Naufraghi

di Stella723
(/viewuser.php?uid=1074824)

Disclaimer: Questo testo proprietà del suo autore e degli aventi diritto. La stampa o il salvataggio del testo dà diritto ad un usufrutto personale a scopo di lettura ed esclude ogni forma di sfruttamento commerciale o altri usi improri.


Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Il nuovo torneo ***
Capitolo 2: *** Un evento inaspettato ***
Capitolo 3: *** Nell'acqua ***
Capitolo 4: *** Ritrovarsi ***
Capitolo 5: *** Turbamenti ***



Capitolo 1
*** Il nuovo torneo ***


- Che cosaaa?! Un nuovo torneo intergalattico?! -

La voce di Goku è squillante; è visibilmente eccitato all'idea di riprendere a combattere a livello agonistico... Quel sayan zuccone... non gli è bastato mettere in pericolo l'intero universo stuzzicando Zeno-sama l'ultima volta.

Io me ne sto seduta in disparte, insieme a Chichi e Videl, trangugiando quei pasticcini al pistacchio e limone che avevo fatto giungere appositamente dall'Italia per farli assaggiare a Whis: il nostro angelo intenditore di ottimi manicaretti, ma mi sa che se tarda un altro po' ad arrivare troverà solo la scatola vuota.

Tutti gli altri miei ospiti sembrano invece felici e trepidanti per questa nuova proposta giunta da Jaco; specialmente C-18, e il perché è facilmente intuibile: il poliziotto alieno ha infatti informato che ai primi dieci classificati del torneo andrà consegnato un sostanzioso premio in denaro... quella donna alle volte sa essere proprio venale, ma in fondo la capisco: non è facile tirare avanti con il solo stipendio del marito in tempi di crisi economica come questi.

- Goku! Devi partecipare e portare a casa un po' di soldi! Anche Goten ti aiuterà! Vero tesorino della mamma?! -

Eccola la solita Chichi... pronta a smuovere mari e monti pur di impedire che i propri figli e marito vadano a rischiare la pelle per salvare miliardi di vite umane in sfide pericolosissime, ma disposta a mettere da parte tutta la sua contrarietà alle arti marziali se queste possono invece fruttarle un bel gruzzolo. Sospiro, mentre lei va ad abbracciare con fare euforico il suo Goten.

Sono certa che anche Trunks vorrà andare con loro, ma io sono tranquilla: fin quando c'è Vegeta al suo fianco, niente di male potrà mai accadergli. Mi verso una tazza di tè freddo e ascolto cos'altro ha da dire quel simpaticone di Jaco:

- Questo torneo durerà un mese esatto. Ovviamente non ci sarà nessuna disintegrazione nucleare se qualcuno perde... ma avrete l'onore di potervi dire "Campioni intergalattici del combattimento"! -

Jaco sorride; lui avrà sicuramente qualche tornaconto, ormai lo conosco bene. Probabilmente, svolgendosi questa competizione sul suo pianeta, avranno promesso una bella ricompensa pure a lui per questo reclutamento sulla Terra: i guerrieri Z saranno ormai sulla bocca di tutti, avendo vinto il mortale torneo organizzato da Zeno.

- Un mese è parecchio tempo, ma a me sta bene. Ho proprio voglia di sgranchirmi come si deve! La vita sulla Terra è fin troppo tranquilla per i miei gusti. Tze. -

Mio marito incrocia le braccia e mette il suo solito broncio, ma il guizzo che leggo nei suoi caldi occhi bruni mi fa capire fin troppo bene che il mio adorato e sgorbutico principe dei sayan ha voglia di una nuova avventura adrenalinica, di quelle che sanno soddisfare a pieno i sayan, ovvero i loro travolgenti e mozzafiato combattimenti corpo a corpo. E, difatti, quando volgo il mio sguardo indagatore sull'unico altro sayan purosangue di questo universo, eccolo che lo trovo in fermento più del suo principe: sta stringendo i pugni all'altezza del petto, i suoi occhi sono sognanti, la sua bocca spalancata in un sorriso e saltella pure sul posto; se potesse lasciarsi andare sono certa che balzerebbe fin sopra al tetto, distruggendolo.

Mi giro a guardare Gohan: lui è sicuramente il più tranquillo tra i nostri scimmioni preferiti; sarà per la rigida disciplina impostagli da Chichi, sarà per quella sua parte terrestre che lo contraddiastingue, sarà questione di carattere, ma comunque alle volte mi sembra proprio che qui si invertano i ruoli: Gohan passerebbe serenamente per il padre di Goku, e non viceversa, e difatti è lui il saggio del gruppo; non per niente gli hanno affidato il comando al torneo del potere. Sorrido, pensando al rapporto speciale tra Goku e Gohan, e accolgo sulle mie gambe la piccola Bra, che mi getta le braccia al collo e con le sue manine acciuffa un pasticcino ricoperto di glassa.

- Io... veramente... non ho tanta voglia di partecipare - afferma Gohan, e io mi aspettavo una risposta del genere da parte sua, ma i due sayan più esaltati (che sono ovviamente Goku e mio marito) gli vanno subito incontro e lo "redarguiscono" a loro modo... il poveretto non può far altro che calare rassegnato la testa di fronte ad avvertimenti della serie "non puoi farti trovare impreparato dal prossimo mortal nemico della Terra" e "se ti tiri indietro sei la vergogna della nostra razza"...

- Vai tranquillo, amore mio. Ricorda inoltre che siamo in estate e la scuola in cui insegni è chiusa. - Videl getta il carico da novanta, con un sorrisino ingenuo, e Gohan a questo punto dà il proprio consenso a partecipare, anche se oserei dire che persino Monaka mostrerebbe più entusiasmo di quello che ha lui in questo momento... il che è tutto dire.

***

Dopo ore concitate, alla fine si è deciso che tutti i guerrieri Z (inclusi Genio, Jirobai e Rif) partiranno per questo torneo spaziale. Jaco li accompagnerà con un'astronave abbastanza ampia. Il viaggio tra le stelle dovrebbe durare poche ore, poi, una volta giunti sul pianeta del mio amico difensore della legge galattica, tutti i guerrieri saranno sottoposti a un test intellettivo... motivo per il quale si sa già che Majin Bu non passerà, anche se sta volendo partire con gli altri e sta portando con sé il suo fedele cagnolino e quel simpatico furbaccio di Mr. Satan.

Vegeta ha iniziato a stuzzicare Goku, prendendolo in giro per la sua nota ingenuità e per la sua totale estraneità all'istruzione scolastica, anche la più basilare, avvertendolo che se a causa del test sarà escluso dal torneo, diventerà lo zimbello dell'universo 7 e tutti loro si vergogneranno moltissimo di doversi dire suoi amici e di farsi vedere in sua compagnia... insomma, i soliti modi garbati e carini di mio marito.

Goku, come al solito, ha fatto finta di niente, sorridendo e grattandosi distrattamente la nuca (il suo gesto usuale) eppure io ho visto comparire sulle guance del mio migliore amico un rossore incomodo e sincero; di quelli che raramente gli si vedono sul viso, segno, secondo me, che stavolta le taglienti parole di Vegeta lo hanno colpito per davvero...

Dopo una lauta cena alla Capsule Corporation, ognuno si è diretto alle proprie case. Siamo rimasti organizzati in maniera tale che i io e i miei genitori terremo la piccola di C-18 e Crilin: Maron, che qui potrà giocare con Bra e Pan, dato che anche Videl si trasferirà da noi per questo mese.

