ha chiesto l’autografo? E  se lei non fosse una mia fan? Se fosse venuta alla conferenza solo per vedermi? No no dio ma quanto sono stupido e presuntuoso, magari non mi ha semplicemente riconosciuto, e se… quanta confusione nella mia testa.

“Basta adesso basta, è andata così, è segno che non posso avvicinarmi a quella magnifica creatura.

“Parli anche da solo adesso?” Era entrata Lorelay.

“Sai, c’è tanta di quella confusione nella mia mente…”

“Perché? Cosa succede?” mi chiese, sembrava non preoccupata, solo leggermente in ansia.

“E che c’è una ragazza, l’ho conosciuta stamani, e non so è  come se fosse da sempre parte di me… non so se capisci..”

“Ti piace?”

“Forse, bo non lo so… tanto non la rivedrò mai più…”

“Nulla è impossibile, basta crederci”

Cercai di portare quell’imbarazzante discorso al termine “ Va bo… vedremo, comunque io torno di la a fare autografi”

“Già è meglio, infatti non ho capito perché hai cercato di scappare, ma sei stato inondato tra le fans; e poi non capisco perché sei scappato via…”, “Che ti è preso?”

“No nulla”

“Dai dimmi…”

Cercai di farla breve “No è che…che mi mancava l’aria, sono…sono un po’ claustrofobico” Wow chissà come mi era venuta in mente una balla del genere…!!

“Va be…vai va..”

“Ok a dopo ciao” e così dicendo mi avviai a tornare a rovinarmi la mano.

La mattinata trascorse molto lentamente, feci non so quante foto e quante firme, ma non riuscivo a distrarmi, continuavo a pensare a lei, a quanto in un giorno tutto fosse cambiato. Non mi importava più di nulla, della fama, nulla ormai c’era solo più quella sconosciuta.

Non volevo e non potevo più pensare a una vita senza di lei, e mi sentivo stupido, quasi un adolescente che incontra una ragazza e zac, colpo di fulmine…

Era tutto così impossibile eppure reale, mi sembrava di essere in un sogno bellissimo mischiato con un incubo; di quegli incubi in cui tu cerchi in tutti i modi di afferrare una determinata cosa, ma nonostante tu ci metta tutto te stesso non riesci mai a prenderla.

Ecco mi sentivo così, la avevo incontrata due volte, in un tempo misero per potermene innamorare, eppure, la desideravo, era come se fosse stata predestinata ad essere “roba mia”.

Ecco, quel pomeriggio passò all’incirca così, cercando risposte ai perché, e ogni volta che ne trovavo uno se ne creavano altri cento; cercavo inoltre, di capire i miei sentimenti per lei.

E quando ti fermi a pensare se ami o no una persona, hai già la risposta; alla fine riuscii a ammetterlo a me stesso… Lei era la mia fantastica e unica dolce metà per la vita.

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Ciao a tutti, sono contenta che molte persone siano venute a leggere la mia fanfiction, anche se c'è un solo commento....
Ho capito che non è un granchè come storia, però ho deciso che la voglio finire a tutti i costi, anche se mi dispiace rovinare questo bel sito con le mie fanfiction....

Comunque se avete voglia di lasciarmi una piccola recensione ne sarei molto felice....
Baci, buona serata e (per domani) buona Domenica...!!

By 00Alice Cullen00

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Capitolo 4
*** Pensiero ***


Sono dipendente da te... non lasciarmi.....

Capitolo 4 : Pensiero

Salve a tutti gente,

prima di proporvi un nuovo capitolo vorrei chiarire una sola cosa visto che mi hanno scritto commenti a riguardo, il significato di “e se Robert Pattinson non fosse null’altro che un semplice umano?”

Con questa frase intendevo dire che Robert Pattinson è l’attore e basta, solamente questo. Non è un vampiro o altre cose. Mi dispiace molto che voi abbiate interpretato male, comunque visto che la gente piantava storie ho provveduto a cambiare la categoria.

Detto questo vi lascio al nuovo capitolo, spero vi piaccia;

Vi ricordo ancora che è molto gradita una piccola recensione!! XD

Baci Baci by 00Alice Cullen00

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Non potevo crederci, erano arrivata l’ora di pranzo; il momento di pausa, ne avevo davvero bisogno! Stare tutto il giorno con folle urlanti era molto pesante!

