E il mondo trattiene il fiato di Lady White Witch (/viewuser.php?uid=168967)
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Alea iacta est ***
Capitolo 2: *** Dominum terrarum orbi natum ***
Capitolo 3: *** Frater tuus magnis clamoribus rem gessit ***
Capitolo 4: *** Perpetuus patronus Romani imperii (Tiberio Giulio Cesare) ***
Capitolo 5: *** Iuvenis ***
Capitolo 6: *** Non sine magno angore animi ***
Capitolo 7: *** Mater Patriae ***
Capitolo 8: *** Solum Augusti sanguinem ***
Capitolo 9: *** Oderint dum metuant ***
Capitolo 10: *** Princeps Iuventutis ***
Capitolo 11: *** Octaviae Cesaris filiae ***
Capitolo 12: *** Salutatio ***
Capitolo 13: *** Deus ***
Capitolo 1 *** Alea iacta est ***
Autrice: Lady
White Witch
Titolo: E il mondo trattiene il fiato
Pairing: Nessuno
Genere: malinconico, introspettivo
Rating: Verde
Avvertimenti: Drabble, Ooc
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Sapevi che ogni volta che leggi una storia senza recensire, un autore
smette di
scrivere?
Dona l'8‰ del tuo tempo alla causa pro-recensioni.
Salva uno scrittore dall'estinzione!
"Re
Jaehaerys una volta mi disse che
follia e grandezza sono le due facce della stessa moneta. Ogni volta
che nasce
un nuovo Targaryen, disse, gli dèi lanciano in aria quella
moneta, e il mondo
trattiene il fiato aspettando di vedere su quale faccia
cadrà."
(Ser Barristan Selmy Le cronache del ghiaccio e del
fuoco)
I
Alea
iacta est
{
106 parole }
Il Rubicone scorre pacifico e Cesare lo guarda, inquieto. Sente gli
sguardi dei
soldati su di sé. Hanno paura.
Cosa sceglierà? Li congederà o continuare a
marciare? Ha solo due scelte.
Entrambe rischiose.
Quel fiumiciattolo rappresenta il confine tra la Gallia Cisalpina e
l’Italia.
Se lo attraversa, dichiarerà guerra aperta a
Roma. Anzi, a Pompeo e al
Senato. Roma non è sua nemica. E’ il suo
premio. Non vuole distruggerla: a
che gli gioverebbe governare una città di cenere ed
ossa?
La possibilità di vittoria sono minime,
ma Roma è
la sua città, sua e degli Iuli. Non la
lascerà nelle mani di un
burattino del Senato.
_____________________________________________________________________
Raccolta
di drabble incentrata sulla gens che, nel bene e nel male, ha segnato
la storia
di Roma: la gens Giulio-Claudia.
Un
piccolo esperimento che, spero, risulti di vostro gradimento.
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Capitolo 2 *** Dominum terrarum orbi natum ***
Autrice: Lady White
Witch
Titolo: E il mondo trattiene il fiato
Pairing: Nessuno
Genere: malinconico, introspettivo
Rating: Verde
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"Re
Jaehaerys una volta mi disse che follia e grandezza sono le
due facce della stessa moneta. Ogni volta che nasce un nuovo Targaryen,
disse,
gli dèi lanciano in aria quella moneta, e il mondo trattiene
il fiato
aspettando di vedere su quale faccia cadrà."
(Ser Barristan Selmy Le cronache del ghiaccio e del
fuoco)
II
Dominum
terrarum orbi natum
{
100 parole }
“Quiriti, questo ritardo è giustificato. E’
nato un padrone dell’intero universo.”
Gaio si limitò a sorridere alla battuta di Publio Nigidio e
si mise a sedere.
Padrone dell’universo? Era troppo pragmatico per crederci:
gli bastava che
Ottavio gli sopravvivesse, piccolo e cagionevole com’era. Gli
Dei erano stati
crudeli: finalmente aveva un erede, ma era debole.
Suo figlio era entrato nel mondo tossendo, non urlando. Come
poteva
comandare senza una voce potente? Chi avrebbe temuto un generale
malaticcio?
Sospirò. Forse avrà altri figli, altre speranze
per il futuro della sua gens. Ottavio
sarà solo un piccolo rametto spezzato troppo presto.
_____________________________________________________________________
1.
