E chi lo dice che quelle orribili frasi da rimorchio non funzionano mai?

di Querdenker
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** 1. Oltre ad essere sexy, cosa fai per vivere? ***
Capitolo 2: *** 2. C'è solo una cosa che voglio cambiare di te, il tuo cognome. ***
Capitolo 3: *** 3. Tuo padre è un terrorista? Perché sei una bomba. ***
Capitolo 4: *** 4. Dio ti benedica. Oh, pare che l'abbia già fatto. ***
Capitolo 5: *** 5. Il tuo secondo nome è Wi-Fi? Sento davvero una connessione. ***



Capitolo 1
*** 1. Oltre ad essere sexy, cosa fai per vivere? ***


E chi lo dice che quelle orribili frasi
da rimorchio non funzionino mai?

 

1. Oltre ad essere sexy, cosa fai per vivere?

 

Gaara non riusciva a capire come avessero fatto Temari a convincerlo ad uscire con lei quel sabato.
Odiava le discoteche: con una musica orribile troppo alta e piene di gente non propriamente sobria. E dire che lui era pure astemio!
Seduto da almeno venti minuti su un divanetto, stava cercando la prima scusa plausibile per fuggire, quando un ragazzo biondo – visibilmente alticcio – gli si parò davanti con un sorriso sghembo.
«Ciao! Oltre ad essere sexy, cosa fai per vivere?»
Ecco, quella era una scusa per andarsene. Fece per alzarsi, ma l'altro fu più veloce e gli ficcò in mano un foglietto.
«Chiamami!»

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Capitolo 2
*** 2. C'è solo una cosa che voglio cambiare di te, il tuo cognome. ***


2. C'è solo una cosa che voglio cambiare di te, il tuo cognome.

 

«Trovato!»
Naruto si girò trionfante verso Sakura, sdraiata sul letto.
«Sabaku no Gaara... – borbottò Naruto – Nerd incallito e fan dei Pink Floyd! E dire che ha un tatuaggio da tamarro!»
«Ora si capisce perché è fuggito appena ti ha visto, è una persona sana!» commentò l'amica.
Naruto per tutta risposta le fece un gestaccio, poi tornò a guardare lo schermo.
«Gli mando un messaggio» annunciò serio.
«Ti prego – implorò Sakura – non esordire con una frase del cazzo.»
Naruto sembrò offeso: «Perché? Pensavo di scrivere una roba tipo “sai, l'unica cosa che vorrei cambiare di te è il tuo cognome”.»
Sakura gli lanciò il cuscino in faccia.


 

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Capitolo 3
*** 3. Tuo padre è un terrorista? Perché sei una bomba. ***


3. Tuo padre è un terrorista? Perché sei una bomba.

 

Faticosamente, e grazie ai consigli di Sakura, Naruto era riuscito a strappare un appuntamento a Gaara. Al settimo cielo, si stava dirigendo verso il luogo del loro incontro.
Gaara lo aspettava seduto in una panchina, con le cuffiette indosso.
Naruto gli si parò davanti, salutandolo con la mano.
Prima che potesse anche solo aprire la bocca, Gaara, togliendosi gli auricolari, lo anticipò.
«Stabiliamo delle regole: niente frasi da rimorchio tipo “tuo padre è un terrorista? Perché sei una bomba”, niente commenti imbarazzanti sulla mia passione per i cactus. Ci siamo spiegati, Naruto?»
Uzumaki annuì e Gaara sorrise soddisfatto.
«Direi che possiamo andare. Ti va un gelato?»


 

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Capitolo 4
*** 4. Dio ti benedica. Oh, pare che l'abbia già fatto. ***


4. Dio ti benedica. Oh, pare che l'abbia già fatto.

 

Gaara cominciò a mordere il collo di Naruto, mentre questi gli accarezzava il busto magro.
«Con quel pallore e la passione per i morsi potrei iniziare a chiamarti Edward Cullen» rantolò Uzumaki.
«Sempre prevedibile con le battute, mi raccomando» lo beccò Gaara ridacchiando.
Naruto si sdraiò sul letto sfatto, invitando l'altro a sfilarsi la maglietta. Se la tolse anche lui, mentre Gaara lo osservava ipnotizzato.
Poi accadde dell'incredibile.
«Vorrei dirti “che Dio ti benedica”, ma mi sa che l'ha già fatto.»
Uzumaki lo guardò esterrefatto, prima di scoppiare a ridere.
«Guarda che mi hai fatto...» borbottò Gaara, prima di venir baciato dal ragazzo.


 

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Capitolo 5
*** 5. Il tuo secondo nome è Wi-Fi? Sento davvero una connessione. ***


5. Il tuo secondo nome è Wi-Fi? Sento davvero una connessione.

 

Non era mai capitato che litigassero in quel modo, senza parlarsi per giorni, evitandosi continuamente. Poi, Naruto si era stufato e – anche se convinto di essere nella ragione – lo aveva affrontato di petto, chiedendogli scusa. Gaara l'aveva ascoltato tutto il tempo, senza dire una parola.
«Io e te, - aveva concluso serio Naruto - non solo ci amiamo, ma se stiamo lontani non facciamo che farci del male... Siamo connessi»
«Non sapevo mi chiamassi anche Wi-Fi» commentò sarcastico Gaara. Naruto lo osservò intontito.
«Eh?»
«Sto riciclando una tua battuta.»
«Oh Gaara, vaffanculo! Per una volta che sono serio!» sbottò Naruto, ma sotto i baffi stava già ridendo.


 


 

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