Al bar

di Yoko_kun
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Why Crybaby? ***
Capitolo 2: *** Cindarella ***
Capitolo 3: *** Old friends ***
Capitolo 4: *** Brother ***
Capitolo 5: *** Drugs ***
Capitolo 6: *** Intoxication ***
Capitolo 7: *** Restless party ***



Capitolo 1
*** Why Crybaby? ***


Al bar “La foglia”

“Why Crybaby?”


-versami un altro bicchiere...-
La donna sbatte il piccolo bicchiere nuovamente vuoto, e osserva di il tavolo come ipnotizzata.
Il barista continua a strofinare impassibile e tranquillo il boccale che ha in mano, e gira gli occhi a darle una leggera occhiata.
L'uomo è abbastanza alto, con il fisco asciutto che si intravede da sotto la maglia, ha i capelli castani legati stretti in un codino, e dei modi abbastanza svogliati.
Si chiama Shikamaru Nara ad è il proprietario di quel bar, il bar “La foglia”.
La ragazza aspetta un po' poi vedendo che non si sbriga a servirla alza la testa e lo guarda storto, anche a causa della quantità considerevole di alcol che ha in corpo.
-ti ho detto di versarmi un altro bicchiere!!-
La sua voce, un po' biascicata, è forte e sopratutto ha un tono alto.
Il barista svogliatamente poggia il boccale e lo straccio, si china verso la dona e poggiando un gomito sul banco la guarda.
La ragazza ha le guance fortemente arrossate e la faccia imbronciata.
Il barman si toglie dalle labbra la sigaretta e sbuffa fuori il fumo.
-sei ubriaca...-
Si limita a dire quelle parole, mentre la ragazza persevera a guardarlo male.
-e che te ne importa?? Dammi un altro bicchiere!!-
L'uomo si alza e appoggia nuovamente la sigaretta a penzoloni sulle labbra e riprende in mano sia il boccale che lo straccio per quanto il bicchiere sia già perfettamente pulito.
La bionda rinnova il suo sguardo irritato e poi poggia la testa sul bancone parlottando a bassa voce e dicendo cose che il barista non capisce.
Lui intanto continua tranquillo a passare lo straccio sulle superfici trasparenti del grande bicchiere poi stanco lo appoggia al suo posto, tornando ad appoggiare i gomiti sul bancone vicina alla donna.
-vuoi che chiami tuo fratello?-
La ragazza fa dondolare leggermente la testa facendo così oscillare i quattro codinetti che tengono legati i suoi capelli biondi.
-va' al diavolo...-
Shikamaru abbassa la testa con rassegnazione poi si tira su e poggiando leggermente la mano sulla nuca di Temari le toglie da vicino il bicchiere riempito e svuotato numerose, forse troppe, volte per quella sera.
-lo prenderò per un sì...-
La ragazza resta con la testa appoggiata sul bancone e intanto un forte senso di nausea a di disgusto le prende prima tutta la bocca poi l'intero stomaco, riempendole di seguito anche tutto il corpo.
-...Crybaby...-
Il barista si gira e la guarda mentre prende in mano il telefono.
-che c'è?-
-perché lo fai?-
Nara sbuffa ma prima che possa risponderle un rapido conato di vomito prende la gola alla ragazza che si alza di scatto tenendo una mano premuta sulla bocca.
Il barista vedendola alzarsi così di fretta capisce subito che le è preso e con la mano indica a destra.
-il bagno è al solito posto...-
La ragazza scatta e si dirige verso i servizi per vomitare mentre l'altro poggiando la cornetta sull'orecchio compone il numero.
Il telefono squilla un paio di volte a vuoto poi qualcuno risponde.
-...pronto?-
-ciao sono io, Shikamaru, senti qui c'è tua sorella un po' in crisi, vieni a prenderla?-
-non serve...-
La voce un po' nasale della ragazza gli arriva alle orecchie e un po' lo sorprende, si volta alcuni attimi a guardarla mentre dall'altra parte della cornetta la voce risponde che è subito lì.
Temari con passo un po' incerto si avvicina di più allo sgabello e si siede poggiando entrambi gomiti sul bancone e lasciando la testa a penzoloni giù.
Shikamaru sbuffa fuori il fumo della cicca e la guarda con attenzione.
-ancora problemi con tuo marit..-
-non hai chiamato Gaara vero?-
L'uomo resta in silenzio un attimo, zittendosi e lasciando cadere la domanda, intuendo con la sua solita perspicacia che la risposta è ovviamente sì e sopratutto che la donna non ha voglia di parlarne. Sbuffa di nuovo e prendendo un altro boccale e lo straccio di prima riprende a pulire.
-no..tranquilla...-
La ragazza si lascia sfuggire un lieve gemito forse di sollievo e poggia nuovamente la testa su bancone.
Shikamaru la guarda un attimo in silenzio e aspetta l'arrivo di Kankuro che viene a recuperare la sorella.
Su un primo momento la bionda cerca di ribellarsi debolmente al fratello poi decide passivamente di lasciarlo fare.
Cosi l'uomo la prende e scorta la sorella fuori salutando con un cenno il barista.
-ciao, e grazie per avermi avvertito...-
Nara risponde al saluto a sua volta con un cenno della testa.
-non preoccuparti, ciao...-
E poi assorto osserva uscire i due.
Poi fa girare lo sguardo verso l'orologio a muro a forma di foglia.
-le due...direi che è ora di chiudere...-
Così dicendo sbuffando poggia il bicchiere e prende le chiavi del bar.



*********
Eccomi qui con una piccola AU in cui metterò le storie un po' di tutti, iniziando con Temari per prima! Ovviamente più avanti più personaggi tornerano e le varie storie si collegheranno anche grazie alla cornice della storia fornita dal bar!
Bene direi che per oggi ho detto abbastanza, mi raccomando commentate, così che possa migliorare quello che c'è da migliorare! Kiss!








