In un altro tempo... in un'altra vita...

di Soniabruni
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** In un altro tempo... in un'altra vita... (parte 1) ***
Capitolo 2: *** In un altro tempo... in un'altra vita... (parte 2) ***
Capitolo 3: *** Amici e nemici (parte 1) ***
Capitolo 4: *** Amici e nemici (parte 2) ***
Capitolo 5: *** La trappola ***
Capitolo 6: *** La trappola (parte 2) ***
Capitolo 7: *** L'erede al trono (parte 1) ***
Capitolo 8: *** L'erede al trono (parte 2) ***



Capitolo 1
*** In un altro tempo... in un'altra vita... (parte 1) ***


1300, Contea di Nottinghamshire
Foresta di Sherwood


 

I nitriti dei cavalli, lo scalpitio impazzito degli zoccoli, il fruscio delle foglie verdi... finalmente quella corsa pazza era giunta al termine!
“Oooo... buona Theodora... “
Il cavaliere mascherato accarezzò il muso del suo cavallo bianco...

“Ragazzi! Bel bottino! Bravi! Ce l’abbiamo fatta anche questa volta!”

“C’è mancato poco che ci prendessero Terry! Dove hanno imparato gli scagnozzi del tiranno a cavalcare in quel modo?”
Chiese Volpe...

“Quello non era uno scagnozzo del tiranno, come li chiami tu!
Quello è Il Barone William Albert Andrew... è un suo lontano parente e si è trasferito da poco nel vecchio castello di famiglia, quello che il tiranno non usa più! È quasi ricco quanto lui... sembra un tipo in gamba, bisognerà prestargli più attenzione.... “
“Ho avuto quasi l’impressione che alfine ci abbia lasciati andare....”

“Intanto però l’abbiamo lasciato in mutande...” rise di gusto Tasso!

Erano mesi che Terry, Tasso e Volpe, i tre briganti famosi per le loro scorribande, facevano piazza pulita di tutte le rendite rubate dal Signore di quelle terre ai contadini!
Il tiranno, come era chiamato, era il proprietario di tutte le terre della regione fino a perdita d’occhio...
Lui e lo Sceriffo facevano il bello è il cattivo tempo tra i soprusi e i tributi sempre più salati richiesti alle famiglie contadine...
Era stato un brutto anno per il raccolto quello, i lavoranti vivevano di stenti ed invano avevano chiesto tregua al feudatario!

“Padre! Non vi pare di esagerare con le vostre richieste? Ho fatto un giro nei villaggi! La gente si spezza la schiena sui campi e muore di fame, le case cadono a pezzi, i bambini più piccoli giocano sulla strada in mezzo alla sporcizia e al puzzo del liquame...” Quante volte il giovane ricco rampollo aveva provato a parlare col genitore!

Povero ragazzo! La sua dolce mamma Eleonor era stata costretta in giovane età ad un matrimonio combinato col Duca, molto più vecchio di lei, ed era morta dandolo alla luce...
L’anno dopo il nobile aveva preso nuovamente moglie, una rozza Marchesa irlandese che gli aveva dato un altro maschio e una femmina...

“Figliolo! Capirai quando non ci sarò più e dovrai prendere le redini degli affari di famiglia! Quei parassiti buoni a nulla sono solo capaci di chiedere l’elemosina e ubriacarsi, invece di lavorare!
E i loro figli sono tal quali a loro! D’altronde la mela non cade mai troppo lontano dall’albero!
Tra qualche anno, quando avrai terminato gli studi con il tuo precettore, comincerai a seguirmi nei miei affari, ti insegnerò tutto! Bisogna usare il pugno di ferro con loro!”

Quel qualche anno era passato, quel ragazzino era un giovane uomo ormai, ma non aveva cambiato la sua visione delle cose e i suoi rapporti con il padre, ormai anziano e malconcio, si erano di molto inaspriti!
“Quando io sarò al tuo posto le cose cambieranno come dal giorno alla notte, vecchio testardo senza cuore!” pensava...

“Sono stufo dei tuoi modi! È ora che cominci a fare il tuo dovere invece di divertirti a contraddirmi e andartene a zonzo tutto il giorno...
Comincerai col prendere moglie al più presto, guardarti in torno tra le pollastrelle del tuo rango o sceglierò io per te!”

“Non mi sposerò mai con una di quelle svenevoli inamidate delle figlie dei vostri amici corrotti! Ve lo potete scordare!”

Il Vescovo aveva proposto la nipote Susanna al nobile signore...
Non avrebbe portato una grande dote in terre e danari, ma un legame col clero poteva far comodo!
Era una ragazza dall’aspetto dolce e delicato ma quanto mai frivola e calcolatrice ...
Aveva già provato ad ammaliare con le sue grazie il giovane ereditiere in un paio di occasioni, tanto per mettere le mani avanti e sbaragliare la concorrenza sul nascere.... come le aveva suggerito senza mezze misure il suo illustre zio!

Adesso però c’era un’altra donzella a far gola al vecchio Duca!

“Sai che posso costringerti! E posso anche cacciarti via e lasciarti senza il becco di un quattrino!
Se solo tuo fratello fosse meno stupido di quanto non sia... non perderei il mio tempo con te!”

Il figlio di secondo letto del Duca era un rozzo ragazzotto che non brillava certo per la sua intelligenza e passava il giorno a scialacquare quattrini tra vino e donne di malaffare...

“E chi vi dice che non voglia andarmene io stesso!”

“Sono pronto ad ucciderti se provi a sfidarmi!”

Il vecchio padre lo aveva colpito col bastone che usava per camminare e l’aveva tenuto rinchiuso nelle prigioni del castello per una settimana... come se lui non riuscisse a fuggirsene come e quando voleva!
Quante volte l’aveva punito da bambino e picchiato con la cinta dei pantaloni, solo perché lo trovava a giocare con i figli dei servi e offriva loro qualche boccone in cucina!


Intanto al villaggio...
“Suor Lane! La dispensa è piena di cibo! Come è possibile!”

“Shhhh Candy, non dirlo... è un segreto! ...Tesoro tu sei appena arrivata e non sai come sopravviviamo da queste parti!
Sai quei tre banditi che si nascondono nel cuore della foresta e di cui tutti hanno paura?
Sono loro che si intrufolano qui di notte e riempiono la dispensa della scuola e dell’ospizio per i malati... hanno lasciato anche un sacchetto di monete d’oro!”

La buona suora si fece il segno della croce:
“So che rubare è peccato ma... io non so con cosa sfamare altrimenti i bambini e i malati del villaggio, i soldi servono per le medicine e per la scuola!”

“Vuol dire che quelli non sono briganti veri? Che poi danno tutto ai poveri?”

“Sì Candy! Rubano danari e cibo dalle dispense del tiranno e li distribuisco nei villaggi di tutta la regione! Questa cosa dura da un anno circa... ma il Duca è agguerrito!
Ho paura che faranno una brutta fine! Poveri ragazzi!
Sono in tre, devono essere molto giovani!”

“Lei li ha visti?”

“Solo una volta di notte... sono mascherati, usano dei soprannomi... sono Volpe, Tasso e Terry, quello che si espone sempre di più!
Sono ricercati dalle autorità per ogni genere di malvagità e reato, ma non hanno mai fatto del male a nessuno... c’è anche una taglia sulla testa del capobanda!”

Poi guardando dalla finestra notò una ragazza indispettita e lussuosamente vestita che era scesa dalla sua carrozza...
Le ruote si erano impantanate e il cocchiere stava sudando sette camice per rimettersi in strada sotto le grida della sua padrona!

“Chi è quella ragazza? È molto bella!” Chiese Candy

Di nuovo Suor Lane si fece il segno della croce!
“Non è tutto oro quello che luccica, tesoro!
Quella è Lady Susanna, la nipote del Vescovo!
Lei e lo zio hanno messo gli occhi sul figlio del Duca! Un matrimonio combinato sarebbe il modo per suggellare una nefasta e corrotta alleanza, una vera catastrofe!”

******

Candy, una cascata di riccioli dorati, due smeraldi al posto degli occhi e un mare di lentiggini sul naso... era arrivata alla contea con Il Barone William Albert Andrew...
Figlia di colei che era stata la sua nutrice, era rimasta orfana in tenera età e il suo padrone si era preso cura di lei e l’aveva allevata come una figlia!
Viveva con lui nel vecchio castello, l’aveva fatta studiare ma non ne aveva cambiato l’indole altruista e trasparente...
Vestiva in modo semplice, a parte le occasioni speciali, e passava la sua giornata al villaggio ad aiutare poveri e ammalati!
Ogni tanto si concedeva qualche momento di spensieratezza cavalcando come una pazza il suo Black Daffodil!
Era una meravigliosa amazzone!

Quel giorno si era addentrata troppo nella foresta e si era persa...
“Accidenti a te Candy”

D’un tratto si era sentita ghermita da dietro! Un giovane era saltato giù dal ramo di un albero piombando in sella al suo nero destriero, esattamente dietro di lei, e l’aveva bloccata con un braccio! Con l’altra mano le chiudeva la bocca!

“Sta buona... non gridare e ti lascio parlare!
....
Ahi! Accidenti a te!”
Il giovane spostò la mano dolorante: lei l’aveva morso!

“Ehi! Lasciami andare subito!
Che mi vuoi fare! Malvivente!”
Continuava a dimenarsi ma lui era troppo forte per lei... e rideva di gusto! Che rabbia le faceva!

“Che caratteraccio ti ritrovi! Donzella Tuttelentiggini!” la canzonò lui

“Chi sei? Perché hai il viso coperto? E che hai contro le mie lentiggini? Maleducato!”

“Stai tranquilla, tu sei la ragazza che aiuta la suora in paese, vero? Non voglio farti del male! Ti ho bloccata perché pensavo fosse qualcun altro! Vieni! Scendi da cavallo e seguimi!” la intimò il giovane

La aiutò a scendere offrendole le sue spalle come appoggio mentre le cingeva la vita con le mani... un vero gentiluomo! La voce vellutata non le incuteva timore...
La fece entrare nel capanno nascosto tra i rami e le foglie...
“Tu sei quel Terry vero? Il brigante!”

“In persona! Che fama mi sono fatto! Accidenti! Ma... non è come dicono in giro... non facciamo nulla di male...”

“Suor Lane mi ha detto! Lo so....”

“Ti sei persa, vero? Questa zona della foresta è molto pericolosa, soprattutto da quando lo Sceriffo ha messo una taglia sulla mia testa! Non è adatta ad una ragazza! Ti riaccompagno io sulla strada maestra ma non dire a nessuno dove ci nascondiamo!”

“E mi lasci andare così?” Chiese sorpresa Candy

“È un po’ che ti controllo!” Le disse strizzandole l’occhio
“Candice, giusto? Tu lavori per il Barone vero? Il tuo padrone è una brava persona... voglio fidarmi di te!”

“Candy! Puoi chiamarmi Candy se ti va...”

Candy non poté non rimanere turbata dai suoi magnetici e profondi occhi blu! Erano meravigliosi!
E poi il suo portamento fiero ed elegante... quei lunghi capelli bruni piacevolmente annodati alla nuca, era sicura fosse bellissimo anche se non poteva vederlo in viso...

Dopo un paio di settimane si erano incontrati di nuovo! Candy era stata accerchiata da quattro malviventi ubriachi... volevano approfittare di lei e lui era intervenuto in sua difesa...

La ragazza aveva cercato di difendersi con morsi e graffi! Ne aveva ferito un paio ma loro erano in quattro, grandi, grossi e armati di spada e coltello!
Le avevano strappato la camicia di dosso e la tenevano ferma mentre lei gridava in lacrime....
Terry era un abile spadaccino, intervenne come una furia e in men che non si dica li aveva disarmati e fatti scappare...

