Non sono nulla senza di te

di BRIDGET LANNISTER
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** La sua fidanzata ***
Capitolo 2: *** Cena insieme? ***
Capitolo 3: *** Giornata gemelli ***
Capitolo 4: *** Visita a sorpresa ***



Capitolo 1
*** La sua fidanzata ***


LA SUA FIDANZATA

“Ti sei innamorato di lei, va tutto bene, vai, forse tra di noi doveva andare così Jaime” disse sua sorella tra le lacrime

“Ti amerò sempre, lo sai questo vero?”

“Certo” gli rispose sorridendo, lo guardò andare via impotente, amava un’altra ragazza, sapeva che tutto questo sarebbe finito un giorno, erano gemelli, erano fratelli, lo sapeva: doveva finire.

I giorni passavano e più passavano più Cersei diventava cattiva, l’unica cosa buona della sua vita si era allontanata da lei e lei non lo sopportava, non più. Oramai avevano 17 anni e Jaime pensò che fosse dovuto alla sua popolarità, l’essere cattiva. Non si parlavano nemmeno più, la porta della sua camera era sempre chiusa, in 16 anni non era mai successo e questo preoccupava Jaime.

“Hei Cers” disse Jaime trovandola in cucina “Che stai facendo?”

“Preparo i biscotti per Tyrion, domani li porta a scuola, è il giorno della famiglia”

“E’ domani?” rispose lui afferendo il suo cellulare “ Merda, merda!”

“Te ne sei scordato? Cazzo Jaime”

“Cancello subito l’appuntamento con Brienne”, Cersei non disse nulla, non ce ne fu bisogno, una lacrima rigò il suo viso. Tyrion era proprio dietro ai gemelli, aveva assistito a tutta la scena

“Te ne sei dimenticato?” disse una vocina da dietro, lui aveva solo sette anni ma era molto intelligente per la sua età. Cersei continuò a preparare i biscotti mentre il fratello spiegava al piccolo che ci sarebbe stato alla festa della famiglia

“E papà?! “ chiese alla fine il piccolino

“E’ ancora a Londra tesoro, ma domani io e Jaime ci siamo di sicuro, va bene?” rispose lei prendendolo in braccio e riempiendolo di baci

“Sei la sorella migliore del mondo” rispose lui baciandola a suo modo “Ti amo”

“Ti amo anche io piccola peste” e si sorrisero. Jaime aveva guardato tutta la scena, sua sorella le mancava da morire. E rimase ancora li giusto in tempo per sentire ciò che il piccolo Tyrion chiese a sua sorella

“Cece posso chiederti una cosa?”

“Certo, tutto quello che vuoi” disse lei sedendosi sul bancone della cucina affianco a lui

“Perché tu e Jaime non vi parlate più?” lei abbassò gli occhi, si toccò la fronte

“Di cosa parli?” chiese lei sorridendo

“Voi due non passate più del tempo insieme, prima uscivamo tutti e tre insieme sempre e ora vedo solo te, non vedo Jaime da mesi, lo vedo solo la sera quando ceniamo se lui c’è” disse il piccolo Tyrion tra le lacrime

“Tesoro” disse lei prendendo suo fratello tra le braccia “Jaime ora sta crescendo ed esce con i suoi amici e con la sua fidanzata”

“Lui non ci vuole più bene?”

“Tesoro no, lui ti ama. Lui ti ama tantissimo.”

“E te? Ama anche te?”

“Lo faceva una volta, ora non ne sono più sicura. Siamo cresciuti Tyrion”

“Ma tu lo ami?”

“Amo tutti e due tantissimo”

“Ti amo anche io.” Disse lui volendo scendere dal bancone e correndo verso il salone

“Dove vai?”

“Vado a chiedere a Jaime perché non ti ama più” disse lui non voltandosi

“Cosa?” disse lei sbarrando gli occhi. Non fece in tempo a prenderlo che si intrufolò nella stanza di Jaime e chiuse la porta.

