I'm so sorry di littlepink6690 (/viewuser.php?uid=217904)
Disclaimer: Questo testo proprietà del suo autore e degli aventi diritto. La stampa o il salvataggio del testo dà diritto ad un usufrutto personale a scopo di lettura ed esclude ogni forma di sfruttamento commerciale o altri usi improri.
Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Self-defeating ***
Capitolo 2: *** Sense of duty ***
Capitolo 3: *** It's sticky ***
Capitolo 4: *** That's enough! ***
Capitolo 5: *** Bad Liar ***
Capitolo 6: *** I'm happy ***
Capitolo 1 *** Self-defeating ***
self-defeating
1
Era solo questione di tempo, prima che anche Lex
facesse il suo ritorno. I suoi scagnozzi avevano già causato una morte e
diverso caos a National City. Detestavo cosa aveva causato 5 anni fa Lex con la
sua mania di protagonismo e la sua eterna lotta contro Superman, non volevo
potesse succedere di nuovo. I miei pensieri furono interrotti da due braccia
che mi circondarono la vita e riconobbi subito il suo profumo.
Kara – impegnata con le mani a lavare i piatti nel
lavabo, sorrisi poggiandomi con la schiena a lei.
Lena- sussurrò lei al mio orecchio e mi diede un
bacio sulla guancia – Tutto bene? Ti ho chiamato un paio di volte non mi hai
sentita? – chiese e io mi voltai piano, prendendo un canovaccio per asciugare
le mani.
Oddio perdonami, ero sovrappensiero! – dissi
guardandola.
E so io a cosa pensavi! – ridacchiò Alex
avvicinandosi al frigorifero per prendere una birra e offrirla a James e John.
Alex, non prendere in giro la tua futura cognata, è
controproducente! – l’ammonì Kara.
Non mi far pensare! Dovrei avercela a morte con te
Luthor, mi hai tolto la compagna perfetta di giochi da tavola, adesso la togli
pure dalla piazza e poi vi chiuderete in un appartamento e chi vi vedrà più! –
vidi Kara alzare gli occhi al cielo e poi scoppiare a ridere.
Adoravo quel suo modo di ridere, se ci ripenso è
stato proprio quello che mi ha fatto innamorare di lei. Kara mi aveva salvato
la vita una volta in particolare mandando Supergirl in mio soccorso ed è lì che
le avevo confessato che provavo qualcosa per lei, anche se non sapevo bene cosa
e come gestirla. Tante le vicissitudini successive, la sua storia con Mike,
finita a causa della contaminazione contro gli abitanti di Daxam, al quale
apparteneva.
Ero stata
precipitosa nella mia confessione, dato che incominciai a frequentare James, io
e Kara potevamo essere solo amiche. Poi qualcosa è cambiata nel giro degli
ultimi tempi, James mi aveva mentito che fosse il Guardiano, lo avevo pregato
di non farlo, che si sarebbe messo nei guai ma lui non voleva sentire ragioni,
e così lo lasciai. E Kara? Lei c’era sempre, era qualcosa che non sarebbe mai
cambiata, lei sapeva mantenere le promesse, e quindi quel sentimento nei suoi
confronti non si era mai affievolito, ma
non potevo rifare lo stesso errore, non volevo scottarmi di nuovo con lei. Poi
durante gli avvenimenti che avevano portato all’ascesa di Reign e alla scoperta
che fosse Sam ad essere posseduta, ci eravamo riavvicinate, anche se detestavo
un po’ l’idea che Mike o Mon-el fosse ritornato. Per carità l’aiuto della
Legione era stato fondamentale, ma la mia gelosia era cresciuta in maniera
esponenziale. Chi si era accorto di questo, era stata proprio Sam, che mi
punzecchiava terribilmente dicendomi, che una volta dovevo scottarmi. E poi Kara
un giorno entrò nel mio ufficio, venne dritta alla mia scrivania, non
lasciandomi neanche il tempo di alzarmi: aveva girato la mia sedia, preso il
mio viso tra le mani e impresso le sue labbra sulle mie.
Credo che Lena, abbia aperto le sue “little boxes”
– mi canzonò Brainy.
Cosa no, io sono solo pensierosa, scusatemi tanto!
– dissi poggiandomi alla spalla di Kara, mentre entrambe ci eravamo sedute sul
divano.
Kara non starai facendo stressare la mia futura
cognata con i preparativi del matrimonio vero? – la guardò la sorella con
occhio critico.
Alex tranquilla, Kara è pignola quanto me, ma in
fin dei conti non c’è molto da fare è una cerimonia per pochi intimi! –
sorrisi.
Anche se lo sa tutta National City? – ridacchiò
James guardandoci.
Beh suppongo anche le altre terre! – rise Kara
tenendomi la mano e la fulminai – Piccola, Oliver e Barry non potevo certo non
invitarli! Ho cantato al matrimonio di Barry e Iris, ci tengo ad averli qui
assieme agli altri –non potei fare altro che sorridere e darle ragione.
Ultima partita a Trivial? – propose Brainy e così
facemmo le coppie come solito ed iniziammo a giocare fino a mezzanotte.
Ciao ragazzi! – salutai guardandoli uscire dalla
porta accompagnati da Kara.
Lena sicura di stare bene? – disse riavvicinandosi
a me, che ero rimasta sul divano ranicchiata – Hai freddo? – disse avvolgendomi
con la coperta.
Si tesoro, sto bene, sono solo un po’ spossata!
Forse si avvicina il mio periodo- dissi guardandola e lei alzò un po’ il
sopracciglio – Pensavo a Lex! Insomma ho paura che possa tornare e fare altri
danni! Non riusciamo ancora a liberarci di Lockwood –mi zittì con un dito sulle
labbra.
C’è chi ci protegge, ricordi? – mi disse
guardandomi negli occhi.
Io mi chiedo come faccia tu a non esserne gelosa,
cioè insomma ci passo parecchio tempo! – la guardai.
Sono una donna molto paziente tutto qui – rise
spingendo i suoi occhiali sul naso, gesto che mi faceva impazzire.
E questa donna molto paziente, potrebbe anche
esaudire alcuni desideri della sua fidanzata? – dissi mettendomi cavalcioni su
di lei seduta sul divano, le portai le braccia intorno al collo.
