MewBug di Jack83 (/viewuser.php?uid=1008)
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Sfilata in giappone ***
Capitolo 2: *** Arrivo a Tokyo ***
Capitolo 3: *** Identità svelate ***
Capitolo 1 *** Sfilata in giappone ***
Nathalie Sancoeur si apprestò ad entrare nella cucina della
magione Agreste con sottobraccio un plico di fogli.
La donna, vestita con il suo solito tailleur scuro e i suoi occhiali
sottili ben messi sul naso, segretaria da anni del noto stilista
Gabriel Agreste era un po’ in ansia per il figlio di
quest’ultimo.
Ansia dovuta al fatto che doveva andare a Tokyo per una sfilata di moda
del marchio del padre e con lui doveva andare anche la sua fidanzata
che aveva avuto l’onore di avere alcuni suoi progetti
prodotti dal marchio Agreste.
Entrò nella cucina, dopo aver bussato e vide la famiglia
Agreste; riunita dopo molte peripezie a seguito delle vicende che
portarono il signor Agreste a divenire Papillon mentre Adrien e la
fidanzata rispettivamente Chat Noir e LadyBug al termine delle quali ci
fu il risveglio dopo un lungo coma della moglie di Gabriel, fare con
calma colazione.
-Nathalie- fece Gabriel, un uomo alto vestito molto elegantemente, nel
mentre sorseggiava il suo caffè -Tutto pronto? –
-Certo- fece lei -Adrien partirà oggi pomeriggio alle 14 ed
arriverai a Tokyo domani alle 10:30 assieme alla signorina Dupain Chang
dall’aeroporto Charles De Gaulle con il volo diretto per
Tokyo -
-Adrien- fece una donna dai lunghi biondi e dai bellissimi occhi verdi
-Hai preparato tutto? -
-Sì, madre- rispose sorridendo un ragazzo anche lui dai
capelli biondi e dagli occhi verdi
-la valigia è pronta come pure il bagaglio a mano-
La donna sorrise ed osservò il marito che rimaneva
impassibile -Spero che Marinette non si faccia prendere dalla sua
solita ansia… È incredibile come una ragazzina
come lei sia riuscita a battere un supercattivo come me-
Adrien sbuffò alla battuta del padre -Sembra quasi che io
non abbia contribuito alla tua caduta-
L’uomo rimase impassibile -Vorrei ricordarti figliolo che la
tua fidanzata era quella che aveva più sale in zucca dei
due… Tu partivi troppe volte a testa bassa senza riflettere
prima-
Il figlio sospirò -Hai ragione… Marinette
però ormai ha superato la sua fase di imbranataggine cronica
che la contraddistingueva-
Questo scambio di battute fu seguito dalle due donne che ridacchiavano
sotto i baffi.
-Ah! Un’ultima cosa prima che mi dimentichi- fece Nathalie
-Il manager di Zakuro Fujiwara ha comunicato che ha accettato la sua
proposta, con il marchio Agreste farà la sua ultima sfilata
prima di ritirarsi dalle scene e sposarsi con Ryo Shirogane-
Gabriel increspo solo le labbra ma gli occhi brillarono compiaciuti
-Dunque, la modella che hai sempre inseguito ti ha finalmente degnato
di risponderti? – chiese la moglie sorridendo in maniera
furba -Sai che potrei essere gelosa? –
L’uomo sbuffò -Mia cara Emile- fece lui
-C’è una solo un’altra persona che
è stata sfuggente come la signorina Fujiwara o dovrei
chiamarla signora Shirogane-
-Chi sarebbe questa persona? – Chiese furba la donna
-Ma te mia cara- rispose lui in maniera altrettanto furba
Adrien a quel punto sorrise in maniera aperta e lanciò uno
sguardò verso la segretaria della famiglia, notando che
anche lei sorrideva -Nathalie- fece lui -A che ora devo passare a
prendere Marinette? –
-Con il gorilla e la famiglia Dupain Chang siamo rimasti
d’accordo che sareste andati verso le 12 per poi andare
all’aeroporto-
Adrien annuì alle informazioni della donna, prese quindi le
stoviglie adoperate per fare colazione e le depose nella lavastoviglie.
-Pensi di portare con te Plagg? – Chiese poi il padre
-Pensi che non sia necessario? Comunque, sì pensavo di
portarlo con me, così da fargli cambiare un po’
d’aria – rispose il figlio appoggiandosi con la
schiena al lavandino -Tokyo non ha supercattivi da sconfiggere e quello
che facciamo io e LadyBug al massimo, per fortuna, e farci vedere ogni
tanto per mettere a cuccia qualche criminale normale ma anche lui
merita un po’ di vacanza-
-Tu non ti ricordi Adrien ma una dozzina di anni fa Tokyo fu al centro
di una strana sequela di eventi ed ho la strana sensazione che possano
ricominciare, quindi condivido la tua scelta di portarti dietro quel
pianta grane -
-Parli di quelle ragazzine che sembravano mezze animali e a quei tipi
che sembravano elfi? - Chiese a quel punto Emile
-Sì- rispose solamente l’uomo
La donna si voltò dunque verso il figlio con uno sguardo
preoccupato -Fai attenzione figliolo-
Adrien sorrise, si avvicinò alla madre e gli diede un bacio
sulla fronte
-Non ti preoccupare mamma- rispose -Sono pur sempre Chat Noir e al mio
fianco ho la bellissima LadyBug-
Detto ciò salì in camera.
Ad accoglierlo arrivò svolazzando uno strano essere nero che
assomigliava ad un gatto.
-Ehi Adrien- fece lo strano essere -Pronto per andare a Tokyo?
–
-Certo Plagg ma se vuoi venire anche te devo riporti nel
cofanetto… Non credo che sopporteresti più di 12
ore di volo chiuso nel bagaglio a mano-
Il piccolo essere sbuffò -Devo proprio? – chiese
con fare triste
-Mi sa di sì- fu la risposta del ragazzo
Allo stesso tempo, in un appartamento al piano superiore di una delle
panetterie migliori di Parigi, una ragazza dai tratti asiatici e dai
capelli neri legati con due trecce stava avendo un attacco di panico.
Nonostante la presenza della sua migliore amica, una ragazza dalla
carnagione scura e dai capelli lunghi ed ondulati, cercasse di calmarla.
-Marinette- fece per l’ennesima volta la ragazza -Hai messo
tutto! Sono stata io ad aiutarti a fare la valigia! -
-Ma se ho dimenticato qualcosa? – chiese ancora una volta lei
-Non hai dimenticato nulla! - fece di nuovo l’amica -Prendi
un profondo respiro e calmati.
Lo so che andare in un altro continente con il proprio fidanzato
è una cosa bellissima ma ricordati che ci andrete per
lavoro…-
-Il passaporto! - gridò a quel punto la ragazza dai capelli
scuri precipitandosi verso la scrivania e prendendo in mano il prezioso
documento con annesso visto.
La castana a quel punto prese il libricino dalle mani della ragazza e
lo infilò dentro la borsetta di lei.
Quindi la lego ad una borsa più piccola che mise vicino ad
una valigia più grande.
-Ora piantala Marinette Dupain Cheng! – Fece risoluta -Ora
vai in bagno! Ti fai una doccia e ti vesti in maniera comoda! visto che
dovrai fare più di dodici ore di viaggio! –
La mora a quel punto fece un saluto militare per lo spavento
-Sì signora Alya! - e corse verso la suddetta stanza.
Quando entrò nel bagno un esserino rosso con una chiazza
circolare nera che gli copriva una parte consistente della fronte e due
antennine le balenò davanti.
-Tutto bene Marinette? – Chiese.
La ragazza sospirò -Sì, Tikki tutto bene. Sono
solo un po’ nervosa per il viaggio-
-Posso comprenderlo bene amica mia- fece l’altra -Ma sei
comunque LadyBug cerca di ricordarlo-
-Lo so- pigolò la ragazza -Ma vuoi saperlo? Non è
tanto il fatto che andrò via con Adrien ma che
incontrerò Zakuro Fujiwara! Una delle modelle più
apprezzate del mondo e molto probabilmente indosserà la
stola che ho disegnato io! –
-Non hai avuto paura di affrontare Papillon ma adesso hai paura di una
modella? –
-Sì! Se non le piace la mia stola? Se la odiasse? Se la
facesse cadere? –
L’esserino scosse il capo -Marinette- fece di nuovo lei dolce
ma anche risoluta -Piantala con questi tuoi castelli mentali non
succederà niente a Tokyo.
Poi ricorda che ci sarò io, ci sarà Adrien e ci
sarà anche quel pianta grane di Plagg-
A sentire l’ultimo nome la mora esalò un sospiro
-Speriamo che Plagg si comporti bene… Preparati anche te
Tikki, vieni con me a Tokyo lo sai-
Detto ciò si mise sotto la doccia per calmarsi.
In un rinomato ristorante di Tokyo due coppie stavano cenando quando,
una ragazza dai capelli neri legati da uno chignon sulla nuca non fece
una domanda all’altra ragazza, una bellissima ragazza dai
lunghi capelli neri e dallo sguardo enigmatico, qualcosa riguardante
l’indomani
-Allora One-Sama domani arriverà il famoso Adrien Agreste?
Il figlio del famoso stilista Gabriel? -
L’altra ragazza annui -Sì, Minto. Domani io e Ryo
andremo a prendere lui e la sua fidanzata. Mi hanno detto che questa
ragazza abbia colpito il signor Agreste, di solito molto severo con i
giovani stilisti, con i suoi lavori e non è la prima volta
che un suo capo sia presentato durante una sfilata del marchio Agreste-
L’altra ci pensò un attimo -Adesso che ci penso
avevo letto qualcosa su una bombetta disegnata da una compagna di
scuola di Adrien-
-Se non erro- fece uno dei due ragazzi seduto allo stesso tavolo, un
tipo biondo dai profondi occhi blu. -Durante quella sfilata ci fu un
bel casino a causa di una tipa che si faceva chiamare Style Queen-
-Già- fece pensieroso l’altro ragazzo seduto allo
stesso tavolo, un ragazzo dai capelli lunghi castani legati a coda di
cavallo e dagli occhi castani -Abbiamo indagato per vedere se
c’era pericolo per Tokyo o se ci fosse un collegamento con
dei Chimeri lasciati qui dai nostri alleati durante la guerra che ci
avevano fatto ma…-
-Ma? - Chiese la ragazza con i chignon seduta al suo fianco
-Ma Pai e Kisshu hanno escluso questa possibilità ed
indagando con loro abbiamo potuto scoprire l’esistenza di
alcune coincidenze su molti fatti storici che hanno a che fare con i
cosiddetti eroi di Parigi-
-Vi riferite a Chat Noir, LadyBug e ai loro alleati? – Chiese
la ragazza dai capelli lunghi
-Sì, Zakuro. Sembra che questi eroi siano presenti da
moltissimo tempo e che siano in qualche modo legati ad alcune figure
storiche- Rispose meditabondo il biondo
-Ryo stai pensando a qualcosa? – chiese Minto
-Non so ma spero di sbagliarmi- detto ciò prese il
cellulare, guardò alcune foto con fare pensieroso e poi lo
rimise in tasca.
