Non importa cosa trovi sotto l’albero, ma chi trovi intorno!

di Querdenker
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Capitolo primo. ***
Capitolo 2: *** Capitolo secondo. ***
Capitolo 3: *** Capitolo terzo. ***
Capitolo 4: *** Capitolo quarto. ***



Capitolo 1
*** Capitolo primo. ***


Non importa cosa trovi sotto l’albero,
ma chi trovi intorno!

 

A Namielly. Spero ti piacciano
 

 

Minato è molte cose. È un sedicenne alto, discretamente intelligente, con un buon senso dell'umorismo e gentile. Ma è anche molto, molto timido.
Con Kushina Uzumaki non ha una grande confidenza. O meglio, ogni volta che sembra che il loro rapporto di compagni di classe faccia un passo avanti, per un motivo o per un altro questo ne fa dieci indietro.
È snervane.
Il problema è che Minato è cotto a puntino. Ogni volta che parla di Kushina, Shikaku Nara lo squadra con un sguardo che trasuda sia spavanto che divertimento. Lui vuole stare il più lontano possibile dalle donne.
Però Shikaku, oltre che un buon amico, è anche molto sveglio e dispensa consigli utilissimi.
Ed è per questo che, in data 22 dicembre, Minato si ritrova a poggiare sotto il banco di Kushina un bigliettino. Uno di quelli semplici, poco ostentati e ordinati. Come Minato, in fondo.
Eppure, dopo aver fatto l'occhiolino all'amico e dopo essersi messo a sedere, Minato ha la sensazione di essersi scordato qualcosa. Qualcosa di fondamentale, tra l'altro.
Non ha tempo di pensarci però, che Kushina Uzumaki arriva in classe, in ritardo come sempre. Saluta Mikoto Uchiha e si siede affannata, prima di iniziare a frugare nel suo sottobanco.
È il momento della verità: Minato deglutisce a fondo, la gola è secca. Kushina ha trovato il biglietto e lo sta leggendo. Ci si aspetterebbe che arrossisca, che lo faccia vedere alla sua migliore amica, o che lo stracci, se proprio vuole rifiutarlo.
Invece, con una calma terribile, Kushina si alza, si arrampica sopra il banco, inspira profondamente e urla: «Chi diavolo si è messo a farmi questa orribile pagliacciata in anonimo, 'ttebane?!»
La firma. Minato si è scordato la firma.
A fianco a lui, sente solo il povero Shikaku sospirare rassegnato.

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Capitolo 2
*** Capitolo secondo. ***


Non importa cosa trovi sotto l’albero,
ma chi trovi intorno!

 

Capitolo secondo.
 

 

Il campanello trilla. No anzi, strilla. Quel suono orribile le sta distruggendo le tempie.
Kushina si alza a tentoni - sembra uscita da un film sugli zombie - e si dirige lentamente verso la porta.
Rantola un “sì? Chi è?” mentre sta aprendo la porta.
Irresponsabile, le direbbe sua zia Mito, non si apre la porta senza ricevere risposta.
Minato Namikaze è lì, in piedi di fronte a lei, con indosso solo una giacca mentre fuori c'è il gelo.
«Tu che ci fai qui?!» tenta di esclamare nonostante il naso tappato.
Minato sorride dolcemente e Kushina è quasi sul punto di far aumentare la sua febbre, talmente sta arrossendo.
«Ti ho portato qualcosa, posso entrare?»
Lei annuisce. Tenta di fargli strada, ma è veramente abbacchiata.
«Scusami, non mi sento molto bene. - tenta di giustificarsi lei sdraiandosi sul divano – Allora, che mi hai portato?»
Minato si toglie la giacca e si accuccia a fianco al divano, mentre rovista nelle buste della spesa.
«Tisane contro tosse e raffreddore, varie medicine, cibi sani e... No, niente ramen istantaneo Kushina» si interrompe, vedendo lo sguardo speranzoso della ragazza.
Uzumaki rantola con disappunto, finché non posa lo sguardo su un oggetto rosso e morbido.
«E quella?» gracchia Kushina.
«Questa – esordisce fiero Minato, estraendo l'oggetto dalla busta – è una copertina natalizia! Ho pensato ti potesse piacere, visto che siamo sotto le feste!»
Kushina arrossisce imbarazzata, non si aspettava certo un pensiero simile.
«Come vedi però – tenta di rispondere secca – non ho avuto tempo di addobbare neanche un misero alberello.»
Minato annuisce. Poi le posa un bacio sulla fronte bollente e le accarezza amorevolmente i capelli prima di alzarsi.
«Se mi dici dove tieni gli addobbi posso sistemarli io in casa!»
«Nello sgabuzzino in fondo a destra» tossisce lei, prima di dargli le spalle.
Minato si allontana qualche attimo, prima di tornare con varie scatole.
«Io che faccio tutto il lavoro e tu che ti riposi brontolando... – ridacchia il ragazzo, allegro – Sembriamo una vecchia coppia sposata!»
Minato non fa neanche in tempo a finire la frase che arrossisce vistosamente per la battuta appena fatta. Kushina, dal canto suo, è quasi sicura che la febbre le sia aumentata.