Certo che posso, ma a letto, che ne pensi? – sorrise
guardandomi intensamente negli occhi e cominciò a baciarmi con passione e mi
sciolse i capelli che ricaddero sulle mie spalle. Ci alzammo dal divano senza
mai staccare le nostre labbra e stese a letto, iniziò la mia parte preferita
della giornata, la mia kriptonite. Kara
fece scendere la cerniera anteriore del mio abito grigio a mezze
maniche, e pian piano che scendeva le sue labbra baciavano il mio seno, il mio
sterno, l’addome,ma intenzionalmente non sfiorò il mio punto più sensibile.
Tolse la sua camicietta e i jeans, che indossava e prendendomi per i fianchi,
fece scontrare i nostri bacini e d’istinto passai le mie dita dalle sue spalle
alla schiena e ghermì il suo sedere solido.
Adoro il tuo sederino- ridacchiai mentre lei si
dedicava a baciarmi il collo, con quel suo fare lento e disarmante. Ero
talmente distratta da quei suoi dolci baci, che non mi accorsi neanche quando,
scostate le mie mutandine, mi penetrò con le dita. Inarcai la schiena e mi
morsi il labbro inferiore con una certa forza – Karraa- esclamai lasciando
andare poi il gemito che avevo trattenuto poco prima. Mi baciò con una tale lentezza,
che pensai che il mondo si fosse fermato e mi godetti il momento tenendo le
dita tra i suoi capelli castani e le gambe intrecciate alle sue. Potevo sentire
anche la sua eccitazione, aveva un autocontrollo invidiabile. Portai anche io
una mano sul suo centro e ci scambiammo piacere a vicenda, fino ad arrivare
all’orgasmo assieme – Ti amo! –dissi ansimando sulle sue labbra imprimendo le
mie labbra sulle sue.
Anch’io –sorrise mettendomi una ciocca di capelli
dietro all’orecchio. Mi raccomitolai sul suo petto e mi addormentai sentendo il
battito del suo cuore.
E
nulla vi lascio con questo primo capitolo di una SuperCorp tutta da
gustare, spero possa piacervi, si saranno tanti colpi di scena! xoxo
|
Ritorna all'indice
Capitolo 2 *** Sense of duty ***
sense of duty
2
I risvegli che detestavo più di tutti erano quelli
a casa sua, nel suo letto, ma senza di lei. Era spesso e volentieri mattiniera,
ma questa mattina mi ha svegliato il mio telefono con una chiamata di Kara.
James era in ospedale, qualcuno gli aveva sparato e lei lo aveva trovato
riverso nel suo studio al CatCo,quando si era recata a lavoro. Avevo ricevuto
anche una chiamata di Lex, che mi irritava al quanto, non avevo risposto, ma
non avrei potuto rimandare, dovevo prima andare da James. Era si il mio ex, ma
era comunque un amico.
Le condizioni erano critiche, non potevo immaginare
chi potesse aver potuto fare una cosa del genere, si diceva fosse stato
Manchester Black, ma era ancora un’istigazione contro tutta la situazione. In
ospedale ero convinta di trovare Kara, ma invece c’erano solo Alex, Brainy e
Nia. Ero sconcertata dal comportamento di Kara, il suo senso del dovere a volte
superava ogni limite e mi mandava in bestia.
Ehi! – dissi avvicinandomi ad abbracciare Alex –
Come sta?
Non bene Lena, sei sicura di non poter accelerare
quello studio? – mi guardò speranzosa Alex.
Alex, ci proverò! Mi tenete aggiornata? Tua sorella
dov’è? – chiesi e mi disse che era corsa in dipartimento per la deposizione.
Una volta fuori dall’ospedale, risposi alle
incessanti chiamate di mio fratello, era nella tenuta di famiglia, nella nostra
vecchia casa, voleva vedermi a tutti i costi, ripetermi che stava morendo e che
dovevo aiutarlo, la mia priorità era James adesso. Con i suoi soliti sotterfugi,
però, mi costrinse ad andare da lui
ugualmente, mi poteva tornare utile, data la sua conoscenza estrema su tutti i
tipi di kriptonite.
Lex, piacevole vederti mal ridotto! Se questo è un
modo per rovinare il mio matrimonio, ti avverto che non ci riuscirai. – dissi
puntandogli il dito contro.
Stai certa che non sarò io a rovinare il matrimonio
– disse lui beffardo come al suo solito.
Non provare a minacciarmi Lex, renditi utile, anche
se so che non ti importa nulla di Jimmy, aiutami a capire come stabilire la
nera kriptonite! – lo guardai.
Perchè no, così fatta la prova su di lui, potrai
aiutare anche me – disse ancora e annuì. Poco mi importava di lui, dato le sue
manie da psicopatico, volevo solo salvare James.
Ero riuscita dopo un primo fallimento a
regolarizzare la kriptonite, ma a mie spese: avevo salvato James sì, ma avevo
concesso a Lex, di mentirmi e tradirmi nuovamente, con l’aiuto anche di Eve.
Rapita e lasciata poi nel mio ufficio alla LCorp,
mi ero risvegliata con il richiamo di Alex. Non riuscivo a parlare e avevo
difficoltà a tenere gli occhi aperti. Riuscì in fine a spiegare ad Alex, che
Eve era in combutta con Lex, e che anche Otis era vivo, di nuovo.
-Kara’s side-
Lena vuole per forza venire in Kaznia con me, come
diamine potrò gestire questa cosa John? – chiesi al mio amico – Sono
completamente persa senza il supporto di Alex, ma è meglio così insomma, se la
merita anche lei un po di felicità – continuai – Devo dire a Lena la verità! Mi
odierà pazienza, annullerà il matrimonio? Proverò a riparare, ma sono stanca di
mentirle! Vorrei che sapesse anche Alex tutto di nuovo!
Alex mi ha detto che avete già litigato per la
questione di James e del rapimento di Lena- mi mise una mano sulla spalla – Non
ci sei stata Kara, ha diritto di essere furiosa! – ridacchiò appena- Sono
sicuro risolverete! Adesso va, non vorrai farla aspettare! – disse e io mi
avviai in aeroporto.
La trovai già in attesa, con le braccia conserte e
il piede picchiettante per terra, brutto segno era già estremamente nervosa. Mi
avrebbe dilaniato. La situazione era diventata insopportabile, odiavo mentirle,
detestavo l’idea di essere come tutti gli altri che l’avevano fatta soffrire,
non volevo più farlo.
