Normal Life

di RosaGiallaJJ
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Un incontro inaspettato ***
Capitolo 2: *** Rivalità del passato ***
Capitolo 3: *** Dichiarazione ***
Capitolo 4: *** Una serata da dimenticare ***
Capitolo 5: *** Una svolta ***
Capitolo 6: *** Sarà amicizia? ***
Capitolo 7: *** aria di cambiamento ***
Capitolo 8: *** Dubbi e perplessità ***
Capitolo 9: *** Nuove Complicazioni ***
Capitolo 10: *** Ulteriori problemi ***
Capitolo 11: *** Scommessa? ***
Capitolo 12: *** Come back to life ***
Capitolo 13: *** Un po' di amore ***
Capitolo 14: *** Un futuro insieme ***
Capitolo 15: *** Una nuova ragazza? ***
Capitolo 16: *** COMUNICAZIONE IMPORTANTE ***



Capitolo 1
*** Un incontro inaspettato ***


Ciao a tutti! Questa è il primo capitolo della mia storia! Spero che vi piaccia! Andrò avanti e pubblicherò gli altri capitoli molto presto! Se c'è qualcosa che non è chiaro non esitate a recensire! Grazie dell'attenzione!

Inizia così un altro giorno come un altro.

Solita vita, solita routine, solito tutto.

Sono una ragazza normale che si sveglia la mattina, si sistema e si prepara per andare all' università.

Questo è il primo anno, iniziato ormai da qualche mese. Mi trovo abbastanza bene nel mio corso, ma niente di più. Sono una ragazza abbastanza riservata che non ha molti amici, se non quasi nessuno tranne la mia amica Joy. L'ho conosciuta il primo giorno, mentre prendevo il pullman e le è caduto un libro dalle mani. È praticamente il mio opposto, una persona solare, allegra e amichevole. Non che io sia una persona depressa e silenziosa, semplicemente preferisco starmene per i fatti miei. Mi chiamo Lin, i miei genitori mi hanno chiamato così dopo aver visto un programma di cucina cinese in cui la conduttrice si chiamava così, erano proprio appassionati di quel programma. Poi insomma sono nata io e hanno deciso di darmi un nome cinese e di trasferirci tutti in Corea del Sud, siccome mio padre ha ricevuto un'importante richiesta di lavoro. Ho diciannove anni appena compiuti e sono una persona comune. Ho i tratti europei siccome sono nata in Italia, capelli neri, viso normale, fisico normale, insomma una normalissima ragazza europea con la pelle olivastra in mezzo a ragazzi asiatici totalmente diversi da me. 

Per fortuna ho Joy con me.

Parlando del diavolo, mi stava giusto aspettando ormai da mezz'ora davanti all' ingresso del palazzo dove abito per andare a lezione insieme. Mi preparai velocemente come facevo di solito, indossai un paio di leggins neri, una maglietta rosa antico e sopra la giacca di pelle nera che mettevo quasi sempre praticamente. Scesi velocemente con le scale e la raggiunsi.

«Sali in macchina, ritardataria!»

«Scusami Joy, non mi sono svegliata»

«Come al solito!» disse sorridendo mentre saliva in auto.

Arrivammo così in università, contando che Joy ha guidato talmente veloce che pensavo di morire.

Scendemmo e ci dividemmo, siccome le prime ore avevamo lezioni diverse.

«Ci vediamo alla terza ora quindi?»

«Si..»

«Mi raccomando! Fai qualcosa di diverso, parla con qualcuno oggi!»

«Ma parlo sempre con qualcuno...»

«Si ma nessuno ti sente mai giusto?»

«Esatto!» 

Ci guardammo, sorridemmo e ci salutammo.

Andai così verso l'armadietto per prendere dei libri quando mi si avvicinò un ragazzo che sembrava essere nuovo.

Non lo guardai in faccia subito, probabilmente non era li per me quindi ho ignorato la cosa.

«Scusami? Potrei sapere dove devo andare per raggiungere l'aula 6B?»

Stava parlando proprio a me, quindi alzai lo sguardo. Era un ragazzo bellissimo, aveva un viso davvero particolare, occhi a mandorla ma non particolarmente piccoli, un sorriso dolcissimo, il naso leggermente grande ma perfettamente in armonia con il suo volto e i capelli castani tendenti al nero che gli cadevano sulla fronte, talmente che erano lisci. Indossava una maglietta a mezze maniche nera che risaltava le sue braccia muscolose e il suo fisico che sembrava perfetto. Lui era Jeon Jungkook. 

«Devi.. andare dritto e..girare a destra»

«Lin? Sei tu?»

Mi aveva riconosciuta.

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Capitolo 2
*** Rivalità del passato ***


«Sei cambiata, non ti avevo quasi riconosciuta» mi disse sorridendo.

Avevo conosciuto Jeon Jungkook prima di  trasferirmi in Corea, quando abitavo ancora in Italia. Lui era lì in vacanza con suo fratello maggiore.

Era la persona più orribile che abbia mai conosciuto e ho sempre rimpianto quel giorno.

Ero andata a una festa di compleanno con una mia amica, avevamo deciso di festeggiare tutti insieme in un locale carino che frequentava spesso questa mia amica. Strano ma vero direte, io in un locale? Ebbene sì, ero normale anch'io.

Insomma eravamo in questo locale a festeggiare quando questp gruppo di ragazzi si avvicinarono a noi, probabilmente tutti ubriachi, tra cui Jeon Jungkook. Improvvisamente le mie amiche erano tutte sparite, probabilmente ognuna con un ragazzo del gruppo, sta di fatto che ero rimasta sola con questo Jeon, che subito mi aveva afferrata per un braccio portandomi in un bagno per poi baciarmi. Tutto sommato non sembrava male, un ragazzo così bello che si avvicina a me, una ragazza che non era poi un granché, per baciarmi. Direi che non era per niente male, quindi lo lasciai fare. Una sua mano era sul mio fianco, l'altra sul mio collo e le sue labbra sulle mie. Dopo avermi baciato mi disse di aspettare un attimo che sarebbe tornato subito ma invece quello che fece fu chiudere la porta a chiave e filmare la mia disperazione.

Mi liberarono la mattina dopo perché nessuno si era accorto di me, contanto la musica troppo alta fino alle 5 del mattino e che Jungkook aveva lasciato un cartello sulla porta del bagno con scritto "guasto, non entrare".

Insomma direi che avevo abbastanza motivi per odiarlo.

«Quindi anche tu qua Lin? Non pensavo di rived-»

Non lo feci nemmeno finire la frase che me ne andai subito.

«Aspetta» disse afferrandomi per un braccio.

«Mollami, o vuoi chiudermi in un altro bagno e lasciarmici morire dentro?»