“Candy! Tranquilla! Sono io... Terry!”
L’aveva abbracciata e l’aveva coperta con la sua giacca...
“Ti riporto a casa... coraggio... questa zona della foresta è pericolosa... quante volte te lo devo dire di non addentrarti fin qui!”

Sempre quegli occhi e quella voce meravigliosa!
Adesso sentiva anche il calore del suo ampio petto mentre la stringeva teneramente...

“Stanotte hai riempito di nuovo la dispensa! Ma come fai ad entrare così facilmente nel castello del tiranno? Ser Albert mi ha detto che lo Sceriffo sta ingaggiando dei tipi loschi per mettervi nel sacco! Stai attento, capito?”

“Eri venuta per avvisarmi? Ti preoccupi per me Tuttelentiggini?”
Candy era arrossita e il suo cuore aveva cominciato a galoppare impazzito!

************

Ormai era diventato un appuntamento fisso... ogni volta che Candy andava nel bosco lo incontrava... lui sempre il viso coperto...
Compariva all’improvviso come un fantasma!
Correvano come pazzi sui loro cavalli e poi finivano per gareggiare a chi si arrampicava più velocemente sugli alberi o per ridere distesi sulla riva di qualche laghetto!

Lui la prendeva in giro per le sue lentiggini, per come cavalcava e si arrampicava...
“Sicura di essere una ragazza? O piuttosto uno scoiattolo travestito!
Scommetto che non sai neanche ballare...”

“E scommetto che un ladro mascalzone come te non saprebbe da dove cominciare per invitare una dama...”

Lui si era galantemente inchinato:
“Milady, mi concede l’onore di questo ballo?”

La luce che filtrava tra i rami illuminava i loro occhi e i loro capelli:
“Cuore mio calmati” pensava Candy
“Dio quanto è bella” pensava Terry

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Capitolo 2
*** In un altro tempo... in un'altra vita... (parte 2) ***


Questa che vi propongo oggi è la seconda parte del primo capitolo.
So perfettamente che Shakespeare è venuto molto dopo il periodo in cui questa storia è ambientata, ma ho usato qualche suo verso, passatemi questa licenza che mi sono presa.
Sembra che tutto fili alla fine per il verso giusto ma... ancora molti personaggi devono arrivare e molte cose devono accadere.
La trama è veloce, non adagiatevi sugli allori.
Ringrazio tutti quelli che avranno la pazienza di leggere.





“Perché rischi così la tua vita?” gli aveva chiesto Candy un giorno

“Che me ne faccio della mia vita? Non c’è persona a cui importi di me... non ricordo nessuno abbia mai avuto un gesto affettuoso nei miei confronti, sin da bambino! Sono un miserabile, forse non lo merito... non so e non mi interessa!”

Dopo una breve pausa Terry continuò:
All’inizio lo facevo per dispetto... ma adesso... quando vedo i bambini giocare con la pancia piena... mi si scalda il cuore...”
La ragazza era rimasta di stucco!

********

Una volta si era calato a testa in giù da un ramo sbarrandole la strada mentre lei era al galoppo e se lo era ritrovato faccia a faccia... gli occhi di uno incatenati a quelli dell’altra...

“E se io... ti togliessi il fazzoletto adesso?” Lei aveva la voce tremante

“Fallo se lo desideri... mi fido di te!” Lui l’aveva spiazzata!

I loro visi erano talmente vicini che respiravano uno i sussurri dell’altra...
Candy sentiva le farfalle nello stomaco.... gli mise le mani sul viso e scostò il fazzoletto partendo dal mento a scoprirgli le labbra carnose...
Vi posò sopra un delicato bacio e poi, spaventata dal suo stesso ardire, spronò il suo Daffodil al galoppo...

Lui aveva finto non fosse accaduto nulla, ma lei aveva avvertito il cuore fare le capriole!

Quella stessa sera la ragazza aveva sentito un sasso arrivare alla sua finestra!
Si era affacciata...

“Ma, piano! Quale luce spunta lassù da quella finestra? Quella finestra è l'oriente e Giulietta è il sole! Sorgi, o bell'astro, e spengi la invidiosa luna, che già langue pallida di dolore, perché tu, sua ancella, sei bella, molto più bella di lei. Non esser più sua ancella, giacché essa ha invidia di te. La sua assisa di vestale non è che pallida e verde e non la indossano che i matti; gettala. E' la mia signora; oh! è l'amor mio!"


“Terry! Sei tu? Sei pazzo? Che fai qui? Potrebbero scoprirti!”

Si era arrampicato fino alla sua camera e le aveva detto...
“Non so cosa ne sarà di me, mascherato o no può essere che io sia costretto a fuggire, sempre che non mi uccidano prima... volevo finire una cosa finché sono a tempo...”

Così dicendo sciolse il nodo del fazzoletto che gli copriva la parte inferiore del viso e scoprì completamente il suo volto!
Candy gli accarezzò le guance, lui la strinse forte e lasciò che le sue labbra morbide e carnose catturassero con decisione l’invitante bocca di lei....

Un rumore nel cortile ed era scappato via senza dire più nulla...
...senza che nemmeno lei dicesse nulla...

Sparito...

La dispensa di Suor Lane veniva rimpinguata di viveri settimanalmente mentre ogni sei mesi circa i tre briganti erano impegnati nel colpo grosso: la riscossione delle rendite! Questa volta avevano mirato anche alle tasche del Vescovo!
Il capanno era pieno di monete d’oro che i tre generosi cavalieri avrebbero piano piano distribuito nei vari villaggi nei giorni successivi!

“Accidenti! Dove ti sei cacciato! Sono settimane ormai... Cosa diavolo stai tramando! Ser Albert mi ha detto che sono arrivate le nuove guardie... armate fino ai denti! Amore! Ho paura... stai attento...”

Senza neanche accorgersene Candy l’aveva chiamato “amore” e contemporaneamente si era toccata le labbra... erano già passati sei mesi dal loro primo incontro e ora le mancava così tanto!

A cena Ser Albert con aria preoccupata aveva detto:
“Stasera setacciano la foresta... “

“Siete preoccupato?”

“Molto! E... non venirmi a dire che non sai niente piccola! Di come fanno le dispense di cibo e medicine di suor Lane ad essere sempre piene!
Sono preoccupato per quei tre ragazzi... le guardie dello Sceriffo e gli uomini del Duca sono pronti ad uccidere...”

“Ma non potete parlare col tir.... “ si bloccò portandosi una mano alla bocca...
“Col Duca vostro cugino volevo dire?”

“Non è mio cugino! La sua prima moglie era mia sorella! La mia povera e dolce Eleonor! Era una creatura meravigliosa, le piaceva la poesia e la pittura... Lui è sempre stato un uomo terribile, il suo cuore è duro come una pietra!
È anche molto malato... non vivrà a lungo e nutro speranza che il figlio primogenito sia molto diverso da lui!
...
‘Sta volta ci lasciano la testa!”

Candy era sbiancata! Ed aveva ragione a preoccuparsi...

Terry aveva mandato a casa i suoi due complici e deciso di affrontare tutto da solo.... erano settimane che preparava trappole di ogni genere... La foresta di Sherwood pareva un campo di battaglia!
“Io mi occupo di loro stanotte! Li terrò lontani dal nostro rifugio! Voi preoccupatevi di far sparire il bottino nei prossimi giorni... non voglio rischiare vi succeda qualcosa!”
Aveva ordinato a Tasso e Volpe.

Le guardie caddero una ad una disarmate o gambe all’aria.... Terry era orgoglioso del risultato e, a dir la verità, nella folle galoppata in cui le aveva attirate per tenerle lontane dal capanno, aveva scorto tra un albero e l’altro la figura di un elegante cavaliere biondo che gli aveva dato una mano...
Alfine però uno di quei mascalzoni era riuscito a ferire il ragazzo...

Terry piombò in piena notte in camera di Candy!
Crollò a terra svenuto appena entrato!
La ragazza disperata era riuscita a metterlo sul suo letto e con la camicia da notte sporca di sangue era uscita a cavallo per andare a recuperare medicine e bende nella dispensa di suor Lane...

Poi gli aveva scoperto il viso e il torace... aveva una ferita profonda sotto la spalla...
“Ca... Candy... sei tu?”

“Sono io... sono con te... cercherò di aiutarti... resisti amore mio!
Io... ti amo!”

La ragazza aveva pulito con cura la ferita regolarmente e gli aveva controllato la temperatura per giorni... tenendolo nascosto in camera.

Nel frattempo Tasso e Volpe avevano distribuito il bottino!
Il quarto giorno la febbre aveva cominciato a scendere e la ragazza si era tranquillizzata...
Adesso poteva finalmente fermarsi a rimirare i perfetti lineamenti del suo viso... li aveva scoperti da così poco!
Era bellissimo, più di quanto si fosse mai immaginata!

Alfine Terry avevano ripreso conoscenza...
“Sei con me finalmente!” Gli disse lei

“Da quanto sto qui?”

“Cinque giorni!” Disse lei

“Hai rischiato molto a tenermi qui! La solita sconsiderata!”
Poi la guardò sorridendo:
“Ridimmelo!
Ho sentito bene? Dimmi che non ho sognato!”
Con una mano prese il viso della ragazza e lo avvicinò al suo...
“Baciami amore mio” le disse

Fu dolce, lungo, sensuale...


“Devo assolutamente tornare a casa o saranno guai! Ma ho bisogno di darmi una ripulita prima!”
Era ancora tutto sporco di fango e sangue!

“Ti preparo un bagno caldo e ti procuro dei vestiti puliti!” Propose lei

“Però! Che bella stanza! La tratta bene il Barone suo padrone!” pensò il ragazzo che sino a quel momento non aveva notato gli arredi della camera di Candy!

Candy lo aiutò ad entrare nella vasca e gli passò delicatamente un panno umido sulla spalla ferita e sulla schiena...
Solo adesso che lo stava aiutando a pulirsi si era davvero resa conto che era quasi completamente nudo, ed era arrossita...

Lui non le toglieva gli occhi di dosso e cercava di continuo le sue labbra di miele...
...lei tentava poco convinta di fuggirgli ma finiva per cedere di continuo a quella bocca morbida ed emozionante...

“Ho avuto tanta paura per te questa volta... di non vederti più..” sussurrò la ragazza

“Candy! Non voglio fare ciò cui mi costringeranno a breve... temo sarò costretto a fuggire... non so dove!”

“Ma chi ti costringe? A fare cosa?... Portami con te!” la ragazza in una supplica

“Non so cosa fare e dove andare ma... tornerò da te! Te lo prometto!”

“Terry... Amore... ser Albert vuole farmi conoscere una persona... per un possibile matrimonio!
Mi ha giurato che è un ragazzo per bene e mi ha detto che non mi costringerà se non voglio... ma io... ho paura... che qualcosa vada storto!”

La rabbia assalì il giovane che con gli occhi fuori dalle orbite disse:
“Mai! Non permetterò a nessuno che non sia io di prenderti in moglie! A costo di rapirti e di sfidare a duello il tuo pretendente!”

Devo tutto al mio tutore ma...
...non voglio sposare un uomo che non conosco e non amo! Si tratti pure del figlio del Duca!” La ragazza piangeva...

“Amore mio... Il Barone è il tuo tutore? Cioè tu sei quella che dicono la “figlia” del Barone?”

“Certo! Chi pensavi io fossi?”

“Credevo fossi parte della servitù!” rispose Terry con un sorrisetto compiaciuto!
Il suo tono si era all’improvviso rasserenato!

“Il tuo tutore è una brava persona... e io ti proteggerò!”
Adesso ho bisogno che mi aiuti ad arrivare a casa... o saranno guai per me!
Mio padre è occupato in ben altre faccende in questi giorni e non si
sarà neanche accorto della mia assenza ma... ho un incontro cui non posso mancare oggi pomeriggio...”

