Le lunghe vie dei sentimenti.

di Alex Ally
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Capitolo 1: Ritorno a Domino. ***
Capitolo 2: *** Capitolo 2: Arrivi inaspetatti. ***
Capitolo 3: *** Capitolo 3: Yugi e Atem. ***
Capitolo 4: *** Capitolo 4: Andare avanti. ***
Capitolo 5: *** Capitolo 5: Confusione. ***
Capitolo 6: *** Capitolo 6: Appuntamento. ***
Capitolo 7: *** Capitolo 7: Forza. ***
Capitolo 8: *** Capitolo 8: Strane voci. ***
Capitolo 9: *** Capitolo 9: Sensi di colpa. ***
Capitolo 10: *** Capitolo 10: Un cuore che batte. ***
Capitolo 11: *** Capitolo 11: Tea e Rebecca. ***
Capitolo 12: *** Capitolo 12: L'ultima goccia. ***
Capitolo 13: *** Capitolo 13: Il compleanno. ***
Capitolo 14: *** Capitolo 14: La fiera. ***
Capitolo 15: *** Capitolo 15: Disastri. ***
Capitolo 16: *** Capitolo 16: Nailah. ***
Capitolo 17: *** Capitolo 17: Il bacio. ***
Capitolo 18: *** Capitolo 18: Separazione. ***
Capitolo 19: *** Capitolo 19: Dolore condiviso ***
Capitolo 20: *** Capitolo 20: Padri e figli. ***
Capitolo 21: *** Capitolo 21: Posessione. ***
Capitolo 22: *** Capitolo 22: La sfida. ***
Capitolo 23: *** Capitolo 23: La stanza dell'anima. ***
Capitolo 24: *** Capitolo 24: Il principe e le due maghe. ***
Capitolo 25: *** Capitolo 25: Seduzione, inganni e vendetta. ***
Capitolo 26: *** Capitolo 26: Obbietivi. ***
Capitolo 27: *** Capitolo 27: Tutti insieme. ***
Capitolo 28: *** Capitolo 28: Faccia a faccia.(prima parte) ***
Capitolo 29: *** Capitolo 29: Faccia a faccia.(seconda parte) ***
Capitolo 30: *** Capitolo 30: Punti deboli. ***
Capitolo 31: *** Capitolo 31: La linea della disperazione. ***
Capitolo 32: *** Capitolo 32: Chiusura. ***
Capitolo 33: *** Capitolo 33: Lealtà e amore. ***
Capitolo 34: *** Capitolo 34: Fate ed incantatori. ***
Capitolo 35: *** Capitolo 35: Mana. ***
Capitolo 36: *** Capitolo 36: Realizzazione. ***
Capitolo 37: *** Capitolo 37: Partenza per l'America. ***
Capitolo 38: *** Capitolo 38: Ritorno a casa. ***
Capitolo 39: *** Capitolo 39: Yugi e Tea. ***
Capitolo 40: *** Capitolo 40: Aiko. ***



Capitolo 1
*** Capitolo 1: Ritorno a Domino. ***


Era Aprile e come sempre stava per iniziare un nuovo anno scolastico.
Yugi Muto un giovane duellante notò come il Re dei Giochi stava finendo di preparare la cartella e si trovava in leggera ansia. Sarebbe stato il suo ultimo anno di liceo e cosa più importante non c'era più lo spirito del Puzzle al suo fianco; Atem questo era il suo nome non c'era più aveva finalmente raggiunto la pace dopo ben tremilla anni.
A pensarci il ragazzo provave sempre sentimenti costrastanti da un lato sapeva che era necessatio questo addio e che sia lui che Atem n'è avevano bisogno però aveva condiviso con l'antico faraone il corpo per ben quattro anni e al solo pensiero di non rivederlo mai più...
«Yugi! Muoviti o arriverari in ritardo!» grido sua madre distraendolo dai suoi pensieri e infondo Yugi gliene fu grato.
Durante le scorse settimane questi pensieri gli avevano invaso la testa e questo aveva aumento la stretta di solitudine che l'aveva avolto, questo sentimento gli ricordava troppo quando non aveva amici.
“Ora per ora c'è gli ho... e tutto per merito di Atem...” penso Yugi.
Si chiese il motivo per il qualle un pensiero felice si tramutava subito in uno angosciato legato ad Atem. “Ho solo bisogno di più tempo, non posso pretendere di tornare ad una vita normale da un giorno all'altro come se lui non fosse mai esistito.” si disse Yugi scedendo le scale.
«Yugi, sei pronto? Ti senti bene?» chiese sua madra, la qualle aveva notato il cambio d'attegiamento del figlio nelle ultime settimane, era sempre maliconico e l'espressione gioiosa che indossava era chiaramente falsa.
Si chiese se fosse di nuovo vittima di bullismo oppure se fosse successo qualcosa di più grave. Una parte di lei voleva che Yugi si confidasse invece di tenersi tutto dentro, ma il ragazzo non riusciva a farlo per paura di diventare un peso. All'inizio del liceo però qualcosa era cambiato e Yugi era diventato più sicuro di sé e aveva trovato molti amici non era più il solitario che era stato da piccolo, finalmente qualcuno aveva scoperto quanto era grande il cuore del suo bambino, ma sembrava che questi quattro anni non fossero mai esistiti mentre Yugi si chiudeva in camera sua senza ricevere visite da nessuno nemmeno dai suoi amici era come se gli stesse evitando.
“Chissà cos'è successo in Egitto?” si domando Azumi Muto seguendo con lo sguardo il figlio andare a scuola.
Proprio in quel momento squillo il telefono e andò a rispondere.
La voce dall'altro capo le fece battere forte il cuore.

Non si poteva più evitare, oggi avrebbe rivisto i suoi amici.
Durante gli ultimi giorni di vacanza non si erano visti, era come un tacito accordo tra loro ei stare lontani per pensare e sopratutto elaborare i propri sentimenti riguardo all'addio di Atem.
In particolare lui più di tutti non si sentiva ancora pronto ad affrontarli aveva paura che senza il faraone se n'è sarebbero andati, come se in realtà l'unico motivo per cui lo frequentassero era la forza dell'altro sé, d'altronde Tea aveva già pienamente dimostrato di preferirlo a lui e non poteva biasimarla. Atem era forte e sicurò di sé, un leader nato mentre lui era soltanto un bambinetto timido e goffo.
L'idea che la ragazza di cui era innamorato fin dalle elementari non lo ricambiasse e che anzi l'avrebbe sempre visto come un fratellino faceva male, ma se doveva essere sincero era molto più doloroso sapere che era innamorata del suo alter ego.
Cavolo! La sola idea lo faceva sentire un'inetto, uno scarto e una seconda scelta. A volte pensava che Tea continuasse a stargli vicino solo per vedere Atem, che per lei fosse solo uno strumento per un fine. A lui però non importava finchè Tea era felice anche lui lo sarebbe stato.
“Chissà se adesso mi odia?” si chiese, infondo lui aveva battuto Atem, se invece fosse stato Yugi a perdere il faraone sarebbe rimasto. “Ho praticamente ucciso il ragazzo di cui era invaghita... se non mi rivolgesse mai più la parola capirei.” penso Yugi passandosi una mano tra i capelli.
In ogni caso non era più tempo per questi pensieri i suoi amici era lì davanti ad attenderlo per andare a scuola insieme. Sorrise cercando di farlo sembrare naturale e gli saluto.
La storia di Atem era finita, era arrivato il momento di iniziare la sua.
«Yugi! Che bello vederti, mi sei mancato!» disse Joey venendogli incontro e abbraciandolo in una stretta mortale.
«Joey! Piantala subito non vedi che gli stai facendo male.» si lamento Tea leggermente irritata con il biondo.
«D'accordo mammina, ma non ti scaldar troppo.» si lamento Joey lasciando andare l'amico. Il giovane duellante era veramente irritato dal comportamento dell'amica, erano giorni che Yugi non usciva dalla sua stanza e quando finalmente rivedeva il suo amico Tea lo sgridava.
“Sono certo che quella che gli fa veramente male sia tu.” penso Joey ben consapevole di quello che l'amico provava per l'aspirante ballerina.
«Ok, ragazzi se abbiamo finito di discuttere io direi di andare a scuola prima che suoni la campanella.» intervene Tristian.
I tre annuirono e si incaminarono consapevoli che Duke e Bakura gli stavano già aspettando all'entrata visto che il primo era in una sezione diversa dalla loro. Quando fu in classe Yugi vide che seduto infondo all'aula c'era Seto intento a leggere un libro.
Yugi fu felice di vederlo sopratutto perchè il dirigente della Kaiba Corporation non avrebbe seguito l'intero anno, ma solo qualche lezione e dei corsi speciali per potersi diplomare in anticipo un sistema che poteva essere utilizzato solo da pochi studenti ovvero coloro che aveva i volti più alti e Seto otteneva sempre il massimo nei test a questo pensiero Yugi decise che si sarebbe messo d'impegno per migliorare i suoi voti come aveva sempre voluto sua madre. Alla fine delle lezioni i ragazzi tornarono a casa assieme ridendo e scherzando raccontando cosa avevano fatto durante le vacanze. A quanto pareva Duke si vantava di aver comprato una macchina e che l'avrebbe usata per uscire con Serenity, inutile dire che questo provoco la rabbia di Joey e Tristian.
«Deve essere bello avere già la patente.» commento Bakura.
«Bè con tutto il tempo che ho trascorso in Americo lo scorso trimestre mi era parso un peccato non approfitarne.» rispose Duke.
«So che anche quell'arogante di Kaiba ha ottenuto la patente in America quando è andato lì per costruire il suo maledettisimo lunapark.» borbotto Joey.
Arrivati davanti al negozio di giochi Yugi fu sul punto di salutare gli amici, ma proprio lì davanti c'era parcheggiata una macchina che non vedeva da anni. Il cuore gli batte forte nel petto mqntre un pensiero si faceva strada nella sua mente.
Possibile che...?
«Yugi? Sei cresciutto dall'ultima volta che ti ho visto.» disse un'uomo sulla soglia del negozio.
«Papà.»

Angolo dell'autrice: buongiorno a tutti. Dunque ho due o tre cossette da dire su questa storia. Vi chiederete perché i nomi sono quelli del doppiaggio mentre il sistema scolastico è quello giapponese; bene la risposta è semlice: la sottoscritta è forse l'unica persona al mondo ad amare il doppiaggio per il semplice fatto che io sono cresciutta con gli episodi trasmessi da Mediaset quindi è a quelli che sono affezionata molti di voi mi considererano una stupida senza gusto, ma non mi interessa. Ciò nonostante a volte farò riferimento alle scene originali quando esse sarano più coerenti per la mia storia. Altri appunti: si seguira principalmente l'anime Duel Monsters infatti ho letto il manga solo di recente e non mi è piaciutto molto... (non linciatemi) forse farò degli acceni ad esso mischiandolo con la continuità anime. Insomma sta storia è un mix fatto con il frullatore. Per finire i personaggi principalli hanno, almeno per i primi capitoli, 17 anni perchè mi sembra l'età più coerente che possano avere(anche se con l'età i giapponesi non ci azzecano mai)in seguito compierano i 18 lungo la storia. Gradisco qualsiasi recensione sia buona che cattiva siate liberi di esprimervi o di mandarmi a quel paese e alla prossima.

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Capitolo 2
*** Capitolo 2: Arrivi inaspetatti. ***


“Quindi quest'uomo è il padre di Yugi?” penso Tea guardando la persona che era scesa dall'auto.
Conosceva l'amico fin dalla seconda elementare, ma fino ad oggi non aveva mai visto suo padre, Yugi diceva sempre che era in viaggio d'affarri e he raramente era a casa. Quel raramente Tea l'aveva sempre associatto ad un mai come se quel padre fosse una figura di fantasia eppure eccolo lì davanti a lei in carne e ossa.
«Papà questi sono gli amici di cui ti ho parlato.» disse Yugi indicandoli e Tea si senti gelare sotto lo sguardo di quell'uomo.
D'aspetto somigliava molto al figlio stessi capelli, solo tagliati più corti e quindi meno disordinati, e gli stessi occhi viola trane forse che in quegli del padre erano mischiati con dei riflessi blu scuro.
«Io sono Takeo Muto piacere di conoscervi, siamo venuti qui per un lavoro importante.» si presento l'uomo.
“Siamo?” penso la ragazza e prima che potesse fare una domanda dall'auto usci qualcun'altro ovverro una ragazzina con due codini biondi che si precipitto su Yugi strigendolo in un'abbraccio. Tea dovete mordersi la lingua quando vide Rebecca stringersi e strusiarsi sull'amico d'infanzia.
«Gli ho incontrati all'aeroporto e visto che stavano venendo qui gli ho datto un pasaggio.» disse Takeo in modo gelido.
Per i ragazzi era quasi impossibile pensare che quell'uomo impassibile fosse veramente il padre di Yugi. In qualche modo l'uomo le ricordava Atem e a quel pensiero arrossi nel ricordare il faraone del qualle si era invaghitta.
Era doloroso ricordarsi di lui sopratutto perché non aveva mai avuto l'opportunità di confessargli i suoi sentimenti, se l'avesse fatto sarebbe cambiatto qualcosa?
Probabilmente no, infondo Atem era uno spiritto morto da milleni e il suo posto non era lì inoltre gli era ormai chiaro come il sole che il faraone la vedeva solo come un'amica e che tali sentimenti non sarebbero mai stati ricambiati eppure aveva chiesto ad Atem di rimanere.
A volte si chiedeva cosa sarebbe successo se fosse stato Yugi a perdere, Atem sarebbe rimasto però avrebbe continuato a condividere il corpo con il giovane duellante mentre Tea a volte voleva il faraone tutto per sé, era un pensiero egoistico perché significata fingere che Yugi non esisteste quando invece era il suo corpo che il faraone aveva usato per tutto questo tempo.
Proprio per questo era stata attenta a mascherare i suoi sentimenti, dubbitava di esserci riuscita però almeno il contato fisico di alcun tipo come per esempio abbracci e baci quelli gli evitava come la peste e se la sola idea gli faceva capolino nel cervello la scacciava in fretta ricordandosi che non poteva fare questo a Yugi. Questo però non gli impediva di sperimentarli nei suoi sogni.
Il suo sguardo si poso su Rebecca che continuava a strussiarsi su Yugi con un sorissetto soddisfatto mentre il ragazzo la lasciava fare in uno stato imbarazzato. I pensieri malinconici di Tea si tramutarono subito in rabbia, detestava quando Rebecca faceva cosi come se Yugi fosse stato di sua propriettà. Che diritto aveva quella ragazzina di comportarsi cosi? Era lei quella che conosceva Yugi dalle elementari e sempre lei l'aveva protetto dei Bulli, Rebecca cosa aveva fatto?
«Non è educato ignorare le persone che ti stano parlando.» disse Takeo riportando Tea fuori dai suoi pensieri.
«Mi scusi, signore.» disse la ragazza mortificata come se l'avessero colta a commetere un furto.
«Tea perchè non entri con noi? Non sei curiossa di sapere della nuova richerca del professor Hawkins?» chiese Yugi sorridendo come non faceva da tempo.
Evidentemente il ritorno del padre aveva leggermente guarito la ferita di Atem... perché era merito del padre, giusto? O forse era cosi felice a causa di Rebecca? Al solo pensiero di quest'ultima ipotesi Tea si senti fumare di rabbia.
«Mi piacerebbe, ma non posso oggi ho lezione di danza.» si scuso Tea.
«Fai bene ad andare allora, ti devi esercitare per poter andare a studiare in America. Io invece pensado di venire a stare un po' qui in Giappone quando mi sarò Laureata in questo modo avrò un sacco di tempo per poter stare con Yugi.» disse Rebecca strigendosi ulteriomente al braccio del ragazzo, a quella vista Tea fece imediatamente dietrofront e si avvio verso casa.
Non era vero che aveva lezione di danza, ma non poteva più sopportare di vedere una tale scena. E poi dopo quel commento se rimaneva un'altro po' era sicura che avrebbe finito per non riuscire più a trattenersi.
«D'accordo Tea, ci vediamo domani a scuola.» disse Yugi salutandola.
La ragazza ricambio il saluto e si diresse verso casa con il cuore in subbuglio.

«La tua amica sembra simpatica.» commento suo padre con aria indiferente, ma Yugi sapeva che in realtà era felice.
«Si, la conosco fin dalle elementari e con me è sempre gentile e affetuasa. Mi protegge come una sorella.» disse Yugi entrando in casa con il padre e in parte sollevato che Rebecca si fosse finalmente staccata.
Era sua amica e le voleva bene, ma a volte era troppo appicicosa solo che non aveva il cuore di dirglierlo.
«Più che protetiva a me sembrava gelosa.» continuo Takeo che aveva visto un luccicio particolare negli occhi del figlio.
«Non credo è solo un'amica e poi... è innamorata di un altro...» disse Yugi con tono deluso.
«Il professor Hawkins ha fatto una scoperta qui vicino e vuole che l'aiuti quindi rimarò a Domino per un po'.» disse Takeo cambiando argomento come se niente fosse.
«Sono curioso di sapere di cosa si tratta.» disse Yugi cercando di scacciare i brutti pensieri e di concentrarsi sul fatto di aver di nuovo suo padre lì con lui.
L'ultima volta che l'aveva sentito per telefono è stato il giorni prima di partire per l'Egitto dove il genitore gli aveva domandato scherzozamente se avesse intenzione di seguire le orme del nonno e diventare un archeologo. Sebbene Yugi trovase la storia antica interessante(specialmente dopo tutte le sue avventure)sentiva che non era quella la sua strada e aveva detto al genitore che stava andando ad aiutare un amico che tuttosomato non era nemmeno una bugia.
«Yugi.» lo chiamo il padre e Yugi lo guardo dritto negli occhi «Non essere mai una seconda scelta.»
il giovane duellante annui ben consapevole però di esserlo già diventato.

Angolo dell'autrice: bene per chi non l'avesse ancora capito in questa storia darò spazio all'amore fin troppo trascurato tipo non so... un trinagolo amoroso mai risolto che se solo l'avesse voluto l'autore l'avebbe chiuso se si fosse messo lì d'impegno per cinque minuti? Cosi tanto per dire. Comunque alla prossima... se una folla inferocita non mi condana al rogo prima.

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Capitolo 3
*** Capitolo 3: Yugi e Atem. ***


Tea non aveva voglia di andare a casa, i suoi erano ancora al lavoro e lei era certa che se fosse stata da sola sarebbe esplossa d'altra parte però non aveva nemmeno voglio di avere qualcuno in giro che le chiedesse come stasse.
Era incoerente lo sapeva, ma negli ultimi quattro anni l'incoerenza era diventata una sua carateristica distintiva sopratutto per quanto riguardava i suoi sentimenti più precisamente i suoi sentimenti per Yugi.
L'aveva conosciutto in seconda elementare e le aveva fatto fin da subito una buona impressione, quando gli aveva rotto il gioco chiunque si sarebbe arrabiatto lui invence gli e n'è aveva datto un altro e lì aveva capito che era un ragazzo particolare insolitamente gentile e a volte troppo emotivo, ma era simpatico. Si passo una mano tra i capelli nel ricordare quanto era stata dura protegerlo dai bulli, Yugi sembrava un bersaglio naturale: piccolo e debole.
E lei ad un certo punto si era stancata di dover badare a lui e una volta alle medie aveva smesso e se n'è penti amaramente perché senza di lei il bullismo era aumento tanto che ad certo punto Yugi era stato assente un'intera settimana di scuola perchè stava male e lei si sentiva in colpa all'epoca non sapeva che era stato solo un banale raffredore però ora si rendeva conto di essere stata una pessima amica. Gli aveva rivolta la parola solo a scuola mai una volta era andata a casa sua o invitato lui a vedere la propria. Senza contare che quando le proponeva un gioco lei rifiutava, lo faceva educatamente però non ci aveva nemmeno provato seriamente a interessarsi alle sue passioni.
E Yugi come l'aveva ripagata? Cercandola, sostenendola e salvandola nel momento del bisogno non perché si sentiva obbligato(come invece si era sentita lei in passato)ma perchè le voleva bene come ad una sorella.
“Ma per me lui è come un fratello o qualcos'altro?” si domandava Tea già da un po' di tempo per inciso dalla loro avventura in America contro Dartz. Il dolore che aveva provato quando era stata presa l'anima di Yugi era maggiore a quello che aveva provato quando era accaduto lo stesso a Joey o a qualsiasi altro dolore avesse mai provato in vita sua. Ma lei amava Atem di questo n'è era certa perché il faraone era forte, sicuro di sé e il suo eroe personale che veniva sempre a salvarla apparendo dal nulla come nelle favole .
Si era presa una cotta quando l'aveva salvata da quel rapinatore, allora era convinta che fosse stato Yugi poi però sull'isola di Pegasus si era scoperto che il ragazzo divideva il corpo con uno spirito millenario.
A pensarci bene le veniva quasi da ridere e piangere insieme quando realizzava che si era innamorata di un morto, di un morto che provava più amore per i giochi di carte che per lei. Atem non la ricambiava era chiaro eppure lei si illudeva che un giorno l'avrebbe fatto.
Era rimasta cosi concentratta nelle sue stesse fantasie che non aveva mai notato di come aveva fatto soffrire Yugi, di avergli fatto pensare di essere solo un mezzo per un fine. Non era cosi tanto stupida anche se Yugi la considerava un'amica, l'idea di essere soltanto usato di sicuro c'è l'aveva avuta e lei non aveva mai fatto niente per convincerlo del contrario perchè aveva sempre preferitto il suo Alter Ego a lui e non ci aveva mai nemmeno provato a nasconderlo.
Eppure c'erano volte in cui n'è era sicura era Yugi il suo preferito come nel mondo virtuale di Noah quando stava duellando chiamamava l'amico perchè era lui che voleva al suo fianco non il faraone o ancora durante il peridodo in America avrebbe datto di tutto per farlo tornare, il suo sogno di stare da sola con Atem si era avverato ma il prezzo era stato troppo grande e poi quando aveva affrontato Bruccido... le vennero i brividi al solo ricordo della crudeltà di Atem mentre continuava ad attacarlo anche dopo la vittoria solo per fargli del male, Yugi non l'avrebbe mai fatto era troppo buono e disposto a perdonare poche persone erano come lui.
Quel lato del faraone non le era minimamente piaciutto anzi l'aveva terorizzata, Atem aveva detto che all'inizio quando ancora Yugi non sapeva della sua esistenza era molto violento però non aveva mai pensato che potesse esserlo fino a quel punto. Sembrava che l'unico motivo per cui avesse rincorso Atem fosse per la sua sicurezza e il suo ruolo da eroe quando era ceduto alla disperazione e alla rabbia i suoi sentimenti si erano raffredati perchè non era più il ragazzo di cui si era innamorata allo stesso tempo però quando Yugi era tornato i suoi sentimenti per Atem si erano riacessi.
Era davvero cosi superficiale da essere caduta nello stereotipo della damigella in difficoltà che si innamora del cavagliere?
Lei che da piccola lo trovava un dettaglio stupido all'interno delle fiabe?
Peccato che all'interno delle fiabe non ci fosse Rebecca era stata la prima vera ragazza a suscitarle quel brucciaore allo stomaco ogni volta che si avvicinava a Yugi, quella bambina aveva il coraggio di dire alle altre persone che erano fidanzati quando invece si vedeva da un miglio di distanza che Yugi si sentiva a disagio in sua compagnia.
Era gelosa o solo protettiva?
Questo era il suo dilemma perché Rebecca le aveva detto chiaramente che non erano rivali perché a lei piaceva lo Yugi originale non il faraone millenario con cui condivideva il corpo, una parte di lei non poteva darle torto però... Tutto era cosi confuso! Ammetava di amare la dolcezza, la gentilezza e l'altruismo di Yugi, ma l'aveva sempre considerato troppo infantile in passato ora invece era più sicuro non hai livelli di Atem, ma almeno non era più la vittima predestinata che era da bambino.
Yugi e Atem si completavano a vicenda e nel tempo hanno insegnato all'altro le rispettive qualità mancanti.
Fiducia e cuore, ma rimanevano persone con due personalità diverse e lei lo sapeva voleva solamente ignorarlo, voleva negare ad entrambi la loro piena identità solo perchè non aveva il coraggio di affrontare i suoi sentimenti.
Quando arrivo a casa si chiuse in camera pensando di essere veramente un'egoista e una vigliacca.

Angolo dell'autrice: ben tornati... si sono ancora viva. In questo capitolo Tea da spazio ai suoi sentimenti assolutamente incoerenti, lei mi piace come personaggio ma è stata svilupata male a mio avisso. La sua indecisione è snervante, ma ho deciso di darle giustizia e cercare di renderla più coerente d'altronde è pur sempre una ragazzina adolescente. La considerazioni sull'inizio della sua amicizia con Yugi dipendono dal fato che se fossero stati legati come nel presente Yugi non avrebbe desiderato degli amici, nel manga durante il primissimo capitolo Tea credeva che il Nonno fosse morto pensa tu quant'erano legati. Alla prossima.

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Capitolo 4
*** Capitolo 4: Andare avanti. ***


Azumi porto del caffè e del tè da poter bere mentre il marito e il professor Hawkins parlavano del loro ultimo progetto.
Non capiva molto bene da cosa fosse loro venuta l'idea per questo loro nuovo studio: cercare tracce alla base delle leggende e la loro influenza in attività moderne. Come se le leggende potessero essere autentiche; Azumi era convinta che fossero tutte favole senza fondamenta ciò nonostante le aveva sempre trovate affascinanti come il fatto che il Duel Monsters il gioco preferito del figlio risalise all'antico egitto.
Di certo però anche se era cosi antico l'idea che in passato fossero esistiti dei mostri veri era ridicola, come al solito qualche storico con troppa fantasia ci avrà messo su le mani creando questa favoletta. Tuttosomato però era stato grazie all'amore di Takeo per queste favolette e la storia che lei si era innamorata di lui quando erano solo al primo anno di liceo, lui all'epoca la considerava solo un'amica o peggio una sorella e per una crudelle ironia in quel periodo si era messo a frequentare la sua migliore amica. E proprio quando Azumi stava per gettare la spugna poche settimane prima del diploma, lui le chiese d'uscire.
Gli anni avevano reso Takeo più serio e meno incline al sorisso però i suoi sentimenti non erano cambiatti e un giorno speraza che anche Yugi trovasse qualcuno che lo avrebbe amato incondizionatamente con tutti i suoi pregi e difetti e che non dovesse essere costretto a sopportare lo stesso dolore che aveva avuto lei.
Sapeva che Yugi era cotto di Tea da tempo inmemore e per un certo periodo Azumi era convinta che la ragazza ricambiasse il figlio, visti tutti gli sguardi che la giovane gli lanciava di sottechi quando andavano a scuola la mattina, però non erano ancora insieme e come per tutti gli altri Yugi l'aveva evitata nelle ultime settimane.
“Pagherei non so quanto per scoprire cosa è accadutto in Egitto.” penso la donna sedendosi al tavolo e sorsegiando il suo caffè.
«Visto che era molto che Takeo non tornava a casa e che io e mia nipote volevamo venirvi a trovare abbiamo pensato che le antiche leggende giapponesi fossere un punto di partenza ideale.» spiego Arthur mentre la nipote continuava a stringersi al braccio di Yugi dicendogli che non vedeva l'ora di passare un po' di tempo da sola con lui.
Azumi soffoco una risatina, non sapeva cosa trovasse più divertente se la faccia rossa in totale balia dell'imbarazzo del figlio oppure se l'audacia della piccola Rebecca a domandare un'appuntamento con cosi tanta nonchalance ad un ragazzo più grande.
«Bè non so se avrò tempo per un appuntamento dovrò studiare molto durante quest'ultimo anno di scuola.» disse Yugi nel suo solito tono educato.
«Nessun problemma se vuoi posso darti una mano io con lo studio anzi iniziamo subito, ok?» disse Rebecca sistemandosi gli occhi con un fluiso gesto della mano.
Non sapendo come rifiuttare Yugi si disse d'accordo con l'amica.
Sapendo cosa si provava ed non essere ricambiati non voleva far soffrire Rebecca o darle false speranze però era dificille per lui affrontare un tale argomento perchè lo imbarazzava, Atem potrà anche avrgli datto maggiore sicura però non gli aveva datto nessun consiglio utile su come cavarsela con le ragazze.
Secondo Yugi il faraone poteva benissimo essere assesuatto in base a come si comportava infondo non aveva mai notato come Tea gli moriva dietro. Lui l'aveva notato ed era per questo che quel giorno aveva organizzato un'appuntamento tra i due, da un lato voleva che Atem si sentisse meglio e Tea era molto brava a dare consigli dall'altro consapevole dei sentimenti dell'amica voleva concederle del tempo da sola con cui gli piaceva sebbene la sola idea gli spezzava il cuore la felicità di Tea veniva prima di tutto. Era vero che una volta tornati Atem prima di informallo sulla Città Dei Duelli indetta da Seto aveva imprecato contro di lui come un frosenato dicendogli di non metterlo mai più in una situazione cosi imbarazzante.
Ovviamente Yugi non l'aveva ascoltato e una volta finito il torneo n'è aveva organizzato un altro e il risultato era stato lo stesso: Atem gli aveva impreccato contro dicendogli che essere il suo protettore non significava uscire con la ragazza che gli piaceva al posto suo. Però allora avevano capito tutti che il tempo del faraone in questo mondo era limitato quindi ancora una volta voleva concedere a Tea del tempo da solo con lui sopratutto perché durante il torneo aveva chiaramente notato lo sguardo d'apprensione sul viso della ragazza mentre si svolgevano i duelli delle ombre e perciò pensava che fosse meglio rassicurarla che il vero oggetto delle sue attenzioni stava bene.
Si perché ormai aveva capito che tutti quegli sguardi d'apprensione e sopratutto d'amore era rivolti solo ed esclusivamente all'altro se e mai a lui, probabilmente a volte Tea sperava in segreto che Atem prendese il controllo. Alla fine dei conti per la ragazza che amava dalle elementari lui era solo un'ostacolo... e l'assasino della sua cotta.
“La vittoria contro Atem doveva essere una dei momenti più importanti della mia vita e invece ha creato più problemmi il suo addio che quando è arrivato qui per la prima volta.” penso Yugi decidendo di finirla di autocomiserarsi e di prestare attenzione a Rebecca che gli stava domandado da qualle materia voleva cominciare. Non volendo approfitarsi di lei decise di chiederle un semplice ripasso d'inglesse ovvero al lingua madre di Rebecca almeno non si sarebbe affaticata troppo.
Osservando la ragazza mentre spiegava doveva ammetere che era molto carina e inoltre era leale, inteligente e coraggiosa senza contare che esattamente come lui era una duellante e i loro nonni erano amici. Sebbene il suo cuore fosse di Tea doveva ammetere a se stesso che continuare ad inseguire una ragazza che non lo ricambiava e che lo vedeva solo come un fratellino non era salutare dal punto di vista emotivo e poi adesso Rebecca aveva quattrodic'anni e la differenza d'età non sembrava cosi grande come in passato.
Non voleva darle false sperenza però... se le avesse dato un'opportunità?

La campanella del liceo di Domino suonò seganando la fine delle lezioni e gli studenti si radunavano all'entrata per predere le scarpe e andarsene.
«Yugi ti andrebbe di venire a casa mia oggi? Vorrei discuttere con te di una questione.» domando Tea all'amico che fino a quel momento si era messo a chiacherare con Joey.
La ragazza non c'è la faceva più a trattenersi tutto dentro e quindi aveva deciso di smetterla di essere una vigliacca e di affrontare al situazione a viso aperto. Avrebbe deto a Yugi i suoi dubbi e sopratuttol'avrebbe rassicurato che nonostante Atem anche lui era molto speciale per lei e che non era mai stato n'è un'ostacolo o un mezzo per un fine e che era dispiaciuto di averglierlo fatto pensare.
«Mi piacerebbe molto Tea, ma purtroppo oggi ho un appuntamento.» rispose Yugi e l'aspirante ballerina fu sicura di sentire un rumore di cocchi rotti l'unico dubbi era se quel rumore l'avesse provacato la sua pazienza o il suo cuore.
Yugi in un appuntamento? E con chi? E sopratutto perché?
«Ma bravo il mio piccolo amico! E chi sarebbe la fortunata?» domando Joey stringendo Yugi nella sua famosa morsa mortale.
«Con Rebecca.» rispose Yugi cercando di non soffocare dall'eccesiva dimostrazione d'affetto del suo migliore amico.
«Hai accetato di uscire con lei?» domando Tea cercando di rimanere calma, ma una vene pulsava minacciosa in fronte.
«No... sono stato io ad invitare fuori lei.» rispose Yugi.
Ok, era uno scherzo oppure un'incubo doveva essere cosi.
In nessuno modo e in nessun caso Yugi avrebbe ricambiatto Rebecca eppure quando lo vide uscire e incontrassi proprio con lei fuori da scuola senti un dolore indescrivibile nel petto.
Peggio di quando Yugi aveva perso l'anima, peggio persino di quando Atem era partito per l'aldilà.

Angolo dell'autrice: la situazione si complica per la povera Tea mentre Yugi decide di dare una chance alla piccola Rebacca, un personaggio che io amo per di più, che in questa storia a 14 anni dato che ho approsimato l'età che aveva in originale altrimenti era troppo piccola. Un po' posso capire il doppiaggio per averla resa più giovane visto come si comportava durante il suo debutto, ma in originale ripeto aveva 12 anni alla sua prima aparizione e seguirò quella linea. Nel prossimo capitolo Tea e i suo turbamenti adolescenziali sarano di nuovo al centro della scena, ma non solo perchè il mio amato Joey si darà da fare. Alla prossima.