- Buona fortuna! E... Goku? - saluto i miei amici e d'un tratto chiamo lui: quel sayan dallo sguardo fiero e dolce, che stasera si è spazzolato da solo due quarti abbondanti del cibo servito (con feroce disappunto di mio marito).

- Sì? - mi dice lui voltandosi verso il basso per guardarmi (aveva già spiccato il volo in direzione dei Monti Paoz).

- Vedrai che quel test lo passi! Tu sei molto intelligente, non badare a quel brontolone di Vegeta - gli dico, e gli faccio l'occhiolino. Qualcuno deve pur incoraggiarlo ogni tanto, anche se tutti pensano che Goku sia insensibile sotto questo punto di vista, io non sono affatto d'accordo. E infatti lui sembra felice delle mie parole, poiché mi fa il segno della vittoria con le mani e a sua volta mi strizza l'occhio.

- Grazie, Bulma! - salutandomi, si volta nuovamente e va a raggiungere in un battibaleno suo figlio Goten che sta trasporando in volo Chichi, la quale si tiene saldamente alle braccia del proprio figlioletto.

Ritorna all'indice


Capitolo 2
*** Un evento inaspettato ***


- Goku, hai preso il borsone che ti ho preparato ieri sera? - Chichi è agitata, non fa altro che correre qua e là per la stanza raccogliendo questo o quell'accessorio/alimento che tornerà utile a me, a Goten e a Gohan durante questo mese nel quale staremo tutti lontani da lei.

- Sì, l'ho preso, cara - le rispondo sereno; ormai sono bene abituato ai suoi modi burrascosi e ansiosi.

- Molto bene... e il pigiama di ricambio per Goten? E il suo spazzolino per i denti con caricatore a batteria? E le tute nuove che vi ho confezionato? E... -

- Chichi... - la interrompo, altrimenti non si ferma più. - Stai tranquilla, tesoro! Staremo via solo trenta giorni e lì ci daranno tutto quel che ci occorre! - Mi avvicino e le scocco un delicato bacio sulla fronte. Lei alza gli occhi e mi guarda, finalmente in silenzio.

- Ok Goku, mi fido di te. -

- Grazie.-

- Papà, andiamo?! - Goten entra di corsa, è visibilmente eccitato all'idea di questo lungo torneo.

Ci avviamo tutti e tre alla porta e lì abbiamo una sorpresa: sull'uscio, con la mano pronta a bussare, c'è Bulma!

- Bulma! Ciao, ma che ci fai tu qui? - la saluto contento, ma non mi aspettavo di vederla.

- Oh, Goku... ecco io, vorrei parlarti un minuto da sola, se è possibile. - Ci guarda un po' dubbiosa e io non capisco cosa voglia, però non ho problemi a fare come dice e a dire a Goten di recarsi alla Capsule Corporation, dove già ci saranno tutti gli altri radunati, dato che siamo in super ritardo a causa delle mille raccomandazioni di Chichina cara...

- Ok papà, io vado, tu però non fare tardi come al solito! - Goten da un bacio alla madre e spicca il volo con il suo zainetto sulle spalle. Io invece mi metto il mio zaino a tracolla, saluto Chichi abbracciandola (evitando di stringerla eccessivamente per non spezzarle le ossa) e poi mi avvio con Bulma verso la sua auto.

- Goku, buona fortuna! E stai attento a Goten, mi raccomandooo! Ah... e portate a casa tanti premiii! - Chichi sventola le sue mani all'aria; mi sembra tranquilla adesso, del resto sa che non è un torneo dove si rischia la vita. Non starà a casa qui da sola: andrà al castello di suo padre Gyuma, così pure io starò più sereno sapendola in compagnia.

- Contaciii! - le urlo di rimando, prima di chiudere lo sportello dell'auto. Bulma mette subito in moto e partiamo. Sembra vagamente agitata e non ne capisco il motivo.

- Goku... ieri sera, dopo che siete andati via, ho litigato con Vegeta - mi dice, e preme il piede sull'acceleratore.

- Ah, sì? - le rispondo vagamente preoccupato... in caso di incidente io non mi farei sicuramente niente, ma lei dovrei tirarla fuori subito... e poi la sua guida spericolata mi fa salire il mal d'auto! - Bulma, ti spiacerebbe rallentare un po?! -

Niente, lei non mi ascolta proprio.

- E lo sai perché abbiamo litigato? - mi chiede, senza tuttavia aspettare una mia risposta: - Per te, Goku! Abbiamo litigato per te! -

Ok, adesso direi che Bulma ha raggiunto un livello di zig-zag tale con quel manubrio che persino un Super Sayan God avrebbe tutto il diritto di vomitare e nessuno potrebbe criticarlo per averlo fatto!

- M-mi spiace - le dico, aggrappandomi al sedile. - E per quale motivo? - Cerco di indagare, magari assecondandola si calma.

- Perché il nostro grande principe è convinto che tu sei troppo asino per passare quel test! Che sei un ignorante, Goku, e che in pratica sei tutto muscoli e niente cervello! - Bulma gira a tutto a destra per evitare una grossa tartaruga comparsa da dietro un cespuglio.

- Ma no... vedrei che scherza! Lui lo sa che quando voglio posso dare molto! - Ridacchio, ma dentro ho iniziato a pregare! Bulma non la smette più di far sobbalzare la macchina; credo che siamo finiti sopra a un campo infinito di grossi massi.

- Ma certo, come no! Che ingenuo che sei, Goku! Non lo capisci proprio? Si tratta di una questione di principiooo! - mi urla in faccia. - Vegeta vuole vederti sconfitto, farà di tutto per metterti in difficoltà al test! E sai perché lo farà? -

- N-no, non lo so, Bulma - le rispondo sinceramente affranto: nel corpo più che nell'anima... anche se in questo momento vorrei vomitare pure quella... Voglio scendere da quiii! Se non ferma subito la macchina giuro che le sfondo il tettuccio e volo via.

- Perché è una sfida tra me e lui! Io ho scommesso che tu lo passerai e ho dato dello sciocco a lui! Quindi adesso, il nostro principe, farà di tutto per far passare me da sciocca! E quale maniera migliore se non quella di sbattermi in faccia la tua sconfitta a quel dannato test?! -

Oh mamma... Bulma è fuori di sé dalla rabbia... Sto sinceramente valutando se scegliere fra un'onda energetica o un doppio Kaio-ken per aprire in due questa lattina di metallo che tanta sofferenza mi sta causando, ma d'improvviso tutto si ferma: il sobbalzo, le manovre inconsulte, li rumore delle frenate... Bulma ha deciso finalmente di spegnere il motore.

Mi giro a guardarla: i miei capelli a forma di palma sono più scompigliati del solito... credo che si siano tutti rizzati a mo' di trasformazione. Mi sento le bollicine nella testa... maledetto mal d'auto! Ricordo che anche quando dovetti salire nella macchina del tempo di Trunks arrivai nel futuro tutto scombussolato e quasi vedevo due Black al posto di uno...