Buongiorno! – dissi porgendole una rosa – Ho
trovato un po’ di traffico! – un’altra bugia come quella e mi sarei tagliata la
lingua.
Alzò gli occhi al cielo e
prese la rosa tra le mani, portandola al naso e annusandone l’odore.
Grazie! Scusami per l’altra sera, Kara, ho scontato
la mia frustrazione su di te non dovevo- disse guardandomi.
Shh, non dire altro, avevi tutte le ragioni, il
lavoro mi ha completamente assorbito e ho dimenticato di avere una fidanzata,
in pericolo! – la guardai, il distinguere Kara e Supergirl con lei era
insopportabile.
Sei perdonata, ma non sparire anche in Kaznia, sia
chiaro! – mi puntò il dito contro e poi ci dirigemmo verso il suo aereo
privato. Salimmo e mi spiegò che non ci fosse un pilota, bene pensai!
-Lena’s side-
Le parole di Lex mi risuonavano in testa come un
mantra: che Kara mi tradisse? Sono certa che non mi avrebbe mai fatto una cosa
del genere, non sarebbe stata la persona che conoscevo sennò. Cosa intendeva
allora con quelle parole? I miei pensieri vennero interrotti da una turbolenza,
che poi non era altro che un attacco dalla base in Kaznia, dove dovevamo
atterrare. Dissi a Kara che avrei preso il controllo dell’aereo e la lasciai in
cabina passeggeri. Dopo diversi minuti riuscì a riassettare la linea di volo e
ad atterrare, quando mi ricordai di Kara, la trovai sprofondata nella poltrona
con gli occhiali storti sul naso, fu una scena divertente.
Kara tesoro, stai bene? – dissi scuotendola
delicatamente e mi accovacciai guardandola con una mano sul suo viso, dopo
averle sistemato gli occhiali.
Io, si si sto bene! C’era un motivo se non prendevo
gli aerei- disse e ridacchiai – Siamo atterrati, andiamo! – la presi per mano e
scendemmo dal velivolo.
Quello che scoprimmo fu sconcertante, ci imbattemmo
anche in Eve che ci fornì nonostante non fosse esattamente lei, il piano di Lex.
Poi fece scattare il conto alla rovescia per l’autodistruzione di quel bunker,
dovevamo scappare di la, dovevamo trovare una via di uscita al più presto. Io e
Kara ci dirigemmo in due direzioni opposte, io trovai il passaggio sbarrato,
mentre Kara sembrava aver trovato qualcosa, ma non mi lasciava andare, era
agitata.
Ehi, non preoccuparti, usciremo di qui, come siamo
riuscite altre volte- la guardai tenendole mani intorno alle braccia.
Dovremmo salire, dai condotti dell’aria – disse e
ci dirigemmo di là, lasciò salire prima me, poi quando le porsi la mano mi
guardò stranita e tornò indietro per il registratore. La incitai più volte a
fare presto. Una volta superato il condotto ci ritrovammo nell’archivio e vidi
Eve scappare e la rincorsi. Poco prima Kara mi aveva passato il registratore
che avevo messo nel taschino interno della giacca.
Eve era salita sul mio aereo, era ovvio lo facesse,
così estrapolato dal mio tacco una mazza, iniziammo a batterci. Mi si gelò il
sangue nelle vene quando sentì lo scoppio e vidi le fiamme divampare fuori dai
finestrini.
Kara, oh mio dio! – presa dallo sconcerto,
voltandomi Eve mi colpì sulla spalla, per fortuna avevo lì il registratore, che
parò il colpo e così le tirai un pugno per stordirla. Corsi immediatamente
fuori per andare a cercare Kara, sperando che davvero si fosse salvata. Quando
la vidi incolume, le corsi incontro baciandola e abbracciandola – Ho avuto così
paura – la tenni stretta a me.
Molto bene ho visto che vi sta piacendo, ringrazio fulmineo e Iv68 per le recensioni, pubblicherò un capitolo al giorno! xoxo
|
Ritorna all'indice
Capitolo 3 *** It's sticky ***
It's sticky
3
-Kara’s side-
Sto bene! – le ripetetti all’ennesima volta.
Kara ti ho lasciata indietro, potevi morire, sono
stata un’egoista- continuò a giustidicarsi.
Non avrei potuto – dissi togliendo gli occhiali,
mentre lei andava a versarsi da bere. Era il momento adatto per dirglielo, ma
il suo discorso, sul tradimento di Eve, mi impedì ancora codardamente di dirle
la verità, non potevo sopportare di farle del male, anche se sapevo fosse
sbagliato.
Con le informazioni che avevo, mi diressi subito
dal presidente, come reporter, ma fui trattata da criminale quasi, così con i
miei sotterfugi mi liberai delle guardie che mi stavano interrogando e corsi
verso la porta ma mi ritrovai difronte la mia sosia con della kriptonite che mi
fece collassare al suolo. Al mio risveglio l’altra me , mi era di fronte che
armeggiava con un pistola e silenziatore.
Ho visto cosa avevi in Kaznia, le foto con me e
Lena, e con mia sorella! –dissi guardandola –Lascia perdere quello che ti dice Lex,
puoi essere meglio di così - Lo dicevo a lei, ma era come se lo dicessi a me.
Era chiaro che Lex sapesse chi fossi e mi volesse morta, così con abili mosse
riuscì a scappare da quel posto, anche se venni ferita. Mi recai da John che
estrasse una scheggia dal mio braccio.
Io non ce la faccio più a mentire alle persone più
importanti della mia vita John, e adesso per colpa mia sono anche in pericolo.
Devo trovare Linda, e impedirle di seguire ancora Lex, convincerla che la sta
solo usando.
Credo che la lotta con la Figlia Rossa sia stata la
peggiore, dopo quella con Reign, saputo fosse Sam poi, avevo agito di
conseguenza, ma lottare con qualcuna che ha il tuo stesso aspetto è assurdo. La
kriptonite mi aveva indebolita, così collassai al suolo, priva di vita. Mi
risvegliai solo quando sentì la voce rotta dal pianto di Alex e tutto intorno a
noi la ninfa vitale riportarmi in vita.
Mi sei mancata così tanto! – dissi lasciandomi
abbracciare.
Mi sono ricordata tutto Kara – disse stringendomi –
Lena sarà preoccupata! Lei lo sa?- disse guardandomi.
