Zucchero filato e cioccolato speziato

di Soniabruni
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** LA FESTA DI IRIZA ***
Capitolo 2: *** MOGLIE E MADRE ***
Capitolo 3: *** IL PASSATO ALLUNGA LE SUE DITA ***
Capitolo 4: *** GOCCE DI MEMORIA ***
Capitolo 5: *** MARY JANE ***
Capitolo 6: *** IL TESORO DI PATTY ***
Capitolo 7: *** LA SEMPLICE VERITA' ***
Capitolo 8: *** FESTA DI LAUREA ***
Capitolo 9: *** CHIARIMENTI ***
Capitolo 10: *** IL PENTIMETO DI ANTHONY (parte 1) ***
Capitolo 11: *** IL PENTIMENTO DI ANTHONY (parte 2) ***
Capitolo 12: *** REGALO DI COMPLEANNO ***
Capitolo 13: *** LA MOSSA DI IRIZA (parte 1) ***
Capitolo 14: *** LA MOSSA DI IRIZA (parte 2) ***
Capitolo 15: *** ULTIMO ATTO (parte 1) ***
Capitolo 16: *** ULTIMO ATTO (parte 2) ***



Capitolo 1
*** LA FESTA DI IRIZA ***



CAPITOLO 1: LA FESTA DI IRIZA


Scozia estate 1913

I raggi del sole filtrati dalle fitte foglie degli alberi illuminavano fino a farlo brillare un Terence bellissimo in bianco sul suo cavallo; il ragazzo si stava dirigendo alla residenza Andrew per partecipare alla festa che Iriza aveva organizzato in suo onore.
Anthony, Archie e Stear avevano insistito tanto con la zia perché anche Candy fosse invitata ma...

“È la festa di Iriza... se non vuole invitare Candy avrà le sue ragioni e io non voglio intromettermi in queste cose da ragazzini!”

“Allora non parteciperemo neanche noi” di botto Anthony.

L’anziana donna visibilmente irritata:
“Anthony, adesso basta! Sai che tu sei il mio nipote preferito ma non mi piace l’irriverenza con cui ti rivolgi a me ultimamente, né l’influenza che ha Candy su di te e i tuoi cugini! Voi parteciperete alla festa! Sono stata abbastanza chiara?”

Nel frattempo Terence incontrava Candy nel bosco:
“Candy, che ci fai qui da sola? Non vai alla festa?”

“Non sono stata invitata”, rispose la ragazza.

“Beh... allora non ci vado neanche io! Ti va di venire al mio castello Candy?”

Terence era così felice... era tantissimo tempo che non riusciva a passare qualche momento da solo con lei.. da quando erano iniziate le vacanze i suoi cugini, soprattutto quell’Anthony, sempre così perfettino, l’avevano monopolizzata...
Purtroppo la routine alla scuola estiva era diversa... niente piccoli momenti rubati al controllo delle suore sulla seconda collina di Pony!

Lui non aveva amici era sempre freddo e distaccato con tutti ma con Candy era diverso! La prima volta che l’aveva incontrata lei si era avvicinata perché l’aveva visto piangere... e chi mai prima si era curato delle sue lacrime!
La madre l’aveva abbandonato da piccolo, perché pensava fosse meglio per il figlio o per la sua carriera... chi lo sa! Il padre, sua grazia il Duca di Granchester, l’aveva affidato al collegio sin dai primi anni di scuola per toglierselo di torno e lui, Terence, aveva perso il conto delle feste che aveva passato nella sua stanza di bambino nella vana speranza che quel padre venisse a prenderlo per passare un po’ di tempo con lui!
Lui era il frutto di una relazione sporca e sbagliata e quindi non era degno d’amore!
Aveva costruito intorno al suo cuore nobile e orgoglioso una corazza fatta di anni di disprezzo e mancanza d’affetto!

Candy era arrivata a lui come una boccata d’aria fresca, così pura e pulita ma nello stesso tempo forte e piena di energia aveva scalfito la sua corazza... era la sola che riusciva a tenergli testa e a farlo ridere!
L’aveva trattata duramente a volte perché non riusciva a capire cosa avesse quella ragazzina di così attraente... o meglio temeva di accettarlo!
Aveva cominciato a cercarla, a sperare di incrociarla... sentiva il sangue salirgli alla testa quando la vedeva ridere con quell’Anthony...
Sì, aveva cominciato a capire cosa era quella sensazione calda e travolgente che lo prendeva quando era con lei e quella cosa gli faceva paura perché lo faceva sentire fragile ma...
...avrebbe sfidato chiunque per lei... e per quanto avesse paura di mostrarsi nudo a lei il suo cuore ormai non ne poteva più fare a meno!

Terence ricordò l’ultimo momento che aveva passato con lei su quella collina del parco della scuola alla festa di maggio... quando lei, fuggita di prigione, si era travestita da Romeo e poi da Giulietta sotto il suo naso e... aveva ballato con lui poco prima di indossare la maschera e correre nel salone delle feste tra le braccia del suo Anthony! Rosellino… le stava sempre appiccicato! Accidenti a lui!

Che rabbia aveva provato, aveva sentito ribollire il sangue ma, quando si era accorto che Iriza stava andando alla prigione per smascherarla, aveva messo da parte tutto... la cosa importante era salvare Candy!
Così era corso alla torre e si era infilato sotto le coperte al posto suo...
A dire il vero poi si era gustato fino al midollo l’espressione di Anthony quando Candy era entrata dalla finestra e lui, Rosellino, le aveva chiesto:

“Ma scusa e… chi c’è sotto le coperte al posto tuo?”... e poi aveva visto lui!

Due paia di occhi infuocati si erano incrociate pronte a sfidarsi a duello!

“Non ci provare Granchester... stai lontano dalla mia Candy” aveva letto chiaramente nelle iridi celesti di Anthony.

Terence soddisfatto era scoppiato a ridere. Doveva ammettere che Rosellino, come lo chiamava lui, era un tipo in gamba… un po’ troppo sdolcinato magari… ma loro due non si potevano vedere! E il motivo era chiaro ad entrambi: Candy!
Adesso Candy era lì, gli smidollati dei suoi cugini l’avevano lasciata da sola stavolta! Un colpo di fortuna per una volta!

“Davvero non vai Terence?” Candy interruppe così i pensieri del ragazzo…

“Beh! Se non ci sei tu... che ci vado a fare io? Sarebbe una noia mortale!

Allora? Ti va di visitare il mio castello?”

E avevano passato un pomeriggio meraviglioso tra scherzi, armature, finti fantasmi, risate

“Accidenti quanto è bello Terence... e quanto sto bene con lui... mi batte così forte il cuore quando sono con lui.... devo ammettere che da quando sono in Scozia e non lo incontro ogni giorno mi manca da morire...
... ma... il mio dolce Anthony... io...”

La ragazza non riusciva a non tormentarsi con questo pensiero.

“ Candy! Attenta! Una tigre!” Gridò Terence

“Ahh! Aiuto! Terry!” e la ragazza corse tra le sue braccia!

Terence scoppiò in una fragorosa risata!
“L’hai fatto apposta!!! Antipatico!” le urlò dietro lei con le gote arrossate per l’imbarazzo dell’abbraccio...

“È un trucchetto che uso spesso con le ragazze” lui malizioso, ma poi “Dai... Lentiggini! Era solo uno scherzo...”

Scoppiò all’improvviso un violento temporale, Candy aiutò Terence a chiudere le imposte, poi il ragazzo accese il caminetto e rivolgendosi dolcemente a Candy disse:
”Vieni qui vicino al fuoco Candy...”

L’atmosfera ilare di qualche momento prima era improvvisamente cambiata...

Dopo qualche istante, vincendo il suo imbarazzo, il giovane riuscì a continuare in questo modo:
“Mi sono mancati tanto i nostri battibecchi... ecco... ammetto che mi sei mancata... e mi piacciono tanto le tue lentiggini...”

La ragazza col cuore in gola non sapeva che pensare... da una parte era così felice per le parole di Terence... dall’altra si sentiva in colpa verso Anthony...

Non c’era stato in realtà mai niente di concreto tra lei ed Anthony, ma erano sempre stati così vicini che... insomma tutti, loro due per primi, si aspettavano che un giorno, quando sarebbero stati più grandi... e anche lei sì, anche lei l’aveva sognato tante volte il suo dolce Anthony che l’aspettava all’altare... ma, da quando era arrivata in Inghilterra, qualche cosa stava cambiando...

Quel ragazzo così freddo con tutti, cinico e irriverente... così antipatico... le era piano piano entrato dentro e lui si era aperto con lei! E l’aveva spiazzata…
Certo i suoi cugini erano assolutamente contrari a quell’amicizia, con quel poco di buono!, soprattutto Anthony...
“Si dice sia addirittura tornato a scuola ubriaco una volta!”

L’aveva incrociato la prima volta in mezzo alla nebbia sul ponte della nave su cui stava viaggiando con George e i suoi cugini alla volta di Londra! Lei aveva esagerato con lo Champagne ed era uscita a prendere un po’ d’aria... lui era là da solo... piangeva!... ma poi aveva cominciato a prenderla in giro per le sue lentiggini... che antipatico! aveva pensato. Tutto era finito quando Anthony era venuto a cercarla “Candy! Dove eri finita? Vieni dai!” e lui era sparito!

Una volta l’aveva anche difesa da quel vigliacco di Neal che le aveva teso un imboscata! Gliele aveva suonate e poi si era avvicinato a lei, le aveva sollevato il mento dicendole ironicamente:
 “Mi dici grazie con un bacio adesso piccola?”
Lei si era risentita, che pallone gonfiato! ...ma alla fine gli occhi di lui e quel sorriso le avevano confidato il suo vero pensiero: “Finché ci sono io non ti darà più fastidio!”

Sì il suo sorriso era cambiato... quel sorriso cinico e beffardo si era trasformato in un qualcosa di dolce; ma era un dolce diverso da quello di Anthony... il sorriso di Anthony sapeva di zucchero filato e la faceva sentire sicura, quello di Terence sapeva di... di cioccolato!... ecco sì, di cioccolato speziato e l’aveva fatta trasalire...

La ragazza e Terence si vedevano solo dopo pranzo quando Candy, per evadere dalla rigide regole di quel posto, correva sulla sua amata seconda collina e lì trovava lui! Terry! eh sì... lei lo chiamava Terry... e quanto fastidio leggeva negli occhi di Anthony quando per qualche ragione lei gli parlava di lui chiamandolo in quel modo!!!

Una sera, dopo aver volteggiato di nascosto tra i rami del giardino, era anche piombata per sbaglio sul suo terrazzo! …e lui le aveva parlato della madre, tanto odiata e… tanto amata!

Per non parlare di quel ruffiano di Klin, il procione, che lo adorava... perché Terence gli lasciava sempre i dolcetti! Avrebbe venduto l’anima al diavolo per un po’ di cibo!

E adesso lei era lì... da sola con lui e lui la guardava così dolcemente! I due ragazzi istintivamente si avvicinarono e Terence prese il viso della ragazza tra le mani...
Si guardarono intensamente per qualche istante... gli occhi blu di lui incollati a quelli di lei... era una forza irresistibile quella che li stava inesorabilmente attraendo l’uno all’altra! Terence chiuse gli occhi e appoggiò le sue labbra su quelle di Candy e lei non seppe resistere e restituì quel tenero umido primo bacio fatto di leggeri sfioramenti e piccoli tocchi della lingua!

All’improvviso il forte rumore di un tuono riportò la ragazza alla realtà… Candy, spaventata per la sua stessa reazione, si staccò bruscamente da lui e scappò via senza dire niente... era stato il suo primo vero bacio... ma quello che la turbava di più era che non l’aveva dato al suo Anthony...

Per Terence invece fu una stilettata al cuore... “scappa via sì, corri dal tuo Anthony!”... aveva pensato mentre una lacrima gli rigava il volto.
Era stato respinto... ancora una volta... era il sapore della sua vita quello!

Di ritorno a scuola Candy scoprì che Terence non avrebbe frequentato il collegio quell’anno! Aveva deciso di trasferirsi in America dalla madre per studiare all’ Accademia di Arte Drammatica di New York... in fondo era stata proprio Candy a convincerlo a dare una possibilità a quella donna!
Quello stesso anno anche Stear era tornato in America ed era entrato all’Università.
Candy si impose di non pensarci ma, quando andava alla seconda collina di Pony non poteva far altro che pensare a Terence! L’anno dopo anche Anthony e Archie avevano iniziato l’Università, mentre Candy, Annie e Patty erano rientrate in America per via della guerra.
Purtroppo Stear aveva deciso di arruolarsi... fu un anno terribile quello… soprattutto per Patty.

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Capitolo 2
*** MOGLIE E MADRE ***


CAPITOLO 2: MOGLIE E MADRE...
Chicago Giugno 1915

“Albert scusa, so che stai lavorando ma... posso parlarti un attimo?”

“Certo Candy entra pure... sai che ci sono sempre per te!”

“Albert... io.... non voglio rubarti tanto tempo né sembrarti un’ingrata ma... io non sono tagliata per questa vita!”

“Candy! Mi sorprendi... pensavo stessi bene ormai in famiglia... i tuoi cugini ti adorano, Anthony poi... insomma so che avete dei progetti, lui sta finendo il secondo anno all’Università e mi ha già detto che vuole sposarti appena laureato! Che succede?”

“Albert... non fraintendere... Anthony è dolcissimo, io lo amo tanto ma non riesco a stare qui ad aspettare come fa Annie...
Io ho bisogno di fare qualcosa che mi faccia crescere come persona, di realizzarmi, capisci?
Vorrei tornare alla casa di Pony e lavorare con Miss Pony e Suor Maria... ho bisogno di trovare la mia strada, di fare qualcosa di utile!”

“Piccola... ti capisco, non devi scusarti, noi due siamo uguali in fondo! Ma rinchiuderti alla casa di Pony?
Hai mai pensato a qualcosa di diverso? Insomma... potresti continuare a studiare, andare all’Università! Che ne dici? Io ne sarei orgoglioso!”

“Davvero? E la zia? Cosa dirà la zia di questa cosa? Già adesso non mi può vedere e... io sono una ragazza... insomma lei si aspetta che io... me ne stia buona ad aspettare Anthony...”

“La zia non è un problema Candy! Lascia che pensi io a lei... tu sei una ragazza intelligente e brillante, pensaci su un paio di settimane dai! I ragazzi sono impegnati con gli esami di fine anno e non saranno di ritorno prima di quindici giorni! Hai tutto il tempo di meditare con tranquillità!
Puoi andare alla casa di Pony per questo periodo! Là potrai rifletterci su meglio! Che mi dici? Ti accompagno io domani!”

“Oh grazie Albert!” Disse la ragazza stringendosi al suo petto, grata ancora una volta al suo amico per capirla sempre.

Candy ricordò il momento in cui, prima di partire per Londra, il signor William Albert Andrew, il capo famiglia, si era rivelato a lei e alla famiglia!
Era rimasta così piacevolmente sorpresa nel riconoscere nel suo benefattore, elegantemente vestito nello sfarzoso studio di Villa Andrew, il suo amico vagbondo... senza barba e senza baffi, Poopie immancabile al seguito... quell’amico che l’aveva salvata dalla furia del fiume in fuga dai Legan!
Anthony, dal canto suo, riconobbe subito in lui il bambino che, nei suoi dolci e lontani ricordi infantili , era immancabilmente al fianco della cara mamma Rosemarie, il fratellino di lei!

Albert, o meglio William, aveva seguito per un certo periodo i nipoti a Londra e là una sera aveva fatto a pugni con dei loschi tipi con cui Terence aveva attaccato briga...

La ragazza ricordò la domenica in cui lo zio William era arrivato a scuola per portare allo zoo tutti i nipoti... Quella volta, dietro il malcelato disappunto di tutti i suoi cugini, Albert aveva invitato anche Terence!
Che faccia aveva fatto Terry quando quel giorno scoprì che il distinto signor Andrew non era altri che quel giovane simpatico uomo che si era scazzottato per lui qualche sera prima!

Dopo due settimane Albert andò a riprendere Candy con Archie e Anthony.

Era cambiata molto la casa di Pony negli ultimi anni! Albert, sempre così generoso, aveva aiutato le mamme di Candy ad ampliare la struttura: la cucina era molto più grande e dotata di ogni confort, c’erano stanze separate per i bimbi più grandi e i più piccoli e una vera e propria piccola scuola adiacente in cui non mancava mai il materiale didattico.
A Candy piaceva tanto tornare là e quando lo faceva non si risparmiava di certo i lavori più faticosi. I bambini adoravano sia lei che lo zio William.

La ragazza corse tra le braccia di Albert e poi si avviò mano nella mano con Anthony sulla collina di Pony!
Il suo Anthony... era sempre stato così dolce! Aveva creato una piccola serra sulla collina! Era piena di rose Dolce Candy! Ogni volta che passava di lì si sincerava che tutto fosse a posto e le curava di persona in modo che sbocciassero meravigliose ogni primavera.

“Candy... oh Candy... amore, mi sei mancata tantissimo, non vedevo l’ora di tornare e adesso abbiamo tutta l’estate davanti! Pensa che l’anno prossimo sarà il terzo! Sto studiando come un matto per finire il prima possibile... tra un paio d’anni potemmo essere già sposati! Ci pensi? Non riesco a pensare ad altro che a questo! Non vedo l’ora che tu sia mia moglie...” e si avvicinò per baciarla!

“Anthony! Daiii! Dopo! Ci sono i bambini qui in giro!” Candy tentò di sfuggirgli con una risata biricchina.

“E che male c’è in un bacio? Accidenti Candy... io ti desidero così tanto... sembra quasi invece che tu voglia evitarmi...”

“Ma no! Che dici? Lo sai che ti amo anche io! È che... io... sono stata educata in un certo modo e...”

“Va bene dai lo so... vieni qui...” e la abbracciò forte...
In realtà Candy si sentiva in difetto verso quel tesoro di ragazzo che l’aveva sempre trattata come la sua principessa, l’unica... e adesso... lei aveva deciso cosa fare… Ma ad Anthony sarebbe piaciuto?

************

Il giorno dopo a Villa Andrew Candy di decise a parlare con Albert.

“Albert! Posso?”

“Piccola vieni avanti! Hai qualcosa da dirmi? Hai deciso qualcosa?”

“Albert! Beh... io... mi piacerebbe studiare Medicina... ecco!”

“Aaaaccidentiiiii la mia piccola Candy!”

“Non sei d’accordo?”

“No no... non fraintendere! Sono più che d’accordo piccola... dicevo solo che stai facendo una scelta molto impegnativa... d’altronde non mi aspettavo niente di meno da te in realtà!
Mi sembra una splendida idea! Ne hai già parlato con Anthony?”

