Konoha's Hospital

di hikari_kudo
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** capitolo 1 : quando il gioco si fa duro ***
Capitolo 2: *** Il primo taglio è il peggiore ***



Capitolo 1
*** capitolo 1 : quando il gioco si fa duro ***


KONOHA’S HOSPITAL

Capitolo 1 : quando il gioco si fa duro - A Hard Day's Night-

“Nel gioco si dice che una persona ha la stoffa per entrare in partita oppure no. Mia madre era una dei campioni, mentre io… io sono fottuta”

La luce fiocca del mattino filtrava tra le tende della casa, illuminando gli occhi della ragazza.

Si passo una mano tra i capelli, un poco confusa dalla sbronza della sera precedente. Fece mente locale, ricapitolando la serata . si alzò un po’ confusa, scrutando il ragazzo che giaceva affianco.

“maledizione!” pensò, rendendosi conto dell’ora “farò tardi!”

Prese velocemente un lenzuolo, e se lo avvolse attorno al corpo, svegliando il ragazzo << che? >> chiese assonnato

<< ‘giorno ! >> disse rivestendosi << questo è…>> disse passandoli un reggiseno nero

<< … deprimente, da varii punti di vista >> aggiunse la ragazza, prendendo il capo intimo << ora devi andartene >>

<< perché non torni qui e riprendiamo da dove eravamo rimasti? >>

La ragazza sorrise irritata << sono in ritardo, ed essere in ritardo il primo giorno di lavoro non è un bene >>

<< quindi abiti qui… >> continuò il ragazzo cambiando discorso

<< si, era la casa di mia madre. Ho intenzione di venderla >>

<< ah! Mi dispiace per tua madre >> fece con rammarico

<< no, lei non è …. Aspetta! Noi non dobbiamo fare questo! Non dobbiamo parlare ! io sono in ritardassimo! >> blaterò velocemente << quindi addio….. >> lasciò la frase in sospeso. Non si ricordava neanche il suo nome. Poco male, tanto non l’avrebbe mai più rivisto. La sera precedente era troppo ubrica per memorizzare cose , parole e nomi. Lui era solo il ragazzo del bar.

<< Naruto! >> fece il biondo, porgendoli la mano mezzo imbarazzato

<< Sakura >> rispose cordialmente la ragazza << ora, Naruto, io andrò di sopra a fare una doccia e quando tornerò, tu non ci sarai. Ciao! >> detto questo, la ragazza saltellò allegramente sulli scalini , fino a raggiungere il piano superiore della immensa villa.

Era davvero in ritardo, e questo non era degno di lei. O almeno del suo nome, o ancora meglio, del nome della madre. Era al suo primo giorno di apprendistato nel grande ospedale di seattle, il più prestigioso, il migliore, il famosissimo Konoha Hospital. Anche se , quando l’avevano ammessa al corso di formazione per chilurghi, lei aveva pensato che forse era solo merito di sua madre. E in questo caso, voleva dimostrare che era migliore di quel che sembrava. Che non era tutto fumo e niente arrosto. Che era la degna figlia di Tsunade Haruno, la maga del bisturi. Lei era la migliore, la dottoressa più brillante di tutti i tempi. Era stata lei a inventare tantissime procedure e terapie. Ed in un certo senso, la rosa l’ammirava.

 

Varcò la soglia dell’ospedale.

Quel tanto odiato ospedale dove aveva passato la sua infanzia. Perché, se era vero che ammirava –come medico – la madre, era anche vero che l’odiava in un modo immondo.

Riuscì senza problemi a trovare la sala operatoria uno, dove da piccola aveva giocato tante volte. Entrata, trovò un uomo sulla mezz’età che spiegava ad un altro gruppo di giovani.

Quello che parlava era il primario di chirurgia, Jiraja << ognuno di voi arriva qui pieno di speranze , desideroso di scendere in campo. Un mese fa alla facoltà di medicina i medici erano i vostri professori, ora siete voi i medici. I sette anni da specializzandi saranno i più belli e i più brutti della vostra vita, verrete messi sotto pressione. Guardatevi intorno, salutate la concorrenza. Otto di voi passeranno a una specializzazione più facile, cinque di voi non reggeranno la pressione, e due di voi verrà chiesto di andarvene. Questo è il punto di partenza, la vostra arena, la vostra partita…dipende da voi >>

Come ho già detto…io sono fottuta.