Con la scusa di dover andare in bagno lasciai tutte le ragazze, e mi avviai velocemente all’uscita di servizio, wow, nessuno mi aveva seguito, incredibile, di solito dovevo sempre accontentare alcune persone che furbamente mi aspettavano lì.

Non avevo voglia di prendere un taxi, tanto il bar/ristorante non era lontano, e quindi decisi di avviarmi a piedi; inoltre avevo ancora bisogno di pensare.

Arrivato al bar mi sedetti e ordinai un panino con pomodoro e mozzarella (il mio preferito), un’aranciata e iniziai a mangiare tranquillamente seduto.

Ormai ero sazio di usare la mente, pensare iniziava a farmi male al cuore; pensare di vivere per sempre senza l’amore vero… ma in fin dei conti quanto può durare in colpo di fulmine? E quanto soprattutto può far male?

Ora basta, basta, basta, non pensare Robert non pensare, concentrati a masticare per benino ogni boccone, da bravo, continua a tenerti impegnato…

Ma quanto mi ero ridotto male? Nel mio cervello mi parlavo da solo, oddio, ecco, stavo diventando pazzo ecco, dio basta Robert non pensare metti in Standby il cervello.

Ok, ok tutto rimediabile, ora esco, vado a fare un giro, telefono a Lorelay che non posso andare, perché mi sento male; vado a farmi una passeggiata al freddo rischiando l’osso del collo e dimentico tutto, facendo poi una bella dormita.

O rischiare l’osso del collo scivolando, come mi era piombata addosso lei, o che bella caduta… No non ci pensare, e che cavolo basta, non fare il deficiente!!

Ok ora basta reagisco.

Mi alzai e andai a pagare il conto: “ Quanto devo?” chiesi alla commessa.

“Allora un panino pomodoro e mozzarella e un’aranciata… sono 6 dollari in totale”

“Ecco a lei” dissi mentre tiravo fuori dal portafoglio il denaro necessario.

“Buona giornata” mi disse.

“Anche a lei” risposi cordialmente.

Appena fuori telefonai a Lorelay “Ciao, scusa, ma non posso davvero venire, non mi sento molto bene…”

“A ok, va bene, ma mi raccomando riposati, e cerca di riprenderti” sembrava davvero preoccupata, un po’ mi dispiaceva, ma in fondo dovevo pensare alla mia salute mentale!

“Ok a presto, ciao” e così dicendo conclusi la telefonata.

Fatto questo iniziai a camminare, vagabondando senza meta.

 

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Capitolo 5
*** Destino ***


Sono dipendente da te... non lasciarmi.....

Capitolo 5 : Destino

Avevo tanto tempo e poche cose da fare. Mi feci un giro tra le strade di Londra, sembravo più un’anima in pena che un felice attore.

Non so come, ma ritrovai seduto su una panchina del National Park, ero vicino ad un laghetto, era bellissimo, pieno di cigni e anatre. Ecco, quello era un posto in cui mi sentivo tranquillo, non c’era nessuno che mi rompesse, e tutto sembrava così semplice guardando i volatili.

“Sapete, vorrei tanto essere come voi, spensierato…” dissi.

Loro naturalmente non si curarono affatto delle mie parole.

“Voi la conoscete una fata? Io sì, ed è la fata più bella del mondo…”

“E chi sarebbe?” Mi disse una voce vellutata.

Mi voltai di scatto, era lei, oddio una terza possibilità, non fartela scappare.

“Emm… se ti dicessi che sei tu?”

“Ti sbaglieresti mi sa…” Disse lei.

“Tu… tu sei la ragazza che stamattina mi ha investito non è vero?”

“Sì, sono io e mi scuso ancora, sai stavo leggendo Cime Tempestose… è il mio libro preferito, ed ero assorta…” o Cime Tempestose; è destino che io debba amare, sia nella realtà che nei film, gente che adora il libro di Bronte.

“E sono sempre quella che ti ha fatto delle domande allo Stadio Olimpico” continuò.

“A ok, di un po’ mi segui?”

