Dammi mille baci

di Ulvinne
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Labbra calde ***
Capitolo 2: *** Tenerezza ***
Capitolo 3: *** Scenata ***
Capitolo 4: *** Negarsi ***
Capitolo 5: *** Sbaglio ***
Capitolo 6: *** L'ultimo ***
Capitolo 7: *** Amnesia ***
Capitolo 8: *** Rossore ***



Capitolo 1
*** Labbra calde ***


#Prompt1: Bacio della morte - Labbra calde
 
È tutto nero.
Quanto fa male, e quanto ha sonno!
Quando si sente sollevare, quasi non lo sente.
Ma quando sente quelle labbra sulle proprie sono calde, più di quanto si aspettasse, e le riconosce.
«Non…sono fredde…»
«Bimba, non è ancora tempo per te.» riconosce anche quella voce e sorride «Il bacio della morte lascialo per la prossima volta. Limitati a baciare me.» lei ridacchia, per quanto il dolore glielo permetta.
«Sei geloso...anche di lei?»
«Già. E vedesse di non metterci la lingua, o gliela staccherò per farci un trofeo!»
 
90 parole

NdA: 
-La donna di cui si parla è il mio OC di cui ho già parlato nella flash "Nel buio, andrà bene". So che non si capisce niente di lei, ma con questa raccolta intendo svelare a mano a mano di più di questo personaggio :) Grazie mille a chi leggerà! 
Ulvinne


 

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Capitolo 2
*** Tenerezza ***


#Prompt2: Bacio sulla fronte - Tenerezza
 
Non ha mai ricevuto tenerezze, nemmeno da bambina.
Da piccola, sua madre e suo padre le erano stati portati via. Dalla povertà o dalla fame non saprebbe dirlo, non ricorda. E quando era stata trovata, l’avevano portata in quel posto orribile. Ancora ne ricorda il nome e il brivido lungo la schiena parte ancora prima che possa imporsi di sopprimerlo: “Le gioie di Afrodite”.
Ma quale gioia poteva esserci in un bordello? Quale gioia in quelle stanze dove il piacere -unilaterale- era figlio della violenza e della perversione? Non c’era un minimo di amore, in quelle mura e quando sarebbe stata grande, sarebbe toccato a lei.
Ma a quell’uomo di aspettare non andava. E quando, dopo aver picchiato la donna che aveva cercato di difenderla perché troppo, troppo giovane per una cosa così orribile, aveva allungato una mano verso di lei, il cosmo, il suo cosmo, l’aveva salvata.
Ma come può, una bambina, credere in una tenerezza di cui non ha mai conosciuto l’esistenza? E come può, una donna, non diventare gelida quando ciò che si sente dire, di fronte al suo viso scoperto, che è bella?
Perché quella bellezza per lei è rovina. Perché al bordello dicevano che era bella. Perché quel porco l’aveva voluta perché era bella. Perché non si diceva altro, di lei, se non che fosse bella. O ancora, tagliente…e sadica, quando la vedono mettere le mani addosso al nemico.
Per questo, quando Manigoldo si avvicina, lei sul momento ha paura. Poi prova rabbia, perché osa desiderarla e perché lei non deve avere più paura, da quando indossa la sua armatura.
Per questo, quando Manigoldo le prende la testa tra le mani, prova sorpresa. Perché non c’è niente di carnale in una presa del genere…è qualcosa di stranamente protettivo. Qualcosa che sembra sussurrare “non aver paura…”
Per questo, quando Manigoldo posa le sue labbra sulla sua fronte puntellata da lentiggini, sente il cuore perdere un battito.
È davvero così, che funziona?
Sì, è così che funziona…ed è bellissimo. È dolcissimo, in maniera così…così subdola. Una sensazione che le entra sotto la pelle e, dall’interno, demolisce il suo muro di edera velenosa.
Si sente sospirare, per quel bacio.
Ed è un sospiro di sollievo…di chi respira dopo una lunga apnea.
 
