un amore inaspettato

di dream_writer
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Ma voi siete matte! ***
Capitolo 2: *** Los Angeles arriviamo! ***
Capitolo 3: *** Non ci credo! ***
Capitolo 4: *** Not now ***
Capitolo 5: *** Un angelo in soccorso ***
Capitolo 6: *** Autista...unico! ***
Capitolo 7: *** Il concerto ***
Capitolo 8: *** Ti odio ***
Capitolo 9: *** La spiaggia delle meraviglie ***
Capitolo 10: *** L'imminente rottura ***
Capitolo 11: *** Relax...forse ***
Capitolo 12: *** Crazy ***
Capitolo 13: *** Tutto ok ***
Capitolo 14: *** Non può essere vero! ***
Capitolo 15: *** Mi mancherai... ***
Capitolo 16: *** Ritorno alla normalità ***
Capitolo 17: *** La nostra luce ***
Capitolo 18: *** Ora ci penso io ***
Capitolo 19: *** I want to feel you close to me ***
Capitolo 20: *** Ormai sei il mio pensiero fisso ***
Capitolo 21: *** Dove ti porta il cuore ***



Capitolo 1
*** Ma voi siete matte! ***


 

Ah, finalmente il 10 giugno era arrivato e il giorno successivo avrei potuto dormire fino a tardi; senza mille pensieri che mi frullavano costantemente per la testa a causa della scuola. Il giorno dopo avrei compiuto ventitré anni. Non sapevo ancora cosa mi sarei dovuta aspettare, visto che i miei genitori e le miei amiche avevano fatto di tutto per mantenere segreta una eventuale festa. Pensavo solo a godermi il meritato riposo.

Era una giornata afosa, le finestre della mia stanza erano spalancate per far circolare quel poco di aria, necessario per tirare ogni tanto un sospiro di sollievo.

 

“Tell me somethin', girl

Are you happy in this modern world?

Or do you need more?

Is there somethin' else you're searchin' for?”

 

La cassa vicino a me era accesa ormai da ore mentre ero affacciata alla finestra a pianificare la mia estate. Ero stanchissima, così mi accasciai sul letto e mi addormentai.

§

La mattina successiva il telefono mi aveva appena svegliato. Aveva incominciato a suonare come se non ci fosse un domani e io ero ancora rintontita da quel traumatico risveglio.

<< pronto? >>

<< ehy Fra sveglia! Tanti auguriii! Non dirmi che ti sei alzata ora eh, sono quasi le undici! Ti ho mandato tremila messaggi ,ma non rispondevi così ho deciso di chiamarti, adesso che ci penso però beh...forse dormivi, ma vabbè, auguriiii >>

Quella voce così dolce mi aveva fatto tornare alla realtà.

<< oh Greta grazie! Sì, mi sono appena svegliata...ti va se ci vediamo a fare colazione tra poco, devo dirti una marea di cose! >>

<< certo! Ci vediamo alla solita pasticceria tra mezz’ora. Sentiamo anche Bianca? >>

<< ovvio! Lei è fondamentale! A dopo allora >>

Saltai giù dal letto e mi diressi verso l’armadio presi un paio di shorts e una maglietta, raccolsi i capelli in una veloce coda e mi infilai al volo le mie vecchie scarpe. Afferrai le chiavi del motorino e mi diressi al parcheggio. Le strade erano affollate e mi ci volle un po’ prima di arrivare “stranamente” in anticipo.

Eccola arrivare con i suoi stupendi capelli biondi, la mia besty, insieme alla sua inseparabile vespa bianca seguita subito dopo da Bianca, con i sui ciuffi ribelli.

Entrammo nel bar e ordinammo cornetti al cioccolato e cappuccino; al diavolo la dieta!

<< allora, hai pensato al regalo o alla festa? >> mi chiese Greta con un sorriso a trentadue denti.

<< beh sinceramente è proprio di questo che volevo parlarvi...non so, non ho idee. So che alla nostra età le feste sono da sballo ma non sono poi così sicura di invitare così tante persone...preferirei di gran lunga un viaggio, con voi magari! >>

<< mh...come quando siamo state a Londra in vacanza? >> disse Bianca sorseggiando il suo cappuccino.

<< sì una cosa del genere; perché no? >>

<< beh dovresti chiedere anche a Alex gli farebbe piacere, d’altronde è il tuo ragazzo >>

Adoro Alex. È stata l’unica persona che mi è restata accanto per un periodo in cui andava tutto storto; lo amo alla follia, ci amiamo alla follia.
Lo avevo conosciuto ad una festa con le mie amiche e lui era lì in mezzo alla stanza. Mi aveva subito colpita: i capelli biondi, gli occhi verdi chiari, i lineamenti sottili; si vedeva che teneva al fisico, infatti la canottiera metteva in risalto i suoi bicipiti. Pensavo di non avere molte speranze. Non ci conoscevamo neanche e intorno a lui c'era sempre un gruppetto di ragazze che ci provavano spudoratamente. Ma qualcosa di me deve averlo affascinato e da quella sera non ci siamo più separati.

<< allora Greta perché tu non chiedi al tuo Riccardo e tu Bianca a Jesse? >>

<< oh Fra, falla finita è il tuo compleanno non il nostro! >>

<< si sì vabbè tanto non si pone il problema. Ok rimaniamo così...stasera verrete tutte a casa mia e ci mangeremo una pizza, magari in pigiama guardando un bel film? >>

<< oh ci puoi contare! >> disse Greta elettrizzata.

<< un film con Johnny, Robert, Orlando, Dylan o Tom? >>

<< il mio preferito sai chi è! Il mio amore Johnny! Gli altri contano poco anche se non metto in dubbio la loro bellezza...sai come la penso: se dovessero fare un film con lui per me sarebbero solo comparse >> entrambe scoppiarono a ridere.

<< ok dai, vada per Jo visto che è il tuo compleanno >>

Ci scambiammo un caloroso abbraccio e tornammo a casa.

§

Era tutto pronto e aspettavo con gioia il loro arrivo. Volevo soltanto passare con loro, e con Alex, il mio compleanno. Lo avevo sentito solo la mattina, peccato solo che non sarebbe venuto visto che avrebbe dovuto lavorare fino a tardi.

Suonò il campanello e andai ad aprire. Sorridevano troppo per i miei gusti e questa cosa mi puzzava...

<< cosa avete combinato? >>

Mi guardarono con aria complice e Greta ,da dietro la schiena, estrasse cinque biglietti!

Io rimasi a bocca aperta con gli occhi lucidi dalla felicità.

<< non so che dire....siete serie!?!? >>

<< certo! Cinque biglietti per volo aereo diretto a Los Angeles! >>

<< oh andiamo! Ma i miei genitori non mi lasceranno mai venire! >>

<< ahahah ci abbiamo già parlato e sono d’accordo! Ehy siamo maggiorenni vorrei anche vedere! Hanno detto però che dobbiamo essere più persone possibili così ho pensato che potesse venire con noi qualcuno di più grande, ah e ovviamente abbiamo preso un biglietto anche per Alex >>

<< e...e chi verrà con noi? >>

<< verrà mio fratello >> disse Greta. << ha accettato molto volentieri e una volta lì sarà solo un riferimento per noi, non preoccuparti saremo libere. Partiamo il 17 Giugno da Roma alle 9:10. Vabbè poi ci organizziamo, adesso dobbiamo festeggiare! >>

<< Vado subito ad avvertire Alex, sarà euforico! >>

<< sì va bene, tutto molto bello, ma io ho fame...ergo ordino >>

<< ok Bianca! Basta che tu la smetta di ripetermi il latino, non ne posso più! >>

§

Nei giorni che mi separavano dalla partenza decisi di guadagnare qualche soldo in più lavorando in un bar sulla spiaggia. Avevo iniziato a fare così ogni estate da quando avevo incominciato l'Università. Conoscevo da tempo il proprietario del bagno, una vecchia conoscenza dei miei genitori. Mia madre gli aveva parlato a proposito di un lavoro estivo per me e poco dopo fui incaricata di gestire, insieme ad un'altra ragazza, il chiosco.

<< mi dispiace lasciarti Luisa...partirò per un po' di tempo. Spero trovino un altro ragazzo in gamba durante la mia assenza >>

<< sarai difficile da rimpiazzare! Quando vai? >>

<< parto domani. Non so ancora per quanto sarò via ma ti farò sapere. Ok, adesso chiudiamo, è finito il turno >>

<< non ne abbiamo più parlato, come va l'Università? Tosta? >>

<< abbastanza ma mi piace molto quindi alla fine non pesa troppo. Sto pensando da molto tempo a cosa fare: se trovare subito un lavoro o fare un altro anno di studi e approfondimenti >>

<< rilassati un po', hai lavorato sodo quest'anno, vedrai farai la cosa giusta! >>



Ecco concluso il primo capitolo. Fatemi sapere se per ora la storia vi piace lasciando un commento qui sotto. Mi sarebbe molto utile un vostro parere poiché è il mio primissimo scritto. Questo è il primo di tanti altri capitoli che arriveranno. Non preoccupatevi presto arriverà anche il nostro amato Johnny!
Un saluto, dream_writer

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Capitolo 2
*** Los Angeles arriviamo! ***


 

Mi svegliai molto presto per fare tutto con calma. Mi preparai e misi le ultime cose in valigia. Non sapevo per quanto tempo saremmo state in America così decisi di portare abbastanza cosette.

Gustai il mio caffè nel silenzio più totale e mi feci accompagnare dai miei genitori al punto di ritrovo. Lì mi stavano aspettando Bianca, Greta, Spencer e Alex. Eccolo lì; indossava un paio di jeans chiari e una maglietta nera che mettevano in risalto i suoi muscoli. Dopo i saluti e le raccomandazioni dei miei genitori saltai tra le sue braccia. Era da molto che non lo vedevo e aspettavo quel momento più di ogni altra cosa. Avremmo passato più di una, due settimane o quello che sarà stato insieme in vacanza! Non potevo desiderare altro!

<< ehy piccola! Come stai? A proposito auguri! >> nel dire questo estrasse dalla tasca una scatolina che mi porse con orgoglio. Euforica l’aprii. Vi era adagiato un bellissimo anello. Con le lacrime agli occhi lo baciai ignorando le facce sorprese delle mie amiche.

<< non avevamo mai ufficializzato la cosa >> mi disse lui fissandomi negli occhi.

<< ok credo sia l’ora di andare >> disse Spencer un po' imbarazzato.

Ci avviammo verso l’aeroporto e dopo i vari controlli salimmo sull’aereo.

Il viaggio fu tranquillo e per tutto il tempo io e le mie amiche ci lanciammo sguardi e sorrisi stracolmi di eccitazione.

<< bimbe ho scelto un hotel stellare! Ecco ve lo faccio vedere! >>

Io e Bianca ci girammo. Era davvero un hotel magnifico!

<< vogliamo viziarci proprio bene bene eh! Ammazza! Spa, piscina all'aperto, terrazza con ristorante, bar, servizio in camera e giardino con spettacoli. Tu sei pazza Greta! >>

<< mia sorella quando fa una cosa la fa in grande! Mica scherza! >> disse Spencer.

Appena scesa dall’aereo non potei far altro che sclerare.

Le mie amiche aveva veramente pensato a tutto. Salimmo su un taxi che ci avrebbe portato a West Hollywood.

<< non so quanto tempo resteremo, quindi questo hotel diciamo diventerà una seconda casa!

Poi chi è che non vuole farsi coccolare durante le vacanze? >> nel dire questo Greta si stava dirigendo verso la hall.

Riuscii soltanto a dire “wow” appena entrata nella più che elegante e lussuosa stanza.

<< ok... tu Spencer hai la 409...Bianca sarai con me nella 416 e tu Fra sarai con Alex nella 415...direi di vederci qui nella hall verso le tre così magari andiamo a cercare un posto dove mangiare! >> detto questo ci sistemammo nelle nostre stanze.

Trovammo un ristorante poco lontano. Passeggiammo un po' per le strade lì intorno, senza allontanarci troppo e percorremmo tutto il walk of fame.

Io avevo un solo obiettivo, forse lo stesso di Greta e Bianca perché quando arrivammo alla sua stella gridammo:

<< siiii l'ho trovatooooo!!!!! >>

A dire il vero un po' per tutte le star presenti commentavamo così, ma per lui beh la massima approvazione!

<< Spencer vieni qui devi farci assolutamente la foto con la stella di Johnny! >>

<< Fra tu che sai tutto, sai anche dove abita? >>

<< scherzi? Ovvio che lo so! Un pomeriggio di stalking accurato e adesso so l'indirizzo preciso!>> << e non vorresti andarci? >>

<< Non sarebbe una cattiva idea ma comunque non possiamo avvicinarci quasi per niente,

quindi al dire il vero è inutile >>

Decidemmo di cenare nel ristorante dell'hotel.

Appena tornata dalla cena non potei far altro che ammirare lo stupendo panorama al di fuori della terrazza e la città che si estendeva ai piedi della finestra fino al mare.

Sentii Alex avvicinarsi lentamente dietro di me.

<< allora che te ne pare, tesoro? >>

<< è meraviglioso, ho sempre sognato tutto questo...tu...Los Angeles... >>

Il sole stava tramontando lentamente dietro il mare e illuminava i nostri volti pieni di emozione e spensieratezza. Alex mi cinse i fianchi con le mani e iniziò a lasciarmi una scia di piccoli baci sul collo; girai lievemente la testa e lo baciai appassionatamente.

Aspettavo tutto questo da una vita.

La mattina mi svegliai ancora un po’ insonnolita. Erano le sette. Alex era vicino a me -che carino quando dorme-

Decisi di svegliarlo con una carezza e un piccolo bacio.

Aprì lentamente gli occhi, che brillavano al sole del mattino come degli smeraldi verdi.

<< buongiorno >> disse, con ancora la bocca impastata.

<< ma buongiorno....dormito bene? >>

<< oh ci puoi contare...dopo ieri sera...wow >>

Mi avvicinai a lui ancora avvolta nelle lenzuola di seta. Passai una mano sul suo volto accarezzandolo lentamente. Sorrise dolcemente facendomi capire di essere la persona più fortunata del mondo. Tra le sue braccia sentivo di essere al sicuro e che nessuno potesse portarmelo via.

<< tu, mi ami? >>

Mi prese il volto tra le sue mani, guardandomi fissa negli occhi.

<< non devi nemmeno chiederlo >>

Mi lasciò un piccolo bacio sulla fronte. Restammo abbracciati per un po' fino a quando non andai a farmi una doccia.

Scendemmo a fare colazione e vidi Bianca riempirsi il piatto con qualsiasi prelibatezza del buffet.

<< buongiorno ragazzi! >> disse Greta venendoci in contro.

<< dormito bene? >>

Io e Alex ci scambiammo uno sguardo malizioso e anche Greta intese.

<< come un ghiro! >>

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Capitolo 3
*** Non ci credo! ***



 

Dopo la colazione decidemmo di passare una giornata in spiaggia.

Bianca aveva scelto una caletta attrezzata poco distante dall’hotel e non sembrava niente male. Prendemmo un taxi e arrivammo alla meta scelta intorno alle nove.

Non c’era quasi nessuno, tranne qualche persona che faceva una passeggiata con il cane e alcuni surfisti. Ci tuffammo tutti in acqua e iniziammo a giocare e a scherzare fra noi.

<< ehy Alex facciamo una gara a chi arriva prima alla boa! >>

Alex non aspettava altro e accettò subito la sfida lanciatagli da Spencer.

<< invece di arrivare alla boa che ne dici di arrivare fino allo yacht? Almeno è più lontano! >>

<< Mh Alex, non mi sembra una grande idea...potrebbero passare delle barche e... >> non feci in tempo ad avvertirli che erano già partiti, così chiesi alle altre di seguirmi in modo da non perderli di vista.

Ci fermammo a qualche metro dallo yacht e potei constatare che si trattava di uno dei più lussuosi e costosi di tutta la baia.

<< caspita! Questi devono avere molti soldi! >>esclamò Greta.

<< bimbe ma...non sembra anche a voi familiare? >>

<< ahaha e di chi scusa? Tuo zio ha uno yacht per caso? >>

<< no, deficienti...se leggi bene il nome è : Vajoliroja >>

<< nooo....non può essere ti sbagli>> esclamò Bianca sbalordita.

<< no non sto scherzando, penso sia proprio la sua >> in realtà neanche io ci credevo tanto...

non avevo le prove ma era piuttosto probabile: eravamo a Los Angeles e quello era senza dubbio il suo.

<< ok voi vorreste dirmi che lì sopra c’è Johnny Depp in persona e noi siamo a due metri di distanza? Ok, io non so voi, ma faccio finta di affogare! >> dissero Greta e Bianca iniziando a mimare un possibile salvataggio da parte di Johnny.

<< io direi di tornare a riva...di certo non possiamo rimanere a mollo tutto il giorno e poi anche Johnny è in vacanza e non penso gli faccia piacere che tre fan scatenate gli saltino addosso >>

Così dicendo iniziai a nuotare verso la riva sotto gli occhi increduli delle mie amiche.

Dopo tutto io ero, indubbiamente, la più pazza di lui, ma non mi sembrava giusto nei sui confronti. Per fortuna anche loro capirono e mi seguirono verso la spiaggia.

Ci sdraiammo a prendere il sole mentre Spencer e Alex discutevano ancora su chi fosse arrivato prima allo yacht.

Esausta Greta decise di portare via suo fratello, con la scusa di andare al bar insieme a Bianca, così da far finire quella lite.

<< vieni anche tu Fra? >> mi chiese Greta mentre stavo stendendo il telo.

<< no grazie, preferisco riposarmi un po’ e prendere il sole...tu Alex vai? >>

<< nah, preferisco rimanere qui >>

<< ok ragazzi, a dopo >>

Alex stese il telo vicino al mio e si sedette accanto a me.

Appoggiai la mano sul suo petto caldo e misi la testa al riparo dal sole sotto la sua ombra.

Mi addormentai quasi subito e penso che anche lui, poco dopo, fece lo stesso.

§

Sentii qualcosa sbattermi contro la schiena. Alex era sempre lì mezzo addormentato e, appena aprii gli occhi vidi, due tenerissimi bambini parlare preoccupati tra di loro.

Il più piccolo sembrò molto dispiaciuto poiché la sorella lo aveva appena rimproverato.

<< ciao...scusa...non volevamo colpirti con la palla...è stato per sbaglio. Scusa >>

A quel punto capii cosa era successo, mentre Alex si svegliò con un rumoroso sbadiglio.

I due bambini ridettero per quello strano e impacciato risveglio.

Il più piccolo mi fissava con gli occhi sgranati e con un’espressione amichevole e simpatica:

<< posso prendere la palla? >>

A quel punto mi decisi a rispondere con un sorriso: ~ certo! E non vi preoccupate non mi avete affatto disturbato!~

Il bambino si diresse verso le borse e prese la palla tornando dalla sorella.

A quel punto intravidi una figura che ci stava venendo incontro.

<< oh insomma ragazzi non posso lasciarvi soli un attimo che dovete combinare per forza qualcosa! Jack, hai chiesto scusa alla signorina? >>

<< sì certo papà...scusa ancora >>

Sgranai gli occhi, non potevo crederci era veramente lui...ceh erano veramente loro...Lily, Jack e Johnny Depp?!?

<< oh...ehm sì nessun disturbo ci mancherebbe >> risposi imbarazzata continuando a fissare Johnny con occhi pieni di ammirazione e commozione.

Anche Alex si accorse del perché mi fossi imbambolata e la sua reazione fu...ridere....

In un primo momento non capii il perché di quella risata poi vidi che Johnny aveva una bandana rossa, gli occhi marcati di nero e una x sulla guancia.

<< oh i sui figli sono così educati e gentili, sono degli angioletti...penso sia merito di Capitan Jack Sparrow! >> scherzai io.

Johnny si era dimenticato del trucco e accennò anche lui un sorriso.

<< stavamo giocando ai pirati, vuoi giocare anche tu? >> Jack precedette il padre.

<< oh Jack andiamo, vorrà soltanto riposare >> disse Lily imbarazzata << però se vuoi ci farebbe piacere! >>

<< suvvia ragazzi mi sembra abbastanza... >> disse Johnny con lo sguardo rivolto ai figli.

<< oh no affatto! Mi farebbe molto piacere! >>

<< davvero!?! >> dissero Jack e Lily all’unisono.

Johnny sorrise.

<< è difficile dir di no a due angioletti così >> dissi io imbarazzata.

<< oh ti ricrederai sono delle pesti! >> disse Johnny sarcastico.

I due bambini mi presero per mano. Jack lanciò uno sguardo ad Alex che gli rivolse un sorriso e si ristese sul telo. Che infingardo pensai io.

Mi condussero al loro ombrellone. Non c’era nessun altro. Pensai che la madre fosse rimasta sullo yacht.

I bambini mi truccarono e mi resero una vera piratessa. Più tempo passava e più entravo in confidenza con i bambini e con Johnny! Era un sogno; non avrei mai pensato potesse accadere tutto questo, che potessi parlargli. Ero seduta sul suo stesso telo circondata dai bambini che concludevano la loro opera d’arte. Lui era seduto pochi centimetri da me; stava leggendo dei fogli, forse un nuovo copione per un film. I miei occhi erano puntanti su di lui; fissavo ipnotizzata i suoi lineamenti perfetti...gli occhi sotto gli occhiali da sole...gli zigomi...la mascella...il collo...le spalle...i pettorali...i bicipiti...l’addome...forse in quel momento si accorse del mio sguardo e mi rivolse un sorriso.

Imbarazzata lo distolsi subito.

<< cosa ti porta qui a Los Angeles? >>

<< ehm sono qui in vacanza con i miei amici. Mi hanno fatto il regalo di compleanno diciamo >>

Risultavo ancora molto impacciata e goffa.

<< oh...penso che tu mi conosca...non ho chiesto il suo nome milady >>

<< mi chiamo Francesca e no, non ti sei sbagliato, ti conosco >>

Sorrise, non penso gli importasse molto infatti disse: << lo so, tu non sei quel tipo di fan che si ammazzerebbe per avere un mio autografo! Lo leggo dai tuoi occhi! >>

Arrossii.

<< finito! >> esclamò Lily soddisfatta.

Jack corse a prendere uno specchio.

<< ti dona molto il trucco da pirata! Potresti avere un futuro nei film dei pirati dei Caraibi >> accennò Johnny.

Penso di essere diventata rossissima e ringraziai il trucco pesante che mi avevano applicato Lily e Jack.

Mi osservai allo specchio e devo dire che Johnny aveva ragione il trucco da pirata mi donava molto!

<< adesso giochiamo! >> esclamò Jack.

<< oh no ragazzi è tardissimo dobbiamo tornare alla barca la mamma ci starà aspettando! >>

<< ok... >> risposero Jack e Lily affranti.

<< è stato bello giocare con te! >> disse Jack.

<< anche io mi sono divertita molto! >> diedi una carezza a entrambi mentre Johnny riordinava le borse.

<< ok possiamo andare...ragazzi salutate Francesca! >> i due mi salutarono con un caloroso abbraccio.

<< spero di rivederti presto! >> Johnny mi fece l’occhiolino e un sorriso amichevole e si allontanò con i ragazzi.

<< ciao >> i bambini mi salutarono ancora con la mano e io feci lo stesso.

Tornai all’ombrellone soddisfatta e i sorrisi e gli sguardi increduli delle mie amiche furono le prime cose che vidi al mio ritorno. Raccontai tutto ciò che avevamo fatto e di ciò che avevamo parlato.

<< beh Fra dai te lo meriti, sei una sua grandissima fan e sono felice per te >> disse Greta mentre stavamo riordinando i teli per tornare all’hotel.



Eccomi sono tornata! Spero che questi tre capitoli siano stati di vostro gradimento. Questo capitolo in partcolare è uno dei miei preferiti...chissà perché? Finalmente anche lui ha fatto la sua apparizione! Chiedo scusa se alcuni non sono molto lunghi e in generale ogni capitolo è abbastanza corto, ma come prima storia penso possa andare ahah :-)
Mi raccomando commentate e restate attivi, presto ho pronti nuovi capitoli! Ci tengo molto ad un vostro parere, grazie!
- dream_writer

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Capitolo 4
*** Not now ***


 

Il giorno seguente ci rilassammo nella spa dell'hotel e solo la sera decidemmo di uscire. Ci preparammo per andare in una delle discoteche più belle di tutta Los Angeles. Mi misi un vestito nero e stretto, lungo fino poco sopra il ginocchio e aveva dei brillantini sul décolleté. Me lo aveva comprato Alex prima di partire per festeggiare i nostri due anni insieme. Adoravo quel vestito e lo indossavo solo per le occasioni più importanti.

Alex uscì dal bagno, aveva ancora soltanto i boxer mentre io ero già quasi pronta.

<< tranquilla amore ci metto solo due minuti! >>

Mi sedetti sul letto e presi una rivista a caso da sopra il mobiletto. Mh...non ho mai amato questa roba; tra i vari titoli della copertina: le star al mare./ Nuova moglie per il nostro sex simble./ Johnny Depp dovrebbe preoccuparsi del nuovo attore sul set con Vanessa?/ E ancora gossip...

Quella notizia aveva colto la mia attenzione. Da quando ho salutato Johnny e i suoi figli non ho fatto altro che pensare a lui. Impossibile che Vanessa potesse tradirlo, mi dispiacerebbe troppo, non lo meriterebbero né lui né i suoi figli. Lo avevo conosciuto di persona solo per poco tempo ma mi è bastato per capire quanto fosse educato, speciale e simpatico. Una persona a modo insomma.

<< sono pronto! Andiamo? >>

<< sì certo!>>

Presi la borsa e lasciai la rivista sul letto con ancora mille interrogativi che mi frullavano per la testa.

<< Fra ti sta d’incanto quel vestito! Me lo presti? >>

<< ahah ok, Bianca >>

<< ok ragazzi ho trovato una pizzeria italiana poco lontano da qui, che ne dite se ci andiamo? >> Spencer aveva preparato tutto il programma, si vede proprio che è fratello di Greta.

<< ok a me va benissimo! >>

<< ok anche per me >>

<< beh allora andiamo, ho una fame tremenda >>

Ci avviamo verso la hall e lasciate le chiavi delle stanze chiamammo un taxi.

La pizzeria da fuori già si vedeva che era italiana. Il suo stile non passa di certo inosservato in una città come Los Angeles.

La pizza era davvero buona e alle nove eravamo già fuori. Ci incamminammo per le strade ancora affollate della città. Il locale era stracolmo di gente e dopo una fila immensa, verso le undici, riuscimmo ad entrare. Adesso inizia il divertimento!

<< ehy amore io vado con Spencer a prendere da bere, vuoi qualcosa? >>

<< no grazie per ora niente >>

C’era davvero tantissima gente. Io e le mie amiche ci dirigemmo verso uno spiazzo con dei divanetti e ci accomodammo. La musica era alta e non riuscivamo nemmeno a sentire cosa dicevamo a dieci centimetri di distanza. Così decidemmo di tornare in pista visto che Spencer e Alex non si decidevano a tornare.

Mi ritrovai da sola e persi di vista sia Greta che Bianca quando arrivò un’ondata di ragazzi.

<< oh insomma che maniere sono mai queste? >>

Uno di loro mi guardò con aria di sfida, era sicuramente ubriaco: << ehy amore come sei bella! Insegnami tu le buone maniere iniziando a toglierti quel bel vestitino >>

Disse questo con tanto di occhiolino.

Non mi era mai capitato una cosa del genere, girai i tacchi e me ne andai il più lontano possibile.

Andai al bancone e ordinai un mojito.

Tornai ai divanetti. Le luci erano molto soffuse e non potevo nemmeno vedere il volto delle persone che mi si avvicinavano.

Ero sicura che l’alcol non avesse ancora fatto effetto quando vidi due uomini avvicinarsi a me.

Da quello che potei vedere potei capire che erano fatti e anche abbastanza oserei dire. Uno di loro aveva in mano una bottiglia di Vodka completamente vuota.

Cercai di evitare i loro sguardi e di rimanere indifferente. Era sempre stata la mia tattica e aveva sempre funzionato.

<< ehy che dici bellezza ci vieni con noi >>

Fece l’altro. Adesso potevo vederlo bene; aveva barba e baffetti ed erano sporchi di una polvere che amaramente riconobbi.

<< NO >> risposi seccata.

<< a me non importa sai? Era un’affermazione >>

Feci per andarmene, ma l’uomo con la bottiglia in mano mi prese per il braccio. Erano entrambi il doppio di me e non potevo far nulla per liberarmi da quella stretta.

<< oh insomma lasciami andare ho detto! >>

<< ohhh l’hai sentita? Troietta tu vieni con noi >>

Cercavo di divincolarmi, ma la stretta dell'uomo era troppo forte.

<< Alex ti prego, menomale mi hai trovata! Aiutami!!! >>

Alex era completamente ubriaco e se ne andava a giro con due ragazze a braccetto. Ero indignata. Non mi aiutò e tirò dritto facendo finta di niente.

Mi portarono nella saletta che precedeva i bagni. Uno di loro alzò la mano e mi diede uno schiaffo in faccia. L’altro mi diede un pugno in pancia. Il mojito che avevo bevuto per metà non aiutò poiché vomitai la cena e...sangue.

Mi stavano massacrando e non si sarebbero di certo fermati ai pugni e alle sberle.

Non volevo nemmeno pensarci. In quel momento speravo soltanto che qualcuno osasse avvicinarsi a quei due e che mi liberasse. Non sapevo se provavo più dolore per le botte inflittomi dai due o per Alex che mi aveva spezzato il cuore.

Poco dopo vidi due uomini robusti in giacca e cravatta avvicinarsi a me, poi...il niente.

Non vidi più nient'altro, era tutto sfocato, forse piangevo o forse persi i sensi e poco dopo, mi accasciai e chiusi gli occhi, abbandonandomi completamente a me stessa.


Sono tornata con un nuovissimo capitolo!! Cosa ne pensate del finale? E di Alex? Ho pronti anche i prossimi capitoli e devo dire che sono molto soddisfata! ;-P Quindi mi farebbe molto piacere ricevere una vostra opinione e mi raccomando di rimanere aggiornati e seguire la storia visto che non mancheranno le sorprese!
- dream_writer

 

 

 

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Capitolo 5
*** Un angelo in soccorso ***


Stavo cadendo nel vuoto. Sentii i battiti accelerare e il respiro affannato. Era tutto buio. Non riuscivo a muovermi o ad aprire gli occhi. Avevo un fortissimo dolore dietro la testa, come se mille aghi vi premessero contro. In fondo vedevo una luce abbagliante che non riuscivo a raggiungere. Sentii mille voci confuse tormentarmi, non riuscivo nemmeno a distinguere una parola e poi...un fischio continuo...
un brivido mi percosse la schiena: ero viva? 

Mi passai una mano sul volto strofinandomi gli occhi per capire se faceva sempre parte dell'incubo. Come poteva essere ancora un brutto sogno? Mi trovavo in un morbidissimo letto circondata da cuscini. Accanto a me era accesa una piccola lampada che emetteva una luce soffusa e calda. La porta della stanza era accostata e dal corridoio provenivano delle voci.

<< mi raccomando, deve riposare. Per stanotte è un problema per lei se resta qui? Sarebbe meglio non farla scombussolare ancora di più >>

<< nessun problema, ci mancherebbe. Era scontato >>

<< è stata una nottataccia. Se non ci fosse stato lei, nell'ora che qualcun altro fosse intervenuto adesso si troverebbe in condizioni peggiori...a combattere in una sala operatoria per restare in vita >>

<< la ringrazio, dottore >>

<< arrivederci >>

Tirai un sospiro di sollievo e rimisi la testa sul cuscino. Sentii una voce profonda e calma:

<< come ti senti? Ti hanno distrutto! Ma adesso è tutto finito >>

Il mio cuore fece un balzo. Le domande erano tante: dove mi trovavo? Cosa mi avevano fatto? Fino a che punto erano arrivati? Saranno in pensiero Bianca e Greta?