Jaime era seduto alla sua scrivania pensando a ciò che aveva appena sentito, sentì la porta della sua camera chiudersi con un tonfo e trovò Tyrion in piedi con le mani sui fianchi e la faccia imbronciata.

“Hei ometto”

“Non parlarmi, ora parlo io”                                                               

“Sei autoritario per avere quasi otto anni, assomigli sempre di più a tua sorella”

“Jaime” disse lui

“Va bene, ora sto zitto e ti ascolto”, intanto Cersei si era appoggiata alla porta chiusa per cercare di ascoltare ciò che Tyrion stesse per dire

“Allora?” disse Jaime

“Sto pensando” rispose il piccolo e poi continuò “Perché non ami più Cersei?”, Jaime rimase stupido da quella domanda così diretta di suo fratello che sputò sul pavimento l’acqua che stava bevendo

“Cosa?!?”

“Hai capito, va bene se non parli con me, sono piccolo, ma Jaime io non vi ho mai visto separati, nemmeno vi parlate più”

“E’ Cersei che non mi parla più”

“Non è vero, lei ti parla sei tu Jaime, sei tu che non le rispondi, te ne vai o inventi una scusa, pensi che non me ne accorga? Ho sette anni non quattro.”

“Tyrion, sono cose complicate”

“Risolvetele perché Jaime è bruttissimo stare in questa casa con te che non parli con noi” disse Tyrion alla fine prima di aprire la porta e sbatterla dietro di se. Cersei non c’era più, non c’era più da molto tempo e Jaime sapeva una cosa che nessuno dei suoi fratelli sapeva. Lui amava alla follia Cersei, ma non come un fratello dovrebbe amare una sorella e Cersei provava la stessa cosa.

La cena fu strana quella sera: Tyrion e Cersei con al solito scherzavano e parlavano mentre Jaime, che non avrebbe dovuto mangiare con loro se ne stava con la forchetta in mano e fissare la sua gemella, come se non la conoscesse, come se non la vedesse da anni, come se fosse la prima volta che si vedevano.

Gli suonò il telefono e si affrettò a rispondere con lo sguardo della gemella e del fratellino

“Brienne, ciao, si stasera non possiamo vederci, sono con i miei fratelli, si lo so, ma Brienne voglio passare la serata con loro”, sentendo queste parole Tyrion sorrise e Cersei rimase confusa ma poi sorrise e Tyrion lo vide.

“Potremmo vedere un film” disse Tyrion ad un tratto e i gemelli sorrisero.

I fratelli risero per tutta la sera ma era ora di andare a dormire, la giornata sarebbe stata pensando il giorno dopo.

“Buonanotte piccola peste” disse sua sorella prima di dargli un bacio sulla fronte e di fare il loro saluto speciale, uscendo dalla sua stanza Jaime era li

“Cosa avete fatto?”

“Il nostro saluto” disse lei scocciata “Se tu ci fossi stato qualche volta lo sapresti”

“Mi dispiace Cers”

“Va bene” disse lei aprendo la porta della sua camera e chiudendola dietro di lei senza dire nulla a suo fratello, lui era rimasto dall’altra parte non sapendo cosa dire.

Non passò nemmeno un’ora quando Cersei sentì la porta della sua camera aprirsi

“Tyrion sei tu? Va tutto bene?” disse lei sedendosi sul materasso e mettendosi gli occhiali, quando si accorse che non era il suo fratellino “Jaime, che vuoi?”

“Posso dormire qui?” lei annuì e si spostò verso un lato del letto mentre il suo gemello si infilava sotto le coperte. Si guardarono e si diedero la buona notte.

“Cers” disse, e lei si girò per guardarlo negli occhi “Mi manchi! Mi manchi in tutti i sensi” disse avvicinandosi ancora di più a sua sorella, il quale respiro si fece più veloce. “Cers” disse di nuovo prima di baciarla, un bacio leggero che fece sorridere entrambi.

“No Jaime, non possiamo, dormi”

“Cers ti prego”

“Hai una fidanzata, lei non ti soddisfa?”

