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Eri
bellissima lasciatelo dire
e anche stavolta so che non mi crederai
eri davanti a me davanti agli occhi del bambino
e gli occhi del bambino quelli non li danno proprio indietro mai
credimi:mai
ti dico:mai
Eri
bellissima-Ligabue
Lento, il tempo scorreva lento e inesorabile, sovrano
di tutto e nessuno poteva fermarlo. Erano questi i pensieri che attanagliavano
Draco Lucius Malfoy sdraiato sul letto nel silenzio della sua stanza. Erano
rare le volte che si lasciava andare ai pensieri e che lasciasse la mente
libera di vagare indisturbata, e in quelle poche volte si ritrovava a fare
considerazione inutili, perfino sciocche. Sospirò mettendosi a sedere e
allungando una mano per afferrare una sigaretta e portarla alla bocca. Era
convinto che le sigarette erano l’unica invenzione intelligente che i babbani
avessero fatto, anche se naturalmente i maghi l’avevano resa migliore. L’accese
con un colpo di bacchetta e aspirò forte cacciando la prima boccata di fumo,
mentre il sapore della vaniglia gli riempiva la bocca. Aspirò di nuovo
guardandosi intorno, un rumore familiare lo fece distrarre dai suoi pensieri e
subito dopo fece il suo ingresso nella stanza Blaise Zabini. Il moro lo guardò
perplesso, in fine sorrise, “Dra che stai facendo?”, Malfoy sospirò valutando
per un momento l’idea di ignorarlo, alla fine si arrese e tornò a guardarlo,
“Mi pare ovvio, sto fumando” dichiarò asciutto prendendo un’altra boccata di
fumo, il ragazzo sospirò, “Non l’avrei mai detto” commentò dirigendosi a passo
spedito verso il bagno, Draco sentì il rumore del rubinetto che si apriva e
dell’acqua scrosciante, sbuffò mentre spegneva la sigaretta ormai finita nel
posacenere, “Non vieni di la?” gli chiese Blaise comparendo di nuovo dal bagno,
“Devo prima fare il giro di controllo dei prefetti” sospirò il biondo alzandosi
lentamente e avvicinandosi all’ingresso della stanza, “Ci vediamo dopo” mormorò
Zabini prima che Draco sparisse oltre la porta.
Hermione Granger si sentiva strana quella sera, si era
svegliata con un fastidioso mal di pancia che l’aveva accompagnata per tutta la
giornata, e ora mentre si dirigeva nella stanza dei prefetti sentiva che il mal
di pancia era addirittura aumentato e di tanto in tanto era costretta a
reprimere coniati di vomito, “Buona sera” esordì entrando nella stanzetta con
Anthony Goldstein, gli altri prefetti non tardarono ad arrivare, e per ultima
entrò Calì Patil in tutta fretta, “Ah Calì eccoti, mi stavo chiedendo dove
fossi finita?!” le disse Hermione mentre la ragazza si affrettava a firmare il
libro, la ragazza le sorrise sistemandosi meglio la camicetta, “Emrh, ero
impegnata con…Lavanda”, Hermione la guardò perplessa e quando finalmente capì
le sorrise angelicamente, “Davvero?! Giurerei di aver visto Lavanda in Sala
Comune” sospirò prima di voltarsi e uscire dalla stanza lasciando la ragazza
imbarazzata a fissarla, “Goldstein mi è arrivata voce che nei vostri dormitori
stanno combinando qualcosa” sospirò stancamente Malfoy con un ghigno beffardo
stampato sul volto, il ragazzo corrugò la fronte, “Saranno la Steeval e la
Light sicuramente” borbottò, “Allora andiamo a vedere” esclamò Padma avviandosi
verso la sua torre, “Io non credo che sia giusto Padma” dichiarò Ernie
Macmillan facendola fermare, “Insomma è cosa risaputa che la Steeval è la tua
migliore amica” provò a giustificarsi il ragazzo leggermente imbarazzato, la
Corvonero sbuffò e gli rivolse un occhiataccia, “Va bene, facciamo così, vado
io con Goldstein a controllare, così non ci saranno favoritismi” dichiarò
asciutta Hannah Abbott spintonando l’altro prefetto e avviandosi verso la
torre, la Parkinson stava per prendere Malfoy sotto braccio e avviarsi al
solito giro quando Ernie la precedette afferrandola per un braccio, “Io e te
controlleremo i piani di sotto” disse soddisfatto il ragazzo mentre Pansy lo
fulminava con lo sguardo intimandogli di lasciarla immediatamente. Hermione si
girò a guardare i tre rimasti sperando vivamente che le toccasse una delle
sorelle Patil, ma queste si presero a braccetto e si avviarono lungo il
corridoio, la Griffindor imprecò sotto voce lanciando una veloce occhiata a
Malfoy che era rimasto in silenzio, “A quanto pare siamo rimasti solo noi”
mormorò a mezza voce affiancandolo e avviandosi ai piani di sopra, “Mi chiedo
perché non ti sei affretta a prendere qualcuno per fare il giro Granger?”
chiese Malfoy in tono divertito, la ragazza gli lanciò un occhiataccia, “è la
stessa cosa che mi chiedevo io” affermò, il ragazzo si strinse nelle spalle,
“Per me uno vale l’altro. Non c’è persona tra di voi di cui gradirei compagnia,
anche se forse avrei volentieri sostituito te con Goldstein, decisamente
l’unico salvabile”, la ragazza si esibì in un sorrisino divertito, “Non sapevo
avessi cambiato sponda Malfoy”, lo Slytherin si voltò a guardarla fulminandola
con lo sguardo, “Questo succederà soltanto quando tu smetterai di essere
vergine. Cioè mai”, Hermione si irrigidì, “La mia vita sessuale non ti riguarda
Malfoy” disse stizzita accelerando il passo, mentre una fitta più forte allo
stomaco le causò un altro coniato di vomito che si costrinse a trattenere, il
biondo l’affiancò di nuovo, tranquillo e sorridente, “Sai mezzosangue, mi
chiedevo, quando Weasley si deciderà a provarci una buona volta. Certo sarà un
fallimento garantito però…”, la Griffindor non gli lasciò terminare la frase,
si girò verso di lui, “Taci furetto” esordì minacciosa, “Tu…” stava per dire
qualcos’altro ma un improvvisa fitta di dolore le fece girare la testa e sentì
il fiato mancarle, “Tu…” provò di nuovo mormorando e piegandosi su se stessa
mentre tutto intorno a lei continuava a girare vorticosamente, alzò gli occhi
osservando quelle due fessure grigie, di un grigio brillante osservarla
perplesse e poi il buio.
Quando Hermione aprì gli occhi la prima cosa che vide
fu Draco Malfoy seduto su una sedia in un angolo poco distante da lei che la
guardava con una strana espressione sul volto, “Malfoy” fu quindi la prima cosa
che riuscì a dire, il ragazzo alzò un sopracciglio con un espressione tra lo
scettico, l’annoiato e il divertito, “è il mio nome” sospirò in risposta
alzandosi, “Sono in infermeria” fu la seconda frase che le sue labbra
riuscirono ad articolare guardandosi intorno, “Intuizione geniale Granger”
esclamò Malfoy avvicinandosi ai piedi del letto e continuando ad osservarla, la
ragazza si girò a guardarlo con espressione perplessa, il biondo si esibì nel
suo solito ghigno, “Beh mezzosangue, credo che il mio fascino abbia colpito
ancora visto che sei letteralmente svenuta tra le mie braccia”, la ragazza
spalancò gli occhi mentre iniziava a ricordare cosa fosse successo, “Da quanto
tempo sono qui?” chiese a mezza voce, “Una mezzoretta circa e non preoccuparti
Potty e Lenticchia sono appena stati avvisati. Suppongo stiano arrivando”
sospirò lui mentre i passi di Madama Chips rimbombavano lungo il corridoio, “Ci
vediamo Granger” esclamò beato il ragazzo avviandosi all’uscita e lasciandola
perplessa sdraiata sul letto. Harry e Ron non tardarono ad arrivare
accompagnati da un agitata Ginny e quando Madama Chips li rassicuro dicendo che
andava tutto bene e probabilmente si trattava di un po’ di stress Hermione vide
i loro volti sciogliersi finalmente in un sorriso, “Può tornare al suo
dormitorio signorina Granger o restare qui se preferisce, ma i suoi amici
devono andare via, visto che a quest’ora dovrebbero già trovarsi sotto le
coperte” sorrise gentilmente l’anziana donna rivolgendo un occhiata
significativa ai tre Griffindor che sostavano accanto al letto, “Va bene
ragazzi andate. Il tempo di prendere le mie cose e vi raggiungo” sospirò la
riccia iniziando ad alzarsi, Harry la guardò un po’ in certo, ma ad un suo
cenno d’assenso seguì gli altri e due fuori dalla stanza, “Madama Chips, può
spiegarmi precisamente cos’è successo?” chiese a quel punto la ragazza
rivolgendosi all’infermiera, la donna le sorrise debolmente, “L’ha portata qui
Draco Malfoy, mi sono spaventata terribilmente quando l’ho visto arrivare con
lei stretta tra le braccia, poi il ragazzo mi ha spiegato che ha
improvvisamente perso conoscenza senza nessun apparente motivo”, Hermione
rimase perplessa ad ascoltarla, Draco l’aveva presa in braccio e portata in
infermeria?! Questo concetto le riusciva al quanto impossibile da credere, “Ora
vada prima che diventi troppo tardi e mi raccomando si riposi” le disse
bonariamente la donna incamminandosi verso la sua stanza.
“Eccolo qui il nostro principe delle serpi” lo
apostrofò Blaise divertito appena face il suo ingresso in Sala Comune, il
biondo sbuffò buttandosi stancamente sul divano accanto al suo migliore amico,
“Che diavolo di fine avevi fatto?!?” gli chiese Daphne dalla poltroncina alla
sua destra dando un tiro alla sua sigaretta, “Si è sentita male la Granger”
spiegò brevemente Malfoy piegandosi in avanti e rubando la sigaretta alla
Greengrass, portandola alla bocca, “E tu l’hai accompagnata in infermeria?!”
chiese Blaise con voce smielata sotto lo sguardo truce della Parkinson, “Mi è
praticamente svenuta addosso. L’ultima cosa che mi serve è che pensino abbia
aggredito la mezzosangue” sospirò Draco tirando un’altra boccata di fumo,
Blaise ridacchiò, mentre Draco con lo sguardo perso nel vuoto ricordava quello
che era successo poco prima. Il corpo morbido e caldo della Granger tra le sue
braccia, i ricci scomposti che gli solleticavano le braccia e il buonissimo
odore che emanava, scosse la testa riscuotendosi, “Ho bisogno di rilassarmi”
disse buttando la testa all’indietro e scoccando un occhiata a Pansy che lo
guardò complice, “Forza Parkinson, al lavoro” ghignò Zabini accendendosi una
sigaretta.
Quella mattina si era svegliata con un leggero mal di
testa ma si sentiva decisamente meglio del giorno prima, come al solito si era
alzata prima del previsto recandosi in Sala Comune per ripassare qualche
materia, e in quel momento con il grande libro di Pozioni aperto tra le mani
aveva perso la cognizione del tempo, “Herm”, alzò lo sguardo osservando Ginny
che la guardava sorridente, “Buon giorno” sorrise, la rossa si buttò sul divano
di fianco a lei, “Oggi non mi va proprio di fare nulla” commentò sbuffando,
“Come sempre del resto” commentò Hermione divertita, la ragazza le fece una
linguaccia sorridendo, “Scendi con me per la colazione?” le chiese alzandosi
con un gran sospiro, “Perché che ore sono?” chiese la riccia distrattamente,
“Le sette e quarantacinque”, Hermione alzò lo sguardo, “Di già?!?” chiese
perplessa alzandosi e chiudendo il libro che stringeva tra le mani facendolo
scivolare nella tracolla, “Andiamo va” sospirò Ginny divertita passandole un
braccio intorno alle spalle e avviandosi all’uscita. Prendendo
posto al suo tavolo Hermione diede le spalle a Ron, che come al solito mangiava
senza ritegno ingozzandosi di qualsiasi cosa gli capitasse davanti agli occhi,
e iniziò a chiacchierare distrattamente con Harry, sorrise ad una battuta di
Ginny e sentendosi osservata alzò gli occhi verso la figura di Draco Malfoy che
in quel momento stava entrando nella Sala con Blaise al suo seguito e mentre
prendeva posto al suo tavolo aveva poggiato lo sguardo su di lei. La ragazza
sostenne per un attimo lo sguardo affrettandosi a distoglierlo in fretta quando
Harry le chiese cosa stesse guardando, “Guardavo Terry Steeval per riuscire a
capire se ha l’aria abattuta. Perché se così fosse allora vuol dire che la voce
che stesse combinando qualcosa nel suo dormitorio ieri sera è vera” sentenziò
la riccia cercando di mostrarsi sicura mentre snocciolava la prima scusa che le
era venuta in mente, Harry annuì mentre una ragazzina del secondo anno si
avvicinava a loro leggermente intimorita, “Hermione stai bene?” le chiese, la
ragazza la guardò perplessa annuendo, “Certo Carry, sto benissimo”, la piccola
Griffindor sorrise, “Oh meno male. Mi avevano detto che sei stata male ieri
sera, e si mormora sia stata colpa di Malfoy”, per un attimo la Granger rimase
interdetta a fissare quella ragazza, poi parve riprendersi e sorrise
gentilmente, “Non è successo nulla ieri sera Carry, sono semplicemente svenuta
e Malfoy non c’entra niente. Grazie comunque”, la ragazzina sorrise e si
dileguò velocemente mentre Hermione sbuffava, “A quanto pare qui ad Hogwarts le
voci corrono in fretta” commentò Ginny divertita.
Draco non riusciva a smettere di pensare al suo
sguardo, quello sguardo fugace che gli aveva rivolto quando era entrato, quando
aveva sentito il suo sguardo premerle sulla pelle, i suoi occhi di un caldo
color miele e cioccolato lo avevano osservato fugacemente sostenendo il suo
sguardo per poi dileguarsi sul resto della sala un attimo dopo. E ora mentre
cercava di fare colazione il suo sguardo cadeva sempre su di lei, si
costringeva a non guardarla, vergognandosi subito dopo di quella voglia che lo
attanagliava, la voglia di guardarla, osservarla, studiarla, poter perforare la
sua pelle per poter guardare dentro, la sua anima. Scosse la testa cercando di
scacciare quei pensieri mentre teneva lo sguardo fisso sul bacon nel suo
piatto, “Draco?” la voce della Greengrass lo distrasse, alzò lo sguardo,
“Allora hai capito?!?” chiese quasi spazientita la ragazza, lui annuì
distrattamente domandandosi di cosa stesse parlando, “Bene, quindi oggi
pomeriggio alle quattro” sorrise la bionda alzandosi da tavola, “Pansy andiamo”
e una schiera di ragazze la seguì, “Dovremmo andare anche noi, alla prima ora
abbiamo Piton” sospirò Blaise alzandosi e sistemandosi la giacca della divisa,
a quel gesto si scaturirono una serie di sospiri sognanti, il ragazzo sorrise
spavaldo e si avviò fuori in compagnia del suo migliore amico, “Blaise, allora
cosa si fa oggi pomeriggio?” chiese Draco cercando di mostrarsi il più
disinvolto possibile, il moro si girò a guardarlo, “Daphne ti aspetta per al
club dei duellanti alle quattro”, Malfoy sorrise tra se vittorioso,
“Naturalmente. Intendevo dire dopo”, Zabini si strinse nelle spalle, “Non so”
mormorò lanciandogli un’occhiata, Draco sbuffò agitando il mantello come suo
solito ed entrando nell’aula con fare disinvolto, ma Blaise che lo conosceva
fin troppo bene e sapeva essere molto attento ai particolari seppe con certezza
che c’era qualcosa di strano.
Spazio autrice: Allora, eccomi qui con una nuova storia. Alla
fine ho deciso di imbarcarmi in questo progetto, a cui per giunta tengo
molto, perchè è da molto che desidero scrivere una long fiction sulla
mia coppia preferita, e quindi eccomi qui. In realtà è partito tutto da
una shot, "SOLO PER TE" (http://www.efpfanfic.net/viewstory.php?sid=381098&i=1),
che è una specie di prologo della storia, ma non è necessario leggerla
se si vuole seguire la ff (certo se lo fate mi fa immensamente piacere). Ho
cercato di mantenere il carattere dei personaggi più inerente possibile
a quello originale, ma non credo di esserci riuscita molto bene, spero
che migliorerò con il tempo. Ho tante idee per questa fic e la sto
sviluppando in questo periodo, quindi appena avrò un capitolo pronto lo
posterò. Credo di riuscire a postare con una frequenza di due capitoli
a settimana circa, naturalmente ci saranno le dovute eccezioni (può
essere che dei periodi sia più prolifera e meno impegnata, mentre altri
mi riesca difficile postare), ma cercherò di essere costante. Devo
fare una piccola specificazione, i ragazzi sono al sesto anno e il
racconto tiene conto degli avvenimente accaduti fino al quinto libro.
Mi concentrerò più sugli aspetti adolescenziali, ma ciò non esclude che
non ci siano altri risvolti, anzi posso assicurarvi che ce ne saranno. Naturalmente i personaggi e i luoghi non mi appartengono e questa storia non è scritta a scopo di lucro. Per
ogni capitolo metterò un pezzo di una canzone inerente, se non vi è
chiaro il significato potete tranquillamente chiedere spiegazioni. In
ultimo ma non meno importante vorrei ringraziare tutte le lettrici di
"Solo per te" per i loro commenti e i loro consigli. Grazie di cuore, e
tranquille sono sicura di voler scrivere questa ff. Spero continuerete
a seguirmi. Adesso è meglio che finisca di parlare e vi saluti.
Fatemi sapere cosa ne pensate, e non esitate ad offrirmi i vostri
consigli che sono sempre ben accetti. Alla prossima
_EpicLoVe_
*Let it fall, let it fall, let
it fall
Please don’t stop the rain
Let it fall, let it fall, let it fall
Please don’t stop the rain
Oh
And finally what life’s it’s all about
Yeah I know you just can’t stand it
When leaves don’t grow your way
But we’ve got no control over what happens anyway
Please don’t stop the rain-
James Morrison
Draco camminava a passo svelto verso il club dei
duellanti, non erano ancora le quattro, ma non era sicuro di cosa volesse fare
Daphne di preciso, così,pensò, era meglio farsi trovare preparato a tutto.
Svoltò l’angolo per salire le scale e trovò appollaiata addosso la parete la
figura altezzosa di Hermione Granger, “Malfoy” sospirò la ragazza, lui la
guardò scettico, “Granger” disse freddamente, la Griffindor sembrò sospirare a
vuoto per poi alzare rapidamente lo sguardo e puntarlo in quello di Malfoy,
“Dovrei ringraziarti per l’altra sera” mormorò ogni singola parola con fatica,
il biondo sorrise tranquillo, “Davvero? Eh già, dovresti chiedermi scusa”,
Hermione sentì le guance accaldate riempirsi di rosso per la rabbia e
l’indignazione che provava in quel momento, “Scusa?” chiese, “Per avermi
sgualcito i vestiti cadendomi addosso” le spiegò il biondo, “Potevi anche
spostarti e lasciarmi cadere a terra” rispose la Grifondoro incrociando le
braccia, Draco sorrise avvicinandosi di più a lei, “Non volevo che il tuo bel
corpicino subisse danni” mormorò ghignando sotto lo sguardo perplesso di
Hermione, poi si spostò alla sua destra e la superò salendo velocemente le
scale.
“Guardala” disse Ron disgustato, Hermione sbuffò, era
almeno mezz’ora che ripeteva la stessa parola disgustato indicando sua sorella
Ginny appartata su un divanetto in compagnia di Dean Thomas, “è disgustoso”
dichiarò, la riccia si girò verso di lui, “Vuoi piantarla Ron?!?” sospirò
esasperata, il ragazzo la guardò scettico, “Ma è davvero disgustoso” protestò,
“E allora non guardarli” gli consigliò Hermione tornando a concentrarsi sul
pesante tomo che stringeva tra le mani, “Ma…”, la ragazza si girò
repentinamente verso di lui scoccandogli un’occhiataccia, “Hei ragazzi” in quel
momento il bambino sopravvissuto si buttò a peso morto sul divano accanto ai
suoi migliori amici, “Cosa succede?”, Hermione finse di sorridere, “Il tuo
migliore amico è scandalizzato” disse accennando con il capo alla Weasley sul
divanetto, Harry seguì il suo sguardo e si costrinse e distogliere subito lo
sguardo scacciando quella fastidiosa sensazione alla bocca dello stomaco, “Ma è
MIA sorella” intervenne Ron, Hermione si alzò chiudendo il libro con uno scatto
secco della mano, “Me ne vado” dichiarò sbuffando e dirigendosi a passo svelto
verso l’uscita della Sala Comune, il rosso si girò verso Harry, “è disgustoso”
dichiarò.
“Hermione”, la ragazza sussultò alzando lo sguardo,
“Luna” cercò di sorridere, “Cosa stai leggendo?” chiese ingenuamente la
ragazza, “Storia della Magia” sospirò la riccia alzando il libro per mostrare
la copertina, la bionda annuì, “Io sono a caccia di tigrilli” esclamò solenne,
Hermione la guardò perplessa poi si diede una rapida occhiata intorno senza
notare nulla di strano, aggrottò la fronte ancora più perplessa, “E ce ne sono
molti?”, Luna sospirò annuendo, “Corrono per la scuola disturbando chiunque. Se
ne incontri qualcuno non avere paura, non sono pericolosi, solo dispettosi”
sorrise e si voltò per andare, la Granger tornò a concentrarsi sul suo libro.
Improvvisamente sentì il suono fastidioso di fragorose risate e pochi minuti
dopo fecero la loro comparsa un gruppetto di Slytherin, riconobbe la Greengrass
che discuteva animatamente mentre la Parkinson e la Bulstrode annuivano
vigorosamente e Zabini ridacchiava, sbuffò tra sé notando l’assenza di Malfoy e
continuò a leggere. Ma improvvisamente le parole di qualche ora prima presero
di nuovo forma nella sua mente, “Non
volevo che il tuo bel corpicino subisse danni”, scosse la testa cercando di
scacciare quella voce maledettamente armoniosa e tornò a concentrasi sulla sua
lettura. Il gruppetto di Serpeverde si allontanò uscendo in giardino e lei
respirò a fondo per cercare di concentrarsi meglio quando di nuovo sentì la sua
voce, ma sta volta proveniva dal portone, alzò lentamente lo sguardo
continuando a rimanere con la testa bassa sul libro e lo vide comparire in
tutta la sua bellezza, il mantello nero svolazzava intorno al corpo sottile e
slanciato e i capelli biondi cadevano ordinati sul viso di porcellana dai
lineamenti perfetti. Hermione si ritrovò a pensare che fosse bello, molto
bello. Ma si affrettò a cacciare questo pensiero dalla testa e abbassò di nuovo
lo sguardo sul libro. I ragazzi continuarono a sghignazzare imperterriti e dopo
circa dieci minuti la ragazza iniziò a sentire odore di sigarette, anzi era
quasi certa di poter distinguere l’odore di vaniglia e acero, stavano fumando.
Sbuffò tra se, adesso si trovava davvero in una di quelle situazioni che
preferiva evitare, stavano fumando nei pressi di Hogwarts e le regole lo
vietavano severamente, e quindi essendo un prefetto lei doveva far rispettare
il regolamento, anche se questo significava affrontare un gruppo di perfidi
Slytherin. Si alzò sospirando e chiudendo il libro determinata avanzando a
passo fiero e mostrando una certa sicurezza mentre si avvicinava al branco di
serpi, si schiarì la voce richiamando la loro attenzione, anche se qualcuno
l’aveva già vista, e quando notò tutti gli sguardi su di lei parlò velocemente,
“Il regolamento della scuola proibisce di fumare tra le mura di Hogwarts quindi
siete pregati di spegnere le vostre sigarette” sentenziò, per tutta risposta
ricevette delle risatine di scherno, “
Il tuo regolamento mezzosangue puoi anche infilarlo nel…” Malfoy interruppe la
Parkinson con un gesto della mano e puntò i suoi profondi occhi grigi in quelli
della Griffindor, “Granger torna tra i tuoi libri e non rompere le scatole”
disse secco dando un’altra boccata di fumo alla sua sigaretta, la ragazza
indurì lo sguardo, “Veramente Malfoy il tuo comportamento e quello della
Parkinson sono i più deplorevoli, perché in quanto prefetti, dovreste far
rispettare anche voi le regole e invece le state infrangendo”, Draco ghignò
mentre gli altri sorridevano scuotendo il capo, il biondo la prese rapidamente
per un braccio trascinandola poco più in la, la ragazza si allontanò
bruscamente, “Ti ricordo mezzosangue che tu sei in debito con me” sospirò con
la voce lieve e soave, Hermione serrò la mascella, “Questo non vuol dire che
chiuderò un occhio mentre tu e i tuoi amichetti trasgredite alle regole”,
Malfoy sbuffò, “Sempre a parlare di regole. Non ti senti un po’ noiosa?!?”, la
riccia per tutta risposta sostenne il suo sguardo, “Dieci punti in meno per
Serpeverde” dichiarò asciutta, “Ma per questa volta non farò rapporto alla
McGranitt” sospirò dichiarando la discussione chiusa e rivolgendo un ultima
fugace occhiata al ragazzo si girò per andarsene. Draco rimase immobile ad
osservarla mentre si allontanava e un ghigno soddisfatto spuntò sul suo viso.
Ginny Weasley era probabilmente un misto di tutti i
suoi fratelli, aveva il coraggio di Percy, l’ironia di Fred e George e un
leggero strato di timidezza, decisamente di Ron, che veniva fuori solo nei momenti più imbarazzanti
e che le causava un rossore improvviso tipico dei Weasley. Insomma un mix
vincente, non c’era affatto da stupirsi se era riuscita a conquistare il cuore
del Bambino Sopravvissuto, peccato però che per una serie di motivi i due non
riuscivano a stare insieme. Più volte la rossa si era trovata a pensare che
forse era colpa del destino, forse davvero non erano destinati a stare insieme
e lei non poteva farci niente, così si era accontentata di ragazzi carini che
le tenevano compagnia, ma che in realtà non erano poi molto interessanti, era
per questo che quella sera stava scappando da Dean, l’appiccicosissimo Dean
Thomas, suo ragazzo ufficiale di quel periodo. Quando lo vide in lontananza
svoltare nel suo corridoio imboccò uno stretto corridoio secondario alla sua
destra e restò immobile nell’ombra spalmata al muro nella speranza di rendersi
invisibile, difatti il ragazzo passò senza notarla e continuò dritto. Ginny si lasciò
scappare un sospiro di sollievo, ma al rumore di passi, temendo che Dean si
fosse girato e stesse tornando indietro avanzò veloce per il corridoio poco
illuminato, e quando finalmente si sentì al sicuro si guardò intorno perplessa,
era quasi sicura di non aver mai visto quel corridoio ed ora non sapeva dove si
trovasse. Non riusciva a crederci, si era praticamente persa per Hogwarts,
sbuffò estraendo la bacchetta nella speranza di riuscire a ricordare qualche
incantesimo che le indicasse la via e proseguì. Ah maledetto Dean, maledetta
lei…e maledetto pure Harry. E come avrebbe detto suo fratello Ron in quel
momento “Oh miseriaccia”.
Per qualche strano scherzo del destino, in un modo
quasi contorto, lei, Hermione Granger, era costretta sempre al giro di ronda
con Malfoy, e il perché ancora non riusciva a spiegarselo. Forse qualcuno
voleva farla impazzire o più semplicemente sperava che Draco si infervorasse
abbastanza qualche sera da puntarle la bacchetta e ucciderla con un Avada Kedavra
nel buio dei corridoi. Ma fino ad allora le toccava sopportare Malfoy per una
buona mezzora sperando che non ci fossero problemi e il giro finisse in fretta,
“Hai sentito?” chiese bloccandosi di colpo, Malfoy tese le orecchie guardando
il fondo del corridoio ma non udì nulla, “Sei paranoica Granger” sospirò
continuando a camminare, Hermione sospirò e lo seguì tenendo l’orecchio ben
teso pronta ad udire qualsiasi altro rumore, “Allora mezzosangue, non è che hai
intenzione di svenire anche sta sera tra le mie braccia?!? Nel caso dimmelo,
almeno mi preparo, sai, non sei poi tanto leggera”, la Griffindor gli scoccò un
occhiataccia, “Malfoy non dirmi che con un fisico come il tuo non riesci a
tenermi?!?” sputò acida, il ragazzo ghignò, “Beh in effetti devo ammettere che
tante ore di esercizio mi hanno giovato”, la ragazza lo ignorò continuando a
guardare davanti a sé, sapeva bene di che tipo di esercizio stesse parlando, il
biondo aprì la bocca per dire qualcosa ma un tonfo improvviso lo fece tacere,
Hermione puntò velocemente la bacchetta in direzione del rumore e si mise in
allerta mentre il ragazzo faceva altrettanto, si guardarono intorno
circospetti, “Di là” mormorò Malfoy indicando un punto e ripresero a camminare
silenziosamente con la guardia alzata, un altro rumore alla loro destra e si
girarono automaticamente verso lo stretto corridoio, Draco si affiancò ad
Hermione e balzò in avanti come a farle da scudo, pronto a sferrare un attacco,
proprio mentre la figura sottile di Ginny Weasley si faceva largo tra una
nuvola di fumo tossicchiando, “Hermione” sospirò quasi sollevata rivolgendo una
breve occhiata a Malfoy, entrambi abbassarono le bacchette, “Ginny cosa diavolo
stai facendo?!?” chiese la riccia guardandola con aria critica, la rossa
sospirò, in effetti trovarla in giro per i corridoi oltre l’orario consentito,
con la bacchetta in mano, immersa in una nuvola di fumo, non doveva essere
proprio una bella cosa, “Ermh” si schiarì la voce pronta per cominciare, “In
realtà…” sospirò, indugiò un attimo, “Mi sono persa” dichiarò in fine, Malfoy
scoppiò a ridere e la rossa gli rivolse un occhiataccia mentre Hermione la
guardava ancora perplessa, “Persa?!?”, Ginny annuì, “Perché voi avete mai visto
questo corridoio?!?” chiese indicando il corridoio alle sue spalle, i due
prefetti gli lanciarono un occhiata poi tornarono a concentrarsi su di lei, “Ma
come hai fatto a perderti?!” chiese ancora la ragazza, la Weasley sospirò, “Te lo
spiegherò in privato” dichiarò rivolgendo un occhiata di sbieco al biondo,
Hermione annuì, “Vorrei puntualizzare” intervenne a quel punto Malfoy, “Che eri
comunque in giro per i corridoi oltre l’orario consentito, quindi mi trovo
costretto a togliere dieci punti alla tua casa e sicuramente il prefetto
Granger concorderà con me” disse brandendo un sorriso soddisfatto, Ginny sbuffò
e Hermione gli rivolse un occhiata, “Mi dispiace” mormorò in fine in indirizzo
dell’amica, “Dieci punti in meno per Griffindor” dichiarò, “E adesso fila al
letto”, la rossa annuì e sparì lungo il corridoio mentre Malfoy ghignava
soddisfatto.
Blaise Zabini era comodamente sdraiato nel suo letto
intendo a pensare alla risposta da scrivere ai suoi genitori e di tanto in
tanto lanciava qualche occhiata alla lettera poggiata sul suo comodino, sbuffò
annoiato proprio mentre Draco entrava nella stanza buttandosi sul letto con la
suo solita eleganza, rimasero per un po’ in silenzio, “è successo qualcosa di
particolare sta sera?” chiese improvvisamente il moro che con grande fastidio
di Draco aveva sempre voglia di fare conversazione, l’altro scosse la testa, “Il
solito, noioso giro” dichiarò allentandosi la cravatta e iniziando a
spogliarsi. In verità qualcosa era successo, se pur minima e di poca importanza
qualcosa c’era stato. Non riusciva a non pensare a come aveva sentito il
bisogno di proteggere la Granger quando avevano avvertito qualcosa nel
corridoio, ricordava perfettamente il modo in cui l’aveva affiancata mettendosi
davanti a lei per farle da scudo. Certo era stato solo per galanteria, dopo
tutto lui era un Malfoy e sapeva bene che le donne dovevano essere difese,
anche se si trattava di una sporca mezzosangue, eppure non riusciva a
nascondere a se stesso quel bisogno urgente che aveva provato appena aveva
avvertito il pericolo di proteggerla e quel gesto quasi istintivo di frapporsi
fra lei e quella cosa, qualunque essa fosse, che poi si trattasse semplicemente
della Weasley era secondario. “Oh Dra”, il biondo alzò la testa verso il suo
migliore amico che lo guardava interrogativo, il moro sospirò, “Ci sarà una
festa sabato” disse di nuovo e Draco annuì distrattamente.
Spazio autrice:
Salve mie cari, eccomi qui con il secondo capitolo. Devo scusarmi per
il ritardo ma purtroppo il tempo a mia disposizione è poco. Come potete
vedere le cose procedono al rilento perchè a me piace come si suol dire
"allungare il brodo", quindi non vi aspettate una ff che arriva subito
al dunque, ma non temete non vi farò soffrire molto. Veniamo ai
ringraziamenti: vorrei ringraziare di cuore excel sana per la sua recenzione, poi voglio ringraziare BabyFairy, Cherie lily, noiaia, virgi_lycanthrope, Whitney e yukeyko per i preferiti, un'altro grazie va a Diddola, excel sana (di nuovo), Idun_eterea, Joey Potter, Nissa e _Ombra_
per i seguiti. Grazie di cuore ragazze. Mi piacerebbe comunque sapere
cosa ne pensate magari anche per poter migliorare la storia. E spero
che questo capitolo non vi deluda.
(Ecco la traduzione del pezzo della canzone, da cui prende il titolo anche il capitolo)
*Lascia che cada,
lascia che cada, lascia che cada
Per favore non fermare la pioggia
Lascia che cada, lascia che cada, lascia che cada
Per favore non fermare la pioggia
E finalmente la vita è tutta qui,
Si, so che non riesci a sopportarlo,
Quando le cose non vanno come vuoi
Ma in ogni caso non abbiamo
Nessun controllo su ciò che accade
Gli occhi fanno quel che possono
niente meno e niente più
tutto quello che non vedono
è perchè non vuoi vederlo tu
Cosa vuoi che sia- Ligabue
Hermione sedeva comodamente in giardino godendosi quel
delicato vento autunnale che le scompigliava i capelli. Erano già ad Ottobre
quindi doveva approfittarne e godersi quella temperatura ancora non troppo
fredda prima che l’aria iniziasse ad essere davvero gelida portando con sé
l’inverno. Cercava di concentrarsi sulla lettura del libro che aveva tra le
mani, era un vecchio tomo trovato in biblioteca e la trama le era parsa
abbastanza interessante, ma non poteva fare a meno di ripensare al sogno di
quella notte che l’aveva fatta rabbrividire e che continuava a distrarla. La
scena si ripeteva nella sua mente, ed era così precisa e ricca di particolari
da farle quasi dubitare che fosse un sogno, ma poi appena rinveiva, rendendosi
conto dell’assurdità della faccenda si diceva che doveva per forza essere un
sogno. Aveva sognato di trovarsi a cena con i Weasley, c’erano tutti, sembrava
proprio una di quelle cene natalizie, e lei teneva la mano di Ron stretta sotto
al tavolo e rideva, poi improvvisamente si girava a guardarlo, ma non c’era più
Ron al suo fianco, bensì si trattava di Malfoy che stringeva la sua mano e le
sorrideva, allora si girava perplessa e di fronte a lei c’erano seduti i
signori Malfoy e poi udì la risata folle di Bellatrix. Sobbalzò al ricordo e al
suono di una voce familiare che la chiamava, “Herm tutto bene?” si giro verso
Ginny seduta di fianco a lei che la guardava perplessa e cercò di sorridere,
“Si, tutto bene” sospirò, la rossa annuì guardandosi intorno, “Ma che ci fai
qui fuori?!? L’aria è decisamente fresca”, la riccia si strinse nelle spalle,
“Io la trovo piacevole. Tu invece?”, la rossa sbuffò, “Indovina?!? Sto
scappando da Dean naturalmente” sospirò buttandosi all’indietro, Hermione la
guardò critica, “Ginny devi mettere fine a questa storia. Ieri sera per
scappare da lui ti sei persa e hai trasgredito alle regole togliendo così dieci
punti alla nostra casa, la prossima volta cosa succederà?! Lo schianterai con
un incantesimo per impedirgli di raggiungerti?!?”, la Weasley sbuffò di nuovo,
“Non è che non voglio più stare con lui, il fatto è che lui è così
maledettamente appiccicoso” si lamentò, “Devi parlargli” dichiarò la Granger.
Draco sospirò mentre prendeva posto al tavolo accanto a
Blaise al club dei duellanti,“Stavamo
parlando dell’utilità del corso di babbanologia” lo informò Pansy dedicandogli
uno dei suoi sorrisi, il biondo sbuffò, “Baggianate” commentò vago mentre si
girava verso la pedana per guardare l’allenamento di qualche duellante. Il club
era frequentato per lo più da Revenclaw e Slyterin, ma si potevano trovare
spesso anche gruppetti di Griffindor o di tanto in tanto qualche Hufflepuff,
infatti proprio in quel momento la porta si aprì svelando la presenza di due
divise rosso-oro, Draco guardò distrattamente nella loro direzione fermandosi
incuriosito quando si accorse che una delle due figure era Hermione Granger,
ghignò tra sé alla vista della Granger che si guardava intorno perplessa mentre
si affrettava a seguire Ginny verso un tavolo di Grifondoro, di certo quello
non era il posto preferito della Granger, lei amava frequentare più che altro
la biblioteca dove poteva stare nascosta per ore dietro ai suoi amati libri o
il giardino sempre e comunque a leggere qualcosa, oppure, pensò ironicamente
Malfoy, i posti proibiti che puntualmente profanava con Potti e Lenticchia
cacciandosi nei guai. “Malfoy sei tra noi?!?” lo richiamò Blaise, il ragazzo si
voltò a guardarlo e annuì distrattamente vergognandosi nel profondo di aver
dedicato tanti pensieri alla mezzosangue, “Questo posto sarebbe decisamente
migliore senza tutti questi Griffindor” stava dicendo Pansy lanciando
occhiatine scettiche al tavolo della casa avversaria, Draco ghignò, “Sei così
noiosa Pansy” esordì sotto lo sguardo offeso di quest’ultima, “Parlando di loro
non fai altro che dargli importanza” dichiarò secco alzandosi dalla sedia e
rivolgendo un occhiata a Blaise che annuì divertito, “Andiamo a vincere”
sospirò alzandosi e seguendo Malfoy alla pedana.
Hermione sbuffò piuttosto annoiata guardandosi intorno,
quello non era decisamente il luogo che preferiva frequentare, in verità era
stata al club ben poche volte e non l’aveva trovato un posto poi tanto
divertente, ma Ginny, che era un’assidua frequentatrice, aveva insistito per
trascinarla contro ogni sua volontà, e ora si trovava lì, seduta al tavolo con
Dean che continuava ad abbracciare, accarezzare e baciare in un modo quasi
appiccicoso la sua ragazza, Neville che si era lanciato in una partita di
scacchi contro Seamus e Calì e Lavanda che spettegolavano su qualsiasi ragazzo
presente nella sala, decisamente non era una situazione ideale per
divertirsi.Si girò verso la pedana
dove notò Malfoy e Zabini che salivano muniti di bacchetta pronti a duellare,
non che la cosa le interessasse particolarmente, ma era decisamente più
interessante dei discorsi delle sue compagne, della partita di scacchi e delle
coccole di Ginny e Dean, così si concentrò sul combattimento che vedeva Malfoy
in vantaggio dall’inizio, per poi essere ripreso subito da Blaise. Doveva
ammettere però che Draco era bravo, anzi molto bravo e Blaise non era da meno,
pensò Hermione, almeno in qualcosa gli Slyterin sono bravi, sorrise tra sé a
questo pensiero e si concentrò su Malfoy che in quel momento stava scagliando
una fattura sul compagno, la bacchetta era ben salda nelle sue mani, i gesti
erano fluidi ed eleganti e i capelli ricadevano leggermente scomposti sulla
fronte, sembrava che combattesse da secoli, e probabilmente era così. “Hei
Herm” la ragazza si riprese dai suoi pensieri distratta da un saluto, si girò
di nuovo verso i suoi compagni e notò che Harry, Ron e Padma si erano uniti al
gruppo, sorrise ad Harry che l’aveva chiamata, “è strano trovarti qui” commentò
il rosso prendendo posto di fronte a lei, “Già” concordò la ragazza sospirando,
“Hei Hermione” proprio in quel momento McLaggen sorrise passandole dolcemente
una mano tra i capelli e prese posto tra lei e Lavanda, la riccia rabbrividì
silenziosamente cercando di prendere le distanze da quel ragazzo così
fastidioso, “Ciao Cormac” cercò di sorridere riuscendo malamente nell’impresa,
il ragazzo si esibì in un seducente sorriso, Ginny trattenne a stento una
risata davanti all’espressione perplessa di Hermione mentre quest’ultima le
tirava un calcio da sotto il tavolo, “Ragazzi io vado a fumare una sigaretta”
annunciò Padma alzandosi e lasciando svolazzare la sua divisa Revenclaw,
“Qualcuno vuole unirsi a me?”, Lavanda si alzò e fece per alzarsi anche Ginny
prima che quattro paia d’occhi la inchiodassero, “Dove stai andando?” le chiese
Ron lasciando trapelare un po’ di agitazione dalla voce, “Fuori con Padma e
Lavanda” rispose semplicemente la ragazza, “Gin quante volte devo ripeterti che
fumare fa male?!?” sospirò Dean, la ragazza gli rivolse un occhiataccia, “Forse
è meglio se resti qui” aggiunse Hermione, la rossa sbuffò girandosi verso
Harry, “Su coraggio, hanno parlato tutti, manchi solo tu” disse scocciata, il
moro sospirò, “Sai bene che il fumo fa male, non dovresti farlo” tagliò corto,
“Bene, avete finito?!” disse ironicamente la ragazza, “Ginny resta seduta”
ringhiò Ron cupo, sua sorella si girò a guardarlo minacciosa, “Altrimenti
Ron?!?”, il rosso sbuffò, “Non comportarti da stupida”, Padma interruppe la
discussione sbuffando sonoramente, “Allora Ginny vieni o no?”, la rossa si
esibì in un sorriso ironico, “Con permesso” esclamò guardando suo fratello e si
allontanò con le due ragazze, Ron strinse la mano a pugno mentre Dean si alzava
per raggiungere la sua ragazza, “Dean io credo sia meglio…” iniziò Hermione, ma
il ragazzo non la lasciò finire e corse fuori, la riccia si strinse nelle
spalle, peggio per lui, pensò mentre osservava Ronrosso in viso riprendere un colorito normale,
“La vittoria è di Malfoy” urlò improvvisamente Goldstein e tutti si girarono
verso il biondino che ghignava soddisfatto guardando un Blaise che sospirava
stanco e poco interessato alla sconfitta appena subita, anzi pronto a farsi
consolare dall’abbondante numero di fan già accorse in suo aiuto. “Ci sarete
alla festa di sabato?” chiese a quel punto McLaggen, quasi tutti annuirono, “E
tu Hermione ci sarai?” le chiese, la ragazza sgranò gli occhi colta alla
sprovvista, “Io non…non credo” sospirò, “Perché no?!?” chiese il biondino
avvicinandosi a lei pericolosamente, “Certo che ci sarà” intervenne a quel
punto Harry, tutti si voltarono a guardarlo e il moro si guardò intorno un po’
imbarazzato, “Non ricordi Herm?!? Hai promesso a Ron che ci saresti andata con
lui”,a quelle parole il rosso
tossicchiò arrossendo visibilmente e fece per replicare, ma un colpo sullo
stinco lo convinse a tacere, la Granger provò a sorridere, “Ah già, ora
ricordo. Beh allora ci sarò…con Ronald” si affrettò ad aggiungere sotto lo
sguardo deluso di Cormac.