-Ora torniamo alla cena e pensiamo a festeggiare l’addio alle
scene di Zakuro e il ritorno di Minto a Tokyo per il suo debutto come
prima ballerina all’opera-
A quel punto tutti alzarono i calici e bevvero alla salute delle due
ragazze.
Intanto da un’altra parte della città altre cinque
persone stavano attendendo una sesta persona per mangiare anche loro ma
qualcosa non quadrava perché i tre uomini avevano delle
strane orecchie da elfo.
-Domani il biondino andrà assieme alla lupetta a raccattare
quei due ragazzini? – Chiese un tipo strano dai capelli verdi
corti, dagli occhi dalle iridi dorate e con le pupille dal taglio
felino.
-Così sembra Kisshu- sospirò una ragazza dai
capelli rossi lunghi fino alle spalle
-Ehi vecchiaccia- fece questa volta un ragazzo dai capelli castani
corti -Hai le vibrisse che vibrano? –
La ragazza in questione lo guardò male -Nanetto- rispose
nonostante la persona in questione fosse alta quanto lei
-Sarà meglio che tu non prenda tanto in giro le mie
sensazioni! -
L’altro alzò le spalle -Secondo me ti stai facendo
troppe paranoie- detto ciò si avvicinò ad una
culla dove stava dormendo un bambino dai capelli verdi -Da quando
è nato il cucciolo di Pai e Retasu sei diventata molto
più ansiosa… Non è che…
devi dire qualcosa a mio fratello Kisshu -
I due arrossirono quando una voce dolce lo riprese -Taruto-kun non
mettere in imbarazzo Ichigo-Chan e Kisshu-Kun…
Verrà anche il loro momento ed anche il tuo-
A quel punto arrossì anche lui e sparì veloce
perché vide che le due persone citate in questione gli
stavano lanciando letteralmente dei coltelli addosso con lo sguardo.
-Scusatelo- fece poi una voce più profonda proveniente da un
uomo dai capelli viola corti
-Sapete com’è fatto quando non ha vicino Purin-
-Diventa un cretino siderale… Ma ho paura che sia una cosa
di famiglia- rispose incrociando le braccia Ichigo guardando male i due
uomini presenti
-Non infierire micetta- sospirò Kisshu che poi
guardò la persona appena entrata
-Allora Pai- fece poi sorridendo -Come sta andando la notte con il
piccolo? -
Il viola sorrise -Per ora bene- fece -Il cucciolotto dorme che
è una meraviglia-
-È molto tranquillo- rimarcò Retasu sorridendo.
L’altro sorrise -Beh buon sangue non mente-
A quel punto sentirono il campanello suonare -Sarà Purin-
commentò il maggiore che provò ad andare ad
aprire ma fu preceduto da Taruto.
-Finalmente scimmietta ce ne hai messo di tempo- disse lui aprendo la
porta con fare scorbutico
La ragazza, dai capelli biondi e dall’aria esuberante, non si
scompose e diede un bacio al fidanzato e spiegò il
perché avesse tardato -L’ultima lezione del
pomeriggio è andata per le lunghe… Un mio allievo
voleva a tutti costi affrontare Heicha ma… le ha prese di
santa ragione-
Il castano scosse la testa -Certa gente non capisce che tua sorella non
sopporta chi la sfida impunemente-
Lei annui -Ma sai ho come la sensazione che tra quei due
c’è del tenero-
L’altro alzò gli occhi al cielo
-Cos’è masochista? – Poi si
girò verso Kisshu che stava portando qualcosa verso il
tavolo - In qualche modo mi ricorda qualcuno- sussurrò poi
all’orecchio della ragazza che ridacchio annuendo.
Prese poi la prese per mano ed andarono verso la sala da pranzo,
diedero un bacio sulla fronte della nipotina e si andarono a sedere al
tavolo per la cena con gli altri.
In un tempio shintoista posto in una zona elegante di Tokyo si era
creata una strana nebbiolina.
Forse a causa dell’umidità della sera oppure a
causa della vicinanza di un piccolo stagno sta di fatto che essa
rendeva il luogo inquietante.
Se gli abitanti del tempio avessero teso le orecchie avrebbero pure
sentito una strana voce sussurrare: “Finalmente dopo tanti
secoli potrò avere la mia vendetta e poi conquistare il
mondo! È stata una fortuna per me che alcune gocce di
quell’acqua miracolosa abbiano bagnato le mie ossa mortali ma
adesso… Adesso che i Miracolus torneranno nella terra del
sol levante io potrò tornare in vita!”
Ma forse avrebbero pensato che fosse tutto ricollegabile al venticello
che spirava, alla immaginazione che viaggiava a causa
dell’ambiente spettrale… Oppure no.
Perché in quel tempio giacevano le spoglie mortali di Eiki
Tujo antenato del più noto Hideki Tojo*.
Traditore di Oda Nobunaga, fondatore del Giappone moderno, e di Kennyo
Kosa, monaco guerriero del santuario Buddhista Hongan-ji di Kyoto.
*Per chi non lo sapesse Hideki Tojo è stato uno dei maggiori
responsabili delle guerre di aggressione giapponesi in Asia.
Condannato poi a morte durante il processo che fu definito: La
Norimberga giapponese.
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Capitolo 2 *** Arrivo a Tokyo ***
Adrien
e Marinette stavano sonnecchiando placidamente nei loro sedili di prima
classe
quando il comandante del volo gli svegliò con un annuncio
-È il comandante che
vi parla, fra pochi minuti atterreremo all’aeroporto di
Tokyo-Narita, vi chiediamo
pertanto gentilmente di: raddrizzare i vostri sedili, chiudere i
tavolini e
allacciarvi le cinture di sicurezza.
A
Tokyo troverete bel tempo ed una temperatura di 25 gradi circa. Vi
ringraziamo di aver scelto AirFrance per il vostro viaggio e vi
auguriamo di
trascorrere un periodo felice a Tokyo-
Adrien
a quel punto si stiracchiò e diede un leggero scossone a
Marinette che, in quel
momento, sembrava essere lei il possessore del Miracolus del gatto nero.
-Ancora
cinque minuti mamma- il ragazzo sorrise alla protesta della ragazza ma
insistette nello scuoterla
-Marinette
siamo quasi a Tokyo-
La
ragazza a quel punto si alzò e meccanicamente rimise a posto
il sedile e
allacciò la cintura, non prima di aver buttato
un’occhiata fuori dall’oblo per
ammirare la città di Tokyo.
-Sto
per atterrare in un altro continente- fece lei
-Già-
rispose sorridendo il fidanzato -Sei in un altro continente con il tuo
fidanzato-
-Cosa
c’è di meglio? – Sorrise lei
-Nulla-
annui lui raggiante
Intanto
qualche centinaio di metri più in basso due persone si
stavano avvicinando al
Gate con un rotolo di carta.
Una
era una ragazza ma vestita in maniera tale che non fosse possibile
capire chi
fosse: Un cappello a larghe tese da donna rosso che nascondeva i
capelli lunghi
raccolti in un chignon, occhiali da sole una camicia lunga bianca e
pantaloni
lunghi grigi.
Mentre
l’uomo biondo e dagli occhi azzurri indossava dei Jeans ed
una maglietta a
maniche lunghe nera a giro collo.
-Dovrebbero
arrivare fra pochi minuti- fece la ragazza osservando il display su cui
venivano segnalati gli arrivi provenienti dall’estero.
-Nervosa?
– Chiese lui mentre dispiegava il cartello
-No,
perché dovrei esserlo? Non sono mica Ichigo- rispose lei
sorridendo furba
-Già
la nostra gattina andrebbe fuori di testa ma penso anche le altre non
sarebbero
da meno- ridacchiò l’altro.
Lei
annui e poi tornò a guardare seria davanti a sé.
-Comunque
prima ti ho mentito sono nervosa- fece Zakuro -Questa sarà
la mia ultima
sfilata e poi si aprirà una nuova pagina della mia vita-
-Non
sei convinta? – chiese lui preoccupato
-No,
sono convinta di questo mio passo ma il cambiamento è sempre
un’incognita, poi
sfilare per Agreste è sempre qualcosa di
“particolare” … Alcune mie college mi
hanno raccontato che non è facile rapportarsi con il signor
Agreste,
specialmente fino a che la moglie non è tornata da lui-
Ryo
annui -Sì, il tuo agente mi ha raccontato qualcosa in
merito, il periodo
peggiore è stato senza dubbio quello dove è
saltato fuori quel Papillon a
Parigi… Per fortuna lui non sarà presente qui a
Tokyo. -
A
quel punto tirò fuori il cellulare e guardo di nuovo delle
foto, scosse la
testa e poi lo ripose di nuovo nelle tasche.
-Ryo
non dirmi che stai pensando che…- Chiese lei guardando male
il fidanzato
-Zakuro
non so che dire ma devi ammettere che si somigliano troppo…
e sono meno
riconoscibili di voi… Per fortuna che nessuno ha mai fatto
uno più uno con voi-
Rispose
guardando la fidanzata alzando le spalle
-Forse
perché qui a Tokyo la gente era più impegnati a
vedere i nostri costumini sexy
piuttosto che le nostre facce-
Replico
lei guardandolo storto
L’altro
si guardò intorno colpito nel segno ma poi si
voltò per controbattere -Però,
quando siamo da soli, ti piace il costumino-
Lei
a quel punto lo fulminò con lo sguardo -Guarda
che…-
Lui
a quel punto alzò le mani e si scusò
Aspettarono
ancora una decina di minuti chiacchierando d’altro quando
sentirono
dall’altoparlante l’annuncio che l’aereo
da Parigi era atterrato e che i
passeggeri stavano sbarcando.
Allora
presero il cartellone distendendolo per far vedere la scritta, in
francese:
“ICI DUPAIN-CHENG”
e
si ci avvicinarono al gate.
Attesero
poco per vedere i due ragazzi avvicinarsi
-GoodMorning-
fece Adrien sicuro -I’m Adrien Agreste and She’s
Marinette Dupain-Cheng.
Are you Shirogane Ryo San and Fujiwara Zakuro San? - *
-Yes,
we are Mr. Agreste- rispose semplicemente Ryo sorridendo
-Good
Morning- fece Marinette rossa in viso e facendo un inchino
Zakuro
rispose all’inchino per poi chiedere in francese -Avete fatto
un buon viaggio?
- sorprendendo i due
-Sì,
grazie- risposero loro -Viaggiare in prima classe ha i suoi
indiscutibili
vantaggi- specifico poi Adrien che prosegui -Sa signorina Fujiwara non
sapevo
che parlasse francese-
Lei
abbozzo un sorriso -È stata una mia richiesta a suo padre
signor Agreste,
volevo farvi una sorpresa-
Marinette
tirò un sospiro di sollievo, era vero che aveva passato le
vacanze estive a
Londra per una vacanza studio dove aveva imparato l’inglese
ma parlare francese
la metteva più a suo agio.
