My secret dream

di Edellweiss
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** partenza ***
Capitolo 2: *** il ritrovo di un'amicizia ***
Capitolo 3: *** Nuova casa e........Nuovi incontri(prima parte) ***



Capitolo 1
*** partenza ***


!DOCTYPE html PUBLIC "-//W3C//DTD HTML 4.01 Transitional//EN"> my secret dream  Ecco ho modificato il primo capitolo!perchè finalmente ho capito come funziona HTML!!!più tardi probabilmente inserirò anche il secondo capitolo modificato,ciao.
                                                           
my secret drem


Era un giorno di pioggia..
Eppure per lei era come se quello fosse il giorno più bello della sua vita
Il giorno in cui avrebbe abbandonato l’orfanotrofio
Il giorno del suo diciottesimo compleanno
Si era alzata alle sette e mezza come ormai succedeva da 10 anni
Dopo aver fatto una colazione abbondante era andata a ricontrollare la sua unica valigia
Era pronta,c’erano quei  pochi vestiti che le aveva dato la signora Kaede ,la dirigente del orfanotrofio, alcuni libri e spartiti di musica,e piccoli regalini fatti dai bambini che si erano affezionati a lei come ha una sorella maggiore.
Un piccolo sorriso si formò sulle sue labbra osservando un orsacchiotto di peluche nero al quale era allegato un bigliettino dorato con scritto:
”per te Kagome che sei stata la mia compagna di giochi quando tutti mi stavano lontani perché avevo la varicella ,ti voglio tanto bene e spero che un giorno tu torni qua da me perché non voglio rimanere da sola,ma spero anche che tu sia felice.
Mimi“.
E tanti bigliettini simili,alcuni con errori di ortografia,altri un po’ scarabocchiati,ma tutti speciali per lei.
Uscì lentamente dalla sua ormai ex camera.
Attraversò lentamente l’edificio che per tanto tempo era stata la sua casa,infondo quel posto le sarebbe mancato.
Osservò attentamente ogni minimo particolare di quel luogo.
Le pareti verdi acqua del corridoio nelle quali erano appese tante fotografie di bambini con le loro educatrici,e disegni vari,la stanza da gioco delle bambine e dei bambini,l’infermeria,la sala delle letture,e anche la stanza dove si faceva “scuola”il posto che meno piaceva a tutti!
E poi la sala di musica,la più bella secondo lei,la sala dove per la prima volta si era innamorata
Si immaginava ancora di sentire suonare il pianoforte dal suo bellissimo insegnate di musica.
Quel giovane uomo che l’aveva tanto affascinata per la sua maturità,nonostante la sua giovane età, per quei suoi occhi azzurri così profondi che facevano contrasto con i suoi capelli neri.
Ma ormai lui se ne era andato lontano,a Londra,e ora doveva andarsene anche lei.
Ma per un ultima volta volle suonare quel pianoforte,facendo scorrere delicatamente le mani sulla tastiera,sulle note di wing of silver,la canzone composta dal professore per lei. chiuse gli occhi,cominciando a cantarla,immaginandosi di trovarsi tra le sue braccia,lei sapeva che era una stupida ad amarlo ancora,ma non riusciva a dimenticarlo.
Una volta finito di suonare riprese la sua lenta camminata verso l’uscita,e questa volta andò alla cucina dove si sentiva ancora lo stesso odore d’aglio che aveva sentito 10 anni fa.
In quella cucina si era nascosta tante di quelle volte quando aveva avuto voglia di piangere,e sempre in cucina aveva spiato le conversazioni delle cuoce sui pettegolezzi solo per puro divertimento.
Era finalmente uscita,davanti a lei c’erano tutti i bambini con gli ombrellini colorati ,i dieci ragazzi più grandi che rimanevano, le educatrici e la signora Kaede.
Tutti pronti a dirle addio,infondo lei era una delle più “vecchie” e a tanti sarebbe mancata .o almeno così le piaceva pensare.
- addio Kagome spero che te la caverai nella tua nuova vita che comincia da oggi,noi ti abbiamo insegnato tutto ciò che potevamo ma ora tocca a te..-
- grazie signora Kaede,e grazie anche a tutti voi che siete la mia unica famiglia..-
Dopo queste parole tutti scoppiarono a piangere,e la ci fu un abbraccio di gruppo.
