Gossip Girl Is Here

di _Fiamma_
(/viewuser.php?uid=65134)

Disclaimer: Questo testo proprietà del suo autore e degli aventi diritto. La stampa o il salvataggio del testo dà diritto ad un usufrutto personale a scopo di lettura ed esclude ogni forma di sfruttamento commerciale o altri usi improri.


Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Nuovo anno..Nuovi Gossip! ***
Capitolo 2: *** Il patto ***
Capitolo 3: *** Slytherin's Party ***
Capitolo 4: *** Svolte ***
Capitolo 5: *** Mi Dispiace ***
Capitolo 6: *** Destino ***
Capitolo 7: *** Il Ballo ***
Capitolo 8: *** Problemi ***



Capitolo 1
*** Nuovo anno..Nuovi Gossip! ***


Eccomi qui con una nuova fan fiction su Hermione e Draco. In verità questa fanfiction l'ho scritta un bel po' di tempo fa, quindi non preoccupatevi che continuerò anche l'altra che ho in cantiere.
Questa FanFiction è un po' un mix tra la saga di Harry Potter e il telefilm Gossip Girl. Spero che vi piaccia quest'accoppiata!
Beh..non resta che vedere!
Commentate!

 

 

Capitolo 1:

Nuovo Anno..Nuovi Gossip!

 

 

Qui è Gossip Girl che vi parla. La vostra unica fonte di notizie sull’elite di Hogwarts.

Tutti gli studenti oggi sono tornati per un nuovo anno scolastico.
La news del momento? Ma la nostra regina H.. Fonti certe affermano che ha appena lasciato il grande cercatore bulgaro Viktor Krum. Che abbia un nuovo principe azzurro nei suoi pensieri? Attenta H. L’anno è solo all’inizio. E Gossip Girl sta sempre all’erta!

 

Hermione Granger stava correndo a perdi fiato per i corridoi della scuola.

Nel silenzio assoluto si riconoscevano solo i tonfi sordi delle sue ballerine mentre calcavano il freddo marmo.

Troppo concentrata nel raggiungere l’Aula di Trasfigurazione non vide le due figure che stavano camminando nella direzione apposta, e con un gran tonfo ci andò a sbattere cadendo per terra.

Alzò lo sguardo contrariata, ma incontro i gentili occhi verdi come smeraldi del suo migliore amico: Harry Potter.

“Ragazzi scusate sono in ritardo” borbottò alzandosi indolenzita “Ma voi che ci fate ancora qui?” domandò scoccando a tutti e due uno sguardo di rimprovero.

Harry sorrise.

“Tranquilla Herm,la McGranitt non c’era e ce ne siamo andati..piuttosto” le passò un braccio sui fianchi per farla girare nella parte opposta “Cos’è questa storia di Krum?” ridacchiò divertito.
Hermione arrossì fino alla punta delle orecchie, in puro stile Weasley.

“Ehm..no niente” balbettò “è solo che non mi piaceva più di tanto stare con lui. Non parlava mai..era una cosa più che altro” fece una pausa imbarazzata “fisica” concluse abbassando lo sguardo come una bambina.

Harry rise di gusto.

Dietro invece, Ron se ne stava silenzioso ad ascoltare.

 Il viso era contratto nella suo classico muso, di quando era arrabbiato.
”Qualcosa non va Ron?” domandò fissando l’amico che camminava a testa bassa.

“Perché non ce l’hai detto subito di Krum?” ringhiò il rosso fulminandola con lo sguardo.
Hermione si bloccò, basita, e bloccò Ron sulle scale mettendogli una mano sul petto.

“Scusami? Non pensavo che fosse così importante, ecco perché” sbottò mentre la rabbia iniziava a crescere.

“si certo” mormorò superandoli e imboccando il corridoio per la torre in silenzio, lasciando i due a bocca spalancata.

 

Avvistati: Il trio Grifondoro litiga sulle scale.

Che la nostra Regina H. abbia un nuovo amante non gradito dai suoi amici? E soprattutto, perché il principino rosso se n’è andato infuriato? Qui c’è qualcosa sotto ragazzi. E solo Gossip Girl può scoprire di cosa si tratta. XoXo..Gossip Girl

 

Harry e Hermione erano seduti in sala comune.

Il moro stava finendo una relazione di pozioni su uno dei tanti tavoli in legno;mentre la ragazza, accoccolata su una poltrona come un gatto, finiva di leggere un libro.

Il fuoco nel camino scoppiettava allegro rendendo la Sala calda e in qualche modo famigliare.

Dall’altra parte della stanza, Fred e George Weasley si esibivano in uno dei loro spettacoli, promuovendo la loro nuova gamma di invenzioni.

La novità dei gemelli a quanto pare, erano delle pasticche che ti alzavano la temperatura del corpo per dieci minuti, il tempo sufficiente per farti mandare in infermeria durante una lezione particolarmente noiosa.

Lavanda Brown era invece pigramente sdraiata per terra insieme alle due migliori amiche: le gemelle Patil.

 In tutto il corpo studentesco, erano note per la loro tendenza al pettegolezzo.

Spesso molti si chiedevano se erano loro Gossip Girl.

Quest’ultima infatti era la persona più “informata” della scuola, e scriveva ogni volta che poteva tutto ciò che accadeva nella scuola,facendo arrivare a ogni singolo studente un post.

Comparivano nei posti più impensabili. Dean Thomas giurava di averne ricevuto uno mentre era al bagno.

Nessuno sapeva chi fosse Gossip Girl, ma essere soggetto dei suoi pettegolezzi voleva dire solo una cosa: essere popolari.

Il trio dei miracoli infatti, era quasi sempre i protagonisti dei post di G.G.

Era incredibile il modo in cui molte ragazzine si attaccavo ai post per leggere se Harry Potter aveva una nuova ragazza.

Ma tornando a noi, Ron non si era fatto vedere per tutto il pomeriggio, lasciando i due amici interdetti dalla sua reazione.

“Tranquilla ‘Mione..sarà arrabbiato per i fatti suoi” le aveva detto Harry prima di mettersi a svolgere i compiti.

Ma a Hermione non quadrava.

Ron era già stato così arrabbiato, ma la maggior parte delle volte era per gelosia, e succedeva se lei si metteva con un ragazzo, non se lo lasciava. In più non trovava il motivo per cui doveva arrabbiarsi, aveva sempre così odiato Krum, definendolo uno stupido gorilla armato di scopa.

“Deve essere interessante quella pagina Mione”

La voce di Harry divertito la fece riscuotere da quei pensieri.

Alzò lo sguardo disorientata, e il ragazzo si alzò indicando il libro.

 “Sei su quella pagina da un’ora” e scoppiò a ridere.

 Passarono il resto della serata sul divanetto ad osservare i gemelli che facevano andare e venire la febbre a dei povero sventurati studenti del secondo anno, facendo commenti velenosi come una coppia di vecchiette inacidite

Stavano per andare a dormire quando Ron varcò il buco del ritratto, e senza degnarli di uno sguardo era salito su per la scala a chiocciola.

Hermione si rivolse preoccupata al moro “Parlaci tu per favore”

“Tranquilla” rispose lui dolce abbracciandola.

Hermione non poteva non sentirsi al sicuro quando stava con Harry, e non perché aveva salvato il mondo una decina di volte da quando era nato, ma perché con quei semplici gesti, come un abbraccio o una parola di conforto, riusciva sempre a tranquillizzarla.

Molte ragazze la invidiavano per il suo legame con lui e spesso Gossip Girl aveva alluso a una possibile relazione fra i due, ma fra loro non c’era nessun tipo di sentimento che andasse oltre l’affetto che si provava per un fratello o una sorella.

Andò così su in camera sua a dormire, ancora immersa nei suoi pensieri, per poi cadere definitivamente tra le braccia di Morfeo.

 

 

La mattina dopo Hermione aspettò ansiosa i ragazzi nella sala comune.

Si era svegliata prestissimo quella mattina e aveva passato l’ultima ora a ripassare ogni singola materia sdraiata sul suo letto a baldacchino.

Quando finalmente vide Harry scendere le scale si alzò di scatto in cerca di risposte, ma lui era da solo.
Il moro la guardò e precedendo le molteplici domande che gli stava per fare iniziò a parlare.

“Da quanto ho capito dai suoi discorsi deliranti si aspettava che tu andassi da lui subito aver mollato Krum..sai..per chiederglielo..”

Non aveva neanche finito la frase che Hermione si era bloccata in mezzo alla Sala.

“Scusami?” sbottò furiosa “IO dovevo andare da lui? Io l’ho aspettato per anni Harry! Anni! E adesso pretende che sia io a rincorrerlo come sempre??”
i suoi occhi mandavano lampi, e Harry spaventato cercò di calmarla.
”Lo so Hermi, lo so, calma…gli dirò di smetterla” e prendendole una mano la portò oltre il buco del ritratto.

Stavano scendendo le scale in silenzio quando a Hermione venne un’idea. L’idea geniale. La vendetta perfetta per quell’idiota che osava prendersela per queste cavolate.
Sarebbe stata terribile. Oh sì, assolutamente terribile.

Arrivarono in Sala Grande per mangiare, ma lasciò la mano di Harry e prima che potesse dire qualcosa si diresse verso la parte opposta.

Con passo spedito, ignorando gli sguardi curiosi, arrivò al tavolo verde e argento. Nella tana del lupo.

Si fermò davanti ad un ragazzo ben conosciuto.

Aveva i capelli biondi, chiarissimi, che cadevano con grazia sul viso. Gli occhi erano puro argento liquido, glaciali, e la sua bocca era piegata nel solito ghigno di famiglia.

Alzò lo sguardo verso la ragazza e la guardò interrogativo.
”Bisogno di qualcosa Mezzosangue?” domandò con disprezzo.

“Malfoy, ho bisogno di parlarti” disse chiara e decisa Hermione ignorando lo sguardo di puro odio proveniente da Pansy Parkinson.

Se le avesse risposto di no, avrebbe fatto la peggior figuraccia della sua vita. “O la va, o la spacca” pensò fra sé, aspettando la risponda del biondo.

“E perché mai dovrei parlare con te di grazia?” domandò facendo ridacchiare la Parkinson che era come al solito appiccicata a lui.
”Perché potrebbe interessarti” rispose senza scomporsi.

Malfoy la guardò a lungo, facendo rabbrividire Hermione e poi rispose.

“Va bene Granger, dopo le lezioni davanti alla stanza delle necessità”. E senza aspettare una risposta si girò a parlare con i suoi degni compagni.

Soddisfatta, fece dietrofront per andare a mangiare. Gli sguardi erano tutti su di lei.

 

Qui è Gossip girl che vi parla. Trattenete il sospiro miei cari, perché qui la news è grossa! Avvistata a colazione la nostra Regina H. parlare con il Principe delle Serpi. Esattamente ragazzi, avete letto bene. Che il nostro diavoletto preferito verde e argento abbia qualcosa in atto con la nostra Grifoncina? Aspetto notizie..e fino ad allora. XoXo..Gossip Girl!

Ritorna all'indice


Capitolo 2
*** Il patto ***


Capitolo 2:

Il Patto

Erano le tre del pomeriggio e Hermione, appoggiata ad una colonna del sesto piano, aspettava nervosa il Slytherin. Le ore del mattino era passate in un soffio. Per la prima volta nella sua vita, non aveva preso appunti.

Era troppo preoccupata per quello che sarebbe successo quel pomeriggio. La richiesta che voleva fargli non era una cosa da poco, e aveva paura che l’avrebbe derisa e ne avrebbe parlato con tutta la scuola.

Per adesso il giovane Serpeverde non si era ancora fatto vedere, e per un certo verso ne era felice.

Stava già iniziando a pensare che le avesse tirato un brutto scherzo, quando il ragazzo comparse nel corridoio. Hermione si imabombolò a fissare il ragazzo che avanzava. Camminava come se i suoi piedi non toccassero terra.

Era un gradino sopra tutto e tutti.

La Grifondoro fece un piccolo ringraziamento mentale alla famiglia Malfoy che aveva donato un così bel giovane agli occhi di ogni ragazzina della scuola.

Ogni suo movimento era un chiaro invito allo stupro.

Cercò di non divagare troppo in quei pensieri indecenti e si mise di fronte al biondo, bloccandogli la strada.

”Ho bisogno di un favore Malfoy.” Disse secca.

Il ragazzo ghignò, come al solito. “Un favore? Da me? Cosa ti sei bevuta Granger?” disse irritante come sempre.

Tranquilla Hermione, calma…

“Si, un favore” ripeté chiara.

Il biondo la guardò incuriosito.

“E di cosa si tratta?” disse avvicinandosi pericolosamente.

La concentrazione di Hermione traballò nell’averlo così vicino.

Era incredibilmente sexy, con quello sguardo magnetico che solo i Malfoy avevano.

“Mi servi per vendicarmi su Ron” iniziò a spiegare spostando lo sguardo a lato, liberandosi da quella prigione glaciale.

“Dovrai far finta di stare con me” disse tutto d’un fiato aspettandosi una risata del biondo, che invece rimase immobile sconvolto.

“Che cosa dovrei fare scusa?” domandò ancora basito.

“Ron crede di avere il diritto privato su di me, e si sbaglia. Voglio fargli capire a chiare lettere che non mi possiede, e chi se non tu potrebbe chiarirgli bene la questione?”

Draco riprese a ghignare al suo solito, avvicinandosi ancora di più a lei. Le mise le mani sui fianchi e l’attirò di scatto a lui. Le sue labbra erano a pochi centimetri da quelle di Hermione, il cui respiro era stato mozzato mentre il cuore sembrava voler galoppare fino allo sfinimento.

“Accetto” sussurrò al suo orecchio piegandosi su di lei. Hermione sentì un brivido percorrerle la schiena. Sentirsi così vicino al suo corpo era come immergersi nelle fiamme ardenti.

Alzò la testa verso di lui, fissandolo negli occhi.

“Ma forse” continuò il biondo girando la testa “Sarà meglio finire di parlarne da un'altra parte” e con un cenno di capo indicò i due piccoli studenti del secondo anno che li guardavano spauriti dall’altra parte del corridoio.