“...ecco no... non ancora, volevo prima sapere se tu eri d’accordo, non so come la prenderà!”

“E come vuoi che la prenda piccola? Lui ti vuole bene, ti appoggerà di sicuro!”

“Il fatto è che lui ha già fatto un sacco di progetti su di noi e questa cosa... li ritarderà... ecco...”

“Non ti preoccupare Candy! Ci parlo io con lui se serve! Tu devi trovare la tua strada come sta facendo lui e come sta facendo Archie! È mio dovere appoggiarti in questo!”

“...Albert... un’altra cosa... se non chiedo troppo...”

Albert la guardò e col capo le fece cenno di andare avanti senza paura.
“Vorrei studiare a New York! La NYU è la più quotata per quanto riguarda la specializzazione di chirurgia e poi... là c’è anche Patty... vorrei poterle stare vicino... da quando Stear non c’è più...”

“Non se ne parli più allora piccola! E sia! Domani stesso chiederò a George di sbrigare tutte le pratiche per la tua iscrizione!”

Il giorno dopo Candy affrontò Anthony:
“COSAAAA!!!! Stai scherzando vero? Ma... i nostri progetti! Candy! Come? Io pensavo che tu mi amassi, che volessi diventare mia moglie.... io...”

Candy col le lacrime agli occhi:
“Anthony calmati!
Lo voglio... voglio tutto... solo che non mi va di fare la mogliettina che passa il tempo a ricamare... capisci? Io... io non sono così!”

Anthony scosso dalle lacrime di Candy continuò con voce più calma:
“Tesoro... io capisco la tua voglia di fare, di aiutare gli altri ma...medicina? Ti rendi conto? E il tirocinio all’ospedale? I turni di notte? Io non voglio che tu stia in casa a ricamare... avremo dei figli da accudire... potrai occuparti di tante cose... insomma!
E poi! New York? Ti rendi conto che tra l’impegno dello studio e la distanza rischiamo di vederci qualche giorno al mese? Io... già adesso conto le ore per stare con te... io...”

Il ragazzo aveva gli occhi gonfi, si tratteneva a stento... e come una supplica continuò:
“Ti prego amore, prova a riconsiderare la cosa, vuoi?”

Candy, che non riusciva a sopportare di vederlo soffrire, concluse con un triste: “ Va bene... lo farò!”

Il giorno dopo Albert volle parlare con Anthony.
“Si può sapere che ti è preso? È uno scherzo vero? Sono sinceramente addolorato figliolo... non mi aspettavo questa reazione da un tipo in gamba come te!”

“Zio... io la amo...”

“Mi spiace ma questo non è amore! Sai dirmi perché ti sei innamorato di Candy?”

“Beh! Adoro il suo modo di fare, il suo altruismo, la sua energia! È piena di risorse e non si tira mai indietro!”

“Bene! E non credi che una come lei meriti di realizzarsi al di là di essere moglie e madre di qualcuno?”

“Certo... ma noi avevamo dei progetti!”

“Anthony... siete così giovani entrambi! Nessuno vi impedirà di realizzare quei progetti! Se la ami davvero lasciale il suo spazio! Io sono il suo tutore ed è mio dovere appoggiarla e aiutarla a realizzarsi! Non posso permettere che rinunci alle sue aspettative per accontentare te! Anche se ti amo come un figlio... e tu lo sai!
Ho sempre cercato di appoggiarvi tutti in modo che vi realizzaste appieno, la zia voleva che tu studiassi Legge, lo sai no? Non sono forse stato io a insistere perché tu seguissi le tue vere inclinazioni?
...per non parlare di Stear!”

Un momento di silenzio a velare il profondo dolore ancora presente nel cuore del giovane capo famiglia...

“Quante volte mi sono maledetto per averlo alfine lasciato partire per il fronte vinto dalle sue argomentazioni così potenti nella loro devastante semplicità!

Ma è mia intenzione e assoluto dovere appoggiare allo stesso modo con Candy!
Sicuro che non ci sia altro?”

“La verità zio... è che… ho paura... di perderla!”

“Chee? Figliolo! È tutto il contrario! Credimi! Tu la perderai se non la lasci andare!”

“So che hai ragione ma... sai... conoscerà tanta gente... io... sai anche in Inghilterra quando la vedevo chiacchierare o ridere con quel Granchester... io...”

“Andiamo figliolo! So che puoi essere più forte delle tue paure! Se vi amate nulla e nessuno vi potrà dividere! Anzi questa cosa rafforzerà il vostro legame, che, lasciamelo dire, è un po’ troppo fanciullesco oramai e ha bisogno di maturare!
Solo se la lasci volare lei tornerà davvero da te, lo capisci questo vero?”

Uscito dallo studio dello zio Anthony incrociò Neal…
“L’uccellino vuole prendere il volo vero? Caro Anthony, quella ragazza ingrata proprio non fa per te!”

E poi andò a sfogarsi con il cugino Archie che, al contrario di Anthony che aveva scelto Chicago come sede universitaria anche se soggiornava al campus, non si era fatto scrupoli nell’optare per Economia a Boston.

“Beato te, cugino, Annie è così devota… sempre buona buona che ti aspetta…”

“E dai Anthony! Non ti pare di esagerare? Candy ti vuole un bene dell’anima!” cercò di consolarlo Archie…
Poi con un sorrisetto ironico
“…facciamo a cambio se vuoi!”

Ma Anthony, ancora scosso, non seppe cogliere la battuta di Archie
“Archie! Vuoi dire che tu… ancora pensi a lei???”

“Ma dai! Anthony! Stavo solo scherzando! Calmati su, abbiamo tutta l’estate davanti per divertirci adesso!”

Annie... la timida e dolce Annie... se ne stava buona bona ad aspettare il suo Archie, quasi neanche osando chiedere quando sarebbe rientrato da Boston... gli scriveva ogni giorno, lo sosteneva e lo riempiva di attenzioni conquistando giorno per giorno una briciola del suo cuore... come una formichina....
Già pregustava il giorno del suo matrimonio... un abito all’ultima moda con lungo strascico, fiori e damigelle, magari a Lakewood... le colombe bianche, i cigni nel laghetto e poi... e poi cosa altro?

“Ah! La fontana di cioccolata fusa tutta per me al banchetto...” la canzonava sempre Candy, cercando di non farla volare troppo con la fantasia...
Candy si era almeno fatta promettere da quella che considerava una sorella che sarebbe andata di tanto intanto a dare una mano alla casa di Pony, visto che lei, in partenza per New York, avrebbe per forza di cose dovuto diradare le sue visite.

E così l’autunno successivo Candy partì per la sua nuova avventura piena di aspettative!
Alla stazione Anthony la abbracciò forte dicendole: “Amore... sai che ti amo tanto vero? Ci vediamo tra due settimane!”

E la ragazza di rimando:
“Ti amo tanto anche io! Vedrai! Ci vedremo più spesso di quello che credi ... appena arrivo ti scrivo...”

E un dolce bacio li accompagnò fino al fischio del treno in partenza…

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Capitolo 3
*** IL PASSATO ALLUNGA LE SUE DITA ***


CAPITOLO 4: IL PASSATO ALLUNGA LE SUE DITA


Erano passati tre mesi dal quell’incontro!
Terence era diverso dal solito... l’avevano notato tutti in teatro.
La sera precedente Vincent, il suo collega, l’aveva invitato fuori a bere qualcosa:
“ Ehi amico... che dici? Ci facciamo una bevuta stasera? Dai che la settimana prossima sarà un delirio con la prima dello spettacolo e tutto il resto! Andiamo al solito posticino... magari rimediamo anche un po’ di dolce compagnia… Che ne dici?”

 Vincent… lui e Terence si erano beccati parecchio i primi tempi!
Sempre in guerra per il ruolo da protagonista, qualche scazzottata… non si potevano vedere.
Anche Vincent… una storia pesante alle spalle: abbandonato dal padre assieme alla madre incinta quando aveva cinque anni… aveva perso il fratello l’anno precedente, trovato accoltellato in un vicolo chissà da chi e chissà perché… si erano avvicinati molto da allora!

“Mhhh... non so se ne ho voglia” rispose Terence

“Andiamo! Che ti prende? E’ un po’ di tempo a questa parte che ti tiri sempre indietro!” di nuovo Vincent

Karin che aveva sentito tutto:
“ I soliti asociali voi ragazzi! Perché non invitate anche noi ragazze ad uscire?”
... facendo un cenno del capo ad una Susanna in collera più che mai!

“La solita impicciona, eh Karin? Sono cose tra uomini queste! Che diamine!...
Non è che piacerebbe a te spassartela con uno di noi due? Dì la verità!
E tu Susie! E’ un po’ di tempo che non ti si vede sui giornali! Che disdetta vero? Terence fugge i giornalisti come la peste bubbonica e tu che vorresti averli sempre incollati invece… che dispettosi, vero?” di rimando Vincent

“Vincent! Dai… lasciale perdere! Sai che non cercano altro che finire immortalate da qualche fotografo pezzente… andiamo a boxare stasera invece! Ti va?” Terence cercò di smorzare così la discussione.

“Ragazzi! Mi raccomando!!! Andiamoci piano... la baldoria si fa alla fine della stagione...
Siete giovani, per carità, ma domani vi voglio al meglio per le prove... e puntuali, intesi?” li canzonò il regista.

**************

Alla ripresa delle lezioni Universitarie Terence aveva cominciato a bazzicare per Central Park più o meno all’ora in cui aveva incontrato Candy l’ultima volta!

“Accidenti scimmietta ma a che ora è che vieni qui... ? Perché sul fatto che vieni non ho dubbi! Scommetto anche che ti arrampichi ancora sugli alberi! Avrai fatto conoscenza con tutti gli scoiattoli del parco a quest’ora!”
Ripeteva tra sé e sé, finché una sera non la incrociò davvero!

 “Klin! Ma possibile che da un po’ di tempo a questa parte hai sempre la bocca piena di caramelle? Ti fanno male troppi dolci! Vieni qui!!!! La voce cristallina di una Candy che corre dietro al suo festoso cucciolo…

Dopo aver saltellato per un paio di curve tra un albero e l’altro il procione si catapultò tra le braccia di un sorridente bruno ragazzo…
“ Ehi lentiggini!”

“Terence! Da solo oggi?”

“Ehi Lentiggini... sono Terence adesso?... dai ti offro qualcosa! Raccontami di te! Facciamo due chiacchiere ti va?”

Era stato così gentile! Non come la prima volta! Quella volta, tre mesi prima, sembrava quasi volesse fargliela pagare per qualcosa... era stato così freddo!
Invece adesso quel sorriso... profuma ancora di cioccolato speziato e le fa battere forte il cuore...
Ma noooooo!!!!! È solo un’impressione, un ricordo di tempi lontani, lei adesso sta con Anthony!

“Volentieri Terry...”
Passarono una bella serata! Era come se il tempo non fosse mai passato! Le stesse battute! Gli stessi sguardi! Non si raccontarono granché... erano solo scherzi e dolci sorrisi... a dire il vero Terry le aveva sfiorato le dita, per sbaglio, un paio di volte e Candy aveva sussultato in entrambi i casi!

Avevano cominciato a vedersi di tanto in tanto in pausa pranzo... mangiavano sul prato, le giornate erano ancora tiepide! Si rubavano il cibo come due mocciosi terribili! Terence non amava i dolci ma ne aveva sempre... li portava per lei!
Finivano sempre per litigare per lo stesso cioccolatino o lo stesso pezzo di formaggio! Sembravano due bambini... si facevano la linguaccia e fingevano di picchiarsi!
Quando ci si metteva anche Klin poi! Si sbellicavano letteralmente dalle risate!

Un giorno il discorso cadde in argomento Anthony e Terence si incupì immediatamente!
“Chi Rosellino??? Vuoi dirmi che stai davvero con lui adesso? Ma daiiii!
E ti ha lasciato venire da sola a New York? Non vuole tenerti in casa al calduccio a preparargli la cena?”

Terence ricordava bene Anthony, un tipo in gamba, un caro ragazzo... forse un tantino all’antica! Al contrario lo zio Albert...!

Punta sul vivo Candy ci mise un attimo a scaldarsi!
“Terence! Vabbè scherzare ma è il mio ragazzo! Io lo amo e non ti permetto di parlare così di lui!”

Terence si alzò immediatamente, nero in viso come la pece, lo sguardo glaciale… e se ne andò! Non tornò l’indomani né il giorno successivo!
Candy era furiosa con lui ma più passavano i giorni più sentiva un certo non so che... come un senso di smarrimento... in fondo si era arrabbiata ma… Terence aveva detto il vero! Anthony era stato contrario fin da subito alla sua idea di studiare...
E a Candy mancavano ogni giorno di più quei momenti di allegria con lui, anche se non voleva ammetterlo e nemmeno andarlo a cercare!

“Neanche morta antipatico!!!” si ritrovò a sussurrare facendo la linguaccia.

 *****************

Un paio di settimane dopo, di ritorno a casa trovò Patty allegra intenta a suonare il pianoforte!

“Era la ninna nanna di Mozart, vero? Mi è sempre piaciuta tanto questa melodia!” applaudì Candy

“Candy! Ricordo che non sei mai stata molto afferrata in musica!” le rispose allegramente Patty.

La mente di Candy corse indietro veloce nel tempo e rivide le dita lunghe ed eleganti di Terence che correvano delicate e sicure sul pianoforte... l’aveva aiutata a studiare un paio di volte ma poi lei aveva deciso di non farlo più perché quando stavano così vicini lei... aveva paura... e poi c’era Anthony e...
Scacciò subito quel ricordo impertinente che credeva aver sopito tanto tempo prima.

“Candy! Ho avuto un elogio sul mio lavoro su Shakespeare! Sono così felice! Sai che il professor Bobson è tanto esigente! Lui ha origini inglesi ed è un grande appassionato e conoscitore del Bardo, ero così preoccupata! Mi ha detto che la mia analisi sull’Amleto era la più originale che avesse mai letto!”

“Bravissima Patty! Stasera festeggiamo, ti va? Sono così orgogliosa di te!”

“Sai! Devo ringraziare Terence per questo!”

“Te... Terence? Intendi Terence Granchester?”

“Sì Candy! Non te l’ho detto ma… l’ho incrociato a Central Park una sera che ero venuta a cercati. È stato così gentile! Sai? Non sapeva di Stear... si è intristito così tanto!

E mi ha invitato alle prove del suo Amleto... ho studiato il personaggio attraverso di lui! È stato bellissimo ed emozionante! Candy! Dovresti vederlo recitare... è un attore divino!
Ho due biglietti per lo spettacolo di sabato! Me li ha regalati per il mio compleanno! Ci vieni con me?”

“Accidenti!!! Sabato... questo è il week end di Anthony! Ma... non posso lasciare sola Patty il giorno del suo compleanno! Anthony perdonami ti prego... si avvicinano le feste di Natale ormai! Avremo un sacco di tempo!” pensò Candy accettando l’invito dell’amica.

****************

Era un tripudio! Applausi, acclamazioni e fiori che piovevano ovunque!
Terence raccolse una rosa rossa e la lanciò a Candy!
Sempre quel sorriso... sempre il sapore di cioccolato speziato... a colpire a tradimento il cuore di Candy…
Candy smarrita pensò: “Dio.., Terry! Cosa mi vuoi dire? Non burlarti di me ti prego... sono già abbastanza confusa...”

Susanna notò il gesto da dietro le quinte e riconobbe Candy!
“Eccola! Quella che studia medicina! Accidenti a te Terence!” Sussurrò, “Che avrà mai quella ragazza... mi pare pure bruttina!”

E i due ragazzi ricominciarono a vedersi in pausa pranzo a Central Park! Era come tornare indietro nel tempo... quando approfittavano della pausa dalle lezioni per correre sulla seconda collina di Pony a bisticciare!

“ Sei stato fantastico sabato sera! Non credevo fosse così... emozionante vederti recitare!”

“Sono lusingato Madame!”

“Ti piace tanto recitare vero?”

“Sì! Adoro farlo... mi piace immedesimarmi nel personaggio... in realtà lo faccio anche per evadere dalla mia realtà! Tu lo sai Candy! Conosci tutta la storia... mia madre... mio padre... io mi sento solo al mondo a volte, non c’è mai stato nessuno che abbia tenuto a me davvero!”

“Dai Terry! Non dire così che mi fai stare male! Io... io ci tengo a te, non voglio che tu ti senta solo!
... ma... tua madre? Pensavo le cose andassero bene tra di voi! Hai vissuto con lei quando sei arrivato in America, no?”

“Meglio... le cose vanno meglio Candy... io le voglio molto bene ma ... ho vissuto un’infanzia solitaria e senza amore... sono cose che lasciano il segno queste...
... in realtà ho vissuto con lei solo qualche mese quando ancora studiavo...
Il tempo di trovarmi un lavoretto e sono andato a vivere da solo in un bugigattolo.
Non è stato facile all’inizio ma i soldi sono davvero l’unica cosa che NON voglio dai miei genitori... preferisco addirittura l’indifferenza di mio padre!
Adesso che sono il primo attore della compagnia le cose vanno comunque decisamente meglio!”

Poi Candy cercò di cambiare discorso:
“E la rosa?”

“Era per farmi perdonare... per l’ultima volta! “ rispose lui con sincerità.

“Davvero?” continuò Candy

“Dai Candy! Sai che mi piace la tua compagnia! Fin dai tempi della scuola! Non sono così cattivo, sai? Voglio che siamo amici... anche io ci tengo a te!”

“Non ti stai prendendo gioco di me, vero?”

“Certo che no! Sei la ragazza più in gamba che conosco! Sarai un grande medico! Già ti vedo! Immagino che in realtà Rosellino sia orgoglioso di avere una ragazza come te! Non perderà occasione di vantarsi con i suoi compagni di corso!
 ...almeno io lo farei al suo posto!”

Candy rimase colpita dalle parole del ragazzo:
“Dici sul serio Terry? Non pensi che io stia puntando troppo in alto?”

“Cheeeee??? Sei matta scimmietta! Se non lo fai tu! Io non conosco nessuno che possa!” Rispose Terence dandole un colpetto sulla fronte.

“E tu? Non sei orgoglioso della tua ragazza?” Continuò Candy

“Ragazza? ...Quale ragazza?”

“Susanna!...”

“No... io... noi... non stiamo più insieme Candy! Era una storia senza importanza...”

Candy non seppe spiegarsi bene il perché ma si sentì sollevata da quelle parole!
E poi... Terry credeva in lei! Che bello! Non se lo sarebbe mai aspettato!

“Allora ci vediamo domani a pranzo scimmietta?”

“Certo! Se ti va! Domani poi mi aspetta una giornataccia! Ho il turno all’ospedale nel pomeriggio! Finisco alle dieci di sera! Poi due passi e sono a casa!”