370 parole

Note dell'autrice
Ciao gente :3 eccomi di nuovo. In questa flash ho dato qualche notizia sulla mia OC, sulla sua infanzia e su quella che può essere la sua psiche, dietro la sua facciata di piccola serpe :D ho deciso che scoprirò sempre di più dettagli di lei a mano a mano che procedono le drabble! Quindi spero che vi piaccia e che il prompt sia azzeccato, non mi sono mai cimentata in una cosa del genere! A presto e grazie a chi legge :3
Ulvinne
 

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Capitolo 3
*** Scenata ***


#Prompt3: Baciamano - Scenata
 
«Sei arrabbiata?»
«Andatevene.»
«Addirittura del voi! D’accordo: sei molto arrabbiata.»
«Siete ancora qui?»
«Non ti facevo così gelosa, bel faccino.»
«Non mi devi toccare!»
«Ahia! Per cos’era questo?! Ci hai messo il cosmo per darmi un ceffone?»
«Poteva essere un pugno, vedi il lato positivo della cosa.»
«Siamo tornati al tu? Lo sapevo, mi stai perdonando.»
«…sparite. SUBITO. Quella lì vi sta aspettando, dopotutto!»
«…Febe, apri la porta! Febe dai, non farmi passare per gli Inferi, eh? Guarda che lo faccio!»
«…»
«Tutto ‘sto casino per un baciamano.»
 
90 parole

Note dell'Autrice
Ammetto che baciamano non sapevo come introdurlo senza fare la classica scena cavaliere-dama. Ma dato che Manigoldo e Febe (sì, ecco svelato il nome della ragazza) non sono proprio cavaliere e dama...beh, ho deciso di trasformarlo in una scenata di gelosia da parte di lei. Insomma, due caratterini non indifferenti, questi due! Ci vediamo al prossimo aggiornamento random XD Mentre per chi legge l'Ombra del Corvo, ci vediamo domani!
Ulvinne

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Capitolo 4
*** Negarsi ***


#Prompt4: Evitare un bacio - Negarsi
 
Quando mi guarda in quel modo, di solito, riesce a farmi sciogliere. Ma oggi non posso, proprio no. Sono incazzato…e se ripenso a come l’ho presa in giro l’altra volta mi sento un cretino, ma non posso farci niente!
«Cosa c’è?» mi chiede con quella voce che…
Ah, lasciamo perdere! Non devo deconcentrarmi, devo tenere il punto. Devo farlo, anche se quando si sporge verso di me è difficile negarmi al suo bacio.
«…» i suoi occhi screziati, così particolari e gelidi per la maggior parte del mondo, si spalancano di sorpresa e un po’ di dispiacere.
Ah, ho colpito eh?!
«Perché fai così?» arriccia le labbra in una smorfietta che, porco Apollo, mi viene una voglia matta di rotolarmi con lei!
«Non mi va.» borbotto, steso sul letto con le braccia dietro la testa e lei mi guarda, seduta e con le gambe piegate
«…vuoi che me ne vada?» merda.
«…» non rispondo e proprio ora la vedo sorridere, mentre adagia la testa sul mio petto.
«Perché sei arrabbiato con me, mio signore?» stronza.
«Non sono arrabbiato.»
«Quindi il fatto che quell’uomo oggi pomeriggio mi abbia dato quel fiore non c’entra niente?»
«No.» non voglio nemmeno ricordarlo!
Alla luce del sole lei solo un cavaliere, ma nel buio questa donna è mia. E quell’imbecille è fortunato che non possa dirlo al mondo intero usando la sua faccia come ornamento da parete.
«Allora perché eviti il mio bacio?»
«Dallo a quello il tuo bacio!» mi mordo il labbro quando capto una scintilla soddisfatta in quegli occhi irriverenti.
«A quell’uomo ho donato solo un sorriso di cortesia. A te dono tutto…e ora tu lo eviti.» quando fa la donnina indifesa o stizzita mi fa impazzire, per il semplice fatto che non potrebbe esserci cosa più falsa al mondo; l’ho vista giostrarsi con il mondo, sia fuori che dentro il campo di battaglia…e so quanto sappia essere letale. Così come so che quando usa questo tono con me, vuole percularmi.
Ma io sono Manigoldo di Cancer e non mi faccio fregare da nessuno! Chiudo gli occhi e scosto il viso quando lei cerca di baciarmi di nuovo, evitando il contatto.
«Intendi scostarti al mio bacio ancora a lungo?»
«Esattamente.»
«Mh…» si scosta da me e socchiudo un occhio, temendo che stavolta se ne andrà davvero, ma tutto quel che vedo è solo la stoffa della veste leggera che indossa scivolare su quella pelle tempestata di lentiggini e cadere a terra con un fruscio impercettibile.
Porca puttana!
«Non temere, mio signore… puoi evitare i miei baci, se ti va. Mi assicurerò di convincerti diversamente.»

