Il paradiso:con la persona che ami

di piropiro
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** L'inizio di tutto ***
Capitolo 2: *** Spiegazioni... ***
Capitolo 3: *** Conoscienze e divertimento ***
Capitolo 4: *** Sfide di Quiddich ***
Capitolo 5: *** Tanto va la gatta a lardo... ***



Capitolo 1
*** L'inizio di tutto ***


Il paradiso: con la persona che ami

Il paradiso: con la persona che ami

1°capitolo:

L’inizio di tutto Lo scontro con voldemort era stato durissimo.Non aveva mai vissuto qualcosa di cosi doloroso e che lo impegnasse così tanto.Per il bambino sopravvissuto era come un grande brutto sogno da cui non riusciva a svegliarsi.Quella battaglia gli era costata tanto…Fin dall’inizio era stato un predestinato…Un'unica profezia aveva deciso la sua vita…Lui aveva adempiuto a questa e ci stava rimettendo quello che più caro aveva al mondo:Hermione,la sua anima gemella.Si era scoperto innamorato di lei al principio del sesto,quando aveva iniziato a guardare Hermione sotto una nuova luce…Non più come amica bensì come ragazza che stava crescendo più bella che mai…Ora rischiava di perderla e di non riaverla mai più.Non trovava pace, ma si tranquillizzava quando guardava il viso angelico della sua ragazza…Aveva ancora il sorriso stampato su quella bocca di rosa …Credeva che avessero finalmente vinto…Ma quella era solamente una falsa speranza…Riuscirono a sconfiggere il signore oscuro soltanto mesi dopo quando tutto il rancore e la rabbia di Harry si scatenarono,segnando la fine del mago oscuro più grande di tutti i tempi...Ma la cosa che più faceva ribollire il sangue ad Harry era una sola:non era riuscito a proteggerla.Si sentiva tremendamente male quando pensava che comunque poteva fare qualcosa.Ma la triste e cruda verità era un’ altra: Hermione aveva abbassato la guardia dando la possibilità a quei tizi di attaccarla. Gli dava fastidio quando delle persone gli battevano una mano sulla spalla e cercavano di confortarlo. Ipocriti. pensava,per lui la frase “Stai tranquillo la riabbraccerai”era come un copione che tutti doveva no seguire,ma che quasi mai proveniva dal cuore.rivedeva la triste immagine ogni volta che incontrava un suo compagno di lotta…Hermione che si girava verso di lui raggiante,convinta che il pericolo fosse scampato,ignara che uno degli scagnozzi del signore oscuro stesse dirigendo un incantesimo mortale su di lei.Un lampo di luce viola l’attraverso lasciandola inerme sotto lo sguardo smarrito del fidanzato.Harry aveva cercato,inutilmente, di rianimarla,ma non dava apparenti segni di vita.Aveva il polso debole e respirava a fatica.La portarono al San Mungo dove,dopo averla visitata,diagnosticarono un tumore grave che era stato ulteriormente aggravato dal coma profondo da cui era stata sopraffatta.Da qual giorno Harry stava li accanto al suo letto tenendole la mano e facendosi forza pensando che il loro grande amore non poteva andare in fumo così…Non poteva perdere la sua ragione di vita così…Era snervante per lui sapere con certezza che il corpo della sua amata si stava spegnendo mano a mano che il tempo passava. La vegliava giorno e notte senza mai lasciarla sola,con la falsa speranza che da un minuto all’altro potesse svegliarsi.Erano mesi che Harry perseverava nel tenere quel tenore di vita:ormai sembrava un cadavere, occhiaie profonde,bianco,scheletrico…La morte della sua amata stava decretando anche la sua fine…Non riusciva a lasciarla andare…Un giorno dei tanti Harry era in piedi davanti al comodino della stanza da letto di Hermione e si stava versando dell’acqua. Appena ebbe preso, nella mano tremante, la bottiglia mezza vuota ,sentì una tremenda fitta al cuore e si lasciò cadere a terra.Li provò ad urlare ma nessun suono uscì dalla sua bocca.

…Riaprì gli occhi …Si guardò intorno…Non riconosceva il posto…Non c’era mai stato…Ricordava solamente la forte fitta al cuore e poi il buio…Il suo primo pensiero fu di essere morto…Ma era impossibile di solito i morti non hanno il loro corpo mentre lui ancora lo possedeva.Decise allora di esplorare il posto in cui si trovava con la vana speranza di trovare qualcuno che gli indicasse la via di casa.Dopo pochi minuti di cammino Harry si trovò davanti una grande cancellata,che si estendeva a perdita d’occhio.Rimase qualche attimo a fissarla pensando se fosse saggio proseguire oltre quello che sembrava il punto di non ritorno. I suoi pensieri vennero però scossi dalle grida divertite di una ragazza aldilà della cancellata.Ad Harry quel viso fu subito famigliare:era Hermione.Non ci penso più due volte aprì del tutto il cancello,che fino ad allora era rimasto socchiuso, come un tacito invito per chi stava per rinunciare ad aprirlo,e corse verso la sua amata.Non appena si trovò a pochi passi dalla ragazza la sua figura svanì come fumo e il cancello si chiuse di colpo facendo capire ad harry che non c’era via di uscita.Il bambino sopravvissuto si guardò intorno smarrito e preso dalla paura inizio a correre.Nel bel mezzo della sua corsa si scontrò con un corpo viscido che non lo respinse bensì lo face cadere dall’altra parte attraversandolo.Cadde a terra con un tonfo sordo e dopo essersi ripreso iniziò a fissare la persona che aveva attraversato:non distinse il volto ma riuscì a distinguere dei folti e lunghi capelli neri …

“Non è una bella sensazione,vero Harry?”disse sarcastico lo sconosciuto.

“Ma tu chi sei?Come fai a sapere il mio nome?”Disse Harry senza rispondere alla domanda che gli era stata posta.

“Ma come non mi riconosci?Eppure non sono tanto cambiato?” Harry rimase in silenzio.Era chiaro che quel tizio senza nome lo conosceva bene…Ma allora come era possibile che non si ricordava di lui?Nel tentativo di scorgere meglio l’uomo Harry si alzò da terra trovandosi faccia a faccia con questo.Allora tutto fu chiaro,l’uomo sconosciuto era il suo padrino: Sirius.