- Goku, io verrò con te - mi annucia, e io strabuzzo gli occhi... ora come ora voglio solo scendere dalla macchina! E invece devo sforzarmi di capire cosa mi vuole dire davvero la mia migliore amica: conosco quello sguardo furbetto che ha assunto. - Non fisicamente, ma così! Ecco, guarda... - Mi mette in mano una specie di cuffia e mi dice che si chiama auricolare, mi dice anche che lo dovrò indossare nell'orecchio e che lo dovrò nascondere bene tra i capelli... le dovrò leggere sottovoce le domande del test e lei mi darà tutte le risposte giuste! Insomma, una genialata.

- Hai capito tutto, Goku? -

- Sì, tutto chiaro. Adesso però ti porto in braccio fino alle Capsule Corporation! Scusami ma non c'è più tempo per andare in macchina fino a lì! Jaco si starà già spazientendo. - Finalmente scendiamo dall'auto e io prendo una bella boccata d'aria fresca. Il borsone da mettere a tracolla che mi ha dato Chichi lo lascio sul sedile posteriore... so che dove sto andando non mi serviranno tutte quelle cose.

- Oh, lascialo perdere quello... Jaco non oserebbe mai partire senza di te e soprattutto senza prima salutarmi, essendo che decollerà dal giardino di casa mia! - Bulma è parecchio sicura di sé, e infatti sorride sinistramente... lei e Jaco hanno proprio uno strano rapporto, ma credo che in fondo si vogliano bene.

- Ok - le dico e mi avvicino per prenderla in braccio. - Adesso stringiti forte a me. -

- O-ok... -

Abbasso lo sguardo per osservarla: sbaglio o ho sentito la sua voce un po' tremolante? Ha affondato la sua faccia sul mio petto e quindi non riesco a scrutarle l'espressione... ma credo che sia spaventata. Forse ha paura di volare! Forse Vegeta e Trunks non la fanno viaggiare su di loro come invece facciamo io e Goten con Chichi...

- Bulma, tutto ok? - le domando mentre mi alzo in volo. Per farla sentire più sicura la stringo maggiormente a me.

- S-sì, è tutto ok! Sbrighiamoci però, d'accordo?! -

Sarà... ma a me sembra parecchio scossa.
 
***

Stiamo volando da circa dieci minuti, quando all'improvviso mi viene in mente che per evitarle il volo avrei potuto teletrasportarci direttamente alla Capsule Corporation! Non so come mai non ci ho pensato prima! Tra l'altro lei non ha smesso un momento di stare ferma... deve avere parecchia paura di volare.

Abbasso nuovamente lo sguardo su di lei per dirle che adesso ci teletrasporteremo, ma un forte tuono mi fa bloccare: sta succedendo qualcosa di molto strano intorno a noi, perché il cielo d'un tratto si è fatto scurissimo! Praticamente è diventata notte e in lontananza scorgiamo una gigantesca sagoma serpentesca di colore verde:

- Il Drago Shenron! - esclamiamo entrambi, meravigliati da quanto stiamo vedendo... ma chi mai lo avrà evocato se i nostri amici sono tutti in partenza per il torneo di arti marziali?! Io e Bulma ci scambiamo uno sguardo sgomento ed entrambi sappiamo già cosa dobbiamo fare:

- Bulma, bisogna andare a vedere chi lo ha evocato - le dico, il mio volto è improvvisamente serio e noto che pure lei ha assunto un cipiglio preoccupato.

- Sì Goku, andiamo. -

Lei si stringe più forte intorno al mio collo e io mi dirigo nella direzione opposta a quella della città dell'Ovest, dove l'astronave di Jaco ci stava ancora aspettando, o almeno così speravo che fosse.



Angolo autrice:
Uhmmm... chi avrà evocato secondo voi il Drago Shenron?! E dove si dirigeranno Bulma e Goku? Vi aspetto nel prossimo capitolo per scoprirlo^? a domenica sera.

Ritorna all'indice


Capitolo 3
*** Nell'acqua ***


La sagoma del drago gigante diventa sempre più nitida e il cielo ha assunto una tonalità quasi violacea.

Guardo in basso: stiamo sorvolando quello che ha l'aria di essere un vasto arcipelogo del tutto incontaminato, privo di qualsiasi civilizzazione... non c'è nemmeno una luce e io infatti non ricordo di averlo mai visto prima, nemmeno disegnato su qualche mappa, ma non ci faccio caso più di tanto. Torno a guardare l'imponente figura del drago.

Goku è diventato così veloce a volare che dobbiamo aver messo tra noi e l'area dei Monti Paoz centinaia e centinaia di chilometri ormai! Lo sento accelerare ulteriolmente e istintivamente mi aggrappo di più a lui... ed ecco che mi prende nuovamente questa fastidiosa e sicuramente stupidissima sensazione d'imbarazzo...

Goku crede che io abbia paura di volare; crede che sia questo il motivo della mia agitazione, e a me sta bene che lui creda questo, ma in realtà si tratta di tutt'altra cosa: la verità è che l'estrema vicinanza fisica con lui mi fa sentire a disagio e non so per quanto altro tempo ancora riuscirò a nasconderglielo con la scusa della paura... per questo non vedo l'ora che mi faccia scendere.

Lui sicuramente non ci ha mai fatto caso (figuarsi... pensare il contrario sarebbe davvero fantasioso... stiamo parlando di Goku!) ma noi due non ci siamo più tenuti così stretti da quando lui aveva ancora l'aspetto di un bambinetto e io ero un'immatura ragazzina di sedici anni alla ricerca del fidanzatino... bè, ora le cose però sono decisamente cambiate! Non appena mi ha preso in braccio a quel modo, tenendomi ancorata a lui per non farmi cadere, ho potuto sentire la mia pelle che poggiava su quel torace caldo e così ben tornito; ho avvertito i suoi forti muscoli che mi accucciavano la sottile vita e le cosce... potevo sentire il suo respiro quando parlava, per questo ho preferito nascondere la faccia: non vorrei mai che si accorgesse del rossore provato... anche se è estremamente ingenuo, potrebbe trovare delle risposte molto scomode...

Da quando è cresciuto, ovvero da quando si è presentato a noi dopo tre anni di addestramento con il Supremo, ho capito che non era più il caso di comportarmi con lui come facevo prima... Goku era diventato un uomo, era apparsa Chichi e se anche per un attimo ammetto di essermi chiesta cosa sarebbe successo se la nostra amicizia a quel torneo avesse fatto un passo avanti rispetto alle pretese di quella semi-sconociuta giunta dal passato... tutto finì lì: dopo il "sì" di Goku a quella promessa, io mi sono fatta la mia vita e lui la sua. Ecco perché questo rossore sulle mie guance adesso non deve proprio esistere! E mi passerà prestissimo... è stato senz'altro lo "shock" di trovarmelo appiccicato dopo tanti anni passati a guardarci da una ragionevole distanza... o meglio, da una distanza che si confà a due amici sposati e con figli.

- Bulma, siamo arrivati, adesso iniziamo a scendere, tieniti forte! -

La voce seria di Goku mi desta dai miei pensieri. Lui si getta in picchiata, non dobbiamo farci vedere, e sento le sue braccia stringersi con maggior vigore (ma sempre attento a non farmi male) attorno al mio agitato corpo. Io chiudo gli occhi per evitare che il vento fortissimo me li faccia lacrimare.
 

***



Tre minuti prima, al cospetto del Drago Shenron...

- Pilaf, ci siamo! Finalmente il tuo desiderio di dominare il mondo sta per realizzarsi! -

La piccola Mai stringe i pugni in segno di vittoria, Shu saltella e Pilaf è visibilmente commosso.

