Sono dipendente da te... non lasciarmi... di 00Alice Cullen00 (/viewuser.php?uid=71749)
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Incontro ***
Capitolo 2: *** Intervista ***
Capitolo 3: *** Confessione ***
Capitolo 4: *** Pensiero ***
Capitolo 5: *** Destino ***
Capitolo 6: *** Dialogo ***
Capitolo 7: *** Illusione ***
Capitolo 8: *** Risveglio ***
Capitolo 1 *** Incontro ***
Sono dipendente da te... non lasciarmi..
Capitolo 1 : Incontro
Amore impossibile..o forse no.. 1 capitolo
Fuori faceva un freddo polare, la
notte scorsa era nevicato
e tutta la giornata di ieri è stata ricoperta dalla pioggia.
Uscire di casa era
un rischio per la spina dorsale di ogni persona ormai!
Io uscii di casa verso le 9.00, presi il mio
adorabile
soprabito beige e mi diressi verso la porta.
In fondo non fa proprio
così freddo pensai tra me e me.
La mia direzione era il bar di Via
New York, era un piccolo
bar sulla passeggiata vicino alla strada, era molto carino e
confortevole.
Appena entrato
nell’abitacolo salutai la signora alla cassa,
si chiamava Elisabeth, di solito era sempre molto graziosa, ma oggi lo
era
particolarmente. Portava i capelli rilegati con un nastro, un
completino rosa antico,
e delle scarpe col tacco.
Presi un caffè per cercare
di tornare sul pianeta umano, e
cercai di non pensare a quello che mi aspettava quel giorno, visita tra
la
fans.
Dio e chi ne poteva più?
Ormai mi seguivano ovunque, non ne
potevo davvero più.
Certo essere diventato il bello e
spavaldo Edward Cullen era
fantastico, ma aveva i suoi prezzi!!
Pagai il caffè e uscii dal
Bar. Cavolo com’era fredda quella
mattina!!
Mi incamminai verso lo stadio
olimpico di Londra, non facevo
caso alle persone che mi circondavano, cercavo solo di godermi quel
bellissimo
cielo azzurro, ma freddo come il ghiaccio, mi sembrava buffo pensare
sempre al
ghiaccio, mi ricordava i vampiri, haha che fantasie…
Ero immerso nei miei pensieri quando
ad un tratto una
ragazza scivolò sul ghiaccio e mi cadde letteralmente
addosso.
Appena alzò gli occhi
verso di me mi fece un sorriso enorme.
Dio era
così…così bella…
Quegli occhi dorati mi ipnotizzarono
all’istante, non so brillavano,
era topazio unico, bellissimi, dolci, delicati eppure molto ingenui.
“Scusa” mi disse
con aria innocente, la sua voce, così
delicata, sembrava uscita da un sogno, sembrava quella di una
principessa.
“N..nulla” mi
affrettai a risponderle.
Si alzò in piedi e mi
aiutò a rialzarmi, scena piuttosto
patetica per me, così fiero ed orgoglioso, farmi aiutare da
una ragazza.
Eppure accettai la sua mano senza
esitare.
“Scusa davvero, stavo
leggendo, non ti ho visto, mi
dispiace…” mi disse.
“No niente non ti
preoccupare, non mi sono fatto nulla, tu
stai bene?”
“Sì, nulla di
grave, per fortuna sono caduta sul morbido…”
disse con un velo di ironia, “ va be io vado allora, e scusa
ancora…”
“Grazie no cioè
no nulla non preoccuparti”, quanto era
fantastica?
“Ok allora ciao”
e così si congedò.
Appena mi svegliai dissi
“Ciao” ma lei era già troppo
lontana per sentirmi.
“Ciao bella fata dei miei
sogni” sussurrai…
_________________________________________________________
Salve!
Ho deciso di iniziare questa soria perchè era da un po' che
mi balenava in testa l'idea.... Va be comunque Scrivetemi cosa ne
pensate così il prossimo capitolo potrò scriverlo
ancora meglio.... Baci a tutti by 00Alice Cullen00
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Capitolo 2 *** Intervista ***
Sono dipendente da te... non lasciarmi.....