“S…Sirius?”disse sconcertato Harry

“Ahh…Finalmente …Pensavo che mi avessi dimenticato!”disse sorridendo Sirius “Oh Sirius!”disse Harry saltando addosso al padrino.Non ci poteva credere.Era lì davanti all’uomo che più aveva voluto vedere negli ultimi mesi.

“Ah Harry come sono felice di vederti!!!”disse al culmine della felicità l’uomo dai capelli lunghi.

“Non sai quanto lo sono io…”disse con le lacrime agli occhi il ragazzo.

“Non sai quanto ho desiderato riabbracciarti in questi 3 anni.Mi sei mancato!” “Anche tu mi sei mancato,ma ora vieni con me ti devo mostrare una cosa…”disse l’uomo con una voce misteriosa.

“Cosa?”disse curioso.

“Seguimi e vedrai…” Camminarono per più di mezzora si diressero verso un grande palazzo di nuvole…Proprio in quello stesso istante Harry si accorse che il materiale su cui camminava era lo stesso che costruiva il palazzo:stava camminando sulle nuvole!!!Non capiva più nulla …Si limitò a seguire il suo padrino che intanto era già arrivato all’entrata del palazzo e gli stava facendo segno di raggiungerlo.Corse fino all’entrata e lì il suo padrino gli indicò una porta opposta all’entrata dove sopra c’era affissa un targhetta con su scritto: “Dott. Ice”.

“Vai da lui…Ti spiegherà tutto!” Si incamminò verso la porta l’aprì e si trovò davanti un vecchio con la barba intento a giocare con un neonato.Fisso incredulo il vecchio.Quale pazzo poteva mettersi a giocare a scacchi con un neonato? “Scusi lei chi è?”disse cortesemente il vecchio.

“Ehm…Mi chiamo Harry potter…Il mio padrino Sirius Black mi ha detto di venire qui..Ha parlato di qualcosa tipo che lei mi spiegherà tutto…”

“Ah sì ho capito chi è lei…Prego si sieda”disse Ice facendo sparire il neonato. “Grazie”

“Allora non ha niente da chiedermi?”

“Bè…dove sono?”

“Ah si questa è una domanda ricorrente…Bè come posso dire…Diciamo che sei in un universo speciale che ospita le anime che non sono né di qua né di là!”

“Cosa vuol dire né di qua né di là?”

“Bè…Vuol dire che tu non sei morto ma non sei neanche vivo…!”

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Continua

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Bè…Che ve ne pare?Vi piace come inizio?Se vi piace ma anche se non vi aggrada lasciatemi una recensione!!

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Capitolo 2
*** Spiegazioni... ***


Il Paradiso:con la persona che ami

Il Paradiso:con la persona che ami

2°capitolo

Spiegazioni Harry rimase senza parole.Il discorso di quel vecchietto lo avevano veramente colpito.

“Beh ragazzo,su con la vita!Infondo hai ricevuto una buona notizia:non sei morto”disse euforico il dott. Ice.

“Non so se sia meglio essere vivo o morto;ormai…”

“Come mai tutta questa tristezza,sign. Potter?”

“Beh la mia unica ragione di vita si sta spegnendo…”

“Ahh… Chi sarebbe questa fantomatica ragazza…?”

“Era una vecchia e semplice compagna di scuola...Che poi è diventata la mia ragazza…Oddio,non so immaginare la mia vita senza di lei!”Disse con le lacrime agli occhi Harry

“Capisco,ha qualche altra domanda da rivolgermi?”

“Si,vorrei sapere… Chi è lei?”

“A già che stupido…Allora come avrà letto dalla targhetta io sono il dottore Ice…Bilius Ice.Qui sono quello che tutti chiamano il “Gran capo”…Sono io che decido chi deve essere un anima in transito e chi deve invece passare direttamente a miglior vita…Sono una specie di burattinaio che dirige i suoi burattini.”Disse Ice ridendo del paragona che aveva appena fatto.

“Come mai ha deciso che io dovessi essere un anima di transito,non potevo essere semplicemente vivo?”Disse Harry.

“Ehm…Mi dispiace ma a questa domanda non posso rispondere…Capirà presto perché ho deciso così per lei…”

“Quindi non posso tornare in vita…A meno che lei non lo desideri lei?”Disse sconfortato Harry.

“Esatto…Scusi ma ora devo andare…Lei torni dal suo padrino se avrà altre domande potrà rivolgerle a lui…arrivederci!”Disse sbrigativo il dott. Ice “Arrivederci!”disse Harry incamminandosi verso la porta. “Che arzillo vecchietto”pensava Harry “Mi ricorda molto una persona…chissà…Comunque ora la prima cosa da fare e cercare Sirius e rivolgere qualche altra domandina a lui…”.Ancora immerso nei suoi pensieri Harry cercò Sirius …Lo trovò,dopo tante ricerche al piano superiore dell’edificio,dove si svolgevano le attività burocratiche riguardanti le anime in transito.Il padrino stava compilando un modulo seduto comodamente su una sedia poco lontano dalla rampa di scale.Harry si diresse verso di lui con tutto l’intento di trovare delle risposte.

“Che stai facendo,Sirius?”Disse Harry spuntando alle spalle del padrino, facendolo spaventare a morte(capita la battuta?Nda).

“Harry mi hai fatto prendere un colpo…Sto compilando un modulo per poterti portare fuori di qui.Sai tute le anime devono avere un permesso per lasciare l’ U.G.A.T…”

“Cos’è l’U.G.A.T?”

“Ufficio Gestione Anime in Transito.Qui devi dire anche che taglia di mutande hai per riuscire a filare via…”

“Ah bene…Ma come hai saputo che io ero qui?”

“Bella domanda…Vedi forse ancora non te l’ ho detto ma io lavoro qui!Sai quando sono arrivato non avevo niente da fare un tale scocciamento…Allora ho deciso di trovarmi un lavoro… Mi hanno assunto qui…Sai possiedo quelle caratteristiche particolari che servono per svolgere questo lavoro:Fiuto per le bugie,bravo a dirle…e così via…!Quando sei arrivato ho ricevuto la notizia che c’era un’anima sbarcata da poco e siccome mi erano arrivate voci di un tuo arrivo…sono venuto ad accoglierti.Comunque ora andiamo,ti devo portare a vedere delle persone…”Disse scherzoso Sirius.