- Avanti parlate - dice il magico Drago con la sua voce profondissima e tuonante. - Potete esprimere tre desideri. -

- Benissimo! Come prima cosa ti chiediamo che tutti i guerrieri alieni che si trovano sulla Terra siano privati di "tuttiii" i loro poteri! Che diventino dei normali esseri umani privi di qualsiasi capacità speciale! Sono stato abbastanza chiaro?! - Pilaf rifiata... ha espresso il desiderio tutto d'un fiato.

- Molto bene, ti accontento subito. - Gli occhi del Drago si illuminano, segno che sta compiendo quanto richiesto, e poi tornano scuri. - Avanti, adesso, dimmi qual'è il tuo secondo desiderio -

Pilaf è raggiante: - Desidero diventare il padrone del mondooo! -

Gli occhi si illuminano, il cielo tuona...

***



Intanto, in volo con Goku...

Avverto un improvviso e brusco sbandamento... apro gli occhi per capire cosa stia succedendo e vedo che stiamo volando a zig zag, e ho come l'impressione che stiamo precipitando senza controllo...

- Goku! - chiamo un po' allarmata.

- Bulma... i-io non so cosa mi stia succedendo, ma m-mi sento improvvisamente debolissimo e-e mi gira la testa e... -

Alzo gli occhi all'insù e quel che vedo mi terrorizza: il mio amico riesce a stento a tenere gli occhi aperti, sta sudando tantissimo e i suoi capelli tentano di diventare biondi a intermittenza... si sforza di emanare una luce dorata ma anche questa fa va e vieni... non so cosa stia succedendo ma sicuramente non è nulla di buono!

- Goku, atterriamo da qualche parte... - Abbasso lo sguardo e, con sgomento, vedo che sotto di noi c'è solo un'enorme e scura distesa di acqua salata... Se come penso stiamo andando in picchiata senza possibilità di risalita, siamo sinceramente spacciati!

Quella che prima era agitazione dovuta all'imbarazzo, adesso si è tramutata in agitazione dovuta al panico e al terrore! Ok, io so nuotare... ma non per così tanto tempo! E poi come farò a tenere a galla anche Goku?! Già, perché il mio amico ha tutta l'aria di uno che sta per svenire!

Sento la sua presa sulle mie braccia venire meno e allora sono io ad afferrarmi con tutta la forza di cui dispongo alle sue spalle... i nostri visi si sfiorano... Goku ha gli occhi chiusi. Disperata, stacco una mano per dargli degli shciaffi decisi sulle guance, nella sciocca speranza che così si riprenda.

Ormai ci siamo quasi: vedo l'acqua farsi sempre più vicina! Fra una manciata di secondi saremo là dentro, e avremo freddo... tanto freddo.

Come una scarica elettrica che mi attraversa per un istante il cervello, mi viene in mente che nelle tasche io porto sempre con me un pacchetto di capsule Hoplà! Una di quelle conterrà sicuramente un gommone...

Freneticamente, porto la mano che non è ancorata a Goku a toccare la mini confezione di capsule... faccio appena in tempo a spalancarla con l'unghio e a prendere con la punta delle dita la capsla di colore giallo: quella che so che tirerà fuori il nostro mezzo di salvataggio, poi l'impatto con l'acqua, e tutto avviene rapidissimamente: io e Goku che finiamo bruscamente sott'acqua, il pacchetto di capsule che mi vola via dalla mano e che finisce chissà dove... io che, trattenendo il fiato e aggrappandomi a Goku come se da questo dipendesse la mia vita, lancio verso la superficie la capsula gialla dalla quale ne emerge un piccolo gommone giallo ocra.

Fatico a tenere gli occhi aperti: il sale marino brucia! Ma non posso chiuderli... devo capire dove mettere le mani per afferrare nel miglior modo possibile Goku: sì, lui è ben più massiccio e pesante di me, ma l'acqua gioca a mio favore, facendolo divenire leggero.

Sbatto i piedi e trascino entrambi verso l'alto. Tendo una mano per afferrare il gommone che è già riemerso. So che adesso verrà la parte difficile: sollevare Goku e cercare di portarlo con me all'interno del canotto...

Riesco finalmente a uscire la testa dall'acqua e respiro avidamente ossigeno.

- Goku! GOKU! - lo chiamo, grido il suo nome con tutta la voce che ho in corpo, ma niente... il mio migliore amico è svenuto e non so nemmeno il perché! Sperando che presto si riprenderà, faccio appello a Kami-sama affinché mi aiuti e mi dia la forza necessaria per farci sopravvivere entrambi a questa inattesa disavventura.

Con enorme sforzo, gli sollevo il busto, in modo tale che anche la sua testa esca dall'acqua. Ci riesco e il mio amico adesso può respirare, ma non è abbastanza... non riesco a sorreggere a lungo il suo peso; stiamo entrambi tornando sott'acqua, e allora cerco di tirarmi con una mano sopra il canotto... entrarci dentro è impensabile... non fino a quando con l'altra mano terrò stretto Goku, ma va bene così: ho trovato una posizione che permette a tutti e due di stare con la testa fuori dal mare e tanto mi basta, per ora.

Il vento è fortissimo e le onde ci stanno sballottando con altrettanto vigore, ma io devo resistere: devo farlo per i miei cari e anche per i cari di Goku! Se ci troviamo in questa situazione la colpa in fondo è solo mia... se non avessi dato peso a quella stupida scommessa con Vegeta, adesso Goku sarebbe già partito con Jaco e gli altri e io sarei tranquillamente a casa mia.

Se non avessi li terrore negli occhi, forse riuscirei pure a piangere, ma dopo mezz'ora circa, quel che sento è solo stanchezza: tanta stanchezza. Goku non ha ancora ripreso i sensi e io mi sa che sto per perderli... allento la presa al gommone... non vorrei, ma davvero sento di non avere più un briciolo di energie.

Un'onda più violenta delle altre separa definitivamente il gommone da me e Goku. Io per la sorpresa spalanco la bocca e bevo una quantità eccessiva di acqua salata, vorrei tossire ma non ci riesco, perdo i sensi e l'ultima cosa che sento è il corpo caldo di Goku che mi sfugge via dalla mano destra...
 

***



Sete, tanta sete, e pure caldo: un caldo esagerato! Ma la sete e il caldo sono niente se confrontati al dolore che provo per tutto il corpo.

Apro appena gli occhi e la luce accecante del sole mi invade la vista. Mi giro la faccia di lato e con le mani tocco qualcosa di umido e granuloso: sabbia! Quella che è sotto di me è proprio sabbia... ma allora alla fine ce l'abbiamo fatta a toccare terra!

Con molta difficoltà, cerco di tirarmi su a carponi. Ho i capelli che grondano di acqua e il mio vestito verde si è sgualcito un po' ovunque.

- G-Goku, siamo vivi, ce l'abbiamo fatta. -

Mi giro convinta di vederlo di fianco a me e invece mi sciocco quando mi rendo conto che sono sola! Dov'è Goku?

Mi rimetto in piedi, barcollo. Ho perso entrambe le scarpe, ma ora non m'importa! Devo assolutamente trovare il mio migliore amico! Se io sono sopravvissuta e lui no non so proprio cosa farei!

Sento l'ansia farsi rapidamente strada dentro di me. Respiro con affanno e mi metto le mani nei capelli turchini; me li afferro forte.

