Spazio nero - le regole del delitto pefetto

di camillavaamare
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** 1 ***
Capitolo 2: *** 2 ***
Capitolo 3: *** 3 ***
Capitolo 4: *** 4 ***



Capitolo 1
*** 1 ***


à

1.TRA LE STRADE NEBBIOSE DELLA LONDRA VITTORIANA

Nella Londra della fine del 1800: più precisamente 1888; si vive nell'ipocrisia degli aristocratici, nelle strade sotto i ponti, tra i fumi tossici delle fabbriche, facendo le prostitute prendendo spesso malattie Veneree, nella povertà estrema, nel nebbione del carbone, nei palazzi fatiscenti senza camini al gelo e i bambini devono lavorare facendo gli spazzacamini per pochi penny. L'importante è apparire perfetti... questa cosa riesce ene agli aristocratici.

Nella Londra Vittoriana non c'è spazio per altruismo, giustizia o carità Cristiana verso i poveri.

È il 20 agosto e Londra sembra sia già autunno, per colpa del nebione denso. Esce dalle fabbriche di carbone.

Nevada Robson vive nel quartiere di Whitechapel a Church Lane insieme alla famiglia. Suo marito lavora come macellaio, viene aiutato dai figli (ovviamente maschi). Ha un negozio proprio sotto alla loro mansarda.

Nevada ha una vita felice... per uanto sia possibile in un quartiere del genere. Sta tornando a casa dal klavoro: fa l'infermiera al London Hospital (Whitechapel Road).

Nevada sentendo le campane inizia a correre. È in ruitardo per la cena.

Nevada indossa un vestito nero, aderente sopra, la gonna è grande ed elaborata. Per correre deve alzarla... cosa non proprio facile visto quanto è ingombrante. I passanti la fissano curiosi o contrariati.

Quel giorno gli stretti vicoli e le strade sono caldissimi. L'umidit è soffocante.

Nevada entra a salutare Edwin.

"Buonasera... marito... vado a cucinare... scusate il ritardo... l'ospedale era pieno..."dice ansimando inchinandosi e lui fa lo stesso, infine riprende ad affettare la carne indifferente. Si sopportano. La famigla di Edwin l'aveva costretto a sposarla, quando scopre che resta incinta del fratello. Non poteva farlo lui: era sempre sulle navi. Faceva il marinaio. L'apparenza doveva venire mantenuta.

Nevada appena mette sulla stufa la pentola indossa il grembiule. Non avendo soldi mangiano i cani, sono facili da catturare. E le strade vengono ripulite dai gatti cacciando quegli animali che portano solo malattie: i topi. Ecco perché, sono importanti.

Di solito mangiano: pane, latte, focaccia e uova.

Dopo alcuni minuti arriva tutta la famiglia. Siedono per cenare, intanto lei serve il cibo nei piatti, affamati iniziano subito. Quella sera c'è anche la figlia maggiore: Rose. Lavora come domestica in una magione nella contea del Middlesex. A New Brentford.

Nevada si guada in giro sconfortata. È una mansarda fatiscente.

Rimpiange quando viveva nel Devonshire vicino Plymouth in una fattoria.

"Volete della birra? Ho ancora fame. Devo cercare più cani da uccidere."

"Non servirà, padre. Ho ricevuto una promozione. Sono la cameriera della figlia di My Lord. Mi hanno già pagata. Tenete. Servono più a voi."aggiunge allegra Rose mpstrando un sacchettino con dentro i penny, quando lo rovescia sul tavolo fissano le monte meravigliati; non hanno mai visto così tanti soldi in vita loro! Sono felici di averli.

"A cosa serve mandarvi in quelle inutili scuole? Senza di voi devo pagare un'altra persona."protesta irritato Edwin, mentre sua moglie sparechia. I igli alzano le spalle: sono fortunati che il padre abbia un negozio suo; altrimenti avrebbero dovuto fare lavori molto pericolosi per salari bassissimi, quasi inesstenti: spazzacamini, recuperare i rocchetti di cotone sotto ai bssi macchinari, lustrascarpe,spazzini, fattorini, operai nelle miniere di carbonee vendere beni economici. I bambini più fortunati possono diventare apprendisti o domestici.

"Serve... marito mio... per aiutarvi con i conti del negozio..."spiega paziente e il arito contrariato esce dall'appartamento seguito dai figli.

"Appena riuscirò ad avere pi soldi vi trasferirete in un altro posto."aggiunge ottimista Rose aiutando sua madre a lvare i piatti. La ragazza torna da loro ogni tanto. Appena tramonta il sole Nevada chiama i figli che giocano a calcio in strada. È pericoloso girare di note senza motivo per Whitechapel.

"NO... ANCORA UN PO'! È UNA BELLISSIMA SERATA PER GIOCARE! VENIAMO TRA POCO..."

