Pokémon Index, regione di Kanto

di BlazePower
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Praefatio ***
Capitolo 2: *** 001-009, Bulbasaur - Blastoise ***
Capitolo 3: *** 010-020, Caterpie - Raticate ***
Capitolo 4: *** 021-028, Spearow - Sandslash ***
Capitolo 5: *** 029-036, Nidoran♀ - Clefable ***
Capitolo 6: *** 037-045, Vulpix - Vileplume ***
Capitolo 7: *** 046-053, Paras - Persian ***
Capitolo 8: *** 054-062, Psyduck - Poliwrath ***
Capitolo 9: *** 063-071, Abra - Victreebel ***
Capitolo 10: *** 072-082, Tentacool - Magneton ***
Capitolo 11: *** 083-091, Farfetch'd - Cloyster ***
Capitolo 12: *** 092-099, Gastly - Kingler ***
Capitolo 13: *** 100-110, Voltorb - Weezing ***
Capitolo 14: *** 111-119, Rhyhorn - Seaking ***
Capitolo 15: *** 120-128, Staryu - Tauros ***
Capitolo 16: *** 129-136, Magikarp - Flareon ***
Capitolo 17: *** 137-143/147-149, Porygon - Snorlax / Dratini - Dragonite ***
Capitolo 18: *** 144-145-146: Articuno, Zapdos & Moltres ***
Capitolo 19: *** 150-151: Mewtwo & Mew ***



Capitolo 1
*** Praefatio ***


Praefatio



        V’è un loco e un attimo per ogne cosa1
        e già sento alternarsi alla mia sera
3       la notte ed imbrunir del cielo ‘l rosa.
 
        Presto la vespertina messaggera2
        a sé mi chiamerà e vivrò là in alto,
6      fulgendo da la sempiterna sfera.
 
        Ma pria che l’alma mia compia ‘l gran salto
        mi preme di far pubblica l’istoria3
9      per la qual consumai ‘l giovanil smalto
 
        dentro e fuor, tra i papiri e la cicoria,
        dei faggi all’ombra, ai lumi di lucerne,
12     fuggendo ogne terrena vanagloria,
 
        perché ciascun lettor possa goderne
        e ‘l grato plauso ch’egli manderàmmi
15     mia vita e mia virtù sosterrà eterne.
 
        Sen corre l’era dei bellici drammi
        sotto Nobunaga, a cui ‘l temporale
18     di guerra sovvertì i fatal programmi4,
 
        era di rinascenza culturale
        che vede, poi ch’aprimmo i porti al mondo5,
21     quivi sbarcar la flotta occidentale.
 
        Mai incontro più inatteso e più fecondo!
        Lor vegnon da la costa ove si scorge
24     morire ‘l sol ne l’oceano profondo,
 
        poscia ch’a l’alba da la terra sorge
        a loro invisa6. Sì, lor patria chiusa
27     da frontiere oltre cui mai non si sporge,
 
        per nave tal popolazion è adusa
        a gir verso l’isole e i continenti,
30     del mondo esperta e ‘n sue parti diffusa.
 
        Pria che da noi, fondaro insediamenti
        ov’altri riconobber nuove rene,
33     dimore de le transerculee7 genti;
 
        primamente ‘l Capo di Buona Spene
        doppiaron; corsero sì per avante
36     ch’onde andaron, rivenner le carene8.
 
        D’Occidente portò ogne navigante
        sua religion, ricchezza, arte, cultura,
39     ma ancor diè a noi la nuova sconcertante
 
        che v’è bestia di Kanto nascitura
        pur oltremare, e più rara e più nota,
42     d’eguale o cangiata forma e natura,
 
        ch’esiste d’animali a noi ignota
        gran copia e ovunque l’uom prega e commercia
45     pur li alleva e cattura in bacca vòta9.
 
        Sia mostra dunque alla folla ancor guercia
        la nostra usual e famosa beltade!
48     Io primo, studïoso Delaquercia10,
 
        canto la natural diversitade
        de le creature e la lor maraviglia
51     che non veggiamo e sempre ci pervade;
 
        canto la casta e duplice famiglia;
        l’apollineo destrier ch’infino al tergo
54     dal capo arde di sol; colui che figlia
 
        senza far preferenze; lui ch’usbergo
        ha di macigni quale carapace;
57     egli ch’in mar sbuffa ‘l nero ond’io vergo;
 
        li tre rettili d’acqua, seme e brace
        che sogliono esser la scelta primaria
60    di quei ch’affàcciansi al giuoco pugnace;
 
        canto financo l’estraördinaria
        madre d’ogne animal generazione,
63     specie da l’esistenza leggendaria;
 
        l’un dì vivente, forse, condizione
        de la spira, de l’ambra e de la casa11;
66    ciò ed altro ancor ha sede in mio sermone.
 
        La materia ch’in tai versi s’accasa
        non avran cara nostre menti sole,
69    ch’è ben provato da la gente evasa
 
        via mar com’usi ognuno a sue parole
        nomar li eventi, imaginar li dei
72     secondo proprie tradizioni e scuole12.
 
        Vaglia ad esempio degl’assunti miei
        l’universal diluvio che coperse
75     anticamente i territori rei:
 
        pei navigator fu ‘l colpo ch’inferse
        l’unico Dio al mondo per lavarne
78     lo peccato; per altri sì sommerse
 
        l’uomo ‘l divin Tonante, a rinovarne
        la natura, preservando l’onesta
81     coppia di cui i sassi mutaro in carne;
 
        sì credon loro al Re de la tempesta,
        lo qual per flutti e pioggia mosse guerra
84     a Groudon, che l’acque sfuma e funesta13.
 
        L’istessa narrazion in varia terra
        vari dettagli mostra ed ogne nume
87     ciascun pantheon al proprio nome serra,
 
        sì convergendo ivi culto e costume
        di sparse civiltà, chi voglia trovi
90    nel lucerniere de l’arte ‘l suo lume.
 
        O Calliope nostra14, che rinovi
        pel suon de l’eterno tuo Cantoantico
93     la poësia e l’uman spirto movi,
 
        d’ambrosia incensa ‘l labbro con cui dico,
        la penna con cui divulgo ‘l mistero
96    d’ogne vivente, oscuro ancor o aprico15.
 
        Codesta carta è quale pane nero,
        amaro ai denti adusi a carne e vino:
99    chi, umil, l’impasta ‘l gusta per intero.
 
        Com’avviene ch’a l’insano bambino
        si porge ‘l farmaco versato in brocca
102   densa di miel su l’orlo e lì vicino
 
        ed egli beve e gli si mesce in bocca
        l’acida salute dal dolce occulta,
105   guarendo per l’astuzia a cui abbocca16,
 
        ciò accada pel villano che consulta
        queste pagine e per l’abate e ‘l conte
108   che senza terminar sprègiale e insulta.
 
        Poss’io scortar del sapere alla fonte
        chi men conosce e de la fantasia
        chi al tema, scettico, aggrotta la fronte,
 
112    dei Pokémon facendo alta poesia.
 

1 – v. 1 “V’è… cosa”: C’è un luogo e un momento per ogni cosa. Il tormentone, spesso ripetuto ad altri, stavolta la voce narrante lo riferisce a se stessa;
2 – v. 4 “vespertina messaggera”: Venere, detto “stella del crepuscolo” in quanto primo corpo celeste che brilla dopo il tramonto;
3 – v. 8 “istoria”: Ricerca, nel senso greco del termine;
4 – vv. 16-18 “Sen corre… programmi”: L’opera, che immagina il mondo dei Pokémon in tutto e per tutto simile alla Terra, equiparando per quanto possibile i riferimenti storici e geografici, è ambientata in Giappone nel XVI secolo, al tempo del nobile feudatario Oda Nobunaga (presente anche in Pokémon Conquest), famoso per la battaglia di Okehazama del 1560 in cui il suo esercito, in tremenda inferiorità numerica, riuscì ad attaccare a sorpresa e vincere quello nemico nascondendo i propri spostamenti grazie al rumore di un violento temporale notturno;
5 – v. 20 “poi ch’aprimmo… mondo”: Fu in quel periodo che il Giappone, dopo un lungo isolamento, intraprese i propri contatti con l’Occidente;
6 – vv. 23-26 “Lor vegnon… invisa”: È il Portogallo, che confina ad est con la Spagna e ad ovest con l’Oceano Atlantico. Furono proprio i navigatori portoghesi ad avviare per la prima volta un consistente rapporto commerciale tra l’Europa e il Giappone;
7 – v. 33 “transerculee”: Americane. Neologismo, da “trans” + “erculeo”, “oltre Ercole”, ossia “oltre le colonne d’Ercole”;
8 – vv. 35-36 “corsero sì… le carene”: Andarono verso avanti tanto che le navi (carene) ritornarono dove partirono. È un riferimento alla circumnavigazione del globo compiuta per la prima volta dal navigatore portoghese Ferdinando Magellano tra il 1519 e il 1522;
9 – v. 45 “cattura in bacca vòta”: Le prime Poké Ball erano costruite a partire da Ghicocche, bacche dure svuotate della polpa;
10 – v. 48 “studïoso Delaquercia”: Ipotetico antenato cinquecentesco del Prof. Oak, il cui nome è, appunto, “quercia” in inglese;
11 – v. 65 “de la spira… casa”: L’Helixfossile (dal latino “helix”, elica, spirale), l’Ambra Antica ed il Domofossile (dal latino “domus”, casa);
12 – vv. 70-72 “com’usi ognuno… tradizioni e scuole”: L’autore, per bocca dello studioso Delaquercia, attua un sincretismo mitologico-religioso accorpando tra di loro dei e leggende di diverse culture, intendendoli come diverse rappresentazioni della medesima entità. Si spiegano così, nel testo dell’intera opera, riferimenti classici attribuiti al mondo dei Pokémon e viceversa;
13 – vv. 76-84 “pei navigator… sfuma e funesta”: Secondo la religione cristiana, dei portoghesi, il diluvio universale fu causato da Dio per punire il genere umano ormai quasi totalmente corrotto dal peccato; secondo la mitologia classica, conosciuta in Giappone grazie ai nuovi scambi culturali tra l’Oriente e l’Occidente, esso fu deciso da Zeus per rinnovare la natura dell’uomo, che salvò soltanto Eucalione e Pirra, l’uomo e la donna che generarono la nuova specie umana lanciando dietro di loro “le ossa della Gran Madre”, ossia i sassi della terra; secondo la mitologia Pokémon è plausibile invece che il diluvio sia il momento culminante della guerra tra Kyogre e Groudon per il dominio del pianeta;
14 – v. 91 “Calliope nostra”: In linea con la nota 12, la musa di riferimento è sì Calliope, ma la Calliope “nostra” conosciuta nella regione di Kanto, ossia Meloetta. Si considera, quella dei Pokémon, un’unica religione le cui divinità adorate sono le stesse in tutte le regioni, anche se i Pokémon appartengono a generazioni diverse. Fanno eccezione i Numi Locali e i leggendari il cui mito è riferito ad un luogo specifico;
15 – v. 96 “aprico”: Luminoso, dal latino “apricus”;
16 – vv. 100-106 “Com’avviene… a cui abbocca”: Immagine ripresa da Torquato Tasso, il quale a sua volta la trasse dal poeta latino Lucrezio.
 
Illustrazione di Adam Rufino

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Capitolo 2
*** 001-009, Bulbasaur - Blastoise ***



001   Bulbasaur, Pokémon Seme. Di vita
        compagno suo è un bulbo: il dì che nasce
        fiorìscegli sul retro e da un’unita
        simbiosi Bulbasaur si nutre e pasce
        e di sole e di carne. Sì partita1
        sua dieta, pur se chiuse ha le ganasce
        da lungo tempo, de la fame ‘l duolo
        placa pel nutrimento del bocciuolo.
 

002  Ivysaur, Seme. Ancor pudica e acerba,
        non svèstesi la gemma, cui la soma
        grava omai, col coronamento d’erba,
        su l’ossa del rettile, d’uno stroma2
        più che pria forte ricoverte. Sèrba
        sì un posto al sol per la rosata chioma,
        sé e lei movendo finché, adulta e sazia
        di lume, all’aer dischiude la sua grazia.
 

003  Venusaur, Pokémon Seme. Produce
        l’arbor sul dorso suo soave essenza
        che gl’arsi spiriti alla quiete induce
        e invita i Pokémon a far presenza
        all’odoroso appello. L’aurea luce
        diurna accoglie del fior la capienza,
        la muta ed al padron ne rende omaggio
        rilasciando ‘l sublime Solarraggio.

 
1 – “partita”: Ripartita, divisa
2 – “stroma”: Maglia, sostegno. Dal greco “στρῶμα”, “tappeto”, “ordito”
 
Illustrazioni di Pearlsaurus

 

004  Charmander, Pokémon Lucertola. Unto
        stoppino è l’appendice, ch’arde e brilla
        secondo suo diletto o disappunto:
        s’ei di cuor ride diménasi arzilla,
        gónfiasi lesta se da l’ira è punto,
        spia di benesser è un’ilar favilla,
        ma segno di malor son fiamme smorte
        e, spento ‘l lume, ei prossimo è alla morte.
 

005  Charmeleon, Fiamma. Giovin ma forzuto
        da farsi sì superbo ed insolente,
        cremisi tien le squame e men sparuto1
        ha ‘l fuoco terminal. Ben più potente
        divien l’artiglio inoltre, tanto acuto
        da lacerar qualunque. Pel furente
        spirto guerresco incalza senza pieta
        chi sua vittoria rende ardüa meta.
 

006  Charizard, Pokémon Fiamma. Li cori
        de’ popol tutti accende qual leggenda,
        come sua coda, s’arsa di furori,
        albina e cerula fulge stupenda.
        Valido è in guerra e degno d’alti onori
        per le due megaforme, vuoi che renda
        più ardente ‘l sol, vuoi ch’abbia l’unghie amare2,
        ma mai ferisce chi nol può stroncare.

 
1 – “sparuto”: Smunto, fiacco
2 – “vuoi che renda… l’unghie amare”: Riferimento alle abilità delle due Megaevoluzioni di Charizard, rispettivamente Siccità e Unghiedure
 
Illustrazioni di Pearlsaurus
 

 
007  Squirtle, Pokémon Tartaghina. Appena
        da l’ovo evaso, il molle carapace
        via via s’indura e ‘l subìto urto frena
        sbalzandolo. Pel dorso e pel torace
        graffiti guizza con leggiadra lena
        ne l’acqua e l’acqua è sua maggior pugnace
        risorsa: rannicchiato intra ‘l suo guscio
        sprizza umidi getti da ciascun uscio.
 