“Lei non è te”

“Nessuno è me” disse lei guardando suo fratello intensamente “Esiste solo una Cersei Lannister a questo mondo, caro fratello”, i loro corpi si avvicinarono

“Baciami, dammi solo un bacio non ti chiedo nient’altro, uno solo” disse Jaime, la lussuria lo circondava. Sua sorella si avvicinò e lo baciò. Le loro labbra si avvicinarono, chiusero quella distanza che durava da quasi un anno, gemettero insieme nel momento in cui le loro lingue si toccarono e i loro corpi furono schiacciati l’uno contro l’altro formando una sola figura umana. Le loro mani vagavano per i loro corpi alla ricerca della felicità, quando Cersei si staccò da suo fratello “Hai avuto il tuo bacio, ora dormiamo”, nessuno dei due dormì per la maggior parte della notte.

 

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Capitolo 2
*** Cena insieme? ***


CENA INSIEME?

La sveglia come previsto suonò molto presto e Cersei si ritrovò abbracciata a suo fratello, avevano dormito così? Perché si sentiva così bene tra le sue braccia! Dannazione! Senza dirsi nulla si alzarono e si diressero nei loro bagni per cambiarsi e preparare la colazione a Tyrion.

“Jaime” cominciò lei “Quel bacio” continuò, non fece in tempo che il suo gemello si gettò su di lei baciandola intensamente, e lei sbalordita ricambiò. Stavano entrambi sorridendo. Svegliarono Tyrion e insieme andarono alla sua scuola nel giorno della famiglia.

Quando fu il turno di Tyrion per parlare i gemelli gli sorrisero e lo incoraggiarono “Mi chiamo Tyrion Lannister, ho sette anni e amo la mia famiglia, soprattutto i miei fratelli, che sono quelli lì, Cersei e Jaime” disse indicandoli “Loro sono gemelli e non pensate che se sono gemelli allora se ne stanno per i fatti loro e non mi considerano nemmeno anzi come dice la mia sorellona sono la luce dei loro occhi.                   Purtroppo la mia mamma non c’è più. Jaime mi dice sempre che la mamma si è sacrificata per farmi nascere è per questo che Cersei dice che sono la luce dei loro occhi e io li amo tanto. Noi siamo inglesi, i miei fratelli sono nati a Londra e mio papà anche adesso è lì a lavorare per poterci offrire una bella vita qui.” Guardò i suoi fratelli che lo incoraggiarono a continuare. Mostrò varie foto della famiglia come l’ultimo halloween dove tutti e tre si erano vestiti da super eroi e mostravano una faccia buffa alla telecamera, alcune foto di natale e dei suoi compleanni. “La mia sorellona è la persona più intelligente che io conosca, lei riesce a prendere voti alti anche se segue me e Jaime nei compiti. Sin da piccola Cersei ha sempre aiutato Jaime, lui è dislessico e lui ha sempre aiutato lei con tutto il resto” e rise, fu bellissimo vederlo ridere. Li guardò e vide i volti dei suoi fratelli illuminarsi per quanto fossero orgogliosi di lui. Finita la sua presentazione corse da loro e saltò sulle braccia di Jaime e tutti e tre si chiusero in un meraviglioso abbraccio.

“Allora chi vuole la pizza?” chiese Cersei ai suoi fratelli

“Io, Io” urlarono tutti e due in coro, nel frattempo la maestra di Tyrion li stava osservando.

La giornata trascorse molto velocemente e quando tornarono a casa, davanti alla loro porta la fidanzata di Jaime li stava aspettando

“Jaime, c’è la tua fidanzata” disse Cersei con sarcasmo

“Oh oh” disse Tyrion ridendo. I tre fratelli scesero dalla macchina sorridendo e ridendo mentre Tyrion prendeva in giro suo fratello

“Brienne” disse Cersei prima di entrare in casa seguita dal fratellino

“Brienne che fai qui?” chiese Jaime guardando sua sorella che non era affatto contenta della visita a sorpresa

“Ti ho chiamato tutto il giorno Jaime, dove diavolo eri?” disse lei alzando la voce

“Ero a scuola da Tyrion per la giornata della famiglia” rispose Jaime, sottolineando la parola famiglia. Brienne rimase a bocca aperta per il modo in cui Jaime gli rispose “Avevo il telefono nella borsa di Cersei”, sentito questo Brienne cominciò ad agitarsi

“Cersei, sempre Cersei, non c’è un momento in cui non parli di lei. Cersei di qua Cersei di là. Ce la fai a non parlare di lei per una volta?”