431 parole

Note dell'Autrice
E niente, stavolta un po' così. Sono tornata alla prima persona, dal punto di vista di Manigoldo. Cosa abbiamo capito, da questa flash? Che ho voluto giocare con lo stereotipo dell'italiano geloso, è una cosa che ci ho visto tanto in quel discolo xD E abbiamo capito pure che Febe sa essere tremenda, quando vuole. Spero vi sia piaciuta :3 alla prossima
Ulvinne

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Capitolo 5
*** Sbaglio ***


#Prompt5: "Perché non mi baci invece di parlare?" - Sbaglio
 
«E’ stato un errore.» la mia voce è secca, autoritaria come se stessi parlando ad un cavaliere di bronzo qualunque e non a uno dei cavalieri d’oro.
Manigoldo si acciglia, prima di inarcare un sopracciglio e donarmi un sorriso che ricorda un ragazzino impunito.
«Un errore?»
«Il peggiore.» confermo senza alcuna esitazione.
«Umh» si appoggia al muro, non mi sta ostacolando il passaggio, allora perché non me ne vado? «Non mi sembra ti fossi sbagliata così tanto.»
«Vi è sembrato male.»
«E la volta prima?» brutto italiano bastardo… «O quella prima ancora?» non posso farne a meno, sto arrossendo.
«Sembra che in poco tempo abbia fatto molti più errori di quanto abbia fatto in tutta la mia vita.» invece di risentirsi, il Cavaliere della Quarta casa amplia il suo sorriso da delinquente, strappandomi un brivido.
«Deve piacerti proprio sbagliare, allora.» mi appoggio anche io al muro, incrociando le braccia al petto, mostrando più arroganza e sicurezza di quanto provi «O forse sono io a piacerti.»
«Non avete qualche ancella da tormentare, sommo Cancer?»
«Tormentare te è molto più divertente.» sorrido.
«Mi state sottovalutando.»
«Al contrario…proprio perché so che non devo sottovalutarti è divertente.» sembra quasi uno sgangherato complimento.
«Quindi è questo che vi piace?»
«E’ anche questo»
«Il vostro giochetto potrebbe metterci nei guai entrambi.» lui ora si avvicina di un passo e mi fa cenno di continuare, senza abbandonare il sorriso «E’ vietato per noi sacerdotesse di Atena intrecciare relazioni…» cerco la parola giusta «indecenti. Così come è vietato-»
«Quindi io sarei indecente per te?»
«Mi state ascoltando, almeno?!»
«No!» avanza e mi prende per le spalle, avvicinandomi a sé, ma io gli metto un braccio sotto il collo per tenerlo lontano, e quel sorriso si amplia, raggiunge gli occhi viola facendoli brillare «So solo che io muoio dalla voglia di baciarti di nuovo, quando mi guardi così. Perciò…perché non mi baci invece di parlare? Stavolta senza giochetti e scuse?» sono…sono completamente spiazzata!
Ma una parte di me, per quanto voglia di nuovo cedergli, sa benissimo che a questo farabutto piace tirare la corda…e a dispetto delle sue parole, questa altro non è che una prova.
Perciò cerco di riprendermi e dopo essermi avvicinata alle sue labbra, mi allontano rapidamente prima che possa catturarle, scivolando via dalla sua presa.
«Perdonatemi, ma mi sembra di aver sentito qualcuno arrivare!» esclamo con un tono così forzato da palesare la sua falsità e Manigoldo dopo un attimo di esitazione mi lascia andare; non resto a guardarlo, ma alle mie spalle sento chiaramente una risatina per quel bacio mancato.
 