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Capitolo 5
*** Capitolo 5: Confusione. ***


«Lo sai che Atem non c'è più, giusto?» domando la voce di Joey togliendo Tea dai suoi pensieri.
Quella domanda la fece infuriare, credeva fosse una bambina ingenua? Certo che sapeva che Atem non c'era più, l'idea di avergli detto addio faceva ancora male.
«Certo che lo so brutto idiota!» strillo con la vena che era tornata a pulsarle. Il giovane biondo non batte ciglio rimanendo inpassibille e Tea inizio a preocuparsi non aveva mai visto Joey cosi serio da quando l'aveva conosciutto.
«Vieni, dobbiamo parlare.» disse lui facendogli cenno con la testa di seguirlo.
Tea lo segui fino ad un piccolo bar vicino alla stazione e il suo cuore perse un batitto quando passo davanti a quello dove aveva avuto il suo “appuntamento” con Atem, l'aveva aiutato e lui si era confidato con lei ma in realtà quello fu il giorno più imbarazzante di tutta la sua vita. Metà del tempo erano rimasti in silenzio e lo sguardo serio e indiferente del faraone l'aveva fatta sentire a disagio quasi come se il solo fatto di essere lì fosse stato un'erorre, era molto più a suo agiro con Yugi che guardava sempre tutti con un sorisso sincero e calorosso.
«Non ho il becco di un quatrino quindi paghi tu, ok?» disse Joey ancora con quel suo tono serio.
“Potrebbe quasi rivalegiare con l'indiferenza di Kaiba.” penso Tea annuendo. Sapeva bene che Joey per colpa del padre alcolizato vivena con i suoi magri stipendi dei lavoretti assolutamente non dignitossi che faceva quindi per lei non era un problemma offrirli da bere.
«Yugi è innamorato di te lo sai?» chiese Joey e Tea per poco non si strozo con la sua Cola.
«Ma che stai blatterando?! Yugi e io siamo solo amici.» strillo la ragazza rossa in volto e con il cuore che le batteva all'impazzata nel petto.
«Ascoltami bene Tea perché non lo ripeterò: se non sei innamorata di Yugi semttila subito con le tue scenate di gelosia altrimenti potresti spezzargli il cuore e se lo farai allora non avrò scrupoli a fartella pagare.» la minaccia suonava fredda e senza alcun tipo di emozioni e gli occhi castani di Joey sembravano poter annientare qualunque cosa osservavano.
«Perchè mi stai dicendo queste cose io...» inizio Tea, ma l'amico la fermo imediatamente mettendole una mano sul viso.
«Ascolta sappiamo tutti che sei innamorata di Atem e che Yugi soffre per questa situazione, che si sente una seconda scelta, uno scarto... durante il GrandPrix di Kaiba quando ti sei dimostrata gelosa di Rebecca e Vivian abbiamo parlato e lui ha pensato che forse lo ricambiavi e invece appena tornati in Giappone sei tornata a correre dietro ad Atem ignorando completamente Yugi, il vero Yugi.»
Tea abbasso lo sguardo incapace di negare qualcosa, era vero però come si permetteva Joey di fargli la ramzzina anche lei stava soffrendo e poi era assurdo pensare che Yugi provasse qualcosa di più dell'amicizia nei suoi confronti se fosse stato il caso era certa che l'avrebbe capito.
«Senti ammeto di essere innamorata di Atem però tu non puoi dirmi che mi sono comportata male solo per questo motivo non è giusto mica lo fatto di proposito e poi visto che sai cosa provo potresti essere più gentile infondo lui se n'è andato e io...»
«Lo stavi per seguire. La tua cotta per lui era davvero cosi importante che avresti buttato via la tua vita per Atem? I tuoi sogni, la tua famiglia e noi... se non ti avessi fermata l'avresti solo fermato o ti saresti uccisa per lui?»
«Che domando sono! L'avrei afferato per potarlo qui non avrei mai...» Tea si fermo e beve un altro sorso di Cola per riuscire a calmarsi.
Non avrebbe mai seguito Atem dentro la porta, lo amava ma non avrebbe mai datto via la sua vita per lui. Si era dimostrata di nuovo incoerente perchè alla fine amava il suo futuro più di quanto amasse Atem.
«Ok e ora si sincera con me. Cosa provi veramente per Yugi ti giuro che non ti sto giudicando, ma ho bisogno di sapere non vorrei che la situazione degenerasse.» domando Joey bevendo finalmente un sorso della sua bibitta
«Amo Atem so di farlo, ma... io amo la sua sicurezza e la sua forza quando l'anima di Yugi è stata rapitta il suo orgoglio e la sua rabbia mi hanno fatto ribrezzo non era il vero sè o almeno cosi mi dicevo, ma in realtà non riuscivo a concepire quei diffetti con l'immagine di lui. Dopo Dratz e il mio dolore per la perdita di Yugi ho pensato che forse avrei potutto provare qualcosa di pù dell'amicizia per lui sopratutto adesso che ero certa c'erano tratti del faraone che non lo rendevano l'eroe perfetto che credevo... ma poi quando stavamo volando a KaibaLand ho visto Rebecca stringersi a Yugi e mi dava fastidio però non desideravo essere al posto di Rebecca o meglio lo volevo eppure non con Yugi ma con Atem... in quel momento ho realizzato di amarlo ancora ma allo stesso tempo continuavo a non sopportare quei suoi difetti e comunque ero gelosa del vero Yugi ed ero oltremodo irritata dal modo in cui Rebecca e Vivian si compotassero come se fosse una loro proprietà.
In Egitto durante la battagli finale volevo che rimanesse, ma poi ho inziato a tifare per Yugi perchè era chiaro dopo il suo incontro con Bakura che era cresciutto e non c'era più bisogno che il faraone lo guidasse ero cosi fiera di lui. Sinceramente non capisco cosa provo e in un certo senso sono felice che mi hai impeditto di lasciare il duello era una mossa da vigliacca perché quel duello rappresentava il mio tumulto emotivo. Di chi sono veramente innamorata? E sinceramente anche adesso ho paura di scoprire la verità perchè potrei rovinare un'amicizia o più egoisticamente non voglio pensare di aver donato il mio cuore in maniera supperficiale ad Atem solo perchè lo vedevo con un eroe e ti giuro che ferire Yugi è l'ultima cosa che voglio.» Tea aveva parlato senza mai prendere fiato dando voce ai suoi pensieri anche se in realtà nella sua immaginazione diceva queste cose al diretto interessato e non a Joey.
«Tea ti ho mai detto il motivo per cui i miei genitori hanno divorziato?» chiese Joey con lo sguardo rivolto all'esterno.
«Perchè tuo padre è un giocatore d'azzardo che si ubriaca di continuo, ma cosa diavolo c'entra questo?» chiese la ragazza confusa e irritata, lei gli aveva aperto il cuore e adesso lui si burlava di lei.
«Non è per quello. Mio padre è un bastardo che colezziona debiti di gioco e che non riesce a stare cinque minuti senza ubriacarsi  ed è stato cosi stupido da perdere un lavoro dietro l'altro diventando un disocuppano perenne però non è stato sempre cosi. Quando ero piccolo faceva il carpentiere ed eravano una famiglia felice, ma un giorno... mia madre inizio ad andarlo a trovare al lavoro e passava quasi ogni pomeriggio insieme e sai perché?
Perché lei si era innamorata di un suo colegga, lo stava usando per avere il permesso di andare lì e poi fare sesso con l'amante lì vicino sotto il naso di mio padre. Quando lo scopri sai cosa disse mia madre? “Sono confussa caro, non riesco a capire se è solo un'avventura o no dammi tempo.” mio padre da bravo imbecille glielo diede e lei continuo a fare la spolla tra i due senza neanche provare a nasconderlo mentre per affogare il dolore di essere semplicemente un oggetto per un fine mio padre si diede all'alcol finchè non divento violento. Mia madre mi racconto tutto prima di andarsene con Serenity... tuttosomato detesto e amo entrambi i miei genitori.» Per Joey raccontare quella storia fu come togliersi un macigno dal petto, non aveva mai detto a nessuno la verità perchè infondo voleva proteggere sua madre dalla vergogna, ma quella storia gli aveva insegnato una lezione.
La confussione se non risolta porta ad esiti disastrosi e lui gli aveva sperimentati sulla sua pelle.
«Io...» Tea non sapeva da che parte cominciare o se essistesse veramente qualcosa da dire, la famiglia di Joey era più incasinata di quanto tutti loro avevano previsto.
«Yugi ti ama, ma tu non ti sei comportata in maniera tanto diversa da mia madre. Hai avuto paura di affrontare i tuoi veri sentimenti e adesso mi spiace dirtelo ma hai perso per sempre sia Atem che Yugi, spero vivamente che ti vada meglio la prossima volta.» disse Joey alzandosi e avviandosi verso l'uscita.
«Se Yugi fosse veramente innamorato di me allora perchè mi ha fatto uscire con Atem?» grido Tea verso il biondo, questi si giro e le lancio uno sguardo che le trapasso il cuore perchè conteneva la risposta.
Yugi l'amava, ma voleva che lei fosse felice nonostante questo significava che lui stesso avrebbe sofferto.
Tea senti le lacrime sallirgli agli occhi. Yugi era una persona migliore di lei.

Angolo dell'autrice: ok, è stato un piacere ma la storia si conclude qui... no, scherzo non ho ancora tormentato abbastanza sti poveri disgraziati. Comunque sia chi avrebbe mai detto che Joey era anche un saggio? Io ho sempre pensato che dietro quel suo essere giocarello si nasconda un animo profondo. Adesso meterei i turbamenti emotivi di Tea da parte e la prossima volta vedremo come se la cavera Yugi con il suo appuntamento con Rebecca. P.S. So che qui in Italia il torneo di Seto nella quinta stagione si chiama appunto il grand torneo della Kaiba Corporation, ma sinceramente penso che GrandPrix suoni più figo.

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Capitolo 6
*** Capitolo 6: Appuntamento. ***


Questo era il suo primo appuntamento in assoluto ed era un fascio di nervi.
Suo padre era quasi sempre fuori per affari e quindi non aveva mai fatto un discorso con lui su come compotarsi in queste situazioni e suo nonno non era un tipo al qualle chiedere aiuto visto che da giovane era un donnaiolo, di sicuro un suo consiglio si sarebbe tramutato in un racconto che sarebbe finito di sicuro con una donna nuda nel suo letto. Forse invitarla fuori proprio il giorno dopo non era stata una buona idea, forse era il caso di aspettare un giorno o due almeno però non era dovuto andare da Tea, una parte di lui era costantemente terorizzato dalla prospettiva che troncasse la loro amicizia e che non volesse più vederlo.
“Basta Yugi, sei qui con Rebecca concentratti su di lei e non su Tea. Lei ama Atem non te e non ti amerà mai perciò vedi di levrtala dalla testa.” si disse mentre in tavola venivano serviti i loro ordini.
Non avendo la più pallida idea di dove andare aveva optato per il BugerWorld sperando che a Rebecca piacessero gli hambuger e che un fastfood rendesse l'atomosfera meno tesa che un ristorante di lusso.
«Questo posto è molto bello, mi ricorda i vari fastfood che si trovano in California.» disse Rebecca sorridendo e addentando il suo hambuger, Yugi fece lo stesso consapevole che almeno con la bocca piena non avrebbe detto qualcosa che di sicuro si sarebbe trasformata in una figuraccia.
Con o senza Atem non sarebbe mai stato sicuro di se stesso in situazioni similli.
Rebecca all'improvisso si alzo dal suo posto e si mise a sedere a fianco di Yugi per poi stringerli la mano e avvicinando il suo viso al proprio. Yugi avrebbe tanto voluto che la ragazza fosse un po' più riservata sulla propria attrazione per lui perchè queste dimostrazioni in pubblico lo metevano a disagio, ma d'altronde Rebecca era americana non giapponese e quindi molto probabilmente non sapeva che fare certe “effusioni” in pubblico non era proprio visto di buon occhio.
«Ascolta Yugi, so che forse ti trovi a disagio in una situazione simile e se può farti sentire meglio puoi immaginarla come una semplice uscita tra amici inoltre sappi che mi ritengo più che lusingata dal tuo invito sopratutto visto che sei ancora in lutto per il faraone.» disse Rebecca accarzandogli un braccio.
Da adulta quella ragazzina avrebbe di sicuro spezzati un migliaio di cuori proprio come Mai però il ragazzo non poteva darle torto.
Era nervoso e se doveva proprio essere sincero ancora in lutto e l'unico motivo per cui non era ancora scoppiatto in un pianto disperato era che non voleva far preoccupare sua madre per un motivo che non le avrebbe mai nemmeno potutto spiegare. Voleva essere forte come Tea che di sicuro stava soffrendo più di lui eppure riusciva a non mostrare mai il suo dolore, ma lui semplicemente non ci riusciva.
Atem era stato il suo tutto un amico, un fratello, un padre, l'altra metà della sua anima il loro legame era più profondo dell'amore stesso e non era spiegabile perchè poteva essere solo vissuto.
«Non farò finta di capire. Che n'è dici se dopo facciamo una semplice passeggiata nel parco magari potremo parlare di strategie di Duel Monsters.» propose Rebecca.
«D'accordo e comunque non preoccuparti so che non puoi capire, ma di sicuro Atem manca anche a te.» rispose Yugi alzandosi e andando a pagare il conto ignaro che lo sguardo di Rebecca si era fatto improvissamente cupo.
Per il giovane Re dei Giochi era impossibile anche solo concepire l'idea che qualcuno provasse sentimenti negativo per l'altro lui e quindi anche se avevano passato poco tempo insieme era sicurissimo che anche Rebecca aveva fatto amicizia con lui non sapeva quanto si stava sbagliando perchè la giovane ragazzina prodigio non aveva mai perdonato il faraone per aver giocato il Sigillo di Orichalcos e perso l'anima di Yugi.

Passarono le settimane e Aprile lascio spazio a Maggio e ai primi esami mentre Yugi e Rebecca continuavano ad uscire, erano solo piccole usciti mangiare qualcosa fuori, parlare di DuelMonsters e magari fare un duello oppure qualche passeggiata tranquilla in cui parlavano delle loro passioni per esempio Rebecca aveva confessato a Yugi di non sapere se avesse voluto diventare archeologa o ricercratrice.
Yugi stava bene in sua compagnia ciù nonostante non riusciva proprio a vederla in modo differente da un'amica, ma si disse che forse aveva bisogno solodi un po' di tempo però per ora Tea continuava a tener in pugno il suo cuore.
«Stasera andiamo a casa di Bakura per una sessione di studio e poi vedremo un film tutti assieme se credi di non annoiarti troppo perchè non vienni anche tu?» chiese Yugi quando riacompagno Rebecca al suo hotel.
La ragazzina era a dir poco estasiasta, questo invito significava che forse Yugi stava veramente iniziando a provare qualcosa per lei.
Finalmente si era tolto dalla testa Tea, la qualle non si era mai accorta della fortuna che aveva avuto a ricevere le attenzioni di un ragazzo cosi buono e generoso come Yugi. Una gemma rara che lei si era fatta scappare e che invece Rebecca aveva catturato al volo.
«Si, mi piacerebbe e da un po' che non passo del tempo con loro e poi sono certa che ha Tea farà piacere avere una comagnia femminile.» disse Rebecca salutandolo e andandosene via quasi saltelando.
Alla fine dell'anno suo nonno e il padre di Yugi si sarebebro spostati per studiare le leggende di un altro paese, ma appena ricevuta la laura Rebecce era itenzionata a stabilirsi in Giappone accanto a Yugi. Il suo progetto originale era di conquistarlo una volta che Tea se n'è sarebbe andata a New York cosi non avrebbe avuto la sua insensata gelosia in mezzo ai piedi.
Se a lei piaceva il faraone allora perchè gli dava tanto fastidio il suo amore per Yugi? Non aveva ancora realizzato che si trattava di due persone diverse con sentimenti diversi?
Sinceramente non le importava perchè Yugi stava iniziando a vederla con occhi diversi e Tea ormai non poteva più farci niente.
Le sarebbe andata meglio la prossima volta.

Angolo dell'autrice: prevedo che sta per scoppiere un'autentica baraonda e di certo non mi serve la Collana del Millenio per averne conferma. Il prossimo capitolo avrà come protagonista indiscusso Joey.

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Capitolo 7
*** Capitolo 7: Forza. ***


Con un sospiro infillo la chiave nella porta ed entro nel piccolo e sempre disordinato appartamento in cui viveva con suo padre.
Quel giorno Joey aveva dovuto pulire in ben due localli per riuscire a raccimolare una discretta sommetta che voleva aggiungere al suo mucchio segreto. Stava risparmiando per comprarsi una nuova casa dove sarebbe andato a vivere da solo lontano dal padre e dalle sue violenze.
Fin dal divorzio era stato l'antistress del genitore che scaricava i problemmi del mondo su di lui picchiandolo e insultandolo, non c'era da meravigliarsi se era diventato un deliquente alle medie. Se Gregory Wheeler aveva insegnato qualcosa al figlio era che la violenza era l'unica soluzione e che se lui si sfogava picchiando Joey il ragazzo avrebbe fatto altretando predendosela con gli altri.
Zizagava tra il prendersela con i ragazzini più deboli o con gli altri bulli del quartiere, insomma gli bastava tirare un pugno a qualcuno solo che invece di farlo sentire meglio si sentiva sempre peggio, si sentiva un vigliacco e poi aveva iniziato il liceo.
Dal primo momento che aveva visto Yugi qualcosa in lui era scattato un mix di odio e pietà per qual strano ragazzo che sembrava andare ancora alle elementari. Era una preda predestinata non c'era dubbio, piccolo e piagnogne però Joey non voleva fargli male perchè infondo gli dispiaceva che trattase sempre tutti in quel modo gentile nonostante nessuno ricambiasse il gesto a parte in alcune occasioni Tea. Voleva farlo diventare più forte, voleva insegnarli come va realmente la vita e che a essere genitli non si ricavava niente e invece aveva scoperto che in quella gentilezza era nascosta una forza che niente poteva eguagliare.
Protegendo lui e Tristian quel giorno da Ushio, Yugi gli aveva insegnato che non saper diffendere se stessi non significava essere debole perchè Yugi poteva essere più forte di lui se solo lo voleva. L'amico gli aveva cambiato la vita apprendogli nuove strade ed era stato il piccolo Yugi e non il potente faraone Atem per questo al duello cerimoniale aveva tifano fin dall'inizio per Yugi.
Anche Atem l'aveva aiutato a modo suo però era sicuro che se ci fosse stato lui al posto di Yugi non sarebeb mai veramente cambiato nel ragazzo che era oggi. Nel Regno dei Duellanti aveva fatto una cosa di cui ancora oggi si pentiva, era uno scherzo e sincermanete non avrebbe mai immaginato che Yugi se la prendesse tanto. Aveva deffinito Yugi uno smidolato e Atem(credendo fosse un altro Yugi)un tosto e ovviamente il suo piccolo amico ci era rimasto male, l'aveva ferito e l'aveva portato a credere che dovesse dimostrare qualcosa, ma non era vero.
La gente lo definiva un'idiota, ma forse era l'unico ad aver notato quanto Yugi si sentise inferiore rispetto allo spirito del Puzzle e la cotta di Tea aveva chiaramente raffozatto quest'idea. Quando in Egitto Yugi confesso quell'era stato il desiderio espresso al Puzzle, Joey non n'è fu sorpresso più di tanto però lui sapeva una cosa che Yugi ancora non capiva: non era stato il Puzzle a farlo diventare suo amico era stata la forza che Yugi nascondeva nella sua gentilezza. Un giorno anche lui l'avrebbe capito e forse avrebbe anche capito che lui e Atem per quanto fossero due metà della stessa anima erano anche due persone diverse e che non c'era bisogno che diventasse come lui.
Doveva soltanto essere Yugi e basta. Lanciò un'occhiata all'orologio e vide che era in ritardo per la sezione di studio a casa di Bakura, corse fuori di casa e afferrò la sua bici iniziando a pedallare il più velocemente possibile però il suono del suo cellulare che squillava gli fece perdere l'equilibrio facendolo cadere tra i cespuglio.
Infuriato e pronto ad invierire contro chiunque l'avesse chiamato tiro fuori il vecchio e quasi del tutto non funzionante cellulare che aveva dalle medie e vide che la chiamata persa era di Mai. Un rossore sali alle guance di Joey, ma scaccio ogni pensiero e si limito a mandare alla donna un messaggio in cui le spiegava la situazione.
Lui e Mai si erano sentiti per telefono e messaggiati di continuo negli ultimi mesi e aveva fatto un'accordo: ci avrebbero provato a far funzionare una relazione, ma solo quando Joey avrebbe compiutto la maggiore età.
Ai loro occhi gli otto anni che gli separavano non era un cosi grave problemma però Joey era comunque, almeno leggalmente, un ragazzino che frequentava ancora il liceo. Una volta raggiunta la maggiore età potevano provarci e se non fosse andata a buon fine sarebbero rimasti amici. Non c'era fretta e i due potevano benissimo aspettare, quello che invece non poteva aspettare ora erano i suoi amici che di sicuro si stavano domandando dove fosse finito.
Quindi si alzo e torno a pedallare alla velocità della luce mentre l'edificio in cui abitava Bakura si faceva sempre più vicino all'orizzonte.

Angolo dell'autrice: Joey e Mai sono praticamente la canonicità fatta persona e ancora non capisco perchè non siano diventati ufficialmente una coppia nonostante anche i cieci si sarebbero potutti accorgere del loro felling. Come potette vedere ecco il capitolo su Joey che esplora la sua amicizia con Yugi e il rapporto con il padre. La prossima volta inizierano i guai... come se finora fosse filatto tutto liscio. Un'altra cosa ripeto che nomi a parte ci troviamo in Giappone e che lì la maggiore età si raggiunge a 20 e non a 18 come da noi, visto il patto tra Joey e Mai ho pensato di avvertire chi non lo sapesse(come la sottoscritta prima di raccogliere informazioni per la storia). Alla prossima.

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Capitolo 8
*** Capitolo 8: Strane voci. ***


L'appartamento di Bakura era... bè non si poteva dire che l'amico avesse gusti banali.
Il ragazzo aveva proprio una vera passione per l'oculto e in casa aveva una strana che sembrava l'incrocio tra un sala di torture medievale e lo scenario di un film horror. Forse questa sua passione era l'unica cosa che condivideva con lo spiritto dell'Anello del Millenio, tranne ovviamente il corpo anche se Bakura odiave essere usato dallo spirito sopratutto perchè lo usava per fare dal male ai suoi amici.
Joey detestava questa mania dell'amico sopratutto perchè era terorizzato dall'oculto, ma per sua fortuna si erano radunati tutti in cucina forse l'unica stanza della casa arredata in maniera normale. Il biondo notò che Tea continuava a lanciare occhiatte mortali a Rebecca, la qualle non si stacava da Yugi nemmeno per un secondo.
«Ignorare i tuoi sentimenti non significa risolvere la confussione che hai in testa.» bisbiglio Joey nell'orecchio della ragazza con i capelli castani, ma lei lo ignoro. Da quando aveva avuto la conversasione con Joey aveva deciso di smetterla di farsi tante paranoie perchè anche se Yugi aveva una cotta per lei adesso era chiaro che era andato avanti d'altronde lei non avrebbe fatto lo stesso?
Non aveva notato niente concretrandosi solo su se stessa e nell'inseguire Atem era ovvio che Yugi si sarebbe stancato di vedere calpestati o anche peggio completamente ignorati i propri sentimenti. Rebecca gli andava dietro senza vergogna, confussione o paura era certa di amare Yugi e solo lui per via del suo cuore, una qualità che Tea in passato considerava una debolezza perchè lo rendeva vittima dei bulli, ma che era stato anche il motivo che gli aveva permesso di prevalerè su i suoi avversari.
Il cuore di Yugi non era una debolezza, ma la sua più grande fonte di forza.
Si diceva confusa fin dal viaggio in America, ma era una bugia questa sua confusione era iniziata nel Regno dei Duellanti quando Yugi aveva affrontatao Seto.
Kaiba aveva minacciato di buttarsi giù nel caso avesse perso e Atem, allora in controllo, era stato disposto a farlo se Yugi non avesse ripreso il controllo il faraone avrebbe attacato senza curarsi delle conseguenze. Lì gli era apparsa vivida e schiaciante la differenza tra i due Yugi e anche al consapevoleza di essersi sempre sbagliata su Yugi, un cuore gentile che sa perdonare non è una debolezza anzi era una forza che solo poche persone conoscono e sanno comprendere. Ed era grazie a questa forza e non ad Atem che aveva iniziato a guardare Yugi con occhi diversi.
“A volte vorrei che Atem non fosse mai venuto almeno in questo modo sarebbe rimasto tutto come prima.” pensava quando la confussione era cosi tanto che non riusciva a concentrarsi su nient'altro.
«Tea insomma vuoi rispondere?» le strillo Rebecca con un cipiglio in volto, Tea che non era dell'umore di parlare con nessuno figuriamoci con la ragazzina che le aveva rovinato la serate si alzo di scatto con gli occhi furenti di colera.
«Scusa ero distrata.» disse Tea cercando di contenere il nervoso.
«Lo so continuavi a fissare me e Yugi, ti rendi conto vero che il faraone non c'è più e quindi non hai motivo per essere gelosa?» domando Rebecca cercando di essere gentile, ma l'affermazione fece solo imbestialire Tea ancora di più mentre Yugi si sentiva le guance in fiamme per l'imbarazzo.
Perchè la gente non capiva che era questo il suo probelmma? Atem non c'era più, ma i suoi sentimenti per entrambi gli Yugi c'erano ancora e non riusciva a risolvergli, non riusciva a capirli.
Amava Yugi o no? Lei non riusciva a capirlo!
«Scusa tanto se non mi piace quando gli strussi addosso e ti appicichi come una cozza.» ribatte sprezante Tea e la ragazzina Americana capì che era guerra. «Meglio questo che consideralo alla pia di un semplice oggetto per arrivare al faraone, ma a te importa davvero di Yugi?» chiese Rebecca e un silenzio teso scesse sulla stanza.
Tea serrò i pugni, anche se lei stessa a volte aveva avuto gli stessi dubbi, ma si sentiva ofessa che una marmochia le parlasse cosi.
«Come osi parlarmi cosi? Sono stata amica di Yugi fin dalle elementari lo conosco meglio di tutti e so benissimo che lui... insomma non capisci che l'unico motivo per il qualle ti frequenta è perchè è troppo gentile per dirti chiaro e tondo di smetterla! sei fortuna che non ci sia Atem perchè lui avrebeb avuto il coraggio di farlo!» strillo Tea per poi rendersi conto delle implicazioni della sua frase.
Cosa diavolo aveva detto? Come le era uscita quella frase?
Aveva ferireto Yugi dicendo ad alta voce la paura di non essere ancora all'altezza del suo vecchio alter ego... ma lei non lo pensava anche senza Atem Yugi rimaneva una persona dolce, gentile e coraggiosa anche se a modo suo.
Quello che aveva detto non aveva il ben che mnimo senso, era arrabiatta con Rebecca allora perchè se l'era presa con Yugi?
Il Re dei Giochi la guarda con uno sguardo furente, ma velato di lacrime Tea cerco di scusarsi, ma Yugi parlo per primo. Non urlo ma uso una calma mortale che la mise a disaggio. Era come essere di nuovo su quel treno in Florida con Atem e Bruccido, solo che stavolte era lei il versaglio di tale rabbia.
«Mi dispiace se Atem non ci sia più e se senza di lui valgo cosi poco allora perché continui a fingerti mia amica? Che preferisci Atem lo sempre saputo e anche il fatto che per te fossi solo un modo per arrivare a lui però ora non c'è se mi consideri cosi debole allora possiamo anche non vederci più.» disse Yugi con la voce che gli tremava.
Tutti gli altri stavano in silenzio intenti ad osservare il littigio tra i due.
«Yugi io non ti ho mai...» inizio Tea a voce bassa, non aveva mai visto il timido e gentile Yugi comportarsi cosi e capì di aver esageratto.
«Ti sei messa in pericolo solo per farlo aparire quando se stata TU a chiedere a me di uscire se volevi vedere l'altro me dovevi dirmelo!» grido di nuovo lui.
«Quello che ho fatto è stato sbagliato e infantile lo ammetto però non lo preferisco a te pensavo di averti già spiegato che per me siete speciali entrembi.» disse Tea adesso anche lei era sull'orlo delle lacrime non aveva mai voluto che Yugi si sentisse cosi, nonostante tutto in un modo o in un altro lei era certa di amarlo.
«Non è vero. Forse lo pensavi all'inizio quando tutti noi eravamo convinti che fosse una parte di me... bè non è cosi Atem mi avrà anche regalato il coraggio ma non sarò mai completamente come lui, siamo e rimaniamo due persone diverse. Vedevo che l'amavi e che volevi lui accanto, che era lui quello che cercavi non io! Non sono arrabiatto con te, ma mettiamo le cose in chiaro: non so perchè a volte sembri ancora gelosa ma io non sono il sostituto di Atem e se la tua gelosia dipende solo dal fatto che te lo ricordo allora vorrei che non la mostrasti più. Mi fa solo sentire peggio come se hai tuoi occhi non sarò mai una persona autentica ma solo un pallido riflesso!» Yugi era senza fiato. Lui desiderava l'amore di Tea e non la sua pietà e non voleva che quei sentimenti fossero solo perchè era come Atem, voleva che lo amasse perché era Yugi Muto l'unico al mondo come aveva detto il faraone prima di andarsene.
Tea mosse la bocca dicendogli qualcosa, ma lui non capi, sentiva uno strano ronzio e iniziava a fargli male la testa.
“Avevi promesso...”
Di chi era qulla voce? E perchè ribonbava tanto?
Si guardo attorno, ma la visti gli divenne sfocata e il dolore alla testa aumento.
“Non sono uno dei tuoi giochi!”
Era femminile però sembrava lontana, senti Joey mettergli una mano sulla spalla ma anche come per Tea prima non riusciva a sentire quello che diceva.
“Ti ho trovato.”
Non si senti più gli arti del corpo che stavano diventando più deboli di secondo in secondo e l'ultima cosa che senti fu la testa sbattere sul pavimento e il resto diventare completamente buio.
Angolo dell'autrice: ben trovati. allora mi sent di dover specificare che Yugi e Tea fanno riferimento ad eventi del manga precisamente i capitoli 45 e 80 mai adattati nell'anime Duel Monsters mi scuso per non averlo specificato prima.

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Capitolo 9
*** Capitolo 9: Sensi di colpa. ***


Quella strana voce continuava a dire cose senza senso in continuazione.
A volte erano parole gioiose, altre volte infuriate ma quasi sempre erano tristi accompagnate da un paignucolio che assomigliava al suono di un vecchio e rotto carion. Senti una mano caldo sulla fronte e anche se la testa gli faceva ancora male raccolse tutte le sue forze per aprire gli occhi.
La vista era sfoccata, ma però riusciva a distinguere almeno in parte dei capelli simili ai suoi e due occhi viola.
«Atem...» sussuro soridendo felice nel rivedere la sua altra metà.
«Yugi? Stai bene? Chi è Atem?» domando Takeo.
L'illusione si spezzo, non era il faraone colui che gli stava accanto bensi suo padre.
«Nessuno lasci perdere signore. Le dispiace lasciarmi da sola con Yugi per un momento?» domando al voce di una ragazza che Yugi identifico come Tea. Takeo lancio un'ultima occhiata al figlio per poi uscire dalla stanza.
Una volta soli Tea si sedette sul letto del ragazzo e gli passo un bichiere d'acqua, ineffetti ora che ci pensava Yugi si sentiva la gola un po' secca. Beve tutto d'un sorso mentre Tea gli regeva la schiena, la testa gli faceva ancora male tanto che non riusciva ad alzarsi.
«Cosa è successo?» domando Yugi mentre con fatica cercava di mettersi a sedere, quando ci riusci notò che si trovava nella sua camera da letto al negozio del nonno.
Quando era stato portato qui?
«Hai perso i sensi a casa di Bakura, ricordi? Quando... quando sei caduto hai sbattutto al testa ferendotela abbiamo chiamato subito un medico perchè stavi perdendo sangue... sei stato incosciente per due giorni.» spiego Tea con la voce tremante.
“Quante volte ancora dovro risciare di perderti prima di ammetere finalmente i miei veri sentimenti?” si domando Tea che negli ultimi due giorni aveva fatto chiarezza nel suo cuore. Se aveva detto quella cosa era perchè, irazionalmente, voleva che Rebecca lo pensase e di conseguenza lasciase perdere Yugi.
Amava Atem e sarebbe rimasto per sempre il suo primo amore però amava anche Yugi ed era diverso con lui. Ci aveva messo un po' a capirlo e ad apprezarlo però con calma e lentamente i suoi sentimenti d'amicizia si erano trasformati in amore, Yugi adesso aveva le qualità che gli piacevano in Atem ovvero la fiduccia e la sicurezza di sé, ma manteneva intati anche i suoi lati dolci e altruisti.
Amava Yugi perchè era Yugi adesso era certa, i suoi sentimenti per Atem non c'entrava niente e stavolta non si sarebbe fatta fermare dalla paura. All'improvisso Yugi le prese le mani stringendole forte.
«Mi spiace.» disse il ragazzo con sguardo basso.
«Cosa? Ma... ma di cosa stai parlando? Sono io che dovrei chiedere scusa a te.» disse Tea, ma Yugi scosse la testa e le sorrise in quel modo dolce che sapeva fare solo lui.
«No, ti ho fatto sentire in colpa quando non n'è avevi nessuna. Non volevo accusarti di essere una pessima amica, tu sei una delle persone più importanti della mia vita e anche una di quelle che amo di più e infondo non ti posso biasimare se ti sei innamorata di Atem, era eroico, forte, sicuro e coraggioso tutte qualità che io non ho mai avuto. Non sono mai stato arrabiatto con te per averlo preferito a me e quella volta all'aquapark quando ti sei messa in pericolo era molto più arrabiatto per il fatto che non hai pensato alle conseguenze per te stessa. Io voglio solo che tu sia felice e mi scuso se c'è l'hai con me per aver mandato via Atem.» disse Yugi prima quando aveva discusso con Tea da Bakura aveva lasciato che le emozione più negative che provava prendesero il sopravento, ma adesso nonostante il dolore era più lucido e riusciva a esprimersi più sinceramente.
Tea si morse il labbro e fu sul punto di piangere quando realizzo fin dove la sua cotta aveva spinto Yugi.
Che lui si fosse sempre sentito la seconda scelta adesso era ufficiale, ma non era vero. La ragazza l'aveva capito forse aveva notato Yugi solo dopo la comparsa di Atem, ma l'aveva notato per qualità che hai tempi al faraone mancavano. Adesso doveva farlo capire anche al duellante e se l'avesse rifiutata per continuare a uscire con Rebecca non le importava era stanca di nascondere i suoi sentimenti per paura.
«Yugi ascolta: mi dispiace di averti fatto sentire cosi non era mia intenzione, ammetto di essere innamorata di Atem però... però amo anche te. Ti giuro che non sei una seconda scelta, mi piacci perchè sei tu.» disse Tea togliendosi un peso dal cuore però la reazione di Yugi fu completamente inaspettata. Si era fatto più cupo e la guardava con occhi fissi e vuoti, occhi che non sembravano i suoi.
«Non ti posso credere.» disse Yugi.
«Perchè? Ho detto la verità, lo giuro.»
«Hai detto di essere innamorata di Atem al presente vuol dire che ti piacce ancora se mai uscissimo il dubbio di essere solo un rimpiazzo sarebbe sempre presente nella mia mente e non penso di riuscire a poterlo sopportare.»
«Non sei un sostituto! Dannazione Yugi cosa devo fare per convincerti che sto dicendo la verità?»
«Niente! Dovresti dimostrarmi che non preferisci più Atem a me, ma lui ora non c'è più e quindi non puoi dimostrarlo.»
«Perchè credi che sia gelosa di Rebecca?»
«Perchè io e Atem condividevamo un corpo anche se ero l'unico a piacerle flittare con me era come se lo facesse anche con lui. Se vuoi che ti creda dimmi: quando guardavi male Rebecca era perchè volevi stare con me al posto suo? O perchè volevi trovarti al posto suo ma con Atem?»
Tea non rispose abbasando lo sguardo e quel silenzio valle per Yugi più di mille parole.
«Una volta, lo desiderato solo una volta però ero ancora cosi confussa... io mi spiace.» cerco di spiegare la ragazza.
«Bè forse se avessi preso una decisione quando Atem era ancora qui. Sapevo che quella notte prima del Duello Cerimoniale volevi dichiararti, perchè non l'hai fatto?» disse Yugi.
Se solo Tea gli avesse detto quelle cose prima, quando ancora il faraone era in giro avrebbe potutto crederle, ma adesso anche se la ragazza fosse stata sincera il dubbio, era certo, lo avrebbe perseguitato a vita. Sarebbe stato un dolore ancora maggiore di quello provato quando guardava Tea lanciare sguardi innamorati alla sua altra metà e mai a lui. Aveva bisogno di una provata concreta, una prova che ormai non sarebbe più arrivata.
«Non capisco cosa c'entri adesso!» grido Tea non capendo dove voleva andare a parare Yugi. Voleva dirgli come si sentiva e adesso stavano di nuovo discutendo sempre per colpa sua, come mai non si era mai accorta che la loro situazione indeffinata si stava sbriccioando.
Sapeva il perché finora aveva datto importanza solo ai suoi dubbi e non aveva mai notato che Yugi provasse qualcosa per lei, se solo fosse stata meno cieca.
«C'entra invece! Quando stavo vincendo te n'è sei quasi andata... quello era un momento difficile per me stavo per dire addio ad Atem ma sopratutto era il momento di dimostare sopratutto a me stesso che non era più il ragazzino vigliaco di un tempo, che finalmente me la sarei potutta cavare da solo senza che qualcosa avesse dovuto per forza protegermi. Volevo che tu tifassi per me, credevo che capisci come mi sentivo e invece l'unica cosa che ti importava era non dover dire addio ad Atem. E alla fine, l'hai quasi seguitto. Avresti datto la vita per lui e allora ho capito che mai mi avresti amato come ami lui.» disse Yugi sicuro di aver urlato e che presto qualcuno sarebbe entrato per vedere cosa era succeso.
«Non volevo seguirlo, volevo fermalo io... ascolta quando tu non c'eri a causa dell'Orichalcos sono stata da sola con Atem per un mucchio di tempo e...»
«E immagino n'è sarai stata entusiasta visto che non avevi più il terzo in comodo tra i piedi.» borbotto Yugi.
Era stanco che Tea cercase delle scuse per farlo sentire meglio o mentisse su quello che provava per lui. Stavano entrambi male perchè non poteva condividere il dolore ed essere amici come sempre? Perchè non poteva essere sincera? Amava Atem e anche se questo spezzava il cuore a Yugi non poteva farci niente, aveva rinnunciato a Tea tempo fa.
«Come osi! Non averti più lì mi ha spezzato il cuore ed è stato allora che ho realizzato che Atem era freddo, rigido e orgoglioso delle “qualità”che non avevo mai visto prima in lui e non mi sono piaciutto le ho accetate ma anche se ho continuato a provare qualcosa per Atem mentre stavamo insieme era come se tra noi non ci fosse nulla mentre quando in Egitto ero da sola con te ho visto la tua crescitta quando hai affrontato Bakura ero orgogliosa di te. Io vi amo entrambi e tu adesso sei qualcosa che Atem non sarà mai: tu, ti amo perchè sei tu!» Durante il suo sfogo Tea aveva cominciato a piangere.
Yugi si rattristo per la ragazza e per la confusione che provava.
«Tea ascolta io non voglio farti stare male, ma... questa situazione è ingestibile. Perchè non torniamo ad essere amici come prima? Voglio averti ancora accanto a me però vorrei anche che smettesimo di discuttere.» disse Yugi sperando di riportare tra loro un po' di calma.
Tea abbasso lo sguardo, forse col tempo avrebbe convinto Yugi che era sincera o lui avrebeb continuato a vedere Rebecca e si sarebbe dimenticato di lei. Tento di ignorare la gelosia che le bruciava il petto in favore di Yugi, lui aveva sacrificato tanto per vederla felice e adesso lei voleva ripagarlo.
«D'accordo Yugi. Amici come prima.» disse Tea abbraciandolo.