L’unica cosa certa in quel momento era che la persona che mi stava parlando era Johnny. Avrei riconosciuto la sua voce tra mille. Lo vidi sedersi a pochi centimetri da me, accanto al mio corpo stracciato. Avevo ancora il mio vestito, la spallina era strappata. Avevo la mano fasciata e passando la lingua sul labbro constatai, dal sapore di sangue, che fosse rotto.

<< ehy come ti senti? >> ripeté lui in cerca di risposte.

<< sto abbastanza bene grazie...dove...dove sono? >>

<< adesso ti spiego tutto non preoccuparti sei al sicuro >> << hai una ferita alla mano e qualche taglio qua e là. Il medico te le ha disinfettate. Quei due idioti ti hanno spaccato una bottiglia molto vicino e le schegge ti hanno tagliata >>

Presi il ghiaccio che mi porse per il labbro.

Mi soffermai a guardare il suo volto perfetto e i lineamenti...così maschili, mi faceva girare la testa. Indossava un paio di jeans strappati, degli scarponcini e una camicia bianca con i primi tre bottoni sganciati che lasciavano intravedere il suo petto muscoloso. Cazzo quanto è bello! Lasciava una scia di profumo soave.

Mi persi nei suoi occhi color cioccolato mentre iniziò a spiegarmi.

<< mi trovavo anche io lì, me ne stavo lontano per non farmi riconoscere. Con me ci sono sempre Rodriguez e Armando, i miei bodyguards. Stavo andando a prendere da bere quando ho visto due uomini portarti via a forza e ho capito che qualcosa non andava, così ho mandato loro a salvarti.

Hanno dato una bella lezione a quei due e Jerry ti portato nella mia macchina. Nel frattempo sono uscito e ho incontrato le tue amiche che ti stavano cercando. Le ho tranquillizzate dicendo loro che mi sarei occupato io di te. Dovrebbero essere tornate in hotel con Spencer e Alex, da quello che hanno detto. Se vuoi dopo puoi chiamarle >> e indicò il mio telefono con il vetro in frantumi.

<< adesso sei a casa mia. Puoi restare qui tutta la notte, penso sia la cosa migliore >>

Mi rivolse un gran sorriso. Pendevo letteralmente dalle sue labbra, come una bambina alla quale vengono raccontate delle favole prima di dormire.

La stanza di Johnny e Vanessa era enorme con fotografie dei loro figli e quadri. Il letto era di fronte a una grande vetrata che dava su una terrazza. Si vedeva tutta Los Angeles. Era un panorama mozzafiato: la città di notte era viva. Mille lucine e le strade ancora trafficate.
Mi passai una mano sulla fronte e socchiusi per un attimo gli occhi.

<< ma...tua moglie e i tuoi figli non ci sono? >>

<< Vanessa è partita per Parigi con i bambini >>

Sembrava affranto mentre diceva quelle parole. Complimenti Fra! Tra tutte le cose che potevi chiedergli sei andata a parare lì! G e n i o.

<< scusa, non intendevo essere invadente...>>

<< non preoccuparti... >> sorrise. Aprì bocca per parlare ma la richiuse subito. Alzai un sopracciglio.

<< mi dispiace... >> aggiunse.

<< per cosa? >> lo guardai incuriosita...non capivo cosa intendesse.

<< da quello che ho capito Alex è il tuo ragazzo... >>

<< già...Alex >>

Lo avevo dimenticato completamente, ma adesso sentivo di nuovo la rabbia montarmi addosso e l’avrei ammazzato di botte. Non sa mai regolarsi e soprattutto non mi importava di quanto fosse sbronzo: doveva aiutarmi...sarei potuta morire.

<< l’ho visto andarsene con due...ragazze, senza degnarti di uno sguardo >>

Mi porse un bicchiere d’acqua. << tranquilla vedrai le cose si sistemeranno >>

Mi accarezzò la fronte per sentire la temperatura. O MIO DIO! Avevo il cuore in gola e posso contare di essere diventata bordò. Gli sarei saltata addosso. Mi morsi il labbro ma sobbalzai per il dolore...mi ero dimenticata della ferita. Johnny sorrise. E che sorriso! Di quelli che ti stendono all'istante.

<< vado a prenderti un pigiama, puoi andare nel bagno qui accanto >>

L'acqua mi andò di traverso, menomale che lui era già uscito dalla stanza.

Rientrò poco dopo con un pigiama da uomo. Era di sicuro uno dei suoi. Mi si illuminarono gli occhi. Indossare un suo pigiama?!?!? Era un sogno!

<< Vanessa si è portata via tutti i suoi vestiti e sono rimasti soltanto i miei...ti staranno leggermente grandi, ma penso che per un pigiama non faccia niente...>>

<< va alla grande! Adoro i vestiti larghi sono così comodi! Grazie! >>

Dissi frettolosamente e afferrai i vestiti prima che cambiasse idea. Non vedevo l’ora di indossarlo.

<< riposa mi raccomando, se hai bisogno io sono nella stanza accanto. Notte! >>

Spense la luce e uscì dalla stanza.

Presi il telefono. Aveva il vetro rotto ma potevo comunque usarlo e leggere i nomi sul display. C’erano una miriade di chiamate perse da Greta, Bianca e Spencer. Ma di Alex nessuna notizia. Chiamai Greta.

Mi rispose subito:

<< Fra ma cosa hai combinato? Come stai? Siamo state troppo in pensiero per te, non puoi capire che colpo ci siamo presi! >>

<< sto bene adesso, non preoccuparti >>

<< lo so che adesso stai bene...mica per niente, ma sei a casa di Johnny Depp! Allora che mi racconti? Com'è? >>

<< non vuoi nemmeno sapere cosa mi è successo per essere qui? >>

<< oh andiamo certo! Stavo solo scherzando... Fra potevi morire! Menomale che c’era lui! >>

<< menomale che c’erano i suoi bodyguards, vuoi dire...è stato un caso >>

<< oh, io a casa mia le chiamo coincidenze >>

<< sì certo, certo >>

<< comunque ci ha raccontato tutto Johnny fuori dal locale...è stato un dispiacere non poterlo vedere in faccia. Era bardato peggio di uno che deve andare in spedizione in Alaska! Co sto cadlo...povero>>

<< ahahah! Ti prego on farmi ridere che mi fa male tutto! >>

<< è stato davvero carino >>

<< Su questo non avevo dubbi! Dai adesso devo andare, se mi sente che sono ancora sveglia mi ammazza, dopo che il dottore mi ha detto di riposare! >>

<< uuuuu vorrei essere io lì al tuo posto per “vedere cosa farebbe se non gli dessi retta” >>

<< sei sempre la solita! Ah sai una cosa? Johnny mi ha dato un suo pigiama! >>

<< nah vabbè! >>

<< ma Alex? >>

<< ubriaco più che mai. Adesso è in camera sua, senza le ragazze naturalmente! Io e Bianca le abbiamo mandate via a calci in culo >>

<< siete mitiche! Ci vediamo domani! >>

<< ciao Fra rimettiti! >>

Uscii dalla camera. Johnny era al piano di sotto. Andai in bagno e mi sciacquai il viso pesto e sanguinolento. Mi infilai il pigiama. Wow era morbidissimo e aveva un profumo delizioso. Tornai in camera e mi misi sotto le coperte stringendo contro la mia pelle quel morbido tessuto. Mi addormentai guardando Los Angeles e, dopo tutto, il dolore era abbastanza sopportabile visto il contesto.


Come promesso eccomi con un nuovo capitolo! XD Finalmete è tornato Johnny che per questa serata ha preso il posto di un angelo. Per voi, quanto si è comportato male Alex da 1 a 10? Per foruna esistono due migliori amiche come loro! Ci vediamo presto con altri nuovi capitoli e mi raccomando: restate aggiornati! ;-)
- dream_writer







 

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Capitolo 6
*** Autista...unico! ***


Mi svegliai bastanza presto poiché il telefono iniziò a suonare come se non ci fosse un domani.

Vedere il nome sul display fu come se qualcuno mi avesse tirato un secchio di acqua ghiacciata. Mia madre doveva essere venuta a sapere di cosa era successo la sera prima e sinceramente non ero psicologicamente pronta.

<< pronto mamma! >

<< Franci come stai? Cosa ti è successo? Abbiamo saputo tutto ieri sera da Greta e Spencer! >>

<< mamma adesso sto bene...mai stata meglio! Non ti preoccupare poteva succedere a chiunque... adesso la cosa importante è che sia tutto apposto, ed è così, quindi non c’è più niente di cui preoccuparsi >>

<< io te lo avevo detto che non saresti dovuta andare in quel postaccio! Pieno di ubriachi, drogati e vagabondi! >>

<< quanto la fai lunga mamma! In qualunque posto del mondo ci sono persone del genere! >>

<< ...non sei in hotel, eh? >>

<< eh no....in un luogo migliore! >>

<< sì, sì lo so...me lo ha detto Greta...stai attenta! Non lo conosci >>

<< cosa stai insinuando? Johnny è una persona per bene! Lo conoscevo già da prima di ieri sera. Ho giocato con i suoi figli l’altro giorno in spiaggia e niente abbiamo parlato. Se non ci fossimo già incontrati, probabilmente non mi avrebbe salvata. E poi è grazie a lui se adesso sono viva! Gli devo un grosso favore! >>

<< ci risentiamo domani...ciao ti voglio bene e non cacciarti in altri guai! >>

<< sì ok....ciao mamma >>

Johnny doveva sempre dormire così decisi di andarmi a fare una doccia. Mi misi l’accappatoio che mi aveva lasciato e uscii dal bagno.

Nel corridoio vidi una figura venire avanti con passi pesanti; Johnny si era appena svegliato ed era ancora insonnolito. Beh la cosa più bella di quel risveglio? Era in boxer. Mi scappò un risolino, o un urletto, non so bene cosa fosse quel verso. Menomale che non mi sentì e si accorse della mia presenza solo quando mi decisi a parlare:

<< ma buongiorno! >>

<< buo – ngiorno >> rispose lui tra uno sbadiglio e l’altro.

Appena si accorse di essere in mutande arrossì, portò la mano sulla nuca e iniziò a tormentarsi il labbro con l’altra mano. Ouhhh che carino quando era in imbarazzo! Faceva sempre in quel modo. Stavo per svenire di nuovo. Come poteva pensare di presentarsi davanti a me in quel modo di prima mattina?

Decisi di non infierire e di tornare in camera mentre lui si preparava, ma soprattutto perché rischiavo di rimanere lì imbambolata a bocca aperta con un rivolo di bava!

Bussò alla porta prima di entrare con altri vestiti.

<< ho pensato di portarti qualcosa da metterti per uscire visto che il tuo vestito beh...ha vissuto tempi migliori... >>

<< grazie mille! Non dovevi! >>

<< oh dovevo eccome...solo che beh sono miei...ho trovato solo un paio di jeans bermuda e questa maglia bianca. Quest’anno va di moda no? Che dici? >>

<< dico che sono perfetti! >>

<< ok ti aspetto di sotto per colazione! >>

<< ok, grazie! >>

Quei vestiti mi donavano molto; modestamente!

Scesi di sotto con in mano il mio vestito strappato. Puzzava pure di alcool ed era macchiato di sangue...avrei dovuto buttarlo...

<< cosa preferisce per colazione milady? Abbiamo caffè, latte, succo, brioche, biscotti... >>

<< solo un caffè grazie >>

Mi guardò accigliato.

<< non ho fame stamattina... >>

<< ok ok >> << ti lascio il mio numero di telefono così in caso di “ pericolo” potrai chiamarmi >>

<< ti ringrazio Johnny >>

Finii il mio caffè, infilai le scarpe e presi la borsa.

Mi guardò perplesso da sopra il giornale.

<< mi sembrava ovvio che ad accompagnarti sarei stato io >>

<< non devi preoccuparti, hai già fatto troppo per me e di certo avrai altro da fare e non voglio dare altro fastidio! >>

<< scherzi? Non dai nessun fastidio! Insisto per accompagnarti! >>

<< davvero...sei stato fin troppo gentile n- >> Non mi fece finire di parlare.

<< la mia presenza è così sgradevole? >>

Come aveva osato anche solo pensarlo?!

<< ok se la metti così...sarai tu ad accompagnarmi...come vuoi >>

Mi accomodai sul divano in salotto davanti al grande televisore mentre finiva di prepararsi.

Era davvero una gran bella casa. Da per tutto c’erano foto dei suoi figli e della sua famiglia. Era davvero un bravo padre. Teneva molto a loro.

Scese le scale. Prese da un piattino sul tavolo vicino la porta le chiavi dell’auto e i suoi inseparabili occhiali. Lo seguii fino fuori e con fierezza riconobbi che avevo pienamente azzeccato dove si trovava casa sua. Non ci credevo ancora! Il giorno prima mi sembrava impossibile entrare o per lo meno avvicinarmi a casa sua! Un sogno irraggiungibile! E adesso, eccomi qua! Lo raggiunsi all’auto curiosa di sapere quale macchina mi avrebbe portato a giro per Los Angeles a fianco di Depp.

Wow non potevo crederci! Una Rolls Royce nera. Salii dopo di lui. Non potevo crederci; mai nella vita mi sarei aspettata di viaggiare su una macchina così lussuosa.

<< allora, dove ti porto? >>

<< all’hotel... >>

<< ok ma prima...un bel giro turistico per Los Angeles! >>

<< no ma che scherzi!? Seriamente, non voglio farti perdere altro tempo. Avrai mille cose da fare e io ti starò già facendo perdere tempo >>

<< ed è proprio qui che ti sbagli! Ho due settimane completamente libere. Le avevo prese per stare con Vanessa e i bambini, ma è andata come è andata... E poi non è un perdita di tempo stare con te >>

L'ultima frase...l'aveva detta veramente? Ok stavo in paradiso.

<< c’è qualcosa che non va...vero? Se potesse farti star meglio possiamo parlarne... >>

Non volevo essere troppo invadente, ci conoscevamo da pochissimo; mi pentii subito di aver detto quelle parole. A dir la verità mi erano scappate di bocca senza averci pensato...la curiosità era troppa e poi...avevo intuito qualcosa in lui che mi fece capire che voleva parlarne...

<< con Vanessa non è successo niente di particolare. Lei è fatta così, ha bisogno di tempo senza motivo. Così ha deciso di partire e tornare in Francia dai suoi genitori lasciandomi solo qui senza sapere se si tratterà di qualche giorno o più tempo >>

Wow...mi aveva parlato di sé stesso così liberamente...come se fossimo vecchi amici.

<< sei speciale...non so nemmeno io perché le parole mi siano uscite di bocca così spontanee. C'è qualcosa di te che mi da sicurezza... >> diede un colpo di tosse e distolse lo sguardo, fissando adesso il volante dell'auto. Lo vidi sorridere sotto i baffi.
Arrossii...
<< vedrai che nel giro di qualche giorno tornerà da te e si sistemerà tutto >>

Avrei voluto dire lo stesso per la relazione tra me e Alex. L’unica cosa integra che mi era rimasta dalla scorsa sera era l’anello.

Johnny estrasse dallo sportellino un cappellino, lo indossò e mise in moto la macchina. Mi fece fare un bel giro portandomi a vedere tutte le meraviglie di Los Angeles. Per le strade con una Rolls Royce tra i grattacieli, i negozi, i parchi e i murales.

Prendemmo un panino e una birra in un camioncino all’incrocio di due strade trafficate. Adoravo tutto questo...la sua semplicità.

A quel punto mi riportò all’hotel dagli altri.

Erano nella hall e mi accompagnò per dare maggiori spiegazioni.

Salutai le miei amiche che appena mi videro mi abbracciarono come non avevano mai fatto. Anche Spencer mi salutò in questo modo mentre Alex se ne stava in disparte imbarazzato. Non sapeva cosa dire...glielo leggevo in faccia: non aveva dormito tutta la notte aveva delle occhiaie allucinanti. Beh almeno un poco ci teneva a me. Mi venne in contro. Volevo che mi dicesse solo una cosa e poi ne avremmo riparlato con calma.

<< scusa amore...mi sono comportato da stupido...lo sai che non lo avrei fatto veramente se non avessi bevuto, ma sopratutto mi dispiace per non averti aiutato... >>

<< ...scuse accettate. L’importante è che adesso sia viva...no? >>

<< non sai quanto sono stato in pensiero, ho temuto il peggio >>

Abbassò lo sguardo.

<< cosa avete organizzato per oggi pomeriggio? >>

<< pensavamo di andare a fare shopping...solo che non conosciamo molto bene Los Angeles... >> esordì Greta.

<< beh se volete posso accompagnarvi io! Conosco piuttosto bene Los Angeles >>

Johnny che fino a quel momento era rimasto in disparte si fece avanti.

<< davvero lo faresti? Passeresti tutto il pomeriggio con gruppetto di ragazzi a giro per le strade di questa città? >>

<< perché non dovrei? >>

Greta e Bianca si scambiarono uno sguardo complice e un sorrisetto malizioso. Povero Johnny non volevo essere nei suoi panni.

Andammo in tantissimi negozi e comprammo borsate di vestiti. Johnny conosceva praticamente tutti e mi divertivo a vederlo indossare sciarpa e cappellino d’estate con un caldo allucinante. Appena entravamo in un negozio si toglieva tutto quel ben di dio di roba e inutile dire che era sudatissimo. Così per farlo riprendere mangiammo un gelato in parco, pieno di fontane e prati immensi. Beccai Johnny un paio di volte osservare i movimenti di Alex e scrutarlo nei minimi dettagli.

Io e Alex, piano piano, tornammo come prima. Anche se io facevo molta più attenzione ed ero leggermente diffidente; d’altronde non si era comportato bene nei miei confronti.

<< domani mi esibirò con il mio gruppo. Ho dei biglietti per voi...non so, vorreste venire? >>
Nel dirlo si passò una mano dietro la testa e mi dovetti trattenere dall'impazzire. Anche Greta e Bianca sembravano sul punto di svenire e mi sussurrarono all'orecchio: << sexaggine a parte...ha detto seriamente che siamo invitate al suo concerto? >>

<< a quanto pare >> risposi con un fil di voce ancora imbambolata a fissarlo.

<< a noi farebbe molto piacere! Mi piacerebbe vederti suonare! Non vorremmo però approfittarne troppo della tua gentilezza >>

<< Perfetto, sarete i miei ospiti d'onore! >> mimò un inchino con tanto di sorriso smagliante. Vabbè, via...voleva farci morire. Frugò nella tasca e poi si accese una sigaretta. << vi farò avere i biglietti entro domani a pranzo! >>

<< a domani allora! >>

<< ciao! >>

<< ciao Johnny! >>

Si diresse verso l’auto e mi osservò salire le scale che procedevano la hall. Sbirciai con la coda dell'occhio; sembrò sorridermi e scuotere leggermente la testa mentre apriva la portiera dell'auto. 

Non so se Johnny osservasse Alex per proteggermi e fare in modo che non capitasse più una situazione come quella della sera prima, o perché fosse “ geloso”. Al solo pensiero arrossii. No, non può essere possibile. È soltanto una persona premurosa e protettiva. Dopo tutto è felicemente sposato, almeno credo, e ha dei bellissimi figli.

Ok, ok ci sono! Oggi avevo intenzione di postare due capitoli, visto che avevo il pomeriggio libero, ma essendo estate ci sono le amiche che ribaltano i piani! Stasera comunque ne posterò un altro come promesso. ;-) 
Cosa ne pensate per ora della storia? La nostra protagonista ha fatto bene a perdonare Alex? E Johnny, è veramente geloso? Seguitemi e lo scoprirete! Ringrazio con tutto il cuore coloro che hanno letto i capitoli precedenti! Grazie davvero!
- dream_writer



 

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Capitolo 7
*** Il concerto ***


Tornai in camera. Alex si addormentò subito. Io non avevo ancora sonno così decisi di stare un po’ al telefono. Lo avevo appena spento quando vidi la rivista sul comodino. Decisi di leggere la notizia su Johnny e Vanessa. Mi incuriosiva troppo.

 

Johnny Depp deve preoccuparsi del nuovo attore sul set con sua moglie Vanessa?
In questo periodo Vanessa Paradis sta lavorando al nuovo film che uscirà tra qualche mese nelle sale. Potrebbe esserci una possibile relazione tra i due naturalmente tenuta all’oscuro da tutti e sopratutto da suo marito Johnny? Possibile! I due infatti sono stati visti insieme più volte al di fuori del set e come potete vedere nelle foto nella pagina accanto in situazioni “intime. ”

 

Non potevo crederci Vanessa non avrebbe potuto mai fare una cosa del genere. Sono soltanto due colleghi, è normale che si vedano; dovranno pur certo confrontarsi e conoscersi per recitare al meglio la parte. Lo avrà fatto anche Johnny.

Non amo proprio per questo le riviste di gossip. Riescono a rendere tutto così scandaloso.

Lanciai la rivista sul tavolino di fronte al letto e mi misi a dormire.

La mattina mi svegliai con Alex affianco e naturalmente stava ancora dormendo nonostante la sera prima si fosse addormentato presto. Il sole illuminava la stanza e i capelli chiari di lui. Mi alzai e decisi di prepararmi senza svegliarlo. Uscii dalla stanza e raggiunsi le mie amiche. Bussai alla porta. Ad aprirmi fu Bianca che da brava mattiniera che si rispetti era già sveglia dalle sette, si era preparata, aveva messo in ordine la stanza e aveva pure ordinato la colazione per tutte e tre una volta che anche Greta si fosse svegliata.

Con sguardo complice decidemmo che Greta avesse dormito fin troppo e che ormai era ora di svegliarsi!

Le saltammo addosso... tra me e Bianca non so chi abbia più grazia! Si svegliò di soprassalto e ci lanciò tutti i cuscini; era arrabbiata con noi ma appena ci portarono la colazione, al solo profumo di pancake e nutella, dimenticò tutto.

Bianca aveva preparato il programma per tutta la giornata fino alla sera quando saremmo andate al concerto.

Greta tornò dalla hall con cinque biglietti. Dovevano essere quelli del concerto!

<< me li ha dati il receptionist. Ha detto che glieli ha portati un uomo di nome Jerry >>

<< sì, è uno dei suoi bodyguard >>

<< ma Alex e Spencer non vengono con noi? >>

<< Spencer voleva andare a vedere una sfilata di auto d’epoca...uomini...e ci andrà anche Alex. Non te lo ha detto? >>

<< no, non mi ha detto niente >>

Alex in quei giorni era molto più assente...forse voleva divertirsi un po’. Lasciai stare.

Tornammo alla solita spiaggia ma questa volta non arrivarono né Johnny né i bambini e neanche Vanessa. Non rimasi troppo delusa. Johnny sarà stato sicuramente a provare le canzoni per il concerto insieme alla band e in quanto a Vanessa sarà stata ancora in Francia.

Dopo qualche tuffo decidemmo di tornare all’hotel per prepararci.

<< che vi mettete voi? Non sono mai stata ad un concerto... >>

<< se è per questo nemmeno io! >>

<< tu invece Greta ci sei stata vero? >>

<< sì ma era tutta un'altra cosa! Questo è rock! >>

Alex e Spencer non erano ancora tornati e quindi ordinammo da mangiare solo per noi.

Arrivò una notifica:

“ abbiamo preso un taxi ma c’è molto traffico...ci vediamo direttamente al concerto.”

<< ragazze...loro ci aspettano lì >>
 

- JOHNNY -

Stavamo finendo le prove quando un ragazzo dello staff mi raggiunse sul palco con il telefono in mano.

<< scusa Johnny ma è la quarta volta che chiama tua moglie >>

Posai la chitarra irritato e risposi al telefono cercando di restare calmo. Tutte le volte che mi chiamava doveva farmi la predica per qualcosa o incolparmi di non essere un buon padre. Anche stavolta non andò diversamente.

<< ahh finalmente! Ma si può sapere dove ti eri cacciato! Quattro! Quattro chiamate! E se avessi avuto bisogno di aiuto, se fosse stato qualcosa di grave? >>

<< stasera mi esibisco e oggi ho avuto tutto il tempo le prove. Se avessi letto i messaggi o se mi avessi ascoltato almeno una volta, adesso lo sapresti! >> ripresi fiato e mi calmai. << perché mi hai chiamato? >>

<< per sapere quando avresti avuto intenzione di venire! >>

<< Vanessa te lo ripeto per l'ultima volta. Tra poco inizierò un nuovo film e devo rimanere a Los Angeles per tenermi in contatto con il regista e i produttori. Non posso venire in Francia solo perché ti è presa voglia di farci un giretto! >>

<< non ti importa proprio niente della famiglia >>

<< questo non puoi dirlo! Faccio di tutto per stare con i bambini. Con me si divertono: stiamo insieme sul set e poi andiamo a prendere un gelato o al parco. Loro sanno che il lavoro non potrà mai dividerci >>

<< e allora adesso perché non sono con te, eh? Te lo dico io...per il tuo lavoro >>

<< no Vanessa sei stata tu a voler partire e a voler portare loro con te! Il lavoro non c'entra un bel niente. Ah e sappiamo entrambi che hai finito da almeno due settimane le riprese in Francia >>

<< dobbiamo girare altre due scene >>

<< certo, certo...devo andare... >> << prima però...ci sono Jack e Lily? >>

Ero sicuro che fossero lì, avevo sentito la mia piccola bambina chiamare Jack.

<< no, non ci sono >>

Riattaccò la chiamata.

Ero furibondo. Presi la chitarra. Mancava solo un ultimo pezzo ma vista la situazione decisero di non farmi cantare per la prova. La band era a conoscenza della mia situazione, poiché durante le prove capitava spesso che mi chiamasse Vanessa e andasse a finire come oggi. Mi chiusi nel camerino insieme a un paio di birre. Era l'unico modo per calmarmi, anche se mi ero ripromesso di non bere più. Ero salito molte volte sul palco, ma mai mi ero trovato a fare i conti tra un pubblico numeroso e i mille pensieri nella testa.

<< ehy amico, un'ora e inizia il rock’n’roll! >> Joe si era affacciato facendo capolino da dietro la porta.

<< sì Joe, sono pronto >>

<< non farti venire una sbornia, per ora, ok? Non ne vale la pena >>

Salimmo sul palco. Le luci illuminavano tutti i membri della band. Al mio arrivo si alzò un urlo di ammirazione.

Cercai con lo sguardo Franci, Bianca, Greta, Spencer e Alex...dovevano esserci anche Vanessa, Lily e Jack. Anche se fossero stati a Los Angeles Vanessa non sarebbe venuta. Mi accesi una sigaretta, la prima di una lunga serie per quella sera. Iniziammo a suonare. Riconobbi amaramente me stesso in quei testi.

 

- FRANCI -

Il taxi ci lasciò davanti all’entrata del palazzetto. Spencer e Alex ci stavano aspettando in fila. Mi diede un bacio sfuggente. Era cambiato ma non capivo il perché.Il palco era in fondo ed era preceduto da un giardino circondato da un grande portico. La nostra sezione era sotto il palco ed era riservata ai parenti e agli amici. Avrà preso quei biglietti per la sua famiglia, ma essendo in Francia lì avrà ceduti a noi; mi sentivo comunque importante. Sapevo del concerto, ma non ero riuscita a trovare i biglietti. Ero davvero emozionata! Per essere la prima volta non potevo desiderare di meglio! Con i miei amici in una sezione riservata! Non stavo più nella pelle!

Vidi Johnny cercarci tra la folla; per un attimo i nostri sguardi si incrociarono. Era preoccupato per qualcosa, glielo leggevo dall'espressione e dai modi di fare. Sarà stato sicuramente per Vanessa.

Il concerto era stato davvero pazzesco. Ogni tanto osservavo Johnny avvicinarsi al limite del palco per salutare e dare la mano ai fans. Raggiunse anche la nostra sezione e ci fece l'occhiolino sorridendo...un sorriso amaro; uno di quelli che dicono più di mille parole. Le canzoni che suonavano erano cariche di energia e i testi che all'apparenza possono sembrare spensierati e divertenti racchiudono significati e pensieri molto profondi; mettono anche un po' i brividi.

 

- JOHNNY -

Il concerto era andato alla grande e decidemmo di festeggiare in un locale poco distante da casa mia.

Avevamo appena ordinato un gran numero di drink, soprattutto per me. Volevo dimenticare Vanessa mi stava nascondendo qualcosa; odio il gossip e le riviste ma questa volta come posso far finta di niente?

Agguantai la bottiglia di rum che portò il cameriere. Me la scolai sotto gli sguardi di rimprovero della band. Non mi dissero niente. Forse provavano pena per come mi riducessi ogni volta. Mi lasciarono sfogare. Da quel momento è tutto un ricordo lontano e confuso.

 

- FRANCI -

Tornammo in hotel molto tardi, dopo essere stati in un locale.

Come al solito Alex si era addormentato. Aveva lasciato il telefono sul letto accanto al mio. Lo schermo si illuminò.

Lessi veloce: “ Sara: amore sei sempre con quella? Quando torni? Mi manchi tanto, sai? “

Rimasi scioccata. Conosco Sara; frequentava lo steso corso di Alex. E' una ragazza molto provocante e ottiene sempre ciò che vuole. Voleva Alex solo per sé e deve esserci riuscita. Non ero lucida per mettermi a litigare. Decisi di aspettare la mattina seguente. Ero incazzata nera. Come aveva potuto farmi una cosa del genere?!?! Era cambiato ma non pensavo fosse questo il motivo.


Ve l'avevo detto che le cose avrebbero preso una piega inaspettata! Vi lascio con questo capitolo...con un po' di suspence! A presto! 
- dream_writer

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Capitolo 8
*** Ti odio ***


Non avevo dormito per niente, non facevo altro che pensare a cosa dire ad Alex. Mi alzai ancora infuriata. Presi una birra dal mini bar. È stata una cosa istintiva.

Preparai velocemente la valigia di Alex. Non sarebbe stato con me un giorno di più. Aspettavo il suo risveglio seduta a braccia incrociate.

Tra vari sbadigli il piccolo cucciolo si svegliò...

<< mh...buongiorno amore! >>

<< buongiorno un cazzo >>

<< ehy cosa ti prende? >>

<< sai una cosa...dopo così tanto tempo che stiamo insieme, dopo tutto quello che abbiamo vissuto...come hai potuto farmi questo? Non eri abbastanza felice? Cosa ti mancava? Ti ho sempre dato tutto quello che potevo e negli ultimi tempi ho continuato a farlo senza mai ricevere abbastanza! Non servono regali costosi se non puoi dare affetto e amore >>

Rimase seduto a riflettere. Iniziai a tormentrmi le mani.

Feci un respiro profondo e proseguii.

<< nell'ultimo periodo sentivo che c'era qualcosa che non andava. I miei presentimenti sono giusti. La prova per la quale so che tu mi tradisci è nel tuo telefono, se te lo stai chiedendo. Ieri sera, Sara, ti ha mandato un messaggio mentre dormivi >>

<< ma cosa dici Sara è...è solo un'amica >>

<< ah e secondo te io ci credo? Da quanto vi frequentate? >>

<< ma cosa ti importa, noi non ci frequentiamo! >>

Mi alzai di scatto.

<< non prendermi in giro Alex! >> 
<< senti un pò...dì la verità >> aveva uno strano tono di voce e un sorrisetto strafottente sulle labbra. << come è stato andare a letto col vip? >>
Rimasi spiazzata dalla sua domanda. Avevo già immaginato ogni possibile cosa che avesse potuto rinfacciarmi, ma questo non me lo sarei mai aspettata. Come gli era anche solo passata per la testa una cosa del genere? Tenevo dentro troppa rabbia e adesso le parole mi bruciavano in gola pronte ad uscire infuocate.
<< cosa numero uno, ti ho chiesto di dirmi da quanto tempo vi frequentate tu e Sara e mi sembra legttimo saperlo; cosa numero due, non c'è mai stato un momento di intimità tra me e Johnny perché, al contrario di te, io ti sono stata sempre fedele! Cosa numero tre, se lui quella sera non ci fosse stato sarebbe andata a finire male, visto che tu pensavi a fare atro! >>
<< rispondimi adesso >>

La sua espressione cambiò radicalmente. Non gli avevo mai fatto conoscere questo lato della mia personalità, sembrava sorpreso che io potessi ribaltare la situazione
Balbettò qualcosa senza però riuscirlo a capire. Lo guardai infuriata.