“Cheeee???... vengo a prenderti all’uscita! Non voglio che vai in giro da sola a quell’ora!”

“Ehi! Sei come Patty anche tu? Ricordati che so badare a me stessa!”

“Uhhh! Non ho dubbi sul fatto che potresti sferrare calci e pugni peggio di un maschiaccio...me ne ricordo sai?”

“Ehi! Cosa intendi dire? Non mi sembra di averti mai picchiato!”

“Beh! Però avresti tanto voluto farlo qualche volta... dai...
ammettilo!!!!”

“Terry, sei impossibile!”

E scoppiarono a ridere di nuovo! Come era bello il sorriso di Terry!

Alla fine però il ragazzo concluse facendosi serio:
“Sul serio Candy... è pericoloso per una ragazza andare in giro da sola a quell’ora! Esco da teatro e passò a prenderti! Ti riporto a casa! Non mi costa nulla farlo!”

La sua voce era così dolce che la ragazza non riuscì a rifiutare anche se in cuor suo pensava
“ E chi lo sente Anthony adesso!”

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Capitolo 4
*** GOCCE DI MEMORIA ***


CAPITOLO 3: GOCCE DI MEMORIA

Candy e Patty dividevano lo stesso appartamento...
Era bello parlare con lei, starle vicino... lei studiava letteratura e si impegnava tanto come sempre! Patty era sempre stata una ragazza molto studiosa ed intelligente… Era da esempio per Candy che non poteva cominciare meglio! La ragazza voleva che Albert, che l’aveva sempre sostenuta, e le sue mamme fossero fieri di lei... studiava tantissimo e cercava di tornare a Chicago per il week end ogni due settimane.
Lo faceva per lui! Per Anthony... non voleva che lui si pentisse di averla lasciata andare!

Ben presto si rese conto che lo studio la impegnava troppo così, a malincuore, dovette cominciare a diradare i suoi ritorni... riusciva ad andare una volta al mese...

Anthony l’aveva ripresa: “ Ecco lo sapevo! Te l’avevo detto che sarebbe finita così!”

“Ma Anthony, caro! Che ci posso fare! Non voglio trascurare i miei studi e... ti penso sempre e ti scrivo ogni giorno! Anche tu mi manchi... ma... pensa che quando ci vedremo sarà ancora più bello!”

Alla fine il ragazzo, anche se a malincuore, si era arreso... certo avrebbe preferito che la sua Candy lo aspettasse a casa come faceva Annie con Archie, ma lei era così e lui l’amava sinceramente e, per quanto desiderasse vederla, aveva deciso che l’avrebbe supportata con tutto se stesso in quell’avventura.

E i mesi del primo anno passarono veloci. Quell’anno Candy passò tutti gli esami col massimo dei voti, proprio come Patty! Albert era al settimo cielo!
La ragazza non vedeva l’ora di tornare a casa per festeggiare col suo adorato Anthony.

Il secondo anno iniziò tal quale il primo... il solito saluto struggente ad Anthony alla stazione e poi via... di nuovo sui libri giorno e notte! I risultati arrivavano immancabilmente, nonostante le ragazze si contassero sulle dita di una mano in facoltà e qualche professore non le vedesse di buon occhio, Candy sapeva come farsi valere! Che soddisfazione!

Era maggio ormai, quel giorno aveva ricevuto un sacco di lettere per il suo diciannovesimo compleanno! Anthony, Albert, Archie, Annie, le sue mamme... che bello!
Il pomeriggio era piacevolmente tiepido e decise di passare per Central Park per leggere le sue missive assieme al suo adorato Klin! Passeggiava per uno dei vialetti del parco appunto quando...

Bello come non mai... i luoghi capelli scuri annodati alla nuca.. quei meravigliosi occhi blu... camminava verso di lei al fianco di una bellissima ragazza bionda che non faceva altro che stringersi al suo braccio con tutto il corpo e guardarlo!

“Terence! Terence Granchester! Sei tu?” fece Candy quando fu abbastanza vicina.

“Mhhh…!!!” Lui rimase in silenzio qualche istante e poi…
“Ma siiiii!!!! Lentiggini, accidenti!!! Non ti avevo riconosciuta subito!
Eppure con tutti quei puntini dispettosi sulla faccia potevi essere solo tu! Quanto tempo!”

“Il mio nome è Candice.... ricordi? Candice Andrew! E comunque mi fa piacere rivederti Terry!”

La ragazza al braccio di Terence al suono di quel “Terry” guardò il ragazzo con aria interrogativa e lui proseguì:
“Susanna, lei è Candice una vecchia compagna di scuola!”

Poi rivolgendosi a Candy: “Candy... lei è Susanna... la mia ragazza!... Ma dimmi Candy che ci fai qui?”

“Beh! Io vivo qui adesso... studio Medicina all’Università!”

“Accidenti Lentiggini!!!! Non l’avrei mai detto!!! Non mi sembrava ti piacesse tanto studiare! E dimmi!
I tuoi cugini appiccicosi sono qui con te?”

“No... loro studiano all’Università ma non qui!”
Chiuse seccamente Candy, infastidita dal tono sarcastico del ragazzo...

Mentre si allontanavano Candy pensava:
“Antipatico! Come al solito ! Non è cambiato di una virgola!... Certo che la sua ragazza è proprio bella ed elegante! Accidenti Candy, cosa vai a pensare?”

Contemporaneamente questi erano i pensieri di un Terence che aveva sentito il cuore fermarsi un attimo quando lei l’aveva chiamato Terry, come mai più aveva permesso ad altri:
“E così sei in città mia dolce Giulietta!!! Ti avrei riconosciuta tra mille, ho sempre adorato le tue lentiggini! E Rosellino non è con te..."

Susanna interruppe i suoi pensieri: “Mi dici perché QUELLA ti ha chiamato Terry? Solo tua madre ti chiama così!”

“E daiii! Non fare la gelosa adesso! Dovresti essere contenta invece! Le ho detto che sei la mia ragazza!”

“Perché non lo sono forse?”

“Beh!!! Non so... io ho un’idea diversa di come dovrebbe essere una ragazza... insomma noi ci divertiamo ogni tanto insieme... non è proprio come essere... “

“ Sei un vigliacco Terence! Perché mi tratti in questo modo? Perché ti diverti a farmi soffrire?”
 Rispose Susanna alterata.

“A-a-a... Ti sbagli cara... lo faccio proprio per non farti soffrire... sai che non sono coinvolto! Sono sempre stato chiaro sulla natura del nostro rapporto e non voglio che tu ti illuda! Tutto qua! Se soffri è meglio che la facciamo finita subito!”

“Va bene! Va bene! Sempre il solito eh!” la seducente attrice batté subito in ritirata.
E mentre entravano nell’appartamento di lei, Susanna si stava già sbottonando la camicetta e metteva le mani sulla cinta dei pantaloni di lui!

“Susanna... Susanna... Sta attenta! Non ti innamorare di me perché io non voglio quel genere di rapporto!” Quante volte l’aveva rimarcato!

Ma Susanna faceva sempre finta di non capire...
“Shhhhh... antipatico” disse con voce ammiccante mentre lo spingeva verso la camera da letto....

Prese Susanna… come al solito...

Maccheeee! Non era niente come al solito! In realtà non riusciva a smettere di pensare a... quell’incontro... a quelle lentiggini color dell’oro... a quel “Terry”...

“Quanta fretta! Dove scappi? Che hai oggi?” gli chiese Susanna, mentre Terence si rivestiva velocemente e lei cercava di trattenerlo a letto accarezzandolo sensualmente!

“Il solito, Susanna... te l’ho detto tante volte e adesso... adesso sono stufo! Smettiamola una buona volta con questa farsa!”

Lei cominciò a tremare e...
“No... Amore, ti prego, facciamo come vuoi tu? Che cosa ho sbagliato?”

“Non hai sbagliato niente Susanna... solo che è evidente che per te c’è qualcosa di più... e io non voglio complicazioni! Te l’ho detto sin dalla prima volta!”

Di rimando la ragazza: “E perché non può esserci qualcosa di più anche da parte tua?”

“E che diamine... ancora?!!! Sbottò lui, alzando le braccia al cielo!
Non è così per me, come te lo devo dire!!!! Mica è a comando sta cosa! E adesso voglio darci un taglio!”

Susanna piagnucolava come una bambina... eppure... quante volte quella scena si era ripetuta!!! Sarà stata la quinta volta... e Susanna finiva sempre per averla vinta... alla fine gli giurava che aveva ben chiaro tutto, che era tutto a posto... lo avvicinava con sguardo malizioso offrendogli tutta se stessa... di nuovo… e tutto ricominciava!
Ma questa volta era diversa... Terence era determinato e, al solito tentativo di lei, la scostò bruscamente:
“Basta Susanna! Stavolta non attacca! È finita!” E uscì di casa sbattendo la porta!

************

Candy in camera sua non riusciva a studiare! Era tornata con la mente a quel bacio... in Scozia... il suo primo bacio... e non ce la faceva proprio a toglierselo dalla testa!

Ricordava...
Era così nervosa, il cuore che voleva saltar fuori dal petto, temeva che Terry potesse sentirlo... voleva scappare via subito ma nello stesso tempo era attratta da quegli occhi e da quelle labbra come una falena dalle lanterne... e aveva paura di bruciare! Terry le aveva preso il viso così dolcemente e la guardava così intensamente... sentiva le ginocchia cedere e uno sfarfallio nello stomaco... Ricordò di aver sentito come le ciglia tremare, in quel momento non era riuscita a fare altro che chiudere gli occhi e dischiudere le labbra...
Il resto l’aveva fatto Terry con la sua bocca audace e morbida e la sua lingua che sapeva di miele; lei, ancora non si capacitava come, aveva risposto allo stesso modo di lui spinta da un’attrazione dirompente che nessuno al mondo in quel momento avrebbe saputo frenare... le mani di lui erano corse sulla sottile vita della ragazza a stringerla forte e Candy aveva portato le sue alla nuca di lui intrecciando le dita ai suoi lunghi morbidi capelli...
Non c’era più nulla intorno a loro... solo il suono delle loro bocche che non riuscivano a separarsi e che sembravano chiedere sempre di più da quello scambio... Poi il rumore di un tuono forte e Candy era scappata via... senza dire niente!

Non poté non ricordare anche il primo bacio con Anthony, quasi un anno dopo, così dolce e delicato come un petalo di rosa... l’emozione leggera come un battito di ciglia! Nessun fremito incontrollabile, solo un’infinita tenerezza! Si era chiesta tante volte perché non avesse provato le stesse sensazioni disarmanti, gli stessi brividi... aveva pensato che semplicemente quello con Terry era stato il suo primo bacio in assoluto... ma adesso???
Cosa c’era adesso? Provava tanta angoscia e... quella Susanna così bella... come lei non sarebbe stata mai!

Andò a prepararsi una camomilla... Patty la guardava strana...
“Che hai stasera Candy? Sei... diversa!”
“Oh! Scusami Patty! Sono gli esami di fine anno che mi mettono ansia! Non ho proprio appetito stasera!”
....
Poi non seppe resistere!
“Sai chi ho incontrato stasera tornando a casa? Non ci crederai mai!”

“Chi?” chiese Patty sorpresa

“Terence! Terence Granchester! Te lo ricordi? A scuola?”

“E chi se lo dimentica quello!”

“Eh???” Fece Candy con aria interrogativa!

“Beh Candy”, disse Patty arrossendo, “Sai che per me c’era e c’è solo e sempre Stear...”

“Oh Patty! Scusami.... non volevo rattristarti...” di rimando Candy

“Tranquilla Candy! Non hai fatto nulla di male... sono io che... lo porto sempre nel cuore...”

Poi come per sdrammatizzare Patty riprese il discorso:
“Dicevo che è difficile per una ragazza dimenticare un tipo come Granchester!
È sempre stato talmente bello! Dai non scandalizzarti! Che tutte le ragazze della scuola sospiravano per lui! E poi era terribile! Ricordi? Faceva impazzire le suore... come qualcun’altra mi pare di ricordare!”

Patty poi continuò;
“Beh... credo di potertelo dire ormai! A Stear piaceva Terence, sai? Diceva che era un tipo in gamba e... pensava anche che avesse un debole per te!”

“Cheeee???” Fece Candy e poi pensò: “Il mio caro amico Stear… è sempre stato perspicace!”

E le ragazze scoppiarono a ridere entrambe ricordando i vecchi tempi!

Candy si impose di non pensarci più e si dedicò anima e corpo agli esami di fine anno! Li passò tutti brillantemente come il primo anno!
Erano due mesi che non tornava a Chicago... aveva visto Anthony, impegnatissimo anche lui, solo una volta a metà strada... qualche ora, il tempo di qualche coccola e un paio di baci!
Adesso finalmente era in vacanza! Avrebbe avuto l’intera estate per il suo dolce amore: i pic-nic, la cavalcate, le gite in barca e le sue tenere effusioni...

Sì perché l’anno successivo il tempo sarebbe stato ancora meno visto che avrebbe cominciato anche il tirocinio all’ospedale ed Anthony sarebbe stato impegnato con la sua tesi di laurea in Biologia e Botanica.

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Capitolo 5
*** MARY JANE ***


CAPITOLO 5: MARY JANE

New York 15 Dicembre 1917

Erano gli ultimi giorni a New York per Candy prima della pausa per le feste... Patty aveva insistito con lei perché invitasse a pranzo Terence...

 “A proposito! Patty vorrebbe averti a pranzo da noi domenica per ringraziarti dell’aiuto con l’Amleto. Ti andrebbe?”

“Ehi! Non è che volete avvelenarmi vero? Ho lo spettacolo poi la sera!” rispose beffardo Terence

Candy con la faccia corrucciata:
“Terry! Ti odio quando fai così! Io non sono il massimo ma... Patty è un’ottima cuoca!”

Il ragazzo continuò con sguardo malizioso:
“Se mi assicuri che tu non tocchi pentola accetto... ma non domenica... la domenica pomeriggio la dedico sempre a Mary Jane!, mi dispiace!”

Candy rimase colpita dall’allegria con cui Terence aveva parlato... più che colpita... forse un po’ stizzita ma..., ma non disse nulla... in fondo cosa mai poteva dire! Lei stava con Anthony!

Il giorno dopo però stranamente Terence riprese l’argomento:
“Senti Candy... ma... ci vai più alla casa di Pony?”

Con gli occhi sgranati la ragazza rispose:
“Certo! Per chi mi hai preso?!
Pensi forse che sia diventata una ricca ragazza viziata? Meno di quanto vorrei ma... appena posso ci vado... Anthony mi accompagna sempre!”

“E dimmi! Le hai tre orette libere domani pomeriggio?
Vorrei che venissi con me in un posto appena fuori città! Un panino veloce per pranzo e si parte! Non te ne pentirai vedrai!
... allora?”

“Scusa... ma domani... domani è domenica!!!” Fece Candy sorpresa.

“E????” Fece lui con sguardo interrogativo

“Mary Jane... hai detto...”

“Allora vieni o no con me?”

Insistette talmente tanto che Candy dovette accettare anche se in cuor suo pensava...
“Ma che diavolo gli sarà preso! Cosa avrà in mente? Questa Mary Jane... che voglia conoscermi per sincerarsi che io e lui... non ...
In che pasticcio ti sei cacciata stavolta Candy!”

L’indomani all’una Terence passò a prendere Candy con la sua auto e si diressero fuori città!
La ragazza notò dei pacchi sui sedili posteriori e incuriosita chiese a Terence di cosa si trattasse!

“Torte”, rispose lui... “sono torte di mele! Le migliori di New York! Te ne accorgerai dopo…”

“Non ci capisco più niente!” Pensò Candy con aria trasognata…

Il paesaggio cambiò velocemente... le costruzioni e le strade trafficate e ghiacciate del centro di Manhattan lasciarono il posto a stradine di periferia percorse solo da carri trainati da cavalli e a dolci colline innevate.
La macchina di Terence si fermò ai piedi di una collinetta sulla cui cima sorgeva una grande quercia...

“Di qui si va a piedi Candy! Coraggio! Andiamo!”

I due ragazzi di avviarono su per la collina... Terence continuava a ridere sotto i baffi e Candy era sempre più stranita!
Giunti in cima alla collina il cuore della ragazza si fermò per un attimo...

Una costruzione povera ma ben tenuta, con tanto di tendine a quadri alle finestre... il camino fumante e la chiesetta attigua... la staccionata....
No... non era la casa di Pony quella! No... ma era così somigliante...
“Te… Terence… ma… come hai fatto? Tu non ci sei mai stato… come…?

“Lentiggini! Per fortuna non ci sono mosche in questa stagione altrimenti te le saresti trovate direttamente nello stomaco!!! Ti sei imbambolata con la bocca aperta?”, le chiese ironico Terence
“Non ho mai visto la casa di Pony ma me ne hai parlato talmente tanto!!! …e poi la collina simile a quella della Royal… “continuò il ragazzo

“Terry... dove siamo qui? Cose è quella costruzione laggiù?”

“Quella è la Mary Jane House, scimmietta! È un orfanotrofio! Sono di casa qui... vieni dai!”

Candy davvero non ci capiva più niente! Si limitò a seguire Terence aiutandolo a portare le torte impacchettate e in men che non si dica furono attorniati da una ciurma di bimbi festanti di ogni età che gridavano:
“TERENCE! TERENCE! Miss Mary Jane! Suor Lane! È arrivato Terence!!!”

Un istante dopo una donna minuta di mezza età e una suora un po’ più giovane si affacciarono alla porta:
“Bambini! Non siate maleducati! Lasciate entrare il signor Terence!”

Terence presentò ad una Candy sbalordita le due donne che si occupavano dei bambini dell’orfanotrofio, spiegandole che lui era solito passare là la sua domenica pomeriggio prima dello spettacolo a mangiare torta di mele e raccontare favole ai bambini!

“La principessa Giulietta!!!!” le femminucce, “NOOOO!!!! Vogliamo Romeo lo spadaccino!!! gridavano i maschietti tutti seduti in cerchio vicino al caminetto scoppiettante!

“Terence... ma che storie racconti?!” gli chiese Candy!

“Lentiggini!!!! Sono il più grande attore shakespeariano del momento! Non vorrai che mi limiti a leggere loro le solite favolette, vero? Shakespeare! Racconto loro Shakespeare... un po’ modificato ma sempre Shakespeare!”

Terence cominciò a raccontare... la sua voce profonda e vellutata e i suoi occhi luminosi avevano completamente catturato l’attenzione di quelle piccole canaglie... e anche quella di Candy!

Un paio d’ore più tardi Terence si preparò a salutare i ragazzini che, come al solito, cominciarono a fare mille bizze e capricci per non farlo andare via…
Si fecero promettere che avrebbe passato con loro la notte di Natale!

