Un'amore tormentato

di aXnaXx
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** La realtà fuori dal reality ***
Capitolo 2: *** La sentenza ***
Capitolo 3: *** Una Coinquilina ***
Capitolo 4: *** Libertà Vigilata e Problemi ***
Capitolo 5: *** Tutta Colpa Di Una Ramanzina ***
Capitolo 6: *** Una Occasione Persa ***
Capitolo 7: *** Una Giornata Tra Ragazze ***
Capitolo 8: *** Il Trasloco ***
Capitolo 9: *** Una Richiesta Di Cambiamento ***



Capitolo 1
*** La realtà fuori dal reality ***


DUNCAN
 
Duncan era attualmente detenuto nel carcere di massima sicurezza da circa un anno per aver causato l’esplosione e la conseguente distruzione del cottage di Chris. L’ultima stagione del reality aveva turbato non poco il giovane il quale, privato della sua nomea di bullo e senza una compagna a supportarlo, aveva iniziato a ripensare a tutto il suo percorso avvenuto negli ultimi anni. Inizialmente, Duncan ripensò a quella sera in cui assieme a Courtney derubarono Chef e Chris del cibo nella tenda e di come la serata si concluse con il bacio tanto desiderato.  Successivamente si mise a riflettere sulla seconda stagione del reality, nel quale sembrava sul serio che la relazione con Courtney stesse per prendere il piede giusto, tuttavia senza tralasciare che si stesse al contempo sviluppando un piccolo interesse anche per Gwen, fin troppo sottovalutato da parte sua. Infine, arrivò al decadimento, alla stagione A Total Drama: World Tour dove anch’egli ammetteva che il tradimento in mondovisione poteva essere più oculato, anche se tutt’ora non se ne pentiva per nulla. Eppure, una piccola vocina gli ricorda costantemente che qualcosa non va, la stessa che durante l’ultima stagione lo infastidiva del fatto che Courtney lo ignorasse e ci provasse con Scott. Improvvisamente le sbarre della cella tintinnarono per un colpo di manganello della guardia, segno che era il momento della mezz’ora di libertà, che consisteva nel passare il tempo nel cortile della prigione, nulla di che, ma pur sempre qualcosa.
 
COURTNEY
 
Courtney era ritornata a casa, delusa dalla sconfitta nell’ultimo reality, ma pur sempre felice di aver chiarito le cose con Gwen nei riguardi di un certo traditore. In famiglia era stata riaccolta con tutto l’affetto possibile, ma il mondo normale le stava incominciando a stare un po’ stretto a cause dei giudizi delle persone che, anche se non lo dava a vedere, la turbavano parecchio, soprattutto per la questione del tradimento. Fortunatamente il suo carattere forte le permise di riavvicinarsi alla normalità quel tanto che bastava per trovare un lavoro e cercarsi una casa tutta sua.  Durante il trasloco si rimise a pensare a Duncan, a quanto abbia sofferto per lui e di come non riesca a fare a meno di pensarlo pur non vedendolo e non sapendo minimamente dove si trovasse, presumibilmente in un carcere a causa del suo reato avvenuto sull’isola. All’arrivo nella sua nuova casa fece subito portare il suo procione Brittany, altro elemento della ex-relazione con Duncan, dalla quale non poteva staccarsi ormai. Tutto sembrava andare per il verso giusto e le basi per una nuova vita c’erano tutta, ma qualcosa continuava a tormentarla nel profondo.

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Capitolo 2
*** La sentenza ***