Guadò amorevolmente tutti i bambini che avevano le lacrimucce agli occhi sperando di rallegrarli ancora una volta.
Poi passò ai ragazzi,i suoi amici,ai quali aveva affidato il compito di non far sentire la sua mancanza ai piccoli,e di insegnare ai i bambini prossimi alla adolescenza alcune “cossette“,come le chiamava lei.
Prese la sua valigia,aprì l’ombrello e dopo un ultima occhiata alla sua “famiglia” e alla sua “casa” si volto dall’altra parte con un senso di malinconia ma i pensieri sulla sua vita futura,delle nuove opportunità le davano la forza di andarsene,è infondo era quello che aveva sempre desiderato,e poi erano 3 anni che non rivedeva Sango perché era stata adottata,adesso l’avrebbe rivista.
E durante la sua camminata verso la stazione finalmente cesso di piovere,lei chiuse l’ombrello osservò il cielo poco a poco rasserenarsi,e in quel momento sorrise.
Sorrise alla vita.
Perché finalmente la vita ricominciava a sorridergli,dopo tanti anni..


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Capitolo 2
*** il ritrovo di un'amicizia ***



2
Era appena scesa dal treno ed ora si trovava alla stazione di Tokyo,e per lei era tutto nuovo.
Alla stazione c’era molta gente che correva senza guardare in faccia nessuno,e molte volte qualcuno le era venuto a dosso e non si erano neanche degnati di chiedere“scusa”.
Sango le aveva detto che casa sua non era molto lontana dalla stazione,e quindi non c’era bisogno di prendere un mezzo pubblico.
Aveva tirato fuori il piccolo foglietto con l’indirizzo che Sango le aveva dato 3 anni fa,e circa dieci minuti dopo arrivò alla sua meta.
Era indecisa se suonare o No.
Infondo Sango non sapeva della sua venuta.
Forse non sarebbe stata contenta di rivederla.
Forse si era già dimenticata di lei.
In tre anni,all’inizio si erano scritte poi con il tempo le lettere erano divenute sempre meno,e alla fine cessarono.
Si sentì una sciocca,non aveva pensato alla possibilità che Sango non la volesse rivedere.
Ma qualcosa dentro di lei le diceva di suonare,almeno per salutarla!.
Suonato il campanello si potrebbe dire che trattenne il fiato dall’emozione,ma ad aprire la porta non fu Sango come sperava ma una donna sui quaranta con i capelli biondo scuro e gli occhi castani.
- scusami,tu chi sei?un’amica di Sango?..-
Si limitò ad annuire,non sapeva neanche lei perché ma non riusciva a far uscire la voce dalle corde vocali.
- Sango c’è una tua amica vieni..-
- arrivo!!- entrò in casa,sotto invito della donna.
La casa era molto grande e accogliente,segui la donna fino al salotto,le pareti erano di tenue rosa pesca, il mobilio in legno,e alle pareti erano appesi parecchi ritratti di persone,c’è ne erano anche due con  l’immagine di Sango,entrambi contornati da  cornici dorate piuttosto semplici.
Si sentono dei passi veloci per le scale poi un tonfo enorme.
- ahi che,male!chi c’è mamma?!?percas..- la ragazza non riuscì a finire la frase per la sorpresa di ritrovarsela davanti agli occhi.
- ciao Sango,ti ricordi ancora di me?e non guardarmi con quel espressione da bakalà!-
- Kagome!!!!!!!!!!!!!!!!!!!- l’ abbraccio di slancio facendola cadere per terra.
- non mi avevi detto che saresti venuta!?!e poi come mai sei venuta?,insomma non si può uscire di solito..-
- Sango ho compiuto diciottanni oggi!ti sei dimenticata del mio compleanno?-
La diretta interessata abbasso lo sguardo colpevole,ma Kagome in quel momento non ci fece caso era  più concentrata nell’osservarla,era parecchio cambiata,i capelli color ebano erano molto più lunghi,l’ultima volta che l’aveva vista li portava a caschetto,mentre ora le coprivano mezza schiena.
Era cresciuta anche in altezza,si era slanciata.
- Sango mi spieghi chi è questa ragazza?!?-
- vedi mamma lei è Kagome,viene dal mio stesso orfanotrofio..-
- ah,capisco … bè ora io devo andare a fare spesa,tu Kagome ti fermi a pranzo qui?..-
Non sapendo cosa rispondere lancia un’occhiata a Sango,che annuendo dice alla madre di si.