Hermione si sistemò la camicetta maledicendosi per non
aver messo il maglione della divisa sopra e maledicendo Calì che ci aveva
casualmente versato dello smalto costringendola così a toglierlo e in seguito
per la fretta di arrivare puntuale aveva scordato di prenderne un altro, e
naturalmente con la fortuna che si ritrovava quella sera le toccava il giro di
ronda nei giardini. Subito dopo aver firmato il libro dei caposcuola si era
affrettata a prendere Padma per il suo giro, ma quando la Parkinson si era
avvicinata prendendo la Revenclaw sotto braccio con il pretesto di doverle
parlare di qualcosa di estrema importanza e l’aveva trascinata via ad Hermione
non era rimasto altro che Malfoy, che la stava già aspettando in un angolo,
così la riccia si limitò ad affiancarlo mal volentieri e si incamminarono verso
l’uscita per i giardini, “Non so quale sfortuna mi faccia capitare sempre con
te Malfoy” sbuffò la Griffindor rigirandosi distrattamente la bacchetta tra le
mani, il ragazzo ghignò, “Non credere che a me faccia piacere Granger” affermò
mentre con un gesto della bacchetta apriva il portone dell’ingresso secondario
e uscivano in giardino. L’aria fredda di Ottobre fece rabbrividire Hermione che
si strinse nelle spalle mentre mentalmente imprecava tra sé, perlustrarono
brevemente la parte del giardino più grande, “Sono sicuro che non ti dispiaccia
se mi accendo una sigaretta” affermò ad un certo punto il Serpeverde tirando
fuoridalla tasca un pacchetto di
sigarette alla cannella e sfilandone una per portarla alla bocca, la Granger lo
guardò severa, “Veramente mi dispiace Malfoy visto che stai andando contro le
regole” affermò tranquilla, il ragazzo sbuffò mentre accendeva la sigaretta con
la bacchetta e ne aspirava una lunga boccata, porgendo il pacchetto alla
Griffindor come a volerne offrire una anche a lei che lo guardò disgustata,
“Sei così noiosa Granger, sempre a parlare di regole” sospirò annoiato, la
ragazza si limitò a scoccargli un occhiataccia ma non si prese la briga di
controbattere ne tanto meno di togliergli punti che avrebbe trovato all’istante
il modo di recuperare, “Anche se” esordì la ragazza improvvisamente,
“Pensandoci bene non mi dispiace più di tanto che tu fumi, visto che tutto
questo fumo ti procurerà una morte prematura, il che non può altro che farmi
piacere” concluse soddisfatta con un sorriso, il ragazzo si girò a guardarla
divertito, “Rimpiangerai la mia morte mezzosangue” affermò sicuro, “Io non credo”,
“Ti mancherò da morire” sospirò il biondo divertito, Hermione sbuffò,
“Mancarmi?!? Tu? Niente affatto, anzi non vedo l’ora di liberarmi di te”
affermò tranquilla voltandosi a guardarlo, un ghigno familiare si dipinse sul
volto del ragazzo, “Mi dai tutta questa importanza?!?” e la Grifondoro si trovò
senza risposta, così gli rivolse un occhiataccia e si girò di nuovo davanti a
sé mentre Malfoy dava soddisfatto l’ultimo tiro alla sua sigaretta e faceva
evanescere il piccolo mozzicone rimasto. Una folata di vento improvvisa fece di
nuovo rabbrividire Hermione che sospirò tra i denti “Maledetto freddo”, in un
gesto improvviso quanto curioso Malfoy sciolse veloce il nodo del suo mantello
e lo porse malamente alla ragazza, “Tieni” disse con noncuranza, Hermione da
prima perplessa cercò di riprendersi convincendo se stessa che stesse sognando,
ma quando si accorse che non si trattava di un sogno bensì della misera e dura
realtà prese il mantello scettica, “Mi stai offrendo il tuo mantello?!?”
chiese, il ragazzo annuì, “Se non te ne sei accorta” rispose ironico, “E per
quale motivo lo stai facendo? Non hai paura che possa attaccarti qualche
microbo strano?”, il ragazzo ghignò, “Quindi ammetti di avere i microbi? Beh ho
sempre avuto ragione di sospettarlo”, la ragazza sbuffò, a quel punto il biondo
si girò verso di lei, “Sappi Granger che non l’ho fatto per bontà” disse
sputando l’ultima parola quasi con disgusto, “Ma semplicemente per non sentirti
sbuffare ogni volta che una folata di vento ci colpisce e perché non sarebbe
affatto giusto nei confronti del tuo cavaliere se ti ammalassi proprio per la
festa di sabato” disse ironicamente, Hermione si sentì avvampare mentre si
sistemava il caldo mantello di Malfoy, “Già” borbottò tra sé alla ricerca di
una risposta, ma un improvviso singhiozzo li distrasse dal loro discorso, si
girarono entrambi verso l’angolo da cui proveniva il rumore e trovarono Dean
Thomas accasciato al suolo con un espressione disperata stampata sul volto,
“Dean tutto bene?” chiese Hermione preoccupata piegandosi su di lui, “Ginny mi
ha lasciato” piagnucolò il ragazzo disperato, Hermione sospirò, “Magari l’hai
presa in un momento dove era particolarmente nervosa e ha detto qualcosa che
non voleva” azzardò ben sapendo che non era affatto così, “No, è stata una vera
rottura. Mi ha lasciato Hermione, Ginny mi ha lasciato” disse ancora disperato
abbassando lo sguardo, Draco sbuffò disgustato dalla scena che gli si
presentava davanti, mentre la Granger provava ad alzare l’amico, Malfoy si
avvicinò malvolentieri dandogli una mano e notando che la ragazza non ce la
faceva a sorreggerlo con suo grande disappunto si sistemò dall’altra parte per
aiutare a portarlo dentro, “Su Dean tranquillo, si sistemerà tutto” disse
Hermione cercando di calmare l’amico che sembrava completamente distrutto.
Quando rientrarono dentro raggiungendo l’aula dei caposcuola erano già tutti lì
e li guardarono perplessi, Goldestein si affrettò a raggiungerli e dar loro una
mano per sostenere il ragazzo che sembrava non avere nemmeno più la forza di
reggersi, “Cos’è successo?” chiese Calì, Hermione si strinse nelle spalle senza
rispondere, “Si tratta di Ginny” esordì a quel punto Padma, “Allora è vero che
hanno rotto” disse Calì a quel punto, Hermione sbuffò, la notizia era già sulla
bocca di tutti, pensò scocciata, e a conferma dei suoi pensieri vide la figura
di Seamus Finnigan avanzare di fretta verso di loro, “Dean” sospirò affranto,
“Ho appena saputo e ti stavo cercando” cercò di spiegare il ragazzo afferrando
l’amico poco prima che Malfoy lo lasciasse malamente andare, “Andiamo ti do una
mano a portarlo al dormitorio” sospiro Anthony e i tre ragazzi si avviarono
verso la torre dei Grifondoro, “Lo spettacolo è finito, possiamo andare a
dormire” disse a quel punto Hermione stizzita e si avviò dietro Calì mentre
tutti si sparpagliavano verso i proprio dormitori, “Hei Granger” si voltò al
suono della voce di Malfoy, “Il mio mantello” disse tranquillamente il ragazzo
sotto lo sguardo curioso di Calì, Hermione si sentì leggermente imbarazzata
mentre si sfilava il mantello e lo lanciava a Malfoy, “Ermh…” sospirò, “Buona
notte” disse a mezza voce mentre si girava e proseguiva di fretta verso la sua
torre.
Malfoy si buttò il mantello sulle spalle mentre
oltrepassava l’entrata dei sotterranei, aveva il suo odore, sentiva l’odore di
miele e cocco della Granger entrargli nel naso e inebriargli i sensi, scrollò
la testa riprendendosi dai suoi pensieri, ma a cosa diavolo andava a pensare?!
Si disse tra sé, e per quale assurdo motivo aveva dato il suo mantello alla mezzosangue?
Ripensò alla ragazza che rabbrividiva mentre una folata di vento le
scompigliava i capelli e al suo gesto quasi naturale di togliersi il mantello
per darlo a lei, “Avete saputo la notizia?” la voce gracchiante di Pansy lo
fece riprendere dai suoi pensieri, raggiunse i suoi amici buttandosi con la
solita eleganza sul divano accanto a Blaise, “Dean Thomas era patetico,
veramente patetico” sospirò ancora la brunetta, “Dovrebbe essere contento di
essersi liberato di Piattola Ginny” disse acidamente Millicent Bulstrode, Draco
sbuffò scoccando un occhiata a Daphne che lo guardava maliziosa dalla
poltroncina, la ragazza si poggiò delicatamente un dito in bocca inumidendolo
con la lingua e Draco continuando a tenere lo sguardo fisso su di lei sentì
l’improvviso bisogno di raggiungere la sua camera, la ragazza si alzò
tranquillamente, “Io vado in camera” annunciò con un mezzo sorriso e si avviò
verso i dormitori maschili, Draco la seguì con lo sguardo fino a vederla
scomparire, poi si alzò, “Vado anch’io” mormorò avviandosi lungo le scale e
scomparendo nei dormitori femminili, Blaise ghignò mentre Nhott gli passava una
sigaretta, “Pansy misà che dovrai dormire sul divano sta notte, ma non
preoccuparti, se vuoi ti ospito in camera mia”, la ragazza gli lanciò un
occhiataccia, Zabini ghignò di nuovo mentre accendeva la sigaretta e ne
aspirava una lunga boccata, poi rivolse un profondo e seducente sguardo alla
Parkinson che sospirò, “Sempre meglio del divano”.
Spazio autrice:
Eccoci qui anche con il terzo capitolo. Come potete vedere nei due
protagonisti inizia a succedere qualcosa. Tranquilli, piano,piano ci
arriveremo. :) Spero che vi sia piaicuto anche questo capitolo e vorrei
ringraziarvi per tutti i seguiti e i preferiti e per la recenzione. Ne
siete tante quindi vi do un grazie collettivo. Mi farebbe piacere
sapere cosa ne pensate e ricevere qualche possibile consiglio.
liven:
Ciao, mi fa molto piacere che ti piaccia la mia storia. Per quanto
riguarda la tua domanda ti assicuro che la storia non finisce così,
dopo quell'episodio continua. Lo shot era solo una specie di prologo.
Spero continuerai a seguirmi.
A meno che non stia davvero
Pensando solo a te ogni respiro
Ogni momento che vivo
A meno che tu non sia l'unica
L'unica per me le altre le vedo
Le altre sì che le vedo
Ma te ti sento dentro come un pugno
Quando ti vedo ballare
Vorrei morire
Fammi godere
Fammi vedere
Rewind- Vasco Rossi
Quella mattina c’era un insolita euforia in Sala
Grande, i volti di solito assonnati e privi di ogni enfasi quel giorno
consumavano la colazione con grandi sorrisi e quei pochi che già solitamente
erano entusiasti di prima mattina quel giorno lo erano ancora di più, Hermione
scosse la testa sospirando mentre si versava del caffè, tradizioni babbane dure
a morire, e rivolgeva un occhiata disgustata a Ron che si ingozzava, gli indizi
per una festa c’erano tutti. In primis l’entusiasmo eccessivo degli studenti e
in secondo luogo le incursioni frequenti di Ginny al tavolo dei Revenclaw e il
suo parlottare con le due complici, nonché organizzatrici di feste clandestine,
Judith e Padma. Hermione ricordava ancora quella volta che aveva scoperto che
Ginny era una delle organizzatrici di tutte le feste nascoste che si tenevano
nella scuola, le aveva anche tenuto il muso per un paio di giorni prima di
convincersi che era meglio lasciar perdere e che lei in fondo non aveva diritto
di arrabbiarsi. “Hei Granger” la salutò Jude mentre passava con Padma e Ginny,
“Jude” sorrise Hermione alzandosi e dando un buffetto sulla spalla di Harry per
informarlo che era ora di andare, “Ci sarai alla festa sta sera vero?” chiese
la ragazza, la riccia la guardò perplessa in fine annuì, Padma sorrise, “Bene
perché sarà una festa fantastica” dichiarò la Light e Hermione avvertì una
certa inquietudine in quelle parole.
Malfoy si era svegliato stranamente di buon umore
quella mattina anche se era sicuro che la cosa non dipendeva né dalla festa in
arrivo né dalla notte passata con Daphne, il suo buon umore derivava da
qualcos’altro anche se non era certo di sapere di cosa si trattasse. “Dra com’è
andata la notte?” gli chiese Zabini sedendosi di fianco a lui, il moro sembrava
di buon umore come ogni mattina, Malfoy si strinse nelle spalle e si lasciò
scappare un sorrisino al ricordo della notte trascorsa, “Ho capito è andata
bene” ghignò Blaiseallungando le mani
per prendere un vassoio carico di cibo. Del resto come poteva andare male con
Daphne Greegrass, regina dei Serpeverde?!? Daphne aveva una bellezza da dea,
splendida e statuaria e al contrario di quanto ci si possa aspettare era anche
incredibilmente intelligente, l’opposto della Parkinson che seduta accanto a
lei in quel momento era intenta come al solito a spettegolare di qualcuno,
“Pansy è rimasta nella nostra stanza sta notte”, Malofy si girò verso l’amico
poco interessato, “Spero che il mio letto sia rimasto intatto” sospirò, Zabini
sorrise, “Tranquillo, abbiamo dormito nel mio”, “Dormito?”, entrambi i ragazzi
ghignarono. “Hei Nhott” tutti e tre i ragazzi si voltarono, il diretto
interessato osservò sorridente la figura sottile di Judith Light, “Grazie per
il contributo che hai dato per la festa” sorrise la ragazza e Theodore ricambiò
il sorriso, “Ti sei guadagnato un ballo con la sottoscritta per sta sera”
affermò la Revenclaw con un occhiolino e lasciandolo immobile a fissarla, “E
bravo Nhott” sospirò Zabini dando una sonora pacca sulla spalla dell’amico.
“Uff, basta. Io non voglio venire” Ginny guardò severa
la sua migliore amica, “Hermione Jane Granger smettila subito e infila quel
vestito” ordinò, la riccia sbuffò di nuovo, Ginny, Padma e Jude avevano deciso
di prepararsi insieme nel dormitorio dei Griffindor e se già l’idea di una festa
non entusiasmava affatto Hermione il fatto di essere costretta ad accettare
l’aiuto delle ragazze per prepararsi la terrorizzava del tutto. E in effetti a
conferma dei suoi orribili sospetti in quel momento si trovava davanti allo
specchio in biancheria intima mentre Ginny la intimava di infilare un micro
vestitino che aveva tirato fuori dal suo armadio, Hermione naturalmente si era
rifiutata ma dopo le continue proteste delle tre ragazze aveva ceduto e si era
infilata il vestitino o per meglio dire il misero pezzetto di stoffa di un nero
lucido e scintillante, “Mio Dio Herm sei bellissima” dichiarò Judith con
espressione quasi sconvolta, Hermione la guardò divertita, “Non so se sentirmi
offesa o prenderlo come un complimento”, la ragazza le sorrise e iniziò a
truccarsi mentre continuava a guardarla, “Bellissima davvero” avevano
concordato Ginny e Padma, così la riccia si era decisa a girarsi per guardarsi
allo specchio. L’immagine che lo specchio le restituiva era quella di una bella
ragazza fasciata da un costoso e bellissimo vestitino nero, per un attimo
Hermione sorrise tra sé mentre seguiva il profilo perfetto che il vestito
disegnava sui seni scendendo candidamente lungo i fianchi e fasciandole bene il
sedere piccolo e sodo per poi lasciare scoperte le chilometriche gambe, ma si
riprese subito, “No ragazze, non posso girare con questo coso addosso”
dichiarò, Ginny sbuffò visibilmente irritata mentre andava alla ricerca delle
scarpe, “Non rompere le scatole” disse asciutta accendendosi una sigaretta
mentre avvistava tutta contenta una delle decolté vertiginose che doveva
indossare, “Hai capelli ci penso io” dichiarò Padma prendendo Hermione per un
polso e strattonandola per farla sedere su una sedia, “No, no, no. Mi rifiuto
di uscire così” si imbronciò la Griffindor, “Taci altrimenti ti infilo questa
imbocca” la minacciò la Weasley puntandole la sigaretta in faccia e Jude si
posizionò davanti a lei armata di trucco, “Chiudi gli occhi Hermione e respira”
dichiarò eccitata la ragazza. Quasi
due ore dopo le ragazze erano finalmente pronte, “Hermione smettila di
guardarti ossessivamente allo specchio” la rimproverò Ginny mentre prendeva in
tutta fretta la sua borsetta, “Come stiamo?” chiese Padma, Hermione le guardò e
sorrise, “Siete fantastiche”, “Foto, foto, foto” dichiarò la Light brandendo
una macchinetta e accostandosi alle ragazze, “Sorridete” e un secondo dopo vennero
accecate da un flash, “Jude non sapevo avessi la passione della fotografia”
scherzò Hermione, la ragazza sorrise, “Regalo di Cannon” dichiarò già sulla
porta pronta per andare, “Per me dovresti accettare la sua corte. Povero
ragazzo” la punzecchiò Padma, la bionda sbuffò, “Ok, allora noi andiamo perché
tra una mezzoretta inizieranno ad arrivare tutti” sospirò Ginny poi si voltò
verso l’amica prima di seguire le altre, “E guai a te se provi a cambiarti. Ti
giuro che ti costringerò a ballare sul cubo”, Hermione spalancò gli occhi, “C’è
un cubo?”, la rossa si limitò a sorridere, “A dopo” urlò prima di correre via.
Ormai le feste non emozionavano più Draco come una
volta ma erano comunque uno svago necessario a cui non avrebbe potuto
rinunciare. Però delle volte rimpiangeva un po’ quell’eccitazione ogni volta
che c’era una festa che lo assaliva al primo anno, quell’emozione un po’ assopita
al secondo e quella piacevole sensazione di appagamento al terzo, e poi era
proprio durante una festa che Draco aveva scoperto il sesso e da quel momento
si era chiesto come aveva fatto a viverne senza per tutto quel tempo. “Hei
Draco allora cosa ne pensi?”, si voltò e sorrise a Judith che lo guardava
sorridendo e muovendosi a ritmo della musica, “Bella festa” dichiarò alzando il
bicchiere per brindare con la ragazza e poi si immerse nel groviglio di persone
che ballavano per raggiungere i divanetti in un angolo dove la musica arrivava
più bassa tanto da essere solo un sottofondo piacevole, il ragazzo sorrise, doveva
ammettere che quelle ragazze erano davvero brave ad organizzare feste. Raggiunge
Zabini su uno dei divanetti, sorseggiò il suo firewisky e si voltò verso l’amico,
“Cosa stai facendo?” gli chiese notando il moro che sorseggiava il suo drink
mentre la sua attenzione era completamente assorbita da qualcosa di poco
lontano, “Guarda lì” mormorò indicando un punto con il movimento del capo,
Draco seguì il suo sguardo e rimase immobile e sorpreso, poco più in la della
pista da ballo c’era la Granger ferma in tutta la sua bellezza. Eh già, si
vergognava ad ammetterlo ma in quel momento Hermione Granger le appariva
bellissima, stretta in un micro vestitino nero scintillante si muoveva
perfettamente su un paio di tacchi vertiginosi, i capelli sciolti sulle spalle
erano stati raccolti in modo da non ricadere scomposti davanti agli occhi ed
era addirittura truccata, un filo di trucco leggero che non faceva altro che
mettere in risalto la bellezza del suo viso. Un sorriso dipinto sul volto e
posa sicura di chi vuole dimostrarsi perfettamente a suo agio anche in una
situazione di totale imbarazzo. Draco quasi non si accorse che un ghigno
perfetto si era dipinto sul suo volto, si affrettò a nasconderlo subito
tornando alla sua naturale rigidità, “Scommetto che l’hanno costretta ad uscire
così” commentò Zabini divertito continuando a guardarla, “E meno male” ghignò
Nhott, “Ho sempre saputo che la Granger aveva del potenziale” disse di nuovo
Blaise, prima di voltarsi verso Daphne che li guardava scocciata, “Vi basta
vedere un paio di gambe scoperte per andare fuori di testa” commentò la bionda
che a gambe scoperte poteva vantare un netto vantaggio su tutti visto la –non-
consistenza dei suoi abiti, il moro sorrise alzandosi e poggiando il suo
bicchiere su un tavolinetto lì accanto, “Avanti Greengrass andiamo a ballare
così la smetti di blaterare” commentò porgendo una mano alla ragazza e
alzandola di peso dal divanetto trascinandola in pista. Draco sospirò studiando
con estrema precisione la Griffindor, in fine decise di alzarsi e la raggiunse
a passi lenti e misurati.
“Hei Granger”, Hermione si girò al suono della voce
familiare, “Malfoy” disse scocciata, il ragazzo ghignò, “Ti hanno lanciato
qualche fattura?!? O sei vittima di un miracolo?” chiese divertito, la riccia
sbuffò, poi gli rivolse un finto sorriso, “Perché non ti piaccio così?!?”,
entrambi rimasero sorpresi da quelle parole, ma nessuno dei due lo diede a
vedere, Hermione mantenne il suo sorriso ironico mentre Draco si piegava
leggermente su di lei, “Oh si, molto, anche se ti preferirei senza vestiti”
soffiò nel suo orecchio, la ragazza si sentì avvampare ma si costrinse a
mantenere un aria tranquilla, “Hai decisamente bevuto troppo Malfoy” dichiarò, “Forse”
rispose divertito il ragazzo dando un altro sorso al suo bicchiere e porgendolo
alla ragazza che scosse tranquillamente la testa, “No grazie, il mio
accompagnatore è andato a prendermi da bere” affermò trattenendo un sorriso al
ricordo dell’espressione di Ron appena l’aveva vista quella sera, “Ah già, il
giovane Weasley” commentò acidamente Draco mentre si costringeva ad ignorare
una strana sensazione di fastidio, proprio in quel momento il ragazzo in
questione fece la sua comparsa stringendo due bicchieri, passò una burrobirra
ad Hermione, che gli sorrise ringraziandolo, e si affrettò a passarle un
braccio intorno alla vita mentre rivolgeva un occhiataccia a Malfoy che lo
guardò divertito, “Ho capito, ho capito, tolgo il disturbo, poi si voltò verso
la ragazza, “Mi raccomando Granger vacci piano con lui, potrebbe non regge lo
shock” ghignò e sparì tra la folla, lasciando una Hermione perplessa e un Ron
imbarazzato. “Balliamo?” chiese a quel punto il rosso alla sua amica, la
ragazza stava per rifiutare quando avvistò Cormac tra la folla che si dirigeva
verso di lei, “Si” disse frettolosa lanciandosi in pista.
Ginny seduta al bancone sorseggiava il suo wisky
incendiario e controllava che la festa procedesse bene, “Avete fatto un ottimo
lavoro” commentò Susan Bones da dietro al bancone che condivideva il lavoro di “barman”
della serata con Terry Steeval, la rossa annuì, “Già” commentò sospirando, “Lo
penso anche io” si girò verso Harry che comparso al suo fianco le sorrideva, “Hei
Harry” sorrise la Weasley che in quel momento si sentiva decisamente un po’ brilla,
“Come va Ginny?” chiese il ragazzo, “Benissimo” sospirò lei dando un altro sorso
del suo drink, sospirando si voltò verso destra e vide Dean che si stava
avvicinando, si affrettò ad alzarsi, “Balliamo” disse ad Harry prendendolo e
trascinandolo in pista lasciando il povero Thomas a guardarla disperato dal
bancone. “Sei sicura di star bene?” le chiese di nuovo Potter, la rossa sospirò
scocciata, “Te l’ho già detto Harry sto benissimo” dichiarò asciutta passando
le braccia intorno al collo del bambino sopravvissuto e iniziando a muoversi a
ritmo di musica scivolando morbidamente sul corpo di lui mentre rivolgeva un
sorrisino a Jude che poco più la ballava con Theodore.
Hermione pensò che fortunatamente la serata stava quasi
volgendo al termine, anche se non poteva nascondere di essersi divertita, si
girò a guardare Ginny ed Harry che ballavano appiccicati sulla pista da ballo e
Jude e Theodore che facevano lo stesso poco più in là, poi rivolse un occhiata
divertita ai tentativi disastrosi di Padma di ballare con Ron che tra le sue
poche qualità decisamente non aveva la bravura nel ballo, e per questo non si
accorse di McLaggen che si stava avvicinando, “Hei Hermione” disse il
Grifondoro, la ragazza si girò a guardarlo e si costrinse a sorridere, “Cormac”
lo apostrofò, “Sei bellissima sta sera” dichiarò il ragazzo sentendosi
sollevato si essere finalmente riuscito a dirlo, “Grazie” rispose la riccia
iniziando a pensare ad un modo per liberarsi di lui, “Mi chiedevo se ti andasse
di ballare?” chiese a quel punto il ragazzo, Hermione lo guardò allarmata, “Scusami
McLaggen ma la Granger mi deve un ballo” intervenne a quel punto Malfoy
sbucando dal nulla e prendendo la ragazza delicatamente per un braccio
conducendola in pista e con un gesto delicato della mano le cinse un fianco
portando l’altro braccio alla spalla e iniziarono a ballare, “Io ti devo un
ballo?!?” intervenne a quel punto Hermione al quanto perplessa, “Eri in debito
con me ricordi?” sospirò il biondo divertito, la Griffindor aggrottò le
sopracciglia, “Non ricordo che avessimo parlato di un ballo per saldare il
debito”, “L’ho deciso adesso” disse tranquillamente Draco, e con un gesto
veloce e delicato strinse la ragazza di più a sé fino a far toccare i loro
corpi, Hermione si sentì decisamente imbarazzata, ma con molto stupore si
accorse che quel contatto non le dispiaceva affatto, “Te l’ho detto che secondo
me hai bevuto troppo sta sera”, Malfoy la guardò divertito, “Sono lucidissimo
Granger” rispose strappandole un sorriso, poi si avvicinò leggermente piegando
la testa sul suo collo, “Sai, dovresti vestirti così più spesso” le mormorò in
un orecchio, la ragazza si sentì investire da una nuova ondata di imbarazzo
mentre il respiro di Malfoy le solleticava il collo e si girò a guardare Jude
poco distante da lei che le alzava il pollice in un gesto di “ok”, poi spostò
lo sguardo notando il volto perplesso di Harry, quello sconvolto di Ron e l’espressione
di disappunto di Ginny, ma sorrise e si beò delle piacevoli sensazioni che le
provocava il colpo di Malfoy al contatto con il suo, mentre il biondo sorrideva
tra se prendendo consapevolezza di una verità sconvolgente. Lui desiderava
ardentemente Hermione Granger.
Spazio autrice:
Salve a tutti, eccoci qui con il quarto capitolo. Che credo sia uno dei
primi capitoli più importanti. Come avete visto i personaggi iniziano a
prendere coscienza piano, piano di quello che sta succedendo. So che la
scena della festa, della preparazione ei una Hermione mozzafiato sono
un pò banali ma mi sarebbe sempre piaiciuto scrivere una scena del
genere e quindi l'ho fatto sperando che il capitolo non risulti noioso.
Immagino però che il capitolo non è finito proprio come vi aspettavate,
perchè non c'è stato nulla di più di un semplice ballo, ma vi ripeto,
sono sadica (XD) e quindi vado a rilento e vi faccio aspettare.
Tranquille non dovrete pazientare ancora per molto. Per quanto riguarda
la canzone mi sembrava adatta al capitolo. E ora passiamo ai
ringraziamenti, voglio ringraziare di cuore i 14 preferiti, i 16
seguita, le numerose letture e naturalmente le 3 recenzioni.
Liven:
Grazie per le tue recenzioni che mi fanno davvero molto piacere.
Capisco cosa vuoi dire riguardo alla grammatica, ed è per questo che
cerco di fare del mio meglio per scrivere correttamente (ormai
l'italiano sembra diventato un optional), anche se mi rendo conto che
delle volte alcuni errori mi sfuggono e mi scuso per questo. Sono molto
contenta che ti piaccia anche la caratterizzazione dei personaggi che
devo dire la verità è uno dei lati che mi riesce più difficile. Amo i
personaggi originali e vorrei che rimanessero tali anche se mi rendo
conto di dover addolcire per qualche verso un pò i loro caratteri
affinchè la relazione tra i due possa prendere forma, ma sta
tranquilla, cercherò di impegnarmi sempre per "non uscire dagli
schemi".
anna96: Mi fa piacere che la
storia ti piaccia Anna, spero continuerai a seguirla. E grazie mille
anche per la recenzione alla one shot.
Exentia_dream:
Grazie molto anche a te. Eh già, io anche sono per le storie che vanno
a rilento come puoi vedere e anche se muoio dalla voglia di farli stare
insieme me ne vado in tutta calma. Ma tranquilla, presto succederà
qualcosa.
E mai scorderò
Il tuo sorriso che ora non mi vuole più rispondere
E cerca di distruggermi
Cade a pezzi il mondo intorno a me fatto di
Ricordi sogni e speranze ma vorrei stringerti ancora qui con me
Senza piangere
E saremo li soli io e te
Su quella collina e non ti lascerò
Non ti perderò..
Fermerò le stagioni se lo vuoi
Ed il tempo attorno a noi
Apri gli occhi e vedrai
Io sarò tutto ciò che tu vorrai
Prendi la mia mano e poi
Ti porterò mi porterai lontano da qui Di fronte a te- Lost
Hermione sbuffò decisamente annoiata, era da mezz’ora
che stava seduta sulla panchina nell’ingresso con Ginny ed era almeno da
mezz’ora che tutte le persone presenti continuavano ad indicarla e parlottare
tra loro, “Allora Ginny illuminami cos’hanno oggi tanto da criticare?!?” chiese
la riccia, la rossa sorrise, “Non ti farà piacere” commentò, Hermione le scoccò
un’occhiata severa, “Parlano di te e Malfoy”, la Griffindor la guardò
perplessa, prima aggrottò la fronte, poi spalancò gli occhi, “Di me e Malfoy?!?
Cosa diavolo hanno da dire su me e lui?”, Ginny si strinse nelle spalle tirando
fuori una sigaretta, Hermione le rivolse un occhiataccia, “è per via del ballo
di ieri sera” commentò la Weasley mentre l’odore di menta iniziava a riempire
l’aria, “Ma è ridicolo! Insomma cosa vuoi che sia uno stupido ballo?!?” sbraitò
ancora Hermione, poi si girò e rivolse un occhiataccia ad un gruppo di primine
che la stavano osservando e queste si allontanarono di fretta, “E per favore
Ginny se vuoi rovinarti con quella roba almeno non farlo davanti a me. Sai che
fumare è contro le regole della scuola e io da prefetto dovrei toglierti dei
punti” inveì contro la rossa che abbassò la sigaretta e si lasciò scappare un
sorriso, “Trovi la cosa divertente?”, “No, stavo pensando a mio fratello
poverino” commentò lei cambiando abilmente discorso, sicuramente in un'altra
situazione Hermione non si sarebbe fatta ingannare tanto facilmente, ma
arrabbiata com’era in quel momento la guardò perplessa, “Cos’ha fatto?”, “Vedi
tutti parlano del triangolo amoroso Draco-Hermione-Ron. Ma se molti danno per
favoriti te e Malfoy Ron è il cornuto della situazione”, con uno scatto la reggina
dei Griffindor si alzò dalla panchina, “è assurdo, semplicemente assurdo”
commentò visibilmente irritata e si avviò di fretta all’entrata lasciando così
la possibilità a Ginny di fumare in pace.
“Ah Draco, Draco, Draco, non si fa così”, il biondo si
voltò verso Blaise che lo guardava divertito rivolgendogli uno sguardo
interrogativo mentre si accendeva una sigaretta, “So già che sei stupido non
c’è bisogno che mi dai la prova della tua mancanza di intelletto ogni giorno”
commentò, il moro sorrise, “Hai sentito i pettegolezzi di oggi?”, il biondo
sospirò e scosse la testa, “Cos’ha da offrirci oggi la nostra cara Hogwarts?”
chiese in tono acido, Blaise sospirò mentre dava un tiro alla sua sigaretta,
“Secondo i pettegolezzi più fantasiosi tra nove mesi circa la Granger dovrebbe
partorire un piccolo Malfoy”, Draco si girò a guardarlo perplesso, poi
divertito, “Io e la Granger?!?”, Zabini annuì, “Stronzate” commentò Malfoy
dando un altro tiro alla sua sigaretta, “Non me l’aspettavo da te Draco, mi hai
davvero sorpreso. La Granger poi”, il biondo sbuffò, “Blaise dove ho dormito io
sta notte?”, “Nel tuo letto” rispose il Serpeverde, “E come facevo allora ad
andare al letto con la mezzosangue?!?”, Zabini sospirò, “Beh lo spero proprio
altrimenti sono anche stato testimone indiretto dello sverginamento della
Granger” commentò, Draco sorrise e scosse la testa, “Io e la Granger, assurdo”
commentò di nuovo dando l’ultimo tiro alla sigaretta.
Harry Potter era sempre stato un ragazzo molto sveglio,
beh doveva essere stato per forza così altrimenti non si spiegava come facesse
ogni volta a scampare alla morte per un pelo e ad essere ancora vivo e vegeto
con tanta gente che gli ronzava intorno nella speranza di vederlo morto, però delle
volte Hermione aveva seri dubbi sulle sue facoltà mentali, “Hei Herm” l’aveva
chiamata il ragazzo entrando in biblioteca, dove era sicuro di trovarla,
sedendosi accanto a lei, “Cosa vuoi Harry?” aveva risposto la ragazza che si
era si calmata, ma non abbastanza per obbligarsi ad un tono gentile, “Ermh,
ecco…cosa leggi?” aveva chiesto lui imbarazzato guardandosi le mani e la riccia
aveva subito compreso che non era quello lo scopo della visita, “Harry ci
conosciamo da sei lunghi anni, sei il mio migliore amico e morirei ad occhi chiusi
per te, ti prego non essere affetto dalla sindrome di Ron e dimmi chiaramente
quello che vuoi sapere” sospirò esasperata la riccia, il ragazzo fece un
profondo respiro, “è vero quello che si dice su te e Malfoy?” chiese a
bruciapelo, la ragazza chiuse il libro che aveva tra le mani di scatto, “Santo
Cielo Harry, secondo te potrebbe mai essere vero?!? E poi se anche fosse?”
sbraitò la ragazza guadagnandosi così un occhiataccia di Madama Pince, Harry
fece per dire qualcosa ma Hermione non gliene diede il tempo, sbuffò
esasperata, rivolse un occhiataccia ad Harry ed uscì di fretta dalla biblioteca
lasciando il suo migliore amico in silenzio a guardarsi le mani imbarazzato.
Draco sbuffò visibilmente irritato quando la figura di
Pansy Parkinson si impose davanti a lui interrompendo l’ottima visuale di
Amanda Baleys, Slyterin del quinto anno che con una gonna svolazzante e
decisamente troppo corta si esibiva in delle perfette piroette per dar modo ai
ragazzi di apprezzare la sua bravura nella danza, “Cosa c’è Pansy?” chiese
Malfoy, la ragazza sorrise poggiandosi le mani suoi fianchi, “è arrivato un
gufo per te” annunciò, lo sguardo del ragazzo si fece interessato, “Dov’è?”
chiese in fine quando si accorse che la ragazza non sembrava capire la sua muta
domanda, “Sta disturbando la tranquillità del dormitorio maschile” rispose la
ragazza stizzita, “Tranquillità” sospirò Blaise con una risata rubando la
sigaretta tra le mani di Daphne che gli scoccò un occhiataccia, “E dimmi Pansy,
tu che ci facevi nei dormitori maschili?!” chiese la bionda con finta aria
innocente, la mora si schiarì la voce, “Niente che possa interessarti” rispose
con un sorriso angelico e un educazione costretta, “Sicuramente” si limitò a
rispondere l’altra alzando le sopracciglia e rivolgendo poi la sua attenzione
ad Amanda che non contenta persisteva nel suo ridicolo intendo di farsi notare,
“Hei Baleys” la ragazzina si girò verso di lei sorridente, “Di troie ce ne sono
fin troppe qui, non ce ne serve un’altra” affermò scoccando una significativa
occhiata alla Parkinson che si avviò impettita da dove era venuta seguita da
Malfoy. Il
biondo doveva ammettere che il gufo di Lucius aveva davvero creato scompiglio
in tutto il dormitorio, e quando arrivò trovò Goyle che tentava di prenderlo e
un paio di ragazzini del quinto anno che correvano creando confusione senza
però azzardarsi a toccarlo, “Potete andare, ci penso io” disse freddamente il
biondo e in pochi minuti si dileguarono tutti. Il gufo atterrò elegantemente
sul suo braccio e Draco prese la lettera che gli portava infilandosi in camera
e chiudendo la porta. Proprio come immaginava il messaggio era di suo padre e
non portava affatto buone notizie.
Hermione non aveva passato proprio una bella giornata e
mentre si recava al consueto giro dei prefetti quella sera desiderava solo che
finisse subito per poter poi raggiungere in santa pace la sua camera e dormire
nella speranza che la giornata finisse presto e l’indomani sarebbe andato molto
meglio. Ma quando subito dopo aver firmato il libro dei prefetti ed essere
uscita dalla stanza pronta per il giro Malfoy le si era avvicinato con fare
tranquillo poggiandole delicatamente una mano sulla spalla si era girata
irritata verso di lui con l’impressione che la serata non sarebbe finita tanto
presto, “Cosa diavolo stai facendo?” disse cercando di mantenere la calma,
“Alimento i pettegolezzi” rispose tranquillamente lui con l’aria divertita e un
ghigno stampato sul volto mentre si avviavano lungo il corridoio sotto lo
sguardo sconcertato di tutti i presenti, la riccia sbuffò visibilmente
irritata, “Come se non ce ne fossero già abbastanza” disse scostandosi da lui e
sfuggendo così al suo tocco, Draco continuò ad osservarla diverito, “Allora
Granger ti è piaciuta la scorsa notte?” chiese, Hermione inarcò le
sopracciglia, “Non ho idea di cosa tu stia parlando” affermò, “Della nostra
notte di passione” rispose, la Griffindor trasalì imbarazzata, “Malfoy” lo
richiamò severamente, il ragazzo sghignazzò, “Secondo alcuni pettegolezzi la
mia performance è stata così buona che le tue grida si sono sentite fino al
dormitorio degli Hufflepuff, dove alcuni giurano di averti sentito implorare”,
e per la seconda volta nel giro di pochi minuti Hermione si sentì imbarazzata,
anzi molto più che imbarazzata, così evitò accuratamente di alzare lo sguardo
verso il ragazzo e mormorò tra i denti, “Ridicolo, semplicemente ridicolo”,
Draco ghignò, “Almeno si sono avvicinati alla verità sulle qualità delle mie
performance”, Hermione sospirò irritata, “Io avrei i miei dubbi” rispose con un
sorrisetto divertito e qualche secondo dopo si trovò sbattuta contro il muro
con il peso di Draco che la schiacciava bloccandole i polsi con le mani, “Vuoi
provare per averne la conferma tu stessa?” le chiese il ragazzo mormorandole in
un orecchio e piegando poi la testa in modo che il suo respiro le solleticasse
il collo e la ragazza per un attimo fu tentata di cedere a quella proposta, ma
poi riscuotendosi subito si impose un ferreo autocontrollo, “Malfoy lasciami
subito” mormorò sicura, ma la voce leggermente roca la tradì miseramente, il
Serpeverde ghignò, “Sei sicura Granger?” le chiese e lasciò che casualmente le
sue labbra sfiorassero il collo di lei, di nuovo la ragazza sentì
l’autocontrollo cedere e il desiderio prendere il sopravvento, ma con uno
scatto riuscì ad allontanare il corpo del ragazzo dal suo, continuando però a
rimanere sempre inchiodata al muro, “Sicurissima Malfoy, lasciami subito”, il
ragazzo ghignò e si allontanò liberandole i polsi con un gesto lento e
delicato, la ragazza si ricompose tornando ad impugnare la sua bacchetta,
“Possiamo andare, direi che il giro è concluso” sospirò, ma le sue parole
vennero bruscamente interrotte da un tonfo.
“Di là” disse il ragazzo indicando un punto alla sua
destra, corsero lungo un corridoio e svoltarono in un angolo, proprio in quel
punto incontrarono Calì e Padma, “L’avete sentito anche voi?” chiese la
Revenclaw con aria preoccupata e in quel momento un altro tonfo e un brusio
indistinto li raggiunse, “Al lato nord” disse Draco continuando a correre
seguito dalle ragazze, Anthony e Hannah si unirono a loro durante il tragitto e
con grande preoccupazione di Hermione si ritrovarono davanti alla torre dei
Griffindor, ma la sorpassarono arrivando in un punto più alto del castello da
dove proveniva tutto quel frastuono. Quando arrivarono e trovarono una calca di
gente agitata la preoccupazione aumentò notevolmente, molti studenti Griffindor,
alcuni anche Revenclaw e Hufflepuff si erano affollati lungo il corridoio e
guardavano interessati in un punto all’interno della specie di cerchio che
avevano formato, “Cosa succede?” chiese agitata Hermione avvicinandosi a Judith
e Ginny che aveva un colorito decisamente pallido, “è pazzo, completamente
pazzo, si faranno male” sospirò la Light, la Granger la guardò senza capire e
si girò interrogativa verso Ginny mentre Draco la raggiungeva, “Cosa diavolo
succede?” chiese ancora, ma Ginny non sembrava averla sentita, Hermione, Malfoy
e Goldstein si fecero spazio tra la folla a gomitate e riuscirono ad arrivare
davanti affiancando Seamus che seguiva la scena preoccupato. Hermione impallidì
sconcertata, “Ma cosa…?!?”, “Avanti Potter” stava gridando Dean, i due ragazzi
si fronteggiavano con le bacchette strette tra le mani e la posizione di chi è
pronta a duellare accerchiati da una calca di studenti, “Dean lasciamo stare,
possiamo parlarne civilmente” stava provando a convincerlo Harry con scarsi
risultati, Draco sbuffò, “Il solito che cerca di schiantare Potter” sospirò con
aria annoiata, “Ragazzi smettetela, potete combattere al club e seguendo le
regole se proprio avete voglia di un duello” azzardò Anthony, “Io non ho voglia
di combattere nessun duello” sospirò di nuovo Harry, “Forza Potter combatti,
non dirmi che sei un codardo?!? Dopo aver affrontato colui- che- non- può-
essere-nominato non avrai problemi a combattere con me” ghignò Dean con una
voce acida che di sicuro non gli apparteneva e subito dopo un raggio giallo
partì dalla sua bacchetta mentre il bambino sopravvissuto si buttava di lato
per schivarlo, “Insomma adesso basta” urlò Hermione, ma venne bellamente
ignorata, un’altra sfera di luce partìdalla bacchetta di Dean e Harry mormorò velocemente un “Protego”.
“Smettetela immediatamente”, entrambi si bloccarono e il silenzio calò nel
corridoio al suono della voce decisamente arrabbiata di Ginny Weasley che
affiancava Hermione in prima fila, “Cosa diavolo pensate di fare razza di
stupidi?!?” sbraitò la rossa, e Hermione approfittò della distrazione dei due
ragazzi per far lievitare le loro bacchette che sfuggirono alla presa ferrea
delle loro mani e andarono a depositarsi direttamente nelle mani del prefetto,
entrambi la guardarono perplessi e spaesati ma tornarono subito a concentrare
l’attenzione su Ginny che continuò a sbraitare contro di loro, “E tu Dean cosa
ti è saltato in testa?!? Spiegami cosa avevi intenzione di fare. Ti ha dato per
caso di volta il cervello?!? Sempre ammesso che tu ne abbia uno, ovvio” sputò
acidamente la Weasley puntando un dito contro il suo ex ragazzo, “Ginny io…”
provò lui, ma lei lo interruppe di nuovo, “Sta zitto, non voglio nemmeno
sentirti fiatare” abbaiò, ci fu un attimo di silenzio ed Hermione ne approfittò
per intervenire, “Credo sia meglio che facciate questo discorso in privato” affermò
sicura mentre Malfoy si girava minaccioso verso la folla, “Adesso andate
immediatamente tutti nei vostri dormitori” disse con voce ferma e profonda e senza
batter ciglio tutti iniziarono a sparpagliarsi per raggiungere le loro case,
Hermione sospirò mentre seguiva con lo sguardo un gruppetto di Hufflepuff del
secondo anno e intimava loro di andare, “Cosa succede qui?” e Harry pensò che
sarebbe stato troppo irreale se per una volta fosse filato tutto liscio, si
voltarono tutti verso l’algida figura di Minerva McGranitt ferma sulle scale e
subito fecero la loro comparsa Piton e Silente. Di male in peggio, pensò
Hermione tra sé, “C’è stata una piccola incomprensione” spiegò la ragazza
facendo un passo avanti “Ma ora è tutto risolto, stavamo riportando gli studenti
nelle loro case” affermò sicura mentre Malfoy l’affiancava per darle man forte,
la McGranitt li guardò severa e poco convinta, “Chi sono gli artefici di
questa… “incomprensione”?” chiese a quel punto Piton, Hermione gli scoccò un
occhiataccia senza rispondere e in religioso silenzio tutti si voltarono verso
Harry e Dean che si fecero lentamente avanti, Piton quasi trattenne un ghigno,
“Potter lo immaginavo” sospirò sprezzante, “Nessun altro?” chiese a quel punto
Silente e di nuovo ci fu un attimo di silenzio, poi Ginny si schiarì la voce
facendo un passo in avanti, “Temo purtroppo che tutto questo frastuono sia per
colpa mia” affermò affranta, Harry cercò di protestare ma un occhiataccia della
rossa e un colpo fra le costole di Hermione lo convinsero a tacere, Silente
sospirò, “Bene allora, Potter, Weasley e Thomas nel mio ufficio” dichiarò, “E
ora andate immediatamente tutti nelle vostre stanze se non volete che tolga
dieci punti a ciascuno” sibilò Pitono minaccioso e nel giro di pochi minuti
tutti gli studenti si dileguarono, lasciando solo i prefetti in compagnia dei
tre accusai immobili nei corridoi, “Andate a fare un rapido giro per vedere se
sono rientrati tutti nei loro dormitori e poi andate anche voi” disse la
McGranitt e i ragazzi annuirono docilmente avviandosi lungo i corridoi mentre i
tre ragazzi seguivano sconfortati il preside nel suo ufficio.
Spazio autrice:
Salve miei cari lettori, eccomi qui con il quinto capitolo. Devo dire
che non sono molto siddisfatta di questo capitolo e mi rendo conto che
non succede niente di particolarmente importante, ma questi sono i
cosidetti "capitoli di passaggio" a mio parere essenziali per una
storia, perchè se ogni capitolo fosse pesante e carico di fatti
importanti poi la storia diventerebbe troppo pesante e soprattutto
voglio creare un pò di attesa per il tanto sospirato momento in cui
succederà qualcosa tra i nostri protagonisti (state tranquilli il
sadismo si metterà da parte per qualche capitolo, ci siamo quasi...ma
non temete perchè poi ritornerà :) ). Spero che la scelta di mostrare
la "follia" di Dean non sia stata troppo azzardata, è che avevo in
mente questa idea e poi non mi va di concentrare tutta la storia solo
sui due protagonisti (Draco e Hermione) vorrei parlare bene anche di
tutti gli altri. Per quanto riguarda la canzone questa volta ero
davvero indecisa, poi ho trovato questa dei Lost che può essere a
libera interpretazione, c'è chi la può intendere dedicata alla
situazione di Dean e Ginny chi invece può vederla bene anche per Draco
ed Hermione, come preferite. E indecisa anche sul titolo alla fine ho
optato per il titolo della canzone. La scorsa volta ho scordato di dire
una cosa, e quindi ne approfitto ora. Il personaggio di Judith Light è
inventato da me. In realtà c'è nei Revenclaw una ragazza che si chiama
Penelope Light ma la Rowling non ne ha mai parlato, e siccome il nome
Penelope non mi piaceva (senza offesa per chi si chiama così) ho deciso
di cambiarlo e caratterizzare il personaggio secondo le mie idee. Ci
tenevo a specificarlo perchè di questa ragazza si parlerà per tutta la
storia. Inoltre ci tengo a precisare che la storia non è a scopo di
lucro. é meglio farlo ora, perchè ho scordato di dirlo all'inizio
(vabbè meglio tardi che mai). Lo so che alla fine vi stresso sempre con
troppe chiacchiere quindi tranquilli, anche per oggi concludo qui
lasciandovi ai ringraziamenti. Ringrazio di cuore i 18 preferiti, i 19
seguita, le numerose letture e naturalmente chi ha commentato.
whitelily:
Grazie per i complimenti e per la recensione. Eh si, Ron è il solito
impacciato, però io credo che sia anche questo suo lato a renderlo
simpatico. Spero continuerai a seguirmi.
snowlady: Grazie mille
per il tuo commento. Sono contenta che la storia ti abbia seguito e che
continuerai a seguirla. Tranquilla, succederà presto qualcosa.
liven:
Ah mia cara liven non sai quanto mi piacciono i tuoi commenti. Sono
felice che la storia continua a piacerti e anche che tu abbia
apprezzato la mia scelta di far interagire i Serpeverde con persone al
di fuori della loro casa, anche perchè penso che tra Slyterin e
Revenclaw ci possa essere una buona intesa. Ti ringrazio e auguro buon
Ferragosto anche a te.Baci
anna96: Grazie per
la recensione. Eh si ancora non succede nulla di eclatante, procediamo
a rilento, ma il momento arriverà. Buon Ferragosto anche a
te.
