La dragon slayer stellare

di _bloody_reader_14
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Prologo ***
Capitolo 2: *** Capitolo 1- Altri Dragon Slayer? ***
Capitolo 3: *** Capitolo 2- La sacerdotessa delle stelle ***



Capitolo 1
*** Prologo ***


 

Prologo- La nascita di una nuova costellazione


Fuoco.
Fuoco ovunque.
Macerie, crepe nel terreno, incendi, colonne di fumo... Era tutto quello che si poteva vedere in quel momento.
Non si sa come sia successo tutto questo; si sa solo che nessuno era riuscito a sopravvivere.
Nessuno tranne, la fortunata.
L'eletta.
L'unica persona che riuscì ad essere salvata da quella casa, oramai andata perduta.
L'unica che, per una sacrosanta volta, il buon Dio aveva deciso di salvare.
Una bambina giaceva seduta a terra, mezza cosciente, accanto ai, molto probabili, cadaveri dei suoi genitori.
La bambina faceva fatica a respirare, dati i suoi piccoli polmoni e tutto il fumo che la circondava, ma, di sicuro, seppur piccola, non era così stupida da non essersi accorta che i suoi genitori.....non si erano più mossi da quando la loro residenza aveva preso fuoco.
"MAMMA! PAPA'! PERCHE' NON VI STATE MUOVENDO? PERCHE' NON STATE RESPIRANDO? PERCHE'!? VI PREGO, RISPONDETEMI! NON VOGLIO STARE DA SOLA! VI PREGO! MAAMAAAAAA! PAPAAAAAAAA'! WAAAAAAAAAAAAAH AAAAAAAAAH AAAAAAAAH!!" urlò, la piccola, in preda alla disperazione e all'angoscia.

La bambina stava per svuotare, di nuovo, tutto il suo dolore, ma si accorse di non poterci riuscire, quando, ormai, a malapena respirava e tossiva con grande frequenza.
La piccola, oramai, pensava di essere spacciata e che avrebbe incontrato i suoi cari genitori, molto presto. Il che, in un certo senso, per lei era una fortuna.
Ma, a quanto parve, il giorno non era quello.
Perchè arrivo il suo slavatore.
La bambina, seppur fosse mezza cosciente, capì benissimo chi fosse costui.
O meglio dire, che cosa fosse.
Già.
Perchè non era un umano.
Non gli somigliava neanche lotanamente....dato che era un drago.



Il drago era andato lì per controllare cosa fosse successo, dato che, poco prima, sentii un boato e, in seguito, un'esplosione.
Il drago, una volta arrivato lì, cercò di vedere se c'erano dei sopravvissuti. Fu così che trovò la bambina.
Appena vide quel piccolo cucciolo d'uomo lì, sul punto di crollare a terra, accanto a due cadaveri, i quali, molto probabilmente, saranno stati quelli dei suoi genitori, si fiondò lì, prese la bambina e la portò in un luogo sicuro, lontana da quel posto che chiamare "Camera gas" era un eufemismo.
Così si diresse nel suo territorio, che distava un bel po' di chilometri dal luogo dell'incidente; ma, seppur la piccola fosse felice che qualcuno l'avesse salvata, non era certo il massimo, per lei, vedere i corpi dei suoi genitori venir pian piano inghiottiti dal fuoco.
"N-no...mamma...papà....no....No....NOOOOOOOOOOOOOOOOOOOO!" pianse, disperatamente, la piccolina, la quale salutò, per l'ultima volta, i suoi genitori.
Coloro che le avevano donato una vita.
Coloro che la stavano crescendo con amore.
Coloro che lei amava più di qualsiasi altra cosa al mondo.

Coloro che, ormai, avevano raggiunto la pace eterna.






Appena arrivarono lì e il drago posò, con delicatezza, la bambina a terra, si sentì un'esplosione.
Proprio lì.
Proprio dove, un tempo, regnava incontrastata la villa dove risiedeva la bimba che aveva appena tratto in salvo.

"Oramai sono andati. Fortuna che sono riuscita a salvare almeno la bambina" pensò, con sollievo, il drago.
"Perchè mi hai salvato?" chiese una vocina non molto lontano dal drago.
"Che domanda è? E' ovvio che ti ho salvato." disse il drago con tono un tantino irritato.
"Perchè lo hai fatto?" insistette la bambina.
"Perchè?" continuò.
"Insistente eh?...Va bene. Ti ho salvato perchè non potevo lasciare ch tu morissi lì, in un cumulo di macerie e fuoco. Non pensi sia una morte stupida? E poi sei ancora troppo piccola per scontrarti faccia a faccia con la morte. Hai ancora tutta lavita davanti, letteralmente" rispose rassegnato, il drago.
"Mh...capisco...Ti ringrazio" rispose la piccola con tono freddo e malinconico.
I minuti passavano.
"Senti un po', piccola. Tu non hai nessuno con cui stare adesso, vero?" chiese, con tono più delicato e comprensivo il drago.
"No. La mia mamma e il mio papà se ne sono andati...Io li rivorrei con me....ma..." rispose la bambina, con un tono spezzato. Era troppo addolorata per continuare la frase.
"Capisco..." disse, l'altro.
Altri minuti passarono.
Ed altri ancora.
Ed altri ancora ed ancora.
"Senti, dato che non hai nessuno, che ne dici se io mi prendessi cura di te? Accetteresti? Ti insegnerò come domare la magia. La mia stessa magia. Ti insegnerò cose che non ho mai insegnato a nessuno. E ...magari, potresti anche diventare la mia famiglia..." chiese titubante il drago.
La bambina, sentendo queste parole, per un momento si bloccò, poi, cominciò a piangere.
Ma non per paura.
Nemmeno per tristezza o angoscia per la perdita dei suoi.
Nemmeno per disperazione.
Bensì, per gratitudine.
Insomma, quante probabilità c'erano che, dopo un incidente simile, qualcuno o, in quel caso, qualcosa, andasse lì, la salvasse e le chiedesse di stare con lei e diventare, in poche parole, sua figlia?
Aveva appena incontarto quel drago e già le stava simpatico.
Aveva pensato che, nel peggiore dei casi, lei sarebbe diventata la sua cena.
I libri che sua madre le leggeva, raccontavano molto spesso di draghi o altre creature fantastiche e, i draghi, venivano sempre descritti come creature mostruose, indomabili e con una fame infinita. Ma solo, in quel momento, la piccola bambina, capì che era tutto un falso. Che erano tutte bugie.
Perchè, vedendo la gentilezza con cui quel drago, dalla pelle dalle mille sfumature di viola e blu, la stava trattando, non poteva non pensarlo.
Dopo interminabili minuti di silenzio, la risposta da parte della piccola, arrivò.
"Si" rispose semplicemente la bambina.
Il drago, a quelle parole, sorrise.
"Il suo sorriso è così bello..." pensò la bambina.
"Perfetto. Come ti chiami, figlia mia?" chiese il drago, con sguardo pieno d'amore.
"Lucy...Tu?" chiese la bambina, curiosa.
"Galaxia. Mi chiamo Galaxia, piccola."
"Ok! Senti, ma...posso farti una domanda?" chiese la piccola Lucy.
"Certamente!" esclamò Galaxia.
"Maaaaa....tu sei un maschio o una femmina? Così almeno so se devo chiamarti "Mamma" o "Papà" " domandò Lucy, in modo sincero.
Il drago, prima che rispondesse a quella domanda, passarono i minuti.
Sembrava che quella semplice domanda l'avesse portata in uno statodi paralisi perenne.
Ma, la risposta, non tardò ad arrivare.
Infatti, quando meno se lo sarebbe aspettato, Lucy si ritrovò con un bernoccolo in testa. E anche bello grosso.