Svetonio racconta il giorno in
cui
Ottaviano nacque, in Senato si stavano deliberando importanti decisioni
riguardo alla congiura di Catilina, ma Ottavio vi giunse in
ritardo a
causa del parto. Quando P. Nigidio venne informato del motivo del
ritardo,
proclamò che era nato un padrone dell'intero universo. (
Liber II Augustus, par 94 nota
ac vulgata res est P. Nigidium, comperta morae causa, ut horam quoque
partus acceperit, affirmasse dominum terrarum orbi natum.)
Raccolta
di drabble incentrata sulla gens che, nel
bene e nel male, ha segnato la storia di Roma: la gens Giulio-Claudia.
Un
piccolo esperimento che,
spero, risulti di vostro gradimento.
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Capitolo 3 *** Frater tuus magnis clamoribus rem gessit ***
Autrice: Lady White
Witch
Titolo: E il mondo trattiene il fiato
Pairing: Nessuno
Genere: malinconico, introspettivo
Rating: Verde
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"Re
Jaehaerys una volta mi disse che follia e grandezza
sono le due facce della stessa moneta. Ogni volta che nasce un nuovo
Targaryen,
disse, gli dèi lanciano in aria quella moneta, e il mondo
trattiene il fiato
aspettando di vedere su quale faccia cadrà."
(Ser Barristan Selmy Le cronache del ghiaccio e del
fuoco)
III
Frater
tuus magnis clamoribus rem
gessit
{
109 parole
}
Ottaviano era un giocatore generoso. Se lo poteva permettere, non
perdeva quasi
mai.
Giocare era come la politica. Valutava l’avversario,
prevedeva le sue mosse.
Niente era lasciato al caso.
Con Druso era diverso. Vincere era difficile. Il ragazzo era
imprevedibile, alternava
entusiasmo e calma, impulsività e momenti di riflessione. Come lui alla sua età.
Erano simili, più di quanto gli piacesse ammettere. Ma a
dispetto delle
dicerie, Druso non era suo figlio. Non di sangue, almeno. Lo
considerava suo,
lo amava. Vedeva la gloria degli Iuli in lui.
“Hai perso molto, Druso.”
“Guadagnerò il doppio.”
“Come? Con la fortuna?”
“No padre: ragionando.”
Ottaviano sorrise.
Druso sarà
il suo erede.
_____________________________________________________________________
1.
« Mio Tiberio,
noi abbiamo passato molto piacevolmente le Quinquatrie;
abbiamo infatti giocato durante tutti questi giorni e abbiamo
riscaldato il tavolo da gioco. Tuo fratello [Druso
maggiore] ha partecipato al gioco con alte grida; alla fine,
ad ogni modo, non ha perduto molto, ma dopo le perdite, a poco a poco
si è rifatto oltre quanto sperava. Io invece ho perduto
ventimila sesterzi, ma perché, secondo la mia
abitudine, fui un giocatore estremamente generoso. Se avessi richiesto
infatti quanto ho condonato a ciascuno, avrei vinto almeno
cinquantamila sesterzi. Ma va bene così; la mia
generosità infatti mi porterà fino alla gloria
celeste. »
|
(Svetonio, Augustus, 71.)
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Raccolta di drabble
incentrata sulla gens che, nel bene e nel male, ha segnato la storia di
Roma:
la gens Giulio-Claudia.
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Capitolo 4 *** Perpetuus patronus Romani imperii (Tiberio Giulio Cesare) ***
Autrice:
Lady White Witch
Titolo: E il mondo trattiene il fiato
Pairing: Nessuno
Genere: malinconico, introspettivo
Rating: Verde
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"Re
Jaehaerys una volta mi disse
che follia e grandezza sono le due facce della stessa moneta. Ogni
volta che
nasce un nuovo Targaryen, disse, gli dèi lanciano in aria
quella moneta, e il
mondo trattiene il fiato aspettando di vedere su quale faccia
cadrà."
(Ser Barristan Selmy Le cronache del ghiaccio e del
fuoco)
IV
Perpetuus patronus
Romani imperii
{
104
parole }
Suo padre voleva che rimanesse sulla difensiva. Avevano già
perso una legione, perché
rischiare di perderne altre?
Ma Tiberio non
voleva che il tradimento
di Teutoburgo rimanesse invendicato: per questo aveva approfittato
della disorganizzazione
del nemico ed era avanzato, aveva aperto nuove strade, devastato e
bruciato
villaggi, messo in fuga i rivoltosi.
I Germani lo chiamavano la furia di Roma.