Eri sanissima: ostrica e lampone
sulle mie dita c'eri sempre e solo te
ti davi un attimo e poi ti nascondevi bene
io l'ho capito che sei sempre stata grande più di me
Ma adesso dimmi
com'è andata?
Com'è stato
il viaggio di una vita lì con te?
Io spero solo
tutto bene
tutto come
progettavate voi da piccole
stai bene lì con te?
Eri bellissima- Ligabue
Era passata una settimana, una lunga settimana
scolastica era finalmente giunta al termine senza causare più danni del dovuto
e quel sabato mattina gli studenti si preparavano per raggiungere Hogsmeade,
luogo ambito da tutti durante quei sabati di libertà. Hermione ferma sulla
porta d’ingresso aspettava che Ginny e Ron la raggiungessero, un folata di
vento la fece rabbrividire e lei si strinse di più nel cappottino nero che
indossava, decisamente il freddo era arrivato in anticipo quell’anno e nel giro
di una settimana la tranquilla aria autunnale aveva lasciato il posto ad un
freddo quasi invernale, “Sbrigatevi” mormorò la riccia all’indirizzo dei suoi
amici che uscivano dal portone, Harry sbuffò fermandosi accanto alla colonna
nell’ingresso, “Non è giusto, voglio venire anche io” mormorò imbronciandosi
quasi come se fosse un bambino, “Così impari la prossima volta a comportarti da
irresponsabile, ti servirà di insegnamento, la punizione di Silente è più che
giusta” affermò Hermione convinta, “Ma io non ho fatto niente” rispose
indignato il ragazzo esibendosi nella stessa cantilena che andava avanti da
ormai una settimana, Ginny spintonò l’amica costringendola a girarsi, “Dei Herm
andiamo, non avevi fretta?!?” sospirò avviandosi fuori dai cancelli. I sabati
di libertà a Hogsmeade erano decisamente una delle cose che tutti gli studenti
preferivano, innanzitutto perché il sabato rappresentava la fine delle lezioni,
certo fatta eccezione per chi doveva recuperare o aveva qualche lezione
punitiva, e in secondo luogo perché se pur piccola la cittadina permetteva loro
un adeguato svago ai Tre manici di scopa dove si poteva consumare una bevanda
in compagnia e in giro per le strade della città a fumare tranquillamente senza
rischiare di essere puniti, ma soprattutto c’erano i così detti “pettegolezzi
del sabato pomeriggio” perché molti seguivano il motto “quello che succede a
Hogsmeade resta ad Hogsmeade”, peccato che oltre a restare lì rimaneva anche
sulla bocca di tutti per un tempo sufficiente a girare e rigirare la storia
fino a farla diventare pura e semplice bugia. Hermione odiava questo tipo di
pettegolezzi ma non succedeva nulla che non passasse sulla bocca di Judith
Light e forse purtroppo o forse per fortuna passando molto tempo con la ragazza
si trovava inevitabilmente ad ascoltare la news della giornata. “Però devo
ammettere che un po’ mi dispiace per Harry” bofonchiò Ron mentre erano lungo la
strada, Hermione sbuffò, “Se l’è meritato Ron così come Dean ha meritato la sua
punizione” affermò sicura, “Speriamo almeno che non si incontrino e succeda
qualche altro pasticcio” mormorò pensieroso il rosso, Hermione scosse il capo,
“Silente non è stupido Ronald. È per questo che ha fatto conciliare tutti gli
impegni dei due ragazzi, in modo che non si incontrino per caso e scoppi
qualche altro improvviso duello”, Ginny sbuffò annoiata, “Anche se ancora non
capisco perché tu non hai ricevuto alcuna punizione?!?” disse a quel punto Ron
confuso guardando sua sorella, “Te l’ho già detto Silente non ha ritenuto
necessario punirmi in quanto la stupidità dei tuoi amichetti non dipende da me”
disse la rossa mentre Luna, Judith e Padma si avvicinavano rapidamente a loro,
“Hei Griffindor” li salutò allegramente la Light con il solito fare simpatico e
sicuro di se, Ginny la guardò sollevata come se le fosse appena apparso di
fronte un miracolo, “Ti ho già capito Weasley” commentò la bionda sorridendo e
tirando fuori dalla tasca del suo giubbotto rosa perla un pacchetto di
sigarette e porgendone una alla menta alla rossa che la prese velocemente
accendendola con un colpo di bacchetta sotto lo sguardo contrariato di Hermione
e suo fratello, “Hermione, Ron” offrì educatamente la Revenclaw porgendo il
pacchetto ai due che scossero prontamente la testa.
Blaise Zabini si era svegliato di ottimo umore quella
mattina e mentre si dirigeva a Hogsmeade in compagnia degli altri Slyterin e
seguito dalla corte delle sue fan decise che quella sarebbe stata una grande
giornata. Anche se riuscire a definire la parola “grande” pronunciata da Zabini
era davvero un lavoro difficile. “Draco sembri piuttosto di buon umore oggi”
affermò il moro sorridendo all’amico, che si girò a rivolgergli un occhiata di
sbieco, “Ti sbagli Zabini, quello sei tu” disse sfilando una sigaretta dal
portasigarette che Daphne gli porgeva, Blaise sospirò, “Pensavo” esordì, la
bionda al suo fianco si girò a scoccargli un occhiata, “Pensavi Zabini?!? E da
quand’è che pensi?”, il ragazzo mimò un sorrisetto divertito e proseguì, “Stavo
dicendo prima che qualcuno mi interrompesse” e qui rivolse un occhiata
significativa alla Greengrass, “Che potremmo…” ma di nuovo venne interrotto da
una saltellante Judith che li raggiunse sorridente in compagnia di Padma,
“Salve ragazzi” esordì la biondina, “Volevo avvisarvi che nel pomeriggio ci
sarà una specie di grigliata ad Hogsmeade, lungo la stradina secondaria prima
della High Street, dopo Madama Piediburro”, Nott annuì, “E cosa avete
organizzato questa volta?” chiese il ragazzo, la Light gli sorrise, “Oh niente
di speciale” rispose stringendosi nelle spalle e sotto lo sguardo dubbioso di
tutti aggiunse: “Davvero, questa sarà una grigliata in tranquillità” affermò
con il solito buon umore e saltellò via raggiungendo un altro gruppo di
studenti seguita dalla Patil, lasciando gli Slyterin a parlare delle
particolari “grigliate” organizzate da quelle due matte.
Hermione si chiedeva sempre cosa ci trovassero di bello
Judith, Padma e Ginny ad organizzare feste su feste. Davvero la sfuggiva il
senso di tutto quel lavoro da fare per organizzare ogni giorno qualcosa di
diverso, ma nonostante non apprezzasse poi così tanto quelle feste non poteva
far altro che ammirare Judith Light per la sua pazienza e inventiva e per il
modo speciale di organizzare party davvero particolari, perché doveva
ammetterlo, Judith metteva tutto il suo impegno per rendere tutto ciò che
organizzava indimenticabile e ci riusciva anche molto bene. Tutto il tempo che
Hermione usava per studiare Jude lo impiegava nell’organizzare, e in un modo
quasi straordinario era anche piuttosto brava a scuola, certo non poteva ambire
ai voti della Granger ma se la cavava decisamente bene e molto spesso la Griffindor
aveva il sospetto che studiasse di notte o magari che, con la sua ardita
fantasia, avesse trovato il modo di studiare nel minor tempo possibile. Da
Judith Light potevi aspettarti di tutto. “Jude come mai organizzate sempre
tutte queste feste?” chiese improvvisamente la riccia guardando l’amica che le
camminava di fianco, “Questa non è una festa Granger, è una grigliata” rispose
prontamente la Revenclaw, “Si, ho capito, ho capito, me l’hai già detto”
sospirò, la ragazza sorrise, “Dai Hermione, non dirmi che in fondo in fondo le
feste non ti piacciono nemmeno un po’?!?”, la Griffindor scrollò le spalle, “E
comunque mi divertono. Mi piacciono molto le feste, mi piace l’idea di
prepararmi per andare ad una festa ma più di tutto mi piace organizzare feste,
avere idee, creare cose, è…appagante, se pur faticoso. E poi è un ottimo modo
per stare tutti insieme, non trovi?!? È bello vedere tutte le case riunite,
anche se è solo per una festa o una stupida grigliata”, e Hermione si trovò a
sorriderle. Jude le era sempre piaciuta, era una ragazza allegra, simpatica e
disponibile, un ottima amica, ma non aveva mai visto quel lato così buono di
lei, se pur aveva sempre saputo che ci fosse, solo in quel momento riusciva a
vedere la bontà straboccare dai suoi occhioni grandi e ammaliatori e con
espressione allegra le passò un braccio intorno alle spalle, “Ti confesso che
in fondo, in fondo, ma molto in fondo trovo che le feste non siano poi così
male, ma solo quelle organizzate da te” disse Hermione e la ragazza le sorrise.
“Herm, Jude andiamo ai Tre manici di scopa a prendere qualcosa di caldo” le
chiamò Ginny che camminava poco più avanti di loro in compagnia di altri, la
Light controllò il costoso orologio scintillante che aveva al polso, “Ok, ma
tra mezzora dobbiamo andare ad organizzare la grigliata” rispose allegramente
mentre entravano nel locale.
Malfoy ghignò mentre beveva la sua burrobirra e lo
sguardo gli cadde casualmente al tavolo dei Griffindor poco distante da lui,
con loro c’erano anche Padma, la Light e Goldstein, fortunatamente mancava
Potter, pensò soddisfatto. Di tanto in tanto qualche punizione gli faceva bene,
e faceva sentire bene anche Draco, anche se secondo lui Silente non era mai
abbastanza severo con il suo pupillo. Scacciò questi pensieri dalla mente e si
concentrò sulla figura familiare della Granger, aveva tolto il cappello e la
sciarpa ma era ancora stretta nel suo cappotto e stringeva le mani intorno ad
una tazza, che quasi sicuramente, era piena di cioccolata calda. Ripensò ai
pettegolezzi di qualche giorno prima, che lui stesso aveva sentito mormorare
sommessamente da alcuni ragazzi del secondo anno e pensò divertito a lui e la
Granger insieme. Anche se, si accorse con un certo stupore, non gli sarebbe
affatto dispiaciuto stringere la ragazza tra le sue braccia, osservare le sue
morbide curve e accarezzare i suoi seni sodi. E nello stesso istante in cui
prendeva coscienza di questi pensieri lei si voltò verso di lui e lo guardò
interrogativa, il Serpeverde sostenne lo sguardo fin quando lei dovette girarsi
per salutare le ragazze che si erano alzate e si apprestavano ad uscire. “Dra”
si girò a guardare Blaise, “Devo andare da Stratchy&Sons a vedere se è
arrivata la camicia che avevo ordinato la scorsa settimana, vuoi alzare il tuo
regale fondoschiena e venire con me?”, Draco sospirò alzandosi, “Solo perché
non ho nient’altro da fare” si affrettò a chiarire mentre Daphne li seguiva,
“Vengo con voi” dichiarò la ragazza.
Hermione sospirò sorridendo mentre usciva sulla High
Street e osservava lo spettacolo che si era trovata davanti . Lungo la via
solitamente disabitata c’era una modesta, o forse più che modesta, marmaglia di
ragazzi delle quattro case che si dividevano in gruppetti e stringevano in mano
firewisky, burrobirra e, molto saggiamente osservò Hermione, succo di zucca,
che Seamus Finnigan si apprestava a distribuire seduto dietro ad un piccolo
bancone improvvisato ad un lato della strada, e poco più in la, in un angolo
due grandi barbecure cuocevano Marchmellows, che diffondevano nell’aria un
dolcissimo odore di zucchero bruciato. Jude si avvicinò a loro, “Eccovi qui,
siete arrivati” disse sorridente, poi si girò a cercare tra la folla una chioma
rossa, “Gin” urlò quando la trovò accanto al tavolo delle bibite, la ragazza si
voltò a guardarla, “Porta da bere per i nostri amici” disse Judith alzando il
suo bicchiere di firewisky, la Weasley annuì e pochi minuti dopo arrivò
preceduta da quattro bicchieri lievitanti, Hermione si affrettò a prendere del
succo di zucca lasciando agli altri burrobirra e wisky incendiario e si guardò
intorno, “Ottimo lavoro” si complimentò con Jude che le sorrise grata
poggiandole una mano sul braccio e poi tornò a vagare tra la folla con lo
sguardo fino ad arrivare a Malfoy che sorrideva chiacchierando con Zabini di
fianco al solito gruppetto di Slyterin, sospirò profondamente, “Io mi faccio un
giro” esordì sorridendo agli amici e avviandosi tra la folla diretta da un
certo biondino. Più volte mentre percorreva il breve tragitto che la separava
da lui fu sul punto di ripensarci ma con la sua solita determinazione si
costrinse ad arrivare al punto, “Granger” sospirò Malfoy divertito alzando il
bicchiere nella sua direzione e girandosi a guardarla solo dopo aver parlato,
la ragazza sospirò, “Malfoy”, poi si girò verso il moro che la guardava
incuriosito, “Zabini” si costrinse a denti stretti e lui in risposa fece un
cenno con il capo accennandole un breve sorrisino e poi si girò verso i
compagni e si limitò a fingere di ascoltarli mentre cercava di non perdersi
nessun particolare della scena dietro di lui. “Vuoi qualcosa in particolare
mezzosangue o volevi semplicemente bere in compagnia?” chiese Draco girandosi
di nuovo a guardarla dopo aver atteso invano che lei dicesse qualcosa, la
Griffindor sospirò, “In verità devo parlarti” dichiarò asciutta facendo un
altro sospiro. Faceva ancora in tempo a fermarsi, girarsi e tornare dai suoi
amici, non doveva farlo per forza, anzi in quel momento credeva che forse la
decisione più saggia sarebbe stata quella di tacere. Ma poi si concentrò un
attimo e si costrinse a parlare, ci aveva riflettuto per una settimana ed era
arrivata alla conclusione, doveva assolutamente capire lo strano comportamento
di Malfoy. Per tutta la settimana l’aveva sorpreso a fissarla più volte, e ogni
volta che si trovavano a parlare le sue battutine erano state più acide del
solito, ma non più accompagnate da quel ghigno cattivo, piuttosto da un
sorrisino divertito. Quando si riscosse dai suoi pensieri e alzò lo sguardo sul
viso del ragazzo notò che lui la stava guardando interrogativo, “Allora Granger
ti sbrighi?!? Non ho molto tempo da dedicarti” disse in tono leggermente
infastidito, e la ragazza sospirò esasperata e fece per parlare ma venne
interrotta improvvisamente da un urlo e delle imprecazioni e nel giro di pochi
secondi intorno a loro si scatenò il panico, la Griffindor si guardò intorno
già pronta ad estrarre la bacchetta ma si accorse che tutto quel panico
scaturiva da pluffe scoppiettanti, che disseminavano il panico zigzagando tra
la folla e scoppiando improvvisamente imbrattando di colore la povera vittima, sotto
lo sguardo divertito di Judith che osservava la scena indisturbata. Hermione si
abbassò in tempo per evitare una pluffa blu che si dirigeva spedita verso di
lei mentre per lo scatto improvviso il suo bicchiere ormai quasi vuoto si
rovesciava a terra, e si girò guardando divertita una Pansy dall’espressione
disgustata e profondamente scossa mentre si toccava i capelli corvini ormai
tinti di rosso, Blaise estrasse la bacchetta e ne bloccò tre dirette verso lui
e Malfoy e un’altra scoppiò a pochi passi da lei prendendo di striscio una
Hufflepuff del quarto anno, in quel momento Ron le passò davanti attento ad
evitare qualche pluffa, “è uno dei soliti regalini di Jude” commentò tra il
divertito e il preoccupato e di nuovo si girò a guardare la Revenclaw
perfettamente calma che rideva divertita in compagnia di Ginny e Padma,
improvvisamente si sentì strattonare una mano e si girò perplessa verso Malfoy
che la tirò evitandole una pluffa e tenendola per mano la trascinò
allontanandosi rapidamente. Si fermarono solo dopo aver svoltato un angolo ed
essere usciti lungo una stradina deserta dove arrivava attutita la voce
indistinta dei loro compagni e di tanto in tanto qualche scoppio, Hermione si guardò
intorno e in fine puntò lo sguardo su Draco rendendosi conto solo in quel
momento dell’assurdità della situazione, “Allora dovevi dirmi qualcosa?” disse
il biondo interrompendo i suoi pensieri, la ragazza prese un ennesimo profondo
respiro e parlò tutto d’un fiato, “Si può sapere cosa vuoi da me Malfoy?!? È
una settimana che sei diventato…stranissimo e se possibile ancora più
insopportabile del solito. Mi guardi di continuo, anzi no, mi fissi, in un modo
quasi fastidioso e non mi dai un attimo di tregua, ogni parola è buona per una
delle tue odiose battutine. E insomma cosa diavolo vuoi da me?!?”,
improvvisamente calò il silenzio. Il biondo la fissava impassibile e lei
guardava i suoi profondi occhi color ghiaccio che avevano l’incredibile potere
di confonderla. Fu un gesto improvviso, Malfoy la prese rapidamente spingendola
contro il muro e la baciò. Premette lentamente le sue labbra su quelle di lei
mentre con una mano le circondava i fianchi e l’altra le teneva la testa,
Hermione non cercò di resistere, colta di sorpresa da prima perplessa dischiuse
lentamente le labbra per permettergli l’accesso e quando sentì la sua lingua
insinuarsi nella bocca perse completamente il controllo e iniziò a baciarlo con
un ritmo quasi frenetico, lasciò scivolare una mano sul suo petto mentre
l’altra risaliva rapidamente la schiena e quando lui si staccò per lasciarla
respirare si piegò a baciarle il collo lasciando una scia umida di baci mentre
la sua mano vagava sulla spalla, scendendo sul braccio fino ad accarezzarle la
mano per poi risalire rapidamente, Hermione intrecciò le sue mani tra i biondi
capelli del ragazzo mentre lui riprendeva a baciarla sfiorando delicatamente le
sue labbra con la punta della lingua e facendola impazzire di piacere. Durò
molto, o forse poco, ma quando si staccarono agitati ed ansimanti si guardarono
perplessi senza proferire parola, Draco si staccò lentamente dal suo corpo
lasciando quasi un vuoto al suo posto e una spiacevole sensazione di freddo,
Hermione rimase con le spalle poggiate al muro, aveva come l’impressione che se
la parete non l’avesse sorretta sarebbe caduta, si schiarì la voce e fece per
parlare, ma di nuovo fu interrotta da un brusio indistinto e improvvisamente
una folla numerosa iniziò a correre da tutte le parti, “Cosa succede?” chiese
Draco ad un gruppetto di ragazzi, “Hagrid. Ci ha scoperti” rispose agitato uno
e corse via dietro agli amici confondendosi tra la folla, Hermione scattò in
avanti con l’intenzione di correre da Ginny, Judith e gli altri, ma Draco la
bloccò prendendola per un braccio, si girò a guardarlo perplessa, “Devo andare
da loro” dichiarò, “No, dobbiamo andarcene” disse Draco freddamente, la riccia
scosse la testa cercando di liberarsi senza alcun successo, “Se vai da loro è
peggio. Dobbiamo allontanarci di fretta” disse di nuovo il ragazzo
strattonandola verso di se, “Ci smaterializziamo” e prima che lei potesse
reagire furono risucchiati in un vortice nero.
Spazio autrice:
Rullo di tamburi....eccomi qui con IL capitolo. Eh già, perchè eccolo
qui, è arrivato il capitolo tanto atteso. Ve l'avevo detto che l'attesa
era quasi finita (anche se non temete perchè ci sarà da attendere
ancora per molte cose e la vena sadica continua :) ). Spero
sinceramente che questo capitolo vi piaccia perchè ero un pò in crisi,
cioè avevo avuto l'idea però non ne ero sicura. Tra l'altro ho dovuto
tenere il capitolo in testa per due giorni arricchendolo di particolari
senza poterlo scrivere per mancanza di tempo e ho passato due giorni
davvero distruttivi, ma oggi anche se reduce da una sbornia e un pò di
ore di sonno da recuperare ho iniziato a scrivere mettendo nero su
bianco questo benedetto sesto capitolo. La scelta della canzone, come
sempre, non è stata casuale, ma ben attenta. E se ricordate un pezzo di
questa canzone (bellissima a mio parere) c'era anche al primo capitolo
e quasi sicuramente la riuserò anche in un altro capitolo con qualche
altra strofa. Un'altra cosa da specificare, le "pluffe scoppiettanti"
sono di mia invenzione, cioè nel mondo della Rowling esistono davvero
le pluffe ma sono tutt'altra cosa. Detto questo (e aver ciarlatopiù del dovuto come sempre
) passo ai ringraziamenti. Ringrazio i preferiti e le seguite che
continuano a crescere e siamo a quota 20 e 20, le numerose letture e
naturalmente i meravigliosi commenti.
_Sayuri:
Ciao, grazie per la tua recensione. Eh si, come ho già detto non mi
piace concentrare la storia solo su i due protagonisti ma amo
allargarmi ad altre coppie ed altri personaggi.Vedrai ci saranno anche altre coppie. Spero continuerai a seguirmi.
anna96: Eh si, ho presentato un Dean un pò fuori di testa. Grazie per le tue recensioni comunque.
liven: Ah
vedo che non ti sfugge niente, sei sempre molto attenta. Eh si tutti
gli eventi che ho accennato si ripresenteranno più avanti. Mi fa
piacere che riesco nel mio intendo di creare quella certa attesa. E
comunque sono io che devo ringraziare voi che commentate e con i vostri
commenti mi fate enormemente piacere, per me scrivere è un piacere.
Spero che ti sia piaciuto questo tanto atteso capitolo. Baci
_Ombra_: Ciao,
grazie mille per aver recensito. Eh si Draco si è lasciato prendere un
pò la mano e per una volta è stato un pò impulsivo. Mi fa piacere ti
piaccia il personaggio di Ginny, anche a me piace e ci tenevo a caratterizzarlo bene perchè ho sempre visto Ginny come una ragazza forte e combattiva. Grazie ancora.
It's
getting near dawn.
The lights close their tired eyes.
I'll soon be with you, my love,
to give you my dawn surprise.
I'll be with you, darling, soon,
I'll be with you when the stars start falling.
I've been waiting so long
to be where I'm going
in the sunshine of your love.
Goo
Goo Dolls- Sunshine Of Your Love
Hermione si guardò intorno spaesata mentre
una ventata gelida la investiva, si trovavano lungo la strada per Hogwarts e in lontananza riusciva a vedere i cancelli
aperti, si girò a guardare Malfoy che la stava
fissando in silenzio e improvvisamente sentì la consistenza della mano del
ragazzo che ancora stringeva la sua, scivolò dalla presa senza però
allontanarsi da lui, “Non potevamo smaterializzarci” dichiarò freddamente la
ragazza, “Va contro le regole”, e il biondo sorrise, “Lo sapevo che avresti
parlato di regole Granger, era da troppo tempo che
non le nominavi” disse divertito, la Griffindor gli
rivolse un occhiataccia e insieme si avviarono verso il castello, la ragazza si
guardò nervosamente intorno, “La strada sembra deserta chissà se sono stati
tutti presi o se sono nascosti in giro per Hogsmeade”,
“O magari sono già tornati a Hogwarts” aggiunse Draco mentre tirava fuori dalla tasca un pacchetto di
sigarette e se ne portava una alla bocca, poi porse il pacchetto alla Granger che scosse la testa con aria disgustata, “Lo sai
che non fumo” dichiarò, lui ghignò, “Ma la buona educazione mi impone di
offrirtene lo stesso” spiegò il ragazzo dando il primo tiro. Rimasero di nuovo
in silenzio, Hermione stranamente notò di non
sentirsi imbarazzata ma sapeva che doveva dire qualcosa, anzi sapeva bene di
dover tacere ma la sua solita parlantina svelta premeva per uscire, eppure non
aveva nulla da dire. Si accorse che camminavano l’uno accanto all’altra, così
vicini da potersi quasi sfiorare, eppure non si toccavano, “Spero non siano
stati scoperti” dichiarò improvvisamente la ragazza, Malfoy
sospirò, “Non sentirti in colpa Granger. Capisco che
il tuo essere Griffindor ti impone di essere sempre
l’eroina della situazione ma credimi in quel momento non c’era niente che tu
potessi fare per aiutarli, anzi avresti peggiorato la situazione” dichiarò
seccamente il ragazzo, Hermione si girò a guardarlo
duramente, “Il tuo essere Slyterin invece ti impone
di scappare lasciando agli altri tutte le responsabilità vero?! Certo nel tuo
mondo la lealtà non esiste, basta che riesci a mettere in salvo te stesso”, lui
si girò a guardarla, “Tu non sai niente del mio mondo” dichiarò secco mentre
gli occhi color ghiaccio si illuminavano di una strana luce e una scintilla di
rabbia passò fulminea sparendo subito dopo, e di nuovo Hermione
non seppe cosa dire. Varcarono i cancelli della scuola in silenzio e quando
entrarono trovarono un insolito trambusto, Hermione
cercò ansiosamente qualcuno dei suoi amici, ma c’erano solo alcuni gruppetti
del secondo e terzo anno in giro, poi improvvisamente, mentre si guardavano
intorno vide Jude, Padma e
Anthony comparire dalla porta, si affrettarono a raggiungerli, “Jude cos’è successo?!?” chiese ansiosa, “Hagrid vi ha scoperto?”, la ragazza le dedicò un breve
sorriso, “Siamo stati fortunati” dichiarò soddisfatta, “Siamo riusciti a far evanescere tutto prima che Hagrid
arrivasse e quando ci ha trovati è diventato un po’ sospettoso e ha pensato che
fossimo in procinto di organizzare una festa, per questo ci ha riportati tutti
a scuola di fretta, ma non dirà niente”, Hermione si
sentì sollevata, in quel momento Ginny scese le scale
come una furia raggiungendo gli amici, “Il tuo migliore amico è un idiota lo
sapevi?!” disse in tono nervoso sotto lo sguardo perplesso di Hermione, “Quale dei due?” chiese la riccia, Ginny sbuffò di nuovo, “Chi vuoi che sia?!? Harry
naturalmente, un idiota nato” disse ancora mentre chiudeva spasmodicamente le
mani a pugno, “Calmati tesoro, cerca di respirare” continuava a ripeterle Jude tenendole una mano sulla spalla, Hermione
sbuffò mentre Draco ghignava, “Io l’ho sempre saputo”
affermò a bassa voce e la Granger gli rivolse un
occhiataccia, “Cosa ha combinato?” chiese poi rivolta alla sua migliore amica,
“Un duello. Si sfiderà a duello con quell’altro idiota di Thomas” sbraitò la
ragazza, Hermione aggrottò la fronte mentre prendeva
coscienza di quelle parole, “Cosa?!? Un duello? Al Club dei duellanti?!”, Ginny annuì distrattamente proprio mentre la voce di BlaiseZabini si faceva largo tra
la folla, “Draco”, il biondo si girò a guardarlo,
“Dove diavolo eri finito?!? Sono secoli che ti cerco” sbuffò il moro con un
tono che sembrava quasi sollevato, Malfoy si limitò a
stringersi nelle spalle e Hermione gli rivolse un
occhiata imbarazzata prima di sospirare sonoramente, “è meglio che raggiunga
Harry” dichiarò allontanandosi dal gruppo seguita da Ginny.
BlaiseZabini
era sempre stato un ragazzo simpatico, la battuta sempre pronta, il sorriso
contagioso e gli occhi ammaliatori, il tutto contornato da una splendida
bellezza che poteva corrompere anche la più incorruttibile delle ragazze, ma
non era mai stato indiscreto, o almeno non lo era mai stato palesemente, così
evitò di riempire Malfoy di inutili domande sapendo
che prima o poi avrebbe saputo la verità lo stesso. “Sta volta abbiamo
rischiato grosso” disse in tono divertito mentre camminavano lungo i
sotterranei per raggiungere la loro Sala Comune, Draco
lo guardò distratto, “Probabilmente Jude sarebbe
riuscita a cavarsela lo stesso, anche se ci avessero scoperti”, Blaise annuì mentre mormorava la parola d’ordine all’uomo
burbero del loro ritratto e facevano il loro ingresso in Sala Comune. Come al
solito la grande sala era affollata, in un angolo in fondo qualcuno si
esercitava con una qualche pozione mal riuscita che emanava uno sgradevole
odore, al tavolo accanto alla parete destra nel fondo studiavano quei poveri malcapitati
che si affrettavano ad apprendere qualche nozione il giorno prima
dell’interrogazione che con ogni probabilità sarebbe andata male, un gruppo
sostanzioso di primine complottava sedute sulle scale che portavano ai
dormitori e lanciavano occhiate significativa a Malfoy
e Zabini che si apprestavano ad entrare, mentre Daphne, Pansy, Nott e gli inseparabili Tiger e Goyle
occupavano i divanetti centrali posti davanti al fuoco acceso che emanava
fiamme di un verde intenso. Draco si lasciò cadere
stancamente sul divano accanto a Daphne e ascoltò con
poca attenzione Pansy che come al solito si dava ai
pettegolezzi. “Dicono sia stato Thomas a sfidarlo e lui naturalmente ha
accettato” mormorò con palpabile disgusto mentre la Bulstrode
prendeva posto in una delle poltroncine, “Si batteranno domani sera” dichiarò
sicura delle sue fonti l’ultima arrivata, “Spero che qualcuno riesca finalmente
ad eliminare Potter” mormorò annoiata la Greengrass
mentre dava un tiro alla sua sigaretta, Draco sbuffò
buttando la testa all’indietro, “Non ci contare. Thomas è addirittura più
stupido di lui” sospirò stancamente mentre si perdeva nella confusione dei suoi
pensieri.
A ora di cena tutti erano attenti a
percepire ogni minimo dettaglio, di tanto in tanto lanciavano nervose occhiatine
ai professori, che sembravano cenare tranquillamente, ma subito dopo la loro
attenzione tornava a concentrarsi su Harry e Dean seduti al tavolo dei Griffindor a debita distanza, “Davvero non ti bastano
schiere di mangiamorte che ti perseguitano e Voldemort che attenta alla tua vita almeno una volta
l’anno?!? Devi anche metterti a duellare con uno sciocco ragazzino?!?” sbuffò Hermione all’indirizzo del suo migliore amico che la guardò
esasperato, “Te l’ho già detto è stato lui a sfidarmi a duello” provò a
difendersi il ragazzo con scarsi risultati, “E tu potevi rifiutare” insistette
la Granger, “No, non potevo. Non me ne ha data
l’opportunità”, Hermione sbuffò visibilmente irritata
e lanciò un occhiataccia a Ron che aveva provato ad aprire la bocca per
intervenire chiudendola però subito dopo. Il rosso era naturalmente andato in
difesa del suo migliore amico, ma Ginny l’aveva messo
a tacere subito e ora sedeva al tavolo agitata e senza mangiare, “Hei ragazzi”, tutti si voltarono a guardare Jude che si era avvicinata sorridente, “Goldstein
vuole prendere con voi gli ultimi accordi” mormorò guardando prima Harry e poi
Dean che annuirono in sincrono e si guardarono in cagnesco, “Intanto come per
ogni duello io prendo le scommesse” disse allegramente offrendo una minuscola
borsetta, Ron sospirò frugandosi nelle tasche, “Io scommetto tre monete su
Harry” disse buttando le tre monete nella borsetta, poi si voltò verso Dean,
“Scusami Thomas ma gli ho giurato fedeltà dal primo anno” sospirò indicando
Harry, Judith sorrise mentre una piuma appuntava le scommesse su di una
pergamena e in fine porse la borsetta a Hermione che
le scoccò un occhiataccia, “Potrei denunciarti a Silente” osservò la riccia, ma
la Revenclaw continuò a sorridere, “Lo so, ma non lo
farai perché mi vuoi bene” dichiarò sicura passando a Ginny
che scosse la testa afflitta, “Ora ho solo voglia di una sigaretta” dichiarò la
rossa sotto il sorriso dell’amica, “A quello ci penso io” disse allegramente
battendo la mano sulla tasca destra dei jeans che indossava al posto della
divisa, “Lo sai Gin hanno scommesso anche su di te” disse mentre la Weasley si alzava da tavola, “Davvero?!?” chiese la ragazza
perplessa, Judith annuì, “Alcuni sostengono che tu interromperai il duello e
schianterai entrambi” disse tranquillamente regalando un sorriso ai Griffindor e allontanandosi con Ginny.
Hermione era agitata e anche maledettamente
imbarazzata mentre entrava nell’aula dei caposcuola e firmava il libro, il
pensiero di Harry e Dean continuava a tornarle in mente rendendola davvero
troppo ansiosa e l’idea di vedere Draco la rendeva
stranamente imbarazzata, ed era forse per questo che aveva saggiamente deciso
di ignorare quel famigerato bacio. “Goldstein ma non
c’è davvero modo di impedire il duello?” chiese sospirando all’amico mentre
uscivano dalla piccola stanza, il ragazzo scosse la testa, “Mi dispiace ma non
c’è nulla da fare. È un duello in piena regola, non c’è modo di bloccarlo”, Hermione sbuffò mentre tutti i caposcuola li raggiungevano,
“Sta sera un giro breve” dichiarò Padma e tutti
annuirono sotto lo sguardo contrariato di Hermione,
fortunatamente le toccava il primo piano, almeno non avrebbe dovuto chiudere un
occhio se avesse incontrato qualche alunno che si dirigeva a qualche festa
clandestina, fece per girarsi verso Goldstein ma il
ragazzo si stava già allontanando in compagnia di Ernie mentre Calì prendeva a bracetto Hanna e
naturalmente senza che si girasse a guardare sapeva già che Padma
si stava allontanando con Pansy, e così la fortuna le
aveva di nuovo girato le spalle lasciandola con Malfoy
che l’aspettava silenzioso e con aria vagamente divertita. La ragazza lo
affiancò e iniziarono a camminare in silenzio, con le bacchette alzate e lo
sguardo attento, “Ti vedo tesa Granger” sospirò Malfoy ad un certo punto e Hermione
ebbe la certezza che stava per iniziare la sua attività preferita, cioè rompere
le scatole, “Anche se fosse non sono affari tuoi Malfoy”
sentenziò, “E anche piuttosto acida” aggiunse il biondo con il solito ghigno,
improvvisamente la ragazza si fermò, “Hai sentito?” chiese, lo Slyterin si guardò intorno aguzzando l’udito e in fine
sbuffò, “E aggiungerei anche paranoica”, Hermione gli
rivolse un occhiataccia, “Di qua” mormorò girando lungo uno stretto
corridoio e avanzando a passo sicuro, si guardò intorno perplessa, non
ricordava di aver mai visto quel corridoio, “In questa scuola sono tutti
corridoi” c0mmentò sovrappensiero e si accorse di aver parlato ad alta voce
solo quando udì la risata bassa e profonda di Malfoy,
“Già” concordò il ragazzo ed Hermione si sentì
improvvisamente imbarazzata. “Mezzosangue sei sicura di aver sentito
qualcosa?!?” disse improvvisamente Draco spazientito
dopo aver camminato lungo quel corridoio che non sembrava dovesse mai finire,
“Certo che sono sicura” rispose lei, Malfoy sorrise,
“Secondo me era una scusa per trascinarmi in questo corridoio stretto e buio”
disse divertito, la Griffindor gli lanciò un
occhiataccia, “Si Malfoy nei tuoi sogni” mormorò in
risposta, poi spalancò gli occhi, “A proposito di corridoio buio e stretto”
disse illuminando con la punta della bacchetta davanti a sé, dove il corridoio
si stringeva in modo che non passasse più di una persona alla volta, “è strano”
commentò la ragazza, poi si guardò ancora intorno, “E non c’è nemmeno un quadro
a cui chiedere”, Draco sbuffò, “Stupidi quadri,
quando servono non ci sono mai” disse acido, Hermione
lo ignorò facendo un altro passo, “Andiamo” sospirò, “Non capisco perché vuoi
andare ad infilarti lì a tutti i costi mezzosangue” borbottò il biondo, “Ti
ripeto che ho sentito un rumore provenire da questa parte Malfoy”
rispose la ragazza infastidita, lui sbuffò, “è troppo stretto” dichiarò
improvvisamente la Grifondoro mentre sentiva il fiato
mancarle, “E non c’è stato nessun rumore, possiamo anche tornare indietro”
dichiarò Malfoy, restarono in silenzio per qualche
minuto ma non si udì nulla, in fine la ragazza sospirò, “Va bene torniamo
indietro”, il ragazzo sorrise sodisfatto, “Ma solo
perché è troppo stretto” ci tenne a chiarire lei, fece per girarsi e tornare
indietro, ma urtò contro il corpo del ragazzo, “Malf…”
non le diede il tempo di finire, le bloccò le labbra con le sue mentre le
parole le morirono in bocca, la baciò intensamente stringendola a sè e la ragazza intrecciò le mani dietro ai suoi capelli e
si avvinghiò a lui, lo baciò con foga. Alzò una gamba per allacciarla alla sua
vita mentre Draco la poggiava al muro tenendo la
presa ben salta su di lei, strofinò la sua gamba su quella di lui e sentì le
sue mani farsi avide mentre correvano sul suo corpo, si staccarono per
riprendere fiato, tennero uno lo sguardo fisso nell’altro e in un moto
improvviso di irrazionalità Hermione si lanciò avanti
baciandolo ancora, gli morse la labbra e gli accarezzò le spalle larghe, scese
sulle braccia, per poi risalire e lo spinse verso il muro alle sue spalle. Lo
baciò ancora e lasciò scivolare le mani sulla camicia di lui, sotto il
mantello, avida e insaziabile. Quando si staccarono dopo un tempo infinito
rimasero in silenzio a guardarsi negli occhi, Hermione
aveva il fiato corto e l’espressione stravolta, mentre Draco
sembrava perfettamente a suo agio come sempre, “Non puoi fare sempre così Malfoy” esordì improvvisamente lei, “Non puoi sbattermi al
muro e baciarmi ogni volta che ne hai voglia” disse cercando di imitare un tono
severo malriuscito, il ragazzo rise passando lentamente una mano tra i suoi
capelli, “Io?!? Tu mi hai assalito” protestò divertito e lei cercò di colpirlo
con un pugno sulla spalla, lui rise di nuovo e l’attirò a sé baciandola ancora,
“Dovremmo andare” mormorò improvvisamente lei e lui annuì mentre la ragazza si
staccava dal suo corpo cercando di risistemarsi.
I caposcuola finirono presto il loro
giro, Hermione e Draco
furono gli ultimi ad arrivare, Pansy salutò
dirigendosi di fretta verso i sotterranei, “C’è una festa nel dormitorio degli Slyterin” spiegò Padma, Hermione annuì, “Mi stavo proprio chiedendo dove fosse la
festa questa sera, ma naturalmente la risposta era al quanto scontata” commentò
ironicamente, Malfoy si girò a guardarla, “Potresti
venire anche tu Granger, divertiti un po’ ti farebbe
bene” disse tenendo lo sguardo fisso nei suoi occhi, tutti lo ignorarono
pensando che fosse la solita battutina acida mentre Hermione
sentì una sensazione strana mentre cercava di decifrare il suo tono, “Io mi
diverto tantissimo” rispose in fine distogliendo lo sguardo da lui, “Dai Hermione vieni, non è una festa privata per soli Slyterin, ci saranno un po’ tutte le case” le disse
Anthony, ma la ragazza scosse la testa, “Non grazie ho altro da fare” rispose
gentilmente mentre si avviava verso il suo dormitorio in direzione opposta agli
altri, “Hermione” si girò verso Calì,
“Potresti dire a Lavanda che sono andata con loro?!”, la riccia annuì e si
allontanò di fretta mentre il volto di Malfoy girava
nei suoi pensieri come fosse marchiato a fuoco e la confusione le provocava un
violento mal di testa. Quando entrò nella Sala Comune dei Griffindor
c’era una certa agitazione, gli studenti del quinto, sesto e settimo anno
bevevano allegramente accanto al fuoco mentre i più piccoli erano come sempre
divisi in gruppetti, ma la tensione era palpabile, Hermione
si avvicinò a Lavanda, “Calì è andata nel dormitorio
degli Slyterin” la informò, la ragazza la guardò
perplessa e ci pensò per qualche minuto, in fine capì e annuì velocemente prima
di sparire anche lei. Ginny passò ad Hermione una burrobirra, “Herm hai una faccia strana” constatò Harry guardandola, la
ragazza si schiarì la voce, “Ti sbagli, sono normalissima” dichiarò
tranquillamente mentre sorseggiava la sua burrobirra,
“No invece, c’è qualcosa che non va” dichiarò la Weasley,
Hermione si girò verso di lei perplessa, “E cosa te
lo fa pensare?”, la rossa sorrise, “Il fatto che non mi hai ancora sgridato per
la sigaretta” affermò sicura alzando la sigaretta che teneva stretta in una
mano.
Spazio
autrice: Salve mie care lettrici, eccoci qui al settimo capitolo. Sono
contenta che abbiate apprezzato il sesto e credetemi ho trovato questo capitolo
altrettanto difficile, perchè a parer mio dopo il
"fattaccio" viene la parte complicata, eh già, come far iniziare una
storia tra due persone così lontane?!? Mi sono lambiccata il cervello per
cercare di non cadere nel banale eppure non sono molto soddisfatta di questo
capitolo. Ma non finisce qui, non pensate che basti un bacio per far andare le
cose avanti tranquillamente, però questo capitolo mi serviva di assestamento
diciamo, "la pace dopo la tempesta", nel prossimo analizzerò meglio
il rapporto dei due. Le strofe della canzone sono prese da un testo dei GooGooDolls
che io consiglio a tutti perchè sono un bravissimo
gruppo. In questo capitolo ho iniziato a parlare un pò
di Zabini (che è uno dei personaggi che io adoro) e
state certi che approfondirò il personaggio in seguito. Beh direi che anche oggi
vi ho scocciato abbastanza quindi prima di passare ai ringraziamenti vorrei
dire un ultima cosa. Domani dovrei partire (purtroppo le mie partenze sono
decise definitivamente solo all'ultimo momento, giusto il tempo di buttare
qualcosa in valigia quindi ancora non ne sono certa) quindi se parto non potrò
aggiornare in questa settimana, anche perchè
naturalmente anche il ritorno è un incognita, comunque non dovrei trattenermi
più di una settimana quindi se non aggiorno per il fine settimana se ne parla
Lunedì prossimo. Ed eccoci finalmente ai ringraziamenti (lo so che parlo
troppo, ma che volete farci?!? é un difetto!!), vorrei ringraziare i preferiti
e i seguiti che continuano a crescere, rispettivamente 22 e 25, grazie mille,
la cosa mi rende molto felice, le letture come al solito numerose e bellissimi
commenti.
Little
Miss Sunshine: Grazie mille, eh si anche io trovo un bacio del genere giusto
per loro.
_Sayuri: Grazie per il tuo commento. Mi fa piacere ti sia
piaciuta la scena del bacio e abbia apprezzato l'idea delle pluffe,
non so come mi sia venuta, è stato un colpo di genio. :) baci
anna96:
Grazie anche a te. Eh si, devo dire la verità la grigliata non mi sembrava
molto adatta, insomma per il mondo magico non so, mi sembrava strano però nel
contesto della situazione poi l'ho trovata giusta. Mi fa piacere ti sia
piaciuta.
liven: Ciao liven, grazie come
sempre dei tuoi fantastici commenti. Sono contenta che il bacio ti sia piaciuto
visto che sono stata indecisa fino alla fine. Devo dirti la verità per il personaggio
di Jude ho preso un pò
spunto da me, anche io sono l'organizzatrice della situazione, quella che fa
sempre baldoria insomma. E mi fa piacere che ti rispecchi nel mio personaggio,
anche se non mi aspettavo che tu fossi così vecchia, insomma duemila anni e
riesci ancora a sopportare i miei capitoli e lasciare bellissime recensioni,
complimenti!! :) Comunque a parte di scherzi, sai che non ci avevo
pensato ma dopo aver letto il tuo commento sono andata a rileggere il capitolo
e mi sono accorta che inconsapevolmente ho preso un pò
spunto dalla grande Savannah (che fidati anche per me è una specie di mito.
Adoro il suo modo di scrivere). La cosa è stata involontaria comunque. Mi
piace creare inoltre un atmosfera di festa e allegria, cosa su cui, penso sia
la stessa Rowling nei suoi libri, sia i film, si sono concentrati molto poco.