 008 Wartortle, il Pokémon Tartaruga.
        Sguazza rapido in acque dolci e fresche
        coi padiglion1 che quai timon corruga
        per mantener la retta via. L’adesche
        prede sorprende e assal, senza che fuga
        conoscan. Par ch’eternamente cresche,
        ché cento secoli ha di scontar vanto
        e d’alghe ha ‘l carapace senil manto.
 

 009 Blastoise, Crostaceo. Primo amore al mondo
        di numerose giovani promesse.
        Le prede abbatte in virtù del suo pondo2
        nel corpo a corpo e se lontan son esse
        le mira con un getto dal profondo
        de l’archibugi suoi. Restano impresse
        in chi le scorse la saura fusione3
        e la volante idrica propulsione4.

 
1 – “padiglion”: Padiglioni auricolari, orecchie
2 – “pondo”: Peso. Dal latino “pondus
3 – “saura fusione”: Nel 20° episodio della 1ª serie animata compare l’immagine di un Venustoise, una fusione tra Blastoise e Venusaur
4 – “volante idrica propulsione”: Nel 2° volume del manga Pokémon: La Grande Avventura, capitolo 39, il Blasty di Verde usa Idropompa verso il basso per volare. Utilizzerà la stessa tecnica anche altre volte, all’interno della serie
 
Illustrazioni di Pearlsaurus

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Capitolo 3
*** 010-020, Caterpie - Raticate ***



010   Caterpie, Pokémon Baco. Egli è adorno
        sotto le zampe d’utili ventose
        ch’ovunque voglia fanlo gir intorno.
        Creature fa fuggir di lui golose
        spargendo un acre puzzo dal suo corno.
        Pur fiacco, nel suo fil sono ripose
        mille risorse1 e s’in esso s’involve
        di subito s’indurisce ed evolve.
 

011   Metapod, Pokémon Bozzolo. Dura
        più del bronzo e del ferro è la corazza,
        che 'l molle interno, a guisa d’armatura,
        difende e cuopre dentro la sua stazza.
        Finché cotale stadio in lui perdura
        e ancor l’evoluzione non impazza
        non fa che star immobile per ore,
        crescendo a ritmo di Rafforzatore.
 

012   Butterfree, Pokémon Farfalla. A iosa
        spande sostanze tossiche con l’ali,
        che d’idrorepellente e velenosa
        patina son vestite e i temporali
        non temono. Pochi esemplari rosa
        stati son visti presso naturali
        scogliere site nei nostrani loci2
        o laghi ove i pesci evolvon precoci3.

 
1 – “nel suo… risorse”: La capacità più caratteristica di Caterpie è quella di sparare un filo di seta, che nella serie viene usato per fermare o immobilizzare i nemici, segnare un persorso, costruire un salvagente, tessere vestiti e molto altro ancora
2 – “scogliere… loci”: Nel 21° episodio della 1ª serie animata appare presso una scogliera una Butterfree rosa, il primo Pokémon con una colorazione alternativa
3 – “laghi… precoci”: Il Lago d’Ira, della regione di Johto, in cui è possibile trovare dei Gyarados ad un livello inferiore a quello in cui si evolvono

 

013   Weedle, Pokémon Millepiedi. Stàgliasi
        su le foglie pei toni vivaci
        con sorpresa altrui, d’ingaggiar battaglia
        non restìo contro pennuti voraci:
        tossine qual defesa ‘l corno scaglia
        ver chi sfióralo. I Weedle son capaci,
        piccioli pur, per fame di disperdere
        al dì in pancia sette libbre di verde.
 

014   Kakuna, Bozzolo. Egli irrigidisce
        sovente l’esoscheletro. Altre mosse
        non sa, pur buon non è: s’ei percepisce
        limitrofe minacce, da le smosse
        pieghe del guscio un pungolo esibisce
        qual parca offesa. Primamente indosse
        avean le pupe brachiali appendici,
        di cui l’attual ninfe non son latrici1.
 

015   Beedrill, Pokémon Velenape. Punge
        tre fiate senza pieta ‘l suo nemico
        sciamando in grandi bande ver lui. Giunge
        da le sue lance fin nel ferro antico,
        sol fra gl’insetti, ‘l suo velen2. Congiunge,
        virtù traendo da un gioiello aprico,
        furia e veemenza eccelse al doppio fiele,
        rapido in man, lento in ventre e crudele3
      
 
1 – “Primamente indosse… latrici”: Negli sprites dei giochi Pokémon Rosso e Blu, Kakuna presentava due sporgenze simili a braccia, non più comparse in nessun altro gioco
2 – “fin nel ferro… velen”: La mossa Doppio Ago era l’unica in grado di avvelenare i Pokémon Acciaio ed era una mossa esclusiva di Beedrill (sol fra gl’insetti). Questo nella seconda generazione (per questo si parla di ferro antico)
3 – “doppio fiele… crudele”: MegaBeedrill sviluppa due tipi di veleno, uno di azione istantanea e paralizzante negli arti e uno di azione lenta e mortale nel ventre.  

 

016   Pidgey, Uccellino. Presenza comune
        nei boschi placidi e in tutti i declivi.
        Raffiche alzan con l’ali fra le dune
        per disvelare insetti e, inoffensivi,
        pei predator fuggire e trar le brune
        lor penne in salvo, là ove non arrivi
        alcun periglio, contando sul fido
        orientamento per redire al nido.
 

017   Pidgeotto, ora Uccello. Non più inerme
        ma rapace a sua volta, cala e artiglia
        rapido un pasto d’ovo, frutto o verme
        lunge da casa pur sessanta miglia
        spingendosi. Ali assidue, iridi ferme,
        sonda ‘l suo territorio e assai s’acciglia
        s’intrusi avvista oltre ‘l
limen prescritto:
        né lui d’ir fuor, né altrui dentro ha diritto.
 

018   Pidgeot, Uccello. Superbo, sgargiante,
        senz’eguale è ‘l color de le sue piume,
        arazzo quasi in seta ed or smagliante
        di beltà ‘l vello adornasse e volume1.
        Ma solo è tal virtù una delle tante:
        scorgon d’ittiche prede balzi e schiume
        per oltre un miglio l’orbite non guerce
        e scote l’aer sì da piegar le querce.

 
1 – “arazzo quasi… volume”: Si legga: quasi (come se) un arazzo in seta ed oro smagliante adornasse il vello di beltà e volume

 

019   Rattata, noto pur Pokémon Topo.
        Tedio di cui ciascun suole disfarsi,
        non ha di vita sua null’altro scopo
        che d’esser fecondo e moltiplicarsi.
        Per lui ogne pertugio è adatto all’uopo
        di dimorar e luoghi spersi e sparsi
        popola, prati, grotte e case umane
        agl’incauti vianti rubando ‘l pane1.
 

020  Raticate, Topo. Senza inciampo corre
        per le vibrisse stabili, senz’ugge
        nuota quando ai palmati piè ricorre,
        ma conosciuto è più ché ben distrugge
        tra i denti ‘l tronco e crepa rocca e torre
        con l’acre morso. Il Raticate che fugge
        l’agro per l’urbe sì appaga la lingua
        che lento più ma più longevo impingua2.

 
1 – “agl’incauti… pane”: Secondo il Pokédex della serie animata, Rattata “ruba delle provviste ai campeggiatori e viaggiatori sciocchi”
2 – “sì appaga… impingua”: Nella sua forma Alola, conducendo uno stile di vita urbano e non più rurale, Raticate diminuisce la sua Velocità ma aumenta le due Difese e i suoi Punti Salute (diventando più longevo) ed ha una corporatura più grassa (perciò impingua)

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Capitolo 4
*** 021-028, Spearow - Sandslash ***



021   Spearow, Pokémon Uccellino. Cinico
        seppur piccolo, lasciare indenne
        non vuol chi nel suo campo s’avvicini
        e incede con gran vorticar di penne
        su l’intruso. Se per quanto s’ostini
        bianco su ner non mette, com’accenne
        l’occhio suo1, grida acuta la sua allerta,
        presto soccorso da chiunque l’avverta.   
 

022   Fearow, risaputo Pokémon Becco.
        Naturalmente ‘l labbro qual quadrello2
        ha per arma d’offesa, duro e secco
        e perforante più che d’altro uccello
        comune3. Utile assai gli è ‘l boccal stecco
        per sorprendere sotto del livello
        de l’acque i pesci e fra l’erbe la preda
        senza che d’atterrar ei si conceda.

 
1 – “bianco su ner… l’occhio suo”: La vista di Spearow, come mostrato nel 1° episodio della 1ª serie animata, percepisce (accenne, accenna) il mondo in bianco e nero
2 – “quadrello”: Dardo di balestra
3 – “perforante… comune”: Fearow, nella prima generazione, è uno dei pochi Pokémon ad imparare la mossa Perforbecco
 
Illustrazioni di Pearlsaurus

 

023   Ekans, Pokémon Serpente. S’avvolge
        s’un ramo per dormire o su se stesso
        a guisa di spirale, sì s’accorge
        de l’eventual periglio1 e con riflesso
        balzo lo fugge. Estesamente sporge
        le fauci in fuor quanto più gli è concesso
        per ingollar creature intere ed ova
        tai che talor pel pondo più non mova.
 

024  Arbok, Pokémon Cobra. Più varianti
        son note de l’effigi sul suo ventre,
        in modo egual tutte terrificanti
        sì da impietrir d’orror la preda mentre
        l’avvinghia Arbok tra spire stritolanti
        da cui non esce più cosa che v’entre.
        Sgomenta, strangolata, senza vita,
        per intero la vittima è ingerita.

 
1 – “periglio”: Pericolo
 
Illustrazioni di Pearlsaurus

 

025   Pikachu, Pokémon Topo. Famoso
        egli è più d’ogni Pokémon ch’esista
        pel ragazzo ch’in Lega fu troppo oso,
        ambì al trofeo e mai ne fé conquista1.
        Se parimenti ad altri un burrascoso
        fulmine sa scagliar, lui solo acquista
        del tuono la potenza ognor ch’avanza2,
        con l’Elettropalla, e doppia possanza.
 

026  Raichu, Pokémon Topo. Assai sovente
        s’è di tension la carne sovraccarica
        mette la coda a terra e spande lente
        scosse; quando nol fa se ne rammarica
        diventando irascibile e furente.
        Di sua corrente egli ha la pelle carica
        e luccica di notte; se non l’ha
        coglie de l’aere l’ambrea facoltà3.

 
1 – “pel ragazzo… conquista”: Ash, protagonista della serie animata, ha sempre portato con sé il suo Pikachu e non hai mai vinto una Lega Pokémon
2 – “del tuono… ch’avanza”: Locomovolt, sua mossa esclusiva, che consiste nel caricarsi di elettricità mentre corre verso l’avversario (ognor ch’avanza)
3 – “ambrea facoltà”: Elettricità statica, che trae il proprio nome dall’ambra (elektron in greco), il materiale in cui tale fenomeno era evidente nell’antichità
 
Illustrazioni di Pearlsaurus

 

027   Sandshrew, altro Topo. Ha ’l pregiato derma
        dal motivo e dal color di mattoni
        la mollezza e insiem la forza ch’afferma
        sempre d’avere ‘l cuoio, ché i costoni1
        e gli aridi sentier calpesta ferma
        la zampa sua. Pur regge contrazioni,
        ch’agglòmerasi, qual lattice elastico,
        e rotola e balza oltre un salto drastico.   
 

028   Sandslash, Topo. Ampiamente conosciuto
        pel dorso a maglie lanceolate: a riccio
        chiuder si puote, alto le squame e irsuto,
        per rotolar rapido, alzar terriccio
        turbando ‘l veder, parare ‘l temuto
        assalto, pungere e sferrar massiccio
        lo suo fendente con l’unghiate zampe
        o ancor per scongiurar l’estive vampe.

 
1 – “costoni”: Rilievi rocciosi di montagna
 
Illustrazioni di Pearlsaurus

 

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Capitolo 5
*** 029-036, Nidoran♀ - Clefable ***



029 Nidoran Femmina, Velenago. Ora
si veda la natural differenza
de l’uomo da la donna! La signora
di tal famiglia, bambina, ha prudenza
maggiore del compagno suo. È talora
sua pelle d’un pigmento con tendenza
alla viril tonalità, messaggio
ch’un figlio ha d’ambo i genitor retaggio1.


030 Nidorina, Velenago. Mansueta
fanciulla di sua specie, alla faccenda
domestica ben pronta: all’incompleta
mandibola dei piccoli fa ammenda
pei denti suoi2. Di castità repleta,
quando avviene ch’alfin d’amor s’accenda
cede ‘l cuor suo tutto al giovin ch’agogna
e mai ‘l deserta più, ch’è gran vergogna.


031 Nidoqueen, Pokémon Trapano. Mostra
pei cuccioli un sentire d’amor carco
e cura maggior, forse, de la nostra,
ché non l’annoia ‘l maternale incarco,
piuttosto in lor defesa ben dimostra
sua audacia: cuopre de la tana ‘l varco
all’avversaro e n’impedisce ‘l passo
anteponendo ‘l proprio al lor trapasso.


1 – “tendenza/ alla viril… retaggio”: La versione cromatica di Nidoran♀ è violacea, di un colore simile a quello della sua controparte maschile. Questa caratteristica è usata dall’autore, cinquecentesco, per avvalorare la teoria aristotelica secondo cui un figlio trae somiglianza da entrambi i genitori (ha d’ambo i genitor retaggio): è infatti generato dal padre a partire dal materiale biologico fornito dalla madre
2 – “all’incompleta… pei denti suoi”: Secondo il Pokédex di Pokémon Oro ed Oro Heart Gold, Nidorina “prima intenerisce il cibo masticandolo, poi lo sputa per i cuccioli”

Illustrazioni di Pearlsaurus



032 Nidoran maschio, Velenago. Amaro
di fiele ha ‘l dardo in capo e titubanze
non ha d’usarlo, incauto e temeraro
come ogne bimbo. Infime risonanze
ode ‘l suo lobo in modo retto e chiaro,
rendendol conscio d’aspre circostanze.
Ben raramente assai, suo nido sfoggia
malo un puero d’effeminata foggia1.


033 Nidorino, Velenago. Sondate
le minacce d’intorno, lesto espande
gl’aghi dolenti e sfoga le sue irate
cariche ver l’intruso e scorribande.
Spronato, mosse lui le prime fiate
battaglia all’ombra e sì iniziò con grande
trionfo a svilupparse ‘l giuoco magno2.
Domato riesce un valido compagno.