DUNCAN
 
In prigione il tempo non sembra passare mai e Duncan ne era ben a conoscenza purtroppo. Le regole sono semplici: tenersi alla larga dai guai e ascoltare ciò che ti dicono di fare le guardie il più possibile. Tutto ciò era in netto contrasto con la sua natura ribelle, ma il carcere di massima sicurezza non era il riformatorio e Duncan ne aveva appreso le differenze che c’erano.
Una bella notizia arrivò un giovedì di novembre: finalmente sua madre aveva trovato un avvocato per il ricorso e la sentenza si sarebbe tenuta tra un mese. Il ragazzo appresa la notizia si sentì risollevato e persino il cibo disgustoso servitogli non sembrava più cosi malvagio nel corso di quel periodo.
Il giorno prima della sentenza l’avvocato sottolineò l’importanza a Duncan di sembrare seriamente pentito dell’azione commessa davanti al giudice e che avrebbero fatto leva sulla giovane età, la buona condotta e la natura del programma televisivo in cui accadde. Le speranze non erano molte e ne erano a conoscenza, aveva pur sempre fatto saltare in aria un cottage, non distrutto la bicicletta di un secchione.
Finalmente il grande giorno arrivò e Duncan cerco di convincere sé stesso che sarebbe riuscito ad uscire da quel posto. Dopo aver salutato il suo compagno di cella, la guardia venne a chiamarlo. Lo obbligarono a lavarsi e successivamente gli misero le manette per comparire davanti al giudice, accompagnato a seguito dalle guardie. Entrato in aula, Duncan iniziò a sentire la pressione addosso, ma non era di certo un debole, così raddrizzò la schiena e si sedette nella sedia a lui riservata. Il processo fu relativamente lungo e il suo avvocato espresse chiaramente i concetti che aveva spiegato durante il colloquio con lui, sottolineando che all’interno del reality le condizioni di stress e malnutrizione avevano causato non pochi problemi e che la reazione del ragazzo, seppur sconsiderata, non aveva ferito nessuno e sia stata una diretta conseguenza di questo. Anche Duncan stesso fu chiamato a confermare tali informazioni e a dimostrare di essersi sul serio pentito di ciò che aveva fatto, come se non lo avesse già fatto alla prima condanna.
La sentenza non tardò ad arrivare, la richiesta di libertà vigilata era stata concessa. Duncan non poteva essere più felice e non esitò ad abbracciare i suoi genitori che avevano assistito al processo e a stringere la mano a l’avvocato, quest’ultimo soddisfatto sia del risultato, sia della sua imminente parcella.
Il giorno successivo, Duncan preparò le sue cose e fu portato a casa sua, dove gli misero una cavigliera, gli ricordarono di non uscire di casa, altrimenti sarebbe ritornato direttamente al fresco e che la polizia sarebbe potuta passare in ogni momento di lì ad un anno per verificare che le condizioni fossero rispettate.
Duncan aveva la possibilità di rifarsi una vita e non voleva perderla per nessun motivo, anche se nella sua mente si annidava ancora il pensiero flebile di una ragazza castana.

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Capitolo 3
*** Una Coinquilina ***


COURTNEY
 
Courtney non aveva di certo rinunciato ai suoi sogni, troppo determinata per demordere. Infatti, i suoi studi di legge erano solo rimandati ad un anno più tardi, nell’attesa che le acque della celebrità si calmassero, o perlomeno questo è quello che sperava lei. La sua nuova casa, pagata con un generoso contributo iniziale dei genitori, era grande e fin troppo spaziosa per una persona solo. L’idea di una coinquilina non l’aveva nemmeno valutata inizialmente, ma giustamente una casa grande significa spese di manutenzione altrettanto grandi. In tutto ciò, il suo lavoro, per quanto ben retribuito, era sufficiente si, non aveva perso d’altronde il buon senso nel gestire la sua vita, ma un’entrata in più non sarebbe guastata.
Dopo un paio di giorni Courtney si mise a pensare su come poter trovare effettivamente una coinquilina, non voleva creare un annuncio online grazie al quale gli sarebbe potuta capitare in casa una psicopatica, ma non aveva nemmeno così tante amiche a cui chiedere, anzi quasi nessuna. Un nome gli balenò in mente improvvisamente: GWEN. Ebbene sì, per quanto fossero diverse, con lei Courtney sentiva di aver legato a sufficienza nell’ultima stagione del reality e avevano pur sempre condiviso lo stesso ragazzo, cosa che non gli andava ancora molto giù, ma poteva passarci sopra dal momento che la ruba-fidanzati aveva tentato di espiare le sue colpe e aveva rotto con Duncan. Incredibile come il nome di quel ragazzo comparisse magicamente nella sua mente almeno una volta al giorno, ma attualmente non aveva tempo e voglia di pensarci troppo.
La mattina dopo Courtney si decise a chiamare Gwen, con non poca difficoltà dato che dovette recuperare il recapito di casa sua dall’elenco telefonico per farsi dare il numero dalla madre stessa con le dovute spiegazioni del perché lo volesse, e dopo tre squilli finalmente quest’ultima rispose.
 
