Il paradiso: con la persona che ami
5° capitolo
Tanto va la gatta a lardo…
L’inseguimento continuò per quasi mezzora fino a quando
Harry si fermo ,sfinito,per riprendere fiato.
“Ah Ah ti arrendi eh?”disse spavaldo James vedendo il figlio
fermarsi e cadere a terra cercando ossigeno.
“Si…”rispose con quel filo di voce che aveva recuperato.
“Bene…Ora torniamo a casa e mangiamo…Ho un fame…Mi mangerei
una casa se me l’offrissero…Dai!”Disse incamminandosi verso la villa.
Harry si alzo lo seguì senza dire una parola…Dopo quasi 15
minuti si trovarono davanti casa ma si ricordarono di un piccolissimo
particolare…
“Papà…Ma come entriamo…Non abbiamo le chiavi!”chiese Harry
,preoccupato dall’espressione sulla faccia del padre.
“Non ti preoccupare…Io e tua madre abbiamo escogitato un
modo per queste evenienze…”disse con un sorriso poco rassicurante dipinto sulle
labbra.
Senza aggiungere altro si curvo verso il pavimento
tastandolo con le mani in cerca di qualcosa…Dopo pochi minuti si rialzò in
piedi trionfante tenendo in mano qualcosa che Harry non riusciva a vedere...Si
avvicino ad un vaso accanto alla porta e in una delle spaccature del vaso
infilò l’oggetto che teneva in mano.Il vaso si aprì di scatto lasciando cadere
a terra un piccola chiave color oro.
“Ah…Finalmente…”disse trionfante mettendo la chiave nella
serratura e aprendo con uno scatto la porta.
Entrarono con passo veloce in casa dirigendosi subito in
cucina…Avevano urgente bisogno di liquidi!
“Cosa ti do Harry?”chiese il padre.
“Acqua…Tanta fresca acqua!”rispose con enfasi.
“Ok!”
Si misero tranquillamente al tavolo a con molta calma
iniziarono a riprendere le energie perdute...Dopo qualche minuto di silenzio
cominciarono a parlare…
“Allora…Che mi racconti..Ancora non so assolutamente niente
di te?Il che non è un gran traguardo in quanto sei mio figlio…!”finì scherzoso.
“Beh…In verità la mia vita non è niente di
eccezionale…”rispose Harry pacato pur sapendo ,che quella che aveva appena
detto, era un grande bugia.
“Non si direbbe da quello che dice Sirius…”rispose James
“ok ok…A quanto pare Sirius a già fatto la sua
parte..Bene!”disse Harry un po’ esasperato pensando…“Possibile che nessuno si faccia i
cavoli suoi!”
“Allora vuoi che ti ricostruisca tutto dalla mia infanzia
come ho fatto con la mamma?”disse Harry rassegnato a doversi scoprire…
“Si!”Rispose James pendendo letteralmente dalle labbra del
figlio.
“Ok…Allora dopo che siete…”Lasciò intendere Harry.
“Morti…”concluse per lui il padre.
“Ecco…Il Professor Silente ha provveduto a spedirmi dai
parenti della mamma…”cominciò Harry “Dove ho vissuto fino a 11 anni. E posso vivamente dire i più brutti anni della
mia vita!”
“Perché?”chiese interessato il padre.
“Perché mi odiavano…Odiavano ciò che ero ma soprattutto ciò
che rappresentavo…Sapevano che ero un
mago…Ma non me l ’hanno mai detto…Almeno finche non è arrivato Hagrid…”rispose
Harry con voce bassa e gli occhi vacui.
“Hagrid?”rimandò James non capendo cosa stesse dicendo il
figlio.
“Si…Hagrid…E’ stato lui a dirmi che ero un mago…E’ venuto il
giorno del mio compleanno è mi ha spiegato chi ero…Chi eravate…E poi mi ha
portato via da quell’inferno…”disse Harry in tono triste.
“Immagino i Dursley alle prese con Hagrid…”disse James con
un risolino.