«Sono diverso adesso.. mi dis-»

«Non giustificarti, non mi interessa» e staccai il suo braccio dal mio.

«Davvero, avevo bevuto troppo quella sera, e sono passati almeno tre anni ormai, le persone cambiano»

«Ben per te» e andai verso l'aula dove si teneva la lezione.

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Capitolo 3
*** Dichiarazione ***


Entrai in aula e mi sedetti al solito posto.

In fondo alla classe, isolato e silenzioso. Improvvisamente però entrò Jungkook dalla porta. Si guardò un po' in giro e andò verso l'insegnante. Devo ammetterlo però, è sempre stato molto carino, ma era diventato davvero bello, tanto che tutte le ragazze del corso erano letteralmente impazzite. 

Finito di parlare con l'insegnante si avvicinò a me.

«Posso sedermi accanto a te Lin?»

Tutti si girano a guardarmi con fare sconvolto.

«Fai come vuoi» e si sedette subito accanto a me. Non so cosa mi stava succedendo ma ero davvero nervosa, il cuore mi andava a mille e non riuscivo a guardarlo.

«Ti senti bene?» mi sussurra. Aveva un'aria stranamente dolce e premurosa.

«Si si grazie» 

Lui sorrise e mi prese la mano per tranquillizzarmi, cosa che non funzionò perché mi rese ancora più nervosa. Non sapevo davvero cosa mi stava succedendo. La sua mano rimase unita alla mia per un po'. Poi la tolse.

La lezione finì e mi alzai quando Jungkook mi afferrò per un braccio e mi trascinò in una parte isolata del corridoio.

«Cosa fai?»

«Davvero vorrei chiederti scusa, ricominciamo da zero va bene?»

«Mi sembrava di averti detto di non giustificarti, non mi in-»

Improvvisamente tutto si fermò.

Jeon Jungkook mi bacio'.

Le sue grandi mani erano sul mio collo, le sue calde labbra erano sulle mie. 

Il tempo passava e il suo bacio si faceva sempre più intenso.

Con le mani lo spinsi leggermente per farlo smettere ma con le braccia subito mi avvolse la vita e continuò quello che stava facendo. Sentii la sua lingua che accarezzava delicatamente il mio labbro superiore e..

«Basta! Mi stai prendendo in giro?»

Sorrise dolcemente.

«Tu mi piaci Lin»

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Capitolo 4
*** Una serata da dimenticare ***


Rimasi ferma immobile per qualche secondo, poi la rabbia iniziò a salire tutta d'un tratto.

«Ma stai scherzando? Mi hai vista solo oggi dopo tre anni o quello che è, e mi dici che ti piaccio? Raccontala a qualcun'altra, io non sono disposta a essere presa in giro un'altra-»

Il suo braccio muscoloso si spostò al muro dietro di me. Stava sorridendo. Perché sorrideva?

«-volta! Un'altra volta, capito?»

«Non sono qui per prenderti in giro! Quella sera avevo bevuto davvero troppo e ero un totale idiota! Le persone cambiano e voglio dimostrartelo, diventiamo amici almeno, se non vuoi altro»

«Non voglio altro »

« E allora siamo amici?»

« Fai quello che vuoi»

« Lin?» era Joy.

«Finalmente Joy, dove eri finita?»

« Scusa ero.. e.. lui chi è?»

Subito rispose.

«Sono un nuovo amico di Lin piacere, sono Jungkook »

Subito Joy mi fece l'occhiolino.

« Piacere mio Jungkook, senti noi stasera vogliamo festeggiare, ti va di unirti a noi? Magari ti porti un amico, questo è il numero di Lin, se hai bisogno di informazioni »

Lui sorrise.

Io invece guardai la mia "amica" con sguardo di disapprovazione, primo perché non andremo a festeggiare niente, secondo perché l'ha invitato e terzo perché gli aveva dato il mio numero.

«Va bene! Ci saremo» e si avvicinò a darmi un bacio sulla guancia.

Lo spinsi subito via, ero davvero imbarazzata.

In macchina Joy non ha fatto altro che chiedermi chi era e domande simili, e io non ho fatto altro che risponderle a monosillabi. Arrivate a casa sua cominciò a tirare fuori dal suo armadio i vestiti più carini.

«Io non ci vengo Joy»

«Tu ci vieni Lin! Esci dal tuo guscio! Interessi a un ragazzo da favola, approfittane, e poi dai pensa a me! Devo trovare anch'io un principe azzurro! Che poi anche se è verde, rosso o anche rosa a me va bene» e scoppiammo entrambe in una rumorosa risata.

Iniziammo a prepararci. Indossai semplicemente dei jeans a vita alta larghi strappati e una maglietta, che Joy mi fece togliere (con i Jeans non c era riuscita) e mi fece indossare una maglietta nera che arrivava sopra l'ombelico, nera brillantinata con il colletto alto.  Contando che era di Joy sono contenta che mi copra almeno il seno.

«hai un bel fisico! Sfruttalo un po' »

Dopo aver avvisato Jungkook andammo in questo locale tranquillo per bere qualcosa tutti insieme. Ovviamente ero un pesce fuor d'acqua. Jungkook e il suo amico non erano ancora arrivati. Li stavamo aspettando ad un tavolo quando improvvisamente entrarono dalla porta due ragazzi incredibilmente belli. Erano Jungkook e il suo amico.

Il ragazzo dai capelli biondo scuro si sedette accanto a me e Jungkook dall'altro lato con Joy.

«Sono Park Jimin, piacere»

Ci presentammo e Joy iniziò a ordinare e parlare un po' con entrambi. Sembravano divertirsi.

«Sei fidanzata?» mi chiese Jimin mentre Joy parlava con Jungkook.

«No, non sono il tipo che-»

E subito la sua mano si sposto sul mio viso per spostare una ciocca di capelli.

«Sei molto carina»

«Grazie» ero abbastanza imbarazzata contando che Joy e Jungkook ci stavano guardando.

«Usciamo un attimo ti va?»

«No preferirei stare qui »

«Dai» disse tirandomi per il braccio.

Jungkook si alzò, gli prese il braccio con cui mi teneva e disse: «Ha detto no Jimin, mi sa che hai bevuto troppo, andiamo via»

«Lo riaccompagno io, voi rimanete pure» disse Joy con il sorriso stampato sul viso.

Io e Jungkook ci guardammo per un secondo, imbarazzati.

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Capitolo 5
*** Una svolta ***


«Andiamo da un'altra parte?»

Piuttosto che stare in quel posto sarei andata ovunque, quindi annuii.

Salii nella macchina di Jungkook siccome Joy mi aveva abbandonata.

Iniziò a guidare senza dire nulla, probabilmente percepiva il mio imbarazzo.

«Dove andiamo?»