Lo odiavano. Lo temevano. Sputavano nel dire il suo nome,
quasi fosse una
maledizione.
Teutoburgo gli aveva fatto credere di poter ribellarsi a
Roma, ma lui era la dimostrazione
che si
sbagliavano: non saranno mai liberi. Dovranno accettare il gioco di
Roma o
perire.
_____________________________________________________________________
1.
« [Tiberio] viene
inviato in Germania [dopo la disfatta di Teutoburgo,
nel 10] rafforza le Gallie, dispone gli
eserciti, fortifica i presidi e [...] attraversa il
Reno con l'esercito. Passa dunque all'attacco, mentre il
padre [Augusto] e la patria si sarebbero accontentati
di rimanere sulla difensiva. Avanza verso l'interno [forse
lungo la valle del Lippe] apre nuove strade, devasta
campi, brucia villaggi, mette in fuga tutti quanti lo affrontarono e
con immensa gloria torna ai quartieri d'inverno senza aver perduto
nessun soldato tra quelli che aveva condotto oltre il
Reno. »
|
(Velleio
Patercolo, Historiae Romanae ad M. Vinicium libri duo, II,
120, 1-2.)
|
Raccolta
di drabble incentrata sulla gens che,
nel bene e nel male, ha segnato la storia di Roma: la gens
Giulio-Claudia. Mi
scuso per il ritardo nell’aggiornamento, la febbre mi ha
lasciato poca tregua e
stasera sono lucida appena il 60 %
Un piccolo esperimento che, spero, risulti di vostro gradimento.
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Capitolo 5 *** Iuvenis ***
Autrice: Lady White
Witch
Titolo: E il mondo trattiene il fiato
Pairing: Nessuno
Genere: malinconico, introspettivo
Rating: Verde
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"Re
Jaehaerys una volta mi disse che follia e grandezza sono le due facce
della stessa moneta. Ogni volta che nasce un nuovo Targaryen, disse,
gli dèi lanciano in aria quella moneta, e il mondo trattiene
il fiato aspettando di vedere su quale faccia
cadrà."
(Ser Barristan Selmy Le cronache del ghiaccio e del
fuoco)
V
Iuvenis
{
103 parole }
La carriera di Lucio era stata fulminea. Si era
dimostrato capace, prima come questore e poi come edile, ed aveva
meritato il ruolo di console. Anche se aveva solo vent'anni.
Era intelligente, come suo padre Agrippa. Aveva talento, secondo suo
nonno.
Ma era giovane. Troppo, per i suoi uomini. Non lo sopportavano e non lo
nascondevano.
I soldati sostenevano che era lì perché era l'erede di
Augusto. I
tribuni militari tacevano, ma era evidente che condividevano la stessa
opinione dei loro uomini. Lucio sopportava. Doveva farlo, per
dimostrare di essere superiore alle calunnie e che era degno del suo
ruolo. Erede o meno.
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Raccolta
di drabble incentrata sulla gens che, nel bene e nel male, ha segnato
la storia di Roma: la gens Giulio-Claudia.
Per chi non sapesse chi è Lucio Cesare:
https://it.wikipedia.org/wiki/Lucio_Cesare
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Capitolo 6 *** Non sine magno angore animi ***
Autrice: Lady White
Witch
Titolo: E il mondo trattiene il fiato
Pairing: Nessuno
Genere: malinconico, introspettivo
Rating: Verde
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"Re
Jaehaerys una volta mi disse che follia e grandezza sono le due facce
della stessa moneta. Ogni volta che nasce un nuovo Targaryen, disse,
gli dèi lanciano in aria quella moneta, e il mondo trattiene
il fiato aspettando di vedere su quale faccia
cadrà."
(Ser Barristan Selmy Le cronache del ghiaccio e del
fuoco)
VI
Non sine magno
angore animi
{ 107 parole }
Sentiva freddo. Gelo nelle ossa, nel corpo. Freddo il cuore,
freddo il ventre. Tiberio tese la mano verso di lei per
toccarla, ma si fermò.
Aveva paura di vederla sgretolarsi sotto il suo tocco. Fragile, povera
Agrippina. Abbandonata, senza possibilità di scelta.
Lo sapeva, anche Tiberio stava soffrendo. Non avrà un
matrimonio felice. Ma era egoista: si toccò la pancia e
trattenne un sighiozzo. Ha pagato un prezzo alto per le scelte di
altri, ma non si piegherà. Il suo orgoglio glielo impediva.