"MILO! VIENI SUBITO! NON FARMI VENIRE GIU' O POI SARAI IN PUNIZIONE PER UN MESE!"ordina spazientita la ragazza fissando il figlio salire i gradini della scala ed entrare in casa.

Nevada uscita gira per le strade, l'odore nauseante del Tamigi e della sporcizia la fa subito tornare indietro. Molto presto Whitechapel avrà altri problemi e quegli odori saranno l'ultimo dei loro pensieri.

Nevada la mattina seguente fiss éondra dalla finestra. È un cielo nuvoloso e nebbioso. Deprimente. Sembra quasi che schiacchi i tetti per voler toccare le strade. È soffocante. Non si capisce se viene causata dal carbone o no.

Nevada mentre indossa il vestito nota che sta piovendo, appena finisce la colazione saluta i figli e va al mercato a comprare da mangiare, nel frattempo ha smesso di piovere e c'è un caldo torrido.

Nevada tornata a casa prepara del tè con i piedini i pecora. La gente con pochi soldi risparmia sul pranzo. Non serve tanto mangiano nell'Afternoon Tea (ora del tè). C'è dalle 15.30 alle 17.00.

Nevada pulito l'appartamento siede sul letto annoiata e sudata. Non sa cosa fare, uel caldo la rende svogliata.

Arriva Edwin e si lava. È sporco di grasso.

"Dove siete stata? Vi ho sentita entrare verso l'alba. Ancora in giro?"

"Non riuscivo a dormire. Cosa volete che succeda? Le strade sono controllante dalla polizia."

"Per esempio... derubarvi. Su. Non fate l'ingenua... avete 20 anni... siete una donna."

"Avete ragione, ma vi agitate in modo esagerato. Non mi distraggo mai."risponde stanca allungando il collo dalla finestra, spera di vedere i figli. Ovviamente sono in giro a giocare. Non vogliono mai tornare.

Nevada passeggia tra i palazzi. Le strade nebbiose della Londra Vittoriana nascondono molti segreti, attendono di venire alla luce. Non importa la classe sociale... tutti ne hanno almeno due. Dietro ai tendaggi delle ville o nelle strade di Whitechapel, ci sono tanti segreti che attendono per venire svelati. Manca solo la persona giusta.

I segreti dij alcuni sono importanti. E faranno qualsiasi coa per non venire scoperti... è essenziale mantenere un'illusoria apparenza di vita felice. Ma presto Londra dovrà confrontarsi con il peggiore assassino mai conosciuto, sarà lui a spezzare l'illusione che tiene Londra legata all'apparenza. I cittadini dovranno affrontare le loro peggiori paure, per cercare di capire chi è il responsabile dei delitti. Potrebbe essere chiunque. E l'illusione come la nebbia di Whitechapel; si dissolverà rivelando i segreti che gli Inglesi non vogliono dire.

La nebbia rende ciechi perché le forme degli oggetti si fondono o sono nascosti da lei.

Il sangue sgorgherà per le strade, i poveri non chiedono... ormai pretendono la giustizia, che gli è sempre stata negata dagli aristocratici! Devono dargliela.

L'Età Vittoriana evidenzia molto bene lo squilibrio sociale tra poveri e nobili.

La vita di Nevada è difficile per tre motivi: 1.nasce femmina. 2.povera. 3.vive nel quartiere più degradato della città.

Per i poveri Piccadilly è inavvicinabile. Non legalmente, ma come regola sociale sì... vengono visti male dagli aristocratici che ci abitano.

Piccadilly e Whitechapel sono gli opposti... descrivono bene Londra. La disuguaglianza della città. Agli aristocratici non interessa aiutare i poveri. Il loro unico pensiero è divertirsi alle feste.

Ma quando l'assassino inizierà ad uccidere chiunque sarà costretto a vedere e decidere se seguire od ignorare la propria oscienza. Devono farlo. Non potranno pi rimandae questa deciione. Nessuno escluso. Perché per l'assassino è solo uno spettacolo teatrale a cui assistere.

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Capitolo 2
*** 2 ***


6

2.QUANTA IPOCRISIA TRA GLI ARISTOCRATICI!

E' nei quartiere di Chelsea, Mayfair e Kensington che vivono gli aristocratici. Le loro case sono delle ville / palazzi con il giardino all'Inglese, una serra di vetro da cui escono tanti profumi, dei gazebo e un vialetto lastricato.

Lula Butler vive a Mayfair n Regent Street insieme ai tre figli. Si preparano per andare dai Keller. Vivonotre case più giù.

Lula dopo aver indossato il vestito e i gioielli si mette un cappello piumato nero. Usciti incontrano Eva Keller.

Le ragazze spostano il piede destro in avanti, l'altro indietro, ppiegando le ginoccia, alzando poco l'orlo della gonna e abbassando la testa di 30 gradi; anche i figli si inchinano per salutarla.

"Come state? Spero bene. E anche la vostra famiglia."dice felice di vederla.

"Bene, grazie... Lula. E voi mi sembrate in salute... con tre figli."

