La dama dagli occhi dell'ombra

di sunako chan
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** prologo ***
Capitolo 2: *** 1 capitolo ***
Capitolo 3: *** 2 capitolo ***
Capitolo 4: *** 3 capitolo ***
Capitolo 5: *** Capitolo Avviso ***



Capitolo 1
*** prologo ***


Una ragazza era seduta in una delle tante poltrone di un ufficio

Ciao!!!!!!!!!!!!! Allora devo dirvi alcune cose... sono nuova del campo fanfics dei Bayblade... ma avevo una mezza idea e quindi l’ho messa per iscritto. Non so se sarò all’altezza, bo, chissà come andrà!!!!!!

Che dire di questa storia: è una Hilary/..... lo scoprirete solo leggendo. Adesso non vi annoi più e leggete.

 

PROLOGO

 

““Una ragazza era seduta in una delle tante poltrone di una sala d’attesa.

Era bellissima: i lunghi capelli castani le ricadevano oltre le spalle mentre i suoi occhi color cioccolato, conosciuti per quell’allegria che solo essi sapevano donare, in quel frangente esprimevano confusione. Indossava un semplice vestitino azzurro cielo, le cui bratelline erano legate al collo, che arrivava sino alle ginocchia; semplice sì ma su lei l’effetto era davvero strabiliante poiché riusciva, attraverso la sua semplicità, ad esaltare le sue giuste curve, fasciando il suo corpo come ad una seconda pelle.

Si mosse sulla poltrona. Era passata più di mezzora da quando aveva preso posto lì, ed incominciava a stancarsi di quell’atteggiamento riservatole. Portò con un gesto meccanico la mano tra i capelli, attorcigliando noiosamente una ciocca tra le dita mentre con gesto molto femminile portava la coscia destra su quella sinistra, dondolando il piede.

Cosa ci faceva lì? Neanche lei lo sapeva o forse no, dire che non lo sapeva era troppo... che scopo c’era nell’essere lì se non per un obiettivo ben preciso! E poi... se pensava a chi apparteneva quel luogo... beh... non prometteva nulla di buono.

Ma cosa voleva ancora da lei? Non le era bastata la missione che aveva fatto prima? Forse l’aveva chiamata per ringraziarla... ma che stava pensando... figuriamoci se lui osava chinare il suo maestoso capo per ringraziare una come lei... no, lui non era il tipo da donarsi a certe formalità, e poi, non l’aveva ringraziata allora, perchè doveva farlo ora?

La voce dell’odiosa segretaria di quello studio la destò dai suoi pensieri, pigramente si alzò dalla poltrona, raccolse la sua borsetta e si recò a passi lenti verso l’ufficio tanto odiato.

Arrivata davanti alla porta fece un profondo respiro e si decise a bussare.

-Avanti...- 

Entrò con passo deciso. Se c’era una cosa che aveva imparato da tutto ciò, era proprio quello di non lasciarsi spaventare da lui se voleva il rispetto, sapeva cosa andava contro se disubbidiva ma ciò non toglieva a lei il diritto di ricevere il suo rispetto a missione conclusa, tale regola valeva anche per il mondo esterno, mai avere paura del proprio avversario. Il luogo era cambiato molto dall’ultima volta che l’aveva visto: 5 mesi prima. Era stato lì che quell’uomo l’aveva ricattata...

L’uomo, che fino ad ora gli aveva dato le spalle, si girò. Era un uomo abbastanza anziano, occhi castani, apparentemente gentili, capelli neri con qualche sfumatura biancastra, una fitta barba nera...

-Finalmente ci rivediamo!!!- un ghigno si fece largo tra le sue labbra curate.

-Non che possa farmi piacere.- disse la ragazza mettendo in quel tono un po’ di rabbia.

-Ehm... vedo che sei felice di vedermi, bene. Come stai? E’ da  tanto che non ci si vede!-

-Non essere così formale, sai benissimo che non ti si addice per niente.-

L’uomo con passo lento si avvicinò alla ragazza che continuava imperterrita ad osservarlo con espressione seria e grave. Le prese la mano e, con gesto veloce, l’attirò a se prendendole con l’altra mano il mento.

-No no no... non ci siamo proprio, devi comportarti bene con me, se no lo sai che fine può fare questo bel bocconcino!-

-Se non ti dispiace, adesso puoi anche lasciarmi.- disse lei tranquilla, per nulla spaventata da quel gesto, cosa che irritò l’uomo.

-Ok... ti lascerò, ma devi essere più gentile nei miei confronti.-

L’uomo, spingendola, la lasciò andare e, dopo aver fatto il giro della scrivania, si sedette sulla sua poltrona di pelle nera.

-Allora, perchè mi hai fatto chiamare?-

-Piccola Hilary, per lavoro no?!- il tono dato da quell’uomo sapeva di ironico.

-Lavoro?!- Hilary alzò il fine sopracciglio, incrociò le braccia al petto e sorridendo furbamente disse –Tu questo lo chiami lavoro?-

-Certo! cosa è se no? E poi, ti ricordo che la paga è piuttosto alta.- certo il ragionamento non guastava, quel “lavoro” fruttava tanto ma a quale prezzo? Il prezzo da scontare era proprio quello di mettere fine alla vita di qualcuno per ottenere la somma.

-Questa volta la tua missione sarà molto più difficile.-

-Dimmi pure.-

-Tu dovrai svolgere un piccolo incarico che è molto pericoloso.-

-Sai che paura.-

-Sapevo che avresti reagito così... non c’è nulla che possa spaventare la “dama dagli occhi dell’ombra”.-

-Infatti.- quel nomignolo gli fu affibbiato da lui per la sua determinazione nel compiere le missioni, una dama dagli occhi di fata che non concede all’avversario il minimo sospetto di falsità, nessuno sospetterebbe che dietro la dolcezza di quello sguardo si cela il rosso del sangue delle sue vittime. Nessuna emozione verso la pietà di coloro che implorano il suo nome, l’obbiettivo rimane uccidere chi intralcia i loro piani.

-Oggi, all’aeroporto, atterrerà un jet privato occupato dagli elementi della squadra dei Bladebreakers, una certa squadra di bayblade giapponese.-

-Ed io, cosa dovrei fare?-

-Sei ingenua mia piccola signorina Tachibana. Devi conquistarti la loro fiducia e poi... alla fine... devi... lo sai di che si occupa la nostra federazione segreta...- e come se lo sapeva, che domanda stupida le aveva appena fatto.

-E chi dovrei...-

-Un tizio di nome Takao Kinomiya.- l’uomo si abbasso di poco per prendere dal suo cassetto un fascicolo che fu dato ad Hilary.

-Ho sentito nominare questo certo Kinomiya. Lui è il campione mondiale del bayblade.-

-Già, vedo che non ti sfugge nulla piccola Hilary!-

-Chi è che ti ha comandato di...-

-Un certo Yuri Yvanov...-

-Perchè?-

-Ora vuoi sapere troppo, non lo immagini?-

-No, non credo possa esserci una motivazione valida da volere un ragazzo morto.- sorrise mentre continuava ad esaminare il fascicolo sulla sua nuova vittima.

