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2.QUANTA IPOCRISIA TRA GLI ARISTOCRATICI!
E'
nei quartiere di Chelsea, Mayfair e Kensington che vivono gli
aristocratici. Le loro case sono delle ville / palazzi con il giardino
all'Inglese, una serra di vetro da cui escono tanti profumi, dei gazebo
e un vialetto lastricato.
Lula
Butler vive a Mayfair n Regent Street insieme ai tre figli. Si
preparano per andare dai Keller. Vivonotre case più giù.
Lula dopo aver indossato il vestito e i gioielli si mette un cappello piumato nero. Usciti incontrano Eva Keller.
Le
ragazze spostano il piede destro in avanti, l'altro indietro, ppiegando
le ginoccia, alzando poco l'orlo della gonna e abbassando la testa di
30 gradi; anche i figli si inchinano per salutarla.
"Come state? Spero bene. E anche la vostra famiglia."dice felice di vederla.
"Bene, grazie... Lula. E voi mi sembrate in salute... con tre figli."
"Sì. Sto bene. Grazie dell'interessamento. Sono molto fortunata ad averli."
"Volete
accompagnarmi a casa? Ho una bellissima sorpresa per voi."aggiunge
emozionata Eva e l'amica accetta entusiasta. Giunti dentro Lula viene
presentata ad Alan Powel. Dopo i conveevoli lo fissa affascinata.
È un uomo con gli occhi marroni e dei lunghi capelli biondi
mossi. Boccolosi.
"Avete
visto quanta nebbia e temporali ci sono stati? Ho dovuto segregare i
miei figli in casa."dice calma Lula. È sempre la donna a dover
parlare per prima all'uomo, tranne quando sta seduta; in
quell'occasione l'uomo può invitaràla a ballare. Ed il
baciamano viene fatto solo a donne sposate, allapropria fidanzata e
alle proprietarie di casa. È scandaloso farlo in altre occasioni
oltre che volgare.
"Avete ragione, My Lady. Infatti sono dovuto tornare presto dalla campagna."
"E
ostra sorella come sta? Mi ha scritto dicendo che stava male. Le era
venuto il raffredore."chiede preoccupata Eva ad Alan; il quale con
sincerità e cortesia le risponde. Non ha dei modi affettati:
è elegante senza sforzarsi di esserlo. Quasi utti gli uomini che
le hanno presentato erano ipocriti. Per questo aveva rinunciato ad un
marito e che sarebbe morta sola. Ha 20 anni! Il primo è morto 20
giorni dopo le nozze lasciando l'eredità ai figli (appena
sarebbero stato maggiorenne).
Tutti siedono al tavolo per mangiare, finita la cena chiacchierano.
Lula finita la discussione, siede sul divano ad ingozzarsi di gelato.
I musicisti iniziano a suonare e lui invita Lula. Fanno l'inchino del saluto poi ballano.
"Nostra madre è già innamorata persa. Penso che presto si risposerà."commenta divertito George al fratelo.
Lula vorrebbe tanto conoscerlo, ma non può farlo da sola.
"E'
una bellissima serata. Usciamo a fare un giro nel parco? Ci sono tante
stelle."propone allegro Levy e presa Eva a bracciatto escono seguiti
dagli ospiti. Alan per rimanere da solo con lei rallenta. Non sanno
cosa dire.
"Quella tota al cioccoato era buonissima. Più del sorbetto. Ilimoni erano acquosi."
"In
realtà, ho mangiato solo il gelato. La torta non mi sembrava
granché."mormora ansiosa di non farsi sentire da Eva. È
sbagliato dire la verità se offende, bisogna eguire il galateo.
"Uno
di questi giorni vorrei invitarvi ad un banchetto. Ne facciouno ogni
sabato. Non accetto rifiuti. Dovete venire."ordina tenero facendosi
ammirare da lei. Pochi sono interessati ad essere una bella persona...
per non dire nessuno. Vivono di cortesia ma la verità è
che sono insignificanti. Inutili. Ipocriti. Queste persone non
servono... a molti basta solo fare bella figura. E lui è entrmbe
le cose: bello sia dentro che fuori. Riflette ammirando la dolcezza di
Alan. Vengono raggiunti da Eva che li interrompe, quindi lui va dal suo
amico.
"Domani
andiamo a fare compere. Ho voglia di spendere soldi. Ci vediamo al
slito posto, alle 12.30."dice entusiasta Eva e Lula ne resta delusa.
Alan ha raggiunto Levy sotto al gazebo per bere il caffè.
Lula
dopo un po' torna a cas con i figli e al'ora prevista va nel solito
posto. Si salutano inchinandosi, camminano lente per ammirare le
vetrine colorate. Vendono tante cose, alcune provengono anche dalle
colonie. A Piccadilly ci sono i negozi, ecco perché le strade
sono sempre piene di gente e carrozze.
Le
ragazze incontrano delle altra amica, si inchinano per salutarsi;
dunque entrano in una Tea Room (sala da tè) a chiacchierare.
"Vi ho visti ieri sera. Alan e voi che parlavate vicini. L'avete incantato."
"Keller! Non dite queste cose! Figuratevi! C'è gente molto meglio di me e senza figli!"
"Ha
ragione. In quel momento stavo facendo l'uncinetto sul balcone e vi ho
visti."aggiunge accigliata un'altra versando il tè; mentre Eva
serve le fette di torta nei piccoli piattini floreali... Lula sbuffa.