<< da tre,quattro mesi...contenta? >>

<< si, adesso puoi andare! Fai schifo Alex >>

Si alzò dal letto. Era in cannottiera e pantaloncini. Sarebbe uscito così dall'hotel. Gli lanciai l’anello addosso, presi la sua valigia e gli indicai la porta. Gli occhi mi si riempirono le lacrime.

<< portalo a Sara! Ne sarà felice! >>

<< e adesso io dove dovrei andare?! >>

<< lontano da me. Non mi importa dove, basta che non ti riveda più >>

<< dai amore è stato solo un errore...io ti amo >>

<< e con che coraggio me lo stai dicendo Alex!? Non mi importa avevi a pensarci prima! >>

<< seriamente dai; ormai ho pagato l’hotel...non posso buttare via quei soldi >>

<< sì perché a te non importa mai niente di me! Solo dei tuoi soldi. Fai schifo! Fuori. >>

Mi voltai dall'altra parte mentre raccoglieva le sue ultime cose. Uscì sbattendo la porta. A quel punto alcune lacrime mi rigarono il viso. Svuotai il minibar e mi buttai sul letto. Ero comunque soddisfatta di essermi imposta e di averlo mandato via, di essermi tolta un gran peso, ma quella bugia, che mi aveva illusa per mesi, mi aveva distrutta.


- JOHNNY -

La mattina seguente mi svegliai sul divano. La testa mi girava e mi faceva malissimo. Raggiunsi barcollando il tavolo della cucina per farmi un caffè. Era un ottimo rimedio e mi sarei sentito subito meglio.

Arrivarono due messaggi della sera prima:
" ci ho pensato molto dopo la chiamata e...hai ragione. Sto tornando a Los Angeles. Domattina sarò in aeroporto...puoi venirci a prendere? I bambini non vedono l’ora di rivederti ♥️ "

Rimasi più che sorpreso alla vista del messggio e lo rilessi più e più volte per accertarmi che non fosse uno scherzo. Era successo molte volte che avessimo litigato di brutto e di solito ero stato io a riavvicinarmi a lei. Questa volta non avevo intenzione di farlo, ma ero rimasto stranito dal fatto che fosse stata lei a farsi risentire chiedendo perdono.

Lessi anche l'altro messaggio: “ volevo ringraziarti, davvero, non te ne sarò mai grata abbastanza! Ti ho visto un po’ giù...tutto ok? A presto Franci “

Mi strappò un sorriso. I nostri sguardi si erano incrociati solo per un momento e aveva già capito che qualcosa non andasse.

Mi feci una doccia e mi vestii mentre facevo colazione. Distrattamente accesi anche la televisione e non ci badai finché non passarono all’interno del programma una notizia di gossip che mi riguardava in prima persona. Mi accesi una sigaretta.

“ hai detto che Vanessa è stata rivista ieri con Brad a Parigi? Non sembra più per lavoro a questo punto. Ma la vera domanda è Johnny è all’oscuro di tutto o fa finta di niente?”

Oh andate al diavolo tutto quanti! Vanessa tornerà oggi e non mi sta tradendo! Sapete soltanto infangare la vita delle persone famose con il “vostro” gossip insensato!

Spensi la televisione infuriato. C’era del vero infondo? Ero io che non volevo aprire gli occhi? No, impossibile. Vanessa sta tornando qui a Los Angeles per passare un po’ di tempo con la famiglia al completo! Sono stupido io a crederci.

Uscii di casa e mi imbattei nelle strade affollate della città appena svegliata.

Mi feci trovare in aeroporto puntuale in modo che Vanessa non avesse nulla da rimproverarmi.

Appena mi videro Lily e Jack mi salutarono abbracciandomi e assalendomi di domande.

<< papà mi sei mancato! >>

<< anche a me ragazzi! >>

<< oh ciao amore! Non puoi capire che stanchezza! Ho un mal di testa allucinante. Ci pensi tu alle valige vero? >>

Esordì così Vanessa venendomi incontro con due trolley. Dopo giorni che non ci eravamo visti quello era il suo modo di salutarmi? A quanto pare sì.

Non dissi nulla e accompagnai la famiglia a casa.

<< ma quando ti convincerai che questa città non fa per te? >>

<< cosa intendi scusa? >>

<< andiamo, guardati intorno! Come fai a vivere qui? >>

Indicò le strade e le vie che percorrevamo per arrivare a casa.

<< ti ricordo che anche tu hai vissuto qui per molti anni. Questa ormai è casa mia non cambierei mai città! Ma stai scherzando? Ho passato gran parte della mia vita qui, non riuscirei mai ad andarmene. E poi non è un postaccio...tutte le città sono così >> dissi questo con una nota di sarcasmo non volevo discutere con lei, anche se faceva di tutto per infastidirmi.

<< va bene sarà...ma Parigi è molto meglio >>

<< ci sono stato per parecchio tempo, so come è Parigi! >>

<< ok, ok...era solo un consiglio >>

<< amore andiamo in spiaggia? In barca che dici? >> disse Vanessa sistemando le valigie davanti all’ingresso.

<< ok va bene mi vado a preparare. Ma non sfai i bagagli? >>

<< oh c’è la possibilità che debba ripartite fra poco. Ma non preoccuparti per pochi giorni >>

Rimasi completamente spiazzato.

<< come, devi già ripartire? >>

<< sì devo sistemare alcune cose a Parigi e altre cose noiose... >>

<< ma le riprese del film sono finite da almeno due settimane! >>

<< infatti ti ho detto che devo fare altro >>

<< beh se si tratta di pochi giorni puoi lasciare qui i bambini >>

<< preferisco che vengano con me >>

<< perché? Sono una persona poco affidabile per te? Sono il loro padre Vanessa! Ho il diritto di stare un po' con loro! >>

<< per me hanno deciso >>

<< ma se non dai loro nemmeno la possibilità di scegliere! >>

Salii di sopra, dovevo calmarmi.

Cercai di essere il più disponibile possibile, ma Vanessa mi aveva fatto troppo innervosire. Era appena tornata che già doveva ripartire. Qualcosa mi diceva che dovevo arrivare in fondo a questa storia.

Arrivammo al porto, salimmo sulla barca e ci dirigemmo verso la solita spiaggia.

Volevo soltanto vedere una persona che sapevo sarebbe stata lì. L'unica che potesse aiutarmi a sentirmi meglio in quel momento.








 

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Capitolo 9
*** La spiaggia delle meraviglie ***


Era tardi, ma non ne volevo sapere di alzarmi. Sentii bussare alla porta.

<< Fra ma cosa succede?!? Abbiamo sentito la porta sbattere e tu che urlavi! >> Greta e Bianca erano accorse alla mia camera preoccupate.

Appena mi videro in quel modo capirono subito e mi vennero accanto.

<< Franci...tranquilla...non fare così! Dai dopo ci spieghi tutto >>

Bianca mi porse una lattina di coca e un pacchetto di fazzoletti.

Spiegai tra i singhiozzi cosa avevo scoperto.

<< sì Fra...hai fatto la cosa giusta >> mi ripetè Greta.

<< penso che qui ci voglia un po’ di sano e rilassante shopping! Che ne dite? >> disse Bianca porgendomi un fazzoletto.

<< sì, idea geniale! Andiamo al centro commerciale the grove? >>

<< ok non so che roba sia, ma basta ci siano negozi e fast food! >>

Mi infilai i vestiti che mi aveva dato Johnny e che non avevo ancora restituito. Glieli avrei ridati appena ci fossimo rivisti...forse...

Le mie amiche mi trattarono un po’ da principessa e mi lasciai coccolare tutta la mattina. Mangiammo un hamburger e tornammo all’hotel piene di borse di vestiti e scarpe. Decidemmo di passare il resto del pomeriggio al mare alla solita spiaggia.

Era una giornata un po’ nuvolosa ma si stava lo stesso bene in spiaggia.

Mi ero appena sdraiata sul telo quando sentii Bianca fremere per una ragione a me oscura. Greta la stava tranquillizzando, anche perché le persone stavano incominciando a guardarci. Ecco il motivo...poco più là riconobbi quello che era il suo attore preferito e di cui aveva il telefono pieno di foto: Orlando Bloom.

Era proprio la spiaggia delle meraviglie, pensai mentre guardavo Bianca e Greta allontanarsi alla disperata ricerca di un autografo.

Ero rimasta sola così decisi di farmi un bagno nell’attesa che tornassero. Al mio ritorno non c’erano ancora. Mi misi a sedere sul telo ad ammirare l’orizzonte. Il sole si stava abbassando e il mare aveva assunto sfumature meravigliose. Porsi lo sguardo verso sinistra e con sorpresa vidi uno yacht familiare. Johnny stava attraccando al pontile lì vicino.

Con lui c’erano Jack, Lily e...Vanessa. “ avranno fatto pace” pensai.

Seguii con lo sguardo la famiglia che stava arrivando in spiaggia. Johnny dava la mano a Jack e Lily, mentre Vanessa si faceva strada davanti a loro. Ma quanto è carino?!? Così attento e premuroso...

<< Fraaaa ce l’ho fattaaaaa! Guarda!!! >> Bianca e Greta erano appena tornate. Bianca mostrò orgogliosa l’autografo. Guardava il piccolo pezzo di carta come se fosse stata la conquista più importante della sua vita. Non la biasimavo affatto. Greta, invece, sembrava esausta.

<< qualcuno è stato beccato a sbavare! >> disse quest'ultima sedendosi vicino a me e guardando in direzione di Johnny.

<< ma cosa dici? Ok forse un po', ma andiamo vorresti insinuare che non è carino? >>

<< non dico questo! Andiamo hai visto l’altra sera come ti guardava? >>

<< Greta...ha una moglie e dei bambini! >>

<< sì lo so...ma tu pensi veramente che le cose tra loro due vadano bene? Andiamo guardali! Vanessa non fa altro che dare ordini! Per non parlare di come lo tratta, sembra una dittatrice >>

Greta non aveva tutti i torti..Johnny me lo aveva detto: avevano litigato.

Stavamo decidendo il programma per la serata quando sentii una manina toccarmi la schiena. Era Jack: << ciao! >> quel bambino è un raggio di sole.

<< ciao! Che piacere rivedervi! >>

<< ti va di giocare un po’ con noi? La scorsa volta ci siamo divertiti tantissimo! >> questa volta fu Lily a parlare.

<< Ma certo! Cosa vi piacerebbe fare? >>

<< io vorrei fare il bagno! >>

<< bagno sia! Capitano! >>

Mi girai verso Bianca e Greta. Mi fecero cenno di andare.

Da lontano sentii Vanessa dire a Johnny di dare la crema ai ragazzi. E infatti quest’ultimo corse verso di noi con un tubetto di crema in mano.

Aveva i suoi inseparabili occhiali da sole e un paio di pantaloncini blu. Gli stavano dannatamente bene cavolo! Una visione...

<< ragazzi prima di infilare in acqua devo darvi la crema! >>

Alzò lo sguardo: << oh ciao Franci! >> << ah non ti lasciano proprio in pace eh? >>

<< a me non dispiace, mi diverto a stare con loro! >>

Diede la crema ai bambini e subito dopo andarono all’ombrellone per prendere le maschere.

Johnny si avvicinò a me:

<< devo sistemare una cosa con Vanessa, ti dispiace se i bambini restano per un po’ con te? >>

<< non preoccuparti. Dopo tutto quello che hai fatto per me è il minimo! Tranquillo staranno benissimo! >>

<< grazie mille, sei speciale! >>

Il suo sguardo si posò sulla mia borsa...

<< ma quelli sono i miei vestiti? Seriamente ti piacciono così tanto!? >> disse tra una risata e l’altra.

<< sì...ecco...te li avrei riportati appena ci fossimo visti...adesso però non potrei darteli a meno che non torni in hotel in costume... >> risposi imbarazzatissima; mi aveva colto con le mani nel sacco. Mi maledii per aver indossato ancora quei vestiti...non potevo farci nulla, li adoravo!

<< ahah non devi darmeli per forza adesso, anzi puoi tenerli! >>

Sorrisi. Ahh non potevo crederci!

<< milady...ma Alex? Tocco un tasto dolente? >>

<< ahimè temo proprio di sì >> rispose Greta al mio posto. Io dovevo ancora riprendermi dalla frase di prima.

Johnny si morse il labbro...oddio quanto è sexy. Ecco voleva farmi morire. I miei neuroni si presero una vacanza, poiché mi ritrovai nell'impossibilità di rispondere qualunque cosa, anche solo sorridere...

<< ok vado che se no Vanessa mi fa il terzo grado! Se vuoi dopo ne parliamo, se ti va naturalmente... >>

<< va bene, non preoccuparti. A dopo Johnny >> fiuuu, mi riappropriai della parola. 

<< a dopo ragazze! >>

Prima di allontanarsi mi lasciò della crema sul naso. Ok Fra stai calma.

<< tranqui....non gli piaci..se...se... >>

<< smettila Greta! >>

Entrai in acqua con i bambini mentre lanciai uno sguardo a Johnny che stava salendo con Vanessa sulla barca.

 

- JOHNNY -

Mi misi a sedere sulle poltroncine all'interno della barca.

<< Vanessa dobbiamo parlare... >>

<< di cosa? >>

<< non so...sei sempre fuori...poi tutte quelle voci. So che non sono vere, ma è come se volessi una conferma. Non sto dicendo che non mi fido...ti chiedo soltanto di capirmi, tutto qui >>

<< eh dai Johnny...siamo in vacanza...da soli...parliamone in un’altra occasione >>

<< a me sembra perfetta per parlarne. Almeno non ci sono i bambini e possiamo dirci tutto >>

<< mi nascondi qualcosa? >>

<< no! Assolutamente, ma volevo soltanto sapere perché sei spesso fuori... >>

<< proprio perché non ci sono i bambini...beh... >>

Vanessa mi venne incontro, provocandomi. Iniziò a sfilarsi lentamente il pareo che aveva sopra il costume.

<< mi prometti che poi ne parliamo? >>

<< certo! >>

Oh andiamo Johnny sei proprio uno stupido! Forza parla con lei! Ti sta prendendo in giro idiota!

Ascoltai la mia coscienza e mi distaccai da lei.

<< no. Dobbiamo parlare adesso >>

<< che c'è, adesso nemmeno più mi desideri? Se mi allontani così, allora vuol dire che hai un'altra >>

<< ma cosa dici >>

<< shh... >>

Iniziò a baciarmi e mi lasciai andare. Mi lasciò una scia di baci lungo il collo e l’addome.

La presi in collo e le sfilai il laccino dei capelli. Le sciolsi il sopra del costume. Mi mordicchiò il labbro inferiore e mi prese per i capelli. Sapeva come farmi impazzire e farmi perdere completamente la testa. Era diverso dalle scorse volte però. Sentivo che qualcosa in lei era cambiato come se avesse perso ogni attrattiva per me...come se avesse smesso di amarmi, e io pure.

Misi da parte quei pensieri e la portai in collo sul letto.

Faceva caldissimo. Vanessa era andata a farsi una doccia. Anche stavolta era riuscita a farla franca. Mi giurai che non glielo avrei più permesso. Sono un emerito idiota. Guardai l’orologio. Era tardissimo. Francesca mi avrà dato per disperso! E sopratutto cosa le avrei raccontato? Oh vedi Franci non abbiamo concluso niente. Che scusa demente. Mi infilai velocemente il costume e uscii dalla barca.

Percorsi tutto il pontile osservandola da lontano. Era seduta sul telo tra i bambini. Il sole le illuminava il volto, donando delle sfumature arancio ai suoi capelli. Stava leggendo una storia ai bambini che si erano quasi addormentati.

 

- FRANCI -

<< posso unirmi a voi? >> avevo visto Johnny arrivare, ma non volevo interrompere la lettura così al suo arrivo gli feci segno di sedersi tra me e i bambini.

Finita la storia spensi il telefono e guardai Lily e Jack dormire beatamente.

<< penso sia l’ora di andare ragazze >> disse a quel punto Greta che aveva giocato con noi tutto il tempo e sembrava essere anche lei molto stanca. Bianca aveva appena preso un panino e lo addentò come suo solito. Spencer incominciò a mettere a posto la roba, ma vedendo la poca collaborazione si rimise a sedere.

<< grazie davvero! Ti devo un favore! >>

<< non mi devi niente Johnny. Hai sistemato le cose con Vanessa? >>

<< mh mh >>

<< bene mi fa piacere... >> mi sistemai una ciocca di capelli dietro l'orecchio. <<...devo darti una mano a svegliarli? >>

<< oh non c’è bisogno, basta dirgli: “ in piedi ciurma! Non siete altro che degli scansafatiche!” >>

Aveva funzionato! Jack e Lily si svegliarono e si alzarono barcollando.

<< avete programmi per domani sera? >>

<< ehm...no...non pen- >>

Johnny mi interruppe.

<< non pensare milady! Domani sera a cena a casa mia e non voglio sentire scuse >>

<< capitan Jack Sparrow, sono lieta di informarla che io e la mia ciurma verremo volentieri! >>

I ragazzi mi sorrisero divertiti.

<< allora a domani, milady! >>

Mi prese la mano e la baciò dolcemente.

<< ciao zia Fra!! >> Lily e Jack mi strinsero in un caloroso abbraccio.

<< ciao ragazzi! >>

<< adesso mi raccontate tutto quello che avete fatto con zia Fra..ok? >> si rivolse Johnny ai figli.

Ero molto felice per come i bambini mi avevano chiamata, ma detto da Johnny tutto questo assumeva qualcosa di magnifico e incredibile!

<< ciao Johnny! >> lo salutai ancora immersa nei miei pensieri. Sarei tornata pure a casa sua!

<< bella addormentata a Los Angeles? Sveglia? Sei sempre sul pianeta Johnny? >>

<< oh andiamo scema! Vedi di finire quel panino che è l’ora di andare! >>

Bianca mi guardò offesa.

<< oh io mangio quanto mi pare ok? >>

<< non avevo dubbi! >>

Ci incamminammo sulla spiaggia. Era stata una delle giornate più belle della mia vita! Non avrei mai creduto dopo la rottura con Alex.

Che carini i ragazzi...e Johnny! e che ruffiana Vanessa! Anyway. Sono tornata con questo nuovissimo capitolo. Sto scrivendo questa ultima parte in macchina e penso di tirare il portatilefuori dal finestrino prima o poi, dato che non riesco a scrivere una parola a modo....  -_-
Ah e da adesso, si fa sul serio! Ho già pronti i capitoli successivi ai quali devo soltanto dare un ultimo tocco!
Ci tenevo a precisare (cosa che non ho detto all'inizio) che con questa fic non intendo offendere nessuno. Quindi il carattere e le azioni delle persone famose, citate qui sopra, sono stati creati in base allo siluppo degli eventi.
- dream_writer

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Capitolo 10
*** L'imminente rottura ***


La mattina dopo mi svegliai di buon' ora. Non avevo comunque voglia di vestirmi così sgattaiolai in pigiama dalle bimbe. Spalancai le finestre urlando:

<< buongiornooo! Il sole è già alto! Svegliaaaa! >>

Sono davvero una rompi scatole coi fiocchi. Bianca mi lanciò il cuscino infuriata e Greta mugolò irritata.

<< ok vorrà dire che mi rimetterò a dormire pure io >>

Mi feci spazio tra loro due. Bianca mi tirò un ceffone...

<< ahia! >> beh me lo ero meritato.

Greta, che ormai si era svegliata, prese il telefono; stavo per riprendere sonno quando balzò in piedi.

<< ehy cosa ti prende??? Ahiaaa! Mi hai schiacciato una gamba! >>

<< bimbe non posso crederci!!! Stasera Dylan dà un party! Qui a Los Angeles!! Daiii potremmo imbucarci! Vi prego andiamo!!! >>

<< Greta...vorrei tanto venire, ma ti ricordo che per stasera avevamo già un impegno... >>

<< oh eddai!!! Bianca te stai con me?! >>

<< meglio della cena con Johnny e famiglia >> disse Bianca lentamente, con ancora la testa sotto il cuscino. Anche a lei non andava molto a genio Vanessa.

<< andiamo bimbe ormai avevamo detto a Johnny che saremmo andate! >>

<< in verità hai fatto te! Comunque perché non vai solo tu? >>

<< stai scherzando? Ha invitato tutte >>

<< oh andiamo Fra! Lo ha fatto per educazione perché noi siamo con te: in verità in questa storia noi non c'entriamo un bel niente! Poi si vede che non vedi l’ora di andare da sola! >>

<< ma cosa dici morirei dall’imbarazzo! >>

<< decidi: dare buca a Johnny o andarci da sola. Lo sai che aspetto da una vita questa occasione...scusa >>

<< sì lo so Greta, non ti preoccupare >>

<< allora? >>

<< ok, ok andrò solo io. Ma avviserò che sarò da sola >>

Presi il telefono e gli mandai subito un messaggio.

 

- JOHNNY -

Il mio telefono vibrò sul tavolo di cucina. Vanessa stava preparando la colazione ed era troppo occupata per accorgersene. Lessi il messaggio: era Franci.

“buondì, ti ho svegliato? Scusa ma volevo avvisarti. Stasera verrò solo io perché le altre hanno trovato un party a cui non possono rinunciare. A me non interessa così, se per te e Vanessa non è un problema, verrei da sola.”

Lì per lì pensavo che non venisse più.

“non ti preoccupare nessun problema! A stasera”

Ero anche più felice!

<< Vanessa senti...stasera ti va se prendiamo una pizza? Avevo invitato Francesca e le sue amiche, ma verrà solo lei >>

<< scusa e perché dovrebbe venire? >>

<< anche ieri ci ha fatto un favore tenendo i bambini! Mi sembra il minimo! >>

<< scusa ma tu come la conosci? >>

<< ci eravamo incontrati la prima volta sulla spiaggia. Tu eri sulla barca...i bambini aveva tirato la palla sul suo telo e sai come sono Jack e Lily... >>

<< oh andiamo Johnny sono tutte scuse! >>

<< ma che stai dicendo? >>

<< ci parli, ci stai insieme e adesso la inviti pure a cena? Dimmi ci sei già andato a letto? >>

<< ma che stai dicendo, sei gelosa? >>

<< lascia stare, ho capito >>

<< no io non lascio stare. Sono l'unico qui che non ha capito. Dobbiamo parlare anche di un altro fatto... di te >>

Vanessa che finora era rimasta girata dal lato della cucina, preparando la colazione, si appoggiò al ripiano e mi fissò con le braccia incrociate.

<< perché devi ripartire subito? >>

<< lavoro lo sai >>

Le misi sotto gli occhi le tante riviste che giravano in quei giorni.

<< chi è ? >>

<< è solo un amico sul set >>

<< no Vanessa >>

<< non farla lunga Johnny >>

<< Vanessa voglio saperlo e mi sembra d’obbligo! Mi hai tradito? >> la fissai negli occhi...silenzio, poi...

<< ...è stato uno sbaglio... >>

<< coosa? E poi accusi me? >> mi sentii mancare le parole di bocca. Strinsi i pugni per calmarmi.

<< tu eri sempre assente, non ci vedevamo praticamente mai... >>

Scoppiò a piangere...erano lacrime di coccodrillo.

<< non è un valido motivo. Torna pure in Francia tra noi è finita! >>

<< no Johnny ti prego! Io ti ho sempre perdonato quando la sera tornavi a casa ubriaco! Chissà quante altre donne avrai avuto! >>

<< oh andiamo! Le cose non possono andare avanti così. Litighiamo per ogni sciocchezza e adesso siamo arrivati a toccare il fondo. Non possiamo forzare questa relazione. Questa storia va avanti da mesi... >>

<< hai ragione, ma porterò i bambini con me >>

Aveva toccato un tasto dolente...i bambini non poteva togliermeli.

<< staranno un po’ con me e un po’ con te. Verrò io in Francia a trovarli e potranno restare con me a Los Angeles. Decideranno loro; sono abbastanza grandi >>

Andò su a preparare le valigie e a svegliare i bambini.

Non volevo che andassero via...

I bambini scesero le scale ancora confusi.

<< papà ma cosa succede? >>

<< niente Lily torniamo in Francia come ti avevo detto >> Vanessa li trascinò di sotto.

<< ma papà viene con noi? >>

<< mi dispiace ma io devo rimanere qui per lavoro... >>

<< mamma, io non voglio tornare in Francia! Voglio restare qui con papà! >>

<< anche io! >>

<< non si discute! Rivedrete presto vostro padre. Ma per adesso andremo a Parigi >>

<< ragazzi verrò il più presto possibile! Poi vi spiegheremo tutto, vi chiedo soltanto di essere comprensivi >>

Mi inginocchiai davanti a loro e salutai entrambi in un abbraccio e un bacio sulla guancia.

<< in forma ciurma! >>

Scompigliai i capelli a Jack. Feci in tempo ad accarezzare il viso meraviglioso di mia figlia che Vanessa prese le valigie e uscì con i bambini.

Li vidi allontanare sul taxi affacciati al vetro dietro.

Tornai in casa. Avevo il cuore a pezzi. Che giornata...non mi ero mai sentito peggio che in quel momento. Decisi di farmi una doccia per vedere di alleviare il dolore. Era ora di pranzo non riuscii ad ingoiare nulla.

Era tutta la mattina che tenevo dentro le lacrime, arrivò un certo punto che non resistetti più. Mi sfogai in un pianto liberatorio. Volevo essere forte ma era troppo difficile. Mi aveva portato via l’unica cosa al mondo più importante per me.

Stava diventando buio fuori senza accorgermene.

Volevo smetterla di piangermi addosso così mi diressi verso la cucina intento a farmi una bella bevuta quando sentii suonare il campanello.

Cazzo mi ero completamente dimenticato della cena! E adesso? Mi diedi una sistemata veloce asciugandomi le lacrime dagli occhi. Indossavo una tuta..." grande! Che eleganza! " pensai.

Aprii la porta.

<< ehy ciao Johnny! >>

Ero in condizioni pietose. Avevo delle occhiaie tremende e oltretutto mi ero dimenticato di posare la bottiglia di rum che avevo in mano. 

Inizialmente non se ne era accorta, ma poi mi guardò incuriosita...

<< Johnny sei uno straccio! Cosa ti è successo? >>

<< niente, perché? Vieni entra >> Si stava veramente preoccupando per me?

<< se vuoi rimanere da solo facciamo un’altra sera... >>

<< no ti prego resta! >>

Non volevo che anche lei se ne andasse.

La feci accomodare in cucina.

<< gradisci qualcosa? >>

<< No grazie...vorrei soltanto sapere perché sei conciato così... >> non ero riuscito a nascondare i miei sentimenti pur essendo un attore...che stupido!
Abbassai lo sguardo. Aveva avvertito il silenzio che regnava in casa. Il suo sguardo poi si posò sulle riviste ancora sul ripiano della cucina.
<< mi dispiace Johnny... >> Avvertii qualcosa nei suoi occhi...si alzò e mi venne vicino. Mi strinse in un abbraccio. Posai il mento sulla sua spalla tra i suoi bellissimi capelli castano chiaro. Aveva un profumo delizioso: dolce, come lei. 
<< meglio? >> mi sussurrò all'orecchio. Un brivido mi percorse la schiena e sentii le farfalle nello stomaco. Ok, non poteva essere...non avvertivo una sensazione del genere da anni!
<< sì...grazie >> mormorai staccandomi da lei. Mi sorrise.

Mi sedetti davanti a lei, feci un respiro profondo e le raccontai tutto.

<< mi dispiace...so cosa si prova...vedi anche io mi sono appena lasciata con Alex, ma me ne sono fatta una ragione e adesso sto molto meglio! >>

<< non lo sapevo... >>

<< comunque capisco che tu ti trova in una situazione più difficile da affrontare...sfogati pure e vedrai che troveremo una soluzione. Anzi in confronto il mio caso non è niente...perdonami paragone stupido! >> arrossii imbarazzata per quel giro di parole.

<< grazie >> Aveva detto che mi avrebbe aiutato? E' davvero magnifica...

 

- FRANCI -

L'abbraccio di prima è venuto talmente spontaneo che rimasi sopresa più io di lui. Non ci credevo ancora...avevo abbracciato Johnny Depp! Mi ripresi, non era il momento di perdersi con la testa tra le nuvole.
Ascoltai attentamente il resoconto che mi fece e cercai di consolarlo.

Mi alzai e mi avvicinai a lui. Presi la bottiglia di rum ancora appoggiata sul tavolo.

<< bere non ti aiuterà! >>

La rimisi a posto. Ero a conoscenza del suo problema con l’alcol.

<< non basterà questo, nonostante non voglia farlo prima o poi mi ci attaccherò >> disse amareggiato.

<< non lo permetterò! Hai troppi problemi per la testa e bere non ti aiuterà a risolverli! >>

<< ho una vera e propria dipendenza >>

<< bene, ti aiuterò a smettere! >>

<< ...sarà difficile... >>

<< non mi importa >>

<< ...potrei avere degli attacchi d’ira, non ragionerei più...lo faresti veramente? ><

<< certo! Non dire cavolate >>

I suoi occhi si illuminarono. Interruppi quel silenzio imbarazzante, non sarei riuscita a sostenere il suo sguardo per un altro secondo prima di sciogliermi.

<< direi di ordinare le pizze che dici? >>

<< dico che è un’ottima idea! Muoio dalla fame! >>

<< eh no! Non mi morire proprio adesso! >> sorrise vedendomi arrossire.

Durante la cena mi chiese dei miei progetti per il futuro e discutemmo del più e del meno. Mi piaceva parlare con lui era davvero piacevole. Finalmente riuscii a farlo ridere. Dopo mangiato guardammo un film che quella sera davano in tv. Non era un film con Johnny, anche perché sapevo che a lui non piaceva riguardare i film che girava. Mi accomodai sul divano. Johnny mi raggiunse con dei popcorn, spense le luci e si sedette accanto a me. Eravamo distanti circa trenta centimetri. Aveva sistemato la ciotola tra di noi. Ogni tanto staccavo gli occhi dalla televisione per osservare la meraviglia che avevo accanto. Quando mi beccava a guardarlo con la coda dell'occhio sorrideva compiaciuto. Dopo la seconda volta che successe decisi di concentrarmi sul film. Allungai la mano nella ciotola. Le nostra dita si intreccairono. Mi sentivo il cuore in gola. Sentii il ghiaccio dei suoi anelli sotto i miei polpastrelli mentre cercavo un popcorn. Me ne portai uno alla bocca senza interromprere la visione del film.
Il pomeriggio era piovuto e l'aria era rinfrescata. Fui scossa da alcuni brividi di freddo.
<< hai freddo? >>
<< solo un pò... >>
Si sfilò la felpa e rimase in maglietta. Me la porse. Rimasi un attimo imbambolata.
<< così però avrai freddo tu! E poi non vorrei facesse la fine dei tuoi vestiti che mi avevi "prestato" >> scherzai.
<< non preoccuparti >> mi sorrise divertito.
Indossai la felpa calda. Finimmo di vedere il film. Mi scese una piccola lacrima che asciugai subito. Bella scelta guardare un film drammatico. Johnny sembrava scosso e aveva gli occhi leggermente arrossati.
Mi girai verso di lui. Sfoderò uno dei suoi sorrisi più belli...diceva più di mille parole...
<< grazie Franci... >>
<< spero ti senta meglio...per me è un piacere aiutarti >> silenzio. << si è fatto tardi...prima di andare però direi di iniziare già con la disintossicazione dall’alcol >>

Mi diressi verso lo scaffale dove teneva tutte le bottiglie.

<< ok penso che un goccio ti basti per stasera e domattina >> così dicendo versai due dita di rum in un bicchiere e lo lasciai sulla cucina portando via il resto delle bottiglie.

<< dove pensi di andare con quelle? >>

Vidi Johnny stupito della misera quantità di rum nel bicchiere e mi pregò di lasciare le bottiglie.

Non lo ascoltai minimamente. Sapevo che non avrebbe resistito.

Andai nel retro e gettai tutte le bottiglie. Avevo chiuso la porta alle mie spalle.

Johnny bussava incessantemente e mi pregava di smettere. Il rumore del vetro in frantumi doveva avergli gelato il sangue.

<< dai Franci non puoi farlo ti prego!! Ti prometto che non berrò! >>

<< beh allora puoi farne a meno alla grande; no? >>

Tornai in casa soddisfatta. Johnny era seduto con la schiena al muro triste e arrabbiato.