Cavolo no, non Goku... in una situazione come questa non saprei nemmeno da dove iniziare per chiedere aiuto!

- GOKUUU!!! - urlo fino a rimanere senza fiato.



To be continued....



Angolino autrice:
Ohi, ohi... che guaio! Pilaf a quanto pare ha combinato un bel casino... cosa succederà adesso ai nostri due amici?! Vi aspetto mercoledì per scoprirlo nel prossimo capitolo ;) buona lettura.

Ritorna all'indice


Capitolo 4
*** Ritrovarsi ***


Da qualche parte oltre il nostro sistema solare...

- Jaco ma sei sicuro che Bulma ti aveva detto di partire senza aspettarla? - domanda un più che dubbioso Crilin mentre appiccica la faccia al vetro del finetrino della grossa astronave del poliziotto spaziale. Stanno sfrecciando alla velocità della luce e passano pianeti che hanno tutta l'aria di non essere per niente vivibili.

- Sì, ve l'ho già detto - afferma Jaco, seduto al sedile di comando. - Bulma mi ha espressamente chiesto di decollare in ogni caso... con o senza di lei, e poi, come ci ha detto Vegeta, lei stamattina è andata a trovare Goku, e quindi ci penserà lui a riaccompagnarla a casa, prima di teletrasportarsi qui da noi. -

Jaco si asciuga velocemente la fronte... sa che mentire non è il suo forte, ma non ha nessunissima intenzione di rischiare un rimprovero sul suo pianeta natale solo perché la turchina ha avuto uno dei suoi soliti colpi di testa e ha bellamente deciso di mandare a farsi benedire l'orario della loro partenza... e quel sayan cocciuto poi, si sarebbe arrangiato da solo tranquillamente: da quanto aveva potuto vedere, Goku era perfettamente in grado di compiere il teletrasporto, come gli abitanti del pianeta Yardrat, quindi non avrebbe avuto alcuna difficoltà a rintracciare una delle auree dei suoi tanti amici, una volta che essi fossero giunti a destinazione.

- Ah, Kakaroth... il solito esibizionista! - dice Vegeta, sbuffando sonoramente. - Lui vuole sempre l'entrata ad affetto! Mica poteva degnarsi per una volta tanto di arrivare in orario e partire con noi... no; questo ritardo è calcolato ve lo dico io! E per quanto riguarda mia moglie, bè, lei è la sua migliore amica ed è troppo indulgente con lui! Sicuramente non l'ha strigliato come si deve quell'idiota senza cervello... -

- Vegeta, ma perché Bulma si è recata da Goku proprio stamattina? Sapeva che dovevamo partire e che l'avrebbe comunque visto alla Capsule Corporation, no? - domanda con voce calma Tensing.

Vegeta arrossisce impercettibilmente... non gli va proprio che quella banda di folli e smidollati (che sarebbero i più cari amici di Goku) vengano a conoscenza della scommessa fatta tra lui e sua moglie sulle capacità intellettive di Kakaroth... Il principe dei sayan sa benissimo che sua moglie, dopo la litigata della scorsa notte, alle prime luci dell'alba è corsa ad avvisare il suo miglior nemico, prendendo la macchina e dirigendosi verso i Monti Paoz; lei è testarda quanto lui e per questo avrà sicuramente escogitato qualcosa di ingegnoso per aiutare quel sayan di terza classe con il test... - Non ne ho idea - mente spudoratamente (e, a differenza di Jaco, lui è molto bravo a farlo). - Probabilmente voleva dargli una nuova tuta molto più resistente dell'attuale, in modo tale da concedergli un preciso vantaggio al torneo, senza che voi deboli lo veniste a sapere. -

Vegeta incrocia le braccia e si volta verso il vetro, fissando ostinatamente il suo sguardo sulle stelle.

I presenti sono perplessi; solamente Goten e Trunks non badano alle parole di Vegeta, impegnati come sono ad esplorare eccitati ogni anfratto dell'astronave, giocando ora a nascondino e ora a mosca cieca.

- Bulma non mi sembra proprio il tipo di compiere una bassezza simile... - afferma Crilin sottovoce, dato che non vuole incappare nell'ira di Vegeta (che fa finta di non averlo sentito).

Tra schiamazzi, bronci e sguardi preoccupati, l'astronave continua a navigare nello spazio, ormai lontanissima dalla Terra.



***


Sul pianeta Terra, in un arcipelogo deserto e fuori dalle mappe...

Avverto un fortissimo dolore alla testa... stringo i pugni e quel che tocco mi sorprende: sabbia... tra le dita sto stringendo tanta sabbia...

Man mano che i miei sensi si ridestano, sento distintamente il rumore delle onde... sono molto vicine: cerco allora di sollevare il capo, con molta fatica perché mi fa male pure tutto il collo, e quel che vedo mi fa spalancare la bocca dallo stupore: sono finito disteso sulla riva del mare!  Ma come diamine sono arrivato fin qui? E poi... dov'è Bulma? Non eravamo insieme? ...

Cerco di balzare in piedi ma non ci riesco... il mio corpo non ne vuole sapere di reagire come gli dico io... mi meraviglio non poco, decido quindi di provare a mettermi almeno seduto.

Mi tocco la nuca dolorante... ho i capelli tutti zuppi d'acqua. Abbasso lo sguardo e vedo che pure la mia tuta rossa è fradicia! E la maglia blu è strappata nella parte sinistra... ma che caspita mi è successo?

Ormai mi sono quasi convinto che un qualche nemico mi abbia attaccato, dandomi un colpo alla testa così forte da farmi svenire, ma d'improvviso, mentre mi rimetto finalmente in piedi, mi passano davanti agli occhi le immagini di quanto realmente accaduto prima che perdessi effettivamente i sensi: il cielo che diventa scuro, il Drago Shenron, io e Bulma in volo, Bulma che mi chiama, io che inizio ad avere dei capogiri, la mia energia che mi abbandona e poi più nulla... il vuoto assoluto.

Il mio sguardo si acciglia e il cuore inizia a battermi forte... allora qui doveva sul serio esserci Bulma! Perché sono da solo? Lei che fine ha fatto?!

- Bulma! - inizio a gridare il suo nome. - BULMA! -

Oh Kami-sama... se le è accaduto qualcosa non potrei mai perdonarmelo; io dovevo essere al suo fianco! Dovevo proteggerla e invece... cosa è successo?! - BULMA! -

La prima cosa che mi viene in mente di fare è quella di volare! Dall'alto avrò una visuale senz'altro molto migliore di questa e forse riuscirò a scorgerla subito: faccio l'usuale movimento per librarmi, ma qualcosa non va... ancora una volta il mio corpo si rifiuta di stare al passo con i comandi della mia mente... accidenti! Ci riprovo e niente! Mi sforzo ma riesco a fare solo dei patetici saltelli!

Sentendomi più che agitato, tento allora con la tecnica del teletrasporto: chiudo gli occhi, mi concentro, anche se in questo momento mi è difficile farlo, e cerco l'aura di Bulma, ma, con sgomento, mi rendo conto che nella mia testa non percepisco alcuna energia! Niente! È come se qualcuno mi avesse privato di tutti i miei poteri!

Spalanco le palpebre, spaventato, e caccio un urlo per sfogarmi! Non mi piace per niente questa situazione, ma la cosa che adesso mi preme di più è trovare Bulma... visto che non posso usare nessuna delle mie avanzate tecniche marziali, vorrà dire che andrò a scovarla alla vecchia maniera: a piedi...

