Gossip Girl Is Here di _Fiamma_ (/viewuser.php?uid=65134)
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Nuovo anno..Nuovi Gossip! ***
Capitolo 2: *** Il patto ***
Capitolo 3: *** Slytherin's Party ***
Capitolo 4: *** Svolte ***
Capitolo 5: *** Mi Dispiace ***
Capitolo 6: *** Destino ***
Capitolo 7: *** Il Ballo ***
Capitolo 8: *** Problemi ***
Capitolo 1 *** Nuovo anno..Nuovi Gossip! ***
Eccomi
qui con una nuova fan fiction su Hermione e Draco. In verità
questa fanfiction l'ho scritta un bel po' di tempo fa, quindi non
preoccupatevi che continuerò anche l'altra che ho in
cantiere.
Questa FanFiction è un po' un mix tra la saga di Harry
Potter e il telefilm Gossip Girl. Spero che vi piaccia
quest'accoppiata!
Beh..non resta che vedere!
Commentate!
Capitolo
1:
Nuovo
Anno..Nuovi Gossip!
Qui
è Gossip Girl che vi parla. La vostra unica fonte di
notizie sull’elite di Hogwarts.
Tutti
gli studenti oggi sono tornati per un nuovo anno
scolastico.
La news del momento? Ma la nostra regina H.. Fonti certe affermano che
ha
appena lasciato il grande cercatore bulgaro Viktor Krum. Che abbia un
nuovo
principe azzurro nei suoi pensieri? Attenta H. L’anno
è solo all’inizio. E
Gossip Girl sta sempre all’erta!
Hermione
Granger stava correndo a perdi fiato per i
corridoi della scuola.
Nel
silenzio assoluto si riconoscevano solo i tonfi sordi
delle sue ballerine mentre calcavano il freddo marmo.
Troppo
concentrata nel raggiungere l’Aula di
Trasfigurazione non vide le due figure che stavano camminando nella
direzione
apposta, e con un gran tonfo ci andò a sbattere cadendo per
terra.
Alzò
lo sguardo contrariata, ma incontro i gentili occhi
verdi come smeraldi del suo migliore amico: Harry Potter.
“Ragazzi
scusate sono in ritardo” borbottò alzandosi
indolenzita “Ma voi che ci fate ancora qui?”
domandò scoccando a tutti e due
uno sguardo di rimprovero.
Harry
sorrise.
“Tranquilla
Herm,la
McGranitt non c’era e ce ne siamo
andati..piuttosto” le passò un braccio sui fianchi
per farla girare nella parte
opposta “Cos’è questa storia di
Krum?” ridacchiò divertito.
Hermione arrossì fino alla punta delle orecchie, in puro
stile Weasley.
“Ehm..no
niente” balbettò “è solo che
non mi piaceva più
di tanto stare con lui. Non parlava mai..era una cosa più
che altro” fece una
pausa imbarazzata “fisica” concluse abbassando lo
sguardo come una bambina.
Harry
rise di gusto.
Dietro
invece, Ron se ne stava silenzioso ad ascoltare.
Il viso era
contratto nella suo classico muso, di quando era arrabbiato.
”Qualcosa non va Ron?” domandò fissando
l’amico che camminava a testa bassa.
“Perché
non ce l’hai detto subito di Krum?”
ringhiò il
rosso fulminandola con lo sguardo.
Hermione si bloccò, basita, e bloccò Ron sulle
scale mettendogli una mano sul
petto.
“Scusami?
Non pensavo che fosse così importante, ecco
perché” sbottò mentre la rabbia
iniziava a crescere.
“si
certo” mormorò superandoli e imboccando il
corridoio
per la torre in silenzio, lasciando i due a bocca spalancata.
Avvistati:
Il trio Grifondoro litiga sulle scale.
Che
la nostra Regina H. abbia un nuovo amante non gradito
dai suoi amici? E soprattutto, perché il principino rosso se
n’è andato
infuriato? Qui c’è qualcosa sotto ragazzi. E solo
Gossip Girl può scoprire di
cosa si tratta. XoXo..Gossip Girl
Harry
e Hermione erano seduti in sala comune.
Il
moro stava finendo una relazione di pozioni su uno dei
tanti tavoli in legno;mentre la ragazza, accoccolata su una poltrona
come un
gatto, finiva di leggere un libro.
Il
fuoco nel camino scoppiettava allegro rendendo la Sala
calda e in qualche modo
famigliare.
Dall’altra
parte della stanza, Fred e George Weasley si
esibivano in uno dei loro spettacoli, promuovendo la loro nuova gamma
di
invenzioni.
La
novità dei gemelli a quanto pare, erano delle
pasticche che ti alzavano la temperatura del corpo per dieci minuti, il
tempo
sufficiente per farti mandare in infermeria durante una lezione
particolarmente
noiosa.
Lavanda
Brown era invece pigramente sdraiata per terra
insieme alle due migliori amiche: le gemelle Patil.
In tutto il corpo
studentesco, erano note per la loro tendenza al pettegolezzo.
Spesso
molti si chiedevano se erano loro Gossip Girl.
Quest’ultima
infatti era la persona più “informata”
della
scuola, e scriveva ogni volta che poteva tutto ciò che
accadeva nella
scuola,facendo arrivare a ogni singolo studente un post.
Comparivano
nei posti più impensabili. Dean Thomas
giurava di averne ricevuto uno mentre era al bagno.
Nessuno
sapeva chi fosse Gossip Girl, ma essere soggetto
dei suoi pettegolezzi voleva dire solo una cosa: essere popolari.
Il
trio dei miracoli infatti, era quasi sempre i
protagonisti dei post di G.G.
Era
incredibile il modo in cui molte ragazzine si
attaccavo ai post per leggere se Harry Potter aveva una nuova ragazza.
Ma
tornando a noi, Ron non si era fatto vedere per tutto
il pomeriggio, lasciando i due amici interdetti dalla sua reazione.
“Tranquilla
‘Mione..sarà arrabbiato per i fatti
suoi” le
aveva detto Harry prima di mettersi a svolgere i compiti.
Ma
a Hermione non quadrava.
Ron
era già stato così arrabbiato, ma la maggior
parte
delle volte era per gelosia, e succedeva se lei si metteva con un
ragazzo, non
se lo lasciava. In più non trovava il motivo per cui doveva
arrabbiarsi, aveva
sempre così odiato Krum, definendolo uno stupido gorilla
armato di scopa.
“Deve
essere interessante quella pagina Mione”
La
voce di Harry divertito la fece riscuotere da quei
pensieri.
Alzò
lo sguardo disorientata, e il ragazzo si alzò
indicando il libro.
“Sei su quella
pagina da un’ora” e scoppiò a ridere.
Passarono il resto
della serata sul divanetto ad osservare i gemelli che facevano andare e
venire
la febbre a dei povero sventurati studenti del secondo anno, facendo
commenti
velenosi come una coppia di vecchiette inacidite
Stavano
per andare a dormire quando Ron varcò il buco del
ritratto, e senza degnarli di uno sguardo era salito su per la scala a
chiocciola.
Hermione
si rivolse preoccupata al moro “Parlaci tu per
favore”
“Tranquilla”
rispose lui dolce abbracciandola.
Hermione
non poteva non sentirsi al sicuro quando stava
con Harry, e non perché aveva salvato il mondo una decina di
volte da quando
era nato, ma perché con quei semplici gesti, come un
abbraccio o una parola di
conforto, riusciva sempre a tranquillizzarla.
Molte
ragazze la invidiavano per il suo legame con lui e
spesso Gossip Girl aveva alluso a una possibile relazione fra i due, ma
fra
loro non c’era nessun tipo di sentimento che andasse oltre
l’affetto che si
provava per un fratello o una sorella.
Andò
così su in camera sua a dormire, ancora immersa nei
suoi pensieri, per poi cadere definitivamente tra le braccia di Morfeo.
La
mattina dopo Hermione aspettò ansiosa i ragazzi nella
sala comune.
Si
era svegliata prestissimo quella mattina e aveva
passato l’ultima ora a ripassare ogni singola materia
sdraiata sul suo letto a
baldacchino.
Quando
finalmente vide Harry scendere le scale si alzò di
scatto in cerca di risposte, ma lui era da solo.
Il moro la guardò e precedendo le molteplici domande che gli
stava per fare
iniziò a parlare.
“Da
quanto ho capito dai suoi discorsi deliranti si
aspettava che tu andassi da lui subito aver mollato Krum..sai..per
chiederglielo..”
Non
aveva neanche finito la frase che Hermione si era
bloccata in mezzo alla Sala.
“Scusami?”
sbottò furiosa “IO dovevo andare da lui? Io
l’ho aspettato per anni Harry! Anni! E adesso pretende che
sia io a rincorrerlo
come sempre??”
i suoi occhi mandavano lampi, e Harry spaventato cercò di
calmarla.
”Lo so Hermi, lo so, calma…gli dirò di
smetterla” e prendendole una mano la
portò oltre il buco del ritratto.
Stavano
scendendo le scale in silenzio quando a Hermione
venne un’idea. L’idea geniale. La vendetta perfetta
per quell’idiota che osava
prendersela per queste cavolate.
Sarebbe
stata terribile. Oh sì, assolutamente terribile.
Arrivarono
in Sala Grande per mangiare, ma lasciò la mano
di Harry e prima che potesse dire qualcosa si diresse verso la parte
opposta.
Con
passo spedito, ignorando gli sguardi curiosi, arrivò
al tavolo verde e argento. Nella tana del lupo.
Si
fermò davanti ad un ragazzo ben conosciuto.
Aveva
i capelli biondi, chiarissimi, che cadevano con
grazia sul viso. Gli occhi erano puro argento liquido, glaciali, e la
sua bocca
era piegata nel solito ghigno di famiglia.
Alzò
lo sguardo verso la ragazza e la guardò
interrogativo.
”Bisogno di qualcosa Mezzosangue?”
domandò con disprezzo.
“Malfoy,
ho bisogno di parlarti” disse chiara e decisa
Hermione ignorando lo sguardo di puro odio proveniente da Pansy
Parkinson.
Se
le avesse risposto di no, avrebbe fatto la peggior
figuraccia della sua vita. “O la va, o la spacca”
pensò fra sé, aspettando la
risponda del biondo.
“E
perché mai dovrei parlare con te di grazia?”
domandò
facendo ridacchiare la Parkinson che era come
al solito appiccicata a lui.
”Perché potrebbe interessarti” rispose
senza scomporsi.
Malfoy
la guardò a lungo, facendo rabbrividire Hermione e
poi rispose.
“Va
bene Granger, dopo le lezioni davanti alla stanza
delle necessità”. E senza aspettare una risposta
si girò a parlare con i suoi
degni compagni.
Soddisfatta,
fece dietrofront per andare a mangiare. Gli
sguardi erano tutti su di lei.
Qui
è Gossip girl che vi parla. Trattenete il sospiro
miei cari, perché qui la news è grossa! Avvistata
a colazione la nostra Regina
H. parlare con il Principe delle Serpi. Esattamente ragazzi, avete
letto bene.
Che il nostro diavoletto preferito verde e argento abbia qualcosa in
atto con
la nostra Grifoncina? Aspetto notizie..e fino ad allora. XoXo..Gossip
Girl!
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Capitolo 2 *** Il patto ***
Capitolo 2:
Il Patto
Erano
le tre del pomeriggio e Hermione, appoggiata ad una
colonna del sesto piano, aspettava nervosa il Slytherin. Le ore del
mattino era
passate in un soffio. Per la prima volta nella sua vita, non aveva
preso
appunti.
Era troppo preoccupata per quello che sarebbe successo quel
pomeriggio. La richiesta che voleva fargli non era una cosa da poco, e
aveva
paura che l’avrebbe derisa e ne avrebbe parlato con tutta la
scuola.
Per
adesso il giovane Serpeverde non si era ancora fatto
vedere, e per un certo verso ne era felice.
Stava
già iniziando a pensare che le avesse tirato un
brutto scherzo, quando il ragazzo comparse nel corridoio. Hermione si
imabombolò a fissare il ragazzo che avanzava. Camminava come
se i suoi piedi
non toccassero terra.
Era un gradino sopra tutto e tutti.
La Grifondoro
fece un
piccolo ringraziamento mentale alla famiglia Malfoy che aveva donato un
così
bel giovane agli occhi di ogni ragazzina della scuola.
Ogni suo movimento era
un chiaro invito allo stupro.
Cercò
di non divagare troppo in quei pensieri indecenti e
si mise di fronte al biondo, bloccandogli la strada.
”Ho
bisogno di un favore Malfoy.” Disse secca.
Il
ragazzo ghignò, come al solito. “Un favore? Da me?
Cosa ti sei bevuta Granger?” disse irritante come sempre.
Tranquilla
Hermione, calma…
“Si,
un favore” ripeté chiara.
Il
biondo la guardò incuriosito.
“E
di cosa si tratta?” disse avvicinandosi
pericolosamente.
La
concentrazione di Hermione traballò nell’averlo
così
vicino.
Era
incredibilmente sexy, con quello sguardo magnetico
che solo i Malfoy avevano.
“Mi
servi per vendicarmi su Ron” iniziò a spiegare
spostando lo sguardo a lato, liberandosi da quella prigione glaciale.
“Dovrai
far finta di stare con me” disse tutto d’un fiato
aspettandosi una risata del biondo, che invece rimase immobile
sconvolto.
“Che
cosa dovrei fare scusa?” domandò ancora basito.
“Ron
crede di avere il diritto privato su di me, e si
sbaglia. Voglio fargli capire a chiare lettere che non mi possiede, e
chi se
non tu potrebbe chiarirgli bene la questione?”
Draco
riprese a ghignare al suo solito, avvicinandosi
ancora di più a lei. Le mise le mani sui fianchi e
l’attirò di scatto a lui. Le
sue labbra erano a pochi centimetri da quelle di Hermione, il cui
respiro era
stato mozzato mentre il cuore sembrava voler galoppare fino allo
sfinimento.
“Accetto”
sussurrò al suo orecchio piegandosi su di lei.
Hermione sentì un brivido percorrerle la schiena. Sentirsi
così vicino al suo
corpo era come immergersi nelle fiamme ardenti.
Alzò
la testa verso di lui, fissandolo negli occhi.
“Ma
forse” continuò il biondo girando la testa
“Sarà
meglio finire di parlarne da un'altra parte” e con un cenno
di capo indicò i
due piccoli studenti del secondo anno che li guardavano spauriti
dall’altra
parte del corridoio.
Imbarazzata
la ragazza si staccò da Draco ed entrò di
corsa nella Stanza Delle necessità, seguita a ruota dal
biondo che intanto era
scoppiato a ridere di gusto.