-La
ringrazio Fujiwara-san- fece lei -Se per lei non è di troppo
disturbo con lei
potremmo parlare in francese? Sa non mi fido molto del mio inglese-
-Non
c’è problema Signorina Dupain-Cheng ma per piacere
basta utilizzare il lei
diamoci del tu e chiamatemi Zakuro per piacere-
I due si ragazzi si guardarono ed annuirono
-Solo
se ci chiamerai Adrien e Marinette- fecero i due
-Bene
piacere Marinette e Adrien io sono Ryo- fece il ragazzo stringendo la
mano ai
due
-Se
volete seguirci vi portiamo dove abitiamo, così potrete
riposarvi- spiegò poi
lui
-Grazie-
risposero i due francesi che prese le loro valigie si diressero verso
l’uscita
dell’enorme aeroporto.
In
quel momento da un’altra parte di Tokyo Ichigo stava cercando
di fare una
vaccinazione ad un cane
-Mirai
stai giù- fece la rossa cercando di convincere il grosso
labrador a farsi fare
la puntura ma il cane era troppo interessato a fargli le feste che ad
ascoltarla.
Quando
dalla porta entro la zazzera verde di Kisshu -Ehi micetta- fece lui
sorridendo
-Riesci a fare ciò che devi fare? Così possiamo
andare alla festa di benvenuto
dei due francesini-
Lei
guardò male il marito per poi osservare malamente il cane
che invece sembrò non
capire e continuava a scodinzolare contento -Se Mirai collaborasse
avrei già
finito- sbuffò
Il
verde rise -Sai ho paura che il caro Mirai sia più
interessato alla tua parte
felina che a farsi fare la vaccinazione-
-Questo
l’avevo capito da me- ringhiò lei
Kisshu
osservò un attimo il cane con fare serio per poi ordinare
-Mirai seduto che la
mia micetta ti deve guardare- ed il cane, scodinzolando, si mise a
seduto permettendo
così ad Ichigo, esterrefatta, di fargli la puntura**.
-Prima
o poi mi spiegherai come fai a farti ascoltare dai cani come Mirai-
esalò lei dopo
aver riconsegnato il cane al padrone.
-Un
po’ di charme alieno e di consigli da parte di Zakuro-
Spiegò lui con un
sorriso beffardo
-Tu
e Zakuro assieme fate paura-
-Gelosa?
– Chiese lui
-Un
po’… Tanto- fece lei incrociando le braccia e
guardandolo male
A
quel punto il verde si avvicinò e iniziò a fargli
il solletico -Ma guarda qua
la mia koneko-chan è gelosa…-
Lei
provò a divincolarsi ma lui la teneva stretta -Dai Kisshu
non è ora di fare gli
idioti- protestò lei ridacchiando
Kisshu
sbuffò serio -Già quei due-
-Cosa
c’è? - chiese lei preoccupata
-No,
niente- rispose lui scuotendo la testa -dai andiamo se no sai che Minto
comincerà a starnazzare che arrivi sempre in
ritardo… Sarà stata a New York
tutto questo tempo ma il suo carattere non è sicuramente
migliorato-
-Già
ma sai che alla fine lo fa solo per mascherare il suo buon cuore-
replicò lei
dallo spogliatoio dove era intenta a cambiarsi.
Lui
non sembro molto convinto di ciò che diceva la moglie, visti
i suoi trascorsi, ma
si fidava di lei e del suo giudizio.
Appena
lei uscì i due si diressero verso la metropolitana
così da arrivare a casa di
Ryo e Zakuro.
I
due giunsero in poco tempo a quello che fu il Cafè Mew Mew
ed Ichigo guardò
l’edificio con una certa malinconia -Sai fa sempre una certa
emozione ripensare
a tutte le cose che sono successe qui –
Il
giovane uomo accanto a lei annuì -Ricordi belli e
brutti… Ti ho chiesto di
sposarmi sulla balconata e tu sei andata fuori di testa-
Lei
a quel punto rise -Kami sama mi hai portato su durante la festa di
matrimonio
di Pai e Retasu con una scusa e poi tirasti fuori
l’anello… Cavolo ero già
emozionata perché la mia amica si era sposata e tu fai la
tua mossa-
A
quel punto gli diede un pugno sulla spalla mentre il marito ridacchiava
in
maniera maliziosa -Sono stato bravo no-
-Quella
volta sì- fece lei guardandolo male -Ma altre
volte… Lasciamo stare-
Kisshu
a quel punto incrociò le braccia al petto e
sbuffò -Al tempo eravamo nemici e
mi odiavi-
-Al tempo eri uno stalker pazzo- replicò lei
-Nessuno
è perfetto- fece lui guardandola male per poi sorridere
-Che
strano siete in orario- fece una voce, ben conosciuta, dietro di loro
-Ciao
Minto- fecero di due voltandosi sospirando, detto ciò Ichigo
abbracciò l’amica
-Ci siamo scritte e telefonate ma rimane il fatto che, da quando sei
tornata la
settimana scorsa, non siamo riuscite a parlarci per bene- Le
ricordò la rossa
-Già,
le prove e gli allenamenti per il mio primo spettacolo ed il tuo lavoro
non ci
danno molto tempo per parlare a quattrocchi… Senza contare
che adesso passi il
tuo tempo libero con questa palla al piede- replicò la mora
guardando male
Kisshu
-Ehi!
Colombella- rispose a tono lui -Sono suo marito e poi ieri sera avevamo
una
cena in famiglia-
Minto
ridacchiò -Sei uno spettacolo elfuccio quando te la
prendi… Comunque, avrei
voluto vedere già ieri sera Kibou ma Ryo ed Keiichiro hanno
voluto farci una
sorpresa-
L’uomo
la guardò un attimo male per poi sospirare -Ci spiace non
essere potuti venire
ieri sera ma eravamo un po’ incasinati-
-Fa
niente- alzò le spalle l’altra -Mi sono goduta la
compagnia di Zakuro-
A
quel punto i tre entrarono nel locale addobbato con dei festoni per
dare il
benvenuto ad Adrien e Marinette.
-Ciao
a tutti- fu il saluto lanciato da Ichigo -I due ospiti non sono ancora
arrivati? – Chiese poi guardandosi intorno.
-No-
fu la risposta di Pai che stava dondolando sulla spalla il figlio -Ryo
ha telefonato
poco fa dicendo che hanno trovato traffico-
Minto
osservò un attimo l’uomo.
In
quel momento era senza le sue caratteristiche aliene; come Kisshu,
Taruto e il
figlio, grazie ad uno dispositivo inventato da lui e Ryou per
nasconderle, dispositivo
che loro utilizzavano quando erano in presenza di persone che non erano
a
conoscenza delle loro reali origini.
La
giovane donna Si disse mentalmente che mai avrebbe pensato di vederlo
con in
braccio un bambino e soprattutto così paterno.
Il
viola si accorse di ciò e la guardò stranito
-C’è qualcosa che non va
Aizawa-san? –
Lei
fece un segno di diniego con la testa -È solo che
è strano vederti così…-
-Paterno?
– Rispose lui sorridendo a mezza bocca intuendo
ciò che stava per dire -Un
piccolo ti cambia… Lo vuoi prendere in braccio? –
propose poi il giovane padre.
Minto
arrossì -Io?!- chiese lei imbarazzata -Ma non saprei da dove
iniziare-
Pai
la guardò in una maniera strana -Farai pratica per quando
Seiji ti darà un
nipote oppure avrai un figlio tuo-
-Dai colombella non avrai paura? – la sfidò Kisshu
-Forza
Minto, non avere paura- la spronò a sua volta Ichigo
La
mora si guardò attorno cercando una via d’uscita
poi socchiuse gli occhi -Va
bene! -
Si
avvicinò a Pai che gli diede le indicazioni su come prendere
il frugoletto e
cominciò a cullarlo.
-Sei
brava Minto-San- Fece Retasu entrando nella sala
-Grazie
Retasu ma penso che sia merito di Kibou è così
calmo- sorrise la mew bird
-Non
si direbbe che sia il figlio di due guerrieri- stavolta a parlare era
stato
Taruto che, assieme a Purin, era entrato nella sala con dei vassoi
pieni di
pasticcini e li aveva posati su uno dei tavoli
-Però
loro due erano già quelli più calmi Taru-Taru
quindi mi pare logico che il loro
bambino sia quello più tranquillo- Propose Purin posando
anch’ella un vassoio
-Allora
non voglio pensare a come saranno i vostri figli o come saranno quelli
di
Kisshu e Ichigo- sospirò Minto dando Kibou alla madre.
-Ehi-
protestò a quel punto la rossa -Non fare previsioni strane
che poi rischi di
avere un terremoto in casa te-
La
mora rispose con una linguaccia quando la porta principale si
aprì ed entrarono
chi stavano aspettando.
-Buongiorno-
salutò Ryo -Ci siamo tutti a quanto vedo… Anche
la ritardataria cronica-
-Buongiorno
a te rompiscatole- rispose a tono Ichigo
Questo
breve scambio di battute fu osservato, senza capirci molto da Adrien e
Marinette***.
-Dovete
scusarli- spiegò loro Zakuro con un sorriso appena accennato
-È il loro modo di
volersi bene -
-Buongiorno
a tutti- il saluto della modella fece in modo di portare
l’attenzione su di lei
-Vorrei
presentarvi Adrien Agreste e Marinette Dupain-Cheng, per piacere
parlate in
inglese così che vi possano capire –
-Piacere
di conoscervi io sono Momomiya Ichigo e questo è mio marito
Ikisatashi Kisshu-
il verde sorrise tra il beffardo e il malizioso -Piacere- detto
ciò fecero un
breve inchino
-Salve-
salutò Pai -Mi chiamo Ikisatashi Pai e questi- fece poi
indicando Retasu -Sono
mia moglie Midorikawa Retasu e mio Figlio Kibou-
A
sentire il nome della giovane donna ad Adrien e Marinette si
illuminarono gli
occhi -Lei è la famosa Retasu? La scrittrice di quella serie
di libri e
sceneggiatrice di quei manga fantasy? –
Lei
arrossì ed inizio a balbettare -Grazie è un vero
piacere conoscervi-
-Adoro
la sua serie sul guerriero Kayu e la principessa elfica Mayu- A
Marinette non
sembrò vero di poter essere vicina ad una persona
così famosa.
Minto
scosse la testa nel vedere la sua amica in difficoltà per un
semplice
complimento, decise allora di alleggerirgli la tensione presentandosi
-Buongiorno, mi chiamo Ayazawa Minto ed è un vero piacere
conoscere il figlio
di uno dei miei stilisti preferiti ma mi dicono che la tua fidanzata
sia sotto
la sua ala protettiva-
I
due arrossirono -La ringrazio signorina Ayazawa riporterò i
suoi complimenti a
mio padre- fece Adrien mentre la povera Marinette inizio ad incespicare
con le
parole e a mescolarle tra inglese e francese.