-Conosci Yvanov?-

-Yvanov... forse sarebbe meglio dire chi non lo conosce! E’ il capitano dei Demoliton Boys, squadra russa i cui membri sono: Ivan, Boris e Sergej.- sorrise contenta di averlo lasciato ancora una volta sbalordito.

Quella ragazzina era un portento, conosceva di tutto e di più, non potè far altro che compiacersene. Quella ragazza rappresentava il futuro della sua organizzazione ed avrebbe fatto di tutto pur d’averla per lui e all’interno, per sempre.

-E secondo te perchè vuole la sua morte?-

-Vediamo...- mise un indice della mano sul mento per poi esclamare -Per vincere il campionato che si svolgerà qui in Italia...-

-Già..-

-Furbo il ragazzo!-

-Infatti!-

-La ricompensa?-

-Saranno 25,000,000 E se lo ucciderai nel minor tempo possibile...-

-Bella la ricompensa... allora ci si vede!- stava per dirigersi alla porta ma la voce di quell’uomo la fermò.

-Non ancora Hilary, non è tutto!-

-Come?- si girò di scatto, ma che stava dicendo?

-C’è un ma.-

-Sarebbe?-

-Non appena Yvanov ha visto chi sarebbe stata l’incantatrice di questo Kinomiya, in pratica tu, ha deciso di rendere ancora più difficoltosa ed eccitante la tua missione.-

-Cioè?- cominciava ad spazientirsi, ci mancava pure quel russo a complicarle la vita, come se fosse facile uccidere qualcuno senza altri problemi intorno.

-Sarò chiaro, breve e conciso: se non riuscirai ad ucciderlo sarai la sua sposa!- Hilary per poco non cadeva a terra che aveva detto? Stava scherzando forse? Lo guardò dritto negli occhi.

-Ti prego dimmi che non hai accettato?-

-Si, resta pur sempre un mio cliente.-

-No...-

-Io sono sicuro che ci riuscirai ad ucciderlo... lo hai fatto altre volte, non puoi fallire proprio ora...-. . Ma quello era tutto matto! Ora si che aveva un pretesto per uccidere questo Kinomiya.

-Suppongo che dirti se posso tirarmi indietro non servirebbe a nulla vero?-

-Vedo che sei perspicace. Ti affiancheranno altre 3 ragazze, loro avranno il compito di eliminare gli altri componenti, Rei Kon, Kai Hiwatary e Max Makusu. Considerati fortunata, questa volta non sari da sola.- sorrise malignamente per poi continuare -Le incontrerai in aeroporto, devi andare al gate numero 5, è lì che li troverai.-

-Come faremo ad avvicinarli?-

-Ho pensato anche a questo, sarete le loro collaboratrici nel campo del bey... ah dimenticavo, per la durata della missione abiterete tutte da loro, sarà più semplice spiare le loro mosse e attaccarli quando meno lo aspettano.””

 

Adesso era lì in taxi che aspettava di arrivare all’aeroporto.

Chissà come sarebbe stata la sua vittima? Gentile? Premurosa? Non lo sapeva, e francamente se ne infischiava, meno rapporti s’istauravano con le sue vittime e meglio era, la missione non rischiava di essere compromessa. Aveva accettato l’incarico in silenzio e l’avrebbe portato al termine a costo della sua vita, non poteva sposarsi con quel Yuri, diamine ma perchè dovevano capitarle tutte a lei.

-Signorina...-

La voce del tassista la risvegliò dai suoi pensieri. Erano già arrivati all’aeroporto e lei non se n’era accorta.

Dopo aver ringraziato e pagato il tassista entrò all’aeroporto.

-Ammazza che confusione...- Disse.

C’era una confusione tremenda e arrivava tutta dal gate 5. Diresse i suoi passi al gate trascinando con se il trolley, fermandosi non appena potè notare tre figure femminili tra la marmaglia di gente. Erano loro, le riconobbe dal piccolo tatuaggio che le ragazze avevano sul polso destro, le ali nere di un angelo. Lo stesso tatuaggio sfoggiato da lei. Per qualcuno era un semplice tatuaggio ma per loro indicava il segno di appartenenza a quella organizzazione dagli scopi lugubri e malefici.

Le osservò, La prima, era seduta stancamente sulla propria valigetta, aveva lunghi capelli rosa tenuti legati in una coda alta tramite ad uno spesso elastico rosso, gli occhi neri erano particolari in quando in essi risiedevano delle striature rosastre. Indossava un paio di pinocchietti bianchi, una fascia azzurra che le fasciava il corpo e che lasciava scoperto l’ombellico, ai piedi calzava un paio di stivali slacciati. La seconda era appoggiata al muro, aveva lunghi capelli blu come la notte, lasciati sciolti, gli occhi erano di un bellissimo colore verde, sulla fronte portava una fascia rossa, indossava una gonna lunga nera con spacchi laterali che si fermavano giusto all’altezza delle cosce, un top blu legato al collo, ai piedi calzava un paio di sandali col tacco. La terza, guardava l’uscita passeggiando avanti ed indietro, quel gesto le faceva dondolare i suoi capelli neri lunghi sino alle spalle con eleganza, capelli mossi leggermente e che si piegavano in boccoli nella parte finale, i suoi occhi erano castano scuri tenuti nascosti dietro la forma squadrata di un paio di occhiali da vista. Indossava una gonna corta a pieghe colore della pesca ed una maglia con scollo a barca bianca che risaltava le sue forme delicate, ai piedi calzava un paio di scarpe bianche con tacco a spillo.

Hilary sorrise, proprio un bel quartetto irresistibile aveva scelto: belle e intriganti, dolci e dai modi gentili. Nessuno avrebbe potuto resistere a loro, nessuno.

Hilary, si avvicinò a loro e disse: -Ragazze, io sono la quarta.- le ragazze le sorrisero.

-Benvenuta, piacere io sono Mao.- disse la ragazza dai capelli rosa porgendole la mano.

-Io sono la bellissima Mariam!- Disse la ragazza dai lunghi capelli blu.

-Ed io sono Luce.- Disse l’ultima ragazza dai capelli mossi e castani.

-Piacere io sono Hilary. Ho sentito parlare di voi, sul taxi ho letto qualche cosa su voi tre, complimenti ragazze, vantate di ottima fama all’interno dell’organizzazione.-

-Già...- disse Mao. –Anche tu non sei da meno comunque.-

-Eh già.-

-Ragazze i giornalisti scalpitano.- disse Mariam.

-Andiamo.- disse Luce.

-Delle vittime piuttosto famose...- si lasciò dire Hilary.

 

Stanno uscendo...- dissero tutti i giornalisti mentre si preparavano ad intervistarli ed a fargli delle foto..

 

-Andiamo...-

-A noi Bladebreakers.- Disse infine Hilary prima di avviarsi verso la sua vittima: Takao.

 

 

 

Come è andata? Lo so, non è ancora nulla però è solo il primo chap e per giunta il prologo.