Angolo dell'autrice:un intero capitolo e sti due non hanno ancora ricavato un ragno dal buco. Com finirà la storia per sti due? A presto.

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Capitolo 10
*** Capitolo 10: Un cuore che batte. ***


Quando aveva raccontato a Tea del divorzio dei suoi genitori non aveva idea del disastro in cui si stava cacciando.
Voleva aiutare i suoi amici e invece non solo aveva peggiorato le cose, continuava a chiedersi se quella litigata ci sarebbe stata lo stesso se fosse stato zitto, ma adesso Tea era convinta che lui fosse diventato il suo confidente personale.
«Joey mi stai ascoltando?!» grido la ragazza dall'altro alto del telefono.
«Ti sto ascoltando e sinceramente non posso che dare ragione a Yugi, magari se non fossi stata cosi vigliacca magari adesso ti avrebbe datto una chance.» disse Joey era stato duro ma Tea aveva bisogno della verità e cosa più importante se era fortunato si offendeva e riaganciava mettendo fine a quella interminabile discussione “da ragazze” che lo stava annoiando a morte.
Aveva il numero di sua sorella perchè non chiamava lei invece di fagli venire mal di testa?
«Guarda che lo so che tutta colpa mia!» grido Tea.
«Quindi non mi riattacherai il telefono in faccia?» domando Joey sbadigliando.
«Cretino!» sbotto Tea riaganciando.
“Aleluhia!” penso Joey rimetendo a posto il telefono e tornando a lavare i piatti, suo padre non c'era probabilmente era uscito per andare in giro per bar o partecipare a qualche bisca e aumentare cosi i suoi debiti di gioco. Joey sospiro mancava ancora cosi tanto al diploma e lui non aveva nemmeno metà dei soldi che gli servivano per andarsene una volta per tutte lontano da quel buco.
La cosa che lo preoccupava di più però era Yugi e non il suo stato emotivo, si domandava perchè fosse svenuto in quel modo due giorni prima.
Era successo tutto all'improvisso e tranne per la discussione Yugi sembrava stare bene. Cerco di tranquillizarsi infondo poteva essere solo un piccolo mancamento indotto da stress, aveva affrontato troppi pazzi dotati di misteriosi poteri e adesso era diventato paranoico. Il faraone però se n'era andato e con lui anche i giochi delle ombre non c'era niente di cui preoccuparsi.
Senti suonare il campanello e andò ad aprire sicuro che fosse suo padre che aveva dimenticato di nuovo le chiavi.
Apri la porta e vide davanti a sé qualcuno che non sapeva se era felice di vedere o no.
«Posso entrare o mi lascierai qui fuori tutta la notte?» domando Mai strigendosi addosso la giacca viola che portava.
«Sinceramente sarei tentato di lasciarti lì, ma per tua fortuna sono un gentiluomo.» rispose Joey facendole segno d'entrare.

Yugi era riuscito ad alzare le media di tutte le materie sebbene non con poco difficoltà. Aveva lasciato perdere i suoi amati giochi per un po' concetrandosi maggiormente sullo studio e i risultati si vedevano sopratutto grazie all'aiuto di Rebecca e incredibilmente di Joey, chi lo sapeva che fosse cosi bravo in matematica, ma d'altronde se basi il tuo mazzo sulla fortuna come lui i numeri era importanti da conoscere.
Stava continuando a “uscire” con Rebecca più che altro per l'insistenza di quest'ultima, ma il suo cuore non batteva per la ragazza nello stesso modo in cui continuava a battere per Tea. Stare con Rebecca lo faceva sentire bene, ma non nello stesso modo in cui si sentiva quando stava con Tea più come quando stava con Joey, voleva dirglierlo però non voleva farla soffrire e aveva paura che ormai fosse troppo tardi per tornare indietro.
In passato non aveva mai capito perchè Atem sembrasse snobbare i sentimenti di Tea per lui, non si rendeva conto di quanto era fortunato?
Tea era una ragazza forte, carina e intrapedente, ok aveva dei diffeti a volte era troppo rude e certe volta poteva benissimo passareper una persona egoista, ma d'altraparte non erano anche i difetti che rendevano una persona quella che era?
Yugi era certo  se Tea non avesse avuto anche le sue pessime qualità non si sarebeb mai innamorato, perchè amava tutto di lei.
Atem doveva essere veramente assesuato per non notarla eppure non perdeva occasione di prenderlo in giro per la sua cotta o di dargli dei consigli che Yugi puntualmente ignorava per ben due motivi, il primo era che flitarndo con Tea apertamente non essendo ricambiato potesse rovinare la loro amicizia e la seconda era che i consigli di Atem erano assurdi e imbarazzanti più di una volta aveva anche fatto allusioni sessuali non che Yugi non abbia fantasticato su ste cose, ma la disinvoltara con qui il suo altro io parlava di ste cose lo metteva a disagio.
Per essere un fantasma smemorato n'è sapeva di dettagli sconci.
Sinceramente pensava di essere una persona orribile per quello che stava facendo a Rebecca, era una ragazza eccezionale e non lo aveva mai visto come una seconda scelta dandogli il podio del suo cuore ovvero quello che Yugi aveva sempre desiderato quindi perché non la ricambiava nemmeno dopo il loro appuntamenti?
Semplicemente perchè lei non era Tea.
Continuava a dirsi che inseguire una ragazza che lo vedeva solo come un amico e un fratello non era salutare, ma anche senza più alcuna speranza continuava ad essere innamorato.
E se lui non riusciva a smettere di provare tali sentimenti che speranza c'era che Tea smettese di amare Atem... ma a lui che importava ormai?
Gli era stato chiaro fin troppe volte la sua pozisione nel cuore di Tea eppure una aprte di lui continuava a sognare. Non sapeva cosa fare e cosi decise di non cambaire la situazione magari gli serviva solo altro tempo e si sarebbe innamorato di Rebecca.
Però non era lui a decidere per chi battese il suo cuore e la sua amica d'infanzia continuava ad esserne padrona assoluta.
Si immaginava Atem dirgli che respingere Tea era stata una stupidaggine, aveva rinunciata alla ragazza che chiaramente amava ancora per stare con una che era semplicemente sua amica... si era scavato la fossa con le sue mani.
Non avrebbe dovutto chiedere a Rebecca un appuntamento quando era ancora invaghitto di Tea, non si poteva sforzare a provare qualcosa che in realtà non provava. Nonostante tutto quello che faceva continuava a soffrire e a far soffrire gli altri.

Angolo dell'autrice: ben trovati allora vorrei specificare una cosa. È perfettamente normali innamorarsi di qualcuno per poi non provare più niente per lui, ma è anche perfettamente normale innamorarsi di una persona e provare sempre questi sentimenti come le coppie sposate per esempio. Ciò non significa però che tutti siano uguali, yugi lo presume perchè lui ha occhi solo per Tea mentre lei invece sta lentamente mettendo da parte i sentimenti per Atem.
Il punto è che ogni persoan è diversa cosi com'è diverso il modo in cui le persone si innamorano, prendete per esempio al serie tv Friends.
Bè visto che non ho più niente da dire vi lascio e alla prossima.

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Capitolo 11
*** Capitolo 11: Tea e Rebecca. ***


L'arrivo di giugno porto varie novità per Yugi oltre al fatto che si stava avvicinando il suo compleanno gli insegnati gli avevano domandato se se l'ha sentiva di essere il portavoce dei diplomati di quell'anno e ciò equivaleva a tenere un discorso durante la cerimonia di lauera.
Una parte di lui non riusciva a credere alle proprie orecchie sopratutto perchè i suoi voti anche se si erano alzati non era ancora molto più alti della media e sopratutto perchè l'idea di fare un discorso un po' lo spaventava quindi rispose che ci doveva pensare.
Nel fratempo mentre Yugi stava aiutando il nonno con il negozio Rebecca era persa nei suoi pensieri, non era stupida e sapeva che nonostante le recenti uscite Yugi continuava a guardala come un amica e sapeva di non poter costringerlo ad amarla nonostante lui si stesse forzando ad amarla e si comportava sempre come un gentil'uomo, ma semplicemente non era cosa che poteva essere controllata.
Aveva fatto tutto il possibile eppure doveva ammetere che il loro “rapporto” se cosi si poteva chiamare non si era evoluto per niente se qualcuno gli avesse visti da lontano non gli avrebbero mai scambiati per una coppia, ma solo per due amici o dei fratelli.
Sperava che con il tempo i sentimenti di Yugi per lei potessero cambiare, ma non era cosi. Si diceva che aveva solo bisogno di più tempo, ma non era vero si stava solo illudendo. E mentre lei si illudeva Tea e Yugi soffrivano, aveva ascoltato la loro conversasione del mese scorso e n'è era rimasta colpita, si era sempre divertita a prendere in giro Tea a causa della gelosia della ragazza più grande visto che non la considerava una rivale, ma... forse si era sbagliatta, forse anche Tea aveva sentimenti per Yugi.
Voleva negarlo, ma aveva visto come si era evoluto lo sguardo sul viso di Tea quando guardava il ragazzo. Se in California era uno sguardo di attrazione stavolta era uno sguardo che rispecchiava quello di Yugi ovvero pieno d'amore.
Adesso però doveva mettere le cose in chiaro con se stessa. Lei era da sempre innamorata del vero Yugi però sapeva che se le cose non fossero cambiatte entrambi avrebbero sofferto. Lei voleva un ragazzo che l'amase non che le volesse semplicemente bene.
Era il momento di agiustare la faccenda.

Tea senti suonare il campanello e corse ad aprire ritrovandosi davanti Rebecca con un sorisso sul volto.
«Devo chiederti scusa.» disse Rebecca.
«Perché?» domando Tea confussa non capendo di cosa si scusase la ragazzina visto che era da alcuni giorni che non si vedevano.
«Perchè mi sono sbagliata. Noi siamo rivali perchè tu sei davvero innamorata di Yugi, giusto?» continuo Rebecca.
«Si, lo sono. Io sono innamorata per davvero di lui e non voglio che Yugi sia qualcun'altro, voglio quello vero... » disse Tea che mai avrebbe immaginato di confidarsi proprio con Rebecca che come aveva detto poco fa era la sua rivale per gli affetti di Yugi.
«Sai penso che queste cose le dovresti dire a Yugi.» commento Rebecca.
«Pensi che non l'abbia già fatto? Non mi crede pensa che lo stia vedendo come un sostituto però non è vero perchè... perchè nonostante lo pensi io non sono cosi crudele.» disse Tea con dolore nella voce.
Pensare che Yugi la considerase tanto insensibile da far qualcosa del genere le faceva male, voleva dire che se davvero l'amava quel sentimento era diventato odio ed era questo a farle male, aveva distruto qualcosa di meraviglioso con il suo egoismo.
«Tea ascoltami! Per quanto mi faccia male ammeterlo Yugi ti ama ancora e penso che lo farà per sempre. Penso... penso che abbia solo paura di soffrire.»
«E quindi perchè sei venuta qui? Se mi ama o no non fa più differenza gli ho spezzato il cuore! È meglio se continua a stare con te.» disse Tea cercando di trattenere la gelosia e il dolore.
Non importava cosa provasse Yugi o cosa provase lei il passato non si poteva cambiare.
Ma non si poteva scegliere di chi innamorarsi però anche se il faraone sarebbe stato il suo primo amore questo non significava che fosse anche l'unico anzi aveva bisogno che Atem se n'è andasse per vedere che Yugi era proprio di fronte a lei con le qualità che amava di entrambi. E poi al contrario di Atem conosceva Yugi da anni e con lui ci parlava, ci scherzava e si sentiva a suo agio. Con Atem non aveva mai provato tutte queste cose. E poi più passava il tempo e più crescevano i sentimenti per yugi e diminuivano quelli per il faraone.
«Fa differenza eccome! Io ho provato in queste settimane a farmi amare da lui, ma non ci sono riuscita. Lui ama te punto e basta!» disse Rebecca cercando di mantenere ferma la voce ma era difficile e doloroso.
«Posso capire.» rispose Tea alla qualle torno in mente l'esatto momento in cui capì che Atem non l'avrebeb mai ricambaita perchè il suo cuore era già occupato da un'altra. Stranamente non era stata gelosa, forse quello doveva aiutarla a capire chi le piacesse veramente.
Vedere Atem con un'altra non la rendeva infelice, ma quando invece Yugi attirava l'attenzione di una ragazza si faceva prendere da una gelosia bruciante e dalla voglia di proteggere ciò che era suo.
«Quello che cerco di dirti e che... che io rinnuncio!» strillo Rebecca a pieni polmoni, non aveva mai avuto possibilità e ora lo sapeva come sapeva che se fosse stata insieme a Yugi non sarebbe mai riuscita a renderlo felice.
Perchè Yugi amava Tea e questo non avrebbe mai potutto cambiarlo, però non le importava perchè infondo la felicità di Yugi era più importante inoltre Tea era anche sua amica e sinceramente non avrebbe permesso a nessun'altro di avvicinarsi al suo Yugi.
Loro due erano le uniche a meritarlo e a conoscerlo a fondo.
«Rebecca sei veramente gentile, ma... stai facendo un erorre. Fidati di me forse è meglio se Yugi stai con te.» inizio Tea, ma Rebecca l'abbraccio di slancio strigendosi a lei.
«Niente ma! Entrambe vogliamo la stessa cosa! Vogliamo che Yugi sia felice perchè... perchè nessuno più di lui se l'ho merita.» strillo Rebecca mentre piangeva.«Ti prego Tea rendilo felice, ti scongiuro!» Tea la guarda spiazzata.
«Grazie Becky.» disse la bruna strigendo Rebecca a se e massegiandole i capelli in maniera dolce.
«Di niente... infondo penso che non protestri mai trovare un altro sei decisamente meno carina e intelligente di me, ho più possibilità di conquistare qualcun'altro amgari qualcuno con un gusto migliore.» disse Rebecca facendole una linguacia alla qualle Tea rispose con una smorfia, anche in una situazione come questa quella ragazzina trovava il modo di prenderla in giro.
«Si, né sono sicura.» disse la bruna.
Non era ancora sicura che fosse una buona idea, non dubitava più del suo amore per Yugi però non sapeva se Rebecca dicesse il vero.
Di certo non si sarebbe inventata una cosa del genere solo per renderla ridicola, giusto?
E se non fosse stata in grado di rendere felice Yugi? E se gli avesse di nuovo spezzato il cuore?
«Non sentirti in colpa.» disse Rebecca guardandola sorridendo nonostante il viso pieno di lacrime. «Nessuno ti sta dando la colpa di niente, eri perfettamente libera di agire come volevi. Non è colpa tua.»
La bruna si senti molto meglio dopo aver sentito tali parole e decise di seguire il consiglio di Rebecca perchè l'unico modo per sapere se i suoi dubbi erano legitimi o no era provare. E stavolta avrebbe fatto di tutto per dare a Yugi e a se stessa la felicità che si meritavano.

Angolo dell'autrice: molto bene, una questione è risolta... adesso devo risolvere le altre cento in sospeso. Allora specifichiamo una cosa che mi sono accorta voi avreste potutto presumere. Io non incolpo Tea per essersi innamorata di Atem, liberissima di farlo e non ricambiare Yugi, comunque l'autore ha confermato che ha una cotta per entrambi poi è lui che non sa caraterizzare i propri personaggi, ma dettagli. Io incolpo certe sue azioni nei confronti di Yugi tutto qui, poi sinceramente trova che faccia una coppia più sensata con lui sia perchè sono amici d'infanzia è quindi si conoscono bene e poi perchè Atem è morto(che siamo ai liveli di Twilight, per caso?!). Chiamatemi strana, ma io preferisco i tizi vivi ai fantasmi morti da milleni. Ma questi però ripeto sono solo i miei gusti e voi siete liberi di pensarla come volete. Alla prossima.

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Capitolo 12
*** Capitolo 12: L'ultima goccia. ***


Yugi tiro un sospiro di sollievo si era impegnato tantissimo e con sua somma gioia era riuscito ad ottenere un voto alto anche a questo esame e visto che non c'erano compiti per la settimana succesiva poteva passare il weekwend del suo compleano in santa pace non vedeva l'ora di tornare a concetrarsi su i suoi amati giochi sopratutto perchè il nonno n'è aveva avuti di nuovi da vendere e lui non vedeva l'ora di provarli.
Tornando a casa Yugi passò davanti ad un parco dove vide dei bambini giocare a Duel Monsters e per istinto tirò fuori il suo deck o meglio il deck che aveva costruito insieme ad Atem. Era dal Duello Cerimoniale che non duellava e non aveva rivelato ai suoi amici che ogni volta che prendeva in mano una carta gli tremavano le mani e non riusciva più a giocare. Sperava di superare il problemma, ma voleva riuscirci da solo.
“Vedrai Atem continuero a renderti orgoglioso.” penso Yugi sorridendo felice mentre pensava al suo amico finalmente in pace.

Nonostante Mai cercasse di rallegrarlo Joey non riusciva ad evitare quella sgradevole senzasione che li bruciava lo stomaco.
Come osava sua madre chiamarlo e chiedergli di venire al suo matrimonio?
Dopo che quasi otto anni prima l'aveva abbandonato con il padre separandolo da Serenity. Senza il minimo tatto le aveva domandato perchè cosi all'improvisso si fosse ricordata di avere un figlio, per tutta risposta sua madre gli disse che era un giorno speciale per lei e che erano una famiglia... Joey la insulto pesantemente prima di dirle che se voleva essere una famiglai con lui allora avrebeb dovutto pensarci prima.
«Joey ti ho già detto che non ci devi più pensare, goditi la sereta.» disse Mai mentre parcheggiava la propria auto davanti ad un ristorante italiano.
Per distrare Joey aveva pensato a questo posto dove si mangiava bene ed era anche fuori città, sapeva per esperienza che a volte per distrarsi dai problemmi era meglio un aria tutta nuova.
«Solo... a volte continuo a domandarmi perchè mi abbia lasciato qui. Ho sempre penasato che non mi avesse mai realmente voluto bene.» disse Joey lasciando per sé il sospetto che l'avesse abbandonato perchè gli ricordava troppo il marito e il modo in cui per colpa di un suo errore fosse diventato una pessima persona.
E pensare che da piccolo Joey era orgoglioso di somigliare al padre adesso invece non lo soportava, ma anche se non poteva cambiare il suo aspetto aveva dimostrato a se stesso che quella era l'unica cosa in comune che aveva con il genitore.
«Invece di farti questi problemmi perchè non ti dedichi al tuo hobby preferito: abbufarti come un maiale.» commento Mai strapapndo quello che sembrava una combinazione di una risata e un ringhio da Joey.
Nonostante tutti i batibecchi i due riuscivano a capirsi e stare insieme in armonia senza troppi problemmi.
Erano sicuri delle loro non ancora ufficiale relazione e questo dava ai due stabilitta.
Durante la cena parlarono dei viaggi che Mai aveva fatto da quando si erano separati e dei progetti di Joey di trovarsi una casa sua e diventare un duelante professionista. Alla fine tornarono a Domino e una volta arrivati all'apartamento di Joey quest'ultimo invito Mai a casa per un caffè che la ragazza accetto. Suo padre non era in casa quindi i due trascorsero un piacevolo quarto d'ora almeno finchè Joey non notò qualcosa di strano.
L'appartamento era quasi sempre in disordine, ma adesso molte cose non erano nello stesso posto in cui le aveva lasciate prima di uscire, insospettito notò che cassetti e mucchi di vestiti erano stati buttati sul pavimento con violenza.
Un brivido gli corse su per la schiena quando un ipotesi gli si formo in testa. C
orse in camera sua e dovette trattenersi dall'urlare vedendola completamente a soquadro e cosa più importante buttata sul letto c'era la scatola dove nascondeva i suoi risparmi vuota senza la minima traccia dei soldi che aveva faticato cosi tanto a raccimolare.
Quando capì cos'era successo senti una rabbia inmensa prevardegli il corpo.
Non sapeva come suo padre fosse venuto a conoscenza di quei risparmi, ma era chiaro che gli aveva presi lui per farci chissà cosa di certo non per pagare i debiti forse invece gli avrebbe persi al gioco o spesi tutti in alcolici in qualche bar malfamato. Strinse il pugno cosi forte che gli si videro le vene. Era troppo, suo padre l'avrebbe sentito e in un modo o nell'altro Joey l'avrebbe costretto a ridargli tutto fino all'ultimo centessimo.
Proprio in quel momento, quando si diceva parli del diavolo e spuntano le corna, suo padre entro in casa con i vestiti sporchi e puzzava di birra cosi forte che Mai fu costretta a tapparsi il naso.
«Cosa n'e hai fatto dei miei soldi?» grido Joey afferando il genitore per il colletto della camicia.
«Non sono fatti tuoi moccioso.» rispose Gregory cercando di togliersi dalla presa del figlio, ma esse era stretta e ferma con l'accaio.
«Invece sono affari miei! Perchè anche quei soldi erano miei! Gli ho guadagnati spaccandomi la schiena mentre tu ti ubriacavi tutto il giorno!» urlo Joey con il viso rosso di colera.
«D'accordo gli ho persi al gioco contento? Adesso che fai ti metti a piangere come quando quella cagna di tua madre è andata via?»
Sinceramente non aveva un opinione molto alta nemmeno di sua madre, ma Joey detestava quando un uomo definiva in quel modo una donna a maggior ragione se era suo padre con sua madre una donna che comunque nonostante gli erorri comessi era riuscita a prendersi cura di Serenity.
«D'altraparte sembra che tu per le cagna abbia una passione basta vedere la tua amica... te la sei già fatta? A questo servivano i soldi?»
Ok, era troppo.
Joey guardo inoridito il genitore stesso per terra privo di sensi e con la faccia piena di sangue e poi vide il suo pugno chiuso.
«Joey cosa...?» inizio Mai, ma il ragazzo la fermo dicendole di prendere subito il telefono.

Yugi si mise il pigiama pronto per dormire quando il nonno lo chiamo dicendogli che c'era qualcuno per lui al telefono. Quando rispose senti subito la voce di Joey piena di ansia e nervogismo che gli chiedeva se poteva venire a casa sua con almeno uno dei suoi genitori.
Cambitossi in fretta e convincendo sua madre ad accompagnarlo Yugi arrivo davanti all'edificio dove Joey viveva e vide l'amico discuttere con un poliziotto, quando lo notò gli fece sengo di avvicinarsi. In pratica Joey stava descrivendo come aveva agreditto il genitore, ma avendo avuto conferma che fosse una persona violenta Joey non avrebbe avuto gravi conseguenze, ma Gregory avrebbe dovuto rimanere in ospedale per un pòe cosi lui non aveva un posto dove stare.
«Mai sta in un albergo un po' costoso e io non ho più un centessimo. Potresti ospittarmi tu per favore?» domando Joey in tono supplicante. Yugi lancio un'occhiata alla madra la qualle annui serena.
«Certamente.» risose il ragazzo ritrovandosi nemmeno un secondo dopo stritolato dall'abbraccio dell'amico.

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Capitolo 13
*** Capitolo 13: Il compleanno. ***


Takeo si trovava al tavolo della cucina e cerco di sorsegiare il suo caffè ed ignorare lo sguardo che Azumi gli stava rivolgendo.
«Mi stai veramente dicendo che non hai in programma niente di speciale per oggi!?» disse Azumi evidentemente inferocita.
«Ha già dei programmi con i suoi amici non è mio diritto intrometermi.» rispose il marito.
«Sono passati quasi cinque anni dall'ultima volta che hai festeggiato il compleanno di tuo figlio insieme a lui! Il minimo che puoi fare e stare con lui fino alla festa di stasera!» strillo Azumi che si stava stancando dell'indiferenza che Takeo stava mostrando.
«Ho da lavorare.»
e con questo Takeo chiuse il discorso perchè lscio la cucina per uscire e dirigersi al suo studio che ovviamente non di trovava a casa.
A volte Azumi si domandava se Takeo amasse veramente lei o Yugi.

«Questo è il mio regalo per te!» disse Rebecca allungando a Yugi una busta.
Essere lasciati il giorno del proprio compleanno non era una cosa bella, ma Rebecca voleva che il suo dono fosse una sorpressa e quindi non aveva detto niente a Yugi in qui giorni del discorso avuto con Tea e anche se avesse voluto parlargli il fatto che Joey si fosse trasferito lì significava che Yugi non era quasi mai da solo.
«Grazie Rebecca, vuoi andarci insieme?» domando Yugi predendo dalla busta i due bigliatti per la fiera che si sarebbe tenuta a Domino la settimana successiva.
«No, vedi il mio regalo non sono solo i biglietti. Abbiamo passato dei bellissimi pomeriggi insieme e resterano sempre nel mio cuore, ma vedi qualunque sia il tipo di relazione che abbiamo ora ho deciso di darci un taglio sei libero di invitare chiunque tu voglia.» disse Rebecca facendogli l'occhiolino e indicando leggermente nella direzione di Tea.
Il giovane duellante non potè fare a meno di arrosire e cerco subito di balbettare qualcossa che sembrasse una scusa però Rebecca lo fermo e gli disse chiaro e tondo che non era colpa sua se non la ricambiava e che sarebbe andata avanti senza problemmi infondo era ancora una ragazzina con tutta la vita davanti.
«Bene dopo questo momento strappalacrime vorrei parlare con Yugi in privato se non vi spiace.» disse Tea all'improvisso predendolo per le spalle e trascinandolo fuori dalla stanza con in sottofondo le risate degli altri in particolare quelle di Joey.
«Allora Yugi direi che il motivo per cui ti ho portato qui sia ovvio.» disse Tea sorridendo.
«Si, ma ti ho già detto che...» inizio Yugi, ma Tea gli prese le mani e lo zitti.
Il ragazzo si era alzato durante l'ultimo periodo e ora era quasi della stessa altezza della ragazza e per qualche motivo questa cosa lo faceva aggitare ancora di più forse perchè adesso gli era più difficile evitare di guardare i meravigliosi occhi azzurri di Tea.
«Ho parlato con Rebecca qualche giorno fa e ho capito due cose. La prima è che continuare a piangersi addosso non serve a niente e la seconda è che se c'è anche solo una piccola possibilità per noi allora dobbiamo provarci.» disse la ragazza e Yugi fu certo che fosse sincera, ma una parte di lui non riusciva a credere che tutto questo fosse vero.
Il fatto che avesse parlato con Rebecca non lo stupì visto quello appena successo.
La ragazzina americana aveva fatto quello che lui in passato aveva fatto per Tea, dare alla persona che le piaceva la possibilità di stare con la persona di cui era innamorata... oddio per quando volesse Tea felice quella volta non poteva pensare a niente senza che il cuore gli si spezzase alla prospetiva di Tea e Atem da soli.
Non voleva che Rebecca sorfrisse in quel modo.
«Tea io... io non posso... ti ho già spiegato che questo dubbio...» disse e gli costo una grande fatica perchè sapeva bene che un'occassione del genere con la ragazza dei suoi sogni non si sarebbe ripresentata.
«Yugi ascolta se è per Rebecca so che non vuoi farla sofrire ed è molto nobile da parte tua, ma... ma per una volta in vita tua non puoi essere egoista? Ti prometto che se non dovesse funzionare ti lasciero in pace, ma dammi la possibilità di aiutarti a scaciare questo dubbio e di dimostrarti che sono sincera.» disse Tea stringendoli più forte le mani.
Yugi ci penso su, aveva sempre sacrifico tutto, i suoi sentimenti e anche se stesso per gli altri e anche se non se n'è pentiva(e anzi se le situazioni si fossero ripetutte avrebbe agito allo stesso modo)quindi che male c'era se come aveva detto Tea per una vola si comportava da egoista?
Infondo non era meglio che soffrise un pò adesso invece che vivere nella speranza di qualcosa che non sarebbe mai capitato?
Aveva detto a Tea che gli serviva una prova però non gli aveva datto l'occasione per far in modo che si dimostrasse sincera.
Se lei si fosse vermanete innamorata di lui?
Il solo pensiero gli causo euforia e gioia, era quello che aveva sempre desiderato che la ragazza che amava restituisce il suo amore, ma non voleva soffrire ancora non c'è l'avrebbe fatta a sopportare una nuova delusione... d'altrocanto se in futuro avesse scoperto di essersi sbagliato e che la ragazza fosse sempre stata sincera nei suoi confronti allora si sarebbe pentito a vita per aver sprecato un'occassione del genere.
Alla fine prese la sua decisione.
«D'accordo... Tea ti andrebbe di venire alla fiera con me?» domando lui con tono cauto, non riusciva ancora a credere che stesse succedendo davvero.
«Mi piacerebbe molto però ricordati bene che è un'appuntamento.» rispose la ragazza.

Nell'altra stanza intanto Joey era appogiato alla parete cercando di sentire quello che i due si stavano dicendo.
«Allora che è successo?» domando Tristian.
«Andrano alal fiera come coppia.» rispose Joey facendo il gesto del police alzato verso i suoi amici che non poterono evitare di gridare di gioia.
«Adesso però tu mi devi organizzarmi un'uscita con tua sorella» disse Tristian.
«Dovrai passare sul mio cadavere!» sbotto Joey stringendo il collo dell'amico in una morsa da werlster sotto lo sguardo esasperato degli altri
. «I maschi...» sospiro Mai ridachiando.

Angolo dell'autrice: ok,un primo passo l'abbiamo fatto però non è che sarà tutto rosa e fiori da questo momento in poi. Infatti mentre Tea e Yugi approfondirano il loro rapporto spero che i nostri eroi imparino il significato di privacy... anche se la vedo dura. Alla prossima e buon San Valentino a tutti!

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Capitolo 14
*** Capitolo 14: La fiera. ***


Quella domenica il sole splendeva nel cielo di Domino anche se Yugi aveva sperato che piovesse e che la fiera fosse annulata.
Il cuore gli batteva ad una velocità mai provata prima e sentiva lo stomaco stringersi in una morsa bloccandogli l'appetito e facendogli venire voglia di vomitare. Stava per uscire con Tea, stava per realizzare un sogno che aveva avuto fin dalle elementari e di questo n'è era entusiasta al settimo cielo in realtà, però... Tea l'aveva rassicurato che voleva il vero lui allora perchè i dubbi non se né andavano?
Forse si faceva troppe paranoie, doveva solo prendere la giornata un minuto alla volta e vedere quello che sarebbe accaduto... come diceva sempre Atem non poteva arrendersi alla prima difficoltà e provarci fino alla fine e sarebbe stato quello che avrebbe fatto quel giorno.
Inoltre doveva ricodarsi che prima di essere una ragazza Tea era sua amica e che quindi anche se si trattava di un apuntamento non doveva preoccuparsi troppo del risultato anche se desiderava in un esito positivo per una possibile relazione.
Si allaccio il collarino di pelle al collo e fu finlamente pronto per partire peccato che non ci fosse Joey ad auguargli buona fortuna, ma aveva detto che quel giorno aveva un'impegno. Poco male non faceva questa grande differenza.
Oggi si sarebbero stati solo lui e Tea.

Solo lei e Yugi.
Era un pensiero che la tranquillizava e innervosiva al tempo stesso.
In sua compagnia si sentiva sempre a suo agio e sapeva che avrebbe fatto di tutto per farla stare bene e in realtà era questo che la innervosiva. Chiarire i propri sentimenti non sarebbe servito a niente se Yugi non avesse visto che era sincerà o se peggio avesse provato a renderla felice forzandosi di somigliare ad Atem.
Yugi sarebbe stato capace di cambiare se stesso solo per renderla felice, ma se l'avesse fatto avrebbe ottenuto l'effeto contrario.
Forse tutta questa idea era sbagliatta, avrebbe fato meglio ad ignorare Rebecca, ma ormai era tardi e l'unica cosa che le restava da fare era provarci e dimostrare a Yugi cosa provava davvero per lui.
Finora il pomeriggio era stato gradevole e senza troppi intoppi, le paure dei due sembrano infondate visto che non si erano creati problemmi o anche solo dei silenzi imbarazzanti in realtà i due era a loro agio nella reciproca compagnia.
«È quasi ora di pranzo che né dici se prima di amngiare facciamo un giro sulla ruota panoramica?» suggeri Tea.
Si stava divertendo e doveva ammetere che si stava godendo quest'appuntamento più di quello con Atem, forse perchè non era costretta a tirar fuori da Yugi con una pinza ad una ad una ogni silabba. Quel giorno il faraone poteva essere andato al museo da solo e di sicuro il suo attegiamento non sarebbe cambiato. Poteva essere un pensiero un pò egoistico, ma le piaceva ricevere un pò d'attenzione durante un'uscita..
«D'accordo mi piacerebbe vedere tutto dall'alto deve essere uno speccatolo magnifico.» rispose Yugi con tono gioioso.
Dall'alto della giostra i due potevano vedere tutta la fiera e rimasero meravigliatti di come apparisce stupenda una cosa all'aparenza cosi banale.
Tea guardo in direzione di Yugi per poi spostare lo sguardo con le guance in fiamme.
«Tea tutto bene? Ti stai divertendo?» chiese Yugi.
«Si, non preoccuparti.» rispose Tea spostandosi dal suo posto per mettersi vicino a Yugi.
«Sei sicura? Perchè se non ti stai divertendo possiamo anche anadrcene.» continuo Yugi con lo sguardo basso, aveva detto che avrebeb finito di autocomiserarsi ma non riusciva a farne a meno.
Tea capendo la situazione gli prese la mano e appogio al testa sulla spalla del ragazzo.
«Fidati Yugi sto bene e non vorrei esserene con nessun'altro a parte te.» risose la ragazza chiudendo gli occhi. Yugi arrosi violentemente, ma poi si rilasso godendosi il resto del giro e la presenza di Tea al suo fianco.
Erano solo loro due e questo bastava ad entrambi.

Joey beve un sorso della sua bibitta e si stistemo il capello sui capelli biondi mentre con lo sguardo continuo a vagare sulla ruotapanoramica, ma proprio non riusciva a vedere cosa stavano facendo Tea e Yugi.
«Accidenti saremo dovutti salire con loro.» si lamento.
«Cosi facendo ci avrebbero scoperti di sicuro e io non voglio di essere picchiatto da Tea.» rispose Tristian togliendosi gli occhiali da sole.
«Possibile che voi due vi dobbiate sempre lamentare di tutto.» si intromise Rebecca.
I tre stavano spiando gli amici per assicurarsi che andasse tutto bene, era stata un'idea di Joey che aveva ricordato a tutti che a loro le cose strane sambravano capitare con scadenza regolare o almeno era quello che dicevano per essere in pace con se stessi.
La realtà era che erano solo degli impiccioni.

Angolo dell'autrice: amo come in tv nessuno sappai il significato di privacy! Bisogna ancora chiarire varie questioni e poi c'è un nuovo problemma che presto i nostri dovrano affrontare. Qualle? Bè di certo non ve lo spoilero! Alla prossima.