GWEN
 
La vita da celebrità può essere stressante, soprattutto se sei una persona a cui non piace essere costantemente sotto i riflettori, come Gwen. La gotica dalla fine dell’ultima stagione del reality aveva ricavato una popolarità che non le si addiceva e delle offerte di lavoro che uscivano fin troppo dai suoi canoni caratteriali. Sfortunatamente, Gwen avrebbe dovuto trovare al più presto una propria realtà, insomma non voleva essere un peso in casa per i suoi genitori ancora troppo a lungo. Una chiamata del tutto inaspettata le arrivò proprio mentre scorreva le e-mail in camera: numero privato, chi poteva essere? Lasciò squillare per tre volte, ma vista l’insistenza decise di rispondere, alla fin fine poteva essere stato il proprietario del negozio per cui aveva mandato un curriculum. Una volta risposto, sentì una voce familiare e quando la riconobbe gli venne quasi un colpo: era Courtney che gli chiedeva di uscire per parlare di questioni importanti. Il tono della castana non sembrava intendere problemi riguardanti Duncan o qualsiasi questione riguardante il reality, dato che da canto suo sentiva di aver chiarito già tutto, quindi accettò con estrema tranquillità e dopo aver concordato il giorno e l’ora si salutarono.
 
 
 
ANGOLO DELL’AUTORE
 
Spero che la storia vi stia interessando, attualmente i capitoli scritti servono come base per la storia, confido nella vostra clemenza dato che è la prima storia che scrivo e per eventuali errori di grammatica o considerazioni non esitate a scrivere una recensione. Non garantisco un’uscita regolare dei capitoli dato che li scrivo di getto nei momenti di ispirazione.

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Capitolo 4
*** Libertà Vigilata e Problemi ***


DUNCAN
 
L’ordinanza del giudice era stata chiara: infrangi le regole e la tua vita sarà rovinata. Duncan aveva riflettuto parecchio sulle sue condizioni, ma con l’obbligo di lavoro perlomeno aveva potuto ricominciare da capo anche se la gente si ricordava ancora chi fosse. A lui non interessava granché il pensiero altrui, soprattutto perché la sua nomea di criminale ormai era stata incisa nella sua persona, niente più Criceti eroici all’orizzonte.
Il suo lavoro come aiuto cuoco al Country Style non gli dispiaceva, anche se il direttore era sempre molto aggressivo nei suoi confronti. La paga era misera, tuttavia i suoi genitori non lo avevano di certo abbandonato e gli stavano offrendo tutto l’aiuto possibile, oltre che una casa. Le cose iniziarono a prendere una piega diversa la mattina del venerdì, una di quelle che Duncan non si sarebbe mai aspettato. Il giovane ragazzo era fuori per una piccola pausa, 5 minuti regalati gentilmente dal capo cuoco, quando sente provenire dal parcheggio due voci terribilmente familiari. Non poteva essere, ma per scrupolo si affacciò dall’angolino del ristorante per osservare e purtroppo la sua memoria non lo aveva tradito, erano Courtney e Gwen. Le domande iniziarono a tormentarlo, soprattutto del perché fossero lì dato che Gwen era relativamente vicina, ma casa dei genitori di Courtney era da tutt’altra parte. Duncan tornò dentro in fretta e furia e si mise a spiarle dalla credenza dove venivano serviti i piatti pronti, ma sfortunatamente la distanza impedì totalmente al ragazzo di capire di quale arcano argomento stessero discutendo le due.
 
