Another Version Of Their Victory

di SheWasAnHeroine
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Complicazioni. ***
Capitolo 2: *** La Fine. ***
Capitolo 3: *** Miglioramenti. ***



Capitolo 1
*** Complicazioni. ***


DECISIONI.
« Oh ma insomma!» si lamentò Lucy. « Io devo, voglio vedere mio fratello prima che uno dei due possa morire. Sono maggiorenne da ormai due anni e mezzo, ho i MAGO, e credo di essere abbastanza abile con la magia, ed oltretutto io non ho paura di andare ad Azkaban solo per qualche maledizione,  non ho paura di morire»
A quel punto tutti rimasero a bocca aperta, nessuno sapeva come reagire, e Lucy,  arrabbiata li scrutava tutti.
« La ragazza ha ragione, mi prendo io la sua responsabilità, abbiamo bisogno di lei» La accontentò Moody.
« Alastor non possiamo..» Ribattè Lupin, poi Moody lo zittì, fece segno al resto del gruppo e tutti lo seguirono in cucina, mentre in salotto, Molly ed Hermione stentavano ancora alle parole dette dall'altra Potter.
Dopo pochi minuti, la cucina fu libera, e il Signor Weasley si diresse titubante da Lucy, che invece, decisa, era già pronta con la bacchetta saldata nella mano.
« Lucy, vedi.. noi ti permettiamo di venire con noi, ma ne devi essere davvero consapevole..»
« Arthur, credimi. Lo sono.»
« Bene, allora devi sapere solo queste ultime cose..» Il Signor Weasley apparve decisamente preoccupato, ma nonostante le circostanze continuò a parlare: « Tu non potrai trasformarti in tuo fratello, sai.. la pozione Polisucco.. non basta per tutti, ma non è indispensabile per te, dovrai rimanere così come sei, e correre un rischio ancora più elevato di tutti noi messi insieme»
Detto questo, Lucy guardo il Signor Weasley negli occhi, poi mise a fuoco la lontana figura di Moody, e si avviò verso il gruppo.
Così, le sei controfigure più un vero personaggio, e sette fidatissime scorte, partirono alla volta del numero Quattro di Privet Drive.
Arrivati a destinazione, senza problemi, le quattordici persone, entrarono nel giardino dei Dursley. Prima che Lucy bussasse la porta si aprì, e lei stessa si avventò sul fratello in lacrime, poi, tutti entrarono in casa. Mentre Moody era intento a spiegare il piano ad Harry tutti erano concentrati e preoccupati, da non far caso a Fred e Lucy che scomparvero per un lasso di tempo.
« Fred, ti prego fa attenzione»
« Non sono io a portare una cicatrice in fronte, quindi, sarebbe meglio se lo dicessi io di stare attenti. Perchè non sei rimasta a casa con mamma e Ginny?»
Lucy sospirò: « Devi prepararti..» ed abbassò lo sguardo. « Stai attento» gli baciò la guancia e raggiunse gli altri.
Dopo pochi minuti d'attesa, nella stanza c'erano cinque falsi Potter, e due veri: Harry e Lucy.
Con i rispettivi compagni, e rispettando il rispettivo piano, al tre di Moody, tutti partirono verso le altrettanto rispettive destinazioni.
Non furono alti nemmeno cento metri dal suolo, che due mangiamorte cominciarono a seguire Lucy ed Alastor, che intento a 'guidare' il manico di scopa, affidò il compito difensivo a Lucy, che riuscì a schiantare tre mangiamorte, e a disarmarne altri due, e mentre la ragazza, sorpresa dell'assenza di mangiamorte, dietro di loro, cominciò a pensare che il peggio fu passato,proprio in quel momento, durante lo scrutare l'aria con fare indispettito, si ritrovarono a pochi metri da Lord Voldemort. Moody cercò di accellelare. Ma proprio mentre l'auror tentava invano, Tom Orvoloson Riddle, scagliò l'Anatema Che Uccide su di Lucy, che alzando la bacchetta, si trovò a spostarsi di qualche centimetro, qualche centimetro che fece sì, che il famigerato Alastor Moody, venisse colpito.
In preda al panico, e alla disperazione, Lucy perse il contatto con il suo cervello, si perse guardando il corpo di Moody precipitare dalla scopa, e senza accorgersene, stava precipitando pure lei, con abilità , riprese il controllo del manico, e con un enorme peso sullo stomaco, continuò a volare.
Ormai si era quasi dimenticata di Voldemort alle sue spalle, e a tutto quello che le aveva detto durante la caduta, allo schiamazzo soddisfatto, servito a niente.. o meglio, non se ne era dimenticata; la verità era che non c'era più. E l'unico motivo per cui Riddle l'avrebbe lasciata lì, era Harry. Il peso di un'altra morte sulla coscienza gli fece salire le lacrime agli occhi, e con la cicatrice in fiamme continuò a volare nella notte, senza meta.  