I due ragazzi a cavallo si diressero a casa di Terry...
Candy si stringeva tremante al petto di lui che teneva le redini...
“Amore non preoccuparti del tuo matrimonio! Andrà tutto a meraviglia!” lui cercava di tranquillizzarla...

“Terry! Ma dove stiamo andando? Quello è il castello del Duca, il tiranno! Il padrone di tutto! Giochi col fuoco! Sei pazzo?”

“Amore... il mio nome completo è Terence Graham Granchester, sono io il figlio del Duca! Come pensi che faccia a svaligiare così facilmente le dispense di quel vecchio castello sotto il naso di quel tiranno senza cuore?”

Le fece l’occhiolino...
“Noi abbiamo appuntamento oggi pomeriggio...

...c’è un vero matrimonio da organizzare....
...e una contea da salvare...

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Capitolo 3
*** Amici e nemici (parte 1) ***


Oggi conosciamo Neal e Iriza.... grrrrrr...
Domani arrivano Acrchie e Stear e scopriremo pure chi è il cavaliere biondo che ha aiutato Terry...

 


1300, Contea di Nottinghamshire
 
Candy e Terence stavano passeggiando nei giardini del castello del Duca di Granchester…
Il Signore aveva chiesto di parlare da solo col Barone William Andrew.
Quell’incontro era stato organizzato dai due nobili per far conoscere i ragazzi che sarebbero convolati presto a nozze…
 
Inutile dire che, dopo aver scoperto esattamente le posizioni che occupavano nelle rispettive casate, Candy e Terence erano raggianti!
Non sarebbe potuta andare meglio…

“Candy sei bellissima oggi…”

“Terry... mi è preso un colpo quando Ser Albert mi ha detto del matrimonio col figlio del Duca… non mi aspettavo fossi tu!
Lui dice che tu sarai un Signore di gran lunga migliore di tuo padre e che, quando amministrerai tu tutte le terre, non ci sarà più bisogno dell’intervento dei briganti!”
 
Scoppiarono a ridere…
Poi lei continuò…
“Oh Dio… non devo più chiamarti Terry, vero? Potrebbe essere pericoloso per te?”

“E’ meglio che in pubblico mi chiami Terence… anche se adoro il suono del tuo “Terry”…
Tasso e Volpe non hanno esattamente la tua stessa voce…”
 
Erano abbastanza appartati e si erano lasciati andare a qualche effusione sfociata inevitabilmente in un lungo, morbido bacio…
Non sapevano di essere osservati dai due fratellastri di lui, Neal e Iriza!
 
I figli di secondo letto del Duca erano due persone arriviste e calcolatrici… l’unica cosa che interessava loro era sbarazzarsi di Terence per mettere le mani sulla completa eredità del padre…
“Non resta tanto da vivere al vecchio… potremmo anche aiutarlo a fare il grande passo… ma dobbiamo far fuori anche Terence!” avevano farfugliato.
 
A Neal Candy non era passata inosservata… per quanto stupido amava le belle donne e lei, oltre che ricca, era splendida.
“Ti metterò le mani addosso prima o poi piccola… volente o nolente! Sarebbe eccitante possedere la moglie del mio stesso fratello magari nel suo stesso talamo nuziale! Già me la sono spassata con quella Susanna… ma non c’è gusto con le oche consenzienti!” Il pensiero perverso del ragazzo...


“Fratello! Guarda guarda il futuro Signore con la serva! Sai vero che lei non ha il sangue nobile ed è figlia di una cameriera! Pensati! Punta ad essere Duchessa! E’ inaudito!”
Disse Iriza al fratello perso nei suoi lussuriosi pensieri

“Sarà anche una serva ma mi fa impazzire la sola idea di affondare le mie dita su quella pelle candida!
E tu sorellina? Se non trovi presto un buon partito, nostro padre ti obbligherà alla carriera ecclesiastica! Ti pensi! Madre Badessa!” rise divertito Neal

“Il solito idiota!... potrei puntare al Barone! E’ più grande di me ma, è un bell’uomo!”
 
 ****

 Intanto il colloquio tra il Duca e il Barone aveva preso una piega inaspettata...
“Mi dispiace ma… per quanto la vostra proposta mi alletti moltissimo e vi avessi già detto di sì, sono costretto a tirarmi indietro!
Il Vescovo l’ha presa come un’offesa personale, mi ha proposto la nipote Susanna in sposa per mio figlio molto prima di voi e non voglio certo inimicarmi il clero.
Però le nostre famiglie, che sono legate da molto tempo, possono comunque trovare un compromesso.
La vostra Candice potrebbe andare in sposa al mio secondo genito, non diventerebbe Duchessa ma Contessa e io sono disposto a lasciare a Neal un cospicuo patrimonio in modo da accontentare tutti!”

Il Duca era evidentemente in difficoltà, i danari del Barone gli facevano gola ma non aveva calcolato la reazione del Vescovo… avere contro la Chiesa era molto pericoloso…
Inoltre il prelato era a conoscenza del complotto ordito dal Duca qualche anno prima ai danni della corona…
 
Dopo aver ascoltato le sadiche parole di Sua Signoria che pretendeva di organizzare la vita sentimentale di tutti a tavolino, il Barone Albert Andrew aveva semplicemente chiuso il discorso con un disgustato:
“Gli accordi non erano questi, ci penserò!”
 
Non poteva certo dirgli espressamente quello che pensava, né che non avrebbe mai permesso alla sua Candy di sposare quello stupido idiota di Neal, semplicemente perché sapeva benissimo che lei amava Terence.
E poi Terence era suo nipote, somigliava così tanto alla sorella Eleonor e avrebbe voluto vederlo finalmente felice…
 
 
Ser Albert aveva poi parlato con Candy e Terence e spiegato loro la situazione…
“No! Non è possibile! Era tutto deciso! Non sposerò mai Susanna e non permetterò che quel lurido buono a nulla metta le sue sporche mani addosso a Candy!” Il ragazzo era fuori di sé!
 
Candy era in lacrime…
“Piccola… per quanto riguarda te…sappi che puoi dormire sonni tranquilli! Io sono comunque nelle condizioni di poter rifiutare visto che l’accordo originale era diverso…
Per quanto riguarda te Terence… ti consiglio, almeno per il momento, di non sfidare apertamente tuo padre!”
 
“Ma a me non interessano i suoi soldi! Che mi diseredi pure… che lasci tutto a quelle due bestie! Io non sposerò Susanna!”
 
“Sai perfettamente che non può diseredarti così facilmente! Inoltre non sopporta di essere contraddetto! Piuttosto ti uccide!”
 
“Scapperò via…” sbottò Terence

“Io verrò con te” di concerto Candy!

“Io non ve lo permetterò!” chiuse Albert alzando la voce
 
“Terence, cosa vuoi fare? Vuoi passare la vita a rubare e fuggire nascondendoti nel cuore della foresta con il rischio di morire ammazzato ogni giorno? Sai che finora ti è andata bene! Il Duca non ti perdonerà mai l’affronto!
Non posso permetterti di buttare via così la tua vita e non posso permettere che tu lo faccia anche con quella di Candy! Vuoi farla diventare una fuggiasca?”
Il Barone tentava di far ragionare i due ragazzi anche se in cuor suo comprendeva perfettamente le loro reazioni…
 
“Allora? Cosa proponete? Cosa dovremmo fare secondo voi? Arrenderci?... MAI!” e così dicendo Terence era scappato via con tutta l’intenzione di affrontare il padre.


 
 Una volta tornato a casa si imbatté in quell’odioso di Neal.
“Fratello! Sento il dovere di ringraziarti per avermi lasciato quella bella pollastrella! Non vedo l’ora di farla mia… “ il ragazzo rideva in modo disgustoso
 
A quelle parole Terence gli si era scaraventato contro… l’aveva buttato a terra e aveva cominciato a colpirlo…
Era in preda all’ira e la sola idea che la sua dolce ragazza venisse solo sfiorata da quell’essere abbietto lo mandava in bestia!
 
Era arrivata la servitù a dividerli….
 
“Non mi piacciono queste scenate Terence! Lo sai! Che sarà mai! Ti sposi Susanna invece di Candice! Suvvia che differenza può mai fare per te? Susanna è addirittura più bella!” il Duca non capiva…
 
“Ma ha la testa vuota come quella di un pesce, è frivola ed arrivista! Non voglio sposarmi con lei!” Terence cercò di spiegare sapendo perfettamente che non sarebbe servito a nulla!
 
“Adesso basta! Qui decido IO! Ho già concordato col Vescovo la data delle nozze! Tu farai il tuo dovere! Adesso togliti dalla mia vista!”
 
“Il mio dovere? E quale sarebbe il mio dovere? Sposare un’arrivista che non amo e torturare e sfruttare la povera gente, forse?
Certo se facessi quello che dice lui prenderei il suo posto dopo la sua morte e potrei migliorare le condizioni di vita dei contadini della Contea, come dice Ser Albert... ma a che prezzo? Dovrei pugnalare il mio cuore proprio adesso che ha cominciato a battere?
Oh Candy! La mia dolce Candy... non ho nulla da offrirti amore mio...”

L’indomani Terry mascherato andò nel bosco dove si incontrava di solito con il suo angelo biondo...
Lei era arrivata presto... aveva così tanta voglia di vederlo e stringersi a lui...
Voleva dirgli che a lei non importava nulla di soldi e titoli nobiliari e neppure di passare la vita a fuggire e nascondersi...
Voleva solo stare con lui... solo questo contava per lei...

Quella mattina il Barone aveva visto il Duca e aveva rifiutato ufficialmente la sua proposta... inutile dire che Neal era furibondo e aveva nascostamente seguito Candy nel bosco assieme a due suoi scagnozzi...

“Eccola! Prendetela e immobilizzatela! Al resto ci penso io!” ordinò il ragazzo ai suoi uomini

Candy, che aveva legato Black Daffodil ad un albero e se ne stava persa nei suoi pensieri, fu sorpresa da quattro forti braccia ed immobilizzata...
“Bene bene... la servetta dal sangue blu fa la difficile! E non vuole sposare il figlio del Duca!
Ahhh no! Non esattamente! Lei vuole il figlio primogenito del Duca... e invece avrà il secondo! E lo avrà… ADESSO!”

I due malviventi le avevano legato le braccia dietro la schiena e l’avevano imbavagliata, poi l’avevano costretta a terra...
Neal si avvicinò a lei e si sganciò i pantaloni...
“Non vuoi sposarmi ma ti farò mia ugualmente! Così è anche più divertente! Ti piacerà vedrai!”

Mentre lei si dimenava disperatamente e piangeva, lui si era steso su di lei e aveva cominciato a baciarle il collo infilando le mani sotto la sua gonna...

“Terry! Terry!” gridava Candy in cuor suo... si sentiva perduta mentre percepiva il ripugnante tocco di Neal che cercava di violare il suo corpo....
Le sue mani gelide e rudi si infilavano tra le pieghe dei vestiti a cercare la pelle nuda… avrebbe preferito morire! Era orribile!

All’improvviso il nitrito di un cavallo spronato al galoppo!
Terry era arrivato mascherato finalmente e, minacciandoli con la spada, aveva fatto fuggire i due scagnozzi del fratello...
Dopo aver liberato Candy si era scagliato come una furia su Neal, che aveva già cominciato a darsela a gambe!
Di certo non brillava per il suo coraggio!

Lo stava massacrando di botte!
Terry il bandito non aveva mai fatto del male a nessuno ma in quel momento lui non era il brigante buono, e quello che aveva per le mani non era un ricco da spennare...
“Maledetto bastardo! Non proverai a toccarla di nuovo perché morrai qui in questo istante per mano mia!”