Prendo fiato e inizio a correre lungo la battigia, stringendo le labbra per trattenere dei gemiti di dolore: devo aver preso una storta alla caviglia... erano anni, decenni, che non provavo più del dolore fisico per delle semplici cadute o sbattute contro qualcosa... è come se fossi regredito ai tempi in cui ero un bambino! Troppo debole per essere un sayan...

Scuoto la testa, in segno di negazione per questo mio pessimo stato fisico, e seguito a correre, gridando il nome della mia migliore amica:

- BULMA! Dove sei?! Rispondi, ti prego! Bulmaaa! -
 
***

- Goku! Rispondimi, Gokuuu! -

Oh cielo, sono ormai due ore che cammino lungo la costa di questo posto... secondo me è un'isola: c'è solo una montagna solitaria al centro e poi una fitta giungla... e con tutta l'acqua vista dall'alto, prima di precipitare, dubito fortemente che si possa trattare della parte di un continente: sono nei guai fino al collo! - Oh, Goku, dove sei finitooo?! - mi lascio cadere sulla sabbia... sono esausta.

Le lacrime mi rigano le guance, ho le labbra tutte screpolate... so bene che presto dovrò smettere di cercare Goku e pensare a sopravvivere: dovrò trovare dell'acqua, del cibo, un riparo... lancio uno sguardo triste in direzione della giungla e una fitta allo stomaco mi fa contorcere: ho paura, mi sento in colpa per Goku e non penso proprio che da sola riuscirò a sopravvivere a lungo in un posto come questo...

- Se solo avessi ancora con me le mie capsule... - mentre maledico la caduta in mare, mi viene alla mente il viso di mio marito: Vegeta... se non è ancora venuto a salvarmi, vuol dire che è già partito; vuol dire che tutti sono già partiti! Jaco non mi ha aspettato, se ne è fregato altamente che io non ci fossi! Che non ci fosse Goku! Ma a cosa hanno pensato quegli scimmioni per ignorarci entrambi a questo modo?! - JACOOO! - urlo con rabbia il nome di quel disgraziato... - Quando andrò via di qui ti cercherò e allora farai meglio a nasconderti nell'angolo più remoto dell'universoooo! - Picchio i pugni chiusi sul terreno e quel che ottengo è una buona manciata di renella salata dentro la mia bocca... sputacchio con aria più triste e sconsolata di prima.


***


- Bulma, ma dove ti sei cacciata? -

Continuo a camminare (ho smesso di correre ormai da un bel pezzo... avevo i polmoni in fiamme e delle fitte lancinanti alla caviglia). Zoppico ma scruto tutto con attenzione: le piante, i tronchi caduti, le dune di sabbia... Annuso l'aria, ma con rabbia mi accorgo che ho perso anche questa mia capacità tipicamente sayan: il nostro sviluppato olfatto... - Ma perché?! - per il nervoso do un pugno al tronco di un albero, e mi faccio male; parecchio male...

-Ahi ahi ahi! - Inciampo su un masso e cado di schiena. Rimango in silenzio, ascoltando i versi dei pappagalli e di altri uccelli esotici appollaiati sui rami degli alberi che mi sovrastano. Sto per rimettermi in piedi quando ascolto dei singhiozzi disperati... gli occhi mi si spalancano: conosco quella voce! È sicuramente Bulma! - Bulma! - la chiamo, dirigendomi nella direzione dei singhiozzi.

- Bulma, eccomi! S-sono qui! -

- Goku, sei tu?! -

Finalmente ho un riscontro! -Sì, Bulma, sono io! -

Riprendo a correre, scostando frettolosamente delle enormi foglie di palme, sento che lei continua a chiamarmi; io faccio lo stesso, per non perdere la via da seguire. La sua voce diventa sempre più squillante e non appena scosto l'ultima grossa foglia d'albero riesco a vederla! - Bulma, ti ho trovata! -

Lei sta in piedi, ma trema da capo a piedi, ha il viso tutto arrossato, il suo lungo vestito verde è stato stracciato fin sopra le ginocchia e i suoi capelli azzurri sono una massa arruffata semi asciutta, ma a parte lo scombussolamento e la paura ben visibile, sta bene: non ha ferite che sanguinano e questo mi rincuora tantissimo.

Lei mi getta le braccia al collo e io la stringo per la vita. Il nostro abbraccio la fa calmare; sento il suo tremore placarsi addosso a me. I nostri piedi scalzi vengono ripetutamente bagnati dall'acqua del mare che avanza e si ritira con un ritmo lento e regolare.

- Goku, Goku... oh, credevo di averti perso! Ho avuto così paura, quando non ti ho più visto vicino a me ho temuto che tu... ho temuto che tu fossi... -

- Bulma, sono qui con te, sto bene - la interrompo; so cosa vuole dire, perché è la stessa cosa che ho pensato io quando mi sono visto da solo: entrambi abbiamo temuto che ci fosse accaduto il peggio.

- Ma come ci siamo finiti in questo posto? - le domando con aria perplessa.

- Siamo precipitati mentre ci dirigevamo in volo verso il Drago Shenron... non lo ricordi più? Tu sei svenuto... -

Bulma mi guarda con due occhi pieni di preoccupazione. Io abbasso lo sguardo per fissare il suo volto qualche secondo, e poi le dico quel che penso: - Bulma, secondo me questa è opera di chi ha evocato il Drago! -

Vedo i suoi arguti occhi celesti emettere un luccichio significativo... ha già capito dove voglio andare a parare; con Bulma servono poche parole, è molto perspicace, oltre che intelligente. - Ti hanno tolto i poteri con un desiderio?! Per questo siamo precipitati! -

- Esatto - le confermo, annuendo con il capo. - Non ci resta che aspettare l'arrivo dei nostri amici: vedrei che Vegeta starà già cercando la tua aura! - le sorrido per incoraggiarla; siamo piuttosto malconci ma almeno possiamo stare sereni, sapendo che non trascorreremo la notte in questo posto selvaggio e sperduto...

- Goku... - mi guarda molto seria e si separa da me. - ...t-tu non lo sai quanto tempo è passato, perché eri svenuto, ma io è da più di due ore che ti stavo cercando... -

Il mio viso si fa più pallido mentre l'ascolto. - D-due ore? Ma questo significa c-che n... -

- Significa che non ci hanno aspettati - conclude la frase per me e annuisce gravemente. - Molto probabilmente pensano che tu li raggiungerai con il teletrasporto e non immaginano minimamente in che cavolo di situazione siamo finiti! - Bulma si gratta nervosamente i capelli, io le prendo i polsi e le faccio un altro sorriso rassicurante.

- Bulma, c'è sempre il test! Ricordi? Quando vedranno il banco vuoto capiranno che mi è successo qualcosa e allora torneranno sulla Terra per cercarci! - La vedo arrossire... ma è un rossore strano, ha disteso le labbra a queste mie parole, certo, però si è fatta se è possibile più nervosa nei gesti... non la capisco e mi limito a guardarla con aria interrogativa.

- G-Goku ma che hai da fissare?! - mi dice, e sembra arrabbiarsi. Si libera velocemente dalla presa ai polsi; non che io glieli abbia stretti con decisione; avrò pure perso i miei poteri da sayan, ma in quanto uomo sono ben consapevole di avere comunque molta più forza di lei, e quindi devo stare attento a non farle male.