«Non saprei, sto guidando ma non so per dove»

«Stai scherzando?» e ridemmo entrambi.

«Non far caso a Jimin, gli piace fare il filo alle belle ragazze »

Lo guardai subito. 

Era così carino, sembrava davvero un'altra persona, probabilmente dovevo davvero dargli un'altra occasione.

«È passato tanto tempo.. non so più nulla di te.. »

«Non c'è molto da sapere, sono sempre io ma più maturo e più bello» disse ridendo. Effettivamente era vero. 

Ci fermammo con l'auto, eravamo davanti a una piccola spiaggia isolata. Molto carina. Poi tirò fuori dal retro dell'auto una bottiglia enorme di vino.

«Io non bevo»

«Perché no?»

«Preferisco non farlo»

«Tanto ci sono io qui, non ti può succedere nulla di male» e aprì la bottiglia passandomela.

«assaggia!»

Effettivamente era davvero buono.

Entrambi bevemmo tutta la bottiglia e ci aveva dato un po' alla testa, sarà stato un vino un po' forte, ma comunque sentivo la mia testa crollare.

«Mi sto davvero controllando lo sai Lin?»

«Perché?»

«Perché davvero voglio baciarti »

«Continua a controllarti allora»

«Insensibile »

«Già, sarà per questo che la mia famiglia mi ha abbandonata dopo il trasferimento » non so perché, ma lo dissi, e pure ridendo.

Jungkook allungò il braccio e me lo mise intorno al collo.

«La vita fa schifo Lin, ma bisogna capire come prenderla, vivendo anche i momenti più brutti... wow, sono incredibile »

Lo guardai e sorrisi. Lo era davvero.

Mi avvicinai e lo baciai.

Lo feci io per davvero.

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Capitolo 6
*** Sarà amicizia? ***


Sarà stato l'alcool ma volevo farlo, volevo davvero baciarlo. Non so se era perché ero momentaneamente triste o perché Jungkook era stato davvero dolce a consolarmi, ma in ogni caso non mi sono fatta dire due volte quello che dovevo fare. Mi avvicinai e poggiai le mie labbra sulle sue. Poi mi staccai ma subito con il braccio mi spinse verso di lui per continuare il bacio, appoggiando così le sue labbra sulle mie, iniziò a baciarmi delicatamente, mordendomi il labbro inferiore, per poi continuare con un bacio più intenso, sentendo così la sua lingua, il suo calore, il suo respiro. Con la mano mi toccava la guancia, accarezzandomela delicatamente. Poi si staccò e mi guardò negli occhi. Aveva un viso davvero dolce.

«Era meglio se non bevevi comunque»

«Te l ho detto che non mi piace bere troppo»

«Meglio se la smetto..»

«Di fare cosa?»

«Di guardarti, di toccarti»

«Perché?» non so perché l'avevo chiesto, potevo rispondere semplicemente "hai ragione" ma non l'ho fatto, non sapevo cosa mi stava succedendo.

Rise.

«Perché è meglio cosi, iniziamo a essere amici, poi vedremo come va»

«Si sono d'accordo, te lo concedo »

Mi sorrise e decidemmo di andare a casa a piedi contando lo stato pietoso in cui eravamo, di sicuro non potevamo guidare. 

Mentre camminavamo mi raccontava un po' di cose che gli erano successe durante questi anni, e io ho fatto lo stesso, anche se non c' era molto da dire, la mia vita era monotona. 

«Sei diventata più bella » mi disse ridendo.

«Sono sempre la stessa»

«No, sei cambiata, sei più chiusa, riservata ecco »

«Dopo che i miei genitori mi hanno abbandonato al mio destino, ho imparato a vivere la vita per come é»

«Non la stai vivendo nel modo giusto chiudendoti in te stessa»

«Non sono chiusa in me stessa, semplicemente la vivo per come è»

Cambiammo argomento, ma in men che non si dica arrivammo di fronte all'ingresso del palazzo dove abitavo.

«Quindi abiti qui ora?»

«Si, al secondo piano..»

«Non penso di accompagnarti in casa» e mi guardò ridendo.

«Non serve, la strada la so» ma mentre entravo mi prese per il braccio e mi appoggiò al muro, così da trovandomi tra di esso e il suo corpo, fermo immobile davanti a me.

«C..cosa c'è?»

Non rispose, continuò solo a guardarmi negli occhi.

«Jungkook?»

Improvvisamente tolse il braccio.

«Scusami, mi sono distratto» disse portando una mano tra i capelli e sorridendo.

«Grazie per la serata, allora a domani»

«Si a domani» e mi diete un bacio sulla guancia.

Salii in camera e mi addormentai subito, talmente in fretta che si fece già mattina.

Mi sveglia con un mal di testa impressionante, presi un'aspirina e mi sistemai per andare a lezione. Chiamai Joy per vedere dove era, ma non rispose, probabilmente era rimasta a dormire con il ragazzo della notte scorsa, quel Jimin. 

Quindi andai a lezione per conto mio.

Appena entrata vidi Jungkook agli armadietti circondato da almeno cinque ragazze, tra cui una che gli stava particolarmente appiccicata e che gli toccava pure i capelli. Dopo aver visto questa scena patetica decisi di passare oltre e andare al mio armadietto, così da entrare in aula.

Appena mi girai però mi trovai Jungkook alle spalle.

«Non si una più salutare?»

«Eri occupato, non volevo disturbarti» e mi rigirai a prendere i libri.

« Non ero occupato, sei gelosa?» disse ridendo.

«Tranquillo non lo sono»

E subito gli saltò addosso la ragazza di prima. 

«Ci vediamo Jungkook »

«No aspetta» e mi prese il braccio. «Scusa, come è che ti chiami? Comunque sono impegnato, ci si vede» e mi trascinò sul retro dell'edificio.

«Devi dirmi qualcosa?»

«Si, ci ho pensato, non voglio essere tuo amico, non riesco»

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Capitolo 7
*** aria di cambiamento ***


Lo guardai per un attimo. 

Non capivo quello che stava succedendo.

«In che senso? Sei tu che hai detto che vuoi provare ad essermi amico»

«Lo so»

«Quindi? Non capisco..»

Subito mi abbracciò. Sentivo il suo corpo sul mio, era una sensazione cosi bella. Sentire il suo calore su di me.

«Jungkook?»

«Mm.. Cosa?»

«spiegami!»

«Non sopporto di vederti e di non toccarti, baciarti e queste cose»

Lo guardai senza dire niente, non sapevo cosa dire, questo era il problema.

«Quindi?»

«Quindi io direi di metterci insieme» e rise toccandosi i capelli. Quanto mi piaceva quando si toccava i capelli spostandoseli dalla fronte.

«Dopo una settimana che ci siamo rincontrati? Mi sembra un po' poco per rendersi conto di essere follemente innamorati non credi?»