Capitolo
2
: Intervista
Mi girai, cercando di tornare lucido,
ma nulla, riuscivo
solo a pensare a lei, al suo viso, ai suoi occhi color topazio, alla
sua
melodiosa voce, al suo sorriso, a tutto quello che sapevo di
lei…
Continuavo ad avere la sua immagine
fissa nella mente
quando, ad un certo punto, guardai il mio orologio… Le 9.45,
Dio era
tardissimooooo
Di fretta e furia fermai un taxi e ci
salii sopra,
destinazione Stadio Olimpico.
Sapevo che non sarei mai riuscito ad
arrivare in orario, ma
sinceramente avrei preferito arrivare tardi ad ogni intervista o
appuntamento,
pur di incontrare quella creatura così bella…
così… così…magica?
“Ok devo togliermela dalla
mente, anche se è difficile, devo
farlo devo riuscirci” e così cercavo miseramente
di imbrogliare me stesso,
sapevo che non sarei riuscita a togliermela dalla testa così
velocemente.
Lei era diversa, era unica,
irresistibile… “O basta, basta,
non devo più pensare a lei, basta”.
Ero quasi arrivato, e percossi gli
ultimi minuti di taxi
concentrandomi su quello che vedevo fuori dal finestrino.
Appena arrivato pagai il taxi e feci
un autografo per la figlia
del taxista (il primo di non so quanti della giornata).
Mi affrettai subito ad entrare dalla
porta di servizio.
Appena dentro fui travolto da
persone, tutte mi iniziarono a
chiedere il motivo del mio ritardo; il quel momento arrivò
Lorelay, la mia assistente
a salvarmi, mi trascinò nel camerino, e chiuse tutti fuori.
“Ciao come stai?”
mi disse, era piuttosto tesa.
“Bene grazie…
perché?”
“Perché voglio
sentire un solo motivo per il quale tu sei
arrivato in ritardo dovevi essere qui trenta minuti fa” mi
accanì.
“Be la sveglia…
sono caduto poi il traffico…”
“ Va bene va bene, non
c’è tempo ora, mi spiegherai tutto
più tardi” e così dicendo mi
trascinò fuori, pronto per una mega intervista tra
le fans.
Fui costretto ad un lungo
“interrogatorio”, dove mi fecero
miliardi di domande, ad un certo punto una ragazza mi chiese se ero
innamorato.
“Scusa, ma tu ami
qual’cuno?” Subito mi tornò in mente
l’angelo che mi era scivolato addosso.
“Forse” dissi con
tono ironico, così avrei sviato tutti i
sospetti…
“Forse è una
risposta un po’ troppo vaga non trova?” Quella
voce, l’avrei riconosciuta tra mille altre, era lei, la mia
misteriosa ragazza,
quell’essere così dolce e così,
così… indescrivibile.
“Forse, mmm,
chissà, magari è solo un metodo per lasciare le
persone nel dubbio…”
“E questo non è
mentire?” chiese con un sorrisetto nascosto.
“Be… lo
definirei più legittima difesa…”
Ora si era messa a ridere, era
così dolce, anche quando
rideva.
Continuai la mia intervista tenendo
però puntati gli occhi
su lei.
Ad un certo punto la vidi, se ne
stava andando, non potevo
riperderla, non così; cercai di inseguirla, ma subito
miliardi di ragazze mi
inseguirono, era impossibile uscire.
La ricercai con lo sguardo verso la
porta, rassegnandomi ad
essere stato bloccato, ma non vi era null’altro che le ante
che sbattevano per
il passaggio di qual’cuno.
_____________________________________________________________________________________________________________________
Ciao
a tutti,
Volevo
solo ringraziare Luna95
per aver commentato, e dirle
che la ragazza è... è....be non posso rovinarti
la sorpresa!!!
Mi
raccomando ragazzi, è la mia seconda storia, se mi lasciate
una piccola recensione sarei felicissima!!!
Baci
Baci by 00Alice Cullen00
|
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Capitolo 3 *** Confessione ***
Sono dipendente da te... non lasciarmi.....
Capitolo
3
: Confessione
Cavolo
se ne era andata, Dio mi
aveva dato un’altra possibilità ed io
l’ho buttata via così, come se niente
fosse.
Ma
poi perché se è una mia fan non
mi ha chiesto l’autografo? E
se lei non
fosse una mia fan? Se fosse venuta alla conferenza solo per vedermi? No
no dio
ma quanto sono stupido e presuntuoso, magari non mi ha semplicemente
riconosciuto, e se… quanta confusione nella mia testa.