034 Nidoking, Pokémon Trapano. Mastro
del corpo a corpo, schiaccia, abbatte, inforca
impietoso. Ogni ardire fàssi castro
di vincerlo: tremendo ‘l corno sporca
di morte3 ‘l sangue avverso, un gran pilastro
la coda qual col gran la falce corca
e stritolando altrui è di tal possa
da sbriciolar la spina4 e tutte l’ossa.


1 – “malo… foggia”: La versione cromatica di Nidoran♂ è azzurra, dalla tonalità affine a quella della femmina della sua specie. È detto malo, cioè “errato”, inferiore poiché nel XVI secolo l’uomo era considerato superiore alla donna e di conseguenza un uomo “effeminato” non aveva la stessa dignità degli altri
2 – “mosse lui… giuoco magno”: I primi giochi della serie principale, Pokémon Rosso, Verde e Blu, si aprono con un Nidorino che attacca un Gengar (Pokémon Ombra).
3 – “sporca/ di morte”: Avvelena
4 – “spina”: Spina dorsale

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035 Clefairy, Fata. Quando ‘l buon augurio
d’Artemide1 saluta in cielo pieno
rispóndegli esso fuor dal suo tugurio.
Privo d’ausilio uman, se all’aer sereno
move ‘l dito com’orbita Mercurio
fàssi capace d’un poter terreno
dal Fato eletto2. Docile e compìto,
ma ‘l topo a lui scelse ‘l campion fallito3.


036 Clefable, o Fata. Allor che la roccia
sacra alla ratta in terra primavera4,
Clefairy avvinto, éntragli in palmo, sboccia
mirabile l’incanto e tutta intera
muta la sua figura: su ogne goccia
puote saltar, in aere leggïera
libràndosi ed ode fin le comete
turbar sua profondissima quïete.


1 – “buon augurio/ d’Artemide”: La luna, simbolo della dea greca Artemide (ma non solo, come si può leggere nella nota 4)
2 – “move ‘l dito… eletto”: La mossa Metronomo, che solo Clefairy, insieme a Mew, imparava per livello nella prima generazione, fa utilizzare al Pokémon una mossa casuale (poter terreno dal Fato eletto) girando un dito in senso circolare (com’orbita Mercurio)
3 – “ma ‘l topo… fallito”: Inizialmente il Pokémon iniziale di Ash (il campion fallito) sarebbe dovuto essere Clefairy, ma successivamente gli sceneggiatori della serie animata hanno preferito assegnargli Pikachu (Pokémon Topo)
4 – “roccia… primavera”: È la Pietralunare, con cui Clefairy si evolve in Clefable. Nella mitologia greca la luna è associata, oltre che ad Artemide, anche alla dea Proserpina, che porta la primavera ed è stata rapita e condotta negli Inferi (ratta in terra) dal dio Ade

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Capitolo 6
*** 037-045, Vulpix - Vileplume ***



037 Vulpix, il cucciolo di Volpe. Come
l’adolescente sveste fior di pesco
l’albo pueril per rosarne le chiome
schiudendole1, similemente crescono
d’un sol nembo sei cirri di pome
scarlatte a far da coda. Pane fresco
è al tatto, ma là ov’ha nome Ke’oke’o2
è freddo e fiocca neve al suo cameo.


038 Ninetales, Volpe. Magnifica e dorata,
la veste de le membra sue mill’anni
aver può in sé di storia. Par dotata
ogne coda di sue virtù ed inganni,
tramàndasi anzi ch’esse sian rinata
forma di nove maghi e che condannino
chi osa violar tali pelli sacre,
per lui crudo rancor covando ed acre.


1 – “l’adolescente… schiudendole”: I fiori del pesco sono bianchi mentre ancora chiusi e divengono rosa sbocciando
2 – “Ke’oke’o”: È l’antico nome di Vulpix nella regione di Alola, secondo il Pokédex di Pokémon Sole

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039 Jigglypuff, Pokémon Pallone. Rosa,
paffuto e da l’azzurre grandi rote,
come in un bimbo in lui dolcezza posa.
Ma inganna l’apparenza: le sue note,
più del suo viso, più d’una vezzosa
fanciulla tenere, empiono le vòte
degl’uditori orecchie e presto infonde
vago ‘l canto1 sonnolenze profonde.


040 Wigglytuff, Pallone. Söave e lieve
qual spuma donde nacque la divina
beltade2 ha ‘l vellutato manto: il breve
tatto d’esso sprigiona sopraffina
voglia d’eterne carezze. S’imbeve
entro sé d’aer da gir per la turchina
sfera di balzo in balzo e par che certi
di lor ponno assopirsi ad occhi aperti3.


1 – “canto”: È una delle mosse caratteristiche, anche se non esclusive, di Jigglypuff
2 – “qual spuma… beltade”: Come la spuma del mare da cui nacque Afrodite, dea greca della bellezza
3 – “certi… aperti”: Riferimento al Capitano Wigglytuff di Pokémon Mystery Dungeon: Esploratori del Tempo, dell’Oscurità e del Cielo

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041 Zubat, Pokémon Pipistrello. Cresce
In luoghi avvolti d’ombra, quali grotte
o spogli casolar, da cui non esce
di giorno, ché l’ustiona ‘l sol. Di notte
ad orientarsi e svolazzar riesce
per gli ultrasuoni orali suoi. Prodotte
a oltranza son fiale di repellenti
per Pokémon come questo invadenti.


042 Golbat, detto Pipistrello anche lui.
Di recente l’orrida lingua intinta
di bava lercia non par mostri altrui1.
Lo sangue suga alla vittima, vinta
di soppiatto, alle spalle e in luoghi bui,
bevendone fin più di mezza pinta.
Talvolta sì ne ricolma la gola
che non si regge e goffamente vola.


1 – “Di recente… altrui”: Negli sprites di Pokémon Rosso e Blu, Golbat aveva una lingua lunga e sporgente che nei giochi più nuovi (Di recente) non è più riapparsa

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043 Oddish, o altresì Pokémon Malerba,
benché Oddium Viandantis1 s’appelli in gergo,
ché per sue radi a zampa si riserba
di gir vagando e trovar poscia albergo
ne l’humus interrandosi. Mai l’erba
tirargli all’aer mostrando l’atro usbergo,
ch’ei costernato d’infantil lamento
griderà all’estrattore ‘l suo memento2!


044 Gloom, Malerba. La bava nauseabonda
svélasi al gusto e al tatto dolce miele
caro agl’insetti, ma più ancor immonda
zaffata sa far Gloom s’amplia quai vele
le maculate chiome, allor che sonda
guai imminenti e sparge e polve e fiele
e spore3 ad ogne allenator ch’affronti.
Chi ‘l vuol vincere abbia rimedi pronti.


045 Vileplume, Pokémon Fiore. Nullo stelo
più gran cappuccio avrà di quel ch’avvolve
Vileplume. Quand’esso sboccia e leva al cielo
il suo saluto, in aere si dissolve,
sulfureo d’atti e di color, un velo
d’anchilosante4 pollin; sì resolve
per ammansir sua preda e farne pasto.
Niun tocchi ‘l fior suo, per quanto sia casto!


1 – “Oddium Viandantis”: Nome scientifico di Oddish secondo il Pokédex di Pokémon Rosso Fuoco ed Y
2 – “memento”: Presagio di morte, dalla frase latina “memento mori”, “ricordati che devi morire”.
3 – “e polve e fiele e spore”: Paralizzante, Velenpolvere e Sonnifero, tre mosse di stato tipiche di alcuni Pokémon di tipo Erba e Coleottero
4 – “sulfureo d’atti… pollin”: Polline diabolico (sulfureo d’atti, in quanto lo zolfo nella tradizione cristiana è associato al diavolo), giallo (del colore dello zolfo) e paralizzante (anchilosante)

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Capitolo 7
*** 046-053, Paras - Persian ***



046 Paras, Pokémon Fungo. Nasce nudo
sparso di spore ‘l dorso d’altra vita:
compagno al Paras cresce acerbo e crudo
di
Tochukaso un paio parassita.
Se di lor polve ‘l primo si fa scudo,
per lui i secondi con brama accanita
placan la fame. Pur vivendo a scrocco
l’uman vita amplian essi in uno schiocco.


047 Parasect, Fungo. Del suo arbitrio sire,

hostis pro hospite1 svìagli ‘l volere
l’alloggiato micelio2: sempre a dire
egli è al suo servo ciò ch’è in suo dovere.
E pronto è Parasect ad obbedire,
a spolpare fin dov’è in suo potere
radici per di linfa dissetare
lo suo signore ed alberi infestare.


1 – “hostis pro hospite”: Da nemico invece che da ospite. Espressione tratta da Tito Livio
2 – “micelio”: Fungo

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048 Venonat, o anche Pokémon Insetto.
Quale ‘l lampon da chicchi rossi accosti
è fatto ed ha dei chicchi forma e aspetto,
tai di Venonat gli occhi son composti
d’infime parti identiche rispetto
l’una a l’altra, ch’infisse ai loro posti
forman di vista organi a loro eguali
ma tuttavia più grandi e funzionali.


049 Venomoth, il Pokémon Velentarma.
Lascia cader da l’ali, quand’è in volo,
tossica polve: se chiara disarma
e stende l’inabil vittima al suolo,
se scura è la sua più mortifera arma,
ché intossica la preda e di gran duolo
perir la fa. Gl’insetti in pancia duce1
ch’avvista presso una fonte di luce.


1 – “duce”: Conduce

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050 Diglett, Talpa. Sì poco è grossa e spessa
sua pelle che gl’accalda ‘l sangue ‘l sole,
ergo popola d’Onix la dismessa
tana o da sé ne scava d’una mole
tale d’esser carrabil1. La sconnessa
terra, sua scia, ottimizza campi e aiuole
per la semina. Come sia l’intero
suo corpore rimane un gran mistero2.


051 Dugtrio, Pokémon Talpa. Maraviglia
capirne l’evoluzion trinitaria!
Come un sol corpo agisce la famiglia
e testa madre e figlie a mineraria
occupazion si dan, cinquanta miglia
e più sotterra andando. Tanto varia
sua specie ch’esibisce, altrove al mondo,
fluente, a tripla piega3, un ciuffo biondo.


1 – “d’una mole… carrabil”: La Grotta Diglett a Kanto ed il Tunnel Diglett ad Alola sono visibilmente larghi abbastanza da essere percorsi con mezzi di trasporto
2 – “Come sia… mistero”: Non si è mai vista nessuna parte del corpo di Diglett al di sotto della testa, in nessuna occasione
3 – “tripla piega”: Le capigliature della forma Alola di Dugtrio sono diverse per ogni testa

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052 Meowth, Pokémon Graffimiao. S’inurba
nei larghi borghi o raminga randagio
l’erbose valli. Nullo animal tùrbalo
fuorché ‘l corvo1: entrambi in lor retagio
aman gioie e dramme2 che l’uman turba
relinque e talor rùbansele. Adagio,
con mirabil pazïenza, matura
in sé talor nostra lingua e postura3.


053 Persian, Pokémon Nobilgatto. Egregio
lenzuolo albéggiagli le carni elette,
lussuoso vanto adornato d'un regio
rubin frontale. Plebi e corti affette
dal suo fatale fascino ha in dispregio
e artiglia e azzanna dita ver lui rette
che non sian del padrone, aristocratico
ver noi com'è ver l'animal salvatico.


1 – “corvo”: Murkrow, ispirato ad un corvo
2 – “gioie e dramme”: Giolielli e monete (le dramme, o dracme, erano monete della Grecia antica)
3 – “Adagio… postura”: Il Meowth del Team Rocket, nella serie animata, ha imparato da sé a camminare su due zampe e parlare la lingua degli uomini

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Capitolo 8
*** 054-062, Psyduck - Poliwrath ***



054 Psyduck, Papero. Insanabil babbusco1
per grave cefalea che gl’inibisce
ogne pensier tremendo dolor brusco
mai non posa esso ‘l viso instupidìscegli
eternamente l’agitan qual muscolo
i pensamenti e prèmonlo ei sfinisce
e scoppia oh con qual impeto che scoppia!
Pur mai rimembra ‘l suo poter che stroppia.


055 Golduck, Pokémon Papero. Nel nuoto
o ne l’uso offensivo di sua psiche
sfavìllagli la frontal gemma. È noto
aitar chi annega in acqua con amiche
intenzïon, e presso un lago immoto
e ne l’oceano lampeggiante. Antiche
storie fànlo di pueril carne ingordo,
pirofobo e fedele ad ogne accordo2.


1 – “babbusco”: Babbeo, idiota. Poiché la sua stupidità deriva dall’avere troppi pensieri contemporaneamente, la strofa imita un monologo interiore come a rappresentare il flusso di coscienza che lo confonde costantemente
2 – “di pueril carne… accordo”: Quelle di mangiare i bambini, aver paura del fuoco e mantenere la parola data sono caratteristiche del Kappa, creatura del folklore giapponese a cui Golduck si ispira e con la quale viene confuso, secondo il Pokédex di Pokémon Rosso, Blu e Verde Foglia

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056 Mankey, Suinpanzè. Non tanto irraggia
fòco in prato di sterpi da favilla
quanto i suoi nervi in seno alla selvaggia
compagine donde s’è scemo1 strilla.
L’occhio che l’umor suo da lunge saggia
ben nota l’asma, il tremor che ‘l sobilla
prima ch’esploda in lui la bieca voglia
che ciecamente ‘l buono e ‘l malo addoglia2.


057 Primeape, il Pokémon Suinpanzè.
Tanta iracondia è in lui, ch’ognun che ‘l mira
fiso lo fa infuriar senza perché,
sì che Primeape l’insegue e non si tira
indietro senza malmenarlo. Se
in pieno isolamento non s’adira,
ma pur s’alcun sorprèndelo ronfante
si desta e lesto agguanta ‘l lestofante.


1 – “scemo”: Diviso, separato
2 – “ciecamente… addoglia”: Mankey, quando si arrabbia, ferisce chiunque senza distinguere tra amici e nemici

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058 Growlithe, Pokémon Cagnolino. Acuto
ha ‘l fiuto sì da serbar non fallace
memoria d’ogni odor. Fedele aiuto
de l’uomo: bàttesi per lui tenace
contro chiunque non sia ben veduto
dal padron, fiero o scarso, smorto o audace.
Dona a chi l’ama amore e compagnia,
agl’altri abbaia nel cacciarli via.


059 Arcanine, Leggenda. Di mezza estate,
in cielo e terra balenando, i lampi
più lenti van di sue membra infocate,
polle di sangue blu1 dentro e fuor campi
rigogliosi d’imponenza e maestate.
Tonante ‘l suo ruggito par divampi
ne’ lobi altrui d’un timor venerando
ch’ogne creatura a lui vàssi inchinando.


