Insignificante

di Balenotta
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Me.. ***
Capitolo 2: *** Tic..Tac..il tempo passa e le persone cambiano ***
Capitolo 3: *** Noia... ***
Capitolo 4: *** Da oggi niente più maschere. ***



Capitolo 1
*** Me.. ***


Capitolo 1

 

 

Eccomi qui..

Ho deciso di scrivere le pagine della nostra storia o, per meglio dire: la mia storia. Solo mia, per sempre. Quindi..Piacere a tutti, mi chiamo Mara, piccola abbreviazione di un lunghissimo e insignificante nome. In poche parole io sono una di quelle sfigate che guardano il mondo da una prospettiva quasi sempre negativa, ma che ha sempre il sorriso sul volto. Perché?

La motivazione è semplice, se non avessi questo sorriso le persone urterebbero il mio sistema nervoso con domande sciocche del tipo “come stai? Ma che hai oggi?! Su, forza, riprenditi!!”

Pensate se mille persone durante l’arco della giornata vi chiedessero le stesse cose. Tuttavia io non posso permettermi di dubitare della vostra pazienza..Il problema è che dubito della mia.

E credetemi sulla parola: quando mi arrabbio mi trasformo in Hulk 2 il ritorno.

 Ma tornando a noi… Vivo in una piccola città della Toscana vicino al mare, vicino alla montagna e alle pianure che caratterizzano il luogo. Si, è bello..Ma, in realtà, non mi piace per niente la mia città..Non mi piacciono le persone che vi sono e la mentalità che caratterizza tutti.

-Le ragazze sono: capelli lisci piastrati fino alle doppie punte, truccate fino al midollo osseo, giacchetto firmato, borsa di Louise Viton sventolata con tanto di cartellino, jeans attillati accompagnati da scarpe convers oppure ballerine con tacco.

-I ragazzi sono: delle capre è un pregio. Rozzi, sudici, e quelli che non lo sono..Vi è sempre una ragazza che li accompagna.

In poche parole: uno schifo.

Ma io cammino lo stesso, onorevolmente, affiancata dalle due mie amiche Nicole e Sara. Con la mia borsa della Puma, il mio giacchetto, i miei jeans strappati, con in mano il periodico Milk Shake Vaniglia e Nutella e  con una voglia che dice: portami via!!

Il sabato è sempre una tragedia. Non ho mai voglia di uscire. E per questo, ogni volta, vengo tirata a forza per il corso portando dietro di me il solito sorriso e guardando la solita, stupida, brutta gente.

Non mi reputo una persona migliore delle altre; anzi, il contrario!

Sono ossessionata dalla punizione divina e dalla superstizione, infatti credo che ogni cosa che succede sia colpa di una mia brutta azione..In realtà questa è una scusa che invento per non guardare la vera causa.. Perché noi esseri umani siamo fatti generalmente così: siamo egoisti. Tutti dobbiamo dare per forza una giustificazione per noi stessi, dobbiamo per forza dire EH, MA, IN REALTA’, IO…

LA FRASE GIUSTA E’ CHE: IO IN REALTA’..NON CAPISCO NIENTE!

Ecco quale è la frase giusta!

Ed io lo ammetto..Non ci ho mai capito un cazzo! (Scusate la parola..)

Ho sedici anni. Ho una famiglia che di normale non ha nulla, ho un fratello che quando vede me è come se passasse il vento: invisibile. Ho tantissimi “amici”. (O meglio dire: conoscenti) 

Quando esco la maggior parte del tempo lo trascorro fermandomi ogni due passi per salutare le persone: NOIOSO E STRESSANTE.

Eppure in questa vita, che detta così, sembrerebbe bellissima, io ho un vuoto. Un immensa crepa aperta dentro il mio petto, che mi far star male, maledettamente male.

Perché, in realtà, questa felicità che vi ho descritto è solamente una falsità. E’ solamente un altro bugiardo sorriso. Quel STO BENE che dico sempre a tutti. Quella menzogna che riesce perfino a confondere me. Sono perfetta per la parte. Eccomi.