«Puo' darsi, ma ce ne renderemo conto solo provandoci» e si avvicino a me.

Il suo corpo era sempre più vicino al mio.

«Sei tu che hai detto che volevi essere mio amico, ora ti assumi le responsabilità delle parole dette» dissi in tono ironico e spostandolo leggermente.

Subito però si riavvicinò.

«Questa cosa non funziona con me Lin, sappilo» e mise una mano sul mio collo e l'altra sulla mia guancia. «Quindi direi che ci proviamo e vediamo come va no?» e subito mi baciò. Appoggiò le sue labbra sulle mie e iniziò a baciarmi dolcemente. Era una cosa cosi tenera, una sensazione che non avevo mai provato, mi piaceva proprio. Subito però lo staccai.

«Abbiamo lezione adesso! Andiamo!»

«Ma non c'è obbligo di frequenza no?»

«Non salterò una lezione solo per te Jeon Jungkook, sappilo» e lo bacia prima di dirigermi velocemente verso l'aula e lasciarlo alle mie spalle.

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Capitolo 8
*** Dubbi e perplessità ***


Era così strano il fatto che ora avevamo una relazione. Cosa dovrei fare? Come dovrei comportarmi?

Finita la lezione uscii dall'aula e subito una persona mi prese dalla vita. Era ovviamente Jeon Jungkook.

Mi guardò sorridendo. 

«Cercavi di scappare?»

«Stavo andando a casa, come le persone normali fanno» e subito rise.

«Oggi non farai la persona normale, verrai da me»

Per un sacondo mi si fermò il cuore.

Andare da lui? Perché? Così all'improvviso? 

«Leggo il nervosismo nei tuoi occhi, andiamo semplicemente a mangiare qualcosa insieme» disse ridendo.

Poi mi prese la mano e andammo verso la sua auto. Mentre guidava la sua mano teneva comunque la mia. Proprio come nei film. Le sue dita erano unite alle mie e le mie unite alle sue.

Arrivammo davanti a un palazzo grande quanto il mio.

«Andiamo? Prendiamo l'ascensore, abito al quarto piano »

Annuii sorridendo.

Mentre entravano incrociammo un ragazzo che non riconobbi subito, ma che si avvicinò a me come se mi conoscesse.

«Sei qui per me immagino!» disse sorridendo e toccandomi il braccio.

Subito però la mano di Jungkook prese il suo braccio togliendolo così dal mio.

«No Jimin, è qua per me» e mi trascinò con lui verso l'ascensore.

«scusalo, è un po' espansivo»

«nessun problema »

Sembrava un po' nervoso, infatti a un certo punto premette il tasto "stop" del l'ascensore.

«Tutto bene Jun-»

Subito veni' verso di me spingendomi verso il muro.

«Cosa ti prende? Perché hai fermato l'ascensore?»

«Così, mi andava» . Era così strano.

Subito si avvicinò a me e iniziò a baciarmi il collo. Più che baciarlo direi in realtà mangiarlo. Cercai di spingerlo leggermente indietro ma niente da fare.

«J..Jungkook.. così mi fai male..» e subito si spostò sulle mie labbra e iniziò a baciarmi intensamente. Le sue labbra premevano sulle mie come se non volesse lasciarmi più.

Dopo un po' esaurii il fiato e mi spostai leggermente, così da riuscire a staccarlo per un po'.

«Scusami..» e ripremette il tasto per far ripartire l'ascensore.

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Capitolo 9
*** Nuove Complicazioni ***


Uscimmo dall'ascensore senza dire nulla.

Mi toccai il collo con le mani perché sentivo un lieve dolore e subito Jungkook mi guardò.

«Tutto bene?»

«Si..»

andammo verso la porta del suo appartamento ed entrammo.

«Mettiti pure comoda, inizio a fare da mangiare intanto» e subito andò in cucina.

Se devo essere sincera mi sentivo davvero a disagio, specialmente dopo quello che era successo, anche perché non avevo esattamente capito il motivo.

Mi alzai e andai in cucina anch'io per aiutarlo, mi sentivo in colpa a farmi fare da mangiare senza dare un minimo contributo.

«Non è necessario dav-» e subito lo baciai. Non so perché ma mi faceva tenerezza. Sembrava un misto tra imbarazzo e dolcezza. Subito lui mi prese per i fianchi e mi avvicinò a lui, ricambiando così il bacio.

«Dovremmo fare da mangiare ora, sto morendo di fame»

«Tu credi?»

E riprese a baciarmi. Successivamente so staccò e mi sollevò facendomi sedere sul davanzale della cucina, contando che ero davvero bassa paragonata a lui, probabilmente era un metro e ottanta, una cosa del genere. Insomma io da seduta sul davanzale ero alta come lui, forse uno o due centimetri più alta. Dopo essermi seduta, ricominciò a baciarmi intensamente. Sentivo le sue labbra, la sua lingua, il suo calore, le sue braccia intorno alla mia vita, sentivo tutto il suo amore. Spostai le braccia intorno al suo collo e ricambiai il bacio. Come potevo dire di no. La mia mano finì nei suoi capelli, accarezzandoglieli dolcemente e subito lui si staccò.

«Direi di fare da mangiare adesso» disse scoppiando a ridere. «O finirei per non fermarmi più e fare qualcosa di estremo». 

Cucinammo e mangiammo in men che non si dica e ci mettemmo sul divano a guardare un film. 

«Forse dovrei andare, si è fatto tardi»

«Ti porto io a casa dopo, non preoccuparti »

E subito mi mise il braccio intorno al collo spingendomi verso di lui. Dopo ciò non so come mi sono ritrovata sdraiata sul divano con lui che era letteralmente sopra di me. Mi guardava fermo immobile dritto negli occhi, quindi colsi l'occasione di parlare con lui.

«Jungkook.. prima in ascensore.. cosa..»

«Non ho sopportato l'idea che Jimin ti avesse toccato, o solo il fatto che abbia pensato che fossi li per lui»

«Ma comunque sto con te»

«Si ma Jimin ha il suo fascino, le ragazze ne vanno matte»

«Effettivamente è molto bello» dissi ridendo. Jungkook quindi si avvicinò e mi baciò intensamente, come se la cosa avesse scatenato qualcosa in lui. Le sue mani scivolarono sulla mia maglietta, che cercava di sollevare, ma subito la porta dell'appartamento si aprì, lasciandoci giusto il tempo di sistemarci e metterci composti. Erano degli amici di Jungkook che erano venuti a trovarlo.

«Oh Jk, scusa pensavamo fossi libero come al solito!» disse uno di loro.

«No si da da fare!» 

«Jimin?» dissi scioccata. Cosa ci faceva li anche lui? So che erano amici, ma lui sapeva che ero qui anch'io, perché era venuto anche lui?