“Basta
adesso basta, è andata
così, è segno che non posso avvicinarmi a quella
magnifica creatura.
“Parli
anche da solo adesso?” Era
entrata Lorelay.
“Sai,
c’è tanta di quella
confusione nella mia mente…”
“Perché?
Cosa succede?” mi chiese,
sembrava non preoccupata, solo leggermente in ansia.
“E
che c’è una ragazza, l’ho
conosciuta stamani, e non so è
come se
fosse da sempre parte di me… non so se capisci..”
“Ti
piace?”
“Forse,
bo non lo so… tanto non la
rivedrò mai più…”
“Nulla
è impossibile, basta
crederci”
Cercai
di portare
quell’imbarazzante discorso al termine “ Va
bo… vedremo, comunque io torno di
la a fare autografi”
“Già
è meglio, infatti non ho
capito perché hai cercato di scappare, ma sei stato inondato
tra le fans; e poi
non capisco perché sei scappato via…”,
“Che ti è preso?”
“No
nulla”
“Dai
dimmi…”
Cercai
di farla breve “No è
che…che mi mancava l’aria, sono…sono un
po’ claustrofobico” Wow chissà come mi
era venuta in mente una balla del genere…!!
“Va
be…vai va..”
“Ok
a dopo ciao” e così dicendo mi
avviai a tornare a rovinarmi la mano.
La
mattinata trascorse molto
lentamente, feci non so quante foto e quante firme, ma non riuscivo a
distrarmi, continuavo a pensare a lei, a quanto in un giorno tutto
fosse
cambiato. Non mi importava più di nulla, della fama, nulla
ormai c’era solo più
quella sconosciuta.
Non
volevo e non potevo più
pensare a una vita senza di lei, e mi sentivo stupido, quasi un
adolescente che
incontra una ragazza e zac, colpo di fulmine…
Era
tutto così impossibile eppure
reale, mi sembrava di essere in un sogno bellissimo mischiato con un
incubo; di
quegli incubi in cui tu cerchi in tutti i modi di afferrare una
determinata
cosa, ma nonostante tu ci metta tutto te stesso non riesci mai a
prenderla.
Ecco
mi sentivo così, la avevo
incontrata due volte, in un tempo misero per potermene innamorare,
eppure, la
desideravo, era come se fosse stata predestinata ad essere
“roba mia”.
Ecco,
quel pomeriggio passò
all’incirca così, cercando risposte ai
perché, e ogni volta che ne trovavo uno
se ne creavano altri cento; cercavo inoltre, di capire i miei
sentimenti per
lei.
E
quando ti fermi a pensare se ami
o no una persona, hai già la risposta; alla fine riuscii a
ammetterlo a me
stesso… Lei era la mia fantastica e unica dolce
metà per la vita.
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Ciao a
tutti, sono contenta che molte persone siano venute a leggere la mia
fanfiction, anche se c'è un solo commento....
Ho capito che non è un granchè come storia,
però ho deciso che la voglio finire a tutti i costi, anche
se mi dispiace rovinare questo bel sito con le mie fanfiction....
Comunque
se avete voglia di lasciarmi una piccola recensione ne sarei molto
felice....
Baci, buona serata e (per domani) buona Domenica...!!
By 00Alice
Cullen00
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Capitolo 4 *** Pensiero ***
Sono dipendente da te... non lasciarmi.....
Capitolo
4
: Pensiero
Salve a tutti gente,
prima di proporvi un nuovo
capitolo vorrei chiarire una sola cosa visto che mi hanno scritto
commenti a
riguardo, il significato di “e se Robert
Pattinson non fosse null’altro che un semplice
umano?”
Con questa
frase intendevo
dire che Robert
Pattinson è l’attore e basta,
solamente questo. Non è un vampiro
o altre cose. Mi dispiace molto che voi
abbiate interpretato male, comunque visto
che la gente piantava storie ho provveduto a cambiare la categoria.
Detto questo vi lascio
al nuovo
capitolo, spero vi piaccia;
Vi ricordo ancora che
è molto
gradita una piccola recensione!! XD
Baci Baci by 00Alice
Cullen00
**********************************************************************
Non potevo crederci, erano arrivata
l’ora di pranzo; il
momento di pausa, ne avevo davvero bisogno! Stare tutto il giorno con
folle
urlanti era molto pesante!