Non sono ancora riuscita a dirglielo, ma non ce la
faccio più a tenere il segreto Alex – ero amareggiata.
Oddio eccoti – disse Lena abbracciandomi e
tenendomi il viso tra le mani –Dovrei dire ben ti sta, ma non ci riesco –
ridacchiò appena – Scusa sono solo molto tesa! –mi baciò dolcemente.
Tranquilla sto bene! – la guardai.
Non sparisci di nuovo vero? Sto iniziando a pensare
che tu non voglia sposarmi più o peggio mi tradisca – disse fissandomi negli
occhi.
Lena ma cosa dici – intervenne Alex- Non dire
assurdità, è solo molto impegnata.
Anche Alex
sapeva che era ancora assurdo mentirle. Avrei dovuto parlare a Lena prima del
matrimonio, che speravamo di fare non appena fosse finita tutta la situazione
con Lex, Lockwood e compagnia.
Lena ricevette un invito alla casa bianca, dato che
Lex si era dipinto come l’eroe che aveva salvato l’America dall’attacco di
Supergil, e aveva ottenuto una carica nel consiglio presidenziale. Non mi
importava cosa volesse fare, ma questa storia doveva finire subito! Così con
l’aiuto di Alex, Brainy, che sembrava non essere in se, James, e di John e Nia,
all’interno della struttura dove Lex aveva portato tutti gli alieni, entrammo.
Lex ed io avemmo lo scontro decisivo, Linda si era fatta scudo per me dalla
kriptonite ed era svanita tra le mie
braccia e la mia persona si avvolse della sua essenza. Grazie anche alla tuta
che mi aveva preparato Lena, riuscì finalmente a liberarmi di Lex, anche se il
vederlo scivolare via mi sembrava troppo facile.
-Lena’s side-
Conoscevo troppo bene mio fratello, non sarebbe
uscito di scena così facilmente, infatti aveva ripiegato nella nostra vecchia
casa. Così lo raggiunsi per iniettarli il serio contro la kriptonite nera, che
si aveva assunto qualche giorno prima.
Finisce qui Lex! – dissi guardandolo. Per quello
che aveva fatto a me e alla città, meritava solo di morire, ma abbassarmi a
tale livello –Morirai solo e malato! –dissi – Non ti scomodare a venire al
matrimonio! – dissi voltando le spalle e andando verso la porta. Sentì la voce
di Kara e mi voltai, c’erano immagini di lei e me, che andavano distrutte dal
raggio che proveniva da lei, la mia fidanzata – Non è possibile! – restai
gelata a vedere quelle immagini.
Te lo avevo detto che non sarei stato io a rovinare
il matrimonio! Ma la tua fidanzata e i tuoi amici, che ti hanno mentito da
sempre e per tanto tempo! – disse beffardo – Anche tu sei sola sorellina, come
me!
Va all’inferno Lex! – dissi colpendolo per
tramortirlo.
Rinchiusa nel mio ufficio, fissavo il vuoto mentre
portavo alle labbra il bicchiere pieno di alcool. Non potevo credere che Kara,
mi avesse mentito doveva esserci una spiegazione. Poi la mia mente vagò a
quando le avevo chiesto di sposarmi:
Mi ero appena
svegliata, per una volta ero riuscita ad essere prima di lei. Dovevo ammettere
che non le avevo dato tregua la sera prima, l’avevo stremata, per una volta mi
aveva lasciato condurre. Ridacchiai al pensiero andando in cucina ed iniziai a
preparare dei pancakes, una volta messi in pila nel suo piatto, li ricoprì di
sciroppo d’acero e ci aggiunsi un ciuffo di panna, dove sistemai l’anello che
avevo scelto per Kara. Tornai poi a stendermi a letto e la guardai ancora
addormentata, accarezzai il suo naso con la punta dell’indice e la vidi
arricciarlo.
Buongiorno –
sorrise aprendo appena gli occhi- Hai preparato la colazione? – disse
attirandomi a se per un abbraccio.
Per una volta
dormivi, e ne ho approfittato – sorrisi baciandola dolcemente, era il nostro
miglior buongiorno quello, prima del caffè.
Allora non
lasciamo che si freddi! – sorrise e si alzò, la seguì perchè volevo godermi i
momento.
Si fermò
davanti al bancone dove era posato il piatto e mi guardò con una mano sulla
bocca e gli occhi appena arrossati – Lena oddio, sei pazza? – disse tornando a
guardare il piatto e io mi misi davanti a lei dall’altro lato del bancone.
Pazza di te,
si! Credo tu abbia capito! – sorrisi prendendo l’anello e la sua mano – Kara
Danvers vuoi diventare mia moglie? – dissi aspettando una risposta, che non
tardò ad arrivare e così le infilai l’anello all’anulare.
Oddio è
bellissimo e appiccicoso –rise guardandomi.
Mi avvicinai
a lei e portai le labbra intorno all’anello per pulirlo un po’, e fu lì che
Kara mi afferrò per un lungo e poco casto bacio, che fu l’inizio per una
mattinata molto produttivo.
Ricacciai indietro quel ricordo e poggiando il
bicchiere ormai vuoto, sulla nostra foto, ne ruppi il vetro. Tradita dalla
persona che amavo e trattata come una sciocca dagli amici, per tutto questo
tempo, mai e poi mai sarei andata al “mio matrimonio”.
Salve,
ammetto di aver fatto tardi oggi con la pubblicazione, quindi per farmi
perdonare, pubblicherò anche il 4 capitolo, con una sorpresina
nella nota d'autrice! xoxo
|
Ritorna all'indice
Capitolo 4 *** That's enough! ***
That's enough!
4
-Kara’s side-
Ero lì davanti al giudice di pace, in una piccola
chiesetta, attendevo la mia futura sposa, avevo perso le speranze di vederla
apparire all’inizio della navata. Le era successo qualcosa o peggio, aveva
scoperto tutto e l’unico ad averglielo potuto dire era Lex, non sapevo cosa
dire ai nostri ospiti e come comportarmi con Lena. Non aveva tutti i torti, se
questa era l’evoluzione della nostra storia: un abbandono all’altare, me lo
meritavo in pieno.
Congedati gli ospiti delle terre più lontane,
restai con i miei amici, anche se volevo solo restare sola a casa. Finchè non
sentì la porta aprirsi e vidi spuntare Lena, era inutile continuare a mentire.