***

Dopo la presentazione del “capo” i giovani specializzandi di primo anno erano stati portati in una stanza ed gli era stato affidato un armadietto per ognuno.

Nel gran chiasso della sala, c’era chi si cambiava, chi veniva convocato dal proprio specializzando più grande, e chi faceva conoscenza.

<< solo sei donne su venti? >> chiese sakura, rivolgendosi a un ragazzo che era convita di aver conosciuto al party di benvenuto all’ospedale tenutosi un paio di sere prima

<< e già! >> disse.

<< incredibile! >> continuò una ragazza. Era bionda e teneva i capelli legati in una lunga coda di cavallo << eppure si sa che le donne sono migliori >>

<< simpatica! >> constatò il ragazzo affianco

<< tu sei Ino, giusto? >> fece Sakura, avvicinandosi alla ragazza bionda

<< si, e tu Sakura , giusto? Dimmi, a chi ti hanno affidato? A me alla nazista>>

<< mi pare a Yuuhi Kurenai . se non erro è lei che chiamano nazista, giusto? >> la bionda annuì

<< Haruno, Yamanaka , Inuzuka, Shikamaru, ten>> chiamò una voce in modo ostile. A urlare era una donna di bell’aspetto, alta e bruna.

<< quella è la nazista? >> mormorò sakura a Ino

<< ma! Io m’ellimmaginavo più brutta! >>

<< ma che dite? Secondo me la chiamano così solo per gelosia! >> fece tenten avvicinandosi a kurenai << piacere, sono tenten! Sono felice che lei sia… >>

La ragazza non riuscì a finire la frase. Venne fulminata da uno sguardo dell’insegnate, che diceva una sola cosa : stai zitta. Così, intimorita, tenten fece qualche passo indietro, rimescolandosi ai suoi compagni

<< io sono la sempai-kurenai , vi seguirò per i primi quattro anni di specializzazione. Ho cinque regole, per cui memorizzatele >> disse dura, dando i cercapersone ai ragazzi

<< regola numero 1 >> disse guardano tenten << non perdete tempo a fare i ruffiani, li odio. Le infermiere vi chiameranno a quel cercapersone per qualunque problema. Scattate appena vi chiamo, e correte >> fece allontanandosi << e questo vi porta alla regola numero due : quando io mi muovo, voi vi muovete >>

I cinque ragazzi, ognuno più diverso dall’altro, seguirono la donna mentre questa li faceva fare una specie di giro guidato dell’ospedale << il vostro primo turno di guardia inizia ora e dura quarantotto’ore . Ricordate : voi qui siete nulla. Siete l’ultimo anello della catena alimentare, dei poveri schiavi >> forse parve solo a Sakura, ma nella sua voce c’era qualcosa di autoritario e…sadico? Possibile? << siete di guardia a notti alterni e fate solo quello che vi è stato ordinato. Non lamentatevi >> continuò, passando in un lungo e illuminato corridoio, per poi arrivare in una parte più interna dell’ospedale, la zona dello staff.

La donna aprì una stanza ed accese la luce, mostrando dei letti puliti e lindi, appena rifatti << questa è la stanza del medico di guardia, dormite ogni volta che potete. E passiamo alla regola numero 3 : se io dormo non svegliatemi, a meno che il pazziente non stia morendo. Regola numero 4 : Se quando arrivo il paziente e morto mi arrabbierò con voi : non solo una persona e morta, ma avete anche disturbato il mio sonno. Ci sono domande ? >>

Titubante, la ragazza con i capelli rosa alzò la mano << aveva detto che c’erano cinque regole, ne ha dette solo quattro … >>

Kurenai fece roteare gli occhi << regola numero 5 : quando io mi muovo, voi mi seguite >>

Non l’aveva già detta? Pensò la ragazza. Ma ci sorvolò, non voleva di certo attirare l’attenzione di quella donna che , effettivamente, la metteva in soggezione.

Poco dopo suonò il cercapersone dei cinque e la donna iniziò a correre , seguita da quattro dubitanti specializzandi alle prime armi.

<< fate largo! >> urlò correndo.

In poco tempo si ritrovarono sul tetto dell’ospedale. Grosse falcate di vento scompigliavano camici e capelli dei ragazzi, mentre l’elicottero scendeva sul piazzale. Da questo ne uscì un paramedico, che trainava una ragazzina in barella << katy brice, 15 anni. Convulsioni frequenti. Pressione arteriosa in calo >> urlava, metre la ragazza bionda che giaceva sul lettino si contraeva con gli occhi stalunati.