Con la scusa di dover andare in bagno
lasciai tutte le
ragazze, e mi avviai velocemente all’uscita di servizio, wow,
nessuno mi aveva
seguito, incredibile, di solito dovevo sempre accontentare alcune
persone che
furbamente mi aspettavano lì.
Non avevo voglia di prendere un taxi,
tanto il
bar/ristorante non era lontano, e quindi decisi di avviarmi a piedi;
inoltre
avevo ancora bisogno di pensare.
Arrivato al bar mi sedetti e ordinai
un panino con pomodoro
e mozzarella (il mio preferito), un’aranciata e iniziai a
mangiare
tranquillamente seduto.
Ormai ero sazio di usare la mente,
pensare iniziava a farmi
male al cuore; pensare di vivere per sempre senza l’amore
vero… ma in fin dei
conti quanto può durare in colpo di fulmine? E quanto
soprattutto può far male?
Ora basta, basta, basta, non pensare
Robert non pensare,
concentrati a masticare per benino ogni boccone, da bravo, continua a
tenerti
impegnato…
Ma quanto mi ero ridotto male? Nel
mio cervello mi parlavo
da solo, oddio, ecco, stavo diventando pazzo ecco, dio basta Robert non
pensare
metti in Standby il cervello.
Ok, ok tutto rimediabile, ora esco,
vado a fare un giro,
telefono a Lorelay che non posso andare, perché mi sento
male; vado a farmi una
passeggiata al freddo rischiando l’osso del collo e dimentico
tutto, facendo
poi una bella dormita.
O rischiare l’osso del
collo scivolando, come mi era
piombata addosso lei, o che bella caduta… No non ci pensare,
e che cavolo
basta, non fare il deficiente!!
Ok ora basta reagisco.
Mi alzai e andai a pagare il conto:
“ Quanto devo?” chiesi
alla commessa.
“Allora un panino pomodoro
e mozzarella e un’aranciata… sono
6 dollari in totale”
“Ecco a lei”
dissi mentre tiravo fuori dal portafoglio il
denaro necessario.
“Buona giornata”
mi disse.
“Anche a lei”
risposi cordialmente.
Appena fuori telefonai a Lorelay
“Ciao, scusa, ma non posso
davvero venire, non mi sento molto bene…”
“A ok, va bene, ma mi
raccomando riposati, e cerca di
riprenderti” sembrava davvero preoccupata, un po’
mi dispiaceva, ma in fondo
dovevo pensare alla mia salute mentale!
“Ok a presto,
ciao” e così dicendo conclusi la telefonata.
Fatto questo iniziai a camminare,
vagabondando senza meta.
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Capitolo 5 *** Destino ***
Sono dipendente da te... non lasciarmi.....
Capitolo
5 : Destino
Avevo tanto tempo e poche cose da
fare. Mi feci un giro tra le strade di Londra, sembravo più
un’anima in pena che un felice attore.
Non so come, ma ritrovai seduto su
una panchina del National Park, ero vicino ad un laghetto, era
bellissimo, pieno di cigni e anatre. Ecco, quello era un posto in cui
mi sentivo tranquillo, non c’era nessuno che mi rompesse, e
tutto sembrava così semplice guardando i volatili.
“Sapete, vorrei tanto
essere come voi, spensierato…” dissi.
Loro naturalmente non si curarono
affatto delle mie parole.
“Voi la conoscete una fata?
Io sì, ed è la fata più bella del
mondo…”
“E chi sarebbe?”
Mi disse una voce vellutata.
Mi voltai di scatto, era lei, oddio
una terza possibilità, non fartela scappare.
“Emm… se ti
dicessi che sei tu?”
“Ti sbaglieresti mi
sa…” Disse lei.
“Tu… tu sei la
ragazza che stamattina mi ha investito non è vero?”
“Sì, sono io e
mi scuso ancora, sai stavo leggendo Cime Tempestose…
è il mio libro preferito, ed ero
assorta…” o Cime Tempestose; è destino
che io debba amare, sia nella realtà che nei film, gente che
adora il libro di Bronte.
“E sono sempre quella che
ti ha fatto delle domande allo Stadio Olimpico”
continuò.
“A ok, di un po’
mi segui?”
“A dir la verità
io credevo mi seguissi tu…”, ecco è un
segno del destino, comunque adesso che ti ho trovata lo farò
senz’altro…
“No, io no, ero
già programmato all’intervista allo
Stadio”
“E io dovevo fare una
relazione per il giornale” ora sorrideva, dio
quant’era bella.