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Capitolo 15
*** Capitolo 15: Disastri. ***


«Dunque... davvero sei sicura che... che ti vada bene insomma io.» disse Yugi con Tea che ancora aveva la testa appogiata a lui.
«Certo Yugi. Ascoltami so che ti ho fatto soffrifre, ma ti giuro che mi piaci davvero... mi ci è voluto del tempo però ora so che ti amo.» rispose Tea strigendosi di più a Yugi sperando di riuscire a fargli capire una volta per tutte quello che veramente provava per lui.
«E solo che io non sarò mai come lui.» continuo Yugi e Tea fu sul punto di schiaffegiarlo infastidita dalla sua testardaggine, ma si trattene.
«Lo so Yugi, ma io non voglio che tu si lui, voglio che tu sia tu e per favore capiscilo una buona volta e smettiamola con questi discorsi.» disse la ragazza.
«È solo... è solo che senza di lui non avrei niente di tutto quello che ho oggi. A volte mi chiedo se in realtà non mi abbia fatto vincere a posta solo per liberarsi di me.» confesso Yugi iniziando un argomento che non aveva mai avuto il coraggio di condividere eppure fin da quando la conosceva sapeva che poteva dire tutto a Tea e che lei l'avrebbe sempre aiutato.
«Come puoi dire questo?! Si può sapere come sei arrivato ad una tale conclusione?!» grido Tea infuriata per la scarsa considerazione che Yugi stava dimostrando per se stesso.
Sapevano tutti che il giovane duellante era stato quello colpito più di tutti dal lutto di Atem, ma nessuno avrebbe immagianto di arrivare a quei liveli.
Era impazzito?
«Senza di lui non avrei i miei amici e anche se mi dici che ti piaccio sappiamo entrambi che non mi avresti mai guardato prima del suo arrivo. Ho paura che tutti voi un giorni mi abbandonerete... io non posso tornare da solo!» strillo Yugi in preda al panico.
«Yugi guardami!» disse Tea predendogli il volto tra le mani e facendo in modo che la guardasse dritta negli occhi «Pensi di non valere niente? Sei stato tu a difendere Joey e Tristian da Ushio, sei stato tu ad impedire ad Atem di non attaccare Kaiba e quel giorno sarà stato Atem a salvarmi dall'aggresore, ma non l'avrebbe fatto se non fossi stato tu a corerre in mio aiuto per primo.»
«Tea, io...» inizio lui vedendo che stava iniziando a piangere, uno spettacolo che rattristava sempre anche lui.
«Se vuoi dire qualcosa rispondi a questa domanda: pensi che se al tuo posto ci fosse stato Atem avrebbe agito nello stesso modo?»
«Certo! Lo sai benissimo anche tu che era sempre accorso in nostro aiuto.»
«Tranne che non avrebbe mai combatutto contro un armadio per diffendere due persone che lo tormentavano ogni giorno, era pienamente disposto a far uccidere Kaiba se questo avrebbe significato vincere e poi... lui mi avrà salvata però eri stato tu a volermi aiutare contro un adulto e diciamocelo sapevi di non aver molte possibilità.»
Yugi arrossi a quest'ultimo commento anche se sapeva che era vero, in realtà era svantaggiato in molte situazioni in cui si era trovato però era riuscito a cavarsela sempre grazie ad Atem... però ora stava vedendo il suo eroismo in maniera diversa.
Certo ai suoi occhi era ancora un eroe però ineffetti in quelle situazioni si sarebbe comportato di certo in maniera diversa da lui. Ora che ci pensava Atem era più alto e robusto di lui, ma questo non voleva dire molto visto che il faraone arrivava comunque solo alle spalle degli altri... inizio a pensare che corpo di Yugi o no anche Atem non sembrava essere uno portato agli scontri fisici.
Poi alla vicenda con Kaiba sull'isola di Pegasus non voleva nemmeno pensarci.
D'accordo Seto non era la persona più gentile del mondo però era rimasto schiochatto che Atem l'avrebbe attaco anche se c'era la sua vita in gioco, quello fu il momento esatto in cui capì che erano due persone diverse.
Quando aveva completato il puzzle aveva notato le perdite di memoria e che a volte le persone parlavano di qualcosa che aveva fatto, che però era certo non fosse mai accaduto e come se non bastasse a volte si sentiva osservato anche se era in camera sua da solo a fare i compitti. E poi vennero i duelli... quegli se gli ricordava tutti, ma era come se gli avesse visti non vissuti. Aveva cercato su internet se per caso questi strani avenimenti fossero i sintomi di qualcosa e quando vide i risultati stava per vomitare.
Disturbo della personalità e schizofrenia erano le opzioni più positive che aveva trovato.
Per questo era stato zitto dopo tanta fatica si stava abbientando al liceo e aveva trovato degli amici e adesso l'ultima cosa che voleva era che lo credessero pazzo o che sua madre lo gettasse in qualche struttura.
Sinceramente a riguardarsi in dietro tutte le volte che aveva risciatto la vita era stata un'opzione decisamente migliore.
«Il tuo unico problemma è che eri troppo timido e infantile, ma ora non lo sei più cioè rimani un po' timido però adesso sei... cresciutto diciamo, ma sono certa che ci saresti riuscito anche senza Atem.» disse Tea che non aveva ancora tolta la presa dal suo volto.
«Lo so... alla fine dei conti comunque ammeterai con me che sono un disastro.» disse Yugi che comunque si sentiva molto meglio. «Lo siamo entrambi cioè la mia prima cotta è stato un morto...» disse Tea ridacchiando cercando allegerire la tensione «Per di più sono caduta nel clichè del “cattivo ragazzo”.»
«Non è colp tua!» disse Yugi con voce alta «Sei una persona, hai tutto il diritto di non ricambiarmi e di innamorarti di un'altro. Non sei e non sarai mai un'oggetto che apartiene a qualcuno.»
«Sai, tu sei proprio strano Yugi però intendo in senso buono. Fidati di me ho scelto te, mi credi vero?» chiese Tea domandandosi come fosse possibile che al mondo esistesse una persona gentile e saggia come Yugi.
«Si, Tea ti credo. Adesso siamo qui e ho capito che sei sincera.»
«Sei sicuro di non voler ulteriori prove?» domando la ragazza.
«Sono sicuro, non voglio più che ti senti in colpa.» disse Yugi con vermezza.
«Yugi ascoltami: io una prova voglio dartella, d'accordo?» continuo Tea spostando le mani dal volto di Yugi fin sulle spalle del ragazzo.
«Davvero Tea non è necesario mi hai già fatto capire che non devo passare la mia vita a paragonarmi all'ombra di Atem, starò bene.» disse Yugi anche se sapeva che per superare del tutto questo problemma gli sarebbe servito ancora del tempo però non voleva far preoccupare ulteriomente la ragazza.
Tea sospiro non capendo come Yugi non riuscisce a capire cosa volesse fare.
Erano proprio due disastri perchè quando avvicino le labbra a quelle di Yugi lo fece con troppa forza e fini per sbattere contro il naso del ragazzo e nel mentre riusci anche a mordersi la lingua.
Scoppiarono entrembi a ridere e quando il giro finì e scesero dalla ruota capirono che quello sarebbe stato l'inizio di una nuova avventura soltanto loro.

Angolo dell'autrice: bè se credevate che il titollo si riferiva ad un vero disastro spiacente di deludervi. Sembra che finalmente la questione si sia risolta, giusto? Sbagliatto! Nel prossimo capitolo sopragiugera un nuovo problemma. Alla prossima.

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Capitolo 16
*** Capitolo 16: Nailah. ***


Uno sguardo poteva avere parecchi significati e lo sguardo che le stava rivolgendo era uno sguardo d'amore ed era anche ricambiato... perchè non poteva guardare lei in quel modo?
Perchè c'era sempre qualcuno migliore di lei?
Le aveva già rubato tutto, non avrebbe lasciato che la storia si ripetesse che un'altra donna glielo portasse via da sotto il naso insieme a tutto il resto.
Costi quel che costi non l'avrebbe permesso.

Ormai settembre era alle porte e mancavano pochissimi giorni alla fine delle vacanze estive quindi quando suo padre gli disse che aveva organizzato qualche giorno al mare per tutta la famiglia Yugi rimase estereffato.
Lui, suo nonno e i suoi genitori sarebbero stati via quattro giorni tornando l'ultimo giorno prima che ricominciase la scuola. Era dalla morte della nonna, avvenuta quando aveva all'incirca sette anni, che non andava al mare e sopratutto con suo padre e la cosa lo preoccupava nelle poche occasioni in cui era a casa non riusciva quasi mai a realazionarsi con il genitore anzi a volte gli sembrava che la sua stessa esistenza fosse un fastidio anche se più semplicemente erano troppo diversi.
Takeo ai suoi tempi era il primo della classe nonch'è capitano della squadra di calcio e migliore in ogni altro sport, lui e il padre in pratica abitavano su due mondi completamente diversi.
Comunque Takeo aveva chiarito subito a moglie e figlio che non avevano scelta e che questa vacanza last-minute ci sarebbe stata qualunque cosa avessero detto o obbietato. Ad occuparsi della casa e del negozio in loro assenza ci avrebbero pensato il professor Haekins, Rebecca e Joey nonostante Yugi volesse portare con se anche il suo migliore amico, ma come per il viaggio in generale Takeo aveva deciso che anche questo non era una rgomento di discussione.
Ci sarebbe stata solo la famiglia Muto fine della storia.
Almeno non avrebbe perso il compleanno di Tea, quello sarebbe stao una delusione enorme visto che aveva il suo regalo già pronto da mesi mancava solo l'ultimo dettaglio e poi poteva incartallo. Peccato che però Joey avesse dimanticato di fare prenerne uno e cosi il pomeriggio del 17 lui, l'amico e Mai erano in centro a cercare un regalo all'ultimo minuto che potesse piacere a Tea non che la ragazza fosse difficile, ma Joey proponeva idee ridicole ed era ovvio che lo facesse apposta per far infuriare Mai.
Mentre aspettava che i due comprassero un regalo in gioielleria si mise a guardare un negozio di giochi lì vicino dove vendevano anche carte di DuelMonsters e all'improvisso senti le mani che gli tremavano.
Non era ancora riuscito a superara quel blocco, ma era riuscito a confidarsi con Tea, la loro non era ancora una relazione ufficiale.
Si frequentavano e si amavano però prendevano le cose con calma, ma non gli importava perchè ogni volta che erano insieme si sentiva al settimo cielo. Adesso poteva vedere le differenze tra queste uscite e con quelle con Rebecca e per quanto gli facesse male ammaeterlo era vero che con la ragazzina prodigio non si era mai comportato come ad un appuntamento o tanto meno come un possibile fidanzato però era felice che continuasse ad esserle amica anche se a volte aveva l'impressione che ci stesse ancora provando con lui. Doveva essere solo la sua immaginazione.
Tea l'aveva aiutato molto e lui non volendo essere da meno l'aveva aiutata a sua volta, accompagnandola a lezione di danza e anche dandole una mano a far richiesta alle varie scuole di danza di New York dove la ragazza voleva andare a studiare una volta finito il liceo; l'idea che la ragazza se n'è andasse non gli piaceva però non poteva imperdirgle di seguire i suoi sogni infondo lei aveva fatto cosi tanto per lui da quando si conoscevano.
Si immagino Tea danzare sul palco di Beodway come la ragazza aveva sempre sognato e il petto di Yugi si riempi di gioia e orgoglio.
Mnetre era inmerso nelle sue fantasie un cliente del negozio usci di corsa e lo travolse facendogli cadere il deck dalla fodera della cintura e spargente le carte sul pavimento.
Yugi le raccolse in fretta, ma quando stava per prendere l'ultima una mano sottile la raccolse prima di lui e alzando lo sguardo vide davanti a sé una ragazza dai lunghi capelli d'ebano e gli occhi castani.
«Quella è mia, me la protesti ridare?» chiese Yugi educatamente.
La ragazza fiso la carta con espressione assorta per poi strappala in due senza la minima esitazione e il Re dei Giochi senti che anche il suo cuore fu strappato in due nel vedere la fine di una delle carte che non solo l'aveva sempre aiutato nel corso dei duelli, ma che era anche una delle carte preferite e più fedeli di lui e Atem.
Del sorisso della Giovane Maga Nera non rimase traccia quando i pezzi cadero sul pavimento.
«Perchè l'hai fatto?» domando Yugi cercando di non alterare il tono di voce, non voleva mettersi a gridare davanti a tante persone e attirare l'attenzione però non voleva nemmeno che quella strana ragazza la passase liscia.
«Non ti ricordi di me?» domando lei non cambiando minimamente espressione, la qualle sembrava vuota.
«Dovrei? Mi spiace se non mi ricordo di te però voglio sapere perchè l'hai fatto? Quella carta era molto preziosa per me.» continuo Yugi che era deciso a non essere indulgente.
La ragazza gli afferro le spalle con una presa ferea e Yugi fu certo che gli stava conficando le unghie nella carne, ma la cosa che gli piacque di meno fu senza alcun dubbio il suo sguardo.
Era vuoto e non da esso non trasèirava nienat'latro che il gelo più profondo insieme ad rabbia e odio.
Sotto quello sguardo Yugi non potè fare a meno di tremare spaventato, gli ricordava troppo le esperienza passate con Marik e Bakura.
«Ti ho trovato.» sussuro lei con voce rocca prima di piantela le labbra su quelle del ragazzo.

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Capitolo 17
*** Capitolo 17: Il bacio. ***


Dopo un secondo di puro schock Yugi riusci a riprendere abbastanza lucidità per stacarsi di dosso la ragazza e interompere di conseguenza il bacio.
Il suo primo bacio... che gli aveva datto un emerita sconosciutta quando invece avrebbe dovutto farlo Tea.
Oddio, cosa aveva combinato?
«Ehi, Yugi! Guarda il bracialle che ho comprato per Tea!» grido Joey da lontano andado verso l'amico, ma quest'ultimo scappo via prima di essere raggiunto lasciando Joey e Mai soli con la ragazza misteriosa.
«Chissà cosa gli è preso?» si domando Mai mentra Joey si avvicina alla ragazza.
«Siete suoi amici? Piacere mi chiamo Nailah.» disse la ragazza accenando a pena un sorisso.

Arrivato davanti a casa di Tea, Yugi busso alla porta con tutta la forza che aveva prima che al ragazza gli apri. Vedndo Yugi cosi sconvolto lo fece entrare in casa e gli offri un bicchiere d'acqua.
«Mi spaice.» disse Yugi dopo aver bevuto ed essendo un po' calmato.
«Di cosa?» domando Tea.
«Oggi al centro comerciale una ragazza mi ha baciato.» disse lui aspettandosi uno scatto d'ira da un momento all'altro.
La ragazza invece non disse niente e rimase in silenzio cercando di metabolizzare la notizia. Sebbene una cosa del genere le facesse venir voglia di scoprire chi fosse la ragazza e prenderla a pugni decise che era meglio gestire la situazione con calme ciò nonostante si trattava ancora di un fatto imperdonabille.
Come osava una perfetta sconosciutta baciare il suo Yugi, ora stavano assieme e una cosa del genere non sarebbe mai dovutta capitare.
Non c'è l'aveva con il ragazzo, si fidava di lui ed era certa che non avrebbe mai fatto niente del genere, la sua rabbia era solo per la ragazza.
«E tu sai chi fosse?» domando infine Tea.
«No. Mi ha afferato e poi mi ha baciato però io non so chi sia... inoltre mi ha strappato una carta.» disse Yugi mortificato e Tea gli prese una mano per consolarlo.
«Qualle carta?» chiese sperando di non dover più parlare del bacio, come sospettava Yugi non conosceva la ragazza e perciò il suo unico desiderio era dimenticare la questione, ma se mai l'avesse incontrata non l'avrebbe passata liscia.
«Non pensi che abbia argomenti più importanti di cui discuttere!» disse il ragazzo alzando leggermente la voce, era stato davvero Yugi a dire una cosa del genere? «So che sei infuriata e non c'è bisongo che tu lo nasconda solo... dillo e basta!»
«D'accordo sono arrabiatta, ma non con te sia chiaro. È solo che l'idea che una sconosciutta...» Tea si fermo a causa della voce che tremava di rabbia «Insomma ora noi siamo insieme e quindi non avrei più motivo di essere gelosa, ma non posso farci niente. Per te non ha significato, niente giusto?»
«Assolutamente no! Sei tu l'unica ragazza che amo, è cosi fin dalle elementari e sarà cosi per sempre.» grido Yugi.
Tea arrosi a quella confessione, era davvero fortunata ad avere un ragazzo come Yugi che provasse per lei dei sentimenti cosi forti.
«Ti va di rimanere a cena qui? Tanto i miei tornerano tardi.» domando Tea e Yugi accetto sperando di poter rendere contenta la ragazza visto che ormai il regalo che voleva farle era stato rovinato.
La cena si svolse in maniera piuttosto tranquilla, ma poi Yugi domando a Tea una cosa strana, le chiese se avesse voglia di inseganrgli a ballare.
«Perchè?» domando lei, Yugi si era sempre interessato a tutti i suoi progressi nel campo della danza però era la prima volta che mostrava che voleva imparare.
«Ecco, mi piacerebbe... ballare con te.» confesso il ragazzo rosso in volto, da quando Tea gli aveva detto del suo sogno di andare a New York lui aveva iniziato a sognare di poter danzare con lei come spesso si vedeva nei film o nelle fiabe.
D'accordo era un sogno un po' da feminuccia, come l'avrebbe definito Joey, ma lui non poteva farci niente era quello che desiderava.
Cosi dopo cena Tea mise su della musica e inizio a spiegare a Yugi i passi base di un semplice ballo a coppie, l'impressa era dura perchè sembrava che il ragazzo non riuscisse proprio ad essere cordianto d'altronde non era mai stato portato per lo sport o l'attività fisica in generale.
Ci volle un'ora buona per far in modo che Yugi riuscisce a fare almeno due passi senza inciampare o pestare i piedi a Tea che comunque si stava divertendo a condividere la sua passione con il proprio ragazzo adesso capiva perchè Yugi condivideva sempre i giochi con gli altri.
Si fece tardi e cosi Tea invito Yugi a stare da lei per la notte e all'improvisso l'idea di stare insieme alla sua ragazza inizio a terorizzarlo non era che Tea volesse...?
Yugi inizio a suddare freddo pensando che forse non avrebbe dovuto chiedere a Tea di insegnarli a ballare visto che incoraggiava il contato fisico tra loro. Nel fratempo mentre il ragazzo era inmerso nei suoi dubbi Tea già in pigiama era sotto le coperte e Yugi tiro un sospiro di sollievo, sebbene ammetese che a volte aveva immaginato una situazione simile non si sentiva pronto ha rendere quella fantasia una realtà.
Si mise accanto a Tea e chiuse gli occhi per dormire almeno finchè non senti una mano accarezargli il braccio.
«Sai che sei tutto rosso in viso?» disse Tea a bassa voce.
«Io... senti Tea non credo di...» inizio a balbettare, ma Tea lo interuppe con una risata.
«Non importa, per ora dormiamo e basta, ok?» disse lei e Yugi annui.
Tea vide il ragazzo addormentarsi e non potè fare a meno di notare come il ragazzo nel sonno sembrasse quasi una bambola di porcellana con quell'espresione rilassata e tranquilla e a questo pensiero sorrise e si strinse a lui più forte felice che fosse lì con lei che lo sarebbe sempre stato.
Quella notte i due dormirono abbraciatti l'uno nelle braccia dell'altra.

Il mattino dopo Yugi fu il primo a svegliarsi e vedendo che Tea continuava a stringerlo si senti felice come non mai.
«Atem...» senti mormorare e il suo cuore si spezzo in due.

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Capitolo 18
*** Capitolo 18: Separazione. ***


Si schizzo l'acqua in faccia per svegliarsi.
Doveva essere chiuso in bagno da almeno un ora però non gli interessava, non poteva uscire cosi agitato e non voleva nemmeno che qualcuno lo vedesse perchè gli avrebbero chiesto il motivo del suo comportamento.
Oggi era il compleanno di Tea e non l'avrebbe fatta soffrire, potevano discutterne domani.
«Stupido... stupido... sei uno stupido.» disse al suo riflesso ringhiando.
Ci aveva veramente creduto che lo ricambiasse... non era vero niente nella loro relazione.
Lo stava solo usando e illudendo e lui ci aveva veramente creduto... strinse forte gli occhi per evitare di piangere. Cos'era stato? Solo un gioco? E Rebecca? Anche lei né faceva parte?
Infondo era la spiegazione più probabille, non era possibile che qualcuno lo preferisca ad Atem o anche ad qualcun'altro... stavano mentendo entrambe ed entrambe si divertivano a prenderlo in giro e a schicchiare i suoi sogni... forse anche gli altri stavano mentendo infondo era solo una nave nient'altro.
Gli amici che amava cosi tanto lo stavano trattando come un gioco e l'ironia gli fece solo venire ancora più voglia di piangere.
Quindi era questo quello che aveva ottenuto?
Essere un passatempo per loro che giocavano in modo cosi crudele con i suoi sentimenti. Aveva sempre fatto di tutto per aiutare le altre persone, sacrificando se stesso e la sua felicità per gli altri ed era cosi che veniva ripagato?
No! Non lo avrebbe permesso!
Era stanco delle persone che lo tratavano male come se fosse privo di sentimenti.
Questo gioco sarebbe finito.

Yugi si comportava in modo strano, quella mattina se n'era andato via senza neanche fermassi per fare colazione e adesso sembrava non aver nemmeno voglia di essere lì alla sua festa.
Si chiese se avesse fatto qualcosa di male la sera prima, ma non le venne in mente niente.
“Stai calma magari non si comporta cosi per colpa tua, forse ha qualche problemma del qualle non ti ha ancora parlato.” penso Tea scrolandosi i pensieri negativi dalla testa e dirigendosi ad aprire i regali. Era emozionata e curiosa di scoprie cosa le aveva fatto Yugi, la sera prima gli aveva detto che era un regalo al qualle aveva pensato mesi fa e questo pensiero la faceva emozionare ancora di più.
«Per te.» disse Yugi porgendole un sachetto rosa con un nastro e un fiocco gialli, il ragazzo però glielo porse senza il minimo tatto come se si stesse affretando a far qualcosa che non gli andava, Tea ignoro tale comportamento e apri il regalo.
Dal sachetto tiro fuori un deck e cominciando a sfogliarlo vide che le carte erano molto famigliari... erano le carte che aveva selezionato nel mondo viturale di Noah, come fceva Yugi a conoscerle?
«Ho chiesto aiuto a Mokuba per trovare le carte giuste, ho pensato che ti sarebbe piaciuto averlo visto che segna un importante traguardo. Grazie al cuore di questo deck e il tuo sei riuscita a vincere.» disse Yugi con voce monotona, Tea senti le lacrime salirgli algi occhi, certo il tono di Yugi aveva un po' guastato l'atmosfera però quel regalo era veramente bello e potè solo immaginare tutta la fatica che aveva fatto per trovare le carte giuste e l'aveva fatto ancora prima di stare con lei.
Nonostante la sua passione Yugi non aveva mai regalato giochi a nessuno, il fatto che le aveva regalato un mazzo consumando tempo e fatica per farlo la faceva sentire speciale, come d'altronde Yugi la faceva sempre sentire.
«Grazie Yugi è un regalo bellissimo!» disse abbraciandolo, ma il ragazzo la spinse via quasi subito.
«Non c'è bisogno che mi menti. So che a te non piace cosi tanto il DuelMonsters e che è stata un'idea stupida e infatile farti questo regalo inoltre e incompleto manca la carta più importante.» disse Yugi con tono fermo.
«Ma... ma cosa stai dicendo?» chiese Tea confussa da tale reazione.
Gli occhi di tutti erano fissi su i due, ma sopratutto su Yugi che si stava comportando in maniera molto diversa da quella del ragazzo mite e gentile che conoscevano tutti. Era più freddo e distaccato... non le piaceva affatto.
D'accordo lei non era una duellante però non significava che non le piaceva il regalo anzi questo Deck rappresentava che Yugi voleva condividere con lei la sua più grande passione. Forse avrebeb anche potutto aiutarlo a tornare a duellare, insieme erano già riusciti a superare parte di quella paura e yugi adesso almeno poteva toccare le sue carte senza che le mani gli tremassero e Tea era fiera di aver aiutato il proprio ragazzo ad raggiungere questo traguardo.
«La Giovane Maga Nera voleva darti quella che avevo nel deck, ma è stata strapatta.» continuo Yugi.
Tea si senti avvampare quando capì il senso di quelal frase, Yugi voleva darle la carta che teneva nel suo deck in pratica voleva condividere con lei il suo cuore e a questo pensiero sorrise felice di non aver una relazione complicata come quella di molte altre ragazze della sua età, ma una stabile con la persona più cara che aveva.
«Mi dispiace... so che era molto importante per te e per Atem.» disse la ragazza cercando di consolarlo, ma Yugi la scaccio niente affatto desideroso di essere toccato da lei.
«Già perchè infondo è solo questo quello che t'interessa! Solo e unicamente Atem!» strillo Yugi stringendo i pugni.
«Ma cosa stai dicendo, Yugi? Pensavo avessimo chiarito.» disse Tea che non capiva quello scoppio d'ira.
«Certo che abbiamo chiarito: hai chiarito benissimo che sono solo un sostituto e che per tutto questo tempo hai soltanto giocato con i miei sentimenti!»
Tea rimase schiocatta da quello che aveva appena sentito, come... come poteva Yugi pensare una cosa del genere?
Solo la sera prima gli aveva detto che l'amava da sempre e che sarebeb sempre stata l'unica e ora la stava definando una persona orribile che giocava con i sentimenti altrui.
«Come puoi dire una cosa del genere!? Ti ho già spiegato che amavo entrambi, sono sempre stata sincera con te! E sopratutto se davvero non provassi niente per te non ti avrei mai chiesto d'uscire, per me i sentimenti dei miei amici sono la cosa più importante e di certo non mi metterei mai a giocare con i tuoi!» strillo lei con le lacrime agli occhi.
Yugi inizio a sentirsi in colpa, non voleva farla piangere il giorno del suo compleanno però il discorso era saltato fuori e adesso non poteva più farci niente, non aveva più intenzione di ascoltare le bugie di Tea e sopratutto era stufo di essere lo zerbino di tutti.
«Puoi risparmiati le lacrime di coccodrilo non funzionano più con me. Come evidnetemente io non funziono per te.»
«Yugi...»
«Volevo aspettare domani, ma adesso non posso più farlo perchè è evidente che il tuo unico scopo è giocare con i miei sentimenti e la cosa peggiore e che io ti amo ancora! Tra noi è finita per sempre!» detto questo Yugi se né andò da quella casa cercando di non piangere, ma una volta che fu abbastanza lontano scoppio in un pianto disperato.
Evidentemente non era destinato ad una vita felice.
Mai.

«Tea, ti senti bene?» domando Mai mettendo le mani sulle spalle dell'amica che era rimasta inmobile come una statua guardando dritta davanti a se.
Dopo un po' Tea scoppio in lacrime e abbracio l'amica più grande mentre Joey usciva a cercare Yugi per tentare di capire cosa fosse saltato in testa all'amico.
«Perchè perdo sempre tutti quegli che amo!» disse Tea mentre Mai cercava di consolarla anche se in realtà non riusciva a capire di cosa avesse blaterato Yugi su Atem visto che per Mai era ovvio fin dalal prima volta che gli aveva visti che tra Yugi e Tea c'era qualcosa.
Quando l'amica più giovane si fosse calmata Mai avrebeb chiesto delle spiegazioni.

Angolo dell'autrice: visto che sono una ragazza coerente sto capitolo lo scritto mentre ascoltavo felici e allegre canzoni d'amore. Una piccola curiosità per farsi un po' sorridere dopo il drama che ho creato.

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Capitolo 19
*** Capitolo 19: Dolore condiviso ***


Joey corse fuori dalla casa di Tea deciso a trovare Yugi e a prenderlo a schiffi.
“Se solo avesse ascoltato tutte le cance da gallina che Tea mi ha riversato addosso non pensarebbe a una cosa del genere.” penso il ragazzo mentre correva.
Cosa era preso a yugi? Perchè all'improvisso se n'era uscito con quella scenata.
Non aveva senso Tea aveva superato il faraone, stavano insieme si amavano, quall'era il problemma?
Senti distintamente un piagnucolio e avvicinandosi vide Yugi con le gambe al petto che singhiozzava.
“Vedi tu se doveva essere cosi stupido.” penso Joey sospirando non gli piaceva vedere il suo amico ridotto in questo stato sopratutto perchè si era messo cosi da solo.
«Yugi andiamo smettila di paingere, qualsiasi sia il problemma sono certo che lo risolveremo assieme.» disse Joey cercando di rassicurarlo, ma Yugi lo scaccio in modo violento.
«Amico, cosa ti prende?» chise Joey con tono gentile, non aveva mai visto Yugi reagire in questo modo «Avanti lo Yugi che conosco è un combattente, forza alzati e sistemiamo questa questione.»
«Allora forse... forse non sono lo Yugi che conosci forse non lo sono mai stato!» strillo il ragazzo con le lacrime agli occhi.
«Davvero? Allora dimmi: chi credi che sia lo Yugi che conosco?» domando Joey cercando di sembrare spiritoso almeno finchè non capi il senso di quello che Yugi aveva detto e senti il cuore stringersi in una morsa.
«Atem! Era Atem il re dei giochi e sempre lui era quello che salvava sempre tutti potrei averlo batutto, ma questo non cambia il fatto che... che non potrò mai essere lui! E proprio per questo voi un giorno mi abbandonerete!» grido Yugi con la voce che tremava cosi come tutto il suo corpo.
«Credi davvero che Atem fosse l'unico motivo per cui eri nostro amico?»
«Certo! Infondo non vedo il perchè se non...» Yugi non potè finire la frase che Joey gli molle uno schiaffo in faccia tanto forte da lasciarli il segno.
Yugi guardo l'amico che aveva uno sguardo infuriato, ma non riusciva a capire il punto della discussione e tantomeno il motivo di quello schiaffo.
«Non so cosa mi faccia più arrabbiare se la basa considerazione che hai di te stesso oppure il fato che non ti fida di noi!» disse Joey gridandogli contro infuriato.
La situazione si era spinta troppo oltre e lui non avrebbe permesso che degenerasse ancora.
Yugi era sconvolto da quella domanda. I suoi amici erano il suo più grande tesoro e in loro riponeva la massima fiducia, come poteva Joey insinuare il contrario.
«Io ho fiducia in voi, ma... senza Atem sarei ancora solo!» strillo Yugi.
«Ora smettila di dire stupidaggini! È vero senza Atem eri solo, ma non è stato lui a farci diventare amici, il merito è solo tuo. È stato il tuo coraggio contro Ushio a dare inizio alla nostra amicizia, ci hai difesso nonostante ti trattavamo sempre come un sacco di spazzatura! Quello eri tu non Atem! E sempre tu sei riuscito a spezzare il controllo che Marik aveva su di me ti saresti lasciato trascinare in mare per salvarmi! Non era Atem, eri tu solo e unicamente tu. Senza contare che in Egitto sei stato tu a salvare lui, sei sempre stato tu quello che lo salvava! Senza di te Atem non sarebbe mai arrivato cosi lontano, cavolo senza di te sarebbe ancora intrappolato in quel maledetto puzzle solo e completamente pazzo! Atem è mio amico, ma tu sei il migliore amico!» grido Joey afferando le spalle di Yugi e cominciando a scuotterlo.
«Ho paura non... senza Atem mi sento... non credo di poter essere forte come lui voleva che fossi.» disse Yugi predendosi la testa tra le mani mentre il suo corpo continuava a tremare.
«Invece lo sei. Lo sei sempre stato! Ma Yugi... so che odi essere un peso, ma questo no significa che devi tenerti tutto dentro. Siamo tuoi amici e gli amici non sono mai un peso se ti devi sfoggare fallo senza paura! Sei importante tanto quanto il tuo alter ego anzi sei sempre stato il più importante e se qualcuno ti dice il contrario allora o è un pazzo o uno che stai certo prendero a pugni!» strillo Joey tutto d'un fiato.
Yugi si senti mortificato, per non essere un peso aveva dimostrato solo di non aver fiducia nei suoi amici.
Scoppio a piangere e Joey lo abbraccio stretto mentre Yugi sfoggava tutto il dolore per la perditta del faraone e per il fatto che non sarebbe mai stato ques'ultimo nonostante gli altri lo volessero, un dolore che aveva tenuto con sé per mesi e che finalmente aveva trovato uno sbocco.
Ciò nonostante la paura di Joey non diminui perchè negli occhi dell'amico aveva visto uno sguardo di tristezza e sconfitta che aveva visto solo un'altra volta in vita sua. Quando suo padre aveva iniziato a bere e mai avrebbe permesso a Yugi di fare la stessa fine.
«Non ti abbandonero te l'ho prometto, sarò sempre qui per te.» disse Joey abbraciandolo più stretto mentre gli strilli derivati dal pianto diventavano più forti.

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Capitolo 20
*** Capitolo 20: Padri e figli. ***


Quando Joey e Yugi erano tornati a casa dalla festa di Tea quest'ultimo aveva gli occhi rossi e traccie di lacrime su tutto il viso senza contare che era ancora scosso dai singhiozzi.  Sua madre l'aveva portato in camera e come quando era piccolo l'aveva messo a letto e portato una cioccolata calda, ma sembrava che gli occhi di Yugi fossero morti.
Azumi aveva gridato contro Joey domandandogli cosa era successo per rendere cosi suo figlio.
Joey aveva spiegato che quando erano andati in Egitto era perchè un loro amico di nome Atem che viveva lì gli aveva contatatti per un aiuto. Non sapeva niente del suo passato però grazie a Yugi aveva ritrovato al sua famiglia... peccato che fosse morto poco prima che tornassero a casa.
Joey spiego che Atem era come un fratello per Yugi e che perdello per lui fu strazziante e doloroso, allo stesso tempo evito completamente di menzionare come Tea aveva spezzato il cuore a Yugi per evitare che la rabbia di Azumi peggiorasse e che Tea ci rimetesse, per quanto Joey c'è l'aveva con la ragazza per aver spezzato il cuore all'amico non trovava giusto che Azumi potesse farle del male, perchè di sicuro la donna n'è era capace.
Per giorni Yugi aveva avuto delle crisi di painto in cui chiamava questo Atem e quando non strillava sembrava privo di volonta propria con gli occhi vuoti ripetendo in continuazione che era una pessima persona senza valore e che meritava di soffrire nonostate Joey cercarse in tutti i modi di farlo sentire meglio la situazione sembrava non migliorare almeno finchè un giorno Yugi sembrava essersi calmato ed essere tornato il ragazzino allegro di un tempo.
Ciò nonostante Azumi aveva chiamato un dottore che era venuto a visitarlo dicendogli che comunque quella di Yugi era solo una leggere crisi da stress e una volta saputa la causa consiglio loro di mandarlo da uno psicologo che conosceva e che aveva già affrontato casi come questi.
Azumi a sentire quelle parole si era leggermente calmata ciò nonostante era infuriata con il marito che aveva insistito per fare comunque la vacanza.
«Se yugi ha bisogno di tranquillita e riposo per contrstare lo stress allora cambiare aira gli farà solo bene.» aveva detto Takeo e se una parte di Azumi poteva dargli ragione, l'altra era irritata dal fatto che l'uomo trattase questo problemma come qualcosa di poco importante. Si stava parlando della salute del figlio non se decidero o meno di vendere un oggetto al mercatino delle pulci.