Spero ti piacce anche questo capitolo. Bacioni
Quella mattina l’aria era abbastanza tesa, dopo la
colazione qualcuno uscì a passeggiare in cortile anche se i nuvoloni neri e
densi non promettevano nulla di buono, Hermione si strinse nel cappotto
rabbrividendo mentre passeggiava al fianco di Harry, “Promettimi che non ti
farai male” mormorò improvvisamente, il ragazzo si girò a guardarla e sorrise
dolcemente, “Non mi farò male” disse in tono solenne poggiandosi una mano sul
cuore, poi rise e passò un braccio intorno alle spalle della sua migliore
amica, ed Hermione si strinse contro di lui. Era in quei momenti che si sentiva
veramente al sicuro, stretta ad Harry, mentre percepiva il calore del suo corpo
si sentiva tranquilla, sapeva che qualsiasi cosa fosse successa Harry l’avrebbe
protetta, anche a costo della sua stessa vita, la ragazza sospirò, “Fa
veramente freddo oggi” disse rabbrividendo, il ragazzo annuì mentre scorgeva il
profilo di una ragazza decisamente familiare da lontano, Hermione seguì il suo
sguardo e sorrise, “Oh guarda, c’è Ginny” disse in tono casuale indicando
l’amica e avviandosi verso di lei, “Fa troppo freddo oggi” esclamò la rossa
rabbrividendo mentre dava un tiro alla sua sigaretta, “Già ed è per questo che
io vado dentro, credo che raggiungero la mia amata biblioteca” disse Hermione
liberandosi dolcemente dall’abbraccio di Harry, “Ci vediamo dopo ragazzi” disse
sorridendo e dileguandosi verso l’ingresso. I due rimasti soli iniziarono a
passeggiare in silenzio, “Sei pronto per il duello?” chiese improvvisamente la
rossa, Harry si strinse nelle spalle, “Ho combattuto contro Voldemort più
volte, Dean non mi spaventa” rispose risoluto ma il suo tono fu piatto, nessun
accenno di gloria o superiorità, la ragazza annuì e si fermò improvvisamente,
“Perché lo fai Harry?” chiese a bruciapelo, il bambino sopravvissuto si girò a
guardarla, “Insomma potevi anche rifiutarti”, “Non potevo” rispose prontamente
lui, la ragazza restò immobile a guardarlo, uno
sguardo che valeva più di qualsiasi altra parola, “Per te” sibilò lui in
poco più di un sussurro, la ragazza
sospirò e si avvicinò piano, Harry allargò le braccia e lei vi si tuffò e si
lasciò cullare dal suo caldo abbraccio.
Hermione girò la paggina e lesse attentamente la scrittura
fitta, lo sguardo interessato e l’espressione concentrata che era solita avere
quando leggeva, e Draco che la stava osservando da dieci minuti abbondanti lo
sapeva bene. Fermo nel silenzio della biblioteca, nascosto dietro ad uno
scaffale era attanagliato da un dubbio, una domanda che lo perseguitava da due
giorni ormai, starò facendo la cosa giusta? E la risposta era più che ovvia,
certo che non stava facendo la cosa giusta, anzi stava facendo una cosa
completamente sbagliata, perché baciare la mezzosangue, e più di una volta e
desiderare di baciarla ancora, era una cosa molto sbagliata. Eppure lui che
nella sua vita perfetta aveva sempre preso le decisioni che gli altri gli
imponevano e che trovavano più giuste per una volta vrebbe anche potuto sbagliare.
Lasciarsi andare a quell’errore. Per una volta vrebbe preso una decisone da
solo anche se questa era, come Zabini l’ avrebbe definita, assolutamente,
irrimediabilmente, giustamente sbagliata. Hermione si morse il labbro
inferiore, altro tipico gesto di quando era concentrata e Draco si ritrovò a
desiderare quelle labbra. Con un sospiro secco prese la grande decisione:
avrebbe sbagliato.
“Granger” la ragazza alzò il capo guardando sospettosa
Malfoy seduto accanto a lei, “Malfoy” sospirò cercando di nascondere una punta
di imbarazzo e abbassando di nuovo lo sguardo sul libro, “Stai leggendo
qualcosa di importante?” chiese il ragazzo, Hermione sospirò ancora più
sospetta, “Nulla che per te possa essere importante” dichiarò seccamente
continuando a leggere, “Potrebbe anche esserlo” disse ancora lui senza perdersi
d’animo, la ragazza alzò il volto e lo scrutò con attenzione, “Hai voglia di
fare conversazione oggi?!?” chiese con un certo stupore, il Serpeverde ghignò,
“No, veramente ho voglia di fare altro” sospirò, Hermione scosse la testa
sbuffando e tornò a leggere, a quel punto Draco si alzò con un gesto fluido ed
elegante, “Comunque per tua informazione anche se non considero Sheakspere di
massima importanza, in quanto lui è stato solo un misero babbano, lo trovo uno
degli scrittori babbani più bravi” disse tranquillamente allontanandosi a passo
lento, Hermione alzò lo sguardo guardandolo allontanarsi, poi abbassò di nuovo
lo sguardo sul libro studiando la copertina che riportava il nome dell’autore e
il titolo dell’opera, in fine chiuse il libro con un colpo secco e si alzò
dalla poltroncina in cui era sprofondata raggiungendo di fretta il ragazzo. Era
sbagliato, maledettamente sbagliato quello che stava per fare, eppure non
poteva fare a meno di farlo, era come se i suoi piedi si muovessero da soli
verso di lui senza che lei potesse fermarli, “Conosci Sheakspere?!” chiese
perplessa quando lo affiancò, il ragazzo sorrise, “Già” rispose tranquillamente
senza scomporsi, “E come mai?” chiese ancora lei, Malfoy si strinse nelle
spalle, “Naturalmente i miei odiano qualsiasi cosa di babbano esista, se
sapessero che ci sono dei libri babbani nella nostra biblioteca provvederebbero
subito a farli bruciare, ma loro non si sono mai presi la briga di passare in
biblioteca più di cinque minuti” sospirò il ragazzo, poi si voltò a guardarla,
“Anche mio nonno Alphard odia i babbani, ma ama la cultura. E gran parte della
nostra biblioteca l’abbiamo ereditata da lui” spiegò il ragazzo, Hermione lo
ascoltò attenta mentre studiava la strana espressione che aveva dipinta sul
viso, sempre troppo distante per sembrare reale. “Conosci anche altri scrittori
babbani?” chiese di nuovo la ragazza, mentre presa dal discorso non fece molto
caso a dove stavano andando, “Dante, Virgilio”, il ragazzo si strinse nelle
spalle, “Ne conosco molti ma non mi piacciono” disse secco, poi si voltò a
guardarla, “Tu chi preferisci?”, la Griffindor sembrò quasi sorpresa da quella
domanda, “Sheakspeare è decisamente il mio preferito” dichiarò, “Ha uno stile
tutto suo, è…decisamente il più bravo” sospirò con un sorriso, e quando una
ventata gelida la colpì si riscosse dai suoi pensieri e smise di sorridere,
“Dove siamo?!?” chiese perplessa guardandosi intorno, “Abbiamo passato il
rifugio dei gufi” la informò Malfoy sorridendo tra sé e continuando a
camminare, “Dove diavolo stiamo andando?” chiese a quel punto la ragazza, lo
Slyterin sospirò, “Smettila di fare domande” disse annoiato continuando a
camminare. Si fermò poco dopo, su uno stretto balconcino, il cui panorama era
la casa di Hagrid e la Foresta Proibita, “Si gela” mormorò Hermione
strofinandosi le mani, Draco non disse nulla e continuò a guardarla con una
tale intensità che la ragazza sentì quasi il suo sguardo trapassarla, come se
cercasse di guardare oltre, “Ho voglia di baciarti”, queste poche parole
spezzarono il silenzio ed Hermione si rese conto di averle pronunciate solo
dopo averlo fatto, cercò disperatamente di nascondere l’imbarazzo e mostrarsi
tranquilla, Draco non si scompose, rimase fermo e impassibile come sempre,
“Perché non lo fai?”, Hermione sospirò, “Perché è sbagliato” rispose,
“Davvero?” e la voce di Draco era ferma e tagliente, “Si” rispose lei brusca e
Malfoy si avvicinò di un passo, “Sei sicura che sia così sbagliato Granger?”
chiese ancora e la ragazza annuì, “Si, è maledettamente sbagliato”, Draco si
avvicinò di un altro passo fino a sfiorarla, la guardò imperturbabile, “Davvero
sicura?” ma questa domanda non trovò risposta, perché il ragazzo si piegò in
avanti e lei raggiunse rapidamente la sua bocca. Un bacio lento e piacevole,
dolce e malizioso, casto e passionale. “Sei ancora sicura?” chiese Draco
bisbigliando nel suo orecchio, Hermione cercò di riprendere fiato, “Si” mormorò
con voce roca, lui la baciò ancora, “Sicura?” disse di nuovo, lei sospirò, “Si
ma forse ogni tanto si può sbagliare” mormorò a mezza voce, lui sorrise, “Si,
ogni tanto si può” e la baciò di nuovo.
Ginny era decisamente arrivata al picco massimo della
sua agitazione, erano ore che era seduta a quel tavolo al club dei duellanti e
fumava una sigaretta dopo l’altra guardando nervosamente tutti quelli che
arrivavano e si sedevano al tavolo con lei. Jude era scesa per la cena ed era
tornata di fretta portandole da mangiare, ma ancora non aveva toccato cibo,
così Ron che aveva saggiamente adottato la causa “Contro la fame del mondo”
stava provvedendo a far sparire il cibo, “Ron quello l’ho preso per tua
sorella” sospirò Jude guardandolo con un sorriso bonario, il ragazzo le sorrise
e finì di masticare in fretta, “Lo sto solo tenendo in attesa che lei decida di
mangiarlo” disse come se quella fosse la cosa più intelligente da dire, Ginny
lo guardò perplessa e scosse la testa sbuffando, “Mangialo pure Ron, non ho
fame” mormorò seccamente spegnendo l’ennesima sigaretta, Jude si alzò pronta
per raccogliere un altro giro di scommesse, Harry entrò in quel momento in
compagnia di Hermione. Entrambi i ragazzi si guardarono intorno sorpresi dalla
quantità di gente che occupava il club quella sera, Hermione indugiò con lo
sguardo sulla chioma bionda al tavolo degli Slyterin e seguì Harry raggiungendo
gli amici, “Salve ragazzi” mormorò il bambino sopravvissuto cercando di
dissimulare un tono calmo, anche se in quel momento era tutto tranne che calmo,
Hermione prese posto tra Gin e Lavanda, “Sta calma” mormorò all’amica che le
scoccò un occhiata e si accese di fretta un’altra sigaretta, Goldstein si
avvicinò a loro sorridendo tranquillo, diede una pacca sulla spalla ad Harry,
“Allora Potter sei pronto?” gli chiese, il moro annuì, “Bene, anche Dean lo è.
Direi che possiamo iniziare” rispose il Revenclaw e raggiunse la pedana,
Hermione tirò Harry per un braccio e il ragazzo si piegò, “Mi raccomando sta
calmo” gli mormorò all’orecchio e poi lo lasciò andare mentre Anthony si
puntava una bacchetta alla gola amplificando la sua voce e dando inizio al
duello. “Dean Thomas” esclamò il Revenclaw facendo un cenno al ragazzo che si
apprestò a salire sulla pedana, “Harry Potter” mormorò guardando il Griffindor,
Harry trasse un profondo respiro e salì sulla pedana, “Niente scorrettezze”
avvertì Anthony prendendo il suo posto da giudice e il duello iniziò.
“Stupeficium” urlò Dean puntando la bacchetta sull’avversario, “Protego” fu
veloce a mormorare Harry in risposta, “Rictusempra” urlò subito dopo, ma Dean
fu più veloce, “Protego” urlò in modo che l’incantesimo non lo colpisse,
“Mangia Lumache” urlò subito dopo in direzione di Harry che lo schivò, altri
lampi passarono sulla pedana da un ragazzo all’altro, Ginny strinse convulsamente
la mano di Hermione quando vide Harry pericolosamente vicino ad essere colpito
da uno schiantesimo, ma il ragazzo riuscì a schivarlo buttandosi di lato e
balzando di nuovo in piedi mormorò, “Levius corpo” e Dean si trovò in aria a
testa in giù, Harry approfittò del suo momento di confusione per esclamare a
gran voce, “Experliamus”, ma Dean con prontezza di riflessi urlò di nuovo e
Harry sentì il suo corpo sbalzare e volò a pochi metri a pancia in giù, ci fu
un gridolino, delle risate e improvvisamente tutto tacque, Thomas riprese la
posizione iniziale e tenne ancora la bacchetta puntata, Harry si mosse
impercettibilmente e mentre Dean stava per mormorare un ulteriore incantesimo
Harry rotolò di lato schivandolo e velocemente disse: “Experliamus” e la bacchetta
di Dean volò a qualche metro da lui, Harry sospirò e con un ultimo sforzo
mormorò, “Stupeficium” e Thomas cadde a terra svenuto. Il silenzio confuso fu
presto rimpiazzato da un grande boato, “Dichiaro Harry Potter il vincitore del
duello” sospirò Goldstein mentre lui e Simous si apprestavano a soccorrere
l’altro Griffindor e farlo rinveire con un “Innerva”. Ginny, Harmione, Ron ed
altri corsero accanto ad Harry che era ancora seduto a terra e cercava di
regolarizzare il respiro, “Harry tutto bene?” chiese Hermione preoccupata, il
ragazzo annuì mentre Ron gli tendeva la mano e l’aiutava ad alzarsi, Ginny
l’abbracciò di slancio staccandosi subito dopo e tornando calma e distante,
Harry la guardò confuso mentre Ron gli batteva una mano sulla spalla, “Ottimo lavoro
amico” mormorò il rosso sorridente, “Ho appena vinto un bel gruzzoletto di
galeoni”.
Hermione uscì dalla Sala Comune della sua casa
sorridendo, Harry e Ron ancora festeggiavano mentre Dean si era chiuso in
camera in attesa che la rabbia sbollisse per raggiungere Potter e chiedergli
scusa per il comportamento da stupido che aveva avuto, “Torna presto Herm” le
urlò Ron prima che sparisse oltre il ritratto della Signora Grassa e la ragazza
rise annuendo e si incamminò lungo i corridoi silenziosi del castello. “E così
Potter se l’è cavata ancora una volta”, non ebbe bisogno di girarsi, conosceva
quella voce, “Purtroppo per te Malfoy” disse sicura cercando di mostrare nella
voce lo stesso disprezzo di sempre, ma appena percepì la presenza del ragazzo
accanto a sé il suo cuore si agitò e le guance si imporporarono di rosso al
ricordo di quei baci. “Non mi importa poi molto” affermò il ragazzo, “Prima o
poi dovrà vedersela con il Signore Oscuro, vedremo alla fine chi vincerà”
sospirò tranquillamente, e Hermione si irrigidì, si voltò a guardarlo ma non
incrociò il suo sguardo, Draco si premurava di tenere gli occhi fissi sul
corridoio che stavano percorrendo, “è una minaccia? O cosa?” chiese la
Griffindor fermandosi improvvisamente, solo in quel momento il ragazzo si girò
a guardarla, e lei si sentì rabbrividire quando i suoi occhi di ghiaccio
percorsero lentamente il profilo del suo corpo per poi fermarsi sui suoi occhi,
“Io non minaccio nessuno” dichiarò freddo e Hermione strinse i pugni, “Davvero?!?
Perché mi era sembrato il contrario”, Draco fece un passo in avanti e continuò
a guardarla, “Non mi importa di Potter” dichiarò secco, “Se anche morisse
domani la cosa non mi toccherebbe”, un’altra ondata di rabbia scintillò nelle
iridi dorate della ragazza che si costrinse a rimanere calma, “Bene” affermò
superandolo e continuando a camminare verso l’aula dei caposcuola.
Spazio autrice:
Eccoci qui con l'ottavo capitolo. Devo dirvi la verità l'ho trovato
molto difficile, non sapevo come comportarmi con Draco e Hermione. Alla
fine ho deciso di far nascere questa storia piano, con la massima calma
(come vi ho sempre detto) tra alti e bassi. Come potete vedere ci sono
(e ci saranno nel corso di altri capitoli) degli alti e bassi. In
alcuni momenti si "amano" e in altri si "odiano". Spero che vi piaccia
la storia strutturata in questo modo, in caso contrario sono sempre
aperta a qualsiasi consiglio. Ho visto che ci sono stati pochi commenti
questa volta e mi sono chiesta se il capitolo vi è piaciuto o meno,
perchè se così fosse mi farebbe comunque piacere saperlo in modo da
riuscire a migliorare e correggere i miei errori. In questo capitolo
c'è anche la scena del duello, altra cosa difficilissima da scrivere.
In effetti non ne sono molto soddisfatta, ma purtroppo non sono
riuscita a fare di meglio. Passando ai ringraziamenti, vorrei
ringraziare infinitamente i seguiti e i preferiti che continuano a
crescere (25 e 25) e ringrazio chi ha recensito.
Veive:
Ciao, grazie mille per la recensione. Mi fa piacere che ti piaccia la
mia storia e il tuo commento mi lusinga. Come ho già detto sto molto
attenta per non uscire fuori dagli schemi con i personaggi e
caratterizzarli al meglio. Spero che continuerai a seguire la mia
storia. Grazie ancora.
Little Miss
Sunshine: Grazie. Sono contenta che l'idea ti sia piaciuta, perchè ti
assicuro che è stato davvero difficile scegliere il modo migliore per
far nascere questa storia così "complicata". Uscendo un attimo dal
contesto mi chiedevo se posso chiamarti Silvia (visto che ti sei
firmata così) anche per praticità. Altrimenti creo sempre confusione
(con i nomi sono un disastro immagina con i nickname :)). Baci.
Change came in disguise of
revelation, set his soul on fire.
She said she always knew he'd come around.
And the decades disappear
Like sinking ships but we persevere.
God gives us hope but we still fear, we don't know.
Your mind is poisoned.
Castles in the sky, sit stranded, vandalized. The
drawbridge is closing.
The
Killers- A Dustland Fairytale
Hermione Granger si era svegliata di buon umore quella
mattina, durante la notte aveva sognato Malfoy, per la seconda volta in quella
settimana ed era soltato mercoledì. La cosa la preoccupava non poco, ma
l’effetto di quei sogni su di lei era rigenerante, ogni volta che si svegliava
si sentiva allegra e spensierata. “Ti vedo strana” affermò Harry infatti quello
stesso pomeriggio mentre erano in biblioteca intendi a svolgere i numerosi
compiti di Pozioni, o per lo meno Hermione svolgeva i compiti e Harry e Ron
erano concentrati a cercare di sbirciare sulla sua pergamena, “Perché?” chiese
la ragazza senza alzare gli occhi dalla fitta scrittura, “Non lo so, mi sembri
felice” sospirò sovrappensiero il ragazzo, Hermione arricciò il naso corrugando
la fronte, “Perché solitamente sono triste?!”, il moro si bloccò e la guardò
rivolgendole un sorriso, “No,no, affatto. Solo che in questi giorni ti vedo
particolarmente…felice”, Hermione si strinse nelle spalle, era inutile tentare
di parlare con Harry quando iniziava così, difatti alzò lo sguardo su entrambi
gli amici e iniziò a riporre con cura le sue cose, “Dove vai?” chiese Ron
allarmato, “Ho finito Ronald, al contrario di te” rispose la Griffindor
raccogliendo la sua pergamena stando ben attenta a non spiegazzarla, “No,no,
non puoi andartene” affermò il rosso, Hermione si voltò a guardarlo perplessa,
e lui tossicchiò arrossendo, “Volevo dire, non hai altri compiti da fare?!?”
azzardò, la ragazza sorrise facendo evanescere la sua roba, “No, ho finito
tutto. Ed è meglio che vi sbrighiate a finire anche voi perché io non vi farò
copiare nulla” disse tranquilla dirigendosi fuori con un sorriso.
“Granger” come
uno spettatore silenzioso lui seguiva tutte le sue mosse e come un animale
velenoso aspettava il momento migliore per attaccare, la ragazza si girò
ben consapevole a chi appartenesse quella voce, “Malfoy” sospirò continuando a
camminare, “Vai di fretta?”, la ragazza lo guardò incurvando un sopracciglio,
“Stai praticamente correndo”, in effetti non se ne era resa conto fino ad
allora, ma la sua andatura, già di solito rapida e fiera era particolarmente
veloce in quel momento, eppure il ragazzo non sembrava provare alcuna fatica
nello starle dietro, né la sua innata elegenza dava segni di cedimento sotto i
passi veloci e ben studiati, Hermione rallentò un poco, “Tu Malfoy invece? Sei
in vena di rompere le scatole come sempre?” chiese lei con un sorriso
tranquillo stampato sul volto, il ragazzo ghignò, “Che linguaggio poco
elegante, non ti si addice mezzosangue” sospirò, “E comunque si, avevo proprio
voglia di infastidirti” affermò tranquillamente, la ragazza si fermò di colpo e
si girò a guardarlo, “Mi dispiace Malfoy ma non ho tempo da perdere” disse
sorridendo e fece per riavviarsi, ma il ragazzo la bloccò stringendole una mano
e tirandola di lato in un angolo buio, lei fece per protestare ma Draco fu più
veloce e poggiò le sue labbra su quelle di lei premendo con forza e chiedendo
accesso alla sua bocca. Le mani vagarono leggere sul suo corpo e accarezzarono
lentamente la schiena, le spalle, per poi salire sul viso, “Malfoy che…stai
facendo?”, il ragazzo sorrise, “Non l’hai ancora capito Granger?!?”, lei cercò
di allontanarsi, “Potrebbero vederci” sospirò cercando di fuggire ai suoi baci,
“Allora andiamo da un’altra parte”, silenzio, un silenzio troppo carico di parole, un breve cenno del capo, un consenso silenzioso. Si allontanarono
in silenzio, Hermione ascoltava il rumore dei loro passi, passi leggeri,
eleganti e veloci, che delle volte sembravano andare quasi in sincrono creando
una piacevole armonia, ma poi improvvisamente un passo risuonava diverso
distruggendo quella dolce sinfonia e loro tornavano ad essere troppo distanti.
Draco aprì una porta e si infilarono nella stanza buia di fretta, “Cos’è?”
chiese la ragazza, lui sorrise, “Un vecchio magazzino”, si guardarono rimanendo
entrambi in silenzio, occhi che scrutavano, pieni di desiderio, il respiro
caldo e agitato, il battito veloce del cuore, eppure nessuno osava muoversi
nell’immobilità di quella stanza, entrambi cercavano di resistere per non
cedere al loro desiderio. Hermione allungò lentamente una mano e sfiorò la
guancia fredda del ragazzo, Draco si piegò pogiando una scia di baci su quella
mano dal tocco così caldo e gentile e lei rabbrividì, il ragazzo fu veloce, si
avvicinò con un movimento fulmineo e la strinse in un abbraccio, lei rimase
immobile, stretta nel calore di quelle braccia forti, poggiò la testa sulla sua
spalla respirando forte il suo odore, “è sbagliato” lo mormorò a mezza voce
sperando che lui non potesse sentirla ma quelle poche parole sembrarono
rimbobare nel silenzio della stanza, “Lo so” la risposta fu dura e secca e le
sue braccia la strinsero più forte, poi lui si piegò a baciarla.
Blaise Zabini regalò uno dei suoi bellissimi sorrisi ad
un gruppetto di ragazzine del secondo anno e continuò a camminare
tranquillamente lungo il corridoio poco affollato, si fermò ad una finestra
guardando il cielo poco promettente di quel pomeriggio di fine Ottobre,
arricciò le labbra e si riavviò verso l’ingresso stringendosi bene nel lungo
mantello nero per proteggersi dal freddo. Un ondata di gelo lo invase ma lui
rimase tranquillo, tirò fuori dalla tasca un elegante pacchetto di sigarette e
ne tirò fuori una, alzò lo sguardo e vide una testa bionda ed elegante
risplendere in un piccolo angolo, la raggiunse a passo svelto e si sedetta
sulla panchina accanto a lei, “Zabini” soffiò Daphne, il ragazzo le sorrise
osservando la sigaretta alla menta e cioccolato che lei stava fumando, si
sporse in avanti e Daphne accese la sua con un colpo di bacchetta, “Come mai
fumi da sola?” chiese il ragazzo aggrottando le sopracciglia mentre perquisiva
il cortile con lo sguardo, “Ero in compagnia di Pansy per la verità, ma non so
che fine ha fatto” rispose la Slyterin dando un altro tiro alla sua sigaretta,
Zabini annuì, “Hai visto Draco?”, la bionda scosse la testa, “Sarà chiuso da
qualche parte in compagnia di qualche ragazza”, Blaise alzò un sopracciglio
mentre un ghigno si dipingeva sul suo viso, “Gelosa?” chiese divertito, la
Greengrass gli rivolse uno sguardo severo, “E perché dovrei esserlo?!?” rispose
semplicemente dando l’ultimo tiro alla sigaretta e buttandola via, Zabini puntò
la bacchetta sul mozzicone e lo fece evanescere, poi si girò verso Judith Light
che si avvicinava a loro a passo svelto, “Ciao ragazzi” esordì con un sorriso,
poi rabbrividì, “Si muore di freddo qui fuori” dichiarò, Zabini le sorrise
porgendole una sigaretta e lei l’accettò mentre il ragazzo dava uno sguardo
critico alla gonna ridicolarmente corta che la ragazza indossava sotto il
mantello, la Revenclaw diede un tiro alla sua sigaretta e tornò a sorridere,
“Voi giocate lunedì contro i Griffindor vero?” chiese rivolta al ragazzo che
annuì, “E vinceremo anche…sempre se il capitano si degna di farsi vedere ogni
tanto” commentò ironicamente il Serpeverde, Jude sorrise, “Beh io lo spero per
voi, perché ho iniziato a raccogliere le scommesse e molti danno per vincitori
i Grifondoro” affermò, Daphne arricciò il naso, “Dovresti dirlo a Malfoy”,Judith
si strinse nelle spalle, “Comunque volevo anche informarvi che stiamo
organizzando la festa di Halloween” dichiarò sorridente, “Bene” concordò
Zabini, “Se vi serve una mano sapete di poter contare su di me”, la ragazza gli
sorrise, “Ti ringrazio Blaise. Se avremo bisogno di una mano ti faremo sapere.
Domani comunque vi faremo sapere i dettagli”, la bionda diede un ultimo tiro
alla sigaretta e poi la fece evanescere, “Io rientro, sto davvero morendo di
freddo” dichiarò con un ultimo sorriso, “Ci vediamo dopo” sospirò e si affrettò
a rientrare.
Hermione camminava a passo svelto, le mani andavano a
sistemare di fretta il colletto già perfetto della candida camicia bianca per
poi accarezzare le guance imporporate di rosso nella speranza di raffreddarle
in modo che perdessero colorito tornando del solito candore, “Hermione”, la
Griffindor represse l’istinto di sbuffare alla vista di Cormac che si fermava
davanti a lei con un sorriso seducente, “Cormac” sospirò, “Sei stata fuori?” le
chiese il ragazzo, Hermione lo guardò perplessa, “Hai le guancie rosse e gli
occhi lucidi” sorrise teneramente il ragazzo e fece per allungare una mano
verso la sua guancia, la ragazza spalancò gli occhi e fece un passo indietro,
proprio in quel momento qualcuno strattonò violentemente Cormac che si girò perplesso,
“McLaggen” sputò Draco, “Malfoy” rispose altrettanto amareggiato l’altro, “Non
dovresti essere agli allenamente di Quiddich per la partita di lunedì in cui vi
batteremo?” chiese acidamente il Serpeverde, poi sorrise, “Ah no, dimenticavo,
tu non giocherai in questa partita, sei solo una stupida riserva”, Cormac
sbiancò e indurì i pugni restando immobile, Draco ghignò soddisfatto e non gli
diede il tempo di rispondere, si voltò verso la ragazza, “Granger dovresti
venire con me per adempire al tuo dovere di caposcuola, c’è una piccola
urgenza”, Hermione annuì con un cenno del capo, “Ci vediamo Cormac” disse a
bassa voce allontanandosi in compagnia del biondo. Quando furono abbastanza
lontani Hermione sospirò, “Malfoy cosa diavolo combini?”, il ragazzo si strinse
tranquillamente nelle spalle, “Ti salvo da quello sciocco Griffindor” rispose
semplicemente, la ragazza lo guardò perplessa e cercò di nascondere un
sorrisino divertito, “E chi ti dice che io voglia essere salvata?”, lo Slyterin
si girò a guardarla perplesso, poi il suo volto tornò freddo e distante, “Lo
so” rispose semplicemente, si voltò verso di lei ghignando, “E ora mi devi un
altro favore Granger” sospirò soddisfatto accelerando il passo e allontanandosi
di fretta.
Ginny sbuffò arrotolandosi una ciocca di capelli
intorno alle dita e guardò Jude, “La Stanza delle Necessità è l’unica
soluzione” sospirò, la bionda arricciò il naso e guardò Padma seduta immobile
sui divanetti della Sala Comune dei Revenclaw, “Non ho idee, non mi viene in
mente nulla” dichiarò la Patil, la rossa si strinse nelle spalle, “Ecco,
appunto, la Stanza delle Necessità è l’unica soluzione” disse di nuovo,
rimasero tutte e tre per un po’ in silenzio, in fine Jude sospirò e Ginny sappe
che si era arresa, “Vada per la Stanza delle Necessità” affermò segnando
qualcosa su un pezzo di pergamena, “Che ne dite di fare una festa in maschera?”
propose subito dopo con un sorriso scintillante sul volto, “E magari potremmo
anche eleggere il re e la reginetta della serata” aggiunse battendo le mani entusiasta delle sue idee,
Ginny corrugò la fronte, “Jude guardi decisamente troppa televisione” dichiarò
asciutta sfilando un pacchetto di sigarette dalla tasca destra dei suoi jeans,
la Light la guardò perplessa e prese di nuovo appunti sul suo foglio di
pergamena. In quel momento fecero il loro ingresso nella stanza Justine e
Anthony, “Ciao ragazze” sospirò Goldstein buttandosi a peso morto sul divano
accanto alla Griffindor, “Ginny” disse con un cenno del capo verso la ragazza,
Justine si diresse in un angolo della sala e trafficò per qualche minuto, in
fine li raggiunse facendo levitare quattro bicchieri di burrobirra davanti ai
loro nasi, Ginny afferrò il suo e ne diede un lungo sorso, “Avete finito gli
allenamenti Gin?” chiese Justine alla ragazza che annuì, “Io si, qualcuno è
rimasto ancora per un po’”, Goldstein annuì, “Ho visto giocare Harry per
qualche minuto prima, devo dire che è decisamente migliorato. Se gli altri anni
era bravo quest’anno lo è molto di più”, la Weasley sbuffò alzando gli occhi al
cielo, ormai era diventata una maledizione a cui non poteva sfuggire, ovunque
andasse sentiva parlare di Harry Potter.
Draco lo guardò scoraggiato, erano almeno quindici
minuti che Blaise lo stava fissando senza proferire parola, “Cosa c’è?” chiese
irritato, il moro alzò un sopracciglio, “Sai, ultimamente mi sembri più bello”
dichiarò, Malfoy spalancò gli occhi perplesso, “Zabini” disse orripilato,
Blaise rise, “Tranquillo, non sei comunque il mio tipo. Ti manca qualcosa di
fondamentale per esserlo” dichiarò schiarendosi la voce e continuando a
sorridere, “Però sembri davvero più bello ultimamente, più rilassato, più
tranquillo”, Draco sbuffò, “Zabini hai iniziato a stradire” dichiarò secco
sdraiandosi di nuovo, l’altro sorrise, “Hai la stessa aria che ha Pansy dopo
una scopata” dichiarò, poi sospirò pensieroso, “Ti sei appena fatto qualcuna?”,
il biondo sbuffò di nuovo dandogli le spalle, “No” esclamò secco e irritato, ma
Blaise non sembrò farci troppo caso e continuò a guardarlo, improvvisamente
parve capire, sgranò gli occhi spalancando la bocca, “Ti sei innamorato”, Draco
si girò a guardarlo, “Assolutamente no” dichiarò orripilato, “Giusto, tu non
potresti mai innamorarti di qualcuno, amare non è nella tua natura. Però sei
decisamente interessato a qualcuno” disse soddisfatto, il biondo sbuffò
tornando a dargli le spalle, “Te lo devo ripetere?!?” disse scocciato, “Dimmi
lei chi è”, Malfoy rimase immobile e cercò di ignorarlo, “Non fingere di
ignorarmi, dimmi lei chi è” insistette il moro, “Nessuno, non c’è nessuno che
mi interessa Blaise. Nessuno” ma forse nemmeno lui credeva alla verità delle
sue stesse parole.
Spazio autrice:
Eccoci qui con il nono capitolo. Scusate il ritardo ma in questi giorni
sono stata molto impegnata, l'ispirazione poi di tanto in tanto andava
a farsi un giro e il capitolo è arrivato tardi. Come potete vedere il
rapporto tra i due è ancora altalenante ma presto arriveremo ad una
svolta decisiva. La canzone è dei The Killers e non c'entra
particolarmente con questo capitolo però la trovavo adatta,
ascoltandola mentre leggevo il capitolo ho pensato che potesse andare
bene. Con questo nono capitolo voglio augurarvi un buon inizio anno
scolastico (e lavorativo per chi non va a scuola). Ringrazio i
preferiti e i seguita che continuano ad aumentare (28 e 27) e le
letture. Inoltre un grazie enorme a chi commenta. Prima di passare ai
ringraziamenti personali volevo sapere che fine ha fatto liven?!? Non
si è più fatta sentire, spero che non abbia smesso di seguire la
storia. Liven se ci sei batti un colpo. :)
anna96: Mi fa molto piacere che ti piacciano. Li adoro anche io. :) Grazie mille. Baci
Silvia:
Grazie mille per le tue recensioni e per i consigli. Purtroppo in
questo capitolo mi sono scordata il fatto sui discorsi che mi hai
detto, cercherò di applicare il tuo consiglio nel prossimo capitolo
anche se trovo un pò difficile scrivere i discorsi d'accapo non so
perchè, ma mi da l'impressione che il testo non sia scorrevole. Baci
_Sayuri:
Grazie mille, e tranquilla ritardo così tanto io con i capitoli, non fa
niente se tardate voi con le recensioni. :) Comunque si mi piace l'idea
di parlare anche di altre coppie all'infuori di Draco e Hermione. Più
avanti oltre a loro due e ad Harry e Ginny entreranno anche altre
coppie. Baci
Exentia_dream: Grazie mille per le
numerose recensioni che mi hai lasciato. Si anche secondo me una storia
è un alternarsi di odio e amore. Spero continuerai a seguirmi.
Tu che
pensi solamente spinta dall’affetto
E non ne vuoi sapere di battaglie d’odio di ripicche e di rancore
E t’intenerisci ad ogni mio difetto
Tu che ridi solamente insieme a me
Insieme a chi sa ridere ma ridere di cuore
Tu che ti metti da parte sempre troppo spesso
E che mi vuoi bene più di quanto faccia con me stesso
E’ trasceso il concetto di un errore
Ciò che universalmente tutti quanti a questo mondo
Chiamiamo amore
Il sole
esiste per tutti- Tiziano Ferro
Draco si era svegliato di pessimo umore quella mattina,
durante la notte il suo sonno era stato disturbato da sogni del tutto piacevoli
che però non l’avevano comunque messo di buon umore. Aveva sognato per tutta la
notte Hermione Granger, ed erano stati sogni così perversi che addirittura ne
era rimasto stupido egli stesso. Il problema era arrivato quando si era
svegliato quella mattina e aveva guardato allo specchio le occhiaie poco
rassicuranti che gli contornavano gli occhi prendendo coscienza di quella
scomoda verità: non faceva altro che pensare a quella maledetta mezzosangue.
Sempre. Ormai era diventata una specie di ossessione. Pensava a lei durante il
giorno, la seguiva con lo sguardo quando la vedeva camminare per la scuola e la
sognava di notte. “Dra ci sei?”, si girò a guardare Blaise e fece una smorfia
infastidita, avrebbe anche potuto parlarne con lui, ma sapeva già fin troppo
bene cosa gli avrebbe detto il suo migliore amico e quelle erano proprio le
parole che non avrebbe voluto sentire. “Secondo me hai preso una cotta”, ecco,
detto fatto, si fermò di scatto e si girò verso il moro che lo guardava
tranquillamente fumando la sua sigaretta, “Ancora con questa storia Blaise?!?”
disse scocciato riprendendo a camminare, “Non posso farne a meno, hai tutti i
sintomi di una cotta” affermò ancora l’altro, “Ti sbagli. Io non prendo cotte”
dichiarò Malfoy sbuffando, Zabini arricciò il naso, “Devo solo riuscire a
capire chi è” disse pensieroso, Draco sospirò alzando gli occhi al cielo, “è
inutile tentare di parlare con te, perciò ho deciso di ignorarti” affermò
sicuro, Blaise gli sorrise, “Non ci riuscirai” disse tranquillamente dando
l’ultimo tiro alla sua sigaretta, poi si girò verso l’amico seguendo la
direzione del suo sguardo e fu allora che la vide. Hermione Granger era ferma
accanto alla porta e aspettava sbuffando spazientita Ginny Weasley che la raggiungeva
trafelata, spostò di nuovo lo sguardo su Malfoy e incredulo tornò a guardare la
Granger che ora camminava a passo svelto poco distante da loro, la ragazza si
girò e rivolse una brevissima occhiata ai due Slyterin per poi voltarsi di
nuovo riprendendo a parlare con Ginny, Blaise boccheggiò, “Hermione
Granger?!?”, Draco sembrò riprendersi dai suoi pensieri e si girò a guardarlo
perplesso, “Cosa?”, Blaise lo guardò sconvolto, “Hai una cotta per Hermione
Granger” dichiarò solenne.
Ginny Weasley guardò la sua migliore amica preoccupata,
“Sai Herm, ti vedo strana in questi giorni” esordì, Hermione sbuffò, “Ma tu ed
Harry vi siete messi d’accordo per caso?!?” chiese spazientita, Ginny la guardò
perplessa e continuò, “Sembri un po’ con la testa fra le nuvole”, la riccia si
strinse nelle spalle, “Sto studiando molto ultimamente, siamo sempre così pieni
di compiti” si giustificò, Gin la osservò attentamente assottigliando lo
sguardo, “Herm?”, “Mmm?”, “Da quando ci conosciamo noi due?”, la ragazza si
girò a guardare la rossa perplessa, “Sei anni circa” rispose dubbiosa, Ginny
sorrise, “E credi ancora di darmela a bera così?!? Avanti, sputa il rospo”,
Hermione sospirò, “Gin davvero, non c’è niente che non va. È tutto apposto”
insistette, “Non ti credo” affermò la rossa, “Dovresti invece” rispose Hermione
cercando di mantenere la calma, poi si bloccò, “Ma dove stiamo andando di preciso?”
chiese, la ragazza sorrise, “A cercare Jude”, Hermione annuì, “Credo sia al
campo di Quiddich”, “Perché sta guardando gli allenamenti degli Slyterin?”
chise ancora la Griffindor, Ginny sorrise sfilando una sigaretta dal pacchetto
che aveva nella tasca della divisa, “La giustificazione ufficiale è che vuole
documentarsi per le scommesse”, Hermione sorrise capendo il significato di
quelle parole, “è lì per Nott” dichiarò mentre si affrettavano verso il campo.
Come previsto Judith Light era lì, seduta
sugli spalti seguiva con
particolare interesse gli allenamenti di Quiddich ed esultava ad ogni
buona
azione di Theodore, Ginny ed Hermione la raggiunsero infreddolite, “Hei
ragazze” sorrise la bionda battendo una mano sulla panca accanto a lei,
“Che ci
fate qui?”, Ginny diede un ultimo tiro alla sua sigaretta, “Cercavamo
te”
rispose stringendosi nel mantello infreddolita, Jude la guardò
incuriosita, “è
per la festa di Halloween. Bisogna definire gli ultimi particolari”, la
Revenclaw annuì con aria seria, “Giusto, dobbiamo assolutamente farlo,
ed anche
alla svelta” dichiarò, rivolse un'altra occhiata a Nott e poi sospirò a
malincuore, “Ma io proporrei di entrare dentro, qui inizia a fare
davvero
troppo freddo” disse alzandosi, Ginny ed Hermione la seguirono, la
riccia
rivolse un occhiata di sfuggita al campo da gioco e incrociò un paio di
occhi
grigi che la fissavano da lontano, si girò di fretta tornando a
concentrarsi
sul discorso delle amiche e si allontanò costringendosi a non girarsi
di nuovo.
Harry Potter guardò irritato i fogli di pergamena sotto
i suoi occhi e sbuffò lasciando andare malamente la piuma e il calamaio, era
inutile, per quanto si impegnasse Pozioni era una materia che delle volte non
riusciva proprio a capire. Quante volte avrebbe voluto avere le stesse capacità
di sua madre e molto spesso si chiedeva se oltre ad ereditare i suoi stessi
occhi avrebbe potuto avere anche un po’ delle sue doti scolastiche. “è solo
questione di impegno Harry” continuava a ripeterle Hermione ma lui non le
credeva. Per quanto si impegnasse certe cose non riusciva proprio a capirle, e
così aveva preferito rinunciarci.“Harry”, si girò al suono delle voce annoiata di Ron e osservò l’amico
buttarsi a peso morto sul divano accanto al suo, “Cosa stai facendo?”, “Stavo
provando a studiare” rispose il moro stringendosi nelle spalle, “Ti ricordo che
tra quindici minuti abbiamo gli allenamenti di Quiddich”, Harry annuì e si alzò
dal divano, “Sai, credo sia meglio se iniziamo ad avviarci” disse poggiandosi
il mantello sulle spalle e il rosso lo seguì. “è strano vero?” il giovane
Potter si girò a guardare l’amico perplesso, “Ultimamente sembra tutto fin
troppo tranquillo”, sospirò, “Non ci sono mangiamorte che tentano di ucciderci
né tu-sai-chi che attua i suoi piani per il ritorno al potere”, Harry lo guardò
corrugando la fronte, “Per fortuna” commentò, “Già per fortuna” aggiunse il
rosso poco convinto. E in realtà non sapeva quanto si stesse sbagliando.
Hermione camminava a passo svelto, con lo sguardo
attento e la bacchetta saldamente impugnata nella mano destra, quel giovedì
sera stava facendo il solito giro di ronda e naturalmente, anche se ora
iniziava a dubitare succedesse per caso, era con Malfoy. Erano rimasti entrambi
in silenzio per un po’, poi lo Slyterin aveva attaccato con le sue battutine e
la caposcuola aveva iniziato a rispondergli a tono ma erano almeno dieci minuti
che entrambi erano in silenzio, la ragazza si voltò a guardarlo insospettita e
incrociò i suoi occhi incredibilmente profondi che la scrutavano silenziosi,
“Cosa c’è?” chiese cercando di nascondere l’imbarazzo, il ragazzo non si
scompose e continuò a fissarla, “Ti stavo guardando” dichiarò asciutto, lei
corrugò la fronte, “Me ne sono accorta” sospirò fra i denti tornando a guardare
il corridoio semi buio davanti a sé, “Direi che per una volta non ci sono
imprevisti. Il giro di ronda è finito” dichiarò Malfoy, la Griffindor si diede
un altro rapido sguardo intorno in fine annuì abbassando la bacchetta ma
tenendola sempre ben stretta tra le mani e si voltò per andare, Draco era già
pronto e le dava le spalle, lo osservò bene nella debole luce del corridoio, le
spalle larghe e la postura dritta e fiera, i capelli biondi e sottili gli
cadevano ordinatamente sulla nuca, era bello, decisamente molto bello. Hermione
non seppe resistere, allungò una mano ad accarezzargli le spalle e il ragazzo
si voltò lentamente verso di lei, si guardarono per pochi secondi, poi la
ragazza si mosse rapidamente in avanti alzandosi sulle punte e poggiandogli un
dolce bacio sulle labbra. Era un bacio dolce e profondo, lento ed entusiasmante
ma non volgare né malizioso, era un bacio che parlava di passione e d’amore. Se
ne resero conto nello stesso esatto istante, si staccarono insieme e si
guardarono per un tempo che sembrò infinito. Amore. Hermione si diede della
stupida, non poteva aver seriamente pensato all’amore trattandosi di Draco
Malfoy, eppure se non era amore quello che provava era qualcosa di simile,
qualcosa che le faceva dolere la pancia ogni volta che lo vedeva camminare per
la scuola, che la faceva arrossire al suono della sua voce fredda e misurata,
quella voce che ormai avrebbe riconosciuto fra mille, e quella fitta di gelosia
che lei si costringeva a nascondere ogni volta che lo vedeva in compagnia di
qualche bella ragazza, no, non poteva essere amore, si frequentavano da troppo
poco per pensare a qualcosa di così importante come l’amore, eppure Hermione
sentiva che qualcosa le era sfuggito di mano, da quando quel giorno aveva
sentito il calore del ragazzo avvolgerla e il suo respiro delicato sulla pelle,
o forse da molto prima.
Judith Light si era svegliata presto quella mattina e
la notte prima era andata a dormire decisamente troppo tardi, ma nonostante le
poche ore di sonno niente sul suo bellissimo viso dava a vedere la stanchezza o
il sonno mancato e lei camminava sorridente come sempre diriggendosi a passo
svelto verso la Sala Grande, si guardò intorno attentamente e individuò Ginny
al tavolo dei Griffindor, riprese a camminare a passo sicuro verso la ragazza e
guardò con la coda dell’occhio in direzione del tavolo degli Slyterin dove
Theodore Nott chiacchierava animatamente con Blaise Zabini e un paio di
studenti del quarto anno. “Giorno” esordì arrivando al tavolo dei Grifondoro e
regalò a tutti i presenti un sorriso luminoso, poi si voltò verso Ginny, e il
sorriso divenne più caloroso, “Gin” sospirò sedendosi accanto a lei, la rossa
le fece un cenno con il capo, “Allora è tutto pronto per la festa di Halloween”
dichiarò soddisfatta, Ginny annuì, “è da martedì che facciamo girare la voce,
ormai dovrebbe saperlo tutta la scuola” affermò la Weasley, “Oh per lo meno
tutte le persone importanti” aggiunse Jude con un sorriso lanciando una
significativa occhiata al tavolo dei Griffindor, Ginny alzò gli occhi al cielo
scuotendo la testa, “C’è solo una cosa che mi preoccupa” osservò la Light
appellando una brocca di succo di zucca, “Il fatto che la festa ci sarà
domenica” sospirò, Ginny si strinse nelle spalle, “Non è colpa nostra se il 31
è capitato di domenica. E comunque non ci sono problemi, abbiamo sempre quella
famosa pozione di cui avevamo parlato” osservò la rossa, Jude sorrise, “Ho
controllato, ne ho ancora tre intere boccette. Basterà per noi e per i
giocatori che dovranno essere in ottima forma” affermò soddisfatta.