“Perché
arrossisci Granger? Non volevi che pensassero che
stiamo insieme? Meglio di così!” e si sedette su
un divanetto.
Hermione si guardò in giro sorpresa. Non si era neanche resa
conto di che camera
avesse immaginato. Era confortevole, con dei divanetti rossi ai lati e
dei
cuscini colorati per terra, e dall’altra parte della stanza,
un camino
scoppiettava allegro.
Si
girò di scatto verso il biondo, afferrando le sue
parole.
”IO NON SONO
ARROSSITA” sbottò irritata.
Draco
ridacchiò di nuovo sdraiandosi completamente e
tirando fuori una sigaretta che accese con grazia.
Possibile
che con ogni movimento quel ragazzo potesse
essere così provocante? A quanto pare si.
“Granger
così nessuno ci crederà”
iniziò aspirando con
gusto dalla sigaretta “Sembri una bambina spaventata. Se vuoi
che ci credano
dovrai essere più…come
dire…adulta” e la squadrò da capo a
piedi.
Hermione
si mosse di scatto, e senza rendersene conto, si
era già messa a cavalcioni del ragazzo, che quasi faceva
cadere la sigaretta
dalla sorpresa.
Si
abbassò all’orecchio di Malfoy, strusciando
lievemente
il bacino contro il suo. Il biondo fu percorso da un brivido di piacere.
“Solo
mettendomi a cavalcioni su di te ti ho fatto
tremare…cos’altro vuoi Malfoy”
Le
parole le erano uscite dalla bocca con voce sensuale
che neanche la ragazza sapeva di possedere.
Il
ragazzo, ripresosi
dal gesto della riccia, l’artigliò
per i fianchi stringendola di più a
lui e facendola sospirare.
Ridacchiò.
“Anche tu sei facilmente impressionabile
Granger”.
Lei
sorrise, rialzandosi da lui. “Devo tornare il Sala
Comune…” e fece per dirigersi verso la porta, ma
una mano calda la prese per un
braccio.
”Ti accompagno” disse con voce rauca Malfoy.
Avvistati:
La
Regina H. e Il principe delle serpi stretti in
un
abbraccio mozzafiato in mezzo al corridoio del sesto piano. Dopo
essersi
accorti di essere in compagnia i due si sono rintanati nella stanza
delle
Necessità, da cui sono usciti 10 minuti dopo, e il
rigonfiamento nei pantaloni
di D. aveva poco da spiegare. A quanto pare H. si è ripresa
in fretta dalla
rottura con Krum, ed è riuscita ad avere la serpe
più desiderata di tutta
Hogwarts. Complimenti H. ma sta attenta, i Grifoncini e le Serpi non
saranno
felici di questa notizia. Chissà come reagiranno il nostro
Prescelto preferito
e il Principino dai capelli rossi alla notizia!Che il trio
più famoso di
Hogwarts sia al punto di rottura? Gossip Girl sta sempre
attenta…Xo Xo..Gossip
Girl!
Draco's
POV::
È
uso comune per tutte le ragazze di Hogwarts sospirare
quando passiamo.
Dite
che siamo degli stronzi, degli insensibili a caccia di una nuova preda
per
il nostro letto, ma non vi rendete conto che prima o poi ci finirete
senza
lamentarvi.
È
vero, noi Slytherin non badiamo a quelle sciocchezze
romantiche di cui voi vi fate in vena.
Noi
pensiamo al divertimento, al piacere della vita, voi
invece sognate ad occhi aperti il principe azzurro che vi viene a
salvare al
tramonto.
Mi
dispiace deludervi.
L’unico
principe che conoscerete sono io. Il principe
delle serpi.
Ed
è per questo che ho accettato senza esitare la
richiesta della Granger.
Oltre
il piacere che mi procurerà vedere Lenticchia e San
Potter svenire all’idea di me e la loro regina insieme, sono
tremendamente curioso.
Mi
ha spiazzato, lo ammetto.
La
vostra amata Mezzosangue, sempre nota per la sua
condotta impeccabile e il comportamento da “ultima verginella
rimasta nel
raggio di 40
km”.
Quella con
cui ho parlato io non era la vostra Regina mie
care. La Granger
con cui ho stretto l’accordo era una donna con sete di
vendetta e sensuale.
No,
non era una Grifondoro. Era una vera e propria Serpe. E non vedo l’ora di
conoscerla meglio.
La
nostra Grifondoro preferita stava come al solito nel
suo Paradiso: La Biblioteca.
L’odore
delle pagine ingiallite da tempo, le informazioni
che contenevano.
Sì quello era il suo mondo. Fu quindi scocciata
dall’intrusione dei suoi due migliori amici, che in quel
momento stavano
entrando a passo di carica diretti nella sua direzione.
Sapeva
bene di cosa volevano parlare, e un sorriso compiaciuto degno di Malfoy
si formo sul suo bel visino innocente.
“Hermione”
la voce infuriata di Harry, in piedi davanti a
lei, con Ron alle sue spalle, incapace di parlare e rosso come un
peperone.
“Sì?”
alzò il capo con aria da angelo sceso in terra.
”Dimmi
che Gossip Girl si sbaglia ‘Mione”
La
ragazza sbuffò, tornando a dedicarsi ai suoi libri,
ignorandoli.
Non
voleva fare del male a Harry, solo a Ron, ma ormai era inevitabile.
Il
moro le alzò di scatto la testa prendendola per il
mento.
”Rispondimi”
ringhiò.
“Sarà
meglio che tu la lasci Potter, o avrò una buona
scusa per ucciderti”
Una
minaccia, non del tutto lieve, era arrivata da dietro
di loro.
Si
girarono di scatto con la bacchetta già alla mano, coscienti
di chi
si trovava alle loro spalle.
Draco
Malfoy, impeccabile come sempre, stava appoggiato
ad una delle centinaia librerie.
Le
braccia conserte e il ghigno di famiglia
dipinto sul viso.
”Tu”
cominciò Harry avanzando minaccioso “Cosa
vuoi”
Erano
ormai a pochi centimetri di distanza. Malfoy, ben più alto
del suo
avversario, era calmo e immobile come se si trovasse di fronte ad un
coniglio.
“Vorrei
parlare con la mia ragazza se non vi dispiace, e
invitarla ad un festino Slytherin questa sera”
Per
poco i due ragazzi non svenirono al sentire la parola
“Ragazza”.
Si
girarono interrogativi verso Hermione, che si era
alzata con un sorriso stampato in faccia.
”Sarà
un piacere venire Draco” rispose dolce ignorando i suoi amici
che la
stavano per Avadaketrizzare.
Il
biondo sorpassò i ragazzi, ancora immobili e
sconvolti, piegandosi su di lei.
“alle
9 davanti alla nostra sala comune allora” e prima
di andarsene le diede un bacio a stampo sulle labbra.
Soddisfatta,
la riccia stava recuperando i suoi libri,
pronta per andare a prepararsi per la festa.
“Mione”
una supplica soffocata che fece rabbrividire la
ragazza. Ron era seduto, rosso, con la bocca ancora aperta. Harry
invece era
ancora in piedi di fronte a lei, lo sguardo in cerca di risposte.
”C…Cosa
sta succedendo? Ti ha forse ricattato? Sei sotto un imperio? DIMMELO
HERMIONE” La calma era andata a farsi definitivamente
benedire.
La
ragazza rise, per poi rivolgersi seria al moro.
”No
Harry, non ha fatto niente di tutto ciò. Sto insieme a
Draco, e né tu né il
tuo degno amico potrete impedirmelo.”
Detto
questo uscì dalla biblioteca,
lasciando i suoi ormai ex migliori amici immobili.
I
babbani lo dicono sempre : chi trova un ‘amico trova un
tesoro. Ma la nostra Regina a quanto pare, perdendo il suo tesoro ha
trovato un
invitante serpe per sostituirlo.
Ebbene si,
il nostro trio dei miracoli si è rotto per
sempre. Cosa? No, non è una lacrima quella che sta scendendo
dalla mia guancia.
È solo un cortese addio all’amicizia
più grande di tutta Hogwarts. Stai attenta
H., molte serpi sono piene di veleno, e a volte un caro amico
è l’unico
antidoto a tanta sofferenza. XoXo Gossip Girl.
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Capitolo 3 *** Slytherin's Party ***
Eccoci
qui. La
storia si fa interessante…muahuahuah…
In
questo
capitolo noteremo un nuovo lato di Draco Malfoy, forse il vero
diciassettenne
che si nasconde dietro alla maschera di arroganza e disprezzo che
mostra a
tutti!
Ringrazio
tantissimo le tre persone che finora hanno recensito.
Dabuz:
Grazie
mille, in effetti non avrei mai pensato a questo mix, ma un giorno
guardando
gossip girl ho notato che ci sono dei personaggi simili
e…non ho saputo
trattenermi!
BabyFairy:
AHahha
si anche io mi sono divertita a scrivere quella scena. Harry e Ron che
si
ritrovano la migliore amica che se la fa con Malfoy…mentre
scrivevo dentro di
me c’era una risata satanica! Comunque sia Draco per ora non
prova niente di
solido per Hermione, ma è stato completamente rapito da
questo nuovo lato della
Grifona..poi chissà cosa potrebbe accadere!
Fratwi:
Aaah si,
ogni volta mi ritrovo a scrivere e non so aspettare quindi pubblico
subito! Comunque
sono felice che ti piaccia la mia Gossip Girl! Ho provato a ricreare il
suo
modo di scrivere, cioè un insieme di ironia ma con una
morale sempre nascosta. Beh,
spero di saperti soddisfare anche in questo capitolo!
Beh,
direi che
adesso possiamo iniziare con questo nuovo capitolo!
Ps:
In questo
capitolo ho voluto aggiungere il testo di “Stripper”
delle Sohodolls.
Per chi è fissato
come me sul telefilm –GossipGirl-
forse ricorderà che questa canzone è
stata
usata in una puntata, dove Blair balla nel locale di burlesque di
Chuck. :D Non
c’era canzone più azzeccata!
Capitolo
3:
Slytherin's
Party
Hermione
stava davanti al suo specchio sbuffando. Dietro
di lei, sul letto, una montagna di vestiti scartati.
Uno
era troppo elegante, l’altro avrebbe fatto arrossire
dall’imbarazzo una prostituta, l’altro ancora la
faceva sembrare una suora.
Non
capiva perché si sentiva così tesa per quella
festa.
Lei e Draco avevano inscenato la loro relazione alla perfezione, e
l’espressione di Ron quando l’aveva saputo era
impagabile. Un altro risvolto
positivo della situazione era proprio lui, il Syltherin più
amato, o per i
Grifondoro, più odiato della scuola.
Aveva
potuto ammirare in quei due giorni ciò che tutte le
ragazze volevano.
La
sua incredibile eleganza, anche quando indossava la
camicia bianca lievemente slacciata e la cravatta sciolta. Il fisico
marmoreo,
i bei lineamenti del viso, i capelli chiarissimi che cadevano con
grazia sugli
occhi. Gli occhi, la parte migliore.
Erano
argento liquido, profondi ma glaciali. In un momento di rabbia
avrebbero
fatto indietreggiare Voldemort in persona. Ma la maggior parte delle
volte,
quegli occhi sprizzavano solo una cosa: un incredibile
sensualità, che avrebbe
sedotto anche la più casta delle vergini.
Ancora
immersa in quei pensieri, sobbalzò quando la porta
alle sue spalle si spalancò.
“Hermmm!!”
Una
macchia rosso fuoco volò fino al suo cospetto.
La
riccia sorrise, Ginny Weasley, la sua migliore amica.
“è
verooo?” la ragazza era affannata, probabilmente da
una corsa, e gli occhi volevano risposte eccitati.
Hermione
annuì, tornando allo specchio provandosi
l’ennesimo vestito.
“Accidenti
Hermione..Draco Malfoy…” sospirò la
rossa
buttandosi sul letto dell’amica.
”Cos’è
non approvi?” domandò l’altra lanciando
un altro vestito nel mucchio.
“Nono..anzi..approvo
in pieno. Malfoy è così sexy!”
sbottò ridendo Ginny, poi guardò con
più attenzione l’amica. “Stai
uscendo?” e
squadrò i vestiti lanciati in malo modo.
“Si
Gin, devo andare a una festa dai Slytherin..ma non so
cosa mettermi” sospirò combattuta raggiungendo la Weasley
sul letto.
Quest’ultima
si alzò di scatto, spiritata. “Herm! Ci devo
andare anche io!” urlò emozionata.
Hermione
la guardò interrogativa e riprese
“mi ha invitato Blaise Zabini..ci credi? Non è un
figo?” e si sdraiò con lo
sguardo perso fantasticando sul Slytherin.
“Si
beh in effetti la Casa Serpeverde
è
fornita di bei ragazzi..ma il problema sono i vestiti”
ribadì.
La
rossa sbuffò e la squadrò dall’alto in
basso
soppesandola.
“Qui
ci vuole un bel lavoro allora! Fai fare tutto a me!”
e corse fuori dalla stanza. In due secondi era già rientrata
con in mano dei
vestiti e un’enorme trousse.
E
per la prima volta, Hermione Jane Granger, fu davvero
spaventata.
Dopo
due ore, EBBENE SI DUE ORE, di preparazione,
Hermione tornò davanti allo specchio, e non
riuscì a trattenere un grido di
sorpresa.
I
capelli, lucidi, cadevano elegantemente sulle spalle in
morbide onde. Il viso era perfetto, senza neanche una lieve
imperfezione. Sugli
occhi una sottile linea nera e le ciglia allungate grazie al mascara.
Le labbra
erano state colorate con un grazioso lucidalabbra alla fragola.
Il
vestito scelto dall’amica era un tubino nero che
aderiva perfettamente con le morbide curve della ragazza, e infine,dei
spaventosi quanto bellissimi sandali col tacco neri rendevano la figura
slanciata.
Fece
una giravolta per guardarsi interamente, un sorriso
stampato in faccia. Era bellissima.
“Aallooora…soddisfatta?”
ridacchiò la rossa mettendo a
posto i trucchi nella trousse.
Ginevra
invece indossava un vestitino corto con le
spalline sottili, di un blu notte che risaltava i suoi occhi azzurri.
Era corto
poco sopra la coscia e ai piedi indossava delle invidiabili scarpe col
tacco
altissimo stile vintage.
I
capelli invece li aveva raccolti in una complicata
acconciatura francese, con due ciuffi che cadevano ai lati.
“Gin
sei fantastica!” poi guardò l’orologio
“OH MIO DIO
FRA DIECI MINUTI DOBBIAMO ESSERE Lì!”