Fatemi sapere cosa ne pensate...

baci

 

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Capitolo 2
*** 1 capitolo ***


Cinque ragazzi erano fermi nel box dei bagagli che spettavano l’arrivo dell’ultimo bagaglio che era in ritardo

 

CAPITOLO 1

 

Cinque ragazzi erano fermi nel box dei bagagli che spettavano l’arrivo dell’ultimo bagaglio che era in ritardo. Il proprietario del bagaglio stanco d aspettare sbottò di colpo:

-E’ impossibile che tutti i vostri bagagli siano arrivati e il mio non c’è ancora!! Perchè capitano tutte a me... mai una volta che capitasse a qualcuno di voi...- disse il ragazzo dai lunghi capelli blu coperti da un buffo cappellino azzurro e rosso, con gli occhi castani, vestito con una maglietta gialla, un gilet rosso e un paio di jeans blu.

-Takao... il mio pc sta analizzando la possibilità, calcolata in percentuale, che le tue valigie si siano perse... attendete un attimo....- disse un omino (omino bianco?? O.o NdA.) basso dai capelli marroni e dagli occhi ricoperti da una lunga frangetta, vestito con una camicia verde, un paio di pantaloni neri e una cravatta verde scuro -... infatti... è di circa 99% la possibilità che tu abbia perso i tuoi bagagli.-

-Andiamo al box accoglienza??- disse un altro ragazzo dai capelli biondini, con occhi azzurri e il faccino coperto da un po’ di lentiggini, vestito con un paio di jeans neri, una maglietta della Puma grigia e un pullover allacciato alla vita.

-Sarebbe l’idea migliore!- rispose un ragazzo dai lunghi capelli neri tenuti legati da una lunga coda, con una fascia rossa con un simbolo bicolore alla fronte, occhi neri come la pece e vestito con un kimono cinese bianco.

-Andiamo allora...- disse infine un altro ragazzo dai capelli grigi e occhi neri con striature rossastre, vestito con una camicia nera con i primi 3 bottoni sbottonati, che lasciavano intravedere i bellissimi addominali, e un paio di pantaloni larghi e dello stesso colore della camicia.

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-COSAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAA???- gridò Takao non appena saputa la notizia.

-Non si arrabbi! Non è colpa nostra...-disse un’hostess indietreggiando di qualche passo in dietro. 

-Beh effettivamente ha ragione...- disse il biondino mettendo una mano sulla spalla destra di Takao.

-Max... ma te da che parte stai?- lo guadò con fare nervoso Takao.

-Beh... dai ammettilo... non è colpa loro se hai collocato le valigie sull’aereo sbagliato...- disse il ragazzo dai capelli neri.

-Ti ci metti pure te, Rei?-

-E ora in che aereo sono diretti i suoi bagagli?- disse l’omino.

-Ecco... qui il computer ci dice che sono diretti a... Los Angeles...-

-COSAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAA???- gridò di nuovo Takao.

-Takao come puoi sempre essere l’imbranato d turno?????-

-Ma Kei...- cercò di parlare Takao ma con scarsi risultati.

-Ma Kei cosa??? Per colpa tua siamo ancora qui in aeroporto ad aspettare i tuoi bagagli, che, non si sa come, sono finiti sul volo diretto a Los Angeles. Se non era per te, io sarei a casa a rilassarmi un po’ prima dell’inizio del campionato... ma perchè parlo con te??? Non lo so... meglio che m stia zitto...-

-Kei...- riuscirono solo a pronunciare tutti i presenti, comprese hostess, lui, il grande Kei Hiwatari, che pronunciava insieme più di due parole per formare una frase, la faccia dei presenti, più o meno, era questa: “ O.O ” .

-Perchè mi guardate?- disse spazientito Kei mentre poggiava la schiena sul muro e metteva le braccia conserte.

-Nulla...- rispose, per tutti, l’omino.

-Ritorniamo alle mie valigie... come faccio senza VALIGIEEEEEEEEE!!!!!!!!!!!!-

-Ci dispiace, ma non è colpa nostra...- disse un’hostess guardando Takao in modo dispiaciuto.

-Può sempre comprare dei vestiti qui...- s’intromise una ragazza.

-Bhe con tutti i soldi che avete, non sarà poi così difficile rifarti il guardaroba.- disse un’altra ragazza.

-Che caso disperato...- disse una terza ragazza mettendosi una mano in testa.

-Tutti io devo capitarli i più stupidi?- disse in fine un'altra ragazza.

I presenti si voltarono all’udire quelle voci femminili; quattro bellissime ragazze si mostrarono ai ragazzi, che continuavano a guardarle chiedendosi chi fossero. Fu Takao a spezzare quel silenzio.

-E voi chi siete?-

-Non vi hanno avvisato del nostro arrivo?- disse la ragazza dai lunghi capelli rosa incrociando i suoi occhi con quelli del ragazzo dal chimono (d’oro???? NdA.) bianco.

-Ehm... veramente no!- disse il biondino.

-COSAAAAAAA????- disse la ragazza dai lunghi blu.

-Mariam, ti prego, adesso sistemiamo tutto... ma calmati.- disse la ragazza dai lunghi capelli neri. Conosceva benissimo il caratterino della sua amica, e sapeva benissimo che se si arrabbiava, non era facile calmarla... purtroppo!!!!

Le quattro ragazze si girarono verso l’omino con il pc in mano guardandolo con occhi severi.

-Credo che l’omino debba darci delle spiegazioni.- intervenne la ragazza dai lunghi capelli castani abbassando appena gli occhiali da sole mostrando i suoi bellissimi occhi.

-Ma voi? Ahhhhhhhhhh...- disse l’omino.

-Professore, allora?- disse Kei incamminandosi con mani in tasca verso il professor Kappa.

-Loro sono le vostre collaboratrici...-

-Nonché le vostre managers.- completò la risposta di Kappa la ragazza dai capelli rosa.

-Come????- dissero in coro i ragazzi.

-Ehm... si...-

-Come diavolo ti è saltato in mente di chiamare queste novelline?-. disse Kei guardando Kappa.      

-Senti, non è colpa mia, capito? E’ stato Daitenji in persona a stabilire che ogni squadra avrebbe dovuto possedere delle collaboratrici a disposizione.- rispose, un po’ intimorito dal tono assunto da Kei, Kappa.

-Allora? Cosa dobbiamo fare??? Dobbiamo rimanere qui a piangere le valigie di questo... sciocco?- disse la ragazza dai capelli castani.

-Senti... sciocca ci sarai te, capito?- disse Takao sentendosi offeso.

-Ehy! Non ti permettere sai!-

-Hilary... calma...- disse Mariam mettendo una mano sulla spalla di Hilary come per calmarla.

-Prima di andare, almeno, potremo sapere i vostri nomi?- disse Max.

-Se insisti tanto: io sono Mariam, e mi occuperò della preparazione atletica e tattica di Rei Kon.-

-Io sono Luce e mi occuperò della preparazione atletica e tattica di Max Makusu.-

-Io sono Mao e mi occuperò della preparazione atletica e tattica di Kei Hiwatari... e quella che si sta letteralmente ammazzando verbalmente con lo sciocco si chiama Hilary e si occuperà di lui...-

-Cosa????? NO.... io a questa vipera non la voglio...-

-VIPERAAA!!! COME OSI????-

-Velenosa, velenosa!!!- Disse Takao uscendo la lingua e saltellando come un bambino.