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Capitolo 2
*** Cindarella ***


Al bar “La foglia”

“Cindarella”


“Yawh...”
Un rumoroso sbadiglio sfugge dalle labbra della ragazza mentre torna dietro il bancone con il vassoio.
Shikamaru la osserva un attimo poi fa scorrere lo sguardo sull'orologio appeso al muro.
Mezzanotte. Cenerentola deve tornare a casa altrimenti saranno guai.
Non tanto per la zucca/carrozza quanto per la sua di zucca.
-hey!-
La ragazza a sentirsi chiamata dall'uomo si volta facendo oscillare i lunghi capelli castani legati alti in una coda e poi stretti in una treccia.
-dimmi Shikamaru...-
L'uomo con un cenno della mano la invita ad avvicinarsi.
La cameriera si avvicina e si asciuga rapidamente la lacrimuccia che gli si è formata all'angolo degli occhi, grandi e così chiari da sembrare bianchi, quando ha sbadigliato.
-che c'è?-
-è mezzanotte...-
-di già?-
L'uomo fa un mezzo un sorriso che fa dondolare pericolosamente la sigaretta.
-guarda che stai cascando dal sonno...-
La ragazza a quelle parole ribatte con una certa enfasi, smorzata però dalla stanchezza.
-non è vero!-
L'uomo prende tra le dita la cicca e sbuffa fuori il fumo.
-dai, va' a cambiarti che altrimenti tuo padre fa una testa tanta a me. Ci vediamo domani...-
La ragazza togliendosi il “grembiule” si dirige verso lo spogliatoio e va a cambiarsi velocemente e a recuperare le proprie cose.
In quel mentre la porta del bar si apre accogliendo il nuovo arrivato con un leggero scampanellio. Shikamaru si volta a guardare chi è entrato lo saluta con un cenno della mano.
-ciao Neji, tua cugina è andata a cambiarsi dovrebbe essere qui a momenti...vuoi bere qualcosa?-
-no, grazie. Sai che devo guidare...-
-neppure un po' d'acqua?-
-no tranquillo...-
Nara poggia la sigaretta ormai finita sul portacenere e osserva l'uomo il cui volto non nasconde molto bene una certa preoccupazione.
-che hai? Problemi a casa?-
-no, no...perché me lo chiedi?-
-mah...hai una faccia...ne ho visti tanti con quell'espressione facendo questo lavoro...-
-non è nulla, è solo che lo zio non apprezza la scelta di Hanabi...-
-non vuole che lavori qui?-
-no più semplicemente non vuole che lavori...-
Questa volta il barista alza lo sguardo un po' sorpreso.
-e come mai?-
-dice che rischia di compromettere i suoi studi...-
-ma se non ricordo male Hanabi vive da sola in un appartamento, si dovrà pur pagare l'affitto, no?-
-sì, un'altra delle cose che contraria suo padre, Hiashi,...però non c'è modo di smuovere quella cocciuta di mia cugina per cui si è arreso e vorrebbe pagarle l'affitto lui...-
-sì, così avrebbe una scusa per farmi sentire in colpa...-
La voce della ragazza arriva ai due uomini perdendoli leggermente di sorpresa.
-sei pronta? Possiamo andare?-
-sì, ma non capisco perché ti ostini a venirmi a prendere tutte le sere! Guarda che so come si prende un autobus!-
-lo so ma lo zio è già abbastanza i pensiero a saperti lontana da casa e a lavorare fino a tardi, immaginarti a saperti andare in autobus in piena notte!-
-uff...vabbè andiamo altrimenti se mio padre chiama e non sono a casa mi fa una scenata da paura-
Così dicendo passa affianco al cugino che si alza ed estrae dalla tasca le chiavi della macchina salutando con un cenno della mano il barista.
-bene noi andiamo, arrivederci Shikamaru...-
-arrivederci...-
Lo Hyuga così dicendo si volta e si dirige verso la porta mentre la cugina resta ancora alcuni attimi per sistemarsi meglio i lunghi capelli castani, ora sciolti, e a salutare il proprio capo.
-ciao Shikamaru, a domani...-
Così dicendo la ragazza si gira e con un passo veloce segue il cugino, cercando di raggiungerlo.
-a domani! E vedi di non far dannare troppo la tua famiglia!-
La ragazza a quelle parole risponde alzando il braccio e facendolo oscillare leggermente a mo' di saluto.
-sì, sì...notte...-
A quella risposta l'uomo abbassa un po' la testa e sorride leggermente, tirando, intanto, fuori dalla tasca il pacchetto di sigarette e prendendone una tra le labbra.
Una volta preso il “bastoncino”, risistema il pacchetto di cicche e tira fuori l'accendino, accendendo di conseguenza la sigaretta.
Fatto ciò risistema anche quello e inspirando una boccata di fumo osserva il bar che a quell'ora ormai è un po' svuotato, e in cui restano come sempre solo gli ultimi, cioè quelli che non hanno nulla che li attende a casa o che hanno qualcosa che non desiderano ritrovare.
Il proprietario soffia fuori il fumo dai polmoni e lancia un'altra occhiata alle poche persone residue, radicate ormai alla sedia in cui si sono messi e amiche di bottiglie ormai vuote.
Fatta la panoramica della sala del suo bar l'uomo alza nuovamente lo sguardo al muro, dove al solito posto l'inusuale orologio gli dice sempre che ora è.
Mezzanotte e dodici minuti.
L'uomo sbuffa ancora, questa volta accompagnando lo sbuffo ad uno sbadiglio, e ad un pensiero e cioè che la notte è ancora lunga.


