Just a little bit more

di ypsi
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** One ***
Capitolo 2: *** Two ***
Capitolo 3: *** Three ***
Capitolo 4: *** Four ***
Capitolo 5: *** Five ***
Capitolo 6: *** Six ***
Capitolo 7: *** Seven ***
Capitolo 8: *** Eight ***



Capitolo 1
*** One ***


Mi stavo annoiando come al solito, buttato sul letto con il telefono tra le mani a girare tra le app per scegliere un gioco. Gioco che avrei abbandonato dopo 30 secondi per la noia che mi avrebbe trasmesso, sono un tipo che si annoia facilmente, forse solo perché nulla riesce ad attirare veramente la mia attenzione.
La mia camera era completamente bianca, dalle mura alle tende, dalle lenzuola al piccolo divano sotto le finestre, rigorosamente bianche. L’unica cosa che un po’ si differenziava era la scrivania di un bianco si, ma leggermente più scuro, quasi macchiato.
Io ero la cosa meno bianca là dentro, che stonava con tutto, con quella piccola perfezione.

Ad un certo punto iniziai a sentire una melodia provenire dalla mia finestra e mi sporsi fino a vedere il ragazzo dall’altra parte della strada che suonava. Aspettavo da tutto il giorno questo momento.
Quando suonava il violino quel ragazzo era come se tutto scomparisse, come se ritrovassi una calma che mai mi sarei aspettato di avere.
Le sue mani si muovevano leggere, suonando come se fosse la sua ragione di vita, come se questa ne valesse.
Ammetto che adoravo sentirlo suonare.
Non avevo idea di chi fosse il ragazzo, non sono mai uscito da quella casa da quando mi ci hanno rinchiuso. 
Ovviamente avendo la sua finestra aperta verso la mia lo potevo vedere da lontano:
alto e slanciato, con capelli corvini e un sorriso da coniglietto. Non che mi interessasse, ero solo molto attento ai dettagli.
Qualcosa lo distrasse e smise di suonare e mi ritrovai a fare un broncio senza motivo, dopotutto non stava suonando veramente per me, nonostante la mia mente malata lo pensasse.
O sperasse.
Mi annoiavo sempre e lui mi distraeva da quella staticità che era la mia vita, senza brividi o emozioni, senza nulla di nulla.
Questo caratterizzava la mia vita, il vuoto.
 
“Taehyung muoviti”
Una voce mi chiamava ma non volevo alzarmi, il letto era così comodo.
Alla fine il suonatore di violino non era tornato così senza rendermene conto mi ero addormentato. Guardai l’ora. Le 20. Ah, era ora di cena.
Scesi per le scale e mi accomodai a tavola, salutando mia madre.
“Che hai fatto oggi?” mi chiese mentre mi dava della minestra.
Ancora non si fidava a darmi del cibo masticabile.
“Nulla che potesse essere nocivo”
“Tu non sai che cosa può esserlo o non esserlo, per questo ci sono io, per prendermi cura di te” mi accarezzò una guancia e rabbrividii guardandola.
Stava impazzendo sempre di più, quegli occhi non erano più gli occhi di mia madre, non erano certo di quella bellissima donna che mi cullava e baciava prima di dormire, prima di tutto questo.
“Certo”
Corsi in camera e mi buttai sul letto.
Questa vita mi sta uccidendo.
Cercai di distrarmi tramite il telefonino ed entrai in una di quelle app per parlare con la gente a caso.
Avevo 19 anni, dovevo pur socializzare in qualche modo, o sarei finito come quella donna.
La aprii già pronto a saltare le prime chat dato ovviamente trovo sempre persone che spammano loro stessi o altre cose, ma oggi non andò così. 
Mi si apri una chat con un certo "Kookkook" che mi scrisse un semplice "hey" quindi sperando che volesse chiacchierare lo seguii. 





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Okay, questa è la mia prima storia e ci tengo veramente tanto c.c 
Spero vi possa almeno interessare questo inizio! 
Scusate eventuali errori :CC. 

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Capitolo 2
*** Two ***


Kookkook:
Hey
Alien?:
Hey
Kookkook:
Piacere sono Kook
Alien?:
Piacere Tae
Kookkook:
Di dove sei Tae?
Alien?:
Seoul tu?
Kookkook:
Anche! Che coincidenza! Ci incontriamo?
Alien?:
Potresti essere uno stupratore o potrei esserlo io
Kookkook:
Ma mi sembri simpatico :C
Alien?:
Neanche mi conosci
Kookkook:
Conosciamoci allora
Alien?:
Sei strano
Kookkook:
Quanti anni hai?
Alien?:
19 tu?
Kookkook:
17
Alien?:
Sono un tuo Hyung :D
Kookkook:
Puoi essere anche il mio daddy se vuoi 😉
Alien?:
Cos
Kookkook:
Cos
Alien?:
Cos-
Kookkook:
Cos-
Alien?:
Smettila di copiarmi 
Kookkook:
Smettila di copiarmi 
Tae pov
Scoppiai a ridere leggendo quei messaggi così stupidi, ma che problemi ha quel ragazzo?
Alien?:
Aish
Kookkook:
Lo so sono troppo simpatico 
Alien?:
E modesto
Kookkook:
Soprattutto quello!
Alien?:
...
Kookkook:
Che fai?
Alien?:
Sto sul letto di camera mia tu?
Kookkook:
Pensavo di suonare un po’ ma non vorrei infastidire il vicino
Alien?:
Che suoni?
Kookkook:
Il violino, so che può sembrare un po’ strano ma me l’ha trasmesso mia madre
Alien?:
Ah lei lo suona?
Kookkook:
Non più, ha avuto un incidente e non ce l’ha fatta
Alien?:
Oh scusa mi dispiace..
Kookkook:
Tranquillo non potevi saperlo
Alien?:
Se sei bravo non penso tu dia fastidio a qualcuno, il mio vicino suona e quando lo fa mi rilasso tanto.
Vorrei lo facesse più spesso ma non passa molto tempo a casa da quel che vedo
Kookkook:
Non lo conosci? 
Alien?:
Nope 
Kookkook:
Come mai?
Alien?:
Non volevi suonare?
Kookkook:
Mmh, ho capito. Ora suono un po’, se non ti rispondo è per questo Taehyung! Spero ti piaccia la canzone. 