426 parole

Note dell'Autrice
Ecco qui un'altra flash in prima persona. Non posso resistere, adoro scrivere in prima persona XD Quindi niente, ecco qui un altro dei prompt. Spero vi sia piaciuto :3 io shippo malissimo questi due, aiuto. A presto!
Ulvinne

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Capitolo 6
*** L'ultimo ***


#Prompt6: Bacio d’addio – L’ultimo
 
Non riesco a muovermi di qua.
Non dovrei, se qualcuno mi vedesse come potrei spiegare perché il cavaliere di Cassiopea non si muove dalla casa del Cancro da quando il suo cavaliere è morto?
Ma come posso andarmene quando la sua armatura è qui, vuota? Da quando…?
Singhiozzo, incurante che qualcuno possa udirmi. Che ascoltino pure, non mi interessa niente.
Era questo, allora?
Era questa la sensazione che ho sentito cogliermi lo stomaco, quando mi hai baciato?
Se chiudo gli occhi, posso ancora sentirla: persa tra il fuoco delle tue labbra e la sensazione di calore che mi hanno dato le tue mani, ho sentito quella terribile sensazione di allarme che tu hai scacciato con un semplice sguardo…
Dopotutto cosa c’era da temere? Cosa c’era da temere se tu eri con me, mentre mi stringevi al tuo petto?
«M-maledetto…» mormoro, premendomi la mano contro le labbra, illudendomi per un attimo di ricreare il contatto che avevo con te «P-perché non me l’hai detto?!» ma dopotutto, come potevi saperlo, tu? Come potevo saperlo, io?
Come potevamo sapere che quello sarebbe stato il nostro bacio d’addio?
 
183 parole

Note dell'Autrice
Tristezza a palate. Questa drabble la immagino appena subito dopo la morte di Manigoldo in Lost Canvas. Le drabble non seguono una linea temporale precisa, né un universo unico. In questo caso però sono rimasta fedelissima alla serie, Manigoldo è morto contro Thanatos e Febe si ritrova sola, ricordando un bacio che conclude una triste storia. A presto con la prossima, prometto che sarà più leggera xD Grazie come sempre a chi segue e commenta <3
Ulvinne

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Capitolo 7
*** Amnesia ***


#Prompt7: Bacio alla francese- Amnesia
 
«Non ne avevi mai sentito parlare?»
«Sommo Cancer, la morale delle sacerdotesse di Atena impedisce di darsi al vizio, non di parlarne.»
«Interessante…»
«Non sorridere in quel modo, mi fai saltare i nervi»
«Ti zittirei come ti piace tanto.»
«Se lo credi tu.»
«Ehi…stai calma, eh?»
«Sei assurdamente permaloso per essere uno a cui piace provocare tanto.»
«E tu troppo provocatrice per una a cui piace stare sulle sue.»
«Provocare tiene lontani i seccatori.»
«Quindi io non sono seccante, visto che il tuo primo bacio se l’è preso il sottoscritto.»
«Il primo?»
«…non lo era?»
«…»
«No, non ti girare dall’altra parte, ora voglio sapere! Chi ti ha messo la lingua in bocca prima di me?!»
«Ma andiamo…»
«Non ridere e non mi perculare! Rispondi: chi è stato?»
«Avrebbe importanza?»
«Non rispondere alle domande con altre domande!»
«Oppure?»
«Tu…Argh! E va bene: mi secca, d’accordo? Voglio sapere chi è stato, così posso fartelo dimenticare una volta per tutte!»
«Sarebbe divertente farmi dimenticare di te mentre mi baci, Manigoldo.»
«…sei una stronza.»
«Mais oui! E ora che ne dici di darmi un po’ di amnesia, mio signore?»
«Che hai detto?»
«Quello che tu chiami “mettere la lingua in bocca” è un bacio alla francese.»
«Cazzomene come si chiama. Vieni qui, quando avrò finito con te Dégel crederà di essere tornato in quel suo paese di mangialumache!»
 