Imbarazzata la ragazza si staccò da Draco ed entrò di corsa nella Stanza Delle necessità, seguita a ruota dal biondo che intanto era scoppiato a ridere di gusto.

“Perché arrossisci Granger? Non volevi che pensassero che stiamo insieme? Meglio di così!” e si sedette su un divanetto.
Hermione si guardò in giro sorpresa. Non si era neanche resa conto di che camera avesse immaginato. Era confortevole, con dei divanetti rossi ai lati e dei cuscini colorati per terra, e dall’altra parte della stanza, un camino scoppiettava allegro.

Si girò di scatto verso il biondo, afferrando le sue parole.

”IO NON SONO ARROSSITA” sbottò irritata.

Draco ridacchiò di nuovo sdraiandosi completamente e tirando fuori una sigaretta che accese con grazia.

Possibile che con ogni movimento quel ragazzo potesse essere così provocante? A quanto pare si.

“Granger così nessuno ci crederà” iniziò aspirando con gusto dalla sigaretta “Sembri una bambina spaventata. Se vuoi che ci credano dovrai essere più…come dire…adulta” e la squadrò da capo a piedi.

Hermione si mosse di scatto, e senza rendersene conto, si era già messa a cavalcioni del ragazzo, che quasi faceva cadere la sigaretta dalla sorpresa.

Si abbassò all’orecchio di Malfoy, strusciando lievemente il bacino contro il suo. Il biondo fu percorso da un brivido di piacere.

“Solo mettendomi a cavalcioni su di te ti ho fatto tremare…cos’altro vuoi Malfoy”

Le parole le erano uscite dalla bocca con voce sensuale che neanche la ragazza sapeva di possedere.

Il ragazzo, ripresosi  dal gesto della riccia, l’artigliò per i fianchi stringendola di più a lui e facendola sospirare.

Ridacchiò. “Anche tu sei facilmente impressionabile Granger”.

Lei sorrise, rialzandosi da lui. “Devo tornare il Sala Comune…” e fece per dirigersi verso la porta, ma una mano calda la prese per un braccio.
”Ti accompagno” disse con voce rauca Malfoy.

 

Avvistati: La Regina H. e Il principe delle serpi stretti in un abbraccio mozzafiato in mezzo al corridoio del sesto piano. Dopo essersi accorti di essere in compagnia i due si sono rintanati nella stanza delle Necessità, da cui sono usciti 10 minuti dopo, e il rigonfiamento nei pantaloni di D. aveva poco da spiegare. A quanto pare H. si è ripresa in fretta dalla rottura con Krum, ed è riuscita ad avere la serpe più desiderata di tutta Hogwarts. Complimenti H. ma sta attenta, i Grifoncini e le Serpi non saranno felici di questa notizia. Chissà come reagiranno il nostro Prescelto preferito e il Principino dai capelli rossi alla notizia!Che il trio più famoso di Hogwarts sia al punto di rottura? Gossip Girl sta sempre attenta…Xo Xo..Gossip Girl!

 

Draco's POV::

 

È uso comune per tutte le ragazze di Hogwarts sospirare quando passiamo.

Dite che siamo degli stronzi, degli insensibili a caccia di una nuova preda per il nostro letto, ma non vi rendete conto che prima o poi ci finirete senza lamentarvi.

È vero, noi Slytherin non badiamo a quelle sciocchezze romantiche di cui voi vi fate in vena.

Noi pensiamo al divertimento, al piacere della vita, voi invece sognate ad occhi aperti il principe azzurro che vi viene a salvare al tramonto.

Mi dispiace deludervi.

L’unico principe che conoscerete sono io. Il principe delle serpi.

Ed è per questo che ho accettato senza esitare la richiesta della Granger.

Oltre il piacere che mi procurerà vedere Lenticchia e San Potter svenire all’idea di me e la loro regina insieme, sono tremendamente curioso.

Mi ha spiazzato, lo ammetto.

La vostra amata Mezzosangue, sempre nota per la sua condotta impeccabile e il comportamento da “ultima verginella rimasta nel raggio di 40 km”.

Quella con cui ho parlato io non era la vostra Regina mie care. La Granger con cui ho stretto l’accordo era una donna con sete di vendetta e sensuale. 

No, non era una Grifondoro. Era una vera e propria Serpe. E non vedo l’ora di conoscerla meglio.

 La nostra Grifondoro preferita stava come al solito nel suo Paradiso: La Biblioteca.

L’odore delle pagine ingiallite da tempo, le informazioni che contenevano.

Sì quello era il suo mondo. Fu quindi scocciata dall’intrusione dei suoi due migliori amici, che in quel momento stavano entrando a passo di carica diretti nella sua direzione.

Sapeva bene di cosa volevano parlare, e un sorriso compiaciuto degno di Malfoy si formo sul suo bel visino innocente.

“Hermione” la voce infuriata di Harry, in piedi davanti a lei, con Ron alle sue spalle, incapace di parlare e rosso come un peperone.

“Sì?” alzò il capo con aria da angelo sceso in terra.

”Dimmi che Gossip Girl si sbaglia ‘Mione”

La ragazza sbuffò, tornando a dedicarsi ai suoi libri, ignorandoli.

Non voleva fare del male a Harry, solo a Ron, ma ormai era inevitabile.

Il moro le alzò di scatto la testa prendendola per il mento.

”Rispondimi” ringhiò.

“Sarà meglio che tu la lasci Potter, o avrò una buona scusa per ucciderti”

Una minaccia, non del tutto lieve, era arrivata da dietro di loro. 

Si girarono di scatto con la bacchetta già alla mano, coscienti di chi si trovava alle loro spalle.

Draco Malfoy, impeccabile come sempre, stava appoggiato ad una delle centinaia librerie. 

Le braccia conserte e il ghigno di famiglia dipinto sul viso.

”Tu” cominciò Harry avanzando minaccioso “Cosa vuoi” 

Erano ormai a pochi centimetri di distanza. Malfoy, ben più alto del suo avversario, era calmo e immobile come se si trovasse di fronte ad un coniglio.

“Vorrei parlare con la mia ragazza se non vi dispiace, e invitarla ad un festino Slytherin questa sera” 

Per poco i due ragazzi non svenirono al sentire la parola “Ragazza”.

Si girarono interrogativi verso Hermione, che si era alzata con un sorriso stampato in faccia.

”Sarà un piacere venire Draco” rispose dolce ignorando i suoi amici che la stavano per Avadaketrizzare.

Il biondo sorpassò i ragazzi, ancora immobili e sconvolti, piegandosi su di lei.

“alle 9 davanti alla nostra sala comune allora” e prima di andarsene le diede un bacio a stampo sulle labbra.

Soddisfatta, la riccia stava recuperando i suoi libri, pronta per andare a prepararsi per la festa.

“Mione” una supplica soffocata che fece rabbrividire la ragazza. Ron era seduto, rosso, con la bocca ancora aperta. Harry invece era ancora in piedi di fronte a lei, lo sguardo in cerca di risposte.

”C…Cosa sta succedendo? Ti ha forse ricattato? Sei sotto un imperio? DIMMELO HERMIONE” La calma era andata a farsi definitivamente benedire.

La ragazza rise, per poi rivolgersi seria al moro.

”No Harry, non ha fatto niente di tutto ciò. Sto insieme a Draco, e né tu né il tuo degno amico potrete impedirmelo.” 

Detto questo uscì dalla biblioteca, lasciando i suoi ormai ex migliori amici immobili.

 

 

I babbani lo dicono sempre : chi trova un ‘amico trova un tesoro. Ma la nostra Regina a quanto pare, perdendo il suo tesoro ha trovato un invitante serpe per sostituirlo.

Ebbene si, il nostro trio dei miracoli si è rotto per sempre. Cosa? No, non è una lacrima quella che sta scendendo dalla mia guancia. È solo un cortese addio all’amicizia più grande di tutta Hogwarts. Stai attenta H., molte serpi sono piene di veleno, e a volte un caro amico è l’unico antidoto a tanta sofferenza. XoXo Gossip Girl.

Ritorna all'indice


Capitolo 3
*** Slytherin's Party ***


Eccoci qui. La storia si fa interessante…muahuahuah…

In questo capitolo noteremo un nuovo lato di Draco Malfoy, forse il vero diciassettenne che si nasconde dietro alla maschera di arroganza e disprezzo che mostra a tutti!

 

Ringrazio tantissimo le tre persone che finora hanno recensito.

 Dabuz: Grazie mille, in effetti non avrei mai pensato a questo mix, ma un giorno guardando gossip girl ho notato che ci sono dei personaggi simili e…non ho saputo trattenermi!

 

BabyFairy: AHahha si anche io mi sono divertita a scrivere quella scena. Harry e Ron che si ritrovano la migliore amica che se la fa con Malfoy…mentre scrivevo dentro di me c’era una risata satanica! Comunque sia Draco per ora non prova niente di solido per Hermione, ma è stato completamente rapito da questo nuovo lato della Grifona..poi chissà cosa potrebbe accadere!

 

Fratwi: Aaah si, ogni volta mi ritrovo a scrivere e non so aspettare quindi pubblico subito! Comunque sono felice che ti piaccia la mia Gossip Girl! Ho provato a ricreare il suo modo di scrivere, cioè un insieme di ironia ma con una morale sempre nascosta. Beh, spero di saperti soddisfare anche in questo capitolo!

 
Beh, direi che adesso possiamo iniziare con questo nuovo capitolo!

Ps: In questo capitolo ho voluto aggiungere il testo di “Stripper” delle Sohodolls.

Per chi è fissato come me sul telefilm –GossipGirl- forse ricorderà che questa canzone è stata usata in una puntata, dove Blair balla nel locale di burlesque di Chuck. :D Non c’era canzone più azzeccata!

Capitolo 3:

Slytherin's Party

Hermione stava davanti al suo specchio sbuffando. Dietro di lei, sul letto, una montagna di vestiti scartati.

Uno era troppo elegante, l’altro avrebbe fatto arrossire dall’imbarazzo una prostituta, l’altro ancora la faceva sembrare una suora.

Non capiva perché si sentiva così tesa per quella festa. Lei e Draco avevano inscenato la loro relazione alla perfezione, e l’espressione di Ron quando l’aveva saputo era impagabile. Un altro risvolto positivo della situazione era proprio lui, il Syltherin più amato, o per i Grifondoro, più odiato della scuola.

Aveva potuto ammirare in quei due giorni ciò che tutte le ragazze volevano.

La sua incredibile eleganza, anche quando indossava la camicia bianca lievemente slacciata e la cravatta sciolta. Il fisico marmoreo, i bei lineamenti del viso, i capelli chiarissimi che cadevano con grazia sugli occhi. Gli occhi, la parte migliore.

Erano argento liquido, profondi ma glaciali. In un momento di rabbia avrebbero fatto indietreggiare Voldemort in persona. Ma la maggior parte delle volte, quegli occhi sprizzavano solo una cosa: un incredibile sensualità, che avrebbe sedotto anche la più casta delle vergini.

Ancora immersa in quei pensieri, sobbalzò quando la porta alle sue spalle si spalancò.

“Hermmm!!”

Una macchia rosso fuoco volò fino al suo cospetto.

La riccia sorrise, Ginny Weasley, la sua migliore amica.

“è verooo?” la ragazza era affannata, probabilmente da una corsa, e gli occhi volevano risposte eccitati.

Hermione annuì, tornando allo specchio provandosi l’ennesimo vestito.

“Accidenti Hermione..Draco Malfoy…” sospirò la rossa buttandosi sul letto dell’amica.

”Cos’è non approvi?” domandò l’altra lanciando un altro vestito nel mucchio.

“Nono..anzi..approvo in pieno. Malfoy è così sexy!” sbottò ridendo Ginny, poi guardò con più attenzione l’amica. “Stai uscendo?” e squadrò i vestiti lanciati in malo modo.

“Si Gin, devo andare a una festa dai Slytherin..ma non so cosa mettermi” sospirò combattuta raggiungendo la Weasley sul letto.

Quest’ultima si alzò di scatto, spiritata. “Herm! Ci devo andare anche io!” urlò emozionata. 

Hermione la guardò interrogativa e riprese “mi ha invitato Blaise Zabini..ci credi? Non è un figo?” e si sdraiò con lo sguardo perso fantasticando sul Slytherin.

“Si beh in effetti la Casa Serpeverde è fornita di bei ragazzi..ma il problema sono i vestiti” ribadì.

La rossa sbuffò e la squadrò dall’alto in basso soppesandola.

“Qui ci vuole un bel lavoro allora! Fai fare tutto a me!” e corse fuori dalla stanza. In due secondi era già rientrata con in mano dei vestiti e un’enorme trousse.

E per la prima volta, Hermione Jane Granger, fu davvero spaventata.

 

Dopo due ore, EBBENE SI DUE ORE, di preparazione, Hermione tornò davanti allo specchio, e non riuscì a trattenere un grido di sorpresa.

I capelli, lucidi, cadevano elegantemente sulle spalle in morbide onde. Il viso era perfetto, senza neanche una lieve imperfezione. Sugli occhi una sottile linea nera e le ciglia allungate grazie al mascara. Le labbra erano state colorate con un grazioso lucidalabbra alla fragola.

Il vestito scelto dall’amica era un tubino nero che aderiva perfettamente con le morbide curve della ragazza, e infine,dei spaventosi quanto bellissimi sandali col tacco neri rendevano la figura slanciata.

Fece una giravolta per guardarsi interamente, un sorriso stampato in faccia. Era bellissima.

“Aallooora…soddisfatta?” ridacchiò la rossa mettendo a posto i trucchi nella trousse.

Ginevra invece indossava un vestitino corto con le spalline sottili, di un blu notte che risaltava i suoi occhi azzurri. Era corto poco sopra la coscia e ai piedi indossava delle invidiabili scarpe col tacco altissimo stile vintage.

I capelli invece li aveva raccolti in una complicata acconciatura francese, con due ciuffi che cadevano ai lati.