<< ok , problema di neurologia! >> fece la donna, andando a vedere le condizioni della ragazza << Haruno! >> chiamò << vai a cercare il primario di neurochirurgia. Il dottor. Uzumaki. Metre tu, ten, fagli un endovena di morfina e tu, shikamaru, portala a fare una tac! Forza muoversi! >> ordinò.

Sakura corse appena sentì pronunciare il suo nome. Doveva chiamare un medico…sinceramente, preferiva fare la tac alla ragazza, ma non si poteva opporre.

Arrivò in fretta nella zona staff, cercando con gli occhi il medico, ma non conosceva l’aspetto del medico << scusa >> chiese ad un’infermiera di passaggio << chi è il dottor. Uzumaki? >>

<< quello che parla con Jiraja-sama >> disse la ragazza, indicando dritta davanti a lei un tizio biondo.

Fece qualche passo, per poter osservare il ragazzo.

Portava i capelli biondi scompigliati con un bel sorriso che li accarezzava il volto. Gli occhi erano blu mare e parlava scherzosamente col primario

Come ho già detto, io sono fottua.

“merda! “ pensò immediatamente, mentre il battito accelerava e l’adrenalina saliva “sono andata a letto con un mio superiore? Ma perché tutte a me? Bene, se volevo dimostrare il mio valore ora posso dire addio a tutte le più vaghe speranze!”

Prese un bel respiro, e iniziò a dirigersi verso il ragazzo.

Salutò il primario, mentre il sorriso del biondo si allargava.

Il primario si allontanò, dando una pacca sulla spalla a Naruto.

<< dottor. Uzumaki…è arrivata una paziente e … >> disse balbettando la ragazza

<< com’è che stamattina ero Naruto e ora sono il dottor.uzumaki ? >> chiese con tono divertito

Lei lanciò un attimo gli occhi al cielo per poi trascinare il ragazzo nella prima porta a caso, che conduceva alle scale d’emergenza

<< ascolti….quello che è successo ieri notte…non deve ripetersi. Io sono una sua allieva >>

<< peccato…neanche una cena? >> chiese sfoggiando un grande sorriso

<< no >> rispose secca << e ora la paziente….inoltre…. >>

<< inoltre…? >>

<< la smetta di guardarmi così! >>

<< così come? >>

<< come se mi avesse visto nuda! >>

Il ragazzo sghignazzò, seguendo la ragazza lungo il corridoio d’ospedale, per arrivare alla camera della pazziente.

Il ragazzo, quello bruno che dall’aria svogliata che si chiamava shikamaru aveva appena fatto la tac, e la stava esaminando con la dottoressa kurenai. Naruto entrò in stanza, metre Sakura portò la ragazza a fare test clinici.

Il biondo salutò e iniziò a scrutare le lastre con attenzione. La sua espressione divertita era sparita, mentre si concentrava appariva una piccola ruga d’espressione in mezzo agli occhi.

La rosa un po’ si sorprese : conosceva il ragazzo da poco, ma credeva fosse un po’ ebete, e che quel suo sorriso fosse perenne. Forse anche lui aveva un suo lato serio? Nonostante tutto, ne dubitava.

Trascinò la ragazza fino in sala prelievi dove continuava a cianciare di un concorso di bellezza << e poi sono caduta due settimane fa e la caviglia….>> ma la rosa non ascoltava.

Il caso era stato affidato a lei , però era il suo medico, non la sua amica del cuore con cui parlare al telefono. Eppure ,ad ogni bisogno di quella ragazzina, il suo cercapersone vibrava e doveva correre da lei. Irritante, no?

___________________________________

 

<< Salve signor morris! >> fece un ragazzo bruno seguito da Ino e kiba entrando in una stanza << come si sente, pronto per l’intervento? >>

<< benissimo dottor. Sai! E poi, e solo un trapianto di valvola! >>

<< non si deve scerzare col cuore ! >> l’ammonii il medico << Ino, Kiba oggi voi preparerete questo signore per l’operazione. Buon lavoro >>

Detto questo, lasciò i ragazzi col proprio lavoro.