“Ho capito…ma…”

“Niente ma…Seguimi!”Disse Sirius facendo apparire dal nulla un macchina a 2 posti. Salirono su quella meraviglia della tecnologia e si diressero verso un paesino non molto lontano.Dal finestrino Harry poteva intravedere un paesaggio meraviglio:verdi prati,basse colline che delineavano lo spazio attorno…Un aria sublime racchiudeva tutto il paesaggio dandogli una luce diversa.Nel tragitto le domande di Harry furono sempre più incalzanti:

“Ma insomma qualcuno vuole dirmi perché diamine sono qui?Non sarà sicuramente tutto merito di un vecchietto senza capo né coda,vero?”Disse Harry “Harry calmati quando sarà il momento capirai ogni cosa!”Disse Sirius

“A ecco che rispunta fuori la stessa risposta “Quando sarà il momento capirai…” possibile che non sono mai del tutto al corrente di quello che succede nella mia vita!Incredibile.”Disse Harry molto arrabbiato.

“Mi dispiace ma è cosi…!”disse Sirius scocciato

“Bene…Bene…Ma dove mi stai portando?”Disse un po’ preoccupato Harry

“Ora vedrai…Eccoci arrivati”Disse euforico Sirius. Si fermarono davanti a una grande villa con un immenso giardino.Scesero dall’auto e si diressero verso una porticina laterale ben nascosta da cui avrebbero potuto entrare senza essere visto.Erano in una cucina.Appena entrarono videro subito una figura femminile venirli in contro.Harry era completamente nascosto da Sirius,infatti la donna non si accorse subito di lui.

“Hey Sirius che ci fai qui così presto…”inizio la donna

“Ho una sorpresa per te…”Disse Sirius scostandosi e rendendo visibile Harry che intanto iniziava a riconoscere la persona che gli stava davanti.

“Chi…Harry!”disse senza fiato la donna. Harry a quell’esclamazione capì subito chi era:aveva davanti sua mamma Lily Evans.

“Mamma…!”disse Harry quasi non credendo hai suoi occhi.

“Oh Harry!”disse Lily scoppiando a piangere e abbracciando il figlio anche lui scosso dai singhiozzi

“Mamma”ormai Harry non riusciva ad dire altro tanto era scioccato da quello che gli era successo negli ultimi minuti…Stava abbracciando la persona che tanto aveva desiderato stringere.Non poteva crederci. Si lasco trasportare da quell’abbraccio per molto tempo…Cullato dal calore che sprigionava quell’esile corpo…Non riusciva ad dire niente , gli unici rumori che emetteva erano rochi singhiozzi.

“Dio, come sei cresciuto,eri un pupo quando ti ho lasciato…”Disse ancora attaccata al figlio.

“Ma cosa succede qui?”disse un uomo alto appena comparso dalla porta socchiusa della cucina.Rimase a dir poco scioccato nel vedere la scena che gli si parò davanti.Si formò a guardare per lunghi attimi la persona che abbracciava sua moglie.Non poteva crederci c’era un asola persona che assomigliava così tanto a lui…

“Harry sei tu…?”disse avendo la stessa espressione della moglie pochi minuti prima.

“Si papà”Disse Harry con la voce ancora impastata dal pianto. Non credendo ancora alle sue orecchie si girò verso la moglie che per risposta al suo sguardo interrogativo annuì con gli occhi.James potter allora sin lascio trascinare da dalla emozioni e abbracciò con slancio moglie e figlio coinvolgendoli in un meraviglioso abbraccio a tre.

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Ecco il 2° capitolo…Spero per la vostra felicità…Ora vorrei ringraziare tutte le persone che mi hanno lasciata un recensione:

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StellinaX = Ecco mi sono sbrigata!Presto avrai anche gli altri…Spero…

Marco =Anche a me fa piacere essere tornata anche perché posso di nuovo avere contatto con voi,assidui,lettori…Comunque per la tua grande curiosità ti posso dire che la mia storia dovrebbe durare …No,non te lo dico…(sono Cattiva!!!)

Sally90=Grazie per la tua recensione mi fa piacere che ti piaccia la mia storia…Ti posso assicurare che la tua grande curiosità verrà molto ingrandita man mano che leggerai….

FraFra= Non ti preoccupare per Hermione…Sono felice che ti intrighi anche perché penso e spero di aver prodotto un fic abbastanza originale…ma come ho detto anche a Sally la fic ti scuoterà di più in futuro,rispetto a ora…Tu leggi i prossimi cap e vedi …

comunque continuate a Recensirmi...Mi fate felice!

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Capitolo 3
*** Conoscienze e divertimento ***


Il paradiso:con la persona che ami

Il paradiso:con la persona che ami

3° capitolo

Conoscenze e divertimento

Restarono per molto tempo abbracciati sotto gli occhi di un ormai commosso Sirius.Nessuno sapeva cosa dire o cosa fare fino a quando James,raccolto un po’ di coraggio,iniziò a parlare rivolto ad Harry. Gli porse un a domanda che lo stava veramente preoccupando.

“Ma…ma…Non sei morto vero?”

“No…per quanto ho capito sono un anima in transito…ma non voglio dirmi perché lo sono.Cose da pazzi…vero,Sirius?” I 2 uomini si scambiarono uno sguardo che valeva più di tante parole. Sirius fece segno all’amico di seguirlo nel salone dove i due scomparirono pochi secondi dopo,lasciando Harry e Lily soli in cucina.La madre non aveva ancora proferito verbo,era incredula. Ricordava di un neonato, mentre ora aveva davanti un ragazzo ormai cresciuto.Non riusciva a crederci…Le sembrava impossibile. Per Harry i sentimenti erano quasi gli stessi.Lui non aveva mai conosciuto sua madre ma provava per lei comunque tanto affetto.

“Non mi sembra vero!”disse Lily con un filo di voce

“Cosa mamma?”disse il figlio un po’ preoccupato della risposta della mamma “Che sei qui…Che sei davanti hai miei occhi!Incredibile…Io ricordavo un neonato e ora guardati…sei quasi un uomo!” Harry rimase senza parole…non sapendo cos’adire…poteva vedere gli occhi trasognati della madre…

“Va bè ora basta con queste scene strappa lacrime,sai ,non le Ho mai digerite più di tanto…”disse scacciando con una mano le lacrime che le stavano sorgendo dagli occhi.