1 – “sangue blu”: Nella tradizione medievale era simbolo di nobiltà

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060 Poliwag, Girino. Tenue ha la seta
dermica ch’oltre d’essa son palesi
gl’organi, pur è elastica ed a dieta
lascia i predatori a morderla intesi.
L’intestinale spira è d’inconsueta
tonalità più blanda s’intrapresi
già son gl’impegni digestivi ed alba1
divien se sua salute fàssi scialba.


061 Poliwhirl, Pokémon Girino. Anfibia
vita conducer puote, ché sua pelle
trasuda unto liquore ‘l qual le affibia
perenne idratazion, nonché novelle
(cresciuto omai) ha membra, omero e tibia2,
pur più gradisce l’acque dolci. Delle
magnifiche specie ‘l cultor primaio
l’ama sì ch’ei non ha con chi far paio3.


062 Poliwrath, altro Pokémon Girino.
Nel più smagliante stadio evolutivo,
acquista tal creatura ‘l sopraffino
talento nel solcar, d’affanno privo,
tutte l’acque, tutti i mari, perfino
l’oceano immenso. A lui ‘l più gran sportivo
nuotante de l’intera specie umana
si prostri, ch’ei ‘l sorpassa a dorso e a rana.


1 – “alba”: Bianca, dal latino “albus”, “bianco”
2 – “omero e tibia”: Metonimia per braccia e gambe
3 – “Delle/ magnifiche… far paio”: Poliwhirl è il Pokémon preferito (non ha con chi far paio, cioè non ha pari) di Satoshi Tajiri, inventore (cultor primaio) dei Pokémon

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Capitolo 9
*** 063-071, Abra - Victreebel ***



063 Abra, nomato Psico. Par sia aduso
a mover senza toccar ciò ch’ha intorno
ma tal virtù lo stanca e l’occhio chiuso
di sonno làsciagli molte ore al giorno.
Pur de la mente non depone l’uso
in questo stato e leggendo di scorno
periglioso un altrui pensier si porta
magicamente1 ove niun lo sconforta.


064 Kadabra, Psico. All’apparir confonde
l’ordine natural: si fa distorto
ogne retto pensiero e non risponde
al comando ‘l congegno. Ancor più assorto
è ‘l suo potere fra le argentee sponde
d’un cucchiaio, da lui sovente torto
senza le dita2; cade invece in fallo
con posate di legno o altro metallo.


065 Alakazam, detto Pokémon Psico.
D’impareggiabile intelletto armato
e di memorïa, ogne evento antico
rimembra fin dal giorno in cui è nato.
In guerra per la mente ‘l suo nemico
combatte, ché di forza è mal dotato;
pur senz’essa l’attacco suo speciale
ha vanto d’esser quanto mai letale3.


1 – “si porta/ magicamente”: Si teletrasporta, caratteristica principale di questo Pokémon
2 – “cucchiaio… senza le dita”: Potere per cui è famoso l’illusionista Uri Geller, a cui si ritiene che sia ispirato Kadabra. Da ciò deriva anche la sua mossa peculiare, Cinèsi
3 – “quanto mai letale”: Alakazam è il Pokémon di prima generazione con l’Attacco Speciale più alto, secondo solo a Mewtwo

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066 Machop, o pur Megaforza. Fanciullo
prestante al par d’eroi una centuria.
Non han dolore i suoi muscoli, nullo
spasmo né crampo pur in gran penuria
di posa: l’allenarsi è ‘l suo trastullo
e spende i giorni ad apprender la furia
de l’arte bellica e ad issare ‘l forte
Graveler temprando le braccia corte.


067 Machoke, Megaforza. Fàttosi grosso,
come non quadra in area egual un cerchio1
sì par che, per le smagliature in rosso,
dal derma straripi ‘l bruto soverchio
degl’avambracci e stretta infino all’osso
è sua virtù da una cinta-coperchio
mai sciolta. Ciò gli dà slancio e decoro
per coadiuvar l’uomo nel suo lavoro.


068 Machamp, terzo Pokémon Megaforza.
Muscoli esperti ha ne le braccia tali
d’agir d’istinto (a pensar non si sforza)
e manovre sferrar d’arti marziali
d’inimitabile e magistral forza.
Incapace ne l’opere manuali,
compensa con ogni secondo scariche
di cinquecento pugna forti e cariche.


1 – “come non quadra… cerchio”: È impossibile circoscrivere una circonferenza in un quadrato di pari area

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069 Bellsprout, Pokémon Fiore. Alcun insetto
non sfugge ai tralci de l’esili membra,
che pur formando un corpo smilzo e stretto
gli fan vitar lesto i perigli. Assembra
le radi sue sotterra ne l’assetto
d’acqua libar. Lo viso suo rimembra
l’umano volto e ciò lo fa, magari,
di mandragola un tipo senza pari.


070 Weepinbell, detto Moschivoro. Spande
torpor, sopor, dolor1 da le sue erbacee
palme, sì a filo d’affettar s’è grande
quel che manduca. Fin le più coriacee
croste può assimilar per le nefande
brode acide de le
sarraceniaceae2
viscere. Ascoso e appeso al ligneo gancio
parimenti dorme od attende ‘l rancio.


071 Victreebel, Moschivoro. Fra le foglie
confuso, fàssi fiutar da l’olfatto:
soffice essenza esala e a sé raccoglie
gl’insetti assetati. Ma ad un sol scatto
di liana ‘l mellifluo liquor discioglie
ogne preda, sia carne o ferro, ratto
ch’ei l’inghiottisce e più n’ingoia, uccide
più l’alito suo ha ‘l sentor di glucide.


1 – “torpor, sopor, dolor”: Metonimia per Paralizzante, Sonnifero e Velenpolvere
2 – “sarraceniaceae”: Famiglia di piante carnivore a cui Weepinbell è ispirato

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Capitolo 10
*** 072-082, Tentacool - Magneton ***



072 Tentacool, Medusa. Com’è una bolla
tutt’aria in tenue pellicola involta,
così ‘l suo corpo d’alchimista ampolla
ricolma d’acqua par, presto dissolta
da l’afa: di tai Pokémon gran folla
séguita la corrente e s’è rivolta
verso la costa ingombrano ogne sabbia,
seccano e al tasto intossican di scabbia1.


073 Tentacruel, il Pokémon Medusa.
Sanguinario: per le perle scarlatte
che lucan, resta sua preda confusa,
indi arretata da le non ritratte
stringhe arse fino all’or de la dischiusa
mandibola varcar. Crudo è d’abbattere
torri e borghi con barbarie orribile
che l’uomo esecra tal vision terribile2.


1 – “scabbia”: Nel senso generale di “prurito”, “rossore”
2 – “che l’uomo esecra… terribile”: Il 19° episodio della 1ª serie animata è stato temporaneamente censurato in America e in Europa perché avrebbe facilmente richiamato l’attentato alle Torri Gemelle. In esso compare infatti un Tentacruel che distrugge una città e i suoi grattacieli

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074 Geodude, Pokémon Roccia. Se riposa,
in sé ristretto, vera petra pare,
per cui l’incauto piè su lui si posa
del viaggiator sovente e ad agitare
le pugna inizia allor con foga irosa.
Ma v’è di peggio: alcuni usan lanciare,
come i gran Rhydon1, Geodude giù dai picchi.
Pensar non oso a come in terra picchi!


075 Graveler, Roccia. Qual lo stanco sasso
di colui che ‘l voltola in penitenza
senza successo2, sì lui scala ‘l passo
dei monti trangugiando con frequenza
macigni per rotolar poscia in basso,
franando dai pendii con tal veemenza
da sfondar ciò che sia ov’ei si move.
Alfin ripètesi per strade nuove.


076 Golem, noto Pokémon Megatone.
Vive ne l’alte creste e nei crateri.
Non archibugio, balestra o cannone
scalfir può mai i mattoni tanto alteri
che ammantan ei sul petto e sul groppone.
Dimessi sol fànsi ghiaia e rudéri:
ogn’anno un dì muta egli l’armatura
e la relitta sgrétolasi, impura.


1 – “gran Rhydon”: La descrizione si riferisce all’evoluzione di Rhydon, Rhyperior, il cui nome deriva dall’inglese “superior”, “superiore”, qui reso con “gran
2 – “lo stanco sasso… senza successo”: La pietra di Sisifo, personaggio della mitologia greca, che dev’essere spinta fin sulla cima di un monte ma ogni volta che vi arriva rotola a valle, condannando Sisifo ad un eterno sforzo inutile

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077 Ponyta, Cavalfuoco infante. Ignudo
vagisce al primo sol, pria che s’accenda
sovr’esso vestal veste.
Fortitudo
non han neonate le zampe: ch’apprenda
a correre far sì è parental ludo1,
ch’il genitor, trottando dianzi, ammenda
l’ozio pueril dei piè per l’esercizio.
Bronzo crepa con l’unghie e laterizio.


078 Rapidash, adulto di Cavalfuoco.
Famosa è l’agilità sua scattante
ché in dieci balzi corre in altro loco
sì lesto che non par posar le piante.
Tale è ‘l suo vanto ed insegue per giuoco
svelti animal per porsi loro avante.
Rifulge ‘l crin di luce e di calore,
specie in corsa, ma è innocuo al domatore.


1 – “ludo”: Nel senso latino di “insegnamento”

Illustrazioni di Pearlsaurus



079 Slowpoke, Ronfone. Dimentico e tonto
ed ozïoso vive e indifferente
del tempo andante. Da mane a tramonto
la coda pianta ammollo, lentamente
sperdendo l’intento. Nëanche conto
si rende, inerte, di non far nïente:
talmente è assente che non sente punto1
s’alcun torméntane un dolente punto.


080 Slowbro, Pokémon Paguro. Pescando,
lo Slowpoke ch’era pria da Shellder fu
morso alla coda. Questi, dimorando
sovr’essa, sbilanciato ha Slowbro e su
due zampe omai procede e lamentandosi
di nuotar caccia, ché non può più
pescar. Se sgànciasi ‘l pondo invadente
ridiventa un Slowpoke tonto e demente2.


1 – “punto”: Affatto, per niente
2 – “Se sgànciasi… demente”: Quello di Slowbro è l’unico caso noto di possibile involuzione di un Pokémon, reso anche stilisticamente: le allitterazioni della strofa di Slowpoke, volte a rappresentarne l’indole ebete e sonnolenta, così come la rima in -ente, ritornano allo “sganciarsi” del pondo invadente che ha destabilizzato Slowbro e con lui il ritmo dei suoi versi, che suonano prosaici

Illustrazioni di Pearlsaurus



081 Magnemite, il Pokémon Calamita.
Oh mirabil arte del Fattor nostro!
Par marchingegno umano e pur ha vita,
e pur si move entro ‘l natural chiostro.
Qual forza ‘l tiene in suso, qual l’avvita,
qual lo nutrica? Niuno ancor ha mostro
di noscer com’ei viva. Corron voci
che fu in rovine d’altri tempi e loci1.


082 Magneton, Calamita anch’esso. Trina
forma de la medesima sostanza
giovanil. Sente ogn’entità vicina
l’aura sua formidabil, ch’ha possanza
di stimolar l’acufene2, più fina
fare e tepida l’aria e, d’importanza
maggiore ancor, attrarre seco ‘l ferro,
sì disarmando ‘l soldato e lo sgherro.


1 – “fu in rovine… loci”: Un’illustrazione speciale relativa all’espansione di carte Neo Discovery mostra un’incisione delle Rovine d’Alfa in cui compaiono Magnemite e la sua evoluzione. Questo lascia ammettere l’esistenza di tale Pokémon anche in epoca antica e al di fuori di Kanto (altri tempi e loci)
2 – “acufene”: Ronzio o sibilo acuto nelle orecchie

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Capitolo 11
*** 083-091, Farfetch'd - Cloyster ***



083 Farfetch’d, la Selvanatra. Leon selvaggio
presto divien ver chi minaccia ‘l gambo:
ne l’ali come in man, nel becco in viaggio
stringe un porro, suo personale e strambo
brando e strumento. S’ha un casuale ortaggio
o privo n’è, qual ritmo in colïambo
s’affanna1, cerca verdura e setaccia
li nostri campi; ciò n’apre la caccia2.


1 – “qual ritmo… s’affanna”: Il coliambo, dal greco χωλίαμβος, “giambo zoppo”, è un metro della poesia greca e latina dal ritmo quasi interrotto, affannato
2 – “ciò n’apre la caccia”: Farfetch’d è uno dei Pokémon di cui si ha la conferma che viene mangiato dagli uomini: nel 49° episodio della 1ª serie animata il Pokédex di Ash afferma che questi Pokémon vengono cacciati a scopo alimentare

Illustrazione di Pearlsaurus



084 Doduo, il Biuccello. L’ali che non vanta
posseder cèlale ‘l crespo piumino,
pur balza sì che ‘l solco de la pianta
svela confusion s’è intricato e fino1,
potenza s’è alto e netto. Se a sessanta
miglia in un’ora va, come in cammino
noi ondeggiam le braccia lui i duo colli
issa ed abbassa ché ‘l passo controlli.


085 Dodrio, detto Pokémon Trïuccello.
D’estraordinaria foggia, ha triplicate
non l’ossee mura sol d’ogne cervello:
sènteglisi ‘l petto bussar tre fiate.
Ha nottetempo una testa ‘l fardello
di vegliar le dormienti, organizzate
a far squadra pur in ardue occasioni
cuoprendo col guardo tre direzioni.


1 – “che ‘l solco… fino”: Riferimento all’abilità Intricopiedi

Illustrazioni di Pearlsaurus



086 Seel, Pokémon Otaria. Goffo arranca
sugl’isberghi ov’ha sede, ché non piedi
son gl’arti suoi ma pinne e le spalanca,
quando più scissi cielo e mar non vedi1,
e fende l’acque frigide ed abbranca
la cena. Noto è ancor come rimedi
d’inspirar: sorge in superficie, a blocchi
frangendo i ghiacci col corno oltre gl’occhi.


087 Dewgong, Pokémon Otaria. Più ‘l gelo
circóndalo e più freme d’allegrezza.
Sott’acqua ad otto nodi con gran zelo
sfreccia: non son cagione di lentezza
per lui l’attrito o ‘l freddo. Il bianco velo
del cuoio suo l’isola da la brezza
e lo riveste d’una grazia amena
ch’i marinai prèndonlo per sirena.