Provocando
la risata di Kisshu -Vedo che qualcuno è peggio di te mia
cara- disse poi
rivolto Ichigo che perciò guardò male il marito.
La
cosa però portò a far calmare Marinette -Mi scusi
signor Ikisatashi… Sono una
frana quando sono nervosa-
Lui
sorrise scuotendo leggermente la testa -Non preoccuparti ragazzina e
chiamatemi
Kisshu-
A
quel punto Purin si parò davanti ai due stringendogli le
mani e muovendole
furiosamente in alto e in basso.
-Salve
ragazzi io sono Fong Purin- poi prese per un braccio Taruto, che nel
mentre
protestava perché strattonato, posizionandolo davanti ai due
-Questo invece è
il mio fidanzato: Ikisatashi Taruto-
Marinette
e Adrien si guardarono un attimo imbambolati per
l’atteggiamento della ragazza
e salutarono entrambi.
A
quel punto dalla cucina uscì Keiichiro con un vassoio con
una teiera e alcune
tazze -Benvenuti in Giappone io sono Akasaka Keiichiro ragazzi-
salutò
sorridendo l’uomo e stringendo le mani ai due.
-Piacere-
risposero i due presentandosi
-Andato
bene il viaggio? – chiese poi l’uomo sempre gentile
-Sì,
grazie – risposero i due
Poi il castano invitò i due ad assaggiare la sua produzione
Riscontrando
l’apprezzamento di Marinette -Sa- fece lei leccandosi i baffi
-I miei a Parigi
hanno una bulangerie molto apprezzata e fanno degli ottimi pasticcini
ma anche
lei non è da meno-
Kei
sorrise -Ti ringrazio Marinette ma vedo che anche Adrien apprezza-
Il
biondo infatti aveva un pasticcino per mano e le labbra sporche di
cioccolato
-Mi scusi ma sono veramente buoni-
Il
cuoco rise -Stai tranquillo tanto anche qualcun altro apprezza- Infatti
Ichigo
e Kisshu si stavano letteralmente abbuffando.
Ciò
fece storcere il naso a Minto che però non disse nulla.
-Ragazzi
posso chiedervi una cosa? – Kisshu si avvicinò di
nuovo ai due dopo essersi
preso dei pasticcini e una tazza di tè
-Chiedi pure- fu la risposta di Adrien per entrambi
-Come
è andata a finire la questione Papillon? Sapete che anche
due cittadini
giapponesi**** furono coinvolti in quella vicenda? Quindi se ne
è parlato molto
qui in Giappone-
Marinette
guardò un attimo Adrien che sorrideva in maniera preoccupata
-Beh non si sa
molto- rispose lei
-Sappiamo
solo che così come è apparso di punto in bianco
è scomparso… E che Chat Noir e
LadyBug hanno dovuto sudare le proverbiali sette camicie per batterlo-
-Già-
confermò Adrien -Quel poco che sappiamo l’abbiamo
letto sul un blog tenuto da
una nostra amica che ha intervistato uno degli eroi di Parigi: Rena
Rouge che
ha aiutato i due nella battaglia finale-
Kisshu
però sembrò non pienamente convinto dal racconto
dei due ma, stranamente,
decise di non calcare la mano.
-Potreste
gentilmente darmi l’indirizzo del blog? -
Marinette sorridendo glielo disse -Ma ci capirà qualcosa?
È scritto in francese
e la nostra amica Alya non ha mai fatto una versione in inglese.
–
-Tranquilla
piccola ci sono sempre i traduttori automatici ma toglietemi una ancora
curiosità?
- Chiese poi ancora
il verde -Non avete
paura o ansia? Lavorando assieme a Zakuro capita spesso di averne?
–
La
francese arrossì ed inizio a balbettare mentre Adrien
sorrideva di circostanza
-Sono ben felice di lavorare assieme ad una star come Fujiwara-san-
spiegò il
biondino -e mi hanno raccontato che lei ha un atteggiamento a volte
scostante
ma anche mio padre ha un tale carattere quindi sono abituato-
-Mentre
la tua fidanzata sta straparlando- Notò il verde con un
sorriso strano
-Ehi
ragazzina- fece lui nel tentativo di rassicurarla -Zakuro
sarà una lupa
solitaria ma non ti mangerà mica- nel mentre lo diceva
richiamò la modella che
stava parlando con Retasu e Pai con un gesto -Non ti
denuncerà per così poco
sai -
I tre quindi si avvicinarono a lui e ai giovani francesi -Zakuro
tranquillizza
Marinette, perché ha una paura folle di una tua reazione
sbagliata verso di lei
nel caso ti capitasse qualcosa con uno dei suoi capi-
La mew lupo guardò con tanto d’occhi la giovane
che cominciò a scusarsi per poi
sorridere gentile
-Marinette
stai tranquilla l’unica persona qui che rischia una mia
brutta reazione è
Kisshu- detto ciò lanciò uno sguardo strano al
verde che ridacchiò impaurito,
cosa che fece ridere i due francesi e gli altri presenti
-Comunque-
fece Kisshu -Marinette potrebbe diventare una sceneggiatrice bravissima
ma
dimmi Adrien fa spesso così quando è sotto
pressione? -
Marinette voleva sprofondare mentre Adrien guardava malamente in verde
-Kisshu
ti prego di smetterla-
Lui ridacchiò imbarazzato anche perché sia Pai
che Zakuro lo stavano bruciando
con lo sguardo -Scusatemi ma dovrebbe provare a buttare su carta le sue
“fantasie” potrebbe dare una mano alla pesciolina-
-Ti ringrazio Kisshu ma no, non potrei farlo- Disse la francese
imbarazzata -Un
po’ perché non saprei da dove iniziare e un
po’ perché sarebbe imbarazzante
mettere giù certi film mentali che mi faccio-
Lui
rise di nuovo e a quel punto si allontanò.
-Ma Kisshu è sempre così poco educato?
– Chiese Marinette appena fu sicura che
non sentisse.
Pai
la guardò in una maniera indecifrabile -Diciamo-
spiegò lui -che io e miei
fratelli non abbiamo avuto una bella infanzia ma quella di Kisshu
è stata
decisamente peggiore-
I due guardarono quindi il verde parlottare con Taruto e Keiichiro con
il
secondo che annuiva con decisione
-Posso
chiedervi una cosa- domandò titubante Marinette
-Vuoi
prendere in braccio Kibou? – Retasu capì al volo
cosa volesse la ragazza -Dai
prendilo non avere paura-
Lei
allora prese il piccolo e con delicatezza cominciò a
cullarlo
-Vedo
che hai già dell’esperienza con i bambini-
constatò la donna giapponese
-A
Parigi Marinette è una babysitter provetta-
spiegò Adrien
-In
qualche maniera devo pagarmi gli sfizi quindi… Si fa di
necessità virtù-
-Fai
bene- si complimentò Zakuro -bisogna sempre capire il valore
dei soldi-
-E
del sacrificio- annuì Minto -Io dovrei essere
l’ultima a parlare, visto che la
mia famiglia è molto ricca ma… La danza
è una attività che ti impone sacrifici-
Marinette
annuì alle rassicurazioni delle due donne poi si
voltò verso Adrien che stava
parlando con Pai di qualcosa, lui a quel punto si voltò e
sorrise.
-Hai
proprio un bel fidanzato Marinette- disse Minto -Ti ringrazio
Ayazawa-san-
Ma
lei fece un segno di diniego -Chiamami Minto-
-D’accordo
Minto, hai detto che sei una ballerina? –
La
Mew bird annuì -Sì, sono tornata da poco da New
York dove ho studiato alla
Julliard e ho fatto la ballerina per il Metropolitan, prima come
ballerina di
fila e poi come sostituta prima ballerina. –
Marinette
a quel punto aprì la bocca sbalordita -Quindi sei molto
brava-
Minto sorrise compiaciuta -Sì, adesso sono tornata
perché un importante teatro
di Tokyo mi ha offerto il ruolo di prima ballerina… Non
potevo non rifiutare-
-Minto-San
non lo ammetterà mai ma aveva nostalgia di casa-
spiegò Retasu guadagnandosi una
brutta occhiata da parte della prima.
Adrien
intanto parlava con Pai -È uno strano gruppetto il vostro-
constatò il biondo
francese
Il
più grande annui -Diciamo che è nato per caso-
spiegò
-Sì,
Ryo e Zakuro hanno accennato, durante il viaggio, al fatto che le
ragazze erano
cameriere in questo locale-
-Già,
erano delle ottime cameriere poi il locale ha chiuso perché
i proprietari erano
tornati alla loro attività primaria e le ragazze si erano
tutte laureate o,
comunque, sistemate in qualche maniera-
Intanto
Ichigo si era messa a parlare con Ryo in un posto defilato ed alla
fine, con un
po’ di riluttanza, gli aveva consegnato uno dei suoi
portachiavi, un piccolo
peluche rosa a forma di palla con le ali.
La
piccola festa continuò finché i due ragazzi,
stanchi per il lungo viaggio,
cominciarono a sbadigliare
Ryo
e Keiichiro a quel punto aiutarono i due a portare le loro valigie
nelle loro
stanze e fatto ciò salutarono gli altri invitati che
tornarono alle loro case.
Una
volta dentro le loro stanze i due poterono liberare i loro kwami che,
fino a
quel momento, erano stati rimessi nei loro cofanetti.
-Finalmente- sbuffò infastidito Plagg -Ti sei forse
dimenticato di me? –
Adrien
sorrise al rimprovero del suo amico e poi gli porse un pezzo di
camembert
-Tieni-
L’esserino l’annuso un attimo e poi
iniziò a strafogarsi -Spero solo di non
doverti utilizzare sai, non ho molta voglia di apparire sui notiziari
giapponesi-
-Nemmeno
io se per questo… Se esistono gli eroi di Tokyo
perché rubargli il posto? –
Chiese il kwami nero
-Ehi
avverti casa che sei arrivato- gli ricordò ancora lui nel
mentre finiva il
pezzo di formaggio
-Già
fatto mio caro- rispose Adrien stiracchiandosi.
-Adesso
scusa ma mi stendo un attimo, il Jat Lag comincia a farsi sentire-
Plagg
guardò il suo padrone andare nel bagno della stanza per
cambiarsi poi scosse il
capino nero
-Non
so perché- mormorò -Ma ho una strana
sensazione… Non ho molta voglia di
mettermi a lavorare qui… Voglio godermi anche io il Giappone
Moderno -
-Ti
hanno già fatto fare un giro per Tokyo? – chiese
il Kwami della coccinella alla
sua portatrice appena uscì dal suo astuccio.