Alle orecchie di Taehyung arrivò un suono che conosceva molto bene, il vicino stava suonando.
“Spero ti piaccia Taehyung”
Era lui?
Il mio vicino era lui?
All’inizio sprofondai nel cuscino per l’imbarazzo ma poi mi rilassai sentendo la melodia, triste e melanconica.
Riuscivo a vedere il suo viso: rilassato con chi occhi chiusi ma al tempo stesso tormentato, si mordeva il labbro inferiore. 
Era sicuramente concentrato come se stesse raccontando una storia attraverso quelle le note, una storia capace di arrivare all’interno della tua mente e smuoverla facendoti addentrare in essa. 
Anche dopo che la melodia era terminata non riusciva a muoversi, ancora incantato.
Fu la vibrazione del telefono lo riportò alla realtà.

Kookkook:
Ehm..allora ti è piaciuta?
Alien?:
è stato semplicemente fantastico
Taehyung sorrise al telefono mentre un Jungkook imbarazzato e arrossito si trovava dall’altra parte.

Kookkook:
Grazie Tae, lo apprezzo molto
Alien?:
Come ti chiami? 
Kookkook:
Ohw, hai ragione! Sono Jeon Jungkook ed è un piacere fare finalmente la tua conoscenza Kim Taehyung
Alien?:
Ti do il mio numero così possiamo tenerci in contatto se per te va bene 
Kookkook:
Ovviamente! 
 
E così fecero.
Taehyung era felicissimo, aveva un amico, se così si poteva definire.
Neanche si chiese come aveva fatto quel ragazzo a sapere che fosse lui quello con cui parlava, troppo preso dalla situazione.
Iniziò a rotolarsi sul letto finché non si alzò bruscamente ritornando alla realtà e pensando a come avrebbe dovuto comportarsi.
Non parlava mai con i suoi coetani, non era il “classico” ragazzo, e se fosse risultato troppo strano?
Se lo avesse allontanato dopo averlo conosciuto? Dire che ci sarebbe rimasto male era poco. 
Forse era meglio chiudere questa presunta amicizia già da adesso?
Scosse la testa lasciando via quei pensieri, poteva farcela ad avere un amico, quanto sarebbe stato difficile?
Così quella sera, dopo tante sere in solitudine si addormentò sorridendo all’ultimo messaggio inviato:
Jungkookie:
“Buonanotte Tae”
TaeTae:
“Buonanotte Kookie” 
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Ecco il secondo capitolo! 
Penso che il successivo sarà dal punto di vista di Kookie-
Comunque nella speranza che vi piaccia vi chiedo scusa per eventuali errori! 
Grazie per aver letto, <3. 

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Capitolo 3
*** Three ***


Tae pov
Suona la sveglia e mi alzo, sbuffando all’idea che anche quella sarebbe stata l’ennesima giornata noiosa.
Però forse avevo finalmente trovato qualcuno che mi tenesse compagnia.

Jungkookie:
"Buongiorno Tae!"

Sorrisi al messaggio del mio vicino, pur sapendo che nessun altro mi avrebbe potuto vedere, e risposi al dolce buongiorno dell’altro.
La voce di mia madre rovinò quel momento chiamandomi per fare colazione, così mi ritrovai a scendere controvoglia.
Probabilmente si sarà accorta che la stavo ignorando, immerso nella mia mente, perché dopo un po’ che parlava mi scosse riportandomi alla realtà.
“Che hai figlio mio oggi?!”
“Mh, nulla ho fatto un brutto sogno” mentii
“Ah capisco, divertiti oggi, io torno più tardi”
“Certo come se potessi divertirmi sempre chiuso qui dentro” sbuffai
Lei si accigliò
“Lo sai che è per il tuo bene”
“Per il mio o il tuo?!” sbottai senza pentirmene scappando in camera mia.
Ero stanco di quella vita.
 