“Neanche io…!”disse ridendo harry. Cadde un silenzio innaturale.

“Allora dimmi come sei arrivato qui?”

“Beh, ero in ospedale e ad un certo punto ho sentito un forte dolore al cuore…poi ho aperto gli occhi e mi sono trovato qui…”

“Eri i ospedale? Che ci facevi lì?Sei malato?”

“No no niente del genere…è la mia fidanzata che sta male…”

“Ah, mi dispiace…Comunque aveva ragione tuo padre…Lui diceva sempre che quando saresti diventato grande saresti stato un rubacuori…”

“Veramente è stata lei a rubare il cuore a me…Un po’ come hai fatto tu con papà del resto...”

“Si è vero comunque ora torniamo a fatti un po’ più allegri…Cosa mi racconti di bello?” Iniziarono a parlare sciogliendo quel ghiaccio che si era formato tra loro…parlarono senza inibizioni…Harry racconto tutto di sé facendo più e più volte rimanere la madre a bocca aperta a volte per la paura a volte per incredulità: “Inutile mi rendo sempre più conto di quanto assomigli a James…Bè infondo siete padre e figlio…Ma almeno da me hai preso qualcosa…almeno gli occhi non sono quelli di James…” Risero…Si abbracciarono dimostrandosi tutto il loro affetto. D’ un tratto comparì dalla porta un molto sorridente James potter. “Allora di che parlavate?” “Ah James sarai felice di sapere che tuo figli e la tua fotocopia non solo di aspetto ma anche Di animo…Purtroppo a preso da te anche la passione per il Quiddich…”disse sconsolata Lily.Doveva già sopportare un gran tifoso…Sapere che anche il figlio era come il padre la stava facendo nuotare nello sconforto

“Quiddich?”disse euforico “Giochi a Quiddich?”

“Si gioco nella squadra dei grifondoro da quando avevo 11 anni…”

“Siiiiiiiii”esulto “Finalmente un altro giocatore in famiglia…”

“Ti avevo avvertito quando si tratta di Quiddich tuo padre perde le staffe”disse Lily un po’ indispettita dal comportamento del marito.

“Bene allora non c’è tempo da perdere…andiamo a prendere le scope…Voglio testare la bravura di mio figlio!”

“Ma io non ho la mia scopa…”

“Oddio Hai preso la scemenza di Lily…”

“JAMES” “Ok…ok scherzavo…Non ti preoccupare Harry ti darò una di quelle che tengo garage…Tu preparati mi raccomando…” Detto questo corse fuori dalla porta lasciando incredulo Harry.

“Mi avevano detto che era un patito di Quiddich ma non credevo né fosse ossessionato…”

“Quando lo conobbi non lo credevo neanche io…Ma poi con gli anni ho imparato a convivere con la sua pazzia …”disse Sirius molto divertito. Concentrando la sua attenzione su Sirius Harry si rese conto di una cosa che fino a pochi attimi prima non aveva notato:Non era il padrino che ricordava lui,era diverso…Sul viso non c’erano più le tracce che gli aveva lasciato la sua permanenza ad AzKaban.Aveva un viso florido sorridente,i capelli erano corti puliti come non li aveva mai visti.Davanti a lui c’era praticamente un altra persona. “Sirius me né accorTo sono ora ma sei veramente cambiato…”

“Si è vero…Lily mi sta costringendo a tenermi quasi del tutto rasato…Cattiva” Rimasero un po’ a guardarsi male ma subito dopo scoppiarono in una risata liberatoria…Vennero però riportati alla realtà da una voce che preveniva d fuori: “Allora volete venire o vi devo portare di peso sul campo da Quiddich…”

  1. “Beh forse è meglio andare…Voglio far vedere a mio padre che ha trovato pane per i suoi denti…!”

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Capitolo 4
*** Sfide di Quiddich ***


Il Paradiso:con la persona che ami

Il Paradiso:con la persona che ami

4°capitolo

Sfide di Quiddich

“Beh,forse è meglio andare…Voglio far vedere a mio padre che a trovato pane per i suoi denti…!”Finì di dire Harry incamminandosi verso il fantomatico campo da gioco.

Era euforico…

Non si aspettava un papà così…Certo glielo avevano descritto come una persona molto…Qual’era il termine più adatto…Arzillo!Certo,una persona un po’ fuori dagli schemi…Ma certamente quando pensava a suo padre credeva che sicuramente,se avesse avuto modo di maturare,sarebbe diventato meno bambino…Ma a quanto vedeva tutte le sue supposizioni erano sbagliate…Suo padre era veramente come diceva la signora Weasley…Era un bambino troppo cresciuto…Naturalmente Molly si era espressa in modo ironico,ma comunque Harry si era reso conto che quello che aveva detto era vero…Non che tutto questo gli dispiacesse,è naturale!Gli piaceva l’idea che avesse un padre che svolgesse più ruoli…Nel senso che ,forse ,approfondendo il loro rapporto avrebbe scoperto che non c’erano differenze sostanziali,anzi il fatto che il padre fosse un po’ bambino avrebbe facilitato la crescita del rapporto e quindi dell’affetto…

Sempre assorto nei suoi pensieri harry continuava a camminare preceduto da Lily e Sirius che, assorti nel loro discorso, stavano mostrando ad Harry la strada che portava al campo da Quiddich.

“Allora Sirius…Perché non me lo hai detto?”stava dicendo Lily con voce stizzita.

“Te l’ ho detto Lily…Volevo farti una sorpresa…In fondo tra 2 giorni è il tuo compleanno…”

“Appunto…Volevi farmi rimorire?Questa volta per infarto?”

“Nooo…”

“Beh mi sembrava…Ora devo solo aspettare due giorni per accertarmi che James abbia capito…”

“Cosa dovrebbe capire?”

“Beh Siry…Lo sai com’è fatto James…In fatto di regali non è molto…Intraprendente…”

“Ah,ho capito”

“Insomma non mi regala mai quello che veramente desidero…Così quest’anno ho deciso di darli degli indizi…Speriamo che capisca…”disse sconsolata dando un calcio ad un sassolino.