“Gin sei fantastica!” poi guardò l’orologio “OH MIO DIO FRA DIECI MINUTI DOBBIAMO ESSERE Lì!”

Quasi si ammazzavano correndo con i tacchi. Hermione riuscì ad agguantare una minuscola borsetta appoggiata al letto e si buttò fuori dalla sua stanza da Caposcuola

Seguita dall’amica.

Una sola meta: i Slytherin.

 

Avvistata: La nostra Cappuccetto rosso dei Grifoni che si dirige nella tana del lupo, o in questo caso, delle serpi. Questa sera infatti, avrà luogo una delle tante feste Syltherin, che più che feste sembrano dei veri luoghi di perdimento. Attenta Cappuccetto, non perderti nel bosco, non ci sarà nessun Cacciatore a salvarti dal lupo.

 

Intanto davanti al tappeto di Salazar Serpeverde Draco e Blaise aspettavano le loro dame.

“Ma quanto cazzo ci mettono” borbottò Draco portandosi la sigaretta alla bocca.

Blaise aveva già una bottiglia di alcool in mano che tracannava senza troppe cerimonie ogni cinque minuti.

“Spero ne valga la pena” borbottò di risposta bevendo un lungo sorso.

Draco alzò gli occhi al cielo e fece gesto all’amico di passargli la bottiglia.

In quel momento Ginny e Hermione comparirono di fronte al loro in tutta la loro bellezza.

Per la mora fu davvero troppo bello vedere Malfoy spalancare la bocca davanti a lei, mentre Blaise, per niente sorpreso dalla mise di Ginny, le andò incontro circondandole i fianchi con le braccia.

“Buona sera madame” e così dicendo la accompagnò dentro.

Hermione rimaneva impalata davanti a Draco con le mani sui fianchi, troppo compiaciuta per rovinare quel momento.

“Ti sei morso la lingua serpe?” disse divertita.

Malfoy si ricompose e l’agguantò per i fianchi stringendola a sé.

Il cuore della ragazza sembrava essere scomparso, per poi essere rimpiazzato da un tamburo che non dava segni di voler smettere di suonare.

“Dovresti essere un po più dolce con me, tesoro” le sussurrò in un orecchio facendole venire i brividi.


Entrarono abbracciati nella Sala Comune Serpeverde.

Sembrava che tutta Hogwarts fosse venuta per ballare.

Le luci psichedeliche illuminavano le figure che si muovevano a ritmo della musica assordante.

Sopra le loro teste una nube di fumo provocata da sigarette varie e cannoni offerti dal vecchio Theodore Nott. 

A un lato della sala era stato improvvisato un bancone dove un paio di piccoli Serpeverde del secondo anno facevano da Barman offrendo fiumi di alcolici.

Si andarono a sedere sui divanetti a fianco degli altri amici del biondo.

”Granger! Che onore averti qui con noi!”

Nott si buttò, nel vero senso della parola, addosso a Hermione, che aveva gli occhi sbarrati.

Zabini si avvicinò tirando su Nott ridacchiando, con le pupille dilatate “Theo sei fattissimo!” e lo buttò su un altro divanetto lontano dalla mora seguito da Ginny che rideva barcollante..

Draco le buttò un braccio sulle spalle stringendola a sé sorridendo.

Partì un’altra canzone, diversa dalle altre. Una canzone provocante che Hermione riconobbe subito. “Stripper” delle Sohodolls.

L’aveva ascoltata tante volte con Ginny nella sua camera ballando come delle pazze.

Si girò di scatto verso l’amica, che aveva avuto la sua stessa reazione. Uno scambio di sguardi complici ed erano già insieme sulla pista a ballare a ritmo, abbandonando i loro cavalieri sbigottiti sui divanetti.

Draco la raggiunse in pochi secondi prendendola da dietro per i fianchi. Lo stesso fece Blaise con Ginevra che sembrava troppo ubriaca per staccarsi, o forse semplicemente non voleva.

 

 

 

Dont touch the girls,

Dont kiss the girls,

I have the right to pull the girls.

Get in a fight,

On every night,

Draco le mise un ginocchio in mezzo alle sua gambe continuando a muoversi a ritmo stringendola a se.

 

The scratches, the bruises and the bites.

But i wanna touch,

And i wanna kiss,

And if you say no then i will persist,

With you tonight,

You'll make it right.

You know that you're wetting my appetite.

Tutti I serpeverde li guardavano stupiti. Molti fischiarono apprezzamento nei confronti della Grifona che sorrideva continuando a muoversi sensualmente, gli altri, quasi tutti ragazze, la fulminarono con lo sguardo.

Ginevra si era girata buttando le braccia intorno al collo del suo accompagnatore e esibendosi in un bacio passionale che le fece meritare un bel po’ di occhiatacce da parte della fauna femminile Slytherin.


You can call me x,

You can call me y,

You can call me z,

You can come and try.

Come and try.

 

Ma niente e nessuno l’avrebbe distratta. Il ragazzo che la teneva per i fianchi era assolutamente magnifico quella sera.

La camicia leggermente sbottonata come sempre, i capelli scompigliati, i jeans aderenti. Era un Dio. E lei si sarebbe inginocchiata al suo cospetto.

Aveva sempre odiato Malfoy, fin dal primo anno. Il suo atteggiamento arrogante, il suo modo di fare viziato. Ma niente in quel momento avrebbe potuto indurla ad odiarlo. Era attratta in modo spaventoso da quella figura. E poi quegli occhi.

 

Quelle iridi argentee, profonde e impenetrabili, erano fissate nei suoi occhi dorati.

Perdendosi nell’argento di quelle pozze, avvertiva che tutto il resto, intorno a loro, non aveva più importanza.

 

Si muovevano come un corpo solo, fino a quando la canzone finì.

Si staccarono sorridendo, e prendendola per mano la portò fino al bar.

“Un thè caldo signorina?” disse con il solito ghigno.

La riccia si girò con aria di sfida “Che fai sfotti?” poi si rivolse decisa verso il ragazzino oltre il bancone “Un wiskey incendiario per favore” ordinò sorridendo.

Draco fischiò “Accidenti Hermione, vuoi proprio sconvolgermi questa sera…due per favore”.

Passarono la serata in allegria seduti sui divanetti comodi, in compagnia di Nott

Ginny e Zabini, che continuavano a rollare canne in una maniera esagerata.

I bicchierini vuoti di Wiskey sul tavolino basso di fronte a loro aumentavano a dismisura, fino a quando tutti e 5 non erano completamente persi a ridacchiare per ogni minimo gesto.

A Hemione la testa girava, ma si sentiva incredibilmente bene. Le braccia muscolose di Malfoy la stringevano sfiorandole i fianchi.

“Herm vuoi un tiro” le propose una stralunata Gin, ancora cosciente per miracolo, offrendole un cannone che avrebbe fatto impallidire Bob Marley.

Malfoy scoppiò a ridere “Weasley ti pare che il nostro angioletto si sia mai fatta una canna?” disse velenoso.

Hermione si girò guardandolo con disappunto. “Sverresti se sapessi tutte le cose che ho fatto” e così facendo prese la canna dalle mani dell’amica e ne aspirò un lungo tiro, buttando fuori il fumo con assoluta tranquillità.

Le espressioni dei tre ragazzi erano impagabili.

Draco era immobile con la bocca spalancata, Theo la guardava compiaciuto, mentre Zabini quasi non si strozzò con il suo ennesimo Wiskey. Ginny era l’unica tranquilla.

Non era la prima volta che fumava e lo sapeva bene viste le serate che avevano passato a fumacchiare con i due gemelli Weasley nel giardino della Tana.

Malfoy fu come al solito il primo a riprendersi, ridacchiando.

“Wow Granger, il tuo talento mi sorprende ogni minuto di più. Scusami ma proprio non ce la vedevo la santa di Hogwarts che si fa le canne buttando giù litri di Wiskey!”.

Hermione sorrise, ma prima che potesse ribattere, il biondo si avvicinò di più al suo viso e sussurrò contro le sue labbra.

”Sei fantastica Granger” e la baciò.

Le labbra calde del ragazzo si incastrarono perfettamente con quelle della ragazza.

Non c’era niente di casto in quel bacio.

Le lingue danzavano senza tregua.

Hermione riuscì a sentire i tre amici ridere come dei pazzi, e forse uno cadde pure con un tonfo sordo per terra, ma non le importava. Esisteva solo lui. Solo Malfoy.

Si aggrappò alle spalle del ragazzo che la stringeva sempre di più. Le sue mani vagavano su ogni centimetro della sua pelle facendola rabbrividire per quel contatto.

“RAGAZZI ARRIVA IL PROFESSOR PITON”

Si staccarono di botto, sentito l’urlo della Parkinson che stava facendo scomparire tutti gli alcoli a colpi di bacchetta.

Ginny e Blaise stavano correndo abbracciati in direzione della stanza del ragazzo mentre Theo era ormai svenuto su uno dei divani.

“Ti accompagno al dormitorio”le sussurrò Draco a un orecchio,e barcollando e ridendo, attraversarono la Sala per poi uscire dal ritratto.

 

Stavano salendo le scale, rischiando di cadere a ogni gradino.

Malfoy la reggeva da dietro per i fianchi.

”Uno..due…tre” contava i gradini ridendo facendoglieli salire come una bambina.

Arrivati al piano terra la strinse a sé “Divertita signorina Granger?”. Lei si girò verso di lui ridendo “molto signor Malfoy..ma sarà meglio arrivare alla torre prima che uno dei due non svenga”

“Tsè Granger,io reggo benissimo gli alcolici” ma detto fatto inciampò in un gradino.

Risero per tutto il tragitto abbracciati.

Hermione non aveva mai conosciuto QUEL Malfoy. Sarà stato l’effetto dell’alcool ma lo vedeva più allegro, più spontaneo, più ..umano. E quel Malfoy le piaceva molto.

Arrivarono finalmente al Ritratto della Signora Grassa.

Lo salutò con un bacio passionale, per poi staccarsi a malincuore e lasciarlo andare.

Lo guardò per un po’ barcollare per i corridoi fino a quando non girò l’angolo.

Stava ancora ridacchiando mentre attraversava il ritratto quando si bloccò.

Harry era seduto su uno dei divanetti, profondamente addormentato.

Si avvicinò silenziosa, cercando di non inciampare nei suoi stessi piedi, e si inginocchiò di fianco all’amico.

Sembrava un bambino, addormentato su quel divanetto con ancora la testa su uno dei libri. Le fece una tenerezza incredibile. Gli accarezzò una guancia sorridendo, e il ragazzo iniziò piano piano a svegliarsi.

Alzò lentamente le palpebre, e quando la vide fece un balzo indietro sorpreso.

”Hermione!” borbottò mettendosi a sedere.

“Harry!” rispose incominciando di nuovo a ridacchiare.

Il moro la squadrò. “Sei ubriaca?”

la ragazza annuì continuando a ridere.

Lui sospirò e la fece sedere di fianco a lui abbracciandola.

“’Mione ma cosa mi combini” sussurrò mentre la cullava.

“Non eri arrabbiato con me?” rispose stringendosi a lui.

“Come faccio ad essere arrabbiato quando mi torni ubriaca fradicia e..” non finì la frase e l’annusò “’mione..puzzi di canna”

La ragazza soffocò un'altra risata nel petto di Harry.

Il moretto sospirò,facendola alzare. “Su muoviti ti porto a letto”.

La trascinò su per le scale a chiocciola e entrò nella camera della ragazza.

“Herm..perché c’è una pila di vestiti sul tuo letto?” disse divertito spostandola.

“Non sapevo cosa mettermi”borbottò la ragazza che intanto stava cercando di sfilarsi il vestito.

Se lo levò completamente rimanendo solo con l’intimo. La sfumatura del viso di Harry divenne subito porpora.

Si mise una canottiera e si buttò a peso morto sul letto.

“Ho un sonno” sussurrò mentre l’amico la copriva con lenzuola.

“Ci credo alcolizzata” scoppiò a ridere “Buona notte Herm” e le diede un lieve bacio sulla fronte.

”Notte Harry” sussurrò e senza preavviso gli diede un bacio a stampo sulla bocca “Grazie” e si addormentò all’istante.

Ancora pietrificato dal gesto della ragazza, Harry si diresse fuori dalla stanza, dando un ultimo sguardo all’amica addormentata.

“Ti Voglio bene Herm” sussurrò e si chiuse la porta alle spalle.

 

Qui è Gossip Girl che vi parla. Quella di ieri sera è stata una vera e propria notte da ricordare per la nostra Regina H, che è uscita dalla Sala comune Slytherin con una nostra ben conosciuta serpe. Entrambi non avrebbero superato il test del palloncino neanche con la grazia divina a quanto pare, e prima di lasciarla rientrare nella sua torre, il nostro principe le ha dato un bacio mozzafiato. Che sia l’inizio di un nuovo amore?

Ritorna all'indice


Capitolo 4
*** Svolte ***


Eccoci qui! Allora prima di tutto ringrazio tutti quelli che hanno commentato, vi ringrazio di cuore perchè le vostre recensioni mi spingono a continuare!

Mentre adesso arrivano le brutte notizie..eheheheh..non vi sembrava tutto un po' troppo rose e fiori? UHUAHUAHUAHAUH

*Me ride sadicamente*

Buona lettura! ^_^

Capitolo 4:

Svolte

Il mattino dopo solo una parola risuonava nella mente della Grifondoro: Merda.

La testa le faceva malissimo, a malapena riuscì ad alzarsi dal letto, ma purtroppo, la sera prima la ricordava benissimo. Non le dispiaceva per quello che aveva fatto coi Syltherin, anzi, si era divertita parecchio. L’unico problema era lui: Harry.

L’aveva baciato. Senza rendersene conto aveva baciato il suo migliore amico.

In un certo senso era felice di aver fatto pace con lui, d’altro canto era sconcertata.

“Ma cosa ti è passato per la testa Hermione Jane Granger!” si ripeteva la ragazza scendendo le scale a chiocciola.