-Stupido!-

-Scema!-

-Ignorante!-

Tutti i presenti guardavano la scena con tanto di goccia sulla testolina, chiedendosi chi tra i due era il più bambino... non c’erano dubbi quei due, se visti da altri sembravano proprio una coppia di innamorati alle prese con la loro lite quotidiana. Alla fine, dopo una buona mezzora.... qualcuno si decise ad intervenire.

-BASTAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAA!!!- sbottò Luce –Hilary!!! Vieni qui.-

Hilary, guardando gli occhi iniettati di sangue di Luce, si avvicino a quest’ultima non prima di aver fatto l’ennesima linguaccia a Takao.

-Ragazze, devo parlarvi.- disse Luce ignorando i ragazzi e spostandosi in un angolo con le altre ragazze.

-Che c’è?- disse a bassa voce Hilary.

-Io con quella specie di lentigginoso... non ci voglio lavorare... mi fa impressione il suo accento americano.-

-Se è per questo, io non voglio nemmeno lavorare con il cinese.. i suoi capelli sono troppo lunghi, potrebbero farmi concorrenza.-

-Ehm... io non ci voglio lavorare con quell’asociale.-

-Allora propongo di scambiarci i ragazzi.- intervenne Luce.

-Ehm...-

-Già, ottima idea.-

-Beh... se tu, Mariam, non hai nulla in contrario, io mi prendo Rei.- disse Mao mentre salutava Rei con la mano.

-No, anzi... grazie per essertelo preso. Però io non ci voglio lavorare con l’asociale... quindi come si fa?-

-Ehm...-

-Beh... se nn vi dispiace io mi prendo l’asociale e Mariam si prende all’americano.-

-Ehm...-

-Si ci sto!- disse Mariam.

-Ragazze... veramente ci sarei pure io...-

-Oh è vero...- disse Luce –Ma io non voglio più cambiare...-

-Se è per questo, nemmeno io.-

-Beh... nemmeno io...-

Hilary guardò negli occhi le ragazze, che la supplicavano, e alla fine si decise a restare con lo sciocco.

-Ma sicuri che non ci saranno problemi con il capo?- domandò Mao.

-Chi se ne frega del capo... e poi dopotutto li vuole morti quindi se sia io o qualcun altro ad uccidere Max... è lo stesso, no?-

-Già...-

Le ragazze, dopo essersi riavvicinati ai ragazzi, decisero di comunicare le loro intenzioni.

-Allora ragazzi, cambio di programma. Abbiamo deciso di, come dire, cambiare le disposizioni delle coppie. Io mi occuperò dell’asociale... ehm... Kei. Mao si occuperà del capellone... ehm... Rei. E Mariam si occuperà del lentigginoso... ehm... Max.-

Mentre Max, Rei e un po’ meno Kei se la ridevano, Takao, sgranando gli occhi, si rivolse alle ragazze dicendo: -Non m dite che quella specie di vipera continuerà ad essere la mia collaboratrice?-

-Ehm... si!- disse decisa Luce.

-MA IO NON VOGLIO!-

-E SECONDO TE IO VOGLIO?????-

-E ALLORA PERCHE’ NON HAI CAMBIATO?-

-Perchè...-

-Perchè non hai resistito al mio fascino?- la interruppe Takao mostrandosi agli occhi di Hilary come un modello che passeggia sulla passerella.

Le ragazze guardarono prima Takao e poi Hilary, stranamente calma. Dopo un minuto di silenzio, una risata, poco elegante, partì dalle labbra di Hilary.

-Ahahah... tu... ahahah... hai.... ahahaha... fascino???? Ahahah!!!!- disse Hilary mentre si asciugava le lacrime del troppo ridere.

-Si perchè, non è vero?- disse Takao sorridendo.

-Devo essere sincera?- disse Hilary smettendo un po’ di ridere.

-Certo!- disse Takao sempre sorridendo.

-No!- disse Hilary ricominciando a ridere.

Quell’affermazione scaturì le risate di tutti i presenti, persino delle hostess, povero Takao, pensavano tutti, ci sarà da ridere vedere quei due assieme.

-Ragazzi, andiamo?- disse il professor Kappa intromettendosi alla discussione.

-Sarebbe la cosa più giusta.- disse infine Rei.

I nove ragazzi, dopo aver ringraziato le hostess, che se la ridevano ancora di gusto per l’accaduto, si diressero verso l’autobus che li stava aspettando.

 

Allora!!! Ecco il nuovo capitolo di questa fanfic...

Scusate l’immane ritardo con cui posto su internet il capitolo, ma sono stata impegnata con la scuola... ma visto che è finita, cercherò di aggiornare il più presto possibile.

Che dire? Grazie per aver commentato... ^___^ sono così felice che la mia storia vi piaccia almeno un pochino...

adesso vi lascio...

alla prox

Asuki.

 

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Capitolo 3
*** 2 capitolo ***


I nostri ragazzi era sull’autobus sperando che il tragitto verso la nuova casa non durasse poi così tanto

 

CAPITOLO 2

 

I nostri ragazzi erano sull’autobus sperando che il tragitto verso la nuova casa non durasse poi così tanto. Infatti, mentre Max era seduto nei primi posti che conversava con Mariam che nel frattempo limava le sue unghie, Mao faceva i capelli a Rei (O.o NdA.), Kei come al solito non parlava e Luce ascoltava musica dal suo lettore CD, Takao, accanto ad un autista che non c’è la faceva più, cantava…

-QUANTO I BAMBINI FANNO OOH… CHE MERAVAVIGLIA CHE MERAVIGLIA, MA CHE SCEMO VEDI PERO’, PERO’… CHE MI VERGOGNO UN PO’…-  (Oh mio Dio!! O.o NdA.)

Hilary, non riuscendo a riposare come si deve, poiché sentiva la lagna che cantava Takao, indossando pure le cuffie del lettore CD, si alzò dal posto che aveva occupato e, arrivando da Takao, gli tolse il microfono che aveva in mano, conquistando gli applausi di tutti compresi quelli dell’autista.

-Finalmente, non ne potevo più!- disse sospirando l’autista. –Grazie signorina! Mi ha salvato i timpani!-

Takao, un tantino arrabbiato, tolse il microfono dalle mani di Hilary e ricominciò a cantare.

-NON SO PIU ANDARE SULL’ALTALENA… PERCHE I BAMBINI NN HANNO PELI NE SULLA PANCIA… NE SULLA LINGUAAAAAAAAAAA!!!-

-TAKAOOOOOOOOOOOO!!! FINISCIALA D CANTARE…-

-Perché viperetta? Non sono bravo?- domandò Takao con un sorrisetto sornione.

-Tu… tu… bravo???- disse incredula Hilary sgranando gli occhi.

-Si io…-                                                              

-Se vuoi proprio cantare… fallo a Sanremo non qui! CAPITOOOOO???-

-Il mio computer ha analizzato le possibilità di successo che potrebbe avere Takao a Sanremo…- disse K battendo velocemente i tasti del suo portatile -… sono del 0%, questo vuol dire che non farai carriera come cantante! Mi dispiace Takao!-

-Sapete da piccolo volevo fare il cantante, infatti volevo iscrivermi al Conservatorio…- (O mio Dio povero Conservatorio O.o… NdA.)