"Ho tante amiche spione. Peché? Non è interessato a me in quel senso."
"Giusto. Perché uno non interessato cerca un modo per stare con te da solo."commenta spiritosa Eva.
"Alziamoci.
Subito. Non voglio che quella provinciale si sieda con noi."sussurra
ansiosa Eva notando una vecchia signora entrare e guardandosi intorno
alla ricerca di un tavolo vuoto.
"Buongiorno
raazze! Avete visto che oggi fa meno caldo?! Speriamo resti cos! Avrei
tanto voluto sedermi a chiacchierare con voi."commnta Helena
avvicinandosi al gruppo.
"Siete
arrivata troppo tardi, signora Weakman. Se venivate prima..."aggiunge
dispiaciuta Eva alzandosi imitata dalle amiche. Escono senza darle il
tempo di dire altro. Non si deve salutare una persona che ti sta
antipatica.
Il gruppo di amiche entra in un negozio a comprare vestiti, guanti e cappelli nuovi.
"Questo come mi sta? Preferisco il viola... voi, cosa dite? Sui miei capelli è esagerato."
"Avete
ragione, Butler. O questo nero. Ma non prendetelo azzurr. Vi sta
male."risponde sorridente Eva togliendo a Lula il cappello azzurro, per
provarle quello nero. La trascina davanti allo specchio.
"Provate
anche questi guanti. Il vostro Alan vi chiederà di sposarlo
immediatamente."aggiune scherzosa un'altra infilandole i guanti di
raso. Lula la fissa dubbiosa.
"Come fermaglio... questo con le perle e i fili argentati. O quello di smeraldo."
"Finitela!
Per cosa mi avete scambiata?! Non sono la vostra bambola!"protesta
irritata Lula prima di inchinarsi per tornare a casa.
Lula sa bene che non dovrebbe coccolare i figli, almeno nella loro casa lo vuole fare.
Loren sta studiando Francese, quando sua madre lo interrompe per baciarlo e accarezzarlo sulla testa.
"Madre... dai. Non vedete ch sto studiando? Accarezzatemi dopo."dic impaziente alla ragazza sedendosi con lui.
"Se
tuo padre ti vedesse sarebbe molto orgoglioso. Sei un bravo
ragazzo."aggiunge tenera prima di cercare George. È nella serra
a curare i fiori.
"Madre? State bene? Mi sembrate persa. Dvreste essere contenta che Powel vi abbia invitata."
"Lo sono. C'è qualcosa in lui che non mi convince. È trppo... perfetto..."
"O
forse... siete rimasta vedova per troppo tempo... e dovreste
ricominciare a vivere."rispone pensieroso George e lei fissa il fiore
che stava curando.
Lula
ritorna dentro e si chiude a chiave nella propria camera. Toglie il
vestito restando nuda davanti allo specchio... guarda il proprio corpo.
Le sue forme. E tocca la pelle morbida. Resta ferma a fissarsi, dopo
alcuni minuti slega i capelli. Ricadono lenti sulla schiena e sul seno.
Lula
in quei minuti si permette di immaginare le lunghe braccia muscolose
dell'uomo a cui ha dato il proprio cuore inconsapevolmente. L'aveva
fatto nel momento che Eva glielo presentava. È stata una cosa
istantanea, ma anche stupenda. Fantastica. Sono quelle le braccia che
vuole sentire sulla propria pelle, quando è triste o contenta.
Alan Powel diventerà suo marito. Lei si impegnerà al
massimo, affinché questo capiti. Deve farlo. Odia quando
qualcuno le dice no.
Dopotutto nel mondo degli aristocratici, l'importante è apparire perfetti. E questo lei lo sa molto bene.
Mancano pochi giorni al 31 agosto... quel pomeriggio Lula andrà da Alan.
L'assassino
sta progettando il primo delitto nelle strade di Whitechapel. Nessuno
vorrà fermarlo, perché a chi interessano delle
prostitute? Gli aristocratici sono occupati con le feste e la polizia
non sa a chi rivolgersi.
E
l'acqua del Tamigi assetata brama il sangue delle vittime, oltre che i
corpi. Questo misterioso assassino colpisce sempre donne povere e sole.
Perché solo loro? Ha un'idea? O lo fa per divertimento? Sono
queste le domande a cui dovrà rispondere l'investigatore
Frederick Abberline. Ma nel frattempo i cittadini di Whitechapel
saranno cotretti a chiedersi: chi sarà la prossima vittima? E
vivere nel terrore. È questo lo scopo del misterioso assassino,
divertirsi a vedere quanto hanno paura senza poter fare niente per
fermarlo.
E
Lula non è interessata a cosa capita in questo quartiere, Nevada
invece vivrà nel terrore. Ma Londra non può fermarsi
neppure per un omicidio! È una macchina perfetta che deve sempre
funzionare... ogni ingranaggio gira alla perfezione, non sarà
sicuramente quell'assassino a fare bloccare la macchina Londinese!
Proprio per nulla. Non ci riunirà nessuno.
La
follia dell'assassino inizierà a massacrare le prostitute molto
presto, farà precipitare Londra nella disperazione e nel caos.
Tutti diventeranno diffidenti non solo vrso gli altri, ma dubiteranno
anche di loro stessi... questi delitti farebbero impazzire chiunque.
Sani e pazzi. I malati mentali possono solo peggiorare la propria
follia. Sono degli efferati delitti; è impensabile che un
cervello possa pensarli.
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