Harry era lì, appoggiato a uno dei tavoli con la Gazzetta in mano che l’aspettava.

Alzò lo sguardo dal giornale e le rivolse un grande sorriso.

“Buon giorno alcolizzata” la canzonò.

La riccia lo fulminò con lo sguardo. “Sfotti sfotti..intanto ho un mal di testa…” sussurrò massaggiandosi le tempie chiudendo gli occhi.

Il ragazzo appoggiò il giornale sul tavolo e si avvicinò.

“Così impari a bere così tanto e a fumare..fattona”

Hermione riaprì gli occhi, e si ritrovò il viso del migliore amico pericolosamente vicino al suo.
Arrossì lievemente, prendendo la borsa e dirigendosi verso il ritratto imbarazzata.

“Sarà meglio andare…abbiamo la McGranitt alla prima ora” gli ricordò.

Harry sbuffò “Certo…quella secondo me è in menopausa”

“Harry!” lo rimproverò appena usciti dalla Sala.
”Che c’è è la verità!” ridacchiò il moro continuandola a fissare.
Era terribilmente bella, anche dopo una notte come quella prima.

Gli occhi, così dorati. Come aveva fatto a non notarli prima? E le labbra morbide ed invitanti..che avrebbe voluto..

“Ginny è tornata?”domandò Hermione soprapensiero.

“Non lo so”balbettò Harry confuso “perché? Dove ha passato la notte?”

L’amica rise di gusto e riprese “Beh…nella camera di Zabini”

Harry stava per ribattere sconvolto ma fu interrotto da una voce glaciale alle loro spalle.

”Hermione”

La ragazza si girò e sorrise vedendo il Serpeverde che si avvicinava lentamente.

Le cinse la vita con le braccia e la baciò con trasporto.
Harry si sentì pervadere da un tremito di rabbia. Lo stomaco fece 1..2..3 capriole.
Se i due si fossero girati in quel momento, avrebbero visto la gelosia pura negli occhi verdi del ragazzo.

 

L’amore è una cosa speciale. Ne siamo coscienti tutti. Ma quando i protagonisti di questa favola sono una serpe e un grifone, il lieto fine non è sempre assicurato. Soprattutto se c’è un altro grifone dietro le quinte. Ebbene sì, la nostra Regina H. e il Bambino Sopravvissuto hanno fatto pace, e sembravano tornati ai vecchi tempi, fino a quando non è arrivato il nostro diavoletto ossigenato. Potter non ha dovuto fingere troppo, si vedeva lontano un miglio. Gelosia? È solo una sfumatura dell’amore. Stai attenta H, non tutte le principesse hanno un lieto fine..

 

“A quanto pare non solo Lenticchia è geloso” ridacchiò il biondo rileggendo il post di Gossip Girl.
Erano in camera sua sdraiati sul letto, per far credere al resto dei Syltherin che ci fosse veramente “qualcosa” fra loro. Anche se dalla sera prima quel “qualcosa” c’era veramente.

Si erano baciati per mezzora sul letto, fino a quando il famoso foglietto di Gossip Girl non era volato nella loro stanza.

“Che cosa?” aveva borbottato la riccia appoggiata al petto del ragazzo. Si alzò e gli strappò il foglio dalle mani.
Lo lesse 1..2..3..4..10 volte, quando alzò lo sguardo verso il biondo, che si era portato una sigaretta alla bocca ghignando.

“Non è possibile” sussurrò stringendo ancora tra le mani la pergamena firmata G.G.

“Che c’è di strano? Anche Potter ha compreso che non sei un libro che cammina”

“No..non è quello..è che io ieri sera..” iniziò la riccia guardandosi le mani.

Il biondo si raddrizzò sul letto e le prese il mento fra le mani.
”Tu cosa Hermione?”

“Ho baciato Harry”

 

Come dice la chiesa cattolica, il peccato mortale può essere assolto solo grazie all’atto della confessione. E a quanto sembra una certa principessina, o per meglio dire, Regina, di recente ha avuto bisogno di confessarsi. Ma H..hai sbagliato, ci si confessa con Dio..non col Diavolo.

 

“Tu cosa?” sbottò il biondo alzandosi di scatto. La sigaretta era ormai distrutta fra le mani e la buttò a terra con un gesto secco.
”Draco mi dispiace, ero ubriaca non so che mi è preso..” cercò di spiegare la riccia.

Malfoy si rigirò guardandola negli occhi. Se lo sguardo avesse potuto uccidere, Hermione sarebbe già stata un mucchietto di polvere sul letto del Syltherin.

“Ah eri ubriaca! Eri ubriaca Granger! Certo! È anche per questo che hai baciato me no? Perché eri ubriaca!” urlò. La calma per cui erano conosciuti i Malfoy in quel momento non esisteva. Esisteva solamente un ragazzo di diciassette anni ferito nell’orgoglio. E questo Hermione lo sapeva, perciò cercò di spiegarsi con le lacrime agli occhi.
”No Draco, non ti ho baciato perché ero ubriaca, l’ho fatto perché volevo, con Harry è stato diverso, non so che mi è preso!”

Il ragazzo andava avanti e indietro per la stanza senza guardarla.

La riccia prese tutto il coraggio possibile e si alzò, camminando fino a lui, e prendendogli il viso fra le mani costringendolo a guardarla negli occhi dorati.
”Cosa mi hai fatto Granger” sussurrò a fior di labbra “Non penso che a te, sei diventata un’ossessione..e ..hai baciato lo sfregiato!” la rabbia s’impossessò di nuovo del biondo scostandosi dal tocco di Hermione.

“Draco io non volevo..” iniziò lei con voce tremante, ma non riuscì a finire la frase.

La voce tagliente di Draco Malfoy si fece sentire come un coltello nel petto.

“Vattene”

La ragazza rimase immobile a fissarlo,le lacrime che premevano per uscire. Ma non glielo avrebbe permesso. No. L’orgoglio Grifondoro prima di tutto. Così prese la sua borsa e si diresse verso la porta.
”Ah dimenticavo” disse fermandosi “Quello che mi hai detto, che pensi sempre a me, ti assicuro che è ricambiato. Ma sei troppo cieco per vederlo, o egocentrico per accettarlo” e sbatté la porta con forza quasi a staccarla.

Ma la riccia era già uscita e non poté sentire le due parole pronunciate dal Syltherin, nessuno le sentì.

“Ti amo”

sussurrate così piano che sembravano infrangersi contro l’aria, ma così profonde e radicate che niente al mondo le avrebbe mai sfiorate.

 

Mia Cara H, io ti avevo avvertito. Mai fidarsi di una serpe. Possono ammaliarti con i loro occhi, ma la loro lingua rimane sempre velenosa.

Tornò nella sala comune Grifondoro di corsa. Le lacrime avevano vinto la barriera di orgoglio e scendevano lentamente sulle guance.

Appena entrò in Sala Comune ci trovò Harry e Ron, intenti a fare una ricerca, che alzarono lo sguardo interrogativi. Non li fu permesso di dire niente che la ragazza era già corsa su per le scale.

Sbatté con forza la porta e si buttò sul letto.

La vita era incredibilmente ingiusta.

Le aveva fatto toccare il cielo con un dito per poi buttarla di nuovo contro la terra fredda.

Affondo i suoi singhiozzi nel cuscino, stringendolo. Non c’era più. Non si era resa conto di quanto stesse bene con lui fino a quando non l’aveva perso. Ed era tutta colpa sua.

“’Mione” una voce dolce e affettuosa. Si girò e vide i suoi due migliori amici che la guardavano preoccupati.

Alla vista delle lacrime sulla sue guance corsero fino al suo letto.

“Herm che è successo? Ti ha fatto qualcosa?” sussurrò Ron stringendola contro di lui.
”No..non ha fatto niente” rispose tra i singhiozzi “è tutta colpa mia..Harry..io gliel’ho detto..di ieri sera e lui..mi ha cacciata”.

Ron guardò interrogativo l’amico, che sembrava essere appena passato sotto una doccia d’acqua gelata.

Stava soffrendo, lo sentiva, e voleva fare qualcosa per lei, ma non sapeva cosa o come.

“Mione stai tranquilla…ci siamo noi…” e si unì all’abbraccio.

Tutti e tre uniti. Sempre presenti per aiutarsi.

 

Il trio dei miracoli torna insieme..il motivo? Un dolore. È triste lo so, ma a volte è proprio questo che fa riunire le persone. L’hai capito adesso H.? Mai voltare le spalle ai propri amici. Il mio unico motivo di conforto quando vedo queste cose? sapere che nessuno di voi si rende conto di quanto è fortunato ad avere qualcuno al proprio fianco. E io ho voi miei cari. Xo Xo..Gossip Girl

Ritorna all'indice


Capitolo 5
*** Mi Dispiace ***


 

Eccoci ad un nuovo capitolo.

Prima di tutto vorrei rispondere a chi ha gentilmente recensito l'ultimo capitolo.

Elli 11: Ahaha...in effetti non l'ho fatto apposta...perchè entrambi i capitoli li avevo già scritti da tempo.. però è vero è una strana coincidenza.

Babyfairy: Certo che le cose andranno bene...forse..uahauahuahau grazie mille :D

Anna96: eheheh eh si vedrai vedrai... Il trio dei miracoli non ha ancora rivelato tutto...

Beh adesso....iniziamo!

Capitolo 5:

Mi dispiace

Hermione si addormentò fra le loro braccia dopo un quarto dora, spossata.

La coprirono bene con le coperte e scesero le scale in silenzio, ognuno immerso nei propri pensieri.

 

“Harry..cos’è successo ieri sera” domandò il rosso sedendosi sul divano.

”Ci siamo baciati” sussurrò abbassando lo sguardo.

Sentì l’amico irrigidirsi.

“Cosa..come?” ringhiò.

Il moro alzò lo sguardo abbattuto.

“Ron era ubriaca, l’ho messa a letto e prima di addormentarsi mi ha dato un bacio…” spiegò appoggiando la testa sul divano.

”Ah” fu l’unica risposta, per poi piombare di nuovo nel silenzio assoluto.

Harry cercò di cambiare discorso.

”Hai visto tua sorella oggi?” domandò con nonchalanche cercando di arrivare al punto nel modo più innocente possibile.

Ron lo guardò sospettoso. “Si perché?”

“ehm” iniziò il moro imbarazzato “Hermione mi ha detto che..ha passato la notte con Zabini”.

Ron scattò in piedi come se l’avessero colpito alle spalle.

“LEI COSA?” urlò furioso.

Harry sbuffò. 

Sapeva che avrebbe reagito così, ma era meglio che gliel’avesse detto lui, invece di scoprirlo il giorno dopo davanti a mezza scuola.

“A quanto pare hanno una storia” spiegò calmo.

Ron sembrava voler scoppiare. 

Era diventato bordeaux dalla rabbia e si guardava intorno come a voler sfogare il suo risentimento contro un povero sventurato.

Sfortuna fu che la giovane Weasley varcò il ritratto proprio il quel momento, con un sorriso eloquente sul viso, segno di aver passato una bella giornata..e probabilmente, una buona nottata.

“TU!!” la indicò il fratello “Te la fai con Zabini adesso?”

Ginny rimase a bocca aperta per un secondo, ma ribattè decisa.

“Si Ronald, ma non vedo come la cosa ti possa riguardare”

Il fratello sembrava volerla uccidere con lo sguardo.

“Invece..” proseguì la rossa ignorando gli occhi assassini puntati su di lei “Luna mi ha detto di aver visto Hermione correre qui in lacrime..perché non pensate a lei invece di interessarvi alla mia vita amorosa?”.

“Ci vado a parlare” sbottò Harry alzandosi di scatto.

”Amico..sta dormendo” borbottò Ron che stava ancora fissando la sorellina.

“Non con Hermione, con lui” e si girò verso il ritratto ma una mano ferma lo bloccò.

“Cos’hai intenzione di dirgli? Di tornare con lei? È questo che vuoi? Che Malfoy stia con lei?”

Harry abbassò di nuovo lo sguardo, abbattuto.

”No..non è quello che voglio. Ma lo vuole lei. E lo sai anche tu. Sta soffrendo capisci? Devo fare qualcosa..”sussurrò.

Il rosso gli lasciò il braccio, convinto.

“Ok..ma se non va bene..tiragli un pugno da parte mia” sorrise.

“Bravi” disse Ginny accasciandosi sul divano “Ma non fargli troppo male, non vorrei rovinaste il suo bel faccino..” ma pensò bene di non finire la frase, notando l’espressione omicida di entrambi alle sue parole.

 

Bussò più volte alla porta del Syltherin, ma non arrivò nessuna risposta.

“Al diavolo” pensò tirando fuori la bacchetta.

”Alohomora” sussurrò, e la porta si aprì di scatto.

Entrò nella stanza. 

Sembrava che fosse passato un uragano. 

Pezzi di vetro erano per terra, la scrivania rovesciata, e lì, sul letto, assolutamente immobile c’era lui, Malfoy.

“Malfoy dobbiamo parlare” disse calmo Harry chiudendosi la porta alle spalle.

“Cosa vuoi dirmi Potter? Che non è come sembra?” ringhiò il biondo alzandosi dal letto per andargli incontro.

Si fermò a pochi centimetri da lui. 

”A grandi linee sì” rispose fissandolo negli occhi.

Indietreggiò sconcertato.

In quegli occhi. 

Dove aveva sempre visto disprezzo e arroganza. 

Erano vuoti, completamente vuoti. Nessuna emozione, neanche una goccia del Serpeverde che aveva odiato.

“Cosa ti è successo” balbettò il moro fissandolo spaventato.

Draco rise, al limite dell’isterico, e andò a buttarsi di nuovo sul letto.

“è stata lei..mi ha portato via tutto. È entrata nella mia vita come il vento, e se n’è andata come una tempesta”

Harry era basito dalle parole del biondo.

“Perché non hai capito che non era colpa sua”

“Perché…ho una paura matta Potter” sussurrò a denti stretti “Se dopo due giorni mi fa sentire così…cosa ne sarà fra un mese? O un anno magari? Cosa succederà se mi lasciasse scegliendo te o Lenticchia? Me lo spieghi? Sono un Malfoy cristo santo!” sbottò lanciando il portacenere, che si andò a frantumare in mille pezzi contro il muro.