-Come?- 

L’autista fermò l’autobus, e, dopo essersi alzato dal sedile di guida, andò verso Takao e mettendogli una mano in fronte come per misurargli la febbre disse: -Figliolo… dai ascolto a chi è più grande di te… non rovinare la vita a te e, soprattutto, agli altri, e quel buon nome della tua famiglia, ritorna con i piedi per terra…-

-Perché?- disse Takao guardandolo negli occhi non capendo il significato della frase.

-Nulla figliuolo nulla…-

E detto questo, si sedette e ripartì.

 

Il viaggio, dopotutto, durò solo 3 ore… 3 ore passate con un Takao che cercava di rubare dalle mani di Hilary il microfono, voleva ancora cantare. (Hilary non dargli quel microfono O.o NdTutti^^’’) (Non preoccupatevi… non glielo darò nemmeno se mi paga NdHila.) (Perché no???? NdTaka.) (Ci domandi il perché? NdTutti+Hila.) (Si… NdTaka con occhi teneri.) (Non c’è bisogno che ci guardi in questo modo. NdA.) (ç__ç NdTaka.) (sarà meglio che continui a scrivere… NdA.)

Arrivati davanti alla nuova casa l’autobus si fermò permettendo a tutti di scendere. Il primo a scendere fu Takao, che si diresse all’entrata e aspettava con trepida attesa l’arrivo di qualcuno per aprire la porta. La casa di prospetto era una semplice villa, non molto grande formata da 3 piani più il pian terreno, con giardino sia sul davanti che sul retro, di colore bianco e piante rampicanti sul muro.

-Vi sbrigate, voglio entrare…- disse Takao ansiosamente.

-Takao, prendi le tue valigie!!- disse Rei.

-Rei… ricordi, Takao ha imbarcato le sue valigie sull’aereo per Los Angeles…- disse Max ridendo sotto i baffi.

-Ah è vero…- disse Rei.

-Divertente… molto divertente!!- disse Takao incrociando le braccia al petto e mettendo il broncio scaturendo così le risate di tutti.

-Allora… avete preso tutte le vostre valigie?- disse l’autista.

-Si!- dissero tutti in coro.

-Allora posso andare… ci vediamo ragazzi, verrò domani mattina per portarvi a vedere lo stadio dove si terrà il campionato! Ci vediamo domani!- e così l’autobus ripartì.

-Allora?- disse Takao –Chi ha la chiave?-

-Takao, sei proprio impaziente!- disse Max.

-Si molto!- rispose Takao.

-Perché?-

-Voglio vedere la mia stanza!!-

-Takao… sei proprio un bimbo!!- disse Kei.

Mao si avvicinò alla porta e con un gesto di mani, infilò la chiave nella serratura e la girò per 4 volte, poi la porta si aprì.

Takao fu il primo ad entrare e corse subito al primo piano. Lì c’erano le prime 3 stanze, non molte grandi, formate da un letto, un armadio e un comodino, avevano una finestra che dava sulla  strada, e 2 bagni, uno con doccia e l’altro con vasca da bagno.

-Queste sono troppo piccole per me!!- disse Takao, così salì al secondo piano.

Lì c’erano altre 2 stanze, erano più grandi di quelle del primo piano, erano formate da un letto a 2 piazze con baldacchino, un armadio con specchio davanti al letto e due comò ai lati del letto. Takao entrò in una delle stanze e, dopo essersi tolte le scarpe, salì sopra il letto e incominciò a saltellare su di esso e gridò: -Ho trovato la mia stanza!!! Ho trovato la mia stanza!!! E’ perfetta!!-

Tutti preoccupati per quei gridi, andarono al secondo piano dove trovarono Takao che saltellava sul letto. Tutti caddero per terra stile caduta manga con mega gocciolone in testa.

-Ragazzi!!! Perché siete per terra!!- disse Takao sorridendo.

-Ma va…- Dissero tutti alzandosi e dirigendosi tutti verso le varie stanze.

Kei, Rei e il professore si sistemarono nelle stanze del primo piano, Takao e Max nelle stanze del secondo piano e le quattro ragazze nelle stanze dell’ultimo piano.

Dopo aver sistemato i vari vestiti negli armadi, tutti scesero al pian terreno dove si trovava una cucina, un salotto e un bagno, e si riunirono tutti in cucina.

-Però… che bella casa!!- disse Max.

-Ragazzi… manca qualcuno!- disse Luce.

-Ragazzi… è incredibile questa casa ha anche una piscina, il barbecue e la sauna…- disse Takao rientrando in casa dal retro.

-Takao… SIEDITI!!!- disse Hilary perdendo la calma. –SEMPRI UN BAMBINO CHE PER LA PRIMA VOLTA HA VISTO DELLE CARAMELLE!! BASTA! ADESSO SIEDITI… DOBBIAMO PARLARE…-

-Ok come vuoi viperetta!!!- disse Takao accendendo più le ire di Hilary che fortunatamente fu fermata da Mariam.

-Adesso dobbiamo stabilire una regole…- chi prese la parola fu Luce -…allora, non potete entrare nel reparto di noi ragazze, cioè non potete salire al 3 piano, dove ci sono le nostre stanze…-

-Perché?- disse Kei.

-Perché…-

-Perché noi vogliamo la nostra privacy!- disse Mao continuando per Luce.

-Ok… non c’è problema…- disse Rei.

-Bene… questa è l’unica regola… oggi potete trascorrere il resto di questa giornata come volete, ma domani, dopo aver visitato lo stadio, cominceremo con la vostra preparazione. Potete andare.- Disse Mariam. 

Così i ragazzi si alzarono e andarono ogni uno nella propria stanza ma, prima di dividersi, Takao fermò Rei, Kei, Max e K, e gli propose di andare a fare un bagno in piscina prima di uscire per andare da qualche parte e i ragazzi accettarono. Così, dopo essere entrati ogni uno nella propria stanza ed essersi messi il costume, si incontrarono tutti in piscina dove cominciarono, chi a prendere sole e chi farsi il bagno.

-Ragazzi…- cominciò Takao mentre con una nuotata era arrivato al bordo piscina dove c’erano le sdraio -… secondo me le ragazze qui ci nascondono qualcosa…-

-Perché dici questo?- disse Max mentre sorseggiava la sua bibita sdraiato su di una sdraio.

-Ma dai… non mi dire che non t sei accorto di come quella dai capelli neri non sapeva come rispondere e per lei ha continuato quella dai capelli rosa…-

*********

Le quattro ragazze erano riunite tutte nella stanza di Hilary e spettegolavano.

-Mao… Mao…- disse ad un certo punto Mariam mentre si avvicinava a Mao che era affacciata alla finestra. –Cosa guar…- Le parole le morirono in bocca non appena vide che i ragazzi erano in piscina. La stanza di Hilary si affacciava direttamente alla piscina.

-Anche tu senza parole, vero?- disse Mao.

-Ma sono…-

-Stupendi…- completò la frase Luce che si era avvicinata alla  finestra.

-E dai che sarà…- anche Hilary si era avvicinata alla finestra.

-Cosa stavi per dire?- domandò Mao.

-Guardate Kei… sembra anche dotato.- disse Luce.

-E tu come fai a dirlo? Da qui su non si vede nulla…- disse Mariam.