Ino non poteva credere che aveva come maestro quel Sai . quel cardiochirurgo che tanto ammirava. Quello famoso in tutto il mondo per le sue doti…si proprio quello. Era entusiasta del suo tirocinio. Sapeva di essere la migliore e sapeva che il dottore avrebbe scelto lei per assisterlo nell’operazione di quell’uomo di cui non ricordava il nome. Ma , tutto sommato, cosa serviva sapere i nomi dei pazzienti? Lei sarebbe diventata un grande cardiochirurgo, lo aveva sempre saputo, fin dall’età di cinque anni. Era la migliore al suo corso, la migliore. E sempre sarebbe rimasta tale.

Prepararono il paziente con cura o almeno la ragazza, che era rimasta indignata di fronte all’incompetenza di quel ragazzo che voleva tanto sembrare una specie di cane randagio.

Poco dopo, era già ora di pranzo. Stava seduta con quelli del suo gruppo, quello affidato alla Kurenai. Ed ad un tratto , ricordò una cosa : quella Sakura non era una comune specializzanda. Era Sakura Haruno, quell’Haruno.

<< sapete, sakura è la figlia di Tsunade Haruno, quella del metodo Haruno! >> fece tenten leggendo nel pensiero alla ragazza

<< Haruno chi? >> fece Kiba

<< ma dove hai studiato medicina, in messico? >> chiese Shikamaru

<< arriva, arriva! >> fece la bionda

Sakura si sedette , aveva in mano un vassoio col cibo << mi hanno affidato la ragazzina con le convulsioni >> disse sgrannochiando un pezzo di sedano << ed è una gran…. >>

Non finì la frase che tutti i cercapersone di tutti i medici della sala iniziarono a vibrare. Era una riunione convocata dal primario di chirurgia. Era urgente.

Arrivati in sala riunioni i ragazzi vennero a conoscenza dei fatti. La paziente kate Brice aveva avuto altre convulsioni. Le sue ore erano contate.

<< dunque, chiedo l’aiuto di tutti per fare una diagnosi ,anche dei primini. Chiunque riesca a capire cos’ha potrà assistere all’intervento >> con questo Naruto concluse il suo discorso, riportando i medici al loro lavoro.

Uscirono tutti dalla sala, e immediatamente Ino intercettò Sakura. Se era la figlia dell’Haruno qualcosa doveva aver ereditato dalla madre, no? E forse, col suo aiuto, avrebbe fatto la diagnosi in modo da poter assistere al neurochirurgo

<< Sakura >> la fermò << che dici se uniamo le forze a facciamo questa diagnosi? >>

La rosa la squadrò un attimo e dopo uno sbuffo acconsentì << ma io non entro in sala operatoria, non voglio operare con Uzumaki >>

<< perché? >>

<< motivi personali >> infatti, non poteva permettere che una notte di sesso casuale delimitasse la sua carriera e se si fosse saputo della notte precedente le avrebbero dato della “super-accozzata” e lei non ci teneva. In più fare una diagnosi esatta era il modo migliore per entrare nelle grazie del capo. Così con la bionda andarono nella libreria dell’ospedale, dove stavano archiviati tutti casi simili.

Nessuna rilevanza alla tac, ma crisi convulsive che corrodevano il cervello.

Nessun caso precedente.

Rimasero sei ore a cercare di fare una diagnosi appropriata, ma nulla sembrava combaciare con i sintomi.

Le ragazze si sederono a terra, stremate. Senza nessun idea.

<< allora , me lo dici perché odi Uzumaki? >>

<< perché… >> forse lo poteva dire, insomma, a chi l’avrebbe detto? << …non dirlo a nessuno, ma la notte scorsa ci sono andata a letto! Cavolo! Chi se l’immaginava che il ragazzo del bar fosse un mio superiore >>

<< ma che…? >> rimase scandalizzata la bionda

<< sai che faceva kati >> disse Sakura cambiando discorso << ginnastica artistica. Te ne rendi conto? Un paio di settimane fa è caduta … >> la ragazza ebbe come un’illuminazione e si alzò velocemente . << seguimi ! >> ordinò alla bionda

Iniziò a svoltare velocemente nei corridoi dell’ospedala fino a trovare naruto << so che cos’ha! >> disse tutto d’un fiato di fronte agli occhi increduli della bionda

<< due settimane fa è caduta e si è slogata la caviglia. Tutto normale. Ma se quella caduta non le avesse provocato un micro-aneurisma? >>

<< c’è una probabilità su un milione … >> disse scettico il biondo << ...andiamo a scoprire se è quella probabilità! >>

Così, dopo eventuali visite si rivelò esatta la diagnosi di Sakura. Micro-aneurisma. Piccola ma fatale.