Quasi
si ammazzavano correndo con i tacchi. Hermione
riuscì ad agguantare una minuscola borsetta appoggiata al
letto e si buttò
fuori dalla sua stanza da Caposcuola
Seguita
dall’amica.
Una
sola meta: i Slytherin.
Avvistata:
La nostra Cappuccetto rosso dei Grifoni che si
dirige nella tana del lupo, o in questo caso, delle serpi. Questa sera
infatti,
avrà luogo una delle tante feste Syltherin, che
più che feste sembrano dei veri
luoghi di perdimento. Attenta Cappuccetto, non perderti nel bosco, non
ci sarà
nessun Cacciatore a salvarti dal lupo.
Intanto
davanti al tappeto di Salazar Serpeverde Draco e
Blaise aspettavano le loro dame.
“Ma
quanto cazzo ci mettono” borbottò Draco portandosi
la
sigaretta alla bocca.
Blaise
aveva già una bottiglia di alcool in mano che
tracannava senza troppe cerimonie ogni cinque minuti.
“Spero
ne valga la pena” borbottò di risposta bevendo un
lungo sorso.
Draco
alzò gli occhi al cielo e fece gesto all’amico di
passargli la bottiglia.
In
quel momento Ginny e Hermione comparirono di fronte al
loro in tutta la loro bellezza.
Per
la mora fu davvero troppo bello vedere Malfoy
spalancare la bocca davanti a lei, mentre Blaise, per niente sorpreso
dalla
mise di Ginny, le andò incontro circondandole i fianchi con
le braccia.
“Buona
sera madame” e così dicendo la
accompagnò dentro.
Hermione
rimaneva impalata davanti a Draco con le mani
sui fianchi, troppo compiaciuta per rovinare quel momento.
“Ti
sei morso la lingua serpe?” disse divertita.
Malfoy
si ricompose e l’agguantò per i fianchi
stringendola a sé.
Il
cuore della ragazza sembrava essere scomparso, per poi
essere rimpiazzato da un tamburo che non dava segni di voler smettere
di
suonare.
“Dovresti
essere un po più dolce con me, tesoro”
le
sussurrò in un orecchio facendole venire i brividi.
Entrarono abbracciati nella Sala Comune Serpeverde.
Sembrava
che tutta Hogwarts fosse venuta per ballare.
Le
luci psichedeliche illuminavano le figure che si
muovevano a ritmo della musica assordante.
Sopra le loro teste una nube di fumo
provocata da sigarette varie e cannoni offerti dal vecchio Theodore
Nott.
A
un
lato della sala era stato improvvisato un bancone dove un paio di
piccoli
Serpeverde del secondo anno facevano da Barman offrendo fiumi di
alcolici.
Si
andarono a sedere sui divanetti a fianco degli altri
amici del biondo.
”Granger!
Che onore averti qui con noi!”
Nott
si buttò, nel vero senso della parola, addosso a
Hermione, che aveva gli occhi sbarrati.
Zabini
si avvicinò tirando su Nott ridacchiando, con le
pupille dilatate “Theo sei fattissimo!” e lo
buttò su un altro divanetto
lontano dalla mora seguito da Ginny che rideva barcollante..
Draco
le buttò un braccio sulle spalle stringendola a
sé
sorridendo.
Partì
un’altra canzone, diversa dalle altre. Una canzone
provocante che Hermione riconobbe subito.
“Stripper” delle Sohodolls.
L’aveva
ascoltata tante volte con Ginny nella sua camera ballando come delle
pazze.
Si
girò di scatto verso l’amica, che aveva avuto la
sua
stessa reazione. Uno scambio di sguardi complici ed erano
già insieme sulla
pista a ballare a ritmo, abbandonando i loro cavalieri sbigottiti sui
divanetti.
Draco
la raggiunse in pochi secondi prendendola da dietro
per i fianchi. Lo stesso fece Blaise con Ginevra che sembrava troppo
ubriaca
per staccarsi, o forse semplicemente non voleva.
Dont
touch the girls,
Dont
kiss the girls,
I
have the right to pull the girls.
Get
in a fight,
On
every night,
Draco
le mise un ginocchio in mezzo alle sua gambe
continuando a muoversi a ritmo stringendola a se.
The
scratches, the bruises and the bites.
But
i wanna touch,
And
i wanna kiss,
And
if you say no then i will persist,
With
you tonight,
You'll
make it right.
You
know that you're wetting my appetite.
Tutti I serpeverde li guardavano stupiti. Molti
fischiarono apprezzamento nei confronti della Grifona che sorrideva
continuando
a muoversi sensualmente, gli altri, quasi tutti ragazze, la fulminarono
con lo
sguardo.
Ginevra si era girata buttando le braccia intorno
al
collo del suo accompagnatore e esibendosi in un bacio passionale che le
fece
meritare un bel po’ di occhiatacce da parte della fauna
femminile Slytherin.
You can call me x,
You can call me y,
You can
call me z,
You can
come and try.
Come and try.
Ma niente e nessuno l’avrebbe distratta.
Il ragazzo che
la teneva per i fianchi era assolutamente magnifico quella sera.
La camicia leggermente sbottonata come sempre, i
capelli
scompigliati, i jeans aderenti. Era un Dio. E lei si sarebbe
inginocchiata al
suo cospetto.
Aveva sempre odiato Malfoy, fin dal primo anno. Il
suo
atteggiamento arrogante, il suo modo di fare viziato. Ma niente in quel
momento
avrebbe potuto indurla ad odiarlo. Era attratta in modo spaventoso da
quella
figura. E poi quegli occhi.
Quelle
iridi argentee, profonde e impenetrabili, erano
fissate nei suoi occhi dorati.
Perdendosi
nell’argento di quelle pozze, avvertiva che
tutto il resto, intorno a loro, non aveva più importanza.
Si muovevano come un corpo solo, fino a quando la
canzone
finì.
Si staccarono sorridendo, e prendendola per mano
la portò
fino al bar.
“Un thè caldo
signorina?” disse con il solito ghigno.
La riccia si girò con aria di sfida
“Che fai sfotti?” poi si rivolse decisa
verso il ragazzino oltre il bancone “Un wiskey incendiario
per favore” ordinò
sorridendo.
Draco fischiò “Accidenti
Hermione, vuoi proprio
sconvolgermi questa sera…due per favore”.
Passarono la serata in allegria seduti sui
divanetti
comodi, in compagnia di Nott
Ginny e Zabini, che continuavano a rollare canne
in una
maniera esagerata.
I bicchierini vuoti di Wiskey sul tavolino basso
di
fronte a loro aumentavano a dismisura, fino a quando tutti e 5 non
erano
completamente persi a ridacchiare per ogni minimo gesto.
A Hemione la testa girava, ma si sentiva
incredibilmente
bene. Le braccia muscolose di Malfoy la stringevano sfiorandole i
fianchi.
“Herm vuoi un tiro” le propose
una stralunata Gin, ancora
cosciente per miracolo, offrendole un cannone che avrebbe fatto
impallidire Bob
Marley.
Malfoy scoppiò a ridere
“Weasley ti pare che il nostro
angioletto si sia mai fatta una canna?” disse velenoso.
Hermione si girò guardandolo con
disappunto. “Sverresti
se sapessi tutte le cose che ho fatto” e così
facendo prese la canna dalle mani
dell’amica e ne aspirò un lungo tiro, buttando
fuori il fumo con assoluta
tranquillità.
Le espressioni dei tre ragazzi erano impagabili.
Draco era immobile con la bocca spalancata, Theo
la
guardava compiaciuto, mentre Zabini quasi non si strozzò con
il suo ennesimo
Wiskey. Ginny era l’unica tranquilla.
Non era la prima volta che fumava e lo sapeva bene
viste
le serate che avevano passato a fumacchiare con i due gemelli Weasley
nel giardino
della Tana.
Malfoy fu come al solito il primo a riprendersi,
ridacchiando.
“Wow Granger, il tuo talento mi
sorprende ogni minuto di
più. Scusami ma proprio non ce la vedevo la santa di
Hogwarts che si fa le
canne buttando giù litri di Wiskey!”.
Hermione sorrise, ma prima che potesse ribattere,
il
biondo si avvicinò di più al suo viso e
sussurrò contro le sue labbra.
”Sei fantastica Granger” e la
baciò.
Le labbra calde del ragazzo si incastrarono
perfettamente con quelle della
ragazza.
Non c’era niente di casto in quel bacio.
Le lingue danzavano senza tregua.
Hermione riuscì a sentire i tre amici
ridere come dei pazzi, e forse uno cadde
pure con un tonfo sordo per terra, ma non le importava. Esisteva solo
lui. Solo
Malfoy.
Si aggrappò alle spalle del ragazzo che
la stringeva
sempre di più. Le sue mani vagavano su ogni centimetro della
sua pelle
facendola rabbrividire per quel contatto.
“RAGAZZI ARRIVA IL PROFESSOR
PITON”
Si staccarono di botto, sentito l’urlo
della Parkinson
che stava facendo scomparire tutti gli alcoli a colpi di bacchetta.
Ginny e Blaise stavano correndo abbracciati in
direzione
della stanza del ragazzo mentre Theo era ormai svenuto su uno dei
divani.
“Ti accompagno al
dormitorio”le sussurrò Draco a un
orecchio,e barcollando e ridendo, attraversarono la Sala
per poi uscire dal
ritratto.
Stavano salendo le scale, rischiando di cadere a
ogni
gradino.
Malfoy la reggeva da dietro per i fianchi.
”Uno..due…tre”
contava i gradini ridendo facendoglieli salire come una bambina.
Arrivati al piano terra la strinse a sé
“Divertita
signorina Granger?”. Lei si girò verso di lui
ridendo “molto signor Malfoy..ma
sarà meglio arrivare alla torre prima che uno dei due non
svenga”
“Tsè Granger,io reggo
benissimo gli alcolici” ma detto
fatto inciampò in un gradino.
Risero per tutto il tragitto abbracciati.
Hermione non aveva mai conosciuto QUEL Malfoy.
Sarà stato
l’effetto dell’alcool ma lo vedeva più
allegro, più spontaneo, più ..umano. E
quel Malfoy le piaceva molto.
Arrivarono finalmente al Ritratto della Signora
Grassa.
Lo salutò con un bacio passionale, per
poi staccarsi a
malincuore e lasciarlo andare.
Lo guardò per un po’
barcollare per i corridoi fino a
quando non girò l’angolo.
Stava ancora ridacchiando mentre attraversava il
ritratto
quando si bloccò.
Harry era seduto su uno dei divanetti,
profondamente
addormentato.
Si avvicinò silenziosa, cercando di non
inciampare nei
suoi stessi piedi, e si inginocchiò di fianco
all’amico.
Sembrava un bambino, addormentato su quel
divanetto con
ancora la testa su uno dei libri. Le fece una tenerezza incredibile.
Gli
accarezzò una guancia sorridendo, e il ragazzo
iniziò piano piano a svegliarsi.
Alzò lentamente le palpebre, e quando
la vide fece un balzo indietro sorpreso.
”Hermione!”
borbottò mettendosi a sedere.
“Harry!” rispose incominciando
di nuovo a ridacchiare.
Il moro la squadrò. “Sei
ubriaca?”
la ragazza annuì continuando a ridere.
Lui sospirò e la fece sedere di fianco
a lui abbracciandola.
“’Mione ma cosa mi
combini” sussurrò mentre la cullava.
“Non eri arrabbiato con me?”
rispose stringendosi a lui.
“Come faccio ad essere arrabbiato quando
mi torni ubriaca
fradicia e..” non finì la frase e
l’annusò “’mione..puzzi di
canna”
La ragazza soffocò un'altra risata nel
petto di Harry.
Il moretto sospirò,facendola alzare.
“Su muoviti ti porto
a letto”.
La trascinò su per le scale a
chiocciola e entrò nella
camera della ragazza.
“Herm..perché
c’è una pila di vestiti sul tuo letto?”
disse divertito spostandola.
“Non sapevo cosa
mettermi”borbottò la ragazza che intanto
stava cercando di sfilarsi il vestito.
Se lo levò completamente rimanendo solo
con l’intimo. La
sfumatura del viso di Harry divenne subito porpora.
Si mise una canottiera e si buttò a
peso morto sul letto.
“Ho un sonno”
sussurrò mentre l’amico la copriva con
lenzuola.
“Ci credo alcolizzata”
scoppiò a ridere “Buona notte
Herm” e le diede un lieve bacio sulla fronte.
”Notte Harry”
sussurrò e senza preavviso gli diede un bacio a stampo sulla
bocca “Grazie” e si addormentò
all’istante.
Ancora pietrificato dal gesto della ragazza, Harry
si
diresse fuori dalla stanza, dando un ultimo sguardo all’amica
addormentata.
“Ti Voglio bene Herm”
sussurrò e si chiuse la porta alle
spalle.
Qui
è Gossip Girl che vi parla. Quella di ieri sera è
stata una vera e propria notte da ricordare per la nostra Regina H, che
è
uscita dalla Sala comune Slytherin con una nostra ben conosciuta serpe.
Entrambi non avrebbero superato il test del palloncino neanche con la
grazia
divina a quanto pare, e prima di lasciarla rientrare nella sua torre,
il nostro
principe le ha dato un bacio mozzafiato. Che sia l’inizio di
un nuovo amore?
|
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Capitolo 4 *** Svolte ***
Eccoci
qui! Allora prima di tutto ringrazio tutti quelli che hanno commentato,
vi ringrazio di cuore perchè le vostre recensioni mi
spingono a continuare!
Mentre
adesso arrivano le brutte notizie..eheheheh..non vi sembrava tutto un
po' troppo rose e fiori? UHUAHUAHUAHAUH
*Me
ride sadicamente*
Buona
lettura! ^_^
Capitolo
4:
Svolte
Il
mattino dopo solo una parola risuonava nella mente
della Grifondoro: Merda.
La
testa le faceva malissimo, a malapena riuscì ad
alzarsi dal letto, ma purtroppo, la sera prima la ricordava benissimo.
Non le
dispiaceva per quello che aveva fatto coi Syltherin, anzi, si era
divertita
parecchio. L’unico problema era lui: Harry.
L’aveva
baciato. Senza rendersene conto aveva baciato il
suo migliore amico.
In
un certo senso era felice di aver fatto pace con lui,
d’altro canto era sconcertata.
“Ma
cosa ti è passato per la testa Hermione Jane
Granger!” si ripeteva la ragazza scendendo le scale a
chiocciola.
Harry
era lì, appoggiato a uno dei tavoli con la Gazzetta
in mano che
l’aspettava.
Alzò
lo sguardo dal giornale e le rivolse un grande
sorriso.