In camera mi affacciai alla finestra e vidi il mio vicino, Jungkook, a torso nudo, arrossi e mi girai sperando che non mi avesse visto, ma ovviamente non era così.
“Taehyung” Mi chiamò dall’altra parte, io spaventato che mia madre potesse sentire mi girai puntando di nuovo lo sguardo su di lui e facendogli segno di stare zitto con il dito
“Shh, se ti sente mia madre sono morto”
Lui sorrise e si mise una mano davanti il viso, facendo lo stesso segno che avevo fatto io per farlo stare in silenzio. Sorrisi al suo gesto, come faceva ad essere così dolce?
Subito dopo notai che era ancora a petto nudo così imbarazzato mi rigirai in fretta arrossendo e giurai di averlo sentito ridere.
 
“A che scuola vai Tae?”
“Mh ho già finito scuola io”
“Sei tipo uno di quei geni che si è laureato a 7 anni?”
“Cos- ahahah no, ho solo finito un anno prima”
“E quindi cosa fai?”
“Nulla, sto a casa, ogni tanto viene un insegnante con cui studio delle lingue”
“Ti piacciono?”
“Si mi piacerebbe saperne molte”
“Come fai, io faccio solo inglese straniera e comunque la odio. La mia insegnante è peggio di una vacca, anzi no sarebbe un insulto per le vacche”
“Povera kookie”
“MMA COSA. HO TROVATO! Dammi lezioni di inglese!”
“Non penso sia possibile”
“EDDAI”
“No”
“EDDAI FACCIO TUTTO QUELLO CHE VUOI”
“Tutto?”
“Tutto!”

Kookie pov
Aspe-
Tutto?
Cosa diavolo avevo scritto?! Ero così interessato a lui che mi sarei svenduto così facilmente?

“Allora se te lo guadagnerai te le darò e poi farai tutto ciò che voglio”

Per un attimo ho pensato a cosa avrei potuto fargli per guadagnarmelo e pensieri poco casti nacquero nella mia mente mentre sentivo i miei pantaloni farsi più stretti.
Mi stavo eccitando per una frase solo? 
“AISH” sbuffai mettendomi le mani tra i capelli.
Come faceva quel ragazzo a interessarmi così tanto e a mandarmi così tanto in confusione?!


Lo osservavo da tanto tempo, nessuno sapeva nulla di lui e della sua famiglia. Forse ero l’unico che l’aveva visto, o meglio intravisto dalla finestra.
Quella finestra era la mia ossessione, non che io voglia passare da stalker o altro, sono una perosna semplicemente molto curiosa.
Per questo volevo conoscerlo, volevo conoscere il suo mistero.

Mi interessava così tanto che ho addirittura hackerato i nostri server per impostare una chat casuale, che poi tanto casuale non era.
Ma il maggiore non aveva ancora fatto domande sul perché conoscessi il suo nome prima che si presentasse e quindi lui non aveva dovuto fornire risposte.
Anche perché non sapeva cosa dirgli: “Hey scusa ma ti spio da quando ti sei trasferito 3 anni fa e volevo parlarti”
Di certo non poteva dire cose del genere, l’avrebbe preso per matto.

Mi preparai sbuffando di nuovo per andare a scuola e prima di uscire rivolsi un’occhiata alla finestra dove trovai un Taehyung, con un piccolo sorriso rettangolare che mi salutava con la mano, e il mio cuore perse un battito.

Aish questo ragazzo mi farò diventare matto.

 

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Siamo al terzo e come sempre ringrazio chi sta leggendo C:
Scusate per eventuali errori e spero che sia di vostro gradimento^^ 
Grazie per l'attenzione,
Ypsi <33  

 

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Capitolo 4
*** Four ***


Era già una settimana che i due parlavano, sia di giorno che di notte.
Il minore era sempre più incuriosito dal maggiore, il quale invece si sentiva più dipendente dal minore e dalla sua compagnia.
Certo, aveva paura che il minore si stancasse, dopotutto egli era libero di uscire, di avere amici, ragazze, e a volte e si chiedeva perché passava tutto quel tempo a parlare con lui.
La realtà era che con quei messaggi si miglioravano entrambi la giornata, inconsapevoli del loro effetto sull’altro.
(…)

Kookie pov
Jimin posa quel telefono” urlai da dietro la porta del bagno.
Quel mochi troppo cresciuto del mio migliore amico si era rinchiuso lì dentro con il mio telefono e avevo seriamente paura di quel che poteva fare.
“Kookie intanto chiamami Hyung”
“Mai Jimin stai fermo!”
“Dai kookie non rompere sono giorni che mi dici che vuoi incontrarlo, ti ho detto di scriverglielo ma dato che sei lento lo farà il tuo hyung per te”
“Jimin non scherzare e apri questa porta”
Ad un tratto sentii la serratura scattare e un Jimin con un sorriso soddisfatto uscii fuori.
“Non l’hai fatto vero?” Chiesi impaurito
“Oh si che l’ho fatto kookie, vedrai che mi ringrazierai”
Mi ridiede il telefono e si mise sul letto.
“Hyung, vediamoci”
Ecco cosa aveva scritto al mio Tae. Aish e se lui non avesse voluto?! Che figura avrei fatto, non era forse troppo presto per il maggiore?! 