Il moro era sconvolto. Non aveva mai visto Malfoy così, così spaventato.

“beh sappi che sta soffrendo…per qualche assurda ragione è affezionata a te, ci tiene, quindi tira fuori le palle per una buona volta serpe, e accetta i suoi sentimenti, ma soprattutto…accetta i tuoi” borbottò aprendo la porta.

“Ah giusto” si ricordò Harry prima di uscire. 

Camminò verso il biondo che guardava il soffitto appoggiato al cuscino.

“Malfoy” lo chiamò.

Lui si girò guardandolo interrogativo. 

E lo colpì. Con forza. Come a sfogare tutta la rabbia accumulata in quei 6 anni. 

Un pugno in pieno viso.

“questo era da parte di Ron..ma ti avverto serpe, falla soffrire ancora e il prossimo sarà da parte di entrambi” e detto questo uscì, lasciando il Syltherin sanguinante.

 

Avvistato: Il nostro amato Bambino Sopravvissuto che esce dalla stanza del Principe delle Serpi. Un duello per la principessa? No miei cari, qualcosa di più profondo degno di un Grifondoro. La difesa dell’orgoglio. Cosa devi fare mio caro H? Beh, quando tocchi il fondo puoi sempre scegliere: lasciarti andare all'autocommiserazione o stringere i denti e continuare a lottare.

Quindi spegni le luci e dormi mia cara Hogwarts, perché molte cose non sembreranno così brutte al buio.

 

Malfoy se ne stava nel suo bagno, mentre tamponava il naso.

Stupido Potter che  l’aveva colpito. 

Gliel’avrebbe fatta pagare.

Ma probabilmente tutta quella rabbia non era dovuta al pugno di Harry, ma alle sue parole, così vere che l’avevano colpito molto più forte.

Aveva dannatamente ragione, ma Draco non ce la faceva. 

Era confuso.

Mai in vita sua aveva provato sentimenti del genere per una donna..e adesso c’era caduto dentro fino all’ultimo. 

E poi perché proprio lei? Perché la Granger?

No, non poteva andare avanti così, avrebbe dovuto evitarla, dirle che era stato solo un gioco e che si era stufato, ma sapeva benissimo che non ci sarebbe riuscito.

Era un bravo bugiardo.

Aveva mentito a tante ragazze per poi trovarsele nel suo letto. 

Ma in quel momento non ci riusciva.

Il solo pensiero di farla soffrire lo colpiva nel petto come un mare di pugnali.

Doveva andare da lei.

Doveva parlarle, guardarla in quei occhi dorati che l’avevano incatenato a lei.

 

Hermione intanto era rinchiusa in camera sua.

La debole luce della luna che filtrava dalla finestra socchiusa le illuminava il viso, mettendo in evidenzia le lacrime che sgorgavano dagli occhi.

Come aveva potuto fidarsi? Malfoy era e rimarrà per sempre un meschino.

Aveva sbagliato a sperare che fosse cambiato.

Eppure sembrava tutto così facile quando ce l’aveva al suo fianco.

Quando si incontravano i loro sguardi e si perdeva in quel ghiaccio.

Scosse la testa cercando di non pensarci. 

L’avrebbe superato, forte e decisa, ma qualcosa la bloccava.

Stupidi sentimenti. 

Com’era potuto succedere? Una fiera Grifondoro che si innamorava di una viscida serpe.

“Herm? Ci sei?” la voce acuta di Ginny Weasley la ridestò dai suoi pensieri.
Prese un profondo respiro cercando di controllare il tremolio nella voce.

“Si Gin..ma non mi va di parlare adesso”

“Ehm..” una piccola pausa che tradì la voce sicura “C’è qualcuno che vorrebbe vederti”

Hermione si tirò su di scatto sul letto. “Chi?”

“Malfoy”

Se fosse stato possibile, Hermione sarebbe stata già sepolta dentro al suo letto a baldacchino.

Si tirò su con rabbia, cercando di sistemare con le mani tremanti i capelli per poi dirigersi alla porta.

L’aprì con forza e il suo sguardo di pura furia s’impuntò sul biondo, che stava, per la prima volta nella sua vita, nervoso di fianco alla Weasley.

Si guardava i piedi, torturandosi le mani.

Se non fosse stata così ferita nell’orgoglio l’avrebbe abbracciato per quanto le faceva tenerezza.

Ginny, notando la tensione che si era creata in quei pochi secondi, si dileguò, borbottando qualche scusa per poi scendere di corsa le scale.

“Cosa diavolo vuoi Malfoy?” pura rabbia traspariva dalla voce della Grifondoro.

Il biondo alzò lo sguardo colpevole e rimase a fissarla per un secondo.

“Parlarti ovviamente” rispose recuperando un po’ di sicurezza e facendosi avanti per entrare nella stanza della ragazza.

La riccia lo bloccò sulla porta con una mano, decisa.

“Fermo. Non intendo farti entrare. Dimmi quello che dovevi dirmi e vattene”

Draco sospirò passandosi la mano da pianista fra i capelli chiari.

”Dio Granger, non intendo parlare in mezzo a un corridoio”

Il viso di Hermione si distese in un ghigno. 

Anche se il ragazzo cercava di nasconderlo, era imbarazzato. 

Compiaciuta, rimase ferma dov’era, bloccando il passaggio.

“No. Tu adesso parli qui, dove tutti possono sentirti tranquillamente” e fece segno con la testa alle scale, dove probabilmente i suoi amici si erano nascosti cercando di carpire qualche pezzo della conversazione.

Gli occhi di Malfoy si sbarrarono. 

Colpito in pieno tornò a guardarsi i piedi.

“Bene” sussurrò. 

Rialzò la testa incontrando gli occhi dorati della ragazza “Volevo solo dirti che..non dovevo prendermela con te, che ho esagerato..e..” si bloccò alzando gli occhi al cielo come se stesse facendo uno sforzo enorme per pronunciare quelle semplici parole.

”Continua” disse Hermione cercando di nascondere la nota compiaciuta nella voce.

“Mi dispiace Hermione”.

Un sussurro, tenero, da bambino, che la ragazza non avrebbe mai immaginato potesse appartenere al famoso Draco Malfoy.

“Ripetilo, non ti ho sentito bene” lo stuzzicò cercando di non ridere.

Draco sbuffò e si girò verso le scale.

“HO DETTO CHE MI DISPIACE HERMIONE, SENTITO TUTTI?” urlò a squarciagola provocando le risate della ragazza.

Gli prese il viso tra le mani facendolo girare verso di lei, e con una tenerezza infinita lo baciò. 

Si staccarono dopo pochi secondi guardandosi negli occhi.

“Non c’era bisogno di urlare serpe” sussurrò la riccia ridacchiando.

Draco sorrise. “Continuo a chiedermi perché non sei una Serpeverde”

“Perché ci vuole un coraggio da Grifondoro per avere a che fare con te”

Si baciarono con trasporto, e nessuno dei due sentì il gemito di dolore provenire dalle scale.

Non c’era Ginevra Weasley nascosta nella penombra, e neanche Ronald.
Un ragazzo si era appena accasciato contro il muro stringendosi il petto.
Dagli occhi verde smeraldo, calde lacrime fuoriuscirono silenziose, marcando il dolore.
Il dolore di un amore destinato a non esaudirsi.
Harry Potter soffriva.

 

Il veleno di una serpe può essere succhiato via? Certo.Ma è strano che sia stato lo stesso serpente a salvare la nostra grifona. Congratulazioni Regina H. I migliori auguri dalla tua Gossip Girl. Una sola domanda rimane senza risposta. Chi era il ragazzo sulle scale a chiocciola che piangeva mentre la coppia dell’anno si faceva prendere dalla passione? Io ho qualche sospetto. XoXo..Gossip Girl

Ritorna all'indice


Capitolo 6
*** Destino ***


Nuovo capitolooo ^_^

Eheh, oggi mi odierete profondamente lo sento…ma non posso far rimanere tutto perfetto per sempre no?

 

Direi prima di fare i un paio di ringraziamenti:

 

deaselene: Eheheh, lo so, anche a me dispiace un po’ per Harry, ma suvvia! Gossip Girl rimane sempre Gossip Girl, colei che sa tutto di tutti e che non fa sapere mai niente di lei!

 

Fratwi: Sono felice che ti sia piaciuto il capitolo! Sinceramente è quello che mi ha fatto più divertire scrivendolo..forse provavo un senso di rivincita scrivendo come Draco veniva costretto a mettere da parte l’orgoglio. Ihih..E tranquilla che continuerò imperterrita ad aggiornare!

 

anna96: Ahah, direi che è meglio bloccare un virus ke leggere il nuovo aggiornamento! Ahah tranquilla che anche io sclero come una pazza isterica quando mi entra un virus, l’ultima volta c’ho perso un intera storia lunga 50 pagine! E non ho potuto recuperarla T_T *me triste*.Comunque ti ringrazio di cuore, sono felice che piaccia ciò che scrivo!

 

FlyPiton: Grazie :D ammetto che scrivere i post di Gossip Girl mi esalta tantissimo ahahah! Ho unito due cose che mi appassionano (HP molto di più ovviamente) e sono felice che l’insieme sia piacevole!

 

Erigre: Ottimo! È sempre bello avere nuove lettrici! Sono felice che ti piaccia la storia, comunque no è la prima che scrivo a riguardo!

Beh, miei cari, godetevi questo nuovo capitolo! *Risata maligna all’idea di ciò che vi aspetta*



Capitolo 6:

Destino

Draco Lucius Malfoy era stato istruito per diventare un Mangiamorte e seguire le ombre del padre. 

Non si era mai ribellato davanti al suo destino, anzi, spesso se n’era vantato con i suoi compagni, illustrando compiaciuto ciò che il padre aveva in serbo per lui. 

Non era quindi un segreto che tutti i Serpeverde fossero dei piccoli seguaci del Signore Oscuro. 

Tuttavia, il Principe delle Serpi, in una gelida mattina di ottobre, si ritrovò turbato davanti al suo ormai imminente futuro.

Di lì a pochi mesi sarebbe stato marchiato e costretto a presentarsi al cospetto di Voldemort in persona. Avrebbe dovuto abbandonare tutto di Hogwarts, e se prima l’idea gli piacesse, ora lo terrorizzava. Avrebbe dovuto abbandonare lei.

“Lo sapevi benissimo Draco” gli continuava a ripetere Blaise, accendendosi uno di quei piccoli paradisi alla nicotina.

Di solito l’unica risposta che Zabini riceveva era uno sguardo furioso che avrebbe fatto indietreggiare Tu-sai-chi in carne e ossa. 

Quella mattina invece Draco era troppo preoccupato per far cedere il discorso.

“lo so Blaise, ma come faccio adesso?” borbottò corrucciato abbandonando la testa sul cuscino.

“Ah non lo so amico” ribatté il moro “ma sappiamo cosa succederà se tuo padre venisse a sapere di te e la Granger”.

Draco annuì impercettibilmente, per poi mettersi la testa fra le mani. Lo sapeva fin troppo bene.

Un Malfoy con una mezzosangue. E non una qualunque, una Grifondoro, la migliore amica di Harry Potter.

Se Lucius l’avesse scoperto, sarebbero stati guai per entrambi. 

Alzò lo sguardo verso l’amico, che si stava elegantemente versando del Merlot nel bicchiere di cristallo che stringeva in mano.

“Secondo te sto facendo la cosa giusta?” mormorò in un soffio.

Blaise si girò appoggiandosi alla scrivania. Bevve un lungo sorso dal bicchiere e guardò attentamente il biondo.

“Beh Draco, Hermione è tutto ciò che va contro il nostro futuro, ma non nego che è una ragazza fantastica. Purtroppo però, in questo caso, ne va della sua vita” concluse con una smorfia appoggiando il flute. 

“Se i mangiamorte lo scoprissero, faranno di tutto per far tornare il giovane e promettente Malfoy sulla retta via..e nella loro mente contorta, ciò vuol dire eliminare gli ostacoli”.

Le parole dell’amico colpirono come uno schiaffo in pieno viso il giovane Slytherin. 

Era tutto maledettamente vero. Blaise Zabini era l’unico Serpeverde che Draco avesse mai conosciuto, che era subito andato contro il futuro deciso dalla madre per lui.

Odiava il principio di disuguaglianza tra le case che i cui i suoi amici credevano, ma era perfettamente conscio di ciò che gli sarebbe successo se si fosse ribellato.

Tuttavia il ragazzo non si era ancora arreso.

“Andrai incontro alla tua morte” gli diceva Draco ogni volta, ma l’amico aveva sempre risposto con una scrollata di spalle.

“Se è quello che mi aspetta per aver seguito i miei principi, sarò più che felice di morire”.

Malfoy gli dava del pazzo, ora invece lo ammirava per il suo coraggio.

“Beh Draco, ho una bellissima ora e mezza di punizione che mi aspetta ora” sbuffò dirigendosi verso la porta.

“Salutami le coppe mentre le luciderai allora” ridacchiò il biondo facendo un cenno all’amico mentre usciva.

Prima di chiudere completamente la porta, poté sentire il chiaro invito da parte di Blaise di andare in un paese non ben identificato sulle Mappe Geografiche.

Ancora sorridendo, si buttò sul letto, chiudendo gli occhi e sperando di cadere presto tra le braccia di Morfeo, per dar fine almeno per qualche ora, a tutte le preoccupazioni che lo assillavano.

 

 

Dall’altra parte del castello,nella torre Grifondoro, Harry e Hermione discutevano animatamente

“Sei completamente impazzita Hermione!” sbottò Harry dando le spalle alla riccia.

“Perché? Sei stato tu a chiedergli di tornare da me! Perché adesso dovrei nascondere i miei sentimenti?” gridò la riccia all’orlo delle lacrime.

Harry si girò, lo sguardo pieno d’ira.