“Buon
giorno alcolizzata” la canzonò.
La
riccia lo fulminò con lo sguardo. “Sfotti
sfotti..intanto ho un mal di testa…”
sussurrò massaggiandosi le tempie
chiudendo gli occhi.
Il
ragazzo appoggiò il giornale sul tavolo e si
avvicinò.
“Così
impari a bere così tanto e a fumare..fattona”
Hermione
riaprì gli occhi, e si ritrovò il viso del
migliore amico pericolosamente vicino al suo.
Arrossì lievemente, prendendo la borsa e dirigendosi verso
il ritratto
imbarazzata.
“Sarà
meglio andare…abbiamo la McGranitt
alla prima
ora” gli ricordò.
Harry
sbuffò “Certo…quella secondo me
è in menopausa”
“Harry!”
lo rimproverò appena usciti dalla Sala.
”Che c’è è la
verità!” ridacchiò il moro
continuandola a fissare.
Era terribilmente bella, anche dopo una notte come quella prima.
Gli
occhi, così dorati. Come aveva fatto a non notarli
prima? E le labbra morbide ed invitanti..che avrebbe voluto..
“Ginny
è tornata?”domandò Hermione
soprapensiero.
“Non
lo so”balbettò Harry confuso
“perché? Dove ha
passato la notte?”
L’amica
rise di gusto e riprese “Beh…nella camera di
Zabini”
Harry
stava per ribattere sconvolto ma fu interrotto da
una voce glaciale alle loro spalle.
”Hermione”
La
ragazza si girò e sorrise vedendo il Serpeverde che si
avvicinava lentamente.
Le
cinse la vita con le braccia e la baciò con trasporto.
Harry si sentì pervadere da un tremito di rabbia. Lo stomaco
fece 1..2..3
capriole.
Se i due si fossero girati in quel momento, avrebbero visto la gelosia
pura
negli occhi verdi del ragazzo.
L’amore
è una cosa speciale. Ne siamo coscienti tutti. Ma
quando i protagonisti di questa favola sono una serpe e un grifone, il
lieto
fine non è sempre assicurato. Soprattutto se
c’è un altro grifone dietro le
quinte. Ebbene sì, la nostra Regina H. e il Bambino
Sopravvissuto hanno fatto
pace, e sembravano tornati ai vecchi tempi, fino a quando non
è arrivato il
nostro diavoletto ossigenato. Potter non ha dovuto fingere troppo, si
vedeva
lontano un miglio. Gelosia? È solo una sfumatura
dell’amore. Stai attenta H,
non tutte le principesse hanno un lieto fine..
“A
quanto pare non solo Lenticchia è geloso”
ridacchiò il
biondo rileggendo il post di Gossip Girl.
Erano in camera sua sdraiati sul letto, per far credere al resto dei
Syltherin
che ci fosse veramente “qualcosa” fra loro. Anche
se dalla sera prima quel
“qualcosa” c’era veramente.
Si
erano baciati per mezzora sul letto, fino a quando il
famoso foglietto di Gossip Girl non era volato nella loro stanza.
“Che
cosa?” aveva borbottato la riccia appoggiata al
petto del ragazzo. Si alzò e gli strappò il
foglio dalle mani.
Lo lesse 1..2..3..4..10 volte, quando alzò lo sguardo verso
il biondo, che si
era portato una sigaretta alla bocca ghignando.
“Non
è possibile” sussurrò stringendo ancora
tra le mani
la pergamena firmata G.G.
“Che
c’è di strano? Anche Potter ha compreso che non
sei
un libro che cammina”
“No..non
è quello..è che io ieri sera..”
iniziò la riccia
guardandosi le mani.
Il
biondo si raddrizzò sul letto e le prese il mento fra
le mani.
”Tu cosa Hermione?”
“Ho
baciato Harry”
Come
dice la chiesa cattolica, il peccato mortale può
essere assolto solo grazie all’atto della confessione. E a
quanto sembra una
certa principessina, o per meglio dire, Regina, di recente ha avuto
bisogno di
confessarsi. Ma H..hai sbagliato, ci si confessa con Dio..non col
Diavolo.
“Tu
cosa?” sbottò il biondo alzandosi di scatto. La
sigaretta era ormai distrutta fra le mani e la buttò a terra
con un gesto
secco.
”Draco mi dispiace, ero ubriaca non so che mi è
preso..” cercò di spiegare la
riccia.
Malfoy
si rigirò guardandola negli occhi. Se lo sguardo
avesse potuto uccidere, Hermione sarebbe già stata un
mucchietto di polvere sul
letto del Syltherin.
“Ah
eri ubriaca! Eri ubriaca Granger! Certo! È anche per
questo che hai baciato me no? Perché eri ubriaca!”
urlò. La calma per cui erano
conosciuti i Malfoy in quel momento non esisteva. Esisteva solamente un
ragazzo
di diciassette anni ferito nell’orgoglio. E questo Hermione
lo sapeva, perciò
cercò di spiegarsi con le lacrime agli occhi.
”No Draco, non ti ho baciato perché ero ubriaca,
l’ho fatto perché volevo, con
Harry è stato diverso, non so che mi è
preso!”
Il
ragazzo andava avanti e indietro per la stanza senza
guardarla.
La
riccia prese tutto il coraggio possibile e si alzò,
camminando fino a lui, e prendendogli il viso fra le mani
costringendolo a
guardarla negli occhi dorati.
”Cosa mi hai fatto Granger” sussurrò a
fior di labbra “Non penso che a te, sei
diventata un’ossessione..e ..hai baciato lo
sfregiato!” la rabbia s’impossessò
di nuovo del biondo scostandosi dal tocco di Hermione.
“Draco
io non volevo..” iniziò lei con voce tremante, ma
non riuscì a finire la frase.
La
voce tagliente di Draco Malfoy si fece sentire come un
coltello nel petto.
“Vattene”
La
ragazza rimase immobile a fissarlo,le lacrime che
premevano per uscire. Ma non glielo avrebbe permesso. No.
L’orgoglio Grifondoro
prima di tutto. Così prese la sua borsa e si diresse verso
la porta.
”Ah dimenticavo” disse fermandosi “Quello
che mi hai detto, che pensi sempre a
me, ti assicuro che è ricambiato. Ma sei troppo cieco per
vederlo, o
egocentrico per accettarlo” e sbatté la porta con
forza quasi a staccarla.
Ma
la riccia era già uscita e non poté sentire le
due
parole pronunciate dal Syltherin, nessuno le sentì.
“Ti
amo”
sussurrate
così piano che sembravano infrangersi contro
l’aria, ma così profonde e radicate che niente al
mondo le avrebbe mai
sfiorate.
Mia
Cara H, io ti avevo avvertito. Mai fidarsi di una
serpe. Possono ammaliarti con i loro occhi, ma la loro lingua rimane
sempre
velenosa.
Tornò
nella sala comune Grifondoro di corsa. Le lacrime
avevano vinto la barriera di orgoglio e scendevano lentamente sulle
guance.
Appena
entrò in Sala Comune ci trovò Harry e Ron,
intenti
a fare una ricerca, che alzarono lo sguardo interrogativi. Non li fu
permesso
di dire niente che la ragazza era già corsa su per le scale.
Sbatté
con forza la porta e si buttò sul letto.
La
vita era incredibilmente ingiusta.
Le
aveva fatto toccare il cielo con un dito per poi
buttarla di nuovo contro la terra fredda.
Affondo
i suoi singhiozzi nel cuscino, stringendolo. Non
c’era più. Non si era resa conto di quanto stesse
bene con lui fino a quando
non l’aveva perso. Ed era tutta colpa sua.
“’Mione”
una voce dolce e affettuosa. Si girò e vide i
suoi due migliori amici che la guardavano preoccupati.
Alla
vista delle lacrime sulla sue guance corsero fino al
suo letto.
“Herm
che è successo? Ti ha fatto qualcosa?”
sussurrò Ron
stringendola contro di lui.
”No..non ha fatto niente” rispose tra i singhiozzi
“è tutta colpa
mia..Harry..io gliel’ho detto..di ieri sera e lui..mi ha
cacciata”.
Ron
guardò interrogativo l’amico, che sembrava essere
appena passato sotto una doccia d’acqua gelata.
Stava
soffrendo, lo sentiva, e voleva fare qualcosa per
lei, ma non sapeva cosa o come.
“Mione
stai tranquilla…ci siamo noi…” e si
unì
all’abbraccio.
Tutti
e tre uniti. Sempre presenti per aiutarsi.
Il
trio dei miracoli torna insieme..il motivo? Un dolore.
È triste lo so, ma a volte è proprio questo che
fa riunire le persone. L’hai
capito adesso H.? Mai voltare le spalle ai propri amici. Il mio unico
motivo di
conforto quando vedo queste cose? sapere che nessuno di voi si rende
conto di
quanto è fortunato ad avere qualcuno al proprio fianco. E io
ho voi miei cari. Xo
Xo..Gossip Girl
|
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Capitolo 5 *** Mi Dispiace ***
Eccoci
ad un nuovo capitolo.
Prima
di tutto vorrei rispondere a chi ha gentilmente recensito l'ultimo
capitolo.
Elli 11:
Ahaha...in effetti non l'ho fatto apposta...perchè entrambi
i capitoli li avevo già scritti da tempo.. però
è vero è una strana coincidenza.
Babyfairy:
Certo che le cose andranno bene...forse..uahauahuahau grazie mille :D
Anna96: eheheh
eh si vedrai vedrai... Il trio dei miracoli non ha ancora rivelato
tutto...
Beh adesso....iniziamo!
Capitolo
5:
Mi
dispiace
Hermione
si addormentò fra le loro braccia dopo un quarto
dora, spossata.
La
coprirono bene con le coperte e scesero le scale in
silenzio, ognuno immerso nei propri pensieri.
“Harry..cos’è
successo ieri sera” domandò il rosso
sedendosi sul divano.
”Ci
siamo baciati” sussurrò abbassando lo sguardo.
Sentì
l’amico irrigidirsi.
“Cosa..come?”
ringhiò.
Il
moro alzò lo sguardo abbattuto.
“Ron
era ubriaca, l’ho
messa a letto e prima di addormentarsi mi ha dato un
bacio…” spiegò appoggiando
la testa sul divano.
”Ah”
fu l’unica risposta, per poi piombare di nuovo nel silenzio
assoluto.
Harry
cercò di cambiare discorso.
”Hai
visto tua sorella oggi?” domandò con nonchalanche
cercando di arrivare al
punto nel modo più innocente possibile.
Ron
lo guardò sospettoso. “Si
perché?”
“ehm”
iniziò il moro imbarazzato “Hermione mi ha detto
che..ha passato la notte con Zabini”.
Ron
scattò in piedi come se l’avessero colpito alle
spalle.
“LEI COSA?”
urlò furioso.
Harry
sbuffò.
Sapeva
che avrebbe reagito così, ma era meglio che
gliel’avesse
detto lui, invece di scoprirlo il giorno dopo davanti a mezza scuola.
“A
quanto pare hanno una storia” spiegò calmo.
Ron
sembrava voler scoppiare.
Era
diventato bordeaux
dalla rabbia e si guardava intorno come a voler sfogare il suo
risentimento
contro un povero sventurato.
Sfortuna
fu che la giovane Weasley varcò il ritratto
proprio il quel momento, con un sorriso eloquente sul viso, segno di
aver
passato una bella giornata..e probabilmente, una buona
nottata.
“TU!!”
la indicò il fratello “Te la fai con Zabini
adesso?”
Ginny
rimase a bocca aperta per un secondo, ma ribattè
decisa.
“Si
Ronald, ma non vedo come la cosa ti possa riguardare”
Il
fratello sembrava volerla uccidere con lo sguardo.
“Invece..”
proseguì la rossa ignorando gli occhi
assassini puntati su di lei “Luna mi ha detto di aver visto
Hermione correre
qui in lacrime..perché non pensate a lei invece di
interessarvi alla mia vita
amorosa?”.
“Ci
vado a parlare” sbottò Harry alzandosi di scatto.
”Amico..sta
dormendo” borbottò Ron che stava ancora fissando
la sorellina.
“Non
con Hermione, con lui” e si girò verso il ritratto
ma una mano ferma lo bloccò.
“Cos’hai
intenzione di dirgli? Di tornare con lei? È
questo che vuoi? Che Malfoy stia con lei?”
Harry
abbassò di nuovo lo sguardo, abbattuto.
”No..non
è quello che voglio. Ma lo vuole lei. E lo sai anche tu. Sta
soffrendo
capisci? Devo fare qualcosa..”sussurrò.
Il
rosso gli lasciò il braccio, convinto.
“Ok..ma
se non va bene..tiragli un pugno da parte mia”
sorrise.
“Bravi”
disse Ginny accasciandosi sul divano “Ma non
fargli troppo male, non vorrei rovinaste il suo bel
faccino..” ma pensò bene di
non finire la frase, notando l’espressione omicida di
entrambi alle sue parole.
Bussò
più volte alla porta del Syltherin, ma non arrivò
nessuna risposta.
“Al
diavolo” pensò tirando fuori la bacchetta.
”Alohomora”
sussurrò, e la porta si aprì di scatto.
Entrò
nella stanza.
Sembrava
che fosse passato un
uragano.
Pezzi
di vetro erano per terra, la scrivania rovesciata, e lì, sul
letto, assolutamente immobile c’era lui, Malfoy.
“Malfoy
dobbiamo parlare” disse calmo Harry chiudendosi
la porta alle spalle.
“Cosa
vuoi dirmi Potter? Che non è come sembra?”
ringhiò
il biondo alzandosi dal letto per andargli incontro.
Si
fermò a pochi centimetri da lui.
”A
grandi linee sì” rispose fissandolo negli occhi.
Indietreggiò
sconcertato.
In
quegli occhi.
Dove
aveva sempre visto disprezzo e arroganza.
Erano
vuoti,
completamente vuoti.
Nessuna emozione, neanche una goccia del Serpeverde che
aveva odiato.
“Cosa
ti è successo” balbettò il moro
fissandolo
spaventato.
Draco
rise, al limite dell’isterico, e andò a buttarsi
di
nuovo sul letto.
“è
stata lei..mi ha portato via tutto. È entrata nella
mia vita come il vento, e se n’è andata come una
tempesta”
Harry
era basito dalle parole del biondo.
“Perché
non hai capito che non era colpa sua”
“Perché…ho una paura matta Potter”
sussurrò a denti
stretti “Se dopo due giorni mi fa sentire
così…cosa ne sarà fra un mese? O un
anno magari? Cosa succederà se mi lasciasse scegliendo te o
Lenticchia? Me lo
spieghi? Sono un Malfoy cristo santo!” sbottò
lanciando il portacenere, che si
andò a frantumare in mille pezzi contro il muro.