“Brienne cosa stai dicendo. Quella ragazza è mia sorella, è la mia gemella. Che cazzo dovrei dire, come cazzo la dovrei chiamare eh?” disse Jaime urlando dalla disperazione

“Non dovresti nemmeno nominarla, quella mi odia”

“Odiarti? Brienne nemmeno la conosci, non ti sei mai nemmeno fermata un minuto per parlare con lei. Quella ragazza è la persona più importante della mia vita.” disse infine, allontanandosi da lei e entrando in casa: Cersei, era lì in piedi “Ti sto rovinando la vita” disse lei, scappando su per le scale verso la sua camera.

‘Rovinarmi la vita?’ pensò Jaime ‘Mai’ si disse, non potrebbe mai rovinargli la vita. La sua vita senza Cersei non avrebbe valore, non avrebbe senso, erano nati insieme per un motivo, vivere la loro vita insieme. Corse su per le scale, cercando di parlare con Cersei. La sua porta era chiusa a chiave, non poteva entrare, non voleva che entrasse. Scese di sotto e aspettò. Un paio di ore dopo Cersei dovette scendere di sotto per preparare la cena

“Cersei”

“Jaime, non ho voglia di parlare ora di questo, magari dopo” disse lei sorridendogli

“Saremo in quattro stasera, verrà anche Brienne, voglio che ti conosca come ti conosco io”

“Jaime, non mi conoscerà mai come tu mi conosci, ma va bene, almeno forse stasera esisterà una persona in meno ad odiarmi.” Disse lei avvicinandosi ai fornelli.

“Papà come puoi rimanere li ancora così tanto. No, non è quello!” urlò Cersei dalla cucina “Altre due settimane? Ma ti rendi conto? Come faremo con la scuola di Tyrion e tutto il resto. No ok ho capito ciao!” concluse così la telefonata con suo padre, infuriata e delusa e caricata di responsabilità che non si aspettava

“Cers” disse Jaime “Va tutto bene? Che succede? Chi era al telefono?”

“Era papà, rimane a Londra altre due settimane. E io sono qui che mi devo occupare di tutto” disse lei prendendo lo straccio e iniziando ad asciugare i piatti

“Di tutto?” chiese Brienne sarcastica “ E di cosa…” disse lei cercando di provocarla

“Di cosa?” chiese lei incredula “Devo dare i miei esami, devo andare ai colloqui con le insegnanti di Tyrion e quelle di Jaime che sono nello stesso identico pomeriggio, devo preparare la festa di compleanno di Tyrion, pulire la casa ogni due giorni perché siamo tutti allergici alla polvere, perché abitiamo in questa immensa villa del cazzo, che sembra un castello medievale, perché noi siamo i Lannister e dobbiamo vivere così. Devo fare la spesa, cucinare per la festa e invitare un mucchio di bambini urlanti che mi devasteranno la casa e io ci rimetterò tre fottuti giorni a sistemare. Non esco da più di un mese da quando nostro padre è partito per Londra. Solo stasera devo ancora finire di sistemare, fare il bagno  a Tyrion, metterlo a letto e studiare. E tutto perché papà è a Londra, Tyrion ha sette anni e Jaime è impegnato con te, perché non lo lasci cinque minuti a respirare.” Rispose lei con tutto il fiato che le rimaneva in corpo.

“Cersei” disse solo Jaime

“Va tutto bene, ora uscite andate a divertirvi, ci penso io a Tyrion.” Diede un bacio a suo fratello e salutò Brienne, si diresse verso le scale senza mai voltarsi. Era così stanca.