COURTNEY-GWEN
 
Le due si erano accordate per una colazione al Country Style il venerdì mattina. Courtney non aveva ancora toccato minimamente l’argomento per cui aveva deciso di invitare Gwen da quando era andata a prenderla in macchina, soprattutto perché non aveva la più pallida idea di come introdurlo. Le due ragazze si sedettero ad un tavolo e dopo aver ordinato due caffè e due pancake, Courtney pensò che fosse il momento di fare la sua proposta. La ragazza iniziò a descrivere casa sua, sottolineando il fatto di quanto fosse grande, spaziosa e che le avrebbe fatto piacere avere una coinquilina, ovvero Gwen stessa. Inizialmente la gotica non seppe effettivamente cosa rispondere, colpita soprattutto dalla richiesta così improvvisa, ma dovette rifiutare con dispiacere poiché ancora priva di un lavoro retribuito. Courtney non accetta facilmente i no, e offrì a Gwen di trovargli un posto dove lavorava lei se avesse accettato, d’altronde il proprietario dell’azienda era un amico intimo di suo padre e doveva parecchi favori alla sua famiglia. Gwen, a cui nemmeno sembrava vero che l’universo gli avesse fatto un regalo del genere, accettò nella speranza che questa convivenza potesse essere redditizia per entrambe. Confermato il fatto che Courtney avrebbe fatto firmare alla mora una pila di documenti direttamente dal suo studio legale, l’accordo era stato siglato e sarebbero diventate coinquiline di lì a poco.

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Capitolo 5
*** Tutta Colpa Di Una Ramanzina ***


DUNCAN
 
Duncan rimase un bel po’ ad osservare le due ragazze nascosto dietro al bancone finché non accadde ciò che si era prefissato che non doveva accadere fin da quando aveva cominciato a lavorare lì. Il suo capo gli batté un colpo sulla spalla e iniziò ad urlargli addosso nel modo peggiore e più plateale possibile. Duncan dovette alzarsi in piedi immediatamente e chinare il capo in segno di rispetto e di pentimento, non poteva permettersi di perdere questo lavoro pensò. Nel mentre all’interno del locale i pochi clienti ancora dediti a consumare la loro colazione, anche se erano ormai le 11 del mattino, si voltarono a guardarlo con espressione di pena e compatimento. Purtroppo, non ci mise molto a realizzare che anche Courtney e Gwen lo stavano guardando in quel momento, probabilmente ridendo come facevano sull’isola nell’ultima stagione, e che ormai il suo alone di mistero era dissolto per sempre. Dopo la ramanzina il suo capo gli ordinò di tornare a lavorare e che avrebbe fatto turno doppio quest’oggi per ripagare il tempo perso.
 
COURTNEY-GWEN
 
Improvvisamente, terminata la discussione per la questione della casa, Gwen e Courtney iniziarono a sentire un enorme voce infuriata provenire dal bancone. Ciò che videro le fece sussultare entrambe: era Duncan alle prese con evidentemente il suo capo in una questione non troppo amichevole a quanto pareva. Il ragazzo moro era cambiato rispetto all’ultima volta, la cresta verde era sparita in favore di un taglio normale e anche i piercing erano scomparsi. La mente di Courtney era letteralmente ferma, persa nell’attimo piacevole e inaspettato che era appena capitato di aver potuto vedere Duncan, anche se mai l’avrebbe ammesso all’amica. Gwen da canto suo era stupita di vederlo, soprattutto perché pensava che stesse scontando una pena in carcere, ma il sentimento d’amore per il ragazzo era scomparso già un po’ di tempo fa, o perlomeno così sembrava a lei. Alla fine della discussione il capo spedì Duncan in cucina sbraitando e lo persero di vista. Courtney e Gwen si rimisero a guardarsi l’un l’altra senza saper cosa dire effettivamente. Fu la gotica a spezzare il silenzio, durato dieci inesorabili secondi, affermando che si sarebbero sentite per i dettagli della convivenza, tralasciando volutamente la questione di ciò che avevano appena visto, per evitare la rinascita di conflitti. Courtney concordò e dopo aver pagato il conto risalirono in macchina verso le rispettive abitazioni.
 
COURTNEY
Courtney rientrata nella sua nuova casa si gettò immediatamente sul letto con la faccia sul cuscino. Il suo orgoglio le impediva di dirlo a voce alta, ma aver rivisto Duncan era stato come una delle cose più belle che potevano capitargli. Il fatto che fosse lì a lavorare, senza la sua cresta e i suoi piercing, lo rendevano più uomo del ragazzo di cui si era innamorata, ma di certo non poteva negare che il suo cuore non aveva smesso di battere da quando lo aveva visto. Ad un certo punto si mise seduta sul letto e fece un resoconto della giornata per calmarsi; innanzitutto aveva raggiunto il suo obbiettivo di trovare la coinquilina in un tempo relativamente breve e diciamo che era moderatamente felice, almeno cosi si disse allo specchio da sola, che Duncan non fosse ancora in carcere. Detto questo si preparò per andare al lavoro dato che non aveva il pomeriggio libero.
 