Yugi mescolo nuovamente le sue carte mentre aspettava di essere chiamato per cena.
Doveva ammetere che questi quattro giorni al mare erano stati proprio una mana dal cielo, quelli e lo psicologo da cui andava. Trovava buffo che ci fosse andato adesso quando ormai Atem non viveva più nella sua testa che quando credeva seriamente di essere pazzo.
Era stato proprio il dottor Makoto ad aiutarlo a smettere di autocomisserarsi e che non era una persona inferiore ad un'altra, inoltre lo aveva aiutato con i suoi problemmi riguardanti il duello.
Gli aveva spiegato che sebbene capise che aveva paura di fare qualcosa che gli ricordase cosi vicino Atem era normale, ma se questo era veramente la sua passione allora doveva trovare il coraggio e tornare in pista sopratutto perchè tale comportamento somigliava ad una negazione dell'accaduto e in cuor suo Yugi aveva sempre saputo che se non duellava era perchè farlo da solo gli sembrava la conferma definitiva che Atem non sarebbe mai più potutto tornare, ma questa conferma non lo terrorizava più come prima. Nel bene e nel male un giorno sarebbe tornato a duellare.
«Yugi vienni giù.» chiamo suo padre, strano visto che di solito era sua madre a chiamarlo. Mettendo via il deck scesse e vide suo padre ai piedi delle scalle con le braccia conserte che l'osservava.
«Vienni voglio parlare un po' con te.» disse Takeo uscendo sulla spiaggia con il figlio al seguito.
Per la vacanza di famiglia aveva affitato una piccola casa a due piani che dava direttamente sulla spiaggia. I due iniziarono a camminare in riva al mare e Yugi respiro l'aria salmastra a pieni polmoni.
E si il cambio d'aria era proprio quello che gli serviva per tutta la vacanza non aveva mai pensato ai problemmi che lo aspettavano a Domino anche se era consapevole che gli avrebbe dovutti affrontare.
«Tua madre mi ha detto che sei riuscito ad alzare i tuoi voti.» disse Takeo.
«Si... sai il dottor Makoto mi ha consigliato che fare il discorso di fine anno sarebbe un ottimo obbietivo per incentivarmi a non fargli crollare di nuovo e anche un aiuto per i miei problemmi di timidezza.» disse Yugi.
«Sai anch'io lo tenuto quando andavo al liceo.» disse Takeo. «Senti Yugi pensavo... senti mi dispiace di essere stato un padre assente e solo... bè io non sono bravo a mostrare le mie emozioni, ma non mi pento delle scelte che ho fatto nonostante alcuni possano aver sofferto.»
«Come sarebbe a dire?» chiese Yugi.
«Yugi la vita è tua, vivila come vuoi nel bene o nel male bisogna fare tutto il possibile per fare del proprio meglio e se sei soddisfatto allora non c'è tempo per i pentimenti. Tu ti penti di qualcosa?»
«No, cioè... mi pento di come è finita con Tea e del fatto che se non mi fossi tenuto dentro i miei amici non si sarebbero preoccupati tanto per me.» disse Yugi che adesso si accorgeva di essersi comportato in maniera infantile ed egoista nei confronti della ragazza che non aveva fatto niente di male.
Aveva sussurato il nome di Atem nel sonno, e allora? Una volte le aveva sentito sussurare persino il nome dell'Ape Maia.
Aveva fatto una scenata per niente e se né pentiva perchè aveva fatto soffrire entrambi a causa dei suoi stupidi dubbi... dei dubbi che non ci sarebbe stati se nè avesse parlato subito con qualcuno.
«Sei un ragazzo strano, dovresti pensare a te stesso un po' di più.» disse Takeo ridendo. «Comunque mi piacerebeb che tu mi dicessi qualcosa in più di questo DuelMonsters che ti piace tanto.» nell'ascoltare ciò Yugi non potè fare a meno di sorridere estasiato.
I due non avevano mai avuto un rapporto degno di quel nome a parte quello sanguignio però sembrava che Takeo stesse vermanete cercando di avvicinarsi a lui... forse la sua crisi poteva rivelarsi positiva.
Era riuscito a stringere amicizia con le persone più disperate agli angoli del mondo grazie al Duelmonsters e adesso sembrava che il suo amato gioco gli stesse dando al possibilità di ottenere il rapporto che prima non aveva mai avuto con suo padre.
«Certamente! Lo sapevi che Pegasus si è rispirato ad antiche leggende egizie per crearlo.» comincio il ragazzo.
«Come il tuo puzzle... aproposito dov'è? Azumi mi ha detto che lo portavi sempre con te.» domando suo padre.
«Bè... quando sono andato in egitto lo lasciato lì.» rispose Yugi un po' nervoso.
«Capisco, sai quando andavo alle medie ho provato a complettarlo, ma non c'era alcun verso che riuscisci a mettere insieme nemmeno due pezzi.»
«Non sapevo che avessi avuto il Puzzle del Millenio...»
«Perchè non te l'ho mai detto. La sua storia mi affascinava e cosi ho pregato il nonno per settimane però ci ho rinnunciato dopo un po'... a volte però mi sembrava che da esso uscisce una voce quasi come se ci fosse qualcuno al suo interno. A te è mai succeso?»
«No! Era solo un puzzle... non c'era niente di strano e...» Yugi stava andando in iperventilazione, ma per fortuna si fermo appena vide suo padre mettersi a ridere.
«Ovviamente scherzo visto che una cosa del genere non è possibile, giusto?» domando Takeo sorridendo divertito mentre il figlio annuiva freneticamente con il volto di qualcuno che era stato colto in fragante a compiere un crimine.
«Comunque se vuoi un consiglio dovresti parlare con Tea.»
«Come fai a sapere che ho dei problemmi con lei?» domando Yugi sorpresso.
«Bè sono tuo padre per prima cosa e comunque aveva tentato di venirti a trovare, ma il tuo amico glil'ha vietato è molto protettivo.» rispose Takeo scrollando le spalle, trattava tutto con una senso di tranquillita che a volte sconvolgeva Yugi sopratutto perchè Takeo aveva un intuito che lo metteva quasi a disagio; di sicuro se si fosse trovato in giro quando aveva ancora il Puzzle avrebbe scoperto Atem in un batter d'occhio.
«Cosa c'è da parlare. Lei non mi ama punto e basta.» disse Yugi sconsolato perchè in realtà sapeva che Tea era davvero l'unica ragazza che poteva amare sopratutto perchè non avrebbe mai potutto stare con qualcuna che non sapeva niente di Atem, lui era una parte di se stesso.
Si sentiva veramente un'idiota.
Non poteva stare con una ragazza che amava Atem più di lui e allo stesso tempo non avrebbe potutto stare con una ragazza che nemmeno lo conosceva o che addiritura l'odiava come Rebecca.
«E questo è un buon motivo per far finire un'amicizia durata fin dalle elementari? Certo ti ha ferito però ti sei mai chiesto se anche lei sta soffrendo infondo e venuta a vederti il giorno dopo la sua festa preoccupata per te. Se proprio ci tienei a lei allora dovresti parlarle perchè fidati ho visto come ti guarda e credemi se ti dico che quello sguardo esprimeva che in realtà lei ti ama, ma infondo cosa né posso sapere io.» disse Takeo e yugi dovette ammetere che il padre aveva ragione.
Doveva aggiustare le cose per poter almeno tornare amici, perchè lui l'aveva già perdonata, ma chissà se lei avrebbe fatto lo stesso con lui?
Se avesse deciso di odiarlo e di non vederlo mai più l'avrebbe accetato tranquillamente, come al solito la felicità degli altri veniva sempre prima della sua sopratuto quella di Tea.
«E un'altra cosa, fidati del tuo vecchio quando ti dice che sei meglio di un faraone millenario come pretedente.» disse Takeo ridacchiando.
Yugi lo guardo con gli occhi spalancati e lo vide sorridere vittorioso, forse certe domande non hanno bisogno di risposta.

Angolo dell'autrice: Salve gente! Mi sto facendo sentire molto, avete notato? Bene, il motivo è che finlamente la stessura della storia è fatta e finita perciò ho velocizzato la pubblicazione per poter finalmente chiudere questa storia, attenzione però perchè siamo solo a metà strada quindi nonostante tutto ci vorrà ancora molto per dire: fine!
Ci vediamo alla prossima e vi chiedo di lasciamri una recensione per sapere cosa nè pensate, baci.

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Capitolo 21
*** Capitolo 21: Posessione. ***


Mai era stanca che Tea rimasse chiusa in camera sua a piangere disperata cosi aveva deciso di portala a fare un giro al centro commerciale per tirarla su.
Tea era grata che Mai cercasse in tutti i modi di farla sorridere, ma non avrebbe cambiatto il fatto che fosse una persona orribile. Aveva di nuovo fatto soffrire Yugi e si sentiva miserabile e sola come non mai.
Senza di lui la sua vita avrebbe perso i colori e luce doveva parlare con lui e agiustare la situazione pregando che la perdonasse.
E se non l'avesse fatto?
Forse se l'ho meritava era una persona orribile che in più di un'occasione aveva schiachiatto i sentimenti di Yugi preoccupandosi solo di se stessa.
Nei giorni prima che Yugi partisse aveva provato a parlare con lui, ma Joey non glielo aveva permeso a volte era addiritura arrivato a minaciarla e cosi la ragazza era stata costretta ogni volta ad andarsene per poi riprovare il giorno succesivo finchè Yugi non parti per il mare e decise che avrebbe aspetato che il ragazzo tornasse e che avrebbe parlato con lui ad ogni costo,non avrebbe lasciato che un problemma, che nemmeno conosceva, rovinasse il loro rapporto.
Prima Atem e adesso Yugi... sembrava che il destino c'è l'avesse con lei togliendogli in maniera crudele le persone che amava.
Non era giusto!
Poteva capire la gelosia che Yugi provava per Atem, lei stessa era stata vittima di quel sentimento però... non capiva cosa avrebbe potutto fare per far reagire Yugi in quel modo.
«Insomma Tea ti ho portato qui per farti distrare non perchè tu piangessi nel mio caffè.» Si lamento Mai togliendola dalle sue riflessioni.
«Mi spiace so di essere una pessima compagnai e solo...» Inzio Tea, ma si morse il labbro prima di continuare.
«Lo so non preocuparti, pensi che non mi sia mai capitato di soffrire per amore... cioè io non ho mai affrontato una situazione simile.» Rispose la donna.
«Mi sono proprio ficcata in un bel disastro, vero?» Domando Tea.
«Uno enorme però c'è una domanda che vorrei tanto farti: cosa avresti fatto se Atem fosse rimasto?»
«Dopo quello che Yugi ha gridato mi sono domandata lo stesso e... e sinceramente non lo so!» Disse Tea predendosi la testa tra le mani.
Aveva amato Atem e aveva amato Yugi e al contrario di quello che tutti pensavano la sua gelosia per Rebecca era autentica.
Ok, una volta aveva immaginato Atem al posto di Yugi però non era cosi schiocca o confussa da essere gelosa di Rebecca solo perchè i due condividevano un corpo. Era ben consapevole che le attenzioni della ragazzina erano solo per il suo amico d'infanzia ed era quello che la infastidiva. 
In quello Atem non c'entrava nulla.
«Ascolta Tea se vuoi un consiglio devi smetterla di arrovelarti su questa faccenda, te lo dice una che di “primi amori” né ha avuti tanti, quegli sono quasi sempre destinati a fallire.» disse Mai.
«Con questa logica allora Yugi si stancherà di me anzi mi sorprende che non mi abbia già scaricato anche come amica.» mugugno Tea.
«Secondo me di questo non devi temere, è chiaro come il sole che Yugi ha occhi solo e unicamente per te.» continuo Mai addentando la brioche alla crema che aveva ordinato in precedenza. «Infondo per quanto non lo voglia ammetere Yugi ti guarda come io guardo quell'idiota di Joey.»
«Se l'ho consideri un'idiota allora perchè lo frequenti?» chiese Tea mangiando a sua volta il muffin integrale che aveva scelto in quanto come ballerina aveva una dieta da seguire.
«Perchè è Joey! Insomma è un ragazzo leale, determinato e amorevole... però è un idiota impulsivo che spara scemenze dalla mattina alla sera!» strillo Mai sbattendo il pugno sul tavolo. «Però è questo che lo rende quello che è. Pregi e difetti.»
Tea ci riflette su e si domando se lei amasse veramente i pregi e i difeti di entrambi i ragazzi, Yugi era la persona più gentile del mondo, però era ancora un'ossesionato dei giochi, non prendeva mai la scuola sul serio, senza contare che sapeva benissimo che nonostante l'aspetto innocente Yugi era un filo pervertito, anche se sempre meno di Joey e Trisitan, e sinceramente ancora non sapeva decidersi se amava o odiava il suo senso di sacrificio.
Atem bè... era forte, sicuro, stoico, meditabondo e misterio il classico “cativo ragazzo” dei teen movie però i suoi difetti emersi in California, lo fecavano apparire molto simile a Seto.
E Tea piuttosto che uscire con Kaiba si sarebbe getata da una scogliera.
D'altraparte Yugi al ricambiava, Atem no.
Yugi era vivo e vegeto, Atem era morto.
Quando Yugi l'aveva lasciata lei aveva perso la persona più importante della sua vita, che l'aveva sempre sostenuta e amata senza voler niente in cambio anche a suo stesso discapitto, lei non sarebbe mai riuscita a sopportare un dolore del genere per tutti quegli anni e rimanere amica della persona che non la ricambiava
. A guardagli da fuori come coppia in molti avrebebro pensato che fosse Yugi a dover cambiare, invece a dover cambiare, maturare era lei... aveva consigliato ad Atem di seguire il suo cuore e lottare per il proprio futuro quindi adesso non poteva rimanere attacca al passato.
Yugi era il suo futuro e avrebbe lotato per rinconquistarlo e se Joey si fosse rimeso in mezzo l'aveva preso a pugni.
«Comunque sappi che quando tu e Yugi avrete risolto questa cosa e vi sposerete volgio essere la tua damigella.» rise Mai cerca che Tea si sarebbe imbarazzata suo solito invece la ragazza rimase impassibile.
«D'accordo, ma ti avisso la damigella sarà anche la futura babysittere.» scherzo Tea anche se l'idea di un piccolo Yugi che girava per casa la faceva sorridere cosi come quella di sposare il ragazzo che amava e che conosceva fin dall'infanzia, immaginarselo in smoking chissà perchè le fecava venire in mente un cucciolo di panda.
«Ciao. Sono felice di conoscerti finalmente.» disse la voce di una ragazza che si era avvicinata al loro tavolo.
«Mi scusi tu chi sei? Ci conosciamo?» domando Tea sguadrando la ragazza dai capelli d'ebano.
«Si chiama Nailah, io Joey e Yugi l'abbiamo incontrata proprio qui il giorno prima del tuo compleanno.» spiego Mai e quella frase accese una lampadina nel cervelo di Tea.
Una ragazza incontrata il 17, possibile che lei fosse...?
«Sei stata tu a baciare il mio ragazzo!?» strillo Tea sentendo la vecchia gelosia fare capolino insieme ad una rabbia per il fato che se non ci fosse mai stato quel bacio Yugi non sarebeb andato a casa sua e forse allora sarebbero ancora assieme.
«Quindi te l'ha detto? Bacia bene per uno che sembra un bambino.» rispose Nailah ridachiando.
Va bene era troppo, razionamente sapeva che prendersela con lei era inutile, ma non stava ragionando corretamente.
Aveva baciato Yugi e ora lo prendeva in giro, queste erano due azioni che Te non avrebeb mai perdonato a nessuno.
«Ascoltami bene tu non devi mai più avvicinarti a Yugi, lui è il mio ragazzo e tu non puoi andare in giro a baciare a caso i ragazzi delle altre!» disse con le mani su i fianchi mentre Mai si metteva al suo fianco.
Baciare il ragazzo di un'altra era un confine inviolabile anche per lei.
“Dopo tanto tempo l'ho trovato.”
Disse una strana voce molto fiebile e Tea si guardo intorno per vedere chi avesse parlato, ma vide soltanto le persone all'interno del centro commerciale inmobili come statue Mai inclusa.
Sembrava che il tempo si fosse fermato però prima che potesse fare o dire qualcosa Nailah le affero le spalle bloccandola sul pavimento con un sorisso in volto che poteva compettere con quello dello Stregato.
Spaventata Tea notò come gli occhi della ragazza iniziasero ad assumere una sfumatura dorata che sembrava muoversi come se fosse un mullino a vento.
“Quindi non ti permettero di intralciarmi.”
Disse Nailah con quella voce strana completamente diversa dalla sua.
“Lui dovrà pagare per i peccati del faraone e non mi lasciero fermare da una scolaretta innamorata.”
Disse di nuovo la ragazza prima che Tea si senti gli arti deboli e fu costretta a chiudere gli occhi dalal stanchezza perdendo i sensi.
“Tutto sommato tu portestri comunque essermi utile.”

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Capitolo 22
*** Capitolo 22: La sfida. ***


Solo quattro giorni erano passati eppure il negozio di giochi gli era mancato e non vedeva l'ora di tornarci, ma tutta questa gioia svani quando vide Tea davanti alla soglia che lo stava chiaramente aspettando... c'era però qualcosa di strano in lei anche se non sapeva cosa.
Sembrava più fredda, non sembrava lei.
Yugi scese in fretta dall'auto, l'ultima cosa che voleva era discuttere della loro relazione con i suoi genitori e suo nonno lì a guardargli tutto il tempo come se fossero degli avvoltoi, e raggiunse la ragazza fino a trascinarla lontano... toccarla gli dava una strana senzasione mai provata che lo spavento possibile che la vacanza aveva cambiato la percezione che aveva di Tea?
Stava per chiedere cosa volesse quando Tea l'affero di scatto baciandolo.
“Questa senzasione io...” penso Yugi lasciandosi per un momento trascianre nel bacio, ma torno in sé quando senti la mano di Tea toccarlo in un punto abbastanza intimo e delicato.
«Pensi davvero che sia cosi divertente giocare con i miei sentimenti!?» grido Yugi con il viso rosso di rabbia e imbarazzo, ma sotto sotto felice di aver baciato Tea.
«Mai quanto il tuo caro Atem si sia divertito a giocare con i miei.» rispose Tea schiccando Yugi.
Atem aveva fatto cosa? Per quel che ne sapeva non aveva mai confermato i sentimenti di Tea o fatto qualcosa per farle credere il contrario... oppure si e lui non lo sapeva?
Infondo cosa poteva sapperne di quello accaduto in California, inoltre stavamo parlando dello spirito che una volta gli aveva addiritura suggerito di utilizzare la possibile(Atem non aveva mai creduto a Yugi quando gli diceva che Tea era infatuata di lui)cotta di Tea a suo vantaggio.
Quella era stata una delle loro prime vere litigate perchè Yugi sosteneva che un'idea del genere fosse inrispettosa nei confornti della ragazza. Ma il punto era che quando ci si meteva Atem era un ragazzo dotato di ormoni come tutti gli altri e anche piuttosto subdulo.
«Cosa ti ha fatto Atem?» domando lui preoccupato per qualunque cosa il suo altro io avrebbe potutto combinare ai danni dell'amica.
«Sedotta e abbandonata ti basta come risposta.» rispose Tea e lo shock di Yugi aumento.
Cosa... quando era successo?
! «In... in che senso?» domando Yugi, non riusciva a credere che Atem facesse una cosa del genere e che gliel'aveva tenuto segreto.
Allora... ad Atem piaceva Tea? Aveva sempre detto di no, ma forse stava mentendo per non ferire i suoi sentimenti. Forse era veramente sempre stato un ostacolo senza rendersene conto.
«Quanti significati conosci di quella frase? Mi ha inganatta e usata per poi abbandonarmi come un calzino vecchio dopo aver fatto i comodi suoi,» spiego Tea.
Yugi non capiva niente, com'era possibile che non se n'è fosse accorto e poi Atem che gli aveva sempre prestato aiuto per conquistare Tea aveva davvero trattato la ragazza in quel modo?
Sperava però che “i suoi comodi” non significasse quello che pensava e non solo perchè si sentiva geloso, ma voleva dire che il faraone aveva usato il suo corpo per... rabbrividi al solo pensiero che Atem potesse fargli una cosa del genere.
«Quando... quando è successo? Quando eravamo in California?» domando Yugi al qualle pareva l'unica spiegazione possibile, ma Tea scoppio a ridere.
«Sei la nave più stupida che abbia mai incontrato. Guardami negli occhi e capirare che qualunque film mentale ti sei fatto è sbagliato.» disse Tea e facendo come gli chiedeva vide che negli occhi azzurri della ragazza c'era un riflesso quasi dorato.
Lei non era Tea!
«Chi sei tu? Perchè sembri Tea e come conosci Atem?» domando Yugi facendo dei passi indietro per allontanarsi da Tea o da chiunque fosse in realtà quella ragazza.
«Mi chiamo Nailah e come il tuo amato faraone sono uno spirito purtroppo io non ho un Ogggetto del Millenio e quindi quando possiedo un corpo non posso farlo per troppo tempo quindi veniamo al dunque tra due giorni dovrai venire all'indirizzo scritto su questo biglietto e dovrai duellare con me.» disse Nailah porgendo a Yugi un foglio.
«Perchè dovrei farlo? E poi non capisco cosa ci guadagneresti o perchè mi hai baciato ben due volte perchè eri tu la ragazza al centro comerciale che mi ha strappato la carta.» disse Yugi.
«Ritiro ciò che ho detto. Sei un genio, complimenti per avrmi riconosciutto» disse Nailah facendo un piccolo applauso «E poi cosa ci guadango è presto detto: come ho detto Atem mi ha abbandonato ergo ha un conto in sospesso con lui e visto che è “indisposto” diciamo ho pensato che tu potessi essere un'avversario più che degno di sostituirlo.»
«Va bene, posso capire che sei arrabiatta con Atem, ma non ti lascierò ferire Tea o qualcun'altro dei miei amici. Preparati a perdere.» grido Yugi fiducioso nell proprie qualità.
«Sono felice che non ci sia voluto tanto per convincerti allora a presto e se non ti presenti sappi che potrebbe succedere qualcosa di tremendo alla tua amichetta e non solo a lei per far male a qualcuno bastano pochi secondi. Ci vediamo.» disse la ragazza andandossene salutandolo allegramente con la mano.
Yugi non aveva ancora capito molto di quella storia anzi non capiva perchè voleva sfidarlo in primis, ma forse voleva solo sfoggare la sua rabbia, una cosa però era certa non avrebbe lasciato Tea con uno spirito che forse era malvaggio e pazzo come quello dell'Anello del Millenio.
Non sarebbe andato a scuola quel giorno, ma non gli importava avrebbe vinto.

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Capitolo 23
*** Capitolo 23: La stanza dell'anima. ***


Tea apri gli occhi e dopo essersi alzata si guardo intorno, ma non ricconobe il luogo in cui si trovava. Sembrava uno studio di danza visto l'enorme specchio da parete, ma c'era anche un'albero che spuntava dal terreno circondato da fiori e un sole sorridente(?) sul soffitto cioè su quello che doveva essere un sofitto, ma che sembrava un cielo con una finestra chiusa.
«Penso di essere impazzata.» disse Tea avvicinandosi ad un divanetto e sedendosi su di esso vedendo che proprio lì davanti era appeso o per meglio dire sospesso flutuando in aria un quadro che raffigurava la statua della libertà solo che invece della fiacola regeva una bibitta e.. sulla mano alzata portava una scarpetta da ballo.
«D'accordo è ufficiale sono impazzata! Questo posto non ha senso sembra essere uscito da “Alice nel Paese delle Meraviglie” ci manca solo il bianconiglio!» strillo Tea e solo allora si accorse che sul divano vicino a lei c'erano delle cornici e un piccolo pupazzo.
Si senti imbarazzata e allo stesso tempo divertita quando vide che il pupazzo era identico a Yugi. Lo prese in braccio e inizo ad essarminarlo, era un replica perfetta, il sorisso stambato sul volto dava persino lo stesso senso di sicurezza e calore che sapeva trasmettere Yugi.
Con il pupazzo in grambo diede un'occhiatta alle cornici e vide che erano foto di suoi conoscenti. Una rappresentava lei da piccola con i suoi genitori, un'altra raffigurava tutti i suoi amici davanti a scuola con sua sorpressa in quella c'erano anche Mai, Serenity e Rebecca... non aveva mai scatato foto simili.
Le ultime due erano particolari, la prima era leggermente opaca e c'erano lei e Atem a bracetto... una cosa che non era mai accaduto e se anche fosse dubitava che Atem avrebbe sorisso come in quella foto... e anche se fosse do certo non sarebbe successo con lei. La seconda era identica tranne che al posto di Atem c'era Yugi e non era cosi opaca, ma neanche quella foto era mai stata scatatta.
Stava per alzarsi quando sbatte qualcossa con il piede, era un'altra foto piena di polvere e con il vetro rotto come se qualcuno l'avesse gettata a terra con forza. rappresentava un uomo muscoloso senza volto e con un simboli eroico sul petto.
Non la degno di un ulteriore sguardo e la rigetto a terra come se non valesse niente.
Abbracio forte lo Yugi di pezza iniziandosi a innervosiare, stava iniziando a sospettare che quel posto oltre che strano poteva essere anche pericoloso.
«Non è carino pensare qualcosa di cosi brutto su te stessa.» disse una voce.
Alzando lo sguardo Tea vide che sul cornicione della finestra, adesso aperta, era seduta una ragazza con la carnagione color rame, corti capelli biondo cenere e occhi castano-dorati. Indossava un vestito di lino bianco legato in vita da una fascia di un rosso brillante e portava una collana e dei bracialli d'oro. Il suo abbigliamento gli ricordo quello che indossavano el persone all'interno delle memorie del faraone.
«E comunque ho visto stanze dell'anima molto più strane di questa.» disse la ragazza passandosi una mano tra i capelli facendo tintinare i braciali che portava al polso.
Stanza dell'anima...? Come... ma si! Come quella che Yugi e Atem avevano quando condividevano il corpo e che rappresentava la loro natura.
Secondo quanto diceva il faraone quella di yugi sembrava la stanza di un bambino piena di giochi e con le pareti color pastello, l'opposto del labirinto in cui risiedeva il faraone quando non era in controllo del corpo di Yugi.
Quindi lei era ll'interno della sua, questo spiegava varie stranezze come il quaddro che rappresentava il suo sogno di studiare danza a New York e quelle foto invece erano i suoi affetti. 
Se si trovava lì voleva dire che non era in controlo del suo corpo e poi chi era quella ragazza?
«Ma come, solo perchè ho un'aspetto diverso non mi riconosci? Sono Nailah!» disse la ragazza scendendo dal cornicione e avvicinandosi a lei per poi strappargli lo Yugi di pezza dalle mani per stringerlo a sé.
La vecchia gelosia di Tea torno a galla con tutta la furia possibile.
«Ridamelo è mio!» strillo Tea puntando i piedi e cercando di riprendersi il pupazzo, Nailah scomparse nel nulla per poi riapparirle alle spalle.
«Tu non te l'ho meriti!» disse Nailah facendole una linguaccia.
«E tu lo stai stringendo troppo. Li fai male, ridamello!» strillo di nuovo Tea con il viso rosso di rabbia.
Viste da fuori le due potevano benissimo essere scambiate per bambine dell'asilo visto il modo in cui si comportavano e l'oggetto del loro litigio.
«Sai tu e io siamo molto similili.» disse Nailah accarezando i capelli apuntiti del pupazzo mentre faceva una piccola pioretta «In passato anch'io mi sono innamorata di Atem... è stato il più grande sbaglio della mia vita.»
«In che senso?»
«Nel senso che io gli ho dato tutto, ma per lui io ero solo un'altro dei suoi stupidi giochi!» Nailah lancio contro Tea il pupazzo e quest'ultima lo prese al volo controlando immeidatamente se si fosse daneggiato.
Per fortuna era ancora tutto intero.
«Lo credette un eroe? Un santo forse? Bè avrà anche salvato il mondo da Zork, ma non toglie che prima non sia stato di certo la persona più bella del mondo.»
«E tu Atem lo conoscevi davvero? Oppure sei solo una fantica come Bakura?!»
«Non so chi sia questo Bakura, deve essere venuto al pallazzo dopo che mi avevano cacciata. E comunque stai parlando con una sua ex amante penso di conoscerlo bene.» spiego Nailah.
«E sentiamo cosa vuoi e come sei arrivata qui?» cercando di rimanere calma, sinceramente l'idea che Atem avesse un amante non le sembrava cosi inrealistica anzi lei stessa ci aveva pensato però non credeva che fosse Nailah anche perchè non l'avevano vista all'interno delle memorie di Atem.
Era sicura che se proprio Atem avesse mai avuto una relazione in passato starebbe stata con quella ragazza.
«Storia interessante e magari quando arriveremo alla fine capirai che l'idea dell'eroe perfetto che ti sei fatta su Atem sia solo una bagianatta!» disse Nailah con le mani strette a pugno e gli occhi pieni di rabbia.

Angolo dell'autrice: Piccola informazione di servizio per la stanza dell'anima di Tea, a parte qulche piccola licenza, mi sono ispirata anzi ho proprio descrito quella che fanno vedere nel manga in un occasione dove tanto per cambiare è finita in mezzo ai guai e tanto per cambiare(di nuovo) è colpa di Shadi(metà dei guai sono colpa sua!).

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Capitolo 24
*** Capitolo 24: Il principe e le due maghe. ***


Il sole era appena sorto e con le prime luci dell'alba Nailah si stava esercitando nelle sue arti magiche cercando di ignorare il russare di Mana.
Quella ragazza non le stava particolarmente simpatica mentre lei era figlia di un sarcedotte e studiava fin da piccola le arti magiche Mana era un'orfana che prima di arrivare qui non aveva nulla e se non fosse stato per il semplice fatto che il suo Ka fosse naturalente potente nonostante non sapesse ancora manifestarlo era l'unico motivo per il qualle era lì al palazzo a studiare con Nailah sotto la guida del sarcedotte Mahad. Senza contare che era fin dall'infazia che Mana non mostrava il minimo rispetto per il principe, lo trattava come se fosse un bambino esattamente come lei e la cosa la infastidiva sopratutto perchè lei non aveva mai datto confidenza ad Atem nonostante nella scala sociale fosse più importante lei che Mana.
E come se non bastase al principe la compagnia di Man sembrava anche far piacere quando erano ancora dei bambini era impossibile trovare un singolo momento in cui non fossero insieme a giocare nei giardini del palazzo mentre lei se n'è stava chiusa a studiare ribolendo di gelosia alla loro vista anche perchè non era stupida e aveva colto come lo sguardo che il principe dava all'apprendista trasmetteva un affatto che non aveva mai dimostrato... lo stesso che Nailah provava a sua volta per il principe.
Ma visto che il suo era un sogno impossibile preferiva concentrare le sue energie negli studi piuttosto che inseguire schioche fantasie inrealizzabili. Capendo che non sarebbe riuscita a concentrarsi con il casino che Mana stava facendo nailah decise di uscire per andare ad esercitarsi in giardino, ma quando arrivo vide che c'era già il principe intento ad osservare dei fiori, quando la vide la saluto e Nailah si blocco con il cuore in gola.
Era la prima volta che si rivolgeva a lei eppure sembrava proprio camminare nella sua direzione.
«Nailah sono felice di vederti. Stavo andando a cercare Mahad, ma sono certo che tu sia in grado di aiutarmi al posto suo.» disse Atem predendo la mano della ragazza e condicendola verso i fiori che stava osservando prima.
Grazie al cielo sembrava non essersi accorto del rossore sul suo viso.
«Vedi i fiori stanno appasendo e vorrei che tu facesi qualcosa.» spiego Atem indicandoli.
«Certamente mio principe, l'incantessimo è molto semplice.» rispose Nailah lanciando al amgia e riuscendo a ridare vita ai fiori.
«Ti ringrazio Nailah, gli aveva piantati mia amdre e visto che non l'ho mai conosciutta sono le uniche cose che mi restano di lei inoltre sentiti libera di chiamarmi pure Atem.» disse il principe prima di salutarla e andarsene.
Nailah lo guardo andare via con il cuore ancora in subbuglio e la bocca cosi secca che non riusciva a spiccicare parola ciò nonostante riusci a muovere la mano per salutarlo. Gli aveva appena concesso un privileggio enorme nel poterlo chiamare per nome... ciò nonostante ricordo a se stessa che questo non significava niente e che la situazione tra loro per quando lo volesse non sarebbe mai cambiata nemmeno con la magia.

Paso un mese e le cose in realtà cambiarono, Nailah inizio a frequentare quotidionamente il principe insieme a Mana e Mahad anche se avrebbe preferito restare da sola con Atem piuttosto che doverlo condividere con loro eppure continuava a ripetersi che tale desiderio non solo era inapropriato, ma anche inrispettoso aveva già una grandissima fortuna a rimanere al suo fianco non doveva essere cosi avida da chiedere di più.
In vita sua aveva imparata ad accetare quello che gli veniva datto senza lamentarsi perchè poteva sempre provare ad ottenere di più, ma allo stesso tempo c'era sempre qualcuno che aveva meno.
La sua situazione era già migliorata e si sarebbe fatto bastare sto piccolo cambiamento... però il destino aveva in servo bene altro per lei. Infatti un giorno verso il tramonto Atem le domando se voleva fare un giro a cavallo con lei e soprafatta delle sue emozioni Nailah accetto immediatamente metendo da parte ogni pensiero razionale. I due arrivarono fino alla riv del nilo e si sedettero con i piedi inmersi nell'acqua.
“Questo è un sogno e da un momento all'altro mi svegliero nella mia stanza con il russare di mana in sottofondo.” penso Nailah mentre contemplava il profillo del principe.
«Nailah... secondo come capisce se sei innamorato?» domando Atem all'improvisso fisando la luna che ormai era sorta in alto nel cielo.
«Non lo so... non ho mai provato tali sentimenti.» menti Nailah «Ma penso che quando uno è innamorato pensi all'altra persona tutto il giorno, desiderando averla sempre accanto.» «Per non aver mai provato emozioni simili mi sembri molto ferrata sull'argomento.» commento Atem avvicinandosi a lei.
«Comunque perchè l'hai chiesto a me e non a Mahad o a Shimon oppure a tuo padre il faraone?» domando la ragazza.
«Perchè vorebbero sapere a chi mi riferisco e non posso dirglierlo.» rispose Atem con lo sguardo basso.
«Perchè no?»
«Perchè penso di essermi innamorato di una popolana.»
Quelle parole fecero aumentare i batitti del cuore di Nailah... potrebbe riferirsci a lei?
Dimentico tutto quello che gli avevano insegnato sul rispetto da piccola e spinta da quella che molto probabilmente era una leggera follia prese il viso di Atem tra le mani e lo bacio. Quando si stacco da lui era rossa dall'imbarazzo ed era certa che stesse per ricevere una punizione invece il principe mantene la sua espressione stoica per poi sussurarle all'orecchio in tono divertito: «Allora prima mi hai mentito.»

Un sogno ecco cos'era quella situazione e Nailah non si voleva svegliare mai più.
Stesa lì nel letto con solo le lenzuala per coprirsi ripenso alle ultime ore con un misto di nostalgia e... bè di amore. Che Atem potesse anche solo provare amicizia nei suoi confronti era già tanto, ma che non solo la ricambiasse ma ci aveva pure fatto l'amore era al di là di ogni immaginazione e benedizione divina.
«Tutto bene?» domando Atem avvicinandosi a lei e stringendola a se.
«Si, sto solo pensando a quando sono fortunata.» bisbiglio Nailah sorridendo mentre Atem le baciava il collo e la accarezzava dolcemente.
La ragazza ridacchio e ricambio le carezze del compagno. «Ti amo...» sussuro Nailah, in risposta Atem potè solo sussurare a sua volta un «Mi spiace.».

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Capitolo 25
*** Capitolo 25: Seduzione, inganni e vendetta. ***


Mana non capiva perchè ultimamente Nailah si fosse comportata in maniera cosi strana.
Si comportava come uno zombie ed era peggiorata molto negli studi tanto che Mahad aveva detto che doveva prendere esempio da lei dopo anni in cui ripetava sempre il contrario.
Bè come amica e compagna di studi era suo compito aiutarla a stare meglio, ma quando le chiese cosa non andasse ricevete solo un vaso scagliatole contro che scivo di strissio, capendo l'antifona decise di lasciar perdere perchè di sicuro Nailah non voleva parlarne o almeno non con lei.
Mana si era sempre chiesta perchè l'altra fosse cosi scorbutica nei suoi confronti anche perchè da parte sua l'aveva sempre tratata come un'amica, a volte aveva persino pensato a Nailah come alla sorella con non aveva però a quanto pare lei non era della stessa opinione.
Poi Mana si ricordo che anche Atem era strano negli ultimi giorni sembrava che stesse cercando di evitarle entrambe quindi a Mana non ci vole molto per capire che le ipotesi potevano solo essere due: la prima era che Atem sapesse la causa del mal'umore di Nailah oppure era lui stesso la causa per qualche motivo.
Mana decise che era la seconda ipotesi e si precipito da lui per fargli una ramazzina... qualunque cosa potesse aver o non aver fatto.
Cercando di non farsi vedere da Shimon, che di sicuro appena l'avrebbe vista l'avrebbe portata da Mahad per la lezione che stava saltando e una volta giunta a destinazione fu più che felice di vedere Atem nella sua stanza a contemplare non sapeva cosa dal balcone.
Si avvicino a lui di soppiatto, cercando di ignorare il fato che il cuore le batteva sempre un po' più forte in sua presenza, per poi strillarli nelle orecchie con tutto il fiato che aveva.
«Sei impazzita Mana per poco non mi facevi diventare sordo!» grido Atem una volta ripresosi dallo spavento che l'amica gli aveva procurato.
«Cosa hai fatto a Nailah?» domando Mana puntandogli il dito contro e Atem inizio a sudare freddo.
Tra tutte le persone con cui la ragazza doveva parlare di quello che era successo tra loro doveva farlo proprio con Mana? Chissà cosa avrebeb pensato adesso di lui? Niente di buono di sicuro.
«Non capisco...» borbotto Atem imbarazzato, Mana presa quella risposta come una negazione e cosi si scuso con il principe per poi anadarsene abbandonando la teoria che fosse lui la causa di tutto.
Ovviamente si stava sabgliando, ma non poteva saperlo e Atem di certo non gliel'avrebbe detto sopratutto perchè risciava di perderla.
L'apprendista usci dalla stanza sotto lo sguardo del principe che trasmetteva tutta la sua vergogna oltre a quel senitmento che non riusciva a esrpimere e che sperava di soffocare con Nailah, ma non si potevano controllare i sentimenti nemmeno se eri il futuro faraone d'egitto.
Aveva agito in modo squallido con Nailah, usandola come se fosse una semplice ragazza dell'harem, invece lei era l'apprendista di Mahad, un'amica di Mana e soprautto era cotta di lui.
«Hai agito in maniera veramente matura e responsabile complimenti» ringhio a se stesso pensando che comunque Nailah era una ragazza inteligente e ragionevole quindi forse se si fosse scusato avrebeb potutto risolvere la situazione. bastava parlarne con calma.