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Capitolo 3
*** Capitolo terzo. ***


Non importa cosa trovi sotto l’albero,
ma chi trovi intorno!

 

Capitolo terzo.
 

 

«Kami-sama, potremmo essere più sdolcinati di così?!»
Kushina ha un terribile difetto, uno di quelli che riesce a far uscire fuori dai gangheri anche una persona pacata e paziente come Minato: deve polemizzare su tutto.
Su qualsiasi cosa.
E questo d'altronde le crea non pochi problemi, visto che deve sempre avere l'ultima parola: ciò la porta a frequenti liti con chiunque non sia d'accordo con lei.
Minato oserebbe dire che Kushina Uzumaki è un'attaccabrighe di prima categoria.
Ora sono seduti sul pianerottolo di casa di Minato, mentre osservano la neve scendere. Avvolti in una coperta e bevendo del tè caldo, guardano estasiati quel piccolo spettacolo invernale.
«No amore, non credo potremmo essere più melensi di così» osserva ridendo Minato, strofinando il suo naso contro i capelli di Kushina.
Uzumaki si stringe un po' di più a Namikaze, mentre inizia a canticchiare varie canzoni natalizie. Poi si interrompe all'improvviso, pensierosa.
«Tutto okay?» domanda incuriosito Minato. Kushina annuisce.
«Mi è venuto in mente che... sono già passati quattro anni da quel famoso bigliettino» sorride lei.
Il Bigliettino dell'Apocalisse, come ama chiamarlo Shikaku. Non che lui, dopo essere stato conquistato da Yoshino, sia messo meglio di Namikaze.
«Già. - sorride Minato – Se penso che mi ero dimenticato di firmarmi mi viene voglia di sotterarmi dalla vergogna.»
«Oh, ma dai! Col senno di poi è stata una svista adorabile!» replica lei, dandogli un pugnetto sulla spalla.
Ecco, finito il momento di romanticismo.
Minato si massaggia la spalla dolorante e scuote la testa.
«Se avessi scritto il mio nome mi sarei dovuto evitare quella figura di merda colossale di fronte a tutta la scuola l'ultimo giorno» osserva lui.
«Vero, vero – asserisce Kushina, dolcemente – Ma vuoi mettere la più plateale dichiarazione nella storia della Konoha High School contro un semplice bigliettino per un invito al cinema?! Mi dispiace Minato, ma non c'è storia!»


 

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Capitolo 4
*** Capitolo quarto. ***


Non importa cosa trovi sotto l’albero,
ma chi trovi intorno!

 

Capitolo quarto.
 

 

«Oto-chan
Naruto ha otto anni e alterna momenti di vera ingenuità con altri di un'acutezza disarmante. È seduto sul divano, le gambe a penzoloni, mentre osserva i suoi genitori.
«Sì, Naruto?»
Minato sta cercando di addobbare l'albero, mentre Kushina, seduta all'indiana, è intenta ad imprecare contro le luminarie.
«Il Natale... – Naruto esita, non sa se sta facendo un'affermazione corretta – è la festa degli innamorati qui in Giappone.»
Minato annuisce: «È vero tesoro»
Il bambino sembra perplesso: «E come mai noi stiamo facendo l'albero?»
Kushina sorride e lascia perdere per un secondo le luminarie. Si alza dal pavimento e si avvicina al figlio, prendendolo in braccio.
«Vedi caro, io e il papà siamo tanto innamorati, quindi lo festeggiamo addobbando tutta la casa!»
Il piccolo Uzumaki osserva perplesso la madre sorridente.
«Sì, ma allora perché non lo fate in camera vostra l'albero?»
Minato scoppia in una fragorosa risata, facendo imbarazzare il figlio: questi teme di aver detto una sciocchezza.
«Perché amiamo anche te, no?»
Naruto annuisce convinto, poco prima che la mamma inizi a tempestarlo di baci. Allora si divincola e si lamenta, per poi cedere alle coccole di Kushina, abbracciandola.
Minato non vorrebbe proprio rovinare quel dolce momento, ma le luminarie completamente aggrovigliate attendono sua moglie.
«Cara? Non dovresti sciogliere i fili delle luci?»
Kushina smette di coccolare il figlio, sbuffando. Poggia il bambino per terra e si avvicina al marito, con occhi dolci.
«E se lo facessi tu, mentre io continuo ad addobbare l'albero? Ti prego Minato!»
Kushina sa perfettamente che il marito ha il cuore tenero e non può resistere ai suoi occhi dolci – neanche a quelli di Naruto in realtà.
E infatti, dopo aver sospirato, rassegnato, mormora un “va bene”.

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Note dell'autrice:
Oh oh oh! Buona Vigilia!
Ne approfitto per fare ancora tanti auguri a Namielly, di cui sono stata il Babbo Natale Segreto... con la speranza che ti siano piaciute queste piccole quattro flash.
E ne approfitto per augurare buone feste a chiunque leggerà questa storia!
Un bacio, 
Querderker

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