“A proposito, io mi chiamo
Ainwen piacere” disse.
“Io Robert, piacere
mio”.
Si era messa a ridacchiare con se
stessa.
“Perché
ridi?”
“Beh, in parte
perché è così ovvio che tu sei Robert
Pattinson, e poi perché preferirei che la smettessi con
tutti questi convenevoli” disse con un sorriso sempre
più bello.
“A ok, allora scusa, non
hai mica 20 anni in meno di me..”.
Aveva assunto
un’espressione strana, appena sentita la frase appena
pronunciata era rimasta incantata, sembrava triste.
“Va beh; allora per
scusarmi posso pagarti un caffè?”
“Sì, accetto
volentieri”
“Perfetto” dissi,
e mia alzai dalla panchina. Lei non si mosse di un millimetro
“Non vieni?” chiesi.
Rideva, “Non ora, mi hai
chiesto se potevi pagarmi un caffè, ma non ora era per il
futuro la mia risposta”, quel sorrisetto beffardo,
irresistibile.
“A ok” e mi
sedetti nuovamente. “Comunque -continuai- Ainwen non
è un nome molto comune…”
“No, no infatti -era tesa
glielo si leggeva negli occhi- è un nome… molto
antico”
Avevo intuito che non voleva parlare
di questo, e cambiai discorso, “E quindi tu vivi da queste
parti?”
“Emm, in realtà
non proprio” rispose; “La mia casa è un
po’…un po’ troppo grande, e quindi abito
in pianura” poi aggiunse “Non molto lontano da qui
comunque”.
“A, capito.”
Dissi disinteressato.
“E tu? Sei di Londra non
è vero?” chiese.
“Sì infatti,
anche se a volte sono costretto a abitare a Los Angeles per qualche
settimana, essere famosi ha i suoi prezzi”
“E
com’è essere una star?” ora la sua
espressione era tornata normale, era sorridente e spensierata.
“Beh, molto diverso da
essere persone diciamo normali, ma è una storia
noiosa”
“Dai, mi piacciono molto le
storie noiose… e poi dopo un bel caffè mi
sveglierà..”
“Ok, va bene, ma il
caffè questa volta lo prendiamo sul serio”
“Certo” rispose,
ed io iniziai a raccontare.
__________________________________________________________________________________________________________
Ciao
a tutti, scusate se non scrivo più tutti i giorni, ma anche
per me iniziano le vacanze, poi gli esami di mia sorella!!
Va
beh, sono molto contenta che diverse persone mi abbiano aggiunta come
preferita o seguite!!! Grazie mille a tutti!!!!
E
grazie mille a
Sheba_94
che mi
ha lasciato un commento davvero bello!! Baci Baci
Al prossimo
capitolo!!!!!!!
By
00Alice Cullen00
|
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Capitolo 6 *** Dialogo ***
Sono dipendente da te... non lasciarmi.....
Capitolo
6
: Dialogo
“Come? Davvero una bambina
ti ha chiesto di morderti?”
Chiese realmente stupita.
“Sì…
è stata la cosa più impossibile del
mondo…” risposi.
Eravamo seduti in un caffè
di star bucks, e gli stavo
raccontando circa la vita da star.
“Già, ti credo!!
Ma quindi tutto sommato com’è?”
“Beh… Non hai
privacy, devi andare a quelle assurde feste in
smoking, e accontentare le assurde pretese delle persone…
poi beh, ti puoi
permettere qualunque cosa… e beh è molto
piacevole a volte essere fermato e
sentirsi dire certo che sei proprio bello…”
“A davvero? Ti fermano
anche..?” rideva sotto i baffi era
dolcissima…
“Sì…
qualche volta” ammisi.
“Posso dirti una cosa?
Emm… stai diventando dello stesso
colore di quel maglione” E indicò un ragazzo alto,
un po’ troppo magro per i miei
gusti. Indossava un paio di jeans blu, scarpe da ginnastica e un
maglione rosso
scarlatto.
“E no…
sarà il freddo… è che
sai…” Non riuscivo a trovare un
senso alle mie parole… “Sai secondo me
è proprio il cambiamento di temperatura,
provoca certe reazioni a volte”.