- vieni Kagome,ti faccio vedere la casa!- la porta in ogni camera.
La casa era davvero enorme,e Kagome era arriva alla conclusione che la nuova famiglia di Sango era proprio benestante.
Alla fine la porta nella propria camera da letto,le pareti sono di un giallo-ocra,è molto spaziosa,tanto che c’era addirittura un bagno!
- fine del giro turistico!-
- è una bellissima casa Sango,sei stata molto fortunata ad essere adottata da questa famiglia- disse facendo un sorriso quasi forzato,infondo la invidiava per la sua fortuna.
- già,lo so,anche se all’inizio non capivo perché volevano una quindicenne nel pieno dell’ adolescenza in giro per casa,soprattutto perché avevano già una figlia-
- in effetti di solito vogliono bambini piccoli da poter crescere loro,dopo i dodici anni di solito si è condannati-
La stanza piomba nel silenzio,e si rese conto che non era un buon argomento per  iniziare una conversazione dopo tre anni!
- comunque ti trovo bene Sango,ti vedo sorridente!-
- già!vivo bene qui,e non solo perché mi trovo in una famiglia benestante ……sai all’inizio ero molto diffidente,anche in imbarazzo,erano tutte persone che non conoscevo,una città nuova,ma i signori Misachi mi hanno da subito considerato come una della famiglia facendomi sentire a mio agio.-
- per questo chiami mamma la signora?-
- si,ma me lo hanno chiesto loro a dire la verità,e io lo faccio per accontentarli-
- scusa ma prima ai detto che hanno una figlia?-
- si,si chiama Nina,ha solo un anno più di me,ma a mio parere frequenta cattive compagnie.-
- sul serio?e non ti chiedi mai perché ti hanno adottata?insomma avendo una figlia…-
- non ho mai osato chiederlo,ho paura che tutto questo scompaia.- Sango si era fatta malinconica.
- capito,comunque ora hai il diploma vero?hai finito la scuola?-
-si ho finito il liceo!!ma non ho ancora idea di che lavoro fare,insomma non ho alcun interesse particolare..-
-Vedrai troverai la tua strada Sango..-
-e tu?vuoi ancora fare la cantante?-
- si,ma c’è ne vorrà di tempo!- ed entrambe scoppiarono in una fragorosa risata.
- però Sango non mi hai detto ancora nulla sui ragazzi di questa città?- pronunciò quella frase con una nota leggermente maliziosa.
La mora era avvampata cominciando a torturarsi le dita.
- allora Sango hai trovato qualche ragazzo interessante?-
- si ….in e fetti ….ho un ragazzo,stiamo insieme da 6 mesi,sai lui è più grande ha 21 anni,si chiama Miroku-
- sono contenta,devi presentarmelo mira comando!-
- è carino,anzi molto bello,però che dici se stasera usciamo per festeggiare il tuo compleanno?!ti faccio vedere la città è così te lo presento!!!!!!-
- mi sembra una buona idea!ma prima devo andare da una vecchia amica di Kaede,che mi affitterà un appartamento-
- nel pomeriggio ti accompagno io-
- bene-
Nel frattempo un pensiero aveva fulminato la mente di Sango.   
- e tu?ti sei dichiarata al professor Koga mitsuchi?-
- si- disse timidamente,il ricordo di quel giorno le era ancora ben impresso nella mente.
Di quelle labbra morbide sulla sua pelle,di quelle mani,quei baci bollenti.
Arrossì di botto,anche al solo ricordo si imbarazzava ancora.
- e allora che ha risposto?!?su parla!-
- ecco io gli dissi  di amarlo,e lui …. Mi voleva,mi desiderava,e feci l‘amore con lui-
- Kagome ti sei ceduta così!??!- Sango era scattata in piedi arrabbiata.
- calma Sango!non ai niente da criticare!tu te ne eri da poco andata,io ero da sola,mi ero chiusa ancora di più,lui era la mia sola ancora di salvezza!-
- ed è finito tutto lì?-
- no,con il tempo ci incontravamo di notte nell’aula di musica,e un giorno disse di amarmi,e io ero sempre più felice,ho aspettato tutta la vita quel giorno …..poi..-
Sango la fissava con un misto di curiosità,e freddezza,la capiva,lei Kagome che le aveva sempre detto di non buttarsi tra le braccia del primo che capita,si era bruciata per prima.