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Capitolo 10
*** Ulteriori problemi ***


Jimin subito si mise a ridere e Jungkook lo guardò fisso senza neanche fiatare.

I suoi amici si presentarono, sembravano davvero carini e gentili.

«Non sapevamo che Jungkook avesse la fidanzata, non è mai occupato con nessuno»

«Non è la mia fidanzata» disse alzandosi e andando verso Jimin.

Lo guardai un attimo aspettando che veda il mio sguardo confuso, ma era troppo concentrato a chiedere ai suoi amico cosa facevano li e a parlare di cose inutili. Come non ero la sua fidanzata? Non capivo, ero abbastanza arrabbiata, così mi alzai anch'io dal divano e andai verso la porta.

«Dove vai?» mi disse subito Jimin.

«Me ne torno a casa»

Subito Jungkook distolse lo sguardo da Jimin e mi guardò confuso.

«Ti accompagno, aspetta»

«No grazie, faccio da sola»

E uscii sbattendo la porta. Non pensai neanche di prendere l'ascensore, ero così furiosa.

Subito alle mie spalle apparve qualcuno. Era Jimin.

«Ehi, tutto apposto?»

«È tutta colpa tua, sapevi che eravamo occupati, perché siete saliti tutto?»

«Ehii tranquilla, perché te la prendi con me ora! Scusami non era mia intenzione comunque, ho incontrato i ragazzi di sotto e mi hanno detto che volevano salire, così li ho accompagnati molto semplicemente »

«Si scusa, non era mia intenzione urlarti contro»

«Tranquilla, abbiamo iniziato col piede sbagliato, magari saremo amici un giorno»

Era dolce infondo.

«Certo»

«Abito anch'io nel tuo quartiere, se vuoi possiamo fare la stessa strada in silenzio se non ti va di parlare»

«Certo»

Subito apparve Jungkook che era arrivato correndo.

«Lin!» disse prendendomi per un braccio.

Subito lo staccai.

«Cosa vuoi?»

«Ti ci accompagno io a casa!»

«No, torno con Jimin»

«Cosa?»

«Mi accompagna lui»

«Sono io il tuo ragazzo, ven-»

«Adesso sei tu il mio ragazzo? Mica non ero la tua fidanzata? »

«Non era quello che intendevo Lin, non sono abituato a certe cose..»

«Si certo.. ci vediamo»

Le nostre strade così si divisero e Jimin rimase zitto per tutto il tragitto. Ho apprezzato il suo silenzio devo dire.

«Grazie per avermi accompagnata»

«Figurati, quando vuoi»

E si avvicinò, dandomi un bacio sulla guancia. Le sue labbra erano così morbide devo dire, e lui era davvero molto bello. Sorrisi ed entrai in casa.

Arrivata finalmente nella mia stanza guardai il cellulare e trovai undici chiamate perse da Jungkook.

Lo richiamai.

«si pronto? Mi hai chiamato undici volte, cosa c'è?»

«Dove eri? Ero preoccupato!»

«Stavo tornando a casa, mica sono morta»

«Con Jimin»

«è solo un amico, non c'è bisogno di fare così »

«Adesso è un amico?»

«Incredibile il fatto che io diventi la tua ragazza solo quando c'è Jimin in mezzo! Non mi va giù questa cosa, non è una relazione questa»

«vuoi che finiamo cosi la nostra relazione?»

«Quale relazione? Esiste solo quando Jimin mi si avvicina, se no non sono neanche la tua ragazza »

«Va bene allora!»

«Bene»

E attaccai così la chiamata.

Ero furiosa, talmente tanto che gettai il telefono con forza sul letto.

La mattina dopo mi preparai per andare a lezione, nonostante non avessi molta voglia di alzarmi. Scesi e andai in università con Joy come al solito e arrivai all'ingresso in un lampo.

Vidi Jungkook alla fine del corridoio circondato da ragazze come al solito, ci guardammo e subito distogliemmo lo sguardo. Ero tornata ad essere una sconosciuta, per lui e per tutto il mondo.

«Ehi straniera!»

Sconosciuta per tutti, tranne che per Jimin a quanto pare.

«Non sei con il tuo ragazzo per tenere a bada quelle oche?»

«Non è più il mio ragazzo» dissi con un sorriso tristemente falso.

«Oh scusami, non volevo»

«è tutto okay, è stata una mia scelta »

«Stasera andiamo a bere qualcosa? Da amici, non fraintendere » disse ridendo.

Senza pensarci dissi di si e sorrisi. In quel momento Jungkook passò e mi guardò con aria infastidita, come se avessi fatto chissà quale tragedia.

La sera mi preparai, cercai di rendermi più carina e aspettai Jimin che mi aveva detto che sarebbe passato lui a prendermi.

Subito apparve con la sua auto. Aveva un'aria così seria e responsabile, e devo ammettere che era incredibilmente bello. Salii e andammo in un locale dall'altra parte del quartiere. Il viaggio è stato molto piacevole e dovevo ammettere che non mi aveva fatto pensare alla rottura con Jungkook neanche per un istante. 

Ordinammo qualcosa da bere, niente di pesante, lui ordinò semplicemente un succo, dato che guidava. Subito però entrò Jungkook dall'ingresso con un paio di suoi amici.

Quando ci vide venne subito verso di noi.

Sembrava aver bevuto parecchio.

Non sapevo se arrabbiarmi o preoccuparmi.

«Mi hai già sostituito così?»

«Piantala»

«Perché sei qui con un altro?»

«Sono qui con un amico, non posso?»

Subito Jimin mi prese per la vita e mi baciò. Davanti a Jungkook. Mi stava baciando con le sue labbra morbide. Come era possibile?

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Capitolo 11
*** Scommessa? ***


Jimin continuava a baciarmi intensamente davanti a Jungkook mentre io non sapevo cosa fare, ero scioccata. Subito sentii la sua lingua e lo spinsi leggermente con le mani, ma subito Jungkook mi precedette e gli tirò un pugno, facendolo finire a terra.

«Jungkook!»

Mi girai subito verso Jimin. «Stai bene?» 

Lui rise e guardo Jungkook.

«Sei un idiota Jk» e continuò a ridere. «Ti ha lasciato, fattene una ragione! Tu sei sempre con mille ragazze diverse e lei non può starsene con uno?»

Non aveva tutti i torti effettivamente.

Ma subito Jungkook mi prese per il braccio. «Vieni un attimo»

«Jimin aspetta ad andare che vengo con te!» lui sorrise e annuì.

Uscimmo fuori dal locale.