E, perfino adesso, adesso che sono passati otto mesi, perfino adesso..Sto ancora mentendo a tutti.

E questa è solamente colpa tua.

 

 

 

 

 

Angolo

 

Ciao a tutti! Eccomi con una storia..Una storia vera, la nostra storia che, in realtà è solamente mia. Spero che se qualcuno la leggerà ne rimarrà soddisfatto! Un mega grazie a tutti! Ciao!! Balenotta

 

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Capitolo 2
*** Tic..Tac..il tempo passa e le persone cambiano ***


Eccomi qui!!!Con un altro capitolo

 

Angolo ringraziamenti!

Ciao a tutti! Sono contenta che a qualcuno sia piaciuta la mia storia! Che bello..Spero che continueranno a seguirmi! Grazie ancora.. Ringrazio chi ha commentato:

 

Scarlett89: Ciao! Prima di tutto ti vorrei ringraziare per il commento che mi hai lasciato! Te ne sono veramente molto grata. Dici di guardare il mondo da una prospettiva diversa, come se fossi appena nata?? Ci proverò!  Inoltre ti ringrazio per i complimenti che mi hai fatto. Sono contenta che il mio modo di scrivere ti piaccia!  Spero che continuerai a leggere questa storia J..  Un bacione Balenotta

Stefola93: Hi! Grazie!!! Sono contenta che ti piaccia come inizio e sono contenta dei tuoi apprezzamenti! Che bello, sono contenta che piaccia a qualcuno! J Eccoti qui un altro capitolo..Sperando che continuerai a leggere ti mando un bacione! Ciao!! Balenotta

 

 

Capitolo 2

 

 

E, perfino adesso, adesso che sono passati otto mesi..Sto ancora mentendo a tutti.

E questa è solamente colpa tua.

 

Credo che nella vita ogni gesto, ogni azione, porti una conseguenza che può apparire nei vari individui meravigliosa, orrenda oppure insignificante.

E sono proprio quest’ultime che sono le più rischiose. Cose che a volte non sembrano così importanti, con il tempo, si possono trasformare in qualcosa più grosso di te. Qualcosa che potrebbe schiacciare la tua anima. Che potrebbe prenderla e sbriciolarla per tanto, forse troppo tempo. Qualcosa che ti comprime, che ti fa soffrire, pensare e che ti martella in testa continuamente.

Ed è proprio così che tutto iniziò.

Era il 2006 quando Sara, la mia migliore amica, andò a fare una vacanza in Sardegna.

Dovete sapere che noi due, fin dai tempi delle elementari, ci odiavamo con tutto il cuore. Quell’anno mettemmo da parte le nostre rivalità, il nostro odio, cercando una soluzione per rimanere insieme più di tre minuti.

Ebbene: ci riuscimmo.

Tuttavia, alla fine della seconda media, lei partii per le vacanze estive e quando ritornò, circa due mesi dopo, ci trovammo a casa sua.

Lì mi raccontò dei luoghi che aveva visitato in quel periodo, del villaggio in cui era stata in Sardegna, e di lui: Marco.

Rimasi attenta nei suoi particolari, ogni dettaglio, ogni rifinitura che faceva riguardo questo ragazzo entrava nella mia testa in maniera completa ma anche superficiale. E so che questo è un controsenso. Ma provate ad immaginare il cervello di una dodicenne vecchio stile che non sa quasi nulla sui ragazzi.

Comunque sia, dopo questa descrizione, riuscimmo a contattarlo attraverso la chat e ad aprire una videochiamata con lui.

Era carino, simpatico ma ero troppo ingenua per pensare a qualcosa di più..Anche perché, voglio dire, abitava a Milano!

Tuttavia lui chiese il mio contatto e, aggiungendomi, iniziammo a parlare.

Passavo ore ridendo per le sue cavolate, per i suoi giochi e per le mie battute. Passammo giornate a ridere per i nostri accenti: il suo milanese, mentre il mio toscano.