"AHIAAAAAA! CHE MALEEEE WAAAAAAAH! MA PERCHE' L'HAI FATTOOOOO?" piagnucolò Lucy
"COME PERCHE'?! MA MI SEMBRA OVVIO IL FATTO CHE IO SIA UNA FEMMINA RAZZA DI BAMBINA INSOLENTE! SI CAPISCE DA MOLTISSIME COSE! DALLA MIA PELLE AL MIO NOME, RAZZA DI CRETINA!" ruggì, irritata, Galaxia.
Lucy, però, non si spaventò per il tono che il drag- la draghessa stava usando contro lei.
Anzi; si mise a ridere. E tanto anche.
La draghessa, per un primo momento, aveva in mente di tirare un altro scappellotto alla piccola Lucy, per quanto insolente stava diventando; ma, in seguito, anche lei si mise a ridere. E, anche lei, come un ebete.
"Ok,ok. Questa te la perdono." disse Galaxia, ridacchiando.
"Allora, vogliamo andare a casa, Luce?" chiese Galaxia.
"Si, mammina!" esclamò, felice, la piccola Lucy.
"Mamma, ho un'altra domanda." informò Galaxia.
"Turna? Ok, dai spara" disse l'altra.
"Ma com'è la magia che mi vuoi insegnare? Ce l'ha un nome? E poi a cosa serve? Sei sicura che possa impararla?" chiese la piccola, un po' preoccupata.
"Troppe domande insieme, Luce. Però un paio di cose posso anche dirtele. La magia che ti insegnerò si chiama magia del "Dragon Slayer", perchè sono, praticamente, le arti magiche di un drago insegnate ad un umano. La mia magia è tra le più potenti e, oltre che imparare la mia magia, potrai imparare incantesimi secondari, sempre da Dragon Slayer; poichè, essa è pratricamente ciò che potrebbe creare e distruggere tutto. Un po' come l'Etherion. Non so se ne hai mai sentito parlare. Tra l'altro..." continuò a spiegare Galaxia alla piccola Lucy, la quale era tutta orecchi e meravigliata dalle parole della sua nuova mamma.
E così, Lucy e Galaxia, si ritrovarono.
Entrambi, in precedenza, sole e abbandonate.
Entrambe, ora, insieme e felici, che si dirigevano nella loro casa.






-ANGOLO AUTRICE DAI MILLE PROBLEMI-
CIAAOOOOOOOOOOOOOO
ALURA
Per prima cosa, questo a è una nuova versione del capitolo. Perchè, si, l'ho modificato dato che, Silian86, che ringrazio ancora, mi ha fatto notare l'impassibilità di Lucy alla morte dei genitori.
Però abbiate pazienza miei bei tesori; ho scritto questo capitolo ieri alle due di notte e, di sicuro, la mia lucidità è, praticamente, impossibile che ad un orario del genere ci sia ancora. HAHAHAHAHAHAHAHHAHH.
ANYWAY!
Tornando a noi, spero che questo capitolo vi sia piaciuto. Il prossimo, sinceramente, non so quando uscirà.

Quando avrò tempo, suppongo.
Tra l'altro,devo ancora cominciare i compiti delle vacanze T-T
Vabbè.
CI VEDIAMO. (Tranquilli che il capitolo di "My R" esce. E' solo che volevo aggiornarlo ieri, MA, il mio computer, ovviamente, mi deve rendere la vita difficile, quindi, mi ha cancellato tutti i file. CHE SCHIFO LA VITA QUANDO SUCCEDONO STE COSE. Perciò, prima di buttare il computer dalla finestra di camera mia e romperlo, ho preferito spegnerlo e sfogarmi urlando bestemmie contro il mio migliore amico.)
-TUTORIAL: HOW TO SFOGARSI QUANDO SEI INCAZZATO/A

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Capitolo 2
*** Capitolo 1- Altri Dragon Slayer? ***


Capitolo 1- Altri Dragon Slayer?

"Ruggito del drago stellare!"
"Pugno del drago stellare!"
"Colpo d'ali del drago stellare!"
"Pugno lucente del drago stellare!!"


"Anf...anf....No...ancora non ci sono...devo allenarmi di più" pensò, una piccola testa colore del grano, che continuava a lanciare attacchi magici.



"OHI MOCCIOSA! COS'E' TUTTO STO BACCANO!?" urlò un drago dalle scaglie dello stesso colore dell'universo.
"NON MI CHIAMARE MOCCIOSA! SMETTILA! E POI MI STO ALLENANDO, NEL CASO NON SI FOSSE CAPITO!" gridò, di rimando, la ragazzina al drago.
"GUARDA CHE LA MIA ERA UNA DOMANDA RETORICA, CRETINA! NON SONO COME TE CHE NON SAI NEMMENO SCRIVERE O CONTARE!" continuò il drago, facendo scontrare la sua fronte con quella della bambina.
"MA COSA DICI, CHE HO IMPARATO A CONTARE GIA' DA MO'! PER GIUNTA, DA SOLA!" esclamò la piccola, evidentemente, irritata.
I minuti passarono, ma le due, ancora, continuavano a far scontrare le loro fronti e a spingere, in direzione dell'altra.
Poi...


SLAP!