«Sei impazzito? Perché gli hai tirato un pu-»

Subito mi spinse verso il muro e mi baciò. Questa volta era in un modo davvero aggressivo e mi faceva davvero male. Sarà stato per l'alcool ma in ogni caso era davvero arrabbiato, e non mi piaceva affatto. Cercai di spingerlo via ma la sua presa era troppo forte per me.

Subito la sua attenzione si spostò sul mio collo. «J..Jungkook.. Basta! Mi fai male!»

Ma non c'era verso di farlo smettere. Non sapevo cosa fare finché non è arrivato Jimin che gli ha ritornato il pugno.

«Così siamo pari, idiota! Beviti un caffè e non dimenticarti di sentirti in colpa per quello che hai appena fatto» e mi prese portandomi verso l'auto.

Mi fece salire e si mise a guidare. Volevo piangere, morire, sparire. Dove era finito il ragazzo dolce di cui ero innamorata? Che mi ha fatto capire che non ero così sola e che mi ha fatto sentire amata? Ero così confusa e demoralizzata.

«Puoi piangere se vuoi! Non giudicherò nulla» scossi la testa.

Arrivammo davanti al mio appartamento e scendemmo entrambi dall'auto.

Subito Jimin si avvicinò e mi abbracciò. Era più basso di Jungkook, ma rimaneva sempre più alto di me. Mi avvolse nelle sue braccia muscolose in modo così tenero che scoppiai a piangere.

«Lo so, ma cerca di non pensarci, pensa ad altro»

«Tipo a cosa?» alzai lo sguardo verso di lui. Subito lui spostò una mano sul mio viso e mi accarezzò la guancia. Mi guardò per qualche secondo in segno di approvazione e poi avvicinò le sue morbide labbra alle mie. 

Iniziò con piccoli baci dolci, passando poi ad una maniera più intensa. Le sue mani si spostarono sul mio collo. Io li trovavo tra il muro e il suo corpo, a una distanza minima, così da sentire ogni sua singola parte su di me. Mi mordeva il labbro inferiore per poi accarezzarlo con la sua lingua. Questa volta lo lasciai fare. Ero stanca della sofferenza, e lui di sicuro non mi faceva soffrire, tutt'altro, ero nervosa ma eccitata. Non volevo che finisse.

Si staccò un attimo per riprendere fiato e poi riprese a baciarmi. Le sue mani si spostarono sulla mia vita, accarezzandomi i fianchi.

«Prendetevi una stanza!» disse un ragazzino passando in bicicletta.

Ma chi passa in bici alle due del mattino?

Entrambi scoppiammo a ridere.

« Sei davvero bella quando sorridi»

Sorrisi imbarazzata.

Subito mi guardò.

«Ma.. vivi da sola?» disse sorridendo.

«Si.. perché?» 

Subito mi ribaciò, camminando verso la porta d'ingresso. Aprii la porta e salimmo nel mio appartamento. Subito riprese a baciarmi intensamente e finimmo sul mio letto. Iniziò a togliersi la maglietta e a togliermi la mia. Poi mi baciò nuovamente. Le sue mani si spostavano sul mio corpo liberamente. Era imbarazzante, ma davvero piacevole. Poi mi guardò il collo. C'erano i segni lasciati da Jungkook. Subito mi passò per la testa che ora probabilmente era solo. Improvvisamente sentii Jimin sul mio collo. Si tolse poi i pantaloni e tolse i miei e continuammo tutta la notte fino a quando non ci addormentammo.

Mi svegliai per la vibrazione del cellulare.

Quando lo presi in mano però non era il mio, era quello di Jimin, e c'era un messaggio.

«te la sei portata a letto alla fine genio?»

Il mio cuore si bloccò.

Non sapevo cosa fare, mi vestii e uscii silenziosamente dall'appartamento in lacrime, quando mi imbattei in Jungkook.

Era li per me, dalla sera precedente.

«Lin?»

Subito i suoi occhi caddero sul mio collo contornato dai segni di Jimin. Aveva capito.

Non si arrabbiò. Semplicemente mi abbracciò e io piansi disperatamente.

Che cosa avevo fatto?

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Capitolo 12
*** Come back to life ***


Jungkook mi avvolgeva tra le sue braccia come se non volesse lasciarmi più. Il suo odore era un misto tra il suo profumo e l'alcool che aveva bevuto la sera prima.

«Dimmi qualcosa che mi distragga dal salire e prenderlo a pugni»

«Mi.. dispiace.. cosi..»

«Non ti ho chiesto di scusarti Lin»

E mi strinse sempre di più a se, poi si staccò e riprese a riguardarmi il collo.

Ero così sconvolta e imbarazzata.

Mi prese per il braccio e mi portò alla sua auto parcheggiata li davanti. Salimmo e subito mise in moto verso una meta a me sconosciuta.

Il mio telefono continuava a suonare. Era Jimin che chiamava, probabilmente per vedere dove ero finita, siccome non avevo detto nulla. Non potevo e non volevo dirgli nulla. 

«Non rispondi?»

«No»

«Vuoi che ti chieda cosa è successo?»

«Dipende se lo vuoi sapere»

Continuò a guardare la strada senza dire niente.

Poi l'auto si fermò, slacciò la cintura e si avvicinò a me come se volesse baciarmi. 

Ma non lo fece, rimase li a una distanza minima da me solo a guardarmi, dritta negli occhi.

«Jungkook?»

«Non so se baciarti o chiederti scusa»

«Per cosa di preciso?»

«Se non ti avessi lasciata probabilmente non saresti andata a letto con Jimin e ora riuscirei a baciarti senza pensare a quell'idiota che ora è in casa tua»

Lo guardai senza dire niente.

Non sapevo come risolvere la situazione. 

Sapevo solo che Jungkook mi mancava e che con lui non sarebbe mai successo.

«Mi dispiace»

Subito Jungkook mi baciò la fronte e sorrise.

«Anch'io ho sbagliato quindi siamo pari, anche se ora sai che spaccerò la faccia a Jimin vero?»

«lascia perdere, davvero, non ne vale la pena»

«Quindi sei di nuovo la mia ragazza ora?»

«Mi serve un po' di tempo però va bene?»

«Tutto il tempo che ti serve» e mi baciò sulla guancia per poi spostarsi con la mano i capelli castani dalla fronte. Era davvero bellissimo.

Tornammo a casa verso sera e scese con me per riaccompagnarmi, quando vedemmo Jimin all'ingresso che mi aspettava.

«Jk?»

«Ti consiglio di tornare a casa Jimin»

«Scusami?»

«Vai via»

«Lin?» 

Subito mi guardò e io ricambiai lo sguardo.

«Vai via Jimin»

Subito si avvicinò a me.

«Cosa succede?»

«ora puoi riferire al tuo amico che hai completato la missione comunque "genio" » 

«Posso spiegare»

«È davvero chiarissimo cosi, non preoccuparti »

Subito Jungkook venne li e lo spostò.