“Si è stato molto divertente!!Poi ho iniziato il mio primo
anno ad Hogwarts…Ricordo ancora la paura che avevo allo smistamento!Il capello
mi ha smistato a grifondoro.Non potevo essere più felice…Poi sono stato ammesso
nella squadra di Quiddich e tra l’altro ho anche incontrato un Troll e un cane a tre teste…Ed è proprio al primo
anno che incontro la seconda volta Voldemort…In quell’anno cercava di risorgere
con la Pietra Filosofale…Poi al secondo anno ricevo un richiamo ufficiale dal
ministero perché un elfo domestico aveva praticato magia in camera mia…Ad
Hogwarts ho scoperto di essere un Rettiloforo e alla fine dell’anno ho di nuovo
combattuto con Voldemort ,contro un Basilisco e un ragno gigante…”raccontò
Harry.
“Tutte cose da allegare al tuo curriculum…!”disse sarcastico
James.
“Si,infatti…Al terzo anno invece conosco Sirius…Forse ti
avrà detto che è stato accusato…del vostro assassinio .”disse titubante
“Si mi ha raccontato tutto…Avrei dovuto prevedere che le
cose sarebbero state dure per lui…Forse dovevo nominare il vice-padrino”cercò
di sdrammatizzare.
“Comunque nel terzo anno
conosco sia Minus che Remus…Nel quarto invece vengo coinvolto nel
“Torneo tre maghi”…Un mangiamorte si era introdotto a Hogwarts e con il
pretesto del torneo cercò di uccidermi…Alla fine dell’anno Voldemort attraverso
il mio sangue riesce a risorgere…Nel quinto anno invece si ricongiunge l’Ordine
della Fenice e io subisco un processo per aver fatto magia in una strada
pubblica…Ad Hogwarts vengo additato come pazzo perché nessuno crede che
Voldemort sia veramente ritornato…Poi…Dopo mesi di inattività…Rincontro
Voldemort…E come ciliegina sulla torta,una sua scagnozza uccide Sirius…Poi su
sesto e settimo anno preferirei non esprimermi…”concluse Harry prendendo fiato.
“Ok…Ma non mi hai raccontato le cose più importanti...”disse
furbetto James.
“Cioè?”chiese incuriosito il figlio.
“Le tue tresche amorose!”disse James mettendosi più comodo
sulla sedia,come aspettandosi racconti molto
succosi.
“Beh…La mia vita amorosa non è molto interessante”ci fu uno
sbuffo da parte del padre “Al quinto anno sono stato con Cho Chang…Al sesto mi
sono accorto di provare qualcosa per la mia migliore amica: Hermione Granger…E’
dal Natale di quell’anno che stiamo insieme…”disse Harry con un sorriso triste
dipinto sulle labbra.
Nello steso momento in cui Harry finì di parlare si senti
uno scatto alla porta e una voce
femminile che diceva:
“Ehi…Dove vi siete cacciati?”
“Siamo qui in cucina,Lily”rispose James.
“Ah…Eccovi,non vi trovavamo più!”disse Lily appena comparsa
sulla soglia della cucina.
“Siamo venuti qui a berci una bibita…Sai…Eravamo stanchi!”
“Si infatti…Io vado a farmi una doccia!Dov’è il
bagno?”chiese,cogliendo al volo l’occasione di poter sfuggire
all’interrogatorio del padre.
“La seconda porta a destra!”rispose la madre.
Non appena seppe dove doveva andare Harry sgusciò via dalla
cucina dirigendosi in cima alle scale.Non appena chiuse la porta dl bagno alle
sue spalle tirò un sospiro di sollievo.
“Meno
male credevo che non ne sarei più uscito…Non credevo che fosse
così…Impegnativo,parlare con il padre…In effetti non ho ma saputo cosa
significasse!Ma ora è tempo di rifarsi!Ora devo pensare a niente devo solo
godermi i giorni che passerò qui…A proposito…Da quanto ho capito tra pochi
giorni è il compleanno della mamma…Cosa le posso regalare?Qualcosa che le
ricordi di me per sempre…Bè ci penserò…”pensava Harry facendosi la doccia.
Pochi minuti di quel relax riuscirono a far stare meglio.Era
appena uscito dalla doccia quando senti bussare alla porta del bagno.
“Si?”disse Harry.
“Harry la cena è pronta …Quando hai finito scendi!”gli rispose una voce maschile,che Harry
riconobbe come quella del padre
“Ok mi vesto e scendo!”