-Guardagli il piede…- disse Luce.

-Prenderà una misura grandissima…- disse Mariam.

-Appunto… le misure del piede sono direttamente proporzionali con l’aggeggino… ricordi?- disse Luce con sguardo malizioso.

-Già!- disse Mariam incominciando a ridere insieme alle altre.

-Guardate l’omino!!- disse Hilary.

-E’ proprio buffo… sta cercando di mettere un costume al suo pc!!- disse Luce ridendo. (O.O NdA.)

*********

-In effetti, hai ragione.- disse Max.

-Ma dai… ragazzi, sono sicuro che non ci nascondono nulla… Takao, so cosa ti sta passando in testa, non ti azzardare ad entrare senza il loro permesso nel loro piano che ti giuro ti picchio!- disse Kei.

-Ok ok… non ci andrò… però per me non me la contano giusta!- disse Takao uscendo dalla piscina.

*********

-Ragazze… mettiamo il costume?- disse Luce.

-Ok… ho proprio voglia di fare un bagno!- disse Mao.

-Allora… quando siete pronte tutte qui ok?- disse Hilary.

-Ok.- dissero in coro le ragazze.

Così le ragazze andarono ogni uno nella propria stanza a mettersi il costume lasciando Hilary nella sua stanza.

“Però… sono anche belle come prede… era peggio se erano brutte... però quel Takao… mi da talmente sui nervi che lo ucciderei subito se non fosse per il piano... “Mi raccomando Hilary devi ucciderlo solo ed esclusivamente dopo il primo scontro… sono sicuro che vincerà…” però, che cosa meschina uccidere per poter vincere uno stupido campionato… ma questi sono gli ordini e se non lo tolgo dai piedi addio ricompensa e mi toccherà sposare quel Yury Ivanov… forza, ora metto il mio costume preferito e vado a farmi un bagno…”

*********

-Però sono davvero belle…- disse Rei mentre metteva una asciugamani sulle sue spalle.

-Parla per Mariam, Luce e Mao… quella viperetta è una racchia!- disse Takao.

-Takao, ma ti senti bene?- disse Max.

-Si perché? Mai stato meglio!- rispose Takao tranquillamente.

-Quella me la chiami racchia?? E splendida!- disse Max mentre Takao sbuffava.

In quel preciso momento, quattro splendide ragazze fecero il loro ingresso attirando l’attenzione dei presenti. Erano Luce, Mao, Mariam e Hilary. Luce indossava un bichini azzurro molto sgambato, Mao indossava un due pezzi rosa legato al collo, Mariam indossava un costume in un unico pezzo nero e Hilary indossava un costume con il di sopra formato da una fascia e il di sotto legato ai lati di colore verde.

-E tu quella me la chiami racchia…- disse Kei facendo restare con occhi aperti i presenti.

-Ragazze… ma cosa hanno da fissare?- bisbigliò alle altre Mariam diventando un po’ rossa in viso.

-Fissano noi…- disse Mao cercando di non far notare il suo imbarazzo.

-Ragazzi… sveglia…- disse Luce battendo per tre volte le mani facendo girare Max, Rei e Kei dalla parte opposta alla loro con un faccia più rossa che mai.

-Takao… asciugati quella bava che sta scendendo dalla tua bocca…- disse Hilary avvicinandosi a Takao.

-Viperetta… non ho nessuna bava alla bocca… ti stavo solamente osservando!- disse Takao con tranquillità.

Hilary lo guardò perplessa, che voleva dire?

-Non sei male come immaginavo…- disse Takao prima di tuffarsi in acqua lasciando Hilary un po’ imbarazzata… quello era forse un complimento?

Il resto della mattinata passò velocemente. I ragazzi si divertirono come matti e all’ora di pranzo erano tutti a tavola che mangiavano.

-Ragazzi, pomeriggio vorrei comprarmi dei vestiti! Chi viene con me?- disse Takao.

-Io non posso…- disse Rei -… devo sistemare le ultime cose nella mia stanza.-

-Idem…- disse Max.

-Io non posso… non sono fatto per queste cose!- disse Kei.

-K tu?- disse Takao.

-Devo lavorare al computer!- disse K.

-Siete davvero dei veri amici grazie… mi mandate da solo!- disse Takao mettendo il broncio.

-Hilary, perché non vai tu?- disse Mariam.

-Come scusa?- disse Hilary.

-Si, vai tu… hai detto che volevi comprarti una nuova gonna…- spiegò Mariam.

-Ma non ho detto che volevo comprarla oggi!- disse Hilary.

-Dai che ti costa?- disse Takao facendo gli occhi dolci.

Hilary guardò tutti negli occhi per poi rispondere –E va bene…-

-Bene allora!!!-

 

Ragazziiiiii!!! Riecco la vostra Asuki, con un nuovo capitolo di questa Fanfiction.

Chissà cosa commineranno Takao e Hilary al centro commerciale… ci sarà da ridere o da piangere??? Lo scoprirete solo leggendo il 3 capitolo de “La dama dagli occhi dell’ombra”…

Grazie per aver commentato il capitolo precedente… e spero che commenterete anche questo!!

Grazie ancora…

La vostra

Asuki! 

 

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Capitolo 4
*** 3 capitolo ***


-WOW… MA E` MAGNIFICOOOOOOOOOOO

 

CAPITOLO 3

 

-WOW… MA E` ENORMEEEEEEE!!-

Hilary e Takao erano davanti al centro commerciale, ricorderete sicuramente che Takao aveva perso le sue valigie e doveva ricomprare tutto il suo guardaroba, e Hilary si era offerta (Offerta??? NdHila.) ok, piu` che offerta, era stata quasi obligata a seguire Takao al centro commerciale. Ed ora erano li, davanti a quel maestoso edificio, con circa quattro piani, che aspettavano l`apertura.

-Ricapitoliamo…niente urla per tutto il centro, niente sala giochi, niente reparto giochi, niente corteggiamenti alle varie commesse, niente di niente…- disse Hilary togliendosi i suoi occhiali da sole per poi poggiarli sopra la testa.

-Viperetta, non sono cosi bambino, non preoccuparti… fidati…- disse Takao con un sorrisetto sornione.

-Fidarsi? Di te? E` una parola… cerchero` di farlo…- disse Hilary sospirando.

-Viperetta, guarda sta aprendo…- Takao con un dribbling sorpasso` tutte le persone che erano davanti a lui e si mise davanti alla grande porta di vetro. –Sta per aprire…-

Quando la porta si apri` Takao incomincio` a correre di qua e di la dentro al centro commerciale.

-Viperetta… ce la faremo a visitarlo tutto??-

Hilary non rispose ma, dopo essersi avvicinato a Takao, lo prese per un orecchio e lo trascino` con se.

-Noi non dovremmo visitarlo tutto, dobbiamo andare subito al reparto vestiti prima che non troviamo piu` nulla…-

Arrivarono davanti al primo negozio dove entrarono.

-Posso aiutirvi?- disse una commessa avvicinandosi ai nostri ragazzi.

-Ehm… si… reparto uomo?- disse Takao sorridendo alla bella commessa.

-Si, seguitemi, da questa parte…- disse la commessa mostrando la strada ai due ragazzi.