<< che fai? Hai messo il broncio? >>

Non resistette e scoppiò a ridere si era reso finalmente conto della situazione ridicola! 

<< John io vado che è tardi. Ti va se domani ci vediamo? Potrebbe aiutarti- >>

<< Sì mi farebbe piacere >>

Si appoggiò al muro e mi fissò divertito.

<< che hai da ridere? >> mi sfilai la felpa e gliela porsi. Sarebbe stato un ottimo motivo per rivederci, ma non volevo appropriarmi di tutto il suo armadio.

<< non so...sei arrivata tu e tutto è cambiato...mi sento più libero e non perché ho scoperto la verità su Vanessa, bensì perché mi sento a mio agio e qualcosa mi dice di essere sincero con te. È una sensazione che non ho mai provato prima d’ora, giuro! >>

A quel punto ero io ad essere divertita.

<< avevi ragione toglierti l’alcol ha delle conseguenze strane su di te! >>

<< sì sì va bene... intanto da qui a domattina ho soltanto meno di un quarto di bicchiere, tra l’altro piccolo... >>

<< è più che sufficiente credimi! >>

<< ok allora ci vediamo domani...dove? >>

<< che ne dici all’angolo della strada sotto al mio hotel? Alle dieci? >>

<< va benissimo! >>

<< a domani allora! >>

Aprii la porta. Un taxi mi stava aspettando.

<< ciao Franci a domani! >>

Mi stampò un piccolo bacio sulla guancia.

 

Ahh che belli che sono questi due! Sono abbastanza soddisfatta di questo capitolo, spero piaccia anche a voi! Ringrazio coloro che stanno leggendo la storia, ci vediamo presto con nuove sorprese! ;-)
- dream_writer

 

 

 


 

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Capitolo 11
*** Relax...forse ***


Questa volta a svegliarmi furono Bianca e Greta che avevano fatto irruzione nella mia stanza.

Erano le nove. Dovevo alzarmi altrimenti avrei fatto tardi per l’appuntamento con Johnny.

<< buongiorno bimbe! Che mi dite del party di ieri? >>

<< oh non ci hanno fatto entrare, ma sono riuscita a farmi fare un autografo alla fine del party! >>

<< sì, siamo state quattro ore fuori ad aspettare >> disse Bianca visibilmente stanca.

Mi alzai e incominciai a scegliere i vestiti.

<< scusa ma dove vai? E poi non ci hai detto niente di ieri sera! >>

<< Johnny si è appena lasciato e menomale che sono andata altrimenti quello si ubriacava e chissà che pazzie avrebbe potuto fare! Così abbiamo parlato, ordinato una pizza e guardato un film. Oh e alla fine ho preso tutte le bottiglie di alcolici e le ho buttate. Tranquille abbiamo un accordo: devo evitare che si ubriachi! >>

Tornai dal bagno e le mie amiche mi guardarono sorprese.

<< da quando siete entrati così in confidenza? >>

<< da ieri sera? Forse dovrei dirvi anche dell'abbraccio? Non so...dice che si fida di me e si sente di confidarmi tutto >>

<< Fra hai fatto colpo! Pure l'abbraccio...e se ha detto veramente quella frase beh >>

<< siamo solo amici Greta >>

<< quindi adesso vorresti dirmi che non vai da nessuna parte con Johnny? >>

<< ci siamo messi d’accordo di trovarci al bar. Non so se tornerò per pranzo vi mando un messaggio... >>

<< ok va bene. Poi beh...dovremmo parlare del ritorno...io starei tutta la vita qui, ma non avevamo fissato una data e prima o poi dovremmo tornare a casa... >>

Non ci avevo più pensato...eravamo in “vacanza”. Stavo troppo bene e prima o poi la pacchia doveva pur finire.

<< ok ok ne parliamo dopo >>

Salutai le bimbe e mi diressi verso il bar.

Il sole faceva capolino tra gli alti palazzi della strada, che già di mattina era affollatissima. Dalle panetterie proveniva il dolce profumo del pane e delle brioche appena sfornate. Il postino stava girando in bici con un pesante carico di lettere sulla schiena. Bambini al fianco della madre e altri con dei giornalini comprati all’edicola. Persone che uscivano di casa insonnolite per andare a lavoro o portare fuori il cane. Buongiorno Los Angeles, pensai. Non volevo andarmene.

Il mio sguardo si posò su una Rolls Royce parcheggiata davanti all’hotel. Conoscevo troppo bene quell’auto. Ma cosa ci faceva?

Abbassò il finestrino.

<< bonjour! >>

<< buongiorno...ma cosa ci fai qui? Non dovevamo trovarci al bar alle dieci? >> dissi guardando l’orologio.

<< lo so, ma non riuscivo a dormire così ho deciso di fare un giretto e poi, visto che era presto, ho deciso di venirti a prendere... >>

Salii in macchina sorridendo.

<< ma John i paparazzi non... >>

<< lo sai che non mi importa niente! >> disse divertito.

Man mano che percorrevamo la strada le persone riconoscevano Johnny e posavano prima lo sguardo incuriosito e ammirato su di lui e poi guardavano me come se fossi uno scandalo. Lui sorrideva; era abituato a tutto questo e gli piaceva vedermi in imbarazzo.

<< ehy cosa ridi? >> arrossii ancora di più.

<< sii più sciolta...più a tuo agio! Verrai meglio nelle foto! >> disse scherzando.

Così aprii lo sportellino e presi il cappellino che si metteva sempre lui. Mi stava un po’ largo ma almeno mi copriva la faccia. Johnny rise ancora di più. Lui indossava una camicia bianca alla quale aveva rigirato le maniche. L'aveva lasciata sbottonata in cima lasciando intravedere il suo petto muscoloso e il tatuaggio dedicato a Lily. Aveva dei pantaloni neri con delle sottili righe verticali grigie. Infine, per completare l'outfit, indossava un panciotto nero molto elegante. Stavolta non aveva sciarpe o cappelli. I capelli sparpagliati che lo rendevano ancora più sexy. E infine i suoi occhiali, collane, bracciali e anelli.

Parcheggiammo nella via laterale e entrammo nel bar prima che un gruppo di persone potesse assalirci. La barista ci fece accomodare in un tavolo nascosto dietro ad alcune piante per avere un po’ più di riservatezza.

<< allora come va? >>

<< cosa? >> aggrottò le sopracciglia.

<< il tuo primo giorno di astinenza! >>

<< ...ho bevuto quel misero sorso di rum verso notte inoltrata poiché non riuscivo proprio a dormire >> disse facendo finta di essere offeso.

<< dai su non è così male! Devi trovare soltanto un’altra distrazione...qualcosa che ti piaccia fare! >>

Mi fissò negli occhi, le labbra e poi si morse il labbro inferiore.

Mi persi nei suoi occhi. Il suo sguardo mi dava sicurezza.

<< ehm sì...la musica >> scosse la testa tornando alla realtà.

La barista arrivò e interruppe l’imbarazzo che si era creato visto che io non avevo intenzione di distogliere lo sguardo dai suoi occhi.

<< cosa prendete? >>

<< un cappuccio e una brioche >>

<< per me un caffè e una brioche, grazie >>

Arrivò quasi subito il nostro ordine.

<< parlami un po' di te... >> dissi addentando la brioche.

<< saprai già tutto e non voglio annoiarti... >>

Stai tranquillo Johnny, non potrai mai annoiarmi, anche se ti mettessi a parlare della dentiera di tua nonna!

Lo incoraggiai con un sorriso. Mi lanciò un'occhiata e poi incominciò a raccontarmi qualche frammento della sua vita da giovane.

<< ...questo è più o meno tutto >> << tornando a noi...cosa vorresti fare? >>

<< che ne dici se passiamo dal supermercato, prendessimo due birre e qualche schifezza di vario genere e... >>

<< buona idea anche rum, vodka...? >>

<< ecco lasciami finire...niente superalcolici >>

<< oh e dai! >>

Scoppiai a ridere aveva fatto un’imitazione perfetta di Mortdecai.

Finì il suo cappuccino, poggiò la tazza e quando alzai gli occhi risi di gusto.

<< ok adesso mi spieghi perché ridi così! Cosa ho fatto? >>

Gli scattai una foto e gli misi il telefono sotto il naso.

Io dovevo ancora riprendermi. Sorrise anche lui. Prese un tovagliolo e se lo passò sui baffi che erano diventati bianchi.

Fece di tutto per pagare lui. Che gentiluomo! Uscimmo fuori; c’era sempre qualche persona ad attenderlo ma se la cavò lasciando qualche autografo qua e là. Io me ne stavo in disparte, non ero io che dovevo essere al centro dell’attenzione, ma guarda caso le persone erano molto interessate a scattarmi foto.

<< sii più sciolta Franci! >> disse lui mentre firmava altri autografi.

<< dovrebbero scattarle a te! >>

<< tu sei la notizia succulenta! >> disse sorridendo.

Scoppiai a ridere vedendo la sua faccia mentre firmava una sua foto in versione sexy babbo natale ad una vecchietta. Stavo morendo!

A quel punto Johnny si avvicinò a me, mi abbracciò con una mano sui fianchi e mi condusse alla macchina. Ero a stretto contatto con lui: stavo sognando!

Era sciolto nei movimenti e tutto quello che faceva lo rendeva una posa perfetta per gli scatti.

Mise in moto lasciandosi dietro la folla che stava accorrendo.

Io ero rimasta paralizzata da quel tocco delicato della sua mano che mi aveva stretto il fianco.

<< mi dispiace... >>

Johnny interruppe i miei pensieri.

<< non è colpa tua John! E poi non dico mi faccia impazzire ma mi piace >>

Non era vero mi piaceva da morire!

<< anche a me le prime volte...poi diventano sempre più invadenti e non ti lasciano vivere... d’altronde sono una persona come tutte le altre! >>

Ci fermammo in un market vicino ad un distributore fuori da Los Angeles.

Non c’era nessuno tranne un uomo dall’aria stanca seduto fuori dall’entrata.

Era sporco, la vecchia tuta da lavoro logora e ingiallita, scarponi fangosi e maltrattati. Aveva una sigaretta in bocca e sembrava sul punto di svenire.

Scendemmo dall’auto. Johnny si avvicinò a me:

<< non mi piace per niente... >>

<< neanche a me...perché siamo venuti qui? >>

<< perché almeno nessuno mi riconoscerà...dai faremo veloce >>

Mi prese la mano e si mise tra me e quel losco individuo.

Appena entrammo una ventata puzzolente mi passò sotto il naso. Mi trattenni dal vomitare e anche Johnny fece un verso di stizza.

Egli non ci degnò di uno sguardo.

Prendemmo delle birre e popcorn. Ci avvicinammo alla cassa. Avevo seguito con lo sguardo tra gli scaffali i movimenti dell’uomo che era entrato e si era posizionato dietro il bancone.

Johnny prese dalla tasca i soldi. Pagò. Ci incamminammo frettolosamente all’uscita. Con la coda dell’occhio vidi l’uomo estrarre qualcosa dalla tasca...qualcosa di nero...

Diedi una gomitata a Johnny per avvertirlo. Appena capì cosa stava succedendo rallentò il passo. Cosa voleva fare? Vidi nel riflesso del vetro l'uomo sogghignare. Aveva in mano una pistola. I miei battiti accelerarono e mi iniziarono a tremare le mani. La stretta di Johnny era diventata più forte.

Non era stata una buona idea andare in quel posto a bordo di una macchina lussuosa...per niente...

Eravamo sempre più vicini all’uscita e l’uomo continuava a seguirci.

Presa dal panico allungai la mano e afferrai una bottiglia di vetro e la lanciai con forza sul viso del malvivente.

Approfittammo del diversivo per correre alla macchina e metterci in salvo.

<< John veloce! >> avevo il cuore in gola, la testa che girava...

Eravamo sbiancati entrambi.

Mise in moto e ripartimmo alzandoci dietro un gran polverone. Mi girai davanti, ormai non riuscivo più a vedere niente.

<< sinceramente non sapevo cosa fare...davvero...grazie...sei stata grande... >>

<< è stato un gesto istintivo >> deglutii piano con ancora il cuore che batteva a mille.

<< direi che dobbiamo rilassarci un po’... >>

<< sì direi >>

Avevamo ancora il fiatone e ci volle un po’ per far passare lo spavento.

Arrivammo a casa di Johnny verso le due. Decidemmo di farci due toast e mettere in atto ciò che avevamo previsto.

Johnny aprì le birre e si mise a a sedere sul divano. Io misi i popcorn in una ciotola e mi sedetti vicino a lui.

Accese lo stereo.

<< cosa ti va di ascoltare? >>

<< qualunque cosa >>

Si mise a fare un piccolo concerto e insieme ballammo a ritmo della musica. Eravamo entrambi leggermente alterati dalla birra, ma non troppo. Dopo tutto non avevamo tutti i torti; avevamo rischiato grosso.

Mi ero divertita tantissimo! Guardai l’orologio:

<< Jo è tardi devo tornare all’hotel... >>

<< va bene...ti va se ci vediamo domani? >>

<< ok...sì >>

Presi la giacca di jeans e il telefono. Mi avvicinai alla porta. Il taxi mi stava aspettando fuori.

<< sono stato bene con te! >>

<< anche io tantissimo! >>

Gli diedi un bacio sulla guancia e uscii con il cuore che mi batteva forte. Avevo la consapevolezza che tutto questo non sarebbe durato in eterno.

Arrivai in hotel. In camera Greta e Bianca stavano guardando i voli per il ritorno.

<< ciao! Avete trovato qualcosa? >>

<< oh ciao Fra! Niente di che per ora... >>

<< ma...quando pensavate di ripartire? >>

<< pensavamo tra due tre giorni così abbiamo il tempo di prepararci, di divertirci e magari per te di deciderti >>

<< in che se senso scusa “decidermi”? >>

<< Fra sveglia sono giorni che tu e Johnny vi vedete insomma! Raccontami un po’ di oggi! >>

<< non è successo niente di che fra di noi tranne che abbiamo rischiato di essere rapinati da un uomo >>

Raccontai loro l’accaduto.

<< no non è stata una mossa intelligente, complimenti Fra! >> disse Greta con aria di rimprovero.

In quel momento entrò nella stanza Spencer con delle pizze.

<< oh ciao Spencer! >>

<< ciao Franci! Ecco ragazze le pizze >>

<< grazie Spencer >>

<< ok ho trovato un volo il 14 luglio alle 20:00 >>

<< a me va bene! >>

<< anche a me >>

<< sì anche per me...dobbiamo studiare, quindi meglio tornare presto >>

<< sì Fra hai ragione >>

Finimmo la pizza e decidemmo un paio di cose da fare la mattina seguente. Restammo sveglie fino a tardi e guardammo un film strappalacrime, tanto per cambiare.

Non volevo ripartire ma era necessario. A breve sarebbe iniziato il nuovo anno e avrei dovuto studiare molto di più visto che mi sarebbero aspettati gli ultimi esami. Aveva ragione Greta dovevo decidermi riguardo a Johnny.

Mi misi a dormire. Avrei passato al meglio quegli ultimi giorni!

 


Tira aria di partenze, qualcuno deve darsi una mossa! Bianca e Greta, ahimè, le vedremo sempre meno, ma come tutte le migliori amiche le ritroveremo sempre nel momento del bisogno! Non voglio spoilerarvi altro! Adoro come si sta evolvendo la situazione, spero piaccia anche voi! Mi farebbe piacere ricevere un vostro commento per sapere cosa ne pensate e se devo cambiare o aggiungere qualcosa.
A presto
- dream_writer

 

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Capitolo 12
*** Crazy ***


Mi svegliò il dolce bussare alla porta della camera. Mi alzai insonnolita. Aprii la porta sicura che fossero le bimbe.

<< ciao! Ti ho svegliata? >>

Cosa ci faceva lui qui? Sgranai gli occhi. Avevo come minimo delle occhiaie tremende e i capelli gonfi, senza parlare del pigiama! Me lo ero infilato la sera prima come rituale per guardare film con Bianca e Greta. La tradizione dice: pigiama intero di un animale...nel mio caso un unicorno rosa...che figura. Ero un impresentabile, punto.

<< carino il pigiama! >>

<< cosa ci fai qui...adesso? Sì, vero che dovevamo vederci ma pensavo dopo...mi hai spiazzata. Vieni entra >> balbettai. Non volevo certo che se ne andasse!

<< mi sono permesso di ordinare la colazione. Scusa volevo farti una sorpresa! >>

Si mise a sedere sul letto in mezzo alle coperte sfatte. Mi diressi in bagno a sciacquarmi il viso e infilarmi vestiti decenti.

<< ci sei riuscito! Di certo non mi sarei aspettata te! >>

<< sono gradito o no? >> sorrise, sapeva già la risposta!

<< scherzi? Sei sempre il benvenuto! E poi se hai ordinato anche la colazione...un uomo che ti porta del cibo è d'oro >>

Lo vidi sorridere dallo specchio.

<< ero passato per chiederti se avessi avuto voglia di venire da me per fare un tuffo in piscina e... >> sembrò indeciso su cosa volesse dire; aprii la bocca per aggiungere altro, ma la richiuse subito.

<< mi farebbe piacere! >>

Sbucai da dietro la porta senza sporgermi troppo, ero ancora in mutande. Gli sorrisi dolcemente e finii di vestirmi.

 

- JOHNNY -

Avrei voluto dirle che, il motivo di quella visita così strampalata, fosse perché mi mancava e che avevo passato la notte a pensare a lei. Mi sembrò troppo affrettato e stupido, così decisi di lasciar perdere. Mi stavo tormentando l'anima sul fatto che io provassi qualcosa per lei e che potessi essere respinto. Mi comportavo come un ragazzino alle prese con la sua prima cotta. Insomma, come era possibile che in così poco tempo mi fossi innamorato di lei? Che poi “innamorato”...invaghito?
* mhh Johnny non credo...sei innamorato! Che dolceee *
Oh dio no...di nuovo tu? Sei tornato a tormentarmi?
* sono la tua coscienza, non intendo tormentarti a meno che non si tratti di amore! *
Basta! Non sono innamorato! Sei stressante, più di Vanessa!

 

- FRANCI -

Bussarono nuovamente alla porta. Stavolta andò lui ad aprire.

<< grazie. Oh mi dia pure il vassoio. Ecco >> lo vidi pagare e aggiungere anche un bel po' di mancia.

Il cameriere uscì chiudendosi la porta alle spalle.

<< la colazione è pronta milady! >>

<< cosa mi hai ordinato...vediamo... >>

<< cornetto, cappuccino, caffè al ginseng >>

<< ehy come facevi a saperlo! Sono i miei preferiti! >>

Al centro del vassoio era posata una rosa. Aveva pensato a tutto nei minimi dettagli.

Ci appoggiammo al tavolino davanti alla vetrata, seduti sul letto ad una distanza ravvicinatissima. Ogni tanto ci sfioravamo e sorridevamo di nascosto.

 

Finita la colazione presi il costume e misi tutto nello zainetto. Lasciammo la camera d'hotel e prima di andare passai da Bianca e Greta che stavano ancora dormendo.

Bussai piano. Ad aprirmi fu Bianca seguita da un lamento di Greta che dormiva beatamente.

<< buongiorno...volevo solo avvertirvi che tornerò stasera >>

<< ok nessun problema...ma dove... >>

Johnny fece capolino da dietro di me poggiandomi una mano sulla spalla.

<< ok niente lascia stare ho capito. A dopo, divertitevi! >>

<< grazie, anche voi! >>

<< ciao ragazze! >>

Mise in moto la macchina e poco dopo arrivammo a casa sua.

<< entra pure. Per cambiarti puoi venire qua >> mi indicò una stanza al piano di sopra. Ero già stata a casa sua, ma era talmente grande che ne avevo visto forse solo un terzo.

Mi misi il costume e scesi le scale. Johnny era a bordo piscina indaffarato a sistemarla. Si era messo dei pantaloncini con una fantasia tropicale. Gli stavano da dio! Si era tolto tutte le collane e gli anelli. Uscii fuori e mi accomodai su una sdraio che aveva posizionato non molto lontano dalla sua. Iniziai a darmi la crema. Ogni tanto mi lanciava occhiate furtive aspettando solo una mia domanda:

<< mi daresti la crema sulla schiena? >>

<< sì certo, arrivo! >>

Mi misi a sedere sulla sdraio e lui si accomodò dietro. Gli passai il tubetto di crema e scansai i capelli. Sentii il tocco leggero e magnifico delle sue mani. Massaggiò dolcemente le spalle passando con le dita sotto i laccini del costume. Mi faceva il solletico ad ogni suo tocco. Prese dell'altra crema, la sparse sui fianchi e scansò leggermente lo slip. Rimase immobile dietro di me mentre raccoglievo i capelli in una coda.

<< devo dartela anche io? >>

Sembrò risvegliarsi dai suoi pensieri.

<< sì grazie! >>

Massaggiai la sua schiena delicatamente. Guardai per la prima volta da vicino i suoi tatuaggi. Pensavo di essere in Paradiso! Ero più che soddisfatta! Stavolta era lui ad essersi incantato.

<< fatto! >>

<< grazie! >>

Presi il telo e quando mi girai lo vidi sistemarsi sulla sdraio che magicamente si era avvicinata.

<< da quanto tempo stai qui? >>

<< abbastanza direi! Los Angeles è la mia casa ormai. Mi piace quasi tutto di questa città >>

<< quasi? >>

<< già. Tu conosci solo il lato positivo. E' facile entrare nei brutti giri, qui, e uscirne fuori è dura! Tu invece? Cosa mi racconti? Di me saprai quasi tutto e se anche non lo sapessi ti basterebbe internet! >>

<< non è la stessa cosa! Sentire le persone parlare della propria vita è di gran lunga più affascinante. Io sono qui in vacanza, come ben sai. Ho sempre sognato di venire in California. Vivo in Italia. E' davvero bella! Dovresti venire ogni tanto! Il cibo è ottimo! >>

<< sarà il mio prossimo viaggio! >>

<< ci conto! >> presi la lattina di Coca che mi passò.

<< studio medicina, sono praticamente alla fine >>

<< wow! Impegnativa? >>

<< sì, ma è una scienza che mi ha sempre affascinata...fin da piccola! >>

Sorseggiai un po' della bibita gassata e ripresi.

Johnny seguiva il discorso sorridendo e domandandomi alcuni particolari che tralasciavo, frammenti della mia vita che consideravo sciocchezze, ma che a lui sembravano interessare molto. Parlammo per una mezz'oretta buona, soprattutto di me.

<< ho caldo ti va di fare un tuffo? >>

<< certo! >>

Mi diressi verso le scalette della piscina. Scesi gradualmente i gradini. L'acqua era fresca e nonostante il caldo non avevo intenzione di buttarmi subito. Johnny si tolse gli occhiali, li appoggiò sul tavolino, si stiracchiò e mi osservò per un attimo. Io ero distratta. Non feci in tempo a girarmi che lui si tuffò cingendomi con le braccia i fianchi e trascinandomi insieme a lui sott'acqua.

<< noooo Joooooohnnyy >>

Riaprii gli occhi in tempo per vederlo togliersi i capelli dal volto passandosi una mano sulla fronte.

Ci guardammo negli occhi. Dalle sue labbra cadevano delle gocce d'acqua...sbattei un attimo le palpebre. Eravamo ad una distanza ravvicinatissima. Sentivo il suo respiro e il battito accelerare. No, non poteva accadere adesso. Fui avvolta dai sensi di colpa che ancora mi perseguitavano...se fossi stata io il motivo della rottura tra Johnny e Vanessa? Se non mi fossi accorta di aver trascurato Alex e quindi fosse stata colpa mia? Fui presa dal panico.

<< tutto ok? >>

<< sì certo! >>

<< sicura? Non sembra... >>

<< tranquillo tutto ok >>

<< va bene...usciamo? >>

<< sì >>

Johnny mi tese un telo. Mi ci avvolsi sentendo le sue braccia muscolose stringersi attorno ai fianchi.

<< sicura di stare bene? Sei pallidissima... >>

Non volevo che pensasse di essere stato scortese o di aver osato troppo. Era stato così carino e attento. Dovevo mettere prima le cose a posto nella mia testa.

<< sarà stato un calo di zuccheri...ho un po' di fame tu? >>

<< sì anche io ho un certo languorino >> << cosa ti andrebbe? >>

<< ti va di provare la vera cucina italiana? Ci penso io! >>

<< va bene! Cosa mi prepari di buono? >>

<< non so vediamo cosa hai in cucina >>

Preparai una deliziosa carbonara. Si spolverò due piatti di pasta. Menomale gli era piaciuta!

<< penso sia meglio che torni >>

<< va bene prendo le chiavi e ti accompagno >>

 

- JOHNNY-

Avevo esagerato? Non volevo rovinare tutto! Forse pensava sempre ad Alex...aveva solo bisogno di tempo e mio dovere era concederglielo. D'altronde non avrebbe fato male neanche a me.

* ma quel bacio che avresti voluto darle? Continui a dirmi che non sei innamorato? *

Mi mancavi sai?
* davvero? *
No...comunque...non so spiegarmelo nemmeno io...

* la ragazza ti piace! Non posso darti torto Jo...è carina, dolce, simpatica e...ti rende felice. Conquistala. *

 

- FRANCI -

Prima di scendere dall'auto mi sorrise e mi chiese:

<< domani ho intenzione di farti una sorpresa. Voglio portarti in un luogo che sono sicuro ti piacerà. Ci divertiremo! >>

<< va bene ci sto! >>

<< allora alle nove ti passo a prendere >>

<< ok, ciao! >> gli scoccai un bacio sulla guancia e scesi dall'auto.

<< ciao! >>

Salita in camera raccontai alle mie amiche cosa era successo. Solo loro potevano aiutarmi a chiarire i miei pensieri in questo momento.

<< secondo me dovresti dimenticare Alex, è stata colpa sua Fra! Non dovresti più farti condizionare da lui e questo mi sembra ovvio. Per quanto riguarda Johnny si è lasciato con Vanessa perché lei lo tradiva da mesi, già prima che lui ti conoscesse. Le cose tra di loro andavano male da tempo. Quindi di cosa ti preoccupi! Lasciati andare e visto che staremo qui ancora per poco, goditelo fino in fondo >>

<< hai ragione...grazie! >>

<< non dirmi che l'hai lasciato lì impalato mentre stava per baciarti solo per i tuoi sensi di colpa infondati! >>

<< temo sia andata così invece... >>

<< ...povero Johnny >>

<< mi sono fatta perdonare con una carbonara... >>

Greta si portò una mano sulla fronte e alzò gli occhi al cielo.

<< gli hai detto quando ripartirai...vero? >>

<< no... >>

<< vabbè glielo dirai... >>

<< certo. Domani ci vediamo >>

<< mh e che ti ha detto? >>

<< ha detto di volermi fare una sorpresa portandomi in un luogo che secondo lui mi piacerà >>

<< uuu chissà dove ti porta...ahhh gli piaci! >>

<< pensala come vuoi! Adesso ho sonno..voglio dormire >>

<< va bene notte! >>





Non odiatemi vi pregoooo! Vi assicuro arriverà il momento giusto! Non volevo essere troppo frettolosa...
Per ora vi lascio con questo capitolo, non so se domani riuscirò a mettere anche il successivo. Spero vi piaccia. 
- dream_writer

 

 

 

 

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Capitolo 13
*** Tutto ok ***


Il mattino seguente mi preparai velocemente e passai a salutare Greta e Bianca.

<< vai di già? >>

<< sì...mi passa a prendere alle nove >>

<< ok noi andiamo al mare >>

<< vi faccio sapere dove andiamo, magari la sera possiamo andare a mangiare fuori tutti insieme! >>

<< ok dai divertiti! Oh e mi raccomando sii responsabile e non fare come l'ultima volta o ti ammazzo...capito? >>

<< so a cosa stai ammiccando! Comunque certo “mamma” >>

Arrivai nell’atrio. Varcata la soglia del portone vidi Johnny che mi aspettava sorridente appoggiato alla sua macchina nel parcheggio.

<< buongiorno mademoiselle >>

Arrossii. Aveva un accento francese stupendo! Così sexy!

<< buongiorno Joh! Insomma dove mi porti? >>

Gli chiesi salendo sull’auto. Indossava una t-shirt verde militare e un paio di jeans strappati.

<< sei brava col trucco? >>

<< ahah, sì me la cavo, perché scusa? Vuoi girare di nuovo “ Before Night Falls “ ? >>

<< pff no! >>

<< quindi chi dovrei truccare? >>

<< me! Ma non da donna! Devi soltanto rendermi un po’ diverso! >>

<< ok? >>

<< ti ho portato tutto quello che ti serve! >>

Mi girai e nel retro dell’auto. Tre cassette professionali erano adagiate tra le borse.

<< mhhh...wow c’è di tutto qui dentro! >>

<< ah lo sai te! Per me è tutto inutile! >>

<< direi di iniziare con il fondotinta...chiaro... >>

<< non voglio mica diventare un vampiro! >>

<< non preoccuparti! E poi non stai male come vampiro! >>

<< oh ti prego la barba no! Ci ho messo così tanto a farla stare perfetta >>

Aggiunsi qualche cicatrice e modificai un po’ la forma delle sopracciglia. Con un paio di occhiali scuri non si riconosceva!

<< finito! >>

Johnny girò subito lo specchio.

<< wow pazzesco! Non mi riconosco nemmeno io! >> << possiamo andare! >> disse girando le chiavi.

Rimisi velocemente a posto le cassette e inforcai gli occhiali.

<< proprio non vuoi dirmi dove andiamo? >>

<< mhhhh...no! Anzi... >>

Estrasse dalla tasca un nastro nero.

<< bendati! >>

Stetti al gioco...come potevo resistere a lui? Ma sopratutto conciato in quel modo!

<< ok solo perché me lo dice un vampiro...o Sweeney... >>

Sorrise...

Il vento mi soffiava fresco sul volto. Ad ogni semaforo o incrocio saliva l’emozione. Il viaggio durò circa mezz’ora. A quel punto il motore si spense.

<< okey siamo arrivati! >>

<< posso togliere... >>

<< certo! >>

Mi sganciò la cintura e sciolse il fiocco del nastro.

Aprii lentamente gli occhi.

<< naaa sul serio Jo!?!? Tutti i luoghi che potevo immaginare, beh non mi sarei mai aspettata questo! Non pensavo fossi un tipo da luna park! >>

<< mi costrinsero a venirci la prima volta Lily e Jack...da quel giorno mi sono ricreduto! E poi pensavo che fosse il posto migliore per divertirci insieme... >>

Si passò una mano tra i capelli e dietro la nuca.

<< è stata un’idea geniale! >>

Prese le borse nel retro; scesi dall’auto e presi il mio zaino.

Estrasse dalla tasca un pacchetto con del tabacco e delle cartine.

<< ti dispiace se fumo? >>

<< oh, no non ti preoccupare! >>

<< scusa non avrei voluto, ma è più forte di me! Da quando sto attento all’alcol sono un po’ più nervoso... >>

Entrammo all’interno del parco. Presi una mappa e mi accorsi di quanto era grande. Solo per arrivare all’area picnic per posare le borse dovevamo attraversare tutto il parco.

<< da dove vuoi iniziare? >>

<< non so è tutto fantastico! Non facciamo subito le montagne russe toste ti prego altrimenti muoio all'istante! >>

<< volevo dirti la stessa cosa! >>

Passammo tutta la mattina a divertirci sulle montagne russe più “soft”. Avrei voluto stare accanto a lui per sempre. Come ultima attrazione prima di pranzo decidemmo di fare le barche con i cannoni.

<< ma il tuo trucco non si scioglierà? >>

<< non se ne andrà via del tutto e poi saranno tutti affascinati dalla tua bellezza che io, con queste cicatrici, passerò in secondo piano >>

Mi prese per mano. Io stavo arrossendo e mi era improvvisamente preso un caldo assurdo.

Salimmo su una barca.

<< capitan Jack Sparrow; ordini? >> dissi piano senza farmi sentire dagli altri.