«Vai Jimin, tornatene a casa»

E subito se ne andò lasciandoci alle sue spalle senza dire nulla.

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Capitolo 13
*** Un po' di amore ***


Io e Jungkook rimanemmo li fermi per un po'.

«Io vado allora, grazie» e subito mi afferrò per un braccio.

«Stai con me stanotte»

Lo guardai ferma per un attimo.

«Cosa?»

«Stai con me stanotte» il suo sguardo era dolce e triste contemporaneamente.

Non sapevo esattamente come interpretare la cosa.

«Non penso che..»

«Non deve per forza succedere qualcosa, mi basta starti vicino»

Era così dolce.

Sorrisi. 

Lui ricambiò il sorriso e salimmo nel mio appartamento.

Dopo aver mangiato qualcosa di leggero insieme ci mettemmo nel letto e nessuno parlò di niente, fino a quando non lo fece lui.

«Lin?»

«Mm?»

«Con Jimin è successo qui?»

«Perché vuoi saperlo?»

«Perché mi irrita sapere che ha fatto quello che volevo fare io, con la persona che amo io»

Mi girai subito verso il suo lato del letto e lo guardai. Poi spostai le mie braccia intorno alla sua vita per abbracciarlo e lui spostò il suo braccio attorno al mio collo.

«Perché sorridi?»

«Non lo so, così »

«Immagino sia perché ho detto che ti amo giusto?» 

«Può darsi» e mi coprii la faccia con le mani per via dell'imbarazzo.

Subito Jungkook me le spostò e si avvicinò verso di me e poggiò le sue labbra sulle mie. Mi mancavano i suoi baci. Amavo la sensazione che davano.

Da dolce passò a intenso, ma non feci nulla, perché per la prima volta mi sentivo davvero amata. 

Subito si staccò per prendere fiato e con il pollice mi accarezzò il labbro inferiore che aveva appena morso. Lo guardai negli occhi. Era così bello. Il suo viso era tanto dolce quanto accattivante. 

Spostai la mano verso i capelli che gli cadevano sulla fronte e glieli spostai leggermente a lato.

Approfittò subito per rifiondarsi sulle mie labbra, ma stavolta si spostò con tutto il corpo su di me.

Sentivo tutto il suo peso e il suo calore sul mio corpo.

Gli misi le braccia intorno al collo e lui continuò a baciarmi. Poi smise.

«Meglio che la smetta» disse ridendo.

Ero confusa.

«Non voglio farlo nello stesso modo in cui l'ha fatto Jimin, sono una persona originale io»

Sorrisi e lo abbracciai.

Poi ci addormentammo e ci svegliammo insieme la mattina dopo. 

Ci preparammo e andammo insieme a lezione. Sembravano davvero una coppia.

Ero davvero una persona felice. 

Ci salutammo con un bacio e andammo ognuno per la propria lezione. 

Entrai in aula e vidi Jimin.

Feci finta di non vederlo e andai a sedermi fino a quando la lezione non finii e uscii dall'aula.

Subito mi afferrò per il braccio.

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Capitolo 14
*** Un futuro insieme ***


Subito lo guardai per capire cosa stava facendo e per fargli capire che doveva subito staccarsi.

«Jimin»

«Possiamo parlare un attimo?» 

«Non abbiamo niente di cui parlare, mi sembra di essere stata abbastanza chiara, non voglio parlare più con te»

«Due parole e ti lascio in pace»

Lo guardai, staccai il mio braccio dal suo e annuii.

«Giusto due parole» 

Sorrise e andammo sul retro. Di solito chi voleva parlare andava lì.

« Mi dispiace, io ho fatto quello che ho fatto perché volevo davvero farlo, la scommessa non c'entrava davvero nulla»

«ma l'hai fatta..»

«lo so e di questo mi scuso,davvero» 

In quel momento apparve Jungkook seguito da una ragazza.

Chi era quella li? Prima guardai lei poi lanciai un'occhiata a lui, che stava guardando a sua volta Jimin con fare molto infastidito.

«Jungkook!»

«Cosa fai qui con lui?»

«Anche tu non sei qui da solo comunque» rispose Jimin ridendo.

Non dissi nulla, era vero, non aveva tutti i torti.

Subito Jungkook mi prese per il braccio, il mio povero braccio torturato da tutti, e mi portò via di lì come se niente fosse lasciando Jimin e la tizia alle nostre spalle.

«Jungkook! Mollami il braccio!»

«Ah si scusami! Stiamo un po' insieme oggi ti va?»

Mi fermai di colpo.

«Spiegami prima!» disse con tono serio.

«Semplicemente una ragazza voleva parlarmi, probabilmente per dichiararsi, non so neanche come si chiama tranquilla!»

«ah bene!»

«Tu con Jimin?»

«Mi stava chiedendo scusa prima che tu ci interrompessi»

«Non hai accettato le sue scuse vero?»

«Perché non avrei dovuto, sembrava sincero»

«Sincero come quando ti ha portato a letto? Seh»

Subito mi si formò un nodo nel petto.

Perché continuava a ripeterlo, come se volesse farmelo pesare?

Mi venne d'istinto girarmi e andare via ma subito mi afferrò e mi abbracciò.

«Davvero non era mia intenzione, mi innervosisce vederti con lui»

«Io amo te»

Subito sorrise e mi accarezzò una guancia dolcemente.

«Vieni da me?»

«Va bene»

E salimmo in auto verso casa sua.

Salimmo subito nella sua stanza e ci trovammo soli uno davanti all'altro.

Lui si avvicinò a passo lento, mentre io tremavo leggermente, ma senza farmi vedere. Subito ci trovammo vicini e mi prese per i fianchi, fino a quando il suo respiro mi venne addosso.

Improvvisamente mi spinse facendomi indietreggiare, facendomi sentire il muro alle mie spalle. Iniziò quindi a darmi qualche bacio sul collo e poi mi baciò dolcemente. Subito mi trovai seduta sul suo letto e lui era sopra di me che cercava di sfilarmi la maglietta,e io la sua. Sentivo il suo corpo perfetto sul mio.

Subito spostai le mie braccia intorno al suo collo e lui continuò a baciarmi intensamente torturandomi le labbra, fino a quando si staccò un attimo per prendere fiato. Sentivo le sue mani sul mio corpo ed era una sensazione tanto strana quanto piacevole.

Passammo la notte insieme e mi svegliai tra le sue braccia avvolta nelle sue coperte.

Subito mi coprii il viso con le braccia e risi sottovoce.

«Cosa c'è?» sentii il suo petto girarsi verso di me e avvicinarsi a me.

«Niente» e sorrisi.

«Ti vedo molto allegra»

«Molto»

«Dovremmo rivestirci e andare a lezione»

«Mah.. a me non dispiace lo spettacolo»

«Lo so» disse ridendo.