Il
moro era sconvolto. Non aveva mai visto Malfoy così,
così spaventato.
“beh
sappi che sta soffrendo…per qualche assurda ragione
è affezionata a te, ci tiene, quindi tira fuori le palle per
una buona volta
serpe, e accetta i suoi sentimenti, ma soprattutto…accetta i
tuoi” borbottò
aprendo la porta.
“Ah
giusto” si ricordò Harry prima di uscire.
Camminò
verso il biondo che guardava il soffitto appoggiato al cuscino.
“Malfoy”
lo chiamò.
Lui si girò guardandolo
interrogativo.
E
lo colpì. Con forza. Come a sfogare tutta la rabbia
accumulata
in quei 6 anni.
Un pugno in pieno viso.
“questo
era da parte di Ron..ma ti avverto serpe, falla
soffrire ancora e il prossimo sarà da parte di
entrambi” e detto questo uscì,
lasciando il Syltherin sanguinante.
Avvistato:
Il nostro amato Bambino Sopravvissuto che esce
dalla stanza del Principe delle Serpi. Un duello per la principessa? No
miei
cari, qualcosa di più profondo degno di un Grifondoro. La
difesa dell’orgoglio.
Cosa devi fare mio caro H? Beh, quando tocchi il fondo puoi sempre
scegliere:
lasciarti andare all'autocommiserazione o stringere i denti e
continuare a
lottare.
Quindi
spegni le luci e dormi mia cara Hogwarts, perché
molte cose non sembreranno così brutte al buio.
Malfoy
se ne stava nel suo bagno, mentre tamponava il
naso.
Stupido
Potter che
l’aveva colpito.
Gliel’avrebbe
fatta pagare.
Ma
probabilmente tutta quella rabbia non era dovuta al
pugno di Harry, ma alle sue parole, così vere che
l’avevano colpito molto più
forte.
Aveva
dannatamente ragione, ma Draco non ce la faceva.
Era
confuso.
Mai
in vita sua aveva provato sentimenti del genere per
una donna..e adesso c’era caduto dentro fino
all’ultimo.
E
poi perché proprio
lei? Perché la Granger?
No,
non poteva andare avanti così, avrebbe dovuto
evitarla, dirle che era stato solo un gioco e che si era stufato, ma
sapeva
benissimo che non ci sarebbe riuscito.
Era
un bravo bugiardo.
Aveva mentito a tante ragazze per
poi trovarsele nel suo letto.
Ma
in quel momento non ci riusciva.
Il solo
pensiero di farla soffrire lo colpiva nel petto come un mare di pugnali.
Doveva
andare da lei.
Doveva
parlarle, guardarla in
quei occhi dorati che l’avevano incatenato a lei.
Hermione
intanto era rinchiusa in camera sua.
La
debole luce della luna che filtrava dalla finestra
socchiusa le illuminava il viso, mettendo in evidenzia le lacrime che
sgorgavano dagli occhi.
Come
aveva potuto fidarsi? Malfoy era e rimarrà per
sempre un meschino.
Aveva sbagliato a sperare che fosse cambiato.
Eppure
sembrava tutto così facile quando ce l’aveva al
suo fianco.
Quando
si incontravano i loro sguardi e si perdeva in quel ghiaccio.
Scosse
la testa cercando di non pensarci.
L’avrebbe
superato, forte e decisa, ma qualcosa la bloccava.
Stupidi sentimenti.
Com’era
potuto succedere? Una fiera Grifondoro che si innamorava di una viscida
serpe.
“Herm?
Ci sei?” la voce acuta di Ginny Weasley la ridestò
dai suoi pensieri.
Prese un profondo respiro cercando di controllare il tremolio nella
voce.
“Si
Gin..ma non mi va di parlare adesso”
“Ehm..”
una piccola pausa che tradì la voce sicura
“C’è
qualcuno che vorrebbe vederti”
Hermione
si tirò su di scatto sul letto. “Chi?”
“Malfoy”
Se
fosse stato possibile, Hermione sarebbe stata già
sepolta dentro al suo letto a baldacchino.
Si
tirò su con rabbia, cercando di sistemare con le mani
tremanti i capelli per poi dirigersi alla porta.
L’aprì
con forza e il suo sguardo di pura furia s’impuntò
sul biondo, che stava, per la prima volta nella sua vita, nervoso di
fianco
alla Weasley.
Si
guardava i piedi, torturandosi le mani.
Se non fosse
stata così ferita nell’orgoglio
l’avrebbe abbracciato per quanto le faceva
tenerezza.
Ginny,
notando la tensione che si era creata in quei
pochi secondi, si dileguò, borbottando qualche scusa per poi
scendere di corsa
le scale.
“Cosa
diavolo vuoi Malfoy?” pura rabbia traspariva dalla
voce della Grifondoro.
Il
biondo alzò lo sguardo colpevole e rimase a fissarla
per un secondo.
“Parlarti
ovviamente” rispose recuperando un po’ di
sicurezza e facendosi avanti per entrare nella stanza della ragazza.
La
riccia lo bloccò sulla porta con una mano, decisa.
“Fermo.
Non intendo farti entrare. Dimmi quello che
dovevi dirmi e vattene”
Draco
sospirò passandosi la mano da pianista fra i
capelli chiari.
”Dio
Granger, non intendo parlare in mezzo a un corridoio”
Il
viso di Hermione si distese in un ghigno.
Anche
se il
ragazzo cercava di nasconderlo, era imbarazzato.
Compiaciuta,
rimase ferma
dov’era, bloccando il passaggio.
“No.
Tu adesso parli qui, dove tutti possono sentirti
tranquillamente” e fece segno con la testa alle scale, dove
probabilmente i
suoi amici si erano nascosti cercando di carpire qualche pezzo della
conversazione.
Gli
occhi di Malfoy si sbarrarono.
Colpito
in pieno tornò
a guardarsi i piedi.
“Bene”
sussurrò.
Rialzò
la testa incontrando gli occhi
dorati della ragazza “Volevo solo dirti che..non dovevo
prendermela con te, che
ho esagerato..e..” si bloccò alzando gli occhi al
cielo come se stesse facendo
uno sforzo enorme per pronunciare quelle semplici parole.
”Continua”
disse Hermione cercando di nascondere la nota compiaciuta nella
voce.
“Mi dispiace
Hermione”.
Un
sussurro, tenero, da bambino, che la ragazza non
avrebbe mai immaginato potesse appartenere al famoso Draco Malfoy.
“Ripetilo,
non ti ho sentito bene” lo stuzzicò cercando
di non ridere.
Draco
sbuffò e si girò verso le scale.
“HO DETTO CHE MI
DISPIACE HERMIONE, SENTITO TUTTI?”
urlò
a squarciagola provocando le risate della ragazza.
Gli
prese il viso tra le mani facendolo girare verso di
lei, e con una tenerezza infinita lo baciò.
Si
staccarono dopo pochi secondi
guardandosi negli occhi.
“Non c’era bisogno di urlare serpe”
sussurrò la riccia
ridacchiando.
Draco
sorrise. “Continuo
a chiedermi perché non sei una
Serpeverde”
“Perché ci
vuole un coraggio da Grifondoro per avere a
che fare con te”
Si
baciarono con trasporto, e nessuno dei due sentì il
gemito di dolore provenire dalle scale.
Non
c’era Ginevra Weasley nascosta nella penombra, e
neanche Ronald.
Un ragazzo si era appena accasciato contro il muro stringendosi il
petto.
Dagli occhi verde
smeraldo, calde lacrime fuoriuscirono silenziose, marcando
il
dolore.
Il dolore di un amore destinato a non esaudirsi.
Harry
Potter soffriva.
Il
veleno di una serpe può essere succhiato via? Certo.Ma
è strano che sia stato lo stesso serpente a salvare la
nostra grifona.
Congratulazioni Regina H. I migliori auguri dalla tua Gossip Girl. Una
sola
domanda rimane senza risposta. Chi era il ragazzo sulle scale a
chiocciola che
piangeva mentre la coppia dell’anno si faceva prendere dalla
passione? Io ho
qualche sospetto. XoXo..Gossip Girl
|
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Capitolo 6 *** Destino ***
Nuovo capitolooo
^_^
Eheh, oggi mi
odierete profondamente lo sento…ma non posso far rimanere
tutto perfetto per
sempre no?
Direi prima di
fare i un paio di ringraziamenti:
deaselene:
Eheheh, lo so, anche a me dispiace un po’ per
Harry, ma suvvia! Gossip Girl
rimane sempre Gossip Girl, colei che sa tutto di tutti e che non fa
sapere mai
niente di lei!
Fratwi:
Sono
felice che ti sia piaciuto il capitolo! Sinceramente è
quello che mi ha fatto
più divertire scrivendolo..forse provavo un senso di
rivincita scrivendo come
Draco veniva costretto a mettere da parte l’orgoglio. Ihih..E
tranquilla che
continuerò imperterrita ad aggiornare!
anna96:
Ahah, direi
che è meglio bloccare un virus ke leggere il nuovo
aggiornamento! Ahah
tranquilla che anche io sclero come una pazza isterica quando mi entra
un
virus, l’ultima volta c’ho perso un intera storia
lunga 50 pagine! E non ho
potuto recuperarla T_T *me triste*.Comunque ti ringrazio di cuore, sono
felice
che piaccia ciò che scrivo!
FlyPiton:
Grazie
:D ammetto che scrivere i post di Gossip Girl mi esalta tantissimo
ahahah! Ho unito
due cose che mi appassionano (HP molto di più ovviamente) e
sono felice che l’insieme
sia piacevole!
Erigre:
Ottimo! È
sempre bello avere nuove lettrici! Sono felice che ti piaccia la
storia,
comunque no è la prima che scrivo a riguardo!
Beh, miei cari, godetevi questo nuovo capitolo! *Risata maligna
all’idea di ciò
che vi aspetta*
Capitolo 6:
Destino
Draco
Lucius Malfoy era stato istruito per diventare un
Mangiamorte e seguire le ombre del padre.
Non
si era mai ribellato davanti al
suo destino, anzi, spesso se n’era vantato con i suoi
compagni, illustrando
compiaciuto ciò che il padre aveva in serbo per
lui.
Non
era quindi un segreto
che tutti i Serpeverde fossero dei piccoli seguaci del Signore
Oscuro.
Tuttavia,
il Principe delle Serpi, in una gelida mattina di ottobre, si
ritrovò
turbato davanti al suo ormai imminente futuro.
Di lì a pochi mesi sarebbe stato
marchiato e costretto a presentarsi al cospetto di Voldemort in
persona.
Avrebbe dovuto abbandonare tutto di Hogwarts, e se prima
l’idea gli piacesse,
ora lo terrorizzava. Avrebbe dovuto abbandonare lei.
“Lo
sapevi benissimo Draco” gli continuava a ripetere
Blaise, accendendosi uno di quei piccoli paradisi alla nicotina.
Di
solito l’unica risposta che Zabini riceveva era uno
sguardo furioso che avrebbe fatto indietreggiare Tu-sai-chi in carne e
ossa.
Quella
mattina invece Draco era troppo preoccupato per far cedere il discorso.
“lo
so Blaise, ma come faccio adesso?” borbottò
corrucciato abbandonando la testa sul cuscino.
“Ah
non lo so amico” ribatté il moro “ma
sappiamo cosa
succederà se tuo padre venisse a sapere di te e la Granger”.
Draco
annuì impercettibilmente, per poi mettersi la testa
fra le mani. Lo sapeva fin troppo bene.
Un Malfoy con una mezzosangue. E non
una qualunque, una Grifondoro, la migliore amica di Harry Potter.
Se
Lucius l’avesse scoperto, sarebbero stati guai per
entrambi.
Alzò
lo sguardo verso l’amico, che si stava elegantemente versando
del Merlot nel bicchiere di cristallo che stringeva in mano.
“Secondo
te sto facendo la cosa giusta?” mormorò in un
soffio.
Blaise
si girò appoggiandosi alla scrivania. Bevve un
lungo sorso dal bicchiere e guardò attentamente il biondo.
“Beh
Draco, Hermione è tutto ciò che va contro il
nostro
futuro, ma non nego che è una ragazza fantastica. Purtroppo
però, in questo
caso, ne va della sua vita” concluse con una smorfia
appoggiando il flute.
“Se
i mangiamorte lo scoprissero, faranno di tutto per far tornare il
giovane e
promettente Malfoy sulla retta via..e nella loro mente contorta,
ciò vuol dire
eliminare gli
ostacoli”.
Le
parole dell’amico colpirono come uno schiaffo in pieno
viso il giovane Slytherin.
Era
tutto maledettamente vero. Blaise Zabini era
l’unico Serpeverde che Draco avesse mai conosciuto, che era
subito andato
contro il futuro deciso dalla madre per lui.
Odiava
il principio di disuguaglianza tra le case che i
cui i suoi amici credevano, ma era perfettamente conscio di
ciò che gli sarebbe
successo se si fosse ribellato.
Tuttavia
il ragazzo non si era ancora arreso.
“Andrai
incontro alla tua morte” gli diceva Draco ogni
volta, ma l’amico aveva sempre risposto con una scrollata di
spalle.
“Se è
quello che mi aspetta per aver seguito i miei principi, sarò
più che felice di
morire”.
Malfoy
gli dava del pazzo, ora invece lo ammirava per il
suo coraggio.
“Beh
Draco, ho una bellissima ora e mezza di punizione
che mi aspetta ora” sbuffò dirigendosi verso la
porta.
“Salutami
le coppe mentre le luciderai allora” ridacchiò
il biondo facendo un cenno all’amico mentre usciva.
Prima
di chiudere completamente la porta, poté sentire il
chiaro invito da parte di Blaise di andare in un paese non ben
identificato
sulle Mappe Geografiche.
Ancora
sorridendo, si buttò sul letto, chiudendo gli
occhi e sperando di cadere presto tra le braccia di Morfeo, per dar
fine almeno
per qualche ora, a tutte le preoccupazioni che lo assillavano.
Dall’altra
parte del castello,nella torre Grifondoro,
Harry e Hermione discutevano animatamente
“Sei
completamente impazzita Hermione!” sbottò Harry
dando le spalle alla riccia.
“Perché?
Sei stato tu a chiedergli di tornare da me!
Perché adesso dovrei nascondere i miei
sentimenti?” gridò la riccia all’orlo
delle lacrime.
Harry
si girò, lo sguardo pieno d’ira.