*********
Eccomi qui con il secondo capitolo, questa volta compare Hanabi, che fa la cameriera la bar di Shikamaru! Spero vi sia piaciuto!
Prima però di chiudere vorrei dire che dovrei sempre aggiornare con questo ritmo, in caso di rallentamenti vi avvertirò e poi vorrei anche fare fare un paio di RINGRAZIAMENTI
ringrazio :
hinayuki
Topy
Viba
FuoriTarget
per aver messo la storia tra i seguiti! E:
araya
dubhe93
per averla messa tra i preferiti e ringrazio avviamente anche per i commenti:

FuoriTarget=ecco qui l'aggiornamento, spero di non aver deluso le tue aspettative! Grazie per l'apprezzamento, e per quanto riguardo il maritono del cara Temari lo vedrai più avanti! ;) Al prossimo capitolo!

araya=grazie mille per averla messa nei preferiti e anche per i complimenti! Riguardo il marito di Temari si accettano scommese, e comunque tranquilla che anche a me sta simpatica per cui col suo maritino un paio di cose cambieranno! Al prossimo capitolo!

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Capitolo 3
*** Old friends ***


Al bar “La foglia”

"Old friends”


La sua voce forte e violenta, simile talvolta ad un ringhio, suonava abbastanza stonata in quella sera smorta e pigra.
E sopratutto stonano le sue risate abbondanti e date chiaramente dall'eccessivo tasso alcolico presente nel suo corpo.
Shikamaru sbuffa pesantemente osservando la fonte di tanto rumore con cipiglio preoccupato.
Come è possibile che alle undici e mezza di notte del lunedì qualcuno si ubriachi in quel modo?
Oh, be', per essere possibile è possibile, di fatto di fronte a sé ne aveva un esempio lampante.
Ed è un esempio con dei corti capelli castano scuro, ribelli e scompigliati, che ornano un volto le cui guance sono contrassegnate da dei triangoli rossi capovolti.
-Kiba non ti sembra di star esagerando?-
L'uomo a sentirsi chiamare un po' smorza la risata e osserva il barista che con la sua classica cicca in bocca prosegue imperterrito a pulire uno dei tanti bicchieri.
La famiglia di Kiba, gli Inuzuka, sono famosi per il loro allevamento di cani di razza e per il loro “campo d'addestramento” apposito per i loro amici a quattro zampe.
Kiba era sempre stato una testa calda e Shikamaru lo ricorda così fin dalle elementari, oltretutto la sua presenza nel bar ad ubriacarsi non vuol dire certo che è disperato, anzi.
Kiba è la tipica persona che non si ubriaca per disperazione ma per divertimento. Lui lo fa come prassi per festeggiare, qualsiasi cosa ci sia da festeggiare è una scusa per bere, anche troppo.
Ed è per questo che il proprietario del bar reputa il suo alzare il gomito più che sufficiente per oggi.
-e dai Shikamaru non faccio nulla di male!!!-
Così dicendo Inuzuka butta giù un altro bicchierino di super alcolico, e artiglia nuovamente la bottiglia ormai quasi completamente vuota per versarsi un altro bicchierino. L'ennesimo bicchierino.
Nella ampia sala del bar “La foglia”, in uno dei divanetti rossi a “U” che costeggia la parete opposta a quella del lato maggiore del bancone, il minore degli Inuzuka, Kiba, siede stravaccato con poggiate entrambe le mani sul tavolo parzialmente circondato dal divano.
-ti sbagli essere idiota è qualcosa di male!-
La voce stizzita e seria arriva alle orecchie del castano facendogli volgere lo sguardo nella direzione da cui ha sentito provenire il suono molesto.
Ma prima che se ne renda conto la proprietaria della voce ha anche già tolto la bottiglia dal tavolo salvando il contenuto dal destino di essere bevuto e poco dopo vomitato dall'unico cliente di quella sera smorta e uggiosa.
In un attimo l'espressione felice di Kiba si rabbuia e l'uomo emette un suono molto simile ad un ringhio mentre Hanabi, caparbia e sicura lo osserva con un cipiglio di rimprovero misto a uno di disgustata irritazione.
Shikamaru osserva la situazione pronto, malgrado la sua pigrizia, ad intervenire in caso di una possibile reazione violenta da parte dell'uomo pesantemente brillo.
L'uomo però a sorpresa generale si ricompone leggermente sul divanetto e sulla faccia si stampa un ghigno divertito, al quale aggiunge uno sguardo di strafottente sfida.
-ma davvero? Che c'è? Sei nervossetta oggi...qualcosa non va in famiglia?-
Una delle caratteristiche che accomuna tutti i membri della famiglia Hyuga, senza nessuna eccezion fatta, è l'amore profondo e radicato per la famiglia e il concetto espresso da essa.
Pur non amando la follia i propri parenti Hanabi, come ogni membro della famiglia, detesta nella maniera più assoluta che qualcuno tocchi i suoi parenti o faccia illazioni e battutine sulla sua famiglia.
Per cui i modi di strafottente arroganza e il tono pesantemente sarcastico dell'interlocutore fanno salire il sangue al cervello della ragazza che per poco non lo prende a sberla, imponendosi però un auto controllo degno di un monaco buddista.
Così inspirando a fondo e imponendosi ulteriore calma la ragazza si volta facendo oscillare la lunga treccia castana e dando le spalle all'uomo se ne va portandosi appresso la bottiglia.
Nara osserva la scena sorridendo soddisfatto, ma Kiba non sembra apprezzare la scelta della cameriera e si alza di scatto con fare preoccupante.
Shikamaru fa per fermarlo ma qualcuno lo anticipa.
Una grossa mano ha preso vigorosamente l'Inuzuka per la spalla costringendolo a fermarsi e a voltarsi.
Sulla faccia di Kiba un lieve stupore si dipinge per poi lasciare spazio ad un'espressione corrucciata.
-tu...-
-credo che per oggi tu abbia bevuto più che a sufficienza Kiba, non credi anche tu?-
L'uomo a quelle parole si libera dalla presa con fare stizzito e osserva Shikamaru che tranquillo ricambia lo sguardo e appoggia con tutta calma il bicchiere che tiene in mano.
-credo che Choji ti stia dando un prezioso consiglio...ascoltalo...-
Kiba in tutta risposta emette un suono simile ad un altro ruggito e arricciando il naso se ne va con passo irritato e rapido.
Una volta che il cliente ha lasciato il locale i due si guardano e a Shikamaru sfugge un sorriso, cosa che poi capita anche all'energumeno che sta davanti a lui, e che poi si siede ridacchiando.
-come va vecchio?-
-bene, e te? Mi assento una settimana e ti trovo in procinto di fare rissa con Kiba!-
-non stavo per fare rissa-
-ah, no?-
-no...avrei chiamato prima la polizia...-
A quelle parole a Choji sfugge una risata mentre Shikamaru lo osserva divertito per alcuni minuti e poi gli mette davanti un bicchiere e lo riempie.
Allo sguardo curioso dell'amico il barista risponde subito.
-tranquillo, è un analcolico, so che a te piace solo mangiare!-
L'amico allora alza il bicchiere a mo' di brindisi e i due iniziano a chiacchierare tranquilli nella sala vuota del bar.