1 – “quando più… non vedi”: Di notte, quando il cielo e il mare hanno quasi lo stesso colore

Illustrazioni di Pearlsaurus



088 Grimer, Pokémon Melma. Sudiciume
più lordo del puteolente coperco
de l’alma sua non v’è. S’appressa a un fiume
di fogna a ingollar l’acido e lo sterco
che fece altrui trangugia. Lo fecciume
ch’egli trasuda cola in tondo cerco,
sì puote germinar suo seme immondo
cui ‘l passo ‘l suol fa sterile e infecondo.


089 Muk, Melma. Marcio è molto più ‘l suo braccio
che pria, di maggior morbo amar. Lo pulcro1
mondo sì rancidisce e fàssi straccio
com’ei méscevi ‘l tòsco: aspro sepulcro
stagnante è omai un laco allor ch’avaccio2
l’imputrida di moccio Muk, ma ‘l fulcro
de’ suoi viral miscugli apporta forte
spasmo febbril, pestilenza e pur morte.


1 – “pulcro”: Bello, dal latino “pulcher”, “bello”
2 – “avaccio”: Presto, rapidamente

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090 Shellder, Pokémon Bivalve. La tana
con l’ampia lingua in fondo al mare scava,
la qual poscia nel guscio non rintana,
suo membro sol ch’aiuto non ricava
di notte da la conchiglia guardiana.
Molle è ‘l celato interno e sabba e bava
di amalgamar è nota sua virtute,
ché perle forma amabili e canute1.


091 Cloyster, Bivalve. Quai dardi, le punte
scaglia dal guscio, egida sotto cui
nascóndesi. Nessuno mai disgiunte
le valve ha scorto, né quei luoghi bui
è sceso ad esplorar: si sa che spunte
da là uno cranio sferico con dui
ghignanti guardi. Le fosse marine
popola e le barriere coralline.


1 – “canute”: Bianche, dal latino “canutus”, “bianco” (generalmente riferito ai capelli)

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Capitolo 12
*** 092-099, Gastly - Kingler ***



092 Gastly, Pokémon Gas. Non vista, olfatto
snidar lo puote, ch’è duro a vederse.
L’aerea carne ei move entro ogne anfratto,
le prede sue tentando finché, asperse
di malo odor, cadon per lo contratto
morbo. Fàssi gran risa de l’avverse
mosse, ché ‘l più d’esse
minime ‘l tange1:
pel vento sol ei fugge, inerme, e piange.


093 Haunter, Gas. Di dolor mai sazio, fruga
d'intorno l'alme per cui placa 'l livido
languor. De l'aspra lingua sanguisuga
l'attrito arreca altrui perpetuo brivido,
tremore e paralisi sanza fuga.
Di lui si narra fin dal dì che vivido
fu 'l culto de le bestie eccelse e tube2
sonanti avea per sé la Negra Nube3.


094 Gengar, Pokémon Ombra. Da l’Averno4
venuto, ha gusto ad incupir la notte:
gela ove giugne, infuso de l’inverno,
tùffasi ne l’oscurità e corrotte
l’altrui tenèbre, con bestiale scherno
spaura l’uomo ed al buio n’inghiotte
lo spirto, illudendolo a subir lutto

manu propria5, da sua ombra distrutto.

1 – “ché ‘l più… tange”: Nella prima generazione le mosse di tipo Normale erano le più numerose e quelle imparate più comunemente salendo di livello. Gastly, essendo di tipo Spettro, ne è immune
2 – “tube”: Strumenti a fiato di origine greca usati in epoca romana durante le cerimonie religiose
3 – “la Negra Nube”: Nel 4° capitolo del manga The Electric Tale of Pikachu, Haunting My Dreams, il protagonista è un Haunter gigante soprannominato “la Nebbia Nera” vivo già nell’antichità, quando i Pokémon erano venerati come creature divine
4 – “Averno”: Ingresso degli Inferi, secondo la mitologia greca
5 – “manu propria”: Di propria mano, per opera sua

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095 Onix, Pokémon noto Serpesasso.
Sotterra e nei meandri cavernicoli
vive, scavando con magno fracasso,
pietrisco trangugiando, gran cunicoli.
Sì ‘n lungo spala, sì ‘n profondo e ‘n basso,
ch’i Diglett tana fanno dei suoi vicoli
e per sua dieta e suo strisciar sul duro
fàssi tuttavia ‘l corpo ottuso1 e scuro.


1 – “ottuso”: Smussato

Illustrazione di Pearlsaurus



096 Drowzee, Ipnosi. Ad indovinar trastrùllasi
i sogni altrui pria d’averne esperienza
nel ventre: il vecchio, l’omo, la fanciulla
dormienti tasta naso a naso, senza
destarli, e spira. L’intestinal culla
gusta sì ‘l fiato onirico, l’essenza
di siffatta vivanda, ‘l dolce chiaro
de’ bimbi e d’incubi ‘l grigiore amaro.


097 Hypno, Pokémon Ipnosi1. Sua destra
regge un pendolo da l’aër sinistro.
Se oscilla esso in aer da sinistra a destra,
tal Pokémon de l’ipnosi ministro
sopir fa i Pokémon con mano destra,
quale faria colpendolo un sinistro
di lottator in minimi secondi.
Non v’è chi ‘l sopor regga o nol secondi.


1 – “Pokémon Ipnosi”: Essendo caratterizzato dall’ipnosi, la strofa stessa gioca sulle continue iterazioni e paronomasie

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098 Krabby, Pokémon Granchio. Ogne sua pinza
fùngegli da martello, man, bilancia
per regger pesi o mover senza grinza.
Ne le sue piaggie arduo è colmar la pancia:
sovente di pattume si rimpinza
o pur di rena e volentieri aggancia
battaglia coi suoi pari per un pesce,
che s’anche perde un arto gli ricresce.


099 Kingler, Pokémon Chele. È vivo emblema,
per capo e man, del regno temporale:
raggiante è coronato d’un diadema,
grave e possente ha l’arto principale
tal ch’ogne opposizion trancia e fa scema1,
pur gràvagli esso ancor, ché se s’avvale
d’una tal arma, d’oner lo sobilla
e per l’abuso suo cade e vacilla.


1 – “fa scema”: Rende vana, tronca

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Capitolo 13
*** 100-110, Voltorb - Weezing ***



100 Voltorb, Pokémon Ball. Certo è ghicocca
di bianca varietade o sanguinella
d’altrove giunta1. Se, matura, tocca
senza figliare ‘l suol, procede nella
crescita indurendo la buccia intocca
e insieme a schiudersi anelando. Quella
potenza sua reggente in fuor prorompe
con rombo e gran fragor che ‘l guscio rompe.


101 Electrode, Ball matura. I giovanili
bisogni d'aprirsi ancor hanno in seno,
più urgenti e forti tuttavia. Febbrili
d'energia acquisti levan ogne freno
all'imbattuta sveltezza2. V'è chi li
fa d'erba, ché son ghiande sul terreno
non rotte, ma si sbaglia: lampi ingoiano
e quei sol espiran senza che muoiano.


1 – “d’altrove giunta”: Le Ghicocche non crescono a Kanto ma solo a Johto
2 – “imbattuta sveltezza”: Nella prima generazione Electrode era il Pokémon più veloce in assoluto

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102 Exeggcute, Uovo. Ognun de la sua truppa
è in comunion con gl’altri: ciascun seme
non fa qual con sua nave la scialuppa,
che làsciala e sen va, ma tutti insieme
mòvonsi, agiscon. Tosto si raggruppa
la schiera lor s’in più parti si sceme
e quando l’uno ‘l suo compagno appoggia,
sferrano i sei l’unito Attacco Pioggia.


103 Exeggutor, Nocecocco, pur detto
giungla in moto. Da la frondosa cima
pendon tre o cinque teste1 da l’aspetto
simile, da l’umor vario, ché stima
per sé ogne frutto. Ma sorge un sospetto:
se ov’è ben caldo e tropicale ‘l clima
per trenta piè e più fende l’aer col legno
potrebbe esser lì ‘l loco a lui più degno2?


1 – “tre o cinque teste”: Sebbene il Pokédex affermi più volte che Exeggutor ha tre teste, nella serie animata e nei videogiochi fino alla terza generazione è stato mostrato averne anche quattro o cinque
2 – “potrebbe esser… più degno”: Exeggutor forma Alola ha un’altezza di 10,9 metri contro i 2 metri della forma normale. Il Pokédex dei giochi di terza generazione afferma che egli viene dai tropici, ma quello di Pokémon Sole dice che gli abitanti di Alola “sono orgogliosi della forma locale, che ritengono essere quella originale”, come se fosse solo una loro credenza. Resta quindi incerta l’esatta provenienza di questo Pokémon

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104 Cubone, Pokémon Solitario. Il pianto
fàgli da voce, l’angoscia da scorta,
da guida ‘l duol: a cuor compunto e affranto,
invoca invan l’amata madre morta,
funereo alla luna ululando un canto,

requiem aeternam luttüosa e smorta,
a lungo, poi che de l’amor che fu
rèstagli ‘l teschio e l’osso e nulla più.


105 Marowak, Guardaossi. Il matricido
sì grave in lui l’ha temprato e superbo
cresciuto egli è, solo contra l’infido
pianeta, col sonante osso per verbo
presso i simili. Sì del loro nido
talor sue barbare tribù han riserbo
ch’inumano i cari1, cui l’amor vivo
pei figli avvampa, eterno ed apprensivo.


1 – “ch’inumano i cari”: Il Pokédex di Pokémon Cristallo e Argento Soul Silver afferma che “da qualche parte del mondo c’è un cimitero di Marowak” e quello di Pokémon Luna conferma che essi seppelliscono i propri morti

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106 Hitmonlee, il Tiracalci. Di tacco,
punta e pianta maestro, da sé lunge
in mille modi scalcia. In un attacco
chi avanza, l’accerchia od arretra espunge
s’i piè estende quai molle e mette in scacco,
pei calci in salto, in vol, chi non raggiunge
da terra. Arreca sol ma gran disgusto
saperlo acefalo coi rai nel busto1.


1 – “Arreca… rai nel busto”: In un’ottica rinascimentale Hitmonlee, senza testa, è mostruoso in quanto ha una fisionomia deformata rispetto al corpo umano, che è la figura per eccellenza

Illustrazione di Pearlsaurus



107 Hitmonchan, il Tirapugni. Spavaldo
qual gladiatore ognor in gara. Ha ‘l tocco,
per primo a Kanto, insieme e freddo e caldo
e saettante1. Per dar maggior sbocco
alla sua forza ‘l rota e pur se baldo
sui piè par rimaner, niun sia sì sciocco
da ritenerlo fermo: ha ‘l pugno rapido,
aspro alla vista e di dolore sapido.


1 – “Ha ‘l tocco… saettante”: Nella prima generazione solo Hitmonchan poteva apprendere contemporaneamente Gelopugno, Fuocopugno e Tuonopugno

Illustrazione di Pearlsaurus



108 Lickitung, detto Pokémon Linguaccia.
Curioso di mente e di corpo pingue1,
pel muscolo sporgente da la faccia
per oltre piedi sei tal macrolingue
palpa e degusta ciò che gli s’affaccia
davante. Sua memoria non estingue
punto un sapor del quale esperto sia.
Gl’acerbi ed aspri aromi fugge via.


1 – “pingue”: Grasso, dal latino “pinguis”, grasso

Illustrazione di Pearlsaurus



109 Koffing, Pokémon Velenuvola. Aria
tossica e putrefatta ne compone
l’interno e tale marcescente e varia
fetente nube ha più rarefazione
de l’aer pulito, sì che la tenaria1
creatura stia tra i fumi in sospensione.
Più s’agita, più fàssi lercio ‘l fiato
da esploder in un putente2 boato.


110 Weezing, altro Velenuvola. Ricco
d’olezzo cui ‘l pensier già è cagion d’asma,
smista acri nebbie sì ch’innalza al picco
dei suoi fetor venefici ogne miasma
ch’aspira in corpo. Pur s’un alambicco
s’empie del putrido alito, qual plasma3
pompato dai due corpi alternamente,
cavar puòssi un aulentissimo unguente.


1 – “tenaria”: Infernale, dal monte Tenaro che nella mitologia greca era posto sopra gli Inferi
2 – “putente”: Puzzolente, dal latino “putere”, puzzare
3 – “plasma”: Nel senso di “sangue”

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Capitolo 14
*** 111-119, Rhyhorn - Seaking ***



111 Rhyhorn, Pokémon Punzoni. Con esso
gli studi principiò ‘l dottor primiero
di tai creature1. È ben curioso: spesso
carica a corno basso e passo fiero
senza curar di vitar, a un dipresso,
gl’ostacoli ch’ei trova, ma ‘l pensiero
raro è ch’inceda quanto i piè e dimentica
la cagion dei suoi scatti furenti.


112 Rhydon, Trapano. Più che calce impietra
inerte al tatto la coriacea giacca:
mai sotto schianti e cannoni egli arretra
né ‘l magma scaldalo. Sbriciola e spacca
pel corno torto e fora non pur petra
ma fin diamante. E chi s’avanza e attacca
puòssi salvar? Fa in polve ‘l marmo e ‘l diaspro
lo suo affronto caudal, sì ‘l colpo è aspro.


1 – “Con esso… creature”: Rhyhorn è stato il primo Pokémon ad essere disegnato

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113 Chansey, Pokémon Uovo. Di letizia
dispensier e d’augurio a chi ‘l rinvene,
ma esigui a noverar quei cui delizia
tale han trovato in tutto l’ecumene1!
Cova nel pingue grembo oval primizia,
farmaco nutrïente che fa bene
a ogne creatura emaciata o ferita,
a cui cortesemente porge aita.


1 – “esigui… l’ecumene”: Chansey è famoso per essere rarissimo

Illustrazione di Pearlsaurus



114 Tangela, Liana. Pari a bieca Furia
o Gorgone dal serpeggiante crine,
créscegli qual capillare peluria
di liane un cespo che d’alghe marine
han colore e simiglio. Da la spuria1
radice, stàccasi ogne tralcio fine
s’un predator l’agguanta: egli così
sàlvasi e nuove chiome ha ‘l nuovo dì.


1 – “spuria”: Impura, falsa

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115 Kangaskhan, il Pokémon Genitore.
Serba al parto suo e cura e rimprovero,
ché pria degl’anni tre d’uscire fuore
dal marsupio non gli accorda, se povero
de l’occhio vigile del suo tutore.
Il figlio pur può ben entrar nel novero
de’ capisaldi de l’eccelse squadre,
se megaevolve e pugna con la madre1.