Scossi la testa pensando che ora la cosa più importante era la vendetta.
“Jiminnie va bene grazie! Non avrei mai avuto coraggio io” sorrisi e mi avvicinai a lui
“Lo sapevo che mi avresti apprezzato, io sono cupido sai?”
Si battè la mano sul petto fiero, io lo abbracciai facendolo cadere sul letto e gli rubai il telefono per poi scrivere due semplici parole ad un nostro amico: “Mi piaci”
“Ora Jimin” gli sussurrai “siamo pari” e gli mostrai il telefono
I suoi occhi si spalancarono così come la bocca
“Kookie sei un bastardo perché?! Come farò a guardare Yoongi-hyung ora?!”
“Ma hyung sono mesi che mi dici che ti piace, ti ho detto di dichiararti ma dato che sei lento l’ho fatto io per te, e poi sono certo che ricambierà” gli feci l’occhiolino
“Aish ragazzino”
E così, iniziammo a rincorrerci con dei cuscini come armi per tutta casa, urlando e ridendo come due bambini. Mi chiedo come facevamo a finire sempre così. 


 
Tae pov
Stavo leggendo quando mi arrivò una notifica sul mio telefono.
“Hyung vediamoci”
Aish, quanto vorrei davvero vederlo, ma come potrei fare?!
Nessuno può entrare o uscire, specialmente io.
Queste erano le regole a casa mia.
Sospirai evitando di rispondere al mio vicino per un momento.
Si o no?
Non volevo vivere nella paura come mia madre, mi mancavano i “bei tempi”, quelli in cui potevo vivere come gli altri.
Dalla morte di mio padre tutto cambiò drasticamente e io mi ritrovai ad essere uno spettatore della mia vita. La cosa che non capiva mia madre però è che non provare dolore sulla pelle non comporta non provare sentimenti. Pensate voi a un ragazzino di 16 anni che, subito dopo la morte del proprio padre, viene chiuso in casa.

Mi ricordo che i primi tempi furono veramente duri, non mangiavo, non dormivo, e per un po’ dovetti prendere degli antidepressivi.
Poi quando capii che nessuno mi avrebbe salvato tornai me stesso, studiai con degli insegnanti privati e mi diplomai un anno prima dei miei coetanei per poi studiare lingue.
Non so perché mi piacciano così tanto. Forse mi da l’idea di raggiungere più persone possibili, e poter conversare con esse anche da qua dentro.

A riscuotermi dai miei pensieri furono delle urla provenienti da Jungkook così mi misi in finestra spaventato.
Non riuscivo a vedere bene perché aveva chiuso le tende però potevo vedere i contorni di due figure che si rincorrevano, e presto sparirono dalla mia visuale. Urla felici quindi.
Allora Jungkook ha qualche altro amico.
Però non è giusto che quello possa toccare il mio kookie e io neanche vederlo da vicino.
Devo e voglio vederlo.
Così gli risposi, certo volevo vederlo, ma come potevamo?
“Hyung, vediamoci”
“Non posso uscire lo sai?”
“Ma non so il perché”
“Kookie..”
“Voglio vederti hyung, posso venire a casa tua?”
“Mia madre lo saprebbe, ha fatto installare delle videocamere quella psicopatica!”
“Sei fortunato hyung”
“Per cosa?”
“Che il tuo adorato kookie oltre a essere bellissimo e simpaticissimo è anche un abile hacker”
“E modesto sempre”
“Quindi ci stai?”
“Mi piacerebbe davvero, però non so”
“Quando torna tua madre?”
“Credo per le 23”
“Beh sono le 17, il tempo di farmi una doccia e vengo”
“Non ho detto di si sai?”
“Non fare il difficile so che lo vuoi”
“Aish ragazzino, vieni per le 18 il tempo che mi renda presentabile”
“Tanto sei comunque bello hyung <3 A dopo!”

Tae pov 
OH MIO DIO. 
QUINDI DAVVERO JUNGKOOK, IL MIO KOOKIE STA VENENDO DA ME.
“Okay Tae calma, respira, andrà tutto bene.”
Mi dico davanti allo specchio. Ho realizzato solo ora. 
“Non andrà nulla bene e se non gli piaccio?”
Piagnucolai
“Perché ho queste occhiaie proprio oggi?!”
“Perché sto parlando da solo???”
Prendendo un bel respiro e dandomi degli schiaffetti sulla faccia, tanto per tornare alla realtà andai a farmi la doccia. Almeno l’acqua calda mi rilasserà.
Una volta fatta la doccia penso a come dovrei vestirmi.
Casual? Elegante? Sportivo?
“Vabbe ma sto a casa mia posso anche mettermi una tuta”
“No, non posso presentarmi con una tuta”
“Sto di nuovo parlando da solo aishh”
Alla fine, presi dei jeans neri e misi una felpa sopra, del medesimo colore.
“Okay dovrebbe andare”
Mi finii di sistemare i capelli e vidi l’orario “17.45”.
Mancava ancora un po’, così mi misi seduto cercando di far passare il tempo e pensando a come dovrei comportarmi per non essere imbarazzante o altro.