Anche se quando partì la bottiglia di vino che teneva in mano, non mi mossi di
un millimetro per scansarla ed evitare che si rompesse in tanti pezzi.
Oh andiamo a chi vuoi darla a bere Kara – disse
Lena pronta a lanciarmi altro.
Kara noi – disse Alex prendendo la via della porta
e tenendo lo sguardo basso passando accanto a Lena, mentre io mi facevo tutti i
discorsi per poter poi affrontare Lena.
Avevi intenzione di dirmelo prima o poi Kara
Zor-el? – disse andando verso l’armadietto dei superalcolici – Con chi diavolo
mi sono fidanzata io? – disse retorica – Con una donna che è esattamente come
tutte le altre persone della mia vita, dei bugiardi e traditori. E io che
pensavo mi tradissi, invece – disse bevendo tutto di un sorso quel whisky
ambrato dal bicchiere – Vuoi parlare o devo dire tutto io? Oh mi spiace di non
essermi presentata, pensavo fosse finto anche il nostro matrimonio.
Lena adesso basta! – dissi guardandola ed
incrociando le braccia al petto.
Basta lo dico io Kara, devi sparire dalla mia vita!
Fallo perchè sennò rivelerò a tutti chi sei davvero! – mi guardò con due occhi
spenti, non c’era più amore, solo freddezza e odio.
Lena lasciami spiegare! – la guardai supplichevole,
sapevo che fosse l’alcool a parlare – L’ho fatto per proteggerti!
Non ho bisogno della protezione di una bugiarda che
ha pensato solo a se stessa! – mi guardò – Come facevi a dormire la notte,
sapendo di mentire alla tua fidanzata? – mi chiese incrociando le braccia e si
strinse un braccio con forza.
Lena ti farai male così – dissi guardandola
preoccupata.
Più del male che mi hai fatto tu? Scoprirlo da mio
fratello? Non sei tanto diversa da lui, Kara! – mi fissò incredula e stringendo
la mascella – Quante occasioni hai avuto, e non ne hai sfruttata neanche una! E
io sono stata stupida e cieca, quante volte dicevo nella mia testa è solo una
tua congettura,Lena! Te lo avrebbe detto se fosse lei! Abbiamo litigato
attraverso un maschera! Supergirl pensava quelle cose di me o anche tu? –
sospirò – Al diavolo non mi importa più! Ero venuta qui con l’idea di
distruggerti e scaraventarti tutto contro! Eri tutto per me Kara, non aspettavo
altro che sposarti, avere una vita con te, adesso non riesco neanche a starti
accanto! – disse scostandosi da me- Vado a casa, questa è l’ultima volta che mi
vedi! Sei licenziata dalla CatCo, e mi tiro fuori dal collaborare con il DEO –
disse e si voltò verso la porta. La lasciavo andare così? Non potevo, non
doveva finire così.
Lena, io ti amo! – era l’unica cosa che riuscì a
dirle.
Anche io ti amavo, non posso stare con una persona
che mi ha mentito per 3 anni sulla sua vita!
Lena, se avessi saputo chi ero prima, non saremmo
arrivate qui! – dissi.
Vuoi dire che mi hai pure ingannata per avermi
tutta per te? – mi guardò.
Tu non sai neanche quanto è stato difficile per me
mentirti per tutto questo tempo, ma avevo paura di ferirti! Non te lo meritavi
e non meritavi di saperlo così. Ho sbagliato lo ammetto, ma non ho mai mentito
sul mio sentimento. Separare Kara da Supergil non è mai stato facile, te lo
assicuro e mi dispiace non aver fatto uno sforzo in più per te! Non mandiamo
tutto all’aria Lena! Prendiamoci del tempo e tornerà tutto come prima!
Come prima? – alzò il tono di voce – Niente e come
prima, nulla! Io che credevo fossi io quella sbagliata, invece scopro che la
persona che dice di amarmi mente così spudoratamente, questo sì che è
sbagliato! Addio Kara – disse aprendo la porta e sbattendola alle sue spalle.
Lena? – dissi andando di corsa alla porta e uscì per afferrarle il braccio e ricordo
solo lo schiaffo in pieno viso, che fece cadere addirittura i miei occhiali.
Stai lontano da me Kara! – mi guardò con le lacrime
agli occhi e si tenne il polso.
Ehi ti sei fatta male? – dissi prendendole la mano
– Mettiamo del ghiaccio? – provai a chiederle. Lei annuì – Mi dispiace! –
allusi al colpo ma anche a tutta la questione. Entrammo in casa e presi subito
del ghiaccio dal freezer e lo avvolsi in un canovaccio che posai sul suo polso.
Vidi il suo sguardo posarsi sulle nostre mani e sul mio anello, poi
distoglierlo.
Grazie – disse e si allontanò verso la porta.
Resta! – chiesi quasi supplichevole – Posso
rimediare!
Non credo Kara – si voltò e stava piangendo – Ti ho
visto distruggere le nostre foto, su una parete in Kaznia con una tale rabbia,
che non ho ricosciuto neanche Supergirl in quel momento. Stimavo e ammiravo una
donna, ne amavo un’altra e poi scopro che è la stessa persona.
Sono la stessa persona – a quella mia frase mi
scaravento il siberino dritto sul petto e non feci opposizione – Lena!
Se fossi la donna di cui mi ero innamorata me lo
avresti detto quel giorno che mi hai fatta tua per la prima volta Kara. Ammetti
di essere stata egoista, io ho già ammesso a me stessa che sono stata una
stupida! – disse voltandosi e uscendo da casa.
Okay
questo capitolo è bello tosto, ma non può essere tutto
rose e fiori no? Comunque non so voi, ma io ho notato questa cosa di
Lena/Katie, che quando incrocia le braccia quasi se ne stritola uno tra
le dita. Che dire, sulla scia delle nuove foto che si vedono di
Supergirl, cosa ne pensate del taglio? Qualche teoria? Se Kara continua
a mentire a Lena ci sarà un motivo amoroso? A voi la risposta!
Ps. la mia mente sta elaborando una nuova SuperCorp!