"AHIAAA! MA PER-" non fece in tempo a finire che, la piccola, fu subito interrotta dal suo drago.
"Impara la tua posizione piccola umana. Non ti conviene farmi arrabbiare così e lo sai meglio di me"disse, la draghessa, con tono inquietantemente irritato.
"A-a-ay....e.."sussurrò la piccola, terrorizzata.
"Bene. In ogni caso, perchè ti stai allenando Luce?" chiese, la draghessa, con un tono più pacato.
"Come perchè? Mamma, domani ci sarà la riunione, no? Le riunioni tra draghi, equivalgono a botte e rogne! Devo battere tutti! Non posso far cadere il mio, il nostro nome, così!" disse Lucy.
"Vedo che sei fiera del fatto di essere la mia piccina. Ne sono felice" disse Galaxia.
"In ogni caso Luce, che ne dici se ci alleniamo assieme? Come facevamo agli inizi?"
"Certo, mamma!"
"Bene, allora iniziamo con la cosa più importante. Sai attivare la Dragon Force?" chiese Galaxia, curiosa.
"Ovvio! Guarda!" disse, tutta convinta, la piccola.
Subito dopo, la piccola, si mise in posizione d'attacco, piegando le braccia e stringendo i pugni. Appena sibilò: "Dragon Force", una corrente d'aria partì da sotto la piccola, alzando e abbassando i suoi capelli, che, nel frattempo, si erano allungati ed avevano assunto un colore che sfumava tra il blu, il celeste e il viola. 
Appena, ella, aprì gli occhi, diventati di un colore talmente bello da essere indefinibile, partì con il primo attacco...uno dei più potenti.
"ARTE SEGRETA DEL DRAGO STELLARE: COLONNE DI LUCE!" e, da lì, cominciarono a spuntare, dal terreno, colonne di luce.
Una dietro l'altra. 
Una più potente dell'altra.
Ma, per quanto potenti e veloci potessero essere, Galaxia non tardò a schivarle.
"Vedo che non tardi a cominciare col gioco pesante, mocciosa"
"E io vedo, invece che tu non tardi a schivare, lucertola troppo cresciuta"
"Adesso si comincia a fare sul serio!" eclamò Galaxia, dando il via, definitivo, alla battaglia.
E da lì, volarono via alberi e cose varie che componevano la foresta in cui, Galaxia e Lucy, stavano combattendo.
Come si suol dire "Tale madre, tale figlia". No?





"CAVOLO! Certo che sei migliorata rispetto all'anno scorso, neh ragazza mia?" esclamò, Galaxia dalla felicità.
"PUOI DIRLO FORTE HAHAHAHAHHA! Cavolo, sono esausta" urlò, di rimando, Lucy.
"A chi lo dici" rispose Galaxia, evidentemente stanca.
"Oh Luce, ti sei dimenticata un particolare, riguardo alla riunione, oltre i combattimenti" disse Galaxia, alcuni minuti dopo.
"E quale sarebbe?" chiese, curiosa, Lucy.
"Il fatto che incontrerai gli altri Dragon Slayer”.
“Cosa!? Ci sono altri Dragon Slayer e non me l'hai mai detto?!” esclamò, Lucy, incredula.
“Ma cosa stai blaterando? Certo che te l'ho detto” disse Galaxia, inarcando un sopracciglio.
“No che non me l'hai detto! Altrimenti me lo ricorderei!”
“Come tutte quelle volte che ti ho chiesto di fare qualcosa o di occuparti di una faccenda talmente semplice, che anche un draghetto di un mese riuscirebbe a fare?” disse Galaxia, accennando un sorrisetto malizioso.
“Stavolta è diverso! Altri Dragon Slayer, vogliono dire, altri bambini, probabilmente della mia età, che hanno un potere simile al mio!” disse Lucy, tutta contenta.
“Va bene, va bene, calmati però.” disse Galaxia, ridendo.
“Però, ti chiamerò io, ok? Purtroppo non arriveranno subito, quindi appena saranno arrivati, ti verrò a chiamare, va bene Luce?”
“Si mamma!”
“Molto bene. Ora vai a dormire che è tardi, su” sussurrò Galaxia, sdraiandosi.
“Ok. Notte mamma!” rispose Lucy, sdraiandosi vicino alla sua mamma.
“Notte, stellina”

 

-Il giorno dopo, alla riunione/festival-

 

"RUGGITO DEL DRAGO DELLA TERRA!"
"RUGGITO DEL DRAGO D'ACQUA!"
"AHHAHHAHAH CHE RAZZA DI COGLIONE RISCHIEREBBE DI DISTRUGGERE UN'INTERA CITTA' SOLO PER FAR VEDERE AL PROPRIO FIGLIO LA PROPRIA POTENZA AHAHAHAHAHA!"
"CARNE, CARNE,CARNE!"
Bordello.
Casino.
Ferite, seppur superficiali.
Combattimenti amichevoli. Amichevoli, per modo di dire, in un certo senso.
C'erano tante parole con cui si poteva descrivere quel casino allucinante.
Quella che doveva essere una "riunione tra draghi/festival".
Quella che, da una "riunione/festival", si è trasformato in una guerra per gioco, praticamente.
Una guerra a cui, Lucy, stava partecipando in quel momento. E anche con gusto.
"RUGGITO DEL DRAGO STELLAREEEEE!"
"PUGNO LUCENTE DEL DRAGO STELLARE!"
"Ohi, ragazzina, vacci piano con sti attacchi." disse un drago.
"Già, potresti ferire qualcuno" disse un altro.
“Ma guarda te, hai solo nove anni e sei già così potente. Certo che voi umani imparate in fretta, eh?” disse un altro ancora.
“In ogni caso, Nee-chan, quali sono gli attacchi che Galaxia ti ha insegnato?” chiese un piccolo draghetto dalle scaglie celesti.
"Questa è solo una piccola parte del grande potere che mi ha insegnato mamma! In ogni caso non dovete preoccuparvi! So controllare bene il mio potere!" rispose Lucy.
“In ogni caso, gli attacchi che ho imparato da mamma sono un po'. Per esempio: il pugno del drago stellare, il ruggito del rago stellare, la tempesta di meteore, le arti segrete del drago stellare e altri attacchi di altri tipi. Per esempio, conosco un po' di attacchi secondari, come il ruggito del drago della terra, del fuoco e così via.” disse Lucy, tutta contenta e fiera di se.
“Come mai?” chiese il draghetto di prima.
“Beh, mamma mi ha spiegato che è tutto nato dall'universo e dalle stelle ecc... E che, quindi, il nostro potere, è simile all'Etherion. Può creare e distruggere allo stesso tempo. O almeno, è quello che ho capito” disse Lucy, ridendo.
"Accidenti! Chissà quanto potere magica avrai a disposizione! Sei proprio fortunata ad avere una madre come lei" disse una draghessa, volendo partecipare alla discussione.
"Seppur a volte, sappia essere bastarda in tutti i sensi..." sussurrò, il drago alla destra di Lucy.
"GUARDATE CHE VI SENTO BENISSIMO! NON SONO MICA SORDA!" gridò Galaxia, nella loro direzione, nel mentre che stava parlando con un drago dalle scaglie cremisi e una draghessa dalle scaglie candide.
"Aaaaaaaah cazzo" disse il drago.
"PUHAHAHAHAHAHHA" rise, Lucy, godendosi la scena.
Nel mentre che, Lucy e alcuni draghi stavano parlando e combattendo, si intromise nella discussione un altro drago.
"Non dovreste dare così tante attenzione a lei, ragazzi. Soprattuto perchè è un'umana." disse qualcuno.
Lucy si girò.
"Hai per caso qualche problema col fatto che io sia umana, Mizuki, drago dominatore dell'elemento acqua?" disse, con tono provocatorio Lucy.
"Beh direi di si, mocciosetta" rispose, di rimando Mizuki.