Subito si spostò sopra di me.

«Vuoi continuare?»

«Magari un'altra volta» 

Lui scoppiò a ridere e mi diede un bacio sulla fronte.

Ci alzammo e ci vestimmo, tutto andava per il verso giusto.

E così andò avanti per giorni, settimane e mesi.

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Capitolo 15
*** Una nuova ragazza? ***


Ormai io Jungkook stavamo insieme da tre mesi.

I nostri incontri prevedevano spesso incontri a casa sua o a casa mia, e ovviamente questi incontri erano nel mio letto o nel suo, dipendeva dal luogo.

Per quanto riguardava il resto, eravamo una normale coppia che si teneva per mano per i corridoi, che usciva insieme con il resto nei nostri amici, ossia il suo gruppo di amici con Joy inclusa, e che si amava. Insomma tutto perfetto, contando il fatto che con Jimin avevamo chiarito la situazione già da un pezzo, andava tutto alla grande.

Ero a casa e mi stavo cambiando per andare a lezione quando mi suonò il cellulare.

«Pronto?»

«Sono sotto casa, mi apri?»

«No»

«Salgo comunque»

«Va bene» e risi.

Mi piaceva Jungkook, mi faceva stare bene, e con lui non mi sentivo mai sola.

Suono' il campanello e io aprii la porta.

Subito mi si fiondò addosso, gettandosi sulle mie labbra.

«Jungkook! Dai mi devo cambiare»

«Ti aiuto se vuoi»

«Non serve» dissi ridendo.

Mi prese per i fianchi e sorrise.

«Dai fai in fretta»

Sorrisi e andai a prepararmi.

«Devo passare da me a prendere le cose»

«non le hai con te?»

«No speravo che saremmo rimasti qui» disse toccandosi la nuca e ridendo.

Scendemmo e salimmo in macchina.

Arrivammo a casa sua.

«io prendo le scale»

«Stai scherzando? Non arriveresti più su poi»

«Non ci arriverei comunque con te in ascensore con me»

Mi prese il braccio e mi portò in ascensore.

Per un attimo stette fermo accanto a me poi premette il tasto "stop" accanto a lui.

«No Jungkook, abbiamo lez-»

Subito mi prese per i fianchi e mi tirò verso di lui. Sentivo il suo corpo sul mio. 

«Cosa dicevi?» disse sorridendo.

Portai le mie braccia al suo petto e lo spinsi leggermente indietro.

«Che abbiamo lezione e che dobbiamo andare..» non lo guardai negli occhi, perché sapevo già come sarebbe andata a finire.

«Guarda che lo so che non mi guardi negli occhi per non cedere»

Risi.

Si avvicinò a me e iniziò a mordere dolcemente il mio labbro inferiore, per poi darmi piccoli baci. Poi si staccò.

«Jung..kook.. è ora di andare, siamo in ritardo»

Subito iniziò a baciarmi sul collo lasciandomi segni non poco visibili, contando che avevo anche una maglietta con il collo totalmente scoperto. Cercai di spostarlo leggermente, siccome li stava letteralmente mangiando il collo, ma alla fine mi arresi all'idea di lasciarlo fare. Quando allungai le mie braccia attorno al suo collo mi prese in braccio, tra il muro e il suo corpo. 

Voleva togliermi la maglietta, ma non era il caso di farlo in un ascensore, quindi gli presi le braccia per impedirgli di farlo.

«Sei proprio una brava ragazza» disse con il sorriso malizioso sulle labbra.

«Semplicemente sono normale, dobbiamo andare, e già che ci sei prestami una sciarpa per uscire dopo» dissi ridendo.

Mi mise giù, lui si sistemò i capelli e ripremette il tasto dell'ascensore.

Uscimmo dall ascensore e davanti alla sua porta d'ingresso c'era una ragazza. Subito mi coprii il collo con le mani, contanto che avevo i capelli legati, la cosa era abbastanza imbarazzante.

Era una ragazza abbastanza carina, sembrava forse più piccola di me. Non sembrava di queste parti.

Subito Jungkook mi tolse la mano dal collo e la prese, intrecciando le sue dita alle mie, come per far vedere alla ragazza sconosciuta che stavamo insieme.

«Jungkook, quanto tempo!»

«Cosa fai qui? Ti ha mandato per controllarmi o sei qui perché vuoi vedermi?» ero molto confusa. Era una sua ex? Una sua parente? 

Sua sorella no di sicuro, contando che aveva solo un fratello.

Lo sguardo della ragazza si rivolse subito verso di me e verso il mio collo.

«Vedo che continui a darti da fare Jk» lei rise.

«È la mia ragazza, si chiama Lin»

Era bello sentirlo dire che ero la sua ragazza, mi piaceva. Subito lei allungò la mano e io ricambiai.

«Ah bene, le cose sono cambiate? Non hai più passatempi inutili vedo?»

Lui sembrava molto nervoso, quindi gli strinsi la mano per fargli capire che ero li con lui.

«Possiamo parlare o sei troppo occupato?»

Mi guardò.

«Jungkook, io inizio a andare a lezione, prendo una sciarpa e vado» 

Subito si tolse quella che aveva addosso lui e me la mise al collo.

«Ci vediamo dopo?»

«Certo» e sorrisi. Poi mi baciò e entrò in casa con la ragazza sconosciuta.

Chissà cosa si diranno? Chissà chi era? Il pensiero mi tormentava.

Ciao a tutti i lettori, grazie di continuare a seguire la mia storia, mi scuso per avver aggiornato così tardi. Ecco il mio nuovo capitolo che spero vi piaccia. Scusate se la faccio lunga ma non ho ancora pensato a un finale per la storia. Se avete qualche suggerimento per la fine della storia d'amore tra il nostro Jungkook e la protagonista fatemelo sapere.Ci vediamo al prossimo capitolo e grazie a tutti del supporto!

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Capitolo 16
*** COMUNICAZIONE IMPORTANTE ***


Ciao a tutti!!! è da un pò che non ci vediamo, e mi andava anche di spiegarvi il motivo!
Spero che leggiate questo annuncio, che probabilmente metterò in ogni mia storia! Scusate se non ho più aggiornato nessuna storia, ma ho deciso di pubblicare tutto su wattpad!
Spero che leggiate le mie storie li, tra cui staff che ho aggiornato, e le altre, sempre sui membri dei bts, specialmente Jungkook, Yoongi, Jimin e Tae!
Spero vi piacciano e fatemi sapere cosa ne pensate! 
Grazie a tutti quelli che leggono le mie storie, vi adoro tutti!
IL MIO ACCOUNT WATTPAD È "jrosagiallaj" 
Ci vediamo li❤️❤️❤️

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