*********
Eccomi qui con il terzo capitolo della seria, in cui faccio apparire ben due persone! Choji essendo amico di Shikamaru ovviamente più avanti riapparirà e ovviamente avrà, bene o male un certo ruolo! Appare anche Kiba in tutta la sua irrequitezza e irascibilità, qui poi lo vediamo anche avere un battibecco con la giovane Hanabi che sembra non aprezzare i suoi eccessi. Ovviamente il motivo della gioia e conseguente bevuta di Kiba verà detto più avnti
Che altro dire? Nulla al prossimo capitolo e intanto faccio un paio di RINGRAZIAMENTI
ringrazio :
ShikaTema76
Che ha messo la storia tra i preferiti,
Liam_Jargo
Che l'ha messa tra i seguiti e poi ringrazio pèer i commenti!
araya=eccoci qui con un piccolo diverbio tra Kiba e Hanabi, la quale sembra non aprezzarlo molto! Be' dai ti saluto lasciandoti ad immaginare che intrecci mi divertirò a tessere! ;) Bye!

FuoriTarget= ecco qui che inizio già a sfruttare la presenza di Hanabi, presenza che in futuro porterà anche dentro a questa storia un fatto molto importante! Ma non ti anticipo nulla! Riguardo ai personaggi radicati e abbracciati alle bottiglie hai ragione, ben presto lì presenterò, uno alla volta! ;) sperando che questo capitolo sia stato all'altezza delle aspettative ti saluto!

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Capitolo 4
*** Brother ***


Al bar “La foglia”

Brother”

Capelli scompigliati, capelli di colore rosso acceso e uno sguardo dipinto di un colore verde-acqua pastello che si oppone in maniera incredibilmente armoniosa al colore sgargiante della capigliatura. Vestito in maniera elegante anche se non sfarzosa o pomposa.
Posa tranquilla e comportamento pacato, seppur serio e attento.
Un paio di occhi svogliati roteano in direzione di quell'individuo che in un bar tranquillo e di non molto alto livello come quello stona leggermente.
Il nuovo venuto lo guarda serio mentre a Nara non sfuggono i marcati segni neri attorno agli occhi dell'uomo.
Segni così marcati difficilmente vengono creduti reali, per lo più la gente pensa siano fatti con la matita o qualche altra cosa facsimile. Ma il barista sa per certo che non è così.
Quelli sono i ricordini, il lieve pagamento se proprio vogliamo dirla così, per decine di centinai di notti fatte insonni per il lavoro e per il proprio dovere, e anche di notti insonni passe in precedenza per motivi che erano ben diversi e meno nobili.
Tutto ciò quello svogliato barista lo sa per un unico motivo, lo stesso per cui ovviamente immagina che l'uomo sia lì. E questo motivo è una sola parole, un nome.
Temari.
Shikamaru al quel pensiero sbuffa, soffiando fuori il fumo e tirando poco dopo a sé un portacenere su cui spegne la sigaretta.
Il rosso intanto si siede e sistematosi fa scorrere velocemente lo sguardo sui vari ripiani che stanno dietro, sia al bancone sia al barista, su cui sono in mostra molti, anzi moltissimi alcolici dei tipi più disparati.
Non è una novità per nessuno che il bar “La foglia” sia il tipico bar in cui si va per dimenticare o più raramente per festeggiare in maniera sconsiderata e poco consona, e questo è il motivo di tanta vasta scelta.
Il nuovo arrivato finita la panoramica si decide a parlare.
-Del whisky, per cortesia...-
Il barista in silenzio prende, senza bisogno di chiedere specificazioni, il miglior whisky e lo versa con calma sull'apposito bicchiere, appena posizionato vicino al nuove cliente.
L'uomo lo osserva poi alza il braccio, facendo così scendere un po' la manica della giacca svelando involontariamente un orologio di gran classe, e sorseggia il liquore costoso e di gran classe.
-Senti...-
La sua voce è tranquilla e pacata, ma non cela molto magistralmente la sua tensione.
Shikamaru si volta a guardarlo mentre il rosso prende un profondo respiro cercando di mettere la cosa in una forma gradevole constatando che però non esiste modo.
Spetta quindi a Nara, che odia gli inutili giri di parole, andare subito per le spicce.
-Tu sei Gaara vero?-
La domanda coglie leggermente di sorpresa l'uomo che alza lo sguardo leggermente sgranato verso il barista, riprendendo poi lo sguardo normale.
-Sì...e tu sei Shikamaru Nara, vero?-
-Vero...-
Gaara sbuffa leggermente chinando il capo, per poi rialzarlo poco dopo, con gli occhi chiusi e massaggiandosi l'attaccatura del naso con pollice e l'indice.
-Senti...io...-
-Sei il fratello di Temari lo so...-
Il rosso apre gli occhi, questa volta per nulla sorpreso e sorseggia un altro po', poggiando poi il bicchiere e osservando il suo riflesso storpiato.
-Sono diverse mattina che mia sorella non si alza più presto, ha le occhiaie e se risponde a monosillabi è già tanto...so che con suo marito le cose vanno male...-
Nara ascolta in silenzio mentre dentro di sé un po' si pente di aver spento la sigarettta.
-Male è un eufemismo...-
Gaara alza nuovamente lo sguardo verso di lui e lo fissa attentamente.
-Lo so...per questo sono qui...-
Il barista ascolta il silenzio poi svogliatamente inizia a grattarsi la nuca.
-...-
Il cliente non risponde subito e distoglie lo sguardo dall'interlocutore per farlo girare per tutto il bar.
-Fino ad oggi non mi erra mai capitato di trovare Kankuro in piedi prima di me, eppure è da più di qualche mattina che lo trovo non solo già in piedi ma anche intento a finire di sistemare o pulire qualcosa. Io non so bene che sta succedendo ma non ho bisogno di conferenze o editti scritti per capire che si tratta di Temari e del fatto che ora ha un problema...-
-E questo, perdona la domanda, cosa centra con me?-
-So che mia sorella viene qui...ad...-
-Ubriacarsi?-
Questa volta il rosso alza lo sguardo svelando in esso un velo di stupore e dolore.
-Allora è come immaginavo...-
-Sì lo è...-
Il silenzio cala opprimente ed inopportuno tra i due poi Gaara decide di parlare nuovamente.
-Dovrei parlare con mia sorella...-
Shikamaru a quelle parole lo guarda velocemente poi riprende in mano uno dei boccali e torna a pulirlo svogliatamente con lo straccio.
Gaara intanto si alza e estraendo il portafogli paga ed esce dal bar senza dire una parola.
Il proprietario del bar lo guarda uscire, poi riprendendo la cicca in precedenza spenta, la riaccende e la riposiziona in bocca pensieroso.
-Dannata Temari...sempre la solita testa dura...-
Il borbottio, dato dalla sfuggita a bassa voce del pensiero dell'uomo, si perde nel ronzio lieve della sala del bar, mentre l'orologio segna indifferente a tutto e a tutti l'una e un quarto di notte.