Marinette
scosse la testa -No, Tikki non abbiamo avuto il tempo e poi non penso
che ne
avremo. -
Poi sospirò estasiata -Sai è molto bella questa
casa, è immersa in un
bellissimo parco e sono davvero sorpresa che qui una volta ci fosse un
cafè-
-Domani
voglio vederla dall’esterno-
Marinette
sorrise, non voleva rovinargli la sorpresa raccontandogli di che
com’era
l’esterno.
-Com’è
Zakuro dal vero? – Chiese poi ancora Tkki
La
francesina la guardò fiduciosa -Mi sembra una persona
gentile, intelligente e
seria però ha uno sguardo…-
-Ha
uno sguardo? – La incalzo il kwami
-Ha
uno sguardo glaciale a volte. Prima il marito di una delle sue amiche
mi ha
messo in imbarazzo e lei lo stava letteralmente gelando- A quel punto
si
strinse le braccia, come avesse realmente freddo, e si massaggio le
braccia
come per scaldarsi.
-Tipo
interessante allora- affermò l’esserino rosso
-Già
ma un po’ tutti lo sono addirittura ho conosciuto Retasu
Midorikawa! -
-La
famosa scrittrice? -
Chiese Tikki con tanto d’occhi
-Già,
con lei c’era il figlio che è un amore e il
marito, sembra un musone ma vicino
a lei si trasforma- poi si portò una mano alla fronte -Mi
stavo per
dimenticare, voglio farti assaggiare i biscotti fatti da uno degli
amici di
Zakuro-
Quindi diede uno dei biscotti di Keiichiro al kwami che si
leccò i baffi -Sono
buonissimi Marinette! -
-Già-
annui lei -Scusami Tikki ma adesso mi faccio un riposino… Il
viaggio si sta
facendo sentire. –
Detto
ciò si tolse i vestiti, indossò il pigiama e si
stese nel letto
addormentandosi.
Il
kwami della coccinella osservò ancora la sua portatrice per
poi andare alla
finestra.
-Sono
passati secoli ma sono tornata in Giappone… Spero che non ci
siano problemi ma…
è come se qualcuno ci stesse aspettando ma non per cose
positive-
-Allora?
– Chiese scuro Pai con la schiena poggiata alla porta del
laboratorio -Sono
loro? -
-A
quanto sembra sì- rispose Ryo osservando i dati provenienti
dal computer
-Due
forti fonti di energia provengono dalle loro stanze, sono paragonabili
all’acqua mew-
L’alieno
sbuffo -Speriamo che non debbano essere utilizzate qui-
-Speriamo-
fece il biondo continuando a studiare i dati -Ma come sai è
meglio prevenire
che curare-
Keiichiro
scosse la testa -Hai paura che quella leggenda sia vera? -
L’americano l’osservò male -Quelle carte
dell’Archivio Vaticano parlano chiaro
lui avrebbe cercato vendetta-
L’alieno
più grande scosse la testa -Speriamo che quei racconti siano
solo opera della
fantasia contorta di un pazzo. – dicendo ciò si
avvicinò ai due per osservare
meglio i dati -Non ho voglia che Retasu tornì a combattere e
nemmeno io ho
voglia di farlo, ho un figlio a cui pensare ma se è una cosa
reale- A quel
punto strinse la mano per il nervoso -Mi impegnerò a
fermarlo-
Keiichiro
annuì -Lo faremo tutti. Kibou ha diritto ad una infanzia
tranquilla e noi a
goderci la nostra vita placida-
Qualche ora dopo i due
ragazzi si svegliarono,
si diedero una rinfrescata e scesero di nuovo al piano terra.
-Avete
riposato bene? – Chiese Keiichiro vedendoli arrivare nel
salone
-Sì,
grazie- risposero i due
-Volete
ancora dei pasticcini? Del Tè? – Chiese ancora il
castano
-No,
grazie- rispose Marinette -Ma avrei voglia di farmi un giro per il
parco che ne
dici Adrien? –
Il
ragazzo sorrise -Dico che è un’ottima idea
Marinette, ho proprio bisogno di
sgranchirmi le gambe-
-Se
vi perdete? Il parco è grande potrei venire con voi
– Keiichiro a quel punto si
propose di accompagnarli
-Stai
tranquillo Keiichiro-san, abbiamo il suo numero di cellulare quindi
basta
chiedere dov’è il suo cellulare al GPS e noi
sappiamo tornare- Rispose
tranquillo Adrien
L’uomo
annui -Va bene ma state attenti-
-Ci
vediamo più tardi- Salutò quindi Marinette che,
presa per mano dal fidanzato,
uscì dal locale.
“Sono
tornati! I miracolous sono tornati!” fece la voce di Eiki
Tujo.
Poi
una mano spettrale strappo una foglia di ciliegio e, come faceva
Papillon con
le farfalle a sua disposizione, la impregno di potere.
Dopo di che la inviò nel parco Inohara dove cercò
qualcuno da infettare.
Trovandolo.
Un uomo sulla trentina, vestito con pantaloni grigi, camicia bianca e
cravatta
nera con la giacca del completo posata alla sua destra, sopra la
panchina
dov’era seduto.
Il tipico salary man giapponese che, tranquillo, stava pensando a
qualcosa:
cosa mangiare per cena, se invitare ad un appuntamento la collega
carina o se
comprare l’ultimo numero del suo manga preferito.
Fino a che la foglia non gli si posò sulla spalla destra e
lo avvolse come in
un bozzolo.
Da
cui uscì un essere verdognolo dalle fattezze umane che
cominciò a vagare per il
parco.
-È
proprio splendido questo parco- Marinette era estasiata nel vedere quel
parco
alle luci della sera.
-Sì,
è veramente meraviglioso, ti da un certo senso di
serenità e di calma- ammise
Adrien che però osservava la fidanzata che, in quel momento,
sembrava una
bambina.
Quando però una specie di liana non gli passò in
mezzo.
-Datemi
i miracolous! – Grido l’essere: Il viso si era
allungato così come i capelli e
le orecchie, gli occhi era divenuti rosso fuoco, mentre i vestiti erano
lacerati, il braccio da cui era partita la liana era un groviglio esso
stesso
di liane che stava lentamente riprendendo la sua forma normale.
-Ehi!?-
Gridarono al contempo i due possessori per poi evitare un altro attacco
da
parte dell’essere nascondendosi dietro un muretto.
-Ma
Tokyo non era una città tranquilla? – Chiese
Adrien ad una sbigottita Marinette
-Di sicuro non lo è questo parco- rispose lei
Quindi
si guardarono attorno e, non notando nessuno, richiamarono i due Kwami
-Ed
io che speravo di godermi una vacanza… Non potremmo lasciare
che se la sbrighi
qualcun altro? - Chiese sbuffando Plagg
-No,
direi di no. Non so se le Tokyo Mew Mew siano in giro a
quest’ora sai- rispose
Adrien -Plagg! Trasformami! – Gridò alla fine
-Tikki
sei pronta? – chiese Marinette alla sua Kwami
-Certamente
Marinette- rispose lei
-Tikki!
Trasformami -
I
due eroi parigini si misero di fronte all’essere pronti ad
affrontarlo
In
quel momento una serie di allarmi al cafè scattò
e mise sull’attenti i tre
presenti.
-A
quanto sembra- fece serio Ryo -Dobbiamo sporcarci le mani-
Pai
guardò un attimo i due poi annui -Vado a prendere Retasu e
Kibou, dovrete
dargli un’occhiata-
Keiichiro
sorrise -È sempre un piacere fare da babysitter al vostro
piccolo-
Sentito
questo l’alieno aprì un varco e sparì
-Io
telefono alle altre- Ryo tirò fuori il telefono e fece
partire una chiamata di
gruppo
In
quel momento dall’alto apparve Zakuro che osservò
con severità il luogo, vide
gli sguardi scuri del fidanzato e dell’amico e
capì.
-Aspetto
le altre e i nostri alleati-
In
casa Ikisatashi-Momomiya i due si stavano godendo un attimo di relax
prima
della cena.
-Sai-
fece la rossa con un sorriso timido -Kibou è proprio carino-
-Già,
il nostro nipotino è proprio splendido- concordò
il verde stringendo
maggiormente a sé la moglie.
Ichigo
prese un respiro per poi alzare lo sguardò verso Kisshu che,
sentendo lo
sguardo su di sé abbassò la testa verso di lei.
-C’è
qualcosa che non va? - Chiese lui
-tutto
bene- rispose lei -Solo che pensavo… Se mettessimo in
cantiere un cuginetto o
una cuginetta per Kibou? -
Kisshu guardò malizioso la donna -Che mi hai letto nella
mente piccola. – detto
ciò le prese con gentilezza il mento con due dita e se lo
portò verso il viso
quando… Lo squillo del telefono dei due ruppe il momento
idilliaco
-Ryo-
sospirarono i due leggendo il nome di chi stava chiamando -Problemi
biondino? –
Chiese il verde per entrambi
-Sì,
gli eroi parigini sono usciti fuori-
Il
verde fece una smorfia -A quanto sembra i nostri dubbi erano fondati-
-A
quanto sembra- rispose dall’altro capo della linea
l’americano
-Dove
sono? – Chiese ancora l’alieno
-Nel
parco Inohara- rispose l’altro
-Ryo
stai dicendo che Adrien e Marinette…- Minto e Ichigo si
intromisero nella
conversazione
-Sì,
ragazze Marinette e Adrien sono LadyBug e Chat Noir! Ora andate-
A quel punto Kisshu guardò la moglie -Andiamo a prendere la
cornacchietta e poi
di corsa ad incontrarli-
-Sono
in camera mia- fece sospirando Minto
-Noi
andiamo diretti là- fecero in coro Purin e Taruto
La
rossa annui -Se sono apparsi significa che…-
-Che
c’è qualcuno o qualcosa che li ha costretti ad
apparire- rispose il marito
serio
-Per
questo ti sei comportato così con Marinette e Adrien?
– Chiese ancora la
giovane donna
Lui
ridacchiò -Già- rispose -Penso che la mia parte
“sadica” abbia preso un po’
troppo il sopravvento… Dai andiamo-
Quindi
le prese la mano e si tele trasportarono dalla Mew Bird.
Retasu
era a casa, stava finendo di cambiare Kibou quando percepì
che Pai stava
apparendo.
Si
voltò e lo vide con il volto scuro -Sono davvero loro? -
Chiese lei
Lui annuì -Dobbiamo andare- disse poi semplicemente.
La moglie sospirò -Prendo solo la borsa di Kibou-
dettò ciò diede il bimbo al
padre e andò in un’altra stanza a prendere
ciò che aveva detto.
Pai strinse a sé il figlio con fare protettivo
-Andrà tutto bene piccolo-
Il
piccolo sbatté gli occhi divertito ed incurante di
ciò stava per accadere.
Nel
parco LadyBug e Chat Noir stavano cercando di mettere in
difficoltà il loro
avversario.
L’eroe in nero con il suo bastone allungabile, usato come
spada e come lancia,
riusciva a colpire il mostro ma non sembrava che ne risentisse troppo.
Ma anche l’eroina, tramite il suo yo-yo, non riusciva a fare
molto.