"Sì. Sto bene. Grazie dell'interessamento. Sono molto fortunata ad averli."

"Volete accompagnarmi a casa? Ho una bellissima sorpresa per voi."aggiunge emozionata Eva e l'amica accetta entusiasta. Giunti dentro Lula viene presentata ad Alan Powel. Dopo i conveevoli lo fissa affascinata. È un uomo con gli occhi marroni e dei lunghi capelli biondi mossi. Boccolosi.

"Avete visto quanta nebbia e temporali ci sono stati? Ho dovuto segregare i miei figli in casa."dice calma Lula. È sempre la donna a dover parlare per prima all'uomo, tranne quando sta seduta; in quell'occasione l'uomo può invitaràla a ballare. Ed il baciamano viene fatto solo a donne sposate, allapropria fidanzata e alle proprietarie di casa. È scandaloso farlo in altre occasioni oltre che volgare.

"Avete ragione, My Lady. Infatti sono dovuto tornare presto dalla campagna."

"E ostra sorella come sta? Mi ha scritto dicendo che stava male. Le era venuto il raffredore."chiede preoccupata Eva ad Alan; il quale con sincerità e cortesia le risponde. Non ha dei modi affettati: è elegante senza sforzarsi di esserlo. Quasi utti gli uomini che le hanno presentato erano ipocriti. Per questo aveva rinunciato ad un marito e che sarebbe morta sola. Ha 20 anni! Il primo è morto 20 giorni dopo le nozze lasciando l'eredità ai figli (appena sarebbero stato maggiorenne).

Tutti siedono al tavolo per mangiare, finita la cena chiacchierano.

Lula finita la discussione, siede sul divano ad ingozzarsi di gelato.

I musicisti iniziano a suonare e lui invita Lula. Fanno l'inchino del saluto poi ballano.

"Nostra madre è già innamorata persa. Penso che presto si risposerà."commenta divertito George al fratelo.

Lula vorrebbe tanto conoscerlo, ma non può farlo da sola.

"E' una bellissima serata. Usciamo a fare un giro nel parco? Ci sono tante stelle."propone allegro Levy e presa Eva a bracciatto escono seguiti dagli ospiti. Alan per rimanere da solo con lei rallenta. Non sanno cosa dire.

"Quella tota al cioccoato era buonissima. Più del sorbetto. Ilimoni erano acquosi."

"In realtà, ho mangiato solo il gelato. La torta non mi sembrava granché."mormora ansiosa di non farsi sentire da Eva. È sbagliato dire la verità se offende, bisogna eguire il galateo.

"Uno di questi giorni vorrei invitarvi ad un banchetto. Ne facciouno ogni sabato. Non accetto rifiuti. Dovete venire."ordina tenero facendosi ammirare da lei. Pochi sono interessati ad essere una bella persona... per non dire nessuno. Vivono di cortesia ma la verità è che sono insignificanti. Inutili. Ipocriti. Queste persone non servono... a molti basta solo fare bella figura. E lui è entrmbe le cose: bello sia dentro che fuori. Riflette ammirando la dolcezza di Alan. Vengono raggiunti da Eva che li interrompe, quindi lui va dal suo amico.

"Domani andiamo a fare compere. Ho voglia di spendere soldi. Ci vediamo al slito posto, alle 12.30."dice entusiasta Eva e Lula ne resta delusa. Alan ha raggiunto Levy sotto al gazebo per bere il caffè.

Lula dopo un po' torna a cas con i figli e al'ora prevista va nel solito posto. Si salutano inchinandosi, camminano lente per ammirare le vetrine colorate. Vendono tante cose, alcune provengono anche dalle colonie. A Piccadilly ci sono i negozi, ecco perché le strade sono sempre piene di gente e carrozze.

Le ragazze incontrano delle altra amica, si inchinano per salutarsi; dunque entrano in una Tea Room (sala da tè) a chiacchierare.

"Vi ho visti ieri sera. Alan e voi che parlavate vicini. L'avete incantato."

"Keller! Non dite queste cose! Figuratevi! C'è gente molto meglio di me e senza figli!"

"Ha ragione. In quel momento stavo facendo l'uncinetto sul balcone e vi ho visti."aggiunge accigliata un'altra versando il tè; mentre Eva serve le fette di torta nei piccoli piattini floreali... Lula sbuffa.

"Ho tante amiche spione. Peché? Non è interessato a me in quel senso."

"Giusto. Perché uno non interessato cerca un modo per stare con te da solo."commenta spiritosa Eva.

"Alziamoci. Subito. Non voglio che quella provinciale si sieda con noi."sussurra ansiosa Eva notando una vecchia signora entrare e guardandosi intorno alla ricerca di un tavolo vuoto.

"Buongiorno raazze! Avete visto che oggi fa meno caldo?! Speriamo resti cos! Avrei tanto voluto sedermi a chiacchierare con voi."commnta Helena avvicinandosi al gruppo.