Anche quel sabato Hermione si era svegliata presto per
anticipare i compiti di lunedì avendo già messo in previsione che il giorno
seguente Jude, Ginny e Padma l’avrebbero costretta a dare una mano e tenuta
impegnata per tutto il giorno, così quando gli altri si svegliarono la ragazza
aveva già completato i suoi compiti e raggomitolata su un divano della Sala
Comune leggeva un vecchio libro e di tanto in tanto alzava lo sguardo e i suoi
occhi si perdevano oltre la finestra finendo in due pozze di argento liquido.
“Herm” la voce rauca e insonnolita di Ron la fece sobbalzare e riprendendosi
dai suoi pensieri si voltò nella direzione del ragazzo sorridendo a lui ed
Harry che la stavano raggiungendo, “Da che ora sei sveglia?” le chiese il moro
trattenendo uno sbadiglio, Hermione si strinse nelle spalle, “Poco più di un
paio d’ore” rispose chiudendo il libro e facendolo evanescere con un colpo di
bacchetta, Ron strabuzzò gli occhi, “Praticamente ti sei svegliata all’alba”
dichiarò scandalizzato e la riccia sorrise mentre si alzava, “Andiamo a fare
colazione” intervenne Harry a quel punto e passando un braccio intorno alle
spalle della sua migliore amica si avviò a passo strascicato verso l’uscita. Naturalmente
la Sala Grande era già piena di studenti che si affrettavano nella colazione
per raggiungere al più presto Hogsmeade, dove, con ogni probabilità, quel
giorno Stratchy&Sons avrebbe fatto grandi affari. “Giorno” sorrise Hermione
prendendo posto accanto a Ginny e Padma che consumavano la loro colazione chiacchierando
della festa che ci sarebbe stata la sera
seguente, “Ciao Herm” risposero le due ragazze sorridendo mentre la riccia si
versava del succo di zucca e rivolgeva lo sguardo ad una Judith Light che le
stava raggiungendo frettolosa, “Salve ragazzi” esordì la biondina arrivata al
tavolo e mostrando il solito sorriso, poi si girò verso le tre amiche, “Io devo
assolutamente andare a ritirare il mio vestito da Stratchy&Sons, venite?”
chiese versandosi distrattamente del succo e portandosi il bicchere alla bocca
con una tale eleganza da far invidia quasi a Malfoy in persona, le ragazze
annuirono, “E poi dobbiamo passare anche da Zonko a prendere le ultime cose per
la festa” le ricordò Ginny, “Bene allora andiamo, non vorrei si facesse troppo
tardi” sospirò la Ravenclaw alzandosi di nuovo, Harry la guardò perplesso, “Jude
vedo che sei di fretta sta mattina” commentò addentando il suo pane tostato, la
ragazza gli sorrise, “Beh Harry se tu fossi una ragazza capiresti” esclamò per
poi girarsi verso le tre ragazze ancora sedute e sollecitarle con un colpo
delle mani e un’occhiata eloquente.
Draco Malfoy aveva odiato Blaise Zabini più di una
volta da quando lo conosceva, cioè praticamente da quando erano nati, ma in
quel momento aveva forse raggiunto il picco massimo del suo odio nei confronti
del ragazzo. Erano almeno due ore che il moro era fermo in quel negozio di
abbigliamento e provava tutti i vestiti possibili, sotto lo sguardo adorante
della commessa che lo avrebbe guardato volentieri anche senza abiti, e ad ogni
vestito guardava l’amico e dando uno sguardo critico allo specchio sospirava, “Andrà
bene per il mio travestimento?”. Draco l’aveva saggiamente ignorato per circa
la prima ora, poi era passato ai grugniti e le occhiatacce ed in fine era
arrivato alle occhiate inceneritorie e i pugni stretti ben in vista lungo i
fianchi, “Che ne dici di questo?” sospirò per l’ennessima volta Zabini, a quel
punto il biondo si voltò a guardarlo con espressione truce, “Compra un cazzo di
vestito e andiamocene di qui altrimenti ti caccio fuori a calci nel sedere e
senza vestito” abbaiò, ma il moro l’aveva guardato senza perdere la calma e con
un sorriso tranquillo sul volto aveva esclamato: “Come sei noioso delle volte”,
poi con un sospiro si era guardato di nuovo allo specchio, “Credo che prenderò
questo” dichiarò in fine. Draco si lasciò andare ad un grande sospiro di
sollievo e attirato dal rumore guardò verso la porta che si stava aprendo rivelando
la presenza di quattro ragazze dall’aria familiare, l’ultima ad entrare fu
proprio la ragazza a cui aveva pensato qualche minuto prima guardando
distrattamente un abito in vetrina, Hermione Granger, che gli rivolse un
occhiata di sfuggita e arrossì lievemente quando si accorse della sua presenza,
per poi tornare a concentrarsi sulle amiche che stavano confabulando tra loro. “Draco,
Blaise” civettò la Light mentre Padma rivolgeva loro un frettoloso saluto e si
voltava ad osservare una fila di vestiti, “Jude” sorrise Zabini sorgnone
guardando la ragazza, la bionda gli si avvicinò, “Sei uno schianto con quel
vestito Zabini” dichiarò sospirando e raggiungendo la cassa, il moro le regalò
uno dei suoi brillanti sorrisi e si diresse al camerino, “Eh si, lo penso anche
io” sospirò sparendo oltre le tende rosse vellutate. L’istinto di Hermione era
quello di alzare lo sguardo su Draco fermo accanto al bancone, per questo cercò
velocemente una qualsiasi distrazione che le avrebbe impedito di cedere, e quel
bellissimo vestito nero con uno strato di tullè rosa in vetrina era tutto ciò
di splendido, bello quasi quanto Malfoy, che era riuscita a trovare, ed era
rimasta incantata ad osservarlo per circa quindici minuti, fin quando Padma l’aveva
chiamata distraendola, “Herm sei ancora con noi?!?”, la riccia si voltò di
scatto guardando l’amica, “Scusa, stavo guardando questo vestito, è…bellissimo”
rispose sospirando, la Revenclaw inclinò la testa per guardare meglio il
vestito e annuì, “Si, hai ragione, è davvero molto bello”, “Dovresti misurarlo”
intervenne a quel punto Jude, Hermione strabuzzò gli occhi, “Cosa?!? Misurarlo?
E per farne cosa?!?”, la Light sorrise, “Potresti metterlo domani” propose a
quel punto la rossa sbucando da un camerino con addosso un vestitino
striminzito che le copriva a malapena il sedere, la Griffindor scosse la testa,
“Oh no, non credo vada bene, è così…”, “Bello. è decisamente bellissimo e
dovresti provarlo” insistette di nuovo Judith, poi si voltò verso la commessa e
le chiese di prenderle il vestito, Hermione tentò di protestare ma Jude la mise
a tacere senza troppi preamboli. “Draco io ho fatto” sospirò Blaise in quel
momento prendendo la busta tra le mani e avvicinandosi all’amico che sembrava
estremamente concentrato su qualcosa, il biondo non si voltò neanche a
guardarlo, “Hai bisogno anche di una cravatta” dichiarò in un tono che non
ammetteva repliche e il moro seguendo il suo sguardo capì. Quindici abbondanti minuti, era
il tempo che Hermione aveva impiegato per infilarsi quel vestito con le mani
abili di Jude che le davano un aiuto, “Herm esci fuori, vogliamo vederti”,
sentì la voce di Gin provenire da fuori e sbuffò arrossendo leggermente mentre
il suo pensiero correva a Malfoy che sicuramente era ancora lì, “Tesoro sei
bellissima” esclamò Judith rivolgendole un occhiata sorridente e la precedette
fuori dal camerino. Quando uscì Hermione guardò perplessa il viso stupido di
tutti i presenti e cercò di sorridere imbarazzata, “Ok, devo prenderla come un
offesa o come un complimento?!?” chiese sarcastica, “Sei fantastica” sospirò
Ginny e la riccia piroettò su se stessa sorridendo divertita per poi fermarsi
in una posa innaturale, “Decisamente fantastica” aggiunsero Jude e Padma in
coro, ma la cosa che più la stupì fu sentire la voce di Zabini raggiungerla da
un angolo, “Ottimo gusto Granger”, la ragazza si voltò sorpresa nella sua
direzione e incrociò lo sguardo malizioso di Malfoy, e in quel momento seppe
con la massima precisione cosa il ragazzo stesse pensando.
Spazio autrice:
Eccoci qui anche con il decimo capitolo. Beh anche se sembra che non
succeda nulla di importante vi assicuro che qualcosa succede. Come
potete vedere i ragazzi si stanno accorgendo che qualcosa sta cambiando
e la loro relazione sta prendendo serietà. Inoltre non so se ci avete
fatto caso (se così non fosse adesso ve lo dico io. XD) questo capitolo
è di preparazione per un "grande" capitolo. Non prometto grandi cose,
ma vi dico che nel prossimo capitolo succederà qualosa di notevole
importanza. Questa volta, per vostra fortuna, non mi dilungo nelle
chiacchiere perchè non ho molto tempo, quindi passo direttamente ai
ringraziamenti. Come sempre ringrazio le letture e i seguiti e
preferiti sempre in aumento.
anna96: Eh già, è così sexy il
nostro biondino. XD Ed è anche un finto ingenuo. Eh, eh... :) Grazie
mille per l'in bocca al lupo e per il commento.
liven: Tesoro
eccoci qui. Sono felice che sia ricomparsa. :) Non preoccuparti,
capisco quanto sia impegnativo organizzare un matrimonio (ne so
qualcosa...non che io mi sia mai sposata eh :) ) quindi non
preoccuparti di commentare se non ti è possibile, volevo solo essere
certa che seguissi ancora la mia storia e non mi avessi abbandonato.
Naturalmente mi fa moooolto piacere che ti piaccia la storia e che
abbia notato il fatto che gli avvenimenti si susseguono, perchè era
proprio l'idea che volevo dare. E mi fa piacere anche che ti piaccia
Jude (che io sto adorando :) ) perchè lei diciamo così, è un pò di mia
invenzione. Spero di sentirti presto su msn e buona fortuna con i
preparativi. Un bacione
TullyDomy: Benvenuta nella mia storia allora e grazie del commento. Spero continuerai a seguirmi.
Ti sei accorta di me
quasi per caso
quasi per caso hai deciso poi
di commettere un piccolo peccato
quando sei riuscita a farmi cadere
con la tua logica di calze nere…
Brava-Vasco
Il sapore dolce della cioccolata calda che stava
sorseggiando le riempiva la bocca riscaldandola e riusciva ad avere su di lei
un effetto calmante. Seduta ai Tre manici di scopa con i suoi amici Hermione
guardava assorta la sua cioccolata giocando con il cucchiaino e di tanto in
tanto portandosene un po’ alla bocca per poterla gustare mentre Jude continuava
a parlare imperterrita della festa che ci sarebbe stata l’indomani. Hermione
vagò con lo sguardo nel locale affollato e rumoroso fino ad arrivare ad un tavolo
molto più in la, del quale riusciva a scorgere solo pochi ragazzi, seduti a
bere allegramente. In primis Blaise Zabini che stringeva fra le mani un
abbondante bicchiere di wisky incendiario e rideva allegramente, alla sua
destra Daphne Greengrass lo guardava scettica, con un sopracciglio alzato e
l’aria annoiata mentre sorseggiava la sua burrobirra e se si sporgeva un po’
riusciva a vedere solo qualche ciuffo biondo spuntare dalla sinistra di Zabini
e lei sapeva bene chi fosse il proprietario di quei capelli. “Herm allora?”, la
ragazza si voltò perplessa verso Ron che la guardava interrogativo, “Mmm?”
chiese riprendendosi dai suoi pensieri, il rosso sbuffò, “Ti ho chiesto se mi
dai una mano” disse di nuovo, la ragazza corrugò la fronte, “A fare cosa?”
chiese poggiando la sua tazza di cioccolata, Ginny la guardò di sottecchi con
l’aria indagatrice mentre suo fratello sbuffava di nuovo, “Con il mio
travestimento per domani”, la riccia sorrise, “Ah si, certo” disse
distrattamente, “Tu invece avresti dovuto prendere quel vestito Hermione, eri
un incanto” affermò a quel punto Jude cambiando discorso, la ragazza le rivolse
un occhiata scocciata, “Jude basta con questa storia” disse secca alzandosi dal
tavolo, “Scusate, devo andare un attimo in bagno” sorrise e si dileguò sotto lo
sguardo sempre più curioso di Ginny. Hermione
si guardò allo specchio tirando un lungo sospiro, prese un fazzoletto, lo bagnò
e si tamponò le guance accaldate, poi lo gettò del cestino dei rifiuti che lo
incenerì spargendo scintille colorate e tornò a guardarsi allo specchio. Si
girò quando udì il rumore della porta ma non fece in tempo a rendersi di conto
di quello che stava succedendo perché Draco balzò verso di lei e con uno
slancio la spinse contro il muro iniziando a baciarla, Hermione ricambiò il
bacio un po’ sorpresa e lasciò che le sue mani vagassero sulle spalle larghe
del ragazzo, “Che stai fecendo?” mormorò affannata quando lui le lasciò un
attimo di respiro iniziando a baciarla sul collo, “Non è chiaro Granger?!?”
sospirò il ragazzo e riprese a baciarla, “Ma…” Hermione provò a protestare, ma
Draco la zittì con un altro bacio, “Te l’ho già detto che sei più bella quando
stai zitta?” sorrise e lei gli diede un debole pugno su una spalla.
Judith Light aveva la capacità di arrivare sempre nel
posto sbagliato al momento sbagliato. Ormai con gli anni e l’esperienza si era
resa conto di avere questo enorme difetto, ma purtroppo non aveva trovato
rimedio, così si era dovuta arrendere e sopportare tutte le figuracce che era
costretta a fare. Aveva iniziato a dubitare su questa specie di dono, la prima
di una lunga serie di volte che irrompendo in camera di suo fratello Thomas
l’aveva trovato in compagnia di una ragazza in atteggiamenti poco consoni, e il
sopetto si era consolidato ogni volta che beccava sua sorella in fragrante, per
poi diventare una realtà quando aveva scovato Padma proprio nel bel mezzo di un
amplesso, e quella era stata una delle poche volte che si era sentita davvero
in imbarazzo, ma aveva raggiunto il picco massimo quando aveva trovato suo
nonno che tradiva sua nonna con una donna decisamente troppo giovane. Per
questo ogni qual volta che decideva di recarsi da qualche parte avrebbe dovuto
avere l’accortezza di annunciare a gran voce la sua presenza prima di irrompere
in qualsiasi stanza, e l’avrebbe fatto se solo non fosse stata Judith Light.
Per questo quando aprì la porta rimase immobile a fissare la scena decisamente
insolita che le si presentava davanti, i ragazzi si voltarono a guardarla e
Draco si staccò con velocità fulminea da Hermione, continuando però a restarle
accanto mentre Jude spalancava la bocca shoccata battendò le palpebre
incredula, “O per le mutande di Merlino scusate…io purtroppo…cavolo, mi
dispiace…non so per quale strano motivo ma arrivo sempre al posto sbagliato nel
momento sbagliato…ecco…scusate…”, Hermione provò a sorridere, “Tranquilla Jude”
sospirò imbarazzata desiderando con tutta se stessa di sprofondare nel
sottosuolo in quell’esatto istante, la Ravenclaw sorrise, “Comunque mi avete
davvero sorpreso ragazzi. Non me l’aspettavo” e il suo tono di voce cambiò
radicalmente tornando allegro e frettoloso come al solito, sospirò e assunse un
espressione compiaciuta, “So cosa state pensando. State tranquilli, con me il
vostro segreto è al sicuro, non ne farò parola con nessuno” esclamò poggiando
teatralmente una mano sul cuore, “Ti conviene Light altrimenti ti assicuro che
te la farò pagare” ringhiò Draco ed Hermione fece presa sul suo braccio per
metterlo a tacere, ma la bionda non si scompose e sorrise di nuovo, “Non c’è
bisogno di minacce Malfoy. Siete miei amici e per questo terrò la bocca
chiusa”, Hermione sorrise poco convinta, “Grazie Jude”.
Judith Light non era certo la ragazza più riservata
della scuola, anzi era tutt’altro che riservata, Jude era praticamente il
gossip di Hogwarts. Sapeva tutto e amava essere la prima a sapere le cose,
perciò ci teneva che tutti sapessero che lei sapeva e quindi non perdeva tempo
a diffondere una notizia appena appresa, chiunque essa riguardasse. Per questo
Hermione era agitata quella sera e continuava a torcersi le mani e sospirare
pesantemente ogni due secondi. Harry si era già voltato a guardarla dubbioso
più di una volta e lo stesso fece in quel momento corrugando la fronte e
piegando la testa di lato, “Si può sapere cos’hai?!?” le chiese, la ragazza si
voltò a guardarlo spaesata, poi afferrò il concetto al volo e si esibì in un
sorriso tirato, “Niente, sono solo agitata per la festa di domani” affermò e
lanciando uno sguardo a Ginny che la guardava poco convinta aggiunse: “Voi e
queste feste, uff, sta volta ci scopriranno, me lo sento e verremo tutti
espulsi” disse agitata in un tono falsamente drammatico, Harry sorrise
tranquillizzato, “Sei sempre la solita Herm” sospirò allegramente dandole una
dolce pacca sulla spalla mentre Ginny continuava a guardarla incerta, Hermione
le sorrise e si alzò dal divano sospirando e raggiungendo una finestra, “C’è
una festa nel dormitorio degli Slyterin” sentì cinguettare Calì, alzò gli occhi
al cielo e non si voltò a guardarla stando però attenta alle sue parole,
“Potremmo andare a dare un occhiata” propose ancora la ragazza, “Vuoi andare in
quel covo di serpi?!?” sta volta era stato Ron a parlare, “Perché no?!? In
fondo è solo per fare un giro, tanto qui non stiamo facendo nulla” intervenne
Lavanda a quel punto, ci fu qualche minuto di silenzio, “Tanto per loro non ci
saranno problemi, sappiamo che genere di festini organizzano, più gente c’è e
meglio è. Ci lasceranno entrare” e dopo quell’affermazione ci fu un mormorio
indistinto di consensi, Hermione si voltò di scatto verso i suoi amici,
“Cosa?!? Ma siete impazziti?!?” esclamò, tutti si voltarono a guardarla, “Su
Herm non essere la solita rompiscatole” sbuffò qualcuno, la ragazza incrociò le
braccia sotto al seno esibendosi nella sua solita espressione di razionalità,
“Io non sono rompiscatole, sono semplicemente razionale. Sappiamo bene chenon riusciamo a sopportarci e voi credete
davvero che non succederà niente partecipando ad un festino Slyterin?!?”,
qualcuno sbuffò, “Abbiamo partecipato anche ad altri festini e non è successo
nulla” affermò Thomas, Hermione lo guardò scettica alzando un sopracciglio,
“Sei sempre così noiosa Hermione” sospirò a quel punto Lavanda, la riccia la
fulminò con un occhiata, “Non lo sono affatto” dichiarò, Ginny fece un passo
avanti, “Allora ti sfido Hermione” disse nel silenzio generale e tutti si
voltarono a guardarla perplessi, “Dimostraci che non sei la secchiona petulante
che tutti credono che tu sia, vieni a quel festino”, la Griffindor guardò
l’amica attentamente e cercò di nascondere la sorpresa per un tale
atteggiamento. In altre condizioni, se solo si fosse soffermata a studiare il
comportamento dell’amica avrebbe capito che era solo una trappola e non avrebbe
mai raccolto quella ridicola sfida, ma in quel momento il desiderio di vederlo
era troppo forte, così sospirò, “Va bene, facciamo questa pazzia” affermò.
Draco si strinse nelle spalle sorridendo al suo
migliore amico e portò il bicchiere di firewisky alla bocca, “Davvero Zabini”
sorrise convinto, il moro gettò uno sguardo oltre le sue spalle, “Sai, stavo
pensando di andare ad intrattenere Pansy visto che non ho nulla di più
interessante da fare” sospirò sorridendo, Draco ghignò, “Ti conviene sbrigarti,
prima che ci pensi qualcun altro” affermò, Zabini scrollò le spalle, “Per me
può anche liberarsi” commentò convinto dando l’ultimo sorso al suo bicchiere,
in quel momento Goyle li raggiunse affrettato, “Ragazzi sapete che si sono
introdotti alla nostra festa anche dei Griffindor?!?” annunciò soddisfatto,
Draco sbuffò, “Saranno la Patil, la Brown e qualche loro amichetto” commentò
poco interessato, Goyle fece per dire qualcosa ma Zabini lo precedette, “O
forse ti sbagli amico” sospirò divertito alzando la mano per indicare un punto
poco più in la, Draco si girò e la vide, Hermione Granger, bellissima e ferma
accanto al tavolo delle bevande che si guardava intorno poco convinta. Sorrise
tra sé e abbandonando gli amici e si avviò verso di lei, Goyle lo guardò
scuotendo la testa, “Deve tormentarla per forza, è più forte di lui”, Blaise
ghignò, “Va solo a fare gli onori di casa” dichiarò divertito. “Cosa vedo?!? Hermione Granger,
studentessa modello, prefetto dei Griffindor che partecipa ad un festino
Slyterin. Ah, il mondo sta davvero per finire”, la ragazza si voltò al suono di
quella voce familiare e trattenne un sorriso, “Malfoy” sospirò osservando
attentamente la figura del ragazzo, stretta in un paio di jeans e un elegante
camicia nera che gli metteva in risalto le spalle larghe, il biondo fece un
passo verso di lei e si piegò verso il suo orecchio, “Attenta mezzosangue, mi
stai consumando con lo sguardo”, Hermione cercò di nascondere l’imbarazzo con
un sorriso poco convinto, “Mi dispiace Malfoy ferire il tuo incredibile ego, ma
ti assicuro che non è così” dichiarò asciutta, il ragazzo si ritrasse e ghignò,
si voltò verso il tavolo abbandonando il suo bicchiere ormai vuoto e prese due
bicchieri pieni porgendone uno alla ragazza, “Cos’è?” chiese lei sospettosa, “Provare
per credere” sorrise lui dando un sorso alla sua bevanda, la ragazza portò il
bicchiere al naso poco convinta e odorando la miscela colorata ne assaggiò un
po’, subito dopo arricciò il naso con espressione disgustata e allontanò il
bicchiere, Draco rise e la sua risata suonò sincera e cristallina, “Firewisky”
mormorò disgustata Hermione, “Brucia?” chiese l’altro divertito, la ragazza
alzò il viso rivolgendogli un occhiataccia e rimase incantata a fissare il suo
sorriso, si riscosse pochi secondi dopo, “Si, brucia” rispose secca tornando a
vagare con lo sguardo in giro per la grande stanza, “C’è molta gente” osservò,
Draco si strinse nelle spalle, “Poco importa, a me interessa una sola persona”
ed Hermione sentì il fiato mancarle mentre si girava lentamente verso di lui
che la guardava freddo e impenetrabile mentre il ghiaccio dei suoi occhi la
perforava rendendola fragile e vulnerabile, “Che ne dici di uscire di qua?!?”
le chiese lui e lei annuì, “Ok, ci vediamo davanti l’ingresso tra cinque
minuti” dichiarò e si allontanò velocemente tra la folla.
Harry si guardò intorno poi tornò a concentrarsi su
Ginny al suo fianco, “Però devo ammettere che non è tanto male” esclamò, la
rossa annuì portando alla bocca il suo wisky incediario e muovendosi a ritmo di
musica, Harry si girò a guardare Ron che si muoveva tra la folla fuori tempo e
con l’espressione ridicolarmente beata di chi ha bevuto troppo e sorrise,
“Dov’è Hermione?” chiese poi dandosi una rapida occhiata intorno, Ginny sospirò
e si strinse nelle spalle, “Sarà in giro” disse in tono vagamente sospettoso e
tornò a guardare suo fratello, “Tesoro sono contentissima che sia venuta anche
tu” dichiarò improvvisamente Jude comparendo davanti alla sua migliore amica e
abbracciandola, Ginny le sorrise, “Ciao Harry” sorrise divertita la Raveclaw e
poi si voltò indicando con un cenno del capo il ragazzo accanto a loro, si
piegò accanto all’amica, “è tutta la sera che io e Nott balliamo” dichiarò
eccitata nel suo orecchio, Ginny le sorrise facendole un occhiolino e bevve un
altro sorso del suo drink, poi si voltò di nuovo verso l’amica, “Hai visto
Hermione?” le chiese, fu un attimo, l’espressione del suo viso cambiò solo per
una frazione di secondo tornando poi al suo naturale sorriso, “No, non l’ho
vista per niente” rispose e in quel momento Ginny capì che tutti i suoi
sospetti erano fondati. C’era decisamente qualcosa che non andava.
I sotterranei erano silenziosi, Hermione si guardava
intorno osservando ogni singolo dettaglio di quel posto che le metteva i
brividi, improvvisamente due mani l’avvolsero da dietro e un dolcissimo bacio
si posò sulla sua guancia mentre l’odore familiare di Draco l’avvolgeva, la
ragazza si abbandonò a quell’abbraccio e sorrise, “Ciao” mormorò, Draco sorrise
e lei sentì il suo respiro sul collo, “Perché siamo andati via dalla festa?”
chise Hermione in un finto tono perplesso, “Perché a te non piacciono i luoghi
affollati”rispose dolcemente lui e lei
non riconobbe quel tono, si girò e gli buttò le braccia al collo, “Dipende
dalle persone che ci sono” dichiarò e in quel preciso istante si accorse che
l’unica persona di cui le importava davvero in quel momento era lui, proprio
quel ragazzo che stringeva tra le braccia, e questo la spaventò. “Cosa c’è?”
chiese lui con sguardo inquisitorio caccarezzandole una guancia, lei scosse la
testa e sorrise, “Non mi piace nemmeno questo corridoio”, Draco ghignò, “Come
sei problematica” dichiarò fingendo un aria annoiata e continuando a tenerla
saldamente per la vita la trascinò via. La stanza in cui si trovavano era
grande e poco illuminata, “Cos’è?” mormorò Hermione rompendo il silenzio, Draco
la strinse più forte, “Una vecchia aula abbandonata” commentò vago, la ragazza
si guardò intorno, seduta su una vecchia cattedra, con le braccia al collo del
ragazzo che la stringeva e la gembe lergemente allargate per permettergli di
sistemarsi bene, “Chissà perché nessuno la usa più?!?” mormorò pensierosa,
Draco sorrise, “Meglio, così possiamo farne un uso personale e decisamente
migliore”, Hermione gli diede un debole pugno sulla spalla e il ragazzo rise,
poi si girò a guardarla e la baciò. Dolcezza. Quel bacio sapeva di dolcezza,
così come le sue parole quel giorno. Draco Malfoy sembrava stranamente dolce e
questa era una cosa decisamente strana. “Draco?!?”, il ragazzo si girò a
guardarla leggermente sorpreso, erano poche le volte che l’aveva chiamato per
nome, “Sei sicuro di non aver bevuto troppo sta sera?!”, il ragazzo fu ancora
più perplesso, “Perché?” chiese sospettoso, Hermione rise e lo abbracciò
baciandolo dolcemente. Il ragazzo fece per dire qualcosa ma una serie di
mormorii indistinti lo interruppero, “Ron attento a dove metti i piedi!”,
Hermione sobbalzò al suono dell’inconfondibile voce di Harry, “Ma io…”
improvvisamente un boato echeggiò lungo il corridoio seguito da una serie di
imprecazioni e da risate varie, “Ron te l’avevo detto”, a quel punto Hermione
udì anche la voce di Ginny, “Così impari a bere troppo” dichiarò, Draco cercò
di soffocare un ghigno, “Non possono che essere i tuoi amici Granger” mormorò,
la ragazza gli diede una gomitata, “Devo andare” disse frettolosa, Draco
sbuffò, “Devo assolutamente arrivare prima di loro” con uno scatto saltò giù
dalla cattedra e si sistemò frettolosamente, “Dai, che ti importa?!? Resta un
altro po’”, Draco provò ad abbracciarla di nuovo ma lei lo scansò, “Devo
sbrigarmi” dichiarò risoluta, il biondo la guardò per un po’ con l’aria scocciata,
in fine sorrise, “Andiamo. Ti mostro un passaggio più veloce” sospirò
avviandosi alla porta.
Quella mattina Hermione si svegliò di soprassalto e
controllò la sveglia sul suo comodino che segnava le nove e trenta, si alzò di
fretta correndo all’armadio per vestirsi. Calì e Lavanda dormivano ancora
beatamente e la ragazza si trovò ad invidiarle mentre entrava di fretta nel
bagno. Quando scese in Sala Grande Jude, Ginny e Padma erano già lì, sedute al
tavolo dei Revenclaw a fare colazione, Hermione le raggiunse trafelata, “Buon
giorno” sospirò lasciandosi andare accanto a Ginny che mangiava con l’aria
assonnata, “Ci stavamo preoccupando” dichiarò la rossa, Hermione si strinse
nelle spalle, “Non sono riuscita a svegliarmi sta mattina” disse versandosi del
succo di zucca, Jude le sorrise, “Tranquilla Herm, tanto sei ancora
perfettamente in tempo. Qualcuno è già lì e ha iniziato a sistemare tutto sotto
nostra direttiva” le spiegò la biondina, la Griffindor annuì, “In verità sta
mattina non c’è poi molto da fare” sospirò Padma, la Light si alzò, “Ok, io
vado a controllare come procedono i lavori, Padma vieni con me. Ginny tu già
sai quello che devi fare e Hermione va al club dei duellanti, Goldstein è già
al corrente di tutto, ti darà alcune cose”, la riccia annuì e si alzò
stringendo ancora il suo bicchiere in una mano, “Ok, a tra poco” sospirò
avviandosi di fretta verso la porta. Il
club dei duellanti quella mattina era stranamente quasi vuoto, appena entrò
Hermione vi trovò Goldstein e Zabini che parlottavano fra loro, “Ciao Hermione”
sorrise il Revenclaw, “Granger” sospirò educatamente Blaise, la ragazza
sorrise, “Giorno” mormorò e il suo sguardo vagò incuriosito sul Serpeverde per
pochi secondi, “Sono venuta a prendere delle cose per Jude”, Anthony annuì e si
voltò per prendere un sacco poggiato sul tavolo, “Ecco, è tutto qui dentro”
disse sorridendo e porgendo il sacchetto alla ragazza che lo prese con
delicatezza ringraziandolo, “Stai andando da loro?” le chiese Zabini e la
Griffindor lo guardò di nuovo perplessa, “Si” annuì brevemente sorprendendosi
non della solita gentilezza del ragazzo, ma del tono quasi lontanamente
amichevole che stava usando con lei, “Allora vengo con te a portare questo”
sospirò lo Slyterin facendo levitare una scatola poggiata ai suoi piedi carica
di bottiglie, Hermione annuì sospettosa e salutando Goldstein si avviò lungo il
corriodio seguita da Blaise. “Granger mi stupisce che tu stia dando una mano
per i preparativi, credevo fossi contraria a queste feste clandestine” disse il
Serpeverde sorridendo mentre percorrevano il corridoio, la ragazza cercò di
sorridere, “Mi hanno incastrata e costretta ad aiutarle” spiegò, Blaise sorrise
e la ragazza capì perché lui avesse tante spasimanti, “Beh del resto sei una
delle poche che riesce a svegliarsi presto di domenica mattina” aggiunse il
ragazzo ed Hermione aggrottò le sopracciglia perplessa, “Io preferisco non
dormire mai molto la mattina, anche quando mi è possibile, non credo faccia
bene dormire molto. Purtroppo non sono dello stesso avviso anche i miei
compagni di stanza. O per lo meno Draco non è un grande dormiglione ma quando
provi a svegliarlo e interrompere i suoi sogni diventa al quanto…arrabbiato e
pericoloso direi” il ragazzo tacque e sorrise, Hermione si sentì avvampare,
“Comunque questa mattina si è svegliato abbastanza presto. Aveva delle faccende
da sbrigare a Hogsmeade”, la ragazza annuì e cercò di sorridere, si girò ad
osservare il sorriso luminoso e divertito di Zabini, “Siamo arrivati” sospirò,
il ragazzo annuì mentre facevano il loro ingresso nella stanza delle necessità.
Spazio autrice: Eccoci
con l'undicesimo capitolo, riuscite a crederci?!? Abbiamo superato i
dieci capitoli, ahhhh, bene, bene. :) Questa cosa mi fa davvero molto
piacere e per questo devo ringraziare soprattutto voi che seguite la
mia storia. Spero che la storia sia ancora di vostro gradimento, in
caso contrario fatemelo presente. Non ho nulla di particolare da dire
su questo capitolo, non so se avete notato la "dolcezza" che c'è tra
Draco ed Hermione in questo capitolo, beh questo è molto importante
direi. Poi vi avevo detto che succedeva anche un'altra cosa, ma ho
fatto male i calcoli, mi sono allungata e per non rendere troppo lungo
e noioso il capitolo ho preferito rimandare al prossimo capitolo. Per
quanto riguarda la canzone penso si sia capito ormai che amo Vasco e
continuerò ad usare le sue canzoni. :) Vi lascio con i soliti
ringraziamenti, ringrazio quindi chi legge, chi ha inserito la storia
tra i preferiti e i seguiti e chi commenta.
Exentia_dream:
Grazie mille per il tuo commento e perchè continui a seguire la storia.
Spero ti sia piaciuto anche questo capitolo.
Capitolo 12 *** ALLO SCOCCARE DELLA MEZZANOTTE ***
Il rumore del silenzio cap.12
Cap.
12
ALLO
SCOCCARE DELLA MEZZANOTTE
Cinderella,
stay awhile
This is like a fairytale with you
Cinderella, when you smile
All my fairytales are coming true
Well my only fear
Is midnight is so near
Please
don't disappear
Stay awhile, oh
Michael Jackson-Cinderella Stay Awhile
Hermione sbuffò, aveva passato quasi tutta la mattinata
ad aiutare le ragazze con i preparativi per la festa, poi era passata da Ron
per aiutarlo con il vestito e l’aveva trovato in piena fase di “dopo sbronza”
quindi era stata costretta a rispolverare vecchie conoscenze e preparare un
intruglio veloce per farlo riprendere, Harry aveva iniziato a lamentarsi perché
anche lui non aveva nessun travestimento decente per quella sera e così si era
trovata a frugare nell’armadio dei suoi migliori amici per trovare qualcosa di
decente, in fine erano andati tutti e tre in Sala Grande per il pranzo, dove
tutti erano in fermento e correvano da una parte all’altra chiacchierando
sommessamente di festa, travestimenti e tutto il resto. Dopo il pranzo aveva
accompagnato di nuovo Jude nella stanza delle necissità per vedere come
procedevano gli ultimi lavori ed era riuscita a raggiungere la sua camera solo
nel primo pomeriggio quasi sfinita. Fece per buttarsi sul suo letto ma si
bloccò quando notò un grande pacco blu di un blu brillante e bellissimo, “E
questo cos’è?” chiese a Calì che frugava in un cassetto pronta per uscire dalla
stanza, la ragazza sorrise e si strinse nelle spalle, “Non lo so, l’hanno
portato prima, non c’ero nemmeno io, non so chi l’ha portato” rispose osservando
l’espressione della ragazza, fece per trattenersi mossa dalla curiosità ma uno
sguardo sbrigativo all’orologio la fece desistere e si affrettò ad aprire la
porta e sparire in corridoio. Hermione guardò il pacco per un po’ poco
convinta, in fine fece scorrere velocemente la mano sulla carta lucida e tirò
via il fiocco rosa alzando delicatamente il coperchio scintillante e guardando
dentro alla grande scatola con timore. Non successe nulla, né uno scoppio o un
boato, non era un pacco pericoloso, pensò tranquillizzata, guardò meglio e vide
strati di stoffa nera che riempivano la scatola, li prese delicatamente e tirò
fuori il vestito dall’aria familiare. Era proprio il vestito che aveva misurato
il giorno prima, prese il biglietto bianco che risaltava nella scatola scura e
accarezzando la carta perfettamente liscia lo lesse di fretta –Indossalo per me- , non una firma né
qualche particolare che potesse svelarle il mittente, eppure, mentre le parole
di Zabini di quella mattina “…Aveva delle faccende da sbrigare a Hogsmeade” le
tornavano alla mente, lei seppe perfettamente chi era le avesse mandato quel
pacco. “Granger
a che punto sei? No, perché servirebbe…” Jude si fermò sulla porta mentre le
parole le morivano in bocca, Hermione Granger ferma davanti allo specchio
indossava un bellissimo vestito nero, la riccia si voltò a guardare l’amica,
“Alla fine l’hai comprato?!? Non ci posso credere. Hai fatto benissimo, ti sta
d’incanto tesoro”, la Griffindor fermò il flusso di parole della ragazza
sorridendo timidamente, “è un regalo di Draco” mormorò imbarazzata, Jude
spalancò gli occhi e la guardò per un attimo stupita prima di aprirsi in un
largo sorriso, “Oh mio Dio. Siete così dolci!!” commentò estasiata, Hermione
aggrottò le sopracciglia, lei e Draco dolci? Decisamente solo una pazza come
Judith Light avrebbe potuto definirli dolci. “Dai vieni qui che ho un idea per
il trucco e forse anche per i capelli” sospirò la ragazza trascinandola e
obbligandola a sedersi su una sedia, “Hai un paio di scarpe da metterci?”
chiese mentre afferrava i trucchi di Lavanda, “No” sospirò la Granger, la
bionda sorrise, “Sei fortunata, perché io si” disse soddisfatta.
Ginny Weasley era ferma all’ingresso per controllare
che tutto andasse come doveva, i due ragazzi all’ingresso avevano l’ordine tassativo
di non far passare nessuno che non indossasse una maschera e Jude si era
segnata nomi e travestimenti di tutti i presenti per poi darsi il cambio con
Ginny e andare a controllare come iniziava la festa. Ginny stretta nel suo
abito bianco da fantasmina sexy sospirò e alzò lo sguardo in tempo per vedere
la sua migliore amica arrivare, aveva visto Hermione poco prima di sfuggita ed
era rimasta letteralmente senza fiato, “Hei” la ragazza le sorrise quando le si
avvicinò, la rossa ricambiò il sorriso, “Ho controllato quella cosa che mi
aveva detto Jude, è tutto apposto” dichiarò, Ginny annuì, Hermione sospirò,
“Allora io vado dentro, tutto bene qui?”, la Weasley annuì di nuovo e sorrise,
“Sarà meglio che Harry e Ron non ti riconoscano, non ho avuto il tempo di
prepararli psicologicamente, temo non riusciranno a reggere allo shock” disse
divertita, Hermione sorrise scuotendo la testa, “Vedi di sbrigarti ad entrare”
sospirò avviandosi all’entrata. Quando fece il
suo ingresso alla festa passando il grande arco all’entrata dove Cannon l’aveva
prontamente immortalata con una fotografia Hermione trattenne il fiato, era
tutto bellissimo, l’atmosfera spettrale ma nello stesso tempo non spaventosa,
la musica al punto giusto e le decorazioni perfette. In un angolo c’era un
tavolo carico di cibo e bevande e gli studenti tutti in maschera occupavano
gran parte della grande sala. La ragazza sospirò e muovendo un passo in avanti
si sentì ancora più instabile degli ultimi trenta minuti sui trampoli altissimi
che le aveva prestato Jude, si guardò intorno per un po’ cercando di
riconoscere i suoi compagni sotto le maschere ma riuscì a distinguerne ben
pochi, “Sei uno schianto Herm”, si girò al suono della voce familiare di Jude e
le sorrise, “Anche tu” mormorò indicando la ragazza stretta nel suo aderente
vestito nero da vampira, anche se più che un semplice vampiro sembrava una
specie di vampiro sexy e provocante, anzi molto sexy. La ragazza si sporse
verso di lei, “Non so cosa sia di preciso, forse una specie di lord
vampiresco”, Hermione sorrise, “Grazie mille Jude” sospirò e in quel momento la
testa bionda della ragazza si piegò di lato indicando un punto imprecisato alle
sue spalle, la Griffindor si girò e trattenne il fiato mentre il suo sguardo si
fermava sulla figura elegante e bellissima di Draco Lucius Malfoy.
Non aveva bisogno di toglierle la maschera per
riconoscerla, l’aveva riconosciuta subito, appena il suo sguardo si era posato
su di lei, su quella bellissima ragazza al centro della sala, stretta nel suo
splendido vestito nero, sicura su tacchi troppo alti e con i capelli ritirati e
il trucco leggero a rendere il suo viso ancora più bello e splendente, aveva
stretto le mani spasmodicamente intorno al bicchiere e quasi senza accorgersene
aveva smesso di respirare per qualche secondo mentre lei si avvicinava a passi
lenti ed eleganti, il ragazzo sorrise sotto la maschera, “Lady” sorrise
prendendo la mano di lei tra le sue e piegandosi a baciarla, Hermione sentì i
brividi correrle lungo la schiena mentre lui le prendeva saldamente la mano
trascinandola in pista, “Sei un vampiro?” gli chiese la ragazza, Draco annuì,
“è stata un idea di Blaise naturalmente” sospirò mentre la faceva girare a
ritmo di musica, “Comunque ti consiglio di stare molto attenta, sai, i vampiri
amano succhiare il sangue delle giovani e innocenti ragazze” mormorò sul suo
collo, Hermione sorrise, “Cosa ti fa pensare che io sia innocente?!?” sospirò
maliziosamente e sentì la presa di Malfoy farsi più stretta. Quasi non si
accorse del tempo, per tutta la sera rise, rise alla voce melodiosa e cinica di
Malfoy, rabbirividì quando le sue mani la stringevano e le accarezzavano la
schiena, si perse nei suoi occhi mentre beveva una burrobirra fredda e mai
burrobirra le sembrò più buona. Raggiunse Harry e Ron mentre stavano bevendo un
drink, “Hei Herm ma che fine hai fatto?” le chiese Ron sorridendo, la ragazza
gli sorrise, “Sto dando una mano alle ragazze, vago per controllare che vada
tutto bene”, Harry le poggiò una mano sulla spalla e si piegò sul suo orecchio,
“Sei bellissima sta sera comunque”, la ragazza sorrise e in uno slancio di
affetto lo strinse in un abbraccio per poi lasciarlo andare, “Mi raccomando
Ronald non bere troppo” sospirò prima di allontanarsi e perdersi nella
folla.“Procede tutto bene?”, Jude si
girò a guardarla e sorrise luminosa, “Tutto benissimo” disse ridendo e la ragazza la prese trascinandola in pista,
Hermione rise mentre Jude la faceva girare, “Comunque ho deciso, siete
bellissimi insieme” dichiarò la Revenclaw ed Hermione si sentì imbarazzata, “Jude…”
ma la ragazza era ormai partita a raffica, “è incredibile di come io non me ne
sia accorta prima. Insomma sietefantastici, la coppia perfetta”, “Jude sei l’unica persona al mondo che
potrebbe definirci così” sospirò la Griffindor, la ragazza sorrise,
“Semplicemente perché gli altri non capiscono niente” dichiarò, entrambe
risero, “E vi eleggerei anche coppia della serata ma…”, Hermione si bloccò,
“Judith non provarci nemmeno” rispose severa, la ragazza sorrise alzando le
mani, “Ok, ok, tranquilla. A proposito tu hai qualche preferenza?”, entrambe si
guardarono intorno e il loro sguardo si fermò poco più in là, “Forse si”
sospirò Jude ed Hermione sorrise.
