My secret dream di Edellweiss (/viewuser.php?uid=78386)
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** partenza ***
Capitolo 2: *** il ritrovo di un'amicizia ***
Capitolo 3: *** Nuova casa e........Nuovi incontri(prima parte) ***
Capitolo 1 *** partenza ***
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my secret dream
Ecco ho modificato il primo capitolo!perchè
finalmente ho capito come
funziona HTML!!!più tardi probabilmente inserirò
anche il secondo
capitolo modificato,ciao.
my secret drem
Era un giorno di pioggia..
Eppure per lei era come se quello fosse il giorno più bello
della sua vita
Il giorno in cui avrebbe abbandonato l’orfanotrofio
Il giorno del suo diciottesimo compleanno
Si era alzata alle sette e mezza come ormai succedeva da 10 anni
Dopo aver fatto una colazione abbondante era andata a ricontrollare la
sua unica valigia
Era pronta,c’erano quei pochi vestiti che le aveva
dato la signora Kaede ,la dirigente del orfanotrofio, alcuni libri e
spartiti di musica,e piccoli regalini fatti dai bambini che si erano
affezionati a lei come ha una sorella maggiore.
Un piccolo sorriso si formò sulle sue labbra osservando un
orsacchiotto di peluche nero al quale era allegato un bigliettino
dorato con scritto:
”per te Kagome che sei stata la mia compagna di giochi quando
tutti mi stavano lontani perché avevo la varicella ,ti
voglio tanto bene e spero che un giorno tu torni qua da me
perché non voglio rimanere da sola,ma spero anche che tu sia
felice.
Mimi“.
E tanti bigliettini simili,alcuni con errori di ortografia,altri un
po’ scarabocchiati,ma tutti speciali per lei.
Uscì lentamente dalla sua ormai ex camera.
Attraversò lentamente l’edificio che per tanto
tempo era stata la sua casa,infondo quel posto le sarebbe mancato.
Osservò attentamente ogni minimo particolare di quel luogo.
Le pareti verdi acqua del corridoio nelle quali erano appese tante
fotografie di bambini con le loro educatrici,e disegni vari,la stanza
da gioco delle bambine e dei bambini,l’infermeria,la sala
delle letture,e anche la stanza dove si faceva
“scuola”il posto che meno piaceva a tutti!
E poi la sala di musica,la più bella secondo lei,la sala
dove per la prima volta si era innamorata
Si immaginava ancora di sentire suonare il pianoforte dal suo
bellissimo insegnate di musica.
Quel giovane uomo che l’aveva tanto affascinata per la sua
maturità,nonostante la sua giovane età, per quei
suoi occhi azzurri così profondi che facevano contrasto con
i suoi capelli neri.
Ma ormai lui se ne era andato lontano,a Londra,e ora doveva andarsene
anche lei.
Ma per un ultima volta volle suonare quel pianoforte,facendo scorrere
delicatamente le mani sulla tastiera,sulle note di wing of silver,la
canzone composta dal professore per lei. chiuse gli occhi,cominciando a
cantarla,immaginandosi di trovarsi tra le sue braccia,lei sapeva che
era una stupida ad amarlo ancora,ma non riusciva a dimenticarlo.
Una volta finito di suonare riprese la sua lenta camminata verso
l’uscita,e questa volta andò alla cucina dove si
sentiva ancora lo stesso odore d’aglio che aveva sentito 10
anni fa.
In quella cucina si era nascosta tante di quelle volte quando aveva
avuto voglia di piangere,e sempre in cucina aveva spiato le
conversazioni delle cuoce sui pettegolezzi solo per puro divertimento.
Era finalmente uscita,davanti a lei c’erano tutti i bambini
con gli ombrellini colorati ,i dieci ragazzi più grandi che
rimanevano, le educatrici e la signora Kaede.
Tutti pronti a dirle addio,infondo lei era una delle più
“vecchie” e a tanti sarebbe mancata .o almeno
così le piaceva pensare.
- addio Kagome spero che te la caverai nella tua nuova vita che
comincia da oggi,noi ti abbiamo insegnato tutto ciò che
potevamo ma ora tocca a te..-
- grazie signora Kaede,e grazie anche a tutti voi che siete la mia
unica famiglia..-
Dopo queste parole tutti scoppiarono a piangere,e la ci fu un abbraccio
di gruppo.
Guadò amorevolmente tutti i bambini che avevano le
lacrimucce agli occhi sperando di rallegrarli ancora una volta.
Poi passò ai ragazzi,i suoi amici,ai quali aveva affidato il
compito di non far sentire la sua mancanza ai piccoli,e di insegnare ai
i bambini prossimi alla adolescenza alcune
“cossette“,come le chiamava lei.