-Vado un attimo da questa parte… Takao…- disse Hilary mentre si allontanava da Takao.

-Si, signor Generale!!!- dopo che Hilary si allontano` da Takao…

-Sa, lei e` proprio una belle gnocca!!!!!- disse Takao appoggiando un braccio sulla spalla della commessa. –Come si chiama?-

-Ehm… Ginevra…- disse la cameriera arrossendo.

-Ginevra… complimenti e` un nome fantastico… io sono Takao…-

-Takao? Takao, quello che gioca con quella specie di trottola?- disse la commessa sgranando gli occhi.

-Quella specie di trottola, si chiama bayblade, comunque si, sono io…- disse Takao passandosi la mano libera tra i capelli.

-Ecco perche` mi semprava di conoscerla…-

-Ma la prego, mi chiami Takao e mi dia del Tu…- disse Takao sorridendo.

-Ok, allora chiamami anche tu Ginevra, Takao…- disse la commessa sorridendo.

Hilary che si era allontanata per andare un attimo al reparto donne, vista la scena, si avvicino` a Takao e l`allontanano` dalla commessa -Takaoooooooo!!! Che cosa avevo detto??? Niente corteggiamento di commesse…- disse Hilary mentre Takao le faceva il verso per poi continuare: -Mi scusi per questo babbeo, ma non sa le buone maniere…-

-Non si preoccupi…- disse sorridendo la commessa.

-Allora, hai trovato questi vestiti o eri troppo indaffarato a corteggiare la signorina?-

-Ecco…-

-Si, stavo proprio pero mostrare questa maglietta a Takao…- disse Ginevra mostrando a Hilary una maglietta color blu notte.

-Ah…-

-Che si puo` benissimo abbinare con questi bellissimi jeans…- continuo` la commessa mostrandole un paio di Jeans chiari.

-Infatti… adesso vado a provarli…- disse Takao mentre prendeva i jeans e la maglietta dirigendosi verso il primo camerino libero.

Dopo varie prove con vari no e vari si da parte di Hilary, Takao ricompose tutto il suo guardaroba.

-Ginevra… mi daresti il tuo numero di telefono… caso mai qualche giorno…- disse Takao prima di uscire dal negozio.

-Takao…- disse Hilary sospirando.

-Si eccolo…- disse Ginevra mentre scriveva in un foglietto il suo numero di telefono.

-Grazie… allora ci sentiamo, Ginevra…- disse Takao stampando sulla guancia della comessa un dolce bacio.

 

Fuori del negozio Hilary , che camminava davanti a Takao, blocco` la camminata facendo sbattere Takao contro di lei.

-Viperetta, che cosa ti succede?- chiese Takao toccandosi il naso.

-Che ti avevo detto???- disse con un tono arrabbiato Hilary.

-Che cosa mi avevi detto?- disse Takao facendo il finto tonto.

-Niente corteggiamento…-

-Di commesse!- continuo` per lei Takao. –Lo so, te l`avevo promesso, ma Ginevra e` cosi bella, mi ha colpito molto, se nn fosse stato cosi ti assicuro che non l`avrei corteggiata e nemmeno avvicinata…-

-Ma davvero? RESTA IL FATTO CHE L`HAI CORTEGGIATA!!!!- grido` la ragazza facendo girare tutti i presenti verso di lei.

-Viperetta, non gridare…- disse Takao arrossendo un po` e abbassando lo sguardo dalla vergogna.

-NON CHIAMARMI VIPERETTA!!!!!-

-Ok adesso basta!- disse Takao con tono arrabbiato –Non sono un bambino, posso fare tutto quello che voglio, sono grande e vaccinato, e se non ti va bene quello che faccio, beh… te ne puoi anche andare…-

-Ok… allora… ciao!-

Hilary diede le spalle a Takao e incomincio` a camminare. Takao da parte sua non cerco` di fermarla.

Ormai Hilary se ne era andata lasciando Takao in liberta`. Dopo una giornata piena di divertimento, per Takao era arrivata l`ora di andarsene a casa.

“Aspetta un attimo, adesso che quella Viperetta se ne e` andata come torno a casa??????”

-Takao!- una voce lo chiamo` da dietro facendolo girare.

-Ginevra!! Sei la mia salvezza!!- disse Takao prendendo le mani della commessa.

 

Hilary dopo la litigata con Takao era andata al parco dietro il centro commerciale. Seduta in una panchina, pensava.

“Che stupido ragazzo… non capisce nulla… e` proprio un bambino piccolo, scommetto che dopo aver litigato con me, se ne e` andato subito al reparto video games… no, e io sono la Gioconda…”

I suoi pensieri furono interrotti dal continuo suono del cellulare. Dopo aver aperto la borsa lo prese in mano e leggendo il nome di chi la chiamava sul display aggrotto` le sopraciglia.

-Chi puo` essere… numero riservato…- dopo qualche secondo rispose.  -Pronto…- disse con voce chiara.

-Hilary! Come procede il lavoro?- disse la voce dall`altra parte.

“Questa non e` la voce di quel bastardo, ma allora chi e`?”

-Hilary… tu non sei la signorina Hilary Takibana?- disse la voce profinda dall`altra parte.

-Si, sono io… lei chi e`?-

-Sono Yury Ivanon… non so se ha sentito parlare di me…-

-Yury… Ivanov… signor Ivanov, certo che ho sentito parlare di lei…-

-Allora, come procede il lavoro?-

-Bhe…- “Non posso mica dirgli che io e quel babbeo abbiamo litigato… ” -… benissimo, domani iniziamo gli allenamenti... tra una settimana esatta, il mio bersaglio sara` ucciso definitivamente…-

-Bene, adesso ti lascio, dolce signorina Takibana… e ricorda che se fallisci, sarai la mia sposa…- e dopo una risata diabolica la chiamata termino`.

Hilary, dopo aver riposto il suo cellulare nella sua borsetta, si alzo` dalla panchina e incomincio` a camminare, si era fatto tardi e doveva tornare a casa. Percosse un po` di strada prima di arrivare davanti ad una fontana che sgorgava acqua cristallina. Si fermo` e si sedettte sul bordo, cercando di rilassarsi, chiudendo gli occhi. Era gia` stata in quel piccolo paese e aveva pure visitato quel piccolo parco dietro il centro commerciale. Ora che ci pensava, lei aveva fatto compagnia a Takao solo per comprare quella gonna che desiderava da tempo, ed invece, si era scordata della gonna e aveva lasciato Takao li, solo ed indifeso (O.o indifeso??? NdTutti.). Povero, non sa nemmeno da che parte andare per tornare a casa, di ritrovo` a pensare la ragazza sorridendo appena. I suoi pensieri furono interrotti delle risate di due persone. Apri` pian piano gli occhi e vide un ragazzo che rincorreva una ragazza che rideva e cercava di scappare.

-Ti ho presa!!!!- disse il ragazzo afferrando la ragazza da dietro.

-Non e` giusto…- disse la ragazza ridendo a crepapelle.

-Adesso si e` fatto tardi, e` meglio che torniamo a casa…-

-Ok… Takao, da che parte abiti tu?-

-Beh… non e` ho la piu` pallida idea…- con questa affermazione il ragazzo fece ridere ancora di piu` la ragazza che stava quasi per buttarsi a terra delle risate.