Quando vide Mana uscire dalla stanza del principe tutto l'amarezza e la depressione di Nailah vennero sostituite subito da una rabbia bruciante indirizzata verso colui che senza il ben che minimo rispetto l'aveva usata come uno dei suoi giochi per poi gettarla via come se nulla fosse.
Gliel'avrebbe pagata, prima di tutto Mana non si meritava nemmeno di trovarsi qui e secondo... Atem avrebbe avuto la lezione che si meritava.
A questo punto poco le importava se si arebbe cacciata nei guai, ormai aveva solo un'obbietivo e l'avebbre portato a termine quel giorno stesso.
Usando tutta la sua concentrazione evoco il suo Ka e lo scaglio contro Mana la quella ignara di tutto stava camminando verso al stanza che condividevano di sicuro gongolando sul fato che fosse riuscita a incantare il principe ai suoi danni.

Mana continuava a pensare a Nailah domandandosi il motivo per il quelle stava male e sul modo per aiutarla quando senti due braccia prenderle la vita e trascinarla con sé a terra proprio mentre un'asta d'oro mancava i due per un centimetro.
Mana vide che ha salvarla fu stato Atem e cerco di non arrosire quando capi che era ancora stretto a lui, scaciando questi pensieri vide che ad attarcargli era stato niente di meno che il mostro Ka di Nailah e infatti la ragazza era proprio dietro al mostro sorridendo befferada e con una rabbia infuocata negli occhi.
«Pensi che sia tanto migliore di me! Vediamo se riesce a dimostrarlo anche in questa occasione!» grido Nailah infuriata. «Mi assicurero di potarti via ciò che hai di più caro!»

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Capitolo 26
*** Capitolo 26: Obbietivi. ***


«In seguito arrivo Mahad che grazie al suo Mago dell'Ilussione riusci a sconfigermie imprigiono il mio spirito insieme al mio Ka in lastra per poi nasconderla nella valle dei re in un tempio dove nessuno l'avrebbe trovata. Per loro io ero solo una traditrice che aveva cercato di attentare al vita del principe, neanche mi chiesero il motivo dell mie azioni e ovviamente... Atem non disse che in realtà la colpa era solo sua!» fini di raccontare Nailah.
Tea non sapeva cosa dire, non pensava che Atem potesse fare una cosa del genere però le sembrava che la reazione di Nailah fosse esagerata. Respinta dalla persona che amava aveva tentato di uccidere lui e la sua rivale... e dire che credeva che Seto fosse un fissato ossesivo.
«Comunque non ti sembra di aver avuto una reazione un po' esagerata?» domando Tea mentre in cuor suo si chiedeva perchè gli spiriti pazzi in cerca di vendetta tormentavano sempre loro.
Che poi per quanto da un certo punto poteva anche essere colpa di Atem, Nailah aveva comunque comesso un crimine cercando di ucciderlo perciò in realtà si era meritata la fine che aveva fatto, ma comunque Tea credeva che anche Atem avesse avuto diritto ad una punizione sebbene le sue azioni non fossero state estreme come quelle della ragazza.
«So anch'io che forse ho avuto una reazione... “accesiva”, ma ero giovane, terribilmente emotiva e poi francamente erano tempi diversi con uan cultura diversa.» continuo Nailah mentre Tea stringeva a sé lo Yugi di pezza quasi come se volesse proteggerlo.
«Quindi quell'è il tuo obbietivo? Terminare la vendetta contro Atem?» domando Tea.
«E perchè mai vorrei farlo? Cioè è già morto, come diavolo potrei vendicarmi su un tizio già morto da ben tremilla anni?!» disse Nailah con un'espressione che mostra chiaramente quanto trovasse assurda quell'ipotesi. «Vedi sono stata liberata di recente grazie ad uno scavo archeologico e da allora ho viaggiato un po' in tutto il mondo, ma mi mancava qualcosa... la stessa cosa che Atem mi ha tolto: una vita. Non potevo prendere posseso di un corpo per più di qualche giorno e cambiarne uno ogni volta significava che non potevo veramente vivvere, ma sai in questo mondo non si puo avere una seconda possibilità... a meno che io non scambi la vita di un'altra persona con la mia. E io ho scelto Yugi.»
«Scordatelo! Pensi che ti permettero di fare una cosa del genere?!» strillo Tea con il viso rosso di rabbia.
«Che buffo in che modo pensi di fermarmi? Duellando oppure conosci anche tu le arti magiche?» domando divertita Nailah.
Tea si morse un labbro mai come allora si era mai sentita cosi inutile nel non poter aiutare il ragazzo che amava.
«Piuttosto vorrei tanto sapere chi ha fatto lo scavo che ti ha liberato.» sbotto la bruna.
«Uhm, a capo degli scavi c'era un ragazzo alto, accigliato con i capelli castani... aveva un'aria leggermente ossesiva.» rispose Nailah sfegandosi il mento pensierosa.
«Seto.» disse Tea battendosi la mano in fronte sconsolata.
Com'era possibile che avesse sempre le mani in pasta ad ogni cosa quel ragazzo?
«Sai in realtà visto come sei cosi scarsa tu come avversario mi garantiresti una vittoria semplice, ma come puoi immaginare non posso lasciarmi sfuggire l'occasione di prendermi al vita dell'amato compagno di Atem. Ti immagina la sua faccia? Sarebbe cosi divertente.» continuo Nailah come se niente fosse e come se il suo discorso fosse sensato e lei fosse dalla parte del giusto.
Ma non era niente del genere, Yugi non aveva colpa e Tea trovava veramente ingiusto che venisse sempre coinvolto in questi problemmi solo per via del suo legame con il faraone. Perchè tutti quelli che c'è l'avevano con Atem alla fine se la prendevano con Yugi?
«Yugi è mille volte meglio di te! Ti batterà senza neanche faticare e poi vedremo se avrai ancora il coraggio di dire tutte queste scemenze!» sbotto Tea.
«Vedremo sappi che ho molti assi nella manica. Tu comunque goditi lo spetaccolo perchè sarà un duello da non perdere.» disse Nailah schiocando le dita e i rami dell'albero in mezzo alla stanza si allungarono finchè non imprigionarono Tea costringendola a star seduta sul divano senza possibilità di muoversi. «Forse legarti è un esagerazione, ma voglio essere sicura che non proverai ad inteferire. Bè io adesso vado a prepararmi. Sai tu mi stai simpatica magari quando questa storia sarà finita otremmo essere amiche.» cosi dicendo lo spirito della giovane maga saluto Tea e spari lasciando la ragazza da sola.
Continuo a dimenarsi sperando di liberarsi, ma più tentava e più i rami la stringevano togliendole il respiro però non si voleva arrendere. Non avrebbe permesso a Nailah di far del male a Yugi sopratutto se stava usando il suo corpo nel farlo.
Ma come poteva?
Nailah aveva ragione non avrebbe potutto aiutarlo perchè era inutile in questa situazione.
Scoppio a piangere disperata, anche solo la più piccola possibilità di poter perdere Yugi la distruggeva, ma dall'altra parte non l'aveva già perso indipedendtemente dal risultato del duello?
Aveva ricevuto da poco la conferma dalla scuola di ballo di New York a cui aveva fatto domanda e l'aveva accetata per il corso di tre anni.
Senza contare che anche senza la sua inminente partenza era chiaro che ormai Yugi non voleva più saperne di lei e non lo biasimava.
Continuo a piangere silenziosamente e con il cuore a pezzi perchè in questa storia era lei quella che aveva perso.

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Capitolo 27
*** Capitolo 27: Tutti insieme. ***


Tutte le cose belle finivano prima o poi e questo valeva sia per le vacanze che per il fatto che Gregory Wheeler sarebbe stato presto dimesso dall'ospedale e che quindi Joey sarebbe dovuto tornare a casa.
Yugi aveva insistito nel dirgli che poteva rimanere e non era costretto a tornare a casa, ma Joey era inremovibille perchè nonostante tutto suo padre era pur sempre la sua famiglia e poi sinceramente vedeva che a Takeo non era particolarmente felice per la sua preseza.
Il padre di Yugi insieme a Rebecca e al professor Hawkins sarebbe partito prima del previsto tra qualche settimana e poi Joey preferiva di gran lunga stare con un padre ubriacone che con qualcuno che non riusciva a tolleraloe non lo voleva lì altrimentri sarebbe già andato a vivere con quell'ipocrita di sua madre, che comunque avrebeb rivisti da lì ad un mese durante il suo matrimonio visto che Serenity era riuscita a convincerlo a venire ora il suo problemma era evitare che Duke e Tristian lo seguissero per provarci con la sorella.
La destinazione dei due professori era l'europa mentre Rebecca sarebbe tornata in America per lauerarsi e sebbene avesse continuato a flitare con Yugi anche dopo che si era messo con Tea quando si era lasciati al compleanno di quest'ultima non aveva più fatto avance molto probabilmente aveva capito che cercare di conquistarlo quando era in uno stato cosi emotivamente instabile era una cosa insensibile e aveva lasciato perdere.
Quella mattina quindi sarebbe stata l'ultima volta che Joey faceva colazione con la famiglia Muto e perciò non gli sfuggi come Yugi apaprisce assorto e assente mentre con la forchetta stuzicava il suo cibo senza però mangiarlo. Di sicuro era preoccupato per Tea, sperava che al ragazza gli dicesse quanto era stata male e quanto aveva pianto e riuscisce a convincere Yugi a darle un'altra possibilità.
Quei due erano fatti l'uno per l'altra e ad essere sinceri non aveva ancora capito il motivo per cui Yugi aveva lasciato Tea se n'è era ancora innamorato.
C'entrava con Atem questo era poco, ma sicuro eppure Tea diceva che non aveva mai fatto o detto niente che avrebbe portato alla crisi di Yugi.
“Questo succede quando si lasciano inrisolti i problemmi, si ingigantiscono finchè non diventano ingestibili.” penso Joey finendo di berre una tazza di caffè per poi alzarsi e uscire con Yugi per recarsi a scuola.
D'accordo in quella situazione forse n'è era responsabile un tantino anche lui visto che aveva impeditto a Tea di vedere Yugi in quei giorni, ma l'aveva fatto solo perchè credeva che l'amico non fosse pronto ad affrontare la questione, anche se avevano voluto ignorarlo Yugi stava anche combatendo con il fatto di essere ancora in lutto per Atem e perciò era ovvio che fosse leggermente più emotivo della norma.
«Joey ascolta ho dimenticato una cosa, tu vai avanti ci vediamo in classe, ok?» disse Yugi facendo dietrofront e lasciando Joey da solo.
In qualunque altra circostanza non l'avrebeb fatto, ma visto la situazione in cui si trovavano sospettava che Yugi volesse marinare la scuola per evitare Tea e Joey non glil'avrebbe permesso a costo di trascinarlo a forza in classe.
Yugi correva velocemente evidentemente dovunque volesse andare aveva fretta e visto che non era andato verso il negozio, ma verso la stazione Joey ebbe conferma che Yugi volesse semplicemente marinare al scuola, quello che non si aspettava era che l'amico salise su un treno diretto a Tokyo.
Senza pensarci due volte salì sopra la convoglio senza farsi vedere da Yugi continuando a domandarsi che diavolo stesse succedendo.
«Perchè tu e il mio darling siete qui e non a scuola?» domando Rebecca spaventando Joey e facendolo gridare attirando di conseguenza l'attenzione di tutti i paseggeri Yugi incluso.
«Joey, Rebecca che ci fate qui?» chiese il ragazzo raggiungendo i due.
«Mio nonno mi ha chiesto di andare a prendere un libro che si trova solo in una certa libreria di Tokyo.» rispose Rebecca scrolando casualmente le spalle.
«Ed io ho accetato di accompagnarla.» disse Mai che solo allora si avvicino agli amici, prima era rimasta comodamente seduta al suo posto, ma come al solito era impossibile ignorare le urla di Joey.
«Voi invece che ci fatte qui?» domando Rebecca sistemandosi gli occhiali.
«Giusto dovremo essere a scuola quindi dimmi un po' Yugi perchè siamo qui?» chiese Joey e Yugi abbasso lo sguardo mortificato.
Voleva affrontare da solo la faccenda, ma evidentemente aveva sottovalutato la lealtà di Joey.
«Capisco però... lo sai che sarebeb stato meglio dire dove anadavi.» disse Joey una volta finito il racconto, lui era l'unico a parte Tea e la famiglia di Yugi a sapere del suo problemma riguardante i duelli e sinceramente aveva paura che si bloccase in un momento crtitico.
Se aveva imparato qualcosa in questi quattro anni era che i duelli organizzati da spiriti rancorosi era sempre una battaglia tra la vita e la morte. Solo perchè lo spirito era quello di una ragazza non significava che faceva eccezione.
«Ma di che ti preoccupi il mio Yugi uscirà di sicuro vincitore! È il migliore in assoluto!» disse Rebecca entusiasta.
Yugi invece non era dello stesso parere, non sapeva niente di Nailah e forse tutta questa facenda era solo una trappola, ma non aveva scelta doveva salvare Tea inoltre la curiosità era troppo forte.
Se Nailah faceva parte del passato di Atem perchè non l'avevano incontrata in Egitto?
«Comunque ormai è tardi quindi andiamo ad affrontare questa nuova avventura.» disse yugi vedendo che mancava pochissimo alla loro destinazione.
«Ben detto Yugi! Andiamo ad affrontare questa nuova minaccia!» disse Tristian e i tre si voltarono vedendo che c'era anche il loro amico insieme a Duke eBakura
«Che ci fate voi tra qui?» domando Joey che fino ad allora non aveva notato la presenza degli amici.
«Molto semplice vi abbiamo visti venire qui e vi abbiamo seguito.» spiego Duke.
«E da quello che abbiamo sentito abbiamo preso al decisione giusta.» rispose Bakura sorridendo. «E poi ad essere sincero mi piacerebbe vedere un duello di Yugi senza lo spiritto dell'anello intorno per ora ho assistito solo allo scontro contro il faraone.»
Yugi si guardo intorno i suoi amici erano qui per lui, per aiutarlo e all'improvisso i dubbi scomparvero nel nulla.
«Allora andiamo a salvare Tea! Insieme c'è la faremo di certo!» esclamo nell'esatto momento in cui ragiunsero la stazione di Tokyo.

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Capitolo 28
*** Capitolo 28: Faccia a faccia.(prima parte) ***


Una sola possibilità le era stata concessa da Anubis per poter ottenere una seconda chance nel mondo e se avesse perso contro Yugi non avrebbe avuto altri modi per tornare in vita e sarebbe stata spedita nell'aldilà.
Non poteva permetterlo.
Un duello le avevano concesso e lei aveva scelto l'avversario più difficile, ma non si pentiva della sua scelta per due motivi. Il primo era che secondo lei le cose andavano guadagnate con fatica se scegliava un avversario troppo facile da battere non sarebbe stata soddisfata e poi... se avesse vinto avrebbe potutto vedere la faccai di Atem quando davanti a lui sarebbe comparso il suo prezioso Aibou.
Nailah era certa che si sarebbe messo a piangere come una bambinetta dandosi, giustamente, la colpa di tutto. La ragazza poteva ridere al solo pensiero.
Sebbene non volesse decise di scacciare questi pensieri visto che si doveva concentrare al massimo e poi i suoi ospiti stavano per arrivare e sarebbe stato scortese non dar loro il benvenuto che si meritavano.

L'indirizzo che gli aveva datto Nailah era di un vecchio negozio d'antiquariato situato in un quartiere isolato.
«Questo posto sembra essere uscito da un film horror.» comento Duke mentre Rebecca e Joey rabbrividivano.
Sebbene avessero deciso di andare tutti insieme optarono per mandare avanti solo Yugi, Joey e Mai mentre gli altri sarebbero intervenuti solo in caso di emergenza contando sull'effetto sorpresa. Esporsi tutti fin da subito era troppo rischioso e cosi i due ragazzi entrarono nel negozio deserto e videro delle freccie dipinte con una vernice floresciente le seguirono finchè non arrivarono ad un piccolo salottino dove Tea o meglio Nailah gli stava aspettando comodamente seduta su un divanetto a fiori, la ragazza indossava una semplice maglietta bianca e pantaloni beige.
Yugi storse il naso nel vederla, Tea aveva sempre prestato molto attenzione al suo abbigliamento e vedere come Nailah stava ignorando quel fatto chiave della personalità di Tea gli dava veramente fastidio anche se pre il ragazzo Tea era bella in ogni tipo di vestito, Yugi scosse la testa non era il momento di pensare a queste cose.
Davanti a Nailah c'era un tavolino con su del cibo e guardandorsi attorno a Joey venne in mente il salotto di sua nonna pieno di pizzi e merletti. «Benvenuti, lasciate che vi offra qualcosa da mangiare prima del duello.» disse Nailah in tono educato e gentile come se gli stesse veramente solo invitando a mangiare qualcosa tra amici.
Ma loro non erano amici anche se stava possedendo il corpo di Tea.
«Pensi di abbindolarci solo perchè ti comporti cosi gentilmente?» strillo Joey in preda alal furia cercando di ignorare i brontolii del suo stomaco.
«Lascia in pace Tea e dimmi piutosto cosa vuoi da me?» disse Yugi.
«La tua prima richiesta mi risulta impossibile mi serve una nave per duellare e quindi liberero la ragazza solo a fine duello.» disse Nailah alzandosi dal divano e pozisionandosi infondo alla stanza. «E secondo bè diciamo che questo duello è un tramite di scambio, ma se hai tanta fretta che n'è dici di iniziare.»
«D'accordo, ma ti avverto non ho mai perso un duello in cui c'erano i miei amici in pericolo.» rispose Yugi infilandosci il DuelDisk e mettendosi davanta a Nailah.
«Infatti non ci sono i tuoi amici in pericolo.» disse la ragazza schiocando le dita.
Intorno ai contedenti si materializzo un cerchio che sprigionava una forte luce azzurra e in tal cerchio erano scritte della frasi in una lingua che Yugi non conosceva però gli attraverso un brivido quando gli venne in mente che quel cerchio somigliava in maniera inquetante al Sigillo di Orichalcos, il qualle ancora adesso a volte gli causava degli incubi.
«Benvenuto nel mio cerchio alchemico!» disse Nailah allargando le braccia in maniera plateale. «Vedi ho fatto un patto con Anubis per poter tornare in questo mondo e ottenere una seconda possibilità e vivera la vita che il tuo “eroico” faraone mi ha negato per colpa della sua vigliaccheria! Però ad un prezzo qualcuno dovrà prendere il mio posto quindi per riiassumere il perdente muore.»
“Allora è come quando abbiamo afforntato i Big Five nel mondo virtuale di Noah.” penso Yugi mentre lui e Nailah pescavano le loro prime cinque carte.
«So cosa stai pensando e no,non è come quel folle videogioco in qui sei rimasto intrappolato. Figuriamoci se vorrei tornare come un ragazzo... Bleah!» disse Nailah facendo un'espressione schiffata «Anubis mi ha detto che riavrò il mio corpo originale per il resto... si hai ragione il ragionamento è lo stesso.»
Yugi era stupito di come Nailah avesse capito i suoi pensieri dall'altra parte se stava possedendo Tea significava che aveva potutto vedere i suoi ricordi.
Quante altre cose sapeva? Doveva stare attento e mantenere la concentrazione al massimo questo duello era pericoloso.
Con le mani tremanti pesco una carta iniziando il suo turno.

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Capitolo 29
*** Capitolo 29: Faccia a faccia.(seconda parte) ***


Tea continuava a dimenarsi ma i rami le stringevano i polsi fino a farle male ed era certa che stava sanguinando... o almeno cosi credeva Yugi era l'unico che sapeva cosa significava rimanere in una stanza dell'anima.
Era possibile farsi del male lì dentro come all'esterno?
Doveva liberarsi, doveva fare qualcosa per aiutare Yugi, ma cosa?
Guardo l'enorme specchio nella stanza dove veniva proglietato quello che stava succedendo all'esterno e poteva vedere come Yugi stava tremando, la sua paura non era passata eppure era venuto qui per salvarla come aveva sempre fatto.
Smise di dimenarsi e cerco di concentrarsi, se era vero quello che Yugi aveva sempre detto allora qui da qualche parte doveva esserci anche la stanza dell'anima di Nailah, se fosse riuscita a liberarsi allora avrebbe potuto aiutare magari riuscendo a cacciarla. Doveva liberarsi e provare cosi torno a dimenarsi, ma dopo pochi secondi vide che i rami l'aveva lasciata andare di loro.
Si guardo intorno e vide in piedi come animato di vita propria il piccolo Yugi di pezza con delle forbicci in mano. Tea lo raccolse e gli diede un'abbraccio felice che il suo eroe fosse tornato a salvarla. Adesso toccava a lei fare altretanto.

Yugi guardo le carte che aveva in mano cercando di trovare una strategia, ma non sapendo niente della sua avversaria doveva agire in maniera cauta.
Lancio un'occhiatta a Joey che continuava a battere su una specchie di scudo che proveniva dal cerchio e a muovere la labbra, ma evidentemente non poteva sentire ciò che accadeva al di fuori.
«Evoco Mago Silente in pozisione di difessa.» disse Yugi giocando il suo mostro.
Questo Deck conteneva carte sia sue che di Atem, era sicuro che tutti i mostri l'avrebbero aiutato a vincere.
“Pensa di riuscire a vincere da solo, patetico!”
Yugi si guardo intorno per vedere chi avesse parlato però non c'era nessuno che avesse potutto farlo.
Mise due carte coperte e termino il turno con una brutta senzasione.
«Bella mossa, ora vediamo cosa posso fare io.» disse Nailah pescando. «Conoschi questa carta? Evoco Abile Mago Blu in pozisione d'attacco! E visto che l'effetto del tuo mostro fa aumentare solo i punti d'attacco posso distrugerlo!» il mostro di Nailah parti all'attacco, ma yugi uso la trappola Forza Riflessa per fermalo e distrugerlo.
Nailah si mise a ridere e concluse mettendo una carta coperta per poi attivare Anfora dell'Avidità pascando altre due carte.
Concluse il turno rimanendo completamente indifessa mentre nel fratempo i punti d'attacco di Mago Silente salirono fino a 2000.
“Cosa sta cercando di fare? Ha una strategia parecchio strana come se in realtà stesse giocando a caso el sue carte.” penso Yugi pescando ed evocando in pozisione d'attacco il Guardiano Celtico.
Poteva attacare Nailah direttamente e infligerle un sostanziale danno grazie ai suoi due mostri, ma aveva paura della carta coperta della ragazza.
“Pensi seriamente di rimanere lì come uno stocafisso? Atem avrebbe attacato!”
Eccola di nuovo quella voce, ma chi era? Anzi stavolta sembrava leggemrente diversa da prima.
Con la mano che tremava fece partire il Guardiano Celtico all'attacco riduccendo i punti di Nailah da 4000 a 2600. Decise poi di concludere il turno non sentendosi pronto a fare attivare una possibile trappola.
“Fifone non meriti di vincere!”
Di nuovo? Chi era? E perchè sembrava avercela tanto con lui?
Con il cuore che gli batteva nel petto vide Nailah iniziare il turno evocando il mostro Hibikime in pozisione d'attacco. Con quella mossa Yugi capi che in realtà Nailah usava un deck diverso da quello di Tea o forse aveva cambiato alcune carte... non poteva saperlo e si preparo per la prossima mossa della ragazza che attivo la magia coperta ovverro Contollo Della Mente che a costo di 800 Life Points uso sul Mago Silente per poi distruggere Guardiano Celtico i Life Points di Yugi scesero fino ai 2900 per poi diminuire ancora quando Nailah attacco con Hibikime che gli dimezzo facendogli arrivare a 1450.
Yugi la vide in seguito sacrificare il Mago Silente per evocare al suo posto Disincantatore, ma per fortuna non poteva attacare di nuovo e concluse il turno.
“Se tu fossi stato più coraggioso non ti troveresti in questo guaio inoltre non sei nemmeno riuscito a protegerci!”
Yugi si tappo le orecchie, ma era inutile quella voce sembrava provenire dalla sua stessa coscienza anzi il ragazzo capì finalmente chi lo stesse criticando cosi aspremante... erano i suoi mostri. I suoi più leali compagni da battaglia lo stavano disprezzando.
In tutti quegli anni... era davvero questo quello che pensavano di lui? Che era un fifone? Che non era in grado di protegergli?
D'altronde stava dimostrando di essere incapace a diffendere se stesso.

Il fatto che un pupazzo di pezza uguale identico al suo amici d'infanzia e attuale cotta fosse vivo e che la stesse aiutando a scapapre da uno spiritto antico e vendicatico fosse percepita come una cosa perfettamente normale avrebbe dovuto darle un campanello d'allarme sul modo in cui aveva vissuto la sua vita fino ad ora.
Il piccolo Yugi, che per comodità Tea aveva batezzato Chibi Yu, l'aiuto a oltrepassare la finestra sul soffitto che evidentemente era la “porta” di quella stanza e che portava ad un corridorio che aveva ben sei porte.
Nailah non voleva che trovasse la sua, poco male lei le avrebbe aperte tutte finchè non avesse scoperto quella giusta.
Chibi Yu nel fratempo si era pozisionato davanti ad una porta particolare e visto che quel pupazzeto era parte del suo incoscio Tea decise di aprire quella per prima. La stanza però era di sicuro quella sbagliatta visto che sembrava in tutto e per tutto una cella sporca e puzzolente stava per fare dietrofront quando senti un gemito e i suoi ochhi si puntarono sull'ultima persona che immaginava di vedere.
Una persona che credeva perduta per sempre.
«Atem?»

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Capitolo 30
*** Capitolo 30: Punti deboli. ***


Non credeva ai suoi occhi, davanti a lei stesso a terra privo di sensi c'era il faraone. Ma com'era possibile?
La prima cosa che le venne in mente era che poteva tratarsi di una trappola, ma nel caso non lo fosse doveva aiutare Atem ad uscire di lì sopratutto perchè in due, o in tre contando anche Chibi Yu, sarebbe stato più facile fermare Nailah e aiutare Yugi.
Si chiese come stesse il ragazzo visto che l'ultima cosa che aveva visto era che iniziava il suo turno in leggero svantagio, ma era certa che c'è l'avrebbe fatta, non era il Re dei Giochi per niente.

Quelle voci non si fermavano anzi diventavano sempre più crudeli dicendogli che non meritava né la vittoria né il suo titolo di Re dei Giochi, ma sopratutto gli stavano dicendo che non meritava di essere il loro maestro.
Aveva sempre creduto nel Cuore delle Carte fin da piccolo quando il nonno glienè aveva parlato per la prima volta però adesso sentiva che quel cuore era pieno di odio e di disprezzo rivolto a lui.
Fece un respiro profondo e pesco la prossima carta, in mano aveva la posibilità di evocare in campo il suo mostro più forte il Mago Nero... ma se persino le sue carte lo disprezzavano cosi tanto anche il suo mostro preferito nonché il più leale lo stava odiando?
La risposta era ovvia il Mago Nero non era la sua carta era quella di Atem e se fino a quel momento l'aveva seguito era perchè c'era Atem con lui. Anche la sua carta preferita era al suo fianco solo per Atem non per lui e sinceramente si domandava se era giusto mantenerla nel Deck o toglierla in maniera definitiva, era il suo mostro più forte però c'era un motivo se si trovava nel mazzo di Atem durante la battaglia cerimoniale e non nel suo... si sentiva come se non avesse più diritto a niente.
Molto probabilmente se anche il Mago Nero gli avesse riservato tanto disprezzo sarebbe crollato deifnitivamente.
Pensava di aver superato questi problemmi allora perchè stavano tornando?
Giocò Gueriero Magnetico Beta e lo uso per distruggere Hibikime sottrarendo a Nailah 250 Life Points, adesso la ragazza era in vantaggio di soli 400 punti e ora il terreno di Yugi non era più scoperto.
Ignorando i seguenti insulti dei suoi mostri il ragazzo attivo la magia resuscita mostro dalal sua mano e fece tornare in gioco Mago Silente. Nonostante tutto sembrava che fosse tornato in vantaggio.
«Complimenti vivissimi sei riuscito a rimontare, am non farti troppe illusioni perchè sarò io a vincere. D'altronde come può uscire vincitore da un duello una persona che non ha nemmeno il sostegno delle proprie carte.» disse la ragazza pescando e lasciando Yugi di stucco.
Anche lei sentiva le voci dei mostri.

Chibi Yu cercava di risvegliare il faraone, ma Tea dubitava che quella piccola bambolina potesse esserle veramente d'aiuto.
Alla fine Atem emise un gemito e a fatica si rialzo in piedi, Tea lo guardo non abituata a vederlo con gli abiti antici e la pelle di rame anche dopo che se n'era andata le sue fantasia lo rappresentavano sempre come uno Yugi più grande con indosso la divissa scolastica.
Chissà cosa avrebbe pensato nel vederla, di certo appena l'avrebbe informato di Nailah sarebbe impazzito dalla preoccupazione per Yugi.
«Faraon... Atem stai bene?» domando la ragazza sostenendolo.
Atem si guardo intorno e quando punto gli occhi su di lei ebbe quasi un colpo e si allontano in maniera brusca colpendo Chibi Yu per sbaglio e mandandolo dall'altra parte della stanza. Tea corse subito dal pupazzo per assicurarsi che non si fosse rotto per fortuna doveva avere delle cuciture abbastanza registenti perchè era perfettamente intrego.
«Cosa ci fai qui? Non è che avete toccato gli Oggetti del Millenio?!» strillo Atem imbuffalito.
«Prima di tutto si dice grazie per avermi salvato e secondo non conosco nessuno cosi stupido da cercare di nuovo quei maledetti gingilli.» rispose Tea stringendosi al petto Chibi Yu.
Non sapeva cosa pensare o a come comporarsi, dopo il racconto di Nailah l'idea dell'eroe perfetto che aveva incolato ad Atem si era completamente sbriciolata e le tornarono in mente i difetti che tanto aveva odiato in California anche se era cresciutto da loro in quel periodo Tea aveva deciso di ignorargli adesso invece sapeva che esistevano.
Non poteva ignorare una parte di lui, non era coretto, ma poi lui stesso non era una parte di yugi?
No, per quanto lo volesse entrambi erano le proprie persone altrimenti tutto sarebbe stato cosi semplice per lei. Un ragazzo con due personalità le avrebbe semplificato la vita perchè avrebbe potuto avergli entrambi.
Ma era cosi abituata a considerarlo un altro Yugi... bè non era il momento di un'altra sua crisi adolescienziale, si doveva concentrare.
«Spiegami perchè sei qui allora. Yugi sta bene? Gli è successo qualcosa?» domando Atem in chiara appresione.
Tea sbuffo, esistevano altre persone a questo mondo a parte Yugi, inoltre il ragazzo sapeva cavarsela benissimo anche da solo. Non aveva mai notato quando era protettivo nei confronti di Yugi cioè lo sapeva però le sembrava esagerata questa reazione.
«Yugi sta bene per la cronaca può cavarsela perfettamente anche senza di te. Adesso sta duellando contro una tua vecchia amica di nome Nailah.» disse Tea e doveva ammetere che trovo divertente il modo in cui Atem era leggermente impallidito.

Nailah si sentiva in colpa non tanto per quello che stava facendo, ma perchè si stava divertando nel vedere Yugi cadere vittima della disperazione.
Lo vedeva nei suoi occhi sempre più vuoti e inoltre tutto il corpo del ragazzo stava tremando dalla paura.
Alimentare in lui la disperazione, la paura e al solitudine ma sopratutto schiachiare la sua forza di vivere sarà la chiave che le permettera di vincere questo duello. Il trucco era concentrarsi su i punti deboli dell'avversario.
Un cuore in frantumi non può essere riparato.

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Capitolo 31
*** Capitolo 31: La linea della disperazione. ***


«Per quanto mi sia piaciutta la tua rimonta adesso è il mio turno!» disse Nailah per poi La Fanciulla Macabra e spedirla all'attacco contro Mago Silente, ma Yugi la fermo grazie alla trappola Annula Attacco. Nailah però riparti alla carica e con Disincantatore distrusse Gueriero Magnetico Beta e i Life Points di yugi divennero 1150.
la ragazza conclusse il turno sorridendo perchè molto probabilmente questo sarebbe stato l'ultimo turno del ragazzo.
«Gioco Spadacino Silente in pozisione d'attacco!» disse Yugi sprecando una nuova occasione per evocare il Mago Nero però non gli servivia o almeno sperava.
“Speri cosa? Un miracolo? Non possiamo sconfigerla e per colpa tua finiremo tutti al cimitero!” Strillo lo Spadaccino Silente voltandosi verso di lui con un cipiglio in viso lo stesso fece Mago Silente e dietro i due mostri apaprirono anche quelli che erano finiti al cimitero e quelli che invece erano ancora nel suo deck e tutti sembrava infuriati con lui.
«Sto... sto facendo del mio meglio... vi prego abbiate fidiucia in me.» supplico Yugi.
“Fiduccia in te? Ma se tu non sei nessuno! Sei solo una brutta copia del faraone. Da solo non vali niente!”
“Ti abbiamo aspetato a lungo eppure tu ci deludi perdendo contro un'avversario del genere?”