Giustificò la sua risposta dicendo che gliel’aveva sugerita la Yamanaka ma il ragazzo non volle sentir ragioni. Voleva Sakura in sala operatoria.

E questo di certo non aiutò la povera che si vide le accuse di una Ino furiosa << solo perché sei andata a letto con lui! >>

E forse aveva ragione. Anche lei temeva questo.

Forse non erano state le sue capacità mediche, forse era stata solo una sbronza a darli quel posto.

Mentre si preparava affianco al biondo per l’operazione se lo chiedeva e richiedeva, fino a porre direttamente a lui la domanda.

<< mi ha chiesto di assisterli solo per la notte scorsa? >>

Il ragazzo le lanciò un mezzo sorriso << forse >>

<< ma come di permette di…. >>

<< scherzavo! Ti ho chiesto di assistermi perché sei brava e so che hai fatto tu la diagnosi. Si sottovaluta troppo dottoressa haruno .

Detto questo, entrò in sala operatoria annunciando << serata ideale per salvare vite umane! >>

Forse quell’uomo non avrebbe mai smesso di sorprenderla.

Sapeva passare dal serio all’arrogante al divertito in pochi secondi.

Ed era anche bravo nel suo lavoro.

Non riesco a trovare una ragione per la quale dovrei fare il chirurgo, riesco a trovarne migliaia perchè dovrei smettere. Rendono apposta le cose difficili, abbiamo delle vite nelle nostre mani. Arriva un momento in cui diventa più di un semplice gioco e puoi fare quel passo in avanti oppure voltarti e andare via. Potrei mollare ma c'è un problema: mi piace troppo l'arena.

Hikari : salveee! O meglio, buona notte visto che è l’una. Allora, questa fanfict ne è uscita da uno dei miei super skleri notturni. Non ci sono paring ben definiti e come potete ben vedere è ispirata al tele film “grey’s antomy”

I capitoli saranno accompagnati dalle riflessioni di Meredith ( Sakura )

Forse il primo capitolo non è niente di che ( scritto di fretta in piena notte xD) perché è solo un riassunto del primo episodio della prima serie, ma gli altri capitoli non saranno così, ma comunque ci saranno alcune citazioni e saranno sempre accompagnate dalle riflessioni della protagonista.

Prevedo un aggiornamento ogni otto giorni. Ah, i personaggi apparinanno più o meno tutti, quindi non preuccupatevi se qualcuno manca all'appello in questa specie di primo capitolo

Detto questo…buona lettura!

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Capitolo 2
*** Il primo taglio è il peggiore ***


capitolo 2 : Il primo taglio è il peggiore  The first cut is the deepest

E' tutta una questione di linee, di confini. La linea del traguardo alla fine della specializzazione, quella invisibile tra te e il tavolo operatorio e poi la più importante di tutte, quella che ti separa dalle persone con cui lavori. Non è d'aiuto diventare troppo intimi, fare amicizia. Devi alzare delle barriere tra te e il resto del mondo. Gli altri sono troppo complicati e occorre mettere dei confini, tracciare linee sulla sabbia e pregare intensamente che nessuno le attraversi.

Camminava velocemente, dritta, passo spedito verso l’ascensore. Il piano di chirurgia era il quinto, e sinceramente lei odiava il piano terra. Era sempre troppo pieno, troppo chiassoso e movimentato. Certo, come se la chirurgia non fosse da meno. Ma almeno, su al quinto piano il chiasso e i movimenti veloci erano pratici e giustificati. Insomma, salvavano vite, era essenziale che ci fosse movimento. Però la sala principale era senza alcun dubbio la peggiore.

Scrollò la mano nei suoi capelli, come per cercare di rasserenarsi. Confini. Era questa la parola che l’avrebbe guidata. Avrebbe smesso di avere incidenti spiacevoli, soprattutto con i suoi strutturati…specialmente con gli strutturati.