<< come può una damigella così bella e graziosa essere entrata in una ciurma di sporchi pirati? >>

Oh andiamo Johnny! Perché oggi sei in vena di così tanti complimenti? Non che mi dispiaccia, ma cavolo vuoi farmi morire!

<< semplicemente perché è la sua capitano! >> stavolta fu lui a perdersi nei miei occhi. I bambini dietro iniziarono la battaglia e John, sorpreso alle spalle, si buttò su un cannone per fargliela pagare.

<< accanto a me damigella! >>

Ci inzuppammo bene bene e all’uscita camminavamo goffi e impacciati.

<< hai fame? >>

<< stra tanta! >>

Mi prese la mano e iniziò a correre trascinandomi dietro.

<< John ma che fai!? >> dissi tra una risata e l’altra. Le persone ci guardavano accigliate: forse per il trucco da morto di Johnny che stava andando via o perché stavamo correndo come matti completamente bagnati? Beh a me quel momento è piaciuto da morire, avrei voluto fosse infinito!

Arrivammo con il fiatone.

<< insomma si può sapere cosa ti è preso? >> chiesi ancora divertita.

<< avevo fame e quando la fame chiama beh non si può aspettare! No in verità è da una vita che avrei voluto farlo! Fregarmene di tutto! Con te... >>

Mi passò un sandwich e una lattina di birra.

<< ne ho fatto un paio con tonno maionese e salame insalata e pomodori... >>

<< mh deliziosi tutti! >>

<< ti consiglio di non abbuffarti voglio farti provare death black >>

<< no tu scherzi! Ci sono tre giri della morte e oltretutto è in piedi! Mi dispiace ma...no >>

<< eh dai! Se non lo fai adesso quando lo rifarai mai? >>

<< lo so ma...mi fa alquanto paura...>>

<< ehy...dimentichi che ci sarò io vicino a te! >>

<< sì... >> lo guardai poco convinta.

Si passò una mano sul volto e si portò via quel poco di colore bianco che gli era rimasto.

<< beh almeno ci asciugheremo! Non so te ma io sono sempre zuppo! >>

<< dai vedremo, intanto finiamo gli altri! >>

<< ok tanto non scappi ti ci porto! >>

Si strizzò la maglia. Aderiva alla pelle e ormai il tessuto leggero era diventato trasparente. Tamponò con un asciugamano la faccia e poi se lo passò tra i capelli. Anche io ero più o meno nelle stesse condizioni se non più fradicia. Il reggiseno nero si vedeva palesemente sotto la canottiera bianca.

Johnny si accorse del mio problemino.

<< ho una felpa se vuoi >>

<< fa niente, non mi importa! >>

Ero troppo presa a osservare nei particolari i suoi addominali per preoccuparmi di una simile sciocchezza!

Completammo il giro del parco e anche le attrazioni che più ci interessavano. Non ero mai stata in un parco così grande! Per la prima volta salii sulla long tower.

<< sono le quattro, abbiamo digerito da due ore, abbiamo fatto tutto...quindi andiamo! >>

<< dai ma Joooo! >>

Mi trascinò dall’altra parte del parco.

<< ti divertirai! >>

<< scherzi io ci svengo come minimo! >>

<< su dai! So che te ne pentirai se non lo fai >>

<< ma io sto bene anche così! >>

Un minuto dopo eravamo in fila ad aspettare il nostro turno per salire.

C’erano persone felicissime dopo essere scese mentre altre erano sul punto di vomitare.

Johnny tutto felice mi teneva accanto e mi incoraggiava. Come se lo avessi voluto fare io!

Un ragazzo abbassò la barra e ci mise l’imbracatura. Eravamo circa a metà. La piattaforma partì. Io stavo già tremando. Quando iniziò a prendere velocità mi sentivo già sul punto di svenire. E dovevano arrivare sempre i giri della morte. Un attimo prima di affrontare il primo, mi prese la mano. Sapevo che mi stava guardando, ma tenevo gli occhi chiusi per non farmi venire un attacco d'ansia e morire.

Fui spinta in avanti e poi il peso del corpo tornò indietro. Riaprii gli occhi. Ohh menomale era tutto finito.

Ancora rintontita scesi dalla piattaforma e uscì dalla montagna russa. Johnny non mi aveva ancora lasciato la mano. Avrei voluto stringerlo forte, la sua presenza al mio fianco mi dava sicurezza...mi sentivo protetta; mi avrebbe fatto passare il tremore.

<< che mi dici allora? >>

<< non mi viene da vomitare, ma vorrei quasi >>

<< eri pallidissima...un cencio! >> << ehy...ma tremi ancora...non pensavo potesse provarti così tanto...sono un cattivo ragazzo >>

Il gesto che fece dopo fu in grado di perdonarlo a vita. Mi si mise davanti e mi strinse al suo petto. Passò una mano sui miei capelli.

<< va meglio? >>

Aveva capito ciò che più desideravo al momento, da un solo sguardo...

<< sì...grazie... >>

<< ti va un gelato? >>

<< sì ti prego! >> mi tornò il sorriso; era come se mi conoscesse da una vita.

<< comunque mi è piaciuto un po'...in parte te lo ha detto la mia faccia...ma avevi ragione è stato forte, intenso, veloce! Mi sono divertita infondo >>

<< così mi piaci, con il sorriso! Non ce la faccio a vederti giù >>

Ci sedemmo su una panchina vicino al chiosco.

<< ti va di venire a cena fuori con me, Greta, Bianca e Spencer? >>

<< ok..sapete già dove andare? >>

<< penso che Greta e Bianca abbiano deciso >>

<< tra mezz’ora chiude il parco...ho un abito che potrebbe starti divinamente! Puoi venire a cambiarti da me invece che tornare in hotel >>

<< va bene, mi faccio dire dove >>

<< posso chiederti una cosa? >>

<< e me lo chiedi pure? >>

<< è una domanda un po' personale... >>

Lo spronai con un sorriso.

<< cosa ha fatto Alex? >>

<< ho scoperto che si vedeva da mesi con un’altra...ma tu lo avevi capito vero? Che non me la raccontava giusta, intendo... >>

<< mi dispiace...non lo so forse mi è parso per un momento >> << ...quindi io... >>

<< sta tranquillo! Non c'entri niente puoi starne certo. Dai andiamo altrimenti faremo tardi! >>

Salimmo nuovamente in macchina. Il cellulare di Johnny squillò.

<< oh andiamo, non posso crederci... >> mi guardò come per chiedermi scusa.

<< pronto >> alzò gli occhi al cielo. Non avevo capito chi poteva essere. Qualcuno che odiasse data la sua reazione. Che scema...Vanessa! Ancora lei? Io e Johnny avevamo discusso a lungo sulla questione dell'affidamento dei figli. Sembrava che Vanessa volesse tenerlo fuori dalla questione. Oltre a questo c'erano anche le carte del divorzio. Johnny stava passando un periodaccio e capitava spesso che lo chiamasse il suo avvocato e stesse al telefono per ore. Vanessa non poteva togliergli i figli, soprattutto poiché la colpa non è stata di Johnny! Cosa voleva adesso? Aveva sbagliato lei, non doveva rimetterci lui!

<< Vanessa ne abbiamo già discusso. Non posso farci niente se stavi meglio con me che con Brad! Ma quando parli ti senti? Stai sparando cazzate! Mi hai tradito! E non venirmi a dire che mi ami perché non intendo credere ad una simile sciocchezza >>

Non riuscivo a sentire la risposta di Vanessa. Johnny sembrava essersi calmato un po', anche se era comunque molto scosso.

<< riguardo a questo ci vedremo presto per stipulare un accordo. Se intendi lasciarmi fuori te la vedrai con il mio avvocato. Ho tutte le carte in regola per prendermi cura di Jack e Lily >>

<< ciao >> chiuse la chiamata.

<< scusami... >> 

<< non preoccuparti, è normale che tu debba parlarci >>

<< mi fa soltanto arrabbiare >> buttò la testa all'indietro e si accese una sigaretta.

<< stavolta però è andata diversamente. Sì ti sei un po' alterato, ma hai saputo reagire e non farti sottomettere. Penso che abbia capito >>

<< dici? >>

<< sì Johnny, non ti toglierà i bambini >>

<< grazie, sto molto meglio adesso >> lo vidi riapparire dietro a una nuvola di fumo. Mi stava sorridendo. Ero riuscita a rassicurarlo e questo mi faceva sentire la persona più felice del mondo!

Stavolta potei gustarmi il viaggio di ritorno.

 

Bianca: “stasera elegante! Ristorante di lusso a Hollywood! Mi sa che devi andare a comprarti un vestito adatto!”

“ okey, mi cambio a casa di Johnny e vi raggiungiamo insieme. Ha detto di avere un vestito perfetto per me! ”

“ ok? XD ha pure un vestito per te...e adesso tu vai a casa sua...solo amici, eh! Sì, sì certo ”

“ ed è così! Siamo grandi amici ”

“ io direi altro...state così bene insieme! Non ti mai vista così spensierata in vita mia e Johnny così felice. Vabbè dai ci vediamo dopo ”

“ ...ciao vah ”

Entrati in casa, posai lo zaino e aspettai Johnny tornare dal bagno.

<< finalmente!!! Non ne potevo più con quel trucco in faccia! Ma come fate voi donne tutto il santo giorno? >>

<< siamo donne! >>

<< se lo dici tu! Allora, il vestito! Sono sicuro ti piacerà! Sai dove andiamo allora? >>

<< è in fondo a questa strada...non ci vorrà molto ad arrivare. Ristorante di lusso... >>

<< mh sì lo conosco! Quindi questo vestito è più che perfetto! >> iniziò a cercarlo nell’armadio tra le sue giacche, pantaloni, cravatte...cappelli >>

<< levami una curiosità: perché hai nell’armadio un abito da donna? Devi dirmi qualcosa? >>

<< ahah ma no... >> << ho comprato questo vestito per una ragazza speciale! Ricordi? Lo avevi visto insieme alle tue amiche l’altro giorno >> avevo visto quel vestito in vetrina. Lo avevo fatto vedere a Bianca e Greta, appena Alex ci fece notare il prezzo proseguimmo avanti.

<< Johnny tu sei pazzo! >> mi portai una mano alla bocca e contenni uno dei miei scleri più pazzi.

<< ho fatto bene! >>

<< è stupendo! Johnny non dovevi! >>

<< dovevo eccome! >> lo teneva ancora in mano mostrandomelo fiero. Ero incerta se accettare un simile regalo. Poi pensai che se non lo avessi preso ci sarebbe rimasto male e d'altronde era un regalo pensato solo per me. Feci un passo avanti e me lo mise tra le braccia che avevo allungato incerta. Era davvero magnifico. Lo osservai nei minimi particolari. Alzai la testa guardando Johnny negli occhi.

<< avanti, provalo! >> mi sussurrò sorridendo.

<< grazie John, sei magnifico >>

Tornai in camera con indosso il vestito rosso.

<< sapevo che era quello giusto! >>

<< wow è stupendo! >> stavolta non riuscii a contenere tutto quanto l'entusiasmo e saltai tra le sue braccia.

<< sono contento che ti sia piaciuto così tanto >>

Mi lasciò un bacio sulla guancia colmo di gioia. Mi fece fare una piroetta.

<< sei bellissima >> << credo proprio che stasera indosserò uno dei completi migliori...ma non sarò comunque all'altezza >> mi fece l'occhiolino. Ok dopo questo posso morire in pace.

<< siamo in vena di complimenti! Vuoi farmi commuovere? >>

Ricambiò il mio sorriso, che ricorderò come uno dei più mozzafiato, mentre andavo in bagno per finire di prepararmi.

Chiusa la porta potei sclerare davanti allo specchio, cercando di calmarmi...era impossibile! Oh mio dio!

* adesso puoi starmi a sentire e magari darmi ragione? Gli PIACI! In che lingua te lo devo dire? *

Ah ben tornata! Pensala come vuoi! Hai visto come è stato carino? Cavolo, sto in Paradiso! Mi ha detto che sono bellissima, lui...Johnny Depp! Ceh mica una persona a caso! Stavo per svenire...

* finisci di prepararti che se no farete tardi! Ha ragione...quel vestito ti sta alla perfezione! Divertiti stasera e ti prego non farti tante seghe mentali...lasciami la serata libera! *

 

Uscimmo di casa e tornammo per le vie di Los Angeles. Aveva indossato il completo che più adoravo. Aveva sistemato i capelli con una punta di gel e si era messo tutte le collane e anelli. L'acqua di colonia era delicata e avvolgente. In poche parole fremevo e cercavo di resistere alla tentazione di saltargli addosso. Mi mancherà questa città. Pensare che presto sarei stata di nuovo su un aereo e che tutto quanto sarebbe finito mi metteva un po’ di tristezza. E...Johnny...aveva ragione Bianca? Ne avrei sofferto? Mi mancherà... Beh per ora però non c'è niente che ci lega...solo dei vestiti che ormai sarebbero stati miei per sempre...

<< ok siamo arrivati, è qui a destra >> interruppe i miei pensieri.

Vidi Bianca, Greta e Spencer scendere dal taxi.

Appena mi videro scendere dall’auto insieme a Johnny rimasero a bocca aperta.

<< Fraaaa >> mi abbracciarono.

<< ci siamo viste stamattina! >>

<< lo so, ma ci sei mancata! >> << oddio ma sei stupenda! Che vestito cavolo! >>

<< ti piace? >>

<< ovvioooo! Aspetta ma... è il vestito dell'altro giorno! Come hai fatto a permettertelo... >> piegai leggermente la testa in direzione di Johnny mentre sorridevo euforica << no! Non ci credo! >> << cavolo Fra! Scleri a parte...dopo ci devi raccontare tutto! >> Greta sollevò un sopracciglio chiaramente rivolto a Johnny che fortunatamente in quel momento non stava guardando.

Mi mise un braccio intorno al fianco:

<< ti dispiace se entriamo, altrimenti in meno di un minuto saremo assaliti >>

<< certo! Ragazzi entriamo? >>

La cena andò molto bene. Ridevamo, scherzavamo e Johnny si divertiva molto a farmi arrossire. Cercava sempre il mio appoggio e di coinvolgermi nel discorso. Eravamo seduti accanto e ogni tanto lo sentivo cercare il contatto; una volta mi sfiorò il braccio, poi la gamba e infine appoggiò la testa sulla mia spalla mentre rideva per un commento di Bianca su una signora del ristorante.

Solo quando Spencer si allontanò, per salutare un suo amico che aveva conosciuto da poco, e Greta e Bianca furono andate in bagno decisi di mettere Johnny a conoscenza della mia partenza.

<< Johnny devo dirti una cosa... >>

<< devo preoccuparmi? >>

<< oh, non so quanto possa riguardarti in verità... >>

<< se devi dirmi qualcosa sono sicuro che mi riguardi e che mi importi davvero molto, puoi starne certa >>

<< te lo dirò senza tanti giri di parole. Il fatto è questo: immagino tu ti sia almeno chiesto una volta quando io sarei ripartita... >>

<< mh mh >> prese il bicchiere e bevve un sorso di vino.

<< abbiamo deciso di ripartire dopodomani... >>

<< ok...quindi domani è l'ultimo giorno su per giù... >>

<< sì il volo parte il pomeriggio di dopodomani... >>

<< ok... >>

<< tutto ok? >>

<< sì perché? >>

<< no...una mia impressione >>

<< non ti preoccupare va tutto bene >>

Mi sorrise, ma non era il solito sorriso, era amaro.

Terminata la cena decidemmo di tornare in hotel.

<< ci vediamo domani... >>

<< cosa hai in mente? >>

<< tu passa da me dopo pranzo >>

<< ok... >>

<< ti aspetto >>

<< a domani... >> mi prese la mano, che finora tenevo stretta alla sua, e vi posò le labbra.

Era stato...strano! Fino a dieci minuti prima mi sembrava stesse male e adesso mi sorrideva sgargiante. Ok? La notizia comunque aveva spiazzato lui tanto quanto me. Vederlo reagire in quel modo mi faceva sentire terribilmente in colpa. Non avrei dovuto permettere che ci affezionassimo tanto.

<< sì sì sarà indolore non mi dispiacerà più di tanto! Tue testuali parole! Fra però, ti capisco mi dispiace...niente vi vieta di vedervi o sentirvi sempre! Certo non sarà facile ma potete provare...ti prego non ce la faccio a vederti triste! >>

Continuavo a fissare fuori dal finestrino mentre Greta cercava di consolarmi...

<< lo so ma sarà diverso...mi mancherà...forse dopo una settimana sarà acqua passata per lui... >>

<< non penso...stasera hai visto com'era? Gli dispiace...e anche tanto! E ci potrei giurare che appena partirai tornerà a bere. Non sopporterà il peso di un’altra perdita >>

<< non so...non c'è mai stato nulla fra di noi... >>

<< sei tu che non vuoi provare >>

<< ...cosa dovrei fare? >>

<< domani va da lui. Secondo me accadrà qualcosa... e comunque dovreste continuare a sentirvi...se proprio non te la senti per via della distanza e cose varie, potreste rimanere amici. E te lo dico cavolo, non è niente male essere la migliore amica di Johnny Depp...comunque no, per favore vi vedo più come una coppia >>

<< idiota...comunque, grazie >>

<< ehy le migliori amiche ci sono anche per questo! >>

 

- JOHNNY -

Mi ero buttato a peso morto sul divano. Dopo una settimana sentivo di nuovo quel vuoto dentro. Mi era nuovamente crollato tutto addosso. Sapevo che avrei dovuto fare i conti con tutto questo...ma perché se ne doveva andare proprio adesso che era entrata nella mia vita? Se non provassi nulla per lei, non mi ritroverei così. Avrei voluta baciarla e averla avuta accanto per sempre.

Il mobiletto era vuoto. Non avevo più comprato da bere dopo che lei mi aveva tolto tutte le bottiglie. Negli ultimi giorni alla fine non ci avevo fatto tanto caso, era riuscita a riempire quel vuoto che l’alcol colmava solo per la durata di una sbronza. Senza di lei non sapevo quanto avrei potuto resistere.

Mi sarei inventato qualcosa per il giorno dopo, per lasciarle un bellissimo ricordo. Non era il momento di piangermi addosso...avrò tempo.



Sono riuscita a postare anche stasera e adesso sono stanchissima. Questo capitolo è lunghissimo in confronto agli altri, succedono tantissime cose! C'é giusto un po' di confusione nella testa dei due protagonisti e vi prego di non odiarmi per questo perché è tutto calcolato! XD
Per farmi perdonare, il prossimo cap penso proprio vi piacerà...non voglio dirvi altro
A prestooo
- dream_writer





 

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Capitolo 14
*** Non può essere vero! ***


La mattina ci preparammo in fretta per passare più tempo possibile per le strade di Los Angeles e vedere i quartieri ancora inesplorati.

<< ok questa dovrebbe essere la periferia...direi di fare questa strada, ci sono dei murales stupendi! Poi farei ritorno >>

<< ok adoro i murales!! Sì anche perché sono a pezzi e voglio andare da Johnny >> dissi guardando l’orologio.

<< ahh, come farai senza Johnny? >>

Tra di noi, alla fine, non c'era stato nulla...potevamo continuare le nostre vite normalmente, come se non ci fossimo nemmeno conosciuti. Avrei voluto convincermi, lasciar perdere, ma sentivo che non potevo stare senza...mi sarebbe mancato terribilmente!

<< la distanza mi farà a pezzi...mi mancherà. Per adesso voglio solo godermi insieme a lui questi ultimi due giorni >>

<< insomma...rimarrete amici? >>

<< penso sia la cosa migliore...anche perché: spiegami come posso pensare a una relazione a distanza se non abbiamo nemmeno una relazione! Ragazze state correndo! Non c'è stato niente...nemmeno un bacio. Devo dire la verità...mi sarebbe piaciuto, ma complicherebbe soltanto le cose. E' successo tutto così in fretta...
Domani partiremo e...non lo rivedrò mai più >>

<< e chi ti vieta di rivederlo? >>

<< ...le nostre vite... >>

<< niente è impossibile se... >>

<< se cosa? >>

<< ...se lo ami >>

Quella parola era arrivata dritta al cuore, sentirla così mi aveva fatto uno strano effetto, ma era vero...

Verso le due tornammo all’hotel dopo aver gustato fritto misto e crêpes.

<< ok ragazze. Voglio passare con lui un bel pomeriggio. Tranquille, senza esagerare >>

Mi feci una doccia e mi infilai dei vestiti puliti.

Decisi di andare a piedi nonostante le gambe doloranti. Avrei voluto percorrere quelle vie per sempre.

Suonai al campanello.

<< ciao! Vieni entra! >> << ti va di fare una passeggiata sulla spiaggia? >>

<< perché no! >>

Ogni volta che lo rivedevo, era come la prima...le farfalle nello stomaco, il cuore battere forte e l'adrenalina scorrere carica nelle vene. Era capace di farmi perdere la testa anche con un solo gesto "innocuo".

Uscimmo di casa. Ci incamminammo verso la spiaggia.

<< Jo dove stiamo andando? >>

<< è una sorpresa >>

Arrivammo al porticciolo dove era attraccata la barca. Mi prese la mano e mi aiutò a salire a bordo. Non potevo crederci!

<< wow...non finisci mai di stupirmi... >>

<< oh e questo non è niente! >>

Ci allontanammo dalla costa. Il mare aveva delle sfumature stupende e l'acqua era cristallina.

Johnny spense il motore, calò l'ancora e si riaffacciò dalla cabina.

<< che te ne pare? >>

Osservai la distesa d'acqua di fronte a noi. Johnny scrutava l'orizzonte come se fosse in grado di vedervi oltre.

<< è indescrivibile... >>

<< concordo... >>

Si tolse la maglia e le scarpe.

<< dai andiamo a prendere il sole! >>

<< ok...ma non ho il costume... >>

<< lo so, ma se te lo avessi detto...beh che sorpresa sarebbe stata? Per farti compagnia nemmeno io l'ho portato!  >>

Si sdraiò su un telo enorme che aveva piazzato a prua. Mi tolsi le scarpe e la maglia. Indugia un secondo, ma d'altronde che male c'era? Mi aveva già vista in reggiseno. 

Aprì un occhio sorridendo e mi fece cenno di sdraiarmi accanto a lui. Appoggiai la testa sulla sua spalla. Ci sarei stata per sempre! Entrambi ci addormentammo abbracciati.

Il sole cominciava a farsi sentire e mi svegliai con il suo braccio attorno al mio fianco. Stava ancora dormendo. Iniziai a solleticargli leggermente l'addome; all'inizio accennò un sorriso, poi aumentai l'intensità facendolo svegliare tra le risate.

<< daiiii ti prego smettilaaa!! ahahah desso ahah mi vendico! >> riuscì a posizionarsi sopra di me e in un attimo la situazione si ribaltò. Adesso ero io a morire ad ogni suo tocco!

<< e non è finita qui! >>

<< ahahah bastaaaa >>

Mi prese in braccio e si avvicinò pericolosamente al bordo.

<< John Christopher Depp II, mettimi giù!! >>

<< mh mh...contaci bellezza! >>

Si tuffò in acqua e io non ebbi via di scampo. Riemersi in superficie togliendomi capelli dagli occhi. Johnny stava ridendo di gusto.

<< sono zuppa! >>

<< non pensavo che l'acqua fosse bagnata! >>

<< scemo >> gli tirai un pugno amichevole sul braccio.
Nuotammo fino alla piccola spiaggia. Avevamo portato una tavola da surf. 
<< hai mai provato a surfare? >>
<< no...non so nemmeno stare in equilibrio sulla tavola >>
Posizionò la tavola di fronte a sé nell'acqua più bassa. Allungò il braccio e gli presi la mano.
<< ti tengo la tavola, tu sali poi quando sarain equilibrio provo a lasciarti >>
sapevo già che avrei fatto una figuretta cadendo malamente. Riuscii a salire e rimanere in piedi sorretta dalle sue braccia muscolose. Mi lasciò lentamnte, ma rimasi giusto tre secondi in equilibrio prima di cadare e ritrovarmi tra le sue braccia.
<< le prime volte è normale cadere! Credi che io abbia imprato in un solo giorno? >>
<< grazie...saresti un ottimo insegnante! >>

Tornammo alla barca e mi condusse fino alla scaletta.

<< sarà meglio asciugarci, altrimenti dopo ci congeleremo! >>

<< dopo? >>

<< ...fa parte della sorpresa >>

Come si fa a non volergli bene!

Mi avvolse con un telo che avevamo lasciato al sole e che per fortuna era caldo. Il sole stava tramontando e iniziò a tirare una leggera brezza. Guardammo il paesaggio: lui abbracciato dietro di me con la testa appoggiata alla mia spalla. 

<< vieni... >> mi sussurrò facendomi svegliare da questo sogno...

Era arrivato il momento della sorpresa! Come se questo già non bastasse!

Era stato allestito un tavolo per due. Al centro vi era una bellissima rosa ed era tutto così romantico! Un cameriere ci attendeva lì con una bottiglia di champagne.

<< Johnny non so che dire! >>

<< allora goditi il momento! >>

Mi porse un bicchiere e brindammo.

<< vorrei ringraziare il destino per averci fatto incontrare >>

Arrossi e bevemmo un sorso prima che il cameriere arrivasse con il primo piatto.

 

* è cotto di te! *

Bentornata! E comunque, io lo sono di lui!

* se stasera non accade nulla ti tormenterò a vita! Anzi cambio persona! Sai...adoro quando i tuoi piani falliscono! *

Non puoi sei la mia coscienza, dovrai rimanere con me per sempre! Ma, poi, che stai dicendo?

* voglio vedere poi come rimarrete amici! *

Non posso farci niente...mi piace da morire!

 


- JOHNNY -

Stava andando tutto secondo i piani ed ero molto soddisfatto! Dean in cucina era stato fantastico! Volevo assolutamente lasciarle un bel ricordo e fare in modo che non si dimenticasse mai di me. Adoravo tutto di lei, anche gli aspetti negativi...se ne aveva! Il suo carattere, la sua risata, il suo modo di scherzare, il suo sguardo attento e penetrante, il modo in cui percepiva ogni mia emozione. Avrei voluto averla accanto per sempre, ma non volevo stravolgerle la vita. Dovevo lasciarla libera di decidere. La notizia mi aveva un po' scosso, ma pensandoci avremmo potuto mantenerci in buoni rapporti. Avevo in mente ancora una cosa che le avrebbe fatto molto piacere.

 

- FRANCI -

La cena era deliziosa, non avevo mai mangiato così bene!

<< Johnny sei una persona fantastica, lasciatelo dire! >>

<< e tu sei la persona più dolce e gentile che abbia mai conosciuto >>

Ci alzammo da tavola, Johnny sistemò tutto per ripartire.

<< c'è un motivo se abbiamo cenato così presto...il sole sta tramontando del tutto adesso >>

<< non finisci mai le sorprese, eh! >>

<< questa è l'ultima, promesso! >> << per una ragazza speciale come te, questo e altro! >>

Abbassai lo sguardo e arrossii. Scendemmo dalla barca e iniziammo a passeggiare sul molo.

Le ombre dei palazzi si allungavano man mano che percorrevamo la strada pedonale che costeggiava tutta la spiaggia.

Saltò giù dallo scoglio e mi porse la mano per raggiungerlo.

Le onde si infrangevano sulla scogliera adiacente la spiaggia e arrivavano degli schizzi d'acqua che rendevano tutto più magico.

<< ci ho portato soltanto Lily e Jack...è il mio luogo “segreto” dove vengo per starmene da solo, in pace...a pensare... >>

<< Johnny...è stupendo! >>

La luce del sole al tramonto illuminava una piccola insenatura nella roccia. Il luogo era ben nascosto; lontano dallo stress cittadino e dal rumoroso traffico presente a tutte le ore.

<< vengo qui quando sono stanco di tutto e tutti e...scrivo... >>

Io ero rimasta a fissare la vista al di fuori. Mi misi a sedere su una roccia dove aveva adagiato un telo.

<< e...se posso chiedertelo...cosa scrivi? >> mi tornarono le parole.

<< testi di alcune canzoni >>

<< quindi, è vero che presto usciranno le nuove canzoni degli Hollywood Vampires!? Firmate Depp? >>

<< non so...penso...ma non c’è nulla di certo visto che non le ha ascoltate ancora nessuno... >>

<< se vuoi potrei... >>

Non feci in tempo a finire la frase...non sapevo se in quel modo avrei osato troppo e quindi non risultai molto sicura nel dirlo...ma a Johnny non parve il vero!

<< davvero lo faresti? >>

<< perché no? Ti sto già aiutando con un altro tuo problemino, questo mi aiuterà a conoscerti di più! >> anche se sentivo già di conoscerlo.

<< ...queste canzoni le ho scritte da solo e terminavo solo quando non riuscivo più a vedere il foglio dalle lacrime che mi riempivano gli occhi; voglio che a tua volta sia da sola... >>

Ero davvero commossa...ma qualcosa mi diceva che non dovevo essere io a leggere l’anima di Johnny.

<< non posso John... non penso di essere la persona giusta... >>

<< ci ho pensato...sai? >> mi sorrise e si mise a sedere vicino. Io fissavo la punta delle scarpe che in quel momento diventarono un’attrazione molto interessante, ma lo feci soprattutto per distogliere lo sguardo dai suoi occhi nei quali rischiavo di rimanere intrappolata...in fondo non sarebb stato così male.

<< penso che debba essere tu... >>

<< sicuro? Guarda che se ci ripensi non mi offendo! >>

<< sì, sono sicurissimo! In tutto questo tempo non ho mai trovato nessuno in grado di capirmi con un solo sguardo... >>

Mi porse due cd.

<< ascoltali domani in aereo e appena lo avrai fatto chiamami o mandami un messaggio per farmi sapere >>

<< ok. Sarà la prima cosa che farò >>

Li osservai ammirata, tra le mani avevo ricevuto un dono importantissimo, un tesoro inestimabile: la fiducia di Johnny. Li misi nello zainetto.

Aveva portato il copione del nuovo film.

<< di cosa si tratta? >>

<<...hai presente i film di Tim Burton? >>

<< uhm, uhm...drammatico? Scommetto finirà male... >>

<< già, e hai ragione! Finisce malissimo! No dai...questo no. Diciamo ha un lieto fine >>

Sorrise pensieroso...

<< c’è una storia d’amore davvero bella...non troppo sdolcinata e delle parti divertenti! Vuoi provare? Questo luogo è perfetto per recitare! >>

<< io? E chi dovrei fare? >>

<< mhhh...Victoire? >>

<< ok ci provo, ma non ti prometto una recitazione da Oscar come di solito sarai abituato! >>

Presi il copione di Johnny...lui lo aveva già imparato a memoria.

Camminava disinvolto al centro della grotta e ogni suo movimento era ben studiato nei particolari...wow!

Picchiettò le dita su un bicchiere immaginario e lo portò alla bocca. Le sue labbra si mossero appena, i suoi occhi luccicavano alla luce del sole...un filo di vento gli mosse i capelli. Rimasi incantata a guardarlo...con un cenno mi riportò alla realtà.

<< tocca a te >> mi sorrise incoraggiandomi.

<< sì già scusa! >> arrossii immediatamente...era già la seconda volta che mi beccava persa nei suoi occhi.

Recitammo fino a tardi e solo quando fuori la luce lasciò il posto all’oscurità decidemmo di tornare a casa.
<< hai mai pensato di provare come attrice? Sei brava! >>
<< non so...ho preso una strada completamente differente >>
<< beh hai molte possibilità! Sei davvero in gamba! >>

<< che cielo stasera... >>

<< è magnifico...quante stelle... >> dissi sognante.

Al buio la risalita era difficoltosa e stavo per cadere ma Johnny mi sorresse prontamente; nell'afferrarmi però andò a sbattere contro uno scoglio particolarmente appuntito.

<< Johnny! O mio Dio ti sei fatto male?? >>

Girai il suo volto per vedere le sue condizioni.

<< tutto bene...ho solo picchiato il labbro >>

Aveva il labbro inferiore spaccato e sanguinava parecchio. Eh no! Non potevano sfigurarmi il viso di Johnny!!

<< stupidi scogli appuntiti >>

<< torniamo a casa così potrò medicartelo >>

Mi diressi in cucina, presi del ghiaccio e un disinfettante.