“Daiii…Non essere così diffidente…”

“Hai ragione…In fondo voglio una cosa semplice…Certo è un po’ stupido ma non fino a questo punto…”disse scherzosa fermandosi davanti ad un piccolo cancello.

“Ma si può sapere cosa desideri così tanto?”disse l’uomo aprendo il cancello e lasciando passare i 2…

“Una crociera ai Caraibi…James me l’aveva promessa quando eravamo fidanzati …Ma dall’ora non né abbiamo più parlato…”disse pensierosa camminando verso una grossa scalinata.

“Mamma…Ma dove si trova questo campo?”si introdusse nel discorso Harry

“Non è lontano…E’ alla fine di questa scalinata!”Rispose la madre divertita…L’attirava l’idea di vedere il marito e il figlio competere…

In silenzio iniziarono a scendere la scalinata…Era molto ripida e in delle parti sconnessa…

Molti gradini dopo i tre si trovarono alle estremità di una grandissima distesa di verde,delimitata da dei sempreverdi che davano un che di maestoso a tutto lo spazio…Solo una parte era scoperta ed era l’unica entrata al campo.

Oltrepassata barriera di alberi Harry vide finalmente suo padre venirli in contro.Era vestito con un semplice tuta e teneva in mano 2 scope.

Gli venne incontro con passo veloce e con un gran sorriso dipinto in volto. Lily poté dire di non aver visto il marito così felice…

“Ahh,finalmente siete arrivati!”

“SI allora come facciamo a sfidarci?Dovremmo fare una semplice gara uno contro uno…Sei d’accordo papà?”

“No…Veramente io avevo un'altra idea in mente…Ma ora…L’arbitro sarà Sirius…Va bene?”chiese James rivolto a Sirius.

“Certo!”

“Io avevo pensato di divedere la nostra sfida in 2 gare…Una sarà un uno contro uno,l’altra invece una gara a tempo…Ti va bene come idea…”disse James rivolto al figlio.

“Si…Per me va bene!”

“Allora iniziamo con la prima gara…L’uno contro uno…Ricordati vince chi,per primo prende, il boccino…Ok?”

“Ok…”

“Bene Sirius…Quando vuoi lascia andare il boccino…”

Detto questo montarono sulle rispettive scope in attesa che la gara iniziasse…Erano entrambi concentrati al massimo e desideravano dare il meglio…

Dopo pochi minuti di attesa Sirius lasciò libero il boccino permettendo ai due di partire all’inseguimento.

Padre e figlio erano l’uno affianco all’altro …Quasi si toccavano…Nessuno dei due era intenzionato a perdere e proprio per questo spingevano al massimo le loro scope cercando di non dare possibilità all’ “avversario”.

Nelle loro menti scorrevano diversi pensieri ed emozioni.

James pensava:

“Non ci posso credere…Mi sto sfidando con mio figlio…Al figlio a cui tanto ho pensato in questi anni…Non credevo fosse così simile a me…Certo Sirius mi ha parlato di lui…Di quanto fosse intelligente,testardo,ma anche sensibile e affettuoso…Ma voglio iniziare da zero…Non voglio impormi subito come genitore ma come amico che lo aiuta ,che lo ascolta…Penso di aver fatto la cosa giusta chiedendogli di gareggiare con me…Tanto per partire da degli interessi comuni!Voglio recuperare il tempo che non ho potuto trascorrere con lui…Voglio conoscere tutto di lui…Voglio far parte della sua vita,anche se a tempo indeterminato…”

Nella mente di Harry scorrevano quasi gli stessi pensieri…

“Incredibile…Sono accanto a mio padre e sto disputando una sfida con lui!Ancora non ci credo…Mi sembra un tipo molto combattivo…Ma guardalo…No mi lascia avvicinare al boccino…Ma io non mi arrendo…Gli farò vedere che sono il suo degno erede…”

Intanto la sfida proseguiva accesa come non mai…Da terra i due spettatori li guardavano stupiti…

James tallonava il figlio in modo incredibile…Lo marcava in modo che perdesse di vista il boccino,ma da parte sua Harry non si faceva intimidire continuava a cercare dei varchi o delle imprecisioni nella marcatura del padre…Senza però riuscirci in modo brillante…Dovette ammettere che suo padre era un ottimo giocatore.

Armato di coraggio non si abbatte,e con una finta riuscì a sfuggire al padre…Si lancio in picchiata lasciando, molti metri più in altro,James incredulo.

Dopo u attimo di perdizione James si lancio all’inseguimento…Riuscì a raggiungerlo ,trovandosi ,di nuovo,spalla a spalla con lui.

Dopo qualche minuto ci questa scena James decise di attaccare in modo deciso spingendo ancora di più la sua scopa,e afferrando il boccino.

Harry rimase incredulo…Non voleva credere di aver perso…

Dopo qualche minuto scesero entrambi a terra avvicinando a passo svelto a Sirius…

“Bravi veramente bravi!Non ho mai visto un incontro così combattuto!”

“Dai Sirius…Non esagerare…”

“Io non esagero affatto…”

“Ok va bene…Ora continuiamo con la seconda e ultima prova:La sfida a tempo”disse euforico James.

“Bene…Allora…Disputerete la sfida uno alla volta…Chi riuscirà ad acchiappare il boccino nel minor tempo possibile, vincerà!Tutto chiaro?”

“SI”risposero all’unisono i due contendenti.

“Bene …Allora per primo inizierà James in quanto ha vinto la prima sfida…”

“Va bene!”

“Allora…In sella alla scopa”Disse in tono serio Sirius,suscitando un occhiata strana di Lily,a cui lui rispose con voce bassa e imbarazzata:

“Ho sempre sognato di dirlo…!”
Lily alzò gli occhi al cielo.

Intanto James era salito sulla sua scopa a aspettava impaziente che l’amico lasciasse andare il boccino.

Dopo qualche minuto il boccino era in aria intento a sfuggire dalle mani del suo inseguitore…Ma James non si lasciava abbattere da qualche tentativo andato a male,e con un movimento repentino acchiappò il boccino…

Scese a terra e dopo essersi avvicinato all’amico chiese:

“Allora…Che tempo ho fatto?”

“Un bel tempo James…3 minuti e 40 secondi….”