1 – “Il figlio pur… con la madre”: Con la megaevoluzione è il cucciolo di Kangaskhan a crescere, più che la madre, e MegaKangaskhan è stato usato per lungo tempo e dai giocatori più forti nei tornei di videogiochi Pokémon dalla sua introduzione in Pokémon X e Y

Illustrazione di Pearlsaurus



116 Horsea, Pokémon Drago. Ha ‘l muso a canna
donde esce ‘l peculiar, utile inchiostro
per cui d’intorno annera a spanna a spanna
lo mar pei mal fuggir. L’atro colostro1
fàgli da freccia ver chi in aer s’affanna,
ch’Horsea sa ben cacciar fuore dal chiostro
di coralli in cui vive. Usa la coda
se vuol giuocar od aggrapparsi a proda.


117 Seadra, Drago. De la squamata cotta
sì di veleno gl’anelli son densi
da indurre al tocco torpore. Li adotta
l’uomo quai farmaci, Seadra pei sensi
levare a chi ‘l bersaglia. Rotea in lotta
per ghermir pesci in mulinelli intensi,
d’un fiato interi ingollandoli. Bada
chi ha gola dei figli a punir di spada.


1 – “colostro”: Latte

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118 Goldeen, Pescerosso. Vestito a festa
d’un frastagliato vel scarlatto ed albo
par, ché l’ampia sua coda danza lesta
con leggiadria ne’ fiumi. Anche ‘l più scialbo,
più rozzo ammìralo e ‘l titol gli presta
di danzator de l’acque e divien balbo1
d’incanto. Paladin di libertate,
da bocce e vasche evade ad incornate.


119 Seaking, sempre Pokémon Pescerosso.
Quand’ora è d’indorarsi per le foglie
l’ora è per lui degl’amori. Più grosso
fassi ‘l corpo e sgargiante sì da togliere
il fiato alla sua bella. Dentro un fosso
i vivi frutti del suo amor raccoglie
e li difendon con parental cura
ambo i genitor, fino alla schiusura.


1 – “balbo”: Balbuziente

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Capitolo 15
*** 120-128, Staryu - Tauros ***



120 Staryu, Pokémon Stella. Ciascun lembo
ambrato che contórnagli ‘l rubino
ricresce se secato, purché ‘l grembo
non leso sia. Ne l’oscuro oceanino
abisso siede; sol quand’ogne nembo
dissipa ‘l roseo color vespertino1
riemerge sua schiera e pei lor gioielli
lucenti cielo e mar paion gemelli.


121 Starmie, Pokémon Misterioso. Omaggi
d’iride in terra offre la ragguardevole
sanguinea placca, i cui visivi assaggi
gemma de’ mari elèggonla. Mutevole
sul lido è ‘l pigmento indaco de’ raggi
che fra la sabbia a indovinarsi è fievole.
Mirando, al buio, al siderale scalpito
irradia apo2 sé un rosso, arcano palpito.


1 – “quand’ogne… vespertino”: Quando il colore rosa della sera disperde ogni nuvola
2 – “apo”: Presso, tutt’intorno, dal latino “apud”, vicino a

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122 Mr. Mime, noto Pokémon Barriera.
Prodigïosa possa1 ha ne le mani
da far pei palmi strati d’atmosfera
tenaci sì da render tronchi e vani
colpi al di là diretti, quale vera
faria parete eretta dagl’umani.
Ess’è l’orgoglio suo e s’alcun gli frena
la pantomima a man tesa lo mena.


1 – “possa”: Possanza, potere

Illustrazione di Pearlsaurus



123 Scyther, Pokémon Mantide. Lo sciame
un maschio dominante ha a capo e guida.
Caccia le prede con l’enormi lame
colpendo ratto sì che niun lo snida,
ascoso tra l’arboreo suo reame,
e secco è ‘l taglio, da l’eterna sfida
affilato. È da rimarcar con duolo
che ha l’ali grandi ma non s’alza in volo1.


1 – “ha l’ali grandi… volo”: Scyther è uno dei Pokémon coleottero con le ali più grandi della prima generazione ma non impara la mossa Volo, costringendo spesso i giocatori che vogliono usarlo a tenere in squadra anche altri Pokémon di tipo Volante

Illustrazione di Pearlsaurus



124 Jynx, Umanoide. Mena a destra e a manca
le membra sue vagando. Non cade, anzi
pel sinüoso, sensual ir de l’anca
possiede chiunque ‘l vede: par che danzi
l’incauta vittima finché non sbianca1,
d’un Demonbacio rosso ‘l volto. Dianzi
al suo parlar nostro orecchio ode lingua
de la qual non v’è verbo che distingua.


1 – “sbianca”: Sviene, poiché la mossa Demonbacio, esclusiva di Jynx, fa addormentare l’avversario

Illustrazione di Pearlsaurus



125 Electabuzz, Elettrico. Sui monti
a salir s’apparecchia1 s’un baleno
di temporal presago scorge. Pronti
son branchi di tal Pokémon in seno
dritte a subir le folgori, che fonti
di sussistenza son per essi: pieno
ognun di lor d’insolita leccornia
tenue ne l’ombra d’un baglior s’attornia.


1 – “s’apparecchia”: Si prepara

Illustrazione di Pearlsaurus



126 Magmar, o pur Pokémon Sputafuoco.
Da l’indole assai subdola e selvaggia,
intimidisce nel pugnace giuoco
l’avversaro pel corpo suo, ch’irraggia
calore d’avvizzir le piante
in loco
e luce quale ‘l sol d’estiva piaggia.
Figlio del magma, nel vulcano immerge
l’arto ferito, sì ‘l sana1 e deterge.


1 – “sana”: Risana, cura

Illustrazione di Pearlsaurus



127 Pinsir, Pokémon Cervolante. Trema
ne’ climi freddi e fiàccasi1, seppure
ciò solo è male a lui. V’è chi non tema
le corna sue, acuminate e dure
sì da tronchi sfondar per quanto prema?
Ma v’è di peggio: da le sue giunture,
s’esposto a Pinsirite, emergono ali
e i muscoli si fan ben più letali.


1 – “Trema… fiàccasi”: Sebbene il Pokédex affermi più volte la sua sensibilità al freddo, Pinsir non è debole al tipo Ghiaccio (lo diventa però megaevolvendosi)

Illustrazione di Pearlsaurus



128 Tauros, Pokémon Torobrado. Iroso
come null’altro, la frenesia gusta
del pugnar, del lottar senza riposo
con i pari, del primeggiar. È giusta
cagion di vanto ogne sfregio impietoso,
ogn’aspra cicatrice. Quando frùstasi
con le code fin dentro ‘l midollo
rinforza e assume degl’altri ‘l controllo1.


1 – “Quando frùstasi… controllo”: Nel 1° volume del manga Pokémon: La Grande Avventura, capitolo 16, il Tauros del Team Rocket controlla i Pokémon che ha attorno sbattendo le sue tre code sui fianchi

Illustrazione di Pearlsaurus

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Capitolo 16
*** 129-136, Magikarp - Flareon ***



129 Magikarp, Pokémon Pesce. Più inutile
Pokémon d’esso non v’è in tutta Kanto:
è squallido, penoso e se già un futile
sguazzo sa far d’oltre sei piedi è tanto.
Pur, nonostante le sue forze mutile,
in tutte l’acque, torbide e d’incanto,
si può trovarlo e par ch’in età antica
fu grande e forte, checché se ne dica.


130 Gyarados, Pokémon Atroce. Guerra
brama con gli occhi e Morte quando rugge.
In bellici episodi appare e sferra
crudeli i colpi suoi: brucia, distrugge,
spazza borghi e città via da la terra,
fin le rovine annienta. Nulla fugge
a lui che omai non sia spoglia o brandello.
È veramente d’Arceus il flagello1.


1 – “d’Arceus il flagello”: Rielaborazione del soprannome di Attila, “flagello di Dio”

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131 Lapras, Pokémon Trasporto. La pace
albèrgangli nel cuor e la mitezza
quasi cristianamente: il carapace
ospita l’uom ch’aitar ei non disprezza
e ‘l fa salpar. D’intendere è capace
parole e pensier nostri ed in gravezza
d’emozioni1, lieto o triste che sia,
limpida innalza la sua melodia.


1 – “in gravezza d’emozioni”: letteralmente “schiacciato dal peso delle emozioni”

Illustrazione di Pearlsaurus



132 Ditto, nomato Pokémon Mutante.
L’unico avente ‘l sì special talento
le membra di cangiarsi in un istante
e d’ogne viva cosa e ‘l portamento
acquistare e la natura e ‘l sembiante.
Dorme in forma di sasso acciocché a stento
lo noti un predator. Se ‘l suo soggetto
dimentica, ne fa un calco imperfetto1.


1 – “Se ‘l suo soggetto… imperfetto”: Spesso un Ditto trasformato, nella serie animata, mantiene i tratti somatici del proprio volto da Ditto

Illustrazione di Pearlsaurus



133 Eevee, Pokémon detto Evoluzione.
Per via d’un equilibrio poco stabile
tal Pokémon, in mala condizione
climatica, muta in modo mirabile
forma e virtù. Probabile cagione
d’un temperamento tanto variabile,
dice la scienza, son pietre ed affetti.
Nel tempo fermerànsi tai sospetti1.


134 Vaporeon, Bollajet. Tal forma assume
per influsso del posidonio marmo2.
Dal vello affine all'acqua, esposto al lume
par rispondere ai raggi. Sanza scarmo3
reman le membra, che dentro le spume
s'eclissan sì ch'è vano alcun riarmo
de la vista per rinvenir lo nudo
suo corpore, ch'ha in acqua acido scudo4.


135 Jolteon, Luminoso. Di Giove un sasso5
n’accende sì d’evolversi la miccia.
Felinamente volubile, ha spasso
ed ira alternamente e ben s’arriccia
lo manto ognor ch’ei s’emoziona: il passo
fàssi in tal modo lesto e la pelliccia
irsuta e saettante di fulgore
l’aer fulmina e dai lampi trae vigore6.


136 Flareon, Fiamma. Cotale aspetto irraia
poi che prova la pomice d’Efesto7.
Pare in sé aver organica caldaia
cui ‘l calor, dal collar fatto modesto,
crescer sì puote che non gli s’appaia
falò di rovere8. Se lancia in questo
stato le fiamme sue ‘l ferro fonde,
ma non ciò all’alto Attacco corrisponde9.


1 – “Nel tempo… sospetti”: Tutte le evoluzioni di Eevee sono dovute all’uso di una pietra particolare o ad un legame con il proprio allenatore
2 – “posidonio marmo”: La Pietraidrica, qui dedicata al dio greco del mare Poseidone
3 – “scarmo”: Giunto delle imbarcazioni in cui si inseriscono i remi
4 – “rinvenir lo nudo… acido scudo”: La mossa Scudo Acido permette al Pokémon di sciogliersi nell’acqua
5 – “Di Giove un sasso”: La Pietratuono, intesa come pietra di Giove, dio latino dei fulmini
6 – “dai lampi trae vigore”: Riferimento all’abilità Assorbivolt di Jolteon
7 – “pomice d’Efesto”: La Pietrafocaia, che qui rimanda al dio greco dei vulcani Efesto anche in quanto “pomice” e quindi pietra lavica
8 – “non gli s’appaia… rovere”: Flareon può sviluppare dentro il suo corpo una temperatura di 1700°C, superiore a quella di un comune falò di legna
9 – “ma non… corrisponde”: Flareon ha un Attacco ben più alto dell’Attacco Speciale, ma le mosse più forti di tipo Fuoco che può imparare Flareon sono sempre state speciali fino alla sesta generazione, quando ha potuto apprendere Fuococarica. Fino alla terza erano solo speciali, nella quarta e nella quinta aveva accesso solo a Rogodenti come mossa fisica di quel tipo, che però è relativamente debole

Illustrazioni di Pearlsaurus

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Capitolo 17
*** 137-143/147-149, Porygon - Snorlax / Dratini - Dragonite ***



137 Porygon, Pokémon ancor virtuale1.
Se esiste mobile natura morta
è volontà superna a dar vitale
impulso alla materia? Da ciò è sorta
la credenza d’un cartaceo animale
che, senz’ossa, ne l’aere si trasporta,
apre e affila sue pieghe2 e si converte
al tipo d’altri o de le mosse inserte3.


1 – “ancor virtuale”: Porygon non esisteva materialmente nel Cinquecento
2 – “apre… pieghe”: Nel 38° episodio della 1ª serie animata si vede che la mossa Affilatore, caratteristica di Porygon, non solo rende il Pokémon più affilato ma gli permette di cambiare forma
3 – “si converte… inserte”: Nella prima generazione la sua mossa esclusiva Conversione cambiava il tipo di Porygon in quello dell’avversario, dalla seconda in poi in quello di una delle proprie mosse. Inserte sta per “inserite”

Illustrazione di Pearlsaurus



138 Omanyte, Pokémon Spirale. Il coccio
tornito a guisa di biscia che dorme
a noi ‘l fa creder ignoto fantoccio
di serpe di cui mai sian viste l’orme1.
Posto sarà a più studïoso approccio,
ma puòssi dir già ‘l Pokémon conforme
ad umidi ambienti e che ‘l suo consulto
sia, forse, d’altra etate ingenuo culto2.


139 Omastar, presunto Spirale. Avanza
talun che fu mollusco, non serpente,
gl’organi e ‘l corpo entro la vasta stanza
elicoidal, testa e piè fuor. Risente
tal forma tuttavia de la possanza
del guscio in sé: come avrebbe agilmente
cacciar potuto, costretto in tal sedia?
Lei l’avrebbe affondato e ucciso inedia3.


1 – “ignoto fantoccio… orme”: La forma dell’Helixfossile ricorda un serpente avvolto su se stesso. In un periodo storico in cui la paleontologia stava appena nascendo proprio in occasione della scoperta dei fossili, l’autore interpreta Omanyte come una biscia d’acqua, basandosi unicamente su ciò che resta di lui
2 – “che ‘l suo consulto… culto”: Nel 2014, nel corso dell’evento online “Twitch Plays Pokémon”, migliaia di giocatori hanno potuto giocare contemporaneamente a Pokémon Rosso. I tantissimi comandi inviati nello stesso momento hanno portato spesso il gioco a compiere scelte casuali. Una delle più frequenti era la selezione inutile dello strumento Helixfossile, che gli utenti online hanno interpretato come la risposta a tutte le incertezze del gioco, costruendoci attorno una religione parodica e spontanea (ingenuo culto)
3 – “Avanza… inedia”: La fisionomia effettiva di Omastar è presentata come teorica rivelandone il punto debole che viene evidenziato più volte nel Pokédex dei vari giochi: l’incapacità di spostare un guscio troppo pesante, che gli avrebbe impedito di cacciare costringendolo ad estinguersi per fame

Illustrazioni di Pearlsaurus



140 Kabuto, Pokémon Crostaceo. In caso
real vita ebbe l’oceanico bifalce1,
sol questo oggi ci resta: un ampio vaso
biforato. Cos’è, egida di calce?
È un cranio? E i fori son per gl’occhi o ‘l naso2?
Donde sporgon gl’arti? Di razional c’è
unicamente ‘l dubbio a tal riguardo.
Se ‘l ver verrà sarà in secol più tardo.