Kookie pov
Stavo veramente per incontrarlo.
Se fosse andato tutto bene avrei ringraziato Jimin all’infinito.
Alla fine, lo hyung gli aveva risposto di incontrarsi così scappò a casa per “farsi bello”, parole sue.
Incontrerò Kim Taehyung colui che riempie la mia mente da tre anni. Dire che ero agitato era poco, l’idea di conoscerlo dal vivo mi esaltava come una dodicenne alla prima cotta. Non che io avessi una cotta per lo hyung eh. 

Senza perdere altro tempo mi lavai velocemente e mi vesti.
Jeans, t-shirt e una camicia aperta sopra.
Sistemai i capelli e mi guardai: “Perfetto”
Sistemai in fine il problema delle telecamere mettendole fuori uso per quattro ore e mezza, feci partire il cronometro con il cellulare così da non rischiare e mi preparai ad uscire.
Ora Jeon Jungkook andiamo a fare colpo.
 

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Questo capitolo è incredibilmente lungo omg. 
Così questi due si incontreranno presto grazie al piccolo mochi! 
Un cambiamento all'ultimo che spero sia stato apprezzato :3
Per la situazione di Tae ho dato qualche indizio ma ci sarà una spiegazione vera e propria che renderà tutto più chiaro! 
Scusate per eventuali errori e grazie per la lettura <3

Kookie farà colpo? 
Chi lo sa dhusfwdwheu. 
A presto, 

Ypsi <3. 

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Capitolo 5
*** Five ***


Tae pov 
Ero fermo in mezzo al corridoio, incapace di muovermi.
Nelle orecchie sentivo solo il rimbombare del mio cuore che incessante batteva contro la gabbia toracica.
Forse stavo per avere un attacco di panico?
Sarebbe normale no? Dopotutto non ho veri rapporti, tralasciando mia madre, da anni.

Un tonfo. 
Un tonfo mi fa sobbalzare, facendomi uscire da quello stato di trance in cui ero finito, e come se mi avessero stappato le orecchie ricominciai a sentire i rumori intorno a me, come la televisione accesa o il ticchettio dell’orologio a pendolo, cimelio di famiglia.

“Sono io Taehyung-ah”

Ora realizzai che era il bussare del mio vicino ad avermi risvegliato.
Tremante andai verso la porta e mettendoci forse troppo a causa del mio tremolio, feci scattare la serratura, aprendo. 
Mi ritrovai di fronte un ragazzo, esattamente come lo vedevo sempre dalla mia finestra, con quei capelli corvini in cui passerei volentieri le mani e con un dolce sorriso da coniglietto sulle labbra.
Pensai che fosse la cosa più tenera del mondo.

“P-posso abbracciarti?”

La sua voce mi arrivò dopo qualche secondo che eravamo lì a guardarci l'un l'altro, ancora sulla porta.
Era incredibilmente melodica, un tipo di melodia che ascolterei per ore.
Senza che riuscissi a comprendere a pieno la sua domanda, mi ritrovai stretto tra due braccia forti e il suo profumo mi arrivò alle narici, lasciandomi inebriato.
Dio mi ero dimenticato come ci si sente ad essere abbracciato e il fatto di avere lui tra le mie braccia mi fa sorridere automaticamente.

Si staccò dopo poco, sorridendomi ancora e chiudendo la porta, che nel mentre era rimasta aperta.
Ero lì a guardare incantato quel ragazzo, che in due minuti di presenza mi aveva mandato in confusione totale.

“Ti ha dato fastidio Tae?”

Mi schiarii la voce che ormai sembravo aver perso, nella speranza che non gli desse fastidio la mia voce profonda, ricordo che da piccolo molti bambini mi prendevano in giro per la mia tonalità diversa da loro.

“N-no assolutamente”

Cercai di rassicurarlo sorridendo e quando mi sorrise di risposta fui certo di esserci riuscito, ma allo stesso tempo fui certo di un’altra cosa, quel sorriso sarebbe stata la mia rovina.


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L'università fa schifo. 
Comunque ero nel periodo brutto degli esami dove i professori ti attendono con i forconi pronti ad infilzarti ma ehi sono ancora tutta intera quindi posso stare ancora qui a leggere e a scrivere cose su questi due (*coff* e sui loro amici) <3. 
So che è piccolo e fa schifo ma mi rifarò. 
Scusate per errori e grazie per aver letto <3. 
Tanto amore*^* 

 

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Capitolo 6
*** Six ***


Tae pov
Non ho mai pensato veramente al mio orientamento sessuale e se dovessero chiedermelo, risponderei con un semplice “non lo so”, perché è realmente così.
Da piccolo ho avuto una fidanzatina, ma ho anche provato sensazioni strane per un ragazzo, figlio di un grande amico di mio padre. Non ho mai saputo il suo nome, lo chiamavano tutti Suga e così facevo io.
Eravamo amici, passavamo il tempo insieme quando i nostri genitori erano sul ring e a volte anche fuori.

Un giorno, ero caduto, e Suga si avvicinò a me, mi prese sulle spalle fino a casa, mi mise sul divano e mi disinfettò le ferite. Mi ero sbucciato il ginocchio e il gomito, non provavo dolore, ma finsi di provarlo quando lui passava il cotone con quella sostanza sopra. Per cercare di allievare il mio “dolore” soffiava e cercava di sorridermi rassicurandomi, dicendomi “starai bene vedrai”, “passerà in fretta”.
Sembrava tenesse davvero a me e io non riuscii a resistere, lui era troppo vicino, così lo baciai.
Non ricambiò subito il bacio, preso alla sprovvista, ma poi lo approfondii e ci baciammo finché non sentimmo i suoi genitori tornare, poco dopo. 