<< salve >> la salutò il ragazzo biondo che l’aveva appena affiancato

<< non uscirò con lei >> continuò la rosa, proseguendo verso l’ascensore

<< ma chi le ha detto che voglio chiederle di uscire >> disse il biondo seguendola << … le va di uscire? >>

La ragazza lo fissò male, mentre entravano entrambi in ascensore << no! >> ribadì

<< peccato >> mormorò

<< ascolti, le ho già detto che tra noi non c’è quel tipo di rapporto … in realtà non c’è proprio nessun rapporto >> continuò pratica Sakura

<< a parte quello dell’altra sera >> ricordò ironico il ragazzo

<< è stato una cosa…accidentale! Ero ubriaca e lei si è approfittato della situazione >>

<< no, io ero ubriaco … e lei si è approfittata >> continuò avvicinando il suo volto a quello della ragazza

<< semmai il contrario!  >> esclamò testarda la ragazza

<< non m’è la darà mai vinta, vero? >> chiese il biondo

Lei increspò le sopracciglia osservando il volto che aveva di fronte a se. Con espressione divertita e ironica il ragazzo aspettava l’ennesima parola di schermo dalla ragazza che ripeteva continuamente nella sua testa, come una canzoncina “confini,confini”

<< bè, ora mi ignora? >> sbottò Naruto

Lei si sporse verso di lui, una scossa elettrica le invase il corpo e si ritrovò a baciarlo. Senza nessun senso logico lui la stringeva a se e lei ne era felice, l’ascensore saliva, e si sentiva il classico “tic” ogni volta che passava un piano. Le bocche si muovevano e le lingue guizzavano

“tic”

Primo piano

“tic”

Secondo piano

“tic”

Terzo piano

“tic”

Quarto piano

“tic”

Quinto piano

Sakura lasciò di getto il ragazzo, e all’aprirsi delle porte , veloce come un fulmine, si fiondò fuori , lasciando il povero biondo un poco sbigottito nell’ascensore. Si chiedeva cosa passasse nella testa di quella ragazza. Non lo sapeva, ma era certo che prima o poi avrebbe svelato l’arcano.

“chissà …” pensò osservando la ragazza allontanarsi

 

<< che fai? >> chiese Ino, scorgendo la novella amica-nemica Sakura Haruno mentre appendeva nella bacheca dello spogliatoio un annuncio << “cercasi coinquilini? >> continuò senza ottenere risposta

<< esatto! >> esclamò la rosa << ho deciso di affittare la casa di mia madre… e di rimanerci anch’io. Ma è un tantino costosa da mantenere da sola, per cui … >>

<< vai a cercare dei parassiti che occupino casa tua >> finì la bionda

<< esatto! >>

<< affitti casa? >> si avvicinò Tenten con la sua solita euforia

<< casa? >> continuò Kiba seguito da Shikamaru , che mostrarono lo stesso interesse della bruna per l’abitazione

<< oh! Nononono! >> disse Sakura agitando le mani, mentre guardava i colleghi che le lanciavano languidi sguardi << non sarete voi i miei coinquilini! >>

<< e chi allora? >> interruppe Ino

Sakura le lanciò un’occhiataccia e poco prima di poter controbattere vennero chiamati tutti a “rapporto” dalla Kurenai.

<< allora, oggi verrete assegnati ai vari reparti : Ino e Kiba, siete nuovamente in cardiologia , Haruno pronto soccorso, Tenten e Shikamaru giro di visite , tutto chiaro o volete un disegnino? >> ordinò scorbutica la sempai.

“almeno non mi hanno assegnato a Neurologia”  pensò Sakura seguendo la Kurenai verso l’E.R.*  

§§§

 

<< allora, qualcuno di voi specializzandi mi sa dire che presenta in signor Bert Hale? >> pronunciò in cardiologo Sai

I ragazzi dall’altra parte del letto del paziente si guardavano tra loro, con sguardi disperati. L’unica che alzava la mano, agitandosi con impazienza era la bionda Ino Yamanaka.

<< Yamanka … >> fece il medico

<< Bert Hale, 58 anni, affetto da aritmia cardiaca. Necessario bye-pas >>

<< perfetto! Signorina, si è appena guadagnata un’operazione >> disse il medico

La ragazza sorrise compiaciuta di aver dato la risposta corretta. Amava essere lodata, e dopotutto era così brava che era impossibile non lodarla. Si era laureata con il massimo, la lode e il bacio accademico. Nello stesso tempo aveva preso due master e le nelle sue lettere di raccomandazione era stata lodata per le sue capacità . forse, alle volte, mancava di umanità. Ma più si era distaccati, meglio era. Non era necessario conoscere il nome del paziente, contava solo curarlo, entrare in sala operatoria e salvarli la vita … e poi, il sangue ha un bel colore. O almeno, secondo gli standar di Ino