Jaime non capì fino a quel momento come sua sorella si sentisse, di cosa doveva occuparsi. Era la prima ad alzarsi la mattina e l’ultima ad andare a dormire, badava alla casa e a Tyrion, trovava il tempo per studiare, per questo a scuola era così cattiva con tutti. Non riusciva più a gestire la sua vita. Lui e Brienne uscirono di casa e fu lì, in quel momento che Jaime prese la decisione che cambiò la sua vita drasticamente per sempre.

“Brienne, io devo aiutare Cersei”

“Cosa?” chiese lei stupita e ironica “Vuoi aiutare quella pazza?”

“Come l’hai chiamata?!”

“Pazza, Jaime, tua sorella è una stronza, lo sanno tutti a scuola. Lo è diventata quando ci siamo messi assieme. È gelosa perché le ho rubato il fratello e poi è una troia apre le gambe per tutti, lo sanno tutti.”

“Brienne non ti permettere mai più di dire una cosa del genere. Di parlare di mia sorella o della mia famiglia” disse Jaime allontanandosi da lei e puntandole il dito conto

“Jaime, io e te stiamo insieme. Siamo fidanzati da quasi un anno” disse lei incredula

“Brienne io e te nemmeno ci siamo mai visti nudi. Nemmeno abbiamo mai scopato” disse lui ridendo “ Non ti sei mai chiesta perché non ci baciamo mai o perché non ci teniamo per mano?” disse lui scuotendo la testa “Tra di noi non c’è mai stato nulla, tra di noi non ci sarà mai nulla. Pensavo di provare qualcosa per te. Ma era solo amicizia, non avevo mai avuto un’amica donna, era solo quello e io me accorgo solo ora. Quanto sono stato stupido” disse pensando a Cersei. “Torna a casa e se ti sento nuovamente dire una cattiveria su Cersei, credimi io non la fermerò e lei ti ammazzerà. È piccolina ma le ho insegnato tutto io”. Cersei sentì tutto dalla finestra della camera di Tyrion affacciata proprio al di fuori della porta d’entrata.

Jaime tornò in casa sbattendo la porta

“Hei” disse “Posso aiutare?”

“No Jaime tranquillo, vai con Brienne divertiti”

“Noi… ci siamo lasciati” entrambi i fratelli si girarono di scatto

“Voi cosa?” chiese Cersei incredula, Tyrion cominciò a ridere

“Era ora” disse poi il fratellino, Cersei sbarrò gli occhi e guardò Tyrion che aggiunse

“Cece, ora che Jaime è qui, può aiutarmi lui a fare il bagno? Senza offesa ma sto crescendo”, Cersei e Jaime scoppiarono in una fragorosa risata

“Certo tesoro, ti lascio nelle mani di tuo fratello”

“Vai a dormire Cers” disse Jaime alla fine “Ci penso io a metterlo a letto e imparerò anche il saluto segreto della buona notte” diede un bacio a sua sorella che si diresse verso la sua camera, almeno così credeva.

Jaime entrò nella sua stanza quasi un’ora dopo e trovò sua sorella che dormiva nel suo letto, si accoccolò di fianco a lei, cercando di non svegliarla e si addormentò sorridendo; fortunatamente il giorno dopo era sabato, niente scuola.

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Capitolo 3
*** Giornata gemelli ***


GIORNATA GEMELLI

Il sole le colpì la faccia, erano le 7.30 e si trovava nel letto di Jaime, tastò il lato del letto ma lui non c’era.

“Jaime, Jaime” sentì lei provenire dalla cucina, era Tyrion che chiamava suo fratello “Muoviti che tra poco Cece sarà in piedi e ancora non è pronto nulla”

“Arrivo, ci sono” disse suo fratello “E  non urlare, potrebbe sentirci”.

Cersei si infilò le ciabatte e piano piano scese al piano di sotto, si guardò in giro e annusò l’aria, niente fumo e niente odore di gas, arrivò in cucina e Tyrion gli saltò tra le braccia urlando “Cece”

“Buongiorno” rispose lei con un enorme sorriso “Che succede qui?”

