Un sole da annuncio pubblicitario sembrava urlare a tutti l'arrivo dell'estate. 

Gli alberi sfoggiavano frutti maturi tra le chiome. 

C'era da rassegnarsi. 

L'estate bussava alla sua porta prepotentemente e Misty sospirò, seduta sul davanzale della sua finestra. 

Estate significava invasione di allenatori pronti a sfidarla, per conquistare la sua medaglia, per soddisfare un loro capriccio, per noia... Dopotutto non era da tutti vantarsi di aver sconfitto la palestra più forte di Kanto, macché, di tutta la nazione... 

Eppure esistevano altre regioni, Kalos ad esempio o Alola o Sinnoh e chi più ne ha più ne metta. 

Insomma, tutti arrivavano a Cerulean City tranne uno. 

Tranne uno sciocco bamboccio. 

Oh ma a lui che importava? L'aveva già la medaglia goccia. E nemmeno se l'era guadagnata quel furfante. Le sue sorelle gliela avevano data per compassione o gratitudine. 

Ma non l'aveva battuta. Nossignore. 

E ora che lei era diventata una capopalestra coi controfiocchi non si azzardava a sfidarla.

Codardo, coniglio. 

Un buneary era diventato. 
 

-Stupida, stupida, stupida. - 
 

Si disse Misty a denti stretti. 

Stava pensando nuovamente a lui. 

Al diavolo. 

 

Con un salto scese dal davanzale e si preparò per affrontare un'intensa giornata di lavoro. 

Uscì dalla sua stanza e chiuse la porta, sperando che i suoi pensieri non la inseguissero. 

 

-Stupido Ash Ketchum. - 

















Note: Ed eccomi di nuovo qui, in questo fandom, dopo un sacco di tempo. Sarà mica un caso che l'ispirazione sia arrivata proprio il giorno di San Valentino?
Ovviamente sappiamo tutti a chi si riferiva Misty, ma ho preferito scriverlo solo alla fine.
Inizia così questa raccolta di momenti apparentemente slegati tra loro ma che hanno una logica, vedrete.
Ringrazio chi legge.
Fatemi sapere cosa ne pensate!
Alla prossima! 

Non avresti dovuto farlo. 

No, no. 

Ma ormai è troppo tardi e tu ti trovi nei guai. Aveva ragione Pikachu a non parlarti. 

Chi vuoi prendere in giro? 

Non diventerai mai un bravo allenatore di Pokémon, figuriamoci un Maestro. 

Sei pessimo e il tuo unico Pokémon ora è in fin di vita. 

Bravo Ash, quanto tempo è passato da quando hai lasciato casa? Nemmeno un'ora. 

Il fiato scarseggia e i rami degli alberi ti graffiano il viso, ti lacerano la pelle delle braccia. 

Ti blocchi improvvisamente, non hai più via di scampo. Ti guardi intorno, ma sei circondato da quegli uccellacci infernali, l'unica soluzione possibile è buttarti giù e seguire il corso delle acque che si aprono sotto di te fino a formare una cascata. 

Stringi forte Pikachu e chiudi gli occhi. 

 

 

Apri gli occhi tutto trafelato, e ti lasci trasportare dalla corrente. 

Il fiume brulica di vita e per un attimo resti a guardare estasiato quello spettacolo.

All'improvviso scorgi un appiglio, sembra un'esca per Pokémon, tenti di afferrarla ma la corrente ti allontana. 

Tuttavia sei fortunato Ash, l'amo ti si attacca alla giacca e senti tirare. 

I tuoi polmoni si riempiono  finalmente d'aria e cadi a terra, dolorante. 

Una voce femminile ti giunge alle orecchie, eccola lì la tua salvatrice. 

La guardi negli occhi e ti sembra di essere tornato sott'acqua.

 

"Va tutto bene piccolo?"

"Sì, sto bene"

"Non tu!"

 

Uno schiaffo ti colpisce in pieno viso e la guancia ti diventa tutta rossa. Non hai il tempo di arrabbiarti, Pikachu sta male e quella pazza ragazzina ti ha dato tutte le informazioni che volevi e anche la sua bici, nonostante su quest'ultima non fosse molto d'accordo in effetti...

 

"Prima o poi te la riporterò."

 

In realtà non ci credi neanche tu, ma corri via lo stesso...

Chissà magari un giorno l'avresti rivista...

Note: Questo capitolo è stato un po' un tuffo malinconico alle origini ma mi sentivo in dovere di dedicare un piccolo spazio alla prima puntata, alla quale tutti siamo affezionati.
Ringrazio chi legge e chi vorrà farmi sapere la sua opinione!

Al prossimo capitolo!