"Siete arrivata troppo tardi, signora Weakman. Se venivate prima..."aggiunge dispiaciuta Eva alzandosi imitata dalle amiche. Escono senza darle il tempo di dire altro. Non si deve salutare una persona che ti sta antipatica.

Il gruppo di amiche entra in un negozio a comprare vestiti, guanti e cappelli nuovi.

"Questo come mi sta? Preferisco il viola... voi, cosa dite? Sui miei capelli è esagerato."

"Avete ragione, Butler. O questo nero. Ma non prendetelo azzurr. Vi sta male."risponde sorridente Eva togliendo a Lula il cappello azzurro, per provarle quello nero. La trascina davanti allo specchio.

"Provate anche questi guanti. Il vostro Alan vi chiederà di sposarlo immediatamente."aggiune scherzosa un'altra infilandole i guanti di raso. Lula la fissa dubbiosa.

"Come fermaglio... questo con le perle e i fili argentati. O quello di smeraldo."

"Finitela! Per cosa mi avete scambiata?! Non sono la vostra bambola!"protesta irritata Lula prima di inchinarsi per tornare a casa.

Lula sa bene che non dovrebbe coccolare i figli, almeno nella loro casa lo vuole fare.

Loren sta studiando Francese, quando sua madre lo interrompe per baciarlo e accarezzarlo sulla testa.

"Madre... dai. Non vedete ch sto studiando? Accarezzatemi dopo."dic impaziente alla ragazza sedendosi con lui.

"Se tuo padre ti vedesse sarebbe molto orgoglioso. Sei un bravo ragazzo."aggiunge tenera prima di cercare George. È nella serra a curare i fiori.

"Madre? State bene? Mi sembrate persa. Dvreste essere contenta che Powel vi abbia invitata."

"Lo sono. C'è qualcosa in lui che non mi convince. È trppo... perfetto..."

"O forse... siete rimasta vedova per troppo tempo... e dovreste ricominciare a vivere."rispone pensieroso George e lei fissa il fiore che stava curando.

Lula ritorna dentro e si chiude a chiave nella propria camera. Toglie il vestito restando nuda davanti allo specchio... guarda il proprio corpo. Le sue forme. E tocca la pelle morbida. Resta ferma a fissarsi, dopo alcuni minuti slega i capelli. Ricadono lenti sulla schiena e sul seno.

Lula in quei minuti si permette di immaginare le lunghe braccia muscolose dell'uomo a cui ha dato il proprio cuore inconsapevolmente. L'aveva fatto nel momento che Eva glielo presentava. È stata una cosa istantanea, ma anche stupenda. Fantastica. Sono quelle le braccia che vuole sentire sulla propria pelle, quando è triste o contenta. Alan Powel diventerà suo marito. Lei si impegnerà al massimo, affinché questo capiti. Deve farlo. Odia quando qualcuno le dice no.

Dopotutto nel mondo degli aristocratici, l'importante è apparire perfetti. E questo lei lo sa molto bene.

Mancano pochi giorni al 31 agosto... quel pomeriggio Lula andrà da Alan.

L'assassino sta progettando il primo delitto nelle strade di Whitechapel. Nessuno vorrà fermarlo, perché a chi interessano delle prostitute? Gli aristocratici sono occupati con le feste e la polizia non sa a chi rivolgersi.

E l'acqua del Tamigi assetata brama il sangue delle vittime, oltre che i corpi. Questo misterioso assassino colpisce sempre donne povere e sole. Perché solo loro? Ha un'idea? O lo fa per divertimento? Sono queste le domande a cui dovrà rispondere l'investigatore Frederick Abberline. Ma nel frattempo i cittadini di Whitechapel saranno cotretti a chiedersi: chi sarà la prossima vittima? E vivere nel terrore. È questo lo scopo del misterioso assassino, divertirsi a vedere quanto hanno paura senza poter fare niente per fermarlo.

E Lula non è interessata a cosa capita in questo quartiere, Nevada invece vivrà nel terrore. Ma Londra non può fermarsi neppure per un omicidio! È una macchina perfetta che deve sempre funzionare... ogni ingranaggio gira alla perfezione, non sarà sicuramente quell'assassino a fare bloccare la macchina Londinese! Proprio per nulla. Non ci riunirà nessuno.

La follia dell'assassino inizierà a massacrare le prostitute molto presto, farà precipitare Londra nella disperazione e nel caos. Tutti diventeranno diffidenti non solo vrso gli altri, ma dubiteranno anche di loro stessi... questi delitti farebbero impazzire chiunque. Sani e pazzi. I malati mentali possono solo peggiorare la propria follia. Sono degli efferati delitti; è impensabile che un cervello possa pensarli.