Dopo aver preparato il paziente, e controllato le ultime Tac il paziente entra il sala operatoria con il cardiochirurgo. Nonostante Ino sia solo al primo anno è riuscita ad assistere ad un’intervento… “in certi casi” pensò “non conta solo la bravura”

§§§

<< giornata tranquilla ? >> fece Kiba con in mano delle cartelle cliniche avvicinandosi a Sakura

<< già ! >> sbuffò compilando una prescrizione << è arrivato un tizio che aveva delle schegge conficcate nel corpo. Lo sta operando la Kurenai… per il resto, è tutto tranquillo! >>

<< ma di solito il pronto soccorso non è sempre nei casini >> continuò il ragazzo

<< già! di solito … ma comunque, tu non eri assegnato al Dottr. Sai? >>

<< Si, ma quello mi odia, ne sono più che certo! Ora è in sala operatoria con la Yamanka >>

Sakura anuì, indicandoli che aveva capito. Lei non voleva quella conversazione , sapeva che sarebbe stata dannosa. Non voleva degli amici come coinquilini. Passava la maggior parte del suo tempo in ospedale, con i suoi colleghi. Li conosceva ed … come coinquilini voleva semplicemente dei perfetti sconosciuti senza la quale doveva parlare o altro. Semplici conviventi

<< per la casa … >> fece Kiba << senti, io son un buon coinquilino. Pulisco, vado a fare la spesa e pago sempre l’affitto. Non so perché tu non ci voglia da te….forse hai problemi a legarti, ma se per caso cambiassi idea… >>

E le parole colpirono nel segno. Che avesse paura dei legami? Che fosse per quello che respingeva amici, e … strutturati? Insomma, Naruto le piaceva , ma comunque lo … ignorava, per così dire. Lei era sempre stata la cupa e triste Sakura … che fosse ora di cambiare?

<< ok  >> ammise infine << tu, Tenten e Shikamaru potete venire … ma se poi non pagate… >>

<< GRAZIEEEEE!!! >> esultò il ragazzo << vado a dirglielo >>

Poche ore dopo, la ragazza smontò da lavoro. Si trovava nuovamente di fronte all’ascensore e ripensava alla scena della mattina .

A un certo punto devi prendere una decisione. I confini non tengono fuori gli altri, servono solo a soffocarti. La vita è un problema e noi siamo fatti così, quindi puoi sprecare la tua vita a tracciare confini oppure puoi decidere di vivere superandoli. Ma ci sono dei confini che è decisamente troppo pericoloso varcare

<< Dottoressa Haruno >> salutò il biondo accostandosi affianco alla ragazza

<< Dottor Uzumaki >> rispose

<< Allora…ci viene a prendere da bere con me? >>

Sakura sorrise e lo guardò << perché no? >>

Il biondo rimase un po’ sorpreso, ma si riprese subito porgendo il braccetto alla ragazza << magari anche una cena? >>

La ragazza lo prese per il braccio << certo! >>

Però una cosa la so, se sei pronto a correre il rischio la vita dall'altra parte è spettacolare.

 

Hikari : ecco il nuovo capitolo! Ringrazio le persone che mi hanno aggiunto tra le fan fiction preferite e seguite! Grazie! E naturalmente chi legge!

Grazie anche a voi che mi avete recensito

Cleo92 : grazie mille! Sono contenta che ti sia piaciuta!

kamura86 : grazie!

Fallen Star : bè, se seguivi grey’s anatomy sai com’è … incasinato! Però anche io spero di riuscire a fare una NaruSaku…bisogna solo vedere come farò proseguire la storia! Grazie dei complimenti

 

Previer del 3 capitolo :

<< oh, merda! >> imprecò il biondo a denti stretti << Hinata, che ci fai qui? >>

La ragazza lo fulminò con i suoi occhi ghiacciati << lo sapresti se avessi risposto alle chiamate… o ai messaggi! >> disse sprezzante

<< tonatene a casa >> l’intimò Naruto

<< e lei chi è? >> chiese Sakura che stava assistendo la scena.

Hinata sorrise e le porse la mano << Sono Hinata Hyuga-Uzumaki! >> esclamò <<  e tu devi essere quella che va a letto con mio marito >>

 

 

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