Buonanotte xoxo
|
Ritorna all'indice
Capitolo 5 *** Bad Liar ***
Bad Liar
5
-Alex’s side-
La situazione che si era venuta a creare tra Kara e
Lena, era davvero scomoda: Supergirl era spesso e volentieri assente e avevamo
perso una delle migliori collaboratrici del DEO con Lena. Mi sentivo anche io
un po’ in colpa per aver suggerito a Kara di non dire a Lena, della sua vera
identità, ed era stato uno sbaglio, soprattutto quando Lena le aveva chiesto di
sposarla. Mentire alla futura cognata era controproducente, e adesso ne
scontavamo le conseguenze tutti quanti.
Quella mattina avevamo avuto ordine di tenere in
custodia un prigioniero, non avevamo ancora capito quale fosse il suo
potenziale, ma lo scoprimmo da lì a pochi istanti. Kara aveva appena sceso le
scale che portavano al grande tondo al DEO, quando il prigioniero la guardò
dritta negli occhi e Kara collassò al suolo.
Mi fiondai su di lei e guardai il tipo svanire con
uno scoccare delle dita.
Trovatelo! – ordinai ai miei uomini – Kara, ehi,
svegliati! Presto in sala! – dissi aiutato da Brainy a sollevare Kara.
Non riesco a capire! I parametri sono normali ma
non si sveglia – disse Brainy armeggiando con il pad – E’ come se fosse in
coma, sta sognando? – disse guardandomi. Avevo chiamato sia Nia per un aiuto e
avevo lasciato vari messaggi anche a Lena, senza ottenere alcuna risposta.
Brainy non lo so, ma voglio trovare quello che le
ha fatto questo! – dissi –Lena non verrà, una sua mano sarebbe molto utile.
Dovrei chiamare Barry quel suo amico! – lo guardai.
Potrei provare a chiamarla io! – disse lui e annuì.
Forza Kara, non puoi andartene così! – dissi
sedendomi sulla poltroncina e tenendole la mano –Combatti okay?
-Lena’s side-
Era l’ennesima volta che il mio cellulare si
illuminava a causa di una chiamata, ma non risposi. Prima erano chiamate di
Alex adesso di un numero sconosciuto. All’ennesimo rifiuto vidi spuntare alla
mia porta la mia nuova segretaria con Brainy.
Grace grazie! – dissi guardando la donna – Che ci
fai qui?
Oh ciao Brainy ti trovo bene, oh bello vederti
Lena- disse ironico lui – Kara sta, come dire morendo.
Disse senza mezzi termini e nonostante quello
accaduto, ebbi una stretta al cuore e mi risedetti. Gli occhi si riempirono di
lacrime e non credevo sarei riuscita ancora a piangere – Scusami troppo
diretto, ma era l’unico modo! Non mentirei mai su una cosa così – mi fermò – So
cosa stai per dire, ma ho solo mantenuto la parola data a Kara!
Cosa è successo? – tirai su con il naso – Che cosa
ha fatto?
Cosa, no nessun istinto suicida, un prigioniero del
DEO l’ha attaccata e adesso è in coma! Ci servirebbe una mano – disse
guardandomi e accovacciandosi alla mia altezza – So che cosa è successo, non
posso dire molto in merito, ma lei è lì e magari sentirti vicina potrebbe
aiutarla a tornare – mi spiegò e mi porse un fazzolettino – ti si arrossiscono
gli occhi! – risi appena.
Una volta al DEO, cercai Alex, non avevo il
coraggio di vedere Kara distesa su quel lettino e non poter fare nulla. Anche
tornare in quell’edificio mi faceva male, avevo condiviso più cose con
Supergirl qui, ma sapevo che Kara c’era stata anche in quel momento. Da quando
ci eravamo allontanate avevo ripensato a tutti i nostri momenti,anche a quelli
screzzi con Supergirl, alla fine non ci sarebbero stati se avessi saputo. Avevo
pensato anche a tutte le volte che mi aveva salvato la vita o viceversa o alla
motivazione perchè non mi aveva detto nulla. Per quello dovevo, per così dire,
ringraziare James, che mi aveva messo la realtà di fronte, se avessi saputo che
Kara fosse Supergirl, qualcuno mi avrebbe potuto prendere di mira, come Lex
aveva fatto con lui, per ferire Superman ovvero Clark.
Ehi- la voce di Alex interruppe il mio pensiero
fisso – Sei venuta! – disse avvicinandosi appena, probabilmente voleva
abbracciarmi, ma non riuscì.
Brainy sa essere convincente – spiegai incrociando
le braccia sotto il seno – Dimmi che succede!
Non lo sappiamo, ma è chiaro che se resta in quello
stato, la perderemo! – mi guardò – Una delle tue tute o altro potrebbero
aiutarla? Ne John ne Nia riescono a penetrare nella sua mente, Brainy
ugualmente. Abbiamo contattato i suoi amici dell’altra terra ma nulla ancora!
Non so cosa fare, l’ho quasi persa due settimane fa non voglio che succeda di
nuovo – disse e la vidi trattenere le lacrime.
Ehi, Alex- non potevo starmene con le braccia
conserte, mi avvicinai e l’abbracciai forte – Calmati, troveremo una soluzione!
Shh Kara è forte, ne uscirà – dissi accarezzandole la schiena.
Lei è la dottoressa Snow, Cisco, Barry e Iris Allen
– disse Brainy presentando i nuovi arrivati a Lena, che non li aveva mai
incontrati.
I poteri di Kara si stanno esaurendo, Music Meister
sta rubando i suoi poteri come ha fatto con Barry qualche tempo fa – spiegò
Caitlin .
Cosa possiamo fare? – chiesi guardando la donna.
Credo che tu debba raggiungerla nel posto in cui si
trova – disse Iris – Quando è successo a Barry, Cisco mi ha vibrato da lui.
Solo che io adesso io non ho più i miei poteri! –
disse guardandoci il ragazzo ispanico.
Può farlo Brainy – disse Alex guardandolo – Insomma
ci sei riuscito con James e Kelly, non credo sarà diverso – spiegò.
Facciamolo! – dissi guardando il mio amico.
Questo se davvero che la ami – esclamò Iris
guardandomi. Quelle parole mi fecero riflettere, amavo ancora Kara, da fare
questo? – E’ la condizione di Music Meister! – incalzò e dovetti uscire da
quella stanza.
Mi diressi nella sala conferenze e mi poggiai al
tavolo.
Lena- sentì la voce di Alex irrompere nella stanza
– So che è difficile, ma è l’unico modo per salvarla! – mi prese per le spalle
quando mi voltai a guardarla – So che è chiederti troppo, ti prego!