*********

In questo capitolo (che temevo pure di non riuscire a pubblicare in tempo a causa della mole di lavoro che ho a casa!) appare Gaara che esplica i suoi problemi di comunicazione con la sorella, e che cerca forse consiglio per come fare.Sinceramente per oggi avrei veramente poco da dire per cui al prossimo capitolo e intanto faccio dei RINGRAZIAMENTI
ringrazio :
Crybaby
Chibilory
Che l'hanno messa tra i seguiti e poi ringrazio per i commenti!
Erena=non preoccuparti! Non me la prendo, anzi in tutta sincerità aprezzo i commenti sinceri e anche le prediche costruttive (anche perchè hai detto le cose in maniera decisamente gentile!) Per quanto Riguarda Shikamaru un po' mi sono resa conto anch'io del fatto che l'ho fatto più "attivo", spero che andando più avanti io riesca a migliorare! Fammi sapere la tua opinione! ;) A presto!
raya=felice che ti sia simpatico Choji, anche perchè più avanti comparirà ancora!Grazie per i complimenti e sono felice che ti piaccia come ho reso Hanabi! Al prossimo capitolo! ;)

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Capitolo 5
*** Drugs ***


Al bar “La foglia”

“Drugs”


Il silenzio segna sovrano in quella saletta piena di odore di alcol e tabacco.
Sembra che persino il solito orologio trattenga il fiato per non fare rumore, forse per paura.
Paura di quell'uomo.
E dei due ragazzi che lo seguono subito a ruota, anche se neppure i cinque ancora successivi non scherzano in quanto a fare paura.
La piccola “comitiva” passa davanti al bancone ma solo il tipo con gli occhialetti e i capelli grigi si avvicina, mentre quello che sta in testa sorride soddisfatto mentre si guarda attorno.
Il tipo con gli occhiali con un lieve cenno della mano richiama l'attenzione del barista e diligente detta l'elenco di bevande da servire.
Shikamaru con un cenno del capo dà a vedere che ha capito e così l'uomo che ha parlato si riunisce alla propria compagnia, che nel frattempo si è già accomodata.
Gli ultimi cinque si sono distribuiti su un divanetto occupando anche il relativo tavolo mentre gli altri due, si sono seduti in un tavolinetto poco distante, prendendosi però uno di quelli non attaccati al muto. Ed è proprio a quei due che si aggiunge l'uomo con gli occhiali.
Nara prepara due vassoi distinti con le rispettive ordinazioni ma quando Hanabi prende il vassoi con i cinque bicchieri la blocca.
-che c'è, Shikamaru? Poi porto anche l'altro...-
-....porta prima l'altro......-
-e perché?-
-lascia stare ti spiego dopo...tu servi prima i tre e poi altri cinque e stai molto attenta...-
-ma...-
-niente storie ci sono dei clienti che aspettano...-
Così dicendo l'uomo osserva la ragazza mentre prende il vassoio meno pieno sbuffando.
Hanabi si avvicina al tavolo piano e poggia con calma il vassoio servendo i clienti.
Per tutto il tempo gli occhi sottili di quello che è ovviamente il capo non si scollano da lei e talvolta si girano a osservare il barista scrutandolo attentamente, finché una volta che la cameriera si è allontanato riporta gli occhi su quello più giovane della compagnia iniziando a parlottare con lui e anche con quello che ha fatto le ordinazioni.
-chi è quello?-
La domanda, che già da parecchio tartassava la mente della ragazza esce dalle sue labbra solo quando i due sono nel retro e sopratutto solo dopo che l'inquietante comitiva se ne è andata, lasciando una generosa mancia e una sensazione di irrequietezza sia al proprietario sia alla cameriera.
-hai visto quello coi capelli neri scuri?-
-ah-ha...era il più inquietante...-
-è Orochimaru...-
-co-cosa...?-
A sentire il nome dell'uomo la ragazza sussulta leggermente bloccandosi poco dopo.
Orochimaru infatti è una persona ben nota, quanto meno a livello di nome.
È un uomo d'affari molto potente che possiede diverse aziende la maggior parte delle quali si occupa di impianti chimici e le restanti di settori come moda o cosa simili, per lo più per i guadagni che esse gli donano.
Si sussurra però che nei suoi impianti vengano anche studiati e sintetizzati diversi tipi di droghe, sia già conosciute sia di nuove e si dice anche che sia a capo di un grosso giro di affari sempre legati alle droghe.
Fino ad oggi non si sono trovate reali prove su di lui ma le voci e i sospetti sono tanti, fin troppi, inoltre non è una novità che chi gli sbarra la strada a togliersi in un modo o nell'altro e talvolta finendo male.
Ed è per questo che Shikamaru prima ha preso lui quell'ordinazione.
Orochimaru non è il tipico boss mafioso rissoso e borioso ma con lui è sempre meglio stare attenti.
Oltretutto la sua presenza lì è di certo dovuta agli affari, motivo in più per stare sull'attenti e molto all'allerta.
Hanabi intanto si riprende leggermente dal flusso preoccupato di pensieri che le si è riversato addosso.
-e i tizi che erano con lui?-
La voce della ragazza fa ridestare anche Shikamaru dai suoi pensieri, il quale sbuffando si stacca dal muro.
-i cinque che hai servito tu sono, secondo le voci di corridoio, tra i suoi scagnozzi più fedeli e abili...sinceramente non so fino a che punto siano pericolosi, di certo non scherzano-
-e gli altri due?-
-quello che ha fatto le ordinazioni si chiama Kabuto ed è il braccio destro di Orochimaru...dicono che sia un eccellente medico e un chimico eccezionale...la maggior parte dei successi dell'azienda di Orochimaru si devono a lui, sia in senso buono che non...l'altro invece e Sasuke Uchiha, il suo rampollo oltre che il suo prediletto...si pensa che sarà lui il suo successore...-
-cavoli...che ci facevano da queste parti? In un piccolo locale come questo?-
-...penso per affari...-
-affari...?-
-già...e non dei più puliti...e questo spiega anche la scelta di un vecchio e piccolo bar per ubriaconi...-
La ragazza, ormai ripresasi più che splendidamente, osserva ancora per alcuni attimi la strada poi sbuffa sonoramente e rientra, seguita di lì a poco da suo capo.