Neal era pesto e pieno di sangue e aveva perso conoscenza...

“Terry! Terry! Fermati! Non ucciderlo! Ti prego! Non sporcarti le mani di sangue per lui!
Guardami! Amore... guardami!”

Candy era riuscita a fermarlo appena in tempo...

Terence aveva caricato il corpo del fratello su Theodora...
“Vai! Piccola... riportalo a casa e poi torna da me!”

Poi aveva preso Candy tra le braccia:
“Non avevo mai perso il controllo in questo modo... bastava arrivassi un secondo più tardi e lui avrebbe... amore mio... non voglio neanche pensarci!”

“Per fortuna non è successo niente! Abbracciami forte ti prego!
Ma… Ti rendi conto che avrebbe anche potuto riconoscerti? I suoi occhi terrorizzati erano incollati ai tuoi! E la tua voce! Se tuo padre scopre chi è Terry il brigante…”

Candy piangeva...

“Che scoprano quello che vogliono! Non ho più niente da perdere! Non voglio sposare Susanna... Scapperò via... ma... non posso portarti con me, almeno non subito! Non posso metterti in pericolo! Se ti succedesse qualcosa non so cosa farei...!
Ser Albert ti può proteggere meglio di me!”

“Ma io non posso stare senza di te! Terry amore mio! Come faccio a vivere non sapendo dove sei e se sei vivo o morto! Preferisco saperti al sicuro sposo di Susanna!”
Candy aveva realizzato in quel momento quanto pericolosa stesse diventato tutta quella situazione!

“Non dire assurdità! Se devo soffrire almeno lo farò in pace con me stesso! Non sposerò nessun’ altra donna!”

I due ragazzi erano incollati l’uno all’altra come se volessero fondere i loro cuori palpitanti.
Piangevano entrambi...
Un lunghissimo e profondo bacio suggellò quello che inevitabilmente si prospettava come un doloroso addio... almeno per il momento...
Quanto male faceva a quei due poveri cuori...

 

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Capitolo 4
*** Amici e nemici (parte 2) ***


Di ritorno a casa Terence tentò un ultimo approccio col padre!
Lo trovò fuori di sé a causa delle condizioni in cui versava il secondo figlio!
“Ucciderò quel bandito! Lo farò scuoiare come una lepre!”

Non era un buon momento ma non ne aveva un altro e Terence giocò il tutto per tutto!
“Padre! Sicuro che il Vescovo non accetterebbe un matrimonio di Susanna con Neal?
Il Barone in fondo è mio zio e vorrei compiacerlo...”

“BASTA!!! sono arcistufo di te!
TU sei MIO figlio è sposerai la nipote del Vescovo!”

Fece chiamare i suoi uomini:
“Rinchiudetelo nella torre fino al giorno del matrimonio! E rimanete di guardia!

Non scapperai dal tuo destino e dal tuo dovere!
Se fai qualche scherzo, ti ucciderò io stesso fosse anche sull’altare dell’Abbazia!”

Terence era in trappola!

*****

Il giorno del matrimonio si avvicinava e lui era rinchiuso in quello stanzino sulla torre senza poter far nulla!
Non poteva neppure avvisare qualcuno! Tasso e Volpe non sapevano nulla! E nemmeno Ser Albert!

“Andate via!!!! Non voglio mangiare! Date tutto ai porci!”
gridò udendo il rumore delle chiavi di là della porta! Era l’ora del pranzo...

Rimase pietrificato quando si aprì la porta e vide la cameriera col vassoio...
Aveva il colletto alzato a celare in parte il viso, i capelli nascosti sotto un’enorme cuffia ma un biondo ricciolo ribelle era fuggito via e...quegli smeraldi meravigliosi e quelle lentiggini adorabili sul naso...

“Candy! Sei pazza? Che ci fai qui?
Se Neal ti vede potrebbe...”

“Sta calmo amore e parla a bassa voce... ho poco tempo e ci sono le guardie qua fuori...
Tuo fratello è ancora a letto pieno di lividi e ci sono talmente tante lavoranti nuove in cucina che nessuno mi ha notata!
Stanno preparando il banchetto per il tuo matrimonio…
Ero preoccupata per te!”

Terence l’aveva zittita con un bacio travolgente... sembrava che la sua bocca trovasse energia vitale in quella di lei e viceversa…
“Non voglio ti succeda niente!”

“E io ti amo più della mia vita! E nemmeno io voglio ti succeda nulla!
Che ci fai rinchiuso qui dentro?”

“Sono in trappola fino al matrimonio Candy! Il vecchio mi ha messo nel sacco! Avvisa Tasso e Volpe! Dì loro come stanno le cose! Solo loro possono aiutarmi ad uscire di qua!
Quel giorno celebreranno il mio funerale perché non dirò mai “sì lo voglio” alla nipote del Vescovo!”

“Non fare pazzie ti prego! Come faccio ad avvicinare i tuoi complici?”

“Si chiamano Archieball e Alistear Cornwell... sono i figli del sarto di mio padre, gli unici con cui riuscivo a giocare da bambino!”
Le diede un altro bacio mozzafiato…
“Ti amo… E adesso vai prima che ti scoprano!”


*******

“Piccola! Ora tu mi racconti tutto o saranno guai seri anche per te, intesi?”
Così Ser Albert accolse Candy nelle scuderie appena la ragazza giunse in groppa al suo Black Daffodil!

******


L’indomani Candy si presentò alla bottega del sarto col suo tutore.
Mentre il Barone era intento a fare ordini al commerciante, la ragazza si era avvicinata ai due figli di lui!

“Archie! La vuoi smettere di toccarti i capelli? Sembri una donzella! Accidenti quando sei vanesio!”

“Fratello! Pensa per te! Non fai altro che lavorare su quelle diavolerie di metallo che sembrano cipollotti e nessuno sa cosa siano e a cosa possano servire! Ti scambieranno per un pazzo prima o poi!”

“Tu pensi solo a cappelli e mantelli, non capisci niente di innovazione… Queste diavolerie, come le chiami tu, servono per misurare il tempo! Un giorno sarò famoso per questo! Vedrai!”

“Stear non farmi ridere! I miei cappelli mi servono per prendere bene la mira con l’arco! E tu…E’ più facile che finisca in galera per aver appeso come un salame il sovrano d’Inghilterra! Con tutte le trappole macchinose che hai disseminato nella foresta!
Piuttosto… hai sentito che Terry si sposa? Diventerà parente anche del Vescovo! Poveraccio!”

 “Tasso, Volpe! Dovete aiutare Terry!”
I due ragazzi all’unisono:
“Ehi! Ragazza! Chi sei tu? E come fai a sapere di noi?”

Candy, approfittando del tempo che Ser Albert le stava concedendo, raccontò a grandi linee la situazione!
Il giorno dopo ai due ragazzi fu concessa una visita a Terence… dovevano sistemare il suo vestito per la cerimonia!

“Terry… non c’è modo di farti uscire di qua ma… saremo in chiesa quel giorno! Conta su di noi e prendi questo!” disse Stear porgendo un piccolo oggetto metallico all’amico!

“Che diavolo è questo?”

“E un coltellino da tasca… non sembra vero? Ti faccio vedere come si apre! Portalo con te! Potrebbe servirti!”


L’indomani il matrimonio nel tardo pomeriggio…

****

L’Abbazia era gremita di gente, il Vescovo nei suoi paramenti più lussuosi era la soddisfazione fatta persona.
Susanna era già in attesa davanti all’altare quando arrivò il Duca con i figli.
Mentre percorreva nervosissimo la navata Terence cercava i complici con gli occhi… riuscì ad identificarli elegantemente vestiti dietro a due diverse colonne…
Il Barone non era presente…

Il sole stava tramontando e una luce vermiglia entrava attraverso il rosone ad illuminare la navata principale…
“Coraggio Terence!…
Questo potrebbe essere l’ultimo giorno della mia vita… gli uomini di mio padre sono ovunque! Solo un miracolo potrebbe salvarmi la pelle…
O un “Sì lo voglio” che non ho nessuna intenzione di far uscire dalle mie labbra!”

Il giovane promesso sposo era pronto a tutto…

E la cerimonia ebbe inizio…

Susanna non ebbe alcuna difficoltà a pronunciare i voti nuziali, non vedeva l’ora di essere la legittima moglie del futuro Duca con tutti i privilegi che questo comportava…
Quella stessa notte doveva essere sua! Non c’era tempo da perdere visto che l’intimo incontro il mese precedente con Neal aveva probabilmente dato i suoi frutti…

Era il momento di Terence…
La litania decisa del Vescovo che lo invitava a ripetere dietro di lui quei versi che l’avrebbero legato per la vita…
“Questi sono gli ultimi istanti della mia esistenza… ti amo Candy!”
Adesso non riusciva più a scorgere Tasso e Volpe…

***

All’improvviso un terribile scalpitio di zoccoli di cavalli al galoppo fece tremare il pavimento dell’Abbazia…
Il pesante portale si aprì all’improvviso e tre esperti cavalieri armati di spada e mascherati irruppero nel sacro edificio, mentre il Vescovo gridava al sacrilegio!

“Eccoli!”
“La banda di Terry!”
“Prendeteli!”

Le grida terrorizzate dei presenti…


“Neal, sei il solito imbecille! E io che per un attimo ti avevo creduto!”

“Iriza! Avrei giurato fosse lui! Ero pronto a smascherarlo davanti al vecchio per togliergli tutto appena possibile!”

“E come fanno allora ad essere in due adesso! Pezzo di idiota! Non diventerò mai nessuno con un fratello stupido quanto te accanto!”


Terence riconobbe subito Tasso e Volpe!
Ma chi conduceva il tutto se lui, Terry, vestiva i panni dello sposo?
Quel cavaliere alto ed elegante nei movimenti, con lunghi capelli biondi!

“Sì! E’ lui! Quello che mi ha aiutato la notte in cui le guardie dello Sceriffo hanno setacciato la foresta per cercare il bottino che avevo rubato a mio padre e al Vescovo!” pensò Terence

Nessuno aveva mai visto i tre briganti così da vicino, solo pochi eletti erano riusciti a scorgerli da lontano col favore delle tenebre, quindi nessuno avrebbe potuto dire che quel fiero condottiero non era Terry il brigante di Sherwood.

Gli uomini del Duca appiedati, seppur armati fino ai denti, non poterono nulla contro quell’azione dirompente ed improvvisa, il capo dei briganti caricò facilmente Terence sul suo cavallo…

“…almeno fingi di opporre resistenza…” gli aveva sussurrato all’orecchio…
Quella voce! Adesso sì che l’aveva riconosciuto! Nientemeno che il Barone William Albert Andrew!

I tre briganti si dileguarono velocemente dopo aver “rapito” il figlio del Signore!

Gli uomini del Duca e le guardie dello Sceriffo batterono la foresta in lungo e in largo per l’intera notte!
Tutto inutile!

Tasso e Volpe erano già a casa, Terence al sicuro nel castello del Barone, là dove nessuno l’avrebbe mai cercato anche perché, molto abilmente, Ser Albert, dopo essersi opportunamente cambiato d’abito, si era presentato al cospetto del Duca offrendo il suo aiuto e quello dei suoi uomini nelle ricerche del caro nipote.


L’indomani sulla testa di Terry, Tasso e Volpe pesava l’accusa del rapimento e probabile assassinio del figlio del Duca di Granchester…

***

“Terence Graham Granchester non c’è più ormai! Adesso c’è solo Terry di Sherwood “ si sentì sussurrare Candy all’orecchio!

“Terry il brigante… è stato il mio primo amore!” sospirò lei…
“Il figlio del Duca è venuto più tardi!”