Da quel giorno non lo vidi più, non lo trovavo più in giro, né nel nostro posto, né sotto il ring, da nessuna parte.
Dopo poco mio padre morì e noi ci trasferimmo qui a Seoul e lui rimase solo un vecchio ricordo.
Tuttavia, un ricordo amaro. Pensavo di essere importante per lui e invece sparì completamente dalla mia vita lasciandomi solo.

Se mi chiedessero se sono gay, etero o bisex, non saprei che rispondere, le mie esperienze sono poche e limitate, però guardando Jungkook addormentato sulle mie gambe sorrido, involontariamente, pensando che mi basta avere lui, che non voglio altro che lui nella mia vita, ora e sempre.

Sono a conoscenza che lui non prova le stesse cose, ci conosciamo da pochissimo, come potrebbe?
Ma credo sia stato una sorta di colpo di fulmine, esiste dopotutto no?
È come se da quando abbiamo parlato la prima volta io sia tornato a vivere, a respirare, come se la bolla intorno a me, che mi isolava da tutti, fosse scoppiata, e dall’altro lato c’era lui, soltanto lui.

Mh TaeTae perché hai smesso? È finito il film?
Avevamo optato per un film, ma lui dopo aver finito i popcorn si era appoggiato a me e si era addormentato, con un sorriso appena accennato sul viso, mentre io giocavo e accarezzavo i suoi capelli.
Si alzò e si stropicciò gli occhi con le mani. Volevo baciarlo per quanto fosse tenero in quel momento, e quel TaeTae da dove gli era uscito poi?
Buongiorno dormiglione! – dissi sorridendo- il film è finito da 10 minuti
Alle mie parole sgranò gli occhi e non potei farmi uscire una risatina.
Quanto ho dormito?”
Un’ora
ODDIO TAE MI DISPIACE TANTO NON AVREI DOVUTO DORMIRE, SCUSA ODDIO è LA PRIMA VOLTA CHE STIAMO INSIEME E IO DORMO, COME HO POTUTO FARLO?! HO SPRECATO UN’ORA SCUSA SCUSA E-
Lo interrompei mettendogli una mano sulla bocca
Sssh kookie, abbiamo ancora altro tempo e poi è stato bellissimo vederti dormire così serenamente, sembravi un bimbo, ha rilassato anche me, e i tuoi capelli sono morbidissimi

Infatti, è colpa tua!! Se tu non fossi così comodo e non avessi giocato con loro io non mi sarei rilassato a tal punto!

Vuoi dare la colpa a me?

è tua la colpa!
Mise su un adorabile broncio e gli scompigliai i capelli.
Aish okay okay, scusami kookie per averti coccolato, ora leva il broncio e dammi un bacino
Picchiettai la mia guancia e credo, anche con la luce spenta, di averlo visto arrossire.
Titubante esaudii il mio desiderio e lo ringraziai facendo un sorriso.
Comunque dormivo serenamente perché sono felice con te
Sussurrò appena ma riuscii a sentirlo.

Grazie kookie-ah
Per cosa?
Per essere entrato nella mia vita


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Sono happy perché il prossimo capitolo è abbastanza movimentato e diciamo che da ora la storia prende realmente vita e quindi sono happy di condividerla con voi. 
Spero vi sia piaciuto e mi scuso per gli errori se ne ho fatti. ^^ 
Grazie per aver letto <3  

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Capitolo 7
*** Seven ***


Per fortuna mia madre non si accorse di nulla, diede la colpa ad un cortocircuito e non mi fece domande sulle telecamere spente.
Continuammo ancora a parlare e a vederci di nascosto. La cosa sembrava funzionare, e noi ci stavamo avvicinando sempre di più.
Tuttavia, dopo cinque volte che Jungkook venne a farmi visita mia madre non ci cascò più.
Salì in camera mia chiedendomi spiegazioni, spiegazioni che non diedi mai.
Mi limitavo a risponderle a monosillabi o poco di più: “no”, “niente”, “non conosco nessuno, come potrei”.
Ma lei non ci credette.
Mi prese tutto, computer, telefono, qualunque cosa potessi usare per comunicare, mentre diceva quanto io le avessi rovinato la vita, quanto le facessi schifo per come mancavo di rispetto a lei, lei che non faceva altro che “proteggermi”.
Alla fine, disse le cose peggiori che poteva dire e poi mi lasciò solo: “Ce ne andremo presto da qui, non sei più al sicuro
Non ce la feci più e mi infuriai, mi infuriai così tanto che urlai a pieni polmoni e presi a pugni e a calci il muro cercando di sfogare la rabbia repressa e il disagio che provavo, non era giusto.
Non poteva togliermi l’unica cosa che mi facesse sentire qualcosa, che mi facesse sentire vivo.
Tirai tutto ciò che avevo a disposizione e diedi un pugno alla finestra che si ruppe in mille pezzi, guardai attraverso e vidi lui, il mio kookie che mi guardava dall’altra parte con gli occhi sgranati e la bocca semispalancata. Cos’è questo sguardo kookie? Hai forse paura di me?
Gli sorrisi amaramente e mi allontanai sentendo una voce alle mie spalle.
“CHE COSA HAI FATTO?!”
“LUI TI HA FATTO QUESTO FIGLIOLO?”
 Disse rivolgendosi a Jungkook, ancora sulla finestra.
“Innanzitutto, non chiamarmi così, ho smesso di essere tuo figlio da molto tempo, e poi lui non c’entra niente”
Come se la vista di Jungkook mi avesse rilassato all’improvviso, ritrovai una calma che non mi aspettavo di poter tirare fuori in questa situazione. Solo la vista. Sto messo male.