Appena rientrati i due tornano alle loro mansioni di routine e mentre Shikamaru pulisce il bancone Hanabi si premura di pulire i tavoli appena liberati
Così a parte tutto la vita scorre tranquilla mentre un “tlank” classico dell'orologio segna il passaggio d'ora.
Nara alza la testa svogliatamente e guarda l'ora: le undici.
Anche sta notte sembra troppo lunga.


*********
Mi scuso per l'immenso ritardo a pubblicare ma a casa ho dei lavori in corso ed è molto difficile che riesca a trovare un po' di tempo, tanto cha nache ora sono di fretta! ( - -' ) Mi vedo pure costretta a non poter rispondere ai commenti e fare i dovuti ringraziamenti, cosa che farò al prosismo capitolo! Scusatemi ancora!

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Capitolo 6
*** Intoxication ***


Al bar “La foglia”

“Intoxication”


Nella silenziosa monotonia del bar il classico rumore di bicchieri che si appoggia si propaga sparendo pochi attimo dopo, soffocato dal suono dell'alcolico che scende a riempirlo di nuovo.
L'orologio con svogliatezza degna del padrone del locale segna l'una e trentasette minuti.
Shikamaru osserva la posizione delle lancette sospirando leggermente e sbuffando fuori il fumo della sigaretta ormai in procinto di finire.
I soliti tre clienti fissi, amanti affezionati delle bottiglie che si premurano di svuotare, se non tutte le sere quasi, si godono gli ultimi bicchieri consci che la “fiesta” sta per finire.
Il barista osserva la scena e sbuffa di nuovo.
Uno dei tre classici clienti si alza dal tavolo e buttando la solita somma di denaro sul tavolo se ne va biascicano un qualcosa come “ciao” e poi qualcos'altro molto meno comprensibile.
Il barista, concentrato come sempre nella pulizia dei soliti boccali, dà un'ulteriore sguardo e facendo scorrere gli occhi sui vari profili dei mobili e delle due persone, resi visibili dalla tenue e pacata luce delle lampade, nota qualcosa che lo incuriosisce.
Poggiando sul posacenere la sigaretta ormai finita e spegnendola svogliatamente l'uomo esce da dietro il bancone avvicinandosi ad uno sei tavoli e osservando la persona sposta la sedia per accomodarvisi.
La persona con una mano tiene la bottiglia praticamente vuota a eccezione di un paio di millimetri, mentre poggia distesa col busto sul tavolo canticchiando una qualche canzoncina che Shikamaru, percepite alcune parole, ritiene appresa direttamente dai scaricatori di porto.
-hey...-
Con voce resa un po' trascinata dal sonno l'uomo cerca di attirare l'attenzione, e vedendo i scarsi risultati decide di accompagnare le parole con un leggero calcio alla gamba del tavolo facendolo muovere.
Mosso il tavolo la persona si riscuote leggermente e biascicando quelle che sembrano in tutto e per tutto delle imprecazioni a cui però il barista non pone la benché minima attenzione.
Appena alzata la testa però la donna ricasca giù sul tavolo biascicando altre due imprecazioni più colorite e udibili delle precedenti.
Nara sbuffando dà un altro colpo alla gamba del tavolo sta volta più forte, tanto che a discapito della ferrea presa della donna, la bottiglia vacilla.
-hey, Anko...-
La donna, a sentirsi chiamare alza la testa, senza però la minima intenzione di rialzarsi, vittima delle fitte alla testa tipiche di chi ha in corpo più alcol che sangue, poggiando il mento sulla mano libera e osserva un po' storto l'interlocutore.
-...che vuoi...Shika..?-
L'uomo sbuffa e cercando con la mano nella tasca le sigarette.
-che hai?-
-unh? Nulla che vuoi che abbia...-
-...mi sembri un po' distrutta-
-sono ubriaca-
-sì, lo so, quello lo sei sempre-
-e allora perché sei qui........?-
La donna lascia la frase leggermente in sospeso allungando poi l'ultima parola e sembrando quasi in dubbio lei stessa che quella che sta facendo è una domanda.
Shikamaru sospira annoiato e in parte contrariato dal constatare che ha dimenticato il pacchetto di cicche.
-perché non è da te prendere sonno sul tavolo...o stare così male-
-non ho preso sonno, e non sto male!-
La voce della donna e carica di una leggera nota di vivacità, che viene però smussata quando questa alza il capo, venendo colta da un paio di fitte parecchio forti.
-unh...-
Mugolando leggermente e scendendo a mo' di piombino la donna si rimette esattamente nella posizione di prima sotto lo sguardo annoiato e svogliato del proprietario del bar.
-dicevi?-
-...fottiti...-
-bene, direi che per sta sera è tempo di chiudere....-
L'uomo parlando rivolto verso l'atipico orologio, classico del bar, attira finalmente l'attenzione della donna che malamente cerca di alzarsi notando anche di essere l'ultima rimasta, oltre ovviamente il proprietario.
Ma il suo tentavo maldestro di camminats va a finire con una ancora più maldestra caduta a terra.
Nara osserva la grottesca scena da film comico del cinema muto con il suo sguardo svogliato seguito presto da uno scettico quando osserva che la donna, una volta distesa, cerca di rialzarsi malamente.
Dopo pochi attimi l'uomo si alza da sedere e di dirige verso il bancone.
-non mi serve aiuto...-
Anko, già orgogliosa di suo e ora anche peggio grazie all'alcol presente in corpo, cerca di alzarsi un paio di volte, riuscendoci malamente e faticosamente.
Una volta in piedi la donna avanza barcollando vistosamente e cadendo poco dopo distesa su uno dei divanetti rossi vicini al bancone.
-ora chiamo il taxi...-
-no...non voglio...-
Il barista sbuffa nuovamente andando verso il telefono.
-ti ho detto che non serve che chiami...-
Ma prima che la donna possa finire la frase cade addormentata sul divanetto parlottando nel sonno, per poi poco dopo zittirsi.
-...dannazione perché mi devono capitare tutte le donne strane di questo mondo?-
Così dicendo l'uomo finisce di comporre il numero.