Poi dopo poco tempo tutto si fermò.

Io non esistevo più, lui non esisteva più.

Non eravamo semplicemente indispensabili.  

E, forse, era meglio se fosse continuato così.

 

 

Gli anni passarono velocemente, rimase tutto come prima. Anche il mio cervello. Ero la solita bambina che, nonostante adesso sapesse come funzionasse il mondo, rimase la solita ingenua e che, andando alle superiori, si stupì di come era la vita.

Non conoscevo nessuno, tutti mi giudicavano, avevo paura, mi sentivo brutta, antipatica e incominciai ad isolarmi da tutto. La mia unica motivazione per andare avanti era la scuola. Volevo finire al più presto quell’ anno, volevo che i compagni che stavano a 30 cm da lei non mi mormorassero come se non fossi lì. Non pretendevo molto.  Cercavo solamente un appoggio.

E poi si chiedono come mai succede questo o quest’altro..E’ tutta colpa di questa società malsana!

Alcuni riescono a reggere a questi contrasti, ma altri no. E sono quest’ultimi che si arrendono.

Perché si sento tremendamente soli. Perché quel libro di storia non serve per ricompensarli. Perché quelle offese, accumulandosi, fanno male. Molto male.

In ogni caso io ce la feci lo stesso. Passai l’anno scolastico con buoni voti e mi dedicai completamente al mare e agli amici che in quel periodo avevo trovato.

Ma se ora mi mettessi a descrivere quell’estate, questa diventerebbe un'altra storia, non credete?

Posso solamente dire che  provai per dieci giorni a non essere la bambina di sempre.

Provai ad essere come le altre mie coetanee..E sapete una cosa?

Mi fece schifo.

Questo mondo fa schifo. Anzi, è meglio dire che le persone mi fanno schifo. Una per uno.

Mi sono resa conto che preferisco l’indifferenza ma l’umiltà, che la popolarità e la bastardaggine.

Ed io preferisco farmi gli affari miei.

Mi volete giudicare? Fatelo.

Volete dirmi che sono una sfigata? Sono qui, avanti.

Ma non ditemi di seguirvi, perché come voi ce ne sono anche troppi.

 

Comunque sia non sentii più Marco per due anni.

E non capisco come mai proprio lui, nel settembre del 2008, si fece sentire.

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Capitolo 3
*** Noia... ***


 
Ritsuka96:Ciao, piacere di conoscerti! Sono felice per il tuo commento. Un pò di tempo fa ti ho inviato un e-mail, ma tubito che tu l'abbia ricevuta. Vabbè..Proverò a mandartene un'altra. Purtorppo credo ti arrivi tramite il sito EFP, per mantenere gli indirizzi e non spifferarli ai quattro venti. Comunque.. Ti ringrazio tantissimo per il cuo commento, per il tuo pensiero e quindi anche per i tuoi complimenti :) grazie ancora!
Niki: Ciau Niki nik! ihih! Già ho tirato le somme. Però devo dire che sto decisamente meglio rispetto a circa un mese fa. Grazie per il tuo commento!!!
Jadina94: Ciao! Sono contentissima per il tuo commento e per i tuoi complimenti! Sono felice che ci sono persone che la pensano come me! Un bacio!
Razorbladekisses: Ehi, piccola! E' da troppo tempo che non ci sentiamo. Mi manchi te con i tuoi casini, sai?? ihih! Ti ringrazio tantissimo per le parole che hai detto. :) Forse troppo.. Non so come fai a sopportarmi! Un bacio
Ki: Ciao! Grazie grazie grazie.. Purtroppo questo capitolo non mi piace tanto. Quindi mi scuso in precedenza. Veramente sono contentissima che ti piacciano le mie storie, il mio modo di scrivere! Sono felicissima! Grazie ancora Un bacio!
 
QUESTO CAPITOLO FA UN Pò SCHIFO..COMUNQUE SIA RINGRAZIO TUTTE LE PERSONE CHE HANNO SOLAMENTE LETTO QUESTA FF E QUELLE CHE L'HANNO INSERITA NEI PREFERITI!!! E NELLE STORIE SEGUITE!
 