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Capitolo 3
*** 3 ***


5

3.RITORNO NELLA DIVISIONE H

Frederick George Abberline il 17 dicembre 1876 sposa Emma Beament. È la figlia del mercante di Hoxton New Town. Si conoscono quando lui ha lavorato nello Shoreditch per risolvere un omicidio, nessuno riusciva a apire chi fosse il colpevole.

Frederick dopo l'omicidio di Mry Ann Nichols da Scotland Yard viene trasferito nuovamente nella Divisionwe H (distretto di Whitechapel). Ci aveva lavorato 12 anni prima. Essendo l'unico a conoscere bene il quartidere l'Ispettore Capo Walter Dew lo mette a gestire le indagini, i giornali hanno subito soprannominato il misterioso assassino come Jack Lo Squartatore. Ha squarciato la gola profondamente da un'estremtà all'altra, fino quasi alla decapitzione.

Frederick arriva in Buck's Row e quando lo vedono restano tutti colpiti dalla sua eleganza; più che un investigatore ricorda ildirettore di qualche banca. Ha la camicia bianca, una giacca nera con i bottoni gialli, il lungo cappotto marrone, le scarpe dello stesso colore, un cppello a cilindro nero e la lunga cravatta marrone.

"Sono l'Agente Nell. La donna si chiama: Mary Ann Nichols. E' morta alle 3.45. Più o meno. I due uomini che l'avevano trovata, mi hanno chiamato subito. Non ho toccato nulla."spiega disgustato di rivedere i corpo martoriato della donna.

"Hai fatto bene a non toccare niente. Sei nella Divisione H da poco. Vero?"dice pensieroso Frederick avvicinandosi al cadavere per esaminarlo meglio. Se non fosse stato per i giornali gli abitanti del quartiere si sarebbero fregati dell'omicidio. Sono abituati a qualche prostituta morta... diventano curiosi quando, perfino i giornali sono interessati all'omicidio di Mary. Per il resto dei Londinesi Whitechapel è come un altro paese. Non importaa nessuno cosa succede qui.

Frederick vede che Mry è stesa supina girata a destra, ha gli occhi neri, aperti, vitrei, capelli castani striati di grigio, corti, con la cuffietta vicino alla mano destra, l'altra sfiora il cancelletto chiuso, sottogonne e gonne ono alzate sulo stomaco, ha la gola squarciata fino alle vertebre, dei lunghi tagli sulla pancia da sopra a sotto e il sangue dalla gola cola sotto al corpo. È una scena impressionante.

"Chi è il pazzo che ha ridotto in questo modo la donna? Non ha pietà? Neanche le vittime di Jack Il Saltatore erano massacrate così tanto."dice stupito Walter dalla brutalità del delitto. In tutti i suoi anni di lavoro a Whitechapel; questo è stato il primo omicidio ad averlo impressionato.

"E' quello che voglio scoprire, Dew. Inizierò a parlare con la sua famiglia."aggiunge serio Frederick sistemandosi il cappello, Walter sopporta che lo chiami per cognome; invece di Ispettore Capo perché sono amici.

"L'ex marito vive a Whitechapel Road. Nichols spesso veniva arrestata e lui doveva pagare la cauzione. Noi conoscevamo bene quella donna."spiega rassegnato Nell mettendosi davanti al corpo per impedire ai passanti di vedere il cadavere. Intanto Frederick scrive sul quadernetto e va dall'ex marito seguito da Walter. I passanti meravigliati lo fissano.

Giunto davanti alla porta Walter bussa, nel frattempo l'amico mette il quadernetto e la penna stilografica in tasca... proprio quando stanno per rinunciare sentno qualcuno nell'appartamento. Aperta la porta appare n uoo, li fissa diffidente.

"Buongiorno. Come posso aiutarvi? Immiagino che siate della polizia."

"Esatto, signore. Indaghiamo sull'omicidio di vostra moglie. Avete empo per rispondere alle mie domande?"risponde calmo Frederick osservando la reazione dell'uomo.

"Ex moglie. Sì. Va bene. Devo avvertirvi che ci sono tre bambini rumorosi."dice irritato facendoli entrare. Lo seguono nella piccola sala che fa anche da cucina. Sentono un forte odore di zuppa al cavolfiore. Arriva una bambina inisieme al fratello.

"Padre, stavo cucinando la zuppa. Posso offrirla anche a loro?"domanda esitante il ragazzo rimettondosi a rimestare la zuppa.

"Naturalmente. Se vogliono... ma non tanta. Deve durarci per altri tre giorni..."risonde stanco sedendosi sul letto, mentre il figlio serve la zuppa agli ospiti.

"Vi consiglio di metterci del pane dentro. Sentirete meno l'amaro."consiglia gentile il ragazzo offrendogli del pane talmente secco da sembrare un crosgtino. Gli investigatori accettano per educazione, ma ne mangiano cinque o sei cucchiate. Si sforzano.

"Non pago ancora la cauzione. Mi ha lasciato con quattro figli da sfamare e l'affitto."