E se non l’amassi abbastanza per salvarla? – mi
sentivo estremamente male.
Io so che la ami ancora! Si vede, non riuscivi a
guardarla, senza morderti le labbra. So che Kara, ma anche noi, abbiamo
sbagliato, ma Kara ti ama davvero!
Okay, farò del mio meglio! – dissi guardandola e
tornammo nella stanza dove giaceva Kara, e Brainy iniziò la preparazione.
Quando sei pronta, andiamo! – mi disse Brainy
poggiandomi una mano sulla spalla. Presi la mano di Kara tra le mie e chiusi
gli occhi.
Era assurdo
essere catapultati nella mente di Kara, chissà cosa poteva succedere, ma a mali
estremi estremi rimedi, dovevo riportarla a casa. Mi ritrovai in un locale anni
’50 e mi guardai intorno, stava per iniziare un’esibizione e riconobbi la
figura che l’occhio di bue aveva appena illuminato, era Kara. Incrociai le
braccia e mi poggiai al muro aspettando di sentirla cantare.
So look me in
the eyes
Tell me what you see
Perfect paradise
Tearing at the seams
I wish I could escape
I don't wanna fake it
Wish I could erase it
Make your heart believe
But I'm a bad
liar, bad liar
Now you know
Now you know
That I'm a bad liar, bad liar
Now you know, you're free to go (go)
Did all my dreams never mean one thing?
Does happiness lie in a diamond ring?
Oh, I've been askin' for
Oh, I've been askin' for problems, problems, problems
I wage my war, on the world inside
I take my gun to the enemy's side
Oh,…
Non avevo
fatto altro che guardare Kara, sapevo che quella canzone la stesse cantando per
farsi perdonare e non potevo negare che ci stesse riuscendo. Quando ad un certo
punto irruppero nel locale alcuni uomini, tra questi riconobbi anche Lex, che
iniziarono a fare fuoco, vidi Kara stramazzare a terra e corsi verso di lei.
Ehi ehi,
Kara, sono io Lena,ehi- la tenni sollevata e premetti la mano sulla ferita
sull’addome.
Mi dispiace
di averti mentito Lena, perdonami! – disse con un filo di voce e ansimò.
Ti perdono
Kara! – dissi accarezzandole il viso – Resta con me, non mi lasciare ho bisogno
di te! – dissi guardandola ma sembrava aver perso i sensi – Io ti amo! – dissi
baciandola dolcemente sulle labbra.
Quando sollevai lo sguardo eravamo al DEO e Kara
era sveglia, e mi guardava con i suoi occhioni chiari.
Ti amo anch’io! – mi disse e sorrise – Mi sei
mancata!
Oddio stai bene! – dissi continuando a tenere la
mano sul suo addome – Ti amo e sei brava a cantare! – ridacchiai.
Sei tornata! – sorrise Brainy – Credo che dovremmo
lasciarle un attimo da sole – ed uscirono tutti. Kara si mise seduta e mi prese
le mani.
Lena io non ho scusanti per come mi sono
comportata! – le posai un dito sulle labbra.
Basta parlare, l’hai fatto per me e io non l’ho
capito, ho capito tante cose in queste settimane, un po’ ero già innamorata di
Supergirl, quindi di te! Riprendiamo da dove ci siamo lasciate, sarà un
trampolino per essere una coppia molto più solida, infondo non mi hai tradita,
e sappi che se lo dovessi fare ti rincorro con una mazza chiodata di
kriptonite! – la guardai seria e lei fece quel risolino adorabile – Non sto
scherzando! Adesso sei vulnerabile davanti a me! – sorrisi.
Te l’ha mai detto nessuno che parli tanto? – disse
prendedomi per la nuca delicatamente e baciandomi con tutta quella passione,
che sempre l’aveva contraddistinta.
Mi spieghi perchè nel tuo inconscio eri negli anni '50 e cantavi quella canzone? - ridacchiai guardandola.
Che ne so nei musical si può tutto - sorrise sulle mie labbra e riprese a baciarmi.
Okay
ammettete che mi avete odiata e poi di nuovo adorata! Siamo in
dirittura di arrivo, il prossimo è l'ultimo capitolo! Spero di
non deludere le vostre aspettative! Buon sabato xoxo
|
Ritorna all'indice
Capitolo 6 *** I'm happy ***
I'm Happy
6
-Kara’s side-
Dopo l’avventura con Music Meister, finalmente era
arrivato il giorno del nostro matrimonio. Avevo appena sentito Lena, era a
qualche camera di distanza assieme a Sam e Ruby, che ci avevano invitate a fare
il matrimonio sulla spiaggia. Alla fine era un matrimonio tra pochi intimi,
quindi la bellissima casa di Sam, ci avrebbe ospitato benissimo anche per il
rinfresco.
Sono così agitata Alex! – la guardai riflessa nello
specchio mentre mi sistemava i capelli, non avevo optato per un look molto
elaborato.
Sta tranquilla, l’hai sentita poco fa, adesso c’è
Sam con lei e mi ha assicurato che non la farà scappare – strabuzzai gli occhi.
Perchè c’é questo rischio? – chiesi guardandola sconcertata
e ridacchiai poco dopo – Prendimi in giro brava, non mi aiuti – sbuffai.
Stai benissimo! – mi disse e mi prese sotto braccio
– Pronta a fare il percorso? Questa storia che la testimone debba portare la
sposa.
Siamo anticonvenzionali noi no? – risi e mi strinsi
a lei. Saremmo arrivate assieme e Barry avrebbe cantato per noi, come io avevo
fatto per lui, era parte del suo regalo di nozze.
Quando vidi Lena difronte a me, realizzai che
davvero stessimo per sposarci. Il giudice di pace c’era e quando unì le nostre
mani con le corde per sigillare il nostro matrimonio, vedemmo atterrare mio
cugino Kal con in braccio Lois e il piccolino, c’era anche mia mamma. Sorrisi,
mi dispiaceva che Lena invece non avesse nessuno e la guardai.
Sei tu la mia famiglia – disse muovendo le mani e
il giudice ci dichiarò sposate. Ci scambiammo un dolce bacio e i nostri amici e
parenti scoppiarono in un boato gioioso.
Kara tesoro sei meravigliosa! Lena guardati, sei
stupenda – disse mia mamma abbracciandoci entrambe.
Ehi ometto! – sorrisi guardando il figlio di Clark
in braccio al papà.