 
Capitolo 3
 
 
Era, purtroppo, iniziata la scuola da pochissimi giorni e l’unica motivazione per cui resistevo era svegliarmi la mattina sapendo che appena tornavo a casa lo vedevo tramite webcam e ci parlavo.
Si, ogni benedetto giorno mi svegliavo con la voglia di risentirlo. Perché ormai non mi bastavano più le sue conversazioni; lo volevo sentire, vedere.
Nel mio cervello solamente pochi concetti svolazzavano qua e la:
-Marco
-Tra dieci minuti suona la campanella della fine delle lezioni!
-Che sonnoooooo!!
Magari ora penserete..Oddio questa, peggio di Federico Moccia è diventata! Ci sta facendo venire il diabete a mille! Io sono il contrario dello stile Moccia, senza levare nulla a questo scrittore, visto che se fa questo mestiere tanto stupido non dovrà essere.
Comunque sia..
Continuammo a parlare e contattarci per circa due mesi. Fino a quando, una bella sera, gli dissi che mi ero infatuata di lui.
Attenzione, infatuata non vuol dire di certo innamorata! Cosa che lui, evidentemente, non capì..
E immaginatevi voi un pazzo o una pazza che, senza neanche conoscervi di persona, vi dice che è innamorata.. Ci rimase spiazzato, ma forse anche soddisfatto.
Come se lui avesse raggiunto uno scopo.
Nonostante questo e con ritmi differenti da quelli precedenti continuò a contattarmi. Sempre di meno, sempre di meno fino a quando sparì.
Ed inutile cercarlo, inutile rimediare, ogni parola, ogni lettera che scrivevo sembrava come un macigno da fargli leggere; come se improvvisamente fosse scocciato di tutto ciò.
Come una macchinetta usa e getta. La usi, la usi, la usi..E poi la butti.
La differenza è che io ho dei sentimenti. Avevo il mio mondo che già faceva schifo di suo senza che lui ci mettesse lo zampino.
Nel passato sicuramente avevo fatto qualcosa a qualcuno per meritarmi sofferenza! Si, si..Ne sono sicura!
Era novembre quando mi decisi di non contattarlo più: lui non sarebbe più esistito. Mai più.
Passarono giorni, e ancora giorni, passarono i minuti, le ore, piene di voglia, piene di tentazioni. Eppure passarono.
E, giunti a gennaio, esattamente il 20 gennaio..Notai una sua frasina.
1° tappa Roma..e poi dritti a Londra, per sempre.
Come faceva quella canzone? Cuore matto, matto da legare?
Mi si ghiacciò persino il vuoto che conteneva il mio petto. Quello che esplode per il dolore, quello che ti manda in confusione la mente, quello che ti fa entrare in Blackout..
Non volevo, non volevo che partisse. Volevo vederlo.
Mi decisi, tramite l’aiuto di una mia amica di contattarlo chiedendogli di passare per la mia città, visto che per andare a Roma ci passava lo stesso, e lo feci.
Presi il suo numero, lo composi mille volte, e lo chiamai.
“Pronto”
Slittai facendo un mega salto dalla sedia.
“M..Marco! Ciao! Sono Mara!”
“Ah, ciao! Si,dimmi!”
“Ehm…Sei arrivato a Roma?” Diglielo! Mara diglielo!
“Si..”
“Ma quanto ci hai impiegato”  IDIOTA CHIEDIGLIELO!
“Marcoooooooooooo! Vieni quaaaaaaaaaaaa! A bello!!!”
“E..Eh..Ehi…S…Scusami…SMETTETELA STO PARLANDO!”
“E’ fica??E’ carina?”
“Oooooh! Eccomi, dimmi pure..”
“Ehm…N..nulla..Forse è meglio che vai prima che sfondino la porta..”
“Magari mi invii un messaggio..”
“Si..ok! Ciao..”
“Ciao..”
 