 
 
-ANGOLO DELL’AUTORE-
Buonasera, innanzitutto voglio sperare che la storia sia di Vostro gradimento, da questo punto in poi la storia e le relazioni inizieranno ad intrecciarsi, sperando di avere le capacità per descriverle al meglio. Eventuali errori o consigli sono ben accetti come al solito nelle recensioni.

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Capitolo 6
*** Una Occasione Persa ***


GWEN
 
Gwen scese dalla macchina di Courtney che gentilmente l’aveva riaccompagnata a casa con mille pensieri per la mente. Innanzitutto, avrebbe dovuto annunciare ai propri genitori il suo imminente trasferimento, non cambiava città, ma comunque sarebbe stato un bel cambiamento, e successivamente si mise a riflettere su Duncan. Non c’era granché da dire se non che era ancora un bel ragazzo ai suoi occhi, tuttavia si era ripromessa che con lui era finita e che ci aveva messo una pietra sopra. Gwen entrò in casa e appena vide sua madre gli chiese se la sera fosse possibile riunire tutta la famiglia. Così avvenne e dopo che tutti si sedettero comodamente sul divano la gotica si alzò e disse che a breve si sarebbe trasferita con un’amica poiché sentiva la necessità di un’indipendenza che non avrebbe mai potuto avere qualora non avesse deciso di cambiare casa. I suoi genitori rimasero sorpresi dalla notizia così improvvisa, e sua madre tentò di dire qualcosa, ma il padre intervenne subito, affermando di comprendere e condividere l’idea, data l’età ormai non più adolescenziale della figlia. Terminato il discorso, Gwen tornò nella sua stanza per preparare mentalmente gli oggetti che avrebbe dovuto impacchettare a breve.
 
COURTNEY
 
Courtney rientrò dal lavoro molto più stanca del solito, d’altronde fare l’impiegata non era così facile come si pensa normalmente. Inizialmente aveva pensato di gettarsi sul divano e guardarsi un documentario, ma poi la sfiorò un’idea malsana: andare a prendere da mangiare al Country Style, chissà poi perché la sua mente voleva portarla in quel posto. Più la castana imponeva a sé stessa di non farlo, più la sua mente la faceva sembrare un’ottima idea. Alla fine, si cambiò e salì in macchina, diretta al suddetto locale. Courtney parcheggiò e scese dalla macchina, quando proprio di fronte a lei si ritrovò nientemeno che Duncan, evidentemente intento a gettare la spazzatura. Entrambi si guardarono per un paio di secondi, ma questa volta ebbe il sopravvento il loro orgoglio, e nemmeno si salutarono, procedendo ognuno per la sua strada. Dopo essere entrata nel locale, Courtney si sedette ed ordinò un caffè, ripensando a quanto era testarda per non averlo salutato, alla fine che gli sarebbe costato? Certo, sarebbe stato un segno di debolezza, è Duncan che l’ha tradita, lei non aveva bisogno di lui alla fin fine; eppure qualcosa all’interno di lei continuava a sottolinearle la stupidaggine che aveva appena fatto. Tutti questi pensieri si accavallavano l’un l’altro, non dando spazio alla sua mente di pensare ad altro. Consumata la bevanda, si diresse alla cassa dove pagò e torno immediatamente in macchina verso casa.
 