"Mary Ann... è stata uccisa da un assassino. Si fa chiamare... Jack Lo Squartatore. Mi dispiace..."spiega comprensivo Walter, mentre l'amico apre il quadernetto er iniziare l'interrogatorio.

"Come... uccisa? Chi piò averlo fatto? È assurdo... aveva problemi che si ubriacava. Ma a arte questo non era una cattiva."spiega disperato l'uomo.

"Mia madre... è morta? Le avevo detto di andare alla polizia a denunciare quella persona."

"Uccisa. Tu sei? Alla polizia per denunciare chi e cosa?"domanda perplesso Frederick senza smettere di scrivere.

"Percy George. Era firmta: Nigel. C'era scritto che presto avrebbe ricevuto una sorpresa da un vecchio amico. Molto minacciosa. Pensando fosse uno scherzo ha buttato il foglio nel fuoco."spiega triste Percy George inzuppando il pane nella zuppa, sentndo l'ultima frase l'estremit della penna scivola sulla riga sotto macchiando la pagina di inchiostro. Odia qua ndo gli appunti sono sporchi o disordinati.

"Idiota di un ragazzo! E non hai pensato che dovessi dirmelo?! Imbeccille! È morta! Per colpa tua!"esclama furioso dando una manata sulla nuca del figlio così forte da fargli rovesciare la zuppa su maglia e pantaloni. Sentono freddo. L'autunno (in teoria) è già iniziato il giorno precedente.

"Non poteva fare niente. Avva già bruciato la lettera.nessuno le avrebbe creduto. Perché era alcolizzata."aggiunge comprensivo Walter e l'uomo lo fissa furioso.

"Mi sono dimenticato di chiedervi come vi chiamate. Anche che lavoro fate e la vostra età."

"William Nichols. 43 anni. Lavoro in una fabbrica di carbone. Trasporto i carrelli."

"Ok... grazie di aver risposto alle mie domande. Se ne avrò altre verrò ancora a disturbarvi."aggiunge sensibile Frederick posando la tazza sul tavolo trabaolante imitato dall'amico. Non sopporta più l'odore di spazzaturache entra dalla finestra. Vuole tornare nel suo quartiere pulito con le villette che hanno il corile all'Inglese e un piccolo vialetto. Lui vive a Bond Street.

Frederick uscito sale sulla carrozza diretto al London Hospital.

"Nichols, nasconde qualcosa. Anche se non riesco ad immaginare cosa possa essere."

"Avete ragione, Dew. Infatti, voglio parlare anche con i figli. Sembrava che Percy George volesse dire qualcosa, ma avesse troppa paura del padre."aggiunge dubbioso Frederick osservando dal finestrino la povertà del quartiere. Alcuni senzatetto dormono sul cartone vicino ai bidoni strabordanti di spazzatura... l'acqua del Tamigi trasporta la sporcizia. I cittadini senzatetto che vivono vicino alla sponda del fiume sono tra i rifiuti delle case e le pulci. Il Tamigi è talmente inquinato che non ci vive niente... solo batteri e virus. Spesso nell'acqua gallegiano rsti provenienti dalle macellerie del quartiere.

Appena la carrozza si ferma davanti l'ospedale, Walter e Frederick raggiungono l'obitorio e il medico; quando li vede mette sul cadavere un lenzuolo: stava facendo un'autopsia.

"Son il dottor Liewellyn. Benvenuti, signori. Come posso aiutarvi?"dice pensieroso dopo aver fatto l'inchino.

"Ispettore Capo Dew e lui è il mio collega Abberline. Siete riuscito a fare l'autopsia?"

"Ma certo. Scusate il disordine. Ho finito ora l'autopsia. I tagli sono stati fatti da un uomo mancino con lo stesso colello. Affilato e lungo."spiega nauesato mostrando le ferite sulla pancia.

"Sapete chi usa questo tipo di coltello?"domanda impressionato Walter andando a vomitare nel lavandino.

"Sono tagli precisi. Dunque è una persona che li sa usare bene. Vi direi di cercare tra mdici, ortofrutticoli e macellai. Iniziate dal mercato."aggiunge disgustato il medico legale coprensdo il corpo.

Frederick mentre l'uomo da una salvietta a Walter scopre il cadavere. Come si può arrivare a tanto? Non esite pietà? Cosa spinge Jack ad uccidere in questo modo? Per risolvere l'omicidio dovrò andae all'Inferno. Condannare me stesso. E lo farò, questa donna merita almeno la giustizia dopo una morte tanto crudele. Non importa quanto sarò dannato alla fine dell'indagine. Devo farlo. Rifltte deciso a non farsi intimidare da Jack. Vuole dare giustizia alle persone uccise, per questo aveva deciso di entrare in polizia.

Fredrick accompagna l'amico alla centrale della polizia, lui va al mercato ed inizia ad osservare i macellai. Come tagliano la carne. Si ferma perché uno sta usanso il coltello da cuoco. È lungo e affilato... lo sa usare benissimo. Quell'altro lo fissa incuriosito. Nessuno si ferma mai, solo quando devono comprare la crne.