“I tuoi sentimenti Herm? È uno schifoso figlio di Mangiamorte! Pensavo tu ti fossi affezionata e basta! E adesso mi vieni a dire che..che tu” non riuscì a finire la frase. 

Gli sembrava troppo assurdo per essere vero.

”Che lo amo Harry. Sì, mi sono innamorata di Draco Malfoy.”

Completò la ragazza avanzando verso di lui.

“Tu! Tu che ti arrabbiavi perché Draco faceva tanta distinzione fra le case! Proprio tu che vieni a dirmi di non stare con lui perché è un serpeverde!”

urlò senza più trattenere le lacrime che ormai scendevano senza vergogna.

“Non è perché è un Serpeverde ‘Mione! Perché non lo capisci?” la implorò Harry avvicinandosi e prendendole il viso tra le mani.

“Voi due non potrete mai stare insieme seriamente! È figlio di un Mangiamorte! Sai cosa vuol dire questo?”

Hermione allontanò il viso levandosi le mani dell’amico dalle guance. 

“Non mi interessa” sussurrò allontanandosi.

“è segnato Hermione” continuò deciso Harry “Lui diventerà un Mangiamorte esattamente come il padre. Sai benissimo che da allora in poi non potrà stare con te.”

Il viso della Grifondoro era piegata in una smorfia di puro dolore. Sembravano menzogne, eppure doveva esserci del vero in quelle parole.

Non si arrese.

“Non è vero” mormorò singhiozzando.

Il moro si avvicinò abbracciandola. 

“non mentire a te stessa. Non adesso. Mi dispiace Herm, ma è così che stanno le cose. Non volterà le spalle alle sue radici” gli sussurrò all’orecchio stringendola a sé.

Le aveva detto la verità, eppure si sentiva colpevole. Sapeva che c’era un altro motivo se gliel’aveva detto.

Non sopportava vederla con Malfoy.

Aveva appena scoperto di essersi innamorato di lei, e vederla fra le braccia di uno schifoso Mangiamorte era troppo per lui.

L’amica singhiozzava sul suo petto battendo i piccoli pugni.

 

La verità fa male H…soprattutto se si tratta di amore. Ma non lasciare che il tuo cuore si spezzi così, non perdere mai le speranze. C’è sempre una luce alla fine del tunnel. L’unica cosa che si può fare in questi momenti, è sperare che non si spegni e seguirla.

La vostra Gossip Girl non si arrende. Xo Xo Gossip Girl

 

Le ore del professor Ruf, a detta di tutti gli studenti di Hogwarts, erano le più noiose.

Si diceva che il professore, quando era morto, aveva lasciato il suo corpo ancora sulla sedia e si fosse diretto in classe da spirito.

Ciò non voleva dire che non potesse annoiare a morte la sua classe. 

Se la materia in sé, Storia della Magia, era poco interessante per gli studenti, la sua voce monotona e lasciva la rendeva la materia più adatta per chi soffriva di insonnia.

Durante le sue lezioni, gli studenti dormivano, leggevano riviste, chiacchieravano, mentre il fantasma imperturbabile continuava con la sua decantazione delle guerre dei Goblin. 

Quella mattina tutto era come sempre.

Lavanda Brown e Calì Patil chiacchieravano su qualche povero svenurato, Blaise Zabini e Theodore Nott giocavano a scacchi sotto il banco, Ron Weasley e Harry Potter dormivano beatamente appoggiati al muro.

Solo due persone erano completamente attente alle parole del professore. Draco Malfoy ed Hermione Granger scrivevano ininterrottamente appunti sulle pergamene creando un sottofondo fatto di sfrigolii delle  penne sulla carta.

Draco si girò verso la sua ragazza e la guardò attentamente.

Era tutto il giorno che sfuggiva al suo sguardo, e quella mattina quando l’aveva salutata col solito bacio mozzafiato che faceva sospirare la maggior parte delle ragazze nella Sala Grande, era stata a dir poco gelida.

Anche in quel momento si incontrarono gli sguardi, ma la riccia lo abbassò subito sulla pergamena.

Era snervante quel comportamento, così mise da parte i suoi appunti e prese un pezzetto di pergamena.

 

Qualcosa che non va Herm?

 

Appallottolò il foglio e lo lanciò furtivo alla compagna di banco.
Quest’ultima, sorpresa lo aprì e scrisse subito una risposta.

 

Devo parlarti.

 

Quando il biondo lesse le parole scritte dalla ragazza in quella grafia minuta e ordinata, quasi ebbe un infarto. 

Non promettevano niente di buono.

Si alzò di scatto prendendo i suoi libri e uscì, lanciando un occhiata eloquente a Hermione.

Si incamminò per i corridoi per poi fermarsi e appoggiarsi a una colonna.

Era terribilmente preoccupato.

Dopo 10 minuti lo raggiunse la riccia, rossa in volta che camminava a passo di marcia.

Si fermò davanti a lui e lo trafisse con lo sguardo.

“Dobbiamo parlare” sussurrò.

Draco la guardò curioso. “Sì l’avevo capito..ma a che proposito?”

Hermione si guardò in giro furtiva, e spinse il ragazzo nella prima aula che trovò.

“Ehy Ehy non ti credevo così sfacciata” ridacchiò il biondo, ma fu subito zittito dall’occhiata della ragazza.

“è vero che diventerai un Mangiamorte?”

La domanda era arrivata come una bufera nella mente di Draco.

Si immobilizzò per un secondo, poi si riprese.

“Penso di sì” sussurrò a denti stretti.

Hermione sospirò nascondendo il dolore negli occhi abbassando lo sguardo.

“Quindi suppongo che tutto questo per te sia un passatempo, poiché sai che alla fine dell’anno ci dovremo mollare comunque ” Il tremolio nella voce lo fece sussultare.

“No Hermione” le prese il viso tra le mani e la guardò negli occhi “Io..te ne volevo già parlare. Se mio padre scoprisse di noi…rischieresti la vita”

Si aspettava un urlo, uno sguardo terrorizzato, e invece fu stupito nel vedere lo sguardo fermo della ragazza. Maledetto orgoglio Grifondoro.

“Capisco” mormorò.

Draco alzò gli occhi al cielo. “No, non capisci. Io voglio stare con te, ma devi capire che non è facile. Non posso ribellarmi così dai Mangiamorte, da mio padre. Ho solo 17 anni diavolo!”

“C’è sempre Silente..potresti chiedere aiuto a lui”

Certo, Silente, sarebbe stato felice di diventare il nuovo cocco del vecchiardo insieme a San Potter.

Sbuffò accarezzando una guancia della ragazza.

“Non lo so Herm, ci penserò, per adesso dobbiamo stare tranquilli ok? Non c’è ancora nessun problema”

Tranquillizzata, la riccia sorrise e lo baciò, buttando le braccia al suo collo.

Draco l’artigliò per i fianchi stringendola a sé felice. 

Felice come non era mai stato.

E chi l’avrebbe detto che la sua felicità fosse dovuta a una mezzosangue.

La sua mezzosangue.

 

Ritorna all'indice


Capitolo 7
*** Il Ballo ***


Eccomi qui, che aggiungo un nuovo capitolo anche a questa storia. Aaah lo so, anche io non ho saputo trattenermi all'idea di un Ballo. Un clichè, lo so, ma non ho saputo resistere!

Insomma, chi non ha mai sognato un bel ballo in maschera in un castello come Hogwarts? Mistero e magia, ecco il mix che preferisco, e in questo capitolo, alcuni misteri non rimarranno più tali...ma non voglio aggiungere altro. In più, come piccolo regalo dopo questa pausa estiva..posto un capitolo un po' piu lungo del solito! Quindi miei cari lettori xD(Si mi sto esaltando non poco, ma questa sera sono allegra) mettetevi la maschera e date inizio alle danze, perchè se ne vedranno di belle! ;)

Capitolo 6:

Il Ballo

Erano passati tre mesi da quando Hermione Jane Granger si era messa insieme a Draco Lucius Malfoy.

Non c’era più pettegolezzo, e perfino Gossip Girl si era stufata ed era tornata a scrivere su altri poveri sventurati che capitavano sotto tiro della sua lingua biforcuta.

 

Qui è Gossip Girl che vi parla. Gennaio è finalmente arrivato, e con lui il grande Ballo in Maschera tradizionale di Hogwarts. Fonti certe affermano che Silente non ha badato a spese quest’anno, quindi aspettatevi di vedere una vera festa coi fiocchi.
A mezzanotte, come da tradizione, tutti si toglieranno le maschere. L’unica che non lo farà? Ma io miei cari. Gossip Girl rimane sempre nel segreto, quindi non sforzatevi nel riconoscermi. Sono come l’aria che vi circonda, e ricordatevi. Sento tutto e vedo tutto.
Quindi preparate vestiti e maschere, perché quella che ci aspetta, sarà una serata interessante.
Xo Xo..Gossip Girl.

 

“Tu da cosa ti travestirai Herm?” domando Ginny sfogliando una delle sue riviste preferite sdraiata sul letto dell’amica.

“Ah non lo so” rispose l’amica indecisa mentre cercava di mettere a posto la quantità esagerata di libri sulla sua scrivania.
”Insomma” continuò “Draco vuole passare la serata con me..ma mi riconosceranno tutti se starò con lui. E io voglio essere diversa questa sera”

“Herm devi deciderti in fretta..mancano solo un paio d’ore alla festa” sbuffò Ginny mettendosi a sedere.
Hermione la guardò torva “E tu da cosa vorresti travestirti sentiamo?”

La rossa rise e con un paio di colpi di bacchetta le mostrò la sua “maschera”.

Si era tinta i capelli di un rosso acceso innaturale, che cadevano lunghissimi fino al sedere. Sul viso aveva una maschera nera ornata con delle fantasie argento. Indossava un vestitino striminzito che arrivava a poco sotto il sedere, con varie decorazioni di pizzo e un corpetto che le schiacciava il seno rendendolo enorme. Ai piedi portava invece degli stivali fino al ginocchio con il tacco a spillo.

Hermione era ancora sconvolta. “Cicciolina ti trova volgare Gin!” la prese in giro.

“Ah Ah Ah” rispose acida “Cosa ti interessa? Nessuno saprà mai chi sei questa sera!Puoi fare quello che vuoi fino a mezzanotte!”

“In effetti” constatò Hermione pensierosa.

Andò davanti allo specchiò e si guardò attentamente.
Dopo un paio di prove aveva trovato il suo travestimento.
I capelli erano diventati neri, sempre ondulati ma un po più lunghi. Sul viso aveva una maschera argentata, rivestita con delle fantasie in pizzo.

Come vestito aveva optato per un tubino simile a quello che aveva indossato alla festa Syltherin, rosso sangue, un po più corto del precedente.
Ai piedi aveva delle favolose scarpe col tacco nere aperte davanti.

“Complimenti”commentò l’amica girandole intorno e approvando.

Passarono il resto del tempo a disposizione a chiacchierare dei loro amati Serpeverde.

 

Quest’ultimi invece, erano sdraiati sui divanetti della Sala Comune Syltherin, a sorseggiare del vino cortesemente portato dagli elfi domestici.
”Se vai avanti così Draco, sarai già svenuto a mezzanotte” disse divertito Blaise versando altro vino all’amico.

“Hermione non vuole che stiamo insieme questa sera, quindi chi se ne importa” borbottò abbattuto di risposta.

“Ma cosa ti interessa!” ridacchiò “Anche Ginny non vuole, ma a mezzanotte ci incontreremo e potrò stare con lei quanto vorrò!” e così dicendo si perse nei suoi pensieri fantasticando sulla sua amata rossa.

“Vabeh” sbuffò il biondo alzandosi “sarà meglio prepararci, manca poco alla festa”.

Con un paio di colpi di bacchetta erano già pronti.
Non si erano sforzati tanto per travestirsi. I capelli erano quelli di sempre, solo un po scompigliati. Le maschere erano rigorosamente Nere e argento, e indossavano tutti e due una camicia aderente, uno nera l’altro rossa, con dei jeans stretti che mettevano in evidenza il fondoschiena di cui erano molto fieri.

Si guardarono notando che sembravano gemelli e scoppiarono a ridere.
Blaise agguantò la bottiglia, e insieme i due Syltherin si avviarono verso la festa.
Sì, sarebbe stata una serata interessante.

 

Non era della stessa idea Ronald Weasley, che in quel momento stava bestemmiando davanti allo specchio, sotto lo sguardo divertito di Harry.

“Miseriaccia” borbottò cambiandosi per l’ennesima volta colore dei capelli.

“è inutile Ron” rise l’amico “con quelle lentiggini ti riconosceranno tutti” e con un colpo di bacchetta sul viso del rosso le fece scomparire.

“Grazie” rispose riconoscente, per poi guardarlo più attentamente “Tu non ti travesti?”

“Bah” sbuffò “I capelli neri ce li ho già, mi basta indossare una maschera e sono a posto” e così dicendo la fece comparire.

“Fortunato” disse abbattuto Ron “io non riesco a decidermi”

Dopo altri dieci minuti di vari “Miseriaccia” e risate furono finalmente pronti.
Ron aveva deciso di farsi moro, indossando una maschera nera con i bordi rossi.
Indossava una camicia bianca elegante che stonava leggermente con i jeans consumati che indossava sempre.

Harry era un po più curato. La maschera era dorata, e sotto la camicia rigorosamente nera portava degli eleganti pantaloni da smoking che gli facevano risaltare la muscolatura da Quidditch.

 

Tutti gli studenti erano pronti, ora poteva iniziare la Festa in Maschera di Hogwarts.

 

Hermione e Ginny erano arrivate da pochi minuti, ma la festa era già al culmine.

Il soffitto era un manto blu scuro trapuntato di stelle luminose più del solito. Il resto dalla Sala era avvolto in una luce fioca e soffusa, carezzevole e intima.

Silente aveva ingaggiato un famoso Deejay del mondo magico, che in quel momento stava facendo volare i suoi cd da dietro la console.

