Ringrazio
anche solo chi legge.
Cap.3
Ri-calibrazione cognitiva
Bucky
guardò FerroVecchio gettare ciò che rimaneva del
reattore in un alto
fuoco e, sedendosi sul divano, si voltò verso Tony. "Sei
sicuro di voler
tenere in casa un ex membro dall'Hydra?" chiese.
Tony
scrollò le spalle, aveva una tazza di caffè in
mano ed era davanti a
degli schermi olografici.
"Sono
quasi certo che Natasha sia un ex membro della Mano, Clint un ex
membro di un Circo malefico e Thor un ex distruttore di mondi, quindi
l'HYDRA è
il meno" disse.
Bucky
strinse le ginocchia e piegò in avanti la schiena, il suo
braccio
meccanico cigolò.
"Quell'affare
ti ha asservito Steve completamente.
Cosa
pensi di fare?" chiese.
Tony
agitò la mano in aria, bevendo dalla tazza.
"Non
preoccuparti. Una bella botta in testa nel punto giusto e
sarà
come nuovo. Con tutti quelli asserviti alla bacchetta del destino ha
funzionato".
"Tuo
padre se la sarebbe goduta un po', prima" bisbigliò Bucky
con voce inudibile. "Insomma, qualche scherzo con cui ricattarlo".
Tony
scrollò le spalle, posò la tazza sul tavolo e
sorrise.
"Troppo
tardi, soldato, ho già mandato un'armatura a picchiarlo per
bene" fece.
Tornò
a guardare gli schermi, dove il sistema mostrava un nuovo reattore
arc.
<
Non ho voglia di parlare di mio padre, o di quello che avrebbe fatto.
Voglio solo riavere Cap, sapere cosa sta succedendo e, appena
possibile, tirare
una tazza di caffè bollente in faccia a quello psicopatico
di Bambi > pensò.
"Signore,
il capitano sembra essere caduto nello stato di confusione
psicotica avuto anche dal signor Barton.
L'avverto
se la supera o peggiora, signore?" gli chiese Jarvis.
Tony
sospirò sonoramente.
"Legalo
al lettino e tieni sotto controllo i suoi valori vitali.
Dovrebbe essere breve, ma nel caso arrivo entro mezz'ora"
ordinò.
Fece
scorrere la sedia davanti agli schermi, prendendo a spostare i
componenti nello schermo.
"Sì,
signore" rispose Jarvis.
Tony
montò un reattore ARC olografico, sorrise.
"Ecco
qua, ora con il nuovo vetro dovrebbe essere immune anche da
eventuali bacchette magiche" disse.
Si
allontanò dagli schermi, afferrò il
caffè e fece ruotare la sedia verso
Bucky.
"Se
vuoi puoi andare al capezzale del Capitano. Sarà felice di
vederti
e io non dovrò fare l'infermierina".
"Grazie"
disse Bucky e si fece indicare dove stava Steve,
dirigendosi in quella direzione.
Tony
guardò di sottecchi Burns uscire, fingendo di bere dalla
tazza. Appena
lo sentì salire le scale che conducevano fuori dal
laboratorio, attivò la
telecamera della stanza dov'era Steve.
Bucky
entrò nella stanza, Rogers si stava calmando, abbandonandosi
sul
lettino su cui era stato legato.
Bucky
rabbrividì e gli si avvicinò pian piano.
"Tony?"
chiese Rogers, mettendo a fuoco.
"Steve,
giusto?" domandò Bucky.
Rogers
lo mise a fuoco e trattenne il fiato, il suo corpo tremò.
"Bucky!
Ti sei ricordato?" disse. Si guardò intorno, con aria
confusa. "Dov'è Stark? Cosa fai qui?".
Tony
ridacchiò, si mise in piedi.
"Bene,
e con questa ho confermato la mia teoria che sono il primo
pensiero di Cap appena sveglio. Meglio presentarsi, o
scoppierà una guerra
civile" disse.
"Sarà
consigliabile, sir" rispose Jarvis.
Tony
salì rapidamente le scale e raggiunse la stanza, fece
capolino dalla
porta.
"Niente
panico. L'ho invitato io".
"Stark,
grazie per averlo trovato" disse Steve, assumendo una
posizione più composta.
"Gli
Stark trovano sempre tutto. Te l'ho detto tante volte" lo
riprese Bucky.
"Perché
questo te lo ricordi?" borbottò Rogers.
Tony
rise, incrociò le braccia mettendosi vicino al lettino.
"A
proposito di ricordi, hai idea di cosa volevi da me, Rogers?".
"Dirti
che l'Hydra è nello S.H.I.E.L.D., nel governo e che adesso
sono
un ricercato. Natasha ha messo tutti i dati in internet. E che avevo
ritrovato
un vecchio amico che credevo morto, se potevi aiutarmi a rintracciarlo.
Hai
già fatto tutto, Stark.
Gli
occhi hanno smesso di cambiarti colore. Suppongo fosse a causa di Loki
anche il malessere che ho avuto" rifletté Steven.
<
Per una volta sono tornato a sentirmi una scimmia danzante, una cavia
da laboratorio. Ora che la mia speranza sta venendo meno, Tony mi ha
almeno
restituito il mio migliore amico > pensò.
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