Nel mentre, a molti metri di distanza, Galaxia stava chiaccherando con i suoi interlocutori.
“Allora Galaxia, ho saputo che la tua piccola Dragon Slayer è migliorata molto in fatto di magia” disse la draghessa dalla pelle candida.
“Proprio così Grandine. E' diventata veramente potente ed è fissata sul fatto di tenere alto il nostro noem e di combattere fino allo sfinimento. Certo che è una testaccia quella là.” disse Galaxia, sospirando.
“Beh, di certo non è l'unica! Hahahahaha! Anche Natsu è fatto così! Sfida sempre chiunque incontri, seppur alla fine finisca con l'essere battuto malamente!”disse l'altro drago.
“EHI! GUARDA CHE TI SENTO VECCHIACCIO!” disse una piccola testa rosa che spuntava da dietro la coda del drago cremisi.
“A CHI HAI DATO DEL VECCHIACCIO, EH CESPUGLIO ROSA?!” urlò il drago cremisi.
“Su, su, non fate così! Del resto, non è che tu, Igneel, sia così diverso da tuo figlio. Dopotutto ha imparato da te!” disse Galaxia.
“Non paragonarmi a lui!” dissero, contemporaneamente, Natsu ed Igneel.
“Vi prego...non fate così” disse una debole vocina.
“Su Wendy, non avere paura. Non succederà nulla di male, ok?” disse Grandine, con tono tranquillo.
“Ok” rispose, la piccola Wendy.
“Beh, a dirla tutta, neanche Wndy è così diversa da te, Grandine” puntualizzò Igneel.
“Come si suol dire, “Tale genitore, tale prole”” rispose Galaxia, generalizzando la cosa.
Nel mentre, alla conversazione si unirono altri tre draghi.
“Ma guarda chi si rivede! Galaxia, Igneel, Grandine!” disse un drago dalle scaglie nero pece.
I tre, sentendo i loro nomi, insieme ai loro due piccoli Dragon Slayer, si girarono.
“Weisslogia! Metallikana! Skyadrum! E' bello vedervi qui” rispose Galaxia, invitando i tre draghi a partecipare alla conversazione.
“A chi lo dici!” ricambiò Weisslogia.
“Vedo che, anche voi, avete portato i vostri cuccioli” si intromise, Igneel.
“Già. Avessi lasciato questa ferraglia da sola, avrebbe combinato un casino allucinante” disse Metallikana.
“Senti da che pulpito! Un vecchiaccio ferroso che da della ferraglia a me!” si intromise un bambino.
“Wow, certo che tuo figlio sa bene come controbattere! HAHAHHAHHAHAHA!” risero Galaxia e Igneel.
“Beh, tuo padre non ha mica tutti i torti Gajeel, sai?” dissero, contemporaneamente, Natsu e altri due ragazzini; uno biondo e uno dai capelli neri come la pece.
“EHI, COME VI PERMETTETE! E' SOLO LA SECONDA VOLTA CHE CI INCONTRIAMO E GIA' MI DATE DELLA FERRAGLIA!?” sbottò Gajeel.
“Allora, tu Natsu sarai “Carbonella bruciacchiata”; tu Sting “Lampadina spenta” e tu Rouge...tu...” cominciò a pensare Gajeel.
“Non perdere tempo, Gajeel. E' impossibile trovare un sopran-” cercò di dire Skyadrum, il quale, venne bruscamente interroto, sempre, dal piccolo Gajeel.
“Ci sono! Emo depresso!” urlò Gajeel.
“EHI! NON SONO UN EMO! TANTOMENO DEPRESSO!” si oppose Rouge.
“HAHAHAHAHAHAHAHAHAHH! GAJEEL, CERTO CHE A VOLTE SAI ESSERE PROPRIO UN GENIO!” risero a crepapelle i draghi e i loro Dragon Slayer, tranne Wendy e Grandine, ovviamente.
“Oh, me ne sono appena ricordata!” disse, all'improvviso, Galaxia.
“Di cosa?” chiese Metallikana.
“A proposito di incontri! Voi ragazzi dovete ancora conoscere Hika-” cercò di dire Galaxia, che, però, venne subito interrotta da Igneel, che la richiamò con tono preoccupato.
"Galaxia, abbiamo un problema"
"Mh? Quale sarebbe?" chiese curiosa.
"Guarda dietro di te" disse, semplicemente
E così, appena Galaxia si girò, notò quello che stava succedendo, a praticamente pochi passi da lei; contando che lei era un drago e i suoi passi erano enormi.


Ragazzi, seguitemi. Abbiamo un problema grave” disse semplicemente, dirigendosi dalla causa di tutto.

 

 

-ANGOLO AUTRICE-
ALLURAAAAAA
SCIAO
Ecco a voi il secondo capitolo di questa fantasticosa (?) storia.
Spero vi piaccia!
ALLA PROSSIMA
BACI STELLARI HAHAHHAHHAHAHAHAHAHAHHAHAAHH

P.S. Lo so, finisco i capitoli sempre sul più bello, ma abbiate pazienza, non posso scrivere dei capitoli lunghi quanto l'Antico Testamento.
E poi, questo vi incita a leggere di più questa storia, no? FUFUFUFUFUFUFU. Anzi.
GHIHIHIHIHIHIHIHIHIH.