“Io e Jaime ti abbiamo preparato la colazione, per lo più Jaime, io ho guardato, ma sono riuscito a leggere il libro delle ricette”, era sorpresa da ciò che i suoi fratelli erano riusciti a fare

“Lo avete fatto per me?”

“Tutto per te sorella” disse Jaime abbracciandola da dietro, mentre lei aveva ancora Tyrion tra le braccia

“Jaime, sei riuscito a fare i calcoli?” lui annuì “Sono così fiera di te Jaime” disse sua sorella “E anche di te ometto” disse dando un bel bacio a Tyrion.

“Allora Tyrion su, vai a prendere lo zainetto che andiamo?”

“Dove andate?” chiese la sorella ai due fratelli

“Da Bronn, per il suo compleanno Cece”, se lo era completamente dimenticato

“Tyrion me lo ero completamente dimenticato, scusa mi dispiace, mi vesto subito e ti accompagno”

“Mi accompagna Jaime Cece, tu stai qui e aspettalo” lui le diede un bacio e si diresse verso la porta con lo zaino sulle spalle, che sembrava ed era più grosso di lui e un regalo enorme che Cersei fortunatamente aveva comprato settimane prima per evitare di dimenticarselo.

“Aspettami qui” disse Jaime all’orecchio di sua sorella “Ho in mente una giornata speciale per noi”, lei deglutì e disse ad alta voce

“Mi mancherai ometto, ci vediamo domenica” e gli mandò un bacio che lui afferrò e se lo mise in tasca

“Anche io voglio un bacetto” disse Jaime

“Ma se tu torni a casa” rispose Tyrion “Io non la vedo per due giorni”.

Non ci credeva, loro per quasi un anno si erano comportati come due conoscenti, niente baci, niente abbracci, niente sorrisi, niente carezze, non la chiamava Cers da un anno e in due giorni la situazione si era capovolta. Era uno scherzo? La stava prendendo in giro, tanto per fare qualcosa di divertente? Ma quei due baci, quei due fottuti baci erano più che reali, sia la sua testa che le sue mutande lo sapevano. Jaime tornò 40 minuti dopo, per passare  il tempo sua sorella, si vestì e si sistemò per passare la giornata insieme al suo gemello. Andarono a fare compere, come quando erano bambini, Cersei adorava i giudizi di Jaime sul suo abbigliamento poco coprente e lei ogni volta rideva quasi fino a piangere; mangiarono in un piccolo chiosco e al pomeriggio andarono allo zoo, Tyrion aveva paura della maggior parte degli animali, lo portavano sempre all’acquario per farlo felice e poi tornarono a casa. Ordinarono una pizza e si piazzarono davanti all’enorme televisore a guardare un film. Risero tanto quella sera, si mancavano così tanto.

Finito il film Cersei si mise a pulire ciò che avevano sporcato mentre con lo stereo a tutto il volume cantava e ballava. I suoi capelli biondi erano sciolti sulla sua schiena, ma Jaime non guardò i suoi capelli: il suo sedere si muoveva a ritmo di musica e a Jaime questo piaceva tanto. Gli si avvicinò da dietro e la prese per i fianchi cominciando a baciarle il collo, la gemella non si era spaventata aveva sentito il suo odore sapeva fosse lui. La girò verso di lui, i loro occhi ora potevano guardarsi e Cersei vide le pupille di suo fratello allargarsi sempre di più, mentre le sue mani vagavano verso il suo sedere. La sollevò da terra e l’appoggiò sul ripiano della cucina, le aprì le gambe e si inserì dentro.

“Jaime” disse lei, con il respiro corto “Cosa fai?”

“Voglio parlare sorella”

“Vuoi parlare? E di cosa? Dei compiti di matematica?”

