Racconti della serie Deitas

di Mir7
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** I Consigli di Isabelle ***
Capitolo 2: *** Gloria vs Carin ***



Capitolo 1
*** I Consigli di Isabelle ***



-Isabelle, ti va di andare all'anfiteatro?- mi domandò Gloria sorridendomi presentandosi al tavolo dei figli di Afrodite mezz'ora dopo la fine della colazione.

Annuii piuttosto curiosa del suo interessamento all'anfiteatro a quell'ora del mattino. Quando arrivammo non mi stupii di trovare una lezione di tiro con l'arco. Ci sistemammo al centro delle gradinate ed io tentai di fare conversazione con la mia amica, a partire dalla ragione per cui fosse voluta venire lì. Era interessata alla disciplina? No, per Gloria era troppo banale. Non mi diede una risposta vera e propria del perché volesse essere all'anfiteatro, ma nell'aria aleggiava qualcosa che sapevo ben distinguere rispetto agli altri. Non era la prima volta che lo percepivo in sua compagnia, ma succedeva solo se c'era qualcun altro che al momento non vedevo.

Gloria non stava prestando attenzione al mio discorso su quale rossetto andasse più di moda in quel periodo e fu lì che notai il suo sguardo. Di tanto in tanto si posava delicatamente in mezzo all'area di tiro per poi ritrarlo velocemente. Osservai nella direzione in cui guardava con così tanta frequenza da non ascoltarmi. Ecco perché percepivo qualcosa nell'aria! In mezzo alla folla di arcieri Allen centrava ogni bersaglio più e più volte con grande precisione. Quella strana sensazione di pizzico al naso aumentò quando tornai a concentrarmi su Gloria, la quale era ancora intenta guardare verso il figlio di Apollo. Sentivo il naso pizzicare quando una persona era vicina a colui o colei che gli piaceva e nel caso di Gloria ed Allen mi era successo molto spesso da quando l'impresa era finita in malo modo, ma stavo ancora analizzando la situazione. Allen era più cauto rispetto all'estate precedente, il che era molto sospettoso. Poteva voler dire due cose: era sicurissimo di essere ricambiato perché ne aveva avuto la prova, o voleva fare le cose con calma perché non aveva rivali. Se gli avessimo trovato un rivale sarebbe partito in quarta, o se Gloria avesse avuto qualche corteggiatore avrebbe fatto in modo di fargli capire che lei era già occupata. Parlando del diavolo, un ragazzo dai capelli castani si avvicinò a Gloria dichiarandole il suo amore per quanto fosse bella e attraente, ma lei non sembrava affatto interessata. Alzò un sopracciglio leggermente infastidita dalla sua presenza.

-Io non starei con te neanche se fossi la persona più figa sulla faccia della terra, io cerco altro- dichiarò lei linciandolo.

Sbirciai in direzione di Allen notando che si era fermato dal suo allenamento e sorrideva compiaciuto della batosta che Gloria aveva dato al ragazzo.

Picchiettai un dito sulla spalla sinistra di Gloria non appena il ragazzo friendzonato se ne fu andato. -Perché tu ed Allen non vi mettete insieme e la fate finita di gareggiare a chi guarda più di sottecchi l'altro?- le domandai sorridendole.

-Non so di cosa tu stia parlando- esclamò lei indifferente.

-Puoi fregare gli altri ma non me. Sono figlia di Afrodite, ho naso per certe cose- le ricordai seria.

Gloria abbassò la testa sconfitta. -Non volevo finisse così, non volevo essere un'altra che si invaghisce di lui per la sua bellezza. Io sono andata oltre a quello e credo anche lui nei miei confronti, ma... dopo l'impresa nessuno dei due ha più detto nulla- provò a spiegarmi. -Qualcunque cosa sia successo, posso dirti che esaminando la situazione da un punto di vista esterno è palese che vi piacete per quel che ho potuto osservare. Alessandra mi ha fornito il punto di vista interno raccontandomi che durante la spedizione Allen ha rivelato di essere innamorato di te. Quindi o vi dichiarate o lo farà lui alla sua maniera- dedotti.

-In che senso alla sua maniera?- domandò Gloria spaventata.

-Ah, di certo non te lo vengo a dire- risi divertita.

Gloria mi guardò male, però si ricompose subito. -Posso confidarti un'altra cosa che mi attanaglia da un bel po'?- chiese quasi imbarazzata.

Non c'era bisogno di esserlo, era risaputo che con me era possibile parlare di ogni argomento. -Certamente, sono qui apposta- esclamai gentilmente.

-Sono gelosa di Michela- ammise sincera Gloria.

-Vorrei ridere, ma non lo farò perché è quasi normale. Dopotutto sono molto uniti e, in momenti come questi in cui lei è in coma, Allen è molto preoccupato per Michela. Capisco che ti dia noia- cercai di tranquillizzarla come potevo.

La lezione di tiro con l'arco finì ed io ne approfittai per sapere dove sarebbe andato Allen. -Vado in infermieria a vedere come sta Michela- mi informò lui urlando dal basso dell'anfiteatro. Vidi Gloria storcere il naso istintivamente, la sua gelosia si notava lontano un miglio.