Prese la sua valigia,aprì l’ombrello e dopo un
ultima occhiata alla sua “famiglia” e alla sua
“casa” si volto dall’altra parte con un
senso di malinconia ma i pensieri sulla sua vita futura,delle nuove
opportunità le davano la forza di andarsene,è
infondo era quello che aveva sempre desiderato,e poi erano 3 anni che
non rivedeva Sango perché era stata adottata,adesso
l’avrebbe rivista.
E durante la sua camminata verso la stazione finalmente cesso di
piovere,lei chiuse l’ombrello osservò il cielo
poco a poco rasserenarsi,e in quel momento sorrise.
Sorrise alla vita.
Perché finalmente la vita ricominciava a sorridergli,dopo
tanti anni..
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Capitolo 2 *** il ritrovo di un'amicizia ***
2
Era appena scesa dal treno ed ora si trovava alla stazione di Tokyo,e
per lei era tutto nuovo.
Alla stazione c’era molta gente che correva senza guardare in
faccia nessuno,e molte volte qualcuno le era venuto a dosso e non si
erano neanche degnati di chiedere“scusa”.
Sango le aveva detto che casa sua non era molto lontana dalla
stazione,e quindi non c’era bisogno di prendere un mezzo
pubblico.
Aveva tirato fuori il piccolo foglietto con l’indirizzo che
Sango le aveva dato 3 anni fa,e circa dieci minuti dopo
arrivò alla sua meta.
Era indecisa se suonare o No.
Infondo Sango non sapeva della sua venuta.
Forse non sarebbe stata contenta di rivederla.
Forse si era già dimenticata di lei.
In tre anni,all’inizio si erano scritte poi con il tempo le
lettere erano divenute sempre meno,e alla fine cessarono.
Si sentì una sciocca,non aveva pensato alla
possibilità che Sango non la volesse rivedere.
Ma qualcosa dentro di lei le diceva di suonare,almeno per salutarla!.
Suonato il campanello si potrebbe dire che trattenne il fiato
dall’emozione,ma ad aprire la porta non fu Sango come sperava
ma una donna sui quaranta con i capelli biondo scuro e gli occhi
castani.
- scusami,tu chi sei?un’amica di Sango?..-
Si limitò ad annuire,non sapeva neanche lei
perché ma non riusciva a far uscire la voce dalle corde
vocali.
- Sango c’è una tua amica vieni..-
- arrivo!!- entrò in casa,sotto invito della donna.
La casa era molto grande e accogliente,segui la donna fino al
salotto,le pareti erano di tenue rosa pesca, il mobilio in legno,e alle
pareti erano appesi parecchi ritratti di
persone,c’è ne erano anche due con
l’immagine di Sango,entrambi contornati da cornici
dorate piuttosto semplici.
Si sentono dei passi veloci per le scale poi un tonfo enorme.
- ahi che,male!chi c’è mamma?!?percas..- la
ragazza non riuscì a finire la frase per la sorpresa di
ritrovarsela davanti agli occhi.
- ciao Sango,ti ricordi ancora di me?e non guardarmi con quel
espressione da bakalà!-
- Kagome!!!!!!!!!!!!!!!!!!!- l’ abbraccio di slancio
facendola cadere per terra.
- non mi avevi detto che saresti venuta!?!e poi come mai sei
venuta?,insomma non si può uscire di solito..-
- Sango ho compiuto diciottanni oggi!ti sei dimenticata del mio
compleanno?-
La diretta interessata abbasso lo sguardo colpevole,ma Kagome in quel
momento non ci fece caso era più concentrata
nell’osservarla,era parecchio cambiata,i capelli color ebano
erano molto più lunghi,l’ultima volta che
l’aveva vista li portava a caschetto,mentre ora le coprivano
mezza schiena.
Era cresciuta anche in altezza,si era slanciata.
- Sango mi spieghi chi è questa ragazza?!?-
- vedi mamma lei è Kagome,viene dal mio stesso
orfanotrofio..-
- ah,capisco … bè ora io devo andare a fare
spesa,tu Kagome ti fermi a pranzo qui?..-
Non sapendo cosa rispondere lancia un’occhiata a Sango,che
annuendo dice alla madre di si.
- vieni Kagome,ti faccio vedere la casa!- la porta in ogni camera.
La casa era davvero enorme,e Kagome era arriva alla conclusione che la
nuova famiglia di Sango era proprio benestante.
Alla fine la porta nella propria camera da letto,le pareti sono di un
giallo-ocra,è molto spaziosa,tanto che c’era
addirittura un bagno!
- fine del giro turistico!-
- è una bellissima casa Sango,sei stata molto fortunata ad
essere adottata da questa famiglia- disse facendo un sorriso quasi
forzato,infondo la invidiava per la sua fortuna.