“Dopo mezz’ora
che siamo qui ti provoca il cambiamento con
l’esterno?” Si vedeva che non ci
credeva… beh diciamo che il mio tentativo di
nascondere la verità era patetico.
“O dai”
continuò, “Non ti preoccupare, non
rivelerò a
nessuno che puoi arrossire e che provi dei sentimenti”.
“No, no e
che…” e lasciai la frase spezzata, non ero in
grado di continuare…
“Che?...”
ripeté.
“No niente… va
beh parliamo d’altro… Hai altre domande a cui
sottopormi?” chiesi beffardo.
“Mmm… per il
momento nulla” disse dolcemente.
“Ok... allora adesso tocca
a me… mi chiedevo se…” e lasciai
la frase spezzarsi a mezza voce.
“Se…? Dai
piantala con questi convenevoli, chiedi e basta.”
Rispose.
“Emm… ok
però se non ti va di rispondere non importa… mi
chiedevo che nome è Ainwen?”
“A…”
era come se la stessi torturando, aveva l’aria di chi
soffre.
“No, ma se non mi vuoi
rispondere non importa, l’ho chiesto
solo così…” non mi fece terminare la
frase e iniziò a parlare.
“No, ma
figurati… comunque Ainwen è un nome antico, come
ti
ho già detto, a mio padre piacevano questi nomi misti
incantati, ed ha deciso
di chiamarmi così”. Fece un sorrisetto forzato.
“A ok… allora
quanti anni hai?” che domanda sciocca, queste
cose si chiedevano da ragazzini… eppure era
l’unica domanda che mi era venuta
in mente per cambiare discorso.
“Sai che non si chiede mai
l’età a una vera signora?” rise
di nuovo allegra. “Comunque ho 22 anni”
l’aria con cui lo aveva detto sembrava
che stesse mentendo.
“Io 23, haha ti batto per
un anno” Risposi prontamente.
Forse ero un po’ stordito,
ma avrei giurato di sentirla
bisbigliare una parola tipo “magari”, mah forse me
lo ero solo sognato.
Mi sembrava di vivere in un
sogno… era una bella favola…
tutto era perfetto.
Ma aimè, come in tutte le
favole, deve arrivare la
mezzanotte, ed il sogno scompare.
“Dio, sono già
le 16.00!!” La sentii dire.
“Emm…
sì” restai imbambolata per un momento.
“Devo
andare…” disse mentre prese la giacca.
“Non puoi restare ancora un
po’” chiesi.
“Scusa, ma non
posso” Disse mentre si infilava la giacca.
“Vediamoci davanti a
Buckingham Palace domani alle 15.00”
chiesi mezzo
implorante.
“E’ complicato,
non lo so…” mi rispose.
“Promettimi che ci
sarai” chiesi ancora.
Non mi rispose.
“Promettimelo…
ti prego”.
“Ok”
rispose con un sorriso e in un secondo scomparve dietro la porta
del bar.
______________________________________________________________________________________________________________________
Buon
giorno a tutti!!! Sono tornata!!!! Mi dispiace di non aver
più scritto durante l'estate, ma non ho avuto molto tempo...
e la dea musa non mi ha più illuminata fino ad oggi!!!
Beh, eccomi qui con un'altro capitolo!!!
Volevo ringraziare tanto tanto tutte le persone che mi seguono, e che
mi lasciano commenti!!!
Sono aperta a tutte le domande che mi vorreste porre...!!
Ricordo che è gradito un commento per far felice la
scrittrice *Me* =)!!!
Un grosso bacio!!!!!!
By 00Alice Cullen00
|
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Capitolo 7 *** Illusione ***
Sono dipendente da te... non lasciarmi.....
Capitolo
7 : Illusione
Rimasi imbambolato per non so quanto
tempo, ero riuscito ad
ottenere un altro appuntamento…
Uscii dal bar e iniziai nuovamente a
vagabondare.
Mi sembrava di camminare un metro
sopra la superficie
terrestre.
Tornai in me quando scivolai sul
ghiaccio, e tornai con i
piedi per terra.
Bene, la avrei rivista, ma fino a
domani avrei dovuto
rimanere calmo… non montarmi la testa.
Guardai l’ora, erano le
18.30. Com’era tardi!!!
Mi diressi in fretta verso casa.