<< siediti Jo... >>

<< non è niente dai >>

<< lascia che te lo disinfetti! >>

Disinfettai con cura la ferita. Le sue labbra sono stupende. I suoi occhi erano posati sul mio volto.

Ero molto vicina a lui; sentivo il suo respiro e il battito accelerare come il mio.

<< hai degli occhi stupendi... >> disse senza muovere troppo il labbro.

<< posso dire lo stesso dei tuoi... >>

Mi accarezzò il viso dolcemente e posai il ghiaccio.

Le nostre labbra finalmente si unirono. Per una volta mi lasciai andare.

Mi girava la testa...i pensieri vorticavano nella mia mente...era come se il pavimento sotto i miei piedi non esistesse...mi sembrava di volare! Non avrei mai pensato che le sue labbra calde...sottili...strepitose potessero posarsi sulle mie. Avevo mantenuto gli occhi chiusi e li riaprii soltanto quando ci staccammo. Johnny era diventato rosso...era stato lui a prendere l’iniziativa così per mia risposta lo baciai nuovamente ma stavolta più energicamente...lo volevo. Desideravo da troppo tempo tutto questo!

Sorrise malizioso e capì le mie intenzioni.

Mi fece sedere su di lui...le sue mani esploravano freneticamente il mio corpo. Incominciai a sbottonargli la camicia di seta...passai la mano sui tatuaggi...le dita scorrevano sugli addominali. Mi sfilò lentamente la maglietta che si adagiò sul pavimento accanto alla sua camicia. Le sue labbra si avvicinarono al mio orecchio.

<< non qui... >>

Mi prese tra le sue braccia mentre continuavo a lasciargli una scia di baci sul collo e petto. Si vedeva che godeva da morire! Salì al piano di sopra e mi adagiò sul suo letto. Con un movimento sciolto e sensuale fu su di me.

Le molteplici collane che aveva al collo si erano adagiate sulla mia pelle...erano fredde rispetto al suo corpo.

Ad ogni suo tocco rabbrividivo...le sue mani fredde scorrere sulla mia schiena accompagnate dal ghiaccio degli anelli. I baffetti mi facevano il solletico accompagnando le labbra...

Iniziò slacciando il bottone dei miei shorts e abbassando la cerniera. Feci lo stesso con lui e gli sfilai i pantaloni...lentamente...scese dal collo e percorse tutto l’addome con la bocca e la lingua...le mani dietro la schiena. Sentivo i suoi stupendi capelli castani accarezzarmi sotto il seno...le sue dita andavano alla ricerca del gancino che staccò subito...lo sfilò...mi strappò un mugolio...iniziai a sfilare i suoi boxer...

cominciò ad accarezzarmi, mentre mi contorcevo sotto di lui, cercando di sfilargli le mutande...mi lasciò una piccola scia di baci umidi lungo tutto l'addome, e finalmente arrivò all'ultimo indumento intimo che avevo ancora addosso. Sollevò la testa...gli rivolsi uno sguardo infuocato e mi morsi il labbro...tolse gli slip e si rimise sopra di me. Mi baciò di nuovo...

Eravamo entrambi stesi sul letto.

Si girò su un fianco verso di me. Mi tolse una ciocca di capelli dal volto.

<< non è stato un errore...lo rifarei all'infinito >>

<< ...non voglio andarmene adesso >> << stanco vecchietto? >>

<< ehy vecchietto a chi? >>

<< riusciresti a fare anche un secondo round? >>

<< mi stai sfidando? Vieni qui ragazzina! Tu non hai idea di cosa sono capace di fare! >>

 

Ci avevamo preso gusto...
Per rompere il silenzio mi alzai...

<< posso farmi una doccia...? >>

<< sì sì fai pure >>

Ero completamente nuda, ma ormai non c’erano più barriere e non mi feci troppo seghe mentali per andare in quel modo dalla camera al bagno...peccato che Johnny non distolse nemmeno per un attimo lo sguardo dalle mie curve...in particolare il culo...

Diventai rossissima ma decisi comunque di reagire:

<< ti piace il mio culo Depp? >>

<< lo accetto tanto quanto il mio! >>

Ammiccò un sorriso. Avevo visto quell’intervista: Johnny alla domanda di Ellen se gli piacesse il suo culo o meno aveva risposto “ lo accetto”.

Gli sorrisi...come potevo non farlo è così attraente e gli occhi...ti ipnotizzano al solo sguardo...

<< ho visto quell’intervista! >>

<< oh non ti sfugge niente! >>

Uscii dalla doccia...

<< Jo non c’è l’accappatoio... >>

<< prendi il mio! >>

<< oke >>

Tornai in camera tutta fiera e stetti il più possibile avvolta dal morbido tessuto.

Mi rivestii e riportai l’accappatoio a Jo che nel frattempo era entrato anche lui in doccia.

Scesi di sotto e lo aspettai in salotto.

<< ehy... >>

Mi aveva raggiunto e si era diretto in cucina.

<< senti...fino a ieri pensavo potesse essere meno drammatico andarmene da qui... >>

<< qui ci vorrebbe del rum o whisky...ma non ho nulla di tutto ciò >>

Tirai fuori dallo zaino una bottiglia di rum. Johnny sorrise incredulo e stupito.

<< l'avevo presa stamattina per me...per dopo, ma penso sia più utile adesso >>

<< concordo >>

Ne versò abbastanza per entrambi.

<< quello che volevo dirti era che, secondo me sarebbe stato meglio rimanere 'grandi amici'...ma adesso non ha più senso. Le nostre vite sarebbero dovute tornare alla normalità >>

<< per me questa era la normalità...prima che tu arrivassi cosa era la mia vita? Tu mi hai salvato da tutto il marcio che mi stava intorno...sei il mio angelo! >>

<< non so se stai parlando tu o l'alcol. Non mi hai mai fatto discorsi così dolci e smielati! >>

<< dico sul serio...ci vuole un po' prima che questa roba mi faccia effetto >>

Io che invece non ero abituata incominciavo a capire sempre meno.

<< domani devo partire. Finiamo quella bottiglia. Voglio solo divertirmi con te... come nella tua filosofia! >>

Ammiccò un sorriso.

<< va bene e domattina voglio venire con te... >>

<< non ho mai desiderato una persona così tanto, solo adesso mi sto accorgendo che in verità ti... >>

<<...amo >> non potevo crederci! Lo avevamo detto insieme, come se entrambi ci fossimo arrivati dopo un lungo ragionamento.

Barcollò con la bottiglia in mano con l'intenzione di versarmi altro rum.

<< alla tua, mon amour! >>

§
 

Non ricordo se ci siamo baciati di nuovo, non ricordo nemmeno cosa era successo, sapevo solo che adesso era mattino e che mi trovavo in hotel.

<< buongiorno Fra >>

<< buongiorno, a che ore sono tornata ieri sera? >> mi passai una mano sulla fronte che mi faceva malissimo.

<< saranno state le tre. Mi hai mandato un messaggio... mi ci sono voluti solo dieci minuti per decifrarlo. Avevo capito che eri ubriaca e, secondo quel messaggio, saresti arrivata con un taxi volante insieme al tuo amico Mario, su una strada arcobaleno...mi spieghi quanto hai bevuto? >>

<< ah ok buono. Non lo so...mi sa che ci siamo scolati una bottiglia di rum >>

Greta mi guardò con aria di rimprovero e in quel momento si svegliò anche Bianca con un rumoroso sbadiglio.

<< ah buongiorno Fra eh! >>

Anche lei si unì a Greta. Ero ancora insonnolita e non capivo dove volessero arrivare guardandomi con quelle facce pervi.

<< oh andiamo che c’è? >>

<< che c’è!?!? Hai passato tutto il pomeriggio con Johnny! Sei arrivata ad una conclusione? >>

<< oh, già Johnny! Voi non sapete niente è vero! >>

<< cosa è successo??? >>

<< ahah che casino! E io che pensavo sarebbe stato tutto più facile! E ora chi se ne separa più >>

<< vai al punto! >>

<< ci siamo baciati... >>

<< e??? >>

<< lo abbiamo fatto... >>

<< OH MIO DIO! SERIA?!?!? >>

<< due volte sicuro...poi non so, forse anche una terza e una quarta, ma non ricordo molto >>

Greta rimase a bocca aperta sgranando gli occhi mentre Bianca per poco non soffocò con i biscotti che aveva preso dal comodino.

<< ve l’ho detto...che casino! >>

<< aspe Fra...prima tutti i particolari! Ci sa fare il vecchietto? >> disse Greta calmandosi.

<< mh... non direi tanto vecchietto >> raccontai nei minimi dettagli il pomeriggio che avevamo passato insieme.

<< ma adesso... >>

<< non ne ho idea...ieri ho complicato solo la situazione >> << ... Johnny si è appena lasciato e anche io. E' successo tutto per questo! Oh andiamo chi voglio prendere in giro! Hai ragione Greta...ci amiamo >>

<< tu non sai ancora una cosa... >>

<< cosa? >>

Greta mi mise sotto il naso il suo telefono.

Una foto di me e Johnny sul lungo mare ci ritraeva vicini. Non eravamo abbracciati e non ci davamo la mano.

<< oh no...pure i paparazzi... >>

<< e il titolo poi! “ nuovo amore per Johnny Depp?” >>

<< vabbè dai, a me non importa e nemmeno a lui... >>



Eccomi con un nuovo capitolo gigante e pieno di sorprese! Cosa ne dite? Finalmente ce l'hanno fattaaa!!!! Cosa vi aspettate nei prossimi capitoli? 
Mentre voi provate a immaginare cosa potrebbe succedere, io finisco di sistemare il prossimo cap. Ringrazio tutti coloro che mi stanno seguendo e leggono la mia storia. Un ringraziamento particolare va alla mia migliore amica che mi ha dato delle idee geniali e mi ha aiutato a mettere un po' di ordine. 
A presto!
- dream_writer






 

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Capitolo 15
*** Mi mancherai... ***


- JOHNNY -

Mi svegliai sul divano col braccio penzoloni, con in mano la bottiglia finita. Mi faceva male e mi girava ancora la testa. Cosa era successo? Non ricordavo molto...ah bene ero in mutande...di nuovo...

Squillò il telefono. Mi alzai barcollando e iniziai a girellare per casa.

<< pronto? >>

<< scusa Johnny, ti ho svegliato? Sono le undici pensavo fossi già in piedi >>

<< non importa, sono solo stanco... >>

<< ahh seratona ieri? >> passai davanti allo specchio di camera. Sorrisi vedendo del rossetto sul collo e sul petto.

<< eh già >>

<< comunque non ti ho chiamato per parlare delle tue conquiste, anche se poi voglio sapere tutto...vediamoci tra un quarto d'ora a casa mia. Devo parlarti del film >>

<< ok ok cerco di riprendermi >> scherzai.

<< puntuale Johnny >>

Mi feci un caffè e mi preparai per raggiungere Tim.

 

- FRANCI -

Decidemmo di passare il resto della mattinata nella spa, per poi finire di preparare le valigie.

<< Fra rilassati... >>

<< non ci riesco... >>

<< concentrati sul massaggio >>

<< come posso Greta? Non ce la faccio, è più forte di me. Penso solo a lui, cerco di ricordare cosa è successo dopo aver bevuto e mi viene in mente un'immagine sfocata del suo fisico! >>

<< che serata! Vi siete scatenati >>

<< come addio... >>

<< come sei drammatica e pessimista >>

<< sempre stata >>

<< Fra dai! Sei irrecuperabile >>

<< Greta...non posso passare le giornate a piangermi addosso. Lo sai che mi dispiace da morire...troverò una soluzione >>

<< sei forte cavolo! >>

<< tu a quest'ora saresti in camera ad annegare tra lacrime...non prendertela... >>

<< no hai ragione, mi conosci troppo bene >>

Ci preparammo con calma. Nella stanza regnava un silenzio inusuale. Dopo aver controllato se avessimo preso tutto e aver sistemato le nostre cose, mi misi a sedere sul letto ammirando per l’ultima volta il panorama.

Scendemmo nella hall; posammo le chiavi sul bancone. Un taxi ci aspettava fuori. L’aeroporto era già affollato; persone che uscivano e accorrevano in cerca di amici o familiari.

Un uomo con una giacca a quadri neri e bianchi era seduto su una panchina vicino all’entrata. Aveva cappello e occhiali, jeans chiari. Lo avrei riconosciuto sotto qualsiasi travestimento. Sorrisi nella sua direzione. Ricambiò il sorriso sotto baffi. Mi scese una lacrima. Rivederlo adesso era stata una pugnalata al cuore, mettendo a dura prova i miei sentimenti. Si alzò e mi venne incontro. Mi strinse in un abbraccio. Era un abbraccio sincero; non lo avevo mai sentito così vicino a me. Mi lasciò un piccolo bacio sulla fronte, passò la mano sul volto asciugandomi delicatamente le lacrime.

<< non doveva andare così, vero? >>

<< no... >>

<< sorridi, che sei stupenda! >>

Prese la valigia e la mia mano. Entrammo insieme. Il nostro volo sarebbe partito tra due ore. Decidemmo di passare il tempo facendo un giro tra i negozi dell’aeroporto. Spencer era al telefono, mentre Greta e Bianca erano andate a cercare delle riviste da leggere durante il volo. Noi eravamo entrati in una libreria che in quel momento era deserta.

<< continueremo a sentirci vero? >>

<< sì... sarà difficile fare finta di niente! Sbuchi fuori dappertutto! >> gli mostrai una vetrina fuori dalla libreria.

Si girò e sorrise.

<< quella foto non mi piace! >>

<< dovrai fartela piacere! Hai fatto vendere migliaia di prodotti! >>

Presi un libro da uno scaffale. Non era nessun libro di particolare importanza, lo avevo preso solo per tenere a freno le mani.

<< ...non sarà lo stesso...non potrò vederti... >>

<< inizierò le riprese del film qui a Los Angeles. La cosa durerà per qualche mese. Appena avrò due giorni liberi verrò da te! >>

<< Lo apprezzo molto, ma il fatto è che potrai anche venire; io potrò tornare, ma sarà difficile andare avanti così. Tu conoscerai altre persone...altre donne...lo stesso sarà per me >>

<< rispetto la tua decisione anche se devo ammetterlo e lo sai...mi mancherai e non troverò altra donna come te >>

Non ero convinta di ciò che avevo detto, ma sapevo che sarebbe stato difficile continuare a vederlo e mantenere un rapporto come avevamo adesso. Era stata una conversazione strana.

<< il volo parte tra mezz’ora. Meglio se raggiungo gli altri >>

Nei divanetti di fronte al bar Greta, Bianca e Spencer mi stavano aspettando.

<< dobbiamo passare i controlli e poi siamo praticamente sull’aereo >>

<< okay. Dobbiamo salutarci adesso... >>

<< ciao, mi mancherai >> disse con un fil di voce. Ci abbracciammo di nuovo.

<< mi mancherai Johnny >> << grazie...è stata la settimana più bella della mia vita >>

Gli diedi un bacio tra i singhiozzi. Presi le valige e raggiunsi il gruppo. Johnny mi osservò sparire tra la gente.

<< tutto ok Fra? >> mi chiese Greta abbracciandomi.

<< pf...no >>

Il volo partì in perfetto orario. Subito dopo il decollo accesi il portatile e collegai le cuffie.



- JOHNNY -

Tornai alla macchina. Aspettai veder l’aereo decollare prima di ripartire. Il sedile vuoto vicino a me era come mi sentivo. Tornato a casa mi stesi sul divano. Cosa avrei fatto adesso? Me lo aveva fatto capire: dovevamo continuare la nostra vita normalmente. Non lo voleva nemmeno lei. Non eravamo stati noi a parlare in quel momento. Mi diressi in cucina. Cosa stavo facendo? Non potevo ricominciare a bere, glielo avevo promesso.

Mi accesi una sigaretta consapevole che, nonostante mi impegnassi, non sarei riuscito a reggere per tanto tempo.

 

- FRANCI -

Mi arrivò un messaggio da parte di mia madre: ti aspetto all'aeroporto vero le otto e mezza.

In quel momento mi tornò in mente tutto ciò che mi aspettava al ritorno a casa. Avrei dovuto dare gli ultimi esami e poi finalmente laurearmi. Mi sarebbe piaciuto molto lavorare all'estero, ma per ora mi accontentavo di trovare un buon lavoro in Italia.
Mi tornò il groppo in gola quando sentii la voce di Johnny cantare. 
Sei fantastico...è come averti qui accanto...
Finii di ascoltare il cd prima di addormentarmi. Quando lo riposi nellozaino mi accorsi che dentro c'era scritto qualcosa.

" Ti sei chiesta perchè abbia scelto proprio te. Fin dal primo giorno che ti ho conosciuta ho sentito di potermi fidare, mi hai aiutato e capito. Sono poche le pesone che riescono a comprendere la mia anima...in verità siete soltanto due, no e non credere che sia Vanessa; siete tu e Tim...forse, lui mi capisce perché siamo entrambi pazzi. Dopo ogni giorno che passavamo insieme ti desideravo sempre di più, fosse stata l'ultima cosa che avessi fatto. Volevo ringraziarti e augurarti il meglio sperando di poterti stringere di nuovo il più presto possibile. Non mi importa se dovrò aspettare mesi, anni...io sarò sempre qui ad aspettarti e sarò sempre pronto a venirti a prendere. 
Tuo Johnny. "

Le lacrime scesero sul viso. Greta mi fece appoggiare sulla sua spalla.
<< grazie...dopo tutto quello che ti sto facendo passare dovrei portarti a cena tutte le sere... >>
<< Fra sono la tua migliore amica...è mio dovere >>

Mandai un messaggio a Johnny come avevo promesso appena arrivata.

'' i testi delle canzoni sono pieni di sentimenti e rabbia repressa. Sono davvero profondi. Suona con la band e pubblicali. Se con la dedica volevi farmi piangere beh...ci sei riuscito. Ci sentiamo presto. ''





Lo so, lo so questo capitolo è un po' tragico, ma ci voleva un pò di dramma, se no non c'era gusto! 
Mi è venuta in mente un'idea per i prossimi capitoli che vi stravolgerà. Non preoccupatevi, non sarò troppo cattiva. Per adesso non voglio dirvi altro.
A presto
- dream_writer

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Capitolo 16
*** Ritorno alla normalità ***


Passarono alcune settimane e ripresi le lezioni all'Università. Studiavo appena tornata a casa e negli ultimi tempi mi ero sentita poco anche con le mie amiche. Un pomeriggio verso gli inizi di Ottobre decisi di chiamare Johnny. Non lo sentivo da un po' e con la mente tornavo sempre a pensare a lui.

Il telefono squillò per un po' poi, quando avevo perso le speranze, mi rispose.

<< pronto? >>

<< Johnny sono io! Francesca! Disturbo? >>

<< ehy ciao! Figurati! Avevo intenzione di chiamarti, ma con le riprese mi stanno col fiato sul collo ogni momento, e la sera quando torno a casa sono esausto... come stai? >>

<< bene, studio giorno e notte, ma per il resto tutto ok. Tu? >>

<< stanco...ma a parte questo sono al settimo cielo >> << vuoi sapere la novità? >>

<< ovviooo! >>

<< ieri mi ha chiamato Vanessa e ha detto che per la questione dell'affidamento dei bambini vuole avere il mio appoggio e decidere come affrontare la situazione insieme! Avevi ragione dicendomi che si sarebbe sistemato tutto! >>

<< sono contenta per te Johnny! Te lo meritavi, sei un padre eccezionale! >>

Sentii una voce maschile chiamarlo.

<< scusa devo andare Tim mi vuole! >>

<< certo! Non vorrei farlo arrabbiare! >>

<< ti richiamo presto, mi ha fatto piacere sentirti >>

<< anche a me! >>

Adesso potevo tornare a studiare con l'anima in pace. Mi mancava da morire, avrei dato qualsiasi cosa per poterlo rivedere e stringere tra le mie braccia.

 

 

- JOHNNY -

<< chi era? >> mi chiese Tim curioso.

<< da quando ti interessi alle mie chiamate? >>

<< da quando si tratta di una ragazza! E poi sono il tuo migliore amico! Te l'ho già detto che odiavo Vanessa fin dal primo giorno in cui me l'hai presentata? >>

<< sì, almeno dieci volte da quando ci siamo lasciati >>

<< chi è lei? >>

<< ti spiego tutto stasera >>

<< ok, andiamo >>

Tornai sul set dove gli altri mi stavano aspettando. Eva mi venne in contro.

<< senti dopo pensavo che potresti venire nel mio camerino a bere qualcosa... >>

<< mi piacerebbe molto, ma devo rifiutare... >>

<< mhh sicuro? >> si morse il labbro passandomi una mano sulle labbra.

<< sicurissimo >> mi scansai togliendole la mano. << spero che tu stia solo preparando la parte >>

Tim alzò gli occhi al cielo e ci allontanammo.

<< John ti conosco da tanto tempo, non fare cazzate altrimenti ti ammazzo, intesi? >>

<< tranquillo >>

Finimmo di girare la sera tardi e come deciso io e Tim andammo in un pub a bere qualcosa. Gli raccontai tutto: di come ci eravamo conosciuti, i bei momenti passati insieme e di come ci eravamo per come dire...“ lasciati ”.

<< sono contento che non sia una come Vanessa...so che non è come lei...da come ne parli e dalla luce che brilla nei tuoi occhi appena ci ripensi >>

<< la situazione è un po' complicata...vorrei averla qui con me per sempre >>

<< cerca di tenerti in contatto, poi vedrai che una soluzione la troviamo >>

<< grazie Tim sei un vero amico! Adesso vado altrimenti domani farò tardi! >>

 

 

- FRANCI -

Tra lo studio e qualche lavoretto per pagare l'affitto del mio appartamento i mesi passarono piuttosto velocemente. Il pensiero fisso era comunque lui...
Le mie amiche mi avevano spronato qualche sabato sera a uscire con loro in discoteca, ma qualunque ragazzo provasse ad attaccare bottone con me se ne andava via sempre a mani vuote. Dopo aver conosciuto Johnny mi sembravano tutti così inferiori in quanto a romanticismo e anche di bellezza cavolo. Insomma, Johnny non mi aveva mai parlato di donne che magari aveva conosciuto nel frattempo e io speravo che tutto rimanesse così. Prima leggevo imperterrita notizie di gossip per sapere le novità, adesso mi bastava un semplice squillo di telefono. A volte ci sentivamo per ore la sera, fino a quando uno dei due non crollava nel sonno. Ci eravamo sentiti molto più spesso e speravo che sarei stata meglio...insomma che in questo modo potessi azzerare la distanza, ma mi mancavano troppo le sue coccole, i suoi abbracci, i suoi baci, i suoi sorrisi...
Temevo però che fossi rimasta troppo attaccata a lui e che prima o poi trovasse qualcuna al mio posto. Non aveva molto tempo da dedicare a se stesso. Comunque era molto soddisfatto di come stava venendo il film e presto avrebbe potuto concedersi una breve pausa. Infatti mancavano pochi giorni a Natale e anche se non ci potevamo vedere volevo spedirgli un regalo. Era da un po' di tempo che non vedevo Greta e Bianca così presi l'occasione delle vacanza natalizie per incontrarci e andare a fare shopping.

<< ehy Fraa! Era da un po' che non ci vedevamo! >>

<< mi siete mancate sceme! >>

<< allora come stai? Che mi dici di Johnny? >>

<< ci siamo sentiti spesso...l'ultima volta è stata una settimana fa...>>

<< devi raccontarci tutto! >>

<< certo! >> << vorrei fargli un regalo...idee? >>

<< iooooo >> sorrise Greta maliziosa.

<< sentiamo >>

<< facciamo un giro in un negozio di intimo vah >>

<< oh mamma, sei sempre la solita >>

Entrammo in un negozio pieno zeppo di gente. Bianca aveva adocchiato una felpa e ci si buttò per prima. Nella confusione andai a sbattere contro qualcuno. Barcollai all'indietro. Mi sentii afferrare per un polso. Quando mi rialzai vidi un ragazzo, molto carino devo dire, sorridermi.

<< ehy attenta...non vorrei far cadere una ragazza così bella! >>

<< grazie...scusami >>

<< non preoccuparti, colpa mia >> << piacere James >>

<< Francesca >> dissi stringendogli la mano.

<< mi chiedevo se ti facesse piacere venire a cena con me domani sera >>

<< ehm io... >> ci pensai un attimo... << mi sento già con una persona...insomma >>

<< mica sono geloso! Tranquilla, non preoccuparti. Comunque se ci ripensi ti lascio il mio numero >>

<< ok >> mormorai incerta.

Lo salutai con un cenno della mano mentre Bianca mi trascinava via.

Greta era riuscita a convincermi...per Johnny avevo preso delle mutande rosse con delle renne...non voglio aggiungere altro. Me lo immaginai con quelle addosso e scoppiai a ridere mentre le stavamo scegliendo. La commessa ci guardò perplessa e proseguì tra le corsie del negozio.
Dopo aver comprato borsate di vestiti e regali decidemmo di andare a cena in un ristorante del centro commerciale.

Tornai a casa soddisfatta. Mi infilai sotto le coperte con indosso il mio bel pigiama caldo e mi addormentai pensando a lui dall'altra parte del mondo.


§
 

La vigilia di Natale mi svegliai piuttosto tardi, andai in cucina per preparare la colazione. Il telefono squillò. Quando vidi di chi si trattava sorrisi all'istante.

<< buongiorno! Ti ho svegliata? >>
<< no sto facendo colazione >>
<< allora...è arrivato stamattina questo pacco. All'inizio pensavo fosse di qualche fan, ma poi ho visto l'indirizzo. Qui c'è lo zampino di Greta vero? Le ho già indossate e sono perfette! Aspettano solo te! >>

<< ehy voglio la foto! Sono contenta che ti piacciano...un regalo un po' insolito per te no? >> scoppiai a ridere immaginandomi Johnny in quel momento, magari davanti allo specchio.

<< il regalo più bello che tu potessi farmi...per la foto dovrai aspettare, non voglio ritrovarmi su internet! >>

<< ok ok aspetterò. Che programmi hai per domani? >>

<< devo andare da Vanessa...beh menomale ci sono i miei angioletti, non vedo l'ora di stare con loro! >>

<< allora le cose si sono sistemate >>

<< sì, posso esserne soddisfatto >>

<< bene mi fa piacere! >>

<< ci sentiamo presto, mi manchi...quando finisci di studiare eh? >>

<< presto Johnny, presto >> << mi manchi anche tu...auguri ancora! E salutami Jack e Lily >>

<< grazie senz'altro! E tu salutami Greta! Siete delle pervertite! >>

Riattaccai sorridendo. Sentire la sua voce era il buongiorno più bello del mondo.

 

 

 

Scusate il ritardo, ma come vi avevo annunciato dovevo rivedere tutti quanti i prossimi capitoli.
Adesso i fatti si svolgeranno in un arco di tempo molto più vasto, ne avete avuto un assaggio in questo capitolo. Metterò per intero soltanto gli avvenimenti più importanti, mentre cercherò di riassumere a grandi linee i mesi che passano.
Se pensate che da qui in poi sarà tutto facile beh vi sbagliate! 
Cercherò di farmi viva il più presto possibile,
- dream_writer

 

 

 

 

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Capitolo 17
*** La nostra luce ***


La mattina di Natale mi svegliai presto per poter raggiungere la famiglia. Lasciai la città verso le otto di mattina e arrivai nel mio paesino per le undici. Mia madre mi accolse con un abbraccio venendomi incontro. Era da un po' che non ci vedevamo. Negli anni non era cambiata di una virgola; nonostante fosse una donna di bassa statura sapeva farsi valere in qualsiasi situazione e, se necessario, incutere timore. Sapeva, però, essere molto dolce e protettiva.

<< amore mi sei mancata! Come stai? >>

<< anche tu! Tutto bene! >>

Entrando in casa tutti i ricordi d'infanzia riaffioravano. La mia camera era rimasta come l'avevo lasciata. Le pareti rosa pastello, l'armadio gigante che occupava un'intera parete, i mobili in legno e i miei disegni migliori incorniciati sui muri. Mi soffermai a guardare sorridente un particolare della stanza. Da un lato, vicino alla finestra, avevo posizionato una cassapanca, su cui avevo posato delle bambole e successivamente i dvd dei film più amati fin da ragazza: Pirati Dei Caraibi, Edward mani di forbice...

<< Franci, scendi sono arrivati gli zii >> mia madre mi distolse dai miei pensieri. Pensavo continuamente a lui; a cosa facesse, a come andavano le cose, i suoi figli, ma soprattutto mi chiedevo come stesse: se fosse felice.

<< arrivo subito >>

Ci scambiammo i regali e ci accomodammo a tavola. Suonarono al portone.

<< vai tu a vedere chi è? Io tiro fuori la lasagna dal forno >>

<< ok mamma >>

Rimasi un po' stranita quando vidi il corriere...per Natale?

<< salve! Consegna speciale. E' lei Francesca? >>

<< sì, sono io >> risposi ancora incerta.

<< me lo aveva detto che si trattava di una ragazza davvero carina! Ecco a lei! >>

Mi porse una scatola rossa con un bellissimo fiocco argento. Sopra vi era posata una busta bianca con un mazzo di fiori.

<< grazie >> balbettai. Sorrisi emozionata. Era il regalo da parte di Johnny!

<< buone feste signorina! >>

<< anche a lei, auguri! >>

Tornai in casa al settimo cielo e mia madre, vedendomi solcare la soglia con quel bellissimo regalo, strabuzzò gli occhi.

<< è il regalo di... >> disse incerta, emozionata tanto quanto me.

<< mi sa proprio di sì! >>

Appoggiai i fiori in un vaso sulla mensola di sala e sgattaiolai di sopra in camera mia. Aprii la busta:

 

La tua voce, la tua dannatissima voce.

Le tue parole, le tue telefonate, ogni tuo respiro mi riportano a quei giorni;

a quei giorni trascorsi insieme,

vicini, mano nella mano,

con la tua testa sulla spalla e la mia mano posata sulle tue gambe.

Dal giorno in cui ti ho conosciuta mi sono sempre detto: deve finire tutto, non posso farlo...

Perché consapevole del fatto che nulla è per sempre.

Non volevo farti soffrire, non intendo dimenticarti...

Sei entrata nel mio cuore e hai lasciato un segno indelebile … e non ne uscirai tanto facilmente.

E invece eccomi qui,

seduto al tavolo della cucina

A guardare questa lettera.

A guardare quello scaffale su cui una volta si posava l'unica cosa che, secondo me,

riusciva a risolvere tutti i miei problemi...

Adesso è vuoto, grazie a te.

Mi hai preso per mano e mi hai portato fuori dal buio che mi opprimeva.

Mi hai donato un po' della tua immensa luce,

ma ora devo restituirtela... apri il regalo:

la NOSTRA luce è là dentro, insieme a tutti i ricordi.

Per sempre tuo, Johnny ”

 

Era riuscito a far sentire la sua presenza accanto a me. Quelle parole scelte con così tanta cura e poesia mi avevano toccato l'anima. Mi ero appoggiata al davanzale della finestra e quando alzai lo sguardo mi accorsi che dei leggeri fiocchi di neve stavano cadendo. Guardai oltre le cime degli alberi pensando a lui. A Los Angeles era notte fonda. Me lo immaginavo nel suo letto, tra le coperte dove ero stata anche io...mi mancava quella sensazione che mi faceva sentire completa...lui mi faceva sentire a casa.

Aprii la scatola. Dentro vi era adagiata un'altra scatolina. Al suo interno vi era una sottile collana in oro bianco con al centro un pendente con un diamante.

<< oh mio dio... >> rimasi a bocca aperta ammirando un simile regalo.

Avevo gli occhi lucidi. Mi avvicinai allo specchio e la indossai. Mi tremavano le mani, ero emozionatissima. Non finiva mai di stupirmi...

Scesi di sotto e raggiunsi mia madre in cucina. Si girò verso di me con ancora la teglia in mano. Mi osservò distratta, mentre mi chiedeva di prendere dei piatti. Indugiò un attimo e poi i suoi occhi si posarono sulla collana. Rimase a bocca aperta.