“Buona sera a tutti” la voce di Judith risuonò
amplificata nella grande stanza e tutti ammutolirono rivolgendo la loro
attenzione al palco dove la band aveva smesso di suonare e una bellissima
Judith Light sorrideva a tutti i presenti, “Beh spero vi stiate divertendo”, un
coro di consensi e applausi riempì la stanza e la ragazza rise, “Bene, mi fa
piacere. Ma veniamo al sodo così potrete tornare alle vostre danze. Siamo qui
per eleggere il re e la reginetta della serata, e sono felice di chiamare qui
sul palco una bellissima fantasmina e il suo capitano, un grande applauso per
Ginny Weasle e Harry Potter” e uno scroscio di applausi coprì i fischi
scontenti degli Slyterin. Ginny spalancò gli occhi e sorrise voltandosi verso
Harry al suo fianco che rosso di imbarazzo vagava con lo sguardo sul pavimento
lucido, “Vi stiamo aspettando sul palco” sospirò Jude sorridendo e Ginny con
uno scatto della mano afferrò il braccio di Harry e lo trascinò sul palco,
Hermione fece qualche passo avanti sistemando la coroncina sulla testa rossa di
Ginny mentre Jude sistemava quella sulla testa di Harry e applaudiva
sorridendo, la piccola Weasley si impadronì del microfono, “Volevo ringraziare
tutti…anche a nome di Harry e ci tenevo a precisare che queste scenette da film
sono tutte merito della qui presente Judith Light” e tutti scoppiarono in
fragorose risate. Ginny
continuò a minacciare di morte Jude per tutta la serata mentre Harry veniva
canzonato dai suoi compagni per la corona che portava in testa. Hermione
raggiunse Draco tempo dopo, “Si fanno sempre favoritismi per i Griffindor”
commentò il ragazzo sorseggiando il suo firewisky, Hermione sospirò, “Sai
benissimo che non è vero” commentò, Draco sorrise passandole un braccio intorno
alla vita e attirandola a sé, “Vado a fumare una sigaretta, vieni con me?”, la
Griffindor sbuffò, “Anche se non condivido il fatto di fumare si, ti accompagno
mentre decidi di buttare via la tua vita ammazzandoti con le sigarette”, il
ragazzo sorrise e prendendola per mano la condusse tra la folla in balcone, “è
incredbile, sono riuscite a tirare fuori anche un balcone” commentò la ragazza
quando furono fuori, Draco si strinse nelle spalle, “Se la Light applicasse il
suo ingegno anche sulle materie scolastiche non credo saresti ancora l’alunna
più promettente del sesto anno” rispose, Hermione sorrise, “Infatti io non sono
l’alunna più brava del sesto anno, sono l’alunna migliore di Hogwarts”, Draco
ghignò, “E poi sono io quello che pecca di superbia” commentò vago mentre
Hermione si girava sorridendo ad ammirare il panorama buio che si presentava ai
loro occhi, “Fa freddo sta sera” commentò, il ragazzo annuì abbandonando la sua
mano per infilarla in tasca e tirarne fuori un pacchetto di sigarette, “Sei
bellissima sta sera, ma credo che gran parte del merito sia della maschera nera
che ti copre metà del viso” la ragazza sorrise dandogli un debole pugno su una
spalla, “Ah beh grazie tante” rispose, Draco sorrise avvicinandosi a lei e
poggiandosi alla ringhiera decorata di lustrini dorati, “Oppure è merito del
tuo vestito” sorrise Hermione, “Non avresti dovuto” si affrettò ad aggiungere
subito dopo davanti al volto sorridente di Draco, “Secondo me saresti dovuta
essere tu la reginetta della serata” sussurrò lui nel suo orecchio ed Hermione
si sentì rabbrividire mentre sorrideva, “Ginny è perfetta per il ruolo di
reginetta” commentò, poi trattenne un sorriso divertito mentre Draco la
guardava perplesso e muovendo veloci le mani gli sfilò delicatamente la
maschera osservando il volto di lui in tutta la sua bellezza, “Quella matta di
Jude voleva incoronare noi come re e reginetta della serata, dice che siamo
perfetti insieme, ma ci pensi?!?”, Draco rimase immobile a fissarla ed Hermione
si sentì improvvisamente imbarazzata, “Perché tu non lo pensi?”, rimasero in
silenzio per qualche secondo, “Perfetti è decisamente l’aggettivo che ci si
addice di meno” rispose lei, lui fece un passo avanti lasciando andare la
sigaretta rimasta a metà, “E qual è quello che ci si addice di più?”, la
ragazza sembrò pensarci, “Imperfetti” rispose in fine, “Siamo perfettamente
imperfetti”, Draco sorrise e si avvicinò ancora, fino a toccarla e lentamente
le sfilò la maschera, “Bene, allora vuoi essere la parte imperfetta di me?” ed
Hermione sentì il cuore mancarle un battito mentre prendeva coscienza delle sue
parole, era quello, il momento che aspettava, quello che aveva desiderato da
quando si erano baciati la prima volta, “Si” mormorò debolmente, “E vuoi che io
sia la parte imperfetta di te?” e di nuovo il cuore cessò di batterle, lo
voleva, più di qualsiasi altra cosa al mondo, “Si”, il ragazzo sorrise e si
piegò a sfiorarle le labbra con le sue.
Spazio autrice:
Eccoci finalmente con una svolta decisiva, spero che la fine del
capitolo sia di vostro gradimento. Lo so, è un pò sdolcinato
(decisamente non nel mio stile) ma dovevo mantenermi in linea con
l'atmosfera romantica di tutto il capitolo e poi era sempre una
dichiarazione, anche se ho cercato di essere il più equilibrata
possibile senza lasciarmi andare a scene strappalacrime e infinitamente
dolci. Per quanto riguarda la scena dell'incoronazione del re e della
reginetta della serata non mi convince molto ma ho deciso di lasciarla
lo stesso per rendere meglio il parallelismo tra la vita normale e
quella del mondo magico e per sottolineare ancora di più il carattere
"particolare" di Jude. Nei prossimi capitoli continueranno ad esserci
svolte importanti. Spero che continuiate a seguirmi. Grazie a tutti,
preferiti e seguiti che continuano ad aumentare e naturalmente le
letture e i commenti.
Exentia_dream:
Grazie come sempre per i tuoi commenti. Si, Draco si addolcisce di
tanto in tanto ma non ho intenzione di cambiare radicalmente il
carattere del personaggio, sarà lo stesso Draco di sempre, solo che ora
è innamorato e questo lo renderà forse un pò più dolce a volte. Per
quanto riguarda il fatto dei dialoghi mi scordo sempre, comunque ho
provato ma non so perchè non riesco a vederla così la storia, non mi
piace, mi sembra più incasinata. Cercherò di togliere questo blocco e
rendere la scrittura più scorrevole. Baci
_Ombra_:
Grazie mille. Beh spero che continuerà a piacerti la storia e
continuerai a commentare. Se hai dei consigli da darmi sono sempre ben
accetti naturalmente. E per quanto riguarda Vasco, come si fa a non
amarlo?!? :)
Tu si' ... che sei speciale,
ti invidio sempre un po'
sai sempre cosa fare ... e ...
e che cosa e' giusto o no!
Tu sei cosi' sicura di tutto intorno a te
che sembri quasi un'onda che,
che si trascina ....... me
Vasco Rossi- Ridere di te
Quando quella mattina Hermione entrò in Sala Grande per
la colazione aveva il sorriso stupido e il viso beato di chi è in balia di
romantici sogni d’amore, aspetto che contrastava fortemente con quello di quasi
tutti i presenti che avevano l’aria stanca e assonnata mentre facevano
colazione preparandosi per affrontare la lunga giornata di inizio settimana che
si prospettava loro davanti, anche se tentavano di rallegrarsi per
l’eccitazione della prima partita dell’anno ormai prossima. “Giorno” esordì la
Granger avvicinandosi al suo tavolo e prendendo posto tra Ginny e Naville, la
rossa le rivolse un occhiataccia, “Come mai sei di così buon umore?!” le chiese
mentre allungava un piede sugli stinchi di Ron sotto al tavolo per svegliarlo
dal sonno temporaneo che l’aveva colto mentre era intendo a mangiare crepes e
uova strapazzate, la riccia si strinse nelle spalle, lei e Malfoy erano
qualcosa di molto simile ad una coppia finalmente e non c’era nient’altro che
potesse renderla più felice, ma di certo non poteva dirle questo, non era né il
momento né il luogo adatto per farlo, “Giorno ragazzi”, se c’era un’altra
persona che poteva essere così allegra e pimpante di prima mattina con
pochissime ore di sonno e anche infinitamente stanca quella era proprio Judith
Light. La ragazza si sedette tra le due amiche e si versò un bicchiere di
spremuta, Hermione notò che sfilava agilmente una fialetta colorata da sotto al
mantello e la passava a Ginny che prese abilmente il bicchiere di Harry e
quello di Ron e ne versò metà contenuto in ogni bicchiere restituendoli poi ai
legittimi proprietari che con uno sguardo d’intesa alla ragazza bevvero tutto
d’un sorso, la Revenclaw sfilò un’altra fialetta e la passò a Ginny sotto lo
sguardo perplesso di Hermione, e finalmente si girò verso la ragazza
passandogliene una, “Tieni Granger” mormorò, poi abbassando la voce si piegò
verso di lei, “Questa devi darla a Malfoy, è per lui e Blaise. Se vuoi ce n’è
anche per te” bisbigliò sorridendo e tornando a comporsi subito dopo, Hermione
aggrottò le sopracciglia, “Cos’è?” chiese poco convinta, la ragazza sospirò,
“Una pozione per risollevarci” spiegò risoluta, “Una specie di carburante che
stiamo dando a tutti i giocatori che oggi pomeriggio avranno la partita e ne
abbiamo tenuta anche un po’ per noi”, Hermione arricciò il naso, “Niente di
pericoloso?” chiese poco convinta, Jude scosse la testa, “No, tranquilla Herm,
assolutamente innoqua” rispose sorridendo e alzandosi dalla panca seguita da
Ginny.
Harry sbuffò, “Mi sento splendidamente” sorrise Ron
guardandolo beato, il moro lo osservò di sottecchi, “Non è che hai bevuto un
po’ troppa pozione?!?” chiese perplesso, il rosso si strinse nelle spalle,
“Perché tu non ti senti splendidamente Harry?”, il ragazzo si risistemò gli
occhiali scuotendo la testa, “Veramente sono un po’ agitato” affermò, il rosso
gli diede una sonora pacca sulla spalla, “Sta tranquillo capitano, andrà tutto
bene” affermò sicuro ed Harry non riconobbe il solito, nervoso e agitatissimo
Ronald Weasley, “Sai una cosa Ron?!? Penso che tu abbia una forte allergia”, il
Weasley corrugò la fronte perplesso, “A cosa?” chiese senza capire, Harry
sembrò sovrappensiero, “Alle pozioni. Ogni volta che ne prendi una succede qualche
casino” sospirò, il Weasley scosse la testa, “Non so se esiste un’allergia da
pozioni” disse con aria preoccupata mentre Ginny e Luna venivano loro incontro,
“Salve ragazzi” esordì la biondina ed Harry le sorrise cortesemente, “Ciao
Luna” rispose mentre Ron le faceva un cenno del capo, “Allora siete pronti?”
chiese Ginny dando un tiro alla sua sigaretta, “Veramente stavo discutendo di
una cosa abbastanza importante” rispose Ron ancora sovrappensiero e Ginny fu
sorpresa da questa affermazione, “Di cosa stavate parlando?” chiese
incuriosita, Ronald si schiarì la voce, “Allergie da pozioni” spiegò in breve e
sotto allo sguardo più che perplesso della sorella si affrettò ad aggiungere,
“Harry sostiene che io sia allergico alle pozioni ma non sono sicuro che esista
un’allergia da pozioni”, la rossa sputò via il fumo restando a guardare
entrambi i ragazzi in silenzio e fece per aprire la bocca, ma Luna la
precedette, “Non siate sciocchi. Non potete essere allergici alle pozioni, non
siete mica degli Spruzzicosi, loro si che sono allergici, appena sentono solo
l’odore di una pozione iniziano a gonfiarsi e prendere uno strano colorito
violaceo” sorrise tranquillamente e Ginny chiuse la bocca guardando la scena basita
e chiedendosi se qualcuno dei suoi amici si avvicinasse almeno lontanamente
alla normalità.
Draco la guardò arrivare e sorrise, era in ritardo, lo
sapeva bene, in quel momento avrebbe dovuto essere con la squadra a rifinire
gli ultimi particolari per la partita che ci sarebbe stata di lì a poche ore,
invece era lì, fermo in quel corridoio desolato e aspettava lei, bellissima
come sempre che si avvicinava con il passo sicuro e il sorriso sulle labbra.
“Granger”, “Malfoy” rispose Hermione fermandosi a pochi centimetri da lui.
Entrambi si erano aspettati uno strano imbarazzo, uno di quelli iniziali che
volente o nolente non si possono evitare eppure non successe nulla di tutto
quello che avevano pensato. Non c’era stato nessun imbarazzo, nessun sorriso
intimidito o parola fuori posto, erano come sempre loro, Draco e Hermione. “Sei
pronto per la partita?”, lui ghignò, “Lo sarei di più se qualcuno mi desse un
piccolo incoraggiamento” sospirò muovendo un passo in avanti, Hermione sorrise
e si avvicinò maliziosamente a lui, “In effetti sono qui per darti qualcosa”
bisbigliò, Draco sorrise guardandola ansioso, “Ecco” sospirò a quel punto la
ragazza facendo scivolare una fialetta azzurra davanti ai suoi occhi, il
Serpeverde la guardò perplesso ed Hermione sorrise, “Te la manda Jude, dice che
è per te e Zabini”, il biondo sospirò annuendo e allungò la mano per afferrare
velocemente la fialetta e farla sparire nella sua tasca, “Non sapevo fossi
diventata anche un fattorino” commentò lui divertito, Hermione gli fece una
linguaccia, “Non lo sono infatti” rispose sulle sue labbra e lo baciò, “Questo
incoraggiamento mi piace decisamente di più” sospirò Draco, la ragazza sorrise,
“Tanto perderete lo stesso”, il biondo si allontanò un poco e la guardò
attentamente, “Vi batteremo” affermò lui sicuro, “Vincerò e ti dedicherò la
vittoria”, la ragazza sorrise, “Non esserne così sicuro” rispose dandogli un
ultimo bacio, poi si girò per andare via, mosse qualche passo ma sembrò
ripensarci, si fermò voltandosi, “Ah Malfoy buona fortuna” sorrise civettuola
prima di allontanarsi.
Le bandiere svolazzavano e gli urli dagli spalti
riempivano tutto lo spazio circostante, da una parte i Griffindor bardati di
rosso oro urlavano eccitati, suonando trombe, trombette e qualsiasi cosa di
starnazzante ci fosse in giro mentre gli Slyterin sventolavano le loro bandiere
urlando epiteti poco carini agli avversari. Hermione rabbrividì mentre una
ventata di aria gelida le scompigliava i capelli e si strinse a Jude seduta al
suo fianco, “Mi stavo chiedendo Herm, non dovresti essere dall’altra parte?!?”
sospirò la Revenclaw indicando con un cenno del capo la tifoseria avversaria,
Hermione le lanciò un occhiataccia, “Tu piuttosto non sei a fare il tifo per il
tuo caro Nott?”, le guance della ragazza si tinsero di un dolce rossore ma ella
non si scompose e sorrise tranquillamente, “Lo farò, da qui” rispose
soddisfatta, Hermione la guardò perplessa, “Non posso tradire Ginny andando a
tifare dall’altra parte ma tiferò per Theo lo stesso” concluse, la Granger fece
per aprire la bocca e dire qualcosa ma un urlo eccitato di Luna seduta al suo
fianco la bloccò, “Stanno per iniziare” le informò Padma ed entrambe si
voltarono verso i giocatori che entravano in campo in sella alle loro scope
fiammanti. Le nuvole scure nel cielo facevano da ottimo scenario alla partita
entusiasmante che si sta svolgendo quel giorno. I Griffindor sembravano carichi
e determinati a vincere ma gli Slyterin volevano assolutamente la vittoria. La
platea era in subbuglio, i punti si inseguivano in una strana corsa e le azioni
dei giocatori lasciavano senza fiato. “A quanto sono?” chiese Hermione,
“Parità” rispose prontamente Luna, “E la partita sta per finire. Qualcuno dovrà
assolutamente prendere il boccino” intervenne Jude guardando i giocatori
agitata, Hermione sospirò girandosi a guardare di nuovo la partita, “Che
diavolo sta facendo Malfoy?!?” era stata Jude a parlare ed Hermione cercò
freneticamente Draco con lo sguardo. Non l’aveva perso di vista un attimo
durante tutta la partita, ma in quei pochi secondi di distrazione non si era
accorta che il ragazzo era riuscito ad individuare il boccino e ora lo stava
seguendo, braccato da Harry, “Sta cercando di prendere il boccino?!?” chiese
perplessa Padma, “è pazzo. Si faranno male” commentò Luna con un’aria
preoccupata che non le si addiceva. Draco sembrava impegnato in uno strano
gioco e Potter lo seguiva a breve distanza, entrambi fluttuavano nell’aria come
impazziti e la scopa di Malfoy in testa virava verso gli spalti per poi
cambiare direzione all’ultimo momento. Hermione assottigliò lo sguardo e
osservò entrambi i ragazzi con estrema attenzione, Harry stava urlando qualcosa
ma naturalmente non riusciva a sentirlo e Draco aveva un espressione perplessa
sul viso, sembrava quasi…preoccupato. Fu allora che la ragazza capì, “è stata
stregata” urlò in preda al panico, “La scopa di Malfoy è stata stregata, è
sotto incantesimo”, tutti si voltarono a guardarla per poi tornare a
concentrarsi su Malfoy che stava puntando alla tribuna dei Griffindor, “Fermatelo,
fermatelo” continuò ad urlare Hermione in preda all’ansia, si girò e per un
attimo incrociò gli occhi preoccupati della McGranitt, “O mio Dio” sospirò la
donna guardando oltre le sue spalle ed Hermione si girò in tempo per vedere la
scopa di Malfoy schiantarsi contro l’alta tribuna. Un tonfo e la tribuna tremò,
la ragazza si precipitò al bordo sfoderando la bacchetta e cercò di puntarla su
Malfoy che stava rapidamente scivolando verso terra, “Vingardium leviosa” ma il
fascio di luce sbagliò mira e colpì la scopa che iniziò a fluttuare lentamente
nell’aria, guardò terrorizzata Draco e puntò di nuovo la bacchetta prima che
Harry arrivasse correndo in sella alla sua scopa prendendolo a pochi centimetri
da terra. Ci fu un silenzio improvviso mentre Harry Potter con non poca fatica
trascinava il corpo privo di sensi del Serpeverde poggiandolo al centro del
campo e abbandonando la sua scopa lì accanto, poi si scatenò un putiferio e i
giocatori e i tifosi iniziarono a riversarsi in campo. Hermione fu una delle
poche dagli spalti dei Griffindor che si mosse verso il campo, corse scansando
gli altri e chiedendo frenetiche scuse seguita da Jude e Padma. Quando lo
raggiunse Draco era accerchiato da alunni e insegnanti, sgomitò per passare tra
la folla, il ragazzo sdraiato a terra sembrava privo di sensi, ma quando gli si
avvicinò si accorse con grande sollievo che aveva gli occhi aperti e un
espressione dolorante sul volto, “Draco” mormorò buttandosi in ginocchio
accanto a lui, pochi sembrarono accorgersi della sua reazione, il ragazzo si
girò a guardarla, “Come stai? Ti sei fatto male?” chiese lei agitata, e lo
Slyterin cercò di sorridere esibendosi in una smorfia tirata e poco sincera,
“Bene…tutto bene” cercò di mormorare a mezza voce mentre Gazza e un altro paio
di persone si facevano largo e lo caricavano su una barella, “State lontano,
fategli spazio” urlò il vecchio custode, il ragazzo si voltò di nuovo a
guardare Hermione e cercò ancora di sorriderle mentre veniva portato via con
Blaise, Daphne, Piton e la McGranitt al suo fianco. Hermione si guardò intorno
agitata poi strinse i pugni e seguì veloce la barella che si stava allontanando
sotto lo sguardo shoccato di Ginny.
Hermione si torturò le mani sbuffando, era rimasta
davanti all’infermeria indecisa sul da farsi per un po’, fin quando Blaise era
uscito fuori e le si era avvicinato furtivamente, “Sta benone. Poteva andargli
molto peggio. Si riprenderà presto” le aveva mormorato prima di sparire di
nuovo dentro. La ragazza rassicurata aveva raggiunto di nuovo i suoi amici che
borbottavano preoccupati su Malfoy e sulla partita e avevano continuato a farlo
per tutto il tempo della cena, lei però non era riuscita a calmarsi così subito
dopo cena si era precipitata di nuovo in infermeria e controllando bene che fosse
vuota lo raggiunse. Lui era lì, sdraiato in un letto in fondo, la ragazza si
affacciò piano per evitare di svegliarlo, quando incontrò i suoi bellissimi
occhi ghiaccio si sentì confortata, “Hei” mormorò piano quasi in un sospiro, il
ragazzo la guardò e sorrise, “Hei” rispose mentre lei si avvicina piano al
letto, “Come va?”, Draco cercò di mostrare indifferenza, “Potrebbe andare
meglio” mormorò, Hermione lo guardò attentamente seguendo i lineamenti delicati
del viso leggermente graffiato e lasciando scorrere lo sguardo sul suo corpo,
“Controlli i danni?!?” mormorò lui ironicamente e lei sorrise avvicinandosi un
altro po’, allungò delicatamente una mano e prese un lembo della coperta, si
soffermò un attimo a guardare il suo viso poi con un movimento veloce alzò la
coperta e lo guardò attentamente, il braccio sinistro era fasciato, per il
resto non sembrava ci fossero problemi, la ragazza sospirò allungando piano una
mano per accarezzare delicatamente il braccio fasciato e scendere a sfiorare la
sua mano, sotto lo sguardo attento di lui che la osservava silenzioso. “è solo
questo?” mormorò piano la ragazza, Draco annuì sospirando, “E mi fa male la
caviglia ma pare non sia nulla di grave, è solo fasciata” rispose secco,
Hermione gli regalò un piccolo sorriso, “Non è grave” affermò, Draco la guardò
e ghignò, “No, fortunatamente niente danni gravi” confermò, la ragazza si sentì
leggermente imbarazzata e abbassò lo sguardo per poi rialzarlo subito dopo, “Mi
hai fatto prendere un colpo” sussurrò e per un po’ entrambi rimasero in
silenzio, “Ma cos’è successo di preciso?”, Draco sospirò, “Non lo so, è
successo all’improvviso. Qualcuno deve aver fatto un incantesimo sulla mia
scopa. Stavo inseguendo il boccino e all’improvviso ho perso il controllo della
scopa, non riuscivo più a direzzionarla” spiegò il ragazzo, Hermione si sedette
sul letto accanto a lui, “Dagli spalti non si capiva bene costa stava
succedendo, quando mi sono accorta che non eri tu mi è salito il panico, non
sapevo che fare, quando ti sei schiantato ho provato a fermarti con un
incantesimo ma non ci sono riuscita e…ho avuto paura” sospirò la ragazza tutto
d’un fiato, Draco la guardò e sorrise, “Per tua sfortuna sono ancora vivo”
mormorò soddisfatto, Hermione sorrise, “Ed è anche merito di Potter” sputò il
biondo tra i denti, Hermione lo guardò sorridendo e scuotendo la testa, “In
effetti poteva lasciarti schiantare. Ci saremmo tolti un gran problema”
commentò, Draco la guardò, “Come avresti fatto senza di me?!?” chiese
sospirando, Hermione sorrise piegandosi ad un millimetro dalle sue labbra, “Già,
come avrei fatto?!?” sospirò prima di baciarlo dolcemente. “Questo è proprio
quello che mi serviva” mormorò lui, la ragazza sorrise, “Per così poco, potevi
dirlo subito” disse ironica baciandolo di nuovo, Draco ghignò, poi sospirò
guardandola e portò la mano sana ad accarezzarle il viso, “Ti va di restare qui
con me sta notte?” le chiese dolcemente, Hermione sgranò gli occhi guardandolo
sorpresa, “Vuoi che resti qui?!?” disse di nuovo, il ragazzo annuì, “Devo
restare in infermeria solo questa notte e vorrei mi facessi compagnia”, la
Griffindor scrutò i suoi occhi profondi che la fissavano imperturbabili e
lasciò scivolare lo sguardo sulle loro mani ancora intrecciate, “Si, certo”
mormorò debolmente, Draco sorrise alzandosi facendo leva sul braccio e
spostandosi più in la, poi battè con la mano sullo spazio vuoto ed Hermione si
infilò nel letto accanto a lui. Non ci fu alcun imbarazzo, Hermione si strinse
a lui assorbendo tutto il calore del suo corpo e respirando forte il suo odore,
Draco la strinse forte abbracciandola da dietro e immerse il volto nei suoi
capelli respirando forte il suo odore, “Draco?!?”, “Mmm”, “Sono contenta che
Harry ti abbia salvato prima che ti schiantassi al suolo”.
Spazio autrice:
Miei cari lettori (ahhh questa frase mi fa sentire importante...si si,
certo :D), vi posto anche il tredicesimo capitolo con un pò di ritardo,
lo so, perdonatemi ma non sono riuscita a finire prima.Non ho
moltissimo da dire su questo capitolo. Ho cercato di renderlo dolce,
entusiasmante e nello stesso tempo non molto pesante, spero che ci sia
riuscita, anche se vedo l'impresa ardua. So che probabilmente adesso
avete dei dubbi, ma non preoccupatevi, piano, piano vi spiegherò tutto.
Non è mia abitudine anticiparvi nulla ma se tutto va secondo i miei
programmi nel prossimo capitolo avrete una bellissima sorpresa. Grazie
mille di tutti i commenti, le letture, i preferiti e i seguiti. Grazie
davvero.
anna96: Grazie mille per la tua recensione, mi fa
molto piacere sapere che il capitolo non è risultato melenso perchè è
proprio quello che non volevo. Grazie ancora. Baci
cocochanel87: Grazie mille e benvenuta nella storia. :) Spero continuerai a seguirmi. A presto
Exentia_dream:
Grazie mille, è molto bello il tuo commento e mi ha resa davvero
felice. Sono contenta che il capitolo sia venuto così bene. Spero di
continuare così. Baci
If I could fall
Into the sky
Do you think time
Would pass me by
'Cause you know I'd walk
A thousand miles
If I could
Just see you
Tonight
A thousandmiles- Vanessa Carlton
Quella mattina quando Hermione aveva aperto gli occhi
aveva trovato Draco che dormiva accanto a lei e la teneva abbracciata, battè un
attimo le palpebre disorientata e sobbalzò quando si rese conto che era giorno,
uscì dal letto piano, cercando di non svegliarlo e dandogli un ultima rapida
occhiata uscì a passo veloce dall’infermeria pregando che nessuno li avesse visti.
Scese di corsa i gradini diretta al suo dormitorio mentre cercava
disperatamente di dare una sistemata ai capelli e lungo il corridoio incrociò
Jude che dava gentilmente istruzioni ad un elfo domestico che portava le sue
valigie, “Jude” la salutò perplessa Hermione, la ragazza si voltò a guardarla e
le sorrise, “Giorno Herm” rispose scoccando un'altra occhiata all’elfo che
spariva in fondo al corridoio, poi tornò a voltarsi verso l’amica e la osservò
bene, “Stai venendo da quella parte?!?” chiese dubbiosa ed Hermione imbarazzata
lasciò che lo sguardo vagasse lungo il corridoio, “Si” mormorò in risposta, “Ma
il tuo dormitorio è dalla parte opposta” osservò la Revenclaw, ed Hermione
annuì di nuovo, “Si, io…sono uscita presto questa mattina” si giustificò, Jude
sorrise incrociando le braccia sotto al petto, “Già…eppure sembra che tu ti sia
appena svegliata” osservò, e quando incontrò lo sguardo di Hermione il suo
sorriso si allargò, “Come sta Malfoy? So che è in infermeria”, la riccia
sorrise senza pensare, “Oh bene direi, ha solo un braccio fasciato” rispose
tranquillamente, “Sai, stavo pensando di andare a salutarlo prima di
andarmene…penso di farci un salto ora”, “Non ti conviene, sta dormendo” le
parole uscirono dalla sua bocca prima che potesse fermarle e quando si accorse
di essere stata ingannata si morse la lingua, Judith rise vittoriosa,
“Beccata!” sospirò soddisfatta, “Quindi hai passato la notte con lui” aggiunse
ancora la ragazza, Hermione sbuffò, “Si, sono andata a trovarlo ieri sera e mi
sono addormentata…”, Jude alzò un sopracciglio, “Oh va bene, ho dormito con
lui” confessò la Griffindor cercando di contenere l’imbarazzo, poi tornò a
guardare l’amica, “Ma tu dove stai andando?” le chiese cambiando discorso, Jude
strinse la borsa che aveva tra le mani, “Torno a casa per qualche giorno.
Stanno venendo a prendermi” rispose, Hermione la guardò interrogativa, “Tra tre
giorni si sposa mia sorella e io sono una delle damigelle” disse eccitata, la
riccia sorrise, “Allora auguri Jude”, la ragazza le sorrise, “Grazie Herm”
sospirò avvicinandosi e prese la ragazza sotto braccio, “Ma prima di andarmene
vado a fare colazione, vieni con me?!?”, Hermione sorrise, “Ottima idea”
concordò passando un braccio intorno alle spalle dell’amica. Quando arrivarono
in Sala Grande presero posto al tavolo dei Griffindor ancora semi vuoto,
“Giorno” sbadigliò Ginny raggiungendole poco dopo e sedendosi accanto a Jude,
“Allora sei pronta per partire?” le chiese, la bionda annuì, “Come farete per
ben cinque giorni senza di me?!?” sospirò la ragazza sotto lo sguardo divertito
delle amiche, la rossa si girò a guardare Hermione, “Allora Herm come hai
passato la notte? Anzi la domanda giusta è dove hai passato la notte?” chiese
sorridendo tranquillamente mentre imburrava una fetta di pane, la riccia
spalancò gli occhi guardandandola perplessa e smise per un attimo di muoversi,
doveva assolutamente dirglielo, ma quello non era proprio il momento migliore
per farlo, “Beh…io, ecco, dove vuoi che l’abbia passata?!?” farfugliò
indistintamente, Jude si versò del succo d’arancia, “Ha dormito da me”
intervenne subito, “Era da un po’ che le dicevo che doveva dormire da me”
spiegò la bionda bevendo tranquillamente ed Hermione rimase sorpresa nel vedere
con quanta naturalezza Judith riuscisse a mentire, Ginny la guardò sospettosa,
“Davvero?!? Ha dormito da te?” chiese osservando bene entrambe le ragazze, Jude
sostenne il suo sguardo senza problemi ed Hermione cercò di fare altrettanto,
“Quindi Malfoy ha passato la notte da solo in infermeria…ah povero ragazzo!!”
sospirò sorridendo, Hermione si sentì raggelare e per un attimo il sorriso di
Jude le si gelò sul viso, ma non smise di sorridere, non cambiò espressione,
sospirò tornando naturale e tranquilla, “è davvero buonissimo questo succo sta
mattina…mi mancherà la colazione di Hogwarts in questi giorni” sospirò
tranquillamente ma Ginny non si mosse, continuò ad inchiodare Hermione con lo
sguardo, alla fine si voltò sorridente verso Jude, “Tu non ci mancherai
affatto” disse tranquillamente, Judith sorrise, “Credo sia ora di andare, passo
un attimo a salutare gli altri al mio tavolo” sorrise la ragazza alzandosi
leggiadramente e dirigendosi a passo sicuro verso il tavolo dei Revenclaw. Ginny
continuò ad imburrare il suo pane già molto ben imburrato, Hermione sospirò,
“Ginny” ma la ragazza non si girò a guardarla e rimase indifferente, “Ginny ascolta…”
provò ancora la riccia, la rossa alzò il viso puntando gli occhi grandi nei
suoi, “No Hermione non ho voglia di ascoltarti adesso, non mi interessa quello
che hai da dirmi” disse freddamente la ragazza alzandosi dal tavolo, Hermione
scattò in piedi, “Ginny aspetta”, ma la rossa la ignorò e si voltò
avvicinandosi a passo di marcia a Jude ferma vicino al tavolo della sua casa.
Hermione la osservò mentre abbracciava l’amica e le diceva qualcosa sorridendo,
poi si girò e si avviò impettita verso l’uscita, la Griffindor si alzò indecisa
sul da farsi e guardò Jude che le si avvicinava in compagnia di Padma, la
bionda l’abbracciò, “Va a parlarle, è arrabbiata ma se provi a spiegarle tutto
le passerà” le sussurrò all’orecchio, Hermione annuì e la strinse in un
abbraccio, poi le sorrise, “Mi raccomando divertiti e fa la brava”, Jude le
sorrise, “Certo. Mi raccomando anche a te. Ci vediamo tra cinque giorni”
sorrise stampandole un bacio su una guancia e avviandosi a passi misurati verso
l’uscita in compagnia dell’amica mentre Hermione si lasciava cadere di nuovo
sulla panca sconfortata. “Giorno Herm” sospirò Harry raggiungendola, Ron le
fece un cenno col capo, “Buon giorno” rispose la ragazza, “Sai per caso cos’ha
fatto Ginny?!? Era un po’…di cattivo umore direi” brontolò Ron, Hermione lo
guardò sbuffando e si alzò uscendo dalla Sala Comune sotto lo sguardo perplesso
dei suoi migliori amici.
“Eccolo qui il nostro reduce di guerra” lo canzonò
Zabini quando Draco entrò nella camera disordinata, “Manco per una notte e
guarda qui che disordine, sei un caso irrecuperabile Zabini” sospirò affranto
scuotendo la testa, il moro sorrise, “Mi sono dato alla bella vita mentre tu non
c’eri”, Draco gli sorrise buttando il mantello sul letto e sedendosi a sua
volta, “Sai di cosa ho bisogno ora?!? Una sigaretta”, Blaise gli sorrise e
allungò il braccio prendendo un pacchetto di sigarette e un accendino dal
comodino e passandone una accesa all’amico, Draco ne diede una lunga boccata,
“Allora Malfoy come hai passato la notte?!?” chiese il moro dando un tiro alla
sua sigaretta, l’altro si strinse nelle spalle, “Piuttosto bene devo dire”
affermò, lo Slyterin sorrise, “Non ti sono mancato per niente?!?” chiese
ironico, “Affatto, anche perché in mia compgania c’era una certa Griffindor”
sospirò buttandosi all’indietro con l’aria tranquilla, Blaise rimase per un
attimo a guardarlo sorridente, “Quindi tu e la Granger siete finalmente passati
alla fase successiva?!?” chiese divertito, “Non so di cosa tu stia parlando”
rispose vagamente il biondo, Blaise rise, “Si infatti…comunque mentre eri via
per il tuo soggiorno in infermeria è arrivato qualcosa per te” disse prendendo
una busta da lettere poggiata sul tavolo e passandola all’amico, “Sicuramente
da tuo padre” affermò Zabini dando un ultimo tiro alla sua sigaretta, Draco
sbuffò, “Purtroppo si”.
Hermione aveva passato due ore con Piton a preparare
pozioni per poi passare a Storia della Magia, quando finalmente aveva avuto un
buco libero era andata a cercare Ginny per parlarle ma lei aveva lezione così
aveva atteso il pranzo ma la rossa non si era fatta viva. Per questo quel
pomeriggio girava per il castello decisa più che mai a trovare la sua migliore
amica per parlarle. Stava quasi perdendo la speranza quando vide una testa
rossa rifugiarsi veloce oltre il ritratto della signora grassa, accelerò il
passo e la seguì, “Ginny” la chiamò quando fu dentro, la ragazza si fermò sulle
scale che stava salendo velocemente senza girarsi, “Ginny aspetta per favore,
parliamo” provò ancora la riccia, la Weasley si girò di scatto, “Di cosa vuoi
parlare Hermione?!? Cosa c’è da dire?”, “Vorrei spiegarti, vorrei raccontarti
tutto”, la ragazza sorrise sprezzante, “è tardi ormai, non mi interessa”
rispose acidamente, Hermione abbassò il capo per poi rialzarlo subito dopo, “Mi
dispiace, mi dispiace di non avertelo detto prima ma ero sicura che tu reagissi
così e io non volevo...”, Ginny non la lasciò finire, “Non hai capito” sospirò
scendendo qualche gradino, “Non è il fatto in se per se che mi fa arrabbiare,
quello mi disgusta soltanto, il fatto che mi ferisce è che tu non me l’abbia
detto. Credevo di essere la tua migliore amica, pensavo che ti fidassi di me,
evidentemente non ti fidavi abbastanza da dirmi che vai al letto con Draco
Malfoy, o forse ti vergognavi, forse ti sentivi troppo squallida” sibilò Ginny
con cattiveria prima di girarsi e sparire lungo le scale. Hermione
non parlò per un po’, era troppo shoccata per farlo, non riusciva a capire se
quello che provava fosse rabbia o dolore, l’unica cosa di cui era certa era
lui, era lui con cui voleva parlare, lui che voleva in quel momento, aveva
assoluto bisogno di lui. Si diresse a passo di marcia verso i sotterranei e si
fermò solo quando si trovò davanti all’ingresso pensando ad un possibile motivo
per entrare, “Granger?!? Cosa ci fai qui?” la ragazza si girò al suono
dell’inconfondibile voce di Daphne Greengrass, “Greengrass” rispose con un
cenno del capo, “Veramente…cercavo il prefetto Malfoy” sospirò cercando di
essere il più naturale possibile, la bionda la guardò attentamente da capo a
piedi, in fine annuì, “Hei tu” sibilò fermando un ragazzo del secondo anno che
passava di lì, il ragazzino si girò a la guardò intimorito, “Vai a chiamare
Malfoy, digli che lo cerca una spocchiosa Griffindor”, il ragazzino annuì e si
allontanò frettoloso. Le due ragazze rimasero in silenzio a guardarsi, in fine
la bionda sorrise facendo un passo avanti, “Allora Granger come mai stai
cercando Malfoy?” chiese la ragazza, Hermione si schiarì la voce, “Cose che non
ti riguardano Greengrass” rispose secca evitando di guardarla, la bionda
sorrise di nuovo mentre Draco compariva all’entrata, “Draco” cinguettò la
biondina facendogli un cenno con il capo, il ragazzo le rivolse un occhiata,
“Daphne credo che la Parkinson abbia bisogno di te”, la ragazza lo guardò per
un po’ perplessa, in fine annuì e si allontanò di fretta scomparendo oltre
l’entrata, Hermione osservò il ragazzo fermo davanti a lei e sorrise, “Non ti
vedo tanto male” commentò, Draco le sorrise, “Non lo sono” rispose coinciso
mentre il viso della ragazza si apriva in un luminoso sorriso, “Andiamo a fare
una passeggiata?” propose lo Slyterin e la ragazza annuì affiancandolo e
avviandosi fuori con lui.
Blaise Zabini non aveva mai sofferto particolarmente il
freddo, era abituato a temperature piuttosto basse e odiava il caldo, ma in
quel momento, mentre vagava nel cortile di Hogwarts coperto solo dal suo
mantello e da una maglietta sottile sentiva un certo freddo invaderlo e
arrivargli fin dentro le ossa, si guardò intorno mentre sfilava una sigaretta
dal pacchetto e la portava alla bocca cercando freneticamente l’accendino nelle
tasche, una risata improvvisa attirò la sua attenzione, alzò lo sguardo e li
vide poco più in la, accanto ad un albero, si affrettò nella loro direzione,
“Zabini?!?” lo chiamò Malfoy perplesso quando fu abbastanza vicino, il ragazzo
sorrise, “Scusate, non vorrei disturbare ma è arrivato un altro gufo per te”
mormorò il moro guardando l’amico, Draco si concentrò per un attimo su i suoi
occhi, “Sta creando un po’ di scompiglio, credo sia meglio che tu vada” disse
tranquillamente Blaise ma Hermione lesse una certa freddezza nelle sue parole,
Draco annuì brevemente con un cenno del capo, poi si voltò verso di lei, “Torno
tra un attimo”, Hermione lo guardò dubbiosa e annuì, Zabini le sorrise, “Va
tranquillo, resto io a farle compagnia” sospirò mentre Malfoy si allontanava a
grandi passi verso l’ingresso. Hermione rimase in silenzio a guardare il
ragazzo davanti a lei, “Allora Granger come vanno le cose tra te e Malfoy?”
chiese il moro, “Bene, ma sono sicura che tu ne sei già al corrente”, Blaise
sorrise colpevole e continuòa frugarsi
nelle tasche, “Hai per caso un accendino?” chiese sbuffando, Hermione inarcò un
sopracciglio, “No, non fumo” rispose, Zabini annuì sorridendo, “Lo immaginavo”
affermò, “Non capisco che bisogno c’è di fumare. Questa robaccia vi ucciderà
presto” aggiunse poco dopo sprezzante, Blaise sorrise, “Possibile” commentò,
“Ma è anche possibile che morireremo prima di arrivare ai vent’anni” sospirò
trovando finalmente un piccolo accendino rosso, Hermione lo osservò un attimo
mentre un brivido la percorreva velocemente per poi scivolare via, era vero,
quelle parole erano dannatamente vere. “Eccomi” esordì Draco di ritorno,
entrambi i ragazzi si girarono a guardarlo, la ragazza gli sorrise sentendosi
rassicurata dalla sua presenza e Blaise ghignò, “Io vado allora” commentò
facendo evanescere ciò che rimaneva della sua sigaretta, il biondo annuì,
“Granger” sospirò divertito il moro girandosi verso di lei e salutandola con un
cenno del capo, Hermione rispose con un altro cenno di assenso e lo guardò
andare via, “Blaise ti ha per caso importunata?” chiese Draco avvicinandosi di
più, la ragazza sorrise, “No, ma sono contenta che tu sia tornato” confessò
sinceramente stringendogli una mano. Avevano
camminato a lungo prima di raggiungere di nuovo il castello per la cena, “Credo
sia meglio separarci qui” sospirò Hermione, Draco le lasciò la mano un po’
titubante ma non si allontanò da lei, “Ci vediamo sta sera, al giro dei
prefetti” le sussurrò in un orecchio e la ragazza sorrise annuendo prima di
sparire tra la folla della Sala Grande.
Hermione si affrettò a salire le scale e raggiungere
l’aula dei prefetti, “Puntuale come sempre” commentò Goldestain con un sorriso,
la Griffindor ricambiò il sorriso ed entrò nella stanza per firmare il libro
dei prefetti, ma quando si voltò per uscire incrociò Draco Malfoy sulla porta,
il ragazzo le sorrise, “Buona sera prefetto Malfoy” disse Hermione in tono
serio spezzando però la sua serietà con un sorriso sincero, il ragazzo ghignò,
“Signorina Granger” rispose in tono perfettamente educato, “Non vorrei
interrompervi ma io dovrei passare” intervenne Padma in quel momento
interrompendoli, Hermione abbassò il capo spostandosi in tutta fretta e
raggiungendo Hannah e Calì che chiacchieravano in corridoio, Antonhy li
raggiunse poco dopo e schiarendosi la voce richiamò l’attenzione di tutti, “Sta
sera Pansy non ci sarà…ha avuto dei problemi” dichiarò, “Quindi deve esserci
una ronda a tre persone, ho pensato a tutte le possibili soluzioni ma per evitare
sconvenienti” e qui si fermò lanciando un occhiata significativa a Draco ed
Ernie, “Credo sia meglio se Padma, Calì e Hannah facciano la ronda insieme per
sta sera”, le ragazze annuirono entusiaste ed Hermione alzò gli occhi al cielo
scuotendo la testa, per poi raggiungere Goldstein mentre le ragazze si
allontanavano nell’ala sud del castello, il ragazzo si girò verso di lei con
aria colpevole, “Scusami Herm ma sai perché ho preferito fare così. Sono certo
che tra le quattro sei l’unica abbastanza matura da non fare troppe storie”, la
ragazza sospirò e Draco ghignò divertito cercando di nascondere il suo sorriso,
“Hai ragione Goldstain” asserì la ragazza e si allontanò in direzione di Malfoy
che già l’aspettava.“Avresti preferito
fare il giro di ronda con le regazze?” sussurrò improvvisamente Malfoy ad un
certo punto, Hermione si girò verso di lui leggermente sorpresa dal fatto che
dopo essere stato in silenzio a lungo avesse finalmente deciso di rivolgerle
parola, “No, certo che no” rispose la Griffindor poi si girò di nuovo verso di
lui, “Ma sono una ragazza anche io e pare che delle volte la gente tende a
scordarlo”, Draco sorrise fermandosi nel buio del corridoio, “Solo perché sei
diversa dalle altre”, Hermione si voltò di nuovo a guardarlo e sta volta si
fermò anche lei, “Spero sia un complimento” disse dubbiosa e Draco sorrise di
nuovo, “Lo è” confermò muovendo qualche passo verso di lei, “è più di un
semplice complimento”, “Cos’è?” chiese la Griffindor degludendo mentre poggiava
le mani aperte sul petto di lui, “La verità” sorrise il ragazzo e si piegò a
baciarla. Si separarono piano e malvolentieri, “Ti fa male il braccio?” chiese
affannata Hermione, il ragazzo scosse la testa, “Madama Chips fa miracoli”
sospirò ironicamente il ragazzo, Hermione rise accarezzandogli delicatamente il
braccio ancora fasciato, poi alzò lo sguardo puntando i suoi occhi in quelli
profondi di lui che la stavano osservando, “Cosa c’è?”, Malfoy sorrise
impercettibilmente passandole una mano tra i capelli, “Vuoi dormire con me
questa notte?”, Hermione sentì il respiro bloccarsi e il cuore saltarle un
battito, in fine annuì con un movimento impercettibile del capo.
Spazio autrice:
Lo so, lo so, sono in ritardissimo con il capitolo e non è nemmeno un
granchè...perdonatemi, ma in questi giorni tra scuola, amici, famiglia
e impegni vari non ho un attimo libero. Come al solito ho fatto male i
conti e "il grande evento" che vi avevo promesso potrete averlo nel
prossimo capitolo!!! La canzone non è forse molto adatta, non so, sono
ancora indecisa ma non riuscivo a trovare nulla. Sono molto
sorpresa per tutti questi nuovi lettori e inutile dire che mi fa
estremamente piacere. Poveri voi, non sapete in che guaio vi state
cacciando...inizierete a conoscere la mia mente contorta!! =) Prima di lasciarvi vorrei dire che questo capitolo è dedicato a liven,
per farle i miei migliori auguri per il suo matrimonio. Grazie come
sempre per le recensioni, per le seguite e per i preferiti.
anna96: Eh si, io direi che si sta rimettendo in fretta!!! eheh =) Baci
single93: Ciao, benvenuta nella storia. Grazie mille per la tua recensione, mi piacerebbe molto se continuerai a seguirmi. :)
sam05: Grazie mille e benvenuta anche a te. Eh si, Draco è Draco!!! =) Spero di essere riuscita a caratterizzarlo al meglio.
Exentia_dream: Grazie mille cara!!!! Mi fa molto piacere che ti piaccia!!! =)
black_shadow: Eh già...anche io vorrei un Draco così!!!! Grazie mille comunque.
Andiamo fuori che nevica
e sembra vero questo finto inverno
si può sorridere si può sperare
per quanto strana
la vita a volte sembra normale
Io che ho avuto tanto
non mi rendevo conto
che in fondo quel che conta
è dividere con te
ogni attimo...