“A dir la verità io credevo mi seguissi tu…”, ecco è un segno del destino, comunque adesso che ti ho trovata lo farò senz’altro…

“No, io no, ero già programmato all’intervista allo Stadio”

“E io dovevo fare una relazione per il giornale” ora sorrideva, dio quant’era bella.

“A proposito, io mi chiamo Ainwen piacere” disse.

“Io Robert, piacere mio”.

Si era messa a ridacchiare con se stessa.

“Perché ridi?”

“Beh, in parte perché è così ovvio che tu sei Robert Pattinson, e poi perché preferirei che la smettessi con tutti questi convenevoli” disse con un sorriso sempre più bello.

“A ok, allora scusa, non hai mica 20 anni in meno di me..”.

Aveva assunto un’espressione strana, appena sentita la frase appena pronunciata era rimasta incantata, sembrava triste.

“Va beh; allora per scusarmi posso pagarti un caffè?”

“Sì, accetto volentieri”

“Perfetto” dissi, e mia alzai dalla panchina. Lei non si mosse di un millimetro “Non vieni?” chiesi.

Rideva, “Non ora, mi hai chiesto se potevi pagarmi un caffè, ma non ora era per il futuro la mia risposta”, quel sorrisetto beffardo, irresistibile.

“A ok” e mi sedetti nuovamente. “Comunque -continuai- Ainwen non è un nome molto comune…”

“No, no infatti -era tesa glielo si leggeva negli occhi- è un nome… molto antico”

Avevo intuito che non voleva parlare di questo, e cambiai discorso, “E quindi tu vivi da queste parti?”

“Emm, in realtà non proprio” rispose; “La mia casa è un po’…un po’ troppo grande, e quindi abito in pianura” poi aggiunse “Non molto lontano da qui comunque”.

“A, capito.” Dissi disinteressato.

“E tu? Sei di Londra non è vero?” chiese.

“Sì infatti, anche se a volte sono costretto a abitare a Los Angeles per qualche settimana, essere famosi ha i suoi prezzi”

“E com’è essere una star?” ora la sua espressione era tornata normale, era sorridente e spensierata.

“Beh, molto diverso da essere persone diciamo normali, ma è una storia noiosa”

“Dai, mi piacciono molto le storie noiose… e poi dopo un bel caffè mi sveglierà..”

“Ok, va bene, ma il caffè questa volta lo prendiamo sul serio”

“Certo” rispose, ed io iniziai a raccontare.

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Ciao a tutti, scusate se non scrivo più tutti i giorni, ma anche per me iniziano le vacanze, poi gli esami di mia sorella!!

Va beh, sono molto contenta che diverse persone mi abbiano aggiunta come preferita o seguite!!! Grazie mille a tutti!!!!

      E grazie mille a
 Sheba_94  che mi ha lasciato un commento davvero bello!! Baci Baci
Al prossimo capitolo!!!!!!!

By 00Alice Cullen00

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Capitolo 6
*** Dialogo ***


Sono dipendente da te... non lasciarmi.....

Capitolo 6 : Dialogo

 

 

“Come? Davvero una bambina ti ha chiesto di morderti?” Chiese realmente stupita.

“Sì… è stata la cosa più impossibile del mondo…” risposi.

Eravamo seduti in un caffè di star bucks, e gli stavo raccontando circa la vita da star.

“Già, ti credo!! Ma quindi tutto sommato com’è?”

“Beh… Non hai privacy, devi andare a quelle assurde feste in smoking, e accontentare le assurde pretese delle persone… poi beh, ti puoi permettere qualunque cosa… e beh è molto piacevole a volte essere fermato e sentirsi dire certo che sei proprio bello…”

“A davvero? Ti fermano anche..?” rideva sotto i baffi era dolcissima…

“Sì… qualche volta” ammisi.

“Posso dirti una cosa? Emm… stai diventando dello stesso colore di quel maglione” E indicò un ragazzo alto, un po’ troppo magro per i miei gusti. Indossava un paio di jeans blu, scarpe da ginnastica e un maglione rosso scarlatto.

“E no… sarà il freddo… è che sai…” Non riuscivo a trovare un senso alle mie parole… “Sai secondo me è proprio il cambiamento di temperatura, provoca certe reazioni a volte”.