«Io... io sto facendo del mio meglio ma voi mi state distraendo!» disse yugi cercando di calamre gli spiriti, ma questi diventarono ancora più infuriati.
«Nono posso credere di essere venuto fin qui per vederti in questo stato patetio.»
Questa voce... non era possibile alzo lo sguardo per vedere davanti a se Joey che lo guardava con puro odio e disprezzo.
«Joey... io...» inizio yugi, ma l'amico non gli diede il tempo di dire nient'altro che gli mollo uno schiafo sbattendolo a terra.
«Mi domando come sia possibile che non abbia mai visto prima quanto sei patetico. Senza Atem non valli nulla e niente potrà cambiare questo fatto!» disse il ragazzo passandosi una mano tra i capelli e sputando addosso a Yugi.
«Avevi promesso che saresti sempre stato qui per me.» mormoro Yugi.
«Questo era prima che capisci che eri solo una causa persa. Guardati sei patetico non riesci nemmeno a risolevarti dopo una sconfitta.»
Tutto questo... tutto questo doveva essere per forza un'incubo non c'erano alternative eppure tutto sembrava cosi reale.
Era veramente cosi che Joey lo vedeva?
Persino lui che avrebbe fatto di tutto per gli amici e la famiglia, la persona più leale che Yugi conosceva lo vedeva solo come una patetica nullita?
«Scometti che adesso si mette a piangere?»
Yugi si volto di scatto vedendo Tea alle sue spalle che aveva la stessa identica espressione di disprezzo che aveva Joey.
«Mi domando cosa diavolo mi passase nella testa quando ho deciso di uscire con te? Ma non l'avevi capito che ti stavo solo usando? È un vero peccato che sia stato tu a rompere con me non vedevo l'ora di spezzarti il cuore.» disse la ragazza.
Yugi si tappo le orecchie nonostante sapesse che quello che stava dicendo era vero... sentirlo dire ad alta voce lo rendeva reale ed era molto più doloroso.
«Spiegami come avrei potuto amare un ragazzo che non ama nemmeno se stesso.»
«Almeno voi potete togliervelo dai piedi con facilità. Io cosa dovrei dire? Per quanto volessi mi tocca sopportare un figlio come lui.»
disse suo padre apparendo vicino ai suoi amici con a fianco la mamma e il nonno.
«Adesso scoppia a piangere!» grido divertita Rebecca che era apparsa insieme a Tristian e Bakura, i qulli iniziarono anche loro a denigrarlo.
Questo era troppo, i suoi mostri, i suoi amici, la sua famiglia... voleva che tutto questo finisse non c'è l'ha faceva più a vivere quest'incubo!
«Cosa pretendete da uno che ha ucciso il suo migliore amico.»
Non capì chi l'aveva detto, ma non aveva importanse perchè quelle parole, quelle accuse furono definitive per spezzargli completamente il cuore.
Non aveva ucisso Atem, l'aveva liberato... giusto?
O forse... scoppio a piangere disperato.
All'improvisso senti due mani gentili sulle spalle e quando alzo lo sguardo rimase senza parole. Lì davanti a lui c'era Atem.
«Atem!» grido Yugi gettandosi tra le braccie del faraone con le lacrime agli occhi. Il faraone ricambio l'abbracio strigendosi Yugi e accarezandogli i capelli cercando di calmarlo.
«Yugi stai tranquillo ci sono io qui. Io ci sarò sempre.» disse Atem gentilmente.
«Non è vero... tu non ci sei più. Mi hai lasciato solo!» strillo Yugi continuando a piangere aggrapandosi più stretto alla vita del faraone.
«Ma c'è un modo per tornare insieme. Devi solo perdere.» continuo il faraone schiccando il ragazzino.
«Ma io non...» inizio Yugi, ma il faraone lo interuppe all'istante.
«Ma cosa? Vuoi continuare a vivere con loro? Yugi ma non capisci l'unico che può volerti bene veramente sono io. Siamo due metà della stessa anima! Dobbiamo stare assieme!»
Aveva ragione, l'unico gli voleva bene era la sua altra metà, Atem era l'unico che l'accetasse e che lo faceva sentire amato.
Se quello che aveva sentito era la verità allora tutti starebbero stati molto meglio senza di lui.
Yugi guardo intensamente il suo DeulDisk e poi Atem che gli sorrideva con orgoglio come aveva sempre fatto... per quanto amava i suoi amici e la sua famiglia non poteva tornare a vivere da solo, circondato dai bulli e dalla solitudine. Non era abbastanza forte, ci aveva provato ma aveva fallito. 
Era cosi concentrato nei suoi problemmi che non notò un riflesso dorato negli occhi di Atem.

Joey aveva smesso di cercare di abbatere quella stupida barierra e aveva iniziato a guardare il duello anche se era difficile seguirlo visto che non capiva un tubo di quello che Yugi e Nailah si dicevano.
Ora però si stava preoccupando.
Dopo aver evocato Spadaccino Silente Yugi era rimasto in mobille con lo sguardo vitreo e completamente perso, poi era scoppiato a piangere e si teneva la testa e anche se non lo senti Joey capì che si era messo ad urlare come se stesse soffrendo e la cosa peggiore era che non poteva andare ad aiutarlo.
All'improvisso Yugi fece una cosa che non si sarebbe mai aspettato d alui, alzo una mano e lentamente la stava per pozisionare sul DuelDisk... ma era impazzito?!
Voleva arrendersi?
Era uscito da situazione peggiori come poteva farlo, capiva che se avesse perso sarebbe morto?!
«Yugi fermati! Fermati hai capito!» torno a strillare e a prendere a pugni la barierra sperando di attirare la sua attenzione.
Non poteva perderlo, ma tutto sembrava inutile.
«Yugi ti prego fermati! Non puoi abbandonarci! Yugi!» continuo a gridare mentre le lacrime gli solcavano il viso.

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Capitolo 32
*** Capitolo 32: Chiusura. ***


«Qualunque cosa ti abbia detto Nailah è una bugia.» disse Atem sulla difensiva.
«Neghi di averla sedotta, portata a letto e poi abandonata perchè in realtà a te piaceva Mana?» disse Tea roteando gli occhi.
«Ammeto di averla sedotta, portata a letto e abandonata, ma non mi piace Mana!» disse Atem rosso in viso e con lo sguardo basso.
Tea sospiro era palese che stesse mentendo riguardo a Mana, perchè non aveva il coraggio di ammeterlo?
«Ok, prima cosa non sono cieca e vedeva che c'era qualcosa tra voi quando eravamo nelle tue memorie e secondo non ho mai visto qualcuno che mentisse in maniera cosi palese. Ti vergogni di una cotta?» disse Tea cercando di avere un tono gentile anche se aveva voglia di gridargli contro per il suo attegiamento.
Lui non sapeva cosa provava nei suoi confronti e non voleva che la protegesse sopratutto dopo che aveva già capito tutto da sola e che era andata avanti.
«È imbarazzante. Conoscevo Mana fin da piccoli e... bè non solo io era il faraone e lei una semplice contadina per quanto fosse anche una potente maga, ma lei semplicemente non mi ricambiava.» confesso il faraone.
Tea rimase di stucco, non lo ricambiava? Ma se era sembrati cosi vicini e affiatati, l'affetto che avevano l'uno per l'altra era talmente ovvio che Tea si domandava come fosse possibile che solo lei si fosse accorta della loro tresca.
«Sei sicuro di questo?» domando Tea.
«Non lo so, non gliel'ho mai chiesto quando ero in vita ed è una cosa di cui mi pento e adesso che posso vederla sempre nell'aldilà... continua a mancarmi il coraggio e preferisco stare con lei solo come amico.» rispose Atem e Tea vide che lui e Yugi avevano in comune molto più cose di quelle che sapevano. Quella situazione era molto simile a quella sua e di Yugi, solo che almeno Mana e Atem non si erano inmischiati in un triangolo amoroso che aveva avuto la sola funzione di far soffrire tutti quelli coinvolti.
«Cosa ti ferma adesso nel dichiarati?» domando ancora Tea.
«Siamo morti Tea! Se lei non mi ricambiasse dovrei vivere nell'imbarazzo per il resto dell'eternità e dopo tutta la fatica che ho fatto per raggiungere finalmente la pace non voglio che questo scenario si avveri.» disse Atem in tono solenne.
Ecco che era tornato il faraone che Tea conosceva, stranamente però non sentiva più le farfalle nello stomaco che l'aveva accompagnata per tanto tempo.
«Quindi per dimenticare una ragazza te n'è sei fatta un'altra trattandola come spezzatura senza mostarne il minimo rispetto.» disse Tea scuotendo la testa in segno di negazione.
«Tu non puoi capire! Ero... va bene ho sbagliatto però anche se mi pento di quello che ho fatto a Nailah non mi pento di averla condanatta al suo destino.» disse Atem.
«Stai scherzando?! D'accordo che ha sbagliatto a tentare di ucciderti, ma non ti sembra che in grossa parte la colpa sia tua?» disse Tea chiedendosi mentalmente perchè la soluzione di tutti gli antichi egiziani era l'omicidio.
Che avevano che non andava?
«Non voleva uccidere me, voleva uccidere Mana e se l'unico modo per proteggerla era quello allora non me n'è pento. Ho fatto quello che dovevo per il bene dei miei cari.» disse Atem con tono fiero.
«Mi pare giusto. Scometto però che non le hai detto niente.»
«No, ho confessato tutto a lei e a Mahad, il secondo era un po' addirato, ma Naillah aveva comesso un crimine perciò dal suo punto di vista era comunque colpevole delle sue scelte... Mana invece era più addirata per il fato che Naillah non l'avesse mai considerata un'amica, a volte pareva vivere in un mondo tutto suo.» disse Atem con uno sguardo che indicava l'amore che il faraone aveva per la ragazza, uno sguardo che non aveva mai rivolto a nessuno trane forse a Yugi. «Comunque cambiando argomento tu e Yugi siete finalmente usciti insieme? Si è dichiarto come gli ho sempre consigliato io? »
A sentir ciò Tea rimase senza parole. Atem aveva cercato di metterla insieme a Yugi, allora lui era proprio all'oscuro di tutto.
«Atem tu... tu non sapevi che io... che io mi sono innamorata di te.» confesso la ragazza.
Atem la guardo con un'espressione scioccata, lei era cosa?
Ma... e Yugi?
Era sicuro che tutti quegli sguardi, quelle attenzioni fossero per il suo Aibou, un sacco di volte lui gli aveva detto che Tea non lo amava perchè gli piaceva lui, ma Atem aveva sempre respinto questo pensiero, aveva sempre etichetato le paure del suo Aibou come paranoie inutili visto che ai suoi occhi nessuno era meglio di yugi sopratutto se stesso.
Chi avrebbe preferito un fantasma senza memoria ad un ragazzo generoso, dolce e leale come Yugi?
Oddio, come ha fatto a non capirlo prima?
Si accascio su un muro della cella con il cuore pessante. Il suo compito era di guidare e proteggere Yugi eppure sembrava che l'unica cosa che avesse effetivamente fatto fosse stata quella di rovinare la vita di Aibou.
Aveva costantemente messo la sua vita in pericolo e adesso scopriva che era lui il motivo per il qualle Yugi soffriva cosi tanto sulla sua cotta.
Non era giusto, Yugi era la persona più gentile e buona sulla faccia della terra non si meritava tanto dolore. Nonostante sentise al nostalgia dei suoi amici ogni giorno doveva ammetere che forse era un bene che se né fosse andato.
«Atem, stai bene?» domando Tea avvicinandosi al faraone che sembrava incredibilmente scosso, in realtà le ricordava come era depresso in California dopo aver perso l'anima di Yugi. Scacio quell'oribille pensiero e si mise seduta vicino a lui cercando di consolarlo, ma lui la respinse in maniera brusca.
«Allora è vero... hai sempre e solo usato Yugi, non ti è mai importato niente di lui.» disse Atem alzandosi di scatto e dandole le spalle.
«Frena la lingua faraone!» grido Tea «Solo perchè tu sei stato il mio primo amore non vuol dire che non provi niente per Yugi era mio amico e adesso è lui il ragazzo che amo ero confussa perchè entrambi avevate delle qualità dalle qualli ero atttrata e poi condividevate lo stesso corpo ed era difficile confrontarvi.»
«Come all'acquapark? Quando siamo tornati a casa Yugi è scoppiato a piangere strilando che tu non l'ho volevi neanche come amico! Ci ho messo l'intera notata a calmarlo e a convincerlo che aveva frainteso, ma evidentemnte ero io a sbagliarmi.» grido Atem.
«Non puoi incriminarmi per un erorre! Sono pentita okay?! E poi se proprio vogliamo parlare di chi lo fa soffrire ti ricordi il Sigllo di Orichalcos o vuoi che ti rinfresci la memoria?» strillo Tea e vedendo l'espressione di puro orrore sul viso del faraone capì di aver colpito nel segno.
«Non osare più rinvagare quella storia! Ho pagato per i miei erorri e Yugi mi ha perdonatto.» rispose Atem con la voce che tremava odiava quando qualcuno tirava in ballo quella storia.
«E allora perchè non dovrebbe perdonare me? Ho sbagliato e mi sono comporata da insensibile e da inmatura però ho capito che sbagliavo e non farei mai più una cosa del genere ben che meno per rivedere te! E inoltre io non sono una testarda orgogliosa come te!» grido la ragazza.
«Davvero? Vogliamo parlare di tutti i tuoi scatti di gelosia o tutte quelle volte in cui ti sei qusi messa a prendere a pugni i nostri amici?» grido Atem.
«Tu hai quasi ucciso Seto! E per il semplice fatto che volevi vincere hai messo Yugi in pericolo!» ribatte Tea alzando se possibile ancora di più la voce.
«Si e sono stato anche quello che ha dovutto consolare Yugi tutte le volte che si è meso a piangere a causa tua! Se solo avessi saputo gli avrei detto di lasciar perdere un'egoista viziata come te!» sbraito Atem.
«Io invece avrei dovutto dire a Yugi di gettare il Puzzle in un fiume! Lo sai quanti problemmi ci saremo risparmiati senza di te!» strillo Tea.
«Pensavo non volessi che me n'è andassi? Volevi che rimanessi per poterti salvare dai guai in cui ti cacciavi. Perchè è questo il motivo per il qualle mi amavi, no? Solo e unicamente perchè ti ho salvata! Perchè ero il tuo cavagliere in armatura splendente!» strilo il faraone puntandole un dito contro.
Tea divento rossa e non seppe come rispondere perchè quello che Atem aveva affermato era vero. Poteva dire che amava il suo carattere forte e sicuro, ma in realtà si era veramente presa una cotta perchè l'aveva salvata da quel malintenzionato e doveva ammetere che non era una buona motivazione per proseguire un ragazzo. Aveva capito che i cavaglieri misteriosi non esistevano o almeno non quegli che si era immaginata lei.
«È stato Yugi a salvarmi! Scometto che se non avesse perso i sensi non saresti nemmeno intervenuto!» disse la ragazza.
«Bè questo è vero, sono... ero il protetore di Yugi non il tuo! Inoltre se avessi saputo che bastava questo per farti innamorare non ti avrei mai salvata, almeno avrei evitato tante sofferenze a Yugi.» disse Atem. «E comunque per tua informazione dopo tremilla anni nel puzzle non ero proprio sano di mente è stato grazie a Yugi che sono cambiato e sono diventato “l'eroe” che tanto amiravi.»
Yugi... sembrava essere sempre al centro e Tea capi che in realtà non era grazie ad Atem se si era innamorata di yugi, ma era sempre stato il contrario.
Grazie a Yugi aveva incontrato Atem e non solo sempre Yugi le aveva permesso di farsi nuovi amici e di capire il vero significato del coraggio, dell'amicizia e anche della forza.
Cosa sarebbe successo se Atem fosse rimasto?
Niente perchè non poteva agire su uno spirito che risiedeva nel corpo di Yugi nonostante quest'ultimo volesse vederla felice e ironicamente non avrebbe nemmeno potutto agire su Yugi perchè si sarebbe sentita come se si stesse forzando su un ragazzo che per quanto l'amava aveva in se una parte che invece non lo faceva.
E se Atem si fosse innamorato di un'altra? Magari di una ragazza che non piaceva a Yugi? Oppure se nonostante la crescitta di Yugi avesse continuato a comportarsi in maniera iperprotettiva nei suoi confronti?
Non era stata pronta a dire addio ad Atem, ma adesso lo era perchè se fosse rimasto avrebbe costrtto Yugi ad una vita a metà ed era una cosa ingiusta per tutti coloro coinvolti.
Scoppio a ridere quando capì che Mai aveva ragione. Proprio come aveva detto, lei amava Atem per essere il suo eroe, ma amava Yugi per essere semplicemente Yugi.
Forse aveva avuto bisogno di Atem per capirlo, ma comunque i suoi sentimenti per Yugi non dipendevano dal faraone il qualle tuttosomatto era stata la piccola spinta che le era servita per vedere Yugi in una luce diversa.
Atem vide al ragazza scoppiare a ridere e si chiese se non fosse era impazzita.
«Stai bene? Hai un'attacco di panico?» domando preoccupato.
«No, solo... bè ho capito che tu sei mio amico, un caro amico e anche il mio primo amore, ma è Yugi che amo veramente.» rispose Tea per poi lanciargli uno sguardo confuso. «Perchè hai pensato ad un'attacco di panico?»
«Che ne so, è la prima cosa che mi è venuta in mente.» rispose Atem scrolando le spalle per poi tornare serio. «Tu ami davvero Aibou?»
«Mi ci è voluto un po' però ora so di amare Yugi inoltre rivedendoti ho finalmente avuto la chiusura che mi serviva sopratutto perchè dovevo veramente superare l'immagine perfetta che avevo di te.» disse Tea con voce calma e strngendo al mano di Atem in segno di genuina amicizia nata da... bè una cotta molto strana. «Piuttosto tu come sei finito qui?»
«Non lo so. Era nella sala del trono ho chiuso gli occhi un secondo e poi... mi sono ritrova semi incosciente qui.» rispose Atem.
«Già uno dei miei incantessimi migliori.» disse la voce di Nailah che proveniva da Chibi Yu.
Tea lo lascio andare e dal puppazo usci del fumo violaeo che prese le sembianze di Nailah.
«Se fossi rimasto nell'aldilà c'era la possibilità che avresti potutto trovare un modo per comunicare con Yugi e io dovevo impedirtelo, ma sarò più che felice di mostrarti l'esito del duello.» disse Nailah.
«Che duello? Di cosa stai parlando?» domando Atem stringendo i pugni e mettendosi davanti all'apprendista maga che intanto stava lì sorridendo.
Tea ebbe un colpo al cuore, possibile che yugi stase perdendo?
Ma lui era il duellante migliore al mondo, non poteva perdere... a meno che non ci fosse stato qualcosa che l'avesse costretto a farlo. Nailah scioco le dita e alle sue spalle si formo l'immagine di quello che stava accadendo nel duello in aprticolare il fatto che Yugi si stava per arrendere.
Tea cadde inginocchio gridando il nome del ragazzo con tutto il fiato che aveva il corpo e tutta la disperazione che provava.
«Dovresti ringraziarmi faraone grazie a me riabraciarai molto presto il tuo prezioso Aibou.» disse lo spirito con gli occhi pieni di sete di vendetta.

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Capitolo 33
*** Capitolo 33: Lealtà e amore. ***


Ancora bloccato all'interno dell'illusione Yugi stava per arrendersi e tornare finalmente a fianco di Atem. Non gli importava più niente aveva il cuore a pezzi e l'unica cosa che voleva era che qualcuno dimostrasse di tenere a lui.
Che qualcuno dimostrasse di amarlo e a quanto pareva Atem era l'unico che sapeva farlo.
“Non è vero e tu lo sai.” disse una voce gentile, ma Yugi la ignoro almeno finchè qualcuno non prese la sua mano stringendola forte tra altre due in una presa salda, ma rassicurante.
Con ancora gli occhi completamente vitrei alzo lo sguardo e vide che a tenergli la mano e ad evitare che la poggiasse sul DuelDisk era la Giovane Maga Nera.
Cosa ci faceva lì?
Nailah aveva strappato la sua carta, non era più nel suo Deck. Anche senza una carta come tramite aveva deciso di venire fin qui per insultarlo?
“No, proprio il contrario. Anche se non sono più nel tuo deck tu rimani il mio maestro e ti voglio bene come voglio bene al faraone. Non sei solo yugi quello che vedi intorno a te è solo un'illusione.” Disse la maga accarezandogli la mano per dargli conforto.
Tutto... tutto questo era un'illusione? Nailah lo stava inganando?
«Non ascoltarla! È solo una stupida carta!» grido Atem infuriato insospettendo Yugi perchè l'Atem che conosceva lui non avrebbe mai parlato cosi... ora che ci pensava Atem non gli avrebeb nemmeno detto di perdere. Inoltre gli aveva afferato il braccio talmente forte da fargli male, e lui non gli avrebbe mai fatto del male.
Si stacco dalla presa quasi con cadendo all'indietro per la forza che ci aveva messo... quello non era Atem.
“Se ascolterai con il cuore sono certa che vedrai la verità.” continuo la Giovane Maga Nera.
Yugi chiuse gli occhi e come detto si lascio guidare dal cuore ignorando al voce sempre più arrabiata di Atem che cercava di convincerlo che lo spirito gli stesse mentendo e che non avrebbe dovutto ascoltarla, ma dopo un po' la voce del faraone scomparve cosi come quelle di tutti gli altri quando Yugi riapri gli occhi vide che erano rimasti solo lui e la Giovane Maga Nera.
“Tu sei il nostro maestro tanto quanto lo è il faraone e noi ti saremo sempre leali qualunque cosa accada crederemo sempre in te perciò ti prego non buttare via la tua vita quando hai già qui delle persone che ti amano.” disse la maga prima di saprire e lasciare il posto agli spiriti di tutti i mostri che aveva usato in vita sua, sia i suoi che quegli che condivideva con Atem, Kuribo fece un piccolo verseto di gioia prima di saltargli in braccio e stroffinarsi contro di lui in cerca di coccole mentre tutti gli altri lo guardavano soridenti primi di inginochiarsi per dimostrare la loro lealtà persino il Mago Nero.
“Non ci siamo solo noi anche i tuoi amici sono qui per te. Chiudi gli occhi e ascolta.” disse il Mago Nero.
«Yugi?» domando una voce che il ragazzo conosceva bene.
Si volto e lì davanti a lui vide Tea con le lacrime agli occhi che gli corse incontro abbraciandolo e dandogli dei piccoli baci in volto mentre lui rimaneva lì rigido come una tavola.
La ragazza non sapeva come era arrivata da lui, dopo che Nailah aveva riso della situazione di yugi era riuscita a ritrovare un minimo di autocontrollo pronta a farglierla pagare però invence vide davanti a sé una strana figura sprettale vestita di azzurro e rosa tutta sfocata che le aveva puntato contro qualcosa. La prossima cosa che sapeva era che era lì con Yugi e infondo non le importava altro.
«Per favore Yugi non ci abbandonare. Ti prometto che non ti farò mai più soffrire, ma ti prego non arrenderti!» pianse mentre lo stringeva.
«Io... ho sognato...?» si domando il ragazzo per poi spalancare gli occhi e stacarsi Tea di dosso.
«No!»
«Yugi, che ti prende? Ti ha ferito?» domando Tea in ansia per il ragazzo.
«No, ma... non di nuovo! Non posso! Non posso sopportare di nuovo tutto questo.» disse il ragazzo mentre la sua voce e il suo corpo tremavano.
«Yugi, perchè mi hai lasciato cosa ho fatto?» domando Tea avvicinandosi a lui e accarezandogli amorevolmente il braccio, cosa che nonostante tutto Yugi le lascio fare.
«Hai sognato Atem... hai sussurato il suo nome...» bisbiglio Yugi evidentemente più rilassato grazie al contato con la ragazza.
Tea si morse il labbro per evitare di scoppiare nuovamente a ridere per l'assurdità della questione, avevano sofferto entrambi per un motivo cosi banale era quasi paradosale.
«Se è vero io non me l'ho ricordo e poi non conta niente poteva essere qualsiassi cosa. Yugi sei tu il ragazzo che amo e ti posso giurare che ormai non provo più niente per Atem.» disse la ragazza predendogli il volto tra le mani e facendo in modo che gli occhi viola del duellante fossero fissi nei suoi.
«Io... sono stato uno stupido infantile... non ti merito e non ti ho mai meritato!» disse yugi piangendo, spigendola via e capendo quanto aveva sbagliatto, non si meritava una ragazza meravogliosa come Tea.
«Ma cosa dici? Sono io che non ti merito... forse nessuno ti merita davvero.» mormoro la ragazza, ma Yugi continuava a rifiutare il contato visivo o fisico con lei.
«Ho sempre soffocato ed ignorato i miei sentimenti perchè ero certo che non mi avresti mai ricambiato, ma nonostante tutto mi andava bene cosi perchè finchè eri al mio fianco ero felice... ma poi è arrivato Atem e il tuo attegiamento nei miei confronti era cambiato, ma sapevo che non ero io quello che volevi, non lo ero mai stato. Hai idea di cosa si provi a vedere che finalmente le tue speranze sono diventate e realtà per poi essere costretto a distruggerle tu stesso?» grido Yugi tenendosi la testa tra le mani.
«Mi spiace.» rispose Tea non sapendo che altro dire. Non riusciva a immaginare cosa provasse Yugi, era vero che entrambi avevano vissuto un'amore non corrisposto però era ovvio che Yugi avesse sofferto molto più di lei... e non l'aveva nemmeno mai mostrato perchè non voleva farla soffrire e cosa che la faceva veramente infuriare forse nessuno se n'era accorto perchè di "norma" i ragazzi non potevano soffrire per motivi del genere.
Che pensiero stupido e stereotipato.
«Quando... quando ci siamo messi assieme è stato il periodo più felice della mia vita e ho veramente pensato che tu mi amassi come ti amo io... ma ovviamente mi sbagliavo. Io non so cosa fare perchè questi sentimenti non vanno via anzi diventano sempre più forti!» grido ancora il ragazzo con un misto di rabbia e angoscia.
«Se è cosi perchè hai tentato di mettermi con Atem? Sapevi che non mi ricambiava.» domando Tea lasciandosi cadere per terra.
«Volevo che tu fossi felice anche se ero geloso... Atem è uno stupido per averti rifiutato.» disse Yugi scuotendo il capo. «Quando abbiamo iniziato ad uscire non ho mai provato ad essere lui... pensavo di bastarti e invece la verità era che non solo mi stavi illudendo ma a quanto pareva ti sentivi in obbliso di amarmi. Non voglio al tua pietà.»
«Lo so che non hai mai provato ad essere lui e di questo te ne sono grata, sappi però che non mi sento obbligata ad amarti.» disse Tea predendo la mano del ragazzo e con gioia vide che Yugi accetava quel contato. «Se mi sono innamorata di Atem è anche merito tuo. All'inizio pensavamo fosse un'estensione di te stesso, uno Yugi più maturo, ma sempre Yugi e penso che anche questo sia stato un fattore per il qualle mi piaceva, di certo avrei rinnunciato al mio “salvatore” se si fosse trattato di Joey o addiritura di Kaiba. Cioè riesci a vedermi con uno di loro? Perchè io sincermante no, ma con te posso vedermi, posso vedermi in futuro con te.»
Yugi e Atem era come la luce e l'ombra non potevano essistere l'una senza l'altro eppure per quanto gli amasse insieme Tea non aveva alcun dubbio di amargli individualemente, la verità era che si sentiva un'ipocrita ad ammetere di essere innamorata di due ragazzi però era cosi e lo doveva accetare, doveva accetare che era quel tipo di ragazza cosi come l'accetava Yugi.
«Non capisco... non ho mai capito. Tea tu chi ami davvero? Ho bisogno di saperlo! Non c'è l'ha faccio più! Dimmi una volta per tutte chi scegli tra me o Atem!» domando Yugi consapevole di quanto appariva patetico ma non gli importava.
Era stanco di soffrire, di essere appeso ad un filo e di vivvere nel dubbio. Se Tea gli avesse confermato ufficialmente che non l'avrebbe mai visto come più di un'amico avrebbe rinnunciato e sarebbe finalmente libero di andare finalmente avanti, ma la risposta che ottene lo spiazzo.
«Io non posso scegliere, Yugi. Perchè non mi sono innamorata solo di Atem o solo di Yugi, ma di entrambi.» disse Tea facendosi più vicino a lui e come sempre la sola presenza della ragazza lo faceva sentire in pace. «Non sei mai stata una seconda scelta, come potresti se non essiste nemmeno una prima scelta? Il punto è che tu sei tu, l'unico Yugi Muto al mondo e ti amo per questo, per il tuo amore per i tuoi schiochi giochi, per il tuo cuore che perdona tutti e tutto, per il fatto che l'egoismo tu non sai nemmeno cosa sia e anche per quelle volte in cui sei uno stupido infatile che continua nonostante tutto a sottovalutarsi. Ma sopratutto ti amo perchè sei l'unico che mi sia sempre rimasto accanto riuscendo a farmi sentire meglio anche solo con la tua presenza.»
Yugi rimase senza parole, Tea sentiva davvero tutto questo per lui? Non riusciva a crederci sopratutto perchè sentiva il cuore battere e riempirsi di gioia come non accadeva da tempo.
«Scusa io...» cerco di articolare il ragazzo asciugandosi gli occhi nuovamente pieni di lacrime. «Devo apparire veramente patetico...»
«No, invece, hai sofferto tanto hai il diritto di sfogartti.» disse Tea dolcemente strigendolo in un'abbraccio.
Da piccola aveva sognato un cavaliere in armatura spledente che la salvava dai pericoli come nelle fiabe, ma solo adesso aveva capito che la sua non era una fiaba o almeno non una tradizionale.
Perchè lei era il cavalier e Yugi la principessa e le andava bene cosi.
Amava Yugi e non c'era nient'altro da aggiungere.
Prese delicatamente il viso del ragazzo tra le mani e lo bacio strigendolo a se con forza come se non volesse che se n'è andasse.
E quel bacio fu la conferma che serviva a Yugi per capire che tutto quello che aveva visto prima era solo un'illusione creata da Nailah, ma non si sarebbe mai più fatto inganare da lei.
Perchè in quel bacio senti la sicurezza, l'amore e la gioia che provava sempre quando era con Tea, con quella ragazza cocciuta e prepottente che conosceva fin dalle elementeri, che lo proteggeva dei bulli anche quando era solo un piccolo bambino piagnucolosso, che sosteneva sempre lui e tutti gli altri, che inseguiva i suoi sogni cosi tanta devozione e passione.
Quella stessa ragazza che tanto amava con tutto il cuore.
Aveva sofferto molto, ma se possibile tutto quel dolore aveva reso ancora più forti i suoi sentimenti per Tea, perchè erano riuscito a sopravivvere a tutto rimanendo sinceri come erano sempre stati.
Non era ancora arrivato il momento di rivedere Atem, aveva i suoi mostri, la sua famiglia, i suoi amici e Tea dai qugli tornare.
«Ti prometto che vincerò.» sussuro all'orecchio della ragazza sperando di calmarla.
Avrebbe continuato a lottare per poter tornare da colore che amava e che l'amavano in cambio.

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Capitolo 34
*** Capitolo 34: Fate ed incantatori. ***


Nailah guardava il suo avversario con gioia infantile sul viso, il suo trucco aveva funzionato stava per arrendersi e lei avrebbe vinto il duello.
Ma poi accade, yugi si fermo e strinse la mano a pugno per poi alzare al testa e puntargli contro uno sguardo di pura determinazione.
«Il mio turno non è ancora finito quandi gioco la magia Carta di Santita che ci fa pescare finchè non abbiamo entrambi sei carte in mano.» disse il ragazzo.
«Cosa...? tu stavi per arrenderti?! Non avevi rinnunicato a tutto?!» strillo Nailah non capendo cosa stesse succedendo eppure l'incantessimo che aveva usato per inganarlo era perfetto.
Sapeva le sue paure e cosa gli faceva più male.. come aveva fatto a rompere l'illusione?!
«Io non rinnuncerò mai ai miei amici! E non cadrò più nelle tue illusioni!» rispose Yugi con tono sicuro.
Ringhiano Nailah pesco due carte aumentando di 1000 i punti di Mago Silente che arrivarono a quota 2500. Yugi mando all'attacco il mostro incantatore distrugendo La Fanciulla Macabra e facendo scendere i punti di Nailah a 1050, adesso era di nuovo in vantaggio e concluse il turno.
«Pensi di essere tanto forte solo perchè ho perso una manciata di Life Points?!» strillo Nailah iniziniando il suo turno e pesando una carta che aumento i punti di Mago Silente mentre quelli di Spadacchino Silente a 1500 grazie al fatto che era passato un'altro turno. «Gioco Maga Bianca Pikeru! Poi attivo la magia Doppia Evocazione che mi permette di evocare un'altro mostro. Quindi sacrifico Disincantatore e Maga Bianca Pikeru per evocare Venere Splendida!» disse Nailah mentre il suo mostro entrava in campo accompagnato da un forte bagliore.
«Grazie al mio mostro tutti i mostri non-fata perdono 500 punti d'attacco e adesso vai e distruggi Spadacchino Silente metendo fine alle sue speranze!»
«Attivo la carta magia Salto in Avanti cosi il mio spadacchino passa dal livello uno al quattro arrivando a 2500 punti!» disse Yugi attivando la carta coperta che aveva messo a inizio duello, purtroppo questo non bastava, ma almeno aveva ricevutto solo 300 punti di danno.
Nailah era ancora più infuriata di prima, sperava di riuscire a vincere in questo turno. Doveva eliminare le difesse di Yugi.
«Anch'io ho una carta magia da attivare! Si tratta di Valhalla, Sala dei Caduti che mi permette di evocare una volta per turno un mostro fata della mia mano quindi ecco che fa il suo ingresso Athena.» disse Nailah mentre il suo nuovo mostro compariva in campo.
«D'accordo hai dei mostri molto forti lo ammeto, ma ti assicuro che questo non ti bastera... e nemmeno i tuoi squallidi truchetti.» disse Yugi pescando una carta. «Se c'è una cosa che ho imparato è che finchè avrò anche solo un misero Life Points avò ancora una speranza. Prima di tutto attivo la magia Spade Rivelatrici e in seguito evoco Marshmallon in pozisione di difessa. Termino il mio turno.»
Nailah pesco una carta e Mago silente arrivo a 2000 punti d'attacco i qualli erano comunque troppo deboli per recarle qualche danno sopratutto adesso che aveva la vittoria in pugno.
«Evoco tramite Valhalla, Sala dei Caduti il mio mostro Tethys, Dea della Luce e poi evoco normalmente Valkyria Angelo Potenziato in pozisione di difessa... poi attivo l'effetto di Athena quando evoco uno o più mostri fata tu subisci un danno di 600 punti!» grido la ragazza mentre i Life Points di Yugi arrivavano a solo 250.
«Sai a questo punto potresti anche arrenderti, non hai neanche un mostro abbastanza forte per battere la mia schiera di fate e inoltre voglio attivare questa magia terreno: Il Santuario del Cielo i danni da battaglia al controllare di un mostro fata vengono azzerati.» disse Nailah ridendo.
Yugi guardo il campo avversario agitato, se al prossimo turno Nailah avesse pescato un mostro fata per lui sarebbe stata la fine... ma non voleva pensarsi infondo se negli ultimi mesi aveva avuto cosi tanti problemmi era stato perchè si era concetrato troppo su esiti negativi.
I suoi amici l'avevano sempre considerato come una luce infondo al tunnel e non voleva deluderli proprio adesso che finalmente aveva ripreso in mano la sua vita. Pesco proprio la carta di cui aveva bisogno per vincere.
«Sai Nailah vorrei ringraziarti.» disse Yugi sorridendo e spiazzando la ragazza.
«Per qualle diavolo di motivo dovresti ringraziarmi?! Ti rendi conto che quando vincero per te sarà finita!» strillo Nailah per poi abbasare lo sguardo con aria dispiaciutta. «Anche se in realtà non meriti questo, ho visto le tue paure, ma nel farlo ho potutto anche vedere il tuo cuore e devo ammetere che forse ho sbagliatto nel coinvolgerti... ma ora è troppo tardi!»
Yugi senti il cuore battergli all'impazzata nel petto la sua prossima mossa avrebbe in un colpo solo distrutto la combo dell'aversaria ciò nonostante era comunque un rischio però lo doveva corerre se voleva vincere.
«Sacrifico Mago Silente e Marshmallon per evocare Gandora il Drago della Distruzione!» grido Yugi sotto lo sguardo schioccato dell'aversaria che non si era preparata a questa mossa.
Yugi fece un respiro profondo e dimezzando i suoi Life Points distrusse tutte le carte sul terreno di Nailah eliminando i suoi mostri e le sue magie.
L'ex maga rimase a bocca aperta, aveva alvorato tanto per costruire quella strategia e a Yugi era bastata una sola carta per mandare tutto in fumo. Voleva mettersi ad urlare imbuffalita, ma poi le venne in mente che Gandora sarebbe finito al cimitero lasciando Yugi senza mostri che avrebbero potutto diffenderlo e con solo 125 Life Points.
«Aver distrutto al mia combo non ti servirà a nulla! Mi basta anche il mostro più debole che ho nel Deck per finirti!» disse Nailah mentre Gandora finiva al cimitero e yugi pozisionava una carta coperta. «Avresti dovutto arrenderti quando eri nella mia illusione almeno se fossi stato convinto che i tuoi amici ti odiavano avresti sofferto meno.»
«Vorrei ricordarti che il duello non è ancora finito e che tu non hai ancora vinto.» rispose Yugi in tono calmo e pacato.
Joey dall'esterno non potè fare a meno di sorride perchè durante le ultime mosse Yugi non solo aveva rimontato, ma era anche tornato lo Yugi di una volta. Forse non aveva ancora superato l'addio di Atem ma finalmente aveva ritrovato il coraggio che il faraone gli aveva regalato.
Adesso tutto dipendeva solo dalla carta che Nailah avrebbe pescato.
«Guarda guarda la magia che ho pescato... attivo Tifone Spaziale Mistico di addio a Spade Rivelatrici e dai il benvenuto al mio mostro Cavaliere Pixie che ha abbastanza punti da mandarti letteralmente all'altro mondo.» disse Nailah, la qualle non si sentiva più in colpa verso Yugi.
Si meritava di soffrire esattamente come il faraone forse anche di più per aver ossato mandare all'aria la sua strategia. Il piccolo mostro che sembrava una fatina parti all'attacco, ma Yugi attivo la trappola che aveva coperta ovvero Circolo del Mago e visto che Caliere Pixie era un mostro incantatore poteva evocarne uno lui dal suo Deck e sapeva bene quell'era la carta che voleva evocare perchè era stato sopratutto grazie a lei che era riuscito a riconquistare fiducia.
«Cosa ci fai tu qui?!» grido Nailah appena il mostro si materializzo sul terreno.