“I
tuoi sentimenti Herm? È uno schifoso figlio di
Mangiamorte! Pensavo tu ti fossi affezionata e basta! E adesso mi vieni
a dire
che..che tu” non riuscì a finire la
frase.
Gli
sembrava troppo assurdo per
essere vero.
”Che
lo amo Harry. Sì, mi sono innamorata di Draco
Malfoy.”
Completò la ragazza
avanzando verso di lui.
“Tu!
Tu che ti arrabbiavi perché Draco faceva tanta
distinzione fra le case! Proprio tu che vieni a dirmi di non stare con
lui
perché è un serpeverde!”
urlò
senza più trattenere le lacrime che ormai scendevano
senza vergogna.
“Non
è perché è un Serpeverde
‘Mione! Perché non lo
capisci?” la implorò Harry avvicinandosi e
prendendole il viso tra le mani.
“Voi
due non potrete mai stare insieme seriamente! È figlio di un
Mangiamorte! Sai cosa
vuol dire questo?”
Hermione
allontanò il viso levandosi le mani dell’amico
dalle guance.
“Non
mi interessa” sussurrò allontanandosi.
“è
segnato Hermione” continuò deciso Harry
“Lui diventerà
un Mangiamorte esattamente come il padre. Sai benissimo che da allora
in poi
non potrà stare con te.”
Il
viso della Grifondoro era piegata in una smorfia di
puro dolore. Sembravano menzogne, eppure doveva esserci del vero in
quelle
parole.
Non
si arrese.
“Non
è vero” mormorò singhiozzando.
Il
moro si avvicinò abbracciandola.
“non
mentire a te
stessa. Non
adesso. Mi dispiace Herm, ma è così
che stanno le cose. Non volterà
le spalle alle sue radici” gli sussurrò
all’orecchio stringendola a sé.
Le
aveva detto la verità, eppure si sentiva colpevole.
Sapeva che c’era un altro motivo se gliel’aveva
detto.
Non sopportava vederla
con Malfoy.
Aveva appena scoperto di essersi innamorato di lei, e vederla fra
le braccia di uno schifoso Mangiamorte era troppo per lui.
L’amica
singhiozzava sul suo petto battendo i piccoli
pugni.
La
verità fa male H…soprattutto se si tratta di
amore. Ma
non lasciare che il tuo cuore si spezzi così, non perdere
mai le speranze. C’è
sempre una luce alla fine del tunnel. L’unica cosa che si
può fare in questi
momenti, è sperare che non si spegni e seguirla.
La
vostra Gossip Girl non si arrende. Xo Xo Gossip Girl
Le
ore del professor Ruf, a detta di tutti gli studenti
di Hogwarts, erano le più noiose.
Si
diceva che il professore, quando era morto, aveva
lasciato il suo corpo ancora sulla sedia e si fosse diretto in classe
da
spirito.
Ciò non voleva dire che non potesse annoiare a morte la sua
classe.
Se
la materia in sé, Storia della Magia, era poco interessante
per gli studenti,
la sua voce monotona e lasciva la rendeva la materia più
adatta per chi
soffriva di insonnia.
Durante
le sue lezioni, gli studenti dormivano, leggevano
riviste, chiacchieravano, mentre il fantasma imperturbabile continuava
con la
sua decantazione delle guerre dei Goblin.
Quella
mattina tutto era come sempre.
Lavanda
Brown e Calì Patil chiacchieravano su qualche povero
svenurato, Blaise
Zabini e Theodore Nott giocavano a scacchi sotto il banco, Ron Weasley
e Harry
Potter dormivano beatamente appoggiati al muro.
Solo due persone erano
completamente attente alle parole del professore. Draco Malfoy ed
Hermione
Granger scrivevano ininterrottamente appunti sulle pergamene creando un
sottofondo fatto di sfrigolii delle
penne sulla carta.
Draco
si girò verso la sua ragazza e la guardò
attentamente.
Era tutto il giorno che sfuggiva al suo sguardo, e quella mattina
quando l’aveva salutata col solito bacio mozzafiato che
faceva sospirare la
maggior parte delle ragazze nella Sala Grande, era stata a dir poco gelida.
Anche
in quel momento si incontrarono gli sguardi, ma la
riccia lo abbassò subito sulla pergamena.
Era
snervante quel comportamento, così mise da parte i
suoi appunti e prese un pezzetto di pergamena.
Qualcosa
che non va Herm?
Appallottolò
il foglio e lo lanciò furtivo alla compagna
di banco.
Quest’ultima, sorpresa lo aprì e scrisse subito
una risposta.
Devo
parlarti.
Quando
il biondo lesse le parole scritte dalla ragazza in
quella grafia minuta e ordinata, quasi ebbe un infarto.
Non
promettevano niente
di buono.
Si
alzò di scatto prendendo i suoi libri e uscì,
lanciando un occhiata eloquente a Hermione.
Si
incamminò per i corridoi per poi fermarsi e
appoggiarsi a una colonna.
Era
terribilmente preoccupato.
Dopo
10 minuti lo raggiunse la riccia, rossa in volta che
camminava a passo di marcia.
Si
fermò davanti a lui e lo trafisse con lo sguardo.
“Dobbiamo
parlare” sussurrò.
Draco
la guardò curioso. “Sì
l’avevo capito..ma a che
proposito?”
Hermione
si guardò in giro furtiva, e spinse il ragazzo
nella prima aula che trovò.
“Ehy
Ehy non ti credevo così sfacciata”
ridacchiò il
biondo, ma fu subito zittito dall’occhiata della ragazza.
“è
vero che diventerai un Mangiamorte?”
La
domanda era arrivata come una bufera nella mente di
Draco.
Si
immobilizzò per un secondo, poi si riprese.
“Penso
di sì” sussurrò a denti stretti.
Hermione
sospirò nascondendo il dolore negli occhi
abbassando lo sguardo.
“Quindi
suppongo che tutto questo per te sia un
passatempo, poiché sai che alla fine dell’anno ci
dovremo mollare comunque ” Il
tremolio nella voce lo fece sussultare.
“No
Hermione” le prese il viso tra le mani e la guardò
negli occhi “Io..te ne volevo già parlare. Se mio
padre scoprisse di
noi…rischieresti la vita”
Si
aspettava un urlo, uno sguardo terrorizzato, e invece
fu stupito nel vedere lo sguardo fermo della ragazza. Maledetto
orgoglio
Grifondoro.
“Capisco”
mormorò.
Draco
alzò gli occhi al cielo. “No, non capisci. Io
voglio stare con te, ma devi capire che non è facile. Non
posso ribellarmi così
dai Mangiamorte, da mio padre. Ho solo 17 anni diavolo!”
“C’è
sempre Silente..potresti chiedere aiuto a lui”
Certo,
Silente, sarebbe stato felice di diventare il
nuovo cocco del vecchiardo insieme a San Potter.
Sbuffò
accarezzando una guancia della ragazza.
“Non
lo so Herm, ci penserò, per adesso dobbiamo stare
tranquilli ok? Non c’è ancora nessun
problema”
Tranquillizzata,
la riccia sorrise e lo baciò, buttando
le braccia al suo collo.
Draco
l’artigliò per i fianchi stringendola a
sé felice.
Felice
come non era mai stato.
E chi l’avrebbe detto che la sua felicità fosse
dovuta a una mezzosangue.
La sua
mezzosangue.
|
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Capitolo 7 *** Il Ballo ***
Eccomi
qui, che aggiungo un nuovo capitolo anche a questa storia. Aaah lo so,
anche io non ho saputo trattenermi all'idea di un Ballo. Un
clichè, lo so, ma non ho saputo resistere!
Insomma,
chi non ha mai sognato un bel ballo in maschera in un castello come
Hogwarts? Mistero e magia, ecco il mix che preferisco, e in questo
capitolo, alcuni misteri non rimarranno più tali...ma non
voglio aggiungere altro. In più, come piccolo regalo dopo questa pausa estiva..posto un capitolo un po' piu lungo del solito! Quindi miei cari lettori xD(Si mi sto
esaltando non poco, ma questa sera sono allegra) mettetevi la maschera
e date inizio alle danze, perchè se ne vedranno di belle! ;)
Capitolo 6:
Il Ballo
Erano
passati tre mesi da quando Hermione Jane Granger si era messa insieme a
Draco
Lucius Malfoy.
Non
c’era più pettegolezzo, e perfino Gossip Girl si
era stufata ed era tornata a
scrivere su altri poveri sventurati che capitavano sotto tiro della sua
lingua
biforcuta.
Qui
è Gossip Girl che vi parla. Gennaio è
finalmente arrivato, e con lui il grande Ballo in Maschera tradizionale
di
Hogwarts. Fonti certe affermano che Silente non ha badato a spese
quest’anno,
quindi aspettatevi di vedere una vera festa coi fiocchi.
A mezzanotte, come da tradizione, tutti si toglieranno le maschere.
L’unica che
non lo farà? Ma io miei cari. Gossip Girl rimane sempre nel
segreto, quindi non
sforzatevi nel riconoscermi. Sono come l’aria che vi
circonda, e ricordatevi.
Sento tutto e vedo tutto.
Quindi preparate vestiti e maschere, perché quella che ci
aspetta, sarà una
serata interessante. Xo
Xo..Gossip Girl.
“Tu
da cosa ti travestirai Herm?” domando Ginny sfogliando una
delle sue riviste
preferite sdraiata sul letto dell’amica.
“Ah
non lo so” rispose l’amica indecisa mentre cercava
di mettere a posto la
quantità esagerata di libri sulla sua scrivania.
”Insomma” continuò “Draco
vuole passare la serata con me..ma mi riconosceranno
tutti se starò con lui. E io voglio essere diversa questa
sera”
“Herm
devi deciderti in fretta..mancano solo un paio d’ore alla
festa” sbuffò Ginny
mettendosi a sedere.
Hermione la guardò torva “E tu da cosa vorresti
travestirti sentiamo?”
La
rossa rise e con un paio di colpi di bacchetta le mostrò la
sua “maschera”.
Si
era tinta i capelli di un rosso acceso innaturale, che cadevano
lunghissimi
fino al sedere. Sul viso aveva una maschera nera ornata con delle
fantasie
argento. Indossava un vestitino striminzito che arrivava a poco sotto
il sedere,
con varie decorazioni di pizzo e un corpetto che le schiacciava il seno
rendendolo enorme. Ai piedi portava invece degli stivali fino al
ginocchio con
il tacco a spillo.
Hermione
era ancora sconvolta. “Cicciolina ti trova volgare
Gin!” la prese in giro.
“Ah
Ah Ah” rispose acida “Cosa ti interessa? Nessuno
saprà mai chi sei questa
sera!Puoi fare quello che vuoi fino a mezzanotte!”
“In
effetti” constatò Hermione pensierosa.
Andò
davanti allo specchiò e si guardò attentamente.
Dopo un paio di prove aveva trovato il suo travestimento.
I capelli erano diventati neri, sempre ondulati ma un po più
lunghi. Sul viso
aveva una maschera argentata, rivestita con delle fantasie in pizzo.
Come
vestito aveva optato per un tubino simile a quello che aveva indossato
alla
festa Syltherin, rosso sangue, un po più corto del
precedente.
Ai piedi aveva delle favolose scarpe col tacco nere aperte davanti.
“Complimenti”commentò
l’amica girandole intorno e approvando.
Passarono
il resto del tempo a disposizione a chiacchierare dei loro amati
Serpeverde.
Quest’ultimi
invece, erano sdraiati sui divanetti della Sala Comune Syltherin, a
sorseggiare
del vino cortesemente portato dagli elfi domestici.
”Se vai avanti così Draco, sarai già
svenuto a mezzanotte” disse divertito
Blaise versando altro vino all’amico.
“Hermione
non vuole che stiamo insieme questa sera, quindi chi se ne
importa” borbottò
abbattuto di risposta.
“Ma
cosa ti interessa!” ridacchiò “Anche
Ginny non vuole, ma a mezzanotte ci
incontreremo e potrò stare con lei quanto
vorrò!” e così dicendo si perse nei
suoi pensieri fantasticando sulla sua amata rossa.
“Vabeh”
sbuffò il biondo alzandosi “sarà meglio
prepararci, manca poco alla festa”.
Con
un paio di colpi di bacchetta erano già pronti.
Non si erano sforzati tanto per travestirsi. I capelli erano quelli di
sempre,
solo un po scompigliati. Le maschere erano rigorosamente Nere e
argento, e
indossavano tutti e due una camicia aderente, uno nera
l’altro rossa, con dei
jeans stretti che mettevano in evidenza il fondoschiena di cui erano
molto
fieri.
Si
guardarono notando che sembravano gemelli e scoppiarono a ridere.
Blaise agguantò la bottiglia, e insieme i due Syltherin si
avviarono verso la
festa.
Sì, sarebbe stata una serata interessante.
Non
era della stessa idea Ronald Weasley, che in quel momento stava
bestemmiando
davanti allo specchio, sotto lo sguardo divertito di Harry.
“Miseriaccia”
borbottò cambiandosi per l’ennesima volta colore
dei capelli.
“è
inutile Ron” rise l’amico “con quelle
lentiggini ti riconosceranno tutti” e con
un colpo di bacchetta sul viso del rosso le fece scomparire.
“Grazie”
rispose riconoscente, per poi guardarlo più attentamente
“Tu non ti travesti?”
“Bah”
sbuffò “I capelli neri ce li ho già, mi
basta indossare una maschera e sono a
posto” e così dicendo la fece comparire.
“Fortunato”
disse abbattuto Ron “io non riesco a decidermi”
Dopo
altri dieci minuti di vari “Miseriaccia” e risate
furono finalmente pronti.
Ron aveva deciso di farsi moro, indossando una maschera nera con i
bordi rossi.
Indossava una camicia bianca elegante che stonava leggermente con i
jeans
consumati che indossava sempre.
Harry
era un po più curato. La maschera era dorata, e sotto la
camicia rigorosamente
nera portava degli eleganti pantaloni da smoking che gli facevano
risaltare la
muscolatura da Quidditch.
Tutti
gli studenti erano pronti, ora poteva iniziare la Festa
in Maschera di
Hogwarts.
Hermione
e Ginny erano arrivate da pochi minuti, ma la festa era già
al culmine.
Il soffitto era un manto blu scuro trapuntato di
stelle luminose più del solito. Il resto dalla Sala era
avvolto in una luce
fioca e soffusa, carezzevole e intima.
Silente
aveva ingaggiato un famoso Deejay del mondo magico, che in quel momento
stava
facendo volare i suoi cd da dietro la console.
Tra la musica assordante, luci soffuse e profumi
deliziosi, la Sala Grande si era
completamente riempita di studenti mascherati. Alcuni si erano
riconosciuti e
trascorrevano il tempo insieme, tra amici o fidanzati.