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Capitolo 3
*** Capitolo 2- La sacerdotessa delle stelle ***


 

Capitolo 2- La sacerdotessa delle stelle.


"Hai qualche problema col fatto che sia umana, Mizuki, drago dominatore dell'elemento acqua?" chiese Lucy un tantino irritata.
"Direi di si, mocciosetta" rispose Mizuki, anche lui evidentemente incavolato.
“Uno, non azzardarti a chiamarmi in quel modo, vedi di portare rispetto. Due, perchè ti da fastidio il fatto che sia umana?” chiese Lucy in tutta tranquillità.
“Io? Portare rispetto a te!? AH QUESTA E' BELLA HAAAHHAAHHAAHAHAHAH!” Mizuki fu l'unico a ridere in quel momento, dato che era scesa un'atmosfera pesante e tutti i draghi che, poco prima parlavano e combattevano, allegramente, insieme a Lucy, si stavano allontanando dai due.
“NON CI PENSO NEMMENO! SCORDATELO! NON PORTERO' MAI RISPETTO AD UN UMANO!” sbottò Mizuki.
“VOI UMANI SIETE SOLO DELLE CREATURE DEBOLI! SE NON FOSSE PER LA MAGIA, NON SARESTE NEANCHE IN VITA, PER QUANTO DEBOLI SIETE! E' GRAZIE ALLA MAGIA SE RIUSCITE A COMBATTERE E A DIFENDERVI! SIETE SOLO DEGLI ESSERI SPREGIEVOLI E ASSETATI DI SANGUE E POTERE!” continuò, senza sosta.
“Mizuki, smet-” si intromise Galaxia, che venne, però, troncata da Mizuki.
“NO! NON MI CALMO AFFATTO! E NON LA SMETTO! GALAXIA! TU SEI LA NOSTRA REGINA! SEI LA NOSTRA GUIDA, LA NOSTRA LUCE! E COSA FAI!? ADOTTI UN UMANO? ANCHE VOI! IGNEEL, GRANDINE, WEISSLOGIA, SKYADRUM, METALLIKANA! PERCHE' AVETE DECISO DI CRESCERE QUEI MOCCIOSI! SONO SOLO D'INTRALCIO ALLE VOSTRE VITE! VI FARANNO SOFFRIRE! UN GIORNO SE NE ANDRANNO! VI LASCERANNO SOLI! SI RIFARANNO UNA VITA SENZA DI VOI! MA STIAMO SCHERZANDO?! NON VEDI QUANTO SI ATTEGGIA QUESTA MOCCIOSETTA!? NON VEDI QUANTO SI CREDE SUPERIORE, SOLO PERCHE' E' UN ESSERE UMANO!?”
“Io non mi atteggio e non mi vanto di nulla. Stavo solo parlando, amichevolmente, con dei miei amici e stavo rispondendo ad una domanda che mi è stata fatta” disse Lucy, tutta tranquilla.
“NON FARE FINTA DI NULLA! E NON AZZARDARTI A MENTIRE!” sbottò Mizuki.
Oramai era partito.
In tutti i sensi.
“IO, POI, DOVREI CONSIDERARE “MIA REGINA” UN DRAGO CHE HA SALVATO LA VITA AD UN CUCCIOLO DI UOMO SUL PUNTO DI MORTE? POTEVI BENISSIMO LASCIARLA LI', QUELLA MOCCIOSETTA DI MERDA! UNA REGINA COSI' RILUTTANTE NON LA VUOLE NESSUNO!” urlò Mizuki, terminando il suo “sfogo”.
Tutti zitti.
Nessuno parlava o proferiva parola.
“Tu...” sussurrò Galaxia.
Tu, brutto drago di merda insolente che non sei altro. Come ti permetti di insultare così la tua regina? Un tuo superiore. Colei a cui hai giurato eterna fedeltà?” disse Galaxia, con tono inquietante.
L'atmosfera si stava facendo sempre più pesante ed inquietante.
Tanto che, i piccoli Dragon Slayer, si erano nascosti dietro i loro draghi per la paura.
“Mi azzardo eccome. E i motivi li ho già spiegati” disse Mizuki, impassibile.
Questo qui lo ammazzo...” pensò Galaxia.
E lo stava per fare veramente.
“Tu...” ma, un sussurro, l'aveva fermata e aveva attirato la sua attenzione.
Non solo la sua, ma quella di tutti i presenti.
Tutti.
Quella voce...era di Lucy.
Infatti, si girarono tutti verso di lei.
Tutti erano preoccupati, per quello che poteva succedere in quel momento.
Sapevano bene che, Lucy, era ancora una bambina, ma sapevano bene, anche, che, pur essendo solo una bambina di nove anni, dentro di lei, scorreva un quantitativo di potere magico quasi pari a quello di sua madre, Galaxia.
E sapeva, perfettamente, essere pericolosa quando voleva.
Ed era quello che, tutti, temevano in quel momento.
L'atmosfera si sta facendo troppo pesante... “pensò Galaxia.
“Figliola...stai b-” Galaxia non riuscì a finire la frase, poiché l'atmosfera si era fatta ancora più pesante.
Era impossibile parlare. Nessuno ci riusciva. A malapena si respirava.
Nemmeno Mizuki, il quale era rimasto lì immobile, stupito, seppur poco, riusciva a parlare.
Poi, subito dopo, all'improvviso, i presenti che Lucy...aveva cambiato aspetto.
Che diamine sta succedendo?” pensarono, ovviamente, tutti.
“Tesoro...” disse Galaxia.
IMPOSSIBILE! E' RIUSCITA AD ATTIVARE LA DRAGON FORCE COSI' FACILMENTE?” pensò Mizuki.