- disse di dover andarsene a Londra,che aveva avuto una grande occasione,e io gli credetti,mi dedicò anche una canzone bellissima,Wing of Silver,comunque il giorno prima della sua partenza venne una donna,Kikyo,credo si chiamasse,che disse di essere la sua fidanzata,ma tu Sango la dovevi vedere,era uguale a me!solo più grande,ed è stato in quel momento che io capii che mi aveva usato,che quelle notti si immaginava Kikyo …. non me-
Sango ormai era in lacrime e l’abbracciata forte,sapeva che questa storia era difficile da raccontare per
Kagome,sempre,instancabilmente orgogliosa.
- ma sai qual è la cosa peggiore Sango? che io lo amo ancora,con tutta me stessa,anche se mi ha usata!- oramai era scoppiata a piangere,tra le braccia dell’amica,era stata sciocca,ma pensava veramente che lui l’amasse.
- su,ora basta,da oggi in poi inizia la tua nuova vita!-le veniva da ridere,Sango era sempre stata ottimista in tutto,forse anche troppo a volte.
- Sango non capisci che ora dovrò trovarmi un lavoro,e che non sarà una passeggiata per me!come se non bastasse ho pochissime cose da mettermi!,e quel poco sono maglioni vecchi come mio nonno,se ce l’avessi!-
- non preoccuparti!ti presterò qualcosa di mio!,dovremmo portare all’incirca la stessa taglia..-
- grazie ma non voglio approfittare della tua ospitalità,e poi non voglio crearti problemi con la tua  nuova famiglia..-
- ma figurati!,la mia sorellastra un sacco di volte  a ospitato il suo fidanzato!non faranno certo problemi per una mia amica,anzi la mia migliore amica!-
- allora d’accordo accetto,ma giuro che ti ridarò tutto quello che spenderai per me!-
Passarono parecchio tempo a raccontarsi i vari eventi successi in tre anni.
Sango dopo tutto aveva trascorso tre anni da adolescente “normale”era andata a scuola,si era innamorata per la prima volta,aveva trascorso le serate in discoteca,e fatto nuove amicizie.
Lei da raccontare aveva poco e niente,si certo aveva avuto una storia con il professore ma dopo questo cos’altro?
Le giornate erano sempre uguali al orfanotrofio.
Quando tornò a casa la madre di Sango scoprì che si chiamava komachi,nome piuttosto strano aveva commentato tra se e se.
La signora le aveva avvisate che sarebbero state solo loro tre a pranzare,e aveva comprato una torna alla panna finemente decorata.
Al centro c’era la sua iniziale “disegnata”col cioccolato.
- ma …ma signora Misachi!non ….doveva!-
- chiamami Komachi cara,e poi prima non hai detto ha Sango che è il tuo compleanno?- annui
- allora sono passata alla pasticceria ho scelto la torta e ho fatto scrivere l’iniziale del tuo nome-
- signora ma lei non mi conosce neanche …non aveva motivo di..-
- sono fatta così!vero Sango?-
- si Kagome,è fatta così!e non sentirti in debito capito?-
Era sbalordita,nessuno le aveva mai comprato una torta di compleanno dall’aspetto così invintante,e quella donna che aveva incontrato per si e no per 5 minuti si dimostrava così gentile con lei?
Apparecchiarono il tavolo e la signora si mise ai fornelli.
Kagome non si ricordava di aver mangiato mai così bene!,la signora aveva preparato del semplice riso al cherry che era squisito,all’inizio si era chiesta come mai una famiglia con così tanti soldi non avesse un cuoco o qualcosa di simile,ma dopo aver assaggiato la cucina della signora aveva capito.
- era tutto buonissimo signora Komachi!non ricordo di aver mangiato mai così bene!-
- grazie cara,sei gentile,comunque Sango mi ha chiesto se puoi rimanere qui per un po’,e ti comunico che non ci sono problemi,mi hai fatto una buona impressione,e voglio fidarmi del mio istinto..-
- la ringrazio per la fiducia,prometto che non darò problemi,e che appena potrò me ne andrò-
- prenditi pure tutto il tempo che vuoi cara,non c’è fretta..-
Dopo pranzo aiutarono la signora Komachi a pulire i piatti,Kagome la trovava davvero gentile,insomma accogliere in casa una perfetta sconosciuta non è da tutti!