Frederick da Whitechapel Road a Bond Street ci mette 25 minuti con la carozza. Torna dalla moglie.

Frederick vuola risolvere il caso di Jack Lo Squartatore, per farlo dovrà scoprire tanti segrreti. Alcuni piccoli e altri grandi. Certi metteranno a rischio l'Impero Britannico, ma Frederick per dare giustizia alla donna non smetterà di cercare. Nessuno lo convincerà a rinunciare.

Nella strade di Whitechapel sono iniziate l'isetiria e il terrore alimentati dai giornali. Jack ha raggiunto lo scopo. Per lui è giocare con la polizia... Frederick disprezza questi crimali cos tanto, che quando li vede impiccati non ha nessun rimorso. E Jack si divertirà moltissimo a provocarlo... gli manderà organi o lttere come regalo.

Frederick lo cercheà ossessivamente e più olui ucciderà facendo a pezzi le prostitute l'investigatore aumenterà la ricerca.

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Capitolo 4
*** 4 ***


6

4.INIZIA IL TERRORE NELLE STRADE DI WHITECHAPEL

E' agosto ma nei quartieri dei lavoratori fa già buio molto presto: viene causato dall'inquinamento del carbone. I cittadini si ammalano.

Un'altra notte di tempesta, la pioggia incessante batte sul vetro della finestra; fuori è così buio che nemmeno la luce della candela sembra riuscire ad illuminare il vecchio giornale ingialito. Nevada lo usa per imparare a leggere e scrivere: quando era bambina doveva aiutare i genitori con la fattoia, vivendo vicino Plymoth non poteva fare avanti ed indietro per andare a scuola.

Nevada guarda le gocce di pioggia rigare il vetro dela finestra. Quella notte senza un motivo logico si sente irrequieta. Copia una frase del giornale usando un pezzo di carbone, le matite sono costose! E l'inchiostro per il costo che ha è inavvicinabile! Lo stesso i fogli.

La luce fioca della candela illumina solo il giornale lasciando tutto nel buio.

Sul tavolo sale un gatto randagio, con la zampa butta il pezzo di carbone. Nel silenzio fa mlto rumore... e sveglia Edwin.

"Stupida bestia! Guarda che confusione hai fatto! Adeso, mi toccherà cercare il pezzo di carbone con l'oscurità!"mormora infastidita inchinandosi, gattona per cercarlo a tstoni. Arriva suo marito e lei vedendo una sagoma nera sussulta.

"Cosa state facendo? Tornate a letto. Forza. Sono le 03.30... tra poco dovremo alzarci..."dice assonnato suo marito prima ditornare a letto. Per lro la mattna àinizia con l'alba efnisce al tramonto, essendo agosto si svegliao alle 6.30.

Nevada dopo alcuni minuti rinuncia a cercare il carbone e va alla finestra.

Un lampionaio cammina lungo la strada quasi vuota, il cappello calato davanti al volto. È annoiato: Nevada lo osserva accendere un lampione sull'altro lato della via, i suoi gesti sono esperti e frettolosi. Per pochi minuti la sagoma di qualche uccello volare e battere contro il vetro della fiamma, per poi perdersi nelle ombre notturne.

Il lampionaio si allontana barcolando sui marciapiedi, la lampada da accenditore stretta in una mano. Sta iniziando un altro giorno di lotta per la sopravvienza.

I raggi dell'alba entrano dalla finestra, dopo il temporale l'umidità è soffocante.

Nevada appena c'è abbastabnza luce raccoglie il carbone infilandolo nel cassetto ella sua camera insieme al giornale. Tornata in cucina òmette il bollitore sul fonello e prepara del pane tostato cn delle ova.

Arriva Milo e siede subito al tavolo per mangiare, adora la frittata.

"BUONGIORNO, MADRE! AVETE DORMITO BENE?!"urla allegro Milo, mentre sua madre gli serve della carne.

"Non gridare, parla piano. Ok? Svegli tutti. Vuoi del lsatte? O preferisci il tè?"

"Scusate, madre. Avete ragione. Latte. Vi ringrazio. Posso uscire a giocare?"

"No. Non sai di Jack Lo Squartatore? È troppo pericoloso. Puoi stare slo fino l tramonto."

"Ma... madre... non credo che uccida con la luce..."protesta arreso Milo servendosi dell'altro pane. Arrivano Rose ed Edwin.

"Basta. Non disobbeddire. Ti ho deto di no. E ora finisci la colazione."ordina spazientita sua madre servendo la colazione al resto della fmiglia.

E' il 31 agosto che Jack Lo Squartatore inizia ad uccidere. Terrorizerà tutta Londra noin tanto perché uccide delle prostitute, ma per ome commette i delitti! Butali. E violenti.

Peggio de macellai.