“Come ha fatto ad attivare con così tanta facilità la Dragon Force?” pensò Igneel.
“Igneel...” sussurrò Natsu.
“Cosa c'è, Natsu?” chiese il padre, preoccupato.
“...Chi è quella bambina? E perchè fa così?” chiese Natsu.
“Perchè quel drago l'ha provocata insultando Galaxia e chiamandola col suo vero nome.” rispose Igneel.
“E cosa c'è di male nel chiamarla col suo vero nome?” chiesero Gajeel e Wendy.
“Ve lo spiegherò dopo io” si intromise Galaxia.
“Ora lasciamo che...Hikari si occupi di lui” disse.
“Ma Galaxia, lei lo ucciderà di sicuro!” esclamò Grandine.
“E' quello che si merita per non aver portato rispetto alla sua principessa, indipendentemente da chi o cosa sia. Dopotutto...è da tempo che si merita di essere punito severamente.” rispose Galaxia, impassibile, rimanendo a guardare la scena.
“In effetti, dopo quello che ha combinato tempo fa...” disse Igneel.
“Perchè, cosa ha fatto Mizuki in passato?” chiese, la piccola Wendy, curiosa.
“Vedi, Wendy...Il punto, è che, qualche anno prima che vi trovassimo, Mizuki ha provato a rubare il “trono”, se così si può chiamare, a Galaxia. Lui era fissato sul fatto che, Galaxia, gli aveva rubato il posto come drago alpha, quando, in verità, non è così. Galaxia è stata scelta dal fato. Mizuki, credendosi superiore, ha tentato di cacciare Galaxia dal trono; ma sappiamo tutti che, l'unica che potrebbe, in futuro, battere Galaxia è Hikari; perciò, Mizuki, fu sconfitto subito. E' per questo che, teoricamente, dovrebbe essere ucciso. Perchè ha tradito Galaxia, ma Galaxia aveva deciso di dargli una seconda possibilità, dato che lei non è vendicativa e tiene ai suoi sudditi. Da lì, le cose sembravano migliorare, finchè...” si fermò Grandine.
“Finchè non arrivò Hikari.” continuò Galaxia.
“Hikari è un'umana, come voi e Mizuki odia gli umani. Li odia perchè, uno di loro, ha ucciso la sua compagna e suo figlio.” continuò Metallikana.
“Accidenti. Certo però, che non si può biasimare” disse Rouge.
“Per il fatto di odiare gli umani, no; ma il fatto che abbia tradito la fiducia della nostra regina è imperdonabile. E' uno dei peccati peggiori che un drago possa commettere.” disse Weisslogia.
“E poi, non tutti gli umani sono malvagi. Guardatevi. Siete dei tali angeli voi... Ma, a quanto pare, Mizuki non ne vuole sapere.” continuò Grandine.
“Appunto. In ogni caso, ragazzi, state tranquilli, ok? Si risolverà tutto molto presto” disse Galxia, rivolgendo un sorriso ai piccoli Dragon Slayer.
“Va bene” dissero in coro.
So che ce la puoi fare, Luce. Non ti sei allenata duramente per niente.” pensò Galaxia.

 

 

Tornando sul discorso “Lucy e Mizuki”, Lucy era evidentemente incazzata nera.
Decisamente.
Avete presente il carbone? Ecco...
PEGGIO.
“Tu...” sussurrò Lucy.
Come hai solo osato ad insultare così la tua regina e a chiamare me Lucy Heartfilia? Quante. Cazzo. Di. Volte. Vi. Ho. Detto. Di. Chiamarmi. Hikari.” disse Lucy con tono inquietantemente basso e, quasi, tranquillo.
Quante volte ho detto che non dovete chiamarmi in quel modo?” Lucy avanzò.
Tutti avevano l'impressione che stava per succedere qualcosa.
Qualcosa di grosso.
Molto grosso e pericoloso.
Perciò tutti quanti, compresa Galaxia, fecero dei passi insietro.
Tutti tranne Mizuki.
Anzi, aveva talmente fegato da avvicinarsi ancora di più a Lucy, la quale poteva essere definita, oramai, con tre parole.
L'Inferno ti aspetta.
“Andiamo, sono curioso di vedere cosa vuoi fare” disse Mizuki riferendosi a Lucy, con tono malizioso.
“MOSTRAMI LA VERA POTENZA DELLA SACERDOTESSA DELL'UNIVERSO! FIGLIA DEGLI ASTRI!”
Con piacere, bastardo” rispose Lucy.
Subito dopo, Mizuki si ritrovo con un buco nella sua ala destra.
Ma che cazz?” pensò Mizuki.
PUGNO DEL DRAGO STELLARE”
Un altro buco, nell'altra ala.
RUGGITO DEL DRAGO DI FUOCO”
Ferite sanguinanti.
RUGGITO DEL DRAGO STELLARE”
Tagli.
COLPO D'ALI DEL DRAGO CELESTE”
Tutto il corpo di Mizuki era sfigurato.
CALCIO LUCENTE DEL DRAGO STELLARE”
Gli attacchi di Lucy erano talmente veloci e precisi, che, Mizuki, non aveva nemmeno il tempo di contrattaccare.
“E' la fine Mizuki. Pagherai per aver rifiutato di riconoscere Galaxia come tua regina e creatrice dell'universo.” disse semplicemente, Lucy.
Arte segreta del drago delle stelle: Raggi di luce!”
Appena, Lucy, pronunciò il nome dell'incantesino, Mizuki, si ritrovò colpito, senza sosta, da raggi luminescenti.
I-impossibile...C-c...ome hai fatto....” sussurrò Mizuki, cadendo a terra.
“Non te lo sto nemmeno a spiegare, guarda” disse Lucy, poco prima che Mizuki perdesse conoscenza.Da lì, arrivò un drago che soccorse Mizuki e altri due che lo portarono via. 
In prigione ovviamente.
Nel frattempo, Lucy, disattivò la Dragon Force e si girò verso gli altri draghi, i quali, la guardavano con grande sorpresa.
Lucy, una bambina di nove anni, a cui era stata insegnata la magia del Dragon Slayer, aveva appena, quasi, spedito un traditore
all'altro mondo.
Un'umana.
E non un drago.
Tutti erano rimasti sbigottiti.
Nessuno aveva mai visto tale potenza risiedere in un corpo così piccolo.
Così fragile, all'apparenza; ma, in realtà, così forte, potente e compatto.
Sarà pur una bambina di nove anni, ma...E' pur sempre...La sacerdotessa dell'universo.
Nel frattempo,Galaxia, si avvicinò alla piccola.
“Bravissima, Luce” sussurrò, completamente fiera della sua bambina.
La prese con la bocca, la mise sulla sua testa ed esclamò: “ECCO A VOI LA SACERDOTESSA DELLE STELLE! LA VOSTRA PRINCIPESSA! HIKARI!”
Passarono un paio di secondi, i quali sembrarono infiniti, ma, i presenti, non tardarono a dare di matto.
“BRAVISSIMA HIKARI!”
“SEI STATA FANTASTICA!”
“COMPLIMENTI GALAXIA, HAI ALLENATO VERAMENTE BENE LA TUA BAMBINA!”
“LUNGA VITA AD HIKARI E GALAXIA!”
“HAHHAHAHAHAHA CHE FACCIA HA FATTO MIZUKI QUANDO HAI ATTIVATO LA DRAGON FORCE!”
“MA COME HAI FATTO AD ATTIVARE LA DRAGON FORCE COSI' VELOCEMENTE!?”
“SEI IL MASSIMO HIKARI!”
“GRAZIE PER AVER ATTERRATO MIZUKI! NON LO SOPPORTAVA PIU' NESSUNO”
“VERAMENTE!”
“ADESSO IMPARA A FARE IL COGLIONE!”
“POI IL SUO PECCATO ERA IMPERDONABILE!!”
“GIA'! HA GIA' PROVATO A FARE FUORI UNA VOLTA GALAXIA!”
“DOVEVA MORIRE GIA' DA MO'”
“COMPLIMENTI HIKARI”
Uno dietro l'altro i draghi, si accalcarono intorno a Lucy e Galaxia.
“Ohi, andateci piano con mia figlia! E' già stanca di suo!” esclamò Galaxia.
“Hahahahahahahahaah!” rise Lucy.