- Kagome potresti suonarmi il pianoforte?ti prego!!!!!!!!-
- d’accordo,andiamo ti suonerò Wing of Silver-
Andarono di sopra nella camera dei genitori di Sango,l’unica che non aveva visto prima durante il giro “turistico“.
Era più grande di quella di Sango,e naturalmente non c’erano appesi poster o roba simile,era un camera si potrebbe definire molto fine.
Il pianoforte era a coda,nero,praticamente il classico pianoforte.
Kagome si era seduta molto elegantemente prima di iniziare a suonare con la stessa eleganza.
Sango era rimasta incantata,non immaginava che Kagome fosse diventata così brava!
Poi aveva chiuso gli occhi cominciando a sentire la sua voce.
D’un tratto un fracasso enorme che fece aprire gli occhi a Sango,e smettere di suonare a Kagome.
 Fine secondo capitolo Ditemi se ora va bene e faccio un grande ringraziamento a tutti!!!!!!!!!!!!!!!

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Capitolo 3
*** Nuova casa e........Nuovi incontri(prima parte) ***



3:Nuova casa e………Nuovi incontri(Prima parte)
Si girarono di scatto in direzione della porta(che era semiaperta)e riuscirono a scorgere due figure.
Sango si alzò di scatto e aprì completamente la porta.
- voi due che ci fate qui!!-
- Sanguccia,ma come non sei contenta di rivedermi?-
- Miroku!ma..- le tappo la bocca con la mano trascinandola in una delle numerose stanze mentre lei cercava inutilmente di divincolarsi dalla sua presa salda sui fianchi.
Intanto un altro ragazzo,che nel frattempo si era rialzato,aveva assistito alla scena dei due e aveva deciso di non intervenire.
Indirizzò lo sguardo alla porta,che era ormai spalancata dalla foga con la quale la moretta l’aveva aperta.
C’era una ragazza,doveva essere stata lei a suonare il pianoforte qualche minuto prima,aveva uno sguardo indecifrabile sul volto.
Per le sue orecchie ascoltare quel suono argentino era stato come ricevere una carezza,tanto che non aveva resistito alla curiosità di scoprire chi era stato in grado di farli provare una simile sensazione di benessere.
Per quanto ne sapeva lui nessuno tranne il capo famiglia,il signor Misachi, in quella casa sapeva suonare il pianoforte,e visto che raramente il signore era in casa a causa degli impegni di lavoro,non aveva idea di chi potesse suonare così bene.
Ed ora aveva di fronte a se una ragazza,con un’aria vagamente spaventata,e vestita come se fosse uscita da un telefilm degli anni 80.
D’altro canto Kagome non aveva ancora capito bene cosa era successo.
Sango era scomparsa in una frazione di secondi,e lei si era ritrovata da sola.
Dato che la porta era aperta anche lei aveva visto il ragazzo che si mostrava di fronte a lei. .
La guardava come se la stesse studiando,ma non era uno sguardo lascivo,ben sì …..curioso.
Le orecchiette che aveva sulla testa si muovevano ogni tanto,erano simpatiche!
E sia i capelli che gli occhi erano di uno strano colore.
Già i suoi occhi.
Erano ambrati,non ne aveva mai visti di quel colore,così profondi e belli.
Senza neanche accorgersene si era innamorata di quei occhi,e ne era rimasta incantata.
- Kagome!!- aveva urlato l’amica rientrando nella stanza ansimando.
- Sango!ma dove eri finita?!?..-
- scusami,e che Miroku,il mio ragazzo,mi ha fatto un brutto scherzo…- disse lanciando uno sguardo inceneritore al ragazzo appena entrato nella stanza.
- su Sanguccia!non essere arrabbiata!perché invece non ci presenti la tua bellissima amica…-
- giusto!ragazzi lei è Kagome,Kagome loro sono Miroku e inuyasha..- i due la salutarono con un cenno della mano pronunciando all’unisono un semplice ciao.
Kagome ricambio il saluto accennando un lieve inchino e sorridendo lieve.
- vedete lei viene dal mio stesso orfanotrofio,e oggi ha compiuto diciotto anni quindi è uscita..-
- allora ti faccio i miei auguri!Kagome..- disse Miroku avvicinandosi pericolosamente.