“Ho già fatto abbastanza matematica oggi Cersei” rispose lui, facendo passare il suo indice dietro il collo di lei “Pensavo di fare biologia, sai no? Gli apparati riproduttori” continuò non smettendo di fissare il suo corpo così simile ma così diverso dal suo. Cersei deglutì, sentiva l’umidità tra le sue mutande aumentare e la voglia di baciarlo più forte che mai. Le loro bocche si unirono in un bacio pieno di lussuria e di voglia l’uno per l’altra. Le loro mani non vagarono per i loro corpi, volevano riscoprirsi ancora una volta, non volevano correre, volevano solo… quel bacio sembrò durare ore, minuti non lo sapevano; ma sapevano di non volersi fermare. Qualcuno bussò alla porta, i gemelli si guardarono e decisero di ignorare chiunque fosse stato fuori, c’erano solo loro due al mondo ora.

“Jaime” sentirono urlare i gemelli da dietro la porta di casa “Jaime, so che sei in casa, c’è la tua macchina e quella di tua sorella accanto, quindi so che siete a casa”, Cersei guardò suo fratello con aria interrogativa

“Dovresti aprirle Jaime” disse lei “E’ la tua ragazza”, lui le prese la testa tra le mani e le disse

“Lei non è la mia ragazza, sono stato così stupido Cers, sei tu. Sei tu quella che voglio. Nella mia testa, nel mio cuore, nelle mie mutande, credimi soprattutto ora” disse ridendo e anche un po’ imbarazzato “Sei tu la mia ragazza” lei lo baciò, un bacio leggero, ma pieno di significato

“Ci penso io” disse al suo gemello prima di avvicinarsi alla porta. Si sistemò il pigiama e i capelli, indossò un finto sorriso e aprì la porta

“Brienne, ciao, cosa fai qui?”

“Dovè tuo fratello?”

“Sotto la doccia, cosa fai qui?” le chiese di nuovo, pretendendo questa volta una risposta

“Devo vedere il mio ragazzo”

“Ma lui non è il tuo ragazzo” rispose Cersei ridendo

“Cersei fammi entrare”

“No” rispose la ragazza Lannister “No”

“Jaime, Jaime” urlò Brienne dalla porta, il ragazzo Lannister si avvicinò, prese sua sorella da un fianco e la avvicinò a sé, come per marchiare il territorio, per far capire che Cersei Lannister era solo sua

“Brienne” disse lui “Cosa fai qui?”

“Vuole vedere il suo ragazzo” rispose Cersei ridendo e appoggiando la testa sulla spalla del suo gemello: i gemelli Lannister erano tornati, più stronzi di prima.

“Brienne” continuò il ragazzo d’oro “Non sono il tuo ragazzo”

“Ma Jaime” rispose lei

“Non mi hai nemmeno visto nudo” rispose lui ridendo

“Non ci credo” rispose sua sorella “Tu, in un anno, non gli hai mai visto quel perfetto pene?” continuò lei, avvicinando la mano al cavallo di suo fratello e sentendo come fosse grosso al di sotto: era eccitato quanto lei. Brienne era sull’orlo di una crisi di nervi, non capiva cosa stesse succedendo, i gemelli lo capirono, capirono quanto fosse confusa e decisero di risolvere la situazione. Jaime girò sua sorella verso di sé, la avvicinò e la baciò, la ragazza Lannister, non si tirò indietro, anzi si avvicinò ancora di più al corpo del suo gemello, fino a quando i loro sessi non furono strusciati uno contro l’altro. Una mano di Jaime era sul sedere di sua sorella mentre l’altra bel appoggiato al suo fianco, al contrario della ragazza che teneva entrambe le mani sul collo del suo gemello. Si erano dimenticati di Brienne, il mondo era scomparso c’erano solo i gemelli d’oro. Jaime chiuse la porta, facendola sbattere e trattenendo Brienne fuori, al freddo, da sola. Il ragazzo sollevò la sua gemella portandola sul divano.

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Capitolo 4
*** Visita a sorpresa ***


VISITA A SORPRESA

Quella settimana sarebbe stata davvero impegnativa: i colloqui con i professori e la festa di Tyrion durante il fine settimana. Era tutto nelle mani di Cersei e lei non era affatto pronta.