Sull’uscio Miss Mary Jane si avvicinò all’attore scusandosi per la sfacciataggine dei bambini:
“Signor Terence! Li perdoni... non ci faccia troppo caso e non si senta in dovere di passare di qui la vigilia di Natale! Avrà ben altro da fare, magari passare un po’ di tempo con la sua famiglia e la sua ragazza!” facendo un cenno col capo verso Candy
“No no… Lei/lui non è la/il mia/o ragazza/o”… all’unisono Candy e Terence

E Candy rimase di nuovo di stucco nell’ascoltare Terence rispondere:
“Scherza vero? Non mi perdo la notte di Natale con queste pesti per nulla al mondo! A patto però che mi invitiate anche per cena, come lo scorso anno!”

...Erano circa le quattro del pomeriggio quando Candy e Terence tornarono alla macchina... Candy, ancora nel mondo dei sogni ad occhi aperti, non riusciva a parlare...

“Stranamente silenziosa... che ti prende? Ti sei annoiata?” Terence ruppe così il silenzio mentre saliva in macchina per imboccare la via del ritorno

“Terry! Scherzi? È... è stato fantastico...” la ragazza aveva gli occhi lucidi...
“Davvero passerai con loro la notte di Natale?” chiese ancora stupita la ragazza

“Certo!!! È una cosa magica... quando vengo qui mi sembra di poter recuperare un po’ la mia infanzia! Non mi perdo il Natale qui per nulla al mondo... dormirò scomodo con tre o quattro di loro addosso... ma non importa!
...
Che ti prende? Pensavi che fossi il solito attore vanesio che pensa solo alla carriera e a divertirsi? Dì la verità!”

“In... in realtà... non mi aspettavo che tu... ma... non ho mai pensato tu fossi così! Mai...
Io andrò alla casa di Pony il giorno di Natale... purtroppo però la vigilia dovrò passarla a Villa Andrew... Come mi piacerebbe trascorrere con le mie mamme quella magica notte... è una vita che non lo faccio più...”
Rispose Candy con un velo di malinconia... la ricca cena della vigilia a Villa Andrew, nonostante Anthony, Albert, Archie, era un vero strazio per lei....
In quel momento Terence desiderò con tutto se stesso stringere forte al petto la ragazza ma... non si poteva, era giunto il momento per lei di tornare a casa, dal suo Anthony...

Gioia e malinconia nel cuore di Candy... il dolce ricordo dei bambini, la due mamme, papà albero, la collina... chissà se Annie passava davvero di là ogni tanto... il desiderio grande di passare proprio là la notte di Natale... come avrebbe fatto Terry... o piuttosto con Terry?

Era dall’estate scorsa che Candy non ci andava... ma l’ultima volta non aveva neanche giocato con i bambini... aveva passato tutto il tempo con le mamme e... ad amoreggiare teneramente con Anthony sulla collina...

Candy si sentiva così strana... come se avesse indossato fino a quel momento un vestito che non le apparteneva... avrebbe tanto voluto correre tra le braccia di Miss Pony e Suor Maria in quel momento, arrampicarsi su papà albero come non faceva da secoli!!!

E poi... Terence... Terence... Terence… sentiva che non sarebbe più riuscita a guardarlo allo stesso modo... stavolta Terry l’aveva messa spalle al muro!

E con questi sentimenti nell’anima Candy tornò a Chicago per le feste... il suo cuore stranamente più pesante del solito..., Il suo dolce ragazzo immancabile ad attenderla alla stazione pronto ad accoglierla tra le braccia...

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Capitolo 6
*** IL TESORO DI PATTY ***


CAPITOLO 6: IL TESORO DI PATTY

Chicago Dicembre 1917

Durante quelle vacanze di Natale Candy ed Anthony bisticciarono parecchio...
Candy era sempre stata trasparente e sincera ed Anthony dolce e comprensivo perciò lei non nascose nulla al suo ragazzo e gli raccontò della sua amicizia ritrovata con Terence.

Lo fece per onestà verso Anthony… forse anche per sincerarsi che il suo rapporto con lui fosse forte abbastanza da sopravvivere a questa amicizia… forse anche per convincere ancora una volta se stessa che era solo questo… solo una bella amicizia…

Quando Anthony lo seppe andò su tutte le furie! Complice involontario anche il tono di Candy… quasi una supplica a chiedere conferma che non fosse qualcosa di più…

Tutte cose già viste!
Candy era già scappata una volta da quella cosa…, quel lontano primo bacio in Scozia, di cui lei e Terence non avevano assolutamente mai più parlato, proprio come non fosse mai accaduto, adesso pesava come un macigno...
Quella era l’unica cosa che non era riuscita mai a raccontare ad Anthony... perché avrebbe dovuto spiegare a lui, ma soprattutto a se stessa, come c’era arrivata a quel punto... perché di certo Terry non l’aveva forzata!

Il problema per Anthony non era che Candy potesse avere delle amicizie, la sua Candy così estroversa ed altruista aveva un sacco di amici!
...ma Granchester!!! Quello della scuola!!??? Anche allora era una bella amicizia ma Anthony, come Archie, non l’aveva stranamente mai sopportata… era una cosa a pelle! Con lui proprio no!
Solo Stear si era avvicinato a quel teppista!


“Candy! Basta! Non voglio che continui a studiare a New York! Ne ho abbastanza! Parlerò con lo zio! Cambierai sede universitaria!”
Non era mai stato così arrabbiato!

“Scusa????? E tu chi sei per decidere questo per me??? Albert conosce le mie aspirazioni e mi appoggia! Non puoi andare a far leva su di lui ogni volta che noi abbiamo un problema!”
Candy non si era mai sentita trattare in quel modo da Anthony!

 Il ragazzo con tono crescente:
“Allora è vero?! NOI abbiamo un problema! E quel problema di chiama Granchester!
E dillo una buona volta accidenti!”

“Anthony ti prego... non c’è niente più che una bella amicizia tra di noi! Cerca di capirmi!”

“Perché non provi tu a capirmi una buona volta? Tu sei la MIA ragazza e non mi va che te ne vai a zonzo con quell... attoruncolo donnaiolo!”
Anthony continuava premendo sempre i tasti sbagliati…

“Zonzo? Che intendi? Io sgobbo tra libri e ospedale dalla mattina alla sera e poi di corsa a casa! Non vado a zonzo!!! Che ti credi? Che me li regalino i voti? E poi non mi va che parli così di lui! Non è uno stinco di santo ma non è una cattiva persona...”

“Ma fammi un favore Candy! La solita ingenua! Non sei più una ragazzina, quando è che aprirai gli occhi? Ma non vedi che è sulle pagine scandalistiche di tutti i giornali un giorno sì e l’altro pure?
Quello pensa solo a divertirsi...e vuole farlo anche con te che sei una brava ragazza, non ha mai fatto niente di serio e non gliene frega niente degli altri!”

“Vabbè! Basta! Non voglio tirarlo in mezzo ai nostri guai Anthony! Io non ti sto nascondendo niente! Se non ti fidi... io...”

Questa scena di ripetè, anche se con toni più dimessi, parecchie volte...
E il giorno dopo Anthony andava a scusarsi e tutto sembrava come prima ma bastava un niente e....

In ogni caso Candy, spaventata da se stessa più che per qualsiasi altra ragione, si impose di accontentare Anthony, che, prima della sua partenza alla stazione, le aveva sussurrato:
“Amore! È l’ultimo anno per me! A luglio potremo essere già marito e moglie! Non vedo l’ora di passare tutti i miei giorni con te... e le mie notti...”

Lei gli aveva sorriso ma, per non rovinare il momento di tenerezza, non se l’era sentita di ricordargli che sì lui si sarebbe laureato, ma a lei sarebbero mancati ancora due anni e non voleva mollare!

Eppure ne avevano già parlato tanto! E sembrava che lui avesse capito! Che ci tenesse anche lui ai suoi studi…
Ed era davvero così, Anthony aveva capito alla fine ed era orgoglioso della sua Candy ma... quel Granchester... Era geloso come non mai e quella gelosia si era talmente insinuata nella testa del ragazzo che aveva finito per rovinare le feste di fine anno...

Neal e Iriza avevano immancabilmente approfittato della situazione per mettere zizzania...
“Che zuccherino la tua Candy! Vero cugino? Chissà se torna a Chicago per l’estate....”

Anche Albert era alla stazione quel giorno, in partenza per uno dei suoi viaggi d’affari...
“Starò via a lungo stavolta!, torno per la tua laurea Anthony!
Piccola! Scrivimi come al solito, ok? Per qualsiasi problema io ci sono sempre!”

Albert aveva avvertito la tensione tra i ragazzi ma si era imposto di non indagare, quelle erano cose loro! Stavolta se la dovevano vedere tra loro due... sempre che ci fosse davvero un “loro due”...
Come al solito lo zio aveva capito tutto... quel rapporto immaturo non era affatto cresciuto... purtroppo!

*************

Di ritorno dalla pausa natalizia Candy trovò immancabilmente Terence all’uscita dall’ospedale ad attenderla! Il solito turno del giovedì! Erano tre settimane che non si vedevano e Candy non si aspettava di ritrovarselo davanti...
che lui si ricordasse del turno insomma...
Terence la accompagnò a casa come al solito ma non fu tanto loquace quella sera e nemmeno Candy seppe esserlo... l’ombra di Anthony tra di loro...

Terence aveva sempre temuto un cambiamento da parte di Candy al ritorno dalla vacanze invernali!
La conosceva bene, sapeva che avrebbe parlato di lui ad Anthony… e ricordava bene il suo vecchio rapporto col principino delle rose…

Come dargli torto peraltro! Se si fosse trattato di lui al posto di Anthony sarebbe corso a New York e gli avrebbe risistemato i connotati!
A dirla tutta Terence aveva una gran voglia di cantargliene quattro al damerino profumato, un pugno su quella faccia da bravo ragazzo l’avrebbe sferrato volentieri, ma obiettivamente non era nelle condizioni di poterlo fare… la verità era che Anthony stava con Candy e lui, Terence, era l’intruso nella storia!

Il giorno dopo Terry, trovando la Candy silenziosa e impacciata del giorno precedente, andò dritto al punto:
“Non è più il caso che ci vediamo! Ho capito giusto Candy?”

“Terry... io... non so davvero come comportarmi... lui sarà mio marito in estate e io... devo...”

“DEVI? Devi cosa? Beh! Ti credevo più indipendente Candy! Cosa DEVI fare?
In estate?! E i tuoi studi scusa? Sei la prima del tuo corso! Butti via tutto così? I tuoi sogni?
E Albert non dice niente di questo? Non posso crederci!
Lasciami dire che secondo me sbagli anche se io... non sono nessuno per...
In ogni caso non mi pare di aver mai approfittato di te o di averti mancato di rispetto... e...
…se hai bisogno di me, io ci sono!”

Si fermò un attimo a rimirarla con lo sguardo pieno di malinconia, si avvicinò piano a lei e le sfiorò la fronte con le labbra.
Poi si allontanò con un:
“Mi dispiace…”

Candy sentì un brivido scuoterle tutto il corpo a quel semplice tocco e avvertì un senso di perdita che non le era nuovo... così simile a quello che aveva provato di ritorno a scuola dopo le vacanze in Scozia... e che aveva seppellito in fondo al cuore per tanti anni.

************

La ragazza passò i successivi tre mesi studiando e lavorando come non mai... ma era così triste e spenta!

Terence non l’aveva più cercata, anche lui a capofitto nel lavoro... i suoi spettacoli erano sempre un tripudio! Una stagione teatrale quella come mai nessuna prima!

Non usciva più... passava le serate in teatro a provare e riprovare da solo...
Susanna aveva tentato di nuovo di avvicinarsi a lui! Quella che studia medicina non si era più vista in teatro... e lei, con la scusa di provare assieme, aveva tentato di riprenderselo.... come se mai l’avesse avuto davvero!
Ma niente! Non c’era proprio verso di avvicinarlo, non l’aveva mai visto così...
Certo! L’aveva anche aiutata con la sua parte del copione un paio di volte, ma la cosa era finita così senza scampo...

Una sera si era infilata nel suo camerino mentre si cambiava e gli aveva buttato le braccia al collo sussurrando...
“TERRY... vieni a cena da me stasera...”
Non l’avesse mai fatto!
Lui l’aveva scostata così malamente che lei quasi era caduta per terra e con gli occhi neri come la pece le aveva intimato:

“Non ti permettere mai più! Chiaro!!! Non ti permettere mai più di chiamarmi TERRY!!!”

Lei era corsa via piangendo...

Terence amava Candy profondamente, non aveva bisogno di indagare sui suoi sentimenti...li conosceva bene da tanto tempo... ma Candy aveva preferito Anthony... di nuovo!

*****

Candy dal canto suo non era in condizioni migliori di quelle di Terence...

“Candy, amica mia che hai?” Le chiese una sera Patty...
“Sei così triste... era tanto che non ti vedevo così! È per Anthony vero?”

“Beh Patty! Lui diceva che mi avrebbe appoggiato in questa cosa e invece adesso... io... non so come comportarmi!”

“Coraggio Candy! Anthony ti conosce e ti ama da sempre! Vedrai che ti aspetterà! Tu diventerai un bravissimo medico e poi ti sposerai con lui... avete ancora modo di parlarne!”

“Se lo dici tu...”

Alla fine Patty si fece coraggio e disse quello che realmente pensava...
“Candy... scusa se te lo chiedo ma… sei sicura non ci sia altro?”

“Altro cosa Patty? Non ti pare abbastanza?”

“Io non voglio essere indiscreta ma... eri così felice prima di Natale quando... passavi del tempo con...Terence... ecco!”

“Patty! Non comincerai anche tu come Anthony, vero?”

“Scusami Candy! Non voglio insinuare che tu ti comporti male! So che non lo fai... voglio solo essere sicura che tu riesca davvero a leggere i messaggi che ti manda il tuo cuore... tutto qua!
Secondo me Terence... sai... come diceva il mio Stear...”

“Andiamo Patty! Cambia ragazza ogni mese! Non li leggi i giornali!”

“Beh! Candy... non penso sia vero ciò che dici... io l’ho visto al lavoro. Lui è sempre molto corretto, casomai sono le sue colleghe, quelle più giovani che cercano di... insomma! Quella Susanna poi! Non ha un briciolo di amor proprio”.

Con infinita dolcezza poi Patty continuò:
“Candy... vorrei che tu leggessi il mio grande tesoro...”

“ Di che si tratta Patty cara?” rispose Candy sorpresa

“ È una lettera... del mio Stear... l’ultima…”

“Oh no... Patty! Una lettera di Stear per te! Non posso leggerla!”

“ Ti prego Candy... leggila…“ e le porse la lettera

Candy si emozionò nel vedere la grafia del suo caro amico e, dopo aver indugiato qualche istante, cominciò a leggere...

************

Fronte francese, settembre 1914

Cara Patty,
Come stai? Ti ho scritto anche ieri.. anche se ancora non puoi saperlo ma ho bisogno di farlo anche oggi...

Sai... oggi ho visto morire il mio compagno Robert... non posso crederci! Lui... lui sembrava invincibile, era così coraggioso... non mi sembra vero che la vita possa fuggire via così... senza lasciarti dire... senza lasciarti fare...

Voglio scriverti ancora per dirti una cosa che non ti ho mai detto! Volevo farlo guardandoti negli occhi e lo farò ma contemporaneamente non voglio perdere tempo...

Ti amo dolce amore mio... semplicemente questo!

Non ho mai provato per nessuno le emozioni che tu sprigioni in me... il cuore a mille, i brividi, lo smarrimento!
Non voglio che passi un giorno di più tra di noi senza che tu lo sappia!

Sai! Quando ho conosciuto Candy... È stato un fulmine a ciel sereno... credo lo stesso per Archie e Anthony... lei è così allegra e piena di energia come nessuna ragazza avevo mai conosciuto, e per un attimo ho creduto di essere innamorato di lei... ma quando ho incontrato te non ho avuto dubbi su quale fosse amore!

Credo lo stesso sia successo a mio fratello... Per mio cugino Anthony la cosa non è così semplice, invece!
...ma per Archie e Candy credo sia stato lo stesso...
Hai capito bene, anche per Candy! Lei vuole un bene dell’anima ad Anthony ed è così buona che non lo farebbe mai soffrire ma... quando in Scozia mi è capitato di vederla guardare Terence... ho letto nei suoi occhi la paura... la paura di farsi travolgere davvero dall’amare!

Ma non volevo parlarti di loro sai? Accidenti a me! Che maldestro che sono! Sai che non sono bravo con le lettere, ma non ho tempo di riscriverla meglio...

La cosa importante che volevo dire che io provo per te qualcosa di unico, che è solo nostro. E non ho paura a dirtelo ora... e te lo dirò a voce appena ti rivedrò…
Devo salutarti adesso…
Ti amo

Tuo Alistear

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Capitolo 7
*** LA SEMPLICE VERITA' ***


GODETEVI QUESTO CAPITOLO MA... NON ILLUDETEVI TROPPO...

CAPITOLO 7: LA SEMPLICE VERITA’

Quel week end Candy aveva tentato per l’ennesima volta di parlare con Anthony dei suoi studi...
Il ragazzo era molto più tranquillo da quando sapeva che lei aveva preso le distanze da Terence... ma... avevano finito di nuovo per beccarsi!
Anthony la voleva subito dopo la laurea di lui! Non voleva aspettare più! Non voleva che Candy interrompesse i suoi studi ma che continuasse a Chicago dopo il matrimonio…
Non c’era niente da fare… Anthony si sarebbe sentito sicuro solo dopo averle infilato quell’anello al dito!

E alla fine Candy, non sapendo neanche lei davvero perché, di ritorno dal week end a Chicago, non ce l’aveva fatta più e si era ritrovata a teatro Stratford!
Confusa e impacciata… non sapeva neanche lei cosa fare… voleva vedere Terry? E cosa gli avrebbe detto?
“Candy… che diavolo stai facendo…” pensava tra sé… se ne stava andando quando fu fermata da Susanna.
La giovane attrice riconobbe subito quella che considerava la sua rivale!

“Signorina Andley... giusto?”

“Andrew! Candice Andrew! in realtà”, di risposta Candy

“Se sta cercando il MIO fidanzato, può dire pure a me... è troppo impegnato adesso!”

“Fidanzato?” Pensò Candy!
Terence le aveva detto che...
…poi ripensò a quello che le aveva raccontato Patty e... Terry... lei si fidava di lui! Perché avrebbe dovuto mentirle?

“Signorina... Giovanna giusto?” mentì Candy che si ricordava esattamente il nome di quella ragazza impertinente!
“Sì... ho bisogno di parlare con TERRY! È per il lavoro della mia amica Patty...”

