Un venerdì burrascoso

di Lunaharry66
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Un venerdì burrascoso ***
Capitolo 2: *** Un altro venerdì ***
Capitolo 3: *** Di male in peggio ***
Capitolo 4: *** Quidditch,patti e api frizzole ***



Capitolo 1
*** Un venerdì burrascoso ***


                                               Un venerdì burrascoso
  Era venerdì pomeriggio e Harry non ne poteva più: Ron e Hermione avevano litigato da più di una settimana ormai e,sotto attenta osservazione di Ginny,a lui era toccato fare il messaggiero.Quando Ron e Harry avevano litigato,durante il Torneo Tre Maghi,Hermione si era rifiutata di comunicare tra loro.Harry però odiava vedere i suoi migliori amici litigare e spinto da un moto di profondo dolore nel vederli ammusati aveva preso il compito di farli riappacificare i due.

In quella settimana il ragazzo aveva affrontato tre punizioni con la Umbridge,un pessimo voto da Piton,aveva volato malissimo come non mai in vita sua e non riusciva a trovare un giorno per far riunire tutto l’E.S.

Harry si accorse anche che in questi giorni il cuore gli batteva all’impazzata per ogni minima novità o paura:ieri Hermione lo aveva trovato seduto su una poltrona nella sala comune con il volto pallido e pieno di sudore freddo.Ron alludeva la colpa a Cho,che guardava Harry di sfuggita e poi lo riempiva di sguardi torvi.

Venerdì Harry si trovava nel cortile con Ron,Hermione,Luna,Neville,Fred e George.La neve gli sgraffiava il viso e Hermione e Ron non la smettevano di litigare:questa volta l’argomento erano Percy e il suo lavoro al ministero.

-Percy è uno str***o !-esclamò Ron,

-Non,è stato una brava persona,ma definirlo così!!

-La smettiamo?-chiese Harry furibondo,

-Tu non hai i tuoi problemi?-chiese Hermione punta sul vivo,

Harry non si accorse neanche che il suo cuore continuava a battere sempre più velocemente.

-Certo che ho miei problemi!

E mentre raccontava tutto ciò,per un momento gli mancò il respiro e la vista gli si appannò. I suoi amici lo portarono subito  in infermeria,dove Harry rimase circa sei giorni:Sirius,sotto un incantesimo di dislusione,la  signora Weasley,Ron,Hermione,Luna,Neville,Fred,Ginny e  George andavano a trovare Harry regolarmente.I primi quattro giorni il ragazzo non si risvegliò,mai in compenso respirava profondamente e il suo cuore batteva regolarmente.

Ron e Hermione erano preoccupati e Madam Pomfrey spiegò loro che Harry aveva avuto un crollo di nervi,non dovuto ai compiti,ma a tutte le frustrazioni e le preoccupazioni che lo assalivano.Quando Harry tornò il lunedì successivo,i membri dell’E.S si erano accordati per la prossima lezione e Hermione e Ron avevano fatto pace.Harry passò quel weekend guardando compiaciuto Ron e Hermione giocare agli Scacchi dei Maghi,era riuscito a farli riappacificare,anche se per riuscirsi era andato in infermeria.

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Capitolo 2
*** Un altro venerdì ***


Harry e Ron erano seduti su una poltrona nella sala comune e stavano finendo i compiti di Astronomia.I  due non parlavano,reduci da una grande litigata.
Hermione li guardava, con aria sospettosa e dopo una buona mezz'ora passata così la ragazza  sbottò:-Avete deciso di tenervi il muso per  il resto della vostra vita?
-Tu puoi litigare con chi ti pare e io no?-contrariamente a quanto Hermione credesse era stato Harry a parlare.Il moro aveva parlato con un tono cattivo,non suo,ma più comune a Ron.
Gli occhi verdi indugiarono su Ron e lo guardarono male,poi Harry si alzò e andò a finire i compiti su una sedia lontano da loro.
-Che cavolo è successo?-chiese Hermione,guardando Ron,che sorrideva beffardo.
-Niente,ho solo fatto capire a Potter che Ginny non si tocca.
Hermione tirò un pugno a Ron.-Da quando lo chiami Potter?Che c’entra Ginny?
-Lo chiamo Potter quando fa il deficiente e Ginny c’entra che Harry non gli leva gli occhi di dosso.Tutto qui.Sono ancora arrabbiato per Venerdì scorso,con te.
-Perchè tutto deve succedere di Venerdì?Domani è sabato e…
-Sono un deficiente!!
-Bravo,ci sei arrivato.
-Domani c’è il Quidditch!Harry è distratto e per colpa sua perderemo!!
Ron ricevette il secondo pugno della serata ,che era decisamente più forte.
Ginny entrò nella sala comune,Harry si alzò e gli occhi gli   si illuminarono.
-Vedi,Harry è cotto di lei.
Hermione non poté non dare ragione al rosso:Harry salutò Ginny con un balbettio imbarazzato,ma poi quel sorrisetto scomparve.Perchè?
-Harry,perchè non sorridi più?
-G-Ginny è fidanzata,con M-Mich…
Harry non terminò la frase.
-Quindi tu ti preoccupi anche di quello che pensa Michael?
-Vedi che è un deficiente?-esordì Ron,che solo in seguito si accorse dello sguardo maligno che Harry gli puntava.
A un’altra affermazione del genere da parte di Ron,Hermione esclamò-Petrificus Totalus!- e il rosso cadde disteso su una poltrona.
Alicia,Angelina,Katie,Neville,Ginny,Dean,Fred,George e Harry guardarono Hermione che intanto diceva:-Ronald Bilius Weasly hai la sfera emotiva di un cucchiaino!!Ti piacerebbe essere innamorato perso come Harry,ma no sei solo geloso!Vorresti avere lo sguardo perso che ha lui,il sorriso da ebete che Harry ha quando Ginny entra …