“Approposito Harry se cerchi dei vestiti puliti sono nella
tua camera…E’ l’ultima porta a destra,ok?
“Si!Grazie!”
Detto questo uscì del bagno dirigendosi nella direzione
indicatagli dal padre…Trovata la porta giusta e trovandola aperta Harry vi
entrò restando affascinato…Era in un camera molto grande con un letto a
baldacchino e arredata in legno di noce…Ripresosi dalla bellezza della sua
stanza cercò i vestiti e quando fu pronto scese al piano inferiore.Scese con
calma le scale…Non appena arrivò all’ultimo gradino scivolò trovandosi
completamente sdraiato a terra…con non poche imprecazioni,Harry si alzò da
terra cercando l’oggetto che l’aveva fatto inciampare…Poco prima di cadere era
certo di aver sentito sotto i suoi piedi qualcosa di tondo…Dopo qualche secondo
eccolo a raccogliere da terra ciò che gli aveva fatto prendere la grossa
botta:Una pollina…Ma guardandolo meglio si rese conto che dentro c’era
qualcosa…Un paesaggio…Sembrava un isola…Doveva essere caduta un qualche
mobile,pensò Harry rincamminandosi verso la sala da pranzo…Non sapeva
esattamente la strada ma si lasciò guidare da un profumo proveniente da una
porta semi aperta…Vi si affacciò e guardandosi intorno capì di essere nel posto
giusto…Nella cucina vi erano solo 2 persone:Suo padre e sua madre…Ma non erano
in comportamenti molto “Civili”.Erano AVVINGIATI
suo piano della cucina!Harry rimase scioccato da quella visione…Non aveva mai
immaginato i suoi genitori in certi atteggiamenti…Alla fine decise che la cosa
migliore cosa da fare era manifestare la sua presenza…
“Ehm…coff coff”cerco con qualche colpo di tosse ma senza
ottenere alcun risultato.Ci stavano proprio dando da fare!
“Ehm…Papà…”continuò a voce bassa fece un ulteriore buco
nell’acqua.
“PAPA’!”esclamo infine a voce alta riuscendo finalmente a
far staccare i due.
Si staccarono immediatamente come se avessero preso la
scossa e si stavano rimettendo i ordine con evidente imbarazzo…
“H-Harry …Da quanto eri qui?”chiese la madre evidentemente
preoccupata che il figlio avesse visto “Troppo”.
“Abbastanza da vedervi sdraiati sulla cucina!”rispose
Harry,ridendo sotto i baffi delle espressioni dipinte sui visi dei genitori.
“A-Ah …Ok…Hai fame?”disse cercando di districarsi da quella
situazione.
“Ehi che succede?”entrò in quel momento Sirius.
“Niente…Comunque…Andiamo di là…E’ già tutto nei piatti”
Si trasferirono a passo veloce nella sala adiacente dove
trovarono un’ampia tavola imbandita di piatti dall’aspetto molto buono.Con foga
ognuno di loro si approprio del piatto che per gusti sembrava più gustoso,e si
misero a mangiare…E ben presto anche a parlare…La conversazione iniziò
semplicemente parlando dei progetti futuri di Harry…Ben presto sfociò in quello
che Harry temeva…Iniziarono a parlare di Hermione…Harry ,infatti, non si era
reso conto di aver detto per sbaglio quali erano i suoi progetti con la
ragazza…
“Harry…Ti sei veramente messo insieme ad Hermione?”chiese a bocca
aperta il padrino.
“Si… Perché?”
“Bhe…I miei ricordi di lei non sono di una ragazza
molto…Bella?”
“Hermione è bellissima!Sono anni che non la vedi…E’ cambiata
molto…Sia come fisico che come carattere…E’ una persona fantastica…”
“ah L’amur…”disse con voce poetica James.
“Comunque cambiando discorso…Mamma per quanto ho capito
domani è il tuo compleanno,no?”
“Si!”
“Bene…Devo ancora pensare a cosa
regalarti…Anzi…Sirius…domatimi puoi accompagnare in quel paese che abbiamo
visto ,quando mi hai portato qui?Così posso comperare un regalo!”
“Va bene…Ma domani devo anche andare in ufficio ,quindi
preparati a svegliarti presto!”