Candy sentì da dietro la voce profonda di lui:
“Candy? Di cosa ha bisogno Patty? Vieni... ho finito, devo solo cambiarmi! Vieni nel mio camerino!”

E Susanna: “ Ma Terence! Robert ci aspetta...”

Terence la liquidò seccamente:
“Io ho già parlato con Robert, per me non ci sono problemi, lui sa che può cambiare lo spettacolo quando vuole...
A proposito, fammi un favore! Non prendere più impegni per me in futuro, sai che non mi piacciono le intromissioni dei COLLEGHI!”

Candy entrò nel camerino di Terence:
“Scusami solo un attimo, mi tolgo gli abiti di scena dietro al separé, mi pulisco il viso e sono da te...”

Mentre Terence era occupato Candy sfogliava alcuni copioni dell’attore... erano pieni di appunti... le luci… i passi… era davvero un perfezionista…

“Pronto!!! Ti va di venire a cena da me stasera?” la invitò Terence

“Da te? Io...”

“E dai Candy! Non ti mangio mica, cuciniamo insieme... dai!”

Era bellissimo... lavavano insieme l’insalata e si schizzavano il viso, lei si avvicinava alla bocca un pezzo di formaggio e lui glielo sottraeva veloce come un lampo, così lei per vendicarsi gli dava un pizzicotto sul fianco e lui cadeva per terra fingendo un dolore terribile!

Risero a crepapelle per tutta la serata... Candy aveva dimenticato la discussione con Anthony... neanche si ricordava perché era andata a cercare Terence… semmai l’avesse saputo prima!
“Sto così bene stasera... ma… forse era meglio se non venivo...” si ritrovò a pensare!

“Accidenti quanto nevica! Candyyy!!! Vieni a vedere che spettacolo!”
Terence aveva aperto la finestra... e, quando Candy si avvicinò a lui, le ribaltò addosso una manata di neve!

“ Accidenti ! Che freddo! Terryyy!!! Mi è andata giù per la schiena!”

Ahahahah!!!

“Dai scimmietta vieni a scaldarti vicino al camino! Non so tu ma io ho le mani gelate!”

Candy si avvicinò al camino e sembrò di essere tornati in Scozia...
Gli occhi di lui avevano agganciato quelli di lei! Candy sentì di nuovo il cuore in gola... e lo sfarfallio nello stomaco… e le gambe cedere… e le ciglia tremare… quella forza irresistibile con cui lui la attraeva a sé ogni secondo più vicino... sempre più vicino!
Candy cercò di fuggire quello sguardo terribilmente magnetico, lui se ne accorse, le afferrò i polsi e le trattenne le braccia dietro la schiena sussurrando
“Stai con me...” e le aveva riagganciato gli occhi…

“Terry... no... ti prego... non farlo” la voce tremante e incerta di Candy

“Continua a guardarmi dritto negli occhi e dimmi che non lo vuoi anche tu e ti lascio andare... non voglio niente che non desideri anche tu!”
...e lui continuò a guardarla intensamente...
Candy si perse definitivamente nelle sue iridi blu, lui si accorse della sua resa e le lasciò libere le braccia, contemporaneamente colmò l’ormai residua distanza tra i loro visi e cominciò a baciare la ragazza...

Fu un tocco delicato e sensuale che divenne sempre più umido e profondo a mano a mano che Terence sentiva che Candy ricambiava quel gesto e gli accarezzava la nuca e i capelli!

Rimasero così aggrappati l’uno all’altra come se si fossero cercati per anni; quasi dolorosamente lui staccò le sue labbra da lei sussurrando:
“Stavolta non ti lascio correre via... quindi non provarci neanche!”

“Terry... io... non posso... dobbiamo fermarci!”

“Ci fermiamo se è questo che vuoi ma tu stai qui con me! Non vai da nessuna parte!
Io ti amo Candy! Ti amavo allora e ti amo adesso con tutto me stesso”

“Terry... io... Anthony...”

“Mi dispiace per lui...”

“Lascia che parli con lui... ti prego... io ho bisogno di chiarire prima con lui... non posso così, mi capisci?”

“Certo che ti capisco... ti amo anche per questo! So che non sarà facile ma sia chiaro che stavolta non ti lascio andare!”

Candy gli accarezzò la guancia e infine disse:
“ Non avrei mai creduto di dirlo ma... ti amo anche io... più di chiunque altro! Adesso mi sono chiare molte cose!”

“Perché sei così triste allora?” di nuovo Terence

“Terry, farò soffrire Anthony... lui non lo merita! Io sono il centro del suo mondo... pensare di farlo mi fa tanto male!”

“Capisco amore... ma siamo tutti grandi ormai e non è giusto rinunciare all’amore, non sarebbe giusto per nessuno dei tre!
Anche io ho sofferto tanto per te, sai? Come credi mi sia sentito io quando sei fuggita via quella volta senza dirmi niente? Ti stavo offrendo il mio cuore innamorato e tu sei scappata via... Tra le braccia di lui!

“Terence... ho capito! Gli parlerò! Si laurea tra due settimane, gli parlerò subito dopo la sua festa! Anche se lo volessi non potrei farlo prima ormai... e non posso certo scriverglielo!... nel frattempo però noi non...”

“Non dirlo! Ho capito... non mi piace ma ti capisco...”

Prima di lasciarla andare quella sera le disse:
“Candy! Ho bisogno di te! Mi sento perso quando tu non mi sei vicino... ti amo davvero, capito?”

“Lo so Terry... conosco il tuo cuore ormai... non mi lascio impressionare da quello che si dice su di te! Fidati di me, ok? Ti amo anche io! Credo di non aver mai capito come adesso il significato di queste parole!
... anche se non capisco perché vuoi proprio me!”

“Che intendi dire? Non vedo l’ora di dire a tutti che la MIA ragazza è studentessa di medicina e fa mangiare la polvere a tutti i maschietti del suo corso!”

“Beh! Susanna è bellissima e le altre ragazze che ti corrono dietro! Io non sono bella come loro!”

“Ehi! Ma chi ti ha messo in testa queste stupidaggini? Non crederai a quello che dicono i giornali vero? Tu sei bellissima per me! Sei pulita dentro e fuori, nessuna è bella quanto te! Candy! Dimmelo per favore! È importante, purtroppo il mio è un brutto ambiente e tu devi avere fiducia in me... altrimenti rovineremo tutto in fretta!” Disse il ragazzo preoccupato!

“Ehi! Non sembra ma non sono una ragazzina sai? Non ho creduto a Susanna stasera e ho visto come l’hai rimessa al suo posto! Ti basta?”

Terence scoppiò a ridere...
“Dio del cielo Candy! L’hai chiamata Giovanna!!! Sarà furiosa! Lei che si atteggia come la diva più famosa del mondo! Domani sarà intrattabile! Povero Robert!”

Candy con le mani sui fianchi fintamente risentita:
“Ma tu guarda!!! Da quanto tempo ci stavi ascoltando? Imbroglione! Dì la verità!”

Poi con voce addolcita la ragazza continuò:
“Pensi davvero quello che hai detto prima sui miei studi?
Gli ultimi due anni sono durissimi! Dovrò fare turni anche di notte e...”

“Amore... hai davvero dubbi al riguardo? ...io verrò a prenderti all’uscita dell’ospedale a qualsiasi ora... perché non ti lascio andare in giro da sola, solo questo… ok?”

“Ti amo lo sai?”

“Dimmelo di nuovo…”

“Ti amo… Terry!”

E sì… era così semplicemente vero... era sempre stata tanto bene con Terry sin dai tempi della scuola... ma allora era una ragazzina e aveva avuto paura di quella cosa così grande per lei… e l’aveva allontanato per non dispiacere il suo Anthony... ma adesso… adesso era una donna e… non poteva farlo più!

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Capitolo 8
*** FESTA DI LAUREA ***


CAPITOLO 8: FESTA DI LAUREA
 
Candy era rientrata a Chicago qualche giorno per la festa di laurea dei cugini e... aveva anche bisogno di parlare con Albert...

Anthony era raggiante! Era veramente tanto tempo che non lo vedeva così...
“Candy volevo scusarmi con te... sono stato uno stupido negli ultimi mesi... sai gli esami, la laurea…
Mi sono fatto sopraffare dalla gelosia, ho detto cose che non pensavo e fatto altre che non volevo…
Ti prego… non litighiamo più, vuoi? Voglio che torni tutto come prima tra noi!
Sono stato un vero idiota… guarda per dimostrarti che sono bendisposto , oltre a Patty, ho invitato anche Terence alla festa di laurea mia e di Archie! Sei contenta amore?
Se tu tieni a lui... diventerò anche io suo amico...”
 
“Cccosa? Hai invitato Te... Terence?” Candy era inorridita a questo punto!
 
“Poi... ho parlato con la zia e... ma so che vuole dirtelo lei quindi non vado oltre!” Continuò Anthony
 
“La zia vuole parlami?”
 
“Certo Candy! Ti aspetta nel suo studio”
 
*******
 Candy si avviò nello studio della zia;
“Zia? Voleva vedermi?”
 
“Sí Candy! Vieni pure avanti e siediti!
Domani è un grande giorno per noi! Archie ed Anthony si sono laureati, Archie si sposerà il mese prossimo e domani renderemo ufficiale la cosa a tutti e tu...
Volevo dirti che, come William, sono molto orgogliosa di te! Non pensavo che avresti raggiunto questi risultati , tu sei la prima donna della famiglia che si laurea Candy e io sono fiera di te!
Per questo ho detto a mio nipote Anthony che ha la mia benedizione... vi sposerete tra tre mesi ma io voglio che tu continui gli studi! Solo che lo farai qui a Chicago, va bene? Una moglie deve stare col marito! Te ne rendi conto vero?”
 
Candy era senza parole, era come un’allucinazione!
Proprio adesso che la zia l’aveva finalmente accettata lei doveva... rompere con Anthony!
Eppure... ormai non si poteva fare diversamente!
Adesso che le erano chiari i suoi sentimenti non vedeva l’ora di chiarire tutto... costasse qualsiasi cosa!

Ma prima... c’era quella maledetta festa! Quella festa che lei non poteva rovinare! Quella festa a cui anche Terry era stato assurdamente invitato!”
 
************
 
Candy chiese subito di parlare con Albert, che era appena tornato da un lungo viaggio d’affari.
 
“Candy!
Ma che diavolo succede? Mi sono perso qualcosa?
Anthony mi ha detto che avete intenzione di sposarvi in luglio! Piccola! ma... i tuoi esami? Hai finito i primi due anni brillantemente, anche questo sta andando bene! Alla NYU tutti i professori ti conoscono ormai… Io pensavo... non ci credi più?”
 
La ragazza visibilmente scossa:
“Albert... io... certo che ci credo!”
 
“Piccola, se quello che vuoi è sposare mio nipote non sarò certo io a fermarti ma... ricordati che non appena diventerai madre avrai ben poco tempo da dedicare allo studio... e poi il tirocinio... insomma! Io non capisco questa fretta che avete!
Visto come avete passato l’ultimo periodo mi sembra che stiate correndo troppo...
...ehi???!!! Non sarai per caso...?”
 
“Albert! Noooo! Cosa dici? Io e Anthony non...”
 
“Scusa piccola, non volevo essere indiscreto... solo che mi sembra così strano il tuo cambiamento improvviso che non riesco a capacitarmi della cosa!
In ogni caso a me basta che siate felici! Se lo siete voi, lo sono anche io!
E voi lo siete vero?
... piccola ...tu lo sei vero?”
 
Candy scoppiò a piangere e si tuffò tra le braccia di Albert!
 
“Oh Albert! Io... mi vergogno così tanto!”
 
“Coraggio piccola! Sai che sono qui per aiutarti e non per giudicarti! Cosa mai avrai fatto ti così terribile?
Su racconta!”
 
“Ecco... ricordi Terence...?”
 
“Terence! Terence Granchester certo! Come no? Mi è sempre piaciuto! Un po’ sopra le righe... come te peraltro... e me... ma l’ho sempre considerato un bravo ragazzo...
Lui... aveva un debole per te lo sai vero? E Anthony non lo poteva vedere per questo!”
 
“Albert! L’ho rivisto a New York e... non so come ma io... io sono innamorata di lui...
Mi è entrato dentro e non riesco a strapparmelo dal cuore...”
 
Candy era disperata!
 
“Piccola e... anticipare il tuo matrimonio con Anthony ti sembra il modo giusto? Dico... per strappartelo dal cuore?” Albert non ci capiva più niente!
 
“Il fatto è che questa cosa del matrimonio l’hanno organizzata la zia ed Anthony e io adesso non so più come comportarmi!” Continuò Candy
 
“Piccola! Così è tutto sbagliato! Farò saltare il matrimonio, dirò che voglio che prima tu finisca i tuoi studi ma.... non permetterò questa sciocchezza!
Tu però devi parlare con Anthony capito?
Lui ha il diritto di sapere come stanno esattamente le cose”
 
“Sì, lo farò domani dopo la festa... mi si spezza il cuore ma devo farlo!”
 
“Coraggio Candy!
Se devo essere sincero fino in fondo mi aspettavo che questo sarebbe successo prima o poi… Anche io sono triste per lui ma ormai non si può più andare avanti, non aspettare oltre domani, intesi?”
 
Candy arrivò alla festa al braccio di Anthony... il ragazzo era così felice e, complice qualche brindisi di troppo con Archie, un po’ su di giri… la cercava di continuo per un abbraccio, una coccola, un bacio...

La zia guardava stranamente compiaciuta e Candy si sentiva morire ad ogni tocco di lui...

Cercava di continuo gli occhi di Terry, voleva solo agganciarli!
Loro si sarebbero capiti... ne era sicura!
 
Terence, dal canto suo continuava a non guardare... voleva fidarsi della sua Candy!
Lei gli aveva assicurato che avrebbe parlato ad Anthony dopo la festa, ma quei gesti gli facevano ribollire il sangue tanto che ad un certo punto era stato proprio Albert a fermarlo…
“Terence… sta calmo… vieni fuori, raccontami un po’ di te…” gli aveva detto Albert
 
Candy cercava di evitare le effusioni di Anthony... era tutto così imbarazzante! Tanto che ad un certo punto gli disse: “Anthony ti prego dai! Non è opportuno così davanti a tutti! Sai che non mi piace in questo modo!”
 
 
Ma in quel momento la zia aveva preso la parola... visibilmente compiaciuta si congratulò con i nipoti per la laurea brillantemente conseguita e annunciò a tutti gli amici e parenti il matrimonio di Archie con Annie per il mese successivo e quello di Anthony con Candy per luglio!
 
Candy si sentì mancare... cercò immediatamente gli occhi di Terence... stavolta lui era lì… pietrificato, pallido come un cencio, lo sguardo perso nel vuoto... lo vide scappare via!
 
Candy cercò subito conforto in Albert!
“Piccola... non ne avevo idea! Non pensavo la zia si sarebbe spinta così avanti!... le cose si sono complicate ma non ti devi preoccupare! Non ci sarà nessun matrimonio che tu non voglia!”
 
 
“Candy! Ti cercano tutti per congratularsi! Dove ti sei nascosta?” Era la voce di Anthony!
 
“Anthony... mi dispiace ma io non posso aspettare oltre! Io non voglio sposarmi a luglio! Non voglio lasciare i miei studi e non voglio lasciare New York!” Candy era decisa più che mai a non proseguire oltre!
 
“Ora basta capricci Candy! Sei adulta ormai!” Anthony era fuori di sé, ma che aveva la sua Candy? Era il momento di festeggiare quello e lei?!
 
“Non sono capricci Anthony! Io... io...”
 
“Andiamo Candy! Continuerai gli studi qui dopo che ci saremo sposati! Te l’ha detto anche la zia! Che diavolo ti è preso adesso?”
 
“Anthony ... io non voglio sposarmi!”
 
“Ma Candy ti dico che potrai studiare anche dopo... non serve aspettare, io ti desidero, non ce la faccio più ad aspettare!”
 
Candy cercò di essere il più chiara e breve possibile:
“No Anthony non dico che non voglio sposarmi adesso, io non voglio sposarmi... non posso sposarmi con te...”
 
“Granchester maledizione! È per lui vero? Dì la verità! Mi hai preso in giro? Da quanto dura questa cosa eh? E io che l’ho anche invitato! Stupido idiota che sono!”
 
“No Anthony... ti sbagli la cosa che dici tu non è neanche iniziata... è solo che io... io... ecco... ho capito di amarlo...”
 
“Ami quello? Quell’attore che corre dietro a tutte le gonne di Broadway?”
 
“Anthony ti prego... io...”
 
Albert, che aveva assistito suo malgrado alla scena, mise una mano sopra la spalla di Candy e disse!
“Piccola... ci penso io qui... George ti aspetta fuori! È meglio che torni a New York!”

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Capitolo 9
*** CHIARIMENTI ***


CAPITOLO 9: CHIARIMENTI

“Anthony ti prego! Cerca di calmarti”

“È tutta colpa tua zio! Io lo sapevo! Te l’avevo detto che quella dell’Università non era una buona idea! Le hai messo un sacco di grilli per la testa e questo è il risultato!”

 Albert visibilmente alterato:
“Modera i termini e non dire scemenze! Tu sei un ragazzo in gamba ed intelligente ma lasciami dire che non sei stato all’altezza della situazione con lei negli ultimi tempi! È una ragazza in gamba come poche! Ti amava! Voleva solo essere appoggiata e trovare la sua strada! È così difficile da accettare questo per te?
Avresti dovuto essere orgoglioso dei suoi successi! Invece hai pensato solo ai tuoi progetti!

Perché hai finto appoggiare le sue scelte e poi l’hai trattata così miseramente?

Ma hai visto cosa hai fatto con la zia?
Avete organizzato il SUO matrimonio senza neanche chiederle niente!
Ma era così difficile per te aspettare ancora due anni?
Le hai tirato un colpo basso mio caro... e non capisco! Non è da te! Dovevi confidarti con me e non tirare in mezzo la zia!”

“Ma lei ama quel bast...” Anthony adirato come non mai!

“Ecco! La gelosia è una brutta consigliera!
Purtroppo queste sono cose che capitano... ma lasciami dire che l’hai spinta tu tra le sue braccia!
Lei ha trovato in lui quello che tu non sei riuscito a darle in questi anni!
E ormai questa è fatta!
Fattene una ragione perché non si torna indietro e IO, che sono il CAPO FAMIGLIA, non ho nessuna intenzione di intervenire a favore di questo tuo assurdo matrimonio!”

Anthony se ne andò in lacrime nella sua stanza!
Albert era fuori dai gangheri! Non aveva mia trattato così il nipote prima!