Hermione si bloccò.Ginny fissò Harry che intanto sudava freddo e che le lanciava occhiate disperate e con il labiale diceva -Aiuto!!-
Hermione sbloccò Ron,che guardava Harry.Lo sguardo di Fred e George lo trafiggeva come una spada.
-Che vi ho fatto di male,il venerdì è sempre una m***a,ora ne ho la conferma!!-così dicendo il moro uscì dalla sala comune,dirigendosi il più lontano possibile da Ron e da Hermione.

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Capitolo 3
*** Di male in peggio ***


Harry corse veloce,fuori dalla Sala Comune.Perchè Hermione non stava mai zitta??

Insomma dire a tutti che lui era stracotto di Ginny le era sembrata u8na buona idea?No,ma questo in biblioteca non lo trovi.Harry non si accorse di scontrarsi con Luna.

-Harry non mi fermerò a parlare con te,in questo momento al posto delle guance hai due pomodori maturi.Se molto imbarazzato,ciao!

Così dicendo Luna se ne andò saltellando.Harry era più confuso che mai,quindi continuò a camminare.Arrivato al Lago Nero si sedette contro una quercia.Chiuse gli occhi e qualche lacrima percorse il suo viso.Il moro si sentì uno stupido ,piangere per Ginny,ma al cuore non si comanda.Sentì che qualcuno aveva posato la testa sulla sua spalla.

-Harry,mi dispiace...- Hermione guardò il suo amico per un momento,fissò intensamente le lacrime scivolare sul viso del moro.

-Harry,stai piangendo…

-N-no,insomma,Ginny non è la mia fidanzata,perchè non mi ama.Quindi perché  dovrei piangere?

Hermione abbracciò Harry che non oppose resistenza,in quel momento Seamus e Ron li fissavano.

-Non sei stato un po’ troppo duro?

-Lei non lo ama.Gli ho fatto un favore,non si deve illudere.4

-Harry,se tu avessi avuto una pena d’amore,ti avrebbe trattato così?

-ok,forse un po’.

Il sole tramontava,come la felicità di Harry.

 

-Deficiente!!-Angelina Johnson sbraitava contro Ron.

-Domani è contro Serpeverde!! Malfoy fa il cercatore e se lo mangia vivo!Grande amico che sei!

-Non esagerare…

-Non esagero?Malfoy fa imitazioni di Harry che vomita o casca da una settimana.Poi con la storia della Gazzetta...Lo dovresti notare tu,non io.Ha ragione Hermione,non capisci nulla.

Ron andò da Harry:

-Mi dispiace.

-Non è colpa tua.

-Ok.Puoi battere Malfoy?

-Vedremo.

Harry gli parlava senza interesse,quasi a monosillabi.Ron si pentì:sapeva che Harry ci teneva molto a Ginny e che forse l’approccio Weasley-ti spacco la faccia non era dei migliori.Lo guardò andare nel dormitorio,senza passare per la Sala Grande e stendersi nel letto.

 

-Potevi essere un po’ più delicato.

-Me ne sono reso conto.

-Ok,come ti sembra?

-Il pasticcio di rognone è sempre buono…

-Intendo Harry.Ha qualche possibilità domani?

-Ora come ora no.Ma con una dormita e un discorso da Baston…

-Che farai tu.

-Io?

-Non è colpa di Angelina o mia.Solo tua.

-Non di Harry che si innamora...

-Perdutamente.

Ok,che si innamora perdutamente di mia sorella che è già fidanzata?

-Innamorarsi non è una colpa.

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Capitolo 4
*** Quidditch,patti e api frizzole ***


-Harry Potter compie un giro della morte,cosa che io se stesso  al suo posto vorrei che si realizzasse,dopo quello che una sua amica si è fatta scappare nella sala comune ieri sera…

-Jordan!!!