*********
Mi scuso per il tempo che ho fatto passare tra il precedente capitolo e questo. Ho avuto dei problemi col computer per diverso tempo e in aggiunta è arrivata anche la scuola e di conseguenza lo studio. Comunque sia dopo tanto (troppo) tempo torno e questa volta prometto di cercare di essere quanto più regolare possibile con le pubblicazioni, o comunque cercherò di non far passare più un'eternità tra un capitolo e l'altro. Bene che altro dire? Nulla, per cui passerei ai commenti.

Kokorozuky=Sono felice che ti sia piaciuto il capitolo precedente! ^^ Spero che questo sia stato di tuo gradimento!

Ansem6=be' vedrai che presto o tardi farò passare tutti per il bar "La foglia" per cui bene o male li vedrai! ^^

araya=grazie mille! ^^ Sono lieta che il capitolo precedente ti sia piaciuto! ^^ Spero che anche questo tu l'abbia apprezzato! ^^

Star711=Ciao! Sono felice che questa storia ti abbia incuriosita! Tranquilla questa FF è una AU per cui non ci saranno sharingan, segni maledetti, demoni e cose così, per cui tranquilla hai capito bene! ^^ Grazie mille per i complimenti e sono felice che Shikamaru (lo hai scritto perfettamente) sia il tuo preferito, e riguardo a Sasuke in effetti ho intenzione di trattare anche la sua storia, però più avanti per cui dovrai avere un po' di pazienza!^^

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Capitolo 7
*** Restless party ***


Al bar “La foglia”

“restless party”