141
Kabutops Maximis3, Crostaceo arcaico.
S’è ‘l retro del fossil cervical osso4,
la scienza, unendo i sassi in un mosaico,
teorizza un predator dal capo grosso
che, sdentato, nutrìasi con prosaico
furor d’altri animal de l’umor rosso
con pinne-lame sgozzandoli a sbafo,
ché fu in mar certo: ha ‘l teschio come scafo5.


1 – “oceanico bifalce”: Nel caso del Domofossile il Pokémon originario non è Kabuto bensì l’evoluzione Kabutops
2 – “E i fori… naso”: Negli sprites dei giochi Pokémon Rosso e Blu, Kabuto è mostrato unicamente di schiena, facendo sembrare due occhi quelle che in realtà sono le narici
3 – Kabutops Maximis: Nome scientifico di Kabutops
4 – “S’e ‘l retro… osso”: C’è una punta all’estremità inferiore del Domofossile che ricorda le placche sul corpo di Kabutops
5 – “fu in mar… scafo”: La forma del Domofossile ricorda la scafo di un’imbarcazione rinforzato al centro, per cui è plausibile intendere Kabutops come un Pokémon acquatico

Illustrazioni di Pearlsaurus



142 Aerodactyl, Pokémon Fossile. Eco
giunge da lunge che millenni orsono
alto aleggiasse, minaccioso e bieco,
che fosse eletto de’ cieli ‘l patrono,
che de’ canini suoi indegno speco1
fossero seghe e spade in ferro buono.
Tracce non s’hanno de la sua esistenza,
ma alcun vede in certe ambre tal presenza.


1 – “speco”: Specchio

Illustrazione di Pearlsaurus



143 Snorlax, il Pokémon Sonno. Null’opra
compie al dì fuorché poltrire e mangiare;
le vïe ostacola, ché mai s’adopra
in loco adatto d’ire a riposare.
Il ventre suo sovente di sé sopra
vede fanciulli dediti a giuocare
senza ch’ei déstasi, ché solo un flauto
svegliarlo può1. Non sia ‘l musico incauto!


1 – “solo un flauto svegliarlo può”: Nei giochi in cui compare, Snorlax è sempre addormentato in mezzo alla mappa e si sveglia solo con il Pokéflauto. Nel manga Pokémon: La Grande Avventura, tuttavia, basta anche fargli annusare del cibo

Illustrazione di Pearlsaurus



147 Dratini, Pokémon Drago. Tra mito
e realtà ‘l suo mortal stato s’offusca.
Non lo s’è scorto mai, pur esistito
dev’esser: sempre è un’evenienza brusca
rinvenir fino a piedi sei, contrito,
un lembo che par serpentina crusca
poscia la muta. Ha da Dratini origine?
Cóncianla in scarpe le tribù aborigine.


148 Dragonair, Drago. Grazïoso lìbrasi
ampio nel lago empireo, in incantate
conche di ciel piovuto sanza fibra
d’ittica foggia o immense membra alate1.
S’ogne diadema suo sfavilla e vibra
l’aüra sparsa di solennitate,
mòstrasi ‘l poter che gli è proprio e Sole,
Pioggia, Aere, Neve impera com’ei vole.


149 Dragonite, Pokémon Drago. Sua fama
rifulge quant’è sua esistenza oscura.
Gentil ha ‘l cuor di paladino ed ama
soccorrer chi per l’acque ha vita dura,
sì errando in ciel che ‘l suon non si dirama
per l’aer qual tal fulminea crëatura2.
Gli eroi che vider di sua forza un saggio
Apocalisse chiaman lo suo Oltraggio.


1 – “immense membra alate”: Le ali sul capo di Dragonair sono molto piccole rispetto al corpo
2 – “sì errando in ciel… crëatura”: Secondo il Pokédex di diversi giochi, Dragonite è capace di compiere il giro del mondo in 16 ore, viaggiando quindi molto più velocemente del suono

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Capitolo 18
*** 144-145-146: Articuno, Zapdos & Moltres ***


144-145-146:  Articuno, Zapdos & Moltres

       Su più grandi ali ‘l pensier mio s’involi
        e ne le penne spiri maggior brezza
3       di quella omai che, spirto mio, tu suoli:
 
        or si parranno ‘l pregio e la grandezza
        dei tre fratel piumati la cui destra
6      travolge gli elementi e li carezza.
 
        Non v’è parola che non sia maldestra
        nel pingerli, fuor ch’una: leggendari.
9      Ogne virtù de la terna maestra
 
        mostrerà come i viventi ordinari
        sovrastino e pur l’uomo, che talvolta
12     non vede e non crede, tanto son rari.
 
        È spesso intrapresa e sempre irrisolta
        la lor ricerca infatti e i lunghi viaggi
15     ch’in ciascun secolo un’ognor più folta
 
        folla ha compiuto ha reso a noi gli assaggi,
        le briciole ch’alimentan la fama
18     imbandita dagl’alati miraggi1.
 

        Articuno ‘l primier dei tre si chiama;
        mòstrasi a noi quale incarnato Gelo
21     su l’albe vette ove la vita è grama.
 
        Come si libra in aer dal proprio stelo
        la nuvola del dente di leone
24     al dolce tocco, similmente in cielo
 
        il frullar di sì prodi ali è cagione
        d’inverno, che di sùbito si ghiaccia
27     l’umidità ne le percorse zone
 
        e fiocca, turbina, atterra, si slaccia
        in mille e mille pollini di neve,
30     precipitando dov’era bonaccia2.
 
        Adornato d’un mantello sì lieve,
        pare Articuno stesso esser cristallo
33     celeste, che nel gel si tuffa e imbeve,
 
        le maniche ampie scaglie di metallo
        lucente, lunga e tremula la coda
36     una rotante gonna in vivo ballo.
 
        Le sparse voci, tuttavia, ch’a proda
        qui giunsero son scarse ed in conflitto,
39     mostrando l’una come non corroda
 
        le forze in dura lotta, invece affitto
        ricerchi con sua spessa stalagmite,
42     protetto in lei da l’esterior dispitto3;
 
        l’altra, per contro, afferma che sgradite
        a lui son tutte l’intrusioni4 e allora
45     ch’adocchia un viandante sotto l’immite
 
        braccio ai venti del polo offre dimora
        e la potenza sua fa manifesta,
48     la cieca, immensa, dirompente Bora.
 
        V’è chi sostien che non d’alcuna cresta
        glaciale abbia radice, ma dal grande
51     mare ocëano e, rarità! si vesta
 
        d’un ciano di tonalità assai blande
        quai bianca brina. In modo tal diffondono
54     il mito quei de le speziate lande5.
 

        Zapdos, l’Elettrico, del trio ‘l secondo;
        sembra apparir tra l’uno e l’altro abbaglio
57     nel cielo estivo di lampi fecondo.
 
        Come sotto ai gravi attacchi del maglio
        plàsmasi ‘l ferro in sempre miglior stato,
60    così egli gode d’essere bersaglio
 
        de’ fulmini, ch’al becco ed al costato
        paion cascata fresca e dissetante,
63     ma ancor lui stesso genera ‘l boato,
 
        le quattro ali agitando, ch’a l’istante
        di nembo in nembo rimbombando squassa
66    la terra, schianta ‘l mar, scote le piante
 
        al rovesciar del temporale e ammassa
        la sua virtù nel glorïoso Tuono
69    ch’ogne altra mortal scarica oltrepassa6.
 
        Chi scòrselo fra ‘l baglior e ‘l frastuono
        a guisa di folgor ne riproduce
72     le penne e bicolor lo ve’ da prono,
 
        nero di notte e candido di luce
        (pur s’altri lo fanno aureo di scintilla7)
75     mentre l’altezza a un uomo riconduce.
 
        Secondo nuove straniere ei sobilla
        pur l’isole ove chi qui non ritorna
78     si cangia in forma e tipo per tranquilla
 
        vita condurre8 e lì pare aver corna,
        ma sarà altra version de la superna
81     corona che l’augel saettante adorna9.
 

        Moltres, ultimo membro de la terna;
        alla fiamma dà ‘l nome suo ed ha nido
84     sui monti, ma sovente a sede alterna10.
 
        Come già pria che dal levante lido
        albeggi ‘l sol s’illustra ‘l firmamento
87     nel sentirlo e acclamarlo a chiaro grido,
 
        parimenti ogne fior sboccia contento,
        ogne seme festina11 a farsi gemma
90    s’avverte di Favonio12 ‘l lieto vento
 
        sul quale egli si libra, aereo stemma
        di primavera. È tal ch’apporta gioia
93     ai lontani occhi ed ai vicin dilemma,
 
        ché irraggia da ciascuna feritoia
        faville ardenti al ventolar de l’ali,
96    mimanti un mantice ch’il foco infoia,
 
        ma tal tripudio altera in arsi strali
        accesi de le braccia dal braciere,
99    quando ispirato da intenti brutali,
 
        e sfrecciando d’ira di balestriere
        divampa, esplode la sua Fuocobomba
102   marchiando ‘l suol di morte stelle13 nere.
 
        Anco può sanar gl’arti pria ch’incomba
        fatal dolor nel magma e quale allocco
105   è abituato a migrare o qual colomba,
 
        tanto che ne ritien taluno ‘l tocco
        taümaturgico14 e talaltro appàiane
108   il caldo avvento al soffio di Scirocco
 
        meridional, convinto che compaia
        da quella direzion15; sì lo confonde
111    lo vulgo a fole16 da cui si dispaia.
 
        È noto tuttavia ch’oltre le sponde
        de la Cannella17, fra i più conosciuti
114    liti ove ‘l mar adagia le sue onde
 
        desta interesse in tal senso Shamouti,
        di tradizioni isola e di leggende
117    dove i tre son maggio amati e temuti:
 
        entro i confini propri essa comprende
        tre piagge d’aspro clima e tempo incerto
120   senza palagi né capanne o tende.
 
        Nullo esplorator d’esse essendo esperto,
        tramàndasi che i meteo ognor diversi
123   tuttavia18 sul trigemino deserto
 
        sian causa lor e che l’un l’altro avversi
        le terre altrui per brama di dominio,
126   morso da un odio, una follia perversi,
 
        finché verrà lui ch’il triplo abominio
        trasformerà in mutua concordia e pace
129   vincendo l’elemental predominio.
 
        Tra chi stima esser ciò fiaba mendace
        e chi l’ha intesa allear fisicamente
132   le membra loro in un solo torace,
 
        creando un serafino a tripla mente
        che le magie de la natura impugna
135    come Eevee in grado di mutar repente19,
 
        la gente di Shamouti ‘l vago oppugna
        e ancor oggi l’antica profezia
138   ne’ riti sacri celebra e propugna:
 
        “Non sia giammai turbata l’armonia
        del fulmine, del ghiaccio e de la fiamma,
141    da altrui voluta ed ordinata in pria,
 
        o de la sua grande nutrice e mamma20
        veglierà ‘l mondo le sole ruine
144   al fin del trino, leggendario dramma.
 
        Sorgerà allor da l’acque cristalline
        l’argentato vegliardo a cantar tregua,
147   ma piaghe uman non han cure divine.
 
        Eroe prescelto, fa’ che non dilèguasi
        l’equilibrio primario, sincera
150   fede ti sproni e giustizia t’insegua.
 
        Se tornerà la profanata sfera
        ad ogne tempio, la forza di uno
        domerà ‘l re ducendo in una schiera
 
154   e Moltres e Zapdos ed Articuno”.
 
1 – v. 18 “alati miraggi”: Altro nome con cui sono conosciuti;
2 – v. 30 “bonaccia”: Totale assenza di vento;
3 – vv. 39-42 “come non corroda… dispitto”: Nel 1° volume del manga Pokémon: La Grande Avventura, capitolo 25, Articuno si congela da sé dentro un grande blocco di ghiaccio per proteggersi dagli attacchi del Team Rocket;
4 – vv. 43-44 “sgradite… intrusioni”: Secondo il Pokédex di diversi giochi, Articuno “si dice appaia per atterrire chi si smarrisce sui ghiacciai”;
5 – vv. 49-54 “V’è chi sostien… speziate lande”: Articuno è ispirato al Roc, grande uccello della mitologia persiana. Compare nel racconto di Sinbad il Marinaio ne Le mille e una notte, dove è raffigurato di colore bianco (colore, tra l’altro, a cui tende il ciano di tonalità assai blande della versione cromatica di Articuno) e originario del mare Oceano. Le regioni indiane, da cui proviene il racconto, sono definite speziate poiché i mercanti europei vi acquistavano principalmente spezie da importare in Occidente;
6 – v. 69 “ch’ogne altra… oltrepassa”: Avendo Zapdos la statistica Speciali più alta tra tutti i Pokémon di tipo Elettro nei giochi di prima generazione, il suo attacco Tuono è la mossa Elettro più forte che si possa usare;
7 – vv. 73-74 “candido… scintilla”: Il colore giallo di Zapdos diventa arancione nella sua versione cromatica. Vedendo il Pokémon da molto lontano alla luce dei lampi le tinte devono sembrare molto più chiare del reale, risultando bianche e dorate;
8 – vv. 77-79 “l’isole ove chi… vita condurre”: La regione di Alola, dove i Pokémon provenienti da Kanto si adattano al nuovo ambiente mutando le proprie caratteristiche;
9 – vv. 79-81 “pare aver corna… adorna”: In molti miti dei nativi americani (nell’area geografica vicina alle Hawaii a cui è ispirata Alola) è presente l’Uccello del Tuono, a cui Zapdos si rifà. Questa creatura è descritta con un paio di corna. Zapdos, pur non avendole, ha le piume sul capo a punta come fossero una corona di fulmini;
10 – v. 84 “a sede alterna”: Nei giochi in cui compare Moltres si trova di volta in volta in un luogo diverso, contrariamente a Zapdos e Articuno;
11 – v. 89 “festina”: Si sbriga, dal latino “festinare”, affrettarsi;
12 – v. 90 “Favonio”: Nome latino di Zefiro, vento primaverile della cultura greca;
13 – v. 102 “stelle”: L’esplosione della mossa Fuocobomba è sempre mostrata come una stella a cinque punte;
14 – vv. 106-107 “ne ritien… taümaturgico”: Moltres potrebbe essere tratto dal Simurgh, uccello della mitologia persiana affine alla Fenice le cui penne hanno proprietà taumaturgiche;
15 – vv. 108-110 “Scirocco meridional… direzion”: Un’altra possibile ispirazione per Moltres potrebbe trattarsi del Suzaku, l’Uccello Vermiglio della religione taoista, associato al Sud e all’estate;
16 – v. 111 “fole”: Favole, fantasie;
17 – v. 113 “Cannella”: L’Isola Cannella è la terra più a sud della regione di Kanto, nel mondo dei Pokémon, escludendo l’arcipelago delle Isole Orange;
18 – v. 123 “tuttavia”: Continuamente, nel senso latino del termine;
19 – vv. 133-135 “un serafino… mutar repente”: Nel 1° volume del manga Pokémon: La Grande Avventura, capitolo 33, il Team Rocket grazie agli studi su Vee, l’Eevee di Rosso in grado di evolversi a piacimento, riesce con un macchinario a fondere i tre uccelli leggendari in un unico Pokémon mostruoso con sei ali e tre teste capace di usare attacchi di tre elementi nello stesso tempo;
20 – v. 142 “grande nutrice e mamma”: La natura.
 