-Nel frattempo-

 

Natsu e gli altri erano rimasti stupiti.
Fin troppo.
Erano arrivati a chiedersi se quella fosse veramete una bambina umana.
“Quanta potenza in una sola bambina” disse Metallikana.
“Già. Seppur non sia potente quanto noi, per essere solo una bambina, ha un grande potere magico.” rispose Weisslogia.
“Quanto diamine è potente quella lì...” disse Gajeel
“Troppo” rispose Sting.
“Io...” cominciò a dire Natsu.
“Tu cosa, Natsu?” chiese Igneel.
“Io...”
“IO VOGLIO COMBATTERE CONTRO DI LEI!” urlò arrossendo, tutto elettrizzato.

SLAP

Tutti che si spalmarono le mani in faccia.
E te pareva...” pensarono tutti.
“Natsu. Fattelo dire. Sei veramente uno stupido” dissero tutti in coro, compresa Wendy.
“Ti faresti ammazzare subito. Meglio se te ne stai buono qui, moccioso.” disse Igneel.
“EHI MA-” Natsu venne interrotto da Galaxia, che, nel frattempo, si stava dirigendo con Lucy, verso gli altri Dragon Slayer.
“Wendy, ragazzi. E' ora che voi conosciate Hikari” disse Galaxia.
“Saluta, tesoro, su”
“Aspe, mamma, loro sono...” chiese Lucy, sul punto di svenire.
“Si tesoro, sono proprio loro” rispose Galaxia
“PER TUTTE LE STELLE! ALLORA ESISTONO VERAMENTE ALTRI DRAGON SLAYER OLTRE ME! NON CI POSSO CREDERE” urlò, dalla felicità.
“...Eh?” fecero, in coro, i ragazzi.
“Ma è ovvio che esistano altri Dragon Slayer, imbecille.” disse Gajeel.
“COSA? COME MI HAI CHIAMATA FACCIA DA PERCING!” gridò Lucy.
“HAI SENTITO BENISSIMO ALIENO DELLO SPAZIO!” rispose Gajeel.
“Gajeel, smettila, sei stressante a volte” dissero in coro Sting e Natsu.
“VOI DOVETE STARE FUORI DA STA DISCUSSIONE, FIAMMIFERO, LAMPADINA BRUCIATA!”
“COME CI HAI CHIAMATO FERRAGLIA?”
“STATE FUORI DA STA DISCUSSIONE VOI IDIOTI!” esclamò Lucy.
“EEEEHHH?! MA STAI FUORI TU DA QUESTA CONVERSAZIONE!” fecero Sting e Natsu.