- gra ..grazie …Miroku..- aveva detto lei un tantino in imbarazzo.
- di nulla gli auguri sono d’obbligo ….e che ne dite di festeggiare questo così importante anniversario della vostra nascita donandomi l’onore di un figlio?…- oramai il suo volto aveva assunto tutte le colorazioni possibili ed immaginabili,visto la sua espressione maliziosa.
Poi sente una mano sul suo sedere..
- brutto maniaco!- aveva urlato Kagome sconvolta dandogli uno schiaffo.
- Miroku!Kagome non ti conosce!vuoi che si faccia un’idea sbagliata di te?!?-
- no Sango,hai ragione …..scusa Kagome,e che è più forte di me..-
Kagome si sforzò di sorridere,non voleva giudicare il ragazzo di Sango così velocemente,perciò decise che era meglio lasciar correre.
Ma era il ragazzo di nome Inuyasha a incuriosirla di più,dall’aspetto,più precisamente dalle sue orecchie(notate prima),si capiva che non era umano,ma neppure demone.
Un mezzo demone.
Aveva letto di queste “creature”,erano rare,ma lei fin da piccola aveva sempre desiderato incontrarne uno.
Ma a parte la sua natura l’aveva incuriosita il fatto che se ne stava zitto.
Non era esuberante come Miroku,pareva calmo è riflessivo.
Forse l’aveva osservato un po’ troppo allungo visto che il diretto interessato si era girato dalla sua parte fissandola negli occhi.
- divina Kagome non sorprendetevi se Inuyasha è piuttosto silenzioso,sapete lui è un artista,”un grande pittore”e sono tutta gente strana quelli lì..- quel Miroku prima le palpava il sedere e poi le dava del voi!!roba da non credere!  
- Miroku mi fai il piacere di startene  zitto!-
- su Inuyasha non fare il permaloso!ci conosciamo dalla culla!e lasciatelo dire sei strano!-
Il modo canzonatorio  in cui parlava Miroku era divertente e si tratteneva a stento dallo scoppiare a ridere.
Ma purtroppo per lui Inuyasha non era dello stesso avviso,infatti  si era ritrovato con un bernoccolo sulla testa.
- ragazzi smettetela !!!e spiegatemi il perché siete qui!-
- avevamo un appuntamento Sanguccia!te ne sei dimenticata?dovevamo uscire per far distrarre il nostro povero Inu!-
Sango sembrò rifletterci su e alla fine disse di ricordarsi.
- mi spiace ma per oggi preferirei passare la giornata con Kagome,possiamo fare un altro giorno no?-
- guarda Sango io ne sono felicissimo.. Non mi andava di uscire.-
- allora vi accompagniamo alla porta..-
- ma ecco…siamo passati dalla finestra quindi usciamo da là!-a quel punto la moretta si gonfio di rabbia e Kagome pensò che se fossero state in un cartone animato gli sarebbe uscito il fumo dalle orecchie!
- siete dei cretini!mia madre non sa che siete qui??!uscite immediatamente!!!!!!- i due terrorizzati scapparono di corsa,lasciando di nuovo sole le ragazze.
- quei due sono matti lasciali perdere … -
Certo  che la sua amica si era fatta amici molto strani..
- comunque Sango io volevo dirti che non c’è bisogno che rimanga qui,vedi come ti ho detto prima la signora Kaede mi aveva trovato un appartamento e mi sembra abbia detto che aveva pagato almeno 3 mesi d’affitto,e se come non voglio disturbarti preferirei andare a vivere lì e..-
- sei sicura?ai sentito la signora Komachi ha detto che puoi rimanere qui senza problemi..-
- si ma non voglio più dipendere da nessuno,voglio guadagnarmi ogni cosa che otterrò,non come hanno fatto i miei genitori…- nello suo sguardo si leggeva determinazione,come ha dimostrare che lei era forte,e che lei non si sarebbe piegata davanti a niente e nessuno.
- bene,a che ora devi incontrare l’amica di Kaede.-
- alle quattro e mezza circa,dovrei avere l’indirizzo qui da qualche parte- aveva detto rovistando nelle tasche dei jeans,ma non trovò niente.
- forse l’ho lascito dentro alle valige..-
- probabilmente..-
Dopo aver trovato il foglietto,e capito che l’appartamento non era molto lontano decisero che prima potevano fare un giro per la città.