“Dovrei essere geloso del ricco rampollo? “ rispose lui ironicamente…
Poi più seriosamente aggiunse
“Amore… Adesso è tutto in salita!”

“Siamo insieme… è l’unica cosa che conta!” chiuse lei…

***

“Ragazzo mio! Rimani qui per qualche giorno finché le acque non si saranno quietate! Sai che puoi contare su di me…
E evita di dare nell’occhio con le tue scorribande per un po’di tempo! Farò io qualche donazione a Suor Lane nel frattempo!
Tra qualche mese tuo padre ti avrà dato per morto… e Neal erediterà tutto alla sua morte!

Mi devi promettere che, quando il tuo crudele genitore non ci sarà più, ti farai avanti a reclamare i tuoi diritti!” gli disse il Barone…

“Ma a me non interessano né il titolo, né le terre!” rispose schiettamente Terence

“Lo devi fare per la gente che vive qui! Tuo fratello sarà un Signore più malvagio del presente! Tu potresti essere il loro salvatore! E’ questo il tuo dovere!”.

 

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Capitolo 5
*** La trappola ***


Buongiorno a tutti, oggi arriva Annie e con la sua gelosia verso Candy non porterà nulla di buono...
Anche questo episodio è diviso in due capitoli, il primo oggi, la seconda parte domani.
Grazie a tutti quelli che leggono.




1301, Contea di Nottinghamshire
 
 
Erano già passati sei mesi dalla “morte” del figlio del Duca.
Il rito funebre, celebrato dal Vescovo, fu straziante…
…la sorella Iriza in lacrime….
…il fratello Neal al braccio della novella sposa Susanna in dolce attesa, un velo scuro a coprirle il volto e il livido lasciatole la sera prima dal violento marito…
 
Il Barone William Albert Andrew era presente al fianco della figlia Candice che, anche in nero e in un’occasione così triste, non mancava di essere ammirata con invidia dalle dame presenti e con desiderio dagli uomini… soprattutto da Neal, che ancora covava in sé la smania di possederla e vendicarsi allo stesso tempo.
 
Terry, Tasso e Volpe guardavano da lontano la bara che veniva calata nella fossa… e l’estremo saluto lasciato da tutti quegli ipocriti che mai l’avevano amato in vita…
Le manciate di terra degli uomini, le rose delle dame…
Susanna aveva azzardato una rosa rossa…
 
“Coraggio… è tutto finto! Il tiranno e i suoi uomini sono occupati e noi siamo liberi di colpire…
Le casse del Castello sono piene… nelle scorse settimane i contadini sono stati terrorizzati e derubati dei loro pochi guadagni come al solito.
Abbiamo tutto il tempo per fare un bel lavoretto in pace oggi!” Terry ruppe così quel momento…
 
Un peso sul petto in una sorta di cupa premonizione! Quello non era un gioco!
I tre ragazzi erano perfettamente consapevoli che quella bara era vuota, ma non avevano comunque potuto evitare di pensare a quanto pericoloso fosse quello che facevano… prima o poi quella cosa avrebbe potuto succedere veramente, ne erano coscienti!
Era iniziato tutto come uno scherzo ribelle, un dispetto, ma adesso ci credevano davvero! Oramai il loro destino era segnato e non si sarebbero più tirati indietro!
 
Di ritorno dal cimitero il banchetto per i nobili ospiti… Neal era arrivato ad ubriacarsi!
 
“Avete perso ogni decenza in questa casa! Mio nipote è appena stato seppellito! E guardate il futuro Duca! Che vergogna!”
Il Barone non aveva resistito a punzecchiare il vecchio Signore, che aveva ordinato ai suoi uomini di far togliere di torno il figlio.
 
“Non sei capace di contenere tuo marito nemmeno nelle occasioni ufficiali! Sei una buona a nulla!”
Il Vescovo aveva di concerto rimproverato la nipote Susanna.
 
Candy non aveva resistito ed era uscita… sapeva che il suo Terry avrebbe colpito e aveva una gran voglia di vederlo!
 
Dopo il rapimento era sparito per tre mesi, poi era tornato a scorrazzare nel cuore della foresta dove, con l’aiuto dei due complici, si era costruito un piccolo rifugio di fortuna sopra una grande quercia…
I rami erano talmente fitti che anche da sotto l’albero era impossibile scorgerlo…
 
E finalmente una notte era entrato nella stanza della sua Candy…
Appena lo vide la ragazza si catapultò tra le sue braccia...
“Amore… sei tu! Ero così in pena per te! Non sai quanto ho pianto!”
Lui la stringeva forte…
 
“Adesso sono di nuovo nella foresta! So che sei forte e coraggiosa e mi sei mancata tanto anche tu… raccontami come vanno le cose al villaggio…”
 
“Ser Albert ha fatto delle donazioni per la scuola e l’ospizio, io vado sempre ad aiutare Suor Lane con i bambini e i malati…
Ho anche visto tuo fratello in un paio di occasioni… il suo sguardo mi fa ancora paura…”
 
“Non ti farà mai nulla! Te lo prometto…”
 
I due ragazzi avevano cominciato ad accarezzarsi e baciarsi teneramente…
Tanti piccoli morbidi baci interrotti da dolcissimi “ti amo”…
Terry sentiva completamente abbandonato contro il suo il corpo caldo di Candy velato solo dall’impalpabile camicia da notte e aveva i sensi completamente annebbiati…
Aveva cominciato a sfiorarle la schiena e poi era sceso lungo i fianchi...
Candy gli cingeva il collo e gli accarezzava i capelli stringendosi sempre di più a lui...
 
“Amore mio aspetta... voglio essere un gentiluomo con te…” lui aveva il fiato corto
 
“Sì ma baciami...
Ero così in pena, stringimi a te più forte che puoi!” lei emozionata
 
Passarono così l’intera notte... Candy era in totale stato di beatitudine mentre Terence non riusciva ad evitare di desiderare di fare l’amore con lei... ma... non voleva mancare di rispetto a lei e a Ser Albert e, con grande sforzo, riuscì a controllarsi...
 
****
 
“Amore… comincia ad albeggiare… devo andarmene al più presto!”
 
“Terry, prometti che non farai passare altri tre mesi…”
 
“Verrò a trovarti presto! Te lo giuro...
Ma la prossima volta dovrai impegnarti di più per aiutarmi perché non riuscirò a controllarmi come stanotte...” le sussurrò lui sensualmente all’orecchio con un sorriso malandrino stampato sul viso!

Quanto le era mancato!
 
“Domani ti aspetto al limite del bosco… c’è un albero cavo adattato da Tasso, puoi lasciarci dei messaggi arrotolati dentro le foglie in modo da contattarmi se ne hai bisogno, io farò lo stesso con te! Non esagerare però, e stai sempre attenta a che nessuno ti segua, intesi?”
 
E continuarono a baciarsi finché lui non ebbe scavalcato la finestra… poi l’immancabile “ti amo!”
 
 
Durante quei mesi Candy aveva fatto amicizia con i figli del sarto. I due ragazzi passavano sempre a salutarla quando lei era da Suor Lane…
 
“Sei una ragazza strana, Candy! Non ti vesti come una nobildonna, aiuti i malati e i meno abbienti … non ho mai conosciuto una donzella come te!”
 
“Io sono di umili origini… sono solo stata favorita dalla sorte perché il Barone mi tratta come una figlia e non ho nessun merito particolare, non vedo perché non dovrei aiutare quelli meno fortunati di me!”
 
“E come hai conosciuto Terry?”
 
“Eravamo promessi sposi…” la ragazza non volle aggiungere altro…
 
 
 E poi c’era la dolce Annie, la figlia del mugnaio, che compariva ovunque sbucasse Archie! Era inequivocabilmente innamorata cotta di lui... ma era così svenevole che sarebbe morta sul colpo se fosse venuta a conoscenza della doppia vita del protagonista dei suoi sogni!
Candy le aveva regalato uno dei suoi scialli; ne aveva così tanti ed Annie rimaneva incantata ogni volta che gliene vedeva uno addosso...
 
***
 
“Fratello, che hai? Hai l’aria di chi ha il cervello tra le nuvole!” Archie era in effetti molto distratto in quei giorni.
 
“Stear! Non la trovi bellissima?”
 
“La figlia del mugnaio dici?” chiese Stear
 
“Ma no! Lady Candice… cioè Candy, è splendida!
 
“Vacci piano Archie! Non è alla tua portata!”
 
“Beh! È figlia di un nobile ma non mi sembra le importi granché… e anche Ser Albert…”
 
“Non dicevo per questo! Possibile che non te ne sia accorto? E poi sarei io quello che non ci vede bene!”continuò Stear
 
“Di che parli?” insistette Archie
 
“E’ bandita! La donna del capo non si tocca!”
 
“Ma che??? Erano promessi sposi… ma si sa che i nobili combinano i matrimoni! io parlo di cuore…” di nuovo Archie
 
“Se non vuoi farti male… dammi retta! Qui non si tratta di matrimoni combinati! Possibile che non hai visto come si guardano? Candy e Terry si amano alla follia!”
 
Archie incassò dolorosamente il colpo…
Non aveva mai sofferto per amore… il suo cuore era così strano e pieno di sentimenti contrastanti!
Terry era un caro amico, quasi un fratello, avrebbe rischiato la vita per lui ma la gelosia cominciò a proiettare ombre nel suo animo...
Così iniziò a seguire Candy quando si inoltrava nel bosco e si struggeva nel vedere gli appassionati seppur fugaci baci tra lei e Terence...
E un giorno, proprio mentre lei aspettava il suo amore al solito posto, prese il coraggio a due mani...
 
Candy intuì immediatamente dove il ragazzo voleva andare a parare:
“Archie... ti prego fermati!” Gli disse dolcemente posandogli l’indice sulle labbra...
“Non dirlo... io amo Terry con tutta me stessa... e voi siete amici!”
 
Di fronte alla quasi supplica di lei, il ragazzo desistette dall’esternare i propri sentimenti, ma non seppe resistere dal prendere la mano delicata di lei e baciarla teneramente...
Da lontano Terence aveva assistito alla scena!
Si sentì invaso da un misto di rabbia e gelosia! Il suo primo e unico amore e il suo quasi fratello… due delle poche persone che avevano praticamente in mano la sua vita! Non capì più nulla e se ne andò incitando il suo cavallo al galoppo.
Candy tentò… ma non riuscì a stargli dietro e a nulla valsero i tentativi di Volpe i giorni successivi a chiarire con lui… erano arrivati alle mani!
 
Come non bastasse Terence non era stato l’unico ad assistere a quell’ambiguo baciamano, anche Annie aveva seguito i ragazzi quel giorno…
Candy era diventata la sua ossessione: quella ragazza che aveva tutto le stava portando via anche il ragazzo di cui era innamorata!
 
Inutile dire che Terence si chiuse nel suo dolore e smise di cercare Candy!
Lei non sapeva più che fare per contattarlo e continuava a lasciargli messaggi e, presa dal suo stato d’animo, cominciò a prestare meno attenzione ai suoi movimenti...
 
La figlia del mugnaio aveva così scoperto l’esistenza dell’albero postino e si decise un giorno ad affrontare l’oggetto dei suoi desideri:
“Ti piace Lady Candice, vero? Sei uno che punta in alto! Sappi che non è tutto oro quello che luccica… Ho ragione di credere che collabori con i briganti della foresta, gli stessi che hanno ucciso il figlio del Duca!
Ho avvertito gli uomini dello Sceriffo…”
Annie aveva letto il biglietto nell’albero postino! L’appuntamento chiesto da Candy era per il tardo pomeriggio!
 
Ad Archie mancò un colpo…
Candy doveva vedersi con Terry all’imbrunire! e tutto per colpa sua! E quella stupida ragazzina aveva avvisato le guardie!
Cercó subito il fratello Stear!