"Mi dispiace."
"Lo vedo."
"Io...io ti farò sposare con un brav'uomo."
"Lo so."
Io volevo te, pensò.
Si trattenne. Non voleva rinvigorire il dolore.
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Raccolta di drabble
incentrata sulla gens che, nel bene e nel male, ha segnato la storia di
Roma: la gens Giulio-Claudia.
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Per saperne
di più su Vipsania Agrippina:
https://it.wikipedia.org/wiki/Vipsania_Agrippina.
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Capitolo 7 *** Mater Patriae ***
Autrice: Lady White
Witch
Titolo: E il mondo trattiene il fiato
Pairing: Nessuno
Genere: malinconico, introspettivo
Rating: Verde
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Jaehaerys una volta mi disse che follia e grandezza sono le due facce
della stessa moneta. Ogni volta che nasce un nuovo Targaryen, disse,
gli dèi lanciano in aria quella moneta, e il mondo trattiene
il fiato aspettando di vedere su quale faccia
cadrà."
(Ser Barristan Selmy Le cronache del ghiaccio e del
fuoco)
VII
Mater
Patriae
{
110 parole }
"Il Senato voleva conferirle il titolo di Mater Patriae."
La schiava si interruppe. Era a disagio. Livia l'invitò a
proseguire. Non aveva paura. Quello che stava per dirle non poteva
essere peggiore di quando seppe della morte di Druso.
"L'imperatore ha dato il suo veto."
Rise.
Suo figlio era uno sciocco. A
Livia non interessava il titolo di Mater Patriae. Non le serviva. Aveva
già tutto il potere ed il rispetto di cui aveva bisogno.
Tiberio
stesso, il crudele imperatore, la temeva, ma era troppo sentimentale
per ordinare ciò che era necessario. Era più
fortunata di altri, grazie agli Dei.
"Tutto qui? Temevo che mi dovessi dire qualcosa di grave."
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Capitolo 8 *** Solum Augusti sanguinem ***
Autrice: Lady White
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Titolo: E il mondo trattiene il fiato
Pairing: Nessuno
Genere: malinconico, introspettivo
Rating: Verde
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gli dèi lanciano in aria quella moneta, e il mondo trattiene
il fiato aspettando di vedere su quale faccia
cadrà."
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fuoco)
VIII
Solum
Augusti sanguinem
{
108 parole }
"Mia signora, il ponte deve essere distrutto."
"No, ora è sotto la mia protezione."
Agrippina non tentennò nel dirlo.
Stava parlando con un soldato, qualsiasi segno di debolezza dovuto
alla sua
condizione sarà usato contro di lei. Non poteva
permetterlo.
"Ma i Germani..."
"Non arriveranno. Mio marito li fermerà."
Non ne era sicura, Germanico non era riuscito a comunicarle lo stato
delle truppe. Nessuna lettera, nessun nunzio. Niente.
La sua decisione era
un salto nel buio. Era
consapevole che se il ponte sarà distrutto le truppe romane
in ritirata saranno condannate. Ma se arriveranno prima i Germani...no,
non ci voleva pensare.
"State facendo una pazzia."
"Staremo a vedere."
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Agrippina Maggionare: https://it.wikipedia.org/wiki/Agrippina_maggiore
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Capitolo 9 *** Oderint dum metuant ***
Autrice: Lady White
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Titolo: E il mondo trattiene il fiato
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Rating: Verde
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IX
Oderint
dum metuant
{
105 parole }
Il potere era una cosa strana.
Era una cosa fragile, da proteggere. Lo volevano tutti, ma alcuni non
erano disposti a pagare il prezzo necessario per averlo.
Altri invece avrebbero sterminato la loro stessa famiglia per tenerlo.
Gaio capiva Tiberio.
Lo aveva odiato, disprezzato con tutto il suo essere. Ma ora che era
imperatore capiva le sue motivazioni. I traditori erano ovunque, tra i
pretoriani, tra i senatori, persino tra le sue stesse sorelle.
Solo il popolo era dalla sua parte. Ma era maleabile, potevano
prima amarlo e poi passare dalla parte dei suoi nemici. Era
da solo. Ecco la maledizione di un dio tra gli uomini.
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Capitolo 10 *** Princeps Iuventutis ***
Autrice: Lady White
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cadrà."