Finita la colazione, mentre il resto dela famiglia esce dalla mansarda; Nevada ta spazzando in casa e sente bussare alla porta. Curiosa va ad aprire.

"Buongiorno, signora. Sono Frederick Abberline. Sto indagando sul delitto avvenuto il 31 agosto. Avete tempo di rispondere alle mie domande?"

"Buongiorno. Scusate il disordine. Stavo pulendo la casa... vuole una tazza di tè?"dice perplessa la donna accompagnando Frederick in cucina. Lui si siede sulla sedia traballante, nel frattempo Nevada mette il bollitore sul fornello.

"Sì... grazie. Voi conoscete Mary Ann Nichols? Era questo il nome della donna uccisa da Jack..."

"Tutti a Whitechapel la conoscevano almeno di nome. Spesso finiva in prigione od all'ospedale. Era ubriaca. Beveva così tanto che ricordeva i marinai."

"Ok... bene. Siete l'unica che potete aiutarmi... veniva arrestata o ricoverata spesso?"

"Come vi ho detto poco fa... certo. Tante volte usciva di notte dal dormitorio per andare in qualche pub a bere. Poi causando delle risse veniva arrestata..."spiega Nwevada versando il tè nella tazzina per entrambi.

"Grazie di avermi preparato il tè, ma non dovevate disturbarvi. Bastava anche solo dell'acqua."

"Si vede che non vivete in questo posto. L'acqua delk fiume è sporca. Noi facciamo tutto con il rtè."commenta arresa guardando Frederick. Finiyto l'interrogatorio lui se ne va, Nevada quindi riprende la pulizia della cucina. Appena finisce, va a cercare qualcuno che vende l'arsenico per avvelenare Edwin. Il giorno prima del delitto di Mary Ann, aveva trovato suo marito insieme all'amante. Ma lui non lo sa. Nevada per riuscire ad avere l'arsenico ha dovuto lavorare 20 ore in ospedale.

Nevada comprato il veleno lo nasconde nel cassetto del trucco, poi cucina la carne. Siede sul divano a guardare dalla finestra cosa succede in stada.

"CHI VUOLE FARE L'ATTORE?! VENITE A TEATRO! E SAPRETE SE POTRETE FARLO!"strilla la voce dalla strada. Assomiglia molto ai pescivendoli.

Al pomeriggio arrivano Milo e suo padre, parlano scherzosi di cosa è sccessoal negozio.

"Hai visto che cappello buffo quella signora? Aveva dei nastri strani."

"Perché i colori? Forse viene dalle colonie."dice allegro Milo versandosi il tè.

"Pensavo di cucinare lo stufato di maiale. Avete voglia? Costava poco."

"Non riuscite a farvi sentire quando venite?! Mi fate sempre spaventare!"

"Perché? Avete qualcosa da nascondere, per caso?"domanda indifferente appoggiandosi al davanzale della finestra aperta. L'aria calda le scompiglia i capelli, suo marito irritato se ne va senza rispondere.

"DAMMI QUELLA BORSETTA, SE NON VUOI FINIRE SGOZZATA! FORZA!"ordina rabbioso il bambino puntando una mannaia contro la pasante. Dopo l'omicidio di Mary Ann a Whitechapel sono tutt terrificati. E c'è confusione.

Se c'è una cosa che Nevada ha capito è: farsi gli affari propri o nei guai finirai! E lei non ne vuole sapere di venire accoltllata o derubata in un vicolo.

Nevada serve la cena, nel frattempo arivano tutti. Siedono al tavolo.

"Ho dimenticato la verdura alla bottega. Forza. Venite ad aiutare il vostro vecchio padre."ordina stanco ai figli che lo seguono. Una volta sola corre a prendere il veleno e lo versa nella minestra, poi lancia la boccetta dalla finestra. Edwin aiutat dai figli sta portando le buste della spesa, quindi lei rapida si siede e rimesta la zuppa. È disgustoso mischiare verdure con il tè, ma non hanno alternative. L'acqua ha troppo inquinamento e malattie.

Nevada calma mangia, intanto arriva il resto della famiglia e siedono al tavolo.

Rose è dovuta tornare al lavoro, dunque non ci sarà ad assistere all'omicidio del padre.

Nevada esta parlando insieme al figlio, quando improvvisamante Edwin sanguina da parti che non sapeeva di avere! Prova a fermare il sangue con la tovaglia; le stoviglie si frantumano sul pavimento. È morto.

Nevada osserva suo marito stordita, Milo invece ansima dal terrore.

I giorni seguenti tra l'organizzazione del funerale e tutto il resto non hanno iun attkimo di calma. Rose ha chiesto dei giorni rischiando il licenziamento, per fortuna i suoi padroni sono comprensivi. In tutta questa confusione si intromette anche l'investigatore Frederick.

Milo gira silenzioso per la mansarda inconsolabile,nemmeno Rose riesce a confortarlo. Nevda non crede ancora di essere riuscita a commettere un omicidio.

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