 

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Capitolo 6
*** La trappola (parte 2) ***


Siamo rimasti ieri al punto in cui Annie dice ad Archie di aver avvertito lo sceriffo circa gli incontri di Candy con i briganti...
Lei sta andando ad un appuntamento con Terence, ci sarà un'imboscata????
Stear corre sul posto per avvisare Terry...
Mi spiace ma... ci saranno lacrime da versare oggi...
Prima di un dolce finale...





“Archie! Tu va da Candy! Fermala ti prego! Io mi occupo del resto!” Disse preoccupato Stear
 
“Potresti non fare in tempo a fermare Terry, sempre abbia deciso di andare! E poi… conoscendolo, se avvisato del pericolo, vorrà correre sul posto per paura che possa accadere qualcosa a lei!” Archie era dominato dall’ansia.
 
Stear sapeva che il fratello aveva perfettamente ragione e decise di andare direttamente al luogo dell’appuntamento, per cercare di sviare l’attenzione degli uomini dello Sceriffo casomai Terence o Candy fossero arrivati.
Era l’unica possibilità che aveva…
Prese il cavallo e corse a più non posso… le guardie erano già appostate e, appena videro arrivare un cavaliere al galoppo, puntarono gli archi!
Tasso fu trafitto in pieno petto…

Gli uomini dello Sceriffo si accorsero immediatamente dell’errore…
“E’… è il figlio del sarto! Non è il brigante! Andiamocene subito! Lasciamolo qua, daranno la colpa ai banditi o a qualche malvivente! Scappiamo via!” fu il malvagio ordine del loro capo.
 
Terry fece appena in tempo a vedere quei farabutti che se la davano a gambe; non capiva il perché… poi vide Stear… era a terra…
 
Si precipitò su di lui… aveva tre frecce conficcate nel petto, il sangue che gli colava dalla bocca. Terry era inginocchiato accanto a lui, gli teneva il busto sulle ginocchia e le mani sul viso!
“Amico mio… resisti!
Non lasciarmi ti prego! Ti porto subito in paese…” e fece per caricarlo sul suo cavallo”
 
Con un filo di voce Tasso rispose:
“Fermo! Non puoi farti vedere! E poi... non c’è più speranza per me… mentre c’è speranza per questo paese se tu rimani in vita… amico m…” l’ultima sillaba gli morì sulle labbra mentre cominciava a piovere….
 
Lo scrosciare della pioggia sulle foglie degli alberi si mescolò alle grida di dolore disperate di Terence che teneva l’amico tra le braccia, come se così facendo potesse trattenerlo in quel mondo…
Il vento cominciò a crescere di intensità, sembrava che il bosco prendesse vita al suono di quelle urla disperate... come se soffrisse assieme a Terry.

In quel momento non gli interessava più nulla!
Che qualcuno potesse sentirlo urlare, che qualcuno potesse vederlo e denunciarlo…
C’era solo quel dolore straziante che gli stava lacerando il cuore… quelle frecce erano destinate unicamente a lui!
Avrebbe fatto qualsiasi cosa, avrebbe stretto un patto col diavolo in quel momento per riavere indietro la vita di quel geniale ragazzo, il fratello che non aveva mai avuto!


 
Candy e Archie arrivarono immediatamente dopo terrorizzati dalle grida che stavano udendo…
“Fratello… noooo!”
Anche loro scoppiarono a piangere…
“E’ stata tutta colpa mia..” disse Archie tra i singhiozzi…
 
“Si è sacrificato per me... dobbiamo portarlo in paese, non può rimanere qui, non voglio che sia preda di animali nella notte!” di rimando Terry…
 
“Terry! Fermo! Non vorrai rendere vano il suo sacrificio! Tu non puoi venire al villaggio! Andrò io!
E’ mio dovere!” Archie riuscì a farlo desistere, in quel momento la dignità e il dolore per il fratello erano padroni assoluti del suo cuore!
 
Terence rimase a piangere in ginocchio incurante della pioggia incessante… guardava il cavallo allontanarsi con i due amici di sempre, ma uno di loro era solo un corpo esanime oramai...
Candy si inginocchiò dietro di lui e lo cinse per la vita appoggiandosi sulla sua schiena… pianse con lui cullandolo come un bambino…
 
Dopo un lungo intervallo di tempo lui prese la parola…
“Vattene Candy, non voglio la tua pena! Vai da loro! Io voglio stare solo adesso...
Non ho più nessuno ormai...”
 
“Non vado da nessuna parte! Tu hai me! Io ti amo… non mi muovo di qui!”
Terence si alzò strattonandola e se ne andò via da solo col sul dolore lasciando Candy a se stessa...
Alla ragazza non rimase altro che tornarsene a casa...
 
L’indomani lo Sceriffo in persona tenne un comizio nella pubblica piazza:
“Cittadini! Il figlio di un onesto lavoratore è stato barbaramente ucciso ieri da Terry il brigante di Sherwood!”
 
Quel truffatore! Aveva fatto uccidere Stear e adesso cercava di far ricadere la colpa sul suo Terence! Voleva approfittare per mettergli contro il popolo... sapeva quanto popolare fosse tra i meno abbienti!
Gli avevano addossato la colpa della morte del figlio del Duca, ma il suo corpo non era mai stato ritrovato e in fondo... era il figlio del tiranno! Ma questa volta era diverso, Terry avrebbe avuto davvero tutti contro!
Candy non poteva permetterlo!
 
Col coraggio che la contraddistingueva e tutto l’amore possibile aveva preso la parola in mezzo alla folla inferocita, la sua tremula voce divenne via via più forte e decisa:
“Vi sbagliate! Questa è una delle frecce che hanno colpito a morte Alistear Cornwell, porta il simbolo della contea...
Sono i vostri uomini, Sceriffo, ad aver commesso un... errore!”
 
Aveva indugiato sull’ultima parola quando si era sentita strattonare da Ser Albert...
Archie colpito da quel gesto si era nel frattempo fatto avanti a confermare quanto Candy sosteneva, non poteva permettere che accusassero Terence, lo doveva al caro fratello…
 
Candy avrebbe voluto gridare tutta la sua rabbia e il suo dolore a quegli assassini! “Assassini”: quello era il termine esatto! Ma un nodo alla gola la zittì...
 
Lo Sceriffo non sapeva come venirne fuori.. fu Ser Albert ad offrirgli una via d’uscita, ma lo fece per Candy, perché non si mettesse nei guai con le autorità...
“Sceriffo! Evidentemente qualcuno dei vostri uomini non è onesto come credete... ma sono sicuro che, con l’arguzia e la tenacia che vi contraddistinguono, saprete identificarlo e punirlo a dovere per questo!”
 
E ufficialmente fu quello che successe…
Dopo una settimana uno di quei malviventi trasformati in guardie, c’entrasse realmente o meno, fu accusato ufficialmente dell’assassinio e condotto in carcere, poi messo alla gogna...
 
Candy rimase piena di rabbia, grosse lacrime le rigavano il volto! Era un’ingiustizia... e in più sentiva di aver perso Terry!
Quando mai avrebbe potuto rivederlo adesso!
“Piccola accontentati! Poteva andare peggio a tutti! Te compresa!” Le aveva sussurrato Ser Albert all’orecchio!
 
Dopo circa un mese dal tragico evento Archie si decise a parlare chiaro con Terence e andò a cercarlo al suo rifugio… l’aveva trovato in procinto di partire, chissà per dove…
Smagrito, lo sguardo vuoto... stava sistemando alcuni viveri sulla sella del cavallo...
 
“Terry, cosa fai? Cosa faremo senza di te? I bambini e i poveri del villaggio? Non puoi andartene via! Cosa farai da solo?”
 
“Sono solo anche qui, non ho più nulla che mi leghi a questo posto... solo dolore e morte” rispose Terence
 
“Ti chiedo perdono! So che ti sei sentito tradito da me, ho sbagliato ma non sono riuscito a non innamorarmi di lei!
Ti assicuro che nulla è accaduto e che Candy non mi ha neppure permesso di dirle a chiare lettere quello che purtroppo ho ancora nel cuore!
Ma non è mia intenzione mettermi tra di voi, anche perché non avrei alcuna possibilità!
Non andartene, accetta le mie scuse e la mia amicizia nuovamente… sei l’unico fratello che mi sia rimasto, non rendere vano il sacrificio di Stear!”
 
Terence fu colpito dalla sincerità dell’amico ritrovato… i due ragazzi piansero Stear abbracciati come due bambini…
 
Quando si furono calmati Archie riprese la parola:
“Permettermi di portare qui Candy! Tu non lo sai ma ti ha difeso davanti a tutto il paese contro lo Sceriffo, rischiando grosso in prima persona! E’ distrutta… parlatevi…”

Nel pomeriggio, Volpe scortò Candy da lui..
Lasciarono i cavalli a distanza e si inoltrarono a piedi nel cuore della foresta.
 
La ragazza con gli occhi gonfi e rossi fu la prima a provare a parlare ma lui la zittì con un bacio prima che lei riuscisse a dire nulla…
C’era tanto amore in quel tocco ma anche disperazione...
Entrambi avevano bisogno di sfogare il loro dolore e sentirsi amati... quel bacio era balsamo per il loro cuore trafitto, nutrimento per le loro anime affamate e non finiva mai...

Fu tutto così naturale...
Le mani si incrociavano di continuo correndo nervose e impazienti a caccia di lacci e bottoni finché i loro corpi nudi non poterono finalmente aderire l’uno all’altro.
La prese in braccio e la adagiò sul giaciglio che usava come letto.
Non era comodo ma in quel momento sembrava una nuvola del cielo...

Si guardarono intensamente per un attimo durante il quale i loro occhi manifestarono il comune desiderio di appartenersi totalmente, in quel momento, senza alcun limite...
Poi iniziò la folle corsa delle dita e della bocca di lui sul corpo di lei...
 
“Ti amo... non lasciarmi più “ fu l’ultima cosa che con un filo di voce lei riuscì a sussurrare prima di perdersi definitivamente in quella magica danza che culminò in un paradiso di emozioni travolgenti.

Quella notte Candy non rientrò a casa e, in quel misero rifugio, tra i rumori del bosco, divenne donna tra le braccia di Terry…
 
 
“Tienimi qui con te, ti prego! Non voglio tornare a casa… sarà sempre più difficile vedersi e io non voglio starti lontana…” lo supplicò lei quando le prime luci dell’alba cominciarono a filtrare tra i rami illuminando quegli smeraldi trasparenti e quella bocca arrossata da quanto aveva amato ed era stata riamata a sua volta...
 
“Non mi perdonerei mai di ridurti ad un’esistenza così misera…” le rispose lui, mentre ancora la avvolgeva completamente col suo corpo.
 
“La mia esistenza è misera se non ti ho vicino…” lei cercò di insistere, perdendosi di nuovo in quei meravigliosi laghi blu.
 
“Non posso rischiare che ti succeda qualcosa, devi essere coraggiosa!
Promettimi che non ti avventurerai mai in questa zona da sola e io ti dò la mia parola che questa cosa finirà presto!”
 
Suggellarono il patto con un lungo bacio che li portò nuovamente alla completa fusione di corpo e anima.
 
Il mese successivo fu segnato dalla morte del Duca di Granchester….

 

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Capitolo 7
*** L'erede al trono (parte 1) ***


Allora... il vecchio Duca è morto, il suo legittimo erede ucciso, sembra, dai banditi mascherati... tocca a Neal prendree il titolo... che rabbia, e Susanna Duchessa!!! Che rabbia e chissà se si accontentano!!!!
Oggi arriva Anthony, vediamo in che vesti arriva e come si comporta... speriamo bene...
Buona lettura e grazie a chi legge!