Tra la musica assordante, luci soffuse e profumi deliziosi, la Sala Grande si era completamente riempita di studenti mascherati. Alcuni si erano riconosciuti e trascorrevano il tempo insieme, tra amici o fidanzati.

Le ragazze si guardarono e si capirono all’istante, buttandosi immediatamente nella mischia a ballare.

 

Dall’altra parte della sala, due Grifondoro di nostra conoscenza stavano sorseggiando silenziosi due bicchieri colmi di Bubbobbira.

“Chissà dov’è Hermione” disse Harry all’amico bevendo un altro po di birra.

Ron sbuffò “Non lo so , non mi ha voluto dire come si travestiva…ma ehi” indicò con un cenno due ragazze che ballavano sfrenate al centro della pista. Una aveva i capelli rosso acceso, l’altra neri corvini.
”Accidenti..secondo te ci starebbero?” domandò sfacciato.

Harry rise “Calma gli ormoni, non voglio demoralizzarti, ma non siamo decisamente alla loro altezza”

“Ah beh..se intendi essere così ottimista per il resto della serata vado a cercare Fred e George” e ridacchiando si mischiò con la folla alla ricerca dei fratelli.

Harry, rimasto solo, rimase a scrutare tra gli studenti alla ricerca di qualche volto famigliare, sfida alquanto impossibile visto che tutti indossavano una maschera.

Ad un certo punto bloccò lo sguardo su una ragazza. No, non una ragazza, una dea.

Aveva i capelli biondi, lucenti, lisci e lunghi fino a poco sopra il sedere. Dietro alla maschera bianca si intravedevano due occhi verdi smeraldo, simili ai suoi.

Indossava un vestito blu notte che ricadeva perfetto sul fisico slanciato e formoso e

Risaltava la pelle diafana. Rimase paralizzato con il bicchiere sospeso in aria per minuti a guardarla, ad ammirarla. Era la ragazza più bella che avesse mai visto.

La ragazza in questione, si era accorta del bel moretto che la stava fissando, e interessata camminò sensualmente verso di lui.

Quando si ritrovarono a pochi centimetri, Harry porse una mano alla ragazza, in un eloquente invito a ballare, che accettò sorridendo.

Arrivarono in mezzo alla pista mano nella mano, per poi stringersi stretti e ballare a ritmo della musica.

A quella vicinanza, la ragazza ammirò il viso delicato di Harry, a partire dagli occhi verdi fino alle labbra piene che sorridevano. Era abbronzato, le spalle larghe, probabilmente un giocatore di Quidditch pensò fra sé.

“Chi sei?” domandò Harry fissandola negli occhi.
Lei rise “Se te lo dico non c’è più gusto”
Si morse un labbro lucente per il lucidalabbra. “Di che anno sei?” domandò stringendosi di più a lui.

“Settimo” sussurrò ormai vicinissimo al viso di quella dea.

“Anche io” annuì lei in risposta.

“Ottimo” ridacchiò Harry “un ultima domanda allora” proseguì “di che Casa?”

Lei lo guardò soprappensiero e poi rispose “Non te lo dico”

Risero insieme continuando a ballare.

 

Sui divanetti Draco e Blaise erano ormai ubriachi.

Si erano ripromessi di rimanere sobri almeno fino a mezzanotte, ma all’arrivo di Theo con due bottiglie piene di ottimo Wiskey non avevano saputo trattenersi.

“Iooo dico che siete tutti cornuti questa sera” sbiascicò Nott versandosi altro Wiskey.

Draco gli tirò un pugno barcollando. “Non è che visto che tu sei stato cornificato da tutte le tue ragazze allora anche noi lo siamo per forza”

Tutte e tre ridacchiarono, quando delle mani femminili e calde si appoggiarono al collo di Malfoy.

Draco si girò di scatto e vide davanti a sé una ragazza con i capelli neri ondulati, e dietro la mascherina, dei famigliari occhi dorati e lucenti.
”Non ho saputo resisterti Syltherin” sussurrò Hermione al suo orecchio.

Draco le sorrise “Uhm, sarà meglio che la mia ragazza non mi veda con te Griffyndor” e così facendo la fece cadere sulle sue gambe.

“Sei ubriaco?” domandò divertita Hermione notando i movimenti meno eleganti del solito.
”Solo un po” sbiascicò.
La ragazza sorrise e lo baciò con passione stringendosi di più a lui.

“Ehy bella moretta” la chiamò Blaise “dov’è Gin?”

Hermione si staccò a malincuore dalle labbra del suo ragazzo e indicò l’amica che ballava poco distanti da loro “Eccola, quella con i capelli rossi” e tornò a baciare Draco.

Sentì Blaise inciampare un paio di volte mentre si dirigeva verso la sua ragazza,ma non le importava, in quel momento sentiva solamente il corpo caldo di Draco che si stringeva contro il suo, lo desiderava più che mai.

 

Mancavano pochi minuti alla mezzanotte, e Harry e la sua ragazza misteriosa stavano appoggiati al muro a chiacchierare.

“Tra poco scoprirò finalmente chi sei mia cara” sussurrò cincendola per i fianchi.
Lei sorrise e si avvicinò un po di piu a lui col viso “Allora sarà meglio rendere quel momento magico” e così dicendo si avvicinò ancora di più, appoggiando le labbra su quelle di Harry che si sentì fremere per quel contatto.

La lingua di lui chiese immediatamente l’accesso alla bocca di lei.

 

15 secondi alla mezzanotte.

 

Le lingue giocavano mentre le mani di Harry le accarezzavano i fianchi.

 

10 secondi alla mezzanotte.


Era una ragazza meravigliosa. L’aveva incantato.

 

5 secondi alla mezzanotte.

 

Era un ragazzo fantastico, doveva sapere chi era.


Un forte gong risuonò per la sala, seguito da urla e applausi.

Si staccarono lentamente guardandosi negli occhi.
Le mani di lui le sfioravano una guancia, mentre quelle di lei si avvicinavano alla maschera.

Sfilarono quegli ultimi ostacoli contemporaneamente, per poi ammirarsi per intero.

Per poco non svennero.

Harry Potter, noto Grifondoro, aveva appena baciato Daphne Greengrass, famosa Serpeverde.

Era la fine.

 

“Potter” sussurrò la bionda come a realizzare che fosse vero.

“Greengrass” disse di rimando il ragazzo.

Si fissarono per un interminabile momento.

E dopo pochi secondi, una scelta.

Si avvicinarono di nuovo, e ripresero a baciarsi con foga.

“In fondo…” pensò Harry “Chissene frega”.

 

“allora ti piacciono con i capelli neri” ridacchiò Hermione stretta al suo ragazzo mentre camminavano in direzione della Sala Comune Syltherin in compagnia degli altri amici.
”Sei sempre bellissima” rispose “Ma ho un debole per i tuoi boccoli color cioccolato”  e con un colpo di bacchetta fece tornare i capelli della ragazza al loro colore naturale.

“Io invece devo ammettere che sei sexy con i capelli così tesoro” sbiascicò Blaise stringendo Ginny a sé. “Beh amore..vedrai questa notte com’è farlo con una rossa così” rispose sensuale la ragazza.
Hermione si girò ridendo “Ehy voi due non vogliamo sentire i vostri piani per questa notte!”

“MhMh certo ninfomane” ridacchiò Blaise.

Dopo aver mostrato con molta finezza il dito medio all’amico tornò a stringersi al suo ragazzo,che non la smetteva più di ridere.

“E tu madame che programmi hai per questa notte?” domandò sottovoce con una voce così sexy che avrebbe sedotto una suora.

Hermione sorrise maliziosa “Beh…pensavo di passarla con il mio ragazzo..”
Draco ghignò “Ah si? Lo conosco?”

 

Arrivarono in Sala Comune che stavano ancora ridendo, e si divisero per andare nelle rispettive stanze.

Hermione entrò in quella di Draco, mentre il ragazzo chiudeva la porta dietro di se.

La abbracciò da dietro dandole dei lievi baci sul collo che la fecero rabbrividire..

"Ti voglio Granger" sussurrò Draco contro il le labbra della Grifona, che sospirò appassionata.
"Anche io" rispose lei, buttandogli le braccia al collo.
"Promettimelo, promettimi che sei mia, sempre e solo mia" continuò lui baciandole l'incavo dei seni.
"Per sempre" mormorò Hermione con la voce spezzata buttando la testa all'indietro e chiudendo gli occhi.
Occhi che non volevano vedere, ciò che ormai era destinato ad esaudirsi.

 

Daphne Greengrass era sdraiata nel suo letto. Di fianco a lui, il suo irresistibile Grifondoro incontrato la sera prima dormiva beatamente.

Il lenzuolo lo copriva dal ventre in giù, mostrando i muscoli ben delineati, frutto di anni di Quidditch.
Lo osservava estasiata.

Mai aveva pensato di ritrovarsi in una situazione del genere con Potter.

Ma alla fine non avrebbe mai neanche pensato che San Potter avesse mai sfiorato una ragazza, constatazione che era stata del tutto contraddetta la notte prima.

La sera prima, senza sapere chi era, l’aveva completamente incantata. Gli occhi smeraldini che l’avevano incatenata per sempre a lui. La dolcezza con cui l’aveva accarezzata, come nessun ragazzo aveva mai fatto. Gli posò una mano sulla guancia guardandolo con tenerezza.

Il ragazzo si svegliò lentamente, e quando i suoi occhi incontrarono quelli di Daphne, sorrise abbracciandola.

“Buongiorno mia signora” sussurrò.

“Buongiorno mio signore” ricambiò Daphne stringendosi a lui.

“abbiamo dato spettacolo ieri sera, non credo di aver mai visto Ron così sconvolto” ridacchiò Harry accarezzandole i capelli.

“Beh, dopo Draco e la Granger, una Serpeverde con un Grifondoro non dovrebbe più essere così sconvolgente..e poi sinceramente..non mi interessa”

Harry sorrise baciandole la fronte “Neanche a me”.

 

Due camere più a fianco, Draco Malfoy si stava facendo una doccia,
Assaporando l’acqua calda che gli riscaldava la pelle ripensò alla notte prima e un ghigno si formò sul suo viso.

Alla faccia della secchiona.

Uscì dalla doccia bagnando completamente il pavimento circostante, e con un asciugamano legato alla vita uscì dal bagno. I capelli fradici gli cadevano sulla fronte e alcune goccioline solitarie calcavano gli addominali scolpiti sul petto.

Si fermò sulla porta, appoggiando una spalla allo stipite e ammirando la ragazza che dormiva sul suo letto.

Le guance erano rosee e i capelli lievemente scompigliati le cadevano sulla schiena come onde. Il lenzuolo la copriva dalla vita in giù, facendone indovinare le forme.
Si avvicinò silenzioso e con le punte delle dita le accarezzò la schiena, facendole venire la pelle d’oca.

Hermione si rigirò borbottando e aprì gli occhi, incontrando l’argento liquido di quelli di Draco.
”Buongionno” sussurrò assonnata.

“Buongiorno mia Regina” ricambiò Draco sdraiandosi di fianco a lei “Dormito bene?”

Lei sorrise “Per quello che abbiamo dormito…Sì”

Le prese un boccolo fra le dita e iniziò a giocarsi come amava sempre fare, mentre lei si raddrizzò stiracchiandosi come un gatto.

“Dio mio che ore sono?”
Draco ridacchiò. “è ancora troppo presto perché io ti permetta di abbandonare il mio letto” e così dicendo l’abbracciò, riportandola sotto le coperte.

 

“Tesoro secondo te dureranno Draco e Herm?” domandò Ginevra alzandosi dal letto con ancora il lenzuolo legato in vita.

Blaise si fece serio. “Non lo so amore, so solo che non ho mai visto Draco così”

Ginny sorrise “Neanche io Herm…è più solare”. Si appoggiò su uno dei pali del letto a baldacchino osservandolo.

“è una storia di amore proibito amore” sussurrò Blaise avvicinandosi a lei.

“Come Romeo e Giulietta?”

“Esatto, solo che con un po’ di fortuna se la caveranno meglio…fino ad allora…” la baciò prendendole il viso tra le mani “La tragedia è ben lontana da qui, dove regna solo l’amore che provo per te”

“Ti amo”

Se Shakespeare avesse fatto finire bene Romeo con Giulietta?

se Tebaldo non si fosse mai ribellato contro Mercuzio?

Se Romeo non fosse mai stato cacciato da Mantova?

Se avessero vissuto per sempre felici  e contenti?

Beh..non sarebbe stata la tragedia d’amore più famosa al mondo.

Quindi Giulietta tienitelo stretto il tuo Romeo, perché se non si colpisce di spada…c’è sempre la bacchetta.

 

“Ci vediamo a lezione” sussurrò Hermione dando un ultimo bacio sulle labbra calde del Syltherin. Draco sorrise “Ci conto” e chiuse la porta.

La Gryffindor si girò felice e incontro due occhi smeraldini che stavano uscendo dalla porta di fronte.

“Harry!”

“herm! Harry!”
Dall’altra parte del corridoio Ginevra stava immobile con la bocca aperta.

Scoppiarono a ridere imbarazzati e si incamminarono verso l’uscita.

“Harry…di me e Gin si sa..ma tu con chi eri scusa?” domandò impertinente Hermione.

Harry ridacchiò “Se te lo dico rimani di stucco”
Gin gli diede una gomitata “Andiamo Miss Potter, spettegola un po’ con noi”

“Ah e va bene” sbuffò “Daphne Greengrass”.

Hermione e Ginny rimasero impietrite in mezzo alla Sala Comune Serpeverde.

“Daphne?” ripetè la riccia.

“L’amica della Parkinson?” le fece eco la rossa.

“Ebbene si” annuì Harry passandosi una mano fra i capelli.

Raccontò alle amiche di come l’aveva incontrata al ballo in maschera, di come l’aveva subito incantato e di come non interessasse ad entrambi se erano di Case diverse.

“Benvenuto nel club allora!” commentò Ginevra sorpassandoli a passo di danza per poi piroettare di fronte al Ritratto della Signora Grassa.

Algabranchia” recitò, e il ritratto si aprì.