Una scarica di adrenalina inondò il mio corpo, la testa era vuota, tutto intorno a me girava, sprofondai nel letto intorno ai pupazzi che mia madre mi aveva vietato di gettare dalla finestra e chiusi gli occhi.
La sua voce.
Era impossibile come in quei pochi attimi io abbia provato tutte quelle emozioni sentendo la sua voce. Felice lo dissi alla persona che, dopo varie minacce al mio corpo, me lo aveva fatto chiamare: Erica.
Tutta contenta iniziai a studiare matematica; purtroppo non mi concentrai e finii quasi sempre a cercare quel lapis che, il più delle volte, si trovava nelle mie mani.
La sera mi feci nuovamente convincere da Erica a mandargli un messaggio con riferito le cose che volevo domandargli.
Con paura glielo spedii.
Io:
Ciao! Sei ancora chiuso dentro il bagno?
Marco:
E? Ma che stai dicendo?!        
Io:
Prima! Eri chiuso dentro il bagno per non essere disturbato!!!
Marco:
Ah! Si..Capito!Cosa mi volevi dire?
Io:
Ah, già! Ehm..Avevo pensato, insieme a Sara, se magari ti andava al tuo ritorno di passare da noi..Tanto ci dovresti passare lo stesso, no?!
 
Non ricevetti più risposta. Come ho detto prima sono una persona che, come tale, cerca di addossare le colpe su cose, fatti, avvenimenti, persone.
E, nonostante lo sapessi già da me che lui non mi avrebbe risposto, continuavo a dirmi che magari non rispondeva perché era con i suoi amici, perché magari aveva lasciato il cellulare in un'altra stanza, perché forse..
Forse, forse, forse..Siamo fatti così non è vero? Sempre con queste ipotesi, se fosse così, e se fosse cosà, se ero in questo modo, se non facevo la cretina …
E se mia mamma aveva messo 1 euro in mezzo alle ginocchia, di certo non faceva me!
Quanti se che le persone si creano. Se inutili perché ormai questo è il presente. Ragazzi, questa è la nostra vita. Ormai è così che volete fare. E se proprio volete farvi queste idee mentali, allora siete dei masochisti..
“ALLORA LO SEI ANCHE TU!” Una vocina nella mia mente si fa sentire..
“Eh..E tu ora cosa vuoi?!”
“ihihih” Sghignazza nel più remoto degli angoli nella mia mente.
“Non ridere! Sparisci dalla mia mente!” Ruggisco.
“Okok..Basta che non ti arrabbi! Ciao pazza!”
“Vaffanculo!”
“MASOCHISTA!”
 
Ok, e va bene. Io sono l’ultima che dovrebbe parlare di masochismo.
Infatti per tutta la sera non feci altro che inventare scuse su scuse, ma cucendo dentro di me un airbag con cui proteggermi. Ero stanca, rassegnata, sembravo Lucia dei Promessi Sposi.
Ringraziavo qualunque persona che da lassù mi avesse fatto provare tanta felicità, anche se per poco. Ma tanta. Come non l’avevo mai provata.
Spensi il computer e come un automa mi diressi in cerca d’acqua appoggiando il mio cellulare sotto il cuscino del letto.
Quando ritornai con una bottiglia verde in mano, chiusi lo schermo del pc e, nello stesso momento, qualcosa sotto il mio cuscino vibrò.
Mi precipitai a guardare:
Marco
Si, va bene. Ma ci impiego stra tanto
Il mio sorriso si dilatò enormemente, i miei piedi si alzarono sulle punte e incominciarono a saltare per tutta la piccola stanzetta fino a quando, stanca, non mi accasciai nel letto dove iniziai a ringraziare mentalmente chiunque avesse voluto ciò.