Per tutto il tempo- Raf
Harry sospirò guardando il libro di pozioni
contrariato, c’era decisamente qualcosa che non andava, il problema era solo
capire se questo qualcosa era un problema suo o della materia, “Ron sei
riuscito a capire questo passaggio?” chiese il moro affacciandosi sul libro
dell’amico, il rosso scosse la testa sbuffando e in fine chiuse il libro con un
colpo secco, “Miseraccia no” esclamò il ragazzo, ok, è un problema della
materia, decretò Harry chiudendo il libro e accatastandolo sulla lunga fila di
libri ai loro piedi, “Non ditemi che stavate studiando?!?” la voce di Ginny
arrivò dietro di loro e pochi secondi dopo la ragazza apparve in tutta la sua
esile figura buttandosi a peso morto sulla poltrona accanto al divano, “Studiando…”
sbuffò Ron con voce annoiata, “A proposito dov’è la nostra studiosa?” chiese
Harry rivolgendo a Ginny uno sguardo indagatore, la rossa si strinse nelle
spalle, “C’è qualche problema tra di voi?!?” chiese Harry con tono naturale,
Ginny si girò con uno scatto verso di lui, “Da quando sei diventato il mio
psicologo Harry?!?” sbottò infastidita, Ron sospirò, “Avete litigato” e la
rossa gli lanciò un occhiata assassina, “Comunque non sono fatti vostri”
dichiarò alzandosi dalla poltrona e allontanandosi impettita. I due ragazzi si
guardarono, “è arrabbiata” dichiararono all’unisolo.
Hermione si guardò intorno agitata mentre lasciava la
stanza dei prefetti avviandosi lungo il corridoio silenzioso, era nervosa e
sentiva il nervosismo crescere ad ogni passo verso di lui, mentre si avvicinava
a quel corridoio silenzioso si guardò intorno nervosamente in cerca di lui, non
c’era, la stava già aspettando dentro, guardò il muro imponente che si ergeva
davanti a lei e iniziando a girare in tondo pensò ardentemente a ciò di cui
aveva bisogno, lui. La porta comparve rivelando una stanza, Hermione l’aprì
piano, con mani tremanti, l’atmosfera all’interno era calda e familiare, un
dolce tepore e profumo di rose invadeva l’aria e le luci erano basse creando un
atmosfera soffusa, Hermione camminò tra le tendine colorate e finalmente lo
vide, fermo accanto al letto basso, colorato di rosso con striature argento,
era bello, bellissimo, con i pantaloni neri della divisa e una maglietta nera a
maniche corte che stringeva il suo corpo mettendo in risalto il fisico ben
scolpito e improvvisamente tutta l’ansia sparì, non c’era più nervosismo né
tensione, solo lui, e lei, e quella bellissima stanza, “Sei bellissimo” non
riuscì a trattenere quel commento che le scivolò di bocca, il ragazzo sorrise,
un sorrisetto leggero, appena accennato e mosse pochi passi verso di lei, “Tu
sei bellissima” e lo disse con una tale convinzione che Hermione si sentì
davvero bellissima in quel momento, Draco la raggiunse e si fermò davanti a
lei, a pochi centimetri dal suo corpo allungando le braccia e stringendole la
vita, si accosto a lei spingendola verso di sé, era calda, morbida e
bellissima, piegò lentamente il capo e iniziò a sfiorarle i capelli con le
lebbra delicate, per poi scendere sulla fronte, sul naso, scivolare su una
guancia e sfiorare le sua bocca scendendo più giù verso il collo, Hermione
sospirò circondando le spalle di Draco e stringendolo forte, il ragazzo alzò di
nuovo il capo e soffiò sulle sue labbra prima di baciarla piano, un bacio lento
e casto e veloce, penetrante, eccitante, Hermione fu colta da un impeto di
passione, con un gesto veloce infilò le mani sotto la maglietta del ragazzo e
la sfilò via velocemente, poi sfiorò il suo corpo con mani veloci e insicure, scese
sfiorando la cintura dei pantoli e sentì Draco trattenere il respiro mentre le
sue mani forti e sicure le toglievano il golfino e accarezzavano delicatamente
i bottoni della camicia sbottonandoli con mani esperte, Hermione abbandonò le
sue labbra cercando di respirare, “Draco” mormorò accarezzandogli i capelli
mentre lui si piegava a baciare il suo petto, il ragazzo alzò delicatamente le
sguardo puntando i suoi occhi in quelli di lei, Hermione lo guardò
attentamente, “Io no…” cercò di prendere fiato per continuare ma lui le
accarezzò delicatamente le labbra sorridendo, “Sta tranquilla” mormorò piano,
“Io voglio…stare con te, non mi importa come, voglio semplicemente non doverti
stare lontano, ho bisogno di sentirti vicina, qui con me” ed Hermione riuscì
per la prima volta a leggere dolcezza nei suoi occhi, in quegli occhi di
ghiaccio profondi e imperscutabili c’era una strana e incredibile dolcezza,
durò pochi attimo, eppure a lei bastò, sorrise accarezzandogli una guancia e il
Draco ghignò, “C’è un pigiama lì sul letto”, la ragazza si voltò rimanendo ancora
a lui e osservò i due pigiami poggiati sul letto, “Io ho già la parte sopra del
mio” ghignò il biondo ed Hermione osservò i pantaloni di seta neri, poi spostò
lo sguardo su una specie di kimono nero con decorazioni rosse, “Qesto è il
mio?!?” chiese perplessa, “Non ti piace?”, lei si voltò a guardarlo e sorrise
stampandogli un bacio sulle labbra, “Si, è bello” sospirò allungando le mani per
prenderlo. Draco si spogliò tranquillamente, senza alcuna vergogna e continuò a
tenere gli occhi fissi su di lei per tutto il tempo, Hermione sospirò finendo
di sbottonare i pochi bottoni della camicetta rimasti allacciati e la sfilò
velocemente con un gesto imbarazzato, poi si voltò dandogli le spalle mentre
lasciava scivolare a terra la gonna e i collant, prese un altro pofondo
respiro, chiuse per un attimo gli occhi e in fine si girò, Draco era rimasto
immobile ad osservarla, i suoi occhi profondi la scrutavano e lo sguardo
scivolò avido su di lei mentre con gesti minuziosi infilava il pigiama, “Come
mi sta?!?” chiese in fine sorridendo e piroettando su se stessa, il ragazzo le
sorrise, “Mi dispiace ma sei brutta anche con il pigiama” sentenziò lo
Slyterin, Hermione mise su un finto broncio e Draco le si avvicinò baciandole
le labbra, “Allora cosa proponi di fare?!?” chiese la Griffindor, il biondo si
strinse nelle spalle, “Tu cosa vorresti fare?”, “Chiacchieriamo” rispose la
ragazza sedendosi a gambe intrecciate sul letto, Draco sorrise e la seguì
sedendosi di fronte a lei sul morbido letto, “Ti propongo una specie di gioco”
sospirò a quel punto Hermione, il ragazzo la guardò, “Io ti faccio una domanda
e tu rispondi, poi tu ne fai una a me e io rispondo”, Malfoy annuì con un
elegante movimento del capo ed Hermione sospirò, “Inizio io” dichiarò asciutta
guardandosi intorno con aria vaga, “Perché io? Insomma perché hai…deciso di
stare con me?”, ci fu un attimo di silenzio, in fine il biondo ghignò, “Inizi
con domande semplici Granger” commentò ironico, poi ispirò a fondo e la guardò
attentamente negli occhi, “Dovevo odiarti, fin dal primo momento che ti ho
visto ho capito che avrei mai potuto fare altro, tu eri tutto ciò che io odiavo
e io ero tutto ciò che tu odiavi, non avrei mai potuto amarti, e
all’indifferenza preferisco l’odio. Non è mai stato particolarmente difficile,
ti ho sempre osservato in silenzio, mi colpivi in un certo senso ma dovevo
odiarti e così è stato poi quella sera mi sei praticamente svenuta in braccio e
da lì ho capito che l’odio non bastava più”, Hermione era rimasta in silenzio,
assorta nel discorso, concentrata ad ascoltare a capire e assorbire al pieno il
significato di quelle parole, in fine sorrise, “Tocca a te” mormorò debolmente,
Draco sorrise assottigliando lo sguardo con aria pensierosa, “Qual è il tuo
colore preferito?”, Hermione battè le palpebre perplessa, “Vuoi sapere il mio
colore preferito?!?” chiese, Draco annuì, “Voglio conoscerti, voglio sapere
tutto di te” e per la seconda volta Hermione rimase esterefatta dalle sue
parole, “L’azzurro, tutte le tonalità dell’azzurro e anche un po’ il verde”,
Draco le sorrise, “Ok preparati, questo è un domandone” esordì Hermione
sistemandosi sul letto, “La tua storia con Pansy…insomma siete stati insieme
davvero?” chiese tutto d’un fiato, Draco fece un espressione buffa, “Tipica
curiosità femminile” sbuffò, poi ghignò, “Definisci la parola insieme. Insomma
dire che io e la Parkinson siamo stati insieme…” il biondo lasciò la frase in
sospesto lasciando sotto intendere il significato delle sue parole ed Hermione
splancò gli occhi dandogli un debole pugno sulla spalla, “Ora tocca a me”,
Draco sospirò, “Il tuo ricordo più bello”, la ragazza sembrò pensarci un
attimo, abbassò lo sguardo per poi rialzarlo di nuovo, “Avevo cinque anni, era
estate, dovevo andare con i miei genitori al mare dai miei zii. È stata una
giornata bellissima, papà mi ha svegliata e siamo andati insieme a fare
colazione e poi abbiamo raggiunto gli zii al mare. Ho passato tutta la giorna
con i miei cugini, mi sono divertita da morire” mentre parlava la ragazza gli
prese distrattamente la mano e aveva iniziato a giocare con le sue dita, Draco
le sorrise facendo finta di nulla, “Un altro invece risale a pochi anni fa. Il
primo Natale che ho passato dai Weasley, è stato bellissimo, io e Harry siamo
stati con tutta la famiglia. È stato uno dei Natali più bello della mia vita”
dichiarò entusiasta sorridendo e lanciandosi in una minuziosa descrizione della
giornata, Draco continuò a sorridere, alla fine del racconto però il suo
sorriso sembrava un pò teso, Hermione lo guardò attentamente, “Cosa c’è?”
chiese, il ragazzo rimase in silenzio per un po’, in fine sospirò ed Hermione
sentì la sua mano irrigidirsi, “Tra te e Ron Piattola Weasley c’è mai stato
qualcosa?” chiese puntando i suoi occhi in quelli di lei, la ragazza trattenne
per un attimo il respiro, in fine lo lasciò andare, “Si” confessò in un
sussurro, “Per un periodo ci siamo avvicinati…un bacio, nulla di più”, Draco
rimase immobile, nessuna espressione comparve sul suo viso, né un cenno che
potesse tradire le sue emozioni in quel momento eppure Hermione notò il suo
sguardo indurirsi leggermente, la ragazza sorrise, “Parlami dei tuoi ricordi
invece”, e Draco sembrò sciogliersi, la mano tornò ad abbandonarsi al caldo
tepore delle dita di lei e lui si fece un po’ più vicino, ma lo sguardo si fece
distante, “Non ho ricordi felici” rispose, la ragazza spalancò gli occhi, “è
impossibile, tutti hanno dei ricordi felici” dichiarò secca, lui si strinse
nelle spalle, “Io no. Ho qualche ricordo piacevole…uno dei primi risale a
secoli fa, io e Blaise avevamo circa otto anni, eravamo ad una cena, tutta
gente importante, ne abbiamo combinate tante quella sera. Facevamo scherzi a
tutti, di continuo…c’era anche Daphne con noi. Ci siamo divertiti da matti, in
fine per non farci trovare ci siamo rifugiata nella mia camera, nell’armadio”
il ragazzo sorrise perso nei ricordi, “è stata una delle serate più divertenti
della mia vita” improvvisamente il sorriso sembrò spegnersi, “Ci trovarono a
notte fonda, solo quando tutti gli invitati se ne furono andati. Daphne fu
trascinata a casa dai suoi genitori che la rimproverarono imbestialiti per
circa due ore prima di spedirla al letto, Blaise anche fu sgridato e riportato
a casa, rimase in punizione per una settimana…”, Hermione attese che Draco
continuasse ma lui non dava cenni di voler parlare, “E tu?” chiese timidamente
lei, quasi avesse paura di spezzare quel silenzio, interrompere quel ricordo,
“Mio padre mi fece scendere con lui in sala da pranzo e si accomodò sulla sua
grande poltrona di pelle nera, non aveva urlato, non aveva sbraitato, mi sgridò
con una calma irreale e con voce piatta, sapevo già cosa sarebbe successo…mi
puntò la bacchetta contro e mi punì con il cruciatus…nella settimana successiva
fui confinato in casa senza poter vedere nessuno, solo mio padre e il suo
disprezzo nei miei confronti”, Hermione deglutì a fatica, sentire Draco parlare
così le faceva male, tanto, troppo, si accostò a lui e passandogli le gambe
intorno al bacino lo abbracciò stringendolo forte, sentì le mani del ragazzo
accarezzarle delicatamente la schiena e poggiò la testa nell’incavo del suo
collo, nascondendo il viso nella sua maglietta e perdendosi nel suo odore, attese
qualche minuto, “Tu e Blaise siete molto amici, vi conoscete da molto?” chiese
spezzando la tensione, sentì Draco sorridere e sospirare tra i suoi capelli,
“Da una vita praticamente. Conosco Blaise e Daphne da quando sono nato. Zabini
è sempre stato qualcosa di più di un amico per me, è un fratello, Blaise…” il
ragazzo non finì la frase ma lei la comprese lo stesso, Blaise era tutto per
lui, lo era sempre stato. E in quel momento desiderò essere anche lei come
Blaise, desiderò di essere il suo mondo, la sua vita, quel tutto che l’avrebbe
saziato, voleva essere indispensabile, “Ho fatto più domande del dovuto quindi
tu sei in svantaggio di una” disse Hermione a quel punto alzando la testa e
sorridendo, Draco le sorrise accarezzandole delicatamente una guancia, “Sta
nevicando” la informò, Hermione spalancò gli occhi alzando la testa verso la
finestra e si alzò dal letto raggiungendola con uno scatto veloce, “è
bellissimo” mormorò estasiata ammirando lo spettacolo di neve che turbinava nel
buio della notte, Draco la raggiunse abbracciandola da dietro e lei si
abbandonò contro il suo corpo, “Sai Draco non pensavo fossi così” sospirò
improvvisamente lei, “Così come?”, ci fu un attimo di silenzio, “Diciamo che
non pensavo avessi un lato umano” disse scherzosamente la ragazza, lui sorrise
e le baciò i capelli, “Tu invece sembri quasi simpatica” commentò il ragazzo,
lei sorrise e si girò guardandolo in faccia e stampandogli un dolce bacio sulle
labbra, “Mi piace molto la neve” dichiarò mentre lui la stringeva e la baciava
di nuovo.
Spazio autrice:
Eccoci qui con il quindicesimo capitolo (già così tanti?!?), questo ho
cercato di postarlo il prima possibile per compensare la lunga attesa
del precedente. So che per questo capitolo vi aspettavate qualcosa di
eclatante e infatti all'inizio era quella la mia intenzione, ma poi
mentre scrivevo ci ho ripensato, mi sembrava quasi banale se li avessi
fatti cedere alla passione proprio ora. Insomma era proprio quello che
vi aspettavate...così ho deciso che mi serviva comunque qualcosa di
importante ma diversa e ho pensato di risolvere in questo modo. Spero
che il capitolo vi piaccia lo stesso...e non preoccupatevi non
resteranno casti e puri a vita!! =) La canzone in questo caso è
stata come una specie di benedizione, già ero pronta a disperarmi nella
ricerca, poi mentre ero "impegnatissima" in un esercizio in palestra mi
sono concentrata su questa canzone (che Rtl manda almeno 50 volte al
giorno) e poi l'ho risentita a casa (guarda caso sempre su Rtl) e ho
capito che era quella giusta per questo capitolo. Smetto di riempirvi
di chiacchiere e passo ai ringraziamenti per i preferiti (40) e i
seguiti (48) e le letture, per cui vi sono infinitamente grata e
naturalmente i fantastici commenti.
anna96: Già Ginny è forte!
Per lo meno è così che la vedo io, secondo me non viene mai
caratterizzata abbastanza nella saga. Tranquilla Jude tornerà presto.
=) Baci
liven: Ciao tesoro, sei tornata!!!! Mi fa molto piacere
che tu abbia letto e abbia apprezzato la dedica e il capitolo... si,
anche io sarei cresciuta molto volentieri ad Hogwarts. I tuoi commenti
mi fanno sempre molto piacere. Grazie infinite. Spero di sentirti
presto. Un bacione
Haley_James: Grazie mille per la recensione!! =) Spero continuerai a seguire la storia.
Sai che io vorrei guardare il mondo coi tuoi occhi
seguire ogni passo che fai
tu che ti avvicini al fuoco e non ti sposti
per questo io vorrei vedere il mondo coi tuoi occhi
per riconoscermi in quel che vedi
tornare ad assomigliarti
il mondo coi tuoi occhi
i sogni più distanti dalla realtà
castelli in area che si sgretolano
e quel sorriso della luna
nel silenzio lassù non sembra più lo stesso ormai
Il Mondo Coi Tuoi Occhi-Raf
“Buon giorno”, Hermione mugolò qualcosa mentre si
stringeva al corpo caldo di fianco al suo e aprì lentamente gli occhi
trovandosi davanti le iridi profonde di Draco, rimase per un attimo interdetta
a fissarlo, in fine sorrise, “Giorno” rispose tuffando di nuovo il viso nel suo
petto e lui le accarezzò delicatamente i capelli, “Lo sai che sei buffa quando
dormi?!?” disse il ragazzo divertito, Hermione sorrise rimanendo immobile, poi
alzò il viso e gli diede un bacio veloce sulle labra, “Che ore sono?!?” chiese
improvvisamente allarmata, Draco ghignò, “Tranquilla, sono solo le sette”
rispose continuando ad accarezzarla, “E c’è una colazione che ti aspetta”
aggiunse indicando con un cenno del capo un tavolinetto accanto alla finestra,
Hermione sorrise, “Bene, perché devo ammettere di avere una certa fame”, il
biondo si alzò, “Non sai quanta neve c’è” sospirò, e il sorriso della
Griffindor si allargò, “Mia principessina Grifondoro mi permetta di condurla al
tavolo della colazione” disse con un tono elegante e mimando un delicato
inchino, poi si piegò sul letto e prese Hermione fra le braccia alzandola di
peso, la ragazza sorrise sorpresa e si aggrappò alle sue spalle, Draco la
sistemò sulla sedia accanto al tavolo, “Grazie mille mio principe delle serpi”
rispose lei mentre lui prendeva posto di fronte, la ragazza si girò guardando fuori
dalla finestra, “è bellissimo” esclamò estasiata osservando lo scenario
imbiancato che le si presentava davanti, il ragazzo le sorrise scoprendo il
vassoio e iniziando a mangiare, “I miei biscotti preferiti?!?” disse sorpresa
Hermione aprendosi in una strana espressione di sorpresa, “Per lei questo ed
altro mia principessa” sorrise il ragazzo ed Hermione si sentì felice.
Blaise sorrise ad un gruppo di ragazzine del terzo anno
e proseguì verso la porta, “Bellissima e candida Daphne buon giorno” esordì in
indirizzo della ragazza che si voltò verso di lui con lo sguardo freddo, “Sei
un cretino Blaise” dichiarò, il ragazzo le sorrise, “Sempre così gentile
Greengrass” commentò avviandosi con lei fuori dal covo delle serpi, diretto in
Sala Grande per la colazione. Draco arrivò molti minuti dopo, quando ormai
quasi tutti avevano finito la colazione e si apprestavano ad iniziare le
lezioni, “Eccolo qui il nostro baldo giovane” commentò il moro quando lo vide
arrivare, Malfoy finse di ignorarlo e si sedette accanto a lui, “Allora com’è
andata?” chiese Zabini, il biondo si girò verso di lui alzando un sopracciglio
interrogativo, “Cosa?!?”, Blaise sbuffò, “Su Draco non fare finta di niente e
non costringermi a insistere e porgerti la stessa domanda per un ora, parla
subito”, Malfoy sospirò stringendosi nelle spalle, “Bene” rispose secco ma a
tradirlo furono gli occhi, gli occhi che tutti dicono siano lo specchio
dell’anima, anche quelli di Draco erano uno specchio coperto però da un telo
spesso di freddezza e solitudine, eppure Blaise riusciva a guardare in quegli
occhi e vedere lo specchio, riusciva a frugare tra le sue bugie e scoprire la
verità. E il ragazzo sorrise scoprendo quella verità.
Hermione sospirò mentre raggiungeva il tavolo dei
Griffindor e prendeva posto accanto ad Harry, “Buon giorno Harry, giorno
Ronald” sospirò sorridente, il rosso smise di mangiare e alzò lo sguardo su di
lei, Harry si girò a guardarla e la fissò a lungo, “Tutto bene?” le chiese
cercando di mostrare un’espressione neutra, la ragazza annuì continuando a
sorridere e allungò la mano per prendere del succo d’arancia, “Ti abbiamo
aspettata sta mattina, ma non sei scesa e non eri in Sala Comune come al
solito” sospirò Harry mentre Ron riprendeva il suo mangiare rumoroso, Hermione
boccheggiò deglutendo, “Si…mi sono svegliata molto presto e sono scesa in
biblioteca” sospirò distrattamente tornando a concentrarsi sul cibo nel suo
piatto, Harry annuì abbassando di nuovo gli occhi sulle sue uova strapazzate,
Hermione sospirò e con la coda dell’occhio vide Ginny seduta al tavolo dei
Revenclaw che dopo averle scoccato un occhiata frettolosa si alzò
precipitandosi verso l’uscita, la riccia sospirò e si alzo in piedi, “Io
devo…andare un attimo” spiegò frettolosa avviandosi dietro l’amica non prima di
aver lanciato un breve sguardo al tavolo degli Slyterin dove gli occhi di
Malfoy erano puntati su di lei. “Ginevra Weasley”
la rossa si fermò girandosi lentamente e guardò la sua migliore amica negli
occhi, “Lo so che non vuoi ascoltarmi Ginny ma io parlerò lo stesso nella
speranza che le mie parole ti arrivino ugualmente” esordì la riccia e la
Weasley scuotendo la testa fece per girarsi ma l’altra riprese a parlare, “Si è
vero, hai ragione, io…io ho sbagliato. Ho sbagliato a non dirtelo ma non l’ho
fatto proprio per questo. Sapevo che avresti reagito così, sapevo che ti
saresti arrabbiata e non avresti capito. E questa non vuole essere una
giustificazione, è solo la realtà. Io mi sono…innamorata di lui, oddio mi
sembra così ridicolo solo a pensarci, ma…è vero, è così e io sto vivendo dei
giorni bellissimi e li vorrei davvero condividere con te. Vorrei poterti
raccontare tutto, sorridere con te e sentire le tue opinioni sprezzanti. E
vorrei tanto che tu potessi perdonarmi per non averti detto nulla, per averti
mentito”, Hermione sospirò, “Mi dispiace, mi dispiace tanto Ginny…e mi manchi e
adesso vorrei soltato che tu potessi sorridermi e dirmi quanto Draco ti
disgusti”, ci fu un attimo di silenzio, in fine Ginny puntò lo sguardo negli
occhi di Hermione ed alzò un sopracciglio scettica, “Siamo già passate ai nomi
adesso?!?” sospirò ironicamente ed Hermione rise sollevata,“Non dirmi che usi anche stupidi diminutivi
tipo Dracuccio, tesoruccio, Malfoyetto…?!?” la rossa imitò un coniato di vomito
e la Granger rise ancora, “Non sono mica diventata Pansy Parkinson” rispose
muovendo qualche passo avanti e buttando le braccia intorno al collo
dell’amica, “Allora mi perdoni?”, Ginevra sospirò, “Non lo so devo pensarci” ed
Hermione la strinse più forte, “Ti voglio bene Ginny” mormorò allentando la
presa, la ragazza sorrise, “Si, credo di volertene anche io un po’…ma adesso
basta con questi sentimentalismi” mormorò sciogliendosi dall’abbraccio, “Sarà
meglio andare, alla prima ora ho Piton” sbuffò la rossa strabuzzando gli occhi
ed entrambe si avviarono lungo il corridoio.
Draco Malfoy camminava con il mento alto e il
portamento elegante lungo i sotterranei, un gruppetto di primine al suo seguito
sghignazzava facendo commentini poco casti sul suo conto. Il biondo mormorò la
parola d’ordine ed entrò nella Sala Comune raggiungendo i suoi amici
comodamente stravaccati sui divani, “Malfoy” squittì la Parkinson battendo una
mano sul bracciolo della poltrona verde
e argento su cui era seduta, il ragazzo la raggiunse e allungò una mano per
prendere il bicchiere di wisky incendiario poggiato sul tavolinetto di
cristallo.“Di cosa si sta
parlando?” chiese il biondo, tutti gli sguardi si concentrarono su di lui,
“Abbiamo ottenuto le informazioni che cercavamo” dichiarò Blaise, Malfoy lo
guardò attentamente assottigliando lo sguardo, “Chi è?” chiese il ragazzo, ci
fu un altro attimo di silenzio, “Cormac McLaggen”, Draco non fiatò e non sembrò
sorpreso, rimase in silenzio per un po’, in fine sospirò portando il bicchiere
alla bocca e bevendone un sorso. “Cosa hai intenzione di fare?” fu la voce di
Pansy sta volta ad interrompere i suoi pensieri, il biondo sospirò e rivolse il
suo sguardo alla Greengrass seduta sul divano, si scambiarono una breve occhiata
prima che i suoi occhi di ghiaccio si posassero su Blaise Zabini che annuì,
Draco bevve un altro sorso dal suo bicchiere e fece per parlare, ma un rumore
familiare lo interruppe e poco dopo un bellissimo gufo nero planò su di lui
lasciandogli cadere tra le mani un foglio di pergamena, Draco lo sfiorò con le
dita riconoscendo il marchio di famiglia inciso sulla carta e il suo volto si
indurì. Adesso aveva problemi molto più gravi di cui occuparsi.
Non si erano visti per quasi tutto il giorno, Hermione
aveva incrociato i suoi occhi per pochi secondi durante la pausa pranzo in Sala
Grande e poi l’aveva perso di nuovo. Perso in una scuola troppo grande e in
corridoio troppo affollati. Non lo vedeva ma riusciva a percepire la sua
presenza ovunque. Lo sentiva, in ogni angolo, in ogni momento, era come se le
camminasse di fianco, silenzioso e rigido, bellissimo e protettivo come sempre.
Eppure già le mancava. Era per questo che in quel momento si stava dirigendo
alla ronda dei caposcuola con il sorriso disegnato sulle labbra e il passo
svelto, quasi a voler bruciare la poca distanza che li separava. Salutò tutti
firmando velocemente e uscì di nuovo in corridoio raggiungendo gli altri, ma
lui non c’era. Al suo posto una bellissima dea bionda annuiva sotto gli ordini
di Goldstein. Era con lei il suo giro di ronda quella sera. Si avviarono l’una
di fianco all’altra, silenziose e attente, con la bacchetta alta e puntata in
avanti, “Non ti risponderò se non me lo chiederai” esirdì improvvisamente la
Serpeverde con un sorriso beffardo sul volto statuario, la Granger si strinse
nelle spalle, “Chi ha detto che io voglia chiedertelo?!?”, la Greengrass
sorrise di nuovo, “è chiaro Granger. Ti si legge in faccia, lo urli con gli
occhi mentre le parole ti muoiono sulle labbra”, la riccia sospirò, “Non mi hai
nemmeno mai guardato negli occhi” protestò voltando il capo per controllare
bene in un corridoio alla sua destra, “Ti sbagli” rispose asciutta l’altra,
“L’ho fatto e anche di recente”, ci fu un attimo di silenzio, “Sai, conosco
Draco da quando sono nata, è lecito che riesca a capirlo abbastanza bene da
accorgermi quando nasconde qualcosa, anche se devo dire, Malfoy è piuttosto
bravo a tenere i suoi segreti”, Daphne sorrise, “Non sai che delusione quando
ho scoperto che si trattava di una ragazza ma poi ho scoperto che eri tu” a
questo punto si fermò e si girò a guardare la riccia che l’ascoltava con
attenzione, “Disgusto?!? Già, probabilmente era quello che avrei dovuto
provare, ma, non so per quale arcano motivo, non è successo, tutto quello che
ho provato è stata…sorpresa. Si, sono rimasta decisamente sorpresa. E così ti
ho osservato bene, nei minimi dettagli per capire cosa Malfoy ci trovasse in
te”, di nuovo la bionda si fermò e non dette cenno di voler continuare, “E non
hai trovato nulla di abbastanza convincente” concluse Hermione con un’alzata di
spalle, l’altra sorrise, “Oh ti sbagli…forse qualcosa c’è” rispose asciutta
concludendo il discorso, poi tornò a concentrare tutta la sua attenzione sul
corridoio semibuio davanti a sé, “Quindi non te l’ha detto lui?” chiese ancora
la Griffindor, “Si, questa mattina. Ha usato i suoi modi naturalmente ma io e
Blaise, che già sapevamo tutto, l’abbiamo capito lo stesso”, ed Hermione si
sentì segretamente orgogliosa di questa risposta. Rimasero per un po’ entrambe
in silenzio, poi la Greengrass infilò le mani sotto il mantello frugandovi alla
ricerca di qualcosa e poco dopo ne estrasse un portasigarette in argento, “Non
ti dispiace vero?!?” chiese ironicamente prendendo una sigaretta e portandola
alle labbra, poi porse il portasigarette ad Hermione che la guardò contrariata,
“Le sigarette sono vietate. Dovresti rispettare le regole, specialmente se sei
nelle vesti di caposcuola” dichiarò, “è per questo che io non sono un caposcuola”
rispose l’altra chiudendo il portasigarette con un gesto secco e riponendolo,
poi portò la bacchetta alla bocca e accese la sigaretta, “Allora dov’è?”
sospirò Hermione consegnandosi alla resa, Daphne sorrise soddisfatta e si prese
qualche secondo prima di rispondere dando due tiri alla sua sigaretta, “Aveva
delle faccende da sbrigare, ma ti aspetta più tardi al Club”.
Hermione scribacchiò velocemente la sua firma sul libro
dei prefetti poi raggiunse nuovamente il corridoio silenzioso e sospirò
guardandosi nervosamente intorno, individuò la chioma bionda di Daphne e l’affiancò,
“Vai anche tu al Club dei Duellanti?” le chiese mentre entrambe iniziarono ad
avanzare, “No” rispose secca la ragazza, Hermione sospirò tornando a guardarsi
intorno e girò l’angolo, la Greengrass le rimase accanto estraendo
delicatamente di nuovo il pacchetto di sigarette e accendendosene un’altra, “Ti
faranno male tutte queste sigarette” dichiarò Hermione e per la prima volta in
tutta la serata si trovò a pensare alla strano tono civile usato da lei e la
Slyterin per comunicare, la ragazza ghignò, “Lo so” disse in tutta risposta
dando un altro tiro. Rallentarono nei pressi del Club ed Hermione si girò
interrogativa verso Daphne, “Non avevi detto che non saresti venuta?!?” le
chiese, la ragazza si strinse nelle spalle, “Ho cambiato idea” affermò mentre
pronunciava l’incantesimo per far si che la porta si aprisse, poi con passo
sicuro si avviò al suo interno. Hermione la seguì titubante, non che il Club
non le piacesse ma solitamente non lo frequentava molto e inoltre l’idea di
dover andarci per raggiungere un tavolo di Slyterin non la allettava
particolarmente. Daphne sembrava perfettamente a suo agio lì dentro, si sfilò
il mantello facendolo levitare su una pila di altri mantelli e rimase con la
divisa, coperta da una gonna troppo corta e una camicia semi trasparente,
salutò quasi tutti i presenti, ignorando un tavolo con alcuni Griffindor del
terzo anno e raggiunse il tavolo in fondo. Draco era lì, Hermione lo notò
subito, tra le altre persone sedute a quel tavolo, intendi ad una strana
partita di carte magiche, il suo ragazzo, le faceva ancora un grande effetto
pensarlo, era comodamente seduto su una delle sedie, con le mani della camicia
ritirate e una sigaretta stretta tra le labbra sottili, era incredibilmente
affascinante e anche in quella situazione risultava perfettamente elegante e a
suo agio. Zabini di fianco a lui non era certo da meno, il sorriso sulle labbra
piene che stringevano una sigaretta, gli occhi grandi lucidi, segno che aveva
decisamente bevuto troppo, e la camicia sbottonata per metà che lasciava
intravedere i pettorali scolpiti e le braccia abbronzate. Intorno a loro sei o
sette Slyterin e qualche Revenclaw, Daphne rivolse un breve sorriso a qualcuno
e prese posto accanto a Zabini subito dopo aver fatto un cenno familiare a
Draco che annuì tornando a concentrarsi sulle carte. L’aveva vista, sapeva che
lei era lì eppure Hermione non l’aveva visto distogliere l’attenzione dalla
partita nemmeno per un attimo. “Cuori” dichiarò secco Malfoy mostrando le tre
carte chiuse nella mano e il moro sorrise vittorioso sbattendo le sue sul
tavolo, “Vinto” dichiarò allungando la mano per prendere il bicchiere di
firewisky al suo fianco, Draco sorrise e spense la sigaretta nel posacenere,
poi alzò lo sguardo puntando i suoi profondi occhi ghiaccio in quelli di lei. Hermione
trattenne il respiro per un attimo, mentre lo scrutava attentamente negli
occhi, ferma accanto al tavolo, di fronte a lui, a pochi metri di distanza,
Draco inclinò impercettibilmente la testa e lei capì, strinse i pugni
trattenendo il respiro e avanzò a passi misurati. Lo raggiunse cercando di
imitare la sicurezza vista alla Greengrass poco prima e rimase in piedi accanto
a lui, tutti la guardarono perplessi e per un attimo sembrò che il
chiacchiericcio al tavolo cessò, Draco la seguì con lo sguardo e quando le fu
di fianco alzò il volto e le sorrise, lei ricambiò il sorriso lasciando andare
un sospiro e in un gesto improvviso gli posò una mano sulla spalla muscolosa. Gli
sguardi di tutti si fecero curiosi, qualche bocca si aprì in un muto stupore e
qualcuno strabuzzò gli occhi, “Io propongo un’altra partita” dichiarò a quel
punto Zabini in tutta tranquillità e improvvisamente tutto sembrò tornare come
prima, i ragazzi tornarono al loro solito chiacchiericcio e un tipo iniziò a
rimescolare le carte, Draco allungò una mano e la poggiò delicatamente su
quella di lei accarezzandola piano, Hermione sorrise guardandosi intorno e
appellando una sedia poco distante. Sospirò, ce l’aveva fatta, la prova era
stata superata per il momento, pensò soddisfatta tra sé, alzò lo sguardo e si
perse nei gelidi occhi neri della Parkinson che la perforavano.
Spazio autrice:
Saaaalve care lettrici, eccomi qui con il sedicesimo capitolo. Come al
solito sono in ritardo, lo so, lo so, purtroppo i vari impegni non mi
permettono di aggiornare spesso. Spero che il capitolo scorso vi sia
piaciuto, visti gli scarsi commenti mi è venuto qualche dubbio,
comunque spero che continuiate a seguirmi. Beh non c'è molto da dire.
In questo capitolo inizio ad accennare a qualche fatto piuttosto serio
che naturalmente si svilupperà in futuro e come potete notare Draco ed
Hermione iniziano ad avvicinarsi molto. Per quanto riguarda la canzone
mi sono lanciata di nuovo su Raf, non c'è un motivo particolare per
questa canzone, semplicemente mi piaceva, la trovavo adatta e non avevo
molto tempo di cercare altro. Vabbè vi saluto, non prima di avervi
ringraziato per le letture, i preferiti e le seguita che continuano ad
aumentare e naturalmente chi commenta.
anna96:
Grazie mille per il commento. Mi fa molto piacere che tu abbia compreso
appieno quello che volevo dire, hai capito perfettamente la situazione
che volevo creare. Grazie ancora, spero ti piaccia anche questo
capitolo. Baci
Il nostro amore è segreto
amore sottovoce,
amor che non si deve
amore che non avrà mai luce
amore maledetto,
amore latitante,
amore senza nome o direzione
solo amore.
lo sento respirare
tra i sogni e le lenzuola
è grazia ed è condanna
che sentirò io sola.
non lo darò alla gente
perchè non possa usarlo
preferirei morisse
piuttosto che sporcarlo.
Segreto-Alessandra Amoroso
Harry Potter quella mattina era decisamente perplesso.
Mentre sedeva al tavolo per la colazione con una fetta di pane tostato stretta
tra le dita e guardava distrattamente Ron che naturalmente si stava ingozzando
di cibo si ritrovò a pensare alle chiacchiere indistinte apprese poco prima nel
corridoio. Capitato per caso dietro a due ragazzine del terzo anno di Slyterin,
chiaramente membre del funclab di Malfoy, aveva ascoltando indistintamente il
loro chiacchiericcio e le loro vocine pettegole che sostenevano che Malfoy si
era fidanzato, già, anche ora ripensandoci Harry si rendeva conto che la
ragazzina dai capelli rossi aveva usato proprio la parola fidanzato, e se in un primo momento si era chiesto divertito quale
povera ragazza avesse preso la sfortuna di sopportare Malfoy la sua curiosità
era mutata in perplessità quando aveva appreso che la presunta ragazza fosse
niente meno che una Griffindor. Chissà, si chiese Harry, chi era quella sporca
traditrice che aveva stretto alleanza con gli Slyterin fidanzandosi proprio con
il capo delle serpi?!? “Buon
giorno” la voce cristallina e felice di Hermione lo distrasse dai suoi pensieri
e il moro si girò verso la sua migliore amica sorridendole, “Ciao Herm” le
rispose mordendo il suo pane tostato, “Sembri felice sta mattina” osservò
subito dopo, la riccia gli sorrise, “Lo sono” dichiarò allungando la mano per
prendere un muffin al cioccolato, il Bambino Sopravvissuto aggrottò la fronte
perplesso, “Come mai?” chiese ancora, la ragazza si strinse nelle spalle,
“Perché ci avviciniamo al fine settimana” dichiarò asciutta versandosi del
succo di zucca, Harry fece per protestare ma una voce alta e cristallina
risuonò in buona parte della sala interrompendolo, entrambi si voltarono in
tempo per vedere la figura alta e slanciata di Judith Light avanzare verso di
loro sicura su un paio di bellissime parigine nere dal tacco vertiginoso e il
sorriso aperto e luminoso che concedeva a tutti. Padma e Ginny al suo fianco
chiacchieravano di qualcosa che sembrava estremamente divertente e di tanto in
tanto sorridevano, Hermione si alzò sorridente raggiungendo l’amica, “Jude
bentornata” la salutò, la bionda allargò ancora di più il suo sorriso e le
rivolse uno sguardo felice, “Herm quanto mi sei mancata” dichiarò stringendola
forte in un abbraccio. La riccia cercò disperatamente di respirare mentre le
braccia sottili dell’amica l’avvolgevano in una morsa soffocante, “Anche tu”
biascicò tirando un sospiro di sollievo quando lei finalmente la lasciò,
“Allora come va?!? Ho saputo la novità. Devi assolutamente raccontarmi tutto”
dichiarò Jude sorridendo e battendo le mani eccitata, Hermione la guardò
perplessa corrugando la fronte, “Di cosa stai parlando?!?” le chiese, “Di te e
Malfoy naturalmente” rispose la ragazza e la Granger strabuzzò gli occhi
guardandosi attorno e pregando che nessuno l’avesse udita, poi si girò di nuovo
a guardare l’amica e aprì la bocca per dire qualcosa ma Ginny la precedette,
“Le voci girando Herm” dichiarò con un sorrisino beffardo e gli occhi bonari,
“Già” concordò la riccia con uno sbuffo e tornò a guardare la Light che si
risistemava pronta per raggiungere il tavolo dei Revenclaw che la stava
aspettando, “Comunque ho pensato di organizzare una festa di Natale” dichiarò
mentre riprendeva a camminare seguita da Ginny e Padma, “Credo sia un ottima
idea” concordò la Patil, “Dobbiamo iniziare ad organizzarci allora” intervenne
invece Ginny, Judith annuì guardandosi intorno e si fermò voltando il capo
all’indietro, “Herm non ti unisci a noi?” domandò sorridente, la riccia la
guardò stringendosi nelle spalle, “Mi dispiace devo andare, Harry e Ron mi
stanno aspettando. Ci vediamo dopo” dichiarò raggiungendo gli amici sulla porta.
Un dubbio amletico l’aveva assalita per tutta la
mattina, un dubbio lacerante e sconfortante che non aveva niente a che fare con
il famoso “Essere o non essere?”, anzi il suo era più un “Parlare o non
parlare?”. La risposta le era già abbastanza chiara ma proprio quella risposta
la portava ad un’altra serie di infiniti dubbi e complessi. Doveva
assolutamente dirglielo. Doveva farlo in primis perché loro erano i suoi
migliori amici e nessun altro avrebbe avuto più diritto di loro di saperlo, in
secondo luogo prima o poi ne sarebbero comunque venuti a conoscenza e visto
come si erano messe le cose sarebbe successo anche presto, quindi tanto valeva
dirglielo direttamente, e terza cosa il loro parere era decisamente
fondamentale, forse per questo aveva tanta paura di dir loro la verità. Sospirò
prendendo distrattamente gli appunti dettati da Lumacorno e alzò il volto
quando Luna le scivolò di fianco silenziosa e sorridente, Hermione ricambiò il
sorriso mentre il professore dichiarava finita la lezione e chiuse il libro in
un gesto secco, Harry si piegò su di lei fecendo un cenno di saluto alla
ragazza bionda accanto a loro e fece per parlare, ma Luna lo anticipò, “Tanti
auguri Herm” dichiarò soddisfatta, la riccia da prima la guardò perplessa
cercando di capire a cosa si riferisse, subito dopo spalancò la bocca sgranando
gli occhi terrorizzata, Harry corrugò la fronte, “Auguri per cosa?” chiese, la
bionda sorrise muovendo la testa e facendo ondeggiare i lunghi capelli, “Per…”
ma un forte tonfo sovrastò la sua voce e tutti gli studenti si riversarono nei
corridoi. Hermione sospirò mentre si diriggeva verso la porta e bloccò i due
amici per un braccio, “Hei ragazzi dopo devo dirvi una cosa” dichiarò uscendo
in corridoio. Nel
corridoio una grande folla era radunata attorno ad un ammasso indistinto di
roba buttata alla rinfusa, era decisamente l’armadio di qualcuno riversato in
terra e un grosso baule aperto il cui contenuto era riverso sul pavimento, lì
di fianco Cormac McLaggen con il volto cadaverico urlava in preda ad una crisi
di nervi, “La mia roba, tutta la mia roba” ripeteva istericamente mentre
si abbassava a raccogliere le cianfrusaglie e buttarle nel baule alla rinfusa,
accanto a lui Ernie McMiller cercava di calmarlo mentre la folla incuriosita
continuava a guardare la scena. Hermione si fece spazio per raggiungere il
ragazzo e si guardò intorno notando la figura sinuosa di Daphne Greengrass che
usciva dalla massa di gente avvicinandosi a Cormac, che alzatosi sembrava si
stesse calmando, mormorò qualcosa mentre il ragazzo continuava a fissarla come
estasiato e in fine la bionda mimò un sorriso. Era un sorrisino a malapena visibile,
ma c’era. Hermione guardò la scena perplessa, Daphne Greengrass stava
rivolgendo la parola ad un Griffindor e stava addirittura sorridendo?!? Si
chiese mentre si faceva avanti girandosi verso la folla, “Basta così, non c’è
più nulla da vedere, tornate ai vostri doveri” urlò rivestendosi da prefetto e
mimò il gesto con le mani ripetendo le sue parole; la folla iniziò a dissiparsi
con calma e gli studenti tornarono alle loro attività mentre Malfoy e Goldstein
rimanevano fermi in un angolo a svolgere il loro lavoro di caposcuola con
Zabini accanto, “Su,su andate” sospirò per un ultima volta la Granger mandando
via un ultimo gruppo di curiosi, in fine si voltò verso Cormac e si avvicinò a
lui, “Hei Cormac” cercò di essere dolce e gentile per non rischiare che i suoi
nervi saltassero di nuovo, il ragazzo si voltò a guardarla, “Ciao Hermione”
mormorò in tono dolce e in un attimo la ragazza sentì la presenza rassicurante
di Draco accanto a sé, il ragazzo le era semplicemente vicino, non la guardava
e non la stava nemmeno toccando ma la sua presenza aveva un che di protettivo
che notò anche Cormac, difatti voltò rapidamente lo sguardo tornando a guardare
la sua roba e scuotendo la testa, Hermione sfoderò la bacchetta mentre la
McGranitt e Piton li raggiungevano frettolosamente, “Cosa succede?” chiese
l’algida donna, Hermione si spostò per lasciarla passare e McLaggen si voltò a
guardarla scuotendo la testa rassegnato, vedendo che non parlava Hermione prese
in mano la situazione, “Tutta la sua roba è improvvisamente apparsa nel
corridoio” spiegò brevemente, “Chi è il colpevole di questo ridicolo scherzo?”
tuonò Piton puntando gli occhi su Harry e Ron al fianco della ragazza, Hermione
sentì la rabbia sploderle dentro mentre stringeva la mano sulla bacchetta, “Non
si sa chi sia il colpevole ma mi sembra sciocco dubitare dei Griffindor, che
motivo avremmo avuto di fare uno scherzo così meschino ad un nostro compagno di
casa? Io orienterei la mie ricerce su qualcun’ altro piuttosto” sibilò
spostando lo sguardo da Piton agli Slyterin di fronte a lei, Draco rimase a
fissarla freddo mentre il professore assottigliava la sguardo, “Sta per caso
accusando qualcuno signorina Granger?”, la ragazza sorrise tranquillamente,
“Naturalmente no, non mi permetterei mai” rispose freddamente, Piton fece per
rispondere ma la McGranitt li interruppe, “Suvvia…signor McLaggen” esordì
girandosi di nuovo verso il ragazzo, “Il colpevole verrà fuori” aggiunse, “Non
è la prima volta” sospirò a quel punto il ragazzo e tutti puntarono lo sguardo
su di lui, “Cosa vuole dire?” chiese l’insegnante, “Ieri sera c’erano delle
rane nel mio letto e l’altro giorno la mia scopa è improvvisamente sparita. La
mia adorata scopa” piagnucolò il Griffindor, “Ha idea di chi possa essere
stato?” chiese la professoressa, Cormac saettò per un attimo con lo sguardo su
Malfoy, ma fu un occhiata estremamente veloce, poi tornò a guardare
l’insegnante scuotendo la testa mentre Hermione seguiva attentamente ogni suo
movimento.