“Dopo mezz’ora che siamo qui ti provoca il cambiamento con l’esterno?” Si vedeva che non ci credeva… beh diciamo che il mio tentativo di nascondere la verità era patetico.

“O dai” continuò, “Non ti preoccupare, non rivelerò a nessuno che puoi arrossire e che provi dei sentimenti”.

“No, no e che…” e lasciai la frase spezzata, non ero in grado di continuare…

“Che?...” ripeté.

“No niente… va beh parliamo d’altro… Hai altre domande a cui sottopormi?” chiesi beffardo.

“Mmm… per il momento nulla” disse dolcemente.

“Ok... allora adesso tocca a me… mi chiedevo se…” e lasciai la frase spezzarsi a mezza voce.

“Se…? Dai piantala con questi convenevoli, chiedi e basta.” Rispose.

“Emm… ok però se non ti va di rispondere non importa… mi chiedevo che nome è Ainwen?”

“A…” era come se la stessi torturando, aveva l’aria di chi soffre.

“No, ma se non mi vuoi rispondere non importa, l’ho chiesto solo così…” non mi fece terminare la frase e iniziò a parlare.

“No, ma figurati… comunque Ainwen è un nome antico, come ti ho già detto, a mio padre piacevano questi nomi misti incantati, ed ha deciso di chiamarmi così”. Fece un sorrisetto forzato.

“A ok… allora quanti anni hai?” che domanda sciocca, queste cose si chiedevano da ragazzini… eppure era l’unica domanda che mi era venuta in mente per cambiare discorso.

“Sai che non si chiede mai l’età a una vera signora?” rise di nuovo allegra. “Comunque ho 22 anni” l’aria con cui lo aveva detto sembrava che stesse mentendo.

“Io 23, haha ti batto per un anno” Risposi prontamente.

Forse ero un po’ stordito, ma avrei giurato di sentirla bisbigliare una parola tipo “magari”, mah forse me lo ero solo sognato.

Mi sembrava di vivere in un sogno… era una bella favola… tutto era perfetto.

Ma aimè, come in tutte le favole, deve arrivare la mezzanotte, ed il sogno scompare.

“Dio, sono già le 16.00!!” La sentii dire.

“Emm… sì” restai imbambolata per un momento.

“Devo andare…” disse mentre prese la giacca.

“Non puoi restare ancora un po’” chiesi.

“Scusa, ma non posso” Disse mentre si infilava la giacca.

“Vediamoci davanti a Buckingham Palace domani alle 15.00” chiesi mezzo implorante.

“E’ complicato, non lo so…” mi rispose.

“Promettimi che ci sarai” chiesi ancora.

Non mi rispose.

“Promettimelo… ti prego”.

“Ok” rispose con un sorriso e in un secondo scomparve dietro la porta del bar.

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Buon giorno a tutti!!! Sono tornata!!!! Mi dispiace di non aver più scritto durante l'estate, ma non ho avuto molto tempo... e la dea musa non mi ha più illuminata fino ad oggi!!!
Beh, eccomi qui con un'altro capitolo!!!
Volevo ringraziare tanto tanto tutte le persone che mi seguono, e che mi lasciano commenti!!!
Sono aperta a tutte le domande che mi vorreste porre...!!
Ricordo che è gradito un commento per far felice la scrittrice *Me* =)!!!
Un grosso bacio!!!!!!
By 00Alice Cullen00

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Capitolo 7
*** Illusione ***


Sono dipendente da te... non lasciarmi.....

Capitolo 7 : Illusione

 

Rimasi imbambolato per non so quanto tempo, ero riuscito ad ottenere un altro appuntamento…

Uscii dal bar e iniziai nuovamente a vagabondare.

Mi sembrava di camminare un metro sopra la superficie terrestre.

Tornai in me quando scivolai sul ghiaccio, e tornai con i piedi per terra.

Bene, la avrei rivista, ma fino a domani avrei dovuto rimanere calmo… non montarmi la testa.

Guardai l’ora, erano le 18.30. Com’era tardi!!!

Mi diressi in fretta verso casa.