-Mi scusi professoressa,le giuro che la smetto.Potter cattura il boccino d’oro! I Grifondoro vincono con centottanta punti e i Serpeverde perdono con cinquanta punti!

Un boato di esultazioni si sollevò dalla tribuna rossa e gialla,dove cartelloni e manifesti rappresentavano grifoni che sputavano fiamme.Hermione applaudiva come una forsennata e Ron  la guardava con aria colpevole.

-Però,il discorso da Baston è servito!-esclamò Hermione,mentre lei,Ron ed Harry ritornavano al castello.

-Discorso da Baston?-Harry non ci stava capendo nulla.

-Non l’ho fatto.

-Che cosaaa??

-No,ma non gli è servito.

-Si,ma non ruota tutto intorno al quidditch!Lui non sta bene,per colpa tua…

-Si,ma non ha bisogno di uno psicologo…

-Ok,ma la cosa lo avrebbe aiutato…

-Io vi sento!!-sbottò Harry-Non sto male né per colpa di Ron né di nessun altro e non voglio un discorso da Baston.Non parlate come se non ci fossi,perchè ci sono.

-Harry,il problema è questo:tu stai male,ma non vuoi dirlo.-esclamò Hermione,che per i gusti di Harry aveva un’aria fin troppo comprensiva.

-Ieri e anche durante la partita eri agitatissimo,persino Goyle se ne sarà accorto.

-La cosa mi rinfranca molto.

-Harry,ascoltami,io sono sicura che…

-Potter!!-disse Draco Malfoy,che aveva dietro Tiger e Goyle,stranamente sorridenti.

-Uh,uh,uh.Il piccolo Weasley ha problemucci col suo scudiero…

-Malfoy,io e te abbiamo risolto.Ognuno ha mantenuto la sua parte del patto,che altro vuoi?

-Di che patto?-chiese Hermione,che non poteva credere a quella conversazione.

-Infatti-disse Ron che sentiva puzza di guai.

-Allora che vuoi?-chiese Harry,che si stava innervosendo.

-Potter non racconti i segretucci ai tuoi amichetti?

-W…-Tiger stava per intonare un Weasley è il nostro re! quando Harry lo fulminò con lo sguardo,poi il moro affrettò il passo,diretto alla guferia.

-Allora?-disse Ron che era un po’ seccato.

-Oh,niente.Io e quello scervellato del vostro amichetto abbiamo stretto un patto:io e i Serpeverde,se pur a malincuore avremmo interrotto i nostri cori,ma lui mi doveva fare un favorino,sì chiamiamolo così.Però lasciarlo andare così,visto che poi il pranzo di Paciock non è arrivato nelle mani mie,di Tiger e Goyle ho pensato di punirlo.

-Punirlo?-esclamò Hermione,che non poteva credere alle pazzie che Harry poteva compiere se si trattava di difendere lei o Ron.

-Esatto,ovviamente se vuoi escludere quell’altra piccola punizione per avermi detto che se ti definivo ancora con l’appellativo che ti meriti avrei rischiato.Soprattutto mi ha messo in guardia sulla tua ira, Weasley.

-Che tipo di punizione?-chiese Ron,le cui orecchie avevano preso una bella sfumatura rossiccia.

-Tiger non picchiava qualcuno da molto…

A queste parole Hermione afferrò Ron per un braccio e lo trascinò verso la guferia,dove un certo ragazzo con i capelli più neri e arruffati che mai , accarezzava una certa civetta bianca.

-Grazie.-disse Ron.-Sei uno stupido,non c’era bisogno.

-C’e ne era bisogno eccome.Oggi le hai parate tutte.

-Ma sapevi bene che a Malfoy ci sono abituata…

-Che avresti fatto se lo avessi sentito sperare che io o Ron morissimo,così lui non dovrebbe più vedere che uno stupido mezzosangue o un traditore del suo sangue prendono voti migliori a Trasfigurazione?

-Lo ucciderei con le mie stesse mani.

-Io vengo già definito un pazzo, essere pure un assassino…

-Là basta e avanza Sirius!

In seguito alla battuta di Ron l’atmosfera si era distesa.

-Tu non sei un mezzosangue.

-Certo che lo sono.Mia madre era una nata babbana.

-Oh,Ron…

-Come si chiamava?

-Lily!-esclamò Hermione prima che Harry riuscisse solo ad aprire bocca.

-Ho ancora qualche ape frizzola,favorite?

Harry ed Hermione afferrarono qualche dolcetto dalla mano di Ron.

-Era la parola segreta per entrare nello studio di Silente.

Ron smise di ridere solamente quando lui e Harry si diedero la buona notte.

-Grazie veramente.

-Per gli amici questo e altro.

-Anche un occhio nero?

-Esatto.

Harry si addormentò con il cuore più leggero. 



 

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