“E io me ne vado”
Presi la felpa dal letto e mi allontanai

“DOVE CREDI DI ANDARE”

“FERMATI”

“SUBITO TAEHYUNG”

Il rumore di un bicchiere rotto contro il muro mi arrivò alle orecchie e mi accorsi che una scheggia di vetro era entrata nella mia guancia, bene, così mi proteggeva lei.
“Ta-aeh-yung” Mi girai per vederla a terra consapevole di avermi ferito, sconvolta e con le lacrime agli occhi.
“Fottiti”

Chiusi la porta dietro le mie spalle, non sapevo dove andare ma qualunque posto sarebbe stato meglio di questo.
Respirai a pieni polmoni l'aria e non potei sorridere guardandomi intorno; ero libero.
Iniziai a camminare finché non mi sentii tirare per il polso e finché non mi ritrovai Jungkook appoggiato sul mio petto che mi abbracciava.

“Sono io Tae”

“Lo so kookie”

Il suo profumo mi fece per un attimo dimenticare tutto e mi godei di quei pochi secondi dell’abbraccio.

“Tae sei ferito, ti fa tanto male?”
Chiese dolcemente portandomi la mano sulla guancia, dove era il pezzo di vetro.
“No, kookie non sento nulla, non provo dolore”
“Ma Tae è grosso quanto la metà del mio pollice il vetro”
“Non sento nulla kookie”
Ripetei, forse troppo seccato perché il suo sguardo si abbassò.

"Scusa kookie, non volevo essere cattivo"
“Vieni con me Tae”

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Capitolo 8
*** Eight ***


Pensai mi avrebbe portato all’ospedale ma invece camminammo da tutt’altra parte, lui davanti e io che lo seguivo tenendomi per la sua felpa, non che ne avessi bisogno per reggermi, ma mi faceva solo sentire più vicino a lui.
Nessuno parlò durante il tragitto, si sentivano solo i nostri passi che colpivano l’asfalto bagnato, cercando di evitare pozzanghere. Guardavo per terra e per questo finii contro Jungkook quando si fermò, alzai il viso e lo guardai. Sembrava stesse riflettendo su cosa fare e quando stavo per aprire bocca lui ricominciò a camminare e andò a bussare ad una porta, lasciandomi lì con la bocca semispalancata.
“Vieni?”
La sua voce mi fece muovere dalla posizione in cui ero rimasto e gli andai incontro.

Ad aprirci fu un ragazzo dai folti capelli biondi, più basso di noi, che sgranò gli occhi quando ci vide e sorridendo si mise da parte per farci passare. Jungkook mi prese per il braccio e mi portò, anzi trascinò, in bagno.
Mi fece sedere su un gabinetto chiuso e iniziò ad aprire tutti i cassetti alla ricerca di non so cosa.
All’improvviso quel ragazzo torna dando una cassetta del pronto soccorso a Jungkook che dopo averlo guardato male la prese e si sedette di fronte a me, guardai quel ragazzo mentre alzava gli occhi al cielo, forse per la scortesia di kookie.
“Sei Taehyung vero?”
“Si” annui
“Piacere, io sono jimin, kookie mi ha parlato molto di te!”
Ha parlato molto di me? Davvero? E poi, kookie? So che non era proprio il momento perfetto per avere attacchi di gelosia, ma non potevo fare a meno di chiedermi in che rapporto si trovano questi due. Ora che ci penso dovrei averlo visto qualche volta a casa di jungkook, mi ricordo di una testa bionda che ogni tanto spuntava fuori.
In tutto questo jungkook stava prendendo del cotone e del disinfettante ma gli tremavano le mani così gliele presi e lui mi guardò, i nostri guardi si incatenarono senza volersi lasciare andare e notai che i suoi occhi erano lucidi, e poco dopo delle lacrime uscirono da essi.
“Sh kookie, va tutto bene”
Lo abbracciai per poi baciargli le guance bagnate. 
“Sto bene”
“Non stai bene Tae, sanguini, guardati”
“Tranquillo babe, sono un diamante io” dissi provando a scherzare, facendogli l’occhiolino
Ci riuscii perché fece una mezza risata
“pabo”
“Jungkook” disse Jimin, ancora appoggiato alla porta “ci penso io, tu siediti lì” indicò il bordo della vasca
“Ma-“
“Niente ma jungkook, tremi troppo e se vuoi renderti utile puoi tenergli la mano”
“Okay”
Sorrisi a un kookie con il broncio
Mentre Jimin mi medicava non mossi un muscolo, nessun suono uscii dalle mie labbra.
Quando prese ago e filo per cucirmi la guancia jungkook mi strinse la mano
“è necessario?” chiese
“il taglio è troppo profondo deve mettere dei punti”
“è okay”
“ma tae farà male, fa senso anche a me solo vedere”
“Non guardare jungkook, non voglio medicare anche te quando sverrai”
“Non sverrò” gonfiò le guance infastidito e sorrisi trovandolo tenerissimo
“Kookie” dissi “è okay dai girati, tienimi la mano però okay? “
“O-okay”
“Bravo bambino”
“Non sono un bambino”
“E invece”
“Okay vado” Jimin ci riprese e mi misi in posizione fermo, potevo sentire la mano di jungkook stringere la mia e per dargli conforto e un segno che sto bene gliel’ho stretta anche io, ma poco perché non volevo pensasse che stessi soffrendo.