DUNCAN
 
L’incontro con Courtney era stato del tutto inaspettato, ma il fatto che non l’avesse salutato l’aveva ferito e non poco. Insomma, nemmeno lui l’aveva salutata, però l’averlo ignorato così era stato veramente degradante. Tornò in cucina con un’espressione seria e a tratti molto triste. Il capocuoco, la persona più umana all’interno di quel locale, lo notò e decise di chiedergli come mai quel muso lungo. Il ragazzo descrisse ciò che era accaduto fuori, così da sentire anche un'altra opinione. Il capocuoco, con la sua veneranda età di 52 anni, prima gli tirò uno schiaffo e poi gli disse che era più stupido di quanto credesse. Duncan, che già non aveva il morale alle stelle, non poté far altro che chiedere perché? Il capocuoco gli ricordò che per quanto potesse essere stata acida o perfettina quella ragazza, nella prima stagione del reality era stato lui a cercarla e che era sempre stato lui a tradirla in mondovisione da quel che ricordava, quindi non poteva aspettarsi un trattamento da signore da parte di lei. Duncan cercò di argomentare una contro tesi in sua difesa, ma più ci pensava e più realizzava che aveva ragione l’adulto questa volta. Infine, il capocuoco gli disse che se avesse voluto sistemare le cose con la ragazza in questione avrebbe dovuto gentilmente tentare di riallacciare i rapporti, e magari sperare di essere riaccettato come essere umano agli occhi di lei prima di tutto. Duncan deciso più che mai a parlarle si diresse verso l’androne del locale, ma appena uscì dalla cucina, non c’era più nessuno, era già andata via purtroppo.

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Capitolo 7
*** Una Giornata Tra Ragazze ***


COURTNEY
 
L’indomani Courtney si alzò con la luna storta, fortuna che Gwen non abitava ancora con lei, altrimenti ci sarebbero già state le prime difficoltà. Pensando alla gotica, Courtney si rese conto che non l’aveva ancora avvisata che avrebbe dovuto sostenere il colloquio con il proprio datore di lavoro la settimana prossima e che doveva assolutamente cambiare look, dato che come centralinista non avrebbe più potuto sembrare un’apatica introversa. La castana colse l’occasione per togliersi la pesantezza di dosso, invitare Gwen a casa sua per fargliela vedere e spiegarle in dettaglio i termini del colloquio.
 
GWEN-COURTNEY
 
Alle 2 del pomeriggio Gwen scese dalla macchina dei suoi che l’avevano accompagnata e rimase alquanto stupita della casa in cui, in teoria, sarebbe andata ad abitare tra meno di un mese. Courtney uscì dalla porta principale e le aprì il cancello per farla entrare. La casa era a due piani con un ampio giardino di fronte e un enorme garage al lato della casa per due spazi auto. Gwen entrò in casa mentre Courtney continuava a spiegargli le modalità di trasloco e il tempo che avrebbe dovuto metterci secondo i suoi calcoli. Tuttavia, mentre la castana continuava a parlare, la gotica era rimasta stupita dallo stile moderno della casa, molto più costoso e decisamente fuori dalla portata del suo portafoglio attuale. Dopo aver visitato le stanze principali, entrambe scesero in cucina per gustarsi un buon caffè fatto con la macchinetta. Courtney approfittò del momento di calma creatosi per spiegare a Gwen il cambiamento di look necessario per il colloquio di lavoro, con un po' di titubanza dato che non sapeva se la gotica avrebbe accettato facilmente, ed era cosciente che cercare un’altra coinquilina sarebbe stato un inferno. Fortunatamente, Gwen prese la notizia del look con una certa tranquillità, ormai si era resa conto che non sarebbe più potuta sembrare una dark alla sua età e che per un lavoro avrebbe dovuto adattarsi, ma la mansione assegnatoli in via teorica l’aveva abbastanza scossa. Nella mente della ragazza fare la centralinista voleva dire dover relazionarsi alle persone costantemente e questo richiedeva un carattere estroverso, il contrario del suo purtroppo. Courtney aveva intuito ciò che stava pensando e subito la rassicurò che sarebbe stato molto più facile di quello che credeva e che con un po’ di pratica era sicura che non avrebbe avuto problemi.
Scoccate le 3 di pomeriggio Courtney propose a Gwen di andare a fare compere per dei nuovi vestiti, trovare una parrucchiera per farle una tinta al naturale e un estetista per alcuni accorgimenti. La gotica, non molto preparata in queste cose, accettò con una lieve incertezza e salite nella macchina della castana andarono al centro commerciale.
Appena arrivate la coppia di amiche si diresse verso un H&M a trovare dei vestiti più femminili e sobri per la gotica. Courtney si mise a prendere una ventina di capi diversi, tutti rigorosamente da provare, mentre Gwen non riusciva più a destreggiarsi all’interno del camerino, ormai saturo di vestiti. Dopo aver terminato le compere del vestiario, fu la volta delle scarpe, dove le due persero un’altra ora per poi dirigersi verso l’estetista per prenotare ceretta completa e trattamenti di bellezza per pelli secche. Infine, Courtney portò dalla parrucchiera, che fortunatamente per Gwen, aveva un posto libero a causa di una cliente che aveva tolto la prenotazione dieci minuti prima.
Uscirono circa un’ora dopo, Gwen era rimasta scioccata dalla sua prima vista allo specchio. D’altronde erano anni che non si vedeva senza le mèches verdi e con un look diverso dal nero e il viola. Tuttavia, il risultato non dispiaceva alla ragazza che si sentiva femminile per la prima volta nella sua vita. Courtney era soddisfatta del risultato, tanto che invitò Gwen a cena e le offrì di rimanere a dormire da lei data l’ora che si sarebbe fatta. La non-più-gotica accettò con entusiasmo e si diressero verso l’uscita del centro commerciale.