Intanto Candy correva sul treno verso New York col cuore in gola!
“Che gran pasticcio” pensava… “ho distrutto Anthony e… Terence… chissà cosa pensa di me adesso!”

Arrivò alla stazione alle dieci di sera! Prese un taxi e volò diretta a casa di Terence!
Bussò con tutte le sue forze gridando il suo nome e niente... si decise ad aspettarlo sulle scale!

Terence nel frattempo era appiccicato al bancone di un pub col bicchiere in mano… Susanna l’aveva raggiunto e si era incollata a lui…
“Dai Terence, stai bevendo troppo… andiamo!”

“Fatti i fatti tuoi… comunque non sono ancora ubriaco, ho bevuto solo un paio di bicchieri… magari se ti togli dai piedi riesco a sbronzarmi per bene così mi distraggo!”

“Ci penso io a distrarti… perché non adiamo a casa mia…” Susanna all’orecchio di lui

“Lasciami perdere… te l’ho detto! Non attacca!” Si scostò bruscamente e se ne andò… ma Susanna lo seguì…

Dopo circa un’ora Candy lo vide arrivare... il volto pallido, lo sguardo scuro e perso…

“Lentiggini! Chi si vede!!! Credevo a quest’ora fossi ancora a fare baldoria col tuo fidanzato!!” le disse l’attore con tono sarcastico.

“Ho bisogno di parlarti e non ho intenzione di andarmene! È un ‘ora che ti aspetto! Sono arrivata direttamente dalla stazione!”… Candy era decisa più che mai a chiarire…

“Come vedi arrivi in un brutto momento... ho altri programmi per stasera!”, di rimando lui, attirando stretta maliziosamente a sé una Susanna che non riusciva a credere come le cose si fossero ribaltate così all’improvviso in suo favore!

“Terry ti prego! Guardami! Fammi entrare dieci minuti e me ne vado...” La voce ti Candy quasi una supplica...

Alla fine il ragazzo si rivolse a Susanna: “Dolcezza... stasera non è la volta buona! “ liquidò l’attrice promettendole che l’avrebbe cercata l’indomani ed entrò in casa con Candy:

“Dieci minuti… e poi sparisci…” duro e glaciale il tono di Terence

Candy aveva gli occhi pieni di lacrime...
Terence continuava col tono sarcastico di prima:

“Allora che vuoi? Sei venuta ad invitarmi al tuo matrimonio?
Mi fai schifo sai!
SCHIFOOO!!!
Ti strusciavi su di lui, dopo aver detto di amarmi... io potevo sentire ancora il sapore delle tue labbra sulle mie!
Perché??? Perché mi hai trattato così, dimmelo!
DIMMELO MALEDIZIONE!!!”

Mentre gridava la teneva con le mani sulle spalle e la scuoteva con forza con gli occhi gonfi di rabbia e lacrime amare!

“Cosa volevi fare eh? Volevi spassartela con entrambi?”

Candy si fece coraggio e si strinse forte al suo petto... come per fargli sentire il suo cuore e tutto d’un fiato:
“Io non centro con quell’annuncio! Non ne sapevo niente e comunque gli ho detto tutto... di noi... gli ho detto che non posso sposarlo perché ti amo...”

Poi spostò il viso dal suo petto per agganciare i suoi occhi e cominciarono a baciarsi con disperazione!
Il sapore dolce delle lingue si univa al salato delle lacrime e non riuscivano a staccarsi!

Terence scese lungo il collo morbido di lei con la bocca e cominciò a spogliarla con le mani tremanti!

Candy ricordava bene cosa era successo l’estate precedente quando Anthony aveva provato a rendere più intimo un loro incontro...
Erano a Lakewood, avevano riso tanto e fatto una bella corsa a cavallo... seduti sull’erba in un posticino isolato, il ragazzo aveva cominciato a baciarla dietro il lobo dell’orecchio, poi era sceso lungo il collo e sulla spalla di lei, scostando la camicetta, e aveva sussurrato:
“Candy... non siamo più due bambini... io...”

Ma lei si era subito irrigidita:
“Anthony ti prego... saranno stupidaggini ma... io ci tengo a queste cose...” e l’aveva fermato non senza infastidirlo...

Sì quella volta il disappunto glielo aveva letto negli occhi... il suo Anthony era sempre stato così dolce e condiscendente... quella volta invece...
Ma lei non se la sentiva proprio... a parte l’educazione che aveva ricevuto sin da piccola non si sentiva pronta per quel passo.., e poi... lei e Anthony vivevano sotto lo stesso tetto, era anche una questione di rispetto verso Albert per esempio! ...e di fronte a queste argomentazioni Anthony si era arreso... di nuovo...

E adesso? Dove erano questi principi in cui credeva fermamente?

Terry beveva letteralmente dalla sua bocca, le sue mani correvano impazzite sul corpo di lei chiedendo sempre di più, e lei? Lei non desiderava altro che rendere più intimo quel contatto... sempre di più... i vestiti sembravano bruciarle la pelle... non l’avrebbe fermato mai!
Lui le prese le mani che lei gli aveva posizionato dietro la nuca e le portò sul suo petto, in un gesto che la incoraggiava a sbottonargli la camicia, e lei non si tirò indietro e cominciò a spogliarlo come lui stava facendo con lei!
La prese in braccio e la portò in camera da letto... e gli ultimi indumenti scivolarono via.
Era la cosa più naturale del mondo... non c’era bisogno di chiedersi se se la sentiva o meno ...di far cosa? Il suo corpo rispondeva da solo alle carezze di Terry, non c’era bisogno di pensare
nè di dire altro che non fosse “ti amo”...

Terence, disteso sopra di lei, scese lentamente imparando piano piano tutto il corpo di Candy con le dita inseguite dalle labbra... mentre indugiava sul seno di lei sulla via del ritorno, riuscì a bisbigliare: “Toccami anche tu amore!”... e anche le mani di Candy cominciarono la loro corsa diventando sempre più audaci facendo tremare il corpo di lui!

Quella dolce tortura finì con la completa fusione dei due corpi la cui sintonia del movimento portò al culmine per Candy un istante prima che per Terry, che, indugiando un solo attimo nell’anticamera del paradiso, semplicemente godette dell’intenso piacere che lei gli manifestava ...non l’aveva mai fatto prima. Terence nelle sue esperienze precedenti, aveva sempre e solo preso quasi rabbiosamente.

Sarebbe potuto cadere il mondo quella notte! C’era solo il desiderio assoluto di prendersi e di donarsi l’un l’altra! Nulla poteva più fermare quella danza che proseguì con dolci pause e ritmi diversi sino all’alba!

Si svegliarono alle dieci ancora abbracciati! Il capo di lei sul petto di lui…
“Buongiorno amore!” Disse lei infine

“ Dimmelo di nuovo!”

“Buongiorno amore mio” di nuovo lei!

“Hai fame golosona?”

“Un po’…”

“Aspettami un attimo”

Terry tornò con due tazze di tè, biscotti e frutta... divisero ogni biscotto e pezzo di frutta... ma non come avevano fatto al parco qualche mese prima... Candy prendeva dalla bocca di Terence e lui da quella di lei... e fecero l’amore di nuovo...

Poi mentre lui le accarezzava dolcemente i capelli;
“Ti ho fatto male ieri sera?”

“Solo un po’ all’inizio ma poi... è stato meraviglioso!” Rispose lei arrossendo imbarazzata.

“Scusami! ...anche se il solo pensiero mi faceva impazzire di gelosia, io... credevo che Rosellino... insomma...”

“No... io... non mi sono mai sentita pronta per quello e lui ha sempre rispettato i miei tempi... e...”

“E....???”

“E adesso ho anche capito perché non mi sentivo mai pronta... ecco...”

“Scusa avrei dovuto controllarmi di più, essere più… delicato...”

“Shhhhh... Sei stato dolcissimo... amore mio, non cambierei niente di quello che è stato...”

“Ti amo! Te l’ho detto abbastanza stanotte?” di nuovo lui

“Arrivati a mille ho perso il conto... ti amo tanto anche io!”

Anche se a fatica alla fine si alzarono… era domenica… li aspettavano i bambini di miss Mary Jane…

“’Sta vola lo posso dire a quelle pesti che sei la mia ragazza?” chiese Terence
“Mi hanno chiesto di te un sacco di volte, lo sai?”

“Mmhhh… tu che ne dici!?” rispose divertita Candy

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Capitolo 10
*** IL PENTIMETO DI ANTHONY (parte 1) ***


CAPITOLO 10: IL PENTIMENTO DI ANTHONY

Il giorno dopo la festa Albert dovette affrontare l’arcigna zia!
“Ufff... ha già parlato con Anthony! Sarà furiosa...” si ripeteva il giovane capo famiglia.

“William... sono veramente delusa da quella ragazza! Dopo tutto quello che la nostra famiglia ha fatto per lei! Pensa che avevo cominciato ad affezionarmi a lei... è forte e determinata... Sai che dietro un uomo di successo c’è sempre una grande donna... e mi ero convinta che fosse giusta per il nostro Anthony!
E adesso guarda che pasticcio! Continua a darci un sacco di grattacapi, come quando andava a scuola a Londra!
Quante volte le suore l’hanno punita!
Devi intervenire! Il matrimonio è già stato annunciato a tutti i parenti! Non può scoppiare uno scandalo così, non lo accetto!”

“Zia, capisco la tua posizione ma io non la penso come te! Io credo che lei sia troppo in gamba per nascondersi dietro un marito... purtroppo è proprio su questo punto che Anthony ha sbagliato!
Lei è sempre stata abituata a cavarsela da sola sin da piccola! Me lo aspettavo che il ruolo di moglie le sarebbe stato stretto e la capisco benissimo!

Non ho intenzione di convincerla a sposare nessuno che lei non voglia! Che il matrimonio sia stato annunciato, tra l’altro senza il suo benestare, non è motivo sufficiente perché sia celebrato!”

“E che intendi fare allora? Ti ripeto che non voglio scandali in famiglia!”

“Diremo che io sono contrario, che voglio che prima lei termini i suoi studi... poi quando sarà ora ci penseremo... il tempo non passa invano!” Albert chiuse così il discorso con la vecchia zia.



Dopo un paio di settimane anche Anthony si decise a parlare con Albert!

“Zio... volevo scusarmi con te! Ti ho addossato colpe che non hai! Tu hai ragione... è stata tutta colpa mia e di quel...”

“Anthony... hai fatto i tuoi errori, ti avevo messo in guardia!
Ti avevo detto che Candy è una ragazza troppo indipendente e forte per fare solo la moglie ma non è stata solo colpa tua... la verità è che voi vi siete innamorati che eravate due bambini e quando si cresce e si formano i caratteri le cose cambiano...

È stata anche colpa mia!
Non avrei dovuto permettervi di fossilizzarvi in un rapporto così... “infantile”, passami il termine, avrei dovuto insistere maggiormente a che entrambi faceste esperienze diverse!
Ti avevo consigliato, proprio per questo, di seguire Archie a Boston, ricordi?”

“Come no! E Candy, che ha dovuto crescere così in fretta ed è sempre stata più matura di me, voleva che andassi... Io non ho neanche voluto prendere in considerazione quella possibilità e ho sbagliato!” Ammise Anthony

“Sì! Lei ti avrebbe aspettato!
Comunque ho visto che c’è un master interessante per te alla Sorbonne! Ti consiglio di prenderlo in considerazione per l’anno prossimo.
Sarà utile per il tuo futuro, e cambiare aria ti farà bene! Io ti starò vicino, ci sono molti affari che mi portano da quelle parti!”

“Va Bene! Andrò! Grazie...”

Anthony fece per congedarsi ma poi si fermò un attimo:
“Zio... vorrei parlare con lei, vorrei scusarmi, l’ho trattata come una bambina... pensi che io possa avere ancora qualche possibilità di riconquistarla?”

“Conoscendola sarà felice di parlare con te... anche lei ha bisogno di farsi perdonare da te... per quanto riguarda l’altra questione credo di non essere io a dover rispondere a questa domanda e tu hai tutto il diritto di porgergliela!”

“Ma io voglio la tua opinione sincera zio...” insistette Anthony

“Figliolo! Lei è una donna ormai!
Ha scoperto, soffrendo, di amare Terence e credo che il suo sia un sentimento sincero e maturo... credo lo sia anche quello di Terence!
Mi dispiace colpirti di nuovo al cuore ma questo è ciò che io penso... hai comunque tutto il diritto di parlare con lei di questo ma senza drammi e scenate... accettando la realtà è senza farla sentire in colpa”

“Aspetterò che finiscano le sue sessioni d’esame e poi la raggiungerò a New York!”

************

Anche quell’anno Candy superò brillantemente tutti i suoi esami!
Terence aveva assistito all’ultima sua prova orale! Era la più importante dell’anno!

“Lentiggini! L’hai fatto secco! Sei stata grande! Me la sono proprio goduta!” Terry era proprio compiaciuto

“Sei riuscito a venire! Grazie!”, lei si catapultò tra le sue braccia.

“Non me lo sarei perso per niente al mondo!
Sono le ultime battute dello spettacolo, tra qualche giorno avrò finito anche io!” Aggiunse Terence

“Ma chi era il tipo che ti ha avvicinato poco fa?” Gli chiese Candy.

“Ah quello? Niente! Il solito giornalista! Voleva sapere che ci facevo qua!”

“E che gli hai detto?”

“La verità!”

“Quale verità?”

“Gli ho detto: guarda bene quella bellissima ragazza bionda seduta laggiù... è la mia ragazza... vedrai che lo stende in un attimo!”

Candy scoppiò a ridere:
“Terry! Sei pazzo?”

“Certo! Di te!”

“E se lo scrive sul giornale?”

“E che scriva quello che gli pare! Signorina Andrew! Ti vergogni di avere un fidanzato attore, forse?
Andiamo a festeggiare! Ti porto a pranzo fuori... non svenarmi come l’altra volta però, ok?”

“Questo era l’ultimo esame dell’anno amore... voglio rilassarmi! Tu stasera lavori e io adesso voglio stare un po’ da sola con te! Mangiamo a casa tua? Si può?”

“Solo mangiare?” Disse lui con tono malizioso mentre la stringeva a sé per portarla a casa.

Tra gli esami di lei e la coda della stagione teatrale quell’ultimo periodo era stato un inferno... i due ragazzi avevano avuto pochissimo tempo per loro!

**********

Un paio di giorni dopo...

“Sei nervosa Candy! Succede qualcosa che devo sapere?”

“Terry... domani devo vedermi con Anthony... vuole parlarmi! Ho bisogno anche io di chiarire con lui e...”

Terence si rabbuiò in un istante:
“Mmmhhh... di nuovo quel damerino sdolcinato... no... non mi va che ti vedi da sola con Rosellino!”

“Terry non succede niente!!!” lo interruppe lei “Non dirmi che non ti fidi di me dopo tutto quello che c’è stato tra di noi perché io...”

“Ehi Ehi! Ferma i cavalli!!! Non correre come al solito!!!
Mi fido ciecamente di te, capito? Ma… non ti nascondo che sono geloso! Purtroppo sono fatto così anche se so che non ne ho motivo... è più forte di me!
E poi non mi fido di lui... però non posso e non voglio impedirti di incontrarlo!”

Poi continuò quasi minacciandola con un dito:
“Bada bene che non voglio che ti faccia stare male o ti offenda in qualche modo!
Se lo fa assaggerà i miei pugni... non posso giurarti che me ne starò buono buono se succede qualcosa del genere!”

“Ti amo lo sai?” Gli sorrise lei

“A chi lo dici? Sono nulla senza di te! Adesso però mi sono stufato di parlare del principino impomatato... vieni qui...”
E cominciò a baciarla nel solito modo che andava a finire inevitabilmente nell’altrettanto solito modo”.

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Capitolo 11
*** IL PENTIMENTO DI ANTHONY (parte 2) ***


CAPITOLO 10: IL PENTIMENTO DI ANTHONY (seconda parte)

Il giorno dopo:
“Candy ciao! Sei venuta!” Anthony era nervoso...

“Pensavi non lo facessi Anthony?
Non mi conosci forse?”

“Beh temevo che lui non te l’avrebbe permesso!”
Rispose sincero Anthony, facendo una smorfia... parlare di un LUI che non era lui con lei era ancora molto dura...

“Beh! Se non me l’avesse permesso l’avrei fatto lo stesso e comunque... Terry si fida di me...”

Quella risposta fu una stilettata al cuore del ragazzo e sufficiente per chiarire ogni dubbio ad Anthony circa i sentimenti che Candy e Terence si professavano... poi lui continuò:

“Volevo scusarmi con te! Ho sbagliato tutto... non ho capito quello di cui avevi bisogno... Perdonami!”

“Anthony! Io non ho mai voluto farti soffrire! Scusami tanto anche tu!”

“In autunno vado a Parigi con lo zio William! Starò un anno per un master!”

“È fantastico”, disse sinceramente lei! “Promettimi che starai bene e mi scriverai!”

“Certo! Promettimelo anche tu”
Finì tutto in un tenero abbraccio.

Terence aspettava Candy a teatro quella sera, ma lei non se la sentiva di piantare così Anthony in quel momento, così si fece coraggio e continuò:
“Stasera è l’ultima dell’Amleto! Vieni a teatro con me? Ti va? Ho due posti e Patty non può venire, vedrai ci divertiamo come quando eravamo piccoli!”

Anthony ci pensò un attimo, non moriva certo dalla voglia di vedere LUI! Però Candy era sempre sua cugina e prima o poi questa cosa bisognava superarla e accettò l’invito.
Elegantemente vestito Anthony accompagnò una deliziosa Candy a teatro... in fondo voleva sincerarsi del tenore del rapporto tra i due... non si era mai fidato molto di Granchester!

Candy sapeva che, come sempre, appena entrato in scena Terence avrebbe cercato per un attimo i suoi occhi e lei gli avrebbe detto che lo amava con lo sguardo... tutto sarebbe filato liscio... o almeno ci sperava tanto…

Fu esattamente così: appena Terence entrò in scena cercò lo sguardo di lei... una morsa allo stomaco alla vista di Anthony… ma fu solo un attimo, quando agganciò gli occhi di Candy lesse la dolcezza e quel “ti amo” di cui non poteva più fare a meno… e lui fu Amleto... il migliore di sempre!

Il tutto finì in un’ovazione!
Gli attori, ai quali si aggiunse Robert, per mano salutarono un pubblico in delirio che acclamava soprattutto il protagonista.
Il regista fece aprire un’ultima volta il sipario solo per lui!

Terence era da solo sul palco e il pubblico era tutto in piedi che urlava il suo nome sotto una pioggia di fiori e scroscianti applausi!
Candy era raggiante e si commosse quando vide lo stesso Anthony alzarsi in piedi per far onore al giovane attore!