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fuoco)
X
Princeps
Iuventutis
{
105 parole }
"Comprendo
il tuo astio, cugino..."
No, non poteva. Tiberio era stato umiliato e privato dei suoi diritti.
Anche se dichiarato nullo, il
testamento era stato chiaro: il nonno voleva che lui diventasse
imperatore.
Non Gaio. Lui.
Gaio era un
incapace, amato per i meriti di suo padre. Tiberio era odiato
per lo stesso motivo. Per una calunnia, un sospetto. Voleva credere che
sua madre fosse migliore, non un'adultera assassina.
"...per questo ho deciso di adottarti. Sarai mio figlio ed erede."
Fino a quando non
avrò un figlio mio, allora tu non mi servirai
più.
Non lo disse, ma era implicito. Lì si celava la
sua condanna all'oblio.
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Capitolo 11 *** Octaviae Cesaris filiae ***
Autrice: Lady White
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Titolo: E il mondo trattiene il fiato
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cadrà."
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fuoco)
XI
Octaviae
Cesaris filiae
{
101 parole }
Quel matrimonio la
ucciderà.
Ottavia lo capì nel momento in cui incrociò lo
sguardo del suo sposo: occhi troppo simili a quelli di
Messalina.
Lei era stata una sposa infelice, vincolata ad un uomo che non amava.
Ed era finita in tragedia.
La stessa sorte che toccherà a lei.
Se lo sentiva nel profondo, nell'intimità della sua anima.
Conosceva troppo bene quegli occhi per illudersi che per lei
sarà diverso, che gli dei avranno pietà. Non
hanno avuto pietà di sua madre, perchè dovevano
averne per lei?
Il suo destino era segnato. La sua marcia nuziale era un lugubre canto
funebre.
_____________________________________________________________________
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Capitolo 12 *** Salutatio ***
Autrice: Lady White
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fuoco)
XII
Salutatio
{
110 parole }
Claudio
non voleva essere imperatore.
Avrebbe preferito continuare a rimanere in disparte. Quando
nessuno ti nota, vivi più a lungo. Era
abbastanza che fosse ancora vivo, nonostante la sua famiglia non
spiccasse per amore e solidarietà.
Ma
il Fato - e i pretoriani - aveva deciso diversamente.
"Ave, Cesare!"
"Ave, Imperator!"
Il sangue di Caligola era ancora fresco sulle mani dei suoi assassini,
il corpo insepolto. Probabilmente anche la moglie e la figlia erano
state uccise.
Inutilmente,
non erano un rischio per la successione.
Vigliaccamente,
erano sole ed indifese.
Non lo disse ad alta voce. Rischiava la vita. Doveva rendere sicuro il
suo nuovo ruolo. Poi avrebbe pensato alla giustizia.
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Capitolo 13 *** Deus ***
Autrice: Lady White
Witch
Titolo: E il mondo trattiene il fiato
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Rating: Verde
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gli dèi lanciano in aria quella moneta, e il mondo trattiene
il fiato aspettando di vedere su quale faccia
cadrà."
(Ser Barristan Selmy Le cronache del ghiaccio e del
fuoco)
XIII
Deus
{ 101 parole }
Pizzica la corda. La terra
trema.
Non ha paura. Riconosce la presenza degli dei. Ma il suo pubblico non
capisce, ha paura. Non riconoscono gli dei.
La scossa è più intensa. Ora tutti hanno paura.
Per merito dei soldati non se ne vanno, li trattengono. Hanno paura per
la loro vita.
Sciocchi plebei! Non capivano, non potevano! Il loro infimo livello
intellettuale non glielo permetteva. Ma era venuto a Neapolis per una
ragione. E quel terremoto era una conferma a quanto già
sapeva.
"Non c'è niente da temere - disse con fare rassicurante
Nerone - Gli dei stanno applaudendo per me!"
_____________________________________________________________________
Raccolta
di drabble incentrata sulla gens che, nel bene e nel male, ha segnato
la storia di Roma: la gens Giulio-Claudia.
Eccoci all'ultimo
capitolo. Ringrazio chi mi ha seguito dal principio in questa raccolta,
chi ha recensita e chi ha letto e apprezzato (spero)
silenziosamente.
Prossimamente,
pubblicherò una nuova raccoltà. Il titolo
è "Non
è la carne e il sangue, ma il cuore che ci rende padri e
figli."
Spero che risulti piacevole come questa. Alla prossima e grazie ancora
di cuore a tutti.
|
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