Arrivato al cancello infilai la chiave nella serratura, ma niente non si apriva…

“Ma cosa cavolo è successo?” borbottai tra me e me…

Riprovai nuovamente… niente… non si apriva…

Dopo il terzo tentativo iniziai a surriscaldarmi, “maledetta porta… e apriti” iniziai a dire.

Niente, non accennava a schiudersi.

Iniziai a prenderla a calci e pugni… ma lei non si mosse, ed io ci guadagnai solo una nocca sanguinante.

“Apriti sesamo” esclamai… mi sentivo così ridicolo… nonostante tutto continuai “Porta portina… apriti piccina…” niente.

Uffaaaa….

Ad un certo punto mi venne un lampo di genio, suonai gli altri campanelli, mi rispose Maria, una signora anziana che aiutavo spesso a portarle su la spesa.

“Chi è?” chiese con calma.

“Maria, ciao senti sono Robert, la porta non si apre mi puoi aprire tu?” chiesi.

“A ma certo… ecco, però guarda che oggi abbiamo cambiato la serratura, non ti ricordi? Eri stato proprio tu a proporlo” esclamò.

Come avevo potuto dimenticarmene? La mia copia di chiavi si ritrovava nella cassetta delle lettere, dove avevo chiesto di lasciamele.

“Oh… già è vero… hai ragione… scusa… me ne ero completamente dimenticato!! E’ stata una giornata pesante…” cercai di scusarmi.

“Nulla, giovanotto non preoccuparti. Ora vado però, perché ho l’acqua sul fuoco”.

“Ok, grazie” risposi.

Bene, aprii la mia cassetta e dentro trovai le chiavi.

Chiamai l’ascensore e andai fino al terzo piano.

Entrai in casa e mi misi a cucinare.

Avevo veramente una fame da lupi!!

Dopo cena accesi la televisione, ma non c’era nulla di interessante, iniziai a fare zapping, ma il mio dito dopo un po’ si rifiutò di muoversi ancora, e spesi l’apparecchio.

Ero spossato, ma non così tanto da dormire… io amante della vita notturna, non potevo andare a dormire alle 23.00 era uno scandalo!!!

Mi misi a leggere, rilessi Twilight, dio come mi ritrovavo nella parte di Edward Cullen…

“Tra un po’ riprenderanno le riprese” dissi.

“Uff… com’è pesante essere un attore” continuai.

Guardai l’ora 1.30. Ok, direi che è ora di andare a dormire…

Domani l’avrei rivista… l’avrei ritrovata… era un pensiero stupendo.

Buona notte Ainwen…

E quello fu il mio ultimo pensiero prima di cadere in un sonno profondo ed incantato.

Ta dan…. Buona notte Bobbi!!!!!!!

Haha!!! Beh… spero che il capitolo vi piaccia… anche se non succede nulla di interessante… non ancora…. =)

Muhaha… come sono maligna…

Come sempre ringrazio tutti quelli che hanno commentato e che hanno messo la storia nei preferiti/seguiti… davvero vi voglio tanto tanto bene ragazzi!!!!!!!!

E grazie chi mi ha scelto come autrice preferita!!!! *_*

Per farmi felice basta un semplice commentino lo sapete… =)

Ci sentiamo tra una settimana!!!! (Quando verrò a postare il prossimo capitolo!!!)

Un grosso bacio…

Morsetti ,…,

00Alice Cullen00

Sheba_94 Grazie mille!!!!!! Muhaha… Beh… mi sono dovuta documentare e spremere bene le meningi prima di trovare il nome Ainwen… infatti è stato il problema più grande… un bacio

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Capitolo 8
*** Risveglio ***


Sono dipendente da te... non lasciarmi.....

Capitolo 8 : Risveglio

Mi svegliai che era mattino inoltrato, ma in fondo non avevo tanta fretta…

Non so perché ma mi svegliai felice, avevo fatto un sogno davvero buffo, incontravo una dolce fanciulla che mi sbatteva contro, e da li iniziavano i numerosi incontri.

Che sogno strano davvero!!

Accesi il telefono e dopo qualche secondo iniziarono ad arrivare messaggi, erano di Lorelay.