Terence raccolse l’immancabile rosa e la lanciò dritta a Candy in un gesto che ormai era quasi di rito, agganciò di nuovo i suoi occhi e le disse “ti amo”... stavolta però lo fece muovendo le labbra in un gesto che lasciava poco all’immaginazione!
L’ovazione di fece più intensa, semmai fosse stato possibile, e gran parte del pubblico si girò verso Candy.

Anthony si rese conto in quel momento di quanto forte e sublime fosse la natura del sentimento che univa quei due ragazzi...
Inutile prendersi in giro... Candy non aveva mai guardato lui in quel modo! Quella luce nei suoi occhi verdi...
Anthony volle passare nel camerino di Terence per stringergli la mano e sotterrare l’ascia di guerra una buona volta!

Eccolo lì, quello sì che era il suo Anthony... il suo caro cugino Anthony!

Anthony adesso aveva capito quello che desiderava Candy… ma per lui era troppo tardi!

**********

Più tardi, quando Candy e Terence furono da soli:
“Tutto bene con Rosellino?”

“Tutto a posto! L’hai visto no?
Sei stato grande! Li hai stesi tutti lo sai?”

“Come tu al tuo esame, intendi?”

E scoppiarono a ridere!

“Sei stato un pazzo a dirmi quella cosa con le labbra? Se ne sono accorti tutti!”

“Sono pazzo sì! Delle tue lentiggini... comunque preferisco sia chiaro quello, piuttosto che scrivano un sacco di porcherie su di me come al solito... quando sarai mia moglie...”

Candy si fermò un attimo...

“Ho detto qualcosa di sbagliato?” fece Terence diventando serio…

“No... è che... non avevi mai parlato di...”

“Matrimonio?” La interruppe lui
“Ti turba in qualche modo questa cosa?... Lo so che adesso tu vuoi...”

Candy capì immediatamente l’equivoco che stava nascendo:
“Cosa hai capito?! Io pensavo che... sai... tua madre... tuo padre... io pensavo che tu non...”

“Scherzi? Io voglio una famiglia e dei figli più di qualsiasi altra cosa al mondo!”

“Vuoi anche dei figli?” Chiese ancora Candy

“Certo!!! Voglio dei marmocchi terribili come le scimmie e col naso pieno di lentiggini!” Le Rispose Terry divertito

Lei gli fece un sorriso che avrebbe illuminato perfino l’inferno:
“Ti amo lo sai?”

“Dai! Da domani siamo in vacanza!!! Mangiamo qualcosa e ti riaccompagno a casa, va bene scimmietta?”

“Neanche per sogno!” disse Candy con tono serioso e deciso.

“Che vuoi fare allora?”

“Stasera voglio solo amarti! Voglio fare l’amore con te Terry!”

Candy non riusciva mai a resistergli ma non aveva mai preso l’iniziativa, ma quella sera...
Cominciò lei a spogliarlo piano piano, mentre lui si arrendeva completamente alle sue carezze.
Fu Candy quella sera ad imparare con le sue labbra ogni angolo del corpo di un Terence letteralmente stregato dalla sua donna!
Quando il giovane riprese il controllo della situazione lei riuscì a dirgli:
“Eccole! Le tue mani grandi! Adoro sentire le tue mani su di me!”

Si donarono l’uno all’altra per l’intera notte con una dolcezza e una passione infinita.

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Capitolo 12
*** REGALO DI COMPLEANNO ***


CAPITOLO 11: REGALO DI COMPLEANNO

New York 15 aprile 1920

Candy aveva accompagnato Terence alla stazione quella mattina: la compagnia Stratford sarebbe stata impegnata per una tournée di due mesi fuori città!

“Amore davvero sei sicuro che tornerai in tempo per metà Giugno? Ce la fai vero?”

“Lentiggini te l’ho detto: non mi perdo la tua cerimonia di laurea e festa annessa per tutto l’oro del mondo!
Sia mai che ti lascio sola col damerino e Rosellino, magari anche le due serpi velenose!
Ho già detto a Robert che dovrà sostituirmi per gli ultimi due spettacoli!
Non preoccuparti! Mi dispiace solo di non essere qui per il tuo compleanno! Sicura che lo vuoi passare qui da sola? Potresti andare alla casa di Pony qualche giorno!

“No... no Terry! Avrò da fare un sacco... festeggeremo tutto a Giugno!”

“Scimmietta curiosona! Non fare la furba! NON aprire il tuo regalo di compleanno senza di me e non sbirciare che me ne accorgo, chiaro?”

“Ufff! Ok... ok! Ma è un pacco enorme! Ma cosa ci avrai messo dentro!”

Terence scoppiò a ridere: “Hai promesso! Ricordatelo!” e poi : “Adesso è proprio ora che vada...”

Dopo averla baciata aggiunse sussurrando all’orecchio di lei:
“Lentiggini! Sai che non ne ho mai abbastanza di te ma... ultimamente è sempre più intenso e... stanotte è stato bellissimo, non so cosa sia successo... avrei voluto non smettere mai di amarti!”

“Terry! Daiii... Sei il solito... ”

Effettivamente quella notte avevano letteralmente perso la testa entrambi... ormai, quasi un silenzioso mutuo consenso, non stavano neanche più attenti... al periodo fertile di lei... a niente!



New York 15 Giugno 1920

“Piccola! Sono così orgoglioso di te! Il massimo dei voti!!!
La zia non lo ammetterà mai ma... guardala!!! Sta gongolando di nascosto! Il tuo professore l’ha avvicinata per farle i complimenti”

“Grazie Albert! Non ce l’avrei mai fatta senza di te!”

“Complimenti Candy! Sei stata grande! Come mai avrei creduto!”
“...quanto sono stato stupido a lasciarmela soffiare così da sotto il naso...”
aggiunse Anthony silenziosamente stringendola in un dolce abbraccio con una punta di malinconia....
“Granchester chiacchiera con lo zio, la tiene d’occhio da lontano ma per quanto lei si intrattenga con tutti è evidente come sia inesorabilmente sua... lo cerca di continuo con lo sguardo e gli sorride... neanche un cieco potrebbe aver dubbi!”

Poi fu la volta di Annie, Patty e Archie...


Nel frattempo Iriza furente inveiva contro Neal:
“Neal! Maledizione! Guardala!!!”

“La sto guardando sì… Accidenti quanto è bella!” il ragazzo non riuscì a non rispondere sinceramente!

“Sei il solito imbecille!
Non la sopporto! Non sopporto di vedere l’orfanella così felice… tutti ai suoi piedi! Prima Anthony, poi Terence… maledetta…. Non me ne starò qui con le mani in mano!” continuò Iriza

“Che hai intenzione di fare?” di rimando Neal

“Ancora non lo so… intanto me ne sto a New York qualche giorno, voglio parlare con quella Susanna... e poi vediamo…
Tu piuttosto... il solito inutile!!! Fatti venire un’idea intelligente per una volta! Sei il solito buono a nulla”
Iriza era piena di rabbia...



Terence se ne stava un po’ in disparte guardando il suo tesoro che si godeva finalmente l’affetto di tutta la famiglia... anche se Petalo di Rosa avrebbe anche potuto starle meno appresso!

“Calmo Terence... calmo... non rovinarle la festa...” si ripeteva in cuor suo.

Anche Miss Pony e Suor Maria erano arrivate in città per l’occasione!

Terry aveva già detto tutto a Candy con gli occhi, con quel sorriso che sa di cioccolato speziato, loro due avrebbero festeggiato da soli quella sera... dopo la festa! Candy doveva aprire un certo regalo...

Terence un po’ a malincuore accettò di dividere la sua dama con tutti i cavalieri presenti prima di rapirla per un ballo!


“Ti sei fatta abbracciare e sbaciucchiare da tutti! Mi pare tocchi a me, che dici?”

“Non fare il geloso adesso! Quanto ci hai messo! Non vedevo l’ora che ti facessi avanti! Che avevi da parlottare tanto con Albert e con la zia?
Pensavo di dover venire io ad invitarli a ballare! Mi mancava solo Neal ormai!” Gli disse Candy

“Non mi sembrava carino monopolizzarti in questa occasione...
Tra l’altro sono in difetto... sai che noi due non siamo fidanzati ufficialmente e...”

“A me non interessano queste cose Terry... lo sai” lo interruppe Candy

“A te non interessano ma alla tua famiglia sì... e anche a me... tu sei una brava ragazza e io...
... ma ti giuro che un altro giro di balli con un altro e avrei preso a pugni qualcuno!”

Ballarono stretti stretti ma Candy era stanchissima...
“ Che succede amore? Non ti reggi in piedi!” Terence era preoccupato

“Ho bisogno di un po’ d’aria... mi gira la testa, ho anche un po’ di nausea...”

“Ormai la festa è finita! Ti riaccompagno a casa tua, sicura che non hai bisogno di un medico?”

“Sto già meglio! Sicura! ...e poi IO sono un medico! Voglio andare a casa tua... voglio aprire il mio regalo...” Lo rassicurò Candy

Era stato effettivamente solo un momento di debolezza... Candy si era ripresa subito e non vedeva l’ora di stare un po’ da sola con lui...

Arrivati nell’appartamento di Terence, Candy corse a prendere il suo pacco e cominciò a scartarlo!
La prima scatola incartata e infiocchettata ne conteneva in realtà un’altra agghindata allo stesso modo... e poi un’altra... e poi un’altra!

“Ehi! Che scherzo mi hai fatto stavolta? C’è solo carta colorata qui! Non vorrai dirmi che ho sognato due mesi di aprire delle scatole vuote vero?”

“Lentiggini! Quanto sai essere antipatica a volte! Abbi un po’ di pazienza!” le disse lui “ se non sei tonta, e non credo tu lo sia, capirai quando arriverai al dunque!”

E fu così:
Candy rimase pietrificata davanti ad una scatolina di velluto rosso con tanto di nastro di raso tono su tono... aveva gli occhi lucidi e le mani tremanti!

“Che succede adesso?
Non scarti più?
Non ti lagni più?”
La incoraggiò Terence...

“Terry... io... Amore...”

Terence aprì il cofanetto e ne estrasse un meraviglioso anello d’oro bianco con un diamante talmente luminoso da far impallidire la luna piena di quella notte, si mise in ginocchio su una gamba e le prese con delicatezza la mano sinistra!
Dopo averle baciato l’anulare la guardò e le disse:
“Lentiggini! Vuoi essere la mia Giulietta per la vita?”
Lei scoppiò a piangere e lui le infilò quel meraviglioso gioiello al dito...

Terence si alzò in piedi per stringerla e baciarla e Candy mancò per un attimo!
“Ehi lentiggini!
Due volte così però no!
Se abbraccio una della mie ammiratrici le fermo il cuore, ma tu? Pensavo fossi abituata al mio fascino irresistibile!”

Terence cercava di sdrammatizzare ma era sinceramente preoccupato, l’aveva presa in braccio e stesa sul divano... lui era in ginocchio di fianco a lei... il viso serio...
“Cosa succede? Ti porto al pronto soccorso?”

Candy agganciò i suoi occhi e gli sorrise dolcemente...

“Ti ho detto che sono un medico... non ti fidi di me forse?”

Prese la mano di lui, la baciò sul palmo e la posò sul suo ventre...
Terence si illuminò all’istante e con la voce rotta per l’emozione:
“Sicura?”
“Sicura!” gli sussurrò lei dopo averlo baciato dolcemente.

Lui alzò il sopracciglio sinistro e con tono ironico le disse:

“ Oddio lentiggini! Tua zia... me la sono lavorata tutto il giorno e proprio adesso che me la sono ingraziata! Mi ucciderà! Se non lo fa prima Albert...!


E scoppiarono a ridere.... poi Candy cominciò a baciarlo:
“Mi sei mancato tanto in questi due mesi...”

“Ehi! Aspetta! Vacci piano!” Fece lui, anticipando lo slancio della ragazza.

“Sei diventato timido tutto in un colpo?”

“No... è che... ho paura... di fargli male...”

“Non preoccuparti! Non gli succede niente di male... amore...”

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Capitolo 13
*** LA MOSSA DI IRIZA (parte 1) ***


CAPITOLO 12: ...LA MOSSA DI IRIZA

Un paio di settimane dopo...

Ancora un paio di serate e anche Terence avrebbe finito per quella stagione. Robert aveva cambiato lo spettacolo al rientro dalla tournée e Terence, si sa, era un perfezionista.

C’era anche il matrimonio da organizzare… Terence aveva parlato con Albert e la zia e aveva chiesto una cerimonia per il mese successivo… Anche Archie si era sposato subito dopo la laurea quindi a nessuno era sembrata affrettata la richiesta…
Albert sapeva che i ragazzi stavano insieme da tempo e la zia si era trastullata con le aristocratiche origini di Terence.
Non che a Terence importasse granché di affrettare le cose, solo non voleva che Candy potesse avere qualche tipo di problema familiare.
Candy voleva una cerimonia semplice… la zia invece…

Terence l’aveva tranquillizzata:
“Lentiggini… lascia perdere… l’importante è che ci siamo noi due davanti all’altare, se tua zia è contenta coì… lasciala fare! Tu devi solo stare tranquilla! Pensa che per farla contenta io ho anche accettato di invitare mio padre… anche se, a essere onesti del tutto, sono due anni che lui cerca di riallacciare i rapporti… “

Candy era passata in ospedale per raccogliere le sue cose, stava andando a teatro Stratford... voleva fare una sorpresa a Terence! Solo salutarlo... sarebbe stato impegnato tutto il giorno... solo mezz’ora di pausa per un panino...

“Un panino da solo non è un granché ma con un bacio vicino... magari...” pensava la ragazza, pregustando già le coccole di Terence... quelle che avrebbe ricevuto anche quella stessa sera, immancabili come ogni giorno ormai da quando era rientrato in città.

Da quando c’era quel fagiolino dentro di lei, Candy dormiva quasi sempre da Terry e lui era diventato così dolce, appena le si avvicinava non mancava di accarezzarle il ventre ancora piatto e cingerla in modo così protettivo... lo amava ancora di più, semmai fosse stato possibile!

Erano cresciuti entrambi senza genitori, anche se in modo diverso, e di una cosa erano sicuri: quel bimbo li avrebbe avuti entrambi sempre accanto!
Terence suonava per lei ogni sera, anche se era stanco morto... le sue lunghe dita correvano eleganti sulla tastiera facendo esplodere quella dolce ninna nanna, quella della scuola..., che la cullava così teneramente.

La sera prima le aveva sussurrato:
“Non vedo l’ora di vedere il tuo ventre arrotondato... non si vede ancora niente!”
Poi notando l’espressione strana di lei...
“Ho detto qualcosa di sbagliato?”

Candy sapeva che quel sentimento andava oltre... se non fosse stato così... Susanna era di sicuro più bella di lei, e poi tutte quelle ragazze che lo aspettavano immancabilmente all’uscita del teatro ad ogni spettacolo… ma non riusciva a non pensarci:
“In verità... ho paura di non piacerti più quando sarà così...”

“Lentiggini! Scherzi? Dai, non ci credo!” rispose lui tra lo stupito e il divertito…
“Non posso pensare che TU ci pensi davvero! io... non sai cosa significhi per me il fatto che mio figlio stia crescendo dentro di te...”

Si rese conto di aver detto una stupidaggine...
“Accidenti a te Candy! Si sa... le donne incinte... eppure dovresti saperlo!”



Arrivò proprio giusta per la pausa, Terence era l’unico rimasto sul palcoscenico... immobile con gli occhi chiusi... era ancora immerso nel suo personaggio, un raggio di sole gli faceva brillare i capelli mentre era di spalle!

“È bellissimo”, pensava lei... “mi avvicino piano piano e gli cingo la vita da dietro...”


Gli operai stavano andando a pranzo… finite le prove degli attori avrebbero ricominciato a lavorare sulla posizione dei riflettori... Terence si era lamentato dell’illuminazione!


“Sicuro che sia tutto a posto così, Bob?’” fece l’operaio più giovane all’altro.
“Tranquillo Marc, i riflettori sono ben assicurati alle funi e là sopra non ci va nessuno a parte noi!”


Iriza, che aveva appuntamento con Susanna, era arrivata in quel momento e aveva notato la presenza di Candy e Terence sul palcoscenico… purtroppo aveva sentito anche il discorso degli addetti alle luci.
Senza farsi notare raggiunse il soppalco sopra il palcoscenico del teatro, estrasse velocemente un coltellino dalla borsa e tranciò parzialmente una delle funi..
…poi scappò via dimentica del suo appuntamento…


*****


Un lungo cigolio ruppe il silenzioso incanto di quel momento...

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Capitolo 14
*** LA MOSSA DI IRIZA (parte 2) ***


Seconda parte del capitolo..
E' un brutto colpo questo... So che mi odierete ma bisogna andare avanti!
Dal prossimo c'è un salto temporale di 15 mesi e vediamo che è successo.
Intanto scusatemi ma: beccatevi questo! Aiutoooo!!!!






Un lungo cigolio ruppe il silenzioso incanto di quel momento...


Terence si volta: Candy è proprio sotto al riflettore, pietrificata dalla paura!
Sta per caderle addosso!!!
Terence reagisce subito, col cuore in gola... non vuole spingerla via con forza... potrebbe rotolare giù dal palco... no!
Potrebbe far male al bambino!
La cinge e la copre con tutto il suo corpo!

È un colpo tremendo... ma lui regge tutto il peso... da solo... Candy è sotto di lui, svenuta!

Il tonfo attutito dal corpo del ragazzo attira tutti gli attori ancora nei rispettivi camerini…

Terence non risponde ad un Robert in preda al panico... il sangue che gli cola dalla nuca...

... via di corsa all’ospedale!

*******

Qualche ora dopo...
Candy apre gli occhi... non riconosce la stanza... Albert con la faccia stravolta è seduto accanto al suo letto!

All’improvviso un lampo di paura attraversa le iridi della ragazza:
 “Terry...” e si porta una mano al ventre!

Poi si gira con aria interrogativa verso Albert e lui:
“Il bambino sta bene... anche tu! Solo uno spavento! Ci ha pensato Terence a voi due!”

“E lui?” chiede Candy con lo sguardo pieno di terrore e l’angoscia che le opprime il petto

Albert titubante risponde abbassando lo sguardo...
“Ha preso un brutto colpo alla testa... è appena uscito dalla sala operatoria... è ancora incosciente!”

Candy con gli occhi gonfi tenta di tirarsi su per alzarsi... vuole correre da lui... solo questo!

Albert la ferma trattenendola per il braccio:
“ NON PUOI alzarti adesso...”




Candy aveva pianto tutte le sue lacrime... il pallore della morte sul suo viso...
Albert le disse: “Coraggio piccola... si riprenderà presto! Vedrai andrà tutto bene...”