SLAP

Altra spalmata di mano in faccia.
“Ma se è Hikari che ha cominciato a parla- cioè a discutere con Gajeel...” dissero i genitori di Sting e Natsu, stupiti dall'ignoranza dei due bambini.
Va bene che erano bambini, che erano piccoli...Ma, cazzo, una svegliata se la potevano anche dare!
Nel frattempo, Lucy, che aveva assistito a tutta la scena, scoppiò a ridere senza più fermarsi.
Letteralmente.
“HAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAAH! HAHAHAHAHAHAHAHAHAHAH! NON POSSO CREDERE CHE SIATE COSI' STUPIDI! AVETE LA MEMORIA DI UN CUCCIOLO DI DRAGO APPENA NATO! CHE IDIOTIHAHAHAHAHAHAHAHA! HAHAHAHA CI SIAMO APPENA INCONTRATI E GIA' MI STATE SIMPATICI E MI FATE MORIRE DAL RIDERE HAHAHAHAH!” urlò, Lucy, ridendo.
Appena Lucy si era intromessa nella mini litigata tra Sting, Natsu e Gajeel, dando l'impressione che non avrebbe smesso di ridere per una buona manciata di minuti, Natsu e Sting, erano rimasti lì a fissarla, nel mentre che rideva ancora e faceva conoscenza con la piccola Wendy.
Quanto è carina...” pensarono Natsu e Sting, arrossendo.
Era una bambina, si, ma, di certo, il fascino non le mancava.
Era una bambina a cui piaceva combattere. Dopotutto era una Dragon Slayer, ma, di certo, la pucciosità non le mancava.
Era carina.
Era potente e agile.
Aveva un sorriso talmente grande e caloroso, da poter essere paragonato al Sole.
Da quello che avevano visto, all'inizio, sembrava essere disponibile, gentile e simpatica.
Era, praticamente, una principessa.
Dove la trovi una ragazza così?
I loro pensieri, però, vennero interrotti da loro stessi, quando si accorsero che, entrambi, erano arrossiti, guardandola.
“Hey fiammifero, vuoi spiegarmi perchè hai fatto quella faccia da lesso guardando lei?” chiese Sting, senza esitare.
“No, non ho voglia! E poi perchè dovrei spiegartelo? A te poi. Bah!” rispose Natsu, stranamente infastidito.
I due, si stavano fissando.
Mica amichevolmente, però.
I loro erano sguardi di sfida, di rabbia di....gelosia?
Non sapevano cosa stavano provando in quel momento.
Erano piccoli, dopotutto.
Sapevano solo, che sentivano la rabbia crescere nei loro corpi.
Una rabbia strana.
Non ne sapevano il motivo.
Ma, quella rabbia, non ne voleva sapere di sparire.
“Ohi, che avete voi due, adesso? Perchè vi guardate con così tanto odio?” chiese Weisslogia.
“Nulla...” risposero i due bambini, rimanendo con gli sguardi fissi uno sull'altro.
“Comunque, passiamo alle presentazioni serie” disse Galaxia.
“Luce, questo è Gajeel, il Dragon Slayer del ferro. Lui è Natsu, il Dragon Slayer del fuoco. Lei è Wendy, la Dragon Slayer del vento, con cui, ho visto che hai già fatto conoscenza, nemmeno due minuti fa, mentre loro sono Sting e Rouge, Dragon Slayer della luce e del buio.” spiegò Galaxia.
“Molto bene! Io sono Hikari, Dragon Slayer delle stelle e dell'universo!” disse Lucy.
“Posso chiamarti Hikari Nee-chan?.” chiese, all'improvviso, la piccola Wendy.
“Ma certo che si, Wendy!” rispose Lucy, sorridendo.
“Ok. Allora, io, avrei una domanda.” disse Wendy.
“Dimmi pure”
“Prima ho sentito Mizuki chiamarti con quello che è il tuo vero nome, a quanto pare e...Ho visto che ti sei arrabbiata molto. Ecco...La domanda è...Perchè non vuoi essere chiamata con il tuo vero nome?” chiese, con tutta la sua innocenza, Wendy.
La domanda di Wendy, fece girare tutti.
Persino Natsu e Sting avevano smesso di fissarsi, con fare odioso.
“Wendy! Ti ho già detto di non fare domande scomode!” la rimproverò Grandine.
“Beeh...ecco” disse Lucy, prendendo un respiro profondo.
“No, non preoccuparti! E' normale che voglia saperlo. Ecco vedi, Wendy...Il fatto è che...lo odio. Lo odio perchè è il nome che i miei veri genitori, coloro che mi hanno fatto nascere, mi hanno dato. Pensare a questo nome o essere chiamata con questo nome, mi fa pensare a loro, a quanto li amavo...alla loro morte. Per questo mi faccio chiamare “Hikari”. Però, dato che è stata mamma a salvarmi, ho concesso solo a lei di chiamarmi con una variante del mio nome.” sussurrò Lucy, con un sorriso malinconico.
“Capisco...mi dispiace avertelo chiesto...Scusa.” disse Wendy.
“No no! Non devi preoccuparti! E' normale che tu voglia saperlo!” disse Lucy.
“Beh...però ti dona quel nome.” disse Natsu, all'improvviso.
“Cosa?” chiese Lucy, incredula.
“Ti dona molto quel nome! Mi ricorda la luce! E poi, tu sei la Dragon Slayer delle stelle, no? Quindi sei una stella, in pratica!.” disse
Natsu, mostrando un sorriso a trentadue denti.
Sto qua ha solo nove anni, a malapena sa cosa dice e già parla in questo modo? E' una cosa preoccupante...Non è che ha sbattuto la testa da qualche parte prima?” pensò Igneel, cercando di ricordare se Natsu avesse sbattuto la testa da qualche parte prima di venire alla riunione.
“G-grazie...Ma preferisco che mi chiamiate Hikari. Magari, quando mi sarò abituata, allora potrei ricominciare ad usare il mio vero nome” rispose Lucy, arrossendo, seppur poco.
Che bastardo...” pensò Sting.
“Comunque com è che era il tuo vero nome? L....Li....Lu.....” comicniò a pensare Natsu.
“Mmmh....CI SONO! ERA LUIGI!” esclamò Natsu.

 

SLAP

 

Altre mani spalmate in faccia.
Finirò per rincoglionirmi, per quanti schiaffi mi sto dando...” pensò Lucy.
“MA TI SEMBRA UN NOME DA FEMMINA “Luigi” CERVELLO BRUCIATO CHE NON SEI ALTRO!?” urlò Lucy, in preda alla rabbia, la
quale, diede uno scappelloto a Natsu.
E anche forte, direi.
“Ahiaaaaaa!” piagnucolò Natsu.
“Natsu...Sei proprio un cretino di prima categoria.” disse Sting.
“Sono d'accordo con lui.” disse Lucy, rendendo, inconsapevolmente, felice Sting.

 


Nel frattempo, un drago e il suo cucciolo, si erano avvicinati a Galaxia e Lucy.
“Galaxia, quando comincia lo spettacolo?” chiese il cucciolo.
“Lo spettacolo?” chiesero, contemporaneamente, Lucy e Galaxia
Passarono i secondi.
Un secondo.
Due secondi.
Tre secondi.
Quattro, cinque, sei, sette...
“CAVOLO ME N'ERO DIMENTICATA!” urlarono Galaxia e Lucy, insieme.
“Luce, vai subito a prepararti!” esclamò Galaxia.
E, subito dopo, Lucy corse via, posizionandosi dietro una roccia abbastanza grande da nascondere un cucciolo di drago.
“...Eh? Che sta succedendo?” fecero i piccoli Dragon Slayer.
“Oh giusto! Questa è la prima volta che partecipate a questa riunione/festival, vero?” chiese Galaxia ai Dragon Slayer.
“Si, esatto. Seppur sia, per una parte, anche un festival dedicato a loro è la prima volta che ci vengono” rispose Grandine.
“Dato che non avevano una cazzo di voglia di venire...” continuò Metallikana.
“Taci vecchio.” dissero Gajeel e Sting.
“Non sono vecchio, brutti mocciosi.” rispose Metallikana.
“Ma, io non ho capito una cosa...” disse Wendy.
“Cosa dovrebbe fare Hikari Nee-chan?”
“Lo scoprirete tra poco. Venite con me, prendiamo posto.” disse Galaxia, dirigendosi verso gli altri draghi.
Prendere posto?” pensarono i bambini, i quali, insieme ai loro genitori, seguirono Galaxia.

 

 

-Angolo autrice dai numerosissimi problemi-

BENISSIMOOOOOO CIAO.
ALUR.
Ecco a voi un'altro capitolo di questa storia.
Vi è piaciuto? Vi prego ditemi di si. E' da tre giorni che non faccio altro che scrivere sto capitolo!
Anyway, passiamo alle domande.
Cosa farà Lucy? Di quale spettacolo stavano parlando Galaxia e Lucy? O dovrei dire Hikari?
MAH E' UGUALE.
Tanto peggio di Jelall/Mystgan non c'è nessuno.
VABBE'.
CI VEDIAMO AL PROSSIMO CAPITOLO.
CIAUZ.

P.S. Il drago che Lucy ha sconfitto l'ho chiamato “Mizuki”, perchè, in giapponese, “mizu” significa acqua e lui, infatti, è un drago dell'acqua. E lo so che Lucy è stata un po' OVER 9000 qui, però...E' pur sempre la dolce figliola di Galaxia :).
 

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