Illustrazioni di Pearlsaurus

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Capitolo 19
*** 150-151: Mewtwo & Mew ***


150-151:    Mewtwo & Mew
 
        Donde vegnon creature tanto varie?
        Quai dissimili fogli d'un sol tomo
3       son pesci, rettili, uccelli de l'arie,
 
        o forse, come dal mozzo al nostromo,
        s'evolve la vita in multiple forme
6      ognor migliori? E donde viene l'uomo?
 
        Sovente di natura su le norme
        la secolar filosofia è diversa1
9      tra chi fa eterna, immutabil l'enorme
 
        varïetà de’ mortali e chi avversa
        tale pensier, dicendo aver comune
12     padre ogne specie pel mondo dispersa.
 
        Io son tra gl'ultimi e scorto ho talune
        remote carte d'altre età e regioni,
15     nel corso de' miei studi, e arcaiche rune
 
        ch'attestano esser simili intuizioni
        già cogitate altrove e anticamente,
18     con più o meno affidabil soluzioni.
 
        Di tai reperti un specula talmente
        che pàrmi insieme mito e profezia,
21     verbo d'acuto, estinto omai, veggente.
 
        Io non saprei ben dir quanto vi sia
        in esso d'invenzione, di leggenda,
24     perché vergato fu, perché in poesia,
 
        né poi, benché sua antica lingua intenda,
        s'esso sia filo d'un più vasto arazzo
27     a me non pervenuto. Che mi renda
 
        tuttavia merto2 aver tratto dal mazzo
        de l'epica vetusta una o due carte,
30     vincendo 'l tempo e 'l suo fatale andazzo.
 
        Tradotto ho 'l bran che tosto si diparte
        con cura, ché pur s'ex abrupto3 inizi
33     loquace in ciascun verso ognor è l'arte:
 
        "Mosso che fu da fati a lui propizi,
        ei finalmente vìdelo a ridosso
36     del mar, su l'alto più de' precipizi.
 
        Volgèasi all'occidente oculo rosso,
        reposte l'ale al tronco, e parea fiero
39     qual tempio austero o secolare bosso.
 
        L'apostrofò sì l'eroe forestiero:
        «O strabico, lungimirante oracolo4,
42     cui 'l guardo affanna e allevia 'l mondo intero,
 
        solcato ho per goder del tuo miracolo
        l'ocean patria de' mostri e fin le sette
45     isole ignote di cui l’abitacolo
 
        hai su la sesta5. Ch'io possa rimettere
        ne la tua doppia vista ogne speme
48     di conoscenza e in quel che mi promette6.
 
        Dimmi s'ebbe la vita tutte insieme
        sue mille forme o dimmi se la terra
51     fe' fiorir tal foresta d'un sol seme».
 
        «Placata alfin l'elementale guerra7»,
        fu la risposta del lungimirante,
54     «Parve 'l mondo sublime e vòta serra.
 
        Sì allor parlò 'l Creatore: – Di sì tante
        bellezze di natura ch'alcun goda! – .
57     Egli plasmò per le Sue mani sante
       
        lo fango de la vetta ove s'annoda
        Gea con Urano e spirò ne l'acerba
60    sembianza felina con lunga coda:
 
        vita in lei maturò e carpì superba
        la cosmica esultanza d'un sol guardo,
63     ogne acqua e monte e piaggia e filo d'erba,
 
        perch'in un panorama sì gagliardo
        viaggiasse e scegliesse la sua dimora
66    ovunque avrebbe gradito 'l traguardo.
 

        Nulla di simil nacque infino allora,
        egl'era nova specie, angiol sanz'ali,
69    terra ch'il divin alito accalora,
 
        sofferente le cure corporali
        ma multipotente, ch'in sua faretra
72     può annoverar tutti i diversi strali8,
 
        capace d'aleggiar qual suon di cetra,
        libero di mutarsi in carpa, in drago,
75     in volpe, in uomo o pur in viva pietra9.
 
        Piacque al nostro Fattor e fu ben vago
        d'appellar l'essere, pel verso, Mew,
78     di ricrearlo con cerulea imago.
 
        Rosa fu 'l primo, il Mew seguente blu10
        e l'un fu maschio e sua generazione
81     ne lo spazio spandea per sua virtù,
 
        mentre la femminil conformazione
        de l'altra avanzava la discendenza
84     nel tempo, oltre 'l parto e l'incubazione.
 
        Maschile 'l seme ha maggio infiorescenza:
        li figli trasser più 'l color del padre,
87     minore ognor fu l'azzurra presenza;
 
        rari omai quei dal color de la madre
        ancora brillante ne le carni loro,
90    poscia millenni di figliate squadre11.
 
        Quali due raggi su patina d'oro
        corron liberamente 'l puro piano
93     meglio illustrando ed il metallo e loro,
 
        sì per lo continente e l'oceano
        s'insidïò 'l pioniere del pianeta
96    e sua famiglia tutta e, mano a mano
 
        ch'esplorò di natura ogne segreta,
        cangiò sue membra per meglio adattarse
99    all'habitat novello, alla sua meta.
 
        Vissero al mondo le colonie sparse,
        tutte alle scelte forme ben usate
102   ch'ebbero l'uova lor da conformarse
 
        ai genitor, oblïando l'innate
        mutanti potenzialità, nel loco
105   ov'eran e in null'altro radicate.
 
        E degl'intatti Mew restò assai poco».
        Chiuse lo strabico 'l sinistro lume,
108   aperto nel parlar, e stette fioco.
 
        «Deh, oracolo, non frenar tanto acume!
        Quanto grato ti son pel guardo al retro,
111    tanto più anelo a dissipar le brume
 
        de l'avvenir, scrutarvi sanza metro:
        che ne sarà de la progenie prima?
114    l'incontrerò pria d'ir nel regno tetro?».
 
        Non reticente al suon de la sua rima,
        l'occhio destro il lungimirante aperse
117    e un brivido l'ebbe da fondo a cima,
 
        ne l'occaso12 sanguigno indi l'immerse
        e più mirava, più facèansi triste
120   le palpebre e di gran lacrime asperse.
 
        Con magra voce rivelò: «Le piste
        che correrai passando ogne periglio
123   non di Mew ti faran fare conquiste.
 
        Tu nol vedrai e nol vedrà tuo figlio,
        né 'l figlio di tuo figlio: si dovranno
126   compier rivoluzion sanza simiglio
 
        nel mondo emerso pria che giunga l'anno
        che tanto attendi. Quando in una sfera
129   gl'uomini gl'animal cattureranno,
 
        quand'apprenderanno alfin la maniera
        di farne novi come 'l Signor nostro,
132   l'estremo erede tuo, da l'alma nera
 
        quali sue vesti, punterà oltre 'l chiostro
        ove natura 'l pose e per sua voglia
135    d'Adamo 'l ciglio partorirà un mostro13.
 
        Qual mantide ne l'atto in cui s'ammoglia
        ch'abbraccia 'l maschio, stanca di lussuria
138   ma giammai sazia, e 'l morsica e l'imbroglia
 
        mentre colui soccombe a nuzial furia
        e muore in pasto a colei che l'amava
141    in nome di sue uova e sua goduria,
 
        similemente l'uman specie, prava,
        più adora e più soggioga 'l proprio mondo
144   per far nova natura di sé schiava.
 

        Egli darà alla luce un Mew secondo
        ne le cui vene si mescerà 'l sangue
147   d'uno scienziato di tal parto immondo14
 
        e la sua forza sarà tal ch'esangue
        farà una mandria in un gesto e costretta
150   sarà in corazza come in spire d'angue15.
 
        La genetica bestia, la perfetta
        arma vivente, nata per la morte
153    d'ogne uom ch'innanzi 'l suo padron si metta,
 
        circonfusa d'una psiche sì forte
        che nulla è naturalmente sua pari16,
156   saprà leggere ben ne la sua sorte
 
        che l'uomo tratta oggetti e macchinari
        quai figli suoi e la sua viva prole
159   strumentalizza pei suoi fini avari.
 
        Già avvien che, morto 'l servo, non si duole
        lo suo padron per lui ed avverrà
162   ch'un Parassiseme fiorirà al sole
 
        del profitto e al suo lume strazierà
        metallarii17, glebaioli, operai,
165   poveri figli de l'umanità.
 
        Quel nuovo Mew capirà dai suoi guai
        ch'i vivi han tutti 'l dono de la scelta
168   e sceglierà di non piegarsi mai
 
        ad altri che sé: una volta divelta
        la villa sua prigion porrà se stesso
171    sopra la stirpe che si fa prescelta,
 
        farà 'l deserto là ov'era 'l progresso
        e attenderà 'l suo vero genitore
174   in loco oscuro dal precluso accesso.
 
        Per lui forgeran l'arma sanza errore18
        e da l'abisso, egli, de la sua grotta,
        scorgerà l’indomito allenatore,
 
178   pronto a combattere l'ultima lotta»".
 
1 – v. 8 “diversa”: Letteralmente “dipartita”, “divisa in due”;
2 – v. 28 “merto”: Merito;
3 – v. 32 “ex abrupto”: All’improvviso, dal participio del verbo latino “abrumpere”, “interrompere”, quindi “di colpo”;
4 – v. 41 “strabico, lungimirante oracolo”: È Xatu, che vede il passato con l’occhio sinistro e il futuro con quello destro. La presenza di uno Xatu a Kanto è giustificata nella nota 5;
5 – vv. 44-46 “le sette… su la sesta”: Il Settipelago, arcipelago a sud di Kanto presente in Pokémon Rosso Fuoco e Verde Foglia ma non nei giochi precedenti (perciò le isole, all’epoca, erano ignote). Su Sestisola è possibile trovare dei Natu selvatici, per cui è plausibile immaginarvi la presenza su uno Xatu, loro evoluzione;
6 – vv. 46-48 “ch’io possa… mi promette”: Si legga: che io possa rimettere nella tua doppia vista e in quello che mi promette ogni speranza di conoscenza;
7 – v. 52 “l’elementale guerra”: La lotta tra Groudon e Kyogre per il dominio del pianeta;
8 – vv. 71-72 “multipotente… diversi strali”: Mew è l’unico Pokémon in grado di imparare tutte le mosse insegnabili tramite Macchina Tecnica;
9 – vv. 74-75 “libero di mutarsi… viva pietra”: Mew è anche l’unico oltre a Ditto a poter usare Trasformazione;
10 – v. 79 “rosa… blu”: I colori dei due sessi, come anche le loro funzioni in ambito riproduttivo, si rifanno ai colori di Palkia e Dialga, generati prima di Mew dallo stesso Pokémon creatore;
11 – vv. 85-90 “Maschile ‘l seme… figliate squadre”: Così l’autore spiega l’origine e l’attuale rarità dei Pokémon cromatici, il cui colore è detto brillante dall’inglese “shiny”;
12 – v. 118 “occaso”: Tramonto, dal latino “occidere”, tramontare;
13 – v. 135 “d’Adamo… mostro”: Secondo Pokémon: Il Film, è da un ciglio di Mew fossilizzato che si è potuto risalire al suo materiale genetico per poi clonarlo;
14 – vv. 146-147 “ne le cui vene… immondo”: Secondo il manga Pokémon: La Grande Avventura, lo scienziato e capopalestra Blaine ha aggiunto il proprio sangue alle cellule ricavate da Mew perché esse da sole non bastavano a ricreare il Pokémon per intero;
15 – vv. 148-150 “la sua forza… spire d’angue”: Sempre in Pokémon: Il Film, Mewtwo viene messo alla prova contro una mandria di Tauros e la annienta con una mossa. Per limitarne il potere, quindi, il Team Rocket lo ha vestito di una “corazza di forza”. Angue viene dal latino “anguis”, serpente;
16 – v. 155 “nulla… sua pari”: Mewtwo è il Pokémon con la somma delle statistiche più alta di tutti, escluso Arceus. Viene superato solo dalle Megaevoluzioni, che però sono innescate dall’uomo e non naturalmente (ed ha due Megaevoluzioni lui stesso);
17 – v. 164 “metallarii”: Schiavi addetti ai lavori forzati nelle miniere, dette “metalla” in latino;
18 – v. 175 “l’arma sanza errore”: La Master Ball.
 
Illustrazioni di Pearlsaurus



NDA

È finita! Ho completato un Pokédex per la prima volta in vita mia e nel modo migliore. È stato un lavoro lungo ma divertente da cui io stesso ho imparato più di quanto credessi. Ho ricevuto tanti complimenti per aver fatto conoscere e apprezzare i Pokémon parlandone in versi e di questo vi ringrazio di cuore; non ho saputo di lettori che abbiano apprezzato di più la letteratura grazie ai Pokémon, ed è un peccato, ma chissà che non succeda prima o poi; nessuno mi ha rimproverato di abbassare la poesia ad un argomento così infantile, contrariamente a quanto mi aspettassi, e ne sono grato al cielo: vuol dire che c'è ancora speranza nella poesia. Io non vi conosco, non vi vedo ma sento che siete in tanti, dietro il vostro schermo, ad aver letto entusiasti Pokémon Index, regione di Kanto. Ma molti di più sono i letterati e i fan dei Pokémon che si sono persi questa novità. Confido nel futuro, sperando in voi e loro ma soprattutto in me, perché mi piacerebbe scrivere di tutti i Pokémon ma chissà fin dove riuscirò ad arrivare davvero. Ma almeno il primo traguardo è raggiunto. È finita. Grazie per avermi seguito fin qui. Grazie!

BlazePower
 

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