Ne aprii uno: “Dove diavolo sei?? Ti uccido se non arrivi più che immediatamente!! Stai ancora male?? Perché in caso sarebbe carino avvertire la povera gente che lavora, e non che come te ozia!!”

Ok, mi sbagliavo, erano messaggi minatori.

Ne lessi un altro: “Allora?? Non rispondi?? Sai che ora è?? Io rimando tutto, ma sappi che qui la gente non è molto contenta… Ps. Come va con la ragazza? Non è che ti ha dato alla testa? L’hai rivista?? Oppure l’hai tolta dal cuore?? Baci Muovitiii”.

Dopo questo messaggio mi degnai di guardare l’ora.

Le 11.00, dio ma quanto avevo dormito?? Ero davvero impazzito!!

Mi lavai di corsa, e mi lavai i denti.

Mentre li stavo lavando mi venne un flash. Come faceva Lorelay a sapere della ragazza?? Ma allora non avevo sognato… era vero… al bar… e… e mi aveva dato un altro appuntamento…

Ciaooo Pausa Pubblicità… ok questa è un’idea sperimentale… una pausa… così… un po’ pazza…

Ok tutto ciò che volevo chiedervi e Commentate!!!!! Ok sembro pazza, e forse lo sono anche… cmq…

Facciamo della vera pubblicità…

Dona l’8%  del tuo tempo alla causa pro recensioni…

Farai felice milioni di scrittori… 

Oppure….

Chi trova un commento trova un tesoro…

OK quante cavolate… torniamo alla storia…

“Grazieeeeeeee” mi misi ad urlare a squarcia gola mentre mi buttai sul letto.

Andai sul balcone e nuovamente gridai “Grazieeeee Lorelay Grazieeeeee”.

Mentre la gente da sotto mi guardava e mi gridava contro… in quel momento realizzai di essere in mutande…

Silenziosamente rientrai, ma nulla poteva placare la mia gioia… L’avrei rivista…

Subito mi vestii veloce, il tempo non bastava per tutte le cose che dovevo fare…

Presi un taxi e andai nell’ufficio di Lorelay.

Lei mi aspettava… Era leggermente… emm…alterata….

“Ciao..” dissi.

“Allora, hai dormito bene?” chiese delicatamente.

“Oh, si benissimo, grazie…” risposi.

“Bene, allora adesso posso ucciderti io con calma, sai che ci hai fatto rimandare tutto??” si mise a sbraitare.

“Scusa… davvero Lorelay… mi dispiace… non sai quanto..” cercai di dire, ma non me ne lasciò il tempo.

“Tu… tu sei uno scansa fatiche lo sai?? Noi lavoriamo, non siamo ricchi come te… noi dobbiamo guadagnarci da vivere… ma se continui così ci licenziano a tutti…” disse fredda.

“Mi dispiace… davvero…” continuai a dire…

“Quel che è fatto è fatto… e domani non azzardarti a non arrivare o a arrivare in ritardo…” disse.

Uscii dallo studio… mi dispiaceva per lei… chissà quanti colpi le davo ogni giorno…

Uscii dall’edificio e mi diressi dal fioraio, ordinai un mazzo di margherite da mandare a Lorelay… chissà… magari mi avrebbe perdonato…

E comprai anche una rosa, rossa come il sangue, e potente come l’amore.

Dopodiché mi incamminai verso Buckingham Palace, tranquillamente, visto che erano solamente le 13.50.

Mi fermai a prendere un caffè, ed arrivai alla mia meta verso le 14.30.

Mancava mezz’ora, e mi misi sulla staccionata ad aspettare.

 

 

Ok Buona sera a tutti… come va??

Vi ho già visto un po’ di tempo fa… hihi…

Innovativa la pausa pubblicità!!! XD XD

Il prossimo capitolo in teoria dovrebbe lasciarvi O_o…

In teoria… Non è detto… dipende da come lo scrivo…

Vi ricordo che mi fate più che felice se mi scrivete un commentino...

Ok… mmm… niente da aggiungere… però è rincominciata la scuola… L

Uffi… io sono entrata in prima superiore (Faccio lo scientifico)…

Voi?? 

Un bacio

Ps. Alla prossima settimana (quando verrò a postare)…

Morsetti ,…,

 

00Alice Cullen00

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