Sango prestò a Kagome un paio di pantaloncini più moderni e sostituendo la maglietta larga verde sbiadito con una colore del mare semi-aderente,ora sì che la sua amica era bellissima!
- stai benissimo Kagome!sembri un’altra!-
- non esagerare!e poi sbrigati se vuoi prepararti anche tu sono già le due e mezza!-
- no io rimango così,possiamo andare aspetta che prendo il cellulare e la borsa..-
Salutarono la signora Misachi e uscirono di corsa sorridendo come bambine.
Sango la portò a vedere la sua ex scuola,aveva un cortile immenso e ben curato doveva essere una scuola privata,si ritrovò a pensare Kagome.
Passarono dopo a vedere il parco,splendido anche quello e c’erano un mare di bambini.
- meno male che abbiamo messo i sandali!se no con tutto quello che abbiamo camminato avremmo i piedi distrutti!-
- concordo Sango,ma adesso ci conviene cominciare ad incamminarci verso l’appartamento sono  le quattro meno cinque..- sbuffando Sango si rialzò a fatica dalla panchina nella quale si era appena seduta.
Per un quarto d’ora non fecero altro che chiedere continuamente indicazioni sul posto,perché è vero che era vicino ma era una zona della città che Sango non aveva mai attraversato e quando finalmente trovarono la direzione giusta finirono in un vicolo che pareva un posto poco raccomandabile.
- Kagome sei sicura che questo sia il posto giusto?-
- si l’indirizzo è questo!controlla tu stessa!!!-
- ehi voi due chi siete??-si guardarono attorno per capire di chi fosse quella voce di donna.
Ma non videro nessuno.
- rispondete??!!- finalmente l’interlocutrice si fece vedere,era una donna,o meglio dire una donna dall’età avanzata,ciò nonostante era molto alta e magra, i capelli,ormai grigi,raccolti in un chignon molto ordinato,e gli occhi erano grandi e azzurri,anzi quasi bianchi e avevano un espressione fredda,schiva.
Entrambe pensarono che da giovane doveva essere stata molto bella.
- siamo qui perché dobbiamo vedere un appartamento,ci ha mandato qui la signora Kaede…-
- Kaede?quindi una di voi due deve essere Kagome..-
- si,infatti sono io Kagome e lei è?-
- Kaname,la sua amica,quella che ti deve affittare l’appartamento.-
- ah..-
- seguitemi..-.
Appena entrarono nel palazzo si senti un odore nauseabondo.
Salirono le scale fino al quinto piano,dove la donna estratte un mazzo di chiavi e aprì la porta.
Era un appartamento che a occhio e croce doveva essere di circa 35 metri quadrati.
Le pareti erano verdastre,il pavimento in ceramica,c’erano il tavolo e le sedie più il WC e un letto in legno con solo il materasso che pareva essere vecchissimo oltre che sporco.
“poteva andarmi peggio” penso Kagome.
- allora?-domando la vecchia cominciando ad spazientirsi
- allora che?..-
- lo vuoi questo appartamento o no?-
- bè si,quanto devo pagare al mese di affitto?-
- per 3 mesi niente visto che Kaede me li a anticipati,comunque sarebbero 13771,50* Yen al mese-
- Kagome sicura di voler vivere qui,insomma..-
- non preoccuparti Sango,Kaname le chiedo solo qualche oretta per rifletterci meglio-
- fai come ti pare tanto io il denaro me lo tengo in entrambi i casi-
Uscirono dall’edificio e salutarono la vecchia,che diede loro un numero di telefono,per contatarla.
- allora Kagome cosa ne pensi veramente?-
- insomma,mi poteva andare peggio,e poi per ora va bene-
- ma hai visto bene in che zona della città si trova?e la puzza che c’era!?!e la vecchia,come può Kaede conoscere una donna così “cattiva”?-
- da quando guardi le cose dal lato negativo?-
- scusa,ma..bah me ne sto zitta!- rise leggermente,Sango era sempre uguale
- ah Kagome stasera ceneremo lì ….-
Disse indicando un ristorante a pochi passi da loro.

Fine!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!
Ringrazio tutti per aver letto.
Ringrazio:   fmi89 e luchia nanami     per aver aggiunto la storia ai preferiti
Ringrazio :  nefertade pillina28         per aver agiunto la storia ai seguiti
E chi a recensito!
bacioni! alla prossima!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!

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