1302, Contea di Nottinghamshire

 
 
Era morto… alla fine il tiranno era morto!
Aveva passato tre giorni a letto in agonia… il medico non si capacitava di come le sue condizioni, seppur precarie, fossero peggiorate in così poco tempo…
Il lugubre rintocco delle campane riecheggiava ovunque. Il suo corpo giaceva ancora caldo e senza vita sul letto circondato dai suoi uomini di fiducia.
Iriza, al capezzale del padre, soffocava il viso e le finte lacrime nel fazzoletto…
Neal cominciava a dare ordini come fosse già stato insignito del titolo di Duca che, a onor del vero, gli spettava di diritto vista la prematura dipartita del fratello Terence.
 
Il rito funebre sarebbe stato celebrato dal Vescovo in persona nell’Abbazia ed era atteso per l’occasione anche l’erede al trono, il principe Anthony.
Il principe aveva poco meno di vent’anni in quel momento, terzogenito del re Edoardo I d’Inghilterra.
Amava le rose, aveva un immenso giardino che curava in prima persona nel tempo libero. Era un giovane dal cuore nobile e gentile ma non per questo debole e non autorevole; aveva già dimostrato in più di un’occasione di essere perfettamente in grado di reggere le sorti della paese, meglio dei suoi predecessori.
I fratelli maggiori erano morti entrambi in guerra spinti dall’avido padre alla conquista del Galles e della Scozia; il re Edoardo I, cugino di secondo grado del Duca di Granchester, era ormai vecchio e stanco.
 
Il Vescovo, complice in questo del vecchio Duca,  aveva complottato spesso in passato contro la corona e la nuova situazione volgeva a suo completo vantaggio.
Il re era molto vecchio, aveva un solo erede… Il Duca di Granchester era appena morto e Neal, sposo della nipote Susanna, era incredibilmente il terzo in linea di successione per poter aspirare al trono… sarebbe bastato togliere di mezzo il Principe Anthony, che non aveva ancora discendenza, e attendere o promuovere in qualche modo la morte dell’ormai vecchio sovrano.
 
L’occasione era di quelle da non lasciarsi scappare… tutto il regno conosceva l’esistenza di Terry di Sherwood, il brigante che già aveva mandato al creatore il primogenito del Duca.
Bastava organizzare il tutto per far ricadere la colpa su di lui…
 
Ser Albert aveva bazzicato parecchio al castello in quei giorni, era un uomo troppo intelligente per non notare le eccezionali misure di sicurezza che si stavano mettendo in atto per i funerali del tiranno e gli altrettanto frequenti incontri privati tra Neal e il Vescovo.
 
“Per quanto il Duca fosse malvoluto, non si può certo attentare alla vita di un uomo morto! Non capisco questo oneroso dispiegamento di forze!” aveva commentato proprio di fronte all’alto prelato.
 
“L’erede al trono sarà nostro ospite… non possiamo permettere succeda nulla di sconveniente con quel brigante che imperversa nella foresta!”
Così era stato risposto alle sua imbarazzante domanda.
 
Quella sera stessa il Barone aveva parlato con Candy:
“Piccola! E’ da molto che non vedi Terence?”
 
Candy arrossì visibilmente!
“Oh andiamo! Come se non sapessi che capita qui per sbaglio ogni tanto di notte!” e le fece l’occhiolino
“Non voglio metterti in imbarazzo, né immischiarmi troppo nella tua vita personale.
So perfettamente quali sentimenti vi professiate ed è normale che desideriate vedervi e purtroppo per ora non avete altro modo che farlo nascostamente ma… ho bisogno di parlare con lui! Non spaventarti ma ho paura sia una questione di vita o di morte!”
 
“Ecco… in realtà credo che questo possa accadere già questa notte!” rispose Candy preoccupata.
 
Quella notte stessa Terry parlò con Ser Albert!
“Figliolo… sono felice di trovarti così bene, nonostante la vita raminga e difficile cui sei costretto!
Tuo padre è morto e tu mi avevi fatto una promessa!
E’ giunta l’ora che tu pretenda ciò che ti spetta di diritto! Il principe Anthony sarà ospite di tuo fratello tra una settimana!
Quale occasione migliore!
Ti aiuterò ad entrare al castello e mostreremo a tutti che il primogenito del Duca di Granchester è vivo e vegeto!
Devi riprendere la tua identità!
Devi farlo per te, per la contea…e per Candy!”
 
Terence non riuscì a non ammettere che il Barone aveva tutte le ragioni…
A lui non interessavano né il titolo né l’eredità ma era stufo di vivere come un animale in mezzo alla foresta! E pensare che, se tutto fosse andato come previsto, sarebbe stato già sposato con la sua dolce Tuttelentiggini… invece era costretto ad introdursi in casa altrui come un ladro per poterla accarezzare…
 
“Ti avviso inoltre che i movimenti che sto vedendo al castello mi piacciono poco! Non so cosa hanno in mente i tuoi fratelli e il Vescovo ma sicuramente la cosa è poco limpida...
Io mi sono reso disponibile ad aiutare ad organizzare i funerali di tuo padre soprattutto per favorire la tua entrata in scena e controllare quei malfattori!”
 
Il futuro sovrano sarebbe stato ospite al Castello dei Granchester per un paio di settimane! Lunghi giorni che, vista l’organizzazione, si prevedeva all’insegna di cene luculliane e intrattenimenti vari.
Iriza, all’oscuro delle losche trame del fratello e del Vescovo, fece sfoggio di tutta la sua crudele bellezza pur di ammaliare il principe, sotto gli sguardi allibiti del Barone e di Candy che, vista la posizione sociale, erano stati sempre invitati.
 
A dieci giorni dal funerale, il novello Duca organizzò una battuta di caccia!
L’idea era quella di sorprendere il principe Anthony in una zona appartata della foresta e colpirlo a morte.
Il giovane erede al trono era stato letteralmente stregato da Candy!
La sua bellezza semplice, il sorriso pulito, il suo atteggiarsi grazioso ma energico allo stesso tempo avevano un che di stonato con tutta quella baraonda che mal si addiceva ad un periodo di lutto!
E lui, che era un animo nobile, era stato profondamente colpito da questo…
Qualcuno gli aveva fatto notare che la dama in questione non era esattamente di sangue blu, ma a lui non importava… e la invitò a seguirlo per la battuta di caccia.
La ragazza accettò di buon grado pensando in questo modo di essere utile alla causa di Terry e, durante l’evento, si appartò con lui nella foresta…
Il principe Anthony fu piacevolmente sorpreso nel vedere quale meravigliosa amazzone fosse Lady Candice, e divertito dal fatto che la ragazza cavalcasse come gli uomini e non seduta con entrambe le gambe da una parte come facevano le dame del tempo…
 
“E come si fa a cavalcare sedute così! O si galoppa o si va a passeggio! Due cose ben diverse!” questo quello che lei aveva sempre sostenuto!
 
Appena videro i due giovani da soli, le guardie del Duca approfittarono per sferrare il colpo!
La freccia colpì di spalle il meraviglioso cavaliere che si era stagliato coraggiosamente sulla traiettoria della stessa, pericolosamente indirizzata verso la coppia…
 
“Terry! Terry! Apri gli occhi!” Gridava la ragazza in lacrime inginocchiata accanto a lui!
Il principe non capiva… chi era quel tipo dal volto mascherato che gli aveva appena salvato la vita?
 
Giunse Volpe in quel momento… non rimase altro che portare Terence al castello del Barone…
Giunti lì Candy si occupò della ferita del suo amato… era meno grave di quello che era sembrato inizialmente, mentre Ser Albert raccontò al principe i suoi sospetti circa i piani del Duca e del Vescovo…
Dovette ahimè ammettere pure che in qualche modo parteggiava per Terry di Sherwood… d’altronde gli aveva appena salvato la vita! L’erede al trono non poté far finta che questo non fosse accaduto, tantomeno quando venne a sapere che il brigante altri non era che il vero successore al Ducato e che quindi anche l’accusa di omicidio di Terence Granchester, che pendeva ancora sulla sua testa, era infondata.
Il giovane Anthony tornò dai Granchester, promettendo che non avrebbe fatto parola alcuna di tutta la storia e che avrebbe sostenuto la causa di colui cui doveva la vita…
 
Purtroppo dovette partire l’indomani in fretta e furia! Il re, suo padre, era deceduto!
Prima di andarsene passò a salutare il Barone confidandogli di aver intrufolato tra le guardie del Vescovo un paio di uomini fidati, per cercare le prove del complotto contro la corona, e che sarebbe tornato.
 
Terry si riprese velocemente sotto le amorevoli cure di Candy… il fatto di poterle stare accanto e di ricevere di continuo i suoi dolci baci era la migliore delle medicine per lui!
 
Due settimane dopo l’incoronazione ufficiale del nuovo sovrano “re Anthony Edoardo II”.
 
Il re non aveva dimenticato le promesse fatte e nemmeno quel ragazzo che gli aveva coraggiosamente fatto scudo col suo corpo, ma per il momento non poteva muoversi.
Troppe erano le incombenze di cui aveva dovuto farsi carico all’improvviso, inoltre stava aspettando il momento giusto per agire contro i traditori… e gli servivano prove schiaccianti.
 
Tutto questo non gli impediva comunque di pensare a Candy! Quella ragazza sarebbe stata un’ottima compagna per lui e il paese aveva bisogno di una sovrana e nuovi eredi…
Non aveva certo avuto il tempo di accorgersi che il cuore della sua regina era già posseduto da tempo…
 
Decise di scrivere al Barone per chiedere ufficialmente la mano della ragazza, sicuro che mai gli sarebbe stata negata!
Ser Albert rimase a bocca aperta!
 
C’erano ben poche cose che potevano sorprendere un uomo di mondo come lui e, sebbene fosse saldo nei suoi principi non proprio in linea con quelli dei tempi, non aveva la più pallida idea di come fare a dire di “NO” al re di Inghilterra!
L’invito a corte per lui e Candy era per la settimana successiva!
 
La ragazza si sentì morire, a Terence sembrò di impazzire: quell’uomo sapeva tutta la verità su di lui, lo aveva in pugno e adesso voleva anche il suo tesoro più prezioso.
 
“Amore! Portami via con te ti prego! Non voglio sposare nessun re! Ho paura! Se mi costringesse?”
 
“Candy! Ser Albert saprà come fare! Io gli ho salvato la vita! E se le cose si metteranno male farò a modo mio... Terry di Sherwood rapirà la futura regina Tuttelentiggini e scapperà via con lei!”
Cercava di sdrammatizzare ma era lui stesso molto preoccupato e aveva comunque deciso di seguire nascostamente il Barone e la figlia.
 

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Capitolo 8
*** L'erede al trono (parte 2) ***


Oggi gran finale, speriamo che si sistemi tutto perchè la situazione è molto complicata...


“Sire, sono lusingato per la vostra proposta ma devo essere sincero con voi! La mia Candice è già promessa e io ho già dato la mia parola!”
 
“Non sarà un problema per me far sciogliere il precedente impegno, non dovete preoccuparvi di questo! La reputazione vostra e di vostra figlia non verranno in alcun modo scalfite”
 
“Non è della reputazione che mi preoccupo ma... del cuore!
La mia Candy ama sinceramente il suo promesso ed è ricambiata allo stesso modo! So che queste non sono di solito le basi di un matrimonio tra nobili, ma per la mia famiglia sono importanti!”
 
“Volete dirmi che vostra figlia non potrebbe amare il re d’Inghilterra? Vi rendete conto di quello che dite? Nessuno si sognerebbe mai rifiutare una simile proposta!”
 