Il rumore di una brusca risata viola la sommaria quiete del luogo e si accompagna ad una risata molto più sottile e fine, chiaramente di una donna. Alle risate segue ben presto un richiamo, rivolto allo svogliato proprietario che indifferente sta fumando la sua solita cicca, guardando con distrazione il soffitto.
-Hey! Barista!!-
A quell'invito Shikamaru abbassa lo sguardo dirigendolo verso la fonte del forte rumore.
Intanto chi lo ha richiamato sorride palesemente divertito e con una certa aria di superiorità, che sa pure di strafottenza. Nara in silenzio aspetta che l'uomo parli dicendogli le sue ordinazioni, che di lì a poco arrivano.
-Portaci ancora di questo, magari anche due bottiglie!-
Il barista osserva svogliatemene la bottiglia che il cliente tiene salda per il collo, scuotendola quasi fosse una bandiera.
Sempre chiuso nella sua quiete il barista prende la bottiglia del super alcolico mostratogli dall'uomo, e poggiandola sul freddo e lucido vassoio la porta fino al tavolo.
Mentre poggia l'alcolico il cliente lo guarda con fare divertito e quando fa per andarsene lo blocca.
-Hey, sbaglio o ti avevo detto che potevi portarne anche due??-
La sua voce, leggermente resa malferma dalla quantità elevata di alcol, ha un che di derisorio, facendo però come sempre appoggio nella sua secolare calma Nara si limita a voltarsi facendo uno svogliato e appena accennato movimento della mano a indicare il bancone.
-Intanto bevi quello, quando ne vuoi ancora sono sempre lì-
A quel punto l'interlocutore scoppia in una grassa risata mentre con la mano si risistema meglio i capelli biondo chiaro, quasi bianchi, tirati all'indietro.
-Che c'è hai paura che non possa pagarti? Guarda che soldi ne ho...-
La voce dell'uomo, malevola e volgarmente superba scatena un leggero risolino alla bionda che è seduta affianco a lui, appoggiata sul suo petto. Invece al barista non scaturisce nessuna reale reazione, in fondo di schifosi bastardi ne ha visti tanti e di esseri viscidi ne passano sempre da quel bar, che gli piaccia o meno, per cui si limita a liquidarlo con una appena accennata alzata di spalle.
A rompere quel malsano equilibrio però arriva presto una voce violenta e marcatamente irata.
-Certo i miei, gli stessi che usi per pagare tutte le tue puttane, o no verme schifoso????-
Prima che Shikamaru abbia modo di rendersi realmente conto della presenza della proprietaria della voce questa a grandi falcate si è già diretta verso Hidan, che, come il proprietario del bar, non fa in tempo a relazionare abbastanza bene che diavolo sta succedendo.
Ma presto la scena, quasi in voluta contrapposizione all'eccessivo dinamismo del momento prima, si blocca o meglio si pietrifica nell'istante stesso in cui la donna, a dir poco incazzata, svuota la bottiglie del super alcolico addosso Hidan.
La ragazza assieme al biodo si separa da lui e inviperita, come poteva non esserlo? Quella tizia sbucata dal nulla gli stava rovinando la festa. Fa per scattare verso l'altra che però la gela con uno sguardo a dir poco ferocemente assassino.
Ciò non toglie che la bionda comunque sia irritata da quella presenza e stizzita cerca di sapere cosa vuole da loro. -Che cazzo vuoi tu? E puoi si può sapere chi sei??-
A quella domanda l'altra risponde quasi urlando e trattenendosi a stento dal dar retta al suo istinto che le fa prudere violentemente le mani.
-Sono sua moglie fottuta puttana, per cui sei pregata di andartene immediatamente o con quei tuoi bei capelli lunghi ci faccio una corda per legare il cane!-
L'enfasi con cui la frase viene riferita e il cipiglio a dir poco manesco di chi l'ha pronunciata invitano la bionda a levare le tende in fretta, molto in fretta.
Intanto Shikamaru osserva la scena a metà tra l'allibito e lo sconvolto, è la prima volta che vede la donna così e non ha la più pallida idea di come la cosa possa finire.
-Temari, tesoro che ci fai qui?-
La voce di Hidan finalmente torna a farsi sentire e lo fa con assoluta strafottenza e chiaro intento canzonatorio nei confronti della donna che ormai si sente scoppiare dalla rabbia.
Mentre Temari cerca di mantenersi, se non calma quantomeno ferma, stringendo con forza i pugni fino a farsi diventare le nocche bianche, l'uomo si rialza cercando di risistemarsi alla meno peggio dal gesto della consorte.
-Tu maledetto, non ti bastava scoparti le tue puttane al lavoro, ora devi anche darne sfoggio in giro?-
In tutta risposta Hidan si fa comparire un sorriso soddisfatto sul volto, Temari a questo punto manca completamente di auto controllo e rapida alza il braccio a rifilare una sonora sberla al marito che però si dimostra molto più veloce di lei bloccandole il braccio e avvicinandole il volto con sempre stampato in faccia il suo solito sorriso di presa in giro.
Ma prima che l'uomo faccia a tempo ad aprire anche solo bocca, per gettare altro fango addosso alla moglie, questa senza perdere tempo alza la gamba e gli rifila un violento calcio dalle parti basse, costringendolo così ad arretrare di un passo e liberandosi di conseguenza della sua ferrea presa al braccio destro.
-Non toccarmi pezzo di merda!!-
La voce della donna trema per la rabbia ed è carica di un disprezzo infinito e mentre lei parla Hidan boccheggiando e tenendosi lì cerca di rialzarsi malamente.
Gli ci vuole un po' per riprendersi dal colpo basso ma appena in piedi e in grado di reagire fa per lanciarsi con foga verso la donna.
-Maledetta puttana come ti permetti! Io ti...-
Ma gli manca il tempo di finire frase, visto che un violento colpo, questa volta alla faccia, lo sbalza indietro, facendolo cozzare malamente addosso il muro, da cui poi scivola giù, a sedersi sul divano.
Questa volta a girasi con Shikamaru, visibilmente sconvolto dal susseguirsi irrazionalmente veloce di fatti, c'è anche Temari che non ha la più pallida idea di chi sia intervenuto.
Il fautore del colpo a Hidan è Kankuro che con sul volto dipinta marcata rabbia osserva il cognato con fare cagnesco.
-Non ti azzardare ad allungare le mani contro mia sorella figlio di puttana!-
Bestemmiando a denti stretti e massaggiandosi la mascella colpita Hidan si rialza e con ferocia osserva il fratello della moglie.
Il biondo lentamente avanza un passo mentre Kankuro si para davanti alla sorella, la situazione ha tutta l'aria di stare per degenerare in maniera irrimediabile, ma una voce interviene a bloccarli.
-Smettetela. Direi che per oggi avete fatto abbastanza danni, se non ve ne andrete mi vedrò costretto a chiamare la polizia...-

[...]




*********
Eccomi qui, con un capitolo in cui finalmente non solo si vede chi è il fantomatico maritino di Temari, ma si vede pure quest'ultima affrontarlo. Ovviamente la loro "resa dei conti" è tutto fuorchè tranquilla tanto più che c'è un rapido passaggio alle mani.Ovviamente non finisce qui, ma dovrete attendere ancora un po' prima di vedere il resto, nel prossimo capitolo.

Kokorozuky=Sono felice di aver reso Anko nel precedente capitolo molto Ic, e spero di essere riuscita a mantenere fedeli i caratterei dei personaggi anche in questo capitolo! ^^

araya=sono felice che Anko ti sia piaciuta e non temere per la recensione, capisco perfettamente! ^^ Pure per me il tempo è quello che è!

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