- già,lo so,anche se all’inizio non capivo
perché volevano una quindicenne nel pieno dell’
adolescenza in giro per casa,soprattutto perché avevano
già una figlia-
- in effetti di solito vogliono bambini piccoli da poter crescere
loro,dopo i dodici anni di solito si è condannati-
La stanza piomba nel silenzio,e si rese conto che non era un buon
argomento per iniziare una conversazione dopo tre anni!
- comunque ti trovo bene Sango,ti vedo sorridente!-
- già!vivo bene qui,e non solo perché mi trovo in
una famiglia benestante ……sai
all’inizio ero molto diffidente,anche in imbarazzo,erano
tutte persone che non conoscevo,una città nuova,ma i signori
Misachi mi hanno da subito considerato come una della famiglia
facendomi sentire a mio agio.-
- per questo chiami mamma la signora?-
- si,ma me lo hanno chiesto loro a dire la verità,e io lo
faccio per accontentarli-
- scusa ma prima ai detto che hanno una figlia?-
- si,si chiama Nina,ha solo un anno più di me,ma a mio
parere frequenta cattive compagnie.-
- sul serio?e non ti chiedi mai perché ti hanno
adottata?insomma avendo una figlia…-
- non ho mai osato chiederlo,ho paura che tutto questo scompaia.- Sango
si era fatta malinconica.
- capito,comunque ora hai il diploma vero?hai finito la scuola?-
-si ho finito il liceo!!ma non ho ancora idea di che lavoro
fare,insomma non ho alcun interesse particolare..-
-Vedrai troverai la tua strada Sango..-
-e tu?vuoi ancora fare la cantante?-
- si,ma c’è ne vorrà di tempo!- ed
entrambe scoppiarono in una fragorosa risata.
- però Sango non mi hai detto ancora nulla sui ragazzi di
questa città?- pronunciò quella frase con una
nota leggermente maliziosa.
La mora era avvampata cominciando a torturarsi le dita.
- allora Sango hai trovato qualche ragazzo interessante?-
- si ….in e fetti ….ho un ragazzo,stiamo insieme
da 6 mesi,sai lui è più grande ha 21 anni,si
chiama Miroku-
- sono contenta,devi presentarmelo mira comando!-
- è carino,anzi molto bello,però che dici se
stasera usciamo per festeggiare il tuo compleanno?!ti faccio vedere la
città è così te lo presento!!!!!!-
- mi sembra una buona idea!ma prima devo andare da una vecchia amica di
Kaede,che mi affitterà un appartamento-
- nel pomeriggio ti accompagno io-
- bene-
Nel frattempo un pensiero aveva fulminato la mente di Sango.
- e tu?ti sei dichiarata al professor Koga mitsuchi?-
- si- disse timidamente,il ricordo di quel giorno le era ancora ben
impresso nella mente.
Di quelle labbra morbide sulla sua pelle,di quelle mani,quei baci
bollenti.
Arrossì di botto,anche al solo ricordo si imbarazzava ancora.
- e allora che ha risposto?!?su parla!-
- ecco io gli dissi di amarlo,e lui …. Mi
voleva,mi desiderava,e feci l‘amore con lui-
- Kagome ti sei ceduta così!??!- Sango era scattata in piedi
arrabbiata.
- calma Sango!non ai niente da criticare!tu te ne eri da poco andata,io
ero da sola,mi ero chiusa ancora di più,lui era la mia sola
ancora di salvezza!-
- ed è finito tutto lì?-
- no,con il tempo ci incontravamo di notte nell’aula di
musica,e un giorno disse di amarmi,e io ero sempre più
felice,ho aspettato tutta la vita quel giorno …..poi..-
Sango la fissava con un misto di curiosità,e freddezza,la
capiva,lei Kagome che le aveva sempre detto di non buttarsi tra le
braccia del primo che capita,si era bruciata per prima.
- disse di dover andarsene a Londra,che aveva avuto una grande
occasione,e io gli credetti,mi dedicò anche una canzone
bellissima,Wing of Silver,comunque il giorno prima della sua partenza
venne una donna,Kikyo,credo si chiamasse,che disse di essere la sua
fidanzata,ma tu Sango la dovevi vedere,era uguale a me!solo
più grande,ed è stato in quel momento che io
capii che mi aveva usato,che quelle notti si immaginava Kikyo
…. non me-
Sango ormai era in lacrime e l’abbracciata forte,sapeva che
questa storia era difficile da raccontare per
Kagome,sempre,instancabilmente orgogliosa.