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Capitolo 8
*** Il Trasloco ***


DUNCAN
 
Duncan da quando aveva rivisto Courtney non era più riuscito a dormire. Ogni volta che aveva un attimo libero il ragazzo continuava a pensare ai capelli castani di lei, sembravano così morbidi, e poi al suo fisico mozzafiato. I turni di lavoro erano molto stressanti, il capo aveva iniziato ad affidare a Duncan mansioni sempre più difficili, ma senza aumentare nemmeno di un misero quarto di dollaro lo stipendio. Al Country Style il capocuoco cercava di tirare su il morale al ragazzino, d’altronde lui vantava due divorzi alle spalle e magari qualche consiglio poteva sperare di tirarlo fuori. Duncan stava passando proprio un momento difficile, ma era consapevole che doveva accettare tutto ciò che stava accadendo, non poteva sperare in un cambiamento in meglio, al massimo c’era la galera come alternativa.
Una mattina mentre Duncan si dirigeva al lavoro per il percorso stabilito dalla polizia, vide Gwen che stava portando fuori da casa dei suoi genitori degli scatoloni. Il ragazzo si fermò ad osservarla, era molto diversa dall’ultima volta che l’aveva vista al Country Style, era senza mèches e con vestiti molto femminili, quasi aveva faticato a riconoscerla da distante. Duncan decise di avvicinarsi, nel mood attuale della sua vita non poteva di certo peggiorare la sua giornata.
 
DUNCAN-GWEN
 
Gwen era intenta ad appoggiare uno scatolone per terra quando sentì un “ciao” provenire da dietro. La ragazza si alzò di scatto e vide Duncan oltre la sua staccionata. L’attimo di silenzio iniziale fu alquanto imbarazzante per entrambi, ma la ragazza lo interruppe immediatamente affermando che era molto felice di vederlo dopo molto tempo, oscurando volontariamente che l’aveva visto al Country Style. Duncan gli chiese cosa stesse facendo, ma Gwen non sapeva effettivamente se dire la verità, alla fin fine la relazione con Courtney stava iniziando a volgere al meglio e con lui quest’ultima aveva rotto in un modo orribile; finite queste considerazioni, la ragazza decise di dirgli che stava per trasferirsi, ma omettendo che stava per andare a convivere con Courtney. Duncan si congratulò per il grande passo e si scusò di non poterla aiutare, ma la precisione al lavoro era uno degli accordi della libertà vigilata. Detto ciò, il ragazzo la salutò e riprese il suo cammino.
 
COURTNEY
Il grande giorno era arrivato, il trasloco della sua nuova coinquilina avrebbe portato una ventata di cambiamento all’interno di quella casa, Courtney era entusiasta. Da quando aveva saputo il giorno esatto la ragazza aveva cercato di mantenerla il più pulita e in ordine possibile, soprattutto per continuare a tenere in un angolino remoto della propria mente ciò che era successo al Country Style. Finalmente sentì il suono del campanello e vide fuori dalla finestra un enorme camion con Gwen vicino. Sembrava che il momento del cambiamento fosse arrivato sul serio questa volta per Courtney, o almeno ci sperava.
 
-ANGOLO AUTORE-
Buongiorno a tutti i lettori, volevo comunicare che partirò per le ferie tra due giorni, quindi aggiornerò la storia al mio ritorno. Al più presto possibile.