Le
ragazze si guardarono e si capirono all’istante, buttandosi
immediatamente
nella mischia a ballare.
Dall’altra
parte della sala, due Grifondoro di nostra conoscenza stavano
sorseggiando
silenziosi due bicchieri colmi di Bubbobbira.
“Chissà
dov’è Hermione” disse Harry
all’amico bevendo un altro po di birra.
Ron
sbuffò “Non lo so , non mi ha voluto dire come si
travestiva…ma ehi” indicò con
un cenno due ragazze che ballavano sfrenate al centro della pista. Una
aveva i
capelli rosso acceso, l’altra neri corvini.
”Accidenti..secondo te ci starebbero?”
domandò sfacciato.
Harry
rise “Calma gli ormoni, non voglio demoralizzarti, ma non
siamo decisamente
alla loro altezza”
“Ah
beh..se intendi essere così ottimista per il resto della
serata vado a cercare
Fred e George” e ridacchiando si mischiò con la
folla alla ricerca dei
fratelli.
Harry,
rimasto solo, rimase a scrutare tra gli studenti alla ricerca di
qualche volto
famigliare, sfida alquanto impossibile visto che tutti indossavano una
maschera.
Ad
un certo punto bloccò lo sguardo su una ragazza. No, non una
ragazza, una dea.
Aveva
i capelli biondi, lucenti, lisci e lunghi fino a poco sopra il sedere.
Dietro
alla maschera bianca si intravedevano due occhi verdi smeraldo, simili
ai suoi.
Indossava
un vestito blu notte che ricadeva perfetto sul fisico slanciato e
formoso e
Risaltava
la pelle diafana. Rimase paralizzato con il bicchiere sospeso in aria
per
minuti a guardarla, ad ammirarla. Era la ragazza più bella
che avesse mai
visto.
La
ragazza in questione, si era accorta del bel moretto che la stava
fissando, e
interessata camminò sensualmente verso di lui.
Quando
si ritrovarono a pochi centimetri, Harry porse una mano alla ragazza,
in un
eloquente invito a ballare, che accettò sorridendo.
Arrivarono
in mezzo alla pista mano nella mano, per poi stringersi stretti e
ballare a
ritmo della musica.
A
quella vicinanza, la ragazza ammirò il viso delicato di
Harry, a partire dagli
occhi verdi fino alle labbra piene che sorridevano. Era abbronzato, le
spalle
larghe, probabilmente un giocatore di Quidditch pensò fra
sé.
“Chi
sei?” domandò Harry fissandola negli occhi.
Lei rise “Se te lo dico non c’è
più gusto”
Si morse un labbro lucente per il lucidalabbra. “Di che anno
sei?” domandò
stringendosi di più a lui.
“Settimo”
sussurrò ormai vicinissimo al viso di quella dea.
“Anche
io” annuì lei in risposta.
“Ottimo”
ridacchiò Harry “un ultima domanda
allora” proseguì “di che Casa?”
Lei
lo guardò soprappensiero e poi rispose “Non te lo
dico”
Risero
insieme continuando a ballare.
Sui
divanetti Draco e Blaise erano ormai ubriachi.
Si
erano ripromessi di rimanere sobri almeno fino a mezzanotte, ma
all’arrivo di
Theo con due bottiglie piene di ottimo Wiskey non avevano saputo
trattenersi.
“Iooo
dico che siete tutti cornuti questa sera”
sbiascicò Nott versandosi altro
Wiskey.
Draco
gli tirò un pugno barcollando. “Non è
che visto che tu sei stato cornificato da
tutte le tue ragazze allora anche noi lo siamo per forza”
Tutte
e tre ridacchiarono, quando delle mani femminili e calde si
appoggiarono al
collo di Malfoy.
Draco
si girò di scatto e vide davanti a sé una ragazza
con i capelli neri ondulati,
e dietro la mascherina, dei famigliari occhi dorati e lucenti.
”Non ho saputo resisterti Syltherin”
sussurrò Hermione al suo orecchio.
Draco
le sorrise “Uhm, sarà meglio che la mia ragazza
non mi veda con te Griffyndor”
e così facendo la fece cadere sulle sue gambe.
“Sei
ubriaco?” domandò divertita Hermione notando i
movimenti meno eleganti del solito.
”Solo un po” sbiascicò.
La ragazza sorrise e lo baciò con passione stringendosi di
più a lui.
“Ehy
bella moretta” la chiamò Blaise
“dov’è Gin?”
Hermione
si staccò a malincuore dalle labbra del suo ragazzo e
indicò l’amica che
ballava poco distanti da loro “Eccola, quella con i capelli
rossi” e tornò a
baciare Draco.
Sentì
Blaise inciampare un paio di volte mentre si dirigeva verso la sua
ragazza,ma
non le importava, in quel momento sentiva solamente il corpo caldo di
Draco che
si stringeva contro il suo, lo desiderava più che mai.
Mancavano
pochi minuti alla mezzanotte, e Harry e la sua ragazza misteriosa
stavano
appoggiati al muro a chiacchierare.
“Tra
poco scoprirò finalmente chi sei mia cara”
sussurrò cincendola per i fianchi.
Lei sorrise e si avvicinò un po di piu a lui col viso
“Allora sarà meglio
rendere quel momento magico” e così dicendo si
avvicinò ancora di più,
appoggiando le labbra su quelle di Harry che si sentì
fremere per quel
contatto.
La
lingua di lui chiese immediatamente l’accesso alla bocca di
lei.
15
secondi alla mezzanotte.
Le
lingue giocavano mentre le mani di Harry le accarezzavano i fianchi.
10
secondi alla mezzanotte.
Era una ragazza meravigliosa. L’aveva incantato.
5
secondi alla mezzanotte.
Era
un ragazzo fantastico, doveva sapere chi era.
Un forte gong risuonò per la sala, seguito da urla e
applausi.
Si
staccarono lentamente guardandosi negli occhi.
Le mani di lui le sfioravano una guancia, mentre quelle di lei si
avvicinavano
alla maschera.
Sfilarono
quegli ultimi ostacoli contemporaneamente, per poi ammirarsi per intero.
Per
poco non svennero.
Harry
Potter, noto Grifondoro, aveva appena baciato Daphne Greengrass, famosa
Serpeverde.
Era
la fine.
“Potter”
sussurrò la bionda come a realizzare che fosse vero.
“Greengrass”
disse di rimando il ragazzo.
Si
fissarono per un interminabile momento.
E
dopo pochi secondi, una scelta.
Si
avvicinarono di nuovo, e ripresero a baciarsi con foga.
“In
fondo…” pensò Harry “Chissene frega”.
“allora
ti piacciono con i capelli neri” ridacchiò
Hermione stretta al suo ragazzo
mentre camminavano in direzione della Sala Comune Syltherin in
compagnia degli
altri amici.
”Sei sempre bellissima” rispose “Ma ho un
debole per i tuoi boccoli color
cioccolato” e
con un colpo di bacchetta
fece tornare i capelli della ragazza al loro colore naturale.
“Io
invece devo ammettere che sei sexy con i capelli così
tesoro” sbiascicò Blaise
stringendo Ginny a sé. “Beh amore..vedrai questa
notte com’è farlo con una
rossa così” rispose sensuale la ragazza.
Hermione si girò ridendo “Ehy voi due non vogliamo
sentire i vostri piani per
questa notte!”
“MhMh
certo ninfomane” ridacchiò Blaise.
Dopo
aver mostrato con molta finezza il dito medio all’amico
tornò a stringersi al
suo ragazzo,che non la smetteva più di ridere.
“E
tu madame che programmi hai per questa notte?”
domandò sottovoce con una voce
così sexy che avrebbe sedotto una suora.
Hermione
sorrise maliziosa “Beh…pensavo di passarla con il
mio ragazzo..”
Draco ghignò “Ah si? Lo conosco?”
Arrivarono
in Sala Comune che stavano ancora ridendo, e si divisero per andare
nelle
rispettive stanze.
Hermione
entrò in quella di Draco, mentre il ragazzo chiudeva la
porta dietro di se.
La
abbracciò da dietro dandole dei lievi baci sul collo che la
fecero
rabbrividire..
"Ti voglio
Granger" sussurrò Draco contro il le labbra della Grifona,
che sospirò appassionata.
"Anche
io" rispose lei, buttandogli le braccia al collo.
"Promettimelo,
promettimi che sei mia, sempre e solo mia" continuò lui
baciandole l'incavo dei seni.
"Per
sempre"
mormorò Hermione con la voce spezzata buttando la testa
all'indietro e chiudendo gli occhi.
Occhi
che non volevano vedere, ciò che ormai era destinato ad
esaudirsi.
Daphne
Greengrass era sdraiata nel suo letto. Di fianco a lui, il suo
irresistibile
Grifondoro incontrato la sera prima dormiva beatamente.
Il
lenzuolo lo copriva dal ventre in giù, mostrando i muscoli
ben delineati,
frutto di anni di Quidditch.
Lo osservava estasiata.
Mai
aveva pensato di ritrovarsi in una situazione del genere con Potter.
Ma
alla fine non avrebbe mai neanche pensato che San Potter avesse mai
sfiorato
una ragazza, constatazione che era stata del tutto contraddetta la
notte prima.
La
sera prima, senza sapere chi era, l’aveva completamente
incantata. Gli occhi
smeraldini che l’avevano incatenata per sempre a lui. La
dolcezza con cui
l’aveva accarezzata, come nessun ragazzo aveva mai fatto. Gli
posò una mano
sulla guancia guardandolo con tenerezza.
Il
ragazzo si svegliò lentamente, e quando i suoi occhi
incontrarono quelli di
Daphne, sorrise abbracciandola.
“Buongiorno
mia signora” sussurrò.
“Buongiorno
mio signore” ricambiò Daphne stringendosi a lui.
“abbiamo
dato spettacolo ieri sera, non credo di aver mai visto Ron
così sconvolto”
ridacchiò Harry accarezzandole i capelli.
“Beh,
dopo Draco e la
Granger,
una Serpeverde con un Grifondoro non dovrebbe più essere
così sconvolgente..e
poi sinceramente..non mi interessa”
Harry
sorrise baciandole la fronte “Neanche a me”.
Due
camere più a fianco, Draco Malfoy si stava facendo una
doccia,
Assaporando l’acqua calda che gli riscaldava la pelle
ripensò alla notte prima
e un ghigno si formò sul suo viso.
Alla
faccia della secchiona.
Uscì
dalla doccia bagnando completamente il pavimento circostante, e con un
asciugamano legato alla vita uscì dal bagno. I capelli
fradici gli cadevano
sulla fronte e alcune goccioline solitarie calcavano gli addominali
scolpiti
sul petto.
Si
fermò sulla porta, appoggiando una spalla allo stipite e
ammirando la ragazza
che dormiva sul suo letto.
Le
guance erano rosee e i capelli lievemente scompigliati le cadevano
sulla
schiena come onde. Il lenzuolo la copriva dalla vita in giù,
facendone
indovinare le forme.
Si avvicinò silenzioso e con le punte delle dita le
accarezzò la schiena,
facendole venire la pelle d’oca.
Hermione
si rigirò borbottando e aprì gli occhi,
incontrando l’argento liquido di quelli
di Draco.
”Buongionno” sussurrò assonnata.
“Buongiorno
mia Regina” ricambiò Draco sdraiandosi di fianco a
lei “Dormito bene?”
Lei
sorrise “Per quello che abbiamo
dormito…Sì”
Le
prese un boccolo fra le dita e iniziò a giocarsi come amava
sempre fare, mentre
lei si raddrizzò stiracchiandosi come un gatto.
“Dio
mio che ore sono?”
Draco ridacchiò. “è ancora troppo
presto perché io ti permetta di abbandonare
il mio letto” e così dicendo
l’abbracciò, riportandola sotto le coperte.
“Tesoro
secondo te dureranno Draco e Herm?” domandò
Ginevra alzandosi dal letto con
ancora il lenzuolo legato in vita.
Blaise
si fece serio. “Non lo so amore, so solo che non ho mai visto
Draco così”
Ginny
sorrise “Neanche io Herm…è
più solare”. Si appoggiò su uno dei
pali del letto a
baldacchino osservandolo.
“è
una storia di amore proibito amore” sussurrò
Blaise avvicinandosi a lei.
“Come
Romeo e Giulietta?”
“Esatto,
solo che con un po’ di fortuna se la caveranno
meglio…fino ad allora…” la
baciò
prendendole il viso tra le mani “La tragedia è ben
lontana da qui, dove regna
solo l’amore che provo per te”
“Ti
amo”
Se
Shakespeare avesse fatto finire bene
Romeo con Giulietta?
se
Tebaldo non si fosse mai ribellato
contro Mercuzio?
Se
Romeo non fosse mai stato cacciato da
Mantova?
Se
avessero vissuto per sempre felici
e contenti?
Beh..non
sarebbe stata la tragedia d’amore
più famosa al mondo.
Quindi
Giulietta tienitelo stretto il tuo
Romeo, perché se non si colpisce di
spada…c’è sempre la bacchetta.
“Ci
vediamo a lezione” sussurrò Hermione dando un
ultimo bacio sulle labbra calde
del Syltherin. Draco sorrise “Ci conto” e chiuse la
porta.
La
Gryffindor
si girò felice e incontro
due occhi smeraldini che stavano uscendo dalla porta di fronte.
“Harry!”
“herm!
Harry!”
Dall’altra parte del corridoio Ginevra stava immobile con la
bocca aperta.
Scoppiarono
a ridere imbarazzati e si incamminarono verso l’uscita.
“Harry…di
me e Gin si sa..ma tu con chi eri scusa?” domandò
impertinente Hermione.
Harry
ridacchiò “Se te lo dico rimani di
stucco”
Gin gli diede una gomitata “Andiamo Miss Potter, spettegola
un po’ con noi”
“Ah
e va bene” sbuffò “Daphne
Greengrass”.
Hermione
e Ginny rimasero impietrite in mezzo alla Sala Comune Serpeverde.
“Daphne?”
ripetè la riccia.
“L’amica
della Parkinson?” le fece eco la rossa.
“Ebbene
si” annuì Harry passandosi una mano fra i capelli.
Raccontò
alle amiche di come l’aveva incontrata al ballo in maschera,
di come l’aveva
subito incantato e di come non interessasse ad entrambi se erano di
Case
diverse.
“Benvenuto
nel club allora!” commentò Ginevra sorpassandoli a
passo di danza per poi
piroettare di fronte al Ritratto della Signora Grassa.
“Algabranchia”
recitò, e il ritratto si aprì.