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Capitolo 2
*** Gloria vs Carin ***


[Gloria]

Mi strinsi nel mio giacchetto di lana bianco e mi preparai mentalmente a cercarlo per tutta la scuola. Doveva trovarsi proprio in un posto così grande? Salii le ampie scale di legno guardando decisa davanti a me e i tacchi delle scarpe risuonarono imponenti tra le voci degli studenti. Giunta al corridoio del primo piano mi osservai intorno ed iniziai a camminare a passo sicuro come se sapessi dove stessi andando. Notai che alcuni ragazzi si voltarono ad ammirarmi in silenzio al mio passaggio, mentre altri fischiavano entusiasti.

Alzai gli occhi al cielo; avrei preferito che se ne fossero stati zitti, odiavo i ragazzi che consideravano solo l'aspetto. Sicuramente non mi ero messa il mio bel vestitino rosa cipria per loro. Mossi i lunghi capelli neri per riportarli dietro la schiena e proseguii dritta. In fondo al corridoio vidi Michela chiacchierare con una ragazza bionda, così aumentai il passo per raggiungerla. Fu strano vederla in una divisa che non era quella da combattimento, ma in un certo senso accentuava la sua aria da figlia di Atena.

-Come fai con i tacchi...- si sorprese lei indicandoli quando le ero quasi di fronte.

Era chiaro che non era tipo da indumenti scomodi, eppure avevo semplicemente un tacco dieci. In effetti non l'avevo mai vista con una calzatura che non fossero delle scarpe da ginnastica e sembrava provasse fastidio persino con le normali e piatte ballerine che portava in quel momento.

-Anyway, sei qui per il compleanno di Allen giusto? Mi ha raccontato di averti pregata di esserci- continuò lei come se la mia presenza all'Accademia fosse la cosa più naturale al mondo.

La sua amica mi osservò incuriosita. -Ah, vero! Lindsay, lei è Gloria la ragazza di Allen- mi presentò Michela alla bionda al suo fianco.

Okay, la mia avventura nella scuola non stava andando tanto male, visto che per il momento non avevo ancora incontrato quella antipatica che stava incollata ad Allen.

-A proposito, sai dove lo posso trovare?- le chiesi cercando di non mostrare impazienza.

-Il prof di ballo l'ha trattenuto a fine lezione. È ancora dentro- mi informò lei indicandomi l'aula poco distante da noi.

La ringraziai e mi avviai verso la classe. Sbirciai oltre la porta per capire se fosse la stanza giusta. Un uomo ben vestito era seduto nella prima fila di una serie di sedie che occupavano gran parte del posto e dava ordini ai due ragazzi sul palco.

-Moore, devi stargli vicino. Quante volte devo dirtelo?- esclamò sfinito l'uomo.

Allen teneva le braccia intorno alla vita di una ragazza bionda e dall'espressione sul suo volto sembrava che stesse patendo le pene degli Inferi; era evidente che non voleva starle troppo attaccato come avrebbe dovuto. La ragazza, invece, era molto soddisfatta e felice dell'occasione che si era creata per stargli appiccicata.

-Mi sto convincendo sempre di più che tu ti sia rincretinito- dichiarò il professore esasperato passandosi una mano sulla fronte.

Decisi che era il momento di farmi notare e fermare quella situazione ridicola.

-Le assicuro che non si è affatto rimbecillito- lo difesi entrando a grandi passi sicuri in classe.

Il viso di Allen si illuminò non appena mi intravide, era decisamente contento di vedermi, mentre la tipa si irritò della mia interruzione sfrontata.

-E lei chi sarebbe?- mi domandò il professore allibito.

-Abbiamo un'altra novellina irritante?- sbottò la biondina scocciata.

Volsi il mio sguardo severo verso di lei, ora ci saremmo divertite.

-Tu sei irritante, soprattutto se pensi di poter stare attaccata al mio ragazzo- risposi schietta incrociando le braccia al petto.

La tipa scoppiò in una risata sonora peggio di una gallina; quanto odiavo le ochette come lei.

-Allen il tuo ragazzo? Divertente- continuò a ridere tra sé e sé come se le si fosse inceppato il disco.

Il professore ci lasciò distrutto non volendo assistere ad una lite fra adolescenti. Allen mi raggiunse saltando giù dal palco, mi prese per un fianco e mi strinse a sé.

-Adesso Carin ti arrenderai finalmente. Lei è davvero la mia ragazza- dichiarò serio.

Carin. Eccola alla fine. La ispezionai meglio e potei confermare che il suo viso pomposo e vanitoso si addiceva a come mi era stata descritta, per non parlare dei modi e della parlata fastidiosa.

-Oh, ma quindi tu sei la famosa Barbie che tanto ce l'aveva con Michela...ti dirò una cosa. Io non sono lei, lei non era un tuo problema ma io lo diventerò se metterai le mani sul mio Allen, ci siamo capite?- proclamai mostrandole il più bel sorriso minaccioso che avevo.

Rimasi in silenzio qualche secondo per darle il tempo di far arrivare la notizia ai piccoli neuroni e gustarmi la sua espressione sconvolta e indignata.

-Andiamo via, non ho nient'altro da dire- dissi prendendo Allen per mano e portandolo fuori dall'aula.

Fuori ci aspettavano Michela, Lindsay e un ragazzo dai capelli marroni che mi applaudivano entusiasti e facevano il tifo.

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