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Capitolo 35
*** Capitolo 35: Mana. ***


Aveva straciato quella carta proprio per evitare una sua intromissione allora come faceva ad essere qui?
Stinse i pugni driginiando i denti... non si sarebbe fatta battere di nuovo da lei. Si rifiuttava categoricamente di farlo accadere di nuovo.
Tra le due era lei la migliore, lo era sempre stata e l'avrebbe dimostrato una volta per tutte.

«Evoco un nuovo mostro sul terreno: Mana Oracolo di Palladio.» disse Yugi.
Datto che Nailah non aveva bloccato il suo attacco Cavaliere Pixie venne distrutto e Nailah subi 700 punti di danno che fecero scendere i suoi Life Points a 350, ma non le importava perchè avrebbe distrutto Yugi e quel mostro fastidiosa una volta per tutto, prima di concludere il turno uso Circolo Del Mago per evocare Mei-Kou, Maestro delle Barriere certo doveva per forza evocarlo in pozisione d'attaco, ma anche se era più debole di Mana sarebbe sopravissuta lo stesso, poi lascio all'aversario il turno.
«Sai questo duello mi ha fatto ricordare tutto quello che in questi quattro anni Atem mi aveva insengato. Le mie paure hanno risciatto di fami perdere tutto quello che ho persino me stesso, ma tu sei stati ciò di cui avevo bisogno una sfida... mi dispiace.» disse Yugi con tono abbatuto.
Nailah lo guardo confusa perchè si stava scusando?
Era lui ad essere sull'orlo della sconfitta, ma sopratutto cos'era questa strana sensazione che stava provando?
Molto probabilmente era pietà e cosi decise di non pensarci.
«Attivo la magia Fulmine Boltex dalla mia mano.» disse il ragazzo con tono desolato.
Sotto gli occhi dell'ex maga il suo mostro, la sua unica difessa venne distrutta lasciando esposta all'attacco di Mana.
Nailah crollo inginocchio metendosi ad urlare disperata con le lacrime agli occhi, era stata sconfitta... era stata sconfitta una seconda volta da Mana. Infatti il mostro incantatore che portava lo stesso nome parti all'attacco mentre lei continuava ad urlare in preda alla rabbia.
Vadere una scena simile spezzo il cuore al ragazzo, un po' perchè comunque lei stava vedendo il corpo di Tea in quello stato e un po' perchè era veramente dispiaciuto per Nailah. Qualunque cosa gli fosse successa in passato era chiaro che l'aveva segnata anche dopo la morte impedendole di andare avanti perchè non aveva potuto avere l'amore del ragazzo che amava.
Yugi si ritene più fortunato che mai ad aver Tea con sé e non solo lei infatti quando stava male poteva contare su i suoi amici e non avrebbe mai più dubitato della loro fiducia. Erano il suo tesoro e d'ora in avanti ai suoi occhi sarebbero stati tutti molti più preziosi perchè non aveva più paura di perdergli.
L'unica cosa che gli restava da fare era pregare affinchè potesse trovare la pace.
«Ancora una volta mi sono fatta superare da lei...» mormoro Nailah prima di perdere i sensi nell'esatto momento in cui i suoi Life Points raggiunsero quota zero, lancio un'ultimo sguardo a Yugi prima di perdere completamente conoscenza e capì che non solo l'aveva superata ma anche che come era già accaduto era stata l'ostacolo tra lei e quello che amava.
Subito dopo spari anche il cerchio alchemico liberando i due duellanti.
Mana si volto verso Yugi e sorridendo gli fece un piccolo inchino prima di sparire.
Il ragazzo guardo la carta mentre anch'essa spariva in piccole tracce di luce per tornare a dove aparteneva veramente.
«Grazie dell'aiuto Mana. Grazie per avermi ricordato tutte le persone che amo e che mi amano in cambio.» mormoro Yugi seguendo con lo sguardo il disperdersi della luce.

Angolo dell'autrice: finalmente ho finito sto maledetissimo duello, l'avrò riscritto almeno cinque volte per poterlo fare bene e anche adesso non sono sicura di averne scritto uno decente. Ma questo è Yu Gi Oh è un duello c'è l'ho dovevo mettere, ma adesso si può tornare alla storia d'amore perchè è quella che a voi interessa vero? Alla prossima!

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Capitolo 36
*** Capitolo 36: Realizzazione. ***


Atem non potè far a meno di esultare quando vide Yugi vincere il duello e sapere che Mana l'aveva aiutato nel farlo non poteva far altro che aumentare il suo orgoglio, infondo loro erano le persone che più amava.
Quando Tea era scomparsa all'improvisso pensva fosse un altro dei subdoli truccheti di Nailah e invece non solo anche lei sembrava sorpressa ma Tea era riaparsa poco dopo con un sorriso in volto molto più serena e convinta nella vittoria di Yugi. Si giro verso la ragazza per darle ragione, ma lei non c'era più evidentemente era tornata in controllo del suo corpo mentre lui e lo spirito di Nailah si ritrovarono alle porte del palazzo e vennero raggiunti all'istante da Mana e Mahad con quest'ultimo che mostrava tutta la sua preoccupazione nei confronti della spariscione del sovrano.
Mahad fu sorpresso nel vedere Nailah e subito la prese per potarla nelle cella, ma Atem lo fermo ordinando all'amico di lasciare libera la ragazza che avrebbe ricevuto la giusta punizione datogli dagli dei. Docilemente la ragazza segui il suo ex insengante pronta per scontare i suoi crimini.
«Grazie per aver aiutato Yugi.» disse Atem quando fu da solo con Mana.
«Di niente. Comunque mi dispiace molto per Nailah.» disse Mana con tono dispiaciutto.
«Un po' mi sento in colpa. Non avrei dovutto inganarla.» rispose Atem, Mana gli prese la mano cercando di consolarlo.
«Anche se hai sabgliato Nailah non avrebbe dovuto prendersela con Yugi e per quanto in parte possa essere giustificata è stata lei a decidere il suo percorso distruggendosi da sola invece che superare la questione e andare avanti.» disse Mana.
«Sai a volte sei motlo più saggia di quello che tutti pensano.» disse Atem sorridendo mentre ripensava alla sua chiachierata con Tea.
«E tu a volte sei molto più stupido di quel che sembri, ma mi piaci cosi.» lo prese in giro Mana ridacchiando.
«Mana ascolta c'è qualcosa che vorrei dirti.» inizio il faraone, ma Mana lo interuppe dandogli un veloce bacio sfiorandoli apena le labbra.
«Lo sai sono tremilla anni che aspetto che tu me l'ho dica.» rispose lei.
Da lontano Nailha aveva intravisto la scena e stranamente si sentiva felice nel vedergli insieme aveva sprecato la sua vita nel rancore e la sua situazione era unicamente colpa sua.
Peccato che non avesse capito tutto questo prima.
«Vi auguro di essere felici.» mormoro pronta a ricevere la giusa punizione che l'attendeva con il cuore molto più leggero.

Tea apri lentamente gli occhi, si sentiva come se fosse stata un panno dentro una lavatrice da quanto era frastonata.
La prima cosa che noto ancora prima di riprendere completamente i sensi nonché il contato con la realtà era una senzasione di calore e serenita. Capi di trovarsi tra le braccia di Yugi ancora prima di vederlo davanti a se che la teneva stretta.
«Tea tutto bene? Riesci ad alzarti?» chiese Yugi. La ragazza annui non riuscendo a parlare sentendosi la gola secca evidentemente tutte le urla che Nailah aveva fatto con la sua voce le avevano fatto venir mal di gola ciò però non le impedi di abbraciare Yugi con le lacrime agli occhi e sussurare con voce rocca: «C'è l'hai fatta. Hai duellato e vinto.»
Aveva avuto una paura tremenda quando aveva visto che stava per arrendersi e la possibilità di perderlo per sempre senza poter far nulla al riguardo le stava spezzando il cuore.
Per fortuna ancora una volta Yugi aveva dimostrato la sua forza ed era riuscito a vincere.
Non riusci a resistere e bacio Yugi in maniera un po' aggresiva, ma comunque al ragazzo non dispiacue e gli usci qualche lacrima di gioia dagli occhi.
«Insomma prendetevi una stanza!» disse scherzosamente Joey ricevendo un pugno in testa da Mai mentre Yugi e Tea si staccarono completamente rossi in volto per l'imbarazzo.
Joey si avvicino ai due e subito strinse yugi un abbracio talmente stretto che il Re dei Giochi non solo non riusciva a respirare, ma fu certo che Joey gli stesse anche rompendo qualche costola.
«Temevo di perderti per sempre!» disse Joey con i lacrimoni agli occhi. «Se provi a farmi prendere un'altro colpo del genere giuro che ti uccido io stesso.»
«D'accordo Joey ho capito, ma mi sati soffocando.» rispose Yugi anche lui con le lacrime agli occhi.
Non poteva credere di aver dubitato cosi tanto dei suoi amici, l'illusione di Nailah l'aveva veramente fatto disperare, ma per fortuna la Giovane Maga Nera era giunta in suo aiuto facendogli capire la verità ciò nonostante era consapevole di dover fissare un nuovo appuntamento con il dottor Makoto il prima possibile, stava meglio però qusto non voleva dire che aveva superato tutti i suoi problemmi, erano una strada lunga che avrebbe percorsso un passo alla volta.
Il suo sguardo si posso su Tea era stato un periodo che aveva messo alla prova entrambi e tuttosomatto erano riusciti a superari i loro problemmi anche se avrebbe preferito farlo senza risciare di morire, ma dettagli.
Certo c'erano ancora alcune cose da sistemare, ma l'avrebbero fatto assieme e stavolta niente gli avrebbe divisi perchè si amavano e questo a loro bastava. Non avevano bisogno d'altro.
Adesso però la priorità al momento era la salute di Tea e trovare una scusa per giustificare al loro assenza ai propri genitori. Di certo sarebbero stati estremamenti arrabiati per il fatto che avessero saltato tutti la scuola, forse l'unico che non si doveva preoccupare era Joey visto che di sicuro a suo padre non sarebbe importato.
Durante il tragitto di ritorno più volte Tea guardo dritta verso Yugi ora più sicura che mai su i suoi sentimenti per quello che era stato il suo più vecchio amico e che adesso era il ragazzo che sapeva di amare alla follia.
Il suo sogno rendeva il loro futuro incerto, ma non n'è era più preoccupata. Dall'altra parte se c'è l'avevano fatta Atem e Mana(era certa che il faraone si sarebeb dichiarato appena l'avrebeb vista)che erano stati separati dalla morte e da ben tremilla anni allora era certa che anche lei e yugi potevano farcela.

Angolo dell'autrice: piccola avvertenza il prossimo capitolo ci sarano dei piccoli spoiler su Dark Side of Dimension. Se vi lamentata che non ho segnato spoiler nella storia sappiate che è uscito nel 2017 quindi penso che la maggior parte di voi l'abbia visto almeno in streaming... e per chi non la visto bè non è un problemma mio. Alla prossima.

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Capitolo 37
*** Capitolo 37: Partenza per l'America. ***


I mesi passarono e finalmente arrivarono le ultime settimane di scuola.
Nel fratempo Rebecca era tornata in America facendo promettere a Tea di venirla a trovare quando si sarebbe trasferita a New York, anche Mai aveva lasciato la città tenendosi comunque in contato regolare con Joey. I mesi dopo l'incidente con Nailah erano trascorsi in maniera abbastanza pacifica Takeo era persino riuscito a prolungare le ricerce a Domino per poter rimanere con la famiglia per Natale anche se era dovutto ripartire prima di capodanno, ma quella non era stata l'unica sorpresa di Natale, Pegasuss dalla California aveva mandato a yugi un pacco con un nuove carte e lì dentro c'era anche due coppie della Giovane Maga Nera, il giovane Re dei Giochi fu ben felice di poterla rimettere nel suo mazzo e inoltre diede l'altra coppia a Tea per completare finalmente il regalo di compleanno che le aveva fatto.
I due ora erano ufficialmente fidanzati suscitando varie delusioni da parte delle fan di yugi e se bisognava dirla tutta Tea a volte era orgogliosa degli sguardi invidiosi delle altre ragazze. Infondo andare fieri del proprio fidanzato non era una cosa cattiva.

Yugi cercava con tutto se stesso di mantenere l'attenzione sul film che stavano vedendo però non era cosi facile.
Purtroppo al contrario di quello che aveva sperato nell'ultimo periodo era sopragiunto un nuovo problemma legato agli Oggetti del Millenio. Non solo Seto si era messo in testa di ricompore il puzzle e riportare indietro Atem per soddisfare il suo ossesivo desiderio di una rivincita, ma addiritura era sorto il problemma della vendetta di Diva e la ricomparsa dell'anello che l'aveva corotto.
Come Seto era riuscito a insabiare tutta la facenda era un mistero e sinceramente non gli interessava l'importante era che si fosse risolto tutto era anche riuscito a rivedere Atem.
«Sono fiero di te. Vivi con e per chi ami.» gli aveva detto prima di sparire insieme al puzzle.
Dopo quell'esperienza era tornato tutto alla normalità e Yugi e gli altri si sono diplomati e si stavano preparando alla vita dopo il liceo, Yugi aveva già iniziato a lavorare in negozio insieme al nonno mentre pensava alla base per il gioco che voleva creare.
Adesso Yugi si trovava a casa di Tea da solo con lei a guardare un film, era l'ultimo giorno della ragazza a Domino chissà per quanto prima di prendere l'aereo del pomeriggio succesivo per New York.
E come entrambi sapevano era anche l'ultimo giorno in cui starebero stati insieme, sapevano bene che una relazione a distanza non era facile e poi dopo i tre anni di corso Tea avrebbe tentato di entrare in uno spettacolo a Brodway quindi non c'è una data fissa per il ritorno della ragazza ciò nonostante avevano deciso di provarci ugualmente e prendere le cose giorno per giorno, non si faceva illusioni ma allo stesso tempo sapevano che ci dovevano provare e non arrendersi al primo ostacolo.
Tea appoggio la testa sul petto del ragazzo sbadigliando dalla stanchezza, era dalla mattina che era in giro con gli amici a festeggiare la sua partenza e temeva di non riuscire a rimanere sveglia fino alla fine del film, Yugi d'altrocanto non riusciva a seguire la trasmissione in quanto non riusciva a staccare gli occhi da Tea forse era solo una sua impressione ma gli sembrava che stesse cercando di sedurlo.
Non che stesse facendo qualcosa di diverso dal solito, ma... non sapeva perchè aveva questa impressione forse se lo stava semplicemente immaginando.
«Yugi possiamo chiudere la tv ho sonno.» disse Tea sbadigliando di nuovo.
Il ragazzo fece come richiesto e poi accompagno la ragazza in camera sua in modo che potesse andare a dormire. Yugi si volto per dare a Tea un po' di privacu mentre si cambiava, ma la ragazza gli affero le spalle facendo in modo che la guardase dritta in viso.
Yugi diventò rosso come un pomodoro nel vedere la propria ragazza solo con una canotiera e le mutande, evidentemente prima non si era immagianto niente.
«Yugi...» sussuro Tea prima di baciarlo dolcemente sulle labbra. Il ragazzo poteva sentire i batitti impazziti del suo cuore e fu convinto che sarebbe svenuto dell'emozione da un momento o l'altro, ma poco dopo si senti più a suo agio e ricambio il bacio con altretanta dolcezza finchè non divenne più passionale.
Si staccarono per riprendere fiato entrambi con il viso completamente rosso.
Le dita iniziarono ad accarezzare la pelle liscia della ragazza mentre con delicatezza Tea gli sbottonava la camicia per levarglierla e lasciandolo a torso nudo cosi da poterlo a sua volta “coccolare", l'intero corpo del ragazzo fu pervasso dall'ecitazione quando Tea sussuro il suo nome con tono lasivo. Sapeva che lei lo voleva tanto quandto lui.
Dopo un po' i due si lasciarono andare al desiderio detato dal loro amore reciproco.

Il giorno succesivo tutta la banda si trovava all'aeroporto per salutare Tea. La ragazza diede un cinque a tutti i suoi amici prima di imbarcarsi alla volta di New York.
Yugi la vide andare via e senti le stesse emozioni che aveva provato quando aveva detto addio ad Atem però non pianse perchè era certo che Tea sarebbe tornata a Domino... sperava sarebbe tornata da lui per poter finalmente stare insieme per sempre, ma non avrebbe vissuto in funzione di quel sogno.
L'avrebbe desiderato però non si sarebbe fatto condizionare da quello, avrebbe vissuto giorno per giorno vedendo cosa la vita gli riservava e avrebbe affrontanto tutto a testa alta.
Infondo l'unica cosa che gli importava era che Tea lo amava e lui amava lei. Tutto il resto non contava.
«Sai Yugi penso che ad amare delle ragazze indipendinti come loro sia un lavoro duro, non trovi?» domando Joey mettendogli n braccio intorno al collo.
«Penso di si, ma né vale decismente la pena.» rispsose Yugi sorridendo all'amico.

Angolo dell'autrice: ok è la prima volta che scrivo una scena del genere e spero che vi sia piaciutta, cioè so che è un po' scarna ma come ho detto la prima volta che ci provo. Allora Tea è andata via e voi giustamente vi chiederete quando questa storia arriverà alla sua conclusione. Bè la rispsota è tra pochissimo, non preoccupatevi. Ricordatevi di dirmi cosa pensate con una piccola recensione e alla prossima.

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Capitolo 38
*** Capitolo 38: Ritorno a casa. ***


6 anni dopo...
Controllando l'orologio un'ultima volta Yugi vide che era ora di chiusura e inoltre tra mezz'ora doveva andare dal dottor Makoto per la seduta che aveva programmato.
Anche se non mostrava più segni di depressione i suoi genitori, in praticolare sua madre, gli avevano detto che era meglio se continuava a seguire lo psicologo visti i suoi problemmi ad aprirsi; poteva diminuirlo erò doveva andarci almeno una volta al mese e adesso che era anche lui un adulto capiva che era stata la scelta giusta. Proprio mentre stava per lasciare la cassa senti la porta d'ingresso aprirsi.
«Mi spiace, ma stiamo per chiudere.» disse Yugi senza nemmeno voltarsi.
«Lo so, ma... volevo parlarti in privato.» disse una voce che il ragazzo non sentiva da almeno due anni ovvero da quando aveva smesso di rispondere alle sue chiamate e ai suoi messaggi.
Si erano tenuti in contato regolarmente parlando e scrivendosi e tutto sembrava andare bene a volte erano anche riusciti a vedersi di persona durante le vacanze anche se per pochi giorni. Poi due anni fa dopo che l'aveva informato di un provino andato male non l'aveva più cercato e dopo qualche mese yugi ci aveva rinunciato temendo che si fosse dimenticata di lui, sapeva che una cosa del genere durante le relazioni a distanza poteva capitare, ma erano riusciti a stare insieme per tutti e tre gli anni di corso di Tea, lasciandosi solo poco dopo la laura di quest'ultima quando aveva deciso di rimanere a New York a tempo indefinito.
Yugi non n'è era felice però Tea aveva detto che non trovava giusto farlo rimanere cosi appeso chissà per quanto, fondentalmente però la loro relazione non era cambiata molto tranne per il fato che la identificavano come “amicizia” e non più come “fidanzamento”.
Dopo sei mesi in cui sembrava essere scomparsa Yugi, a malincuore, dovette amettere che forse non l'avrebbe mai più rivista. Invece eccola lì davanti a lui a guardare il pavimento con aria imbarazzata.
«Io... certo possiamo parlare dammi solo un minuto per chiudere il negozio e annulare una cosa...» rispose Yugi andando ad appendere il cartello chiuso alla porta.
«Se sei impegnato possiamo fare un'altro giorno.» disse lei.
«No, lo spostero semplicemente a domani.» rispose Yugi pensando che forse era meglio parlare prima con Tea e poi con il dottor Makoto. Invinto la ragazza in casa e le offri una tazza di caffè e una feta della torta che Azumi aveva preparato quella mattina.
«Allora... come stai? Nell'ultimo periodo hai fatto qualche spettacolo?» domando Yugi curioso di sapere cosa aveva combinato Tea nel periodo in cui non si sentivano, ma la ragazza invece di rispondere scoppio a piangere.
Yugi le fu subito accanto cercando di consolarla, l'abbracio forte mentre lei continuava a piangere senza sosta stringendo forte a se il ragazzo. Quando Tea si fu calmata Yugi la lascio anadare e le porse un bicchiere d'acqua.
«Scusa è solo... sai al corso mi dicevano sempre che ero la migliore però in tutto questo tempo non sono riuscita a superare nemmeno un'audizione per un ruolo principale.» confesso Tea e Yugi le prese al mano per consolarla.
Doveva essere stato terribille per lei e molto probabilmente era quello il motivo per cui era sparita si vergognava troppo.
«Non devi scoraggiarti. Hai sempre detto che non era facile devi solo darti altro tempo.» cerco di rincuorarla Yugi, ma lei scosse la testa.
«Yugi io non torno a New York. Rimango qui.» disse Tea sorridendo. «Tornerò in America un giorno quando sarò pronta, ma ora non lo sono e perciò ho deciso che continuero qui la mia carierra.»
«Sei sicura di non pentirtene?» domando yugi.
«N'è sono sicura anzi ho già ricevuto un ruolo in una compagnia di Tokyo è piccola, ma è un'inizo.» rispose Tea.
Un giorno sarebbe tornata a Brodway e sarebbe stata la stella più luminosa, ma per far in modo che quel sogno si realizzaze avrebbe dovuto lavorare sodo e niente le impediva di farlo lì in Giappone dove c'erano anche la sua famiglia, i suoi amici e cosa più importante c'era Yugi lì con lei.
«Io... se questa decisione ti rende felice allora ti sostrero anzi vorrei venire a vedere il tuo balleto. Potrebbe venirci tutta la banda!» disse yugi entusiasta facendo ridere Tea.
Le era mancato questo il lato spensierato del ragazzo.
Lo guardava intensamente per vedere come era cambiato dall'ultima volta che l'aveva visto, non c'erano grandi differenze tranne per il fatto che adesso erano alti uguali e per i capelli che Yugi aveva legato in una coda che gli rendeva decismente più... normali e ordinati. Se l'avesse incontrato per strada era certa che con quel cambiamento non l'avrebbe mai riconosciutto.
Inizio a giocherellare con le cioche bionde del ragazzo contemplando quel viso che aveva perso la rotondita da bambino, ma che aveva ancora i grandi occhi viola che esprimevano la sua innocenza e anche la maturita che aveva acquisito in questi anni.
«Tu cosa hai fatto in questo tempo?» domando Tea senza fermarsi.
«Ho creato il mio gioco... lo sta commercializando Seto e mi ha detto che se né aspetta altri.» disse il ragazzo.
«Vuoi dirmi che stai lavorando con Seto?» chiese la ragazza ridachiando.
«Si ineffetti puo essere piuttosto buffo... poi l'anno scorso per un certo periodo ho frequentato Serenity.» confesso Yugi con il viso rosso.
«Oh! Bè immagino... cioè è ovvio che hai frequentato altre ragazze... questa cosa... ok, questa cosa non mi piace però ok.» disse Tea a disagio.
Lei non aveva frequentato nessuno anche perchè i ragazzi si dimostrava solo interessati al suo aspetto oppure le dicevano di trovarla troppo prepotente per i loro gusti. Perciò dopo solo sei mesi di tentate relazioni aveva deciso di concentrarsi sul balletto.
Quando aveva deciso di tornare in Giappone era sopratutto perchè in testa aveva ancora sempre e solo Yugi, ineffeti forse era quello il motivo per cui non riusciva a trovarsi un ragazzo duraturo, e una parte di lei sperava che il ragazzo provasse lo stesso e che per loro ci fosse ancora speranza per un futuro assieme.
Certo che la vita a volte era proprio ironica.
«Comunque non era niente di serio, è durata solo poche settimane. È stata l'unica che ho frequentato dopo di te.» disse Yugi.
Rivederla lì davanti a lui bella e determinata come sempre aveva riacesso i suoi sentimenti per lei anche se in realtà doveva ammetere che non erano mai andati via, gli aveva solo repressi e adesso tornavano con tutta la loro forza come a volersi vendicare di avergli ignorati per tanto tempo.
Era come una maledizione, ogni volta che credeva di aver dimenticato Tea ecco che in realtà capiva di amarla sempre di più. Si erano lasciati per la distanza nonostante si amassero ancora, ora erano lì Tea sarbbe rimasta e non erano più due bambini inmaturi, stavolta avrebbero potutto costruire una vera relazione.
Quindi non avrebbe lasciato che Tea prendesse nuovamente l'iniziativa stavolta sarebbe stato abbastanza forte da dimostrarle quanto fosse importante per lui. Mentre la ragazza continuava a distogliere lo sguardo da lui, Yugi le prese il viso tra le mani e la bacio, Tea ricambio il bacio all'istante.
«Questa è l'ultima volta che ci molliamo per poi tornare insieme, ok?» scherzo Yugi prima di tornare a baciare la sua ragazza.
«Uff, volevo battere il record, però.» scherzo Tea felice di essere tornata dal ragazzo che amava.
I due passarono la notte assieme sicuri che stavolta il loro amore sarebbe stato ababstanza forte per superare tutte le difficoltà che avrebbero trovato in futuro. Per entrambi in questo momento la cosa più importante era avere l'altro accanto a sé.

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Capitolo 39
*** Capitolo 39: Yugi e Tea. ***


2 anni dopo...
Tea si lascio andare ad un sospiro quando le tende oscurarono il teatro dove aveva appena finito di esibirsi nella sua prima esibizione come prima ballerina.
Erano stati due anni veramente movimentati dopo che il suo primo spettacolo si era conclusso dopo una durata di dieci mesi era stata contatata da un'altra compagnia che le aveva offerto dei ruoli più importanti fino a che non le avevano datto il ruolo principale del balletto di quella sera facendole ragiunto un traguardo importante, il suo primo ruolo da protagonista del balletto Giselle.
«Sei stata fantstica, come sempre d'altronde.» disse Yugi che l'aspettava all'uscita con in mano un mazzo di fiori.
Tea gli accetto felice che finalmente lei e yugi potessero avere una relazione normale anche se in realtà sapeva che la loro vita non sarebbe mai tornata completamente normale e forse era per questo che stavano cosi bene insieme.
«Grazie Yugi anche se in realtà non so quanto possa essere accurato questo complimento visto che lo dici ogni volta.» rispose Tea.
«Bè è vero. Per me sarai sempre la migliore... piuttosto sei pronta a festeggiare?» disse Lui mentre salivano in macchina.
«Certamente!» rispose Tea facendogli l'occhiolino.
Per festeggiare il successo di Tea il gruppo aveva deciso di andare in un ristorante di lusso, ma prima di andarci i due fidanzati decisero di passare a casa di Yugi a cambiarsi, spesso i genitori della ragazze le chiedevano perchè non vivevano insieme visto che praticamente passava la metà del suo tempò lì. Anche Tea avrebbe voluto, ma non voleva forzare Yugi in qualcosa per la qualle non era pronto e aspettava che fosse lui a chiederglirlo.
La ragazza si fece una doccia veloce prima di mettersi il vestito che aveva preparato in anticipo per quella serata.
«Sei pronta?» domando Yugi raggiundendola in quella che in realtà era la camera del ragazzo, ma aveva lasciato alla ragazza un po' di privacy e si era cambiato altrove nonostante i due si fossero già visti nudi varie volte.
«Si, spero solo che Joey non ci faccia fare brutta figura.» rispose Tea fecando ridere yugi.
«Sai Mai sta cercando di inseganrgli come stare a tavola.» disse yugi sorridendo poi però divento improvissamente serio e Tea inizio a preoccuparsi. A volte sembrava che Yugi avesse dei piccoli momenti in cui i dubbi passati tornavano, di solito duravano poco però Tea non mancava mai di ricordargli che l'amava e che l'avrebbe sempre sostenuto esattamente come gli altri suoi amici che non l'avrebbero mai lasciato solo.
Yugi questo lo sapeva e anche se ora era completamente indipendente, anzi a volte sembrava che fossero gli altri a dipendere da lui, certe cicatrici non guariscono mai del tutto però lei era convinta che insieme avrebbero potutto superare qualsiasi ostacolo che si sarebbero trovati davanti.
«Yugi, stai bene? Vuoi rimandare ad un altro giorno?» domando Tea, per lei il benessere di yugi era dieci volte più importante di una stupida festa in suo onore.
«Si sto bene... cioè in realtà vorrei farti una domanda.» disse Yugi tornando a sorridere, Tea fece un respiro di sollievo.
«Cosa volevi domandarmi? Deve essere una cosa seria visto come ti sei fatto pensieroso.» disse la ragazza.
Yugi le prese le mani nelle sue e le strinse forte come se avesse paura che scomparisce da un momento all'altro. Per confermare che invece lei era lì e lo sarebbe sempre stata ricambio la stretta con altretanta forza.
«Tea... so che forse ti aspettavi qualcosa di diverso rigguardo al tuo futuro, ma voglio che tu sappia che i miei sentimenti per te rimarano inmutabili nel tempo e... insomma vorrei chiederti se vuoi sposarmi?»
Tea rimase scioccata da quella domanda sopratutto per il modo in cui era stata posta visto che non c'era niente di romantico al contrario di come si era sempre immaginata quel momento.
Da adolesciente era stata proprio un caso perso con la testa piena di stupidagini sentimentali manco fosse stata un romanzetto rosa da due soldi. Aveva capito che l'amore non era solo un sentimento dettato dalla passione come al sua vecchia cotta per Atem, ma dipendeva anche dall'affinità, la fiducia e la conoscenza reciproca tutte cose che aveva con l'uomo lì davanti a lei che le stava domandando se voleva sposarlo.
Considerando il suo silenzio molto probabilmente yugi si stava già aspettando un rifiutto, ma non era cosi.
Non lo avrebbe mai più fatto aspettare o sofrire per il suo amore... perchè lo possedeva già.
«Si. Si, Yugi voglio sposarti.» rispose Tea alla fine.

6 mesi dopo...
Era succeso tutto cosi in fretta a quattro mesi dal fidanzamento la compagnia di balletto aveva deciso di portare lo spettacolo in tour per vari teatri del mondo come Londra, Parigi e anche Brodway... il sogno di Tea si stava realizando senza contare che la coerografa aveva preso in simpatia la ragazza dicendole che se voleva, anche solo per arrontodare lo stiendio, conosceva una scuola di danza alla ricerca di brave insengnati.
Tea aveva rifiutato l'offerta però doveva ammetere che diventare insegnante di danza non era poi cosi male come idea infondo non poteva fare septtacoli per sempre. Primo o poi il suo corpo non avrebe più retto, ma era un discorso che voleva fare in futuro.
Però il tour significava che si sarebbe dovuto spostare il matrimonio e cosi lei e Yugi l'aveva anticipato e in soli due mesi erano riusciti a dar vita ad una cerimonia piccola, ma decente.
Metà del tempo Tea l'aveva passato a discuttere con i suoi che volevano un matrimonio tradizionale, ma Tea invece n'è voleva uno in stile occidentale come quegli che vedeva nei film che adorava tanto e su questo non avrebbe accetato compromessi. Per Yugi invece non importava come il matrimonio si sarebbe svolto avrebbe sposato Tea e questo gli bastava ciò nonnostante visti gli impegni di Tea alla fine Yugi aveva fatto quasi tutto il lavoro insieme a Mai.
Alla cerimonia c'era la vecchia banda della scuola, compressi Seto e Mokuba, e anche Rebecca e suo nonno.
La ragazzina americano per tutto il tempo si era messa a flirtare con Mokuba il qualle comunque non sembrava troppo dispiaciutto della cosa.
Mentre percoreva la navata Tea con indosso l'abito bianco che aveva sempre sognato, era certa che ormai il passato non aveva più importanza perchè lei e Yugi si stavano costruendo un futuro insieme e sempre insieme sarebbero rimasti.

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Capitolo 40
*** Capitolo 40: Aiko. ***


4 anni dopo...
In questi giorni Seto era più persistente del solito riguardo al suo nuovo gioco visto che voleva lanciarlo prima di mettersi al lavoro sul suo nuovo progetto che riguardava il Duel Monsters.
Yugi si chiese cos'altro si fosse inventato oltre all'Academia Dei Duellanti che aveva fatto costruire. Di sicuro se ai suoi tempi ci fosse stata una scuola specializzata in duelli yugi era certo che avrebbe pregato sua madre di mandarcelo sopratutto nel periodo in cui non aveva amici per giocare con lui.
A pensare a quel periodo solitario della sua vita non provava più quel dolore che in passato sentiva che gli stava spezzando il cuore adesso invece pensava che fosse per l'appunto passato mentre nel presente e nel futuro avrebbe sempre avuto i suoi amici, e comunque lui doveva anche occuparsi del negozio di famiglia quindi non aveva tanto tempo per ascoltare le prediche di Kaiba quando questi decideva di dargli contro.
Vedendo che era quasi l'ora dell'arrivo degli ospiti decise di spegnere il computer e finire di lavorare per quella sera e raggiunse Tea in cucina che stava apparechiando per tutti senza dire niente Yugi si mise ad aiutarla, ma lei lo fermo.
«Se vuoi davvero darmi una mano va a svegliarglia tu prima che arrivi Joey.» disse Tea e Yugi annui sorridendo ricordandosi che l'ultima volta che Joey e Mai erano venuti a trovargli, il primo insieme ai figli aveva fatto talmente tanto casino che era servita un'ora abbondante per calmare la bambina.
Passando davanti al corridorio non potè fare a meno di guardare orgoglioso il manifesto dello spettacolo che Tea aveva fatto a Brodway, realizando finalmente il suo sogno. Adesso si esibiva in compagnie locali anche se Yugi le aveva detto che si sarebbero potutti trasferire a New York in maniera definitiva, ma la moglie voleva crescere la figla nella città in qui entrambi aveva vissuto da sempre.
La piccola Aiko di solo un anno dormiva tranquilla nella sua culla abbraciarta ad un piccolo Kuriboh di peluche, chissà perchè a Tea era diventati simpatici i pupazzi di pezza di piccole dimensioni. Yugi si permisse di guardala per un po' prima di svegliarla.
Aiko aveva i capelli castani con una piccola cioca bionda sul davanti e gli occhi viola di Yugi, ma l'attegiamento energico e giocoso era tutto della madre.
Quando il faraone se n'era andato Yugi era convinto che sarebbe stata la fine di tutto quello che aveva guadagnato insieme a lui però il tempo gli aveva dimostrato di essersi sempre sbagliato anche se la gratitudine verso di lui non sarebbe mai scomparsa, insieme al bene che gli voleva, ora non aveva più paura di non averlo accanto e come poteva visto che era riuscito a realizzare tutti i suoi sogni.
“Se mi stai guardando spero che sarai fiero di me e di quello che ho realizzato.” penso sperando che il faraone potesse sentirlo.
Proprio in quel momento suonarono alla porta e capì che erano arrivati i suoi amici. Anche Joey e Mai si erano sposati e avevano già due figli, il primo Jonathan di cinque anni e il secondo Seiji di due.
Yugi prese Aiko in braccio e andò ad accogliergli.

Da tutt'altra parte nel fratempo quello che aveva l'aria di un adolescente con la pelle abbronzata e i capelli tricolore gardava un'immagine dentro uno specchio d'acqua insieme ad una ragazza dai lunghi capelli castani e gli occhi verde-azzurri.
Vedendo la vita che il suo Aibou aveva costruito non potè fare a meno di sorridere orgoglioso.

Angolo dell'autrice: non posso credere di essere finalmente arrivata a questo punto... ovvero alal fine! Ok io sono soddisfata del risultato e voi? Comunqeu ringrazio tutti quelli che hanno sprecato anche solo un minuto della loro vita per leggere questa storia e con un grande abbracio pieno d'amore(per rimanere in tema)vi saluto!

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