NEXT:
Ce la farà mai Lucy, a superare le insidie della notte, e soprattuto, ad arrivare al punto d'incontro, a lei del tutto sconosciuto?
E se sì, come avrebbero reagito gli altri alla notizia della morte di Moody?
L'avrebbero attaccata? Oppure.. lei MORIRA'?
Tutto questo nella prossima puntata =)

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Capitolo 2
*** La Fine. ***


LA FINE.
Tutti erano alla Tana. Tutti sani e salvi.. o meglio, tutti.. tranne l'orecchio di George.
Era ormai notte inoltrata e in casa Weasley c'era tanta tensione. Ognuno, del numeroso gruppo, si chiedeva dove fossero finiti Moody e Lucy.
Nel frattempo, ancora nel cielo, esausta più mentalmente che fisicamente, con la cicatrice bruciante e che le pulsava, Lucy continuava a volare, continuava a scagliare fatture, contro i Mangiamorte che preparavano la preda al loro Signore.
Correva, piangeva, si difendeva.
Ecco tutto quello che le era possibile fare, forse.. anche troppo. Non sapeva quale fosse la strada per ritornare alla Tana.
Pensava che tutto fosse finito, pensava che la sua ora fosse giunta, pensava che alla fine, dopo tanti sforzi, Voldemort avesse vinto.
Si girò, controllò se ci fosse qualcuno alle sue spalle, e per la seconda volta non vide più nessuno.
Cominciò a perdere quota, ma questa volta intenzionalmente, si avvicinò di più ai tetti delle case, lanciò un incantesimo Scudo intorno a lei, e cominciò a sfrecciare a mezz'aria.
Sapeva che sarebbe ritornato. E come prima, sapeva che questa volta avrebbe ucciso lei, non Alastor. Così per l'ennesima volta, si lasciò spofondare nel rimorso, sebbene consapevole di quello che stesse facendo..
All'improvviso la cicatrice avvampò, e senza guardarsi intorno, capì che la seguiva. Era ormai distesa in avanti, completamente attaccata al manico della scopa. Da dietro giungevano enormi fasci di luce verde,e con immensa fortuna, era riuscita a scansarseli tutti. Sapeva che Riddle si stava arrabbiando, lo sentiva ringhiare, imprecare.
La cicatrice ormai pulsava più che mai, ardeva, ma Lucy riuscì ad isolare il dolore, ed a non prenderlo in considerazione. Poi eccolo, Tom cercava il diversivo adatto per ucciderla: Entrarle in mente.
Era confusa, ormai sentiva avvertiva il dolore più di qualsiasi altra cosa.
Prese quota per non andare a sbattare contro gli alberi, chiuse gli occhi e si concentrò per scacciarlo.
Anche se non molto abile, ci stava riuscendo. Ma staccando la mano dal manico per massaggiarsi la fronte, Lucy inclinò il manico in avanti, e a sua insaputa, cominciò a precipitare verso il basso.
Avendo cacciato Voldemort dalla sua mente, aprì gli occhi, e si rese conto che inevitabilmente sarebbe caduta nel giardino di quella vecchia casa.
Si voltò e si accorse che l'Anatema la stava per colpire.
«HARRY!» gridò. Per lei tutto ormai era in slow motion, vide scorrere la vita davanti ai suoi occhi come un treno ad alta velocità. Ecco il primo vagone.. il secondo.. il terzo.. il quarto.. il quinto..... il diciannovesimo : La sua morte.
Si riattaccò al manico, e cadde per terra.
Con sua grande sorpresa non era morta, si girò di scatto recuperò velocemente la sua bacchetta, e la puntò al cielo: Non c'era più nessuno.
Si alzò, impugnò la scopa e si diresse verso l'interno della villetta, la riconobbe subito: era la casa di Malocchio.
Illuminò la sua bacchetta e cominciò a barcollare per la casa, era vuota, non c'era nessuno ad aspettarla, nessun mangiamorte per intenderci.
All'improvviso, fu accecata da una luce che proveniva da un mucchio di cianfrusaglie accatastate in un angolo.
Una passaporta, pensò. L'afferrò all'istante e in pochi secondi si ritrovò nel retro della Tana. Sapeva di essere al sicuro, mollò la scopa e si buttò in ginocchio per terra.
Aveva paura di dire a tutti che Moody era andato, aveva paura, per la prima volta della realtà.
Non pensava. Non voleva pensare. Non parlava, non reagiva. Piangeva.
Entro un minuto scarso gli altri si accorsero che l'ultima passaporta era arrivata, e con lei, Lucy.
Harry le piombò addosso, si gettò a terra di fianco a lei, e l'abbracciò.