Arrivato al cancello infilai la
chiave nella serratura, ma
niente non si apriva…
“Ma cosa cavolo
è successo?” borbottai tra me e me…
Riprovai nuovamente…
niente… non si apriva…
Dopo il terzo tentativo iniziai a
surriscaldarmi, “maledetta
porta… e apriti” iniziai a dire.
Niente, non accennava a schiudersi.
Iniziai a prenderla a calci e
pugni… ma lei non si mosse, ed
io ci guadagnai solo una nocca sanguinante.
“Apriti sesamo”
esclamai… mi sentivo così ridicolo…
nonostante tutto continuai “Porta portina… apriti
piccina…” niente.
Uffaaaa….
Ad un certo punto mi venne un lampo
di genio, suonai gli
altri campanelli, mi rispose Maria, una signora anziana che aiutavo
spesso a
portarle su la spesa.
“Chi
è?” chiese con calma.
“Maria, ciao senti sono
Robert, la porta non si apre mi puoi
aprire tu?” chiesi.
“A ma certo…
ecco, però guarda che oggi abbiamo cambiato la
serratura, non ti ricordi? Eri stato proprio tu a proporlo”
esclamò.
Come avevo potuto dimenticarmene? La
mia copia di chiavi si
ritrovava nella cassetta delle lettere, dove avevo chiesto di
lasciamele.
“Oh…
già è vero… hai ragione…
scusa… me ne ero completamente
dimenticato!! E’ stata una giornata
pesante…” cercai di scusarmi.
“Nulla, giovanotto non
preoccuparti. Ora vado però, perché
ho l’acqua sul fuoco”.
“Ok, grazie”
risposi.
Bene, aprii la mia cassetta e dentro
trovai le chiavi.
Chiamai l’ascensore e andai
fino al terzo piano.
Entrai in casa e mi misi a cucinare.
Avevo veramente una fame da lupi!!
Dopo cena accesi la televisione, ma
non c’era nulla di
interessante, iniziai a fare zapping, ma il mio dito dopo un
po’ si rifiutò di
muoversi ancora, e spesi l’apparecchio.
Ero spossato, ma non così
tanto da dormire… io amante della
vita notturna, non potevo andare a dormire alle 23.00 era uno
scandalo!!!
Mi misi a leggere, rilessi Twilight,
dio come mi ritrovavo
nella parte di Edward Cullen…
“Tra un po’
riprenderanno le riprese” dissi.
“Uff…
com’è pesante essere un attore”
continuai.
Guardai l’ora 1.30. Ok,
direi che è ora di andare a dormire…
Domani l’avrei
rivista… l’avrei ritrovata… era un
pensiero
stupendo.
Buona notte Ainwen…
E quello fu il
mio ultimo
pensiero prima di cadere in un sonno profondo ed incantato.
Ta
dan…. Buona notte Bobbi!!!!!!!
Haha!!!
Beh… spero che il capitolo vi piaccia… anche se
non
succede nulla di interessante… non ancora…. =)
Muhaha…
come sono maligna…
Come
sempre ringrazio tutti quelli che hanno commentato e
che hanno messo la storia nei preferiti/seguiti… davvero vi
voglio tanto tanto
bene ragazzi!!!!!!!!
E
grazie chi mi ha scelto come autrice preferita!!!! *_*
Per
farmi felice basta un semplice commentino lo sapete… =)
Ci
sentiamo tra una settimana!!!! (Quando verrò a postare il
prossimo capitolo!!!)
Un
grosso bacio…
Morsetti ,…,
00Alice
Cullen00
Sheba_94
Grazie
mille!!!!!! Muhaha… Beh… mi
sono dovuta documentare e spremere bene le meningi prima di trovare il
nome
Ainwen… infatti è stato il problema
più grande… un bacio
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Capitolo 8 *** Risveglio ***
Sono dipendente da te... non lasciarmi.....
Capitolo
8 : Risveglio
Mi svegliai che era mattino
inoltrato, ma in fondo non avevo
tanta fretta…
Non so perché ma mi
svegliai felice, avevo fatto un sogno
davvero buffo, incontravo una dolce fanciulla che mi sbatteva contro, e
da li
iniziavano i numerosi incontri.
Che sogno strano davvero!!
Accesi il telefono e dopo qualche
secondo iniziarono ad
arrivare messaggi, erano di Lorelay.
Ne aprii uno: “Dove diavolo
sei?? Ti uccido se non arrivi
più che immediatamente!! Stai ancora male??