<< è il regalo di Johnny? >>

<< mh mh >>

<< non scherza! E' magnifica! >>

<< è pazzo! >>

Ripensai al mio stupido regalo...ok avrei rimediato!

<< come vanno le cose? Ti manca? >>

<< ci sentiamo spesso, però sì. Mi manca >>

<< dovresti tornare da lui appena hai sistemato tutto qui in Italia >> << non so, hai messo abbastanza soldi da parte, prima di iniziare a lavorare potresti raggiungerlo per qualche giorno >>

<< lo so ci avevo già pensato...solo che come posso pensare di vedermi con lui solo per qualche giorno... >>

<< il destino ha voluto che vi incontraste, vivi sul momento. Hai sempre pensato al futuro, a pianificare la tua vita concentrandoti soltanto sullo studio e il lavoro; hai ottenuto degli ottimi risultanti è giunto il momento che tu pensi anche ad altro. A volte non mi accorgo di quanto tu sia cresciuta, vedo ancora la piccola bambina dai ciuffi ribelli e i vestitini a fiori. Sei grande e in grado di prendere le tue scelte. Fa' quello che ti dice il cuore >>

<< grazie mamma >> l'abbracciai consapevole che aveva ragione...

 

Dopo pranzo decisi di chiamarlo per ringraziarlo.

<< pronto? >> stava sorridendo potevo sentirlo!

<< Johnny tu sei pazzooooo >>

<< ti piace? >>

<< scherzi? E' stupenda! In confronto il mio regalo è insignificante! E il pensiero Johnny...sei magnifico! >>

<< lo trovo originale e devo dire che sono molto comode! Sono contento che ti sia piaciuto >> sentii in sottofondo due vocine chiamarlo. Saranno stati senz'altro Jack e Lily.

<< ti lascio ai festeggiamenti! Ci sentiamo presto, grazie di tutto Johnny >>

<< sono io che non potrò mai ringraziarti abbastanza. Divertiti mon amour! A presto! >>

 

§

 

<< passato un bel Natale ragazze? >>

Io, Greta e Bianca avevamo deciso di incontrarci in una caffetteria in centro. Ordinammo delle cioccolate calde e ci accomodammo nel salottino accogliente. Era appena passato Natale e ci stavamo mettendo d'accordo per Capodanno. Concluso quest'argomento Bianca mi scrutò curiosa.

<< allora? >>

Sapevo già cosa intendeva.

<< mh niente di che...sta girando un film con Tim e non fa nient'altro... >> << ah! Ha detto che si è messo d'accordo con Vanessa per stare con i bambini tre volte a settimana più la Domenica a turno >>

<< sono felice che le cose si siano sistemate >>

<< anche io moltissimo! Sarebbe stato troppo giù di morale altrimenti >>

<< concordo >> << dai chiamalo adesso! Così gli fai gli auguri! >>

<< ok ok, anche se glieli ho già fatti...ah Greta, ringrazia anche te per il regalo! Che ore saranno a Los Angeles? Non vorrei svegliarlo >>

<< lì è sera... >>

<< vabbè dai provo... >>

Rispose dopo qualche squillo:

<< ciao Johnny! >>

<< ehy ciao! >>

<< non ti sento bene...c'è una gran confusione... >>

<< sono a una festa con i ragazzi del film... >>

<< sicuro di star bene? Sei strano... >> sentivo la sua voce cambiare continuamente di tono, strascicava le parole.

<< sì, sì sto benone! ''avanti Johnny muoviti! Chi è al telefono? Ti sto aspettando...sei mio finalmente!'' >>

Era indubbiamente una voce femminile...ed era anche piuttosto sensuale...rimasi scioccata e anche le mie amiche che avevano sentito avevano gli occhi spalancati.

Sarei voluta sprofondare quando sentii chiaramente i due baciarsi e...limonarsi con tanto di mugolii da parte di quella. Il colmo arrivò quando fu lei a parlarmi.

<< senti carina, io e Johnny abbiamo da fare qui, non puoi competere con me >>

Rimasi senza parole, poi Johnny riprese in mano il telefono.

<< ahahah Eva non capisce niente >>

<< forse è meglio che ti lasci...ti sei già trovato una da farti al posto mio...fai schifo >> 

...mi aveva mentito. Non aveva mai provato niente per me... mi aveva già rimpiazzata mentre io mi facevo una marea di problemi...

<< ti richiamo io >>

<< magari quando ti è passata la sbornia! >> << Anzi sai che c'è? Lascia perdere. Non richiamarmi >>

Riattaccai la chiamata.

Sentivo le lacrime uscire fuori...

<< Fra ti prego non fare così...era ubriaco. Sai com'è... forse non farà ciò che tu pensi che faccia... >>

<< dimmi adesso...tutto quello che c'è stato, cosa era per lui? Era solo una presa di giro, cazzo! >>

<< non posso biasimarti... >>

<< vado a casa... >>

<< ti accompagno >>

Arrivai a casa, presi del gelato (sì anche se era pieno inverno) e mi misi sul letto accendendo la tv come sottofondo.

Mi aveva mentito per tutto il tempo, mi aveva già rimpiazzata...stupida! Tu che ci hai creduto! Sono tutti uguali loro! Viziati! Io che mi ero fatta tanti problemi per uscire con qualche ragazzo e che come una stupida ragazzina pensavo a lui, quando invece non gliene fregava niente. Tutte bugie! Una marea di cazzate!









Scusate il mostruoso ritardo, ma questa settimana è stata un po' movimentata e non sono riuscita a scrivere molto. Non odiatemi per come si conclude questo capitolo...
Vorrei ringraziare di nuovo la mia migliore amica che mi ha dato una mano per sistemare alcuni dettgli della storia e soprattutto ha scritto gran parte della lettera di Johnny. Non saprei come fare senza di te!
Mi raccomando continuate a seguirmi, anche perché manca sempre meno alla fine!
- dream_writer

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Capitolo 18
*** Ora ci penso io ***


La mattina dopo mi svegliai tardi. Non avevo chiuso occhio tutta la notte. Greta era venuta a vedere come stavo.

<< ehy... >>

<< ciao... >>

<< come ti senti? >>

<< uno schifo...usata >>

Il mio telefono squillò.

<< è lui vero? >> chiesi a Greta.

<< sì è lui >>

<< non intendo rispondere >>

<< dagli almeno la possibilità di spiegare... >>

<< cosa deve spiegare! >>

Lasciai il telefono squillare fino a quando non smise.

<< bene! Se per lui è già tutto andato nel dimenticatoio e ha deciso di andare avanti, come avevamo “detto”, lo farò anche io >>

<< Fra non essere affrettata. Parlaci almeno! >>

<< cosa vuoi che abbia da dire! Mi sono fidata fin troppo >>

<< ...beh, avevate detto di tornare alle vostre vite >>

<< lo so, ma cavolo perché allora prendermi in giro ancora dicendomi di mancargli e smancerie varie? >>

<< dovresti parlargli... >>

<< ognuno torna alla sua vita >> << sai che c'è? Richiamo James >>

<< fai come ti pare. Secondo me te ne pentirai. Adesso devo andare ci sentiamo dopo >>

<< James è stato carino... >>

<< lo stai facendo solo per ripicca >>

 

Lo chiamai subito.

<< allora, hai cambiato idea? >>

<< sono sempre in tempo per l'invito a cena? >>

<< certo! Prenoto in un bel ristorantino e ti faccio risapere >>

<< ok, ciao! >>

<< ciao! >>

Guardai un film e mi riposai un po' leggendo. Johnny aveva richiamato altre due volte, ma non volevo stare a sentire le sue scuse idiote.

 


- JOHNNY -

Oh andiamo rispondi! Non sai cosa è successo veramente!

<< te l'ho detto Johnny >> << quella porta solo guai...e menomale sono arrivato in tempo >>

<< sì lo so Tim e ti ringrazio...ma adesso come cavolo faccio! Lei pensa che io sia andato a letto e che mi frequenti tutt'ora con Eva >>

Lanciai il telefono sul divano.

<< dovresti andare da lei. Potrei concederti un giorno alla fine del mese... >>

<< ma se nemmeno vuole rispondermi! >>

<< dovresti parlare con Helena...essendo una donna saprà consigliarti meglio >>

Mi lascia cadere a peso morto sul divano.

<< sono un emerito idiota >> sospirai...

<< tutti commettono degli errori Johnny. Tu hai questo problemino di alzare il gomito, però stavolta è anche colpa mia che ti ho convinto ad andare alla festa >>

<< te l'ho detto, Eva mi avrà riempito il bicchiere almeno dieci volte >>

<< dai basta parlarne, ormai è andata >>

<< se... >> mormorai affranto.

<< dai Johnny non ce la faccio a vederti così... hai superato tantissimi problemi e ne sei sempre uscito a testa alta. Anche quando poteva sembrare tutto finito sei riuscito a vedere il lato positivo della situazione. Com'è che mi dici sempre? >>

Gli sorrisi ricordando quella frase...

<< Breathe. It’s only a bad day, not a bad life >>

<< si sistemerà tutto >>

<< grazie Tim >>

 

 

- FRANCI -

James sarebbe passato tra un'ora sotto casa mia. Aprii l'armadio per scegliere un vestito. Il primo che mi passò sotto mano fu quello rosso...il regalo di Johnny. Ero molto tentata a indossarlo... ma come poteva passarmi anche solo per la testa! Lo rimisi a posto e optai per un tubino blu elettrico. Passai al trucco e mi piastrai i capelli. Afferrai un chiodo nero e i tacchi. Mi cadde l'occhio sul comodino dove avevo lasciato la collana. Dopo averci pensato un po' decisi di indossarla...ma solo perché stava bene con il vestito.

Vidi dalla finestra una macchina accostare sotto casa. Scesi di sotto, afferrai la borsa e uscii di casa.

<< come sei elegante! >>

<< grazie! Anche te non scherzi! >>

Non si crearono momenti imbarazzanti visto che James aveva una buona parlantina. Ad un cero punto suonò il mio cellulare. Era Johnny...

Anche se volessi risponderti, adesso non è il momento. Pensai.

<< non si da pace il ragazzo! >>

<< a quanto pare... >>

Mi portò in un ristorante sul mare. Mi trovavo bene con lui ed era molto simpatico. Per di più era davvero carino. Il nostro incontro era stato un po' strano e presa dall'imbarazzo non mi soffermai molto a guardarlo. Aveva gli occhi verdi, capelli castano chiaro e delle leggere lentiggini sul naso. Dopo la cena mi riaccompagnò a casa.

<< sono stato bene stasera >>

<< anche io... >>

<< mi rifarò vivo allora >> scherzò. << devo aver paura del tuo “ragazzo” ?

<< non preoccuparti...ci risentiamo! Notte! >>

<< notte >>

 

 

- GRETA -

Erano passate due settimane da quando Fra aveva conosciuto James. Non aveva più sentito Johnny nonostante lui provasse a chiamarla ancora. Sapevo che aveva fatto una cazzata, ma se non provava niente per lei avrebbe smesso di chiamarla. Decisi di prendere il suo numero e parlarci. Avevo l'impronta di Fra, sbloccai il telefono mentre lei era sotto la doccia dopo gli allenamenti. Stava facendo un errore a frequentare James… non gli piaceva veramente era solo per sentirsi amata, per avere un punto di riferimento; qualcuno su cui contare. Ma vedevo che non era felice. Dovevo aiutarla.

<< pronto! Finalmente! >>

<< Johnny sono Greta... devo parlarti >>

<< come sta Franci? >>

<< dopo quella tua chiamata... male! Spiegami cosa è successo >>

<< Eva, quella troia! Mi ha fatto ubriacare alla festa. Non mi ha portato a letto... anche da ubriaco mi sono rifiutato e poi quando mi sono messo a urlarle contro Tim mi ha portato via >>

<< lo sapevo! Lei non ha voluto ascoltarmi! >>

<< ho fatto un casino! >>

<< senti c'è un problema...devi fare qualcosa. Lei si è sentita usata e per sentirsi amata da qualcuno ha iniziato a frequentarsi con un ragazzo, idiota a parer mio >> << devi fare qualcosa e subito. Io ti ho detto come stanno le cose adesso tocca a te. Ti prego...falle tornare il sorriso >>

<< ok, grazie Greta >>

<< devo andare, sta tornando ciao! >>

 

<< che ci fai con il mio telefono? >>

<< che non posso? Sono la tua migliore amica...tranqui stavo solo guardando insta >>

<< ah ok >>

<< come va con James? >>

<< pff...non ci vediamo da giorni >> << ho il presentimento che si veda con un'altra >>

<< come fai a dirlo? >>

<< non gliene frega niente di me >> << poi tutte quelle chiamate... insomma ne sono praticamente certa >>

<< io te lo avevo detto che era un bastardo. Cosa aspetti a lasciarlo? >>

Silenzio.

<< promettimi che lo lascerai prima che ti possa far star male >>

<< ...lo vedo domani, forse se non cambia programmi >>

<< va bene >> c'era qualcosa che non andava. Non mi stava dicendo tutto. << senti e... Johnny? >>

Era rimasta girata dal lato dell'armadio scegliendo i vestiti. Si bloccò e portò le mani sul volto.

<< scusa Fra non volevo >> mi alzai per abbracciarla.

<< il fatto è che solo lui era capace di farmi stare bene. Sono ancora innamorata di lui Greta! Non ce la faccio...ma a lui a quanto pare non importa più niente di me >>

<< perché non gli parli >>

<< lo sai...questo maledetto orgoglio >>

<< vedrai che le cose si sistemeranno, te lo prometto >>

<< lo spero ma è tutto così complicato...e adesso anche James... >>

Si bloccò incerta se dirmi altro.

<< ehy sono la tua migliore amica...puoi dirmi tutto >>

<< non lo so Greta, questa cosa... >>

<< mi stai facendo preoccupare >>
Scostò l'asciugamano scoprendo l'altra metà del volto. C'era un grosso ematoma sullo zigomo e un taglietto.

<< ti ha picchiata?! Non ci posso credere! Perché non me lo hai detto subito? Devi lasciarlo immediatamente, ma che sei pazza a stare con uno del genere? >> non potevo crederci.

<< guardami negli occhi! >> << perché ti ha picchiata >>

<< quando gli ho detto che avevo scoperto che si vedeva con altre donne...ho cercato di lasciarlo ma mi ha preso per il polso e tirato un pugno >> si asciugò le lacrime. Eravamo entrambe sconvolte.

<< non so come fare Greta >>

Ero seriamente preoccupata. Non mi era mai capitata una situazione del genere. L'avrei aiutata sicuramente, anche a costo di rimetterci io stessa.

<< un modo lo troveremo, puoi starne certa. E anche al più presto >>

 

 

- JOHNNY -

Ero davvero preoccupato e anche solo sentire Greta mi aveva un po' tranquillizzato. Adesso dovevo farmi perdonare.

Un’altra settimana era passata. Il film stava prendendo forma, non avevo dubbi.

Io e Helena ci eravamo fermati ad un bar per cenare.

<< cosa hai Jo che non va? >>

Io e Helena ci conoscevamo ormai da anni, da quando io e Tim avevamo iniziato a girare film. Oramai mi fidavo ciecamente di lei e potevo sempre contarci. Sapeva dare ottimi consigli. Non le avevo ancora raccontato di Francesca così presi l’occasione.

<< ...e adesso lei è tornata in Italia a studiare...è da tanto che non ci sentiamo. E' stata tutta colpa mia! Adesso lei si vede con questo James solo perché non sa cosa è successo veramente >>

<< mi dispiace Johnny. Hai sofferto abbastanza per i miei gusti. Dovresti rivederla >>

<< lo so. Ma siamo entrambi piuttosto impegnati, ma a parte questo...lei adesso non vorrà più vedermi >>

<< ...provo a convincere Tim, ok? E comunque se te lo ha detto pure Greta, che è la sua migliore amica, dovresti almeno provare >>

Addentò il panino e mi passò la birra.

<< hai ragione! Devo muovermi. Domani chiederò a Tim qualche giorno e andrò in Italia! Mi farò dire tutto da Greta e andrò da lei >>

<< bravo! Così mi piaci! >>

<< grazie Helena >>

<< è a questo che servono gli amici! Oh hai letto la prossima scena che dobbiamo girare? >>

<< no, perché? >>

<< beh la dottoressa dopo le infusioni di sangue diciamo che ci proverà con te e tu ti lascerai sedurre...sì beh non so cosa ha ben in mente Tim, ma spero non sia esagerato >>

Per poco non sputai la birra.

<< ahaha non ci credo! >>

Passai così la serata fino al ritorno a casa.

Chiamai subito Tim che mi diede tre giorni liberi alla fine del mese. Chiesi a Jerry di prenotare un volo aereo per l'Italia.

 

 

 

 

Eccomi con un altro capitolo! 
Ho deciso di aggiungere anche un punto di vista di Greta, poiché in questo momento è l'unica che può far ragionare la protagonista (che è giusto un po' testrarda e orgogliosa) e anche perché se lo merita! Incarna la figura della vera migliore amica, colei che ci sarà sempre, pronta a prendere in mano la situazione quando le cose non vanno nel verso giusto.
E sì, anche il titolo è riferito a Greta...non è un granché ma non avevo idee...
Spero vi sia piaciuto, ci vediamo presto con un nuovo capitolo ;-)
- dream_writer

 

 

 

 

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Capitolo 19
*** I want to feel you close to me ***


James mi aveva dato buca per due volte di seguito e Greta aveva deciso di indagare. Lo aveva visto insieme a un'altra ragazza. Adesso ne avevo la prova. Non lo amavo veramente e per questo non mi dispiacque più di tanto, almeno adesso avevo una scusa in più per lasciarlo. Mi diressi a casa sua. Nonostante fosse già metà Marzo faceva ancora molto freddo. Man mano che mi avvicinavo sentivo l'ansia salire e il terrore invadermi.
Non c'era quasi nessuno a giro per le strade della periferia. Gli alberi spogli, la luce fioca dei lampioni, il vento freddo che si insinuava sotto la felpa. Non stavo affatto bene...quel vuoto dentro di me... avrei dato tutto per poterlo rivedere, per poter stare a contatto con il suo corpo, per poter baciare nuovamente le sue labbra calde, per poterlo guardare ancora una volta nei suoi profondi occhi marroni... era una droga...

Ero arrivata. Mi feci coraggio e bussai alla porta.

Dopo poco mi aprì.

<< ehy amore! Che sorpresa! Entra >>

<< volevo soltanto parlarti...andrò via subito >>

<< ok >>

<< senti James, le cose non stanno funzionando...mi stai tradendo >>

<< ancora? Non ti è bastata la risposta della scorsa volta? >> il suo tono era tornato di nuovo profondo, mi faceva paura. Nei suoi occhi ardeva la rabbia, la violenza.

<< per me quello era un sì >>

Strinse i pugni. Drizzai le spalle, per non farmi sottomettere.

<< basta James, per me finisce qui. Hai osato troppo, non pensavo potessi essere quel tipo di persona >>

Si avvicinò, mettendosi fra me e la porta. Mi accarezzò il volto dove mi aveva tirato il pugno.

<< mi dispiace...non volevo >> << tu mi piaci veramente >>

<< ...è anche colpa mia. Non posso stare con te >>

<< ah è per quel cretino allora! Che ti ha lasciata andare così >>

<< non azzardarti mai più! >>

La sua espressione cambiò. Da lì a un momento all'altro sarebbe successo qualcosa di terribile, me lo sentivo.

<< è tutto...addio James >>

<< dove pensi di andare >>

Cercai di raggiungere la porta, ma me lo impedì afferrandomi con forza il braccio.

<< lasciami! >> urlai a squarciagola.

Alzò una mano e mi tirò una sberla sul volto, talmente forte che caddi sbattendo al muro.

In quel momento la porta dell'ingresso si spalancò. Greta entrò seguita da suo zio. Quest'ultimo bloccò James al muro, mentre Greta mi aiutò ad alzarmi in piedi.

<< basta è finita! Non voglio rivederti mai più! >> gli urlai contro.

<< bastarda! >> cercò di divincolarsi dalla stretta di Diego, ma invano.

Uscimmo di casa.

<< ce ne hai messo ad arrivare >>

<< scusa... >> disse Greta facendomi salire in macchina.

<< comunque grazie, senza di voi non sapevo come fuggire da quella situazione >>

<< devi ringraziare mio zio... è stato un grande a sfondare la porta! E comuque era il piano, no? >>

<< sì... grazie Diego per avermi aiutata >> mi sorrise dallo specchietto.

<< se dovesse darti ancora fastidio non esitare a parlarne...uomini così sono dei vermi, degli idioti. Mai picchiare una donna, non bisogna nemmeno dirlo per scherzo >>

Arrivai di nuovo a casa.

<< ci vediamo presto Greta, grazie ancora! Notte! >>

<< notte Fra, riposati >>
 

§
 

I giorni successivi erano passati velocemente. James non si era fatto più sentire e adesso stavo molto meglio. Finalmente era arrivato il fine settimana e non vedevo l'ora di organizzare qualcosa con Greta.

Le dissi di passare nel pomeriggio e lei arrivò subito.

<< ehy allora? Cosa facciamo questo fine settimana? Idee? >>

<< mh...stiamo a casa a guardare qualche film, con una coperta e popcorn? >>

<< pensavo di uscire...non abbiamo mica novant'anni! >>

<< Fra ho avuto una settimana stancante...vorrei riposarmi >>

<< ok ok vada così... sarà per il prossimo fine settimana >>

<< perfetto scelgo un film! >>

<< e io prendo i popcorn >>

Mi aspettavo di fare altro, ma vabbè.


 

- JOHNNY -

Finalmente era arrivata la fine del mese! Ero un po' preoccupato, ma non vedevo l'ora di rivederla e poterle spiegare tutto. Mi svegliai presto e Greta mi aveva detto che avrebbe convinto Franci a restare a casa.

Sarei stato poco da lei, mio malgrado. Il volo mi aveva distrutto, ma più mi avvicinavo a lei, più ero felice. Arrivai in città verso sera. Scesi dall'auto, feci un gran respiro e suonai al campanello.

<< arrivooo >>

Sentire la sua voce era stato rinascere! Mi mancava tantissimo, ma avevo paura della sua reazione. Avevo portato un mazzo di fiori, speravo le facesse piacere...

Aprì la porta...quanto mi sei mancata. Pensai.

Rimase a bocca aperta: incerta se saltarmi addosso per abbracciarmi o per picchiarmi.

<< Johnny cosa ci fai qui? >> era un po' arrabbiata, ma leggevo nei suoi occhi anche la meraviglia e la gioia di rivedermi.

<< sono venuto di persona per spiegarti la verità >>

Le porsi i fiori e Greta mi fece entrare. Mi condusse in sala dove mi sedetti sul divano. Mi sfilai il cappotto e mi girai verso di lei. Avrei voluto baciarla all'istante. La guardai negli occhi sorridendo.

<< Greta...c'entri qualcosa vero? >> disse ad un certo punto.

<< sì Fra. So come sono andate le cose e so che voi due siete fatti per stare insieme >>

<< avanti Johnny...spiegami >> non era più arrabbiata con me...non lo era mai stata veramente...

 

Le spiegai che Eva se ne fosse approfittata, ma che io prontamente l'avevo respinta.

Alla fine del resoconto sembrò essere scossa...

<< mi dispiace non volevo che accadesse...sono stato uno stupido ad andare a quella festa e a farti pensare che stavo bene e che non mi importasse niente di te. Il fatto è che ti penso ogni singolo giorno e sto soffrendo da morire adesso che so che...stai con un altro >>

Una lacrima le rigò il volto.

<< perdonami Johnny sono stata una stupida pensando che James potesse farmi star meglio e soprattutto perché non ho voluto ascoltarti... >>

<< l'importante è che abbiamo chiarito no? >>

<< sì... >>

<< ok... io vado... sarei voluto restare, ma sono di troppo... >>

<< cosa stai dicendo Johnny! >>

Greta, che era rimasta da una parte ad ascoltare la conversazione, mi sorrise:

<< Fra...diglielo >>

<< ci siamo lasciati una settimana fa >> << proprio perché non riuscivo ad andare avanti...nessun ragazzo è in grado di farmi star bene quanto sai fare tu. E non solo... mi picchiava >>

<< cooosa? Bastardo! >>

<< abbiamo sistemato tutto, non c'è bisogno che tu lo vada a rintracciare! >>

Mi sentii in colpa, perché era stata anche a causa mia se lei aveva sofferto ancora di più...

<< su forza piccioncini! Riconciliatevi! Johnny, tu puoi ripartire anche domani sera >> disse Greta incoraggiandoci a togliere le distanze. Quella maledetta distanza!

Ci guardammo un attimo negli occhi poi le sorrisi e un attimo dopo fu di nuovo tra le mie braccia.

<< non voglio più perderti...la distanza possiamo superarla! >>

<< hai ragione... mi mancava troppo stringerti forte e averti vicino >>

<< senti...per stanotte puoi dormire qui >>

Le sorrisi e la baciai. Vidi Greta sgattaiolare via.

<< ci vediamo domani ragazzi! Non esagerate eh! >>

 

 

- FRANCI -

 

Sentii la porta chiudersi nell'ingresso. Gli passai una mano tra i capelli. Avere il suo volto così vicino e poter sentire il suo respiro e il suo battito era qualcosa di meraviglioso. Era tornato da me, quello che volevo. Ero la ragazza più felice del mondo.

Lo baciai con passione e mi passò una mano sotto la felpa. Finalmente riuniti.

Mi addormentai tra le sue braccia a contatto con la sua pelle. Mi era mancato da morire, come avevo fatto a resistere tutto questo tempo? Il giorno dopo sarei voluta partire con lui e non separarmene mai più.
 

Il mattino seguente mi svegliò il profumo di waffle. Aprii lentamente gli occhi mentre sentii una mano passarmi sul fianco. Mi lasciò un paio di baci sul collo per farmi svegliare. Sorrisi appena capii che non si trattava di un sogno e che lui si trovava veramente lì. Lo baciai e sentii i suoi capelli farmi il solletico.

<< buongiorno milady >>

<< buongiorno mon amour >>

<< ho preparato la colazione >>

Mi porse un vassoio con waffle, cioccolata, cappuccino e frutti di bosco.

<< grazie...sei fin troppo dolce >>

Si sedette vicino a me appoggiando la testa sul mio braccio. Indossavo la sua camicia, che gli avevo sfilato la sera prima, mentre lui aveva addosso i pantaloni di una tuta, aveva deciso di dormire a petto nudo.

Ahhh che risveglio!

Addentai l'ultimo waffle e poi lo porsi a Johnny che ne mangiò un pezzetto. Gli rimase della cioccolata sugli angoli della bocca.

<< hai della cioccolata... >>

Mi squadrò con i suoi occhioni. Si passò la lingua sulle labbra, molto sensualmente senza interrompere il contatto visivo.

<< come faccio a trattenermi dal saltarti addosso? >>

<< facile, no? Non trattenerti >> sorrise malizioso.

<< mh... >>

Presi con l'indice un po' di cioccolata dal piatto e la lasciai sul suo petto.

<< non devo trattenermi eh? >>

<< mhhh... >> mugolò.

Passai la lingua sul suo petto, togliendo la cioccolata.

<< penso che lì sotto si sia svegliato il principe Albert... >>

Mi intrappolò sotto di lui, facendomi impazzire dai baci e i movimenti sensuali.

Rimasi ancora un po' tra le sue braccia con la testa appoggiata sul suo petto, mentre si era acceso una sigaretta.

<< cosa vorresti fare? Abbiamo tutta la giornata libera >>

<< non saprei... >> ci pensai un attimo. << che ne dici di un picnic in riva al lago? >>

<< sì mi piace! >>

Mi separai dal suo corpo con difficoltà, ci sarei stata ore e ore. Indossai una sua felpa e un paio di jeans. Preparai alcuni panini e presi un telo.

Lasciammo la città prendendo la mia macchina e arrivammo al lago in tempo per l'ora di pranzo. Sistemò il telo, si avvicinò a me e mi cinse i fianchi osservando il panorama.

<< è un posto magnifico...così poetico, sembra quasi surreale >>

<< ci vengo spesso...è il mio luogo segreto >> dissi sorridente.

<< è stupendo... >> << ti va se prima di mangiare facciamo un giretto? >>

<< certo! >>

Mi prese per mano e incominciammo a passeggiare tra gli alberi seguendo i sentieri sulla riva del piccolo lago. Faceva fresco, e di questa stagione non veniva nessuno. Eravamo soltanto noi due e la natura.

<< abbiamo parlato poco... >>

<< eh già >>

<< non mi è dispiaciuto eh! Volevo soltanto sapere come sta andando >>

<< sono stanca morta...domani devo rimettermi a studiare per l'ultima sessione. Ne ho finita una da poco. Nonostante sia stata moooolto impegnativa sono passata con ottimi voti. Non vedo l'ora di finire... >>

<< sono molto felice per te amour! Che soddisfazione deve essere... andare bene a scuola! >>

<< sì, quando arrivano i risultati >>

<< la mia bellissima studentessa >> mi diede un bacio sulla fronte, molto affettuoso.

<< guarda che bello qua >> scostai la fronda di un albero, aprendo la visuale su uno scorcio del lago. C'era un piccolo pontile di legno. L'acqua in quel punto era particolarmente chiara.

Si soffermò a guardare per qualche minuto.

<< favoloso... come te >>

Tornammo indietro e mangiammo. Dopo pranzo presi dallo zaino un libro che dovevo finire di leggere per un esame.

<< mi leggi un capitolo? >>

Sorrise pensieroso...

<< okay >>

Mi sdraiai e misi la testa sulle sue gambe. Lui era appoggiato al tronco di un albero.

Chiusi gli occhi ascoltando le parole uscire dalla sua bocca; mi lasciai cullare dal tono profondo e sensuale della sua voce. Anche il libro più noioso del mondo, letto da lui, sarebbe diventato il più coinvolgente. Si interruppe. Aprii gli occhi e lo vidi concentrato sulla pagina.

<< scusa ma non riesco proprio a leggerla questa formula! >>

<< ahah sì... è giusto un po' complicata...linguaggio matematico >>

<< tieniti pure il libro! >> scherzò chiudendolo.

<< sono le cinque... a che ore hai il volo? >>

<< alle nove e mezza >> << non voglio ripartire... non ho voglia di tornare in quella gabbia di matti! Gente che urla; attori ricercati in tutti i corridoi dai costumisti; io che vengo ripreso più volte perché non leggo lo screenplay... >>

<< ma anche tu sei matto! Per essere amico di Tim! >> scherzai.

<< hai ragione... sono tutto matto... >> << in fondo, non saprei come fare senza tutto questo ogni tanto. Solo che, c'è una cosa che mi mancherà da morire... >>

<< mhh...non saprei... >> dissi pensierosa...

<< appena ti laurei ti meriti una bella vacanza, sai? >>

<< concordo >>

<< vorrei tanto che tu venissi a vivere con me, ma voglio che tu decida con la tua testa. So che avevi altri piani prima che arrivassi io e voglio che tu li realizzi. Sappi comunque che ci sarò sempre per te >>

<< grazie Johnny... lo stesso vale per te >> << quando avrò finito avrò le idee più chiare, ma anche io sono certa di una cosa... mi mancherai già domani e farò di tutto per rivederti il più presto >>

Ok adesso basta smancerie, altrimenti a Johnny verrà la carie ai denti! Lui è carino, dolce, romantico ma sapevo che non sopportava le coppiette sdolcinate, non le sopporto nemmeno io.

<< dai andiamo, così potrai farti una bella doccia calda e cambiarti >>

<< va bien >>

Tornammo nel mio appartamento. Rimisi a posto la borsa di Johnny mentre lui era sotto la doccia. Lo aspettai distesa sul letto. Fece il suo ingresso in camera con soltanto un telo per coprire le parti basse, distolsi lo sguardo lasciando che si vestisse. Indossò un paio di pantaloni scuri e una camicia nera.

Non potevo starmene a guardare...sarebbe stato troppo normale... naturalmente dovevo uscirmene con qualcosa del tipo:

<< posso asciugarti i capelli? >> dissi elettrizzata.

<< ok >> rise, forse stranito da una simile domanda.

Si sedette sul letto. Presi una spazzola e mi improvvisai parrucchiera. Lui mi guardava dal basso verso l'alto, incerto, ma si fidò e mi lasciò fare senza dirmi nulla.