-A
quanto sembra è più duro del previsto My Lady-
affermò Chat Noir
-Se
fosse almeno uno degli akumattizzati di Papillon ci basterebbe trovare
l’oggetto da distruggere per liberarlo- concordò
LadyBug evitando un attacco
del mostro.
-Come
facciamo My Lady? La piantina troppo cresciuta sembra non volerci dare
tregua -
LadyBug
non poteva che dare ragione al suo compagno come potevano fare?
Quando un leggero alito di vento sembro dire “Cercate la
foglia”
-Hai
sentito? – Chiese l’eroina coccinella
-Sì-
rispose il compagno -Ha detto cercate la foglia-
Ed
osservandolo per bene videro che il mostro aveva una foglia su una
spalla.
-Eccola! – fu il grido dei due
-Beh!
Sarà meglio mettersi all’opera mia signora-
affermò sorridendo Chat Noir faceva
da scudo agli attacchi dell’essere roteando il bastone.
Lady
Bug annuì e lanciò il suo Lucky Charm
-Aiutiamoli-
Proruppe quel punto qualcuno nascosto nell’ombra
-No,
mia cara- rispose un’altra figura -Aspettiamo e vediamo come
si comportano-
-Perché?
– Chiese
-Perché
i genietti vogliono vedere da vicino i loro poteri- spiego la figura
accanto
alla prima
La
prima a quel punto borbotto qualcosa di poco comprensibile.
Dallo
Yo-yo magico apparve uno spray
-Interessante-
fece l’eroe gatto -Cos’è del diserbante?
-
-Forse-
rispose la coccinella che poi strinse gli occhi e vide come battere il
mostro.
-Cerchiamo di attrarlo verso quegli alberi e poi con lo yo-yo lo
facciamo
inciampare- spiegò poi la ragazza.
-Ho
capito My Lady- concordò Chat -Dopo di che gli spruzziamo
addosso ed io
distruggo la foglia con il mio cataclisma-
-Hai
capito tutto micetto- sorrise lei che lanciò lo yo-yo contro
il mostro per
distrarlo per poi scappare assieme al suo compagno verso il gruppo di
alberi
che il Lucky Charm le aveva indicato.
L’essere
cominciò ad inseguirli ma non si accorse che
l’eroina aveva legato la sua arma
ed aveva teso il filo, così facendo l’inseguitore
si inciampò e cadde.
LadyBug
fu lesta a quel punto ad usare la bomboletta spruzzando il contenuto
negli
occhi del mostro che si dimenò ma Chat a quel punto
balzò fuori con il suo
potere attivato e distrusse la foglia.
La cosa riportò l’uomo alla normalità
anche se svenuto e i due eroi parigini si
batterono il pugno
-Ben
Fatto! – Si dissero l’un l’altro poi
LadyBug lanciò lo spray in aria per fare
in modo che il potere ristoratore rimettesse a posto i danni fatti.
Quando
stavano per andarsene una voce gli fece alzare la testa
-
Nee Koneko-chan, anata no dansei no aite ga anata to onaji kurai tsuyoi
youda
na? -*****
A
parlare era stato un uomo o meglio una figura che assomigliava ad un
uomo visto
che aveva delle strane orecchie da elfo, vestito con una maglietta a
collo alto
a maniche corte nera con gli orli rossi, gli avambracci erano coperti
da delle
bende rosse, un gilet marrone, pantaloni a pinocchietto neri sovrastati
da due pezzi
di stoffa marrone, con due lunghe fettucce di stoffa che partivano dai
lati dei
pantaloni fluttuavano vicino a lui mentre ai piedi aveva degli strani
stivali
che sembravano più che altro pezzi di stoffa legati con dei
lacci neri che
avvolgevano le gambe stringendo il tutto con sotto delle bende rosse;
stava
fluttuando vicina ad una donna dalle fattezze di gatto che era
inginocchiata ad
un ramo di un albero pronta a saltare.
Indossava una strana uniforme rosa formata da un corpetto che
terminavano in
quattro punte, una gonna a palloncino, guanti, dei stivali con zeppe,
un fiocco
sulla coda, con degli elastici con pelo rosso ai bordi sulle braccia e
una
giarrettiera alla gamba destra, anch’essa con pelo rosso sui
bordi.
-Hai,
done tentomoushi mo tsuyoi - *****
LadyBug
e Chat Noir si sentirono persi, avevano usato i loro poteri e da
lì a breve la
loro trasformazione si sarebbe sciolta.
*L’idea è quella che quando Adrien e Marinette
comunichino
con il Team Mew Mew parlino in inglese ma ovviamente io
“scriverò” tutto ciò in
italiano.
** questa scena è un omaggio alla fic Si alza il vento di
FairyQueen78 presente
nel fandom di Inuyasha
*** Lo scambio di battute è avvenuto in giapponese quindi
è logico che i due
non l’abbiano capito
**** Parlo Katami Tsurugi e della madre Tomoe che vengono
akumatizzate da Papillon in tre occasioni: Katami negli episodi
Risposta (Della
seconda stagione) e Oni-Chan (Della terza) mentre la madre Tomoe viene
akumatizzata nell’episodio Ikari Gozen (Della terza stagione)
***** Sai gattina sembra proprio che la tua controparte
maschile sia forte quanto te? Kisshu
Anche la coccinella è forte mio caro. Ichigo/Mew Ichigo
|
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Capitolo 3 *** Identità svelate ***
Attenzione!
Ci sono spoiler e una mia teoria su come si risolverà la
situazione della madre di Adrien
-My
Lady- fece Chat Noir stringendo con forza il bastone allungabile -Credo
che le
possibilità siano due: Scappare oppure combattere-
L’eroina
coccinella annuì -Direi di optare per la seconda- detto
ciò cominciarono ad
indietreggiare.
Quando però sentirono una risata argentea alle loro spalle.
-Uffa-
a quel punto chi aveva riso parlò -Io speravo di affrontare
il mostro però… Ci
hanno tolto il divertimento T… Tesoro*-
Si
girarono e videro che a parlare era stata una ragazza che stava appesa
ad un ramo
di un albero a testa in giù.
Addosso aveva un vestito a pagliaccetto giallo, ai piedi un paio di
scarpe
classiche cinesi, indossava strane calze strette con dei lacci e dei
guanti
senza dita di pelo marrone.
Sulle braccia aveva anche due elastici gialli bordati di marrone,
così come il
collare e la giarrettiera sulla gamba sinistra.
-Io invece vi ringrazio perché non avevo nessuna voglia di
sbattermi- questa
volta a parlare fu un ragazzo dai capelli castani che, ammisero i due
eroi
parigini, assomigliava a Taruto e affiancava la ragazza fluttuandole
accanto.
Vestito
con una maglietta nera corta che lasciava scoperta la pancia con sopra
un gilet
rosso chiuso da un grosso fiocco nero, pantaloni corti neri da cui,
come per la
prima figura maschile, spuntavano delle lunghe fettucce di stoffa nere
mentre
sugli avambracci e sulle gambe aveva delle bende che fasciavano il
tutto.
-Proviamo-
ma la proposta di LadyBug le morì in gola visto che alzando
lo sguardo si
accorsero che c’era una ragazza che, volando, bloccava loro
la fuga dall’alto.
Indossava un bel tubino dal color verde mare, dello stesso colore erano
i
guanti e gli stivaletti.
Come per le altre figure femminili aveva anche lei degli elastici alle
braccia
e su una coscia dello stesso colore del vestito e con il bordo di pelo
blu.
-Niente
My lady- disse con preoccupazione Chat -Ormai manca poco…
proviamo a dividerci…
io a destra e tu a sinistra… ci rivediamo da Ryo Ok? -
LadyBug
annui e provò a fare come da proposta ma… Si
trovò subito di fronte a due persone
una ragazza, con lo sguardo ansioso, e uno strano uomo simile alle due
figure
che avevano visto in precedenza.
La donna indossava un body verde che, nella parte superiore, terminava
in
quattro punte con quelle posteriori più lunghe rispetto a
quelle anteriori.
Ai piedi aveva degli stivali lunghi fino alle ginocchia e fra i capelli
aveva
dei lunghi nastri bianchi.
Come per le altre ragazze aveva un collare, degli elastici alle braccia
e una giarrettiera
dello stesso colore del vestito ma con i bordi bianchi.
Mentre
la figura maschile, che la osservava tra lo scettico e il nervoso,
indossava
una specie di salopette nera e viola, una cintura viola dai bordi verdi
da cui,
come le altre figure maschili, partivano due lunghe strisce di stoffa
viola,
sugli avanbracci invece aveva degli scaldamuscoli viola, con delle
bende di
colore verde a coprirgli le gambe fino al ginocchio mentre ai piedi
aveva delle
calzature che sembravano delle espadrillas.
-Dannazione-
sbottò LadyBug che strinse lo yo-yo ed iniziando a rotearlo
pronta per ogni
evenienza.
Ma
neanche Chat ebbe maggior fortuna visto che una donna dai lunghi
capelli viola,
delle orecchie e una folta coda da lupo lo fermò guardandolo
in maniera decisa.
La
donna lupo indossava un top a balconcino con i bordi di pelo bianco e
pantaloncino color porpora.
Dello
stesso colore erano gli stivali alti fino al ginocchio, così
come le polsiere, gli
elastici, la giarrettiera e il collare che in più avevano,
tranne le polsiere e
gli stivali, i bordi di pelo bianco.
-Molto
carina signoria ma io preferisco le coccinelle- fece in maniera
spavalda Chat
-Ora se vorreste scusarci noi vorremmo andarcene- lanciò
quindi uno sguardo
alla compagna, indietreggiata verso di lui, che annuì.
Ma
prima che potessero provare ad attaccare i due vennero bloccati: Chat
si trovò
con delle liane legato mani e piedi come in una croce di
Sant’Andrea mentre
LadyBug era immersa in una specie di budino giallo.
-Scusate
se mio fratello e la sua fidanzata vi hanno attaccato- fece
seraficamente una
delle prime due figure che erano apparse.
-Ma
volevamo parlarvi in maniera tranquilla… Forse
però apparirvi così di punto in
bianco davanti vi ha spaventati un po’… Miei cari
Adrien e Marinette- spiegò
poi la stessa figura che aveva parlato per prima.
-Come
fate…- Ma prima che potessero chiedere alle otto figure che
intanto si erano
avvicinate a loro, come facessero a sapere le loro vere
identità la
trasformazione terminò e i due ritornarono in borghese.
-Che
carino! - Trillò la ragazza vestita di giallo vedendo Plagg
cadere a terra
esausto.
-Ehi
scimmietta- fece però la persona accanto a sé
somigliante a Taruto -Rimaniamo
sul pezzo-
Lei
sbuffò al suo rimprovero e tronò verso di lui.
A
quel punto i due eroi parigini capirono chi avessero di fronte -Voi
siete le
mew mew e i loro alleati- esclamò Marinette.