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Capitolo 9
*** Una Richiesta Di Cambiamento ***


COURTNEY-GWEN
 
La convivenza era cominciata nel migliore dei modi: non solo Gwen era stata assunta dove lavorava Courtney, ma incredibilmente avevano entrambe scoperto lati l’una dell’altra molto piacevoli. Infatti, Gwen aveva iniziato ad apprezzare le manie di controllo di Courtney, le quali si erano rivelate utilissime per la gestione della casa, con turni di pulizia e quant’altro ben prestabiliti. Ormai era trascorso un mese dall’inizio della convivenza e Courtney si sentiva molto più rilassata. Innanzitutto, il fatto di tornare a casa e sapere che c’era qualcuno la rassicurava parecchio; inoltre la non-più-gotica aveva rivelato doti culinarie eccellenti a sua insaputa. In tutto ciò sembrava quasi che tutto fosse perfetto, ma Courtney sapeva che almeno una volta al giorno avrebbe comunque pensato a lui. Purtroppo, odiava ammetterlo, tuttavia dalla sera che aveva avuto il confronto con Duncan non aveva più smesso di pensarci.
Questo argomento era assolutamente vietato in casa, dato che nessuna delle due ragazze voleva che niente turbasse l’equilibrio che si era creato, anche se molto probabilmente si erano già rese conto che prima o poi ne avrebbero dovuto parlare come due persone mature e non in un reality show.
 
DUNCAN
 
Erano passati mesi dal giorno in cui era stata concessa a Duncan la libertà vigilata. Passi avanti ne aveva fatti parecchi, si era sempre comportato per il meglio e aveva accettato ogni umiliazione inflittagli durante il lavoro dal direttore. Tuttavia, la speranza che dalla porta d’ingresso entrasse una ragazza dai capelli castani nella mente di Duncan non voleva andarsene. Le giornate lavorative diventavano parecchio più stressanti con quel continuo pensiero, e più il tempo passava, più Duncan si convinceva che doveva incontrarla per parlarle e scusarsi di tutto quello che le aveva fatto passare. Sfortunatamente la libertà vigilata non gli permetteva di fare nulla di tutto ciò che desiderava e lo limitava in ogni singolo spostamento. Mancavano pochi mesi alla fine di quel supplizio, e non vedeva l’ora di prendersi anche lui una boccata d’aria fuori dal suo paese. Infatti, Duncan stava mettendo via quei pochi spiccioli che riusciva a guadagnare per concedersi una vacanza una volta libero dalle catene della condanna. In fin dei conti con “A Total Drama” aveva guadagnato parecchio, non con il programma in sé, ma con le pubblicità e interviste. Ma era del tutto cosciente che non bastavano di certo per una vita intera, o perlomeno una vita con una famiglia, possibilmente con Courtney. Pensare all’idea di famiglia gli suonava strano, Duncan era il tipico duro nella sua mente, eppure l’idea di avere un figlio lo rendeva molto felice. Chissà se il destino gli avrebbe concesso un’altra grazia nella vita.
 
COURTNEY
 
I giorni passavano con turni di lavoro più o meno lunghi, la convivenza procedeva a gonfie vele. Eppure, nella mente di Courtney qualcosa era assente all’appello della sua lista. Forse si era immaginata un cambiamento molto più grande nella sua vita, una rivoluzione che avrebbe cancellato i vecchi schemi, un po’ come la prima che aveva baciato Duncan. Invece, si poteva dire che la vita di Courtney era fin troppo stabile, Gwen era la coinquilina perfetta, non aveva tardato un pagamento e andavano molto d’accordo. Insomma, si poteva dire che Courtney stesse aspettando ancora una volta il vento del cambiamento che, anche se odiava ammetterlo, lei non era capace di creare da sola, le serviva qualcun altro come Duncan. Chissà se il destino le avrebbe dato un’altra possibilità simile nella vita.
 
-ANGOLO DELL’AUTORE-
Buonasera, sono tornato dalle ferie più rilassato e con nuove idee. Come sempre vi invito a fare una recensione ed evidenziarmi gli errori. Ovviamente le critiche costruttive sono ben accette, quindi non abbiate paura ad esprimere il gradimento o meno della storia.

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