Con la voce profonda rotta dal dolore:
“Non sono una bambina, Albert... conosco perfettamente le condizioni in cui si trova, ho parlato col medico che l’ha operato... se non riprende conoscenza in fretta... non...”

L’ha fatto per salvare te... e il bambino...” le ricorda Albert

“Voglio solo stare con lui adesso... ti prego lasciatemi da sola con lui...”

Candy passò due giorni e due notti a vegliarlo!


“Candy, ti prego, devi riposarti un po’ fallo almeno per il bambino” le diceva Albert... ma lei era sempre lì...

Il terzo giorno Terence aprì gli occhi, Candy e Eleonor erano accanto a lui!

“Amore! Sono qui! Mi senti? Riesci a parlare?”


“Ca... Candy! Stai... state... bene?”


“Certo amore mio! Stiamo benone! Non ti preoccupare per noi... resisti!” È scoppiò a piangere...


“Proprio non ce la fai a mentire eh! Lentiggini!... mi sento stanco...”


“Allora riposati un po’... io sto sempre qui... non ti lascio neanche un secondo!” Disse Candy singhiozzando!


Terence si rivolse agitato a Eleonor:
“Mamma, ho bisogno di parlare con mio padre... e... il suo legale... ma subito!”


“Figliolo... sta calmo, tuo padre... va bene...” rispose la donna.


Il Duca... Candy l’aveva contattato, voleva che lui e Terry sotterrassero l’ascia di guerra una buona volta... lei e Terry stavano per sposarsi, un bimbo in arrivo... era già in città! Albert si era fermato a New York per conoscerlo... del bambino comunque Candy e Terence avevano deciso di non dire niente per adesso... era il loro dolce segreto e volevano goderselo da soli ancora un po’!


In mezz’ora il Duca era là col suo legale... Terence chiese fossero lasciati soli!

Eleonor convinse Candy a stendersi un attimo:
“Sono quattro notti che non chiudi occhio bambina...”

Nella stanza di Terence il Duca:
“Figliolo io... ho sbagliato tutto con te e...”

Terence fece al padre un cenno con la mano per interromperlo e prese la parola non senza difficoltà:
“Padre! Ascoltatemi voi perché io non ho più tempo per quello che è stato... “

Si fermò un attimo per riprendere fiato
“Candy! Noi... non siamo sposati! Il bambino... è mio figlio! Voglio che sia così davanti alla legge...”

“Non preoccuparti di nulla!” Rispose semplicemente il Duca mentre faceva cenno al legale accanto a lui di occuparsi della cosa...

“Voglio solo vedere Candy adesso, vi prego...” concluse Terence.


*****

“Candy... amore... stai qui con me adesso... voglio andare perdendomi nei tuoi occhi...”

La ragazza era inginocchiata di fianco al letto di Terence e gli teneva entrambe le mani, la fronte su quella di lui, sussurrava come una supplica:
“Shhhh! Non dire così... Terry, stai con me... io non ce la faccio senza di te!”

“Sì che ce la fai! Devi farlo per lui!
Parlagli di me... digli che l’ho amato da quando ho saputo che c’era...”

Candy non parlava più, un mattone sul petto, la gola affogata in un nodo di dolore...

L’ultimo filo di voce di lui:
“Vi amo tanto...”

Il grido di dolore di lei: lui non c’era più!

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Capitolo 15
*** ULTIMO ATTO (parte 1) ***


QUESTA E' LA PRIMA PARTE DELL'ULTIMO CAPITOLO...
DOMANI L'ULTIMISSIMA!!!!


ULTIMO ATTO

Settembre 1921



È un bel mattino soleggiato e ancora caldo, il cielo è terso senza nubi, le campane suonano finalmente a festa...

La chiesa è gremita di gente, il viso di tutti voltato verso l’ingresso della cattedrale, la musica in sottofondo è già partita...

Miss Pony e Suor Maria hanno già il fazzoletto in mano.. anche Annie, al fianco di Archie, e Patty singhiozzano...

È presente anche il Duca di Granchester arrivato al braccio di una splendida Eleanor...
Ci sono tutti gli Andrew, la zia in prima fila...
Dei Legan c’è solo Neal… lavora con lo zio William ed Archie, rinnegato dalla madre per aver denunciato la sorella Iriza ora in carcere, giudicata colpevole per l’incidente a teatro inchiodata dalla testimonianza del fratello e dei due addetti alle luci che l’avevano incrociata il fatidico giorno… “Caso Granchester-archiviato” così suona quel maledetto fascicolo.

Arriva la macchina, i vetri oscurati... prima di imboccare il vialetto antistante la chiesa, ha dovuto farsi largo trai curiosi e giornalisti…è un matrimonio atteso da tempo…
Si ferma davanti alla chiesa, scende per primo Il signor William Albert Andrew, che apre la portiera alla sposa...

Eccola Candy bellissima nel suo abito lungo immacolato, il corpetto stretto tempestato di cristalli, la gonna multistrato di seta impalpabile, il velo fermato sui riccioli biondi con un diadema tempestato di smeraldi da far invidia ai reali inglesi, dono del Duca... percorre la lunga navata sul tappeto bianco al braccio di un orgoglioso ed emozionato Albert...

Davanti a loro TJ, la piccola peste, nove mesi già cammina, ha imparato con papà, e porta fieramente un cuscino di raso bianco con due cerchietti d’oro...

I vispi occhioni blu agganciano quelli della mamma: “pa pa pa.. py...” farfuglia...
“ Sì... Vai, vai avanti piano verso papà...” gli sussurra Candy!

In piccolo, il bimbo, guance paffute, una spruzzatina di lentiggini dorate sul naso, i capelli scuri, indossa lo stesso elegantissimo abito dello sposo…
...Anthony dal fondo della navata, lo guarda avanzare sorridente... il suo sorriso così dolce, quello che sa di zucchero filato...

Candy è l’incarnazione della felicità, mai stata così bella....

“Non ce l’avrei fatta senza di lui!”
sussurra ad Albert con la voce rotta dall’emozione, di chi ama con tutta l’anima, di chi vuole unirsi davanti a Dio e agli uomini con chi è ormai una cosa sola... gli occhi lucidi.

“Direi che la cosa è almeno reciproca, ti pare?”
le risponde Albert all’orecchio per poi continuare:
“Non cominciare a piangere adesso!!!
Siamo appena entrati in chiesa... piccola!
So che l’emozione è grande ma cerca di controllarti!
Oggi si ride, intesi? Non si piange più... abbiamo versato abbastanza lacrime, ti pare?”

Candy avanza piano piano sotto lo sguardo innamorato perso e carezzevole di lui che la avvolge da laggiù, davanti all’altare... ha gli occhi lucidi anche lui...

La lunga navata sembra la pellicola di un film, mentre la percorre la sposa torna indietro nel tempo...
Il primo flash a quel giorno, esattamente quindici mesi prima ormai...

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Capitolo 16
*** ULTIMO ATTO (parte 2) ***


E SIAMO ALLA FINE...
LO SO CHE AVETE SOFFERTO IERI, SPERO DI ALLEGGERIRE LA PENA OGGI...

 


 

La lunga navata sembra la pellicola di un film, mentre la percorre la sposa torna indietro nel tempo...
Il primo flash a quel giorno, esattamente quindici mesi prima ormai...

***********
***********

“CANDY! CANDY! SVEGLIATI!
Dottore! Non riesco a svegliarla!”
Albert era in preda al panico

La ragazza madida di sudore, gli occhi tremanti sotto le palpebre ancora chiuse e il viso bagnato dalle lacrime gridava aggrappata alle lenzuola.

“Albert! Sei tu? Terry! Dove è Terry?” Finalmente aveva aperto gli occhi!

“Sta calma piccola... è stato solo un incubo!”

“Terry! Dove è Terry?” la voce disperata...

“Terence è fuori pericolo ormai, il medico l’ha visitato poco fa e ora sta dormendo... Il Duca è appena uscito dalla sua stanza.

Non ha riportato danni permanenti, ha la testa dura come qualcun’altra e ha preso anche un brutto colpo alla schiena, per un po’ le gambe non lo reggeranno ma... ha solo bisogno di riposare e avrà un lungo periodo di riabilitazione da affrontare... per questo ci sarai tu accanto a lui, no?

Patty, Annie e i tuoi cugini sono qui fuori, sai? Adesso calmati e continua a riposare, intesi?

È bastato il tuo Romeo un’oretta fa che voleva alzarsi per venire a vedere come stavi!
Ha cacciato via tutti!
Hanno dovuto sedarlo tanto era agitato!
Ci farete ammattire tutti!
Da chiunque dei due prenderà vostro figlio... poveri noi!”

La ragazza piangeva tra le braccia di Albert:
“ Ho avuto paura... che...” Candy ancora tra i singhiozzi
“Shhhh... Non dirlo neanche...., ormai è passato...” con voce calma Albert

La tenne stretta cullandola qualche momento, quando si fu calmata:
“Albert! Sei arrabbiato con me per via... del bambino?”

“Ma che dici? Non sono così vecchio e ottuso ancora sai?
Perfino sua grazia immacolata il Duca è contento!”

“Il Duca... lo sa già anche lui?” chiese sorpresa Candy

“Glielo ha detto Terence stesso... era preoccupato per il vostro futuro semmai lui fosse...
...ma adesso non ci pensiamo più!

Riposati perché se quando il leone in gabbia nella stanza accanto si sveglia non ti trova vicino a lui....!!!!
Dio ce ne scampi e liberi!” chiuse Albert

Più tardi nella stanza di Terence:
“ Bambina! Sei qui! Ti sei alzata?”
“Eleonor... vada lei a riposare adesso, sto io con lui!”

Candy lo aveva guardato e con le dita gli aveva sfiorato i lineamenti delicati del viso... quanta paura aveva avuto! C’era mancato davvero poco e lei aveva visto un baratro aprirsi sotto i sui piedi...

Il suo Terry, non ci aveva pensato un attimo a farle scudo col suo corpo... anzi sì! un attimo sì... quel tanto da decidere che lo spintone, che avrebbe probabilmente lasciato indenne anche lui, poteva essere fatale per quella tenera vita che lei portava in grembo...

Le si era stretto il cuore al ricordo di quello che Albert le aveva detto sul Duca: Terence era passato sopra tutto in un istante! Tutto il dolore per l’agire di quel padre, tutto il suo orgoglio... per lei e il bambino...
...
Poi aveva notato i capelli... tagliati in malo modo per prepararlo all’operazione e un sorriso le era sorto sulle labbra: “Oh mamma! I suoi capelli! E chi lo sente adesso!

*******

Gli ultimi 15 mesi erano stati un vero inferno...
Terence aveva dovuto subire anche un intervento alla schiena e rimettersi in piedi non era stato facile, aveva ceduto alla tentazione di arrendersi più di una volta ma lei era sempre stata al suo fianco come una roccia... quando buttava le stampelle e la cacciava via, quando non voleva fare i suoi esercizi, quando le chiedeva scusa dolcemente accarezzando il pancione che cresceva a vista d’occhio!

Al termine della gravidanza avevano trascorso un periodo a Lakewood...
Arrivato TJ, Terence si era odiato ogni giorno di più... non riusciva ad alzarsi al suono dei suoi vagiti per prenderlo tra le braccia e porgerlo a Candy perché lo allattasse, non riusciva a fargli il bagnetto, non riusciva a fare niente di utile...

Era stato Anthony una sera a portarlo al pronto soccorso con la febbre altissima...

Era sempre stato Anthony a portarla all’ospedale quando aveva rotto le acque e lui... non aveva visto nascere il suo bambino... aveva desiderato così tanto condividere quel momento con lei!

Terence scivolava sempre più giù e mentre lo faceva respingeva Candy in malo modo... forse per proteggerla da se stesso...
“...vattene via... non voglio la pietà di nessuno”

Un paio di mesi dopo la nascita del bimbo erano tornati a New York ma Anthony, che non perdeva occasione per venire in città, era sempre pronto a sostenere e consolare Candy tra le sue braccia... e un giorno, approfittando di un momento in cui Terence era caduto esausto dopo l’ennesima seduta di fisioterapia, non aveva resistito:
“Non sopporto che ti tratti così, non sopporto di vederti così...”

...l’aveva stretta forte e le aveva sfiorato le labbra con le sue...

Ma Terence non dormiva...
...dalla porta socchiusa della sua stanza aveva visto la scena e, dopo aver incrociato le iridi celesti di Anthony, si era girato silenziando il suo grido di dolore e le sue lacrime sul cuscino...

Niente da fare... Terence non riusciva a rimettersi in piedi... aveva mollato...
Non rideva più, non suonava più... e allontanava Candy ogni giorno di più!
Anthony sempre accanto a lei...

Avesse almeno potuto uscire a farsi una bevuta! Neanche quello!

Quel giorno il medico aveva detto al giovane attore che non poteva fare più niente, che non c’erano più impedimenti fisici, che era tutto nella sua testa ormai e lui era letteralmente scoppiato ed era arrivato a urlare ad una Candy disperata:

“Era meglio per te se fossi m...” lo schiaffo di lei aveva zittito l’ultima parola ma lui pieno di rabbia non si era arreso:
“Avresti via libera con quel... che non vuole altro che infilarsi sotto la tua gonna... se non l’ha già fatto!”

Fu una stilettata al cuore di lei! Quando voleva colpire Terence sapeva essere inesorabile!
la ragazza era corsa via piangendo, lasciando la porta che dava sulle scale appena appoggiata...

... poi era arrivata quella peste di TJ, che aveva appena cominciato a gattonare, si era pericolosamente avvicinato e allungava la manina per aprire la porta!

Il cuore in gola come la volta del riflettore... il terrore per non riuscire a muoversi ma poi, senza neanche sapere come, trascinandosi con le braccia e le ginocchia aveva catturato saldamente il piccolo...

Le stampelle abbandonate chissà dove...
Piangeva col suo cucciolo tra le braccia... aveva mosso le gambe finalmente!

Quando Candy era rientrata li aveva trovati a terra che ridevano e si rotolavano come due maialini nel fango...
Piangendo si era unita al loro gioco, lo guardava con gli occhi pieni d’amore come quando gli diceva “ti amo” a teatro prima degli spettacoli... come sempre..

E così Terence aveva ripreso con i suoi esercizi e migliorava a vista d’occhio...
“Ti do una mano io amore”

“Non ho bisogno del tuo aiuto Candy”

Lei sempre dolce e premurosa con lui... lui così tenero e giocoso col bimbo e sempre freddo e distante con lei...

*****

Ci aveva pensato finalmente Anthony un giorno in cui Candy era uscita col piccolo...

“Che vuoi? Lei è uscita! Puoi anche andartene!” Gli aveva detto secco Terence

“Non sono venuto per Candy...” gli disse Anthony

“Ah no? E che vuoi allora?” di nuovo Terence

“Voglio parlare con te!”

“Ma tu guarda! E cosa mi vuoi dire? Sentiamo! Stupiscimi!
Te la vuoi riprendere?
Credi che sia stupido! So che la ami ancora... Cosa credi?”

 “Questo è un problema mio, non tuo... né suo!
E non me la posso riprendere semplicemente perché non è mai stata mia!” Gli disse Anthony in tutta sincerità

“Vi ho visti un paio di settimane fa!” Terence voleva andare dritto al nocciolo della questione

“Questo è il punto! Non hai visto un bel niente invece!
Ti dico io cosa hai visto...
… hai visto un cretino che ha ceduto ad un attimo di debolezza...
E ti dico anche cosa ti sei perso...
…una donna innamorata che l’ha respinto con decisione è l’ha messo alla porta!
Questo hai visto e questo ti sei perso!”

Effettivamente da quel giorno Anthony non si era più fatto vedere in casa...

Che stupido! Come aveva fatto a pensare che lei... che assurdità!

Quella sera Terence aveva preso il bimbo sulle ginocchia e si era seduto al pianoforte!!! Quanto tempo era passato dall’ultima volta che Candy l’aveva sentito suonare…
La ninna nanna di Mozart… quella dolce melodia….
Era bastata qualche nota e TJ era caduto tra le braccia di Morfeo… crollato immancabilmente vinto dal peso di tutto quello che riusciva a combinare durante il giorno.

Candy stava ancora lavando i piatti…
Dopo aver adagiato il piccolo sulla culla, Terence si era avvicinato a lei e le aveva cinto la vita con le braccia,
l’aveva stretta forte e con gli occhi gonfi le aveva chiesto perdono...
Poi le aveva sorriso nel modo che sapeva fare solo lui... quello che sapeva di cioccolato speziato, quello che le faceva battere forte il cuore come quando aveva sedici anni!
E lei con la voce rotta per l’emozione gli aveva sussurrato:
”Bentornato amore...”

Quella sera Terence cercò di nuovo la sua donna... dopo tanto tempo...
Amava abbandonarsi completamente a lei... ma ad un certo punto voleva avere sempre il controllo completo della situazione per possederla con tutto se stesso come piaceva a lui... e a lei....
E finalmente adesso aveva ripreso il controllo del suo corpo, anche se non pienamente... ma era solo questione di tempo... ormai lo sapeva!

Candy chiuse gli occhi e si lasciò ghermire dalle sue braccia... completamente abbandonata, i sensi annebbiati, sentì il suo respiro sul collo, quelle mani tanto amate e desiderate infilarsi sotto i vestiti reclamando tutto quello che era suo e soltanto suo... con cura, con devozione lui imparò di nuovo tutte le forme del corpo di lei, come fosse la prima volta, con i palmi e con le dita, con le labbra e con la lingua, possedendola con tutta la passione di cui era capace.

“Ti amo amore mio” disse lui...
“Il mio Terry! Quanto mi sei mancato”, disse lei respirando profondamente quasi ad assaporare il profumo di quell’atto d’amore che si ripeté di nuovo... e poi di nuovo con la stessa intensità.

Nel mese successivo Terence aveva ripreso il completo controllo delle gambe e con lui anche TJ si era alzato in piedi! Come papà!

********
 Settembre 1921

In fondo alla navata straripante di fiori: Anthony, il testimone della sposa... sua grazia il Duca, il testimone dello sposo...

...e Terence... Terry è là in piedi arrivato saldamente sulle sue gambe, fiero e affascinante e li aspetta... nervoso come un grillo e più bello del sole!

Mai si era visto prima un matrimonio in cui lo sposo era più atteso della sposa!
Albert aveva dovuto assumere un sacco di tirapiedi per tener lontano giornalisti e i curiosi...

Ma ecco che Candy lo raggiunge davanti all’altare, Terence le alza il velo... le sorride nel solito modo, quello che sa di cioccolato speziato e che la fa trasalire da sempre...

TJ stranamente tranquillo in braccio a Patty in prima fila...

Candy e Terence si perdono uno negli occhi dell’altra e non esiste più nessuno...

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