<< tadaaa >> dissi sorridente spegnendo il phon.

Si guardò allo specchio. Scrutai la sua espressione cercando di catturare una reazione.

Infine si girò e mi sorrise. Ah menomale gli erano piaciuti! Non ci vuole una grande scienza!

<< sono perfetti! Dovrei farmeli asciugare sempre da te! >>

<< anni di esperienza, signor Depp >> 

Prese il profumo e se ne spruzzò un po' sui polsi e sul collo. Indossò gli anelli, le collane e gli orecchini che aveva appoggiato sul comodino con gesti meccanici. 

Lo accompagnai all'aeroporto dove lo stava aspettando Jerry.

<< non mi piace più un granché l'aeroporto >> scherzai avvicinandomi a lui.

<< stavolta voglio lasciarti col sorriso >>

<< a presto Joh. Mi raccomando fai il bravo con lo zio Tim >>

<< te lo prometto. E tu spacca tutti all'esame >>

Ci baciammo fregandocene delle persone intorno a noi che, man mano, iniziavano a guardarci.

<< in bocca al lupo, mon amour >>

<< crepi! Jerry, tienimelo d'occhio >>

<< senz'altro! >>

Prese il borsone e sparì tra le persone al seguito del bodyguard.

Ero felicissima di averlo rivisto e adesso, sapevo per certo che una volta laureata sarei stata con lui, in qualunque modo. 








Ecco un nuovissimo capitolo! Sono abbastnza soddisfatta, forse perché finalmente hanno chiarito tutto e hanno fatto la pace? Yes, proprio così! Non ce la facevo più a scrivere delle loro incomprensioni.
Adesso c'è soltanto un unico e piccolo problemino...la distanza. 
Continuate a seguirmi perché manca davvero poco! 
- dream_writer

 

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Capitolo 20
*** Ormai sei il mio pensiero fisso ***


Avevo passato Aprile e Maggio a studiare come una matta. Non vedevo l'ora di finire l'ultima sessione di Giugno. Anche Greta e Bianca erano molto impegnate con gli esami. I mesi erano volati, la routine sempre la stessa. Le chiamate con Johnny non erano certo mancate, ci sentivamo ogni due sere. Ero felice, sentivo che qualcosa sarebbe cambiato.

La mattina dell'ultimo esame arrivò e con questa ogni possibile emozione. Ansia, panico, gioia.

Decisi di chiamare Johnny prima di entrare, per calmarmi.

<< ehy! Lo so che è il grande giorno! Me lo sono segnato pure sul calendario! Come ti senti? >>

<< non lo so nemmeno io... penso di svenire da un momento all'altro >>

<< sta tranquilla... sei la migliore, ce la puoi fare! Pensa che tra poco sarai libera! >>

<< grazie...sentire la tua voce mi aiuta a calmarmi...tra cinque minuti entro... >>

<< ok, dai sei una guerriera! Ci sentiamo dopo >>
<< oke... >>

Spensi il cellulare e entrai. O la va o la spacca.
 

Uscii. Mi sentivo leggerissima... era andato bene, ero molto soddisfatta!

Mandai un messaggio a Johnny, per non disturbarlo ancora. Ero completamente impazzita da quanto ero felice!
 

§
 

Qualche giorno dopo me ne stavo in camera al computer quando mi arrivò una mail. Era il voto. Emozionata l'aprii subito. Avevo un po' paura adesso. Chiusi gli occhi e quando li riaprii...

<< non ci credoooooo 30!!!!!!! No vabbè!!! >>

Chiamai subito mia madre che si congratulò con me. Poi, come non potevo avvertire Johnny?

<< pronto amour! >>

<< Johnny...ho preso 30! >>

<< non ci credo! Lo sapevo! Dobbiamo festeggiare! Quanto vorrei abbracciarti! >>

<< non ci credo nemmeno io! >>

<< e adesso? >>

<< do la tesi! >>

<< wow! Vorrei essere lì con te per congratularmi di persona >>

<< non sai quanto mi manchi >>

<< oh eccome se lo so. Sei il mio primo pensiero ogni mattina appena mi sveglio, e l'ultimo quando mi addormento. E poi ti sogno...il tuo sorriso, le tue labbra, il ricordo dei giorni trascorsi insieme... e quando mi sveglio allungo il braccio per sentirti, ma non ci sei>> << è così che ti senti? >>

<< sì... >> rimasi senza parole... mi ero lasciata andare al suo tono di voce.

<< mi manchi amour >>

<>

<< certo, complimenti ancora! >>

Decisi di premiarmi con un bel giro in centro tra i negozi insieme a Greta.

 

§

 

Era una mattina di Domenica come le altre. Nel frattempo mi ero laureata ed ero al settimo cielo. Finalmente un po' di riposo.

Mi ero svegliata verso le nove e mi stavo preparando la colazione. Posai la tazza sul tavolo e la riempii con dell'orzo. Ero tornata dai miei genitori per il weekend. Mia madre mi porse i biscotti.

<< hai pensato a cosa vuoi fare? >>

<< cercare lavoro, tu che dici? >> volevo soltanto finire l'estate riposandomi e poi avrei cercato sbito un lavoro. Sarei voluta partire per Los Angeles e avevo già guadato qualche volo.

<< sì sarebbe il caso, ma che ne dici di dare un'occhiata a questo? >>

Mi girò il computer. Si trattava di un master all'estero in qualsiasi parte del mondo.

<< wow! Non sarebbe affatto male! >>

<< potresti farlo! Hai tutti i requisiti >> << oggi assumono a lavoro ragazzi con almeno un minimo di specializzazione o esperienza lavorativa. Sarebbe importante >>

<< è perfetto! >>

Decisi subito di informarmi di più. Sarei voluta andare tantissimo, ma prima dovevo controllare un paio di cosette, giusto per assicurarmi che fosse stata la cosa giusta. Non era niente di certo visto che molti altri ragazzi si sarebbero iscritti e soltanto alcuni sarebbero stati scelti. 

<< vediamo un po'...caspita c'è di tutto! Ogni ambito della medicina. Perfetto! Ma dove? Australia, Cina, Francia, Germania, Inghilterra, Stati Uniti...
mhh vediamo Stati Uniti! New York, Miami, Los Angeles. Naaa non ci credo! >> Mia madre continuava a guardarmi sorridente. 

<< perché non provi? >>
<< sì...mipicerebbe molto... >>

Presi il telefono:

'' videochiamata, ora''

<< che c'è Fra? >>

<< Greta tu cosa pensi di fare dopo esserti laureata? >>

<< cercare lavoro? >>

<< lo pensavo anche io ma...vai su questo sito e poi cambierai idea. Ho intenzione di iscrivermi alla selezione per andare un anno a Los Angeles. Imparerò meglio l'inglese e potrò fare un anno di master! >>

<< penso che se ci fosse anche l'ambito che ho scelto io, partirei molto volentieri! >>

<< sì beh non sarebbe affatto male. Dai ci guardo subito. Ti va se ci vediamo? >>

<< sì è da tanto che non scambiamo due parole di persona. E' da giorni che sto chiusa in casa...lo studio mi sta distruggendo. Però, manca poco anche a me eh! >>

<< ok alle quattro in biblioteca >>

 

§

 

Dopo pranzo ne discussi con entrambi i miei genitori. Il master mi sarebbe servito moltissimo. Avrei imparato ancora di più l'inglese, l'ambito della medicina che avevo scelto e avrei anche viaggiato. Insomma sotto questo punto di vista sembrava essere una buona scelta. Poi c'era un altro aspetto...avrei vissuto nella stessa città di Johnny! Ero al settimo cielo! Non dovevo però montarmi troppo la testa...dovevo essere scelta...
Erano quasi le quattro, presi la borsa, ci misi il computer e mi incamminai verso la biblioteca.
Su una poltroncina mi aspettava Greta che stava controllando i luoghi previsti nel sito.

<< trovato niente che ti piaccia? >>

<< eccome! >>

<< mi piacerebbe molto Londra >>

<< niente male! >>

<< lo so...soprattutto fa al caso mio riguardo agli studi che posso proseguire lì >>

<< vero! >>

<< bisogna iscriversi e entro dieci giorni faranno una prima selezione >>

<< voglio provare! >> << ti immagini se potessi andare lì a studiare. Una volta finito potrei restare a lavorare a Los Angeles e cavolo...Johnny! Starei con lui! Ci pensi? >>

<< sarebbe perfetto! >>

<< poi a parte Johnny...questo master offre tantissime alternative e anche nel mondo del lavoro sarei molto avvantaggiata >>

<< sì dai è vero >>

<< ok è deciso! Mi iscrivo... ma non voglio dire niente per ora a Johnny...non vorrei ci rimanessimo male entrambi se non passassi la selezione >>

 

 

- JOHNNY -

Era stata una giornata estenuante. Mi diverto a stare con Tim, ma girare un film con lui è diverso. Rientrai in casa. Ed ecco i pensieri che tornavano a lei. Sul set mi distraevo e riuscivo a non pensarle. Ma quando ero da solo non facevo altro. Mi mancava tremendamente. Il suo sorriso, la sua vivacità riempiva le mie giornate di buon umore.

Posai le borse per terra. Lasciai il mozzicone della sigaretta nel posacenere. Erano le dieci di sera ed ero a pezzi. Non avevo nemmeno mangiato, non mi andava nulla.

Aprii la portafinestra di camera mia. Mi sedetti sul terrazzo e mi accesi un'altra sigaretta.

Mi passai una mano sul volto.

Ero davvero felice per lei...si era laureata! E adesso che avrebbe deciso di fare? Non ne avevo la minima idea. Quanto avrei voluto rivederla. Poterla tenere stretta a me e non lasciarla mai più. Osservai il sole tramontare e poco dopo mi addormentai, calandomi nel mondo dei sogni.

 

§

- FRANCI -

Ormai era Agosto e l'esito della selezione sarebbe arrivato a momenti. Le selezioni sarebbero state tre. Speravo di farcela. La prima era andata.

Con mia grande sorpresa passai anche la seconda e adesso mancavano due giorni all'esito della terza.
 

Era la fine di Agosto e io e Greta eravamo andate insieme al mare. Eravamo stese a prendere il sole quando squillò il telefono. Rimasi senza fiato quando vidi il numero.

<< su Fra rispondi! >>

Risposi facendo un respiro profondo.

<< salve, volevo informarla riguardo al nostro progetto, come ben sa >>
<< sì, salve >> sentivo il cuore in gola, l'ansia salire. Avevo paura che non ce l'avessi fatta nonostane avessi tutti i requisiti. Credevo che mi avessero chiamata per dirmi di persona che non ero stata scelta. Non capii più niente...
<< lei è stata scelta! >> non riuscivo più a formulare una qualsiasi frase. Rimasi incredula a bocca aperta e Greta mi spronò a rispondere.

<< ...davvero? Non ci credo! >> Ero felicissima. Avrei voluto correre per tutta la spiaggia urlando dalla gioia!

<< gli studi, naturalmente, saranno a nostre spese e se vuole potrà alloggiare nei nostri appartamenti. La città che è stata scelta da lei è Los Angeles, può confermarmelo? Così le do maggiori informazioni >>

<< sì sì, Los Angeles >> facevo fatica a mantenere il linguaggio formale. Credevo di uscirmene da un momento all'altro con qualche esclamazione delle mie. Cercavo di sclerare senza voce insieme a Greta mentre la signora dall'altra parte del telefono controllava sul computer.

<< bene. Frequenterà la nostra scuola la mattina. Ci saranno delle lezioni alternate a esperienze lavorative vere e proprie. Avrà tutti i pomeriggi liberi e il Sabato e la Domenica. Inoltre è obbligatorio frequentare le lezioni soltanto per i primi due mesi, poi non lo è più >>

<< ok grazie. Non so che dire >>

<< ancora congratulazioni! Le daremo tutte le informazioni necessarie nei prossimi giorni >>

<< grazie mille! Arrivederci >>
Chiusi la chiamata.

<< Greta... >> mi tremavano le mani, era un sogno!

<< si sboccia Fraaaaa!!!! >>

Non ci credevo ancora! Sarei partita nel giro di dieci giorni, sarei tornata nella mia città preferita, ma soprattutto sarei tornata da Johnny e stavolta saremo stati insieme per molto più tempo!

Dopo aver avvertito i miei della bellissima notizia andai insieme a Greta a festeggiare. Prendemmo un aperitivo in riva al mare.

<< sono troppo felice per te! >>

<< io ancora non realizzo! >>

In quel momento squillò il telefono...Johnny!

<< che fai glielo dici? >>

Ci pensai un attimo...

<< voglio fargli una sorpresa. Lui non sa niente, non gli ho mai detto del concorso, nonostante ci siamo sentiti molto spesso >> << non sospetta niente >>

<< e allora vada per la sorpresa! >>
 

<< pronto Johnny! >>

<< come va? >>

<< tutto bene, sono in vacanza adesso! >>

<< adesso anche io! Abbiamo finito il film! >>

<< com'è? >>

<< non lo so...ho visto solo la prima scena, poi mi sono appisolato e mi sono risvegliato ai titoli di coda >>

<< mh grande! >>

<< lo so! Adesso mi toccano le interviste...quando vieni a farmi compagnia? >> disse facendomi arrossire. Nonostante lo conoscessi da tanto, arossivo ancora come la prima volta che l'avevo conosciuto...mi faceva battere ancora il cuore a mille, mi bastava sentire la sua voce.  << si arrivo subito Jack! Scusami sono con i bambini, mi chiamano! >>

<< certo! Salutami Jack e Lily e dagli un bacione da parte mia! >>

<< in realtà, adesso che hanno scoperto con chi sto parlando, vorrebbero sentirti... >>

<< ma lo sanno che insomma...noi due... >>

<< tranquilla >>

<< ok... >>
 

<< ehy ciao! >> quella dolce vocina l'avrei riconosciuta tra mille.
<< Jack! Il mio pirata preferito! Come stai? >>
<< alla grande! Quando torni? >>
<< non lo so...spero presto! >>
<< voglio giocare di nuovo con te...sei bravissima a fare il pirata! >>
<< ahah dici sul serio? Come tuo padre? Il famigerato Jack Sparrow? >>
<< sì, come Capitan Jack Sparrow! >> << ti passo Lily! >>
<< va bene! E' stato un piacere parlare con te Jack! Spero di vederti presto! >>
<< anche te zia Fra! >>


Arrossii...Jack passò il telefono a Lily. Lei era più grande e avevo paura che potesse accusarmi di essere la causa del divorzio dei genitori. Dopo l'accaduto non avevamo più parlato di persona.

<< ciao, sono Lily >>
<< ehy ciao Lily! Come stai? >>
<< tutto bene! Ci manchi tanto, sai? Soprattutto a papà! Non lo avevo mai visto così felice quando è insieme a te! Tranquilla papà me ne ha parlato e capisco, non è di certo colpa tua. Volevo soltanto dirtelo, magari poteva farti star meglio sapere che non sei odiata da me e Jack... >> sentivo un gran peso tolto dallo somaco. Menomale! 
<< ti ringrazio Lily...speravo capissi...sei una ragazza molto intelligente. Mi mancate un sacco anche voi! Spero di poter venire presto! >>
<< lo spero anche io! Finisco di dare lo smalto a papà! Ci risentiamo, ciao! >>
<< ciao! >> sorrisi pensando a Johnny con lo smalto. Sentii lui dire: Lily se proprio vuoi darmi lo smalto, dammelo rosa! 
 

<< visto? >> Johnny si rimpossessò del telefono.
<< sono speciali i tuoi figli! >>
<< sapevo che avrebbero capito! >>
<< menomale! >>
<< adesso te lo chiedo io...quando vieni a farci visita? Se vuoi vengo a prenderti! >>
<< stavo finendo di sistemare alcune cosette qui in Italia e poi speravo di partire >>
<< ok , ti aspetto! A presto mon amour >>
<< a presto John, ti sta aspettando l'estetista! >> lo sentii ridere e poi schioccare un bacino prima di chiudere.

 

§

 

Era arrivata la mail con tutte le info. Decisi di prenotare il volo. Decisi di sistemarmi in uno degli appartamenti che mi avevano proposto. Me ne diedero uno poco lontano dallo studio dove la mattina avevo alcune ore e a volte affiancavo alcune persone più esperte nel lavoro. Avrei potuto lasciarlo in qualunque momento.

La sera avevo organizzato una festicciola con tutti i miei amici e parenti. Bianca e Greta avevano finito gli esami e anche loro erano ad un passo dalla laurea.

Io e Johnny ci eravamo scambiati messaggi veloci. Aveva molto da fare per quanto riguardava la pubblicità del film. 

Prima di spegnere il computer decisi di inviargli un messaggio.

“ come va? E' da un po' che non ci sentiamo. Stasera festeggio insieme a Bianca e Greta, anche loro hanno dato gli ultimi esami. Ti salutano! ”

Finii di preparare il necessario per la festa quando squillò il telefono. Johnny mi stava chiamando!

<< pronto! >>

<< ehy ciao! Ho letto adesso il tuo messaggio, ho finito ora un'intervista. Vorrei essere lì a festeggiare con voi! >>

Sorrisi. Ci vedremo presto pensai. La festa era per me, ma era perché sarei partita, non per la laurea.

<< grazie...anche io vorrei averti qui... >>

<< ...mi manchi tantissimo >> sospirò.

<< anche tu da morire...mi mancava sentire la tua voce >>

<< e a me mancava sentire il tuo battito accelerare >>

Sorrisi arrossendo.

<< Ti devo lasciare, ho un set fotografico...divertiti! E non esagerare con l'alcol >>

<< mh...certo! Sai quale vestito indosserò? >>

<< mhh...i mio? >>

<< mh mh >>

<< fai bene, ti sta divinamente! >>

Sentii le sue labbra socchiudersi e scoccare un bacio. Avevo gli occhi umidi. Ero felicissima! Sarei andata subito da lui.








Sono tornata con questo capitolo! Succedono tante cose interessanti! Come vi avevo accennato ci sono dei salti temporali abbastanza grandi, ma se non avessi fatto questa scelta sarebbe stato tutto troppo lungo e noioso.
Vi avverto...
Il prossimo capitolo è l'ultimo. Già siamo arrivati praticamente alla fine. Vabbè ho tante cose da dire e preferisco lasciarle alla fine.
Visto che manca ancora l'ultimo capitolo ci vediamo presto! Vi aspetto numerosi!
- dream_writer

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Capitolo 21
*** Dove ti porta il cuore ***


La mattina dopo mi svegliai presto. Ero troppo emozionata per restare a dormire. Credevo di star vivendo un sogno! Era tutto così dannatamente perfetto! La città che preferivo, gli studi che volevo seguire da sempre e...Johnny!

Nonostante il volo fosse partito il pomeriggio, decisi di sistemare l'occorrente per il viaggio e uscire a fare un giro per il mio paesino, visto che non sarei tornata per un po'.

Era ancora presto e per le strade non c'era quasi nessuno. Il cielo stava lentamente cambiando colore, e la luce faceva capolino all'orizzonte al posto del buio notturno. Si stava d'incanto. Non c'era ancora il caldo afoso dell'una di pomeriggio, si stava bene anche con una felpa leggera. Passai dal mio bar preferito e presi un cappuccino da portare via. Era davanti alle scuole medie, nella strada principale, dove vi era ogni negozietto. Prima di salire in classe mi ci fermavo a comprare la colazione. I bomboloni più buoni che abbia mai mangiato! Quanti ricordi! Nonostante mi fossi trasferita in una grande città, ero rimasta molto legata al mio paese d'origine. Mi dispiaceva doverlo lasciare di nuovo...ora che finalmente potevo restarci più a lungo. Sono una persona alla quale piace scoprire, viaggiare, provare nuove esperienze, ma sono sempre rimasta legata alle mie origini.

Tornai a casa solo quando stavano arrivando i primi camion nella piazza del mercato.

Presi le valigie in camera e le trascinai per le scale. Erano abbastanza pese...sperai con tutto il cuore che non sforassero il limite e che le imbarcassero senza problemi.
Ripresi fiato e passai a salutare i miei.

<< ti verremo a trovare...mi mancherai... >> disse mia madre venendomi incontro e abbracciandomi.

<< mi raccomando fai la brava, e fammi sapere di lui eh! >> mi guardò complice.

<< certo mamma! >>

<< per qualunque cosa chiama >> << da come ne parla tua madre sembra bravo... >>

<< Johnny è meraviglioso...tranquillo un giorno te lo farò conoscere! >> << ciao ci vediamo a Natale, vi voglio bene! >>

<< buon viaggio amore! Appena arrivi chiama! >>

Aprii il portone e caricai tutto in macchina.

Il viaggio sarebbe stato lungo così accesi la radio, il navigatore e partii. Immaginai il mio arrivo e soprattutto al momento in cui avrei suonato al suo campanello...e alla sua reazione.

Non ho mai smesso di pensarci in queste settimane. Non vedevo l’ora di scendere dall’aereo e mettere di nuovo piede a Los Angeles.

Ascoltai la musica per tutto il viaggio. Feci una sosta in un autogrill poco distante da Roma. E chiamai sia Bianca che Greta. Ci eravamo salutate alla festa, ma già mi mancavano...come avrei fatto senza di loro per più di un anno? Forse le avrei riviste a Natale se fossero state in Italia...

<< ehy Fra? Quanto ti manca ad arrivare? >>

<< sono quasi all'aeroporto >>

<< sono più emozionata io di te! >>

<< non credo Greta! Non faccio altro che pensare a lui e a quanto sarà figo studiare lì! >>

<< ci credo! Fammi sapere quando sei arrivata a Los Angeles e poi devi assolutamente dirmi tutti i particolari! >>

<< ovvio! A dopo, ciao! >>

<< ciao bellezza! Buon viaggio! >>

Parcheggiai la macchina e mi diressi all'interno dell'aeroporto trascinando le valige.

Ormai ero abbastanza a mio agio e qualche ora dopo mi stavo già imbarcando sull’aereo senza aver avuto problemi. Menomale non mi avevano fatto aprire le valigie per togliere qualcosa! Era la mia maggiore preoccupazione. Avevo comprato una rivista prima di salire giusto per passare il tempo. Iniziai a sfogliarla. L'avevo presa al volo per paura di far tardi e non avevo letto nemmeno la copertina. Dopo le prime tre pagine ecco Johnny in tutto il suo splendore insieme a Tim. Si trattava di un articolo per il nuovo film. Lessi l'intervista almeno quattro volte. Sentivo la sua voce, come se fossi stata io a intervistarlo. Adoravo Tim e Johnny insieme!

Passai il resto del tempo a leggere, mangiare e dormire. Le cose essenziali!

Pensai ad alcune nuove modifiche per il nuovo appartamento. Si trovava poco distante dal centro e poco lontano da casa di Johnny. Sarei potuta andare da lui anche a piedi. Dopo un'oretta guardai fuori dal finestrino.

Alla vista della città sotto di me realizzai che tutto quanto era vero, i miei sogni si stavano avverando.

 

 

- JOHNNY -

Mancava poco alla premiere del film e poi finalmente avrei avuto un momento di pace. Tim aveva programmato ogni singola intervista insieme a me, era quindi essenziale che andassi.

Tornai a casa la sera esausto. Avevo preso un pezzo di pizza dopo essere uscito dallo studio. Appoggiai il cartone sul tavolo e presi una birra fresca dal frigo. Mi sedetti immergendomi nel silenzio totale della casa.

Mi sentivo solo...

Iniziai a mangiare quasi controvoglia...

Entrò Jerry, mi aveva accompagnato tutto il giorno e anche lui era esausto. Gli porsi un pezzo di pizza.

<< grazie, Johnny... >>

Piegai leggermente le labbra.

<< che c'è che non va? >>

<< mh...niente... >> mi guardò perplesso...non sapevo fingere con lui.

<< lo sai Jerry >>

<< ahh le donne! Su col morale! Adesso avrai tanto tempo libero. Potresti vederla no? >>

<< sì... lo so, ma insomma vorrei averla qui sempre >>

<< mh...io so una cosa di te Johnny >> alzai lo sguardo su di lui. << se tieni veramente ad una persona, anche se non ricambia come dovrebbe >> e accennò a Vanessa... << fai di tutto per farla stare bene, per sentirsi amata... so che lei ti ha sempre nel cuore e che farai di tutto per stare con lei. Sarai veramente felice! >>

<< grazie Jerry >> gli sorrisi. Mi aveva tirato un po' su il morale.

Mi cascò l’occhio sulla credenza di fronte a me. C’era riuscita...da quando se ne era andata non avevo più ricomprato super alcolici. Era riuscita a cambiarmi, ma non come alcune donne che in passato mi avevano cambiato in peggio, lei era riuscita a farlo in meglio!

Era da tempo che ci pensavo e adesso sapevo che sarebbe stato il momento.

<< ehy Jerry... e se le chiedessi di accompagnarmi alla premiere? >>

<< penso sarebbe molto felice >> sorrisi soddisfatto della mia idea.

<< domani con Jack e Lily volevo guardare un film, ma non ho niente in casa da mangiare...potresti fare un salto domattina al supermercato? >>

<< potrei andarci anche subito...così domani abbiamo entrambi la giornata libera >>

<< sì, non ci avevo pensato hai ragione >>

<< va bene torno subito >>

<< grazie Jerry >>

 

 

- FRANCI -

Chiusi gli occhi e dal portellone dell’aereo potei sentire l’aria calda avvolgermi. Los Angeles mi aveva dato il bentornata.

Decisi di andare subito a posare le valige all'appartamento.

Salii su un taxi e diedi l’indirizzo all’autista. Era situato in una bella zona. Percorremmo un viale circondato da palme e giardini curati. La mia casina era circa a metà ed era piuttosto grande. Aveva un bel giardino e non era lontana dal centro e dalle vie più importanti. All’angolo della strada c’erano alcuni ristoranti e avevo già adocchiato un fast food dove andare subito. Sembrava di essere in una serie tv.

Ad aspettarmi c'era la ragazza con la quale avevo parlato al telefono per avere tutte le informazione necessarie.

Mi consigliò un po' di minimarket per fare la spesa e alimentari nella zona. C'erano molte caffetterie dove fare colazione la mattina. Mi disse gli orari delle lezioni e una scorciatoia per arrivare alla struttura principale. Mi spiegò anche, che nelle case intorno abitavano altri ragazzi come me e che quindi avrei fatto subito amicizia con loro.

Era stata davvero carina! Mi lasciò le chiavi e mi salutò. Ci saremo riviste il Lunedì dopo.

Emozionata entrai. Era davvero carino! La cucina era subito alla destra dell’entrata e si apriva in un enorme open space. Al di là c’era una camera matrimoniale. Aveva un bagno gigante e un ripostiglio. L’arredamento era moderno e semplice.

Faceva uno strano effetto essere da sola. Decisi di andare a mangiare, poiché lì era l'ora di cena. Presi un hamburger, una cola e dei nuggets. Mi misi a sedere ad un tavolo vicino alla vetrata. Messaggiai con i miei genitori per far sapere che era tutto apposto e condivisi la mia emozione con Bianca e Greta. Volevano rimanere informate su ogni mia mossa. Sentivo l'ansia ammontare ad ogni morso. Uscii dal fast food e chiamai un taxi.

Mi avvicinai al cancello. Suonai il campanello. Si affacciò un uomo alla porta principale e mi squadrò dalla testa ai piedi. Doveva essere uno dei bodyguard di Johnny.

<< senta so che è difficile per lei credermi ma vorrei fare una sorpresa al signor Depp... >>

<< mi dispiace signorina, ma se vuole vederlo devo prima avvisarlo...in questo momento è impegnato e non ha di certo tempo da perdere >>

<< ok aspetti...preferisco chiamarlo io allora >> uffa ci mancava solo il bodyguard che non mi conosceva... non sono mica venuta qui per ucciderlo o per saltargli addosso! Ok forse quest'ultima cosa sì...

Presi il telefono.

In quel momento arrivò Jerry con due grosse borse in mano. Si avvicinò al cancello tirando fuori dalla tasca le chiavi.

<< mi scusi lei... >> si rivolse a me.

Mi riconobbe. Ci eravamo visti più volte e ormai ci conoscevamo bene. 

<< non ci credo! Francesca! Sei tornata? Johnny sarà felicissimo! Non fa altro che parlarmi di te! Cosa aspetti sali! >>

<< grazie mille Jerry!!! >>

Avevo perso le speranze, ma adesso ero sicura che sarebbe stato tutto perfetto! Mi trovai nel salotto.

Jerry si chiuse la porta alle spalle.

<< è in camera sua >> << va pure! Io starò qui in cucina >>

<< grazie ancora, Jerry! >>

Feci respiri profondi per calmarmi. Mi affacciai alla porta. Johnny era girato di spalle di fronte all'armadio. Diedi un colpo di tosse per annunciare la mia presenza. Ero emozionatissima! Lui si girò e quando mi vide spalancò gli occhi incredulo. Non feci in tempo nemmeno a guardarlo per bene, vidi soltanto i suoi capelli spettinati e la gioia sul suo volto. Mi saltò addosso abbracciandomi. Sentii il suo dolce profumo avvolgermi.

<< mi sei mancata tantissimo!! Non so...non so cosa dire davvero! >>

Mi guardò negli occhi e mi persi nei suoi color cioccolato...ouuu come mi era mancato!

<< anche tu! Volevo farti una sorpresa! Poi ti spiego tutto! >>

<< ma quella...non ci credo è la mia maglietta! >>

<< ahah già... >>

Ci baciammo appassionatamente. Le sue labbra... i suoi capelli... la sua pelle... il suo profumo...

<< rimani qui stanotte? >>

<< non ho nessun piano per questi giorni... starò qui per un bel po' di tempo >>

<< sei sola? Oh insomma cosa hai combinato? Devo dirti una cosa importante e... non ci credo >> mi portò al suo petto ancora incredulo.

<< sì. Beh.. ho capito che il posto giusto in cui stare, è dove ti porta il cuore >> sorrisi guardandolo negli occhi.

<< non è un sogno. Sono veramente qui Johnny! >>

<< sei bellissima >> mi accarezzò il viso con gli occhi lucidi.

Gli saltai in braccio e lo baciai.

Fece un passo indietro e chiuse la porta sorridendo malizioso.

<< ...adesso... voglio soltanto godermi te! E non lasciarti mai più >>

<< mai più >>




- FINE -







Fa uno strano effetto scrivere la parola "fine".
Ebbene sì, la storia si conclude qui. Ringrazio tutti coloro che l'hanno letta, perché non pensavo che così tante persone potessero seguirmi. Sono molto soddisfatta, perché essendo la mia prima storia penso di aver raggiunto un buon risultato. All'inizio pensavo di non metterla nemmeno. E' da mesi che sono dietro a questo racconto e adesso che è finito, sono sia felice, perché avrò tempo libero per dedicarmi ad altro, che triste, perché mi piaceva veramente scrivere. Ogni volta che rileggo un capitolo mi riappassiono io stessa alla storia.

A questo punto devo assolutamente ringraziare la mia migliore amica che, oltre ad avermi convinta a postarla, ha contribuito alla realizzazione. Ha sistemato e scritto alcune parti fondamentli e mi ha aiutata a mettere ordine nella testa. La ringrazio soprattutto per avermi sopportatata durante le lunghe ore di conversazione, in cui le spiegavo ciò che avevo in mente. Mi ha dato delle idee stupende e gliene sono veramente grata. Mi ha salvata scrivendo la lettera di Johnny e inventando quasi tutti i titoli. Ultimo merito, ma non per importanza, che va a lei, è quello di aver messo virgole d'appertutto. E' fissata con le virgole...
Qundi un grande merito va anche a lei  <3

Il finale è aperto. Questo potrebbe permettermi un giorno di contnuarla. Per ora non ho molta intenzione, perché tra poco inizierà la scuola e non ho tempo da dedicare alla storia. Quindi se deciderò di continuarla avverrà a Giugno quando magari mi verranno altre idee.
Fatemi sapere se vorreste il sequel. Per qualsiasi cosa scrivetemi!
Vi ringrazio ancora tantissimo, spero vi sia piaciuta e niente spero di tornare a scrivere presto. 

- dream_writer














 

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