“Bè non sono andato tanto male…Ora tocca a te Harry…”disse James rivolto al figlio,che ascolto solo per metà le sue parole…Non riusciva a formulare nessuna frase…Si sentiva da schifo…Credeva di aver deluso il padre…Voleva dare il meglio ma quando si era trovato a confronto col padre tutto aveva preso un'altra forma…Non sapeva come sarebbe andato la seconda prova ma sperava di poter ,almeno in quel momento,dimostrare quello che veramente valeva…

Senza pensare ad altro Harry salì in groppa alla sua scopa e con un lieve cenno del capo fece capire al padrino che era pronto…Lasciò andare il boccino.

Appena staccati i piedi da terra tutti i suoi pensieri si azzerarono dando vita ad una sola riflessione… “Sono o non sono il figlio di James Potter…?Se siamo padre e figlio vuol dire che siamo fatti della stessa pasta…E poi…Anche se dovessi fallire anche questa prova…Resterei sempre suo figlio…”.

E cosi,rassicurato dal suo stesso pensiero,iniziò la sua rincorsa del boccino…A scuola,ricorda,di essere molto bravo nelle prove a cronometro e con sua grande felicità si rese conto che neanche ora era da meno:con una mossa da professionista aveva acchiappato il boccino…

Con un grande sorrisone sulle labbra scese a terra…Il boccino ancora si dimenava tra le sue mani…

“bè…Che tempo ho fatto…?”

“Harry…Non ci posso credere…Hai fatto solamente 3 minuti…Sei molto migliorato dall’ultima volta che ti ho visto giocare…Bravissimo!”

Dopo aver incamerato La risposta che Sirius gli aveva dato,Harry, si voltò ad osservare il padre…Lui ricambiava lo sguardo con un sorriso che rendeva veramente orgoglioso Harry.

“Bravissimo figliolo…Anche nell’altra gara…Solo che con i campioni non si scherza!”

“Ah Ah…Come siamo modesti…Comunque papà mi devi la rivincita ora siamo 1 a 1…Non puoi tirarti indietro…!”

“No…forse un altro giorno…”disse cercando di defilarsi.

“Va bè…Come scusa può andare…In fondo ormai sei un vecchietto!”

“Figlio ingrato ma come ti permetti?”disse con finta voce arrabbiata James,che iniziò a rincorrere il figlio,sotto gli sguardi sempre più divertiti dei 2 spettatori.

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Capitolo 5
*** Tanto va la gatta a lardo... ***


Il paradiso: con la persona che ami

Il paradiso: con la persona che ami

5° capitolo

Tanto va la gatta a lardo…

L’inseguimento continuò per quasi mezzora fino a quando Harry si fermo ,sfinito,per riprendere fiato.

“Ah Ah ti arrendi eh?”disse spavaldo James vedendo il figlio fermarsi e cadere a terra cercando ossigeno.

“Si…”rispose con quel filo di voce che aveva recuperato.

“Bene…Ora torniamo a casa e mangiamo…Ho un fame…Mi mangerei una casa se me l’offrissero…Dai!”Disse incamminandosi verso la villa.

Harry si alzo lo seguì senza dire una parola…Dopo quasi 15 minuti si trovarono davanti casa ma si ricordarono di un piccolissimo particolare…

“Papà…Ma come entriamo…Non abbiamo le chiavi!”chiese Harry ,preoccupato dall’espressione sulla faccia del padre.

“Non ti preoccupare…Io e tua madre abbiamo escogitato un modo per queste evenienze…”disse con un sorriso poco rassicurante dipinto sulle labbra.

Senza aggiungere altro si curvo verso il pavimento tastandolo con le mani in cerca di qualcosa…Dopo pochi minuti si rialzò in piedi trionfante tenendo in mano qualcosa che Harry non riusciva a vedere...Si avvicino ad un vaso accanto alla porta e in una delle spaccature del vaso infilò l’oggetto che teneva in mano.Il vaso si aprì di scatto lasciando cadere a terra un piccola chiave color oro.

“Ah…Finalmente…”disse trionfante mettendo la chiave nella serratura e aprendo con uno scatto la porta.

Entrarono con passo veloce in casa dirigendosi subito in cucina…Avevano urgente bisogno di liquidi!

“Cosa ti do Harry?”chiese il padre.

“Acqua…Tanta fresca acqua!”rispose con enfasi.

“Ok!”

Si misero tranquillamente al tavolo a con molta calma iniziarono a riprendere le energie perdute...Dopo qualche minuto di silenzio cominciarono a parlare…

“Allora…Che mi racconti..Ancora non so assolutamente niente di te?Il che non è un gran traguardo in quanto sei mio figlio…!”finì scherzoso.

“Beh…In verità la mia vita non è niente di eccezionale…”rispose Harry pacato pur sapendo ,che quella che aveva appena detto, era un grande bugia.

“Non si direbbe da quello che dice Sirius…”rispose James

“ok ok…A quanto pare Sirius a già fatto la sua parte..Bene!”disse Harry un po’ esasperato pensando…“Possibile che nessuno si faccia i cavoli suoi!”

“Allora vuoi che ti ricostruisca tutto dalla mia infanzia come ho fatto con la mamma?”disse Harry rassegnato a doversi scoprire…

“Si!”Rispose James pendendo letteralmente dalle labbra del figlio.

“Ok…Allora dopo che siete…”Lasciò intendere Harry.

“Morti…”concluse per lui il padre.

“Ecco…Il Professor Silente ha provveduto a spedirmi dai parenti della mamma…”cominciò Harry “Dove ho vissuto fino a 11 anni. E posso vivamente dire i più brutti anni della mia vita!”

“Perché?”chiese interessato il padre.

“Perché mi odiavano…Odiavano ciò che ero ma soprattutto ciò che rappresentavo…Sapevano che ero un mago…Ma non me l ’hanno mai detto…Almeno finche non è arrivato Hagrid…”rispose Harry con voce bassa e gli occhi vacui.

“Hagrid?”rimandò James non capendo cosa stesse dicendo il figlio.

“Si…Hagrid…E’ stato lui a dirmi che ero un mago…E’ venuto il giorno del mio compleanno è mi ha spiegato chi ero…Chi eravate…E poi mi ha portato via da quell’inferno…”disse Harry in tono triste.