Le cose stavano prendendo una brutta piega…
 
Candy prese la parola
“Vostra Maestà... vi prego! Non inveite contro mio padre la cui unica colpa è quella di volere la mia felicità! Voi stesso mi avete detto che vi ha colpito il mio animo più che la mia posizione sociale, quindi credo che siate perfettamente in grado di capire quello che col massimo rispetto vogliamo farvi intendere! Io amo il mio promesso sposo e nessuno lo sostituirà nel mio cuore anche se qualcuno mi costringesse a sostituirlo nel mio letto, come spesso accade alle dame purtroppo!”
 
Una delle guardie tossì rumorosamente in quel momento!
“Letto? Lentiggini! Hai detto letto?”
 
Terence vestito da guardia reale si era intrufolato nella stanza del colloquio! A quelle parole gli era andato di traverso lo stomaco semmai fosse stato possibile!
 
Ser Albert deglutì e diede uno strattone a Candy! Non aveva in realtà detto nulla di strano e non risaputo per l’epoca ma... come aveva potuto essere così ardita davanti al sovrano?
 
E re Anthony era stato trafitto al cuore! Aveva capito perfettamente che quello che lui provava per quella ragazza, che lo faceva emozionare così tanto, non solo non era ricambiato... questo non sarebbe poi stato un così grosso problema, ma lei stessa lo provava per un altro di cui lui ora si sentiva tremendamente geloso!
 
“E ditemi, Lady Candice! Chi sarebbe il vostro promesso?”
 
“Il Duca di Granchester! Quello di diritto intendo!”
 
Il re scoppiò a ridere... il brigante! Lei amava quel fuorilegge? Lei preferiva quel poveraccio senza arte né parte a lui?
La rabbia e la gelosia lo accecarono in quel momento! L’avrebbe fatto cacciare! L’avrebbe catturato e messo alla gogna e nessuno si sarebbe più intromesso tra lui e la sua amata!
 
“Mi meraviglio di voi Barone! Lasciare vostra figlia nella mani di un malvivente!”
 
“Che ha rischiato la sua vita per la vostra! Se mi permettete!” Albert non era certo tipo da lasciarsi bistrattare...
“Mi dispiace ma nessuna legge mi obbliga a darvi in moglie mia figlia anche se ne sarei onorato, se lei ne fosse felice! Quindi mi vedo costretto a rifiutare la vostra proposta!”
 
Il sovrano era una persona di sani principi ma quelli del Barone erano decisamente troppo avanti per quei tempi, e lui non era stato educato per farsi dire di NO da nessuna donna avesse chiesto in moglie; senza contare che mai si sarebbe aspettato di essere rifiutato proprio dalla dama che aveva in pugno il suo cuore!
 
“ARRESTATELI!” Ordinò alle guardie “per oltraggio alla corte!”
 
A Candy fu assegnato un lussuosissimo appartamento sorvegliato giorno e notte, Ser Albert fu condotto in carcere, ma una delle guardie gli fece scivolare in tasca la chiave della prigione e un biglietto…
“Domani al calar del sole sul retro…”
 
Il giorno successivo il re volle parlare con la ragazza:
“Vi rendete conto vero che non siete nelle condizioni di rifiutare alcunché? Vostro padre è mio prigioniero, la sua vita è nelle mie mani! Dovete solo diventare mia moglie e riavrà la libertà!
Alternativamente sarà giustiziato nella pubblica piazza tra una settimana esatta. Rifletteteci!”
 
Candy si sentiva in trappola, non poteva lasciar morire Ser Albert! Non aveva via d’uscita!
Era disperata...
“Candy! Candy!” Si sentì chiamare dalla finestra!
 
“Terry! Sei matto! Ser Albert è in prigione e tu? Ti farà ammazzare! Non potrei sopravvivere!”
Terence la prese tra le braccia…
 
“Tesoro! Non permetterò a nessuno di portarti via da me! Abbiamo sbagliato a fidarci di lui, scapperemo via, in un altro paese...
Cominceremo da zero, senza nulla ma insieme! Che ne dici della mia proposta?”
 
“Sai che l’unica cosa che voglio è stare con te! Ma dobbiamo pensare anche a Ser Albert!”
 
“Ci ho già pensato io, stanotte lo faccio scappare, mi sono intrufolato tra le guardie! Tu fa finta di nulla... domani il Barone sarà un fuggitivo!
E insieme ti faremo uscire da questa prigione dorata!”
 
La ragazza piangeva.
“Ehi! Tuttelentiggini! Ti fidi di me?”
 
“Certo! Ma ho paura che ti succeda qualcosa... non posso vivere senza di te...”
 
“Adesso vado! Tu stai tranquilla! Torno a prenderti! Hai la mia parola!”
 
Quella notte Ser Albert evase di prigione e sparì nel nulla con Terry....
 
La settimana successiva una splendida Candy vestita da regina veniva scortata all’altare con la morte nel cuore...
Non aveva avuto più notizie...
 
Era stata aiutata ad agghindarsi da una squadra di inservienti tra cui aveva notato un volto noto...
“Annie! Che ci fai qui?”
 
“Oh Candy! Sto morendo di paura ma... voglio fare anche io la mia parte dopo il pasticcio che ho combinato! Sono venuta con Archie! Tieni questo... nascondilo, potrebbe servirti!”
Le aveva sussurrato all’orecchio mentre le sistemava i capelli porgendole con la mano tremula un pugnale.
 
Era giorno di festa per tutto il paese, la piazza antistante l’Abbazia era gremita di gente, tutti volevano ammirare la futura regina vestita da sposa…
L’abito di Candy era meraviglioso, lo strascico tempestato di preziosi occupava tutta la navata e un corteo di damigelle raffinatamente vestite si occupava di tenerlo disteso.
Il sovrano la aspettava sorridente nella sua elegante divisa militare.
 
“Mio Dio… mi gira la testa e questo… coso… è così pesante! Non riuscirò mai a scappare quando sarà il momento… perché ci sarà il momento… Terry ti prego dimmi che ci sarà… dimmi che hai qualcosa in mente o... quel pugnale me lo punterò direttamente sul cuore!”
 
C’erano guardie ovunque armate fino ai denti, era impossibile fare qualcosa…
Terence e Ser Albert erano tra la folla.
“Dio del cielo! E’ impossibile! Che facciamo? Noi siamo in due e… loro sono… ”
 
Sentirono una voce alle loro spalle…
“Beh! Amico! Non sarò un abile spadaccino come te ma… direi che siamo in tre!”
Era Volpe! Era arrivato anche lui, partito quando era trapelata la notizia dell’incarceramento e successiva fuga del Barone.
 
“Calmate i giovani ardori ragazzi! Non possiamo fare nulla oggi!” disse Ser Albert
 
“Cosa dite? Cioè dovremmo lasciare che… che… che si sposi?”
 
“Terence calmati! Lo vedi anche tu! Finiremmo solo per farci ammazzare! Non è il momento buono questo! Purtroppo il re si aspetta la nostra mossa e lui dispone di tanti uomini.
Agiremo dopo il matrimonio, dopo il banchetto quando tutti saranno ubriachi!” sentenziò il Barone
 
“Ma sarà SUA moglie!!!???” Terence non poteva sopportare questa idea…
 
“Non sarà un problema quando saremo fuggiti lontano e ci spacceremo per altri! Dopo tutto questo non avremo altra scelta!”
 
“Sì ma… NON aspetterò la prima notte di nozze!” chiuse deciso il ragazzo
 
 
Intanto Candy davanti all’altare si sentiva mancare la terra sotto i piedi!
 
 
“Terry! C’è qualcosa che non mi torna” sussurrò Archie
“Ci sono gli uomini di tuo padre e quelli del Vescovo in giro! Sono loro! Ne sono certo!”
 
Terence, troppo preso dall’angoscia per la sua ragazza, non si era accorto di questo…
 
“Ragazzi! Attenti, oggi qui sarà un delirio! Questi preparano un attentato al re… state all’erta!” Il Barone non aveva nemmeno finito di parlare che, all’interno del sacro edificio cominciarono a piovere frecce dall’alto!
 
Il sovrano fu colpito alla spalla, ma sarebbe stato centrato in pieno petto se Terry non si fosse gettato su di lui! Le guardie reali sguainarono le spade contro i rivoltosi.
 
Terry, Archie e Ser Alber approfittarono della situazione per avvicinare Candy, che nel frattempo aveva dato uno strattone al vestito e strappato via velo e strascico, aiutandosi con il pugnale, e si era chinata a soccorrere il sovrano.
 
I tre briganti, protetti dalle spade reali, trasportano il re nella piccola sacrestia.
 
“Candy! occupati di lui, noi pensiamo a dare una mano qui fuori!” le aveva detto Terence…
 
Lei l’aveva abbracciato disperatamente e gli aveva catturato le labbra
“Amore! Stai attento ti prego! Se ti succede qualcosa io… muoio…”
 
“Coraggio! Andrà tutto bene!” la baciò di nuovo
 
“Tieni questa! Ti proteggerà!” La ragazza mise al collo del suo amato la croce che sempre portava al petto, unico ricordo della madre.
 
“Chiuditi dentro con la spranga!” e Terence se ne andò
 
Candy estrasse la freccia dalla spalla di re Anthony, ricavò qualche benda strappando il suo bel vestito e cominciò ad occuparsi della ferita del sovrano con gli occhi pieni di lacrime e le mani tremanti…
“Lo amate molto, vero?” le chiese il sovrano
 
“Morirei anche subito per lui! Rispose la ragazza con tutto l’orgoglio che il sentimento verso quel nobile ragazzo produceva in lei.”
 
****
 
Ser Albert, Terry e Archie lottarono duramente a fianco delle guardie del re e alla fine sventarono l’attentato.
Il Vescovo e Neal Granchester furono giustiziati la settimana successiva nella pubblica piazza, Iriza si ritirò in un monastero, Susanna sparì col figlio senza lasciare traccia..
 
Il sovrano ancora convalescente volle vedere Terence da solo…
 
“Mi avete salvato la vita una seconda volta… e protetto il mio regno! Vi devo tutto, chiedete ciò che volete e lo avrete!”
 
“Vi ho salvato due volte, è vero, ma sono pronto a togliervi la vita in questo stesso istante se perseguirete nel vostro intento di sposare la mia Candy!”
 
“Siete irriverente Duca di Granchester! Potrei sbattervi in prigione a vita per le vostre ruberie da una parte e per il disonorato nome che portate dall’altra. Lady Candice ha un cuore nobile e coraggioso, è quello di cui il paese ha bisogno…”
 
Terence aveva il sangue alla testa e la mano già sull’elsa della spada quando il sovrano riprese la parola
“Siete irrispettoso ma… nobile e coraggioso! Avete le stesse qualità che amo in lei e che io stesso mi vanto di possedere…
Se mi uccideste adesso sareste re domani stesso, ve ne rendete conto? Voi siete il primo in linea di successione al trono in questo momento, subito dopo di me! Ma mai ci avete pensato! Come posso io…?
Chiedetemi ciò che volete e lo avrete!”
 
“Ripeto! Voglio solo che lasciate libera la mia ragazza di scegliere il suo sposo… non chiedo altro!”
 
Re Anthony chiuse gli occhi e fece un lungo sospiro, quello di chi sta prendendo una sofferta decisione, poi con l’autoritario tono che si addice ad un sovrano proseguì:
“Darò ordini di preparare la più lussuosa delle cerimonie e il più ricco dei banchetti per le nozze del vero Duca di Granchester e Lady Candice!
Io stesso celebrerò il matrimonio! Badate che sono il vostro re e mi dovete obbedienza.”
 
Terence gli fece un inchino
“Sire… come voi ordinate.”
 
La settimana successiva Terence e Candy furono marito e moglie e Terry il brigante di Sherwood sparì misteriosamente dalla foresta...

 

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