Era martedì pomeriggio e Cersei doveva assistere a entrambi i colloqui per i suoi fratelli fortunatamente le scuole erano a 100 metri l’una dall’altra

“Cersei e Jaime Lannister in presidenza. Cersei e Jaime Lannister in presidenza” questo sentirono i gemelli dall’interfono durante l’ora del pranzo. I gemelli si guardarono confusi, ma si diressero comunque verso l’ufficio del preside.

“Hai fatto qualcosa?” chiese il ragazzo alla ragazza

“Io nulla, tu?”

“Nulla”, continuavano a rimane all’oscuro di questa convocazione. Entrando nell’ufficio notarono Brienne seduta su una sedia con i suoi genitori alle spalle e una sedia libera accanto a sé.

“Cersei, Jaime, accomodatevi”, così Jaime fece sedere sua sorella sulla sedia libera e lui le rimase alle spalle

“Cosa succede?” chiese Jaime rivolgendosi al preside, che guardò Brienne e poi si rivolse ai gemelli

“Brienne questa mattina è venuta nel mio ufficio per parlarmi di una certa questione piuttosto urgente e gravosa nei vostri confronti”. Cersei si girò verso suo fratello, confuso quanto lei

“Posso sapere di cosa si tratta?” chiese la gemella

“Siete degli schifosi” è questo che sentirono da parte della madre di Brienne

“Scusi?” disse ancora la gemella più spaventata di prima

“Ecco Cersei, Brienne ci ha riferito di un episodio molto alquanto scomodo tra te e tuo fratello”

“Non comprendo” disse Jaime rivolgendosi a Brienne stessa “Brienne di che parli?” continuò Jaime.

“E’ convinta che voi due, bhe, che voi due…” disse ancora il preside non trovando le parole giuste

“Voi due scopate” fu questo che disse il padre di Brienne, prima di avvicinarsi alla figlia e prenderle le spalle tra le mani

“Incesto?!?!” disse Cersei “Incesto?!?!” urlò di nuovo, come se qualcuno dentro la stanza non l’avesse sentita. Jaime intervenne per sostenerla “Brienne, perché dici queste cose? Perché ci siamo lasciati?”

“Vi ho visto Jaime, sabato, vi ho visto”

“Quella volta in cui eri ubriaca? Fai sulserio?”

Cersei ancora scuoteva la testa  e si teneva il viso tra le mani

“Eri ubriaca?” chiesero i suoi genitori

“Si lo era e anche tanto. Quando le ho chiesto di andare via mi ha aggredito e ha cominciato a urlare” disse Cersei “Io non vorrei essere quella che dice ‘si sua figlia era ubriaca ed è venuta a bussare alla mia porta’, tutti in questa stanza ci siamo presi una sbornia almeno una volta, ma accusarci di incesto perché si solo lasciati è troppo! Anche quando abbraccio mio fratello di 7 anni e dico lui che lo amo è incesto Brienne? Perché allora mi dichiaro colpevole!” disse urlando Cersei, alzandosi dalla sedia e dirigendosi verso l’uscita seguita da suo fratello.

Usciti di li Cersei prese la mano di suo fratello e guardandosi in giro lo portò negli spogliatoi della palestra

“Cersei, ne vuoi parlare?” chiese Jaime nel momento in cui controllarono che fossero vuoti e ci si chiusero dentro

“Spogliati”

“Cosa?”

“Fottimi”disse spogliandosi “Fottimi Jaime” e lui era già dentro di lei duro e pulsante solo per lei

“Sei così bagnata, ti sei eccitata li dentro?”

“Jaime, scopami e stai zitto” e lui lo fece la scopò con forza e con lussuria, cercò di cavalcare il suo orgasmo per tenerla al top più a lungo e questo bastò anche a lui per rovesciarsi dentro di lei urlando il suo nome. Jaime la tenne stretta e lei si accoccolò tra le sue braccia

“Ti amo Jaime”

“Ti amo anche io dolce sorella”. Si sorrisero, si rivestirono e non parlarono di questo per il resto della giornata.

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