Ron Weasley stava scappando, si, letteralmente fuggendo
dalle grinfie spietate di Brianna Hamilton, una Corvonero del secondo anno che
aveva dichiarato per lui un amore folle che negli ultimi mesi sembrava essersi
trasformato in ossessione, pura e autentica ossessione che la portava a
seguirlo e spiarlo costantemente. Come in quel momento mentre gli dava la
caccia lungo i corridoi di Hogwarts, Ron iniziava a sentirsi leggermente
terrorizzato da quella situazione. Si guardò nervosamente intorno e notando una
presenza femminile sospetta arrivare da un angolo strabuzzò gli occhi fecendo
roteare velocemente lo sguardo e poggiando di fretta la mano sulla maniglia di
una porta si infilò nella stanza silenziosa. Attese trattenendo il fiato e
tendendo le orecchie, sobbalzò leggermente quando sentì la voce di Brianna al
di là della porta, “Stavo cercando Ronald Weasley, l’avete per caso visto da
queste parti?” chiese in tono innocente, probabilmente a qualche sua compagna
di casa, pensò Ron ascoltando le altre due voci femminili che le rispondevano
negativamente e con suo grande sollievo sentì i passi della piccola Revenclaw
sparire lungo il corridoio. Tirò un sospiro di sollievo e fece per uscire ma di
nuovo la voce delle due ragazze sentita precedentemente lo bloccò e rimase in
silenzio ad ascoltare pregando che si allontanassero presto. “A proposito di
Weasley” esordì improvvisamente una e il rosso si fece più attento tendendo le
orecchie dietro la porta, “Hai sentito della Granger?”, “Si, ho appreso la
notizia sta mattina, ancora non riesco a crederci” rispose prontamente l’altra
e Ron aggrottò la fronte perplesso, “Malfoy?!? Insomma…Malfoy? Oddio non avrei
mai creduto una cosa simile!” dichiarò ancora la seconda ragazza, il Griffindor
divenne ancora più perplesso, cosa c’entrava Malfoy adesso?!? Si chiese mentre
si stringeva ancora di più alla porta per ascoltare meglio. “Chissà come
l’avranno presa Harry e Ron?!?” sospirò una delle due, “Non bene immagino”
intervenne l’altra, Ron fu seriamente tentato di uscire fuori e chiedere
spiegazioni riguardo a quello strano discorso, poi improvvisamente una delle
due ragazze fece un lungo sospiro, “è incredibile” dichiarò, “Draco Malfoy ed
Hermione Granger…” e fu in quel momento che Ron apprese la notizia più
scandalosa che avesse mai sentito in tutta la sua vita.
Harry ed Hermione erano lì, fermi al limite della
foresta proibita, poggiati sotto un albero ad aspettarlo, Harry alzò il mento
accennando alla sua direzione quando lui arrivò, “Sempre in ritardo Ronald”
cercò di scherzare Hermione ma il rosso sembrò non sentirla e la raggiunse a
passo svelto fermandosi proprio di fronte a lei a pochi centimetri dal suo
corpo, “Come hai potuto Hermione?!?” sbraitò, la ragazza rimase per un attimo
interdetta cercando di capire di cosa stesse parlando e quando ebbe la certezza
che si riferisse proprio a quella cosa
sbiancò, “Come…?!? Non riesco a capire…io…oh è disgustoso” urlò ancora il
Griffindor mentre il suo volto prendeva strane sfumature di rosso, “Ron
calmati” mormorò la ragazza, “Calmarmi, calmarmi?!? Come faccio a calmarmi?!? È
orribile, disgustoso e…orribile! Non avrei mai pensato…oddio quello sporco
Slyterin? Ma come fai?!?” Ron continuò ad urlare una sequela di frase sconnesse
senza riuscire a calmarsi, Harry guardava entrambi i suoi amici perplesso senza
riuscire a capire cosa stesse succedendo davvero e quando provò ad intervenire
le urla di Ron glielo impedirono, “Sei una sporca traditrice” urlò ad un certo
punto Weasley e a quel punto Hermione parve risvegliarsi, “Adesso basta Ronald,
smettila, stai esagerando” affermò stringendo i pugni, “Io?!? Tu, tu hai
esagerato Hermione” strillò di nuovo il rosso, “Ragazzi calmatevi” intervenne
Harry a quel punto, “Cosa succede?” ma entrambi parvero ignorarlo, “Malfoy…Malfoy,
Hermione, proprio quella schifosa, viscida serpe” sbraitò, Harry corrugò la
fronte cercando di metabolizzare le informazioni appena apprese mentre Ron
continuava a parlare di tradimento e schifosi Slyterin ed Hermione sembrava
diventare via via più piccola, poi improvvisamente capì. Mentre le parole udite
quella mattina gli tornavano in mente la verità iniziò a delinearsi nella sua
mente ingombendo in tutta la sua pesantezza…
“Quindi è proprio vero Malfoy si è fidanzato?”, “Già, fidanzato… Malfoy. Non
l’avrei mai creduto possibile. Poi proprio con una Griffindor”…ed Harry
impallidì improvvisamente mentre il suo cuore accelerava i battiti, “Sei tu”
dichiarò improvvisamente puntando un dito contro la sua migliore amica, “Tu
sei…la ragazza di Draco Malfoy?” sospirò stancamente ed Hermione ebbe la
certezza che le cose non sarebbero andate affatto bene. “Harry, Ron cercate di
calmarvi” disse improvvisamente in tono fermo mentre puntava lo sguardo sui due
ragazzi davanti a lei, “So che la cosa possa sembrarvi assurda ma è la verità
ed io sono felice di questo quindi mi piacerebbe molto che possiate esserlo
anche voi” sospirò lentamente, Ron scosse la testa violentemente, “Felice?!? No
Hermione tu sei assurda, semplicemente assurda, tutto questo lo è, ah…va al
diavolo” disse secco voltandosi e allontanandosi nella direzione da cui era
arrivato. Harry ed Hermione rimasero per un po’ in silenzio guardandolo andare
via, in fine la ragazza alzò gli occhi lucidi sul suo migliore amico e lo
guardò supplichevole, Harry sospirò trattenendosi dall’istinto di abbracciarla
forte e consolarla, “Capirà prima o poi e l’accetterà” dichiarò, “E tu Harry?”
chiese lei con voce tremante, il Ragazzo Sopravvissuto sembrò pensarci in fine
sospiro, “Non sono affatto contento di questa situazione Herm ma ti voglio bene
e proprio per questo imparerò ad accettarla” la ragazza mimò un debole sorriso,
“Ma dammi del tempo per abituarmi all’idea ok?!?” mormorò il ragazzo
poggiandole delicatamente una mano sul viso per una fugace carezza per poi
voltarsi e andare via.
Lontano da lì, in un’enorme
casa silenziosa qualcuno bramava nell’ombra di un grande salotto. La donna dai
capelli neri seduta sul divano con le gambe leggermente allargate e il ghigno
malefico stampato sul volto mentre parlava con l’uomo dai lunghi capelli biondi
seduto sulla poltrona di fronte a lei accanto al fuoco, “Dobbiamo assolutamente
riuscire a convincerlo” sospirò l’uomo e il suo sguardo saettò per un attimo
sulla donna bionda seduta silenziosamente in un angolo della sala, “Lo
conviceremo Lucius, sta tranquillo. Lui adempirà ai suoi doveri” dichiarò la
bruna ghignando.
Spazio autrice: Saaaalveeee
eccomi qui anche con il capitolo 17 (ah ma ci pensate che siamo
arrivati al diciassettesimo capitolo?!?). Apparentemente in questo
capitolo sembra che non succeda niente ma se ci fate caso la situazione
inizia a sbloccarsi un pò e poi vi anticipo già che dal prossimo
capitolo la situazione cambierà... In questo capitolo parlo anche,
per la prima volta, di Lumacorno che tutti voi conoscete immagino; beh
devo dirvi in merito a questo che ho fatto un errore, all'inizio della
ff avrei dovuto specificare che il professore di Pozioni era Lumacorno
mentre Piton era quello di Difesa contro le arti oscure ma non l'ho
fatto e anzi ho lasciato intendere che Piton è il prof di Pozioni
per questo ora la cosa rimarrà così e quindi pensate che Lumacorno è il
professore di Difesa contro le arti oscure mentre Piton rimane quello
di Pozioni. Per quanto riguarda la canzone di questo capitolo ho
usato la Amoroso non perchè mi piaccia particolarmente lei o questa
canzone ma semplicemente perchè le parole mi sembravano adatte ai
nostri due protagonisti. Beh anche per sta volta mi pare di
aver detto tutto quindi passo ai ringraziamenti delle letture, dei
preferiti e delle seguite che sono in continua crescita (e la cosa non
fa che rendermi felice =)) e poi naturalmente a chi si prende il
disturbo di recensire.
anna96: Grazie mille per la tua
recensione e soprattutto perchè non manchi mai di commentare. A
me tutto bene, a te come va? Mi fa piacere che la storia diventi
sempre più interessante. E si, la canzone che ho scelto piace anche a
me. Buono studio!! A presto...baci
KatyAniFrancy: Ciao, grazie mille per la recensione!! Spero continuerai a seguire la storia...
barbarak:
Ciao, grazie tante anche a te. Eh si presto inizieranno ad
arrivare i problemi come in ogni storia ma io sono ottimista e penso
che per ogni problema ci sia una soluzione. =) A presto.
screams
of laughter: Grazie mille per il tuo commento. Eh si
Pansy soffre un pò di gelosia, ma sono sicura che presto capirà
anche lei e dovrà rassegnarmi. Spero ti piaccia anche questo capitolo.
Alla prossima...
Fragile e piccola con le tue paure
mi costringevi a nasconderti le mie
sapevi ridere sapevi il tuo sapore
te la godevi ad occupare tutte le mie fantasie
ma adesso dimmi
com'è andata?
com'è stato
il viaggio di una vita li con te?
io spero solo tutto bene
tutto come
progettavate voi da piccole
stai bene li con te?
Eri bellissima-Luciano Ligabue
Dicembre era passato di fretta, imbiancato di candida
neve che non aveva dato tregua, era nevicato per una settimana incessantemente,
per questo quel giorno di 18 Dicembre dove il cielo era scuro ma la neve aveva
cessato di cadere alcuni impavidi studenti avevano deciso di riversarsi per
qualche minuto nel cortile della scuola per poi ripensarci subito dopo a causa
del freddo intenso che gelava l’aria. Hermione aveva girovagato lungo i
corridoi per un po’, in fine aveva deciso di uscire in cortile per un giretto
di ricognizione veloce incontrando così per sbaglio Blaise Zabini che fumava
tranquillamente una sigaretta sembrando immune al freddo, “Salve Blaise”
mormorò la Griffindor, il moro si girò a guardarla e le sorrise, si era
istaurato qualcosa di simile ad un rapporto tra loro due ormai, non si poteva
di certo parlare di amicizia ma era qualcosa che cresceva nel silenzio del
tempo, “Granger cosa ci fai in giro con questo freddo?” le chiese il ragazzo ed
Hermione si strinse nelle spalle, “Ho deciso di prendere una boccata d’aria”,
lo Slyterin annuì dando un altro tiro alla sua sigaretta, “Tu non hai freddo
invece a fumare qui fuori?” chiese la riccia arricciando il naso, il ragazzo si
strinse nelle spalle, “In verità si ma ho da poco lasciato Draco e ho pensato
che prima di rientrare una sigaretta era d’obligo” sorrise, Hermione si morse
la lingua per evitare che quella domanda uscisse dalla sua bocca e rimase in
silenzio a guardarlo per un po’, “E Draco…” sospirò in fine non riuscendo più a
trattenersi e lasciando vagare lo sguardo noncurante, Blaise rise, “è al campo
da Quiddich” rispose buttando via quello che restava della sua sigaretta,
Hermione aggrottò le sopracciglia, “Non dirmelo” sospirò, ma Blaise si strinse
nelle spalle, “Invece è proprio così. è in volo su una scopa, ha detto che
doveva approfittare di questo piccolo barlume di buon tempo per allenarsi un
po’”, Hermione scosse la testa borbottando tra sé, poi rivolse di nuovo lo
sguardo a Zabini che si strofinò le mani portandole dentro al mantello con la
massima eleganza e le sorrise, “Io ti abbandono Granger, vado a rifugiarmi al caldo”
la salutò e superandola si diresse al portone, la ragazza sembrò pensarci per
un attimo, poi si strinse bene il mantello sulle spalle e si avviò verso il
campo di Quiddich.
Lo vide subito, volava alto nel cielo in sella alla sua
inseparabile scopa, Hermione si arrampicò sugli spalti e rimase a guardarlo per
un po’ convinta che lui non si fosse accorto di lei, poi improvvisamente sparì
dalla sua visuale e la ragazza si girò freneticamente guardandosi intorno e
sobbalzò quando lo vide planare in picchiata su di lei, “Granger” esordì il
ragazzo con un ghigno fermandosi a pochi millimetri dal suo corpo, la ragazza
trattenne per un attimo il fiato, “Sei matto Malfoy” dichiarò quando riuscì a
recuperare la parola e il sorriso del ragazzo si allargò, “Si, abbastanza”
affermò avvicinandosi di più e stampandole un frettoloso bacio a fior di
labbra, la ragazza sorrise, “Non fa un po’ freddo sulla scopa?!?” chiese
rabbrividendo, il biondo le sorrise, “Il freddo è relativo. Se convinci te
stesso di non provare una determinata sensazione non la proverai”, Hermione
arricciò il naso, “Non sempre funziona” dichiarò, lui ghignò, “Vuoi provare?”,
la ragazza sembrò pensarci, in fine scosse la testa, “Sai che n0n amo
particolarmente le scope, poi l’idea di andarci con questo freddo non mi attira
affatto” rispose, ma Draco continuò a sorriderle imperterrito, “Suvvia Granger,
non sia mai detto che un Griffindor è un codardo” dichiarò lui, Hermione
incrociò le braccia sotto al seno e lo guardò attentamente, in fine sospirò con
aria truce, “Ok, un solo, brevissimo giro però…e vai piano” sospirò salendo
sulla scopa ma non finì nemmeno di parlare che il biondo partì velocemente. Ad
Hermione sfuggì un urletto dalle labbra e si aggrappò a lui con ferocia,
“Malfoy sei completamente scemo?!?” urlò, e il ragazzo rise senza però
rallentare, si piegò verso di lei, “Ti fidi di me?” le sussurrò a pochi
centimetri dal viso continuando a guardare in avanti, la sentì sospirare e
mormorare un debole “si”, sorrise vittorioso e scese giù in picchiata virando
per non rischiare di prendere una delle torri, Hermione era terrorizzata ma
cercò di non darlo a vedere, “Fa freddo” dichiarò ad un certo punto e lui
sorrise, “Hai paura mia piccola Griffindor?!?” le chiese e la ragazza scosse
prontamente la testa, Draco sorrise, “Ok si fa ritorno alla base” dichiarò
planando in picchiata verso gli spogliatoi. Quando Hermione scese dalla scopa
si sentiva decisamente un po’ intontita, trabballò per un attimo, “Tutto bene?”
le chiese lui con fare protettivo e la ragazza sorrise annuendo mentre lo
seguiva negli spogliatoi, “Quindi questo è lo spogliatoio degli Slyterin?!?”
disse incuriosita la ragazza guardandosi attorno, il biondo annuì, “Ma non ce
n’è anche uno femminile?” chiese ancora non notando nessun divisorio, Draco
scosse la testa ed Hermione strabuzzò gli occhi, “Quindi vi cambiate tutti
insieme?!?” chiese ancora incredula, il biondo annuì, “Si, solitamente ci
spogliamo a vicenda” commentò ed Hermione gli diede un debole pugno sulla
spalla, il ragazzo scoppiò a ridere, “Non sei spiritoso” commentò lei, “Si che
lo sono” rispose lui girandosi improvvisamente a baciarla, la ragazza sospirò,
“Devo fare una doccia, sarò veloce. Vuoi aspettarmi qui?”, Hermione si strinse
nelle spalle guardandosi intorno, in fine annuì togliendo il mantello e
sedendosi su una panca, Draco sorrise e iniziò a spogliarsi, la ragazza si
irrigidì e in un primo momento pensò di girarsi, inveceinghiottì un groppo in gola e rimase immobile
ad osservarlo. Era perfetto, semplicemente perfetto. Gli addominali ben
scolpiti, le spalle larghe, busto stretto e il sedere sodo, la pelle
candidamente bianca e perfettamente liscia, quando alzò lo sguardo su di lei
Hermione si sentì quasi imbarazza, ma Draco le sorrise teneramente e si girò
per infilarsi nelle doccie, “Mi raccomando sii rapido” lo ammonì la ragazza
alzandosi per guardarsi attorno, improvvisamente un grido strozzato la
raggiunse, “Draco, Draco tutto bene?” gridò allarmata, di nuovo qualcosa simile
ad un urlo e un tonfo, poi silenzio, la ragazza si guardò intorno spaventata ed
estrasse la bacchetta diriggendosi alle docce con la bacchetta puntata in
avanti e lo sguardo attento, “Draco” sussurrò di nuovo ma non udì nessuna
risposta, strinse di più la mano attorno alla sottile bacchetta di legno e
trattenne il respiro mentre girava l’angolo per raggiungere le doccie,
improvvisamente uno spruzzo d’acqua la colpì e l’urlo di Malfoy risuonò nella
stanza, “Buu” rise il ragazzo, Hermione sobbalzò urlando e Draco rise, “Tu sei
completamente fuori di testa, mi hai fatto prendere un colpo” gridò puntandogli
un dito contro, il ragazzo continuò a ridere e allungò un braccio prendendola e
tirandola sotto il getto forte dell’acqua calda, Hermione urlò cercando di
dimenarsi ma l’acqua la prese in pieno bagnandola tutta, “Questa me la paghi
Malfoy” urlò mentre si muoveva frenetica nella doccia pizzicando la pelle
diafana del suo ragazzo. Gli urli si placarono a poco a poco e Draco la strinse
forte a sé, Hermione alzò lo sguardo puntando i suoi occhi in quelli di lui e
lo baciò. Fu un bacio forte, passionale, romantico e bellissimo, un bacio
desiderato e sospirato, un bacio che sapeva di tutto, che parlava d’amore e
diceva tutto ciò che c’era da dire. Draco la strinse più forte e vagò con le
mani sul suo corpo, le accarezzò i capelli e scese sulla schiena, a sfiorare la
maglietta bagnata, scivolò sotto le pieghe della gonna ad accarezzare le cosce
coperte da uno strato sottile di collant, lei vagò sul suo corpo e si staccò da
lui sospirando, scese a baciargli il collo e vagò con le mani sull’elastico dei
boxer, unico indumento che lo copriva, Draco assottigliò lo sguardo e sospirò
di piacere spingendola con un gesto veloce al muro e coprendola con il suo
corpo, continuò a baciarla mentre lo scroscio lento dell’acqua continuava a
bagnarli, Hermione gli passò una mano sui capelli bagnati e lo spinse verso di
lei, in modo che il contatto tra le loro lingue fosse più profondo, Draco
mugolò e la spinse fuori dalla doccia, continuò a baciarla mentre si muovevano
veloci verso lo spogliatoio, Hermione gli accarezzò la schiena nuda e lui mosse
velocemente le mani sotto la sua maglietta, “Hermione” sospirò il ragazzo
mentre lei lasciava vagare le mani sul suo corpo, la ragazza rimase sorpresa
nel sentirlo pronunciare il suo nome e sorrise, “Si” rispose in un sussurro
veloce, Draco la guardò e la ragazza sorrise poggiandogli un dolce bacio sulle
labbra, “Si” rispose di nuovo sulle sua labbra e lui le sfilò delicatamente la
maglietta mentre riprendeva a baciarla. La spogliò piano, c’era sicurezza nei
suoi gesti ma le sue mani restavano gentili ed educate sul corpo di lei,
l’accarezzò dolcemente baciandole le labbra, il naso, gli occhi, le guancie, il
mento e scivolò sul collo, lei lo strinse forte a sé e fece scivolare le mani
sulle spalle di lui, sulla sua schiena e le poggiò sul sedere dove fecero
lievemente pressione, il ragazzo trattenne il fiato e lei lo sentì premere
contro il suo bacino, lui sospirò e lasciò scivolare la sua mano lungo il corpo
di lei, scese a sfiorarle i seni, toccarle la pancia e fermarsi ad accarezzarle
l’ombelico per poi arrivare a toccare il tessuto bagnato delle mutandine e
scostarle, Hermione spalancò gli occhi mentre entrava in lei e strinse la prese
sulle sue spalle, il ragazzo le sorrise muovendo le mani abili ed esperte ed
Hermione non riuscì a trattenere un gemito, “Draco” mormorò a fatica e il
ragazzo le accarezzò il viso, la prese per i fianchi e la sdraiò delicatamente
per terra, su un cumolo di morbidissimi cuscini. Le sfilò delicatamente le
mutande e lei rimase nuda e bellissima sotto di lui, Draco la guardò con
tenerezza e lei si sentì quasi emozionata, “Sei sicura?” le chiese
improvvisamente, Hermione lo guardò perplessa, “Forse tu vorresti qualcosa di
più romantico e…questo non è molto romantico”, la ragazza sorrise
accarezzandogli dolcemente una guancia, “Non mi importa niente, non voglio cose
romantiche, io voglio te” e Draco la baciò con passione entrando dentro di lei,
la ragazza si aggrappò alle sue spalle forti e si lasciò sfuggire un gemito, lo
baciò con foga e urlò di piacere, lo accarezzò piano baciando ogni centimetro
della sua pelle e sentì i battiti del suo cuore accelerare mentre quelle
piccole e dolci parole le riempivano la bocca, “Draco” sussurrò aprendo gli
occhi e fissando il grigio splendente del suo sguardo, “Shh” le sussurrò lui ed
entrambi lasciarono che a parlare fossero gli occhi, i gesti, i sorrisi mentre
il piacere esplodeva in loro.
Ron imprecò chiudendo con un colpo secco il libro che
stringeva tra le mani, “Maledizione” sussurrò tra sé. Da quando i suoi rapporti
con Hermione si erano notevolmente raffreddati aveva tranquillamente potuto
dire addio ai suoi compiti, non che prima potesse copiarli senza problemi ma
tra un piano e l’altro lui ed Harry riuscivano sempre a strapparle qualche
riga, adesso no invece, doveva arrangiarsi da solo. Non era lei, non era
affatto colpa della ragazza, che pur di recuperare la sua amicizia gli avrebbe
fatto copiare tutti i compiti del mondo, la colpa era proprio la sua che non
voleva avere nessun contatto più profondo di un semplice “Ciao” con lei, o per
meglio dire non è che non voleva, il punto è che non ci riusciva. “Ron”, il rosso si
girò in direzione della voce armoniosa che l’aveva chiamato e incrociò lo
sguardo di Jude, “Jude che cosa ci fai nella nostra Sala Comune?” le chiese il
ragazzo poco sorpreso, la bionda si strinse nelle spalle, “Sono venuta con
Ginny che adesso sembra essere sparita. Comunque cercavo Hermione, l’hai per
caso vista?”, Ron scosse prontamente la testa, “Sai dove può essere?” continuò
imperterrita la ragazza ma di nuovo Weasley inclinò il capo rabbuiandosi, “No,
certo che no” borbottò di malumore, Judith lo osservò sospirando e lo raggiunse
sul divano, “Sai…” esordì pensierosa, “Stavo pensando che dovrei perdonare
Padma”, il ragazzo la guardò perplesso corrugando la fronte, “Abbiamo litigato
l’altro ieri” gli spiegò la Rewenclav, “Davvero?!?” chiese Ron, l’altra annuì,
“Per una sciocchezza in realtà, ma all’inizio non pensavo fosse una sciocchezza
e così siamo finite a discutere, ma adesso pensandoci bene è davvero una
cavolata…insomma, lei mi manca, vale davvero la pena rovinare la nostra
amicizia per una sciocchezza?!?”, il ragazzo la guardò ancora più perplesso,
poi improvvisamente sembrò capire, Jude si alzò con il solito sorriso stampato
in viso, “Oh ecco Ginny” esclamò con enfasi, “Io vado” dichiarò dirigendosi a
passo svelto verso l’amica che l’aspettava all’ingresso, poi si girò
improvvisamente, “Ah Ron comunque la festa di Natale ci sarà venerdì…e se vedi
Hermione dille che la sto cercando”.
Hermione era immobile tra
le sue braccia, il capo poggiato sul petto di lui e il respiro trattenuto per
non far rumore, l’orecchio premuto contro il suo cuore per sentirne i battiti e
una mano stretta nella sua, a coprirli una misera coperta verde-argento che
Draco aveva fatto spuntare da chissà dove, “Sei silenziosa” osservò
improvvisamente lui ed Hermione quasi sussultò, “Si…sto cercando di ascoltare i
battiti del tuo cuore” mormorò sentendosi improvvisamente imbarazzata, Draco le
sfiorò distrattamente i capelli, “Che cosa dicono?” le chiese, la ragazza
sorrise dolcemente, “Non so, non riesco a capire”, Draco la guardò
attentamente, “è già una fortuna che tu riesca a sentirli, io non ci riesco
mai, pensavo di non averlo nemmeno un cuore” mormorò tranquillamente, Hermione
alzò gli occhi per guardarlo, “Mi dispiace deluderti ma hai un cuore, ed è
anche molto agitato” osservò, Draco si strinse nelle spalle, “Oh è colpa tua”
disse serenamente, “Colpa mia?!?”, il ragazzo annuì con un ombra di sorriso
vagamente accennata sulle labbra, “Si agita quando è in tua presenza” dichiarò
ed Hermione per un attimo rimase pensierosa a guardarlo, in fine sorrise. Lui
le accarezzò i capelli fissando i suoi occhi in quelli di lei, “A cosa stai
pensando?” le chiese, Hermione sospirò, “Che sono sdraiata su dei cuscini
seminuda e coperta da un orrenda coperta verde-argento” dichiarò con un sorriso
e Draco rise, “A proposito cosa ci fanno dei cuscini qui?!?” chiese ancora la
ragazza, Draco scosse la testa, “Li fecero comparire tempo fa le ragazze per
farci uno stupido scherzo” rispose vago, Hermione aggrottò la fronte e si alzò
di poco poggiandosi sulle braccia, “Credo sia ora di andare” disse in tono
dispiaciuto, Draco sbuffò, “Non potremmo rimanere un altro poco?!?” sussurrò
nel suo orecchio con una voce incredibilmente sexy e la ragazza si sentì
rabbrividire, “Temo di no” rispose malvolentieri poggiando delicatamente la
bocca su quella di lui, sospirò sulle sue labbra e lo sentì rabbrividire, la
Granger sorrise e si alzò di mala voglia cercando i vestiti sparsi per iniziare
a rivestirsi mentre Malfoy faceva lo stesso, “Ah volevo chiederti una cosa”
esordì ad un certo punto la ragazza prendendo un lungo respiro, ci fu un attimo
di silenzio, “Domani sera c’è la festa di Lumacorno alla quale sono stata
invitata…ed ecco, mi chiedevo…se ti andava di venirci con me”, la ragazza
rimase immobile continuando a dargli le spalle, quando si girò lo ritrovò ad un
millimetro dal suo corpo con un sorriso sincero ad abbellirgli il volto, lui annuì
con un breve cenno del capo e si abbassò a baciarle le labbra.
Spazio autore:
Salve a tutti, mi scuso per il ritardo, volevo riuscire a postare
il capitolo per il 24 come mio regalino di Natale, ma purtroppo non ci
sono riuscita, vabbè prendetelo come regalo di Capodanno. =) Ed
eccoci qui al fatidico capitolo!!! Sinceramente non è venuto
proprio come volevo io ma avrei dovuto cancellare tutto e riscrivere e
poi la cosa sarebbe andata davvero per le lunghe. Ho deciso di
far sembrare la cosa non troppo romantica, perchè come vi ho già
detto io odio le cose eccessivamente sdolcinate e così ho pensato che
la cosa succedesse un pò per caso, decisamente gli spogliatoi degli
Slyterin non sono il posto più romantico del mondo ma volevo che si
capisse che in realtà il posto non importava poi molto. Naturalmente
per accontentare anche le ragazze più sdolcinate che leggono la mia
storia ho fatto in modo che l'ultimo pezzo fosse abbastanza dolce da
non lasciarle con l'amaro in bocca...spero di essere riuscita nel mio
intendo. Per quanto riguarda la canzone vi avevo già detto
che "Eri bellissima" di Liga sarebbe stata presente in ogni
capitolo importante e ho mantenuto fede alle mie parole. Adesso vi lascio perchè non ho molto tempo a mia disposizione, voglio ringraziare tutti come sempre.
KatyAniFrancy:
Grazie per la tua recensione, mi fa piacere che il capitolo ti sia
piaciuto. Eh già, purtroppo questi dubbi ci assalgono sempre. :)
barbarak:
Eh già se non ci fosse Ron che rompe di tanto in tanto sarebbe tutto
più facile. :) Comunque non ti sei sbagliata, ci saranno molte
nuvole purtroppo ma come disse nonsochi "dopo le nuvole c'è sempre il sole"... :) Baci
Come
ami tu...Non si ama mai
Non lasci niente al caso tu...
Sorridi poi ti butti giù.
E' strano come ami tu
Lo fai di più. Di più di me
E me lo sento addosso...
E io a rincorrerti...A dirti che
Ti amo come mi ami tu
Ma tu di più ...ma tu di più
io qui in ombra e senza cielo
Come un fiore in un cortile
Ma tu di più ...Ma tu di più
Sempre piu forte e solo tu
Noi
non ci facciamo compagnia- Biagio Antonacci
La sua risata, cristallina e fragile si espandeva nella
Sala Grande fino a raggiungere lui che la spiava poco distante dal suo tavolo.
Era bella Hermione, in quel momento, mentre rideva con la bocca semiaperta e
gli occhi spalancati, l’espressione buffa e le mani strette attorno al suo
bicchiere di succo d’arancia. Era ora di pranzo ad Hogwarts e la Sala Grande
era gremita di gente come al solito, dal cielo piovevano decorazioni natalizie
e un allegro brusio si diffondeva a riempire tutta la sala. “Salve
ragazzi” la voce di Silente tuonò forte dalla cattedra e in sincrono tutti si
girarono verso di lui, il preside sorrise. “Il professor Lumacorno ci teneva a ricordare
a tutti gli studenti che sta sera sono invitati alla sua festa che l’apertura
ci sarà alle ore 8.00 in punto”, di nuovo un breve sorriso e l’anziano uomo
tornò al suo posto. Hermione alzò lo sguardo facendolo saettare
dall’altra parte della sala ad incrociare per un attimo quello di Draco per poi
continuare a vagare fino al tavolo dei Revenclaw dove Judith Light si stava
sbraciando per attirare la sua attenzione, la riccia annuì con un segno del
capo in direzione dell’amica e si alzò per dirigersi al tavolo. “Candele” stava
dicendo Jude quando Hermione si avvicinò. “Tante candele” affermò di nuovo
la bionda, poi si girò verso di lei. “Ciao Herm” la salutò con un
sorrisino dipinto sul volto vispo, la Griffindor le sorrise riservando un cenno
di saluto per tutti gli altri. “Gin ormai ci hai abbandonato” dichiarò
la Granger guardando la rossa seduta accanto a Jude, Ginny si strinse nelle
spalle. “è per la festa, abbiamo così
tanto da fare in questi giorni” intervenne prontamente la Light ed Hermione
rise. “Siediti Granger” fece a quel punto Anthony
Goldstein dando una maldestra gomitata al compagno e scalando per lasciare
posto vuoto sulla panca ma la ragazza scosse la testa. “Ti ringrazio Anthony ma ho voglia di stare in
piedi” dichiarò brevemente. “Sai
Granger oggi pomeriggio dobbiamo necessariamente arrivare ad Hogsmeade a
comprare le ultime cose che ci servono per la festa, vieni con noi?” le chiese
Jude e la ragazza sembrò valutare la proposta, in fine annuì. “Perfetto” dichiarò l’altra
battendo le mani felice e girandosi verso Padma riprese ad illustrarle qualcosa
che sembrava avere la massima importanza. Hermione
sospirò passando una mano sul volto e riportando una ciocca di capelli sfuggita
al suo controllo dietro l’orecchio poi si voltò in tempo per vedere con la coda
dell’occhio Draco Malfoy che lasciava la sala frettoloso. Hermione sbuffò ricontrollando l’orologio per la
millesima volta, era ben cosciente che non poteva fare affidamento sulla
puntualità delle ragazze ma un ritardo di venti minuti stava iniziando a farle
perdere la pazienza. Rivolse di nuovo lo sguardo alla porta e finalmente avvistò la fluente
chioma bionda di Jude che si affrettava nella sua direzione riuscendo quasi a
mimare una corsetta sui suoi tacchi da dieci centimetri, seguita da Padma. “Scusaci tesoro, abbiamo avuto un contrattempo” esordì la ragazza ed
Hermione si strinse nelle spalle. “Dov’è Ginny?”. Judith si avviò. “Ha avuto un contrattempo” disse risoluta, poi aggiunse
sorridendo. “Ci raggiunge ad Hogsmeade più tardi”. La strada era trafficata da gruppetti di studenti che sfidando il gelo e
il cielo plumbeo si dirigevano a passo svelto verso il villaggio presi
probabilmente dalla foga degli ultimi acquisti. “Ragazze” esordì Blaise
Zabini quando lo incrociarono in compagnia di Daphne Greengrass, Pansy
Parkinson e Theodore Nott lungo il tragitto. Jude gli sorrise avvicinandosi a lui, “Salve Blaise”, poi si girò verso
il resto del gruppo. “Ragazzi” mormorò con un
cenno di saluto e il suo sguardo indugiò qualche minuto in più sulla figura
incappucciata di Nott. Hermione
salutò con un debole –ciao- e affiancò gli altri tenendosi in disparte mentre
la Parkinson continuava a mandarle occhiate furiose. Judith iniziò uno dei suoi
sproloqui e Blaise si scostò gentilemente raggiungendo Hermione qualche passo
avanti e affiancandola silenzioso. “Blaise” gli sorrise la riccia e nel suo tono ci fu un che di
cordialità, il moro le sorrise.Rimasero
in silenzio per un po’, in fine la Griffindor decise di aprire la bocca e parlò
velocemente. “Dov’è…” “Il
tuo ragazzo” la interruppe Zabini concludendo la frase per lei. Questa affermazione le suonava decisamente molto strana ma decise
ugualmente di fare finta di niente e annuì con un breve cenno del capo. Lo
Slyterin sospirò. “L’ho lasciato in camera con una bella bionda…adesso non so, credo sia
ancora lì” rispose con noncuranza tirando fuori dalla tasca un cofanetto
d’argento e prendendo una sigaretta per portarla alle labbra. Hermione lo
osservò per un attimo in fine finse di imbronciarsi.“Traditore! Non è stato al patto” dichiarò. “Gli
avevo dato il permesso di tradirmi solo con le brune”. Blaise scoppiò in una sonora risata. “Perché
temi le bionde?” le chiese dando un tiro alla sua sigaretta e assaporandola per
bene. La Granger si
strinse nelle spalle e si voltò a guardare le ragazze dietro di loro, due
bionde e due brune. “In questo momento
credo di odiare le brune” affermò in fine lanciando un occhiata significativa a
Pansy che continuava a guardarla contrariata. Zabini rise di nuovo. “Ti abituerai” dichiarò. “Pansy
è così…ammetto che non è molto simpatica, specie nei confronti di chi non fa
parte della sua stessa casa, ma prima o poi riuscirà ad accettarti”. Hermione
rimase in silenzio a riflettere su quelle parole. “Accettarmi”
mormorò “Come hai fatto tu?!?”. Il moro la guardò e sembrò riflettere su quelle parole. “Non è stato difficile” dichiarò improvvisamente dando un altro tiro
alla sua sigaretta. Ed Hermione
gli fu grata per quello. Sorrise e continuarono a camminare l’uno di fianco
all’altro in silenzio. Un’improvvisa
folata di vento la fece rabbrividire e si strinse nel cappotto nascondendo il
volto nella pesante sciarpa di lana colorata che aveva avvolta al collo. “Draco è già ad Hogsmeade” disse Blaise buttando via ciò che rimaneva
della sua sigaretta.“Aveva qualcosa da fare” disse Hermione ma le sue parole non risuonarono
come una domanda, Zabini però rispose lo stesso. “Faccende importanti da sbrigare” dichiarò stringendosi nelle spalle e
rinfilando i guanti.Hermione lo guardò e si maledisse per aver scordato i suoi, strofinò
frettolosa una mano contro l’altra nella speranza vana di riscaldarle. Blaise
la guardò. Poi con un gesto improvviso sfilò i guanti neri e glieli porse,
Hermione lo guardò con sorpresa. “Prendili
tu, le mie mani sono già calde” dichiarò con noncuranza il ragazzo. La Griffindor scosse la testa. “Davvero
Blaise non c’è bisogno” dichiarò ma lui insistette. “Non voglio che ti ammali, chi se lo sente
poi Draco se ti ammali?!?”. La ragazza sorrise e prese i guanti con un po’ di imbarazzo. “Grazie” biscicò
confusamente mentre li infilava con attenzione.Hogsmeade si stagliò all’orizzonte ed Hermione tirò un sospiro di
sollievo. “è giù di morale
in questi giorni” esordì improvvisamente Blaise e lei si girò a guardarlo. “Non vuole tornare a
casa per le vacanze di Natale” spiegò e la ragazza ne rimase sorpresa. “Non mi ha detto nulla” sospirò
perplessa e il ragazzo sorrise. “Lo so” dichiarò. Hermione
sospirò, in fine sorrise. “Grazie Blaise” mormorò a mezza voce e si voltò verso Jude che li stava
affiancando.“Allora
noi andiamo per di qua” disse prendendo Hermione sotto braccio. “Bene allora ci rincontriamo in giro” rispose Zabini avvicinandosi a
Daphne che fumava tranquillamente. “Ok, a dopo allora. Buon pomeriggio” disse allegramente la Light tirando
Hermione e Padma dietro di sé.
Quando finalmente presero posto ad un tavolo riservato
ai Tre Manici di Scopa Hermione si sentiva sfinita. Jude e Padma l’avevano
trascinata in giro per tutto il paese e per la prima volta in vita sua aveva
scoperto vicoli che nemmeno sapeva esistessero. Approdare
quindi alla locanda, cariche di buste e con un tavolo prenotato a nome di Jude
era stato per lei un grande sollievo. Avevano
appena finito di ordinare quando Judith aprì la sua bellissima borsa di pelle
nera frugandovi dentro. “Guardate
cos’ho qui” mormorò tirando fuori quella che sembrava una busta da lettere
piena.Ne cacciò un
paio di fotografie e sorrise guardandole. “Uh ce ne sono anche due del matrimonio” disse passando le foto alle
amiche.Hermione le guardò e sorrise, non riusciva a capacitarsi di come facesse
Jude ad essere perfetta in ogni situazione. Judith Light era il genere di persona che riusciva ad essere bellissima
anche indossando un orrendo vestito da damigella color pesca. “Jude sei bellissima” mormorò sinceramente ripassandole le foto, la
ragazza sorrise. “Grazie tesoro” mormorò mentre tirava fuori un malloppo di foto e si
piegava verso le amiche per fare in modo che riuscissero a vederle bene. “Sono
le foto della festa di Halloween, me l’ha date Cannon questa mattina” spiegò mostrando
una foto di lei, Ginny e Padma abbracciate nella sala semivuota all’inizio
della festa, bellissime nei loro travestimenti. La
macchinetta di Cannon era riuscita ad immortalare tutti e Jude posava delicatamente
un dito sulle foto svelando l’identità dei travestiti. “Sono
bellissime” dichiarò la Granger. Jude
sorrise. “Tienile pure, tanto ne ho una copia di ognuna. Guardale con calma e
poi me le ridai” dichiarò con un gesto lascivo con la mano. La
Griffindor ripose con cura le foto nella borsa e iniziò a gustare lentamente la
sua cioccolata calda. Non
era sicura di come aveva fatto, non c’erano affatto elementi per riconoscerlo.
Quando aveva sentito il rumore della porta che si apriva e il vento gelido che
entrava nella stanza l’unica altra cosa che aveva udito era stato un vociare
indistinto in cui non aveva riconosciuto nessuno, eppure aveva sentito il
bisogno urgente di girarsi. Infatti era
Draco. Draco con i suoi amici. Lo seguì attentamente con lo sguardo per girarsi e distoglierlo subito quando
lui si girò a guardarla. Era la prima volta che si trovava così vicina a lui
dallo scorso pomeriggio in cui erano stati insieme e la cosa in tutta sincerità
la imbarazzava un poco. Lui si mosse sicuro tra i tavoli e
non esitò a raggiungerla. Il suo sguardo era scuro e vagamente agitato ed Hermione si sentì
preoccupata. Ma non appena le fu
accanto un vago sorriso comparve sul suo pallido viso e quell’accenno di
agitazione nello sguardo parve scomparire. “Salve” esordì il
biondo fermandosi dietro di lei. Jude si girò a guardarlo e sorrise. “Ciao
Draco” disse con la stessa vivacità di sempre e tornò a sorseggiare il suo
the.Padma lo salutò cordialmente e lui si voltò verso Hermione che gli
rivolse un sorriso. Lo Slyterin
le sorrise e le poggiò delicatamente le mani sulle spalle sfiorandole il volto
con la mano destra in una delicata carezza. “Vuoi
sederti qui con noi?” gli chiese Hermione in un sussurro strozzato e lo sguardo
di lui sembrò addolcirsi ancora di più. Scosse
brevemente la testa e si piegò su di lei per sussurrarle ad un orecchio. “Gli altri mi stanno aspettando al tavolo in fondo. Ci vediamo dopo”. Hermione
si voltò verso la porta in tempo per vedere Ginny Weasley entrare sorridente e
raggiungerle. “Ce
l’hai fatta” sclamò Padma guardando l’amica che sorridendo estraeva un sacchetto
dalla borsa. “Prese” dichiarò facendo oscillare il sacchetto che produsse un
dolce tintinnio. Jude sorrise entusiasta ed Hermione guardò le ragazze perplessa per poi
rivolgere di nuovo le sue attenzioni al sacchetto. “Cosa
c’è lì dentro?” chiese sospettosa. “Le ultime
decorazioni per la festa di domani” rispose Ginny senza rivelarle niente di più
e la Granger capì che sarebbe stato inutile insistere. Jude si voltò verso di
lei improvvisamente pensierosa. “A proposito”
esordì, “Hai deciso cosa mettere alla festa di sta sera?” le chiese la
ragazza. Hermione aggrottò le
sopracciglia scettica. “Veramente no” confessò. Jude sorrise scuotendo la testa. “Lo immaginavo” dichiarò solenne. “Appena
torniamo ad Hogwarts vieni nella mia camera, ci prepariamo insieme. Ho un
vestitino perfetto per te” disse entusiasta, Hermione scosse la testa e provò a
ribattere ma la ragazza non glielo permise. Ormai aveva deciso ed era inutile tentare di discutere con Judith Light
quando aveva già preso una decisione. “Da chi sei stata invitata?” le chiese Hermione decidendo di cambiare
discorso. “Da
Lumacorno naturalmente” rispose la ragazza sorseggiando il suo the. Hermione non ne fu
particolarmente sorpresa. Jude era una ragazza brillante e se solo si fosse
impegnata nello studio quanto si impegnava per tenere attiva la sua vita
sociale forse sarebbe stata addirittura più brava di lei. “E con chi ci vai?”, Jude
si strinse nelle spalle. “Blaise Zabini” dichiarò. Per un attimo rimasero tutte in silenzio.“Complimenti tesoro ti sei avvicinata all’obiettivo, insomma la casa è
quella ma mi dispiace informarti che hai sbagliato persona” disse Ginny
ironicamente. Jude
sorrise scuotendo la testa. “Anche Blaise è stato invitato da Lumacorno e poi
ha invitato me ad andare insieme. Nott ci va con la Parkinson” lo disse con
calma, come se stesse spiegando una qualche difficilissima pozione. La sua voce
era dolce e squillante come al solito, non fece trapelare gelosia né fastidio
dalla sua affermazione eppure Hermione guardandola negli occhi capì. “Tra
loro non c’è nulla” si affrettò ad aggiungere la Light dopo aver captato
un’occhiata particolarmente affettuosa di Hermione. Padma
si schiarì la voce, “A proposito di questo” sospirò, “Guarda un po’ lì”
aggiunse indicando l’ingresso con un cenno del capo.
Spazio autrice:
Mi scuso infinitamente per questo ritardo ma purtroppo ho avuto una
specie di blocco, avevo postato questo capitolo tempo fa ma poi una
cara lettrice (che ringrazio sinceramente) mi ha fatto notare delle
cose e l'ho tolto cercando di cambiarlo e devo dire che la cosa è stata
per me molto difficile. Non riuscivo a trovare niente di abbastanza
decente, alla fine i cambiamenti sono stati pochi ma ho deciso di
postarlo ugualmente altrimenti non vado più avanti. Spero che la storia
continui a piacervi e che le mie idee non siano troppo poco originali
altrimenti evito di continuarla fino a quando non mi verrà in mente
qualcosa di decente (comunque ho scritto anche il ventesimo capitolo
quindi posterò anche quello). Questo capitolo è diviso in due parti
perchè mi sembrava troppo lungo. Ringrazio tutti quelli che
continuano a seguirmi e mi scuso se per questa volta non mi fermo a
rispondere singolarmente ad ognuno di voi ma ho una certa fretta.