-Sapete
assomigliate molto a…- Fece Adrien nel mentre cercava di
liberarsi
divincolandosi
-Sì,
siamo le persone che avete conosciuto oggi pomeriggio-
Sospirò Ichigo -Adesso
però ci dovremo sorbire la lavata di capo di Ryo-
-Beh!
per una volta non sarà colpa mia- ghigno Kisshu guardando
Taruto e Purin.
-Scusate
ma era da un po’ che non utilizzavamo i nostri poteri-
Spiegarono i due
-Siete
degli Idioti! – Tuonò Ryo nei confronti di Taruto
e Purin -Ma anche voi altri…-
Disse rivolto al resto del team per poi scuotere la testa -Lasciamo
perdere-
-Scusa
Ryo vorremo avere delle spiegazioni- Fece seria a quel punto Marinette
che
teneva Tikki, che intanto si mangiava dei biscotti, fra le mani.
-Già-
rimarcò Plagg mentre mangiava un pezzo di formaggio -Non
è stato molto carino
legare come un salame il mio portatore anche se gli capita spesso di
fare
quella fine-
-Zitto
Plagg! - lo redarguì Adrien -Vorremo capire
perché quel tipo ci ha attaccati,
perché poi ci avete circondato e se voi tre siete umani-
-Prima
di tutto vorremo scusarci per il nostro comportamento- fece Ryo
imbarazzato
-Non pensavo che Purin e Taruto vi bloccassero in quel modo-
-Ehi
volevano attaccarci quindi – Spiegò malamente
Taruto
I
due eroi parigini sospirarono sconfortati
-Comunque,
non vi avremmo mai attaccati per davvero- fece a questo punto Pai
-Abbiamo
motivo di credere che voi siate l’obbiettivo di una nuova
minaccia per Tokyo e
forse il mondo intero-
-In
che senso? – Chiesero i due parigini
-Nel
senso che c’è qualcuno o qualcosa che vuole i
vostri miraculous- spiegò loro
Ryo
-Partiamo
dal principio però biondino- Disse Kisshu mentre osservava i
due ragazzi
appoggiato ad un muro con le braccia incrociate.
-Ci
hanno chiesto sei siamo umani… Beh no, non lo siamo. Per
l’umanità noi saremo
degli alieni anche se in verità noi saremo i primi veri
abitanti della terra
che hanno creato una civiltà altamente progredita-
Spiego
a quel punto il verde lasciando di sasso i due ragazzi e i kwami.
-Quindi
Kibou? – Chiese Marinette
-Kibou
è il primo bambino umano-alieno della storia- disse loro una
sorridente Retasu
stringendo il figlio
-Oh!
mamma! - fece Adrien portandosi una mano alla fronte e massaggiandosela
-Non
vi vedo molto sconvolti ragazzi- Notò Ichigo
-Un
po’ sorpresi lo siamo- ammise Marinette
-Ma
non sconvolti visto che abbiamo a che fare con i kwami e abbiamo avuto
a che
fare con degli akumatizzati- specificò Adrien
-Com’
era logico aspettarsi- Fece Pai osservandoli
-Andiamo
al punto- sospirò Ryo -Ma per farlo dobbiamo spiegarvi un
paio di cose: Molti
anni fa mio padre scoprì che la terra aveva avuto questa
civiltà ma, durante
queste ricerche, risvegliò una creatura chiamata chimero che
uccise lui e mia
madre. – Mentre diceva questo gli occhi di Ryo si fecero
umidi quindi prese un
respiro e continuò.
-Decisi
quindi di continuare le sue ricerche assieme al mio tutore Keiichiro,
che era
un allievo di mio padre, e scoprimmo che loro- alla parola loro
indicò Kisshu,
Pai e Taruto -Sarebbero tornati e avrebbero cercato una sostanza che
chiamavano
Blue Acqua.
Essa permetteva molte cose fra le altre la rinascita del loro capo
supremo:
Deep Blue-
-Peccato
che Deep Blue ci aveva sfruttato solo per ritornare in vita e non aveva
intenzione di far tornare sulla terra il nostro popolo che viveva su un
pianeta
quasi invivibile-
Spiegò
a quel punto Kisshu -All’inizio della nostra tentata
invasione io e i miei
fratelli abbiamo seguito-
-Qualcuno
più o meno- fece a bassa voce Taruto che venne
però sentito da Kisshu e rimesso
al suo posto con uno sguardo bruciante -le sue direttive ma poi, anche
a causa
di queste splendide fanciulle- a quel punto il verde indicò
le ragazze ed in
particolare Ichigo, Retasu e Purin che sorrisero imbarazzate -ci siamo
ribellati al volere del nostro capo-
-Al
termine di quegli eventi, mettemmo fine all’esistenza di Deep
Blue- A riprendere
il racconto fu Pai -e portammo sul nostro pianeta abbastanza Blue Acqua
da
renderlo vivibile.
Quando i nostri capi ce lo permisero tornammo sulla terra e ci
confondemmo tra
voi e intanto davamo una mano alle mew mew nel tenere a freno la
piccola
delinquenza e i fatti strani. -
-Che
bella storia- Fece a quel punto Plagg annoiato che volò di
fronte al maggiore
dei tre alieni -Questo non spiega perché ci avete dato un
bel benvenuto-
-Ha
ragione Plagg – disse Tikki annuendo e volando anche lei di
fronte al viola
-tutto ciò non spiega ancora il vostro comportamento-
-Vero-
rispose Keiichiro -Dovete sapere che una parte di quella sostanza
andò dispersa
durante la lotta contro deep blue: in parte risveglio dei chimeri che i
nostri
attuali alleati avevano lasciato in giro-
A
quel punto la squadra guardò malamente Kisshu che sorrise
imbarazzato.
-Ma
un’altra parte sembra che abbia risvegliato quella minaccia
ma non ha ancora abbastanza
forza per combattere direttamente-
Marinette
però lo interruppe -Questo però non spiega ancora
chi o cosa è questa minaccia
e perché vuole i miracoluos!? -
Il
pasticcere annui alle rimostranze della ragazza -Non sappiamo bene chi
sia,
abbiamo un sospetto che riguarda il passato del Giappone.
Avete mai sentito parlare di Oda Nobunaga e di Kennyo Kosa? –
I
due ragazzi scossero la testa ma i due kwami sembravano preoccupati.
-Ebbene-
cominciò a spiegare Kisshu -Questi due tipi erano due
personcine a modo, due
guerrieri che non guardavano in faccia nessuno e se
potevano… Tagliavano teste
a profusione in particolare il primo-
Ryo
sbuffò -Kisshu per piacere-
-Biondino-
replico l’altro -volevo solo colorare un po’ la
storia ma va bene va avanti te-
-Dicevamo
di Oda Nobunaga e di Kennyo Kosa, il primo è in pratica il
fondatore del
Giappone moderno.
È il samurai che ha, in pratica, dato il via agli eventi che
misero fine alle
guerre civili che imperversarono in Giappone tra quindicesimo e in
l’inizio del
diciassettesimo secolo. Guerre che finirono quando prevalse un suo
vecchio
alleato Tokugawa Ieyasu che impose lo shogunato.
il secondo è un monaco buddista guerriero che diede filo da
torcere a Oda ma
che si arrese e lasciò il suo monastero fortezza solo dopo
un lungo assedio-
Adrien
sospirò -In pratica ci stai facendo una lezione di storia
del Giappone feudale-
-Lo
so è una cosa abbastanza noiosa ma se volete saperlo Zakuro
è una discendete di
Oda Nobunaga visto che il clan Fujiwara di cui fa parte ha dato i
natali a Oda-
I
due ragazzi a quel punto si girarono verso di lei che, senza darlo a
vedere,
arrossi.
-Ma
non tutti volevano che Kennyo se ne andasse vivo e quindi
attaccò i due che avevano
raggiunto un accordo. Fino a qui ci siete? –
I
due annuirono alla domanda di Ryo che riprese a parlare notando che
anche le
mew mew e Taruto stavano prestando attenzione
-Oda
e Kennyo però vennero avvertiti da un servo di uno di questi
che, segretamente,
era un cristiano e prima di riferire questa notizia chiese consiglio al
suo
padre spirituale, un missionario gesuita portoghese che gli disse:
Meglio la
morte di un empio che la morte di cento giusti. -
-Scusate
ma come fate a saperlo? – Chiesero i due
-Perché
mentre facevamo una vacanza a Roma l’anno scorso io e Reatsu-
spiegò loro Pai
-Abbiamo
colto l’occasione di fare delle ricerche: lei per il suo
ultimo libro mentre io
su questa vicenda nell’archivio di stato vaticano. Un nostro
conoscente ci
aveva mandato una riproduzione di una lettera tra un gesuita portoghese
e il
superiore della congregazione in cui gli dava ragguagli su alcune
vicende
capitate in Giappone. Questo nostro conoscente, sapendo che ci
interessavamo di
questi argomenti, ci ha inviato il materiale che aveva-
Marinette
e Adrien a quel punto si guardarono con lo sguardo di chi ci non stava
capendo
niente mentre i Tikki e Plagg sembravano sempre più a
disagio.
Cosa
che Kisshu notò -Ehi spiritelli- sbottò a quel
punto -Voi ne sapete niente? -
-Ehi-
rispose a tono Plagg che si fiondò davanti al suo viso -Non
siamo spiritelli ma
Kwami! -
Il verde assottiglio lo sguardo e lo fissò malamente -Ripeto
la domanda Kwami:
ne sapete qualcosa? Noi sappiamo che due tipi: una donna travestita da
coccinella e un uomo travestito da gatto nero hanno fermato questo tipo
che
voleva ammazzare Nobunaga e Kosa… -
Tikki
a quel punto sospiro attirando l’attenzione su di
sé -Plagg… Forse è meglio
dirglielo-
-Dirci cosa Tikki? – Chiese a quel punto Marinette
leggermente in ansia.
Il
kwami della distruzione sbuffò -Ed io che speravo di farmi
una vacanza
tranquillo… Ma quel tipo Eiki Tujo ha proprio deciso di
tornare! Non poteva
maledire qualcos’altro! -
-Scusate
ma chi è questo Eiki Tujo? – Chiesero a quel punto
Adrien e Marinette ai due
kwami.
Tikki
guardò i due portatori per poi cominciare a raccontare -Si
tratta di un nemico
della LadyBug e dello Chat Noir dell’epoca Sangoku.
I due portatori erano una Geisha, in realtà era una delle
poche donne samurai
del clan Fujiwara, ed un generale di Oda che dovettero affrontare Eiki
Tujo che
aveva fatto un patto con un demone ragno* per poter distruggere Kennyo
che
riteneva un eretico ed un apostata mentre Oda un traditore se salvava
Kennyo. –
Plagg
a quel punto prese la parola -Oda e Kennyo affrontarono Eiki con i loro
soldati
migliori ma lui risultò troppo forte per loro. Solo grazie
alla LadyBug e allo
Chat Noir di allora si riuscì a fermarlo e a confinarlo da
qualche parte nel
sottosuolo di questa zona… Fino ad oggi-
Dicendo ciò guardò male Kisshu, Pai e Taruto.