UhuHuh, sconvolti? Io no. Ho voluto dare un contentino al povero Harry, che rimane sempre solo e soletto. Insomma, è un ragazzo pure lui! Perchè il prescelto rimane sempre solo? Lo odiamo così tanto (Si beh io in verità si...però sono dettagli)..

Beh, iniziamo con i ringraziamenti!

deaselene: Ahahah si San potter e San Malfoy. Quanto mi diverto a sfotterli. Tranquilla Sara, Gossip Girl rimarrà sempre nell'ombra..ma chissà se magari alla fine della storia qualcuno non si deciderà a puntare i riflettori su di lei!

fratwi: Ebbè si, si nota che odio Harry? Perchè lo descrivo sempre come un rompipalle. Dettagli  su! E Draco è testardo, come sempre. Ma ammetiamolo che è anche per questo che lo amiamo (Inizia a sbavare sulla tastiera al pensiero del principe verde-argento) Aheeem...

Bene! Ringrazio anche tutti quelli che hanno letto solamente e non hanno recensito! Al prossimo capitolo!

 

Ritorna all'indice


Capitolo 8
*** Problemi ***


Bene ragazzi, mi dispiace per il ritardo ma mi è molto difficile scrivere di questi tempi, un po’ per alcuni problemi personali e un po’ per gli esami che sono ormai alle porte.

 

Vi avverto che questo, purtroppo, è il penultimo capitolo di questa fanfiction. Sisi, lo so, non è una fanfiction molto lunga. Ma l’ho ideata cosi, avevo già tutto in mente quando

Ho iniziato a scriverla, perciò, beh, spero mi perdoniate ^_^

L’ultimo capitolo è ancora in cantiere, ma vi prometto che ci lavorerò sodo, per quanto mi è permesso.

 

Ora vi lascio a questo capitolo, sperando che vi piaccia :D

 

Capitolo 8:

 

 Problemi


Le tre coppie dell’anno stavano sdraiate sull’erba.

Era ormai Aprile e il sole aveva scacciato gli ultimi rimasugli di freddo e nuvole.

Un sottile vento accarezzava i capelli dei ragazzi, mentre il sole li illuminava i volti sorridenti.

Ron li aveva raggiunti sedendosi vicino a Harry e Daphne, guardando disgustato la sorella che intanto era avvinghiata al suo ragazzo.

“Adesso manchi solo tu Ronald, devi trovarti una Serpeverde” lo prese in girò Harry scompigliandogli i capelli.
”Beh ho sentito che la Parkinson è su piazza” lo appoggiò Draco stringendo a sé Hermione che era immersa in un libro.

Ron sbuffò mostrando il dito medio ad entrambi, che scoppiarono a ridere.
”Quando mi metterò insieme a una serpe correrò nudo per tutto il cortile” borbottò continuando a fulminare Ginevra che si era appena staccata dalle labbra di Blaise sorridendo.

“Allora preparo la macchina fotografica” disse lei tirando un buffetto al rosso.


Erano giorni felici. Erano diventati ormai inseparabili. I Serpeverde e I Grifondoro non erano più nemici giurati come era sempre stato.

Le relazioni che si erano creata quell’anno aveva influito anche su il resto dei compagni.
Dean Thomas aiutò una piccola serpe a portare i libri in classe.
Seamus Finningam era stato visto mentre scherzava con una ragazza Syltherin fuori dall’aula di Incantesimi.

“Se ci pensi è stato tutto merito nostro” sussurrò Draco all’orecchio di Hermione.

Caso vuole che in quel momento stava passando Daphne che tirò un coppino al compagno sbeffeggiandolo “Montato”.

 

 

 

 

Lucius Malfoy senior camminava per i corridoi di Hogwarts.

Il passo elegante e sicuro che solo i Malfoy possedevano faceva si che tutti si ritrovassero in soggezione in loro presenza.

Si fermò davanti al Gargoyle del settimo piano, entrata dello studio di Silente e pronunciò la parola d’ordine.

“Api frizzole”

Alzò gli occhi al cielo mentre la statua girava per rivelare la scala a chiocciola.

Solo quello stupido pazzo di Silente poteva avere delle parole d’ordine del genere.

Salì con passo felpato le scale, facendo risuonare il suo immancabile bastone con il blasone dei Malfoy sulla fredda pietra.

Entrò nello studio e guardò subito in direzione della sedia occupata dal Preside.

“Lucius, sono felice che tu abbia accettato di vedermi” disse educato Silente alzandosi dalla sua sedia e facendo segno all’ospite di accomodarsi.

Malfoy si sedette e lo guardò glaciale. “saltiamo i convenevoli Silente, di cosa vuoi parlare”

Albus alzò lo sguardo oltre gli occhiali a mezzaluna.

“Mi è giunta voce dal Consiglio che tu stai tuttora minacciando ogni singolo componente del Ministero per sollevarmi dal mio incarico” spiegò sempre calmo e cortese.

“Questo mi fa supporre che Voldemort abbia qualche piano per la scuola”

Malfoy si alzò di scatto dalla sedia al sentire pronunciare il nome del suo Padrone.

“I piani del Signore Oscuro non ti riguardano Silente” rispose maligno il biondo.

“Mi dispiace dissentire. Sono tuttora il Preside di Hogwarts, anche dopo le tue continue minacce, quindi se Voldemort..” un altro sussulto da parte del Mangiamorte

“Ha intenzione di attaccare Hogwarts riferiscigli il messaggio: lo sto solo aspettando”

Lucius si girò infuriato e fece per uscire ma la voce dell’anziano lo fece fermare.

“Lucius, ti pregherei tuttavia, di non mettere più piede all’interno di Hogwarts”

una lieve minaccia, che solo Malfoy carpì da quelle parole.

Con un gesto secco aprì la porta ed uscì lasciandosi alle spalle il vecchio Preside Di Hogwarts.

“Tornerò prima di quanto tu immagini Silente” sussurrò Malfoy mentre si incamminava verso il portone.

Fu distolto dai suoi pensieri quando vide suo figlio,Draco, alla fine del corridoio mentre abbracciava una ragazza.

Con un ghigno si avvicinò alla coppia. “Draco, non saluti tuo padre?”

Il figlio si staccò sorpreso dalla ragazza e per poco Lucius non svenne.

Non era una ragazza.

Era La ragazza. La mezzosangue migliore amica di Potter.

“Cosa diavolo stai facendo Draco?” ringhiò il padre fulminando con lo sguardo la riccia che stava in silenzio sconvolta.

“Non sono affari tuoi, padre” ribatté il biondo mettendosi fra il padre e Hermione.

“Sei cosciente di cosa porterà questa tua…relazione”

“Non osare sfiorarla”. Lucius non aveva mai sentito suo figlio rivolgersi così a lui.

“Non sarò io a farlo, se non la lascerai” e si girò per andarsene “Ma ti avverto” disse fermandosi e lanciando un ultimo sguardo al figlio “Che non finirà così. Il tuo futuro è già scritto, e nessuno intende cambiarlo per colpa di una sporca mezzosangue”

così dicendo girò l’angolo lasciando la coppia immobile.

La tempesta era solo agli inizi.

 

“Draco” mormorò con un filo di voce Hermione stringendo la mano del suo ragazzo, che era ancora immobile a guardare il punto in cui pochi istanti prima stava suo padre.

“Draco guardami” continuò strattonandolo e costringendolo a guardarla negli occhi

“Devi chiedere aiuto a Silente”

Il biondo annuì. Sarebbe andato a inginocchiarsi davanti a Potter in persona pur di proteggerla.

 

Draco era davanti alla porta dello studio di Silente da dieci minuti ormai.

Andava avanti e indietro indeciso sul da farsi.

Hermione era in pericolo, lo sapeva, ma affidarsi al potere di Silente sarebbe stata la mossa giusta?

La guerra era al culmine. Sui giornali si leggeva di famiglie distrutte dal macabro divertimento dei Mangiamorte.

Tutte persone che Silente non aveva protetto.

Non avrebbe sopportato di perderla. Avere uno spiraglio di speranza per poi vederlo scomparire.

“Draco ti pregherei di entrare”

Il ragazzo si immobilizzò. La voce di Albus Silente proveniva da oltre la porta, dolce e gentile. Sapeva che era lì.
Imbarazzato entrò lentamente.

Il Preside era seduto dietro alla sua immensa scrivania che mangiava delle gelatine.

Interdetto, rimase alla porta.

“Prego siediti” disse l’uomo portandosi alla bocca una gelatina.

In silenzio avanzò e si sedette sulla sedia offerta, senza riuscire a staccare lo sguardo dal cesto di caramelle di fronte al più famoso e potente mago di tutti i tempi.
Silente rise notando l’espressione di Draco.

“Ah signor Malfoy, ha scoperto il mio punto debole, le caramelle” e ancora ridacchiando ingoiò l’ennesima gelatina.

Ripresosi, Draco iniziò a parlare cercando di sembrare deciso e calmo come sempre, anche se dentro di sé non si era mai sentito così nervoso e terrorizzato.

“Professore, io..ho bisogno di aiuto” le ultime parole erano state mormorate in un soffio.Un Malfoy che chiedeva aiuto sarebbe stato il momento più incredibile nella storia della magia.

“Lo so Draco” ribatté dolce l’uomo mettendo da parte il cesto “So quello che sta succedendo. So che la signorina Granger e te siete esposti a un enorme pericolo, ma ti devo fare una domanda”

Malfoy spalancò gli occhi incapace di ribattere.

“Vedi” proseguì Silente alzandosi dalla sedia “Sei sempre stato noto qui nella scuola per le tue tendenze a non nascondere la natura della tua famiglia”

Draco abbassò gli occhi abbattuto. “Sono stato cresciuto così”

“Lo so, e il fatto che tu voglia andare contro il tuo futuro per l’amore di una ragazza straordinaria come la signorina Granger mi riempie di speranza”

“Tuttavia” riprese “Spero che questo tuo cambiamento sia reale. Io sono pronto a proteggerti e a proteggere la signorina Granger. Ma mi devi promettere che quello che dici è vero”

Draco capì. Silente non si fidava.
”Signore” alzò lo sguardo per fissare l’uomo che era ancora in piedi dietro alla scrivania “In questi mesi sono cambiato. Può sembrare una frase fatta ma è così, ed è merito di Hermione. Ho paura e non lo nascondo, ma non per me, per lei” concluse deciso più che mai.

“Ottimo” Silente si allargò in un sorriso “Allora sarò più che felice di aiutarti, quando finirà la scuola tu e la signorina Granger, che siete in enorme pericolo al momento, verrete in un posto sicuro dove sarete protetti. Ora credo che la professoressa McGranitt ti stia aspettando per la lezione” e indicò con la mano la porta.

“Grazie signore” rispose il ragazzo riconoscente e si alzò uscendo dall’ufficio.

Si era tolto un peso, e felice si incamminò verso l’aula di Trasfigurazione.

Ce l’aveva fatta.

 

Hermione era appena entrata in sala comune con il solito carico esagerato di libri.

Harry era sdraiato sul divanetto rosso di fianco al caminetto ormai spento per la temperatura elevata.

“Harry ti devo parlare” sussurrò all’amico mentre appoggiava i libri sul tavolo.

“Dimmi” rispose preoccupato.
”è venuto Lucius Malfoy a scuola oggi..e..ha visto me e Draco”.

Harry rimase in silenzio per un paio di minuti.

“Sei in pericolo Herm” mormorò abbassando lo sguardo.

“lo so ma..Draco ha chiesto aiuto a Silente”

Il moro rialzò lo sguardo sbigottito.
”Malfoy ha chiesto aiuto a Silente? Questa non me la volevo perdere” e ridacchiò sinceramente divertito.

Hermione gli tirò un coppino. “Per favore Harry concentriamoci sui problemi reali”

Il ragazzo tornò immediatamente serio. “Ok..starete con noi all’Ordine suppongo”

Lei annuì “Silente ci ha promesso il massimo della sicurezza”.

“Allora non c’è problema” concluse Harry abbracciando l’amica “andrà tutto bene..vedrai”

 

Se le Serpi erano sconvolte dopo aver visto Draco Malfoy uscire dall’ufficio del Preside con un sorriso stampato in faccia, pensate ai Grifoni quando hanno visto la commovente scena nella Sala Comune Grifondoro.

La Regina H. che abbraccia il Bambino Sopravvissuto.

Una lacrima è scesa sulla guancia della ragazza stretta al suo migliore amico, ma non era di tristezza cari miei. Non sottovalutate l’amore che si può provare per un amico.

Quindi spero vi unirete a me nell’augurare Buona Fortuna alla nostra Regina.

Ma Gossip Girl non si ferma e sta sempre all’erta. Quindi in bocca al lupo H, ma sta sempre attenta. Spesso quando le cose vanno per il meglio, il prossimo problema è solamente in agguato dietro l’angolo.

 

 

Eccoci qui. Allora, non odiatemi, per favore. Lo so, non li lascio un momento tranquilli a sti porelli, ma si sa, sono sempre catastrofica.
passiamo ai ringraziamenti.

 

Anna96:  Uhuh, sii. Mi dispiaceva lasciare San Potter da solo, ed è la prima che mi è venuta in mente. xD Comunque…ehm…si..beh, non è proprio una tragedia, ma il guaio ce l’ho messo. :D

 

Fratwi: ahahah ma povero Harry! Essù, non è cosi terribile..ehm..comunque…grazie mille, sono sempre felice di leggere le tue recensioni*_*

 

Piccola_Star : Eheh, sono felice che ti piaccia il mio mix malato. Solo che mentre guardavo Gossip Girl ho notato un po’ di somiglianza tra un certo Bass e un biondino verde-argento, e l’idea è nata.

 

Deaselene: grazie mille. Gossip girl parla di un gruppo di ragazzi dell’elitè di Manhattan che sono seguiti da questa blogger misteriosa che si chiama appunto Gossip Girl. È molto carino, ti consiglio di guardarlo.

 

Un bacione grande, Fiamma.

Ritorna all'indice


Questa storia è archiviata su: EFP

/viewstory.php?sid=377297