NEXT:

« L'importante è che sei qui, Alastor sapeva a cosa stesse per affrontare.» disse
« No.» singhiozzò « È tutta colpa mia.»

NOTEBOOK:
Non credevo che questa storia reggesse, ovvero.. piacesse a qualcuno
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Ma avere anche solo una recensione, mi fatto un piacere immenso *-*

TAG-BOARD:

Horit :   Ciao *-* Grazie per la tanto positiva recensione xD
             Sinceramente, non me l'aspettavo affatto. Quanto riguarda i dubbi sulla storia dell'infiltrata Lucy, come hai supposto tu, saranno rivelati a
             poco a poco, nel corso della fic. Per la lunghezza dei capitoli, diciamo che stento al farli lunghi, visto che di solito ci sono persone - che
             proprio come me - si bloccano perchè non riescono a leggerli tutti, ma proprio perchè queste non sono drabble.. vedrò di allungarli un po'
             alla volta =D
             Ti ringrazio ancora, e spero, che come il precedente, anche questo capitolo ti sia piaciuto.  *Offre thè e biscottini*


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Capitolo 3
*** Miglioramenti. ***


MIGLIORAMENTI.
Lo shock per la perdita di Malocchio aleggiò sulla casa per i giorni seguenti, tutti cominciarono a farsene una ragione, ma l'unica che non riusciva a capacitarsene era lei, Lucy, che era convinta di esser la colpevole.
« Devi parlarle» lo rimproverò Hermione. « Insomma.. tu sei l'unico che può capirla..è da giorni chiusa lassù, non fa altro che rimuginare, ripescare vecchie foto.. Ormai ha la convinzione di essere un'assassina, dobbiamo farle capire che non è colpa sua se Moody è stato colpito, lei è stata più che fortunata Harry, hai sentito cosa ha passato? Nessuno è capace di farla ragionare, nemmeno Fred» continuò distibuendo libri.
« Fred?!» Esclamarono Ron ed Harry all'unisono. « Cosa c'entra adesso Fred?» domandò Ron.
« Come cosa c'entra? Ma non sapete mai niente voi due?»
« Per la barba di Merlino, adesso sì che comincio a temere il peggio» Deglutì Ron, mentre Harry accigliato guardava Hermione.
« Due casi disperati!» Sbuffò « Si dà il caso che tua sorella» Guardò Harry « E tuo fratello, stiano insieme»
« Cosa?! E perchè non me ne ha mai parlato?» esclamarono ancora una volta insieme.
« Beh la cosa è ''segreta'' per loro, ma Ginny..Ginny li ha visti pomiciare nel retro, e comunque pare che l'unico che ne sia a conoscenza ''ufficialmente'' sia George, ma tenete la bocca ben chiusa, non vogliano che la Signora Weasley lo sappia»
I due erano sconvolti, ma dopotutto.. anche loro avevano avuto delle storie.
« Wow.Beh, allora sì, le andrò a parlare» Si alzò deciso dal letto e si diresse da sua sorella.
« Posso?» le disse dolcemente.
« Certo mostro, entra pure.» gli rispose cercando di abbozzare  un sorriso. « So per cosa sei venuto, e ti ringrazio, sai, proprio prima sono giunta ad una conclusione. Ormai.. sono giorni che non faccio altro che pentirmi, certo, è vero, sono stata egoista al massimo, ma alla fine, ho capito che non devo cedere ai suoi piani.» Spostò lo sguardo su Harry, che confuso continuava ad ascoltare. « Voldemort vuole distruggere tutto ciò che ci è più caro, vuole farci sentire soli, vuole indebollirci. Prima mamma e papà, indispensabili per nostra vita; poi Cedric, con cui ho passato tutti gli anni ad Hogwarts, e poi eravamo inseparabili; Sirius, a cui ci siamo legati tantissimo, anche non avendolo visto o frequentato spesso.. ci ha segnato tanto.. troppo; poi.. poi, beh... Silente, e sappiamo entrambi quanto ci è stato vicino.» finì di spiegare soddisfatta Lucy.