-Ma
ciò non spiega come siete riusciti a scoprire
l’esistenza di noi kwami- disse
ancora Plagg
-Perché
l’abbiamo letto su una lettera di un ex venditore di armi
portoghese che
assistete alla vostra battaglia anche se non eravamo sicurissimi della
vostra
esistenza- spiegò Pai.
-La persona in questione, dopo quella battaglia, tornò in
portogallo e si
ritirò in un monastero dove, al termine dei suoi giorni,
scrisse una lettera
che mandò al superiore dell’ordine che la
portò nell’archivio vaticano e lì
rimase fino a poco tempo fa. –
Plagg
a quel punto sospirò infastidito -Da qui avete intuito che
c’era una
connessione tra i nostri passati possessori e loro due- detto
ciò indicò con un
cenno del capino Adrien e Marinette.
-Almeno
siete più svegli di loro due che ci hanno messo anni a fare
due più due- sbuffò
poi
-Già-
fece sorridendo in maniera furba Ryo.
-Quindi
il comportamento di oggi di Kisshu…- Chiese Marinette
-In
parte era una cosa studiata- ridacchio il verde -Sappiamo che i vostri
Miracolous sono due oggetti molto potenti, rappresentano lo Yin e lo
Yang cioè
la creazione e la distruzione-
-Inoltre-
riprese a parlare Keiichiro -Sappiamo dell’esistenza degli
altri miracolous
anche se per gli altri sappiamo ancora meno dei vostri. -
-Allora
che si fa? – Fece seria Marinette -Non possiamo certo
lasciare i Miracolous a
questo Eiki-
-Certo-
rispose Ryo -Per questo la squadra vi sorveglierà-
-Ehi-
fece a quel punto Ichigo -Non siamo mica delle bodyguard! –
-Mia
cara se vogliamo salvare il mondo dovete farlo – Rispose il
biondo americano
-Guardate
che possiamo difenderci da soli- disse a quel punto Marinette a bassa
voce.
-Marinette,
Adrien- a quel punto a parlare fu Zakuro -Sappiamo bene che voi due
avete
affrontato nemici potenti e che avete alla fine sconfitto Papillon ma
qui non
sapete come muovervi e poi una mano non guasta –
Adrien
e Marinette si guardarono per poi annuire -Va bene- fecero i due per
poi
alzarsi e stringere le mani a Ichigo, Ryo e Kisshu.
-Siamo
sulla stessa barca- sospirò Marinette
-Toglimi
una curiosità Adrien prima che io e la mia micetta torniamo
a casa- fece
sorridendo Kisshu
-Chiedi
pure- Rispose lui
Minto
a quel punto si avvicinò a Ichigo con uno sguardo
contrariato per poi
bisbigliarle -Non glielo chiederà, vero? -
-Conoscendolo-
disse la mew neko sospirando
-Ma
tu fai le fusa come mia moglie quando sei trasformato? –
Adrien
arrossì mentre Marinette si portò una mano alla
faccia.
-Avanti
ragazzino- lo istigò Plagg sorridendo melenso -rispondi-
Anche
Pai alzò le orecchie ma anche gli altri sembravano in
qualche maniera
interessati alla risposta del biondo parigino che prese un respiro ed
annuì
-Sì, Kisshu faccio le fusa quando sono trasformato-
-Sentito
biondino!? Paga! –
Detto
ciò Ryo prese il portafoglio, tirò fuori due
banconote da diecimila yen e le
diede a Kisshu che gongolava.
A tutta la squadra scese un
gocciolone per
quello che era appena successo
-Aveva
fatto una scommessa con Ryo- mormorò sconsolata la ragazza
gatto
-Ehi-
fece a quel punto Purin sorridendo -Perché non facciamo una
serata solo donne e
invitiamo anche Marinette? -
Le ragazze si guardarono e sembravano tutte d’accordo tranne
Zakuro che le
osservo con un sopracciglio alzato.
-Dai
Zakuro One-sama- la incoraggio a quel punto Minto -Così
potremmo conoscere
meglio Marinette-
La
Mew Lupo sospirò -Va bene ma ricordatevi che domani e il
giorno dopo abbiamo le
prove della sfilata-
Quindi
guardò Adrien -Sarà meglio andarci a riposare-
Il
francese annuì -Sì, sono d’accordo
Zakuro. Oggi è stata una giornata pesante-
-Però domani sera serata! – Insistette la biondina
e a quel punto tutte le
altre cedettero.
Ma
i due francesi non andarono subito a dormire prima dovevano avvertire i
loro
compagni di cosa era successo tramite una videochiamata.
-Avete
incontrato gli eroi di Tokyo?!- gridò entusiasta Alya
-Perché non sono potuta
venire con voi! Dannazione in qualche modo potevo imbucarmi!
Così avrei potuto
intervistarli per il mio blog! –
Un
ragazzo moro, con gli occhiali e la carnagione scura seduto accanto a
lei
ridacchio -Alya sai benissimo che i tuoi non te l’avrebbero
permesso e poi noi
qua dobbiamo tenere d’occhio la situazione mentre loro sono
assenti inoltre
abbiamo la scuola, loro hanno avuto un permesso speciale ma
noi… -
La
ragazza, punta sul vivo, borbotto qualcosa che nessuno capì
ma poi si rianimò
-Ma
almeno potete dirci chi sono? – Chiese lei facendo degli
occhi da cerbiatta
Marinette
e Adrien si guardarono scombussolati poi scossero la testa tra il
dispiaciuto e
lo sconfortato
-Alya-
fece con tono paternalistico la portatrice del kwami della coccinella
-Non
possiamo dirti chi sono. Lì abbiamo conosciuti anche senza
maschera e loro
hanno conosciuto noi ma è meglio che le loro vere
identità le sappiamo solo
noi. –
-Però-
fece Adrien -Possiamo dirti che sono persone molto in gamba
e… particolari
almeno, se tralasciamo il fatto che le ragazze sono mezze animali e
mezze umane
per davvero… - a quel punto il biondo prese un respiro -e i
maschi lo sono
molto di più perché sono alieni in incognito-
-Cosa!?
– fecero i due eroi rimasti a Parigi sbalorditi poi Alya si
ricordò di una foto
che aveva visto qualche giorno prima e lei, visto che Marinette stava
per
andare a Tokyo, aveva deciso di fare delle ricerche sugli eroi di Tokyo
ed era
incappata in un’immagine che ritraeva una ragazza con dei
vestiti stropicciati,
con delle strane orecchie feline, che inginocchiata baciava un ragazzo,
con
delle orecchie elfiche, steso per terra che si teneva una spalla.
-Ragazzi
posso chiedervi una cosa? – fece con un sorriso furbo la
ragazza.
-Dicci
Alya – fecero i due che però cominciarono a sudare
ben conoscendo la natura
indagatrice dell’amica
-Ma
ci sono delle coppie tra quegli eroi? –
I
due si guardarono -Sì, ci sono delle coppie ma adesso
torniamo a noi- Disse
risoluta Marinette
-A
quanto sembra qui a Tokyo c’è un problema con un
tizio che dei nostri
predecessori hanno sconfitto e che adesso sia ritornato in vita per
cercare
vendetta. –
Nino
sospirò sconfortato -Quindi dovrete agire anche
lì? –
I
due a Tokyo annuirono -Però le mew mew e i tre alieni ci
aiuteranno- gli
informò Marinette
-Ehi
ragazzi- disse Alya prima di chiudere la comunicazione -Quando torno
qua voglio
saperne di più-
Nino,
Marinette e Adrien alzarono gli occhi al cielo sospirando
all’insistenza
dell’amica.
I due chiusero la videochiamata con i due compagni rimasti a Parigi per
poi
sospirare.
-Adesso-
fecero all’unisono -La parte più difficile-
Fecero
partire la videochiamata e salutarono le due persone che apparvero
sullo
schermo
-Ciao
Papà, mamma- fece Adrien -Salve Signor Agreste, signora-
fece balbettante
Marinette.
In
quel momento in casa Ikistashi Momomiya c’era un
po’ di tensione.
Ad Ichigo non era piaciuto molto che il marito le avesse tenuto
nascosto la
possibilità di un nuovo nemico.
-Allora-
chiese lei a braccia conserte e guardandolo male -da quanto lo sai?
–
Lui
alzò le spalle -l’ho scoperto per caso, leggendo
dei documenti di Pai e quindi
ho fatto un paio di ricerche per loro-
-Potevi
dirmelo- rimarcò lei
-Hai
ragione piccola- sospirò lui -Ma fino a che i Miraculous
sarebbero rimasti al
sicuro, da qualsiasi parte essi fossero stati, non c’era
motivo di avvertirvi.
–
Lei
scosse la testa poi l’abbraccio -Scommetto che Ryo ti abbia
costretto a tenere
il segreto-
Lui
sorrise furbescamente -Sì, mi ha promesso, se avessi tenuto
il segreto, un
viaggio tutto spesato in Italia e a Parigi -
-Allora
è più un ricatto- ribatte la moglie capendo
cos’era successo in realtà.
-Forse
ma se vuoi possiamo rimandare il tutto a dopo il nostro progetto di
allargamento della famiglia- propose lui
Ichigo
a quel punto fece un segno di diniego -Prima sistemiamo questa
faccenda, poi partiamo
e poi cerchiamo di tornare in tre… Che ne dici? –
Kisshu
fece uno dei suoi sorrisini -Direi che la tua idea è
magnifica-
Lo
spirito di Eiki alleggiava ancora nel tempio Shintoista quando una
piccola
lucciola cominciò a volteggiare nella sala principale dove
lui aveva preso
residenza.
-Ti
sento maledetta- Proruppe lo spirito infuriato -Tu e il tuo compagno
secoli fa
mi avete impedito di attuare la giusta purificazione e adesso? Volete
impedirmi
di prendermi la giusta vendetta! -
La
lucciola lentamente prese una forma umana che aveva i lineamenti di
Zakuro.
-Eiki-
fece lei -Il tuo patto scellerato era sbagliato allora e lo
è ancora adesso. La
mia discendente assieme alle altre guerriere e ai possessori dei
Miraculous ti
fermeranno ancora una volta e questa volta definitivamente. –
-Tu
credi? – Chiese lui in maniera malvagia -Io non
credo… Questa volta vincerò io-
L’antenata
di Zakuro sembrò alzare le sopracciglia in maniera scettica
-Io ti ho avvertito
Eiki e ti dirò di più.
La tua anima corrotta non vedrà più la luce del
sole-
-Staremo
a vedere portatrice- detto ciò rise in maniera beffarda nel
mentre osservava lo
spirito tornare ad avere una parvenza di lucciola per poi sparire.
* Purin è stata avvertita che non doveva farsi scoprire,
quindi al posto del suo solito Taru-Taru ha optato per il Tesoro.
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