“Immagino i Dursley alle prese con Hagrid…”disse James con un risolino.

“Si è stato molto divertente!!Poi ho iniziato il mio primo anno ad Hogwarts…Ricordo ancora la paura che avevo allo smistamento!Il capello mi ha smistato a grifondoro.Non potevo essere più felice…Poi sono stato ammesso nella squadra di Quiddich e tra l’altro ho anche incontrato un Troll e un cane a tre teste…Ed è proprio al primo anno che incontro la seconda volta Voldemort…In quell’anno cercava di risorgere con la Pietra Filosofale…Poi al secondo anno ricevo un richiamo ufficiale dal ministero perché un elfo domestico aveva praticato magia in camera mia…Ad Hogwarts ho scoperto di essere un Rettiloforo e alla fine dell’anno ho di nuovo combattuto con Voldemort ,contro un Basilisco e un ragno gigante…”raccontò Harry.

“Tutte cose da allegare al tuo curriculum…!”disse sarcastico James.

“Si,infatti…Al terzo anno invece conosco Sirius…Forse ti avrà detto che è stato accusato…del vostro assassinio .”disse titubante

“Si mi ha raccontato tutto…Avrei dovuto prevedere che le cose sarebbero state dure per lui…Forse dovevo nominare il vice-padrino”cercò di sdrammatizzare.

“Comunque nel terzo anno conosco sia Minus che Remus…Nel quarto invece vengo coinvolto nel “Torneo tre maghi”…Un mangiamorte si era introdotto a Hogwarts e con il pretesto del torneo cercò di uccidermi…Alla fine dell’anno Voldemort attraverso il mio sangue riesce a risorgere…Nel quinto anno invece si ricongiunge l’Ordine della Fenice e io subisco un processo per aver fatto magia in una strada pubblica…Ad Hogwarts vengo additato come pazzo perché nessuno crede che Voldemort sia veramente ritornato…Poi…Dopo mesi di inattività…Rincontro Voldemort…E come ciliegina sulla torta,una sua scagnozza uccide Sirius…Poi su sesto e settimo anno preferirei non esprimermi…”concluse Harry prendendo fiato.

“Ok…Ma non mi hai raccontato le cose più importanti...”disse furbetto James.

“Cioè?”chiese incuriosito il figlio.

“Le tue tresche amorose!”disse James mettendosi più comodo sulla sedia,come aspettandosi racconti molto succosi.

“Beh…La mia vita amorosa non è molto interessante”ci fu uno sbuffo da parte del padre “Al quinto anno sono stato con Cho Chang…Al sesto mi sono accorto di provare qualcosa per la mia migliore amica: Hermione Granger…E’ dal Natale di quell’anno che stiamo insieme…”disse Harry con un sorriso triste dipinto sulle labbra.

Nello steso momento in cui Harry finì di parlare si senti uno scatto alla porta e una voce femminile che diceva:

“Ehi…Dove vi siete cacciati?”

“Siamo qui in cucina,Lily”rispose James.

“Ah…Eccovi,non vi trovavamo più!”disse Lily appena comparsa sulla soglia della cucina.

“Siamo venuti qui a berci una bibita…Sai…Eravamo stanchi!”

“Si infatti…Io vado a farmi una doccia!Dov’è il bagno?”chiese,cogliendo al volo l’occasione di poter sfuggire all’interrogatorio del padre.

“La seconda porta a destra!”rispose la madre.

Non appena seppe dove doveva andare Harry sgusciò via dalla cucina dirigendosi in cima alle scale.Non appena chiuse la porta dl bagno alle sue spalle tirò un sospiro di sollievo.

Meno male credevo che non ne sarei più uscito…Non credevo che fosse così…Impegnativo,parlare con il padre…In effetti non ho ma saputo cosa significasse!Ma ora è tempo di rifarsi!Ora devo pensare a niente devo solo godermi i giorni che passerò qui…A proposito…Da quanto ho capito tra pochi giorni è il compleanno della mamma…Cosa le posso regalare?Qualcosa che le ricordi di me per sempre…Bè ci penserò…”pensava Harry facendosi la doccia.

Pochi minuti di quel relax riuscirono a far stare meglio.Era appena uscito dalla doccia quando senti bussare alla porta del bagno.

“Si?”disse Harry.

“Harry la cena è pronta …Quando hai finito scendi!”gli rispose una voce maschile,che Harry riconobbe come quella del padre

“Ok mi vesto e scendo!”

“Approposito Harry se cerchi dei vestiti puliti sono nella tua camera…E’ l’ultima porta a destra,ok?

“Si!Grazie!”

Detto questo uscì del bagno dirigendosi nella direzione indicatagli dal padre…Trovata la porta giusta e trovandola aperta Harry vi entrò restando affascinato…Era in un camera molto grande con un letto a baldacchino e arredata in legno di noce…Ripresosi dalla bellezza della sua stanza cercò i vestiti e quando fu pronto scese al piano inferiore.Scese con calma le scale…Non appena arrivò all’ultimo gradino scivolò trovandosi completamente sdraiato a terra…con non poche imprecazioni,Harry si alzò da terra cercando l’oggetto che l’aveva fatto inciampare…Poco prima di cadere era certo di aver sentito sotto i suoi piedi qualcosa di tondo…Dopo qualche secondo eccolo a raccogliere da terra ciò che gli aveva fatto prendere la grossa botta:Una pollina…Ma guardandolo meglio si rese conto che dentro c’era qualcosa…Un paesaggio…Sembrava un isola…Doveva essere caduta un qualche mobile,pensò Harry rincamminandosi verso la sala da pranzo…Non sapeva esattamente la strada ma si lasciò guidare da un profumo proveniente da una porta semi aperta…Vi si affacciò e guardandosi intorno capì di essere nel posto giusto…Nella cucina vi erano solo 2 persone:Suo padre e sua madre…Ma non erano in comportamenti molto “Civili”.Erano AVVINGIATI suo piano della cucina!Harry rimase scioccato da quella visione…Non aveva mai immaginato i suoi genitori in certi atteggiamenti…Alla fine decise che la cosa migliore cosa da fare era manifestare la sua presenza…

“Ehm…coff coff”cerco con qualche colpo di tosse ma senza ottenere alcun risultato.Ci stavano proprio dando da fare!