Perché in caso sarebbe carino
avvertire la povera gente che lavora, e non che come te
ozia!!”
Ok, mi sbagliavo, erano messaggi
minatori.
Ne lessi un altro:
“Allora?? Non rispondi?? Sai che ora è??
Io rimando tutto, ma sappi che qui la gente non è molto
contenta… Ps. Come va
con la ragazza? Non è che ti ha dato alla testa?
L’hai rivista?? Oppure l’hai
tolta dal cuore?? Baci Muovitiii”.
Dopo questo messaggio mi degnai di
guardare l’ora.
Le 11.00, dio ma quanto avevo
dormito?? Ero davvero
impazzito!!
Mi lavai di corsa, e mi lavai i denti.
Mentre li stavo
lavando mi venne
un flash. Come faceva Lorelay a sapere della ragazza?? Ma allora non
avevo
sognato… era vero… al bar…
e… e mi aveva dato un altro appuntamento…
Ciaooo
Pausa Pubblicità… ok questa è
un’idea sperimentale…
una pausa… così… un po’
pazza…
Ok
tutto ciò che volevo chiedervi e Commentate!!!!!
Ok sembro pazza, e forse lo sono anche… cmq…
Facciamo
della vera pubblicità…
Dona
l’8% del tuo tempo alla causa pro
recensioni…
Farai
felice milioni di scrittori…
Oppure….
Chi trova un commento trova
un tesoro…
OK quante
cavolate… torniamo alla storia…
“Grazieeeeeeee”
mi misi ad urlare a squarcia gola mentre mi
buttai sul letto.
Andai sul balcone e nuovamente gridai
“Grazieeeee Lorelay
Grazieeeeee”.
Mentre la gente da sotto mi guardava
e mi gridava contro… in
quel momento realizzai di essere in mutande…
Silenziosamente rientrai, ma nulla
poteva placare la mia
gioia… L’avrei rivista…
Subito mi vestii veloce, il tempo non
bastava per tutte le
cose che dovevo fare…
Presi un taxi e andai
nell’ufficio di Lorelay.
Lei mi aspettava… Era
leggermente… emm…alterata….
“Ciao..” dissi.
“Allora, hai dormito
bene?” chiese delicatamente.
“Oh, si benissimo,
grazie…” risposi.
“Bene, allora adesso posso
ucciderti io con calma, sai che
ci hai fatto rimandare tutto??” si mise a sbraitare.
“Scusa… davvero
Lorelay… mi dispiace… non sai quanto..”
cercai di dire, ma non me ne lasciò il tempo.
“Tu… tu sei uno
scansa fatiche lo sai?? Noi lavoriamo, non
siamo ricchi come te… noi dobbiamo guadagnarci da
vivere… ma se continui così
ci licenziano a tutti…” disse fredda.
“Mi dispiace…
davvero…” continuai a dire…
“Quel che è
fatto è fatto… e domani non azzardarti a non
arrivare o a arrivare in ritardo…” disse.
Uscii dallo studio… mi
dispiaceva per lei… chissà quanti
colpi le davo ogni giorno…
Uscii dall’edificio e mi
diressi dal fioraio, ordinai un
mazzo di margherite da mandare a Lorelay…
chissà… magari mi avrebbe perdonato…
E comprai anche una rosa, rossa come
il sangue, e potente
come l’amore.
Dopodiché mi incamminai
verso Buckingham Palace,
tranquillamente, visto che erano solamente le 13.50.
Mi fermai a prendere un
caffè, ed arrivai alla mia meta
verso le 14.30.
Mancava mezz’ora, e mi misi
sulla staccionata ad aspettare.
Ok
Buona sera a tutti… come va??
Vi
ho già visto un po’ di tempo fa…
hihi…
Innovativa
la pausa pubblicità!!! XD XD
Il
prossimo capitolo in teoria dovrebbe lasciarvi O_o…
In
teoria… Non è detto… dipende da come
lo scrivo…
Vi
ricordo che mi fate più che felice se mi scrivete un
commentino...
Ok…
mmm… niente da aggiungere… però
è rincominciata la
scuola… L
Uffi…
io sono entrata in prima superiore (Faccio lo
scientifico)…
Voi??
Un
bacio
Ps.
Alla prossima settimana (quando verrò a postare)…
Morsetti
,…,
00Alice
Cullen00
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