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Capitolo 4
*** Da oggi niente più maschere. ***


Quarto capitolo (Ultimo)
 
L'allegria si impossessò del mio corpo. E la conseguenza fu quella di non ascoltare la mia mente. Passai una settimana con il sorriso sulle labbra.
Eppure sapevo, sapevo che lui non si sarebbe mai fermato nella mia città.
Ma continuavo imperterrita ad accusare me stessa per il pessimismo che incombeva nel mio corpo.
Perché abitualmente noi ragazze ci illudiamo fino infondo. Non ci importa di soffrire. Stiamo male solamente quando ci rendiamo conto che provare dolore è divenuto ormai indispensabile.
Fino all'ultimo istante, infatti, la gioia opprime il dolore. E noi vogliamo che sia così. Abbiamo paura di cadere in quel baratro profondo che, tuttavia, prima o poi ci ingoia.
Perché noi facciamo solamente finta di essere forti.
Perché noi non vogliamo dimenticare.
Perché siamo sadiche con l'amore.
Perché una volta che siamo convinte del sentimento che proviamo, non vogliamo cancellarlo più. E' un tiepore caldo che ci avvinghia, che ci consuma, che ci fa star male. E siamo in grado di piangere, piangere rinchiuse in noi stesse.
Magari passando il nostro periodo nero davanti ad un camino con in mano un cucchiaio e una vaschetta di gelato.
O, almeno, questo è quello che feci io.
Come avrete constatato Marco non venne nella mia città e da quel giorno la monotonia si abbatté nella mia vita. Perfino il cielo rispecchiava il mio stato d'animo. La pioggia cadeva costantemente. Tic, tic, tic.. Sempre lo stesso battito. Tic, tic, tic..
E so che mi starete giudicando come una ragazza melodrammatica. In effetti, scrivendo questa storia, mi sto accorgendo di come il buio si impossessò di me, di come la stupidità prese il sopravvento, di come il tempo passò facendomi perdere tante cose. Perché il tempo passa ed io non me ne ero accorta. Perché avevo chiuso gli occhi non accorgendomi di ciò che mi stava circondando. Alcune volte entravo in una specie di trance. Qui i miei pensieri si impossessavano del mio corpo.
Un automa.
Si, divenni un automa. E sapete una cosa? Tutto questo fu sbagliato. Tutto questo fu un errore tremendo.
Sbagliamo a chiuderci in noi stesse, a non guardare avanti. Perché lì fuori c'è un mondo. Lì fuori ci sono occasioni che possono sfuggire da un momento all'altro. Il mondo non aspetta.
E anche se con un pò di difficoltà, una volta capito questo, saremo in grado di strappare quell'orrendo male che di divora.
Ci vorrà del tempo, penseremo alla debolezza che incombe in noi, crederemo di annoiare i nostri amici con i soliti discorsi, con le solite paure, con i soliti lamenti. E allora? Io dico di smetterla di indossare una maschera che non ci appartiene. Il mondo lo facciamo noi: non nascondiamoci neanche se ci sembra la cosa più facile da fare.
Perché, infondo, in questa storia Marco non era nessuno. Marco potrà avermi portato all'estremo delle mie forze con le sue menzogne, le sue illusioni e la sua falsità. Ma non mi ha buttata a terra.
 
Ed adesso che sono passati 10 mesi il ricordo di Marco non è più carta vetrata strofinata sul mio cuore. Non fa più male, non brucia. Nonostante sappia che prima o poi ci sarà ancora un altro ragazzo che renderà la mia anima insignificante di fronte al mondo, proprio come fece Marco.
Ma, stavolta, sarò pronta a reagire.
 
 
 
 
Angolo ringraziamenti
 
Eccomi qui. Non so se qualcuno seguirà questo ultimo capito. Ormai è da tantissimo tempo che non aggiornavo, nonostante questo ultimo capitolo fosse già pronto. Ed è per questo che mi vorrei scusare tantissimo con voi e, nello stesso tempo, vorrei ringraziarvi per le vostre recensioni, per i vostri incoraggiamenti che hanno fatto si che questa storia emergesse.
Ringraziare uno ad uno tutte le persone che hanno letto questa ff, se mi fosse possibile.
Comunque sia mando un bacione a tutti quanti!! Grazie ancora di tutto
 
 
La vostra Balenotta

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