-Bulma, ma che cosa ti prende? - le domando, ma so già che non otterrò alcuna risposta... anche Chichi è solita tenere questi comportamenti ogni tanto e l'unica cosa che ci ricavo è qualche sedia tirata in testa o qualche cena saltata... per cui lascio perdere e mi guardo attentamente intorno: non ho idea di quando sarà quel test, ciò significa che con ogni probabilità ci toccherà passare in questo posto l'intera giornata e forse pure la notte...

Sempre zoppicando, lascio Bulma sulla riva del mare e mi dirigo a raccogliere un po' di legna e qualcosa da mettere sotto i denti.

- Goku ma tu zoppichi! - esclama lei, allarmata. - Non me ne ero accorta, fammi vedere questa caviglia, presto. - Mi si avvicina correndo e mi fa sedere su una roccia levigata.

- Bulma, tranquilla! Non è niente... se avessi ancora i miei poteri riderei di questo graffio! - Ma invece di ridere caccio un urlo di dolore tremendo quando lei mi appoggia entrambe le mani sul piede ferito.

- Oh, Goku, è molto arrossata e c'è pure del sangue... devi aver sbattuto il piede su qualche corallo... Se questa è un'isola come penso, siamo sicuramente circondati da una fitta barriera corallina. -

Bulma mi guarda in modo apprensivo, io ricambio il suo sguardo. Tutto questo è molto strano... non era programmato, non era previsto... so che adesso dovrei preoccuparmi di colui che ha evocato il Drago Shenron, perché chiunque abbia voluto privarmi della mia forza combattiva deve avere certamente delle pessime intenzioni verso la Terra... e se anche a Vegeta e agli altri fosse capitata la stessa cosa? Mi auguro seriamente di no, e comunque non espongo questo mio timore a Bulma; è già abbastanza tesa così. Mi sforzo invece di sorriderle di nuovo.

Un forte tuono ci fa sobbalzare entrambi: il sole si nasconde all'improvviso dietro spessi nuvoloni grigi e il mare s'ingrossa; sta per scatenarsi un'acquazzone.

- Bulma, addentriamoci tra gli alberi della giungla, qui non è sicuro... se troviamo qualche grotta staremo all'asciutto. -

- Va bene, andiamo, ma appoggiati a me per camminare... non devi sforzare questo piede! - Lei mi offre con caparbietà di sostenermi alla sua spalla e io decido di non negarmi; l'ho già fatta preoccupare tanto, meglio assecondare le sue premure.

- Ok - le dico, passandole un mio braccio muscoloso attorno alla sua minuta figura, ma non mi lascio andare completamente: solo un pochino... Iniziamo a camminare verso la giungla, mentre le prime gocce di pioggia ci raggiungono, inzuppandoci ancora di più.





Angolino autrice:
Fiuuu... ce l'hanno fatta a ritrovarsi^^ ma mi sa che ora incominciano altri tipi di guai seri... e sicuramente i momenti d'imbarazzo >///< vi aspetto sabato per vedere insieme come si evolverà l'avventura di Goku e Bulma in questo pericoloso paradiso terrestre ^.^

Ritorna all'indice


Capitolo 5
*** Turbamenti ***


Io e Goku ci rintaniamo tra due grossi alberi che con il loro fogliame ci riparano dalla pioggia. Faccio distendere Goku lungo il tronco, in modo che il suo piede riposi e poi mi guardo intorno: ci sono un sacco di alberi da frutta, questo almeno è positivo; ci sono banani, cocchi, avocadi... ma non vedo ruscelli nei dintorni.

Decido allora di approfittare dell'acqua piovana che si sta depositando rapidamente al centro delle grandi foglie - che per nostra fortuna sono concave e formano una sorta di recipiente naturale.

Stacco una foglia ricolma di acqua; ne bevo un sorso: è fredda e sa un po' di rugine, ma tutto sommato dà un enorme sollievo alla mia gola che sa di sabbia e sale. Poi mi chino e la porgo a Goku: anche lui avrà tantissima sete dopo essere stato sbattuto dalle onde del mare per chissà quanto tempo.

- Grazie Bulma - mi dice e prende la foglia dalle mie mani - Ahh, ci voleva proprio! - Si passa una mano sul mento, per asciugarsi dall'acqua che gli è colata fin sul collo. Era assetato.

- Bulma, dobbiamo toglierci questi vestiti fradici, altrimenti rischiamo un brutto raffreddore. - Goku fa per togliersi la maglia e io mi blocco... dovrei spogliarmi, qui, davanti a lui?

Mentre io continuo a fissarlo, interdetta, lui si è già tolto pure il pantalone del suo completo rosso, rimanendo in boxer.

- Allora? Cosa aspetti? - mi domanda con la voce più serena del mondo... Scuoto la testa, la presa in braccio e il contatto fisico con il suo corpo mi hanno fatto completamente dimenticare quanto in realtà Goku sia ingenuo!

Non ho nulla da temere con lui... è la mia testa che devo temere! La quale sicuramente mi fa apparire come una stupida ai suoi occhi...

- Hai ragione, Goku - gli rispondo più tranquilla. Mi sfilo quel che resta del vestito verde e rimango in reggiseno e mutandine: in fondo è come se fossi in costume da bagno... su un'isola può anche starci.

Goku non mi sta guardando, in questo momento è impegnato ad appallotare la sua tuta, mi avvicino a lui per prendergliela e metterla ad asciugare da qualche parte, insieme al mio vestito. - Dammi qua, ci penso io - gli dico, mentre mi inchino nuovamente su di lui che è rimasto seduto per terra.

- Grazie - mi dice sorridendo; alza gli occhi e mi vede... i nostri sguardi s'incrociano un momento, poi vedo il suo scorrere sul mio corpo e il sorriso gli svanisce dalle labbra, sostituito da un'aria seria. Io mi aspetto che mi stia per fare una delle sue solite battutine irriverenti: mi ha già presa in giro sia sulla mia età e sia sulla taglia del mio seno... Sono pronta a rispondergli per le rime, ma, con mia grande sorpresa, se ne sta zitto zitto... gira il capo di lato e in silenzio mi porge la tuta... Questa sua reazione mi lascia un po' stranita, lo fisso, e quel che vedo mi siocca ancora di più: Goku è arrossito... sarò stata mica io la causa?! Non posso crederci... Goku è l'ingenuità fatta persona, è li guerriero dall'animo puro, è l'eterno bambino... sbatto le palpebre, soffermandomi ancora qualche attimo su quelle gote visibilmente arrossate. Non sarà che forse persino lui si sente a disagio di fronte a una donna mezza nuda? Non sarà che forse il bambino alla fine è cresciuto?!

- Bulma, che hai da fissare? - mi domanda tutto a un tratto, cogliendomi impreparata. Si gira nuovamente a guardarmi, negli occhi, e il rossore gli svanisce dalle guance, ma non il muso serio.

- Ecco, i-io niente... vado a stendere questa roba . - Prendo la tuta dalle sue mani e la vado a stendere su un ramo vicino. Faccio lo stesso con il mio vestito e poi mi dirigo nuovamente da lui, sedendomi ai piedi dell'albero di fianco al suo.

Lui se ne sta ancora zitto, guarda un punto fisso davanti a sé; sembra perso in chissà quali pensieri. Gli osservo la caviglia da lontano; è parecchio infiammata. Impreco mentalmente, augurandomi che i nostri cari si rendano conto il più in fretta possibile della nostra assenza.