- ma sai qual è la cosa peggiore Sango? che io lo amo
ancora,con tutta me stessa,anche se mi ha usata!- oramai era scoppiata
a piangere,tra le braccia dell’amica,era stata sciocca,ma
pensava veramente che lui l’amasse.
- su,ora basta,da oggi in poi inizia la tua nuova vita!-le veniva da
ridere,Sango era sempre stata ottimista in tutto,forse anche troppo a
volte.
- Sango non capisci che ora dovrò trovarmi un lavoro,e che
non sarà una passeggiata per me!come se non bastasse ho
pochissime cose da mettermi!,e quel poco sono maglioni vecchi come mio
nonno,se ce l’avessi!-
- non preoccuparti!ti presterò qualcosa di mio!,dovremmo
portare all’incirca la stessa taglia..-
- grazie ma non voglio approfittare della tua ospitalità,e
poi non voglio crearti problemi con la tua nuova famiglia..-
- ma figurati!,la mia sorellastra un sacco di volte a
ospitato il suo fidanzato!non faranno certo problemi per una mia
amica,anzi la mia migliore amica!-
- allora d’accordo accetto,ma giuro che ti ridarò
tutto quello che spenderai per me!-
Passarono parecchio tempo a raccontarsi i vari eventi successi in tre
anni.
Sango dopo tutto aveva trascorso tre anni da adolescente
“normale”era andata a scuola,si era innamorata per
la prima volta,aveva trascorso le serate in discoteca,e fatto nuove
amicizie.
Lei da raccontare aveva poco e niente,si certo aveva avuto una storia
con il professore ma dopo questo cos’altro?
Le giornate erano sempre uguali al orfanotrofio.
Quando tornò a casa la madre di Sango scoprì che
si chiamava komachi,nome piuttosto strano aveva commentato tra se e se.
La signora le aveva avvisate che sarebbero state solo loro tre a
pranzare,e aveva comprato una torna alla panna finemente decorata.
Al centro c’era la sua iniziale
“disegnata”col cioccolato.
- ma …ma signora Misachi!non ….doveva!-
- chiamami Komachi cara,e poi prima non hai detto ha Sango che
è il tuo compleanno?- annui
- allora sono passata alla pasticceria ho scelto la torta e ho fatto
scrivere l’iniziale del tuo nome-
- signora ma lei non mi conosce neanche …non aveva motivo
di..-
- sono fatta così!vero Sango?-
- si Kagome,è fatta così!e non sentirti in debito
capito?-
Era sbalordita,nessuno le aveva mai comprato una torta di compleanno
dall’aspetto così invintante,e quella donna che
aveva incontrato per si e no per 5 minuti si dimostrava così
gentile con lei?
Apparecchiarono il tavolo e la signora si mise ai fornelli.
Kagome non si ricordava di aver mangiato mai così bene!,la
signora aveva preparato del semplice riso al cherry che era
squisito,all’inizio si era chiesta come mai una famiglia con
così tanti soldi non avesse un cuoco o qualcosa di simile,ma
dopo aver assaggiato la cucina della signora aveva capito.
- era tutto buonissimo signora Komachi!non ricordo di aver mangiato mai
così bene!-
- grazie cara,sei gentile,comunque Sango mi ha chiesto se puoi rimanere
qui per un po’,e ti comunico che non ci sono problemi,mi hai
fatto una buona impressione,e voglio fidarmi del mio istinto..-
- la ringrazio per la fiducia,prometto che non darò
problemi,e che appena potrò me ne andrò-
- prenditi pure tutto il tempo che vuoi cara,non
c’è fretta..-
Dopo pranzo aiutarono la signora Komachi a pulire i piatti,Kagome la
trovava davvero gentile,insomma accogliere in casa una perfetta
sconosciuta non è da tutti!
- Kagome potresti suonarmi il pianoforte?ti prego!!!!!!!!-
- d’accordo,andiamo ti suonerò Wing of Silver-
Andarono di sopra nella camera dei genitori di Sango,l’unica
che non aveva visto prima durante il giro
“turistico“.
Era più grande di quella di Sango,e naturalmente non
c’erano appesi poster o roba simile,era un camera si potrebbe
definire molto fine.
Il pianoforte era a coda,nero,praticamente il classico pianoforte.
Kagome si era seduta molto elegantemente prima di iniziare a suonare
con la stessa eleganza.
Sango era rimasta incantata,non immaginava che Kagome fosse diventata
così brava!
Poi aveva chiuso gli occhi cominciando a sentire la sua voce.
D’un tratto un fracasso enorme che fece aprire gli occhi a
Sango,e smettere di suonare a Kagome.
Fine secondo capitolo
Ditemi se ora va bene e faccio un grande ringraziamento a
tutti!!!!!!!!!!!!!!!
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