“Ok…Ma sapete una cosa?Mi avete fatto il terzo grado sulla
mia vita…Ma io non so niente della vostra perché non iniziate a raccontarmela?”il
moro si rivolse ai genitori.
James e Lily cambiarono espressione:erano calmi e rilassati
ora sembravano in fibrillazione…Appena sentito il figlio alzarono gli occhi dal piatto e si guardarono con
agitazione...Appena si resero conto però di non poter uscire da quella
situazione capirono che era giunto il momento di raccontare cose che certamente
non avrebbero rallegrato Harry…
“Bene…Sapevamo che questo momento sarebbe arrivato…Allora io
ero e sono un Auror e ,come sai, facevo parte dell’Ordine…”
“Io invece dopo la scuola sono diventata una Medimaga e sono
,dopo aver sposato James,diventata un membro dell’Ordine…Poi…”
“Poi?”incitò Harry.
“Poi sei nato tu e intanto l’Ordine mi mandava a fare
diverse missioni…E da quelle missioni è uscito fuori questo…”
Lily con molto calma tirò su la maglietta che copriva il suo
braccio destro …Quando la maglia fu abbastanza alta ,Harry ,ebbe la possibilità
di vedere quello che innervosiva tanto i suoi genitori:il Marchio Nero.
Appena ebbe realizzato ciò che gli si presentava davanti
scattò in piedi rivolgendo uno sguardo incredulo ad ognuno dei presenti…Ma
specialmente a sua madre…
“Harry…Non mi guardare così…Era il mio compito…Dovevo
infiltrarmi…Era l’unico modo per capire cosa aveva in mente Voldemort…”
“E sei dovuta diventare come loro per capirlo?Non ci posso
credere…”
“Harry non capisci…L’ho fatto per te …Per tuo padre…Volevo
darvi un futuro migliore!”
“Bhe…Siete comunque morti…Quel bel tatuaggio non è servito a
molto a quanto pare…”
“Cosa credi che per me sia stato facile svegliarmi ogni
giorno ,dopo la nostra morte, e capire che il mio sacrificio non era servito a
niente?Se è questo che pensi ,ti sbagli!Sono stata,sono e sarò sempre una
persona con i suoi ideali di vita e ti assicuro che non condividevo affatto i
pensieri dei Mangiamorte…Ma forse devi ancora imparare che la vita non prende
sempre la piega che vogliamo…Molte volte bisogna mettere sotto i piedi
l’orgoglio e cercare di preservare l a vita delle persone che ami…A qualunque
costo…Anche la vita, se solo il tuo sacrificio dovesse assicurare alle persone
a cui vuoi bene una vita migliore…Per me questo simbolo è simbolo di onta ma
nello stesso tempo mi fa sentire orgogliosa di me stessa…E vorrei che anche tu
fossi orgoglioso di me…”
“Come posso essere orgoglioso di te quando ti sei marchiata
con quel simbolo?Come posso giudicarti come una persona e non come una
bestia?Perché è questo che penso dei Mangiamorte che sono della bestie…Né più e
né meno..Bestie assetate di sangue!”
“Si anche io la pensavo come te…Ma poi la mia vita è
diventata un inferno…Quando ho saputo che Voldemort ci cercava la mia vita
,come quella di tuo padre,non è stata facile!Ho dovuto fare quello che ho
fatto…Sai che ti dico? Che non avessi accattato il marchio forse non ti avrei
neanche visto compiere i primi passi,perché sarei morta prima…Saremmo morti
prima!”
“Oddio mi sembra impossibile crederci!”disse Harry
risedendosi e reggendo la testa con le mani,come per rimettere insieme tutto
quello che aveva scoperto negli ultimi minuti.
“Anche a me sembrava impossibile,nei primi tempi,che avessi
accettato il marchio ma poi ho capito che dovevo essere responsabile delle mie
azioni…Non mi poteva tirare indietro…Dovevo badare a te…Al mio bambino…Dovevo
stare attenta sia alla mia che alla tua vita…Non potevo fare
altrimenti…Capisci?”
“Non del tutto ,mamma...”fece una pausa e poi disse “Io me
ne vado a letto…A domani” e senza degnare di un sguardo nessuno si diresse su
per le scale.
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