« Complimenti, per una volta sei riuscita a colpirmi!»
« Ah sì?Comincia a correre mostro, sei finito» rise.
« Ahahahaha, io sarei quello finito così eh? Senti Lucy..» Si fece serio. « So che sembra assurdo ma.. mi sono appena reso conto di non averlo mai fatto.. beh.. Ti voglio bene sorellina.»
Lei rimase stupita poi gli rispose :
« Sai che hai proprio ragione? Anche io te ne voglio, e più di quanto tu possa immaginare. Ma comuuunque, cosa vai a fare?»
« Devo aiutare la Signora Weasley nelle faccende del matrimonio.. vieni con me!»
« Accetto volentieri signor Potter» gli sorrise, ed uscì dalla camera con lui.
Dopo due giorni arrivò il fatidico giorno dei diciasettesimo compleanno di Harry.
Nonostante lui non volesse una vera e propria ''celebrazione'', la signora Weasley organizzò una deliziosa cena, nel giardino della Tana, con tutte le persone più care ad Harry.
Era già sera, quando tutto ormai era più che pronto, gli invitati erano a tavola, e le uniche cose che mancavano erano la torta, ed Arthur. E decidendo di non aspettarlo più, Molly si fiondò in cucina e dopo alcuni secondi riuscì fuori in giardino portanto in alto una bellissima ed enorme torta a forma di Boccino.
«WOW!» esclamò Lucy « A me era a forma di Pluffa! Molly i tuoi segreti sono stati svelati, sarà meglio che a Ginny prepari qualcos'altro!» e rise.
Tutti rimasero esterrefatti. Erano ormai giorni che si era chiusa a riccio, non parlava più. Si creò una leggera tensione momentanea, visto che tutti credevano che Lucy non stesse bene.
Poi un fascio di luce argenteo attraversò il cancello e tutti videro avvicinarsi un Patronus, era una Donnola, quello del signor Weasley.
Comunicò a tutti che stava per arrivare, ma che non era solo. con lui c'era il ministro della magia: Rufus Scrimgeour.
Invitò Harry, Ron ed Hermione ad entrare dentro, e loro lo seguirono.
'Chissà perchè solo loro tre..' si chiedeva Lucy. Non riusciva a capire perchè mai non ne fosse coinvolta. Era preoccupata, sapeva che al ministero c'erano più infiltrati che mai. E la situazione le puzzava di mangiamorte. Dopo quesi una decina di minuti, sentì urlare. Così senza precauzioni, si precipitò dentro in salotto. Vide che il naso di Harry e quello del Ministro quasi si sfioravano, così sfoderò la bacchetta dai jeans e la puntò dritta in faccia a Scrimgeour.
« Desidera?» Disse in tono minaccioso.
« Lascialo perde Lù»
« Puoi scordart-» poi fu stoppata da Molly che intervenne dicendo « Bene ministro.. se non le dispiace, la cena fredda.»
« Sicuro, non un minuto in più» e scomparve appena fuori in giardino.
La serata continuò e dopo l'infinita cena, Lucy andò in camera di Harry e Ron per capire meglio cosa fosse successo quella sera, con Scimgeour, nel salotto di casa Weasley.

NEXT:

Devo leggere °A°

NOTEBOOK:

Sto scrivendo dalle 20,46 °A°
sono le 02,06 °A°
Quindi se trovate errori di stesura, grammaticali o qualunquecosasia
Perdonatemi °-° Le visite crescono *O* Però recensite ppure eh! xD

TAG-BOARD:

Horit : Gentile come sempre *-* Per questa volta ho preparato una torta! Apprezzo sempre i tuoi consigli °-° mi sono utili.. Grazie!

Sweet_S : E tu guardala °O° Freeed oh Freeeed, ora che tu non ci sei! Vivrò meglio! .ga.

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