Congratulazioni ragazze – disse Lois baciandoci – Siete
bellissime insieme!
Lena strinse la mia mano e si poggiò alla mia
spalla.
Ehi sei stanca? – la abbracciai dolcemente.
No sono felice – disse prendendomi il mento tra le
dita e baciandomi dolcemente.
Anche io lo sono, ti amo! – sorrisi e ricambiai
ancora il bacio.
Posso avere l’onore del primo ballo? – sorrisi
porgendole la mano – ti prometto che questo è l’unico ballo lento della
giornata – dissi prendendola per mano e conducendola al centro della pista
allestita.
Non siamo perfette Kara – disse guardandomi- Ma
assieme magari potremmo diventarlo! Ho visto come guardavi il piccolo dei Kent,
sai anche a me piacerebbe avere dei bambini!
Davvero? – sorrisi e la baciai dolcemente – Ti amo
così tanto!
Uhm questa mi piace- disse sentendo le note di
Senorita, che iniziammo a ballare come una baciata, subito dopo aver sfilato la
parte bassa del suo abito da sposa – tu hai le cerniere e io gli strap –
ridacchiò muovendosi a ritmo della canzone – Magari poi quando siamo sole io e
te, potremmo prendere spunto dal video no? – mi fece l’occhiolino e si
buttarono nella mischia anche tutti i nostri ospiti e ballammo e bevemmo,
mangiando di qua e di la, fino a notte inoltrata.
Sei pensierosa? – disse Lena sedendosi accanto a me
sulla sedia a dondolo nel giardino di Sam, passandomi una bottiglietta d’acqua.
No mi sono solo incantata a guardare le lucciole! –
ridacchiai e la sentì poggiarsi alla mia spalla e stringere le braccia intorno
al mio.
È stata una bella festa! – disse – Mi sono proprio
divertita!
Lena – dissi voltandomi verso di lei e la guardai –
Vieni –dissi allargando le braccia – Voglio mostrarti una cosuccia! – dissi e
la portai volando verso la casa sull’albero che non l’aiuto di Ruby, avevo
allestito per quella notte.
Hai fatto questo per me? – disse una volta messala
giù – Ci sono candele profumate e rose e legno, spero non prenda fuoco tutto! –
mi guardò.
Interverrò con il mio getto gelato! – sorrisi
stringendola a me – Non ti ho detto quanto eri bella oggi, lo sei sempre ma
oggi ancora di più.
E io non ti ho detto che sei molto più sexy senza
occhiali- ridacchiò posando un bacio sulle mie labbra –Voglio fare l’amore con
te amore mio – disse stringendomi.
Anche io lo voglio amore mio! – risposi
accarezzandole il viso e portando poi le mani tra i suoi capelli legati, per
scioglierli delicatamente – Voltati! – dissi e lei lo fece con estrema
lentezza. Si lasciò spogliare, mentre baciavo le sue spalle e la sua schiena,
era nuda – Sei stata nuda tutto il giorno? – boccheggiai.
Certo che no, ho tolto le mutandine poco fa – disse
voltandosi e sussurrandomelo all’orecchio e io mandai giù la saliva a vuoto. Si
chinò appena per slacciare le scarpe e per Rao fu uno spettacolo abbastanza
eccitante – Kara sei su questo pianeta? – sorrise ancheggiando verso di me,
nuda, ricordiamolo. Portò le mani lungo le mie gambe e iniziò a far salire il
vestito che mi sfilò poco dopo – Stenditi – mi ordinò. Lo feci e lei gattonò
sul letto sedendosi cavalcioni sul mio bacino.
Oh Rao, Lena mi farai impazzire così! – dissi
guardandola.
Il mio intento è proprio quello- disse e non mi
accorsi che mi aveva fermato le mani sopra la testa con un paio di manette
pulciose verdi.
Non sarenno mica di kriptonite- dissi allarmata –
Non sarebbe leale.
Amore mio, certo che no – mi sfilò il reggiseno e
gli slip, con una lentezza disarmante – Dove è finito il tuo autocontrollo
signorina Danvers?
Ehm mi è un po difficile in questo momento- dissi
sentendola muoversi sul mio bacino facendolo scontrare spudoratamente con il
suo. Non sarei riuscita a trattenermi, senza toccarla. Mandai in frantumi le
manette e mi sollevai per abbracciarla, sentire la sua schiena umida di quelle
goccioline leggere di sudore. Tra gemiti e ansimi anche abbastanza forti, ci
baciavamo, tenendoci per mano, intrecciando le nostre gambe, non smettendo mai
di provocarci piacere. Sentì la presa salda di Lena sulla mia schiena e il
chiaro segno che stesse imprimendo le sue unghie nella mia pelle.
Oh si Kara! – mandò la testa all’indietro
sussurrando il mio nome e mi dedicai al suo collo lasciato abbastanza libero
dai capelli. Ci muovevamo allo stesso ritmo e non servì molto affiché giungessimo
al piacere assieme, in uno scoppio di
gemiti, non indifferente – Ti amo -
disse ansimante e muovendosi ancora per gli spasmi dovuti all’orgasmo. La tenni
stretta a me e le accarezzai i capelli. Ci sdraiammo e restammo una tra le
braccia dell’altra.
Ti amo tantissimo anche io Lena! – sorrisi
baciandole la fronte e sentì sorridere sul mio petto e poi ci addormentammo,
finalmente insieme e felici.
The end
Bene siamo
arrivate alla conclusione di questa fanfiction SuperCorp, spero vi sia piaciuta
e ci vediamo prossimamente con l’idea di cui vi parlavo. Tenete a mente
l’ambientazione di Music Maister, questo l’unico indizio per voi! Xoxo
Ps qui sotto gli
abiti delle due spose!
Pss: avete visto
il trailer della nuova stagione?
https://www.telegraph.co.uk/content/dam/fashion/2016/07/25/103893148-Melissa_Benoist_trans_NvBQzQNjv4BqH_qGWL8MLtu2eChT1z30ypFbnXVkuDVhKZY5QqS8eXY.jpg?imwidth=1400
https://www.theplace2.ru/cache/archive/katie_mcgrath/img/xivtopat7iu-gthumb-gwdata1200-ghdata1200-gfitdatamax.jpg
|
Ritorna all'indice
Questa storia è archiviata su: EFP /viewstory.php?sid=3849720
|