-Come sarebbe a dire che non ne hai la piu` pallida idea?- disse la ragazza.

-Ginevra, sono arrivato in questo paese solo ieri, per questo non so da che parte andare…-

-Ah… povero Takao. Se vuoi puoi dormire da me per stasera e domani chiamerai qualcuno e potrai farti venire a prendere a casa mia… ok?-

Takao penso` un attimo… lui solo a casa di una ragazza a dormire… -Perche` no! Andiamo…- disse il ragazzo incominciando a camminare.

-Takao?- disse Ginevra facendo fermare Takao -… casa mia non e` in quella direzione…- disse la ragazza ridendo -… vieni, e` di qua.- infine prese la sua mano e lo trascino` nella direzione giusta.

-Ragazzi!!!!- una voce da dietro fece fermare i due ragazzi che si girarono.

-Ah… sei tu viperetta…- disse Takao.

-Salve…- disse Ginevra.

-Takao, sai da che parte andare per tornare a casa?- disse Hilary incociando le braccia al petto.

-Veramente no! Ma Ginevra si e` offerta di ospitarmi a casa sua e domani mattina avrei chiamato qualcuno e mi sarei fatto venire a prendere…-

-Ah… ma visto che domani non hai tempo da perdere perche` devi iniziare subito gli allenamenti, tornarai a casa con me! Saluta la signorina e andiamo…-

-Ma io…- cerco` di parlare Takao ma Hilary non lo fece continuare –Lo sai che non puoi permetterti il lusso di perdere questo campionato, quindi, se perdi tempo domani mattina avrai meno tempo per allenarti…-

-Ha ragione la signorina, Takao. Torna a casa. Sara` per la prossima volta…- disse Ginevra senza dar a vedere il suo dispiacere.

-Ok, torno a casa…- si rassegno` Takao avvicinandosi a Ginevra -… allora, domani posso chiamarti?-

-Certo, aspetto la tua chiamata allora… adesso vai…- disse Ginevra spingedo Takao dalla parte di Hilary.

-Ok a domani…- Takao e Hilary si avviarono verso la macchina di Hilary per tornare a casa.

-Hilary… ecco…- inizio` Takao.

-Si?????-

-… mi dispiace per poco fa, cioe` per non aver mentenuto il patto… ma devi capire che una bellezza come me, e` sprecata senza corteggiare nemmeno una volta… (O.o bellezza??? NdTutti.)-

-Ehm… bellezza??-

-Perche` che cosa vuoi dire??-

-Bellezza???-

-Si… perche` non sono bello???- disse Takao sfoderando uno dei suoi sorrisi migliori.

-NO!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!- disse Hilary ridendo a crepapelle.

-Come no????-

-Per nulla!- disse Hilary continuando a ridere.

Takao incomincio` a rincorrere Hilary che non potendo correre molto veloce si fermo` si tolse le scarpe col tacco e incomincio` a correre piu` veloce fino ad arrivare alla macchina.

-Ok adesso basta… torniamo a casa… miss bruttezza!!- disse Hilary mettendosi le scarpe e entrando in macchina al posto di guida.

-Ok, per oggi sei scusata ma la prossima volta…- disse Takao entrando in macchina.

-Si si…- disse Hilary ridendo.

La macchina parti` e i due ragazzi andarono a casa.

 

 

SALVEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEE!!!!!!!!!

E dopo tanto tempo ho aggiornato questa Fanfiction…

Meglio che non aggiornavi NdTutti.

Grazie bel conforto… NdA.

Che ve ne pare?? Vi piace?? Lo so che non e` nulla di speciale, ma mi piacerebbe ricevere commenti da parte vostra per farmi sapere se vi piace o no.

Ringrazio di cuore tutti quelli che commentano e anche chi non lo fa ma legge…

Adesso vi lascio… ci vediamo al prossimo capitolo…

La vostra Asuki^___^

 

Ps: mi scuso fin da ora per gli errori che troverete in questo capitolo ma non ho avuto il tempo di rileggerlo… scusate ancora…

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Capitolo 5
*** Capitolo Avviso ***


“CAPITOLO AVVISO”

“CAPITOLO AVVISO”

 

 

Salve a tutti! Come ve la spassate? Come avete passato questi 3 mesi di estate??

Io sto bene... anche se in questi 3 mesi non ho fatto nulla oltre che andare al mare...

Il 28 agosto parto per una vacanza di una settimana nella Costiera Amalfitana... non vedo l'ora *__*

 

Comunque, non sto scrivendo questo breve testo per raccontarvi delle mie vacanze... scusate se m sono dilungata°°''

Sto scrivendo un "capitolo avviso", come lo chiamo io, per spiegarvi le ragioni del mio mancato aggiornamento, non solo di questa mia storia, ma anche delle altre.

Allora, in tutto il periodo scolastico, sono stata impegnata moltissimo con lo studio, sapete non studiare bene dal principio non è poi cosi bello come può sembrare°° alla fine si ci ritrova sempre a dover recuperare all'ultimo-_-''' ed è davvero stressante...

Dopo la fine della scuola, voi starete pensando, periodo di riposo**... macchè... non sono riuscita purtroppo a recuperare tette le materie... purtroppo la professoressa di inglese mi ha lasciato il debito, quindi il periodo di riposo estivo... per me non è esistito°° ho dovuto studiare per tutta l'estate... che palle...

Oltre ad essere stata impegnata con la scuola, ho avuto il cosi detto "blocco dell'autore", vale a dire che non ho avuto nessuna idea per completare le mie fanfiction... è davvero brutto quando si ha questo blocco, perchè tu ti metti lì, seduta davanti al pc con la pagina del word, cominci a scrivere e dopo un po', appena rileggi quello che hai scritto, non convinta, cancelli tutto; la scena si ripete più volte, e ad un certo punto, stufata, chiudi la finestra del word e mandi tutto al diavolo...

Vabbè, sapete cos'è il blokko dell'autore XD...

 

Adesso sono qui, tra 3 giorni parto come vi ho detto sopra, e spero che al mio ritorno potrò finalmente postare un nuovo capitolo delle mie storie^^

 

Scusate se vi ho annoiato... però ci tenevo a farvi sapere il perchè non avessi ancora aggiornato a distanza di un anno...

 

Vi lascio^^

un bacio!!!!!

La vostra -AsUkI-

 

PS:

Dimenticavo di ringraziare:

-Sailormeila

-Mistique

-Hila89

-Katia37

-Mingx2

-Super gaia

-Elena96

-Lenn Chan

-Purin chan

-Mewsana

Grazie tante per aver seguito la mia storia fino a qui e spero che la seguirete anche al prossimo aggiornamento...^____^

 

PS2: ringrazio anche chi non ha scritto nessuna recensione ma che ha letto lo stesso la storia^__^ grazie^^

 

PS3: so che non si può pubblicare nessun "capitolo avviso", ma ho chiesto il permesso ad Erika via Mail, e lei mi l'ha dato!^^ Quindi ringrazio la webmistress per avermi dato la possibilità di spiegare un po' di cose...^^

 

Bacio a tutti

-AsUkI-

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