“Ehm…Papà…”continuò a voce bassa fece un ulteriore buco nell’acqua.

“PAPA’!”esclamo infine a voce alta riuscendo finalmente a far staccare i due.

Si staccarono immediatamente come se avessero preso la scossa e si stavano rimettendo i ordine con evidente imbarazzo…

“H-Harry …Da quanto eri qui?”chiese la madre evidentemente preoccupata che il figlio avesse visto “Troppo”.

“Abbastanza da vedervi sdraiati sulla cucina!”rispose Harry,ridendo sotto i baffi delle espressioni dipinte sui visi dei genitori.

“A-Ah …Ok…Hai fame?”disse cercando di districarsi da quella situazione.

“Ehi che succede?”entrò in quel momento Sirius.

“Niente…Comunque…Andiamo di là…E’ già tutto nei piatti”

Si trasferirono a passo veloce nella sala adiacente dove trovarono un’ampia tavola imbandita di piatti dall’aspetto molto buono.Con foga ognuno di loro si approprio del piatto che per gusti sembrava più gustoso,e si misero a mangiare…E ben presto anche a parlare…La conversazione iniziò semplicemente parlando dei progetti futuri di Harry…Ben presto sfociò in quello che Harry temeva…Iniziarono a parlare di Hermione…Harry ,infatti, non si era reso conto di aver detto per sbaglio quali erano i suoi progetti con la ragazza…

“Harry…Ti sei veramente messo insieme ad Hermione?”chiese a bocca aperta il padrino.

“Si… Perché?”

“Bhe…I miei ricordi di lei non sono di una ragazza molto…Bella?”

“Hermione è bellissima!Sono anni che non la vedi…E’ cambiata molto…Sia come fisico che come carattere…E’ una persona fantastica…”

“ah L’amur…”disse con voce poetica James.

“Comunque cambiando discorso…Mamma per quanto ho capito domani è il tuo compleanno,no?”

“Si!”

“Bene…Devo ancora pensare a cosa regalarti…Anzi…Sirius…domatimi puoi accompagnare in quel paese che abbiamo visto ,quando mi hai portato qui?Così posso comperare un regalo!”

“Va bene…Ma domani devo anche andare in ufficio ,quindi preparati a svegliarti presto!”

“Ok…Ma sapete una cosa?Mi avete fatto il terzo grado sulla mia vita…Ma io non so niente della vostra perché non iniziate a raccontarmela?”il moro si rivolse ai genitori.

James e Lily cambiarono espressione:erano calmi e rilassati ora sembravano in fibrillazione…Appena sentito il figlio alzarono gli occhi dal piatto e si guardarono con agitazione...Appena si resero conto però di non poter uscire da quella situazione capirono che era giunto il momento di raccontare cose che certamente non avrebbero rallegrato Harry…

“Bene…Sapevamo che questo momento sarebbe arrivato…Allora io ero e sono un Auror e ,come sai, facevo parte dell’Ordine…”

“Io invece dopo la scuola sono diventata una Medimaga e sono ,dopo aver sposato James,diventata un membro dell’Ordine…Poi…”

“Poi?”incitò Harry.

“Poi sei nato tu e intanto l’Ordine mi mandava a fare diverse missioni…E da quelle missioni è uscito fuori questo…”

Lily con molto calma tirò su la maglietta che copriva il suo braccio destro …Quando la maglia fu abbastanza alta ,Harry ,ebbe la possibilità di vedere quello che innervosiva tanto i suoi genitori:il Marchio Nero.

Appena ebbe realizzato ciò che gli si presentava davanti scattò in piedi rivolgendo uno sguardo incredulo ad ognuno dei presenti…Ma specialmente a sua madre…

“Harry…Non mi guardare così…Era il mio compito…Dovevo infiltrarmi…Era l’unico modo per capire cosa aveva in mente Voldemort…”

“E sei dovuta diventare come loro per capirlo?Non ci posso credere…”

“Harry non capisci…L’ho fatto per te …Per tuo padre…Volevo darvi un futuro migliore!”

“Bhe…Siete comunque morti…Quel bel tatuaggio non è servito a molto a quanto pare…”

“Cosa credi che per me sia stato facile svegliarmi ogni giorno ,dopo la nostra morte, e capire che il mio sacrificio non era servito a niente?Se è questo che pensi ,ti sbagli!Sono stata,sono e sarò sempre una persona con i suoi ideali di vita e ti assicuro che non condividevo affatto i pensieri dei Mangiamorte…Ma forse devi ancora imparare che la vita non prende sempre la piega che vogliamo…Molte volte bisogna mettere sotto i piedi l’orgoglio e cercare di preservare l a vita delle persone che ami…A qualunque costo…Anche la vita, se solo il tuo sacrificio dovesse assicurare alle persone a cui vuoi bene una vita migliore…Per me questo simbolo è simbolo di onta ma nello stesso tempo mi fa sentire orgogliosa di me stessa…E vorrei che anche tu fossi orgoglioso di me…”

“Come posso essere orgoglioso di te quando ti sei marchiata con quel simbolo?Come posso giudicarti come una persona e non come una bestia?Perché è questo che penso dei Mangiamorte che sono della bestie…Né più e né meno..Bestie assetate di sangue!”

“Si anche io la pensavo come te…Ma poi la mia vita è diventata un inferno…Quando ho saputo che Voldemort ci cercava la mia vita ,come quella di tuo padre,non è stata facile!Ho dovuto fare quello che ho fatto…Sai che ti dico? Che non avessi accattato il marchio forse non ti avrei neanche visto compiere i primi passi,perché sarei morta prima…Saremmo morti prima!”

“Oddio mi sembra impossibile crederci!”disse Harry risedendosi e reggendo la testa con le mani,come per rimettere insieme tutto quello che aveva scoperto negli ultimi minuti.

“Anche a me sembrava impossibile,nei primi tempi,che avessi accettato il marchio ma poi ho capito che dovevo essere responsabile delle mie azioni…Non mi poteva tirare indietro…Dovevo badare a te…Al mio bambino…Dovevo stare attenta sia alla mia che alla tua vita…Non potevo fare altrimenti…Capisci?”

“Non del tutto ,mamma...”fece una pausa e poi disse “Io me ne vado a letto…A domani” e senza degnare di un sguardo nessuno si diresse su per le scale.

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