225 parole

Note dell'autrice
Eccomi qui dopo una vita ad aggiornare XD che dire, dopo la batosta dell'ultima drabble vado con questa più leggera. Manigoldo non è proprio lusinghiero nei confronti dalla patria del nostro Acquario francese, ma che ci vogliamo fare? XD Anche qui ho usato la forma del dialogo senza descrizione, spero vi piaccia :3 Alla prossima!
Ulvinne

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Capitolo 8
*** Rossore ***


#Prompt 10: bacio sulla guancia – rossore
 
 
Che sia imbarazzata è dir poco, ma non lo mostrerà.
È abituata a leggere il desiderio sul viso degli uomini, ma sa benissimo come spegnerlo. Quanto odiano quando il faccino da loro immaginato parla come non si aspettano.
Deve resistere a coprirsi le vergogne, perché quelle ridicole foglie non coprono nulla. Non coprono nulla del suo corpo tempestato di lentiggini, non coprono nulla i lunghi capelli che celano solo in parte i seni non troppo grandi e che sfiorano appena il ventre piatto.
«Distogliete lo sguardo, state guardando una sacerdotessa di Atena.» ribatte, mentre osserva il cadavere del pazzo che l’aveva rapita.
Povero stolto: lei non sarebbe mai stata la sua Eva. E se credeva davvero che sarebbe bastato un semplice trucchetto di ipnosi per mantenerla sotto scacco, beh…
Un sorrisetto crudele le solca le labbra mentre osserva il collo che lei stessa gli ha spezzato. La voleva perché era bella, come tutti. E lei l’ha ucciso, come tutti quelli che hanno provato a toccarla senza il suo consenso.
Tuttavia si sente così vulnerabile, senza la sua armatura. Si sente vulnerabile perché tutti sembrano dimenticare che è una guerriera di Atena, senza le sue effigi. Perché? Perché basta loro così poco? Questi imbecilli sono venuti a salvare lei, a salvare le altre ragazze rapite, eppure sono ancora imbambolati.
«Branco di coglioni, muovetevi.» la voce autoritaria di Manigoldo del Cancro sembra farli tornare in sé; sono ragazzini in fondo, sa che non dovrebbe disprezzarli, ma nemmeno il dispiacere nei loro occhi le fa dimenticare che sono uomini e che è bastato loro poco per dimenticare chi avessero davanti, finché non gliel’ha ricordato qualcun altro.
«Liberate le prigioniere e vedete di non perdervi gli occhi per strada, siete cavalieri.» e loro obbediscono, come cagnolini.
Poi sente i suoi occhi viola su di lei; li sente sul suo viso, nei suoi occhi e questa cosa la turba più dell’idea che possa fare come tutti. Forse proprio perché lui non è come tutti; perché sente che qualsiasi muro metta tra loro, non è mai abbastanza.
Solleva il mento sdegnata e si gira di spalle, cercando qualcosa con cui coprirsi; finché non sente la stoffa leggera di un mantello posarsi sulle sue spalle e le mani di Manigoldo avvolgerle l’indumento intorno per coprire le sue forme. Un tocco che non sfocia verso la malizia, che non cerca scorciatoie proibite o azzardi pericolosi; anzi, quando la stoffa scivola sulla sua spalla, lui la copre e sente le sue labbra sfiorarle l’orecchio.
«Sei stata brava, cavaliere di Cassiopea» mormora «ero sicuro che ti saresti salvata da sola.» ci mette un attimo a capire che quel tocco che ha sentito sulla guancia erano le sue labbra, ladre di un piccolo bacio. E ci mette un attimo a capire che il caldo che sente al volto, altro non è che rossore…mentre il suo cuore perde un gioioso battito.
 
480 parole
 
Contesto: un ipotetico Gaiden di Febe prima della serie di Lost Canvas. La nostra Saint viene rapita insieme a molte ragazze da un pazzo intenzionato a tornare alla purezza delle origini. Il primo uomo e la Prima donna. La sua Eva, insomma. E quindi lei è vestita solo di foglie, potete immaginare. All’arrivo dei cavalieri è riuscita ad uccidere il suo carceriere che la credeva sotto ipnosi come tutte le altre. Qui Febe e Manigoldo non stanno ancora insieme, né si sono mai baciati.

Note dell'Autrice
Ricordate quando vi ho detto sarei andata in ordine? Mentivo xD non ce l'ho fatta e alla fine ho fatto solo alcuni dei prompt y.y spero che questo vi piaccia, un po' più particolare, ma ero molto ispirata :3 alla prossima, di tanto in tanto XD
Ulvinne

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