UhuHuh,
sconvolti? Io no. Ho voluto dare un contentino al povero Harry, che
rimane sempre solo e soletto. Insomma, è un ragazzo pure
lui! Perchè il prescelto rimane sempre solo? Lo odiamo
così tanto (Si beh io in verità
si...però sono dettagli)..
Beh, iniziamo con
i ringraziamenti!
deaselene: Ahahah
si San potter e San Malfoy. Quanto mi diverto a sfotterli. Tranquilla
Sara, Gossip Girl rimarrà sempre nell'ombra..ma
chissà se magari alla fine della storia qualcuno non si
deciderà a puntare i riflettori su di lei!
fratwi:
Ebbè si, si nota che odio Harry? Perchè lo
descrivo sempre come un rompipalle. Dettagli su! E Draco
è testardo, come sempre. Ma ammetiamolo che è
anche per questo che lo amiamo (Inizia a sbavare sulla tastiera al
pensiero del principe verde-argento) Aheeem...
Bene!
Ringrazio anche tutti quelli che hanno letto solamente e non hanno
recensito! Al prossimo capitolo!
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Capitolo 8 *** Problemi ***
Bene
ragazzi,
mi dispiace per il ritardo ma mi è molto difficile scrivere
di questi tempi, un
po’ per alcuni problemi personali e un po’ per gli
esami che sono ormai alle
porte.
Vi
avverto che
questo, purtroppo, è il penultimo capitolo di questa
fanfiction. Sisi, lo so,
non è una fanfiction molto lunga. Ma l’ho ideata
cosi, avevo già tutto in mente
quando
Ho
iniziato a
scriverla, perciò, beh, spero mi perdoniate ^_^
L’ultimo
capitolo è ancora in cantiere, ma vi prometto che ci
lavorerò sodo, per quanto
mi è permesso.
Ora
vi lascio a
questo capitolo, sperando che vi piaccia :D
Capitolo
8:
Problemi
Le tre coppie dell’anno stavano sdraiate
sull’erba.
Era
ormai
Aprile e il sole aveva scacciato gli ultimi rimasugli di freddo e
nuvole.
Un
sottile vento accarezzava i capelli dei ragazzi, mentre il sole li
illuminava i
volti sorridenti.
Ron
li
aveva raggiunti sedendosi vicino a Harry e Daphne, guardando disgustato
la
sorella che intanto era avvinghiata al suo ragazzo.
“Adesso
manchi solo tu Ronald, devi trovarti una Serpeverde” lo prese
in girò Harry
scompigliandogli i capelli.
”Beh ho sentito che la Parkinson
è su piazza” lo appoggiò Draco
stringendo a sé
Hermione che era immersa in un libro.
Ron
sbuffò mostrando il dito medio ad entrambi, che scoppiarono
a ridere.
”Quando mi metterò insieme a una serpe
correrò nudo per tutto il cortile”
borbottò continuando a fulminare Ginevra che si era appena
staccata dalle labbra
di Blaise sorridendo.
“Allora
preparo la macchina fotografica” disse lei tirando un
buffetto al rosso.
Erano giorni felici. Erano diventati ormai inseparabili. I Serpeverde e
I
Grifondoro non erano più nemici giurati come era sempre
stato.
Le
relazioni che si erano creata quell’anno aveva influito anche
su il resto dei
compagni.
Dean Thomas aiutò una piccola serpe a portare i libri in
classe.
Seamus Finningam era stato visto mentre scherzava con una ragazza
Syltherin
fuori dall’aula di Incantesimi.
“Se
ci
pensi è stato tutto merito nostro”
sussurrò Draco all’orecchio di Hermione.
Caso
vuole che in quel momento stava passando Daphne che tirò un
coppino al compagno
sbeffeggiandolo “Montato”.
Lucius
Malfoy senior camminava per i corridoi di Hogwarts.
Il
passo elegante e sicuro che solo i Malfoy possedevano faceva si che
tutti si
ritrovassero in soggezione in loro presenza.
Si
fermò davanti al Gargoyle del settimo piano, entrata dello
studio di Silente e
pronunciò la parola d’ordine.
“Api
frizzole”
Alzò
gli occhi al cielo mentre la statua girava per rivelare la scala a
chiocciola.
Solo
quello stupido pazzo di Silente poteva avere delle parole
d’ordine del genere.
Salì
con passo felpato le scale, facendo risuonare il suo immancabile
bastone con il
blasone dei Malfoy sulla fredda pietra.
Entrò
nello studio e guardò subito in direzione della sedia
occupata dal Preside.
“Lucius,
sono felice che tu abbia accettato di vedermi” disse educato
Silente alzandosi
dalla sua sedia e facendo segno all’ospite di accomodarsi.
Malfoy
si sedette e lo guardò glaciale. “saltiamo i
convenevoli Silente, di cosa vuoi
parlare”
Albus
alzò lo sguardo oltre gli occhiali a mezzaluna.
“Mi
è
giunta voce dal Consiglio che tu stai tuttora minacciando ogni singolo
componente del Ministero per sollevarmi dal mio incarico”
spiegò sempre calmo e
cortese.
“Questo
mi fa supporre che Voldemort abbia qualche piano per la
scuola”
Malfoy
si alzò di scatto dalla sedia al sentire pronunciare il nome
del suo Padrone.
“I
piani del Signore Oscuro non ti riguardano Silente” rispose
maligno il biondo.
“Mi
dispiace dissentire. Sono tuttora il Preside di Hogwarts, anche dopo le
tue
continue minacce, quindi se Voldemort..” un altro sussulto da
parte del
Mangiamorte
“Ha
intenzione di attaccare Hogwarts riferiscigli il messaggio: lo sto solo
aspettando”
Lucius
si girò infuriato e fece per uscire ma la voce
dell’anziano lo fece fermare.
“Lucius,
ti pregherei tuttavia, di non mettere più piede
all’interno di Hogwarts”
una
lieve minaccia, che solo Malfoy carpì da quelle parole.
Con
un
gesto secco aprì la porta ed uscì lasciandosi
alle spalle il vecchio Preside Di
Hogwarts.
“Tornerò
prima di quanto tu immagini Silente” sussurrò
Malfoy mentre si incamminava
verso il portone.
Fu
distolto dai suoi pensieri quando vide suo figlio,Draco, alla fine del
corridoio mentre abbracciava una ragazza.
Con
un
ghigno si avvicinò alla coppia. “Draco, non saluti
tuo padre?”
Il
figlio si staccò sorpreso dalla ragazza e per poco Lucius
non svenne.
Non
era
una ragazza.
Era
La
ragazza. La mezzosangue migliore amica di Potter.
“Cosa
diavolo stai facendo Draco?” ringhiò il padre
fulminando con lo sguardo la
riccia che stava in silenzio sconvolta.
“Non
sono affari tuoi, padre” ribatté il biondo
mettendosi fra il padre e Hermione.
“Sei
cosciente di cosa porterà questa
tua…relazione”
“Non
osare sfiorarla”. Lucius non aveva mai sentito suo figlio
rivolgersi così a
lui.
“Non
sarò io a farlo, se non la lascerai” e si
girò per andarsene “Ma ti avverto”
disse fermandosi e lanciando un ultimo sguardo al figlio “Che
non finirà così.
Il tuo futuro è già scritto, e nessuno intende
cambiarlo per colpa di una
sporca mezzosangue”
così
dicendo girò l’angolo lasciando la coppia immobile.
La
tempesta era solo agli inizi.
“Draco”
mormorò con un filo di voce Hermione stringendo la mano del
suo ragazzo, che
era ancora immobile a guardare il punto in cui pochi istanti prima
stava suo
padre.
“Draco
guardami” continuò strattonandolo e costringendolo
a guardarla negli occhi
“Devi
chiedere aiuto a Silente”
Il
biondo annuì. Sarebbe andato a inginocchiarsi davanti a
Potter in persona pur
di proteggerla.
Draco
era davanti alla porta dello studio di Silente da dieci minuti ormai.
Andava
avanti e indietro indeciso sul da farsi.
Hermione
era in pericolo, lo sapeva, ma affidarsi al potere di Silente sarebbe
stata la
mossa giusta?
La
guerra era al culmine. Sui giornali si leggeva di famiglie distrutte
dal
macabro divertimento dei Mangiamorte.
Tutte
persone che Silente non aveva protetto.
Non
avrebbe sopportato di perderla. Avere uno spiraglio di speranza per poi
vederlo
scomparire.
“Draco
ti pregherei di entrare”
Il
ragazzo si immobilizzò. La voce di Albus Silente proveniva
da oltre la porta,
dolce e gentile. Sapeva che era lì.
Imbarazzato entrò lentamente.
Il
Preside era seduto dietro alla sua immensa scrivania che mangiava delle
gelatine.
Interdetto,
rimase alla porta.
“Prego
siediti” disse l’uomo portandosi alla bocca una
gelatina.
In
silenzio avanzò e si sedette sulla sedia offerta, senza
riuscire a staccare lo
sguardo dal cesto di caramelle di fronte al più famoso e
potente mago di tutti
i tempi.
Silente rise notando l’espressione di Draco.
“Ah
signor Malfoy, ha scoperto il mio punto debole, le caramelle”
e ancora
ridacchiando ingoiò l’ennesima gelatina.
Ripresosi,
Draco iniziò a parlare cercando di sembrare deciso e calmo
come sempre, anche
se dentro di sé non si era mai sentito così
nervoso e terrorizzato.
“Professore,
io..ho bisogno di aiuto” le ultime parole erano state
mormorate in un soffio.Un
Malfoy che chiedeva aiuto sarebbe stato il momento più
incredibile nella storia
della magia.
“Lo
so
Draco” ribatté dolce l’uomo mettendo da
parte il cesto “So quello che sta
succedendo. So che la signorina Granger e te siete esposti a un enorme
pericolo, ma ti devo fare una domanda”
Malfoy
spalancò gli occhi incapace di ribattere.
“Vedi”
proseguì Silente alzandosi dalla sedia “Sei sempre
stato noto qui nella scuola
per le tue tendenze a non nascondere la natura della tua
famiglia”
Draco
abbassò gli occhi abbattuto. “Sono stato cresciuto
così”
“Lo
so,
e il fatto che tu voglia andare contro il tuo futuro per
l’amore di una ragazza
straordinaria come la signorina Granger mi riempie di
speranza”
“Tuttavia”
riprese “Spero che questo tuo cambiamento sia reale. Io sono
pronto a
proteggerti e a proteggere la signorina Granger. Ma mi devi promettere
che
quello che dici è vero”
Draco
capì. Silente non si fidava.
”Signore” alzò lo sguardo per fissare
l’uomo che era ancora in piedi dietro
alla scrivania “In questi mesi sono cambiato. Può
sembrare una frase fatta ma è
così, ed è merito di Hermione. Ho paura e non lo
nascondo, ma non per me, per
lei” concluse deciso più che mai.
“Ottimo”
Silente si allargò in un sorriso “Allora
sarò più che felice di aiutarti,
quando finirà la scuola tu e la signorina Granger, che siete
in enorme pericolo
al momento, verrete in un posto sicuro dove sarete protetti. Ora credo
che la
professoressa McGranitt ti stia aspettando per la lezione” e
indicò con la mano
la porta.
“Grazie
signore” rispose il ragazzo riconoscente e si alzò
uscendo dall’ufficio.
Si
era
tolto un peso, e felice si incamminò verso l’aula
di Trasfigurazione.
Ce
l’aveva fatta.
Hermione
era appena entrata in sala comune con il solito carico esagerato di
libri.
Harry
era sdraiato sul divanetto rosso di fianco al caminetto ormai spento
per la
temperatura elevata.
“Harry
ti devo parlare” sussurrò all’amico
mentre appoggiava i libri sul tavolo.
“Dimmi”
rispose preoccupato.
ӏ venuto Lucius Malfoy a scuola oggi..e..ha visto
me e Draco”.
Harry
rimase in silenzio per un paio di minuti.
“Sei
in
pericolo Herm” mormorò abbassando lo sguardo.
“lo
so
ma..Draco ha chiesto aiuto a Silente”
Il
moro
rialzò lo sguardo sbigottito.
”Malfoy ha chiesto aiuto a Silente? Questa non me la volevo
perdere” e
ridacchiò sinceramente divertito.
Hermione
gli tirò un coppino. “Per favore Harry
concentriamoci sui problemi reali”
Il
ragazzo tornò immediatamente serio. “Ok..starete
con noi all’Ordine suppongo”
Lei
annuì “Silente ci ha promesso il massimo della
sicurezza”.
“Allora
non c’è problema” concluse Harry
abbracciando l’amica “andrà tutto
bene..vedrai”
Se
le
Serpi erano sconvolte dopo aver visto Draco Malfoy uscire
dall’ufficio del
Preside con un sorriso stampato in faccia, pensate ai Grifoni quando
hanno
visto la commovente scena nella Sala Comune Grifondoro.
La
Regina H.
che
abbraccia il Bambino Sopravvissuto.
Una
lacrima è scesa sulla guancia della ragazza stretta al suo
migliore amico, ma
non era di tristezza cari miei. Non sottovalutate l’amore che
si può provare
per un amico.
Quindi
spero vi unirete a me nell’augurare Buona Fortuna alla nostra
Regina.
Ma
Gossip Girl non si ferma e sta sempre all’erta. Quindi in
bocca al lupo H, ma
sta sempre attenta. Spesso quando le cose vanno per il meglio, il
prossimo
problema è solamente in agguato dietro l’angolo.
Eccoci
qui. Allora, non odiatemi, per favore. Lo so, non
li lascio un momento tranquilli a sti porelli, ma si sa, sono sempre
catastrofica.
passiamo ai ringraziamenti.
Anna96:
Uhuh, sii.
Mi dispiaceva lasciare San Potter da solo, ed è la prima che
mi è venuta in
mente. xD Comunque…ehm…si..beh, non è
proprio una tragedia, ma il guaio ce l’ho
messo. :D
Fratwi:
ahahah ma povero Harry! Essù, non è cosi
terribile..ehm..comunque…grazie mille, sono sempre felice di
leggere le tue
recensioni*_*
Piccola_Star
: Eheh, sono felice che ti piaccia il mio
mix malato. Solo che mentre guardavo Gossip Girl ho notato un
po’ di
somiglianza tra un certo Bass e un biondino verde-argento, e
l’idea è nata.
Deaselene:
grazie mille. Gossip girl parla di un gruppo
di ragazzi dell’elitè di Manhattan che sono
seguiti da questa blogger
misteriosa che si chiama appunto Gossip Girl. È molto
carino, ti consiglio di
guardarlo.
Un
bacione grande, Fiamma.
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