- Bulma, chi pensi che abbia evocato il Drago delle sfere? - mi chiede a bruciapelo; ecco perché era così riflessivo...

- Non lo so Goku, ma quel che ti hanno fatto è grave! Adesso dovremo aspettare un anno intero per rievocare il Drago Shenron e chiedergli di ridarti tutti i tuoi poteri! -

- Già, un anno... addio torneo - dice sconsolato. Guarda il cielo, che finalmente si è fatto più chiaro: tra poco smetterà di piovere. - Bè, spero solo che nel frattempo non succeda nulla di pericoloso alla nostra Terra! Non sarei in grado di difenderla e questo mi rattrista immensamente! - Sbatte un pugno sul terreno; è frustrato, lo si percepisce chiaramente.

Rimango a fissarlo, Goku è davvero un tipo speciale; quel sayan che avrebbe dovuto distruggerci tanti anni fa e che adesso invece non fa altro che salvarci da nemici sempre più forti... certo, forse alle volte è proprio lui ad attirarli, ma non lo fa di proposito...

- Bulma, non piove più, andiamo a raccogliere un po' di frutta, ti va? - Mentre me lo propone si è già alzato in piedi, so bene che non riuscirò mai a farlo stare fermo e immobile, nonostante abbia la cavilgia gonfia, quindi acconsento e mi rimetto in piedi pure io.

 

***
 


Ormai si è fatta notte... il pomeriggio è passato velocemente, cercando il cibo ed esaminando il posto: è deserto, totalmente deserto, come avevamo temuto.

Per fortuna i vestiti si sono asciugati in fretta; pensavo che sarei riuscita a comportarmi con Goku in maniera più disinvolta, fisicamente parlando, ma la mia sicurezza fa perno sulla sua ingenuità e, sinceramente, l'ho vista vacillare... mah... è tutto così strano che forse anche le sensazioni che proviamo sono distorte.

Sbadiglio sonoramente e gli occhi mi si fanno pesanti.

Siamo entrambi distesi sul terreno; il nostro giaciglio di fortuna, sperando di non dovercene costruire uno più serio, poiché vorrebbe dire che la nostra permanenza su quest'isola sarebbe destinata a prolungarsi...

Mi giro sulla schiena per guardare Goku: lui sta già dormendo da un pezzo, almeno credo, dato che vedo la sua nuca e non la sua faccia.

Il suo respiro è calmo e regolare... non lo vedevo dormire dai tempi in cui era solo un bambino... oh cielo quanto tempo è passato da quei dolci ricordi! So che è strano, so che non dovrei nemmeno pensarla una cosa del genere, eppure nel lato più nascosto di me, in un angolino protetto della mia anima, sono contenta che questo disastro mi sia capitato con Goku e non qualcun altro... solo con Goku, perché è come fare un tuffo nel passato, come quando lo conobbi per la prima volta e lo coinvolsi in quel viaggio che cambiò per sempre le nostre vite... fu infatti in quell'occasione che Goku fece la conoscenza di Chichi... Il mio sguardo si acciglia e mi abbraccio da sola, stringendomi la stoffa del vestito... fu durante quel viaggio che Chichi, figlia di Al Satan, gli strappò quell'agghiacciante promessa... anzi, la promessa in sé non era agghiacciante: è normale per una bambina fantasticare sul proprio futuro, ma quel che invece io ho sempre ritenuto strano è che la donna (perché Chichi aveva già diciotto anni quando si presentò al torneo) abbia ritenuto giusto legare a sé un uomo per tutta la vita basandosi solo su delle sciocche parole pronunciate anni e anni prima... in un unico incontro! Mio Dio, perché provo tanto fastidio al solo pensarci? Era tantissimo tempo che non mi soffermavo a rimurginare sulla questione... questione che non è di mia competenza! Goku le ha detto di sì, punto e basta... sì, però stiamo parlando del Goku dolce e sensibile, che non vorrebbe mai ferire nessuno... del Goku così ingenuo da non sapere nemmeno cosa sia un bacio sulla bocca! Quando Vegeta mi ha raccontato quel che ha detto Goku nel futuro di Trunks sono rimasta scioccata... com'è possibile che Chichi a tutt'oggi non gli abbia mai insegnato cosa sia un bacio d'amore?

Smetto di pensare a queste cose, altrimenti rischio di innervosirmi sul serio, e mi rigiro dall'altro lato, guardando la scura giungla che ci si staglia di fronte. I miei occhi si chiudono, ascolto i tanti e rumorosi suoni della natura, fino a quando finalmente il sonno mi prende.

 
***
 


Un forte odore di pesce mi invade le narici, mentre dischiudo piano le palpebre.

- Buongiorno Bulma, ben svegliata - la calda voce di Goku mi ridesta ancor più i sensi... mi sta dicendo buongiorno, ciò significa che è qui vicino a me, ciò signica che... Spalanco le palpebre e mi guardo stranita intorno: il mare ci circonda e siamo sotto agli alberi... allora non era un sogno! Abbiamo davvero trascorso la notte in questo posto selvaggio.

- B-buongiorno - gli rispondo stropicciandomi gli occhi. Mi accorgo di avere la schiena tutta dolorante... il terreno non è decisamente l'ideale per dormire.

- Hai fame? Guarda, l'ho pescato poche ore fa! - Goku mi mette davanti alla faccia un grosso pesce azzurro.

- L'hai pescato a mani nude? - gli domando, non so se dovrei sbalordirmi, trattandosi di Goku: con o senza poteri da super sayan...

- Certo! - mi risponde lui, e sembra quasi offeso dalla mia curiosità. - Cosa credi, avrò pure perso la mia forza, ma i riflessi li ho sempre pronti! -

Si alza e si sposta verso un piccolo fuoco: lo ha acceso mentre io dormivo! Ci mette il pesce sopra e l'odore adesso è decisamente più piacevole...

Sorrido. Ieri, presa dalla disperazione del naufragio, avevo dimenticato che Goku è cresciuto nella natura selvaggia e incontaminata... lui saprebbe cavarsela praticamente davanti a ogni genere di avversità!

- Vedo che il tuo piede sta meglio... la caviglia è molto più sgonfia - noto con piacere.

- Sì - mi conferma lui, inginocchiandosi un paio di volte per dimostrarmi che si può muovere più liberamente. - Bulma, tieni, mangia anche questi. - Goku mi porge un cocco e un avocado, già aperti.

- Grazie - gli rispondo stiracchiandomi. - Allora, sarà oggi il test? -

- Sicuramente! - mi sorride - Vedrai che per stasera sarai a casa tua, nel tuo comodo letto e questa giornata sull'isola diventerà solo un lontano ricordo. -

Sembra convinto di quel che dice, e io gli credo.





Angolo autrice
Un super saluto ai miei cari lettori/lettrici! Mi scuso per il ritardo della pubblicazione, ma avevo avuto delle complicanze nei giorni scorsi. Ma eccoci qua, ce l'abbiamo fatta! Quindi ritroviamo il sayan e la turchina alle prese con i primi imbarazzi e perplessità... ma siamo solo all'inizio! Questi due hanno proprio una bella storia da raccontare, in tutti i sensi, e noi staremo a gustarcela^^
A presto con il prossimo capitolo!

Ritorna all'indice


Questa storia è archiviata su: EFP

/viewstory.php?sid=3796035