“Taehyung, sopporti il dolore come nessuno che io abbia mai visto fare, comunque non hai nulla di rotto, anche se ci sei andato vicino alla mano, te l’ho fasciata e così deve rimanere per un bel po’, in qualche settimana sarai come nuovo!” “Hai freddo?”
“No, grazie Jimin”
Mi sorrise e io ricambiai
“Sei fortunato che io sia un ottimo infermiere qui” mi fece l’occhiolino per poi indicare jungkook “era capace di aumentarti il taglio con quel tremolio”
“EHI TI SENTO”
“Dovevi farlo” ammicò di nuobvo Jimin verso la mia direzione
“Vado ad ordinare la pizza per tutti”

E così Jimin sparì dal bagno, Jungkook sospirò e mi chiese se stavo bene davvero e io riconfermai le mie risposte precedenti. Kookie continuava a torturarsi le mani così gliele presi tra le mie.
Mentre passavo il pollice sul dorso della mano, mi accorsi che le sue mani erano morbidissime, tutto il contrario delle mie.
“Io non capisco però, cosa è successo?”
"Vuoi la versione breve o lunga?" 
"Lunga per favore, voglio conoscerti realmente" 
"Come desideri" Sospirai prima di spiegargli tutto. “Vedi kookie ho la Cipa, è una malattia che non ti permette di sentire dolore, calore o freddo. Mio padre l’aveva ed è morto perché non ha saputo fermarsi. Era un pugile, seguiva gli ordini di un tipo più potente di lui, faceva ciò che gli veniva detto. Gli avversari amavano combattere contro di lui, era una sorta di sfida, si sfidavano a chi riusciva a far nascere una smorfia di dolore sul viso di mio padre, ma non avveniva mai e se per noi era un misero guadagno, per chi muoveva i fili era una vera e propria scommessa per arricchirsi le tasche. Eravamo a conoscenza dei rischi ma mio padre continuava, non voleva che mia madre lavorasse per 16 ore al giorno, diceva che era giusto così. Tuttavia, mio padre decise di smettere dopo l’ennesima supplica di mia madre, eravamo riusciti ad avere qualcosa da parte e lei aveva trovato un lavoro migliore con una paga più alta. Era solo l’ultimo incontro, l‘ultimo per poi essere felici e tranquilli, ma fu veramente l’ultimo. Il suo avversario lo massacrò, doveva incassare per 3 minuti ma l’avversario non smise e io ero lì e lo vidi mentre- i-io- “
Un singhiozzo mi bloccò, non mi ero reso conto di star piangendo fino ora, alzai lo sguardo e trovai kookie che mi guardava mentre con le mani mi asciugava le guance bagnate.


“Tranquillo tae, se non ti senti di continuare lo capisco”
“N-no i-io voglio raccontarti tutto”
Rimasi in silenzio per circa un minuto, nel tentativo di calmarmi e poi ripresi.
“Lo vidi morire quel giorno e da quel momento tutto andò male. I soldi ci permisero di trasferirci e inizialmente lavorai per della gente poco onesta ma una volta tornai a casa quasi mezzo morto e allora mia madre impazzi del tutto. Lei pensava che lavorassi, ma non sapeva cosa facessi. Da quel momento non mi fece più uscire di casa”
Jungkook stava piangendo.
Perché piangeva?
“Perché piangi kookie?”
“H-hai dovuto affron-ntare così tante cose tae, mi dispiace tanto”
Si buttò tra le mie braccia e lo accolsi in un abbraccio caldo
“Ssh non piangere kookie, sto bene ora" 
Gli asciugai le guance come poco prima lui aveva fatto con me e gli diedi dei baci su di esse che fecero nascere un piccolo sorriso sul suo viso
“Hyung puoi contare su di me, non ti lascerò solo”
Il mio cuore perse un battito per la dolcezza e la felicità in quel momento
“Grazie kookie-ah è bello sentirselo dire”
Mi diede un bacio sulla guancia e stavo per ricambiare ancora quando sentimmo qualcuno schiarirsi la gola, Jimin era sulla porta che ci gurdava 
“Ragazzi non vorrei disturbarvi mentre amoreggiate, ma la pizza è pronta ed è venuto anche Yoongi-Hyung dato che ci eravamo organizzati. Spero non sia un problema”
 

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